consiglio comunale del 29 luglio 2014 - nuoro · comunale n. 37 del 24 luglio 2009 e approvato con...
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COMUNE DI NUORO ____________
CONSIGLIO COMUNALE
DEL
29 LUGLIO 2014
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a cura dell’I.D.N. S.n.c.
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INDICE DEGLI INTERVENTI
• PRESIDENTE 4 • CONS. SEDDONE 4 • PRESIDENTE 5 • CONS. SAIU 6 • PRESIDENTE 6
PUNTO UNO O.D.G.: AUTORIZ-ZAZIONE AI SENSI DEL PUNTO B DEL N.A. DELLE ZONE AGRICOLE DEL VIGENTE PRG PER L'ACCERTAMENTO DI CONFORMITÀ A SEGUITO DI AVVENUTA REALIZZAZIONE DI UN OPIFICIO DA DESTINARE ALLA COTTURA E COMMER-CIALIZZAZIONE DI MAIALETTI TIPICI SARDI, CON ADIACENTE STRUTTURA CIRCOLARE TIPO "PINNETTU" IN LOC. MARIA FRUNZA IN DIFFORMITÀ DAL P.U. 3548/11 DI CUI ALLA DUAP 130/2011 PRESENTATA IN DATA 13.11.2013 PROT. 45185/SG DEL 14.11.13 - SIG. FENU SEBASTIA-NO FRANCESCO. 7
• ASS. DEIARA 7 • PRESIDENTE 9 • CONS. FENU 9 • PRESIDENTE 9 • CONS. PORCU 9 • PRESIDENTE 9
PUNTO DUE O.D.G.: APPROVA-ZIONE DEL "REGOLAMENTO PER LA DETERMINAZIONE DEI CRITERI PER L’ASSEGNAZIONE DI ALLOGGI DI PROPRIETÀ
COMUNALE A FAMIGLIE IN CONDIZIONI DI GRAVE DISAGIO SOCIO-ABITATIVO". 9
• CONS. PORCU 10 • PRESIDENTE 10 • CONS. SAIU 10 • PRESIDENTE 11 • ASS. DEIARA 11 • PRESIDENTE 12 • ASS. DEIARA 12 • PRESIDENTE 12 • CONS. FADDA 13 • PRESIDENTE 13 • CONS. PIRISI 13 • PRESIDENTE 14 • CONS. SAIU 14 • PRESIDENTE 15 • CONS. SAIU 15 • PRESIDENTE 15 • CONS. SAIU 15 • PRESIDENTE 17 • CONS. DEIANA 18 • PRESIDENTE 18 • ASS. DEIARA 18 • PRESIDENTE 18 • CONS. SAIU 19 • PRESIDENTE 19 • CONS. BARBAGLI 19 • PRESIDENTE 19 • CONS. SAIU 20 • PRESIDENTE 20 • CONSIGLIERA CARRONI 20 • PRESIDENTE 20 • CONS. SAIU 21 • PRESIDENTE 21 • CONS. DEIANA 21
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
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• PRESIDENTE 22 • CONS. MONTESU 22 • PRESIDENTE 22 • SINDACO 22 • PRESIDENTE 23 • SINDACO 23 • PRESIDENTE 23 • SINDACO 23 • PRESIDENTE 23 • SINDACO 23 • PRESIDENTE 24 • ASS. DEIARA 25 • PRESIDENTE 25 • ASS. DEIARA 25 • PRESIDENTE 25 • ASS. DEIARA 25 • PRESIDENTE 26 • CONS. CASULA 26 • PRESIDENTE 26 • CONS. CASULA 26 • PRESIDENTE 27 • CONS. CASULA 27 • PRESIDENTE 27
PUNTO TRE O.D.G.: APPROVA-ZIONE PROPOSTA DI CONVEN-ZIONE PER COMPENSAZIONE CESSIONE AREE. 27
• ASS. DEIARA 27 • PRESIDENTE 29 • CONS. PORCU 29 • PRESIDENTE 30
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
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Alle ore 16:00 il VICE PRESIDENTE – Consigliere Montesu - procede al primo
appello dei Consiglieri.
Sono presenti i Consiglieri Satta, Saiu e Montesu.
Non c'è il numero legale, si rifarà l’appello alle ore 17.
Alle ore 17:00 il SEGRETARIO procede al secondo appello dei Consiglieri;
sono presenti 27 Consiglieri.
Il PRESIDENTE, constatata la presenza del numero legale dei Consiglieri,
dichiara valida e aperta la seduta.
PRESIDENTE
E’ assente giustificato il Consigliere Bagiella.
Ho una richiesta di comunicazione da parte del Consigliere Seddone.
CONSIGLIERE SEDDONE
Buon pomeriggio a tutti. Prendo la parola per ricordare che, nonostante la mia
comunicazione avvenuta durante il Consiglio Comunale del 15 maggio, solo
l’Assessore Demuro ha risposto alle mie interrogazioni, mentre tutte le altre,
compresa quella del 12 febbraio a cui il Sindaco aveva dato un commento a mezzo
stampa, non sono state considerate.
Di questa situazione, come già detto in quella occasione, considero il
Presidente del Consiglio come il maggior responsabile del mancato rispetto delle
prerogative dei Consiglieri.
Ma evidentemente sul punto il Presidente è un po’ distratto, così com’era
distratto durante la seduta del 3 luglio del Consiglio Comunale.
Come molti di voi sapranno, forse non il Presidente Salis, la delibera di
approvazione del rendiconto del Consiglio Comunale va messa a disposizione dei
Consiglieri 20 giorni prima della discussione ed infatti era stata messa a disposizione
dei Consiglieri che ne avevano fatto richiesta ed era stata caricata su intranet.
Qualche giorno prima del dibattito, però, è stato caricato su intranet anche un
altro allegato, il rendiconto finanziario 2013 della TARES, senza modificare però la
delibera.
Durante il dibattito, io avevo fatto anche accenno a questo allegato caricato che
non era stato riportato da quello in sede di approvazione.
Scaricando la delibera dall’albo pretorio, invece, ho scoperto che anche
quell’allegato era stato oggetto di delibera, una modifica che non era stata dichiarata
né in fase di illustrazione della delibera né in fase di comunicazione.
Adesso, ve l’assicuro, non voglio chiedere l’annullamento della delibera, è una
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
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delibera che io non ho votato e non voglio ritornare sul punto in questo momento.
Quello che però mi dispiace è che né dal punto di vista formale ormai siamo
abituati ad avere atti che siano corretti, e questo impersona una novità.
Quello che mi dà fastidio, però, è che la Presidenza del Consiglio non abbia
ritenuto opportuno informare i Consiglieri.
Forse quelli di maggioranza lo sapevano, noi della minoranza non siamo stati
informati di questa modifica che, ripeto, è fatta su una delibera che nel regolamento
di contabilità è ben disciplinata.
Per questo non posso che esprimere il mio rammarico per quello che è
successo, perché ormai noi Consiglieri dobbiamo andare a verificare anche il minuto
prima che venga presentato un atto come questo sia composto, perché ormai non
possiamo neanche più fidarci di quello che ci viene dato.
Vede, Presidente, io credo che il rigido rispetto delle norme, soprattutto di
quelle procedurali come quelle del Consiglio, non vada salvaguardato solo dal punto
di vista sostanziale, ma soprattutto dal punto di vista formale.
La forma è sostanza in diritto. E questo non è uno slogan buono solo per le
elezioni, che poi magari si molla quando si è raggiunto l’obiettivo, ma deve diventare
comunque un modo di amministrare.
E su questo io non posso che rilevare che insieme a tutte questo tipo di
mancanze da un punto di vista politico lei si è dimostrato non in grado di rispettare
questo ruolo.
Per cui le chiedo anche magari se non è il caso di prenderne atto.
PRESIDENTE
Io capisco il suo sfogo ma più d’una volta, come lei sa, io ho dato le indicazioni
agli Assessori.
Non posso sostituirmi agli Assessori per rispondere, mi dispiace di questo. Ho
dato le indicazioni, le ha date anche il Sindaco, evidentemente ci sono delle difficoltà
che non dipendono certamente della Presidenza del Consiglio.
Poi lei può chiedere tutte le cose che vuole, ci mancherebbe altro.
Per quanto riguarda poi gli aspetti regolamentari per quanto riguarda le
interrogazioni che dipendono direttamente dal sottoscritto, non ci sono interrogazioni
che superano i 30 giorni.
Quindi da questo punto di vista stiamo rispettando pienamente le regole e non
ci sono difficoltà.
Per quanto riguarda invece alcuni atti che poi vengono messi su intranet in
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
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giorni diversi da quelli che sono depositati, non è che io posso andare a verificare se
questo avviene così con puntiglio.
A me non risulta, lei lo ha rilevato, vediamo se quello che lei dice corrisponde o
non corrisponde al vero.
La parola al Consigliere Saiu.
CONSIGLIERE SAIU
Mi corregga se sbaglio, ma il termine entro il quale occorre rispondere alle
interrogazioni a risposta scritta è 10 giorni, a norma di regolamento.
Il 1 luglio 2014 insieme ad altri Consiglieri Comunali ho presentato
un’interrogazione a risposta scritta con riferimento in particolare a due capitoli del
bilancio comunale su cui in occasione del consuntivo 2013 approvato nella seduta
del 3 luglio, a cui faceva riferimento il Consigliere Seddone, sono state rilevate
insussistenze per 2 milioni di euro.
E’ un aspetto sul quale noi Consiglieri di opposizione vorremmo venisse fatta
chiarezza.
E’ evidente che il ritardo nella risposta ci impedisce di raggiungere questo
scopo.
Così come il Consigliere Seddone, anch’io non posso sottrarmi al rammarico
per il mancato rispetto di una norma che tutela e garantisce la minoranza.
Vede, Presidente, lei lo sa molto bene, così come lo sanno anche gli altri
Consiglieri che siedono qui e in particolare quelli della maggioranza, noi non
possiamo contare sulla forza dei numeri.
Le nostre tutele si basano sui diritti che ci vengono riconosciuti dall’ordinamento
giuridico ma anche dalle norme regolamentari che si è dato questo ente.
Il mancato rispetto dei termini nella risposta impedisce a noi di svolgere il nostro
ruolo correttamente.
Quindi io mi appello ancora una volta alla sua sensibilità e al suo impegno
affinché lei, da garante dei diritti di tutti i Consiglieri, anche di quelli dell’opposizione,
faccia in modo che effettivamente le nostre tutele e le nostre prerogative vengano
garantite.
PRESIDENTE
Non ci sono altri interventi.
Passiamo al primo punto all’ordine del giorno, naturalmente senza dimenticare
per l’ennesima volta di invitare gli Assessori competenti a dare le risposte ai
Consiglieri.
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
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PUNTO UNO ALL’ORDINE DEL GIORNO: AUTORIZZAZIONE AI SENSI DEL
PUNTO B DEL N.A. DELLE ZONE AGRICOLE DEL VIGENTE PR G PER
L'ACCERTAMENTO DI CONFORMITÀ A SEGUITO DI AVVENUTA
REALIZZAZIONE DI UN OPIFICIO DA DESTINARE ALLA COTT URA E
COMMERCIALIZZAZIONE DI MAIALETTI TIPICI SARDI, CON ADIACENTE
STRUTTURA CIRCOLARE TIPO "PINNETTU" IN LOC. MARIA F RUNZA IN
DIFFORMITÀ DAL P.U. 3548/11 DI CUI ALLA DUAP 130/20 11 PRESENTATA IN
DATA 13.11.2013 PROT. 45185/SG DEL 14.11.13 - SIG. FENU SEBASTIANO
FRANCESCO.
Prego l’Assessore Deiara di illustrare il punto.
ASSESSORE DEIARA
Signor Presidente, signor Sindaco, signori Consiglieri, il signor Fenu Sebastiano
Francesco ha presentato con protocollo 45185 il 14 novembre 2013 il progetto
finalizzato all’ottenimento della concessione edilizia per l’accertamento di conformità
ai sensi dell’Art. 16 della Legge Regionale 23 dell’85 per l’avvenuta realizzazione di
un opificio da destinare alla cottura e commercializzazione di maialetti tipici sardi con
adiacente struttura circolare di tipo “pinnettu” in località Maria Frunza in difformità dal
procedimento unico N. 11 del 3 agosto 2011 con protocollo 36493 di cui alla DUAP
130/2011.
Tale istanza è corredata da diversi elaborati, che non sto a leggervi perché
riportati qua.
“VISTA la relazione tecnica dell’ufficio allegata alla presente, dalla quale
emerge che l’area su cui insiste il fabbricato ricade in zona E del Piano Regolatore
vigente, zona territoriale omogenea E2 del PUC adottato con delibera del Consiglio
Comunale N. 37 del 24 luglio 2009 e approvato con delibera del Consiglio Comunale
N. 42 del 27 giugno 2012, adottato in data 24 luglio 2009, e nella quale viene
espresso parere favorevole all’esecuzione delle opere;
VISTO il Procedimento Unico N. 11 del 3 agosto 2011, protocollo 36493 di cui
alla DUAP 130/2011;
VISTA la deliberazione del Consiglio Comunale N. 9 del 22 febbraio 2011
avente ad oggetto "Autorizzazione ai sensi del punto B delle norme di attuazione
delle zone agricole del vigente Piano Regolatore Generale per la costruzione di un
opificio da destinare alla cottura e commercializzazione di maialetti tipici sardi in
località Maria Frunza";
VISTO il Piano Regolatore Generale della città, approvato con Decreti
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
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assessoriali N. 389 del 20 marzo 1980 e 1103 del 5 agosto 19880, N. 1074 del 19
agosto 1981 e l’Art. 70 del regolamento edilizio con le norme di attuazione vigenti;
VISTA la deliberazione del Consiglio Comunale di Nuoro N. 37 del 24 luglio
2009 con la quale è stato adottato il Piano Urbanistico della città;
VISTA la deliberazione del Consiglio Comunale di Nuoro N. 42 del 27 giugno
2012, con la quale è stato approvato il Piano Urbanistico della città;
VISTE le norme di attuazione delle zone agricole E del Piano Regolatore
Generale che prevedono per gli interventi elencati nel punto B delle medesime la
preventiva autorizzazione del Consiglio Comunale;
VISTO il parere favorevole in linea tecnica reso ai sensi dell’Art. 49 primo
comma e del Decreto Legislativo 18 agosto 2000 N. 267;
VISTO il nullaosta della Soprintendenza per i beni archeologici all’esecuzione
delle opere pervenuto con nota 45607 del 4 ottobre 2010;
VISTA l’attestazione del corpo forestale di vigilanza ambientale, protocollo
85235 del 2010 nel quale si afferma che la tipologia vegetale presente nell’area
oggetto di intervento non è ascrivibile a bosco ai sensi dell’Art. 142 lettera G del
Decreto Legislativo N. 42/2004;
VISTA la determinazione 210 del 23 maggio 2014 del Segretario Generale
dell’autorità di bacino della Sardegna con cui si approva lo studio di compatibilità
geologica e geotecnica;
RITENUTO che l’iter previsto dall’Art. 21 del Regio Decreto 16 maggio 1926 N.
1126 per consentire la trasformazione di boschi in altre qualità di coltura necessario
per le aree gravate da vincolo idrogeologico, ex Regio Decreto 30 dicembre 1923 N.
32/67, si possa ritenere già compiuto con la DUAP 51/2010, all’interno della quale
l’iter di tale endoprocedimento viene considerato concluso con successo;
RITENUTO che analogamente a quanto indicato nel punto precedente si
possano ritenere acquisiti con esito positivo i nulla osta di competenza dell’Azienda
Sanitaria Locale N. 3;
VISTA l’attestazione vincolistica del corpo forestale di vigilanza ambientale, con
loro protocollo 85235 nella quale si afferma che la tipologia vegetale presente
nell’area oggetto di intervento non è ascrivibile a bosco ai sensi dell’Art. 142 lettera G
del Decreto Legislativo 42/2004;
DELIBERA
- di approvare il progetto presentato dal signor Fenu Sebastiano Francesco
finalizzato all’ottenimento della concessione edilizia per l’accertamento di conformità
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
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ai sensi dell’Art. 16 della Legge Regionale 23/85 per l’avvenuta realizzazione di un
opificio da destinare alla cottura e commercializzazione di maialetti tipici sardi, con
adiacente struttura circolare tipo "pinnettu" in località Maria Frunza in difformità dal
Procedimento Unico N. 11 del 3 agosto 2011, protocollo 36493 di cui alla DUAP N.
130/2011, secondo gli elaborati descritti in premessa ed allegati alla presente
unitamente alla relazione dell’ufficio del 28 maggio 2014 per farne parte integrante e
sostanziale”.
PRESIDENTE
La parola al Consigliere Fenu.
CONSIGLIERE FENU
Intercorrendo un rapporto di parentela fra il sottoscritto e il caso che andiamo a
discutere, io lascerò l’aula e non parteciperò alla discussione e al voto.
PRESIDENTE
La parola al Consigliere Porcu.
CONSIGLIERE PORCU
Grazie Presidente, signor Sindaco, colleghi Consiglieri e Assessori, la pratica è
passata in commissione.
Il mio intervento non è del merito della delibera ma tengo solamente a precisare
che non è nella mia indole né tanto meno in mio potere stoppare pratiche
urbanistiche nella commissione che io presiedo.
Vero è che è mio compito, qualora qualche commissario chieda chiarimenti nel
merito, cercare di dare loro risposta dopo avergli avuti dagli uffici o dal Segretario
Comunale.
Anticipo il mio voto favorevole alla delibera.
PRESIDENTE
Non ci sono altri interventi, chiudiamo la discussione e passiamo alle
dichiarazioni di voto.
Non ci sono dichiarazioni di voto, pongo in votazione il punto uno all'ordine del
giorno.
Esito della votazione: favorevoli 19; astenuti 2.
Votazione: approvato.
Pongo in votazione l'immediata esecutività della delibera.
Esito della votazione: favorevoli 19; astenuti 2.
Votazione: approvata.
PUNTO DUE ALL’ORDINE DEL GIORNO: APPROVAZIONE DEL
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
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"REGOLAMENTO PER LA DETERMINAZIONE DEI CRITERI PER
L’ASSEGNAZIONE DI ALLOGGI DI PROPRIETÀ COMUNALE A F AMIGLIE IN
CONDIZIONI DI GRAVE DISAGIO SOCIO-ABITATIVO".
Per questa deliberazione è pervenuta in Presidenza oggi una comunicazione da
parte dei due dirigenti dei servizi interessati, il dirigente Rosu e il dirigente Mele, i
quali comunicano la necessità comune di entrambi i servizi coinvolti “di dare seguito
a un supplemento di istruttoria nella definizione della proposta di regolamento relativa
ai criteri e alle modalità di assegnazione degli alloggi di emergenza abitativa, la cui
approvazione è prevista all’ordine del giorno dei prossimi lavori consiliari. Si fa
richiesta pertanto di non dare corso della trattazione del relativo punto all’ordine del
giorno”.
Questa è la richiesta che viene fatta da parte dei due dirigenti.
Chiedo se da parte del Consiglio ci sono richieste di rinvio.
La parola al Consigliere Porcu.
CONSIGLIERE PORCU
Io sono contrario al rinvio della delibera perché questa delibera è stata più volte
vista nella commissione che io presiedo, dove i dirigenti sono stati invitati.
Non sto qui a dire se sono intervenuti oppure no ma potevano tranquillamente
dirlo nella commissione che ho presieduto.
PRESIDENTE
Non apriamo un dibattito su questo, ho chiesto semplicemente se c’è qualche
Consigliere che chiede un rinvio. Se c’è qualcuno che lo chiede è bene, se non c’è
qualcuno che lo chiedo andiamo avanti e facciamo presentare il punto.
La parola al Consigliere Saiu sull’ordine dei lavori.
CONSIGLIERE SAIU
Ritengo che di fronte a una situazione come quella che si è venuta a creare in
città, sia assolutamente inopportuno da parte di questo Consiglio Comunale decidere
di non discutere il punto all’ordine del giorno.
Del resto si tratta di un regolamento che è pronto dall’anno 2011 se non ricordo
male, perché nella camicia di delibera abbiamo avuto modo di vederla, e soprattutto
per il rispetto che si deve ai cittadini di Nuoro, soprattutto a quelli che per le
condizioni in cui si trovano sperano in una situazione di certezza e di chiarezza da
parte del Consiglio Comunale, sarebbe inopportuno e ingiusto che questo Consiglio
Comunale decidesse di non discutere il punto.
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
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PRESIDENTE
Assessore Deiara, può illustrare il punto.
Sono arrivati due emendamenti.
ASSESSORE DEIARA
Come sottolineato dai Consiglieri che sono intervenuti prima dell’apertura del
punto, il problema relativo all’emergenza abitativa è un problema che arriva da
lontano e che continua in progressivo aumento in maniera proporzionale all’acuirsi
della crisi economica e sociale che non ha risparmiato neanche la nostra città.
Diversi sono gli interventi che come Amministrazione abbiamo messo in essere
per tamponare le situazioni di crisi e di emergenza.
Da un lato abbiamo dopo 12 anni rifatto il bando di edilizia residenziale
pubblica, bando del quale siamo in attesa che vengano appunto dati i numeri relativi
alle istruttorie.
Ad oggi vale la graduatoria precedente, dove vi basti sapere che su 252
richieste precedenti siamo stati in grado di soddisfarne con le unità abitative di cui
oggi disponiamo appena 91.
L’emergenza abitativa è un problema che va in ulteriore aggravamento rispetto
alle graduatorie di edilizia residenziale pubblica che sono disciplinate e normate dalla
Legge 13 del 1989, perché anch’essa si rivolge a soggetti particolarmente deboli,
perlomeno sotto il profilo economico, finanziario e patrimoniale.
E, dopo una sollecitazione del signor Sindaco, avvenuta circa 15 giorni fa, la
commissione, che non si riuniva da tempo, ha avuto modo di riunirsi e di stabilire un
cronoprogramma di interventi urgenti in maniera da appunto analizzare e valutare
tutte le richieste pervenute e stilarne una graduatoria, graduatoria che non ci serve a
fini statistici ma per la quale gravità noi dobbiamo assolutamente trovare delle
risposte utili e contingenti.
Nel 2012 erano 45 le richieste di emergenza abitativa, se ne sono aggiunte
ulteriori 39. Una situazione gravissima.
Questo regolamento arriva da lontano e viene riproposto nel 2011 nella
commissione competente, commissione competente che ha svolto diverse sedute
nelle quali appunto ci si è impegnati a trovare tutte le migliorie utili perché lo
strumento fosse efficiente e operativo fin da subito.
Nell’arco temporale 2011/2015 si sono succeduti due dirigenti, oggi trovate
nella camicia di delibera la firma dell’ingegner Mossone che ha passato il testimone a
seguito appunto di una variazione negli assetti dei settori al dottor Mele che fino ad
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
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oggi ha avuto modo di approfondire e seguire insieme al dottor Rosu il regolamento.
E’ un regolamento che, ripeto, ha come obiettivo, quello di trovare ulteriore
sistemazione a soggetti in grave disagio che hanno diritto ad entrare nella particolare
graduatoria dell’emergenza abitativa.
Questo regolamento determina la possibilità che l’Amministrazione utilizzi
eventuali immobili di sua proprietà fuori da quelli di edilizia residenziale pubblica che
ad oggi sono in città, ammontano a un totale di 225 alloggi di cui 185 gestiti
direttamente dal Comune, 75 da Area e sono quelli del "trenino", e serve appunto per
poter dare una destinazione ad eventuali alloggi di proprietà dell'Amministrazione
Comunale fuori dagli alloggi di edilizia residenziale pubblica che possano essere utili
temporaneamente, perché l’emergenza abitativa, che come avrete visto dal
regolamento può avere un’assegnazione per un periodo massimo di 24 mesi, può
dare un minimo di sollievo a chi oggi più di altri è stato colpito da una crisi che per la
mia generazione e per la generazione della maggioranza di quest’aula è senza
precedenti vissuti, nel senso che se ne è letto di altre ma vissute come questa forse
è la prima.
Pertanto l’appello che questa Amministrazione ha voluto fare, anche alla
sensibilità dell’aula, per riuscire col massimo impegno e con gli strumenti e i mezzi
possibili, a dare appunto risposte e certezza a soggetti particolarmente deboli.
PRESIDENTE
Sono pervenuti degli emendamenti da parte di tre Consiglieri, il primo che l’ha
presentato è il Consigliere Fadda, chiedo se lo vuole illustrare brevemente.
Scusi un attimo Consigliere, prima l’Assessore deve leggere il deliberato.
ASSESSORE DEIARA
Vi leggo il deliberato, vi chiedo scusa: “di approvare il nuovo regolamento per la
determinazione dei criteri per l’assegnazione di alloggi di proprietà comunale a
famiglie in condizioni di gravi disagio socio abitativo in sostituzione del regolamento
precedentemente approvato con la deliberazione di Giunta Comunale N. 49 del 27
marzo 1997;
- di considerare il regolamento allegato parte integrante e sostanziale della
presente deliberazione;
- di conferire alla presente, stante l’urgenza, immediata esecutività”.
PRESIDENTE
La parola al Consigliere Fadda.
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
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CONSIGLIERE FADDA
Sindaco, Presidente, Consiglieri, buon lavoro a tutti e a noi; si propone di
emendare l’Art. 3 aggiungendo ai punti evidenziati un punto successivo numerato
come N. 6 se permane quell’articolo, se poi venisse ulteriormente modificato verrà
aggiunto all’eventuale aggiunta.
Il punto N. 6 come segue: rientrano nei beneficiari i titolari – si parla dei titolari
di diritti e beneficio – di diritti di proprietà che in seguito a provvedimento del
Tribunale di separazione o divorzio non possono esercitare tali diritti in quanto
riservati al coniuge.
Si tratta di evidenziare che chi per effetto di una separazione o di un divorzio
non avendo più il diritto di possedere l’utilizzo di un alloggio, non possedendo
l’utilizzo dell’alloggio possa trovarsi, qualora si trovasse nella situazione di
emergenza abitativa e fuori di casa, possa rientrare in questo beneficio.
La proposta è questa.
Grazie per l’attenzione.
PRESIDENTE
L’emendamento proposto dal Consigliere Pirisi.
CONSIGLIERE PIRISI
La proposta dell’emendamento al regolamento riguarda l’Art. 11, competenze
uffici coinvolti; quindi si propone di modificare il testo per quanto riguarda la polizia
municipale, che cita: esecuzione di verifiche accertamenti e conseguenti atti a propria
competenza relativi ad atti, fatti e comportamenti riguardanti coloro che detengono
l’occupazione degli alloggi, e inoltre in collaborazione con il servizio politiche della
casa, il servizio sociale e il servizio manutenzioni.
Nel caso di rilascio per decadenza, per mobilità e per eventuale ordinanza di
sgombero coattivo dell’alloggio, prescrizione coatta per coloro che risultano insediati
illegittimamente.
Faccio una piccola premessa, Presidente, perché si parla sempre di sgombero
coattivo e/o prescrizione coatta.
Sarebbe bene evitare questa situazione andando alla fonte del disagio.
Molte delle famiglie presenti che occupano le case e che quindi per legge e per
regolamento risultano insediate illegittimamente.
Solo in situazioni di estremo disagio socio-economico, ben note ai servizi sociali
rientrerebbero appieno nelle condizioni previste per poter accedere alle case di
emergenza.
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
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Ci sono famiglie che ci abitano, occupanti da una quindicina d’anni e pertanto
io, Presidente, ho presentato l’emendamento eliminando dal capoverso per la polizia
municipale, la voce che dice: nei casi di rilascio per decadenza e per mobilità o per
eventuale ordinanza di sgombero coattivo dell’alloggio, prescrizione coatta per coloro
che risultano insediati illegittimamente.
PRESIDENTE
Il Consigliere Saiu ha presentato più di un emendamento, mi pare siano cinque,
prego.
CONSIGLIERE SAIU
Cercherò di illustrarli brevemente per spiegare le ragioni che mi hanno portato
alla proposta di modifica di questo regolamento con lo spirito anche da parte di chi
come me appartiene all’opposizione, di contribuire a uno strumento normativo che
sia quanto più possibile inclusivo ed efficace.
Ecco perché ritengo che 5 emendamenti non siano un modo per rallentare i
lavori e la discussione di questa sera, ma piuttosto per contribuire a un miglioramento
che ritengo sia necessario anche in considerazione del fatto che questo regolamento
in più di un aspetto fa emergere elementi di vetustà, in particolare che sia un
regolamento del 2011 si vede nel riferimento per esempio allo IACP piuttosto che ad
AREA.
Primo emendamento, Art. 2, condizioni di emergenza abitativa. L’emendamento
mira a definire il nucleo familiare.
“Ai fini del presente regolamento si considera nucleo familiare quello composto
dal richiedente, da tutti coloro che, anche se non legati da vincoli di parentela,
risultino nel suo stato di famiglia anagrafico al momento della presentazione della
domanda.
Ogni variazione del nucleo familiare successivamente alla consegna
dell’alloggio dovrà essere tempestivamente comunicata all’Amministrazione.
I requisiti devono permanere al momento della assegnazione dell’alloggio e
persistere in costanza del rapporto, pena la revoca della concessione.
L’assegnatario dell’alloggio di emergenza ha l’obbligo, previa informazione da
parte dell’Ente, di presentare la domanda per l’assegnazione dell’alloggio di edilizia
residenziale pubblica al primo bando utile, pena la revoca dell’assegnazione”.
La prima parte dell’emendamento è mutuata da una disposizione
regolamentare del Comune di Ferrara.
Capisco che sul punto possano esservi delle controversie, però ritengo che una
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
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scelta di questo tipo vada nella direzione di rendere questo strumento maggiormente
inclusivo, mentre il terzo comma dell’emendamento mira a superare quello che
secondo me è un limite del regolamento, nella misura in cui il regolamento dice che
occorre che l’assegnatario si attivi alla ricerca di un immobile di edilizia privata; credo
che non debba essere solo così, cioè che la soluzione della situazione di emergenza
possa avvenire sia con l’accesso a un immobile di tipo privato, sia attraverso
l’accesso a un immobile di edilizia residenziale pubblica e il Comune debba prestarsi
a un’informazione in tal senso con corrispondente obbligo per l’assegnatario...
PRESIDENTE
Sintesi per favore.
CONSIGLIERE SAIU
Allora li diamo per letti.
PRESIDENTE
Abbiamo fatto la fotocopia per tutti, se usa questo schema dura più della
presentazione della delibera.
La prego di contenere i tempi.
CONSIGLIERE SAIU
Emendamento N. 2, requisiti. Possono presentare domanda per l’assegnazione
in emergenza di alloggi di proprietà comunale, laddove ricorra una delle ipotesi di cui
all’Art. 2, coloro che possiedono i seguenti requisiti: residenza anagrafica nel
Comune di Nuoro da almeno due anni, il regolamento propone 12 mesi.
Io credo che invece il termine sia quello opportuno anche in considerazione
della media che hanno altri Comuni che va dai 2 ai 3 anni.
Il regolamento non si occupa dei cittadini stranieri, fattispecie che secondo me
andrebbe disciplinata agganciando sempre al termine di due anni oltre alla residenza
anche il possesso del permesso di soggiorno.
Non devono essere titolari di diritti di proprietà, usufrutto, uso abitazione su
alloggi ubicati non solo nel Comune di Nuoro ma in qualunque località, devono avere
un patrimonio immobiliare inferiore ai 5 mila euro, non devono avere parenti entro il
secondo grado non solo in condizioni, ma nemmeno disposti a provvedere al
pagamento del canone o ad ospitarli e possedere un reddito inferiore al reddito
minimo vitale aumentato del canone medio di locazione di un immobile di metri
quadri 100.
Nel regolamento si fa riferimento a un immobile di medie dimensioni, siccome il
concetto di medie dimensioni potrebbe essere valutato soggettivamente, la
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
16
definizione di cento metri quadri credo che precisi l’intendimento regolamentare.
Questo è uno di quegli emendamenti che mira a superare i riferimenti al 2011
perché proprio nel regolamento si fa riferimento alla definizione del reddito minimo
vitale definito dalla Regione Sardegna ancorato al 2011.
Modalità di accesso. Nel regolamento non si fa riferimento ai punteggi.
Cioè si rinvia genericamente a dei criteri per la definizione dei punteggi che
però nel regolamento non ci sono.
Propongo allora, attraverso questo emendamento che ne vengano fissati alcuni.
Siccome si tratta di un aspetto piuttosto tecnico, lascio che siano i Consiglieri a
leggerlo, però sapendo che l’intenzione è quella di colmare un’evidente lacuna
all’interno del regolamento che rinvia a dei criteri che non ci sono, andrebbero messi.
Verifica periodica dei requisiti.
Successivamente alla consegna dell’alloggio ogni variazione del nucleo
familiare deve essere tempestivamente segnalata all’ente. Nel caso di decesso del
richiedente subentrano rispettivamente nella domanda dell’assegnazione i
componenti del nucleo familiare presenti nello stato di famiglia al momento del
decesso nonché già presenti al momento della presentazione della richiesta di
assegnazione, laddove sussistano i requisiti indicati dall’Art. 3.
Nel caso di separazione dei coniugi, di scioglimento del matrimonio, di
cessazione degli effetti civili del medesimo l’Ente provvede alla voltura del contratto
uniformandosi alla decisione del Giudice.
Anche in questo caso diciamo che questa è l’altra faccia della medaglia di
quanto contenuto nell’emendamento del Consigliere Fadda.
Cioè può anche capitare l’ipotesi che la separazione si verifichi nel momento in
cui i coniugi siano assegnatari di un alloggio di emergenza.
Questa fattispecie viene disciplinata attraverso questo emendamento.
In presenza di accertate condizioni per la decadenza l’ufficio competente
all’istruttoria con apposita nota inviata con raccomandata con ricevuta di ritorno
comunica al beneficiario del sostegno le risultanze degli accertamenti compiuti,
assegnandogli un termine massimo di 15 giorni per la produzione di documenti e
relativi scritti.
Terminata l’istruttoria l’ufficio proporrà al dirigente comunale competente o
l’adozione di un provvedimento di decadenza o di chiusura del procedimento avviato.
“Si ritiene che non sussistano ulteriori motivi per procedere”. Il provvedimento
dirigenziale di decadenza che deve contenere il termine massimo per il rilascio non
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
17
superiore di norma a 30 giorni costituisce titolo esecuti nei confronti dell’assegnatario
non soggetto a proroghe o graduazioni.
Qui si tratta di disciplinare il procedimento di revoca che altrimenti rimaneva
senza disciplina.
Emendamento N. 5 l’Art. 8 al primo comma punto 2 sostituire quanto contenuto
nel regolamento con l’espressione “riceva l’assegnazione di un altro immobile di
proprietà comunale o di AREA”.
Nel regolamento si fa riferimento allo IACP, è evidente che si tratta di un
riferimento superato, oggi lo IACP non esiste più.
Sempre nell’Art. 8 aggiungere anche la disciplina della fattispecie della
morosità.
La morosità superiore a 6 mesi nel pagamento del canone di locazione delle
quote accessorie per servizi, quota condominiale è causa di risoluzione del contratto
con conseguente decadenza dell’assegnazione.
La morosità può essere sanata qualora il pagamento della somma dovuta
avvenga entro 60 giorni dalla messa in mora.
La morosità è dovuta a stato di disoccupazione, grave malattia di uno dei
componenti il nucleo familiare, qualora ne siano derivate l’impossibilità o la grave
difficoltà accertate dal Comune ad effettuare il regolare pagamento non è causa di
risoluzione del contratto.
Cioè qui insieme alla fattispecie della morosità che è causa di risoluzione del
rapporto, ritengo che debba essere indicata anche la possibilità che in caso di gravi
circostanze legate alla mancanza del lavoro o allo stato di salute, anche la morosità
non costituisca ragione per la risoluzione del rapporto.
Sarebbe paradossale che un cittadino in difficoltà assegnatario di un alloggio in
emergenza, che poi si trovi senza lavoro o affetto da grave malattia venga addirittura
buttato fuori dal Comune.
L’emendamento mira a garantire cittadini che si trovino in queste condizioni.
PRESIDENTE
È pervenuto anche un emendamento da parte del Consigliere Deiana, di
leggera entità, che è questo in cui si specifica nella premessa che la Legge
Regionale N. 13 specifica semplicemente l’articolo della Legge Regionale.
Mentre nell’Art. 3 specifica al punto 2 nel territorio regionale.
Questi sono gli emendamenti se non sbaglio, vuole aggiungere qualcosa?
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
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CONSIGLIERE DEIANA
Intevengo sull’ordine dei lavori.
All’Art. 9, tra i compiti della commissione vengono indicati anche il compito di
attribuire il punteggio complessivo secondo i parametri presenti nella scheda allegata
al presente regolamento.
Noi non abbiamo la scheda allegata, siccome questa scheda è un elemento
essenziale della disciplina regolamentare, perché ci dovrebbero essere contenuti i
criteri in base ai quali la commissione redige la graduatoria, chiedo all’Assessore
chiarimenti in relazione a questo documento che essendo parte integrale del
regolamento peraltro attiene a un profilo essenziale della disciplina oggetto di
regolamentazione.
PRESIDENTE
Prego Assessore.
ASSESSORE DEIARA
La scheda sarà richiesta, credo si tratti di una svista ma in quanto allegata al
regolamento, il regolamento è stato posto agli atti all’attenzione del Consiglio, ritengo
sia semplicemente una svista, segnalo subito e faccio portare immediatamente
quanto in allegato e fare distribuire una copia agli altri.
Per quanto riguarda il resto dei punti, diversi dei quali segnalati se non in toto in
commissione, se lei non avesse avuto gli impedimenti professionali avrebbe avuto
modo di vedere come lo stesso richiamo che lei ha fatto è stato fatto sia dal
Consigliere Barbagli, Porcu, Pirisi ed altri proprio relativamente al problema.
Sul discorso invece relativo ai requisiti, ai cittadini stranieri, piuttosto che alla
durata del periodo massimo relativo all’emergenza abitativa, quindi all’assegnazione
dell’alloggio, i requisiti per poter avere l’alloggio, i rimandi sono tutti, nonostante si
possano prendere riferimenti da altri Comuni, ove però vi sono leggi regionali di
riferimento, come lei sa la Regione Sardegna legifera anche in materia di politiche
abitative, la legge di riferimento è la n. 13 dell’89, datata anch’essa con una vetustà
maggiore anche del regolamento che è del 2011.
Questa legge dispone di alcuni criteri, molti secondo me superati, altri
doverosamente emendabili.
Segnalerò anche in Regione alcune delle criticità che rispetto all’89 sono
assolutamente obbligatorie da superare.
PRESIDENTE
La parola al Consigliere Saiu.
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
19
CONSIGLIERE SAIU
Ho presentato un emendamento sulla morosità presumendo che sia previsto
una richiesta di canone da parte del Comune.
Alcuni colleghi del Consiglio mi facevano notare, al contrario, che loro avevano
invece desunto la gratuità dell’immobile.
Nell’ipotesi in cui la mia interpretazione fosse scorretta e cioè che il Comune
non richieda un canone, ma l’immobile sia gratuito, è evidente che l’emendamento si
intende ritirato, perché non si configurerebbero ipotesi di morosità.
PRESIDENTE
La parola al Consigliere Barbagli.
CONSIGLIERE BARBAGLI
Intervengo per due questioni, una per riprendere l’argomento che ha appena
citato il Consigliere Saiu, effettivamente era emersa questa problematica, in quanto
c’erano degli alloggi assegnati a determinate persone che erano in estrema povertà e
si chiedeva un canone d’affitto quando nella successiva delibera o atto degli uffici
preposti a... gli si dava un contributo di estreme povertà.
Quindi trovavamo l’atto alquanto improprio, da un lato gli davamo il canone
agevolato con 3/400 euro d’affitto, dall’altro gli davamo un beneficio per le estreme
povertà, avevamo chiesto di vedere questo dettaglio che cozzava.
Un’altra questione, visto e considerato che all’interno degli emendamenti ci
sono delle proposte che riguardano lo stato civile all’ufficio anagrafe, credo che il
primo emendamento l’Art. 2 proposto dal Consigliere Saiu, credo sia improponibile
ma non per volontà di questo Consiglio, ma perché all’interno di un nucleo familiare
possono stare solo e esclusivamente chi fa parte della famiglia.
Cioè, ad esempio se all’interno del nucleo familiare di Giampiero Barbagli
risultano tutti i suoi familiari fino a un certo grado di parentela, il nucleo di Barbagli
Giampiero può ospitare un altro nucleo familiare ma nel suo certificato di stato di
famiglia non risultano.
Prima di emendare e eventualmente poter accogliere questo emendamento
bisogna consultare con l’ufficio dello stato civile o credo dell’anagrafe, se no
cozzeremo sulle leggi che vanno... andremo a emendare delle cose che poi non
stanno in legge.
Chiedo quindi anche la verifica di questo eventuale emendamento.
PRESIDENTE
La parola al Consigliere Saiu sull’ordine dei lavori.
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
20
CONSIGLIERE SAIU
Chiedo se possibile una sospensione di venti minuti per verificare se gli
emendamenti possono essere condivisi anche dall’aula e dunque eventualmente
modificati e aggiustati.
PRESIDENTE
Pongo in votazione la sospensione dei lavori per 20 minuti.
Votazione: approvata.
Ad ore 17 e 57 la seduta è sospesa.
Ad ore 18 e 38 il SEGRETARIO procede alla verifica dei Consiglieri; è presente
il numero legale (n. 26), la seduta prosegue.
PRESIDENTE
La parola alla Consigliera Carroni.
CONSIGLIERA CARRONI
Signor Presidente, signor Sindaco, colleghi Consiglieri, la delibera che ci è stata
sottoposta merita certamente tutta la nostra attenzione poiché si tratta di dare una
risposta a quei cittadini meno fortunati che vivono l’emergenza abitativa come un
grave dramma evidentemente.
Ma proprio per questa ragione noi riteniamo che la discussione che abbiamo
cominciato questa sera meriti un ulteriore approfondimento per diverse ragioni.
In primo luogo perché la delibera che è stata portata all’attenzione del Consiglio
era carente di un allegato fondamentale che prevede i requisiti e misura, pesa le
condizioni di disagio.
Questa tabella così importante abbiamo avuto modo di vederla soltanto stasera,
tra l’altro abbiamo notato che anche qui ci sono degli elementi di eccessiva
discrezionalità lasciati alla commissione, all’analisi della commissione che dovrà
redigere la graduatoria. Perciò riteniamo che sia necessario, nonostante la necessità
ormai improrogabile di dotarsi di un regolamento, o meglio di migliorarlo e apportare
delle modifiche, la necessità di approfondirlo ulteriormente, di analizzare soprattutto
questa scheda di valutazione dei requisiti, chiederei pertanto che la delibera venga
ritirata per stasera, con l’impegno di tutta la maggioranza, e chiederei all’Assessore
in primo luogo che venga portata all’attenzione del Consiglio il più presto possibile,
magari nella prima seduta utile dopo la pausa di agosto.
PRESIDENTE
La parola al Consigliere Saiu sull’ordine dei lavori.
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
21
CONSIGLIERE SAIU
Credo che quella appena fatta dalla Giunta sia una delle peggiori figure a cui
abbiamo assistito in questo Consiglio Comunale.
Il regolamento che si intendeva modificare è del 1997.
La proposta di delibera è del 2011, la manifestazione di inadeguatezza della
Giunta al governo di questa città su un problema così importante è francamente
sconcertante.
Io credo che l’Assessore, il Sindaco e i dirigenti debbano provare un profondo
senso di vergogna!
PRESIDENTE
La parola al Consigliere Deiana.
CONSIGLIERE DEIANA
Io credo che occorra bene chiarire i termini della questione.
Noi attualmente abbiamo un regolamento vigente che consente evidentemente
che la commissione possa valutare le domande e redigere graduatorie e assegnare
gli alloggi che fossero disponibili per questa emergenza abitativa.
L’obiettivo di questa proposta di regolamento è quella di introdurre norme che
migliorino il testo e quindi rendano lo strumento più adeguato rispetto anche alle
condizioni complessive che sono andate modificandosi.
Noi oggi abbiamo rilevato in modo del tutto coerente con questo obiettivo, cioè
quello di dotare l’Amministrazione di uno strumento regolamentare ancora più
appropriato che la produzione tardiva di un documento che fa parte integrante del
regolamento, ed è quello dove sono contenuti i criteri di valutazione sulla base dei
quali delle condizioni complessive di disagio sulla base dei cui criteri la commissione
decide, sia un aspetto troppo importante e tale da giustificare una migliore
determinazione del contenuto di questo documento.
Se il documento fosse stato agli atti e non lo è stato probabilmente per ragioni
di disguido tecnico, noi l’avremmo potuto valutare e avremmo potuto anche
eventualmente anche rispetto a questo testo formulare delle proposte modificative.
Siccome così non è stato e siccome abbiamo l’obiettivo di avere un
regolamento ancora più adeguato e soprattutto abbiamo l’obiettivo, come organo
politico di non lasciare un margine di discrezionalità assolutamente ampio, così
ampio da poter sconfinare nell’arbitrio alla commissione di valutazione che
comunque è una commissione tecnica, a tutela evidentemente delle persone e dei
cittadini che fanno domande di assegnazione di questi alloggi perché versano in
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
22
condizioni di particolare disagio, riteniamo che la cosa meriti evidentemente un
approfondimento, ma penso sia assolutamente opportuno sgombrare il campo da
ogni equivoco.
C’è stato questo fatto tecnico di una produzione tardiva, quella parte del
regolamento è così importante che è bene che il Consiglio eserciti adeguatamente le
sue prerogative e possa essere approvato un regolamento che in realtà soddisfi
l’obiettivo per cui oggi abbiamo iscritto questo argomento, cioè avere uno strumento
che meglio consenta di affrontare l’emergenza abitativa in città.
PRESIDENTE
La parola al Consigliere Montesu.
CONSIGLIERE MONTESU
Condivido da un punto di vista tecnico le osservazioni che ha fatto il
Capogruppo del P.D., dottor Deiana, però nel merito dico che qui abbiamo preso
ancora una volta in giro la città.
E’ una pessima figura che fa la Giunta, dopo aver sbandierato che stava
portando un regolamento, che lo stava adeguando; arrivare in queste condizioni
credo che sia la cosa più vergognosa che si potesse fare nei confronti di coloro che
aspettano questo regolamento, perché in questa città finalmente si possa fare una
graduatoria di assegnazione secondo criteri condivisi e di equità.
Il regolamento sì esiste, ma che questo sia inadeguato lo conferma il fatto che
noi non abbiamo una graduatoria, non compiliamo una graduatoria da anni.
Questa è la conferma che noi questo problema l’abbiamo lasciato andare e non
so se siamo ancora in grado di gestirlo.
Mi auguro che al più presto possiamo rimettere in carreggiata un sistema che
ormai è abbandonato a se stesso, che non garantisce i più deboli, ma per come sono
state portate le cose oggi, per i risultati che vedo su questo argomento oggi, comincio
a dubitarne e credo che probabilmente ne vedremo ancora delle belle.
PRESIDENTE
Prima dell’Assessore interviene il Sindaco.
SINDACO
Grazie, Presidente, colleghi Consiglieri. Sì, io credo che ne vedrete ancora delle
belle, Consigliere Montesu, stia tranquillo. Questa è l’unica cosa di giusto che ha
detto stasera.
Io credo che la vergogna sia nel partecipare a questo Consiglio Comunale
senza avere un’idea in testa, senza poterne produrre una. Questa sì che è la vera
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
23
vergogna!
Quindi vorrei prima di tutto dire...
(INTERVENTI FUORI MICROFONO)
PRESIDENTE
Per favore, non interrompete!
Consigliere Montesu e Consigliere Saiu, per cortesia!
Consigliere Montesu e Consigliere Saiu, vi richiamo!
SINDACO
Io vi inviterei a non perdere la calma.
Non capisco perché...
PRESIDENTE
Consigliere Saiu, se insiste la devo mandare via dall’aula.
SINDACO
Stia calmo. Non capisco perché ogni qualvolta, in maniera impersonale, si dice
che c’è qualcuno che non ha delle idee, rispondono sempre gli stessi. Chissà perché!
Evidentemente qualcuno si sente tirato in ballo. Non c’è neanche bisogno di fare
nomi.
PRESIDENTE
Consigliere Saiu, basta! La smetta!
Non è vero, è un intervento che è lecito. E’ una critica politica questa, non è un
intervento offensivo.
E’ una critica politica, aspra ma non è offensiva sul piano personale.
SINDACO
Presidente, io faccio sempre interventi politici.
Intanto una graduatoria per l’emergenza abitativa altro che se c’è. C’è, è
vigente e peraltro molto recente, quindi anche il dire che non c’è una graduatoria da
anni è sbagliato.
Noi riteniamo che l'implementazione di quella graduatoria, l’aggiornamento di
quella graduatoria, l’inserimento di nuove emergenze che evidentemente in questa
città purtroppo non mancano, debba essere fatto anche dando degli indirizzi che
siano assolutamente oggettivi, senza lasciare discrezionalità.
Questa è una commissione meramente tecnica, gestionale, non c’è una
partecipazione di nessun organismo di nessun rappresentante politico, quindi
bisogna stare attenti quando diamo delle indicazioni.
Io devo prima di tutto devo ricordare che questa è una materia di competenza
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
24
consiliare, non è una materia di cui ha competenza la Giunta, dico invece una cosa
che mi sembra importante: che la Giunta ha dato un indirizzo affinché su questa
materia si recuperino i ritardi che ci sono stati, anche autorizzando l’eventuale
necessità o l’eventuale fabbisogno di straordinario che dovesse essere necessario
perché i dipendenti lavorino anche al di fuori del normale orario di lavoro.
Cos’è che ci lascia molto perplessi? Cos’è che mi lascia molto perplesso come
Consigliere prima di tutto, Perché io voto insieme a voi e quindi esprimo una
valutazione proprio da Consigliere.
Mi lascia perplesso il fatto che in questa scheda che deve guidare la decisione
della commissione, ci siano delle attribuzioni di punteggi che sono a mio giudizio
discrezionali e che quindi non garantiscono.
Se noi facciamo una cosa nuova, la dobbiamo fare dando garanzie ai cittadini
che verranno prese in considerazione in maniera trasparente, in maniera oggettiva le
loro reali condizioni di disagio.
Leggo ad esempio “conflitti relazionali generazionali: 3 punti; disadattamento: 4
punti; emarginazione sociale: 4 punti; elevato grado di disagio, medio grado di
disagio, basso grado di disagio”.
Ecco, io credo che queste siano formulazioni assolutamente che si prestano a
una soggettività del componente, del commissario e che rischiano di non produrre il
risultato che magari i cittadini che hanno problemi e che stanno dall’altra parte, che
attendono la produzione di un risultato equilibrato, giusto e trasparente, da una griglia
di questo tipo una risposta di questo tipo credo che non l’avrebbero.
E quindi invito la commissione - ripeto, per ricordare che prima di tutto bisogna
studiare e rendersi conto di quelle che sono le proprie competenze, non è la Giunta
che deve fare questa istruttoria - invito l’ufficio, i componenti della commissione,
l’Assessore per quanto partecipa all’attività della commissione, a intervenire in tempi
molto rapidi su questa griglia, su questi criteri.
Se produciamo un risultato dal voto di questo Consiglio, ovviamente non può
essere quello di quattro emendamenti messi giù senza capo né coda; deve attribuire
dei criteri su cui siamo certi che a quei cittadini che si aspettano una risposta la
stiamo dando in maniera chiara, trasparente ed equilibrata.
PRESIDENTE
Consigliere Saiu, per cortesia! Con calma, esattamente.
La parola all'Assessore Deiara.
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
25
ASSESSORE DEIARA
So che è improprio intervenire dopo il signor Sindaco, ma diciamo che è
un’eccezione.
Non sto qui a dire che “vergogna” è un qualcosa di soggettivo. Io ne proverei
per esempio a comportarmi in quest’aula come se fossimo al mercato civico. Nel
rispetto di ciascuno lascio che altri lo facciano, io non scendo a questi livelli.
Non lo faccio in maniera particolare anche per il tema che si sta toccando in
quest’aula, che ricordo non è il tema assoluto.
Questa è una materia per cui la Giunta, la maggioranza e questa
Amministrazione, per i vari aspetti che interessano l’emergenza abitativa e il disagio
sociale in generale non ha fatto un regolamento, ha fatto decine di iniziative per le
quali è irrispettoso nei confronti dei soggetti destinatari approfittare magari di un
atteggiamento da bulimici di visibilità di un’aula, di un argomento come questo per far
vedere che noi siamo cattivi e altri sono più bravi.
Questo è uno di quegli argomenti che credo debba interessare e possa
interessare tutti per la sua sensibilità.
Io non solo mi sono accorto che la stiamo ritirando...
PRESIDENTE
Consigliere Saiu, per favore!
ASSESSORE DEIARA
Consigliere Saiu, io ho parlato di sensibilità perché la mia sensibilità prescinde
dai titoli dei giornali, la sua no, e le dirò il perché prescinde.
PRESIDENTE
Per cortesia Consigliere Saiu, lasci parlare.
ASSESSORE DEIARA
Le leggo un atto che spero possa rasserenare lo spirito col quale lei fa questo
intervento.
“Facendo seguito alla riunione di commissione per l’emergenza abitativa
svoltasi il giorno 25 giugno scorso - e parlo del 2014 - e in particolare riguardo alla
decisione di procedere all’aggiornamento della graduatoria e all’inserimento delle
nuove domande, si comunica che per svolgere tale compito è stato dato incarico ad
un gruppo di lavoro composto dalla dottoressa Antonella Murgia, dalla dottoressa
Antonella Murru e dall’istruttore amministrativo Paola Podda.
Tale incarico prevede l’aggiornamento delle situazioni già inserite nella
precedente graduatoria del 2012 in numero di 45 e l’istruttoria completa delle nuove
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
26
richieste in numero di 39.
Per poter raccogliere tutti gli elementi utili all’attribuzione del punteggio e alle
predisposizioni della graduatoria, che già esiste e va aggiornata, il gruppo di lavoro
dovrebbe portare avanti colloqui con le persone interessate e raccogliere tutte le
informazioni e i documenti utili per l’attribuzione del punteggio.
L’istruttoria di queste domande, infatti, si compone di una parte amministrativa
relativa alla raccolta della documentazione utile a definire la situazione, e di una
parte riguardante l’analisi sociale.
Il programma e la tempistica di lavoro previsti saranno - Consigliere Saiu, e la
tempistica non la detta lei:
- 1 giugno: invio delle lettere agli interessati;
- 2 luglio: svolgimento dei colloqui e raccolta documentazione;
- 3 agosto: verifica documentazione ed eventuali ulteriori comunicazioni agli
interessati e svolgimento di ulteriori colloqui;
- 4 settembre: compilazione quadro riepilogativo individuale, presentazione in
commissione, attribuzione punteggio da parte della commissione, predisposizione
della graduatoria.”
Questo, insieme alle ore di straordinario alle quali faceva riferimento il Sindaco,
è il cronoprogramma per risolvere il problema dell’emergenza abitativa - e non per
sbraitare in aula - che questa Amministrazione ha fatto, e le posso garantire che da
qui al 4 settembre questo regolamento sarà approvato e spero anche da lei.
PRESIDENTE
Il punto è ritirato.
La parola al Consigliere Casula.
CONSIGLIERE CASULA
Signori Consiglieri, signor Sindaco, Presidente del Consiglio, io credo che sia la
soluzione più giusta quella di rimandare ad altra data l’approvazione di questa
delibera, che ho notato anch’io che purtroppo è fatta male, probabilmente è fatta più
con i piedi che con le mani.
Mi sono posto alcuni problemi: qui si parla ad esempio...
PRESIDENTE
Consigliere Casula, il punto è già stato ritirato, non possiamo proseguire la
discussione su questo.
CONSIGLIERE CASULA
C’è una proposta di ritiro del punto, io stavo semplicemente concordando con la
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
27
posizione del gruppo che ha lavorato e che ha deciso, però volevo dire la mia se è
possibile, se no non fa nulla.
PRESIDENTE
Se il punto è ritirato non è più in discussione.
CONSIGLIERE CASULA
Ma non è ritirato, non abbiamo deciso...
PRESIDENTE
L’ha ritirato l’Assessore.
Facciamo una piccola sospensione in aula prima di passare al punto
successivo e invito i Capigruppo qui al tavolo.
Ad ore 19:03 la seduta è sospesa.
Ad ore 19:13 la seduta riprende.
PRESIDENTE
PUNTO TRE ALL’ORDINE DEL GIORNO: APPROVAZIONE PROPO STA DI
CONVENZIONE PER COMPENSAZIONE CESSIONE AREE.
Assessore Deiara, si prepari a presentare il punto.
ASSESSORE DEIARA
Il 15 luglio 2011 veniva stipulata la convenzione ai fini della lottizzazione del
comparto C6, dove i lottizzanti dichiaravano di avere piena disponibilità delle aree
interessate e quindi di essere in grado di assumere senza riserve gli obblighi da essa
derivanti.
Con la deliberazione 105 del novembre 2008 il Consiglio Comunale approvava
il piano di lottizzazione; successivamente la Giunta Comunale, a marzo 2009, con la
delibera N. 38 approvata il progetto esecutivo delle opere di urbanizzazione.
A seguito di alcuni approfondimenti fatti dall’ufficio esproprio e poi segnalati al
settore urbanistica, emerge che alcune aree ricadenti nel piano di lottizzazione C6,
comparto C1/6A del piano urbanistico comunale, oggetto di cessione nell’ambito
della convenzione appunto oggi in discussione, con destinazione viabilità al Foglio 43
mappali 2377 e 2379 ex 1142 ed ex 1138 parte, per una superficie complessiva di
metri quadri 532, erano invece state acquisite dal Comune di Nuoro in virtù di un
decreto definitivo di esproprio, il N. 5182 dell’86, e indennizzate in base a quanto
appunto si evince dalle determinazioni 231 del 2006 e 881 del 2012, per le quali sono
stati liquidati gli importi di 1.074.088 euro e 1.297.497,67 euro.
E’ tuttora pendente un giudizio presso la Corte Europea dei diritti dell’uomo, che
però non contesta la proprietà delle aree ma l’indennizzo che a queste aree è stato di
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
28
fatto riconosciuto.
Quindi la proprietà non è in discussione, rimane di proprietà del Comune.
L’Amministrazione Comunale già nel 2009 approvava una graduatoria di edilizia
economica e popolare e assegnava nel 2011 fra le aree di edilizia economica
popolare, due site del piano di zona Badu 'e Carros comparto B, aree per le quali gli
aventi diritto sono ancora oggi nell’impossibilità di ritirare le concessioni perché i lotti
risultano privi di accesso.
Non sono infatti mai state espropriate aree utili a garantire l’accesso, stiamo
parlando dell’area Rodari.
Le aree, che trovate in delibera, sono inserite al Foglio 43 mappale 32 per un
totale di metri quadri 1491 e sono di proprietà degli stessi lottizzanti del comparto C6.
Spiegati questi due dettagli, questa delibera si propone di risolvere due
questioni.
La prima è quella di ribadire la proprietà dell'Amministrazione Comunale
all’interno del comparto C6; la seconda è quella di riconoscere il diritto acquisito da
parte di due assegnatari di terreni di edilizia economica popolare presso la via Rodari
evitando lo strumento dell’esproprio, quindi permutando le due aree e dando la
possibilità, una volta acquisita l’area della via Rodari, di tracciare una pista utile a che
i titolari di diritto possano avere accesso al terreno e possano ritirare finalmente le
concessioni e realizzare gli immobili per i quali avevano chiesto e ottenuto di entrare
in graduatoria.
Leggo il deliberato:
“Delibera
- di approvare la proposta di convenzione - che si allega alla presente - con la
quale i lottizzanti a compensazione delle aree distinte al Foglio 43, mappali 2377 e
2379, ex 1142 ed ex 1138 parte, della superficie complessiva di metri quadri 532
cedute erroneamente al Comune di Nuoro con destinazione viabilità, con la
convenzione di cui al repertorio N. 6652 del 15 luglio 2011, mentre lo stesso Comune
ne era già proprietario in forza di quanto sopra, a parità di superficie 532 metri quadri
ed indice territoriale 1,5 metri cubi a metro quadro, cedendo al Comune di Nuoro
l’area distinta al Foglio 43, ex mappale 32 parte, per metri quadri 532, identificata dal
frazionamento che sarà predisposto a cura dell'Amministrazione Comunale, avente
anch’essa destinazione viabilità;
- demandare al dirigente del settore territorio edilizia pubblica la predisposizione
degli atti conseguenti;
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
29
- di dichiarare la presente, con votazione separata, immediatamente esecutiva”.
PRESIDENTE
Chiedo se ci sono interventi.
La parola al Consigliere Porcu.
CONSIGLIERE PORCU
Mi perdoni signor Sindaco, ma io questo deliberato non l’ho studiato e volevo
ripassarlo.
Se dovessi riallacciarmi al deliberato di prima, non è la commissione che deve
studiare, perché la commissione è vero che la porta all’ordine del giorno anche del
Consiglio dopo una breve istruzione, sentiti i pareri degli uffici e così via.
Ma non mi dilungo su questo e non vorrei neanche dilungarmi sul deliberato
che andremo ora a votare, non foss’altro che questo deliberato in pratica abbraccia
due o tre problemi che risiedono in questo palazzo da tempo.
Si riallaccia al problema delle espropriazioni per pubblica utilità in una zona
urbanisticamente già ben definitiva, in una zona che chiamasi Asse Attrezzato, in
una zona dove ci sono strade di piano fatte dall'Amministrazione Comunale, strade di
piano espropriate e peraltro già pagate, con sentenze e ancora anche da pagare.
I problemi che io pongo all’attenzione non tanto in questa delibera ma in quelle
che verranno - perché poi ce li ritroveremo magari in qualche bilancio con qualche
debito fuori bilancio – sono, e non mi stancherò di ripeterlo ogni volta: 1)- che non
conosciamo effettivamente quello che noi abbiamo in termini di proprietà.
Quindi una spinta al settore patrimonio perché effettivamente aggiusti un po’ il
tiro e sappia realmente qual è o quali sono i siti di nostra proprietà, non solo gli
immobili ma anche tutti quegli immobili, tra cui strade, che sono state espropriate e
pagate realmente, non quelle ancora da pagare.
Per quello c’è anche l’altro aspetto, ossia conoscere quali sono ancora le cause
pendenti e soprattutto di quali mappali, perché mi sono stancato di rivedere nei
deliberati i mappali con scritto “parte”.
E mi riferisco a quell’esproprio che lei ha citato poc’anzi, di un milione di euro e
passa, dove noi non conosciamo qual è il nostro e qual è invece l’altra parte, sempre
per quella “parte”.
Qui si tratta di una strada che era già nostra che è stata utilizzata e mi corre
nuovamente l’obbligo di informare che per il computo, così come già stato detto e
illustrato ampiamente dalla dirigente nella commissione, che è stata molto lucida nel
relazionare alla commissione...
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
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In pratica durante lo studio della lottizzazione viene inserito per il calcolo
dell’indice territoriale l’intera superficie non solo del lotto ma anche della strada,
perché faceva parte di quella proprietà.
Ma in questo caso una parte di quella proprietà era stata espropriata e pagata
dall’Amministrazione, pertanto non era più di proprietà privata ma
dell’Amministrazione.
Pertanto correva l’obbligo che la parte di volumetria fosse di competenza e di
spettanza all’Amministrazione Comunale, che era libera poi di utilizzarla ai fini
urbanistici per la realizzazione di edilizia residenziale.
Parlo di questo aspetto perché parto dalla considerazione che se io ho pagato e
ho pagato fior di soldi e ho pagato il giusto indennizzo – non so se qualcuno si
ricorda, ma qualche debito fuori bilancio in quella zona l’abbiamo pagato, al prezzo di
mercato pari a 200 euro a metro quadrato - voleva dire che se io ti ho pagato l’area
per realizzare l’esproprio per la strada di piano, quella volumetria - perché te l’ho già
pagata - spettava al Comune, non la dovevi utilizzare tu come lottizzazione.
Ecco l’altro aspetto: verificare eventualmente se in quegli espropri che noi
abbiamo pagato come indennizzo ci sia della nostra volumetria, considerato che noi
l’abbiamo pagata e che invece è stata utilizzata dal privato per realizzare edilizia
privata, facendola pagare due volte: una all’Amministrazione e una a colui che ha
acquistato.
Sono queste le anomalie di questo deliberato, che però condivido perché va
sull’orizzonte di risolvere un altro problema, che è quello - come già detto
dall’Assessore - della via Rodari.
Anche lì stiamo correndo a tappare buchi, falle, stranamente arriviamo lì col
fiatone dopo che le cose sono già state fatte e noi, il Consiglio serve effettivamente
solo per limitarsi a questo.
PRESIDENTE
Non ci sono altri interventi, chiudiamo la discussione e andiamo con le
dichiarazioni di voto.
Non ci sono dichiarazioni di voto.
Pongo in votazione il punto tre all’ordine del giorno.
Votazione: approvato.
Pongo in votazione l’immediata esecutività della delibera.
Votazione: approvato.
Non ci sono altri punti all’ordine del giorno, la seduta è sciolta.
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
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Abbiamo definito la data del 7 agosto per l’approvazione del bilancio preventivo,
con la Conferenza dei Capigruppo che abbiamo convocato qui al tavolo.
LA SEDUTA È SCIOLTA