convegno verso un contratto di fiume dell'alto bacino ... · (sostegno a progetti collettivi...

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CONVEGNO Verso un Contratto di Fiume dell'alto bacino imbrifero del fiume Adda. Sondrio 2 dicembre 2014 Sala Conferenze della Comunità Montaa “Stato dell’arte dei Contratti di Fiume in Italia” Massimo Bastiani Tavolo Nazionale Contratti di Fiume

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CONVEGNOVerso un Contratto di Fiume dell'alto bacino imbrifero

del fiume Adda.

Sondrio 2 dicembre 2014

Sala Conferenze della Comunità Montaa

“Stato dell’arte

dei Contratti di Fiume in Italia”

Massimo Bastiani

Tavolo Nazionale Contratti di Fiume

Le storie dei fiumi sono storie di comunitàAcqua, fiumi e territorio

Gli Statuti Comunali di Gubbio 1264 - 1624 : Acqua elemento di “continuità” del

territorio fuori e dentro le mura della città . Con lo statuto del 1338 viene sancita la

nomina di un Soprastante alle Acque (fiumi,ponti , fonti e cloache) che ha l'incarico di

controllare e periodicamente informare sullo stato di questi beni (lib.I,rub 14). Il

Soprastante è a disposizione dei cittadini…

Le storie dei fiumi sono storie di comunitàAcqua, fiumi e territorio

“Purtroppo”.. i confini fisici dei bacini idrografici spesso non coincidono con

quelli degli Stati delle e delle province, ciascuna delle quali costruisce edifici,

strade, ponti, depuratori dove gli pare, senza considerare che non ha senso fare

opere di rimboschimento o di difesa del suolo in una valle se nella valle adiacente,

dello stesso bacino idrografico, ma “appartenente” ad un’altra amministrazione, le

acque irruenti portano a valle terra e tronchi (G. Nebbia 2014).

La difesa dal rischio, la tutela della qualità delle acque, del paesaggio e

dell’ecosistema sono problematiche che ci riguardano tutti indistintamente…

In Italia la produzione complessiva di cemento tra il 1952 ed il 1962 cresce del

192,5%

A partire dai primi anni ’60 a modificarsi radicalmente sarà l’intero comparto agricolo nazionale,

con conseguenze dirette sul tessuto socio-economico ed indotte su territorio, ambiente e

paesaggio

A subire la maggior decrescita tra il 1961 ed il 1970, sono le aziende

agricole di collina e montagna, più complesse da mantenere, che

subiscono una riduzione pari a circa il 19%.

Dal ’66 si manifestano le prime grandi emergenze idrogeologiche

Acqua, fiumi e territorio

Terrazzamenti con ciglionamenti e muretti a secco in Valtellina. Sinergia fra

difesa del suolo e tutela del paesaggio tradizionale.

Acqua, fiumi e territorio

Acqua, fiumi e territorio

Acqua, fiumi e territorio

Fonte: Ugo Baldini, Caire Potenza 2014

In Ligura “nel 2010 la perdita di

aziende agricole sfiora l'80 %

rispetto al censimento del 1961 con

una perdita di oltre 3.800 kmq dei

5.400 che formano l'estensione

complessiva dell'intero territorio

regionale

La scelta dei Contratti di Fiume

Contratti di Fiume, di Lago, di foce, di falda..di costa…contratto di

Contratti

La gestione pattizia dei beni collettivi e l’adozione di strumenti come i

Contratti di Fiume rappresentano oggi, una concreta alternativa al perdurare

del rischio ed all’apparentemente “inevitabile” e progressivo degrado del

territorio e dell’ambiente. Rappresentano una spinta dal basso pacifica e

democratica, una ri-assunzione di responsabilità collettiva, una forma di

democrazia diretta.

La scelta dei Contratti di Fiume

Contratto di Fiume della “Media Valle del Tevere” firma de Manifesto 22/10/2014

“…..il sonno dei cittadini genera mostri” M. Paolini

La scelta dei Contratti di Fiume

I processi partecipativi attivano Contratti, i Contratti producono progetti

ed i progetti azioni ed interventi; la finalità di un Contratti di Fiume sta

nella capacità di produrre miglioramenti concreti in un territorio

fluviale

Ricercare nuovi valori collettivi

I contratti di fiume sono uno strumento di governance e non devono

essere in nessun caso scambiati per un nuovo livello di pianificazione oprogrammazione

Le storie dei fiumi sono storie di comunitàIn Francia a partiredalla lorointroduzione neglianni ‘80 e fino al2002 l’ammontaredegli investimentiattivati dai CdF è

stato pari a 2.640milioni di euro a

fronte di un apportoglobale del Ministerodell’Ambiente pari a80,2 milioni di euro.

La scelta dei Contratti di Fiume

Collegato Ambientale alla Legge di Stabilità

ART. 24 bis "I contratti di fiume

concorrono alla definizione e

all’attuazione degli strumenti di

pianificazione di distretto a

scala di bacino e sotto-bacino

idrografico, quali strumenti

volontari di programmazione

strategica e negoziata che

perseguono la tutela, la corretta

gestione delle risorse idriche e

la valorizzazione dei territori

fluviali, unitamente alla

salvaguardia dal rischio

idraulico, contribuendo allo

sviluppo locale di tali aree".

Un Patto che pone al centro la tutela di un bene collettivo

Decreto “Sblocca Italia” 2014

ART. 7 (Governance delle risorse

idriche)

Le risorse sono prioritariamente

destinate agli interventi integrati,

finalizzati sia alla mitigazione del

rischio sia alla tutela e al recupero

degli ecosistemi e della

biodiversità, ovvero che integrino

gli obiettivi della

direttiva 2000/60/CE …e della della

direttiva 2007/60/CE…

ART. 24. – (Misure di agevolazione

della partecipazione delle

comunità locali in materia di tutela

e valorizzazione del territorio).

Sviluppo dei CdF nella programmazione dei fondi 2014-2020

Contratti di Fiume e PSR

piemontePSR 2014-2020

Art. 35: COOPERAZIONE

Sottomisura “Sostegno ad azioni congiunte per la

mitigazione del cambiamento climatico e l’adattamento

ad esso e sostegno per approcci comuni ai progetti e

alle pratiche ambientali in corso”

(sostegno a progetti collettivi di carattere ambientale)

• attuazione dei contratti di fiume;

• ………………..

Fonte: Regione Piemonte Elena Porro Rimini 2014

IX Tavolo Nazionale del Contratti di Fiume, Venezia 2014 – Verso un

riconoscimento nazionale regionale (80 relatori e oltre 500 partecipanti)

Tavolo Nazionale dei Contratti di Fiume

Requisiti di finalità e coerenza

Finalizzati a chiarire le relazioni tra CdF e normativeambientali, con particolare riferimento alla direttivaquadro sulle acque (Direttiva 2000/60/CE), i relativiobiettivi, le direttive figlie e con i Piani e programmiesistenti sul territorio

Finalizzati a chiarire le relazioni tra CdF e normativeambientali, con particolare riferimento alla direttivaquadro sulle acque (Direttiva 2000/60/CE), i relativiobiettivi, le direttive figlie e con i Piani e programmiesistenti sul territorio

Requisiti di impostazione

Riguardano le fasi ritenute essenziali per l’articolazionedi un CdFRiguardano le fasi ritenute essenziali per l’articolazionedi un CdF

Requisiti di base di un CdF

Fonte: Tavolo Nazionale Gruppo di lavoro 1 Riconoscimento e requisiti di qualità dei Contratti di Fiume (A. Bianco

Venezia 2014)

Fonte: Tavolo Nazionale Gruppo di lavoro 1 Riconoscimento e requisiti di qualità dei Contratti di Fiume (A. Bianco

Venezia 2014)

2.a) condivisione di un Documento d’intenti contenente le motivazioni e gli obiettivi di

massima, stabiliti anche per il perseguimento degli obblighi cui all’articolo 4 della direttiva

2000/60/CE e delle direttive figlie, le criticità specifiche oggetto del CdF e la metodologia di

lavoro condivisa tra gli attori che prendono parte al processo. La sottoscrizione di tale

documento da parte dei soggetti interessati dà avvio all’attivazione del CdF

2.a) condivisione di un Documento d’intenti contenente le motivazioni e gli obiettivi di

massima, stabiliti anche per il perseguimento degli obblighi cui all’articolo 4 della direttiva

2000/60/CE e delle direttive figlie, le criticità specifiche oggetto del CdF e la metodologia di

lavoro condivisa tra gli attori che prendono parte al processo. La sottoscrizione di tale

documento da parte dei soggetti interessati dà avvio all’attivazione del CdF

2.b) messa a punto di una appropriata Analisi conoscitiva preliminare integrata per gli aspetti

ambientali, sociali ed economici del territorio oggetto del CdF come ad es.: la produzione di

una monografia d’area o Dossier di caratterizzazione ambientale, territoriale e socio-

economica (messa a sistema delle conoscenze), la raccolta dei Piani e Programmi (quadro

programmatico) e l’analisi preliminare sui portatori di interesse e reti esistenti tra gli stessi.

2.b) messa a punto di una appropriata Analisi conoscitiva preliminare integrata per gli aspetti

ambientali, sociali ed economici del territorio oggetto del CdF come ad es.: la produzione di

una monografia d’area o Dossier di caratterizzazione ambientale, territoriale e socio-

economica (messa a sistema delle conoscenze), la raccolta dei Piani e Programmi (quadro

programmatico) e l’analisi preliminare sui portatori di interesse e reti esistenti tra gli stessi.

2.c) definizione di uno Scenario strategico che integri gli obiettivi della pianificazione di

distretto e più in generale di area vasta, con le politiche di sviluppo locale del territorio di

interesse, riferito ad un orizzonte temporale di medio lungo termine

2.c) definizione di uno Scenario strategico che integri gli obiettivi della pianificazione di

distretto e più in generale di area vasta, con le politiche di sviluppo locale del territorio di

interesse, riferito ad un orizzonte temporale di medio lungo termine

Requisiti di base di un CdF

Fonte: Tavolo Nazionale Gruppo di lavoro 1 Riconoscimento e requisiti di qualità dei Contratti di Fiume (A. Bianco

Venezia 2014)

De-frammentare il sistema delle conoscenze consente di evitare la duplicazione o larealizzazione di opere inutili o addirittura dannose per il territorio, o ancora di crearesinergie virtuose tra gli interventi

I Contratti di Fiume: mettere a sistema le conoscenze

I Contratti di Fiume: mettere a sistema le conoscenze

Fonte: Alluvione di Orvieto (12 novembre 2012) Silvio Manglaviti Centro Studi Ricerca e Documentazione HUBVETUS –

GeoStOR

Il processo partecipato esplicitato dal Contratto di Fiume viene gestito parallelamente alle ANALISI DEL TERRITORIO e dell’ecosistema fluviale, fino alla predisposizione di un ORIZZONTE STRATEGIO e del PIANO D’AZIONE

I Contratti di Fiume: mettere a sistema le conoscenze

L’aumento probabile dei danni che si producono in caso di esondazione, a causa del livello degli investimenti nelle zone a rischio tende a raddoppiare ogni 30 anni [Hooijer et al., 2002].

In Olanda per proteggersi dal rischio la

soluzione tecnica più utilizzata era di alzare gli argini.

Nei primi anni del 2000, associazioni ed abitanti, proposero un approccio diverso al problema.Sostenendo soluzioni integrate per dare più spazio al fiume. Oggi numerosi progetti di ristrutturazione delle golene sono in preparazione o già in esecuzione.

I Contratti di Fiume: creazione di un Orizzonte strategico

2.d) definizione di un Programma d’Azione (PA) con un orizzonte temporale ben

definito e limitato (preferibilmente di massimo tre anni), alla scadenza del quale,

sulla base delle risultanze del monitoraggio di cui al successivo punto 2.g), sarà

eventualmente possibile aggiornare il contratto o approvare un nuovo PA

2.d) definizione di un Programma d’Azione (PA) con un orizzonte temporale ben

definito e limitato (preferibilmente di massimo tre anni), alla scadenza del quale,

sulla base delle risultanze del monitoraggio di cui al successivo punto 2.g), sarà

eventualmente possibile aggiornare il contratto o approvare un nuovo PA

• gli attori interessati

• i rispettivi obblighi e impegni

• i tempi e le modalità attuative

• le risorse umane ed economiche necessarie, nonché la relativa copertura finanziaria

• una descrizione sintetica del contributo delle singole azioni al perseguimento delle finalità di cui alle direttive

2000/60/CE, 2007/60/CE e 42/93/CEE

• gli attori interessati

• i rispettivi obblighi e impegni

• i tempi e le modalità attuative

• le risorse umane ed economiche necessarie, nonché la relativa copertura finanziaria

• una descrizione sintetica del contributo delle singole azioni al perseguimento delle finalità di cui alle direttive

2000/60/CE, 2007/60/CE e 42/93/CEE

Il PA deve indicare oltre agli obiettivi per

ogni azione

Il PA deve indicare oltre agli obiettivi per

ogni azione

Requisiti di base di un CdF

Fonte: Tavolo Nazionale Gruppo di lavoro 1 Riconoscimento e requisiti di qualità dei Contratti di Fiume (A. Bianco

Venezia 2014)

Le azioni messe in campo da un CdF non agiscono solo alla macro-scala ma consentono di definire anche impegni di dettaglio ad esempio per la manutenzione e gestione ordinaria, per creare accordi sull’uso dei terreni, per la sicurezza idraulica, per facilitare la fruizione

Acqua

Suolo Natura

Aria

demolizione demolizione difese spondalidifese spondali

ampliamentoampliamento(serie di scavi (serie di scavi

semilunari)semilunari)

Kleblach

demolizione demolizione difese spondalidifese spondali

ampliamentoampliamento(serie di scavi (serie di scavi

semilunari)semilunari)

Kleblach

I Contratti di Fiume : i piani d’Azione

I Contratti di Fiume: i piani d’azione

I Contratti di Fiume: i piani d’azione

Le Contrat de delta Camargue : 22 millions d’euros sur 6 ans

IL fattore moltiplicatore degli investimenti attivati da un CdF è di uno a tre ed arriva ad uno a sei se si

considerano gli eventuali danni evitati a cose e persone che la tutela del territorio produce

1 euro di investimenti pubblici nei CdF ne sviluppa 6

La questione delle risorse economiche

I Contratti di Fiume: i piani d’azione

Dare valore agli investimenti con il contributo di soggetti privati. Il caso toscano degli agricoltori “custodi del Territorio” Interventi realizzati con il 70% di investimento pubblico ed il 30% di la voro diretto delle aziende agricole

Un processo di costruzione di un Contratto di Fiume è soloapparentemente una strada decisionale con iter più lunghirispetto ad altre forme di decisone, come dimostrano gliinnumerevoli progetti ed opere pubbliche bloccate anche per 15 o20 anni, non per eccesso di democrazia ma bensì di burocrazia. Iritardi sono spesso imputabili ad una palese incoerenza tra lastruttura giuridico legislativa delle decisioni, l’azione politica e lamobilitazione sociale che nei territori dovrebbe condividere esostenere gli interventi.

Un processo di Governance

“……Questo continuato legame fisico di rapporti, che costituisceun tutto dalla fonte al mare, deve necessariamente esseregovernato con unità di principj, quando pure si voglia conservarlonel sentiero della nazionale felicità”.

Guido Erizzo in “Memoria sui veneti fiumi”, 1807

Un processo di Governance

Massimo Bastiani

[email protected]

Twitter: @ContrattiFiume

Sito web – Tavolo Nazionale Contratti di Fiume

http://nuke.a21fiumi.eu

[email protected]