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CORSO RESPONSABILI E ADDETTI AL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE Modulo A: “Formazione generale di base”; Modulo B: “Formazione specialistica sulla natura dei rischi correlati alle specifiche attività lavorative (macrosettori di riferimento)”; Modulo C: “Formazione specialistica Gestionale-Relazionale” (quest’ultimo modulo destinato esclusivamente ai Responsabili). CORSO RSPP ASPP Mod. A Ai sensi dell’art 32 D.lgs 81/2008 e dell'Accordo Stato Regioni del 26/01/2006 e s.m.i. Durata complessiva : 28 ore Sede Legale: Via Guido De Ruggiero, 26 - 00142 Roma Cod. Fisc. : 97612060588 Emanazione CCNL cod. 1062 Ministero del Lavoro E delle Politiche Sociali e della salute Programma del Modulo A Durata 1° giorno A1 – “L’approccio alla prevenzione attraverso il D.Lgs. 81/2008 per un percorso di miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori”. “Il sistema legislativo: esame delle normative di riferimento” A2 – “I soggetti del sistema di prevenzione aziendale secondo il DLgs. 81/2008: i compiti, gli obblighi, le responsabilità civili e penali”. “Il sistema pubblico della prevenzione”. 8 ore 2° giorno A3 – “Criteri e strumenti per la individuazione dei rischi”. “Documento di valutazione dei rischi”. A4 – “La Classificazione dei rischi in relazione alla normativa”. “Rischio incendio ed esplosione”. 8 ore 3° giorno A5 – “La valutazione di alcuni rischi specifici in relazione alla relativa normativa di salute e sicurezza (I)”. A6 – “La valutazione di alcuni rischi specifici in relazione alla relativa normativa di igiene del lavoro (II)”. 8 ore 4° giorno A7 – “Le ricadute applicative ed organizzative della valutazione del rischio”. 4 ore Esame finale: test

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CORSO RESPONSABILI E ADDETTI AL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE Modulo A: “Formazione generale di base”; Modulo B: “Formazione specialistica sulla natura dei rischi correlati alle specifiche

attività lavorative (macrosettori di riferimento)”; Modulo C: “Formazione specialistica Gestionale-Relazionale”

(quest’ultimo modulo destinato esclusivamente ai Responsabili).

CORSO RSPP ASPP Mod. A Ai sensi dell’art 32 D.lgs 81/2008 e dell'Accordo Stato Regioni del 26/01/2006 e s.m.i. Durata complessiva : 28 ore

Sede Legale: Via Guido De Ruggiero, 26 - 00142 Roma Cod. Fisc. : 97612060588 Emanazione CCNL cod. 1062 Ministero del Lavoro E delle Politiche Sociali e della salute

Programma del Modulo A

Durata

1° giorno

A1 – “L’approccio alla prevenzione attraverso il D.Lgs. 81/2008 per un percorso di miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori”. “Il sistema legislativo: esame delle normative di riferimento” A2 – “I soggetti del sistema di prevenzione aziendale secondo il DLgs. 81/2008: i compiti, gli obblighi, le responsabilità civili e penali”. “Il sistema pubblico della prevenzione”.

8 ore

2° giorno

A3 – “Criteri e strumenti per la individuazione dei rischi”. “Documento di valutazione dei rischi”. A4 – “La Classificazione dei rischi in relazione alla normativa”. “Rischio incendio ed esplosione”.

8 ore

3° giorno

A5 – “La valutazione di alcuni rischi specifici in relazione alla relativa normativa di salute e sicurezza (I)”. A6 – “La valutazione di alcuni rischi specifici in relazione alla relativa normativa di igiene del lavoro (II)”.

8 ore

4° giorno

A7 – “Le ricadute applicative ed organizzative della valutazione del rischio”.

4 ore

Esame finale: test

PARTECIPANTI Il corso Modulo A di base è rivolto a tutti coloro che, in possesso di un titolo di studio non inferiore al diploma di istruzione secondaria superiore, intendono iniziare il percorso formativo finalizzato a svolgere funzioni di RSPP ed ASPP ai sensi del D.lgs 81/2008 (art 32) e dell'Accordo Stato-Regioni del 26-01-2006 e s.m.i. DESCRIZIONE E OBIETTIVI Il modulo, relativo al corso generale di base, è comune per Responsabili e Addetti al servizio di prevenzione e protezione, vale per qualsiasi macrosettore, costituisce credito formativo permanente ed è finalizzato ad: acquisire elementi di conoscenza relativi alla normativa generale e specifica in tema di

igiene e sicurezza del lavoro, sui criteri e strumenti per la ricerca delle leggi e norme tecniche riferiti a problemi specifici;

acquisire elementi di conoscenza relativi ai vari soggetti del sistema di prevenzione aziendale, ai loro compiti, alle loro responsabilità e alle funzioni svolte dai vari Enti preposti alla tutela della salute dei lavoratori;

acquisire elementi di conoscenza in particolar modo per gli aspetti normativi, relativi ai rischi e ai danni da lavoro, alle misure di prevenzione per eliminarli o ridurli, ai criteri metodologici per la valutazione dei rischi, ai contenuti del documento di valutazione dei rischi, alla gestione delle emergenze; acquisire elementi di conoscenza relativi alle modalità con cui organizzare e gestire un Sistema di Prevenzione aziendale. ORGANIZZAZIONE In ordine all’organizzazione dei corsi di formazione, si conviene sui seguenti requisiti: a) individuazione di un responsabile del progetto formativo; b) tenuta del registro di presenza dei “formandi” da parte del soggetto che realizza il corso; c) numero dei partecipanti per ogni corso: massimo 30 unità. METODOLOGIA DIDATTICA Per quanto concerne la metodologia di insegnamento/apprendimento si concorda nel privilegiare le metodologie “attive”, che comportano la centralità dell’allievo nel percorso di apprendimento. A tali fini è necessario: a) garantire un equilibrio tra lezioni frontali, valorizzazione e confronto delle esperienze in aula, nonché lavori di gruppo, nel rispetto del monte ore complessivo e di ciascun modulo, laddove possibile con il supporto di materiali anche multimediali; b) favorire metodologie di apprendimento basate sul problem solving, applicate a simulazioni e problemi specifici, con particolare attenzione ai processi di valutazione e comunicazione legati alla prevenzione; c) prevedere dimostrazioni e prove pratiche. VALUTAZIONE E CERTIFICAZIONE Al termine del corso si svolgerà una prova di verifica: un questionario a risposta multipla. I test verranno corretti, discussi ed analizzati in aula. Il successo nella prova, che si intende superata con almeno il 70% delle risposte esatte. L’esito positivo della prova di verifica finale, consente il rilascio, al termine del percorso formativo, dell’attestato di frequenza con verifica dell’apprendimento.

CORSO RSPP ASPP Mod. B 1 (Agricoltura) Ai sensi dell’art 32 D.lgs 81/2008 e dell'Accordo Stato Regioni del 26/01/2006 e s.m.i. Durata complessiva : 40 ore

PARTECIPANTI Il corso Modulo B – macrosettore 1 – di specializzazione è rivolto a tutti coloro che, in possesso di un titolo di studio non inferiore al diploma di istruzione secondaria superiore, intendono acquisire i crediti formativi necessari per svolgere funzioni di RSPP ed ASPP ai sensi del D.lgs 81/2008 art. 32. Al corso sono ammessi tutti coloro che hanno già frequentato con profitto almeno il modulo A del percorso formativo previsto dall'Accordo Stato – Regioni pubblicato nella G.U. n. 37 del 14/2/2006 e s.m.i., ovvero coloro che sono esonerati dalla frequenza del modulo A in quanto in possesso dei titoli di studio previsti dall'art. 32 del Dlgs 81/2008. DESCRIZIONE E OBIETTIVI Il modulo è relativo al corso di specializzazione per il macrosettore B1: Agricoltura, è comune per Responsabili e Addetti al servizio di prevenzione e protezione ed è finalizzato ad: • acquisire elementi di conoscenza relativi alla normativa generale e specifica in tema di igiene e sicurezza del lavoro, sui criteri e strumenti per la ricerca delle leggi e norme tecniche riferiti a problemi specifici; • acquisire elementi di conoscenza relativi ai vari soggetti del sistema di prevenzione aziendale, ai loro compiti, alle loro responsabilità e alle funzioni svolte dai vari Enti preposti alla tutela della salute dei lavoratori; • acquisire elementi di conoscenza in particolar modo per gli aspetti normativi, n relativi ai rischi e ai danni da lavoro, alle misure di prevenzione per eliminarli o ridurli, ai criteri metodologici per la valutazione dei rischi, ai contenuti del documento di valutazione dei rischi, alla gestione delle emergenze; • acquisire elementi di conoscenza relativi alle modalità con cui organizzare e gestire un Sistema di Prevenzione aziendale.

Struttura del Modulo B1 Durata

1° giorno

B1.1.1 “Valutazione dei rischi” B1.1.2 “Analisi dei rischi” B1.1.3 “Rischio fisico e biologico”

8 ore

2° giorno

B1.2 “La sicurezza antincendio”

8 ore

3° giorno

B1.3 “Le emergenze”

8 ore

4° giorno B1.4 “Rischio chimico”

8 ore

5° giorno

B1.5.1 “Rischi specifici in agricoltura 1” B1.5.2 “ Rischi specifici in agricoltura 2”

4 ore

Esame finale: test

4 ore

ORGANIZZAZIONE In ordine all’organizzazione dei corsi di formazione, si conviene sui seguenti requisiti: a) individuazione di un responsabile del progetto formativo; b) tenuta del registro di presenza dei “formandi” da parte del soggetto che realizza il corso; c) numero dei partecipanti per ogni corso: massimo 30 unità. d) assenze ammesse: massimo 10% del monte orario complessivo. METODOLOGIA DIDATTICA Per quanto concerne la metodologia di insegnamento/apprendimento si concorda nel privilegiare le metodologie “attive”, che comportano la centralità dell’allievo nel percorso di apprendimento. A tali fini è necessario: a) garantire un equilibrio tra lezioni frontali, valorizzazione e confronto delle esperienze in aula, nonché lavori di gruppo, nel rispetto del monte ore complessivo e di ciascun modulo, laddove possibile con il supporto di materiali anche multimediali; b) favorire metodologie di apprendimento basate sul problem solving, applicate a simulazioni e problemi specifici, con particolare attenzione ai processi di valutazione e comunicazione legati alla prevenzione; c) prevedere dimostrazioni e prove pratiche. VALUTAZIONE E CERTIFICAZIONE Al termine del corso si svolgerà una prova di verifica: un questionario a risposta multipla. I test verranno corretti, discussi ed analizzati in aula. Il successo nella prova, che si intende superata con almeno il 70% delle risposte esatte. L’esito positivo della prova di verifica finale, unitamente ad una presenza pari almeno al 90% del monte ore, consente il rilascio, al termine del percorso formativo, dell’attestato di frequenza con verifica dell’apprendimento.

CORSO RSPP ASPP Mod. B 2 (Pesca) Ai sensi dell’art 32 D.lgs 81/2008 e dell'Accordo Stato Regioni del 26/01/2006 e s.m.i. Durata complessiva : 40 ore

PARTECIPANTI Il corso Modulo B – macrosettore 2 – di specializzazione è rivolto a tutti coloro che, in possesso di un titolo di studio non inferiore al diploma di istruzione secondaria superiore, intendono acquisire i crediti formativi necessari per svolgere funzioni di RSPP ed ASPP ai sensi del D.lgs 81/2008 art. 32. Al corso sono ammessi tutti coloro che hanno già frequentato con profitto almeno il modulo A del percorso formativo previsto dall'Accordo Stato – Regioni pubblicato nella G.U. n. 37 del 14/2/2006 e s.m.i., ovvero coloro che sono esonerati dalla frequenza del modulo A in quanto in possesso dei titoli di studio previsti dall'art. 32 del Dlgs 81/2008. DESCRIZIONE E OBIETTIVI Il modulo è relativo al corso di specializzazione per il macrosettore B2: Pesca, è comune per Responsabili e Addetti al servizio di prevenzione e protezione ed è finalizzato ad: • acquisire elementi di conoscenza relativi alla normativa generale e specifica in tema di igiene e sicurezza del lavoro, sui criteri e strumenti per la ricerca delle leggi e norme tecniche riferiti a problemi specifici; • acquisire elementi di conoscenza relativi ai vari soggetti del sistema di prevenzione aziendale, ai loro compiti, alle loro responsabilità e alle funzioni svolte dai vari Enti preposti alla tutela della salute dei lavoratori; • acquisire elementi di conoscenza in particolar modo per gli aspetti normativi, n relativi ai rischi e ai danni da lavoro, alle misure di prevenzione per eliminarli o ridurli, ai criteri metodologici per la valutazione dei rischi, ai contenuti del documento di valutazione dei rischi, alla gestione delle emergenze; • acquisire elementi di conoscenza relativi alle modalità con cui organizzare e gestire un Sistema di Prevenzione aziendale.

Struttura del Modulo B2 Durata

1° giorno

B2.1.1 “Valutazione dei rischi” B2.1.2 “Analisi dei rischi”

8 ore

2° giorno

B2.2.1 “Esercitazione” B2.2.2 “Documenti ed emergenze”

8 ore

3° giorno

B2.3.1 “Rischi specifici (Prima Parte)” B2.3.2 “Rischi specifici (Seconda Parte)”

8 ore

4° giorno

B2.4 “Fattore Umano Ambientale” 8 ore

5° giorno

B2.5 “Le emergenze”

4 ore

Esame finale: test

4 ore

ORGANIZZAZIONE In ordine all’organizzazione dei corsi di formazione, si conviene sui seguenti requisiti: a) individuazione di un responsabile del progetto formativo; b) tenuta del registro di presenza dei “formandi” da parte del soggetto che realizza il corso; c) numero dei partecipanti per ogni corso: massimo 30 unità. d) assenze ammesse: massimo 10% del monte orario complessivo. METODOLOGIA DIDATTICA Per quanto concerne la metodologia di insegnamento/apprendimento si concorda nel privilegiare le metodologie “attive”, che comportano la centralità dell’allievo nel percorso di apprendimento. A tali fini è necessario: a) garantire un equilibrio tra lezioni frontali, valorizzazione e confronto delle esperienze in aula, nonché lavori di gruppo, nel rispetto del monte ore complessivo e di ciascun modulo, laddove possibile con il supporto di materiali anche multimediali; b) favorire metodologie di apprendimento basate sul problem solving, applicate a simulazioni e problemi specifici, con particolare attenzione ai processi di valutazione e comunicazione legati alla prevenzione; c) prevedere dimostrazioni e prove pratiche. VALUTAZIONE E CERTIFICAZIONE Al termine del corso si svolgerà una prova di verifica: un questionario a risposta multipla. I test verranno corretti, discussi ed analizzati in aula. Il successo nella prova, che si intende superata con almeno il 70% delle risposte esatte. L’esito positivo della prova di verifica finale, unitamente ad una presenza pari almeno al 90% del monte ore, consente il rilascio, al termine del percorso formativo, dell’attestato di frequenza con verifica dell’apprendimento.

CORSO RSPP ASPP Mod. B 3 (Costruzioni; Estrazione dei minerali; Altre industrie estrattive) Ai sensi dell’art 32 D.lgs 81/2008 e dell'Accordo Stato Regioni del 26/01/2006 e s.m.i Durata complessiva : 64 ore

Struttura del Modulo B3 Durata

1° giorno

B3.1.1 “Sicurezza nella gestione degli appalti” B3.1.2 “Rischio meccanico: macchine ed attrezzature ”

8 ore

2° giorno B3.2.1 “Rischio Incendio” B3.2.2 “ Gestione delle emergenze”

8 ore

3° giorno

B3.3.1 “Rischio chimico – principi generali ” B3.3.2 “ Verifica intermedia: prova di evacuazione in azienda” 8 ore

4° giorno B3.4.1 “Valutazione dei rischi – principi generali ” B3.4.2 “ Valutazione dei rischi – esempi pratici ”

8 ore

5° giorno

B3.5.1 “Rischi nei cantieri edili – 1” B3.5.2 “Rischi nei cantieri edili – 2”

8 ore

6° giorno

B3.6.1 “Rischi nei cantieri edili – 3” B3.6.2 “Esercitazione: elaborazione check-up antinfortunistico”

8 ore

7° giorno

B3.7.1 “Procedure di sicurezza:gestione degli infortuni” B3.7.2 “Rischio organizzazione lavoro – movimentazione merci”

8 ore

8° giorno

B3.8 “Rischi fisici: vibrazioni, rumori’ ecc. ” 4 ore

Esame finale: test

4 ore

PARTECIPANTI Il corso Modulo B – macrosettore 3 – di specializzazione è rivolto a tutti coloro che, in possesso di un titolo di studio non inferiore al diploma di istruzione secondaria superiore, intendono acquisire i crediti formativi necessari per svolgere funzioni di RSPP ed ASPP ai sensi del D.lgs 81/2008 art. 32. Al corso sono ammessi tutti coloro che hanno già frequentato con profitto almeno il modulo A del percorso formativo previsto dall'Accordo Stato – Regioni pubblicato nella G.U. n. 37 del 14/2/2006 e s.m.i., ovvero coloro che sono esonerati dalla frequenza del modulo A in quanto in possesso dei titoli di studio previsti dall'art. 32 del Dlgs 81/2008. DESCRIZIONE E OBIETTIVI Il modulo è relativo al corso di specializzazione per il macrosettore B3: Costruzioni; Estrazione dei minerali; Altre industrie estrattive, è comune per Responsabili e Addetti al servizio di prevenzione e protezione ed è finalizzato ad: • acquisire elementi di conoscenza relativi alla normativa generale e specifica in tema di igiene e sicurezza del lavoro, sui criteri e strumenti per la ricerca delle leggi e norme tecniche riferiti a problemi specifici; • acquisire elementi di conoscenza relativi ai vari soggetti del sistema di prevenzione aziendale, ai loro compiti, alle loro responsabilità e alle funzioni svolte dai vari Enti preposti alla tutela della salute dei lavoratori; • acquisire elementi di conoscenza in particolar modo per gli aspetti normativi, n relativi ai rischi e ai danni da lavoro, alle misure di prevenzione per eliminarli o ridurli, ai criteri metodologici per la valutazione dei rischi, ai contenuti del documento di valutazione dei rischi, alla gestione delle emergenze; • acquisire elementi di conoscenza relativi alle modalità con cui organizzare e gestire un Sistema di Prevenzione aziendale. ORGANIZZAZIONE In ordine all’organizzazione dei corsi di formazione, si conviene sui seguenti requisiti: a) individuazione di un responsabile del progetto formativo; b) tenuta del registro di presenza dei “formandi” da parte del soggetto che realizza il corso; c) numero dei partecipanti per ogni corso: massimo 30 unità. d) assenze ammesse: massimo 10% del monte orario complessivo. METODOLOGIA DIDATTICA Per quanto concerne la metodologia di insegnamento/apprendimento si concorda nel privilegiare le metodologie “attive”, che comportano la centralità dell’allievo nel percorso di apprendimento. A tali fini è necessario: a) garantire un equilibrio tra lezioni frontali, valorizzazione e confronto delle esperienze in aula, nonché lavori di gruppo, nel rispetto del monte ore complessivo e di ciascun modulo, laddove possibile con il supporto di materiali anche multimediali; b) favorire metodologie di apprendimento basate sul problem solving, applicate a simulazioni e problemi specifici, con particolare attenzione ai processi di valutazione e comunicazione legati alla prevenzione; c) prevedere dimostrazioni e prove pratiche. VALUTAZIONE E CERTIFICAZIONE Al termine del corso si svolgerà una prova di verifica: un questionario a risposta multipla. I test verranno corretti, discussi ed analizzati in aula. Il successo nella prova, che si intende superata con almeno il 70% delle risposte esatte. L’esito positivo della prova di verifica finale, unitamente ad una presenza pari almeno al 90% del monte ore, consente il rilascio, al termine del percorso formativo, dell’attestato di frequenza con verifica dell’apprendimento.

CORSO RSPP ASPP Mod. B 4 (Industria alimentare; Tessile e Abbigliamento; Conciaria e Cuoio; Legno; Carta, Editoria, Stampa; Minerali non metalliferi; Produzione e lavorazione metalli; Fabbricazione macchine e apparecchi meccanici; Fabbricazione macchine e apparecchi elettrici ed elettronici; Autoveicoli; Mobili; Produzione e distribuzione di energia elettrica, gas, acqua; Smaltimento rifiuti) Ai sensi dell’art 32 D.lgs 81/2008 e dell'Accordo Stato Regioni del 26/01/2006 e s.m.i. Durata complessiva : 54 ore

Struttura del Modulo B4 Durata

1° giorno

B4.1.1 “Analisi e valutazione dei rischi” B4.1.2 “Rischio cancerogeno e biologico ” 8 ore

2° giorno B4.2.1 “Rischio chimico (vapori, polveri, liquidi, etichettatura)” B4.2.2 “ Gestione delle emergenze” 8 ore

3° giorno

B4.3.1 “Microclima e illuminazione” B4.3.2 “Ambienti di lavoro”

8 ore

4° giorno B4.4.1 “Movimentazione manuale dei carichi e movimenti ripetitivi” B4.4.2 “Movimentazione meccanica dei carichi”

8 ore

5° giorno

B4.5.1 “Rischio elettrico” B4.5.2 “Rischio meccanico macchine e attrezzature” B4.5.3 “Cadute dall’alto”

8 ore

6° giorno

B4.6.1 “Prevenzione incendi” B4.6.2 “Atmosfere esplosive (ATEX)”

8 ore

7°giorno

B4.7 “ Interrelazione tra medico competente e sistema di prevenzione e protezione ”

2 ore

Esame finale: test 4 ore

PARTECIPANTI Il corso Modulo B – macrosettore 4 – di specializzazione è rivolto a tutti coloro che, in possesso di un titolo di studio non inferiore al diploma di istruzione secondaria superiore, intendono acquisire i crediti formativi necessari per svolgere funzioni di RSPP ed ASPP ai sensi del D.lgs 81/2008 art. 32. Al corso sono ammessi tutti coloro che hanno già frequentato con profitto almeno il modulo A del percorso formativo previsto dall'Accordo Stato – Regioni pubblicato nella G.U. n. 37 del 14/2/2006 e s.m.i., ovvero coloro che sono esonerati dalla frequenza del modulo A in quanto in possesso dei titoli di studio previsti dall'art. 32 del Dlgs 81/2008. DESCRIZIONE E OBIETTIVI Il modulo è relativo al corso di specializzazione per il macrosettore B4: Industria alimentare; Tessile e Abbigliamento; Conciaria e Cuoio; Legno; Carta, Editoria, Stampa; Minerali non metalliferi; Produzione e lavorazione metalli; Fabbricazione macchine e apparecchi meccanici; Fabbricazione macchine e apparecchi elettrici ed elettronici; Autoveicoli; Mobili; Produzione e distribuzione di energia elettrica, gas, acqua; Smaltimento rifiuti, è comune per Responsabili e Addetti al servizio di prevenzione e protezione ed è finalizzato ad: • acquisire elementi di conoscenza relativi alla normativa generale e specifica in tema di igiene e sicurezza del lavoro, sui criteri e strumenti per la ricerca delle leggi e norme tecniche riferiti a problemi specifici; • acquisire elementi di conoscenza relativi ai vari soggetti del sistema di prevenzione aziendale, ai loro compiti, alle loro responsabilità e alle funzioni svolte dai vari Enti preposti alla tutela della salute dei lavoratori; • acquisire elementi di conoscenza in particolar modo per gli aspetti normativi, n relativi ai rischi e ai danni da lavoro, alle misure di prevenzione per eliminarli o ridurli, ai criteri metodologici per la valutazione dei rischi, ai contenuti del documento di valutazione dei rischi, alla gestione delle emergenze; • acquisire elementi di conoscenza relativi alle modalità con cui organizzare e gestire un Sistema di Prevenzione aziendale. ORGANIZZAZIONE In ordine all’organizzazione dei corsi di formazione, si conviene sui seguenti requisiti: a) individuazione di un responsabile del progetto formativo; b) tenuta del registro di presenza dei “formandi” da parte del soggetto che realizza il corso; c) numero dei partecipanti per ogni corso: massimo 30 unità. d) assenze ammesse: massimo 10% del monte orario complessivo. METODOLOGIA DIDATTICA Per quanto concerne la metodologia di insegnamento/apprendimento si concorda nel privilegiare le metodologie “attive”, che comportano la centralità dell’allievo nel percorso di apprendimento. A tali fini è necessario: a) garantire un equilibrio tra lezioni frontali, valorizzazione e confronto delle esperienze in aula, nonché lavori di gruppo, nel rispetto del monte ore complessivo e di ciascun modulo, laddove possibile con il supporto di materiali anche multimediali; b) favorire metodologie di apprendimento basate sul problem solving, applicate a simulazioni e problemi specifici, con particolare attenzione ai processi di valutazione e comunicazione legati alla prevenzione; c) prevedere dimostrazioni e prove pratiche. VALUTAZIONE E CERTIFICAZIONE Al termine del corso si svolgerà una prova di verifica: un questionario a risposta multipla. I test verranno corretti, discussi ed analizzati in aula. Il successo nella prova, che si intende superata con almeno il 70% delle risposte esatte. L’esito positivo della prova di verifica finale, unitamente ad una presenza pari almeno al 90% del monte ore, consente il rilascio, al termine del percorso formativo, dell’attestato di frequenza con verifica dell’apprendimento.

CORSO RSPP ASPP Mod. B 5 (Raffinerie, Trattamento combustibili nucleari; Gomma, Plastica; Industria chimica, Fibre) Ai sensi dell’art 32 D.lgs 81/2008 e dell'Accordo Stato Regioni del 26/01/2006 e s.m.i. Durata complessiva : 72 ore (compreso il test finale)

Struttura del Modulo B5 Durata

1° giorno

B5.1.1 “Sicurezza nella gestione degli appalti” B5.1.2 “Rischio meccanico: macchine ed attrezzature”

8 ore

2° giorno

B5.2.1 “Rischio Incendio” B5.2.2 “Gestione delle emergenze”

8 ore

3° giorno

B5.3.1 “Rischio chimico – principi generali” B5.3.2 “Verifica intermedia: prova di evacuazione in azienda”

8 ore

4° giorno

B5.4.1 “La gestione delle attività a grandi rischi - 01” B5.4.2 “La gestione delle attività a grandi rischi - 02”

8 ore

5° giorno

B5.5.1 “Valutazione dei rischi – principi generali” B5.5.2 “Valutazione dei rischi – esempi pratici”

8 ore

6° giorno

B5.6.1 “Rischio da atmosfere esplosive” B5.6.2 “Rischio chimico Atex - polveri”

8 ore

7° giorno B5.7 “Atex polveri: esercitazione”

4 ore

8° giorno

B5.8.1 “Rischi fisici: vibrazioni, rumore, ecc” B5.8.2 “Rischio chimico ADR”

8 ore

9° giorno B5.9 “Rischio organizzazione lavoro - movimentazione merci”

4 ore

10°giorno

B5.10 “Procedure di sicurezza: gestione degli infortuni”

4 ore

Esame finale: test 4 ore

PARTECIPANTI Il corso Modulo B – macrosettore 5 – di specializzazione è rivolto a tutti coloro che, in possesso di un titolo di studio non inferiore al diploma di istruzione secondaria superiore, intendono acquisire i crediti formativi necessari per svolgere funzioni di RSPP ed ASPP ai sensi del D.lgs 81/2008 art. 32. Al corso sono ammessi tutti coloro che hanno già frequentato con profitto almeno il modulo A del percorso formativo previsto dall'Accordo Stato – Regioni pubblicato nella G.U. n. 37 del 14/2/2006 e s.m.i., ovvero coloro che sono esonerati dalla frequenza del modulo A in quanto in possesso dei titoli di studio previsti dall'art. 32 del Dlgs 81/2008. DESCRIZIONE E OBIETTIVI Il modulo è relativo al corso di specializzazione per il macrosettore B5: Raffinerie, Trattamento combustibili nucleari; Gomma, Plastica; Industria chimica, Fibre, è comune per Responsabili e Addetti al servizio di prevenzione e protezione ed è finalizzato ad: • acquisire elementi di conoscenza relativi alla normativa generale e specifica in tema di igiene e sicurezza del lavoro, sui criteri e strumenti per la ricerca delle leggi e norme tecniche riferiti a problemi specifici; • acquisire elementi di conoscenza relativi ai vari soggetti del sistema di prevenzione aziendale, ai loro compiti, alle loro responsabilità e alle funzioni svolte dai vari Enti preposti alla tutela della salute dei lavoratori; • acquisire elementi di conoscenza in particolar modo per gli aspetti normativi, n relativi ai rischi e ai danni da lavoro, alle misure di prevenzione per eliminarli o ridurli, ai criteri metodologici per la valutazione dei rischi, ai contenuti del documento di valutazione dei rischi, alla gestione delle emergenze; • acquisire elementi di conoscenza relativi alle modalità con cui organizzare e gestire un Sistema di Prevenzione aziendale. ORGANIZZAZIONE In ordine all’organizzazione dei corsi di formazione, si conviene sui seguenti requisiti: a) individuazione di un responsabile del progetto formativo; b) tenuta del registro di presenza dei “formandi” da parte del soggetto che realizza il corso; c) numero dei partecipanti per ogni corso: massimo 30 unità. d) assenze ammesse: massimo 10% del monte orario complessivo. METODOLOGIA DIDATTICA Per quanto concerne la metodologia di insegnamento/apprendimento si concorda nel privilegiare le metodologie “attive”, che comportano la centralità dell’allievo nel percorso di apprendimento. A tali fini è necessario: a) garantire un equilibrio tra lezioni frontali, valorizzazione e confronto delle esperienze in aula, nonché lavori di gruppo, nel rispetto del monte ore complessivo e di ciascun modulo, laddove possibile con il supporto di materiali anche multimediali; b) favorire metodologie di apprendimento basate sul problem solving, applicate a simulazioni e problemi specifici, con particolare attenzione ai processi di valutazione e comunicazione legati alla prevenzione; c) prevedere dimostrazioni e prove pratiche. VALUTAZIONE E CERTIFICAZIONE Al termine del corso si svolgerà una prova di verifica: un questionario a risposta multipla. I test verranno corretti, discussi ed analizzati in aula. Il successo nella prova, che si intende superata con almeno il 70% delle risposte esatte. L’esito positivo della prova di verifica finale, unitamente ad una presenza pari almeno al 90% del monte ore, consente il rilascio, al termine del percorso formativo, dell’attestato di frequenza con verifica dell’apprendimento.

CORSO RSPP ASPP Mod. B 6 (Commercio ingrosso e dettaglio, Attività artigianali non assimilabili alle precedenti (Carrozzerie, Riparazione veicoli, Lavanderie, Parrucchieri, Pasticceri, etc..); Trasporti, Magazzinaggi, Comunicazioni) Ai sensi dell’art 32 D.lgs 81/2008 e dell'Accordo Stato Regioni del 26/01/2006 e s.m.i. Durata complessiva : 28 ore

PARTECIPANTI Il corso Modulo B – macrosettore 6 – di specializzazione è rivolto a tutti coloro che, in possesso di un titolo di studio non inferiore al diploma di istruzione secondaria superiore, intendono acquisire i crediti formativi necessari per svolgere funzioni di RSPP ed ASPP ai sensi del D.lgs 81/2008 art. 32. Al corso sono ammessi tutti coloro che hanno già frequentato con profitto almeno il modulo A del percorso formativo previsto dall'Accordo Stato – Regioni pubblicato nella G.U. n. 37 del 14/2/2006 e s.m.i., ovvero coloro che sono esonerati dalla frequenza del modulo A in quanto in possesso dei titoli di studio previsti dall'art. 32 del Dlgs 81/2008. DESCRIZIONE E OBIETTIVI Il modulo è relativo al corso di specializzazione per il macrosettore B6: Commercio ingrosso e dettaglio, Attività artigianali non assimilabili alle precedenti (Carrozzerie, Riparazione veicoli, Lavanderie, Parrucchieri, Pasticceri, etc..); Trasporti, Magazzinaggi, Comunicazioni, è comune per Responsabili e Addetti al servizio di prevenzione e protezione ed è finalizzato ad: • acquisire elementi di conoscenza relativi alla normativa generale e specifica in tema di igiene e sicurezza del lavoro, sui criteri e strumenti per la ricerca delle leggi e norme tecniche riferiti a problemi specifici; • acquisire elementi di conoscenza relativi ai vari soggetti del sistema di prevenzione aziendale, ai loro compiti, alle loro responsabilità e alle funzioni svolte dai vari Enti preposti alla tutela della salute dei lavoratori; • acquisire elementi di conoscenza in particolar modo per gli aspetti normativi, n relativi ai rischi e ai danni da lavoro, alle misure di prevenzione per eliminarli o ridurli, ai criteri metodologici per la valutazione dei rischi, ai contenuti del documento di valutazione dei rischi, alla gestione delle emergenze; • acquisire elementi di conoscenza relativi alle modalità con cui organizzare e gestire un Sistema di Prevenzione aziendale.

Struttura del Modulo B6

Durata

1° giorno

B6.1.1 “Sicurezza nella gestione degli appalti” B6.1.2 “Rischio meccanico: macchine ed attrezzature”

8 ore

2° giorno

B6.2.1 “Rischio Incendio” B6.2.2 “Gestione delle emergenze”

8 ore

3°giorno B6.3 “Rischio organizzazione lavoro - movimentazione merci”

4 ore

4°giorno

B6.4 “Procedure di sicurezza: gestione degli infortuni”

4 ore

Esame finale: test 4 ore

ORGANIZZAZIONE In ordine all’organizzazione dei corsi di formazione, si conviene sui seguenti requisiti: a) individuazione di un responsabile del progetto formativo; b) tenuta del registro di presenza dei “formandi” da parte del soggetto che realizza il corso; c) numero dei partecipanti per ogni corso: massimo 30 unità. d) assenze ammesse: massimo 10% del monte orario complessivo. METODOLOGIA DIDATTICA Per quanto concerne la metodologia di insegnamento/apprendimento si concorda nel privilegiare le metodologie “attive”, che comportano la centralità dell’allievo nel percorso di apprendimento. A tali fini è necessario: a) garantire un equilibrio tra lezioni frontali, valorizzazione e confronto delle esperienze in aula, nonché lavori di gruppo, nel rispetto del monte ore complessivo e di ciascun modulo, laddove possibile con il supporto di materiali anche multimediali; b) favorire metodologie di apprendimento basate sul problem solving, applicate a simulazioni e problemi specifici, con particolare attenzione ai processi di valutazione e comunicazione legati alla prevenzione; c) prevedere dimostrazioni e prove pratiche. VALUTAZIONE E CERTIFICAZIONE Al termine del corso si svolgerà una prova di verifica: un questionario a risposta multipla. I test verranno corretti, discussi ed analizzati in aula. Il successo nella prova, che si intende superata con almeno il 70% delle risposte esatte. L’esito positivo della prova di verifica finale, unitamente ad una presenza pari almeno al 90% del monte ore, consente il rilascio, al termine del percorso formativo, dell’attestato di frequenza con verifica dell’apprendimento.

CORSO RSPP ASPP Mod. B 7 (Sanità; Servizi Sociali) Ai sensi dell’art 32 D.lgs 81/2008 e dell'Accordo Stato Regioni del 26/01/2006 e s.m.i. Durata complessiva : 64 ore (compreso il test finale)

Struttura del Modulo B7 Durata

1° giorno

B7.1 “ Analisi e gestione del rischio” B7.2 “ Rischio da agenti chimici 1a parte”

8 ore

2° giorno B7.3 “ Rischio da agenti chimici 2a parte” B7.4 “ Rischio cancerogeni e mutageni ”

8 ore

3° giorno

B7.5 “ Rischio da agenti biologici” B7.6 “ Rischio da agenti fisici 1a parte”

8 ore

4° giorno

B7.7 “ Rischio da agenti fisici 2a parte” B7.8 “ Movimentazione manuale dei carichi” B7.9 “Strutture, impianti, macchine e attrezzature 1a parte”

8 ore

5° giorno

B7.10 “ Strutture, impianti, macchine e attrezzature 2a parte” 8 ore

6° giorno

B7.11 “ Rischio da esplosione: atmosfere esplosive” B7.13 “ Sicurezza antincendio”

8 ore

7° giorno

B7.14 “Qualità dell’aria negli ambienti confinati (IAQ)” B7.15 “Uso di attrezzature munite di videoterminale” B7.16 “Organizzazione del lavoro fattori psicologici”

8 ore

8°giorno B7.17 “Prevenzione” 4 ore

Esame finale: test 4 ore

PARTECIPANTI Il corso Modulo B – macrosettore 7 – di specializzazione è rivolto a tutti coloro che, in possesso di un titolo di studio non inferiore al diploma di istruzione secondaria superiore, intendono acquisire i crediti formativi necessari per svolgere funzioni di RSPP ed ASPP ai sensi del D.lgs 81/2008 art. 32. Al corso sono ammessi tutti coloro che hanno già frequentato con profitto almeno il modulo A del percorso formativo previsto dall'Accordo Stato – Regioni pubblicato nella G.U. n. 37 del 14/2/2006 e s.m.i., ovvero coloro che sono esonerati dalla frequenza del modulo A in quanto in possesso dei titoli di studio previsti dall'art. 32 del Dlgs 81/2008. Il modulo è relativo al corso di specializzazione per il macrosettore B7: Sanità; Servizi Sociali, è comune per Responsabili e Addetti al servizio di prevenzione e protezione ed è finalizzato ad: • acquisire elementi di conoscenza relativi alla normativa generale e specifica in tema di igiene e sicurezza del lavoro, sui criteri e strumenti per la ricerca delle leggi e norme tecniche riferiti a problemi specifici; • acquisire elementi di conoscenza relativi ai vari soggetti del sistema di prevenzione aziendale, ai loro compiti, alle loro responsabilità e alle funzioni svolte dai vari Enti preposti alla tutela della salute dei lavoratori; • acquisire elementi di conoscenza in particolar modo per gli aspetti normativi, n relativi ai rischi e ai danni da lavoro, alle misure di prevenzione per eliminarli o ridurli, ai criteri metodologici per la valutazione dei rischi, ai contenuti del documento di valutazione dei rischi, alla gestione delle emergenze; • acquisire elementi di conoscenza relativi alle modalità con cui organizzare e gestire un Sistema di Prevenzione aziendale. ORGANIZZAZIONE In ordine all’organizzazione dei corsi di formazione, si conviene sui seguenti requisiti: a) individuazione di un responsabile del progetto formativo; b) tenuta del registro di presenza dei “formandi” da parte del soggetto che realizza il corso; c) numero dei partecipanti per ogni corso: massimo 30 unità. d) assenze ammesse: massimo 10% del monte orario complessivo. METODOLOGIA DIDATTICA Per quanto concerne la metodologia di insegnamento/apprendimento si concorda nel privilegiare le metodologie “attive”, che comportano la centralità dell’allievo nel percorso di apprendimento. A tali fini è necessario: a) garantire un equilibrio tra lezioni frontali, valorizzazione e confronto delle esperienze in aula, nonché lavori di gruppo, nel rispetto del monte ore complessivo e di ciascun modulo, laddove possibile con il supporto di materiali anche multimediali; b) favorire metodologie di apprendimento basate sul problem solving, applicate a simulazioni e problemi specifici, con particolare attenzione ai processi di valutazione e comunicazione legati alla prevenzione; c) prevedere dimostrazioni e prove pratiche. VALUTAZIONE E CERTIFICAZIONE Al termine del corso si svolgerà una prova di verifica: un questionario a risposta multipla. I test verranno corretti, discussi ed analizzati in aula. Il successo nella prova, che si intende superata con almeno il 70% delle risposte esatte. L’esito positivo della prova di verifica finale, unitamente ad una presenza pari almeno al 90% del monte ore, consente il rilascio, al termine del percorso formativo, dell’attestato di frequenza con verifica dell’apprendimento.

CORSO RSPP ASPP Mod. B 8 (Pubblica amministrazione; Istruzione) Ai sensi dell’art 32 D.lgs 81/2008 e dell'Accordo Stato Regioni del 26/01/2006 e s.m.i. Durata complessiva : 24 ore

PARTECIPANTI Il corso Modulo B – macrosettore 8 – di specializzazione è rivolto a tutti coloro che, in possesso di un titolo di studio non inferiore al diploma di istruzione secondaria superiore, intendono acquisire i crediti formativi necessari per svolgere funzioni di RSPP ed ASPP ai sensi del D.lgs 81/2008 art. 32. Al corso sono ammessi tutti coloro che hanno già frequentato con profitto almeno il modulo A del percorso formativo previsto dall'Accordo Stato – Regioni pubblicato nella G.U. n. 37 del 14/2/2006 e s.m.i., ovvero coloro che sono esonerati dalla frequenza del modulo A in quanto in possesso dei titoli di studio previsti dall'art. 32 del Dlgs 81/2008. DESCRIZIONE E OBIETTIVI Il modulo è relativo al corso di specializzazione per il macrosettore B8: Pubblica amministrazione; Istruzione, è comune per Responsabili e Addetti al servizio di prevenzione e protezione ed è finalizzato ad: • acquisire elementi di conoscenza relativi alla normativa generale e specifica in tema di igiene e sicurezza del lavoro, sui criteri e strumenti per la ricerca delle leggi e norme tecniche riferiti a problemi specifici; • acquisire elementi di conoscenza relativi ai vari soggetti del sistema di prevenzione aziendale, ai loro compiti, alle loro responsabilità e alle funzioni svolte dai vari Enti preposti alla tutela della salute dei lavoratori; • acquisire elementi di conoscenza in particolar modo per gli aspetti normativi, n relativi ai rischi e ai danni da lavoro, alle misure di prevenzione per eliminarli o ridurli, ai criteri metodologici per la valutazione dei rischi, ai contenuti del documento di valutazione dei rischi, alla gestione delle emergenze; • acquisire elementi di conoscenza relativi alle modalità con cui organizzare e gestire un Sistema di Prevenzione aziendale.

Programma del Modulo B8 Durata

1° giorno

B8.1 – “Valutazione e gestione del rischio” B8.2 – “Rischio da agenti chimici” B8.3 – “Dispositivi di Protezione Individuale” B8.4 – “Rischio da agenti biologici ” “Interrelazione tra sorveglianza sanitaria e valutazione del rischio”

8 ore

2° giorno

B8.5 – “Rischi fisici: videoterminali, microclima e illuminazione” B8.6 – “Rischio da organizzazione del lavoro: ambienti di lavoro, movimentazione manuale dei carichi

8 ore

3° giorno

B8.7 – “Rischio elettrico” B8.8 – “Rischio meccanico, macchine e attrezzature” B8.9 – “Sicurezza antincendio”

8 ore

4° giorno

Esame finale: test 4 ore

ORGANIZZAZIONE In ordine all’organizzazione dei corsi di formazione, si conviene sui seguenti requisiti: a) individuazione di un responsabile del progetto formativo; b) tenuta del registro di presenza dei “formandi” da parte del soggetto che realizza il corso; c) numero dei partecipanti per ogni corso: massimo 30 unità. d) assenze ammesse: massimo 10% del monte orario complessivo. METODOLOGIA DIDATTICA Per quanto concerne la metodologia di insegnamento/apprendimento si concorda nel privilegiare le metodologie “attive”, che comportano la centralità dell’allievo nel percorso di apprendimento. A tali fini è necessario: a) garantire un equilibrio tra lezioni frontali, valorizzazione e confronto delle esperienze in aula, nonché lavori di gruppo, nel rispetto del monte ore complessivo e di ciascun modulo, laddove possibile con il supporto di materiali anche multimediali; b) favorire metodologie di apprendimento basate sul problem solving, applicate a simulazioni e problemi specifici, con particolare attenzione ai processi di valutazione e comunicazione legati alla prevenzione; c) prevedere dimostrazioni e prove pratiche. VALUTAZIONE E CERTIFICAZIONE Al termine del corso si svolgerà una prova di verifica: un questionario a risposta multipla. I test verranno corretti, discussi ed analizzati in aula. Il successo nella prova, che si intende superata con almeno il 70% delle risposte esatte. L’esito positivo della prova di verifica finale, unitamente ad una presenza pari almeno al 90% del monte ore, consente il rilascio, al termine del percorso formativo, dell’attestato di frequenza con verifica dell’apprendimento.

CORSO RSPP ASPP Mod. B 9 (Alberghi; Ristoranti;Assicurazioni; Immobiliari; Informatica; Associazioni ricreative, culturali, sportive; Servizi domestici; Organizzazioni extraterritoriali) Ai sensi dell’art 32 D.lgs 81/2008 e dell'Accordo Stato Regioni del 26/01/2006 e s.m.i. Durata complessiva : 12 ore (compreso il test finale)

PARTECIPANTI Il corso Modulo B – macrosettore 9 – di specializzazione è rivolto a tutti coloro che, in possesso di un titolo di studio non inferiore al diploma di istruzione secondaria superiore, intendono acquisire i crediti formativi necessari per svolgere funzioni di RSPP ed ASPP ai sensi del D.lgs 81/2008 art. 32. Al corso sono ammessi tutti coloro che hanno già frequentato con profitto almeno il modulo A del percorso formativo previsto dall'Accordo Stato – Regioni pubblicato nella G.U. n. 37 del 14/2/2006 e s.m.i., ovvero coloro che sono esonerati dalla frequenza del modulo A in quanto in possesso dei titoli di studio previsti dall'art. 32 del Dlgs 81/2008. DESCRIZIONE E OBIETTIVI Il modulo è relativo al corso di specializzazione per il macrosettore B9: Alberghi; Ristoranti; Assicurazioni; Immobiliari; Informatica; Associazioni ricreative, culturali, sportive; Servizi domestici; Organizzazioni extraterritoriali, è comune per Responsabili e Addetti al servizio di prevenzione e protezione ed è finalizzato ad: • acquisire elementi di conoscenza relativi alla normativa generale e specifica in tema di igiene e sicurezza del lavoro, sui criteri e strumenti per la ricerca delle leggi e norme tecniche riferiti a problemi specifici; • acquisire elementi di conoscenza relativi ai vari soggetti del sistema di prevenzione aziendale, ai loro compiti, alle loro responsabilità e alle funzioni svolte dai vari Enti preposti alla tutela della salute dei lavoratori; • acquisire elementi di conoscenza in particolar modo per gli aspetti normativi, n relativi ai rischi e ai danni da lavoro, alle misure di prevenzione per eliminarli o ridurli, ai criteri metodologici per la valutazione dei rischi, ai contenuti del documento di valutazione dei rischi, alla gestione delle emergenze; • acquisire elementi di conoscenza relativi alle modalità con cui organizzare e gestire un Sistema di Prevenzione aziendale.

Struttura del Modulo B9 Durata

1° giorno

B9.1 – “Analisi e gestione del rischio” B9.2 – “Sicurezza antincendio” B9.3 – “Rischi fisici: videoterminali, illuminazione e microclima” B9.4 – “Rischio da organizzazione del lavoro: ambienti di lavoro, movimentazione manuale dei carichi ”

8 ore

2° giorno

B9.5 – “Dispositivi di protezione individuale” B9.6 – “Rischi infortunistici: rischio elettrico, rischio meccanico, macchine ed attrezzature” B9.7 – “Rischio da agenti chimici e biologici”

4 ore

Esame finale: test

ORGANIZZAZIONE In ordine all’organizzazione dei corsi di formazione, si conviene sui seguenti requisiti: a) individuazione di un responsabile del progetto formativo; b) tenuta del registro di presenza dei “formandi” da parte del soggetto che realizza il corso; c) numero dei partecipanti per ogni corso: massimo 30 unità. d) assenze ammesse: massimo 10% del monte orario complessivo. METODOLOGIA DIDATTICA Per quanto concerne la metodologia di insegnamento/apprendimento si concorda nel privilegiare le metodologie “attive”, che comportano la centralità dell’allievo nel percorso di apprendimento. A tali fini è necessario: a) garantire un equilibrio tra lezioni frontali, valorizzazione e confronto delle esperienze in aula, nonché lavori di gruppo, nel rispetto del monte ore complessivo e di ciascun modulo, laddove possibile con il supporto di materiali anche multimediali; b) favorire metodologie di apprendimento basate sul problem solving, applicate a simulazioni e problemi specifici, con particolare attenzione ai processi di valutazione e comunicazione legati alla prevenzione; c) prevedere dimostrazioni e prove pratiche. VALUTAZIONE E CERTIFICAZIONE Al termine del corso si svolgerà una prova di verifica: un questionario a risposta multipla. I test verranno corretti, discussi ed analizzati in aula. Il successo nella prova, che si intende superata con almeno il 70% delle risposte esatte. L’esito positivo della prova di verifica finale, unitamente ad una presenza pari almeno al 90% del monte ore, consente il rilascio, al termine del percorso formativo, dell’attestato di frequenza con verifica dell’apprendimento.

CORSO RSPP ASPP Mod. C Ai sensi dell’art 32 D.lgs 81/2008 e dell'Accordo Stato Regioni del 26/01/2006 e s.m.i. Durata complessiva : 24 ore

PARTECIPANTI Il corso Modulo C di specializzazione è rivolto a tutti coloro che, in possesso di un titolo di studio non inferiore al diploma di istruzione secondaria superiore, intendono acquisire i crediti formativi necessari per svolgere funzioni di RSPP ed ASPP ai sensi del D.lgs 81/2008 art. 32. Al corso sono ammessi tutti coloro che hanno già frequentato con profitto almeno il modulo A del percorso formativo previsto dall'Accordo Stato – Regioni pubblicato nella G.U. n. 37 del 14/2/2006 e s.m.i., ovvero coloro che sono esonerati dalla frequenza del modulo A in quanto in possesso dei titoli di studio previsti dall'art. 32 del Dlgs 81/2008. DESCRIZIONE E OBIETTIVI Il modulo è relativo al corso di specializzazione per il macrosettore C, è comune per Responsabili e Addetti al servizio di prevenzione e protezione ed è finalizzato ad: • acquisire elementi di conoscenza relativi alla normativa generale e specifica in tema di igiene e sicurezza del lavoro, sui criteri e strumenti per la ricerca delle leggi e norme tecniche riferiti a problemi specifici; • acquisire elementi di conoscenza relativi ai vari soggetti del sistema di prevenzione aziendale, ai loro compiti, alle loro responsabilità e alle funzioni svolte dai vari Enti preposti alla tutela della salute dei lavoratori; • acquisire elementi di conoscenza in particolar modo per gli aspetti normativi, n relativi ai rischi e ai danni da lavoro, alle misure di prevenzione per eliminarli o ridurli, ai criteri metodologici per la valutazione dei rischi, ai contenuti del documento di valutazione dei rischi, alla gestione delle emergenze; • acquisire elementi di conoscenza relativi alle modalità con cui organizzare e gestire un Sistema di Prevenzione aziendale.

Struttura del Modulo C Durata

1° giorno

C1 – “Organizzazione e sistemi di gestione”

8 ore

2° giorno

C2 – “Il sistema delle relazioni e della comunicazione” C3 – “Rischi di natura psicosociale” C4 – “Rischi di natura ergonomica”

2 ore

2 ore

4 ore

3° giorno

C5– “Ruolo dell’informazione e della formazione”

8 ore

4° giorno

Verifica Finale 4 ore

ORGANIZZAZIONE In ordine all’organizzazione dei corsi di formazione, si conviene sui seguenti requisiti: a) individuazione di un responsabile del progetto formativo; b) tenuta del registro di presenza dei “formandi” da parte del soggetto che realizza il corso; c) numero dei partecipanti per ogni corso: massimo 30 unità. d) assenze ammesse: massimo 10% del monte orario complessivo. METODOLOGIA DIDATTICA Per quanto concerne la metodologia di insegnamento/apprendimento si concorda nel privilegiare le metodologie “attive”, che comportano la centralità dell’allievo nel percorso di apprendimento. A tali fini è necessario: a) garantire un equilibrio tra lezioni frontali, valorizzazione e confronto delle esperienze in aula, nonché lavori di gruppo, nel rispetto del monte ore complessivo e di ciascun modulo, laddove possibile con il supporto di materiali anche multimediali; b) favorire metodologie di apprendimento basate sul problem solving, applicate a simulazioni e problemi specifici, con particolare attenzione ai processi di valutazione e comunicazione legati alla prevenzione; c) prevedere dimostrazioni e prove pratiche. VALUTAZIONE E CERTIFICAZIONE Al termine del corso si svolgerà una prova di verifica: un questionario a risposta multipla. I test verranno corretti, discussi ed analizzati in aula. Il successo nella prova, che si intende superata con almeno il 70% delle risposte esatte.

CORSO RSPP Datore di lavoro per lo svolgimento diretto dei compiti di R.S.P.P. Ai sensi art. 34 comma 2 D.Lgs. 81/2008 e s.m.i. PROGRAMMA - durata complessiva 16 ore L’approccio alla prevenzione attraverso il D.Lgs. 81/2008 La filosofia del D.Lgs. 9 Aprile 2008, n.81 in riferimento alla organizzazione di un Sistema

di Prevenzione aziendale, alle procedure di lavoro, al rapporto uomo-macchina e uomo ambiente/sostanze pericolose, alle misure generali di tutela della salute dei lavoratori e alla valutazione dei rischi;

Il sistema legislativo La gerarchia delle fonti giuridiche; Le Direttive Europee; La Costituzione, Codice Civile e Codice Penale; L’evoluzione della normativa sulla sicurezza e igiene del lavoro; Statuto dei Lavoratori e normativa sulla assicurazione obbligatoria contro gli infortuni e

malattie professionali; Il D.Lgs. 81/2008: l’organizzazione della prevenzione in azienda, i rischi considerati e le

misure preventive esaminati in modo associato alla normativa vigente collegata; La legislazione relativa a particolari categorie di lavoro: lavoro minorile, lavoratrici madri,

lavoro notturno, lavori atipici, etc..; Le norme tecniche UNI, CEI e loro validità; I soggetti del sistema aziendale, obblighi, compiti, responsabilità Il Datore di lavoro, i Dirigenti e i Preposti; Il Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione (RSPP), gli Addetti del SPP; Il Medico Competente (MC); Il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS)e il Rappresentante dei lavoratori

per la sicurezza territoriale (RLST); Gli Addetti alla prevenzione incendi, evacuazione dei lavoratori e pronto soccorso; I Lavoratori; I Progettisti, i Fabbricanti, i Fornitori e gli Installatori; I Lavoratori autonomi; l sistema pubblico della prevenzione Vigilanza e controllo; Il sistema delle prescrizioni e delle sanzioni; Informazione, assistenza e consulenza; Criteri e strumenti per l’individuazione e la valutazione dei rischi Concetti di pericolo, rischio, danno, prevenzione; Analisi degli infortuni; Documento di valutazione dei rischi: contenuto e specificità; Individuazione e quantificazione dei rischi; Priorità e tempistica degli interventi di miglioramento;

Classificazione dei rischi Rischio da ambienti di lavoro; Rischio elettrico; Rischi fisici ( rumore – vibrazioni elettromagnetismo – mmc); Rischi chimici, cancerogeni e mutageni; Rischio ergonomico; Vdt; Rischio movimentazione merci (apparecchi di sollevamento, mezzi di trasporto); Rischio di incendio ed esplosione Il quadro legislativo antincendio e C.P.I.; Gestione ed organizzazione delle emergenze elementari: antincendio e primo soccorso;

Informazione, e formazione L’ informazione, la formazione e l’addestramento dei lavoratori; Le ricadute applicative e organizzative della valutazione dei rischio Il piano delle misure di prevenzione; Il piano e la gestione del pronto soccorso; La sorveglianza sanitaria: (definizione della necessità della sorveglianza sanitaria,

specifiche tutele per le lavoratrici madri, minori, invalidi, visite mediche e giudizi di idoneità, ricorsi);

I Dispositivi di Protezione Individuale (DPI): criteri di scelta e di utilizzo; La gestione degli appalti. REQUISITI DEI DOCENTI Le docenze verranno effettuate, con riferimento ai diversi argomenti, da personale con esperienza formativa, documentata, almeno biennale, nel settore della prevenzione, sicurezza e salute nei luoghi di lavoro ORGANIZZAZIONE In ordine all’organizzazione dei corsi di formazione, si conviene sui seguenti requisiti: a) individuazione di un responsabile del progetto formativo; b) tenuta del registro di presenza dei “formandi” da parte del soggetto che realizza il corso; c) numero dei partecipanti per ogni corso: massimo 30 unità. d) assenze ammesse: massimo 10% del monte orario complessivo. METODOLOGIA DIDATTICA Per quanto concerne la metodologia di insegnamento/apprendimento si concorda nel privilegiare le metodologie “attive”, che comportano la centralità dell’allievo nel percorso di apprendimento. A tali fini è necessario: a) garantire un equilibrio tra lezioni frontali, valorizzazione e confronto delle esperienze in aula, nonché lavori di gruppo, nel rispetto del monte ore complessivo e di ciascun modulo, laddove possibile con il supporto di materiali anche multimediali; b) favorire metodologie di apprendimento basate sul problem solving, applicate a simulazioni e problemi specifici, con particolare attenzione ai processi di valutazione e comunicazione legati alla prevenzione; c) prevedere dimostrazioni e prove pratiche. VALUTAZIONE E CERTIFICAZIONE Al termine del corso si svolgerà una prova di verifica: un questionario a risposta multipla. I test verranno corretti, discussi ed analizzati in aula. Il successo nella prova, che si intende superata con almeno il 70% delle risposte esatte. L’esito positivo della prova di verifica finale, unitamente ad una presenza pari almeno al 90% del monte ore, consente il rilascio, al termine del percorso formativo, dell’attestato di frequenza con verifica dell’apprendimento.

CORSO RLS Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza Ai sensi art 37 del D. Lgs. 81/2008 e s.m.i. PROGRAMMA - durata complessiva 32 ore Legislazione generale, quadro normativo Legislazione generale e specifica in materia di prevenzione infortuni e igiene del lavoro.

Cenni D.Lgs. 626/94, D.Lgs.494/96 – Le novità del D.lgs 81/2008 - I principali soggetti coinvolti e relativi obblighi - Responsabilità civili e penali;

Organi di controllo, poteri; Ruolo dei R.L.S. (rapporti con i responsabili aziendali); Consultazione, partecipazione, informazione e formazione dei R.L.S.; Tutela dei R.L.S;

La valutazione dei rischi La matrice del rischio; Analisi dei rischi per la sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro; Partecipazione dei diversi soggetti alla valutazione dei rischi;

Enti assicurativi e previdenziali Tutela assicurativa INPS, INAIL; Diritti e doveri dei lavoratori in materia di assicurazioni sociali e prevenzione infortuni; Il registro degli infortuni; Infortunio, malattia professionale e infortunio in itinere;

Il Medico Competente e la Sorveglianza sanitaria Ruolo del Medico Competente; Significato degli accertamenti sanitari; Le patologie più frequenti nei diversi settori; Il Primo soccorso;

Il sistema delle relazioni e della comunicazione Nozioni di tecnica della comunicazione; La motivazione; La costruzione di una strategia comunicativa; Soggetti e regole della comunicazione;

Ruolo della Informazione e della Formazione Le fonti informative su salute e sicurezza del lavoro; Metodi per una corretta informazione in azienda (riunioni, gruppi di lavoro specifici;

conferenze, seminari informativi, ecc.); Strumenti di informazione su salute e sicurezza del lavoro (circolari, cartellonistica,

opuscoli, audiovisivi, avvisi, news, sistemi in rete, ecc); Emergenze I soggetti delle emergenze; I pericoli d’incendio; Tecniche e mezzi di prevenzione, mezzi ed agenti estinguenti; Piano di emergenza e di evacuazione;

DPI Dispositivi di protezione individuale; Dispositivi di protezione collettiva.

REQUISITI DEI DOCENTI Le docenze verranno effettuate, con riferimento ai diversi argomenti, da personale con esperienza formativa, documentata, almeno biennale, nel settore della prevenzione, sicurezza e salute nei luoghi di lavoro ORGANIZZAZIONE In ordine all’organizzazione dei corsi di formazione, si conviene sui seguenti requisiti: a) individuazione di un responsabile del progetto formativo; b) tenuta del registro di presenza dei “formandi” da parte del soggetto che realizza il corso; c) numero dei partecipanti per ogni corso: massimo 30 unità. d) assenze ammesse: massimo 10% del monte orario complessivo. METODOLOGIA DIDATTICA Per quanto concerne la metodologia di insegnamento/apprendimento si concorda nel privilegiare le metodologie “attive”, che comportano la centralità dell’allievo nel percorso di apprendimento. A tali fini è necessario: a) garantire un equilibrio tra lezioni frontali, valorizzazione e confronto delle esperienze in aula, nonché lavori di gruppo, nel rispetto del monte ore complessivo e di ciascun modulo, laddove possibile con il supporto di materiali anche multimediali; b) favorire metodologie di apprendimento basate sul problem solving, applicate a simulazioni e problemi specifici, con particolare attenzione ai processi di valutazione e comunicazione legati alla prevenzione; c) prevedere dimostrazioni e prove pratiche. VALUTAZIONE E CERTIFICAZIONE Al termine del corso si svolgerà una prova di verifica: un questionario a risposta multipla. I test verranno corretti, discussi ed analizzati in aula. Il successo nella prova, che si intende superata con almeno il 70% delle risposte esatte. L’esito positivo della prova di verifica finale, unitamente ad una presenza pari almeno al 90% del monte ore, consente il rilascio, al termine del percorso formativo, dell’attestato di frequenza con verifica dell’apprendimento.

CORSO INFORMAZIONE E FORMAZIONE DEI LAVORATORI Ai sensi art. 36 e 37 del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i. PROGRAMMA DEL CORSO – durata 4/6 ore Aspetti Normativi e legislativi: Breve analisi storica e normativa della sicurezza e della salute prevista dalle direttive

europee e la normativa italiana introdotta dal D.Lgs. 626/94 fino al D.Lgs. 9 Aprile 2008,n. 81 coordinato al D.Lgs. 106/09.

I rischi per la sicurezza e la prevenzione: • Rischi per la salute e la sicurezza sul lavoro e come è possibile evitarli o prevenirli. • Misure organizzative e preventive. • Prevenire le situazioni pericolose ed a rischio, conoscere norme e regole I rischi specifici dell’ambiente di lavoro : • Luoghi di lavoro, attrezzature, DPI, • Movimentazione manuale, • Computer, Rumore, Stress • Le misure di sicurezza Le emergenze : • Le procedure e le regole principali del primo soccorso: cosa fare o non fare • Le regole e le procedure che riguardano la prevenzione degli incendi • Conoscere le misure di sicurezza durante le emergenze e le regole per una corretta evacuazione e sfollamento Organizzazione della sicurezza aziendale : • I soggetti e le figure aziendali preposte alla salute ed alla sicurezza sul lavoro • Organizzazione del Servizio di Prevenzione e Protezione • I nominativi dei soggetti della sicurezza dell’azienda • Diritti e doveri dei lavoratori Comunicazione e partecipazione : • Cenni di tecnica della comunicazione interpersonale REQUISITI DEI DOCENTI Le docenze verranno effettuate, con riferimento ai diversi argomenti, da personale con esperienza formativa, documentata, almeno biennale, nel settore della prevenzione, sicurezza e salute nei luoghi di lavoro. ORGANIZZAZIONE In ordine all’organizzazione dei corsi di formazione, si conviene sui seguenti requisiti: a) individuazione di un responsabile del progetto formativo; b) tenuta del registro di presenza dei “formandi” da parte del soggetto che realizza il corso; c) numero dei partecipanti per ogni corso: massimo 30 unità. d) assenze ammesse: massimo 10% del monte orario complessivo.

METODOLOGIA DIDATTICA Per quanto concerne la metodologia di insegnamento/apprendimento si concorda nel privilegiare le metodologie “attive”, che comportano la centralità dell’allievo nel percorso di apprendimento. A tali fini è necessario: a) garantire un equilibrio tra lezioni frontali, valorizzazione e confronto delle esperienze in aula, nonché lavori di gruppo, nel rispetto del monte ore complessivo e di ciascun modulo, laddove possibile con il supporto di materiali anche multimediali; b) favorire metodologie di apprendimento basate sul problem solving, applicate a simulazioni e problemi specifici, con particolare attenzione ai processi di valutazione e comunicazione legati alla prevenzione. VALUTAZIONE E CERTIFICAZIONE Al termine del corso si svolgerà una prova di verifica: un questionario a risposta multipla. I test verranno corretti, discussi ed analizzati in aula. Il successo nella prova, che si intende superata con almeno il 70% delle risposte esatte. L’esito positivo della prova di verifica finale, unitamente ad una presenza pari almeno al 90% del monte ore, consente il rilascio, al termine del percorso formativo, dell’attestato di frequenza con verifica dell’apprendimento.

CORSO INFORMAZIONE E FORMAZIONE DEL PREPOSTO Ai sensi art. 37 D.Lgs. 81/2008 e s.m.i. PROGRAMMA - durata complessiva 12 ore L’approccio alla prevenzione attraverso il D.Lgs. 81/2008 La filosofia del D.Lgs. 9 Aprile 2008, n.81 in riferimento alla organizzazione di un Sistema

di Prevenzione aziendale, alle procedure di lavoro, al rapporto uomo-macchina e uomo ambiente/sostanze pericolose, alle misure generali di tutela della salute dei lavoratori e alla valutazione dei rischi;

Il sistema legislativo La gerarchia delle fonti giuridiche; Le Direttive Europee; La Costituzione, Codice Civile e Codice Penale; L’evoluzione della normativa sulla sicurezza e igiene del lavoro; Statuto dei Lavoratori e normativa sulla assicurazione obbligatoria contro gli infortuni e

malattie professionali; Il D.Lgs. 81/2008: l’organizzazione della prevenzione in azienda, i rischi considerati e le

misure preventive esaminati in modo associato alla normativa vigente collegata; La legislazione relativa a particolari categorie di lavoro: lavoro minorile, lavoratrici madri,

lavoro notturno, lavori atipici, etc..; Le norme tecniche UNI, CEI e loro validità; I soggetti del sistema aziendale, obblighi, compiti, responsabilità Il Datore di lavoro, i Dirigenti e i Preposti; Il Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione (RSPP), gli Addetti del SPP; Il Medico Competente (MC); Il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS)e il Rappresentante dei lavoratori

per la sicurezza territoriale (RLST); Gli Addetti alla prevenzione incendi, evacuazione dei lavoratori e pronto soccorso; I Lavoratori; I Progettisti, i Fabbricanti, i Fornitori e gli Installatori; I Lavoratori autonomi; l sistema pubblico della prevenzione Vigilanza e controllo; Il sistema delle prescrizioni e delle sanzioni; Informazione, assistenza e consulenza; Criteri e strumenti per l’individuazione e la valutazione dei rischi Concetti di pericolo, rischio, danno, prevenzione; Analisi degli infortuni; Documento di valutazione dei rischi: contenuto e specificità; Individuazione e quantificazione dei rischi; Priorità e tempistica degli interventi di miglioramento; Classificazione dei rischi Rischio da ambienti di lavoro; Rischio elettrico; Rischi fisici ( rumore – vibrazioni elettromagnetismo – mmc); Rischi chimici, cancerogeni e mutageni; Rischio ergonomico; Vdt; Rischio movimentazione merci (apparecchi di sollevamento, mezzi di trasporto);

Rischio di incendio ed esplosione Il quadro legislativo antincendio e C.P.I.; Gestione ed organizzazione delle emergenze elementari: antincendio e primo soccorso;

Informazione, e formazione L’ informazione, la formazione e l’addestramento dei lavoratori; Le ricadute applicative e organizzative della valutazione dei rischio Il piano delle misure di prevenzione; Il piano e la gestione del pronto soccorso; La sorveglianza sanitaria: (definizione della necessità della sorveglianza sanitaria,

specifiche tutele per le lavoratrici madri, minori, invalidi, visite mediche e giudizi di idoneità, ricorsi);

I Dispositivi di Protezione Individuale (DPI): criteri di scelta e di utilizzo; La gestione degli appalti. REQUISITI DEI DOCENTI Le docenze verranno effettuate, con riferimento ai diversi argomenti, da personale con esperienza formativa, documentata, almeno biennale, nel settore della prevenzione, sicurezza e salute nei luoghi di lavoro ORGANIZZAZIONE In ordine all’organizzazione dei corsi di formazione, si conviene sui seguenti requisiti: a) individuazione di un responsabile del progetto formativo; b) tenuta del registro di presenza dei “formandi” da parte del soggetto che realizza il corso; c) numero dei partecipanti per ogni corso: massimo 30 unità. d) assenze ammesse: massimo 10% del monte orario complessivo. METODOLOGIA DIDATTICA Per quanto concerne la metodologia di insegnamento/apprendimento si concorda nel privilegiare le metodologie “attive”, che comportano la centralità dell’allievo nel percorso di apprendimento. A tali fini è necessario: a) garantire un equilibrio tra lezioni frontali, valorizzazione e confronto delle esperienze in aula, nonché lavori di gruppo, nel rispetto del monte ore complessivo e di ciascun modulo, laddove possibile con il supporto di materiali anche multimediali; b) favorire metodologie di apprendimento basate sul problem solving, applicate a simulazioni e problemi specifici, con particolare attenzione ai processi di valutazione e comunicazione legati alla prevenzione; c) prevedere dimostrazioni e prove pratiche. VALUTAZIONE E CERTIFICAZIONE Al termine del corso si svolgerà una prova di verifica: un questionario a risposta multipla. I test verranno corretti, discussi ed analizzati in aula. Il successo nella prova, che si intende superata con almeno il 70% delle risposte esatte. L’esito positivo della prova di verifica finale, unitamente ad una presenza pari almeno al 90% del monte ore, consente il rilascio, al termine del percorso formativo, dell’attestato di frequenza con verifica dell’apprendimento.

CORSO PER ADDETTI ANTINCENDIO IN ATTIVITA’ RISCHIO INCENDIO BASSO Ai sendi dell’art.46 D.Lgs 81/2008 e s.m.i. e all.to 7.3 D.M. 10 /03/98 PROGRAMMA – durata complessiva 4 ore 1) L'INCENDIO E LA PREVENZIONE (2 ORE) Principi della combustione; prodotti della combustione; sostanze estinguenti in relazione al tipo di incendio, effetti dell'incendio sull'uomo; divieti e limitazioni di esercizio; misure comportamentali.

2) PROTEZIONI ANTINCENDIO E PROCEDURE DA ADOTTARE IN CASO DI INCENDIO (1 ORA) Principali misure di protezione antincendio; evacuazione in caso di incendio; chiamata dei soccorsi.

3) ESERCITAZIONI PRATICHE (1 ORE) Presa visione e chiarimenti sugli estintori portatili; istruzioni sull'uso degli estintori portatili effettuata o avvalendosi di sussidi audiovisivi o tramite dimostrazione pratica.

REQUISITI DEI DOCENTI Le docenze verranno effettuate, con riferimento ai diversi argomenti, da personale con esperienza formativa, documentata, almeno biennale, nel settore della prevenzione, sicurezza e salute nei luoghi di lavoro ORGANIZZAZIONE In ordine all’organizzazione dei corsi di formazione, si conviene sui seguenti requisiti: a) individuazione di un responsabile del progetto formativo; b) tenuta del registro di presenza dei “formandi” da parte del soggetto che realizza il corso; c) numero dei partecipanti per ogni corso: massimo 30 unità. d) assenze ammesse: massimo 10% del monte orario complessivo.

METODOLOGIA DIDATTICA Per quanto concerne la metodologia di insegnamento/apprendimento si concorda nel privilegiare le metodologie “attive”, che comportano la centralità dell’allievo nel percorso di apprendimento. A tali fini è necessario: a) garantire un equilibrio tra lezioni frontali, valorizzazione e confronto delle esperienze in aula, nonché lavori di gruppo, nel rispetto del monte ore complessivo e di ciascun modulo, laddove possibile con il supporto di materiali anche multimediali; b) favorire metodologie di apprendimento basate sul problem solving, applicate a simulazioni e problemi specifici, con particolare attenzione ai processi di valutazione e comunicazione legati alla prevenzione; c) prevedere dimostrazioni e prove pratiche. VALUTAZIONE E CERTIFICAZIONE Al termine del corso si svolgerà una prova di verifica: un questionario a risposta multipla. I test verranno corretti, discussi ed analizzati in aula. Il successo nella prova, che si intende superata con almeno il 70% delle risposte esatte. L’esito positivo della prova di verifica finale, unitamente ad una presenza pari almeno al 90% del monte ore, consente il rilascio, al termine del percorso formativo, dell’attestato di frequenza con verifica dell’apprendimento.

CORSO ADDETTI ANTINCENDIO IN ATTIVITA’ RISCHIO INCENDIO MEDIO Ai sendi art.46 D.Lgs 81/2008 e s.m.i. all.to 7.3 D.M. 10 /03/98 PROGRAMMA – durata complessiva 8 ore 1) L'INCENDIO E LA PREVENZIONE INCENDI (2 ORE) Principi sulla combustione e l'incendio; le sostanze estinguenti; triangolo della combustione; le principali cause di un incendio; rischi alle persone in caso di incendio; principali accorgimenti e misure per prevenire gli incendi.

2) PROTEZIONE ANTINCENDIO E PROCEDURE DA ADOTTARE IN CASO DI INCENDIO (3 ORE) Le principali misure di protezione contro gli incendi; vie di esodo; procedure da adottare quando si scopre un incendio o in caso di allarme; procedure per l'evacuazione; rapporti con i vigili dei fuoco; attrezzature ed impianti di estinzione; sistemi di allarme; segnaletica di sicurezza; illuminazione di emergenza.

3) ESERCITAZIONI PRATICHE (3 ORE) Presa visione e chiarimenti sui mezzi di estinzione più diffusi; presa visione e chiarimenti sulle attrezzature di protezione individuale; esercitazioni sull'uso degli estintori portatili e modalità di utilizzo di naspi e idranti

REQUISITI DEI DOCENTI Le docenze verranno effettuate, con riferimento ai diversi argomenti, da personale con esperienza formativa, documentata, almeno biennale, nel settore della prevenzione, sicurezza e salute nei luoghi di lavoro. ORGANIZZAZIONE In ordine all’organizzazione dei corsi di formazione, si conviene sui seguenti requisiti: a) individuazione di un responsabile del progetto formativo; b) tenuta del registro di presenza dei “formandi” da parte del soggetto che realizza il corso; c) numero dei partecipanti per ogni corso: massimo 30 unità. d) assenze ammesse: massimo 10% del monte orario complessivo.

METODOLOGIA DIDATTICA Per quanto concerne la metodologia di insegnamento/apprendimento si concorda nel privilegiare le metodologie “attive”, che comportano la centralità dell’allievo nel percorso di apprendimento. A tali fini è necessario: a) garantire un equilibrio tra lezioni frontali, valorizzazione e confronto delle esperienze in aula, nonché lavori di gruppo, nel rispetto del monte ore complessivo e di ciascun modulo, laddove possibile con il supporto di materiali anche multimediali; b) favorire metodologie di apprendimento basate sul problem solving, applicate a simulazioni e problemi specifici, con particolare attenzione ai processi di valutazione e comunicazione legati alla prevenzione; c) prevedere dimostrazioni e prove pratiche, nonché simulazione di gestione autonoma da parte del discente. VALUTAZIONE E CERTIFICAZIONE Al termine del corso si svolgerà una prova di verifica: un questionario a risposta multipla. I test verranno corretti, discussi ed analizzati in aula. Il successo nella prova, che si intende superata con almeno il 70% delle risposte esatte. L’esito positivo della prova di verifica finale, unitamente ad una presenza pari almeno al 90% del monte ore, consente il rilascio, al termine del percorso formativo, dell’attestato di frequenza con verifica dell’apprendimento.

CORSO ADDETTI ANTINCENDIO IN ATTIVITA’ RISCHIO INCENDIO ALTO Ai sendi art.46 D.Lgs 81/2008 e s.m.i. all.to 7.3 D.M. 10 /03/98 PROGRAMMA – durata complessiva 16 ore 1) L'INCENDIO E LA PREVENZIONE INCENDI (4 ORE) Principi sulla combustione; le principali cause di incendio in relazione allo specifico ambiente di lavoro; le sostanze estinguenti; i rischi alle persone ed all'ambiente; specifiche misure di prevenzione incendi; accorgimenti comportamentali per prevenire

gli incendi; l'importanza del controllo degli ambienti di lavoro; l'importanza delle verifiche e delle manutenzioni sui presidi antincendio.

2) LA PROTEZIONE ANTINCENDIO (4 ORE) Misure di protezione passiva; vie di esodo, compartimentazioni, distanziamenti; attrezzature ed impianti di estinzione; sistemi di allarme; segnaletica di sicurezza; impianti elettrici di sicurezza; illuminazione di sicurezza.

3) PROCEDURE DA ADOTTARE IN CASO DI INCENDIO (4 ORE) Procedure da adottare quando si scopre un incendio; procedure da adottare in caso di allarme; modalità di evacuazione; modalità di chiamata dei servizi di soccorso; collaborazione con i vigili del fuoco in caso di intervento; esemplificazione di una situazione di emergenza e modalità procedurali - operative.

4) ESERCITAZIONI PRATICHE (4 ORE) Presa visione e chiarimenti sulle principali attrezzature ed impianti di spegnimento; presa visione sulle attrezzature di protezione individuale (maschere, autoprotettore,

tute. etc.); esercitazioni sull'uso delle attrezzature di spegnimento e di protezione individuale.

REQUISITI DEI DOCENTI Le docenze verranno effettuate, con riferimento ai diversi argomenti, da personale con esperienza formativa, documentata, almeno biennale, nel settore della prevenzione, sicurezza e salute nei luoghi di lavoro.

ORGANIZZAZIONE In ordine all’organizzazione dei corsi di formazione, si conviene sui seguenti requisiti: a) individuazione di un responsabile del progetto formativo; b) tenuta del registro di presenza dei “formandi” da parte del soggetto che realizza il corso; c) numero dei partecipanti per ogni corso: massimo 30 unità. d) assenze ammesse: massimo 10% del monte orario complessivo. METODOLOGIA DIDATTICA Per quanto concerne la metodologia di insegnamento/apprendimento si concorda nel privilegiare le metodologie “attive”, che comportano la centralità dell’allievo nel percorso di apprendimento. A tali fini è necessario: a) garantire un equilibrio tra lezioni frontali, valorizzazione e confronto delle esperienze in aula, nonché lavori di gruppo, nel rispetto del monte ore complessivo e di ciascun modulo, laddove possibile con il supporto di materiali anche multimediali; b) favorire metodologie di apprendimento basate sul problem solving, applicate a simulazioni e problemi specifici, con particolare attenzione ai processi di valutazione e comunicazione legati alla prevenzione; c) prevedere dimostrazioni e prove pratiche, nonché simulazione di gestione autonoma da parte del discente. VALUTAZIONE E CERTIFICAZIONE Al termine del corso si svolgerà una prova di verifica: un questionario a risposta multipla. I test verranno corretti, discussi ed analizzati in aula. Il successo nella prova, che si intende superata con almeno il 70% delle risposte esatte. L’esito positivo della prova di verifica finale, unitamente ad una presenza pari almeno al 90% del monte ore, consente il rilascio, al termine del percorso formativo, dell’attestato di frequenza con verifica dell’apprendimento.

CORSO ADDETTI PRIMO SOCCORSO AZIENDE GRUPPO A Ai sensi del D.Lgs. n. 388/2003 PROGRAMMA - durata complessiva 16 ore Prima giornata MODULO A - 6 ore Allertare il sistema di soccorso a) Cause e circostanze dell'infortunio (luogo dell'infortunio, numero delle persone coinvolte, stato degli infortunati, ecc.) b) comunicare le predette informazioni in maniera chiara e precisa ai Servizi di assistenza

sanitaria di emergenza; Riconoscere un'emergenza 1) Scena dell'infortunio a) raccolta delle informazioni sanitaria b) previsione dei pericoli evidenti e di quelli probabili 2) Accertamento delle condizioni psicofisiche del lavoratore infortunato: a) funzioni vitali (polso, pressione, respiro) b) stato di coscienza c) ipotermia e ipertermia 3) Nozioni elementari di anatomia e fisiologia dell'apparato cardiovascolare e respiratorio 4) Tecniche di autoprotezione del personale addetto al soccorso. Attuare gli interventi di primo soccorso 1) Sostenimento delle funzioni vitali: a) posizionamento dell'infortunato e manovre per la pervietà delle prime vie aeree b) respirazione artificiale, c) massaggio cardiaco esterno 2) Riconoscimento e limiti d'intervento di primo soccorso. a) lipotimia, sincope, shock b) edema polmonare acuto c) crisi asmatica d) dolore acuto stenocardico e) reazioni allergiche f) crisi convulsive g) emorragie esterne post- traumatiche e tamponamento emorragico. Conoscere i rischi specifici dell'attività svolta Seconda giornata MODULO B - 4 ore Acquisire conoscenze generali sui traumi in ambiente di lavoro: 1) Cenni di anatomia dello scheletro; 2) Lussazioni, fratture e complicanze; 3) Traumi e lesioni cranio-encefalici e della colonna vertebrale.; 4) Traumi e lesioni toraco-addominali.

Acquisire conoscenze generali sulle patologie specifiche in: 1) Lesioni da freddo e da calore; 2) Lesioni da corrente elettrica; 3) Lesioni da agenti chimici; 4) Intossicazioni; 5) Ferite lacero contuse; 6) Emorragie esterne. Terza giornata MODULO C – 6 ore Acquisire capacità di intervento pratico 1) Tecniche di comunicazione con il sistema di emergenza del S.S.N. 2) Tecniche di primo soccorso nelle sindromi cerebrali acute. 3) Tecniche di primo soccorso nella sindrome di insufficienza respiratoria acuta. 4) Tecniche dì rianimazione cardiopolmonare. 5) Tecniche di tamponamento emorragico. 6) Tecniche di sollevamento, spostamento e trasporto del traumatizzato. 7) Tecniche di primo soccorso in casi di esposizione accidentale ad agenti chimici e biologici. REQUISITI DEI DOCENTI Le docenze verranno effettuate, con riferimento ai diversi argomenti, da personale specializzato con esperienza formativa, documentata, nel settore medico sanitario e della prevenzione, sicurezza e salute nei luoghi di lavoro. ORGANIZZAZIONE In ordine all’organizzazione dei corsi di formazione, si conviene sui seguenti requisiti: a) individuazione di un responsabile del progetto formativo; b) tenuta del registro di presenza dei “formandi” da parte del soggetto che realizza il corso; c) numero dei partecipanti per ogni corso: massimo 30 unità. d) assenze ammesse: massimo 10% del monte orario complessivo. METODOLOGIA DIDATTICA Per quanto concerne la metodologia di insegnamento/apprendimento si concorda nel privilegiare le metodologie “attive”, che comportano la centralità dell’allievo nel percorso di apprendimento. A tali fini è necessario: a) garantire un equilibrio tra lezioni frontali, valorizzazione e confronto delle esperienze in aula, nonché lavori di gruppo, nel rispetto del monte ore complessivo e di ciascun modulo, laddove possibile con il supporto di materiali anche multimediali; b) favorire metodologie di apprendimento basate sul problem solving, applicate a simulazioni e problemi specifici, con particolare attenzione ai processi di valutazione e comunicazione legati alla prevenzione; c) prevedere dimostrazioni e prove pratiche. VALUTAZIONE E CERTIFICAZIONE Al termine del corso si svolgerà una prova di verifica: un questionario a risposta multipla. I test verranno corretti, discussi ed analizzati in aula. Il successo nella prova, che si intende superata con almeno il 70% delle risposte esatte. L’esito positivo della prova di verifica finale, unitamente ad una presenza pari almeno al 90% del monte ore, consente il rilascio, al termine del percorso formativo, dell’attestato di frequenza con verifica dell’apprendimento.

CORSO ADDETTI PRIMO SOCCORSO AZIENDE GRUPPO B e C Ai sensi del D.Lgs. n. 388/2003 PROGRAMMA - durata complessiva 12 ore Prima giornata MODULO A (4 ore) Allertare il sistema di soccorso a) Cause e circostanze dell'infortunio (luogo dell'infortunio, numero delle persone coinvolte,

stato degli infortunati, ecc.) b) comunicare le predette informazioni in maniera chiara e precisa ai Servizi di assistenza

sanitaria di emergenza. Riconoscere un'emergenza sanitaria 1) Scena dell'infortunio: a) raccolta delle informazioni b) previsione dei pericoli evidenti e di quelli probabili 2) Accertamento delle condizioni psicofisiche del lavoratore infortunato: a) funzioni vitali (polso, pressione, respiro), b) stato di coscienza c) ipotermia ed ipertemia. 3) Nozioni elementari di anatomia e fisiologia dell'apparato cardiovascolare e respiratorio. 4) Tecniche di autoprotezione del personale addetto al soccorso. Attuare gli interventi di primo soccorso 1) Sostenimento delle funzioni vitali: a) posizionamento dell'infortunata e manovre per la pervietà delle prime vie aeree b) respirazione artificiale c) massaggio cardiaco esterno 2) Riconoscimento e limiti d'intervento di primo soccorso: a) lipotimia, sincope, shock b) edema polmonare acuto c) crisi asmatica d) dolore acuto stenocardico e) reazioni allergiche f) crisi convulsive g) emorragie esterne post-traumatiche e tamponamento emorragico. Conoscere i rischi specifici dell'attività svolta Seconda giornata MODULO B (4 ore) Acquisire conoscenze generali sui traumi in ambiente di lavoro 1) Cenni di anatomia dello scheletro, 2) Lussazioni, fratture e complicanze. 3) Traumi e lesioni cranio-encefalici e della colonna vertebrale. 4) Traumi e lesioni toraco addominali. Acquisire conoscenze generali sulle patologie specifiche in ambiente di lavoro 1) Lesioni da freddo e da calore. 2) Lesioni da corrente elettrica, 3) Lesioni da agenti chimici. 4) Intossicazioni. 5) Ferite lacero contuse. 6) Emorragie esterne.

Terza giornata MODULO C (4 ore) Acquisire capacità di intervento pratico 1)Principali tecniche di comunicazione con il sistema di emergenza del S.S.N. 2) Principali tecniche di primo soccorso nelle sindromi cerebrali acute. 3) Principali tecniche di primo soccorso ella sindrome respiratoria acuta. 4) Principali tecniche di rianimazione cardiopolmnonare. 5) Principali tecniche di tamponamento emorragico. 6) Principali tecniche di sollevamento, spostamento e trasporto del traumatizzato. 7) Principali tecniche di primo soccorso in caso di esposizione accidentale ad agenti chimici e biologici. REQUISITI DEI DOCENTI Le docenze verranno effettuate, con riferimento ai diversi argomenti, da personale specializzato con esperienza formativa, documentata nel settore medico sanitario e della prevenzione, sicurezza e salute nei luoghi di lavoro. ORGANIZZAZIONE In ordine all’organizzazione dei corsi di formazione, si conviene sui seguenti requisiti: a) individuazione di un responsabile del progetto formativo; b) tenuta del registro di presenza dei “formandi” da parte del soggetto che realizza il corso; c) numero dei partecipanti per ogni corso: massimo 30 unità. d) assenze ammesse: massimo 10% del monte orario complessivo. METODOLOGIA DIDATTICA Per quanto concerne la metodologia di insegnamento/apprendimento si concorda nel privilegiare le metodologie “attive”, che comportano la centralità dell’allievo nel percorso di apprendimento. A tali fini è necessario: a) garantire un equilibrio tra lezioni frontali, valorizzazione e confronto delle esperienze in aula, nonché lavori di gruppo, nel rispetto del monte ore complessivo e di ciascun modulo, laddove possibile con il supporto di materiali anche multimediali; b) favorire metodologie di apprendimento basate sul problem solving, applicate a simulazioni e problemi specifici, con particolare attenzione ai processi di valutazione e comunicazione legati alla prevenzione; c) prevedere dimostrazioni e prove pratiche. VALUTAZIONE E CERTIFICAZIONE Al termine del corso si svolgerà una prova di verifica: un questionario a risposta multipla. I test verranno corretti, discussi ed analizzati in aula. Il successo nella prova, che si intende superata con almeno il 70% delle risposte esatte. L’esito positivo della prova di verifica finale, unitamente ad una presenza pari almeno al 90% del monte ore, consente il rilascio, al termine del percorso formativo, dell’attestato di frequenza con verifica dell’apprendimento.

CORSO DI FORMAZIONE COORDINATORE PROGETTAZIONE LAVORATORI IN CANTIERE Ai sensi del D.Lgs. 81/08 (Testo Unico sulla sicurezza) e s.m.i. All. XIV PARTE TEORICA Modulo giuridico per complessive 28 ore La legislazione di base in materia di sicurezza e di igiene sul lavoro; la normativa

contrattuale inerente gli aspetti di sicurezza e salute sul lavoro; la normativa sull’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali;

Le normative europee e la loro valenza; le norme di buona tecnica; le Direttive di prodotto; Il Testo Unico in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro con particolare riferimento al Titolo I. I soggetti del Sistema di Prevenzione Aziendale: i compiti, gli obblighi, le responsabilità civili e penali.

Metodologie per l’individuazione l’analisi e la valutazione dei rischi; La legislazione specifica in materia di salute e sicurezza nei cantieri temporanei o mobili e nei lavori in quota. Il Titolo IV del Testo Unico in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro;

Le figure interessate alla realizzazione dell’opera: i compiti, gli obblighi, le responsabilità civili e penali;

La Legge-Quadro in materia di lavori pubblici ed i principali Decreti attuativi; La disciplina sanzionatoria e le procedure ispettive.

Modulo tecnico per complessive 52 ore Rischi di caduta dall’alto. Ponteggi e opere provvisionali L’organizzazione in sicurezza del Cantiere. Il crono programma dei lavori Gli obblighi documentali da parte dei committenti, imprese, coordinatori per la sicurezza Le malattie professionali ed il primo soccorso Il rischio elettrico e la protezione contro le scariche atmosferiche Il rischio negli scavi, nelle demolizioni, nelle opere in sotterraneo ed in galleria I rischi connessi all’uso di macchine e attrezzature di lavoro con particolare riferimento

agli apparecchi di sollevamento e trasporto I rischi chimici in cantiere I rischi fisici: rumore, vibrazioni, microclima, illuminazione I rischi connessi alle bonifiche da amianto I rischi biologici I rischi da movimentazione manuale dei carichi I rischi di incendio e di esplosione I rischi nei lavori di montaggio e smontaggio di elementi prefabbricati I dispositivi di protezione individuali e la segnaletica di sicurezza

Modulo metodologico/organizzativo per complessive 16 ore I contenuti minimi del piano di sicurezza e di coordinamento, del piano sostitutivo di

sicurezza e del piano I criteri metodologici per:

- l’elaborazione del piano di sicurezza e di coordinamento e l’integrazione con i piani operativi di sicurezza

- ed il fascicolo; - l’elaborazione del piano operativo di sicurezza; - l’elaborazione del fascicolo; - l’elaborazione del Pi.M.U.S. (Piano di Montaggio, Uso, Smontaggio dei ponteggi; - la stima dei costi della sicurezza.

Teorie e tecniche di comunicazione, orientate alla risoluzione di problemi e alla cooperazione; teorie digestione dei gruppi e leadership

I rapporti con la committenza, i progettisti, la direzione dei lavori, i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza

PARTE PRATICA per complessive 24 ore Esempi di Piano di Sicurezza e Coordinamento: presentazione dei progetti, discussione

sull’analisi dei rischi legati all’area, all’organizzazione del cantiere, alle lavorazioni ed alle loro interferenze

Stesura di Piani di Sicurezza e Coordinamento, con particolare riferimento a rischi legati all’area, all’organizzazione del cantiere, alle lavorazioni ed alle loro interferenze. Lavori di gruppo

Esempi di Piani Operativi di Sicurezza e di Piani Sostitutivi di Sicurezza Esempi e stesura di fascicolo basati sugli stessi casi dei Piano di Sicurezza e

Coordinamento Simulazione sul ruolo del Coordinatore per la Sicurezza in fase di esecuzione

VERIFICA FINALE DI APPRENDIMENTO La verifica finale di apprendimento dovrà essere effettuata da una Commissione costituita da almeno 3 docenti del corso, tramite: Simulazione al fine di valutare le competenze tecnico-professionali Test finalizzati a verificare le competenze cognitive

MODALITA’ DI SVOLGIMENTO DEI CORSI La presenza ai corsi di formazione deve essere garantita almeno nella misura del 90%. Il numero massimo di partecipanti per ogni corso è fissato a 60 per la parte teorica e a 30 per la parte pratica. E’ inoltre previsto l’obbligo di aggiornamento a cadenza quinquennale della durata complessiva di 40 ore, da effettuare anche per mezzo di diversi moduli nell’arco del quinquennio. L’aggiornamento può essere svolto anche attraverso la partecipazione a convegni o seminari con un numero massimo di 100 partecipanti. Per coloro che hanno conseguito l’attestato prima dell’entrata in vigore del presente decreto, l’obbligo di aggiornamento decorre dalla data di entrata in vigore del medesimo decreto.

CORSO DI FORMAZIONE PONTEGGI Ai sensi art.136 comma 8 all.to XXI del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i. PROGRAMMA - Durata Corso 28 ore Modulo giuridico - normativo (4 ore) Legislazione generale di sicurezza in materia di prevenzione infortuni ; Analisi dei rischi ; Norme di buona tecnica e di buone prassi; Statistiche degli infortuni e delle violazioni delle norme nei cantieri - 2 ore Titolo IV, capo II "Lavori in quota" e Titolo IV, capo I "Cantieri" - 2 ore

Modulo tecnico (10 ore) Piano di montaggio, uso e smontaggio in sicurezza (Pi.M.U.S.), autorizzazione

ministeriale, disegno esecutivo, progetto - 4 ore DPI anticaduta: uso, caratteristiche tecniche, manutenzione, durata e conservazione 2 ore Ancoraggi: tipologie e tecniche 2 ore Verifiche di sicurezza: primo impianto, periodiche e straordinarie 2 ore

Modulo pratico (14 ore) Montaggio-smontaggio-trasformazione di ponteggio a tubi e giunti (PTG) 4 ore Montaggio-smontaggio-trasformazione di ponteggio a telai prefabbricati (PTP) 4 ore Montaggio-smontaggio-trasformazione di ponteggio a montanti e traversi prefabbricati (PMTP) - 4 ore Elementi di gestione prima emergenza – salvataggio 2 ore

REQUISITI DEI DOCENTI Le docenze verranno effettuate, con riferimento ai diversi argomenti, da personale con esperienza documentata, almeno biennale, sia nel settore della formazione sia nel settore della prevenzione, sicurezza e salute nei luoghi di lavoro e da personale con esperienza professionale pratica, documentata, almeno biennale, nelle tecniche per il montaggio/smontaggio ponteggi. INDIRIZZI E REQUISITI MINIMI DEI CORSI ORGANIZZAZIONE In ordine all’organizzazione dei corsi di formazione, si conviene sui seguenti requisiti: a) individuazione di un responsabile del progetto formativo; b) tenuta del registro di presenza dei “formandi” da parte del soggetto che realizza il corso; c) numero dei partecipanti per ogni corso: massimo 30 unità; d) per le attività pratiche il rapporto istruttore /allievi non deve essere superiore al rapporto di 1 a 5 (almeno 1 docente ogni 5 allievi); nel caso di solo 5 allievi (o meno di 5) sono richiesti comunque 2 docenti (un docente che si occupa delle attività teoriche e un codocente che si occupa delle pratiche); e) assenze ammesse: massimo 10% del monte orario complessivo

ARTICOLAZIONE DEL PERCORSO FORMATIVO Il percorso formativo è finalizzato all’apprendimento di tecniche operative adeguate ad eseguire in condizioni di sicurezza le attività di montaggio, smontaggio e trasformazione di ponteggi. Il percorso formativo è strutturato in tre moduli della durata complessiva di 28 ore più una prova di verifica finale: a) Modulo giuridico - normativo della durata di 4 ore. b) Modulo tecnico della durata di 10 ore c) Prova di verifica intermedia (questionario a risposta multipla) d) Modulo pratico della durata di 14 ore e) Prova di verifica finale (prova pratica). METODOLOGIA DIDATTICA Per quanto concerne la metodologia di insegnamento/apprendimento si concorda nel privilegiare le metodologie “attive”, che comportano la centralità dell’allievo nel percorso di apprendimento. A tali fini è necessario: a) garantire un equilibrio tra lezioni frontali, valorizzazione e confronto delle esperienze in aula, nonché lavori di gruppo, nel rispetto del monte ore complessivo e di ciascun modulo, laddove possibile con il supporto di materiali anche multimediali; b) favorire metodologie di apprendimento basate sul problem solving, applicate a simulazioni e problemi specifici, con particolare attenzione ai processi di valutazione e comunicazione legati alla prevenzione; c) prevedere dimostrazioni e prove pratiche, nonché simulazione di gestione autonoma da parte dell’allievo della pratica in cantiere. VALUTAZIONE E CERTIFICAZIONE Al termine dei due moduli teorici si svolgerà una prima prova di verifica: un questionario a risposta multipla. Il superamento della prova, che si intende superata con almeno il 70% delle risposte esatte, consentirà il passaggio alla seconda parte del corso, quella pratica. Il mancato superamento della prova, di converso, comporta la ripetizione dei due moduli. Al termine del modulo pratico avrà luogo una prova pratica di verifica finale, consistente in: montaggio-smontaggio-trasformazione di parti di ponteggi (PTG, PTP e PMTP); realizzazione di ancoraggi.

Il mancato superamento della prova di verifica finale comporta l’obbligo di ripetere il modulo pratico. L’esito positivo delle prove di verifica intermedia e finale, unitamente a una presenza pari almeno al 90% del monte ore, consente il rilascio, al termine del percorso formativo, dell’attestato di frequenza con verifica dell’apprendimento. (Corso di aggiornamento : durata minima 4 ore ogni quattro anni)

CORSO DI FORMAZIONE ADDETTI POSIZIONAMENTO FUNI Ai sensi deli’ art. 116 comma 4 all. XXI del D.Lgs. 81/08 (Testo Unico sulla sicurezza) e s.m.i.

PROGRAMMA MODULO BASE - TEORICO - PRATICO (comune ai due indirizzi ) Sede di svolgimento : Aula (lezioni frontali) - Presentazione di attrezzature e DPI – Durata complessiva : 12 ore Argomenti : Presentazione del corso. Normativa generale in materia di igiene e sicurezza del lavoro con particolare riferimento ai

cantieri edili ed ai lavori in quota. Analisi e valutazione dei rischi più ricorrenti nei lavori in quota (rischi ambientali, di caduta

dall’alto e sospensione,da uso di attrezzature e sostanze particolari, ecc.). DPI specifici per lavori su funi:

a) imbracature e caschi – b) funi, cordini, fettucce, assorbitori di energia – c) connettori, freni, bloccanti, carrucole riferiti ad accesso, posizionamento e sospensione. Loro idoneità e compatibilità con attrezzature e sostanze; manutenzione (verifica giornaliera e periodica, pulizia e stoccaggio, responsabilità).

Classificazione normativa e tecniche di realizzazione degli ancoraggi e dei frazionamenti. Illustrazione delle più frequenti tipologie di lavoro con funi, suddivisione in funzione delle

modalità di accesso e di uscita dalla zona di lavoro. Tecniche e procedure operative con accesso dall’alto, di calata o discesa su funi e tecniche

di accesso dal basso (fattore di caduta). Rischi e modalità di protezione delle funi (spigoli, nodi, usura). Organizzazione del lavoro in squadra, compiti degli operatori e modalità di comunicazione. Elementi di primo soccorso e procedure operative di salvataggio: illustrazione del contenuto

del kit di recupero e della sua utilizzazione. MODULO A - SPECIFICO PRATICO Per l’accesso e il lavoro in sospensione in siti naturali o artificiali Sede di svolgimento: sito operativo/addestrativi - Durata complessiva : 20 ore Destinatari: operatori che impiegano sistemi di accesso e posizionamento mediante

funi alle quali sono direttamente sostenuti

Argomenti : Movimento su linee di accesso fisse (superamento dei frazionamenti, salita in sicurezza di

scale fisse, tralicci e lungo funi). Applicazione di tecniche di posizionamento dell’operatore. Accesso in sicurezza ai luoghi di realizzazione degli ancoraggi. Realizzazione di ancoraggi e frazionamenti su strutture artificiali o su elementi naturali

(statici, dinamici, ecc.). Esecuzione di calate (operatore sospeso al termine della fune) e discese (operatore in

movimento sulla fune già distesa o portata al seguito), anche con frazionamenti. Esecuzione di tecniche operative con accesso e uscita situati in alto rispetto alla postazione

di lavoro (tecniche di risalita e recupero con paranchi o altre attrezzature specifiche). Esecuzione di tecniche operative con accesso e uscita situati in basso rispetto alla

postazione di lavoro (posizionamento delle funi, frazionamenti, ecc.). Applicazione di tecniche di sollevamento, posizionamento e calata dei materiali. Applicazione di tecniche di evacuazione e salvataggio.

MODULO B - SPECIFICO PRATICO Per l’accesso e l’attività lavorativa su alberi Sede di svolgimento: sito operativo/addestrativi - Durata complessiva : 20 ore Destinatari: operatori che impiegano sistemi di accesso e posizionamento mediante

funi alle quali sono direttamente sostenuti Argomenti : Utilizzo delle funi e degli altri sistemi di accesso. Salita e discesa in sicurezza Realizzazione degli ancoraggi e di eventuali frazionamenti Movimento all’interno della chioma Posizionamento in chioma. Simulazione di svolgimento di attività lavorativa con sollevamento dell’attrezzatura di

lavoro e applicazione di tecniche di calata del materiale di risulta. Applicazione di tecniche di evacuazione e salvataggio

REQUISITI DEI DOCENTI Le docenze verranno effettuate, con riferimento ai diversi argomenti, da personale con esperienza formativa, documentata, almeno biennale, nel settore della prevenzione, sicurezza e salute nei luoghi di lavoro, e da personale con esperienza formativa, documentata, almeno biennale nelle tecniche che comportano l’impiego di sistemi di accesso e posizionamento mediante funi e il loro utilizzo in ambito lavorativo. DESTINATARI DEI CORSI Sono destinatari dei corsi: a) lavoratori adibiti a lavori temporanei in quota con impiego di sistemi di accesso e posizionamento mediante funi; b) operatori con funzione di sorveglianza dei lavori di cui al punto a) come richiesto dal comma 1 lettera e) dell’articolo 116; c) eventuali altre figure interessate (datori di lavoro, lavoratori autonomi, personale di vigilanza ed ispezione ecc…)

ORGANIZZAZIONE In ordine all’organizzazione dei corsi di formazione, si conviene sui seguenti requisiti: a) individuazione di un responsabile del progetto formativo; b) tenuta del registro di presenza dei “formandi” da parte del soggetto che realizza il corso; c) numero dei partecipanti per ogni corso: massimo 20 unità. Per le attività pratiche il rapporto istruttore /allievi non deve essere superiore al rapporto di 1 a 4 (almeno 1 docente ogni 4 allievi); d) assenze ammesse: massimo 10% del monte orario complessivo. ARTICOLAZIONE DEL PERCORSO FORMATIVO Il percorso formativo è finalizzato all’apprendimento di tecniche operative adeguate ad eseguire in condizioni di sicurezza le attività che richiedono l’impiego di sistemi di accesso e posizionamento mediante funi. Il percorso formativo è strutturato in moduli: Modulo base (comune ai due differenti percorsi formativi) propedeutico alla frequenza ai successivi moduli specifici, che da solo non abilita all’esecuzione dell’attività lavorativa. I partecipanti devono conseguire l’idoneità alla prosecuzione del corso, mediante test di accertamento delle conoscenze acquisite. Nel caso di mancata idoneità si possono attivare azioni individuali di recupero. Moduli specifici (A - B) differenziati per contenuti, che forniscono le conoscenze tecniche per operare negli specifici settori lavorativi. METODOLOGIA DIDATTICA Per quanto concerne la metodologia di insegnamento/apprendimento si concorda nel privilegiare le metodologie “attive”, che comportano la centralità dell’allievo nel percorso di apprendimento. A tali fini è necessario: a) garantire un equilibrio tra lezioni frontali, valorizzazione e confronto delle esperienze in aula, nonché lavori di gruppo, nel rispetto del monte ore complessivo e di ciascun modulo, laddove possibile con il supporto di materiali anche multimediali; b) favorire metodologie di apprendimento basate sul problem solving, applicate a simulazioni e problemi specifici, con particolare attenzione ai processi di valutazione e comunicazione legati alla prevenzione; c) prevedere dimostrazioni e prove pratiche, nonché simulazione di gestione autonoma da parte del discente della pratica in cantiere. Inoltre, data la specificità della formazione, le prove pratiche e gli addestramenti dovranno essere effettuati in siti ove possano essere ricreate condizioni operative simili a quelle che si ritrovano sui luoghi di lavoro e che tengano conto della specifica tipologia di corso. VALUTAZIONE E CERTIFICAZIONE Al termine del modulo base comune si svolgerà una prima prova di verifica: un questionario a risposta multipla. Il successo nella prova, che si intende superata con almeno il 70% delle risposte esatte, consentirà il passaggio alla seconda parte del corso, quella specifico - pratica. Il mancato superamento della prova, di converso, comporta la ripetizione del modulo. Eventuali errori, nella prova, attinenti argomenti riferiti al rischio di caduta incontrollata o altre situazioni di pericolo grave dovranno essere rilevati e fatti oggetto di valutazione mirata aggiuntiva nella successiva prova pratica; Al termine del modulo specifico avrà luogo una prova pratica di verifica finale, consistente nell’esecuzione di tecniche operative sui temi del modulo specifico frequentato. La prova si intende superata se le operazioni vengono eseguite correttamente. Il mancato superamento della prova di verifica finale comporta l’obbligo di ripetere il modulo specifico pratico. L’esito positivo delle prove di verifica intermedia e finale, unitamente a una presenza pari almeno al 90% del monte ore, consente il rilascio, al termine del percorso formativo, dell’attestato di frequenza con verifica dell’apprendimento.

CORSO DI FORMAZIONE ADDETTI ALL’USO CORRETTO ED UTILIZZO PRATICO DEI DPI ANTICADUTA (LIVELLO I) Ai sensi dell’ art. 77 comma 4 lett. h del D.Lgs. 81/08 (Testo Unico sulla sicurezza) e s.m.i. PROGRAMMA NOZIONI DI BASE - MODULO TEORICO - MODULO PRATICO

Sede di svolgimento: sito operativo/addestrativi Durata complessiva : 4 ore (modulo di teoria di 2 ore e modulo di pratica di 2 ore)

Destinatari: operatori che devono effettuare lavorazioni in quota non tecnicamente complesse, soggette al rischio di caduta dall’alto.

Argomenti:

MODULO DI BASE

Presentazione del corso. Normativa generale in materia di igiene e sicurezza del lavoro con particolare riferimento ai cantieri edili ed ai lavori in quota. Analisi e valutazione dei rischi più ricorrenti nei lavori in quota (rischi ambientali, di caduta dall’alto e sospensione,da uso di attrezzature e sostanze particolari, ecc.). DPI specifici per lavori in quota: a) imbracature e caschi – b) funi, cordini, fettucce, assorbitori di energia –

c) connettori, freni, bloccanti, carrucole riferiti ad accesso, posizionamento e sospensione. Loro idoneità e compatibilità con attrezzature e sostanze; manutenzione (verifica giornaliera e periodica, pulizia e stoccaggio, responsabilità).

Classificazione normativa e tecniche di realizzazione degli ancoraggi e dei frazionamenti. Tecniche e procedure operative con accesso dall’alto, tecniche di accesso dal basso (fattore di caduta). Organizzazione del lavoro in squadra, compiti degli operatori e modalità di comunicazione. Elementi di primo soccorso e procedure operative di salvataggio: illustrazione del contenuto del kit di recupero e della sua utilizzazione. Movimento su linee di accesso fisse (superamento dei frazionamenti, salita in sicurezza di scale fisse, tralicci, ponteggi, tra battelli, etc.). Applicazione di tecniche di posizionamento dell’operatore. Accesso in sicurezza ai luoghi di realizzazione degli ancoraggi. Realizzazione di ancoraggi e frazionamenti su strutture artificiali o su elementi naturali

(statici, dinamici, ecc.). Applicazione di tecniche di sollevamento, posizionamento e calata dei materiali. Applicazione di tecniche di evacuazione e salvataggio. Realizzazione degli ancoraggi e di eventuali frazionamenti Simulazione di svolgimento di attività lavorativa con sollevamento dell’attrezzatura di lavoro e applicazione di tecniche di calata del materiale di risulta.

MODULO TEORICO DPI ANTICADUTA Conformità DPI anticaduta Esempi di applicazioni di sistemi arresto caduta Classificazione dpi anticaduta Tipi di caduta (libera,totalmente prevenuta,contenuta,limitata) Cinture di posizionamento Sistemi di arresto caduta Rischi e misure di protezione per lavori in quota MODULO PRATICO ANCORAGGI Tipologie e tecniche di ancoraggio Effetto pendolo Tirante d’aria Distanza di caduta libera Ispezione e manutenzione dei sistemi di arresto caduta REQUISITI DEI DOCENTI Le docenze verranno effettuate, con riferimento ai diversi argomenti, da personale con esperienza formativa, documentata, almeno biennale, nel settore della prevenzione, sicurezza e salute nei luoghi di lavoro, e da personale con esperienza formativa, documentata, almeno biennale nelle tecniche che comportano l’impiego di sistemi di accesso e posizionamento mediante funi e il loro utilizzo in ambito lavorativo. DESTINATARI DEI CORSI Il corso Livello 1 è rivolto ai lavoratori che devono effettuare lavorazioni in quota non tecnicamente complesse, soggette al rischio di caduta dall’alto, così come definite dall’art. 107 del D.Lgs. n. 81/2008, e che devono utilizzare per la protezione contro le cadute dall’alto un numero limitato di DPI di posizionamento sul lavoro, di trattenuta e anticaduta. ORGANIZZAZIONE In ordine all’organizzazione dei corsi di formazione, si conviene sui seguenti requisiti: a) individuazione di un responsabile del progetto formativo; b) tenuta del registro di presenza dei “formandi” da parte del soggetto che realizza il corso; c) numero dei partecipanti per ogni corso: massimo 20 unità. Per le attività pratiche il rapporto istruttore /allievi non deve essere superiore al rapporto di 1 a 4 (almeno 1 docente ogni 4 allievi); d) assenze ammesse: massimo 10% del monte orario complessivo. ARTICOLAZIONE DEL PERCORSO FORMATIVO Il percorso formativo è finalizzato all’apprendimento di un corretto uso ed utilizzo pratico dei Dispositivi di Protezione Individuale Anticaduta. Il percorso formativo è strutturato in moduli: Modulo di base : è una breve parte introduttiva del corso relativo all’uso corretto ed

utilizzo pratico dei DPI Anticaduta Moduli specifici (Teorico - Pratico) : entrambi della durata di due ore, sono volti ad

una conoscenza sia in campo teorico che in campo pratico dei DPI Anticaduta per una formazione ed informazione a 360 gradi sul tema trattato.

METODOLOGIA DIDATTICA Per quanto concerne la metodologia di insegnamento/apprendimento si concorda nel privilegiare le metodologie “attive”, che comportano la centralità dell’allievo nel percorso di apprendimento. A tali fini è necessario: a) garantire un equilibrio tra lezioni frontali, valorizzazione e confronto delle esperienze in aula, nonché lavori di gruppo, nel rispetto del monte ore complessivo e di ciascun modulo, laddove possibile con il supporto di materiali anche multimediali; b) favorire metodologie di apprendimento basate sul problem solving, applicate a simulazioni e problemi specifici, con particolare attenzione ai processi di valutazione e comunicazione legati alla prevenzione; c) prevedere dimostrazioni e prove pratiche, nonché simulazione di gestione autonoma da parte del discente della pratica in cantiere. Inoltre, data la specificità della formazione, le prove pratiche e gli addestramenti dovranno essere effettuati in siti ove possano essere ricreate condizioni operative simili a quelle che si ritrovano sui luoghi di lavoro e che tengano conto della specifica tipologia di corso. VALUTAZIONE E CERTIFICAZIONE Al termine del modulo base comune si svolgerà una prima prova di verifica: un questionario a risposta multipla. Il successo nella prova, che si intende superata con almeno il 70% delle risposte esatte, consentirà il passaggio alla seconda parte del corso, quella specifico - pratica. Il mancato superamento della prova, di converso, comporta la ripetizione del modulo. Eventuali errori, nella prova, attinenti argomenti riferiti al rischio di caduta incontrollata o altre situazioni di pericolo grave dovranno essere rilevati e fatti oggetto di valutazione mirata aggiuntiva nella successiva prova pratica; Al termine del modulo specifico avrà luogo una prova pratica di verifica finale, consistente nell’esecuzione di tecniche operative sui temi del modulo specifico frequentato. La prova si intende superata se le operazioni vengono eseguite correttamente. Il mancato superamento della prova di verifica finale comporta l’obbligo di ripetere il modulo specifico pratico. L’esito positivo delle prove di verifica intermedia e finale, unitamente a una presenza pari almeno al 90% del monte ore, consente il rilascio, al termine del percorso formativo, dell’attestato di frequenza con verifica dell’apprendimento.

CORSO ADDETTI CARRELLI ELEVATORI E FORCHE Ai sensi degli artt .37;71; 73 D. Lgs. 81/2008 e s.m.i PROGRAMMA – durata complessiva 8/16 ore PARTE TEORICA:

Cenni Generali sulle Norme Prevenzionistiche; Cenni sui Particolari Costruttivi dei Carrelli Elevatori; Concetti sulla Stabilità Statica e Dinamica; Portate (nominale / effettiva / residua); Nozioni di Guida; Illustrazione dei Dispositivi di Sicurezza; Manutenzioni;

PARTE PRATICA: Illustrazione dei vari componenti e delle sicurezze; Manutenzioni, verifiche giornaliere e periodiche di legge; Guida del carrello per evidenziare le corrette manovre : a vuoto ; a carico; parcheggio.

REQUISITI DEI DOCENTI Le docenze verranno effettuate, con riferimento ai diversi argomenti, da personale specializzato con esperienza formativa, documentata, almeno biennale, nel settore della prevenzione, sicurezza e salute nei luoghi di lavoro, e nelle tecniche per l’utilizzo di Carrelli Elevatori a forche in ambito lavorativo. DESTINATARI DEI CORSI Sono destinatari dei corsi: a) lavoratori adibiti all’uso di Carrelli Elevatori a forche; b) datori di lavoro, lavoratori autonomi che svolgano attività diretta di conduzione di Carrelli Elevatori a forche. ORGANIZZAZIONE In ordine all’organizzazione dei corsi di formazione, si conviene sui seguenti requisiti: a) individuazione di un responsabile del progetto formativo; b) tenuta del registro di presenza dei “formandi” da parte del soggetto che realizza il corso; c) numero massimo dei partecipanti per ogni corso: 15 unità. Per le attività pratiche il rapporto istruttore /allievi non deve essere superiore al rapporto di 1 a 3 contemporaneamente d) assenze ammesse: massimo 10% del monte orario complessivo. ARTICOLAZIONE DEL PERCORSO FORMATIVO Il percorso formativo è finalizzato all’apprendimento di tecniche operative adeguate ad eseguire in condizioni di sicurezza le attività lavorative che richiedono l’impiego di Carrelli Elevatori a forche.

METODOLOGIA DIDATTICA Per quanto concerne la metodologia di insegnamento/apprendimento si concorda nel privilegiare le metodologie “attive”, che comportano la centralità dell’allievo nel percorso di apprendimento. A tali fini è necessario: a) garantire un equilibrio tra lezioni frontali, valorizzazione e confronto delle esperienze in aula, nonché lavori di gruppo, nel rispetto del monte ore complessivo e di ciascun modulo, laddove possibile con il supporto di materiali anche multimediali; b) favorire metodologie di apprendimento basate sul problem solving, applicate a simulazioni e problemi specifici, con particolare attenzione ai processi di valutazione e comunicazione legati alla prevenzione; c) prevedere dimostrazioni e prove pratiche, nonché simulazione di gestione autonoma da parte del discente della pratica in cantiere. Inoltre, data la specificità della formazione, le prove pratiche e gli addestramenti dovranno essere effettuati in siti ove possano essere ricreate condizioni operative simili a quelle che si ritrovano sui luoghi di lavoro e che tengano conto della specifica tipologia di corso. VALUTAZIONE E CERTIFICAZIONE Al termine del modulo base comune si svolgerà una prima prova di verifica: un questionario a risposta multipla. Il successo nella prova, che si intende superata con almeno il 60% delle risposte esatte, consentirà il passaggio alla seconda parte del corso, quella specifico - pratica. Il mancato superamento della prova, di converso, comporta la ripetizione del modulo. Eventuali errori, nella prova, attinenti argomenti riferiti al rischio di caduta incontrollata o altre situazioni di pericolo grave dovranno essere rilevati e fatti oggetto di valutazione mirata aggiuntiva nella successiva prova pratica; Al termine del modulo specifico avrà luogo una prova pratica di verifica finale, consistente nell’esecuzione di tecniche operative sui temi del modulo specifico frequentato. La prova si intende superata se le operazioni vengono eseguite correttamente. Il mancato superamento della prova di verifica finale comporta l’obbligo di ripetere il modulo specifico pratico. L’esito positivo delle prove di verifica intermedia e finale, unitamente a una presenza pari almeno al 90% del monte ore, consente il rilascio, al termine del percorso formativo, dell’attestato di frequenza con verifica dell’apprendimento.

CORSO OPERATORI ADDETTI ALL’USO DI MACCHINE PER MOVIMENTAZIONE TERRA Ai sensi art. 73 comma 4 D.Lgs. 81/2008 e s.m.i. Programma del Corso – durata complessiva 8 ore macchine movimento terra: l’evoluzione storica riferimenti normativi (D.lgs.81/2008 e NORMA EN 474) responsabilità degli operatori norme generali uso delle macchine lavoro sulle strade conduzione macchine circolazione stradale macchine piu diffuse manutenzione semplice e programmata norme per manutentori

Escavatori idraulici - Caratteristiche e componenti principali: Attacco rapido attrezzature Diagramma di scavo Capacità di sollevamento di carichi sospesi e relativi diagrammi di portata (EN 474-5) Dispositivi di sicurezza

Pale gommate Sterzo e guida Benna Accessori per pale Manovre e cautele Attività con le pale

Pale cingolate Terne- caratteristiche Miniescavatori Minipale REQUISITI DEI DOCENTI Le docenze verranno effettuate, con riferimento ai diversi argomenti, da personale specializzato con esperienza formativa, documentata, almeno biennale, nel settore della prevenzione, sicurezza e salute nei luoghi di lavoro, e nelle tecniche per l’utilizzo di macchine per la movimentazione terra e il loro utilizzo in ambito lavorativo. DESTINATARI DEI CORSI Sono destinatari dei corsi: a) lavoratori adibiti all’uso di macchine movimento terra b) datori di lavoro, lavoratori autonomi che svolgano attività di retta di conduzione di macchine operatrici

ORGANIZZAZIONE In ordine all’organizzazione dei corsi di formazione, si conviene sui seguenti requisiti: a) individuazione di un responsabile del progetto formativo; b) tenuta del registro di presenza dei “formandi” da parte del soggetto che realizza il corso; c) numero massimo dei partecipanti per ogni corso: 15 unità. Per le attività pratiche il rapporto istruttore /allievi non deve essere superiore al rapporto di 1 a 5 contemporaneamente (almeno 1 docente ogni 5 allievi); d) assenze ammesse: massimo 10% del monte orario complessivo. ARTICOLAZIONE DEL PERCORSO FORMATIVO Il percorso formativo è finalizzato all’apprendimento di tecniche operative adeguate ad eseguire in condizioni di sicurezza le attività che richiedono l’impiego di macchine movimento terra quali scavi di sbancamento a sezione obbligata, rinterri etc… METODOLOGIA DIDATTICA Per quanto concerne la metodologia di insegnamento/apprendimento si concorda nel privilegiare le metodologie “attive”, che comportano la centralità dell’allievo nel percorso di apprendimento. A tali fini è necessario: a) garantire un equilibrio tra lezioni frontali, valorizzazione e confronto delle esperienze in aula, nonché lavori di gruppo, nel rispetto del monte ore complessivo e di ciascun modulo, laddove possibile con il supporto di materiali anche multimediali; b) favorire metodologie di apprendimento basate sul problem solving, applicate a simulazioni e problemi specifici, con particolare attenzione ai processi di valutazione e comunicazione legati alla prevenzione; c) prevedere dimostrazioni e prove pratiche, nonché simulazione di gestione autonoma da parte del discente della pratica in cantiere. Inoltre, data la specificità della formazione, le prove pratiche e gli addestramenti dovranno essere effettuati in siti ove possano essere ricreate condizioni operative simili a quelle che si ritrovano sui luoghi di lavoro e che tengano conto della specifica tipologia di corso. VALUTAZIONE E CERTIFICAZIONE Al termine del modulo base comune si svolgerà una prima prova di verifica: un questionario a risposta multipla. Il successo nella prova, che si intende superata con almeno il 60% delle risposte esatte, consentirà il passaggio alla seconda parte del corso, quella specifico - pratica. Il mancato superamento della prova, di converso, comporta la ripetizione del modulo. Eventuali errori, nella prova, attinenti argomenti riferiti al rischio di caduta incontrollata o altre situazioni di pericolo grave dovranno essere rilevati e fatti oggetto di valutazione mirata aggiuntiva nella successiva prova pratica; Al termine del modulo specifico avrà luogo una prova pratica di verifica finale, consistente nell’esecuzione di tecniche operative sui temi del modulo specifico frequentato. La prova si intende superata se le operazioni vengono eseguite correttamente. Il mancato superamento della prova di verifica finale comporta l’obbligo di ripetere il modulo specifico pratico. L’esito positivo delle prove di verifica intermedia e finale, unitamente a una presenza pari almeno al 90% del monte ore, consente il rilascio, al termine del percorso formativo, dell’attestato di frequenza con verifica dell’apprendimento.

AGGIORNAMENTO CORSO DI FORMAZIONE RLS Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza Ai sensi dell’ art 37 comma 11 del D. Lgs. 81/08 (Testo Unico sulla sicurezza) e s.m.i. PROGRAMMA - (durata complessiva 4/8 ore)

Principi costituzionali e civilistici; La legislazione generale e speciale in materia di prevenzione infortuni e igiene del

lavoro; I principali soggetti coinvolti ed i relativi obblighi; La definizione e l'individuazione dei fattori di rischio;

La valutazione dei rischi;

L'individuazione delle misure (tecniche, organizzative, procedurali) di prevenzione e

protezione;

Aspetti normativi dell'attività di rappresentanza dei lavoratori;

Nozioni di tecnica della comunicazione. REQUISITI DEI DOCENTI Le docenze verranno effettuate, con riferimento ai diversi argomenti, da personale con esperienza formativa, documentata, almeno biennale, nel settore della prevenzione, sicurezza e salute nei luoghi di lavoro OBIETTIVI DEL CORSO Il corso si pone come obiettivo l'aggiornamento delle conoscenze fondamentali per l'esercizio della funzione di Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza. Il corso rispetta i requisiti previsti in merito ai contenuti didattici ed al numero di ore per la formazione obbligatoria di tale figura. L’aggiornamento ANNUALE è obbligatorio per chi assolve in azienda la figura di RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI - D.LGS. 81/08. ORGANIZZAZIONE In ordine all’organizzazione dei corsi di formazione, si conviene sui seguenti requisiti: a) individuazione di un responsabile del progetto formativo; b) tenuta del registro di presenza dei “formandi” da parte del soggetto che realizza il corso; c) numero dei partecipanti per ogni corso: massimo 30 unità. d) assenze ammesse: massimo 10% del monte orario complessivo.

METODOLOGIA DIDATTICA Per quanto concerne la metodologia di insegnamento/apprendimento si concorda nel privilegiare le metodologie “attive”, che comportano la centralità dell’allievo nel percorso di apprendimento. A tali fini è necessario: a) garantire un equilibrio tra lezioni frontali, valorizzazione e confronto delle esperienze in aula, nonché lavori di gruppo, nel rispetto del monte ore complessivo e di ciascun modulo, laddove possibile con il supporto di materiali anche multimediali; b) favorire metodologie di apprendimento basate sul problem solving, applicate a simulazioni e problemi specifici, con particolare attenzione ai processi di valutazione e comunicazione legati alla prevenzione; c) prevedere dimostrazioni e prove pratiche. VALUTAZIONE E CERTIFICAZIONE Al termine del corso si svolgerà una prova di verifica: un questionario a risposta multipla. I test verranno corretti, discussi ed analizzati in aula. Il successo nella prova, che si intende superata con almeno il 70% delle risposte esatte. L’esito positivo della prova di verifica finale, unitamente ad una presenza pari almeno al 90% del monte ore, consente il rilascio, al termine del percorso formativo, dell’attestato di frequenza con verifica dell’apprendimento.

CORSO DI FORMAZIONE PER ADDETTI ALL’USO DI CARRELLI ELEVATORI Ai sensi dell’art.16 della Legge 31/98, art. 3 del D.Lgs. 94/1999, art. 73 del D. Lgs. 81/2008 PROGRAMMA – durata complessiva 8 ore

PARTE TEORICA: La normativa vigente Responsabilità dell'utilizzatore del carrello elevatore Il carrello elevatore e le sue parti - le tipologie di carrelli maggiormente in

uso, principali componenti di funzionamento e controlli da effettuare prima dell'utilizzo del carrello;

Sistemi di ritenuta del conducente; Targa di identificazione; Utilizzo corretto del mezzo; Manutenzione; Norme di sicurezza nell'impiego dei mezzi; La corretta posizione durante la guida; Il divieto di trasporto persone; Guida interdetta alle persone non autorizzate; La stabilità del carico, trasporto e scarico materiali; La posizione del carico in marcia nelle varie condizioni; Disposizioni speciali in ambienti e tratti pericolosi; Norme di circolazione; La segnaletica di sicurezza; Dispositivi di protezione individuale: Statistica degli infortuni e cronaca di

infortuni con carrelli elevatori.

PARTE PRATICA: Illustrazione, seguendo le indicazioni della manualistica del carrello, dei

vari componenti e delle sicurezze; Approfondimento su manutenzioni e verifiche giornaliere e periodiche di

legge e secondo quanto indicato nella manualistica del carrello; Cenni sui sistemi di Ricarica Batterie; Guida del carrello per evidenziare le corrette manovre a

vuoto e a carico e parcheggio.

REQUISITI DEI DOCENTI Le docenze verranno effettuate, con riferimento ai diversi argomenti, da personale specializzato con esperienza formativa, documentata, almeno biennale, nel settore della prevenzione, sicurezza e salute nei luoghi di lavoro, e nelle tecniche per l’utilizzo di Carrelli Elevatori in ambito lavorativo. DESTINATARI DEI CORSI Sono destinatari dei corsi: a) lavoratori adibiti all’uso di Carrelli Elevatori; b) datori di lavoro, lavoratori autonomi che svolgano attività diretta di conduzione di Carrelli Elevatori. ORGANIZZAZIONE In ordine all’organizzazione dei corsi di formazione, si conviene sui seguenti requisiti: a) individuazione di un responsabile del progetto formativo; b) tenuta del registro di presenza dei “formandi” da parte del soggetto che realizza il corso; c) numero massimo dei partecipanti per ogni corso: 15 unità. Per le attività pratiche il rapporto istruttore /allievi non deve essere superiore al rapporto di 1 a 3 contemporaneamente; d) assenze ammesse: massimo 10% del monte orario complessivo. ARTICOLAZIONE DEL PERCORSO FORMATIVO Il percorso formativo è finalizzato all’apprendimento di tecniche operative adeguate ad eseguire in condizioni di sicurezza le attività lavorative che richiedono l’impiego di Carrelli Elevatori. METODOLOGIA DIDATTICA Per quanto concerne la metodologia di insegnamento/apprendimento si concorda nel privilegiare le metodologie “attive”, che comportano la centralità dell’allievo nel percorso di apprendimento. A tali fini è necessario: a) garantire un equilibrio tra lezioni frontali, valorizzazione e confronto delle esperienze in aula, nonché lavori di gruppo, nel rispetto del monte ore complessivo e di ciascun modulo, laddove possibile con il supporto di materiali anche multimediali; b) favorire metodologie di apprendimento basate sul problem solving, applicate a simulazioni e problemi specifici, con particolare attenzione ai processi di valutazione e comunicazione legati alla prevenzione; c) prevedere dimostrazioni e prove pratiche, nonché simulazione di gestione autonoma da parte del discente della pratica in cantiere. Inoltre, data la specificità della formazione, le prove pratiche e gli addestramenti dovranno essere effettuati in siti ove possano essere ricreate condizioni operative simili a quelle che si ritrovano sui luoghi di lavoro e che tengano conto della specifica tipologia di corso. VALUTAZIONE E CERTIFICAZIONE Al termine del modulo base comune si svolgerà una prima prova di verifica: un questionario a risposta multipla. Il successo nella prova, che si intende superata con almeno il 60% delle risposte esatte, consentirà il passaggio alla seconda parte del corso, quella specifico - pratica. Il mancato superamento della prova, di converso, comporta la ripetizione del modulo. Eventuali errori, nella prova, attinenti argomenti riferiti al rischio di caduta incontrollata o altre situazioni di pericolo grave dovranno essere rilevati e fatti oggetto di valutazione mirata aggiuntiva nella successiva prova pratica; Al termine del modulo specifico avrà luogo una prova pratica di verifica finale, consistente nell’esecuzione di tecniche operative sui temi del modulo specifico frequentato. La prova si intende superata se le operazioni vengono eseguite correttamente. Il mancato superamento della prova di verifica finale comporta l’obbligo di ripetere il modulo specifico pratico. L’esito positivo delle prove di verifica intermedia e finale, unitamente a una presenza pari almeno al 90% del monte ore, consente il rilascio, al termine del percorso formativo, dell’attestato di frequenza con verifica dell’apprendimento.

AGGIORNAMENTO CORSO PER ADDETTI ANTINCENDIO IN ATTIVITA’ RISCHIO INCENDIO BASSO Ai sendi dell’art.46 D.Lgs 81/2008 e s.m.i. e all.to 7.3 D.M. 10 /03/98 PROGRAMMA - (durata complessiva 2 ore) ESERCITAZIONI PRATICHE Presa visione del registro della sicurezza antincendi e chiarimenti sugli estintori

portatili; istruzioni sull'uso delle attrezzature antincendio (idranti, estintori portatili, etc.)

effettuata anche avvalendosi di sussidi audiovisivi o tramite dimostrazione pratica;

prova di spegnimento con simulatore. REQUISITI DEI DOCENTI Le docenze verranno effettuate, con riferimento ai diversi argomenti, da personale con esperienza formativa, documentata, almeno biennale, nel settore della prevenzione, sicurezza e salute nei luoghi di lavoro ORGANIZZAZIONE In ordine all’organizzazione dei corsi di formazione, si conviene sui seguenti requisiti: a) individuazione di un responsabile del progetto formativo; b) tenuta del registro di presenza dei “formandi” da parte del soggetto che realizza il corso; c) numero dei partecipanti per ogni corso: massimo 30 unità. d) assenze ammesse: massimo 10% del monte orario complessivo. METODOLOGIA DIDATTICA Per quanto concerne la metodologia di insegnamento/apprendimento si concorda nel privilegiare le metodologie “attive”, che comportano la centralità dell’allievo nel percorso di apprendimento. A tali fini è necessario: a) garantire un equilibrio tra lezioni frontali, valorizzazione e confronto delle esperienze in aula, nonché lavori di gruppo, nel rispetto del monte ore complessivo e di ciascun modulo, laddove possibile con il supporto di materiali anche multimediali; b) favorire metodologie di apprendimento basate sul problem solving, applicate a simulazioni e problemi specifici, con particolare attenzione ai processi di valutazione e comunicazione legati alla prevenzione; c) prevedere dimostrazioni e prove pratiche. VALUTAZIONE E CERTIFICAZIONE Al termine del corso si svolgerà una prova di verifica: un questionario a risposta multipla. I test verranno corretti, discussi ed analizzati in aula. Il successo nella prova, che si intende superata con almeno il 70% delle risposte esatte. L’esito positivo della prova di verifica finale, unitamente ad una presenza pari almeno al 90% del monte ore, consente il rilascio, al termine del percorso formativo, dell’attestato di frequenza con verifica dell’apprendimento.

AGGIORNAMENTO CORSO ADDETTI ANTINCENDIO IN ATTIVITA’ RISCHIO INCENDIO MEDIO Ai sendi art.46 D.Lgs 81/2008 e s.m.i. all.to 7.3 D.M. 10 /03/98 PROGRAMMA – durata complessiva 5 ore 1) L'INCENDIO E LA PREVENZIONE (1 ORA) Principi della combustione; prodotti della combustione; sostanze estinguenti in relazione al tipo d’incendio; effetti dell’incendio sull’uomo; divieti e limitazioni di esercizio; misure comportamentali.

2) PROTEZIONE ANTINCENDIO E PROCEDURE DA ADOTTARE IN CASO D’INCENDIO (1 ORA) Principali misure di protezione antincendio; evacuazione in caso di incendio; chiamata dei soccorsi;

3) ESERCITAZIONI PRATICHE (3 ORE) Presa visione del registro della sicurezza antincendio e chiarimenti sugli

estintori portatili; esercitazioni sull'uso degli estintori portatili e modalità di utilizzo di naspi ed

idranti; prova di spegnimento con simulatore.

REQUISITI DEI DOCENTI Le docenze verranno effettuate, con riferimento ai diversi argomenti, da personale con esperienza formativa, documentata, almeno biennale, nel settore della prevenzione, sicurezza e salute nei luoghi di lavoro ORGANIZZAZIONE In ordine all’organizzazione dei corsi di formazione, si conviene sui seguenti requisiti: a) individuazione di un responsabile del progetto formativo; b) tenuta del registro di presenza dei “formandi” da parte del soggetto che realizza il corso; c) numero dei partecipanti per ogni corso: massimo 30 unità. d) assenze ammesse: massimo 10% del monte orario complessivo. METODOLOGIA DIDATTICA Per quanto concerne la metodologia di insegnamento/apprendimento si concorda nel privilegiare le metodologie “attive”, che comportano la centralità dell’allievo nel percorso di apprendimento. A tali fini è necessario: a) garantire un equilibrio tra lezioni frontali, valorizzazione e confronto delle esperienze in aula, nonché lavori di gruppo, nel rispetto del monte ore complessivo e di ciascun modulo, laddove possibile con il supporto di materiali anche multimediali; b) favorire metodologie di apprendimento basate sul problem solving, applicate a simulazioni e problemi specifici, con particolare attenzione ai processi di valutazione e comunicazione legati alla prevenzione; c) prevedere dimostrazioni e prove pratiche, nonché simulazione di gestione autonoma da parte del discente. VALUTAZIONE E CERTIFICAZIONE Al termine del corso si svolgerà una prova di verifica: un questionario a risposta multipla. I test verranno corretti, discussi ed analizzati in aula. Il successo nella prova, che si intende superata con almeno il 70% delle risposte esatte. L’esito positivo della prova di verifica finale, unitamente ad una presenza pari almeno al 90% del monte ore, consente il rilascio, al termine del percorso formativo, dell’attestato di frequenza con verifica dell’apprendimento.

AGGIORNAMENTO CORSO ADDETTI ANTINCENDIO IN ATTIVITA’ RISCHIO INCENDIO ALTO Ai sendi art.46 D.Lgs 81/2008 e s.m.i. all.to 7.3 D.M. 10 /03/98 PROGRAMMA – durata complessiva 8 ore 1) L'INCENDIO E LA PREVENZIONE INCENDI (2 ORE) Principi sulla combustione e l’incendio; le sostanze estinguenti; triangolo della combustione; le principali cause d’incendio; rischi alle persone in caso di incendio; principali accorgimenti per prevenire gli incendi.

2) PROTEZIONE ANTINCENDIO E PROCEDURE DA ADOTTARE IN CASO D’INCENDIO (3 ORE) Le principali misure di protezione contro gli incendi (protezione attiva e

protezione passiva); le vie di esodo; procedure da adottare in caso di incendio o in caso di allarme; l’evacuazione; rapporti con i Vigili del Fuoco; attrezzature ed impianti di estinzione; sistemi di allarme; segnaletica di sicurezza; illuminazione di emergenza.

3) ESERCITAZIONI PRATICHE (3 ORE) Presa visione del registro della sicurezza antincendi e chiarimenti sui mezzi

d’estinzione più diffusi; presa visione e chiarimenti sulle attrezzature di protezione individuale; esercitazioni sull'uso degli estintori portatili e modalità di utilizzo di naspi ed

idranti; prova di spegnimento con simulatore.

REQUISITI DEI DOCENTI Le docenze verranno effettuate, con riferimento ai diversi argomenti, da personale con esperienza formativa, documentata, almeno biennale, nel settore della prevenzione, sicurezza e salute nei luoghi di lavoro ORGANIZZAZIONE In ordine all’organizzazione dei corsi di formazione, si conviene sui seguenti requisiti: a) individuazione di un responsabile del progetto formativo; b) tenuta del registro di presenza dei “formandi” da parte del soggetto che realizza il corso; c) numero dei partecipanti per ogni corso: massimo 30 unità. d) assenze ammesse: massimo 10% del monte orario complessivo. METODOLOGIA DIDATTICA Per quanto concerne la metodologia di insegnamento/apprendimento si concorda nel privilegiare le metodologie “attive”, che comportano la centralità dell’allievo nel percorso di apprendimento. A tali fini è necessario: a) garantire un equilibrio tra lezioni frontali, valorizzazione e confronto delle esperienze in aula, nonché lavori di gruppo, nel rispetto del monte ore complessivo e di ciascun modulo, laddove possibile con il supporto di materiali anche multimediali; b) favorire metodologie di apprendimento basate sul problem solving, applicate a simulazioni e problemi specifici, con particolare attenzione ai processi di valutazione e comunicazione legati alla prevenzione; c) prevedere dimostrazioni e prove pratiche, nonché simulazione di gestione autonoma da parte del discente. VALUTAZIONE E CERTIFICAZIONE Al termine del corso si svolgerà una prova di verifica: un questionario a risposta multipla. I test verranno corretti, discussi ed analizzati in aula. Il successo nella prova, che si intende superata con almeno il 70% delle risposte esatte. L’esito positivo della prova di verifica finale, unitamente ad una presenza pari almeno al 90% del monte ore, consente il rilascio, al termine del percorso formativo, dell’attestato di frequenza con verifica dell’apprendimento.

CORSO PREPOSTO ESPERTO Ai sensi dell’art. 37 D.Lgs. 81/2008 e s.m.i. e dell’art. 2 D.M. 16/01/1997 PROGRAMMA - (durata complessiva 32 ore ) MODULO BASE – 16 ore Il sistema normativo per la gestione della sicurezza Principi Costituzionali (artt. 32, 35 e 41 Cost.) e civilistici; Il nuovo Testo Unico per la Sicurezza e gli adempimenti legislativi; La tutela assicurativa e il registro degli infortuni; Sistema sanzionatorio e cenni sugli organi di vigilanza e di controllo. Compiti e responsabilità delle figure aziendali Datore di lavoro, il Dirigente, il Preposto, il Lavoratore; Responsabilità dei Progettisti, Fabbricanti, Fornitori ed Installatori; Servizio Prevenzione e Protezione: struttura, composizione e compiti; Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP);

rapporti con i Rappresentanti dei Lavoratori (RLS); l’organizzazione della prevenzione;

Consulenti ausiliari del Datore di Lavoro; il Medico competente.

Rischi Lavorativi (I Parte) Concetto di pericolo, di rischio, di danno e di probabilità: aspetti normativi; Rischio in ambiente lavorativo e rischio esterno;

le matrici di valutazione del danno e della probabilità; il calcolo del rischio;

Rischi derivanti dall’uso di agenti chimici, biologici, cancerogeni e mutageni. Rischi Lavorativi (II Parte) Rischio fisico:

la movimentazione manuale dei carichi; i videoterminali; il rischio elettrico; il rischio meccanico; il rumore e le vibrazioni; radiazioni ionizzanti e non ionizzanti; il rischio derivante dalla presenza di atmosfere esplosive sui luoghi di lavoro;

La documentazione per la sicurezza.

La Prevenzione Incendi Quadro normativo della prevenzione incendi, il fuoco (prevenzione e protezione), mezzi di protezione (estintori, idranti, etc.); La valutazione del rischio incendio; Informazione e Formazione dei Lavoratori; Informazione generale e specifica per i lavoratori; La formazione dei Preposti e dei RLS.

I principi e le tecniche di comunicazione in azienda Il Piano di Emergenza, le Procedure Operative e le problematiche applicative; La formazione e l’addestramento degli Addetti alle operazioni di Primo Soccorso; La formazione e l’addestramento degli Addetti all’Emergenza Incendio.

Analisi e Valutazione dei Rischi Aziendali Cenni sui rischi derivanti da fattori psicosociali di rischio e sui rischi ergonomici; I rischi “interferenziali” derivanti dalla presenza di ditte appaltatrici/lavoratori autonomi in azienda (DUVRI); La riunione periodica di prevenzione (Art. 35 del D.Lgs. 81/2008); Il Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) le Registrazione della Sicurezza. Gestione, monitoraggio e controllo del Sistema Sicurezza La programmazione dei provvedimenti tecnici, organizzativi e procedurali; Procedure Gestionali ed Operative per la Sicurezza; La riunione periodica di prevenzione (Art. 35 del D.Lgs. 81/2008); La formazione periodica del personale; I principi e le tecniche di comunicazione in azienda. MODULO ESPERTI 1 – Sistema GSS-CINQUE – 4 ore Gestione, monitoraggio e controllo del Sistema GSS-CINQUE gestione dell’area input dati; realizzazione della scheda di valutazioni di rischi nel contesto ambientale specifico e

caricamento dati; realizzazione ed adeguamento del GANTT; caricamento della documentazione fotografica abbinata alla scheda di rischio. MODULO ESPERTI 2 – Gestione delle interferenze – 4 ore Gestione delle interferenze predisposizione delle planimetrie per la gestione delle interferenze; modalità di redazione del verbale di gestione delle interferenze fra preposti d ditte

diverse; modalità di caricamento di dati; utilizzazione del sistema SMS-MACHINE. MODULO ESPERTI 3 – Costruzione delle procedure – 4 ore Procedure di lavoro per le varie attività lavorative impostazione per step della procedura; caricamento delle immagini abbinate ad ogni step; descrizione dettagliata di ogni singolo step; misure di sicurezza applicate ad ogni attività elementare; adeguamento e integrazione durante l’esecuzione dei lavori; stampa e condivisione con gli altri lavoratori.

MODULO ESPERTI 4 – Tecniche della comunicazione – 4 ore Tecnica della comunicazione nella squadra di lavoro modalità di coinvolgimento nel gruppo di svolgimento di una determinata attività; diario delle attività lavorative; condivisione delle esperienze; autorevolezza della funzione del preposto; modalità di gestione delle criticità. REQUISITI DEI DOCENTI Le docenze verranno effettuate, con riferimento ai diversi argomenti, da personale con esperienza formativa, documentata, almeno biennale, nel settore della prevenzione, sicurezza e salute nei luoghi di lavoro ORGANIZZAZIONE In ordine all’organizzazione dei corsi di formazione, si conviene sui seguenti requisiti: a) individuazione di un responsabile del progetto formativo; b) tenuta del registro di presenza dei “formandi” da parte del soggetto che realizza il corso; c) numero dei partecipanti per ogni corso: massimo 30 unità. d) assenze ammesse: massimo 10% del monte orario complessivo. METODOLOGIA DIDATTICA Per quanto concerne la metodologia di insegnamento/apprendimento si concorda nel privilegiare le metodologie “attive”, che comportano la centralità dell’allievo nel percorso di apprendimento. A tali fini è necessario: a) garantire un equilibrio tra lezioni frontali, valorizzazione e confronto delle esperienze in aula, nonché lavori di gruppo, nel rispetto del monte ore complessivo e di ciascun modulo, laddove possibile con il supporto di materiali anche multimediali; b) favorire metodologie di apprendimento basate sul problem solving, applicate a simulazioni e problemi specifici, con particolare attenzione ai processi di valutazione e comunicazione legati alla prevenzione; c) prevedere dimostrazioni e prove pratiche. VALUTAZIONE E CERTIFICAZIONE Al termine del corso si svolgerà una prova di verifica: un questionario a risposta multipla. I test verranno corretti, discussi ed analizzati in aula. Il successo nella prova, che si intende superata con almeno il 70% delle risposte esatte. L’esito positivo della prova di verifica finale, unitamente ad una presenza pari almeno al 90% del monte ore, consente il rilascio, al termine del percorso formativo, dell’attestato di frequenza con verifica dell’apprendimento.

CORSO DI FORMAZIONE TEORICO PRATICO PER LAVORATORI ADDETTI ALL’USO CORRETTO ED UTILIZZO PRATICO DEI DPI ANTICADUTA (LIVELLO II) Ai sensi dell’ art. 77 comma 4 lett. h del D.Lgs. 81/08 (Testo Unico sulla sicurezza) e s.m.i. PROGRAMMA MODULO TEORICO - MODULO PRATICO

Sede di svolgimento: sito operativo/addestrativi Durata complessiva : 8 ore (modulo di teoria di 5 ore e modulo di pratica di 3 ore)

MODULO TEORICO Lavoro in quota e pericolo di caduta Il rischio di caduta dall’alto e cenni sulla valutazione del rischio Prevenzione e protezione del rischio di caduta dall’alto Cenni sulla normativa di riferimento vigente Cenni sull’arresto in sicurezza della caduta dall’alto Protezione individuale e DPI Adeguatezza nella scelta dei DPI Obblighi dei lavoratori nell’uso dei DPI Caratteristiche dei DPI per la protezione delle cadute dall’alto La nota informativa del fabbricante Durata, manutenzione e conservazione dei DPI oggetto della formazione Procedura di verifica e controllo dei DPI oggetto della formazione Sistemi di protezione: posizionamento, trattenuta e anticaduta Continuità di protezione in quota e doppia protezione Il punto di ancoraggio sicuro e i sistemi di ancoraggio Uso e limitazioni di utilizzo dei DPI oggetto della formazione Tirante d’aria nei sistemi anticaduta e fattore di caduta Cenni sul soccorso dell’operatore in quota MODULO PRATICO Illustrazione dei DPI oggetto della formazione Equipaggiamento corretto dei DPI oggetto della formazione Collegamento corretto dei DPI oggetto della formazione Posizionamento in appoggio su struttura verticale Spostamento e trattenuta con fune e bloccante su piano inclinato Accessi verticali e orizzontali con doppio cordino anticaduta Accessi verticali con anticaduta guidati su linee di ancoraggio flessibili e rigide Uso di ancoraggi portatili in fettuccia e di linea di ancoraggio orizzontale Concatenamenti in sicurezza di passaggi in quota

REQUISITI DEI DOCENTI Le docenze verranno effettuate, con riferimento ai diversi argomenti, da personale con esperienza formativa, documentata, almeno biennale, nel settore della prevenzione, sicurezza e salute nei luoghi di lavoro, e da personale con esperienza formativa, documentata, almeno biennale nelle tecniche che comportano l’impiego di sistemi di accesso e posizionamento mediante funi e il loro utilizzo in ambito lavorativo. DESTINATARI DEI CORSI Il corso Livello 2 è rivolto ai lavoratori che devono effettuare lavorazioni in quota, soggette al rischio di caduta dall’alto, così come definite dall’art. 107 del D.Lgs. n. 81/2008, e che devono utilizzare DPI di posizionamento sul lavoro, di trattenuta e anticaduta per la protezione contro le cadute dall’alto. ORGANIZZAZIONE In ordine all’organizzazione dei corsi di formazione, si conviene sui seguenti requisiti: a) individuazione di un responsabile del progetto formativo; b) tenuta del registro di presenza dei “formandi” da parte del soggetto che realizza il corso; c) numero dei partecipanti per ogni corso: massimo 20 unità. Per le attività pratiche il rapporto istruttore /allievi non deve essere superiore al rapporto di 1 a 4 (almeno 1 docente ogni 4 allievi); d) assenze ammesse: massimo 10% del monte orario complessivo. METODOLOGIA DIDATTICA Per quanto concerne la metodologia di insegnamento/apprendimento si concorda nel privilegiare le metodologie “attive”, che comportano la centralità dell’allievo nel percorso di apprendimento. A tali fini è necessario: a) garantire un equilibrio tra lezioni frontali, valorizzazione e confronto delle esperienze in aula, nonché lavori di gruppo, nel rispetto del monte ore complessivo e di ciascun modulo, laddove possibile con il supporto di materiali anche multimediali; b) favorire metodologie di apprendimento basate sul problem solving, applicate a simulazioni e problemi specifici, con particolare attenzione ai processi di valutazione e comunicazione legati alla prevenzione; c) prevedere dimostrazioni e prove pratiche, nonché simulazione di gestione autonoma da parte del discente della pratica in cantiere. Inoltre, data la specificità della formazione, le prove pratiche e gli addestramenti dovranno essere effettuati in siti ove possano essere ricreate condizioni operative simili a quelle che si ritrovano sui luoghi di lavoro e che tengano conto della specifica tipologia di corso. VALUTAZIONE E CERTIFICAZIONE Al termine del Corso si svolgerà una prima prova di verifica: un questionario a risposta multipla. Il successo nella prova, che si intende superata con almeno il 70% delle risposte esatte, consentirà il passaggio alla seconda parte del corso, quella specifico - pratica. Il mancato superamento della prova, di converso, comporta la ripetizione del modulo. Eventuali errori, nella prova, attinenti argomenti riferiti al rischio di caduta incontrollata o altre situazioni di pericolo grave dovranno essere rilevati e fatti oggetto di valutazione mirata aggiuntiva nella successiva prova pratica; Al termine del modulo specifico avrà luogo una prova pratica di verifica finale, consistente nell’esecuzione di tecniche operative sui temi del modulo specifico frequentato. La prova si intende superata se le operazioni vengono eseguite correttamente. Il mancato superamento della prova di verifica finale comporta l’obbligo di ripetere il modulo specifico pratico. L’esito positivo delle prove di verifica intermedia e finale, unitamente a una presenza pari almeno al 90% del monte ore, consente il rilascio, al termine del percorso formativo, dell’attestato di frequenza con verifica dell’apprendimento.

CORSO OPERATORE ADDETTO ALL’USO DI GRU A PONTE In conformità alla UNI ISO 9926 PROGRAMMA MODULO TEORICO - MODULO PRATICO Durata complessiva : 8 ore MODULO TEORICO Scopo ed obiettivi addestramento Operatore : ruolo e responsabilità all’interno della squadra degli addetti alla movimentazione Terminologia e caratteristiche delle gru a ponte Classificazione dei meccanismi Condizioni di impiego – classi Le parti della gru:

- Trave principale - Unità di scorrimento - Unità di traslazione - Unità di sollevamento (argano o paranco) - Quadro comandi elettrici - Impianto a festoni - Pulsantiera di comando - Bozzello gancio - Vie di corsa - Limitatore di carico

Legislazione vigente e previgente Uso in sicurezza regole principale Messa in servizio e fuori servizio Tecniche di ispezione Regole di manutenzione Tipologie di incidenti ricorrenti

MODULO PRATICO Uso dei comandi, aiuti operativi e strumenti di controllo Esecuzione dei movimenti uno per uno, senza carico e con carico Combinazione di due movimenti, senza carico e con carico Riduzione dell’oscillazione di carico Combinazione di tre o quattro movimenti Movimentazione sul posto senza carico e quindi con carico (secondo i casi) Preparazione dell’apparecchio di sollevamento e trasferimento su strada Esercizi con lo scopo di sviluppare le facoltà di:

- Valutazione di distanza nello spazio - Accuratezza della presa del carico e del posizionamento - Velocità di movimento nello spazio - Ricerca del rendimento ottimale (tempo minimo di ciclo completo)

Funzionamento quando il carico è fuori dalla vista dell’operatore (con segnalatore o con comunicazioni radio)

Manovra di diversi apparecchi di sollevamento dello stesso tipo Funzionamento con interferenze di ostacoli fissi o di altro apparecchio di sollevamento Manovra da terra per i tipi di apparecchi di sollevamento che lo prevedono Esercizi operativi Movimentazione di carichi normali (gabbie, containers, pallets, benne ecc…) Movimentazione di:

- Carichi lunghi e flessibili - Carichi alti - Carichi con grande superficie orizzontale - Carichi con grande superficie verticale

Movimentazione di carichi con attrezzature specifiche Esercizi di imbracatura di carico e guida Esercizi di comunicazione per mezzo di segnali a mano e via radio Esercizi nell’uso, prove, manutenzione e situazioni di emergenza Stabilizzazione ed avviamento dell’apparecchio di sollevamento e controllo dell’area di

lavoro Procedura di avviamento ed arresto Ispezioni regolari (freni, dispositivi di sicurezza e controllo dello stato del carico) Cambio delle disposizioni delle funi Cambio delle attrezzature di sollevamento Controlli di lubrificazione e livello Uscite di sicurezza REQUISITI DEI DOCENTI Le docenze verranno effettuate, con riferimento ai diversi argomenti, da personale specializzato con esperienza formativa, documentata, almeno biennale, nel settore della prevenzione, sicurezza e salute nei luoghi di lavoro, e nelle tecniche per l’utilizzo di gru a ponte e il loro utilizzo in ambito lavorativo. ORGANIZZAZIONE In ordine all’organizzazione dei corsi di formazione, si conviene sui seguenti requisiti: a) individuazione di un responsabile del progetto formativo; b) tenuta del registro di presenza dei “formandi” da parte del soggetto che realizza il corso; c) numero massimo dei partecipanti per ogni corso: 15 unità. Per le attività pratiche il rapporto istruttore /allievi non deve essere superiore al rapporto di 1 a 5 contemporaneamente (almeno 1 docente ogni 5 allievi); d) assenze ammesse: massimo 10% del monte orario complessivo. ARTICOLAZIONE DEL PERCORSO FORMATIVO Il percorso formativo è finalizzato all’apprendimento di tecniche operative adeguate ad eseguire in condizioni di sicurezza le attività che richiedono l’impiego di gru a ponte.

METODOLOGIA DIDATTICA Per quanto concerne la metodologia di insegnamento/apprendimento si concorda nel privilegiare le metodologie “attive”, che comportano la centralità dell’allievo nel percorso di apprendimento. A tali fini è necessario: a) garantire un equilibrio tra lezioni frontali, valorizzazione e confronto delle esperienze in aula, nonché lavori di gruppo, nel rispetto del monte ore complessivo e di ciascun modulo, laddove possibile con il supporto di materiali anche multimediali; b) favorire metodologie di apprendimento basate sul problem solving, applicate a simulazioni e problemi specifici, con particolare attenzione ai processi di valutazione e comunicazione legati alla prevenzione; c) prevedere dimostrazioni e prove pratiche, nonché simulazione di gestione autonoma da parte del discente della pratica in cantiere. Inoltre, data la specificità della formazione, le prove pratiche e gli addestramenti dovranno essere effettuati in siti ove possano essere ricreate condizioni operative simili a quelle che si ritrovano sui luoghi di lavoro e che tengano conto della specifica tipologia di corso. VALUTAZIONE E CERTIFICAZIONE Al termine del modulo base comune si svolgerà una prima prova di verifica: un questionario a risposta multipla. Il successo nella prova, che si intende superata con almeno il 60% delle risposte esatte, consentirà il passaggio alla seconda parte del corso, quella specifico - pratica. Il mancato superamento della prova, di converso, comporta la ripetizione del modulo. Eventuali errori, nella prova, attinenti argomenti riferiti al rischio di caduta incontrollata o altre situazioni di pericolo grave dovranno essere rilevati e fatti oggetto di valutazione mirata aggiuntiva nella successiva prova pratica; Al termine del modulo specifico avrà luogo una prova pratica di verifica finale, consistente nell’esecuzione di tecniche operative sui temi del modulo specifico frequentato. La prova si intende superata se le operazioni vengono eseguite correttamente. Il mancato superamento della prova di verifica finale comporta l’obbligo di ripetere il modulo specifico pratico. L’esito positivo delle prove di verifica intermedia e finale, unitamente a una presenza pari almeno al 90% del monte ore, consente il rilascio, al termine del percorso formativo, dell’attestato di frequenza con verifica dell’apprendimento.

Le Iscrizioni

Le modalità d’iscrizioni ai corsi, nonché le procedure di pagamento, saranno fornite dalla segreteria del C.E.F. contattando il num. 06 40.50.04.41 o inviando un’e-mail a [email protected]; Qualora il partecipante al corso, a iscrizione/pagamento avvenuto, decida di non frequentare, dovrà darne comunicazione entro un congruo termine contattando il num. 06- 40.50.04.41 o inviando un’e-mail a [email protected]; Qualora non si raggiunga il numero minimo dei partecipanti la quota versata verrà rimborsata entro 60 giorni (ex D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.).

Il C.E.F. si riserva la facoltà di annullare l’iniziativa o di modificare il programma dandone agli iscritti tempestiva comunicazione.