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Corso futuri Responsabili di Cooperativa. Le aree di servizio della Cooperativa: «AREA ASSISTENZA LUNGO TERMINE» 26-10-2018 -Responsabile di area aziendale MASIERO Elisa-

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Corso futuri Responsabili di Cooperativa.

Le aree di servizio della Cooperativa:

«AREA ASSISTENZA LUNGO TERMINE»

26-10-2018 -Responsabile di area aziendale MASIERO Elisa-

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• Residenza Assistenziale (R.A.)

• Residenza Sanitaria Assistenziale (R.S.A.)

• Hospice

• Presidio sanitario ospedaliero.

• Servizio di Assistenza Domiciliare (S.A.D.)

• Servizio di Assistenza Domiciliare Integrata (A.D.I.)

• Servizio di fisioterapia domiciliare.

AREA ASSISTENZA A LUNGO TERMINE

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Normate dalla Regione Piemonte con D.G.R. 38-16335 del 29 giugno 1992

garantire una qualità assistenziale sufficiente per assicurare le esigenze di tuteladelle persone che non possono o non desiderano vivere autonomamente opresso i loro familiari, o essere affidati ai gruppi parafamiliari o a persone singole.

Le Residenze Assistenziali gestite in Cooperativa (esperienza pregressa di 17anni):

RA NS. DEL ROCCIAMELONE di Borgone di Susa

RA GALAMBRA di Salbertrand

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Gestione mediante GARA D’APPALTO:

Capitolato d’appalto

Aggiudicazione

Progetto gestionale

Ente Committente:

Consorzio Intercomunale dei servizi sociali

NO Distretto Sanitario

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Tipologia di utenza

Anziani autosufficienti con problematiche famigliari-sociali a carico del servizio sociale Anziani autosufficienti che richiedono un ricovero privato

Le dimensione ridotta delle due R.A. permettono di proporre una connotazione come case più

che come strutture in cui:

custodire e raccogliere i ricordi passati avviare nuovi percorsi che diventano ricordi comuni garantire le porte sempre aperte mantenere e coltivare relazioni con il territorio

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Agli ospiti vengono offerte prestazioni di tipo:

alberghiero servizi di carattere tutelare attività ricreative prestazioni dirette a recuperare e a migliorare l’autonomia personale

L’organico previsto per copertura h 24:

Responsabile (Assistente Sociale) OSS Referenti OSS Assistente Familiare Operatori ausiliari (addetto cucina e addetto pulizie)

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IL RUOLO DEL RESPONSABILE DI SERVIZIO

riferimento per l’Ente Committente e per la sede di Cooperativa stesura e revisione del budget gestione personale verifica la rispondenza delle attività (capitolato e progetto) presidia l’utilizzo del Sistema informatico (presenze) fabbisogno formativo degli operatori conduce le riunioni di Coordinamento R.A. svolte con le OSS referenti normativa inerente la sicurezza dei dati e la sicurezza sul lavoro selezione del personale avvia le richieste di inserimento redige la relazione annuale sull’andamento del servizio e la proposta di programmazione

annuale delle attività

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IL RUOLO DEL COORDINATORE DI SERVIZIO.

coordinare il gruppo di lavoro partecipare alle visite domiciliari prima dell’inserimento in struttura presentare gli operatori agli ospiti e ai familiari; garantire la reperibilità per gli operatori; redigere i turni e trasmetterli alle operatrici; provvedere con la massima tempestività alle sostituzioni del personale accogliere ed addestrare i nuovi operatori inseriti nel servizio; occuparsi, nella gestione del sistema informatico di rilevazione delle presenze partecipare alle riunioni di coordinamento R.A. condurre le riunioni della propria équipe Gestione del budget promuove e valorizza il Servizio sul territorio

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LAVORO DI RETE DELLE FIGURE DI COORDINAMENTO.

Coordinamento Interservizifinalizzato a sviluppare una analisi congiunta dei servizi erogati, dei rapporti con il territorio e con gli Enti Locali, individuando soluzioni operative e strategie funzionali sia all’organizzazione interna sia allo sviluppo del territorio

Riunioni di aggiornamento e verifica con gli Enti con gli Assistenti Sociali(e/o il personale dell’ASL Referente del caso ove attivato il PAI)

Incontri specifici finalizzati alla coprogettazione e condivisione dei percorsi che vedono l’apporto di altri attori (CSM; MMG; Ser.T; servizi comunali…)

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Residenze Assistenziali (R.A.)

CRITICITA’-DIFFICOLTA’ DELLE FIGURE DI COORDINAMENTO.

Interne all’equipeo Promozione del «cambiamento-nuovo» o deterioramento dell'impegno e delle emozioni nei confronti del lavoro

Con l’utenza o flessibilità nella pianificazione e nell’erogazione delle attività e degli interventi o Presenza di fattori sociali-famigliario Multipatologie e grado di autosufficienza

Con il Committenteo Irreperibilità del servizio socialeo Inserimenti non appropriatio Gestione economica del servizio non a pieno regime

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I servizi domiciliari ad oggi gestiti in Cooperativa sono:

C.I.S.A. Gassino e ASLTO4 C.I.S. Chivasso e ASLTO4 Con.I.S.A. Valle di Susa e ASLTO3 Unione dei Comuni nord-est Torino e ASLTO4 Unione dei Comuni Moncalieri-Trofarello-La Loggia e ASLTO5

Tutti i servizi sono gestiti mediante GARA D’APPALTO .

Capitolato d’appalto Progetto gestionale Aggiudicazione

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L’assistenza e la cura a domicilio per anni sono state cardini della filosofia di Cooperativache:

nell’aprile 1986 ha intrapreso il suo lavoro nell’ambito prestando assistenza nei territoridi Moncalieri, Trofarello e la Loggia su appalto dell’allora USSL32.

A distanza di pochi anni le attività di cura domiciliare si sono estese anche nei territori diNichelino e paesi limitrofi e nella Valle di Susa, servizi in parte gestiti tutt’ora.

Il Servizio di Assistenza Domiciliare da sempre si è posto l’obiettivo di migliorare la qualitàdella vita degli utenti consentendo loro di rimanere nel proprio nucleo famigliare enell’originario ambiente di vita

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Organico previsto: Responsabile del servizio

Coordinatore del servizio

O.S.S. Le attività di competenza (D.G.R. n. 46-5662 del 25 marzo 2002) sono:

o supporto nell’igiene personale, vestizione, mobilizzazione, alimentazione

o gestione di interventi igienico-sanitari (aiuto nell’assunzione dei farmaci e nell’utilizzo di apparecchi medicali di semplice uso, semplici medicazioni e semplici interventi di primo soccorso);

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o informare e agevolare la persona e i suoi familiari nell’accesso alle risorse e ai servizi socio-sanitari presenti sul territorio;

o collaborare con altre figure professionali in interventi di riabilitazione, di cura e assistenza alla persona (infermieri)

o attività di socializzazione

Assistenti di base che svolgono interventi assistenziali di semplice attuazione quali:

o cura delle condizioni igieniche nel contesto abitativo o preparazione dei pasti e aiuto nell’alimentazione;

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Assistenti di base

o cambio, lavaggio e stiratura della biancheria;o accompagnamenti per acquisti vari o per l’accesso a servizio servizio di custodia, inteso come attività di sorveglianza, compagnia e

monitoraggio, senza necessariamente l’espletamento di attività specifiche.

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Le principali tipologie di destinatari del SAD sono:

Anziani fragili autosufficienti e non Disabili psichici-fisici- mentali (adulti e minori) Adulti in difficoltà o vita marginale Soggetti con dipendenze o patologie connesse Soggetti in tutela

Le principali tipologie di destinatari dell’ADI sono:

Malati terminali Malati con patologie altamente invalidanti e/o degenerative

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Metodologia di segnalazione dei casi.

Valutazione delle commissioni competenti (UVG-UMVD- Consorzio) Redazione del buono d’ordine con incarico alla Cooperativa Presa in carico dal referente OSS per attivazione della prestazione

Presa in carico.

Visita domiciliare per conoscenza caso e programmazione passaggi Redazione del PAI

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IL RUOLO DEL RESPONSABILE DI SERVIZIO

o riferimento per l’Ente Committente e per la sede di Cooperativao stesura e revisione del budget o gestione personale o verifica la rispondenza delle attività (capitolato e progetto)o presidia l’utilizzo del Sistema informatico (presenze)o fabbisogno formativo degli operatorio conduce le riunioni di Coordinamento svolte con le OSS referenti o normativa inerente la sicurezza dei dati e la sicurezza sul lavoroo selezione del personaleo redige la relazione annuale sull’andamento del servizio e la proposta di

programmazione annuale delle attività

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IL RUOLO DEL COORDINATORE DEL SERVIZIO.

coordinare l’équipe territoriale

partecipare alle visite domiciliari

assegnare gli operatori di riferimento ad ogni persona presa in carico tenendo conto

dei bisogni dall’assistito e delle competenze degli operatori

presentare gli operatori alle persone assistite ed ai familiari

garantire la reperibilità per gli assistiti e/o i loro familiari

redigere gli orari di intervento e trasmetterli alle operatrici,

avvisare la persona in carico e/o la sua famiglia dell’assenza dell’operatore e della

necessità di sostituzione

provvedere con la massima tempestività alle sostituzioni del personale

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DIFFICOLTA’/CRITICITA’ NEI SERVIZI DOMICILIARI

invecchiamento della popolazione con patologie degenerative

dispersione territoriale di alcuni ambiti di intervento

«solitudine» nel lavoro quotidiano

multiproblematicità degli assististi

flessibilità negli orari

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Servizio di Assistenza Domiciliare(SAD)

Servizio di Assistenza Domiciliare Integrata (ADI)

DIFFICOLTA’ NEL LAVORO DI COORDINAMENTO.

Interne all’Equipe

Promuovere iniziative innovative in un servizio che necessita di evoluzione

Monitoraggio costante «a distanza» dell’equipe

Favorire una circolarità delle informazioni

Presenza e gestione di tempi parziali

Con il Committente

Mancata condivisione della progettualità

Assegnazione dei casi con poche prospettive di vita

Riduzione degli appalti in itinere

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Corso futuri Responsabili di Cooperativa.

Le aree di servizio della Cooperativa:

«AREA ADULTI»

26-10-2018 –Responsabile di area aziendale MASIERO Elisa-

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AREA ADULTI

Casa di ospitalità notturna;

Centro di accoglienza e sostegno domiciliare e territoriale;

Comunità alloggio;

Comunità terapeutica per pazienti con doppia patologia;

Convivenze Guidate;

Gruppi appartamento per disabili psichici;

Housing Sociale e Servizi di Residenzialità Leggera;

Accoglienza richiedenti asilo

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2016: Vision di Cooperativa

2016: avvio MAD Bassa Valle di Susa protocollo tra Prefettura di Torino-

Comune di Avigliana- Comuni della Bassa Valle> Gara d’appalto> ATI

2017: avvio MAD Alta Valle protocollo tra Prefettura di Torino -Con.I.S.A.

Valle di Susa- Comuni della Alta Valle> Gara d’appalto> ATI

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STRUTTURA DEL PROGETTO

Alloggi dislocati sul territorio della Valle di Susa (22 alloggi)

Numero beneficiari (83)/modalità di segnalamento/collocazione

Avvio del progetto inclusivo da parte degli operatori professionali

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ORGANICO

Responsabile di Progetto Referente di Progetto Operatore legale laureato in Giurisprudenza insegnante di lingua italiana (Certificazione di Competenza in Didattica

dell’Italiano a Stranieri) operatore dell’orientamento infermiere professionale operatori dell’accoglienza (OSS; EP; Psicologi)mediatori culturali su consulenza

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ITER LEGALE Questura: Fotosegnalamento>formalizzazione della domanda C3 ai sensi della

Convenzione di Ginevra (è un trattato multilaterale delle Nazioni Unite del 1951 suirifugiati, che definisce chi è un rifugiato i diritti dei singoli che hanno ottenuto l'asilo e leresponsabilità delle nazioni che garantiscono l'asilo medesimo)

La decisione sulla domanda di protezione internazionale è compito di un organochiamato Commissione Territoriale per il Riconoscimento della ProtezioneInternazionale

La Commissione, attraverso decisione scritta:1. può riconoscere lo status di rifugiato; Al titolare dello status di rifugiato viene rilasciatoun permesso di soggiorno per asilo politico. Ottiene lo status di rifugiato chi dimostri unfondato timore di subire nel proprio paese una persecuzione personale ai sensi dellaConvenzione di Ginevra (es. violenza fisica o psichica, inclusa la violenza sessuale)

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ITER LEGALE

2. può non riconoscere lo status di rifugiato e concedere la protezione sussidiaria, se ritiene che sussista un rischio effettivo di un grave danno in caso di rientro nel Paese d’origine (es. la minaccia grave e individuale alla vita derivante dalla violenza indiscriminata in situazione di conflitto armato) 3. può non riconoscere lo status di rifugiato, ma ritenere che sussistano gravi motivi dicarattere umanitario e, pertanto, chiede alla Questura che ti venga dato un permesso di soggiorno per motivi umanitari ( es. motivi di salute)

4. può non riconoscere lo status di rifugiato e rigettare la domanda. Contro la decisione della Commissione territoriale, puoi fare ricorso al Tribunale

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DECRETO SALVINI:

Permesso umanitario

SPRAR

Diritto alla residenza

Reati

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RETE LEGALE

Procura ASGI (Associazione Studi Giuridici per l’Immigrazione) IRES (Istituto di Ricerche Economiche e Sociali) Enti anti tratta. Associazione IDEADONNA di Torino / On the road Fanon (Servizio di Counselling, psicoterapia e supporto psicosociale) Percorsi di

supervisione etnopsicologica; prese in carico di beneficiari. Psicologi nel mondo – associazione di psicologi volontari

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SERVIZIO SANITARIO

TUTTI i beneficiari svolgono primo accesso centro ISI (Centro Informazione Salute Immigrati)

TUTTI i beneficiari hanno un MMG

Vengono SEMPRE proposti degli esami ematici per l'identificazione delle patologie virali a rischio, essendo soggetti potenzialmente vulnerabili

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RETE SANITARIA

servizio di psicologia per psicotraumatologia e sostegno della genitorialità

consultorio per gravidanza e visite post partum o ginecologiche

servizi vaccinali pediatrici e per adulti

centro MI.SA e centro malattie infettive dell'Amedeo di Savoia con presa in carico psicologica

ambulatorio specializzato dell'ospedale Regina Margherita per la circoncisione dei bambini

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SERVIZIO DI ORIENTAMENTO

Colloqui di indagine e bilancio delle competenze> stesura CV> iscrizione al CPI

Progetti di volontariato (volontariato di restituzione territoriale)

Progetti di borse lavoro (carico del progetto)

Contratti di lavoro (carico delle aziende)

Promozione delle reti territoriali/eventi culturali di interesse pubblico

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RETI TERRITORIALI PER L’ORIENTAMENTO

CPI (Centro per l’impiego territoriale)

Agenzie del lavoro territoriali e non

Comuni della Valle di Susa firmatari del protocollo

Associazioni di volontariato

Aziende Private

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INSEGNAMENTO DELLA LINGUA ITALIANA

Lezione CPIA Lezione interne

Iscrizione alle scuole pubbliche minori.

• Lezioni di grammatica, lessico, comprensione, ascolto e conversazione• Il lavoro in Italia. Conoscenza del lessico del mondo del lavoro, scrivere un curriculum,

prepararsi ad un colloquio• La cucina italiana. Lessico del cibo, quali sono i piatti tipici, alcune ricette, preparazione di

alcuni piatti• Arte, attualità e cultura con spazi di dibattito.

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MEDIAZIONE CULTURALE

Consulenze esterne in caso di:

1. Conflittualità interne e/o con operatori (es. questioni economiche)

2. Trasmissione di esiti di accertamenti medici delicati ( es. HIV)

3. Presentazione dell’iter giuridico

4. Supporto nella ricostruzione della storia (preparazione alla Commissione territoriale)

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OPERATORE DELL’ACCOGLIENZA

Monitoraggio del progetto complessivo

Monitoraggio dello stato di gestione delle abitazioni

Promozione dell’integrazione territoriale

Filo conduttore tra gli operatori dell’equipe

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GESTIONE ECONOMICA FAMOSI 35 € A PERSONA

Stipendi degli operatori Gestione delle abitazioni (affitti; utenze; spese condominiali; spese per manutenzioni

ordinarie) Spese per la scolarizzazione dei beneficiari (iscrizione corsi; materiale scolastico) Spese per gli spostamenti con mezzi pubblici e con mezzi aziendali Spese per l’igiene personale e ambientale Gestione del Centro Servizi Erogazioni economiche ai beneficiari: POCKET MONEY 2,50 €, FOOD MONEY 5,00 € Spese per l’abbigliamento (65 € ogni tre mesi)

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DIFFICOLTA’-CRITICITA’ DELL’ESSERE RESPONSABILE

Avvio del progetto in Cooperativa Gestione del budget Mantenimento di uno standard di qualità Gestione dei rapporti con reti differenziate (ATI; Comuni; Servizio Sociale; reti territoriali;

istituti scolastici; reti di volontariato; imprese private; proprietari delle abitazioni) Gestione delle fasi emotive dell’equipe: 1. Troppo coinvolgimento2. Frustrazione3. Distacco emotivo4. Reperibilità

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DIFFICOLTA’-CRITICITA’ DELL’EQUIPE

Figure professionali diversificate

Mantenimento di uno standard di qualità proporzionato alle ore impiegate

Differenza tra lavoro volontario e non

Reperibilità per urgenze

Dispersione territoriale

Condizione emotiva personale: troppo coinvolgimento, frustrazione, distacco emotivo

Gestione della conflittualità con beneficiari