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SINDACATO MAGGIORMENTE RAPPRESENTATIVO DELLA POLIZIA DI STATO Periodico Ufficiale Nazionale della CONSAP - C.N.P.S. anno XV numero 5-6 Maggio-Giugno 2013 - Registrazione Tribunale Civile Roma n. 542/99 CONSULTA NAZIONALE POLIZIA STRADALE La Polizia al Giro d’Italia La Polizia al Giro d’Italia Pensa nuovo Capo della Polizia di Stato

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SINDACATO MAGGIORMENTE RAPPRESENTATIVO DELLA POLIZIA DI STATO

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CONSULTA NAZIONALE POLIZIA STRADALE

La Polizia

al Giro d’Italia

La Polizia

al Giro d’ItaliaPensa nuovo Capo della Polizia di Stato

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3Convenzioni Consap Magazine 2012

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di Roma n. 542 del 01/11/1999

Stampa: Macofin srl - Roma

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Si avverte che gli incaricati

alla diffusione non possono

essere appartenenti

alla Polizia di Stato

né a Forze dell’Ordine.

In ragione di ciò vi invitiamo

a segnalare anomalie

rispetto a quanto sopra.

Sommario

EDITORIALETUTELARE IL PERSONALE IN ORDINE PUBBLICO,

RIORDINARE LE CARRIERE E SBLOCCARE

IL RINNOVO CONTRATTUALE 4Il Prefetto Alessandro Pansa è il nuovo Capo della Polizia 7Polizia: Consap, apprezzamento per la nomina del Capo della Polizia 8Dall’anticrimine al vertice della Polizia Pansa, il supersegugio 9Proroga blocco del rinnovo contrattuale: esito audizione parlamentare 10L’insediamento del nuovo Capo della Polizia e l’incontro con i sindacati... 14Anniversario della fondazione: la cerimonia a Roma 16EuroCop definisce le strategie, per riportare la sicurezza al centro delle agende dei governi 17Benefici IMU prima casa a militari e forze di Polizia residenti in altra sede 18Istituzione della Consulta Nazionale Reparti Prevenzione Crimine 19Sicurezza in Umbria necessario un cambio di passo, la Consap incontra... 22Incidenti a Terni: duro intervento del segretario nazionale Stefano Spagnoli 23Dieci anni di lavoro della Consap in Friuli Venezia Giulia 24La prospettiva della sicurezza per Fermo, questura o presidio di polizia? 25Soppressa la Sezione di Forza Assente alla Questura di Roma, un successo... 26Il tuning e la sicurezza stradale, emanato un decreto legislativo per la modifica... 27Animali liberi in auto, cresce il rischio incidente 28Riflessioni sulla specialità che detiene il triste primato sulla mortalità in servizio 29Pantaleoni: "Alessandro De Bellis, ritratto di un amico, un collega e un professionista" 38S. Anna, commosso addio al poliziotto 39Patente a punti, a luglio scatta il bonus di 2 crediti per chi non ha subìto multe... 40Safety Tutor, deterrente principe per la sicurezza stradale. Sanzioni in calo 42Giro d'Italia "scortato" da 40 poliziotti, riproposto il progetto “Biciscuola” ... 44Affrontare la nuova stagione ciclistica con i consigli del Touring Club Svizzero 46Danneggiare i cartelli non è reato E la sicurezza stradale? 48Il sistema sicurezza barcolla sotto i duri colpi di una crisi inesauribile 50La Consap un sindacato da sempre al fianco dei poliziotti 52

SommarioCOPERTINALe moto della Polizia di Stato, scortad'eccezione per la novantaseiesima edizionedel Giro d'Italia.Nel riquadro il nuovo Capo della PoliziaAlessandro Pansa.

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Tutelare il personale in ordine pubblico, riordinare le carrieree sbloccare il rinnovo contrattualeIncontro con il nuovo Capo della Polizia Pansa

L’11 giugno scorso la Consap,unitamente ai rappresentanti dellealtre organizzazioni sindacali del-la Polizia di Stato, ha incontrato ilnuovo Capo della Polizia, pref.Alessandro PANSA. All’incontrohanno preso parte il Vice Capo Vi-cario della Polizia di Stato, pref.Alessandro MARANGONI, Il ViceCapo della Polizia, pref. MauroPiantedosi e il Direttore dell’Ufficioper le Relazioni Sindacali, vicepref. Castrese DE ROSA.Lo scri-vente, dopo aver rinnovato al neocapo della Polizia le più vive con-gratulazioni per il prestigioso emeritato incarico e avergli augura-to buon lavoro, ha illustrato, conspirito costruttivo, le questioni che,a parere della nostra organizza-zione, necessitano di soluzioni ur-genti ed adeguate.RIORDINO DELLE CARRIERELa Consap, ritiene, che un prov-vedimento di riordino dei ruoli edelle funzioni dei poliziotti non èpiù rinviabile poiché la strutturaorganizzativa ha bisogno di unarimodulazione e di un ammoder-namento mirati ad utilizzare almeglio il personale dipendente eda riconoscere doverosamente leprofessionalità esistenti, attraversouna mirata razionalizzazione especifica valorizzazione delle ri-sorse interne. Il richiesto proces-

so di riordino risponde anche al-l’esigenza di adeguare l’ordina-mento della Polizia di Stato allerinnovate esigenze della società.Al riguardo, è stato sottolineatocome si sia creata un’ evidentesperequazione nei confronti delpersonale della Polizia di Statoche risulta gravemente penalizza-to dai processi di riqualificazioneintervenuti negli ultimi anni nelpubblico impiego e non solo, chehanno consentito al personale de-gli ex livelli IV, V, VI di accedere aposizioni funzionali superiori, an-che in assenza del titolo di studioprevisto per l’accesso dall’esternoalla stessa funzione (es. accessoalle posizioni “direttive” C1 eC2). Tale situazione ha reso anco-ra più complicata l’annosa que-stione dell’attuazione dell’art. 36della legge n. 121 del 1981, inmateria d’impiego del personaledell’Amministrazione civile dell’In-terno negli uffici di polizia, deter-minando una conflittualità tra que-st’ultimo personale e quello dellaPolizia di Stato, con una ricadutanegativa sulla funzionalità degliuffici e sull’ottimale impiego di tut-to il personale disponibile.BLOCCO CONTRATTUALEE’ stata, quindi, illustrata la fortepreoccupazione che pervade ilpersonale per la paventata possi-

Giorgio InnocenziSegretario GeneraleNazionale Consap

4 EditorialeConsap Magazine 2013

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5Editoriale Consap Magazine 2013

bilità che il Governo proroghi fino al 31 dicembre2014 il blocco dei rinnovi contrattuali e del relativotrattamento economico, anche in considerazione del-la inflazione reale che inesorabilmente da anni ero-de il valore delle modeste retribuzioni. Tale sceltanon può non essere interpretata come la conferma diuna politica insensibile alle legittime esigenze delpersonale delle Forze di Polizia, che subisce da oltretre anni mortificanti umiliazioni economiche e profes-sionali, l’ultimo rinnovo contrattuale risale al biennioeconomico 2008-2009. Questo Paese ha bisogno diuna seria lotta agli sprechi e alla diffusa cultura del-la corruzione, ma non può ridurre allo stremo le for-ze di polizia che si sentono abbandonate da tempoda chi governa il Paese.TUTELA OPERATORIGli scontri di piazza dimostrano quotidianamentel’alto senso dello Stato e la professionalità delle don-ne e degli uomini della Polizia di Stato nel garantirela libertà di manifestare e la sicurezza dei pacifici di-mostranti. Il diritto di manifestare le proprie opinionied il proprio dissenso è e deve restare inviolabile.per cui è necessario che le forze di polizia, senzatentennamenti, siano messe nelle condizioni di ope-rare nella massima serenità. Il mantenimento dell’or-dine pubblico può richiedere interventi repressivi conl’uso controllato e proporzionale della forza, comesoltanto le forze di polizia addestrate sanno fare. Alriguardo servono risorse finanziarie per l’assunzionedi giovani poliziotti, per l’acquisto di mezzi e stru-menti efficienti, finalizzati a contrastare chi abbando-nando il dialogo ha scelto la viadella violenza contro le istituzio-ni democratiche. Si ritiene, altresì, improcrastina-bile un intervento normativo siaa garanzia delle forze di poli-zia impegnate in ordine pubbli-co, sia a tutela di tutti quelli cheintendano manifestare pacifica-mente il proprio dissenso.UFFICIO PER LE RELAZIONISINDACALII prossimi appuntamenti per ilriordino delle carriere, la defini-zione delle procedure concor-suali per vice sovrintendente evice ispettori, la ridefinizionedel progetto complessivo dispending review e la risoluzio-

ne delle numerose vertenze sul territorio, richiedonoun rapporto tra Sindacato ed Amministrazione estre-mamente corretto, leale e credibile. Queste esigenzedi confronto, alla luce delle esperienze fatte, richie-dono una ridefinizione dell’operato, dei poteri e del-le funzioni dell’Ufficio per le Relazioni Sindacali. Nelrivendicare quanto sopra appare doveroso esplicita-re apprezzamento per l’operato del personale pre-posto all’Ufficio che ha sempre connotato la sua atti-vità di un’estrema disponibilità, intelligenza e dedi-zione. Tali doti, certamente encomiabili, purtropponon bastano a rendere funzionale l’azione dell’Uffi-cio per le Relazioni Sindacali. Molto spesso si hal’impressione che l’Ufficio serva solo ad alimentareun’estenuante ed inutile burocrazia che contrapponealle interlocutorie su problemi concreti risposte incon-cludenti e sibilline e che non abbia alcun potere de-cisorio e di intervento ed è impedito ad esercitareogni pur minima verifica anche in quei campi propri,quali il rispetto degli accordi contrattuali. Per tali mo-tivi la Consap rivendica con forza da tempo un defi-nitivo intervento indirizzato o a porre l’Ufficio in con-dizione di fronteggiare le esigenze che ne giustifica-no l’esistenza, o , qualora ritenuto non utile o impos-sibile, per abolirlo. Entrambe le decisioni saranno in-terpretate come un gesto di estrema chiarezza.Al termine dell’incontro, svoltosi in un clima di cor-diale confronto, il Capo della Polizia si è impegnatoad affrontare le questioni prospettate con tutta l’atten-zione e la determinazione che meritano.

Scuola Superiore di Polizia, la cerimonia per l’insediamento del PrefettoAlessandro Pansa

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Consap Magazine 2013Primo piano 7

73 giorni senza Capo della Polizia, il governo di En-rico Letta ha messo a segno un altro record negativo.Dal 20 marzo al 31 maggio la sicurezza nazionaleè rimasta senza vertice operativo ed anche la Festadel 162° anniversario dalla Fondazione, in stile“spending review”, è stata celebrata con un Vice Ca-po facente funzioni il prefetto Alessandro Marangoni. Finalmente nell’ultimo Consiglio dei Ministri del mesedi maggio, il sesto del Governo dalle larghe intese,la casella vuota è stata colmata con la nomina delprefetto Alessandro Pansa. I tempi lunghi testimonia-no di una scelta non facile, con nomi eccellenti bru-ciati in poche ore, che hanno visto anche l’ eventua-lità di una scelta rosa. La nomina del Capo Polizia do-vrebbe sbloccare tutta una serie di movimenti ai ver-tici delle direzioni centrali, consentendo così di ridefi-nire l’assetto della sicurezza nazionale.E’ stata accolta la richiesta dei sindacati di polizia,che avevano chiesto la nomina di un poliziotto e nondi un prefettizio, ma non è mancata la schermaglia frai partiti, che ha buttato giù come birilli tutti i nomi chein questo periodo erano stati indicati come possibili.

La Consap, nell’augurare buon lavoro al nuovo capodella Polizia, ha salutato con soddisfazione la nomi-na del prefetto Alessandro Pansa, che vanta un curri-culum professionale di tutto rispetto, con risultati di as-soluto valore come l’arresto del boss Nitto Santapao-la capo di cosa nostra catanese, l’ennesimo arrestoeccellente del Servizio centrale Operativo, istituitodall’allora Capo della Polizia Vincenzo Parisi, per lagestione unificata di tutte le indagini di mafia e delquale Pansa è stato uno dei fondatori andandone poia ricoprirne il ruolo di Direttore nel 1996, quando alViminale si insediava l’attuale Presidente della Repub-blica Giorgio Napolitano. Il 1993 l’anno degli arresti di salvatore Riina e NittoSantapaola, segno un punto a favore della legalità,colpi durissimi per Cosa Nostra che reagirà a questaoffensiva a tutto campo dello Stato, con le stragi diFalcone e Borsellino e delle loro scorte e le autobom-ba a Roma e Firenze costate la vita a 10 persone.

G.D.C.

Il Prefetto Alessandro Pansa

è il nuovo

Capo della Polizia

Nel riquadro la lettera del nuovo Capo della Polizia Ales-sandro Pansa a donne ed uomini della Polizia di Stato

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La Consap, sindacato maggiormente rappresentativo della Polizia di Stato esprime apprezzamento perla nomina, ratificata dal Consiglio dei Ministri di stamane, del prefetto Alessandro Pansa a Capo del-la Polizia e Direttore Generale della P.S., e gli augura un buon lavoro.Conosciamo la sensibilità e la professionalità del nuovo capo della Polizia e siamo certi che l’azionedi contrasto della criminalità, sotto tutte le forme con cui si manifesta, potrà trarre un vantaggio ed unoslancio di incisività dalla sua riconosciuta competenza ed esperienza, anche e soprattutto in chiave dicollaborazione con gli organismi internazionali per la lotta alla criminalità organizzata.Il compito che lo attende non è facile, soprattut-to perché lo ha ereditato in un momento partico-larmente travagliato per l’Istituzione Polizia e inuna fase in cui vi è massima attenzione da par-te dei cittadini che richiedono maggiore sicurez-za.Per questo- conclude Innocenzi - seguiremo conmolta attenzione il suo lavoro nella delicata fasedi riorganizzazione dell’apparto sicurezza pre-supposto indispensabile per garantire un innal-zamento dei livelli di sicurezza.Roma, 31 maggio 2013

8 Primo pianoConsap Magazine 2013

Roma, 31 mag. (Adnkronos) -La Consap, confederazionesindacale autonoma di polizia,esprime "apprezzamento per

la nomina, ratificata dal Consiglio dei ministri, delprefetto Alessandro Pansa a capo della Polizia e di-rettore generale della Ps", augurandogli buon lavo-ro."Conosciamo la sensibilità e la professionalità delnuovo capo della Polizia e siamo certi che l’azionedi contrasto della criminalità, sotto tutte le forme concui si manifesta, potrà trarre un vantaggio e uno slan-cio di incisività dalla sua riconosciuta competenzaed esperienza, anche e soprattutto in chiave di col-

laborazione con gli organismi internazionali per lalotta alla criminalità organizzata", afferma il segre-tario nazionale generale della Consap, Giorgio In-nocenzi."Il compito che lo attende non è facile - avverte Inno-cenzi - soprattutto perché lo ha ereditato in un mo-mento particolarmente travagliato per la polizia e inuna fase in cui vi è massima attenzione da parte deicittadini che richiedono maggiore sicurezza. Perquesto, seguiremo con molta attenzione il suo lavoronella delicata fase di riorganizzazione dell’appartosicurezza, presupposto indispensabile per garantireun innalzamento dei livelli di sicurezza".

Polizia: Consap, apprezzamento

per la nomina del Capo della Polizia

Innocenzi, lo attende un compito non facile in un momento travagliato

Dichiarazione del Segretario Nazionale Generale Giorgio Innocenzi

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Consap Magazine 2013Primo piano 9

Dall’anticrimine al vertice della Polizia. Il prefettoAlessandro Pansa e’ il nuovo Capo della Polizia, no-minato oggi dal Consiglio dei ministri su propostadel ministro dell’Interno Angelino Alfano. “La sceltamigliore e piu’ qualificata, con un curriculum profes-sionale ampio e completo, che si e’ dispiegato in trin-cea contro la criminalita’ organizzata”, ma anche“squisitamente istituzionale”, secondo il titolare delViminale che ha ringraziato calorosamente il prefet-to Alessandro Marangoni, vice capo vicario della Po-lizia che in questi mesi ha retto il Dipartimento di Ps,per il lavoro svolto, annunciando che restera’ confunzioni vicarie.Alfano ha sottolineato che con la scelta di Pansa lepriorita’ sono due: “Un contrasto alla criminalita’ or-ganizzata attraverso l’arresto dei latitanti e l’aggres-sione ai patrimoni dei criminali, che la storia ci hainsegnato essere il principale metodo di contrasto al-le organizzazioni criminali. L’altra priorita’ – ha ag-giunto – e’ assicurare la sicurezza nelle nostre citta’:la cittadinanza e’ piena si se si e’ liberi dalla paura,e’ la formula piu’ piena della liberta’”. Per il vice mi-nistro dell’Interno, Filippo Bubbico, il nuovo capo del-la Polizia avra’ “un compito importante e sicuramen-te non facile” “in un momento delicato per il nostroPaese, di profonde tensioni sociali, per la grande fra-gilita’ economica e la minaccia continua alla coesio-ne e alla legalita’”.Soddisfazione per la nomina di Pansa e’ stata espres-sa dai principali sindacati di Polizia(…) la Consap,confederazione sindacale autonoma di polizia, espri-me “apprezzamento”. “Conosciamo la sua sensibili-ta’ e la sua professionalita’ e siamo certi che l’azio-ne di contrasto della criminalita’ potra’ trarre un van-taggio e uno slancio di incisivita’” “anche e soprat-tutto in chiave di collaborazione con gli organismi in-ternazionali per la lotta alla criminalita’ organizza-ta”, afferma il segretario nazionale Giorgio Innocen-zi, riconoscendo che “il compito che lo attende non e’facile” “in un momento particolarmente travagliatoper la polizia e in una fase in cui vi e’ massima at-

tenzione da parte dei cittadini che richiedono mag-giore sicurezza”.Classe 1951, nato a Eboli (Sa), sposato con due fi-gli, Pansa, dopo la laurea in giurisprudenza all’uni-versita’ di Napoli, entra nel 1975 nella Polizia diStato e opera in Calabria, sia nel settore del contra-sto alla criminalita’ organizzata che al terrorismo. ARoma dal 1982, continua a svolgere attivita’ investi-gative contro il traffico degli stupefacenti e la crimi-nalita’ organizzata, sia a livello nazionale che inter-nazionale. Specializzatosi anche nel contrasto dellacriminalita’ economica, contribuisce alla costituzionedel Servizio centrale operativo, la struttura investiga-tiva di vertice della Polizia, divenendone poi il diret-tore nel 1996. In quest’ambito realizza indagini a li-vello internazionale contro il crimine transnazionalee conduce attivita’ investigative contro le organizza-zioni mafiose ottenendo risultati importanti, nonche’la cattura di latitanti pericolosi. Nominato Prefetto nelgiugno 2000, assume l’incarico di direttore centraleper la polizia stradale, ferroviaria, postale, di fron-tiera e dell’immigrazione. L’11 luglio 2003 gli vieneconferito l’incarico di direttore centrale dell’immigra-zione e della polizia delle frontiere. Il 7 novembre2005, il consiglio dei ministri lo nomina vice diretto-re generale della pubblica sicurezza, nonche’ diret-tore centrale della polizia criminale. Il 4 gennaio2007 e’ nominato Prefetto di Napoli. Dal 6 luglio al31 dicembre 2007 ricopre anche l’incarico di Com-missario di governo per l’emergenza rifiuti nella Re-gione Campania e dal 31 maggio 2008 anche diCommissario delegato per l’emergenza degli inse-diamenti di comunita’ nomadi nel territorio della re-gione Campania. Il 30 agosto 2010 Pansa ha assun-to l’incarico di Capo del dipartimento per gli affariinterni e territoriali. E’ stato membro di alcuni orga-nismi internazionali per la lotta alla criminalita’ orga-nizzata ed e’ stato tra l’altro consulente della com-missione parlamentare sull’applicazione dell’accor-do di Schengen, oltre che delle commissioni parla-mentari sul ciclo dei rifiuti e antimafia.

Dall’anticrimine al vertice della Polizia

Pansa, il supersegugio

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Consap Magazine 2013 Primo piano10

Si è svolta, presso la “Sala Mappamondo” della Ca-mera dei Deputati, la preannunciata audizione daparte delle Commissioni Lavoro Camera – Senatodelle Organizzazioni Sindacali e delle Rappresen-tanze Militari del Comparto Sicurezza, Difesa e Soc-corso Pubblico, in merito al provvedimento di proro-ga del blocco contrattuale e del tetto salariale perl’anno 2014.Che differenza c’è tra un magistrato e un poliziotto?Nessuna verrebbe da dire. Nel senso che entrambisvolgono una funzione di utilità pubblica e sono in-seriti, come categoria si intende, nel mare magnumdella Pa. Vero, ma solo in parte. Perché per i poli-ziotti, che detto per inciso guadagnano in mediamolto di meno, dal 2010 è scattato il blocco degliaumenti contrattuali. Mentre per i magistrati la crisi ela spending review non sono mai esistiti.Tutto ciò a seguito della riforma del 1993 che haescluso alcune figure dalla con-trattazione della Pubblica Am-mnistrazione. I magistrati, i pre-fetti, i professori universitari e gliaddetti al consolato sono stati,infatti, esclusi. Grazie a ciò  ne-gli ultimi tre anni non hanno su-bito nessuna decurtazione in bu-sta paga. A differenza di chi la-vora in polizia, nella sanità, ne-gli enti locali e nella scuola.. In-somma, sono tutti statali, maqualcuno è più statale degli al-tri.Una situazione inaccettabile,ad avviso della Consap, che nelcorso della recente audizionealla Camera dei Deputati ha de-

nunciato la grave disparità tra chi è protetto dallalegge, pur guadagnando bene, e chi nonostante labassa retribuzione non ha potuto incrementare di unsolo euro il proprio stipendio.La vicenda torna di forte attualità nel giorno delle di-chiarazioni del ministro della Funzione pubblica,Gianpiero D’Alia, che toglie qualsiasi speranza a chipuntava su uno sblocco dei contratti della Pa a par-tire dal 2014 (sono fermi dal 2010 come detto).Niente da fare. Se ne riparlerà tra due anni, forse, esolo se l’economia tornerà a correre.Nel corso dell’incontro di Palazzo Madama, il Car-tello sindacale della Consap e di altri sindacati di po-lizia, ha illustrato la propria posizione contraria inordine alla reiterazione del blocco contrattuale e del-la proroga del tetto salariale, consegnando ai Presi-denti delle Commissioni il documento che pubblichia-mo nella pagine che seguono.

Proroga blocco del rinnovo

contrattuale:

esito audizione parlamentare

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Consap Magazine 2013Primo piano 11

1

Roma, 28 maggio 2013

Alla Camera dei Deputati

Commissioni riunite I e XI

Palazzo Montecitorio

R o m a

Oggetto: Schema di regolamento in materia di proroga del blocco della contrattazione e degli

automatismi stipendiali per i pubblici dipendenti -

Come noto, il d.l. 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, nella l. 30

luglio 2010, n. 122, recante “Misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di

competitività economica”, ha attuato – tra le altre cose – il contenimento dei trattamenti

economici dei pubblici dipendenti.

Si rammenta, in proposito, che l’art. 9 del citato provvedimento legislativo ha introdotto

alcune disposizioni che incidono sul trattamento economico anche del personale della Polizia

di Stato, per gli anni 2011, 2012 e 2013, stabilendo che:

• il trattamento economico complessivo dei singoli dipendenti non può superare il trattamento ordinariamente spettante per l’anno 2010, compreso quello accessorio, nel quale rientrano

anche emolumenti peculiari previsti per il personale del Comparto sicurezza e difesa;

• non si applicano i meccanismi di adeguamento retributivo sulla base della percentuale annualmente definita dall’ISTAT, previsti dall’art. 24 della l. 448/98, nonché gli effetti

economici derivanti dalla progressione automatica degli stipendi per scatti e classi e quelli

derivanti dalle progressioni di carriera comunque denominate.

• si prevede la proroga del blocco dei meccanismi di adeguamento retributivo legati a

progressioni di carriera comunque denominate. In buona sostanza, all’atto di una promozione

si assumono maggiori responsabilità connesse al nuovo status ma si mantiene lo stesso

stipendio. In modo paradossale la funzione apicale di una qualunque struttura rischia di

percepire un trattamento economico inferiore a quello di qualche suo dipendente (a titolo

esemplificativo un primo dirigente, promosso dirigente superiore e chiamato a svolgere le

funzioni di Questore , autorità provinciale di pubblica sicurezza, può percepire uno stipendio

inferiore a quello del primo dirigente direttore di divisione nella stessa questura). La norma

introduce, in questo modo, un autentico vulnus nella catena di comando, istituzionalizzando il

principio in base al quale a maggiori responsabilità corrisponde una minore retribuzione.

Proprio il contrario di quanto prevede l’art 36 (1° c. prima parte ) della Costituzione: “il

lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità ed alla qualità del suo

lavoro”. E’ nell’ordinario “sentire “ che a maggiori responsabilità corrisponda una

retribuzione maggiore e questo è, anche, uno dei motivi che inducono i dipendenti, con

sacrifici personali e spesso familiari, a proporsi per lo sviluppo di più veloci percorsi di carriera. La norma di cui si discute propone l’opposto principio: a funzioni meno impegnative

stipendi pari ( se non superiori ) allo svolgimento di funzioni di maggior impegno. Ma non

appare, quello sancito dall’art. 36, l’unico principio costituzionale violato. Attribuire stipendi

diversi a dipendenti che svolgono la stessa attività non sembra rientri nei canoni del principio

del buon andamento della pubblica amministrazione ( art 97 Cost.).

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12 Primo pianoConsap Magazine 2013

2

Due dipendenti che svolgono le stesse funzioni in due città diverse, ricevono due

trattamenti diversi in relazione all’anno in cui sono stati promossi, non in base a “ quello che

fanno “ che è ciò che determina la retribuzione , ma “ in che periodo lo fanno “. Nel definire

la retribuzione, si passa dalla qualità dell’impegno al tempo del suo svolgimento.

Una ulteriore considerazione, inoltre, si impone riguardo alla sentenza 11.10.2012 n°

223 della Corte Costituzionale che ha dichiarato l’illegittimità dell’articolo 9 del dl 31

maggio 2010 n. 78.

Pur riferendosi tale pronuncia ad un giudizio relativo alle retribuzioni dei magistrati

appare evidente come non possa essere ignorato il principio di diritto enunciato dalla Suprema

Corte la quale ha statuito che ''l'introduzione di una imposizione speciale, sia pure transitoria

ed eccezionale, in relazione soltanto ai redditi di lavoro dei dipendenti delle pubbliche

amministrazioni inserite nel conto economico consolidato della pubblica amministrazione

viola, il principio della parità di prelievo a parità di presupposto” ponendosi in contrasto''

con gli articoli 3 e 53 della Costituzione, dove viene sancito come tutti i cittadini siano uguali

davanti alla legge e tutti siano tenuti a concorrere alla spesa pubblica in ragione della loro

capacità contributiva.

Premesso che con l. 183/2010 (art. 19) è stata riconosciuta la Specificità del Comparto

sicurezza e difesa, con la formale presa d’atto delle peculiarità delle funzioni svolte dai

relativi operatori, tali misure economicamente restrittive hanno evidentemente comportato al

personale in questione un danno estremamente rilevante e di gran lunga maggiore rispetto a

quello subito dal restante personale del pubblico impiego, considerato che:

• il blocco stipendiale in parola coinvolge anche, come già detto, il trattamento economico accessorio, che è di una notevole consistenza per gli operatori della P.S., i quali vengono

chiamati a svolgere particolari attività a cui corrisponde una varietà di componenti accessorie

aventi carattere fisso e continuativo; Ma proprio l’imposizione di un tetto individuale alle voci

della retribuzione accessoria dell’operatore di Polizia, comporta conseguenze devastanti sulle

quali val la pena di soffermarsi. In particolare, la fissazione del tetto massimo della

retribuzione accessoria al livello percepito nell’anno 2010, produrrà la pratica impossibilità di

impiegare per gli anni relativi al blocco salariale, personale che, per infortuni occorsi in

servizio o altri motivi legittimi, sia stato assente nel corso dello stesso 2010. Appare evidente

come detto meccanismo determini un blocco della operatività in un contesto nel quale, la

situazione di difficoltà economica e sociale del Paese e la sensibile riduzione dell’organico

della Polizia di Stato (94.000 unità attualmente in servizio a fronte delle 107.000 in servizio

nel 2011) imporrebbero di prevedere la necessità di un maggior impiego proprio in quei

servizi esterni finalizzati alla tutela dell’ordine e della Sicurezza pubblica retribuiti con

specifiche indennità accessorie sottoposte al tetto di che trattasi.

• gli accordi sindacali del Comparto sicurezza e difesa avevano valenza quadriennale per la parte normativa e biennale per la parte economica: l’ultimo accordo sindacale parte normativa

risale al 2009 (dPR 51/2009), relativo al quadriennio 2006-2009, e anche per la parte

economica siamo fermi al 2009 (dPR 184/2010, biennio 2008/2009), a differenza del restante

p.i., il cui ultimo contratto è stato siglato nel 2010;

• la scelta di colmare il gap economico subito dal personale della P.S. con degli assegni una

tantum, non ha sanato il penalizzante effetto retributivo derivante dal blocco stipendiale, posto

che l’entità degli indicati assegni per l’anno 2012 - previsti dal decreto del Ministro

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13Primo piano Consap Magazine 2013

3

dell’Interno del 21/11/2012, adottato in attuazione del DPCM del 27/11/2001 – è del tutto

risibile (ammonta al 46% di ciò che sarebbe spettato in assenza di congelamento retributivo).

Ma la situazione è destinata a peggiorare: addirittura, è stato calcolato che per il 2013 gli

assegni una tantum assicureranno la copertura del solo 17% di ciò che sarebbe spettato !

Senza considerare che tali emolumenti non sono utili né ai fini dell’indennità di buonuscita,

né ai fini pensionistici. Ciò comporta un danno che va ad aggiungersi ad altro danno,

considerando che la riforma Dini (legge 335/95) ha segnato il passaggio da un sistema

pensionistico retributivo al significativamente più penalizzante sistema contributivo, il tutto

aggravato dalla mancata partenza della cd. previdenza complementare;

• i meccanismi di adeguamento retributivo sulla base della percentuale annualmente definita dall’ISTAT, previsti dall’art. 24 della l. 448/98, e la progressione automatica degli stipendi

per scatti e classi e quelli derivanti dalle progressioni di carriera comunque denominate –

coinvolti dal blocco stipendiale - sono utilizzati nel nostro Comparto più che nel restante p.i.

La pesante penalizzazione economica derivante dai descritti fattori potrebbe, tuttavia,

essere tamponata attraverso l’utilizzo delle risorse del FUG. Nel settembre 2008, difatti, il

Governo dell’epoca ha costituito il FUG (Fondo Unico Giustizia), alimentato dal cash e dai

titoli monetizzabili sottratti con sequestri e confische dalla disponibilità delle organizzazioni

di tipo mafioso. Tale Fondo è destinato per il 49% all’incremento delle risorse del Ministero

dell’Interno e per il 49% a quello della Giustizia, pertanto, a parere del SAP, la parte delle

risorse spettanti al nostro Ministero potrebbero costituire la soluzione delle indicate criticità.

Alla luce di quanto esposto, non è assolutamente immaginabile una proroga del blocco

della contrattazione e degli automatismi stipendiali per il personale della Polizia di Stato,

dovendo considerare che si tratta di un personale fortemente penalizzato anche da altri fattori,

quali la difficoltà ad ottenere a tempo debito la liquidazione di straordinari, indennità

operative e di specialità, per non parlare degli emolumenti legati alla necessità di fronteggiare

eventi talvolta estemporanei (es. calamità naturali, manifestazioni di ogni genere, emergenze

varie), corrisposti – se tutto va bene – dopo mesi e mesi.

Insomma, si tratta di un personale che è al collasso, e che ha necessità di recuperare

energie e stimoli che non possono che giungere dalle Istituzioni, con il riconoscimento della

fondamentale funzione di tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica che è chiamato a

svolgere e, soprattutto, delle difficoltà con le quali si trova ad operare.

Pertanto, le scriventi Organizzazioni si oppongono fortemente alla proroga in parola e

chiedono – in ogni caso – l’estromissione da un eventuale provvedimento in tal senso degli

operatori del Comparto Sicurezza e Difesa e, in particolare, delle donne e uomini della Polizia

di Stato.

Cordiali saluti.

���������

Siulp Sap Ugl-

Polizia di Stato

Consap

Romano Tanzi Mazzetti Innocenzi

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14 Primo pianoConsap Magazine 2013

Il 6 giugno per il nuovo Capo della Polizia è stato ilgiorno dell’insediamento ufficiale con una cerimoniasolenne alla Scuola Superiore di Polizia che ha se-gnato il momento della presa di possesso formaledell’incarico di Direttore Generale della Pubblica Si-curezza. "Libererò la società dalla paura e restituiròla serenità alle città", ha detto Alessandro Pansa, du-rante la cerimonia. "Sento - ha detto Pansa - una for-te emozione, oggi, perché raggiungo il vertice dellacarriera. So quindi che vivere liberi dalla paura è laprima forma di libertà". "Il nostro compito - ha ag-giunto - sarà agevolare sempre più il dialogo e la me-diazione, garantendo la libertà di esprimere il dis-senso senza alterazione dell'ordine pubblico". Emo-zioni e valori fortemente simbolici, quelli di stamatti-na, perché il nuovo capo della Polizia ha ereditato ildifficile compito di coordinare la sicurezza naziona-le. In un luogo simbolo come può essere solo la Scuo-

la superiore, sede del Sacrario dedicato ai caduti inservizio della Polizia.Un compito quello di direttoregenerale della pubblica sicurezza, a cui non si sot-trae Alessandro Pansa anche se "Con lo strazio nelcuore perché oggi, purtroppo, non trovo qui tra noiAntonio Manganelli. Raccolgo la sua eredità per cu-stodirla e trasmetterla alle giovani leve", ricordandocosì il suo predecessore scomparso lo scorso 20 mar-zo. E ricordando che per lui è un onore una nominacosì importante, salutando "Tutti i poliziotti che pre-stano servizio nel nostro Paese". Poi l’11 giugno l’in-contro con i rappresentanti dei sindacati di polizia.La Consap è stata invitata ed è intervenuta in tuttedue gli appuntamenti, quello dell’insediamento e al-l’incontro presso il Viminale con il Segretario Gene-rale Nazionale Giorgio Innocenzi ed il presidenteMauro Pantano.

POLIZIA: CONSAP a Pansa,

tutelare personale impegnato in

ordine pubblico serve interven-

to su blocco contrattuale, situa-

zione demotiva poliziotti

Roma, 11 giu. (Adnkronos) - Riordino delle carriere,sblocco del rinnovo contrattuale e tutela professiona-le per gli operatori impegnati nei servizi di ordine esicurezza pubblica. Queste, si legge in una nota, lerichieste della Consap (Confederazione sindacaleautonoma di Polizia) al Capo della Polizia, Alessan-dro Pansa, che ha incontrato oggi al Viminale i rap-presentanti del personale alla presenza del vice ca-po vicario, Alessandro Marangoni, e del vice capo,Mauro Piantedosi.Nell'incontro, Giorgio Innocenzi, segretario genera-le della Consap ha espresso preoccupazione per ilmancato riordino delle carriere e delle funzioni del

personale, ''indispensabile per sanare la sperequa-zione con gli impiegati civili dell'Interno e garantire un'applicazione puntuale dell'articolo 36 delle Leg-ge 121/81''. In tema di ordine pubblico, proseguela nota della Consap, ''Innocenzi ha rivendicatomaggiori tutele funzionali per garantire il sacrosanto diritto dei cittadini a manifestare liberamente e nelcontempo far si che le Forze di Polizia possano ave-re la serenita' necessaria per operare un uso control-lato e proporzionale della forza, per contrastare chisceglie la via della violenza''.Quanto alla proroga del blocco contrattuale, per laConsap ''il nuovo Capo della Polizia deve far senti-re la sua voce, perche' i colleghi e le colleghe han-no subito quattro anni di blocco contrattuale senzagiustificazioni. Questa situazione -ha messo in guar-dia Innocenzi- accresce la demotivazione fra il per-sonale, minacciando efficienza e funzionalita'''.

L’insediamento del nuovo Capo della

Polizia e l’incontro con i sindacati

a palazzo del Viminale

/Ecco Perché:

sharp.it

MRO FDINARGIDNAR GREP

ITAMNIOZIOM E

IDNAR GREP

NIOZIOM E

ididhS

ilii me die lid

ifii ti d o PE/

érch it

idvidnop crahSoissapatsequr. Penoizefreparui dtipercep

tp.irash

ilii me dnoissaa pe lid” (0, 7)m2 c51” (0 6nieno

, càtiosnimu, làtidnoforato slla atitraa pne utna

. iosfii ti dno rcheo PccE/” (0o 8nisre) e pm7 c71” (

oi cidtii e nsnetni irolo, cdee stnmeadomo, coida

:érch amoirtnecon cari pu) dm3 c20” (

etevi ai lame mo.artossa vai a ctud

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Consap Magazine 2013 In evidenza16

La Polizia di Stato rispetta il clima di crisi generale:le celebrazioni dell'Anniversario sempre all'insegnadel claim "C'è più sicurezza insieme", sono avvenu-te quest'anno con modalità diverse rispetto alle pre-cedenti edizioni. A Roma, simbolo dell'Italia intera, è la Scuola supe-riore di Polizia ad accogliere la sobria cerimonia cheha visto, tra i momenti salienti, la consegna delleonorificenze ai poliziotti che si sono distinti per atti ecomportamenti eroici.

L'intervento del vice capo Marangoni allacerimoniaSobrietà che è stata sottolineata più volte dal vice ca-po vicario della Polizia Alessandro Marangoni, cheha aperto la cerimonia del 161° anniversario pro-prio alla Scuola superiore.''Quest'anno celebriamo la nostra festa 'in famiglia',all'insegna della massima sobrietà. Prim'ancora cheuna doverosa misura di contenimento dei costi, è unatto dovuto nei confronti del Paese''.Questo, ha spiegato Marangoni ''È il modo per riba-dire, con austerità ma concretamente, il senso piùprofondo del nostro voler essere sempre al fiancodelle persone e dalla parte dei più deboli per preser-varli dall'insicurezza''.''In una fase così complessa e travagliata per la vitadel Paese - ha proseguito - la Polizia di Stato daràl'esempio: da un lato evitando ogni spreco e razio-nalizzando al massimo le risorse disponibili; dall'al-tro contribuendo a rinsaldare la coesione socialemessa a dura prova dal perdurare di una crisi eco-nomica con pesanti ricadute sul piano occupaziona-le''.Marangoni ha ricordato con commozione il com-pianto capo della Polizia Antonio Manganelli che

''Lungo un'intera vita spesa al servizio delle Istituzio-ni, e fino al suo ultimo giorno si è adoperato con tut-te le forze per avvicinare la Polizia alla gente''.

Il ministro dell'Interno in rappresentanza ditutto il Governo Presente alla cerimonia anche il ministro dell'InternoAngelino Alfano, che da Ministro nonché vicepresi-dente del Consiglio ha trattato temi di forte rilevanzasociale.Tra questi ha parlato della situazione economica delPaese che "Impone di mantenere sempre più alta lasoglia di attenzione e la capacità di analisi delle pro-blematiche di carattere sociale e delle ricadute diqueste sull'ordine pubblico". Ma anche di quanto siaconsapevole il governo dell'impegno delle forze dipolizia e per questo fare il "Massimo sforzo" per ga-rantire "L'esercizio delle vostre funzioni con le risor-se e i mezzi necessari". Alfano inoltre ha ripercorso i successi ottenuti dallaPolizia di Stato, ricordando anche lui il prefetto Man-ganelli, quale esempio di altissima professionalità,passione civile e straordinaria umanità, un vero egrande esempio per il futuro".

L'omaggio del capo di Stato alla PoliziaE in mattinata il presidente della Repubblica GiorgioNapolitano, ricevendo al Quirinale il prefetto Ales-sandro Marangoni, accompagnato da una rappre-sentanza di allievi degli istituti di formazione ha ri-volto un "Affettuoso saluto alle donne e agli uominidella Polizia di Stato, esprimendo loro la gratitudinedi tutto il Paese per l'encomiabile impegno che gior-nalmente pongono nel garantire il rispetto della leg-ge e la sicurezza dei cittadini".(www.poliziadistato.it)

Anniversario della fondazione:

la cerimonia a Roma

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Consap Magazine 2013In evidenza 17

Sul sito ufficiale della Confederazione dei Sindacatidi Polizia d’Europa, dove la Consap è l’unico sinda-cato italiano presente, la presidente Anna Nellbergha illustrato il percorso politico che si intende porta-re avanti in vista della riunione del Comitato Esecuti-vo di EuroCop che si terrà nella capitale della Repub-blica Ceca a fine anno. La decisione che abbiamopreso nell’incontro di Barcellona, scrive Anna Nel-lberg - sta cominciando a mostrare progressi tangibi-li. Sono stati completati una serie di confronti interniche hanno portato alla definizione della squadra chedovrà portare avanti le istanze e le ri-chieste delle Forze di Polizia europee.A tal fine sono già stati pianificati unaserie di appuntamenti per incontrare imembri di spicco del Parlamento eu-ropeo, che hanno espresso vivo inte-resse per il lavoro di EuroCop. Que-sto è il vero progresso! Le risultanzedi questi incontri poi è mia intenzioneportarli all’ordine del giorno nella riu-nione di Praga con tutti i leader deisindacati che fanno parte della nostraConfederazione, per discutere e defi-nire i piani futuri per EuroCop.Unitamente a questo lavoro politico ,sto proseguendo in un calendario diincontri con le segreterie nazionalidelle diverse organizzazioni aderentie continuo a sorprendermi per l'impe-gno e la dedizione degli agenti di po-lizia che a volte lavorano in condizio-ni estreme e difficili. Così come mi di-venta più chiaro ogni giorno il dannoprodotti dai tagli di spesa dei vari go-verni in materia di sicurezza naziona-

le.A mio parere diventa fondamentale far in modo cheanche le massime autorità politiche dell’Unione Euro-pea siano messe a conoscenza delle difficoltà che inostri colleghi di tutta Europa stanno patendo a cau-sa della crisi economica, affinché le ragioni della si-curezza possa ritornare ad occupare un posto di pri-mo piano nelle agende di governo, al fine di intra-prendere le opportune strategie e le giuste decisioniper dare sviluppo ed efficienza al futuro della poli-zia d’Europa.

EuroCop definisce le strategie,

per riportare la sicurezza al centro

delle agende dei governi

La Presidente di EuroCop Anna Nellberg

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L’On. Rosanna Scopelliti, deputata del Popolo dellaLibertà e componente della Commissione Difesadella Camera dei Deputati, ha depositato alla Ca-mera una proposta di legge per "estendere le ali-quote agevolate per l'IMU previste sulla prima casaanche ai militari ed agli appartenenti alle Forze del-l’Ordine che, per motivi di servizio, sono costretti atrasferire il proprio domicilio o residenza in una cittàdiversa da quella in cui possiedono la loro abita-zione, visto che a causa di un deprecabile vulnusnella legislazione vigente si vedono costretti, ingiu-stamente, a pagare la suddetta IMU con aliquota

maggiorata come fosse 'seconda casa', mancando ilrequisito della residenza o domicilio presso di essa".Questa proposta recepisce le istanze che l'On. Sco-pelliti ha raccolto, già in questi primissimi mesi dellasua attività da parlamentare, tra le rappresentanzesindacali del comparto sicurezza nonché da moltiappartenenti alle Forze Armate e di Polizia ingiusta-mente danneggiati da tale vulnus legislativo. L'On.Rosanna Scopelliti rivolge quindi un appello al Par-lamento: “Gli uomini e donne delle Forze dell’Ordinee delle Forze Armate sono chiamati ogni giorno agarantire la sicurezza del cittadino e delle Istituzioni

democratiche, mettendo spessoa rischio la propria stessa inco-lumità, percependo per questoservizio una retribuzione chegià non ne gratifica appieno i ri-schi ed i disagi cui essi sono sot-toposti quotidianamente". "E'precipuo compito del Legisla-tore - conclude la giovane depu-tata - gratificare il loro importan-tissimo lavoro, anche ricono-scendo alcune priorità nei lorodiritti, senza pur tuttavia dimen-ticare che questa problematicanon tocca soltanto i comparti Si-curezza, Difesa e Soccorso Pub-blico, ma anche quelli della Sa-nità, dell’Istruzione e in generedi tutti coloro che posseggonouna unica casa di proprietà eche, per motivi diversi e legati alservizio, risiedono in altrasede".

A.P.

18 In evidenzaConsap Magazine 2013

Benefici IMU prima casa a militari

e forze di Polizia residenti in altra sede

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19In evidenza Consap Magazine 2013

La Confederazione Sindacale Autonoma di Polizia,attraverso giusta delibera dell’ultimo Consiglio Na-zionale ha istituito la Consulta Nazionale dei RepartiPrevenzione Crimine con lo scopo di tutelare il per-sonale e salvaguardare la specificità professionaledi operatrici ed operatori in servizio presso questi re-parti. I Reparti Prevenzione Crimine sono stati istituiticon Decreto del Ministro dell'Interno del 17 dicem-

bre 1996 per l’espletamento di "..programmate atti-vità di controllo del territorio e di supporto operativoin occasione di rilevanti interventi di prevenzione erepressione della criminalità”. Con Decreto del Capodella Polizia - Direttore Generale della Pubblica Sicu-rezza del 1 ottobre 2007 è stato parzialmente modi-ficata l’organizzazione territoriale dei Reparti Pre-venzione Crimine e sono presenti in tutto il territorio

nazionale. Nell’Italia setten-trionale a Milano, Torino,Genova, Padova, ReggioEmilia e Bologna; al centroRoma, Firenze e Pescara; nelsud e nelle isole: Napoli, Po-tenza, Bari, Lecce, Rende,Rosarno, Palermo, Cataniaed Abbasanta.Coordinatore Nazionaledella Consulta nazionale peri Reparti Prevenzione Cri-mine, è stato designato Gia-como Gentile in serviziopresso il reparto PrevenzioneCrimine Calabria Sud Occi-dentale – Rosarno(RC) e ViceCoordinatore NazionaleMarino Rongone in serviziopresso la Direzione Anticri-mine Centrale – ServizioControllo del Territorio. Referente Nazionale dellaConsulta Reparti Preven-zione Crimine in argomentoè il Segretario Nazionale,Elisabetta Ricchio.

C.P.

Istituzione della Consulta Nazionale

Reparti Prevenzione Crimine

REPARTI PREVENZIONE CRIMINE

Le sedi

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modifi cato su specifi che U-Boat nell’affi ssione della data e rotazione

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alla corona esterna 54,60 mm circa. Quadrante a due livelli.

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e contatori tagliati a laser; parte inferiore in metallo bronzato

e satinato, forato e serigrafato. Vetro superiore zaffi ro bombato,

inferiore vetro piano a grande spessore entrambi bronzati, con

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Serie limitata 300 esemplari.

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Serie limitata 150 esemplari.

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Un incontro tra rappresentanti dei poliziotti e il sotto-segretario umbro all’Interno, Gianpiero Bocci, permettere sul tavolo la difficile situazione della sicu-rezza nella regione. A portare la voce degli agentiil segretario nazionale del Confederazione Sinda-cale Autonoma di Polizia, Stefano Spagnoli, e Gi-sella Quaranta, segretaria provinciale Consap diTerni. “Abbiamo portato al sottosegretario Bocci-spiega Spagnoli – la preoccupazione dei poliziottiumbri ma anche dei cittadini per la serie intermina-bile di reati, a partire dal fenomeno dei furti conspaccata a Perugia e in altri centri passando per lospaccio di droga fino ai più efferati delitti, che quo-tidianamente interessano l’Umbria. Senza dimenti-care le infiltrazioni ben documentate della criminalitàorganizzata”. Spagnoli riferisce di aver «trovato unadisponibilità estrema da parte del sottosegretarioche, da umbro, vive questi problemi sulla sua pelle.Abbiamo condiviso che l’Umbria non è più un’oasifelice, un’area di scarso interesse per la criminalità.Si è attivato e si farà portavoce dei problemi con ilministro Alfano. In lui ho riscontrato una concretezzache mi dà fiducia». “La situazione in Umbria – se-condo Spagnoli – è sotto gli occhi di tutti per la tra-gicità dell’insicurezza. E’ inutile dire che si sta com-battendo ma con armi impari. I commercianti hannoragione e io solidarizzo con loro, nel dire che in Um-bria, e in particolare a Perugia, si vive una situa-zione difficile e che sono esasperati. La situazione èfuori controllo”. “Certo, l’insediamento del RepartoPrevenzione Crimine nel capoluogo è stato un buonsegnale, ma vanno aggiunti uomini e mezzi, ringio-vanito l’organico, anche perché quello che finoraviene fatto è tutto sulle spalle dei poliziotti, che fannoorari massacranti con straordinari che non vengonoriconosciuti. In qualcuno subentra la demotivazione.

Serve un cambio di passo e mi auguro che questodialogo con l’esponente umbro del governo sia utilea questo”.L’incontro con il Sottosegretario all’Interno è statopreceduto da un’articolata e documentata relazionedella Consap umbra che in data 17 maggio avevachiesto un incontro urgente con il responsabile cen-trale del Servizio Controllo del territorio per analiz-zare la situazione della sicurezza nella regione.

22 In evidenzaConsap Magazine 2013

Sicurezza in Umbria necessario

un cambio di passo, la Consap incontra

il Sottosegretario all’Interno Bocci

01-GIU-2013Giornale dell'Umbria

Direttore: Giuseppe Castellini

Giornale dell'Umbria

Direttore: Giuseppe Castellini

Giornale dell'Umbria

Lettori Audipress n.d.

da pag. 6

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Ancora una volta la polizia paga le colpe di una po-litica cieca e sorda, avendo "dovuto" fronteggiare,per obbligo e certamente non per divertimento, unmanipolo di sobillatori infiltratisi tra i manifestantiche legittimamente e correttamente a Terni manifesta-vano le loro preoccupazioni e angosce. Viviamo inun paese governato da alcuni politici che primacreano le condizioni per piazze di protesta, poi chie-dono le forze dell'ordine la salvaguardia dei dirittidei cittadini e dei loro e quindi, appena possono, leattaccano come se la responsabilità dei lavoratoriche non ce la fanno più ad andare avanti sia da at-tribuire al loro operato. Addirittura ci strumentalizza,senza averne neanche le prove certe, la figura poli-tica insanguinata per sostenere con più forza che lapolizia è violenta e deviare così l'attenzione dal veroproblema, che invece è quello della povera gente di-sperata. Quando poi si scopre che le ferite al sin-daco erano state provocate con un'ombrello da unmanifestante, nessuno tra gli accusatori pensa mini-mamente a scusarsi né altresì nessuno si spreca adaccennare degli appartenenti delle forze dell'ordinerimasti feriti. Basta con gli attacchi alla polizia. II po-liziotti le proprie responsabilità le pagano tutte sullaloro pelle, sempre e quando sono colpevoli vengonocacciati dal Corpo mentre alcuni politici indagati, an-che per mafia, continuano a sedere in parlamento enegli scranni delle amministrazioni pubbliche. È oradi finirla, chiediamo allora che la polizia sia disar-mata così, non avendo strumenti per difendersi dagliassalti di piazze inferocite, sarà giustificata sescappa e in piazza, a difendere i cittadini e le istitu-zioni, scenderanno coloro che ora, comodamente ein piena sicurezza, da dietro una scrivania si permet-tono di criticare e accusare chi per difendere ancheloro e parare i danni che hanno determinato nel

tempo alla società, rischia la vita per 1.500 euro almese e che ogni giorno non ha la certezza di tornarea casa. Intanto valuteremo con i nostri legali se cisono estremi per ipotizzare il reato di  diffamazioneverso quei poliziotti. Concludo esprimendo a nomepersonale e della Consap solidarietà al Questore diTerni e vicinanza al sindaco di Girolamo ed ai lavo-ratori dell' Asp.

23In evidenza Consap Magazine 2013

Incidenti a Terni:

duro intervento del segretario

nazionale Stefano Spagnoli

07-GIU-2013Giornale dell'Umbria

Direttore: Giuseppe Castellini

Giornale dell'Umbria

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Giornale dell'Umbria

Lettori Audipress n.d.

da pag. 21

07-GIU-2013Giornale dell'Umbria

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Passione. Sacrificio. Attaccamento ai valori. Pos-siamo tradurre con queste parole l’impegno nelladura e ingrata attività sindacale, di una persona chepossiamo e vogliamo definire speciale. Sappiamotutti, e lo vediamo tutti i giorni, come la società noncresca, senza coraggio e forza di spirito e così,come non sarebbe nemmeno cresciuta la nostra Con-sap, il nostro Sindacato, senza il lavoro instancabile,contro tutto e per tutti, del nostro tenace SegretarioRegionale per il Friuli Venezia Giulia, Pietro Di Sta-sio.Lo scopo del suo lavoro, portato avanti per anni nellalunga carriera di sindacalista, è stato quello di con-tribuire a migliorare complessivamente lo status ditutti gli operatori di Polizia e delle loro famiglie e dilavorare per la valorizzazione della loro professiona-lità, in tempi tanto duri e ingrati per chi porta la di-visa e non solo. Segretario Regionale Consap dal2004, in pochi anni ha portato le nostre adesioni aTrieste a quasi cento, aprendo la Segreteria Provin-ciale di Pordenone, rinnovando quella di Gorizia eportando quindi ininterrottamente un crescente con-senso, facendo sentire la voce del sindacato conl’istituzione di banchetti per la raccolta di firme e ma-nifestazioni in tutta la Regione, in nome della sicu-rezza dei cittadini e del diritto dei colleghi e dellecolleghe alle migliori condizioni di lavoro possibili.In qualità di Responsabile del Triveneto, Di Stasio haaperto altresì la Segreteria di Padova ed inoltre,prendendo contatti con le segreterie di tutto il Trive-neto, ha fatto sì che le varie convenzioni stipulate nelFriuli Venezia Giulia venissero estese anche alle Re-gioni limitrofe. E proprio le convenzioni sono state unpunto fermo nel suo impegno per migliorare la qua-lità di vita dei poliziotti e delle loro famiglie, infattiha stipulato varie intese con ditte e compagnie assi-

Dieci anni di lavoro della Consap

in Friuli Venezia Giulia

24 In evidenzaConsap Magazine 2013

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25In evidenza Consap Magazine 2013

curative istituendo la rivoluzionaria tutela legale pergli iscritti che volessero aderire, lavorando sodo pertre lunghi anni viste le difficoltà incontrate in quantola nostra è una categoria ad alto rischio e quindipoco appetibile per qualsivoglia assicurazione. L’impegno poliedrico del nostro Segretario Regio-nale è andato oltre curando anche l’aspetto culturalemediante la promozione di varie iniziative chehanno portato lustro alla nostra Confederazione, or-ganizzando riuscitissimi raduni di auto storiche civilie della Polizia di Stato e facendosi promotore dellapubblicazione del Calendario Storico, impegnativosia dal punto di vista della realizzazione materialeche dei costi.Nel lavoro quotidiano è stata portata avanti unalotta quotidiana non solo per garantire al ruolo tec-nico una rispettabilità e un’ottimizzazione dei turni edelle competenze ad esso assegnate, ma in generaleper difendere tutti i colleghi, soprattutto della Que-stura di Udine la quale, dal 2010, anno di insedia-mento del nuovo Questore, soffre di una gestione au-toritaria, ottusa e sorda alle esigenze professionali efamiliari dei dipendenti.Insomma, in un’epoca di individualismo radicaleforse quei valori non sono ancora parole gettate alvento, ma principi che hanno fatto sì che chi avessela giusta determinazione potesse realizzare ancoragrandi progetti e grandi sogni. Non resta pertantoche dirci: grazie Consap…grazie Pedro!.

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26 In evidenzaConsap Magazine 2013

I ripetuti fatti di cronaca che in questi giorni vengonoresi noti degli organi di informazione, fenomeni nonnuovi per questa organizzazione sindacale da sem-pre attiva sulla materia, che hanno impegnato i ver-tici delle Istituzioni preposte alla sicurezza, induconola Consap ad intervenire nuovamente per ottenere al-cuni chiarimenti ormai necessari ed urgenti. Pochianni fa, con l’approvazione della legge che istituivala provincia di Fermo, venivano adottate importantiiniziative tese a creare gli Uffici Provinciali, perquanto ci riguarda la Questura, con lo stanziamentodi decine di milioni di euro per le specifiche esi-genze. Per l’attuazione pratica del nuovo assetto or-ganizzativo, il Dipartimento della P.S. assegnava unvalido Funzionario al nostro Commissariato, il dottorMarco Mariconda, con l’incarico di gettare le basisu cui doveva muoversi la Questura. A seguito deltrasferimento ad altra sede di quel Funzionario, lostesso Dipartimento ne assegnava un altro, dottor Lu-ciano Soricelli, con lo stesso incarico, elevando pro-gressivamente l’organico del personale a circa 90unità delle complessive 140 annunciate dal Mini-stero. Poi, varie situazioni politiche, hanno messo indubbio la tenuta della provincia e di conseguenzal’ipotesi di abbandonare il “progetto questura” conla previsione di un piano di dislocazione di presididi polizia sul territorio di diversa e nuova conce-zione. In coincidenza con questi eventi nazionali, an-che il secondo Funzionario veniva destinato altrovee l’organico del Commissariato, dai circa 90 dipen-denti è sceso nel giro di poco tempo a circa 75unità…segnale ovviamente preoccupante per le sortidell’ufficio e del territorio fermano che destano incer-tezze tra gli operatori della sicurezza e tra i destina-tari del loro lavoro, la cittandinanza!In conseguenza dei diversi fattori di crisi di governo

nazionale e le difficoltà della politica, i programmiche interessavano il nostro territorio hanno visto unafase di arresto senza spiegazioni, nonostante i rile-vanti investimenti economici e le spese affrontate permuovere Funzionari ed altro personale da una sedeall’altra! Ora ci troviamo, ancora una volta, di frontead una impennata di episodi di criminalità e di mal-costume che creano allarme ed indignazione tra i cit-tadini, per cui non possiamo non farci interpreti diquesto malessere chiedendo a chi di competenza in-nanzitutto cosa si pensa di fare al riguardo! C’è ne-cessità di sapere con urgenza su che livello di ap-parato istituzionale il territorio può contare, se di ca-rattere locale o provinciale in modo da adeguare an-che le risorse necessarie per il contrasto dei variaspetti della criminalità. E’ urgente sapere se aFermo la Questura si fa oppure no, in ogni caso anostro avviso è necessario un immediato incrementodi personale. Nessuno può sopportare le lentezzecon cui vengono affrontate certe questioni ed in me-rito ricordiamo che la criminalità non è altrettantolenta nel radicarsi sul tessuto economico e sociale delnostro Paese! Allo stato, riteniamo importante sottoli-neare che il territorio della nostra provincia è carat-terizzato da forti attività produttive, dunque di forteinteresse per la criminalità contro cui è richiesto ilmassimo impegno dello Stato.

Segreteria Provinciale Consap Fermo

La prospettiva della sicurezza per

Fermo, questura o presidio di polizia?

Bosch è fornitore leader a livello internazionale di tecnologie e servizi,

In tutto il mondo, Bosch Soluzioni innovativeche migliorano la vita

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Bosch è fornitore leader a livello internazionale di tecnologie e servizi,

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28 In evidenzaConsap Magazine 2013

Soppressa la Sezione di Forza Assente

alla Questura di Roma, un successo

della Consap a vantaggio di tutti i colleghi

Era poco meno di un anno fa, quando denunciammosu queste pagine la scarsa utilità ed il carattere ingiu-stamente repressivo del cosiddetto Ufficio di ForzaAssente. Un reparto fantasma dove trasferire colleghie colleghe che a viario titolo e per diversificati motivisi assentavano dal servizio per periodi superiori ai90 giorni. Con l’auspicio rivolto al Questore di Romadottor Fulvio Della Rocca, di verificare l’opportunitàdi sopprimere questo nucleo, avanzavamo tutta unaserie di perché. Perché non garantire il rientro nell’uf-ficio di provenienza al termine del periodo di as-senza, senza motivi oggettivi che lo impediscano? Eperché l’ufficio “Forza Assente” esiste solo presso laQuestura di Roma? Questa O.S. – scrivemmo - non ritiene sussistere lanecessità dell’Ufficio Forza Assente, il quale, se dauna parte si fatica a capirne l’utilità, dall’altra è statospesso utilizzato come strumento per “liberarsi” dicolleghi che altrimenti sarebbe stato “difficile” trasfe-rire.Non si riteneva giusto l’uso intimidatorio di tale uffi-cio, soprattutto nei confronti di chi è in malattia, ma-gari per conseguenze da cause di servizio, o è statosospeso per fatti di cui si è successivamente accertatal’insussistenza, e non può avere la garanzia di rien-trare nell’ufficio di appartenenza. E non può neppureessere considerata un’attenuante sufficiente il fattoche molti colleghi vengano poi di fatto reintegratinella precedente sede di servizio, ma anzi, costitui-sce un ulteriore motivo di perplessità sulla necessitàdell’ufficio “Forza assente” così come disciplinato. In-fatti, perché i colleghi devono essere trasferiti duevolte, con aggravio di inutili adempimenti burocra-tici?La battaglia della Consap ha colto nel segno, e gra-zie alla sensibilità del Questore anche Roma dal 15

aprile con una circolare urgente è stata soppressa laSezione di Forza Assente.La circolare che pubblichiamo impone il reintegro al-l’ufficio di appartenenza di tutta la sezione di forzaassente e l’annullamento contestuale delle richieste ditrasferimento rimaste sospese.Un successo che va ascritto solo alla tenacia dei mieiamici e colleghi della Segreteria Provinciale dellaConsap di Roma, che hanno saputo portare avanticon eleganza ma fermamente una legittima azionedi rivendicazione, che adesso vede nella decisonedel Questore Della Rocca, che ringrazio di cuore, lasua più giusta ed ovvia soluzione. Ai colleghi di altrisindacati, che non hanno sostenuto la nostra batta-glio non posso che dire che hanno perso un occa-sione, per fare gli interessi dei colleghi..purtroppoper loro l’ennesima…

Luigi Minerva Segretario Provinciale della Consap di Roma

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29In evidenza Consap Magazine 2013

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30 Polizia StradaleConsap Magazine 2013 Consap Magazine 2013In evidenza 30Consap Magazine 2012 Inchiesta30 Consap Magazine 2012Polizia Stradale 30

Responsabile Italia SettentrionaleMORELLO GIANMARIO

Responsabile Italia CentraleVANNONI MASSIMO

Responsabile Italia Meridionale ed IsoleCOSTANTINO GIOVANNI

Polizia Stradale AVELLINO OVEST DI LUISO PASQUALE

Polizia Stradale BENEVENTO MIRRA UGO

Polizia Stradale BIELLA LAZZARINI DANIELE

Polizia Stradale BOLOGNA CORBISIERO LUIGI

Polizia Stradale CAMPOBASSO PICA PEPPINO

Polizia Stradale Soverato (CZ) PETROSILLO TOMMASO

Polizia Stradale Scalea (CS) STABILITO ANTONIO

Polizia Stradale Firenze GRAVANTE FRANCESCA

Polizia Stradale FIRENZE CAFIERO VINCENZO

Polizia Stradale FOGGIA CASSANO TEODORO

Polizia Stradale FROSINONE OTTAVIANI DOMENICO

Polizia Stradale GORIZIA BELTRAMINI WALTER

Polizia Stradale Jesi (AN) BELLI ANTONIO)

Polizia Stradale ISERNIA DE FALCO DOMENICO

Polizia Stradale LUCCA MARCHI INDRO

Polizia Stradale VENEZIA ANGIOLINI SANDRO VITTORIO

Polizia Stradale NAPOLI IZZO GIUSEPPE

Polizia Stradale Romagnano Sesia PANE BRUNO

Polizia Stradale PERUGIA PETRONI MAURIZIO

Polizia Stradale Lagonegro (PZ) LOSCHIAVO CIRIACO

Polizia Stradale Fano (PU) TENAGLIA IVAN

Polizia Stradale PESCARA Nord TOMEI ROSSANO

Polizia Stradale PORDENONE FIORINI GIANLUCA

Polizia Stradale Brancaleone (RC) BRUZZESE GIUSEPPE

Polizia Stradale ROMA Nord BOVE ANDREA

Polizia Stradale ROMA QUAGLIERI MASSIMILIANO

Polizia Stradale ROMA Nord LOTITO VINCENZO

Polizia Stradale Albano Laziale (RM) DI CEGLIE MARCO

Polizia Stradale Civitavecchia (RM) MORMINO MATTEO

Polizia Stradale Civitavecchia (RM) D’ORTENZIO LUCIANO

Polizia Stradale SALERNO DE SANTIS ANTONIO

Polizia Stradale Angri (SA) AURICCHIO RAFFAELE

Polizia Stradale Eboli (SA) APPIERDO ROBERTO

Polizia Stradale SASSARI POLO CRISTIAN

Polizia Stradale Città di Castello STAZI LUCIO

Polizia Stradale TERNI ZUMBO FRANCESCO

Polizia Stradale SIRACUSA BIANCA ANGELO

Polizia Stradale UDINE PREDAN ETTORE

Polizia Stradale VERCELLI LA MARCA MELCHIORRE

Polizia Stradale Schio (VI) DE VIRIGILIIS ANTONIO

Polizia Stradale Riccione FLAGIELLO MASSIMO

Consulta Polizia StradaleConsap Magazine 2012CONSULTA NAZIONALE POLIZIA STRADALE

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31Polizia stradale Consap Magazine 2013

Il tuning e la sicurezza stradale,

emanato un decreto legislativo

per la modifica di pneumatici e cerchi

La Polizia Stradale in tema di sicurezza stradale hadato il suo fondamentale contributo anche in mate-ria di definizione delle regole per il tuning di auto emoto veicoli. Nella Gazzetta Ufficiale n°56 del 7 marzo 2013 in-fatti è stato pubblicato il Decreto Legislativo  20 del10 gennaio 2013 che rende più semplice ed econo-

mica la procedura per cambiare le ruote ed i pneu-matici della propria auto o moto. Legge emanata edelineata a seguito delle indicazioni emerse in unatavola rotonda tenutasi presso la Scuola Superiore diPolizia.Cos’è e come nasce il tuning: la parola tuning sta asignificare la modifica operata su un veicolo a 2, 3

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32 Polizia stradaleConsap Magazine 2013

o 4 ruote, al di fuori degli standard produttivi di se-rie al fine di adeguarlo ai propri gusti o alle propriespecifiche esigenze, spesso dietro al tuning ci sonoi cosiddetti piloti del fine settimana che si sfidanonelle città italiana, in gare all’ultimo sorpasso, sullestrade di viabilità ordinaria, rappresentando ungrande pericolo per tutti gli utenti della strada; utiledire che dietro questa passione si cela anche il busi-ness delle scommesse illegali. Da questo la necessitàdi introdurre limiti a queste modifiche per dare mag-giori efficacia i controlli di polizia. Il tuning, è originario degli Stati Uniti d'America ne-gli anni sessanta con le Hot rod, le T-bucket e le Lo-wrider per restare nel campo delle quattro ruote o,in campo motociclistico, nei Chopper. Solo in un se-condo momento raggiunge l'Europa e quindi l'Italia,diventando così un fenomeno conosciuto in tutto ilmondo. Ci sono anche marchi automobilistici come,ad esempio, Abarth, che hanno deciso di dedicarsia questo fenomeno. Le modifiche vanno ad incre-mentare notevolmente le performance del mezzo ren-dendolo più potente e quindi meno controllabile dal-l’autista è il caso delle modifiche meccaniche al mo-tore, all'impianto frenante, al sistema di scarico o al-l'assetto di guida, ma esiste anche un tuning di tipoestetico che riguarda la modifica dell’impianto di il-luminazione, dell’impianto audio, degli interni del

mezzo o della carrozzeria.Il tuning che preoccupa dal punto di vista della sicu-rezza è ovviamente quello che influisce sulle presta-zioni ed in questo contesto la modifica delle ruote esenz’altro un aspetto importante, in quanto influiscedirettamente sulla tenuta di strada e modifica spazie tempi di risposta in frenata. Il decreto legislativo del marzo scorso intende delimi-tare gli spazi di tuning legale per i pneumatici e su-perati i primi burocratici commi, si scopre che moltilimiti all'arte del "tuning" sono stati rimossi, ora tuttoil sistema di omologazione e aggiornamento dei do-cumenti risulta chiaro ed efficiente. I veicoli modifi-cati dovranno essere comunque sicuri e saranno con-trollati da personale esperto della Motorizzazione eper gli appassionati sarà possibile guidare, rispet-tando le regole del codice della strada.Il nostro paese in questo senso paga un deficit nor-mativo che ora finalmente si sta si cercando di col-mare.All'estero la situazione è diversa, in Germania, adesempio, esiste il Tuv che certifica e controlla le mo-difiche effettuate omologando la vettura. Ne conse-gue che, fatta eccezione per la sostituzione dellaparte terminale dell'impianto di scarico (detta silen-ziatore), che se effettuata utilizzando un componenteomologato e specifico, non richiede l'aggiorna-

mento della carta di circolazione,quasi tutte le altre modifiche di ca-rattere estetico o meccanico effet-tuate, sono ammesse solo dopoaver effettuato regolare collaudodel veicolo presso le sedi della Mo-torizzazione Civile, muniti di nul-laosta della casa costruttrice. La so-stituzione dei cerchi, se effettuatacon altri di uguale misura, o di mi-sura diversa ma riportata in originesul libretto di circolazione del vei-colo, è ammessa senza sostenerel'onere di alcuna revisione. È peròfondamentale verificare che sianoidonei alla massa del veicolo inquestione. Dal nuovo regime netrarrà vantaggio anche il mondodel lavoro, infatti molte aziende edartigiani già operano nel settoreche si prevede fornirà anche nuoveopportunità di lavoro a meccanici ecarrozzieri appassionati.

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33Polizia stradale Consap Magazine 2013

Animali liberi in auto,

cresce il rischio incidente

Nel corso del convegno nazionale organizzato dallaConsap in collaborazione con Udicon, il Direttoredel Servizio Polizia Stradale Vittorio Rizzi, ha sotto-lineato la grande attenzione che si sta riservandoagli animali, con riferimento al trasporto corretto de-gli stessi sia quando siano allocati in vani di caricoche quando sono nell’abitacolo. Sul rapporto fra si-curezza stradale ed animali liberi nelle automobiligiunge ora una ricerca americana che conferma: sesi guida con un animale in braccio, il rischio incidentisale.Secondo uno studio dei ricercatori dell'Università del-l'Alabama-Birmingham,le percentuali di incidentiprovocati da conducenti con minimo 70 anni di etàsono più elevate per chi porta in auto il proprio ani-male domestico. Peggio ancora se la bestia viaggiain braccio al conducente. Non per nulla, il capo deldipartimento dei Trasporti degli Stati Uniti, Ray La-Hood, ha dichiarato guerra alla guida distratta, chesia causata dall'uso improprio del cellulare, o dal tra-sporto vietato di animali.Ricordiamo che, in Italia, il Codice della strada (arti-colo 169) prescrive come trasportare gli animali do-mestici in auto: anzitutto, il conducente deve avere lapiù ampia libertà di movimento per effettuare le ma-novre necessarie per la guida. Sui veicoli diversi daquelli autorizzati, è vietato il trasporto di animali do-mestici in numero superiore a uno e comunque incondizioni da costituire impedimento o pericolo perla guida. È consentito il trasporto di soli animali do-mestici, anche in numero superiore, purché custoditiin apposita gabbia o contenitore o nel vano poste-riore al posto di guida appositamente diviso da reteo altro analogo mezzo idoneo che, se installati in viapermanente, devono essere autorizzati dal compe-tente ufficio del Dipartimento per i trasporti terrestri.

Altrimenti, la multa è di 84 euro, più il taglio di unpunto della patente.La norma lascia discrezionalità all'agente delleForze dell'ordine, che stabilirà se il cane o il gattodà fastidio al guidatore oppure no. Al di là della san-zione, quello che interessa è che - trasportando maleun animale domestico - si mette a repentaglio la sicu-rezza di tutti: la propria, quella degli altri utenti edella bestia stessa, che in caso di incidente potrebbeessere proiettato contro le strutture interne dell'auto.E anche facendo viaggiare l'animale con la testafuori dal finestrino è dannoso (per occhi e orecchidella bestia) e punibile per legge.

Sanzioni, istituito un c/c postale;

i proventi devoluti in favore delle associazioni animaliste

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Consap Magazine 2013Polizia stradale 35

Riflessioni sulla specialità che detiene il

triste primato della mortalità in servizio

Consapevole di rivolgere questi spunti di riflessioneai massimi esponenti della Consap, oltre che perso-nalità di indubbio spessore professionale e morale,ho ritenuto richiamare la vostra qualificata atten-zione su alcune aspetti, che ritengo siano noti, la cuipermanenza, tuttavia, costituisce motivo di afflizioneall’interno della specialità, poiché vèngono puntual-mente taciuti e lasciati decantare per interessi diparte, dandone giustificazione secondo criteri di na-tura economica, acuendo quel solco, già profilato,tra la Polizia Stradale e la Polizia di Stato. D’altrocanto, pur consci della delicata situazione delle fi-nanze pubbliche non si riesce, tuttavia, a compren-dere il motivo per il quale i risparmi di spesa deb-bano riguardare, principalmente, la Polizia Stradaleacuendone problematiche gestionali e funzionali.Tuttavia, senza voler scivolare in considerazioni chepossono apparire retoriche, ritengo che la “spendingreview” pur interessando la Polizia di Stato e le altreAmministrazioni del Compatto Sicurezza, diventiparticolarmente stringente verso la Polizia Stradale,operando un costante ed inarrestabile ridimensiona-mento dei fondi e tagliando le nuove assegnazioni dipersonale in favore di altri settori della Polizia diStato, aggravando la cronica carenza di organicidegli Uffici e il crescente innalzamento dell’età me-dia degli operatori, ben oltre la fatidica soglia deiquarant’anni. Pur consapevoli che tali tagli di stan-ziamenti e nuove assegnazioni interessano tutta laPolizia di Stato, maggiore preoccupazione emergeper il ridimensionamento delle risorse alla PoliziaStradale, in relazione ai compiti assolti dai suoi ope-ratori, in situazione di emergenza climatica ed am-bientale, per servizi di viabilità e di rilevamento de-gli incidenti stradali sulla viabilità stradale ed auto-stradale pagando, annualmente, un reale tributo di

vite umane che gli fanno detenere il triste primatodella mortalità in servizio. Un altro ulteriore aspetto, collegato al precedente, èil costante ed inarrestabile processo di depotenzia-mento e chiusura dei Distaccamenti che mira a rele-gare gli Uffici della Polizia Stradale solo nei capoluo-ghi di provincia e nelle Sottosezioni Autostradali, fa-cendogli perdere quella tradizionale presenza sulterritorio tanto utile e cara ai cittadini. Giustificaretale tendenza. contrapponendo motivazioni chevanno dalla carenza di personale all’assenza di turn-over, per i sopra accennati motivi di bilancio delloStato, costituisce solo il paravento dietro il quale sivuole giustificare una strategia di tagli di spesa indi-scriminati che interessano solo i presidi locali dellaPolstrada, senza incidere in altri filoni di spesa benpiù anacronistici. Sarebbe auspicabile dissentire da tali strategie lequali, oltre a non realizzare significativi risparmi dispesa, vengono attuati solo sulla base di valutazionisommarie basate, esclusivamente, sull’analisi di si-tuazioni che vanno a considerare eventuale concomi-tanza di Uffici della Polizia di Stato e di altre forzedi polizia, come è avvenuto nel caso del Distacca-mento di Velletri (RM) senza, tuttavia, soffermarsi edanalizzare altri aspetti che attengono, invece, alla ef-fettiva funzionalità ed efficienza di questi Uffici che,senza considerare il caso specifico sopra citato, rie-scono ad esprimere un numero di pattuglie e di con-trolli ben superiori a quelli effettuati dalle Sezioni, im-brigliate da logiche burocratiche che inducono i loroDirigenti a privilegiare la funzionalità degli Uffici,trascurando i servizi di vigilanza stradale. Nel corso degli ultimi anni tutti abbiamo assistito acospicui investimenti di fondi pubblici, profusi perrealizzare la chiusura, notturna dei Distaccamenti e

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36 Polizia StradaleConsap Magazine 2013

nel futuro sarebbe auspicabile tenere conto di tali in-vestimenti, prima di adottare provvedimenti di chiu-sura che, oltre a vanificare le risorse investite, hannodeterminato sacrifici anche per i loro dipendenti che,con la chiusura notturna, hanno già pagato il prezzoper la sopravvivenza dei loro Uffici. A tal riguardo, il compito di una organizzazione sin-dacale seria e moderna è quello di prendere le di-stanze da scelte, imposte da ottusi e incompetenti bu-rocrati ministeriali, che portano alla cieca soppres-sione dei Distaccamenti e degli altri Uffici minori, ba-sandole su una pseudo logica di efficienza, senza te-nere in conto le legittime aspettative dei cittadini edei colleghi. Molti di questi colleghi, nel corso deglianni, hanno profuso un impegno professionale mag-giore di quello richiestogli, al solo scopo di mante-nere alto il livello di efficienza e di funzionalità del-l’Ufficio, consapevoli del fatto che la sua sopravvi-venza è legata a tali aspetti, nella coscienza di sal-vaguardare sia la sede di servizio che i sacrifici per-sonali profusi nel tempo, magari investendo i ri-sparmi di una vita per raggiungere il traguardo del-l’acquisto o la ristrutturazione della propria casa. Piùche appoggiare o soprassedere a logiche dissennatedi chiusura o accorpamento dei Distaccamenti, ov-vero partendo dal basso, sarebbe auspicabile pro-porre, invece, una razionalizzazione dall’alto dellaspecialità, realizzando un agganciamento gerar-chico degli Uffici sezionali alle Questure, con la con-seguente soppressione dei Compartimenti e dei loroUffici, senza per questo inficiare l’efficienza e l’auto-nomia gestionale di Dirigenti di Sezione e dei Co-mandanti degli Uffici minori che, in tal caso avreb-bero solo una dipendenza funzionale dal Questore,

In tale ottica si realizzerebbe l’indubbio vantaggio disemplificare la gestione amministrativa del personaleche, attualmente, viene effettuata, con inutili sovrap-posizioni, da uffici sezionali, compartimentali e an-che da Uffici dipendenti dalla Divisione Amministra-tiva delle Questure, per quanto attiene al settore am-ministrativo contabile, matricolare e del vestiario,Questa tipologia di organizzazione della specialitàconsentirebbe di recuperare risorse umane e realiz-zare concreti risparmi di spesa che si potrebbero de-stinare agli impieghi operativi, traducendosi in mag-giori mezzi e apparecchiature a supporto del servi-zio di vigilanza stradale, senza inficiare la presenzasul territorio della specialità. D’altro canto, senzanulla togliere alla professionalità ed alla capacità deiDirigenti di Compartimento, non si ha ragione di ri-tenere che le specialità, passando alle dipendenzedel Questore, possano perdere in efficienza e profes-sionalità, anche perché rimarrebbe inalterata la fun-zione di coordinamento ed indirizzo ministeriale, alpari di quanto effettuato per i Reparti Mobili dalla Di-rezione Centrale per gli Affari Generali. Un ulteriore elemento di criticità che mi preme segna-lare in questa sede è la consolidata, carenza di for-mazione ed addestramento professionale che, ri-spetto agli aspetti sopra analizzati, non va sottovalu-tata in ragione dei compiti svolti dalla Polizia Stra-dale e il complesso normativo che gravita sulla circo-lazione stradale delle merci e delle persone. Infatti,nel corso degli ultimi anni, i temi relativi alla forma-zione professionale hanno registrato un notevole ri-dimensionamento, probabilmente a causa di quelleristrettezze di bilancio e di economicità della spesa,a cui abbiamo fatto cenno sopra ma che, nello spe-

cifico, ha comportato una pro-gressiva riduzione delle occa-sioni di formazione professionaledel personale, normalmente at-tuata attraverso corsi di aggior-namento effettuati, presso ilC.A.P.S. di Cesena laddove, concadenza quasi biennale, veni-vano avviati gli operatori dellaPolstrada L’impoverimento di questa pre-ziosa opera di formazione hacoinciso, in maniera quasi auto-matica, sia con il declino delC,A,P.S. di Cesena, legato ancheall’avvicendamento al vertice tra

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Consap Magazine 2013Polizia Stradale 37il Dott. Balduino Simone, che lo ha diretto nel corsodell’ultimo decennio e l’attuale dirigenza, che con ilcambio di strategia in materia di formazione daparte del Servizio Polizia Stradale che, oltre ad effet-tuare un taglio lineare sui corsi di aggiornamento, li-mitandoli. ai soli colleghi di nuova assegnazione, haconcentrato le esigue risorse della formazione di altolivello non più secondo una metodologia a pioggiaper tutti gli operatori ma, attraverso una formazioneselettiva, quasi esclusivamente riservata alla catenadi comando: Dirigenti e Responsabili di Uffici minori.Tali strategie hanno determinato un decadimentodella preparazione professionale del personale ope-rante, scarsamente supportato da Dirigenti e Coman-danti, troppo preoccupati da logiche gestionali e fun-zionali dei loro Uffici, che trascurano l’addestra-mento professionale in aula e le lezioni pratiche sustrada alle pattuglie. Ulteriore riflesso di tale decadimento nella forma-zione professionale si materializza nell’assenza difornitura dei prontuari del Codice della Strada ag-giornati o di altro materiale didattico, agli operatoridella specialità, anche attraverso più economici edevoluti supporti informatici, costringendo gli opera-tori a pagare di tasca propria la formazione.Intendo concludere con l’auspicio che la ConsultaNazionale Polizia Stradale della Consap, unica nel

suo genere all’interno del panorama sindacale, sipossa fare interprete interprete presso le competentisedi Ministeriali per sensibilizzare i vertici verso uncambio di strategia che scongiuri il definitivo declinodella specialità.Non possiamo pagare, più di quanto stiamo pa-gando, per la difesa di una dignità che qualcuno civuole togliere. Dobbiamo invece difendere il decorodi un’appartenenza in cui fermamente crediamo eche, in ogni caso, ci fornisce oltre al salario, anchela dignità e la convinzione in quel che facciamo. Per-tanto, emerge chiara la necessità di “segnalare” e“promuovere” ogni situazione o iniziativa cheemerge dall’attività lavorativa quotidiana. Il sinda-cato in questo contesto deve essere la spugna che as-sorbe ogni lamentela, segnalazione e quant’altro,rappresentando le controversie ed i problemi e, in ul-tima analisi, tenendo comunque accesi i riflettori sutali problematiche fino al raggiungimento di un’in-tesa proiettata ad un risultato più favorevole possi-bile. Solo con questo spirito, possiamo scongiurare,anche nell’ambito sindacale, quel diffuso sentimentopopolare di avversione verso i partiti politici e la loropolitica, determinato dalla scarsa attenzione di co-storo verso i bisogni primari della gente.

Il Consigliere Nazionale Antonio Stabilito

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Consap Magazine 2013 Polizia stradale38

Parlare di Alessandro De Bellis non è facile, le parolenon sono all’altezza e non possono esprimere piena-mente il sentimento e la commozione interiore.Un poliziotto dentro che aveva fatto del coraggiouna sua ragione di vita per il bene degli altri.Sempre in prima linea, determinato, costante, profes-sionale e allo stesso tempo umano, sapeva coglierei sentimenti delle persone viverli e codificare le loroproblematiche nelle soluzioni più appropriate.In polizia da moltissimi anni si era distinto anchefuori servizio in diverse operazioni di soccorso ve-nendo per questo premiato con numerosi riconosci-menti ed attestati.Tantissime pattuglie insieme nel lontano 1990 dallamitica Alfa Romeo Alfetta alla gloriosa Alfa 75, lasua prestigiosa esperienza da pilota di rally lo avevareso unico anche negli inseguimenti, nessuno maiera riuscito a fuggire con lui alla guida, avevamopoco più di venti anni, mentre i nostri coetanei si di-vertivano nei locali e nelle discoteche, lui era sempreil primo a connotare il suo divertimento nel lavoroprediligendo la sua presenza nei quartieri più malfa-

mati arrestando libero dal servizio spacciatorie criminali.Diventato Sovrintendente nel 2000 era in pro-cinto di essere promosso SovrintendenteCapo. Nel 1993 proprio alla Polizia Stradaledi Lucca costituimmo insieme il nostro primo le-game al sindacato di polizia al fine di tutelarei diritti dei poliziotti e di migliorare le condi-zioni lavorative. I militanti di quel gruppo,sono i soliti, quelli che hanno continuato nellaloro esperienza sindacale crescendo e por-tando a Lucca le cariche più importanti del sin-dacato di polizia.Lui stesso era Segretario Regionale Toscana

del Consap con funzioni di Presidente del collegiodei Provibiri, attivista fondamentale anche per igrandi eventi, in particolare della festa della befanadella polizia alla discoteca Twiga dove la sua sensi-bilità per la presenza dei bambini coronava mag-giormente il suo impegno.

G.P.

Pantaleoni: "Alessandro De Bellis,

ritratto di un amico,

un collega e un professionista"

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Consap Magazine 2013Polizia stradale 39

S. Anna, commosso addio al poliziotto Piena la chiesa per l’ultimo saluto all’agente deceduto nell’incidente di Maggiano.

«Un collega eccezionale»

LUCCA. Le note del silenzio, suonate dal trombet-tiere, riecheggiano nel silenzio della chiesa, con i re-parti schierati sugli attenti. In prima fila la moglie conle due figlie, i parenti più stretti, la autorità e tantisemplici cittadini che hanno voluto dare l'ultimo ad-dio ad un servitore dello Stato.C’è stata commozione ai solenni funerali di Alessan-dro De Bellis, il sovrintendente della polizia stradalevittima di un incidente, avvenuto a Maggiano merco-ledì mattina alle 7,30.I funerali si sono svolti ieri pomeriggio alle 14,30nella chiesa di Sant'Anna, paese natale del poli-ziotto di 45 anni che abitava con la moglie MaruskaBonanni e le figlie Valentina di 14 anni e Chiaradi 8.Il corteo funebre è arrivato alla chiesa scortato dadue motociclisti della polizia stradale,seguito da ungruppo di amici in motocicletta che hanno voluto te-stimoniare il loro affetto accompagnando l’amicocon i loro potenti motori.Ad accogliere il feretro sul piazzale della chiesa i re-parti schierati dei colleghi della polizia di Stato edella polizia stradale, ma anche molte autorità citta-dine insieme ad una folla di parenti, amici, ex colle-ghi e associazioni d'Arma che si sono voluti strin-gere intorno alla moglie e le figlie.La bara, coperta da una bandiera tricolore è stataportata a spalla dai colleghi e posta di fronte all'al-tare maggiore dove hanno prestato servizio due po-liziotti in alta uniforme. La Messa è stata celebratadal cappellano militare don Beniamino Bedini coadi-vato dal priore Pierluigi D'Antraccoli. nel corso dellasua omelia don Beniamino ha tenuto a sottolineareche Alessandro ha scelto di fare il poliziotto per aiu-tare il prossimo.Dopo la Preghiera a San Michele Arcangelo patrono

della polizia,ha preso la parola l'ex comandantedella polizia stradale di Lucca, Marco Tangorra, cheper lunghi anni ha lavorato al fianco del sovrinten-dente De Bellis.Tangorra ha ricordato le varie tappe della carrieradi De Bellis, entrato in polizia nel 1987, passato allapolizia stradale di Montecatini nel 1999 e nell'annosuccessivo al comando di Lucca.«Alessandro – ha tenuto a sottolineare Tangorra – èsempre stato un ottimo poliziotto, molto attaccato alsuo lavoro che ha sempre svolto con grande pas-sione».Ha concluso dicendo che l’agente è sempre stato an-che un ottimo padre di famiglia e non soltanto (presodalla commozione non riusciva a finire il suo di-scorso, ndr) un ottimo poliziotto. C'è stato un lungoe applauso, poi la bara è stata portata a spalla fuoridella chiesa. Iil furgone funebre scortato dalla poli-zia ha proseguito per Pisa dove la salma verrà cre-mata. Le ceneri saranno messe nell''urna e conse-gnate alla famiglia.

Domenico Tani

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40 Polizia StradaleConsap Magazine 2013

Patente a punti, a luglio scatta il bonus

di 2 crediti per chi non ha subìto

multe che ne tagliano il punteggioLo prevede il Codice della strada, riformato nel luglio 2003

Come funziona - Infatti, all'atto del rilascio della patente,viene attribuito un punteggio di 20 punti. Tale punteg-gio, annotato nell'Anagrafe nazionale degli abilitatialla guida, subisce decurtazioni a seguito della viola-zione di determinate norme. L'indicazione del punteg-gio relativo a ogni violazione deve risultare dal verbaledi contestazione. Ogni variazione di punteggio è comu-nicata agli interessati dall'anagrafe nazionale degliabilitati alla guida. Ciascun conducente può controllarein tempo reale lo stato della propria patente: gratutita-mente, tramite il Portale dell'automobilista; oppure pa-gando, attraverso il numero 848782782. La telefonatapuò essere effettuata solo da apparecchio fisso e ha ilcosto di una chiamata urbana secondo le tariffe del pro-prio gestore telefonico. La frequenza ai corsi di aggior-namento, organizzati dalle autoscuole, consente di riac-quistare 6 punti. Per i titolari di certificato di abilita-zione professionale nonché di patente C, C+E, D, D+E,la frequenza di specifici corsi di aggiornamento con-sente di recuperare 9 punti.È possibile arrivare al top - Salvo il caso di perdita totaledel punteggio, la mancanza, per il periodo di 2 anni,di violazioni di una norma di comportamento da cui de-rivi la decurtazione del punteggio, determina l'attribu-zione del completo punteggio iniziale, entro il limite dei20 punti. Per i titolari di patente con almeno 20 punti,la mancanza, per il periodo di 2 anni, della violazionedi una norma di comportamento da cui derivi la decur-tazione del punteggio, determina l'attribuzione di uncredito di 2 punti fino a un massimo di 10 punti.Quindi, chi nel luglio 2003 aveva la patente, se non hamai perso punti, a luglio 2013 toccherà la fatidica so-glia dei 30 crediti.E se perdi tutto? Alla perdita totale del punteggio, il tito-lare della patente deve sottoporsi all'esame di idoneitàtecnica. Al medesimo esame deve sottoporsi il titolaredella patente che, dopo la notifica della prima viola-zione che comporti una perdita di almeno 5 punti, com-metta altre 2 violazioni non contestuali, nell'arco di 12mesi dalla data della prima violazione, che comportinociascuna la decurtazione di almeno 5 punti. L'ufficio delDipartimento per i trasporti terrestri competente per ter-ritorio, su comunicazione dell'Anagrafe nazionale degliabilitati alla guida, dispone la revisione della patente diguida. Qualora il titolare della patente non si sotto-ponga ai predetti accertamenti entro 30 giorni dalla no-tifica del provvedimento di revisione, la patente è so-spesa a tempo indeterminato. E allora, è utile la guidaper non perdere punti-patente.

Punti 1Con la patente a punti perdi 1 punto se commetti questeinfrazioni...Le infrazioni del Codice Stradale per perdere 1 punto sullapatente.• Mancato uso degli anabbaglianti di giorno quando obbliga-

torio (art.152)• Uso improprio o irregolare delle luci; mancato uso del lam-

peggio d' emergenza o del retronebbia quando prescritto(art.153)

• Uso di luci diverse da quelle di equipaggiamento (art.153)• Guida senza avere la massima libertà di movimento (oggetti

imgombranti); passeggeri che limitano la visuale o i movi-menti del conducente; animali nell' abitacolo in numero su-periore al consentito (art.169)

• Veicoli a due ruote: conducente o passeggeri seduti male; im-pennate; traino o trasporto improprio di oggetti (art.170)

• Irregolarità nei documenti degli autisti di camion e bus nonnecessitanti di cronotachigrafo (art.174)

• Irregolarità nei documenti degli autisti di camion e bus mu-niti di cronotachigrafo (art.178)

Punti 2Con la patente a punti perdi 2 punti se commetti queste infra-zioni. Le infrazioni del Codice Stradale per perdere 2 puntisulla patente.• Superamento dei limiti di velocità fra 11 e 40 km/h (art.142)• Inosservanza della segnaletica stradale o di segnali degli

agenti del traffico (superare la striscia continua, di arresto,di dare precedenza, di margine della carreggiata, marciarea cavallo delle strisce, su corsie riservate...) (art.146)

• Sorpasso, spostamento o frenate brusche senza condizioni disicurezza; sorpasso di tram o filobus in movimento (art.148)

• Mancato o improprio uso delle frecce (art.154)• Sosta in corsie o fermate riservate a mezzi pubblici o aree

per disabili (art. 158)• Mancato sgombero dalla strada del proprio veicolo in ava-

ria; obbligo di avere a bordo il triangolo omologato e posi-zionarlo, di avvertire l' ente proprietario della strada o un or-gano di polizia (art.161)

• Obbligo di segnalare il veicolo fermo (triangolo); di indos-sare indumenti rifrangenti (dal 2004) (art.162)

• Inosservanza delle norme sul traino dei veicoli in avaria(art.165)

• Violazione delle norme relative ai dispositivi di equipaggia-mento e protezione dei conducenti o dell' equipaggio, ai do-cumenti di trasporto di merci pericolose (art.168)

La tabella dei punti sulla patente

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• Sovrannumero o sovraccarico in autovetture (art.169)• Conducente professionale di autoveicolo che supera il pe-

riodo massimo di guida o non osserva la pausa durante ilviaggio (art.174)

• Inosservanza dei periodi di riposo o inesistenza dei docu-menti di servizio (art.174)

• Autostrada: circolazione trainando veicoli che non siano ri-morchi; con animali, veicoli esclusi, che non raggiunganoi limiti minimi di velocità, che marcino in condizioni perico-lose, con carico mal sistemato. Sosta prolungata nelle areedi servizio o parcheggio (art.175)

• Autostrada: mancato uso corsie accelerazione e decelera-zione; cambio di corsia senza freccia; uso corsia emergen -za oltre 500 mt. prima dell'uscita; sosta e fermata; man catouso del triangolo, affiancare un veicolo sulla sua cor sia; in-colonnamento o arresto irregolare al casello (176)

• Non lasciare il passo o seguire i mezzi di soccorso in si-rena (art.177)

• Inosservanza dei periodi di guida, pausa e riposo prescrittiper i conducenti professionali; inesistenza dei documenti diservizio e di controllo (art.178)

• In caso di incidente: non spostare il veicolo incidentato cheintralcia; non fornie i propri dati; alterare gli elementi checonsentano di ricostruire il sinistro (art.189)

• Mancato obbligo di consentire al pedone che abbia già im-pegnato la carreggiata l' attraversamento in una stradasenza strisce pedonali (art.191)

Punti 3Con la patente a punti perdi 3 punti se commetti queste infra-zioni. Le infrazioni del Codice Stradale per perdere 3 puntisulla patente.• Sorpasso senza accertare che esistano le condizioni di si-

curezza (art.148)• Distanza di sicurezza: mancato rispetto senza collisioni

(art.149)• Accensione abbaglianti quando vietato (art.153)• Carico mal sistemato o che strisci a terra, o con sporgenze

irregolari, o con sporgenze regolari non segnalate dal car-tello (art.164)

• Circolazione abusiva di camion adibiti al trasporto d' auto,animali, container, di macchine agricole e operatrici nellestrade in cui questi veicoli non sono ammessi (art.167)

• Inosservanza delle norme di prudenza e di precedenza neiconfronti dei pedoni (art.191)

• Mancato rispetto di obblighi verso funzionari, ufficiali oagenti (proseguire la marcia quando intimano l' alt o se lohanno vietato, rifiuto di esibire documenti o far ispezionareil veicolo, non rispettare le segnalazioni di scorte a veicolimilitari) (art.192)

Punti 4Con la patente a punti perdi 4 punti se commetti queste infra-zioni. Le infrazioni del Codice Stradale per perdere 4 puntisulla patente.• Contromano in tratti non pericolosi (art.143)• Non occupare la corsia di destra (se libera) su strade a due

e più corsie (art.143)• Perdere sostanze viscide, infiammabili, pericolose da vei-

coli (art.161)• Sovraccarico per veicoli adibiti al trasporto di merci perico-

lose (art.168)• Persone in sovrannumero su veicoli adibiti abusivamente a

taxi o noleggio (art.169)• Autostrada: marcia con carico pericolante o sporgente o

con carico scoperto di materie suscettibili di dispersione(art.175)

• Non fermarsi dopo aver causato un incidente con soli dannia cose (art.189)

Punti 5Con la patente a punti perdi 5 punti se commetti queste infra-zioni. Le infrazioni del Codice Stradale per perdere 5 puntisulla patente.

• Velocità non commisurata a situazioni ambientali, curve, in-croci (art.141)

• Mancata precedenza (art.145)• Sorpasso senza freccia, a destra o con manovre brusche

(art.148)• Distanza di sicurezza: collisione con danno grave a veicoli

(art.149)• Strettoie (ostacoli o strade di montagna): collisione con

danno grave a veicoli (art.150)• Omesso uso del casco (art.171)• Cinture di sicurezza: mancato uso, infrazioni dei passeg-

geri minorenni, alterazione del funzionamento (art.172)• Omesso uso di lenti e occhiali se prescritti (art.173)• Uso del telefonino senza auricolare o vivavoce; uso di cuf-

fie o ricetrasmittenti (art. 173)• Mancata precedenza a pedoni sulle striscie e a disabili;

non rallentare per consentire a invalidi, bambini o anzianidi attraversare in una strada senza strisce pedonali(art.191) 

Punti 6Con la patente a punti perdi 6 punti se commetti queste infra-zioni. Le infrazioni del Codice Stradale per perdere 6 puntisulla patente.• Non fermarsi allo stop (art.145)• Passare col rosso, giallo, o violando le segnalazioni degli

agenti (art.146)• Passaggio a livello: passare col rosso, non usare prudenza,

restare in mezzo (art. 147)Punti 8Con la patente a punti perdi 8 punti se commetti queste infra-zioni. Le infrazioni del Codice Stradale per perdere 8 puntisulla patente.• Distanza di sicurezza: collisione con lesioni gravi a persone

(art.149)• Strettoie (ostacoli o strade di montagna): collisione con le-

sioni a persone (art.150)• Inversione di marcia a incroci, curve o dossi (art.154)Punti 10Con la patente a punti perdi 10 punti se commetti queste in-frazioni. Le infrazioni del Codice Stradale per perdere 10punti sulla patente.• Gareggiare in velocità con veicoli a motore (art.141)• Eccesso di velocità di oltre 40 km/h (art.142)• Contromano in curve, dossi, strade a doppia carreggiata o

con scarsa visibilità (art.143)• Sorpasso a tram o filobus fermi, a veicoli fermi ai semafori,

a passaggi a livello o incolonnati o di veicolo in fase di sor-passo; sorpasso alle intersezioni, in curva, dosso o conscarsa visibilità; sorpasso a passaggi a livello e agli attra-versamenti pedonali; inosservanza del divieto di sorpassoper veicoli pesanti (art.148)

• Trasporto di merci pericolose senza autorizzazione, inosser-vanza norme sul trasporto di merci pericolose (art.168)

• Autostrada e strade extraurbane principali: inversione dimarcia, cambio di carreggiata, marcia contromano (art.176)

• Autostrada e strade extraurbane principali: retromarcia(art.176)

• Autostrada: circolare su corsie d'emergenza, d'accelera-zione e decelerazione (art.176)

• Violazione delle norme sul limitatore di velocità e sul crono-tachigrafo (art.179)

• Guida in stato di ebbrezza o sotto l'effetto di droga(art.186)

• Non fermarsi dopo aver causato un incidente da cui deri-vino lesioni a persone o gravi danni a veicoli (art. 189)

• Non fermarsi ai posti di blocco (art.192)

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42 Polizia StradaleConsap Magazine 2013

Il tutor si dimostra sempre più il deterrente principeper sanzionare i comportamenti fuori legge allaguida. Il termometro di questa efficacia il costantecalo delle sanzioni che quest’anno, con poco menodi mezzo milione di multe accertata nel nostro paese,ha fatto registrare un decremento del 29% rispetto al-l'anno precedente. Restano ancora sottratti al con-trollo i veicoli stranieri che al momento non possonoessere sanzionati con gli strumenti automatici, senzacontestazione. Sono queste le indicazioni ricavabilidalla lettura dei dati sulle multe autostradali per ec-cesso di velocità diramate sul sito web della PoliziaStradale.L’esperienza operativa ha colto nel segno, se te-niamo conto delle parole del Comandante del Com-partimento Polizia Stradale del Lazio Stefano Bastre-ghi che in una recente intervista rilasciata alla nostrarivista indicava proprio il tutor come la più efficacenuova arma messa in campo per la sicurezza stra-dale.Il sistema informativo per il controllo della velocitàdei veicoli è molto temuto dagli automobilisti che per-corrono le tratte autostradali per la sua efficacia cherisulta limitata solo in materia di veicoli stranieri, almomento ancora affrancati dalle multe, stante il gapnormativo che impedisce una attività sanzionatoria atutto tondo. Questa lacuna non ha però impedito al-l'ingegnoso sistema di fornire risultati positivi al-l'utenza stradale. Dal momento della sua partenza,avvenuta il 23 dicembre 2005, risultano infatti in co-stante diminuzione gli incidenti in tutte le tratte auto-stradali sorvegliate dal controllo elettronico della ve-locità. Rispetto al 2011 l'anno scorso gli incidentisono in generale calati del 23% nelle aree munite ditutor, spiegano le tabelle fornite dalla polizia stra-dale. A fronte di un maggior impegno orario di ac-

censione degli impianti sono però crollate le infra-zioni registrate. Soprattutto gli utenti professionalialla guida di autocarri sono risultati meno trasgres-sivi dell'anno prima (-31%). In netto calo le infrazioniaccertate con uso di autovetture (-29%) convoglioveicolari (-23%), autobus (-24%), motoveicoli (-16%).Il sistema, che funziona con qualsiasi condizione at-mosferica e di luce ha dato buona prova di sé anchedi sera e di notte ma anche in questo caso le multesono in calo. In media sono diminuite infatti del28,5% le multe serali e notturne del Tutor, probabil-mente anche per il corrispondente calo dei flussi ditraffico accusati dal gestore autostradale. Dal mo-mento della sua installazione il temuto sorveglianteelettronico del traffico autostradale ha immortalatooltre 3 milioni di trasgressori. A questi dati vanno ag-giunti tutti i verbali correlati alla comunicazioni deidati dell'effettivo conducente. Ma anche tutte le infra-zioni connesse, come per esempio il controllo dell'ef-fettiva copertura assicurativa che ora può essere at-tivata automaticamente a ogni controllo.

Safety tutor, deterrente principe

per la sicurezza stradale

Sanzioni in calo

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Si è concluso poche settimane fa con la vittoria del-l’italiano Vincenzo Nibali il 96° Giro d'Italia, scor-tato dalla Polizia Stradale che dal 1946 accompa-gna la prestigiosa competizione sportiva, tanto da le-gare indissolubilmente l'immagine del ciclista che ta-glia il traguardo con la bandierina gialla del motoci-clista della Stradale. Un servizio di scorta interpre-

tato sempre con discrezione per lasciare le luci dellaribalta ai ciclisti, ma di altissima professionalità pergarantire la sicurezza di tutti anche nelle condizionipiù difficili. Quaranta operatori di cui 26 motocicli-sti, 12 operatori in auto e 2 operatori a bordo diun'officina meccanica mobile. Come ogni anno, ilGiro d'Italia è sta l’occasione per presentare e met-

Giro d'Italia "scortato" da 40 poliziotti,

riproposto il progetto “Biciscuola”

per la sicurezza stradale

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45Polizia stradale Consap Magazine 2013

tere in campo gli equipaggiamenti e le tecnologiepiù avanzate per la sicurezza, anche in questa edi-zione come anticipato dal Direttore del Servizio Po-lizia Stradale Vittorio Rizzi al convegno nazionaledella Consap sulla sicurezza stradale del marzoscorso, il personale motomontato era equipaggiatocon l’innovativo airbag D-Air Dainese, che consistenell'immediato gonfiaggio di un air bag inserito al-l'interno della giacca del conducente prima diun'eventuale caduta o impatto. Anche in questa edi-zione è proseguita la sensibilizzazione sui temi dellasicurezza stradale facendo leva sul clima festosodella manifestazione per coinvolgere i giovani e con-tribuire ad affermare la cultura di legalità sullestrade. La campagna di sicurezza della Polizia Stra-dale attraverso il Pullman Azzurro, avviata nel 1998,collegata legata, al progetto "Biciscuola".

La campagna svolta mediante l'impiego di un Pul-lman Azzurro adibito ad aula scolastica multime-diale, e di un secondo Pullman Azzurro funzionale altrasporto degli studenti coinvolti nell'iniziativa. Inpartenza di tappa, due classi di studenti sono salitisul Pullman Azzurro per assistere ad una lezione disicurezza stradale e accompagnate presso il Villag-gio commerciale del Giro per poter vivere da vicinoil clima festoso della manifestazione. Successiva-mente, una delle due classi - precedendo di circaun'ora il transito della corsa ciclistica si spostava inarrivo di tappa per assistere dalla tribuna all'arrivodei ciclisti. Uno degli operatori dello staff del PullmanAzzurro tramite una telecamera installata sul veicolo,ha filmato le immagini più suggestive che verrannopubblicate sul sito Polizia in una finestra dedicata.

A.P.

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46 Polizia stradaleConsap Magazine 2013

Per rimettere in sesto la bici, seguite i pratici consiglidel TCS che aiutano a iniziare la nuova stagione ci-clistica senza problemi. Per l'inverno è meglio la-sciare la bicicletta in un luogo asciutto, oscuro e fre-sco, possibilmente appesa per conservare meglio ipneumatici e coperta da un lenzuolo per la polvere,così si evita che la vernice sbiadisca anzitempo eche le gomme invecchino prematuramente. A chipossiede una bicicletta con freni idraulici, è consi-gliato azionare, di tanto in tanto, le leve dei freni perevitare che i pistoncini si blocchino nei cilindri. Conla primavera alle porte, è il momento di prepararebiciclette ed e-bike sottoponendole a pulizia, lubrifi-cazione, verifica della pressione delle gomme e con-trollo generale di tutte le parti. Mai usare l'idropuli-trice: si corre il rischio che l'acqua, in pressione, pe-netri nei cuscinetti, danneggiandoli. È meglio pre-la-vare le biciclette con la canna dell'acqua o serven-dosi di secchio e spugna. Punti difficilmente accessi-bili, come: leve del cambio, catena e freni, si puli-scono più facilmente con una piccola spazzola. Perlevare lo sporco tenace, utilizzare un liquido deter-gente adeguato, quindi risciacquare e asciugare conun panno; per conservare meglio la bici, strofinarlacon uno straccio leggermente imbevuto d'olio, ad ec-cezione dei freni. Le catene delle biciclette per nonarrugginire e cigolare hanno bisogno di cura: oliarela catena sul filamento inferiore, quando inizia a luc-cicare. Se la catena è molto sporca, pulirla facen-dola scorrere attraverso due vecchi spazzolini per leunghie e poi in uno straccio imbevuto d'olio, così sitoglie la sporcizia più grossolana; si sconsiglia unbagno in un prodotto detergente, perché farebbesciogliere anche il grasso dalle maglie della catena.Dopo la pulizia, bisogna versare qualche gocciad'olio sul filamento inferiore della catena, facendo

girare la pedaliera all'indietro, per lubrificare benetutte le maglie. Oliare ogni tanto la catena, affinché

Affrontare la nuova stagione ciclistica

con i consigli del Touring Club SvizzeroI consigli per iniziare la nuova stagione ciclistica senza problemi

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Consap Magazine 2013Polizia stradale 47la sporcizia non la impiastri, come se si utilizzasseun lubrificante viscoso. Anche i meccanismi del dera-gliatore posteriore, del cambio, della pedivella, delleleve dei freni e della sospensione della sella hannobisogno di lubrificazione, mentre le parti telescopi-che della forcella e il braccio oscillante posteriore ne-cessitano, di tanto in tanto, di un po' di grasso sui cu-scinetti. Attenzione: dischi, pastiglie dei freni e cer-chioni non devono entrare in contatto con lubrificantie grasso, perché la potenza di frenata si riduce dra-sticamente. Durante la pausa invernale, le camered'aria possono sgonfiarsi, quindi ristabilire la pres-sione dell'aria. Il valore è indicato sul lato. Di regola,la pressione varia tra 3 e 5 bar, secondo l'uso che sifa della bicicletta. Una pressione elevata riduce la re-sistenza alla rotazione e l'aderenza dei pneumatici.Si consiglia: pressione massima sull'asfalto e ridottasui percorsi sterrati. Alla prima uscita notturna, veri-ficare prima le luci; se non funzionano, controllare icavi e gli allacciamenti. Procedere alla sostituzione

di lampadine rotte e delle batterie esauste. Freni di-fettosi sono pericolosi: il funzionamento dell'impiantofrenante va quindi controllato, in particolare le guar-nizioni, le pastiglie e i dischi. Si consiglia di consul-tare un esperto per la verifica del livello del liquidodei freni a disco e per altri lavori complicati per lepersone inesperte: come la messa a punto dell'as-setto delle ruote e la regolazione del cambio.La manutenzione delle biciclette elettriche è la stessadi quelle convenzionali. Particolare attenzione vaprestata alla batteria ad accumulazione che può su-bire danni a causa del freddo e va dunque conser-vata separata dalla bicicletta. La condizione idealeper custodire la batteria è un ambiente asciutto contemperature tra 10 e 20 gradi. Evitare che l'accumu-latore si scarichi completamente. Se quest'ultimo nonfosse impiegato per lunghi periodi, deve mantenerealmeno la metà della sua carica. Controllare la bat-teria regolarmente e caricarla se necessario.

C.P.

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Consap Magazine 2013 Polizia stradale48

La Cassazione (sezione seconda), con sentenza20789 del 14 maggio 2013, interviene in materiadi cartelli stradali danneggiati, sancendo che non sitratta di reato. Con sentenza del 4 luglio 2011, laCorte di appello di Genova, in riforma della sen-tenza del Tribunale di Massa appellata dal Procura-tore Generale della Repubblica, dichiarava B.L. col-pevole del delitto di danneggiamento e lo condan-nava alla pena di sei mesi di reclusione che sostituivacon la multa di € 6.840. Assieme ad altri, avevaspruzzato vernice sul cartelli della segnaletica stra-dale. La vernice aveva reso inutilizzabili i cartelli,tanto da determinarne la sostituzione, per come rife-rito dai responsabile del settore Lavori pubblici delComune di Montignoso. Contro tale decisione avevaproposto ricorso l'imputato, a mezzo del difensore,che ne aveva chiesto l'annullamento perché il fattoha determinato il semplice imbrattamento dei cartelli.Secondo la Cassazione, il ricorso è fondato.Il Codice della strada, ricorda la Cassazione, puni-sce con una sanzione amministrativa il danneggia-mento o l'imbrattamento della segnaletica stradale. Eriveste natura di norma speciale rispetto alla disposi-zione di cui all'articolo 635 del Codice penale. Ilmotivo? Riguarda la disciplina relativa a una speci-fica categoria di beni: ai sensi dell'articolo 9 dellalegge 689 del 1981, la relativa condotta costituisceillecito amministrativo (si vedano anche il precedentedella Cassazione, 9541/2012). È stato quindi impo-sto l'annullamento senza rinvio della sentenza impu-gnata, perché il fatto non è previsto dalla legge comereato.Al di là della sentenza della Cassazione, la qualenon fa altro che interpretare la legge (e casomai sa-rebbe questa da discurere), e appurato che imbrat-tare cartelli non è reato, resta un fatto: si tratta di un

atto vandalico che mette a repentaglio la sicurezzastradale. Un segnale stradale rovinato può distrarreil guidatore, disorientarlo, senza contare che già diper sé da anni - in Italia - c'è il problema della se-gnaletica vecchia, inefficiente, "fuori-legge".

C.P.

Danneggiare i cartelli non è reato

E la sicurezza stradale?

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50 AnalisiConsap Magazine 2013

C’era una volta una polizia sanaed efficiente, con organici in co-stante crescita, infrastrutture ade-guate e mezzi idonei..C’era una volta una polizia gio-vane e motivata, pronta a gestirenecessità ed emergenze di tuteladell’ordine e della sicurezza pub-blica.C’era una volta una polizia rispet-tata dalla società civile nella suafunzione di garanzia della armo-nica convivenza sociale.C’era una volta ed ora non c’èpiù!!!Mala tempora currunt!!! Tempibrutti, che poco fanno sperare inun futuro migliore. Organici in costante diminuzione,innalzamento progressivo dell’etàmedia dei poliziotti, motivazioneprofessionale ridotta a lumicino.La malattia è grave e la medicinaper curarla, nonostante si conoscabene, non viene somministrata dauna classe politica inefficace edinattendibile.La debilitazione del sistema sicu-rezza è il risultato di decenni dideriva, provocati in parte da gravierrori nella gestione del perso-nale, in parte dal naufragio co-stante ed inesorabile di numeroseriforme dell’organizzazione.Una polizia vecchia e malandata,che assiste inerme alla chiusura di

presidi sul territorio; che vede assottigliarsi costantemente le ri-sorse disponibili, con tagli diffusie generalizzati su tutti gli istituti di remunerazione del personaleper gli sforzi incrementali posti inessere per gestire la trincea.Eppure la lunga filiera di co-mando non solo non si è ridimen-sionata, ma ha accresciuto la suadimensione, creando disarmoniae squilibrio con la base operativa.Per non parlare poi dal congela-mento contrattuale, venuto da lon-tano, ma giunto sulla pelle dei po-liziotti con severa efficacia distrut-tiva.In un contesto così drammatico, ri-disegnare le architetture organiz-zative della Polizia, diventa neces-sario ed urgente per restituire mo-tivazione professionale e congiun-tamente efficienza e funzionalitàdell’apparato.Come per lo Stato si evidenzia lanecessità di porre in campo al-cune riforme finalizzate al recu-pero dei principi fondamentali diequità e giustizia, anche per il si-stema sicurezza occorre provve-dere ad una serie di riforme strutturaliper rilanciare la macchina dell’or-dine e della sicurezza pubblica.In primo luogo il riordino dellecarriere, del quale si è parlato

Il sistema sicurezza barcolla sotto i duri

colpi di una crisi inesauribileLa crisi e l’inesorabile deriva

Mauro PantanoPresidente Nazionale Consap

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Analisi Consap Magazine 2013 51tanto e per il quale più volte si èpensato di essere vicini al tra-guardo, che inesorabilmente si èdissolto come neve al sole.In secondo luogo una riconsidera-zione strutturale in grado di valo-rizzare l’operatività con ridimen-sionamento di Direzioni Diparti-mentali, Servizi ed Uffici a conno-tazione burocratica, con correlataredistribuzione delle risorse dispo-nibili sui settori operativi , semprepiù sofferenti a causa di una poli-tica gestionale centralista e disat-tenta sulle reali esigenza di chi èchiamato con sempre maggiorisacrifici a garantire tutele .Occorrerebbe altresì rinnovare nu-merose regolamentazioni giuridi-che ormai vetuste ed inadeguate a governare gli andamenti di ge-stione in modo opportuno. Un codice disciplinare barbarico,che non garantisce l’esercizio deldiritto di difesa, anche nei casi incui la posta in ballo sia particolar-mente rilevante: nelle contesta-

zioni per sospensione dal servizioo per destituzione, l’incolpato nonpuò farsi assistere da un legale,dovendo diversamente ricorreread un collega “praticone”, dispo-nibile ad esercitare la difesa.Una revisione della disciplinadelle sedi disagiate, che allo statoattuale rappresenta una scatolavuota priva di adeguati effetti giu-ridici.Una regolamentazione sulla mobi-lità del personale che sappia con-siderare e coniugare opportuna-mente le esigenze dell’amministra-zione con quelle dei sempre piùcolleghi condannati ad una vitalontano dalla loro terra e dai loroaffetti, privi di sufficienti risorse esenza il necessario sostegno logi-stico per radicarsi in città lontaneda casa e con costi di vita insoste-nibili con le misere retribuzionipercepite.Eliminare torbide gestioni, riferi-bili a progressioni di carriera edall’utilizzo del patrimonio immobi-

liare, nel segno dellatrasparenza parteci-pata.Quando l’economia an-dava relativamentebene, c’era maggioredisponibilità a soppor-tare nefandezze ed inef-ficienze frutto di incapa-cità; ora, che la crisimorde, il mondo si è ri-stretto e tutto corre piùveloce, non è più accet-tabile qualsiasi ulterioreritardo e pregiudizio peril personale, che ha giàpagato un tributo troppoelevato a causa di re-sponsabilità non sue.Occorre fare presto, ri-parare la falla e proce-dere decisamente versoun porto sicuro.

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52 AnalisiConsap Magazine 2013

La Consap è un Sin-dacato sempre moltoattento alle proble-matiche segnalatedal personale appar-tenente alla Poliziadi Stato. Di seguitoalcuni documenti sin-dacali inoltrati, dallaSegreteria Nazio-nale” al Diparti-mento di P.S., che te-stimoniano la “forza”e “l’incisività” con cui

la Consap si batte per la difesa dei poliziotti:Oggetto: Nucleo Artificieri Liguria. Problematiche.

Sono state segnalate a questa O.S. gravi problema-tiche riguardanti l’ufficio in oggetto indicato.Coordinatore di tale ufficio è stato designato in Ispet-tore Capo (tra l’atro non specialista), senza formalenota, con cui si attribuiva l’incarico.La gestione del predetto Ufficio da parte del nuovoDirigente (Dott. Trabace), ha creato notevole malcon-tento tra il personale, per una situazione organizza-tiva alquanto “singolare”.Il suddetto Dirigente ha inspiegabilmente “conge-lato” l’attività di “disasenblaggio” e “distruzione”dei razzi  da segnalazione navale che le varie capi-tanerie scaricano settimanalmente, presso il nucleoartificieri.Inoltre, la gestione dei servizi e dello straordinario ènettamente penalizzante per gli appartenenti all’uffi-cio in parola.

Appare evidente che l’operato del suddetto Diri-gente, invece di valorizzare l’operato di un Nucleo,che svolge un lavoro fondamentale per la sicurezzadei cittadini, sta creando disagio e insoddisfazionetra il personale.Si chiede un tempestivo intervento per sanare lagrave discrasia segnalata, valutando l’opportunità diprogrammare una visita ispettiva.Oggetto: Nucleo Operativo Autostradale (N.O.A.)della Sottosezione di Fano. Problematiche.

In data 22 ottobre 2012, con nota della SegreteriaProvinciale di Pesaro (che si allega), inoltrata all’Uf-ficio Relazioni Sindacali da questa Segreteria Nazio-nale, si chiedeva di ampliare il parco macchine deiDistaccamenti della Polizia Stradale di Pesaro ed inparticolare di un’autovettura “civetta” per il NucleoOperativo Autostradale (N.O.A.) della Sottosezionedi Fano.Il “parco” macchine a disposizione della Sottose-zione Polstrada di Fano, in questi mesi si è ulterior-mente assottigliato, e la situazione è particolarmentecritica, pertanto, si chiede un tempestivo interventoper sanare la discrasia segnalata.Oggetto: Scuola di Spoleto.186° Corso per AllieviAgenti della Polizia di Stato. Problematiche.

Sono state segnalate a questa O.S. problematiche ri-guardanti il corso di formazione in oggetto indicato.Il 7 giugno 2013 è previsto l’esame del 2° modulo,molto importante per la graduatoria finale. Ai corsi-sti non sono stati forniti testi cartacei, ma file in pdf,

La Consap, un sindacato da sempre

al fianco dei poliziotti

Gianni ValeriSegretario Nazionale Consap

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Analisi Consap Magazine 2013 53slide powerpoint, e dati simili, da“scaricare” su chiave USB, dastampare a proprie spese. Stru-menti che non permettono un’ac-curata preparazione per unesame fondamentale. Inoltre, an-che per quanto riguarda il vestia-rio, si sono evidenziate gravi criti-cità: è stata consegnata una solotuta da O.P., un solo “maglion-cino”, nessuna tuta ginnica. Laconsegna della divisa ordinariaestiva è stata, alquanto “proble-matica”: alcuni allievi devono an-cora ricevere la giacca o i panta-loni, la maggior parte è dovuta ri-correre, sempre a proprie spese,a sarti per lavori di sistemazione,in quanto le taglie dei capi fornitierano grandi. Analoghe segnala-zioni di disagio ci sono giunte dadiverse scuole frequentate dagliallievi del 186° corso.Quanto sopra descritto, a nostro,avviso è molto preoccupante, per-ché si tende a risparmiare, sulla“pelle” di ragazzi, che frequen-tano un corso, che li dovrà for-mare per svolgere al meglio, im-portanti e fondamentali servizid’Istituto.Si chiede un tempestivo interventoper sanare la discrasia segnalata.Oggetto: Legge 15 luglio 2011n. 111 – Art. 16 comma9 e 10. Problematiche.

E’ stato segnalato dalla SegreteriaProvinciale Consap di Udine, chepresso la locale Questura è stataemessa una nota prot. n. 2085,Div. Pers., Categ. 2.13 (che si al-lega), con nuove disposizioni, inbase a quanto previsto dallalegge in oggetto indicata ed an-che in base ad una nota della Di-rezione Centrale delle RisorseUmane (di cui vorremmo cono-

scerne il contenuto), nota, che anostro parere, è palesemente incontrasto con la normativa vi-gente. Nella nota sopra citata afirma del Questore di Udine, sicita testualmente “Quanto sopraviene previsto anche in considera-zione di altri istituti già esistenti,quali permessi brevi, le ferie, ilcongedo straordinario per gravimotivi, che fino ad ora sono statiutilizzati nelle ipotesi più similari aquella in questione. Pertanto, nellemore delle precisazioni del Dipar-timento, quando non si ravvisi unapatologia in atto e quindi non sievidenzi il carattere dell’urgenza,si dispone che il dipendente, concongruo anticipo, pari ad almenoquindici giorni dall’evento, comu-nichi all’ufficio di appartenenza ladata, l’orario di inizio e la presu-mibile durata dell’appuntamentoper la visita specialistica o ana-loga prestazione, senza l’obbligodi riferire l’eventuale patologia,così da consentire all’Amministra-zione la scelta più adeguata, o inogni caso, da evitare disfunzioniper il servizio”. Si evidenzia che si cerca di para-gonare “istituti” diversi tra loro, eregolati da normative nette e spe-cifiche. Inoltre, l’Art. 9 della leggen. 111 del 15 luglio 2011, nonprevede nulla di quanto indicatonelle suddetta nota: carattere d’ur-genza, congruo anticipo, addirit-tura la presumile durata della vi-sita, ecc. Si chiede pertanto l’im-mediato ritiro della predetta nota,significando che in caso di man-cata risoluzione della discrasia se-gnalata, questa O.S. si vedrà co-stretta ad intraprendere altre ini-ziative, se necessario, anche dicarattere legale.Per la Consap il “benessere” e la“tranquillità” sul luogo di lavorosono una priorità.

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54 LibriConsap Magazine 2013

Pedofilia e stalking fra i nuovi contenuti

del Manuale di Polizia Giudiziaria

seconda edizione di Claudio Delle Fave

Per la collana Strumenti legali è uscito in questi giorniil Manuale di Polizia Giudiziaria, II edizione aggior-nata di Claudio Delle Fave (505 pagg. Maggioli Edi-tore euro 45,00).Uno strumento indispensabile per l’aggiornamentogiuridico – normativo rivolto alle Forze di Polizia edagli operatori del diritto, in questa se-conda edizione si segnalano rilevanti edinnovativi contenuti che trattano temi discottante attualità come la pedofilia, lostalking, l’immigrazione e la sicurezza deisistemi informatici. Si segnala in questo contesto il capitolo re-lativo ai reati che vedono coinvolti i minoriabusati, soprattutto in relazione alle moda-lità d’intervento da parte della Polizia Giu-diziaria; significativa appare anche la spe-cifica trattazione del reato di stalking intro-dotto con la legge 39/2009; nonché ilnuovo, ampio capitolo, in materia di immi-grazione aggiornato con le modifiche in-trodotte dal “pacchetto sicurezza del2009”. Di rilevanza è anche la trattazione della si-curezza dei sistemi informatici. Il manualesi arricchisce, rispetto alla precedente edi-zione, anche di contenuti relativi ad ambitipoco affrontati nei testi di formazione diPolizia Giudiziaria quali il processo mino-rile e le controversie davanti al Giudice diPace.L’autore è responsabile della Sezione diPolizia Giudiziaria della Procura della Re-pubblica presso il Tribunale di Modena,laureato in Giurisprudenza all’Universitàdi Bologna, master di II livello in sicurezza

dei sistemi informatici ed è docente di Diritto Penalee Procedura Penale presso la scuola di Polizia Localeper le regioni Toscana, Emilia-Romagna e Liguria.Il Manuale di Polizia Giudiziaria è arricchito anchedalle prefazioni di due sostituti procuratori della Re-pubblica Marco Nicolini e Pasquale Mazzei.

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È stato presentato nella sala Zuccari di Palazzo Giu-stiniani, a Roma, il libro edito da Rizzoli "Il sanguenon sbaglia", di Antonio Manganelli, il capo dellaPolizia deceduto il 20 marzo dopo una lunga malat-tia. Attilio Bolzoni, "firma" prestigiosa del quotidiano"La repubblica", ha moderato l'incontro al qualehanno partecipato lo scrittore-magistrato GianricoCarofiglio l'esponente del Par-tito democratico Walter Vel-troni e la vedova dell'autore,Adriana Manganelli. Al dibat-tito è intervenuto anche il presi-dente del senato Pietro Grasso. Il Prefetto o semplicemente ilCapo, come veniva chiamatodai suoi poliziotti, ha proget-tato e scritto questo giallo du-rante la sua degenza negliUsa. Un'indagine, un poli-ziotto ed un'umanità che costi-tuiscono la quinta sulla quale simuovono i sentimenti gli idealie le passioni dell'autore; quasiun escamotage per un rac-conto che ha il sapore dell'au-tobiografia; un romanzo il cuifine quasi dichiarato è narrarel'amore viscerale dello scrittoreper la professione del poli-ziotto."Questo libro è la storia d'amore con un mondo, conun mestiere, con un modo di vivere, con una grandefamiglia". E' con questo distico, tratto dal libro, cheil giudice Gioacchino Natoli ha voluto sintetizzare lavita del capo della polizia morto lo scorso 20 marzo,in occasione della presentazione tenutasi a Palermo

nella libreria Mondadori. Una storia d'amore, comeè stato più volte sottolineato in sede di presenta-zione. Amore per la città, ma amore anche per Sa-bina, dietro la quale si nasconde Adriana Pianca-stelli, la vedova dell’ex capo della polizia. "C'è qual-cosa di Sabina in me - ha detto la moglie di Manga-nelli - ma io non ho la stessa sapienza e la stessa pa-

zienza. Soprattutto la stessacapacità di diventare invisi-bile".Un romanzo scritto neimesi della malattia che poi loha portato via. Manganellicombatteva, infatti, da dueanni con un tumore ai pol-moni. A Houston, la città in cui ha ini-ziato a scrivere "Il sangue nonsbaglia", Manganelli non haperò dimenticato "i contornidei palazzi di via Libertà, laprofondità azzurra del cielo edei colori inimmaginabili deigiardini, le strade e i mercati,il profumo violento dei gelso-mini in fiore, il sapore del pa-nino con la milza e la ricottafresca, le urla dei parenti degliarrestati, sotto le finestre dellaSquadra mobile"."Il libro è dedicato a tutti i po-

liziotti - ha detto la Piancastelli - perché la condivi-sione di emozioni è un patrimonio che rimane den-tro". "Un manuale di tecniche di investigazione au-tentica, sagace ed elegante. - ha sostenuto CarmineEsposito - Un invito a non abbandonare mai l'orgo-glio di vivere una vita per la collettività".

Il sangue non sbaglia, il romanzo

postumo di Antonio Manganelli Presentato in Senato e nella sua Palermo il libro scritto durante

la degenza statunitense del Capo

56 LibriConsap Magazine 2013

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Salute sessuale e riproduttiva,

i consigli degli esperti del Ministero

della Salute

Nel corso degli ultimi anni si è re-gistrato un incremento delle pato-logie acute e croniche della sferariproduttiva, vedremo in questoappunto i suggerimenti e le osser-vazioni elaborate dagli studiosidel Ministero della Salute. Le ma-lattie infettive sessualmente tra-smissibili, comuni per donne e uo-mini, sono tra le maggiori causedi infertilità maschile e femminile.Si stima che ogni anno vi sianocirca 340 milioni di nuove infe-zioni nel mondo (dati dell'Orga-nizzazione Mondiale della Sa-nità) e, in questo ambito, unadelle categorie più a rischio èquella dei giovani adolescenti,con meno di 25 anni d’età. L'infer-tilità affligge ormai nel nostropaese oltre il 15% delle coppieche cercano di avere un figlio. Trale donne sono aumentate altera-zioni tubariche, malattie infiam-matorie pelviche, fibromi uterini,endometriosi, alterazioni ormo-nali e ovulatorie. Tra gli uominiaumentano invece le condizioniche alterano la produzione ormo-nale, riducono il testosterone emodificano la struttura e la fun-zione del testicolo, come varico-cele, criptorchidismo, malforma-zioni genitali, infiammazioni testi-colari ed epididimarie, patologieprostatiche. Sono in aumento an-

che i nuovi fattori di rischio dell’in-fertilità, quali l’obesità, i disturbidel comportamento alimentare,l’abuso di alcool, fumo e droghe,il doping nelle palestre e gli inter-ferenti endocrini ambientali, comei derivati delle plastiche e degliidrocarburi. Tutto ciò è correlatoa comportamenti scorretti o dan-nosi acquisiti in età giovanile, do-vuti ad una scarsa informazione ealla mancanza di prevenzione. Lasalute riproduttiva viene spessotrascurata e presa in considera-zione solo quando le problemati-che diventano evidenti, con un ri-tardo che vanifica l’azione me-dica e si accompagna ad una cre-scita dei costi sanitari. Le cause ei fattori di rischio sui quali si puòintervenire sono molti, così comela disponibilità di nuove terapieche consentono di raggiungere ri-sultati una volta impensabili. Lafertilità è un bene da tutelare epreservare sin dall’infanzia. An-che in questo ambito, l’informa-zione e la prevenzione sono difondamentale importanza. Nontutti sanno che banali infezionicontratte in tenera età, se trascu-rate, possono comportare conse-guenze negative a lungo terminesulla fertilità. Obesità: Nella donna l’obesità siassocia ad alterazioni del ciclo

Maurizio BelliniDirigente Nazionale Consap

58 Consap Magazine 2013 Analisi

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Consap Magazine 2013 59mestruale, aumentato rischio diaborti e complicanze ginecologi-che, mentre nell’uomo sembre-rebbe che la riduzione del testo-sterone ematico associata all’ec-cesso di adipe corporeo possa es-sere tra i fattori responsabili di al-terazioni del liquido seminale.Fumo: Quali sono gli effetti com-plessivi del fumo nella donna? Si-curamente le fumatrici hanno unmaggior rischio di ritardato con-cepimento (1 anno), di aborto egravidanze extrauterine rispettoalle non fumatrici, e vanno incon-tro a menopausa in media 2-3anni più precocemente. Nel com-plesso, il rischio di infertilità nelladonna fumatrice è 1,6 volte mag-giore della non fumatrice.Nel maschio fumatore molti para-metri del liquido seminale risul-tano alterati, con una correla-zione negativa tra nicotina, nu-mero di sigarette e motilità deglispermatozoi. Anche i cannabi-noidi non sono del tutto neutri ri-spetto alla fertilità, interferendo

con l’impianto degli embrioni e lamotilità degli spermatozoi.Alcol: Il consumo eccessivo di al-col, nella donna porta ad altera-zioni dell’ovulazione e di sviluppoed impianto dell’embrione; nel-l’uomo danneggia sia la produ-zione di testosterone sia la matu-razione degli spermatozoi.Attività sportiva: Perfino l’attivitàsportiva può influenzare lo statofunzionale riproduttivo tanto nel-l’uomo quanto nella donna, in re-lazione a numerose variabili: fat-tori genetici, sensibilità indivi-duale, tipo di attività motoria pra-ticata,  intensità e durata degli al-lenamenti, uso non-terapeutico difarmaci (doping), alimentazione,stress  psicologici associati, condi-zioni ambientali, traumi genitali epatologie associate. Lo sport, sepraticato con equilibrio e co-stanza, è utile a garantire unbuono stato di salute generale e ri-produttiva, modificando positiva-mente la composizione corporeae agendo su tutta una serie di fat-

Analisi

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tori di rischio metabolico e cardio-vascolare. Tuttavia, in alcune con-dizioni, è stata dimostrata una re-lazione negativa tra attività spor-tiva ed assetto ormonale riprodut-tivo maschile e femminile. Uno degli aspetti di maggiore in-teresse nell’ambito delle relazionitra sport e fertilità è il fenomenodel doping, che può produrre con-seguenze negative a carico del-l’apparato riproduttivo e dellasfera sessuale: alterazioni del de-siderio sessuale, della funzioneerettile e della capacità riprodut-tiva (oligozoospermia, azoosper-mia) nei maschi, alterazioni delgrado di femminilizzazione (ipo-trofia mammaria) fino alla viriliz-zazione (irsutismo, modificazionidella voce, alopecia, ipertrofiadel clitoride) e alterazioni del ci-clo mestruale ed infertilità nellefemmine. Fattori ambientali: E' stato ipotiz-zato che alcuni fattori ambientalicomuni, che agiscono durante lavita fetale e neonatale, possonodeterminare non solo infertilità,ma anche essere causa della cre-scente incidenza di alcune patolo-gie, in particolare andrologiche,come il tumore del testicolo, il crip-torchidismo e l’ipospadia. Tra ifattori ambientali maggiormentechiamati in causa vi sono gli inter-ferenti endocrini, sostanze ingrado di alterare la funzionalitàdel sistema endocrino, che cau-

sano effetti avversi sulla salute diun organismo o della sua proge-nie. Si tratta di un ampio gruppodi sostanze che comprende: con-taminanti ambientali persistenti,composti utilizzati come fitosani-tari od antiparassitari, prodotti in-dustriali e di consumo e compostinaturali come i fitoestrogeni.Molte patologie del tratto riprodut-tivo maschile sono inoltre aumen-tate negli ultimi 20 anni, tra que-ste, in particolare il tumore del te-sticolo, il criptorchidismo e l’ipo-spadia, così come è aumentatal’infertilità. Le patologie dell’ap-parato riproduttivo femminile pos-sono interessare i genitali internie/o esterni, o derivare da disfun-zioni endocrine. Quelle che alte-rano la fertilità possono derivareanche dai cambiamenti nello stiledi vita tipici soprattutto di questi ul-timi anni: i disordini alimentari indifetto ed in eccesso, alcuni fattorisocio-economici, il ricorso semprepiù frequente a misure contraccet-tive, nonché il "ritardato" deside-rio di maternità. Tutti questi fattorihanno determinato una riduzionedel tasso di fertilità, con una com-ponente femminile di infertilità dicoppia che raggiunge il 37% deicasi. La prevenzione è fondamentalequindi per ridurre le complicanzesulla salute riproduttiva e generaledell’individuo.

60 Consap Magazine 2013 Analisi

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Consap Magazine 2013In Evidenza 61

Terminato a maggio il corso

di alta formazione criminologicaIl segretario nazionale Elisabetta Ricchio e la dottoressa Roberta Bruzzone.

"Un'esperienza da replicare"

Si è concluso il corso di Alta Formazione organiz-zato dall’A.I.S.F. l’Accademia Internazionale per leScienze Forensi il cui presidente è la dr.ssa RobertaBruzzone e la Confederazione Sindacale Autonomadi Polizia il cui referente è stato il Segretario nazio-nale Elisabetta Ricchio e tenutosi presso i locali dellacaserma della Polizia di Stato di via Statilia a RomaL’Accademia Internazionale di Scienze Forensi nascenel marzo del 2009 ed è una associazione culturaleche svolge attività di studio e ricerca applicata nelleprincipali aree relative al mondo delle scienze fo-rensi e criminologiche a 360°, con particolare inte-resse rivolto allo studio e alla sperimentazione dellenuove tecnologie per l’analisi della scena del crimine(tradizionale e digitale). Riunisce un team di opera-tori d'eccellenza in ambito giuridico-forense, prove-niente in prevalenza dal mondo investigativo, acca-demico e professionale. Il ricavato delle quote socialiviene destinato alla ricercascientifica e all’acquisizione dimateriale bibliografico. La Mis-sion principale dell’A.I.S.F. èpromuovere incessantemente ilprogresso della conoscenza intutte quelle discipline scientifico-forensi (di area psicologica, me-dica, investigativa, giuridica, la-boratoristica, criminologica, cri-minalistica etc.) che rivestonoun'importanza cruciale nella ri-cerca e nella definizione dellaverità dei fatti. I corsi offrono uncontributo di conoscenza pro-fessionale per glòi operatoridelle Forze di Polizia di assolutirilievo sono i corsi più innovativi

in Italia, fanno formazione accademica e professio-nale, sono adatti a differenti tipi di corsisti, sono ba-sati sulle tecniche più evolute attualmente utilizzate alivello internazionale, sono multidisciplinari e sonotenuti da esperti internazionali, offrono subito un ap-proccio pratico. In poche parole permettono di en-trare realmente sulla scena del crimine.I partecipanti al corso di Alta Formazione hannoespresso piena soddisfazione per le conoscenze ac-quisite e la rilevanza delle lezioni a cui hanno assi-stito, in questi dieci mesi. Fra di loro si è formato ungruppo unito che ha lavorato con impegno ma an-che solidarizzato a testimonianza del gradimento fracolleghe e colleghi di questa collaborazione fraA.I.S.F. e Consap che consente ad un numero ri-stretto di nostro iscritti di frequentare gratuitamentequesti corsi che rappresentano concretamente unvero e proprio master di criminologia.

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62 In EvidenzaConsap Magazine 2013

La divisa è un “bersaglio mobile”,

investire in sicurezza una prioritàIl carabiniere con una lesione al midollo, ha avviato la

riabilitazione motoria. Forza Brigadiere!

“Qui si rischia più che all’estero”lo afferma la Confederazione Sin-dacale Autonoma di Polizia conriferimento a quanto accaduto ieridavanti a Palazzo Chigi ed in vi-sta del rifinanziamento delle mis-sioni all’estero.L’episodio di ieri dimostra che ladivisa in questo paese è ormai unbersaglio mobile sulla quale scari-care la tensione sociale acuitadalla crisi economica e dalla duracontrapposizione fra i partiti.Nell’esprimere solidarietà ai colle-

ghi dell’Arma dei carabinieri col-piti ieri, il Segretario GeneraleNazionale della Consap GiorgioInnocenzi - auspica che il nuovogoverno sappia interpretare la si-tuazione, e che come dichiaratooggi dal Ministro della Difesa Ma-rio Mauro, il sostegno alle Forzedi Polizia possa tradursi in atticoncreti, investendo adeguata-mente in risorse anche economi-che per accrescere la motivazioneprofessionale.

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63In Evidenza Consap Magazine 2013

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64 In EvidenzaConsap Magazine 2013

Sprechi al Viminale chiesto l'intervento

della Corte dei Conti

Il sindacato di polizia Consap rilancia contro gli spre-chi dell’Amministrazione della Pubblica Sicurezza echiede l’intervento della Corte dei Conti. Lo scontro fra il sindacato maggiormente rappresen-tativo della Polizia di Stato e le burocrazie del Mini-stero dell’Interno, si inasprisce dopo la decisione deisindacalisti di abbandonare il tavolo ministerialedove si stavano discutendo le procedure per l’enne-simo mega concorso.“Prima di dare il nostro consenso all’ennesimaoperazione di facciata che sperpera denaropubblico senza sanare le sperequazioni di car-riera e le vacanze di organico, sottoporremmoal vaglio dei Ragionieri dello Stato, la congruitàdei tanti milioni spesi in concorsi con procedurea volte poco chiare e grossolani errori - ha di-chiarato Giorgio Innocenzi Segretario GeneraleNazionale della Consap – non è più accettabileche gli sperperi di denaro pubblico restino impu-

niti, mentre si continua a tagliare risorse alla sicu-rezza”.Così contestualmente al no al dialogo con un’Ammi-nistrazione “matrigna verso i poliziotti”, la Confede-razione Sindacale Autonoma di Polizia, ha attivato leprocedure per sollecitare la verifica della Magistra-tura Contabile sui recenti concorsi promossi dal Vimi-nale.

Polizia: Consap, Corte dei Conti intervenga

contro sprechi denaro

Roma, 9 apr. (Adnkronos) - ''Non e' più accettabile che gli sperperi di denaropubblico restino impuniti, mentre si continua a tagliare risorse alla sicurezza''. Ilsindacato di polizia Consap rilancia ''contro gli sprechi dell’Amministrazione

della Pubblica Sicurezza'' e chiede l’intervento della Corte dei Conti. Lo scontro, spiega una nota dellaConsap, ''si inasprisce dopo la decisione dei sindacalisti di abbandonare il tavolo ministeriale dove sistavano discutendo le procedure per l’ennesimo mega concorso''.''Prima di dare il nostro consenso all’ennesima operazione di facciata che sperpera denaro pubblicosenza sanare le sperequazioni di carriera e le vacanze di organico, sottoporremmo al vaglio dei Ragio-nieri dello Stato, la congruità dei tanti milioni spesi in concorsi con procedure a volte poco chiare e gros-solani errori'', spiega Giorgio Innocenzi, segretario generale della Consap.Contestualmente al ''no al dialogo con un’Amministrazione 'matrigna' verso i poliziotti -conclude la nota-la Confederazione Sindacale autonoma di Polizia, ha attivato le procedure per sollecitare la verifica dellamagistratura contabile sui recenti concorsi promossi dal Viminale''.

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La Società Diffusione & Comunica-zione concessionaria esclusivadella nostra rivista per l’area ab-bonamenti, omaggerà i sostenitoried amici del Consap Magazinecon uno strumento utile in materiadi sicurezza stradale.Dopo aver raccolto le indicazionidella Consulta Nazionale PoliziaStradale il titolare della società ilsignor Fabio Ardemagni si è atti-vato per reperire sul mercato unnumero congruo di estintori estin-guenti portatili per auto.Questi dispositivi, già obbligatoriper legge in molti paesi europeima non ancora in Italia, sono rite-nuti dagli addetti ai lavori dei fon-damentali ausili, che si integranocon tutta una serie di dispositivi di

sicurezza passiva dei quali neglianni si stanno dotando le automo-bili. tL’importanza di intervenirenell’immediatezza sulla presenzadi un focolaio a bordo del mezzoe nel vano motore, è basilare perprevenire il diffondersi dellefiamme, con crescente pericoloper le persone a bordo ma ancheper la stessa autovettura che ri-schia di rimanere danneggiata se-riamente sennò addirittura dive-nire inutilizzabile.Con Diffusione & Comunicazionee la Consulta Nazionale per la Po-lizia Stradale della Consap, sietesempre un passo nella sicurezzastradale.

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