da domenica 30 settembre a domenica 7 ottobre 2018 … · via dei cavalieri, mentre nella città...

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da domenica 30 SETTEMBRE a domenica 7 OTTOBRE 2018 NEL DODECANESO RODI KOS (durata 8 giorni 7 notti) Un nuovo itinerario dedicato al mare Egeo, nel suo versante più orientale, il Dodecaneso, di fronte alle coste dell’Asia Minore. Rodi è una delle isole più importanti e belle dell’intero Mediterraneo, con una storia millenaria a partire dalle antiche città fondate dai Dori, lo splendore artistico e culturale di età ellenistica sotto il controllo dei Tolomei di Alessandria d’Egitto, la presenza genovese e la grande epopea dei Cavalieri Ospitalieri, fino alla dominazione ottomana e al periodo italiano, che fece dell’isola una vera e propria provincia annessa. Ancora la Grecia, ancora un viaggio lento, accompagnati dal ritmo del traghetto che ci porterà tra l’Isola delle Rose e Kos, l’isola salvifica e salutare di Ippocrate e Esculapio. Rodi la Felice, la Marina, l’Isola dal tempo bellissimo e dalla lussureggiante vegetazione … «Antiche leggende raccontano che quando Zeus e gli altri immortali si divisero il mondo non si scorgeva Rodi sopra il mare, l’isola si celava nelle più profonde acque saline. E il Sole era lontano, ed essi si dimenticarono di cedergli la sua parte di mondo, e senza la sua terra abbandonarono il puro Dio. Quando lo ricordò, Zeus fu pronto a ripetere le sorti, ma.… il Sole rifiutò: negli abissi del mare egli aveva visto sorgere un’isola bellissima e feconda e chiese che gli venisse concessa in privilegio … Le supreme parole si compirono, furono verità. Germogliò l’isola dall’acqua salsa e ne è signore il padre dei raggi acuti, generatore, guida dei cavalli che respirano fuoco. E vi amò un tempo la fanciulla Rodi che generava sette figli, a cui diede gli alti pensieri di saggezza tra quegli uomini primi. Uno di quelli generava Camìro, ed il più vecchio Iàliso e Lindo. Divisero il paese del padre loro nelle tre città, e i tre castelli ebbero il loro nome». (Pindaro, Olimpica 7)

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Page 1: da domenica 30 SETTEMBRE a domenica 7 OTTOBRE 2018 … · Via dei Cavalieri, mentre nella Città Bassa (= il Burgou) ... Nel 1923 la provincia di Rodi fu governata da Mario Lago che

da domenica 30 SETTEMBRE a domenica 7 OTTOBRE 2018

NEL DODECANESO

RODI KOS

(durata 8 giorni – 7 notti) Un nuovo itinerario dedicato al mare Egeo, nel suo versante più orientale, il Dodecaneso, di fronte alle coste dell’Asia Minore. Rodi è una delle isole più importanti e belle dell’intero Mediterraneo, con una storia millenaria a partire dalle antiche città fondate dai Dori, lo splendore artistico e culturale di età ellenistica sotto il controllo dei Tolomei di Alessandria d’Egitto, la presenza genovese e la grande epopea dei Cavalieri Ospitalieri, fino alla dominazione ottomana e al periodo italiano, che fece dell’isola una vera e propria provincia annessa.

Ancora la Grecia, ancora un viaggio lento, accompagnati dal ritmo del traghetto che ci porterà tra l’Isola delle Rose e Kos, l’isola salvifica e salutare di Ippocrate e Esculapio.

… Rodi la Felice, la Marina, l’Isola dal tempo bellissimo e dalla lussureggiante vegetazione …

«Antiche leggende raccontano che quando Zeus e gli altri immortali si divisero il mondo non si scorgeva Rodi sopra il mare, l’isola si celava nelle più profonde acque saline. E il Sole era lontano, ed essi si dimenticarono di cedergli la sua parte di mondo, e senza la sua terra abbandonarono il puro Dio. Quando lo ricordò, Zeus fu pronto a ripetere le sorti, ma.… il Sole rifiutò: negli abissi del mare egli aveva visto sorgere un’isola bellissima e feconda e chiese che gli venisse concessa in privilegio … Le supreme parole si compirono, furono verità. Germogliò l’isola dall’acqua salsa e ne è signore il padre dei raggi acuti, generatore, guida dei cavalli che respirano fuoco. E vi amò un tempo la fanciulla Rodi che generava sette figli, a cui diede gli alti pensieri di saggezza tra quegli uomini primi. Uno di quelli generava Camìro, ed il più vecchio Iàliso e Lindo. Divisero il paese del padre loro nelle tre città, e i tre castelli ebbero il loro nome».

(Pindaro, Olimpica 7)

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Domenica 30 settembre ROMA - RODI

Appuntamento con il gruppo alle ore 9:00 all’aeroporto di Roma Fiumicino (Terminal 3), al chek-in della compagnia Aegean Airlines per il volo delle ore 11:00 per Atene. Arrivo previsto alle ore 14:00 (ora locale, +1 ora).

Alle ore 16:25 successivo trasferimento aereo con volo Aegean per l’isola di Rodi con arrivo previsto alle ore 17.25.

Pranzo libero lungo il percorso. Trasferimento in hotel, cena e pernottamento a Rodi.

Lunedì 1 ottobre ISOLA DI RODI: LA CITTÀ DEI CAVALIERI

Oggi l’intera giornata è dedicata alla visita della città di Rodi.

Rodi in greco antico significa rosa (= ῥοδον), e per questo è ricorrente in letteratura la denominazione di “Isola delle Rose”, dove il bel fiore è uno dei suoi simboli. Come sempre, l’origine del nome non è certa, legata verosimilmente al mito della ninfa Rodo, la figlia di Poseidone e di Anfitrite. Altri simboli dell’isola sono il cervo, la cui statua domina il principale ingresso portuale, e l'ibisco, onnipresente fiore che decora ville e giardini. Inoltre, i nomi attribuiti all’isola di Rodi nell'antichità classica sono molti e vari, legati alle sue specifiche caratteristiche: per i molti serpenti, per il bel cielo notturno, per la forma e l'altimetria dell'isola, per il nome dei suoi primi abitanti; e poi Rodi è La Felice, La Marina, l’Isola dal tempo bellissimo e dalla lussureggiante vegetazione: Oφιοῦσσα Αστερία Τρινακρία Κορυμβία Τελχινίς Μακαρία Ποντία Αιθρία Ποήεσσα

Rodi ebbe il suo primo periodo di sviluppo a partire dall’XI secolo a.C. con l'arrivo dei Dori che costruirono le tre importanti città di Lindo, Iàliso e Càmiro, che insieme a Kos, Cnido e Alicarnasso, sulla costa dell’Asia Minore, dettero vita all’Esapoli Dorica. Come testimoniato dai grandi santuari di Lindo e Camiro, nel VII secolo Rodi divenne uno dei punti cardine del commercio mediterraneo. Dopo la vittoria sui Persiani nel 478 a.C., le tre città aderirono alla Lega ateniese. Allo scoppio della guerra del Peloponneso nel 431 a.C., Rodi si mantenne tuttavia neutrale durante le ostilità pur facendo parte della Lega e nel 408 a.C. le tre città si unirono per formare un'unica unità politica: venne per questo concepita una capitale nella parte settentrionale dell'isola, la città di Rodi, i cui lavori di costruzione furono condotti dall'architetto ateniese Ippodamo. Il generale indebolimento della Grecia in seguito alla guerra del Peloponneso e la sua posizione geografica, molto prossima all’Asia, fece sì che l'isola fosse prima conquistata da Mausolo di Alicarnasso, poi dai Persiani nel 340 a.C., e infine da Alessandro Magno nel 322 a.C.

Secondo grande momento storico dell’isola, dopo la morte di Alessandro, quando Rodi strinse forti legami culturali e commerciali con i Tolomei di Alessandria per formare così la lega rodo-egiziana con lo scopo di controllare i traffici commerciali nell'Egeo per tutto il III secolo a.C. La città divenne un centro marittimo, commerciale e culturale di grande importanza la cui moneta circolava per tutto il Mediterraneo. Le sue famose scuole di filosofia, scienza, letteratura e retorica rivaleggiavano con quelle dell’alleata Alessandria. Fra i più importanti esponenti di questo grande momento di sviluppo vi furono il maestro di retorica Eschine, Apollonio Rodio, gli astronomi Ipparco e Gemino, il filologo e grammatico Dionisio Trace.

Nel 164 a.C. Rodi stipulò un trattato con Roma: nell'isola giungevano i figli delle nobili famiglie romane per seguire le lezioni dei maestri di retorica, fra i quali Ermàgora di Temno (II secolo a.C.). Inizialmente l’isola fu un'importante alleata di Roma, ma finì nel tempo col perdere i privilegi acquisiti pur mantenendo una grande importanza commerciale nel Mediterraneo romano.

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IL COLOSSO DI RODI Da una legge sacra di Cirene apprendiamo che la parola kolossòs indicava la statuetta aniconica di argilla, legno o cera rappresentante "il doppio" d'un individuo, maschio o femmina. Il vocabolo, appartenente a una lingua pre-greca di ceppo asiatico, significò, ancora in età preellenica, non solo la statuetta di valore magico, ma la vera e propria statua e con tale significato fu acquisito dal dialetto dorico, quando i Dori colonizzarono l'Asia Minore e le isole, tra cui Rodi. Per tale ragione troviamo attribuito questo termine alla statua gigantesca di Helios che la città dorica di Rodi innalzò in ricordo della vittoriosa resistenza all'assedio di Demetrio Poliorcete. Dopo la costruzione di quella statua, annoverata fra le Sette Meraviglie del mondo, il vocabolo kolossòs indicò sempre le statue di grandissime dimensioni ( = Il Colosso di Nerone = il

Colosseo). Il Colosso di Rodi fu costruito dall'artista Chares di Lindo, scolaro di Lisippo. La costruzione durò dodici anni, sicché si può pensare che l'opera fu dedicata nel 290 a. C. Il grande terremoto del 224 a. C. distrusse il Colosso che si spezzo alle ginocchia. I pezzi si trovavano ancora distesi a terra nel 653 d. C. quando furono sottratti dagli Arabi durante una loro scorreria e venduti a un ebreo di Emesa/Homs in Siria.

L’itinerario di oggi prevede la visita dell’acropoli della città, con l’antico stadio olimpico, l’anfiteatro e i resti del tempio di Apollo, il Porto di Mandraki con gli edifici dell’epoca dell’occupazione italiana e soprattutto la città medievale, attraverso la via dei Cavalieri e il Palazzo del Grande Maestro. La bellissima città medievale si trova all’interno di una cinta di mura lunga 4 Km, vero capolavoro di architettura militare del sec XV-XVI: la Città Alta (= il Collacchio) è uno dei più bei complessi urbani del periodo gotico con il Palazzo del Grande Maestro, il Grande Ospedale (l’attuale Museo Archeologico) e la Via dei Cavalieri, mentre nella Città Bassa (= il Burgou) l’architettura gotica convive con moschee e altri edifici risalenti al periodo ottomano. Pranzo e cena liberi; pernottamento a Rodi.

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Martedì 2 ottobre ISOLA DI RODI: FILÈRIMOS E KÀMIROS

Sin dal 1100 Rodi era governata dalle famiglie più influenti nel Dodecaneso della Repubblica di Genova, in particolare gli Spinola, i Vignolo ed i Moresco; questi infatti, controllando i traffici e governando le rotte marittime nell’Egeo per conto degli imperatori Bizantini, venivano eletti Ammiragli di Costantinopoli ed avevano ricevuto come compenso ed appannaggio alcune isole tra cui, la più importante, Rodi.

Nel 1309 l'isola passò sotto il controllo dei Cavalieri Ospitalieri che furono perciò noti come Cavalieri di Rodi. La città fu ricostruita come un modello ideale di città medievale europea: di questo periodo rimangono molti monumenti famosi fra cui il palazzo del Gran Maestro. Le possenti mura costruite dai cavalieri permisero all'isola di resistere agli attacchi del sultano dell'Egitto nel 1444 e di Maometto II nel 1480. Tuttavia, nel dicembre del 1522 Rodi non poté resistere al grande esercito di Solimano il Magnifico. Ai pochi cavalieri rimasti fu concesso di ritirarsi a Malta, mentre l'isola restò sotto il dominio ottomano per quasi quattro secoli.

Annessa de facto già dal 1912 durante la guerra italo-turca, l'isola venne assegnata all'Italia insieme alle altre isole dell'arcipelago del Dodecaneso. La città di Rodi costituì il capoluogo di provincia con tanto di sigla automobilistica RD. Nel 1923 la provincia di Rodi fu governata da Mario Lago che riuscì a far convivere pacificamente le diverse etnie dell'isola, restaurando numerose opere monumentali, e realizzando infrastrutture e costruendo numerosi edifici pubblici (strade, scuole, ospedali, ….).

Il Monte Filèrimos è tra gli insediamenti antichi meglio conservati a Rodi, lungo la costa occidentale ad un’altezza di 267 mt. Sulla sommità della collina si trovano i resti del Tempio di Atena Polià sopra cui si colloca la chiesa della Madonna e il convento dei frati cappuccini. Con l’arrivo del cristianesimo in Grecia, il tempio fu trasformato in una basilica paleocristiana a tre navate dedicata alla Vergine Maria; la chiesa è molto nota perché ospita l’icona della Vergine di Filèrimos, di cui ora ne rimane la copia, in quanto l’originale è conservata oggi nella Cappella Blu del Museo Nazionale del Montenegro. Negli anni '20, durante l'occupazione italiana, sono stati effettuati importanti lavori di restauro del sito al

quale è stata aggiunta una spettacolare la Via Crucis.

Procediamo lungo la costa ovest dell’isola per fare tappa al sito di Kàmiros, una delle tre città di antica fondazione dorica, assieme a Ialyssos e Lindos. Il sito archeologico, vasto e panoramico sul mare, rivela le rovine di una città organizzata in zone adibite funzioni pubbliche e private, distribuite lungo il pendio collinare, percorse da un fitto sistema stradale per assi ortogonali. Nella parte più alta, secondo i canoni dei sistemi architettonici ellenistici che influenzano tutta la regione a ridosso dell’Asia Minore, si colloca il basamento del tempio principale della città.

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CAVALIERI DI RODI Quella dei Cavalieri Ospitalieri, nati come Cavalieri dell'Ordine dell'Ospedale di San Giovanni di Gerusalemme, quindi conosciuti come Cavalieri di Cipro, di Rodi e in seguito come Cavalieri di Malta, è una tradizione antica che inizia intorno alla prima metà dell'XI secolo a Gerusalemme. L'Ordine fu fondato dal Beato Gerardo de Saxo in seguito alla prima crociata e il cui ruolo di fondatore fu confermato dalla bolla papale "Pie Postulatio Voluntatis" di papa Pasquale II del 15 febbraio 1113. Il suo successore Raymond du Puy de Provence istituì il primo ospizio degli Ospitalieri nei pressi della Basilica del Santo Sepolcro a Gerusalemme. Il gruppo inizialmente si prendeva cura solo dei pellegrini giunti a Gerusalemme, ma presto l'ordine estese i suoi servizi alla scorta armata ai pellegrini, che crebbe fino a diventare una sostanziosa forza armata. Assieme ai Cavalieri Templari, gli Ospitalieri divennero uno dei più potenti gruppi cristiani nell'area. L'Ordine cominciò a distinguersi in battaglia contro i musulmani e i suoi soldati indossavano una sopravveste nera con una croce bianca. Dalla

metà del XII secolo l'ordine era nettamente diviso tra membri militari e coloro che prestavano assistenza ai malati. Era ancora un ordine religioso e godeva di privilegi funzionali concessi dal papato, tra i quali l'indipendenza da ogni autorità che non fosse quella del papa stesso, l'esenzione dai tributi e la concessione di edifici religiosi. La forza crescente dell'Islam alla fine costrinse i Cavalieri ad abbandonare i loro possedimenti storici in Gerusalemme. Dopo la caduta di Gerusalemme l'Ordine cercò rifugio presso il Regno di Cipro e successivamente il loro Gran Maestro Guillaume de Villaret ideò un piano per conquistare un proprio dominio temporale e scelse Rodi come nuova patria dell'Ordine. Fu il suo successore Folco di Villaret a realizzare questo programma e il 15 agosto 1309, dopo una campagna durata due anni, l'isola di Rodi si arrese ai Cavalieri, che ottennero anche il controllo di diverse isole limitrofe e quello dei porti anatolici di Bodrum e Castelrosso. Una volta a Rodi, e ormai noti come i Cavalieri di Rodi, essi furono obbligati a sviluppare soprattutto il lato militare della propria attività, impegnandosi soprattutto contro i corsari berberi. Gli Ospitalieri, nel corso del XV secolo, si opposero vittoriosamente a due tentativi d'invasione: uno del 1440 ad opera del sultano mamelucco d'Egitto, il secondo ad opera del sultano ottomano Maometto II nel 1480 che, dopo la caduta di Costantinopoli, vedeva nei Cavalieri uno dei suoi nemici principali. Ma nulla poterono nel 1522 contro Solimano il Magnifico, che sbarcò sull’isola con 200.000 uomini dopo sei mesi di assedio. I Cavalieri abbandonarono Rodi per sempre con l'onore delle armi.

Pranzo libero, cena in ristorante; pernottamento a Rodi.

Mercoledì 3 ottobre ISOLA DI RODI: LINDOS

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Giornata dedicata a una nuova escursione nell’isola, dove visiteremo soprattutto Lindos, villaggio molto suggestivo dalle bianche case e dalle strette viuzze acciottolate, a circa 45 Km dalla città di Rodi lungo la costa orientale dell’isola.

Il sito è protetto dalla rocca-castello fortificata dai Cavalieri sulla quale sorge l’Acropoli di fondazione dorica con gli antichi resti del Tempio di Athena Lindia. Dall’acropoli si ha una splendida vista panoramica sulla baia di San Paolo, che secondo la leggenda sarebbe approdato proprio in questo luogo nel 58 d.C. per evangelizzare gli abitanti dell'isola. Proprio alla memoria del santo è stata eretta una piccola chiesetta che affaccia direttamente sulla baia. Nel centro del paese vi è la chiesa del XIV secolo dedicata alla Madonna di Lindos sul cui ingresso vi è lo stemma del Gran Maestro D'Aubusson. Il pavimento interno è realizzato in ciottoli bianchi e neri, e gli affreschi del XVIII secolo sono stati dipinti da Gregorio da Simi.

Pranzo e cena liberi; pernottamento a Rodi.

Giovedì 4 ottobre ISOLA DI KOS: LA CITTÀ

Trasferimento in mattinata al porto e imbarco sul traghetto per Kos (partenza ore 8.30 da confermare). All’arrivo ci dedicheremo subito alla visita della città.

L’isola di Kos nei secoli fu governata dai satrapi persiani di Alicarnasso, dai Tolomei d’Egitto, e dopo la caduta dell'Impero Bizantino nel 1204, vide Veneziani e Genovesi gareggiare per la supremazia sull'isola, fin quando Vignolo de' Vignoli, signore di Genova, chiese nel 1315 l’intervento dei Cavalieri di Rodi per iniziare la costruzione di una fortezza a difesa della città e della sua supremazia. Il Castello dei Cavalieri, oggi denominato Castello Neratzia, è ancora oggi l’edifico più imponente dell’isola con massicce mura esterne e torrioni inespugnabili. L’attuale doppia cittadella, eretta tra il 1450 e il 1514, venne progettata per rimpiazzare il forte trecentesco ritenuto ormai inadeguato rispetto alle novità della balistica medievale. Buona parte delle strutture murarie antiche furono inglobate o recuperate per la costruzione delle nuove mura, sulle quali sono visibili gli scudi di numerosi Grandi Maestri dei Cavalieri di San Giovanni.

Visiteremo il Museo Archeologico, costruito durante il recente periodo italiano negli anni '30, e gli scavi occidentali con i resti di antiche ville romane, impianti termali con Palestra o Gymnasium, un monumentale

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Nymphaeum, l’Odeon e la celebre Casa Romana, il più importante edificio di Kos, una domus del III sec. d.C. interamente ricostruita dagli archeologi durante il governo italiano dell’isola.

Pranzo e cena liberi; pernottamento a Kos.

Venerdì 5 ottobre ISOLA DI KOS: L’ASKLEPIEION, KÈFALOS

Giornata dedicata alla visita dell’isola, prima sosta il celebre santuario dell’Asklepion.

IL PLATANO DI IPPOCRATE A poche decide di passi dal porto di Kos si leva un enorme platano, il cui tronco ha una circonferenza di 14 metri. La tradizione vuole che alla sua ombra Ippocrate avesse insegnato i fondamenti della medicina, quasi 2500 anni or sono, poiché la sua vita si colloca tra il 460 e il 380 a.C. Che la pianta maestosa sia plurimillenaria è senz’altro una leggenda, e d’altronde in un’aurea leggendaria è avvolto anche il nome di Ippocrate, sebbene la sua esistenza sia una realtà storica.

Ma alla Grecia è connaturata la prerogativa di assimilare anche i dati della realtà all’energia simbolica del mito. E così Ippocrate divise con la figura mitica di Asclepio il prestigio di avere inventato la techne che preserva o restituisce la salute degli uomini. La lunga e florida fama di Kos dipese principalmente dall’eccellenza della sua scuola di medicina.

Dedicato ad Asclepio, l’Esculapio dei Romani, dio della medicina e figlio di Apollo, questo antico centro di cure fu in realtà fondato nel IV secolo a.C., con successivi interventi, subito dopo la morte di Ippocrate, avvenuta nel V secolo a.C., utilizzando le metodologie e gli insegnamenti trasmessi dal medico e scienziato ai propri discepoli. L'architettura dell'Asklepieion riflette il classico impianto ellenistico dove gli edifici si estendono in modo scenografico su diversi livelli. Nell'antica Grecia e a Roma, un Askσκληπιεῖον/Asklepieion designava un tempio di guarigione sacro al dio Asclepio, il dio della medicina. Il culto di Asclepio divenne molto popolare a partire dal 350 a.C. circa, quando i pellegrini si affollavano negli asclepieia per essere guariti: dormivano durante la notte (= incubazione) e riferivano i loro sogni a un religioso il giorno successivo; si prescriveva una cura, spesso una visita ai bagni o in una palestra. Poiché i serpenti erano sacri al dio, venivano spesso usati nei rituali di guarigione. I serpenti non velenosi venivano lasciati a strisciare sul pavimento dei dormitori dove soggiornavano i malati e i feriti.

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Dopo una breve la visita del villaggio interno di Zia raggiungeremo Kèfalos, sull’altro versante dell’isola, dove sorge la chiesa bizantina di Aghios Stephanos.

Pranzo libero, cena in ristorante; pernottamento a Kos.

Sabato 6 ottobre BODRUM/ALICARNASSO: ESCURSIONE IN ASIA MINORE

Molti sono i fili conduttori del nostro viaggio, tra questi la grande influenza derivata dall’età ellenistica che ebbe uno straordinario sviluppo lungo le vicine coste dell’Asia Minore, e le grandi testimonianze architettoniche dell’epoca che furono definite dalla letteratura “Meraviglie”. Mentre a Rodi si innalzava il famoso Colosso ad Alicarnasso, l’odierna Bodrun, veniva costruito il grandioso Mausoleo la cui decorazione scultorea rappresenta uno dei più importanti esempi del genere di tutta l’arte antica. Oggi, l’ultimo giorno del nostro percorso è dedicato a un’escursione giornaliera in Turchia nella vicina Bodrum, a pochi minuti di traghetto dal porto di Kos.

Alicarnasso è stata una città portuale della Caria. Colonizzata dai Greci attorno al 1000 a.C., cadde poi sotto il dominio persiano e fu governata da tiranni, partecipando alla spedizione di Serse contro la Grecia (480). Dopo aver fatto parte della lega delio-attica (metà del V sec.), cadde successivamente in mano di dinasti locali di cui il più famoso fu Mausolo (377-53). Fu conquistata da Alessandro Magno dopo un durissimo assedio (333), decadendo poi in età tolemaica e romana. La città si distribuiva intorno al porto mentre l’acropoli era collocata in maniera molto atipica su un’isoletta collocata all’imbocco, dov’è oggi si erge il catello dei cavalieri. Poco si è salvato del suo monumento principale, il Mausoleo meraviglia del mondo: fatto costruire da Artemisia nel 352 per il marito Mausolo, poggiava su un alto basamento quadrangolare con peristasi ionica superiore e alta copertura a piramide sormontata da una quadriga.

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Ma ciò che rendeva incredibile la tomba, oltre alla mole stessa, era l’apparato decorativo al quale lavorarono, uno per lato, quattro dei più grandi artisti dell’epoca: Skopas decorò la fronte, Leochares si occupò del lato occidentale; Brixias del lato nord mentre Timoteo realizzò la decorazione del lato sud. I fregi che ornavano il Mausoleo riproducevano temi cari alla cultura greca: Amazzonomachia, Centauromachia e una corsa con i carri. A completare il tutto dovevano essere presenti oltre quattrocento statue, tra le quali leoni a tutto tondo posizionati, forse, sul cornicione tra colonnato e piramide e le due statue identificate con Mausolo e la consorte Artemisia.

Il sepolcro rimase visibile sino al XIII secolo, quando un violento terremoto ne decretò il crollo. Ma la perdita di gran parte delle decorazioni è da attribuire ai cavalieri di Rodi, i quali distrussero le statue per ottenere calce e reimpiegarono i blocchi in granito per la costruzione del vicino castello. Di questa meraviglia rimangono solo pochi resti e la sua forma originaria rimane avvolta nelle nebbie della storia.

Pranzo in ristorante a Bodrum, cena libera; pernottamento a Kos.

Domenica 7 ottobre KOS – ROMA

In mattinata volo aereo Aegean da Kos ad Atene. Successivo volo Atene-Roma, con arrivo previsto a Roma Fiumicino alle ore 16.40.

il programma, nel corso di svolgimento, potrebbe subire per motivi organizzativi

modifiche nella sequenza delle visite ma non nei suoi contenuti

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Viaggio nel Dodecaneso, 30 settembre - 7 ottobre 2018 Programmazione e Conduzione / Associazione Culturale Flumen, Piazza Pompei 14 – Roma

Organizzazione tecnica / tour operator “The Partner”, via G.Sommeiller 13 – Roma SCHEDA TECNICA

VIAGGIO CONDOTTO DA:

Barbara Di Lorenzo Gabriele Rossoni

LA QUOTA PREVEDE

• Voli di linea Roma-Atene-Rodi e Kos-Atene-Roma con Aegean Airlines

• Trasferimento in traghetto Rodi-Kos.

• Pernottamenti in hotel categoria 4****

• Le cene dei giorni 30/9 e 2/10 a Rodi, 5/10 a Kos, il pranzo del 6/10 a Bodrum (Turchia)

• Trasferimenti con pullman privato

• Trasferimento in barca Kos-Bodrum

• Assicurazione Viaggio

• Sistema di amplificazione

• Presenza di una guida locale durante tutto il viaggio

• Assistenza tecnica e culturale durante il viaggio di Barbara Di Lorenzo e di Gabriele Rossoni LA QUOTA NON PREVEDE

• Tutti gli ingressi a monumenti e musei in programma

• Tutti i pranzi e le cene non programmate

• Le mance

• Le bevande ai pasti

• Tutti gli extra a carattere personale

• Tutto quanto non espressamente riportato alla voce “la quota prevede” QUOTE DI PARTECIPAZIONE A PERSONA

• EU 2.060,00 con un gruppo di 15-20 partecipanti

• EU 1.860,00 con un gruppo di 21-25 partecipanti

• EU 200,00 supplemento camera singola

• EU 15,00 quota di iscrizione annuale a Flumen (se dovuta) POSTI LIMITATI IN CAMERA SINGOLA

• Il numero delle camere singole è piuttosto limitata e invitiamo le persone che viaggiano sole a mettersi a disposizione per condividere eventualmente la camera con un compagno di viaggio.

ISCRIZIONE AL VIAGGIO E MODALITÀ DI PAGAMENTO

• Per motivi legati alla rapida conferma dei servizi, l’iscrizione al viaggio deve pervenire quanto prima, e possibilmente non oltre il 31 agosto ai seguenti numeri: 06.45504424 oppure scrivendo una mail a [email protected]

• Le modalità del pagamento verranno diramate tramite comunicazione direttamente a tutti gli iscritti.

• La sottoscrizione della polizza assicurativa di annullamento viaggio è facoltativa, il costo è calcolato sulla base della spesa finale sostenuta e va richiesta all’atto dell’iscrizione.