[corsi - ita ] - cubase sx corso pratico - strumenti vst e audio digitale

Capitolo 6

Strumenti VST e Audio digitaleObiettivo del capitoloIn questo capitolo, imparerai ad utilizzare gli strumenti VST e a trattare l’audio digitale; inparticolare potrai:

• Apprendere il concetto di VST Instrument.

• Imparare a indirizzare le tracce MIDI ai VSTi.

• Imparare a caricare e utilizzare i VST Instrument.

• Apprendere il concetto di audio digitale.

• Imparare a registrare le tracce audio.

• Imparare a montare le parti.

• Imparare a processare l’audio digitale.

• Apprendere come utilizzare gli effetti VST.

• Imparare a realizzare automazioni dinamiche.

• Esportare in un file audio il missaggio.

Gli strumenti VSTNei capitoli precedenti abbiamo visto come utilizzare, tramite il MIDI, i timbri della schedaaudio o dei moduli sonori esterni collegati. In aggiunta a questa modalità Cubase SX per-mette di utilizzare i VSTi (Virtual Studio Tecnology Instrument) cioè dei software aggiun-tivi (plug-in) in grado di realizzare il timbro di determinati strumenti a livello software. Tali‘strumenti virtuali’ possono essere collegati ad una porta di output di una qualsiasi tracciaMIDI e suonare in base ai messaggi MIDI ricevuti.

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Le tracce per i VSTInstrumentCome già accennato nell’introduzione, le tracce MIDI di un progetto possono essere indi-rizzate agli strumenti VST per utilizzare il timbro dello strumento specifico.

Vediamo ad esempio come realizzare in pratica una semplice sezione ritmica, formata dabatteria e basso, da assegnare in seguito a determinati VSTi presenti in Cubase SX:

1. Come prima operazione realizza la parte di batteria (figura 6.1) in una traccia MIDI.Ricorda che per fare ciò puoi seguire due diverse modalità:

• suonare la parte in real time su uno strumento MIDI;

• inserire le ‘note’ step by step, passo dopo passo, negli editor MIDI. In questocaso nell’Editor Percussioni (figura 6.2).

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Figura 6.1La parte diBatteria darealizzare.

Figura 6.2La parte diBatterianell’Editorpercussioni.

2. Dopo aver realizzato la parte di Batteria, completa la sezione ritmica aggiungendouna traccia di Basso, ad esempio una semplice sequenza armonica per ottavi (figura6.3). Anche in questo caso puoi inserire le note nel sequencer suonandole su unatastiera oppure inserendole da un editor (figura 6.4).

3. Nella finestra del progetto sono ora presenti due tracce MIDI con le parti appenarealizzate (figura 6.5). Più avanti assegneremo queste tracce a due diversi strumentivirtuali.

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Capitolo 6 157Strumenti VST e Audio digitale

Figura 6.3La parte diBasso darealizzare.

Figura 6.4La parte diBasso nell’editorKey.

Figura 6.5Le due partirealizzate.

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Caricamento dei VST InstrumentLe tracce MIDI realizzate precedentemente sono ancora assegnate al modulo sonoro dellascheda audio, o ad un modulo esterno. Prima di poter indirizzare le tracce MIDI ai VSTi ènecessario caricare innanzitutto i VSTi, vediamo come fare:

1. Dalla finestra del progetto seleziona il menu Periferiche e fai clic sulla voce VSTInstrument (figura 6.6).


Figura 6.6La voce VSTInstrument.

2. All’apertura della finestra VST Instrument raffigurante un classico ‘rack’ di expander,fai clic sul riquadro di selezione del primo modulo (figura 6.7).

Figura 6.7La finestradei VSTInstrument.

3. All’apertura dell’elenco a comparsa seleziona la voce Drums e di seguito fai clic suLm-7 per caricare la batteria nel rack dei VSTi (figura 6.8).

Figura 6.8Selezionedella DrumsIm-7.

4. La batteria Lm-7 viene così caricata nel rack dei VSTi nel primo modulo in alto. Perosservare l’interfaccia dello strumento fai clic sul pulsante di apertura posto a sinistranel modulo (figura 6.9).

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5. Ecco come si presenta l’interfaccia della Lm-7, batteria virtuale di cui parleremo trapoco; fai clic sul pulsante rosso in alto a destra per chiudere la visualizzazione dello‘strumento’ (figura 6.10).

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Figura 6.9Il pulsante divisualizza-zione delVSTi.

Figura 6.10L’interfacciadel VSTi Lm-7.

6. Carica nel secondo modulo un VSTi dedicato al Basso, fai quindi clic sul riquadro delsecondo modulo, seleziona la voce Synths e fai clic su Vb-1 (figura 6.11).

Figura 6.11Selezionedel VSTi Vb-1.

7. Il virtual bass Vb-1 viene così caricato nel rack dei VSTi nel secondo modulo. Perosservare l’interfaccia dello strumento fai clic sul pulsante di apertura posto a sinistranel modulo (figura 6.12).

Figura 6.12Il pulsante divisualizza-zione del Vb-1.

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8. Ecco come appare l’interfaccia del Vb-1, di cui parleremo tra poco; fai clic sul pul-sante rosso in alto a destra per chiudere la visualizzazione dello ‘strumento’ (figura6.13).


Figura 6.13L’interfacciadel VSTi Vb-1.

Indirizzare le tracce ai VST InstrumentDopo aver caricato nel ‘rack’ gli strumenti VST da utilizzare, siamo ora pronti per indiriz-zare le uscite delle tracce MIDI agli strumenti caricati:

1. Fai clic nella lista delle tracce sulla traccia di Batteria per selezionarla (figura 6.14).

Figura 6.14Selezionedella tracciadi Batteria.

2. Posiziona il cursore nell’Inspector, e fai clic sulla freccia rivolta verso il basso delriquadro di out (figura 6.15).

Figura 6.15Il riquadro diuscita dellatraccia.

3. Come puoi notare, all’apertura del menu a comparsa sono presenti nell’elenco i dueVSTi precedentemente caricati. Seleziona la voce Lm-7 per indirizzare l’uscita dellatraccia MIDI al VSTi dedicato alla batteria (figura 6.16).

4. Nel riquadro di uscita della traccia, è ora riportato il nome del VSTi al quale la trac-cia è indirizzata (figura 6.17).

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5. Metti in Solo la traccia di batteria, e fai clic sul pulsante Play della barra di trasportoper ascoltare il suono della batteria riprodotto dallo strumento Lm-7 (figura 6.18).

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Figura 6.16Selezionedel VSTi Lm-7.

Figura 6.17L’uscita dellatraccia.

Figura 6.18Riproduzionedella tracciaindirizzata alLm-7.

6. Seguendo le stesse modalità viste precedentemente, seleziona ora la seconda tracciarelativa al Basso, e indirizza l’uscita al Vb-1, il VSTi dedicato appunto ai suoni delBasso (figura 6.19).

Figura 6.19Indirizzamen-to dellasecondatraccia al Vb-1.

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7. Se attivo, disabilita il pulsante Solo dalle tracce e fai clic sul pulsante Play, sulla barradi trasporto, per ascoltare le due tracce riprodotte dai VST Instrument (figura 6.20).


Figura 6.20Riproduzionedelle traccetramite i VSTInstrument.

Regolare i VST Instrument I VST Instrument possono essere regolati in base a vari parametri di controllo. Chiara-mente ogni VST Instrument presenta le proprie caratteristiche e quindi i parametri sonodiversi da strumento a strumento.

Diamo una veloce occhiata ai due VSTi utilizzati nell’esempio e vediamo come regolarnealcuni parametri:

1. Seleziona la prima traccia relativa alla parte di Batteria, e fai clic sul pulsanteModifica Canale MIDI (Edit MIDI Channel), posto nell’Inspector, per richiamareil VST Instrument impostato per la traccia (figura 6.21).

Figura 6.21Il pulsateModificaCanale MIDI.

2. Lo strumento appare sul monitor; se appare nascosto dalla barra di trasporto, fai clicsulla barra del titolo dello strumento e trascinalo in una nuova posizione in modo dapoterne visualizzare tutti i controlli (figura 6.22).

3. Fai clic sulla freccia rivolta verso il basso, nel campo di selezione del set, per visualiz-zare e selezionare uno dei tre set di strumenti a percussione disponibili nel Lm-7(figura 6.23).

4. Nella sezione inferiore puoi visualizzare 12 pulsanti con il nome del relativo stru-mento in base al set selezionato; fai clic su ogni pulsante per selezionare lo strumentorelativo e ascoltarne il suono associato (figura 6.24).

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5. La sezione centrale presenta una serie di cursori verticali, due per ogni strumento edisposti nello stesso ordine dei pulsanti della sezione sottostante. Per ogni singolostrumento puoi modificare dai cursori il volume e l’intonazione (figura 6.25).

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Figura 6.22Trascinamen-to del VSTInstrument.

Figura 6.23I tre set distrumentidisponibilinel Lm-7.

Figura 6.24I pulsantidegli stru-menti del setselezionato.

Figura 6.25I cursori perla regola-zione dei sin-golistrumenti.

6. Nella sezione destra è possibile, tramite due manopole, regolare per ogni strumentoselezionato la Velocity, cioè la dinamica (piano a sinistra, forte a destra), e la posi-zione dello strumento in una panoramica stereofonica (figura 6.26).

7. Infine, a destra, utilizza la barra del volume per regolare il volume generale dellostrumento (figura 6.27).

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Figura 6.26I controlliVelocity ePanorama.

Figura 6.27La barra delvolumegenerale.

8. A questo punto, dopo aver ascoltato i suoni dello strumento, imposta se necessario ilocatori sinistro all’inizio della parte di batteria (misura 1) e destro alla fine dellaparte (misura 5), fai clic sul pulsante Loop nella barra di trasporto per mettere inciclo la riproduzione, e premi il pulsante Play per avviare la riproduzione in modociclico (figura 6.28).

Figura 6.28Il pulsanteLoop.

9. Mentre ascolti la parte, puoi ora intervenire sui singoli strumenti della batteria permodificarne il volume, l’intonazione, la dinamica, la posizione stereofonica ed ilvolume generale (figura 6.29).

Figura 6.29Modifica deiparametridegli stru-menti.

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Passiamo ora a dare una rapida occhiata al VST Instrument utilizzato per il Basso:

1. Fai clic nella lista delle tracce sulla seconda traccia, relativa al Basso, per selezionarla.

2. Nell’Inspector fai clic sul pulsante Modifica Canale MIDI (Edit MIDI Channel) perattivare la visualizzazione del VST Instrument assegnato alla traccia (figura 6.30).

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Avendo utilizzato nell’esempio solo tre strumenti, è inutile modificare i parametri degli strumenti non pre-senti nella parte MIDI.

Figura 6.30Il pulsanteModificaCanale MIDI.

3. Lo strumento Vb-1 (Virtual Bass Unit) appare sul monitor; se necessario spostalo inuna appropriata posizione trascinandolo dalla barra del titolo (figura 6.31).

4. Metti la parte in loop e avvia la riproduzione in modo da inviare i dati MIDI allostrumento e, mentre ne ascolti il suono, poter impostare e regolare il timbro dellostrumento.

5. Fai clic sulla freccia rivolta verso il basso, nel campo di selezione dei preset, pervisualizzare e selezionare uno fra i 16 presenti già impostati dalla casa (figura 6.32).

6. Fai clic sul ‘Plettro’ posizionato sulle corde e trascinalo orizzontalmente per impo-stare il punto in cui ‘toccare’ le corde. Se posizioni il plettro verso sinistra avrai unsuono con un attacco rapido e definito, posizionando il plettro verso destra il suonorisulterà più ovattato e scuro (figura 6.33).

7. Allo stesso modo del plettro puoi trascinare il ‘Pick-up’, per impostarne la posizionesullo strumento (figura 6.34).

Figura 6.31Lo strumentoVb-1.

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8. Regola inoltre i tre potenziometri presenti sulla parte inferiore dello strumento perimpostare ulteriori caratteristiche del suono:


Figura 6.32Il menu deipreset.

Figura 6.33Spostamentodel Plettro.

Figura 6.34Riposiziona-mento delPick-up.

Figura 6.35I potenzio-metri di con-trollo.

9. Completata la regolazione del timbro, fai clic sul pulsante rosso in alto a destra pernascondere la visualizzazione dello strumento (figura 6.36).

Figura 6.36Esempio diparametri evalori impo-stati per untimbro diBasso.

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Le parti audioCon Cubase SX puoi utilizzare oltre alle parti MIDI, il cui contenuto è relativo a messaggidi comando e controllo per strumenti e moduli sonori, anche parti il cui contenuto è costi-tuito da audio vero e proprio, ad esempio il canto di una voce o il suono di una chitarraripresi con un microfono. Puoi utilizzare quindi all’interno di un progetto oltre alle partiMIDI anche parti di audio digitale. Con ‘audio digitale’ si vuole intendere la rappresenta-zione digitale della forma d’onda di un qualunque suono. Per comprendere meglio taleconcetto è necessario fare una breve introduzione all’audio digitale.

Introduzione all’audio digitaleIl suono: il fenomeno fisicoUn suono è prodotto da una sorgente oscillante le cui vibrazioni creano uno spostamentonelle molecole d’aria vicine alla sorgente. In tal modo si viene a creare un’alternanza dirarefazioni e compressioni nelle molecole dell’aria, che si propaga sotto forma di onda acu-stica con la stessa legge di vibrazioni della sorgente. Quando l’onda sonora giunge all’orec-chio umano, il timpano inizia a vibrare secondo le vibrazioni dell’onda e il suono dellasorgente oscillante viene percepito dal nostro cervello (figura 6.38).

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Ricorda che in Cubase SX puoi utilizzare, oltre ai VST Instrument forniti di serie, anche ulteriori VSTi rea-lizzati da case produttrici diverse. Per installarli generalmente basta copiare il file .dll dello strumento vir-tuale, salvo diversa indicazione fornita dal costruttore, nella cartella Vstplugins che ‘presumibilmente’, inbase alla configurazione del computer, si trova in C:\Programmi\Steinberg\Cubase SX\ (figura 6.37).

Figura 6.37La cartellaVstplugins.

Figura 6.38Generazione,trasmissionee percezionedel suono.

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Rappresentazione graficaÈ possibile rappresentare su un riferimento cartesiano la variazione di pressione dell’ondasonora così da rappresentare la cosiddetta forma d’onda del suono. L’asse delle ascisserappresenta il tempo mentre l’asse delle ordinate rappresenta l’ampiezza della perturba-zione dovuta alla pressione e rarefazione delle molecole dell’aria (figura 6.39).


Figura 6.39Rappresenta-zione graficadella formad’onda.

Conversione digitale del suonoLa pressione dell’onda sonora per poter essere digitalizzata deve prima essere convertita insegnale elettrico; per far ciò è necessario un apposito trasduttore, ad esempio unmicrofono, il quale produce un segnale la cui tensione varia con la stessa legge di varia-zione della pressione dell’onda sonora (figura 6.40).

Al fenomeno fisico dell’ampiezza di un’onda sonora, corrisponde la percezione dell’intensità del segnaleaudio. Cioè a maggior ampiezza della forma d’onda corrisponde una maggiore intensità del suono perce-pito, un suono debole avrà invece una ampiezza ridotta.

Figura 6.40Conversioneelettrica.

A questo punto è possibile digitalizzare il segnale elettrico prodotto dal microfono colle-gandolo all’ingresso della scheda audio del nostro computer, la quale grazie all’ADC(Analog to Digital Converter) convertirà il segnale tramite le operazioni di campiona-mento e quantizzazione.

In pratica il segnale elettrico in ingresso nelle scheda audio viene campionato un certonumero di volte al secondo a intervalli di tempo costanti, prelevando per ogni campione ilvalore di ampiezza del segnale in quel determinato istante (figura 6.41).

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Le frequenze di campionamento più utilizzate sono pari a:

• 22.050 Hz

• 44.100 Hz

• 48.000 HZ

• 96.000 Hz

Per rappresentare il livello dell’ampiezza di ogni campione acquisito è necessario quantiz-zare l’ampiezza di ogni campione in base al numero di bit usati per la conversione. Ciòsignifica ‘arrotondare’ l’ampiezza del campione al valore disponibile più vicino presente nelrange dinamico del ‘sistema’ (figura 6.42).

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Figura 6.41Campiona-mento dellaformad’onda.

La frequenza di campionamento si misura in Hz (Hertz) e rappresenta la quantità di campioni letti in unsecondo. Maggiore è la frequenza di campionamento, migliore è la rappresentazione del segnale origi-nario.

Figura 6.42Quantizzazio-ne dellaforma d’onda.

Il segnale audio così convertito viene registrato sul disco fisso del computer; in seguito perpoter essere ascoltato viene riconvertito dal DAC (Digital to Analog Converter) in segnaleelettrico e inviato dalle uscite della scheda audio alle casse acustiche, le quali grazie aglialtoparlanti generano l’onda sonora che giunge finalmente al nostro orecchio (figura 6.43).

Lo standard nel campo dell’audio professionale è a 16 bit.

Figura 6.43Conversionedigitale-ana-logica.

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Le tracce audioDopo aver chiarito il concetto di audio digitale, siamo pronti ad aggiungere al nostro pro-getto le tracce relative al materiale audio da inserire.

Vediamo come aggiungere all’esempio realizzato precedentemente altre due tracce, questavolta audio, registrando ad esempio due semplici parti di chitarra elettrica:

1. Riprendi l’esempio precedente e duplica le parti MIDI di Batteria e Basso in modo daavere in totale otto misure per ogni traccia (figura 6.44).


2. Dal menu Progetto seleziona la voce Aggiungi Traccia e fai clic su Audio (figura6.45).

3. Nel progetto compare una nuova traccia denominata di default Audio 01. Osserva,nella lista delle tracce, in alto a sinistra di ogni traccia il simbolo che contraddistingueuna traccia audio da una traccia MIDI (figura 6.46).

Figura 6.44Le partiMIDI.

Figura 6.45Il comandoAggiungiTraccia,Audio. Leparti MIDI.

Figura 6.46Inserimentodi una trac-cia audio.

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7. Suona lo strumento e potrai visualizzare il livello di ingresso nel Led verticale posto adestra nel riquadro della traccia (6.50).

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4. Imposta il Pulsante Stereo (Stereo Switch) in modalità mono (figura 6.47).

5. Dopo aver effettuato i necessari collegamenti tra lo strumento e la scheda audio, sele-ziona nel riquadro Assegnazione Ingresso (Input Routing) il numero corrispon-dente al canale di ingresso della scheda audio dal quale registrare il segnale (figura6.48).

6. Se non attivo, fai clic sul pulsante Abilita la registrazione (Record Enable) perimpostare la traccia nella modalità di registrazione (figura 6.49).

Figura 6.47Il pulsanteStereo.

Figura 6.48Il riquadroAssegnazio-ne Ingresso.

Figura 6.49Il pulsanteper abilitarela registra-zione.

Figura 6.50Il Led delsegnale diingresso.

8. Nella barra di trasporto imposta i Locatori sinistro e destro, seleziona il Punch-out,attiva il Clic del metronomo e fai clic infine sul pulsante Rec per avviare la registra-zione (figura 6.51).

Figura 6.51Impostazionidella barra ditrasporto.

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9. Dopo le due misure di preconteggio, suona la parte da registrare, ad esempio una rit-mica per ottavi come mostrato di seguito in figura (figura 6.52).


Figura 6.52La parte dichitarra dasuonare.

Figura 6.53La parteregistrata.

Figura 6.54Il nomeassegnatoalla traccia.

10. Finita la registrazione, fai clic sul pulsante Stop sulla barra di trasporto, per fermareil sequencer. Nella finestra delle parti puoi osservare, in corrispondenza della terzatraccia, un segmento visualizzante la forma d’onda della parte appena registrata(figura 6.53).

11. Premi il pulsante Play per riascoltare la parte; se non sei soddisfatto dell’esecuzione evuoi eliminarla, seleziona la parte e premi il tasto <Canc> sulla tastiera del computerper cancellarla, quindi ripeti la registrazione.

12. Per assegnare un nome alla traccia fai clic sul riquadro del nome della traccia e digitail nome da assegnare (figura 6.54).

13. Crea una seconda traccia audio nel progetto (figura 6.55).

14. Seleziona il canale di ingresso del segnale audio per la nuova traccia audio (figura6.56).

15. Abilita la registrazione della traccia, controlla il volume di ingresso, i Locatori, ilClick, il Punch-out e quando sei pronto fai clic sul pulsante Rec per avviare la regi-strazione.

16. Suona la parte da registrare, ad esempio un semplice riff come quello riportato diseguito in figura (figura 6.57).

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17. Finita la registrazione, fai clic sul pulsante Stop sulla barra di trasporto, per fermareil sequencer. Nella finestra delle parti puoi osservare, in corrispondenza della quartatraccia, un segmento visualizzante la forma d’onda del riff appena registrato (figura6.58).

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Figura 6.55La secondatraccia audio.

Figura 6.56Impostazionedel canale diingresso.

Figura 6.57Il riff da suo-nare.

Figura 6.58Il riff regi-strato.

18. Assegna un nome alla traccia, disabilita la modalità di registrazione, metti in Loop efai clic sul pulsante Play per ascoltare il risultato (figura 6.59).

19. Salva il progetto.

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Il montaggio delle partiDopo aver registrato le varie parti di una sezione di un brano, è possibile spostarle,tagliarle e duplicarle in maniera tale da ‘montarle’ come in un puzzle, sia sperimentando siaseguendo un progetto ben preciso fino ad ottenere il risultato voluto.

Vediamo di seguito come montare le parti del progetto precedente al fine di realizzare unasezione di ‘introduzione’ ad un brano:

1. Sposta le parti nella seguente maniera (figura 6.60):

• La prima parte di Batteria a misura 9.

• La prima parte di Basso a misura 9.

• La parte della chitarra pulita a misura 5.


Figura 6.59Il riquadrodellasecondatraccia audio.

Figura 6.60Spostamentodi alcuneparti.

1. Fai clic sul pulsante Separa, raffigurante una forbice (figura 6.61).

Figura 6.61Il pulsanteSepara.

2. Posiziona il cursore a forma di forbice sulla traccia della prima chitarra (chitarra dist)e fai clic sul punto 5.1.1 per tagliare la parte a misura 5 (figura 6.62).

3. Taglia la parte di chitarra pulita a misura 12.1.1 (figura 6.63).

4. Fai clic sul pulsante Selezione Oggetto (figura 6.64).

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5. Tenendo premuto il pulsate <Alt> sulla tastiera del computer, fai clic e trascina laseconda parte della prima chitarra (chitarra dist) a misura 9 per duplicarla (figura6.65).

6. Seleziona la parte della seconda chitarra (chitarra pulita) a misura 12 e tenendo pre-muto il tasto <Alt> sulla tastiera del computer, duplica la parte trascinandola allamisura 4 (figura 6.66).

7. Imposta il locatore destro alla misura 13 e fai clic sul pulsata Play per ascoltare ilrisultato del semplice montaggio effettuato (figura 6.67).

Come puoi notare, con semplici operazioni di montaggio delle parti puoi creare nella fine-stra del progetto un veloce ‘arrangiamento’ del materiale a disposizione.

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Figura 6.62Separazionedella parte dichitarra.

Figura 6.63Separazionedellasecondatraccia di chi-tarra.

Figura 6.64Il pulsanteSelezioneOggetto.

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Figura 6.65Duplicazionedi una partedella primachitarra.

Figura 6.66Duplicazionedi una partedellaseconda chi-tarra.

Figura 6.67Riproduzionedel montag-gio realiz-zato.

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Processare l’audioSuccessivamente alla disposizione delle parti, è necessario analizzare e processare l’audioregistrato per correggere piccole anomalie e inserire nelle tracce vari effetti per modificare,colorare ed elaborare il timbro delle parti registrate.

Statistiche e D.C. OffsetSpesso nel registrare materiale audio, la corrente accumulata dall’hardware viene registratanel file audio con conseguente sbilanciamento della forma d’onda che risulta non più cen-trata rispetto alla linea di base. È necessario quindi verificare la presenza di tale disturbodovuto allo sbilanciamento di corrente continua (DC Offset) all’interno del file audio regi-strato ed eventualmente procedere alla relativa rimozione.

Vediamo come analizzare e ripulire i nostri file dal disturbo provocato dal DC Offset:

1. Fai clic su una parte audio per selezionare il file da controllare, ad esempio la primaparte di chitarra della terza traccia (figura 6.68). 6


Figura 6.68Selezionedella parteda analiz-zare.

2. Seleziona il menu Audio e fai clic sulla voce Statistiche (Statistics, figura 6.69).

Figura 6.69Il comandoStatistiche.

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3. Nella finestra di dialogo Statistiche puoi leggere alla voce Massa i valori, espressi inpercentuale e dB, del disturbo di Offset (figura 6.70).


Figura 6.70I valori deldisturbo diOffset.

4. Fai clic sul pulsante Chiudi per chiudere la finestra di dialogo.

5. Seleziona dal menu Audio la voce Processa e di seguito fai clic su Rimuovi RumoreMassa (Remove DC Offset, figura 6.71).

Figura 6.71Il comandoRimuoviRumoreMassa.

6. Il file viene immediatamente processato. Per verificare la rimozione del disturbo fainuovamente clic sul menu Audio e seleziona la voce Statistiche.

7. Come puoi osservare nella finestra di dialogo, i valori alla voce Massa (0.00% e –infi-nito) indicano ora l’assenza di tale disturbo (figura 6.72).

8. Seleziona gli altri file audio e ripeti l’operazione per eliminare il disturbo del DCOffset.

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Gli effetti VSTOra che abbiamo i nostri file nel progetto, montati e ‘ripuliti’, possiamo procedere adaggiungere al segnale audio particolari effetti per migliorarne il suono.

Cubase SX impiega la tecnologia VST (Virtual Studio Tecnology) anche per l’utilizzo deglieffetti da applicare alle varie tracce. Vediamo come richiamare gli effetti VST e processarele tracce audio:

1. Nell’area della lista tracce fai clic sulla quarta traccia per selezionare la chitarra pulita(figura 6.73).

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Figura 6.72I valori deldisturborimosso.

Figura 6.73Selezionedella tracciada ‘effet-tuare’.

2. Nell’Inspector fai clic sul pulsante a destra del riquadro Insert (figura 6.74).

3. All’apertura della sezione di Insert, puoi notare otto riquadri nei quali inserire glieffetti che desideri utilizzare per la traccia. Fai clic sul primo riquadro in alto (figura6.75).

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4. All’apertura del menu a comparsa seleziona la voce Reverb e di seguito fai clic suReverb A (figura 6.76).


Figura 6.74Il pulsante diaperturadella sezioneInsert.

Figura 6.75La sezione diInsert.

Figura 6.76Selezione del Reverb A.

5. Nel riquadro del primo effetto è ora visualizzato il nome del VST effect inserito. Pervisualizzare l’effetto fai clic sul pulsante raffigurante una e posto a sinistra sopra ilnome dell’effetto (figura 6.77).

Figura 6.77L’effettoReverb Apresentenella sezioneInsert.

6. Metti in Loop le tracce da ascoltare e imposta i parametri dell’effetto regolando ivalori di ciascun parametro (figura 6.78).

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7. Fai clic sul pulsante in alto a destra del reverbero per nasconderne la visualizzazione.

8. Allo stesso modo puoi inserire ulteriori effetti nella stessa traccia, collegandoli inserie negli altri ‘slot’ della sezione Insert, e nelle altre tracce del progetto che desiderielaborare.

Automazioni dinamicheAltro fondamentale passaggio nella realizzazione di un progetto è il mixaggio, ovvero ilrapporto tra i volumi delle tracce e il posizionamento delle stesse su un fronte stereofonico.Per ogni traccia è possibile realizzare una automazione dinamica così da ottenere, per ognitraccia, un volume ed una posizione variabile durante il brano.

Livello dinamico del volumeVediamo di seguito come impostare il volume di una traccia in maniera dinamica:

1. Nella lista delle tracce, fai clic sulla terza traccia per selezionare la traccia audio rela-tiva alla chitarra distorta (figura 6.79).

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Figura 6.78Impostazionedei parametridel rever-bero.

Figura 6.79Selezionedella tracciadi chitarradistorta.

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2. Fai clic sul pulsante Mostra/Nascondi Automazione (Show/Hide Automation), pre-sente sulla traccia in basso a sinistra e raffigurato dal segno + (figura 6.80).


Figura 6.80 Il pulsanteMostra/NascondiAutomazione.

Figura 6.81La traccia diautoma-zione.

3. Subito sotto la traccia viene aperta la relativa traccia di automazione (figura 6.81).

4. Se non presente, imposta nel riquadro di selezione della traccia di automazione lavoce Volume (figura 6.82).

Figura 6.82Selezionedella voceVolume.

5. Fai clic sul pulsante Abilita lettura (Read Enable) per visualizzare nella parte diautomazione la linea blu rappresentante il volume (figura 6.83).

Figura 6.83Il pulsanteAbilita let-tura.

6. Fai clic nella parte di automazione sulla linea blu a misura 5 per inserire un puntosulla linea (figura 6.84).

Figura 6.84Selezione diun puntosulla lineadel volume.

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7. Fai clic all’inizio della linea blu a misura 1, e trascina la linea verso il basso inmaniera tale da impostare un basso livello di volume all’inizio della parte (figura6.85).

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Figura 6.85Impostazionedel livello delvolume ini-ziale.

8. Con tale impostazione, il livello del volume è basso all’inizio e aumenta gradualmentefino a misura 5 per rimanere poi costante al livello rappresentato dalla linea blu. Faiclic sul pulsante Play per ascoltare il risultato del ‘crescendo’ realizzato.

9. Per regolare il livello del volume dalla misura 5 in avanti, crea nuovi punti sulla lineae trascinali per modificare la ‘curva’ del volume. Se vuoi semplicemente aumentare odiminuire il livello, trascina il punto inserito a misura 5 senza creare nuovi punti(figura 6.86).

Figura 6.86Diminuzionedel livello delvolume.

Posizionamento dinamico sul fronte sonoroContinuiamo a lavorare sulla parte di chitarra del paragrafo precedente, e vediamo diseguito come fare per impostarne, nel fronte stereofonico, il posizionamento in manieradinamica, in particolare come spostare il suono da sinistra a destra nelle prime 2 misure eriportalo al centro a misura 5:

1. Fai clic sul pulsante Mostra/Nascondi Automazione presente sulla traccia di auto-mazione del volume per aggiungere una ulteriore traccia di automazione (figura6.87).

Figura 6.87Il pulsante +per aggiun-gere unaulteriore trac-cia di auto-mazione.

2. Viene aggiunta una seconda traccia di automazione. Se necessario fai clic nel riquadrodi selezione della traccia di automazione e scegli la voce Pan Sinistra-Destra (figura6.88).

3. Fai clic sulla linea verde (rappresentante il pan pot sinistro-destro) a misura 5 percreare un punto sulla linea (figura 6.89).

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4. Fai clic sulla linea verde a misura 3 e trascina il punto verso il basso fino a visualizzarenella casella di testo il valore R64 indicante il totale posizionamento del suono adestra (R=Right=destra, figura 6.90).


Figura 6.88La traccia diautomazionedel PanSinistraDestra.

Figura 6.89Selezione diun puntosulla lineadel pan pot.

Figura 6.90Impostazionedel livello dipan pot amisura 3.

5. Fai clic sulla linea verde a misura 1 e trascina il punto verso l’alto fino a visualizzarenella casella di testo il valore L64 indicante il totale posizionamento del suono a sini-stra (L=Left=sinistra, figura 6.91).

Figura 6.91Impostazionedel livello dipan pot amisura 1.

6. La curva realizzata rappresenta il livello dei valori di posizione del suono sul frontestereo. Metti in Play ed ascolta il risultato delle automazioni realizzate (figura 6.92).

Salva il progetto!!!

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Esportare il missaggioCompletate le fasi di registrazione, montaggio, elaborazione e missaggio delle tracce, èarrivato il momento di esportare il tutto in un unico file audio, risultato di tutte le opera-zioni precedentemente effettuate durante la realizzazione del progetto.

1. Seleziona dal menu File la voce Esporta (Export) e fai clic su Missaggio Audio(Audio Mixdown, figura 6.93).

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Figura 6.92La traccia 3e le relativeautomazioni.

Figura 6.93Il comandoEsporta,MissaggioAudio.

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2. Nella finestra di dialogo Esporta Missaggio Audio indica il percorso dove salvare ilfile, assegna un nome al file, verifica che il campo Canali sia impostato in modalitàStereo interlacciato, spunta nel riquadro Includi le voci Automazione ed Effetti efai clic sul pulsante Salva per esportare il file nel formato desiderato (figura 6.94).


Figura 6.94Impostazionidella finestraEsportaMissaggioAudio.

3. Cubase SX elaborerà l’intero progetto e dopo pochi istanti potrai ascoltare il fileaudio esportato (figura 6.95).

Figura 6.95Esportazionedel file audio.

RiepilogoIn questo capitolo hai appreso come utilizzare I VST Instrument e come lavorare con l’au-dio digitale. Hai appreso il concetto di VST (Virtual Studio Tecnology) applicato agli stru-menti ed agli effetti. Hai quindi imparato ad indirizzare le tracce MIDI ai VST Instrumente ad utilizzarli. Hai inoltre appreso il concetto di rappresentazione digitale del segnaleaudio e di seguito hai imparato ad utilizzare le tracce audio, montare le parti in un progettoe processarne il segnale. Inoltre hai imparato ad applicare gli effetti e a realizzare automa-zioni dinamiche. Infine hai imparato ad esportare un file audio con il missaggio del pro-getto. Queste conoscenze sono fondamentali per la gestione di Cubase SX; andando avantinella lettura del libro, imparerai come utilizzare al meglio questi strumenti grazie alleincredibili potenzialità di Cubase SX.

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[corsi - ita ] - cubase sx corso pratico - strumenti vst e audio digitale

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