corso salvagente asolo 23 novembre 2006 dott.ssa cristina beltrame i.c. asolo dallosservazione al...
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CORSO SALVAGENTE
ASOLO 23 NOVEMBRE 2006
DOTT.SSA CRISTINA BELTRAMEI.C. Asolo
DALL’OSSERVAZIONE AL PIANO EDUCATIVO PERSONALIZZATO
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Osservazioni registrate tramite sistemi aperti
Sono osservazioni che si fanno annotando in maniera discorsiva tutto ciò che ci colpisce in una giornata o momento della stessa.
Narrazioni, diari, schede descrittive
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Osservazioni registrate tramite sistemi chiusi
OSSERVAZIONI SISTEMATICHE RELATIVE
AGLI ASSI ASSE COGNITIVO ASSE AFFETTIVO RELAZIONALE ASSE LINGUISTICO E DELLA COMUNICAZIONE ASSE SENSORIALE ASSE MOTORIO PRASSICO ASSE NEUROPSICOLOGICO ASSE DELL’AUTONOMIA
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Griglie LEGENDA:R: obiettivo raggiuntoPR: obiettivo parzialmente raggiuntoNR: obiettivo non raggiunto PPERIODO:MensiliQuadrimestraliIniziali/intermedie/ finali
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Osservazione sistematica dell’alunno in relazione a
comportamenti problematici Quantificazione della frequenza di
alcuni comportamenti Individuare ciò che realmente il
bambino fa , quanto spesso lo fa, in quali situazioni.
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Procedure
Identificazione di alcune categorie comportamentali
Indicazione per ogni categoria delle azioni osservabili
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Categoria “effettuare rumori di disturbo”
Azioni: Battere il righello sul banco Tamburellare con la penna Gettare i libri sul banco Muovere il banco rumorosamente
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Categoria “comportamento motorio”
Azioni Alzarsi dal posto Restare in piedi Girovagare per l’aula Far oscillare la sedia
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Modalità di osservazione
Registrazione continua della frequenza
Registrazione a intervalli di tempo Osservazioni per campionamento a
tempo Durata di un comportamento
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P.E.I.
IL PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO
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PREMESSA
Ci occuperemo della programmazione individualizzata per gli alunni con certificazione.
L’individualizzazione dell’insegnamento è utile anche per alunni non certificabili,
come nel caso dei disturbi dell’ apprendimento, ma che dovrebbero anch’essi poter beneficiare di una didattica individualizzata
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Il ruolo del Consiglio di classe
La costruzione del piano educativo individualizzato e la sua applicazione:
tutto il consiglio di classe deve essere partecipe, l’integrazione degli alunni in difficoltà deve riguardare tutti gli ambiti della vita scolastica e non essere solo limitata a qualche ora o attività
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La comunità scolastica come “sostegno”
«funzione di sostegno» attivata dalla comunità scolastica nel suo insieme nei confronti delle diverse situazioni di disagio e difficoltà
comunità-scuola: insegnanti, personale, alunni e altre persone significative
varie risorse, formali e informali, per soddisfare i bisogni formativi ed educativi
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Soluzioni organizzative integranti
attività didattiche alternative e soluzioni organizzative diverse
in primo piano il ruolo attivo degli alunni,
lo sviluppo di reti di rapporti di amicizia e di aiuto,
il lavoro con gruppi di apprendimento cooperativo,
il tutoring, il coinvolgimento di forze del
volontariato, delle famiglie.
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MA CHE COSA E’ IL PEI?
ART. 5 COMMA 1 “... è il documento nel quale sono
descritti gli interventi integrati ed equilibrati fra loro, predisposti per gli alunni in situazione di handicap, ai fini della realizzazione del diritto all’educazione e all’istruzione
Il PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO non va assolutamente confuso con la programmazione didattica, che è di competenza esclusiva degli insegnanti e rappresenta solo uno degli elementi del P.E.I.
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DA CHI E’ REDATTO?
OPERATORI SANITARI individuati dall’ULSS
PERSONALE INSEGNANTE CURRICOLARE e di SOSTEGNO
OPERATORE PSICOPEDAGOGICO
in collaborazione con i GENITORI o gli esercenti la patria potestà parentale.
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QUAL E’ LO SCOPO?
PROPONGONO ciascuno in base alla PROPRIA ESPERIENZA e ai DATI
derivanti dalla diagnosi funzionale e dal profilo dinamico funzionale, gli INTERVENTI finalizzati alla piena realizzazione del diritto all’educazione, all’istruzione e all’integrazione scolastica
INTEGRANO gli interventi propositivi per realizzare un PIANO
EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO correlato alle disabilità dell’alunno, alle sue difficoltà e potenzialità
TIENE PRESENTI progetti didattico educativi, riabilitativi e di
socializzazione, individualizzati;forme di integrazione tra attività scolastiche ed extrascolastiche
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VERIFICHE QUANDO?/ CHI?
FREQUENZA TRIMESTRALE: Ottobre/ Novembre Febbraio/ Marzo Maggio/ Giugno
OPERATORI ULSS PERSONALE SCOLASTICO FAMIGLIE
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QUAL E’ LO SCOPO?VALUTARE
GLI EFFETTI DEI DIVERSI INTERVENTI PREDISPOSTI
L’INFLUENZA ESERCITATA DALL’AMBIENTE SCOLASTICO SULL’ALUNNO IN SITUAZIONE DI HANDICAP
IN MODO CHE ogni intervento destinato all’alunno in situazione
di handicap sia correlato alle sue effettive potenzialità nei vari livelli di apprendimento e di prestazioni educativo - riabilitative
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INDICAZIONI OPERATIVE
Il modello di P.E.I. proposto si struttura in:
Analisi della situazione iniziale Definizione degli obiettivi Individuazione dei metodi e delle
strategie di lavoro Forme di verifica valutazione Analisi della situazione finale
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Il P.E.I. è lo strumento operativo, progettuale che favorisce la realizzazione del processo di insegnamento / apprendimento, attraverso l’analisi delle variabili in esso implicate:
L’ALUNNO IL GRUPPO CLASSE L’AMBIENTE FAMILIARE GLI INSEGNANTI LA STRUTTURA E L’ ORGANIZZAZIONE DELLA
SCUOLA LA GESTIONE DIDATTICA DEI TEMPI E DEGLI SPAZI L ‘AMBIENTE SOCIO-ECONOMICO-CULTURALE
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Tutto ciò rende questo strumento:
INTENZIONALE ORGANICO SISTEMATICO FLESSIBILE CONTROLLABILE VERIFICABILE
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ANALISI DELLA SITUAZIONE INIZIALE
CONOSCENZA DEL BAMBINO diagnosi funzionale profilo dinamico funzionale situazione educativa estiva e precedente colloqui con la famiglia osservazione e conoscenza (aspetti
comportamentali e cognitivi) prove d’ingresso
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RISORSE DELLA SCUOLA
spazi liberi spazi attrezzati attrezzature insegnanti personale ausiliario organizzazione del tempo scuola gruppo-classe attivazione del gruppo di lavoro
sull’integrazione
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RISORSE DELL’ EXTRASCUOLA
spazi e attrezzature collaborazione con enti specializzati gestione degli interventi di
riabilitazione e assistenza disponibilità degli enti locali ad
assumere impegni di propria pertinenza
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DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI
CLASSE in comune con la classe in collegamento con la classe articolati rispetto alla classe semplificati rispetto alla classe
BAMBINO obiettivi propri del bambino individuare zone di raccordo con la programmazione di
classe e con gli itinerari di lavoro delle attività di riabilitazione
RIABILITAZIONE correlati con le attività di riabilitazione
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INDIVIDUAZIONE DEI METODI E DELLE STRATEGIE DI LAVORO
GRUPPI DI RIFERIMENTO attività nel grande gruppo (intera classe) attività nel gruppo medio (8/10 bambini) attività nel piccolo gruppo (3/4 bambini) attività individuali
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TEMPI
scansione tempi della giornata/ della settimana
tempi delle attività in classe e fuori: - con l’insegnante specializzato - con gli insegnanti curricolari - con i compagni tempi delle attività che prevedono
l’uscita dalla scuola tempi delle attività di riabilitazione
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SPAZI
spazi per le attività didattiche nella scuola e fuori
spazi per le attività di riabilitazione nella scuola e/o fuori
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TECNICHE
strategie individualizzate strategie collettive strategie individuali strategie di gruppo strategie miste
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PEI: dati
COGNOME NOME nato/a a il RESIDENZA Via e n. Telefono SCUOLA FREQUENTATA Via e n. .Telefono EQUIPE Via e n. Telefono
Frequenza scolastica : Anno scolastico ____ classe ___ sez. ___
Tempo di frequenza settimanale Antimeridiano: n. ore____ orario normale: n.ore ______
Pomeridiano: n. ore __________ orario normale: n. ore ________ Insegnante di sostegno: n. ore settimanali ________Addetto
all’assistenza: n. ore settimanali_______ Altre figure ( specificare)
___________________________________________________________________________________________
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ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITA’SCOLASTICHE
attività comuni svolte in classe: n.ore settimanali_____ svolte fuori dalla classe n.ore settimanali _______
attività individualizzate svolte in classe: n.ore settimanali _____
svolte fuori dalla classe n. ore settimanali _______ ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITA’ TERAPEUTICO-
RIABILITATIVE tipo di attività ______________________________ tipo di frequenza____________________________ ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITA’ EXTRA-
SCOLASTICHE tipo di attività____________________________________ tipo di frequenza
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OBIETTIVI EDUCATIVI/RIABILITATIVI E DI APPRENDIMENTO PRIORITARI [1]
AREA 1-AUTONOMIA [2]( autonomia di base, autonomia sociale) AMBITI / OBIETTIVI [1] Gli obiettivi indicati in questa sezione sono
da considerarsi intermedi e vanno meglio definiti, nel contesto di unità di apprendimento
[2] Gli ambiti di riferimento, desunti dal Profilo Dinamico Funzionale, sono: Spostamenti, Cura della Persona, Attività scolastica riferita a diversi contesti, Altro.
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AREA 2-SOCIALIZZAZIONE[1] (rapporto con i compagni, con gli adulti ,motivazione al rapporto)
AMBITI / OBIETTIVI [1] Gli ambiti di riferimento, desunti dal
Profilo Dinamico Funzionale, sono: Aspetti affettivo-relazionali con compagni, Aspetti affettivo relazionali con adulti, Integrazione nei gruppi sociali extra-scolastici in situazione strutturata e non, integrazione nei gruppi scolastici in situazione strutturata e non
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AREA 3 - APPRENDIMENTO ambiti di prestazione rapportati alle capacità cognitive dell’alunno ed al livello scolastico
OBIETTIVI AMBITO COGNITIVO memoria,
attenzione e concentrazione, sviluppo qualitativo pensiero, organizzazione spazio temporale
OBIETTIVI AMBITO METACOGNITIVO stile di apprendimento, strategie di studio….
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Inoltre dovranno comparire…..
OBIETTIVI FORMATIVI riferiti ad abilità, conoscenze e competenze
TIPOLOGIA ATTIVITA’ INDICAZIONI METODOLOGICHE CRITERI GENERALI PER VERIFICHE
E VALUTAZIONI
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CHI ???
Questo Piano Educativo Individualizzato è stato elaborato, in collaborazione tra docenti, operatori socio-sanitari e famiglia, da parte delle seguenti persone
docenti cognome e nome qualifica firma
operatori socio-sanitari cognome e nome qualifica firma
famiglia cognome e nome firma
data _______________________________