comunione e missione · ... e dio ci guarda per vedere cosa ... si vede la soddisfazione di chi...

32
SERVIZIO DI SPIRITUALITÀ MISSIONARIA a cura del CENTRO MISSIONARIO DIOCESANO - TRENTO 429 2015 COMUNIONE e MISSIONE Comunione e Missione - redazione: via S.G. Bosco 7/1, 38122 Trento - direttore: Giuseppe Caldera - direttore responsabile: Agostino Valentini - ccp 13870381 - registrazione - presso il tribunale di Trento n. 178. n. 12 dicembre 2015 - periodico mensile dell’opera diocesana per la pastorale missionaria di Trento - anno XLIV - Poste Italiane s.p.a. - Sped. in abb. postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 2 - DCB Trento - Taxe percue - Tassa riscossa Trento. DICEMBRE

Upload: doandieu

Post on 15-Feb-2019

217 views

Category:

Documents


0 download

TRANSCRIPT

SERVIZIO DI SPIRITUALITÀ MISSIONARIAa cura del CENTRO MISSIONARIO DIOCESANO - TRENTO42

92015

COMUNIONEe MISSIONE

Comunione e Missione - redazione: via S.G. Bosco 7/1, 38122 Trento - direttore: Giuseppe Caldera - direttore responsabile: Agostino Valentini - ccp 13870381 - registrazione - presso il tribunale di Trento n. 178.

n. 12 dicembre 2015 - periodico mensile dell’opera diocesana per la pastorale missionaria di Trento - anno XLIV - Poste Italiane s.p.a. - Sped. in abb. postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 2 - DCB Trento - Taxe percue - Tassa riscossa Trento. D I C E M B R E

CeM Dicembre 2015

2

SOMMARIO

In copertina

Il fascicolo è espressione del gruppo “COMU-NIONE E MISSIONE” del Centro Missionario Diocesano - via s. Giovanni Bosco 7/1, 38122 Trento - tel. 0461.891270, fax 0461.891277

Il gruppo è composto da:

gianfranco bettega - tatiana brusco - giusep-pe caldera - adelmo calliari - gianni damo-lin - laure edine - antonio filosi - mariangela furlan - mariano prandi - edna graciete seme-do - renata juszczyk - gianluigi luttteri - ada pezzè - cristina pillo - stefano plotegheri - manuela rossi - monica signorati - loredana valentini - michele vescovi - leonora zefi

composizione centro missionario diocesanostampa nuove arti grafiche, trento

2

3

8

5

Lettera del direttore

Cammino Comune

Voci della migrazioneTante copie di Bibbia e Corano sui barconi

11 Missionari@mente• La rivoluzione della tenerezza

19 La pagina dei ragazzi

21 Libri e DVDNel blu tra il cielo e il mare

13 Lettura orante della Bibbia

22 360 gradi

24 ACCRIIl dramma del coltan

26 Eventi

29 Stop & Go

30 Saperne di più

sr. Liliana Defrancesco nel Bairrio Estaçao a Bahia - Brasile

15 Traccia di preghiera

CeM Dicembre 2015

3

LETTERA DEL DIRETTORE

don Beppino Caldera

Carissimi,Natale evoca un clima surreale, fatto di musichette, di incontri

familiari, di regali e donazioni ad associazioni che in questo tempo si appellano alla bontà di chiunque.E se pensassimo di vivere il Natale sulle strade d’Europa assieme alle migliaia di profughi, a piedi come Maria e Giuseppe verso Bet-lemme? Una signora, partecipando all’Assemblea Missionaria del 24 ottobre, diceva: ”Se non posso ospitare una famiglia di profughi a casa mia, almeno mi ritaglio dai giornali il volto di una mamma in quel cammino massacrante e la metto fra le foto delle persone care della famiglia: in qualche modo è lì con noi”. Molto bello il pensie-ro: quei profughi che vediamo camminare fra le campagne, bagnati dalla pioggia, fiumane umane che lottano contro la morte e contro i razzismi, in cerca di una sistemazione, sono nostri fratelli, nostri cari, nostri familiari, e Dio ci guarda per vedere cosa pensiamo di loro. Ai 21 milioni di visitatori dell’Expo, visto che la stessa pone l’atten-zione sul tema della fame nel mondo, importa quello che sta succe-dendo sulle strade d’Europa? Non possono essere capaci di soccor-rere i profughi?Come si saranno sentiti Maria e Giuseppe nel loro viaggio a Betlem-me? Le porte che si sono chiuse per loro sono differenti dalle nostre che non si aprono per accogliere quella famiglia che il Papa ci ha chiesto di accogliere? I motivi delle chiusure possono esserci, ma non reggono, finché qualcuno deve restare fuori dalla porta.Maria portava in sé il Figlio: pensiamo a quanta “vita” stanno por-tando in Europa queste famiglie giovani, che diventano una risorsa vitale per il nostro vecchio continente. Se poi si sentiranno accolte con quell’amore che tanto teniamo a sbandierare come caratteri-stica della nostra civiltà cristiana, allora sarà festa della convivenza: Natale umano e divino per tutti.

CeM Dicembre 2015

4

Per l’animazione missionaria dei ragazzi proponiamo l’iniziativa Cantori della stella, che avrà il mandato solenne in Duomo lunedì 28 dicembre da parte dell’arcivescovo. Non è solo una questione di “tradizione” che si ha nel paese, ma aspettiamo che anche quest’an-no ci siano gruppi che partecipano per la prima volta, come segno che l’animazione missionaria dei ragazzi sa fare delle conquiste.Le offerte che eventualmente si raccoglieranno sono per “l’Infanzia missionaria”, da consegnare in chiesa il giorno dell’Epifania, con le altre per lo stesso scopo. Sarà un gesto di solidarietà dei bambini e ragazzi anche con seminaristi e ragazze che nel loro cammino voca-zionale hanno bisogno dell’aiuto delle Pontificie Opere.Gesù visitato dai magi ci dà l’opportunità di celebrare l’Epifania dei popoli, con i fratelli immigrati di fede cristiana in Duomo e in ogni parrocchia. Se nella vostra parrocchia si fa la benedizione dei bam-bini si invitino le famiglie di immigrati cristiani a portare in chiesa i loro piccoli, per vivere assieme la stessa benedizione.Con tutti gli immigrati si farà la Giornata mondiale del Migrante e del Rifugiato, quest’anno il 17 gennaio. La Chiesa fa festa con e per gli immigrati, perché si è contenti della loro presenza. Ringraziamo per la loro testimonianza di fede e ci sforziamo di capire i valori più seri che li spingono e sostengono nel loro viaggio della speranza. Ogni gruppo missionario sappia preparare e motivare questa festa alla comunità parrocchiale. Nel mese di novembre sono iniziati gli incontri dei gruppi missionari decanali, chiamati Domeniche di formazione e animazione mis-sionaria, che anche quest’anno saranno per tutte le zone pastorali della Diocesi. Se all’Assemblea missionaria partecipano rappresen-tanti dei gruppi decanali, gli incontri delle Domeniche di formazione e animazione missionaria offrono la possibilità di partecipare a tutti i membri di ogni gruppo missionario. Si dovrebbe sentire la neces-sità di lavorare assieme, non solo nei momenti più importanti, ma specialmente alla ricerca, con il Centro Missionario, di cammini utili all’animazione che risponda sempre più alle esigenze della missione. Comunque, si vede la soddisfazione di chi partecipa a questi incon-tri, ci si sente più forti e più aperti alla collaborazione con le altre pastorali della parrocchia.

Buon Natale a tutti!

CeM Dicembre 2015

5

CAMMINO COMUNE

Echi dall’Assemblea Missionaria Donatella Merz Tomasi*

Invitati dal Centro Missionario il 24 ottobre ci siamo ritrovati in Assemblea con gli animatori dei gruppi Missionari Diocesani.

La lettura (Lc 14,7-14) scelta per introdurci alla preghiera e riflessio-ne era molto esplicita sul comportamento che ognuno di noi do-vrebbe avere nei confronti dell’altro chiunque esso sia: “Chiunque si esalta sarà umiliato e chi si umilia sarà esaltato” – “Quando offri un banchetto invita poveri, storpi, zoppi, ciechi e sarai beato perché non hanno da ricambiarti...”. Le parole forti e chiare di don Lauro Tisi hanno poi sollecitato in ciascuno di noi il desiderio di riflettere su alcuni punti fondamentali: 1. Chi è l’UOMO del Vangelo? 2. Sono in grado di vivere il Vangelo? 3. Vangelo è dire Gesù Cristo, guardare a Lui. 4. Io desidero il bene ma non sono capace di farlo. 5. Vangelo è dire Gesù Cristo anche se è molto difficile volerlo in-contrare. 6. S. Francesco ha detto: “Servire è scomparire e la vocazione cristia-na è stare sotto, non sopra (lavanda dei piedi), è immergersi con chi è ai marigini.”Tutte queste domande e affermazioni ci hanno portato a riflettere sull’AGIRE dei nostri gruppi missionari e a porci degli interrogativi: le iniziative che facciamo sono per gli altri o per noi? Il mio agire è per protagonismo? Che posto hanno nella mia vita il Vangelo e Cristo? Interpelliamo i nostri missionari? Che spirito abbiamo all’interno del gruppo? Chi ci guida? Come ci muoviamo? Fermiamoci a riflettere (check up) e chiediamoci: dove stiamo andando? Quale direzione prendiamo? Sono tutti spunti molto forti d’affrontare insieme e cre-do che con la preghiera personale e comunitaria, la formazione, la

CeM Dicembre 2015

6

catechesi, la lettura di buoni libri e il coinvolgimento personale che da alcuni anni ci troviamo a fare nell’Assemblea, nei nostri gruppi e nel decanato, anche se con fatica, si nota un cambiamento positivo nell’operosità. Siamo più consapevoli che dentro di noi c’è un po' di Marta e un po' di Maria e che se vissute con il CUORE APERTO ALL’ALTRO possiamo creare un’amicizia all’interno del gruppo mis-sionario che ci farà aprire gli occhi su noi stessi, sui veri valori da riscoprire e sui veri bisogni di chi è al MARGINE nelle nostre fami-glie, nelle parrocchie e comunità vicine e lontane. Per questo ritengo molto importante rivedere i tempi e i modi di confronto nei lavori di gruppo durante l’Assemblea perché sono un utile e arricchente momento di conoscenza e di scambio fra i rappresentanti laici, sa-cerdoti, missionari dei vari gruppi diocesani e del lavoro missionario che ognuno svolge in parrocchia. Dal nostro lavoro è emersa l’im-portanza del camminare in comunione e in comunità. In comunione: inteso come fare rete tra gruppi missionari e il Centro Missionario Diocesano; in comunità: riscoprire la comune vocazione all’evange-lizzazione di tutti i battezzati. È stata sottolineata anche l’importanza dell’avere a cuore la formazione spirituale, umana e alla mondialità conoscendo la storia, il mondo e le culture di chi ci sta vicino e so-prattutto scoprire la mano di Dio in altre fedi religiose. Per quanto riguarda le attività proposte dal Centro Missionario, ho apprezzato molto le iniziative messe in campo per i ragazzi dentro il Centro, credo molto nei giovani e se non si parte da loro anche la Vocazione Missionaria andrà scomparendo.Un grazie particolare va a d. Beppino, Tatiana, Monica e Manuela che hanno saputo esporre chiaramente le tante attività da proporre nei nostri gruppi per riuscire a coinvolgere più persone sensibili alle tematiche missionarie. Sicuramente sento dentro di me una grande responsabilità, impotenza e inadeguatezza verso i bisogni di tante persone ai MARGINI, ma credo che con l’aiuto del Signore e delle persone che Lui mi ha messo accanto, sarà possibile cercare di met-tere in pratica le parole di S. Paolo (Rm 12,5- 16): “Abbiate i medesimi sentimenti gli uni verso gli altri, non nutrite desideri di grandezza, volgetevi piuttosto a ciò che è umile”.Buon cammino missionario a tutti.

* Gruppo Missionario San Donà

CeM Dicembre 2015

7

Il momento assembleare

I lavori di gruppo

CeM Dicembre 2015

8

Roma – 26 agosto 2015 - “L’emigra-zione non è il male, ma il sintomo dell’ingiustizia che esiste nel mon-do. Soltanto quando riusciremo ad eliminare l’ingiustizia, l’emigrazione diminuirà”. È quanto afferma ad Acs (Aiuto alla Chiesa che Soffre) il card. Francesco Montenegro.

Nel novembre 2013 il porporato ha preso parte ad un incontro or-ganizzato da Acs a Bruxelles al fine di descrivere ai rappresentanti dell’Unione Europea il contesto in cui si era verificata la tragedia di Lampedusa, in cui hanno perso la vita oltre 300 persone. A distanza di due anni, le condizioni dei profughi che giungono sulle nostre coste continua a peggiorare. “La situazione è sempre più grave - dice - per-ché sempre più gente è costretta a fuggire”. Se qualche anno fa erano più che altro ragioni economiche a spingere migliaia di persone a cer-care una vita migliore in Italia e in Europa, oggi il viaggio attraverso il Mediterraneo avviene per un maggior numero di motivazioni, quali “la guerra, la fame e la persecuzione religiosa”.Per far capire il valore religioso della gente che migra il card. Monte-negro riferisce delle tante Bibbie e copie del Corano che hanno attra-versato il mare assieme ai naufraghi. Strette da chi è riuscito a raggiun-gere le nostre coste, o ritrovate accanto ai corpi delle vittime. “Molte delle pagine di questi testi sacri erano sottolineate e così lo scorso anno abbiamo deciso di organizzare un incontro e realizzare un libro,

VOCI DELLA MIGRAZIONE

Tante copie di Bibbia e Corano sui barconi

Don B.

8

Riportiamo alcuni stralci del-la lettera che il card. Monte-negro, presidente della Com-missione episcopale per le Migrazioni e della Fondazio-ne Migrantes, ha inviato alla fondazione ACS (Aiuto alla Chiesa che Soffre).

CeM Dicembre 2015

9

‘Bibbia e Corano a Lampedusa’, per raccontare quella religiosità che pur vissuta in maniera diversa, ha accompagnato molti dei naufraghi fino al momento in cui hanno perso la vita”.Nell’assistere le migliaia di profughi che arri-vano nel nostro paese, non si deve quindi di-menticare la componente spirituale. “Ci scan-dalizziamo se una persona non ha da bere o da mangiare, mentre l’impossibilità di vivere la fede non crea una reazione ugualmente forte. Ma se l’acqua o il cibo sono essenziali, la fede lo è altrettanto. L’uomo ha per natura un assoluto bisogno di un rapporto con Dio”.Tra chi fugge la persecuzione anche molti cri-stiani. Negli ultimi anni, secondo quanto rife-rito ad Aiuto alla Chiesa che Soffre dall’agen-zia Habeshia, la percentuale dei cristiani tra i naufraghi che giungono sulle nostre coste sarebbe aumentata di circa il 30%.Il card. Montenegro invita tuttavia a non fare alcuna distinzione di cre-do. “Di fronte ad un uomo che muore devo fermarmi a riflettere senza domandarmi a quale religione appartenga. È chiaro però che la morte di uno dei miei fratelli nella fede mi procura un dolore particolare, per-ché quell’uomo è legato a me da un qualcosa in più”.Il porporato ricorda la visita a Lampedusa di Papa Francesco nel luglio del 2013: “Il Santo Padre ha intensificato l’attenzione mondiale sul fe-nomeno dell’emigrazione, ma i risultati da parte della politica e della società civile non si sono ancora visti”. La Chiesa intanto si sta mobi-litando sempre più nell’accoglienza, non soltanto nelle aree costiere, ma in tutto il paese. “Ora che i profughi vengono suddivisi in diverse località, ogni diocesi si sta attivando nell’accoglienza. Ed è una vera grazia, non solo per loro, ma anche per la nostra Chiesa”.Tuttavia il card. Montenegro non nasconde la sua preoccupazione per i tanti muri che la crescente paura dell’altro sta generando all’inter-no della comunità cattolica. “Dobbiamo imparare a riconoscere Cristo anche tra chi arriva tra di noi con un barcone. Se non riusciamo ad accettare questa presenza particolare di Cristo allora siamo degli atei, pur dicendoci credenti”.

CeM Dicembre 2015

1010

Epifania dei popoliDomenica 6 gennaio 2016ore 15.00 in Duomo

Giornata Mondiale delle Migrazioni

Domenica 17 gennaio 2016ore 14.00 Rovereto - s. Marco

Natale senza frontiere

S. Messa in lingua polacca25 dicembre ore 16.00 nella chiesa dei Bertoniani

S. Messa della comunità ucraina 25 dicembre -6 e 7 gennaio ore 11.30 nella chiesa di S. Giuseppe

S. Messa in lingua albanese27 dicembre ore 10.30 nella chiesa del Suffragio

S. Messa in lingua portoghese26 dicembre ore 10.30 nella chiesa delle Venturine (via Giardini, 40)

S. Messa in lingua spagnola27 dicembre ore 15.00 nella chiesa di Cristo Re

S. Messa della comunità Ortodossa rumena25, 26, 27 dicembre ore 10.00 nella chiesa di S. Marco

CeM Dicembre 2015

11

MISSION@RIAMENTE

sr. Anna Quinterio, Cuba

Carissimi amici del Centro Missionario, dopo quattro mesi circa di preparazione abbiamo avuto a Cuba quattro giorni fantastici,

Francesco è stato una vera tormenta che ha scosso un po’ tutti. Ab-biamo vissuto momenti di speranza, di allegria, di ascolto e anche di molto movimento!!! Una sorpresa grande vedere tanti giornalisti preoccuparsi per Francesco ed essere qui a Cuba in questi giorni:

cosa insolita!Era chiaramente una visita apostolica ha avuto qualche uscita interessante come “la Chiesa continui ad ac-compagnare e soste-nere il popolo cubano nelle sue speranze e preoccupazioni, con libertà e con i mezzi e spazi necessari per

annunciare il Regno di Dio!” e ancora: “Avrò occasione di chiedere nel santuario del Cobre a Maria per tutti i cubani, per tutta la nazione perché cammini nella giustizia, nella pace, nella libertà e nella riconciliazione.” Certamente il clima era molto più cubano che nella messa del Bene-dicto! Questo ha dato un pochino di colore in più soprattutto nella messa ad Holguin! E la gente che partecipava alla Messa era gente

La rivoluzione della tenerezza

CeM Dicembre 2015

12

che voleva essere lì e rimanerci, anche se eravamo di meno!Credo avrete seguito le Messe e quindi avrete ascoltato le belle pa-role del Papa: “si no vivimos para servir, no servimos para vivir!” (se non viviamo per servire, è inutile vivere), la conversione di Matteo vista come un gioco di sguardi, molto bello, è sempre Gesù che volge il suo sguardo verso di noi, per primo. C´era un silenzio incre-dibile! Anche l´incontro con i giovani è stato bello, i nostri giovani l´hanno vissuto con molta gioia! L´invito a sognare... fantastico!!! Tutti noi

religiosi invitati ad essere misericordio-si! Attenzione agli ultimi!

All´incontro nel san-tuario hanno parte-cipato tutti i missio-nari animatori delle tante case di mis-sione, anche della nostra zona sono andati e un conta-dino molto povero ha avuto la gioia

di leggere una preghiera dei fedeli, purtroppo l´hanno obbligato a mettere la cravatta! Per noi sembra normale però per lui è stato molto difficile. Anche qui ha parlato della “revolucion de la ternu-ra!”(rivoluzione della tenerezza).

Con il suo sorriso è arrivato a tutti i cubani, in quei e questi giorni la gente domanda felicità, davvero ha lasciato orme di speranza in questi momenti di insicurezza! Avanti tutta verso la periferia della vita umana.

Chiaro, Francesco a Cuba è apprezzato anche per il compromesso che ha portato allo scongelamento delle relazioni tra Stati Uniti e Cuba!

Un caro saluto a tutti.

CeM Dicembre 2015

13

Lettura orante della BibbiaDALLA PARTE DEI POVERI

INTRODUZIONELa missione: le sette opere di misericordia corporali: è misericordia.

IL TEMA che il Centro Missionario ci propone, è quello del Giubileo Misericordiae Vultus: il volto divino e umano della misericordia (8/12/2015). C’erano anche i temi che stanno a cuore a Papa Francesco, come Laudato sì o quello sulla Famiglia, del Sinodo dei Vescovi. Anche noi siamo chiamati a seguire i tanti passi e iniziative del Giubileo, con lo spirito che è il nostro, perché il nome della missione è misericordia. La Chiesa di Trento, nei nostri incontri mensili, ci invita a rileggere, alla luce della Parola, le sette opere di misericordia corporale, come le avevamo imparate da bambini.

La traccia della lettura orante di quest’anno:Le opere di misericordia corporali- dar da mangiare agli affamati

(dicembre)- accogliere i forestieri (marzo)

- dar da bere agli assetati (gennaio) - assistere gli ammalati (aprile)- vestire gli ignudi (febbraio) - visitare i carcerati (maggio)

opere di misericordia spirituali (giugno e luglio)

(A) DAR DA MANGIARE AGLI AFFAMATI

Recitiamo il salmo della misericordia: salmo 16Io t’invoco, mio Dio: dammi risposta;porgi l’orecchio, ascolta la mia voce,mostrami i prodigi del tuo amore:tu che salvi dai nemici chi si affida alla tua destra.

Custodiscimi come pupilla degli occhi,proteggimi all’ombra delle tue ali,È così che ti sentiamo passare nel nostro cammino,nella vita di ogni giorno.

Nei cieli lontani non riusciamo a scorgerti;vogliamo sentirti vicino o Dio che sei Padree fratello in Gesù, sempre presente come tempio in ognuno di noi.

p. Gianfranco Bettega

CeM Dicembre 2015

14

(B) GLI AFFAMATI (VEDERE)

♦ Abbiamo mai avuto “vera” fame? Noi e i nostri bambini? Non avere un lavoro, un pugno di riso per la padella…che vuol dire? ... più di un miliardo di persone nel mondo …

♦ Chi provoca fame? Le catastrofi naturali, certamente … ma riflettiamo anche cosa significa l’acquisto delle terre dei popoli poveri, imposizione delle sementi transgeniche, banche alimentari.

♦ discussione

(B) LA PAROLA SI FA VITA

LETTURAMatteo 7, 7-12

Misericordiae Vultus n. 8: “Gesù, dinanzi alla moltitudine di persone che lo seguivano, vedendo che erano stanche e sfinite, smarrite e senza guida, sentì fin dal profondo del cuore una forte compassione per loro. In forza di questo amore compassionevole, guarì i malati che gli venivano presentati, e con pochi pani e pesci sfamò grandi folle”.

1) RIFLETTERE Gesù, Francesco e noi ci sentiamo simili nei sentimenti, nelle attitudini verso gli altri, nei comportamenti quotidiani?

2) PREGARERecitiamo assieme il “Padre nostro”, lentamente. Poi siamo invitati a formulare orazioni spontanee sui vari tipi di fame nel mondo o sulle loro cause, terminando ogni prece con l’invocazione “Dacci oggi il nostro pane quotidiano”.

3)AGIRELe parole fame nel mondo, quella di popoli interi, quella dei bambini, dei senza lavoro, dei senza terra … stiamo dando una “spinta” a tutte le iniziative valligiane (parrocchie, entità civili, associazioni) che si propongono di mettere là la loro piccola goccia per aiutare a spegnere questa immensa vergogna del mondo? Come lo facciamo o come potremmo farlo?

(C) BENEDIZIONE

Il Signore ci dice: “Benedirò i tuoi raccolti, sazierò di beni i tuoi poveri”. Amen. (Sal, 131,15)

CeM Dicembre 2015

15

6 gennaio 2016Traccia di preghiera per la Giornata dei Ragazzi Missionari

Portiamo l'amorePoveri come Gesù

Davanti all’altrare si possono preDisporre alcuni segni: un cartellone con la sago-ma Di una porta chiusa e uno con la sagoma Di una porta aperta, un cestino con Dei segnali Di Divieto, un cestino con Dei foglietti bianchi, un foglio con scritto iQbal

Canto natalizio

Cel: Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo

Tutti: Amen

Cel: Ogni bambino che nasce racconta la gioia di mamma e papà: così Gesù, che nasce in mezzo a noi, ci racconta l'amore di Dio per ciascun uomo e donna. Anche i ragazzi sono chiamati a raccontare l'amore, a diventare cioè missionari e il Papa lo ha ribadito: “La missione è compito di tutti i cristiani, non solo di alcuni. È compito anche dei bambini!”. Ogni ragazzo che vive con generosità, allargando i confini del proprio cuore non solo a quelli della famiglia, agli amici o a coloro che ci fanno del bene, permette a Gesù di continuare a percorrere le strade della nostra umanità.Oggi siamo qui per dire che anche noi vogliamo portare l'amore impa-rando da Gesù e diventando poveri come Lui.

Canto: Dammi un cuore Signore

Lett: Dal vangelo secondo Luca (10,29-32)Ed ecco, un dottore della Legge disse a Gesù: «E chi è mio prossimo?». Gesù riprese: «Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico e cadde nelle mani dei briganti, che gli portarono via tutto, lo percossero a sangue e se ne andarono, lasciandolo mezzo morto. Per caso, un sacerdote scendeva per quella medesima strada e, quando lo vide, passò oltre. Anche un levi-ta, giunto in quel luogo, vide e passò oltre».

Guida: Quanti bambini nel mondo sono come l'uomo abbandonato mezzo mor-to sulla strada, quanti diritti sono negati loro.

(aD ogni Diritto negato s’incolla sulla sagoma Della porta chiusa un segnale Di Divieto)

Canto: Se qualcuno ha dei beni in questo mondo...

CeM Dicembre 2015

16

Guida: Nella Dichiarazione Universale dei diritti umani si legge: “Ogni indi-viduo ha il diritto ad un tenore di vita sufficiente a garantire la salute e il benessere proprio e della sua famiglia, con particolare riguardo all'alimentazione” (art. 25).

Rag: O Gesù, tante volte non ci rendiamo conto di quanto cibo sprechia-mo: pranzi sfarzosi, fast food, cibo che buttiamo via perché non ci piace o perché lo lasciamo scadere. Aiutaci ad imparare a non spre-care il cibo, a mangiare tutto ciò che abbiamo nel piatto e a condivi-derlo con gli altri.

Canto: Se qualcuno ha dei beni in questo mondo...

Guida: Nella Dichiarazione Universale dei diritti umani si legge: “Tutti i bam-bini e le bambine hanno il diritto all'istruzione che deve sviluppare tutte le loro potenzialità fisiche e mentali; deve anche prepararli a vivere come cittadini responsabili che sappiano rispettare gli altri e l'ambiente” (art. 28-29).

Rag: O Gesù, noi possiamo frequentare scuole pubbliche o private, in-ternazionali, a modulo o a tempo pieno e, se qualcosa non funzio-na, possiamo scioperare eppure, facciamo fatica a concentrarci sul nostro dovere principale: studiare. Aiutaci a ricordare i bambini che in molte parti del mondo non possono frequentare la scuola, che devono fare molte ore di cammino per raggiungerla e per sedersi magari trovano solo dei tronchi.

Canto: Se qualcuno ha dei beni in questo mondo...

Guida: Nella Dichiarazione Universale dei diritti umani si legge: “Ogni in-dividuo ha il diritto alle cure mediche e ai servizi sociali necessari” (art. 25,1).

Rag: O Gesù, in Italia abbiamo medicinali per ogni problema fisico: raf-freddore, allergie, febbre... Aiutaci a ricordare che in molti Paesi del mondo, soprattutto nelle aree rurali, molti bambini soffrono ancora di dissenteria, febbre alta, polmonite e non trovano medicine.

Canto: Se qualcuno ha dei beni in questo mondo...

Guida: Nella Convenzione Internazionale sui diritti dell'infanzia e dell'ado-lescenza si legge: “Gli stati riconoscono al fanciullo il diritto al riposo e al tempo libero, a dedicarsi al gioco e ad attività ricreative proprie della sua età e a partecipare liberamente alla vita culturale ed artisti-ca” (art. 31,1).

CeM Dicembre 2015

17

Rag: O Gesù, siamo continuamente invitati dalla pubblicità ad acquistare l'ul-timo modello di videogioco, accumuliamo consolle stratosferiche, gio-chi virtuali. Aiutaci a ricordare che molti bambini e ragazzi nel mondo non hanno il tempo per giocare o, se lo hanno, costruiscono da soli i giocattoli con materiali riciclati.

Canto: Se qualcuno ha dei beni in questo mondo...

Cel: Ascoltiamo ancora la Parola di Dio dal Vangelo secondo Luca

Lett: Dal vangelo secondo Luca (10,33-37) Invece un Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto, vide e ne

ebbe compassione. Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi lo caricò sulla sua cavalcatura, lo portò in un albergo e si prese cura di lui. Il giorno seguente, tirò fuori due denari e li diede all'albergato-re, dicendo: «Abbi cura di lui; ciò che spenderai in più, te lo pagherò al mio ritorno». Chi di questi tre ti sembra sia stato prossimo di colui che è caduto nelle mani dei briganti?». Quello rispose: «Chi ha avuto compassione di lui». Gesù gli disse: «Va' e anche tu fa' così».

Guida: Molte persone nel mondo fanno come il samaritano, si accorgono di chi ha bisogno, ne hanno compassione, portano l'amore.

(alla fine Della testimonianza si incolla sulla sagoma Della porta aperta il nome iQbal)

Canto: Grazie, Signore, rendiamo grazie a te che regni nei secoli eterni...

Lett: Iqbal nasce in un paesino del Pakistan nel 1983. A 5 anni suo padre è co-stretto a venderlo come schiavo ad un fabbricante di tappeti per pagare i suoi debiti. Picchiato, sgridato e incatenato al suo telaio, Iqbal inizia a lavorare per più di dodici ore al giorno insieme a molti altri bambini. Un giorno nel 1992 esce di nascosto dalla fabbrica assieme ad altri bambini per assistere alla celebrazione della Giornata della Libertà del Fronte di Liberazione dal Lavoro Forzato. Per la prima volta Iqbal sente parlare di diritti e dei bambini che vivono in condizione di schiavitù. Spontanea-mente decide di raccontare la sua storia. Con l'aiuto del leader del Fron-te di Liberazione comincia a viaggiare, a tenere conferenze, facendosi portavoce delle scolvolgenti condizioni di molti bambini, arriva nei Paesi asiatici, a Stoccolma e a Boston. Vuole diventare avvocato e difendere i bambini lavoratori ma non ci riuscirà, perché il 16 aprile 1995, un colpo di pistola lo raggiunge mentre corre in bicicletta con i suoi cugini: muore proprio quando è riuscito ad ottenere, con le sue stesse forze, il diritto di giocare.

CeM Dicembre 2015

18

Canto: Grazie, Signore, rendiamo grazie a te che regni nei secoli eterni...

Cel: La sagoma della porta aperta ha tanto spazio, ognuno di noi ora può scrivere su un bigliettino l'impegno che desidera prendersi que-sta sera per essere samaritano, una piccola cosa ma concreta che possiamo fare tutti i giorni. Il bigliettino lo porteremo all'altare per chiedere a Gesù di aiutarci a mantenerlo. Anche le vostre offerte ver-ranno raccolte e portate all'altare come segno dell'amore che non ha confini e che attraverso i missionari, arriva in tutto il mondo.

(i ragazzi portano i bigliettini e le offerte poi formano un granDe cerchio attorno all’altare)

Guida: Ognuno di noi è chiamato a portare misericordia, a condividere la nostra vita con tutta l’umanità a partire dai poveri e dagli ultimi. Leg-giamo insieme questa preghiera di Madre Teresa di Calcutta.

Tutti MANDAMI QUALCUNO DA AMARE Signore, quando ho fame, dammi qualcuno che ha bisogno di cibo, quando ho un dispiacere, offrimi qualcuno da consolare; quando la mia croce diventa pesante, fammi condividere la croce di un altro; quando non ho tempo, dammi qualcuno che io possa aiutare per qualche momento; quando sono umiliato, fa’ che io abbia qualcuno da lodare; quando sono scoraggiato, mandami qualcuno da incoraggiare; quando ho bisogno della comprensione degli altri, dammi qualcuno che ha bisogno della mia; quando ho bisogno che ci si occupi di me, mandami qualcuno di cui occuparmi; quando penso solo a me stesso, attira la mia attenzione su un’altra persona. Rendici degni, Signore, di servire i nostri fratelli che in tutto il mondo vivono e muoiono poveri ed affamati. Dona loro oggi, usando le nostre mani, il loro pane quotidianodona loro, per mezzo del nostro amore, pace e gioia.

Canto: Anche tu sei mio fratello, anche tu sei uguale a me...

Cel. Saluto finale e benedizione.

CeM Dicembre 2015

19

la pagina dei ragazzi

C iao ragazzi,

dicembre è un mese denso di pro-poste per noi ragazzi missiona-ri: possiamo vivere l'apertura del Giubileo Straordinario della Mi-sericordia, diventare portatori di luce come Cantori della Stella, (a pag. 27 trovate una lettera dei ra-gazzi di Soraga che ci raccontano come hanno vissuto questa esperienza), siamo invitati infine, a prepararci per la festa dell'Infan-zia Missionaria che si celebra il 6 gennaio di ogni anno.Vedete quante cose!!! Ma sapete che cos'è il Giubileo? Che ne dite di fare una ricerca? Vanno bene il vocabolario, in-ternet ma anche qualche adulto che ha vissuto questo grande

appuntamento alcuni anni fa. Scrivetemi le vostre risposte così le pubblico sul prossimo numero di Comunione e Missione. Per il momento vi posso dire che il Giubileo è un anno speciale nel-la vita della Chiesa vissuto normalmente ogni 25 anni. Un anno in cui sperimentare in modo particolare la grazia e la gioia del per-dono di Dio che ci riconcilia a sé, con i fratelli e con noi stessi. È Dio che spalanca il suo cuore e ci ripete continuamente che ci ama.Quello che Papa Francesco inaugurerà l'8 dicembre è però un Giubileo Straordinario, arriva cioè prima della scadenza (l'ultimo è stato celebrato nel 2000). Il Papa ha pensato che sia opportuno proporlo in questo tempo perché abbiamo tanto bisogno di sentirci amati da Dio. Il tema è la Misericordia, cioè l'amore di Dio nei nostri con-fronti. Ma la misericordia è anche l'amore che dobbiamo avere nei confronti degli altri come ci insegna Gesù. Sta a noi scoprire cosa ci allontana dall'amore di Dio e dei fratelli e cercare di vincere

CeM Dicembre 2015

20

a ba be ce ce cen cen da de de dea do e fa ge glia gni giu in lo lu mat me men mi mi na ni nio no o o pa qui ra re reth ri ro ro ro ro si so so te tlem to to tur uo van vi za ze

1) Cosa fecero i Magi alla vista di Gesù? 2) In quale città nasce Gesù? 3) Cosa decreta Cesare Augusto? 4) Di quale re Gesù è discendente? 5) Come si chiamava il re al tempo di Gesù?6) Gesù, Giuseppe e Maria sono la Santa….

7) La regione in cui si trova Betlemme ... 8) Casella Jolly. Scrivi la parola Natale in una

lingua straniera: 9) Un dono dei Magi 10) Secondo Giovanni, Gesù viene nel mondo

per portare che cosa? 11) L’evangelista che parla dei Magi ...12) La città dove Gesù passa l’infanzia13) Un dono dei Magi14) Gloria a Dio e…. in terra dicono gli angeli 15) Il governatore della Siria in quell’anno 16) Titolo attribuito ai Magi: 17) Dio parla a Giuseppe attraverso i … 18) Come restò Erode? 19) A chi dicono gli angeli “pace in terra”? 20) Il libro che narra il Natale 21) L’anno di nascita di Gesù ...

questa difficoltà. Come possiamo fare? Anch'io mi sono posto questa domanda e ho trovato una bella pro-posta sul sito di Missio Ragazzi (www.ragazzi.missioitalia.it), andate a vedere: si tratta di un pellegrinaggio speciale, il "Porta" la miseri-cordia. Vi siete accorti che nel descrivere tutti gli avvenimenti nel mese di dicembre ho tralasciato qualche cosa di importante?Provate a risolvere questo gioco e capirete di che cosa si tratta.

Soluzione:

L’ALFABETO DEL ...

1) Adorarono, 2) Betlemme, 3) Censimento, 4) Davide, 5) Erode, 6) Famiglia, 7) Giudea, 9) In-censo, 10) Luce, 11) Matteo, 12) Nazareth, 13) Oro, 14) Pace, 15) Quirinio, 16) Re, 17) Sogni, 18) Turbato, 19) Uomini, 20) Vangelo, 21) Zero.

CeM Dicembre 2015

21

LIBRI E DVD

Mariangela Furlan

i datiTITOLO: Nel blu tra il cielo e il mare AUTORE: Susan Abulhawa EDITORE: Feltrinelli ANNO: 2015

Nel blu tra il cielo e il mare

Il nuovo romanzo di Susan Abulhawa è, come il precedente, una storia fa-

miliare, arricchita da elementi magici del mondo arabo, come il malocchio e i ginn. La vicenda si svolge tra gli Stati Uniti e la martoriata striscia di Gaza, con le sue difficoltà, ma anche i tenta-tivi per condurre una vita normale attraverso feste e giochi in riva al mare. La scrittrice palestinese con-tinua a introdurci nella realtà della sua terra d’origine, ambientando la

vita dei suoi personaggi sullo sfondo degli eventi storici più o meno cono-sciuti della Palestina.

In questo modo Abulhawa ci consen-te di conoscere con semplicità la diffici-le realtà palestinese permettendoci di av-vicinarci con empatia alle vicissitudini del suo popolo.

CeM Dicembre 2015

22

360 GRADI

AFRICA/TANZANIA: Due mandati possono bastare“Sono così felice” ha detto ai giornalisti Jakaya Kikwete, durante la cerimonia per l’insediamento del suo successore alla presidenza della Tanzania, John Magufuli. Parole, queste dell’ormai ex capo di Stato, rilanciate da centinaia di siti e portali d’informazione africani abituati a occuparsi di potenti che la poltrona non la vogliono lasciare.Dopo due mandati, Kikwete ha rispettato il divieto costituzionale che ne proibiva un terzo.

Comportandosi di-versamente da altri presidenti in prima fila alla cerimo-nia: Robert Muga-be, Paul Kagame, Yoweri Museveni, ritratti l’uno ac-canto all’altro, lo sguardo fisso e le mascelle serrate.Nei loro paesi, Zimbabwe, Rwan-

da e Uganda, un’intera generazione non ha conosciuto che un pre-sidente.

Se a 91 anni Mugabe potrebbe cominciare a pensare a una succes-sione, Kagame ha appena fatto approvare una riforma costituziona-le e potrebbe restare in sella fino al 2037.

Anche Museveni, iper-favorito alle elezioni di febbraio in Uganda, è destinato a superare senza problemi la soglia dei 30 anni al potere. (da Misna news)

CeM Dicembre 2015

2323

AMERICA/COLOMBIA - Povertà in aumento a Santa Fe e ChapineroLe cifre ufficiali del Piano di Sviluppo Bogotá Humana sulla povertà di tanti abitanti delle località di Santa Fe e Chapinero non sono posi-tive. La paga giornaliera o rateale, i prestiti, le condizioni nelle quali il fenomeno della prostituzione dilaga e la mancanza di una pensione per gli ultra 60enni, sono, secondo fonti locali amministrative, i tre fattori che hanno fatto aumentare la povertà in queste località. Le persone non vengono reperite né identificate, tanto meno ricevono i benefici sociali offerti dallo Stato. La situazione è grave perché i programmi di aiuto, rispetto ad altre località, registrano un bilancio completamente negativo. A Chapinero, ad esempio, sono aumentati la dipendenza dagli aiuti economici e il sovraffollamento. Nel bollettino ufficiale locale dell’Encuesta Multipropósito emer-ge una crescita della povertà tra le famiglie povere a Chapinero dall’1,3% nel 2011 al 2,4% nel 2014. A Santa Fe, invece, nel 2011 era considerato povero il 34,1% delle famiglie, mentre nel 2014 la cifra è salita al 37,3%. (da Agenzia Fides)

CINA – TAIWAN - Cina e Taiwan “sono parte di un’unica famiglia”Con una stretta di mano lunga 80 secondi, trasmessa in diretta dalla televisione di Stato cinese, si è aperto l’incontro storico a porte chiuse fra il presidente della Repubblica popolare cinese Xi Jin-ping e quello della Repubblica di Cina (Taiwan), il nazionalista Ma Ying-jeou. Il summit si è svolto a Singapore, “terreno neutro”, che lo ha ospi-tato ai margini di una visita di Stato di Xi. Nonostante i timori della popolazione taiwanese, Ma ha definito il dialogo “molto amiche-vole e positivo”. In generale il tono sembra dunque positivo. Xi, prima di entrare nell’incontro riservato, ha dichiarato che Cina e Taiwan “sono fra-telli, parte di un’unica famiglia”. Ormai Taiwan e Pechino possono parlare direttamente. Secondo alcuni analisti questo incontro indebolisce i democratici di Taipei e dà un nuovo colpo ai militari cinesi. (da AsiaNews)

CeM Dicembre 2015

24

ACCRI

Maddalena Zorzi

Il dramma del coltan

Si è concluso il Progetto "L’altra faccia della tecnologia: il dramma del col-tan” promosso dall' ACCRI con un preciso obiettivo: sensibilizzare le per-

sone sulla tragedia del popolo congolese, così strettamente connessa allo sfruttamento illegale dei minerali (coltan, stagno, oro...) estratti in condizioni subumane - spesso da bambini - e poi utilizzati nella telefonia, nell’elettro-nica e nell’informatica. Con l'intento di privilegiare il coinvolgimento dei giovani, l'ACCRI ha pro-posto l'iniziativa a 4 scuole superiori trentine che l'hanno accolta con molto interesse sia da parte dei docenti che degli stessi studenti: infatti numerose classi hanno avuto l'opportunità di visitare la Mostra fotografica "Coltan in-sanguinato" - per essere previamente introdotte nella problematica e quin-di di incontrare l'ingegnere informatico congolese John Mpaliza, the peace walking man (vedi numero di ottobre di CeM).Presso il Liceo Da Vinci, grazie al pieno sostegno all'iniziativa da parte del Dipartimento di IRC della scuola, è stato possibile anche preparare una ven-tina di studenti affinché diventassero loro le guide delle classi della scuola in visita alla Mostra. Abbiamo chiesto a due di loro, Stefania e Teresa, una riflessione personale a Progetto concluso. Teresa: Ho deciso di aderire a questa iniziativa perché avevo bisogno di sapere, di venire a conoscenza di realtà drammatiche così lontane dalla nostra vita quotidiana, eppure allo stesso tempo così vicine, perché tutti abbiamo “un pezzetto di Congo nelle nostre tasche”. Sono rimasta profondamente sconvol-ta nel sapere che il prezzo del mio cellulare non è tanto quello del mercato, ma piuttosto il costo di milioni di vite. Il Congo avrebbe la possibilità di essere uno dei Paesi più ricchi su scala mondiale, ma lo sfruttamento delle risorse del sottosuolo da parte di potenze occidentali lo hanno portato in fondo alla classifica. È folle privare un Paese dei suoi beni per arricchire il proprio, la forte disparità tra Paesi in via di sviluppo e Paesi sottosviluppati non esisterebbe se lo scopo principale dell’ uomo non fosse il guadagno. È una disparità che

CeM Dicembre 2015

25

abbiamo creato noi. Se mi chiedessero che cosa mi ha lasciato questa esperien-za, direi la consapevolezza: ora mi rendo conto di essere in una società che è vitti-ma della tecnologia, per non dire malata di essa. Il problema è che anche quando la gente sa, fa finta di non sapere e pre-ferisce rimanere in silenzio. Ho avuto la fortuna di essere informata, ora il mio compito è informare. A scuola ci stiamo attivando per far nascere qualcosa di concreto, che non si fermi alla mera presa di coscienza. sTefania: Quest'esperienza per me è stata molto interessante perché prima non ero a conoscenza di questo problema, mentre adesso ne sono consa-pevole e ho qualche informazione in più e credo che, se in futuro dovessimo comperare qualcosa sia io che la mia famiglia, di sicuro presteremo attenzio-ne anche a questo aspetto dei prodotti.Un'altra cosa che mi ha colpito è stato il fatto che tantissimi ragazzi non erano a conoscenza del problema del coltan, e credo che bisognerebbe diffondere maggiormente queste informazioni, perché è assurdo che tutti noi veniamo bombardati dalle notizie sui migranti, ma non sappiamo niente delle cause della guerra in Congo e di cosa comporta il nostro consumismo. Inoltre gli africani sono veramente delle persone in gamba, piene di spirito, allegre e ottimiste! Credo che dovremmo imparare da loro, perché noi spesso siamo disillusi e pessimisti su qualsiasi cosa, mentre loro anche nella loro situa-zione disperata, tentano di muoversi e di guardare ciò che c'è di positivo. Credo veramente che dovremo aiutarli e rivalutare il nostro comportamento nei loro confronti. Sarebbe un modo per contrastare le idee dominanti nella nostra società, per ripagare il debito che abbiamo nei loro confronti, per stabilire un ponte di pace e di confronto tra due popoli che hanno molto da imparare l'uno dall'altro. Non credo che questo sia un progetto utopico che non si realizzerà mai perché c'è sempre qualcosa che impedisce di portare a compimento i propri ideali. Credo che ci vorrà impegno e forza di volontà da entrambe le parti, ma possiamo farcela perché siamo uomini e la nostra grandezza sta proprio nella collaborazione e nell'aiuto reciproco.La vostra associazione ne è un esempio: questi sono i progetti e gli incontri che aiutano le persone a continuare a sperare, a cambiare, a muoversi per costruire un mondo migliore. Grazie di tutto!

CeM Dicembre 2015

2626

EVENTI

Alacanonica, lunedì 14 dicembre - ore 15.00

CavalesePredazzo oratorio, lunedì 14 dicembre - ore 20.30

Cembra/LavisCembra oratorio, lunedì 14 dicembre - ore 20.15

Condinobiblioteca, lunedì 14 dicembre - ore 20.00

LomasoPremione, martedì 15 dicembre - ore 20.00

Rovereto - Nomi destra AdigeNomi, mercoledì 09 dicembre - ore 20.30

TioneBondo canonica, venerdì 11 dicembre - ore 20.30

Val di SoleOssana, mercoledì 09 dicembre - ore 20.00

Si ricorda a tutti i gruppi missionari decanali o interparrocchiali che desiderano pubblicare i propri appuntamenti in questo spazio di avvisare il CMD entro il 5 del mese precedente.

AVVISO

APPUNTAMENTI DEI GRUPPI MISSIONARI (decanali o interparrocchiali)

CeM Dicembre 2015

27

I cantori della StellaLunedì 28 dicembre ore 14.30 ritrovo in Piazza Duomo a Trento ore 15.00 celebrazione in Cattedrale

iscrizioni presso Centro Missionario Diocesano (0461-891270) e Ufficio Catechi-stico (0461-891250) entro venerdì 11 dicembre 2015

LA GIOIA DEL NATALE

Caro Centro Missionario,quest’anno noi ragazzi della 2° media di Soraga abbiamo deciso di dedi-care un po’ di tempo delle nostre vacanze natalizie a portare la “Buona Novel-

la” a tutte le famiglie di Soraga e anche ai nostri ospiti negli alberghi. Abbiamo perciò deciso di donare le nostre offerte raccolte parte, al nostro missionario di Soraga e parte a voi del Centro Missionario Dio-cesano, aiutando così molta gente bisognosa, ma, in particolar modo bambini e ragazzi come noi. Questo è stato anche un modo per stare insieme come gruppo, e imparare a volerci più bene, certo, a questo impegno hanno partecipato anche alcune mamme che si sono rese disponibili ad aiutarci a vestirci. Non possiamo dimenticare soprattutto l’aiuto di Carmen, la nostra catechista ormai da tre anni. Poi un’altra bel-la esperienza vissuta è stata l’incontro con il Vescovo che ci ha dato il mandato. Siamo partiti il 27 dicembre: eravamo al completo (quattro pastori e i tre re magi) e anche se nevicava fortissimo, il tempo non ha fer-mato la nostra forza di volontà che ci ha fatto arrivare a Trento sani e salvi per rice-vere il mandato dal nostro Vescovo Luigi.Durante le vacanze ci siamo trovati 6-7

A gennaio ci è giunta una lettera dai ragazzi della Val di Fassa che condivi-devano con noi l’esperienza fatta come Cantori della Stella. Abbiamo pensato di pubblicarla ora come stimolo per altri ragazzi a vivere in sempicità e allegria questa proposta.

CeM Dicembre 2015

28

volte per andare nelle varie case (anche da soli) sfidando il freddo e la neve. Quando andavamo in giro per il paese eravamo divisi in due gruppi da tre e, quando eravamo in sette, qualcuno rinunciava ma dava lo stesso il suo contributo aiutando gli altri a vestirsi, a segnare sullo stradario le famiglie che gli altri avevano visitato oppure sem-plicemente a dare un po’ di incoraggiamento a qualche compagno che magari era un po’ giù di morale. Questa è stata per noi una bella sfida e anche un po’ di sacrificio, ma alla fine eravamo tutti soddisfatti e felici di questa meravigliosa avventura fatta insieme. Ci siamo poi ritrovati una sera a festeggiare mangiando würstel (donati dal nostro macellaio) e patatine fritte. Ci siamo anche trovati per gustarci insieme una pizza al ristorante Goofi.Insomma è stata “l’avventura giusta” per prepararci al sacramento che quest’autunno riceveremo: la Santa Cresima.

CeM Dicembre 2015

29

STOP & GO

ARR

IVI

PART

ENZE

per

il PERÙ

VALENTI d. Alessandro,incardinato, di Bondo

l’UGANDA

FILIPPI p. Ezio,comboniano, di Albiano di Trento

ROSA p. Marco,giuseppino del Murialdo,di Molina di Ledro

la BOLIVIA

CeM Dicembre 2015

30

SAPERNE DI PIÙ

100 milioni di nuovi poveri se non si cambia!

I cambiamenti climatici e le loro catastrofiche conseguenze sono stati trattati anche da Papa Francesco nel suo Laudato sì, ai numeri 20-26. La Chiesa deve prendere molto sul serio questo argomen-to. Organizzazioni internazionali e governi sono preoccupati della situazione e promuovono continui incontri per dibattere i problemi del clima.

I nostri missionari vivono per lo più in regioni povere del mondo, dove vedono le popolazioni soffrire per gli effetti dei cambiamen-ti climatici. Un miliardo di persone di questi paesi non produce emissione di gas serra, ma saranno vit-time di queste emissioni

prodotte dai paesi ricchi e con grande sviluppo tecnologico.

“Per fare un esempio - scrive il papa in Laudato sì - i cambiamenti climatici danno origine a migrazioni di animali e vegetali che non possono adattarsi e questo, a sua volta, intacca le risorse produttive dei più poveri, i quali pure si vedono obbligati a migrare con gran-de incertezza sul futuro della loro vita e dei loro figli.

È tragico l’aumento dei migranti che fuggono dalla miseria aggra-vata dal degrado ambientale, i quali non sono riconosciuti come profughi nelle convenzioni internazionali, e portano il peso della propria vita abbandonata senza alcuna tutela normativa. Purtroppo

CeM Dicembre 2015

31

c’è una generale indifferenza di fronte a questa tragedia”.

Questi sono i cosiddetti “migranti economici”, come la maggior par-te degli immigrati che arrivano sulle nostre coste in cerca di lavoro e possibilità di vita. Se non fuggono da guerre o persecuzioni, non entrano nei progetti dei profughi e magari sono espulsi dai paesi europei, se non hanno la documentazione in regola. I paesi ricchi li costringono a fuggire per fame e miseria e poi li rifiutano.

I missionari fanno i loro appelli per aiutare le popolazioni che man-cano delle condizioni minime di vita: la nostra sensibilità per queste situazioni non si fermi alle sole offerte. È impellente lo sviluppo di politiche che riducano l’emissione dei gas serra, sostituendo il car-bone e il petrolio con fonti di energia pulita.

Significativa è stata la manifestazione di domenica 8 novembre a Roma, con più di 4000 persone e centinaia di associazioni nella Mar-cia per la Terra. Persone che vogliono un’azione politica concreta e vincolante sul clima, appellandosi al Messaggio di Papa Francesco.

La sfida è colossale a livello politico e sul piano dell’educazione a stili di vita più sobri.

opera diocesanaper la pastorale missionariavia s. giovanni bosco7/138122 trentotel. 0461.891270fax [email protected]/missioni

per offertec.c.p. 13870381

cassa ruraledella valle dei laghi - sarcheIBAN IT56 A081 3234 4420 0012 0300 338

vita trentina editricesocietà cooperativavia s. giovanni bosco 538122 trento - c.p. 347tel. 0461.272666, fax [email protected]