cronostoria comparto sicurezza

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LA FNS-CISL E’ DA SEMPRE (E PRIMA DI ALTRI) PER IL COMPARTO SICUREZZA (ma non lo chiede) (contraddizioni a parte, invitiamo la CISL all’ unione nel perseguire il comparto sicurezza) Leggendo il comunicato della FNS CISL “ULTIMISSIME” del 20/05/10 (allegato n.1), abbiamo appreso con stupore, ma anche con vivo interes- se, che, ancor prima di Brizzi (1987), “la FNS-CISL fin dagli anni 90 ha individuato nel comparto sicurez- za il comparto contrattuale idoneo alle aspettative dei vigili del fuo- co”. La “notizia”, annunciata dalla CISL con una certa animosità, sin- tomo evidente di un qualche nervo- sismo interno, viene diffusa quale “precisazione alle bugie di pseudo sindacalisti autonomi” di cui si guar- dano bene dal fare il nome ! Noi del CONAPO salutiamo con favore il comunicato FNS Cisl, sebbene ci in- sinui un dubbio: ma allora avevamo capito male ? Sapevamo di questo vago indirizzo della FNS Cisl negli anni passati, seppur (a parer nostro) mai perseguito con vigore. Infatti, come si può leggere dal resoconto (allegato n.2) della Camera dei De- putati (1^ commissione - seduta del 05/11/2003), nel momento in cui si poteva entrare nel “comparto sicu- rezza” furono le OO.SS. del Corpo che espressero contrarietà, e per quel motivo fu trovato il compromes- so del “Comparto Vigili del Fuoco e Soccorso Pubblico”. In quel contesto gli amici della CISL (e non solo loro) abbandonarono l’ipotesi del “Com- parto Sicurezza” e dichiararono pubblicamente che con il nuovo “Comparto Vigili del Fuoco e Soc- corso Pubblico” i VVF avrebbero ot- tenuto l’allineamento retributivo con le Forze di Polizia. Il CONAPO sin da subito avvisò i VVF che così non sarebbe stato e infatti, oggi, dopo 5 anni, ci ritroviamo ancora con i fa- mosi 300 euro mensili in meno nella retribuzione. Chiariamo subito che lo scopo di questo nostro comu- nicato non è quello di polemizzare o attaccare la FNS CISL per rica- varne un vantaggio in termini di tes- sere. Il nostro scopo è cercare il mi- glioramento delle retribuzioni dei vi- gili del fuoco, miglioramento che per noi del CONAPO si deve perseguire soprattutto allineando le retribuzioni con quelle delle forze di polizia. Il comunicato CISL, che non ha man- cato di disorientare i colleghi, ed im- barazzare molti degli stessi iscritti e segretari FNS CISL (tanto che alcuni hanno preferito non esporlo nem- meno), in fondo recita lo slogan: no all’applicazione dell’ art. 16 della 121/81 senza soldi e senza garan- zie sui diritti !!” . Per fare chiarezza e per amore di verità, ci permettiamo sommessamente di ricordare alla FNS-CISL che l’art. 43 della stessa legge 121/81 recita: ”Il trattamento economico previsto per il perso- nale della Polizia di Stato è esteso all'Arma dei carabinieri e ai corpi previsti ai commi primo e secon- do dell'articolo 16.” Va da se quin- di che è solo attraverso l’ inserimen- to nell’ art. 16 della 121/81 che si po- trà avere il diritto per legge (e quindi la certezza) all’equiparazione retri- butiva con le forze di polizia, il resto sono solo chiacchiere. Allo stesso modo è evidente che, in sede di e- ventuale approvazione, ogni legge dovrà necessariamente stanziare anche la relativa copertura finan- ziaria , lo prevede la Costituzione Ita- liana. Per questo motivo sono quindi strumentali, e false, le accuse di vo- ler inserire i VVF nella 121/81 senza i soldi: si mente sapendo di mentire ! Si legge ancora nel comunicato: “la FNS-CISL ritiene che il passaggio dei VVF al comparto sicurezza debba essere finanziato adegua- tamente con 350-400 milioni di eu- ro prima dell’ ingresso nel com- parto stesso e non dopo come vuole il sindacato dei pompieri poliziotti”. Noi del CONAPO non abbiamo bisogno di fare annunci: quello che vogliamo è scritto nell’art. 2 del nostro statuto. Sappiamo bene che la modifica dell’art.16 c.2 della legge 121/81, e la conseguente e- quiparazione economica dei VVF necessita di una enorme copertura finanziaria. Ma, per converso, ciò fa capire che la medesima enorme ci- fra viene ingiustamente negata ai Vigili del Fuoco ogni anno, sin dal 1981. Per questo motivo, sostenia- mo da sempre che l’ allineamento retributivo si può anche portare a termine attraverso un percorso gra- duale, che porti ad un progressivo finanziamento spalmato in più anni. Ma all’ unica condizione che venga fatto con una previsione di legge e con data certa del termine del pro- cesso di equiparazione, e non a chiacchiere come avviene ora. Chiedere 400 milioni prima, o nulla, come dice la CISL nel comunicato, equivarrebbe a far fallire il progetto.. a meno che non è quello che si ha effettivamente in mente, insieme al solito specchietto per le allodole….. Dimenticavamo: nessuno vuole che i VVF facciano il lavoro dei poliziotti ! PROPOSTA COSTRUTTIVA CISL DIMOSTRI CHE VUOLE DAVVERO IL COMPARTO SICU- REZZA: UNIAMO LE FORZE Il CONAPO da tempo ha fatto la sua proposta, già depositata in parla- mento. FNS CISL (come anche tutte le altre sigle favorevoli) sono pubbli- camente invitate ad esprimersi in modo costruttivo sulle proposte di legge n. S.410 Sen. Costa, C.1165 On. Barani, C.1396 On. Barbieri, C.1638 On. Catanoso, che prevedo- no Comparto Sicurezza ed equipa- razione di retribuzioni, carriere e pensioni. Volete davvero questo ? Uniamoci in un cartello tutti insieme per chiederne l’ approvazione con la giusta copertura finanziaria ! Attendiamo fiduciosi e con la ma- no tesa per il bene dei VVF ! N.14 31/05/2010 Anno IX web: www.conapo.it – e-mail: [email protected] Organo ufficiale di informazione del CONAPO Sindacato Autonomo Vigili del Fuoco Ciclostilato e stampato in proprio non periodico, distribuzione gratuita – Responsabile Antonio Brizzi 329/06.92.863 – Spedizioni Roberto Masi 347/49.70.199

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Page 1: Cronostoria comparto sicurezza

LLAA FFNNSS--CCIISSLL EE’’ DDAA SSEEMMPPRREE ((EE PPRRIIMMAA DDII AALLTTRRII)) PPEERR IILL

CCOOMMPPAARRTTOO SSIICCUURREEZZZZAA ((mmaa nnoonn lloo cchhiieeddee)) ((ccoonnttrraaddddiizziioonnii aa ppaarrttee,, iinnvviittiiaammoo llaa CCIISSLL aallll’’ uunniioonnee nneell ppeerrsseegguuiirree iill ccoommppaarrttoo ssiiccuurreezzzzaa))

Leggendo il comunicato della FNS CISL “ULTIMISSIME” del 20/05/10 (allegato n.1), abbiamo appreso con stupore, ma anche con vivo interes-se, che, ancor prima di Brizzi (1987), “la FNS-CISL fin dagli anni 90 ha individuato nel comparto sicurez-za il comparto contrattuale idoneo alle aspettative dei vigili del fuo-co”. La “notizia”, annunciata dalla CISL con una certa animosità, sin-tomo evidente di un qualche nervo-sismo interno, viene diffusa quale “precisazione alle bugie di pseudo sindacalisti autonomi” di cui si guar-dano bene dal fare il nome ! Noi del CONAPO salutiamo con favore il comunicato FNS Cisl, sebbene ci in-sinui un dubbio: ma allora avevamo capito male ? Sapevamo di questo vago indirizzo della FNS Cisl negli anni passati, seppur (a parer nostro) mai perseguito con vigore. Infatti, come si può leggere dal resoconto (allegato n.2) della Camera dei De-putati (1^ commissione - seduta del 05/11/2003), nel momento in cui si poteva entrare nel “comparto sicu-rezza” furono le OO.SS. del Corpo che espressero contrarietà, e per quel motivo fu trovato il compromes-so del “Comparto Vigili del Fuoco e Soccorso Pubblico”. In quel contesto gli amici della CISL (e non solo loro) abbandonarono l’ipotesi del “Com-parto Sicurezza” e dichiararono pubblicamente che con il nuovo “Comparto Vigili del Fuoco e Soc-corso Pubblico” i VVF avrebbero ot-tenuto l’allineamento retributivo con le Forze di Polizia. Il CONAPO sin da subito avvisò i VVF che così non sarebbe stato e infatti, oggi, dopo 5 anni, ci ritroviamo ancora con i fa-mosi 300 euro mensili in meno nella retribuzione. Chiariamo subito che lo scopo di questo nostro comu-nicato non è quello di polemizzare o attaccare la FNS CISL per rica-varne un vantaggio in termini di tes-

sere. Il nostro scopo è cercare il mi-glioramento delle retribuzioni dei vi-gili del fuoco, miglioramento che per noi del CONAPO si deve perseguire soprattutto allineando le retribuzioni con quelle delle forze di polizia. Il comunicato CISL, che non ha man-cato di disorientare i colleghi, ed im-barazzare molti degli stessi iscritti e segretari FNS CISL (tanto che alcuni hanno preferito non esporlo nem-meno), in fondo recita lo slogan: “no all’applicazione dell’ art. 16 della 121/81 senza soldi e senza garan-zie sui diritti !!” . Per fare chiarezza e per amore di verità, ci permettiamo sommessamente di ricordare alla FNS-CISL che l’art. 43 della stessa legge 121/81 recita: ”Il trattamento economico previsto per il perso-nale della Polizia di Stato è esteso all'Arma dei carabinieri e ai corpi previsti ai commi primo e secon-do dell'articolo 16.” Va da se quin-di che è solo attraverso l’ inserimen-to nell’ art. 16 della 121/81 che si po-trà avere il diritto per legge (e quindi la certezza) all’equiparazione retri-butiva con le forze di polizia, il resto sono solo chiacchiere. Allo stesso modo è evidente che, in sede di e-ventuale approvazione, ogni legge dovrà necessariamente stanziare anche la relativa copertura finan-ziaria, lo prevede la Costituzione Ita-liana. Per questo motivo sono quindi strumentali, e false, le accuse di vo-ler inserire i VVF nella 121/81 senza i soldi: si mente sapendo di mentire ! Si legge ancora nel comunicato: “la FNS-CISL ritiene che il passaggio dei VVF al comparto sicurezza debba essere finanziato adegua-tamente con 350-400 milioni di eu-ro prima dell’ ingresso nel com-parto stesso e non dopo come vuole il sindacato dei pompieri poliziotti”. Noi del CONAPO non abbiamo bisogno di fare annunci: quello che vogliamo è scritto nell’art.

2 del nostro statuto. Sappiamo bene che la modifica dell’art.16 c.2 della legge 121/81, e la conseguente e-quiparazione economica dei VVF necessita di una enorme copertura finanziaria. Ma, per converso, ciò fa capire che la medesima enorme ci-fra viene ingiustamente negata ai Vigili del Fuoco ogni anno, sin dal 1981. Per questo motivo, sostenia-mo da sempre che l’ allineamento retributivo si può anche portare a termine attraverso un percorso gra-duale, che porti ad un progressivo finanziamento spalmato in più anni. Ma all’ unica condizione che venga fatto con una previsione di legge e con data certa del termine del pro-cesso di equiparazione, e non a chiacchiere come avviene ora. Chiedere 400 milioni prima, o nulla, come dice la CISL nel comunicato, equivarrebbe a far fallire il progetto.. a meno che non è quello che si ha effettivamente in mente, insieme al solito specchietto per le allodole….. Dimenticavamo: nessuno vuole che i VVF facciano il lavoro dei poliziotti !

PPRROOPPOOSSTTAA CCOOSSTTRRUUTTTTIIVVAA CCIISSLL DDIIMMOOSSTTRRII CCHHEE VVUUOOLLEE

DDAAVVVVEERROO IILL CCOOMMPPAARRTTOO SSIICCUU--RREEZZZZAA:: UUNNIIAAMMOO LLEE FFOORRZZEE

Il CONAPO da tempo ha fatto la sua proposta, già depositata in parla-mento. FNS CISL (come anche tutte le altre sigle favorevoli) sono pubbli-camente invitate ad esprimersi in modo costruttivo sulle proposte di legge n. S.410 Sen. Costa, C.1165 On. Barani, C.1396 On. Barbieri, C.1638 On. Catanoso, che prevedo-no Comparto Sicurezza ed equipa-razione di retribuzioni, carriere e pensioni. Volete davvero questo ? Uniamoci in un cartello tutti insieme per chiederne l’ approvazione con la giusta copertura finanziaria !

Attendiamo fiduciosi e con la ma-no tesa per il bene dei VVF !

N.14 

31/05/2010

Anno IX web: www.conapo.it – e-mail: [email protected] Organo ufficiale di informazione del CONAPO Sindacato Autonomo Vigili del Fuoco Ciclostilato e stampato in proprio non periodico,

distribuzione gratuita – Responsabile Antonio Brizzi 329/06.92.863 – Spedizioni Roberto Masi 347/49.70.199

Page 2: Cronostoria comparto sicurezza

20 MAGGIO 2010

 LA FNS-CISL E’ DA SEMPRE (E PRIMA DI ALTRI) PER IL

COMPARTO SICUREZZA Pur essendo stranota la nostra posizione, le mille voci e le bugie di taluni pseudo-sindacalisti autonomi ci costringono a precisare ancora una volta quello che ormai dovrebbero sapere anche i sassi.

LA FNS-CISL FIN DAGLI ANNI 90 HA INDIVIDUATO NEL COMPARTO SICUREZZA IL COMPARTO CONTRATTUALE IDONEO ALLE ASPETTATIVE DEI VIGILI DEL FUOCO.

LA FNS-CISL HA PORTATO AVANTI DA SOLA PER MOLTO TEMPO E IN TUTTE LE SEDI ISTITUZIONALI LA NECESSITA’ DI RICONOSCERE AI VIGILI DEL FUOCO IL RIALLINEAMENTO STIPENDIALE E PREVIDENZIALE CON LE FORZE DI POLIZIA DEL COMPARTO SICUREZZA.

LA FNS-CISL NON ACCETTERA’ DI ENTRARE NEL COMPARTO SICUREZZA A “COSTO ZERO”

COSI’ COME CHIEDONO COLORO CHE VOGLIONO L’APPLICAZIONE AUTOMATICA DELL’ART. 16 DELLA LEGGE 121/81.

LA FNS-CISL LOTTA DA ANNI PERCHE’ I VIGILI DEL FUOCO SIANO COLLOCATI NEL COMPARTO SICUREZZA CON I BENEFICI CHE QUESTO COMPORTA E NON GRATIS COME VOGLIONO COLORO CHE CHIEDONO L’APPLICAZIONE SUBITO DELL’ART.16-121/81.

LA FNS-CISL RITIENE CHE IL PASSAGGIO DEI VIGILI DEL FUOCO AL COMPARTO SICUREZZA DEBBA ESSERE FINANZIATO ADEGUATAMENTE CON 350-400 MILIONI DI EURO PRIMA DELL’INGRESSO NEL COMPARTO STESSO E NON DOPO COME VUOLE IL SINDACATO DEI “POMPIERI-POLIZIOTTI”.

NO ALL’APPLICAZIONE DELL’ART.16 DELLA 121/81 SENZA SOLDI E SENZA GARANZIE SUI DIRITTI!!

MANDIAMO NEL COMPARTO SICUREZZA I SINDACALISTI CHE VOGLIONO ENTRARE “GRATIS” IN QUEL COMPARTO!!

IL COMPARTO SICUREZZA E’ UN PROGETTO DEI VV.F. ISCRITTI ALLA CISL DIFFIDATE DALLE IMITAZIONI!!!

C.I.S.L. – Federazione Nazionale Sicurezza -

Via dei Mille, 36 – 00185 Roma - sito internet: www.fns.cisl.it

ULTIMISSIME Via dei Mille 36

Riccardo
Font monospazio
allegato n. 1
Page 3: Cronostoria comparto sicurezza

istituti « spuri » quali quello della vicedi-rigenza.

Sottolinea infine l’opportunita di ascol-tare nel corso delle audizioni i rappresen-tanti delle organizzazioni sindacali.

Carlo LEONI (DS-U), nell’esprimereperplessita sul provvedimento in esame,evidenzia l’esigenza di svolgere preliminar-mente alcune audizioni, nonche di acqui-sire il parere del Governo su talune que-stioni.

Richiamata l’attivita svolta nella prece-dente legislatura in materia di privatizza-zione del rapporto di lavoro del pubblicoimpiego, esprime il timore che la normativain esame, nel sottrarre il Corpo nazionaledei vigili del fuoco al regime privatistico inconsiderazione della peculiarita delle fun-zioni svolte, avvii un processo nel cui am-bito in futuro altri comparti potrebberosollecitare analogo trattamento.

Sottolinea quindi che la categoria stavivendo un momento di profondo disagioa seguito del mancato rinnovo del con-tratto scaduto nel 2001, evidenziando ledifficolta che si profilano a tale riguardo,considerati i tempi necessari per l’attua-zione della disciplina in esame.

Osservato infine che l’articolo 117 dellaCostituzione demanda alla competenza le-gislativa concorrente dello Stato e delleregioni la materia della protezione civile,chiede al rappresentante del Governo difare chiarezza su come si inserisca ilcontenuto del disegno di legge all’internodel nuovo assetto costituzionale.

Il sottosegretario Maurizio BALOCCHIprecisa che il Governo ha sottoposto al-l’attenzione del Parlamento il disegno dilegge in esame dopo aver svolto una ap-profondita riflessione sulla materia, che ealla sua attenzione da molti mesi.

Richiamata la specificita dei compitidel Corpo nazionale dei vigili del fuoco,sottolinea lo sforzo compiuto dall’esecu-tivo nell’individuare una soluzione rispettoalle perplessita evidenziate dalle organiz-zazioni sindacali, soprattutto in meritoall’inquadramento del Corpo nell’ambitodel comparto della sicurezza.

Si sofferma quindi sulle attuali defi-cienze di organico e sullo stato di vetustadei mezzi di cui i Vigili del fuoco dispon-gono, cui si e cercato di ovviare in partecon gli stanziamenti previsti nella leggefinanziaria per il 2002.

Richiamata la necessita di disciplinarenuovamente l’ordinamento del personalein relazione alle esigenze funzionali, tec-nico-logistiche e amministrative del Corpo,dichiara la propria disponibilita al fine digiungere al piu presto alla definizione diun testo che e largamente atteso.

Carlo LEONI (DS-U), sottolineata l’at-tenzione di tutte le forze politiche neiconfronti del Corpo nazionale dei vigili delfuoco, osserva che il disegno di legge estato presentato al Parlamento solo nelmese di ottobre e ribadisce l’esigenza di unchiarimento da parte del Ministero per lafunzione pubblica.

Donato BRUNO, presidente, precisa chela richiesta riguardante lo svolgimento diaudizioni sara esaminata nell’ambito delprossimo ufficio di presidenza, integratodai rappresentanti dei gruppi.

Gianclaudio BRESSA (MARGH-U) ri-leva che lo svolgimento di audizioni rap-presenta un elemento di approfondimentoe non risponde all’obiettivo di produrreuno slittamento dei tempi di esame delprovvedimento in titolo. Precisa quindi cheil tempo resosi necessario per l’approfon-dimento della materia, cui ha fatto rife-rimento il sottosegretario Balocchi, ha ri-guardato l’attivita del Governo e non delParlamento. Sottolinea infine l’estraneitadi talune considerazioni svolte dal rappre-sentante del Governo rispetto al conferi-mento di una delega riguardante la disci-plina dei contenuti del rapporto di im-piego del Corpo.

Il sottosegretario Maurizio BALOCCHIprecisa che il tempo intercorso primadella presentazione del disegno di legge eda attribuire ad una situazione di con-trapposizione tra le organizzazioni sinda-cali rispetto all’ipotesi iniziale di inseri-

Mercoledı 5 novembre 2003 — 17 — Commissione I

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Allegato n. 2 - I sindacati non hanno voluto il Comparto Sicurezza
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mento del Corpo nell’ambito del compartodella sicurezza. A seguito di un confrontoparticolarmente approfondito, e stato in-fine possibile individuare una soluzioneattraverso la previsione di un autonomocomparto di negoziazione.

Donato BRUNO, presidente, nessun al-tro chiedendo di intervenire, rinvia il se-guito dell’esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 15.50.

COMITATO PERMANENTE PER I PARERI

Mercoledı 5 novembre 2003. — Presi-denza del presidente Pierantonio ZANET-TIN.

La seduta comincia alle 15.50.

Delega al Governo concernente la disciplina dell’im-

presa sociale.

Nuovo testo C. 3045 Governo e C. 3322 Cola.

(Parere alla II Commissione).

(Esame e conclusione – Parere favorevole).

Il Comitato inizia l’esame.

Patrizia PAOLETTI TANGHERONI, re-latore, illustra il contenuto del disegno dilegge che, recuperando alcuni aspetti pre-senti nella vigente disciplina di alcunedelle fattispecie rientranti nelle cosiddetto« terzo settore », delega il Governo ademanare uno o piu decreti legislativi peradottare una definizione di impresa so-ciale applicabile trasversalmente ad entidel libro I e del libro V del codice civilee per stabilire le fondamentali prescrizionidella relativa disciplina.

Non essendovi nulla da osservare rela-tivamente ai profili di competenza dellaCommissione, formula una proposta diparere favorevole (vedi allegato 1).

Sesa AMICI (DS-U) rileva un elementodi contraddizione tra la puntuale indica-zione degli elementi volti a definire il

carattere sociale dell’impresa e quantoprevisto dalla lettera e) del comma 1dell’articolo 1 in materia di agevolazionifiscali, laddove si prevede la possibilita perenti gia aderenti a regimi agevolativi diqualificarsi come imprese sociali, la-sciando agli stessi la possibilita di optareper il regime fiscale di maggior favore.

Patrizia PAOLETTI TANGHERONI, re-latore, precisa che, a seguito di un ampiodibattito, la II Commissione ha ritenuto diprevedere la possibilita di optare per ilregime fiscale di maggiore favore; dichiaraquindi di considerare opportuna tale pre-visione all’interno di una delega al Go-verno per la redazione di una legge qua-dro.

Il Comitato approva la proposta diparere del relatore.

Nuove norme in materia di servizi socio-educativi

per la prima infanzia.

Nuovo testo C. 172 Burani Procaccini e abbinate.

(Parere alla XII Commissione).

(Esame e conclusione – Parere favorevole).

Il Comitato inizia l’esame.

Patrizia PAOLETTI TANGHERONI, re-latore, illustra il contenuto del provvedi-mento, nel nuovo testo approvato dalla XIICommissione, finalizzato al potenziamentoe alla riqualificazione dei servizi socio-educativi per la prima infanzia e alladefinizione di standard omogenei su tuttoil territorio nazionale.

Rileva quindi positivamente il recepi-mento nel nuovo testo dell’osservazionecontenuta nel parere espresso dalla I Com-missione il 5 febbraio 2003 circa l’oppor-tunita di collocare tra le finalita generalienunciate nell’alinea dell’articolo 6,comma 1, anche il riferimento ai livelliessenziali dei servizi socio-educativi.

Non essendovi nulla da osservare rela-tivamente ai profili di competenza dellaCommissione, formula una proposta diparere favorevole (vedi allegato 2).

Mercoledı 5 novembre 2003 — 18 — Commissione I

scaricato da : http://www.conapo.it

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nel 1999 la CISL parlava di art. 16 della legge 121/81
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CISL Confederazione Italiana Sindacati Lavoratori

Roma, lì 7 gennaio 2009 00185 Roma – Via dei Mille, 36 Tel. (06) 4469831 – 4457113 – 4940558 Fax 4450621 E-mail: [email protected]

Franco GIANCARLO Segret. Generale CONFSAL VVF

Caro Franco,

leggo, al ritorno delle festività natalizie la tua del 2 gennaio nella quale, prendendo spunto dalla sottoscrizione del preaccordo contrattuale da parte delle Forze di Polizia, esprimi l’esigenza di una riflessione comune per adottare iniziative mirate ad ottenere, per i Vigili del fuoco, analoghi incrementi economici. Premetto che impegni già programmati non mi permettono di partecipare alla riunione da te organizzata e che apprezzo la tua preoccupazione per il prossimo futuro della categoria. Pur tuttavia, con l’occasione, ho l’obbligo di ribadirti quanto a te noto circa la nostra visione rivendicativa e politica per valorizzare i lavoratori del settore ed il servizio che assicuriamo al Paese. Ti rammento, preliminarmente, che come vigili del fuoco abbiamo già sottoscritto l’accordo integrativo 2006 / 2007 ed abbiamo già fruito dei relativi benefici economici, utilizzando le risorse disponibili sul Fondo di produttività e quelle derivanti dal Patto per il soccorso in larga misura per valorizzare i lavoratori più esposti al rischio ed all’usura dell’attività di intervento; lo abbiamo fatto autonomamente così come altri settori hanno finalizzato l’utilizzo delle risorse contrattuali disponibili. Nello stesso momento, ed in vista del rinnovo del contratto di parte economica 2008/2009 abbiamo più volte rivendicato ulteriori risorse contrattuali oltre a quelle – ahimè scarse – rese disponibili dalla Finanziaria 2009. Abbiamo cioè più volte messo al centro della nostra vertenza l’esigenza di veder riconosciuta la nostra specificità anche attraverso la parificazione retributiva e previdenziale con gli altri Corpo dello Stato che hanno come fine quello di garantire la sicurezza in senso lato dei cittadini. Quello su cui non siamo d’accordo è che il raggiungimento tale traguardo di omologazione retributiva e previdenziale ( ferma restando la specificità degli istituti contrattuali e normativi) debba passare necessariamente attraverso l’inserimento della categoria nel cosiddetto comparto sicurezza con l’inevitabile snaturamento delle nostre competenze.

FEDERAZIONE VIGILI DEL FUOCO LA SEGRETERIA NAZIONALE

Riccardo
Sottolineato
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nel 2009 Pompeo dice no all'ipotesi di inserimento nel Comparto Sicurezza
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L’autonomia contrattuale e la specifica area cui siamo inseriti nel regime di contrattazione pubblicistica fa salve la nostre particolarità lavorative ed ordinamentali, senza il rischio di vederci trasformati in un Corpo di Polizia quale non siamo né saremo mai; la collocazione in regime di diritto pubblico ha già prodotto importanti riconoscimenti, quali quello della specificità lavorativa e previdenziale e l’esclusione dalle cosiddette misure penalizzanti “Brunetta”. Occorre far progredire e migliorare questo quadro rivendicando ulteriori disponibilità economiche per ottenere, in analogia agli altri, il riconoscimento di taluni ulteriori istituti contrattuali, colmare il gap che si registra a livello retributivo e sul trattamento previdenziale, affinare il sistema ordinamentale; tutto questo nella diversità delle competenze e delle particolarità operative di ognuno dei settori che il legislatore ha voluto caratterizzare con il regime pubblicistico. Come sai, tutto ciò, è stato oggetto di vertenza ed il Governo condividendo le nostre richieste si è impegnato a fare gli atti conseguenti. Siamo in attesa di verificare, nei prossimi giorni, se gli impegni assunti diventino fatti concreti per poter valutare il da farsi. La Federazione Nazionale della Sicurezza della CISL, che stiamo istituendo con il personale della Polizia Penitenziaria e del Corpo Forestale dello Stato si pone l’ambizioso obbiettivo di unire per essere più forti – nelle diversità degli ordinamenti e delle attività a tutela della sicurezza “globale “ del cittadino – . Unire i Corpi dello Stato in un soggetto unico come è quello della Federazione della Sicurezza rafforza notevolmente anche il potere contrattuale dei Vigili del Fuoco. . Cordialmente.

IL SEGRETARIO GENERALE ( Pompeo Mannone )

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N. 410

DISEGNO DI LEGGE

d’iniziativa del senatore COSTA

COMUNICATO ALLA PRESIDENZA L’8 MAGGIO 2008

Riconoscimento dello stato di Forza di polizia e delega al Governo

per la riforma del rapporto di lavoro e per la riforma

del servizio volontario del Corpo nazionale dei vigili del fuoco

Senato della Repubblica X V I L E G I S L A T U R A

TIPOGRAFIA DEL SENATO (600)

Riccardo
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Il CONAPO chiede alla FNS-CISL (e agli altri sindacati) di voler appoggiare tutti insieme l'approvazione di questo disegneo di legge.
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Atti parlamentari Senato della Repubblica – N. 410– 2 –

XVI LEGISLATURA – DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI

Onorevoli Senatori. – Il Corpo nazionaledei vigili del fuoco, dopo anni di privatizza-zione del rapporto di lavoro, ha conseguitoattraverso la legge delega 30 settembre2004, n. 252, ed i successivi decreti delegati,un riconoscimento di altissimo significato ri-portando alla natura pubblicistica il rapportodi lavoro degli operatori di questo gloriosoCorpo dello Stato.

Questo, per la sua peculiare attivita lavora-tiva, preposta sino al rischio della vita umanaal soccorso pubblico ed alla tutela della pub-blica e privata incolumita, quale valore fon-damentale della Repubblica da garantire aicittadini in modo uniforme sul territorio na-zionale.

Valori assimilabili a quelli assicurati dalrestante personale in regime di diritto pub-blico che garantisce il funzionamento delloStato e la sua sicurezza, quali magistrati, am-basciatori, prefetti, polizia, penitenziari e fo-restali, per quanto attiene l’ordinamento ci-vile, e carabinieri, finanzieri ed esercito,per quanto attiene l’ordinamento militare.

Il Corpo nazionale dei vigili del fuoco,come richiamato dal decreto legislativo 13ottobre 2005, n. 217, ha compiti di poliziagiudiziaria e di pubblica sicurezza, propridelle Forze di polizia, e per questo i suoi ap-partenenti dipendono anche dall’autorita giu-diziaria e dall’autorita di pubblica sicurezza.

Sinora l’attenzione politica verso questoCorpo e sempre stata di second’ordine, nono-stante gli stessi siano al primo posto nellesimpatie di tutti e negli apprezzamenti deicittadini.

Infatti, non vi e un’intervento che nontorni utile alla salvezza delle persone e dellecose, che sia operato in occasioni di calamitapubbliche, di rovine di edifici, di frane, di al-luvioni, di prevenzione ed estinzione degli

incendi, o che sia prestato in occasione disoccorsi tecnici in genere ed il tutto svoltocon profonda dedizione al dovere ed amoreper il prossimo. Ma cosa ottengono in cam-bio questi uomini e queste donne dalla classepolitica? Nulla! Nemmeno il giusto ricono-scimento giuridico ed economico viene ga-rantito a questo speciale Corpo dello Stato!

I vigili del fuoco soffrono una generale di-sattenzione ai loro problemi di natura retri-butiva e pensionistica, spesso trattati allostesso modo di normali lavoratori che non ri-schiano quotidianamente la vita mentre aloro e richiesto uno spirito di abnegazionefuori dal comune.

La sperequazione perpetrata ai loro dannie enorme ed ingiustificata, sia sotto il profiloretributivo che pensionistico, rispetto agli al-tri Corpi dello Stato preposti alla sicurezza.

Basta confrontare le buste paga di pariqualifica di un capo squadra dei vigili delfuoco e di un sovrintendente del Corpo fore-stale dello Stato per notare una differenza, adanno dei primi, di circa 300 euro mensili,che appare ingiustificata anche in ragionedi simili compiti antincendio e di simili com-piti di polizia tra i due Corpi e comunque diun analoga importanza nel campo della sicu-rezza.

Cio non e piu tollerabile; anche le fami-glie di questi eroi debbono poter crescere iloro figli con pari dignita rispetto alle fami-glie degli appartenenti agli altri Corpi delloStato!

Basti pensare, tra le molte voci, all’inden-nita di trasferta, oggi sconosciuta ai vigili delfuoco ma riconosciuta alle Forze di polizia,nonostante i vigili del fuoco siano inviati intutto il territorio nazionale anche per cala-mita naturali ed emergenze (terremoti, frane,alluvioni, eccetera).

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O ancora all’indennita di imbarco e navi-gazione, riconosciuta alle Forze di poliziama non al personale nautico dei vigili delfuoco, nonostante la similarita delle man-sioni.

O ancora all’aumento di servizio di unanno ogni cinque di cui godono le Forze dipolizia ai fini pensionistici, ma che per i vi-gili del fuoco pare proprio un diritto inarriva-bile condannando gli stessi a godersi la me-ritata pensione ben cinque anni dopo i colle-ghi delle altre Forze di polizia.

Le sperequazioni sono innumerevoli e ilpresente disegno di legge rende giustiziasolo in parte, ma almeno e un buon inizioper riconoscere la pari dignita tra i Corpidello Stato.

Inoltre, a riprova di quanto detto, mi correl’obbligo ricordare, cari colleghi, che adesempio in una recente legge finanziaria,mentre da un lato sono state implementatele risorse necessarie per i rinnovi contrattualidelle Forze di polizia, dall’altra ci si e di-menticati di far altrettanto specificandone ladestinazione e quantificandole per il Corpodei vigili del fuoco.

E quindi ormai non piu rinviabile l’inseri-mento del Corpo nazionale vigili del fuoconel cosiddetto «comparto Sicurezza», attra-verso il riconoscimento di Forza di polizia,fermi restando i propri compiti istituzionali,e la conseguente collocazione nel medesimoprocedimento negoziale previsto per le Forzedi polizia ad ordinamento civile, a garanziache i vigili del fuoco non vengano piu di-menticati e mortificati.

Questa evidente ed ingiustificata sperequa-zione nei confronti del Corpo nazionale deivigili del fuoco e ormai moralmente insoste-nibile e produce danni considerevoli a questiencomiabili lavoratori, sia sotto l’aspettoprettamente economico e previdenziale, siasoprattutto sotto l’aspetto piu complessivodi tutti quelli che sono i risvolti della propriaattivita di servizio, nonche sul profilo moraledei lavoratori stessi.

Voglio ricordare a tutti voi, onorevoli col-

leghi, che non si sta parlando di un’azienda o

di una associazione di volontariato – senzanulla togliere a volontariato – ma di un

Corpo che al nostro Paese, che noi oggi in

questo Parlamento ci pregiamo di rappresen-

tare, ha dato sacrifici immani, di feriti gravi

e di vite umane al servizio dei nostri citta-dini. Voglio solo ricordare in questa sede,

anche se lo ritengo quasi inutile, un esempio

su tutti, ma se ne potrebbero citare infiniti.

Il crollo della scuola di San Giuliano di

Puglia, avvenuto il 31 ottobre 2002, a se-guito di una scossa di terremoto, nel quale

persero la vita numerose persone, tra le quali

27 bambini: stiamo parlando di quegli uo-

mini che molti di noi, in quella malaugurata

occasione come in tante altre, hanno visto at-

traverso lo schermo di un televisore operaresenza sosta ed entrare sotto le macerie di

una scuola crollata completamente, scavando

a piu non posso con le sole mani nude, fino

all’ultimo nel tentativo di estrarre anche una

sola persona ancora in vita. Questo con lospirito altruista che ha sempre contraddistinto

questi uomini, che antepongono la salvezza

di tutti noi a qualsiasi loro diritto, compreso

il diritto di risparmiarsi e salvaguardarsi nel-

l’attivita lavorativa, che per loro nei fatti non

esiste mentre per la maggior parte dei lavora-tori e una certezza.

Ebbene, in quel frangente, i vigili del

fuoco, consapevoli del rischio di ulteriori

crolli che stavano correndo, lavorando senza

sosta, riuscirono in quelle condizioni adestrarre altre tre persone ancora vive, opera-

zione che, al momento dell’estrazione stessa,

rinvigoriva quegli uomini moralmente al

punto di ricominciare fino all’ultima estra-

zione, nella speranza di trovare altre personein vita.

Allora, onorevoli colleghi, provate a pen-

sare se l’ultima bambina, o bambino estratto

vivo, fossero stati nostra figlia o nostro fi-

glio, con quale spirito voi oggi valuterestequesta questione sulle problematiche lavora-

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tive ed economico-pensionistiche dei vigilidel fuoco.

Con questo spirito, onorevoli colleghi, vichiedo di apprezzare in questo disegno dilegge un graduale rimedio alla situazione so-pra descritta e vi chiedo di condividerla.

I vigili del fuoco si aspettano il giusto ri-conoscimento con adeguati provvedimenti le-gislativi, sono stanchi di belle parole ai fune-rali di Stato o delle medaglie al valore, attisenza valore, se non sono preceduti da unapari dignita lavorativa rispetto agli altriCorpi dello Stato.

Questi nostri angeli custodi non si riten-gono ne migliori ne peggiori dei colleghi ap-partenenti alle Forze dell’ordine, ma ri-schiando tutti i giorni la loro vita non si ca-pacitano delle motivazioni per cui la propriaesistenza non viene considerata in egualmodo.

Basta recarsi in qualsiasi Comando dei vi-gili del fuoco per percepire lo scoramento dichi rischia la vita per uno stipendio che ogginon consente di mantenere dignitosamenteuna famiglia, e di chi, tra l’altro, oggi e an-che sotto il rischio costante di intervenire perprimo in eventuali attacchi terroristici, facil-mente individuabili in attacchi di tipo nonconvenzionale con agenti chimici, batteriolo-gici, nucleari e quant’altro, per cui questi uo-mini si sono dovuti attrezzare e sono un fioreall’occhiello del nostro paese, sia sotto l’a-spetto della loro preparazione specifica giafacente parte del loro bagaglio istituzionale,sia sotto l’adeguamento propriamente speci-fico riguardo ai pericoli dopo l’11 settembre2001.

Inoltre, attualmente, i locali di pubblicospettacolo ed intrattenimento che non sonosottoposti all’obbligo di vigilanza antincen-dio, di fatto, non vengono sottoposti a con-trolli ispettivi sulla sicurezza per quanto dispecifica competenza dei vigili del fuoco; ri-sultano inoltre gravi carenze dei controlli re-lativi alla sicurezza antincendio e al rispettodelle norme sulla sicurezza negli ambientidi lavoro, in moltissime attivita. Percio,

avendo a disposizione il principale organocompetente nelle materie citate, si ridurrebbecertamente la piaga degli incidenti sul la-voro, e con questo provvedimento si intendeattuare questa enorme forma di garanzia disicurezza a favore della cittadinanza.

Si tenga anche presente che l’attuale incer-tezza normativa porta i vigili del fuoco adincontrare notevoli difficolta nel momentodi impartire ordini di pubblica sicurezza a tu-tela della pubblica e privata incolumita, at-teso che la cittadinanza spesso non e consa-pevole che un Corpo come quello dei vigilidel fuoco opera con poteri di polizia a salva-guardia delle persone.

Si pensi, tra i molti, agli ordini di sgom-bero con urgenza da abitazioni a rischio im-mediato di crollo, come agli ordini di chiu-sura di strade nel caso di urgente rischio difrane.

Una su tutte, per far capire l’incertezzanormativa che ha sempre dominato sui vigilidel fuoco, basta pensare alla loro qualifica diagenti di pubblica sicurezza, istituita dall’ar-ticolo 8 della legge 27 dicembre 1941,n. 1570, ritenuta dal Ministero dell’internosoppressa ai sensi della legge 13 maggio1961, n. 469, ed invece confermata in vigoresin dal 1941 ai sensi dell’articolo 35, comma1, lettera d), del decreto legislativo 8 marzo2006, n. 139, su precisa indicazione del Con-siglio di stato. Ovviamente tutto cio ha riper-cussioni inimmaginabili su tale Corpo.

Per queste ragioni fondamentali, ma ancheper le migliaia di altre che posso risparmiaredi menzionare, oggi vi chiedo di adoperarviper inserire, in modo chiaro ed inequivoca-bile, il Corpo nazionale dei vigili del fuoconel comparto Sicurezza.

Viceversa, onorevoli colleghi, la tendenzadi tutte le parti politiche negli ultimi anniha portato a credere che l’unica strada dapercorrere fosse, anche per questo gloriosoCorpo, quello di assoggettarlo sempre dipiu alla Protezione civile, con il risultato disnaturare uno dei Corpi di sicurezza piu im-

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portanti ed incomparabili professionalmentedel nostro Paese.

E considerato che tanto ha volto la proie-zione del futuro dello stesso Corpo verso unagraduale sostituzione della componente pro-fessionista con quella del volontariato, micorre l’obbligo di chiarire anche che tale pa-trimonio di professionalita non puo e nondeve essere cosı umiliato, poiche di cio sitratta. La sicurezza del nostro Paese, che pro-prio mentre noi parliamo in questo Parla-mento rischia ogni minuto di subire attacchiscellerati di componenti terroristiche di ogninatura e colore, con agenti chimici o batte-riologici che siano, non puo essere affidataal seppur nobile servizio di volontariato:cio sarebbe un atto irresponsabile da partenostra nei confronti dei cittadini italiani tutti.

Per questo ritengo che sia giunto il mo-mento di invertire questa tendenza, seppurtenendo conto del servizio fino ad oggireso da questo rispettabile personale che s’i-dentifica come vigili volontari o discontinui.Anch’esso e infatti legato all’inserimento delCorpo nel comparto Sicurezza, visto che illoro passaggio all’interno del comparto Sicu-rezza non puo avvenire e considerato che ilCorpo necessita di un urgente e non piu rin-viabile aumento organico sostanziale.

Considerato che in questo caso verrebbe amancare la componente volontaria, che puocomunque ben coesistere, come per gli altrivolontari, nell’ambito della Protezione civile,si rende necessaria un’assunzione di perso-nale notevole, che puo allora essere quasidel tutto ottemperata con l’assunzione a do-manda di detto personale in regola con i re-quisiti.

Cio porterebbe oltretutto ad un notevolerisparmio di tempo e di spesa per lo Stato,al cospetto di concorsi esterni da impiantaredi sana pianta, inoltre considerando che sitratta di personale gia in parte addestrato econ una gia riconosciuta esperienza nel set-tore.

Difatti, l’altro grave problema del Corponazionale dei vigili del fuoco e la grave ca-

renza di organico e l’uso indiscriminato dipersonale volontario e precario per sopperirealle esigenze operative, ormai sempre piu insostituzione del personale professionista.

Questo stato di cose rende difficile l’assol-vimento dei crescenti compiti loro assegnatied e peraltro palesemente incompatibile conlo stato di Forza di polizia.

I servizi di vigilanza e l’attivita di preven-zione incendi sono svolti da personale chelavora sovente oltre l’orario ordinario, straor-dinario e di turnazione. Si verificano notevoliritardi per l’apertura al traffico civile di nu-merosi aeroporti. Alcuni distaccamenti deivigili del fuoco vengono addirittura chiusi acausa della mancanza di personale. Altret-tanto spesso i vigili del fuoco sono costrettiad operare con squadre di soccorso di consi-stenza numerica inferiore al minimo previstodai criteri tecnici di sicurezza e di efficienza,e diverse competenze di notevole importanzavengono trascurate per mancanza di perso-nale, con la responsabilita che questo com-porta.

Nel contempo, ogni competenza ed inca-rico viene continuamente assegnato al Corpo,come la partecipazione alle opere di demoli-zione delle costruzioni abusive, il presidio,diurno e notturno, di strade ed autostrade du-rante i periodi di traffico intenso, la presenzasempre piu consistente nelle operazioni diprotezione civile e di intervento per incendiboschivi, gli interventi dei nuclei batteriolo-gici (NBCR), l’attivita di Polizia giudiziaria,eccetera.

E aumentata notevolmente la mole di la-voro per servizi di soccorso, incendi, crollie dissesti statici, soccorso alle popolazionivittime di terremoti, recupero salme, inci-denti ed ostacoli al traffico, danni determi-nati dall’acqua e altri tipi di intervento ri-chiesti dalla popolazione.

I servizi resi dal Corpo nazionale dei vigilidel fuoco sono indispensabili e la loro man-cata prestazione, in tutto od in parte, puocomportare danni gravi e situazioni di rischioper persone, animali, cose e ambiente. E in-

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XVI LEGISLATURA – DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI

calcolabile, sotto questo aspetto, il patrimo-nio di vite umane e di beni materiali salvatoogni anno.

Per questi motivi appare evidente comel’efficienza del Corpo nazionale dei vigilidel fuoco non possa essere ridotta in osse-quio a mere valutazioni economiche: ogniinefficienza o mancanza di tempestivita nel-l’intervento puo essere pagata a caro prezzodalla collettivita. Il cittadino, quindi, deve ri-cevere la massima attenzione da parte delGoverno e delle forze politiche.

Invece, sin dalla costituzione, il Corpo na-zionale dei vigili del fuoco ha operato conorganici sottostimati ed il peso di questa pre-vedibile lacuna e sempre ricaduto sui vigiliche, sin dal 1970, hanno agito a giorni al-terni con turni massacranti sulle ventiquattroore e con la possibilita di essere trattenuti inservizio anche nei giorni di liberta.

Si pensi che, per ottenere un orario di la-voro ordinario di trentasei ore settimanali,come per i lavoratori del pubblico impiego,e stato necessario ridurre – nel numero enelle unita – le squadre di soccorso per iturni di notte. Spesso, infatti, nelle ore not-turne, alcune sedi dei vigili del fuoco sonorimaste chiuse e numerosi incidenti hannoevidenziato le consistenti carenze di orga-nico.

Lo stesso Ministero dell’interno, in un li-bro bianco sulla situazione del Corpo nazio-nale dei vigili del fuoco, ha rilevato che findal 1988 l’organico necessario avrebbe do-vuto essere composto da almeno 33.000unita. Di fatto, con un programma di incre-mento dell’organico di circa 2.500 unita peril rimpiazzo dei turn over, si e giunti ad as-sumere 700 unita ogni quattro mesi fino ad

arrivare alle previste 24.000 alla fine del1992. Nel contempo, in occasione dei festeg-giamenti del cinquantesimo anniversario del-l’istituzione del Corpo nazionale, il direttoregenerale della Protezione civile e dei serviziantincendi ha dichiarato che la piena funzio-nalita del Corpo nazionale avrebbe richiestoun organico operativo di 50.000 unita. Tutta-via il Governo, nel bilancio del 1992, avevaprevisto un incremento di sole 1.000 unitaoperative e 500 amministrative per gli anni1993 e 1994. Percio stesso, alla fine del1994 i vigili del fuoco operativi furono25.000, e non 50.000 come ritenuto necessa-rio dal direttore generale della Protezione ci-vile e dei servizi antincendi o 33.000 comeaffermato dal Ministero dell’interno nel librobianco.

Per impedire che la carenza di organiconel Corpo nazionale dei vigili del fuoco sitramuti in una inefficienza del servizio disoccorso, con il conseguente incremento –a causa del mancato, ritardato, intempestivoo inadeguato intervento – di perdita di benipatrimoniali e di vite umane, e ritenendoche, alla luce delle recenti esperienze, conla legislazione ordinaria non possa essereraggiungibile un adeguato livello di orga-nico, con il presente disegno di legge si evi-denzia la esigenza di una iniziativa straordi-naria di assunzioni per il Corpo nazionale vi-gili del fuoco, accompagnata dalla chiusuradel precariato e del servizio volontario,oggi incompatibile con la qualita di Forzadi polizia.

Dimostriamo con i fatti che il Corpo na-zionale dei vigili del fuoco non e consideratoda tutti noi un Corpo dello Stato «di serieB».

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Atti parlamentari Senato della Repubblica – N. 410– 7 –

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DISEGNO DI LEGGE

Art. 1.

(Riconoscimento dello stato di Forza di po-

lizia al Corpo nazionale dei vigili del fuoco)

1. Al secondo comma dell’articolo 16

della legge 1º aprile 1981, n. 121, le parole:

«il Corpo degli agenti di custodia e il Corpo

forestale dello Stato» sono sostituite dalle se-

guenti: «il Corpo di polizia penitenziaria, il

Corpo forestale dello Stato ed il Corpo na-

zionale dei vigili del fuoco».

Art. 2.

(Potenziamento dei servizi di polizia)

1. Presso ogni comando provinciale dei vi-

gili del fuoco e istituito, qualora non pre-

sente, un nucleo di polizia giudiziaria e di si-

curezza, per i reati di competenza e con

compiti di investigazione specialistica, oltre

che per il potenziamento dei servizi ispettivi

di competenza.

2. Con decreto del Ministro dell’interno

sono stabiliti tempi e modalita di istituzione

e la consistenza numerica di ciascun nucleo

di cui al comma 1, tenendo conto della clas-

sificazione del comando provinciale e della

effettiva immissione in ruolo del personale

di cui all’articolo 4.

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Atti parlamentari Senato della Repubblica – N. 410– 8 –

XVI LEGISLATURA – DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI

Art. 3.

(Delega al Governo per l’inserimento del

Corpo nazionale vigili del fuoco nel procedi-mento negoziale previsto per le Forze di po-

lizia ad ordinamento civile e per la gradualeperequazione del trattamento economico e

pensionistico)

1. Il Governo e delegato ad adottare, entrosei mesi dalla data di entrata in vigore dellapresente legge, uno o piu decreti legislativiper la disciplina dei contenuti del rapportodi impiego e pensionistico del personale delCorpo nazionale dei vigili del fuoco, secondoi seguenti princıpi e criteri direttivi:

a) inserimento del personale operativopermanente del Corpo nazionale vigili delfuoco, ivi compreso il personale direttivo edirigente, anche medico e ginnico – sportivo,nel procedimento negoziale previsto per leForze di polizia ad ordinamento civile, dicui al decreto legislativo 12 maggio 1995,n. 195, con previsione di analoghi istitutinormativi ed analoghe carriere;

b) inserimento del personale dei ruolitecnici, amministrativo-contabili e tecnico-informatici, di cui all’articolo 85 del decretolegislativo 13 ottobre 2005, n. 217, nel pro-cedimento negoziale previsto per il personaledi pari qualifica che svolge analoghe man-sioni presso le sedi delle Forze di poliziaad ordinamento civile, con garanzia di man-tenimento del trattamento economico piu fa-vorevole alla data di pubblicazione del rela-tivo decreto legislativo e con previsione dellapossibilita di mobilita nell’ambito di tutti gliuffici centrali e periferici del Ministero del-l’interno;

c) inserimento del personale del ruolodei funzionari amministrativo-contabili diret-tori, di cui all’articolo 117 del decreto legi-slativo 13 ottobre 2005, n. 217, e del ruolodei funzionari tecnico-informatici direttori,di cui all’articolo 124 del decreto legislativo13 ottobre 2005, n. 217, nel procedimento

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Atti parlamentari Senato della Repubblica – N. 410– 9 –

XVI LEGISLATURA – DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI

negoziale previsto per il personale di pari

qualifica che svolge analoghe mansioni e

che espleta servizio presso le sedi delle

Forze di polizia ad ordinamento civile, con

garanzia di mantenimento del trattamento

economico piu favorevole alla data di pub-

blicazione del relativo decreto legislativo econ previsione della possibilita di mobilita

nell’ambito di tutti gli uffici centrali e perife-

rici del Ministero dell’interno e, per quanto

riguarda i funzionari amministrativo-conta-

bili direttori, anche nell’ambito di tutti gli uf-

fici centrali e periferici del Ministero dell’e-

conomia e delle finanze;

d) previsione del diritto di opzione, an-

che in soprannumero riassorbibile, ed in de-

roga ai limiti di eta, per il personale di cui

alle lettere b) e c) che intenda transitare a

domanda nella pari qualifica dei ruoli opera-tivi, anche del personale direttivo, del Corpo

nazionale dei vigili del fuoco, previa verifica

dei requisiti psico-fisici e ginnici di idoneita

e superamento di apposito corso di forma-

zione da vigile del fuoco secondo la qualifica

richiesta, con possibilita di mantenere le at-

tuali mansioni amministrative, contabili o in-formatiche ricoperte;

e) perequazione graduale del tratta-

mento retributivo fondamentale ed accessorio

del personale operativo del Corpo nazionale

dei vigili del fuoco, ivi compreso il perso-

nale direttivo e dirigente, anche medico eginnico-sportivo, con il trattamento retribu-

tivo fondamentale ed accessorio del perso-

nale di pari qualifica delle restanti Forze di

polizia ad ordinamento civile di cui all’arti-

colo 16, secondo comma, della legge 1º

aprile 1981, n. 121;

f) esclusione del personale operativo

permanente del Corpo nazionale dei vigili

del fuoco, ivi compreso il personale direttivo

e dirigente, anche medico e ginnico-sportivo,

dall’ambito di applicazione dell’articolo 1,

comma 213, della legge 23 dicembre 2005,

n. 266, e successive modificazioni, relativoalla soppressione dell’indennita di trasferta;

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Atti parlamentari Senato della Repubblica – N. 410– 10 –

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g) applicabilita al personale del Corponazionale dei vigili del fuoco dell’indennitadi imbarco e navigazione di cui all’articolo8 della legge 27 maggio 1977, n. 284;

h) applicabilita al personale permanentedel Corpo nazionale dei vigili del fuoco, ivicompreso il personale direttivo e dirigente,anche medico e ginnico-sportivo, impiegatoin attivita operativa, del computo dei servizioperativi per l’aumento di un quinto ai finipensionistici, di cui all’articolo 3, quintocomma, della legge 27 maggio 1977,n. 284, nel limite complessivo previsto daldecreto legislativo 30 aprile 1997, n. 165;

i) applicabilita al personale permanentedel Corpo nazionale dei vigili del fuoco, ivicompreso il personale direttivo e dirigente,anche medico e ginnico-sportivo, impiegatoin attivita operativa, della maggiorazionedella base pensionabile mediante i sei au-menti periodici di stipendio di cui all’articolo4 del decreto legislativo 30 aprile 1997,n. 165;

l) previsione di diritti e prerogative sin-dacali analoghi a quelle delle Forze di poli-zia di cui all’articolo 16 della legge 1º aprile1981, n. 121;

m) indicazione esplicita delle disposi-zioni legislative abrogate.

2. I decreti legislativi di cui al comma 1sono adottati su proposta del Ministro del-l’interno, di concerto con il Ministro per lapubblica amministrazione e l’innovazione econ il Ministro dell’economia e delle fi-nanze. Gli schemi di decreto legislativosono trasmessi alla Camera dei deputati eal Senato della Repubblica per il parere delleCommissioni parlamentari competenti permateria e per le conseguenze di carattere fi-nanziario, che si esprimono entro quarantagiorni dalla data di assegnazione, trascorsi iquali i decreti legislativi sono emanati anchein assenza del parere.

3. Con uno o piu decreti legislativi daadottare entro dodici mesi dalla data di en-trata in vigore dei decreti legislativi di cui

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XVI LEGISLATURA – DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI

al comma 1, possono essere emanate disposi-zioni correttive e integrative di questi ultimi,nel rispetto dei princıpi e criteri direttivi edelle procedure stabiliti dal presente articolo.

4. La delega di cui al comma 1 non puocomportare in alcun caso oneri a carico delbilancio dello Stato, ulteriori rispetto a quelliquantificati all’articolo 7, comma 1.

Art. 4.

(Delega al Governo per la riforma e l’im-missione in ruolo del personale volontario

del Corpo nazionale vigili del fuoco)

1. In coerenza con la qualita di Forza dipolizia di cui all’articolo 1, al fine di coprirele vacanze di organico e per le maggiori ne-cessita di personale conseguenti all’applica-zione dell’articolo 2, il Governo e delegatoad adottare, entro sei mesi dalla data di en-trata in vigore della presente legge, uno opiu decreti legislativi per l’immissione inruolo di personale anche volontario delCorpo nazionale dei vigili del fuoco, e laconseguente riforma del servizio volontario,secondo i seguenti princıpi e criteri direttivi:

a) proroga al 31 dicembre 2008 dellavalidita della graduatoria del concorso pub-blico a centottantaquattro posti di vigile delfuoco, indetto con decreto direttoriale indata 6 marzo 1998, pubblicato nella GazzettaUfficiale, 4ª serie speciale, n. 24 del 27marzo 1998, e assunzione sino ad esauri-mento del personale idoneo;

b) assunzione in ruolo, a domanda, ditutto il personale volontario che risultiiscritto negli appositi elenchi, di cui all’arti-colo 6 del decreto legislativo 8 marzo 2006,n. 139, e che abbia effettuato almeno tre annidi servizio continuato presso i distaccamentivolontari, o che abbia effettuato non menodi centoventi giorni effettivi di servizio atempo determinato per periodi continuatividi almeno venti giorni;

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c) previsione che le assunzioni di cuialla lettera b) avvengano secondo l’ordinedi priorita stabilito dal superamento di unaprova selettiva teorico-pratica, basata sullenozioni acquisite durante il servizio prestatonel Corpo nazionale dei vigili del fuoco, eprevio superamento di test attitudinali e diprova ginnica;

d) sottoposizione di tutto il personaleidoneo a visita medica diretta ad accertarel’incondizionata idoneita psico-fisica all’as-sunzione nella mansione di vigile del fuoco;

e) previsione che le modalita per laprova selettiva e per il test attitudinale sianostabilite con apposito decreto del Ministrodell’interno, previo accordo con le organiz-zazioni sindacali di categoria, da emanareentro sessanta giorni dalla data di entrata invigore dei decreti legislativi;

f) durata del corso di formazione di basedel personale assunto stabilita in sei mesi,coincidenti con il periodo di prova, di cuigli ultimi due presso i comandi provinciali;

g) previsione che a decorrere dalla datadi entrata in vigore dei decreti legislativi nonsiano piu consentiti il servizio volontario edil servizio a tempo determinato per periodidi venti giorni, svolto dal personale iscrittonelle liste dei comandi provinciali dei vigilidel fuoco, salvo che per urgenti necessitastabilite dal Ministero dell’interno e connessea grandi eventi e calamita naturali e concompiti di ausilio, ed in ogni caso, ai finidella sicurezza sul lavoro, che a decorreredalla medesima data sia fatto divieto di ri-correre a personale precario per la composi-zione delle ordinarie squadre di interventodei vigili del fuoco in sostituzione del perso-nale professionista;

h) cessazione del personale volontarioche non ha richiesto di partecipare alla pro-cedura di assunzione dalla qualita di volonta-rio del Corpo nazionale dei vigili del fuoco,conservando la possibilita del richiamo di cuialla lettera g);

i) individuazione, con decreto del Mini-stro dell’interno, sentiti, ove occorra, il Capo

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Atti parlamentari Senato della Repubblica – N. 410– 13 –

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del dipartimento della protezione civile e glienti locali interessati, dei distaccamenti vo-lontari che, sulla base dell’aumento di orga-nico di cui al presente comma, e tenutoconto delle realta interventistiche, sono con-vertiti in distaccamenti permanenti del Corponazionale dei vigili del fuoco e dei distacca-menti volontari che cessano di dipendere dalCorpo nazionale dei vigili del fuoco e sonoconvertiti in strutture operative della Prote-zione civile sotto il coordinamento deglienti locali;

l) previsione che il personale volontarioposto alle dipendenze degli enti locali svolgala propria attivita gratuitamente;

m) previsione che, a decorrere dalla datadi entrata in vigore dei decreti legislativi,non sia piu consentito il servizio civile vo-lontario nei vigili del fuoco;

n) integrale devoluzione dei proventiderivanti dai risparmi di spesa di cui alle let-tere g) e l) a copertura economica dell’im-missione in ruolo del personale di cui al pre-sente comma.

2. I decreti legislativi di cui al comma 1sono adottati su proposta del Ministro del-l’interno, di concerto con il Ministro per lapubblica amministrazione e l’innovazione econ il Ministro dell’economia e delle fi-nanze. Gli schemi di decreto legislativosono trasmessi alla Camera dei deputati eal Senato della Repubblica per il parere delleCommissioni parlamentari competenti permateria e per le conseguenze di carattere fi-nanziario, che si esprimono entro quarantagiorni dalla data di assegnazione, trascorsi iquali i decreti legislativi sono emanati anchein assenza del parere.

3. Con uno o piu decreti legislativi daadottare entro dodici mesi dalla data di en-trata in vigore dei decreti legislativi di cuial comma 1, possono essere emanate disposi-zioni correttive e integrative di questi ultimi,nel rispetto dei princıpi e criteri direttivi edelle procedure stabiliti dal presente articolo.

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Atti parlamentari Senato della Repubblica – N. 410– 14 –

XVI LEGISLATURA – DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI

4. La delega di cui al comma 1 non puocomportare in alcun caso oneri a carico delbilancio dello Stato, ulteriori rispetto a quelliquantificati all’articolo 7, comma 2.

Art. 5.

(Competenza dello Stato nelle regioni auto-

nome Valle d’Aosta e Trentino-Alto Adige)

1. Nelle regioni a statuto speciale Tren-tino-Alto Adige e Valle d’Aosta, in coerenzacon i princıpi costituzionali e con lo stato diForza di polizia di cui all’articolo 1 dellapresente legge, i servizi di soccorso pubblicoed antincendio, in quanto attinenti alla sicu-rezza pubblica, sono di esclusiva competenzadello Stato e sono svolti dal Corpo nazionaledei vigili del fuoco.

2. Il personale dipendente effettivo deiCorpi dei vigili del fuoco delle regioni dicui al comma 1, in servizio alla data di en-trata in vigore della presente legge, puo eser-citare il diritto di opzione per il transito nelCorpo nazionale dei vigili del fuoco, conser-vando il medesimo trattamento economico ingodimento, qualora piu favorevole, e la sededi destinazione nella quale presta servizio.

3. Il personale che non ha richiesto l’eser-cizio del diritto di opzione di cui al comma 2e impiegato dalla regione di competenza inmansioni di pari livello, previa intesa conle organizzazioni sindacali del settore.

4. Il personale volontario dei vigili delfuoco delle regioni Valle d’Aosta e Tren-tino-Alto Adige e soggetto alle medesime di-sposizioni di cui all’articolo 4.

Art. 6.

(Disposizione transitoria)

1. Fino alla data di entrata in vigore deidecreti legislativi di cui all’articolo 3, conti-nuano ad applicarsi le disposizioni normativee contrattuali vigenti relative al rapporto di

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impiego del personale del Corpo nazionaledei vigili del fuoco.

Art. 7.

(Copertura finanziaria)

1. Agli oneri derivanti dall’attuazione del-l’articolo 3, pari a 6 milioni di euro perl’anno 2008, a 20 milioni di euro l’anno2009 ed a 40 milioni di euro a decorrere dal-l’anno 2010, si provvede mediante corrispon-dente riduzione dello stanziamento iscritto, aifini del bilancio triennale 2008-2010, nel-l’ambito del fondo speciale di parte correntedello stato di previsione del Ministero dell’e-conomia e delle finanze per l’anno 2008, alloscopo parzialmente utilizzando l’accantona-mento relativo al medesimo Ministero.

2. Agli oneri derivanti dall’attuazione del-l’articolo 4, pari a 6 milioni di euro perl’anno 2009, 20 milioni di euro per l’anno2010 e 40 milioni di euro a decorrere dal-l’anno 2011, si provvede:

a) quanto a 2 milioni di euro per l’anno2009, 5 milioni di euro per l’anno 2010 e 15milioni di euro a decorrere dall’anno 2011,mediante corrispondente riduzione dellostanziamento iscritto, ai fini del bilanciotriennale 2008-2010, nell’ambito del fondospeciale di parte corrente dello stato di previ-sione del Ministero dell’economia e delle fi-nanze per l’anno 2008, allo scopo parzial-mente utilizzando l’accantonamento relativoal medesimo Ministero;

b) quanto a 2 milioni di euro per l’anno2009, 5 milioni di euro per l’anno 2010 e 15milioni di euro a decorrere dall’anno 2011,mediante corrispondente riduzione dellostanziamento iscritto, ai fini del bilanciotriennale 2008-2010, nell’ambito del fondospeciale di conto capitale dello stato di pre-visione del Ministero dell’economia e dellefinanze per l’anno 2008, allo scopo parzial-mente utilizzando l’accantonamento relativoal Ministero dell’interno;

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c) quanto a 2 milioni di euro per l’anno2009 e a 10 milioni di euro a decorrere dal-l’anno 2010, mediante i risparmi di spesa de-rivanti dall’attuazione dell’articolo 4, comma1, lettere g) ed l).

3. Il Ministro dell’economia e delle fi-nanze e autorizzato ad apportare, con propridecreti, le occorrenti variazioni di bilancio.

E 1,00