cremona ancora in piazza per dire no - portale...

8
Cremona Numero 5 Ottobre 2011 Registrazione Tribunale di Milano n. 75 del 27/01/1999. Spedizione in abb post. 45% comma 2 art. 20b legge 662/96 Filiale di Milano - Euro 2,00 Direttore responsabile Erica Ardenti www.signoreesignori.it Rsa: il perché del nostro NO A pagina 2 La Costituzione i suoi principi A pagina 2 La nostra sfida al governo A pagina 3 Non autosufficienza accolte le proposte Spi, Fnp, Uilp A pagina 4 A Bormio per i 150 anni dell’Unità A pagina 6 Tra attivi e presidi Le mobilitazioni Spi A pagina 7 Donne; più formazione più competenza A pagina 8 I vent’anni dell’Auser A pagina 8 Festa del pensionato a Pizzighettone A pagina 8 Lettera a Tremonti, economista creativo Signor ministro, ultimamente lei ci ha spie- gato dagli schermi TV che la situazione economica e quella finanziaria sono in se- ria difficoltà, che la crisi che si è sviluppata dal 2008 si è aggravata e che i conti pub- blici devono essere sistema- ti a dovere, altrimenti il no- stro Paese rischia l’effetto della Grecia. Si potrebbe co- sì anche pensare che un mi- nistro serio e rigoroso – che affronta il debito pubblico con energia da vero statista, capace di perseguire obbiet- tivi di risanamento delle esauste finanze, senza ascoltare le sirene della po- litica sprecona e spendac- ciona – sia una fortuna per il Paese. Non possiamo però non ricordare che lei è lo stesso ministro che in più occasioni, anche molto re- centi, ha accusato la Cgil di essere catastrofista, soste- nendo che la crisi avrebbe solo sfiorato l’Italia e che con alcune semplici corre- zioni di bilancio il nostro Paese sarebbe uscito dalle difficoltà… (“più bello e più forte che pria” direbbe Pe- trolini). In seguito lei ci ha comuni- cato che quelle piccole cor- rezioni si attestano sulla modica cifra di quaranta miliardi di euro, anzi qua- rantacinque, forse cinquan- ta … o sessanta … (le cifre son ballerine, ma tanto che fa? Sono più di quindici an- ni che agli italiani racconta- te favole e bugie, una più, una meno). Comprendiamo che il pro- blema per voi governanti sia di dove trovare tutti questi soldi e ingenuamente abbia- mo pensato che, secondo logica di comune buon sen- so, si sarebbero andati a prendere dove ce ne sono molti, a cominciare dai red- diti dell’evasione fiscale, da voi protetti e condonati, del- le rendite finanziarie, delle banche che hanno giocato con i soldi dei risparmiatori, dei tanti ricchi sempre più ricchi e corrotti che hanno continuato a portare i soldi all’estero, della speculazio- ne, e anche certamente di quelli della politica, degli enti inutili, dei tanti papave- ri, dirigenti o presidenti che in un giorno guadagnano quanto un pensionato gua- dagna in un anno. Ma lei, ministro, ha invece saputo stupirci inventando misure che non sto a enumerare perché note e comunque www.lomb.cgil.it/spibg Il 28 ottobre lo Spi tornerà in piazza, questa volta con una grande manifestazione nazionale che si terrà a Roma in piazza del Popolo a cui parteciperà anche il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso. È l’ennesimo NO dei pensionati alle manovre di questo governo che vanno a colpire solo loro, i giovani, i lavoratori ma non colpiscono i grandi evasori, i grandi ricchi. Manovre che tanto meno rilanciano lo sviluppo e il lavoro. Servizi sulle manovre nelle pagine centrali Ancora in piazza per dire NO (Continua a pagina 7)

Upload: others

Post on 06-Aug-2020

5 views

Category:

Documents


0 download

TRANSCRIPT

Page 1: Cremona Ancora in piazza per dire NO - Portale SPIspicgillombardia.it/wp-content/uploads/2012/06/... · Comuni e i consigli di ammi-nistrazione delle case di ri-poso dell’intero

Cremona

Numero 5Ottobre 2011

Registrazione Tribunale di Milanon. 75 del 27/01/1999.

Spedizione in abb post. 45%comma 2 art. 20b legge 662/96

Filiale di Milano - Euro 2,00

Direttore responsabile Erica Ardenti

www.signoreesignori.it

Rsa: il perchédel nostro NO

A pagina 2

La Costituzionei suoi principi

A pagina 2

La nostra sfidaal governo

A pagina 3

Non autosufficienzaaccolte le proposteSpi, Fnp, Uilp

A pagina 4

A Bormioper i 150 annidell’Unità

A pagina 6

Tra attivi e presidiLe mobilitazioni Spi

A pagina 7

Donne;più formazionepiù competenza

A pagina 8

I vent’annidell’Auser

A pagina 8

Festa del pensionatoa Pizzighettone

A pagina 8

Lettera a Tremonti,economista creativo

Signor ministro,ultimamente lei ci ha spie-gato dagli schermi TV che lasituazione economica equella finanziaria sono in se-ria difficoltà, che la crisi chesi è sviluppata dal 2008 si èaggravata e che i conti pub-blici devono essere sistema-ti a dovere, altrimenti il no-stro Paese rischia l’effettodella Grecia. Si potrebbe co-sì anche pensare che un mi-nistro serio e rigoroso – cheaffronta il debito pubblicocon energia da vero statista,capace di perseguire obbiet-tivi di risanamento delleesauste finanze, senzaascoltare le sirene della po-litica sprecona e spendac-ciona – sia una fortuna per ilPaese. Non possiamo perònon ricordare che lei è lostesso ministro che in piùoccasioni, anche molto re-centi, ha accusato la Cgil diessere catastrofista, soste-nendo che la crisi avrebbe

solo sfiorato l’Italia e checon alcune semplici corre-zioni di bilancio il nostroPaese sarebbe uscito dalledifficoltà… (“più bello e piùforte che pria” direbbe Pe-trolini).In seguito lei ci ha comuni-cato che quelle piccole cor-rezioni si attestano sulla

modica cifra di quarantamiliardi di euro, anzi qua-rantacinque, forse cinquan-ta … o sessanta … (le cifreson ballerine, ma tanto chefa? Sono più di quindici an-ni che agli italiani racconta-te favole e bugie, una più,una meno).Comprendiamo che il pro-

blema per voi governanti siadi dove trovare tutti questisoldi e ingenuamente abbia-mo pensato che, secondologica di comune buon sen-so, si sarebbero andati aprendere dove ce ne sonomolti, a cominciare dai red-diti dell’evasione fiscale, davoi protetti e condonati, del-le rendite finanziarie, dellebanche che hanno giocatocon i soldi dei risparmiatori,dei tanti ricchi sempre piùricchi e corrotti che hannocontinuato a portare i soldiall’estero, della speculazio-ne, e anche certamente diquelli della politica, deglienti inutili, dei tanti papave-ri, dirigenti o presidenti chein un giorno guadagnanoquanto un pensionato gua-dagna in un anno. Ma lei,ministro, ha invece saputostupirci inventando misureche non sto a enumerareperché note e comunque

www.lomb.cgil.it/spibg

Il 28 ottobre lo Spitornerà in piazza,questa voltacon una grandemanifestazionenazionale che si terràa Roma in piazza del Popolo a cuiparteciperà ancheil segretario generaledella Cgil, SusannaCamusso.È l’ennesimo NOdei pensionati allemanovre di questogoverno che vanno acolpire solo loro, igiovani, i lavoratorima non colpisconoi grandi evasori,i grandi ricchi.Manovre che tantomeno rilanciano losviluppo e il lavoro.Servizi sulle manovrenelle pagine centrali

Ancora in piazzaper dire NO

(Continua a pagina 7)

SpiInsieme05.2011Cremona 09-30-11:Layout 1 1-10-2011 16:50 Pagina 3

Page 2: Cremona Ancora in piazza per dire NO - Portale SPIspicgillombardia.it/wp-content/uploads/2012/06/... · Comuni e i consigli di ammi-nistrazione delle case di ri-poso dell’intero

La Costituzione e i suoi principidi Franco Guindani

2Cremona

In questo caldissimo autunno,la Cgil cremonese, unitaria-mente con Cisl e Uil, sta af-frontando una serie di in-contri con i sindaci di alcuniComuni e i consigli di ammi-nistrazione delle case di ri-poso dell’intero territorio perspiegare la nostra contrarie-tà rispetto alle decisioni uni-laterali intraprese durantel’estate dall’Arsac (l’associa-zione che riunisce le case diriposo) che già avevano ori-ginato la protesta sindacale,sfociata nello sciopero terri-toriale del 1° agosto, riusci-tissimo, soprattutto nellazona cremonese.Donzelli, presidente dell’Ar-sac, ha ritenuto opportunopresentare ai propri associa-ti una proposta che ritienepossa risolvere il problemadelle case di riposo da annialle prese con bilanci semprepiù difficilmente riconducibilial pareggio: risparmiare sol-di diminuendo gli stipendi aidipendenti applicando, senzaaccordo sindacale, un con-tratto di lavoro con retribu-zioni più basse rispetto aquelle attualmente in essere.Naturalmente questo con-tratto di lavoro (Uneba) oltrea livelli economici più bassirispetto agli attuali, contiene

Continuiamo la lettura della Costituzione che, mentre ci conferma la profondità e la bellezza dei suoi contenuti, mi fa tristemente rilevare la distan-za tra i principi che vi sono stati condensati dai nostri padri e la loro realizzazione, cioè si continua a parlare di Costituzione ma ci si dimentica dimetterla in pratica.Articolo 3 - Prima parteTutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinionipolitiche, di condizioni personali e sociali.Bellissimo enunciato, che non ha neppure bisogno di tante spiegazioni e di approfondimenti. L’uguaglianza, la grande speranza che la RivoluzioneFrancese aveva indicato subito dopo la libertà. L’articolo non vuole certo significare che siamo tutti identici, con le stesse idee o modo di pensare,ci mancherebbe, sai che monotonia! L’accento viene posto piuttosto sulla pari dignità, concetto ancora più profondo, mentre l’uguaglianza è giu-stamente reclamata davanti alla legge. Abbiamo tutti diritto al rispetto degli altri e dello Stato. Non importano le nostre idee povere o ricche, non im-porta il colore della pelle o come ci rivolgiamo, se lo vogliamo fare, all’entità che chiamiamo Dio o in altro modo; non ha importanza, se non per noistessi, il nostro conto in banca, la nostra professione o lo stipendio che portiamo a casa. Non dovrebbe importare se siamo uomini o donne, contasolo il fatto che siamo cittadini e prima ancora persone. Siamo tutti diversi ma abbiamo tutti diritto al medesimo rispetto e, possibilmente, anchese è estremamente difficile, alle stesse opportunità.Guardatevi attorno! Siamo sicuri che sia davvero così? Anche con gli occhi dell’inguaribile ottimista e idealista che sono, riesco a vedere come questoprincipio non sia rispettato. Non mi sento uguale, e non perché non ho il macchinone, non guadagno miliardi, non vado in televisione, o perché sia in-vidioso di chi ha più di me, non è questo il punto; non mi sento rispettato nella mia dignità quando non mi sento rappresentato, quando la mia voce èflebile e non riesco a farmi sentire, quando mi si imbroglia con informazioni distorte, quando vedo il privato sopraffare il pubblico, quando mi accor-go che chi ha il dovere di garantirmi guarda ad altri interessi, specialmente i suoi, e si prendono decisioni in funzione delle categorie potenti e si aiu-tano quelli che possono benissimo aiutarsi da soli; quando vedo che chi paga le tasse sono sempre gli stessi e più si è ricchi più si diventa intoccabili.Specialmente nei confronti della legge verso la quale dovremmo essere tutti uguali. Chi è ricco e potente può fregarsene della lunghezza dei processi,anzi meglio che si allunghino ancora di più in modo da arrivare alla loro fine naturale nella prescrizione del reato. Chi può permettersi tanti avvoca-ti famosi ha già la quasi certezza dell’immunità. E allora ditemi dove vanno a finire l’uguaglianza e la dignità.Seconda parteÈ compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che, limitando di fatto la libertà e l’uguaglianza dei cittadini, impedi-scono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.Capite? Lo stato dovrebbe sforzarsi ad aiutarci a superare gli ostacoli che si frappongono al pieno sviluppo della persona e al godimento dei dirittiperché questi ostacoli, queste difficoltà come la povertà, la disoccupazione, l’ignoranza, limitano la libertà e l’uguaglianza.Ditemi voi se, leggendola oggi, questa parte non suoni quasi una presa in giro, ma chi l’ha scritta ci credeva e io ci credo ancora e tutti dobbiamo cre-derci perché in queste parole, in questo impegno è la nostra salvezza. Ridicole non sono le parole, ma le persone che oggi pretendono di continuarea sedere nei posti di comando nonostante il loro evidente fallimento. Fossero solo ridicole! Il fatto è che sono anche pericolose. ■

anche tutta una serie di limi-tazioni dei diritti dei lavora-tori del settore rispetto aquelli oggi normalmente frui-ti; si tratta quindi di una so-luzione che cerca di risolve-re un problema complesso ecomplicato soltanto facen-do cassa con salari e dirittidei dipendenti.Abbiamo espresso la nostrapiù decisa contrarietà, an-che dal versante degli ospiti,che noi rappresentiamo. I la-voratori delle case di riposo,infatti, per il tipo di lavoroche svolgono necessitano diuna professionalità partico-lare che va loro riconosciuta,

La segretaria generale della Funzione Pubblica, Monica Vangi, ha riconosciuto il valido con-tributo dello Spi e in una lettera circolare alla Camera del Lavoro, di cui riportiamo ampiostralcio, ci ha esplicitamente ringraziati:“(…) Dopo questa prima faticosa fase, alcuni risultati li stiamo raccogliendo (…) Credo

però che ad oggi il risultato più importante sia che i nostri delegati e i nostri iscritti nei

posti di lavoro sanno di poter contare su tutta la nostra organizzazione.

Essere insieme, lavoratori attivi, pensionati e confederazione, ci ha permesso di trasmettere

un messaggio straordinario e tutto cremonese: gli operatori, gli utenti, e tanti cittadini

sanno che la Cgil di Cremona, è in grado di condividere obiettivi e di perseguirli con co-

stanza e convinzione.

(…) desidero a nome e per conto della segreteria FP Cgil di Cremona esprimere un sin-

cero e sentito ringraziamento a tutti i compagni e a tutte le compagne dei pensionati, che

ci hanno aiutato fattivamente in questa prima fase di mobilitazione territoriale (…)

Monica Vangi” ■

pena vedere in futuro mae-stranze dequalificate e nonpreparate all’assistenza e allacura dei nostri anziani più fra-gili.Gli anni a venire segnerannoulteriori riduzioni di entratealle Rsa da parte dello Stato,sia per l’azzeramento del fon-do per la non autosufficienza,sia per la fortissima contra-zione che lo Stato ha previstoper il fondo politiche-sociali.La manovra elaborata dalGoverno riduce ulterior-mente i fondi che, tramite leRegioni, vengono ripartiti allecase di riposo o Rsa o Fon-dazioni che dir si voglia.

Risulta del tutto evidente chedavanti alle ristrettezze di fi-nanziamento la soluzione in-dividuata oggi dall’Arsac è li-mitata e rischia soltanto didestabilizzare il compartosul versante delle professio-nalità oggi presenti nelle Rsa.Guardando poi in prospetti-va, se non si interviene amonte, quando i risparmioggi conseguiti, con l’abbas-samento contrattuale (fral’altro si vedrà qualche risul-tato solo tra 8/10 anni) nonsaranno più sufficienti, si ri-schierà di assistere al tenta-tivo di trovare un altro con-tratto ancora più basso, così

da prefigurare un ulterioreabbassamento della qualitàdel servizio. Per quanto cicompete lo Spi, oltre a soli-darizzare con i lavoratori del-le Rsa, è preoccupato chenon si verifichino due possi-bili scenari: il primo, come giàdetto, è che nella ricerca di ri-sparmi le Rsa abbassino il li-vello di servizio agli ospiti; ilsecondo è che si pensi ad uninnalzamento delle rette, chein parecchi casi sarebbe in-sostenibile visti gli importidelle pensioni attuali e so-prattutto future.La manovra in discussione alParlamento renderà moltis-simi anziani ancora più po-veri perché le loro esigenze,che lo Spi continua a soste-nere, non trovano orecchieche intendano e volontà cheprovvedano a far sì che l’ul-tima parte della vita non di-venti un luogo di abbandononell’indifferenza generale.Queste le considerazioni checi portano a protestare, maanche le ragioni che ci dannola consapevolezza di com-piere un’azione giusta volta agarantire un futuro di tran-quillità agli anziani di oggi eanche di coloro che, Governopermettendo, saranno quellidi domani. ■

Rsa: il perché del nostro NOCgil, Cisl e Uil non condividono le decisioni dell’Arsac

L’importanza di essere confederali

SpiInsieme05.2011Cremona 09-30-11:Layout 1 1-10-2011 16:50 Pagina 4

Page 3: Cremona Ancora in piazza per dire NO - Portale SPIspicgillombardia.it/wp-content/uploads/2012/06/... · Comuni e i consigli di ammi-nistrazione delle case di ri-poso dell’intero

3Lombardia

Una grandissima mobilitazione in autunno per cambiare lamanovra del governo Berlusconi perché non consentiamoche venga steso un velo di silenzio e di oblio su quello che èstato fatto sulla pelle della maggior parte degli italiani. Nonpossiamo accettare una Finanziaria così dura, odiosa, iniquache scarica il peso delle mancate scelte di questi anni solosulle spalle di pensionati e lavoratori.Cgil e Spi da tempo denunciano la grave crisi che il paese staattraversando, hanno fatto proposte con l’obiettivo di portarel’Italia fuori dal tunnel, ma il governo è concentrato solo suiprocessi del premier, sui suoi scandali sessuali.Le due manovre varate tra luglio e agosto sono una vera ma-celleria sociale perché incentrate sui tagli alla sanità, all’as-sistenza, alle pensioni, al lavoro pubblico e sull’aumentodelle tasse e di imposizioni varie come l’aumento dei tickete la riduzione delle detrazioni fiscali. Per non parlare degli ul-teriori tagli ai Comuni e alle Regioni, che hanno provocatoanche le manifestazioni dei sindaci e la ribellione di alcunipresidenti di regionali. Tagli che si tradurranno in meno ser-vizi per i cittadini, aumenti delle tariffe e porrà grandi diffi-coltà al nostro sindacato nella sua opera di negoziazione congli enti locali, avremo meno possibilità di esigere risposteadeguate ai bisogni delle fasce più deboli e degli anziani inparticolare.Proprio per questo quella che invochiamo è una manovra,che dovrà per forza essere rigorosa, ma che abbia un profiloetico, morale, di equità.Serve una manovra per la crescita, per far girare i consumi,per tutelare le persone e le famiglie più esposte agli effettidella crisi. Non è impossibile trovare le risorse, si può inter-venire sulle grandi rendite, sui grandi patrimoni, con un fiscopiù giusto, riducendo i costi della politica e aggredendol’evasione, l’illegalità, il sistema tangentizio.Entro il 2014 il bilancio statale deve raggiungere il pareggio:è un impegno che abbiamo preso con l’Europa e che non pos-siamo non rispettare. Il dramma è che questo governo pernon assumersi la responsabilità delle scelte ha attivato unmeccanismo automatico che entro il 2013 taglierà altri trentamiliardi di euro di spesa sociale in maniera indistinta.Tra i grandi paesi europei siamo quello con più disugua-glianza, con i salari più bassi e la pressione fiscale più alta.Eppure la maggioranza che sorregge questo governo non haesitato a farsi beffa del senso di giustizia e dell’indignazioneche monta nel paese. Abbiamo perso credibilità di fronte aglialtri paesi e nei confronti dei mercati azionari anche per que-sto è ora di dire basta e di chiudere la stagione politica e digoverno che tanto male sta facendo all’Italia, questo go-verno deve andare a casa. Certo dovremo poi rimboccarci lemaniche per ricostruire il Paese, per tornare a farlo cre-scere e riconquistare credibilità all’estero, ma non abbiamopaura di sacrifici che hanno obiettivi come questi. Per que-sto dopo i due grandi scioperi generali del 6 maggio e 6 set-tembre, dopo la nostra manifestazione nazionale del 18 giu-gno a Salerno, dopo i presidi davanti a Montecitorio e nellepiazze d’Italia siamo pronti alle nuove grandi mobilitazionidell’autunno: non possiamo farne a meno dobbiamo invertirela rotta! ■ *Segretario generale Spi

La nostra sfidaal governo

di Carla Cantone*

Le finanziarie di Berlusconicosì simili alla tela di PenelopeLapadula: “Bisogna mettere mano alla crescita”“Bisogna mettere mano allacrescita e bisogna avere, in-nanzitutto, un governo chesia credibile sia sul pianodella capacità di tenere sot-to controllo i conti che nelrilanciare lo sviluppo delPaese. Questo governo è ilprimo problema da affronta-re”. Beniamino Lapadula,capo delegazione Cgil pres-so il Cnel, è chiaro ed espli-cito nell’affrontare il temadelle ultime manovre econo-miche varate dal governo.Manovre caratterizzate dal-la mancanza di equità. La-padula sottolinea come siaimpossibile tirar fuori dallacosiddetta riforma dell’as-sistenza e del fisco rispar-mi per venti miliardi neiprossimi due anni: “nean-che con operazioni di ma-celleria sociale estesa ri-sparmi di quella natura pos-sono venire da lì. Anche sesi parla di ridurre fortemen-te la spesa per la non auto-sufficienza, per le indennitàdi accompagnamento, dellereversibilità. Come è sba-gliato pensare di colpire ilsistema delle detrazioni, siada lavoro dipendente cheda pensione che da carichifamiliari. Tutte queste misu-re, oltre ad essere inique, ri-ducono la domanda internae, quindi, hanno un caratte-re marcatamente recessivoe non incidono sulla cresci-ta, anzi”. Un Paese viene giudicatodal livello del debito pub-blico e dalle sue capacitàdi restituirlo, ma la capaci-tà di restituzione è legataalla crescita. “Noi con lenostre manovre riusciamo aridurre il disavanzo annuo,– spiega Lapadula – ma labassa crescita produce mi-nori entrate fiscali e questorende più difficile restituireil debito. Questo è l’elemen-to decisivo che questo go-

verno non ha affrontato”.Rispetto al nostro potenzia-le di crescita, da dieci annicresciamo di meno. “C’è untema che è decisivo: la pro-duttività totale dei fattori –ovvero quanto si può estrar-re da una data quantità di la-voro e capitale – da dieci an-ni è piatta. Perché la nostraproduttività ristagna? Per-ché si è pensato che tutto sipotesse risolvere con unamaggiore flessibilità del la-voro, si è sostituito il capita-le fisso col lavoro flessibile,a basso costo. Lo stesso art.8 di questa manovra conti-nua a muoversi in questa di-rezione. Tutto ciò ha fatto sìche rimanessimo anche amargine della rivoluzionetecnologica, non c’è statapolitica industriale che spin-gesse verso frontiere tecno-logiche più avanzate le no-stre imprese. Quindi diventaimperativo agire sulle rela-zioni industriale, creare retidi impresa e affrontare se-riamente il problema di co-me reperire le risorse”.

Patrimonialeparola chiaveE qui la parola chiave è pa-trimoniale. “Quando dicia-mo patrimoniale non dicia-mo soltanto qualcosa che èpiù equa dal punto di vistasociale, ma qualcosa che ri-sponde meglio a un criteriodi efficienza economica.Dobbiamo avere una patri-moniale straordinaria checi aiuti a scendere sotto il100 per cento del debito.Una imposta straordinariadi questo tipo può esserecentrata molto su quel die-ci per cento delle famiglieitaliane che hanno il 50 percento della ricchezza dellefamiglie. E anche all’inter-no di quel dieci per cento sipuò distinguere tra chi il pa-trimonio l’ha costruito one-

stamente e chi no”.Lapadula specifica che sia-mo il paese che sul terrenodel patrimonio – che vuoldire ricchezza non flussodel reddito – ha la tassazio-ne più bassa fra i paesi svi-luppati. “Se si toglie l’Iciquei soldi da qualche altraparte vanno presi, Berlusco-ni l’ha tolta a tutti ma i soli-ti noti cui si tolgono i soldisiamo noi, per cui quantol’Ici valeva lo tolgono poi anoi. Patrimoniale deve si-gnificare prendere i patri-moni più consistenti. L’Ita-lia – continua Lapadula –soffre di uno squilibrio fraricchezza privata e Prodot-to interno loro: noi rappre-sentiamo il tre e mezzo percento del Pil mondiale e lanostra ricchezza è pari alcinque e cinque della ric-chezza mondiale. E il moti-vo sta nel fatto non tantoche il nostro è stato un pae-se di risparmiatori, ma so-prattutto nel fatto che que-sto risparmio privato è frut-to dell’evasione fiscale. Ilpatrimonio delle famiglienon è stato impiegato nelleimprese, è stato immobiliz-zato in appartamenti. Inquesto senso la patrimonia-le è legata allo stesso temadella lotta all’evasione. Si èparlato di spesometro, cioèdi verificare la coerenza traacquisti che si fanno e red-dito che si denuncia, è unastrada da praticare, ma cre-do sia molto più forte quellache porta a vedere la coe-renza tra ciò che si possiedee ciò che si denuncia. Glistrumenti per farlo ci sono.Così porteremmo il nostrotasso di evasione fiscale vi-cino alla media europea,che oggi superiamo del 50per cento. E lavorando sullavoro nero porteremmo ilPaese a un tasso di illegalitàaccettabile”. ■

SpiInsieme05.2011Lombardia 09-30-11:Layout 1 1-10-2011 16:58 Pagina 1

Page 4: Cremona Ancora in piazza per dire NO - Portale SPIspicgillombardia.it/wp-content/uploads/2012/06/... · Comuni e i consigli di ammi-nistrazione delle case di ri-poso dell’intero

4Lombardia

Una manovra altra era possibileLe scelte contro cui Cgil e Spi si battono

Un altro tipo di manovraera possibile, una manovrache non penalizzasse anco-ra di più lavoratori e pen-sionati, che puntasse sul ri-lancio dello sviluppo, del-l’occupazione, una manovrapiù equa e giusta. Una ma-novra che colpisse le grandirendite e ricchezze, l’eva-

sione fiscale, l’illegalità, il la-voro nero.Qui di seguito riassumiamoin brevissimi punti le scelteche il governo Berlusconi haoperato con le due manovredi luglio e agosto:• nuovi tagli alle ammini-strazioni centrali e agli entilocali che obbligano a ri-

durre l’assistenza a svan-taggio dei redditi medio-bassi e delle persone in con-dizioni di povertà;• possibilità per Comuni eRegioni di aumentare l’ali-quota dell’addizionale Irpef,gravando sui lavoratori di-pendenti e sui pensionati;• tagli alla sanità e introdu-zione dei ticket di 10 euro;• lavoro pubblico: dopo ilblocco dei contratti di la-voro e delle retribuzioni sipagano con due anni di ri-tardo le indennità di buo-nuscita, si inaspriscono leregole su mobilità, trasferi-menti e aspettativa;• pensionamento per le don-ne a 65 anni, progetti di in-tervento su anzianità, inva-lidità e reversibilità; allargataanche al comparto scuola ladecorrenza posticipata delpensionamento (ritardo diun anno);• area disabilità: emanatemisure sul collocamento che

rischiano di costruire deighetti per i lavoratori disabilinelle imprese private e neglienti pubblici;• nonostante l’esito dei re-ferendum predispone un ob-bligo oggettivo a privatizza-re i servizi pubblici;• contrattazione: si introdu-cono norme che rappresen-

tano un attacco all’autono-mia delle parti (art. 8) e unaviolazione dello Statuto deilavoratori, del contratto na-zionale;• aumento dell’Iva sulla ben-zina;• introduzione di una tassasulle rimesse all’estero dei la-voratori extracomunitari. ■

Non autosufficienza: accoltele proposte Spi, Fnp, Uilp

La proposta di legge depo-sitata lo scorso settembrein Consiglio regionale dalgruppo del partito Demo-cratico accoglie, tra le al-tre, anche le proposteavanzate in tema di nonautosufficienza.da Spi,Fnp, Uilp.La popolazione lombardainvecchia a un ritmo supe-riore rispetto alla medianazionale e le proiezioniindicano che, attorno al2020, gli anziani non auto-sufficienti saranno oltre500 mila.La proposta del Pd recu-pera le sollecitazioni checome Spi Lombardia ab-biamo spesso avanzato,cioè l’esigenza di una re-golamentazione, ancorapiù necessaria alla lucedei pesantissimi tagli cheil Governo Berlusconi ha

Contributo di solidarietà a carico

delle pensioni d’importo elevato

A decorrere dal 1° agosto 2011 e fino al 31 dicembre 2014, itrattamenti pensionistici di importo complessivo superiorea 90mila euro annui lordi sono assoggettati ad un contribu-to di solidarietà del 5% per la parte eccedente l’importo di90mila euro e del 10% per la parte eccedente l’importo di150mila euro. Per trattamento pensionistico complessivo siintende quello erogato da enti gestori di previdenza obbli-gatoria e dalle forme pensionistiche che garantiscono pre-stazioni definite in aggiunta o ad integrazione del trattamentopensionistico obbligatorio (fondo gas, esattoriali, imposte diconsumo, prestazione definite dei dipendenti delle regioni astatuto speciale, fondi di previdenza complementare, ecc.). Il contributo di solidarietà è stato definito solo per i pensio-nati e per i dipendenti del pubblico impiego. Questo determinauna disparità di trattamento con tutti gli altri soggetti aven-ti medesimi livelli di redditi per cui tale disparità di trattamentoè passibile di giudizio di legittima costituzionale. ■

Censimento e questionarioÈ partito il 15° Censimento della popolazione italiana, dovreste aver ricevuto a casa il que-stionario. I tempi fissati dal ministero dell’Interno per la spedizione/recapito a casa vannodal 12 settembre al 22 ottobre, mentre dal 10 ottobre al 21 novembre è prevista la re-

stituzione.I questionari possono essere compilati collegandosi al sito: http://censimentopopolazione.istat.ite in questo caso dovrete utilizzare le credenziali d’accesso – personali e relative ad ogni sin-gola famiglia – indicate sul frontespizio del questionario inviato a casa oppure consegnan-dolo a mano presso i centri raccolta comunali o gli uffici postali.Per informazioni più approfondite potete rivolgervi alle sedi Spi più vicine a voi. ■

effettuato sui trasferimen-ti alle Regioni per le politi-che sociali. Con l’azzera-mento del Fondo naziona-le per la non autosuffi-cienza – che per l’anno incorso ha portato in Lom-bardia 56,5 milioni di euro- e con la drastica riduzio-ne del Fondo nazionaleper le politiche sociali –da 53,8 milioni nel 2011 a25,27 milioni per il 2012 –le risorse statali si riduco-no del 77%.Come Spi abbiamo critica-to fortemente i tagli linea-ri, perché ingiusti e iniqui:in momenti di crisi è giu-sto aiutare di più chi fa fa-tica; per noi i Comuni e leAsl vanno sostenuti per-ché sono il vero polso isti-tuzionale della situazionedi difficoltà del territorio.La legge sulla non autosuf-

ficienza ha bisogno di fi-nanziamenti e di regola-zione per stabilire meglioa chi e in che modo vannodistribuite le risorse, oltrea migliorare l’identifica-zione dei bisogni.Ci auguriamo che la Re-gione prenda in considera-zione questa proposta dilegge, ci aspettiamo unaRegione che eviti di punta-re solo sul welfare delleresponsabilità che tende ascaricare tutto sulla pelledegli anziani e delle fami-glie; noi a questo modellocaritatevole non siamo fa-vorevoli e seguiremo conattenzione il nuovo corsodel welfare lombardo,pronti a dare il nostro as-senso quando condivide-remo e a dire NO quandosi vorranno colpire i piùdeboli. ■ Claudio Dossi Importante

Fondo sociale affittiLa domanda per usufruire del contributo regionaleper gli affitti scade l’11 novembre 2011.Il contributo spetta a tutti i cittadini italiane e del-l’Unione europea (extra UE con dieci di residenza inItalia e cinque in Lombardia) le cui condizioni rien-trano in determinate fasce di reddito, tipo di abitazio-ne e altro.Per maggiori informazioni e per inoltrare le domanderivolgetevi al Comune di residenza e al Caaf. ■

SpiInsieme05.2011Lombardia 09-30-11:Layout 1 1-10-2011 16:58 Pagina 2

Page 5: Cremona Ancora in piazza per dire NO - Portale SPIspicgillombardia.it/wp-content/uploads/2012/06/... · Comuni e i consigli di ammi-nistrazione delle case di ri-poso dell’intero

5Lombardia

Così la riduzione della rivalutazioneautomatica delle pensioni

La finanziaria 2012/4 ha pre-visto per gli anni 2012 e2013 per le pensioni di im-porto superiore a 5 volte iltrattamento minimo Inps(2.341,75 euro lordi mensi-li) che la rivalutazione auto-matica si applica solo sullaquota di pensione fino a 3volte il trattamento minimoe nella misura del 70%.Alle pensioni che non supe-rano l’importo di 5 volte iltrattamento minimo va ap-plicata le normale rivaluta-zione e quindi:• per la quota fino a 3 volte ilT.M. (1.405,05 euro lordi men-sili) il 100% dell’inflazione• per la quota da 3 a 5 volte

La nuova normativa preve-de l’innalzamento gradualedell’età per la pensione divecchiaia di tutte le lavora-trici dipendenti, autonomee parasubordinate.Questo incremento si ag-giunge all’innalzamento del-l’età pensionabile già previ-sto sulla base della variazio-ne delle aspettative di vita.Il primo incremento gra-duale dell’età previsto dallaprima manovra era a partiredal 2020, modificato e anti-cipato al 2014 con la secon-da manovra di agosto appe-na approvata definitiva-mente, per arrivare a 65 an-ni nel 2026.Dalla combinazione dei di-versi fattori l’età di effettivopensionamento sarà supe-riore ai 65 anni già a partiredal 2021 per le lavoratriciautonome e dal 2022 per ledipendenti. ■

il T.M. (da 1.405,05 a 2.341,75euro lordi mensili) il 90%dell’inflazione.La rivalutazione al 75% del-l’inflazione prevista per lequote eccedenti il T.M. perquesti due anni scompare.In sostanza tutte le pensionidi importo superiore a 5volte il trattamento minimoInps negli anni 2012 e nel2013 avranno, a titolo di pe-requazione automatica, unincremento fisso dato dal-l’applicazione del 70% del-l’aliquota di rivalutazionesulla fascia di importo fino a3 volte il trattamento mi-nimo Inps. È prevista poi una norma di

salvaguardia per le pensionidi importo compreso tra 5volte il trattamento minimoInps e il medesimo importoincrementato della rivaluta-zione automatica ordinaria.Tale norma dispone che inquesti casi l’aumento di ri-valutazione automatica è co-munque attribuito fino aconcorrenza del predettomaggiorato dell’aumento diperequazione.Ipotizzando un’inflazione nel2011 pari al 2,5% (le rileva-zioni ad agosto indicanoun’inflazione pari al 2,8% subase annua) la perequazioneattribuibile secondo normasarebbe pari a:

La norma di salvaguardiaprevede che alla pensionedi importo compreso tra2.341,76 e 2.397,96 che a se-guito della perequazione ri-dotta rimanga al di sotto di2.397,96, venga portata a ta-le cifra.Quindi nel caso dell’esem-pio l’importo della perequa-zione ridotta sarà incremen-tato di una ulteriore cifrapari alla differenza tra(2.397,96 - 2.384,59 = 13,37euro) al fine di garantire al-meno la cifra di 2.397,96. Di-versamente si sarebberocreate situazioni di disparitàdi trattamento.Con l’inflazione ipotizzata(2,5%) tutte le pensioni dellafascia da 2.341,76 a 2.373,37verranno allineate a 2.397,96mentre per importi da pere-quare superiori si sfuggiràall’allineamento. ■

Il progetto Card Spi si arricchisce di un’altra importante iniziativa volta a favoriresempre di più i nostri iscritti, soprattutto in questo periodo di dura crisi. Tutti i let-tori di Spi Insieme potranno usufruire dell’interessante convenzione che il sindaca-to dei pensionati ha stretto con Coop Italia realizzando un risparmio di ben 50 euro

sui costi delle telefonate col cellulare.Coop Voce, infatti, offre 50 euro di bonus di traffico telefonico in omaggio – suddi-viso in dieci euro al mese per cinque mesi a partire dal giorno dell’attivazione – a chipassa a CoopVoce portando il proprio numero da un altro gestore.Per usufruire di questa convenzione basta recarsi presso un punto vendita Coop com-pilando e portando con sé il tagliando che riportiamo qui sotto. Al momento della ri-chiesta verrà automaticamente attivata la promozione prevista. I punti vendita Coopabilitati all’attivazione della convenzione sono quelli che si trovano in Lombardia.Per trovare quello più vicino a te collegati sul sito www.coopvoce.it

Con CoopVoce risparmi!!!Per gli iscritti Spi, lettori di “Spi Insieme”,una interessante convenzione

Rivalutazione applicabile dal 2012Pensione Fasce Aliq. rival. % rivalutaz. Rivalutazione Pensione2011 importo 2012

Pensione fino a 5 volte il T.M.2.341,75 1.405,05 2,5% 100 35,13 2.397,96

936,70 90 21,08Pensioni superiori a 5 volte il T.M2.360,00 1.405,05 2,5% 70 24,59 2.384,59

954,95 0 0

Per maggiori

informazioni e

chiarimenti rivolgiti

alla sede Spi

più vicina a casa tua

Donne,pensione

“fantasma”

SpiInsieme05.2011Lombardia 09-30-11:Layout 1 1-10-2011 16:58 Pagina 3

Page 6: Cremona Ancora in piazza per dire NO - Portale SPIspicgillombardia.it/wp-content/uploads/2012/06/... · Comuni e i consigli di ammi-nistrazione delle case di ri-poso dell’intero

6Lombardia

Le proposte“Viaggi della Mongolfiera”2011

Agenzia e sedeC.so Porta Vittoria, 4620122 MilanoTel. 025456148 - Fax [email protected]

Filiale di LegnanoVia Venegoni, 13 - 20025 LegnanoTel. 0331599664 - Fax [email protected]

Filiale di ComoVia Italia Libera 21 - 22100 ComoTel. 031267679 - Fax [email protected]

Filiale di BresciaVia F.lli Folonari, 18 - 25126 BresciaTel. 0303729258 - Fax [email protected]

Agenzia Viaggi e Turismo BergamoVia del Nastro Azzurro 1/A-24122 BergamoTel. 035218325 - Fax 035248062

Via Petrini, 14 - SondrioTel. 0342210091 - Fax 0342541313

Val.fra.daz.srlVia Nino Bixio, 37 - VareseTel. 0332813172- Fax 0332817147

Se vuoi notizie più dettagliate sui Viaggi dellaMongolfiera puoi chiederle direttamente a:

Spi Cgil Lombardiavia dei Transiti, 2120127 MilanoOppure, puoi contattaredirettamente: SaraTel. 02.28858336O inviare una mail a:[email protected]

*Le quote indicate sono individualie in camera doppia.

I Viaggi della Mongolfiera sono promossi con l’organizzazione tecnica di:

“Ancora una volta dobbia-mo difendere la nostra de-mocrazia, è questo il datopiù amaro di questo cento-cinquantesimo”, così lo sto-rico Edmondo Montali –Università di Teramo – haconcluso il suo applauditis-simo intervento al convegnoorganizzato dallo Spi Lom-bardia a Bormio, durante laXVII edizione dei Giochi di Li-beretà, e dedicato al valoredell’Unità d’Italia.Insieme a Montali c’eranoCarlo Ghezzi, presidentedella Fondazione Di Vitto-rio, i tre segretari generali diSpi nazionale, Lombardia eCgil Lombardia: Carla Can-

tone, Anna Bonanomi eNino Baseotto.Particolarmente interessantel’excursus compiuto da Mon-tali sul valore della demo-crazia e della nostra storiaunitaria dal 1861 ad oggi.L’unità del paese fu una gran-de conquista, il 1861 segnò

una grande rivoluzione isti-tuzionale: si unificano settestati, viene emanato lo Sta-tuto Albertino, si crea unostato unitario – di cui uno deivalori fondanti era la possi-bilità di declinare i diritti – maallo stesso tempo è uno sta-to elitario, che nasce senza lapartecipazione delle classicontadine o del popolo veroe proprio, dove il diritto a vo-tare è basato sul censo e,così, vota solo il 2% della po-polazione. Le istituzioni sonopiemontizzate, tanto che al-cuni si sentono messi sotto ildominio sabaudo. Montaliha spiegato come in questoquadro nasca l’idea di comu-nità, che di per sé ha carat-tere escludente, il che porte-rà alla nascita del banditismoda un lato e, nel corpo socialepiù vasto, delle società delmutuo soccorso, poi dei sin-dacati il che significa riven-dicazioni di diritti sul lavoro,richiesta di partecipazione

delle persone. Questo fer-mento si scontra con l’inca-pacità da parte delle elite alpotere di passare a formedemocratiche, elemento chedopo la Prima Guerra Mon-diale porta al fascismo contutto quello che ne conseguì.E qui – Montali prima e Ghez-zi dopo – ci hanno dato unamirabile lettura della Resi-stenza non solo come lotta ar-mata, ma soprattutto comedissenso dei cittadini, dei la-voratori ricordando gli scio-

peri del ’43 e ’44, i singoli attimessi in campo da normalicittadini, pur consci delleconseguenze cui potevanoandare incontro: “Era riaf-fermazione del vecchio prin-cipio che il potere non deveaverla vinta sulla virtù, inquesto sta la moralità dellaResistenza”, ha sottolineatoMontali, come ha sottolinea-to quel sommerso carsicoche ogni tanto affiora nelleclassi dirigenti italiane chepiù volte hanno avuto dei

sussulti tendenti all’autori-tarismo, con cui tentano sem-pre di cancellare l’assuntoche sta alla base della nostraCostituzione: il lavoro comeelemento fondante della Co-stituzione, della dignità deicittadini. Tant’è che ancoraoggi la modernizzazione vie-ne fatta passare, da alcuni,come l’abolizione dei dirittidel lavoro. E questo è stato iltema degli interventi di Ba-seotto e Cantone: l’incapaci-tà di questa classe dirigentedi scommettere sul lavoro esul suo rilancio per uscire dal-la crisi. “Per questo – ha det-to Cantone – abbiamo biso-gno di una Cgil che continuila sua ribellione, che metta incampo – come ha fatto – lesue proposte che hannocome obiettivo l’equità, unforte piano per il rilancio dellavoro”. E per tutto questo ipensionati scenderanno an-cora in piazza a dicembrecon la Cgil tutta. ■

“Ancora una volta dobbiamo difendere la nostra democrazia”

A Bormio il convegno sui 150 anni dell’Unità d’Italia

IstanbulDal 5 al 9 novembreEuro 635*

Redazioni locali:Romano Bonifacci, Silvia Cerri,Fausta Clerici, Simona Cremonini,Lilia Domenighini, Lorenzo Gaini,Osvaldo Galli, Elena Lah,Monica Lang, Grazia Longhi Meazzi,Pierluigi Zenoni.

Direttore responsabile

Erica Ardenti

Editore:Mimosa srl uninominalePresidente Carlo PoggiVia dei Transiti 21 - 20127 Milano

Registrazione Tribunale di Milanon. 75 del 27/01/1999.

Sped. in abb. post. 45%comma 2 art. 20b legge 662/96Filiale di Milano

Euro 2,00Abbonamento annuale euro 10,32Abbonamenti tel. 022885831

Progetto grafico e impaginazione:

A&B - Besana in Brianza (Mb)

Prestampa digitale, stampa, confezione:

GreenPrinting® A.G. Bellavite srl - Missaglia (Lc)Questo periodico è stato stampatosecondo la filosofia GreenPrinting®

volta alla salvaguardia dell’ambiente.

CrocieraSpi AuserMSC PoesiaSpagna, Portogallo e MaroccoDal 18 al 26 aprileEuro 940

Sogni un viaggio al mare in Italia o all’estero,un tour in Europa o nel mondo?Chiamaci e ti aiuteremo a trovarela soluzione miglioreSara [email protected]

SPECIALE Mercatini di NataleColmar e StrasburgoDal 9 al 10 dicembre

Euro 145*

A richiesta mercatini di Natale di un giorno (solo per gruppi organizzati)

SPECIALE Natale e CapodannoDiano Marina Hotel Raffy

Dal 24 dicembre al 7 gennaio

Euro 815*

Terralta Viaggi e TurismoVal.fra.daz.srlVia Roma, 135 Bormio (So)Tel. 0342.911689 - Fax 0342.919700

Val.fra.daz.srlVia Besonda, 11 - LeccoTel. 0341488250/204 - Fax 0341286109

Costiera AmalfitanaDal 28 dicembre al 3 gennaio

Euro 530

SpiInsieme05.2011Lombardia 09-30-11:Layout 1 1-10-2011 16:58 Pagina 4

Page 7: Cremona Ancora in piazza per dire NO - Portale SPIspicgillombardia.it/wp-content/uploads/2012/06/... · Comuni e i consigli di ammi-nistrazione delle case di ri-poso dell’intero

7Cremona

È il 6 settembre e anche noipensionati dello Spi ci stia-mo recando alla manifesta-zione promossa dalla Cgil asostegno dello sciopero ge-nerale indetto contro i con-tinui attacchi del governo aidiritti dei lavoratori e deipensionati.Ormai da alcuni anni la Cgilè rimasta l’unico vero, im-portante e decisivo baluar-do in difesa di questi diritti.Altri sindacati sembrano as-sai più disposti a dare batta-glia alla Cgil piuttosto che aipadroni di turno, imperso-nati, questi ultimi, da coloroche in Parlamento sopravvi-vono solo grazie ai cosiddet-ti “responsabili”, portatori didiscredito italiano nel mon-do intero.Uno dei capi di questi sinda-cati ha recentemente dichia-rato che lo sciopero è soloun danno economico per ilavoratori. Io che di scioperine ho fatti a decine, e ne co-nosco il costo, mi sono chie-sto: “Ma dal dopoguerra adoggi, quali conquiste impor-tanti sono mai state ottenutesenza gli scioperi? Quale al-tro strumento di lotta collet-tiva e democratica può es-sere usato per difenderci da

più decisi che mai, noi pen-sionati abbiamo raggiunto illuogo dell’adunata, dove tut-ti salutano tutti, compagni divecchie e nuove infinite bat-taglie.Il corteo rumoroso e colora-tissimo si avvia verso il cen-tro della nostra città facendointendere, senza ombra didubbio, che non sarà affattofacile privarci di tutto quelloche abbiamo conquistato intanti decenni di lotte anchese siamo coscienti che lastrada sarà ancora lunga esempre in salita. ■

6 settembre: riflessionia margine

dello sciopero generaledi Gino Felisari

Un attivo Cgilpiù che

partecipato

La mobilitazione continua...15 luglio si presidia la Prefettura

di Luigi Foglio

Una delegazione di pensionati, guidati dal se-gretario generale dello Spi, Roberto Carenzi,e da Emilio Dioli della segreteria della Ca-mera del Lavoro, si è recata dal Prefetto perillustrare i motivi della protesta. Carenzi sot-tolineando le difficoltà già create dalla pre-cedente manovra, ha espresso estrema pre-occupazione per la situazione di estremagravità che si va delineando.Altrettanto preoccupante è il quadro delineatoda Dioli relativo allo stato di crisi economi-ca della nostra provincia, dove la disoccu-pazione e la Cig hanno raggiunto il massimo storico e che, con questa manovra, peg-gioreranno ulteriormente. ■

Dalla prima pagina

Lettera a Tremontiben esplicitate in altre partidei giornale, che ancora unavolta invece gravano suipensionati, sui giovani, suilavoratori, sulle donne e su-gli enti locali, con relativacondanna a morte di ogniforma di welfare e scarsissi-ma capacità di ridare impul-so all’asfittica economia delPaese.Anche Confindustria e queipericolosi sovversivi dellaCorte dei Conti e di Banki-talia giudicano la manovrainefficace e “depressiva” e ivertici di Cisl e Uil, sullaspinta di un diffuso males-sere fra i loro rappresentati,segnalato da molte adesioniallo sciopero del 6 settem-bre, stanno attenuando i lo-ro consensi a misure che in-deboliscono i diritti di chilavora e stanno riducendo lasponda che in questi ultimianni hanno offerto a un go-verno che accolla a chi lavo-ra e paga le tasse i debiti

causati da chi ruba, evade,elude, corrompe. Noi ci au-guriamo, per il bene dei la-voratori e dei pensionati,che venga meno la sorta dicomplicità che sembrava le-garli a un ministro come ilsuo collega Sacconi, il cuiscopo nella vita pare quellodi punire, per chissà qualicolpe, i lavoratori e chi co-me la Cgil ne difende dirittie conquiste. Nel frattempola Cgil, da sola ma non iso-lata, continuerà, come sisuol dire, a fare la sua parte,manterrà la mobilitazione inpiena autonomia e chiarez-za di intendimenti e di ini-ziativa perché vengano pre-se misure per uscire dallacrisi, perché queste sianogiuste ed eque e capaci digenerare la ripresa dell’eco-nomia reale, perché venga-no salvaguardati i diritti deicittadini e dei lavoratori,perché vengano perseguiti icorrotti e i disonesti. ■

14 settembre ancora in Prefettura!Di nuovo davanti alla Prefettura. Il presidio indet-to dalla Cgil ha visto insieme lavoratori, precari,giovani e pensionati per protestare ancora controi contenuti della manovra che si rivela modificatain alcune parti, ma che mantiene nell’impianto enella filosofia che la sottende le iniquità, l’ineffi-cacia e l’ipocrisia che caratterizzano gli atti diquesto governo. ■

Folta presenza dei pensionati all’attivo dei delegati del 31 ago-sto scorso, organizzato in preparazione dello sciopero e del-la manifestazione a Cremona. La relazione di Giacinto Bot-

ti della segreteria regionale Cgil ha esplicitato con chiarez-za i motivi dello sciopero, che sono stati condivisi dai dele-gati presenti. Foglio, dello Spi, è intervenuto per ricordareche i provvedimenti annunciati colpiscono le pensioni mediobasse cui negano la rivalutazione a fronte in di una pesanteperdita del potere di acquisto che si acuirà se verrà toccatal’Iva con conseguente aumento incontrollato dei prezzi.Nel corso dell’attivo è stato ascoltato Pippo Superti, se-gretario dell’Anci regionale, che ha illustrato con grafici e ta-belle come il taglio ulteriore di risorse agli enti locali o ridurràdrasticamente i servizi socio-assistenziali o indurrà l’au-mento delle addizionali locali, colpendo ancora una volta i so-liti noti. La preoccupazione per la progressione dei tagli ap-portati ai trasferimenti agli enti locali ha portato la Cgil adaderire con delegazioni alla manifestazione di protesta in-detta dall’Anci a Milano il 29 agosto scorso. ■

chi ci vuole umiliare e pri-vare di reddito e di diritti?”. Comunque sia, armati disventolanti bandiere rosse e

SpiInsieme05.2011Cremona 09-30-11:Layout 1 1-10-2011 16:50 Pagina 5

Page 8: Cremona Ancora in piazza per dire NO - Portale SPIspicgillombardia.it/wp-content/uploads/2012/06/... · Comuni e i consigli di ammi-nistrazione delle case di ri-poso dell’intero

8Cremona

Per i vent’anni Ausertante manifestazioni

Pizzighettone: in tantialla Festa del pensionato

Donne:più formazionepiù competenza Dal 15 al 18 di luglio a Vaia-

no Cremasco, presso la Ca-scina Hermada, si è svolta laquarta festa provinciale del-l’Auser, in occasione del XX°di fondazione dell’Auser pro-vinciale.Musica, buona cucina, pizze-ria e tanta gente, hanno fattoda cornice alla festa.A fare gli onori di casa il pre-sidente, Giuseppe Streppa-

rola, che, nella serata di inau-gurazione ha accolto, tra gli al-tri, il sindaco di Vaiano, il pre-sidente Auser regionale, Ser-

gio Veneziani, il segretario ge-nerale Spi provinciale, Ro-

Si è tenuto a Cremona il 12 settembrescorso, presso la Camera del Lavoro,il coordinamento delle donne delloSpi. All’ordine del giorno la discus-sione del documento preparatoriodell’Assemblea nazionale delle don-ne pensionate, che si terrà a San Be-nedetto del Tronto dal 12 al 14 otto-bre, e l’elezione della delegazione cre-monese che vi parteciperà. Hanno

presenziato ai lavori il segretario generale provinciale Roberto

Carenzi e Gabriella Fanzaga, responsabile delle politichedi genere dello Spi lombardo. L’intervento iniziale, tenuto daEli Lazzari in qualità di coordinatrice, ha cercato di sinte-tizzare il corposo documento in discussione dal titolo den-so di significato Il valore del genere e la forza dell’età. Laz-zari ha insistito, in particolare, sul tema della contrattazioneterritoriale di genere e sul ruolo e sul funzionamento del co-ordinamento stesso, valorizzando l’attività svolta quest’anno,ma anche rimarcando alcune difficoltà e carenze. Per supe-rarle ha proposto la creazione di un agile esecutivo di pochecompagne che abbia il compito di affiancarla nel pianifica-re e organizzare l’attività del Coordinamento. Le compagnepresenti si sono dichiarate favorevoli alla proposta. Sono se-guiti numerosi interventi che hanno sottolineato l’esigenza del-l’intensificazione dell’attività formativa per mettere le don-ne, che vogliono impegnarsi, in condizione di essere più com-petenti nell’attività che lo Spi svolge sul territorio.Alla fine le compagne presenti hanno indicato in Eli Lazzari

e Gina Menozzi le delegate all’Assemblea nazionale. ■

Anche quest’anno la Festa

del pensionato organizzatalo scorso 23 agosto dal Cen-tro sociale Aup di Pizzighet-tone ha richiamato un grannumero di persone per un’in-tera giornata.La mattinata si è aperta conla celebrazione della Messanella chiesa di San Rocco inGera ed è proseguita con ilsaluto da parte delle autori-tà, presso la sede del Cen-tro. Per il sindacato ha par-lato Gino Felisari dello Spi.È seguito il pranzo sociale. Ilpomeriggio è stato impegna-to dalle danze presso il salo-ne del Centro, danze che so-no proseguite in serata allochalet la Conchiglia con mu-sica dal vivo. ■ Le finali del torneo

di briscola dellazona di Crema, dicui non abbiamopotuto dare notiziasul numero prece-dente, si sono svol-te il 25 luglio scor-so a Castelleonepresso il circolo Arci e hanno visto vincente la coppiaPaolino Vailati Canta – Graziano Brunetti. ■

Giochi di Liberetà

berto Carenzi e i tanti rap-presentanti delle Auser locali.Altra importante manifesta-zione Auser si è tenuta a Cre-ma il 18 giugno in occasionedel ventennale della fonda-zione: il concerto del corpobandistico G. Verdi di Om-briano diretto da Eva Patrini.Il concerto è stata una delleiniziative organizzate in pro-vincia di Cremona per ricor-dare l’avvenimento. La ceri-monia finale si svolgerà a Cre-mona il 17 dicembre pressoPalazzo Cittanova. ■

Aup: il centrointitolato a

Germano StrozziSabato 3 settembre, alla presenza dei dirigenti dell’Aup(Associazione unitaria pensionati), del sindaco, del-l’assessore alle Politiche sociali e di una folta rappre-sentanza di Cgil, Cisl, Uil si è svolta al Boschetto, pres-so il Centro sociale Aup la cerimonia per l’intitolazio-ne del centro a Germano Strozzi, che fu membro di se-greteria dello Spi e responsabile della lega di Cremo-na. Strozzi negli ultimi anni del suo impegno sindaca-le si adoperò per ingrandire e consolidare l’attività del-l’Aup provinciale, che oggi gestisce in provincia circauna ventina di centri anziani. ■

SpiInsieme05.2011Cremona 09-30-11:Layout 1 1-10-2011 16:50 Pagina 2