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// ANTONIO FRANCESCO CALABRIA PRINCIPE DI SVEVIA DjrU-LLU. DEC I 8 1998 MESSAGGIO PER LA PACE NEL MONDO IN DIFESA DELL'U'OMO AIUTANDO BAMBINI ED ANZIANI 1 LA IMPERIALE E REALE CASA DI SVEVIA DALLE ORIGINI AI NOSTRI GIORNI SUNTO STORICO

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//

ANTONIO FRANCESCO CALABRIA

PRINCIPE DI SVEVIA

DjrU-LLU.

DEC I 8 1998

MESSAGGIO PER LA PACE NEL MONDOIN DIFESA DELL'U'OMO AIUTANDO

BAMBINI ED ANZIANI

1

LA IMPERIALE E REALE CASA DI SVEVIA

DALLE ORIGINI AI NOSTRI GIORNI

SUNTO STORICO

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1B 6 E H W E

DEC II

EXECUTIVE OFFiCcOF THE SECRETARY-GENERAL

P R E S E N T A Z I O N E

A cur a del Prof. co. Mario BOCCALARO

£ arduo introdurre certi argomenti o parlarne quando le nostre parolesono infinitamente piccole e ben poca cosa di fronte alia grandezza spiritualedegli argomenti stessi.

C'e da sentirsi tremare "le vene e i polsi", e questo e i! caso mio nonappena ho avuto la fortuna di leggere il « Messaggio per la Pace nel Mondo »che S.A.I.R. Antonio Francesco Calabria, Principe di Svevia, indirizza a tuttigli uomini di buona volonta.

Nell'epoca in cui viviamo gli echi del giande Amore si sono affievoliti sullaterra e gli uomini, affaccendati intorno alle cose pratiche, che si tramutanospesso in quelle piu meschine, non sanno piu ritrovarlo.

II senso doloroso della morte sovrasta 1'umanita, senza che la certezzadella Vita inondi di luce il percbe del vagare desolato per le strade del mondoed il primo immense male e proprio qui: non c'e piu Amore.

Ecco perche e necessario scuotere le coscienze e porre gli uomini difronte alle loro responsabilita affinche 1'Amore, e nel caso specifico del "Mes-saggio" 1'Amore per i bambini e per gli anziani, dia luce a questo povero mondo.

Occorre convincerci che soltanto 1'impegno attivo in favore di chi habisogno da la vera nobilta e non serve assolutamente a nulla essere uomo"inward glory crowned", coronato di gloria interiore, come afferma il grandepoeta Shelley.

Mi auguro che la bellezza di questo "Messaggio" illumini le coscienze econtribuisca a far sentire ad ogni uomo la sua vera dimensione in quanto crea-tura di Dio.

Troppe ingiustizie, troppe violenze vengono commesse nei conrro^ti delbambini; troppa in.differenza, troppa insensibilita intorno alia v i ta degli anzianie a tutto questo bisogna porre rimedio. Non e soltanto una oucsUone moraleo religiosa, e soprattutto una questione umana, se noi uomini sappiamo ancoradare il giusto valore a questa parola.

Alia luce di tali considerazioni il "Messaggio" assume una nobilta im-mensa ed e augurabile che venga recepito in ogni parte del mondo.

Per concludere, desidero riportare una frase illuminante del filosofo catto-lico francese Jacques Maritain, una frase sulla quale ognuno di noi deve medi-tare, se si considera "persona" perche « ... il nome di persona e riservato allesostanze che posseggono questo soffio divino che e lo spirito per cui sono, cia-scuna in se stessa, un mondo superiore a tutto 1'ordine dei corpi, un mondospirituale e morale ».

Mario A. Boccalaro

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Sua Altezza Imperiale e Reale don Antonio Francesco CalabriaPrincipe di Svevia

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PRIMA PARTE

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NEL NOME DEL SIGNORE BENEVOLO PER LA CUI GRAZIA

VIVIAMO ED OPERIAMO CUI £ DEDIC4TO OGNI NO5TRO

INTENTO E AL QUALE VOGLIAMO ATTRIBUIRE IL MERITO

DI OGNI NOSTRA AZIONE

(Federico IP)

MESSAGGIO PER LA PACE DEL MONDO

A TUTTI GLI UOMINI DI BUONA VOLONTA

A TUTTI COLORO CHE LEGGONO, SALUTE!

(Antonio Francesco 1°)

Verona il 1 GENNAIO 1983

a

IN DIFESA DELL'UOMO

AWT AN DO J BAMBINI

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GIOIA DELL'INCONTRO

Abbiamo ancora una volta il gradito piacere di ritrovarci insieme perriaffermare 1'amicizia che ci lega, per ravvivare 1'adesione ai nobili ideali chesempre ci sostengono, per tracciare le linee di azione per una presenza semprepiu incisiva e costruttiva nella riaffermazione di quei nobili ideali umani e cri-stiani e nella difesa di essi contro le sopraffazioni di una dilagante mentalitaedonistica e consumistica.

Non possiamo certo non apprezzare tutti gli apporti del progresso umanoin tanti aspetti della vita; e non possiamo non godere che 1'uomo, secondo lasua naturale vocazione ed il comando divino, domini il mondo delle cose e lesottometta al servizio della propria persona e della collettivita. In pochi decenrti,•che noi stessi abbiamo vissuto, sono stati compiuti progress! tali che non erano.stati fatti nei millenni precedent!. Applaudiamo e ben auguriamo con entusiasmoa tutto questo; a quanto e stato fatto per 1'uomo, e a quanta il future, ancheprossimo ci promette, perche 1'uomo possa veramente attuare ed affermare se.stesso.

L'UOMO MORTIFICATO

Purtroppo il nostro sincere entusiasmo e tanto spesso mortificato poicheil mirabile progresso della tecnica dell'uomo non si e tradotto in un autenticoprogresso dell'uomo nelle sue piu alte e nobili espressioni. In una dimensionereligiosa I'uomo della tecnica fa spesso eco al grido di satanica ribellione: « nonti sono sottomessov non ti servo! »; e su) piano strettamente umano ha alimen-tato consumismo ad edonismo, che si traducono in una umiliante dipendenzadalle cose, ed infine 1'egoismo, il quale uccide 1'amore, il piu nobile ed il piunecessario sentimento deH'uomo; e lo stesso egoismo apre la via a tutti i disordini,che appunto in esso hanno la loro radice.

Siamo stati testimoni di un fatto, tra tanti, singolarmente e tragicamentesignificative: I'uomo che e maestro nell'organizzare la guerra, come ben sappiamo,si e dimostrato incapace di organizzare la pace, giungendo all'assurdo che mentre,in tante parti del mondo, grandi e piccoli muoiono letteralmente di fame, inaltre parti si distrugge tanta produzione in eccesso,

Tutti coloro che hanno a cuore I'uomo in tutte le sue dimension!, in modoparticolare nelle sue fondamentali dimensioni spirituale, morale, religiosa, nonpossono non sentire la propria responsabilita, ed operare sul piano personate esoprattutto su quello comunitario, perche avvenga 1'auspicata inversione ditendenza.

E quanto sinceramente sentiamo ed auspichiamo noi; quanto ci propo-niamo e ci sforziamo di fare, mossi dai nobili sentiment! che sostengono lanostra Casa di Svevia e la nostra Accademia.

E vorremmo precisare e concretizzare il nostro discorso. L'impoverimentospirituale e morale ed il diffuse edonismo gravano in particolare su due cate-gorie di persone: sulla infanzia e sulla vecchiaia, le due estreme eta dell'uomo,le quali hanno maggiore bisogno della dedizione da parte di chi gode pienezzadi vita.

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Purtroppo quella attesa risposta e presenza di soccorso, aiuto, servizio,spesso non c'e; anzi c'e qualcuno che sui bambini e sui vecchi fa pesare tantospesso il proprio rifiuto che puo giungere sine alia violenza morale e fisica,contro i piu elementari principi umani e cristiani, contro la ragione e la fede,contro la pieta e la giustizia.

OGNI SUPERIORITA IN FUNZIONE DI SERVIZIO

Di fronte ad una simile situazione e necessario subito riaffermare il nobi-lissimo principio che il Manzoni pone sulle labbra del Card. Federico: « Nonesiste superiorita di un uomo sull'altro se non in funzione di servizio ».

L'uomo, qualunque uomo, infatti e di tale dignita che la diversita dinascita, di censo, di intelligenza, di capacita, di situazione in genere, non puo,non deve in nessun modo incidere sulla valutazione di esso; se diversita vi sono— e di fatto tante provvidenzialmente ve ne sono — esse non possono incideresulla valutazione dell'uomo, ma anzi debbono essere sentite e vissute, come esi-genza di servizio, perche tutti gli uomini siano riconosciuti nella loro dignita,e possano vivere ed operare secondo le giuste esigenze di essa.

Si tratta di riaffermare tutto questo soprattutto oggi in cui si fa unparlare di natura e di ambiente, e si raccolgono firme in difesa del — cosid-detti — "diritti" degli animali, perche non ci si metta in pericolo di dimenticareche al vertice di tutto e 1'uomo, che egli e la ragione di tutto e che tutto efinalzzato — certamente in modo ordinato — a lui.

ESIGENZA DI AIUTO AI BAMBINI

Parlando dei bambini ci vengono subito in mente le nobili parole deldetto latino, che hanno attraversato ed illuminate i secoli: « Magna debetur pueroreverentis » (al bambino e dovuta una gran riverenza).

La riverenza e I'atteggiamento che ciascuno deve avere verso le cose sacre.e che tali sono perche segnate dalla impronta divina. II bambino e in tal modouna realta viva, una realta immensamente e potenzialmente ricca; al bambino sideve riverenza, a lui si deve riverenza grande; ed essa deve necessariamente epraticamente tradursi in tutti quegli aiuti di cui il bambino ha bisogno per rea-lizzare se stesso, materialmente e spiritualmente, come persona singola, comepersona inserita in una societa, la famiglia, la citta, lo stato, e soprannatural-mente la Chiesa. E la famiglia anzitutto e la societa civile ed ecclesiale sonoimmediatamente impegnate ad offrire al bambino quanto lo fara crescere nellapienezza della sua persona.

La famiglia resta sempre e normalmente in primo piano; e la societa deveaiutarla in tutti i modi con una legislazione adatta perche possa compiere unamissione praticamente insostituibile. « II miglior collegio, e stato detto, non sosti-tuisce una famiglia passabile ».

E la legislazione della societa sia civile che ecclesiale dovra aggiornarsi peradeguarsi alle esigenze che in continuazione si rinnovano.

Vogliamo e attendiamo tutti che i bambini possano essere la gioia dellepersone e delle famiglie. E non finiremmo piu di citare le meravigliose espres-

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Le LL.AA.II.RR. i Principi di Svevia

sioni che in tutte le letterature riguardano 1'infanzia. Ci basta ricordare quantoe detto da Cristo: « Dei bambini e il Regno dei Cieli; lasciate che vengano aMe... Guai a chi scandalizza un bambino, meglio che si leghi una macina alcollo e si butti... voi grand! non vi salverete se non vi farete simili a loro ».

Non proseguiamo perche non 6 questo il nostro intendimento specifico.

L'OPPRESSIONE DEI BAMBINI

Come tutti sappiamo accanto a quadri idilliaci che ci commuovono e cientusiasmano ve ne sono altri riguardanti i bambini non solo sconvenienti matalmente obbrobriosi che suscitano un vivissirno senso di ribellione. e che devetradursi per tut t i , dai responsabili social! alle persone singole, in una azione chetenda ad eliminare cio che suscita tale doveroso ribrezzo.

Li conosciamo tutti perche la stampa ne parla spesso; ma la stampa abban-dona facilmente il proprio oggetto perche essa ha sempre bisogno del sensazio-nale, ed allora deve intervenire 1'intelligenza, il senso di giustizia, il senso diresponsabilita per eliminare non solo cio che e dannoso ai piccoli, ma che sirivolta contro 1'uomo e contro la societa.

E appena il caso di enumerare alcuni dei fatti clamorosi di cui tantospesso si e occupata la stampa e gli altri mezzi di comunicazione sociale.

Si puo incominciare dall'aborto, che e e resta un assassinio leg=ilizzatodi un innocente, il quale, per il solo fatto di essere uomo, anche se imperfettoed in t'ormazione, e gia divenuto soggetto di diritti, e come tale esige di essererispettato, al di la di tutti i sofismi dettati da un insano e delittuoso egoismo.

Non possiamo non ricordare con orrore il largo commercio di feti per1'utilizzo delle earn! nella produzione dei cosmetic!.

II bimbo che nasce ha il diritto di avere una famiglia; e spesso la famiglianon c'e (maternita illegittima); oppure viene meno (casi di divorzio); oppurerifmta il bambino (casi di handicap); tali casi possono anche risolversi felicemen-te, ma tanto spesso dei bambini possono essere esposti ad esperienze terrificanti.

Nei paesi occidental! la violenza all'infanzia sta assumendo proporzioniinaccettabili per la coscienza civile. Nei paesi poveri le violenze si tramutano invero e proprio genocidio; fame e malattie uccidono almeno quarantamila bam-bini al giorno.

Recentemente c'e stata una drammatica denuncia da parte del TGI conuna trasmissione di lunedi 7 settembre, emblematicamente intitolata « Erode eancora tra noi », con la partecipazione di esperti e con la drammatica e spessotragica testimonianza dei piccoli maltrattati. La violenza che viene infli t ta a questibambini e impossible per una mente normale. Spesso si tratta di violenza primapsicologica poi fisica.

Veniamo a sapere che la violenza sessuale sui bambini rappresenta il 60%dei casi di maltrattamenti accertati; che 1'eta delle vittime nel 43% e inferioreai 13 anni, mentre il 20% ha meno di 7 anni.

Ricordiamo i piccoli abbandonati nei cassonetti dei rifiuti; il mercato deipiccoli in una schiavitu che esiste ancora senza pudore. E la tratta dei bambini;cinica industria mollo redditizia a fine di lavoro nero, spaccio di droga, domandadi elemosina.

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Inoltre migliaia sono avviati all'uso delle armi, alia violenza, perfino aliaguerra.

In ambiti piu ristretti infmiti maltrattamenti si consumano tra le paretidomestiche in modi tanto vari che solo menti deformate possono trovare.

Un problema vasto, tanto complesso, apparentemente senza soluzione.Oggi almeno e sempre piu sentito ed e al centro di un interesse e di una

sensibilizzazione particolare, scossa da quanta emerge dai servizi di comunica-zione sociale.

Veramente la societa del consumismo e della ievrosi fa sentire ai piupiccoli le sue vistose ed aspre contraddizioni.

Un primo passo avanti, come espressione di tale sensibilita, e il "telefonoazzurro" SOS - Infanzia, che dall'8 giugno lavora tutti i giorni dalle 8 alle 22a Bologna e che si estendera a Roma, Milano, Torino e ad altre citta; "Avvenire"dell'll luglio comunicava che sono piu di 100 le telefonate al giorno a Bologna.

ELIMINARE L'OBBROBRIO

Chi deve portare rimedio? Certo i singoli legati a quei bambini; certo lefamiglie; certo la societa civile, nazionale ed internazionale ed ecclesiale.

Da parte della societa civile c'e stata una evoluzione in senso positivo;la dove un tempo si trattava in prevalenza di assistenza caritativa gestita dalleopere della Chiesa e della carita Cristiana, ora le cose stanno mutando. Come estato detto: « La Carita sgrava parte del suo pesante fardello sulla Giustizia »;perche di Giustizia si tratta, dare agli altri il dovuto; e giustizia ed e amore.

Gli incontri e i congress! si moltiplicano in tutto il mondo a testimonianzadi quanto il problema sia sentito.

Ricordiamo quello di Sirmione per iniziativa dell 'AIPAI (AssociazioneItaliana per la prevenzione dell'abuso all'Infanzia), dal 29 al 31 Maggio, sugliabusi all'infanzia.

Ultimo dei convegni in ordine di tempo, ma tra i piu important!, e statoquello di Lignano Sabbiadoro dall'll al 13 Settembre, dove si e lavorato aliapreparazione di una bozza della "Convenzione per 1'lnfanzia" che verra appro-vata dalPAssemblea Generate dell'ONU; ad essa lavorano da otto anni le ORGA-NIZZAZIONI NON GOVERNATIVE (NGO) di tutto il mondo.

Sulla base di questa intensa attivita di Studio la Convenzione nella suaveste finale dovrebbe essere pronta, secondo 1'augurio del Segretario dell'ONUPerez de Quellar, entro il 1989, a trent'anni dalla Dichiarazione dei diritti delBambino.

Nel segno di questa continuita operativa ai problem) dell'infanzia da partedell'ONU e dell'UNICEF, il Comitato Italiano ha organizzato il Convegno diLignano.

II documento finale sottolinea 1'urgenza di un complesso di norme giuri-diche (non solo morali) per il riconoscimento effettivo dei diritti dei Bambini ditutto il mondo; e "per far si che il fanciullo diventi veramente soggetto di queidiritti che gli vengono riconosciuti.

Al Congresso di Lignano e legato come suo secondo momento 1'incontrodi Cividale. Dal 13 al 16 Settembre a Cividale nel FR1ULI si e riunito il Con-

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Pubblica udienza del 27 Settembre 1987 da pane di SAIR

Antonio Francesco Calabria, Principe di Svevia, Sovrano Gran Maestro

del Reale Ordine Dinastico di San Gereone

presso la sede dell'Accademia Internazionale di Svevia

gresso mondiade del Club dei Giornalisti per i diritti dell'Infanzia, con la parte-cipazione complessiva di 180 Rappresentanti della Stampa Scritta e Radiotelevi-siva di tutto il Mondo.

Vi e stato approvato un documento che va oltre le semplici intenzioni.« Basta con lo scoop, si sono detti, nostro dovere e aiutare 1'infanzia ». Si sonoimpegnati non solo a denunziare violenze dei diritti, ma a sensibilizzare 1'opi-nione pubblica con informazioni complete; vi e un richiamo in relazione al debitoestero che nei Paesi in via di sviluppo condiziona la soluzione dei problemi dellaInfanzia; c'e 1'impegno da parte del Comitato dell'UNICEF di inviare il docu-mento ai Direttori di tutti i Mass-Media del Mondo; c'e 1'impegno per una rapidaapprovazione della Convenzione sui diritti dell'Infanzia perche diventi patrimoniocomune, e di premere sui Govern! per una sicura e rapida ratifica della Conven-zione. In tutto il mondo per la prima volta e in atto una comune strategia opera-tiva. Impegno di fattiva collaborazione futura per coagulare 1'attenzione di tuttiintorno al dramma dei bambini abbandonati, picchiati, mandati in guerra.

II Ministro degli Esteri, On. Andreotti, ha promesso compiaciuto tutto ilsuo appoggio in Parlamento e all'ONU. A sua volta la Sen. Rosa Russo (ervolino,titolare del nuovo dicastero degli Affari Special!, ha detto che bambini, anzianie handicappati sono i suoi "affari special!". Non si tratta di rivendicare compe-tenze, ma facilitare il raggiungimento dei risultati, procedendo a piccoli pass!ma incisivi ed efficaci.

Quanta agli anziani c'e da ricordare, Ella dice, che tutti dobbiamo invec-chiare; la gestione del problema non si puo lasciare alia improvvisazione; « tragli anziani vi sono risorse di umanita e di cultura che la Societa non puo per-mettersi di trascurare ».

Per lo scottante tema della "emergenza-minovi" vi sara il massimo ap-poggio alia approvazione della Convenzione predisposta dalla UNICEF; vi sarauna rilettura del Codice Penale per il problema dei maltrattamenti dei bambinie un riordino di competenze dei Tribunal! dei minorenni; uno sforzo per attuaremeglio le Leggi present!, e attenzione particolare ai Consultori familiari, con unariconversione di essi, poiche la loro realta si e rivelata diversa da quella che ilParlamento aveva immaginato (Legge n. 405 del 1975); sono effettivamente diven-tati Centri di Medicalizzazione; soprattutto ambulator! per le prescrizioni dianticoncezionali.

Occorre modificare la struttura dei Consultori affidando loro compiti diprotezione dei minori, ma e anche possibile pensare a un rafforzamento dellefigure che operano in queste strutture, e ad un migliore collegamento con i Tri-bunali Minorili.

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Le LL.AA.ll.RR. i Principi di Svevia durante il rito religioso

con la presenza di Autorita intervenute alia cerimonia del 27 Settembre 1987

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IN DIFESA DELL'UOMO

L'ANZIANO CON NOI

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Sua Altezza Imperials e Reals il Principe Giovanni Caspis von Sckwabenriceve omaggio da parts del suo successors designate il figlio adottivo

e cugino di sangue il Principe Don Antonio Francesco

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L'ANZIANO CON NOI

L'altro aspetto del problema dell'Uomo, che ci sta particolarmente a cuore,riguarda gli anziani.

Parlando di essi potremmo riempire volumi nel trascrivere tutte le esalta-zioni e gli elogi scritti nelle Letterature a lode della vecchiaia; basti ricordareil "De Senectute" di Cicerone. Oggi sarebbe meno facile scrivere quelle cose nontanto perche non siano vere nella loro sostanza, ma perche la sensibilita comunee profondamente mutata. Le parole del vecchio saggio Cinese rivolte benevol-mente al giovane: « anche tu un giorno avrai il privilegio di diventare vecchio »,ci sembrano infinitamente lontane dalla dimensione nella quale viviamo.

Comunque dobbiamo riaffermare la dignita umana e cristiana dell'anzianonon solo per non spegnere moralmente una vita avanti tempo, emarginando chie vissuto lasciandoci una ricchezza che ora noi godiamo, ma soprattutto pensandoche tra gli anziani vi sono risorse di umanita e di cultura che la Societa non puopermettersi di trascurare, tanto che il Papa diceva ad essi: « voi siete una bene-dizione per il mondo » (19-11-1980).

Certo non sara facile cogliere il significato profondo di tali parole in unaprospettiva materialistica nella quale la valutazione dell'Uomo e proporzionataalia sua produzione. Ma in una autentica visione umana e cristiana possiamo edobbiamo riaffermare che valiamo per cio che c'e dentro di noi, per cio che ciqualifica come uomini; e nell'anziano tutto questo puo essere immensamente ricco.

Alle parole sopracitate il Papa aggiungeva: « 1'anzianita e il coronamentodelle tappe della vita. Essa porta la raccolta di quanto si e appreso e vissuto;la raccolta di quanto si e operate e raggiunto; la raccolta di quanto si e soffertoe sopportato. Come al finale di una grande sinfonia ritornano i temi dominant!della Vita per una potente sintesi sonora. E questa risonanza conclusiva confe-risce saggezza. Per questo mi inchino con rispetto dinnanzi aH'anzianita e invitotutti a farlo con me ».

Ed e proprio un simile doveroso atteggiamento che deve spingerci adinteressarci dei problemi degli anziani perche tutta quella luce e tutto quel beneche essi posseggono e conservano per noi non debbano impantanarsi nelle diffi-colta e perfino sfociare nella tragedia.

IL PROBLEMA DEGLI ANZIANI

Facili le parole difficili i fatti. Tutti parlano degli anziani Lo stesso au-tnento numerico dovuto al prolungamento della vita ed al calo demografico, sol-leva una serie di problemi che entrano nel comune e quotidiano discorso: leparole appunto; ma se di "problemi" si tratta la loro soluzione passa attraverso1'agire.

Anzi ci sono silenzi che debbono essere vinti; c'e anzitutto uno specificoimpegno culturale, spirituale, religiose da compiere perche mai siano e si sentanoemarginati, soprattutto quando ancora hanno capacita in cui la loro persona puorealizzarsi.

Le buone regole per invecchiare serenamente possono, sotto questo aspetto,essere rasserenanti e costruttive.

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Ne ricordiamo due: Essere sempre alia ricerca delle piccole cose: leggere,ascoltare, sorridere, pregare; Scartare decisamente 1'ozio, 1'isolamento, il rancore,la gelosia, J'invia, 1'egoismo.

C'e bisogno di una formazione personale in tal senso.Sul piano sociale sta alia famiglia, al quartiere, alia Chiesa ed alia Comu-

nita parrocchiale esercitare attenzione, avere sensibilita per venire costruttivamenteincontro a chi si trova in condizioni di particolare debolezza e in pericolo diemarginazione.

Non dovrebbe quindi essere, quando fosse possibile, una azione per glianziani, ma una azione nella quale essi siano a pieno titolo protagonisti; quindiuna azione degli anziani, un'azione con gli anziani! Tutti quelli che sono a fiancodell'anziano e lo aiutano debbono farlo perche dia se stesso e non per sosti-tuirsi a ]ui.

Quando sentiamo quindi che « 1'anziano e un protagonista » che « devetornare ad essere il perno di ogni gruppo sociale », che « deve essergli ricono-sciuta una preziosa ed insostituibile funzione », che « c'e una gioia della terzaeta », non possiamo non gioire anche noi.

LE SOLUZIONI IN CONCRETO

Ma allargando lo sguardo sappiamo che ci sono situazioni acute di biso-gno, di malattia, di impotenza, che possono relegare gli anziani nella schieradisperata e tragica degli ultimi della Terra.

Cosa si sta pensando, proponendo, facendo, legiferando in proposito per-che questo non avvenga?

Allargheremo gli spazi dei ricoveri per i vecchi, ne creeremo di nuovi,li renderemo piu efficienti e lussuosi? Ma come togliere il rischio della ghettizza-zione? E se la causa della eutanasia, attiva o passiva non importa, dovesseguadagnare terreno? Non possiamo essere impreparati.

Ai Consulted familiar! non compete solo fare consulenza, ma anche pre-venire, informare, formare, elaborare un progetto educative di largo respiro cheabbia per tema 1'anziano, e aiuti le persone, le coppie, le famiglie e 1'intera So-cieta a prendere coscienza e a predisporre strumenti adeguati, almeno a livellomentale e culturale, se non immediatamente operativo.

Stiamo vivendo in una situazione e realta assurde; mentre invecchia irre-versibilmente (la percentuale di persone oltre i 65 anni e del 18%), la societae portata a trascurare sempre piu gli anziani in ossequio a quella che e statadetta la « concezione utilitaristica delle persone ».

Ai Consulted si rivolge tutta la famiglia, ma essi debbono essere piu diret-tamente interessati alia problematica delle persone anziane. Ed allora si richiedeuna preparazione specifica degli operators; ma a monte un radicale cambiamentodi una cultura che oggi ha portato ad una distorta visione della vita e dellapersona.

La persona e an valore in se e per se, e per questo merita, anzi esigeaccoglienza in ogni momento. Se questo non viene accettato la persona puoessere paragonata ad un bene utilitaristico e di consume quindi, secondo la logica,puo essere usata o buttata.

Solo dalla famiglia puo venire Una risposta culturale capace di rovesciarequella logica.

ANZIANI AMMALATI CRONICI

Un libro bianco sugli anziani malati cronici (« Vecchi da morire » di F.Santanera e G.M. Breda) rivela un tipo di nascosto e spesso tragico bisogno.Un milione e trecentosessantamila anziani vivono in condizioni di poverta, edhanno bisogno di cure ed assistenza medica continuativa.

Dietro questi dati si apre un abisso: quello della assistenza sanitaria aglianziani malati cronici. £ un tipo di poverta che quasi mai rientra nelle statistichee nelle ricerche, anche perche difficile da defmire e da individuare; eppure rap-presenta un problema sempre piu grave; un dramma sempre piu pesante permigliaia di famiglie.

Gli ospedali non hanno posto, i cronicari pubblici nemmeno; sul territorionon esistono se non in proporzioni ridottissime rispetto al bisogno, servizi diassistenza specifici. Gli anziani malati finiscono per gravare quasi esclusivamentesulle famiglie.

Storie di anziani malati che denunciano assurdita e atrocita di un sistemache non sembra in grado di garantire a tu t t i dignita ed assistenza anche nellaparte terminale della vita: storie che non sono ne casi limite, ne realta roman-zesca, ma vita quotidiana; proprio perche il problema della terza eta e uno deipiu gravi anche se meno risonanti.

Molte storie mostrano quanto poco il sacrosanto diritto ad una assistenzasicura e dignitosa sia di fatto riconosciuto proprio nei riguardi degli anziani,abbandonati a se stesso, malcurati, sopportati come inutile peso, come una iat tura,di cui si auspica una rapida fine.

Sono quasi dovunque violate le leggi vigenti che stabiliscono il diritto deglianziani cronici non autosuflicienti alle cure ospedaliere o paraospedaliere nei casiin cui non sia possibile provvedere a livello familiare.

Anziani cronici non autosufficienti sono talvolta dimessi dagli Ospedali,a volte anche in modo selvaggio, e le famiglie sono cosi costrette ad accollarsiil gravoso impegno dell'assistenza 24 ore su 24, oppure a pagare rette superior!a 50/60.000 lire al giorno per ricovero in cronicario.

Convenient!, necessarie le denuncie; doverosa 1'azione che port! rimedio,e a monte e di dentro riscoprire 1'altra dimensione culturale umana del valore edel diritto dell'anziano e, soprattutto, la dimensione spirituale cristiana che su-blima la persona dell'anziano e il servizio a lui reso.

CONCLUSIONE .

Giunti al termine di queste nostre parole, vogliamo concludere nella spe-ranza. Lamentarsi non e mai servito e non serve a nulla. E necessario operaremossi dai piu alti sentiment! umani e cristiani.

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Si tratta di term che coinvolgono tutti, fortemente legati ai valori espressianche dalla Legge fondamentale dello Stato; di temi che affermano ed esaltanola persona umana; i temi che nobilitano la convivenza civile.

Imperative per tutti: impegnarsi a realizzarli!

Dalla Nostra Sede Magistrale il giorno 27 Settembre 1987 A.D.

Dedicate alia Corona di Svevia

Antonio Francesco 1° - Principe

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L.

Messaggto per la Pace nel Mondo Anno 1987

S.A.I.R. il Principe di Svevia con i Dignitari

— 33 -

T

SECONDA PARTE

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!

LA IMPERIALE E REALE CASA DI SVEVIA

DALLE ORIGINI AI NOSTRI GIORNI

SUNTO STORICO SULLA DINASTIA

A cura dell'Accademia Internazionale di Svevia

Istituto di Cultura Araldica

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DINASTIA HOHENSTAUFEN - SCHWABEN

Grande Famiglia dinastica tedesca (Svevia) originario del Wiirttemberg, nel Giurai Svevo, chiamata anche, particolarmente in Italia, Casa di Svevia e, in Germania,

Casa di Staufen. Alcuni dei suoi membri si succedettero per oltre un secolo sulTrono Imperiale subentrando alia Casa di Franconia.La casata ebbe origine con Federico di BOREN o BEUREN (f 1094) che servisotto Corrado II il Salico ed ENRICO IV, Suo figlio Federico I di Staufen(f 1105), per i servigi resi ad Enrico IV ebbe in sposa la figlia dello stessoImperatore, Agnese, che gli porto in dote il ducato di Svevia (1079); eresse sulRahue Alp un castello da cui la Famiglia prese il nome di Hohenstaufen (altristaufen). II figlio maggiore FEDERICO II il Guercio (f 1147) sposo Giudittasorella di Enrico X il Superbo della Casa dei Guelfi di Baviera. II Figlio minore,Corrado (f 1152), ebbe il ducato di Franconia (1115) e fu eletto Re di Germanianel 1138. I due fratelli lottarono a lungo contro 1'Imperatore LOTARIO II diSupplinburgo. Ouest'ultimo, dopo aver assunto la dignita Imperiale nel 1125,contendendola a Federico il Guercio, bandi dall'Impero Corrado (1127) e co-strinse gli Hohenstaufen a umiliarsi alia dieta di Bamberga (1135). Corrado, tut-tavia, succedette a Lotario (•(• 1137) nell'Impero con il nome di Corrado I I I , madovette lottare contro il duca di Baviera, Capo della Casa dei Guelfi.La Dinastia continue con il nipote di Corrado III , Federico III di Svevia, figliodi Federico II, Imperatore dal 1152 al 1190 col nome di Federico I Barbarossa;successivamente con i figli ENRICO VI il Severo o il Crudele, Re di Sicilia dal1194 in quanta marito di Costanza d'Altavilla, Re d'ltalia nel 1186, Imperatore dal1190 al 1197, e Filippo di Svevia (1208) che, proclamato Re di Germania nel1198, ebbe il proprio regno travagliato dalle lotte contro i Guelfi e fu assassinateda Ottone IV di Brunswick. A Filippo successe, dopo aver vinto e spodestatoOttone IV, FEDERICO II, Re di Sicilia dal 1198 e Imperatore dal 1220 al 1250.Con quest'ultimo Imperatore la fortuna della dinastia raggiunse 1'Apogeo. Poiinizio il decline: il figlio di Federico II, Corrado IV fu Imperatore designate dal1250 al 1254, mentre sul trono di Sicilia saliva il figlio naturale di Federico II,MANFREDI; ENZO (f 1272), pure figlio naturale e create dallo stesso FedericoRe di Sardegna, fu catturato dai Bolognesi nel 1249. II figlio di Corrado, COR-RADINO o CORRADO V, disceso in Italia per rivendicare i diritti del padre,venne sconfitto a Tagliacozzo e decapitate a Napoli nel 1268 per ordine di Carlod'Angio. La sua morte segno la fine della gloriosa casata. La figlia di Manfredi,Costanza, ando sposa a Pietro III il Grande Re d'Aragona (1262), al quale tra-smise i diritti degli HOHENSTAUFEN sulla Sicilia. Tale Dinastia, delta: TerzaCasa d'Aragona - Dinastia Catalana, termina con Marline il Giovane (1392-1409).

Sua Altezza Imperials il Principe Giovanni Caspis con Dignitari

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DINASTIA RAMO KASP - HOHENSTAUFEN

Da FEDERICO BARBAROSSA, unitosi in seconde nozze con BEATRICE diBORGOGNA, figlia del Conte RINALDO che, oltre al Regno di Borgogna portoin dote un liglio naturale nato precedentemente dalle nozze con 1'Imperatore,OTTONE detto Meyorato, Conte Palatine del Reno, successivamente Re di Ariese di Borgogna, Vessillifero dell'lmpero (Notizia S. Rom. Germanici Imperii -Jacobi-Wilhelmi Imhofm, Reg. 168 Lib. IV Cap. I. Stutgardiae - anno MDCXCIX).Questi fu il Capostipite delta Casa Kasp o Caspa o Casp ramo di Hohenstaufen-Schwaben.A Ottone Meyorato regnante in Aries 1169 discesero di padre in figlio i seguenti:Caspa o Casp. detto Sagittario, nato nel 1192; Accurso, nato verso il 1220; Mar-tino, nato il 1250, unitosi in matrimonio con donna Smeralda da Tirone, "questoramo da origine al casato Bergamasco del Caspa divenuti poi Casp o de Caspisvon Schwaben"; Nicola Kaspis, nato ad Altenhofer circa il 1320 morto nel1403; Matteo Kasspiss vissuto intorno al 1439; )acopo Kaspis, possidente deifeudi nel 1500.Questa casata fiorente sino all'inizio del Congresso di Vienna (1814-1815), vennericonosciuta Principessa e Sovrana sulla Stiria Superiore. Nel 1600 tale Dinastiae fiorente a Clusone (Bergamo) con il Divo Giovanni Battista Marco de Caspis,nato verso il 1530 deceduto nel 1613, Jacopo de Caspis nato verso il 1570; nomericordato nel decreto di riconoscimento nobiliare del 1598 dall'Arciduca Ferdi-nando d'Austria che riconosce ai Caspis la sovranita su alcuni feudi della StiriaSuperiore e della Carinzia. I Caspis, in virtu dei decreti degli Imperatori d'AustriaFerdinando II, Ferdinando III e Leopoldo I, erano PRINCIPI DEL SACROROMANO 1MPERO Germanico; inoltre avevano diritto di battere moneta sinoa due marchi d'oro, per privilegio degli Imperatori d'Austria.Con il decreto del 1645 dell'Imperatore Ferdinando III d'Austria godette diNobilta d'Impero trascritte in tut t i i Registri dei Regni tedeschi. E, come accen-nato, erano qualificati anche Servitori Imperial! ed Elettori.

Ritornando a Jacopo, dobbiamo rilevare che, nell'atto del 16 Marzo 1608 delNotaio Bartolomeo di Manfredo Grumelli (conservato presso 1'Archivio di Statodi Bergamo), ha doppio cognome, cioe de Catzenelnbogen Caspis. Nome propriodella Real Casa di Essen, Cassel della Renania; Isacco, nato a Clusone il 19Settembre 1612, morto nel 1679; Giovanni Francesco di Clusone nato il 21 Di-cembre 1640 morto intorno al 1700; Pietro, nato a Nembro il 27-6-1687 mortointorno al 1750; Andrea, nato a Nembro il 27-7-1720 morto nel 1790; LuigiAndrea, nato il 26-7-1762, morto nel 1842; Pietro Andrea, nato a Nembro il17-10-1811, morto nel 1890; Giovanni nato ad Almenno S. Bartolomeo il 30Aprile 1859 morto a Bergamo il 20-5-1923; Dante Pietro, nato a Bergamo il 14Gennaio 1895, morto il 27*09-1969; Giovanni Giuseppe, nato a Bergamo il 29Settembre 1925 morto il 12-12-1984 a Bergamo ultimo rappresentante di Nomee d'Arme della Imperiale Casa di Svevia ramo Kasp.S.A.I.R. il Principe Giovanni Giuseppe Caspis von Schwaben, fu riconosciuto

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da moltissime Case ex Regnanti, da alte Personalita ed Autorita, da Enti Inter-nazionali Pubblici e da Stati.Secondo il Diritto Nobiliare Internazionale, riconosciuto "Fons. Honorum" confacolta di concedere titoli nobiliari - cavallereschi essendo questo PatrimonioSlorico Dinastico della Casa.L'ultimo rappresentante nella persona di S.A.I.R. il Principe Giovanni Caspisvon Schwaben, esercitando i poteri sovrani quale Principe Nato, ha concesso,riconosciuto, riconfermato titoli nobiliari, avendone facolta.Ha fondato Enti Moral! come PAccademia de Caspis con scopi educativi-storico-culturali; ha ripristinato inoltre il Reale Ordine di San Gereone fondato nel 1190per la III Crociata da Federico Barbarossa perpetuate da Federico II nel 1228durante la IV Crociata.Numerosi studiosi di discipline storico-araldico-genealogiche si occuparono delladinastia tra i quali si annoverano i seguenti: il dott. Federico Agosteo, ConsulenteGiudiziario Araldico del Tribunale di Milano che effettuo una documentata peri-zia storica sulla Casata; 1'Avvocato Giovanni Turco, consulente presso il Tribu-nale di Palermo, effettuo uno studio storico-araldico-genealogico sul Casato pressoquel Tribunale; il dr. Teophilo Tampico pubblico una perizia extra giudiztalegiurata che fu giurata presso il Tribunale di Bari; lo storico Danilo Terzarolied altri, si occuparono, con studi e pubblicazioni sul Casato. Questi eminentistudiosi dettero impulse e interesse di enorme valore alia Storia, alia Dinastiache, pure assopita nei secoli, mai si spense.

I

Sua Altezza Imperials e Reale il Principe di SveviaAntonio Francesco Calabria

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RAMO CALABRIA CILENTO (d'Hauteville) SVEVIA

Attualmente la Dinastia e rappresentata da Sua Altezza Imperiale e Reale ilPrincipe Antonio Francesco Calabria-Cilento (d'Hauteville) discendente della CasaReale Normanna. Principe titolare di Antiochia. Principe titolare del Sacro Ro-mano Impero Germanico. Principe titolare della Stiria Superiore. Conte Palatinodel Reno ecc. ecc.In data 8 dicembre 1982 S.A.I.R. il Principe Giovanni Caspis di Svevia, Sovranoe Capo di Nome e d'Arme della Casa Reale di Svevia, conferi Diritt i , Titoli ePrerogative di Principe Ereditario e Sovrano di Svevia. Legale Pretendente alTrono di Svevia. Figlio Adottivo con riconoscimento dei Vincoli di Sangue. LeII.RR.LL.PP. furono rlasciate in Bergamo il 3 dicembre firmate ed autenticatedal Notaio Giovanni Battista Anselmo.I conferimenti Sovrani furono solennemente accettati e perfezionati dalle inteseche intercorsero fra le due Principesche Dinastie, dopo la morte del predetto SuoIllustre Ultimo Esponente, S.A.I.R. il Principe Giovanni 1° di Svevia che avvenneil 19 dicembre 1984.S.A.I.R. il Principe Antonio Francesco dichiaro esecutiva a tu t t i gli effet t i lacessione espressa con volonta Sovrana per CHIAMATA dell'intero Patrimonio-Storico-Araldico-Cavalleresco-Nobiliare della Casa Reale di Svevia e, in richiamodel Diritto Feudale consuetudinario della Dinastia, in virtu del potere concessoda Federico I Barbarossa nel famoso CODICE FRIDERICIANUM - PRIVILE-GIUM MINOS che fu emanato dopo la Dieta di Ratisbona il 17 Settembre 1156in favore del Duca di Bamberger Enrico Jasomirgot il quale stabiliva:

I - « Eleva 1'Austria a Ducato soggetto immediatamente all'Impero;

II - Riconosce il Diritto ereditario al Ducato (Hereditario Jure) a tut t i i discen-denti della famiglia Ducale anche alle figlie ("Indifferenter Filii vel Filiae");

III - Concede ai Duchi d'Austria il ("il ius Affectandi vel designandi"), cioe ildiritto in caso di estinzione della famiglia di designare essi il loro erede("Cuicumque voluerint") ».

(Note storiche, provenienti dai testi: Wattenbach, Die oesterr Freiheitsbriefe,nell'archivio per le fonti austriache, vol. VI I I 1852, Vienna - Weiland, op. cit.,in Schwind - Dopsch op. cit. Cofr. pure Ficher, Ueber die Echtheit des Osterr.-Freiheitsbriefes, Atti deU'Accademia di Vienna, vol. 23, a. 1857).In forza dello Statuto dell'Ordine Reale di S. Gereone, Cap. II Art. 6 Com. II,assunse irrevocabilmente con piena indipendenza da qualsivoglia Autorita o Po-tere, il Gran Magistero dell'Ordine Reale di S. Gereone, per Se e per i SuoiEredi Successor!, Jure Sanguinis o per Chiamata.In richiamo alle medioevali e gloriose Dinastie degli Svevi e dei Normanni,S.A.I.R. il Principe Antonio Francesco si college storicamente ad Enrico VI,secondogenito di Federico (Barbarossa), Re dei Romani, Imperatore di Germania,Re di Sicilia, marito di COSTANZA d'ALTAVILLA, erede del Regno di Siciliae di Puglia, riconoscendo e confermando gli antichi vincoli di sangue fra la

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Dinastia Sveva e Calabria-Cilento, accettando in sede Nobiliare e nei rapportifra le due antiche Case (Caspis di Svevia - Calabria Cilento) la CHIAMATAaffettuosamente disposta con Sovrana ed incontestabile volonta di S.A.I.R. ilPrincipe Giovanni Caspis di Svevia.

S.A.I.R. il Principe Antonio Francesco figlio di don Francesco, di don L'mberto,Nobile consorte di Sua Altezza Reale la Principessa donna Assunta Cilento(d'Hauteville), primogenita di don Francesco, di don Domenico; citato nella sen-tenza a pag. 27 del 10 settembre 1948 N° 23 28/48-5143 bis de l ta Pretura diRoma Sez. VI I , quale discendente della Dinastia Principesca dei Normanni diSicilia. Delta sentenza a pagina 37 cosi si esprime: « Tali t i tolature, qual i ta , onorie trattamenti sono comuni a tutta la Gens Cilento (seu Cilenti , o de Cilento),che possono, pero provare t'attacco alia genealogia del la Dinastia quivi esaminata;pertanto e vuota di contenuto 1'asserzione o il dubbio a quale dei Cilento possonoessere a t t r i b u i t i i titoli di cui sopra poiche in tema di Casa ex Sovrana i Discen-denti di Famiglie che hanno gia regnato, le t i tolature vanno estese a l l ' in f in i toper maschi e femmine ».A pagina 39 della sopracitata sentenza cosi recita: « In quan to poi al presentecaso in esame la qualita Principesca dei discendenti degli Altavi l la , non puoessere contemplata dall 'Ordinamento Nobiliare Italiano, poiche si tratta di unaNobilta NATIVA, cioe spettante per nascita e di origine, e non gia dativa, ossiaconcessa da una Potenza ai suoi sudditi.Non si puo, senza incorrere in grave errore, confondere la quali ta Principescacon le qualifiche Nobiliari. 1 titoli di pretenzione con qualifiche principescheReali, si possono portare senza bisogno di conferma o di autorizzazione, ne dalloStato di origine (assorbito successivamente dagli Ang io in i , Aragona, BorboniMurat, Borboni e Savoia) ne dallo Stato di Domicilio percio senza iscrizioni neglielenchi Nobil iar i , che comprendono esclusivamente i titoli e le distinzioni Nobi-liari conferiti da un Sovrano soggetto a doveroso riconoscimento ».Sua Altezza Imperiale Antonio Francesco, per Grazia di Dio, Principe Sovranodi Svevia - Principe detla Stiria Superiore. Principe del Sacro Romano Imperodi Germania - Principe di Antiochia - Sovrano Gran Maestro Ereditario di Dirittoper Chiamata del Reale Ordine Dinastico di San Gereone e insignito di numerosialtri t i toli Cavallereschi - Commendatore dell'Ordine Equestre del Santo Sepolcrodi Gerusalemme, Medaglia d'Argento al Merito Melitense S.MO.M. - Medagliadi Bronzo al Merito Melitense del suddetto Ordine - e autorizzato a fregiarsi delDistintivo di Onore per Ferita da Causa di Servizio - Inoltre e Decorate dellaMedaglia Commemorativa di Bronzo per il servizio prestato in Irpinia e conferitadal Commissario Straordinario per la Protezione Civile della Repubblica I tal ians;inoltre e insignito di numerosi attestati, titoli e riconoscimenti rilasciati da Ordini,

Case Regnanti , ex Regnanti e Stati Sovrani.Quale Capo di Nome e d'Arme del la Imperiale e Reale Casa di Svevia e Soggetto

di Dirit to Internazionale. .

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1 wH M.R. Mons. Tomas Gumy y Enrich

REALE ORDINE DINASTICO DI SAN GEREONECORONA DI SVEVIA

GRAN COLLARE DI GIUSTIZIA

il Principe e Sovrano Gran MaestroS.A.I.R. il Principe di Svevia Antonio Francesco Calabria

DIGNITARIGRANDI ELETTORI DI GIUSTIZIA CON COLLANA

S.A.R.I. il Principe Francesco Alessandro Maria Calabria Principe EreditarioDuca di Svevia

S.A.R.I. il Principe Luigi Amoroso D'AragonaSua Beatitudine Mons. Vittorio Busa Patriarca OrtodossoS.A.R.I. il Principe Guglielmo de Grau MontezumaS.A.R. il Principe Theodora Bradford of ChorumS.A.I.R. il Principe Au Chin Han del Celeste Impero;S.A.I.R. il Principe Saul Cesare d'EmmanoililS.A.I.R. il Principe Pasquale Bandeira Moreira

ASSISTENZA SPIRITUALE

M.R. Mons. Giovanni Ferrando CanonicoM.R. P. Ubaldo Tomarelli O.P.

CATEGORIA DELLE DAME

Gran Dama di Giustizia:

SA.I.R. la Principessa di Svevia Artura Maria CalabriaS.A.I.R. la Principessa Anna Carmen Calabria Duchessa di SveviaS.A.I.R. la Principessa Li Chun-Yu del Celeste Impero

Dame Addette al Servizio d'Onore

Dama di Giustizia:Contessa Itala Appierto di TerracinaN.D. Vittoria M. Anna Cadeddu del Marches! Cadello

Dama di Grazia Magistrate:Sig.ra Assunta Rossi nata SchioSignora Maddalena Bubendey

GRAN CONSIGLIOGran Cancelliere:

S.E. Conte Enrico Masetti

Sostituto:Grande Umciale Evio Sossella

Gran Bali:S.E. il Duca di Tiro Albert Battle, Principato di Andorra

49 -

Ambasciatore: M/

S.E. Barone Ezio Tamassia per la Diaspora del Montenegro ;

Delegazioni: '

Grande Ufficiale Evio Sossella - Provincia di Vicenza e Treviso

S.B. Mons. Vittorio Busa - Provincia di Sicilia

M.R.P. Mons. Tomas Gumi y Enrich - Provincia di Barcellona '(

TESORIERE ONORARIO :

il Langravio Gino Rossi

ALFIERE ;

Gastaldo Magistrate Emilio Volpi

SERVIZIO D'ONORE

Conte Amos Rossi di Raccogliano ; LA

Conte Luigi Curatolo 5

Langravio Magistrale Loris Pellicano '•••

Gastaldo Magistrale Cosimo Di Palma ;• GfM.R.P. Ubaldo Tomarelli ;..

MAGISTRALE COLLEG1O CONSULTORE ARALD1CO *<

Grande Araldo Onorario: i

la contessa Itala Appierto di Terracina ',, Gf

CERIMON1ALE i:

il Principe Massimo Silvestri di S. Nicola ;?

il Duca don Paolo . • j

il cav. Emilio Volpi 'j.

GRANDE ELETTORE DI GIUST1ZIA

Principe Massimo Silvestri di S. Nicola

Duca Tomas Gumi y Enrych

Conte Luigi Curatolo

Conte Enrico MasettiConte Mario Paciotti

Marchese Luigi PanozzoConte Rosario Pezzella

Conte Amos Rossi di Raccogliano

Barone Cesare Ongaro ..

Barone Ezio Eccellino Tamassia

Barone Lucio Lonardoni

Conte Luigi Spaggiari

MARGRAVIO MAGISTRALE

Gr. Uff. Evio Sossella

LANGRAVIO DI GIUSTIZIA

Patrizio Alessandro SegniniConte Etienne FontanaConte Fernando Spaggiari

LANGRAVIO MAGISTRALE

Giuseppe BarillariDomenico PadovanLoris PellicanoGino Rossi

LANGRAVIO DI MERITO

Domenico Manera

GASTALDO MAGISTRALE

Cosimo Di PalmaEvaristo RivierEmilio Volpi

GASTALDO DI MERITO

Oscar BertiniGiuseppe CeriniGiovanni GandiniFausto MiariAntonio OlivaGioberto PancieraFrancesco Ragnoli

R E L A Z I O N I

Riconoscimenti - Decreti - Attestati di Stati Sovrani - Monarchic

Chiese Cattoliche - Case Ex Regnanti - Ordini e Confederazioni

Ordini Cavallereschi Internazionali - Associazioni - Enti Cultural!

BEG I

t . 'A

&rj:iu Jioiriliari Sntmtacionalfcel

Sutoritsat becret n.' 88/31

ALBERT BATLLE I GINESTA, Dr. en Heraldica i Genealogia ,Notarius G e n t i l i c o Heraldicus, membre del CONSEJO JURIDICODE ESPANA, T i t u l a r de I 'Arxiu Nobi l ia r i Int ernaci onal delPr incinat d'Andorra.

Que en 1 'Arxiu Nobi l i a r i Int ernaci onal sota la sevat i t u l a r i t a t , figura depositada la documentacio corresponenta I Titol de PRINCEP HEREDITARI I SOB IRA DE SUAVIA, i legalPretendent al Trono de SUAVIA, a favor de S.A. ANTONIOFRANCESCO CALABRIA CILENTO d'HAUTEVILLE, Gran C o l l a r de laRe ia l Ordre de Sant GEREON, de n a c i o n a l i t a t i t a l i a n a .

L l i u r o el present c e r t i f i c a t a t o t s els e f ec t e s .

A Sant Ju l ia de Lor ia , Principal d 'Andorra, al dia 10 demaig de mil n o u . c e n t s v u i t ant a cine.

Dr. NGH. A l b e r t BATLLE

BA, Notari Public del Principat d'Andorra, amb

residSncia en aquesta capital,

DONO FE: De que la signatura qua figura al

dors, del senyor Albert BATLLE i GINESTA, de

nacionalitat andorrana, al qual conec, ha estat

posada a la meva presencia, essent per consegiient

legitima.

Andorra la Vella, el catorze de maig de mil

nou-cents vuitanta-cinc.

VIST en la Secretaria General d1aquesta DelegaciS

Permanent als unics efectes de reconeixer la sig-

natura d'En MARC VILA RIBA, Notari del Principat.-

El Secretari Adjunt

BERO

5| S.A.R.'& Principe fw Istituto cvl Via S.Nazta; 57129 j

Roma, 29 gennaio 1987

Per conto del Capo di Gabinettodel Re -Baldovino, mi'premuro comunicarLe che

giun'to alia sua Alta Destinazio-ne ed e 3ta£o"molto gradito.

AMBASCIATADEL

BBLGIOROMA - Q.

Altezza Heale, "* '. \

' t

Holti diatinti saluti.

S.A.R.•Principe Antonio Francesco Primo di Sveviati Istituto di Cultura AxaldicaI Via S.Hazaro117129 VERONA

AMBASCIATA

DEL

BELGIO

ROMA - Q.

S.A.R.Principe Antonio Francesco Primo di SveviaIstituto di Cultura AraldicaVia S.Hazaxo Vy

57129 VERONA

11

.rnicmaiional Year of Peace (

Annie interrunorule de la paixMe*ayHapoaHbiH ron MHpa |

Ana IntemactDiul de ta Paz i

SECRETARIAT FOR THE INTERNATIONAL YEAR OF PEACE United Nations Secretarial. Ne« York. N.Y. IMP

PSCA/PAD/2-7-1 1U Hay 1986

Dear Sir,

On behalf of the Secretary-General, I wish to acknowledge receipt of

your letter dated 11 January 1986, together vith the enclosed "Message

for World Peace", which reached us only very recently.

The Secretary-General enjoys receiving the vievs of private

citizens and your message on the subject of world peace vas a particularly

timely contribution during this International Year of Peace,

Thank you again for sharing your message vith the Secretary-General

and for your dedication to the cause of world peace.

Yours sincerely,

Robin Ludwig V' [ [/•!/// ft/ {Deputy Executive Secretary

Principe Antonio Francesco Primo di SveviaAccademia Internationale di SveviaIstituto di Cultrua AraldicaVia S. Nazaro, 1*537129 VeronaItaly

EnclosuresIYP colour brochure and calendar of events.

IE Copyright US] Pi ml,a ln<f Sola ov John C Cll'k Co 13 76 Wi

ARTICLES OF INCORPORATIONDOMESTIC NON-PROFIT CORPORATION

FEE $75.00 COMMONWEALTH OF PENNSYWANIfDEPARTMENT OF STATE

HARRISBURG. 17120

ME OF CORPORATION

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Sutotitjat beccet n.* 88/81

ALBERT BATLLE i GINESTA,Dr. en Heraldica i Geneologia,

Notarius Gentilico Heraldicus,membra del COHSEJO JURI-

DICO HERALDICO DE ESPASA,Titular de 1'AEXIU FOBILIARI

INTERNACIONAL del PEINCIPAT D'ANDORRA.

C E R T I F I C A :

Que S.A.E.PRIHCEP ANTONIO FRANCESCO

PRIMO DI SVEVIA ha depositat la dooumentaci6 i els esta-

tuts de la "REALE ORDIHE DIHASTICO DI BAN GEREOKE DELLA

CASA DI SVEVIA",signant com II Gran Maestro

Lliuro el present Certificat a totd els efectes.-

A Sact Julia de L6ria,Prinoipat d'Andorra,el dia divuit

d'octubre de mil nou cents vuitanta cine.

Albert Batlle

8 £ G 1 S T B A l

Marc VILA i RI-

BA, Notari Public del Principat d'Andorra, amb

residencia en aguesta capital,

DONO FE: De que la signatura que figura al

dors, del senyor Albert BATLLE i GINESTA, al qual

conec, ha estat posada a la meva presencia, essent

per consegiient legitima.

Andorra la Vella, el vint-i-dos d'octubre de

mil nou-cents vuitanta-cinc.

f? v-. \

VIST en la Secretaria General d'aquesta DelegaciesPermanent als unics efectes de reconeixer la sig-natura d'En MARC VILA RIBA, Notari del Principat.-

Secretari,

\

..Principe Antonio Francesco 1di SveviaPresidente dell'Acc^demiaInternazior.ale di SveviaIsLituto •?•' Cultura AraldioaVia S. Nazaro, -o

37129 VERONA

OFFICE or THESECRET* 11V 01' STATE

Association .Reg. Nr>..._:>2°

CERTIFICATE OF REGISTRATION OF

IJ MJM'IIOMT ASSOCIATION

I, MARCH FONG Eu. Srcrctmy »l Si i i l . i • . >wi i> "f C'al i l i i r rn. i , <lo he-miiy CERTIFY thatin iiccorcl.ince with the appliralinn lilud in Li nllitr t'ic ASSO','IATION n.imeel helow ha^

duly registered its ___ lia .o _a.!4.1in this office:

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(Via Borgo Palazzo 97)

l-hto nf Keflistralion-. ^S^TL 2.iv.1978 .. . .

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IN WITNESS WHEREOF, I executethis certificate and affix ihe Great Sealof the State of California this

ilith February, 1978.day of

"Secretary of SLI(O M., It >1

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States of America

DEPARTMENT OF STATE

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f r r t i fy That the Jtxumcnt n.-i:::i7'u j.rir.ri-i/ it under the Seal cf the State of:

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mml o! Stall :/ *c u.'M1-' anJ mj/ J'amt subscribed hy trie Authenti-

cating Offucr pi the .v:./ Depjrlmfnt. at the city of Waihinfton, in

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ifc^ipn Officer, Department of Stale,

riot Calid 1} it is rtntoi'cd or altered in ftiny i£ay whatsoever.

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H-IE STATE OF TEXASatttow/iom tliesejresents

'JOHANNES KASPIS VON SCHWABEN

isfierefy commissionedHUNUR/ikr TEXAS CITIZEN

under tHe (aws of the State of Jewswitk a([ ruj/itsjpriyileffes, andemofements ojjpertaimw tosaidojice.'Jn,testimony wfiereof; J liave signed tttijname and caused tHe SeatofSlafoto fa offied 'at i£e Gti/of<~4i(siin,

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•- .. . (Tltla of Corpo^tlgn Ofilcer)*nd it* cgrpor«t« »al la bo.tioroto oftt*ad.

Slata of incQrpar«H"n

» qf Incprporqtlon

Do not write boto* Hiii ling.Tfiii ecrtificata I* qvldenca gf tliy flpplfcanC* exaluiiya right to uiv thq *bovo doicribad Indgnla within.tho State of Oregon In cpnncctton ',;Ji tliu i

i fl n ipiciflod/iubjocKfo fhfl cgnditlgni .and (imitaiiofn noted heroin. . . ." ; • . . , . " : • - . „ ' . " • j' , , ' ( ' . - : . . • I

— CERTIFICATION OF THE SECRETARY OF STATE >~' • • . ' - . , : i • • . . . - • • • •,:•:.•:•; . :,. : ' :

In Taitlmony Wharaof, I hava lot'rny hand find affixed, huojo

'fha Stal of tho StafQ of Ororjaq/' ' ' . ' . ' • V, '- i

Dono a» Itio Capilol or Solainl Orpgqn, IWl.'. 1 ttll 'day- i|f Y

CLAV 1By

.Sop3*b^^

October'. A. 0.1973;.

Recorded

Tlm.: 10:00a.

Secretary of Stota . • • . . - • ; , • . , |

Data •

n. October 11,'

Department of Commerce

Hanging, jHict)igan

A«CICOKFFAT£RN!T ' DI S. P U S Q U A L E E OEI SS H U P T I R I

JANUARY 85

in, conformity cvitk^fof 62,

•Jo* tistimaruf' tofareof, •&' Aave AereaAto- set m^

Stand <rnd qfflaxd tfe Jad of tAe* (Department,,

in:tne>(xty,ofj$anarif., tni& 10TH day,

of J A N U A R Y , ty 85

111. 3 Si"".

Barone CD:.-JT.. Antonio

?. Calabria di C^siroiibero

iei Clients d'rliiite'/iile

Priore ~ensrale dell1Arcicon-

fraternita di S. Pascuale e

del Santi '..Isrtiri

Via Alvise da J Jos to , 35

37100 VEHOHA

Ecc.ao 3i3. Sriore, "enerale,

ho ricevuto la Sua L'radita del 20 c.n. e mi sento

molto onsrato che il Capitolo 3enerale dell ' . i rciconfraternitadi 3ar. Pasquale e del S3. Martiri , r iuni tos i in =33er-ible-i plenir

ha benevol::iente accolto il Vostro des ider io di accD_lier..:i in

qualita diCO;i?HA-'ELLO 31 arjJI'IZIn CON COLLAIF.,, per jii

r.ntichissi,™! vinooli di s?.n~ue che ls~a li vos~,ra Bin^sti i

ai Prinoioi K3rj..ir.:ii di oicilia d .ila C 3:; L.psri.ils ie^-i

ovevi in Italia- Uesidero r iceverc il Voo~ro iJecreto di sp':; r ~ e n

"r:i.:ie per i j^oi safari per 1: ...i^ e-.l'J.~G; ...r-,purtroppo, ho 1'inf ..~:o .v.ioo .riioo ;.e-la :-. L-ets in fe r io re del

cuore e se~ni d ' Isohenia ventriool^re s inis^ra, per cui po-rbst^re ^e^lio .";i inai "a^rire conple^r.:-ente.

Histinta^snte La s.'luto.

KtCAPITO PER U CORRISPOK- Principe Giovann i C'.spis diD E H Z A I K i K i A : Jvevi:; e d,er;,iirldVia Scrco ^tliZZO, 37

2-41OO B£.

HOI PRIKCIPE GIOYAIMI IV, PHINOIPB.Bi 3VBVI&, •BLBTTOnE DEL SACEO

ROMANO BIPERO, uRANDUCA DI DANZ1CA, DUOA DI POHKKBM1A, KB

EtO.

VI3TA LA NOUIHA A P'tlUCIM! PALA'i'IHO OlCTOJJO-SoO E LA IW'JIiVIiil-Fi'AZIOITE

ESIBITA DAL PniHCIPE ADIFOKIO FHAHOKSOO CALABRIA, NATO A PAOLA IL

28.8.1942 1'IULIO DI MAIIOE3CO DI UUBiiKL'O ALBIiSAHDUO li'iltS'llttlS iliSl&A

/"*"PJ<lM01j?E>SA (LJSllilTA '/'ILJL'irrO D'ttAUTBVttLE(RAMO ATIITA1E E3TI1WO) RAP-

PMWlSiriAIO UAL P;tBDiJtIO;

V'JUIAMO 'DjiOKETATO K UaOHi'CIAMO

DI DIB)(It!<A,"jS •: HViJiWJ.iOilOi tl; iil/ijUifiVO SOLElfUEMEME PRINCIPE

PALATIHO Oia'ODOLJoO, III ICICOH03COUiJITO KUI BI1IITTI ])I WOfflWialOBli

SUL OASATO CttHfro'll'llAmEVILLE CHE DA AHNI RIVEHDICA E PlUiCISAlIESraE

"CILBifrO D'HAUTWILLB PHIlfCIPl! D1 AiPTIOCIIIA" A CIO1 LA MJW.IJTMtArUi.lA

HA DATO PlfilfA iiODDUJPAaiOBE A.OLA I'AUI-IIA OTiliirrO i'AiflO U' VjiiK)

OHE UH RAUO ABDAHDONAVA IL COnHOMB PER ASSUMEHE QUELLO SI ALTAVULA

SIOILIA KAPOLI. IiB 3IIJ5 RIVEHIIICAZIOHI ULI PEHSEPTOHO DI ES3ERB

L'UHICO DISCEmjENTE DI S.A.R. LA PRTHCIPESSA /iSSHDIA CIliWITO SPo:;A

DI fiUO HOILIO llJUlilTO, PAillU! ))I 1.'!(A1JC!J3CO M UI I'lWIIO.iGOO AiHOillO

011)3 ;§• I1 Tin!H.i)iHA';o(llu3Tr.O OuiiVilATUJLO DI LHiSIlZIA ';"1I Ui'll.Ali'ii)

Di.'.'U'iWO ABBIAMO EtlANATO Hi PRESEWE DECRETO, HUNITO DELT.A NO:jTRA

FIHU E DEL H03THO S!!i tLI.pj^SoSSjfclQ OuG I 1TOVK u H W N O F:njj!iiIOVB-

.J^o-cj ^t * _^ _J^^^"^ ***i0 ff •ff\ _*

.Ti -^—7"^BH<L Connest»oilo~della.Ca0a di Svevia

/ ecus. fuice>"Smenia remni 'lite aeimi\}&fflul. \Joianis it 'coavieni auffurncm JM "3,1,3.

tutfrfJua fc-judf proccJent itus e'tils eiacfict 3e &£Mcsie ptc&uuieiice* el setfjteuties. dew —Pient el appjfltenl 3'e'lerer ft Sfrner fyonneuff. inrei tlpitftgitttet ceux ,fuipsr coiiimuels ezercicef el cxpcnaitei

tie iiat.tl'kf fl KflutuifitH et services loin wfritt el j'en soul rtu.tut Sixties et capablei jfm & 1st mwoirs ft ,nn-

iner J p pene'faa et a letyisintfuer Se plat en plus amnie au>si J Jllitei ei mater leur jigjljrttc el fauna ite-ajf-tleiucnt faur inivre Icxeutpleelpaur .tliewJrc If kwtte letwumtiien rcputstian S'iceux. itijti dusii /wur pinrenir

ax fluttiim ?e£te~ tl cemble i>t ram pfur I'frJiUQc Subieti ful'fic e! iitvt apint e/J re'mjmre' en Pu ft-spectre

/j fJftt)enoire trirc&tr a faf ^^esiire' S.H.RJJITOIHE rwaicoje CM.XBBI* CiixtfTO d'HADTElfllll n< • P*oi. se.B.iit <s e'ld ^t-'int'lfniciK teprtLenie' 'fit: I'liafeiiJiii MtrctJit sbltrur 9f&dtif (jtewraii auf.mna

ei if at It mil j foiie'e^ejjtn; vcilinr wv .peLjtit SuiuKtuti tyQ&trpiza radus pjrsss itnceua ei

t'll apsitfc pautoircftCpuiKtiJretiii-Hif-atc tf fa suite- et Patn/ncr as ^•^fSfaid.inu a allAaj- C?S«tf suffliJiil f sesouts tb Aafiier iui scnrjcr coafiniiMiai (bdHel'lcue peurlui fisj*7?«iiaitf

let/lint, tt & luiKVWSJHieltltnr de Prtnc. Eridloin <J1a«*..viil* - Boira Caiula 0» Sine^Votr. FIL rfoctl*! .,

&C0M &(p(?C ptmranibrs fount mtf aitoaittt teeMble'* la faitJide &•• Jintfifirait sur•/j.fnef/e ti(appvit ftaatiff l&FUfe&ftiie Cnuei/ Q®iifHfmf •Av/ijus scurJe noaupf iff cX3ov certJiae^gxiatee Gurf.s^tMiiililiipteitia puisjjiici ajvlJrilifQ&Mverjtaz com me &Cout aceaalans el (sciroyaiii ]>ar lefJSrs'seaia Is lure $e Prjac. n»r«ditav& anprnsalieii 3e uol'leue ?Jur julmi tju'il en tdmt. ju insure . . ' ' . ' ' ' . ; '

aiiuifuV M pjiteriif.fegitaii vaibaitiaiteijaa jut luietsaaifjaa eiSesceitiaiaSeniJriJff Ifetiwe 3e fun a faM 'scot.Jjufaeiil'el jfjemaf hrtiisJFXttl eiJttyrurt pu ,aea,f My camiue £W aol'lft en leut Itiirs fjilf el aeiff. -. • '- •

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' 'CODSIBDX &UJO ThMJS«lfiKS DE .IMS MGDSlKS «Eltt HdEilsixUFtJI - d' BAOBSnil*. .•affni'iEsw, sooccEssioEi m i l l ' - - - - .

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tfarainsj tyfaus plait iL

t sisO'tt: A

Arcivescovo Metrofolita di Byalystok della S. Ctiiesa Ortodossa di BielorussiaPatriarca Orlodosso della Diaspora Occidentals ed Orientate

Gran Prior? Ecumenico della Via Unione delle Cbiese Cristiane

In w l r l . f i i l i ' l l c " Nnp t i ' o Sovrnne ed Apostoliche Prscogative ohe Ci per-v i i rnno pnr fiuccnnnl onp Apostolica, trnsmessaCi cla San Pietro 1'Apo-• i f u l n , IV1.no Pntrlarca della Cltta Santa rii Ant iochia , nel l 'AHHo 38rln po llor.tro Siirnoro Gesii Crinto;

c:l in v i r t f i del Dirittl acqudsiti per legittima Fons Honorum e perSnnrn D*sponiz lone Canonlca della Chlesa Ortodoesa Uni'versale;

abbiamo deoretato come decretlamo

di conferire 1'Alta Dlsnita

dl

PItlHCIPE ASSISTENTE AL SA11TU SUGLIO PATR1ARCALE

al Wostro Diletto Uuglno in Monarchia

S.A.ll. Jl Principe Don AUTOHIQ FRANCESCO CALABRIA DI SYKVIA

i? f j i i fa t?! Hontra deoi r ione possa essere riconosciuta da tnt t ifl o v u i i q i i p , abbiamo redatto la presente S.Bolla Patriarcale, mun i t a•U-l f l n n h r o Sii^lllo e della Nostra i'irna, re^intrandola al N° 0/106-bdni Tdhro d 'Oro della Nobilta Palatina delia Hostro S.Chieaa Ortodos-n.n 1 'nivernale , rlto rusao.

In Palnrmo, nella Chieaa del Pater Hoater, il 15 del Mese di Lu-Kl lo doll 'Anno di Jl.S.Uesu Cristo 1985.

SACRUM HOMANUM IHPERIUM

SACRUM ROMANUM IMPERIUH

DOMUS AUGUSTA

GUBERNATIO IN EXSILIO

RESCRIPTUM DE SA MAJESTY IMPE'RIALE

ET ROYALE AFOSTOLIQUE

L'IMPERATOR KAESAR DOHINUS PIUS

JOHAHMES VII DANIEL IV ALEXANDER

AUGUSTUS, O.S+G.,

DUX ILLYRICI, DUX KAESAREAE,

ROI DBS ROIS,

APOSTOLICAE~FIDEI LUMEM, DEFEHSOR,

PROPUGNATOR.

PRIVIllaE IMPERIAL El ROYAL APOSTOLIQUE

POUR SON ALTESSE ROYALS

LE PRIMCE DOM ANTOMIO FRANCESCO CALAbRIA

CILENTO D'HAUIEVILLE,

H^RITIER HOHEHSTAUFEN-WELF,

ET POUR SA MAISOK.

Reg. 0135/1985 A.D.

KOS JOHANNES VII DANIEL IV ALEXANDER AUGUSTUS,

DUX ILLYRICI, DUX KAESAREAE,

AUGUSTAE GENTIS IMPERIALIS ET HEGIAK

APOSTOLICAE SUMMUS PRINCEPS,

APOSTOLICAE FIDEI PROPUGNATOH,

OMNIBUS & SINGULIS HASCE LITTERAS INSPECTUHIS

SALUTEM ET BENEDICTIONEMI

EN VERTU DBS POUVOIRS QUI MOUS DE'TLMOMS

DE HOS GLORIEUX El AUGUSTES ANCETRES,

LES EMPEREURS APOSTOLIQUES

DES ROMAINS,

LES ROIS DES ROIS DE LA GRANDE ARHE"NIE,

LES ROIS DE CILICIE,

LES PRINCES SOUVERAINS ET ROIS DE CAPPADOCE,-

OU D'ABULUSTELN;

EH MEMOIRS DE SAINT DAVI, ROI DE JUDA,

PERE DES BAGRATIDES;

DE SAINT CONSTANTIN LE GRAND,

L'APOTRE XHIe.,

PERE DES EMPEREURS APOSTOLIQUES;

ET DE SAINT CHARLEMAGNE,

LE RESTAURATEUR,

PRINCEPS POPULI CHRISTIANI;

COHSIDE'RANT LES PRIVILEGES RECONNUSET ACCORDED A LA TRES ILLUSTREMAISON ROYALE ET IMPE"RIALE CASPISVON SCHWABEN UNO OBERSTEIRMARK,DU SANG DYNASTIQUE DE HOHENSTAUFEN-WELF,PAR NOS AIEUX DE SAINTE MEMOIRE;

Reg. NO 01Z5/1985 A .D . P. 2

LES MlSRITES ACQUIS AUPHES DE NOUS

PAR SA MAJESTY DOMINUS PIUS

IOAKNES IOSEPHUS CASPIS VON SCHWABEN

UND OBERSTEIRMARK,

ROI DES SUEVES, ROI D 'ERMLAND,

GRAND DUG DE DANTZIG,

SOUVERAIN ASSOCIE" AU SAINT EMPIHE,

DE JUSTE ME'MOIRE;

LE RESCRIPTUM DU lh J A N V I K R 1980,

DE SA MAJESTE" IMPE"RIALE ET ROYALEAPOSTOLIQUEL' IMPERATOR KAESAR DOMINUS PIUSJOHANNES VI DANIEL III AUGUSTUS, O.S+G. ,

NOTRE PERE DE SAINTE

CONSID^RANT LE DIPLOME DU 17 t'HlVRIEH 1981, —

DE SA MAJESTY IMPERIALS ET HOYALE

DOHINUS PIUS IOANNES IOSEPHUS VON SCHWABEN —

UND OBERSTEIRMARK,

NOTRE COUSIN DE SAINTE MEMOIRE,

CONSORS IMPERII;

CONSIDE'RAND L'ACTE o1 ADOPTION, DU 3.xii.i982,DE SON ALTESSE ROYALE LE PRINCE

DON ANTONIO FRANCESCO CALABRIA CILENTO

EN TANT QUE FILS ET H^RITIER DE FEU PRINCE —

CASPIS VON SCHWABEN UND CBERSTKIRHARK,

DE JUSTE MEMOlRE,

-f

NOUS, DANS L'EXEHCICE DE NOS DHOITS SACK'S, -

INVIOLABLES ET IMPRESCHIPTIBLES,

Reg. NO 0125/1985 A.D. P. 3

ATOMS DE'CRE'TE'. COmE DECRE'TONS.

CS QUI SUIT;

ARTICLE I;SON ALTESSE ROYALE LE PRINCE DON ANTONIO —FRANCESCO CALABRIA CILENTOD'ALTAVILLAEST RECONNU ET CONFIRMEDA TOUS LES EFFETS DE DROIT ET DE JUSTICE, -EN TANT QUE FILS ET HtJRITIER DYNASTIQUE DESA MAJESTfi" IMPERIALS ET ROYALE FEU PRINCE -DOMINUS PIUS IOANNES IOSEPHUS CASPISVON SCHWABEN UNO OBERSTEIRMARK,AVEC DHOIT A LA QUALIFICATION D1 ALTESSEIMPERIALS ET ROYALE.EN SA QUAUTE" DE PRINCE HE"RE"DITAIREDE HOHENSTAUFEN-WELF.

iN:

ARTICLE lit

SON ALTESSE IMPERIALS ET ROYALE LE PRINCE

DON ANTONIO FRANCESCO CALABUIA CILENTO

D'ALTAVILLA DE SOUABE HOHENSTAUFEN

EST RECONNU ET CONFIRMED

A TOUS LES EFFETS DB DROIT ET DE JUSTICE,

EN TANT QUE ROI DES SUEVES.

OU DE SOUABE, ROI D ' E R M L A N D ,

GRAND DUG DE DANTZlG.

AVEC TOUS LES AUTHES TITRES, DROITS

ET QUALIFICATIONS DE SA MAISON,

ET AVEC LA GRANDE MAlTRISE SUR LES ORDRES

DE SA DYNASTIE,

D'ANCIENNE OU DE NOUVELLE INSTITUTION,

A JAMAIS.

Reg. NO (X12|A985 A.D.

sun IGREJI ironouci memuieuci E ORTOOOHComunididt Hvacliana

IN NOMINE SANCTISSBUE TRINITATIS. AMEN

NOS NICOLAOS, O.S+G.,

ARCHIEPISCOPUS,

REFERENDARIUS SACHI SOLII PRIMATIALIS,

MAGIfflJER SCRINII MEMORIAE,

CONF

MAR NICOLAOS, O.S+G.,

DE FLAVIA NEAPOLIS DE SAMABIS,

ARCHIEPAHQUE,

CHEF DBS ARCHIVES.

CONFIRMAT 10 RESCRIPT I IMPEHIALIS

ET REail APOSTOLICI

NUM. 0125/1985 A.D.

ndicada(s)cam a

fa SEMELHAf.'CI com a(s) oxislanta(s) noaiquivo ossto Carlorio.

EM IciSTEM.

Reg. NO Ola5/1985

SACRUM HCHAHUM IMPERIUH

GUBERNATIO IN EXSILIO

NOS EUGENIUS III JOHANNES DANIEL V

PORPHYROGENITUS, O.S+G.,

CONSORS ET SUCCESSOR IMPERII,

REX LATH,

OMNIBUS & SINGULIS HASCE LITTEHAS INSPECTUHIS

SALUTEM1

+

QU1 IL SOIT CONNU QUE NOUS AVONS CONFIRM^,COMHE CONFIRMONS,A TOUS LES EFFETS DE DROIT ET DE JUSTICE,LE RESCRIPTUM DE NOTKE AUGUSTS PERE

SEIGNEUR,DE RECONNAISSANCE ET DE CONFIRMATION DESA HAJESTE" IMPERIALS ET HOYALE LE PRINCEDON ANTONIO FRANCESCO I,NOTRE COUSIN,EXPE'Dlg CE JOURD'HUI,

ENRE'GISTRE' sous LE NO 01

DOM. EUGENlbsCONSORS ET SUCC

P. 9

in 0.'

'si;

) ......... llmu(s) rf»

ndicadc(s) com a sala

por SEMJLUlNCi com a(s) exlstents(s) noarquivo deilo Cci

EM ttsr:.M.

The Merlti and Reward Degree of theDOCTOR OF POLITICAL SCIENCE IN ARTS of

AND IMPERIAL- ACADEH1A" (WORLDUNIVERSITY ) of our THE CELESTIAL EMPIOF GREAT CHINA

TEODORO LASCARIS-COMNENO

V A L E N C I A , VENEZUELA, 7 DEUARZO OE 1984.

A S.A.S.

EL PRfNClPE DON ANTINIf FRANCCSCt C A L A B R I A ClLEHT* OF HAUTEVILLC,

PRfNClPE PAL AT I MO ȣ LA SANTA Y ORTfDIXA ( Q L E S f A DE BYELtRRtfS I A.

VERONA,

ALTEZA SCRENT&IUA Y Q,WERID» PRIMO,

MUCH* ME HA CO N OR AT U LAO* REG I • I H 6US SI EUPHC Off AT AS NOTI-

C I A S Y LC EXPRESS NUESTRA QRATITUD P«R EL ENV|» DEL OlPLtMA OE MEOALLA

DE PLATA OE LA ARCHICONPRATERNIOAI BE SAN PASCUAL Y OE LOS M/RTIREB

CesME Y DAHI/H DE VUESTRA ISIONE CASA Y FAMILIA OINA'STICA DE CALABRIA

PRtXlHAUENTE LA CANCILLERI * ENV|AR< A V.A.S. EL DIPLOMA DE NUES-

TRA ^UERIOA r VENERAOA OROEN SOBERANA E IMPERIAL OE CONSTANTINO EL GRANDE

VOE

ESPERAUOS CIN FERVOR O.UE LOS ALTOS FINES DE LA ARCH ICONFRATER-

NIDAD PARA LA PAZ, LA BUENAVENTURA Y LA ESPERANZA EH UNA VlDA UEJOR Y M^S

PERFECTA LLEHA DE SERENIDAD, SE HACAN CFECTIVA REAL 10AD EN TOOO EL MUNOO*

PUES TOOOS E5TAMOS TAH NECESITAOCS OE q.UELAS ELITES ESP|RITUALES DE TODOS

LOS PAfsCB, L»CREN UN ENTEHOIMtENT* PARA UNA ARM^HICA OBRA EH PRO OE LA

JUSTICIA Y DEL 8 I EN,

EL UAKTENIMICNT* OEL ETERN* LEGAO* OE GRECIA Y DE 8YZANCIO PUEOEN

SIQL* XXI) Y C8NSIDEBE ADCHlCs L0S INHORTALE3 lOCALCS DEL SENTIUIENT* CABA-

LLERCsca UNIVERSAL, CXPRESAOO EN CL S E R V I C I O Y DCV»I<N, COMO NOS UUESTRA

HUESTRO ORAH MEQALIMARTYM SAN JORQE DE C A P A D V C I A .

REITERXNOftOS NUCSTRA PRtFUNOA GRATITUO Y f^ERENNE A M I S T A D EH

SAKTta EHPERAD«NES CONSTANTINO Y HELENA,

/

E LS. A. S.

PRMCIPE DE CANDIA

Don KDUA_

HDff I,Real Deque de CAKTABKIA .-

,'• 5u. nuguato Primo,S.A.R. don Antonio I de SUHBIA,

cou mi caluroao recuerdo y ofectiaicio sentiRicnto en7TO M/S,haci£r.doHe ecc fnvorsble del mGnsaje para laPaa en el I;;undo,recienten>ente reoibido.

Conunicnndo asi minno iVuestro disponicidn enArgentina,la de lluestrafi inatituciones.Cnicillerla enI->;aiin,Via C.Caliella 19/9 (161?2 C-€nova) B cargo fle -5.;-'. I'rol'.don Zranno Repetto. - Cancillerla gral pnraIn '.;.;'rf;entinn,C.Correo 71, (1646 R . f . ) ?vcia .B..'ires)cnr. i final sentimiento rte rolacidn como en dpocn delri?co:vl--'flo y extinto prino I'pe.Juan Cnspis fe ^ucbia.

inl inludo rieprle Argentina.

3./ires,14 de tiarzo de 1906.-

HIS HAOESTV KING THEODORE, I, OF BITHVHIA UNO LYDIA

HIS MAJESTY KING FRANCOIS, I, OF SWABIA 23 October 1985

Your Majesty and friend,

We have instructed Our Ambassador Extraordinary His Serene HighneisThe Princ• Duclos of Tashkent to express to Your Majesty Our warmestgreetings.

We have also instructed Our good Ambassador to deliver to YourMajesty Our documents of diplomatic relations and Our Presents.

We will continue to keep you in Our prayers and look forward tohearing from you.

c/o Baroness Frances Dyett,12, Portland Crescent,Greenford,Middlesex,England

iDOEE, I, 8.

Nos PRINCEPS ALOYSIUS AMOROSO DE ARAGONIADEI CRATFA ET JURE HEREDITARIO

MlLlTARIS AC HOSPITALARD ORDINIS SANCTAE MARIAE DE BETHLEHEM

CITRA ET ULTRA M A R E

MAGNUS MAGISTER

Omnibus et singulis hag jSUfferas inspeducis ^alufem

in Domino scmpifernam.

^Olos '2£tagnus ^Stagisfer eo quo poltemus supremo

jure, quo6 a '^J'rae&ecossotri&us ^Xosfcis accepimus ef

genfium consensu ab anfiquisgima aefafe rccognUum, a6

^tosfvac ntnqnae cyisfimnfionis fcsfinionium fribuen&um

S d.l^i«C^t.it«fo(»P So.H«W $&&tit*. -$(W(if ll* & Strict.omnibus man&amus u( uosctmf: ^os, pro ^Cosfra sitprcnta

auclorilnie "^Jtagisfrolt umd&m,'&&3. QwtMfVM/.bl. &H&$ia. _.

c-icft (grMnis £?ancfne 'JRoriae 6>e '^Peidlefiem, a

^2Ponfifici> ^2pio II, recofeu&ae mcmociae, ^."J). MCDLIX insfifufi,

ef 21-'2- MCDLXLV nb ep&cm reformaii, 6icimu? ef 6cc!arnnms,

omrtitus cum jucibus, honoviGuo, prioilegiis cf praerogafims 06

ftunc ©x*&iiiciu spt'cfanKbiia. ^nsupec ci&cm concc6imus iif

propciam duius @c6inis uesfem in6ucce ac pt*0)iria item gca6us

insignia libenc Itctfeque gesloue possif.

^n quorum fi&em has ,SiliccQS ejrpe6ici iu£ssimus, quas n

^obis rccogmfas, ac 'JTo&ivi @r6inis 'JJtagno ^igillo munitas,

art mau6aoin\us.

.. 31. -J. MCMLXXX/

ORDINE MILITARE ED OSPITALIERODl S. MARIA Dl BETLEMME

11 Sovrarto Gran Maestro Generolff

DECRETO HAG1STRALE n<7G/?5

N 0 I

PRINCIPE LU1GI AMOR05D d'ARAGONA

Marchese del Real Soglio di Polonia

per diritto ereditario

Sov/rano Gran Maestro Generaledell'Ordine Militare ed Ospitalierodi SANTA MARIA DI BETLEMME:

al di qua ed al di la del mare

- in virtu della Nostra Suprema Autorita Gran Magistrale e dei poteri che Ciprovengono per legittima successione dinastica "jure sanguinis";

- vista la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del Regno di Italia, SerieSpeciale del 23.09.1944, foglio inserzioni numeri 38 - 263;

- visto lo Statute Generale dell'Ordine Militare ed Ospitaliero di Santa Ma-

ria di Betlemme, da Noi emanate in Roma il dl 6 Marzo 1976, integrate dalDecreto Magistrale n°5/198D del 2 febbraio 1980:

ABBIAMO DECRETATO E DECRETIAMO

di nominare di Bostro "motu .proprio"S.A.I, il principe Antonio Francesco Calabria,Principe di Svevia,ffran. Maestro dell'Ordine gavalleresoo di San Gereone, res. Verona,per la Sua opera per la "pace nel Mondo" e divulgazione perj!£Lacultura,

SRAH- COLLARE e COMHENDATOEE EREDI2AEIO di GIUSTIZIA

' . D I S P O N I A M OPer la Cs-celleria di procedure alia registrazione del presente Decreto Ma-gistrale, di darne diffusione nonche copia all'Ufficio del Gran Notaro del-

l'Ordine a norma dell'art. 51 dello Statute Generale dell'Ordine Hilitare ed

Ospitaliero di Santa Maria di Betlemme, redatto in Roma il di 6 Maggie 1976.

DATO DALLA SEDE MAGISTRALE il dl 25 DICIKBEE 1985

ROVAL AMD IHP3UAL DECREB

»E, PASCAL I ,

KAES1R DOMINUS PASCHUIS I P5TRUS EM.1ANUEL ATADLPHUS VII

Bf THE GRACE 0? GOD AND DRASTIC RIGHT

PRINCE 0? THE HOU( HOMAN EKipIHE, B( THE RIGHT "JURE S W/UIHIS", pliltfOE BALTHA-THBODOSIAinjS-V.lLEMTIIIAiraS, OP THE GOTHS AND ROMANS, HEIR WUE, RBX REHUM BAOKAEOOTHIAE, HEX BOSPHORI, FOEDEHAIUS SWRI RoMAMI IKPSSII, TO ALL Affl) 3INIJD1AR BSFOSE•VHOM THESE PHE3EJTTS SHALL COKE; ttRBETIBRS.

TOEREA3 BE IP KHO"N THAT :1S, PASOU, I, H{ THIS OUR PORKAL ACT Bl{ VIRTUE 0? THEPQ.SSHS AHD PREEWIIVBS VESTED IH US B^ THE PASJIN"! OF THE IHPEIi'iL RIGHT TO US ASSON AND HEIR B'< DEED DATED THE 20TH DAV, OP JMIUARX IH THE V.EAH 194; I.D., WEHEREBV, HAKE KHO«N THAT BV, THESE PRESENTS V/E DO HEUEB^ EEOCCmZE IK ALL HISSOVEREIGN RIGHTS, PRIVILEGES AND AUTHORIT^ THE HEAD OP THE ROXAL HOUSE 0? 3VEVIAAffll ANTIOOH

PtIS ROV.M. nA.TZ3T'{ THE DOM A:(TO'UO F ! INCESOO I OP 3VCTI ^ VJD 11TIOOH

GIVEN Uffl>EH OUR SEAL Atffl SIGW MANUALTHIS 24T1J Dt^ OP APRIL 1985, AT OUR RO^ALAttD IMPERIAL COURT, IN EIILE, IN THE RIODE JANffll tO, STME OF RIO DS JANEIRO,BRAZIL.

H.R.I.M. PASCAL I, O.S./G.REX BEGUN MAGHAE GOTHIAE,HEX BQSPHORI,KAESAR ET PAHTlCEpS IMPESII,DUX G-OTHIAE

DECREE NO. 041A/85-A/1

€stament be CatoailerS Jtotiles;bel $rinctpat be Catalunpa

3 en el geu nom el Consfell gwprem, en beureels! merits t probed aportabeg per r JHu^ttte£2'V* til S.A.E. PRINCIPE D. AHTOINE FRANCOIS I DE SOUftBE ET ANTIQQUIE

ija e^tat pres^a la fcetteid en la sfe^id celebrabael bia 10 be , „ R , 0 L be 198 s be comcebir-liel be CAVALLER GRAN COLLAR DE JUSTICIA

ami) les obligations, brettf t pribilegtaf, ££tabltrts; tn leg c0n£titucion&

Partelmia, a « be , u R10 L be 198 =

Jfoli n! us

(Etmfefontttxmn miernatttmal ^Hattarctjtst asgacrattcw

far tfye cmtserlratton of tlje ^Cable

CK|tlialrtc trabtttan JSinrlbfothe

®[c QUitcf ^jlxecutiue in accordance faith, tb,e statutes of tbj? (Honfeberatton,

(jerebgahnttta ~Thp •^OVdi (}tq(?lr 0f bt.{j<2te01

tn^o IB ttjus autljortBeb to bear t(]e babge of tb,e danfcberation,

as a ^Member of

, at % sent of % ffllpptcr-ffirneral

for 'ffib.e (Otye

of tfje Wfy&tagainst Hunger anb

A CHARITABLE NON-PROFITABLE SOCIETY FOR DIRECT ASSISTANCETO THE NEEDY INCORPORATED IN THE ORDER OF THE WHITE CROSS INT

Certificate of MembershipThis is to certify that our beloved

K.R.I.H. PRINCE ANTONIO FRANCESCO Dl SVEVIA HOHENSTAUFEN

has been gratefully admitted into the Society as

P A T R O N

and has proclaimed that HE . will contribute in

the form of s u p p ° * T for which the Society expresses

her gratitude.

14th August 1987

-

SYDNEY

SECRETARY

In the course of events, certain people extend their efforts and endeavoursbeyond and above certain norm.

As a mark of recognition, the Supreme Council of this Association, haselected you

an honorary JHemher, as proof of highest commendation for your effortswhich will redound to the credit of Humanity.

Given this 40 day of 3u.)j in the year of Our Lord 1986

The Delegate* Mogr s«n.Viktor Biisi

Hon.Secretary of State of Xentucky.USA

The President

snY OF AE

Be it known by the Tenor of these presents

we, having examined the Credentials, Qualifications and Status of

H.R.I.H. PRINCE ANTONIO FRANCESCO D[ SVEVIA HOHENSTAUFEN

herewith confer the Dignity Degree of

D O C T O R r e r u n p o l i t l c a r u m h o n o r i s c a u s a

with all Honors, and Privileges to that Degree appertaining.

This ..!T..S.,V...r.. ..?..*..?...t...?. day of A..S..8..V..?..A of the year .LOJ..

For the seni Rector Magnlficus

INSTITUT D'ESTUDISHISTORICS

MEDIEVALS DE CATALUNYAEn Virtut de les Dispositions Estatuaries i en Base als Merits iQualifications de 1'lnteressat per la Sera Dedicacio a 1'Estudi e Investiga-tio de la Historia, el Consell Academic de la Nostra Eniitat, Concedeixal Noble Senyor SJU^-PJUNClH

ANMNULJCALMRIAJILSUEYIALa Qualitat i Grau de ACAttEflUC_

Principal de Catalunya (Espanya)— I.tLd _ OGIUBRE - de 19&& -Gutat de Barcelona.

EL SECRETARI: EL PRESIDENT.

Registre "° 29—8

12-OCTUBRE-1986

Die Gemeinschaftfolkerverstandigung Duisburg

"Iciht fur bcsondcfc Vcrdicnstc

VOW

die Fr icdcn-s lorbccr- J^icdail lc

fur gclcistctc U[lfc

auf dcm Qcbictmit -alien ^Mcnschen in dcr Welt

er'vfzeprairdent

Reg.- Nr. 1

_Der President

Duisburg.den

ffij^feS^JSJhafHMPtS

* ASSOCIAZIONE EUROPEISTICA ITALO - AUSTRIACA.fc ITALIENISCH -6STERREICHISCHE KAMERADSCHAFT

* * * A.U.A. Studio - Via Rooca Pendlce, 1 - 35031 ABANO TERME (Padova)

La Comunita di Duisburg per la comprensione tra i

popoli concede, per particolari meriti, ad Antonio Frari

cesco 1° di Svevia la medaglia dell'alloro di Pace,

per 1'aiuto prestato nel campo dell'intesa con tutti

cili uomini del Hondo.-

f.to II V.Presidente

f.to II Presidente

H° 1GO del Registro.-

In Duisburg il 16/6/1985

Un particolare ringraziamento per la loro preziosacollaborazione ai Signori:

BOCCALARO Prof. co. Mario - VeronaALDONI Dr. Ezio - BrescelloROSSI Comm.re Mag.le Gino - VeronaTOMARELLI Padre Ubaldo O.P. - BolognaROSSI di RACCOGLIANO co. Amos - BellunoFACCO Flavio - Varese

I N D I C E

Presentazione a cura del Prof. co. Mario Boccalaro . . . . pag. 3

- Prima Parte -

Messaggio per la Pace nel Mondo pag. 9

In difesa dell'Domo - Aiutando i Bambini pag. 11

In difesa dell'Uomo - L'Anziano con noi pag. 25

- Seconda Parte -

La Imperiale e Reale Casa di Svevia dalle Origin! ai nostri giorniSunto Storico sulla Dinastia pag. 37

Dinastia Hohenstaufen - Schwaben pag. 39

Dinastia Ramo Kasp - Hohenstaufen pag. 43

Ramo Calabria - Cilento (d'Hauteville) Svevia pag. 47

Reale Ordine Dinastico S. Gereone - Corona di Svevia . . . . pag. 49

Riconoscimenti di Stati - Monarchie - Chiese

NUMERO UNICO DI 500 COPIE NUMERATE

proposto da

ACCADEMIA INTERNAZIONALE DI SVEVIA

Istituto di Cultura Araldica

Via San N«2aro, 45 - 37138 Verona