dalla specie all’ambiente - giuseppestablum.it didattica/scienze prima/dalla... · a differenza...
TRANSCRIPT
www.giuseppestablum.it Pag. 1
DALLA SPECIE ALL’AMBIENTE
Celtis australis, ossia il bagolaro, Hedera helix,
ovvero l’edera, Allium ursinum, l’aglio orsino…. ogni
specie vivente viene universalmente identificata
con due nomi in latino (nome scientifico).
Grazie a Linneo (nome italianizzato del botanico
svedese Carl von Linné vissuto nel 1700) quella che
in italiano chiamiamo “margherita”, in inglese
“daisy”, in francese “pâquerette”, in tedesco
“gänseblümchen”, in svedese “tusensköna” (e si
potrebbe proseguire), possiede anche un unico
nome scientifico riconosciuto in tutto il
mondo: Bellis perennis.
Linneo propose l’utilizzo di due parole scritte in
latino: la prima (con iniziale maiuscola) indica il
genere di appartenenza, la seconda, con iniziale
minuscola, l’epiteto specifico.
Il nome della specie viene così indicato da due parole latine, chiare e ricche di
informazioni: ad esempio Bellis perennis deriva da bellus=grazioso e
perennis=perenne, Trifolium repens da tri=3, folium=foglia e repens=strisciante ecc.
Linneo propose anche un metodo per classificare tutti gli esseri viventi in categorie via
via più ampie: specie simili tra loro vengono raggruppate nello stesso genere (la
prima parola in latino), generi simili vengono raggruppati nella stessa famiglia,
famiglie simili nello stesso ordine, ordini simili nella stessa classe, classi simili nello
stesso phylum e phyla (plurale di phylum) simili vanno a costituire un regno.
Linneo classificò in queste categorie migliaia di piante e animali.
www.giuseppestablum.it Pag. 2
La roverella (Quercus pubescens) è una quercia che assomiglia molto ad un’altra
quercia chiamata farnia (Quercus robur). Roverella e farnia appartengono allo stesso
genere Quercus, sono quindi piante imparentate, “cugine”, che hanno molte
somiglianze.
Il castagno (Castanea sativa) assomiglia molto alle querce ma ha anche molte
caratteristiche diverse… è stato classificato così nella stessa famiglia delle querce
(Fagacee) ma in un genere diverso (Castanea).
Se prendiamo invece l’abete rosso (l’albero di Natale per intenderci) possiamo subito
osservare moltissime differenze con querce e castagni… infatti l’abete rosso (Picea
abies) appartiene ad una famiglia e addirittura ad un ordine diverso.
abete rosso
Picea abies
FAMIGLIA Pinacee
roverella
Quercus pubescens
FAMIGLIA Fagacee
farnia
Quercus robur
FAMIGLIA Fagacee
castagno
Castanea sativa
FAMIGLIA Fagacee
www.giuseppestablum.it Pag. 3
Di seguito sono rappresentate le classificazioni del leopardo (Panthera pardus) e del
gatto (Felis silvestris). La categoria “phylum” si indica anche con “tipo”.
specie: Felis silvestris
genere: Felis
famiglia: felidi
ordine: carnivori
classe: mammiferi
phylum: cordati
regno: animali
www.giuseppestablum.it Pag. 4
La categoria sistematica più ampia, che raggruppa phyla diversi, è il regno.
I viventi sono quindi raggruppati in 5 regni: monere, protisti, funghi, piante, animali.
MONERE Sono organismi unicellulari, procarioti (privi cioè di un nucleo) in altre parole tutti i tipi di batteri.
PROTISTI Sono organismi unicellulari, sia autotrofi (ad esempio alghe come le diatomee che fanno fotosintesi) sia eterotrofi (come le amebe o i parameci). A differenza delle monere i protisti sono organismi eucarioti.
Da sinistra: diatomea, ameba, paramecio.
www.giuseppestablum.it Pag. 5
FUNGHI Sono organismi eucarioti, unicellulari (come i lieviti) o più frequentemente pluricellulari, formati da filamenti (ife) più o meno strettamente ammassati in una struttura complessivamente chiamata micelio.
Da sinistra: lievito, muffa, funghi porcini
PIANTE Sono organismi eucarioti, pluricellulari, autotrofi (svolgono fotosintesi clorofilliana).
Da sinistra: equiseto, felce, sambuco.
ANIMALI Sono organismi eucarioti, pluricellulari, eterotrofi.
Da sinistra: rotifero, podalirio, orso bruno.
www.giuseppestablum.it Pag. 6
LA SPECIE Ad ogni regno appartengono centinaia di migliaia di specie… ma come posso definire la specie? Chiamiamo specie (al plurale si indica sempre specie) un insieme di organismi con caratteristiche comuni che possono accoppiarsi tra loro generando figli fertili (cioè capaci a loro volta di generare altri figli). L'essere simili non è quindi sufficiente per stabilire l'appartenenza a una stessa specie. Pensa, per esempio, a un cavallo e a un asino: tra questi due animali ci sono somiglianze di forma, di struttura e di funzioni, ma dalla loro unione nascono un mulo (se l'incrocio è fatto con mamma cavalla e papà asino) o un bardotto (se l'incrocio è ottenuto con mamma asina e papà cavallo) che sono animali sterili, cioè che non possono generare figli. Nel corso degli ultimi decenni si sono verificati anche casi di accoppiamenti, in cattività, fra individui appartenenti a specie diverse. Per esempio, dall'incrocio tra la zebra africana e l'asino domestico nasce lo "zonkey", che è sterile.
www.giuseppestablum.it Pag. 7
www.giuseppestablum.it Pag. 8
LE SPECIE E L’AMBIENTE Le specie vivono all’interno di un determinato ambiente… …ma cos’è di preciso un ambiente? Parlare di ambiente vuol dire prendere in considerazione un'area, grande o piccola, naturale o no, e descrivere l'insieme degli elementi, viventi e non viventi, che in essa si trovano. Questi elementi vengono chiamati fattori dell'ambiente. L'ambiente è l'insieme di tutti i fattori biotici, abiotici e antropici presenti in una determinata zona.
• FATTORI BIOTICI Comprendono tutte le specie viventi, microrganismi, funghi, piante, animali (uomo compreso), che vivono in un determinato spazio.
• FATTORI ABIOTICI
Comprendono tutto ciò che si trova in un determinato spazio e che non è vivente, per esempio l'aria, l'acqua, la temperatura, il terreno, la luce, l’umidità. Tra i fattori abiotici di un ambiente sono compresi quelli che derivano dalla sua posizione geografica come ad esempio la latitudine (distanza dall’equatore), l’altitudine (altezza rispetto al livello del mare), la pendenza del suolo ecc.
• FATTORI ANTROPICI
Comprendono tutto ciò che in un determinato spazio è stato prodotto o modificato dall'uomo, per esempio strade, case, sentieri o cartelli.
FATTORI BIOTICI: I LIVELLI DI ORGANIZZAZIONE DEI VIVENTI
Organismo Il livello più semplice della vita è quello del singolo organismo. Un organismo è un essere vivente di una determinata specie.
Popolazione Gli organismi difficilmente vivono completamente isolati dai loro simili, tendono invece a formare popolazioni. Una popolazione è un insieme di organismi della stessa specie che vivono nella stessa area e interagiscono tra di loro. L’area, il luogo fisico, dove vive e si riproduce una popolazione viene detto habitat.
www.giuseppestablum.it Pag. 9
Comunità biotica Una comunità biotica o biocenosi è l'insieme delle diverse popolazioni che abitano in uno stesso ambiente e che interagiscono l'una con l'altra. Il luogo fisico in cui una certa comunità biotica vive e si riproduce viene chiamato biòtopo.
L’ecosistema è l’insieme dei fattori biotici ed abiotici di una certa zona e delle relazioni che tra essi s’instaurano. L’ambiente è rappresentato da un insieme di elementi, l’ecosistema anche dalle relazioni tra essi.
www.giuseppestablum.it Pag. 10
I componenti di una comunità naturale
Produttori (tutte le piante verdi) Sono tutte le piante verdi che introducono nella comunità nuovo cibo per mezzo della fotosintesi. Consumatori (erbivori e carnivori come insetti, mammiferi, ragni, uccelli, rettili, ecc.) Sono tutti quegli organismi (uomo compreso) che si nutrono di altri organismi. Se si nutrono direttamente di vegetali sono chiamati consumatori primari, se si nutrono di erbivori si chiamano consumatori secondari, se si nutrono di altri carnivori vengono detti consumatori terziari. Detritívori (funghi e batteri) Ogni foglia, ramo, topo morto, escremento che cade a terra in un tempo più o meno lungo, scompare o come sì dice diventa terra. In altre parole, esistono nel terreno milioni e milioni di microscopici organismi che mangiano queste sostanze morte o di scarto degli altri organismi sino a trasformarle in acqua e in sali minerali. Immaginiamo un bosco in cui anche per pochi anni tutte le foglie si radunano al suolo e qui restano! Nel giro di poco tempo il suolo si alzerebbe di diversi metri! Se proviamo a smuovere un poco la terra, sentiamo un caratteristico odore, quasi un profumo di terra. Questo tipico odore è dovuto alle sostanze morte che i detritivori stanno demolendo e che prendono il nome di humus.