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Tradere 2010 Tradere Un nuovo quinquennio Una nuova sfida Si apre il terzo quinquennio IN EVIDENZA Risultati elezioni Membri CD Presidente Eureloy Mons. Molinari Coadiutore I NOSTRI SCRITTI Confederazione casa comune Madonna di Halle a Bruxelles LA CONFEDERAZIONE INFORMA Verbale CD 18-19 giugno 2010 Confraternite ammesse Risultati concorso scuole XIX Cammino nazionale di Roma I NOSTRI CAMMINI Massa cammino interregionale IL MONDO CONFRATERNALE 384 a giornata SS. Crocifisso Genova festa S. Giovanni Battista RASSEGNA STAMPA, RECENSIONI Confraternite alla Sindone ARTE E STORIA Beato Pio IX a Nola PIETÀ POPOLARE E LITURGIA Un giorno da ricordare 10 N U M E R O Anno IV- N° 10 - Registrazione Trib. di Roma n. 397 del 18-09-2007 - Finito di stampare il 14 luglio 2010 - Notiziario trimestrale della Confederazione delle Confraternite delle Diocesi dItalia Poste Italiane S.p.A. – Spedizione in abbonamento postale – D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 2 e 3. confederazione delle confraternite delle diocesi ditalia notiziario ufficiale della confederazione delle confraternite delle diocesi ditalia eretta dalla conferenza episcopale italiana

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Page 1: delle diocesi d italia...Max Carl (Roma). Finito di stampare il 14 luglio 2010 dalla Primegraf Via Ugo Niutta, 2a – 00177 Roma Tel. 06 2428352 – Fax 06 2411356 E-mail: grafica@primegraf.it

Traderenotiziario ufficiale della confederazione delle confraternite delle diocesi d’italia eretta dalla conferenza episcopale italiana

2010

TradereUn nuovo quinquennioUna nuova sfidaSi apre il terzo quinquennio

IN EVIDENZARisultati elezioniMembri CDPresidente Eureloy Mons. Molinari Coadiutore

I NOSTRI SCRITTIConfederazione casa comuneMadonna di Halle a Bruxelles

LA CONFEDERAZIONE INFORMAVerbale CD 18-19 giugno 2010Confraternite ammesseRisultati concorso scuoleXIX Cammino nazionale di Roma

I NOSTRI CAMMINIMassa cammino interregionale

IL MONDO CONFRATERNALE384a giornata SS. CrocifissoGenova festa S. Giovanni Battista

RASSEGNA STAMPA, RECENSIONIConfraternite alla Sindone

ARTE E STORIABeato Pio IX a Nola

PIETÀ POPOLARE E LITURGIAUn giorno da ricordare

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delle diocesi d’italianotiziario ufficiale della confederazione delle confraternite delle diocesi d’italia eretta dalla conferenza episcopale italiana

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Tradere – TRIMESTRALEAnno IV - numero 10 - luglio 2010

DIRETTORE: Francesco Antonetti

DIRETTORE RESPONSABILE:Massimo Carlesi

PROGETTO GRAFICO E IMPAGINAZIONE:Massimo Carlesi – [email protected]

DIREZIONEPiazza S. Giovanni in Laterano, 600184 – RomaTel. 06 69886239 – Fax 06 69886182

www.confederazioneconfraternite.orgE-mail: [email protected]

[email protected]

EDITORE: Confederazione delle Confraternitedelle Diocesi d’ItaliaPiazza S. Giovanni in Laterano, 600184 – Roma

Registrazione del Tribunale di Roman. 397 del 18/09/2007

Hanno collaborato a questo numero, coordinatida Gioacchino Toscano e con il contributo diStefania Colafranceschi:Maria Gabriella Alessandroni, Gabriele Amicarelli,Don Generoso Bacco, Lydia Bartolomeo, Rino Bi-signano, Roberto Clementini, Domenicantonio Co-manda, Vito Corvino, Vittorio Dentis, Pino Mancini,Franca Maria Minazzoli, Silvano Monti, SilavanoMotti, Davide Peroni, P. Ernesto Piacentini, Vin-cenzo Quindici, Gino Rotondo, Flavio Solazzi, Gra-briela Solazzi, Pippo Vona.

Le fotografie sono di: Salvatore FrancescoBisignano, Altamura (BA); Enrico Boero, Genova;Max Carl (Roma).

Finito di stampare il 14 luglio 2010dalla PrimegrafVia Ugo Niutta, 2a – 00177 RomaTel. 06 2428352 – Fax 06 2411356E-mail: [email protected]

TIRATURA DI QUESTO NUMERO: 4.000 copie

Tutela della riservatezza dei dati personaliI dati personali dei destinatari di Tradere sono trattati in

conformità al Decreto Legislativo n. 196/2003 (“Codice in

materia di protezione dei dati personali”) e utilizzati per le fi-

nalità direttamente connesse e strumentali all’erogazione del

servizio. In qualsiasi momento è possibile richiedere la mo-

difica, l’aggiornamento o la cancellazione di tali dati, scri-

vendo a: Segreteria Generale della Confederazione delle

Confraternite delle Diocesi d’Italia.

Piazza S. Giovanni in Laterano, 6 – 00184 Roma

Tel. 06 69886239 – Fax 06 69886182

Gli articoli rispecchiano esclusivamente le opinioni degliautori.

Un giorno da ricordare: l’incontro con la Sindone di Franca Maria Minazzoli pag. 42Un Camino di fede, paradigma dell’impegno nella Chiesa di oggi di Pippo Vona pag. 43

In copertina:Dipinto su tela di Giambattista della Rovere

detto (1560-1627) “Il Fiammenghino” consevato nella Galleria Sabauda Torino

Il nome “Sindone” deriva dal greco “sindon” e significa “tessuto di lino”. Nel

1353 il cavaliere Goffredo di Charny la collocò nella chiesa del suo feudo

di Lirey in Francia. Nel 1453 fu acquistata dai Savoia e custodita nel castello

di Chambery. Nel 1532 fu danneggiata da un incendio e sottoposta a in-

terventi di riparazione. Nel 1578 fu trasferita a Torino. Nel 1898 fu diffusa la

prima fotografia; le tecniche fotografiche ed in particolare il negativo con-

sentirono di scoprire e definire il volto e i tratti dell’uomo raffigurato e ren-

dendo famosa la reliquia in tutto il mondo.

In IV di copertina la locandina del XIX Cammino nazionale di Roma

TradereUn nuovo quinquennio di S.E. Mons. Armando Brambilla pag. 1Un nuovo quinquennio, una nuova sfida, una rinnovata speranza del Presidente Francesco Antonetti pag. 2Concluso il secondo quinquennio. Si riapre il terzo del Direttore Massimo Carlesi pag. 3

IN EVIDENZARisultati elezioni pag. 4Membri consiglio direttivo, eletti 2010 - 2015 pag. 5Incarichi speciali 2010 - 2015 pag. 5A Noyon (Francia) è stato eletto il Presidente della Federation Europeenne des Confreriesde Saint-Eloi e de Charitè (Eureloy Europa) di Vittorio Dentis pag. 6Lettera di Benedetto XVI al Vescovo di Reggio-Bova S.E. Mons Mondello per i 50 anni si sacerdozio pag. 7Riportiamo il testo della lettera inviata dal Presidente alla Direzione della rete televisiva LA7 pag. 8Mons. Franco Molinaro nominato Coadiutore dell’Assistente Ecclesiastico della Confederazione pag. 9

I NOSTRI SCRITTILa Confederazione, voluta dai Vescovi, sempre più casa comune delle Confraternite italiane di Roberto Clementini pag. 10Processione in onore della Madonna di Halle a Bruxelles il giorno della Pentecoste di Rino Bisignano pag. 11

LA CONFEDERAZIONE INFORMAVerbale della riunione del Consiglio Direttivo del 18 giugno 2010 pag. 12Verbale dell’Assemblea Generale della Confederazione del 19 giugno 2010 pag. 14Elenco delle Confraternite ammesse alla Confederazione pag. 15Concorso scuole - assegnati i premi pag. 16XIX Cammino Nazionale di Fraternità di Roma - lettera del Presidente e dell’Assistente Ecclesiastico pag. 18Scheda di prenotazione per il libro sul decennale della Confederazione pag. 19

I NOSTRI CAMMINIA Massa il raduno interregionale delle Confraternite: il 54° per le liguri il 4° per le piemontesi il primo per le toscane pag. 20Il terzo Cammino regionale delle Confraternite della Campania pag. 21Orvieto primo Cammino delle Confraternite umbre di Francesco Antonetti pag. 22VII Cammino di Puglia Francavilla Fontana Diocesi di Oria di Faustino Vito Corvino pag. 22V Cammino interregionale delle Confraternite di Abruzzo e Molise Agnone 12 settembre 2010 di Gabriele Amicarelli pag. 23 XIII Cammino di Fraternità delle Confraternite e Pie Associazioni della Diocesi di Messina, Lipari e S. Lucia del Mela pag. 24Il Cammino delle Confraternite dell’Arcidiocesi di Salerno - Campagna - Acerno di Don Generoso Bacco pag. 25V Cammino spirituale della Confraternita dell SS. Sacramento di Gino Rotondo pag. 26Calitri 2010 IX Cammino di Fraternità della Metropolia di Benevento di Vitantonio Di Milia pag. 27VI Cammino Bagnara Calabra pag. 27

IL MONDO CONFRATERNALEVenerabile Confraternita di Santa Maria dell’Orto di Roma di Massimo Carlesi pag. 28Nomina Vice Coordinatori Campania pag. 28Nuove cariche nell’Arciconfraternita Maria SS. Addolorata Andria pag. 29Un grande numero di Confraternite al seguito di San Giustino (Chieti) di Pino Mancini pag. 29La celebrazione della festa di Santa Caterina da Genova di Silvano Monti pag. 30Arcidiocesi di Catanzaro - Squillace, rinnovato il seggio priorale pag. 30Diocesi di La Spezia - Sarzana, Brugnato 2010 Anno Santo Compostellano pag. 31Riconoscimento Pontificio al vice Coordinatore della Sicilia pag. 31384a giornata del SS. Crocifisso Miglionico 3 maggio 2010 di Domenicantonio Comanda pag. 32La festa della Madonna SS.ma del Monte o delle Passate a Marta di Davide Peroni pag. 33Genova festeggia San Giovanni Battista con i Cristi delle Confraternite liguri di Silvano Motti pag. 35Nola (Na), terzo centenario della fondazione dell’Arciconfraternita di Maria SS. del Carmine pag. 37

RECENSIONI, RASSEGNA STAMPAIl catalogo della mostra “santi su carta” di Viterbo di Maria Gabriella Alessandroni pag.37La Chiesa della Croce e la sua Confraternita di Flavio e Gabriela Solazzi pag.37Il Beato Andrea Conti, Spiritualità culto liturgico e popolare, miracoli iconografia e iconologia di P.Ernesto Piacentini OFM pag.38

ARTE E STORIALa venuta del Beato Pio IX pellegrino nella città di Nola di Vincenzo Quindici pag. 42Volontari per un archivio La Confraternita della Croce di Flavio e Gabriela Solazzi pag. 43Il complesso confraternale e la Chiesa della Confraternita di San Giovanni Battista dei genovesi a Roma di Lydia Bartolomeo pag. 44

PIETÀ POPOLARE E LITURGIA

sommario 10

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Tradere

�Con l’elezione dei nuovi organistatutari, diamo inizio al nuovoquinquennio di vita Confedera-

tiva che poniamo nelle mani di Maria,madre della misericordia, perché loporga al suo Gesù. Sia questo tempo,un periodo di approfondimento e diconsolidamento della nostra Conde-ferazione. Approfondimento della no-stra identità di Confraternita chiamatada secoli ad incarnare una esperienzadi fede vissuta nella comunità cri-stiana come laici, inseriti nel corpo diCristo con una specificità che attingeil suo stile nella pietà popolare. Il con-solidamento riguarda la Confedera-zione, che dopo un decennio dirodaggio, ora deve spiccare il volocome punto di riferimento per tutte leConfraternite d’Italia, come motoreper un rilancio dell’esperienza eccle-siale confraternale, che vive e respiradel territorio ma anche il respiro dellaChiesa che è in Italia. A questo pro-posito il prossimo decennio, la Confe-renza Episcopale Italiana proponenegli orientamenti pastorali il temadell’Educazione soprattutto dellenuove generazioni. Di fronte alla com-plessità del mondo che cambia cosìin fretta e al trapasso culturale e so-ciale in atto, il Papa Benedetto XVIdice: “ddi una grande“ emergenza edu-cativa “confermata dagli insuccessi acui troppo spesso vanno incontro glisforzi di tanti genitori ed educatori performare persone solide, capaci di col-laborare con gli altri e di dare unsenso alla propria vita“(Lettera alla Diocesi e alla città diRoma sul compito urgente dell’edu-cazione, 21 gennaio 2008 ).L’educazione è sempre stato un dovere radicatonella missione della chiesa; anche se non si iden-tifica con l’evangelizzazione, però non è estranea,ma è una parte integrante della missione eccle-siale. Nel campo dell’educazione dobbiamo sen-tire di poter offrire il nostro specifico e originalecontributo come confratelli.

Certamente questo ci impegna a rimeditare e ri-flettere sulla nostra vita personale e comunitariaper rilevare i pilastri fondamentali su cui poggianole nostre confraternite.Il centro della nostra vita è Gesù Cristo e la suaopera di educatore dell’uomo. E’ Cristo il solo edunico maestro e noi siamo tutti discepoli. Oggi

1

La guida dello spirito

Un nuovo quinquennio

Tradere numero 10 luglio 2010

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Tradere numero 10 luglio 2010

2 Tradere

Cristo lo troviamo nella chiesa che legge e spiegala sua parola, che vive i sacramenti, la preghieracomunitaria ect.Accanto a tutto ciò occorre aprire un confronto edialogo con ogni altra realtà educativa nella chiesae fuori sviluppando percorsi secondo passi con-divisi. Ogni persona, ma soprattutto i giovani, pos-sono trovare in Gesù Cristo la piena risposta alladomanda di fondo per una crescita nuova e spiri-tuale. Ma è necessario anche che incontrino dellepersone che già vivono questa novità che il Van-gelo propone che le confraternite devono esseresempre più questa novità di chiesa, che dice aigiovani:“Vieni e vedi, come Cristo trasforma le persone,dove fa nuove tutte le cose“.

Invochiamo lo Spirito Santo, il maestro interiore,perché apra le nostre menti e il nostro cuore alla

comprensione del mistero di Dio, ma ci apraanche al mistero della vita di ogni uomo che cercala verità. Ci Aiuti in questo quinquennio, lo Spiritodi Sapienza a “ppoter discernere la volontà di Dio,ciò che è buono, a Lui gradito e perfetto“ ( Rm.12,2 ). La vita dello Spirito plasmi la Confedera-zione, i nuovi membri del consiglio , e Coordinatorie i Vice –coordinatori regionali, tutte le Confrater-nite d’Italia con i loro priori, assistenti spirituali af-finchè possiamo tutti insieme, come una verafamiglia contribuire alla formazione delle nuove ge-nerazioni, trasmettendo quei valori che hanno fattograndi nei secoli le confraternite.

� Armando BrambillaVescovo Ausiliare di Roma

Assistente Ecclesiastico della Confederazionedelle Confraternite delle Diocesi d’Italia

Il Pensiero del Presidente

Un nuovo quinquennio, una nuova sfida,

una rinnovata Speranza

�L’Assemblea Elettiva ha terminato il suo compito, il Consiglio Direttivo insieme al Collegio dei Re-visori che guideranno la vita della Confederazione, sono stati eletti. Un grande augurio a tutti. Au-guri per operare tra le scelte migliori, per rinsaldare la nostra fraternità, per promuovere i nostri

progetti, per ottenere l’adesione di tutte le confraternite italiane, per offrire sostegno nel riordinare i pro-blemi burocratici che affliggono i nostri sodalizi, per camminare insieme ai nostri confratelli d’Europa, pervalorizzare il nostro patrimonio culturale, per attirare i giovani nelle nostre confraternite, per svolgere i no-stri Cammini di Fraternità, per manifestare il nostro Culto e la Pietà Popolare, per ottenere la forza nellapreghiera, per avere l’intercessione dei nostri Santi, per aiutare i nostri assistenti ecclesiastici nella for-mazione dei confratelli, per continuare ad avere l’affetto dei nostri Vescovi e dei nostri Pastori. È questo un grande augurio per un lungo elenco di cose da fare ed ottenere; ci attende un buon periododi lavoro da svolgere con pazienza e serenità, e sono certo che non deluderemo quanti hanno voluto lanostra presenza in questo Consiglio. Con noi abbiamo i nostri piccoli talenti, le nostre preghiere, i nostriSanti, che uniti insieme sapranno infondere Speranza e operosità.

Ancora una volta chiediamo a Piergiorgio Frassati la sua intercessione.

Francesco AntonettiPresidente della Confederazione

delle Confraternite delle Diocesi d’Italia

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3Tradere

�Faccio eco al condivisibile pensiero proposi-tivo del Presidente, con alcune riflessioni dicarattere generale dedicate a quanti sono

stati scelti, eletti e nominati per far parte, con in-carichi diversificati, della grande famiglia dellaConfederazione. Innanzi tutto un grande plauso per il primo Consi-gliere donna, della seppur breve storia della Con-federazione; è un grande salto, se dicessi “diqualità” sarebbe oltremodo banale e non appro-priato, meglio forse dire “di umanità”. Sappiamotutti quanto è marcato il maschilismo nelle nostreConfraternite, specialmente in quelle italiane,quindi l’aver proposto ed eletto Consigliere la no-stra Franca Minazzoli di San Lorenzo, ritengo siauna intelligente conquista ed un buon supporto, dinon poco conto, per tutto il Consiglio Direttivo.Il rinnovo delle cariche in un qualsiasi organismo,specialmente se basato sul volontariato, deve es-sere un’occasione per apportare nuova vivacità enuovi entusiasmi, purchè si adoperino per la con-tinuità dell’idea, e nel perfezionare ciò che si èfatto. Deve essere sempre rilevante e vivo il sensodi solidarietà intergenerazionale, prescindendodagli aspetti anagrafici in seno alla Confedera-zione; sappiamo che nuove idee e nuove attualità

nascono soprattutto dai giovani, che interagisconosempre con intensità e vigore particolari. Questoterzo quinquennio che si apre dovrebbe esserepensato con l’obiettivo di conquistare giovani, inquanto sono l’unica ma significativa carenza nellamaggior parte delle nostre Confraternite. Ciò checonta non è soltanto cambiare ma mostrare in ma-niera incontrovertibile che nel rinnovo generazio-nale permane alto il significato di servizio, anchese immancabilmente reso con qualche rinuncia esacrificio, coscienti che l’operare nel volontariatoè un atto permanente di riconciliazione con sestessi e con gli altri, protetto dalla misericordia delSignore che tutti aiuta, accoglie e perdona.Rinuncia, sacrificio, riconciliazione, gioia: solo inquesto quadro potrà coniugarsi la continuità nellaconsapevolezza del valore cristiano per il quale siopera, e lo si salvaguarda; è un “lavoro” donato eproiettato sempre verso il futuro pur non trala-sciando il passato che è sempre fonte di insegna-mento e di riflessione. Avere il convincimento chela nostra Confederazione nasce e si sviluppa apartire da una profonda coscienza di servizio, ecomprende nel suo seno, seppur imperfetti, pernostra stessa natura, confratelli e consorelle “giu-sti”. È una realtà viva la Confederazione e, quindicon essa, i sodalizi che ne fanno parte, contem-poraneamente spirituale e materiale; è portatricedi testimonianza nell’insieme degli aspetti storici,attraverso le molteplici forme in cui il passato ci halasciato testimonianza. Tutti i nostri sodalizi appar-tengono alla storia, e mettere in luce la coappar-tenenza è semplice, più difficoltoso è l’interagire incomunione. A tal fine è necessario maturare il piùpossibile la riflessione e la comprensione di tuttociò, consapevoli che, di fatto, questa appartienesempre al nostro processo interpretativo, ed èsempre diverso in ogni realtà confraternale. Il su-perare con correttezza tutte le possibili difficoltà dicomunicazione -rilevate dalla propria intelligenzacon le parole o con i fatti- esige di tener conto delleistanze e della loro incidenza, delle risposte che siattendono nel contesto vitale in cui si opera e dellacomunità interpretante, quale è il linguaggio chesi parla fra chi interpreta e valuta; è uno sforzo co-noscitivo e valutativo continuo per giungere pie-namente alla comprensione. Vivere insieme ai confratelli è sempre un momentoprivilegiato di confronto per ognuno di noi, l’unoaccanto all’altro: con ciascuno dobbiamo con-

L’editoriale del Direttore Responsabile

Concluso il secondo quinquiennio.Si apre il terzo

di Massimo Carlesi

Tradere numero 10 luglio 2010

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Tradere numero 10 luglio 2010

4 Tradere

frontaci, perché è necessario rapportarsi costan-temente, in modo dialettico, con le altre realtà. Èchiaro che tutto dipende da come vogliamo “ve-dere“ e parlare con l’altro: se lo si vede come coluicon il quale si può condividere tutto, a cui posso ri-volgermi fiducioso nella certezza della reciprocadisponibilità alla comprensione e all’aiuto, nell’in-tento di cooperare a costruire e migliorare la casacomune che è la Confederazione.È necessario sapere che confraternità vuol direamicizia, comprensione, affetto, disponibilità, sor-riso, profondità e “confratello” vuol dire forse tuttoquesto, con l’aggiunta di umanità: pertanto è coluiche si dona, colui che è sempre disponibile, e non

-al contrario- qualcosa che ha un valore da sfrut-tare e usare a piacimento, ma, in fin dei conti, checos’è il “confratello” se non il donarsi e il condivi-dere tutto? Senza innalzare barriere, ostacoli, muraglie e con-fini, la vera fratellanza ti proietta in un mondo uni-versale, in un mondo dove si incontra l’interaumanità. Il confratello deve essere disponibile, perandare sempre incontro all’altro: è questo il piùgrande dono che si riceve, e il più grande dono chesi fa. È auspicabile che questa coscienza della “fra-tellanza” scenda nell’intimo, nel profondo dei neoeletti e non, per andare avanti e Camminare in-sieme per un altro quinquiennio. �

RISULTATI ELEZIONIVoti ottenuti dai Candidati per rinnovo

Consiglio Direttivo e Collegio dei revisori dei Conti Roma 19 Giugno,2010

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Tradere numero 10 luglio 2010

In evidenza 5

MEMBRI CONSIGLIO DIRETTIVO CONFEDERAZIONE

ELETTI PER IL PERIODO 2010 - 2015

CARICA NOME COGNOME DIOCESI

PRESIDENTECONSIGLIERE(Terna) FFrancesco Antonetti Roma

Giovanni Poggi GenovaFranco Zito Taranto

CONSIGLIERE GGiuseppe Vona RagusaLeonardo Di Ascenzo PadovaGiulio Obletter Chieti-VastoFranca Maria Minazzoli di San Lorenzo Torino

SEGRETARIO RRoberto Clementini PalermoTESORIERE FFelice Grilletto NolaVICE-PRESIDENTESUD E SICILIA VVincenzo Bommino CastellanetaVICE-PRESIDENTECENTRO AAugusto Sardellone LancianoVICE-PRESIDENTENORD E SARDEGNA MMario Spano SavonaCOLLEGIO REVISORI PPietro D’Addelfio Palermo Presidente

Andrea D’Arrigo Messina Membro Eff.Valentino Mirto Monreale Membro Eff.Eugenio Anguilla Lecce Membro Suppl.Enzo Mandato Caserta Membro Suppl.

INCARICHI SPECIALI2010 - 2015

MASSIMO CARLESIDirettore responsabile del periodico informativo Tradere

GIOACCHINO TOSCANODelegato della presidenza per i rapporti istituzionali

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Tradere numero 10 luglio 2010

In evidenza6

�Lo scorso 5 giugno il Consiglio d’Ammini-strazione della Federation Europeenne desConfreries de Saint-Eloi e de Charitè, EURO-

LOY Europa, riunito nella salle paroissiale dellaCattedrale di Notre-Dame di Noyon, con la parte-cipazione dei Presidenti Nazionali di Belgio, Fran-cia, Germania, Italia e Olanda, hanno elettoall’unanimità quale, Presidente Europeo di Eure-loy per il periodo 2010-2014, il nostro Direttore Re-sponsabile di Tradere Massimo Carlesi.

Ogni quattro anni si riu-niscono a Noyon leConfraternite e le Com-pagnie di Sant’Eligiod’Europa, facenti partedella Federazione Eure-loy, per eleggere il pro-prio Presidente. Noyonè molto nota per averavuto Vescovo San-t’Eloy (Sant’Eligio), con-sacrato il 13 maggio641 per la Diocesi diNoyon e Tournai, Eligio,secondo la tradizione fuun raffinato orafo,Clotario II gli avrebbe

commissionato un trono consegnandogli l’oro ne-cessario, Eligio ne avrebbe realizzati due: forte-mente impressionato dalla sua perizia e dalla suaonestà, il Re lo nominò orafo di corte e maestrodella zecca. Nel corso del suo ministero pastoralesi dedicò esclusivamente ad opere di carità in fa-vore dei poveri e dei malati, finanziando il riscattodei prigionieri intraprendendo la costruzione di nu-merose chiese e fondando monasteri tra i qualiquello di Solignac, nei pressi di Chaptelat, sua cittànatale. Noyon, bella cittàdina francese situata neldipartimento dell’Oise della regione della Piccar-dia attraversata dal fiume Oise merita in questocontesto alcune righe riferite alla sua storia: sorsein epoca romana come centro dei Viromandui, ci-tati da Gaio Giulio Cesare nel De bello Gallico, conil nome di Noviomagus Veromanduorum. In epoca tardo-imperiale la città fu dotata di unacinta di muraria e fu sede di un importante co-mando militare. Dal 531 -civitas Viromanduorum- èsede episcopale, fiorì in epoca merovingia graziealla vicinanza con Soissons, una delle capitali del

regno franco. Carlo Magno vi fu consacrato Re deiFranchi nel 768. Rivestì un ruolo strategico nei do-mini dell’Île-de-France come contea ecclesiastica(conti di Vermandois e signori di Boves-Coucy).Nel 1108 il Vescovo concesse alla città le istituzionicomunali. A Noyon nacque nel 1509 Giovanni Cal-vino, celebre umanista e teologo, massimo rifor-matore religioso del Cristianesimo europeo deglianni 20 e 30 del 1500. Il Presidente Carlesi e le de-legazioni nazionali di Eureloy, presenti a Noyon,sono stati ricevuti nel palazzo Comunale dal Sin-daco: nel corso del rinfresco il Sindaco salutandoil Presidene Eureloy, Massimo Carlesi, ha ricordatoi venti anni di attività della Federazione nata aNoyon. Nella splendida Cattedrale di Notre-Damedi Noyon, edificata dal 1145 in uno stile di transi-zione tra il romanico e il gotico (protogotico), si ècelebrata il 6 giugno la solenne Messa Pontificale,in onore di Sant’Eligio nell’occasione dell’incontroEureloy, presieduta da S.E. Mons Jacque Benoit-Gonnin, Vescovo di Beauvais, Noyon, Senlis, in-sieme all’Arciprete della Cattedrale, Abate PhilippeMontier, il quale, salutando il Vescovo, e presen-tando il neo Presidente Carlesi ha ricordato checade in questo 2010 il ventesimo anniversariodella nascita di Eureloy. Nel corso della LiturgiaEucaristica il Presidente Euroloy Massimo Carlesiha donato alla Cattedrale, in memoria della mo-glie, Maria Irene Salonia Carlesi, una copia inbronzo di una formella toscana del 1500. Bene-detta e baciata da Mons. Benoit-Gonnin, la for-mella è stata collocata nella Cappella di Sant’Eligioall’interno della Cattedrale. Nel discorso di inse-diamento il Presidente Massimo Carlesi, ricor-dando l’opera e l’insegnamento di S.Eloy, haassicurato il suo assiduo impegno affinché la Fe-derazione Eureloy continui a crescere in campoeuropeo in autorevolezza e consistenza, ha chie-sto ai Vice Presidenti Nazionali una assidua colla-borazione affermando che, essendo Eureloyespressione di diverse nazioni europee, geografi-camente distanti, è necessario un continuo colle-gamento con i mezzi informatici. Ha chiesto, nellospirito di fraternità e carità di Sant’Eligio, la co-stante presenza spirituale del clero, primi fra tutti ilVescovo Mons Benoit-Gonnin e l’Abate della Cat-tedrale di Noyon perché si è detto fermamenteconvinto che l’aspetto spirituale e morale è indi-spensabile per crescere e migliorare insieme. �

A Noyon (Francia) è stato eletto il Presidente della Federation Europeennedes Confreries de Saint-Eloi e de Charitè

(Eureloy Europa) di Vittorio Dentis

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Tradere numero 10 luglio 2010

In evidenza 7

Lettera di Benedetto XVI al Vescovo di Reggio-Bova S.E. Mons Mondello

(Presidente della Conferenza Episcopale Calabra)per i 50 anni di sacerdozio

�«Dappertutto si trovano testimonianze del tuoquotidiano impegno» «A motivo della solennee felice ricorrenza, a Te, Venerabile Fratello,

rivolgiamo il nostro pen-siero, assieme a te contem-plando quel giorno in cui seistato scelto tra i ministri diCristo, davanti alla meravi-gliosa corona dei fedeli edei tuoi cari». Inizia così lalettera che il Santo Padre,Benedetto XVI, ha inviato al

Vescovo S. E. Mons. Vittorio Mondello, nei giorni incui si celebra il suo 50° anniversario di ordinazionesacerdotale. La missiva così termina: “Elargiamo, infine, a tepersonalmente, Venerabile Fratello, la nostra Be-nedizione Apostolica, che volentieri estendiamo atutta la tua comunità ecclesiale”. La Confedera-zione delle Confraternite delle Diocesi d’Italia eTradere formulano a Mons. Mondello, particolar-mente sempre vicino alle Confraternite calabre, imigliori auguri per il proseguimento della sua mis-sione pastorale. �

LA CONFEDERAZIONE DELLA CONFRATERNITE DELLE DIOCESI D’ITALIA CON LA PRESENZA DEL PRESIDENTE AN-TONETTI A SANT’ONOFRIO E LE ESPRESSIONI DI SOLIDARIETA’ DEI COORDINATORI REGIONALI IN OCCASIONE DEINOTI ACCADUTI PER GLI INTOLLERABILI ATTACCHI INTIMIDATORI DI CUI È STATA FATTA OGGETTO LA CHIESA LO-CALE E LA CONFRATERNITA DEL SS ROSARIO HANNO ESPRESSO AL VESCOVO DI MILETO - NICOTERA – TROPEA,S.E. MONS. LUIGI RENZO, SOSTEGNO, SOLIDARIETA’ E VICINANZA SPIRITUALE PER LE RAPPRESENTAZIONI RELI-GIOSE DELLA VIGILIA DI PASQUA. SONO STATE PRESENTI IN SANT’ONOFRIO MOLTE DIOCESI CALABRESI CONTANTE DELEGAZIONI NONCHÈ LA CONFRATERNITA DEL SS. CROCIFISSO DI MONREALE, PER ESPRIMERE A S.E.MONS. RENZO E AL CONFRATELLO “PRIORE” DELLA CONFRATERNITA DEL SANTISSIMO ROSARIO, MICHELE VIRDÒED AL PADRE SPIRITUALE DELLA CONFRATERNITA STESSA, DON FRANCO FRAGALÀ, LA PIENA SOLIDARIETÀ E LAVICINANZA NELLA PREGHIERA DEL POPOLO DI DIO CHE OPERA ALL’INTERNO DELLE CONFRATERNITE ITALIANE.

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Tradere numero 10 luglio 2010

In evidenza8

�Egr. Direttore, nella trasmissione che la vostrarete televisiva ha mandato in onda il giorno21 maggio u.s, è stata presentata una realtà

confraternale che poco si addice alla vera espe-rienza delle confraternite attuali. Non intendo con-testare quanto è stato descritto circa i beniimmobiliari della ONLUS dei macellai presentata edel loro uso, bensì dell’immagine negativa che èstata offerta ai telespettatori riguardo il nostro mo-vimento confraternale.Oggi le confraternite italiane, la cui maggioranzaè riunita nella nostra Confederazione voluta dallaConferenza Episcopale Italiana, rappresentano ungrande movimento cattolico che si impegna nelladiffusione di valori sempre attuali che sono la pietàpopolare e la carità testimoniati con fede, pre-ghiera e soprattutto nei nostri Cammini di Frater-nità.Alcune Confraternite (la minoranza) sono in pos-sesso di beni immobiliari, quali edifici privati, luo-ghi di Culto, aree cimiteriali e beni culturali, ricevutisia con donazioni oppure acquisiti dagli stessiconfratelli nei secoli di esistenza. SSecondo gli Sta-tuti l’uso di questi beni è a disposizione per svol-gere un aiuto ai confratelli bisognosi, ad operesussidiarie di carità nei confronti dei poveri, biso-gnosi ed emarginati e per esprimere Culto e PietàPopolare.Le confraternite sono presenti in tutto il territorionazionale in un numero ancora sotto censimentoche potrà completarsi solo quando tutte verrannoiscritte presso la nostra Confederazione. Attual-mente le confraternite a noi aderenti sono circa2600.Ricordo che le Confraternite per essere tali deb-bono essere un’associazione di persone che si riu-niscono a scopo di culto e carità e operano conuno statuto che deve essere approvato dal Ve-scovo. Sono realtà pienamente laiche, ma pro-fondamente unite alla Chiesa. Qualora leConfraternite non seguissero i loro statuti o offrirecattiva testimonianza il Vescovo ha il potere dicommissariamento.Vorrei inoltre segnalare che a Roma ci sono tre tipidi confraternite: quelle di culto in onore dei santi,della madre di Gesù ecc; quelle di categoria chesono nate come mutua assistenza delle personeimpegnate come macellai, fabbri, ortolani, orafi,sellieri, maniscalchi, ecc; poi ci sono quelle delle

nazioni che si rivolgevano alle persone che prove-nivano dalle varie regioni e città (chiamate nazioni)che sono i lombardi, i marchigiani, i bolognesi, inapoletani, i siciliani e altri. Primariamente questeultime (di categoria e delle nazioni) avevano ehanno lo scopo di aiutare i soci. Per questo che ilpresidente della ONLUS dei macellai insisteva neldire che il patrimonio da loro posseduto viene im-piegato per i soci che sono i primi destinatari deibeni. La ONLUS non c’entra nulla con il Vicariato diRoma e con la Chiesa, non essendo soggetti al-l’autorità del Vescovo.Caro Direttore, Le sarei grato che la sua rete tele-visiva potesse presentare un programma nel qualeemergesse la vera realtà di questa parte delmondo laico, che sì, può presentare anche qual-che piccola e dolorosa contraddizione, ma, inmodo grande, dona, anche con sacrificio, atten-zione verso le nuove povertà e offre testimonianzadi fraternità in un mondo sempre più avaro di soli-darietà e di valori.Ringraziandola per l’attenzione che vorrà riservarcila salutoFraternamente �

Dott. Francesco AntonettiPresidente

Riportiamo il testo della lettera inviata dal Presidentealla Direzione della rete televisiva LA7 con lo scopo difornire un quadro più veritiero circa l’uso dei beni delle

Confraternite italiane.

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In evidenza 9

Mons. Franco Molinari nominato Coadiutore dell’Assistente

Ecclesiastico della Confederazione delle Confraternite

delle Diocesi d’Italia

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Tradere numero 10 luglio 2010

I nostri scritti10

I NOSTRI SCRITTI

La Confederazione, voluta dai Vescovi,sempre più Casa comune

delle Confraternite italianedi Roberto Clementini

�1989, 1° Convegno delle Confraternite ita-liane, conosco MMons. Antonio Massone,grande sacerdote e fervida intelligenza, che

intuisce con i cammini nazionali, momenti di cre-scita e formazione popolare per il Movimento con-fraternale, sotto la guida deiPastori, e semina il terreno perla nascita della Confederazione,che viene eretta, nel 2000, dopoil Suo ritorno nella casa delPadre. La Confederazione, vo-luta ed eretta dai Vescovi ita-liani, trova un altro “contadino”,che deve cominciare a racco-gliere ciò che lo Spirito Santo hada tempo seminato con Mas-sone e tanti altri; questo conta-dino era destinato a raccoglieresoltanto per qualche stagione,ma si innamora anche lui delleConfraternite ed oggi è diven-tato LL’Assistente Ecclesiasticodi tutte le Confraternite italiane: Sua Ecc.za Rev.maMons. Armando Brambilla. Oggi la Confedera-zione sta aprendo la sua terza stagione di impe-gno missionario che va dal 2010 al 2015 con unConsiglio direttivo, in gran parte rinnovato, ancheda una significativa presenza femminile, e qualchevecchio come me, che deve imparare a passare iltestimone ai giovani, che devono diventare l’im-pegno primario e la nuova sfida, nel mondo che cicirconda, di questa nostra Confederazione. UnaConfederazione che è cresciuta nel numero e nellaqualità, infatti se pensate per un attimo alla primaAssemblea del 2000, formata soltanto da circa 550Confraternite, all’ultima Assemblea del 19 giugno2010 in cui le Confraternite, che hanno aderito, cconil nulla osta dei propri Vescovi, sono arrivate a2565, è facile vedere che i conti dello Spirito Santohanno un comune moltiplicatore il “5”, che supera,addirittura, il “3”.Le ultime elezioni registrano una partecipazionequasi corale con circa 2000 Confraternite presentie rappresentate in Assemblea Generale, per il rin-novo del Consiglio direttivo e del Collegio dei Re-visori ed è veramente apprezzabile la sceltaelettiva che rappresenta tutta l’Italia nell’Organi-smo direttivo con quattro Consiglieri al Sud, quat-

tro Consiglieri al Centro e quattro Consiglieri alNord, senza tener conto del peso elettorale di al-cune zone, più ricche di Confraternite, ma chepuntano, come tutti, a testimoniare la comunionenella Casa comune della Confederazione, comu-

nione voluta dal Signore in cuicrediamo e speriamo per la no-stra salvezza.Monreale, 1 maggio 2010,tardo pomeriggio, ammissionee vestizione di alcuni ggiovanis-simi confrati nella Confraternitadel SS. Crocifisso alla presenzadell’Ecc.mo Arcivescovo Mons.Salvatore Di Cristina; proprioquel giorno, al mattino, un miovicino di casa, tetraplegico,condannato da un’artrosi dila-gante, è costretto a chiedere unricovero in una casa di riposo,di ispirazione cristiana, ma glivengono richiesti per il sog-

giorno mensile 1.300,00 euro, molto di più diquanto percepisce con il suo assegno di invalidocivile. Mi sembra proprio scandaloso che i nostriSanti, che hanno istituito grandi istituti di benefi-cenza, vengano manipolati e traditi proprio da chisi definisce suo seguace e, poi, dimentica il po-vero e si trasforma in holding di affari. Per un attimo, penso proprio che non valga lapena affaticarsi per la Chiesa, essere confrate, im-pegnato nella testimonianza del Signore, ma lasera, nella chiesa della Collegiata di Monreale,alla domanda del Vescovo: “Perché vuoi diven-tare confratello ?” ad un bambino di otto anni, chechiede di vestirsi confrate, nel sentire la sua ri-sposta: “Perché voglio onorare il SS. Crocifissonon solo una volta all’anno, ma tutti i giorni dellamia vita, andare a Messa tutte le domeniche e lefeste comandate, pregare e volere bene tutte lepersone che incontro.” Ho trovato il conforto delloSpirito Santo per continuare il mio impegno nellaChiesa che San Paolo definisce: “Santa e Prosti-tuta” .

L’impegno forte, che, a mio avviso, il nuovo Con-siglio della Confederazione dovrà affrontare, nelprossimo quinquennio, èè la formazione dei giovani

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Tradere numero 10 luglio 2010

I nostri scritti 11

confrati, come splendidi testimoni del Cristo. Sia chiaro, tutto non si esaurisce con il Consiglioappena eletto, ma anche dopo le elezioni, la portaè aperta a tutti gli uomini ed i confrati di buona vo-

lontà; il Regolamento prevede la possibilità di for-mare Commissioni, di nominare confrati che vo-gliono impegnarsi nei vari ruoli, insomma c’èlavoro per tutti. �

�Nella Cattedrale di Halle, di stile gotico, sisono svolte le celebrazioni liturgiche, termi-nate con la solenne Processione presiedute

da S.E. André-Mutin Léonard dell’arcidiocesi diMalines-Bruxelles, presente il Nunzio Apostolico inBelgio, S.E. Mons. Giacinto Berloco.Il Belgio politicamente è il crocevia e “aeropago”dell’Europa, tanto cara alla Madonna. Non sonomolti a sapere che la stessa Bandiera europea,,adottata l’8 dicembre 1955 e inaugurata il 29 mag-gio 1986 a Bruxelles davanti all’edificio della Com-missione, fu disegnata da Arsène Heitz, uomosemplice e fervente cattolico. Devoto, particolar-mente, alla Madonna di Rue De Bac, per le appa-rizioni a Santa Caterina Labouré; la Madonnachiese di far coniare la Medaglia Miracolosa, allaquale Arsène si ispirò per il progetto e l’ideazionedella bandiera.La Medaglia della Madonna delle Grazie, più notacome Medaglia Miracolosa, ha avuto origine in

Francia, nel 1830,, ( a PARIGI in Rue De Bac, 140),quando venne rivelata dalla Madonna a santaCaterina Labouré, giovane religiosa del Conventoparigino delle Figlie della Carità. A Roma, in Sant’Andrea delle Fratte, la MedagliaMiracolosa è legata all’apparizione della Madonnaad Alfonso Ratisbonne,, avvenuta in questa chiesa,il 20 gennaio 1842.. Apparve proprio come raffigu-rata nella medaglia, con la sola differenza che lasua mano destra non era aperta, ma nell’atto d’in-timargli d’inginocchiarsi. Ratisbonne portava alcollo questa Medaglia, anche se solo per condi-scendenza ad un amico, che gliela aveva conse-gnata con fede, sperando proprio di ottenere dallaVergine la sua conversione, che miracolosamenteavvenne all’atto dell’apparizione. Da allora in poi,innumerevoli sono gli accadimenti “eccezionali”che si sono verificati grazie alla fede riposta in que-sta Medaglia, e la Chiesa di S.Andrea delle Fratteè diventata un luogo di sentita devozione. �

Processione in onore della Madonna di Halle a Bruxelles il giorno della Pentecoste

nota di Rino Bisignano

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La Confederazione informa12

�Alla presenza dell’Assistente EcclesiasticoS.E. Mons. Armando Brambilla si è riunito, indata 18 giugno 2010, il Consiglio Direttivo

della Confederazione delle Confraternite delle Dio-cesi d’Italia, in sessione ordinaria, presso il Semi-nario Maggiore di Roma con il seguente

ORDINE DEL GIORNO

• Saluto di S.E. Mons. Armando Brambilla.• Relazione del Presidente sulla vita della Confe-

derazione • Ammissione di Confraternite• Relazione del Segretario sulla preparazione

per le elezioni per rinnovo CD e Collegio Revi-sori del 19 Giugno, 2010.

• Verifica elenco confraternite aventi diritto alvoto

• Verifica e/o riconoscimento di aggregazionidiocesane di Confraternite

• Relazioni dei Coordinatori e Vicecoordinatori (5min ciascuno)

• Relazione Tesoriere• Approvazione del verbale della seduta in data

19-20 Marzo 2010 del Consiglio Direttivo dellaConfederazione.

• Varie ed eventuali

Sono presenti: l’Assistente Ecclesiastico S.E.R.Mons Armando Brambilla, il Presidente FFrancescoAntonetti, il Vice Presidente Vicario VVincenzo Bom-mino, i Consiglieri GGiovanni Poggi, don Franco Mo-linari, Gioacchino Toscano, MMassimo Carlesi,Roberto Clementini, VVincenzo Musumarra, il Teso-riere FFelice Grilletto, il Segretario Generale PPaoloVannoni. Assente giustificato il Vice Presidente perl’Italia del Nord MMario Spano; assente il vice Presi-dente per il Centro AAlberto Fiorani. Partecipa per il Collegio dei Revisori dei Conti ilPresidente FFrancesco Zito ed il Revisore Sup-plente AAndrea D’Arrigo. Assente giustificato Il Re-visore RRiccardo Carminati; assente il Revisoresupplente AAntonio Bugetti.Sono presenti i seguenti Coordinatori e Vice Co-

ordinatori regionali: Piemonte: FFranca Maria Mar-tinazzoli, EEnrico Ivaldi; Liguria: GGiovanni Poggi; To-scana: AAndrea Benedetti; Umbria: MMassimoGiuliani; Abruzzo-Molise: AAugusto Sardellone; Sar-degna:: Mario Lastretti; Campania: FFelice Grilletto,Vitantonio Di Milia, Giovanni Del Vecchio; Puglia:Franco Zito, Tina Petrelli, Vito Corvino Faustino, Mi-chele Piscitelli; Calabria:: Antonio Punturiero; Sici-lia: PPietro D’Addelfio, Giuseppe Vona, SalvatoreSalvato.

1) Relazione del Presidente, che descrive la in-tensa attività della Confederazione, elencando iCammini regionali effettuati e quelli previsti nel-l’anno, dei quali si danno esaurienti informazionisu ogni numero di Tradere. Per la ricorrenza deidieci anni di vita della Confederazione, presenta labozza del libro che la commemora. Richiama inol-tre lo studio riguardante “Confraternite: identità ecarisma” curato da don Benedetto Fiorentino;esso sarà diffuso. Preannuncia Il sussidio cate-chetico per i prossimi anni, che si atterrà al pro-gramma decennale indetto dalla ConferenzaEpiscopale Italiana, riguardante la educazione deigiovani, che sarà curato dall’Assistente Ecclesia-stico. Il Concorso tra gli Insegnanti delle ScuoleSecondarie di II Grado ha avuto un esito positivo ela Commissione Nazionale ha assegnato i premi, ri-levando il significati vo apporto delle confraternite.2) Ammissione di Confraternite. Il Segretario pre-senta n. 90 richieste di confraternite, che all’una-nimità vengono ammesse alla Confederazione. Iltotale sale da n. 2475 (erroneamente indicate in2473 nel notiziario n.9) a n. 2565.3) Relazione del Segretario Generale sulla prepa-razione per le elezioni, che richiama le modalitàpubblicate sul sito internet, legge la lista dei can-didati, ricorda che la rappresentanza spetta al re-sponsabile della confraternita o dellaaggregazione diocesana, e la possibilità di dele-gare, ove non possa presenziare, altro confratelloutilizzando il modello pubblicato sul sito internet esu Tradere; illustra gli organi e gli uffici che do-vranno essere rinnovati, indicati in una unica

LA CONFEDERAZIONE INFORMAk

Verbale della riunionedel Consiglio Direttivo

Roma, 18 giugno 2010

a cura del Segretario Generale

Tradere numero 10 luglio 2010

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Tradere numero 10 luglio 2010

La Confederazione informa 13

scheda stampata nei seguenti colori: blu peresprimere 30 preferenze, rossa per 10, gialla per 5,bianca per 1.4) Verifica elenco confraternite aventi diritto al voto.Il Segretario presenta l’elenco completo delle n.2475 confraternite ammesse fino alla riunione delConsiglio del 19-20 marzo 2010 e l’elenco delle n.90 confraternite ammesse come sopra - per il to-tale di n. 2565 - di cui il Consiglio Direttivo prendeatto.5) Verifica e/o riconoscimento di aggregazioni dio-cesane di confraternite. Il Segretario Generale presenta le n. 14 aggrega-zioni diocesane, riconosciute dai rispettivi Ordinari,e le presenta per il riconoscimento di competenzadel Consiglio: Priorato diocesano di La Spezia-Sarzana-Brugnato; Consulta diocesana di Alta-mura-Gravina -Acquaviva; Consulta diocesana diBari-Bitonto; Consulta diocesana di Conversano-Monopoli; Consulta diocesana di Molfetta-Ruvo-Giovavinazzo; Consulta diocesana di Oria;Consulta diocesana di Cerignola-Ascoli-Satriano;Consulta diocesana di Taranto;Consulta dioce-sana di Lucera-Troia; Coordinamento diocesanoconfraternite di Patti; Coordinamento diocesano diOtranto; Coordinamento diocesano di Nardò-Gal-lipoli; Coordinamento diocesano di Ugento-S.Maria di Leuca; Priorato delle confraternite diocesidi Massa Carrara-Pontremoli.

SOSTENIAMOTradere!

SOLLECITIAMO TUTTE LE CONFRA-TERNITE E TUTTI I CONFRATELLI A

RICHIEDERE ALLA SEGRETERIA L’INVIO SISTEMATICO DI TUTTI I NU-

MERI CHE USCIRANNO NEL 2010 PREVIO UNA GENEROSA

E LIBERA OFFERTA PER SOSTE-NERE LE SPESE DI REALIZZAZIONE.

RICEVERE TRADERE È ESSEREINFORMATI SULLA VITA

DELLE CONFRATERNITE DELLE DIOCESI D’ITALIA

E SULLE INIZIATIVE DELLA CONFEDERAZIONE.

ccp n. 82857228 causale: Tradere

Il Consiglio Direttivo ne prende atto a norma del-l’art. dello Statuto. Il totale delle aggregazioni rico-nosciute sale a n. 35.6) Relazioni dei seguenti Coordinatori e Vice-Co-ordinatori, che intervengono illustrando sintetica-mente le proprie realtà: Enrico Ivaldi, AndreaBenedetti, Vitantonio Di Milia Giovanni Del Vecchio(che propone la pubblicazione di un vademecumad uso delle confraternite contenente la normativache le riguarda, espressa dallo statuto, dal rego-lamento e dal diritto canonico e civile, della cuiproduzione egli viene incaricato); Massimo Giu-liani, Salvatore Salvato, Mario Lastretti, Tina Pe-trelli, Vito Corvino, Giovanni Poggi. 7) Relazione del Tesoriere, che illustra il bilancioconsuntivo 2009 ed il preventivo 2010; VincenzoMusumarra chiede di migliorare l’esposizione delleposte di bilancio. I due bilanci vengono approvatidalla Assemblea Generale.8) Approvazione, all’unanimità, del verbale dellariunione del Consiglio Direttivo tenuto in data 19-20 marzo 2010.Varie ed eventuali. Il Presidente informa che il S.Padre non potrà essere presente al XIX Cammino,che avrà luogo il 14 novembre a Roma, data dellaquale si resta comunque in attesa di essere con-fermata dalla Prefettura Pontificia e dal Card. Tar-cisio Bertone.Alle ore 20 la riunione è chiusa. �

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Tradere numero 10 luglio 2010

La Confederazione informa14

Verbale dell’Assemblea Generale della ConfederazioneRoma, 19 giugno 2010

a cura del Segretario Generale

�Alla presenza dell’Assistente EcclesiasticoS.E. Mons. Armando Brambilla, in data 19giugno 2010 si è riunita, in seconda convo-

cazione, l’Assemblea Generale della Confedera-zione delle Confraternite delle Diocesi d’Italiapresso il Seminario Maggiore di Roma, Sala Con-ferenze, con il seguente

ORDINE DEL GIORNO

• approvazione bilancio consuntivo 2009 e pre-ventivo 2010;

• nomina della Commissione elettorale propostadal Consiglio Direttivo (Reg. art. 5 par. 3);

• lettura delle candidature;• vidimazione delle schede, verifica e controllo

deleghe;• inizio operazioni di voto ore 11,00: saranno

ammessi alla votazione tutti coloro che risulte-ranno presenti nel luogo delle operazioni divoto;

• termine operazioni di voto ore 13,00;• scrutinio votazioni e redazione dei verbali;• proclamazione risultati votazione, richiesta

della accettazione della carica, proclamazionedegli eletti, ratifica elezione.

Assume la presidenza il dott. Francesco Antonetti,Presidente della Confederazione, che dichiara va-lidamente costituita l’Assemblea Generale.Il Presidente chiede ed ottiene di variare l’esamedell’ordine del Giorno.1) Nomina della Commissione elettorale, che viene

unanimemente costituita nelle seguenti persone:Presidente Annunziata (Tina) Petrelli; Membri: Be-nito Liani, Vito Faustino Corvino, Giuseppe Suca-meli, Andrea Salerno, Tonino Gigante; SegretarioRino Bisignano.2) Approvazione bilanci. Il Tesoriere illustra il Bi-lancio consuntivo 2009. Il Presidente del Collegiodei Revisori dei Conti legge la relazione di propriacompetenza. Il Consuntivo viene approvato al-l’unanimità. Il Tesoriere illustra il Bilancio preven-tivo 2010, il quale viene approvato alla unanimità. 3) Lettura delle candidature. Il Presidente legge lecandidature presentate e cede la parola al Presi-dente della Commissione elettorale che spiega levarie fasi elettorali. Il Presidente della Commis-sione elettorale propone di poter cambiare lascheda a chi vi facesse un errore e chiedesse ilcambio. La proposta a maggioranza non è ac-colta. Terminate le operazioni di voto il Presidentedella Commissione comunica i voti ottenuti da cia-scun candidato:

PRESIDENTE Francesco Antonetti 1943

CONSIGLIERI (terna)Massimo Carlesi 628Giovanni Poggi 1271Michelangelo Restaino 155Franco Zito 1504

CONSIGLIERILeonardo Di Ascenzo 1639

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Tradere numero 10 luglio 2010

La Confederazione informa 15

Riccardo Carminati 6Pietro D’Addelfio 1651Andrea D’Arrigo 1601Enzo Mandato 273Valentino Mirto 986Antonio Palone 85Carlo Storto 17

Il Presidente legge in pubblico i risultati delle vota-zioni. Proclama i risultati delle elezioni.Per la carica di Presidente Consiglieri: FFrancescoAntonetti, Franco Zito, Giovanni Poggi.Per la carica di Consiglieri: GGiuseppe Vona, Leo-nardo Di Ascenzo, Giulio Obletter, Franca MariaMinazzoli di San Lorenzo.Come Segretario Generale: RRoberto Clementini.Tesoriere: FFelice Grilletto.Vice Presidente Sud e Sicilia e Vicario: VVincenzoBommino.Vice Presidente per il Centro: AAugusto Sardellone.Vice Presidente Nord e Sardegna: MMario Spano.Per il Collegio dei Revisori:Presidente PPietro D’Addelfio;Membri effettivi: AAndrea D’Arrigo, Valentino Mirto;Membri supplenti: EEugenio Anguilla, Enzo Man-dato.

I risultati sono stati accettati dagli eletti e ratificatidalla Assemblea.Alle ore 19,50 la riunione è chiusa. �

Franca Maria Minazzoli di San Lorenzo 1403Vito Michele Molendini 3Giulio Obletter 1619Giuseppe Vona 1736

SEGRETARIORoberto Clementini 1644 Salvatore Salvato 226Alfonso Sapia 81Salvatore Schembi 21

TESORIEREFelice Grilletto 1796Vitantonio Di Milia 186

VICE PRESIDENTE SUD E SICILIAVincenzo Bommino 1751Giovanni Mastrandrea 40

VICE PRESIDENTE CENTROAugusto Sardellone 1238Gioacchino Toscano 538

VICE PRESIDENTE NORD E SARDEGNAEnrico Ivaldi 445Mario Spano 1358

COLLEGIO REVISORIEugenio Anguilla 736

– CConfraternitaSS.Sacramento – Alcara Li Fusi (ME)– CConfraternita Immacolata – Alcara Li Fusi (ME)– CConfraternita Anime del Purgatorio – Alcara Li Fusi (ME)– CConfraternita Santa Rita – Alcara Li Fusi (ME)– CConfraternita SS.ma Annunziata – Alcara Li Fusi (ME)– CConfraternita Sacro Cuore – Alcara Li Fusi (ME)– CConfraternita S.Benedetto il Moro – Acquedolci (ME)– PPio Sodalizio San Giuseppe – Acquedolci (ME)– CConfraternita Terzo Ordine del Beato Gerardo al merito

della beneficenza – Caronia Marina (ME)– CConfraternita San Carlo Borromeo – Castel di Lucio (ME)– CConfraternita SS.Sacramento – Castel di Lucio (ME)– AArciconfraternita SS.Rosario e Purgatorio –

S.Donato Martire Sala di Caserta (CE)– CConfraternita Maria SS.ma Incoronata – Pescasseroli (AQ)– CConfraternita SS.Sacramento e Vergine SS.del Rosario –

Corridonia-Colbuccaro (MC)– CConfraternita SS. Spina – Fermo (FM)– CConfraternita Santa Monica – Fermo (FM)– CConfraternita SS.Sacramento – Capodarco di Fermo (FM)– CConfraternita SS.Sacramento – Mogliano (MC)– CConfraternita SS.Rosario – Monte Urano (FM)– CConfraternita SS.Sacramento – Monte Urano (FM)– CConfraternita SS.Sacramento (di Collina Nuova) –

Monte Vidon Combatte (AP)– Confraternita SS.Sacramento e del Suffragio – Montecosaro (MC)

– CConfraternita Pio Monte dei Morti – Valle Cilento (SA)– CConfraternita della MORTE – Oria (BR)– PPia Unione SS.Salvatore e S.Lucia V.M. – Lucera (FG)– CConfraternita San Luca Evangelista – Casapulla (CE)– CConfraternita SS.Sacramento – Gallipoli (LE)– CConfraternita San Michele – Arcangelo Trani (BT)– CConfraternita Maria SS.ma delle Grazie – Lanuvio (RM)– CConfraternita Sorelle della Madonna Addolorata –

Barbarano Romano (VT)– CConfraternita San Nicola da Tolentino – Onano (VT)– CConfraternita S.Salvatore – Grotte S.Stefano (VT)– CConfraternita SS.Sacramento – Capodimonte (VT)– CConfraternita Disciplina Orazione ed Ospedale –

Barbarano Romano (VT)– CConfraternita Misericordia Orazione e Morte –

Barbarano Romano (VT)– CConfraternita San Teodoro – Sorrentini (ME)– CConfraternita S.Antonio Abate – Patti (ME)– CConfraternita della Buona Morte – Capizzi (ME)– CConfraternita San Bartolomeo – Capizzi (ME)– CConfraternita San Leonardo – Capizzi (ME)– CConfraternita Maria SS.ma del Rosario – Mistretta (ME)– CConfraternita delle Anime del Purgatorio – Mistretta (ME)– CConfraternita Maria SS.ma del Carmelo – Mistretta (ME)– CConfraternita Maria SS.ma Addolorata San Piero – Patti (ME)– CConfraternita della Misericordia – Gioiosa Marea (ME)

ELENCO DELLE CONFRATERNITE, CHE NE HANNO FATTO RICHIESTA,AMMESSE ALLA CONFEDERAZIONE NELL’ULTIMO CONSIGLIO DIRETTIVO

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La Confederazione informa16

– CConfraternita San Giuseppe – Penna S.Giovanni (MC)– CConfraternita SS. Rosario – Penna S.Giovanni (MC)– CConfraternita Corpus Domini – Potenza Picena (MC)– CConfraternita Morte e Orazione – Potenza Picena (MC)– CConfraternita Maria SS. del Rosario – Rapagnano (FM)– CConfraternita San Giovanni Battista – Rapagnano (FM)– CConfraternita SS.Sacramento – Roccafluvione (AP)– CConfraternita SS.Rosario – Torre S.Patrizio (FM)– CConfraternita Pia Unione dell’Addolorata –

Torre S.Patrizio (FM)– CConfraternita Immacolata Concezione e San Nicola Prata –

P.U. (AV)– AArciconfraternita SS.Vergine d’Itria – Cagliari (CA)– Confraternita dell’Immacolata S.Vincenzo – la Costa (CS)– CConfraternita dell’Assunta – Acquarica (LE)– CConfraternita Immacolata – Arigliano (LE)– CConfraternita dell’Assunta Barbarano di Lecce (LE)– CConfraternita Maria SS.Immacolata e SS.Sacramento –

Caprarica (LE)– CConfraternita S.Antonio da Padova –

Castrignano del Capo (LE)– CConfraternita Corsano – (LE)– CConfraternita del Rosario – Gagliano del Capo (LE)– CConfraternita Maria SS.ma del Rosario – Gemini (LE)– CConfraternita Immacolata – Giuliano di Lecce (LE)

– CConfraternita Madonna delle Grazie – Lucugnano (LE)– CConfraternita Madonna del Carmine – Miggiano (LE)– CConfraternita SS.Sacramento-Immacolata – S.Antonio da

Padova Montesardo (LE)– CConfraternita Madonna del Rosario – Marciano di Leuca (LE)– CConfraternita Sacro Cuore Eucaristico – Patù (LE)– CConfraternita Buon Consiglio – Ruffano (LE)– CConfraternita Madonna del Carmine – Ruffano (LE)– CConfraternita Immacolata – Sant’Eufemia (LE)– CConfraternita Purificazione – Salignano (LE)– CConfraternita Rosario – Salice (LE)– CConfraternita S.Maria Assunta in Cielo – Specchia(LE)– CConfraternita S.Antonio da Padova – Specchia (LE)– CConfraternita Immacolata – Supersano (LE)– CConfraternita SS.Sacramento – Taurisano (LE)– CConfraternita Immacolata – Taurisano (LE)– Confraternita Madonna della Strada – Taurisano (LE)– CConfraternita Madonna delle Grazie – Torrepaduli (LE)– Confraternita Immacolata – Tricase (LE)– Confraternita Rosario – Tricase (LE)– Confraternita Santa Lucia – Tricase (LE)– Confraternita Immacolata – Tutino (LE)– Confraternita Assunta in Cielo – Ugento (LE)– Confraternita San Giuseppe e SS.Medici – Ugento (LE)– Confraternita Addolorata e S.Antonio – Ugento (LE)

CONCORSO NELLE SCUOLE SECONDARIE SUPERIORIASSEGNATI I PREMI

Il concorso tra li insegnanti delle Scuole Seconda-rie di II Grado, svoltosi nell’anno scolastico2009/2010, del quale abbiamo dato informazionisu questa rivista, è stato indetto dalla Confedera-zione delle Confraternite delle Diocesi d’Italia uni-tamente alla Associazione Internazionale deiCaterinati ed al Centro Internazionale di Studi Ca-teriniani.

Parte degli elaborati sono stati inviati dalle zoneove le confraternite sono molto diffuse; le ringra-ziamo per essersi attivate con gli insegnanti localie questi con le scolaresche. Visto il buon suc-cesso formuliamo l’augurio che anche altre con-fraternite si attivino per la futura edizione delconcorso, del quale daremo tempestive indica-zioni.

Riportiamo di seguito il comunicato della Com-missione Nazionale.

Concorso nelle scuole: Un’Anima per l’Europa

anno scolastico 2009/2010)

GRADUATORIA FINALERoma, Giovedì 3 Giugno 2010

Dopo quattro giornate di lavoro, si è riunita oggi aRoma, 3 Giugno 2010, la Commissione Nazionaledel Concorso tra gli Insegnanti delle Scuole Se-condarie di II° Grado: “Un’Anima per l’Europa”, perdeterminare la graduatoria dei “lavori” pervenuti (n.21 lavori provenienti da 12 regioni italiane, con ilcoinvolgimento di n.46 insegnanti e n.451 stu-denti). La Commissione, presieduta dal Prof. Gian-carlo Boccardi, Presidente del ComitatoNazionale, composta inoltre da:- Prof. PPaolo Nardi, Priore Generale dell’Associa-

zione Internazionale dei Caterinati- Prof.ssa DDiega Giunta, Presidente del Centro In-

ternazionale di Studi Cateriniani- Dott. FFrancesco Antonetti, Presidente Confede-

razione delle Confraternite delle Diocesi d’Italia- Dr. PPaolo Vannoni, Governatore della Confrater-

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nita di S. Caterina da Siena in Roma- Prof.ssa GGerarda Schiavone, Vice Preside Isti-

tuto Scienze Religiose “Mater Ecclesiae”- Prof. GGiuseppe Cicolini, già Ispettore Centrale

del Ministero della Pubblica Istruzione- Dr. AAldo Bernabei, Presidente del Gruppo Ro-

mano dell’Associazione Internazionale dei Ca-trinati.

Ha deciso, all’unanimità, l’assegnazione dei premi(art.8 del bando di concorso), come segue:

PRIMO PREMIO EX AEQUO (euro 1000,00) :Roma : Liceo Artistico Via di RipettaRicerca condotta sulle Tavole del Liber Figurarumdi Gioacchino da Fiore per indagare, riflettere econsapevolmente rielaborare, con gli strumentidelle arti visive, la simbologia iconografica di untesto significativo della mistica occidentale.N.13 tele (cm 60x80) ispirate alle tavole del “LiberFigurarum”+ n.1 CD-rom.Insegnante promotore: prof.ssa Roberta Filippi(Discipline plastiche ed Educazione Visiva)*Studenti coinvolti: n.69, (n.3 classi)

PRIMO PREMIO EX AEQUO ( euro 1000,00) : Pesaro : Liceo Scientifico “G. Marconi” Ricerca interdisciplinare intitolata “Il volo di Ulisse:dignità o superbia della ragione?” N.1 elaboratoscritto contenente una documentazione iconogra-fica + n.1 DVD*Insegnante promotore: prof.ssa Paola Campanini( Italiano e Latino);*Insegnante aderente: prof.ssa Giovanna Coltorti(Storia dell’Arte)*Studenti coinvolti: n.27, (n.1 classe)

SECONDO PREMIO EX AEQUO (euro 750,00):Racconigi (Cuneo): Istituto di Istruzione Superiore“Maurizio Eula” Savigliano- Liceo Scientifico Sta-tale.Ricerca sul” pellegrinaggio”, considerato nelle suepeculiarità culturali e spazio temporali riferite al-l’Europa: N.1 lavoro cartaceo +n.1 CD +n.1 lavoroartistico: trittico denominato”Il pellegrinaggio”*Insegnante promotore: prof.ssa Camilla Bragatto(Disegno – Storia dell’Arte);*Insegnanti aderenti: prof.ssa Roberta Biginelli(Storia e Filosofia), prof.ssa Maria Grazia Calca-gno (Italiano), prof.ssa Silvana Gallo (Ins. ReligioneCattolica) (I.R.C.) *Studenti coinvolti: n23 (n.1classe)

SECONDO PREMIO EX AEQUO (euro 750,00): -Vicenza : Istituto Industriale Statale “A.Rossi”Ri-cerca finalizzata ad individuare tracce, presenze,testimonianze e realtà che raccontano la storia el’influsso del Cristianesimo nelle tradizioni e nellacultura del territorio vicentino.

N.1 DVD in cui sono contenute le ricerche degli degli studenti e la sintesi di cinque interviste ad al-trettanti esperti nei rispettivi ambiti.*Insegnante promotore: prof.ssa Maria GraziaVignaga (I.R.C.) *Studenti coinvolti: n.23 (n.1classe)

TERZO PREMIO EX AEQUO (euro 500,00): Colleferro (Roma): Liceo Linguistico “G. Falcone” Elaborato scritto della docente (Lezione di “feno-menologia empatica” di Edith Stein) + elaboratiscritti degli studenti ( Le radici cristiane nel pen-siero filosofico”; “il Rinascimento e le grandi com-mittenze tra sacro e profano”; La Basilica di S.Pietro, sede della Cristianità”;“I grandi testimoni dipace:Wojtyla e Gandhi”).*Insegnante promotore: prof.ssa Maura Posponi(Filosofia e Storia)*Insegnanti aderenti: prof.ssa Maricia D’Emilia (I.R.C.),prof.ssa Manuela Frasca(Storia dell’Arte)prof.ssa Patrizia Gazzilli (Francese), prof.ssa MariaRosaria Caccioppoli ( Inglese).*Studenti coinvolti: n.5 ( n.1 classe).

TERZO PREMIO EX AEQUO ( euro 500,00): Vittoria (Ragusa) : Ist. Stat. Magistrale “G.Mazzini”Ricerca, con elaborato scritto, su: Comparazionetra “le Carte Europee e il Nuovo Testamento”; “Per-corso artistico: analisi di alcuni simboli dell’EuropaUnita”; “Percorso sociologico: analisi e ricerca sualcuni Santi locali( indagini tramite questionari/in-terviste)”.*Insegnante promotore: prof.ssa Viviana Assenza(I.R.C.)*Insegnanti aderenti: prof.ssa Albina Galesi(I.R.C.)prof.ssa Antonella Giardina (Filosofia- Sociologia),prof.ssa Concetta Giudice (Arte).*Studenti coinvolti: n.22 (n.2 classi)

La Commissione informa che la consegna deipremi ai vincitori avrà luogo a Roma, in data da de-finire, presumibilmente nel periodo Ott/Nov. 2010,in occasione dell’incontro delle Confraternite d’Ita-lia, originariamente previsto in Giugno, con ilS.Padre; gli aventi diritto (insegnanti promotori edaderenti e una rappresentanza di n.2 studenti peristituto) saranno tempestivamente avvertiti.

La Commissione rileva che tutti i “lavori” pervenutisono di notevole livello e si augura che tale espe-rienza possa essere ripetuta dai promotori anchenei prossimi anni; ringrazia gli insegnanti e gli stu-denti che vi hanno aderito, i Dirigenti Scolastici chel’hanno favorita e le Confraternite che l’hanno so-stenuta; informa che a tutti sarà inviato un “atte-stato di partecipazione”.La seduta della Commissione Nazionale, iniziataalle ore 10,30, è terminata alle ore 17.30. �

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XIX CAMMINO NAZIONALE DI FRATERNITÀ:

ROMA 13 - 14 NOVEMBRE, 2010

Cari Confratelli,il Cammino Nazionale che si terrà a Roma non sarà soltantoun’occasione per festeggiare il decennio della nostra Confederazione, ma anche quello di salutare tutti insieme con inostri abiti, stendardi, labari e crocifissi il Santo Padre ed il suoSegretario di Stato.In questo preciso momento storico è sommamente importante mostrare la nostra vicinanza ed affetto al Papa, Vicario di Cristo edimostrare ancora una volta come la realtà confraternale è viva,attuale e pronta a sostenere la Chiesa con opere di culto, pietà popolare e carità.Invitiamo tutte le confraternite ad una massiva partecipazione.

Dott. Francesco Antonetti + Armando BrambillaPresidente Assistente Ecclesiastico

AL FINE DI ORGANIZZARE L’EVENTO INVITIAMO TUTTI

I CONFRATELLI E SACERDOTI CONCELEBRANTI CHE

PARTECIPERANNO AL CAMMINO NAZIONALE DI CO-

MUNICARE PRESSO LA NOSTRA SEGRETERIA IL NU-

MERO DEI PARTECIPANTI ENTRO PROSSIMO 30

SETTEMBRE.

tel. 06 69886239 -Fax. 06 69886182

[email protected]

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La Confederazione informa 19

È IN AVANZATA ELABORAZIONE LA BELLA PUBBLICAZIONE CHE IL CONSIGLIO DIRETTIVOHA RICHIESTO PER CELEBRARE E COMMEMORARE IN MODO DEGNO I DIECI ANNI DELLA

CONFEDERAZINE DELLE CONFRATERNITE DELLE DIOCESI D’ITALIA

È UN NOTEVOLE IMPEGNO ECONOMICO PER LA STAMPA E UN GRANDE DONO DI COLOROI QUALI SI ADOPERANO PER COMPORLO.,

PER LIMITARE EVENTUALI COPIE NON RICHIESTE E CONTENERE QUINDI LA SPESA DISTAMPA SI SUGGERISCE A COLORO I QUALI FOSSERO INTERESSATI ALL’ACQUISTO DI UNO

O PIÙ VOLUMI EFFETTUARE LA PRENOTAZIONE COMPILANDO IL MODULO CHE SEGUE ESPEDIRLO VIA FAX O E-MAIL ALLA CONFEDERAZIONE.

IL VOLUME DOVREBBE ESSERE DISPONIBILE IN OCCASIONE DEL XIX CAMMINO DI ROMA

SI PRESUME CHE IL COSTO NON SUPERI € 10,00

SCHEDA DI PRENOTAZIONEALLA CONFEDERAZIONE DELLE CONFRATERNITE DELLE DIOCESI D’ITALIA ROMA

Il sottoscritto ..............................................................................................................................

desidera prenotare N° ............................copie

del volume in allestimento del decennale della Confederazione Delle Confraternite d’Italia

Indirizzo postale: Via.....................................................................N°...............Città.......................

CAP....................Tel..................................Fax................................Cell...........................................

Email......................................................

data e Firma Timbro

La scheda può essere fatta pervenire alla Confederazione al seguente numero di fax: 06 69886182 o alla seguente email: [email protected]

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La Confederazione informa

A Massa il raduno interregionale delle Confraternite: il 54° per le liguri il 4° per le

piemontesi il primo per le toscaneNota redazionale

�Domenica 2 Maggio si è tenuto nella città diMassa il raduno Interregionale delle Confra-ternite Liguri (54°) Piemontesi (4°) e, per la

prima volta, Toscane. Gli organizzatori avevano predisposto nella storicae centrale Piazza degli Aranci, cuore della città, unpalco sopra il quale il Vescovo Diocesano Mons.Eugenio Binini avrebbe celebrato la S. Messa epresieduto alla solenne Processione in onore diSan Giuseppe per le antiche strade della città, do-minate, alcune decine di metri più in alto, dal ca-stello Malaspina. Ma l’uomo propone e Dio dispone e quel giorno,la pioggia ha obbligato la messa in opera del“piano B“: S. Messa celebrata in Cattedrale nellasperanza che fino all’ultimo smettesse di piovereper uscire in Processione e invece, fino a sera, lapioggia non se ne è andata. Qualcuno potrebbe obbiettare che quindi, la gior-nata, non è stata splendida. Dal punto di vista me-teorologico questo è vero e umanamente dispiacevedere in parte vanificato l’impegno affinché tuttosi svolgesse secondo i nostri desideri. Sicura-mente sarebbe stato uno spettacolo unico poterosservare gli oltre 3000 Confratelli attesi, con i loroabiti multicolore, i meravigliosi e numerosi croci-fissi Iiguri, le mazze dei priori, le decorazioni e glistendardi ma da questa pioggia è stato colto unimportante insegnamento: le nostre strade e i no-stri pensieri non sempre coincidono con quelli diDio. Per noi Confratelli, tutte le cose elencate, sono latestimonianza della nostra Fede e del nostroAmore verso Dio e Venerazione verso i Santi Pa-troni ma per i non addetti ai lavori, spesso, rap-presentano folclore se non, malignamente, unamascherata. Il giornalista Michele Marrocu corri-spondente di alcune testate locali, ha centrato inpieno l’obbiettivo e ha scritto: “messo in secondopiano l’aspetto folcloristico (inevitabile con questegrandi manifestazioni all’aperto), è emerso invecein tutta la sua freschezza il senso profondo e di-remo anche il più intimo, quello che sta al cuoredell’appartenenza dell’essere Confraternite oggi:uomini e donne che quotidianamente camminanoe vivono insieme il “comandamento dell’Amore“che Gesù ha lasciato in consegna alla sua Chiesa,

a tutti noi, attingendo da quel grande patrimoniodi fede e di civiltà che è rappresentato propriodalla storia delle Confraternite, per molte di esseplurisecolare per altre più recente. La Cattedrale di Massa, intitolata ai santi France-sco d’Assisi e Pietro, già un’ora prima dell’iniziodella S. Messa, era gremita di Confratelli e fedelitanto che molti hanno seguito la celebrazionedalla scalinata esterna e nel chiostro adiacente laCattedrale attrezzato velocemente con un im-pianto audio. Il Vescovo nella sua omelia ha sottolineato piùvolte quanto quella delle Confraternite fosse unagrande e antica storia d’amore verso Gesù everso il prossimo ed anche una storia imprezio-sita dalla fedeltà alla Chiesa che le ha condotteoggi a vivere una nuova stagione di bellezza e te-stimonianza al Vangelo. Non è stato secondario l’aiuto della corale direttadal maestro Giulio Cecconi che con la melodia esolennità dei canti tratti dal repertorio di Mons. Fri-sina e dalla “Missa de Angelis“ ha coinvolto edelevato l’animo di tutta l’assemblea. AI termine della celebrazione il Vescovo a salutatopersonalmente molti Confratelli quindi sono statidistribuiti gli attestati di partecipazione e un parti-colare ricordo della giornata: una piccola lastra dimarmo bianco di Carrara nel quale è stato incisocon una particolare tecnica di lavorazione l’anticoCrocifisso di Castagnola. �

I nostri cammini

I NOSTRI CAMMINI

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I nostri cammini

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I nostri cammini22

�Una bella giornata di sole ha visto i confratelliUmbri camminare insieme ad Orvieto. Era laprima volta che queste confraternite si sono

incontrate, non erano molte ma ce ne erano al-meno una per ogni Diocesi. Si sono cono-

sciuti, hanno scoperto di esserci edialogando con loro abbiamo scoperto

che la terra Umbra è ricca di Con-fraternite. È stato un primo passoe siamo certi che questo primocammino sarà l’inizio per ospitarenella casa comune della Confe-derazione tutte le ConfraterniteUmbre.Dobbiamo ringraziare per questoil nostro Coordinatore regionale ilGen Massimo Giuliani e tutti iconfratelli della Confraternite delSS Sacramento di Orvieto che sisono adoperati per l’organizza-zione dell’evento.

Non posso dimenticare Mons. Italo Mattia parrocodel Duomo e primicerio della Confraternita che ciha accompagnato con la preghiera lungo tutto ilpercorso processionale snodandosi lungo le viedella città.Nella Sua prolusione il nostro Vescovo SER MonsArmando Brambilla ci ha invitati a camminare unitirespirando con i due polmoni quello della propriaconfraternita e quello della Confederazione. Ci hadetto di curare la nostra formazione e di agire nel-l’unità.Mons Giovanni Scanavino vescovo di Orvieto-Todici ha donato una catechesi dal titolo “date loro voistessi da mangiare “(Mt 14,16) guidandoci nella re-altà Eucaristica.Ancora una volta Orvieto è stata vicina alle confra-ternite e ancora una volta ci ha donato la certezzache le confraternite sono una realtà viva e rafforzale nostre speranze di vedere presto tutte le con-fraternite umbre riunite nella casa comune dellaConfederazione. �

Orvieto primo Cammino delle Confraternite umbre

di Francesco Antonetti

�Il VII Cammino di Puglia si è svolto nella Cittàdi (Diocesi di Oria) per espressa volontà edecisione de nostro Vescovo Emerito, Mons.

Michele Castoro, ora Vescovo di Manfredonia –Vieste – S. Giovanni Rotondo, nella ricorrenza delsettecentesimo anniversario della fondazione diFrancavilla Fontana. La giornata del 17 aprile si èsvolto il Convegno avente per tema “la Vergine e leConfraternite, un legame imprescindibile di unità”nella Chiesa di Santa Chiara gremita di centinaia diConfratelli e Consorelle convenuti dalle varie Dio-cesi della regione. La relazione è stata tenuta dalProf. Rosario Iurlaro della Società di Storia Patriaper le Puglia alla presenza delle autorità tra i qualiil Sindaco Dott. della Corte, S. E. Mons. Brambilla,il Vicario Episcopale per il laicato Mons. Bentivo-glio Arciprete, il Presidente della ConfederazioneDott. Antonetti, il Vicepresidente Cav. Bommino, ilDelegato vescovile per le Confraternite sacerdoteConte, il Coordinatore regionale Comm. Zito. Unpomeriggio vissuto con intensità e attenzione du-rante i vari interventi del rappresentante della Re-gione Calabria, Punturiero e della Sicilia Clementini

a testimoniare, se ce ne fosse ancora bisogno lapresenza attiva, fattiva e propulsiva delle Confra-ternite radicate nella Chiesa fin dal XII secolo e chevogliono anche oggi essere lievito e frumento perle nuove generazioni confraternali.Il 18 aprile, splendida giornata di sole, per inter-

VII Cammino di PugliaFrancavilla Fontana Diocesi di Oria

di Faustino Vito Corvino

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I nostri cammini 23

cessione del Signore e di Maria, per accogliereadeguatamente gli oltre ottomila confratelli e con-sorelle in rappresentanza di trecento Sodalizi. Il“Cammino”, iniziato alle orenove e trenta, ha percorso lestrade cittadine terminando inPiazza Giovanni XXIII dove siè celebrata la Santa Eucaristiapresieduta da S.E. Mons. P.Maria Fragnelli, Vescovo di Castellaneta eAmministratore Apostolico diOria, concelebrata da S. E.Mons. Brambilla e dal Clerocittadino.La Diocesi di Oria, insiemealla Consulta per le Confrater-nite cha hanno profuso ognipossibile energia per la riu-scita della manifestazione,certamente scriveranno nellaloro storia questo evento per-ché sia sempre ricordato e

confortato dalla testimonianza che le Confraternitesapranno dimostrare vivendo in comunione conCristo e la Sua Madre Chiesa. �

V Cammino interregionale delle Confraternite di Abruzzo e Molise

Agnone 12 settembre 2010di Gabriele Amicarelli

�È una giornata daricordare il 12 Set-tembre 2010, poi-

ché proprio in questadata, nel capoluogo AltoMolisano, avrà luogo il VCammino interregionaledelle Confraternite diAbruzzo e Molise. LaCittà di Agnone, culladell’artigianato, ricca di tesori artistici ed architet-tonici con le sue 16 Chiese (autentici scrigni ba-rocchi contenenti opere d’arte notevoli) ed i suoisplendidi palazzi medievali, ha infatti ricevutol’onore di poter ospitare questo grandioso evento,che prevede la presenza di circa 3000 Confratelliprovenienti da Abruzzo e Molise, ma non solo. Alleore 9,30 del mattino, dopo l’accoglienza della nu-trita schiera di confratelli in Piazza del Plebiscitoda parte del sempre attivo Priore della Congrega-zione dei Morti di Agnone, nonché Vice coordina-tore Regionale della Confederazione Nazionaleper il Molise, il Dott. Gabriele Amicarelli, si svolgeràil Convegno dal titolo “L’arte nella spiritualità delconfratello” presso la suggestiva Chiesa di S. Emi-

dio, luogo ideale perespletare un tema delgenere essendo questoedificio di culto costel-lato di opere d’arte, apartire dallo splendidoportale trecentesco finoad arrivare agli altari ba-rocchi di pregevolissimafattura nonché ai capola-

vori marmorei degli scultori toscani Giovanni edAmalia Duprè come “La Pietà”, il “Fonte Battesi-male” ed “Il Cristo Risorto” ed ancora alla caratte-ristica “Ultima Cena” costituita da statue ligneesettecentesche a grandezza naturale. All’incontroparteciperanno, tra le altre autorità, Mons. Ar-mando BRAMBILLA, il Dott. ANTONETTI (Presi-dente della Confederazione Nazionale delleConfraternote delle Diocesi d’Italia), il Vescovo diTrivento Mons. Domenico SCOTTI ed altri Dirigentidella Confederazione. Ad assolvere il compito direlatrici saranno la Dott.ssa Gioconda MARINELLIe la Dott.ssa Teresa LONGO. Durante il convegnosarà poi presentato il libro intitolato “Un Papa chenon muore – Giovanni Paolo II” scritto dal giorna-

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I nostri cammini24

lista di origini polacche Gian Franco Svidercoschi,già vicedirettore dell’Ossevatorio Romano, autore,tra l’altro, di 15 pubblicazioni tra cui: “Lettera adun amico Ebreo”, “Storia di Karol” ( libro questoche ha ispirato il primo dei due lavori cinemato-grafici incentrati sulla vita del grande Pontefice ),“Una vita con Karol” (quest’ultimo testo realizzatoin collaborazione con il Cardinale Stanislao Dzi-wisz, Arcivescovo di Cracovia oltre che ex Segre-

tario di Paoa Giovanni Paolo II). Nel pomeriggio siassisterà alla celebrazione della Santa Messa cuiseguirà il Cammino lungo le vie di Agnone. Nel-l’arco della giornata sarà possibile visitare la Pon-tificia Fonderia Marinelli con annesso Museo dellacampana, visite guidate per il Centro storico diAgnone, nonché Musei e Mostre. Da come sievince sarà una giornata da vivere intensamenteall’insegna della cultura e della spiritualità. �

XIII Cammino di Fraternità delle Confraternite e Pie Associazioni

della Diocesi di Messina, Lipari e S. Lucia del MelaNota redazionale

�Con una buona rappresentanza di Confrater-nite siciliane e calabresi, unitesi alle oltre cin-quanta confraternite diocesane, si è svolto

domenica 9 maggio 2010 il XIII Cammino di Fra-ternità delle Confraternite e Pie Associazioni dellaDiocesi di Messina, Lipari e S. Lucia del Mela, or-ganizzato dal CID, il Centro Interconfraternale Dio-cesano, con la collaborazione della ConfraternitaS. Giacomo Apostolo di Camaro e il patrociniodella Regione Siciliana, della Provincia Regionaledi Messina e del Comune di Messina. Camminoche si è svolto tra il centro città e la frazione di Ca-maro, in quanto organizzato nell’ambito delle ma-nifestazioni dell’Anno Santo Compostellano 2010. Infatti, nella Parrocchia S. Maria Incoronata, sededella Confraternita, lo scorso 23 gennaio l’Arcive-scovo, mons. Calogero La Piana, con l’aperturadella Porta Santa Jacobea, aveva inauguratol’Anno Santo Jacopeo, in continuità con quantogià accaduto nel 2004 quando Papa GiovanniPaolo II aveva concesso in perpetuum l’indulgenzaplenaria ai pellegrini diretti alla cappella di San Gia-como apostolo annessa alla chiesa parrocchiale.Il programma della giornata è stato piuttosto in-tenso e suddiviso in due parti. Nella mattinatapresso il nuovo Palacultura “Antonello da Mes-sina”, si è tenuto il convegno “Pellegrini e testi-moni dell’amore sulle strade dell’uomo”, che havisto come relatore del tema mons. Giovanni Lan-zafame, parroco vicario del Sagrario della Catte-drale di Siviglia, in Spagna. Al convegno hannoportato i loro saluti il sindaco on. Giuseppe Buz-zanca, mons. Antonino Cento, parroco dellaChiesa di Santa Maria Incoronata, Mons GiovanniImpoco, Delegato Arcivescovile per le confrater-nite, Antonino Lucchesi Governatore della Confra-ternita di San Giacomo Apostolo Maggiore,Andrea D’Arrigo, presidente del CID di Messina, iConsiglieri Nazionali della Confederazione Ro-berto Clementini e Vincenzo Musumarra ed il Co-

ordinatore regionale Pietro d’Addelfio.Mons. Lanzafame ha ribadito che: «il pellegrinag-gio diventa la dimensione fondamentale della vitanella fede, un cammino che comincia con il batte-simo, per accompagnare ogni tappa dell’uomo»,evidenziando alla luce della figura di San Giacomoi due aspetti dell’essere pellegrini e testimoni. Poi nel pomeriggio si è snodato per la vie dellacittà un lungo corteo di Confraternite, che par-tendo dalla Cattedrale ha percorso circa 4 km pergiungere a Camaro, seguendo il percorso che ef-fettua proprio il “fercolo” di San Giacomo nellagiornata del 25 luglio di ogni anno, presso lachiesa di Santa Maria Incoronata di Camaro. Adattenderle c’era l’Arcivescovo, Mons. Calogero LaPiana, che ha presieduto la Celebrazione Eucari-stica. “È nelle nostre azioni quotidiane che bisognariconoscere il cammino di fede” ha detto il Presuledurante la sua intensa omelia “ascoltare la paroladi Dio ed accoglierla con disponibilità nella propriavita e lasciarsi trasformare da essa. La pace cheGesù ci lascia“ ha poi aggiunto Mons. La Piana ri-ferendosi alle scritture della celebrazione “dob-biamo essere capaci di portarla ai più deboli, aibisognosi, ai poveri, agli immigrati”. Proprio neiconfronti di questi ultimi Mons. La Piana ha lan-ciato un appello al rispetto della dignità umana diogni individuo, indipendentemente dal colore dellapelle, del ceto sociale, dell’istruzione, della culturae religione di appartenenza.“Dobbiamo impegnarci ad accogliere e rispettareogni persona” ha detto l’Arcivescovo “perché crea-tura di Dio”. A conclusione della celebrazione, tuttele confraternite partecipanti hanno sfilato in pro-cessione davanti al “fercolo” di San Giacomo, cu-stodito nella chiesa di Santa Maria Incoronata,ricevendo in dono una bella riproduzione di unaantica stampa del Santo e un “mattoncino” parte diquella Porta Santa aperta dall’Arcivescovo il 23gennaio. �

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I nostri cammini 25

�La città di Eboli ha vissuto un evento straor-dinario, il giorno 12 giugno 2010, per il 2°cammino delle confraternite dell’Arcidiocesi

di Salerno-Campagna-Acerno.Presso il santuario dei Santi Cosma e Damiano ,alle ore 16,00, molte confraternite, nelle vesti rituali,hanno accolto con entusiasmo SER Mons Ar-mando Brambilla, Assistente Ecclesiastico Confe-derazione confraternite Diocesi d’Italia, e del dott.Francesco Antonetti, Presidente della stessa Con-federazione. Nel Santuario, dopo l’accoglienza delrettore, don Enzo Caponigro ed il saluto del re-sponsabile diocesano, don Generoso Bacco,hanno formulato il loro saluto il Sindaco di Eboli(Martino Melchionda), il dott. Antonetti ed il dott.Felice Grilletto, responsabile regionale delle con-fraternite.Mons Brambilla ha svolto la relazione sull’impegnodelle confraternite nelle parrocchie, esortando atestimoniare la propria fede nell’ambito delle con-fraternite, in collaborazione con il parroco nelle at-tività pastorali e nelle attività caritative.Al termine della conferenza si è snodato il cam-mino delle confraternite con i variopinti abiti per lestrade del centro storico di Eboli, suscitando l’in-teresse degli abitanti e di tutti i cittadini. Il corte ha

raggiunto la chiesa-santuario di S. Antonio dovec’è stata la concelebrazione presieduta da Mons.Brambilla, mentre l’arcivescovo di Salerno, scu-sandosi per problemi di salute, non ha potuto par-tecipare all’incontro. Il responsabile diocesano haringraziato le confraternite di Eboli per l’acco-glienza riservata all’evento, dando appuntamentoper l’anno prossimo per il terzo cammino dioce-sano. �

II Cammino delle Confraternite dell’Arcidiocesi

di Salerno - Campagna - Acernodi Don Generoso Bacco

IX Cammino Regionale delle Confraternite del Lazio3 ottobre 2010 Alatri (Frosinone)

È in preparazione la IX edizione del Cammino di Fra-ternità delle Confraternite del Lazio.

L’importante manifestazione regionale avrà luogonella Città di Alatri il prossimo 3 ottobre, domenica.

Sono attese numerose Confraternite delle Diocesi del Lazio.

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I nostri cammini26

�Dopo Pulsano, Larino, Pompei e Lanciano ilquinto Cammino Spirituale dell’ Arciconfra-ternita del SS. Sacramento di Troia ha avuto

come meta il Santuario di Montevergine, fondatonel 1124 da San Guglielmo Abate, le cui spogliemortali riposano nella cripta dell’ Abbazia. La pre-parazione spirituale dei confratelli alla solennità delCorpus Domini non poteva che essere organizzatain questa oasi di pace, in questo centro benedet-tino di preghiera, ai piedi del trono di grazie diMaria Santissima. Un comodissimo pullman ha condotto circa unaventina di Confratelli e di altrettanti familiari edamici sin sopra il Santuario e subito siamo stati ac-colti con entusiasmo da Frate Gerardo nel salone

delle Conferenze, ovei Comboniani PadreAntonio La Salandra ePadre Guido Grillihanno tenuto una fer-vente meditazione,imperniata sulla vitadella Madonna e sullasua fede nel Misterodel l ’ Incarnaz ione,Passione, Morte e Re-denzione di Gesù.Successivamente unaccurato servizio di vi-site guidate ci ha ac-

compagnato a visitare i luoghi santi della Basilicae dell’ Abbazia, compreso il Museo con i suoi pre-ziosi tesori artistici, che coniugano fede, arte e cul-tura, e testimoniano l’amore e l’antica devozioneper quel sacro tempio. Abbiamo ammirato lagrande mostra degli splendidi presepi nazionali edinternazionali e, nella cripta gli artistici monumentisepolcrali, soffermandoci a pregare davanti alle re-liquie delle ossa di Sant’ Anzia, Sant’Eleuterio eSan Secondino,venerati nella nostra Cittadina.Presso l’altare della preziosa Immagine di Maria diMontevergine è stata riservata a mezzogiorno laSanta Messa, animata dai nostri Confratelli e con-celebrata dai nostri Padri e da un Frate benedet-tino. Durante l’omelia Padre Antonio si èsoffermato sull’importanza dell’Eucarestia nellavita di ogni fedele, sino a concludere con le ultimeparole di Giovanni Paolo II : ‘‘Non abbiate paura,perché siete rivestiti della Grazia di Dio attraversoil Pane Eucaristico, il dono che Gesù continua in-cessantemente a fare di se stesso”. Al termine

della celebrazione il Priore Gino Rotondo, nell’esprimere gratitudine per la speciale accoglienza,ha indirizzato una breve preghiera a Maria: “O Ver-gine Santa, madre di Montevergine e Madre no-stra, siamo giunti in cammino ai tuoi piedi conl’antica famiglia confraternale del SS. Sacramentodi Troia, consapevoli della grande eredità e dellaprofonda e tenace devozione che i nostri prede-cessori ci hanno lasciato, per chiedere di guidarciamorevolmente lungo la via che Gesù ci indica e ciaiuta a percorrere. Illumina il nostro cammino spi-rituale e fa’ che, alimentati dal Sacramento Euca-ristico, dedichiamo la nostra vita al servizio delprossimo e alla diffusione della devozione Eucari-stica per essere da te benedetti. Rendici costantinella fedeltà al Vangelo, generosi nell’amore filiale,paterno, materno, fraterno, aperti al dono dellavita, forti nelle prove e nelle sofferenze, coraggiosinella testimonianza ecclesiale. Volgi, o Madre, iltuo sguardo amorevole sulle nostre famiglie e sullagrande Famiglia Confraternale, difendici dai peri-coli, dalle malattie, dalle disgrazie e, soprattuttodal peccato. Accogliei sotto il tuo manto, poichéin Te confidiamo e a Te ci affidiamo per tutto iltempo del nostro umano pellegrinare, per ritrovarciun giorno uniti in Cielo a lodare il Padre, il Figlio elo Spirito Santo. Amen”. Dopo la gradita sostaconviviale al “ Boschetto” di Serino, la tappa po-meridiana è stata Pietrelcina, il ridente paesino na-tale di San Pio, ove siamo stati accoltiaffettuosamente da Padre Francesco Pazienza,Guardiano del Convento dei Frati Cappuccini, co-struito quasi interamente da Maria Pyle, figlia spi-rituale di Padre Pio. Padre Francesco, originario diSan Giovanni Rotondo, è stato lungamente vicinoal Santo delle stimmate sino alla sua ultima Messa,e ci ha potuto descrivere con dovizia di particolarile sue virtù, sino ad affermare che la sua esistenza,intessuta di continue preghiere e sacrifici, è statauna continua testimonianza di amore verso Dio everso il prossimo, sino a farsi carico personal-mente di tutti i peccati che, giorno dopo giorno,assolveva nel suo confessionale. Una piacevolepasseggiata ci ha condotti a visitare poi quei luo-ghi, (resi particolarmente accoglienti nella primi-tiva origine) che hanno visto nascere e crescere laSantità di Padre Pio: la sua casa natale, la sua ca-meretta e la Chiesa dei suoi primi Sacramenti. Al tramonto abbiamo ripreso la strada del ritorno,soddisfatti ed arricchiti di tanta spiritualità marianae francescana. �

V Cammino spirituale della

Confraternita del SS. Sacramentodi Gino Rotondo

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I nostri cammini 27

�Sabato 3 luglio 2010 si è tenuto a Calitri(Avellino) il IX Cammino delle Confraternitedella Metropolia di Benevento. La cerimonia

ha visto la presenza di circa 800 confratelli, ap-partenenti a Confraternite ed Arciconfraternite in-tervenute per l’occasione da tutta la regioneCampania ed alcune provenienti dalle regioni Pu-glia e Basilicata. Il programma della giornata èstato suddiviso in tre momenti di forte ed alta for-mazione, per valorizzare le nostre tradizioni e ren-derle più corrispondenti alle esigenze attuali.In mattinata si è tenuto un incontro-dibattito, con lapresenza del nostro Arcivescovo Mons. FrancescoAlfano, sul tema: ”Storia ed attualità delle Confra-ternite nella vita della Chiesa locale”. I lavori sonostati aperti con l’introduzione di Mons. Donato Cassese Delegato Arcivescovile per leConfraternite e moderatore dell’incontro, a cui èseguito il saluto di Vitantonio Di Milia, Priore del-l’Arciconfraternita Immacolata Concezione di Cali-tri, organizzatrice dell’evento in occasione del

Terzo Centenario di Fondazione dell’Arciconfrater-nita. I relatori sono stati: padre Gerardo CioffariO.P. Direttore Archivio Storico della Basilica di SanNicola di Bari, il prof. Francesco Barra Ordinario diStoria Moderna presso l’Università di Salerno e ilprof. Giuseppe Acocella Rettore Libera UniversitàSan Pio V di Roma.I lavori sono stati ripresi nel pomeriggio con il sa-luto del Sindaco di Calitri dott. Giuseppe Di Milia edel Presidente nazionale della Confederazionedelle Confraternite delle Diocesi d’Italia dott. Fran-cesco Antonetti a cui ha fatto seguito la relazionedi S.E. Mons. Armando Brambilla, Vescovo Ausi-liare di Roma e Assistente Ecclesiastico della Con-federazione delle Confraternite delle Diocesid’Italia; sul tema: “Pietà popolare e liturgia nelcammino della Chiesa alla luce del Vaticano II”. Alle ore 18,00, il terzo momento della giornata, conil IX Cammino di Fraternità delle Confraternite pre-senti, una solenne processione dei sodalizi i cuiconfratelli con i propri paramenti, abiti, palii gon-faloni e stendardi hanno sfilato per la via principaledella città di Calitri, dal Quartiere Fiera sino a piaz-zale Giolitti dove ha avuto termine la manifesta-zione con la concelebrazione Eucaristicapresieduta da Mons. Armando Brambilla. Una par-tecipazione al di là di ogni previsione ha fatto diquesta giornata una vera festa nella potenza delloSpirito Santo e nel Nome della Beata VergineMaria. La manifestazione è stata, infatti, seguitacon grande entusiasmo dalla comunità Calitranache ha accompagnato i confratelli lungo tutto ilCammino sino alla conclusione della CelebrazioneEucaristica. �

Calitri 2010 IX Cammino di Fraternità

della Metropolia di Beneventodi Vitantonio Di Milia

VI Cammino di Fraternità 23 e 24 ottobre 2010delle Confraternite delle Diocesi di Calabria

Bagnara Calabra (Reggio Calabria)

Il VI° Cammino di Fraternità delle Confraternite delle Diocesi di Calabriasi svolgerà nella città di Bagnara Calabra (Reggio Calabria) il 23 e 24Ottobre 2010, nell’ Arcidiocesi di Reggio Calabria/Bova.Saranno presenti: S. Ecc. Rev. Ma Mons. Vittorio Mondello Arcivescovodella Arcidiocesi di Reggio Cal-Bova e Presidente della Conferenza Epi-

scopale Calabra; - S. Ecc. Rev. ma Mons. Armando Brambilla Assistente Ecclesiastico della Con-federazione delle Confraternite delle diocesi d’Italia; - Il dott. Francesco Antonetti, Presidente dellaConfederazione delle Confraternite delle diocesi d’Italia; - Il dott. Vincenzo Bommino, Vice Pre-sidente Vicario della Confederazione delle Confraternite delle diocesi d’Italia.

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Il mondo Confraternale28

�Si è spento serenamente,per tornare alla Casa delPadre, Claudio Ferrazzi,

Camerlengo Emerito della Ve-nerabile Confraternita di SantaMaria dell’Orto di Roma, VicePresidente e coofondatore del-l’Accademia Culturale Europea.L’ho sempre considerato un”Signore” nei modi e nell’animo,abbiamo collaborato insiemeper varie iniziative confraternali:lo ricordo con affetto qualeuomo di cultura, propositivo, at-tivo e sempre disponibile ad in-traprendere nuove, purché

valide, iniziative culturali chesosteneva con intelligenza edentusiasmo. La sua scom-parsa mi ha colto di sorpresanon essendo informato delsuo stato di salute perché fuorid’Italia. Profondamente colpitoper la sua prematura morte, ri-tengo che il mondo confrater-nale romano ha perduto unconfratello che avrebbe certa-mente contribuito molto perproseguire e valorizzare, congrande capacità, la centenariastoria delle venerabili Confra-ternite romane. �

IL MONDO CONFRATERNALE

DALLE DIOCESI

DIOCESI DI ROMA

Venerabile Confraternita di Santa Maria dell’Orto di Roma

di Massimo Carlesi

�Si è di recente perfezionato il CoordinamentoRegionale Campano con il conferimento del-l’incarico da parte del Consiglio Nazionale

della Confederazione a vice coordinatori dei si-gnori: PProf. Nicola Capitanio, AAvv. Giovanni DelVecchio; RRag. Vitantonio Di Milia; AArch. GiovanniIannaccone.I predetti sono chiamati a collaborare con il coor-dinatore presidente, Dott. Cav. Felice Grilletto, nelperseguimento degli obiettivi statutari della Con-federazione delle Confraternite della RegioneCampania.Tale coordinamento è di già operativo.Il giorno 27/03/2010 si è tenuta, nella sede del Co-ordinamento Regionale Campano, in via GiacomoLeopardi n.19, Nola (Na), la prima riunione presie-duta dal Coordinatore, Dott. Cav. Felice Grilletto.Sono stati toccati numerosi argomenti riguardantila vita delle Confraternite campane con specifico

DIOCESI DELLA CAMPANIA

Nomina Vice Coordinatori Campania

riferimento a quelle che versano in stato di dor-mienza. È stata valutata anche l’opportunità: a) di costituireun inventario di tutti i beni storici, artistici e culturalidelle Confraternite campane, per garantirne laconservazione, impedirne il degrado, promuo-verne la conoscenza; b) di costituire, presso il co-ordinamento regionale, una banca comprendentei dati delle Confraternite regionali; c) di costituire,nei limiti del possibile, il museo delle opere di va-lore culturale, storico e artistico delle Confraternitecampane, in sintonia con il dettato dell’art. 2 delloStatuto; d) di prendere contatti con le Diocesi daparte dei vice coordinatori al fine di instaurare conle stesse un rapporto di collaborazione teso a pro-muovere iniziative comuni delle Confraternite, non-ché a scoprire le Confraternite sopite, facendorivivere nelle popolazioni locali le tradizioni di untempo. �

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Il mondo Confraternale 29

�Tante Confraternite ed Arciconfraternite Dio-cesane,accompagnate anche da una dele-gazione del Coordinamento Interregionale, in

una miriade di colori, un’atmosfera di venerazioneall’evangelizzatore della nostra Chiesa, al protet-tore del nostro popolo in occasione dei festeggia-menti dedicati al Santo. Questo lo scenario che sipresentava nella grande processione del 10 mag-gio u.s. che scivolava lentamente dalla grandepiazza lungo le strade del centro teatino. Un po-polo confraternale ( 18 confraternite) presente eraccolto in preghiera e nei canti dedicati al Santo,un grande numero di confratelli che amano lachiesa e che sono e rimarranno fermi nella testi-monianza dei valori della dottrina cristiana. Pre-sente in tutte le occasioni dove c’è da testimoniarela presenza della fede e dell’amore verso lachiesa. Le Confraternite sono un grande esempiodi fede di amore, di impegno, testimonianza e dicontinuità. Tutta la città di Chieti si è sentita avvoltadal grande desiderio di venerare il loro Santo Pa-trono, amante del silenzio della Maiella, tra i monti,in costante e continuo colloquio con Dio, e nellostesso tempo pastore umile e forte, responsabilee pronto alla chiamata improvvisa , per amare piùda vicino la famiglia dei discepoli della chiesa Tea-tina, portandola in poco tempo a raggiungere lapace e la serenità . Grande la soddisfazione e laserenità che il cammino sulla strada di San Giu-stino ha portato in dono alle Confraternite interve-

nute, ed a tutto il popolo dei credenti segnando ungrande passo per una chiesa viva e presente.Nella benedizione finale di SER Bruno Forte inviaun messaggio chiaro a tutto il popolo: Il mondo habisogno di scelte vere ed immediate per cercare difrenare la crisi, poter innescare azioni decisive edinvertire la marcia. �

�Con Decreto dell’Ordinario Diocesano S.E.Mons. Raffaele Calabro del 03/05/2010 si èformalizzato il rinnovo delle cariche sociali

dell’Arciconfraternita Maria SS. Addolorata risultati

DIOCESI DI ANDRIA

Nuove cariche nell’Arciconfraternita Maria SS. Addolorata Andria

ottenuti dalle votazioni svoltesi nell’assemblea del17/04/2010. Per il quinquennio2010-2014 risultanoeletti e confermati:

• Priore – Conte Tommaso Jannuzzi• 1° Assistente – Francesco Saverio Suriano

(Vice Priore)• 2° Assistente – Eligio Mansi• 1° Consigliere – Nunzia Troia• 2° Consigliere – Umberto Fracchiolla• Cassiere – Michele Guglielmi

È stato anche riconfermato il Padre Spirituale nellapersona del Rev.mo Canonico Giannicola Agresti.

DIOCESI DI CHIETI - VASTO

Un grande numero di Confraternite al seguito di San Giustino (Chieti)

di Pino Mancini

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Il mondo Confraternale30

�Caterina si ammalò di peste curando unamalata, ma rimase sempre serena e tran-quilla, fiduciosa in Dio, morì all’alba del 15

settembre 1510, all’età di 63 anni. Il suo corpo fusepolto nell’ospedale dove servì per più di 40 anni.Quando, dopo molti anni, si aprì la sua tomba, isuoi vestiti non presentavano segni di decompo-sizione, il suo corpo era intatto, uguale al giorno incui era stato sepolto.Attualmente il suo corpo è conservato e veneratonella chiesa genovese della SS. Annunziata in Por-toria, che all’antico titolo aggiunge quello si SantaCaterina.Fu beatificata da Papa Clemente X nel 1675 e ca-nonizzata nel 1737 da Papa Clemente XII.Pio XII nel 1943 la proclamò Patrona degli Ospe-dali Italiani. E’ Patrona e Protettrice della Città diGenova. Scrittrice di grande sensibilità, CaterinaFieschi avvertì il dramma sofferto della Chiesa cat-tolica , inidonea, in quel secolo, a soddisfare le esi-genze di una nuova spiritualità. Ma vollecionondimeno avere fiducia nella Chiesa di Roma,e in certi passi delle sue opere si potrebbe quasitrovare una anticipata confutazione alle tesi lute-

ARCIDIOCESI DI GENOVA

La celebrazione della festa di Santa Caterina da Genova di Silvano Monti

rane della Riforma, così come nella sua fonda-zione della prima “ Fraternità del Divino Amore “ sitrova, all’insegna dell’amore di Dio e di quello delprossimo, un’anticipata realizzazione di quei pro-positi ai quali si ispireranno Papa Paolo IV, San Ge-rolamo e Sant’Ignazio de Lojola per il movimentodella controriforma. Caterina Fieschi prodigò granparte della sua esistenza a favore degli ammalati.Quando le cure rivolte agli infermi le concedevanouna pausa scriveva o ricamava : alcuni pizzi ese-guiti dalla Santa sono ancora esposti nel piccoloMuseo dell’ospedale di San martino.Non volle mai darsi riposo. La grazia, insomma,non è un dono gratuito. E’ necessario conquistarlacon le proprie virtù. Questa concezione attivisticadel cristianesimo, questa esortazione a cercare inse stessi, nelle sole proprie forze la salvezza èmolto genovese: si richiama a quel consapevoleindividualismo che è stato più volte riconosciutocome una delle costanti fondamentali dello spiritoligure. Un individualismo tanto più nobile quantopiù impegnato ad esaltare, senza aiuti esterni, ledoti personali, onde poterle offrire meglio al servi-zio della collettività. �

ARCIDIOCESI DI CATANZARO - SQUILLACE

Arcidiocesi Metropolitana di Catanzaro-Squillace

Arciconfraternita “Maria Santissima Immacolata” di Catanzaro, Rinnovato il seggio priorale

�Lo scorso sabato 19 giugno, presso la Basi-lica dell’Immacolata di Catanzaro, l’Arcicon-fraternita “Maria Santissima Immacolata” ha

eletto, a norma dei propri Statuto e Regolamentoe delle norme emanate con decreto dell’OrdinarioDiocesano di Catanzaro, la nuova Cattedra Prio-rale, che, per il quinquennio 2010-2015, risulta cosìcomposta: Antonio Giulio Frustaci, (Priore), Fran-cesco Celi (Vice priore), Massimo Robertelli (Se-gretario), Agostino Leonardo (Tesoriere), AnnaMaria Pane (Economo), Rolando Fiore (Maestro diCerimonia) e Teobaldo Guzzo (Addetto Stampa).Le elezioni si sono svolte alla presenza di Monsi-gnor Raffaele Facciolo, Vicario Generale dell’Arci-diocesi Metropolitana di Catanzaro-Squillace, inqualità di presidente del seggio elettorale, e dipadre Adolfo Della Torre, Assistente Spirituale del-l’Arciconfraternita e Rettore della Basilica-Santua-

rio dell’Immacolata. Monsignor Raffaele Facciolo,nel suo intervento introduttivo, ha richiamato “lastoria antica” dell’Arciconfraternita e “la fede ma-riana”, che anima i soci del sodalizio, nonché ha ri-cordato l’impegno appassionato del compiantopadre Nicola Criniti, frate conventuale, per la rina-scita operativa del sodalizio intitolato a Maria San-tissima Immacolata, Compatrona Primaria dellacittà di Catanzaro. Ad acclamazione avvenuta, ilneo Priore Antonio Giulio Frustaci, che ha svoltofino ad oggi il delicato incarico di Vice Priore Vica-rio, ha avuto parole di particolare ringraziamentoper i componenti del precedente seggio priorale,in modo particolare per l’onorevole Ernesto Pucci,il quale, nella sua ultra venticinquennale qualità diPriore, ha profuso un notevole impegno a favoredell’Arciconfraternita. Con la recente modifica apportata allo Statuto, è

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Tradere numero 10 luglio 2010

Il mondo Confraternale 31

�ll dott. Umberto Tornabene, Presidente del Centro Diocesano delle Confraternite di Piazza Arme-rina e Vice Coordinatore della Sicilia ha recentemente ricevuto dal Santo Padre Benedetto XVI il ti-tolo di Cavaliere dell’Ordine di San Silvestro Papa.

Tradere si congratula con il nostro Vice Coordinatore per la Sicilia Centrale per l’importante onorificenzaricevuta. �

DIOCESI DI PIAZZA ARMERINA

Riconoscimento Pontificio al vice Coordinatore della Sicilia

DIOCESI DI LA SPEZIA - SARZANA - BRUGNATO

2010 - Anno Santo CompostellanoConfraternita di San Giacomo Apostolo di Levanto

stata introdotta la nuova carica di “Priore Onora-rio”, che sarà assegnata proprio all’onorevole Er-nesto Pucci, non appena l’Arcivescovo MetropolitaMonsignor Antonio Ciliberti prenderà atto della re-golarità delle elezioni effettuate e ratificherà i no-minativi dei sette componenti eletti alla nuovaCattedra. Il neo Priore Frustaci, a nome degli altricomponenti il Seggio priorale, ha preannunciatoche saranno portati a compimento tutti i progetti

avviati, compresa la ristrutturazione interna dellaBasilica dell’Immacolata, e verranno intrapresenuove iniziative per l’incremento del culto e delladevozione verso la Vergine Immacolata, veneratacon profonda fede dal popolo di Catanzaro da al-meno cinque secoli. Soprattutto verranno definitinuovi itinerari spirituali da tenersi con scadenzaperiodica e nei momenti forti dell’anno liturgico(Avvento e Quaresima). �

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�La celebrazione della “Giornata del SS.moCrocifisso” è la 384” dall 1624, quando il Ven.Servo di Dio Padre Eufemio da Miglionico,

Superiore del monastero francescano, in missionea Petralia Soprana, avendo ricevuto notizia discampato pericolo per il convento: un pericolosoterremoto in Basilicata non aveva recato alcundanno al monastero di Miglionico, in riconoscenzaha commissionato un Crocifisso a Fra Umile daPetralia Soprana, pronto due anni dopo e recato aspalle dallo stesso Padre Eufemio: era la sera del2 Maggio 1626: segui la notte di veglia in peni-tenza ed il giorno 3 Maggio, in coincidenza con laliturgia che celebrava l’Invenzione della SantaCroce, ha avuto luogo il rito di ringraziamento consolenne processione, tra preghiere, canti e atti dipenitenza. Tutto il popolo era presente e così ognianno fino al 1861, quando la legge eversiva abolìle associazioni religiose e i monaci, allontanati dalmonastero, salva la Chiesa consegnata all’ Arci-prete Canonico Don Michele De Ruggeri per ilculto. I monaci, liberi dalla sacralità dei voti, si af-fidarono alle famiglie originarie, all’incardinazionetra il clero locale, tenuto conto che anche il Capi-tolo dei Canonici della Chiesa Madre era stato pri-vato dei benefici e dei beni canonici: solo i luoghidel culto con cura d’anime si salvarono. Ci fu dif-ficoltà per la Chiesa del Monastero, non per leleggi, ma perché il clero non accettò il compito, indipendenza dal Comune. L’ultima celebrazione fucurata dal Rev.mo Don Tommaso Grilli, ex cano-nico della Chiesa Madre. La Chiesa consacrata alculto, abbandonata senza culto: tutto era provvi-sorio. Allora un gruppo di 31 cittadini riuniti inol-

trarono istanza al Metropolita di Acerenza per lacostituzione di una Confraternita, approvata dal-l’Arciprete di S. Maria Maggiore, onde animare laChiesa del Monastero; intitolarla Arciconfraternitadel SS.mo Crocifisso del Monastero: il proponenteera Pietro Antonio Carlucci, Priore. Era l’anno della “Rerum Novarum“, di Papa LeoneXIII. Fu concessa benevola approvazione dal De-legato Arcivescovile, essendo vacante la sede,causa la morte del titolare S. E. Mons. FrancescoImparati. Gli atti e gli statuti portano la firma diMons. Vincenzo Scognamiglio, Vicario Capitolare,in data 23 Maggio 1891, cioè 119 anni fa. Que-st’anno la celebrazione è stata preceduta dal so-lenne triduo. Per l’occasione è stata mantenuta: la Coronella delSS.mo Crocifisso, composta dal Ven.le Padre Eu-femio da Miglionico nel 1660. Santa Messa e predicazione del Rev. mo DonEnnio Tardioli, Cancelliere della Curia Arcivesco-vile di Matera: molto efficace e propositivo. L’af-fluenza è stata notevole sia per il numero deiconfratelli e consorelle, sia per i devoti dell’ ammi-rabile Effige del Crocifisso scolpita nel 1624, edanche perché i primi giorni del mese di Maggiocoincidevano con giornate di astensione del la-voro. Per “la giornata del 3 Maggio” il Priore delCrocifisso aveva esteso l’invito alle Ven.li Congre-ghe dell’ Arcidiocesi e stilato un particolare rito difraterna accoglienza: arrivo allo storico Castello diMiglionico, incontro con le Autorità e accompa-gnamento alla Chiesa Madre con la banda: doveattendevano l’Arcivescovo Mons. Salvatore Ligo-rio da Matera, il Parroco Don Giuseppe Tarasco,

Don Angelo Gallitelli, della Se-greteria Arcivescovile, il predi-catore Don Ennio Tardioli e ilResponsabile Diocesanodelle Confraternite Don MarioLuigi Spinello. Per la prima volta alcune Con-fraternite diocesane hannopartecipato alla Solenne Ce-lebrazione: oltre alle due con-fraternite della Comunità diMiglionico: SS.mo Crocifissoe Ass.ne del Sacro cuore. Lealtre congreghe sono le se-guenti: da Matera: S. Eustachio dellaCattedrale e Cristo Flagellato

DIOCESI DI MATERA - IRSINA

384a giornata del SS.mo Crocifisso Miglionico 3 maggio 2010 di Domenicantonio Comanda

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di Cristo alla Gravinella; Congreghe della Chiesa Madre Santi Pietro ePaolo di Montescaglioso: SS.mo Sacramento eAddolorata. da Montalbano Jonico: Immacolata ePio Monte dei Morti della Parrocchia S. Maria del-l’Episcopio. Presente anche una rappresentanzadell’U.N.I.T.A.L.S.I. Diocesana. Tutti gli abiti e i labari brillavano sostenendo i fratellie le sorelle nel rinnovare l’impegno di fedeltà aglistatuti e ai regolamenti, come richiesto dalla Con-federazione delle Confraternite d’Italia. Per l’occa-sione sono stati benedetti gli arredi nuoviacquistati dalla Parrocchia. Da segnalare il “fedele gruppetto proveniente daBernalda” che si associò ai seguaci del Crocifissogià incoronato dal Ven.le Papa Giovanni Paolo II il27 Aprile 1991, come già praticarono sulla via delritorno del nostro Miracoloso Crocifisso, ospitedell’altare papale. Ugualmente non mancavano“Pie donne” devotamente impegnate a portarecome voto, in ringraziamento “le cere”, a piedinudi e senza ornamenti preziosi addosso. L’Arciconfratemita del Crocifisso di Miglionico hacurato un distinto manufatto con l’immagine inte-grale del “Crocifisso” di Miglionico e dedica alla“giornata del Crocifisso 2010“.

Il Priore ha offerto a S. E. l’Arcivescovo il primopezzo e poi, tramite l’Arcivescovo al Clero pre-sente concelebrante, ai Priori delle Confraternitepresenti: anche ai piccoli Ministranti è stato distri-buito “in mini edizione” simile manufatto. Tuttil’hanno ricevuto con devozione e gioia spiritualebaciando il Sacro Cimelio. Dopo aver lasciato il suo messaggio, S. E. Mons.Arcivescovo: “risplendete nelle opere come Cristoci ha insegnato“ ha concluso la sua partecipazionealla 384ma Giornata del Crocifisso di Miglionico di-chiarandosi lieto per la manifestazione e benedi-cendo tutti. A mezzo giorno in punto ha avuto inizio la pro-cessione con la Sacra immagine del Crocifisso,passando per tutte le vie dell’abitato, tra morta-retti, preghiere devote e suppliche affinché il Cro-cifisso nel mondo e particolarmente in Italia restisegno ben distintivo e distensivo di pace in Cri-sto. Cosi si è realizzata la tradizione miglioni-chese: non si pranza se non passa Cristo davantialla porta di casa. A dire di tutti... “la 384ma gior-nata del S. Crocifisso di Miglionico” è stata giudi-cata come: giornata eccezionale del cammino diCongreghe che celebrano insieme la misericordiadel Signore. �

DIOCESI DI VITERBO

Quando il martano Terzo ha invitato me e il comune amico Ernesto a vedere nel suo paesela Festa della Madonna del Monte, localmente anche conosciuta come “Barabbata”, pen-savo di assistere ad una semplice festa paesana. Quello che ho invece visto è stato un rin-graziamento del popolo alla Madonna per aver ancora una volta reso fertile la loro terra,abbondante il raccolto, prosperi gli allevamenti e pescoso il lago. Le loro invocazioni “ Ev-viva Maria, Sia lodato il SS Sacramento, Evviva la Madonna del Monte, Evviva Gesù eMaria” erano espressioni di una sentita Pietà Popolare e non a caso il sacerdote ha ac-compagnato con gli abiti liturgici la lunga processione di carri verso il tempio della Ma-donna del Monte. Ho chiesto a Terzo di farmi inviare un articolo sulla manifestazione equello dell’assessore comunale Davide Peroni lo abbiamo voluto pubblicare

Francesco Antonetti

La festa della Madonna SS.ma del Monte o delle Passatea Marta

di Davide Peroni

�Come ogni anno, il 14 maggio a Marta, inprovincia di Viterbo, si è svolto un rito che hadello spettacolare e del particolare: La festa

della Madonna SS. ma del Monte o delle Passate.Una festa antichissima che affonda le sue radici intempi lontanissimi, risalenti agli etruschi che anti-camente vivevano in queste zone e che in questoperiodo celebravano riti propiziatori in onore delledivinità della primavera e delle messi. Oggi la festa

della Madonna del Monte ha una chiara connota-zione cristiana ed è l’omaggio che ogni martanorende alla Vergine come atto d’amore e di ringra-ziamento per la protezione da Lei accordata a cia-scuno nei momenti di difficoltà. Nei secoli passatiera il ringraziamento che gli agricoltori e i pescatoridel paese rendevano a Maria, per il buon esito delraccolto e del pescato; oggi mantiene quella con-notazione di processione delle principali categorie

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dei lavoratori che popolavano il paese, anche seormai ben pochi sono gli agricoltori, pescatori oallevatori che effettivamente esercitano questi me-stieri. I partecipanti al corteo, infatti, oggi svolgonoaltre professioni, ma la Pietas che muove le nuovegenerazioni verso il Santuario è la stessa di quelladei loro antenati. Il corteo che si svolge a Marta, sipresenta come una processione offertoriale chedalle rive del lago sale fino al Santuario della Ma-donna del Monte. È costituito, nell’ordine, dallecategorie dei Casenghi, dei Bifolchi, dei Villani edei Pescatori; seguono poi la Banda musicale, iCeri, il Clero, le Autorità civili con il Gonfalone mu-nicipale ed il Popolo. I Casenghi, coloro che inpassato avevano il compito di sorveglianza delletenute e di quelli che vi lavoravano, per conto delproprietario terriero, sfilano a cavallo, preceduti dalSignore della categoria che reca il palio azzurrocon il monogramma mariano. Indossano una ca-micia bianca e hanno alla vita una fascia azzurra,il colore della Madonna. I loro cavalli sono di razzalocale, la sella è quella maremmana e sulla stessapossono essere agganciati cordami e altri antichiattrezzi. Seguono i Bifolchi, coloro che avevano inpassato il compito di guidare i buoi aggiogati al-l’aratro a chiodo durante i lavori di aratura; sfilanocon il “parecchio” di buoi e con gli antichi attrezzida lavoro: la concia, il giogo, la cerrata, l’aratro…,ma anche con un carretto su cui sono posti variattrezzi agricoli. Nella categoria dei Bifolchi tro-viamo anche altre figure, come il Portaspese conl’asino, cioè l’incaricato che portava i viveri neicampi durante la mietitura, la trebbiatura, la ven-demmia… Reca delle bisacce in cui sono posti ilpane, il vino e altri cibi poveri. Anche i pastori ap-partengono a questa categoria e sfilano portandocon sé pecore, agnelli e caprette. Il loro carro raf-figura la caratteristica capanna completa di que-gli oggetti necessari a rappresentare la vita deipastori ed il loro lavoro. I Bifolchi indossano il cap-pello maremmano, camicia bianca o celeste concorpetto e pantaloni di fustagno, scarpe grosse dacampagna, gambali di cuoio o cosciali di pelle dipecora o di capra; apre la loro categoria il paliorosso raffigurante il lavoro dell’aratura con duebuoi, guidati da un bifolco, che tirano l’antico ara-tro a chiodo. La terza categoria sono i Villani; unacategoria composita che raggruppa 5 sottocate-gorie: i Sementerelli, le Vanghe, i Falciatori, i Mie-titori, le Fontane. Sono preceduti anch’essi da unpalio rosso su cui sono raffigurati le spighe delgrano, il grappolo d’uva, il ramo d’olivo. I Semen-terelli, cioè i seminatori, vestiti con abiti da cam-pagna, cappello di paglia e fazzoletto a quadribianchi e blu al collo, recano grandi bisacce dasemina (le vertele) da cui traggono e spandonofiori di ginestra. Le Vanghe portano l’omonimo at-trezzo, talvolta trasformato in un vero trofeo adorno

di fiori e ortaggi, e vestono come i Sementerelli,ma possono avere il corpetto. I Mietitori, con il ca-ratteristico fazzoletto a quadri bianchi, rossi e bluattorno al collo, recano la “gregna” di grano, la fal-cetta, la fiasca, i cannelli salvadita, il “curriato” ocorreggiato per battere i covoni. I Falciatori, confazzoletti a quadri rossi e bianchi e “schifarotti” ditela di canapa avvolti attorno agli stinchi, portanograndi falci da fieno, la fiasca, il corno di bue allacintola in cui è riposta la cote. Per ultime sfilano leFontane, cioè i carri dei Villani, chiamate così per-ché spesso arricchite di zampilli d’acqua. Sono trainate a mano o con mezzi meccanici op-pure portate a spalla. Le Fontane, abbellite confiori e verde locale (lauroceraso, “scarcione”, al-loro, ginestra, canne), mostrano le primizie del la-voro (frutta, ortaggi, verdure) variamente eartisticamente disposte, raffigurazioni in miniaturadei lavori campestri, riproduzioni delle varie colturee dei cicli dell’olio, del vino e del pane, antichi at-trezzi e utensili agricoli. Su ogni Fontana è semprepresente un’immagine della Madonna del Monteo il monogramma mariano variamente incorniciatie ornati. Infine vengono i Pescatori, preceduti dalpalio azzurro su cui è raffigurata una barca sul lagodurante la pesca. Portano in offerta i più bei pescidel lago, di ogni dimensione e tipo, disposti sucarri e barche riprodotte in scala o appesi a dellepertiche. Talvolta vengono trasportate in corteoanche delle barche vere caratteristicamente ad-dobbate. I Pescatori, vestiti con camicia bianca,pantaloni sorretti alla cintola da pezzi di corde oreti, portano in testa il basco blu, e procedono tal-volta scalzi. Attrezzi e reti da pesca di vario tipovengono portati dai componenti della categoria osono sapientemente utilizzati per decorare carri ebarche. Dietro i pescatori sfilano due Ceriferi cherecano due grandi ceri (in passato erano quattro)che simboleggiano l’offerta di tutta la Comunitàmartana alla Madonna. Il Clero, con l’officiante inparamenti solenni, precede le Autorià Civili con ilGonfalone. L’officiante reca “la Pace”, un’antica re-liquia che, durante le Passate, sarà offerta al baciodei partecipanti. Le Passate, cioè i tre giri che ogniPassante compie entrando in chiesa dalla portaprincipale, attraversando l’area sacra del presbi-terio e uscendo di nuovo sul sagrato dalla portadel convento, si svolgono dopo la S. Messa. Alterzo giro ognuno lascia sull’altare i doni (primizie,formaggio, pesci, pane, frutta…)in offerta e ricevedai Signori della festa la tradizionale ciambella cheha sostituito, nel corso del tempo, il tradizionalebanchetto che offriva il Comune ai Passanti allafine della Messa. Il rito delle Passate, nasce nel1704, a seguito di una disputa che coinvolse ipadri Minimi di San Francesco di Paola, custodidel santuario, e l’allora card. Marcantonio Barbarigo, vescovo di Montefiascone

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e Corneto, che voleva imporre la sua autorità sulconvento e la chiesa del Monte. Nella contesa en-trarono anche i Magistrati cittadini e il Popolo diMarta e il Clero della Collegiata, schierati rispetti-vamente con i due contendenti. Una sentenza fa-vorevole in prima istanza all’Ordine dei Minimioffrì l’occasione ai frati per far attraversare l’areapresbiteriale a tutti i partecipanti al corteo al mo-mento dell’Offertorio, quale segno di non sogge-zione all’autorità vescovile e per festeggiare lariconosciuta autonomia dell’Ordine e della chiesadel Monte. Oggi le tre Passate non si svolgono più al mo-mento dell’Offertorio ma alla fine della Messa e se-gnano il punto culminante della Festa. Perduta ormai l’antica connotazione di “rivalsa” lePassate esprimono un’apoteosi di gioia che vedeogni passante alzare il copricapo dinanzi l’affrescodella Vergine ed inneggiare, tra canti e gettito dimaggio, “ Evviva Maria. Sia lodato il SantissimoSacramento. Evviva la Madonna SS.ma del Monte.Evviva Gesù e Maria”. �

ARCIDIOCESI DI GENOVA

Genova festeggia San Giovanni Battista con i Cristi delle Confraternite liguri

di Silvano Motti, Addetto stampa del Priorato genovese delle Confraternite

�Il 24 giugno Genova ha rivissuto una giornatastorica che si ripete da oltre 900 anni, la festa diSan Giovanni Battista suo Patrono.

Genova festeggia il Battista in quanto nella sua catte-drale, dedicata a San Lorenzo martire, sono custoditele ceneri del Precursore acquisite dai crociati genovesia Mira (in Asia Minore) nel 1099 e subito trasferite a Ge-nova. Lo scopo dei nostri crociati era quello di acqui-sire le reliquie di S. Nicola, purtroppo queste erano giàstate recuperate ed asportate dai crociati baresi. I ge-novesi all’oscuro di questo fatto scavarono sotto l’al-tare della chiesa di Mira e lì trovarono un’anfora condentro dei resti umani. Convinti di aver trovato S. Nicolasi diressero verso le loro galee. Scoperto il fatto i sacerdoti della chiesa inseguirono icrociati genovesi con lo scopo di farsi restituire le sacreceneri. I genovesi scoperto che si trattava dei resti delBattista salirono velocemente sulle navi dividendo ilcontenuto dell’unica anfora in tante parti quante eranole navi, per scongiurare il pericolo che in caso del nau-fragio della nave ammiraglia le ceneri andassero per-dute per sempre.. Appena tolti gli ormeggi si scatenò

un’improvvisa tempesta che impedì alle galee di la-sciare il porto. Allora il cappellano della spedizionesuggerì di riunifìcare le ceneri del Precursore inun’unica anfora. Improvvisamente il mare si calmò e leimbarcazioni poterono fare rotta verso Genova. La giornata è iniziata nella mattinata con il solennePontifìcale presieduto dal Card. Tarcisio Bertone, Se-gretario di Stato Vaticano, che ritornava a Genova, inquella che è stata la sua Diocesi fino al 2006, ha par-tecipato anche l’attuale Arcivescovo di Genova Card.Angelo Bagnasco, Presidente della Conferenza Epi-

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LA CONFEDERAZIONE DELLE CONFRA-TERNITE, IL CONSIGLIO DIRETTIVO, ILPRESIDENTE ED I VICE PRESIDENTI,

NONCHÈ IL DIRETTORE RESPONSABILEDI TRADERE SI UNISCONO AL DOLORE DIMARIO SPANO ED EMILIO BERTONI, PERLA SCOMPARSA DELLE LORO SUOCERE,

scopale Italiana ed il Vescovo Ausiliare della diocesi Mons, Luigi Palletti. Alla Santa Messa erano presenti numerosi Confratelli eConsorelle che indossavano i ricchi tabarri e splendidiabiti di broccato. Nella sua sentita omelia il Card. Bertone ha parlato diSan Giovanni Battista, dei problemi della Città di Genova ed ha portato alla città di Genova labenedizione del Santo Padre Benedetto XVI. Il cloudella giornata è stata la solenne processione del po-meriggio, la processione più amata dai genovesi chesono arrivati, come ogni anno, da ogni parte della cittàe della provincia Dopo i Vespri si è snodata per le vie del centro storicoed il porto antico la processione alle quale hanno par-tecipato tutte le massime autorità civili e militari pre-senti sul territorio. Erano presenti i seminaristi, gli

ammalati, le società operaie cattoliche, i religiosi, le re-ligiose, il clero diocesano gli abati delle varie basilichemetropolitane e quello che ha attratto di più lo sguardodei cittadini le Confraternite intervenute con numeriaderenti tutti splendidamente vestiti e gli otto “Cristi”che sfavillavano con i loro “canti” argentati nel caldosole di un pomeriggio estivo. Oltre ai membri del Priorato delle Confraternite dell’ Ar-cidiocesi di Genova, guidati dal Priore Generale Cav.Giovanni Poggi e dei rappresentanti delle Diocesi diSavona e Chiavari era presente, in rappresentanzadella Confederazione delle Confraternite delle Diocesid’Italia, il Direttore Responsabile della rivista” Tradere,nonché Presidente Europeo di Eureloy, Massimo Car-lesi. Giunti al porto la parte più religiosa ed attesa dellagiornata: la Benedizione del Mare e della Città impar-tita con le ceneri di San Giovanni Battista dal Card. Ber-tene affiancato dal Card. Bagnasco, un’immagineabbastanza inconsueta, comunque straordinaria deidue porporati fianco a fianco, che ha strappato unlungo e caloroso applauso alle migliaia di cittadini pre-senti. Per tradizione l’arca di San Giovanni è portatadalle più antiche Confraternite genovesi alle quali daalcuni anni si affiancano i Confratelli peruviani della“Hermandad del Senor de los Milagros”. Una festa molto sentita dai genovesi ed in particolaredalle Confraternite in quanto il profeta Giovanni èl’uomo che il Padre manda avanti come ad aprire lastrada al Messia. Un uomo veramente grande, che Diosceglie per rompere la solitudine dell’uomo che, dopoil peccato originale, era rimasto orfano di chi invece è ilsolo senso della sua esistenza: Dio, Giovanni aveva ilcompito di aprire la strada a cieli nuovi e terre nuove, inaltre parole di ricercare la possibilità che i Cieli si ria-prissero e, con essi, la speranza: il grande evento dellastona dell’uomo che poi vedrà impegnato come pro-tagonista Dio stesso in Gesù. Giovanni era la voce” che annunciava Dio, che tornavatra noi. Una missione incredibile e meravigliosa. �

LA CONFEDERAZIONE PORGE AL NO-STRO PRESIDENTE ANTONETTI

LE CONDOGLIANZE PER L’IMPROVVISASCOMPARSA DEL CONSUOCERO

ALDO PARISI

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l’anno venturo, necessi-tano del patrocinio di tuttele Istituzioni pubbliche,prima fra tutte la Presi-denza della Repubblica,con la richiesta allo studiodelle competenti autorità,già assicurato il patrociniodi Comune, Regione edella Confederazione delleConfraternite delle Diocesid’Italia. La prolusione deldott. Grilletto si è conclusacol doveroso ricordo deiconfratelli che, col loro operare e sentire, hannoconsentito all’Arciconfraternita di conservare finoai nostri giorni i valori cristiani che sono alla basedelle iniziative dei nostri giorni. Il dott. Antonetti, dalcanto suo, ha ribadito il ruolo fondamentale dellaConfederazione delle Confraternite d’Italia rivol-gendo un caloroso invito ai presenti per il 13 e 14novembre prossimi a Piazza San Pietro in Romaper il Cammino Nazionale di Fraternità coincidentecon il Decennale della Confederazione: alla santaMessa celebrata sul sagrato da Mons. TarcisioBertone seguirà l’ascolto della parola del Ponte-fice all’Angelus. Ha infine sottolineato il lavorogrande che si sta effettuando a livello europeo emondiale per una Confederazione sempre più al-largata e presente nel tessuto della Chiesa catto-lica. La manifestazione ha visto l’esibizione dellaschola cantorum della parrocchia, che ha ben ese-guito e fatto partecipare tutti i presenti alla cele-brazione eucaristica con canti semplici maespressivi. Un ulteriore ed intenso momento èstato vissuto quando, quasi in modo processio-nale, con Mons. Armando Brambilla i confratelli sisono recati in Piazza Duomo per la visione dei fa-mosi Gigli di San Paolino e per una visita alDuomo. Chi non aveva mai visto i Gigli è rimastonaturalmente meravigliato da queste vere e pro-prie macchine, alte più di 26 metri e portate aspalla da oltre 120 persone della paranza a ritmodi musica. Gradita è stata l’illustrazione dellaprof.ssa De Lucia del la storia dei Gigli e quale si-gnificato essi abbiano per la Città di Nola, la suastoria e la sua tradizione religiosa. Non meno si-gnificativa è stata la visita al Duomo guidata dalParroco don Mimmo De Risi. �

Il mondo Confraternale 37

Tradere numero 10 luglio 2010

DIOCESI DI NOLA

Nola (Na), terzo centenario della fondazionedell’Arciconfraternita di Maria SS. del Carmine

Nota redazionale

�Il terzo centenario della fondazione dell’Arci-confraternita di Maria SS. del Carmine diNola (NA), 4 luglio, è coinciso quest’anno il

con la memoria del Beato Pier Giorgio Frassati,elevato agli onori degli altari quale patrono delleConfraternite italiane da Giovanni Paolo II, la Cele-brazione Eucaristica presieduta da Mons. Ar-mando Brambilla ha aperto la manifestazione. E’stata una grande e sentita partecipazione popo-lare dietro la regia del dott. Felice Grilletto i pre-senti il Presidente nazionale della Confederazionedelle Confraternite dott. Francesco Antonetti e laprof.ssa Maria Grazia De Lucia, Assessore ai Benie alle Attività Culturali del Comune di Nola. Le ce-lebrazioni si concluderanno il 16 luglio 2011 con lafesta di Maria SS del Carmine, cui è dedicata laParrocchia stessa. Nella sua omelia mons. Bram-billa ha commentato la pagina evangelica chenarra del mandato ricevuto dai settantadue disce-poli inviati a due a due in ogni città e villaggio doveGesù stava per recarsi, legandone il significato almandato che ogni confraternita riceve oggi per vi-vere il Vangelo. Il dott. Felice Grilletto ha rivolto unringraziamento a Mons. Brambilla, al dott. Anto-netti, alla prof.ssa De Lucia, al parroco don EnricoTuccillo, ai Confratelli presenti, sottolineando nelsuo intervento il ruolo importante che oggi devonoricoprire nell’ambito pastorale ecclesiale le Con-fraternite, chiamate ad essere vicine alle vecchiee nuove povertà, che sempre più si vannoacuendo nelle comunità parrocchiali e non nei dif-ficili tempi in cui viviamo. L’entusiasmo del dott.Grilletto è emerso all’elenco delle iniziative poste incampo e delle autorità invitate, la più importantedelle quali è costituita dal Presidente della Repub-blica di cui si attende la disponibilità. Oltre ad au-torità religiose. Tema centrale dell’intervento delpriore di Nola è stata la sottolineatura del legametra territorio e personaggi che lo hanno animato,come nei moti degli anni venti dell’Ottocento: Mo-relli, Silvati e l’abate Minichini svolgevano ruoli di-versi nella comunità nolana, ma si trovarono unitinegli ideali e nell’operare, con lo sguardo rivolto inavanti al progresso civile dei loro conterranei. Conaltra valenza il ruolo di sostegno agli svantaggiatiche nel corso dei secoli l’Arciconfraternita hasvolto racconta il legame con la popolazione tutta.Le iniziative, annunciate con un fitto programmache si svilupperà per un intero anno tra il 2010 e

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Il catalogo della mostra “santi su carta” di viterboRecensione di Maria Gabriella Alessandroni

L’esposizione “SANTI SU CARTA”, I Patroni della Tuscia tra stampee illustrazioni, si è svolta a Canepina, presso il Museo delle tradi-zioni popolari, e successivamente a Viterbo, a palazzo Santoro,con 54 opere, rese disponibili dal collezionista Mario Valentini, cal-cografie all’acquaforte o a bulino, litografie, cromolitografie e in-cisioni fotomeccaniche, datate dal XVI al XX secolo, di eccezionalevalore estetico e documentario, alcune di autori famosi. Da non perdere, pubblicato sulla rivista “Biblioteca e Società” delConsorzio per la gestione delle Biblioteche Comunale degli Ar-denti e Provinciale “Anselmo Anselmi” di Viterbo, Anno XXVIII, N.1, 2009, il Catalogo, di Daniele Bertolini, curatore anche della mo-stra (visualizzare il sito www.bibliotecaviterbo.it).

La Chiesa della Croce e la sua Confraternita Recensione di Flavio e Gabriela Solazzi

Al centro di un progetto sostenuto e finanziato dal Centro Ser-vizi per il Volontariato delle Marche, Associazione VolontariatoMarche, dedicato a “La Storia di Senigallia negli scritti dell’Ar-chivio della Confraternita della Croce”, l’Archivio e la Chiesadella Croce di Senigallia, coi suoi pregevolissimi tesori d’arte,vengono portati a conoscenza del pubblico, grazie all’ insiemedei contributi in cui è articolata la pubblicazione LLa Chiesa dellaCroce e la sua Confraternita. L’operato si deve a due gruppi divolontari: il gruppo scouts del C.N.G.E.I., tra cui l’archivista dellaConfraternita - che si sono dedicati al riordino e alla digitalizza-zione dei documenti -, e un gruppo di studiose, socie dell’Ar-cheoclub di Senigallia, le quali hanno esaminato i Libri delleCongregazioni dal 1773 al 1954, rendendoli così fruibili. Pro-getto e risultati veramente lodevoli, perché la preziosità dell’ar-chivio non è inferiore a quella delle opere d’arte che decoranola Chiesa della Croce. L’archivio tra l’altro ci conserva dal 1513ad oggi gli elenchi dei Confratelli (vi figura nel 1818 anche il Papa Mastai-Ferretti, PioIX), i verbali delle congregazioni, gli inventari delle suppellettili della chiesa. Il vissuto deiConfratelli, come documentato, testimonia e quantifica la loro generosità verso tutti co-loro che avevano bisogno di assistenza, i poveri, i coloni dei poderi ereditati dalla Con-fraternita, e le difficoltà economiche quasi sempre imperversanti. Una ricostruzionedocumentaria che consente di focalizzare il ruolo della Confraternita nella vita dellacittà, e l’impegno profuso anche nella realizzazione e conservazione dello splendidoapparato artistico, che le tavole a colori - a cura di G. Quaglia, coordinatore editoriale-, ci permettono di ammirare. Al volume si accompagna l’altra pubblicazione: “Inventa-rio e documenti salienti dell’archivio storico”.

Recensioni. Rassegna stampa38

RECENSIONI, RASSEGNA STAMPA

Tradere numero 10 luglio 2010

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Recensioni. Rassegna stampa 39

Il Beato Andrea Conti. Spiritualità, culto liturgico e popolare, miracoli, iconografia e iconologia.Recensione di P. Ernesto Piacentini OFM

La Confraternita del Beato Andrea Conti, fondata nel 1371 nella Col-legiata del Piglio (Frosinone), fu la prima confraternita nella storia dellaChiesa. Venne ripristinata nel 1822 e precisamente il 10 Agosto.Mons. Giovanni Batta, vescovo di Anagni, nel suo Trattato Canonicode Sodalitiis, riporta: Antiquiores inter Confraternitates enumeratur So-cietas B.Andreae de Comitibus Pillei erecta paulo post mortem ei-sdem Beati, nempe anno 1371 ( tra le confraternite più antiche èannoverata la Società del Beato Andrea de Comitibus del Piglio,eretta poco dopo la morte del stesso Beato, cioè nell’anno 1371). LaConfraternita venne ripristinata a spese di “diciannove giovani zelan-tissimi, i quali a proprie spese si fecero il sacco, non potendosi ap-plicare per questa ripristinazione le rendite della compagnia di detto

Beato per essere pochissime, non sufficienti, e come da doversi applicare per il de-bito di Sacrestia”. Nel 1963 nel Convento di S.Lorenzo al Piglio, sorse la Fraternità ter-ziaria francescana del Baeto Andrea Conti, con l’aggregazione di tutti i terziari dellaComunità del Piglio. L’iniziativa, promossa dal p.Stefano Pellegrini, venne approvatadal Vescovo di Anagni, mons. Compagnoni, e testimonia la vitalità e la continuità dellospirito confraternale, nell’ambito cittadino.

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO20 APRILE 2010

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Recensioni. Rassegna stampa40

IL CITTADINO -25 APRILE 2010

LA NAZIONE - 30 GIUGNO 2010

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Recensioni. Rassegna stampa

LA RASSEGNA FOTOGRAFICA DI TRADERE

Tradere numero 10 luglio 2010

La rassegna fotografica di Tradere 41

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Arte e storia42

�Un’interessante serata di stu-dio si è svolta il 7 novembre2009, presso la Chiesa Maria

SS. del Carmine in Nola, per inizia-tiva dell’Arciconfraternita Maria SS.del Carmine, Ente Morale, nell’am-bito delle manifestazioni promosseper il 300° anniversario della suafondazione, d’intesa con l’Associa-zione Musicale e Culturale Sant’Al-fonso Maria de’ Liguori di Pagani, eil Centro Artistico Culturale “Gior-dano Bruno” di Nola.Dopo i calorosi saluti del parrocodella Chiesa, don Enrico Tuccillo,che ha concesso ospitalità all’in-

contro, alla presenza del Coordinatore Regionaledella Confederazione delle Confraternite delle Dio-cesi D’Italia, Cav. Dr. Felice Grilletto, ha tenuto larelazione di base lo storico Giovanni Pepe, che haillustrato i risultati della sua ricerca culminata nellascoperta di due testi di fondamentale importanzaper la comprensione del periodo storico oggettodi studio, titolati Vita di Ferdinando di Borbone, redi Napoli, secondo di questo nome, di Aniello Cri-scuolo, e del Diario del soggiorno in Napoli di SuaSantità Pio IX P. M. del cav. Stanislao D’Aloe.Ferdinando II di Borbone, re delle due Sicilie, figliodi Francesco I, succedette al padre nel novembredel 1830. Egli attuò una politica di maggiore cle-menza e, contemporaneamente, di energica sal-vaguardia dell’autonomia del Regno, accettandola collaborazione di uomini che si erano distinti neldecennio francese e murattiano.Incrementò notevolmente la marina mercantile erealizzò la linea ferroviaria Napoli – Portici, la primain Italia ( 1839 ), incentivando anche l’eversionedella feudalità in Sicilia. La vicenda storica del reborbonico coincide cronologicamente con quelladel pontificato di Pio IX, al secolo Giovanni MariaMastai Ferretti. Il suo pontificato, il più lungo dellastoria ( 32 anni), segna la fine del potere temporaledei papi. Ritenuto liberale grazie all’amnistia da luiconcessa per i delitti politici, suscitò vive speranzenell’animo dei patrioti, allorquando protestò con-tro l’Austria che, allarmata dalle riforme, occupòFerrara ( 13 agosto 1847 ). Egli concesse una Co-stituzione (14 marzo 1848 ) ma, scoppiata la prima

guerra di indipendenza, dopo avervi aderito, si ri-tirò dalla causa del movimento nazionale, delu-dendo molti patrioti, come Mazzini e Garibaldi, cheavevano guardato con speranza al Pontefice rifor-matore. Fu costretto a fuggire da Roma, dove siera costituita la Repubblica Romana, retta da unTriunvirato, formato da Mazzini, Armellini e Saffi.La notte del 24 novembre, travestito da prete, uscìda Roma per rifugiarsi a Gaeta, presso FerdinandoII. Caduta la Repubblica Romana, a seguito del-l’intervento delle truppe francesi, il Papa non fecesubito ritorno a Roma, ma soggiornò a Portici perben otto mesi. Fu durante questa permanenza cheebbe l’opportunità di effettuare una visita a Nola il7 novembre 1849, accolto dal vescovo mons.Pasca e dal Capitolo. Nella Cattedrale, non ancoradistrutta dall’incendio doloso del 1861, adorò il SS.Sacramento davanti l’altare maggiore del tempio,ricevendone la benedizione impartita dal Vescovo.Poi visitò i monasteri di Santa Chiara, del Collegiodelle Canonichesse Lateranensi e di Santa Mariala Nova, prima di visitare il Santuario di Santa Filo-mena. Al ritorno si recò sempre in processione, ac-compagnato anche dai Confratelli del Carmine,alla stazione della Regia strada ferrata di Nola, perripartire alla volta di Maddaloni, viaggiando intreno, all’epoca considerato in alcuni ambienti ec-clesiastici opera del diavolo. A distanza di 160anni si celebra tale evento per sottrarlo all’oblio deltempo e all’indifferenza della Regione Campania,che non ha accolto l’opportunità di ricordare lapermanenza di Pio IX a Portici per ben 8 mesi, coniniziative commemorative. Nel corso della serata,ottimamente presentata dal prof. Pasquale Rug-giero, presidente del Centro Artistico CulturaleGiordano Bruno di Nola, è stato premiato dal sin-daco avv. Geremia Biancardi, il maestro Paolo Sa-turno, con la seguente motivazione: “Redentorista,educatore, musicista di alto pregio e di straordina-rie qualità, con le sue molteplici iniziative conferi-sce alto decoro ed illustre fama alla Città di Nola. Inparticolare la Sua opera esprime il valore eterno diun canto di Sant’Alfonso de’ Liguori “Tu scendidalle stelle”, composto nella Cattedrale di Nola nel1755”. Questi, nel ringraziare per l’inatteso premio,ha difeso Ferdinando II dalle accuse di una criticastorica risorgimentale troppo severa nei suoi con-fronti, anche se bisogna dire che durante il suo

ARTE E STORIA

La venuta del Beato Pio IX pellegrino nella città di Nola

di Vincenzo Quindici

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Arte e storia 43

Regno fu condannato all’ergastolo Luigi Settem-brini, noto liberale antiborbonico, che trascorse lun-ghi anni nel penitenziario dell’isola di Santo Stefano,presso Ventotene. Fu, dunque, Ferdinando II un ti-ranno o un sovrano illuminato? È il quesito a cuicerca di dare una risposta anche Giovanni Vicido-mini, Superiore dei Missionari Redentoristi e Rettoredella Basilica Pontificia di Sant’Alfonso in Pagani,che nell’ottobre 2009 ha dato vita alla storica gior-nata commemorativa del 160° anniversario della ve-

nuta del Papa Pio IX a Pagani, sul cui modello èstato organizzato l’incontro della serata. I diversi in-terventi sono stati intervallati dall’esecuzione di branimusicali, con l’esibizione di Katia Formicola, so-prano lirico dalla voce calda e appassionata, diFrancesco Pepe, flautista dell’Orchestra Alfaterna,del chitarrista Antonio Saturno, che ha eseguitocanti di Sant’Alfonso relativi al Natale, e , infine, delgiovanissimo percussionista Claudio Palmiero,molto apprezzato dal pubblico. �

Volontari per un archivioLa Confraternita della Croce

di Flavio e Gabriela Solazzi

�La parola archivio indica sia un insieme di do-cumenti destinati ad essere conservati, sia illuogo ove essi sono custoditi. Il termine de-

riva dal vocabolo greco archéion, che indica l’uffi-cio del supremo magistrato. La conservazionedelle scritture e degli istrumenti pubblici era infattipresso la sede della suprema magistratura, iden-tificabile nella nostra comunità con il Palazzo delComune. A Senigallia ancora nei primi decenni del’700, come scrive il notaio Travaglini, “[…] a re-sponsabile dell’Archivio per la conservazione dellescritture ed istromenti pubblici […] si destina dalConsiglio uno dei Notari per Archivista”.Naturalmente anche la Chiesa ebbe il compito diconservare gli scritti inerenti a tutti i luoghi dove sisvolgevano le sue molteplici attività. Analogamentele Confraternite religiose dovevano mantenere me-moria scritta di tutti gli atti che le riguardavano, tracui gli statuti, le decisioni prese nelle riunioni o con-gregazioni, l’elenco dei confratelli, la rendiconta-zione entrate-uscite di denaro.Uno di questi archivi è stato al centro di un pro-getto sostenuto e finanziato dal Centro Servizi peril Volontariato delle Marche, Associazione Volon-tariato Marche, dedicato a LLa Storia di Senigallianegli scritti dell’Archivio della Confraternita dellaCroce. Il progetto è stato realizzato in concomi-tanza da due gruppi di volontari. Uno è costituitodagli scouts del C.N.G.E.I., tra cui l’archivista dellaConfraternita, che si sono dedicati al riordino e alladigitalizzazione dei documenti. L’altro gruppo èformato da alcune studiose, socie dell’Archeoclubdi Senigallia, che hanno letto e decodificato i Libridelle Congregazioni dal 1773 al 1954, rendendolicosì fruibili da ogni tipo di lettore.Progetto e risultati sono veramente lodevoli, per-ché la preziosità di questo archivio non è inferiorea quella delle opere d’arte che decorano la Chiesadella Croce. Esso, situato nell’edificio contiguo allachiesa, ci tramanda la vita della Confraternita, ab-

bracciando un plurisecolare arco di tempo che vadal 1564 ai giorni nostri. Una serie di volumi dal-l’aspetto di austera semplicità e redatti in uno stilescarno costituisce come una finestra dalla qualesi può assistere, seppure da una angolatura parti-colare, al dipanarsi della storia di Senigallia. Fonteprimaria, che consente di penetrare più a fondoper comprendere l’evolversi della società del no-stro territorio, queste carte sembrano ignorareguerre, cataclismi, carestie,pestilenze: i grandi eventisono presi in considera-zione solo marginalmente,in quanto interferenti conl’attività della Confraternita. L’archivio tra l’altro ci con-serva dal 1513 ad oggi glielenchi dei Confratelli (vi fi-gura nel 1818 anche ilPapa Mastai-Ferretti, PioIX), i verbali delle congre-gazioni, gli inventari dellesuppellettili della chiesa.Dall’arida rendicontazione,che occupa numerosi vo-lumi, sono ricostruibili i variaspetti del vissuto dei Con-fratelli; essa testimonia equantifica la loro generositàverso tutti coloro che ave-vano bisogno di assistenza e verso i poveri, l’at-tenzione verso i coloni che coltivavano i poderiereditati dalla Confraternita, le difficoltà economi-che quasi sempre imperversanti (tanto da costrin-gere i Confratelli in alcuni casi a prestarepersonalmente opera manuale perché si potesserisparmiare nelle spese, quali ad esempio quelleper il trasporto delle pietre per l’edificazione dellachiesa). L’aspetto saliente, che secondo noi in-forma di sé tutta la documentazione tramandataci,

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Arte e storia44

è l’estremo rigore morale, categorico per tutti, dalgovernatore ai novizi: l’irreprensibilità era condi-zione assoluta per potere essere annoverati tra iConfratelli. Commovente è l’ardente passione peril decoro del tempio dove essi veneravano la SantaCroce e il Preziosissimo Sangue di Cristo: ne sonoprova le opere d’arte in esso contenute, prima tratutte il Trasporto di Gesù al Sepolcro, per il qualevenne impegnato uno dei maggiori pittori deltempo, l’urbinate Federico Barocci. I risultati del-

l’opera di volontariato prestata dagli scouts e dallestudiose dell’Archeoclub sono confluiti in una pub-blicazione che è stata presentata recentementealla Cittadinanza: il titolo del volume è “La Chiesadella Croce e la sua Confraternita”. In esso, figu-rano anche lavori recenti elaborati da altri studiosi,concernenti storia, storie, e apparato pittorico dellaChiesa. A questo testo più corposo si accompa-gna un altro volume: “Inventario e documenti sa-lienti dell’archivio storico”. �

Il complesso confraternale e la Chiesa della Confraternita di San Giovanni Battista dei genovesi a Roma

di Lydia Bartolomeo

�La chiesa di San Giovanni Battista dei Geno-vesi, situata all’angolo tra via Anicia e via deiGenovesi nel rione Trastevere a Roma, testi-

monia la presenza della numerosa comunità ge-novese in questa zona, protagonista di unasignificativa attività commerciale, soprattuttoquando era in piena attività il vicino porto di RipaGrande. Nel 1481 un ricco commerciante geno-vese, Medialuce Cicala, tesoriere della CameraApostolica, si dedicò alla realizzazione di unachiesa e di un ospedale, destinato ad accogliere ecurare i marinai genovesi ammalati. La costruzionefu completata nel 1492. Medialuce Cicala (1430-148 1circa), nobile genovese, dopo aver ricopertocariche pubbliche nella sua città, si era trasferitodefinitivamente a Roma nel 1467 per occuparsi ini-zialmente di attività commerciali (fra le quali il tra-sporto dell’allume da Tolfa a Civitavecchia), poi diattività bancarie (fu dapprima Tesoriere del fisco esuccessivamente Depositario generale della Ca-mera Apostolica), che gli avevano consentito di in-crementare le sue già notevoli ricchezze. Nel 1533fu istituita la Confraternita di San Giovanni Battistadei Genovesi (dal 1890 Opera Pia), che ammini-strò la chiesa e l’ospedale, il quale continuò a fun-zionare fino a metà del XVIII secolo. L’inadeguataamministrazione dei chierici di Camera e le spo-liazioni subite durante il Sacco di Roma del 1527avevano infatti provocato la temporanea chiusuradell’ospedale. Per risollevare le sorti dell’istituto,nel 1533 intervenne il nipote del fondatore, Gio-vanni Battista Cicala, il quale, sostenuto da papaGiulio III, istituì la Confraternita di San GiovanniBattista dei Genovesi, unica amministratrice deibeni dell’ospedale e responsabile della cura dellachiesa. Per ben due secoli l’ospedale fu così ingrado di fornire un’ottima assistenza medica, finoa quando la struttura, nei primi anni del ‘700, purcontinuando a prestare le cure necessarie nei casipiù urgenti, terminò l’attività di ricovero. La chiesa

fu restaurata nel 1737 ed i lavori portarono alla rea-lizzazione della facciata con l’aggiunta dell’abside.L’edificio subì ulteriori e importanti rifacimenti ametà dell’ ‘800, con una nuova facciata e modifi-che interne. Nella lunetta sopra il portale d’entratasi trova lo stemma di Genova. L’interno si presentaa navata unica. Tra le opere principali, sono da ri-cordare: la quattrocentesca tomba di MedialuceCicala, della scuola di Andrea Bregno; la cappelladi S. Caterina Fieschi, del XVIII secolo, con affre-schi di Odoardo Vicinelli; un tabernacolo degli olisanti, opera fiorentina della fine del ‘400. L’orato-rio, accessibile da via Anicia, conserva l’aspettodella fine del ‘500, con un bel soffitto decorato acassettoni, e una serie di affreschi secenteschiframmentari. Gran parte della notorietà dellachiesa si deve al chiostro attiguo, attribuito a Bac-cio Pontelli, architetto e ingegnere fiorentino del XVsecolo, attivo nella corte di Urbino e a Roma du-rante il pontificato di Sisto IV. Si tratta del miglioreesempio di chiostro quattrocentesco: il portico adarchi e la loggia architravata hanno pilastri ottago-nali di travertino, caratteristici della architettura deltempo di papa Sisto IV. Dal chiostro si può acce-dere all’oratorio di San Giovanni Battista dei Ge-novesi, realizzato con soffitto a cassettoni edaffreschi che rappresentano la Vergine e GiovanniBattista. Al centro del cortile-giardino vi è un pozzorisalente al XIV secolo, costruito con grossi blocchidi travertino e con una trabeazione sorretta da duecolonne ioniche. Di notevole importanza è l’orato-rio, ubicato dietro la cappella di S. Caterina.Un’iscrizione sopra la porta d’ingresso ricorda i la-vori di restauro del 1975, che hanno consentito direstituire all’ambiente, almeno in parte, il suoaspetto originario, ed hanno messo in luce gli af-freschi lungo le pareti, che furono probabilmentericoperti fin dal ‘700. L’oratorio, nel quale si riuni-vano i Confratelli laici, sembra risalire nel suo pri-mitivo impianto alla fine del XVI secolo. È diviso in

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Arte e storia 45

due parti da un arco a tutto sesto, impostato sudue pilastrini con decorazione in stucco e tracce didipinti nel sottarco (rimangono due angeli, duecherubini e la colomba dello Spirito Santo). Il sof-fitto seicentesco è formato da cassettoncini, alcunidei quali ornati di stemmi, altri di minuti disegni chesi ripetono sulle travature; in precedenza era rico-perto da un controsoffitto in tela dipinta, successi-vamente rimosso. Lungo le pareti sono raffigurate storie della vitadella Vergine e, dietro l’arco, del Battista. Le primesono inquadrate da una cornice a ovoli e dentellicon festoni di frutta, drappeggi rossi e azzurri eteste di angeli fiancheggiate da stemmi oramaiquasi tutti scomparsi. In alto i cartigli con le iscri-zioni (pure quasi svaniti) illustravano il senso dellescene. Sulla parete di fondo si trova un quadro(proveniente, probabilmente, da uno degli altari la-terali della chiesa), raffigurante San Giovanni Bat-tista, di scuola romano-emiliana di inizio XVIIsecolo ed un grazioso lavabo settecentesco.Anche le lunette nel vano dietro l’arco rappresen-tano alcune storie del Battista, e in particolare laNascita, la Predica alle turbe, l’Imposizione delnome, il Battista in prigione e la Decollazione. Gliaffreschi sulle pareti dell’oratorio costituiscono unsingolare problema attributivo: opera, probabil-mente, di più mani, sono databili agli inizi del ‘600,ma riprendono (specie le storie della Vergine) sianell’impianto decorativo, sia nel taglio manieristicodi alcune scene, spunti del secolo precedente in-terpretati in modo gradevole e vivace. Due degliartisti attivi nell’oratorio possono essere identificati

in Guido Signorini (pittore bolo-gnese), e Gerolamo Mariotti (fi-gura ignorata nei repertori),entrambi ricordati nei documentidella Confraternita. Completa gliarredi dell’oratorio un Crocifissoligneo del secolo XVIII. Nella saladella Confraternita si trovano al-cuni bei dipinti: una Sacra Fami-glia, di scuola romana dellaprima metà del secolo XVII, pro-veniente probabilmente da unodegli altari della chiesa; S. Cate-rina d’Alessandria, San Giovanni Battista e il Ri-poso nella fuga in Egitto, tutti del secolo XVII. Siricordano inoltre due battenti di porte che mette-vano in comunicazione l’abside con la sacrestia:uno reca lo stemma di un prelato della famigliaSpinola, l’altro quello di un gentiluomo della fami-glia Giustiniani (di Genova e Roma). Di qui si passa in un cortile che confina con il vi-colo dei Tabacchi, dove è presente una finestracrociata rinascimentale. Si torna quindi nel chio-stro. Sul pianerottolo della scala che porta al log-giato, c’è l’affresco raffigurante l’Apparizione dellaMadonna di Savona. Il dipinto, datato agli inizi dell’‘800, riprende il soggetto del quadro dell’Odazzi; èstato restaurato nel 1961 da Luigi Colabucci perinteressamento di Mons. Carlo Grosso, Governa-tore della Confraternita, come ricorda un’iscrizionesulla destra. Al primo piano del chiostro si con-serva l’archivio della Confraternita, recentementeriordinato da M. Mombelli Castracane. �

LA REDAZIONE DI TRADERE ED IL SUO DIRETTORE RESPONSABILE AUGURANO AI CONFRATELLI E

ALLE CONSORELLE UN SERENO PERIODO FERIALE VICINO AI PROPRI CARI, SENZA MAI DIMENTICARE

COLORO, CHE MENO FORTUNATI, IN OGNI PARTE DEL MONDO, HANNO BISOGNO DI AIUTO

SPIRITUALE E MATERIALE

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Pietà popolare e liturgia46

�10 Aprile – 23 Maggio 2010, sono queste ledue date tra le quali si è snodato il percorsodel pellegrinaggio che, puntando al “cuore

del Mistero” ha cercato nel Sacro Telo di incontrareGesù per poter esclamare :”Gesù è il Signore!”Due milioni di persone si sono messe in camminoattratte da questo Sacro Lenzuolo dove la figuradi un Uomo martoriato e trafitto, immobile ma nonvinto, interroga l’uomo di oggi. Nel 1998 GiovanniPaolo II°, pellegrino a Torino disse :” …è un’imma-gine intensa e struggente, di uno strazio inenarra-bile, immagine della sofferenza, immaginedell’amore di Dio, oltre che del peccato dell’uomo,immagine di impotenza, immagine del silenzio…”e il Cardinale Severino Poletto promotore di questanuova Ostensione :”…è la luce della Pasqua!”Nell’incessante flusso di pellegrini e visitatori giuntiin Cattedrale a Torino da ogni dove, una data im-portante si può oggi annoverare nella storia dellaConfederazione delle Confraternite delle Diocesid’Italia : 17 Aprile 2010 ! quando, un formidabileteam magistralmente coordinato, ha donato unagiornata indimenticabile agli oltre 2500 Confratelliitaliani e stranieri che si sono dati appuntamentoper questo storico pellegrinaggio.La giornata ha avuto inizio con la Santa Messa so-lenne celebrata nella Chiesa di San Filippo Neri, leConfraternite erano infatti ospiti dei ReverendiPadri Oratoriali. Ha celebrato Sua Eminenza Mon-signor Bernard Barsi proveniente per l’occasionecon molti Confratelli, dal Principato di Monaco e laliturgia ha parlato in italiano e in francese così chela fraternità è stata davvero vissuta. Al ter-mine della Santa Messa è iniziata la lungaprocessione verso l’ingresso del percorsodi visita alla Santa Sindone e all’entratadel Duomo la sfilata ha incontrato laTomba del nostro amatissimo Patrono , ilBeato Pier Giorgio Frassati. La visita alSacro Lino è stata il culmine del Cam-mino. Quei brevi momenti dinnanzi all’“Uomo dei dolori” hanno scolpito nelcuore dei Confratelli l’immagine del sup-plizio cui fu sottoposto il Nazareno, maanche la gioia del preludio alla Risurre-zione ben evidenziato dalle parole delBeato Sebastiano Valfrè , grande devotodella Sindone che ricordava “…la Sin-done è un segno di Gesù paragonabilealla Croce, ma con questa particolarità: la

Croce ha accolto Gesù vivo e ce l’ha restituitomorto, la Sindone invece lo ha accolto morto e celo ha restituito vivo!”. La gioia e il successo di que-sta grande manifestazione confraternale deveperò anche dire i suoi grazie! E allora grazie, gra-zie a chi con spirito di fraterno servizio ha intensa-mente lavorato per renderla possibile. Grazie alCardinale Severino Poletto artefice dell’Osten-sione, grazie a Monsignor Giuseppe Ghiberti cheha raccontato al mondo la storia della Santa Reli-quia interagendo con i mass-media, grazie a Mon-signor Renzo Savarino Assistente Ecclesialedell’Arciconfraternita della Misericordia semprecosì disponibile e gentile, grazie a tutti i Sacerdoticelebranti la Santa Messa in San Filippo Neri, gra-zie a Massimo Borghesi Segretario della Confra-ternita del Santo Sudario di Torino organizzatorediscreto ed instancabile, grazie ai Volontari delFOGC che hanno cooperato per lo svolgimentodella processione e all’interno della Chiesa, graziedi cuore a Ida Anfossi Coordinatrice Ecclesiasticaper la Regione Piemonte che ha saputo racco-gliere il frutto del suo lungo e paziente lavoro di ri-cerca sul territorio per incontrare le Confraternitepiemontesi, intessendo dapprima una trama e, inseguito, un saldo tessuto confraternale che oggilega i vari Sodalizi tra loro, e un grazie grande alnostro Presidente della Confederazione FrancescoAntonetti che non ha fatto mancare la sua vivavoce attraverso il toccante messaggio di salutoche ha inviato ai partecipanti spronandoli a vivereappieno questo memorabile evento. �

PIETÀ POPOLARE E LITURGIA

Un giorno da ricordare: l’incontro con la Sindone.

di Franca Maria Minazzoli

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Pietà popolare e liturgia 47

Un cammino di fede, paradigma dell’impegno nella Chiesa di oggi

di Pippo Vona

�La mia esperienza di cristiano nella parroc-chia e di confratello nella Confraternita in cuisono nato e cresciuto e dove ho compiuto il

mio cammino di fede fin dall’ infanzia è qui propo-sta come paradigma dell’impegno di una genera-zione di laici, che come me, ha vissuto per mezzosecolo dentro la Madre Chiesa Cattolica; e, quindi,come esempio per le giovani generazioni che de-vono affidarsi con il cuore e la mente a chi si oc-cupa della loro formazione religiosa. Nei miei primi passi di fede verso le tappe impor-tanti della Prima Comunione e Cresima ho avuto,infatti, la grazia di essere accompagnato e seguitoda valide guide spirituali che non solo mi hannofatto crescere nella fede ma mi hanno anche for-mato a sentirmi nella Chiesa un uomo libero e re-sponsabile. Ed è questo quanto auspico aigiovani, avere accanto a loro adulti significativi,con cui crescere insieme. Erano gli anni dopo il Concilio Vaticano II, e nellaParrocchia, Sacerdoti e laici, lentamente abbiamocominciato a studiare, riflettere, confrontarci sulleindicazioni pastorali che il Concilio aveva dato, se-guendo le indicazioni del nostro Vescovo e lescelte pastorali che venivano proposte nella Dio-cesi.Ma ciò che determinò in me una forte vocazione diimpegno fu l’aver percepito il senso vero dell’es-sere chiesa. “CComunità di fede, di Speranza di Ca-rità, animata dallo Spirito Santo e guidata dai suoipastori” dove anche il ruolo dei laici ha la sua im-portanza decisiva e determinate per la propaga-zione del Regno di Dio.Nel Catechismo ci avevano spiegato “CChe cosa èla Chiesa” – che veniva descritta come una So-cietà perfetta giuridicamente e gerarchicamenteorganizzata dove tutto si svolgeva attorno alla fi-gura del Sacerdote che era visto come l’unico ar-tefice della vita della Parrocchia.Col Concilio abbiamo invece capito che bisognavachiedersi ““Chi è la Chiesa”. Questa differente an-golatura di porsi la domanda sulla Chiesa ci fecearrivare alla conclusione che la Chiesa non è unasemplice aggregazione e organizzazione giuridicadi persone, ma una CCOMUNITA’ di fratelli che nu-trono la loro fede col costante ascolto della Paroladi Dio, partecipano assiduamente alla celebra-zione dell’Eucaristia e che vivono uniti nella caritàfraterna .Si passò, cioè dal concetto giuridico “CChe cosa èla Chiesa” a quello personalistico e “comunionale”“cchi è la chiesa”.

La fonte biblica, teologica e storica più convin-cente per me ed appropriata per consolidarmi inquesta convinzione fu il libro degli Atti degli Apo-stoli dove al Cap. 2 Versetto 42 si parla della primacomunità cristiana. In quel versetto si legge che iprimi cristiani riuniti in comunità “erano assidui nel-l’ascoltare la parola degli Apostoli, e nell’unione fra-terne, nella frazione del pane e nelle preghiere”.Fu così che, fin da giovane, mi si fece compren-dere come si articolava, e essenzialmente la vitadella Chiesa primitiva, cioè quella voluta da Gesùed interpretata dagli Apostoli, i quali, sotto l’azionedello Spirito Santo, ne continuarono la missione.Da questo ricorso alle Fonti ne conseguiva cheanche la mia comunità parrocchiale se voleva es-sere vera comunità cristiana basata sull’insegna-mento degli Apostoli, doveva vivere quelle tredimensioni costitutive su cui si basava la prima co-munità cristiana: Essere assidui nell’ascoltare laParola di Dio, che alimenta e fa crescere la fede, enella partecipazione alla ccelebrazione dell’Eucari-stia che ci fa rivivere tutto il Mistero pasquale dellaGrazia conferita attraverso i Sacramenti, soprat-tutto quello del Battesimo.La terza caratteristica della prima comunità cri-stiana, come ci raccontano gli Atti degli Apostoli,era lla carità fraterna.Uniti nella comunione con Dio e con gli altri fratelli,i primi cristiani, pregando ed agendo, testimonia-vano così e con coraggio Cristo risorto.Al punto che i pagani si meravigliavano del modocome essi si volevano bene. Dicono gli Atti degliApostoli che nessuno di loro era nel bisogno per-ché si aiutavano reciprocamente, per venire ad una sintesi più completa di come lamia fede maturò lentamente nella mia vita adulta,e di come vivevo il senso di appartenenza ad unacomunità cristiana dirò che fu grazie al camminocompiuto in veste di collaboratore della CaritasDiocesana. Mi si chiarirono tanti altri passaggi essenziali delmio essere cristiano, per così dire, più adulto, edel senso della mia appartenenza ad una comu-nità cristiana non solo come “utente” bensì comeuomo libero e corresponsabile, che in quanto bat-tezzato avverte il dovere di esercitare, insieme allealtre componenti che costituiscono la Chiesa, iil tri-plice munus: quello ssacerdotale, regale e profe-tico che ci viene conferito colla grazia battesimale.La prima iidea forza che mi è stata trasmessa fuche, nella Chiesa, è fondamentale la CCOMU-NIONE con Dio e coi fratelli.

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L’altra idea forza che mi formò riguarda il ruolo dilaici nella comunità cristiana e nel mondo; ci ve-niva citata, oltre a quello che il Concilio aveva dettosui laici, la famosa lettera a DDiogneto, -scritta daun ignoto scrittore dei primi secoli del cristiane-simo- che paragona il ruolo dei laici nel mondo al-l’anima nel corpo e che riecheggia il paragonefatto da Gesù quando nel discorso della monta-gna dice:“ Voi siete la luce del mondo….voi siete ilsale della terra”.Questi continui richiami mi hannoconfermato sempre più nella convinzione che lacoppia Sacerdozio-Laicato, nella riflessione dellaChiesa, andava verso la riscoperta della respon-sabilità comune di tutti i membri del popolo di Dionel servizio del Vangelo accanto agli uomini delnostro tempo. Per cui ciò che è primario non ètanto la distinzione dei compiti e delle funzioni traclero e laicato, ma l’esistenza in tutti gli ambitiumani di vere comunità cristiane, suscitate dalloSpirito Santo, e non arzigogolate arbitrariamentedalla mente degli uomini, che siano segno dellapresenza di Dio. Da questo ne conseguiva chenon è solo importante formare singoli cristiani, macreare vere Comunità. Comunità in cui tutti i mem-bri devono mettersi al servizio degli altri attraversoanche l’impegno effettivo nella vita sociale o poli-tica, UUna terza idea forza che mi orientò fu lla sceltapreferenziale dei poveri poiché la Buona Novella èanzitutto per loro. “Beati i poveri perché di essi è ilRegno dei cieli” (Lc.4,18). Che pur non essendouna scelta escludente viene indicata dal Vangelocome scelta preferenziale.Fu da questa convinzione che maturò in me l’im-pegno e il servizio di animazione nella Caritas Dio-cesana, parrocchiale e cittadina, ed è questariflessione che desidero offrire con più passione,senza con questo sminuire gli altri compiti che laChiesa ha sul versante dell’annuncio della Paroladi Dio e del servizio liturgico, della preghiera, dellamissione. La sola elemosina non bastava più. Bi-sognava individuare e colpire le cause che gene-rano le povertà. Perché il nostro intervento sialiberante e risolutivo bisogna promuovere prima lagiustizia, perché, come dice il Papa, non ci capitidi dover dare per carità quello che è dovuto pergiustizia .Il periodo del mio primo impegno nella Caritascoincise con la forte esplosione, anche nel nostroterritorio, del fenomeno della devianza giovanile acausa della droga e dell’alcool.I giovani che cadevano in questo vizio venivanoassediati da una serie di problemi che ne minac-ciavano la vita fisica, psichica, morale.In quei giovani affiorava una mancanza assolutadi senso della vita che è la povertà più grave di cuianche oggi patiscono tanti giovani e non solo gio-vani. A fronte di questa e di altre povertà (immi-grati, minori a rischio di devianza, ragazze madri

ecc.) attivammo tutta un serie di servizi: centri diascolto e di accoglienza, comunità terapeutiche,cooperative sociali per il reinserimento lavorativo,suscitando attorno a queste realtà l’entusiasmo ela disponibilità di un volontariato diffuso e motivatoche diede della nostra chiesa una immagine posi-tiva nel territorio ed anche fuori. Ciò che favorì que-sta graduale crescita fu la convinzione che ilproblema della pastorale è anche un problema dicomunicazione.La Rivelazione di Dio e quindi tutta l’economiadella salvezza è stata una formidabile iniziativa dicomunicazione “piacque a Dio rivelare se stessoe manifestare il mistero della sua volontà per invi-tare e ammettere gli uomini alla comunione con se”(è una espressione del documento della costitu-zione del Concilio: la Dei Verbum al n.2”Fu l’esercizio della comunicazione tra noi membripiù attivi della comunità e la costante informazionecon cui si teneva desta l’attenzione della comunitàsui diversi aspetti della pastorale nel suo insieme,-ma soprattutto di quanto poteva direttamentecoinvolgere le famiglie e la sensibilità delle per-sone,- a far maturare e crescere uno spirito dicoinvolgimento ideale e pratico che in tanti diventòvera condivisione dei problemi e assunzione di-retta di precise responsabilità. In questo coinvol-gimento di intenti si sentirono chiamati anchecoloro che, pur dichiarandosi credenti, vivevanoperò ai margini della vita attiva della parrocchia.L’idea di fondo che conseguì all’ impegno sul ver-sante della testimonianza della carità generò, conl’aiuto della grazia di Dio, la convinzione che nonsi può avere vera comunità cristiana se manca,oltre alla comunione con Dio attraverso la pre-ghiera, la reciproca comunicazione ed il fraternoscambio di esperienze spirituali ed operative chediventano stimoli per una vita più responsabil-mente vissuta e che smuovono le coscienza. Lagente viene coinvolta cosi l’azione e l’ impegno.Sono i fatti che generano la vita nella Chiesa, nonsolo le parole.Paolo VI, richiamando un pensiero di Don Milanidiceva “Il mondo oggi più che aver bisogno dimaestri ha bisogno di testimoni”. Ed è alla luce diquesto insegnamento che ho cercato di vivere eoperare là dove il Signore mi ha “posto”.Il Signore ha, infatti avuto per me anche un altroprogetto: mi ha chiesto di essere cristiano coe-rente e cattolico nel mondo del lavoro, la scuola,dove svolgo il duplice compito di docente e di vi-cario del preside. Si tratta di una grande respon-sabilità perché, come mi hanno insegnato,bisogna adempiere agli obblighi di giustizia e al-l’adempimento dei propri doveri nella società,come cittadini corresponsabili del bene comune(e la scuola è un campo molto delicato dove siscommette sul futuro di tanti giovani). Con iden-

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tico impegno ho quindi cercato di vivere la miaprofessione e la mia esperienza e crescita spiri-tuale e pastorale nella comunità cristiana da cuiprovengo. Molto infatti ho ricevuto da Dio e molto,quindi, mi sarà chiesto.Oggi è molto importante essere testimoni credibiliper le giovani generazioni, esempi edificanti. Oc-corre anche cercare le famiglie a farle vivere nellacomunità. Solo, infatti, dentro questa rete di fede edi carità i genitori potranno avere il faro e la luceper guidare i figli. E’ in questo tempo di emergenza

educativa, di nichilismo, di relativismo solo laChiesa indica con forza la strada della salvezza edella verità. Non dobbiamo infine dimenticare cheDio non ama che i suoi figli lascino incompiutal’opera che Lui ha iniziato in noi nel giorno del Bat-tesimo facendoci diventare suoi figli di adozioneattraverso l’azione redentiva del suo Unigenito Fi-glio, Gesù di Nazaret.” Il Signore ci vuole al suo fianco sulle strade delmondo se vogliamo sedere accanto a Lui nella vitafutura che ci attende. �

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