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IL CHIONSAGGERO SCUOLA SECONDARIA DI CHIONS // NUMERO 2 // APRILE 2019 IN QUESTO NUMERO Tutto pulito, ma che fatica! Il giorno della memoria Tronchetto di Primavera E' primavera! Secondo numero de "Il Chionsaggero". Tempo di primavera, di rinascita, di vita nuova e sempre più frizzante. Come i nuovi articoli che state per leggere. Nell'aria si sente la musica rock che i ragazzi delle classi terze hanno ascoltato in una uscita a Taiedo, accompagnati e preparati dalle loro insegnanti di inglese e italiano. Ma si vedono anche i risultati delle "pulizie di primavera" dei ragazzi delle classi seconde che hanno portato a termine grazie allla Giornata Ecologica. E' PRIMAVERA! Non vogliamo anticiparvi troppo, ma vorremmo che nessuno dimenticasse che la vita è un diritto inviolabile. La storia, purtoppo, racconta che in passato (ma anche nella nostra epoca soprattutto nei paesi in via di sviluppo) ciò non è sempre avvenuto. La vita più volte è stata calpestata ed offesa. Perchè nessuno dimentichi, nè oggi nè in futuro, facciamo "memoria" di ciò che è successo, guardiamo alla vita e proteggiamola. Sempre. Buon inizio di primavera e... buona lettura! :-). LA REDAZIONE FOTO 1. L'ORTO-GIARDINO DELLA SCUOLA. PRIMI SEGNI DI PRIMAVERA. L'intervista al sindaco di Chions La redazione DIRETTORE RESPONSABILE VICE-DIRETTORE CAPOREDATTORE FOTOGRAFIA GRAFICA Leonardo Marsonetto. Samuele Cesco. Paola Jubi. Inas Chaouqi Giulia Vit Poesia: "Cambiamenti climatici" Lo sai riconoscere? Coriano, Assisi e Recanati Note... musicali Musica: ed è subito rock! Questo numero de "Il Chionsaggero" è stato realizzato anche grazie al contributo di David Raileanu e Jacopo Corazza, che hanno anche proposto un restyling del logo del nostro istituto.

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IL CHIONSAGGERO S C U O L A S E C O N D A R I A D I C H I O N S / / N U M E R O 2 / / A P R I L E 2 0 1 9

IN QUESTO NUMERO

Tutto pulito, ma chefatica!

Il giorno dellamemoria

Tronchetto diPrimavera

E' primavera!

Secondo numero de "Il

Chionsaggero". Tempo di

primavera, di rinascita, di vita

nuova e sempre più frizzante.

Come i nuovi articoli che state per

leggere.

Nell'aria si sente la musica rock che

i ragazzi delle classi terze hanno

ascoltato in una uscita a Taiedo,

accompagnati e preparati dalle loro

insegnanti di inglese e italiano. Ma

si vedono anche i risultati delle

"pulizie di primavera" dei ragazzi

delle classi seconde che hanno

portato a termine grazie allla

Giornata Ecologica.

E' PRIMAVERA!

Non vogliamo anticiparvi troppo,

ma vorremmo che nessuno

dimenticasse che la vita è un diritto

inviolabile. La storia, purtoppo,

racconta che in passato (ma anche

nella nostra epoca soprattutto nei

paesi in via di sviluppo) ciò non è

sempre avvenuto. La vita più volte

è stata calpestata ed offesa. Perchè

nessuno dimentichi, nè oggi nè in

futuro, facciamo "memoria" di ciò

che è successo, guardiamo alla vita

e proteggiamola. Sempre.

Buon inizio di primavera e... buona

lettura! :-).    

LA REDAZIONE

FOTO 1. L'ORTO-GIARDINO DELLA SCUOLA. PRIMI SEGNI DI PRIMAVERA.

L'intervista al sindacodi Chions

La redazione DIRETTORE RESPONSABILE VICE-DIRETTORE CAPOREDATTORE FOTOGRAFIA GRAFICALeonardo Marsonetto. Samuele Cesco. Paola Jubi. Inas Chaouqi Giulia Vit

Poesia: "Cambiamenticlimatici"

Lo sai riconoscere?

Coriano, Assisi eRecanati

Note... musicali

Musica: ed è subitorock!

Questo numero de

"Il Chionsaggero" è stato realizzato

anche grazie al contributo di David

Raileanu e Jacopo Corazza, che

hanno anche proposto un restyling

del logo del nostro istituto.

Il 21 febbraio 2019 dalle ore 9.00 alle

ore 12.00 la città di Chions era più

pulita. Ne siamo certi. E volete

sapere il perché?

Semplice! Perché le classi seconde

della nostra scuola “Italo Svevo”

hanno partecipato alla Giornata

Ecologica e insieme ad alcuni

professori e volontari della

Protezione Civile hanno pulito delle

zone della città.

Tutti i partecipanti avevano una

divisa “speciale”: guanti in lattice e

giubbotti catarifrangenti.

La partenza è avvenuta dal

parcheggio della scuola e sono stati

creati due grandi gruppi. Quindi

sono iniziate le pulizie! Il primo

gruppo è andato al parco davanti

alle Poste, per poi recarsi alla chiesa,

alla scuola dell’infanzia Maria

Ausiliatrice, il campo sportivo e

come ultima meta la Scuola Primaria

B.Ortis.

TUTTO PULITO,MA CHEFATICA!JOSEPH POLITA, MATTIA VIOLI E IRAGAZZI DELLA 2B

Dopo aver fatto una foto di gruppo,

giocato e fatto merenda, tutti sono

ripartiti per la scuola. Un piccolo

gruppo si è fermato al centro anziani

ed è tornato alla scuola percorrendo

alcune vie: via Verdi, via Moro, via

Ambrosoli, via Fiume e via Zara. Il

gruppo più numeroso, invece, è

tornato direttamente alla scuola

secondaria dove ha pulito il cortile.

Grazie all’intervento dei ragazzi, le

cartacce sono sparite, è tutto pulito

(o quasi!),  ma che fatica! Se

riuscissimo a gettare le carte

direttamente nel cestino, la fatica

non ci sarebbe e l’ambiente sarebbe

sempre ordinato.

L'INTERVISTAAL DOTT.RENATOSANTIN,SINDACO DICHIONS. ANDREA FABRIS, DAVID RAILEANU,JACOPO CORAZZA

FOTO 3. IL SINDACO DI CHIONS,DOTT. RENATO SANTIN NEI LOCALIDELLA SCUOLA.

FOTO 2. I RAGAZZI DI SECONDA ALLA SCUOLA PRIMARIA B.ORTIS.

I ragazzi del CCR hanno scritto una

lettera al Sindaco di Chions, dott.

Renato Santin, in cui richiedevano di

poterlo intervistare. Il sindaco ha

accettato l'invito ed è venuto nella

nostra scuola venerdì 22 marzo:

guardate il video!

IL GIORNODELLAMEMORIAJACOPO CORAZZA E ALEXTIBERIO

Quest’anno il 27 gennaio (La

Giornata Della Memoria) cade di

domenica: il venerdì alcuni ragazzi di

terza hanno preparato un cartellone

da esporre all’ingresso della scuola

(vedi

FOTO 4), che riporta un pensiero

pronunciato da Primo Levi, per

ricordare a tutti l’importanza

di conoscere gli eventi del passato

che hanno portato all’emanazione

delle leggi razziali e al proposito di

eliminare gli ebrei, perché ciò non

debba tornare mai più.

Nel corso della settimana in tutte le

classi si è riflettuto su queste

tematiche.

In particolare nelle classi terze è

stato proiettato il film “Corri

Ragazzo Corri”, in cui il regista Pepe

Danquart affronta il tema della

“Shoah” e racconta la storia di un

ragazzino di nove anni che si rifugia

nella foresta e attraversa boschi e

villaggi: il ragazzino del film esiste

sul

serio, non è un’invenzione letteraria

o cinematografica, è Yoram

Friedman, sopravvissuto alla Shoah

che oggi ultraottantenne vive in

Israele. Jurek è il falso nome

cattolico che il padre, sacrificando se

stesso, attribuisce al figlio

spingendolo a fuggire dal ghetto di

Varsavia per sottrarsi ai nazisti.

La sua fuga, piena di incontri, lo

porta inevitabilmente a

conoscere il bene e il male. Nella

casa della moglie di un partigiano

trova l’affetto generoso di Magda,

che gli insegna le preghiere

cattoliche perché possa presentarsi

in modo convincente a chiedere

ospitalità nelle fattorie. Quando i

nazisti invadono il villaggio,

Jurek riprende la fuga, ma una

donna lo consegna ai nazisti per

riscuotere un compenso. Il ragazzino

ancora una volta riesce a scappare

e, aiutato da un contadino, trova

lavoro in una grande fattoria.

FOTO 5. LOCANDINA DEL FILM"CORRI RAGAZZO CORRI".

È forte, intelligente, volonteroso ma

è pur sempre un bambino

inesperto e, lavorando con i cavalli,

la sua mano finisce in un pericoloso

ingranaggio. In

ospedale, un medico si rifiuta di

operarlo, perché ebreo, e lo

denuncia ai nazisti. Per questo

mancato intervento deve subire

l’amputazione di un braccio.

Passano le stagioni,

l’esercito sovietico è in arrivo. Jurek

vive con la famiglia cattolica che alla

fine lo ha adottato, ma un esponente

della comunità ebraica lo pone di

fronte alla scelta: restare nella

quieta serenità della famiglia o

riappropriarsi delle sue radici, della

sua religione?

Nella mente di Jurek affiorano le

ultime parole del padre: «Dimentica

il tuo nome, dimentica tuo padre e

tua madre, ma non dimenticare mai

di essere ebreo». A questo punto

Jurek ricomincia faticosamente a

riappropriarsi della propria identità.

FOTO 4. CARTELLONE REALIZZATO DAI RAGAZZI (CORAZZA, RAILEANU,MOLINARI E DI DOI) CON UN PENSIERO DI PRIMO LEVI.

La terza A ha realizzato un cartellone

che riporta le recensioni sul film

realizzate a gruppi: è stata

un’occasione di confronto e scambio

reciproco di opinioni e considerazioni.

La terza B inoltre ha guardato il film

d’animazione “La stella di Andra e

Tati”, che racconta la storia di due

bambine italiane deportate insieme

alla famiglia ed al cugino coetaneo nel

campo di sterminio di Auschwitz-

Birkenau, nel marzo del 1944, alla sola

età di 4 e 6 anni. Nel film le due

bambine raccontano la deportazione,

il lungo viaggio che le condusse al

campo di concentramento e le

durezze quotidiane, le urla e le

prevaricazioni quotidiane dei militari

che impartivano ordini con un

linguaggio violento.

Le sorelle Bucci sono tra le poche

bambine che sono riuscite a

sopravvivere alla durezza della vita

nel campo di sterminio, al trauma di

vedere compagni di prigionia sparire o

per un capriccio di una SS, o per la

fame, o per una malattia non curata, o

perché selezionati per subire degli

esperimenti ad opera di medici.

Rimasero nel campo fino al 27

gennaio 1945, giorno in cui le truppe

dell’Armata Rossa aprirono i cancelli

del campo di sterminio di Auschwitz-

Birkenau. L’opera ci ha permesso di

capire le conseguenze della

emanazione delle leggi razziali in

Italia nel 1938, quando venne

impedito ai cittadini di religione

ebraica di fare quasi tutto, fino ad

arrivare a togliere loro la cittadinanza.

FOTO 6. CARTELLONE DEI RAGAZZI DI 3A.

FOTO 8. CARTELLONE DEI RAGAZZI DI 3B

Abbiamo scritto delle lettere ad Andra

e Tati nel tentativo di dimostrare la

nostra vicinanza alla loro traumatica

esperienza, nella speranza reale che

non si verifichino mai più simili orrori.

 

FOTO 7. CARTELLONE GIORNATADELLA MEMORIA

MUSICA: ED ÈSUBITO ROCK!LUCA VITALI, PAULA JUBI E

Venerdì 15 febbraio alle ore 11.00 noi

ragazzi delle terze ci siamo recati al

Teatro Nuovo Taiedo per assistere alla

presentazione del libro “Da Omero al

Rock. Quando la letteratura incontra

la canzone” di Maurizio Stefanini e

Marco

Zoppas.

Dei due autori era presente solo

Marco Zoppas che, vivacemente

presentato

dall’attore Paolo Pezzutti, ci ha

coinvolto in una ”chiacchierata” sul

libro e

sull’importanza attuale della musica

rock.

Non è stata una presentazione

classica, ma piuttosto un piccolo

spettacolo,

grazie soprattutto agli intermezzi

musicali dei ragazzi dei laboratori

NAM di Azzano Decimo, la cui età si

aggirava attorno ai 15-20 anni.

FOTO 9: I RAGAZZI DEI LABORATORI NAM DI AZZANO DECIMO.

Le varie band hanno suonato diversi

brani rock, tra cui il pezzo di David

Bowie “Heroes”, il brano di John

Lennon “Imagine”, “Blowin’ in the

wind” di Bob Dylan ed infine due loro

inediti.

Dobbiamo ammettere che è stata una

bella esperienza e anche se non ci

sono piaciute tutte le esibizioni, molti

di noi hanno apprezzato il brano

“Blowin’ in The Wind “ di Bob Dylan

cantato e suonato da due sole

ragazze.

E proprio con un verso di questa

canzone vogliamo concludere questo

nostro articolo. Parole che per noi

sono una riflessione sul nostro

diventare grandi: quanto dovremo

camminare (o vivere, lavorare,

studiare?) prima di diventare

davvero uomini?

“How many roads must a man walk

down before you call him a man?

Quanta strada deve percorrere un

uomo prima di essere chiamato

uomo?

FOTO 10: LA COPERTINA DELLIBRO PROIETTATA NELLASALA DEL TEATRO NUOVOTAIEDO.

TRONCHETTODI PRIMAVERAMISIRACH DELLA ROSA,FREHIWOT DELLA ROSA

Per mancanza di tempo, non è stato

possibile preparare in classe il dolce

per questo numero del giornalino

della scuola.

Ma come poter rinunciare ad un

dolce? No. Non è possibile!

Quindi l’unica soluzione è stata quella

di prepararlo a casa e poi portarlo a

scuola come prova della ricetta ben

riuscita.

La ricetta di questo numero è un

evergreen della cucina casalinga, tra i

più goduriosi ed è facilissimo da

preparare: stiamo parlando del

salame di ciocc... Ma no! Cosa stiamo

dicendo? Stiamo parlando del

Tronchetto di Primavera! :-)

Un dolce che mette sempre tutti

d’accordo, perfetto per un semplice

fine pasto, una merenda golosa o per

arricchire un buffet di dolci.

La sua caratteristica forma lo rende

perfetto per essere tagliato a piccole

fettine che faranno cedere alla

tentazione grandi e piccini.

FOTO 11. TRONCHETTO DIPRIMAVERA

Noi abbiamo scelto di preparare il

Tronchetto senza uova, così non ci

saranno più scuse né rinunce!

Ed ora tuffiamoci tra i fiori e il

cioccolato del nostro Tronchetto di

Primavera!

Ingredienti:

200 gr di cioccolato fondente

175 gr di biscotti secchi

150 gr di burro a temperatura amb.

150 gr di zucchero

zucchero a velo per decorare

Procedimento:

1. Tagliate con il coltello il cioccolato

e scioglietelo a bagnomaria.

2. Ponete in una ciotola il burro a

pezzetti e montatelo con lo zucchero

usando delle frate elettriche.

3. A questo punto versate il cioccolato

ormai a temperatura ambiente.

Continuate a mescolare fino a quando

il cioccolato non si sarà ben

incorporato.

4. Prendete i biscotti, sminuzzateli

grossolanamente con le mani in una

ciotola e aggiungeteli al cioccolato.

5. Mescolate per amalgamare il

composto.

6. Trasferite l'impasto su un foglio di

carta da forno e con una spatola

distribuite l'impasto in modo da

ottenere un salsicciotto.

7. Sollevate una delle due estremità del

foglio, portatela verso il centro e

arrotolate il salame fino ad avvolgerlo

completamente con la carta da forno.

8.Ripiegate i due lembi di carta laterali

in modo che il salame sia ben chiuso.

9. Appoggiate il salame su un vassoio e

lasciatelo in frigo a rassodare per una

notte intera. Una volta che il salame al

cioccolato si sarà rassodato, potete

legarlo con lo spago e cospargerlo con

lo zucchero a velo oppure "vestirlo" di

primavera come abbiamo fanno noi!

FOTO 12. GLI INGREDIENTI

CORIANO,ASSISI ERECANATIJACOPO CORAZZA E DAVIDRAILEANU

I ragazzi delle classi terze della nostra

scuola, accompagnati da alcuni

insegnanti, hanno visitato Coriano

(San Patrignano), Perugia, Recanati e

Assisi dal 13 al 15 marzo.

Per chi non c'era e per chi vuole

riguardare i posti che abbiamo

visitato, eccovi un video!

FOTO 13. FOTO DI GRUPPO AD ASSISI. BASILICA DI SAN FRANCESCO.

La Comunità di San Patrignano

SONDAGGIOPER LE CLASSITERZEJACOPO CORAZZA E DAVIDRAILEANU

Ciao! Un sondaggio solo per le classi

terze che hanno partecipato alla gita

ad Assisi. Cliccate su "Sondaggio

Classi Terze" (qui sotto), compilate il

questionario, speditelo e nel prossimo

numero vi faremo sapere i risultati!

RICORDI ERIFLESSIONI DIVIAGGIOCLASSE 3B

Abbiamo raggiunto, a Coriano, la

comunità di San Patrignano, una

comunità terapeutica di recupero per

tossicodipendenti, fondata oltre

quarant’anni fa.  Ci hanno accolti due

ragazzi che, prima di farci visitare la

struttura, ci hanno spiegato

brevemente la storia e le attività che

caratterizzano l’esperienza

comunitaria. Attraverso essa, i ragazzi

cercano di ricostruirsi una vita

uscendo dal circolo delle droghe, con

l’aiuto del gruppo, per reintegrarsi nel

mondo da cui si sono isolati con l’uso

delle sostanze. Abbiamo appreso che,

se un ragazzo sceglie il programma di

questa comunità, viene inserito in uno

degli ambitidi formazione che si

possono trovare a San Patrignano;

viene affidato a un ragazzo che

diventa suo tutor con il compito di

sostenerlo nel percorso di “rinascita”.

Gradualmente, durante il cammino,

ad ogni giovane, sono affidate alcune

responsabilità, anche nelle attività

sportive, artistiche e culturali che

caratterizzano la vita di ogni ragazzo

in comunità. Le nostre guide quindi ci

hanno accompagnati all’interno delle

strutture in cui abbiamo visto i

laboratori dove i giovani si cimentano

nella meccanica, nella moda, nella

grafica, nella stampa e in molti altri

settori. Successivamente alcuni ospiti

della comunità ci hanno resi partecipi

delle loro storie e abbiamo imparato

che alle difficoltà che si presentano

nelle nostre vite, possiamo

individuare delle soluzioni, evitando

di scoraggiarci e di trovare rifugio

nelle promesse illusorie delle

sostanze.

E poi… Recanati 

È stata una grande emozione

percorrere i luoghi di Leopardi.

Un’esperienza da vivere! Abbiamo

visitato il Palazzo Leopardi, un edificio

storico di Recanati, noto per essere

stato la casa natale del poeta, che

nacque qui nel 1798 e vi soggiornò

fino alla sua definitiva partenza nel

1830.

Al primo piano dello stabile siamo

entrati nella famosa Biblioteca, ricca

di testi, dove il poeta trascorreva

buona parte delle sue giornate,

dedicandosi alle letture tanto

importanti per la sua formazione.

Accompagnati da una guida molto

preparata, la visita è stata molto

interessante. In particolare è stato

emozionante osservare il piccolo

tavolo su cui Leopardi trascorreva

tanto tempo studiando.

La particolarità della basilica è

l’essere formata da due chiese

sovrapposte: la basilica inferiore e

la basilica superiore, entrambe

stupendamente affrescate.

E come non ricordare un’altra

preziosa testimonianza di Assisi come

la Basilica di Santa Chiara, la Santa

che trascorse la sua vita ad Assisi,

dove collaborò con San Francesco?

Una targa sul muro riporta il

verso: "Sempre caro mi fu quest'ermo

colle". E non abbiamo potuto fare a

meno di imitare il grande poeta:

immaginare il paesaggio oltre la siepe

e vagare con l’immaginazione alla

ricerca dell’infinito!

FOTO 14. RITRATTO DI GIACOMOLEOPARDI DI A. FERRAZZI, OLIO SUTELA, 1920 CIRCA.

E come potevamo andare a Recanati e

non salire sul monte Tabor, meglio

conosciuto come “colle dell’infinito”?

E provare a gettare lo sguardo al di là

della siepe? Abbiamo percorso un

sentiero che attraversa il parco e

siamo giunti al punto in cui

probabilmente il poeta si trovò a

comporre la poesia.

FOTO 15. BASILICA DI SANFRANCESCO.

L'edificio, che risale al XIII secolo e fu

costruito in stile gotico italiano, ci ha

ricordato la stessa basilica superiore

di San Francesco. La chiesa conserva

le spoglie di Santa Chiara, situate

nella cripta all'interno di un'apposita

teca di cristallo e pietra rosa.

PENSIERI NEIRIQUADRICLASSE 3A

I ragazzi che vivono a San Patrignano

devono seguire alcune regole, tra le

quali quella di non usare cellulari,

affinché non siano tentati a isolarsi e

scelgano sempre una forma di

comunicazione diretta con le persone,

cioè parlare faccia a faccia. Per

rispetto a questa regola dunque, non

abbiamo usato i telefoni neppure noi

e di conseguenza non abbiamo fatto

foto.

Questa esperienza è stata

indimenticabile per tanti motivi.

In queste pagine vorremmo dire cosa

ci è rimasto e cosa crediamo di avere

imparato. (Greta e Natasha)

Alla scoperta di Assisi…

La Basilica di San Francesco,

complesso di grande valore artistico,

sia per le strutture architettoniche sia

per i preziosi affreschi e decori interni,

è situata su un promontorio, dal quale

abbiamo potuto ammirare la

campagna umbra. Conserva le spoglie

del santo di Assisi, esempio di umiltà e

semplicità.

FOTO 16. FOTO DI GRUPPODAVANTI AL PORTALE DI INGRESSODELLA BASILICA DI SANTA CHIARA.

Io ritengo di aver imparato cosa sia la

vita rovinata dalla droga. Sentire che

questo tipo di dipendenze possono

verificarsi già alle medie, mi ha fatto

riflettere molto. È stato scioccante

sapere che un ragazzo escluso dal

gruppo o che si vuole “far notare” può

cadere nelle grinfie della droga, senza

essere cosciente della pericolosità per

la sua salute.

(Ottavia)

Le droghe ti rovinano la vita, sia

quelle“leggere” (perché ti viene lo

stimolo di provare qualcosa di sempre

più forte), sia quelle “pesanti”. Ho

appreso che è molto facile entrare nel

giro delle droghe, ma è molto difficile

uscirne.

(Cristian)

Da questo incontro ho imparato che

nella vita bisogna scegliere sempre la

giusta strada, che non è dettata dagli

altri, bensì da noi stessi, che siamo

padroni del nostro futuro. Ho

imparato anche che non bisogna

tenersi tutto dentro, ma bisogna

parlare, ad amici o genitori che siano,

perché tenersi tutto dentro fa solo

aumentare i problemi.

(Edoardo)

Mi ha colpito particolarmente questo

incontro con i ragazzi di San

Patrignano. Non mi aspettavo di

trovare persone con delle storie di vita

così: ho capito che nel tempo che

avevano trascorso lì, due, tre o

quattro anni, avevano fatto un

percorso di crescita interiore davvero

grande. Ho capito che cosa può

provocare la solitudine e il non essere

accettati; non avendo mai provato io

queste situazioni, non le potevo

capire.

(Valentina)

FOTO 17. UNO DEI "PENSIERI NEI RIQUADRI" SCRITTI DAI RAGAZZI DI 3A.

Ho imparato che è meglio stare in

compagnia delle persone, conversare

con loro. In questi ultimi anni noi

ragazzi stiamo troppo con i

videogiochi e con i telefoni.

Quel giorno mi sono sentita bene con

me stessa, mi è piaciuto tanto stare

con amici, ridere, scherzare, parlare.

(Emanuela) Edoardo, come tutti gli altri, mi hanno

insegnato a non diventare qualcosa

che non sei e a rimanere te stesso.

(Inas)

Mi sono emozionata tanto capendo

che anche questa è la realtà, fuori

casa, fuori scuola, intorno a noi. Le

storie che ho sentito sono storie vere,

storie che comunicano tanto, storie

che raccontano di gente anche morta,

storie che potrebbero capitare a

chiunque.

(Nassahou)

I ragazzi di San Patrignano ci hanno

spiegato la loro vita, i loro sbagli, le

loro paure, i loro sentimenti. Erano

entrati nel giro della droga, prima di

ritrovarsi lì, e ci hanno fatto capire che

uscire da questa vita di illegalità è

molto difficile. Hanno espresso le loro

debolezze, ma allo stesso tempo il

loro coraggio per aver affrontato

quella situazione. Hanno avuto la

fortuna di trovare un’associazione

come San Patrignano e sono riusciti a

uscire dal tunnel della droga. Hanno

capito i loro sbagli e ci hanno

trasmesso il loro pensiero.

I miei genitori ovviamente mi avevano

già informato del male che la droga fa,

ma queste testimonianze sono state

molto utili per capire il perché

persone deboli ed escluse a volte si

rifugino nella droga. Vogliono essere

accettate e così si rovinano, e io non

voglio commettere questo errore.

(Jacopo D.)

CAMBIAMENTICLIMATICISAMUELE CESCO

Sempre più spesso, in questi anni, si è

sentito parlare dei cambiamenti del

clima. Il nostro ex professore di

Italiano, Orazio Rigano, venuto a

sapere che nel numero precedente de

"Il Chionsaggero" abbiamo trattato

questo argomento, ha voluto farci un

regalo consegnandoci una poesia da

lui composta, con la speranza di

trasmetterci un grande insegnamento.

Cambiamenti climatici

È stata grembo al seme del pensiero

questa distesa primordiale

di humus vitale. Mi ha donato

i chiaroscuri dell'essere

uomo tra gli uomini

nel vasto orto cosmico

che abito inquieto

in ambiguo splendore.

Nella sedimentazione

del tempo dei tempi, la zolla

apriva il suo avido cuore

alle sementi innaffiate dal sudore

Il limpido cielo mattutino

richiamava acrobati giochi

di rondini in amore

L'ulivo si contorceva felice

alle millenarie nenie contadine

FOTO 18. IL PROF. RIGANOMENTRE LEGGE UNA SUAPOESIA.

E i pozzi artesiani del cuore

attingevano storie fantastiche

e vere da raccontare ai bambini.

TUTTO SAPEVA DI MERAVIGLIA

Ma oggi la mia anima è in subbuglio

era ieri

e il gelsomino spandeva

effluvi d'amore sui balconi

era ieri

e la rosa splendeva

di rugiada, ma ora langue

nel suo debole stelo, china il capo

e al Padre s'abbandona.

S'inchinavano accarezzate dal vento

le spighe d'oro sui prati assolati

Nella prima parte il prof. vuole

evidenziare la bellezza e la bontà

della Terra prima che l’uomo la

dominasse e la sfruttasse

completamente, mentre nella

seconda parte ci presenta un

panorama di grigiore e senso di

morte.

Tutt’ora i cambiamenti climatici

minacciano gravemente l’ecosistema

terrestre: uno degli esempi più

popolari è quello del “Buco d’Ozono”,

che si trova sopra l’Antartide, dovuto

a delle sostanze inquinanti che

quando vengono a contatto con i

raggi ultravioletti si degradano e

rilasciano atomi di cloro e di bromo.

Il 16/11/18, come avevo già detto

nell’articolo del numero precedente

del nostro giornalino scolastico,

abbiamo trattato dei cambiamenti

climatici con il sindaco dei ragazzi di

Pravisdomini: lui ci invitava a

diventare più ecologici per non

danneggiare l’ambiente.

Rinnoviamo dunque anche noi l’invito

del sindaco dei ragazzi di

Pravisdomini, che è anche quello del

nostro ex insegnante: salvaguardiamo

la Terra e consegnamola pulita alle

generazioni future.

LO SAI RICONOSCERE?SAMUELE CESCO, ANDREA FABRIS,LEONARDO MARSONETTO

Ecco a voi il vincitore di “Lo sai

riconoscere?” del N° 1 de “Il

Chionsaggero”:

Nome: Joey Gasparotto (Classe 3E)

Dove si trova l'immagine? Nell’atrio

della nostra scuola, Scuola

Secondaria di Chions.

Di che cosa si tratta? Di un

particolare della veste di Dante

Alighieri, dipinto su parete. (vedi

FOTO 20.)

FOTO 19. FOTO MISTERIOSA

Ora è il momento della nuova

immagine misteriosa:

Siamo andati in giro per la nostra

scuola e abbiamo trovato per voi

un'immagine misteriosa (vedi FOTO

19)... Di che cosa si tratta? Pensateci

bene e a lungo.  

Fate sapere alla redazione del

giornalino le vostre risposte scritte.

Nel quaderno della vostra classe

troverete i moduli per partecipare.

Nel prossimo numero pubblicheremo

la risposta e il nome di colui o colei

che ci ha comunicato per primo/a la

risposta corretta.

Buona fortuna!

Le note sul registro o sul libretto, si sa,

si spera che non arrivino mai. Ma qui

per fortuna non parleremo di quelle

note, ma solo di note musicali e delle

canzoni più belle e più ascoltate del

momento. Le conoscete tutte? Ecco la

nostra playlist con la classifica delle

hit e dei brani di successo del

momento.

1. Ultimo - I tuoi particolari.

2. Mahmood - Soldi.

3. Pedro Capò - Calma.

4. Irama - La ragazza con il cuore di

latta.

5. Loredana Bertè - Cosa ti aspetti da

me.

Buon ascolto e alla prossima TOP 5!

NOTE...MUSICALIPAOLA JUBI E INAS CHAOUQI

FOTO 20. DANTE ALIGHIERI,DIPINTO SU PARETE