Etnia: dal greco éthnos ‘popolo’/’nazione’, un’etnia è un raggruppamento umano (comunità) accomunato da una stessa cultura (lingua, religione, tradizioni).

Stato multietnico: Stato la cui popolazione appartiene a diverse etnie (es. Bosnia – Erzegovina).

In Bosnia-Erzegovina convivono 3 gruppi etnici differenti: 1) BOSNIACI MUSULMANI (gruppo maggioritario). 2) SERBO-BOSNIACI (cristiano ortodossi). 3) CROATO-BOSNIACI (cristiano-cattolici).

La ricchezza etnica dell’area balcanica e in particolare della Bosnia – Erzegovina è il risultato di un lungo processo storico.

Vediamone alcune delle tappe più significative.

In Bosnia-Erzegovina convivono 3 gruppi etnici differenti: 1) BOSNIACI MUSULMANI (gruppo maggioritario). 2) SERBO-BOSNIACI (cristiano ortodossi). 3) CROATO-BOSNIACI (cristiano-cattolici).

• I gruppi etnici 2) e 3) nascono nei secoli XI-XII, quando l’area dei Balcani fu territorio di incontro/scontro tra i missionari della Chiesa di Roma (cristiano-cattolici), che venivano da nord e che avevano già convertito slovacchi e croati e i missionari della Chiesa di Costantinopoli (cristiano-ortodossi), che venivano da sud e avevano già convertito bulgari e serbi. • Il gruppo etnico 1) si formò a partire dal XV secolo quando la Bosnia fu conquistata dall’impero turco-ottomano che introdusse la religione musulmana. La dominazione ottomana durò ben cinque secoli e durante questo periodo la comunità musulmana divenne maggioritaria.

• Nel corso del XIX secolo l’area dei Balcani fu teatro di numerosi scontri tra l’Impero turco-ottomano e l’Impero austro-ungarico. All’inizio del XX secolo il territorio della Bosnia fu definitivamente conquistato dall’Impero austro-ungarico.

• Nel 1914 a Sarajevo, capitale della Bosnia, venne assassinato l’erede al trono austriaco (il nipote dell’imperatore). Questa fu la scintilla che portò allo scoppio della 1ª G.M. Al termine della guerra l’Impero austro-ungarico si dissolse e i suoi territori furono riorganizzati. Nell’area dei Balcani si costituì uno Stato unico, la Jugoslavia (Slovenia, Croazia, Bosnia-Erzegovina, Serbia, Montenegro, Kosovo e Macedonia).

Nazionalismo: esaltazione dell’idea di nazione e di tutto quanto è espressione di essa

(es. lingua e religione). Lo scopo dell’ideologia nazionalista è aumentare la potenza della

propria nazione a discapito delle altre. I nazionalismi furono la causa dello scoppio delle due

guerre mondiali.

Guerra civile: guerra combattuta all’interno di uno stesso Stato. Pulizia etnica: azioni violente che hanno lo scopo di allontanare o eliminare da un territorio la popolazione appartenente a una minoranza etnica per “salvaguardare la purezza” del gruppo etnico maggioritario.

La Serbia era ed è lo Stato più grande, popoloso e ricco dell’area balcanica e dopo la dissoluzione della Jugoslavia cercò di prendere il controllo politico e militare dell’area.

Genocidio: Sistematica distruzione di una popolazione, un’etnia o una comunità religiosa, compiuta attraverso lo sterminio degli individui e l'annullamento dei valori e dei documenti culturali

A Mostar si oppongono croato-bosniaci contro bosniaco musulmani

A Mitrovica si oppongono serbi e albanesi.

La nazionale di calcio jugoslava è esistita dal 1920 al 1992. In seguito alla guerra e alla divisione della Jugoslavia sono nate le seguenti nazionali: • Croazia dal 1990 • Slovenia dal 1991 • Macedonia del Nord dal 1993 • Bosnia ed Erzegovina dal 1996 • Serbia dal 1994 (dal 1994 al 2003 la nazionale serba rappresentava la Repubblica Federale di Jugoslavia e dal 2003 al 2006 ha rappresentato Serbia e Montenegro) • Montenegro dal 2007 • Kosovo dal 2016