degli stati membri dell'unione europea - osha.europa.eu · per la salute e la sicurezza sul...
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R I C E R C A
Future priorita'ed esigenze di Ricerca
per la Salute e la Sicurezza sul Lavoro
degli Stati Membridell'Unione Europea
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avoro degli Stati Membri dell'Unione Europea
Al fine di migliorare la protezione della
salute e sicurezza dei lavoratori,
soprattutto nell'ambiente di lavoro,
come previsto dal trattato e dai
successivi programmi di azione
riguardanti la salute e sicurezza sul
lavoro, scopo dell'Agenzia è di fornire
agli organismi comunitari, agli Stati
Membri e a tutti gli operatori di settore,
le informazioni tecniche, scientifiche
ed economiche nel campo della salute
e sicurezza sul lavoro.
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Agenzia europeaper la sicurezzae la salute sul lavoro
Agenzia europeaper la sicurezzae la salute sul lavoro
Gran Vía 33, E-48009 Bilbao, Spain
Tel. +34 944 794 360; Fax. +34 944 794 383
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R I C E R C A
Agenzia europeaper la sicurezzae la salute sul lavoro
Future priorita’ed Esigenze di Ricerca
per la Salute e laSicurezza sul Lavoro
degli Stati Membridell’Unione europea
Foca l Po in t I t a l i ano
Su Internet è disponibile una grande quantità di informazioni sull’Unione Europea.L’accesso è possibile mediante il server Europa (http:/europa.eu.int).
I dati di catalogazione sono riportati nella parte finale della presente pubblicazione.
© Agenzia Europea per la Sicurezza e la Salute sul Lavoro, 2000Riproduzione autorizzata con citazione della fonte.
Edizione italiana a cura di Maria Castriotta e Emanuela Giuli.Dipartimento Documentazione, Informazione e FormazioneIstituto Superiore per la Prevenzione e la Sicurezza del Lavoro Focal Point Italiano dell’Agenzia Europea per la Sicurezza e la Salute sul Lavoro
Finito di stampare in Italia nel mese di luglio 2002, dalla European Media System - Roma
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Stato membro - Persone da contattare/Autori Relazioni Nazionali
Austria: Alice SchmatzbergerBelgio: Marc HeselmansDanimarca: Gertrud Debois e Per MalmrosFinlandia: Erkki YrjänheikkiFrancia: Robert Mounier-VehierGermania: Catherine SchlombachGrecia: Gregory PeloriadisIrlanda: Andrea LydonItalia: Maria Castriotta e Giuliana RoseoLussemburgo: assente Paesi Bassi: Irene Houtman e Sonja NossentPortogallo: Joaõ SousaSpagna: Jerónimo Maqueda Blasco, Victoriade la Orden Rivera e Marta ZimmermannVerdejoSvezia: Bengt KnaveRegno Unito: Gillian LoweAgenzia Europea per la Sicurezza e Salutesul Lavoro: Markku Aaltonen
Il Dr. Richard Brown del Laboratorio Sicu-rezza e Salute (Regno Unito) ha collabora-to con l’Agenzia nella preparazione dellapresente relazione nell’ambito delle atti-vità svolte dal Topic Centre “Research –Work and Health”.
Il Gruppo Tematico “Ricerca – Lavoro e Sa-lute” ha collaborato con l’Agenzia nell’at-tività di organizzazione e di controllo delprogetto.
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I n d i c ePRESENTAZIONE 7SOMMARIO 91. PREMESSA 112. METODOLOGIA 13
2.1 Raccolta dati e relazioni nazionali 142.2 Fonti e procedura di raccolta 152.3 Creazione del consenso generale 172.4 Seminario e creazione del consenso 18
3. SINTESI DELLE PRIORITÀ GENERALI EUROPEE 193.1 Risultati dei dati statistici forniti dagli Stati Membri 203.2 Priorità generali 213.3 Priorità nell’ambito delle categorie principali 223.4 Conclusioni dei questionari compilati dagli Stati Membri 253.5 Esigenza di una cooperazione Europea 273.6 Risultati del seminario 29
4. CONCLUSIONI 31Riferimenti bibliografici 32Allegato A. Metodologia della raccolta dati 33Allegato B. Sintesi delle fonti e della procedura di raccolta dati per
Stato Membro 34Allegato C. Sintesi della procedura di creazione del consenso generale
per Stato membro 36Allegato D. Dettagli su fonti, procedura di raccolta e creazione
del consenso generale per Stato Membro 38Allegato E. Sintesi delle priorità degli Stati Membri per paese 44Allegato F. Priorità per Stato Membro per area di attività economica 52
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Uno dei principali obiettivi dell'Agenzia Eu-ropea per la Sicurezza e la Salute sul Lavo-ro, istituita mediante Regolamento delConsiglio No. 2062/94 del 18 luglio 1994,consiste nella realizzazione di attività infor-mative connesse alla ricerca in materia disalute e sicurezza sul lavoro (SSL). Questeattività vengono messe in atto con il sup-porto della rete europea di Focal Point del-l’Agenzia, del Gruppo Tematico “Ricerca –Lavoro e Salute” e del Topic Centre “Re-search - Work and Health”, composto daun consorzio dei 10 maggiori istituti di ri-cerca SSL a livello europeo.
Sulla base del programma di lavoro dell’A-genzia Europea, la raccolta del dati è statarealizzata negli Stati Membri dell’UE nelperiodo 1998-99, al fine di raccogliere epubblicare informazioni aggiornate in ma-teria di future esigenze e priorità di ricercanel campo della salute e sicurezza sul lavo-
ro (SSL), per dare un input ai programmidella Commissione, per migliorare la colla-borazione tra gli enti comunitari e gli StatiMembri e per guidare la ricerca in materiadi salute e sicurezza sul lavoro nel corso delprossimo decennio.
I Focal Point hanno organizzato la raccoltadati negli Stati Membri in base al contribu-to da parte del Gruppo Tematico “Ricerca– Lavoro e Salute”. Nelle relazioni naziona-li sono state inserite le opinioni delle partisociali e di tutti gli istituti di ricerca di rilie-vo, ogni qualvolta ciò è stato possibile, se-condo le procedure adottate a livello na-zionale.
La prima relazione di sintesi preliminare,redatta in base alle relazioni nazionali di-sponibili, è stata completata nel giugno1999. L’Agenzia Europea ha organizzatoun seminario di specialisti a Bilbao il 14-15giugno 1999, in occasione del quale è sta-ta esaminata la prima relazione prelimina-re. Sulla base dei risultati del seminario,nell’Agosto 99, l’Agenzia Europea ha spe-dito una lettera alla DGXII che forniva indi-
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cazioni per la prima valutazione del 5° Pro-gramma Quadro.
Nel Regno Unito, il Laboratorio per la sa-lute e la sicurezza (Health and Safety La-boratory) ha collaborato con l’Agenzia Eu-ropea per l ’anal is i dei dati e lapreparazione delle relazioni di sintesi pre-liminari. Il lavoro è stato realizzato nel-l’ambito del Topic Centre “Research -Work and Health” dell’Agenzia. L’AgenziaEuropea per la Sicurezza e la Salute sul La-voro desidera esprimere la propria gratitu-dine ai Focal Point ed al Laboratorio per laSicurezza e la Salute per il lavoro esaustivoche hanno realizzato nell’ambito di que-sto progetto.
La presente relazione si propone di pro-muovere negli Stati Membri la discussionesulle future priorità ed esigenze di ricercaper la salute e sicurezza del lavoro in Euro-pa. Nella relazione vengono presentati i ri-sultati di sintesi della raccolta dati realizza-ta negli Stati Membri insieme ad alcuneconclusioni generali in materia di prioritàdi ricerca. Inoltre, la relazione intende for-nire indicazioni utili per la formulazionedelle priorità per i futuri programmi di ri-cerca in ambito UE.
Aprile 2000
Agenzia Europea per la Sicurezza e Salutesul Lavoro
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I n t r o d u z i o n e
Tra i principali compiti dell’Agenzia Euro-pea per la Sicurezza e la Salute sul Lavorovi è quello di agevolare lo scambio di infor-mazioni tra gli Stati Membri europei. Unodei primi lavori intrapresi dall'Agenzia inquesto ambito ha riguardato la compila-zione dei dati sulle politiche SSL in una re-lazione intitolata: “Priorità e strategie nel-le politiche di sicurezza e salute sul lavorodegli Stati Membri dell'Unione europea”pubblicata nel 1997. Questa relazione erail risultato di un questionario realizzato dalGruppo Tematico “Programmi e prioritànazionali e comunitarie” - in collaborazio-ne con i rappresentanti di tutti gli Statimembri - e compilato dai Focal Point. Larelazione contiene le sintesi delle priorità diricerca nazionali. Tuttavia si è ritenuto chea livello UE fossero necessarie delle infor-mazioni più specifiche in materia di esi-
genze e priorità di ricerca, considerandoanche i rischi emergenti. L’obiettivo delpresente studio consisteva nel fornire que-ste informazioni aggiornando, al tempostesso, lo studio realizzato in passato. Atale scopo, nel Maggio 1998, è stata av-viata la raccolta dati sulle esigenze e prio-rità di ricerca future.
R a c c o l t a d a t i e r e l a z i o n i n a z i o n a l i
I Focal Point nei singoli Stati membri han-no organizzato una raccolta dati sulle fu-ture esigenze e priorità di ricerca in mate-ria di Salute e Sicurezza sul Lavoro,prendendo in esame anche i rischi emer-genti, a partire dall’autunno 1998. L’obiet-tivo di questa raccolta dati era di includerenelle relazioni nazionali le opinioni delleparti sociali e di tutti gli istituti di ricercaimportanti in conformità alle procedureapplicate a livello nazionale. Gli Stati Mem-bri hanno ricevuto alcune indicazioni sullemodalità di preparazione delle RelazioniNazionali, al fine di ottenere lo stesso tipodi informazioni dai diversi Stati e di agevo-lare la preparazione di una relazione cheavesse il consenso generale. Nella pratica,il livello di consultazione, i contenuti e lapresentazione delle relazioni nazionalisono stati piuttosto eterogenei.
L i v e l l o d i c o n s e n s o g e n e r a l e
Praticamente nella totalità dei casi si è pro-ceduto alla consultazione degli istituti di ri-cerca nazionali. Tuttavia, nei vari StatiMembri si è registrato un diverso livello dipartecipazione delle parti sociali. Di nor-ma, le due parti del mondo produttivosono state coinvolte nella raccolta dei datiattraverso l’invio di questionari, ma non
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sempre hanno risposto. In molti casi, alfine di agevolare le attività del Focal Point,è stata creata una rete speciale o un comi-tato a cui partecipavano anche le parti so-ciali. Questo comitato ha collaborato for-nendo i dati, partecipando alla revisionedella relazione nazionale e alla prima ste-sura del presente documento.
S e m i n a r i o d i c o n s e n s o g e n e r a l e d e g l is p e c i a l i s t i
Nel giugno 1999, a Bilbao, l'Agenzia Euro-pea ha organizzato un seminario di specia-listi per discutere le questioni evidenziateda questo studio in ordine alle future prio-rità ed esigenze di ricerca SSL. Basandosisullo studio e sui risultati di questo semina-rio, è stato possibile trarre delle conclusio-ni in materia di future priorità ed azioni diricerca, di opportunità di cooperazione a li-vello europeo nel campo della ricerca SSL edi informazioni da fornire ai programmi diricerca UE.
A r e e p r i o r i t a r i e
Le relazioni nazionali e le discussioni svol-tesi nel corso del seminario di esperti han-no evidenziato delle analoghe priorità di ri-cerca.
Questioni psicosociali, ergonomia e fattoridi rischio chimico sono emerse quali areeprioritarie per la ricerca futura. Pratica-mente la totalità degli Stati Membri ha pri-vilegiato queste tre aree che compaionocome questioni prioritarie in diverse cate-gorie. Nell'ambito delle questioni psicoso-ciali, è stata dedicata una particolare at-tenzione allo stress sul lavoro. Per quantoattiene l’ergonomia, sono stati trattati in
special modo i temi della movimentazionemanuale e delle posture sul lavoro. In ma-teria di rischi chimici, è stata data priorità aprodotti chimici pericolosi/tossici e, in spe-cial modo, agli agenti cancerogeni. Inoltre,la necessità di una ricerca ulteriore nellasostituzione delle sostanze chimiche al finedi ridurre i rischi è anche apparsa separata-mente nelle dieci priorità principali, mentrenella categoria della valutazione dei rischi,una particolare attenzione è stata dedicataai prodotti chimici.
Nell’area della sicurezza, i fattori di rischiodi natura umana hanno ricevuto la massi-ma attenzione. Nel campo degli agenti fi-sici, il rischio determinato dal rumore haavuto un ruolo di primo piano, ma sonostati citati anche i campi elettromagnetici.
Le questioni inerenti le piccole e medie im-prese (PMI) sono state trattate in modo ap-profondito sia nella gestione dei rischi checome gruppo a cui dedicare attenzionenella categoria “società e organizzazionelavoro”. Nell’ambito di questa categoria,oltre alle PMI gli Stati Membri hannoespresso un particolare interesse nei con-fronti di gruppi quali i lavoratori anziani ele persone con capacità lavorative ridotte.In tema di cambiamento dei modelli di la-voro, il telelavoro è emerso quale area diprimo piano per la ricerca futura.
Inoltre gli Stati Membri hanno evidenziatole esigenze di ricerca nelle seguenti aree:valutazione dei rischi; buone pratiche e va-lutazione camparativa (benchmarking);apprendimento e sviluppo delle compe-tenze e sostituzione delle sostanze perico-lose.
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1.P R E M E S S A
Uno dei principali compiti dell’Agenzia Eu-ropea per la Sicurezza e la Salute sul Lavo-ro è quello di favorire lo scambio di infor-mazioni tra gli Stati Membri europei. Dallasua costituzione, avvenuta nel Settembre1996, il primo lavoro intrapreso dall’Agen-zia in questo ambito è stato quello di rac-cogliere i dati sulle politiche SSL nella rela-zione “Priorità e strategie nelle politiche disicurezza e salute sul lavoro degli StatiMembri dell'Unione Europea” pubblicato
nel 1997 [1]. Questa relazione era il risul-tato di un questionario preparato in colla-borazione con i rappresentanti di tutti gliStati Membri e compilato dai Focal Point.La relazione contiene le sintesi delle prio-rità in materia di ricerca a livello nazionale.Tuttavia, la relazione del 1997 non fornisceuna panoramica integrale degli Stati Mem-bri, poiché risultano incomplete le infor-mazioni in materia di rischi emergenti. Era-no quindi necessarie, a livello UE, delleinformazioni più specifiche nel campo del-le priorità e delle esigenze di ricerca.
Il presente studio si pone l’obiettivo di for-nire dati più aggiornati in questo campo. Atale scopo, nel Maggio 1998 è stata avvia-ta la raccolta dati sulle future esigenze epriorità di ricerca, seguendo le indicazioniscaturite in occasione della seconda riunio-ne del Gruppo Tematico “Ricerca”. Oltre aquesto principale obiettivo, la raccolta datisi proponeva di:
• contribuire all’elaborazione di un docu-mento per le future attività ed i pro-grammi di ricerca in ambito europeo
• fornire informazioni utili ai programmidella Commissione,
• migliorare il livello di collaborazione tragli organismi comunitari e gli StatiMembri,
• guidare la ricerca in materia di salute esicurezza sul lavoro per circa un decen-nio.
A partire dall’autunno 1998, i Focal Pointnegli Stati Membri hanno organizzato unaraccolta dati sui rischi emergenti e sulle fu-ture priorità ed esigenze di ricerca SSL.
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Questa raccolta dati mirava all’inclusionenelle Relazioni Nazionali delle opinioni del-le parti sociali, nonché di tutti gli istituti diricerca importanti in base alle procedureadottate a livello nazionale. I Focal Point sisono occupati della stesura delle RelazioniNazionali, facendole successivamente per-venire all’Agenzia. La versione integraledelle Relazioni Nazionali è stata anchepubblicata singolarmente.
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di ricerca, distinte tra analisi dei rischi e ri-cerca delle soluzioni. Pertanto, la classifica-zione comprende le seguenti principali ca-tegorie:
A. Società e Organizzazione del Lavoro(studi sull’interazione tra lavoro, orga-nizzazione e società);
B. Gestione e Tecnologia (studi sul control-lo e la prevenzione dei rischi);
C. Salute ed Ambiente di Lavoro (studi suirischi e sulle conseguenze per la salute).
2.1R A C C O L T A D A T I E R E L A Z I O N I
N A Z I O N A L I
Nella preparazione delle Relazioni Nazio-nali è stato richiesto agli Stati Membri diattenersi ad un elenco di argomenti dimassima, al fine di ottenere informazioniomogenee dai diversi Stati Membri. Lastruttura proposta per le Relazioni nazio-nali viene illustrata all’Allegato 1, la classi-ficazione degli argomenti SSL nei fogli perla raccolta dati viene presentata nell’Alle-gato A.2, mentre la classificazione delle ti-pologie di cooperazione auspicate a livelloeuropeo viene illustrata nell’Allegato A.3.
All’inizio dello studio, il Gruppo Tematico“Ricerca” ha elaborato la Guida di Classifi-cazione degli Argomenti di Ricerca SSL,che presenta una struttura gerarchica. L’e-lenco completo di questi argomenti vieneriportato nella tabella contenuta nell’Alle-gato E. La classificazione di questi argo-menti SSL aveva come scopo quello di sot-tolineare la distinzione tra le diverse finalità
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Inoltre, la forma delle relazioni nazionaliera ben lungi dall’essere conforme. Alcunerelazioni erano in forma completamentenarrativa, mentre altre erano si sono atte-nute strettamente al formato del fogliodati, facilitando notevolmente la prepara-zione delle tabelle riportate negli Allegati Eed F e nella sezione 3. Molti Stati Membrihanno creato delle categorie proprie, nontotalmente in linea con la classificazionestandard. Nei casi in cui le categorie inquestione erano molto ricorrenti, è statacreata una nuova categoria “standard”ma, necessariamente, queste categoriehanno avuto dei “punteggi” più bassi.Non è stato sempre possibile distingueretra gli attuali programmi di ricerca e le esi-genze per il futuro. Nei casi in cui il consu-lente del progetto è stato costretto aestrarre le aree prioritarie in base alla clas-sificazione standard dalle categorie nonstandard o dalla descrizione narrativa, po-trebbero essersi verificati interpretazionierrate. Ad ogni modo, i Focal Point hannoavuto la possibilità di rivedere le bozze del-la presente relazione.
Va anche considerato il fatto che il nume-ro di aree tematiche scelte dai singoli StatiMembri variava da circa il 15% a circal’80% del totale disponibile (circa 175 ar-gomenti). Pertanto, il semplice metodo diaddizione utilizzato per valutare le prioritàglobali privilegia coloro che hanno indica-to un numero di scelte consistente.
In molte relazioni vengono forniti deglielenchi in cui si indicano le rispettive areeprioritarie secondo quanto specificato al-l’Allegato A.1. Queste conclusioni vengo-no presentate nella sezione 3.4. Nellamaggior parte dei casi, nell’elenco non vie-
2.2F O N T I E P R O C E D U R A D I
R A C C O L T A
E’ stato richiesto agli Stati Membri di redi-gere le relazioni nazionali seguendo unprotocollo definito; nella pratica sono per-venute risposte abbastanza eterogenee.
Il livello di consultazione esterna da partedei Focal Point è stato notevolmente diver-so: alcuni Stati Membri non hanno realiz-zato alcun tipo di consultazione, basando-si sulle informazioni già in loro possesso;altri hanno consultato solo un numero esi-guo di istituzioni - in alcuni casi, proceden-do poi all’integrazione con altre informa-zioni. Anche il livello di feedback ricevutodalle organizzazioni consultate è statomolto vario. Alcuni Stati Membri hannoevidenziato una certa “fatica da questio-nario” - sembra esserci un limite nel gradodi volontà manifestato dalle organizzazio-ni consultate nel mettere a disposizione ilproprio tempo ed i propri sforzi per compi-lare i questionari.
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ne sottinteso alcun ordine di priorità, ma,in alcuni casi, l’elenco è in ordine di prio-rità. Per avere ulteriori dettagli su questoaspetto si consiglia la consultazione dellesingole relazioni nazionali.
I dati statistici ricevuti in merito all’esigen-za di una cooperazione a livello europeo(anche in base alle indicazioni di cui all’Al-legato A.1) sono illustrate nella sezione3.5.
Una sintesi delle risorse e del processo diraccolta dati, per singolo Stato, viene pre-sentata all’Allegato B., mentre una descri-zione più completa viene riportata all’Alle-gato D. Per informazioni più dettagliate siconsiglia la consultazione delle singole re-lazioni nazionali.
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nazionale nonché ad una prima stesuradel presente documento.
In alcuni casi, le opinioni delle parti socialidifferivano da quelle espresse dagli istitutidi ricerca.
Una sintesi delle procedure per la creazio-ne del consenso utilizzate negli Stati Mem-bri viene presentata all’Allegato C. Mentreuna descrizione narrativa più completa vie-ne illustrata all’Allegato D. Per informazio-ni più dettagliate si consiglia la consulta-zione delle singole relazioni nazionali.
2.3C R E A Z I O N E D E L C O N S E N S O
G E N E R A L E
Il presente studio si prefiggeva lo scopo diincludere nelle relazioni nazionali le opi-nioni delle parti sociali e di tutti gli istitutidi ricerca più importanti sulla base delleprocedure adottate a livello nazionale.
Nella quasi totalità dei casi sono stati con-sultati gli istituti nazionali di ricerca. Tut-tavia, il livello di partecipazione delle par-ti sociali è stato diverso nei vari StatiMembri. Di norma, le due parti del mon-do produttivo sono state coinvolte nellaraccolta dati, attraverso l’invio dei que-stionari, ma non sempre hanno risposto.In molti casi si è proceduto alla creazionedi una speciale rete o di un comitato, dicui facevano parte anche le parti sociali,al fine di assistere il Focal Point nello svol-gimento delle proprie attività. Questo co-mitato ha collaborato fornendo i dati,partecipando alla revisione della relazione
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Al seminario hanno partecipato i responsa-bili degli scelte politiche in materia di ricer-ca SSL e gli specialisti degli Stati MembriUE, la Commissione Europea (DGXII), gliistituti di ricerca UE (Fondazione di Dublinoed il Centro di Ricerca Congiunta) le partisociali europee (TUTB) nonché i rappresen-tanti degli Stati Uniti (NIOSH).
Nel corso del seminario, sono stati creatidei gruppi di lavoro specifici per discutereed individuare le questioni future di mag-gior rilievo inerenti la ricerca SSL. Sono sta-ti quattro i gruppi che hanno concentratola propria attività sulle seguenti aree tema-tiche principali:• Organizzazione del Lavoro e Società • Gestione e Tecnologia • Rischi nell’Ambiente di Lavoro • Effetti per la Salute connessi al Lavoro
2.4S E M I N A R I O E C R E A Z I O N E D E L
C O N S E N S O
La relazione di sintesi preliminare sull’ana-lisi delle future priorità ed esigenze SSL ne-gli Stati Membri UE (cioè una stesura pre-cedente alla presente relazione) è statarealizzata nel Giugno 1999 sulla base del-le relazioni nazionali disponibili all’epoca. IlTopic Centre “Research - Work andHealth” ha collaborato con l’Agenzia inquesta attività.
Il 14 e 15 Giugno 1999, l’Agenzia Europeaha organizzato un seminario di specialisti aBilbao al fine di esaminare la relazione disintesi preliminare in ordine alle futurepriorità ed esigenze SSL. Il seminario avevalo scopo di trarre le conclusioni per le futu-re priorità ed azioni, di promuovere la col-laborazione in ambito europeo nel settoredella ricerca SSL e di fornire informazioni aiprogrammi di ricerca UE.
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due volte (dei 14 documenti ricevuti dagliStati Membri).
Nelle seguenti tabelle (sezioni 3.2 e 3.3) sielencano le priorità generali (Tabella 1) e lepriorità nell’ambito delle categorie princi-pali (Tabella 2). In entrambe le tabelle lepriorità vengono presentate a livello di ar-gomenti secondari e sono ricavate dai datipiù completi a livello di tema, argomentosecondario e terzo livello di classificazionedi cui all’Allegato E.
Per una serie di motivi i dati di cui all’Alle-gato E, così come le tabelle, vanno consi-derati con una certa cautela. Come speci-ficato alla sezione 2.2, è stata riscontratauna notevole differenza nel livello di con-sultazione per la compilazione dei dati sta-tistici forniti da ogni Stato membro; questisono di per se stessi variabili in termini dicontenuto, p.e. nella percentuale degli ar-gomenti prioritari identificati, e sono statisottoposti ad ulteriore interpretazione dalconsulente di progetto. Tuttavia, questidati rappresentano il migliore indicatoredisponibile per il quadro complessivo, so-prattutto se considerati in parallelo con ilseminario (sezioni 2.4 e 3.4) che è stato ilmeccanismo principale di revisione delleconclusioni iniziali di questo studio. Alcunelievi differenze nei “punteggi” non sono ri-levanti e i risultati andrebbero interpretatiesclusivamente in termini molto generali,come indicazione delle aree prioritarie peri rischi emergenti e le future esigenze di ri-cerca SSL, senza necessariamente attribui-re importanza relativa a questi argomenti.
3.1R I S U LT A T I D E I D A T I S T A T I S T I C I
F O R N I T I D A G L I S T A T I M E M B R I
Per la redazione delle aree prioritarie SSL,la principale fonte dati utilizzata è statarappresentata dalle schede per la raccoltadati forniti dagli Stati Membri. Gli argo-menti SSL più importanti sono stati suddi-visi in base ad una classificazione standarddi cui all’Allegato A.2 e riportati nella ta-bella di cui all’Allegato E.
Come viene riportato all’Allegato E, in al-cuni casi, i dati statistici inviati da alcunistati non sono conformi alla classificazionestandard. In questi casi, il consulente diprogetto è stato costretto ad interpretarele informazioni nella preparazione della ta-bella di cui all’Allegato E. Qualora un argo-mento secondario specificato venga indi-cato dallo Stato membro, questo vieneriportato come tale e viene anche assegna-to all’argomento corrispondente. Nonsono stati inseriti nelle tabelle gli argomen-ti secondari o i temi menzionati meno di
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21■
Inoltre, è stata presa in considerazione lasostituzione di sostanze chimiche pericolo-se, con particolare riguardo alle sostanzetossiche e/o cancerogene oltre che in rela-zione alla valutazione dei rischi.
Anche i fattori di rischio di natura chimicasono stati esaminati, in particolare con ri-guardo a rumore e campi elettromagnetici.
Si potranno rilevare alcune sovrapposizionidelle priorità, ad esempio, i rischi psicoso-ciali figurano a pieno diritto come argo-mento secondario, come componente del-le malattie professionali; mentre lesostanze cancerogene figurano a pieno di-ritto come argomento secondario ed an-che come componente nella valutazionedei rischi.
Non si consiglia un confronto diretto con ildocumento “Priorità e Strategie” [1] del1997, poiché era diversa la base per la rac-colta dati. Ad ogni modo, le priorità princi-pali sono analoghe.
3.2P R I O R I T A ’ G E N E R A L I
Come risulta chiaro dalla Tabella 1, prati-camente la totalità degli Stati Membri haprestato una speciale attenzione alle que-stioni psicosociali ed all’ergonomia. In que-sti settori, i principali rischi consideraticome aree prioritarie sono lo stress sul la-voro e la movimentazione manuale/postu-re durante il lavoro. Sono stati esaminaticon particolare attenzione anche i fattoriinerenti i rischi chimici, incluse le sostanzechimiche pericolose/tossiche e/o gli agenticancerogeni, e rischi per la sicurezza.
Inoltre, sono state considerate anche lemalattie professionali, in special modoquelle causate da fattori di natura psicoso-ciale o ergonomica, ma sono coinvolte inmodo rilevante anche delle combinazionidi fattori.
Sono stati presi in considerazione anchedei rischi inerenti attività specifiche comeviene riportato al punto 3.3.5.
Si è prestato attenzione alla gestione del ri-schio nelle PMI ed alla Valutazione dei rischi.
T a b e l l a 1 . P r i o r i t à g e n e r a l i
“Top Ten”
■ Fattori di rischio psicosociale
■ Fattori di rischio ergonomico
■ Fattori di rischio chimico
■ Rischio per la sicurezza
■ Gestione rischi nelle PMI
■ Malattie professionali ed altre malatti legate al lavoro
■ Rischi in attività specifiche
■ Valutazione dei rischi
■ Sostituzione delle sostanze pericolose
■ Fattori di rischio fisico
Legenda:■ = rischi menzionati 13 volte■ = rischi menzionati 12 volte■ = rischi menzionati 11 volte■ = rischi menzionati 10 volte
F u t u r e p r i o r i t à e d e s i g e n z e d i r i c e r c a p e r l a S a l u t e e l a S i c u r e z z a s u l L a v o r o
■22
Qualora un argomento di terzo livello speci-ficato venga menzionato da uno Statomembro, questo viene riportato come taleed anche assegnato all’argomento secon-dario cui si riferisce. Gli argomenti di secon-do e terzo livello che vengono citati meno disei volte (sui 14 questionari restituiti) nonvengono presi in considerazione nell’analisi(ma vengono riportati nell’Allegato E).
3 . 3 . 1 S o c i e t à e d o r g a n i z z a z i o n e d e l l a v o r o
Dalla Tabella 2 si può desumere che esisto-no alcuni gruppi che suscitano una parti-colare preoccupazione come i lavoratorianziani e le persone con capacità lavorati-ve ridotte.
Per quanto attiene i cambiamenti in attonel mondo del lavoro, il telelavoro emergecome area ad alto impatto.
Anche le imprese di piccole e medie dimensio-ni figurano tra gli argomenti di rilievo.
3.3P R I O R I T A ’ N E L L ’ A M B I T O
D E L L E C A T E G O R I E P R I N C I P A L I
Nella Tabella 1 vengono elencati solo gli ar-gomenti di massima priorità. Nell’ambitodelle categorie principali, un elenco dipriorità più dettagliato viene presentatonella Tabella 2.
T a b e l l a 2 . P r i o r i t à n e l l ’ a m b i t o d e l l e t e m a t i c h e
14 A. Società ed organizzazione del lavoro
■ Piccole e medie imprese
■ Studi costi/benefici di SSL
■ Analisi costi SSL, costi inerenti incidenti e malattie
■ Lavoro dato in subappalto
■ Lavoratori anziani
■ Persone con capacità lavorative ridotte
■ Telelavoro
■ Lavoratori autonomi
■ Culture organizzative
■ Lavori interinali
■ Lavoratori giovani
A g e n z i a E u r o p e a p e r l a S i c u r e z z a e l a S a l u t e s u l L a v o r o
23■
P r i o r i t à n e l l ’ a m b i t o d e l l e t e m a t i c h e ( s e g u e )
14 B. Gestione e tecnologia
■ Valutazione dei rischi
■ Gestione del rischio nelle PMI
■ Sostituzione delle sostanze pericolose
■ Nuovi prodotti, metodi, processi ed attrezzature per la produzione sicuri (per la prevenzione dei rischi dovu-ti a fattori di rischio di tipo psicologico, fisico, biologico, ergonomico oppure connessi alla sicurezza)
■ Sistemi di gestione SSL, certificazione della gestione SSL, integrazioni in altri sistemi di gestione
■ Buone pratiche e valutazione comparativa
■ Apprendimento e sviluppo delle competenze, metodologie di formazione
■ Prevenzione degli incidenti
■ Promozione della salute sul luogo di lavoro, metodi attinenti di servizi per la salute sul lavoro
■ Percezione e comunicazione del rischio
■ Gestione e partecipazione dei lavoratori
■ Sicurezza dell’impianto e dei macchinari e movimentazione meccanica (p.e. la valutazione dei rischi legati afunzionamento, servizio e manutenzione dei macchinari e dell’impianto)
14 C.1 Rischi negli ambienti di lavoro
■ Fattori di rischio di natura psicosociale
■ Fattori di rischio di natura ergonomica
■ Fattori di rischio di natura chimica
■ Fattori di rischio per la sicurezza
■ Fattori di rischio di natura fisica
■ Fattori di rischio di natura biologica
12 C.2 Effetti sulla salute
■ Malattie professionali ed altre malattie legate al lavoro
■ Incidenti sul lavoro
10 C.3 Argomenti specifici
n Rischi in attività specifiche
n Elaborazione di metodologie
Legenda:n numero di Stati Membri che hanno preso in considerazione in special modo uno più rischi in una determita categoria■ = rischi menzionati 12-13 volte■ = rischi menzionati 10-11 volte■ = rischi menzionati 8-9 volte■ = rischi menzionati 6-7 volte
F u t u r e p r i o r i t à e d e s i g e n z e d i r i c e r c a p e r l a S a l u t e e l a S i c u r e z z a s u l L a v o r o
■24
la salute nella prevenzione dei rischi profes-sionali.
Per quanto attiene gli effetti sulla salute, lequestioni di natura psicosociale e l’ergono-mia sono presenti in modo rilevante cosìcome avviene nella sezione sulle priorità ge-nerali (3.2). Parimenti, è stata espressa unacerta preoccupazione in relazione alle malat-tie causate dalla combinazione di esposizio-ni sul lavoro, incluse le combinazioni com-plesse determinate dalla nuova tecnologia.
3 . 3 . 5 A r g o m e n t i s p e c i f i c i e d i a l t r an a t u r a l e g a t i a l l ’ a m b i e n t e d il a v o r o e a l l a s a l u t e
Questa categoria comprende i rischi ine-renti attività specifiche che si riferiscono asettori economici in base alla classificazio-ne statistica NACE [2]. I risultati sono in-completi nelle relazioni nazionali e pertan-to sono stati enucleati all’Allegato F.Un’attenzione particolare viene dedicataad agricoltura, industria, edilizia, trasportie lavoro sociale/salute.
Solo nel questionario consegnato da unpaese veniva manifestato interesse neiconfronti della categoria dei gruppi profes-sionali speciali (C.3.1.2), in base alla classi-ficazione ISCO [3]. La Danimarca ha identi-ficato lavoratori per assistenza domiciliare(51), autisti (83 oppure 93), edili (93), fab-bri (93), lavoratori nei mattatoi (92), lavo-ratori del settore stradale ferroviario e de-viatori (93), lavoratori nel comparto legno(92 oppure 74), lamieristi e fonditori(72) elavoratori del settore chimico (93).
3 . 3 . 2 G e s t i o n e e t e c n o l o g i a
Per quanto attiene la gestione della salutee della sicurezza, si sente ancora l’influen-za della Direttiva Quadro europea in basealle cui disposizioni viene richiesto alle so-cietà di rendere disponibili i risultati di unaValutazione dei rischi, poiché massimapriorità viene data proprio a questa tema-tica. Inoltre vengono considerate impor-tanti l’integrazione della valutazione in unsistema di gestione SSL (comprendente an-che questioni ambientali e controllo diqualità), la certificazione e la prevenzione.Si attribuisce molta importanza anche al-l’assistenza esterna, p.e. l’opportunità diapprendere dagli altri (buone pratiche, va-lutazione comparativa) e lo sviluppo dicompetenze ed apprendimento.
Per quanto attiene lo sviluppo tecnologico,il vantaggio principale viene considerato lapossibilità di utilizzare nuovi prodotti, at-trezzature, processi e metodi di produzio-ne quale strumento per la riduzione o l’eli-minazione di rischi oppure, nel caso dellesostanze chimiche, la sostituzione qualemodo per eliminare il rischio o per sosti-tuirlo con uno di entità minore.
3 . 3 . 3 R i s c h i n e l l ’ a m b i e n t e d i l a v o r o
Gli argomenti riportati in questa categoriahanno ricevuto i punteggi totali più elevatie sono già stati trattati nella sezione 3.2.
3 . 3 . 4 E f f e t t i s u l l a s a l u t e
I punteggi relativamente elevati registrati inquesta categoria rispecchiano la crescenteconsapevolezza dell’importanza di concen-trarsi sia sugli aspetti della sicurezza che del-
A g e n z i a E u r o p e a p e r l a S i c u r e z z a e l a S a l u t e s u l L a v o r o
25■
3.4C O N C L U S I O N I D E I Q U E S T I O N A R I
C O M P I L AT I D A G L I S TAT I M E M B R I
Le priorità riportate alla Tabella 3 indicanol’opinione dello Stato membro in materiadi priorità a livello nazionale.
Di norma, si tratta di un sottoinsieme del-l’elenco che viene sintetizzato nell’Allega-to 2. Nella maggior parte dei casi, non èstato attribuito alcun ordine di priorità al-l’interno dell’elenco. Nella maggior partedei casi le descrizioni delle categorieseguono la Guida di Classificazione per iTemi di Ricerca SSL. Sono stati utilizzati al-cuni nuovi descrittori spesso derivanti dal-la combinazione degli argomenti standard.
Non sorprende il fatto che poiché la fontedati è praticamente la stessa, il quadrod’insieme è analogo a quello presentatonelle Tabelle 1 e 2. Ad ogni modo, la Tabel-la 3 presenta alcuni elementi di variabilitàin ambito UE.
T a b e l l a 3 . A r e e p r i o r i t a r i e p e rS t a t o M e m b r o
Austria
■ Aspetti economici di SSL■ Polvere di legno■ Gestione salute e sicurezza SSL■ Fattori di stress sul lavoro■ Patologie muscolo-scheletriche
Belgio
■ Affidabilità delle persone in situazioni complesse■ Stress ■ Violenza e molestie■ Incidenti gravissimi/rischio di complessità■ Incendi/esplosioni■ Campi elettromagnetici/(telefoni cellulari)
Danimarca
■ Rischi nell’ambiente di lavoro■ Modifica dei modelli di lavoro■ Gestione sicurezza e salute■ Incidenti mortali■ Cancro da lavoro e danni cerebrali■ Infortuni a bambini e ragazzi■ lesioni causate dal sollevamento di pesi
eccessivi e dal lavoro monotono■ Lesioni all’udito■ Danni determinati da fattori ficosociali■ Malattie determinate da clima interno scadente
Finlandia
■ Elaborazioni di prodotti, servizi e organiz-zazioni
■ Monitoraggio e controllo della produzione e dialtri rischi SSL
■ Funzionamento psicosociale delle organiz-zazioni del lavoro
■ Mantenimento e promozione dell’abilità e ca-pacità di lavoro
■ Fattori di carico e rischi SSL■ Servizi di assistenza SSL
Francia
■ Prevenzioni nell’interazione sistemi tecnici-la-voratore
■ Gestione rischio: attrezzatura di protezioneprofessionale e collettiva e processi puliti
■ Gestione sicurezza■ Patologie muscolari■ Amianto fibre/cancerogene■ Sostenze pericolose (come eteri glicoli)■ Relazione dose-effetto per sostanze inquinanti
industriali■ Campi elettromagnetici
F u t u r e p r i o r i t à e d e s i g e n z e d i r i c e r c a p e r l a S a l u t e e l a S i c u r e z z a s u l L a v o r o
■26
A r e e p r i o r i t a r i e p e r S t a t o M e m b r o( s e g u e )
Germania
■ Modifica degli ambienti di lavoro ■ Cambiamenti psicosociali■ Patologie muscolo-scheltriche
Grecia
■ Elenco dettagliato riportato nelle categoriestandard (si faccia riferimento all’Allegato E)
Irlanda
■ Elenco dettagliato riportato nelle categoriestandard (si faccia riferimento all’Allegato E)
Italia
■ Neoplasie dovute a malattie professionali■ Programmi di formazione■ Sostanze cancerogene e chimiche■ Rumore e campi elettromagnetici■ Rischi derivanti da agenti biologici■ Stress ■ Prevenzione incidenti e epidemiologia■ Rischi connessi al settore sanitario
Paesi Bassi
■ Rischi psicosociali■ Speciali gruppi di rischi (p.e. malattie croniche)■ Effetti della legislazione/politica di governo■ Aspetti economici SSL■ Modifica modelli di lavoro■ Produzione sicura e pulita■ Gestione SSL■ Effetti sulla salute in seguito all’esposizione ad
agenti chimici e biologici■ Valutazione rischi SSL
Portogallo
■ Valutazione dei rischi■ Gestione rischio nella PMI■ Produzione e prodotti sicuri e puliti■ Sostanze tossiche e/o pericolose■ Fattori di rischio ergonomico■ Fattori di rischio fisico■ Fattori di rischio biologico■ Rischi inerenti la sicurezza■ Effetti sulla salute■ Alcuni settori economici
Spagna
■ Organizzazione del lavoro nelle PMI■ Gestione rischi nelle PMI■ Lavori interinali■ Analisi costi SSL, costi per incidenti e malattia■ Rischi connessi alla sicurezza dei macchinari■ Organizzazione del lavoro■ Movimento ripetitivo■ Progettazione di postazioni di lavoro/area di
lavoro/attrezzatura da lavoro■ Valutazione dei rischi
Svezia
■ Elenco dettagliato riportato nelle categoriestandard (si faccia riferimento all’Allegato E)
Regno Unito
■ Patologie muscolo-scheletriche■ Fattori psicosociali■ Collegamenti tra esposizione ad agenti chimi-
ci e cattive condizioni di salute ■ Esposizione ambientale e dell’operatore ai
pesticidi■ Agenti fisici e biologici (p.e. rumore e vi-
brazione)■ Sicurezza di sistemi informatici per il controllo
dei rischi■ Miglioramento della progettazione degli impianti
A g e n z i a E u r o p e a p e r l a S i c u r e z z a e l a S a l u t e s u l L a v o r o
27■
3.5E S I G E N Z A D I U N A
C O O P E R A Z I O N E E U R O P E A
Nella Tabella 4 vengono riportate le opi-nioni dei singoli Stati Membri in ordine allacooperazione a livello europeo in materiadi ricerca SSL. L’esigenza individuata conpiù frequenza (ma non necessariamente lapiù importante) è rappresentata dall’orga-nizzazione di attività di ricerca congiunta(come viene rilevato dal Regno Unito,quando può essere dimostrato il “valoreaggiunto” rispetto alla ricerca effettuatasoltanto a livello nazionale). L’esigenzasuccessiva riportata con più frequenza, mache è strettamente collegata, è rappresen-tata dalla creazione di reti e dall’organizza-zione di seminari e conferenze.
I finanziamenti vengono riportati con unafrequenza minore, e gli strumenti conven-zionali per la diffusione delle informazioni:mobilità ricercatori e pubblicazioni, vengo-no segnalati con una frequenza ancora mi-nore. Anche le applicazioni Internet rien-
T a b e l l a 4 . E s i g e n z a p e r l aC o o p e r a z i o n e E u r o p e a
Austria
■ Tutti i fattori eccetto i fondi per la cooperazione
Belgio
■ Scambio dati ricerca■ Creazione di fondi per la cooperazione■ Organizzazione di progetti congiunti
Danimarca
■ Creazioni di reti■ Promozione di fondi per la cooperazione■ Organizzazione di seminari (incuse le attività
didattiche congiunte e corsi di dottorato)■ Organizzazione di progetti congiunti
Finlandia
■ Creazione di reti
Francia
■ Ricerca di base (salte sul lavoro, effetti psi-cosociali)
■ Effetti sui lavoratori delle onde elettromag-netiche (le esigenze di cooperazione dovrebbreroessere indirizzate verso queste priorità di ricerca)
Germania
■ Scambio di informazioni/cooperazioni sulle fu-ture ricerche
■ Miglioramento di Internet■ Organizzazione di seminari/conferenze■ Creazione di base dati (comuni)■ Organizzazione di progetti di ricerca congiunti■ Fondi per la cooperazione (dalla CE)
Grecia
■ Applicazioni Internet■ Creazione di base dati■ Fondi per la cooperazione■ Organizzazione di programmi di ricerca congiunti■ Organizzazione di seminari/conferenze■ Promozione del trasferimento di ricercatori in
ambito UE o al di fuori
Irlanda
■ Creazione di reti per scambiare informazioni■ Organizzazione di progetti di ricerca ■ Preparazione di pubblicazioni■ Creazione di base dati■ Sviluppo Internet
F u t u r e p r i o r i t à e d e s i g e n z e d i r i c e r c a p e r l a S a l u t e e l a S i c u r e z z a s u l L a v o r o
■28
E s i g e n z a p e r l a C o o p e r a z i o n e E u r o p e a( s e g u e )
Italia
■ Organizzazione di progetti di ricerca congiunti■ Scambio di dati di ricerca■ Creazione di reti■ Organizzazione di seminari e conferenze■ Creazione di base dati■ Promozione di fondi per la cooperazione■ Sviluppo Internet■ Preparazione di pubblicazioni
Paesi Bassi
■ Scambio di informazioni, reti■ Progetti di ricerca congiunti■ Organizzazione di seminari e conferenze■ Creazione delle dase dati■ Promozione dei fondi per la cooperazione■ Sviluppo siti Internet
Portogallo
■ Organizzazione di seminari e conferenze■ Organizzazione di progetti di ricerca congiunti■ Mobilità dei ricercatori■ Preparazione pubblicazioni■ Creazione di reti per lo scambio di informazioni■ Promozione dei fondi per la cooperazione■ Creazione e aggiornamento delle base dati
Spagna
■ Pubblicazioni■ Sviluppo di progetti congiunti■ Organizzazione di seminari
Svezia
■ Cooperazione europea o iniziative di ricercasono benaccette
Regno Unito
■ L’attività a livello UE dovrebbe avvenire solo neicasi in cui sia possibile dimostrare chiaramenteil “valore aggiunto” p.e. mediante una migliorecooperazione nella fase di commissione
■ Fondi per la cooperazione
trano nella categoria meno frequente, eforse ciò si deve al fatto che Internet rap-presenta uno fenomeno relativamentenuovo e l’accesso universale alla rete nonrappresenta ancora la norma.
A g e n z i a E u r o p e a p e r l a S i c u r e z z a e l a S a l u t e s u l L a v o r o
29■
di natura psicosociale ed agli effetti deglistessi sulla salute, che attualmente sonopraticamente inesistenti. Inoltre, anche i fat-tori di rischio ergonomico ed i loro effettisulla salute andrebbero trattati in modo piùapprofondito. Nella gestione della sicurezzae della salute, un particolare ambito della ri-cerca dovrebbe essere dedicato alle impresedi piccole e medie dimensioni.
Le aree specifiche riportate a continuazionesono state individuate come importanti perle future iniziative di ricerca. Questi argo-menti non sono in alcun ordine di priorità.• Modifiche ai modelli di lavoro e cambia-
menti nella forza lavoro (p.e. telelavoro,lavoro dato in subappalto, lavoratori au-tonomi, forza lavoro anziana);
• Prodotti e produzione sicuri e puliti (p.e.sostituzione delle sostanze pericolose);
• Sistemi di gestione per la salute e la si-curezza (p.e. gestione dei rischi nellePMI, buone pratiche e valutazione com-parativa);
• Fattori di rischio ergonomici e psicoso-ciali ed effetti esercitati dagli stessi sullasalute (p.e. stress sul lavoro, danno damovimento ripetitivo, lombalgie);
• Fattori di rischio biologici e chimici e loroeffetti sulla salute (p.e. rischio dovutoalle esposizioni ad agenti chimici a lun-go termine a basse dosi, effetti dell’e-sposizione ad agenti chimici in combina-zione con altri fattori di rischio, effettisulla salute degli agenti cancerogeni);
• Sviluppo delle metodologie (p.e. ricercadi soluzioni pratiche comprendenti ladefinizione degli standard, i metodi diintervento, lo sviluppo di programmi diformazione efficaci ed i nuovi mezzi didiffusione della conoscenza in materiadi prevenzione).
3.6R I S U L T A T I D E L S E M I N A R I O
L’Agenzia Europea ha organizzato un semi-nario di specialisti, svoltosi a Bilbao il 14-15Giugno 1999, per esaminare la relazione disintesi preliminare sulle future priorità edesigenze di ricerca SSL. Nell’ambito del 5°Programma Quadro della Commissione Eu-ropea, è stato dichiarato che il termine“ambiente” avrebbe dovuto estendersi perrendere esplicita l’inclusione dell’ “ambien-te di lavoro”. Ciò implica la necessità di ag-giungere il termine “occupazionale” ad“Ambientale” nel Programma sulla “Qua-lità della Vita e la Gestione delle Risorse Vi-venti” e nel programma di “Sviluppo So-stenibile”. Inoltre, la voce “SalutePubblica” del Programma “Qualità dellaVita e Gestione delle Risorse Viventi” an-drebbe integrata con “Salute sul lavoro ”
Si è altresì affermata l’opportunità di rende-re più visibili le questioni SSL connesse a so-cietà ed organizzazione del lavoro nell’am-bito del 5° Programma Quadro. Si dovrebbeattribuire maggiore rilievo ai fattori di rischio
F u t u r e p r i o r i t à e d e s i g e n z e d i r i c e r c a p e r l a S a l u t e e l a S i c u r e z z a s u l L a v o r o
■30
A g e n z i a E u r o p e a p e r l a S i c u r e z z a e l a S a l u t e s u l L a v o r o
31■
4.C O N C L U S I O N I
La discussione scaturita dalle relazioni na-zionali e dal seminario di specialisti ha datoorigine ad una serie di conclusioni analo-ghe. Sono state individuate dieci prioritàgenerali, ciascuna citata almeno da dueterzi degli Stati Membri come futura prio-rità di ricerca (si faccia riferimento alla Ta-bella 1). Le aree coperte indicano un forteinteresse nei confronti di aspetti inerentisalute e sicurezza per la prevenzione dei ri-schi professionali. Le conclusioni principalivengono di seguito sintetizzate:
1. Le questioni psicosociali, l’ergonomiaed i fattori di rischio chimico sonoemersi in tutti gli Stati Membri qualiprincipali aree prioritarie per le futureattività di ricerca. La quasi totalità degliStati Membri ha indicato queste trearee come prioritarie e le stesse figura-no come questioni prioritarie nell’ambi-to di varie categorie. In materia di que-stioni psicosociali, lo stress sul lavorocostituisce l’aspetto trattato con mag-giore enfasi. Per quanto attiene l’ergo-nomia, sono state prese in considera-zione, in special modo, lamovimentazione manuale e le postureassunte durante il lavoro. Nell’ambitodei rischi chimici si è prestata una parti-colare attenzione ad agenti chimici pe-ricolosi o tossici e, in special modo, agliagenti cancerogeni. Inoltre, l’esigenzadi una maggiore attività di ricerca nelcampo della sostituzione degli agentichimici per ridurre i rischi è apparsa se-paratamente come voce nella classificadelle prime dieci priorità, e le sostanzechimiche sono state indicate comeprioritarie anche nella categoria dellavalutazione dei rischi.
2. La categoria successiva che è statamenzionata con maggiore frequenzariguarda i rischi per la sicurezza (in par-ticolare i fattori umani) seguita dalla ge-stione dei rischi nelle Piccole e MedieImprese. Le PMI si trovano anche nelleprime posizioni nella categoria dellepriorità in determinati gruppi e nellequestioni connesse all’organizzazionedel lavoro. Sono stati menzionati dadue terzi degli Stati Membri: malattieprofessionali ed altre malattie legate al
R
I
C
E
R
C
A
F u t u r e p r i o r i t à e d e s i g e n z e d i r i c e r c a p e r l a S a l u t e e l a S i c u r e z z a s u l L a v o r o
■32
lavoro; rischi in attività specifiche (an-che per questo aspetto è stata indicatala gestione dei rischi nelle PMI); valuta-zione dei rischi; sostituzione delle so-stanze chimiche e fattori di rischio dinatura fisica.
3. Nel settore delle malattie professionalied altre malattie legate al lavoro anco-ra una volta gli Stati Membri hanno in-dividuato la necessità di una maggioreattività di ricerca in relazione ai proble-mi derivanti da fattori ergonomici e psi-cosociali, così come a quelli determina-ti dall’esposizione ad un insieme difattori, comprese le combinazioni com-plesse, le combinazioni derivanti dal-l’introduzione di nuove tecnologie. Tra ifattori di rischio fisico, il rumore edcampi elettromagnetici hanno suscitatoun buon livello di interesse.
4. Le priorità in campo di ricerca per la ge-stione e la valutazione dei rischi sonostate messe in evidenza in modo rile-vante. Come già si è detto in preceden-za, la valutazione dei rischi legati a so-stanze chimiche pericolose e ad agenticancerogeni risulta suscitare un interes-se elevato così come avviene per la ge-stione dei rischi chimici realizzata me-diante la sostituzione con sostanzemeno pericolose. E’ stata anche citata lagestione dei rischi nelle PMI. Tra le altrearee di gestione dei rischi che sono sta-te messe in evidenza, ricordiamo i siste-mi di gestione SSL integrati, certificazio-ne e questioni inerenti la competenza.
5. Nella categoria specifica relativa a so-cietà ed organizzazione del lavoro, non-ché per le PMI di cui sopra, gli Stati
Membri hanno espresso il proprio inte-resse nei confronti di alcuni gruppicome i lavoratori anziani e le personecon capacità di lavoro ridotte. Per quan-to attiene il cambiamento dei modelli dilavoro, il telelavoro e il lavoro in subap-palto sono emerse come aree di interes-se per le future attività di ricerca. Inoltre,nel seminario degli specialisti sono statisegnalati anche i lavoratori autonomi.
6. In materia di sviluppo tecnologico, gliStati Membri hanno evidenziato le ne-cessità di ricerca nel campo dello svi-luppo e dell’impiego di nuovi prodotti,metodi, processi ed attrezzature di pro-duzione volti a eliminare o a ridurre i ri-schi. Si è fatto altresì riferimento alla so-stituzione delle sostanze chimiche.
7. Gli Stati Membri sono giunti alla con-clusione che la necessità principale perla cooperazione a livello europeo è rap-presentata dall’organizzazione di pro-grammi e progetti di ricerca congiunti.
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
1. European Agency for Safety and Healthat Work. Priorities and Strategies in Oc-cupational Safety and Health Policy inthe Member States of the EuropeanUnion, European Agency, Bilbao, 1997(ISBN 92-828-2007-6).
2. Statistical Classification of EconomicActivity in the European Union, NACE,Rev.1, 1993.
3. International Standard Classification ofOccupations, ISCO-88 (COM) (source:Labour Force Survey: Methods and De-finitions 1992 series, Eurostat, Luxem-bourg. Annex III, p. 35-36).
A g e n z i a E u r o p e a p e r l a S i c u r e z z a e l a S a l u t e s u l L a v o r o
33■
A L L E G A T O A . M E T O D O L O G I A D E L L AR A C C O L T A D A T I
A . 1 S t r u t t u r a d e l l a R e l a z i o n e N a z i o n a l e
A. Introduzione– Scopo della raccolta dati nazionale– Autore/i della relazione e principali
soggetti che hanno preso parte all’e-laborazione
– Altre informazioni utili – Contatti
B. Descrizione dell’elaborazione dati na-zionali– procedura per la raccolta dei dati – analisi dei dati – schede dati originali – altre informazioni utili
C. Procedura di consenso generale per ladefinizione delle priorità – descrizioni del coinvolgimento delle
parti sociali nella procedura per ilconsenso generale
– altre informazioni utili
D. Conclusioni– conclusioni principali – presentazione delle priorità di ricerca
più importanti – sintesi delle esigenze di cooperazio-
ne europea
E. Allegati– schede per la raccolta dati – altre informazioni utili.
A . 2 C l a s s i f i c a z i o n e u t i l i z z a t a n e l l es c h e d e d i r a c c o l t a d a t i
Per le schede di raccolta dati, è stato ri-chiesto agli Stati Membri di individuare gliargomenti SSL nell’ambito della seguenteclassificazione (categorie principali):
A. Società ed organizzazione del lavoroA.1 Cambiamento dei modelli di lavoroA.2 Cambiamenti nella forza lavoro A.3 Gruppi di rischio particolarmente
significativi A.4 Aspetti economici in materia di SSLA.5 Altri aspetti legati a società ed or-
ganizzazione del lavoro
B. Gestione e tecnologiaB.1 Produzione e prodotti sicuri e pulitiB.2 Gestione sicurezza e salute
C. Ambiente di lavoro e saluteC.1 Rischi nell’ambiente di lavoro C.2 Effetti sulla salute C.3 Temi specifici connessi ad ambien-
te di lavoro e salute C.4 Altri temi legati ad ambiente di la-
voro e salute
Nell’ambito di ogni categoria principale, èstata effettuata una suddivisione di prioritànell’ambito delle tematiche. Si faccia riferi-mento all’Allegato E per ulteriori ap-profondimenti.
A L L E G A T I
F u t u r e p r i o r i t à e d e s i g e n z e d i r i c e r c a p e r l a S a l u t e e l a S i c u r e z z a s u l L a v o r o
■34
A . 3 C l a s s i f i c a z i o n e d e l l e t i p o l o g i e d ic o o p e r a z i o n e a l i v e l l o e u r o p e o
E’ stato richiesto agli Stati Membri di indicareil tipo di cooperazione europea desiderato:
– creazione di reti
– organizzazione di seminari e conferenze
– promozione della mobilità dei ricercatori
– organizzazione di progetti di ricercacongiunti
– fondi per la cooperazione
– redazione di pubblicazioni
– creazione di base dati
– applicazioni Internet
A L L E G A T O B . S I N T E S I D E L L E F O N T I ED E L L A P R O C E D U R A D IR A C C O L T A D A T I P E RS I N G O L O S T A T O
B . 1 A u s t r i a
■ Sono stati consultati molti settori, macon riscontri limitati. Sono stati identifi-cati cinque argomenti chiave senza in-dicare le priorità all’interno della lista
■ I dati sono stati combinati con quellidell’indagine precedente per fornireuna risposta più rappresentativa
■ Copre il 20% di tutti gli argomenti di ri-cerca contenuti nella Guida di Classifi-cazione
B . 2 B e l g i o
■ Sono stati consultati solo i dipartimentiuniversitari, ma con una risposta limitata
■ Copre circa il 30% di tutti gli argomen-ti di ricerca contenuti nella Guida diClassificazione senza stabilire le priorità
■ I dati sono stati interpretati dagli spe-cialisti dei dipartimenti SSL del governo
B . 3 D a n i m a r c a
■ Sono stati consultati enti governativi,dipartimenti universitari, ospedali e par-ti sociali, ma con risposte limitate
■ Copre circa il 80% di tutti gli argomen-ti di ricerca contenuti nella Guida diClassificazione
B . 4 F i n l a n d i a
■ Sono stati consultati enti governativi,università e istituti di ricerca autonomioltre a enti finanziatori, parti sociali edenti assicurativi ricevendo un’eccellentepercentuale di risposta
■ Copre circa il 20% di tutti gli argomen-ti di ricerca contenuti nella Guida diClassificazione
B . 5 F r a n c i a
■ La relazione nazionale è stata redattasulla base di una sintesi del seminariointerno svoltosi nel 1998 e delle prioritàdel programma di ricerca dei tre princi-pali centri di ricerca SSL
■ I dati sono stati combinati con la prece-dente indagine per fornire una rispostapiù rappresentativa
■ Copre circa il 10% di tutti gli argomen-ti di ricerca contenuti nella Guida diClassificazione
B . 6 G e r m a n i a
■ Sono stati consultati gli istituti di ricercaa livello regionale e governativo (fede-rale) nonché gli enti finanziatori, le par-ti sociali e gli enti assicurativi
■ Comprende un elenco esaustivo dellearee prioritarie che includono circa il40% di tutti gli argomenti di ricercacontenuti nella Guida di Classificazione
A g e n z i a E u r o p e a p e r l a S i c u r e z z a e l a S a l u t e s u l L a v o r o
35■
B . 7 G r e c i a
■ Sono stati consultati università, ospeda-li ed associazioni scientifiche
■ Sono stati esaminati i risultati dell’inda-gine precedente, integrandoli con le ri-sposte degli enti di ricerca per metterea disposizione una relazione nazionalepiù rappresentativa
■ Copre circa il 15% di tutti gli argomen-ti di ricerca contenuti nella Guida diClassificazione
B . 8 I r l a n d a
■ Non viene fornita alcuna indicazione inrelazione alle parti consultate
■ Il questionario restituito elenca circa 50argomenti standard (circa il 30% di tuttigli argomenti di ricerca contenuti nellaGuida di Classificazione)
B . 9 I t a l i a
■ Sono stati consultati gli enti pubblici re-gionali e nazionali, gli istituti di ricerca, leassociazioni imprenditoriali e i sindacati
■ Sono stati valutati i risultati dell’indagi-ne precedente [1] integrandoli con le ri-sposte delle organizzazioni di cui sopra
■ Sono state altresì incluse opinioni scatu-rite nel corso di riunioni del network na-zionale, priorità estrapolate dal Piano diattività ISPESL e dal Piano Sanitario Na-zionale 1998-2000, le aree prioritarie diricerca indicate nel Fondo Speciale pergli Infortuni del Ministero del Lavoro,nonchè alcuni brani tratti dalla “Relazio-ne Smuraglia” (Indagine conoscitiva sul-la sicurezza e l’igiene del lavoro)
■ Copre circa il 50% di tutti gli argomen-ti di ricerca contenuti nella Guida diClassificazione
B . 1 0 P a e s i B a s s i
■ Sono stati consultati organi pubblici eprivati, associazioni datoriali e sindaca-li
■ Le interviste sono state completate dal-le pubblicazioni sulla ricerca in materiadi SSL a livello nazionale
■ I risultati sono stati discussi nel corso diun seminario a cui hanno partecipato leorganizzazioni di settore
■ Copre circa il 10% di tutti gli argomen-ti di ricerca contenuti nella Guida diClassificazione
B . 1 1 P o r t o g a l l o
■ Sono stati consultati organi pubblici eprivati, associazioni datoriali e sindacali,ricevendo però solo una risposta limitata
■ Copre circa il 15% di tutti gli argomen-ti di ricerca contenuti nella Guida diClassificazione
B . 1 2 S p a g n a
■ Sono stati consultati organi pubblici eprivati, associazioni imprenditoriali esindacati, ottenendo un soddisfacentelivello di risposta
■ Questionari specifici sono stati sommi-nistrati ai ricercatori per l’individuazionedelle priorità
■ La relazione nazionale indica le prioritàsia in tema di ricerca in corso che di esi-genze future
■ Le aree prioritarie principali sono indi-cate in ordine di priorità
■ Copre circa il 15% di tutti gli argomen-ti di ricerca contenuti nella Guida diClassificazione
F u t u r e p r i o r i t à e d e s i g e n z e d i r i c e r c a p e r l a S a l u t e e l a S i c u r e z z a s u l L a v o r o
■36
B . 1 3 S v e z i a
■ Sono stati consultati organi pubblici (alivello locale e nazionale) e privati, asso-ciazioni imprenditoriali e sindacati, manon è stata fornita alcuna indicazionein merito alla percentuale di risposta
■ Sono stati presentati dei commenti sul-le priorità per ogni categoria principale(A.1 ecc.)
■ Sono stati individuati in pratica tutti gliargomenti standard a livello inferiore(A.1.1 ecc.) senza stabilire le priorità al-l’interno della lista principale
B . 1 4 R e g n o U n i t o
■ La relazione nazionale è stata redatta dallerelazioni di Gruppi ‘di previsione’ per quan-to attiene le connessioni con la ricerca SSL
■ Le connessioni sono elencate in base asei categorie basate sui settori (p.e.informatica)
■ L’opinione del Governo britannico sulleattuali questioni nazionali chiave in ma-teria di SSL viene presentata in formadescrittiva
■ Copre circa il 15% di tutti gli argomen-ti di ricerca contenuti nella Guida diClassificazione senza alcuna indicazio-ne di priorità
■ Ulteriori argomenti aggiunti a seguitodella consultazione della Camera delLavoro (Trades Union Council)
A L L E G AT O C . S I N T E S I D E L L A P R O C E D U R AD I C R E A Z I O N E D E L C O N S E N S OG E N E R A L E P E R S I N G O L O S TAT O
C . 1 A u s t r i a
■ Le informazioni in materia di priorità diricerca sono state raccolte dal governo,
dalle parti sociali e dagli istituti scientifi-ci (studio attuale) e dalle compagnie diassicurazione (studio precedente)
■ I dati sono stati combinati dal Focal Pointo dal consulente di progetto, ma senzaalcuna discussione diretta per raggiun-gere il consenso generale tra le parti
C . 2 B e l g i o
■ Ha tentato di discutere i risultati con leparti sociali, ma queste ultime hannoobiettivo sull’invio dei questionari esclu-sivamente ai dipartimenti universitari
C . 3 D a n i m a r c a
■ Le schede per la raccolta dati compila-ti sono stati analizzati dal Focal Pointche ha anche tratto le conclusioni inmerito agli stessi. La relazione nazio-nale preliminare è stata inviata aiMembri del Comitato Danese, compo-sto dai rappresentanti delle associazio-ne centrali di imprenditori e lavoratori.I Membri del comitato non hannoespresso alcun commento in meritoalla relazione nazionale preliminare.
C . 4 F i n l a n d i a
■ Speciale gruppo di lavoro di specialisticomposto da istituti finanziatori e di ri-cerca. Ha collaborato anche il networknazionale del Focal Point compresi irappresentanti delle parti sociali. Sonostate organizzate riunioni specifiche (edanche un seminario) tra le parti percreare consenso generale
C . 5 F r a n c i a
■ Dalla relazione nazionale non risultachiaro quali soggetti, a parte il Ministe-ro interessato, abbiano partecipato alseminario
A g e n z i a E u r o p e a p e r l a S i c u r e z z a e l a S a l u t e s u l L a v o r o
37■
■ Le parti sociali sono Membri dei consiglidi amministrazione degli istituti di ricer-ca SSL oggetto della ricerca, e pertantoinfluiscono sulle linee programmatichein materia di priorità elaborate dagli isti-tuti in questione
C . 6 G e r m a n i a
■ È stata creata una rete speciale per for-nire una collaborazione a livello nazio-nale con l’Agenzia. Alla rete partecipa-no le parti sociali e le compagnie diassicurazione
■ I rappresentanti della rete sono staticoinvolti. I moduli compilati sono statianalizzati e riassunti dal Focal Point
C . 7 G r e c i a
■ È stato istituito un comitato speciale tri-partito per assistere il Focal Point nellosvolgimento delle sue attività
■ È stato richiesto al comitato tripartito diesprimere i propri commenti in riferi-mento alle conclusioni dell’indagineprecedente. I dati sono stati combinaticon i risultati del questionario e quindivalutati nuovamente dal comitato
C . 8 I r l a n d a
■ Nessuna indicazione di coinvolgimentodelle parti sociali
C . 9 I t a l i a
■ E’ stato consultato l’intero network na-zionale dell’Agenzia. Il network com-prende le parti sociali
■ I rappresentanti del network sono staticoinvolti nella ricerca. I moduli compila-ti sono stati analizzati e riassunti dairappresentanti italiani del Gruppo Te-matico “Ricerca” e dal Focal Point e
quindi esaminati nel corso di due riu-nioni del network.
C . 1 0 P a e s i B a s s i
■ I rappresentanti delle parti sociali sonostati coinvolti nella ricerca e anche in unapposito seminario
■ Un’apposita consultazione per la stesu-ra definitiva delle informazioni naziona-li ha avuto come risultato il pieno coin-volgimento delle parti sociali
C . 1 1 P o r t o g a l l o
■ Le parti sociali sono state coinvolte nel-la discussione iniziale in ordine alla stra-tegia da adottare nella raccolta dei datie nell’analisi finale
C . 1 2 S p a g n a
■ Le parti sociali sono state coinvolte nel-la definizione delle priorità di ricerca
C . 1 3 S v e z i a
■ E’ stata creata una speciale rete triparti-ta per assistere il Focal Point nello svol-gimento delle sue attività
C . 1 4 R e g n o U n i t o
■ Sono state consultate la FederazioneSindacale Unitaria (Trades Union Con-gress - TUC) e la Confederazione Indu-striale Britannica (Confederation of Bri-tish Industry) in rappresentanza delleparti sociali, ma solo il TUC ha rispostoin modo concreto
F u t u r e p r i o r i t à e d e s i g e n z e d i r i c e r c a p e r l a S a l u t e e l a S i c u r e z z a s u l L a v o r o
■38
A L L E G A T O D . DETTAGLI SU FONTI, PROCEDURA DI RACCOLTAE CREAZIONE DEL CONSENSOGENERALE PER SINGOLO STATO
D . 1 A u s t r i a
Il questionario dell’Agenzia è stato inviatoagli enti che operano nell’ambito della SSL,compresi il governo, le parti sociali, (varie)compagnie di assicurazione e istituti scien-tifici. E’ stata ricevuta solo una risposta li-mitata, malgrado i solleciti, e solo 5 argo-menti specifici sono stati individuati qualiaree prioritarie.
Per fornire un quadro più completo della si-tuazione, i dati forniti sono stati combinaticon i dati precedenti in possesso dell’Istitu-to Assicurativo Generale Incidenti (GeneralAccidents Insurance Institution, GAII). Tut-tavia, i dati combinati non seguivano laGuida di Classificazione e quindi sono statiinterpretati dal consulente di progetto.
D . 2 B e l g i o
Il questionario dell’Agenzia è stato inviatoai dipartimenti universitari operanti nel set-tore SSL in Belgio. Dei trenta questionariinviati sono state ricevute solo sette rispo-ste. In considerazione di questa risposta li-mitata, un gruppo di specialisti ha realizza-to un documento generale sulla base dellerisposte fornite dai dipartimenti universita-ri e sulle loro opinioni in materia. Gli spe-cialisti che componevano il gruppo faceva-no parte di uffici che operano nei settoridella medicina e della salute del lavoro edella sicurezza sul lavoro (Administratievan de arbeidshygiëne en -geneeskundeand Administratie van de arbeidsveili-gheid) presso il Ministero Federale perl’Occupazione ed il Lavoro (Federaal Mini-sterie van Tewerkstelling en Arbeid).
La relazione preliminare è stata presentataalle due parti del mondo produttivo nelMarzo 1999, in occasione di una riunionedell’Ufficio Esecutivo del Consiglio Supre-mo per la Prevenzione e la Protezione sulLavoro (Hoge Raad voor preventie en be-scherming op het werk). Durante questariunione, i rappresentanti delle organizza-zioni imprenditoriali e le federazioni sinda-cali hanno espresso il loro rammarico circal’impostazione adottata, in base alla qualeera stato richiesto di esprimere la propriaopinione solo agli istituti di ricerca, e que-sti non erano intenzionati a farlo. Pertantola risposta del Belgio riflette le opinioni dicoloro che hanno risposto positivamentedai dipartimenti universitari e le opinioni diun gruppo di professionisti del settore.
La sintesi fornita dal Focal Point belga rien-trava nelle categorie concordate della Gui-da di Classificazione.
D . 3 D a n i m a r c a
La raccolta dati è stata organizzata ed ana-lizzata dall’Autorità Nazionale per l’Am-biente di Lavoro, che rappresenta anche ilFocal Point danese. E’ stata realizzataun’indagine, utilizzando i questionari,coinvolgendo gli enti governativi danesi, idipartimenti universitari e gli ospedali cheoperano del campo della SSL. Sono statiinviati 68 questionari, sono pervenute 10risposte da parte di diversi enti, compresal’Autorità Nazionale per l’Ambiente di La-voro. Le priorità del governo sono state ag-giunte alle aree prioritarie indicate dai die-ci enti che hanno inviato i questionaricompilati al fine di fornire un quadro piùcompleto e rappresentativo delle prioritàdanesi in tema di ricerca. Il riepilogo deidati individuava circa 90 argomenti chiavein base a nuovi descrittori. Inoltre, il que-
A g e n z i a E u r o p e a p e r l a S i c u r e z z a e l a S a l u t e s u l L a v o r o
39■
stionario compilato comprendeva ancheun elenco di argomenti seguendo la Guidadi Classificazione, in base al quale venivaidentificato circa l’80% degli argomentistandard. Inoltre, la Danimarca ha indicatoC1, A1 e B2 quali aree prioritarie principa-li (in ordine di priorità) sulla base della clas-sificazione, e sette aree prioritarie sullabase dei nuovi descrittori. In un Allegatovengono indicate altre 45 aree prioritariead un livello più dettagliato di descrittoricon le motivazioni delle scelte operate.
Le parti sociali sono Membri del comitatodanese per la collaborazione nazionale conl’Agenzia. Questo comitato è stato tenutoal corrente degli sviluppi del progetto e gliè stato richiesto di contribuire alla raccoltadati ed alla stesura della relazione naziona-le preliminare. Inoltre, gli è stata offerta lapossibilità di prendere visione della versio-ne preliminare della presente relazione.
D . 4 F i n l a n d i a
TIl Questionario dell’Agenzia è stato invia-to a 22 organizzazioni e istituti diversi ope-ranti nel settore della sicurezza e della sa-lute sul lavoro. Gli ist ituti coinvolticomprendevano istituti di ricerca specializ-zati, i dipartimenti di alcune università ed iprincipali enti finanziatori del settore inFinlandia. Inoltre, nella raccolta dati sonostate coinvolte anche le parti sociali più im-portanti e rappresentative. Complessiva-mente sono state contattate tre organizza-zioni imprenditoriali e tre organizzazionisindacali. Il questionario è stato inviato an-che a tre importanti centri di informazionee formazione in Finlandia.
Dei 22 istituti coinvolti, hanno risposto in 20.
I dati ricavati dal questionario sono statianalizzati e riassunti tecnicamente dagli
specialisti del Dipartimento per la sicurezzae la salute sul lavoro presso il Ministero. Lepriorità e le esigenze proposte con mag-giore frequenza sono state considerate leprincipali conclusioni di questa indaginenazionale. In aggiunta a queste conclusio-ni principali alcuni istituti ed organizzazio-ni hanno proposto delle ulteriori prioritàed esigenze che sono state ritenute utili edimportanti per i loro scopi e necessità.
Il lavoro preliminare per la relazione nazio-nale finlandese è stato realizzato in strettacollaborazione con i rappresentanti deiprincipali istituti di ricerca nel settore dellasicurezza e della salute sul lavoro in Finlan-dia ed anche con gli enti finanziatori diquesto tipo di ricerca e con i rappresentatidelle parti sociali. Al fine di raggiungereconsenso generale, sono state organizzatetra questi operatori delle riunioni specifiche(compreso un seminario), a cui hanno pre-so parte anche le compagnie di assicurazio-ne. Queste riunioni hanno influenzato sia ilquestionario compilato dalla Finlandia cheuna stesura precedente di questa relazione.
D . 5 F r a n c i a
La relazione nazionale francese si compo-ne della sintesi di un seminario organizza-to nel 1998 dal Ministero per l’Occupazio-ne e la Solidarietà intitolato “Dieci anni diricerca nel settore della sicurezza e dellasalute sul lavoro”. I principali argomentitrattati in tale sede sono stati gli infortunisul lavoro e le malattie professionali.
Inoltre, la relazione nazionale contiene unasintesi delle priorità di ricerca delle tre prin-cipali agenzie di ricerca SSL francesi, vale adire INRS (Institut national de recherche etde sécurité), ANACT (Agence nationalepour l’amélioration des conditions de tra-
F u t u r e p r i o r i t à e d e s i g e n z e d i r i c e r c a p e r l a S a l u t e e l a S i c u r e z z a s u l L a v o r o
■40
vail) e INSERM (Institut national de le santéet de la recherche).
Al fine di fornire un quadro più completo,il consulente del progetto ha combinato idati forniti con i dati precedenti ottenutidalla Francia. Si tratta della relazione: Prio-rità e strategie nelle politiche SSL degli Sta-ti Membri dell’Unione europea [1]. Nelcaso della Francia, la relazione del paeseattinge in maniera consistente ai program-mi di lavoro attuali e futuri delle istituzioniindicate in precedenza, ma ciò viene ripor-tato in maggior dettaglio. In entrambe lerelazioni, i dati forniti, non seguivano laGuida di Classificazione e quindi sono sta-ti interpretati dal consulente del progetto.
D . 6 G e r m a n i a
E’ stata realizzata un’indagine servendosidei questionari, in cui è stata interpellata ilnetwork nazionale che comprende agen-zie regionali e federali tedesche e compa-gnie di assicurazione che operano nel set-tore della SSL. Non vi è alcuna indicazionesulla percentuale di risposta. Nella sintesidei dati statistici inviati vengono individua-ti circa 100 argomenti chiave. Sebbenequesti dati vengano classificati in gruppiprincipali (A, B, C), non seguono la Guidadi Classificazione per quanto riguarda i li-velli più dettagliati della classificazione equindi è stata interpretata dal consulentedel progetto, con un’identificazione di cir-ca il 40% degli argomenti standard. Inol-tre, la Germania ha individuato delle areeprioritarie principali all’interno della lista(come testo descrittivo).
Le parti sociali sono tra i componenti delnetwork tedesco per la collaborazione na-zionale con l’Agenzia. Questo comitato èstato tenuto al corrente degli sviluppi del
progetto e gli è stato chiesto di contribuirealla raccolta dati.
D . 7 G r e c i a
Il Questionario dell’Agenzia è stato inviatoa tutti gli istituti ed enti, pubblici e privati,che, in base ai dati disponibili, svolgono ofinanziano la ricerca SSL, vale a dire: uni-versità, istituti tecnologici, ospedali, asso-ciazioni scientifiche, camere di commercioecc.. Inoltre, il questionario è stato inviatoalle organizzazioni più rappresentative diimprenditori e lavoratori. A causa dei lun-ghi tempi di riposta, sono stati utilizzati imoduli raccolti dagli istituti di ricerca.
Al fine di fornire un quadro più approfon-dito e consentire il coinvolgimento delleparti sociali, sono stati presentati al Comi-tato Tripartito i risultati del precedente stu-dio Priorità e strategie nelle politiche SSLdegli Stati Membri dell’Unione europea[1]. Questo comitato è composto dal Mini-stero del Lavoro e degli Affari Sociali elleni-co e dai rappresentanti di sindacati e im-prenditori, e coadiuva il Focal Point nellosvolgimento delle sue attività.
Mediante la combinazione delle informa-zioni è stata quindi preparata una relazio-ne nazionale dal Centro per la Salute e laSicurezza sul lavoro del ministero ellenicoin collaborazione con l’Istituto per la Sicu-rezza e la Salute sul Lavoro ellenico. La re-lazione nazionale ed una versione prelimi-nare di questa relazione sono state presein visione ed approvate dal Comitato Tri-partito.
D . 8 I r l a n d a
Non vi è alcuna indicazione in merito alleparti che sono state consultate per la pre-parazione della relazione nazionale. La re-
A g e n z i a E u r o p e a p e r l a S i c u r e z z a e l a S a l u t e s u l L a v o r o
41■
lazione elenca circa 50 argomenti standard(circa il 30% di quelli disponibili) come ti-toli e numero di classificazione.
D . 9 I t a l i a
La relazione nazionale italiana è stata pre-parata dall’Istituto Superiore per la Preven-zione e la Sicurezza del Lavoro (ISPESL), ilprincipale istituto di ricerca di SSL a livellonazionale. Consiste in una analisi basatasulle fonti ufficiali e anche sui risultati otte-nuti dalle risposte pervenute a seguito del-la consultazione diretta di tutti gli interlo-cutori SSL. Per ciascuna priorità sono statielencati i descrittori corrispondenti allaclassificazione standard.
Le fonti prese in considerazione sono diquattro tipi.
La prima si basa sui risultati dello studio del1997 [1].
La seconda si basa sui dati forniti come ri-sposte al Questionario dell’Agenzia, invia-ta a organismi pubblici, sia a livello regio-nale che nazionale, istituti di ricerca eduniversità, associazioni imprenditoriali, sin-dacati ed organizzazioni professionali.
La terza consiste nei dati forniti diretta-mente dalle riunioni realizzate del natworknazionale.
La quarta è rappresentata dai dati forniti dafonti governative, comprendenti il PianoSanitario Nazionale (1998-2000) approvatodal Parlamento italiano, il Fondo Specialeper gli Infortuni del Ministero del Lavoro edella Previdenza (argomenti di ricerca1999), la relazione parlamentare (“Smura-glia”) sull’igiene e la sicurezza sul lavoro, edil piano triennale (1998-2000) dell’ISPESL.
Pertanto, le parti sociali sono state coinvol-te sia direttamente, attraverso la richiestadi risposte, che indirettamente, attraversoil loro contributo al piano triennale dell’I-SPES. Sono state coinvolte anche nei pro-cessi consultivi connessi alla preparazionedella relazione nazionale.
D . 1 0 P a e s i B a s s i
La TNO Work and Employment ha realizza-to una ricerca in relazione a documenti re-centi ed importanti pubblicati nell’areadella sicurezza e della salute sul lavoro.Complessivamente sono stati presi in esa-me 30 relazioni ed articoli.
Inoltre, è stata realizzata un’intervista contrenta organizzazioni operanti nel settorecoprendo un’ampia gamma di interessi edutilizzando come fonte principale il que-stionario dell’Agenzia e la relativa lista diclassificazione. Quest’ultima è stata inte-grata con temi che sono stati ritenuti im-portanti sulla base dell’analisi dei docu-menti effettuata.
I risultati preliminari ricavati dall’esame deidocumenti e dalle interviste effettuatesono stati discussi nel corso di un semina-rio a cui hanno partecipato i rappresentan-ti delle organizzazioni che sono state con-sultate, e i risultati dell’intero studio sonoriportati in una relazione presentata al Mi-nistero per gli Affari Sociali e l’Occupazio-ne dei Paesi Bassi (la relazione è in olande-se). La relazione nazionale è stataapprovata, nella sua versione definitiva,dalle parti sociali.
Nelle conclusioni della loro relazione nazio-nale, i Paesi Bassi hanno identificato A, B, eC come aree prioritarie principali (in ordinedi priorità) in base alla Guida di Classifica-zione, e sette aree prioritarie ad un livello di
F u t u r e p r i o r i t à e d e s i g e n z e d i r i c e r c a p e r l a S a l u t e e l a S i c u r e z z a s u l L a v o r o
■42
classificazione inferiore. Inoltre, ulterioriaree prioritarie sono state individuate dalMinistero per gli Affari Sociali e l’Occupa-zione olandese. Sono state fornite dellespiegazioni dettagliate per le aree priorita-rie, per le quali il consulente del progettoha individuato circa 20 aree prioritarie sullabase della Guida di Classificazione.
La relazione dei Paesi Bassi si basa su infor-mazioni ricevute da un’ampia gamma dioperatori del settore interessati, compresele parti sociali.
D . 1 1 P o r t o g a l l o
La raccolta dati è stata organizzata ed ana-lizzata dall’Instituto de Desenvolvimento eInspecção das Condições de Trabalho(IDICT) che ha anche elaborato una strate-gia iniziale in collaborazione con il FocalPoint, le parti sociali ed un rappresentantedell’Agenzia.
Il Questionario dell’Agenzia è stato inviatoa tutte le istituzioni ed agli enti, pubblici eprivati che, sulla base dei dati disponibili, sioccupano di ricerca SSL, vale a dire: istitutipubblici di ricerca, ministeri, università, as-sociazioni scientifiche ecc.. Il questionarioè stato anche inviato ai rappresentanti del-le parti sociali. Tuttavia, a causa dei tempilunghi di risposta, sono stati utilizzati solo imoduli raccolti dagli enti di ricerca.
La relazione finale indica le risposte da partedi cinque intervistati, ciascuno sulla base del-la Guida di Classificazione; le risposte sonostate collazionate in un elenco dal consulen-te del progetto, e sono risultate 25 voci. Larelazione portoghese indica dieci categoriecome aree prioritarie più importanti.
Le parti sociali sono state coinvolte nelladiscussione iniziale sulle strategie da adot-tare, nella raccolta dati e nell’analisi finale
D . 1 2 S p a g n a
La raccolta dati è stata organizzata ed ana-lizzata dall’Instituto Nacional de Seguridade Higiene en el Trabajo (INSHT). La strate-gia adottata prevedeva l’integrazione delQuestionario dell’Agenzia con due ulterio-ri questionari predisposti per valutare lepriorità di ricerca e per individuare nuoveéquipe di ricercatori con l’obiettivo di pro-muovere una rete di contatti.
I questionari sono stati inviati in modo se-lettivo a tutti gli istituti ed enti, pubblici eprivati, i quali, in base ai dati disponibili,operano finanziano o comunque influen-zano la ricerca SSL: istituti pubblici di ricer-ca, centri tecnologici, compagnie di assicu-razione ecc. Il questionario per le priorità diricerca è stato inviato anche ai rappresen-tanti delle parti sociali.
La relazione finale indica le priorità in basea tre modalità. (I) Gli argomenti esaminatinella ricerca in atto vengono indicati perordine di priorità mediante la categoriaprincipale (C>> A > B) e per “area temati-ca“ (un sottoinsieme comprendente 19delle categorie standard), dove A.1 e B.2sono nettamente in testa. (II) Gli argomen-ti per la futura ricerca SSL vengono indica-ti in ordine di priorità utilizzando tutte lecategorie standard. (III) Le priorità generalivengono indicate in un elenco di 25 degliargomenti contenuti nella Guida di Classi-ficazione. Quest’ultimo elenco è stato uti-lizzato come base della sintesi dei dati in-viati (si faccia riferimento all’Allegato E).
Le parti sociali sono state coinvolte nellafase di definizione delle priorità di ricerca.
A g e n z i a E u r o p e a p e r l a S i c u r e z z a e l a S a l u t e s u l L a v o r o
43■
D . 1 3 S v e z i a
La raccolta dati è stata organizzata ed ana-lizzata dall’Ente svedese per la sicurezza ela salute sul lavoro, che è anche il FocalPoint svedese. E’ stata istituita una specia-le rete tripartita per assistere il Focal Pointnello svolgimento delle sue attività.
La relazione nazionale contiene dettagli inmateria di rischi emergenti ed altri argo-menti di ricerca importanti, classificati inbase alla Guida di Classificazione, ma solofino al livello A.1 (fatta eccezione per C.1,che è a livello C1.1). Nell’ambito di ognicategoria, le informazioni vengono fornitein funzione dell’importanza dell’argomen-to. All’interno di ciascuna categoria, ven-gono segnalati gli argomenti prioritari a li-vello di classificazione inferiore, ma è stataselezionata la quasi totalità degli argomen-ti disponibili.
Il coinvolgimento delle parti sociali è statoassicurato mediante la loro inclusione nelnetwork che ha assistito il Focal Point.
D . 1 4 R e g n o U n i t o
Della relazione nazionale del Regno Unitosi è occupata l’Unità Strategica di Ricerca(Research Strategy Unit) in collaborazionecon il Focal Point nazionale. Entrambi ope-rano nell’ambito del Health and SafetyExecutive. Nella visione del Regno Unito loscopo di questa iniziativa era l’identifica-zione delle questioni in materia di sicurez-za e salute sul lavoro a medio termine (3-5anni) per le quali può essere necessaria laricerca.
In seguito alla discussione con il Focal Pointnazionale avvenuta nell’Ottobre 1998, unattività di consultazione molto limitata èstata realizzata per coinvolgere le parti so-
ciali e l’Agenzia per la Sicurezza e la Salutedell’Irlanda del Nord (che non fa parte del-l’HSE). E’ stato richiesto soltanto il pareredi due organizzazioni “generali”: la Fede-razione Sindacale Unitaria (TUC) e la Con-federazione Industriale Britannica (CBI), acopertura degli interessi delle parti sociali.La Commissione per la Sicurezza e la Salu-te (Health and Safety Commission, HSC)da cui dipende l’HSE dispone di una seriedi comitati consultivi tripartiti a coperturadi tutti i principali settori dell’occupazione.
Uno studio commissionato dal HSE è statoutilizzato come documento di riferimento.In questo studio sono state esaminate le16 relazioni dei gruppi “di previsione” delGoverno britannico in relazione alle loroimplicazioni SSL, identificando altresì glielementi guida per la ricerca SSL a mediotermine.
Il Governo britannico ha anche fatto pre-sente che un’attività consultiva sulle prio-rità di ricerca per il Quinto ProgrammaQuadro UE, realizzata nel 1996, inviata adoltre 100 intermediari, associazioni di cate-goria e organi professionali, ha segnalatopochissime risposte significative alle que-stioni analoghe a quelle formulate in que-sta iniziativa.
Il programma di ricerca non nucleare svol-to dalla HSE viene pubblicato ogni anno,ed è stato utilizzato per individuare le at-tuali priorità del paese. HSC/HSE finanzia-no gran parte dell’attività di ricerca SSL nelpaese.
Piuttosto che segnalare delle priorità, il Re-gno Unito ha utilizzato le informazioni rac-colte dai gruppi “di previsione” del paeseper indicare una serie di tendenze, per lequali potrebbe essere necessaria la ricercaSSL a medio termine.
F u t u r e p r i o r i t à e d e s i g e n z e d i r i c e r c a p e r l a S a l u t e e l a S i c u r e z z a s u l L a v o r o
■44
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European Agency for Safety and Health at Work
Future occupational safety and health research needs and priorities in the Member Statesof the European Union
Edizione italiana:
Future priorità ed esigenze di ricerca per la Salute e la Sicurezza sul Lavoro degli StatiMembri della Unione Europea
Stampa a cura dell’ISPESL
Istituto Superiore per la Prevenzione e la Sicurezza del LavoroDipartimento Documentazione, Informazione e Formazione
Roma, 2002