corso di antico testamento 4

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  • 8/13/2019 Corso Di Antico Testamento 4

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    ITM AnconaA.A. 2010-2011

    Corso di Antico Testamento: Pentateuco e Libri StoriciProf.sa Rosanna Virgili

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    Anno Accademico 2010-2011

    Corso di Antico Testamento: Pentateuco e Libri StoriciProf. Rosanna Virgili

    PROGRAMMA

    Parte prima: questioni introduttive

    1. TANAK e la composizione del Canone ebraico

    2. La Torah o Pentateuco

    3. Cos il Pentateuco

    4. Gli studi letterari sul Pentateuco: lapproccio sincronico

    5. Gli studi critici sul Pentateuco: lapproccio diacronico. Storia

    della ricerca

    Parte seconda: saggi di Esegesi dal Pentateuco e Libri storici.

    ****************

    Testi per la preparazione della prima parte

    G. CAPPELLETTO,Introduzione allAntico Testamento, Messaggero,Padova 2009.***T. RMER, J.D. MACCHI, C.NIHANGuida di lettura allAnticoTestamento, Dehoniane, Bologna 2007.E. ZENGER, (ed.), H.-J. FABRY et alii, Introduzione allAntico

    Testamento, (ed. it. a cura di F. Dalla Vecchia), Queriniana, Brescia2005.**W. BRUEGGEMANN, Introduzione allAntico Testamento. Ilcanone e limmaginazione cristiana, (ed. it. a cura di C.Malerba),Claudiana, Torino 2005.**E. BORGHI, R. PETRAGLIO,La Scrittura che libera. Introduzionealla lettura dellAntico Testamento, Borla, Roma 2008.

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    ***J.L. SKA, Introduzione alla lettura del Pentateuco. Chiavi perlinterpretazione dei primi cinque libri della Bibbia,Bologna 2000.

    ***E. ZENGER, ed., Introduzione allAntico Testamento, Queriniana,Brescia 2005.

    ___________________

    Testi per la preparazione della seconda parte

    GENESI

    J. McKEOW,Genesis, Eerdmans, Grand Rapids 2008.G. von RAD, Genesi, Paideia, Brescia 1978 (II ed.).R.R. RENO,Genesis, SMC Press, London 2010.B.K. WALTKE, Genesis. A Commentary, Zondervan, Grand Rapids (MI)2001.C. WESTERMANN, Genesi, Piemme, Casale Monferrato (AL) 1995.

    ESODO

    B.CHILDS,Esodo, Piemme, Csale Monferrato 1995.P.ENNS,Exodus, Zondervan, Grand Rapids (MI) 2000.T.FRETHEIM,Esodo, (ed. it. A c. di T.Franzosi), Caludiana, Torino 2004.A.NEPI, Esodo (Capp.1-15). Introduzione e commento, Messaggero,

    Padova 2002.Id. ,Esodo (Capp. 16-40). Introduzione e commento, Messaggero, Padova

    2004.M.NOTH,Esodo. Traduzione e commento, Paideia, Brescia 1977.J.SCHARBERT,Esodo, Morcelliana, Brescia 2001.

    LEVITICO e NUMERI

    S.E. BALENTINE,Levitico (ed.it. a c. di C. Versino), Claudiana, Torino2008.

    R.N. BOYCE,Leviticus and Numbers, Louisville, London 2008.P.G. BUDD,Leviticus,Eerdmans, Grand Rapids 1996.G. DEIANA,Levitico. Nuova versione, introduzione e commento, Paoline,

    Milano 2005.

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    R. GANE,Leviticus, Numbers, Zondervan, Grand Rapids (MI) 2004.W. KORNFELD,Levitico, Morcelliana, Brescia 1998.J. MILGROM, Leviticus. A Book of Ritual and Ethics. A Continental

    Commentary, Fortress Press, Minneapolis 2004.D. OLSON,Numeri, (ed. it. a c. di C. Versino), Claudiana, Torino 2008.R. RENDTORFF R.A. KUGLER, (edd.), The Book of Leviticus,

    Composition and Reception, Brill, Leiden 2003.T. RMER, The Books of Leviticus and Numbers, Leuven, Paris, Dudley(MA) 2008.D.L. STUBBS,Numbers, Brazos Press, Grand Rapids (MI) 2009.

    T.M. WILLIS,Leviticus, Abingdon Press, Nashville 2009.

    DEUTERONOMIO

    W. BRUEGGEMANN,Deuteronomy, Abingdon Press, Nashville 2001.J.G. McCONVILLE, Deuteronomy, Apollos, Leicester 2002.P.D. MILLER, Deuteronomio, (ed. it. a c. di M. Sbaffi Girardet),

    Claudiana, Torino 2008.R.D. NELSON, Deuteronomy: a Commentary, Knox, Louisville, KY

    2002.

    T. RMER, Dal Deuteronomio ai libri dei Re: introduzione, storica,letteraria e sociologica, (ed. it. a c. di D. Garrone), Claudiana, Torino2007.

    M. VERVENNE, J. LUST, (edd.), Deuteronomy and DeuteronomicLiterature,Peeters, Leuven 1997.

    T. WORK,Deuteronomy, Brazos Press, Grand Rapids (MI) 2009.

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    Parte prima: Questioni introduttive

    a. TANAK e la composizione del Canone ebraico1

    - 24 libri divisi in Tr Nebim Ketbm (Pentateuco ProfetiScritti), da cui lacronimo TaNaK.

    - Tr = 5 libri; Nebim (anteriori: Gs Gdc Sam Re = 4;

    posteriori: Is Ger Ez + rotolo dei dodici profgeti minori = 4) = 8libri;Ketbm = 11libri (cinque Megillot delle festeRt,Ct,Qo,Lam,Est - +Sal,Gb,Pr,Dn,Esd-Ne,Cr)2.

    - Il processo di formazione canonicachiuso intorno al III secolod.C. Il prologo del Siracide:

    Molti e importanti insegnamenti ci sono dati dalla legge, dai profeti e dagli altriscritti successivi, per i quali bene dar lode a Israele quanto a dottrina e sapienza. Per non giusto che ne vengano a conoscenza solo quelli che li leggono, ma bene che glistudiosi, con la parola e con gli scritti, si rendano utili a quelli che ne sono al di fuori.

    Per questo motivo, mio nonno Ges, dopo essersi dedicato per tanto tempo allalettura della legge, dei profeti e degli altri libri dei nostri padri, avendone conseguito unanotevole competenza, fu indotto pure lui a scrivere qualche cosa su ci che riguarda ladottrina e la sapienza, perch gli amanti del sapere, assimilato anche questo, possano

    progredire sempre pi nel vivere in maniera conforme alla legge.Siete dunque invitati a farne la lettura con benevola attenzione e ad essere indulgenti

    se, nonostante limpegno posto nella traduzione, sembrer che non siamo riusciti a renderela forza di certe espressioni. Difatti le cose dette in ebraico non hanno la medesima forzaquando vengono tradotte in unaltra lingua. E non solamente questopera, ma anche la

    stessa legge, i profeti e il resto dei libri nel testo originale conservano un vantaggio nonpiccolo.

    Nellanno trentottesimo del re Evrgete, anchio, venuto in Egitto e fermatomi unpoco, dopo avere scoperto che lo scritto di grande valore educativo, ritenni necessario

    adoperarmi a tradurlo con diligente fatica. In tutto quel tempo, dopo avervi dedicato molteveglie e studi, ho portato a termine questo libro, che ora pubblico per quelli che, allestero,desiderano istruirsi per conformare alla legge il proprio modo di vivere.

    1 Bibliografia di riferimento: E. ZENGER, ed.,Introduzione allAntico Testamento, Brescia 2005; J.L. SKA,Introduzione alla lettura del Pentateuco,Roma 1998. P. BEAUCHAMP,Luno e laltro Testamento, Brescia 1985; G.BORGONOVO,Il testo biblico: per un approccio scolastico, Torino 1990.2 C unaltra tradizione legata a Giuseppe Flavio e Origene che dava un co mputo diverso della totalit dei libririducendoli al numero simbolico di 22 (la somma delle lettere dellalfabeto ebraico) integrando Rut con Giudici e

    Lamentazioni con Geremia.

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    scritto probabilmente nel 132 a.C. sotto Tolomeo Evergete Fiscone,attesta che gi nel II secolo a.C. la Scrittura ebraica comprendevaqueste tre sezioni, che diverranno canoniche nel Giudaismo. Ladefinizione ultima degli Scritti si forse avuta attorno alla data del

    presunto Concilio di Iamnia, di cui, tuttavia, incerto leffettivo

    svolgimento.

    - Il filo rosso del canone ebraico: si mostra un profondo significatoteologico che concatena le varie parti di TaNak.1.Il Pentateucocome norma: Dt 34,10-12:

    * lautorit/superiorit di Mos/profeta (Dt 18,15;Nm 12,6-8):* lEsodo come evento fondamentale della storia di Israele;* importanza del Dt che si configura come ricapitolazionedella Torah.

    2. Tr e Nebim: collegamento Gs 1,1-8Mal 3,22-24:* Giosu mesharet(ministro) di Mos (ebed Yhwh)

    successore di Mos. Suo compito la conquista e ladivisione/conferimento della terra promessa.

    * Giosu viene qualificato dalla relazione con Mos; Yhwhsar con lui come stato con Mos.

    * Il successo di Mos dipender dalla fedelt alla legge di Mos; scritta in un libro (Gs 1,7-8); criterio di giudiziosulla storia (1Re 17,7-23).

    * La lettura dei profeti fare memoria della legge di Mos(Mal 3,22-24); la Tr nasce da una rivelazione divinaspecialmente attestata nel Deuteronomio (tradizione delmonte Horeb, nome deuteronomico del Sinai: Dt 5,2; Es19,1); Elia il profeta pi vicino a Mos (1Re 19; Es24,18; Dt 9,9).

    * Il verbo ordinare lega linizio e la fine de corpus

    profetico: Dt 34,9 Gs 1,7 Gs 1,13 = la legge quellache Dio ha ordinato a Mos, quella che Mos ha ordinato aGiosu, e quella che Dio ha ordinato sullOreb.

    In sintesi: la funzione del libri profetici subordinata allaTorah ed quella di interpretarla ed attualizzarla.

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    3. Tr e Ketbm: Sal 12Cr 36,22-23Ne 8,1ss.*Sal 1: La legge = Torah di Yhwh; tutta la sezione degli

    scritti deve essere letta come una meditazione sulla Legge; il salteriostrutturato in cinque libri (Sal 1-41; 42-72; 73-89; 90-106; 107-150)come in corrispondenza ai cinque rotoli della Legge.

    *2Cr 36,22-23: Geremia e Gerusalemme. Si prospetta unnuovo esodo (il verbo salire lo stesso di Es 3,8 - da Babilonia allaterra promessa).

    *Ne 8,1ss. Esdra e Neemia probabilmente formavanoanticamente un tuttuno con i libri delle Cronache. La sequenza: 1-2Cr

    Esd Ne riflette meglio la cronologia dei fatti. Esd Ne trovano la loroclimax nella proclamazione solenne della Legge di Mos.

    Conclusioni:1. Quanto abbiamo evidenziato nel Canone TaNaKrivela il primato, la validit, ed il ruolo unico e speciale della Torahallinterno di esso, con carattere normativo, che le altre parti non

    possiedono. Si evidenzia una speciale autonomia della Torah cheimpone la tradizionale unit della stessa come Pentateuco.2. Lunicit del Pentateuco si fonda sulla unicit di

    Mos. Per questo quanto ivi contenuto ha un valore fondatore ed icodici di Legge hanno valore normativo.3. Il fatto che la terra resti fuori dal Pentateuco sta adire che lelemento essenzialedella fede di Israelenon il possessodella terra, ma la promessa della terra. Quel che conta la benedizionedi Dio, anche se il popolo si trova in terra straniera (Es 1). Per ilPentateuco possibile essere un membro del popolo di Israele senzaabitare nella terra promessa, ma avendo come statuto la Legge.4. I due pilastri del Pentateuco sono i patriarchi elesodo: il Dio di Abramo lo stesso che ha fatto uscire Israele

    dallEgitto, quindi il Dio di Mos (cfr. Es 3). Il Dio liberatore

    dellEsodo verr riconosciuto come Dio creatore in Genesi.5. La Tr afferma che le radici dellidentit di Israelecome popolo sono molto pi antiche di David e della monarchia,

    perch risalgono a Mos e, pi a ritroso, ai patriarchi Abramo, Isacco eGiacobbe. Questo significa che la legge di Mos geneticamentecostitutiva per Israele, mentre pu fare a meno della istituzionemonarchica.

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    6. Una proposta canonico-teologica di questo tipo sicomprende dopo il fallimento della monarchia, l esperienza dellesilio

    e al tempo della diaspora. In questo tempo avviene lasistematizzazione del materiale della tradizione. TaNaK si chiude conuna nuova speranza: quella di salire a Gerusalemme.

    - La ricapitolazione= riavvolgere tutto lo scritto per ritornareallinizio (caput). Appare evidenteallinterno dei tre corpi di TaNaK:

    1. nella Tr: il Dt (cfr. 4,1-2; 5,1-3; 30,15ss.) chiude i

    cinque libri e vede conchiuso tutto il passato. Il comandamentodiviene il contenuto del comandamento stesso. Una legge che dice diosservare la legge. Il passato diventa torah (istruzione) capace di

    orientare il presente di ogni lettore, possibilit di entrare nella terra,disponibili per la comunit di oggi.2. Isaia 40-55: ricapitola la parola profetica (Dio ha gi

    parlato, cfr. Ger 45,14-19). Loracolo profetico ha come oggettoloracolo stesso. La parola profetica deve annunciare che quanto

    stato gi annunciato si realizzer (lintervento del Dio Creatore, cfr. Is

    40,21). La Nuova Alleanza sar nuova creazione.

    3. Pr 1-9: il discorso della sapienza (Pr 1,20-23.32).Ascoltare la sapienza sapeinza.

    Conclusione: lorizzonte complessivo di TaNaK si d dal puntoprospettico della ricapitolazione. Sulla scia di Dt, Deutero Is, Pr, laredazione finale del periodo post-esilico ha iniziato questo lavoro disistematizzazione canonica chiusasi definitivamente nel III secolo d.C.

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    2. La Tr o Pentateuco

    I nomi

    TM (ebraico): Tr. Dalla radice yarah (additare, indicare)significa primariamente: insegnamento, istruzione. I nomi ebraici

    dei singoli libri sono la prima parola di ciascuno:Bereshit (In principio), We elleh scemot (Questi sono i nomi),Wayyiqra (E chiam), Bemidbar (Nel deserto) Elleh haddebarim(Queste sono le parole).

    LXX (greco): Nomos legge. Ghenesis (Origine), Exodos (Uscita),

    Levitokon (Levitico), Arithmoi (Numeri), Deuteronomion(Deuteronomio). I nomi greci derivano dai contenuti dei libri:Genesi: origine del mondo, dellumanit e di Israele;Esodo: uscita di Israele dallEgitto;Levitico: in relazione al nucleo centrale delle leggi e dei riti leviticosacerdotali;

    Numeri, dovuto ai censimenti di cui il libro tratta;Deuteronomio: (deuteros nomos = seconda legge, cfr. Dt 17,18), nel

    senso di una nuova legge promulgata a Moab, che avrebbe completatola legge del Sinai.

    Nodi e cornici narrativi

    Genesi: inizia con la creazione del mondo e finisce con la morte diGiacobbe e Giuseppe. Cos si conclude lera patriarcale, cio la storia

    della famiglia degli antenati. In seguito Israele non sar pi unafamiglia, ma un popolo. Inoltre prima della sua morte, Giuseppeannuncia il ritorno ai suoi discendenti nella terra promessa ai padri.Questa conclusione apre verso il futuro e collega Gen con Es e Dt. Nellinguaggio dellanalisi narrativa Gen 50,24 contiene un sommario

    prolettico del racconto che seguir.

    Esodo: cesura con Gen marcata. Tanti anni di mezzo. In Es nasce ilpopolo di Israele. Per queste fratture il libro si apre con un riassuntodella storia di Giuseppe che funge da cerniera tra la storia dei

    patriarchi e la storia del popolo di Israele (Es 1,1-7). La

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    conclusione di Es (40,34-38) descrive il momento in cui, dopo moltevicende, la gloria di Yhwh viene a riempire al dimora o tendadellincontro. Ora Dio abita in mezzo al suo popolo (40,34-35) e puaccompagnarlo e guidarlo (40,36-38).

    Levitico: Lv 1,1: Yhwh si rivolge a Mos dalla tenda dellincontro e

    non pi dalla cima del Sinai (cfr. Es 19,3). La conclusione originaledel Lv in 26,46, contiene un sommario conclusivo che segue uncapitolo di benedizioni e maledizioni (Lv 26,3.14). Il c. 27 del Lv unaggiunta tardiva. 27,34 versetto finale riprende la conclusione

    di 26,46. Le due conclusioni menzionano il monte Sinai come il luogodella rivelazione. Per al tradizione di Israele le leggi promulgate daYhwh al Sinai e trasmesse da Mos hanno una qualit normativaunica.

    Numeri: introduzione (1,1) simile a quella di Lv. Siamo ancora neldeserto del Sinai e Yhwh continua a parlare dalla tenda dellincontro(cfr. Es 40,34-35; Lv 1,1). Fra l introduzione e la conclusione il

    popolo si spostato dal Sinai alle steppe di Moab, dove si prepara adentrare nella terra promessa. Le leggi promulgate nelle steppe di Moab

    assumono anchesse un valore normativo dal punto di vista canonico.Le leggi di Moab vengono equiparate a quelle di Sion.

    Deuteronomio: inizia come Nm indicando il luogo ed il tempo in cuiMos parla (Dt 1,1-3). Tutti i discorsi di Mos saranno pronunciati inquel giorno e, nello stesso giorno, Mos muore (Dt 32,48; 34,5). Conla morte di Mos si conclude il libro Dt e tutto il Pentateuco (Dt 34,1-12).

    Conclusione: i cinque libri sono divisi da chiari segnali linguistici estrutturali. Certamente la cesura pi grande fra Gen e i seguenti. Il

    primo descrive le origini di Israele e gli altri lorganizzazione del

    popolo sotto la guida di Mos. Strutturalmente la fine del Dtcorrisponde alla fine di Gen.

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    2. Cos il Pentateuco

    - Due grandi filoni letterari: la narrazione ed il testo legale (inGenesi quasi totalizzante la narrazione; nei restanti quattro librialternanza tra i due filoni. Linserimento delle leggi in una trama

    narrativa il tratto saliente della Tr. Il filo narrativo parte dallaCreazione del mondo e si interrompe sulle soglie della terra promessa.I testi legali accompagnano le vicende storiche e sono legate

    particolarmente alla figura di Mos, che profeta e legislatore. Tra la

    storia e la legge, c un filo conduttore: lAlleanza (negli eventi = laStoria; nella Parola = la Legge). Cfr. Dt 7,7-8.

    - Il nome: pentateuchos (penta= cinque; teuchos = astuccio)compare nel II sec. d.C. (Tolomeo, +180). Usato raramente neiPadri della Chiesa (Origene, Epifanio). Teuchos da astuccio,contenitore di rotoli acquista il significato di rotolo. Per cui,

    Pentateuco = cinque rotoli. Il termine legge (dal greco nmos)compare gi nel Prologo del Siracide. Anche il NT distingue: Leggedi Mos, Profeti e Salmi (Lc 24,44), oppure tra: Legge e Profeti (Mt

    5,17; 7,12; Lc 16,16; At 13,15; 24,14; Rm 3,21). Con Legge ilNT intende non solo la legge del Sinai, ma lintero Pentateuco che

    si attribuiva in blocco a Mos3.

    La divisione in cinque libri5845 versetti divisi con criterio letterario e teologico. Divisione pinetta tra Genesi e gli altri (Es-Dt).- Contenuti:* Gen 1-11: i racconti delel origini.* Gen 12-50: i racconti dei Patriarchi.* Es 1,1-15,21: luscita dallEgitto.* Es 15,22Nm 33: soggiorno nel deserto.* Dt: i discorsi di Mos prima dellentrata nella terra promessa.

    - La raccolta del Pentateuco secondo una visione sincronica

    3 FILONE di Alessandria (De Aeternitate Mundi19) e GIUSEPPE FLAVIO (Contra Apionem1,37-39)attribuiscono gi a Mos la paternit del Pentateuco.

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    Gli studiosi della sincronia indagano sulla organicit del Pentateuco alsuo interno, cercando indizi formali (formule stereotipe collocate in

    punti strategici). Il loro interesse va alla redazione finale dove sitrovano indizi di una volont di composizione del Pentateuco (es. lacentralit del Lv; Es e Nm correlati in modo da formare una corniceinteriore; Gen e Dt parti estreme che contengono ambedue una

    benedizione Gen 49,1-28; Dt 33 - sui dodici figli di Israele e laripresa della prima promessa di Gen 12,7 in Dt 34,4, alla fine delPentateuco). Ruolo centrale della Rivelazione della Legge del Sinai(Es 19Nm 10), che costituisce il centro e i cardine della Tr. Lv 16

    come centro del centro della Tr.

    * Gli studiosi che concentrano la loro analisi sullaforma canonicadella Bibbia trovano ulteriori ragioni per parlare di Pentateuco (B.S.CHILDS, J.A. SANDERS, J.L. SKA):

    1. La centralit della figura di Mos. La Legge di Mos nonpotr mai essere superata. Essa precede tutti i profeti ed anche gliscritti.

    2. Il rapporto unico che Mos ha con Yhwh da cui gli deriva lasua autorit. Unico profeta con cui Yhwh ha un rapporto senza

    mediatori, ma diretto (cfr. Es 33,11; Nm 12,6-8).3. Lesodo come evento fondante ed incomparabile della storiadi Israele.

    4. I legami del Dt con Mos sono superiori a quelli con lastoriografia dtr. I libri del Pentateuco hanno un valore normativo chegli altri libri non hanno.

    - Indagini diacroniche e sincroniche

    *Esateuco(sei rotoli) = la conquista della terra nel libro di Giosu il riposo narrativo dei cinque libri precedenti. Dagli inizi del XVII

    secolo: BONFRRE (1625), B.SPINOZA (1670), A.GEDDES (1792),H.EWALD (1823), WELLHAUSEN (1868), G.von RAD (1938).Per von RAD il nucleo delle tradizioni di Israele si ritrova nel piccolo

    credo storico (Dt 6,21-23; Dt 26,5-9; Gs 24,2-13). Questo credo siconclude con la menzione del dono della terra. Perci, conclude vonRAD, si deve parlare di Esateuco, poich la tradizione sulle origini diIsraele doveva concludersi con un racconto della conquista.

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    * Tetrateuco (quattro rotoli)= il libro del Dt fa da base teorica e dachiave di lettura di Gs, Gdc, Sam, Re (Giosu conquista la terra perch fedele alla Legge di Mos cfr. Gs 1,7-8 -; il popolo si trova a

    perdere la terra a causa della sua infedelt alla legge data da Mos econtenuta nel Dtcfr. 2Re 17,7-23). Perci Dt deve essere sganciatodal Pentateuco e messo a corpo con i libri dei profeti anteriori. Teoriadi M. NOTH (1942, berlieferungsgeschichte des PentateuchStoriadella Tradizioni del Pentateuco). La sua tesi:

    1. Non si rilevano legami letterari tra Gen,Es,Lv, Nm e Dt.2. I racconti di Gen,Es, Lv, Nm non trovano seguito in Gs, quindi

    non si pu parlare di Esateuco.3. il Dt la prefazione alla storia deuteronomistica (Gs-2Re). Il

    fatto che in Dt 1-3 si trovi un breve riassunto dei fatti gi narrati in Nmfa pensare che Dt fosse adibito a dare inizio ad unopera a s stante

    che trova sviluppo nei libri storici.

    Il primo studioso a parlare di Tetrateuco fu I.ENGNELL (Stoccolma1945), per il quale il tetrateuco sarebbe opera di un autore sacerdotale.

    Enneateuco= nove rotoli, un corpo unico da Genesi a 2Re che

    contiene una prima storia di Israele che inizia con la Creazione delmondo e va fino allesilio babilonese.

    5. Gli studi letterari sul Pentateuco: lapproccio sincronico

    L'interesse di questo tipo di analisi va verso gli aspetti letterari,formali, strutturali ed estetici dei testi. Il soggetto da studiare il testoche viene considerato come organismo a se stante al di l della storiadella sua formazione e composizione, delle fonti di redazione, o degliambienti vitali in cui abbiano avuto origine.

    La sincronia viene intesa come astoricit del testo, o, meglio,come l'unico tempo che conta quello sincronico del testo finale. Inquesta sincronia c' anche una concezione dello spazio: esso diventa, asua volta, lo spazio del testo, al di l degli spazi di formazione dello

    stesso.Esempio illuminante: per la sincronia i doppioni sarebbero il

    frutto di una volont redazionale che li utilizza per ragioni formali di

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    simmetria, ripetizione e ripresa, di esigenze retoriche, inclusioni, ecc.Per l'analisi diacronica, invece, essi sono il segno della coesistenza didue fonti diverse nella forma finale dello stesso testo.

    Anni Settanta, nasce come reazione agli studi critici per ridaresignificato globale ai testi. Ispirata agli studi di critica delle forme.Interesse per il linguaggio biblico, le tecniche di composizione, lestrutture formali, il valore semantico delle parole.

    Tre tendenze:

    a.Quella che applica i metodi delle moderne scuole letterarie, comela narratologia, il decostruzionismo, l'analisi retorica (LOWTH 1753;J.JEBB 1820; T.BOYS 1824) Reader Response Criticism.

    b. Quella che applica metodi propri delle scienze umane: lostrutturalismo, la sociologia, la psicologia, l'esegesi al femminile.

    c. Quella che adotta una lettura ed un linguaggio esplicitamente

    teologici, come la lettura canonica.Oltre a queste tendenze principali esistono, ovviamente, anche

    approcci di forme intermedie e miste.

    Bibliografia

    - Per la descrizione dell'approccio sincronico:

    J.BARTON,Reading the Old Testament, London 1984.M.WEISS, The Bible from Within, Jerusalem 1984.

    M.P.POWELL, (ed.), The Bible and Modern Literary Criticism. ACritical Assesment and Annotated Bibliography, New York 1992.H.SIMIAN YOFRE,Metodologia dell'AT, Bologna 1994.*Utile la lettura del documento della Pontificia Commissione Biblica:L'interpretazione della Bibbia nella Chiesa, Citt del Vaticano 1993.

    - Per l'analisi retorica applicata al Pentateuco:

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    J.W.WATTS, Reading Law. The Rhetorical Shaping of thePentateuch, Sheffield 1999.D.J.A.CLINES, D.M.GUNN, A.J.HAUSER (edd.), Art and Meaning:Rhetoric in Biblical Literature (JSOTSupp.Ser. 82), Sheffield 1982.D.PATRICK, A.SCULT, Rhetoric and Biblical Interpretation (JSOT,Supp. Ser. 82), Sheffield 1990.R.MEYNET, Lire la Bible. Un expos pour comprendere. Un essaipour reflchir,Paris 1996.Id.,L'analisi retorica, Brescia 1992.

    - Per la narratologia applicata al Pentateuco:S.BAR EFRAT,Narrative Art in the Bible(JSOT, Sup. Ser. 70), 1989.D.M.GUNN, D.N.FEWELL, Narrative in the Hebrew Bible, Oxford1993.J.L.SKA, J.P.SONNET, A.WNIN, L'analyse narrative des rcites del'Ancient Testament(CE 107), Paris 1999.D.MARGUERAT, Y.BOURQUIN, Per leggere i racconti biblici. LaBibbia si racconta. Iniziazione all'analisi narrativa, Roma 2001.J.L.SKA, Our Fathers have told us. Introduction to the Analysis ofHebrew Narratives(An Bib 13), 1990.

    - Per l'analisi strutturalistaapplicata al PentateucoR.LACK,Letture strutturaliste dell'Antico Testamento, Roma 1978.T.J.PREWITT, The Elusive Covenant. A Structural -Semiotic Readingof Genesis, Bloomington 1990.S.JACKSON, Studies in the Semiotics of Biblical Law (JSOT,Sup.Ser. 314), 2000.

    6. Gli studi critici sul Pentateuco: lapproccio diacronico. Storia

    della ricerca

    1. Esegesi dei Padri-Medioevo(Scuola di Alessandria, ScuolaAntiochena).H.De LUBAC,Exgse mdivale: les quatre sens de l'criture, Paris1959-1964).

    2. Dal Medioevo all'esegesi moderna

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    Abraham IBN EZRA (1092-1167): per la prima volta mette indiscussione la paternit di Mos sul Pentateuco, ma non riesce adesporre pubblicamente le sue tesi.Baruch SPINOZA(1632-1677, Tractatus Theologico-politicus, 1670)afferma che il Pentateuco forma, con i libri storici (da Giosu a Re)una unit organica che non pu essere redatta prima delal fine delRegno di Giuda, nel secondo Libro dei Re. L'autore sarebbe, dunque,non Mos, ma Esdra, il quale voleva conferire durante il periodo

    persianouna nuova identit al popolo giudaico.Richard SIMON (1638-1722), il Pentateuco sarebbe stato opera di

    scribi che operarono sino al tempo di Esdra.

    3. Gli studi criticiA. Teoria documentaria, i primi autori:H.B.WITTER(1683-1715) nota i due nomi di Dio e ipotizza pi fontiutilizzate da Mos (v. in A.LODS, Un prcurseur allemand de Jean

    Astruc: Henning Bernahrd Witter,ZAW43 [1925], 134-135).J.ASTRUC (1684-1766) ipotizza che Mos avrebbe usato due o trefonti (Mmoires), di cui le prime due si caratte4rizzano per il diverso

    uso dei nomi di Dio e una terza per il materiale restante (Conjecturessur le mmoires originaux dont il paroit que Moyse s'est servi pourcomposer le Livre de la Gense, 1753).J.G.EICHORN (1780-1783) ultimo difensore della paternit mosaicadel Pentateuco . Autore della prima introduzione all'AT (Einleitung indas Alte TestamentI-II, 1780-1783).

    B. Teoria dei frammentiA.GEDDES (1737-1802), suppone all'origine del Pentateuco una certaquantit di testi narrativi e legislativi che sarebbero stati assemblatidopo la morte di Mos dai redattori finali del Pentateuco (The HolyBible as the Books Acconunted Sacred by Jews and Christians, 1792).

    C. Teoria dei complementiH.EWALD (Composition der Genesis kritisch untersucht, 1823). Alla

    base del Pentateuco un documento nucleo, inseguito arricchito da

    numerosi supplementi.

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    D.La teoria documentaria nella sua pienezza

    W.M.L. De WETTE: identifica il Dt con il rotolo di cui si parla in2Re 22, ritrovato ne Tempio, durante i lavori di riparazione(Dissertatio critica qua Deuteronomium diversum a prioribusPentateuchi libris, alius cuiisdam recensioris opus esse demonstratur,1805).J.WELLHAUSEN (1868-1899) stabilisce una gerarchia geneticatra le fonti che compongono il Pentateuco. Quattro fonti:1.Yahvista (J) Regno del Sud, IX sec. a.C.;

    2.Elohista (E) Regno del Nord, VIII sec. a.C.;3.Deuteronomio (D) Riforma di Giosia nel 622 a.C.;4.Sacerdotale (P) periodo esilico e post-esilico.(Composition des Hexateuchs und der historischen Bcher des AltenTestaments, 1868).

    E. La FormgeschichteSi impone anche in virt della Scuola della storia delle Religioni(Religionsgeschichtliche Schule); G.SMITH (Chaldean Account ofGenesis, 1876).

    H.GUNKEL (1862-1932). Il padre del genere letterario (Gattung).Il Sitz im Leben (il contesto vitale). (Genesis, 1910; Die Psalmen,1926).G.von RAD, studia in particolare il retroterra orale e si occupa dellafase pre-letteraria dei testi. Completa la teoria documentaria.Concentra il suo interesse sulla fonte J, che avrebbe creato l'Esateuco,seguendo un piano di storia della salvezza (Das FormgeschichtlicheProblem of the Exateuch, 1938).M.NOTH (1902-1968). Postula l'esistenza del Tetrateuco, la cuiformazione attuale sarebbe il risultato di un lungo processo in cui itemi che lo compongono sarebbero stati trasmessi separatamente,

    prima di essere riuniti in una sola opera. berlieferungsgeschichte(Storai della trasmissione). ( berlieferungsgeschichte desPentateuch, 1948).

    F. La contestazione della teoria documentariaSi assiste ad un ribaltamento (Umbruch)della teoria. Prima vitttimala fonte E (RUDOLPH, VOLZ); la fonte pi stabile la P. A met degli

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    anni '70 gli studi critici hanno subto un radicale mutamento diprospettiva, specialmente a causa della capovolta collocazione storicadella produzione delle fonti, per le quali il periodo esilico diventatoil post quem si formato il Pentateuco. Gli autori sono concordi nelsulla centrale importanza del periodo esilico e post-esilico sullacomposizione del Pentateuco, cos come sul fatto che la maggior partedei testi non sacerdotale conoscano gi la letteratura dtr.J.Van SEETERS, studia la fonte J e si accorge che essa riflette ilcontesto storico del VI sec., cio il periodo esilico. Tale fonte sarebbe,

    poi, la trama narrativa del Pentateuco, completata da aggiunte di P. P

    diventa la redazione finale del Pentateuco. (Abraham in History andTradition, 1975; Prologue to History. The Yahwist and Historian inGenesis, 1992; The Life of Moses. The Yahwist and Historian inExodus-Numbers,1994.)

    H.H.SCHMID, studia la J e vi trova, anch'egli, segni della letteraturadeuteronomica. Nella vocazione di Mos (Es 3), tracce dellavocazione di Ger (Ger 1) e di Ez (Ez 2). L'autore di Es 3 ha voluto faredi Mos il profeta per eccellenza. Dunque i testi J sono esilici e postesilici e vicini all'ambiente dtr. (Der Sogenannte Jahvist.

    Beobachtungen und Fragen zur Pentateuchforschung, 1976).

    M.ROSE, allievo di Schmid, studia la relazione tra il J esilico dt/dtre la storia dtr (HD). J non ha mai avuto una esistenza propria, ma nata come un prologo all'HD. (Deuteronomist und Jahvist.Untersuchungen zu den Berhrungspunkten beider Literaturwerke,1981).

    R.RENDTORFF (Das berlieferungsgeschichtliche Problem desPentateuch,1977). Attacco radicale alla teoria documentaria. Il

    Pentateuco formato da sei principali unit letterarie (La storia delleorigini, Gen 1-11; i Patriarchi, Gen 12-50; l'uscita dall'Egitto, es 1-15,il Sinai, Es 19-24; 32...; il soggiorno nel deserto, Es 16-18; Nm 11-20;la conquista del paese, Nm + Gs). Queste unit per lungo tempotrasmesse singolarmente, quindi messe in contatto. La prima redazionedi tipo deuteronomico. I testi sacerdotali non sarebbero una fonte, mauna cornice redazionale ed editoriale.

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    E.BLUM: il Pentateuco sarebbe il risultato di due composizioni diorigine post-esilica: una KD (composizione deuteronomista, posterioreal Dt, datata al 530, al ritorno della prima generazione da Babilonia)ed una sacerdotale (KP), postesilica, di epoca persiana. (DieKomposition der Vtergeschichte, 1984; Studien zur Composition desPentateuch, 1990).

    D.CARR (Reading the Fractures of Genesis, 1996), accantona deltutto l'ipotesi documentaria e studia Genesi con analisi diacronica esincronica. La formazione del Pentateuco sarebbe avvenuta in tre fasi:

    frammenti, complementi, documenti. Identifica una proto-genesidatabile tra il 722 e il 560. Identifica un documento P autonomo che,in seguito si sarebbe fuso con testi non sacerdotali nel post esilio,grazie all'autorizzazione persiana.

    Inoltre autori come ALBERTZ, BLENKINSOPP, CRSEMANNconsiderano il post-esilio il periodo decisivo per al formazione delPentateuco. Esso si sviluppa, tuttavia, a partire dalla coabitazione -risultato di un dialogo conflittuale di due scuole: D e P.

    F. Ritorni sulla teoria documentariaH.W.SCHMIDT resta legato a von Rad e difende ancora l'ipotesi diun J di epoca salomonica.E.ZENGER (Einleitung in das Alte Testament, 1995) postulal'esistenza di una redazione Jeovista in Gen-Nm che avrebbe formatouna grande storiografia gerusalemita, collocata nel pre-esilio e dinatura pre-sacerdotale. Ad essa si sarebbe aggiunto un documentosacerdotale, quindi una importante revisione dtr di epoca esilica. IlPentateuco sarebbe frutto della comunit giudaica post-esilica formatada sacerdoti e proprietari terrieri, promossa da Esdra nel periodo

    persiano. La composizione attuale del Pentateuco risalirebbe al 400a.C.

    G.Presentazione della situazione attualeI punti fermi sembrano essere D e P. Il racconto sacerdotale non maistato contestato in virt del suo stile e della sua teologia facilmenteidentificabili. I problemi toccano la sua natura, il suo scopo, i rapporticon la Legge di Santit e la datazione. Una delle tesi pi condivise

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    propende per la datazione prima del 520 a.C., durante il Regno diCiro.

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    Parte seconda: saggi di Esegesi dal Pentateuco e Libri storici.

    I. Genesi 1-3

    ****************

    Nota di approfondimento

    Breve storia dell'approccio scientifico sul mito nella Bibbia.

    La Bibbia nella costruzionedell'identit giudaica richiede ed esegueuna grande e risoluta opera di demitizzazione. Il mito, tuttavia, si

    pu scorgere nella preistoria del testo sacro e talvolta riconoscerecome materiale riciclato in un lavoro redazionale che ne ha

    provveduto a neutralizzare o a snaturare il significato originario invista di finalit diverse.

    In Genesi vi sono almeno due sezioni nelle quali si rinviene uninnegabile retroterra mitologico: Gen 2-3 e 6,1-4. Altrove difficile

    reperire tale materiale, poich stato del tutto secolarizzato, Es. Iracconti dei Patriarchi sono stati trasformati in in drammi familiari,storie d'avventura o celebrazioni nazionali.

    Il mito come specifica categoria ermeneutica nasce dalle ricerchesulla mitologia greca di Christian Gottlob HEYNE(1729-1812). Eglisi distanziava sia dal mero apprezzamento estetico del mito che facevala poesia classicistica, sia dalla presunta interpretazione allegorica diesso, per considerarlo una forma autonoma, universale e necessaria del

    pensiero in una fase di infanzia dell'umanit, quando essa non pu

    esprimersi se non in forma figurata, naturalistica ed emotivamenteefficace. Prima di lui Giambattista VICO con la sua opera nonriconosciuta.

    Il primo ad applicare la categoria di mito all'interno della ricercastorico-critica dell'AT fu un allievo di Heyne, J.G. EICHHORN(1752-1827) e scelse proprio la storia dei progenitori(Urgeschichte), dove l'autore ammetteva una certa storicit del mito,

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    nel senso che esso riproduceva, in forma fantasiosa, fatti cheavrebbero potuto essere realmente avvenuti.

    Il suo collaboratore J.P.GABLER pubblic, in seguito unamonografia in tre volumi (1790-1793) in cui si distingueva tra un mitostorico - in cui si pu ravvisare un fatto soggiacente ed un mitofilosofico che, invece, impiegava la forma mitologica per esprimere

    in una forma confacente alla cultura contemporanea, problemi teoricicomplessi quali l'origine delle cose, del male, o il rapporto tra l'uomo eDio. Il mito di Gen 2-3 sarebbe stato un mito filosofico.

    Il giovane SCHELLING, studente del Seminario di Tubinga nella suadissertazione Antiquissimi de prima malorum humanorum originephilosophematis (Gen III) explicandi tentamen criticum etphilosophicum (17925) citando Heyne ed Eichhorn, interpreta ilfilosofema presente nel mito filosofico di Gen 3 alla luce di

    Rousseau e dell'ultimo Kant nel senso che l'origine de male perl'umanit stava nell'abbandono dello stato di natura da cui, al tempo

    stesso, per, sorgeva anche il principio della responsabilit eticadell'uomo e la possibilit del suo progresso morale come vittoria della

    ragione sulla sensibilit.

    La reazione alla scuola mitica di Heyne-Eichhorn e ai rischi dellanozione di un mito filosofico il cui fatto soggiacente eraindimostrabile, viene da W.M.L. De WETTE (1780-1849) per il qualeil mito era storico solo in quanto esprimeva la consapevolezzareligiosa e nazionale del popolo di Israele all'epoca in cui il Pentateucofu redatto e non gli si poteva attribuire nessuna riferimento fattuale(es. non era reale nessuna prima coppia umana).

    H. EWALD impone il principio che il mito rappresenta un prodotto delpaganesimo e che, di conseguenza, non ci pu essere assolutamente

    niente di mitologico nella Bibbia Sulla sua scia G.E.WRIGHT(1950); G.von RAD (1957).

    Questa impostazione trov, in seguito, due diramazioni. Quella diR.BARTH secondo cui la Bibbia sarebbe pura e semplice parola diDio e quindi avulsa da ogni rapporto con fenomeni culturali,

    Commento [rosanna v1]: J.G.EICHORNUrgeschichte. Ein Versuch,in

    Repertorium fr Biblische undMorgenlndische Litteratur (1779).

    Commento [rosanna v2]: Da quiprese le mosse la radicale critica delmito applicata al NT da D.F.STRAUSSnella sua famosa Vita di Ges (1835)che, in seguito, trover l'apice teoriconella demitizzazionedi R. BULTMANN.

    Commento [rosanna v3]: Cfr.Geschichte des Volks Israel bis Christus ,Gttingen 1843-1859.

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    antropologici, o, addirittura, religiosi, per cui esclude in partenza

    qualsiasi rapporto con il mito; quella di chi, sull'onda dei numerosidocumenti mesopotamici venuti alla luce con le spedizioniarcheologiche, si metteva ad indagare con acriba sulle connessioni traquelli e la Bibbia. La scoperta dei testi cuneiformi, in particolare,diedero un enorme incremento a questa ricerca mettendo in evidenzauna sorprendente affinit di tematiche e di linguaggio con le parti piantiche della Bibbia. Tutti i grandi commentari critici, a partire daquello di H. GUNKEL (1901) fino a quello pi recente diC.WESTERMANN (1974) ammettono che quanto meno i capitoli 2-3

    e 6 di Genesi presentano talune caratteristiche tipiche dellarappresentazione mitologica.

    In cosa consiste propriamenteil mito di Gen 2-3?In esso l'elemento favolistico solo strumento espressivo e nonconsiste nell'elemento essenziale; il mito pensiero non meno dellafilosofia e della teologia, anche se usa differenti mezzi espressivi.Problemi e concetti nodali vengono espressi come rappresentazione,che possiede, tuttavia, una propria logica.

    Commento [rosanna v4]: Cf.F.DELITZSCH, Babel und Bibel, 1902.

    Commento [rosanna v5]: Cf.A.MAGRIS,Il mito del giardino di Eden ,Morcelliana, Brescia 2008, p.13.

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    Parte seconda: saggi di Esegesi dal Pentateuco e Libri storici.

    I. Gen 1-3

    Due racconti di creazioneGen 1,1-2,4aGen 2,4b-3,24

    1. Gen 1,1-2,4a

    1,1-2,4a

    TESTO TM

    ;jerf)fh t")w {yamf

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    a(yirzam be&"( )e$eD jerf)fh )"$:daT {yiholE) rem)oYw 1.11

    re$A) wonyim:l yir:P he&o( yir:P j"( (arez

    jerf)fh-la( wob-O(:rz

    ;}"k-yihyaw

    Uh"nyim:l wob-O(:rz re$A) yir:P-he&o( j"(w Uh"nyim:l (arez a(yirzam be&"(

    {yiholE) ):raYw

    ;}"k-yihyaw

    Uh"nyim:l (arez a(yirzam be&"( )e$eD jerf)fh )"cOTw 1.12

    {yiholE) ):raYw Uh"nyim:l wob-O(:rz re$A) yir:P-he&o( j"(w

    ;bwo+-yiK;p yi$yil:$ {woy reqob-yihy aw bere(-yihy aw 1.13

    lyiD:bah:l {yamf

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    ;bwo+-yiK

    UD:ryw Un"tUm:diK Un"m:lac:B {fdf) he&A(an {yiholE) rem)oYw 1.26

    jerf)fh-lfk:bU hfm"h:BabU {yamf

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    1.7kai e)poihsen o(qeo\j to\stere/wma kai diexwrisen o( qeo\j a)na\ me/son tou=

    udatoj ohn u(poka/tw tou= sterewmatoj kai a)na\ me/son tou= udatoj tou=e)pa/nw

    tou= sterewmatoj

    1.8kai e)ka/lesen o( qeo\j to\stere/wma ou)rano/n kai eiden o( qeo\j oti kalo/n kai

    e)ge/neto e(spe/ra kai e)ge/neto prwi h(me/ra deute/ra

    1.9 kai eipen o( qeo/j sunaxqh/tw to\ udwr to\ u(poka/tw tou= ou)ranou= eij

    sunagwgh\n mian kaio)fqh/tw h(chra/ kai e)ge/neto outwj kai sunh/xqh to\ udwr

    to\u(poka/tw tou= ou)ranou=eij ta\j sunagwga\j au)twn kai sunh/xqh to\ udwr to\

    u(poka/tw tou= ou)ranou= eij ta\j sunagwga\j au)twn kai wfqh h( chra/

    1.10 kai e)ka/lesen o( qeo\j th\n chra\n gh=n kai ta\ susth/mata twn u(da/twn

    e)ka/lesen qala/ssaj kai eiden o( qeo\j oti kalo/n1.11 kai eipen o( qeo/j blasthsa/tw h( gh= bota/nhn xo/rtou speiron spe/rmakata\ ge/noj kai kaq' o(moio/thta kai cu/lon ka/rpimon poiou=n karpo/n ou to\

    spe/rma au)tou= e)n au)t% kata\ ge/noj e)pith=j gh=j kai e)ge/neto outwj

    1.12 kai e)ch/negken h( gh= bota/nhn xo/rtou speiron spe/rma kata\ ge/noj kai

    kaq' o(moio/thta kai cu/lon ka/rpimon poiou=n karpo/n ou to\ spe/rma au)tou= e)n

    au)t%kata\ ge/noj e)pi th=j gh=j kai eiden o(qeo\j oti kalo/n

    1.13kai e)ge/neto e(spe/ra kai e)ge/neto prwi h(me/ra trith

    1.14 kai eipen o( qeo/j genhqh/twsan fwsth=rej e)n t% sterewmati tou= ou)ranou=eij fau=sin th=j gh=j tou= diaxwrizein a)na\ me/son th=j h(me/raj kai a)na\ me/son

    th=j nukto\j kaiestwsan eij shmeia kaieij kairou\j kai eij h(me/raj kaieij

    e)niautou\j

    1.15 kai estwsan eij fau=sin e)n t% sterewmati tou= ou)ranou= wste faineine)pi th=j gh=j kai e)ge/neto outwj

    1.16kaie)poihsen o(qeo\j tou\j du/o fwsth=raj tou\j mega/louj to\n fwsth=ra to\n

    me/gan eij a)rxa\j th=j h(me/raj kai to\n fwsth=ra to\n e)la/ssw eij a)rxa\j th=j

    nukto/j kai tou\j a)ste/raj

    1.17kaieqeto au)tou\j o( qeo\j e)n t% sterewmati tou=ou)ranou= wste fainein e)pith=j gh=j

    1.18kaiarxein th=j h(me/raj kaith=j nukto\j kai diaxwrizein a)na\me/son tou=

    fwto\j kai a)na\ me/son tou= sko/touj kai eiden o(qeo\j oti kalo/n

    1.19kai e)ge/neto e(spe/ra kai e)ge/neto prwi h(me/ra teta/rth

    1.20kaieipen o( qeo/j e)cagage/tw ta\ udata e(rpeta\ yuxwn zwswn kai peteina\

    peto/mena e)pith=j gh=j kata\ to\ stere/wma tou= ou)ranou= kai e)ge/neto outwj

    1.21 kai e)poihsen o( qeo\j ta\ kh/th ta\ mega/la kai pa=san yuxh\n z%wn

    e(rpetwn a e)ch/gagen ta\ udata kata\ge/nh au)twn kai pa=n peteino\n pterwto\n

    kata\ ge/noj kai eiden o( qeo\j oti kala/

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    1.22 kai hu)lo/ghsen au)ta\ o( qeo\j le/gwn au)ca/nesqe kai plhqu/nesqe kai

    plhrwsate ta\ udata e)n taij qala/ssaij kai ta\ peteina\plhqune/sqwsan e)pi

    th=j gh=j

    1.23kai e)ge/neto e(spe/ra kai e)ge/neto prwi h(me/ra pe/mpth

    1.24kaieipen o( qeo/j e)cagage/tw h( gh=yuxh\n zwsan kata\ ge/noj tetra/poda

    kai e(rpeta\ kai qhria th=j gh=j kata\ ge/noj kai e)ge/neto outwj

    1.25 kai e)poihsen o(qeo\j ta\ qhria th=j gh=j kata\ge/noj kai ta\ kth/nh kata\

    ge/noj kai pa/nta ta\e(rpeta\ th=j gh=j kata\ ge/noj au)twn kaieiden o( qeo\j oti

    kala/

    1.26 kai eipen o( qeo/j poih/swmen anqrwpon kat' eiko/na h(mete/ran kai kaq'o(moiwsin kai a)rxe/twsan twn ixqu/wn th=j qala/sshj kai twn peteinwn tou=ou)ranou= kai twn kthnwn kai pa/shj th=j gh=j kai pa/ntwn twn e(rpetwn twn

    e(rpo/ntwn e)pi th=j gh=j

    1.27 kai e)poihsen o( qeo\j to\n anqrwpon kat' eiko/na qeou= e)poihsen au)to/narsen kai qh=lu e)poihsen au)tou/j

    1.28 kai hu)lo/ghsen au)tou\j o( qeo\j le/gwn au)ca/nesqe kai plhqu/nesqe kai

    plhrwsate th\n gh=n kai katakurieu/sate au)th=j kaiarxete twn ixqu/wn th=j

    qala/sshj kaitwn peteinwn tou= ou)ranou=kai pa/ntwn twn kthnwn kaipa/shj

    th=j gh=j kai pa/ntwn twn e(rpetwn twn e(rpo/ntwn e)pi th=j gh=j

    1.29kai eipen o( qeo/j idou\de/dwka u(min pa=n xo/rton spo/rimon speiron spe/rma

    o e)stin e)pa/nw pa/shj th=j gh=j kai pa=n cu/lon o exei e)n e(aut% karpo\n

    spe/rmatoj sporimou u(min estai eij brwsin

    1.30kaipa=si toij qhrioij th=j gh=j kaipa=si toij peteinoij tou= ou)ranou=kai

    panti e(rpet% t% erponti e)pi th=j gh=j o exei e)n e(aut% yuxh\n zwh=j pa/nta

    xo/rton xlwro\n eij brwsin kai e)ge/neto outwj

    1.31 kai eiden o( qeo\j ta\ pa/nta osa e)poihsen kai idou\ kala\ lian kai

    e)ge/neto e(spe/ra kai e)ge/neto prwi h(me/ra ekth

    2.1 kaia. Esegesisunetele/sqhsan o( ou)rano\j kai h( gh= kai pa=j o( ko/smojau)twn

    2.2 kai sunete/lesen o( qeo\j e)n tv= h(me/r# tv=ektv ta\erga au)tou= ae)poihsenkai kate/pausen tv= h(me/r# tv= e(bdo/mv a)po\ pa/ntwn twn ergwn au)tou= wn

    e)poihsen2.3kai hu)lo/ghsen o( qeo\j th\n h(me/ran th\n e(bdo/mhn kai h(giasen au)th/n oti e)n

    au)tv= kate/pausen a)po\ pa/ntwn twn ergwn au)tou= wn hrcato o( qeo\j poih=sai

    2.4auth h( bibloj gene/sewj ou)ranou= kai gh=j

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    A. Note Esegesi

    Gen 1,2

    Uhobw Uhot "vuota ed informe" cf. Gb 9,13; Ger 4,23-26; Is 45,18; 34,11; 24,10; 44,9.

    |e$ox "tenebre" cf. Gb 3;

    {woh:t "abisso" (anche: "oceano sotterraneo") cf. Es 15,5; Sal 93,4; 104,6-9; Ez 26,19; Is

    30,7; Ez 29,2; Ger 51,24; Is 27,1.

    fftepexar:m {yiholE) axUrw "vento fortissimo che aleggia"/ "spirito di Dio"

    pxr "covare, vibrare" cf. Dt 32,11; Ger 23,9; Basilio (Om.Exam.II,6), Girolamo (Quaest. In

    Genesim)

    Sulla presenza dello Spirito di Dio, cf. Gen 8,1; Es 14,21; Ez 37; Ger 31; Sal 104,30 (= Mc

    1,10; At 2; Rm 8).

    Gen 1,26

    {fdf) he&A(an "facciamo l'essere umano".

    Per il plurale:Gen 3,22; 11,17; Is 6,8 (plurale di "decisione")K.Westermann (plurale "dichiarativo")Origene, Filone, Ibn Ezra (= la corte celeste, cf. Gb 1; Is 6,8; 1Re22,19)Enuma Elish VI,5; Atrahasis I,175Grozio (plurale "maiestatis": da escludere, perch non esiste in ebraicocf. Jouon 114e)

    Girolamo, Crisostomo, Agostino, Basilio, Teolfilo di Antiochia: unadombramento della Trinit* Pr 8,

    Un"tUm:diK Un"m:lac:B ""ad immagine e somiglianza" sinonimi.cf. Ez 23,14; 2Cr 4,3; Gen 2, Dt 4,10-20; Gen 5,1-3; Gen 9,6; Sap2,23; Sir 17,1-12

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    Gen 1,28

    f hu$:bikw "soggiogatela" $bkUd:rU "dominare" hdr "pigiare l'uva"

    cf. Sal 72,8; 110,2; Is 14,6; Ez 34.

    Gen 2,1-2

    lakyw "furono ultimati" hlk ""portare a compimento"

    toB:$Yw "cess" :tb$ "cess"

    B. Valutazioni esegetico-teologiche

    Genere letterario della narrazione mitologica(Saturnino Sallustio, Gli dei e il mondo, 9 IV sec. - "I mitiraccontano avvenimenti che non accadono mai, ma avvengono

    sempre")."eziologia metastorica"(Cfr. Il mito di Etana ANET 114-118; Il mito di Adapa ANET101-102, L'epopea di GilgameshG. PETTINATO***)"rilettura demitologizzante": originalit dell'autore biblico

    C. Temi teologici

    Creazione dell'universo e specialmente della terraDopo la terra Dio crea il genere umano: contro i culti astrali

    babilonesi e la signoria degli astri, l'uomo domina la "natura".Con il suo "soggiogare e dominare" si intede il governodell'uomo cui Dio affida la creazione, come fosse un alter ego(SOGGIN)

    Rapporto uomo-Dio : antropomorfismo di Dio; ruolo dimediazione dell'uomo (= Adapa, Enuma Elish, Atrahasis; Sal 8,6;importanza dell'uomo in tutto l'AVO Faraone che "immagine" diDio; Tolomeo IV Epifane, 203-180 a.C., chiamato "immagine di

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    Zeus"). La tipicit di Genesi la "democratizzazione" di questoconcetto (SCHMIDT): ci che nell'AVO vale per l'uomo primigenio, oper il re, qui vale per tutta l'umanit.

    L'alimentazione vegetariana (soppressa dopo il diluvio, Gen 9,3;cf. Is 11,5ss). Dio e non gli uomini devono provvedereall'alimentazione; segni residuali dell'et dell'oro dove vigeva il divietodi uccidere gli animali per scopi alimentari (forse per lo "spirito divita" hfYax $epen)

    L'istituzione del sabato l'unica istituzioen sociale del mondoantico sia orientale, sia occidentale. Ma dopo questo giorno l'attivitdivina continua.

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    Gen 2,4b-3,24

    TESTO TM

    ;{yfmf$w jere) {yiholE) hfwhy two&A( {woy:B 2.4b

    be&"(-lfkw jerf)fb hey:hiy {ere+ hedf>ah axyi& lokw 2.5hfwhy ryi+:mih )ol yiK xfm:cy {ere+ hedf>ah

    jerf)fh-la( {yiholE)

    ;hfmfdA)fh-te) dobA(al }ya) {fdf)w

    ;hfmfdA)fh-y"n:P-lfK-te) hfq:$ihw jerf)fh-}im helA(ay d")w 2.6

    xaPYw hfmfdA)fh-}im rfpf( {fdf)fh-te) {yiholE) hfwhy recyYw 2.7

    ;hfYax $epen:l {fdf)fh yihyaw {yiYax tam:$n wyfPa):B

    {f$ {e&fYw {edeQim }ed"(:B-}aG {yiholE) hfwhy (a=Yw 2.8

    ;rfcy re$A) {fdf)fh-te)

    he):ram:l dfm:xn j"(-lfK hfmfdA)fh-}im {yiholE) hfwhy xam:cYw 2.9

    j"(w }fGah |wot:B {yYaxah j"(w lfkA)am:l bwo+wta(aDah

    ;(frw bwo+

    d"rfPy {f

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    UNeMim lak)ot )ol (frw bwo+ ta(aDah j"("mU 2.17

    ;tUmfT twom UNeMim !:lfkA) {woy:B yiK

    woDab:l {fdf)fh twoyEh bwo+-)ol {yiholE) hfwhy rem)oYw 2.18

    ;woD:gn:K rz"( woL-He&E(e)

    vwo(-lfK t")w hedf>ah taYax-lfK hfmfdA)fh-}im {yiholE) hfwhy recYw 2.18

    wol-)fr:qY-ham two):ril {fdf)fh-le) )"bYw {yamfah taYax loKim {Urf( hfyfh $fxNahw 3.1

    ramf)-yiK va) hf

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    axUr:l }fGaB |"Lah:tim {yiholE) hfwhy lwoq-te) U(:m:$Yaw 3.8

    {yiholE) hfwhy yn:Pim woT:$i)w {fdf)fh )"Bax:tYw {woYah

    |wot:B

    ;}fGah j"(

    ;hfKeYa) wol rem)oYw {fdf)fh-le) {yiholE) hfwhy )fr:qYw 3.9

    ;)"bfx")w yikonf) {ory"(-yiK )fryi)w }fGaB yiT:(amf$ !:loq-te) rem)oYw 3.10

    yikonf) {ory"(-yiK )fryi)w }fGaB yiT:(amf$ !:loq-te) rem)oYw 3.10

    ;)"bfx")w

    hfTf) {ory"( yiK !:l dyiGih yim rem)oYw 3.11

    ;fT:lfkf) UNeMim-lfkA) yiT:lib:l !yityUic re$A) j"(fh-}imAh)wih yidfMi( hfTatn re$A) hf

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    ;{flo(:l yaxw lakf)w {yiYaxah

    re$A) hfmfdA)fh-te) dobA(al }ed"(-}aGim {yiholE) hfwhy Uh"x:La$yaw 3.23

    ;{f

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    kai upnwsen kai elaben mian twn pleurwn au)tou=kaia)neplh/rwsen sa/rka

    a)nt' au)th=j 2.22kai%kodo/mhsen ku/rioj o(qeo\j th\n pleura/n hn elaben a)po\

    tou= Adam eij gunaika kai hgagen au)th\n pro\j to\n Adam 2.23 kai eipen

    Adam tou=to nu=n o)stou=n e)k twn o)ste/wn mou kaisa\rc e)k th=j sarko/j mou auth

    klhqh/setai gunh/oti e)k tou=a)ndro\j au)th=j e)lh/mfqh auth 2.24eneken tou

    2 22 kai %kodo/mhsen ku/rioj o( qeo\j th\n pleura/n hn elaben a)po\ tou=Adam eij gunaika kai hgagen au)th\n pro\j to\n Adam

    2.23kaieipen Adam tou=to nu=n o)stou=n e)k twn o)ste/wn mou kai sa\rc e)k th=j

    sarko/j mou auth klhqh/setai gunh/ oti e)k tou= a)ndro\j au)th=j e)lh/mfqh auth

    2.24eneken tou/tou kataleiyei anqrwpoj to\n pate/ra au)tou= kaith\n mhte/ra

    au)tou= kaiproskollhqh/setai pro\j th\n gunaika au)tou= kaiesontai oidu/o eijsa/rka mian

    2.25kai hsan oidu/o gumnoi ote Adam kaih(gunh\ au)tou= kaiou)k v)sxu/nonto

    3.1 o( de\ ofij hn fronimwtatoj pa/ntwn twn qhriwn twn e)pi th=j gh=j wne)poihsen ku/rioj o(qeo/j kaieipen o( ofij tv=gunaiki ti oti eipen o( qeo/j ou) mh\

    fa/ghte a)po\ panto\j cu/lou tou= e)n t% paradeis% 3.2 kai eipen h( gunh t%

    ofei a)po\ karpou= cu/lou tou= paradeisou fago/meqa 3.3 a)po\ de\ karpou= tou=

    cu/lou o e)stin e)n me/s% tou= paradeisou eipen o(qeo/j ou) fa/gesqe a)p' au)tou=

    ou)de\ mh\ ayhsqe au)tou= ina mh\a)poqa/nhte 3.4kai eipen o(ofij tv= gunaikiou)

    qana/t% a)poqaneisqe 3.5vdei ga\r o( qeo\j oti e)n v an h(me/r# fa/ghte a)p' au)tou=

    dianoixqh/sontai u(mwn oi o)fqalmoi kai esesqe wj qeoi ginwskontej kalo\n

    kai pon

    ginwskontej kalo\n kai ponhro/n 3.6kai eiden h( gunh\oti kalo\n to\cu/lon eij

    brwsin kai oti a)resto\n toij o)fqalmoij idein kai wraio/n e)stin tou=

    katanoh=sai kai labou=sa tou= karpou= au)tou= efagen kai edwken kai t%

    a)ndri au)th=j met' au)th=j kai efagon 3.7 kai dihnoixqhsan oi o)fqalmoi twn

    du/o kaiegnwsan oti gumnoi hsan kaierrayan fu/lla sukh=j kai e)poihsan

    e(autoij perizwmata 3.8 kai hkousan th\n fwnh\n kuriou tou= qeou=

    peripatou=ntoj e)n t%paradeis% to\deilino/n kaie)kru/bhsan ote Adam kai h(

    gunh\ au)tou= a)po\ proswpou kuriou tou= qeou= e)n me/s% tou= cu/lou tou=

    paradeisou3.9

    kai e)ka/lesen ku/rioj o(qeo\j to\n Adam kai eipen au)t% Adampou=ei 3.10kai ei

    kuriou tou= qeou= e)n me/s% tou= cu/lou tou= paradeisou 3.9 kai e)ka/lesen

    ku/rioj o(qeo\j to\n Adam kaieipen au)t% Adam pou= ei 3.10kaieipen au)t%

    th\n fwnh/n sou hkousa peripatou=ntoj e)n t% paradeis% kai e)fobh/qhn oti

    gumno/j eimi kaie)kru/bhn 3.11kai eipen au)t% tij a)nh/ggeile/n soi oti gumno\j

    eimh\ a)po\tou=cu/lou ou e)neteila/mhn soi tou/tou mo/nou mh\ fagein a)p' au)tou=

    efagej 3.12kai eipen o( Adam h( gunh/hn edwkaj met' e)mou= auth moi edwken

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    a)po\tou= cu/lou kai efagon 3.13kai eipen ku/rioj o( qeo\j tv=gunaikiti tou=to

    e)poihsaj kaieipen h( gunh/ o(ofij h)pa/thse/n me kaiefagon 3.14kaieipen ku

    kai eipen h( gunh/ o( ofij h)pa/thse/n me kai efagon 3.14kai eipen ku/rioj o( qeo\j

    t% ofei oti e)poihsaj tou=to e)pikata/ratoj su\a)po\ pa/ntwn twn kthnwn kai

    a)po\pa/ntwn twn qhriwn th=j gh=j e)pi t% sth/qei sou kai tv= koili# poreu/sv

    kai gh=n fa/gv pa/saj ta\j h(me/raj th=j zwh=j sou 3.15kai exqran qh/sw a)na\

    me/son sou kai a)na\ me/son th=j gunaiko\j kai a)na\me/son tou=spe/rmato/j sou

    kai a)na\ me/son tou= spe/rmatoj au)th=j au)to/j sou thrh/sei kefalh/n kai pro\j

    to\n andra sou h( a)postrofh/ sou kai au)to/j sou kurieu/sei 3.17t% de\ Adam

    eipen oti hkousaj th=j fwnh=j th=j gunaiko/j sou kaiefagej a)po\tou= cu/lou ou

    e)neteila/mhn soi tou/tou mo/nou mh\ fagein a)p' au)tou= e)pikata/ratoj h( gh= e)ntoij ergoij sou e)n lu/paij fa/gv au)th\n pa/saj ta\j h(me/raj th=j zwh=j sou 3.18

    a)ka/nqaj kaitribo/louj a)nateleisoi kaifa/gv to\n xo/rton tou= a)grou= 3.19e)n

    idrwti tou= proswpou sou fa/gv to\n arton sou ewj tou=a)postre/yai se eij th\n

    gh=n e)c hj e)lh/mfqhj oti gh=eikaieij gh=n a)peleu/sv 3.20kaie)ka/lesen Adam

    to\onoma th=j gunaiko\j au)tou= Zwh/ oti auth mh

    su\thrh/seij au)tou=pte/rnan 3.21kai e)poihsen ku/rioj o( qeo\j t% Adam kai

    tv= gunaikiau)tou= xitwnaj dermatinouj kai e)ne/dusen au)tou/j 3.22kaieipen o(

    qeo/j idou\ Adam ge/gonen wj eij e)c h(mwn tou= ginwskein kalo\n kai ponhro/n

    kai nu=n mh/pote e)kteinv th\n xeira kaila/bv tou= cu/lou th=j zwh=j kai fa/gv

    kai zh/setai eij to\n aiwna 3.23kai e)cape/steilen au)to\n ku/rioj o( qeo\j e)k tou=

    paradeisou th=j trufh=j e)rga/zesqai th\n gh=n e)c hj e)lh/mfqh 3.24kaie)ce/balen

    to\n Adam kai kat%kisen au)to\n a)pe/nanti tou= paradeisou th=j trufh=j kai

    etacen ta\xeroubim kai th\n floginhn r(omfaian th\n strefome/nhn fula/ssein

    th\n o(do

    j to\n andra sou h( a)po

    ta\ xeroubim kai th\n floginhn r(omfaian th\n strefome/nhn fula/ssein th\n

    o(do\n tou= cu/lou th=j zwh=j

    A. Note di esegesi

    I. Gen 2,4b-9

    Gen 2,7: Dio vasaio recyYw iuplasm cf. Ger 18; Sal 119,73; Is

    29,16; Gb 4,19; Gb 10,9-11; Sal 139,15; 2Mac 7,22.Dio impasta con polvere dal suolo hfmfdA)fh-}im rfpf(Simbolo di caducit cf. Qo 3,20; Sir 33,10.13; Sal 90,2; Sal 30,10;

    2Re 13,7; Gb 16,15.

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    Ma questa "polvere" animata dalla vita {yiYax tam:$ncf. Sal 104,29; Gb 34,14; Is 45,9-11. Cf. Anche Qo 3,19.

    Gen 2,8: "Piant il Signore Dio un giardino in Eden}ed"(:B-}aG {yiholE) hfwhy (a=Yw

    gan/pardesu (accadico "frutteto recintato")= pardes (ebraicotardivo)/paradeisos (LXX, para/deison dal persiano: "propriet regalerecintata")

    Eden/e-dinu (accadico "steppa, deserto")gan baeden = "un giardino in un deserto".

    Gen 2,9: l'albero della vita e l'albero delal consocenza del bene e delmale

    ta(aDah j"(w }fGah |wot:B {yYaxah j"(w

    ;(frw

    Due alberi: il tema della sapienzacf. Gb 15,7-9,40; 28; 30,1-4; Pr 16,1; 26,12; 21,30; Sir 24 (sapienza eTorah); Sal 19,8; Dt 4,6-8; Dt 30,15; Sir 15,16-17; Pr 1,7.

    II. Gen 2,10-17 :i quattro fiumi (vv.10-14; cf. Sal 46,5; Ez 47,1-12;Sal 36,9) e il divieto (vv.15-17)Gen 2,15: Dio pone l'uomo nel giardino di Eden perch lo coltivasse elo custodisse

    ;Hfr:mf$:lU Hfd:bf(:l

    III. Gen 2,18-25:la creazione della donna

    Gen 2,21: Dio fece cadere un torpore su Adam hfm"D:raTcf. Gen 15,12; 1Sam 26,12; Gb 33,15.

    * la "costola" (:laC(E.WIESEL;A.WENIN)

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    Gen 2,22 : "costru" }ebYwcf. Ger 1,10.Gen 2,23 "donna" hf

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    Id. et alii,La cration et le dluge d'aprs les textes du Proche-Orientancien, Cerf, Paris 1988.E.van WOLDE, Racconti dell'inizio. Genesi 1-11 e altri racconti dicreazione, Queriniana, Brescia 1999.G.PETTINATO,La saga di Gilgamesh, Milano 1983.M.M.L.YOUNG ZA, Commento alla creazione secondo il metododiacronico e sincronico (Gen1,1-2,4a), Porziuncola, Assisi 1989.A.WENIN, L'uomo biblico. Letture nel Primo Testamento, EDB,Bologna 2005, pp.25-50.A.MAGRIS,Il mito del giardino di Eden, Morcelliana, Brescia 2008.

    T.H.GASTER,Le pi antiche storie del mondo, Einaudi, Torino 1960.

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    II. Gen 22,1-19

    TESTO TM

    {fhfr:ba)-te) hfSn {yiholE)fhw heL")fh {yirfb:Dah raxa) yihyw 22.1

    ;yn"Nih rem)oYw {fhfr:ba) wyfl") rem)oYw

    !:l-|elw qfx:cy-te) fT:bahf)-re$A) !:dyixy-te) !niB-te) )n-xaq rem)oYw 22.2

    la( hflo(:l {f$ Uh"lA(ahw hfYiroMah jere)-le)

    ;!yel") ramo) re$A) {yirfheh daxa)

    y"n:$-te) xaQYw woromAx-te) $obAxYaw reqoBaB {fhfr:ba) {"K:$Yw 22.3y"cA( (aQabyw won:B qfx:cy t")w woTi) wyfrf(n

    {fqfYw hflo(

    ;{yiholE)fh wol-ramf)-re$A) {woqfMah-le) |el"Yw

    {woqfMah-te) ):raYw wyfny"(-te) {fhfr:ba) )f>Yw yi$yil:ah

    ;hflo(:l

    yin:B hflo(:l he>ah woL-he):ry {yiholE) {fhfr:ba) rem)oYw 22.8

    ;wfD:xy {ehyn:$ Uk:lYw

    {f$ }ebiYw {yiholE)fh wol-ramf) re$A) {OqfMah-le) U)obYw 22.9

    doqA(Yaw {yic"(fh-te) |orA(Yaw ax"BziMah-te) {fhfr:ba)

    ;{yic"(fl la(aMim ax"BziMah-la( Oto) {e&fYw won:B qfx:cy-te);won:B-te) +ox:$il telekA)aMah-te) xaQYw wody-te) {fhfr:ba) xal:$Yw 22.10

    {fhfr:ba) rem)oYw {yamfYw 22.13

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    Uh"lA(Yw lya)fh-te) xaQYw {fhfr:ba) |el"Yw wyfn:raq:B |ab:SaB

    ;won:B taxaT hflo(:l

    re$A) he):ry hfwhy )Uhah {woqfMah-{"$ {fhfr:ba) )fr:qYw 22.14

    ;he)fry hfwhy rah:B {woYah r"mf)y

    ;{yfmf

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    o(loka/rpwsin 22.8 eipen de\ Abraam o( qeo\j oyetai e(aut% pro/baton eij

    o(loka/rpwsin te/knon poreuqe/ntej de\ a)mfo/teroi ama 22.9hlqon e)pi to\n to/pon

    on eipen au)t% o( qeo/j kai %kodo/mhsen e)kei Abraam qusiasth/rion kai

    e)pe/qhken ta\ cu/la kai sumpodisaj Isaak to\n uio\n au)tou=e)pe/qhken au)to\n

    e)pi to\ qusiasth/rion e)pa/nw twn cu/lwn 22.10 kai e)ce/teinen Abraam th\n

    xeira au)tou= labein th\n ma/xairan sfa/cai to\n uio\n au)tou= 22.11 kai

    e)ka/lesen au)to\n aggeloj kuriou e)k tou=ou)ranou= kaieipen au)t%

    ou)ranou= kai eipen au)t% Abraam Abraam o(de\ eipen idou\ e)gw 22.12kai

    eipen mh\e)piba/lvj th\n xeira/ sou e)pi to\ paida/rion mhde\poih/svj au)t% mhde/n

    nu=n ga\r egnwn oti fobv= to\n qeo\n su\ kai ou)k e)feisw tou= uiou= sou tou=

    a)gaphtou=di' e)me/ 22.13kai a)nable/yaj Abraam toij o)fqalmoij au)tou= eidenkai idou\ krio\j eij katexo/menoj e)n fut% sabek twn kera/twn kai e)poreu/qh

    Abraam kai elaben to\n krio\n kai a)nh/negken au)to\n eij o(loka/rpwsin a)nti

    Isaak tou= uiou= au)tou= 22.14 kai e)ka/lesen Abraam to\ onoma tou= to/pou

    e)keinou ku/rioj eiden ina eipwsin sh/meron e)n t% orei ku/rioj wfqh 22.15kai

    e)ka/lesen aggeloj kur

    ku/rioj eiden ina eipwsin sh/meron e)n t% orei ku/rioj wfqh 22.15 kai

    e)ka/lesen aggeloj kuriou to\n Abraam deu/teron e)k tou= ou)ranou= 22.16le/gwn

    kat' e)mautou= wmosa le/gei ku/rioj ou eineken e)poihsaj to\ r(h=ma tou=to kai

    ou)k e)feisw tou= uiou= sou tou= a)gaphtou= di' e)me/ 22.17 h mh\n eu)logwn

    eu)logh/sw se kai plhqu/nwn plhqunw to\ spe/rma sou wj tou\j a)ste/raj tou=

    ou)ranou= kai wj th\n ammon th\n para\ to\ xeiloj th=j qala/sshj kai

    klhronomh/sei to\ spe/rma sou ta\j po/leij twn u(penantiwn 22.18 kai

    e)neuloghqh/sontai e)n t% spe/rmati sou pa/nta ta\ eqnh th=j gh=j a)nq' wn

    u(ph/kousaj th=j e)mh=j fwnh=j 22.19a)pestra/fh de\ Abraam pro\j tou\j paidaj a

    22 19 a)pestra/fh de\ Abraam pro\j tou\j paidaj au)tou= kai a)nasta/nteje)poreu/qhsan ama e)pi to\ fre/ar tou= orkou kai kat%khsen Abraam e)pi t%

    fre/ati tou=orkou

    22.20

    Bibliografia Gen 22

    De ZAN,R., Il culto che Dio gradisce: studio del Trattato sulleofferte di Sir.Gr. 34,21-35,20, Gregorian Biblical Press, Roma2011.MICHELINI,G.,Il sangue dell'Alleanza e la salvezza dei peccatori: unanuova lettura di Mt 26-27, Gregorian Biblical Press, Roma 2010.

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    Lettura e commento

    Tesi: Gen 22 un testo che afferma la preminenza della fede diAbramo intesa come fedelt/ubbidienza.

    1. Abramo e i suoi figli: la narrazione: la mancanza (Gen 15,3ss.); il dono (Gen16,4.10; + 10-12; 21,1-7); la perdita (Gen 21,14; 22,1-19); la fede di Abramo:Eccomi (Gen 15,6).

    2. Gen 22,1-19: due parti: a. vv. 1-14; b. vv. 15-19. Specularit con Gen 21,14ss(cf. anche Gen 16,13-14).

    3.Note di esegesi:a. v.18 (si diranno benedette tutte le genti), cf. Gen 15,5; 32,13; 24,60.

    b. v. 14 he):ry hfwhy (il Signore vede) su Moria: cf. Gen 22,2; 2Cr 3,1a; Gen16,13-14; su il terzo giorno cf. Es 3,18; 5,3; 8,23.c. v.9: 'aqeda: legatura / Gen 22,2: Isacco !:dyixy-te) figlio unigenito (nel TM)to\n uio\n au)tou= (LXX): come mai? - (cf. Gen 21 e Gen 25,9).

    Linguaggio CULTUALE di Gen 22,1-14(il pellegrinaggio; i tre giorni; il culto dell'ariete che ora si svolge nel Tempio -sostituisce il sacrificio umanosacrificio vicario. Questo il sacrificio ortodosso enon corrotto. Racconto eziologico-cultuale della salvezza del figlio destinato al

    sacrificio narrazione Dt; collocato sul monte del Tempio in Gerusalemme narrazione sacerdotale post-esilica).

    EXCURSUS sul sacrif icio

    Il riscatto del prezzo: Gen 22,2; Gen 14,18; Es 1,16.22; Es 12,29ss;Il primogenito che appartiene a Yhwh: Es 13,11-16; 34,19-20; Nm 3,11-13.40ss.Il sacrificio umano e dei bambini: 2Re 16,3;Mi 6,6-7; Ger 19.

    Appendice: Isacco e Ges

    A. Abramo e Maria: Gen 22,1.11 = Lc 1,38.55.

    B. Discendenza di Abramo: Gal 3,16 spe/rma au)tou; unigenito monogenh\j : Gv 1,14.18; il terzo giorno (Gen 22,4).C. Con Ges: - ritorno indietro? - fine del sacrificio come interruzione dell'effusionedi sangue: cf. Eb 9,15; - fine del culto e del Dio dei sacrifici?; - Dio stesso offre ilsacrificio di s sull'altare dell'uomo: rovesciamento dell'atto di culto. Dio perinterrompere il flusso del sangue, cf. Ez 16,6.9.36; Mc 5,21. Ges pone fine alsacrificio umano, perci ci sarebbe continuit con Isacco. La lettera agli Ebrei segnala fine di un culto di sangue e ci pone fine alal logica del riscatto.

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    Interpretazione di Gen 22,1-19

    1Sam 15,22: Il Signore gradisce forse olocausti e sacrifici quanto l'obbedienza alla

    voce del Signore? (= Is 1,10-20; 7,1-34; 6,20; Am 4,4-5; 5,21-25).Os 6,6; Mt 12,7; Mt 9,13- Il sacrificio di Ges va letto come atto di ubbidienza al

    patto di Alleanza. Cos quello di Abramo.La cornice di Gen 22 PROFETICA.Abramo viene messo alla prova della fedelt all'Alleanza: Gen 22,1: hfSntemptavit usato solo qui per un individuo. Altrimenti per il popolo di Israele: cf. Es15,25; 16,4; Dt 8,2.16; 13,4; 33,8.

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    La vocazione di Mos

    Es 3,1-4,17.

    I. Schema:a. 3,1-9: la visione di Mos e di Dio; 3,10-4,17: La missione diMos.

    Vocabolario: VEDERE (3,1-9); MISSIONE (3,10-22); CREDIBILIT (4,1-9);PARLARE (4,10-17).

    II. 3,1-9: - vv. 1-6: il punto di vista di Mos; vv. 7-10: il punto di vista diDio. Il deserto(Lv 16,10; Ger 2,6; Dt 8,15; Gb 6,18; Es 14,11; Is 35,6-7; Dt 8,1-5).Il monte (Horeb nella tradizione dt/dtr; Gio 2,7; Sal 18,3; Sal 125,1; 121).Il fuoco(L'angelo del Signore Dio stesso: Gen 16,7; il fuoco come simbolo teofanico: 15,7;Dt 1,33; veicolo delle parole di Dio: Dt 4,33; Ger 20,9; della gloria: es 24,17; dellagelosia: Sof 1,18; dell'amore: Ct 8,6; della vendetta: Dt 32,22; Ger 17,4). Il nome delroveto hen:Sa(riecheggia il Sinai e Sion; cf. 13,21-22; Dt 33,16). Togliere i sandalidai piedi (Gs 5,15; 2Sam 15,30; Ger 2,25; Is 20,2; Mi 1,8; Sal 60,10; Dt 25,9; Gen2,3). Il Dio di tuo padre (Es 3,6; Es 2,24; 1Re 18,36; Sal 44; Is 43,18). Mos sicopre il volto (Es 33,20; Gen 16,13; Es 19,21; Gen 28,17); Mos parla con Diofaccia a faccia, bocca a bocca (Es 33,11; Nm 12,8, Dt 34,10; Es 34,29; Es 33,23).

    III. 3,7-12: il punto di vista di Dio; il campo semantico governato da 4 verbi:ho)fr vedere; qA(ac-gridare; (amf$ ascoltare; (ady conoscere.

    IV. 3,10-4,17: schema: 3,10-15: rivelazione del nome di Yhwh3,16-22: istruzioni sulla missione di Mos4,1-9: il potere concesso a Mos4,10-17: Mos come Eloim, Aronne la sua bocca

    Richiesta Obiezione Risposta

    3,10 3,11 3,12

    3,13 3,14-15

    3,16 4,1 4,2-9

    4,10 4,11-12

    4,13 4,14-16

    Le cinque obiezioni di Mos e la risposta di Dio

    I. 3,11/12 |fMi( hey:he)-

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    (Es 3,4; 2,14; 1Sam 24,15; Is 41,14; Am 7,2). Io sar con te (Cf. Gal 2,20; Gv

    1,39.46; 1Sam 14,10).

    II. 3,13-16 (v. 14: il nome di Dio hey:he) re$A) hey:he)cf. Is 52,6; Is 43,10; Am 5,8;Es 6,1; Gdc 13,17-18; Gen 32,36; Sal 111,4). I nomi diYhwh nell'Esodo: 15,17 (medico); 16 (saziatore); Il Signore in mezzo (Es 17,7);17,15 (vessillo); 18,11(il pi grande di tutto gli dei); 20,5-6; 34,6-7 (geloso). I nomidi Dio nei Patriarchi: Elyon (Gen 14,18); Roi (Gen 16,13); Shadday (Gen 17,1;28,3; 35,11; 43,14); Olam (Gen 21,33); El (Gen 14,18); Pachad (Gen 31,42) Eloah(Gen 33,20). Inoltre: Sebaoth (Ger 31,35; Am 4,13). Cf. anche Gen 4,26; 12,8; 21,33.La teologia del nomefortemente presente nella tragedia dell'esilio (cf. Ez 36,21-24;

    Is 48,11; Is 52,6; Sal 115; Ne 9; Dn 3,34; Dt 28,10; Nm 6,27; Is 44,5; Ger 14,8-9;15,10; Dn 9,17-19; Sal 88,11-13; Dt 32,26-27; Sal 20,2-8; Sal 121).

    III. Seconda richiesta 3,16 riunire gli anziani Chi sono gli anziani?**** (cf.Es 4,29; 12,21; 17,5.6; 19,7; 24,1.9.11). Nel post-esilio (1Sam 8,4; Ger 19,1; Esd 6,7;1Mac 12,35). La mano di Dio dfy

    (Es 3.19). (Cf. Gen 49,24; Dt 6,1.21; 7,19; Is 41,20; 51,9; 52,10; Ez 30,25; Sal89,14; 9,15) Mos avr lo stesso potere della mano di Dio (Es 4,2.13.17.20)

    Terza obiezione: 4,1 Risposta di Dio 4,2-9

    il bastone/la lebbra

    (cf. Sal 2; Nm 23,23; Dt 18,9; Lv13,45; Nm 12; 2Cr 26,16; 2Re 5!! La LXX omette la parola lebbra per evitare di avallare le dicerie sul conto degliEbrei lebbrosi, come attestato da Giuseppe Flavio, Tacito, ecc.

    L'acqua in sangue

    = Mos riceve da Dio un potere sulla vita intera: ambito cosmico, animale,

    umano.

    IV. Obiezione 4,10 Risposta di Dio 4,11-12

    Incompetenza nel parlare (cf. Gdc 6,14; 1Sam 10,20; 1Re 3,5-9; Is 6,5-8; Ger1,4-10).

    V. Obiezione 4,13 Risposta di Dio 4,14-16

    Negazione di Mos alla missione. Aronne(cf. 7,1.9.20; 8,1; Nm 17,16; Es 17;24; 32,25; Nm 12; Nm 20). La tensione profeta/sacerdote cf. Am 7,10-17; Ger 18,18;20.

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    Interpretazione delle cinque obiezioni di Mos

    - Mos non guidato da interessi personali;- Intento non biografico, n psicologico, ma fondativo del redattore (cf. Es 3,18; 4,1;5,3; Am 3,7; Is 6,1; Ger 23,18.22; 1Re 22,19).- la vocazione profetica poggia sulla grazia di Dio (cf. nel NT At 4,13; 1Cor 1-3;2Cor 11,6; 2Cor 4,7);- la paura dello scontro con i potenti (cf. Ger 23,20;- la voglia di morire (cf. Mos in Es 5,22-23; Nm 11,10-15; Geremia in Ger 15,10;20,17-18; Elia in 1Re 19).

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    PENTATEUCO e LIBRI STORICI

    XUN,C., Theological exegesis in the canonical context: Brevars Springs Childs methodology ofbiblical theology, Peter Lang, New York 2010.CAPPELLETTO,G.,In cammino con Israele: introduzione all'Antico Testamento, Messaggero,Padova 2009.LEUCHTER,M., ADAM,K.P., Soundings in Kings: perspectives and methods in contemporary

    scholarship, Fortress, Minneapolis (MN) 2010.

    Anno Accademico 2010-2011

    ITM Corso Pentateuco e Libri Storici

    Argomenti di esame

    Temi di carattere introduttivo1. TANAK e la composizione del Canone ebraico

    2. La Torah o Pentateuco3. Cos il Pentateuco4. Gli studi letterari sul Pentateuco: lapproccio sincronico5. Gli studi critici sul Pentateuco: lapproccio diacronico. Storiadella ricerca

    Testi di esegesi di segesi1. Gen 1,1-2,4a2. Gen 2,4b-3,24

    3. Gen 22,1-194. Es 3-4

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