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Come si manifestaQUANDO QUALCOSA S'INCEPPAIl complesso meccanismo dell'erezione pu incepparsi a vari livelli. Un primo livello pu essere quello del controllo ormonale che agisce insieme alla centrale dell'ipotalamo attraverso il testosterone.Questo ormone ha una duplice funzione: mantenere nutrito (trofico) il tessuto erettile perch possa rispondere tempestivamente agli impulsi che arrivano dal centro del midollo spinale; favorire la risposta di attivazione del nucleo centrale del cervello per la formazione dell'impulso istintuale e creativo (libido).Altra causa di blocco del meccanismo pu essere il sistema vascolare, il quale pu essere colpito - come nell'arteriosclerosi - sia a livello dei grandi vasi (quali l'arteria iliaca o l'aorta addominale) che portano sangue ai corpi cavemosi, sia a livello delle arterie specifiche del pene. In entrambi i casi, se ci sono ostruzioni dei vasi, il sangue non arriva.SE E' COLPA DI UNA MALATTIAAltri nemici si nascondono nelle malattie endocrine e metaboliche che, alterando il normale equilibrio dell'organismo, inceppano il meccanismo erettivo: diabete, insufficienza renale ed epatica.A queste si aggiungono le malattie neurologiche, la cui influenza negativa sull'erezione molto alta, perch tutto il percorso che va dalla nascita allo sviluppo degli impulsi sessuali che portano al fenomeno vascolare dei corpi cavernosi mediato dal sistema nervoso.Malattie come il morbo di Parkinson, la sclerosi a placche, i traumi del midollo o di nervi periferici, alcuni interventi chirurgici di tipo oncologico possono alterare le vie nervose e avere ripercussioni sulla funzione erettiva.Esistono le malattie d'organo, che colpiscono specificamente il pene, congenite ed acquisite.Tra le pi importanti l'induratio penis plastica, detta anche "malattia di La Peyronie", che consiste nella fibrosi (indurimento) di parte del tessuto spugnoso dei corpi cavernosi che produce un'incurvatura del pene e gli impedisce di svolgere la sua funzione.EsamiCOME SI INDIVIDUAL'urologo e l'andrologo sono gli specialisti che si occupano del problema, ma una prima diagnosi la pu fare anche il medico di famiglia attraverso la semplice testimonianza della persona e con alcuni esami del sangue che possono evidenziare le alterazioni di tipo metabolico.Se questi esami non danno esiti positivi, si pu pensare ad altre cause, anche di tipo psicologico.Se il sospetto di quest'ultimo tipo, col supporto di una consulenza psicosessuale si pu programmare un test specifico, chiamato Npt, che si fa con un apparecchio computerizzato, applicato alla coscia dell'uomo e che registra nel corso di due notti l'attivit dei corpi cavernosi attraverso gli episodi di erezione spontanea che tutti i maschi, dalla nascita in poi, hanno durante la fase di sonno Rem (Rapid eye movements).Erezioni fisiologiche che avvengono mentre l'uomo non cosciente e che l'apparecchio registra, se sono normali permettono di stabilire che la persona non ha un problema di tipo organico, ma uno di natura psicologica, cio di coscienza.In caso contrario, si possono ipotizzare le possibili cause organiche: se si sospetta una causa vascolare si pu richiedere un'ecocolordoppler, che permette di valutare il flusso di sangue dei vasi penieni, la presenza di placche aterosclerotiche o di un varicocele in fase iniziale.Si pu anche proseguire con esami ancora pi particolareggiati, quali la cavernosometria e la cavernosografia.Se si sospetta un problema di tipo neurologico, lo si pu accertare con l'elettromiografia.Se si suppone una malattia propria dell'organo, una fibrosi congenita o acquisita dei corpi cavernosi o altre anomalie, si pu partire dall'ecografia per poi arrivare, se occorre, a un esame pi preciso, quale la risonanza magnetica.GUARIRE E' SEMPRE POSSIBILELa disfunzione erettile, cio l'incapacit di raggiungere o mantenere un'erezione del pene sufficientemente rigida da consentire un rapporto sessuale completo - da non confondere con l'infertilit, cio l'incapacit di generare - un sintomo di varie malattie di origine organica o psicologica, che si possono curare e guarire nel 98 per cento dei casi.Senza cedere alla tentazione di drammatizzare la situazione e di cadere in uno stato di depressione acuta. Basta rivolgersi per tempo allo specialista, l'andrologo o l'urologo, evitando di rimandare la visita pensando "sar un po' di stanchezza, passer". Se si interviene con le cure opportune appena il problema si presenta, pi facile risolverlo con successo.complicato dall'ansia di prestazione a causa di "incidenti di percorso" precedenti, la cura prevede il supporto temporaneo dello psicologo e l'uso, per un mese o due, del sidenafil o di altri farmaci analoghi che sono in arrivo sul mercato.In caso di insuccesso del programma di farmacostimolazione, sia per bocca sia per autoiniezioni, associata alla terapia comportamentale, si pu ricorrere alla chirurgia. L'importante familiarizzare con l'idea che la disfunzione i erettile quasi sempre curabile.LA VIA COMPORTAMENTALE-RIABILITATIVAOltre alle cure farmacologiche, ne esistono almeno altre due: una "morbida", che quella riabilitativa nei casi di impotenza psicogena, e un'altra "dura", che quella chirurgica, nei casi di impotenza organica seria.La terapia riabilitativa si basa sull'addestramento della coppia all'autosservazione e all'autovalutazione dell'atto sessuale.Viene loro richiesto di effettuare massaggi ed esercizi di gratificazione reciproca, che diano piacere al partner, e di concedere molto spazio a questa fase del rapporto, in modo che l'erezione non venga pi considerata come un'esigenza, la sola finalit sessuale.Questa cura dura di solito dai tre ai cinque mesi, e ottiene un buon successo nei due terzi delle coppie che vi si sottopongono. LA VIA CHIRURGICALa via chirurgica pu essere ricostruttiva: pu rivascolarizzare le arterie del pene con un by-pass o rivascolarizzare le vene incontinenti con una microlegatura che blocca le fughe venose. La percentuale di successo a lungo termine dei due interventi tuttavia piuttosto bassa.Nel caso di serie lesioni neurovascolari o in caso di impotenza da "induratio penis plastica" (malattia che altera del tutto l'anatomia e la forma del pene), l'unico rimedio valido e duraturo nel tempo l'impianto di una protesi adatta al caso, con una percentuale di successo del 90 per cento.Esistono protesi di tipo diverso secondo le diverse esigenze e possono essere: elastico-flessibili semirigide o idrauliche.Le prime mantengono il pene costantemente, ma parzialmente eretto e, in presenza di stimolo erotico, permettono un' erezione ulteriore che porta all'irrigidimento necessario alla penetrazione.Le seconde vengono invece attivate mediante una pompetta posta nello scroto di fianco ai testicoli che immette in un piccolo serbatoio un liquido che va poi a finire in due cilindri precedentemente impiantati nei corpi cavernosi del pene causandone l'irrigidimento.La percentuale di risposta ai vari metodi piuttosto varia, rapportata alle aspettative dell'uomo e della partner e condizionata anche dalla presenza di vere e adeguate stimolazioni erotiche.