corsica - unifi

22
Corsica La Corsica (Corse in francese, Corsica in corso) è un'isola appartenente politicamente alla Francia, ma geografica- mente alla regione italiana. [1] Per estensione la quarta iso- la del Mediterraneo (dopo Sicilia, Sardegna e Cipro) [1] , separata dalla Sardegna dal breve tratto delle Bocche di Bonifacio, emerge come una grande catena montuosa ric- ca di foreste dal mar Mediterraneo, segnando il confine tra la sua parte occidentale, il mar Tirreno e il mar Ligure. Crocevia da 4.000 anni di rotte e di popoli, l'isola, secon- do un'ormai consolidata leggenda, venne chiamata Kal- líste (Καλλίστη, ossia la più bella) dai Greci; altri no- mi antichi furono Cyrnos (in greco Κύρνος), [2] Cernea- lis (Κηρνεάλις), Corsis (Κορσίς) e Cirné (Κιρνή). Oggi è chiamata "l'Île de Beauté ", ovvero “l'isola della bellez- za”. È conosciuta come il luogo natale di Napoleone (nato nel 1769 ad Ajaccio, tre mesi dopo l'invasione contro la Repubblica Corsa di Pasquale Paoli e un anno dopo che l'isola era stata ceduta in pegno per debiti a Luigi XV dalla Repubblica di Genova). Con circa un terzo del suo territorio protetto come parco naturale, e gran parte del litorale ancora immune dalle colate di cemento che hanno deturpato gran parte del- le coste mediterranee, la Corsica, quasi spopolata (cir- ca 35 abitanti/km²), basa buona parte della sua economia sul turismo, che raddoppia all'incirca la sua popolazione d'estate. Alla ricettività, ben sviluppata e assortita per of- ferte e destinazioni (dall'alpinismo alla subacquea), si af- fianca la tradizionale economia agro-pastorale e vinicola, cui negli ultimi anni, pur tra difficoltà e contraddizioni, si aggiunge una timida apertura verso il terziario avanzato. Amministrativamente è divisa in due dipartimenti: Alta Corsica (2B, Haute-Corse) a nord e Corsica del Sud (2A, Corse-du-Sud) a sud. Sono inclusi nella regione cinque circondari o arrondissement, 52 cantoni e 360 comuni. 1 Geografia fisica Poco più vasta dell'Umbria, la Corsica, con i suoi 8.681 km² di superficie, sorge dal mar Mediterraneo come una catena di aspre montagne e rientra tra le isole appartenenti alla regione fisica italiana [1] . Di forma allungata nel senso dei meridiani, misura 183 km da Capo Corso (a nord) a Capo Pertusato (a sud), mentre la larghezza massima è di 83 km. Lo stretto delle Bocche di Bonifacio (11 km) la separa dalla costa settentrionale della Gallura (Sardegna). A est il promontorio più vicino sulla penisola italiana è quello Feliceto di Piombino (82 km), mentre il litorale francese (Costa Azzurra) si trova, nel punto più prossimo, a circa 170 km a nord-ovest. Il Capo Còrso, il promontorio spesso indicato come di- to di Corsica, punta diritto sul Tigullio, distante poco più di 150 km a nord. Lo sviluppo costiero è di circa 1200 km, solo 300 dei quali sono costituiti da spiagge, più fre- quenti sulla costa orientale, affacciata sul Mar Ligure e sul Tirreno verso l'Italia e l'Arcipelago Toscano, la cui isola più vicina è Capraia distante 31 km dal Capo Còrso. In condizioni di buona visibilità e bel tempo le montagne della Corsica sono visibili già dalle quote medio-basse delle colline che coronano il litorale italiano dalla Liguria all'Argentario. La dorsale montuosa principale percorre l'isola trasver- salmente, da nord-ovest a sud-est, dividendo la Corsica in due regioni, distinte in buona parte da un punto di vista geologico, con prevalenza di rocce cristalline granitiche sul versante a sud e a ponente e di rocce scistose e zone alluvionali a levante. Tale divisione è ricalcata anche dalla divisione ammi- nistrativa in due dipartimenti e ha avuto importanti conseguenze storiche. Il monte Cinto (2706 m), a soli 28 km dal mare, è la cima più elevata dell'isola; sul monte Cinto vi sono dei nevai. Altri massicci montani raggiungono quote notevo- li: il monte Rotondo (2622 m), il monte Renoso (2352 m), il monte Incudine (2134 m). Numerose altre cime spingono la loro sommità intorno ai 2000 metri. Molto montuoso è pure il Capo Còrso, con cime che superano i 1300 m. L'altitudine media dell'isola supera i 500 metri (568 m). 1

Upload: others

Post on 01-Dec-2021

8 views

Category:

Documents


0 download

TRANSCRIPT

Page 1: Corsica - UniFI

Corsica

LaCorsica (Corse in francese,Corsica in corso) è un'isolaappartenente politicamente alla Francia, ma geografica-mente alla regione italiana.[1] Per estensione la quarta iso-la del Mediterraneo (dopo Sicilia, Sardegna e Cipro)[1],separata dalla Sardegna dal breve tratto delle Bocche diBonifacio, emerge come una grande catena montuosa ric-ca di foreste dal mar Mediterraneo, segnando il confinetra la sua parte occidentale, il mar Tirreno e il mar Ligure.Crocevia da 4.000 anni di rotte e di popoli, l'isola, secon-do un'ormai consolidata leggenda, venne chiamata Kal-líste (Καλλίστη, ossia la più bella) dai Greci; altri no-mi antichi furono Cyrnos (in greco Κύρνος),[2] Cernea-lis (Κηρνεάλις), Corsis (Κορσίς) e Cirné (Κιρνή). Oggiè chiamata "l'Île de Beauté", ovvero “l'isola della bellez-za”. È conosciuta come il luogo natale di Napoleone (natonel 1769 ad Ajaccio, tre mesi dopo l'invasione contro laRepubblica Corsa di Pasquale Paoli e un anno dopo chel'isola era stata ceduta in pegno per debiti a Luigi XVdalla Repubblica di Genova).Con circa un terzo del suo territorio protetto come parconaturale, e gran parte del litorale ancora immune dallecolate di cemento che hanno deturpato gran parte del-le coste mediterranee, la Corsica, quasi spopolata (cir-ca 35 abitanti/km²), basa buona parte della sua economiasul turismo, che raddoppia all'incirca la sua popolazioned'estate. Alla ricettività, ben sviluppata e assortita per of-ferte e destinazioni (dall'alpinismo alla subacquea), si af-fianca la tradizionale economia agro-pastorale e vinicola,cui negli ultimi anni, pur tra difficoltà e contraddizioni, siaggiunge una timida apertura verso il terziario avanzato.Amministrativamente è divisa in due dipartimenti: AltaCorsica (2B, Haute-Corse) a nord e Corsica del Sud (2A,Corse-du-Sud) a sud. Sono inclusi nella regione cinquecircondari o arrondissement, 52 cantoni e 360 comuni.

1 Geografia fisica

Poco più vasta dell'Umbria, la Corsica, con i suoi 8.681km² di superficie, sorge dal mar Mediterraneo come unacatena di aspremontagne e rientra tra le isole appartenentialla regione fisica italiana[1].Di forma allungata nel senso dei meridiani, misura 183km da Capo Corso (a nord) a Capo Pertusato (a sud),mentre la larghezza massima è di 83 km.Lo stretto delle Bocche di Bonifacio (11 km) la separadalla costa settentrionale della Gallura (Sardegna). A estil promontorio più vicino sulla penisola italiana è quello

Feliceto

di Piombino (82 km), mentre il litorale francese (CostaAzzurra) si trova, nel punto più prossimo, a circa 170 kma nord-ovest.Il Capo Còrso, il promontorio spesso indicato come di-to di Corsica, punta diritto sul Tigullio, distante poco piùdi 150 km a nord. Lo sviluppo costiero è di circa 1200km, solo 300 dei quali sono costituiti da spiagge, più fre-quenti sulla costa orientale, affacciata sul Mar Ligure e sulTirreno verso l'Italia e l'Arcipelago Toscano, la cui isolapiù vicina è Capraia distante 31 km dal Capo Còrso. Incondizioni di buona visibilità e bel tempo le montagnedella Corsica sono visibili già dalle quote medio-bassedelle colline che coronano il litorale italiano dalla Liguriaall'Argentario.La dorsale montuosa principale percorre l'isola trasver-salmente, da nord-ovest a sud-est, dividendo la Corsica indue regioni, distinte in buona parte da un punto di vistageologico, con prevalenza di rocce cristalline granitichesul versante a sud e a ponente e di rocce scistose e zonealluvionali a levante.Tale divisione è ricalcata anche dalla divisione ammi-nistrativa in due dipartimenti e ha avuto importanticonseguenze storiche.Il monte Cinto (2706 m), a soli 28 km dal mare, è lacima più elevata dell'isola; sul monte Cinto vi sono deinevai. Altri massicci montani raggiungono quote notevo-li: il monte Rotondo (2622 m), il monte Renoso (2352m), il monte Incudine (2134 m). Numerose altre cimespingono la loro sommità intorno ai 2000 metri. Moltomontuoso è pure il Capo Còrso, con cime che superano i1300 m. L'altitudine media dell'isola supera i 500 metri(568 m).

1

Page 2: Corsica - UniFI

2 1 GEOGRAFIA FISICA

1.1 Isole

Fanno parte della Corsica molti isolotti, scogli e isole,spesso disabitati; tra le più grandi, si segnalano l'Isola diLavezzi e l'Isola di Cavallo.

1.2 Geologia

Carta Geologica della Corsica.

La storia geologica della Corsica trae le sue origini cir-ca 100 milioni di anni fa, quando l'apertura dell'OceanoAtlantico settentrionalemette inmoto un complessomec-canismo di rotazione e compressione reciproche tra legrandi placche africana ed eurasiatica che, tra l'altro,determinerà il sollevarsi delle Alpi.I fenomeni di subduzione della crosta interposta tra le dueplacche originarono un arco magmatico attivo tra 35 e 13milioni di anni fa lungo la costa che va attualmente dal-la Catalogna alla Liguria, i cui prodotti, frattanto trasfor-

La baia di Calvi.

mati in graniti cristallini, affiorano oggi prevalentementein Provenza (massiccio dell'Esterel, tra Cannes e Fréjus),sulla costa sud-occidentale còrsa e su quella nord e nord-occidentale sarda. Circa 30 milioni di anni fa, infatti, unafrattura attraversò quest'arco, determinando il distaccodella microplacca che comprendeva le attuali Sardegnae Corsica (allora più vaste ed unite) a Nord-Est e, piùa Sud-Ovest, del complesso delle Baleari e la rotazionedella placca sardo-corsa in senso antiorario, determinan-do così, per strizzamento, il sollevamento dal mare dellacatena degli Appennini e delle Alpi Apuane. A questofenomeno, che portò a migrare Sardegna e Corsica eda raggiungere la loro posizione attuale circa 6-7 milio-ni di anni fa, si aggiunse più tardi la tensione di aperturadel Mar Tirreno, venendo a creare la conformazione dellaCorsica, descritta di seguito.Tutta la porzione occidentale della Corsica, compresala catena montuosa che taglia l'isola da Nord-Ovest eSud-Est, è essenzialmente costituita da un blocco di roc-ce cristalline e graniti sollevato dalla placca nordafrica-na. Attraversata da numerose fratture perpendicolari al-lo spartiacque principale, tale porzione occupa oltre 2/3dell'isola.Lungo lo spartiacque si incontrano le cime più elevate diCorsica, ad eccezione della più alta, il Cinto, leggermentedislocato sul versante Est. A ovest dello spartiacque unaprofonda frattura arcuata corre da San Fiorenzo e dallafoce del fiume Ostriconi sino a Solenzara passando perCorte.Oltre la frattura si trovano soprattutto scisti del Triassico,i maggiori dei quali costituiscono la catena del Ca-po Còrso (Monte Stello, 1307 m) e il massiccio dellaCastagniccia (Monte San Petrone, 1767 m). A Nord, trala valle dell'Ostriconi e San Fiorenzo, la piattaforma delcosiddetto Deserto delle Agriate (Désert des Agriates), ècostituita da un elemento granitico inglobato negli scisti.Procedendo ancora verso la costa orientale gli scisti si im-mergono verso il Tirreno, secondo una faglia arcuata ver-so Est che procede da Bastia a Solenzara, lungo la qua-le si aprono due pianure alluvionali che recano tracce di

Page 3: Corsica - UniFI

1.3 Clima 3

Spiaggia di Nonza, nel nord della Corsica, importante metaturistica

depositi post-glaciali, unite da una sottile fascia costieracontinua larga 2 km nel più stretto. La più vasta, a Sud,raggiunge i 14 km verso Aleria, ed è attraversata dai fiu-mi Tavignano e Fiumorbo. Quella a Nord, presso Bastia,ospita la foce del fiume Golo, il maggiore della Corsica.

Le scogliere di Bonifacio.

Gli unici terreni calcarei dell'Isola, di piccola estensione,sono situati a Est del Golfo di San Fiorenzo, presso labase del Capo Còrso, e all'estremo Sud, presso Bonifacio,ove vanno a costituire le spettacolari scogliere bianche eil fiordo che coronano la città.Frequenti fratture perpendicolari al suo spartiacque se-gnano la catena del Capo Còrso, dando origine alla carat-teristica antropizzazione della micro-regione, ove i picco-li centri abitati sono raccolti attorno ai bacini torrenzialiospitati nelle spaccature trasversali con abitazioni sparseverso le cime e la parte principale del villaggio presso la

foce del torrente.La Castagniccia, a sua volta, è divisa in una decina di ba-cini torrenziali le cui creste sono disposte grosso modoa stella attorno alla zona centrale e più elevata. Lungo lecreste sono dispersi in una miriade di piccole e piccolis-sime frazioni quasi tutti i villaggi della zona: le profondevallate, d'altra parte, negando il sole al loro interno, sco-raggiano l'insediamento verso il basso. L'asprezza dei ri-lievi è tale che centri distanti in linea retta un paio di kmal massimo sono uniti da tortuose strade lunghe spessonon meno di 10–15 km. Tale situazione ha dato origi-ne, per ragioni pratiche, alla tradizione, antichissima trai pastori, di richiami cantati che sono stati recuperati dagruppi di musica etnica e portati a rappresentare esempidi musica di notevole livello. Situazioni orografiche similihanno dato luogo a simili insediamenti e tradizioni anchesui rilievi tra il Capo Còrso e la Castagniccia, sulle Colli-ne del Nebbio (a Sud di Calvi) e nelle Pievi che gravitanoattorno al Fiumorbo.

1.3 Clima

Brando

Prato di Giovellina

Il clima della Corsica è generalmente di tipo mediterra-neo, con estati calde e secche e inverni miti e piovosi lun-

Page 4: Corsica - UniFI

4 2 PARCHI NATURALI

go la fascia costiera, più freddi e nevosi sulle montagnedell'interno, in funzione dell'altitudine.La temperatura media annuale (12 °C) è poco indicativa,in quanto l'isola ospita numerosi microclimi determinatidalla propria tormentata struttura orografica: sono tuttaviasempre dominanti la luminosità e l'insolazione tipiche delMediterraneo. La temperatura media annuale delle costeè di 16,6 °C con una media invernale di 7/8 °C e unamedia estiva di 25 °C.Le precipitazioni sono concentrate in autunno e inverno(novembre è il mese più piovoso), mentre il periodo dagiugno a ottobre è caratterizzato da una forte siccità conscarsissime possibilità di pioggia.I venti più comuni sono il Maestrale da Nord-Ovest, chea volte raggiunge velocità molto elevate sul mare ver-so Bonifacio (in còrsu: «Bunifaziu»), battuta pure da unpotente Libeccio (da Sud-Ovest) e dallo Scirocco (daSud-Est).Di seguito sono indicate le stazioni meteorologiche uf-ficiali dell'Organizzazione Meteorologica Mondiale pre-senti in Corsica; le loro ubicazioni sono sia presso le prin-cipali aree aeroportuali che presso i più importanti faricostieri presenti sull'isola:

• Stazione meteorologica di Ajaccio Campo dell'Oro;

• Stazione meteorologica di Ajaccio La Parata;

• Stazione meteorologica di Alistro;

• Stazione meteorologica di Bastia;

• Stazione meteorologica di Calvi;

• Stazione meteorologica di Capo Cavallo (dismessa);

• Stazione meteorologica di Capo Corso;

• Stazione meteorologica di Capo Pertusato;

• Stazione meteorologica di Capo Sagro;

• Stazione meteorologica di Figari;

• Stazione meteorologica di Isola Rossa;

• Stazione meteorologica di Porto Vecchio-La Chiap-pa;

• Stazione meteorologica di Solenzara.

2 Parchi naturali

Il Parco naturale regionale della Corsica, creato nel 1970,interessa quasi un quarto del territorio dell'isola (circa2000 km²) e permette la conservazione del paesaggio edi numerose specie animali e vegetali, alcune delle qualirare e peculiari della Corsica.

Tra queste spicca il muflone, simbolo del parco e dell'isola(700 unità). Da poco è stato reintrodotto il cervo sardo, enumerosi sono i cinghiali e i maiali semi-selvatici, spes-so ibridati tra loro: allevati allo stato brado costituisconomateria prima per la tipica salumeria tradizionale còrsa.Altro animale simbolo è l'avvoltoio degli agnelli, presen-te in una dozzina di coppie; in numero analogo l'aquilareale e il falco pescatore. Più diffusi sono il falco pelle-grino, l'aquila del Bonelli, il nibbio reale. Endemiche so-no pure le specie del gabbiano còrso (che nidifica anchealla Capraia) e della sitta (picchio muratore còrso, sittawhiteheadi). Nelle zone umide della costa orientale sosta-no cicogne bianche e nere, gru e oche ed altri migratori.L'avifauna stanziale comprende inoltre sottospecie còrsedi corvo, pernice rossa, picchio, assiolo e fringuello. Tra irettili spicca l'assenza della vipera, mentre sono presentitre specie di tartaruga (di terra, di mare, d'acqua dolce) edue specie inoffensive di colubro. Nei torrenti e nei laghivivono l'anguilla e la trota fario.

Tramonto nella regione dei Calanchi

Il Parco si sviluppa lungo la dorsale montuosa che at-traversa l'isola da NE a SO ed include – oltre allariserva naturale di Scandola (posta sotto il patrociniodell'UNESCO) - anche zone pedemontane e marine, co-me il Golfo di Porto, coronato dagli spettacolariCalanchi,o gli stagni litoranei della costa orientale.Durante oltre trent'anni il Parco ha avuto un ruolo chia-ve nel recupero del territorio attraverso la ripresa dellasecolare cultura del castagno, la protezione antincendio,il recupero di dozzine di ovili e stazzi, il riavviamentodi mulini ad acqua, il restauro di monumenti e lo sfrut-tamento di giacimenti archeologici, dando nuovo impul-so all'insediamento nell'interno e favorendo lo sviluppodell'artigianato locale.Lungo lo spartiacque del Parco corre per circa 200 kmil sentiero GR 20 (Grande Randonnée 20), che unisceCalenzana (Balagna, verso Calvi) a Conca (verso PortoVecchio), sulla costa sud-orientale dell'isola. Il tracciatosi sviluppa spesso oltre i 2000 m, ed è percorribile inte-ramente solo da luglio a ottobre, a causa del forte inne-vamento che interessa le aree centrali. L'intero percorso

Page 5: Corsica - UniFI

5

richiede almeno due settimane per essere completato, mapuò essere diviso in tappe con soste nei rifugi.

3 Storia

L'insularità della Corsica, sebbene non abbia consentitouno sviluppo realmente autonomo, ha tuttavia costituito lacondizione per conferire alla sua storia una rimarchevoleoriginalità.Assieme alle cospicue dimensioni (quasi 8.800 chilometriquadrati) e alla natura fortemente accidentata del rilievoorografico dell'isola (altitudine media sopra i 500 metri),che da sempre ha fatto dei corsi più dei montanari che deimarinai, l'insularità ha garantito la nascita e la crescita diun distinto sentimento identitario.

Le antiche Tribù Còrse e le principali città e strade in epocaRomana.

San Michele di Murato, eredità del periodo di dominazionepisana

Torre campanaria in stile romanico-pisano della più anticachiesa di Bonifacio, Santa Maria Maggiore (XII secolo).

Situata in posizione strategica nel Mar Mediterraneo oc-cidentale, la Corsica suscitò l'interesse dei popoli e de-gli Stati che, via via, si sono mossi su quel mare comecommercianti o come conquistatori.Liguri, Fenici, Greci, Etruschi, Romani, Vandali, Bizan-tini, Pisani, Aragonesi, Genovesi e, per ultimo, i Francesi(che, con il Trattato di Versailles del 1768 di fatto costrin-sero la Repubblica di Genova a cedere l'isola, e subito do-po l'annessero), si sono fatti signori di Corsica durante iltrascorrere di oltre due millenni.

Page 6: Corsica - UniFI

6 3 STORIA

Rovine del ponte genovese sul Golo noto come Ponte Nuovo.

3.1 La Repubblica Corsa

Tra i periodi di autonomia ed indipendenza degli isola-ni si ricorda quello repubblicano, compreso tra il 1755 e1769. Durante gli anni della lotta contro Genova e poicontro la Francia, la Corsica indipendente di Pasqua-le Paoli, anche per la sua Costituzione della RepubblicaCorsa del 1755, favorevole alle prime modernizzazioni, siguadagnò la simpatia dei più illuminati intellettuali euro-pei, da Rousseau a James Boswell a Voltaire, che celebròammirato l'eroismo mostrato dai còrsi.

Un ritratto di Pasquale Paoli ad opera di HenryWilliamBeechey.

Nel 1755 vi fu un'insurrezione popolare contro il do-minio della Repubblica di Genova, guidata dal patriotailluminista corso Pasquale Paoli. Quest'ultimo istituì laRepubblica Corsa, il primo Stato europeo dotato di unaCostituzione democratica e moderna, compreso il diritto

di voto alle donne già dal 1755; scritta in italiano, defini-ta la lingua “colta”, tale Costituzione fu in parte ispiratadalle idee di Rousseau e dalle idee illuministe dello stessoPaoli, che si era formato all'Università di Napoli.Dopo alcuni anni d'indipendenza corsa, nel 1764 laRepubblica di Genova chiese aiuto al Re Luigi XV diFrancia per riconquistare l'isola, fino ad indebitarsi gra-vemente con gli stessi francesi. I diritti sull'isola furonoquindi ceduti a questi ultimi (con facoltà di riscatto) perdue milioni circa di lire dell'epoca, attraverso il Trattatodi Versailles del 1768.

3.2 1768-1769: annessione alla Francia

Un anno dopo, l'8 maggio 1769, con una schiacciante su-periorità militare francese nella Battaglia di Ponte Nuo-vo (1769), segnante la fine dell'effimero (1755-1769) ge-neralato paolino della Repubblica Corsa, l'esercito fran-cese guidato dal Conte di Vaux completò la conquistadell'isola.

3.3 Tessuto socio-politico

Geografia ed orografia in Corsica hanno avuto conseguen-ze storiche forse più spiccate che altrove. Contraddistintada una relativa scarsità di approdi e, soprattutto, di pianu-re, la Corsica è un'autentica “montagna in mezzo al mare”attraversata com'è, da nord-ovest a sud-est, da un formi-dabile sistema di catene montuose le cui cime superanospesso i 2.500 metri. Tali cime culminano nei 2 706 me-tri del monte Cinto, la cui vetta – spesso innevata anched'estate – dista solo 28 km dal mare a ponente, illustrandocosì assai bene lo sviluppo verticale più che orizzontale diquesta terra.Questo sistema montuoso ha da sempre diviso la Corsicain due parti: avendo come riferimento la penisola italia-na, quella a Nord-Est (oggi Haute-Corse), detta storica-mente “Banda di dentro”, “Di qua dai monti” (Deçà desMonts) o “Cismonte”, e quella a Sud-Ovest (oggi Corsedu Sud), detta “Banda di fuori”, “Di là dai monti” (Delàdes Monts) o “Pumonte”. I passi che attraversano le mon-tagne – molti dei quali sono situati oltre i 1.000 metri –erano bloccati anche per settimane dalle nevicate, venen-do così a costituire, assieme ai monti, più una barrierache un vero collegamento tra le due sub-regioni. Anco-ra, le ripide vallate, spesso prive di collegamenti tra loroanche nell'ambito della stessa Banda, tracciano come unaragnatela a compartimenti stagni nell'entroterra còrso.Se da un lato queste caratteristiche del terreno hanno re-so lungo e difficile il compito agli invasori, rendendonelenta la penetrazione (e abituando la popolazione a faredi guerra e guerriglia il proprio pane quotidiano per se-coli), dall'altro hanno contribuito decisivamente a teneresempre relativamente bassa la densità di popolazione e aseparare gli isolani tra loro.

Page 7: Corsica - UniFI

3.4 Tra bonapartismo ed emigrazione 7

Il versante settentrionale, rivolto all'Italia, ha subito unamaggiore influenza dalla penisola, sia sul piano politico-sociale, sia su quello linguistico, mentre la parte sud-occidentale ha mantenuto un'originalità più spiccata (magoduto di un minore progresso politico, almeno sino alperiodo francese), mentre il radicamento della popola-zione nelle vallate montane – tutte le maggiori città sulmare sono state fondate o sviluppate dagli invasori – hagenerato e diffuso ovunque una tendenza al particolari-smo a volte spinta sino a sfociare in una sorta di isolazio-nismo, la cui conseguenza forse più drammatica fu il dif-fondersi e l'affermarsi, per secoli, della piaga della vendet-ta (simile alla disamistade diffusa nella vicina Sardegnaed alla faida nell'Italia meridionale e in Sicilia) quale si-stema sommario di giustizia e del diffuso fenomeno delbanditismo.La grande divisione orografica longitudinale e quelle (mi-nori, ma a volte non meno importanti) trasversali, piùmarcate nella zona sud-occidentale, hanno dunque con-tribuito a creare nell'isola confini ideali, sociali, lingui-stici e politici. Tali confini, filtrati dalla storia, si sonotradotti nelle suddivisioni amministrative che, con pochevariazioni, sono rimaste immutate sino ai giorni nostri. Idue dipartimenti (Départements 2A/2B), reintrodotti dal-la Francia nel 1975 (dopo un'analoga parentesi tra 1793e 1811), ricalcano i confini storici di Pumonte e Cismon-te, mentre gli attuali Cantoni (Cantons) corrispondono inbuona parte all'antico sistema delle Pievi (suddivisioneamministrativa del territorio delle parrocchie), sviluppatodurante i secoli del dominio genovese (1284-1768).La polverizzazione del tessuto socio-politico, oltre a ge-nerare la citata piaga della vendetta ed a prevenire il de-collo dell'economia (rimasta in buona parte autarchica si-no al XX secolo), ha forgiato il carattere della popolazio-ne, fortemente legata ad un'organizzazione per clan fami-liari raramente alleati tra loro oltre i confini di una singolaPieve.Questa situazione, sfruttata sia dai Signori locali (a vol-te diretti responsabili di interventi stranieri, invocati perrisolvere i conflitti locali), sia da entità amministrativeesterne, ha contribuito in modo decisivo ad impedire losviluppo di un disegno politico condiviso di unificazionedavvero radicato e coerente, rendendo vani od effimeritutti i tentativi di indipendenza.Per secoli questo stato di cose spinse i còrsiall'emigrazione, prima come coloni verso la Sarde-gna, specialmente in Gallura, poi soprattutto comesoldati di ventura (per secoli – e da prima dell'istituzionedella Guardia Svizzera – la Guardia Corsa costituì latruppa scelta del Papa), infine trovando sbocco soprat-tutto nell'amministrazione statale e coloniale francese(furono numerosissimi i còrsi emigrati in Algeria, inIndocina e nelle altre colonie francesi). La forte emi-grazione ha portato alla creazione di una vasta diaspora,tanto che oggi essa conta più còrsi nati o residenti fuoridall'isola di quelli presenti in Corsica stessa.

3.4 Tra bonapartismo ed emigrazione

Considerata la circostanza della nascita di Napoleonein Corsica in coincidenza con l'occupazione francesedell'isola – e coerentemente con il proprio disegno unifi-catore già delineato dalla Rivoluzione – la Francia applicòil proprio modello amministrativo, culturale e, per cer-ti versi, di sviluppo economico all'isola, considerata sindall'Impero come territorio metropolitano. I còrsi si inte-grarono lentamente alla Francia più per le possibilità lo-ro offerte dalla metropoli e dalla sua espansione colonia-le che per le sirene della retorica nazionalista d'oltralpe.Sino a oltre metà Ottocento, l'Italiano continuò ad esse-re la lingua – anche scritta – più diffusa nell'isola (e loera sempre stata, sin da quando aveva sostituito il Lati-no); l'uso del francese dovette essere imposto per legge.Quando, nel 1889, le ossa di Pasquale Paoli furono trasla-te dall'Abbazia di Westminster, dove il patriota còrso erastato sepolto essendo morto in esilio a Londra nel 1807,nella tomba di famiglia presso la casa natale a Stretta diMorosaglia (in còrso Merusaglia), la lapide fu scritta initaliano. Con l'avvio del processo di unificazione italia-no, Napoleone III proibi l'uso dell'italiano sull'isola, ondeevitare eventuali rivendicazioni future.Almeno sino alla fine del XIX secolo, la penetrazione cul-turale ed economica francese – contrastata armi in pugnosino al primo ventennio dell'Ottocento, sia pure con for-za via via decrescente – nell'interno della Corsica rimasemodesta e il francese non diverrà lingua veicolare diffusaovunque sino a metà del XX secolo. A dispetto degli sfor-zi profusi soprattutto da Napoleone III per abbellire la ca-pitale dell'isola e provvedere alla creazione di infrastrut-ture di trasporto, il culto bonapartista, largamente inco-raggiato, è rimasto sempre sostanzialmente limitato allazona di Ajaccio, dove è sopravvissuto sino ai giorni nostri.Non che ciò sia ragione di meraviglia, in considerazionedell'atavica rivalità tra còrsi già illustrata.La prima guerra mondiale, cui i corsi pagarono un ri-levante tributo di sangue essendo caduti in decine dimigliaia nel fronte franco-tedesco, ebbe un ruolo note-vole, assieme all'avvento dello sviluppo industriale edall'apice raggiunto dall'espansione coloniale francese, nelperfezionare l'integrazione della Corsica nell'ambito dellaFrancia: oltre al vistoso decremento demografico indottodalla guerra, la conseguente crisi economica incrementòl'emigrazione dall'isola che vide ridursi sostanzialmentela propria popolazione e il proprio tenore di vita.La Corsica fu coinvolta solo marginalmente nel processodi unificazione italiana, salvo l'eccezione di alcuni intel-lettuali locali che consideravano, come nei secoli passa-ti, terraferma l'Italia piuttosto che il continente francese.Né vi fu mai da parte del Regno d'Italia, molto legato al-la Francia sin dalla sua concezione, il minimo accennoconcreto ad entrare in rotta di collisione con Parigi perla Corsica, neanche quando, con la caduta di NapoleoneIII nel 1870, Vittorio Emanuele II, non esitò a liquidarelo Stato Pontificio; ma non ci fu alcun tentativo per re-

Page 8: Corsica - UniFI

8 3 STORIA

Truppe corse in una cartolina del 1916.

cuperare la Corsica e le altre terre italiane finite in manofrancese (Nizza e Savoia), malgrado anche la sorprenden-te reazione dei nazionalisti francesi di cacciata contro ilneoeletto Garibaldi (accorso dalla vicina Caprera a difesadella Francia distrutta dall'esercito prussiano e poi elettodeputato dai francesi).Anche con il risorgere dell'autonomismo còrso all'albadel XX secolo e, soprattutto nel primo dopoguerra, conla fioritura di pubblicazioni in lingua corsa (tra tutte: AMuvra), la franca ripresa del culto Paolista e la fondazio-ne del Partitu Corsu d'Azione (analogo al Partito Sardod'Azione), in Corsica non sorse nulla di simile ai movi-menti irredentisti che s’erano sviluppati in Trentino, inVenezia Giulia e in Dalmazia.I pochi irredentisti (Petru Rocca e Petru Giovacchini tragli altri) erano lacerati dallo spirito atavico che semprelegava la gente di Corsica alla sua terra, prima che ad ognialtra cosa.In tale situazione l'Italia fascista tentò nel 1938 di farleva sul mai del tutto sopito sentimento antifrancese esulla crisi diffusa in Corsica, per crearvi un sostegnoalle pretese espansioniste mussoliniane (che rivendica-va all'Italia la Savoia, la Contea di Nizza e la Corsi-ca). Se alcuni intellettuali còrsi raccolsero l'appello (piùper sentimento di estraneità al contesto francese che peradesione all'ideologia fascista), la maggioranza lo respin-se e la Francia sfruttò questa frizione tra filoitaliani eindipendentisti a proprio favore.

3.5 L'invasione fascista

L'occupazione militare italiana (novembre 1942 – set-tembre 1943) durante la Seconda guerra mondiale fu ab-bastanza pacificamente accettata dai Corsi che inizial-mente accolsero gli italiani come liberatori, alcuni, tracui i “Gruppi di azione irredentista corsa” l'appoggiaronoapertamente, chiedendo l'unione della Corsica al Regnod'Italia. Nell'estate del 1943 la Francia cercò di crearegruppi di resistenza antiitaliana, facendo leva su gruppidissidenti e su corsi legati all'apparato burocratico fran-cese. Iniziò così l'attività partigiana e la repressione vio-

lenta della Resistenza operata in Corsica dall'OVRA chealienò le simpatie di molti corsi verso l'Italia.

3.6 La Liberazione partigiana

Dall'8 settembre 1943 al 5 ottobre successivo, gli 80 000militari delle forze italiane di occupazione ebbero – uni-co caso nel quadro del generale disastro di quei giorni– un ruolo decisivo nello sconfiggere e cacciare le trup-pe corazzate tedesche dall'isola, combattendo a fianco dicirca 10.000 partigiani della resistenza còrsa e di circa6.000 soldati coloniali francesi. Il sangue dei quasi 700caduti italiani, tuttavia, non valse a sanare la ferita apertadal proditorio attacco di Mussolini alla Francia. Anzi, losforzo nazionalista francese, impersonato da De Gaulle,nel celebrare la Corsica come “primo dipartimento fran-cese liberato”, ignorò il contributo di sangue versato daisoldati italiani per scacciare la Wehrmacht dall'isola.

3.7 Il dopoguerra e l'Algeria

Dopo la guerra, la Francia condannò a morte sette irre-dentisti filo-italiani fra i quali Petru Giovacchini che tut-tavia, come altri, sfuggì alla pena essendosi rifugiato inItalia. Altri irredentisti furono condannati a varie penedetentive, Petru Rocca a 15 di lavori forzati da scontar-si alla Caienna (Guyana francese). Il colonnello SimonCristofini venne invece fucilato ad Algeri nel 1944 conl'accusa di tradimento e la moglie, Marta Renucci, pri-ma giornalista della Corsica, fu condannata a 15 anni diprigione.Integrata nella repubblica francese, la Corsica dell'ultimodopoguerra non ha trovato la pace malgrado il de-clino di lingua e tradizioni locali, accelerato dallamodernizzazione e dalla globalizzazione.All'indomani dell'indipendenza dell'Algeria 1962 il go-verno di Parigi dispose il trasferimento in Corsica didecine di migliaia di rimpatriati franco-algerini (pieds-noirs), alterando significativamente il quadro demogra-fico ed economico locale. Questo evento, sommato aduna serie di scandali politici e finanziari, portò alla na-scita di movimenti regionalisti che presto si trasformanoin autonomisti (1966-1973).La mancanza di risposte politiche adeguate da parte delgoverno francese ai problemi che esso stesso aveva con-tribuito a creare finì per esasperare la situazione: così, nel1975 (Fatti di Aleria), si giunse alla rinascita di movimen-ti indipendentisti e, nel 1976 alla lotta armata promossadal FLNC (Fronte di Liberazione Naziunalista Corsu).Mai del tutto esauritasi e caratterizzata da migliaia di at-tentati dinamitardi eseguiti in Corsica (ma anche in Fran-cia), la lotta armata indipendentista, sovente divisa al suointerno, si è data nel corso degli anni un volto politico eha fatto sentire il suo peso utilizzando sempre più metodipacifici e democratici.

Page 9: Corsica - UniFI

4.1 Lingue e dialetti 9

La rocca di Corte, antica capitale della Repubblica Paolina, oggisede dell'Università di Corsica.

Sostenuti alle elezioni da una parte sempre significativa(ma mai maggioritaria) della popolazione Còrsa, autono-misti e indipendentisti hanno ottenuto diversi successi,alcuni dei quali storici, come la riapertura (1981) a Cortedell'università di Corsica fondata da Pasquale Paoli (chiu-sa dallo Stato francese non appena ebbe il controllo pienodell'isola e mai più riaperta).

3.8 I primi passi verso l'autonomia

Un anno dopo (1982) il Parlamento francese dotò l'isoladi uno statuto particolare, che venne riformato nel 1991,con il trasferimento all'Assemblea di Corsica (eletta asuffragio universale) di numerose competenze in materiaculturale, economica e sociale.Inquinata dal perdurare della violenza (su tutti l'affare nondel tutto chiarito dell'assassinio del prefetto Claude Eri-gnac il 6 febbraio 1998 ad Ajaccio), la lotta politica senzaesclusione di colpi tra autonomisti ed indipendentisti dauna parte, e uomini politici còrsi aderenti ai partiti nazio-nali francesi (sovente indicati in Corsica con l'appellativodispregiativo di clanisti) dall'altra, ha tuttavia costituitoun freno notevole alle realizzazione concrete promessedalle riforme introdotte (incluso l'insegnamento facolta-tivo della lingua còrsa nelle scuole), e ancor oggi la Cor-sica è una delle regioni più depresse e afflitte da problemisociali dello Stato francese.Nel dicembre 2015 la coalizione Pè a Corsica (Per la Cor-sica) composta dagli autonomisti di Femu a Corsica e da-gli indipendentisti di Corsica Libera vince le elezioni re-gionali (Territoriali)[3] e conquista per la prima volta nellasua storia la guida della Collettività Territoriale di Cor-sica (CTC). Il leader autonomista Gilles Simeoni vienenominato Presidente del Consiglio esecutivo della Corsi-ca (giunta regionale) mentre quello indipendentista Jean-Guy Talamoni vienemesso a presiedere l'Assemblea dellaCorsica (consiglio regionale).

4 Cultura

4.1 Lingue e dialetti

Cartelli stradali bilingue. I nomi di località usano la denomina-zione dell'IGN e - se differente - quella in corso, quelli turisticisono in francese e corso.

L'italiano fu lingua ufficiale dell'isola fino al 9 maggio1859[4]: da allora lo divenne infatti il francese, dando ini-zio a un processo di assimilazione linguistica che, prose-guendo ancor oggi, investì non solo l'italiano, ma ancheil corso, lingua afferente all'area romanza e connessa algruppo dei dialetti toscani.Il corso viene comunemente distinto in due macro-varianti principali[5]:

• il cismontano (supranacciu), nei due terzi setten-trionali dell'isola (Bastia, Corte, Calvi, Isola Ros-sa, Aleria, Cervione, Vico, San Fiorenzo, Rogliano),che risente di forti influssi toscani ma costituisce lavariante più diffusa e standardizzata; il dialetto par-lato a Bastia, sulla costa nord-orientale e soprattuttonella penisola del Capo Corso, è tra l'altro la varie-tà più affine all'italiano standard e forse l'idioma piùsimile ad esso, subito dopo il dialetto fiorentino;

• l'oltremontano (suttanacciu), nella parte meridio-nale (Ajaccio, Sartena, Porto Vecchio, Propriano,Zicavo) dell'isola, che specie nelle sue versioni meri-dionali costituisce la variante più arcaica e conserva-tiva del corso, fortemente imparentata col gallurese(gadduresu) del nord Sardegna, ivi portato dai ma-rinai e coloni corsi, e col sassarese (sassaresu), na-to da un substrato comune al corso ma evolutosiautonomamente.

A Bonifacio e a Calvi è poi presente un'isola linguisti-ca del ligure coloniale (bunifazzinu), tuttora insegnato(ma facoltativo) nelle scuole primarie. I già citati idiomisardo-corsi del nord della Sardegna (gallurese e sassare-se) presentano notevoli affinità lessicali e grammaticalicon i dialetti della Corsica meridionale: in particolare, ilgallurese parlato in Gallura nel nord-est dell'isola (circon-dario di Tempio Pausania e a La Maddalena) può esse-re classificato come una variante del corso meridionale.

Page 10: Corsica - UniFI

10 5 ECONOMIA E TRASPORTI

Presenta inoltre forti influenze corse anche l'ormai estintodialetto della vicina isola di Capraia.Dal 2002 è intervenuta una disciplina organica in basealla quale la lingua corsa è inserita nell'orario normale diinsegnamento delle scuole elementari della Corsica. Taleinsegnamento non deve tuttavia avere carattere obbliga-torio e non deve condurre ad una disparità di trattamentotra gli studenti.Al còrso è riconosciuto lo status di lingua regionale fran-cese e, il 17 maggio 2013, l'Assemblea della Corsica havotato la co-ufficialità di còrso e francese con 36 voti afavore e 11 astenuti, mentre 4 erano assenti[6]. Purtutta-via, è da notare a tal riguardo il fatto che la Francia, comedel resto l'Italia, non ha ancora ratificato la carta europeadelle lingue regionali o minoritarie[7][8].

4.2 Cucina

4.3 Musica

La tradizione musicale corsa è molto legata alla polifonia,della quale è un esempio il diffuso canto tradizionale dettoPaghjella.Sono vivi in Corsica numerosi complessi polifonici, tra iquali spiccano:ed i cantanti e/o cantautori:

4.4 Cinema

In Corsica è stato girato nel 1991 dalla Rai il filmcollettivo "Corsica".

5 Economia e trasporti

5.1 Collegamenti marittimi

Traghetto in arrivo all'Isola Rossa

La Corsica è regolarmente servita da linee di navigazioneche la collegano quotidianamente alla Francia, principal-mente con i porti di Tolone, Marsiglia e Nizza. I colle-gamenti con l'Italia, relativi ai porti di Livorno, SavonaVado, Porto Torres, Santa Teresa di Gallura (Sardegna) e

Portoferraio (isola d'Elba), sono limitati e, sulla maggiorparte delle tratte, esclusivamente stagionali. Le principalisocietà di navigazione che servono l'isola sono:

• Corsica Linea, impresa pubblica francese,

• Corsica Ferries Sardinia Ferries, impresa privatafrancese,

• BluNavy, impresa privata italiana,

• Moby Lines, impresa privata italiana,

• Compagnie méridionale de navigation (CMN),impresa privata francese.

Accanto ai porti principali dell'isola, a Bastia, Aiaccio eIsola Rossa, si affiancano, soprattutto per l'afflusso turi-stico e diportistico, quelli di Bonifacio, di Propriano, diCalvi e di Porto Vecchio.

Bastia, il porto vecchio.

5.2 Aeroporti

Nell'isola vi sono sette aeroporti civili ed uno militare:

• Bastia-Poretta

• Aiaccio-Campo dell'Oro

• Corte

• Calvi-Santa Caterina

• Figari-Corsica del Sud

• Propriano-Tavaria

• Ghisonaccia-Alzitone

• Ventiseri-Solenzara (militare)

Non vi sono relazioni dirette e quotidiane che con la Fran-cia, gestite in gran parte dalla compagnia di bandierafrancese, Air France, e dalla sua consociata Air Corsica,cui si aggiungono numerosi voli charter che legano l'isolaai principali scali europei durante la stagione estiva. Nonesistono collegamenti aerei con l'Italia.

Page 11: Corsica - UniFI

5.4 Rete stradale 11

Rete ferroviaria còrsa; in blu il tratto dismesso dalla II guerramondiale

5.3 Ferrovie

La rete ferroviaria dell'isola è attualmente gestita dallaCFC (Chemins de fer de Corse; Caminu di Ferru di Cor-sica), una società controllata dalla SNCF (Société Na-tionale des Chemins de fer Français) e collega Bastia adAiaccio passando per Corte, nei cui pressi (Ponte Leccia)si stacca un ramo secondario che serve Calvi.Sino alla metà del XX secolo una terza linea collegavaBastia a Porto Vecchio seguendo la costa orientale (conprogetto per giungere a Bonifacio), ma tale tracciato èstato dismesso a seguito delle distruzioni subite durantela Seconda guerra mondiale e mai riparate.La CFC fu creata nel 1983 a seguito della forte protestapopolare che si oppose al progetto di chiusura totale dei

231 km di rete rimasti in servizio, portato avanti dalleferrovie francesi.

Ponte ferroviario delle ferrovie còrse realizzato da Gustave Eiffel

Quando furono realizzate, negli ultimi decenni del XIXsecolo, le ferrovie di Corsica rappresentarono una sfidaingegneristica di prim'ordine, poiché l'asprezza del ter-ritorio rendeva necessario sorpassare innumerevoli osta-coli naturali con la realizzazione di numerosi viadotti egallerie (l'ing. Gustave Eiffel, celebre per la sua omo-nima torre parigina, ha realizzato l'ardito ponte in fer-ro di u Vecchju tra Vivario e Venaco). Per superare leforti pendenze e gli stretti raggi di curvatura impostidall'orografia montuosa dell'isola fu necessaria l'adozionedi uno scartamento ridotto (distanza tra le rotaie di 1000mm).Il binario unico lungo il quale si svolgono le linee rimastein servizio (e la più ridotta capacità caratteristica delloscartamento ridotto) limitano lo sfruttamento della ferro-via essenzialmente al traffico passeggeri, intensificato nelperiodo estivo da originali proposte turistiche che per-mettono di valorizzare al meglio u Trinighellu (“il treni-no”) per gli spettacoli unici e mozzafiato che può offrireattraversando le ripide vallate che tagliano le montagnecòrse.

5.4 Rete stradale

Salvo alcune eccezioni, come il collegamento Bastia-Ajaccio e alcuni tratti meglio curati lungo la piana orien-tale tra Bastia e Porto-Vecchio e tra Aleria e Corte, lagran parte delle comunicazioni interne è affidata in Cor-sica a strade tortuose, strette e sovente prive di banchineed adeguate protezioni.Per buona parte le strade tra un paese e l'altro ricalcanofedelmente tracciati antichi ed anche su qualche arteriariadattata più di recente sono ancora in uso ponti costruitidurante il periodo genovese, mentre alcuni dei passi cheseparano Cismonte e Pumonte sono tuttora attraversati dastrade a volte larghe appena più di tre metri.

Page 12: Corsica - UniFI

12 5 ECONOMIA E TRASPORTI

Non è infrequente dover attraversare guadi asfaltati perraggiungere qualche paese (che diventano immediata-mente intransitabili alla prima piena del torrente che at-traversano) e questa circostanza, assieme alle intense ne-vicate che investono la Corsica interna d'inverno, rendenon infrequente l'isolamento di diverse località per giornie giorni o l'impraticabilità di molti passi montani.Estremamente suggestive dal punto di vista paesaggistico,con il loro ricalcare fedelmente il profilo orografico e laloromanutenzione non sempre troppo frequente, le stradedi Corsica, se da un lato rendono difficili i collegamenti,costringendo a lunghi e lunghissimi tempi di percorren-za, dall'altro prevengono l'antropizzazione eccessiva delterritorio e aiutano a preservarlo dall'impatto del turismoestivo.

5.5 Economia

La Corsica è una delle regioni francesi più povere e piùsvantaggiate da un punto di vista economico, malgrado ilnotevole sviluppo del turismo nell'ultimo dopoguerra.Il prodotto interno lordo (PIL) della regione nel 2003è stato pari a 5.455 milioni di Euro, di gran lunga ilminore tra tutte le regioni francesi (il penultimo, quel-lo del Limousin è quasi tre volte maggiore, 15.408 mi-lioni di Euro), ed è pari ad appena lo 0,35% del tota-le della Francia metropolitana (1.560.192 milioni di Eu-ro). Anche considerando il PIL per abitante, la Corsicaresta il fanalino di coda, con 20.149 Euro (penultimo ilLanguedoc-Roussillon, 20.279 Euro), un dato impressio-nante (−5.842 Euro) se paragonato alla media nazionale,pari a 25.991 Euro.Se si fa l'eccezione della microregione del Capo Còr-so e di qualche piazzaforte costiera, la Corsica non haavuto in epoca moderna, come la vicina Sardegna, unavera e propria vocazione marittima, affidandosi per lopiù (e sino ad epoche recenti) a un'economia basata suun'agricoltura ed una pastorizia (capre e pecore) quasiesclusivamente di sussistenza, anche se Genova, in parti-colare, prese misure atte a favorire lo sviluppo delle col-ture boschive (soprattutto castagni e larici) che forniva-no ottimo legname per costruzioni anche navali. I casta-gneti di Corsica, ancora oggi molto estesi, costituivanoinoltre un'importante risorsa alimentare (è tuttora diffu-sa e tipica della gastronomia còrsa la pulenda di farina dicastagne).Dopo la conquista francese vi fu anche in Corsica il tenta-tivo, come altrove, di introdurre le nuove tecniche di col-tivazione razionale che venivano via via sviluppate, ma laforte emigrazione finì per rendere vani gran parte deglisforzi diretti a mettere a frutto le terre dell'isola.Tale situazione si trascinò sostanzialmente sin sul finiredegli anni cinquanta del XX secolo, quando furono va-rati da Parigi i primi piani organici di sviluppo e valo-rizzazione agricola, diretti essenzialmente alla bonifica

ed alla messa a profitto delle terre della piana orienta-le tra Bastia e Solenzara, soprattutto per l'impiantazionedi estesi vigneti e frutteti (da segnalare una buona pro-duzione di clementine oltre ad alcuni vini a denomina-zione d'origine). Ancora oggi queste coltivazioni costi-tuiscono, assieme al comparto edilizio, uno dei più im-portanti settori produttivi dell'isola, mentre l'allevamento(soprattutto ovino) ha uno scarso rilievo economico.Pochissimo sviluppato è anche il settore manifatturiero,legato a piccoli nuclei industriali concentrati soprattut-to attorno a Bastia. Da segnalare – in tempi recenti –l'apertura di uno stabilimento di componentistica aero-nautica ed il discreto successo di una distilleria che produ-ce un'originale birra còrsa aromatizzata alla castagna ol-tre alle attività industriali legate alla produzione agricolae alla conservazione e trasformazione dei suoi frutti.Dopo vari tentativi di sfruttamento minerario, soprattuttoa cavallo tra XIX e XX secolo, questo settore, rivelato-si non adeguatamente redditivo, è stato ormai del tuttoabbandonato.L'altra grande risorsa economica còrsa, il turismo, atti-vo quasi esclusivamente durante l'estate, non fornisce unreddito distribuito in modo omogeneo né sul territorio(gran parte dell'interno ne è pressoché tagliato fuori), nénell'arco dell'anno. Anzi, non esistendo tutele territoria-li del mercato del lavoro, il settore, operando solo alcu-ni mesi l'anno, richiama un notevole numero di lavora-tori stagionali dalla Francia continentale senza riusciread impiegare stabilmente la forza lavoro locale. Lo sfrut-tamento industriale del turismo, inoltre, genera continuetensioni (a esso sono legati anche numerosi attentati di-namitardi, tesi per lo più a bloccare iniziative speculativedi cementificazione delle coste) legate al mancato rein-vestimento nell'isola dei proventi assicurati dall'iniziativafrancese ed europea (con qualche significativa presenzaitaliana) in tale settore.

5.5.1 Imprese

Al primo gennaio 2004 esistevano in Corsica poco più di20.000 imprese, 80% circa delle quali operanti nel setto-re terziario. Nel complesso circa il 25% degli stabilimentiè a carattere commerciale e il 50% dedicato ai servizi, ingran parte rappresentati da alberghi e ristoranti, con scar-sa presenza nel settore dei servizi alle imprese. Le impre-se sono abbastanza equamente distribuite nei due diparti-menti che compongono l'isola, con polarizzazione attornoai maggiori centri dipartimentali (Bastia e Ajaccio) e ingenere sulle coste interessate dallo sviluppo turistico edagricolo.Solo l'8% degli stabilimenti è a carattere industriale-produttivo (due terzi dei quali afferiscono al settoreagroalimentare), mentre il 15% rimonta al settore dellecostruzioni edilizie. La grande maggioranza delle impre-se sono piccole e piccolissime: il 59% non ha dipendentisalariati e il 95% ne hanno meno di dieci. Le imprese più

Page 13: Corsica - UniFI

6.1 Evoluzione demografica 13

grandi (che però hanno subito un incremento numericopari quasi al 50% tra 2000 e 2004) operano quasi tuttenel terziario. Tra il 1999 e il 2004 si è registrato un incre-mento del 17% nel numero complessivo delle imprese e,scomponendo il dato, vi si segnala una crescita del 23%tra quelle del settore edilizio e, nel settore dei servizi, unaumento significativo nei settori immobiliare e dei servizialle imprese.

6 Società

6.1 Evoluzione demografica

Anche a causa della sua natura montuosa e povera difertili pianure, la Corsica non è mai stata molto popolata.In epoca antica, la popolazione venne valutata in 30.000abitanti all'alba della colonizzazione romana, ed ancoraintorno alla stessa cifra nel VI secolo, essendosi – in con-seguenza delle invasioni barbariche – annullato qualsia-si incremento di popolazione (che certo v'era stato, spe-cialmente a partire dall'età Antonina e che fu valutatosuperare i 100.000 abitanti secondo alcune fonti).Non è possibile ricostruire accuratamente l'andamentodella popolazione durante l'Alto Medioevo, ma per certoin Corsica sono venute a mancare per lunghi secoli le con-dizioni di base per un significativo sviluppo demografi-co, con la sicura decadenza della produzione agricola perconseguenza di una successione di invasioni e del conti-nuo stato di anarchia feudale e di guerre (anche intestine)che afflissero lungamente l'isola.Preparata dall'istituzione nel Nord dell'isola di un re-gime simile a quello comunale sviluppatosi in Italia,l'amministrazione pisana coincide con un rifiorire dellaregione e con un incremento demografico di rilievo, testi-moniato dal fervore edilizio che caratterizza quest'epocae del quale restano tuttora significative tracce.Più tardi, i nuovi scontri e disordini che investirannol'isola per secoli (inclusa la Peste), sino al pieno control-lo da parte di Genova, non consentiranno un'espansioneparagonabile a quella pisana e verso metà del XVIII se-colo, poco prima di far parte dello Stato francese, lapopolazione censita si aggira attorno alle 120.000 anime.In questo quadro va tenuto conto che, almeno dal XV se-colo si registra una notevole emigrazione verso l'Italia,con la creazione di significative colonie, come quelle pre-senti in Toscana, in Tuscia, a Napoli e a Roma (ove sinoalla seconda metà del XVIII secolo il Papa si avvale delcorpomilitare dellaGuardia Corsa e si registrano unmas-simo di 900 famiglie corse in città, per una popolazionestimabile di almeno 3.000 persone).Nel 1801 gli abitanti sono 164.000 e salgono a quasi290.000 nel 1891.La Prima guerra mondiale fa quasi scomparire un'interagenerazione (circa 20.000 caduti, percentualmente una

cifra assai maggiore di quella sofferta da qualsiasi altrodistretto francese) e l'emigrazione, - intensa sino a circametà del XX secolo – fa il resto, causando una brusca bat-tuta d'arresto nella crescita demografica dell'isola, che nel1946 aveva 268.000 abitanti e nel 1975 segnava gli stessinumeri del 1891.Il numero registrato nel 1975 include l'arrivo di circa15.000 pied noirs, rimpatriati dall'Algeria nei primi an-ni sessanta del secolo scorso ed installati da Parigi perlo più nella Piana Orientale, la parte più fertile dell'isola(lo sviluppo della regione, precedentemente malarica, erainiziato nel 1957). L'arrivo dei pied noirs fu vissuto comeuna vera e propria colonizzazione di popolamento ed unaespropriazione di massa da gran parte dei corsi: a que-sto evento è legata la rivolta indipendentista scoppiata nel1976.Si aggiunga a questo che sino al 1982 i dati destinati alcensimento erano sospettati d'essere gonfiati ad arte daimunicipi allo scopo di ricavarne finanziamenti (va tenutoconto del fatto che moltissimi comuni corsi hanno menodi 100 abitanti) e si comprenderà come anche il dato delcensimento del 1999 sia sconfortante, segnando appenapoco più di 260.000 residenti, cui vanno a concorrere de-cine di migliaia di immigrati provenienti soprattutto dalMaghreb, dal Portogallo, dal resto della Francia e da altriPaesi.A titolo di paragone, l'Umbria, con una superficie qua-si identica alla Corsica conta circa 896.000 abitanti, ilMolise, pur essendomontuoso ed esteso circa la metà del-la Corsica, ne conta circa 313.000, mentre la Repubbli-ca di Malta, con appena 316 km² di superficie conta ben416.000 abitanti.L'ultimo rilevamento della popolazione segnala poco piùdi 275.000 ad inizio 2005, anche questo dovuto in mas-sima parte all'immigrazione (funzionari pubblici, oltre apensionati e lavoratori extracomunitari), mentre si regi-stra una sempre maggiore polarizzazione della popolazio-ne verso le uniche due vere città dell'isola, Bastia ed Ajac-cio, che con i rispettivi hinterland raccolgono ormai circail 60% degli abitanti dell'intera Corsica (mentre nessunodegli altri centri arriva ai 10.000 abitanti).Questo vuol dire che, al di fuori delle due capitali didistretto, il resto dell'isola è abitato da circa 110.000persone (una densità media di circa 15 abitanti/km²).Il numero di corsi emigrati (a diaspura) si calcola in al-meno un milione, includendo anche i discendenti degliemigrati che, da metà XIX secolo agli anni trenta del suc-cessivo, hanno lasciato in massa l'isola soprattutto ver-so il “continente” francese, le sue colonie (in prevalen-za Algeria, Marocco, Indocina) e verso l'America Lati-na (soprattutto Venezuela e Porto Rico, isola nella qualecirca il 4% della popolazione è d'origine corsa).Se molti corsi sono emigrati dalla loro isola, altrepopolazioni hanno contribuito ad un suo ripopolamento.Oggi sono presenti in Corsica alcune migliaia di cittadini

Page 14: Corsica - UniFI

14 8 CRIMINALITÀ

italiani. L'immigrazione italiana, facilitata da sempre ol-tre che dalla vicinanza dell'isola alle coste toscane e sarde,anche dall'intercomprensione naturale tra locutori di lin-gua italiana e corsa, è stata a lungo rilevante. Per secoli(e soprattutto nel XIX e sino all'alba del XX secolo) gen-ti toscane, provenienti soprattutto dalle aree montane piùdepresse della Lunigiana e della Lucchesia emigrarono inCorsica, soprattutto verso il Cismonte e il Capo Corso,in via definitiva o regolarmente come lavoratori stagio-nali. In genere tali lavoratori, molto poveri, erano visticon un certo disprezzo dagli isolani e il termine “lucche-se” è ancora oggi utilizzato in Corsica quale sinonimo,essenzialmente dispregiativo, di italiano.Praticamente esauritosi con i primi decenni del seco-lo scorso il fenomeno dell'immigrazione dalla Toscanae dalla penisola italiana, in epoche più recenti si è avu-to un discreto afflusso di Sardi che si sono installati so-prattutto nella parte meridionale dell'isola. Alcuni di essinon hanno fatto che ripetere all'inverso il percorso seguitodai loro antenati: legami con la vicina Sardegna erano giàpresenti in epoca preistorica quando l'etnia nuragica deiCorsi abitava entrambe le sponde delle bocche di Bonifa-cio, e in epoca medievale coi giudicati, quando una popo-lazione eterogenea formata da sardi, corsi, toscani e liguripopolò il neonato villaggio di Sassari dando contempora-neamente origine alla lingua sassarese, parlata nei territo-ri di influenza. A partire dal XIV-XV secolo, provenendodal Pumonte andarono a ripopolare soprattutto la Galluraed in generale il nord Sardegna, diffondendo sulla vicinaisola la loro lingua evolutasi nel frattempo nel gallurese,nonché una ricca onomastica che comprende iCossu (cor-so), Cosseddu (figlio di corso) e Cossiga (Corsica), e i cuidiscendenti includono il noto Francesco Cossiga.Soprattutto nella seconda metà del Novecento è divenutonotevole l'afflusso di residenti provenienti dal resto del-la Francia, che costituiscono ancor oggi la maggioranzadegli impiegati governativi e soprattutto nelle forze mili-tari e di polizia, cui si aggiungono gli operanti nel setto-re turistico (notevole l'afflusso stagionale) e gli imprendi-tori agricoli, in particolare i pieds noirs rimpatriati dalleex-colonie francesi (prevalentemente dall'Algeria) ed i lo-ro associati e discendenti. Nella erosione delle comunitàcorsofone hanno avuto un ruolo decisivo la scolarizzazio-ne sempre più estesa e la diffusione dei mezzi di comuni-cazione di massa, nonché lo stabilirsi in Corsica di decinee decine di migliaia di francofoni (inclusi corsi emigratimolto giovani in continente francese e nelle sue coloniee dei loro discendenti), concentrato soprattutto negli ulti-mi trent'anni, e la forte immigrazione dal Maghreb fran-cofono (pari, per incidenza percentuale, solo a quella diParigi).

7 Comuni

Ajaccio

Calvi

7.1 Comuni più popolati

I primi dieci comuni còrsi per numero di abitanti sono:In questi soli dieci comuni nel 2012 era concentrata circametà popolazione della Corsica, che risultava essere di305.674 abitanti.[10] Sempre nello stesso anno il comu-ne meno abitato dell'isola risultava Erone in Castagniccia(Alta Corsica) con solo sei abitanti[11].

7.2 Cittadini stranieri

Al 1º gennaio 1999 risultavano 3.116 italiani, diminuiti a2.466 nel 2010 e aumentati fino a 4.200 nel 2012[12][13].Al 1º gennaio 2010 risultano residenti in Corsica 26332[14] cittadini stranieri, pari all'8% della popolazionecorsa.

8 Criminalità

Nel corso dell'anno 2009 si sono verificati nella Franciametropolitana 682 omicidi volontari e di essi 28 sono statiperpetrati in Corsica. Il tasso approssimativo di omicidi

Page 15: Corsica - UniFI

15

in rapporto alla popolazione risulta così essere di 1 ogni95000 abitanti in Francia continentale e di 1 ogni 10800abitanti in Corsica. La maggioranza dei crimini violentisono commessi nella Corsica meridionale (dipartimento2A) dove sono più attive le organizzazioni clandestine emaggiori gli intrecci affaristico-economici.

9 Amministrazione

La Corsica è, dal punto di vista politico, integrata nelloStato francese come una regione detta “Collettività Terri-toriale”, Collectivité territoriale de Corse (CTC), che com-prende due Dipartimenti: Corsica del Sud, con capoluogoAjaccio, e Alta Corsica, con capoluogo Bastia.Alla regione, in quanto tale, fu riconosciuta maggiore au-tonomia solo a partire dal 13 maggio 1991, con una leg-ge che istituì una Collectivité territoriale de la Républi-que in Corsica. A partire dal 1960 la Corsica era partedella regione Provenza-Alpi-Costa Azzurra. Nel 1972 al-la Corsica fu concessa la denominazione – scarsamente

significativa, da un punto di vista dell'autonomia concre-ta – di “Istituzione pubblica regionale” (établissement pu-blic régional). Nel 1975 l'isola fu concretamente staccatadalla regione Provenza-Alpi-Costa Azzurra ed elevata arango di 22ª regione metropolitana francese, compren-dente due dipartimenti – allora istituiti dividendo l'unicodipartimento precedente che comprendeva l'intera isola– a loro volta suddivisi in 5 arrondissements (circonda-ri). I circondari comprendono in tutto 52 Cantoni localicui appartengono i 360 comuni dell'isola, molti dei qualicontano meno di 100 abitanti.La capitale della regione è Ajaccio dove hanno sedel'Esecutivo e l'Assemblea di Corsica.Alla configurazione amministrativa attuale dell'isola si ègiunti a seguito di una serie di successive riforme, l'ultimadelle quali, mirante a riunificare i due dipartimenti eda conferire maggiori poteri alla Collettività Territoria-le, è stata respinta con ristretto margine a seguito di unreferendum approvativo tenutosi nel 2003.Alla riforma si opponevano sia i più partigiani sosteni-tori del forte centralismo dello Stato francese, temendoche la concessione di autonomie giudicate troppo ampiepotesse costituire un pericoloso precedente, sia gli indi-pendentisti còrsi, che vedevano nella riforma un pretestoda parte dello Stato centrale per chiudere definitivamenteil capitolo Corsica concedendo una configurazione ammi-nistrativa che, comunque, prevedeva autonomie e poteriin genere meno ampi di quelli di cui godono, ad esempio,le regioni a statuto speciale italiane e spagnole o i Ländertedeschi.Nel corso del 2000, il Primo Ministro Lionel Jospin pro-pose un piano di riforme e la concessione di autonomieinedite per la Francia in cambio della fine della violenzapolitica scatenata da quasi un trentennio dai movimen-ti clandestini indipendentisti còrsi. La riforma propostaprevedeva forme più estese di protezione (ma non la couf-ficialità) del còrso, dichiarato in pericolo di estinzionedall'UNESCO a seguito dell'assimilazione perseguita tra-dizionalmente dalla Francia anche verso altre sue regionie lingue minoritarie.L'opposizione a questo piano si concentrò con succes-so attorno ai gollisti, fautori della grandeur e timoro-si che la concessione di troppo estese autonomie al-la Corsica potesse condurre ad un effetto domino che,coinvolgendo regioni come l'Alsazia, il Paese Basco ela Bretagna, avrebbe messo in dubbio la stessa unitànazionale dell'esagono francese.Dopo il tentativo di Jospin, il governo di Jean-Pierre Raf-farin, con il contributo e l'impegno soprattutto del Mini-stro degli Interni Nicolas Sarkozy propose la soppressio-ne dei due dipartimenti e la concessione di ulteriori pote-ri alla collettività territoriale. Il referendum approvativodella riforma si tenne il 6 luglio 2003: i “no” prevalsero,sebbene per un margine abbastanza ristretto.La Corsica è pertanto governata attualmente secondo uno

Page 16: Corsica - UniFI

16 11 SPORT

statuto e, soprattutto, uno schema amministrativo (regio-ne/dipartimenti/circondari/cantoni/comuni), che non ladifferenzia – nella sostanza – dalle altre regioni francesie che comunque vede come centrale la figura del Prefettoche governa l'isola direttamente per conto del governo diParigi.Diversi movimenti politici regionalisti (nationalistes)mettono in discussione tale situazione e reclamano, tral'altro, esenzioni e vantaggi fiscali ben più estesi di quel-li attualmente goduti dall'isola, maggiori poteri di au-tonomia ai governi locali, riconoscimento ufficiale del-la lingua còrsa e, relativamente ai gruppi politici più ra-dicali, l'indipendenza totale dalla Francia. A tale propo-sito numerosi sondaggi hanno ripetutamente dimostratoche, se la maggioranza della popolazione còrsa è ampia-mente favorevole a un regime di autonomia in seno allaFrancia[15] (il modello a cui guardano è lo statuto specialedella vicina Sardegna), solo una minoranza (attualmenteil 10-15%) rivendica l'indipendenza[16][17][18].Lo Stato centrale non intende neanche discutere di indi-pendenza vera e propria (temendo, tra l'altro, che la que-stione còrsa potrebbe costituire un pericoloso precedentenonché un esempio seguito da altre sue regioni – in primoluogo i Dipartimenti d'Oltremare, ma anche le provincebasche – dando il via ad un parziale smembramento dellaFrancia stessa) né, vista la sua Costituzione che preve-de uno Stato fortemente centralizzato, ha largo spazio dimanovra nella concessione di autonomie locali e regionalidavvero estese.D'altra parte la Corsica ricopre per la Francia una posi-zione chiave da un punto di vista strategico e militare sindall'epoca dell'annessione nel 1769 e rappresenta, qualepatria di Napoleone, un elemento dalla portata simbolicadi non secondaria importanza nell'immaginario collettivodella comunità nazionale.Ancora oggi l'isola ha per la Francia, così come la Sarde-gna per l'Italia, una notevole importanza dal punto di vistamilitare e strategico (presenza di importanti squadroni dicacciabombardieri presso la base aerea di Solenzara): an-che in coordinamento con l'Italia e con la NATO, grandiporzioni del territorio còrso e sardo, assieme ai mari li-mitrofi, sono gravate da un complesso piuttosto esteso diservitù militari e poligoni di tiro internazionali.

10 Suddivisioni

10.1 Dipartimenti

• Alta Corsica (Haute-Corse)

• Corsica del Sud (Corse-du-Sud)

10.2 Arrondissement

I dipartimenti della Corsica sono a loro volta suddivisi in5 arrondissement.

10.3 Cantoni

Gli arrondissement della regione comprendono 52cantoni.

10.4 Comuni

I comuni della Corsica sono 360.

11 Sport

11.1 Calcio

Il calcio è uno sport popolarissimo in Corsica. La regio-ne ha avuto, nel corso degli anni, tre squadre nella Le-ga Professionistica francese, un dato davvero notevole inproporzione alla limitata popolazione e al peso economi-co dell'isola. Dal 2002 al 2015 si sono alternati in Ligue 1 idue principali team calcistici dell'isola: l'AC Ajaccio e loSC Bastia; quest'ultimo club vanta, nel proprio palmarès,1 Coppa di Francia, 1 Supercoppa e la finale di CoppaUEFA del 1978. Per il campionato 2015-2016 risultanoiscritte in Ligue 1 due squadre (SC Bastia e Gazélec Ajac-cio, quest'ultimo per la prima volta) e una in Ligue 2 (ACAjaccio)

11.2 Rally

Il Rally di Corsica (Tour de Corse) è un evento automo-bilistico tra i più importanti del mondo nel panorama delrally, che nel 2015, dopo un periodo di transizione, è tor-nato valido per il campionato del mondo rally (WRC).Molto spettacolare, per via delle continue curve e tornantisu strade asfaltate di montagna.

11.3 Pallavolo e altri sport

Per quanto riguarda la pallavolo in Corsica, un club còrso,ilGFCAjaccio Volley-Ball, ha raggiunto alti livelli profes-sionistici, avendo partecipato, dal 1997 al 2006, alla ProA (l'equivalente della Serie A1 italiana di volley), e nel2016 si è aggiudicato la Coppa di Francia di pallavolo.Negli sport individuali, dal 2006 si è messa in luce la ten-nista di origine corsa Marion Bartoli originaria di Palnecache si è ritirata nel 2013 dopo aver vinto un Grande Slam.

Page 17: Corsica - UniFI

17

12 Note[1] DeAgostini Ed., L'Enciclopedia Geografica - Vol.I - Italia,

2004, p. 78

[2] Strabone, Geografia, V, 2,7.

[3] Corsica Oggi: Vittoria storica dei Nazionalisti, festeggia-menti in tutta l'isola

[4] Abalain, Hervé, (2007) Le français et les langues hi-storiques de la France, Éditions Jean-Paul Gisserot,pp.113

[5] Lorenzo Renzi e Alvise Andreose, Manuale di linguisticae filologia romanza, Il Mulino, Bologna, 2003, pp.50

[6] Le statut de co-officialité de la langue corse est adopté!

[7] Le Sénat dit « Kenavo » à la ratification de la Charte surles langues régionales - Public Sénat

[8] Charte des langues régionales : coup de semonce au Sénat- Le Monde

[9] INSEE 2009

[10] Le dernier recensement crédite la Corse de 305 674habitants

[11] Top 10 des communes les moins peuplées de France

[12] Population immigrée : une main-d'œuvre plus européenne

[13] Insee Corse - Atlas de la population immigrées en Corse,2004

[14] (FR) Population selon la nationalité au 1er janvier 2010,INSEE.

[15] Enquête sur la situation en Corse - Résultats détaillés

[16] 89% des Corses opposés à l'indépendance de l'île, LeNouvel Observateur, tempsreel.nouvelobs.com.

[17] Enquête: la Corse vue par les Corses - Rue89, Le nouvelobservateur

[18] Les Corses et leur perception de la situation sur l'île -Résultats détaillés

13 Bibliografia• AA. VV., Enciclopedia Tumminelli (terza edizione),Roma, 1950;

• AA. VV. L'Enciclopedia Geografica – Vol. I – Italia,De Agostini Ed., 2004

• P. Arrighi, F. Pomponi,Histoire de la Corse (collanaQue sais-je?, 262), Presses Universitaires de France,Paris, 1967;

• A. Boroli e AA. VV., Universo – la grande enci-clopedia per tutti, Istituto Geografico De AgostiniS.p.A., Novara, 1970;

• Jean Defranceschi, Recherches sur la nature et ré-partition de la propriété foncière en Corse de la finde l'Ancien Régime jusqu'au milieu de XIXe siècle,Ajaccio, 1986;

• Sabino Acquaviva La Corsica: Storia di un genocidio,Franco Angeli, Milano, 1987;

• Ghjacumu Thiers, Santu Casanova è a lingua Corsa,ADECEC Cervioni, 1992;

• C. Paletti, Un'operazione riuscita: Corsica settembre1943 in Memorie storiche militari, Ufficio StoricoStato maggiore Esercito, Roma, 1999;

• Stefano Tomassini, Amor di Corsica – Viaggio diterra, di mare e di memoria, Feltrinelli 2001;

• AA. VV., l'Enciclopedia, UTET Torino – IstitutoGeografico De Agostini S.p.A., Novara – GruppoEditoriale L'Espresso S.p.A., Roma, 2003;

• Olivier Durand La lingua còrsa, Paideia Editrice,Brescia, 2003;

• INSEE – Institut National de la Statistique et des Étu-des Économiques (Istituto Nazionale di Statisticafrancese), Pubblicazioni varie.

• G. Vignoli, L'irredentismo italiano in Corsica du-rante la seconda guerra mondiale. La sentenza dicondanna a morte degli irredentisti corsi, Ipotesi,Rapallo, 1981.

• G. Vignoli, I territori italofoni non appartenenti allaRepubblica Italiana, Giuffrè, Milano, 1995.

• G. Vignoli, Gli Italiani dimenticati. Minoranzeitaliane in Europa, Giuffrè, Milano, 2000.

• L. Del Piano, Gioacchino Volpe e la Corsica ed al-tri saggi, Istituto di storia moderna dell'Università diCagliari, Cagliari, 1987

14 Voci correlate• Assemblea della Corsica

• Bandiera Testa Mora

• Festa di a Nazione

• Civiltà nuragica

• Civiltà talaiotica

• Civiltà torreana

• Corsi (popolo antico)

• Irredentismo italiano in Corsica

• Lingua corsa

Page 18: Corsica - UniFI

18 16 COLLEGAMENTI ESTERNI

• Còrsi

• Presidenti della Corsica

• Italia (regione geografica)

• Storia della Corsica

15 Altri progetti

• Wikiquote contiene citazioni sulla Corsica

• Wikizionario contiene il lemma di dizionario«Corsica»

• Wikimedia Commons contiene immagini oaltri file sulla Corsica

• Wikivoyage contiene informazioni turistiche suCorsica

16 Collegamenti esterni• Corsica: una montagna nel mare - Il sito ufficialedella Francia

• (FR) Collettività territoriale della Corsica, corse.fr.

• (FR) Consiglio generale della Corsica del Sud, cg-corsedusud.fr.

• (FR) Consiglio generale dell'Alta Corsica, cg2b.fr.

• Portale ufficiale del turismo in Corsica, visit-corsica.com.

• (FR) Parco naturale regionale della Corsica, parc-naturel-corse.com.

• (FR) Università della Corsica, universita.corsica.

• (CO, DE, FR, IT) Sito dedicato alla ferrovia dellaPiana orientale còrsa, chemindefercorse.free.fr.

Page 19: Corsica - UniFI

19

17 Fonti per testo e immagini; autori; licenze

17.1 Testo• Corsica Fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Corsica?oldid=83922189 Contributori:Alfio, Frieda, Twice25, Snowdog, Sbisolo, Hashar, Sui-

sui, Robbot, Davide, Aphaia, Gac, CapPixel, GiovanniS, Ary29, Enzino, Marrabbio2, Marcok, Xaura, Sicilarch, M7, Retaggio, Hill, Auro,Paginazero, Kanchelskis, Lukius, Carnby, Alfiobot, Civvì, Marcel Bergeret, TierrayLibertad, Panairjdde, Paolosub, Cruccone, ZeroBot,Ilario, Icaro, Luisa, Luki-Bot, 5Y, Pil56, Mitchan, YurikBot, OrbiliusMagister, HAL9OOO, Lilja, Gabridelca, Vipera, AdBo, Felisopus,Fluctuat, FlaBot, SunBot, CruccoBot, SCDBob, Sextum, Eskimbot, Esculapio, Valepert, Lorenzo Lutteri, Red devil 666~itwiki, Franco56,Eio, Mauro742, Elwood, Il palazzo, ChemicalBit, Chlewbot, Rago, Luciano.comelli, TheLoneRanger, Mario1952, Rojelio, TheCadExpert,Pifoyde, Eumolpo, Django, Giuseppe B., Dch, Delio-le-Monegasque, Piero Montesacro, Krdan, Sannita, Superchilum, Klaudio, Sashato-Bot, PertBot, Nickanc, Emazzitelli, Trixt, Llorenzi, LiljaBot, Toobaz, Ignisdelavega, Wikipedia Express, AttoRenato, Caulfield, Xangar,Alessandro57, Thijs!bot, Burgundo, Emanuele Saiu, Fale, .jhc., F l a n k e r, Gwenaeth, Gacio, Escarbot, Luigi fatt, Faberh, Sanuye,Gce, Riccardobot, Quatar, Giovannigobbin, Ligabo, Redqueen, Antonio Caruso, .anacondabot, Brownout, JAnDbot, Vituzzu, Remulazz,MalafayaBot, Rick Hunter, Ranma25783, Gian-~itwiki, Pava, .simo., MelancholieBot, RevertBot, Alexdevil, Numbo3, Herdakat, Roby-wikipedia, Vadsf, RolloBot, Snow Blizzard, Theirrulez, K.Weise, Narayan89, Mach~itwiki, Supernino, Bot-Schafter, Andre86, Diesis,GJo, TXiKiBoT, Stefano Nesti, VolkovBot, LukeWiller, Tarocco, Vulkano, Abbot, Xander89, Dreamaker, Vlk4r0, Idioma-bot, .sEdivad,Crisarco, AlnoktaBOT, Ale Mister, Gregorovius, BotMultichill, Formica rufa, SieBot, Elkelon, Harlock81, Nikbot, Filos96, Chiarapicci,Phantomas, OKBot, Byrialbot, Pracchia-78, Dark~itwiki, Azrael555, Erinaceus, Cristiano64, SuperBot, Tia solzago, Hxhbot, Amiens984,PipepBot, Giuseppe Maltese, G.F.S., Sempreblu07, IlCapo, Balfabio, Larth Rasnal, Tener, Buggia, Giuse93, BotSimo82, Restu20, Dr Zim-bu, Giulio vignoli, Bottuzzu, Ghjseppu~itwiki, No2, Alexbot, Viscontino, Ticket 2010081310004741, Turgon, Urelianu, Tombot, Anto-nio.971, Xoil, FixBot, Sanremofilo, Beauval, Discanto, Dk1919 Franking, IncolaBot, LaaknorBot, Jfblanc, Zandegù, Demart81, Guidomac,Luckas-bot, Nallimbot, FrescoBot, MapiVanPelt, Ptbotgourou, Fpittui, Markos90, Tetoelbano, Darkeye 94, Sal73x, AttoBot, ArthurBot,DSisyphBot, FaleBot, Micione, SassoBot, Xqbot, Almabot, Euphydryas, LucienBOT, Rubinbot, RibotBOT, Feli70, L736E, AStarBot,Adriano Silvestri, Dry Martini, MauritsBot, Myrabella, Simone976, Riccardo.fabris, Tyrrhenus, Archiegoodwinit, Ciaurlec, Dinamik-bot,Miguel2b, Tobby72, Mascarinho10, Normangreek, Pufui PcPifpef, Alessandro Angius, Michi81, GrouchoBot, Fautea, Nubifer, Tenebro-so, EmausBot, ZéroBot, Simobari, Walty1971, Taueres, LawrenceTerzo, Shivanarayana, G&NiO, ChuispastonBot, Seba982, TauerBot,Decursay, Sirius2044, Gianderiu, Alessio Bencini, MerlIwBot, Doge2727, Ghjuvanpaulu2b, Vagobot, Atarubot, Www4321, Spazzino,ValterVB, Fringio, The Polish Bot, Pil56-bot, Justincheng12345-bot, Lucarosty, Botcrux, SurdusVII, AsdaBot, Julienor91, AlessioBot,Epìdosis, Sparlan, EditoFrancefr, ValterVBot, GiacoComi, Atbc, Corsi853, Andyrom bot, Euparkeria, Franceboyut, Rotbot, Federicoluc,Vulpachjinu, Camillo06590, Garufo00, Galli Giordano, Papiensis, Faster01, Alemon Foncert, Salvini59 e Anonimo: 295

17.2 Immagini• File:20-Corte-classe_1917-30_mai_1916.JPG Fonte: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/f/fc/20-Corte-classe_

1917-30_mai_1916.JPG Licenza: Public domain Contributori: ? Artista originale: ?• File:Arrows-folder-categorize.svg Fonte: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/7/79/Arrows-folder-categorize.svg Licen-

za: Public domain Contributori: Image:Merge-arrow.gif & Image:Blue_folder_seth_yastrov_01.svg Artista originale: Xander• File:Blason_Porto-Vecchio.svg Fonte: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/7/7c/Blason_Porto-Vecchio.svg Licenza: CC

BY-SA 3.0 Contributori: <a href='//validator.w3.org/' data-x-rel='nofollow'><img alt='W3C' src='https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/1/1a/Valid_SVG_1.1_%28green%29.svg/88px-Valid_SVG_1.1_%28green%29.svg.png' width='88' height='30'style='vertical-align: top' srcset='https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/1/1a/Valid_SVG_1.1_%28green%29.svg/132px-Valid_SVG_1.1_%28green%29.svg.png 1.5x, https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/1/1a/Valid_SVG_1.1_%28green%29.svg/176px-Valid_SVG_1.1_%28green%29.svg.png 2x' data-file-width='91' data-file-height='31' /></a>iIl codice sorgentedi questo file SVG è valido.Artista originale: Gretaz

• File:Blason_Ville_fr_Bastia.svg Fonte: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/5/58/Blason_Ville_fr_Bastia.svg Licenza:CC BY-SA 3.0 Contributori: Opera propria Artista originale: A.T-2013

• File:Blason_ville_fr_Ajaccio.svg Fonte: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/2/22/Blason_ville_fr_Ajaccio.svg Licen-za: CC BY-SA 3.0 Contributori: <a href='//validator.w3.org/' data-x-rel='nofollow'><img alt='W3C' src='https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/1/1a/Valid_SVG_1.1_%28green%29.svg/88px-Valid_SVG_1.1_%28green%29.svg.png' width='88'height='30' style='vertical-align: top' srcset='https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/1/1a/Valid_SVG_1.1_%28green%29.svg/132px-Valid_SVG_1.1_%28green%29.svg.png 1.5x, https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/1/1a/Valid_SVG_1.1_%28green%29.svg/176px-Valid_SVG_1.1_%28green%29.svg.png 2x' data-file-width='91' data-file-height='31' /></a>iIlcodice sorgente di questo file SVG è valido.Artista originale: Odejea

• File:Blason_ville_fr_Biguglia_(Haute-Corse).svg Fonte: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/d/d4/Blason_ville_fr_Biguglia_%28Haute-Corse%29.svg Licenza: Public domain Contributori: <a href='//validator.w3.org/' data-x-rel='nofollow'><imgalt='W3C' src='https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/1/1a/Valid_SVG_1.1_%28green%29.svg/88px-Valid_SVG_1.1_%28green%29.svg.png' width='88' height='30' style='vertical-align: top' srcset='https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/1/1a/Valid_SVG_1.1_%28green%29.svg/132px-Valid_SVG_1.1_%28green%29.svg.png 1.5x, https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/1/1a/Valid_SVG_1.1_%28green%29.svg/176px-Valid_SVG_1.1_%28green%29.svg.png 2x'data-file-width='91' data-file-height='31' /></a>iIl codice sorgente di questo file SVG è valido.Artista originale: Anno16

• File:Blason_ville_fr_Borgo_(Haute_Corse).svg Fonte: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/4/4a/Blason_ville_fr_Borgo_%28Haute_Corse%29.svg Licenza: CC BY-SA 3.0 Contributori: Opera propria Artista originale: Tretinville

• File:Blason_ville_fr_Calvi_(Haute-Corse).svg Fonte: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/a/a5/Blason_ville_fr_Calvi_%28Haute-Corse%29.svg Licenza: Public domain Contributori: <a href='//validator.w3.org/' data-x-rel='nofollow'><img alt='W3C'

Page 20: Corsica - UniFI

20 17 FONTI PER TESTO E IMMAGINI; AUTORI; LICENZE

src='https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/1/1a/Valid_SVG_1.1_%28green%29.svg/88px-Valid_SVG_1.1_%28green%29.svg.png' width='88' height='30' style='vertical-align: top' srcset='https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/1/1a/Valid_SVG_1.1_%28green%29.svg/132px-Valid_SVG_1.1_%28green%29.svg.png 1.5x, https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/1/1a/Valid_SVG_1.1_%28green%29.svg/176px-Valid_SVG_1.1_%28green%29.svg.png 2x' data-file-width='91'data-file-height='31' /></a>iIl codice sorgente di questo file SVG è valido.Artista originale: Anno16

• File:Bonifacio_falaises_escalier_roi_Aragon_2.jpg Fonte: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/0/0a/Bonifacio_falaises_escalier_roi_Aragon_2.jpg Licenza: CC BY-SA 3.0 Contributori: Opera propria Artista originale: Myrabella

• File:Brando-Lavasina_hameau-1.jpg Fonte: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/f/f4/Brando-Lavasina_hameau-1.jpgLicenza: CC BY-SA 3.0 Contributori: Opera propria Artista originale: Pierre Bona

• File:COA_fr_Corte.svg Fonte: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/a/ab/COA_fr_Corte.svg Licenza: CC-BY-SA-3.0Contributori: <a href='//validator.w3.org/' data-x-rel='nofollow'><img alt='W3C' src='https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/1/1a/Valid_SVG_1.1_%28green%29.svg/88px-Valid_SVG_1.1_%28green%29.svg.png' width='88' height='30' style='vertical-align: top' srcset='https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/1/1a/Valid_SVG_1.1_%28green%29.svg/132px-Valid_SVG_1.1_%28green%29.svg.png 1.5x, https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/1/1a/Valid_SVG_1.1_%28green%29.svg/176px-Valid_SVG_1.1_%28green%29.svg.png 2x' data-file-width='91' data-file-height='31' /></a>iIl codice sorgente di questo fileSVG è valido.Artista originale: Brieg

• File:Calacuccia_panneaux_routiers.jpg Fonte: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/1/13/Calacuccia_panneaux_routiers.jpg Licenza: CC BY-SA 3.0 Contributori: Opera propria Artista originale: Pierre Bona

• File:Calvi-Vue_generale.jpg Fonte: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/5/5f/Calvi-Vue_generale.jpg Licenza: CC BY-SA 3.0 Contributori: Opera propria Artista originale: Pierre BONA

• File:Coat_of_Arms_of_Corsica.svg Fonte: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/4/43/Coat_of_Arms_of_Corsica.svg Li-cenza: Public domain Contributori: Self-drawn using Inkscape and gedit, redrawing of Image:BlasonCORSE.PNG using the head fromImage:Flag_of_Corsica.svg Artista originale: MarianSigler {bla}

• File:Commons-logo.svg Fonte: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/4/4a/Commons-logo.svg Licenza: Public domain Con-tributori: This version created by Pumbaa, using a proper partial circle and SVG geometry features. (Former versions used to be slightlywarped.) Artista originale: SVG version was created by User:Grunt and cleaned up by 3247, based on the earlier PNG version, created byReidab.

• File:Corse-04698-Murato-eglise_San_Michele.jpg Fonte: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/3/30/Corse-04698-Murato-eglise_San_Michele.jpg Licenza: CC BY 2.5 Contributori: Opera propria Artista originale: Pinpin

• File:Corse-04803-baie_de_Calvi-Bocca_di_Silva.jpg Fonte: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/3/38/Corse-04803-baie_de_Calvi-Bocca_di_Silva.jpg Licenza: CC BY 2.5 Contributori: Opera propria Artista originale: Pinpin

• File:Corse_in_France.svg Fonte: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/8/8a/Corse_in_France.svg Licen-za: CC BY-SA 3.0 Contributori: Questo file grafico vettoriale è stato creato con Adobe Illustrator. Artista originale:TUBS<a href='//commons.wikimedia.org/wiki/User_talk:TUBS' title='User talk:TUBS'><img alt='Email Silk.svg' src='https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/5/5f/Email_Silk.svg/15px-Email_Silk.svg.png' width='15' height='15' srcset='https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/5/5f/Email_Silk.svg/23px-Email_Silk.svg.png 1.5x, https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/5/5f/Email_Silk.svg/30px-Email_Silk.svg.png 2x' data-file-width='16' data-file-height='16' /></a> <a href='http://toolserver.org/~{}daniel/WikiSense/Gallery.php?wikifam=commons.wikimedia.org,<span>,&,</span>,img_user_text=TUBS' title='Gallery' data-x-rel='nofollow'><img alt='Gallery' src='https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/5/59/Gnome-emblem-photos.svg/20px-Gnome-emblem-photos.svg.png' width='20' height='20' srcset='https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/5/59/Gnome-emblem-photos.svg/30px-Gnome-emblem-photos.svg.png 1.5x, https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/5/59/Gnome-emblem-photos.svg/40px-Gnome-emblem-photos.svg.png 2x' data-file-width='48' data-file-height='48' /></a>

• File:Corsica-Romana.jpg Fonte: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/f/f5/Corsica-Romana.jpg Licenza: Public domainContributori: Opera propria Artista originale: Piero Montesacro

• File:Corsica.jpg Fonte: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/b/b3/Corsica.jpg Licenza: CC-BY-SA-3.0 Contributori: ?Artista originale: ?

• File:Corsica_-_Ajaccio_-_Plage_St-Francoise_-_Andrea_-_panoramio.jpg Fonte: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/e/e4/Corsica_-_Ajaccio_-_Plage_St-Francoise_-_Andrea_-_panoramio.jpg Licenza: CC BY-SA 3.0 Contributori:http://www.panoramio.com/photo/4184867 Artista originale: jeffwarder

• File:Corsica_Bonifacio_Torre_campanaria_Pisana_Santa_Maria_Maggiore_XII_sec..jpg Fonte: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/a/ac/Corsica_Bonifacio_Torre_campanaria_Pisana_Santa_Maria_Maggiore_XII_sec..jpg Licenza: CC BY 2.5Contributori: Opera propria Artista originale: Piero Montesacro

• File:Corsica_ESA.jpg Fonte: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/it/6/6b/Corsica_ESA.jpg Licenza: ? Contributori: ? Artistaoriginale: ?

• File:Corsica_Spiaggia_di_Nonza.jpg Fonte: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/7/72/Corsica_Spiaggia_di_Nonza.jpgLicenza: CC BY-SA 3.0 Contributori: Opera propria Artista originale: user:Caulfieldh

• File:Corsica_satellitare_geologia.jpg Fonte: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/7/7d/Corsica_satellitare_geologia.jpgLicenza: Public domain Contributori: Opera propria Artista originale: Piero Montesacro

• File:Corsica_tramonto_vicino_calaques.jpg Fonte: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/it/e/eb/Corsica_tramonto_vicino_calaques.jpg Licenza: GFDL con disclaimer Contributori: ? Artista originale: ?

• File:Exquisite-kfind.png Fonte: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/f/f1/Exquisite-kfind.png Licenza: GPL Contributori:www.kde-look.org Artista originale: Guppetto

• File:Feliceto_village.jpg Fonte: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/5/5a/Feliceto_village.jpg Licenza: CC BY-SA 3.0Contributori: Opera propria Artista originale: Pierre Bona

• File:Flag_of_Algeria.svg Fonte: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/7/77/Flag_of_Algeria.svg Licenza: Public domainContributori: SVG implementation of the 63-145 Algerian law "on Characteristics of the Algerian national emblem" ("Caractéristiquesdu Drapeau Algérien", in English). Artista originale: This graphic was originaly drawn by User:SKopp.

• File:Flag_of_Corsica.svg Fonte: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/7/7c/Flag_of_Corsica.svg Licenza: CC0 Contributo-ri: Opera propria Artista originale: Patricia.fidi

Page 21: Corsica - UniFI

17.2 Immagini 21

• File:Flag_of_Cyprus.svg Fonte: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/d/d4/Flag_of_Cyprus.svg Licenza: Public domainContributori: Opera propria Artista originale: User:Vzb83

• File:Flag_of_France.svg Fonte: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/c/c3/Flag_of_France.svg Licenza: Publicdomain Contributori: http://web.archive.org/web/*/http://www.diplomatie.gouv.fr/de/frankreich_3/frankreich-entdecken_244/portrat-frankreichs_247/die-symbole-der-franzosischen-republik_260/trikolore-die-nationalfahne_114.html Artista originale: Thisgraphic was drawn by SKopp.

• File:Flag_of_French_Guiana.svg Fonte: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/2/29/Flag_of_French_Guiana.svg Licenza:Public domain Contributori: Conseil Général de la Guyane Artista originale: Madden

• File:Flag_of_French_Polynesia.svg Fonte: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/d/db/Flag_of_French_Polynesia.svg Li-cenza: CC0 Contributori: From the Open Clip Art website Artista originale: User:Nightstallion

• File:Flag_of_Greece.svg Fonte: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/5/5c/Flag_of_Greece.svg Licenza: Public domainContributori: own code Artista originale: (of code) cs:User:-xfi- (talk)

• File:Flag_of_Guadeloupe_(local).svg Fonte: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/0/04/Flag_of_Guadeloupe_%28local%29.svg Licenza: Public domain Contributori: Opera propria Artista originale: drawing by Pierre Gay, uploader User:Denelson83

• File:Flag_of_Italy.svg Fonte: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/0/03/Flag_of_Italy.svg Licenza: Public domain Contri-butori: There has been a long discussion on the colors of this flag. Please read the talk page before editing or reverting this image. Pantone toRGB performed by http://www.pantone.com/pages/pantone/colorfinder.aspx Artista originale: see below

• File:Flag_of_Malta.svg Fonte: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/7/73/Flag_of_Malta.svg Licenza: CC0 Contributori: ?Artista originale: ?

• File:Flag_of_Martinique.svg Fonte: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/5/52/Flag_of_Martinique.svg Licenza: CC0Contributori: Dessin de Pierre Gay pour Flags of the World Artista originale: ?

• File:Flag_of_Mayotte_(local).svg Fonte: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/4/4a/Flag_of_Mayotte_%28local%29.svgLicenza: Public domain Contributori: from the xrmap flag collection 2.9. Artista originale: from the xrmap flag collection 2.9.

• File:Flag_of_Morocco.svg Fonte: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/2/2c/Flag_of_Morocco.svg Licenza: Public domainContributori: Flag of the Kingdom of Morocco

<a data-x-rel='nofollow' class='external text' href='http://81.192.52.100/BO/AR/1915/BO_135_ar.PDF'>Moroccan royal decree (17November 1915), BO-135-ar page 6</a>Artista originale: Denelson83, Zscout370

• File:Flag_of_Portugal.svg Fonte: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/5/5c/Flag_of_Portugal.svg Licenza: Public domainContributori: http://jorgesampaio.arquivo.presidencia.pt/pt/republica/simbolos/bandeiras/index.html#imgs Artista originale: ColumbanoBordalo Pinheiro (1910; generic design); Vítor Luís Rodrigues; António Martins-Tuválkin (2004; this specific vector set: see sources)

• File:Flag_of_Saint-Martin_(local).svg Fonte: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/d/dd/Flag_of_Saint-Martin_%28fictional%29.svg Licenza: Public domain Contributori: based on Flags of the World, the source reports it as “dubious” Artista originale:uploader

• File:Flag_of_Saint-Pierre_and_Miquelon.svg Fonte: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/7/74/Flag_of_Saint-Pierre_and_Miquelon.svg Licenza: Public domain Contributori: courtesy an e-mail from the author of xrmap. Modifications by Denelson83 Artistaoriginale: User:....

• File:Flag_of_Saint_Barthelemy_(local).svg Fonte: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/d/df/Flag_of_Saint_Barthelemy_%28local%29.svg Licenza: CC BY 2.5 Contributori: FOTW was used as a reference for the size of the arms in thewhite field. Artista originale: The arms are from User:Manassas's Image:Blason St Barthélémy TOM entire.svg.

• File:Flag_of_Spain.svg Fonte: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/9/9a/Flag_of_Spain.svg Licenza: CC0 Contributori:["Sodipodi.com Clipart Gallery”. Original link no longer available ] Artista originale: Pedro A. Gracia Fajardo, escudo de Manual deImagen Institucional de la Administración General del Estado

• File:Flag_of_Tunisia.svg Fonte: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/c/ce/Flag_of_Tunisia.svg Licenza: Public domainContributori: http://www.w3.org/ Artista originale: entraîneur: BEN KHALIFA WISSAM

• File:Flag_of_Turkey.svg Fonte: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/b/b4/Flag_of_Turkey.svg Licenza: Public domainContributori: Turkish Flag Law (Türk Bayrağı Kanunu), Law nr. 2893 of 22 September 1983. Text (in Turkish) at the website of theTurkish Historical Society (Türk Tarih Kurumu) Artista originale: David Benbennick (original author)

• File:Flag_of_the_French_Southern_and_Antarctic_Lands.svg Fonte: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/a/a7/Flag_of_the_French_Southern_and_Antarctic_Lands.svg Licenza: Public domain Contributori: It is from the xrmap flag collection, specifically“french_austral_territories.svg” in flags-2.6-src.tar.bz2. This image has been compared with images found at rbvex.it, World Statesmen, andthe TAAF’s official website. Artista originale: Académie de Grenoble

• File:France_Flag_Map.svg Fonte: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/e/e4/France_Flag_Map.svg Licenza: Public do-main Contributori:

• Map from Blank France map, no Departments.svg Artista originale: Lokal_Profil• File:Korsikabahn01b.JPG Fonte: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/2/2e/Korsikabahn01b.JPG Licenza: CC-BY-SA-

3.0 Contributori: ? Artista originale: ?• File:Korsikabahn05.png Fonte: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/1/1c/Korsikabahn05.png Licenza: CC-BY-SA-3.0

Contributori: http://www2.demis.nl/mapserver/mapper.asp Artista originale: ?• File:Maldives-Vakarufalhi.JPG Fonte: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/f/f9/Maldives-Vakarufalhi.JPG Licenza:

CC-BY-SA-3.0 Contributori: Opera propria Artista originale: Civvi

Page 22: Corsica - UniFI

22 17 FONTI PER TESTO E IMMAGINI; AUTORI; LICENZE

• File:Mediterranean_Sea_16.61811E_38.99124N.jpg Fonte: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/1/1c/Mediterranean_Sea_16.61811E_38.99124N.jpg Licenza: Public domain Contributori: Screenshot from NASA World Wind (retouched) Artista originale:of the modification : Eric Gaba (Sting)

• File:Nota_disambigua.svg Fonte: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/b/bc/Nota_disambigua.svg Licenza: Public domainContributori: Trasferito da it.wikipedia su Commons. Artista originale: Krdan Ielalir di Wikipedia in italiano

• File:Pasquale_Paoli_by_W_Beckey.jpg Fonte: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/2/2b/Pasquale_Paoli_by_W_Beckey.jpg Licenza: Public domain Contributori: http://pasqualepaoli.free.fr/5/files/5-1014-full.html. There is a different version here:http://terresdefemmes.blogs.com/mon_weblog/2007/06/pasquale-de-pao.html with details of painting and date of 1810. Artista originale:William Beechey

• File:Ponte-novu1.jpg Fonte: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/e/e9/Ponte-novu1.jpg Licenza: CC BY 2.5 Contributori:Opera propria Artista originale: Piero Montesacro

• File:Prato-di-Giovellina_village-2.jpg Fonte: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/5/59/Prato-di-Giovellina_village-2.jpg Licenza: CC BY-SA 3.0 Contributori: Opera propria Artista originale: Pierre Bona

• File:Question_book-4.svgFonte: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/6/64/Question_book-4.svgLicenza:CC-BY-SA-3.0Contributori: Created from scratch in Adobe Illustrator. Originally based on Image:Question book.png created by User:Equazcion. Artistaoriginale: Tkgd2007

• File:SNCM_ferry_Ile_Rousse.jpg Fonte: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/4/49/SNCM_ferry_Ile_Rousse.jpg Licen-za: CC-BY-SA-3.0 Contributori: Trasferito da fr.wikipedia su Commons. Artista originale: L'utente che ha caricato in origine il file è statoMichel BUZE di Wikipedia in francese

• File:VP-Bastia.jpg Fonte: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/1/1b/VP-Bastia.jpg Licenza: CC BY-SA 3.0 Contributori:Opera propria Artista originale: Miguel2b

• File:Ville_de_Corté.JPG Fonte: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/4/43/Ville_de_Cort%C3%A9.JPG Licenza: CC BY-SA 3.0 Contributori: Fichier personnel Artista originale: Monnier Briac

• File:Wikiquote-logo.svg Fonte: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/f/fa/Wikiquote-logo.svg Licenza: Public domainContributori: Opera propria Artista originale: Rei-artur

• File:Wikivoyage-Logo-v3-icon.svg Fonte: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/d/dd/Wikivoyage-Logo-v3-icon.svg Li-cenza: CC BY-SA 3.0 Contributori: Opera propria Artista originale: AleXXw

• File:Wiktionary_small.svg Fonte: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/f/f9/Wiktionary_small.svg Licenza:CCBY-SA 3.0Contributori: ? Artista originale: ?

17.3 Licenza dell'opera• Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0