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CRUCIVERBA DEI RAGAZZI - CLASSE QUARTA MONTECCHIO n. 2 - Dicembre/Gennaio 2018 PAGINA 1 TESTATA CACCIATORI DI IDEE n. 2 - Dicembre/Gennaio 2018 www.giornalinodarfo2.wordpress.com 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 ORIZZONTALE 1. La preposizione articolata formata da IN +IL 3. Il femminile di eroe 6. Molto, molto stanco 8. Il fiume più lungo d'Italia 9. Avanti Cristo 10. La 5^ preposizione semplice 11. La mamma del fratello di papà 13. Il nome di un gas 15. “2x3” 16. La scatta il fotografo 18. La nota posta sul secondo rigo nel pentagramma (chiave di sol) VERTICALE 1 . Accrescitivo di naso 2. Il femminile di lui 3. “Gira” per far volare l'elicottero 4. Metallo prezioso 5. Il figlio di mio figlio 7. Lo è Gongolo 10. Lo è un avvenimento fortuito 12. Si ricava dalla spremitura delle olive 14. Il contrario di SÌ 16. La quarta nota musicale 17. E' il pronome di seconda persona singolare

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CRUCIVERBA DEI RAGAZZI - CLASSE QUARTA MONTECCHIO

n. 2 - Dicembre/Gennaio 2018

PAGINA 1 TESTATA CACCIATORI DI IDEE n. 2 - Dicembre/Gennaio 2018

www.giornalinodarfo2.wordpress.com

1 2 3 4 5

6 7 8

9 10

11 12

13 14 15

16 17

18

ORIZZONTALE

1. La preposizione articolata formata da IN +IL

3. Il femminile di eroe

6. Molto, molto stanco

8. Il fiume più lungo d'Italia

9. Avanti Cristo

10. La 5^ preposizione semplice

11. La mamma del fratello di papà

13. Il nome di un gas

15. “2x3”

16. La scatta il fotografo

18. La nota posta sul secondo rigo nel pentagramma

(chiave di sol)

VERTICALE

1 . Accrescitivo di naso

2. Il femminile di lui

3. “Gira” per far volare l'elicottero

4. Metallo prezioso

5. Il figlio di mio figlio

7. Lo è Gongolo

10. Lo è un avvenimento fortuito

12. Si ricava dalla spremitura delle olive

14. Il contrario di SÌ

16. La quarta nota musicale

17. E' il pronome di seconda persona singolare

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PAGINA 2 TESTATA CACCIATORI DI IDEE N. 2 - DICEMBRE/GENNAIO 2018

SCUOLA PRIMARIA DI GORZONE - CLASSE SECONDA

Gita a Bergamo

Giovedì 11 gennaio 2018 noi bambini di 2^, con le maestre Sonia, Paola e Grazia, siamo andati in gita a Bergamo per vedere il Museo di Scienze Naturali. Alle 7:30 siamo partiti da Gorzone con il pullman. Arrivati a Bergamo siamo saliti alla città alta con il bus. Al museo la nostra guida Elena ci ha fatto vedere la ricostruzione del mammut. Il mammut è un animale estinto che assomiglia a un elefante, ma ha il pelo lungo, le zanne molto lunghe e curve, le orecchie piccole e un bernoccolo di grasso sulla testa. Poi abbiamo toccato i rivestimenti della pelle dei vertebrati: i dentelli degli squali, le scaglie dei pesci, le squame dei rettili, le piume degli uccelli e il pelo dei mammiferi. Dopo abbiamo fatto il giro per vedere tutti gli animali vertebrati esposti. Il giro è finito davanti allo scheletro di capodoglio. Era molto grande e appeso al soffitto. Dopo una breve pausa abbiamo visto una cassettiera che ci spiegava come avviene il processo di fossilizzazione. Poi la nostra guida ci ha dato i resti di alcuni animali invertebrati e noi dove-vamo girare fra le vetrine e cercare il fossile che gli assomigliava di più. Dopo ci ha dato le fotografie di alcuni animali e noi dovevamo cercarli fra quelli esposti. In seguito siamo andati in oratorio a mangiare e a giocare. Infine abbiamo preso la funicolare per scendere a Bergamo bassa e riprendere il pullman per tornare a casa. È stata un’esperienza davvero piacevole e interessante che ci ha permesso di arricchire le nostre conoscenze sugli animali e di trascorrere una giornata divertente tutti insieme.

Gita in treno e visita al Musil di Cedegolo

Giovedi’ 16 novembre gli alunni di 4^ e 5^ della scuola primaria di Gorzo-ne, hanno visitato il Musil di Cedegolo. Partiti in treno dalla stazione di Boario, hanno raggiunto Cedegolo dove, accolti da due guide, hanno potuto visitare il museo che era stato per anni una centrale idroelettrica. Qui i bambini sono diventati dei piccoli inventori perchè, guidati, hanno potuto realizzare degli esperimenti in labo-ratorio. Incantati da tutti gli strumenti usati in passato per produrre energia, gli alunni hanno seguito i percorsi con molto entusiasmo e soddisfatti per l’in-teressante esperienza sono ritornati a casa. Lavoro collettivo - trascritto al compu-ter da Samanta Kaloti

SCUOLA PRIMARIA DI GORZONE - QUARTA E QUINTA

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Un giorno con lo scrittore Claudio Comini

Lunedì 4 dicembre Claudio Comini, scrittore umorista, è stato ospite nella nostra classe di quinta elementare della scuola di Gorzone. Con entusiasmo e curiosità abbiamo accolto lo scrittore che con molta simpatia a trascorso alcune ore con noi. Dopo aver fatto delle ricerche sulla sua biografia, abbiamo prepa-rato delle domande da porgli. Claudio Comini ha cominciato proprio dalla nostra intervista a pro-porci i suoi scritti. Lui è un bibliotecario e solo durante le vacanze estive scrive libri per ragazzi. Durante il periodo scolastico incontra gli alunni delle scuole primarie e prende approcci proprio da noi bambini. La mattina è volata; lo scrittore ci ha fatto divertire e ci ha fatto im-parare tante cose davvero interessanti. Lavoro collettivo

PAGINA 3 TESTATA CACCIATORI DI IDEE n. 2 - Dicembre/Gennaio 2018

SCUOLA PRIMARIA DI GORZONE - CLASSE QUINTA

Santa Lucia in Vallecamonica

In Vallecamonica , Santa Lucia è molto amata , soprattutto dai bambini che da lei ricevono i regali deside-rati. Qui la Santa svolge sostanzialmente le veci di Babbo Natale . Come si racconta nella leggenda popolare , durante la notte tra il 12 e il 13 dicembre , Santa Lucia passa per tutte le case con un carretto trainato da un asinello, facendo suonare un campanellino d’argento e distribuisce ai bambini buoni , dei doni . Qualche settimana prima , i bambini devono scrivere una letterina e la sera del 12 devono preparare del latte per la Santa e della paglia per l’asinello . Santa Lucia di Siracusa nacque nel 283 e morì martire durante la persecuzione dei cristiani di Diocleziano. Ancora oggi Santa Lucia è considerata la protettrice degli occhi , degli oculisti , degli elettricisti e degli scalpellini.

I mercatini di Sant’ Ambrogio

Anche quest’anno , come vuole la tradizione , si sono svolti i mercatini di Natale a Gorzone , in occasione della festa patronale del paese : Sant’ Ambrogio . Nei giorni 7/8/9/10 dicembre , le vie del castello vengono allestite con bancarelle e addobbi natalizi, organizzati dagli abitanti del po-sto. L’evento viene inaugurato con fuochi d’artificio e molti visitatori posso-no vivere momenti suggestivi e ammirare ed acquistare i prodotti in esposizione . Percorrendo la via che porta al castello ci si immerge in un ‘atmosfera magica di suoni, profumi e fiocchi di neve. Quest’anno ci sono stati tantissimi banchetti che hanno esposti oggetti artigianali in legno , prodotti alimentari e addobbi natalizi. Anche noi alunni della scuola primaria di Gorzone abbiamo prodotto i nostri manufatti in lana, realizzati a scuola durante le ore di immagine. Il ricavato è stato devoluto in beneficenza, per i bambini meno fortu-nati di noi, in Congo, nella missione dove opera Padre Egidio, un no-stro compaesano. Tutto è cosi emozionante, in uno scenario medioevale, ai piedi delle Alpi che fanno da cornice.

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SCUOLA PRIMARIA DI BOARIO TERME CLASSI TERZA-QUARTA-QUINTA

Un gesto semplice per aiutare i poveri

La Fondazione Banco Alimentare, durante la Giornata Nazionale della Colletta Alimentare, propone a tutti di contribuire alla raccolta comprando generi di prima necessità: alimenti per l'infanzia, pasta, tonno in scatola, olio, riso legumi biscotti. Un'iniziativa, giunta alla sua ventunesima edizione, che coinvolge 13 mila punti vendita in tutta Italia e 145 mila volontari che raccolgono il cibo donato da chi va a fare la spesa. Il ricavato di questa giornata verrà devoluto a 8 mila strutture caritative. Anche noi alunni delle classi terza, quarta e quinta della scuola primaria di Boario, ,anche se era giorno di vacanza, abbiamo deciso di partecipare alla 21esima giornata della Colletta Alimentare. Così suddivisi in gruppi abbiamo “ invaso” tre supermercati del nostro comune ed insieme agli alpini siamo diventati volontari: abbiamo distribuito volantini, ritirato la spesa, suddiviso i prodotti, inscatolato e pesato. E’ stata un’esperienza davvero emozionante!!!!!

La colletta alimentare

La colletta alimentare è una cosa bella da fare.

Al supermercato siamo andati e tanti prodotti sono stati comprati.

In Italia ne abbiamo raccolto a milioni e sono stati messi negli scatoloni. Tante persone hanno accettato e altre invece hanno rifiutato.

Cibi gustosi finiranno sulle tavole dei bisognosi.

Tante pance riempiranno e fame più non avranno. La colletta alimentare

si dovrebbe sempre fare se gli altri vuoi aiutare.

(Classe quarta)

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Un Natale ricicloso

Gli alunni delle classi prima, seconda e terza della scuola Primaria di Boario hanno deciso di festeggiare il Natale in una versione alternativa accogliendo la proposta di Valle Camonica Servizi, coniugando il riciclo e la creatività. Cosi anziché le solite luminarie si è deciso di far brillare uno degli oggetti più gettati nei rifiuti differenziati di tutti i giorni: le bottiglie di pla-stica.

Le installazioni sono delle lanterne che hanno una struttura formata da disegni rupestri (realizzati da un artigiano) e decorate dai bambini con le bottiglie di plastica colorate. Ogni singola lanterna è stata poi illuminata da una lampa-dina certificata. Ecco il risultato!!!

PAGINA 5 TESTATA CACCIATORI DI IDEE n. 2 - Dicembre/Gennaio 2018

SCUOLA PRIMARIA DI BOARIO TERME CLASSI PRIMA-SECONDA-TERZA

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PAGINA 6 TESTATA CACCIATORI DI IDEE n. 2 - Dicembre/Gennaio 2018

SCUOLA INFANZIA DI BOARIO

Prepariamo il Natale …

...e per festeggiarlo abbiamo realizzato con le nostre mani queste decorazioni:

PER TE, CON I MIEI MIGLIORI AUGURI ! Questo è il titolo della recita che abbiamo preparato per festeggiare il Natale

Nella storia accade questo Il coniglietto Viorel ha trovato vicino agli alberi un pacco luccicante giallo e rosso. Lo porta alla signora Riccio

La signora Riccio prende il pacco che le ha portato il coniglio e lo porta alla signora Lucertola.

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PAGINA 7 TESTATA CACCIATORI DI IDEE n. 2 - Dicembre/Gennaio 2018

La signora Lucertola ha visto un pacco fuori dalla sua casa. Dà il pacco all’Orso perché non ha mai ricevuto un regalo. Il suo piccolo sarà contento.

La signora Lucertola lascia il pacco vicino alla casa dell’Orsetto che resta a bocca aperta perché non ha

mai ricevuto un regalo. Ma Orsetto non lo apre. L’Orsetto porta il pacco alla signora Lucertola, che lo porta alla sig. Riccio , che lo porta a Viorel perché è buona e aiu-ta tutti. Aprono il pacco e insieme mangiano il panettone. Inoltre abbiamo preparato le scenografie, i cappellini per i personaggi ed infine il trucco.

Venerdi 22 dicembre siamo andati in scena per i nostri ge-nitori e familiari. Eravamo emozionati ma siamo stati BRAVISSIMI!!!!!

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PAGINA 8 TESTATA CACCIATORI DI IDEE n. 2 - Dicembre/Gennaio 2018

I funghi d’autunno

I funghi sono molto buoni, ma sta attento: esistono anche funghi non commestibili, cioè che non si possono mangiare perché hanno gusto sgradevole. I funghi definiti come velenosi, anche questi non si possono mangiare, perché contengono veleno ti farà male. Invece quelli velenosi mortali sono vele-nosi e puoi morire. Quelli commestibili li puoi mangiare. Erblina

Il porcino Sono il fungo Re d’autunno. Dal micelio alla muffa questa è la mia storia buffa. Puoi trovarmi giallino, rossino e marroncino, ma soltanto da porcino mi mangia ogni bambino! Rosa

Ed infin lo trovi , appena spuntato, è d’un bel marrone, col capo ovat-tato. Che gioia ti prende in quel momen-to, per un fungo porcino. Che portento! Tutti i pensieri subito ti scioglie la quiete del bosco ti coglie. Massimo Zendra

La mia forma è come un uovo e fra latifoglie mi trovo. Di colore assai sgargiante sotto il sole son brillante, il mio gambo è giallo oro e sem-bra un pomodoro, in autunno mi mimetizzo facilmente e non vengo trovato dalla gente. Chi mi trova è fortunato perché da tutti son mangiato. Sono il cuoco: ottimo assai, se mi assaggi lo saprai. Angelina

Filastrocca Dentro al gran bosco c'è un fungo modello, che quando piove funziona da om-brello; quando c'è il sole che brucia le piante dà un frescolino così riposante! Dicono grilli e formiche tra loro: “Compare fungo sei proprio un te-soro”. E lui risponde modesto: “Ma no! Ognuno al mondo fa quel che può”. Simone

SCUOLA PRIMARIA DI ANGONE - CLASSE QUARTA

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PAGINA 9 TESTATA CACCIATORI DI IDEE n. 2 - Dicembre/Gennaio 2018

La Micologia a scuola

La micologia è la scienza che studia i funghi e lo studioso della micologia è il micologo. La micologa Mariotti Susanna è venuta nella nostra classe verso la metà di novembre e ha tenuto una lezio-ne sui funghi molto interessante. A questa ne sono seguite altre due, che ci hanno fatto conoscere via via in modo più approfondito il mondo dei funghi. Il primo martedì, la micologa ci ha chiesto di fare ,per compito, qualcosa che riguardasse i funghi e ognuno di noi ha prodotto un lavoro: poesie, disegni, filastrocche,” modellini “dell'ambiente dei funghi con materiali diversi, funghi di carta e di legno... Susanna è stata contenta ed ha apprezzato molto la nostra fantasia. Durante l'ultima lezione ci ha portato due miceli da coltivare a scuola dai quali si sarebbero sviluppati i funghi chiamati Geloni o Orecchioni. MICELIO = PIANTA DEL FUNGO FUNGO = FRUTTO prodotto dal MICELIO GELONE = PLEUROTUS OSTREATUS Durante la settimana, due di noi,a turno, dovevano bagnare i miceli e scrivere su una specie di diario i cam-biamenti che man mano avvenivano fino alla comparsa dei funghi. Prima delle vacanze natalizie i nostri funghi sono spuntati:belli, sani, profumati,a mazzetti, di colore grigio chiaro. Eravamo tutti contenti e abbiamo avvisato Susanna per venirli a vedere. Questa è stata un'esperienza molto utile e interessante e la consiglio a chi vuole sapere molte cose sui fun-ghi. Prima che inizi la scuola a settembre, io andrò con mio papà e mio cugino in Valpaghera o in località Piazze a raccogliere i funghi. Rosa

Il laboratorio di micologia

Mi è piaciuto tantissimo il laboratorio con la micologa Susanna. Abbiamo imparato tante cose sui funghi che non conoscevamo. I funghi sono esseri viventi ma non sono dei vegetali perché non possiedono la clorofilla, perciò non sono in grado di fabbricarsi il cibo da soli come le piante. Sono quindi eterotrofi. Abbiamo conosciuto le varie parti del fungo e scoperto che i funghi sono i frutti del micelio e in base a come si nutrono si distinguono in parassiti – saprofiti – simbionti. Possono essere commestibili, non commestibili e velenosi. Sono funghi anche i lieviti e le muffe.

Questo laboratorio è stato davvero bellissimo. Angelina

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Progetto “Musica insieme”

Da anni la scuola primaria di Angolo Terme collabora con la maestra della banda “Santa Cecilia” di An-golo Terme, Savina Zani, progettando laboratori di musica quest’anno spalmati su tutte le classi. Caratteristica importante del progetto è l’alternanza di lavoro sulla classe tra l’esperto esterno e l’inse-gnante curricolare di musica. Ne scaturisce una collaborazione proficua dove in ogni momento è possibile verificare l’effettivo appren-dimento e gradimento degli allievi. Ma quest’anno scolastico si è attuato un progetto musicale ancora più interessante; Il progetto “Musica per tutti” che nasce dalla volontà del “Corpo Musicale S. Cecilia” di Angolo Terme di far scoprire al maggior numero possibile di bambini l’arte musicale utilizzando strumenti a fiato e percus-sioni idonei per suonare nella banda musicale. Il progetto avrà durata due anni e si sta attuando nella classe quarta della scuola primaria di Angolo Ter-me. Tre insegnanti, compresa la coordinatrice M° Savina Zani, e due professionisti quali la M° Melissa Inversini coadiuvata da suo papà Franco Inversini e il M° Valentino Trotti che hanno frequentato le scuole elementari di Angolo Terme, propongono contemporaneamente l’uso e la pratica di alcuni strumenti a fiato scelti pre-ventivamente tra: flauto traverso, clarinetto, sassofono, flicorno contralto, tromba, trombone, tamburello e percussioni varie. Gli alunni della classe si dividono in gruppi in base agli strumenti ai quali hanno scelto di approcciarsi, ogni lezione ha durata di un’ora e, viene tenuta in tre i luoghi diversi per permettere agli insegnanti di potersi rivolgere ai giovani allievi con tranquillità, per poi trovarsi tutti insieme in un terzo momento importantissi-mo e gratificante dove tutta la classe si riunisce per l’obbiettivo di suonare tutti insieme come una banda di classe. Questo modo di procedere permette un momento di condivisione e di musica ed è un’opportunità per tutta la comunità di assistere alla nascita di una Junior band di istituto. Il “Corpo Musicale S. Cecilia” di Angolo Terme mette in comodato d’uso gli strumenti per tutta la durata del corso, che in un primo tempo vengono utilizzati esclusivamente a scuola, poi in base alle richieste, gli alunni possono portarli a casa previo l’accordo con i genitori. Ai bambini viene data la possibilità, di consolidare e approfondire gli argomenti appresi in classe in un’ora di lezione di musica il martedì alle ora 16,30 sem-pre nella sede della scuola. Gli alunni sono entusiasti e imparano ad approcciarsi ed essere e responsabili dei propri strumenti, a superare insieme le proprie insicurezze ed i propri limiti. Si tratta di un progetto “faro” in Valle Camonica e nel bresciano in quanto va a innovare l’idea di diffusione di cultura musicale attraverso l’uso di strumenti a fiato veri e propri.

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SCUOLA PRIMARIA DI ANGOLO TERME - CLASSE QUARTA

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Riflessioni degli alunni in merito all’esperienza che si sta effettuando: A me piace suonare il clarinetto per-ché ho sentito dire che chi suona uno strumento musicale acquisisce una nuova capacità, dallo strumento esce un suono bellissimo, si impara a conoscere le note musicali. (Vittoria). Mi piace tanto suonare il flauto traverso, mi piaceva già sa piccola perché avevo visto ragazzi della banda suonarlo e ho voluto provarci. (Isabel). A me piace moltissimo fare il laboratorio di musica perché si sta insieme, si imparano le note musi-cali, i maestri sono molto bravi e ci fanno divertire ma la cosa più bella è che si suona con gli amici; quando diventeremo molto bravi dovremo proprio ringraziare i maestri ce ci hanno insegnato (Elena). A me piace suonare il bombardino perché suono insieme ai miei compagni , e perché c’è il maestro Valentino che ci in-segna (Steven). Mi piace suonare il saxofono, adoro la musica quindi io quando sarò più grande continuerò a suonare lo strumento, mi diverto, è bello imparare note nuove tutti insieme, i maestri ci aiutano, ci inse-gnano note nuove. (Letizia T.) Mi piace suonare il flauto traverso perché sono contenta di fare musica con tutti i miei compagni, è bellissimo il suono che produce lo strumento, ridiamo quando sbagliamo le note, adoro la musica, quando suoniamo sentiamo diversi suoni ed infine è divertente e ti rallegra anche il fine settimana. (Emily). A me piace musica perché suono la tromba, sto in gruppo con i miei amici e mi diverto tanto ( Mattia). A me piace fare musica perché mi spinge a diventare sempre più brava poiché quando pratico un’attività io la finisco e non la lascio a metà, suono il clarinetto e mi son trovata bene sin dalla pri-ma volta quindi mi ha divertito l’idea di fare ogni settimana il laboratorio di musica( Alyssa). A me piace suonare il genis con i miei amici, insieme formiamo la band degli ottoni, il nostro maestro si chiama Valenti-no, mi sembra d’essere un musicista vero ed imparo note nuove (Enea). Fin da piccola mi è sempre piaciuto il clarinetto, ha sempre fatto parte della mia vita in quanto lo suonavano anche i miei bisnonni, ed ora feli-cemente sto imparando anche io a suonarlo. (Letizia F). Musica mi piace molto perché adoro il clarinetto e suonarlo con i miei amici (Michelle). Il laboratorio di musica mi piace molto perché i maestri mi dicono che sono brava a suonare il saxofono e anche mi diverto un sacco con i miei compagni, il suono che produco a volte è bellissimo (Alice). Io suono la batteria ,mi diverto e sto con i miei amici (Samuele). A me piace suona-re il saxofono, mi piace lo strumento, il suo colore, il suono prodotto, ma l’esperienza più bella è suonare tutti insieme come una banda. (Anna). Mi piace tantissimo suonare il flauto traverso, anche quando ero pic-cola volevo suonarlo (Alessia). Io suono il trombone, adoro usarlo perché nel mio gruppetto formiamo un’ unica melodia; gradisco imparare note nuove, riesco a suonare correttamente( Filippo).

Un congedo divertente e creativo

Per concludere piacevolmente la prima parte dell’anno scolastico, salutarsi in allegria e scambiarsi gli augu-ri, gli alunni e le insegnanti di tutta la Scuola Primaria di Montecchio hanno trascorso l’ultimo giorno di scuo-la, venerdì 22 dicembre, senza libri, nè zaini. L’intera giornata è stata dedicata alla realizzazione di un dono natalizio, personalizzato da ognuno con estro e fantasia. I risultati sono stati sorprendenti tanto che ogni classe ha pensato di fornire le indicazioni a chi desiderasse realizzarne.

SCUOLA PRIMARIA DI MONTECCHIO

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PAGINA 12 TESTATA CACCIATORI DI IDEE n. 2 - Dicembre/Gennaio 2018

SCUOLA PRIMARIA DI MONTECCHIO - CLASSE PRIMA

SCUOLA PRIMARIA DI MONTECCHIO - CLASSE SECONDA

Come trasformare una pigna in un albero di Natale I fanciulli di classe prima si sono rivelati piccoli pittori trasforman-do una semplice pigna di pino marittimo in un grazioso alberello natalizio. Occorrente - Una grossa pigna - Tempera verde e bianca - Un cartoncino bianco - Cotone idrofilo - Stelline di diverse dimensioni Esecuzione Con la tempera dipingi la pigna facendola diventare tutta verde. Posala sul calorifero finchè sarà completamente asciugata. Nel frattempo prepara tante stelline di diverse dimensioni. Decora a piacere un cartoncino e incolla batuffoli di cotone idrofilo. Fissa le stelline sulla pigna e posizionala sul cartoncino. L’albero di Natale è pronto per essere donato con un sorriso!

Come creare un centrotavola natalizio Quest’anno abbiamo pensato di realizzare un centrotavola natalizio da mettere sulla tavola il giorno di Natale, utilizzando oggetti naturali e senza dover acquistare nessun materiale. Il nostro compagno di classe Mattia P. ci ha procurato i legnetti raccolti nel bosco con il suo papà e il resto l’abbiamo recuperato in ca-sa. La realizzazione si compone di due momenti: un primo momento in cui si preparare la pasta di sale e si realizzano le formine; un secondo momento in cui si crea una composizione con le formine, i legnetti e le de-corazioni varie. Ci sono voluti alcuni giorni perché abbiamo aspettato che le formine in pasta di sale si asciugassero bene.

Occorrente per la pasta di sale per le formine - una bacinella - 2 bicchieri di farina bianca - 1 bicchiere di sale fino - 1 bicchiere di acqua - un mattarello - alcune formine per biscotti preferibilmente natalizie Esecuzione Versa nella bacinella la farina, il sale fino e l’ acqua e mescola fino ad ottenere una pasta modellabile morbida. Con il mattarello stendi la pasta modellabile lasciandola alta mezzo centimetro. Taglia la pasta con le formine per biscotti e mettile su di un piano. Lasciale asciugare per circa una settimana girandole spesso.

Occorrente per creare il centrotavola natalizio - formine realizzate bene asciutte - 6 o 7 legnetti - spago - bottoni, perline, nastrini, glitter e brillantini per decorare - pennelli e tempere se si vogliono colorare le formine - colla stick - pistola per colla a caldo - carta da pacco e nastro Esecuzione - Unisci i legnetti come per formare una fascina e legala con lo spago alle due estremità. - Con la colla a caldo incollare sopra la fascina le formine di pasta di sale distribuite a piacere. - Utilizza le tempere se si vogliono colorare le formine. - Incolla i bottoni e i nastrini sulle formine e sulla fascina di legnetti senza esagerare! - Spargi qua e là il glitter o i brillantini su dei punti in cui è stata messa la colla stick. - Quando è tutto ben asciutto, avvolgi il centrotavola nella carta da pacco e legalo con un nastro.

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PAGINA 13 TESTATA CACCIATORI DI IDEE n. 2 - Dicembre/Gennaio 2018

SCUOLA PRIMARIA DI MONTECCHIO - CLASSE TERZA

SCUOLA PRIMARIA DI MONTECCHIO - CLASSE QUARTA

Come decorare una scatola di cartone

Noi bambini di classe terza abbiamo deciso di decorare una scatola di cartone, a forma di stella, da regalare ai nostri genitori per essere riempita con golosissi-mi cioccolatini. Se anche voi volete provare …ecco come si fa!

Occorrente una scatola di cartone consistente, con coperchio (la nostra era piccola e a forma di stella) tempera bianca tempera color oro un pennello una spugnetta -colla vinilica -piatto di plastica -acqua -tovaglioli di carta con decorazioni natalizie -nastro rosso -carta pacco trasparente

Esecuzione Colora la scatola con la tempera bianca senza diluirla Lascia asciugare. Intanto prendi il tovagliolo e ritaglia la decorazione natalizia Prepara un bicchiere con la colla diluita con un po' d’acqua Posiziona la decorazione sopra il coperchio e incollala velocemente pennellando dal centro verso l’esterno Lascia asciugare Versa la colla dorata in un piatto, intingi la spugna e spugna tutto il contorno della decorazione e la scato-la. Una volta asciutta avvolgi nella carta trasparente, chiudi con il nastro rosso e fai un bel fiocco. Il regalo è pronto!

Come realizzare una bellissima stella di Natale

In classe quarta ci siamo vestiti tutti di rosso e abbiamo costruito una bellissima stella di Natale ETERNA che, a prima vista, ma anche al tatto, potrebbe sembrare vera, in realtà è fatta di carta vellutina. Occorrente Carta vellutina rossa e verde Carta crespa verde Colla vinilica Filo di ferro sottile Un vaso (di plastica da decorare a piacere) Terriccio Esecuzione 1) Ritaglia foglie e petali dalla carta vellutina; incollali tra loro a due a due ricordandoti di inserire tra le due parti, un pezzo di filo di ferro lungo circa 30 cm. 2) Quando hai terminato questa operazione, intreccia tra loro ben stretti i fili. 3) Ricoprili con la carta crespa e inseriscili in un vaso con dei fori sul fondo, solo dopo averli modellati in modo da formare una stella di Natale. 4) Riempi ora il vaso con del terriccio...che non dovrai mai ricordarti di bagnare o concimare! :) Infine, regalalo a chi vuoi tu....farai sicuramente UN FIGURONE!

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SCUOLA PRIMARIA DI MONTECCHIO - CLASSE QUINTA

Giornalisti “in erba” - Conoscere per praticare

Giovedi’ 7 dicembre la classe 5°di Montecchio, dell’ Istituto Comprensivo Darfo 2, si è recata alla redazio-ne del Giornale di Brescia per esplorare e osservare il curioso ambiente del Giornale . Il viaggio è stato fatto in treno ed è durato circa un’ora e trenta minuti. Arrivati alla sede in via Solferino, un giornalista li ha accolti e li ha guidati nei vari ambienti, spiegando loro tutti i “segreti” del mestiere. Poi li ha accompagnati nelle stanze di registrazione di Radio Brescia7, dove stava per iniziare un programma in diretta, e di Teletutto, dove ha spiegato loro come funzionano i programmi TV. Terminata la visita, il giornalista ha consegnato agli alunni un taccuino, con una penna, e un copia del quotidiano del giorno. Sono usciti, hanno fatto un sacco di foto poi si sono diretti al ristorante “Ventun Grammi” per il pranzo. All’arrivo sono stati accolti con molta cortesia e li hanno fatti accomodare con altrettanta gentilezza. Quasi tutti hanno ordinato la pizza mentre alcuni hanno preferito le trofie al pesto; hanno bevuto bibite e conclu-so con un dolcetto. Hanno mangiato con gusto tutto il cibo, ognuno ha pagato il proprio conto e, dopo cor-diali saluti, sono tornati al treno. Il viaggio di ritorno è stato divertente e troppo breve: hanno parlato, gio-cato e decorato il quadernetto che ha donato loro la guida della redazione del giornale. Per i ragazzi la giornata è stata molto interessante e la vorrebbero ripetere.

Come comporre un profumatissimo centrotavola

In classe quinta abbiamo creato un centrotavola utilizzando rami di pino, che emanano profumo di resina, e frutta essiccata, che dà allegria con i suoi aromi e colori. Occorrente Un piattino di cartone Una spugna da fiorista Rami di pino Frutta essiccata, con eventuali chiodi di garofano Un piccolo vasetto di vetro con il lumino Colla a caldo Colla vinilica Pennello medio Spago Decorazioni a piacere

Esecuzione Con la colla vinilica e un pennello medio incolla la spugna da fiorista al piattino di cartone. Avvolgi lo spago creativamente intorno al vasetto e fissalo con un punto di colla a caldo. Partendo dal basso e tenendoli inclinati,, infila i rametti di pino nella spugna, assicurandoti di coprirla com-pletamente. Sul lato, rivolto verso l’alto, lascia un piccolo spazio e incollaci il vasetto decorato, contenen-te il lumino. Con la colla a caldo fissa sui rami la frutta essiccata ed eventuali decorazioni. Racchiudi il centrotavola in un foglio di carta trasparente per mantenerlo integro durante il trasporto. Abbiamo realizzato un centrotavola aromatico, da utilizzare durante i pasti nei giorni di festa. AUGURI!!!

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Giochiamo a Forza 4!

Di solito durante il dopo-mensa, quando possiamo stare fuori, giochiamo liberamente, a volte in modo sag-gio e così costruiamo orti, case sull’albero, campi di battaglia, negozi, beauty farm… A volte invece ci im-barchiamo in avventure pericolose che finiscono con l’essere proibite, come le battaglie di pigne o gli scontri fra quarta e quinta… Capita però che ci aiutino ad organizzare dei giochi ai quali partecipiamo tutti insie-me e quest’anno abbiamo realizzato un “FORZA 4” gigante. 1- Materiale occorrente: uno spazio ampio e in pendenza: la parte del cortile riservata

alle cl.4^ e 5^ (il boschetto) nastro segnaletico per delimitare le caselle grandi pedine di cartone colorate di rosso e di blu 2- Obiettivo del gioco. L'obiettivo del gioco è disporre quattro pedine in una fila continua verticalmente, orizzontalmente o diagonalmente.

3- Posizione di partenza e regole di gioco. Il gioco comincia su un terreno: bisogna ripulirlo ben bene da foglie e aghi di pino e delimitare uno spazio formato da 8x8 caselle tutte uguali. Le caselle sono dei quadrati di 50 cm (mezzo metro) di lato, quindi abbiamo tagliato strisce di nastro lunghe più di 4 metri, alle cui estre-mità dei abbiamo annodato dei sassi che le mantenessero tese. Al loro turno di gioco, i giocatori dispongono una pedina: la regola è che la pedina "cade sempre", cioè la pedina può essere disposta su una fila vuota in fondo o su una fila sopra un'altra pedina nella stes-sa colonna. Il vento ci fa i dispetti, così dobbiamo ripulire quasi ogni giorno il terreno e fissare le caselle con i sassi, che

nel boschetto non mancano mai.

SCUOLA PRIMARIA DI ERBANNO - CLASSI QUARTA E QUINTA

Preparazione delle pedine

Preparazione del “tabellone-campo”

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SCUOLA PRIMARIA DI ERBANNO - CLASSI QUARTA E QUINTA

4- Quando finisce la partita. La partita finisce quando: un giocatore si aggiudica la partita disponendo quattro o più pedine in una fila continua vertical-mente, orizzontalmente o diagonalmente.

Tutte le caselle della tavola sono occupate e nes-sun giocatore può fare una mossa: in questo caso

la partita è pari.

5- Il torneo

Dopo alcuni giorni di gioco abbiamo pensato di sfidarci in un torneo: abbiamo preparato un tabel-lone per gli abbinamenti dei giocatori come si fa in tanti sport. Chi è stato eliminato ha avuto la possi-bilità di iscriversi nuovamente. Le ultime sfide sono state molto avvincenti e sono rimasti due giocatori che si sono contesi la vittoria finale fino all’ultima

pedina: il vincitore è stato Diego

Si gioca!

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SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO BOARIO - CLASSE TERZA B

Compito di realtà

La vita di un ragazzo durante la 1^ guerra mondiale

Dopo aver introdotto, spiegato e studiato la 1^ Guerra Mondiale con presentazioni powerpoint, video, film ed una gita scolastica a tema in Trentino Alto- Adige, abbiamo deciso di riassumere i nostri lavori in pre-sentazioni al computer includendo anche vere testimonianze da parte di soldati italiani. Con questi progetti avevamo l’intenzione di interessarci maggiormente ed in modo dettagliato alla vita della popolazione du-rante il periodo di guerra. Abbiamo illustrato con varie immagini, cartelloni e diverse lettere simili a quelle originali le condizioni di vita pessime in trincea, ma anche quelle tristi e faticose delle donne occupate a lavorare sia in fabbriche, a volte pericolose, sia in casa per poter badare ai figli e procurare loro cibo. Alcune alunne della classe han-no ricreato in modo interessante un diario appartenente ad un'ipotetica ragazzina della prima metà del Novecento con un padre al fronte ed una madre impegnata a portare avanti in modo autonomo la fami-glia con sacrifici e sforzi molto pesanti. Un altro punto che la classe ha apprezzato particolarmente è stata la presentazione della vita dei fanciulli. All'epoca, durante l'anno scolastico i ragazzini riscontravano il tema “guerra” in tutte le materie che studia-vano: in geografia i vari fronti, in storia gli avvenimenti che segnavano tutta la società, in scienze l'effetto mutageno che i gas asfissianti procuravano ai militari al conflitto ed in matematica il costo giornaliero per poter mantenere un soldato. La parte che ha lasciato stupiti tutti quanti è stata la lettera originale di un eroe al fronte spedita dal pro-zio di un nostro compagno al nonno Valentino pochi giorni prima di morire. Il 22 dicembre noi studenti delle classi terze ci siamo riuniti nell'aula magna dell'istituto per guardare un film chiamato “Le Joyeux Noël” riguardante i campi di battaglia dei tedeschi ed inglesi. Questo film ha mo-strato un aspetto di cui non eravamo al corrente: du-rante i massacri ed i bombardamenti tra i due fronti nemici, il giorno della vigilia di Natale i due coman-danti degli eserciti fecero deporre le armi ai soldati per festeggiare serenamente quei pochi attimi di feli-cità prima di ritornare all'abitudine di uccidersi a vi-cenda. Sfortunatamente però i generali furono puniti venendo considerati traditori. Anche la gita scolastica è stata affrontata seguendo questo tema. In quei luoghi, teatro della Grande Guerra, ancora una volta noi alunni abbiamo assistito a delle spiegazioni che la guida dava su quel perio-do. In quell’occasione abbiamo visto il fronte italiano sul Pasubio. Per giungere ad una conclusione noi gio-vani possiamo dire di aver esaminato un tema difficile, ma affascinante che a riguardo ci ha reso consape-voli delle privazioni che il nostro popolo ha dovuto subire per poter portare pace nelle nostre case. Ci ha

dato delle soddisfazioni per esser riusciti a ragionare su quello che accadeva probabilmente anche ai nostri familiari e crediamo che, almeno in parte, ci abbia resi un po' più maturi rispetto a prima. Ci è piaciuto conoscere a fondo quest’argomento non solo leggendo sui libri e studiando, ma anche in parte divertendoci e incuriosendoci sul conflitto; anche grazie alla possibilità di partecipare a un'escursione stimolan-te ed intrigante per la nostra voglia di imparare. Per finire, ma non meno importante, un grande ringrazia-mento a tutti gli uomini e donne che hanno visto con i propri occhi e sfidato con la propria pelle il terrore della guerra.

Ambra, Sofia, Alessandro, Blerta e Marzia

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Un modo diverso di studiare la storia Ci è stato richiesto dall’insegnante di storia e di lettere di immedesimarci nella vita di un giovane ragazzo che ha vissuto la tragica esperienza della Prima Guerra Mondiale. Ogni gruppo ha raccolto informazioni sulle condizioni di vita durante la guerra e tutti hanno realizzato dei lavori come powerpoint, cartelloni ed alcuni hanno provato a ricreare delle lettere mandate dal fronte ai familiari e viceversa. I fatti che accomunano tutti questi lavori sono le condizioni di vita dei protagonisti: dalle condizioni sui fronti, alle condizioni del popolo dove donne e bambini occupavano il posto degli uomini. Anche i bambini più agiati che non lavoravano erano a “contatto” con la guerra, perché a scuola ormai quello era l’argomento principale: non si parlava d’altro dato che aveva coinvolto tutte le principali poten-ze mondiali dell’epoca. Uomini e ragazzi, che avevano poco più di diciotto anni, si vedevano costretti a partecipare ad una guerra della quale non sapevano nemmeno il motivo. In quel periodo la vita era dura al fronte, ovviamente, ma anche per il popolo che “combatteva a casa” la vita non era così facile. Donne e bambini avevano preso il posto degli uomini che erano praticamente tutti in guerra, essi erano costretti a fare i lavori più duri, inusuali per loro, ma erano costretti a farli per cercare di mantenere la famiglia. Nei lavori che abbiamo svolto come i power point e i cartel-loni abbiamo spiegato la guerra “dal punto di vista dei libri” che usiamo a scuola, quei testi che ci spiegano così bene la nostra storia da tutte le prospettive possibili. Tutti tranne una: quello umano, quello dei sentimenti, delle emozioni che proviamo, ma alle quali non pre-stiamo molta attenzione, quel punto di vista che nessuno di noi potrà mai capire fino in fondo, perché non eravamo lì. Non eravamo lì prima degli assalti, durante i bombardamenti e dopo la raccolta dei morti e dei feriti. Non eravamo lì nemmeno quando i familiari aspettavano delle lettere dai loro cari, sperando solo che non fosse arrivata quella specifica lettera che con poche parole avrebbe spezzato tutte le loro speranze di ri-vedere i loro padri, mariti oppure fratelli. Con le lettere invece abbiamo dovuto immedesimarci a pieno nelle loro condizioni, non potevamo essere “superficiali come i libri” che si basavano sui fatti, dovevamo prima di tutto cercare delle testimonianze dei sopravvissuti e dopo aver provato a capire, anche se non del tutto, dovevamo esprimere al meglio le paure, le gioie, le speranze… e credo che, anche se non alla perfe-zione, siamo riusciti a farlo. Dea, Martina C., Federica, Laura

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SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO BOARIO - CLASSE TERZA B

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Giornalino sulla grande guerra Affrontando in classe l’argomento della Grande Guerra abbiamo pensato di realizzare dei cartelloni e delle presentazioni per meglio capire i fatti, le cause e le conseguenze di questo conflitto che coinvolse tutto il mondo. Grazie ai materiali che ci ha fornito la professoressa Rizzi, alle nostre conoscenze e ad internet, siamo riu-sciti a realizzare dei testi e delle lettere, frutto della nostra fantasia, nei quali abbiamo immaginato di ve-stire i panni di un nostro coetaneo, figlio di un soldato che ha messo a disposizione la propria vita per la sua patria. Abbiamo strutturato queste lettere come una corrispondenza tra padre e figlio. È stato difficile immedesimarsi in questi personaggi e soprattutto in queste circostanze, perché siamo ragaz-zi con altre abitudini, interessi e pensieri. Per meglio capire la vita dei nostri coetanei abbiamo indagato sul funzionamento del sistema scolastico dell’epoca. La scuola, durante la guerra, si trasformò in una macchina per il sostegno patriottico, cambiarono partico-larmente le materie e divennero tutte legate al tema della guerra. L’obiettivo principe era far capire anche ai bambini cosa fossero la patria, l’eroismo militare e farli familiarizzare anche con aspetti più tragici della guerra come la morte. Altro argomento fondamentale era la vita in trincea. Si tratta di luoghi di protezione dei soldati. Al fronte si rischiava la vita a causa delle condizioni disumane, delle infezioni, malattie e con la paura di morire. Come propaganda per i bambini c’era il Corriere dei Piccoli, di cui abbiamo ritenuto opportuno produrre dei car-telloni con immagini illustrative. In alcuni gruppi abbiamo ritrovato lavori sulle donne che all’epoca, con la guerra, avevano ruoli importanti: andare in fabbrica e fare lavori che prima erano compiuti dagli uomini. Alcuni di noi sono riusciti a ricreare delle idee più originali costruendo vere e proprie lettere dell’epoca mu-nite di francobolli. Per realizzarle hanno accartocciato la carta l’hanno messa nel caffè e nel cacao renden-do il tutto più vero. Alla fine del progetto siamo riusciti a comprendere bene la Grande Guerra, le condi-zioni in cui vivevano le persone all’epoca, anche con l’aiuto dei materiali trovati. Mina, Elisa, Nirmine, Martina I., Luca

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SOLUZIONI CRUCIVERBA - CLASSE QUARTA MONTECCHIO

L’Istituto Comprensivo Darfo2, in occasione della settimana dedicata alla Shoah, ha ospitato nelle sedi della Scuola Secondaria di Boario e di Angolo la mostra “Con gli occhi della Shoah” dell’artista Giuliano Pè. L’artista vive e lavora a Pisogne, è autodidatta, sensibile alle grandi temati-che che hanno segnato il nostro tempo, le racconta attraverso immagini sem-plici ma incisive rielaborandole con svariate tecniche. La produzione pittori-ca dedicata alla Shoah è stata realizzata nel corso degli anni, questo argo-mento difficile e tragico è rappresentato nei disegni esposti con l’intenzione di lasciare traccia, oggi e per sempre, di un periodo buio che ha attraversa-to con ferocia il secolo scorso. Nelle sue opere si concentrano la disperazione e il dolore di un popolo col-pito dalla catastrofe dell’Olocausto. La mostra è stata accompagnata da alcune citazioni tratte da racconti famosi di Primo Levi e Anna Frank, ma anche da testimonianze di Etty Hillesum e Lia Levi, con un accenno alle poe-sie delle bimbe e dei bimbi di Terèzin nella raccolta “Qui non ho visto far-falle” del Museo ebraico di Praga.

MOSTRA “CON GLI OCCHI DELLA SHOAH” di GIULIANO PÈ