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PPPEEERRR IIILLL PPPEEERRRIIIOOODDDOOO 222000111111 --- 222000111333
Comune di Tempio Pausania
SEZIONE 1
CARATTERISTICHE GENERALI DELLA POPOLAZIONE, DEL TERRITORIO, DELL'ECONOMIA
INSEDIATA E DEI SERVIZI DELL'ENTE.
1.1 - POPOLAZIONE 1.1.1 - Popolazione legale al censimento 2001 N° 13.997 1.1.2 - Popolazione residente alla fine del penultimo anno precedente (art.110 D.L.vo 77/95) di cui: maschi femmine nuclei familiari comunità/convivenze
N° 14.111 N° 6.959 N° 7.152 N° 5.493 N° 12
1.1.3 - Popolazione all' 1.1.2010 1.1.4 - Nati nell'anno 2009 1.1.5 - Deceduti nell'anno 2009 saldo naturale 1.1.6 - Immigrati nell'anno 2009 1.1.7 - Emigrati nell'anno 2009 saldo migratorio 1.1.8 - Popolazione al 01.01.2010 di cui: 1.1.9 - In età prescolare (0/6 anni) 1.1.10 - In età scuola obbligo (7/14 anni) 1.1.11 - In forza lavoro 1^ occupazione (15/29 anni) 1.1.12 - In età adulta (30/65 anni) 1.1.13 - In età senile (oltre 65 anni)
N° 111 N° 118 N° 244 N° 203
N° 14.256 N° -7 +41 N° 14.290 N° 692 N° 968 N° 2.214 N° 7.578 N° 2.804
1.1.14 - Tasso di natalità ultimo quinquennio: Anno 1 2 3 4 5
Tasso 7.42 8.97 8,56 7.88 7,78
1.1.15 - Tasso di mortalità ultimo quinquennio: Anno 1 2 3 4 5
8.92
8.33 9.06
9.21 8,27
1.1.16 - Popolazione massima insediabile come da strumento urbanistico vigente
Abitanti Entro il
N° 62.673 N° 2.020
1.1.17 - Livello di istruzione della popolazione residente: medio alto ....................................................................................................................... .......................................................................................................................................... ..........................................................................................................................................
1.1.18 - Condizione socio – economica delle famiglie: di livello medio e medio alta ; Flusso Popolazione Mensile Anno 2010
Flusso Popolazione Mensile Anno 2011
1.2 - TERRITORIO 1.2.1 - Superficie in Kmq. ...........271
1.2.2. risorse idriche : Laghi – 0 Fiumi 7- LE ACQUE SOTTERRANEE: Poichè la capacità idrica dei terreni di una regione dipende dalla loro natura litologica e dalle loro caratteristiche giaciturali, riferite alla configurazione del rilievo, conviene distinguere dal punto di vista strutturale, con riferimento alla circolazione delle acque sotterranee, l'estesa fondamentale, impalcatura paleozoica, metamorfica e granitica della Gallura – Monte Limbara. Per quanto queste rocce siano tipicamente impermeabili, tuttavia in certe aree dove sono fessurate ed iniettate da filoni, ha luogo un assorbimento limitato, come nelle sorgenti dei settori del Limbara. Diverso è il comportamento dei graniti integri nei quali si deve escludere lo stabilirsi di falde di qualche importanza. Tuttavia, in funzione del grado di fessurazione della roccia, la presenza di dicchi periferici o di filoni quarzosi o di altro genere, che attraversano le masse granitiche, ha luogo una certa penetrazione d'acqua meteorica. Sta di fatto che, nella sola Gallura sono state rilevate alcune migliaia di piccole sorgenti , alle quali si deve, almeno in parte, l'insediamento sparso nelle campagne, "STAZZI".- LE PRINCIPALI SORGENTI MINERALI : La fonte di Rinaggiu si trova a poche centinaia di metri dall'abitato di Tempio, ubicata in un leggero pendio alla quota di 568 metri s.l.del mare. La portata è variabile in relazione alle precipitazioni, oscillando tra 0,6-0,7 litri al secondo d'inverno e, 0,350-0,300 d'estate. L'acqua è limpidissima, incolore, insapore, fresca; sgorga alla temperatura costante di 11 gradi circa. La Fonte Nuova , si trova nel centro abitato di Tempio alla quota di 564 metri.In base alle analisi effettuate, anche questa fonte è stata classificata tra le oligominerali.A Scala di Lioni ,l'acqua sgorga lungo la strada Tempio Oschiri a circa 9 chilometri da Tempio, alla quota di 550 metri. Le varie determinazioni effettuate hanno permesso di classificare anche questa acqua come oligominerale.
RISORSE IDRICHE Il corso d'acqua più importante della Gallura, dopo il Coghinas è il LISCIA , esso ha origine dal versante settentrionale del Limbara ed ha un bacino imbrifero di 565 chilometri quadrati : dalla sorgente alla foce scorre con un percorso d'alveo molto incassato. Nella stretta di CALAMAIU è stato realizzato un invaso della capacità di 104 milioni di metri cubi, dei quali , sono utilizzati annualmente 75 milioni per l'irrigazione e 5,5 per uso potabile. Le acque dell'invaso servono per irrigare la piana di Arzachena ed Olbia, per l'approvvigionamento idropotabile di vari comuni galluresi e per rifornire la zona industriale di Olbia. Il PADRONGIANO , nasce dalle propaggini orientali del massiccio del Limbara, attraversa con direzione est –nord est la piana di Olbia e sbocca nell'omonima baia. Il bacino imbrifero è 446 km. quadrati, con sviluppo dell'asta principale di 35 km. ed un reticolo di 147, la pendenza del profilo di fondo dell'1,7. Sull'alto corso, chiamato San Simone, è stato progettato uno sbarramento di 27 milioni di metri cubi d'invaso, le cui acque sono destinate all'irrigazione. Il COGNINAS, è il corso d'acqua più importante della Provincia di Sassari, dopo aver ricevuto le acque del rio Mannu di OSCHIRI subisce una deviazione quasi ad angolo retto , lambisce le pendici nord occidentali del complesso granitico del Limbara prima di sfociare dopo 123 chilometri nel golfo dell'Asinara. Nel bacino idrografico del Coghinas di 2476 chilometri quadrati, con un volume d'acqua utilizzabile di 800 milioni cubi annui, sono stati realizzati diversi sbarramenti , Oschiri ,Casteldoria , Pattada che interessa anche la rete idrica interna di Tempio Pausania.
La sorgente di Nostra Signora è ubicata lungo la strada Tempio Perfugas al km. 46,700, alla quota di 482 metri, distante circa un chilometro da Tempio. Le analisi più recenti , classificano queste acque del tipo oligominerali. Analogo discorso va fatto per la sorgente del Cantaro, sulla strada Tempio Perfugas al km 45,700, a tre km. da Tempio, e per la sorgente di TANCA LU CIACCARU, a circa 4 Km. da Tempio, lungo la Tempio Perfugas da classificarsi egualmente oligominerali. 1.. 2. 3 – STRADE • Statali Km . .52 • Vicinali Km .152
• Provinciali Km..7 • Autostrade Km...........
• comunali Km...50
Se SI data ed estremi del provvedimento di approvazione E del.c.c. n.1 del 16.1.94 Del.c.c. n.27 dell’ 8.6.73 Del.c.c. n.43 del 19.3.90
1.2.4 - PIANI E STRUMENTI URBANISTICI VIGENTI • Piano regolatore adottato si • Piano regolatore approvato no • Programma di fabbricazione si • Piano edilizia economica e popolare si PIANO INSEDIAMENTO PRODUTTIVI • Industriali si no • Artigianali si no • Commerciali si no • Altri strumenti (specificare) si : zona
industriale regionale
P.E.E.P. P.I.P.
AREA INTERESSATA Mq.396.896………………………
………. ……………………………….
AREA DISPONIBILE 28.670……………
………………………………
LINEE GUIDA E�
PROGRAMMATICHE PER IL QUINQUENNIO
2010-2015�
CONSIDERAZIONI GENERALI Il contenuto della presente relazione è finalizzato ad illustrare, a grandi
linee, l’azione amministrativa che la maggioranza politica scaturita dalle
recenti elezioni intende perseguire nel quinquennio 2010-2015, o in tutti i
casi, sino alla durata in cui il mandato verrà esercitato.�
Preme sottolineare, che le azioni di seguito descritte, alla cui attuazione
ci si augura possano dare ampio contributo anche i gruppi consiliari di
minoranza, pur essendo contenute nel programma sottoposto all’elettorato,
hanno subito delle lievi ma necessarie variazioni dovute alla constatazione
delle reali condizioni finanziarie in cui versano le casse comunali di cui, ad
oggi, per effetto di procedimenti ancora in itinere, non si può ancora stabilire
la reale consistenza.�
Si rammenta a tal proposito la sentenza del Giudice del Lavoro circa la
riammissione in servizio di personale dipendente, la vicenda dei “derivati”,
la liquidazione di società a prevalente compartecipazione comunale ( vedasi
S.I.T ) nonché la presenza di contenziosi e liti che potrebbero dare corso, in
caso di soccombenza dell’Amministrazione, ad esborso di denaro non
facilmente quantificabile in questa fase di programmazione.�
Se, a quanto appena significato, si aggiungono i tagli previsti dalle
recenti norme finanziarie varate dal Governo in materia di trasferimenti agli
Enti Locali, il quadro finanziario per l’amministrazione della città appare
notevolmente preoccupante, ed impone un percorso di estremo rigore
nell’utilizzo delle risorse disponibili, oltre alla necessità di orientare le scelte
verso uno sviluppo sostenibile, nel rispetto del costante impoverimento della
società dovuto alla profonda crisi finanziaria internazionale che, come si è
potuto constatare in questo breve periodo di amministrazione, non ha
certamente risparmiato il tessuto sociale locale che fa registrare l’aumento
delle fasce di cittadini meno abbienti.�
nell’utilizzo delle risorse disponibili, oltre alla necessità di orientare le
scelte verso uno sviluppo sostenibile, nel rispetto del costante
impoverimento della società dovuto alla profonda crisi finanziaria
internazionale che, come si è potuto constatare in questo breve periodo di
amministrazione, non ha certamente risparmiato il tessuto sociale locale
che fa registrare l’aumento delle fasce di cittadini meno abbienti.
STRATEGIE DI SVILUPPO TERRITORIALE�
In coerenza con la realtà economica e con le considerazioni esposte, si
ha l'obbligo di individuare delle “Azioni di Sviluppo” a valenza territoriale di
livello Provinciale, Regionale e Statale, dialogando anche con le altre
Amministrazioni Comunali, la cui finalità è incentrata nella risoluzione delle
ormai annose problematiche che hanno costituito, da sempre, un ostacolo
per lo sviluppo armonico del territorio e della nostra città.�
Il riferimento riguarda prioritariamente la viabilità extraurbana, con
particolare cenno al completamento della “San Rocco – Tempio”, della
Circonvallazione Urbana, quale primo tratto funzionale della strada
“Tempio-Olbia”, che in senso assoluto, se realizzata, significherebbe il
rilancio economico della città.�
In quest'ottica si inquadra anche la riqualificazione del Presidio
Ospedaliero “Paolo Dettori”, per migliorare in generale il grado di assistenza
e per colmare la carenza dovuta alla mancanza di unità di Terapia Intensiva
di Rianimazione a servizio di un vasto bacino d'utenza. �
Merita inoltre la giusta considerazione, il possibile potenziamento
strutturale e dell'organico della “Macchina Giudiziaria” unitamente all'Istituto
Penitenziario.�
Pur nella consapevolezza che questa Amministrazione non può
certamente incidere per l'aspetto finanziario nel raggiungimento dei suddetti
obiettivi, si è fortemente convinti che un'azione unitaria condotta dalle
Amministrazioni Comunali in ambito Provinciale, dia il giusto impulso alla
risoluzione di tali problematiche. �
�
STRATEGIE DI SVILUPPO LOCALE�
risoluzione di tali problematiche. �
STRATEGIE DI SVILUPPO LOCALE�
L'elemento essenziale intorno al quale questa Amministrazione vuole
tracciare lo sviluppo della città, delle frazioni di Nuchis, San Pasquale,
Bassacutena e di tutto il territorio di pertinenza comunale, è rappresentato
dalla risorsa “Ambiente” nelle molteplici sfaccettature in cui essa appare, di
carattere paesaggistico, forestale, faunistico, architettonico, storico e
culturale.�
In questa filosofia di sviluppo è presente un “ filo conduttore” che tiene
legate tutte le azioni organiche che l'Amministrazione intende attuare
insieme alle forze di minoranza presenti in questo Consiglio, nell'intento di
ottenere, a medio termine, delle positive ricadute che vadano ad incidere
nei settori trainanti dell'economia locale, rappresentati dall'edilizia, dal
commercio, dall'artigianato, dal turismo, creando così positivi effetti nel
tessuto sociale, tramite la riscoperta della propria cultura, delle proprie
tradizioni e della propria identità, che rappresentano i valori essenziali per
riconoscere ed accettare non solo se stessi ma anche gli “altri”, in una
società, come la nostra, sempre più multietnica.�
�
STRUMENTI DI ATTUAZIONE �
�
Per poter ottenere i risultati auspicati, ruotando intorno alla risorsa
“Ambiente”, l'Amministrazione” intende procedere con interventi di
riqualificazione del patrimonio comunale, destinando le risorse che si
renderanno disponibili per la realizzazione di lavori di recupero del
compendio di “San Lorenzo”, del viale della “Fonte Nuova”, del “Parco delle
Rimembranze, a cui si vuole dare una marcata identità che rispecchi i motivi
per cui venne realizzato.�
Analogamente si intende procedere nella cura degli spazi verdi di
vicinato e di quartiere, nel verde stradale, nei viali e piazzali alberati,
nelle aiuole spartitraffico ed in prossimità degli accessi ai nuclei abitati.�
vicinato e di quartiere, nel verde stradale, nei viali e piazzali alberati,
nelle aiuole spartitraffico ed in prossimità degli accessi ai nuclei abitati.�
Una particolare considerazione merita la programmazione per la
valorizzazione del monte “Limbara”, tramite azioni finalizzate ad assicurare
la massima fruizione del patrimonio rurale ed in particolare di quello
naturalistico attraverso una fase di ricognizione che consenta di mettere a
sistema le risorse del territorio. Nell'evidenziare che alcune di queste azioni
verranno promosse in sinergia con l'Ente Foreste Sardegna, si dovrà
puntare alla valorizzazione economica del sistema “Limbara”, approntando
un apposito piano di gestione integrato con altri piani di sviluppo.�
RIQUALIFICAZIONE PATRIMONIO URBANISTICO - EDILIZIO�
Il nostro comune vanta un notevole patrimonio edilizio costituito da
immobili adibiti prevalentemente ad uffici comunali, ad istituti scolastici, ad
edilizia socio-culturale ed impianti sportivi. La tendenza di questi ultimi anni
ha evidenziato una certa difficoltà, in capo all'Amministrazione Comunale, a
gestire ed effettuare una corretta manutenzione delle suddette strutture
dando origine, in particolare per gli impianti sportivi, a situazioni di degrado,
al limite della praticabilità dei medesimi impianti. Sicuramente non tutti
condivideranno la scelta effettuata da questa amministrazione di limitare la
costruzione di nuovi edifici pubblici, ma è stata una scelta obbligata,
ritenendo più opportuno, compatibilmente con le risorse che saranno
disponibili, dedicarsi al recupero del patrimonio edilizio esistente. Analogo
impegno viene assunto per ricercare idonei soggetti a cui affidare la
gestione di taluni impianti che potrebbero anche garantire attività
occupazionale. Un particolare cenno merita il comparto edilizio noto come
“Cittadella dei Servizi”, ove sono previsti ulteriori interventi di recupero del
patrimonio immobiliare da destinare ad uffici di valenza territoriale, la cui
locazione, previa verifica dei contenuti dell'Accordo di Programma siglato a
suo tempo con il Ministero competente, dovrà costituire delle entrate certe
per il Bilancio Comunale.
Si deve in tutti i casi necessario che in tale comparto venga redatto uno
studio per la sistemazione generale degli spazi liberi e procedere alla
demolizione di tutti gli elementi che potrebbero rappresentare situazioni di
percolo per la pubblica incolumità.�
RILANCIO ATTIVITA' EDILIZIA�
Si osserva che per circa un decennio la Pianificazione Urbanistica del
territorio comunale è rimasta congelata, chiusa in un cassetto, aspettando
che un miracolo facesse quello che invece competeva agli Amministratori.�
Infatti, dopo il timido tentativo di stesura del PUC, si è proceduto, in
maniera disarticolata, ad introdurre delle varianti al P di F che, ad eccezione
dei Piani Particolareggiati delle Zone B, hanno principalmente interessato
delle modifiche allo Strumento Urbanistico per iniziative di carattere privato.�
Si rende pertanto procedere, con l'urgenza del caso, ad avviare lo
studio per la redazione del PUC, nel quale vengano recepite le norme
introdotte dal PPR, tenendo conto della revisione che le suddette norme
stanno subendo per effetto della concertazione tra Regione ed Enti Locali.�
In questi pochi mesi intercorsi dall'insediamento, questa
Amministrazione, consapevole che lo sviluppo economico della città passa
principalmente dall'attività edificatoria, ha avviato le procedure per l'
adeguamento del PP del Centro Storico alle norme dettate dal PPR, che
consentirà di sbloccare diverse pratiche edilizie, innescando processi di
rilancio economico per gli operatori del settore edile.�
Certamente, allo stato attuale, non sarà facile reperire le risorse
economiche necessarie per costituire una valida equipe per la redazione del
PUC, risorse che sino a poco tempo fa erano disponibili nelle casse
Regionali, ribadendo che, nonostante tutto, la redazione del PUC è
considerata una fra le priorità programmatiche.
�
�
POLITICHE DI RISPARMIO ENERGETICO�
E ATTIVITA' PRODUTTIVE�
POLITICHE DI RISPARMIO ENERGETICO�
E ATTIVITA' PRODUTTIVE�
In questa azione organica si inseriscono, a pieno titolo, le
considerazioni fatte per la razionalizzazione del monte “Limbara”, in una
politica generale di creazione di fonti alternative di energia pulita e di
risparmio energetico, tramite anche azioni rivolte a modificare l'attuale
sistema dell'illuminazione pubblica con l'installazione di apparecchiature a
basso consumo.�
Nel settore specifico c'è tanto fermento, e sarà compito
dell'Amministrazione intraprendere le suddette iniziative previa verifica del
mercato, ricercando dei partners che assicurino massima esperienza ed
affidabilità.�
La buona riuscita di questa posta programmatica, dovrà servire a dare
nuovo impulso alle attività produttive anche di carattere industriale che
attualmente subiscono la tendenza negativa di mercato, estesa a tutti i
settori, non ultimo il comparto Agro-Pastorale, ove sarebbe importante
privilegiare le dinamiche della “Filiera Corta”.�
In tale settore non si può che augurare una evoluzione positiva delle
azioni di protesta che recentemente stanno investendo le scelte del
Governo Regionale e Nazionale, sia nel settore chimico sia nel campo della
pastorizia.�
COSIDERAZIONI CONCLUSIVE�
Queste Linee Programmatiche appena tracciate, che dovrebbero
caratterizzare l'azione di questa Amministrazione per il prossimo
quinquennio, con il contributo augurale di idee e di esperienza anche delle
forze politiche di minoranza in seno a questo Consiglio Comunale, non
hanno certamente la presunzione di avere trattato tutti gli argomenti di
competenza dell'attività amministrativa ed in particolare delle problematiche
insite nel nostro territorio, che potranno essere affrontate e sviluppate dalle
Commissioni Consiliari e dagli Assessorati competenti, ma non vogliono
apparire come il solito libro dei sogni, che a volte, ed in particolare in questo
difficilissimo momento economico, ove prevalgono solo incertezze,
competenza dell'attività amministrativa ed in particolare delle
problematiche insite nel nostro territorio, che potranno essere affrontate e
sviluppate dalle Commissioni Consiliari e dagli Assessorati competenti, ma
non vogliono apparire come il solito libro dei sogni, che a volte, ed in
particolare in questo difficilissimo momento economico, ove prevalgono solo
incertezze, rischierebbe di rimanere nel cassetto.�
Si vuole comunque dare serenità agli Amministrati, garantendo il
massimo impegno per il raggiungimento degli obiettivi tracciati, con
particolare riguardo alle problematiche giovanili e sociali, ed il chiaro intento
di elevare le condizioni socio - economiche delle fasce meno abbienti.
IMPLEMENTAZIONE DEL PIANO DELLE PERFORMANCE Gli enti locali definiscono, mediante atti organizzativi e secondo i rispettivi ordinamenti, le linee fondamentali di organizzazione degli uffici ispirando la loro organizzazione ai criteri di funzionalità, di efficienza, di efficacia ed economicità. Gli organi di governo sono preposti alle funzioni di indirizzo politico-amministrativo, attraverso la definizione degli obiettivi e dei programmi da attuare e la verifica della rispondenza dei risultati dell'attività amministrativa e della gestione agli indirizzi impartiti mentre ai dirigenti spetta l'adozione degli atti e dei provvedimenti amministrativi, compresi tutti gli atti che impegnano l'amministrazione verso l'esterno, nonché la gestione finanziaria, tecnica e amministrativa mediante autonomi poteri di spesa, di organizzazione delle risorse umane, strumentali e di controllo. Anche Platone ebbe modo di definire che la politica, in quanto tecnica regia, non deve operare direttamente, ma presiedere le altre tecniche che hanno il potere di operare, in quanto sa quando è il momento opportuno o non opportuno per gli stati di iniziare e di portare avanti le imprese più grandi. Pertanto, solo una corretta e puntuale pianificazione strategica può accompagnare l’ente locale verso l’obiettivo più volte dichiarato del miglioramento della qualità dei servizi erogati dalle amministrazioni pubbliche. La pianificazione strategico - gestionale è un processo dinamico e integrato che presuppone il coinvolgimento di differenti interlocutori: dall’organo di indirizzo politico-amministrativo all’organo tecnico-gestionale, preposto alla realizzazione degli obiettivi concertati. Una amministrazione pubblica che non fa strategia non definisce le direzioni, le guide e il corso di azione per lo sviluppo e la promozione della collettività e del territorio di riferimento. Ciò che è davvero importante riguarda allora la corretta definizione nelle amministrazioni locali degli obiettivi di performance organizzativa e individuale. Gli obiettivi devono essere rilevanti e pertinenti rispetto ai bisogni della collettività, alla missione istituzionale, alle priorità politiche ed alle strategie dell'amministrazione; specifici e misurabili in termini concreti e chiari, tali da determinare un significativo miglioramento della qualità dei servizi erogati e degli interventi; riferibili ad un arco temporale determinato, di norma corrispondente ad un anno; commisurati ai valori di riferimento derivanti da standard definiti a livello nazionale e internazionale, nonché da comparazioni con amministrazioni omologhe; confrontabili con le tendenze della produttività dell'amministrazione con riferimento, ove possibile, almeno al triennio precedente; correlati alla quantità e alla qualità delle risorse disponibili. Il piano delle performance che ne discende è quindi da intendersi quale ambito in cui il Comune di Tempio Pausania esplicita gli indirizzi e gli obiettivi strategici ed operativi e, quindi, i relativi indicatori e valori programmati per la misurazione e la valutazione dei risultati da conseguire. E’ per tali ragioni che il Comune di Tempio Pausania intende avviare un processo di cambiamento culturale e organizzativo per implementare i principi che caratterizzano il Titolo II e il Titolo III del D. Lgs. n.150/2009, attraverso la realizzazione di tre importanti progetti come di seguito specificati. ELENCO DEI PROGETTI 1.IL PIANO DELLE PERFORMANCE: ANALISI DEL CONTESTO INTERNO ED ESTERNO 2.IL PIANO DELLE PERFORMANCE: LA DEFINIZIONE DELLE AREE STRATEGICHE PER LA DEFINIZIONE DELL’ALBERO DELLE PERFORMANCE 3. IL PIANO DELLE PERFORMANCE: DALL’ORGANIZZAZIONE DEL BILANCIO AL BILANCIO DELL’ORGANIZZAZIONE
1.3 - SERVIZI
1.3.1 – PERSONALE
1.3.1.1
CAT.
PREVISTI IN PIANTA
ORGANICA N°
IN SERVIZIO NUMERO Q.F.
PREVISTI IN PIANTA
ORGANICA N°
IN SERVIZIO NUMERO
A B 30 29 C 36 27 D 40 31
Dirig. 5 3 Tot.le 111 90
1.3.1.2 - Totale personale al 31- 12 - 2010 di ruolo n° 91 (incluso il Segretario Comunale) fuori ruolo n° 0
1.3.1.3 - SETTORE TECNICO 1.3.1.4 – SETTORE PIANIFICAZIONE E CONTROLLO
CAT. PROFILO N°.
PREV. PO
N° IN SERVIZ
IO CAT. PROFILO
N°. PREV.
PO
N° IN SERVIZIO
A OPER.TECNI. 0 0 A
B ESEC.E COLL. 13 12 B ESECUTORI 4 4
C ISTRUTTORI 10 7 C ISTRUTTORI 6 3
D ISTRUTTORI DIRETTIVI 12 6 D ISTRUTT.DIR
. 7 5
DIRIG. 1 1 DIRIG. 1 0
TOT. 36 26 TOT. 18 12
1.3.1.5 - AREA DI VIGILANZA 1.3.1.6 - AREA STATISTICA-CONTROLLO DI GESTIONE
CAT. PROFILO N°.
PREV. PO
N° IN SERVIZ
IO CAT. PROFILO
N°. PREV.
PO
N° IN SERVIZIO
A A
B 1 1 B ESECUT.
C AG.P.M. ISTR. 12 12 C ISTRUTT.
D ISP.P.M. 5 5 D ISTRUTT.DIR.
1 1
DIRIG. 1 0 DIRIG TOT. 19 18 TOT 1 1
1.3.1.7 - SETTORE SVILUPPO SOCIO ECONOMICO E CULTURALE
CAT. PROFILO N°.
PREV. PO
N° IN SERVIZ
IO A B ES. OP.
SPEC. 2 2
C ISTR. AMM. CONT.
4 3
D FUNZ./ISTR. 8 8
DIR. DIRIG. 1 1 TOT. 15 14
1.3.1.8 - SETTORE AA. II. E PERSONALE
CAT. PROFILO N°. PREV.
PO
N° IN SERVIZ
IO A
B ES. / COLL. 10 10 C ISTR. AMM.
CONT. 3 2
D FUNZ./ISTR. DIR.
6 5
DIRIG. 1 1 TOT. 20 18
1.3.1.9 - UFFICIO LEGALE E CONTENZIOSO
CAT. PROFILO N°. PREV.
PO
N° IN SERVIZ
IO A B C D AVVOCAT/
ISTR. DIR. AMM. CONT
2 1
DIRIG. TOT. 2 1
1.3.1.10 - URP (NUOVA ISTITUZIONE)
CAT. PROFILO N°. PREV.
PO
N° IN SERVIZ
IO A B
C ISTR. AMM. VO CONT.
D ISTR. DIR .
0
DIRIG. TOT. 0
1.3. 1.11 - ATTIVITA’ STUDIO E RICERCA
CAT. PROFILO N°. PREV.
PO
N° IN SERVIZ
IO A B C D
DIRIG. 0 TOT. 0
1.3.1.12 – SEGR. SINDACO E DIR. GENERALE
CAT. PROFILO N°. PREV.
PO
N° IN SERVIZ
IO A B COLL. TEC.
0 0
C ISTR. AMM. VO CONT.
1 0
D ISTR. DIR .
DIRIG. TOT. 1 0
SI EVIDENZIA CHE:
- con delibera C.C. n. 121 del 17/12/1998 sono stati approvati i criteri generali per l'organizzazione degli uffici e dei servizi demandando alla Giunta l'adozione degli atti di organizzazione ivi compresa la dotazione organica nel rispetto dei suddetti principi dati;
- la Giunta Comunale con delibera n. 340 del 21.12.2004 ha approvato il nuovo riassetto organizzativo dell'Ente fissando la dotazione organica in n. 118 unità, rettificata poi per errore materiale in 116 unità con delibera n. 154/2009;
- successivamente, la dotazione organica ha subito negli anni variazioni numeriche e da ultimo, con la delibera n. 93/2009 (rettificata con la già citata delibera n. 154/2009) la dotazione organica è stata fissata in 115 unità;
La conferenza di direzione, riunitasi per proporre la programmazione del fabbisogno di personale per il triennio 2011-2013, ha evidenziato le seguenti esigenze modificative dell’organico, rispetto alla situazione preesistente :
− l’organizzazione del SUAP, già assegnato alla responsabilità del settore Socio Economico e culturale, deve essere classificata come servizio e non più come Unità Operativa Complessa, dato il ruolo sempre più rilevante e complesso di tale attività;
- la presente Dotazione organica rispetta i principi ed i criteri stabiliti nell'atto di
indirizzo consiliare citato in premessa in quanto non ne modifica la macro struttura e le conseguenti posizioni di vertice.
1. Approvare la nuova dotazione organica del Comune, che consta di n.115 unità, la cui specificazione in termini di costi, profili e competenze è demandata agli allegati nn. 1 – 2 – 3 – 4;
LA DOTAZIONE ORGANICA
Tabella A Dotazione organica approvata con delibera n. 93/2009 e rettificata con delibera n.154/2009
Settori/Servizi Personale necessario
Dir D3 D1 C B3 B1 A tot Urp Uff. Stampa ed Informazione Ufficio Legale e Contenzioso 1 1 2 Ufficio di Segreteria al Dir. Gen. 1 1 Settore Pianificazione e Controllo 1 1 6 6 4 18 Settore AA.II. e Personale 1 1 5 3 6 3 19 Settore Tecnico 1 4 8 12 4 10 0 39 Settore Sviluppo socio economico e culturale 1 3 5 5 3 17 Settore Polizia Municipale 1∗ 1 4 12 0 1 19
TOTALE 5 11 29 39 14 17 0 115
posti di nuova istituzione rispetto al 13.06.2008, delibera n 166 rettificata posti soppressi rispetto al 13.06.2008, delibera n 166 rettificata
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Settore/Servizio Categoria N° unità Profilo professionale Urp
�
Uff. Stampa ed Inform. D3 1 Funzionario avvocato Ufficio Legale e
Contenzioso D1 1 Istruttore diret. amm. cont. Ufficio Segreteria Direttore Gen.
C 1 Istruttore amm. cont.
dirigente 1 D3 1 Funzionario Amministrativo contabile D1 4 Istruttore direttivo amm. cont D1 2 Istruttore direttivo informatico C 4 Istruttore amm. cont. C 2 Istruttore informatico
Settore Pianificazione e Controllo
B3 4 Collaboratore amm. cont. Dirigente 1
D3 1 Funzionario amm. cont. D1 5 Istruttore direttivo amm. cont. C 3 Istruttore amm. cont.
B3 1 Collaboratore Tecnico. B3 5 Collaboratore amm. cont. B1 1 Esecutore centralinista spec.
Settore AA.II. e Personale
B1 2 Esecutore operativo spec. Dirigente 1
D3 1 Funzionario amm. cont. D3 3 Funzionario tecnico D1 1 Istruttore direttivo informatico D1 6 Istruttore direttivo tecnico D1 1 Istruttore dirett. amm. cont. C 3 Istruttore amm. cont. C 9 Istruttore tecnico
B3 1 Collaboratore Amministrativo B3 3 Collaboratore tecnico
Settore Tecnico
B1 10 Esecutore tecnico spec. Dirigente 1
D3 2 Funzionario amm. cont. D3 1 Funzionario socio-assistenziale D1 3 Istruttore direttivo amm. cont. D1 2 Istruttore direttivo sociale C 5 Istruttore amm. cont.
Settore Sviluppo Socio econ. culturale
B1 3 Esecutore operativo spec. Dirigente 1
D3 1 Funzionario di Vigilanza D1 4 Ispettore di Polizia municipale C 12 Agente di Polizia municipale
Settore Vigilanza
B1 1 Esecutore tecnico spec. 115
Tabella B Dotazione organica ottenuta considerando le nuove necessità di personale gennaio 2010 (Delibera n.---/2010)
Settori/Servizi Personale necessario
Dir D3 D1 C B3 B1 A tot Urp Uff. Stampa ed Informazione Ufficio Legale e Contenzioso 1 1 2 Ufficio di Segreteria al Dir. Gen. 1 1 Settore Pianificazione e Controllo 1 1 6 6 4 18 Settore AA.II. e Personale 1 1 5 3 6 3+1 20 Settore Tecnico 1 4 8 12-2 4 10-1 0 36 Settore Sviluppo socio economico e culturale 1 3+1 5-1 5-1 3-1 15 Settore Polizia Municipale 1∗ 1 4 12 0 1 19
TOTALE 5 12 28 36 14 16 0 111
posti di nuova istituzione rispetto al 21.05.2009, delibera n 93 1 1 posti soppressi rispetto al 21.05.2009, delibera n 93 1 3 1 5
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Settore/Servizio Categoria N° unità Profilo professionale Urp
Uff. Stampa ed Inform. D3 1 Funzionario avvocato Ufficio Legale e
Contenzioso D1 1 Istruttore diret. amm. cont. Ufficio Segreteria Direttore Gen.
C 1 Istruttore amm. cont.
dirigente 1 D3 1 Funzionario contabile D1 1 Istruttore direttivo gestionale D1 3 Istruttore direttivo contabile D1 2 Istruttore direttivo informatico C 4 Istruttore amm. cont. C 2 Istruttore informatico
Settore Pianificazione e Controllo
B3 4 Collaboratore amm. cont. Dirigente 1
D3 1 Funzionario amm. cont. Settore AA.II. e Personale
D1 5 Istruttore direttivo amm. cont.
�
C 3 Istruttore amm. cont. B3 1 Collaboratore Tecnico. B3 5 Collaboratore amm. cont. B1 1 Esecutore centralinista spec.
B1 2+1 Esecutore operativo spec. Dirigente 1
D3 1 Funzionario amm. cont. D3 3 Funzionario tecnico D1 1 Istruttore direttivo informatico D1 6 Istruttore direttivo tecnico D1 1 Istruttore dirett. amm. cont. C 3-1 Istruttore amm. cont. C 9-1 Istruttore tecnico
B3 1 Collaboratore Amministrativo B3 3 Collaboratore tecnico
Settore Tecnico
B1 10-1 Esecutore tecnico spec. Dirigente 1
D3 2+1 Funzionario amm. cont. D3 1 Funzionario socio-assistenziale D1 3-1 Istruttore direttivo amm. cont. D1 2 Istruttore direttivo sociale C 5-1 Istruttore amm. cont.
Settore Sviluppo Socio econ. culturale
B1 3-1 Esecutore operativo spec. Dirigente 1
D3 1 Funzionario di Vigilanza D1 4 Ispettore di Polizia municipale C 12 Agente di Polizia municipale
Settore Vigilanza
B1 1 Esecutore tecnico spec. 111 Dotazione organica gennaio 2010 (delibera n. /2010)
Categoria N. unità Profilo professionale
Dirigenti 5
4+1 Funzionario amministrativo. contabile.
1 Funzionario. Contabile
3 Funzionario tecnico
1 Funzionario socio assistenziale
1 Avvocato
D3
1 Funzionario di vigilanza
10 -1 Istruttore direttivo amministrativo. contabile.
1 Istruttore direttivo gestionale
3 Istruttore direttivo contabile
3 Istruttore direttivo informatico
��� Istruttore direttivo tecnico
2 Assistente sociale
D1
4 Ispettore di Polizia municipale
16-2 Istruttore amm. cont. C
2 Istruttore informatico
9-1 Istruttore tecnico
12 Agente di Polizia municipale
10 Collaboratore amministrativo B3
4 Collaboratore tecnico
�� Esecutore operativo specializzato
1 Esecutore centralinista specilizzato
B1
11-1 Esecutore tecnico specializzato
totale 111
L’ORGANIGRAMMA
SINDACO
URP, UFF. STAMPA ED INFORMAZIONE
UFF. LEGALE E CONTENZIOSO
SEGRETARIO/ DIRETTORE
UFF. DI
SEGRETERIA
SETTORE AFFARI
ISTITUZIONALI E PERSONALE
INTERNE
SETTORE
PIANIFICAZIONE E CONTROLLO
SETTORE TECNICO
SETTORE SOCIO ECONOMICO E CULTURALE
SETTORE POLIZIA
MUNICIPALE
LA DEFINIZIONE E L’ATTRIBUZIONE DELLE COMPETENZE
Uffici di staff al Sindaco
Il Dirigente di riferimento per l’ufficio sarà il Dirigente del Settore Affari
Istituzionali e Personale
• URP, Ufficio Stampa ed Informazione
• Ufficio Legale e Contenzioso
Uffici di staff al Direttore Generale
Il Dirigente di riferimento per l’ufficio sarà il Dirigente del Settore Affari
Istituzionali e Personale
• Ufficio di Segreteria.
Settori in staff al Direttore Generale
• Settore Pianificazione e Controllo
• Settore Affari Istituzionali e Personale
Settori in line
• Settore Tecnico
• Settore Sviluppo socio economico e culturale
• Settore Polizia Municipale
1
1.3.2 - STRUTTURE
ESERCIZIO IN CORSO
PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE TIPOLOGIA
Anno 2011 Anno 2011 Anno 2012 Anno 2013
1.3.2.1 - Asili nido n° ...1.. Posti n° 56 APPALTO
Posti n° 56 Posti n° 56 Posti n° 56
1.3.2.2 – Scuole materne n° ...4....... Posti n° .393 Posti n° 375 Posti n° 385 Posti n°391
1.3.2.3 – Scuole elementari n° .....2..... Posti n° 629 Posti n° 616 Posti n° 580
Posti n° 587
1.3.2.4 – Scuole medie n° .2......... Posti n° 371 Posti n° 388 Posti n° 416 Posti n° 425 1.3.2.5 - Strutture residenziali n° ........... per anziani Posti n° ....... Posti n° Posti n° Posti n
1.3.2.6 - Farmacie Comunali n° ... n° ........ n° ..... n° ...
1.3.2.7 - Rete fognaria in Km. 60 60 60 60
- bianca 3 3 4 4
- nera 3 4 4 5
- mista 29 29 29 29
1.3.2.8 - Esistenza depuratore Si i No Si No Si No
1.3.2.9 - Rete acquedotto in Km. 80
80 80 80
1.3.2.10 - Attuazione servizio idrico integrato Si No Si No Si No Si No
1.3.2.11 - Aree verdi, parchi, giardini n.° n.° n.° n.°
Hq 20 Hq 20 Hq 22 Hq 22
1.3.2.12 – Punti luce illuminaz. Pubblica N° 2386 N° 90 N° 100 N° 110
1.3.2.13 - Rete gas in Km.
1.3.2.14 – Raccolta rifiuti in quintali:
- civile 60.567 60.000 61.000 62.000
- industriale
- racc. diff.ta Si Si No Si No Si No
1.3.2.15 – Esistenza discarica Si Si No Si No Si No
1.3.2.16 - Mezzi operativi N° 5 N ° 5 N° 5 N° 5
1.3.2.17 – Veicoli N° 25
N° 26
N° 26
N° 26
1.3.2.18 - Centro elaborazione dati Si Si Si Si
1.3.2.19 – Personal computer N°110 N°110 N°110 N°110 1.3.2.20 - Altre strutture (specificare)
2
N.1 MATTATOIO - N.4 CIMITERI - N.1 STADIO - N.1 CAMPO SPORTIVO – N.4 CAMPI DA TENNIS - N. 1 PISCINA - N.1 BOCCIODROMO. UNIVERSITA’ - CENTRO DI AGGREGAZIONE SOCIALE – BIBLIOTECA
1.3.3 - ORGANISMI GESTIONALI
ESERCIZIO IN CORSO
PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE
Anno 2011 Anno 2011 Anno 2012 Anno 2013
1.3.3.1 – CONSORZI n° ....... n° ....... n° ........ n° ........
1.3.3.2 – AZIENDE n° 9 n° 9 n° 8 n° 8
1.3.3.3 – ISTITUZIONI n° ....... n° ........ n° ........ n° .......
1.3.3.4 – SOCIETA' DI CAPITALI n° ..... n° ...... n°........ n° .....
1.3.3.5 – CONCESSIONI n° ....... n° ........ n° ........ n° ....... ELENCO SOCIETA’ PARTECIPATE/CONSORZI ANNO 2011
RAGIONE SOCIALE
TIPO DI
ORGANIZZAZIONE
DATA INIZIO
DATA FINE
% DI PARTECI-
PAZIONE
SERVIZIO IDRICO INTEGRATO
TEMPIO PAUSANIA S.R.L.
SOCIETA’
11/11/2002
31/12/2050
100,00
AUTORITA’ D’AMBITO
TERRITORIALE OTTIMALE DELLA SARDEGNA
CONSORZIO
25/09/2003
-
0,78
CONSORZIO ZONA
INDUSTRIALE DI INTERESSE REGIONALE DI TEMPIO
PAUSANIA
CONSORZIO
13/05/1968
31/12/2030
6,78
CONSORZIO DI BONIFICA DEL
VIGNOLA
CONSORZIO
16/02/1950
15/12/2034
16,66
ABBANOA S.P.A.
SOCIETA’
30/12/2004
31/12/2100
0,37
CARNI GALLURA S.R.L.
SOCIETA’
05/04/2005
31/12/2050
51,00
CONSORZIO ALTA GALLURA
PROGETTO DI SVILUPPO LOCALE IN LIQUIDAZIONE
CONSOZIO
25/07/2006
-
11,11
3
STL GALLURA COSTA SMERALDA S.P.A.
SOCIETA’ 14/10/2004 31/12/2050 3,18
1.3.3.1.1 - Denominazione ente pubblico economico -Z.I.I.R. IN LIQUIDAZIONE: DESCRIZIONE ATTIVITA’ PROMUOVERE, AI SENSI DELL'ART. 36, 5° COMMA DELLA L. N.317 DEL 05.10.1991, LE CONDIZIONI NECESSARIE PER LA CREAZIONE E LO SVILUPPO DI ATTIVITA' PRODUTTIVE NEI SETTORI DELL'INDUSTRIA E DEI SERVIZI NEL TERRENO DELLA ESTENSIONE DI CIRCA HA 200 IN COMUNE DI TEMPIO, LOCALITA' PARAPINTA, AD OVEST DELLA SS 127 OLBIA-TEMPIO, KM.39/40, SVILUPPANTESI AI LATI DELLA STRADA DI COLLEGAMENTO SS 127/392 TEMPIO-OSCHIRI, FINO ALL'INCROCIO CON LA LINEA FERROVIARIA TEMPIO-PALAU. A TALE SCOPO REALIZZA E GESTISCE INFRASTRUTTURE PER L'INDUSTRIA, RUSTICI INDUSTRIALI, INCUBATORI, PORTI, CENTRI INTERMODALI, DEPOSITI FRANCHI, ZONE FRANCHE, SERVIZI REALI ALLE IMPRESE, INIZIATIVE PER L'ORIENTAMENTO E LA FORMAZIONE PROFESSIONALE DEI LAVORATORI, DEI QUADRI DIRETTIVI ED INTERMEDI E DEGLI IMPRENDITORI ED OGNI ALTRO SERVIZIO SOCIALE CONNESSO CON LA PRODUZIONE INDUSTRIALE; ESPLETA LE ATTIVITA' E SVOLGE LE FUNZIONI CHE GLI SIANO DEMANDATE DALLA REGIONE; ASSUME QUALUNQUE INIZIATIVA SIA UTILE PER IL RAGGIUNGIMENTO DEI PROPRI FINI ISTITUZIONALI. Il Comune possiede quote sociali di numerose aziende pubbliche e private con le seguenti finalità sociali:
1.3.3.2.1 - Denominazione Aziende: 1. A.T.O. – Ambito territoriale ottimale della Sardegna; ������������ ����������� ������������������� ������������������������������������������������������� ���������� ������������� ���������������������������� ������������� ���������� ������������������������������ �������� ���������������������������������������������������������� ������������ ��������������������� �����������!��"���������� ����������� ���������� ���������������������� ��������������##$� ���%������&�'(&)))������*+������������ �����,��"�������� �������� ���������� ��������������� ���������� ��� �������� ������������� ������������� ������������������������������������������������������� ��� ����������,��"�������������������������� ����������� ��� �������������� �����-�����.������������������������������� ������������ ���������������� �������������������������/�������������� ����� ���������������������������������������������������,� "��������������������������������������� ������������ ���������������� �����������������/�����������,��"���� ������������������� ������������������������� ������������ ����������� ������������ ����������������������������������������������#$� �����������$�(#001,��"������������� ���������� ������������������������� ���2�������� ����� ����������������� ���������������������� ������ �������� �����������������������������*�������������������������������������������������������������������� �������������������������������� ������������ ��������� �� �����������������������*�� ���������������������������������%��������������������������������� ���������������������������������������3�������� ������ ����������� ��������
4
2. S.I.I.T. – Servizio Idrico Integrato Tempio Pausania S.R.L. in liquidazione Per la gestione del servizio idrico nei primi anni 2000; 3. CONSORZIO delle acque del Vignola che lo scopo sociale di provvedere alla BONIFICA GENERALE E BONIFICA AGRARIA DEI TERRITORI APPARTENENTI AI COMUNI FACENTI PARTE DEL CONSORZIO. REALIZZAZIONE DI UNA DIGA PER FORNIRE AGLI STESSI TERRITORI ACQUA PER USO IRRIGUO E DOMESTICO.
4. Carni Gallura S.R.L. che ha per scopo la ; - REALIZZAZIONE DI UN INCUBATORE DI SVILUPPO NEL SETTORE DEL TRATTAMENTO CARNI; - PROMOZIONE, VALORIZZAZIONE E COMMERCIALIZZAZIONE DEI BENI, DEI PRODOTTI TIPICI AGROALIMENTARI ED ARTIGIANALI E DEL TURISMO NEL TERRITORIO DEL COMUNE DI TEMPIO PAUSANIA E DELLA GALLURA; - CONSEGUIMENTO DELLA CERTIFICAZIONE DI QUALITA' DI PROCESSO E DI PRODOTTO; - ADOZIONE DI MARCHI, INDIVIDUALI E COLLETTIVI; - TUTTE LE OPERAZIONI UTILI PER IL CONSEGUIMENTO DELL'OGGETTO SOCIALE.
5. STL –Gallura Costa Smeralda S.P.A.; PROMOZIONE DI UN SUB SISTEMA TURISTICO LOCALE TERRITORIALE AI SENSI DELLA LEGGE 29/03/2001 N. 135 E DELLA DELIBERA DELLA GIUNTA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DEL 12/12/2003 N. 46/33.
6. CONSORZIO Alta Gallura Progetto di sviluppo Locale cura la GESTIONE, IN FORMA ASSOCIATA, DI FUNZIONI E SERVIZI DESTINATI ALLA PROMOZIONE E ALLO SVILUPPO INTEGRATO DELLE AREE RURALI E MONTANE, AL RAFFORZAMENTO DEI PICCOLI CENTRI ANCHE COSTIERI E DELLE ATTIVITA' RELATIVE AL TURISMO SOSTENIBILE E ALLA VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO AMBIENTALE E CULTURALE NELL'AMBITO DI RIFERIMENTO DEI COMUNI CONSORZIATI.
7. ABBANOA S.P.A.; GESTIONE AI SENSI DELL'ART. 113, COMMA 5 LETT. C), DEL D.LGS. 267/00 DEL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO NELL'AMBITO DEL TERRITORIO OTTIMALE UNICO DELLA SARDEGNA.
1.3.3.6.1 - Unione di Comuni n° 1 Costituzione e denominazione: I Comuni di AGGIUS, AGLIENTU, BADESI, BORTIGIADAS, CALANGIANUS, LURAS, LUOGOSANTO, SANTA TERESA GALLURA, TEMPIO PAUSANIA, TRINITA’ D’AGULTU E VIGNOLA, con deliberazioni dei rispettivi Consigli Comunali , adottate ai sensi dell’art. 3, comma 2, della Legge Regionale 02 agosto 2005, n. 12 e secondo le procedure di cui all’art. 6, comma 4, del Decreto Legislativo 18 agosto 2000, n. 267,
5
hanno approvato il presente Statuto, con il quale costituiscono, aderendo contestualmente alla stessa, l’Unione di Comuni denominata “ALTA GALLURA”, di seguito denominata Unione, Ente Locale composto da Comuni Montani, in possesso dei caratteri di montanità stabiliti dall’art. 6, comma 1, della succitata L.R. n. 12/2005, e, pertanto inseriti nell’elenco, di cui al comma 2 del medesimo articolo, approvato con deliberazione della Giunta Regionale n°49/16 del 21/10/2005 e pubblicato nel B.U.R.A.S. n°33 del 31/10/2005, e da Comuni non Montani. Art. 2 - Sede 1. L’Unione dei Comuni “Alta Gallura” ha sede legale ed amministrativa nel comune di Tempio Pausania in Via Giovanni Andrea Cannas n. 1, sede della disciolta Comunità Montana n. 3 Gallura.
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1.3.5 - FUNZIONI ESERCITATE SU DELEGA 1.3.5.1 - Funzioni e servizi delegati dallo Stato • Riferimenti normativi……………………………………………………………………………………. • Funzioni o servizi……………………………………………………………………………………….. • Trasferimenti di mezzi finanziari………………………………………………………………………. • Unità di personale trasferito…………………………………………………………………………… 1.3.5.2 - Funzioni e servizi delegati dalla Regione • Riferimenti normativi……………………………………………………………………………………. • Funzioni o servizi……………………………………………………………………………………….. • Trasferimenti di mezzi finanziari………………………………………………………………………. • Unità di personale trasferito…………………………………………………………………………… 1.3.5.3 - Valutazioni in ordine alla congruità tra funzioni delegate e risorse attribuite LE RISORSE ATTRIBUITE IN RAPPORTO ALLE FUNZIONI DELEGATE NON APPAIONO CONGRUE;
7
1.4 - ECONOMIA INSEDIATA
ATTIVITA’ ECONOMICHE AGRICOLTURA - 1641 ha di seminativi - 217 ha di colture legnose - 4.745 ha di pascoli - 6594 ha di boschi - 5397 ha di aree produttive Risulta subito evidente come l’agricoltura abbia costituito storicamente uno dei fattori preminenti dell’economia del centro. Una bassa redditività per ettaro delle colture ed allevamenti operati in maniera tradizionale hanno fatto si che si verificasse un progressivo allontanamento della popolazione attiva del settore agricolo. Tale fatto è riscontrabile principalmente dall’anno 1980 in poi ed è dovuto essenzialmente alla presenza di sbocchi occupazionali alternati quali il settore dei servizi in generale e recentemente la riscoperta di forme produttive come artigianato avanzato ed edilizia. INDUSTRIA Territorialmente il Comune di Tempio Pausania è sede di un nucleo di industrializzazione di interesse regionale che consorzia i centri limitrofi mediante un insediamento produttivo pianificato e dotato di tutte le infrastrutture. Nella ZIR hanno avuto funzione di industrie pioniere due attività regionali SFIRS , quali la SUBERSARDA per la lavorazione dei cascami del sughero e l’ISGRA per la lavorazione del granito. Le imprese industriali risultano prevalentemente concentrate nel comparto delle costruzioni e in quelli tradizionali dell’industria manifatturiera. Purtroppo il panorama industriale tempiese all’alba del 2011 presenta notevoli problematiche: numericamente impoverito, con chiusura delle fabbriche più rappresentative, vede barcollare il settore estrattivo del granito e quello della trasformazione in loco del prodotto. Un panorama con evidenti i vuoti enormi da colmare ; ad esso dovranno essere dedicate tutte le energie disponibili per tentare di raddrizzare quelli che dovevano essere i pilastri dell’economia del territorio : granito , sughero e turismo. Mentre il sughero, nonostante la spietata concorrenza straniera, riesce ancora a reggere, quello estrattivo sembra avviato al periodo più buio della sua breve storia. Per converso , il turismo non riesce a supplire alla crisi degli altri due comparti. La rimanente parte delle imprese ha infatti minore consistenza. Deve essere infatti precisato che la quasi totalità delle stesse ha carattere artigianale e quindi , per esempio, il comparto del mobile, è in effetti costituito ,in prevalenza, da artigiani falegnami. L’unica alternativa rimane il terziario avanzato: per la media e grande industria , rimane quasi insoluto il mistero, tra la bontà di un discorso produttivo logico con un’idea apparentemente vincente ed il ritardo e spesso il fallimento nella sua pratica applicazione. Circa il 70% del terziario in senso stretto è costituito da imprese commerciali, pubblici esercizi, alberghi ecc. Rispetto al totale di tali imprese, emerge il commercio al minuto di alimentari, d’abbigliamento, di mobili, di farmacie, con oltre il 50% delle aziende, ma anche in questo caso si tratta prevalentemente di piccoli imprenditori. Una significativa incidenza presentano pure i pubblici esercizi e gli esercizi alberghieri. Da analisi svolte risulta che ai fini del contributo allo sviluppo economico e all’occupazione sono da considerare con maggiore attenzione alcune realtà imprenditoriali connesse con la lavorazione di
8
prodotti dell’agricoltura in senso ampio con il comparto della lavorazione del sughero in evidenza, le attività turistico alberghiere e altri servizi di carattere generale connessi al credito e terziario avanzato. Le altre realtà imprenditoriali presenti hanno anch’esse notevoli potenzialità, ma per circostanze varie, non riescono ad essere particolarmente significative ai fini dello sviluppo e dell’occupazione: sono anzi da registrare comparti in costante regresso. Pur con naturali difficoltà esse hanno costituito l’innesco di un processo di insediamento di attività economiche essenziali che come primo risultato i hanno portato alla creazione di nuove aziende tecnicamente supplementari , molto flessibili e competitive sul mercato nazionale. La maggior parte degli insediamenti vertono nella lavorazione del sughero nelle sue molteplici diversificazioni. La riscoperta di una tradizionale occupazione ha contribuito a diversificare gli sbocchi occupazionali favorendo una maggiore mobilità della forza lavoro. Accanto alle piccole industrie si è sviluppata infatti tutta una serie di attività collaterali che forniscono prodotti semilavorati o di artigianato artistico, strutturale , su base familiare. L’attività relativa al granito è invece limitata alla sola attività estrattiva che non consente l’ottenimento di un adeguato valore aggiunto, subisce attualmente la forte concorrenza di agguerriti produttori internazionali. TURISMO : il settore pur rappresenta ancora un’attività economica minimale. Tempio Pausania, potenzialmente , possiede però i requisiti necessari per incrementare fattivamente tale attività, improntando il suo sviluppo non in una sterile concorrenza ad un turismo costiero destinato ,pur con le dovute cautele, a seguire una curva esponenziale rispetto all’interno, bensì puntando alla valorizzazione delle proprie risorse ricreazionali legate ad una natura intatta ed unica nella contestualità sarda , unitamente al potenziamento di strutture terapiche in relazione alle peculiari caratteristiche delle acque. SERVIZI : Una parte assai significativa dell’economia cittadina, fa riferimento al settore terriero, sia pubblico (ASL – UFFICI FINANZIARI – SCUOLE – ENTI LOCALI - ETC.) che privato (commercio, servizi alle imprese – professionisti) . Anzi i dati relativi alle attività della popolazione confermano che oltre il 70% degli occupati lavorano nel terziario. In generale, si deve notare che nell’attuale realtà ambientale, caratterizzata da livelli elevati di mutamento, di complessità ed incertezza, sempre più raramente si riscontrano casi di nuove imprese che scaturiscono da attività di singoli individui in grado di avviare nell’indifferenza dell’ambiente una nuova attività imprenditoriale caratterizzata da favorevoli prospettive. Il ruolo di stimolo della P.A. in totale sintonia con quello dell’ambiente assume crescente rilievo anche in relazione agli stimoli dell’individuazione di segmenti dell’economia in cui siano convenientemente collocabili nuove iniziative imprenditoriale di minori dimensioni: Viene evidenziato il nuovo ruolo del Comune , non più solo erogatore di servizi, ma promotore e volano dello sviluppo del territorio.
9
LE PRINCIPALI INTRAPRESE ECONOMICHE DEL TERRITORIO DI TEMPIO PAUSANIA LE ATTIVITA' AGRICOLE LA VITICOLTURA ha registrato l'avvio di una nuova fase espansionistica. L'aumento delle superfici vitate ha comportato la parziale razionalizzazione delle tecniche colturali e l'introduzione di nuovi sistemi di allevamento, caratterizzati da una maggiore espansione rispetto al tradizionale alberello. La storia dell’enologia gallurese è una storia a sé: sono assenti o poco rappresentati i vitigni che hanno caratterizzato la storia enoica della Sardegna, come il fenicio Nuragus, La Malvasia bizantina, l’iberico Cannonau, mentre sono presenti dei vitigni esclusivi della zona: In Gallura predomina, infatti, un vitigno locale ad uva rossa, il Caricagiola, seguito da Pascale di Cagliari, Vermentino, Bovale e Moscato. Retagliadu bianco, Malaga, provenienti dal Continente tramite il Ponte della Corsica. Si deve ricordare che mentre , sino ai primi del settecento , la Sardegna era soggetta alla Spagna e da essa derivava l’introduzione di molti significativi vitigni, la Corsica nello stesso periodo è rimasta sotto l’influenza genovese e quindi molti dei vitigni corsi provengono dalla penisola italiana e da quest’isola, data l’affinità anche linguistica che unisce i corsi ai galluresi, sono approdati nelle vicine coste galluresi. L’unico vitigno, originario del mondo latino potrebbe essere il Moscato da cui deriva Il famoso moscato di TEMPIO . In prospettiva le due colture più interessanti sembrano essere il Vermentino ed il Moscato che nell'ambiente pedoclimatico della zona imprimono alle uve ottime caratteristiche organolettiche che, confermano i successi commerciali ottenuti dal Vermentino di Gallura sul mercato regionale, nazionale ed internazionale. Per poter fare un quadro della situazione enologica della Gallura, in mancanza di precisi limiti amministrativi, si è ritenuto opportuno fare riferimento Al disciplinare di riconoscimento del Vermentino di Gallura che all’articolo 3 recita: Le uve devono essere prodotte nella zona di produzione che comprende il territorio geograficamente noto come Gallura. In particolare la zona di produzione comprende l’intero territorio dei Comuni in Provincia di Sassari: TEMPIO PAUSANIA: L’Uva prodotta in Gallura , pari a circa 30 mila quintali, viene trasformata In buona parte dalle cantine sia sociali che private, presenti nella zona. La C.S. della Gallura di Tempio ha una produzione media di 1,3 milioni di bottiglie. LA SUGHERA La quercia da sughero ha da sempre trovato nella Sardegna centro settentrionale, un habitat ideale, tant'è che le sugherete regionali costituiscono il più importante nucleo italiano; In questo contesto la Gallura assume un posto di primo piano, non solo per il sughero prodotto, soprattutto per la presenza di un importante nucleo industriale, capace di soddisfare il 30% del fabbisogno nazionale in tappi di sughero. Questo importante centro di trasformazione è accentrato in Gallura, in modo particolare a Calangianus
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e TEMPIO. Esso apporta un contributo notevolissimo all'economia del Comprensorio. La lavorazione in loco ebbe inizio a Calangianus nel 1851, quando due imprenditori galluresi si sostituirono ai commercianti francesi abituali acquirenti del prodotto, avviando una fase espansiva che per lungo tempo non ha subito alcuna interruzione e ha dato a Calangianus e in misura minore a Tempio, registrano uno dei redditi pro capite più elevati d'Italia. Il parziale stato di crisi che oggi investe il settore è motivato dai crescenti costi di produzione, dall’inserimento dei due più importanti produttori a livello mondiale – Spagna e Portogallo e, soprattutto dal diffondersi di sistemi di chiusura alternativi al tappo monoblocco di sughero naturale. Quest’ultimo prodotto, sinora utilizzato per tutti vini di pregio, ha subito in questi ultimi tempi un aumento del prezzo, che si è praticamente settuplicato, anche in conseguenza dell’espandersi della domanda derivante dai crescenti consumi di vino imbottigliato. Gli industriali e gli artigiani sugherieri hanno cercato di soddisfare le esigenze delle cantine e dei centri di imbottigliamento con la riduzione dei tempi di stagionatura e di lavorazione del sughero e con ‘immissione sul mercato della Intera gamma qualitativa dei tappi, ma compromettendo così la validità del Prodotto che sempre più spesso conferirebbe al vino il tipico “gusto di tappo”. Ancora oggi, nonostante il diffuso malessere occupa tra Tempio e Calangianus 3000 operai fissi e 2000 stagionali e conta oltre 180 aziende artigiane e 10 industrie di trasformazione e distribuisce diversi milioni di Euro all'anno ai proprietari delle sugherete e oltre 7500 giornate lavorative per la decortica e l'estrazione. L’aumenta domanda e i dubbi sulla responsabilità del tappo monoblocco nell’indurre degli inconvenienti ai vini hanno aperto la strada all’uso dell’agglomerato, costituito sempre da sughero, ma non più monoblocco, bensì macinato, pressato e assemblato con collanti chimici; questa via consente un sensibile contenimento dei costi di produzione sia per la notevole riduzione negli interventi manuali, sia perché permette di utilizzare integralmente il sughero, ivi compresi gli scarti di lavorazione. Le prospettive di sviluppo del settore appaiono, comunque, ancora buone purchè si stimoli l’impiego del sughero in altri campi (edilizia articoli sanitari ecc.) si migliori il tappo monoblocco e si attuino con celerità i previsti rimboschimenti con la quercia da sughero. Le prospettive del settore industriale della città sembrano in definitiva, legate alla intensificazione ed alla espansione dell’attività delle piccole e medie imprese. Infatti , almeno nel medio termine, la ristrutturazione del comparto del granito e parzialmente quella del sughero , non prevede un allargamento dei livelli occupativi attuali, mantenuti tali , peraltro, grazie soprattutto al meccanismo della cassa integrazione. L’espansione occupazionale era infatti avvenuta ad opera di piccole e medie imprese che hanno utilizzato risorse locali (il sughero , i prodotti delle cave, il latte, le uve etc). Si tratta per il futuro di aumentare le fasi di lavorazione da effettuare in loco, in modo da conseguire un maggiore valore aggiunto. L’edilizia e attività connesse , come ad esempio, la lavorazione del legno e produzione di infissi per la casa, in concomitanza con un certo risveglio dell’edilizia residenziale privata, stimolata anche da interventi pubblici regionali erogati per via comunale, mostra un certo risveglio.
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Le tendenze in atto, avvantaggiate anche da un certo mercato di seconde case, estranee al centro storico, fanno prevedere che questo tipo di sbocco si manterrà ampio anche nei prossimi anni. Ciò dovrebbe consentire o perlomeno contribuire ad un allargamento delle dimensioni medie delle aziende del comparto e, se si avrà cura di diversificare la produzione, di ricercare ambiti di mercato più ampi di quello locale. LA FRUTTICOLTURA Il carattere storico dell’agricoltura, estensiva e pastorale, ha per lungo tempo condizionato lo sviluppo della frutticoltura specializzata, in Gallura, relegandola sistematicamente In una posizione secondaria e finalizzandone le produzioni al soddisfacimento delle modeste esigenze del nucleo familiare. Questa tradizionale concezione, insieme con il mancato confronto con il mercato, ha fatto si che le colture arboree da frutta si sviluppassero essenzialmente in coltura promiscua col pascolo o con altre essenze erbacee, ovvero come alberi sparsi lungo i muretti a secco dell’appezzamento di terreno si ritrovava con frequenza il mandorlo, Il cui frutto veniva utilizzato , in prossimità delle ricorrenze festive, per la preparazione dei dolci più tipici della tradizione contadina. Nei vigneti ad uva da vino era sempre presente qualche ceppo di uva da tavola che nel caso del “Taloppo” poteva essere conservato in locali freschi ed aerati sino alle festività natalizie e negli stessi vigneti veniva inserita in relazione agli ambienti di coltura una molteplicità di specie di fruttiferi, dal ciliegio, al fico al pesco, al melo, al kaki. In vaste zone è presente il castagno ed in misura minore il noce. La situazione attuale non suggerisce la possibilità di sostanziali e immediati cambiamenti di tendenza , anche se è possibile ravvisare, pur in quadro generale improntato al pessimismo alcuni segni positivi; tra questi rientra il forte incremento della domanda di frutta fresca, nel periodo estivo, il conseguente lievitare dei prezzi e un certo aumento della produzione di pesco, albicocco, susino, ciliegie, pere: tutta frutta che giunge a maturazione nel corso dell’estate. Un ulteriore contributo al rilancio delle colture arboree, verrà di certo dalla trasformazione irrigua che potrà ospitare nelle aree con terreni profondi e fertili non eccessivamente ventose un certo numero di impianti specializzati , predisposti anch’essi al soddisfacimento della domanda estiva . Il ruolo che la frutticoltura può svolgere nel contesto dell’economia gallurese, deve comprendere soprattutto i comprensori interni collinari, dove può costituire una valida alternativa alla viticoltura e all’attività zootecnica. Particolarmente sotto questo aspetto, appare la bassa e media collina gallurese, caratterizzata da una somma di condizioni positive che ne esaltano la vocazione frutticola. In primo luogo e caratteristiche fisiche dei suoli derivanti da substrato granitico, si prestano ottimamente a soddisfare le esigenze di drenaggio delle acque ed intensi scambi gassosi con l’atmosfera richieste dai fruttiferi. Sono fattori che sommandosi alla naturale ricchezza in potassio di questi terreni ed alle favorevoli caratteristiche climatiche, non solo inducono produzioni abbondanti, ma garantiscono l’ottenimento di un prodotto con ottime caratteristiche organolettiche. La ricchezza di acque sorgive e sotterranee della Gallura , consentirà inoltre di coprire, senza onerosi interventi pubblici, le richieste idriche delle diverse colture arboree, mentre il notevole afflusso turistico presente sulla costa nord orientale garantirà l’assorbimento delle produzioni estive su basi certo remunerative.
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L’ALLEVAMENTO La massima parte del bestiame allevato in Gallura è costituito da ovini e bovini. Poco presenti ed in continua diminuzione sono gli equini, largamente utilizzati nelle epoche passate come strumento di lavoro. Pure poco presenti ma stabili nel numero sono i caprini. I suini, per contro, attualmente numerosi, registrano un progressivo aumento. Ma le specie maggiormente allevate sono rappresentate da ovini e bovini. I bovini valutati intorno alle 40.000 unità, si allevano in imprese zootecniche specializzate, in parte in imprese zootecniche miste. Allevamenti di bovini specializzati, con ottimo bestiame di razza, bruno alpina e charolais sono molto diffusi in Gallura dove vantano antica tradizione. Esistono analoghi allevamenti costituiti da razza sarda migliorata che si sono affermati fin dall’epoca della nascita degli stazzi. Bestiame bovino assieme a greggi ovini, con la funzione di migliorare l’utilizzazione dei fattori aziendali e di integrare il reddito di allevamento principale, si alleva in molte zone della Gallura: si tratta di bestiame a prevalente attitudine lattifera. Gli ovini costituiscono il grosso della zootecnica; essi sono largamente diffusi in tutta la Gallura, anche nelle zone collinari e sono caratterizzati da continuo aumento. Il consistente e dinamico patrimonio ovino ed i numerosi addetti hanno assicurato nella circoscrizione la costante completa utilizzazione della risorsa terra, compresa quella meno produttiva e allocata in zone difficili e prive di infrastrutture. IL TURISMO Le principali arterie attraverso le quali si snoda l'itinerario turistico per la città di TEMPIO vanno individuate nella 127 per i provenienti da Sassari e da Olbia, la 427 ancora da est, cioè da Olbia, la S.S. 133 da Santa Teresa di Gallura e la 392 da sud , da Oschiri. Esse consentono di visitare il cuore della Gallura con le sue montagne e le sue foreste e gli splendidi panorami caratterizzati dall'incombente presenza della roccia granitica. Questo è il vero simbolo biologico e paesaggistico della splendida regione: Senza dimenticare che anche case e monumenti erano costruiti con questa pietra, ed ancora oggi si mostrano con la loro stupenda patina d'antichità dall'epoca nuragica. TEMPIO è tradizionalmente considerata il capoluogo storico della Gallura. Pur essendo caratterizzata da un'economia discretamente vivace ( si producono sughero e granito, oggetti artigianali vari ,acque minerali etc. ed è discretamente frequentata dal punto di vista turistico, con il suo bel centro storico, contende con ferrea volontà , ad Olbia il primato di città più importante della Gallura, anche se questa risulta favorita dalla sua stessa posizione geografica. Comunque Tempio rimane depositaria del più antico ed autentico spirito della società e della storia galluresi. Essa si estende su un altopiano sparso di vigneti e sughereti, in vista dei suggestivi contrafforti del Monte Limbara ed ha un centro storico ben conservato, dove si ammirano chiese, case e palazzetti di
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granito grigio. Oltre la piazza d'Italia, la via Roma porta alla Cattedrale di San Pietro che forma un interessantissimo complesso parrocchiale con l'oratorio del Rosario la chiesa di Santa Croce. Quest'ultimo edificio ha la facciata che prospetta sulla via, rinserrando il campanile della cattedrale che, nella parte inferiore, conserva le strutture quattrocentesche. L'oratorio invece prospetta nell'irregolare piazzetta di San Pietro, insieme alla semplice facciata ed allo scenografico lato destro della cattedrale, risalente al '700 come tutto l'insieme architettonico. Nei pressi, la Piazza Gallura, la più importante di Tempio , è limitata da due lati dall'imponente Municipio e da caratteristici palazzetti. Il luogo della tradizionale passeggiata dei tempiesi, è il Corso Matteotti, che collega Piazza D'Italia con il parco delle Rimembranze: A sinistra della via del Corso, si trova la via Mazzini, in fondo alla quale l'ex convento degli Scolopi, ospita il museo civico, intitolato al famoso tenore tempiese Bernardo Demuro, dove si trovano, oltre ai cimeli dell'artista gli oggetti della sezione etnografica e di quella archeologica. Nella periferia della città il viale della Fonte Nuova, superando il Parco San Lorenzo, porta alle famose fonti di Rinaggiu , dalla particolare acqua diuretica, paragonabile a quella di Fiuggi. La stessa acqua sgorga abbondante anche da alcune fontane disposte in un'angusta valle ed ombreggiate da alti alberi secolari. Nei dintorni si trova il pittoresco villaggio di Nuchis dove si ammira la bella parrocchiale dello Spirito Santo e l'adiacente oratorio dei SS COSMA e DAMIANO che insieme formano un armonioso complesso parrocchiale. Da TEMPIO , sul lato sud del territorio, è interessantissima una visita al Limbara , granitica ed accidentata cresta che raggiunge i 1359 metri nella P.Balistreri ed è collegata con una comoda strada asfaltata alla provinciale per Oschiri; ci si inerpica sul versante nord della montagna, a tratti boscoso, a tratti spoglio fino alla spettacolare cima. Da qui si ammira l'intero panorama di tutta la Sardegna Settentrionale, le cime, innevate in inverno, della Corsica oltre la linea costiera, l'Anglona Ovest, il Logudoro al Sud ed il mare di Olbia e Tavolara. Nell'aspro massiccio granitico che domina con la sua mole l'intera GALLURA sono presenti una flora ed una fauna molto importanti; per tutta l'area esiste da tempo una proposta di costituzione di un parco regionale, in parte finanziato dalla CEE. Attualmente un ampio complesso boschivo con zone in corso di rimboschimento da parte dell'Azienda Foreste Demaniali occupa quasi tutto il panoramico versante sud verso Berchidda. Granito e querce dominano , peraltro tutto il volto della Gallura; con rocce straordinarie scolpite dal tempo. La gente vede in esse forme di animali e forme astratte: sono, fra le più note, L'orso di Palau,il Dinosauro di Bassacutena, la Tartaruga di Arzachena , il Frate e La Suora a Casteldoria. Percorrendo certe strade interne, come la Calangianus -Tempio - Limbara –Oschiri sembra di stare in un territorio immacolato, fuori del tempo.
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Le sughere scortecciate, rossigne, i muri a secco , il bestiame al pascolo, sono i soli segni dell'uomo. I centri che gravitano attorno al capoluogo Tempio, non sono molti: pur essendo costruiti in granito, appaiono di tonalità chiara per le tinteggiature sull'intonaco di colore pastello. Essi commuovono per la lindura. L'edilizia si sviluppa su una trama viaria elementare, di ascendenza medievale, come il centro storico della città di Tempio. Le case a più piani in blocchi di granito a vista, erano in passato dotate di ballatoi lignei ampi quanto le facciate. Fino a qualche decennio, di queste antiche case se ne poteva vedere qualcuna ad Aggius. A Tempio , nel secolo scorso erano stati demoliti i ballatoi in seguito ad un'ordinanza municipale, per ragioni di sicurezza. Ciò che caratterizzava il territorio gallurese non erano solo gli insediamenti accentrati, ma quelli sparsi, i cosiddetti stazzi, che lo costellano. Sono la dimora e i rustici del pastore agricoltore che continuavano gli insediamenti periferici iniziati per primi in Sardegna nel secolo XVII. La casa elementare dello stazzo, con ambienti di soggiorno - pranzo e da letto giustapposti, è caratterizzata da linearità, disposta a fettuccia, con finestre di piccole dimensioni, ed all'esterno il forno. La tinteggiatura quasi regolarmente è a bianco di calce. Sul modello dello stazzo si formano le case dei centri costieri che successivamente vennero sopraelevate. Esse attirano la curiosità di molti turisti, molti dei quali sono disposti ad acquistarle. Il Comune di TEMPIO che comprendeva un tempo il più vasto territorio comunale d'Italia, è stato notevolmente ridimensionato, per il distacco di molte frazioni costituitesi in Comuni autonomi. Salvo qualche episodio, come il lago artificiale del Liscia e le numerose antenne di ponti radio sulla cima più alta del Limbara , le quali con le rocce formano un paesaggio surreale, si può dire che i paesaggi dell'interno della Gallura sono rimasti quelli di sempre. TEMPIO , pur non possedendo monumenti notevoli ( è però interessantissima la piazzetta dove prospettano La Cattedrale ed il grazioso oratorio del Rosario, come anziddetto), si presenta ridente ed accogliente. Tra le manifestazioni turistiche patrocinate dal Comune di Tempio non può non segnalarsi almeno il Carnevale Tempiese per ammirare in un tripudio di folla le sfilate dei carri allegorici, il matrimonio ed il successivo rogo di Re Giorgio, due fra gli aspetti più salienti della grandiosa festa invernale. Notevole anche la "fritellata" in piazza Gallura, con l'offerta per tutti delle frittelle, accompagnate da vino VERMENTINO , rigorosamente gallurese.
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LA PROGRAMMAZIONE CON IL BILANCIO 2011 – 2012 – 2013 : IL BILANCIO ANNUALE DI PREVISIONE corredato di una relazione previsionale e programmatica e di un bilancio pluriennale , in base al Decreto del Ministero dell’Interno , deve essere deliberato dal Consiglio Comunale entro il 30.6.2011.- La relazione disciplinata dall’art. 170 del decreto Legislativo 18 agosto 2000, n.267 costituisce la chiave di lettura per interpretare gli obiettivi del Bilancio , coordinare i programmi e gli interventi, rappresentare le finalità complessive di sviluppo della Comunità che il piano di azioni progettato nel bilancio , si propone di conseguire. Essa costituisce quindi il documento centrale dell’intero processo programmatorio e anello di congiunzione tra il predetto sistema dei bilanci e gli obiettivi che si intendono conseguire: il raffronto fra la consistenza delle risorse preventivate disponibili nel triennio 2011– 2013 ed i mezzi necessari per il soddisfacimento dei bisogni individuati , ha guidato le scelte che la Giunta propone al Consiglio Comunale , espressi dai documenti contabili allegati alla presente. La presente, destinata ad assumere carattere generale poiché è rivolta a tutta l’attività del Comune, costituisce altresì lo strumento per la corretta impostazione dell’attività di pianificazione programmata della gestione dell’Ente per indirizzarla con criteri moderni e razionali. Esaurito il procedimento ricognitivo di carattere e competenza tecnico , attinente a tutti gli elementi rappresentativi della realtà geografica demografica e territoriale economica e sociale che caratterizza la città di Tempio attraverso un’analisi ed interpretazione socio – economica , essi sono stati valutati e rapportati agli strumenti dei quali la stessa si è dotata per regolare lo sviluppo: In particolare le caratteristiche fondamentali degli elementi costitutivi della città: la popolazione , il territorio gli insediamenti abitativi e quelli di carattere produttivo, la funzione di polarità per l’Alta Gallura , le pendolarità occupazionali gravitanti verso i Comuni vicini di CALANGIANUS , OLBIA SASSARI , le caratteristiche economiche sociali e in particolare dell‘istruzione , dei flussi turistici , e dei fenomeni migratori. Presa coscienza della consistenza e del livello qualitativo delle strutture operative che realizzano i servizi gestiti dal Comune, sia sotto l’aspetto delle risorse umane, sia dei mezzi materiali e strutturali , le stesse sono state rapportate e verificate in termini razionalità e di equilibrata distribuzione alle funzioni da esercitare ed ai servizi da prestare corrispondenti alle precedenti caratteristiche. Dalle presenti valutazioni è scaturito il presente programma amministrativo che sarà il motivo conduttore dell’azione quotidiana di direzione e di governo; esso indica , altresì , le scelte di fondo per portare avanti un progetto relativo alla soluzione da dare ai problemi della città e venire incontro alle fondamentali istanze della comunità locale. Il programma del settore FINANZIARIO , contiene elementi di valutazione dei fenomeni economici ,sociali, demografici e culturali che influenzano il manifestarsi dei bisogni nella città e la caratterizzano facendo emergere i settori nei quali gli interventi del Comune devono attivarsi o essere potenziati , unitamente ai servizi gestiti dagli altri soggetti , che concorrono al
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soddisfacimento dei bisogni della popolazione ed agli strumenti di programmazione dei quali il Comune è dotato. Questa proposta di lavoro che nasce dall’attenta analisi della realtà del nostro territorio, non intende porsi come un progetto chiuso, intessuto di certezze sul quale si attende un formale assenso o dissenso , ma come un’articolata proposizione di lavoro, giunta , dopo l’elaborazione maturata nel corso dei confronti con le forze politiche e sindacali che governano la città, alla naturale sede del Consiglio Comunale nella quale deve trovare una definitiva proposizione ed integrazione , frutto del nostro comune lavoro e quindi dell’apprezzato e prezioso contributo di tutte le forze presenti in Consiglio. In questo momento nel quale più spiccato è il valore dell’intuizione e della interpretazione politica occorre , infatti, considerare tutti i bisogni emergenti dal corpo sociale della comunità amministrata, valutare e graduare il soddisfacimento attraverso scelte ispirate da una visione di ordinato sviluppo complessivo e proiettata nel triennio. Per tale periodo temporale, vengono individuati i principi ispiratori del programma di attività del Comune e sono valutati gli obiettivi perseguibili, ne viene graduata la diversa importanza ed urgenza. La presente proposta programmatica si articolerà secondo un’analisi generale della realtà socio- economica della città e del Comune che sottende all’ipotesi di soluzione dei problemi ed una più dettagliata proposta di intervento nei diversi settori nei quali si articola l’attività amministrativa secondo una linea collegialmente maturata e singolarmente illustrata da: dirigenti e coordinatori . In ogni caso , al di là di quelle che saranno le effettive possibilità di realizzazione dei proponimenti , ciò che dovrà essere riaffermato nella concretezza dei fatti , è il ruolo centrale del Consiglio Comunale perché è , pur sempre nella funzione dell’assemblea civica , che si manifestano e si precisano le decisioni che il Comune assume coerentemente con le valutazioni fatte. Spetta al massimo organismo la definitiva valutazione complessiva delle risorse che saranno disponibili per la gestione della spesa corrente, ma soprattutto la capacità di investimento che è possibile attivare sia con l’impiego dei mezzi propri , sia con il ricorso al credito e all’utilizzo di contributi statali e regionali. Propedeutica all’azione ufficiale del Consiglio si affianca l’importante azione di studio e di mediazione politica svolta dalla Commissione Consiliare al Bilancio . Tutto ciò non solo per permettere agli amministratori di adottare scelte più mirate ed oculate, ma anche per il coinvolgimento di tutti i Consiglieri Comunali affinché a pieno titolo possano sentirsi, seppure in una collocazione distinta, amministratori del loro comune e collaborino anche alla valutazione degli effetti finanziari che saranno determinati dall’attivazione delle opere e servizi da realizzarsi con i mezzi straordinari di investimento programmati in bilancio, al fine di verificare la compatibilità con le previsioni di parte corrente relative agli anni in cui tali opere e servizi saranno attivati. L’impiego delle risorse delle quali si è preventivata la disponibilità è stato organizzato mediante programmi che riuniscono progetti finalizzati al conseguimento degli obiettivi che l’Amministrazione Comunale si propone di conseguire ed è tenuta ad attuare per obblighi legislativi ad attuare. L’economia, il territorio e la società di TEMPIO, presentano insieme elementi di dinamismo e di fragilità come risultato di uno sviluppo lento e intenso che ne ha cambiato l’identità. Dal punto di vista sociale è una realtà piena di potenzialità, incertezze, accelerazioni economiche, ma anche squilibri e nuove povertà di chi non riesce a tenere il passo.
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Nuovi modi di vivere e giudicare , di pensare e di agire si sono sostituiti, affiancati , mischiati a quelli vecchi , tradizionali. Non sempre le nuove identità sono state completamente acquisite o le vecchie integralmente conservate. Sui giovani, soprattutto , si è scaricato il cumulo delle novità di oggi e dell’eredità del passato. E le novità assimilate più in fretta sono quelle più facili e immediate, rapidamente adattabili. Più difficile è invece l’assimilazione di strutture economiche sociali ed amministrative che sono il risultato di processi lunghi , faticosi e partecipati . Dal punto di vista territoriale si è verificato uno sviluppo ordinato, rispettoso dell’ambiente e dei valori della stratificazione storica e urbana. L’assetto territoriale che ci ritroviamo è il risultato di forze , interessi , spinte e bisogni maturati nel tempo che, se abilmente guidati e governati, rappresentano una notevole risorsa dal punto di vista turistico e occupazionale. Dal punto di vista economico Tempio contiene punti di forza e di debolezza: Città di servizi, con l’esigenza di incrementarli , anche a carattere sovracomunale . Dotata di strutture , ma che ne attende altre primarie , in particolare viarie, per il collegamento rapido con i poli di attrazione : - OLBIA – SASSARI – le zone costiere , per divenire anch’essa, a sua volta polo di attrazione. A corredo di tali programmi occorrono strutture ricettive moderne e qualificate , attualmente presenti solo in parte nel tessuto produttivo, nonché tutte quelle attrattive di carattere culturale, etnico e storico strettamente attinenti alla realtà del territorio. Tempio appare quindi una realtà economica non ancora consolidata che si trova ad un punto cruciale della sua evoluzione. In positivo o negativo. Può infatti avanzare verso il benessere e la stabilità sociale ma può anche andare indietro verso l’involuzione e la instabilità , lo spopolamento, lo smembramento del territorio. Dopo queste considerazioni è consequenziale constatare che l’attivazione per TEMPIO del processo di sviluppo economico e la creazione di nuovi posti di lavoro sono obiettivi tanto difficili quanto inderogabili. Il modello interpretativo delle difficoltà dalle quali scaturisce la mancanza di un numero soddisfacente di imprese e, quindi, la non attivazione dei processi di sviluppo e della creazione di un soddisfacente numero di posti di lavoro. Le caratteristiche dell’ambiente di primo riferimento per le imprese è tale da determinare una generalizzata condizione di inferiorità competitiva delle imprese locali rispetto ad imprese di altri contesti. Tale situazione si estrinseca in un differenziale negativo di gestione, cioè in minori ricavi di base e in maggiori costi che le imprese locali fanno riscontrare rispetto alle imprese concorrenti.
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Ciò vale in particolare per le imprese manifatturiere che costituiscono le unità imprenditoriali più importanti per l’avvio dei processi di sviluppo. Gli effetti negativi delle caratteristiche ambientali che determinano il differenziale negativo di gestione si verificano nel mentre l’impresa locale si trova ad operare in condizioni uguali al passato e, in particolare , si trova priva di qualsiasi protezione rispetto alla concorrenza esterna e rispetto ai processi storici in corso. Infatti la mondializzazione di molti problemi e dell’economia, lo sviluppo scientifico e tecnologico, il processo di integrazione europea, l’accentuato dinamismo e mutamento delle condizioni ambientali e della condizione interna di gestione ,costituiscono per l’impresa in combinazione e talvolta disgiuntamente fonte di grandi sfide per affrontare le quali sarebbe indispensabile avere supporti positivi dal proprio ambiente e non già il differenziale negativo di cui si è detto. Risulta evidente che esercitare attività imprenditoriale in città, ma ciò vale , in generale, per l’intera Sardegna, è difficilissimo, quindi non può meravigliare il fatto che, da un lato , molte delle imprese un tempo esistenti cessino la loro attività per decisione altrui o propria, mentre le imprese esterne, preferiscono svolgere nella città esclusivamente l’attività di vendita e non già l’intera attività imprenditoriale che sarebbe gravata dal differenziale negativo di gestione accentuato nelle zone interne, tale da aggravarne pesantemente la gestione. Si deve comunque onestamente rimarcare che tale aspetto negativo e le condizioni ambientali sfavorevoli, non influiscono allo stesso modo, ma è molto diversificato, in relazione al comparto economico di appartenenza e, al complesso delle caratteristiche dell’impresa stessa. Per esempio nel comparto dell’edilizia , le condizioni ambientali e il differenziale negativo hanno scarso rilievo, così come hanno scarso rilievo, a motivo della natura intrinseca dell’attività, la possibilità di competitività commerciale dall’esterno. In altri campi, per esempio quello del formaggio e del sughero, la grande esperienza e competenza degli operatori e la vecchia tradizione operativa nel comparto , suppliscono alle deficienze ambientali al punto tale da consentire margini di competitività anche sul piano internazionale. Si vuole rilevare come in città , operano alcune importanti realtà che si avvalgono di specifici supporti positivi ambientali come avviene per qualche impresa del comparto vitivinicolo, (C.S.GALLURA), ACQUA IN BOTTIGLIA – SUGHERO ETC. che , a differenza di molte altre, sono riuscite a liberarsi del differenziale negativo di gestione , anche se sono da considerare vere e proprie eccezioni in un quadro complessivamente difficile. Le complesse difficoltà ambientali fanno comprendere come la ricerca dello sviluppo sia tutt’altro che agevole. E’ difficile, sul piano concreto la creazione di tutte le condizioni che consentano la eliminazione totale del gap negativo per le imprese. Si tratterebbe di trasformare completamente l’ambiente. Non è compito di questo lavoro ipotizzare un modo per affrancare totalmente le imprese dal differenziale negativo di gestione e consentire loro parità di condizioni di base nella competitività globale con le altre imprese del mondo. Il primo aspetto, connesso con l’insularità, è relativo alle funzioni di approvvigionamento e di gestione delle scorte. L’insularità della Sardegna determina inconvenienti tanto evidenti per tutte le imprese.
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Per quanto attiene alla lontananza dei mercati di approvvigionamento si deve rilevare che tutte le aziende , con parziale eccezione di quelle che utilizzano materie prime locali quali quelle del settore sugheriero che, peraltro, non sono esenti dall’effettuare all’estero acquisti relativi a materiali, macchinari etc. devono rivolgersi ad aree anche fisicamente distanti per effettuare i loro acquisti. Per quanto riguarda gli interventi, il programma dell’Amministrazione può essere elencato sotto tre fondamentali titoli sistematici: Il sistema urbano e territoriale sul quale convergono le componenti dell’ambiente naturale, clima, manto vegetale, beni naturalistici, e artificiale, trasformazione agraria, industrializzazione, urbanizzazione con gli insediamenti abitativi e le dotazioni di servizi, le reti di trasporto e tecnologiche. Il sistema produttivo e dei servizi su cui confluiscono le attività economiche della popolazione, che interessano i settori: agrario, artigianale, della distribuzione , turistico. Il sistema socio – istituzionale al quale si riferiscono i modi di raggrupparsi e di associarsi della popolazione per esprimere i propri bisogni sociali ed insieme dei modi di organizzarsi e di funzionare delle istituzioni per il soddisfacimento di tali bisogni. Al 31.12.2010 è disponibile per il Comune di Tempio un dato rilevabile dall’anagrafe secondo cui la popolazione nelle case sparse e nelle frazioni , esclusi gli annucleamenti di tipo turistico è pari a circa l’11 % della popolazione ufficiale attuale. Essa costituisce ancora una potenzialità di risorsa diffusa sufficientemente elevata, anche se sempre più esposta a fenomeni di esodo legati in misura notevole all’attrazione delle attività costiere come dimostrato dall’esempio delle frazioni di BASSACUTENA e SAN PASQUALE. Questo fenomeno ha effetti negativi anche sull’attività turistica, nel senso che pur essendo nato e cresciuto sulla spinta della forza del turismo costiero balneare, lo smembramento del territorio, si ripercuoterebbe negativamente sul volume turistico complessivo, sia in termini di consumo della risorsa territorio a vocazione turistica, sia in relazione al restringimento delle opportunità di politiche ricettive alternative a quelle della seconda casa. Le possibilità di sostenere il processo di riequilibrio delle risorse anche attraverso la popolazione diffusa, sono avvalorate dalla consistenza del patrimonio di risorse del territorio extraurbano. Le situazioni di crisi interessano per la stragrande parte le risorse del territorio extraurbano e ne investono la popolazione, che, tradizionalmente in Gallura, costituisce una risorsa diffusa. (Cultura degli stazzi) . La quota percentuale di popolazione diffusa, rispetto a quella totale, seppure ancora notevolmente superiore alla media regionale, nel tempo è andata fortemente ridimensionandosi. Se si pensa a quale presidio del territorio essa può costituire, si ha un’idea immediata dei gravi problemi che comporta un suo declino.
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Si impone quindi la necessità di un sistema di servizi su cui impostare la costruzione di una armatura urbana e territoriale adeguata. I problemi indicati implicano, per l’avvio della loro soluzione, la esplicitazione di potenzialità territoriali che sono fortemente connesse con: la salvaguardia e la valorizzazione del territorio, da conseguire attraverso un quadro dell’ambiente complessivo, che consideri tutte le risorse , e le relazioni tra le risorse stesse, e all’interno del quale vadano anche valutati gli impatti ambientali emergenti dagli interventi programmati o proposti. E’ importante sottolineare come oggi ci si trovi di fronte ad un generale ripensamento in materia di programmazione urbanistica e territoriale: ciò è dovuto al fatto che in molti casi si è dovuto assistere al fallimento dei programmi ed al mancato raggiungimento degli obiettivi prefissati. In tale ottica si inquadrano gli stanziamenti programmati per incarichi professionali finalizzati alla redazione di strumenti urbanistici . Non si può infatti uscire dalla crisi edilizia senza ricostruire concretamente un disegno di governo programmato del territorio. La situazione generale è stata valutata: dal punto di vista delle risorse fisiche e naturali del territorio in rapporto alle esigenze di salvaguardia e di valorizzazione; la localizzazione dei centri urbani e più in generale l’intera maglia localizzativa comunale – polo principale o capoluogo e poli urbani periferici, frazioni, poli turistici, poli rurali; Le risorse umane in riferimento alle condizioni di vita e alle accessibilità ai servizi; Le attività produttrici di reddito; Il recupero e la valorizzazione delle strutture esistenti , abitative , produttive e di servizio viste nella stratificazione storica nel rapporto tra popolazione , attività e luoghi; una attività di recupero, cioè della identità della nostra comunità finalizzata all’autogestione dello sviluppo.
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COMUNE DI TEMPIO PAUSANIA Provincia Olbia Tempio
PROGRAMMA ANNUALE DEGLI INCARICHI ESTERNI DI COLLABORAZIONI E CONSULENZE ANNO 2011
( ART. 46 D.L. 112/2008, CONVERTITO NELLA LEGGE 133/2008).
L’art. 3, comma 55, della Legge 24.12.2007, n. 244, come modificato dall’art. 46, comma 2, del D.L. 112/2008, convertito con modificazioni con Legge 133/2008, stabilisce che l’affidamento, da parte degli enti locali, di incarichi mediante contratti di collaborazione autonoma, di natura occasionale o aventi carattere di collaborazione coordinata e continuativa, a soggetti estranei all’amministrazione possa avvenire solo con riferimento alle attività istituzionali stabilite dalla legge, ovvero nell’ambito di un programma approvato dal Consiglio ai sensi dell’art. 42, comma 2, lettera b) del D.Lgs. n. 267/2000. Il comma 56 del citato art. 3 prevede, altresì, che l’individuazione dei criteri e dei limiti per l’affidamento di incarichi di collaborazione autonoma, che si applicano a tutte le tipologie di prestazioni, debba essere effettuato con il regolamento sull’ordinamento degli uffici e dei servizi, ai sensi dell’art. 89 del D. Lgs. n. 267/2000, mentre il limite massimo della spesa annua per incarichi di collaborazione debba essere stabilito nel bilancio preventivo degli enti territoriali. Il Comune di Tempio Pausania a tale proposito con la deliberazione della Giunta Comunale n. 144 del 23.05.2008, esecutiva ai sensi di legge, ha provveduto all'approvazione del “regolamento per il conferimento di incarichi esterni – stralcio regolamento degli uffici e dei servizi” Lo stesso è stato regolarmente inviato alla Corte dei Conti in data 10.06.2008. Alla Luce delle modifiche normative introdotte dal citato D.L. 112/2008, la ricognizione deve riguardare la generalità dei contratti che si prevede di affidare; Tenuto conto dei programmi indicati nella relazione previsionale e programmatica si rileva l’esigenza di procedere all’affidamento di incarichi esterni come da elenco allegato, giustificato dai seguenti fattori:
• Obiettivi particolarmente complessi per i quali è opportuno acquisire all’esterno le necessarie
competenze professionali;
C I V
I T A S T
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• Impossibilità di utilizzare il personale dell’ente. Sulla base del disposto dell'art. 6, comma 7 del D.L. 78/2010, a decorrere dall'anno 2011, la spesa annua per studi e incarichi di consulenza, inclusa quella relativa a studi ed incarichi di consulenza conferiti a pubblici dipendenti, sostenuta dalle pubbliche amministrazioni di cui al comma 3 dell'art.1 della legge 31 dicembre 2009, n. 196, non può essere superiore al 20 per cento di quella sostenuta nell'anno 2009. Tuttavia, la Regione Autonoma della Sardegna con la legge 18 marzo 2011, n.10 pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Sardegna n. 9 del 21 marzo 2011, ha disposto che fino a diversa disposizione di legge regionale, negli enti locali della Sardegna non si applica l'articolo 6, commi 7,8,9 e 12 del decreto legge 31 maggio 2010, n. 78 ( Misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitività economica) convertito con modificazioni dalla legge 30 Luglio 2010, n.122, relativamente alle somme trasferite dalla Regione stessa. Pertanto gli incarichi di collaborazione, riconducibili alla fattispecie di cui al comma 7, art. 6 del D.L. 78/2010 , non saranno assoggettate alle previste riduzioni nella misura in cui le stesse saranno finanziate con trasferimenti regionali. Infine, conformemente ai criteri interpretativi adottati dalla Corte dei Conti, dalla programmazione restano esclusi gli incarichi non aventi natura discrezionale , ma consistenti nella resa di servizi o adempimenti obbligatori per legge ( quali, a titolo esemplificativo e non esaustivo, gli incarichi tecnici per la realizzazione di opere pubbliche contemplati agli artt. 90 e 91 del D. Lgs. N. 163/2006) né riguarda gli incarichi per la rappresentanza in giudizio ed il patrocinio dell'amministrazione, gli appalti e le esternalizzazioni di servizi, necessari per raggiungere gli scopi dell'amministrazione.
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PROGRAMMA PER L'AFFIDAMENTO DI INCARICHI DI COLLABORAZIONE AUTONOMA
RELATIVO ALL'ESERCIZIO 2011
SETTORE DESCRIZIONE INCARICO PIANIFICAZIONE E CONTROLLO ATTIVITA' ECONOMICO FINANZIARIA -
COLLABORAZIONE CON ALTA PROFESSIONALITA' FINALIZZATA ALLA
SOLUZIONE DI PARTICOLARI TEMATICHE CONTABILI. DIRETTIVA AGLI UFFICI
SVILUPPO SOCIO ECONOMICO E CULTURALE
SUAP - INCARICHI DI CONSULENZA ESTERNA
SVILUPPO SOCIO ECONOMICO E CULTURALE
INCARICHI DI COLLABORAZIONE DOCENTI SCUOLA CIVICA DI MUSICA
SVILUPPO SOCIO ECONOMICO E CULTURALE
INCARICHI DI COLLABORAZIONE AREA SOCIO ASSISTENZIALE - GESTIONE UFFICI
DI PIANO - PLUS SVILUPPO SOCIO ECONOMICO E
CULTURALE INCARICHI DI COLLABORAZIONE
GESTIONE CENTRO SERVIZI ORIENTAMENTO AL LAVORO
SVILUPPO SOCIO ECONOMICO E CULTURALE
INCARICHI DI COLLABORAZIONE PER PROGRAMMA DI INCLUSIONE SOCIALE
"AD ALTIORA CE.RE.R.E" SVILUPPO SOCIO ECONOMICO E
CULTURALE INCARICHI DI COLLABORAZIONE PER
PROGRAMMA DI INCLUSIONE SOCIALE "AD ALTIORA INFORMABILITA'"
SVILUPPO SOCIO ECONOMICO E CULTURALE
INCARICO DI CONSULENZA PER CREAZIONE FONDAZIONE CULTURALE
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SEZIONE 2
ANALISI DELLE RISORSE FINANZA DERIVATA
Esercizio 2009
Contratto di scambio di interesse (Interest rate swap) Data stipula del contratto 15-dic-05 Data scadenza contratto 31-dic-19
N. repertorio del contratto 1521218
Nome Controparte (intermediario finanziario) BANCA NAZIONALE DEL LAVORO
Nome Eventuale advisor (consulente) BANCA NAZIONALE DEL LAVORO
Giurisdizione (italiana / non italiana) ITALIANA
valore nozionale sottostante 6.262.590,32
Importo eventuale Up front incassato 62.000
Saldo finale dei flussi finanziari nell'esercizio 2009 (+ o -) 5836,25
Saldo flussi finanziari totali (dalla stipula al 31/12/2009) (+ o -) 73689,81
Mark to market (valore equo) al 31/12/2009 (+ o -) -203150,17
Esercizio 2010 valore nozionale sottostante 6.262.590,32 FLUSSI FINANZIARI 2010 12.384,03
Saldo flussi finanziari totali (dalla stipula al 31/12/2010 (+ o -) 94.430,45
Mark to market (valore equo) al 27 GENNAIO 2011 - 151.318,18 GESTIONE ENTRATE 2011-2013 Il programma consiste nell’ordinaria gestione delle entrate tributarie, nonché nell’attività di controllo dell’evasione totale e parziale. La gestione delle entrate tributarie rappresenta un punto fondamentale del programma e comporta un impegno costante del personale nella gestione diretta dell’ICI, intesa a creare un sistema fiscale più semplice e più equo, nonché una risposta da parte della PA, più coerente possibile a quelle che sono le esigenze dei contribuenti. La gestione ordinaria dell’ICI è concentrata nei periodi di giugno e dicembre, in relazione alle scadenze dei versamenti, anticipati a far data dal 2007, al 16 giugno per
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l’acconto e al 16 dicembre per il saldo (art.37, comma 13, del DL 223/2006 convertito con modifiche nella legge 4 agosto 2006, n.248). Lo stesso decreto legge, ai commi 53 dell’art.37, ha soppresso l’obbligo di presentazione della dichiarazione Ici nei casi in cui sono applicabili le procedure del modello unico informatico (MUI). Anche con riferimento alle modalità di versamento dell’imposta il Dl 223/2006 ha introdotto importanti novità, inserendo al comma 55 dell’art.37, la facoltà per i contribuenti di versarla contestualmente all’imposta sui redditi utilizzando il modello F24. Semplificazioni che senz’altro agevolano il contribuente, ma che costringono l’ufficio tributi ad auspicare, nella successiva fase di controllo, in una puntuale rendicontazione delle riscossioni da parte dell’Agenzia delle Entrate e delle variazioni catastali che dovrebbero sostituire le dichiarazioni ICI, da parte dell’Agenzia del Territorio. Il Dl n.93 del 27 maggio 2008 ha previsto con effetto già dal 2008, l’esclusione dall’ICI delle unità immobiliari adibite ad abitazione principale e contestuale compensazione con trasferimenti erariali con le modalità previste dal decreto 23 agosto 2008. Il Dl 112 del 25/6/2008 ha inoltre confermato anche per il triennio 2009-2011 la sospensione del potere di deliberare aumenti dei tributi, delle addizionali, delle aliquote attribuiti con legge dello Stato: pertanto viene mantenuta l’aliquota ordinaria al 5,98 per mille e la detrazione per le abitazioni principali non toccate dall’esclusione, ad euro 135.00, confermando altresì l’aliquota per le aree edificabili e le abitazioni sfitte al 7.00 per mille. Come previsto in sede di riforma della riscossione in materia tributaria, l’attuale concessionario della riscossione dell’ICI può continuare a svolgere la predetta attività fino al 31/12/2011, dopodiché si provvederà ad affidamento mediante cottimo fiduciario per un ulteriore annualità salvo la normativa non disponga altrimenti. Attualmente sono gestiti in concessione, l’imposta comunale sulla pubblicità, sulle pubbliche affissioni e la tassa per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche. In seguito alla scadenza del precedente contratto al 31/12/2009, è stata indetta nuova gara con atto di indirizzo atto G.C. e conseguente determina ; ottenendo condizioni contrattuali migliori rispetto ai precedenti; Per quanto concerne l’ICI, proseguirà nel 2011 l’attività di accertamento per le annualità non decadute ai sensi della vigente normativa. Con particolare riferimento all’accertamento dei fabbricati, prevale la verifica che quanto dichiarato corrisponda a quanto presente a Catasto. Gli obiettivi perseguiti sono a tal proposito due: raggiungere una graduale certezza che per ciascun immobile presente a Catasto ci sia una o più, in caso di contitolarietà, posizione tributaria attiva. In secondo luogo, è opportuno usufruire delle facoltà che la Legge Finanziaria per l’anno 2005 ha consentito agli Enti Locali con i commi 335-336 dell’art.1, in relazione alla revisione del classamento di singoli immobili per i quali rilevi una differenza con la situazione di fatto. A tal proposito si è proceduto alla individuazione di un progetto intersettoriale secondo criteri di fattibilità, convenienza e professionalità: è stato attivato nel 2007 coinvolgendo personale dell’ufficio CED e dell’ufficio tributi e proseguirà anche nel corso del 2011. La fase istruttoria si svolge in parallelo per i due uffici che dovranno, ciascuno per la parte di propria competenza, individuare quali fabbricati presentano una situazione conflittuale tra l’accatastamento e la situazione di fatto. Ormai completato il censimento, verrà dato il via al contradditorio col contribuente con un avviso bonario concedendogli peraltro la possibilità di sanare la propria posizione usufruendo di una definizione agevolata, opportunamente disciplinata con norma regolamentare. In caso di mancata adesione del contribuente si procederà all’attivazione delle procedure previste dai commi 336-337
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della legge finanziaria 2005, con conseguente applicazione di tutte le sanzioni previste dalla legge. Per l’attività di accertamento ICI delle aree fabbricabili è partito nel 2004 il progetto intersettoriale con la collaborazione dell’Ufficio Tecnico Comunale per il censimento delle aree edificabili sul territorio e la relativa stima al fine di determinarne il valore venale in comune commercio, presupposto d’imposta ai fini ICI. Ormai il progetto è quasi ultimato avendo censito praticamente tutte le aree del Comune per le quali l’attività prosegue per gli anni ancora da accertare. Ormai è da presagire una sempre più stretta connessione tra attività di controllo e riscossione degli Uffici Tributi Comunali e le Agenzie delle Entrate, anche per quanto concerne i tributi locali. In ogni caso sarà garantita la massima collaborazione sugli aspetti che il direttore dell’Agenzia delle Entrate deciderà di affidare ai comuni, anche se al momento non è previsto alcun gettito ulteriore rispetto a quello derivante dalla riscossione dei tributi comunali. Il programma è finalizzato a garantire il gettito ordinario nel rispetto dei principi di trasparenza ed equità fiscale, nonché di tutela dei diritti del contribuente come auspicato dallo Statuto del contribuente (L.212/2000). A tal fine viene dato ampio spazio alla rateizzazione e alla compensazione nella piena collaborazione con quei contribuenti che intendono regolarizzare la propria posizione. L’attività di recupero evasione, con particolare riferimento all’ICI, è finalizzata oltre che ai suddetti principi anche all’incremento del gettito ordinario, mantenendo inalterata l’aliquota ordinaria; In sintonia con l’elenco delle attività ricomprese nella descrizione del programma, le risorse strumentali impiegate saranno quelle attualmente in dotazione ai centri di costo già detti, richiamate ed elencate, in modo analitico, nell’inventario dell’ente. Il programma esposto risulta essere coerente con le linee generali di medio lungo periodo della Regione.
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2.1 - FONTI DI FINANZIAMENTO 2.1.1 - Quadro riassuntivo
Trend Storico Programmazione pluriennale % scostamento della col. 4 Esercizio anno Esercizio anno Esercizio in Previsione del 1° anno 2° anno rispetto alla 2008 2009 corso bilancio annuale successivo successivo Entrate (accertam.ti di (accertam.ti di (previsione) 1 2 3 4 5 6 7 Tributa 5.067.830,33 5.417.099,11 5.719.662,24 5.482.000,00 5.522.000,00 5.526.000,00 -4% Contributi e trasferimenti correnti 7.083.373,95 8.875.425,83 10.508.042,38 8.250.828,89 7.996.266,92 8.031.266,92 -21% Extratributarie 1.731.975,77 1.658.853,49 1.847.423,94 1.812.838,17 1.511.934,14 1.537.934,14 -2% TOTALE ENTRATE 13.883.180,05 15.951.378,43 18.075.128,56 15.545.667,06 15.030.201,06 15.095.201,06 -14% Proventi oneri di urbanizzazione 0% destinati a manutenzione ordinaria del patrimonio
Avanzo amministrazione applicato per spese correnti
TOTALI ENTRATE 13.883.180,05 15.951.378,43 18.075.128,56 15.545.667,06 15.030.201,06 15.095.201,06 -14% UTILIZZATE PER SPESE CORRENTI E RIMBORSO PRESTITI (A) Alienazione di beni e 15.540.789,06 3.511.790,52 7.217.869,16 7.956.653,64 22.842.886,75 5.229.956,72 10% Proventi oneri di urbanizzazione 0% destinati a investimenti
Accensione mutui passivi 0% Altre accensioni prestiti 0% Avanzo di amministrazione - fondo ammortamento - finanziamento investimenti
TOTALI ENTRATE 15.540.789,06 3.511.790,52 7.217.869,16 7.956.653,64 22.842.886,75 5.229.956,72 10% C/CAPITALE
Riscossione di crediti 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0% Anticipazioni di cassa 1.997.278,11 0,00 3.471.000,00 3.988.000,00 3.988.000,00 3.988.000,00 15% TOTALE MOVIMENTI FONDI 1.997.278,11 0,00 3.471.000,00 3.988.000,00 3.988.000,00 3.988.000,00 15% TOTALE GENERALE (A + B + C) 31.421.247,22 19.463.168,95 28.763.997,72 27.490.320,70 41.861.087,81 24.313.157,78 -4%
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2.2.2 - CONTRIBUTI E TRASFERIMENTI CORRENTI 2.2.2.1 Trend Programmazione pluriennale % scostamento della col. 4 Esercizio Esercizio Esercizio in Previsione del 1° anno 2° anno rispetto alla ENTRA anno 2008 anno 2009 corso bilancio annuale successivo successivo (accertam.ti (accertam.ti (Previsione) di di 1 2 3 4 5 6 7 Contributi e trasferimenti correnti dalla regione 1.859.170,52 2.414.667,70 3.292.176,04 2.463.946,66 2.379.834,69 2.406.834,69 -25% Contributi e trasferimenti correnti dallo Stato 2.986.333,17 2.675.623,25 2.692.564,74 2.421.444,45 2.224.932,45 2.232.932,45 -10% Contributi e trasferimenti dalla regione per funzioni 2.179.008,05 3.694.311,25 4.383.513,52 3.258.949,78 3.258.949,78 3.258.949,78 -26% delegate Contributi e trasferimenti da parte di organismi 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0% comunitari e internazionali Contributi e trasferimenti correnti da altri enti del 58.862,21 90.823,63 139.788,08 106.488,00 132.550,00 132.550,00 -24% setto_re pubblico TOTAL 7.083.373,95 8.875.425,83 10.508.042,3 8.250.828,89 7.996.266,92 8.031.266,92 -21% E 8
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2.2.3 - PROVENTI EXTRATRIBUTARI 2.2.3.1 Trend Programmazione pluriennale % scostamento della col. 4 Esercizio Esercizio Esercizio in Previsione del 1° anno 2° anno rispetto alla ENTRA anno 2008 anno 2009 corso bilancio annuale successivo successivo (accertam.ti (accertam.ti (Previsione) di di 1 2 3 4 5 6 7 Interessi su anticipazioni e crediti 42.637,36 29.786,85 25.000,00 15.000,00 11.000,00 9.000,00 -40% Proventi dei servizi pubblici 566.357,59 554.715,92 740.715,59 629.080,00 625.378,00 640.378,00 -15% Proventi dei beni dell'ente 241.211,49 322.745,30 351.380,91 429.308,70 470.790,70 478.790,70 22% Utili netti delle aziende speciali e partecipate, 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0% dividendi di societa' Proventi diversi 881.769,33 751.605,42 730.327,44 739.449,47 404.765,44 409.765,44 1% TOTAL 1.731.975,77 1.658.853,49 1.847.423,94 1.812.838,17 1.511.934,14 1.537.934,14 -2% E
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2.2.6 - ACCENSIONE DI PRESTITI 2.2.6.1 Trend Programmazione pluriennale % scostamento della col. 4 Esercizio Esercizio Esercizio in Previsione del 1° anno 2° anno rispetto alla ENTRA anno 2008 anno 2009 corso bilancio annuale successivo successivo (accertam.ti (accertam.ti (Previsione) di di 1 2 3 4 5 6 7 Assunzione di mutui e prestiti 920.000,00 0,00 700.000,00 750.000,00 1.057.598,69 800.000,00 7% Emissione di prestiti obbligazionari 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0% Finanziamenti a breve termine 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0% TOTAL 920.000,00 0,00 700.000,00 750.000,00 1.057.598,69 800.000,00 7% E
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2.2.7 - Riscossione di crediti e anticipazioni di cassa 2.2.7.1 Trend Programmazione pluriennale % scostamento della col. 4 Esercizio Esercizio Esercizio in Previsione del 1° anno 2° anno rispetto alla ENTRA anno 2008 anno 2009 corso bilancio annuale successivo successivo (accertam.ti (accertam.ti (Previsione) di di 1 2 3 4 5 6 7 Riscossione di crediti 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0% Anticipazioni di cassa 1.997.278,11 0,00 3.471.000,00 3.988.000,00 3.988.000,00 3.988.000,00 15% TOTAL 1.997.278,11 0,00 3.471.000,00 3.988.000,00 3.988.000,00 3.988.000,00 15% E
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(Seconda Parte) (Sistema contabile D.lgs 267/2000) Classificazione funzionale 9 10 11 12 Gestione territorio e dell'ambiente Settore Sviluppo economico Servizi Totale Ediliz. residen. Serviz. idrico Altre serv. 01, Totale sociale Industr. artig. Commer. serv. Agric. Altre serv. da Totale produtt. generale pubblica serv 04 03, 05 e 06 serv. 04 e 06 05 serv. 07 01 a 03 Classificazione economica serv.02
A) SPESE CORRENTI 1. Personale 0,00 0,00 170.560,06 170.560,06 228.581,65 0,00 120.730,55 0,00 0,00 120.730,55 33.718,98 3.587.483,89 di cui: - Oneri sociali 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 - Ritenute IRPEF 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 2. Acquisto beni e servizi 839,10 570,53 1.285.847,36 1.287.256,99 1.135.494,44 0,00 953,88 0,00 0,00 953,88 0,00 5.536.223,42 Trasferimenti correnti 3. Trasferimenti a famiglie e Ist. Soc. 0,00 40.557,76 0,00 40.557,76 2.045.457,49 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 2.582.936,54 4. Trasferimenti a imprese private 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 5. Trasferimenti a Enti pubblici 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 di cui: - Stato e Enti Amm.ne C.le 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 - regione 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 - Provincie e Città metropolitane 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 - Comuni e Unione Comuni 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 - Az. sanitarie e Ospedaliere 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 - Consorzi di comuni e istituzioni 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 - Comunità montane 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 - Aziende di pubblici servizi 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 - Altri Enti Amm.ne Locale 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 6. Totale Trasferimenti correnti 0,00 40.557,76 0,00 40.557,76 2.045.457,49 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 2.582.936,54 (3+4+5) 7. Interessi passivi 0,00 0,00 36.186,79 36.186,79 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 466.024,89 8. Altre Spese correnti 185,92 130.059,74 24.559,38 154.805,04 19.734,75 0,00 7.973,69 0,00 41.737,46 49.711,15 2.291,80 535.666,80 TOTALE SPESE CORRENTI 1.025,02 171.188,03 1.517.153,59 1.689.366,64 3.429.268,33 0,00 129.658,12 0,00 41.737,46 171.395,58 36.010,78 12.708.335,54 (1+2+6+7+8)
34
(Seconda Parte - Continua) (Sistema contabile D.lgs 267/2000) Classificazione funzionale 9 10 11 12 Gestione territorio e dell'ambiente Settore Sviluppo economico Servizi Totale Ediliz. residen. Serviz. idrico Altre serv. 01, Totale sociale Industr. artig. Commer. serv. Agric. Altre serv. da Totale produtt. generale pubblica serv 04 03, 05 e 06 serv. 04 e 06 05 serv. 07 01 a 03 Classificazione economica serv.02
B) SPESE in C/CAPITALE 1. Costituzione di capitali fissi 96.796,61 195.916,13 352.225,03 644.937,77 132.337,22 0,00 114,00 0,00 36.627,14 36.741,14 7.047,07 4.890.963,01 di cui: - Beni mobili, macchine e attrezz. 0,00 0,00 0,00 0,00 4.812,80 0,00 114,00 0,00 0,00 114,00 7.047,07 158.042,64 Trasferimenti in c/capitale 2. Trasferimenti a famiglie e Ist. Soc. 0,00 0,00 52.486,26 52.486,26 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 225.966,74 3. Trasferimenti a imprese private 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 4. Trasferimenti a Enti pubblici 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 di cui: - Stato e Enti Amm.ne C.le 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 - Regione 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 - Provincie e Città metropolitane 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 - Comuni e Unione Comuni 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 - Az. sanitarie e Ospedaliere 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 - Consorzi di comuni e istituzioni 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 - Comunità montane 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 - Aziende di pubblici servizi 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 - Altri Enti Amm.ne Locale 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 5. Totale Trasferimenti in c/capitale 0,00 0,00 52.486,26 52.486,26 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 225.966,74 (2+3+4) 6. Partecipazioni e Conferimenti 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 7. Concess. cred. e anticipazioni 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 TOTALE SPESE in C/CAPITALE 96.796,61 195.916,13 404.711,29 697.424,03 132.337,22 0,00 114,00 0,00 36.627,14 36.741,14 7.047,07 5.116.929,75 (1+5+6+7)
TOTALE GENERALE SPESA 97.821,63 367.104,16 1.921.864,88 2.386.790,67 3.561.605,55 0,00 129.772,12 0,00 78.364,60 208.136,72 43.057,85 17.825.265,29
35
2.2 ANALISI DELLE RISORSE 2.2.1 ENTRATE TRIBUTARIE 2.2.1.1 Trend Programmazione pluriennale % scostamento della col. 4 Esercizio Esercizio Esercizio in Previsione del 1° anno 2° anno rispetto alla ENTRA anno 2008 anno 2009 corso bilancio annuale successivo successivo (accertam.ti (accertam.ti (Previsione) di di 1 2 3 4 5 6 7 Imposte 3.415.209,76 3.760.464,05 4.037.662,24 3.838.000,00 3.878.000,00 3.878.000,00 -5% Tasse 1.630.245,01 1.651.780,69 1.642.000,00 1.624.000,00 1.624.000,00 1.624.000,00 -1% Tributi speciale ed altre entrate tributarie proprie 22.375,56 4.854,37 40.000,00 20.000,00 20.000,00 24.000,00 -50% TOTAL 5.067.830,33 5.417.099,11 5.719.662,24 5.482.000,00 5.522.000,00 5.526.000,00 -4% E
36
37
2.2.1.2 IMPOSTA COMUNALE SUGLI IMMOBILI
ALIQUOTE ICI GETTITO DA EDILIZIA
RESIDENZIALE (A)
GETTITO DA EDILIZIA NON
RESIDENZIALE (B)
TOTALE DEL GETTITO
(A+B)
Esercizio in corso
Esercizio bilancio
previsione annuale
Esercizio in corso
Esercizio bilancio
previsione annuale
Esercizio in corso
Esercizio bilancio
previsione annuale
ICI I Casa
4,5 4,5 6.800 6.800 6.800
ICI II Casa
7 7 1200.000 1208000 1.208.000
Fabbr. Prod.vi
7 7 369103 370200 370.200
Aree edificabili
7
7 212.000 215.000 215.000
TOTALE 1391.090 1388324 307232 310000 1.800.000*
* escluso il trasferimento statale sulla prima abitazione previsto in €. 403.500 circa (certificato 414.000) 2.2.1.3 - Valutazione, per ogni tributo, dei cespiti imponibili, della loro evoluzione nel tempo, dei
mezzi utilizzati per accertarli. Gli immobili sono stati censiti in loco da ditta specializzata nel settore . Il controllo per
ciò che riguarda le imposte calcolate sugli stessi è in fase di effettuazione mediante incrocio dei dati dichiarati o accertati con i dati catastali, con il catasto elettrico e con le utenze idriche. Da una prima verifica degli accertamenti svolti è emerso che il trend storico del gettito dovrà essere valutato progressivamente al rialzo anche in relazione all’applicazione dei valori venali delle aree fabbricabili stabiliti dal Consiglio Comunale.
38
2.2.1.4 - Per l'ICI indicare la percentuale d'incidenza delle entrate tributarie dei fabbricati
produttivi sulle abitazioni = 20% Per l’anno 2011 vengono confermate le aliquote seguenti:
7,00 per mille per le seconde case e altri fabbricati non costituenti abitazione principale;
7,0 per mille aree edificabili 4,5 per mille l’aliquota dell’abitazione principale 2.2.1.5 – Illustrazione delle aliquote applicate e dimostrazione della congruità del gettito iscritto
per ciascuna risorsa nel triennio in rapporto ai cespiti imponibili. La previsione del gettito dell’imposta comunale sugli immobili, è stata effettuata sulla
base delle seguenti aliquote , deliberate nel 2008 e confermate per il 2011 , nel rispetto dell’articolo 1 comma 7 del D.L. 93/2008, convertito nella legge 126/2008 che sospende il potere degli EE.LL di deliberare aumenti di tributi. 4,5 PER MILLE PER LE ABITAZIONI PRINCIPALI CON DETRAZIONE DI € 103,29 – SOLO PER CATEG. A1 – La rimanente quota è a carico dello Stato -
7 PER MILLE PER TUTTI GLI ALTRI IMMOBILI 7 PER MILLE AREE EDIFICABILI.-
Ai sensi dell’articolo 1, comma 1 del D.L. 27..5.2008, N.93, convertito nella legge 126 del 24.7.2008,dall’I.C.I. per l’unità immobiliare adibita ad abitazione principale del soggetto passivo, nonché per gli immobili ad essa assimilati da Regolamento Comunale I.C.I. AD ECCEZIONE DEGLI IMMOBILI CON CATEGORIA CATASTALE A1,A8, A9 cui si applica l’aliquota del 4,5 per mille più detrazioni di €.103,24, sono escluse dalla tassazione. I minori introiti I.C.I. conseguenti all’esclusione dall’imposta dell’abitazione principale e assimilati e delle pertinenze sono stati prudentemente stimati in 403.500 €
39
2.2.1.6 – Indicazione del nome, del cognome e della posizione dei responsabili dei singoli tributi. – DOTT. GHIANI SILVANA –. Responsabile dell’ufficio tributi.
40
2.2.2 - CONTRIBUTI E TRASFERIMENTI CORRENTI 2.2.2.1 Trend Programmazione pluriennale % scostamento della col. 4 Esercizio Esercizio Esercizio in Previsione del 1° anno 2° anno rispetto alla ENTRA anno 2008 anno 2009 corso bilancio annuale successivo successivo (accertam.ti (accertam.ti (Previsione) di di 1 2 3 4 5 6 7 Contributi e trasferimenti correnti dalla regione 1.859.170,52 2.414.667,70 3.292.176,04 2.463.946,66 2.379.834,69 2.406.834,69 -25% Contributi e trasferimenti correnti dallo Stato 2.986.333,17 2.675.623,25 2.692.564,74 2.421.444,45 2.224.932,45 2.232.932,45 -10% Contributi e trasferimenti dalla regione per funzioni 2.179.008,05 3.694.311,25 4.383.513,52 3.258.949,78 3.258.949,78 3.258.949,78 -26% delegate Contributi e trasferimenti da parte di organismi 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0% comunitari e internazionali Contributi e trasferimenti correnti da altri enti del 58.862,21 90.823,63 139.788,08 106.488,00 132.550,00 132.550,00 -24% setto_re pubblico TOTAL 7.083.373,95 8.875.425,83 10.508.042,3 8.250.828,89 7.996.266,92 8.031.266,92 -21% E 8
41
2.2.2.4
TRASFERIMENTI ERARIALI ANNO 2011
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42
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43
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44
2.2.3.2 – Il comune non gestisce servizi produttivi. 2.2.3.3 – Dimostrazione dei proventi dei beni dell'ente iscritti in rapporto all'entità dei beni ed ai canoni applicati per l'uso di terzi, con particolare riguardo al patrimonio disponibile. I proventi iscritti nella parte entrata del presente bilancio riguardano canoni di affitto di
beni comunali , soprattutto fabbricati dati in locazione a terzi;
45
46
2.2.4 - CONTRIBUTI E TRASFERIMENTI IN C/CAPITALE 2.2.4.1 Trend Programmazione pluriennale % scostamento della col. 4 Esercizio Esercizio Esercizio in Previsione del 1° anno 2° anno rispetto alla ENTRA anno 2008 anno 2009 corso bilancio annuale successivo successivo (accertam.ti (accertam.ti (Previsione) di di 1 2 3 4 5 6 7 Alienazione di beni patrimoniali 169.067,02 173.250,99 996.978,85 786.813,32 280.000,00 280.000,00 -21% Trasferimenti di capitale dallo Stato 2.105,73 2.105,74 2.105,74 2.105,74 1.552.105,74 2.105,74 0% Trasferimenti di capitale da altri enti del settore 4.330,40 80.000,00 24.330,40 10.000,00 10.000,00 10.000,00 -59% pubblico Trasferimenti di capitale dalla regione 6.988.319,18 3.104.385,00 4.882.454,17 5.845.734,58 20.088.781,01 4.030.850,98 20% Trasferimenti di capitale da altri soggetti 8.376.966,73 152.048,79 1.312.000,00 1.312.000,00 912.000,00 912.000,00 0% TOTAL 15.540.789,06 3.511.790,52 7.217.869,16 7.956.653,64 22.842.886,75 5.234.956,72 10% E
47
2.2.4.2 – Illustrazione dei cespiti iscritti e dei loro vincoli nell'arco del triennio. Gli stanziamenti di bilancio relativi ai contributi e trasferimenti in conto capitale
comprendono: 1) Alienazione di beni patrimoniali: per 856.978,85 – CAP.2270 E/, € destinati
all’esecuzione di OO.PP. 2) Provento delle concessioni edilizie per lire 650.000 mila €: destinate per 303.488,00
a manutenzione di beni ed immobili comunali e per 346.512,00 € ad investimenti , allocate in conto capitale.
3) Contributi regionali per investimenti per €. 4.606.197,00 utilizzati nel titolo II della spesa per costruzione di opere pubbliche varie e manutenzioni straordinarie di beni ed immobili.
4) Altre acquisizioni di contribuzioni regionali destinate ai progetti finalizzati . 5) Trasferimenti da altri soggetti per € . 1.312.000,00;
48
0
49
2.2.5.2 - Relazioni tra proventi di oneri iscritti e l'attuabilità degli strumenti urbanistici vigenti. Sulla base del Piano di Fabbricazione vigente, la previsione dei proventi di cui alla legge
10/77 È assolutamente in linea cautelativa e comunque adeguata al trend storico degli ultimi anni.
2.2.5.3 - Opere di urbanizzazione eseguite a scomputo nel triennio: entità ed opportunità. Negli ultimi anni, la linea di tendenza della Amministrazione è stata quella di destinare i
proventi Degli oneri alle opere di manutenzione ordinaria e non per la realizzazione di nuove
opere di urbanizzazione 2.2.5.4 – Individuazione della quota dei proventi da destinare a manutenzione ordinaria del
patrimonio e motivazione delle scelte. Per scelta dell’A.C. parte delle somme introitate per oneri di cui alla legge 10/77
vengono utilizzate per il finanziamento delle spese di manutenzione ordinaria del patrimonio, delle scuole, delle strade, delle strutture sportive per €. 303.488,00; €. 346.512 sono state destinate ad investimenti nel titolo II del bilancio.
Totale €. 650.000;
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2.2.6.2 - Valutazione sull'entità del ricorso al credito e sulle forme di indebitamento a mezzo di utilizzo di risparmio pubblico o privato.
Nel corso del 2009 il Comune intende contrarre mutui per €. 700.000 che presuppongono un esborso per soli interessi di ulteriori €. 28.297,76 La solidità dell’impianto sarà dimostrata nel successivo punto.
2.2.6.3 - Dimostrazione del rispetto del tasso di delegabilità dei cespiti di entrata e valutazione
sull'impatto degli oneri di ammortamento sulle spese correnti comprese nella programmazione triennale.
Le entrate accertate dei primi tre titoli desunti dal conto consuntivo approvato relativo al
2008 , delegabili ammontano a €. 13.883.10,05 per cui il 12% ascende a €. 1.726.541,07.- La normativa di riferimento attuale amplia al 15% la possibilità per accedere al credito su mutui. i mutui in ammortamento anno 2006 – capitale ed interessi comportano un onere totale a carico del bilancio di €. 751.932,97 Ai fini del calcolo del tasso di delegabilità, si precisa che gli interessi per mutui in ammortamento al 1.1.2009 ammontano a €. 395.082,42 – la quota capitale da rimborsare per il 2009 è di €. 356.850,55 – il residuo debito al 31.12.2009 sarà di €.8.082741,43 per i mutui in ammortamento ed €. 3.333.875 per il prestito obbligazionario stipulato nel 2008 per l’estinzione anticipata di altri mutui con la cassa depositi e prestiti; Pertanto il 12% dei primi tre titoli suddetti, € . 1.726,541,07, assorbe il nuovo onere , così pure quelli per gli anni successivi, includendo nel calcolo ,anche la quota capitale.
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2.2.6 - ACCENSIONE DI PRESTITI 2.2.6.1 Trend Programmazione pluriennale % scostamento della col. 4 Esercizio Esercizio Esercizio in Previsione del 1° anno 2° anno rispetto alla ENTRA anno 2008 anno 2009 corso bilancio annuale successivo successivo (accertam.ti (accertam.ti (Previsione) di di 1 2 3 4 5 6 7 Assunzione di mutui e prestiti 920.000,00 0,00 700.000,00 750.000,00 1.057.598,69 800.000,00 7% Emissione di prestiti obbligazionari 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0% Finanziamenti a breve termine 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0% TOTAL 920.000,00 0,00 700.000,00 750.000,00 1.057.598,69 800.000,00 7% E
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2.2.7.2 - Dimostrazione del rispetto dei limiti del ricorso alla anticipazione di tesoreria. L’ammontare delle anticipazioni di tesoreria iscritte in bilancio ammontano a €.
3.597.000.- L’ importo è compatibile con l’entità massima prevista dal T.U.E.L. che fissa il limite invalicabile nel rispetto dei 3/12 dei primi tre titoli dell’entrata dell’ultimo consuntivo approvato. Le entrate accertate dei primi tre titoli desunti dal conto consuntivo approvato relativo al 2007 , ammontano a €. 14.387.842,33, per cui i 3/12 vengono quantificati in €. 3.596.960,58- Esso consente una anticipazione di cassa di €. 3.597.000 come esposizione massima .-
SEZIONE 3
PROGRAMMI E PROGETTI
3.1 – Considerazioni generali e motivata dimostrazione delle variazioni rispetto all'esercizio precedente.
Le risorse e l’organizzazione del Comune L’OBIETTIVO GENERALE E’ QUELLO DI CREARE UN’ORGANIZZAZIONE FINANZIARIA, EFFICIENTE MA, APERTA ALLE ESIGENZE DELLA CITTA’ ED IN GRADO DI ASSICURARE UNA ADEGUATA COPERTURA DEI COSTI DI BILANCIO COL MINOR PRELIEVO POSSIBILE, PERT CUI SARA’ REALIZZATA LA MIGLIOR CONGRUENZA POSSIBILE TRA RISORSE PRELEVATE E BISOGNI SODDISFATTI EVITANDO LA POLVERIZZAZIONE DEGLI INTERVENTI. IN TEMPI DI ACUTA CRISI ECONOMICA, S’IMPONE UN RAFFORZAMENTO DELL’ATTIVITA’ PIANIFICATORIA, RIGOROSA, MIRATA AI SUDDETTI PROGETTI, EFFETTIVA ED ATTENDIBILE , SEPPUR TESA AD UNA CRESCENTE INCISIVITA’ E CHIAREZZA. Bilancio e Tributi Linee di indirizzo L’analisi della situazione finanziaria del Comune delle sue prospettive di medio periodo deve tenere conto di due fattori di valenza nazionale: • l’evoluzione della finanza pubblica; • la riforma in senso federalista dello Stato. Sul primo versante, la costante precarietà dei conti dello Stato ha avuto come conseguenza una serie di misure di carattere restrittivo particolarmente penalizzanti per gli Enti Locali, chiamati a sostenere una quota assai rilevante dello sforzo di contenimento del deficit pubblico , necessario per rispettare gli obiettivi del Patto di Stabilità europeo. Dopo i tagli ai trasferimenti erariali ai Comuni operati dalla Legge Finanziaria 2009: La riduzione dei trasferimenti ordinari, consolidati e perequativi erano quantificati: - dell’1% per il 2002; - del 2% per il 2003; - del 3% per il 2004; questi dati sono stati confermati per il 2005 e 2006 e per il 2007; Per l’anno 2008 i trasferimenti sono stati determinati in base alle disposizioni recate dall’articolo 1, comma 696 della legge 296/2006, per il 2010 erano stati confermati gli importi dell’anno 2009.- In forza dell’articolo 14, legge 122/2010, commi 1 e 2 : per il 2011 i Comuni , sopra i 5000 abitanti concorrono alla realizzazione degli obiettivi di finanza pubblici per 1500 milioni di euro per il solo 2011 e 2500 milioni per il 2012; Tale misura si traduce in un taglio netto dei contributi dello stato a carico del Comune di Tempio per 341.000. Il quadro del prossimo quinquennio si presenta quindi, con tutta probabilità, particolarmente difficile per i Comuni: tagli alle spese correnti e in conto capitale, diminuzioni dei trasferimenti dallo Stato, incertezze sul fronte delle entrate tributarie. Il secondo fattore, la riforma in senso federalista dello Stato, rischia paradossalmente non di aumentare gli spazi di autonomia dei Municipi, ma di gravarli di nuove responsabilità senza dotarli delle necessarie risorse. Quanto al federalismo fiscale, imprescindibile corollario della devoluzione di poteri agli Enti territoriali, ha lasciato nell’indeterminatezza la riforma della finanza locale, aumentando le difficoltà che i Comuni devono affrontare nella programmazione finanziaria di medio periodo. Ad oggi non è chiaro né su quali entrate proprie i Comuni potranno in futuro fare affidamento, né quale sarà l’evoluzione dei trasferimenti. In questo contesto, il Comune di TEMPIO ha fortemente privilegiato, l’impegno di ingenti risorse negli investimenti, finanziati attraverso l’alienazione di beni immobiliari e mobiliari e una rilevante crescita dell’indebitamento e soprattutto con ricorso a fondi POR – PIA – PIT . Considerato che:
• ulteriori risparmi di spese correnti sono ipotizzabili solo riducendo il livello dei servizi, prospettiva che l’attuale Amministrazione non condivide, a fronte di una domanda degli stessi in crescita; • le entrate ipotizzate, derivanti dalle partecipazioni SIIT – Carni Gallura e altre, non si sono realizzate. Anzi i risultati aziendali hanno avuto un impatto negativo sul bilancio. L’aumento esponenziale delle perdite sulle partecipate deve tuttora essere considerato “una tantum” in negativo, con oneri ancora dovuti sia , per ripianare i bilanci dell’esercizio finanziario 2009- 2010 , che per quelli previsti in futuro; L’attuale bilancio del Comune rischia di soffrire, pertanto, di una crescente rigidità (intesa come rapporto tra spese obbligatorie e ripetitive sul totale delle spese) e una conseguente riduzione dei possibili spazi di manovra. In questo contesto, la politica di bilancio di medio periodo dell’Amministrazione perseguirà i seguenti obiettivi: • il contenimento della dinamica della pressione tributaria (per quanto possibile data l’evoluzione normativa e le condizioni finanziarie complessive), con particolare riferimento al carico fiscale sulle famiglie, fa leva solamente sulla lotta all’evasione e all’elusione fiscale; • il recupero di diseconomie di spesa anche attraverso interventi strutturali al fine di liberare risorse da destinare ai servizi per i cittadini; • la definizione di un livello di spese in conto capitale compatibile con un elevato grado di autofinanziamento (attraverso alienazioni, concessioni edilizie, avanzi di amministrazione), in modo da stabilizzare progressivamente l’incidenza del servizio del debito sulle entrate correnti; Per quanto riguarda i tributi del Comune, a seguito del processo di riforma della finanza locale e delle scelte di politica tributaria assunte dalle precedenti Amministrazioni , il Comune può contare attualmente sulle seguenti entrate tributarie: • l’imposta comunale sugli immobili (ICI); • l’addizionale comunale all’IRPEF; • l’imposta di pubblicità; • il diritto sulle pubbliche affissioni; • il canone di occupazione spazi ed aree pubbliche. L’imposta comunale sugli immobili (ICI) costituisce la principale entrata tributaria dal punto di vista del gettito (gettito 2010: 2 milioni di euro circa). La tassa smaltimento rifiuti (TARSU), che costituisce per grandezza la seconda entrata tributaria (gettito 2010 – previsto in 1.639.500,00 di euro circa) . L’addizionale comunale all’IRPEF, è stato istituita a decorrere dall’anno di imposta 2000 . A partire dall’anno 2007 è stata stabilita nella misura massima dello 0,7 %, per un gettito pari nel 2009, a circa 1.100.000 L’imposta di pubblicità ed i diritti sulle pubbliche affissioni (gettito 2003: 2,7 milioni di euro) NON è stabilita nella misura massima consentita dalla legge. Ai sensi dell’art. 62 del D. Lgs. 446/97 l’imposta è stata trasformata in canone, perdendo così la propria natura tributaria. Gestita finora dalla Gestor s.r.l. , è sta recentemente riappaltata all’AIPA di Milano,. Nelle more della riforma della finanza locale ed in particolare nell’attesa dell’introduzione del cosiddetto “federalismo fiscale”, l’unica leva tributaria che resta all’Amministrazione è dunque rappresentata sostanzialmente dalla variazione delle aliquote TARSU , con un forte irrigidimento della parte relativa alle entrate del bilancio; L’attività di accertamento L’attività di accertamento dell’evasione e di recupero di gettito è compiuta sulla base di chiari
Indirizzi impartiti dalla Giunta Comunale, nel rispetto dello Statuto dei diritti del contribuente e con la Massima trasparenza nell’effettuazione dei controlli. Obiettivo dell’Amministrazione è passare dalla logica dell’obiettivo di gettito da recuperare a quella del numero dei controlli effettuati ed all’obiettivo dell’equità fiscale. La pubblicità L’Amministrazione intensificherà l’attività di contrasto dell’abusivismo nel campo della pubblicità,del rilascio di autorizzazioni gratuite per le pubbliche affissioni e soprattutto nel campo della COSAP –(Si veda al riguardo il Contenzioso in essere sulle antenne nel monte Limbara.-), utilizzando non solo strumenti di tipo repressivo (sanzioni amministrative e ordinanze/ingiunzioni) ma anche gli accordi procedimentali di cui alla Legge 241/90, al fine di evitare contenziosi ed accelerare i tempi di ripristino della legalità. 1. Gestione del patrimonio L’Amministrazione punterà a razionalizzare i costi della gestione del patrimonio immobiliare anche Attraverso processi di esternalizzazione di alcuni servizi, previa verifica di fattibilità, già iniziata per il compendio termale di Rinaggiu, Parco San Lorenzo ed altri già iniziatI.- Alienazioni In materia di alienazione dei beni comunali, si intende esaminare la fattibilità dell’affidamento delle operazioni di alienazione mediante gara pubblica; Per quanto concerne le alienazioni, le dismissioni attuate in passato hanno portato alla cessione di tutti gli immobili del patrimonio disponibile definiti come “non strategici”. Ulteriori dismissioni immobiliari possono essere programmate solo con una revisione delle funzioni, che tenga conto dei vincoli cui le varie
Per le suddette motivazioni espresse l’elenco degli immobili di proprietà comunale suscettibili di valorizzazione o dismissione meglio evidenziati negli allegati estratti di cartografia catastale e precisamente:
- Area fabbricabile in Zona “B1” individuata al N.C.T. al F. 183
mappale 327 di mq. 5199,41;
- Area fabbricabile in Zona “B1” individuata al N.C.T. al F. 183
mappale 138 di mq. 632;
- area fabbricabile in zona “E” individuata al N.C.T. al F. 18 mappale
811 (già 153) parte di mq. 100
Si da atto che le risorse delle quali può essere previsto il gettito nell’anno 2010, per l’iscrizione nel Bilancio, ascendono complessivamente a € 528.378,85 e che all’alienazione in proprietà delle aree suddette si provvederà in conformità alle vigenti leggi in materia, mediante appositi provvedimenti da adottarsi dall’organo competente con l’espletamento delle procedure di pubblica evidenza prescritte; Ulteriori introiti sono previsti dall’alienazione delle tribune dello stadio Manconi per oltre centomila euro;
13.3 Gestione delle risorse umane e sviluppo organizzativo Linee di indirizzo Per garantire e migliorare l’ordinario funzionamento degli uffici e dei servizi e nel contempo assicurare la buona riuscita di progetti di miglioramento è necessario poter contare sul pieno coinvolgimento e sulla motivazione di tutto il personale, dei funzionari direttivi e della dirigenza, e porre al centro dell’attività amministrativa la soddisfazione dell’utenza, il controllo dei costi e il perseguimento dei risultati. A tal fine si orienteranno gli interventi e le politiche in materia di gestione delle risorse umane e di sviluppo organizzativo ai diversi livelli di attività: • mantenimento dell’attività ordinaria; • sviluppo dell’innovazione gestionale; • ampliamento e qualificazione delle relazioni sindacali. Attività ordinaria - Oltre al mantenimento della ordinaria attività di gestione degli istituti normativi e contrattuali si rende opportuno sviluppare il miglioramento delle qualità e della produttività anche attraverso la certificazione e la valutazione di alternative gestionali. Innovazione gestionale - La forte evoluzione del quadro normativo e contrattuale ha conferito ai dirigenti degli Enti Locali la pienezza delle funzioni gestionali tipiche del privato datore di lavoro. Qualificazione delle relazioni sindacali – Il modello organizzativo è quindi caratterizzato da due cicli: un ciclo di governo monitorato dall’organo politico-amministrativo e un ciclo di gestione della performance, introdotto dal recente D. Lgs. n.150/2009. Il ciclo di governo è proiettato a: 1.analizzare il contesto territoriale per valorizzare il sistema di governo territoriale; 2.identificare gli interessi del sistema socio-territoriale, i bisogni da soddisfare e il valore pubblico da generare; 3.identificare i differenti stakeholders e le reti relazionali; 4.programmare le strategie definendo priorità e quadri di riferimento; 5.definire le modalità e gli strumenti di governance territoriale; 6.attrarre risorse e competenze; 7.valutare gli effetti delle politiche sul sistema territoriale; 8.sviluppare un modello sussidiario e di integrazione dei cittadini e dei differenti stakeholders. Il ciclo di gestione della performance, invece, in maniera coerente con i contenuti e con il ciclo della programmazione finanziaria e del bilancio, sviluppa in modo sinergico quanto definito dal ciclo di governo e nell’ambito del processo di concertazione tra gli organi di indirizzo politico-amministrativo, i vertici dell'amministrazione e i dirigenti. Sia il ciclo di governo che il ciclo di gestione della performance di una pubblica amministrazione hanno un motivo conduttore unitario: la risposta che sono in grado di dare alle domande emergenti dal contesto socio-economico e territoriale per il quale il sistema delle autonomie locali è chiamato ad operare. L’art.3 del D. Lgs. n.150/2009 prevede che la misurazione e la valutazione della performance, il cui primo obiettivo è migliorare la qualità dei servizi offerti dalle amministrazioni pubbliche, nonché la crescita delle competenze professionali attraverso la valorizzazione del merito, costituiscano il presupposto fondamentale per l'erogazione di premi legati al merito ed alla performance: ogni amministrazione pubblica è tenuta a misurare e a valutare con riferimento all'amministrazione nel suo complesso, alle unità organizzative o aree di responsabilità in cui si articola e ai singoli dipendenti, adottando modalità e strumenti di comunicazione che garantiscono la massima trasparenza delle informazioni concernenti le misurazioni e le valutazioni. Per l’attuazione dei suddetti principi generali ogni amministrazioni pubblica è chiamata a sviluppare, in maniera coerente con i contenuti e con il ciclo della programmazione finanziaria e del bilancio, il ciclo di gestione della performance da articolarsi nelle seguenti fasi: 1.definizione e assegnazione degli obiettivi che si intendono raggiungere, dei valori attesi di risultato e dei rispettivi indicatori; 2.collegamento tra gli obiettivi e l'allocazione delle risorse; 3..monitoraggio in corso di esercizio e attivazione di eventuali interventi correttivi; 4.misurazione e valutazione della performance, organizzativa e individuale; 5.utilizzo dei sistemi premianti, secondo criteri di valorizzazione del merito; 6.rendicontazione dei risultati agli organi di indirizzo politico-amministrativo, ai vertici delle amministrazioni, nonche' ai competenti organi esterni, ai cittadini, ai soggetti interessati, agli utenti e ai destinatari dei servizi. Gli obiettivi devono essere programmati e definiti, prima dell'inizio del rispettivo esercizio e in coerenza con
quelli di bilancio indicati nei documenti programmatici, dagli organi di indirizzo politico-amministrativo, sentiti i vertici dell'amministrazione che a loro volta consultano i dirigenti o i Programmazione Il modello organizzativo attualmente in vigore si distingue per la semplicità della linea gerarchica, per la Trasparenza e univocità del sistema delle responsabilità e risulta in parte rispondente alle esigenze di Ordinario funzionamento delle varie attività consolidate che il Regolamento affida ai vari settori. Il suo funzionamento tuttavia mostra dei limiti relativi ad una scarsa applicazione del lavoro per progetti ed è Suscettibile di ulteriori miglioramenti della performance. Le nuove aree di progetto e di innovazione, nonché i nuovi servizi previsti dal programma di mandato, richiedono significativi interventi modificativi o integrativi della struttura. La predisposizione e introduzione di tali modifiche dovrà tuttavia tener conto del fatto che, nelle Organizzazioni, ogni modifica permanente di struttura determina - nel breve e medio periodo - perdite di Efficienza e di produttività nei settori coinvolti dal cambiamento, mentre i benefici attesi si riscontrano solo nel medio e lungo periodo. In particolare sarà necessario prevedere strutture di progetto con integrazione “a matrice” di risorse umane appartenenti a settori e servizi diversi, a modifiche “per aggregazione” di servizi Esistenti al fine di semplificare la catena di direzione e controllo, la definizione di aggregazione di servizi per Aree in cui attivare le funzioni più proprie della programmazione, del controllo e del Monitoraggio dell’andamento dei processi di attività ed obiettivi. E’ prioritario infatti rafforzare nelle strutture dirigenziali e di responsabilità gli strumenti e la cultura della Programmazione e controllo nella gestione delle strutture organizzative. 1. Gestione Sistema Informativo comunale E’ necessario assicurare il mantenimento del Sistema Informativo comunale garantendone integrità e Sicurezza, facilità di accesso, integrazione tra le Banche Dati, salvataggi puntuali dei dati, monitoraggio del Performances, manutenzione hardware e software delle stazioni di lavoro. Si ritiene indispensabile proseguire nella loro integrazione ed allineamento non solo a livello di prestazioni ma soprattutto nell’uso di sistemi operativi aggiornati. Tutto ciò al fine di garantire la massima integrabilità in un unico ambiente operativo delle procedure e delle Banche Dati. 1. Gestione cablaggio e telefonia L’evoluzione del mercato consente margini ulteriori di miglioramento del servizio di fonia fissa e mobile Per le quali si prevedono ricerche ad ampio raggio al fine di trovare e verificare soluzioni tecnologiche e Gestionali che possano portare oltre che miglioramento del servizio anche risparmi sui costi. Strumenti di comunicazione La scelta degli strumenti di comunicazione sarà a tutto campo, nel segno della più completa, ricca e integrata Molteplicità di canali. Si investirà comunque nella comunicazione diretta tra Amministrazione e cittadini sia Utilizzando gli strumenti informatici esistenti (sito Internet). Verrà ripensata l’attività di customer satisfaction, volta a conoscere il gradimento e le attese dei cittadini rispetto ai servizi erogati dal Comune. Verrà incrementato il rapporto con la stampa, locale , attivata una nuova modalità di rassegna stampa informatizzata, da rendere disponibile a tutti i dipendenti tramite intranet, ai consiglieri comunali ed eventualmente alla cittadinanza tramite il sito internet. Trasparenza Linee di indirizzo
Il perseguimento della massima trasparenza nell’attività di governo è una delle priorità dell’Amministrazione. L’attività dell’Amministrazione in materia di trasparenza sarà in primo luogo finalizzata al miglioramento: • dell’informazione dei cittadini sull’attività amministrativa; • del diritto di partecipazione dei privati ai procedimenti amministrativi; • dell’osservanza dell’obbligo di motivazione dei provvedimenti; • del diritto di accesso agli atti e ai documenti. L’utilizzo degli strumenti informatici assumerà un'importanza fondamentale per garantire la trasparenza e la Semplificazione amministrativa, date le importanti potenzialità delle tecnologie dell'informazione e della Comunicazione dal punto di vista della efficacia organizzativa, della gestione delle informazioni pubbliche e del rafforzamento della dimensione partecipativa a livello locale. Per garantire una migliore accessibilità da parte dei cittadini dell’attività degli organi amministrativi sono resi disponibili in Internet atti pubblici e informazioni quali: • le delibere di Giunta e Consiglio comunale; • i verbali del Consiglio comunale; • i compensi per incarichi amministrativi; • ulteriori informazioni di interesse pubblico. Bilancio Sociale Si agirà in direzione della predisposizione del Bilancio Sociale del Comune , inteso non solo come uno strumento di comunicazione istituzionale per rendicontare ai cittadini in modo trasparente l’attività del Comune, ma anche come un momento di dialogo con la comunità e con tutti i soggetti “portatori di interesse” (cd. Stakeholders). Il processo di redazione del Bilancio Sociale si svilupperà attraverso: • la definizione di un rapporto di collaborazione con consulenti esterni; • l’individuazione di un gruppo di lavoro interno; • l’esplicitazione della mission in connessione con i compiti istituzionali del Comune e il Programma di mandato del Sindaco; • l’identificazione delle aree di attività da rendicontare, dei parametri di misurazione e dei portatori di interesse per ogni area; • la raccolta ed elaborazione delle informazione e dei dati; • il coinvolgimento dei portatori di interesse; • la stesura del documento finale e la sua comunicazione esterna. • le esigenze di carattere finanziario del Comune (rispetto del Patto di stabilità e diminuzione dei trasferimenti erariali) che obbligano sia al miglioramento dell’efficienza della gestione, sia alla fuoriuscita di alcune gestioni dal bilancio comunale ; IL SISTEMA DEI CONTROLLI Il sistema dei controlli in una visione unitaria comporta che il controllo di gestione , strategico e direzionale divengano aspetti concatenati dello stesso processo. Ha fondamentale importanza che il sistema informativo sia posto in grado di gestire congiuntamente le diverse tipologie di informazioni. La visione unitaria, gestita a livello di organo sovra comunale, Unione dei Comuni, comporta la continua ricerca di equilibrio fra le valutazione di breve e quelle di medio e lungo periodo, fra l’efficienza e l’efficacia delle azioni prodotte , poiché la realizzazione della intera strategia dipenderà sempre dallo sviluppo coerente dell’intero processo decisionale. Quindi il flusso informativo di supporto alle decisioni sarà gestito come processo unitario in cui le informazioni ambientali saranno gestite ed integrate con quelle operative.
FASI ADOTTATE NELLA PROGRAMMAZIONE: Le fasi e gli strumenti previsti dal TUEL 267/ 2000 saranno adottati in modo organico nelle attività di pianificazione e programmazione: Il processo partirà dal documento – programma amministrativo del Sindaco affisso all’Albo Pretorio da cui andranno estrapolate le linee programmatiche che l’Amministrazione vuole intraprendere nel corso del mandato. Questa Relazione previsionale e programmatica rappresenta invece, il documento di programmazione generale e pluriennale , attraverso il quale il Consiglio esplica la propria funzione di indirizzo strategico, essa rappresenta la base per la definizione dei programmi che riuniscono progetti finalizzati agli obiettivi che l’A.C. intende perseguire o tenuta per obblighi legislativi ad attuare. L’intero processo dovrà tendere a realizzare i seguenti vantaggi e finalità 1) abituare le persone a prevedere scenari futuri e fare in anticipo le scelte conseguenti permettendo di
trasformare l’organizzazione da reattiva, in grado di rispondere ai problemi che si incontrano con semplici azioni riparatorie , a proattiva , cioè in grado di anticipare i problemi e di mettere in discussione gli obiettivi di fondo quando lo scenario di riferimento cambia.
2) Motivare le persone ad attuare gli obiettivi assegnati coinvolgendo tutto il personale del Comune verso
obiettivi condivisi. Il ruolo del controllo di gestione , è proprio quello di favorire l’allineamento degli obiettivi dei managers con gli obiettivi dell’organizzazione aziendale.
3) Coordinare l’attività delle diverse unità organizzative al raggiungimento di un obiettivo di fondo comune,
ovvero realizzare il coordinamento organizzativo. Di solito gli obiettivi strategici riguardano aspetti che interessano unità organizzative differenti ma solo settoriali, la programmazione deve garantire l’integrazione dei diversi attori per favorire la cooperazione.
4) Coordinare in termini temporali le attività da svolgere in modo da diluire nel tempo gli interventi che
daranno una utilità nel lungo periodo e anticipare quelli che possono risolvere un problema contingente.
Ci sono poi attività complementari le quali dipendono e sono condizionate dallo svolgimento di altre, per cui le stesse dovranno essere programmate in tempo anteriore.
5) Ripartire le risorse a disposizione nel modo più efficace ed indirizzarle verso gli obiettivi ed efficiente come individuazione delle alternative più convenienti. La funzione di pianificazione sarà dunque quella di istruire l’impiego di metodologie mirate a migliorare la razionalità delle decisioni , coerente con gli obiettivi di fondo e con i vincoli ambientali esistenti, compatibile con le risorse a disposizione.
6) Applicazione del principio di distinzione fra politica e gestione che sta alla base del Funzionamento della nuova pubblica amministrazione.
Ovvero distinzione tra le competenze degli Organi politici di indirizzo e controllo e quelle degli Organi gestionali che si esplicano negli atti che impegnano l’Amministrazione.
Per la Programmazione gestionale, si utilizzeranno indicatori utili per rilevare le performance gestionali dei centri di responsabilità e definire così, le performance obiettivo standard per l’anno seguente.
A tal fine saranno utilizzati gli indicatori di efficacia efficienza ed economicità.
3.4 PROGRAMMI
3.4.1 Programma n. 1 - Settore Affari Istituzionali e Servizi al Personale 3.4.2 Programma n. 3 - Settore Polizia Municipale 3.4.3 Programma n. 4 - Settore Tecnico 3.4.4 Programma n. 5 - Settore Sviluppo Socio Economico e Culturale 3.4.5 Programma n. 6 - Settore Pianificazione e Controllo 3.4.6 Programma n. 7 - Servizio Legale 3.4.7 Programma n. 8 - Sistema Informativo e Statistico
3.4.1 Programma n. 1 - Settore Affari Istituzionali e Servizi al Personale
COMUNE DI TEMPIO PAUSANIA PROVINCIA DI OLBIA TEMPIO
PROGRAMMA
SETTORE AFFARI ISTITUZIONALI E SERVIZI AL PERSONALE
Responsabile gestionale: Dott.ssa NICOLETTA PISCIOTTU
Il programma viene articolato in progetti la cui realizzazione, previa specificazione nel piano dettagliato degli obiettivi, sarà demandata al responsabile della gestione. Quest'anno l’attenzione è focalizzata su quelle attività maggiormente interessate dalla emanazione del Decreto 150/2009 (così detto decreto Brunetta), la cui attuazione passa attraverso modifiche regolamentari e gestionali che coinvolgono tutto l’apparato comunale ed in primo luogo l’organo di indirizzo politico amministrativo che deve operare scelte programmatiche chiare, coerenti e realizzabili. Operativamente, l’anno 2011 sarà, quindi, l'anno della implementazione del Piano delle performance e dell'impostazione e sperimentazione del sistema di misurazione e valutazione delle stesse, intese quali attività dell'intera Amministrazione, della sua articolazione in settori e servizi e delle prestazioni individuali dei dirigenti e del personale dei livelli. . I progetti propri del settore sono nell'ordine:
Progetto: Organi Istituzionali e affari generali
Descrizione: Il progetto intende assicurare il mantenimento dell’attuale livello gestionale attraverso l’attività di supporto al Consiglio, alla Giunta, ed alle Commissioni sia in termini di risorse umane che strumentali, oltre quelle attività attinenti ai servizi generali a supporto di tutto l'Ente. Gli obiettivi di miglioramento e di sviluppo, come già detto in premessa, sono volti al consolidamento della riforma “Brunetta”al fine di favorire la crescita in termini di efficienza ed efficacia dell’azione amministrativa del Comune e, contestualmente la crescita culturale del personale assegnato. Fra i progetti di sviluppo previsti nel 2011, quello più meritevole di attenzione è rappresentato dall'implementazione del piano delle performance e dall'adeguamento degli strumenti normativi interni ai principi della riforma. Motivazione delle scelte e Finalità da conseguire Le motivazioni e finalità principali del progetto sono: • Garantire l’azione di governo dell’Amministrazione attraverso il corretto funzionamento dei
propri organi politici, soprattutto nella delicata fase di insediamento della nuova amministrazione;
• Garantire una migliore fruibilità dell’archivio nel rispetto delle norme in materia di sicurezza. • Dare attuazione alle norme del decreto 150/2009 con la redazione del piano delle performance
che abbia come obiettivo di impatto il miglioramento qualitativo dei servizi resi all'utenza. . Risorse strumentali
Come da schede inventario depositate presso l’apposito ufficio. Risorse umane Le risorse umane assegnate sono indicate analiticamente nell’allegato al personale. Risorse finanziarie: le risorse finanziarie necessarie per la realizzazione del progetto sono quelle indicate negli appositi capitoli di bilancio, le cui quantificazioni sono state richieste con nota n. 36417 del 19/11/2010 ed integrazioni
Progetto: Servizi al personale Descrizione: il progetto dei servizi al personale si svilupperà attraverso le seguenti attività di mantenimento del livello qualitativo dell’attività ordinaria: • erogazione delle competenze e dei contributi previdenziali ed assistenziali; • verifica e gestione delle presenze e delle assenze del personale; • gestione giuridica degli istituti contrattuali • predisposizione ed aggiornamento delle pratiche pensionistiche, nonché la gestione dei rapporti
con gli Enti Previdenziali ed Assistenziali. • Gestione dei procedimenti disciplinari • Predisposizione attuazione del piano di formazione e collaborazione con l’Unione dei Comuni
per la sua attuazione A tali attività ordinarie si aggiungeranno quelle legate all'introduzione della riforma ed in particolare: 1. ribaltamento della spesa del personale su ciascun centro di costo nel rispetto delle attribuzioni stabilite
convenzionalmente; 2. collaborazione con l'ufficio di supporto all'O.I.V. per la stesura del sistema di valutazione
della performance individuale Motivazione delle scelte Le motivazioni a sostegno delle attività a favore del personale dipendente sono da ricercarsi soprattutto nella normativa contrattuale che ne disciplina gli istituti e le procedure d’applicazione. Altre motivazioni di merito sono da ricercarsi nella politica gestionale che l’Amministrazione intende perseguire in tema di correttezza nell’applicazione delle norme e di gestione ordinata e sistematica dell'ufficio, nonché di cogliere gli aspetti innovativi della riforma a favore di servizi sempre più efficienti ed efficaci per la collettività.. Finalità da conseguire Con il progetto di che trattasi s’intendono perseguire le seguenti finalità:
• Applicare con correttezza, nel reciproco interesse, il Contratto collettivo di lavoro (nazionale ed aziendale)
• arricchire professionalmente il personale; • migliorare la comunicazione interna ed esterna (vedi piano di formazione); • incentivare la produttività introducendo modalità di lavoro diverse legate alla realizzazione
degli obiettivi e dei programmi individuati dall’Amministrazione. • Proporre modelli gestionali validi per la valutazione delle posizioni e delle
prestazioni della dirigenza e delle Posizioni Organizzative e delle alte professionalità;
Risorse strumentali Come da schede inventario depositate presso l’apposito ufficio. Risorse umane Le risorse umane assegnate sono indicate analiticamente nell’allegato al personale. Risorse finanziarie: le risorse finanziarie necessarie per la realizzazione del progetto sono quelle indicate negli appositi capitoli di bilancio, le cui quantificazioni sono state richieste con nota n. 36417 del 19/11/2010 ed integrazioni
Progetto: Servizi demografici Descrizione I servizi demografici oltre a mantenere il grado di efficacia ed efficienza raggiunto con l’introduzione delle procedure informatiche nella gestione delle pratiche loro assegnate (immediatezza nel rilascio dei certificati e delle carte d'identità; allineamento codici fiscali e popolamento INA SAIA con gli strumenti informatici indicati dal Ministero etc…), proseguiranno nell'attività di rilevazione della soddisfazione dell'utenza attraverso il metodo degli emoticon che ha già dato riscontri positivi. Proseguirà altresì il prolungamento di apertura dell'orario di sportello nelle fasce orarie pomeridiane e nella giornata di sabato. Nel corso dell'anno, con la collaborazione del CED per gli aspetti tecnici, si intende realizzare il progetto del timbro digitale, la cui utilità ed impatto per i cittadini è fortemente positiva in quanto consente l'acquisizione del servizio di certificazione a “mobilità zero”, ossia direttamente da qualunque postazione informatica remota dotata di collegamento internet e stampante. Motivazione delle scelte Le motivazioni a sostegno delle scelte progettuali individuate sono da ricercarsi ��nella necessità di porre la basa anagrafica quale primario strumento di programmazione
dell’Amministrazione e quindi emerge l’inderogabile necessità che questo strumento venga mantenuto costantemente aggiornato ed efficiente utilizzando al meglio gli strumenti tecnologici disponibili.
��Nel consentire agli uffici una gestione dei dati uniforme e rapida per soddisfare le esigenze dei cittadini.
��Nell’offrire servizi indispensabili per la vita sociale del cittadino in fasce orarie più comode in aggiunta alle modalità informatiche già sperimentate da tempo, il cui utilizzo deve essere incentivato con adeguate campagne di comunicazione.
��Nell’introdurre nell’organizzazione strumenti di rilevazione della soddisfazione dell’utenza al fine di migliorare nel tempo l’offerta dei servizi resi alla cittadinanza.
Finalità da conseguire
Le finalità per l’attività ordinaria sono in sintonia con quelle previste dalle norme di riferimento e che consistono, in estrema sintesi, nel miglioramento qualitativo e quantitativo dei rapporti fra la pubblica Amministrazione ed il cittadino utente.
Risorse strumentali Come da schede inventario depositate presso l’apposito ufficio. Risorse umane Le risorse umane assegnate sono indicate analiticamente nell’allegato al personale. Risorse finanziarie:
le risorse finanziarie necessarie per la realizzazione del progetto sono quelle indicate negli appositi capitoli di bilancio, le cui quantificazioni sono state richieste con nota n. 36417 del 19/11/2010 ed integrazioni
3.4.2 Programma n. 3 - Settore Polizia Municipale
DESCRIZIONE DEL PROGRAMMA ATTIVITA’ ISTITUZIONALE La Polizia Municipale per l’anno 2011 proseguirà nell’esercizio dell’attività istituzionale storica, attivando le varie funzioni previste dalla L. 65/86 “Legge quadro sull’ordinamento della Polizia Municipale” e dalla L.R. n° 5/07 “Norme in materia di polizia locale e politiche regionali per la sicurezza”. L’attività istituzionale é l’attività di vigilanza e controllo sul rispetto dei Regolamenti e delle Ordinanze del Comune intesi come disciplina dei rapporti tra la Pubblica Amministrazione e il privato e tra privati è esercitata dal Corpo di Polizia Municipale nel rispetto delle disposizioni di Legge e dei Regolamenti Nazionali, Regionali e locali. L’attività sarà sviluppata come segue:
L’ATTIVITÀ AMMINISTRATIVA DI POLIZIA URBANA
nel 2011, sarà rivolta alla tutela della convivenza sociale e alla sicurezza pubblica, al controllo sull’uso e conservazione del demanio comunale, attraverso l’osservanza dei precetti contenuti nell’apposito Regolamento locale. Principalmente si avrà riguardo dell’uso e mantenimento del suolo pubblico, della nettezza delle vie e piazze, della manutenzione per il decoro, dell’igiene e della sicurezza degli edifici e delle pertinenze cortilizie e pulizia dei cortili interni dei fabbricati, del divieto di deposito di immondizie su aree pubbliche, del divieto di esporre merci su suolo pubblico e divieto di deturpare giardini e viali, dell’aggetto di rami e siepi sulla pubblica via, pascolo in aree urbane e periurbane.
L’ATTIVITÀ DI POLIZIA EDILIZIA E DI VIGILANZA E CONTROLLO DEL TERRITORIO nel 2011 verrà esercitata predisponendo controlli in materia urbanistica – edilizia sul territorio comunale al fine di prevenire abusi edilizi. Si procederà all’esecuzione di sopralluoghi sul territorio comunale nei cantieri edili e, più in generale in tutti i luoghi nei quali viene esercitata attività edilizia, per verificare l’osservanza alle Leggi, ai Regolamenti, agli strumenti edilizi e agli atti autorizzatori /comunicazioni D.U.A.A.P.. Inoltre, sarà svolta attività istruttoria per il rilascio delle concessioni temporanee per le occupazione di suolo pubblico e quant’altro previsto in relazione ai compiti residuali a seguito dell’esternalizzazione del servizio di riscossione a favore della Società A.I.P.A. S.p.a.
L’ATTIVITÀ DI POLIZIA COMMERCIALE
verrà esercitata con vigilanza e controllo sulle attività commerciali, sugli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande aperti e non al pubblico, e più in generale, sui pubblici esercizi come definiti dall’art. 86 del T.U.L.P.S., nonché sulle autorizzazioni di Polizia amministrativa di competenza del Comune. A titolo non esaustivo nel 2011, si avrà particolare riguardo al controllo sull’osservanza dei principali obblighi previsti
dalla normativa relativamente all’esposizione dei prezzi di vendita delle merci a tutela dei consumatori, all’esposizione del cartello dell’orario di apertura e chiusura, alle
vendite straordinarie, ai subingressi; si disporranno controlli tesi alle verifiche sulle dichiarazioni autocertificative rese in sede di presentazione del Modello DUAAP
all’ufficio SUAP, ai sensi della legge Regionale n. 3/08 e ss.ii.mm e deliberazione n.22/1 del 11.4.2008 (Circolare applicativa art.1 L.R. 3/08 commi 16-32) per le attività
commerciali su aree private. Inoltre attività di controllo sarà esercitata ai sensi della Legge Regionale n° 5/2006 e
ss.mm.ii. sugli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande aperti al pubblico con particolare riguardo ai subingressi, tabelle prezzi, tabelle giochi, mantenimento di requisiti di sorvegliabilità, cessazioni di attività per periodi superiori a 30 giorni,
esposizione cartello orario apertura e chiusura, verifiche sulle dichiarazioni autocertificative rese in sede di presentazione del Modello DUAAP all’ufficio SUAP, ai
sensi della legge Regionale n. 3/08 e ss.ii.mm e deliberazione n.22/1 del 11.4.2008 (Circolare applicativa art.1 L.R. 3/08 commi 16-32), destinazione d’uso dei locali,
agibilità, sorvegliabilità; su esercizi di somministrazione alimenti e bevande non aperti al pubblico con particolare riguardo all’accesso di avventori che abbiano i requisiti previsti dalla legge, verifica esposizione cartelli degli orari di apertura e chiusura, verifica sulle dichiarazioni autocertificative rese in sede di presentazione Modello
DUAAP all’ufficio SUAP, ai sensi della legge Regionale n. 3/08 e ss.ii.mm e deliberazione n.22/1 del 11.4.2008 (Circolare applicativa art.1 L.R. 3/08 commi 16-32); sul commercio
su aree e spazi pubblici, al fine di prevenire e accertare violazioni al Regolamento Comunale sul commercio di aree pubbliche, controllo mercato settimanale, verifiche sulle dichiarazioni autocertificative rese in sede di presentazione del Modello DUAAP
all’ufficio SUAP, ai sensi della legge Regionale n. 3/08 e ss.ii.mm e deliberazione n.22/1 del 11.4.2008 (Circolare applicativa art.1 L.R. 3/08 commi 16-32).
Suddette attività saranno svolte anche nelle frazioni.
L’ATTIVITÀ DI POLIZIA GIUDIZIARIA
che non è preventivamente programmabile in quanto comporta l’espletamento di procedure relative ad accertamento di fatti che non sono immediatamente prevedibili e che si concretizzano in un evento dannoso o pericoloso come conseguenza di azioni o omissioni posti in essere da soggetti che violano norme penalmente perseguibili. In tale contesto l’attività in questione, nel corso dell’anno 2011, potrà concretizzarsi in: - Attività di polizia giudiziaria d’iniziativa, intendendosi quella posta in essere direttamente dal Comando ai sensi dell’art. 347 del c.p.p. a seguito di interventi di iniziativa o a seguito di ricezione di denunce, querele ed esposti; - Attività di polizia giudiziaria delegata, intendendosi quella posta in essere a seguito di delega specifica da parte dell’Autorità Giudiziaria a norma dell’art. 370 del c.p.p; Inoltre, si evaderanno le notifiche di atti giudiziari che perverranno al Comando, per delega della locale Procura della Repubblica e di altre Procure e Tribunali.
L’ATTIVITÀ DI POLIZIA STRADALE,
nel 2011, verrà posta in essere tutta quella attività diretta all’osservanza dei principi contenuti nel Codice della Strada a tutela dell’interesse primario della sicurezza stradale e al rispetto, da parte degli utenti, dei provvedimenti amministrativi per la sua attuazione; in particolare verranno predisposti servizi consistenti nell'espletamento dell'attività giornaliera di vigilanza e controllo per due turni ordinari (antimeridiano e pomeridiano), per la prevenzione e accertamento delle violazioni in materia di circolazione stradale, servizi diretti alla regolamentazione del traffico in tutte le circostanze che lo rendano necessarie, rilevazione degli incidenti stradali, tutela e controllo sull’uso della strada e supporto nelle manifestazioni religiose, culturali, sportive, carnevalesche, cortei funebri; inoltre sarà garantita la presenza di personale all’entrata e all’uscita delle scuole elementari e medie, anche durante il pomeriggio, al fine di tutelare l’incolumità degli alunni nell’area interessata al transito di questi. Inoltre, con la predetta attività saranno adottati i provvedimenti necessari per disciplinare la viabilità sia permanente che temporanea, il rilascio di permessi, autorizzazioni, nulla osta, l’espletamento di attività di rappresentanza con il Gonfalone in servizi d’onore, in città e presso altri Enti o Istituzioni nel territorio. Si provvederà alla gestione ordinaria e straordinaria della segnaletica verticale orizzontale e luminosa.
L’ ATTIVITÀ AMMINISTRATIVA
relativa alla gestione dei procedimenti contravvenzionali e del contenzioso avrà riguardo in particolare, alla riscossione delle sanzioni per violazioni al Codice della Strada effettuate direttamente presso la cassa del Comando, alla gestione dei pagamenti tramite conto corrente postale, alla definizione delle procedure contravvenzionali con la predisposizione dei verbali attraverso le procedure informatizzate, alla gestione del contenzioso relativo ai ricorsi dinanzi al Prefetto o al Giudice di Pace, applicazione diretta della decurtazione punti attraverso il sistema informatizzato collegato con il Dipartimento Trasporti Terrestri al quale il comune di Tempio Pausania accede direttamente in quanto con popolazione superiore ai 10.000 abitanti, attivazione di procedura di autotutela, predisposizione ruoli esecutivi e verifica delle relative entrate tramite il sito web “Equitalia servizi”; gestione contenzioso relativo a violazioni amministrative dei regolamenti e ordinanze Comunali, ricezione istanze, segnalazioni di carattere generale, centrale operativa, front-office con l’utenza, attivazione procedure per la risoluzione delle problematiche segnalate dai cittadini;
Nell’esercizio dell’attività amministrativa saranno avviati i procedimenti che l’Ordinamento attribuisce alla Polizia Municipale e relativi alle sottoelencate materie che
si riportano a titolo non esaustivo: 1. Proposte di deliberazione al Consiglio Comunale e alla Giunta;
2. Determinazioni del Responsabile del Settore; 3. Decreti di liquidazione; 4. Gestione gare d’appalto per la fornitura di beni e servizi di competenza del settore e relativa
predisposizione dei contratti;
5. Gestione Amministrativa del personale del Settore; 6. Gestione contabile dei proventi contravvenzionali, dei parcheggi a pagamento e
responsabilità del maneggio valori; 7. Predisposizione atti amministrativi di carattere generale; 8. Rilascio nulla osta per transito trasporti eccezionali; 9. Autentiche firme per trasferimento di proprietà veicoli; 10. ricezione denunce smarrimento documenti di identità; 11. Istruttoria procedimenti relativi ai duplicati patenti e carte di circolazione smarrite, deteriorate
o rubate;
L’ATTIVITÀ DI POLIZIA AMBIENTALE
per l’anno 2011 intende porre in essere una serie di interventi, di tipo preventivo e repressivo, finalizzati all’accertamento di: 6� violazioni in materie ambientali di cui al T.U. 152/2006 che rientrino nelle competenze dei
comuni e comunque in attività di cui alla Legge 689/1981 con particolare riguardo alla parte terza;
6� inquinamento dal rumore previsto dalla Legge n° 447/95; 6� inquinamento elettromagnetico previsto dalla L. 22 febbraio 2001, n. 36 e le relative norme
del Regolamento Comunale sulle installazioni degli impianti e il funzionamento della telefonia cellulare;
6� Vigilanza e controllo sul rispetto precetti del Regolamento Gestione Rifiuti; 6� Vigilanza e controllo sul rispetto dei precetti previsto D.Lgs. N° 209 del 24 Giugno 2003 e
Decreto Ministero dell’Interno del 22.10.1999 n° 460 relativo a veicoli a motore e rimorchi rinvenuti su aree pubbliche o a uso pubblico, in stato di abbandono;
L’ATTIVITÀ DI PUBBLICA SICUREZZA
in relazione alle vigenti disposizioni di legge, verrà esercitata ogni qualvolta sarà fatta esplicita richiesta dall’Autorità locale di Pubblica Sicurezza, essendo tale attività un compito Istituzionale dello Stato e, la P.M. partecipa in forma ausiliaria alle altre forze di Polizia e solo su richiesta, dietro autorizzazione del Sindaco o suo delegato, quale capo della Polizia Municipale.
L’ATTIVITA’ DI PROTEZIONE CIVILE
Verrà svolta dal Comando per quanto previsto dal Piano Speditivo Comunale di Protezione Civile
ATTIVITÀ DI COLLABORAZIONE DI PROTEZIONE CIVILE redatto ai sensi del O.P.C.M. del 28.08.2007 n° 3606. In relazione a tale compito, il Comando collaborerà con l’ufficio Tecnico
Comunale in tutte le fasi di preallarme e di allarme nelle situazioni di emergenza potenzialmente verificabili, nell’ambito del territorio comunale, con evidente minaccia per
l’incolumità della popolazione. Si assolveranno, pertanto, le funzioni attribuite al Comando in fase di elaborazione del modello di intervento del Comune di Tempio Pausania in materia di
Protezione Civile elaborato in collaborazione con l’Ufficio Tecnico Comunale. Inoltre, si provvederà alla verifica del rispetto della “Convezione per la fornitura di servizi di Protezione
Civile nel territorio del Comune di Tempio Pausania e frazioni”, stipulata con l’Associazione di volontariato di Protezione Civile “Alta Gallura Onlus”, demandata al controllo della Polizia
Municipale e al coordinamento degli interventi in presenza di altre emergenze non previste nel Piano Speditivo ma facenti parte del Piano Straordinario di controllo del territorio in presenza di
forti precipitazioni nevose (pioggia, neve, ghiaccio, vento ecc.).
L’ATTIVITÀ DI POLIZIA SANITARIA E VETERINARIA
Sarà svolta direttamente o in collaborazione con l’Autorità sanitarie di volta in volta interessate.
A titolo solo indicativo si precisa che tale attività riguarda, se necessario: 1. Istruttoria procedimenti di Ricovero Coatto; 2. Controllo sull’osservanza delle disposizioni locali in materia di igiene e sanità ecc. 3. Accertamenti diretti all’osservanza delle disposizioni di cui alla L.R. n° 21/1994 “Anagrafe
Canina”, alla Legge n° 189 del 20 Luglio 2004 “Disposizioni concernenti il divieto di maltrattamento degli animali, nonché di impiego degli stessi in combattimenti clandestini o competizioni non autorizzate”, delle Ordinanze Ministeriali in materia e del Regolamento del servizio di cattura, ritiro e trasporto degli animali randagi nel territorio della A.S.L. n° 2 di Olbia;
DESCRIZIONE ATTIVITA’ PERFORMANCE DI STRUTTURA DI BASE DI MIGLIORAMENTO E INNOVATIVI
Nel corrente anno, sono altresì programmati obiettivi di sviluppo e di miglioramento collegati a esigenze dell’amministrazione. In particolare: 1. INTERVENTI DI TUTELA AMBIENTALE - SALUTE E SICUREZZA DEL CITTADINO ATTRAVERSO IL MIGLIORAMENTO DELLA CIRCOLAZIONE STRADALE finalizzato alla riduzione dell’inquinamento acustico e atmosferico in zone del territorio fortemente antropizzate, caratterizzate da notevole movimentazione veicolare e pedonale e pertanto, collateralmente all’intervento di risanamento ambientale, ci si pone l’obiettivo di garantire la sicurezza del cittadino come utente della strada nonché il recupero di spazi atti alla sosta regolamentare delle auto che non trovano allocazione in aree di pertinenze private. Il programma prevede l’intervento in un’area circoscritta tra la via Udine, via Belluno, via Kolbe, via Palau fino all’intersezione con circ. S. Giuseppe; 2. LA SICUREZZA URBANA, LA QUIETE E RIPOSO DELLE PERSONE ATTRAVERSO CONTROLLI DEGLI ESERCIZI DI SOMMINISTRAZIONE DI ALIMENTI E BEVANDE E INTRATTENIMENTO SULL’ATTIVITA’ SVOLTA CON PARTICOLARE RIGUARDO ALL’OSERVANZA DELL’ORDINANZA SINDACALE CHE NE FISSA GLI ORARI DI ESERCIZIO, A TUTELA DEL DIRITTO FONDAMENTALE ALLA SALUTE. 3. ESERCIZIO DIRETTO DEL COMUNE DELLA GESTIONE AMMINISTRATIVO-CONTABILE, TECNICA E CONTROLLO DEI PARCHEGGI A PAGAMENTO NON CUSTODITI UBICATI IN ZONE DI CUI ALLA LETTERA “A” DELL’ART. 2 DEL D.M.L.P. 2 APRILE 1968 N° 1444 E IN ALTRE ZONE DI PARTICOLARE RILEVANZA URBANISTICA. 4. ATTIVITÀ DI EDUCAZIONE STRADALE PER GLI STUDENTI DELLE SCUOLE SECONDARIE DI PRIMO GRADO, AI SENSI DELL’ART 230 DEL C.D.S. E DEL D.M. 05-08-1994 “PROGRAMMI DEI CORSI DA ESPLETARSI NELLE SCUOLE DI OGNI ORDINE E GRADO” ATTRAVERSO CORSI DIDATTICI MULTITEMATICI CON PARTICOLARE RIGUARDO AL RISPETTO DELLE NORMATIVE IN MATERIA DI DECORO E DI TUTELA AMBIENTALE CONSEGUENTI A COMPORTAMENTI DELL’UTENZA DELLA STRADA. ALTRESÌ ATTIVITÀ DIDATTICA PER ALUNNI E STUDENTI DELLE SCUOLE SECONDARIE DI PRIMO GRADO E SCUOLA SECONDARIA SUPERIORE CHE ABBIANO I REQUISITI PER PARTECIPARE AL CORSOAL FINE DEL CONSEGUIMENTO DEL CERTIFICATO DI IDONEITÀ ALLA GUIDA DEI CICLOMOTORI DI CUI AL DECRETO MIT 30.06.2003.
Risorse strumentali: Sono quelle a disposizione del Comando che troveranno implementazione nel corrente anno. Risorse umane Le risorse umane saranno assegnate in relazione alle esigenze sono indicate analiticamente nell’allegato al personale. Risorse finanziarie: le risorse finanziarie necessarie per la realizzazione dei programmi sono quelle indicate negli appositi capitoli di bilancio, le cui quantificazioni sono state richieste con nota n. 38258 del 30.11.2010
3.4.3 Programma n. 4 - Settore Tecnico
SETTORE DEI SERVIZI AL PATRIMONIO ED AL TERRITORIO
RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA
SETTORE DEI SERVIZI AL PATRIMONIO ED AL TERRITORIO L'attività ordinaria per l'esercizio 2011 prevede una serie di attività, svolte per la maggior
parte attraverso l'utilizzo del personale a tempo indeterminato ed in minima parte
attraverso l'assunzione di personale a tempo determinato destinato a potenziare gli uffici
(2 tecnici con contratto part-time a 25 ore alla settimana per 6-8 mesi) e con la
realizzazione di due progetti occupazionali: miglioramento della qualità del patrimonio (n. 2
muratori e n. 2 manovali con contratti part-time a 25 ore alla settimana per 10 mesi e n. 1
tecnico con contratto part-time a 25 ore alla settimana per 11 mesi), miglioramento del
decoro urbano (n. 2 giardinieri, n. 2 muratori e n. 1 manovale con contratti part-time a 25
ore alla settimana per 10 mesi e n. 1 tecnico con contratto part-time a 25 ore alla
settimana per 11 mesi).
In relazione al personale preme sottolineare che la dotazione di personale sia con funzioni
direttive (D) che istruttorie (C) sia carente: rispetto all'anno 2010 si rileva la sostituzione
del Funzionario Tecnico cat. D3 e dell'Istruttore Direttivo Tecnico (cat. D1) cessati per
mobilità.
Si ritiene importante verificare se è possibile la stabilizzazione di alcune figure in forza
della L.R. n. 3/2009 e ss.mm.ii.
In sintesi gli uffici del Settore dei Servizi al Patrimonio e al Territorio, posto che ogni
servizio cura la predisposizione delle determinazioni, dei decreti e delle proposte di
deliberazione afferenti il proprio campo, si occuperanno delle seguenti attività:
Il Servizio Amministrativo espleta una attività di supporto e di staff agli altri servizi del
settore, in particolar modo per la predisposizione e la gestione del piano ferie, delle
ordinanze e diffide, dei contratti, del rilascio delle concessioni di suolo pubblico
permanenti, delle pratiche sugli ascensori, della gestione e smistamento della
corrispondenza, dei servizi di segreteria relativi al Settore. Inoltre cura espressamente la
gestione delle assegnazione dei 409 alloggi di proprietà dell’A.R.E.A. (ex IACP), la
gestione dei contratti di locazione degli appartamenti e delle aree di proprietà comunale.
Di rilievo l'attività svolta per l'acquisizione e la cessione dei beni patrimoniali, con
particolare riferimento alla vendita delle tribune del campo Nino Manconi e ai reliquati e
aree edificabili da dismettere (introito previsto circa 347.917,00 + 70.000,00 euro).
Inoltre l'Ufficio Amministrativo gestisce le concessioni per le antenne sul Monte Limbara
(introito annuo che è stato portato a 49.041,48 euro), le concessioni di aree per la telefonia
mobile e i contratti di locazione dei fabbricati (€ 231.599,56).
Nel corso dell'esercizio l'Ufficio procederà all'assegnazione dei lotti ERP nel Piano di Zona
167, a seguito del bando pubblico scaduto di recente. Tale attività comporterà un introito di
circa 288.896,00 euro.
Servizio Edilizia Privata – Urbanistica e Ambiente
L'U.O.C. Edilizia Privata - Urbanistica svolgerà attività istruttorie e di controllo
relativamente all’Edilizia Privata e all’Urbanistica, con particolare riferimento al
miglioramento delle procedure amministrative tendenti alla riduzione dei tempi di
lavorazione delle pratiche edilizie. Al riguardo è importante sottolineare che il personale
presente in questa UOC, oltre al Responsabile di Servizio, è composto da 2 tecnici
istruttori e da un istruttore amministrativo oltre ad un tecnico con contratto a tempo
determinato (fino al 30.09.2011) e part-time a 25 ore. Ai primi due istruttori ed al tecnico
part-time sono demandate tutte le istruttorie edilizie, i sopralluoghi, la predisposizione
delle certificazioni urbanistiche. Nel 2010 il numero delle pratiche gestite è stato pari a
651 (n. 479 pratiche istruite, 19 sopralluoghi, 153 certificati destinazione urbanistica).
All’istruttore amministrativo compete la predisposizione delle note di comunicazione del
Responsabile del procedimento per le pratiche edilizie, urbanistiche e di richiesta di
autorizzazione paesaggistica (n. 267 nel 2010), dell’istruttoria delle richieste di accesso
agli atti di pratiche edilizie ed urbanistiche (n. 160 anno 2010), la gestione dell’archivio
corrente posto in parte in piazza Gallura (consultazione di circa 2000 fascicoli anno 2010).
L’istruttoria e la gestione delle pratiche urbanistiche, compresa la predisposizione degli atti
da portare all’attenzione del Consiglio Comunale sono di competenza del Responsabile
del Servizio (n. 45 nel 2010).
In ultimo l'Ufficio resta sempre in attesa della copertura del posto vacante di responsabile
U.O.C. Edilizia Privata ed Urbanistica.
Quest’anno sarà determinante avviare l'attività dell'Ufficio P.U.C. secondo le indicazioni e
le risorse che fornirà l’Amministrazione. Questo ufficio, in collaborazione con l’Ufficio
informativo territoriale e catasto, si rivolgerà alla revisione della situazione generale delle
lottizzazioni, circa 30 piani in attuazione, con la verifica dello stato di attuazione delle
opere di urbanizzazione.
Ad evidenziare la complessità delle azioni di questo ufficio si ritiene utile ricordare infine
l'attività legata all'entrata in vigore della L.R. 4/2009 (Piano casa) e agli atti urbanistici
conseguenti.
L'U.O.C. Ambiente si occuperà della gestione del contratto di appalto dei lavori del verde
pubblico affidato alle cooperative agricole Coop. De.Fa.Tro. e Maritler, della Direzione dei
lavori dei cantieri del verde attivati con l’utilizzo del personale con contratti a temine
(parco delle farfalle, miglioramento ingresso via Italia Unita), della sovrintendenza del
cantiere di lavoro per il progetto miglioramento delle aree verdi e viabilità, con
specifico riferimento alle aree verdi, delle problematiche relative all’ordinanza regionale
antincendi, della verifica del servizio della gestione della raccolta differenziata
secco/umido svolto dalla GESENU per conto dell’Unione dei Comuni.
Inoltre si occuperà della tutela e del recupero ambientale, con particolare riferimento alla
bonifica dei siti inquinati (a seguito del finanziamento ottenuto per la bonifica della
discarica di Padulo), e del rilascio delle autorizzazioni allo scarico in città.
Altro appalto importante di cui si occuperà l’ufficio è quello della gestione dei “Cimiteri
comunali” affidato lo scorso anno.
Infine questo ufficio curerà, in collaborazione con il Servizio Amministrativo e l’Ufficio
Servizio informativo territoriale, i procedimenti di assegnazione in adozione delle aree
verdi ai sensi del nuovo regolamento comunale recentemente approvato.
A causa della scarsità del personale (l’UOC è composta da n. 1 Tecnico istruttore e da n.
1 operaio B1) potranno manifestarsi alcune criticità in merito alla gestione delle attività di
cava. Invece a causa degli stessi motivi si è ritenuto di spostare all’Ufficio Servizio
informativo territoriale e catasto la redazione del Catasto informatizzato delle aree
percorse da incendi e l’implementazione dello strato informativo relativo al verde urbano.
U.O.C. Servizio Informativo Territoriale e catasto
Da gennaio di quest’anno il posto lasciato vacante dal Dott. Curcuruto (messo in mobilità dal 1° gennaio 2010) è stato ricoperto dal geom.
Salvatore Bicchiri. In tal modo potrà riavviarsi il progetto per il rilevamento dei numeri civici e l'inserimento nel Sistema Informativo in
collaborazione con il locale ufficio ISTAT. Verrà inoltre aggiornato il Sistema Informativo Territoriale, partecipando come partner della RAS
Assessorato EELL al progetto Sit2COM. Inoltre in considerazione del fatto che l’Amministrazione ha deciso di NON avviare il “polo di servizi intercomunale e catasto” in quanto ha condiviso le criticità rilevate dall’ufficio, potranno essere attivate le
seguenti attività: procedure per la nuova toponomastica e assegnazione nuovi numeri civici; predisposizione dello strato informativo territoriale
relativo alle lottizzazioni approvate e realizzate; predisposizione del catasto delle aree percorse da incendi; predisposizione del catasto delle
aree verdi e supporto alla procedura di assegnazione delle adozioni delle aree verdi; accettazione del deposito di frazionamenti catastali e
verifiche relative. Infine l’ufficio garantirà l’apertura dello Sportello Catastale decentrato per almeno due giorni alla settimana.
Servizio Lavori Pubblici e Patrimonio (Illuminazione pubblica, manutenzioni e strade)
U.O.C. Lavori Pubblici. Gran parte dell’attività di questo ufficio è improntata all’attuazione
del Programma della opere pubbliche e del relativo Elenco Annuale, nelle forme e con le
modalità previste dalla Legge istitutiva dell’Osservatorio dei Lavori Pubblici e dal
regolamento sui Lavori Pubblici (DPR N. 554/99), nonché delle rendicontazioni finanziarie
e del monitoraggio per conto della RAS. Tali attività avevano assunto fino allo scorso anno
un rilievo ed una complessità tali da richiedere, in relazione al numero delle opere gestite,
una unità lavorativa a tempo pieno. Questa attività è molto diminuita ma rimane
importante in relazione al tempo richiesto per curare le azioni per l’ottenimento delle
tranches residue di finanziamento.
Per questo motivo l’Ufficio non si occuperà, se non per lavori molto semplici, direttamente
della progettazione di nuove opere, mentre curerà la partecipazione ai vari bandi per
accedere ai finanziamenti comunitari e regionali.
E’ necessario evidenziare che, oltre alla attuazione degli interventi previsti nell’Elenco Annuale 2011, il personale tecnico sarà impegnato nel seguire la realizzazione delle opere inserite negli anni precedenti e
attualmente in esecuzione. Si riscontra di particolare rilievo, tra gli interventi per il 2011, la realizzazione della rete
del gas di città per il Bacino n. 2 (12 mil euro) in project financing per la quale entro la fine
del mese di marzo è prevista la sottoscrizione del contratto, la conclusione dei lavori
relativi alla strada Tempio-Padulo (6,2 milioni di euro), il completamento lavori per la
funzionalità palazzo ex Pretura (400 mila euro). A seguito della rimodulazione del PIA SS
17/19 saranno eseguiti i seguenti interventi:la Riqualificazione ex Caserma Fadda (1,2 mil
euro), il parcheggio nell’area ex Cannas (500 mila euro), il restauro della stazione vecchia
(500 mila euro), recupero ambientale al Limbara (400 mila euro). Infine sono previsti altri
interventi minori come meglio descritto nell'allegato piano delle OOPP. Tra questi sono
degni di nota in quanto si ritiene NON più procrastinabili quelli relativi all’eliminazione di
situazioni di pericolo per la pubblica e privata incolumità: rifacimento coperture case
comunali di via Italia Unita e via Firenze (€ 130.000,00), messa in sicurezza muri di
sostegno (€ 100.000,00), messa in sicurezza solaio scuola media (€ 15.000,00)
Per gli interventi sulla viabilità sono state chieste risorse pari a 220.000 euro, mentre per il
rifacimento dell’illuminazione pubblica si ritiene debbano essere messe a disposizione
120.000 euro di cui € 40.000,00 per risparmi sui consumi a seguito della riparazione dei
“variatori di flusso luminoso”.
È stato predisposto il progetto per la presentazione della domanda di inserimento nel
fondo regionale per l’Housing sociale.
È stato predisposto il bando per la progettazione esecutiva e realizzazione di alcuni impianti fotovoltaici a servizio di fabbricati
scolastici parzialmente finanziato dalla Regione.
All’Ufficio LL.PP. è affidata la responsabilità della gestione tecnica delle pratiche connesse all’efficace ed efficiente utilizzo del patrimonio
immobiliare del Comune, con particolare riguardo alla redazione di stime per le locazioni (attive e passive), le cessioni, le acquisizioni, al
supporto all’Ufficio Ragioneria per la redazione di documenti contabili, ecc.
Il Servizio LLPP segue in economia diretta l’attività di gestione, manutenzione ordinaria e straordinaria ed ampliamento della rete di
illuminazione pubblica di Tempio e delle tre frazioni principali (Nuchis, Bassacutena a 32 Km, San Pasquale a 45 Km.).
Inoltre, il personale di cui al capoverso seguente, oltre alla manutenzione degli oltre 2000 punti luce di Tempio, Nuchis,
Bassacutena e San Pasquale, si occupa della preparazione di impianti per i palchi e le manifestazioni per carnevale ed estive; preparazione ed
allestimento addobbi natalizi; manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti interni degli edifici comunali; interventi sugli impianti
tecnici delle strutture sportive, dei parchi e delle piazze; ecc.). L'Ufficio Patrimonio svolge una importante attività di supporto ai vari settori
dell'Amministrazione, con particolare riferimento alla manutenzione delle scuole e delle
strutture comunali, dello stadio comunale e degli altri impianti sportivi, del parco automezzi
comunali. L'Ufficio si occupa inoltre della gestione degli approvvigionamenti dei
combustibili per tutte le utenze comunali, dei contratti della manutenzione degli impianti di
riscaldamento, degli ascensori e degli estintori.
Saranno attuati gli interventi di riqualificazione degli immobili comunali con un cantiere
comunale finanziato con fondi regionali dell'annualità 2009 (progetto miglioramento
della qualità degli immobili comunali) al quale lavorano n. 1 geometra, due muratori e
due manovali con contratto part-time.
Da quest’anno l’ufficio patrimonio cura la manutenzione ordinaria delle strade comunali.
Inoltre predispone il rilascio delle autorizzazioni per la manomissione del piano viario,
l’istruttoria delle pratiche di richiesta risarcimento danni e la progettazione e direzione dei
lavori in amministrazione diretta o attraverso cottimo fiduciario degli interventi di ripristino
stradale.
Da aprile prenderà avvio il progetto “miglioramento della qualità del verde e della viabilità” per una durata di 10 mesi, che si occuperà, attraverso
l’utilizzo di due muratori e 1 manovale, di interventi di miglioramento della viabilità e soprattutto dei marciapiedi.
PIANO DEGLI OBIETTIVI Di particolare rilevanza anche il quadro degli obiettivi di sviluppo per ora proposti alla
Giunta Comunale, nel quale spiccano alcune progetti di ampio respiro e di grande
rilevanza.
In particolare, sia per le tempistiche che per la complessità, è da evidenziare quello
relativo al Mantenimento e alla riorganizzazione interna degli uffici in linea con le
priorità stabilite dall’Amministrazione.
Nel ribadire che si tratta ancora di proposte, si elencano gli obiettivi strategici comunicati:
Servizio Amministrativo Tecnico • Diminuzione spese postali • Regolamento per l’affidamento in locazione e in comodato del patrimonio comunale
Servizio Edilizia Privata-Urbanistica e Ambiente • Attivazione prima fase del P.U.C. – attività di conoscenza del territorio; • Miglioramento delle aree verdi cittadine
Servizio Lavori Pubblici e Patrimonio • Gestione elenco annuale opere pubbliche • Realizzazione di parcheggio per pullman e sistemazione area di Vignaredda,
attraverso finanza di progetto • Recupero crediti vantati nei confronti della RAS per lavori pubblici già terminati
U.O.C. Servizio Informativo territoriale • Predisposizione catasto del verde • Aggiornamento dati Piani di lottizzazione
Intersettoriale • Predisposizione contratto di “pronto intervento” per la segnalazione ed eliminazione di
cause di pericolo lungo le strade (in collaborazione con Settore viabilità).
PROGRAMMA TRIENNALE DELLE OPERE PUBBLICHE 2011/2013
N. D'ord
Pri
orità
Ele
nco
Ann
uale
Opera Importo
Importo stanziato 2010 e precedenti
Importo Bil. 2011 Finanziamento
Importo Bil. 2012 Finanziamento
Importo Bil. 2013 Finanziamento
1 1 X
Manutenzione straordinaria edifici comunali: Rifacimento copertura case comunali via Italia Unita e via Firenze
120.000,00 120.000,00 cap. 10905 (trasferimento L.R. 2 RAS) -
2 1 X
Manutenzione straordinaria edifici comunali: Sistemazione copertura palestra "vecchio caseggiato" + bagni palestra
136.000,00 136.000,00 cap. 10907 (proventi L. 10/77)
3 1 X Manutenzione straordinaria su solai scuola media n. 1
15.000,00 15.000,00 cap. 11920 (E. cap. 2270)
4 1 X
Manutenzione straordinaria ed adeguamento mattatoio comunale
50.000,00 50.000,00 cap. 14410 (E. cap. 2270)
5 1 X
Manutenzione straordinaria e ampliamento viabilità: Messa in sicurezza muri pericolanti
50.000,00 50.000,00 cap. 12910 (trasferimento L.R. 2 RAS) -
6 1 X
Manutenzione straordinaria e ampliamento viabilità - Contratto di manutenzione
120.000,00 20.000,00 cap. 12910 (trasferimento L.R. 2 RAS) -
50.000,00 cap. 12910 (trasferimento L.R. 2 RAS) -
50.000,00 cap. 12910 (trasferimento L.R. 2 RAS) -
7 1 X Manutenzione straordinaria e ampliamento viabilità -
30.000,00 30.000,00 cap. 13325 (E. cap. 2270)
ampliamento viabilità - Completamento infrastrutture lottizzazione Russino
8 1 X
Manutenzione straordinaria e ampliamento viabilità - Interventi vari
480.000,00 90.000,00 cap. 12902 (trasferimento L.R. 2 RAS) -
200.000,00
100.000,00 cap. 12910 (trasferimento L.R. 2 RAS) 100.000,00 cap. 12902 (proventi L. 10/77)
190.000,00
90.000,00 cap. 12910 (trasferimento L.R. 2 RAS) 100.000,00 cap. 12902 (proventi L. 10/77)
9 1 X
Manutezione straordinaria e ampliamento illuminazione pubblica
482.000,00 97.000,00
20.000 al cap. 13201 + 45.000 al cap. 13205 (trasferimento L.R. 2 RAS) + 12.000 al cap. 13215 (risparmio consumo energia elettrica ill. pubb.) + 10000 al cap. 13230 + 5000 al cap. 13235 + 5000 al cap. 13240
145.000,00
40.000 al cap. 13201 + 65.000 al cap. 13205 (trasferimento L.R. 2 RAS) + 40.000 al cap. 13215 (risparmio consumo energia elettrica ill. pubb.)
240.000,00
120.000 al cap. 13201 + 80.000 al cap. 13205 (trasferimento L.R. 2 RAS) - 40.000 al cap. 13215 (risparmio consumo energia elettrica ill. pubb.)
10 1 X Impianto antincendio località "Vallicciola" 70.000,00 70.000,00
Trasferimento Provincia Olbia - Tempio - cap. 13940/2009
11 1 X Completamento lavori per la funzionalità palazzo ex Pretura -
400.000,00 400.000,00 MUTUO Cassa DD.PP. Cap. 10901/2011
12 1 X Bando Biddas 77.595,98 77.595,90
7.500,00 cap. 10907/2010 (proventi L. 10/77) - 1.440,00 cap. 11830/2009 68,655,90 cap. 11825/2010 (finanziamento RAS LR 29/98)
13 1 X
Realizzazione area verde attrezzato Bassacutena - completamento
10.000,00 10.000,00 cap. 13910/2011 (proventi L. 10/77)
14 1 X
Intervento di mitigazione del rischio idrogeologico nelle arre perimetrate dal PAI e pericolosità H3/H4
200.000,00 200.000,00 Cap. 13345/2010 (finaz. RAS - Ass. LL.PP.)
15 1 X Tutela e valorizzazione Monte Limbara 400.000,00 400.000,00
Rimodulazione PIA SS 17/19 (Alta Gallura) cap. 13912/2010 (finanz. RAS) -
16 1 X
Riqualificaz. urbana Ex Caserma Fadda - 3° lotto - messa in sicurezza strutture e sistemazioni esterne - Corpo B3 - B4 - Uffici vari
1.200.000,00 1.200.000,00
Rimodulazione PIA SS 17/19 (Alta Gallura) 1.200.000,00 cap. 10932/2009 (finanz. RAS) -
17 1 X Recupero immobile ex stazione vecchia loc. Vignaredda
500.000,00 500.000,00
Rimodulazione PIA SS 17/19 (Alta Gallura) cap. 10955/2009 (finanz. RAS) -
18 1 X Completamento parcheggi ex Cannas 500.000,00 500.000,00
Rimodulazione PIA SS 17/19 (Alta Gallura) cap. 13120/2009 (finanz. RAS) -
19 1 X Lavori di bonifica discarica Padulo 250.000,00 250.000,00
cap. 13805 RR.PP. 2008 (RAS Ass. Ambiente)
20 1 X
Intervento di manutenzione straordinaria e costruzione loculi cimitero comunale
450.000,00 125.000,00 75.000,00
125.000 Cap. 14230 RR.PP. 2010 - 75.000 Cap. 14230 / 2011
125.000,00 Cap. 14230/2012 125.000,00 Cap. 14230 / 2013
21 1 X Impianti fotovoltaici immobili comunali - 1° stralcio
450.000,00 450.000,00
100.000,00 cap. 10965/2011 (finanz. RAS Ass. 350.000,00 cap. 10970/2011 (Mutuo Cassa Depositi e Prestiti)
22 1 X Realizzazione rete distrubuzione GAS Metano
12.420.503,11 12.420.503,11 cap. 14500 RR.PP. 2008 (RAS + Privati)
23 1
Manutezione straordinaria edifici comunali: Interventi vari
400.000,00 200.000,00
100.000,00 cap. 10907 (proventi L. 10/77) 100.000,00 cap. 10905 (L.R. 2/RAS)
200.000,00
100.000,00 cap. 10907 (proventi L. 10/77) 100.000,00 cap. 10905 (L.R. 2/RAS)
24 1 Sistemazione situazioni di pericolo relative alla viabilità
1.500.000,00 500.000,00 Finanziamento RAS Assto LL.PP. CAP. 12970
500.000,00 Finanziamento RAS Assto LL.PP. Cap. 12970
500.000,00 Finanziamento RAS Assto LL.PP. Cap. 12970
25 1 Realizzazione di fontane rionali 100.000,00 100.000,00
Finanziamento RAS Assto LL.PP. Cap. 13970
26 1 Interventi asilo nido finalizzati a collaudo statico e C.P.I.
100.000,00 100.000,00
Finanziamento RAS Assto P.I. - L.R. n. 2 del 29.05.2007 art. 27 - cap. 14010
27 1
Ampliamento scuola materna via Graziani - Delib. G.C. n. 221/2007
130.000,00 130.000,00
Finanziamento RAS Assto P.I. - L.R. n. 2 del 29.05.2007 art. 27 - cap. 11675
28 1
Interventi scuola primaria Piazza Libertà finalizzati a collaudo statico
80.000,00 80.000,00
Finanziamento RAS Assto P.I. - L.R. n. 2 del 29.05.2007 art. 27 - cap. 11820
29 1 Interventi scuola primaria S. Giuseppe finalizzati a collaudo
150.000,00 150.000,00 Finanziamento RAS Assto P.I. - L.R. n. 2 del
statico e C.P.I. 29.05.2007 art. 27 - cap. 11820
30 1
Interventi sede università finalizzati a collaudo statico e C.P.I.
120.000,00 120.000,00
Finanziamento RAS Assto P.I. - Spesa cap. 10900-E/cap.2420
31 1
Interventi ufficio turistico finalizzati a collaudo statico e C.P.I.
50.000,00 50.000,00
Finanziamento RAS Assto LL.PP. S. cap.12815/E. cap. 2575
32 1
Interventi biblioteca Bassacutena con annessi uffici comunali finalizzati a collaudo statico e C.P.I.
70.000,00 70.000,00 Finanziamento RAS Assto LL.PP. S.cap. 12200/ E. cap. 2525
33 1
Interventi biblioteca Nuchis con annessi uffici comunali finalizzati a colaudo statico e C.P.I.
50.000,00 50.000,00 Finanziamento RAS Assto LL.PP. S.cap. 12200/ E. cap. 2525
34 1
Interventi centro culturale finalizzati a collaudo statico e C.P.I.
120.000,00 120.000,00 Finanziamento RAS Assto LL.PP. S.cap. 12200/ E. cap. 2525
35 1
Interventi centro aggregazione sociale finalizzati a collaudo statico e C.P.I.
130.000,00 130.000,00
Finanziamento RAS Assto LL.PP. S.cap.14100/ E. cap.3225
36 1
Interventi palazzo comunale finalizzati a collaudo statico e C.P.I.
150.000,00 150.000,00
Finanziamento RAS Assto LL.PP. S. cap.10900/ E. cap.2420
37 1
Interventi uffici comunali via Olbia (ex servizi sociali) finalizzati a collaudo statico e C.P.I.
50.000,00 80.000,00
Finanziamento RAS Assto LL.PP. S. cap.10900/ E. cap.2420
38 1 Interventi uffici comunali ex caserma Fadda (Uffici tecnici)
50.000,00 50.000,00 Finanziamento RAS Assto LL.PP. S. cap.10900/ E.
finalizzati a collaudo statico e C.P.I.
cap.2420
39 1
Interventi comando polizia municipale finalizzati a collaudo statico e C.P.I.
80.000,00 80.000,00
Finanziamento RAS Assto LL.PP. S. cap. 11580/ E. cap.2425
40 1
Interventi piscina comunale finalizzati a collaudo statico e C.P.I.
30.000,00 50.000,00
Finanziamento RAS Assto LL.PP. S. cap. 12406/ E.cap. 3010
41 1
Completamento palazzetto polifunzionale ed opere finalizzate a collaudo statico e C.P.I.
400.000,00 400.000,00 Finanziamento RAS Assto P.I. -S. cap. 12505/ E.cap. 3010
42 1
Interventi di manutenzione straordinaria palazzetto San Giuseppe ed opere finalizzate a collaudo statico e C.P.I.
100.000,00 100.000,00 Finanziamento RAS Assto P.I. - S. cap. 12505/ E.cap. 3010
43 1
Interventi mattatoio comunale ZIR finalizzati a collaudo statico e C.P.I.
140.000,00 140.000,00
Finanziamento RAS Assto Sanità - S. cap.14405/ E. cap.3220
44 1 Manutenzione straordinaria via Togliatti
1.000.000,00 1.000.000,00 Finanziamento RAS Assto LL.PP. P cap. 12916
45 2 Realizzazione archivio comunale presso ex caserma Fadda
150.000,00
150.000,00 Finanziamento RAS Assto P.I. - S. cap. 11285/E.3245
46 2
Ristrutturazione immobile ex Cannas per ostello e laboratori del carnevale
2.050.000,00 22.918,18
16.042,72 Cap. 10950/2011 (contributo RAS – piano strategico) - 6.875,45 Cap. 11090/2011
2.027.081,82 Finanziamento RAS Assto LL.PP. S. cap. 10950/ E. cap. 2635
(bilancio L.r. n.2)
47 2 Intervento mobilità sostenibile ed accesso urbano/rurale
1.815.000,00 9.613,30
6.729,31 Cap. 12905/2011 (contributo RAS – piano strategico) - 2.883,99 Cap. 11090/2011 (bilancio L.r. n.2)
Finanziamento RAS Assto LL.PP.
48 2 Completamento parcheggio via Giovanni XXIII
450.000,00 450.000,00 Finanziamento RAS Assto LL.PP. Cap. 12975
49 2
Realizzazione viale pedonale tra ex stazione e nuova stazione ferroviaria / E. cap.2590
500.000,00 500.000,00 Finanziamento RAS Assto LL.PP. S. cap. 12955/ E. cap.2590
50 2 Completamento urbanizzazione P. di Z. 200.000,00 100.000,00 Proventi PdiZ
2009 - cap 13401 50.000,00 Proventi PdiZ 2010 S. cap. 13401 50.000,00 Proventi PdiZ 2011
S. cap. 13401
51 2 Impianti fotovoltaici immobili comunali - 2° stralcio
500.000,00 500.000,00
500.000,00 cap. _10970/2012 (Mutuo Cassa Depositi e Prestiti)
52 2 Riqualificazione campo sportivo "B. Demuro" / E. cap.3015
500.000,00 500.000,00
Finanziamento RAS Assto Pubb. Ist. - Sport S. cap. 12530/ E. cap.3015
53 2
Spogliatoi e servizi campi da tennis loc. "Valdicossu" / E. cap. 3665
200.000,00 200.000,00
Finanziamento RAS Assto Pubb. Ist. - Sport Spesa cap. 12640/ E. cap. 3665
54 2
Adeguamento Campo sportivo rionale in loc. "Spinsateddu" / E. cap.3030
200.000,00 200.000,00
Finanziamento RAS Assto Pubb. Ist. - Sport Spesa cap. 12509/ E. cap.3030
55 2
Manutenzione straordinaria pista atletica Stadio N. Manconi / E. cap.2620
300.000,00 300.000,00
Finanziamento RAS Assto Pubb. Ist. - Sport Spesa cap. 12545/ E. cap.2620
56 3 Completamento chiesa loc. Pischinaccia - Sacro Cuore
1.200.000,00 800.000,00
RAS Assto LLPP per 400,000 + Curia per 400,000 cap 11165
400.000,00 Finanziamento RAS Assto LL.PP. Cap. 11165
57 3
Realizzazione circonvallazione urbana - tratto "Manzoni-Battino"
8.000.000,00 8.000.000,00 Fin RAS Assto LLPP- CAP. 13070
58 3 Ecocentro comunale a Bassacutena 80.000,00 80.000,00
Finanziamento RAS Assto Ambiente cap. 13955
59 3 Interventi su edifici di culto 300.000,00 300.000,00
Finanziamento RAS Assto P. I. Cap. 11405
60 4 Manutenzione straordinaria strade vicinali
600.000,00 200.000,00
RAS (90%) + Bilancio (10%) - cap 13130- cap. 12911- cap. 13000
200.000,00
RAS (90%) + Bilancio (10%) - cap 13130- cap. 12911- cap. 13000
200.000,00
RAS (90%) + Bilancio (10%) - cap 13130- cap. 12911- cap. 13000
61 4 Ristrutturazione Centro Sociale loc. Rinascita / E. cap.2600
258.228,45 258.228,45 Fin RAS Spesa cap. 14101/ E. cap.2600
62 4
Rifacimento infrastrutturazione primaria Centro storico- 4° lotto E. cap.3085 e cap. 4130
2.000.000,00 2.000.000,00
QCS 2007-2013 (70%) - Mutuo (30%) - Spesa cap. 13142 - E. cap.3085 e cap. 4130
63 4 Campo polivalente Bassacutena E. cap.2544 e cap. 4200
258.228,45 258.228,45
Mutuo (20%)- LR17/99(80%) Spesa cap. 12680/ E. cap.2544 e cap. 4200
64 4 Ampliamento del Tribunale / E. cap. 2291e cap 3500
1.755.953,00 1.755.953,00
Fin. Stato per 1.550.000,00 e Mutuo per 205.953,00- Spesa cap. 11500/ E. cap.
2291e cap 3500
65 4 Ampliamento Istituto Scienze Religiose - 2° lotto
1.000.000,00 1.000.000,00 RAS Assto LLPP - cap 11420
66 4 Isole ecologiche nel Centro Storico / E. cap.2530
200.000,00 200.000,00 RAS ASSto EELL ex LR 29/99 S. cap. 12945 / E. cap.2530
67 5
Riqualificazione urbana dei quartieri "Funiceddha" – "Poi" - Mantelli" / E. cap.2510
1.000.000,00 1.000.000,00 FIN Assto LLPP - Spesa cap. 13335/ E. cap.2510
TOTALI 46.928.508,99 15.743.099,01 6.685.531,48 18.079.491,72 4.665.000,00
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3.4.4 Programma n. 5 - Settore Sviluppo Socio Economico e Culturale
PROGRAMMA N. 5 SETTORE SVILUPPO SOCIO ECONOMICO E CULTURALE Responsabile: Dott.ssa PIERA LUCIA SOTGIU Premessa La finalità, come per gli anni precedenti, consiste nel contribuire alla crescita culturale e sociale dei cittadini e nell'offrire servizi rispondenti alle effettive esigenze. L'impegno profuso è volto inoltre a favorire il consolidarsi del nuovo ruolo che l'ente locale ha assunto con le importanti modifiche legislative: quello di protagonista dello sviluppo economico e sociale. Inoltre, il presente documento, tramite azioni di sistema e specifiche, è coerente con il programma di mandato dell'Amministrazione. L'uomo e la Città; In linea con le direttive generali indicate, per i singoli servizi sono state individuate delle finalità, motivazioni e caratteristiche specifiche, che sono state indicate nella presente trattazione. PUBBLICA ISTRUZIONE 1. I SERVIZI L'Amministrazione comunale, per perseguire le finalità previste dalla L.R. 31/84 sul diritto allo studio, intende attuare per l'anno scolastico 2011/2012 interventi per un
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importo complessivo di € 745.030,26. In applicazione del Dgs. 109 del 31/03/1998 e s.m.i., il Comune di Tempio Pausania ha approvato, con deliberazione di C.C., il Regolamento Comunale per l’applicazione dell’ISE e dell’ISEE ai servizi e alle prestazioni agevolate comunali. Il calcolo viene applicato per la fruizione dei servizi mensa, trasporto e rimborso spese di viaggio. In particolare per il servizio pubblica istruzione verranno attuati i seguenti programmi: SCUOLE DELL’INFANZIA STATALI: A) - Gestione del servizio di mensa: Nel corso dell'anno 2010, il Servizio P.I. ha affidato in appalto a terzi il servizio per tutte le scuole dell’Infanzia cittadine. Si è proceduto all’aggiudicazione, mediante sistema di evidenza pubblica, del servizio di refezione scolastica, per il periodo 2010-2013, ad una società specializzata nel settore della ristorazione scolastica. Per l’anno scolastico 2011/2012 è prevista, salvo diversa programmazione dell’attività didattica da parte delle scuole, un’utenza pari a circa 200 bambini di età compresa tra i tre e i sei anni. B) Spese di gestione. Spese per materiale ludico e di segreteria Al fine di garantire una gestione più immediata dei servizi e poter provvedere più tempestivamente alle spese ordinarie, d'intesa con le scuole dell’obbligo, si provvederà al trasferimento dei relativi fondi per l'anno scolastico in corso. SCUOLE DELL’INFANZIA PRIVATE CONVENZIONATE È previsto il convenzionamento, ai sensi dell’art.2 della L.R. 31/84, e l'erogazione di contributi, in particolare per il servizio di refezione scolastica e l'acquisto del materiale ludico didattico, con le scuola dell’infanzia private non statali presenti nel territorio comunale. Attualmente sono tre le convenzioni in essere con le scuole dell’Infanzia private (La Consolata, Maria assunta e Sacro Costato), che gestiscono in proprio il servizio di refezione scolastica. SCUOLE DELL'OBBLIGO: SCUOLA PRIMARIA (PRIMO CICLO) Servizio di trasporto a beneficio degli alunni della scuola dell'obbligo e dell’infanzia. E' stata regolarmente espletata la gara per l'affidamento del servizio di trasporto scolastico e lo stesso è stato affidato per gli all'A/S 2009 - 2012 Servizio di mensa per gli alunni della scuola Primaria. Il servizio è stato affidato in appalto, congiuntamente al servizio di mensa per le scuole dell’Infanzia, con le modalità già indicate. Fornitura gratuita dei libri di testo (D.lgs. 297/94 art. 156). Nel corso dell'anno 2010 si è provveduto ad affidare la fornitura di cui trattasi per l'anno scolastico 2010/2011. Assegnazione di borse di studio (rimborso alle famiglie per le spese sostenute per l’istruzione). Il contributo viene erogato ai sensi della L.62/2000, con le modalità previste da apposita deliberazione della R.A.S. L’intervento interessa i nuclei familiari il cui indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) non supera l’importo che ogni anno viene individuato dalla Regione. L’assegnazione è subordinata alla pubblicazione del relativo bando da parte della Regione. Scuola Secondaria di Primo grado (Primo ciclo) Libri di testo. L 448/98 art.27.
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Il beneficio, consistente nel rimborso delle spese sostenute per l’acquisto dei libri di testo, sarà erogato con le disponibilità della L 448/98 art.27, in base alle modalità che annualmente vengono previste da apposita deliberazione della R.A.S. L’intervento interessa gli alunni il cui indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) non supera l’importo che ogni anno viene individuato dalla Regione. Assegnazione di borse di studio (rimborso alle famiglie per le spese sostenute per l’istruzione), Il contributo viene erogato ai sensi della L.62/2000, con le modalità previste da apposita deliberazione della R.A.S. L’intervento interessa i nuclei familiari il cui indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) non supera l’importo che ogni anno viene individuato dalla Regione. Assegnazione delle borse di studio (merito scolastico) Il contributo, riconosciuto ai sensi della L.R. N° 5.3.2008, n. 3, art. 4, comma 1, lett. L) e della Deliberazione di G.R. n. 20/10 del 1.04.2008), viene assegnato a studenti capaci e meritevoli in disagiate condizioni economiche, con le modalità previste da apposita deliberazione della R.A.S. L’intervento interessa i nuclei familiari il cui indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) non supera l’importo che ogni anno viene individuato dalla Regione. Licei e istruzione-formazione professionale (Secondo ciclo) Le leggi 62/2000 e 6/2000 hanno dato la possibilità di provvedere alle nuove esigenze delle scuole superiori, che annualmente vengono esaminate di concerto tra Comune e Scuola. Accanto alle esigenze contingenti ed alle iniziative di carattere innovativo, la presente programmazione prevede l’erogazione delle c.d borse di studio (rimborso delle spese sostenute per l’istruzione) e di contributi (L. 448/ art. 27) per l’acquisto di libri di testo (rimborso spese), secondo le indicazioni fornite dalla R.A.S. annualmente con apposita deliberazione. Assegnazione delle borse di studio (merito scolastico) erogate ai sensi della L.R. N° 5.3.2008, n. 3, art. 4, comma 1, lett. L) e della Deliberazione di G.R. n. 20/10 del 1.04.2008), prevedono l’assegnazione, a studenti capaci e meritevoli in disagiate condizioni economiche, con le modalità previste da apposita deliberazione della R.A.S. L’intervento interessa i nuclei familiari il cui indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) non supera l’importo che ogni anno viene individuato dalla Regione. Rimborso delle spese di viaggio a beneficio degli studenti pendolari. L’erogazione dei contributi verrà effettuata secondo le modalità definite dalla citata deliberazione di G.R. n. 5/6 del 03/02.2000, in attuazione delle disposizioni della L.R. 31/84 in materia di Diritto allo studio e secondo i criteri fissati annualmente dall’Ente. INTERVENTI DI SPERIMENTAZIONE METODOLOGICO-DIDATTICA Anche per l’anno scolastico 2011/2012, continuerà il rapporto di collaborazione, enti locali e scuola, al fine di individuare ed approfondire tematiche e problematiche comuni. Particolare attenzione sarà dedicata alle problematiche connesse alla dispersione scolastica a conclusione di uno studio iniziato nell’anno scolastico appena concluso. In tal modo potranno essere programmate azioni ed elaborati dei progetti con finalizzazioni precise, al fine di un’ottimizzazione dell’accesso e fruizione dei servizi per garantire a pieno “Il Diritto allo Studio”. Come per gli anni precedenti, è stato previsto un finanziamento, vista l’importanza che l’attività natatoria riveste per lo sviluppo psico-fisico dei bambini, destinato alla
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attuazione del metodologico didattico “Nuoto in cartella”, da parte della Scuola Primaria cittadina. SISTEMA BIBLIOTECARIO Nel corso dell'anno 2010 la Biblioteca di Tempio è stata trasferita nell’ex Convento dei Padri Scolopi, restaurato con le risorse, destinate ai Centri Servizi dei Sistemi Bibliotecari, del POR Sardegna 2000/2006, Misura 2.3. La nuova sede ospita la Biblioteca, mentre nell’attuale sede rimarranno attivi e saranno potenziati i servizi di Mediateca. Nella nuova sede, grazie ad un adeguato spazio, saranno potenziati i servizi destinati ai bambini e , progressivamente, sarà attivato il centro di documentazione della letteratura per l’infanzia che sarà di riferimento per tutte le Biblioteche del Sistema. Saranno inoltre garantiti i servizi storicizzati quali: : a) gestione del centro servizi per tutto il sistema bibliotecario. Aggiornamento continuo del catalogo informatizzato. b) Gestione del servizio informagiovani. c) Aggiornamento del personale . d) Promozione dei servizi.. e) CULTURA Per quanto concerne, invece le attività culturali, considerato il successo di pubblico ed il grande ritorno di immagine conseguiti, si ritiene di dover garantire una maggiore qualità delle iniziative soprattutto in collaborazione con le realtà culturali locali. Per l’anno in corso, si prevede, in particolare la valorizzazione delle seguenti iniziative: Riallestimento e catalogazione delle opere del museo Bernardo de Muro. Valorizzazione delle tele del pittore Giuseppe Biasi. Partecipazione al progetto della costituzione della rete dei teatri di Gallura. Raccolta e valorizzazione delle opere di artisti galluresi illustri. Realizzazione delle manifestazioni estive. Gestione della scuola civica di musica Si prevedono inoltre manifestazioni di prosa e di lirica, da svolgere nel Teatro . TURISMO E’ stato programmato un lancio o meglio un rilancio turistico del territorio con diverse iniziative: a)Organizzazione del Carnevale, che costituisce la più importante manifestazione turistica della città. b) Predisposizione di materiale pubblicitario e diffusione dello stesso sul territorio della provincia con particolare riguardo alle zone costiere. c) Predisposizione di progetti di promozione turistica. d) Creazione di sinergie tra i vari attori pubblici e privati per la valorizzazione delle risorse culturali e turistiche del territorio. SPORT Anche per l’anno in corso la finalità consisterà nel garantire la realizzazione delle attività volte alla crescita sportiva della cittadinanza e favorire la capacità propositiva ed auto organizzativa dei cittadini. Non mancheranno come per gli anni precedenti, verifiche e controlli di impianti sportivi, concessi, tramite convenzioni, alle Società sportive. SETTORE SOCIALE
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Con l'adozione del Piano locale unitario dei servizi (Plus), previsto dalla Legge Regionale di riordino del sistema integrato dei servizi alla persona del 23/12/2005 n. 23, è stato realizzato uno strumento innovativo attraverso cui si leggono i bisogni di un territorio, si individuano e si mobilizzano le risorse, si definiscono modalità e forme per la realizzazione di interventi e di progetti, si costruiscono e si connettono le reti ed i servizi, si giunge a definire i livelli di qualità. Per i Comuni il Piano ha il valore di documento programmatico, rappresentativo del quadro politico generale di riferimento, nel quale andranno a collocarsi i singoli interventi. Per tutti i soggetti coinvolti, e per i cittadini in generale, è un Patto Territoriale teso al conseguimento degli obiettivi di promozione e di sostegno delle politiche sociali del distretto. Ciò soprattutto perché si ha l'occasione di realizzare obiettivi come: - consolidare una programmazione distrettuale; - far partecipare, diversi soggetti al tavolo della programmazione, per poi avere la possibilità di realizzare interventi unitari ed integrati. Per i primi due anni la programmazione è avvenuta a livello provinciale, dove i due distretti condividevano lo stesso PLUS. Dal 2009 il Distretto di Tempio, del quale fanno parte i comuni di Aggius, Aglientu, Badesi, Bortigiadas, Calangianus, Luogosanto, Luras, Tempio Pausania e Trinità d’Agultu, realizza attraverso il suo Ufficio di Piano la sua seconda programmazione distrettuale. L’art. 20 della succitata Legge Regionale 23 Dicembre 2005 n. 23 identifica nel Piano Locale Unitario dei Servizi alla Persona (Plus) lo strumento per individuare: a. il profilo sociale locale e le priorità di intervento; b. le modalità organizzative di erogazione e di accesso ai servizi, le risorse finanziarie, strutturali e professionali, la localizzazione territoriale degli uffici e dei servizi, su base comunale o sovracomunale; c. la definizione di un’eventuale organizzazione sub distrettuale, qualora necessaria; d. la ripartizione della spesa a carico di ciascun comune, della azienda sanitaria locale e degli altri soggetti firmatari dell’accordo di cui al comma 4 dell’articolo 21 della L. R. 23/2005; e. le modalità per garantire l’integrazione gestionale, organizzativa e professionale; f. gli strumenti e le forme di coordinamento con gli organi periferici dello Stato, con particolare riferimento all’amministrazione penitenziaria e della giustizia; g. le modalità per la collaborazione dei servizi territoriali con i soggetti operanti nell’ambito della solidarietà sociale; h. le iniziative di formazione e di aggiornamento professionale finalizzate a realizzare progetti di sviluppo dei servizi; i. gli indicatori di qualità e i criteri di monitoraggio e valutazione degli interventi. All’interno del documento programmatorio sono contenuti gli esiti degli approfondimenti tematici posti in essere dall'ufficio di Piano rispetto alle seguenti aree di problematicità: minori e giovani, anziani, disabili e non autosufficienti, povertà estreme; La Regione Sardegna, nelle more dell’approvazione delle Linee Guida Plus 2012-2014, ha invitato gli Ambiti territoriali a prorogare, per l’annualità 2011, le azioni programmate nell’anno 2010, previa valutazione dei risultati conseguiti e
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dell’opportunità del loro mantenimento. La programmazione associata e socio-sanitaria fra gli Enti del distretto di appartenenza, oltre alle linee programmatiche e ai progetti finanziati con leggi di settore, conferma, allo stato attuale, i seguenti interventi: - Area Minori e Giovani: Servizio educativo territoriale per € 150.000,00 e Centro Giovani Distrettuale per € 50.000,00, per complessivi € 200.000,00; - Area Anziani: Servizio di assistenza domiciliare distrettuale per € 100.000,00; - Area Anziani: Rete distrettuale dei centri diurni per € 58.211,00 - Area trasversale: Interventi di sostegno all’affido familiare per € 60.000,00; - Area disabilità e non autosufficienza: Valore Volontario per € 12.500,00; - Area trasversale: Sostegno alla progettazione e alle attività degli attori sociali solidali presenti ed attivi nel territorio per € 25.000,00; - Area trasversale: Creazione della banca del tempo per € 1.000,00; - Gestione operativa del PLUS (spese di pubblicazione appalti, cancelleria ecc.) € 14.000,00; - Totale del finanziamento PLUS 2010 : € 470.711,00. Si procederà, inoltre, alla realizzazione dei seguenti interventi: Attuazione dei progetti relativi all’area infermità mentale: 1) Gestione dei laboratori educativi attivati tramite il progetto per il sostegno degli infermi di mente e delle loro famiglie. (F.di necessari: € 130.000,00 trasf. RAS € 4.500,00 quota comuni aderenti al progetto = TOT. 134.500,00); 2) Predisposizione delle pratiche relative agli infermi di mente ricoverati in idonee strutture (F.di necessari: € 533.711,30 trasf. RAS); 3) Erogazione dei sussidi previsti dalla L.R. 20/98 (F.di necessari: € 133.856,47 trasf. RAS). Gestione delle seguenti aree programmatiche: Gestione del servizio Asilo Nido, supervisione e controllo dello stesso (F.di necessari: € 423.961,12 trasf. RAS ed € 22.500,00 contribuzione utenza = TOT. 446.461,12). Pratiche concernenti gli affidamenti etero familiari (F.di necessari: € 12.000,00 trasf. RAS). Affidamento e gestione del servizio di assistenza domiciliare (F.di necessari: € 162.500,00 trasf. RAS (inclusi nell’appalto Distrettuale PLUS). Inserimento minori in struttura protetta (€ 57.028,29 Trasf. RAS + € 283.935,31 Fondi di Bilancio = TOT. € 340.963,60) Integrazione rette per utenti inseriti in comunità alloggio/RSA (€ 65.000,00 Trasf. RAS + € 63.904,95 Fondi di Bilancio = TOT € 128.904,95) Progetti personalizzati di aiuto – povertà estreme: progettazione sperimentale per il contrasto delle povertà estreme mediante gli standard indicati dalla RAS (F.di necessari: € 187.838,00 trasf. RAS ) Assistenza Economica ( € 20.000,00 Trasf. RAS € 43.336,52 F.do Statale per i servizi socio – assistenziali = TOT. 63.336,52) Centro di Aggregazione Sociale: Attuazione del servizio già aggiudicato, di cui il Servizio di Pronto Intervento affidato mediante l’appalto per l’anno 2010, con scadenza al 31.12.2011, e il Servizio Centro di
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Aggregazione Sociale, aggiudicato, per il periodo di 30 settimane nel corso del 2011, volto alla gestione della struttura e alla realizzazione delle attività strutturate che prevedono la presenza di personale professionalmente preparato e/o autogestite dagli utenti. Al fine di dare continuità all’intervento (F.di necessari: € 50.735,00 quota ente). Trasferimenti RAS finalizzati: trattazione delle pratiche relative ai trasferimenti finalizzati a: • Erogazione dei contributi a favore dei talassemici volontario (F.di necessari: € 4.947,09 trasf. RAS).; • Erogazione dei contributi per la legge sui nefropatici volontario (F.di necessari: € 65.000,00 trasf. RAS).; • contributi concernenti il trasporto handicap volontario (F.di necessari: € 20.809,30 trasf. RAS).; • Erogazione dei contributi a favore dei cittadini residenti in Sardegna affetti da neoplasia maligna (F.di necessari: € 21.843,46 trasf. RAS) • Erogazione contributi per interventi volti all’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici di civile abitazione di cui alla L. 13/89 (F.di necessari € 15.000,00 trasf. RAS) • Erogazione contributi per il sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione di cui alla L. 431/98 (F.di necessari € 90.874,55 trasf. RAS). • Piani Personalizzati di sostegno a favore di persone con handicap grave ( F.di necessari € 328.446,00 trasf. RAS). • Provvidenze ex emigrati (F.di necessari: € 2.363,07 Trasf. RAS). • Progetto Ritornare a casa (F.di necessari € 55.000,00 Trasf. RAS - € 6.000,00 cofinanziamento da F.do Regionale - € 6.000,00 cofinanziamento da Fondi di Bilancio - TOT. € 67.000,00) • Progetto socio educativo mamma accogliente € 45.000,00 • Progetti per la non autosufficienza € 10.000,00 • Progetti di inclusione sociale € 42.000,00 • Progetti per servizi di interventi socio – sanitari (trasferimento Provincia) € 5.650,00 • Progetto Familia € 50.000,00 • Progetto Ore Preziose (Trasferimenti RAS a favore delle famiglie) € 100.600,00 In relazione al progetto POR FESR 2007 – 2013 – Asse II Obiettivo Operativo 2.2.2 Linea di attività F – Avviso Pubblico “Nella vita e nella casa”, a seguito del finanziamento dei progetti personalizzati riferiti alla tipologia B, con punteggio attribuito compreso fra 100 e 60 punti, la Regione, con propria nota 2576 del 05.10.2010 ha rinviato a successivo provvedimento il finanziamento dei progetti con punteggio fra 62 e 60 punti (Trasferimenti RAS € 43.273,40). Si procederà, infine, ad un ulteriore fase del progetto “Centro servizi lavoro”, (POR mis. 3.4), già attivato nel corso dell’anno 2003 ed avente come finalità l’inserimento o il reinserimento lavorativo dei soggetti svantaggiati volontario (F.di necessari: € 92.962,24 trasf. RAS). SUAP ed ATTIVITA’ PRODUTTIVE
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Gestione dei finanziamenti legati alla L.R. 24/12/1998 n. 37 art. 19, relativa alla realizzazione di iniziative volte allo sviluppo e all’occupazione. Gestione delle pratiche relative alla riforma del Commercio di cui al D.Lgs.114/98. Ed alla L.R. 5/2006 e 3/2008 . Trattazione delle pratiche relative alle attività produttive che comportino l’esercizio dell’attività nei settori dell’industria, commercio ed artigianato, esercitate su sede fissa o od itinerante, su aree pubbliche e private. Gestione delle pratiche relative ai pubblici esercizi. Gestione delle attività di polizia amministrativa, ex TULPS, delegate ai comuni. RISORSE UMANE: Come da allegato al personale. RISORSE STRUMENTALI Beni immobili: Sedi dei vari servizi, Asilo Nido, Centro di Aggregazione Sociale, Biblioteca, teatro. Palestre scolastiche (n. 2), Palazzetto dello Sport, Campi di calcio (n.5), campi polifunzionali (2), Campi da Tennis (n.3), Bocciodromo (2), Piscina, Crossodromo Beni mobili: Come da apposito inventario Il Dirigente del Settore Sviluppo Socio Economico e Culturale Dott.ssa Piera Lucia Sotgiu _______________________________
3.4.5 Programma n. 6 - Settore Pianificazione e Controllo – Descrizione del programma L’ambito della gestione economico – finanziaria comprende le attività connesse alla gestione contabile, delle risorse umane e della rete informatica interna ed esterna (rete civica). Ferme rimanendo le priorità legate alla continuità nell’erogazione delle prestazioni ordinarie, con particolare riferimento alla programmazione finanziaria e al costante monitoraggio del bilancio per il rispetto del patto di stabilità, si ritiene che il servizio economico finanziario debba operare nella direzione volta alla verifica delle possibili fonti di finanziamento, con conseguente reperimento di risorse finanziarie, per i vari ambiti di intervento, strutturando dei processi conoscitivi utili a tale scopo nei quali assumere un ruolo attivo di coordinamento. Viste le sempre minori risorse a disposizione, data anche la progressiva riduzione dei trasferimenti, sia erariali che regionali, sempre maggiore importanza dovrà essere data al contenimento ed alla razionalizzazione della spesa; il servizio economico finanziario dovrà sempre più affinare gli strumenti di controllo di gestione, al fine di massimizzare l’utilizzo
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delle risorse disponibili. Viste le norme che disciplinano il patto di stabilità che portano ad una inevitabile contrazione della spesa per investimenti, si ritiene che quota dell’avanzo possa anche essere destinata all’estinzione o riduzione di mutui in ammortamento, così da diminuire anche l’impatto delle rate dei mutui sui bilanci dei prossimi esercizi. Nell’ambito della gestione delle risorse umane dovrà continuare a perseguirsi una politica di formazione e accrescimento professionale estesa a tutte le categorie dei dipendenti, con il duplice obiettivo di migliorare il servizio reso alla collettività garantendo nel contempo oggettive condizioni di pari opportunità tra tutti i lavoratori dell’ente. L’inserimento degli studenti in stages è proficuo sia per il Comune che per i ragazzi in quanto da una parte possono essere inseriti negli uffici comunali e collaborare con i dipendenti in attività, a volte anche semplici, ma comunque utili; dall’altra per i ragazzi è un’esperienza altamente formativa perché così hanno i primi approcci con una realtà lavorativa complessa, in cui devono mettere in gioco capacità di relazione, di esecuzione di comandi e rispetto delle regole. Un particolare apporto viene poi chiesto al CED per sviluppare l’utilizzo degli strumenti di comunicazione informatica, non solo continuando a mettere a disposizione dei Cittadini le informazioni tramite il mantenimento in efficienza della rete civica, ma anche promuovendo l’utilizzo della posta elettronica e dei servizi on line con conseguenti risparmi economici e di tempo. e disposizioni di legge in ordine agli obiettivi di stabilità e crescita, che impongono il rispetto di determinati saldi tra entrate e spese, richiedono uno sforzo di particolare incisività non solo verso l’acquisizione di entrate proprie, ma anche verso il contenimento e la riqualificazione della spesa. le disposizioni di legge in ordine agli obiettivi di stabilità e crescita, che impongono il rispetto di determinati saldi tra entrate e spese, richiedono dunque , uno sforzo di particolare incisività non solo verso l’acquisizione di entrate proprie, ma anche verso il contenimento e la riqualificazione della spesa. 3.4.2 – Motivazione delle scelte Tutte le scelte sono permeate dall’obiettivo di massimizzare l’utilizzo delle risorse disponibili per la comunità locale gestendole con l’oculatezza e la diligenza del buon padre di famiglia, riducendo – ove possibile – il sacrificio economico richiesto ai Cittadini, senza perdere però di vista il rispetto delle esigenze dei singoli nella loro realtà individuale
Ulteriori finalità da conseguire : Adeguata copertura finanziaria degli impieghi e mantenimento del livello sufficiente di tesoreria. Migliorare gli indicatori di autonomia tributaria e finanziaria. In relazione al gettito tributario, ottenere migliori risultati che si stabilizzino di anno in anno attraverso un forte contrasto all’evasione, in modo da realizzare una più equa ripartizione del carico fiscale tra i contribuenti.
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3.4.6 Programma n. 7 - Servizio Legale
PROGRAMMA DELL’UFFICIO LEGALE
Progetto: GESTIONE DEL CONTENZIOSO –
Descrizione
L’ufficio legale svolge la funzione di difesa del Comune in tutte le sedi giudiziarie.
Inoltre, su richiesta dei Dirigenti e dell’Amministrazione, predispone pareri e presta
consulenze, collaborando al buon esito dell’attività dell’Ente, proprio al fine di prevenire ed evitare
il contenzioso.
L’ufficio si occupa anche della diffusione delle novità legislative e degli articoli di stampa utili
per lo svolgimento delle diverse attività dell’Ente.
Principalmente l’attività ordinaria dell’Ufficio è legata alle necessità del momento, alle
richieste di parere che pervengono, ai ricorsi o alle citazioni che sono notificati e alle azioni che
l’amministrazione ritiene necessario promuovere.
In dettaglio essa si articola nelle seguenti attività:
• difesa tecnica del Comune in tutte le sedi giudiziarie.
L’avvocato del Comune si occupa personalmente della ricerca della documentazione, dello
studio della controversia, della predisposizione delle deliberazioni di autorizzazione ad agire o
resistere in giudizio, dell’assunzione dei relativi impegni di spesa, della predisposizione di tutti gli
atti difensivi, della formazione del fascicolo, del deposito delle memorie presso il Tribunale e gli
altri Organi giudiziari (Commissioni Tributarie, Giudice di Pace, Tribunale ordinario, Corte di
Appello, Tar, Tribunale per i Minorenni e altri giudici speciali o commissioni), delle notifiche degli
atti, ed in generale di tutti gli adempimenti di cancelleria connessi; della partecipazione alle
udienze; della liquidazione degli onorari degli avvocati incaricati congiuntamente; della
predisposizione dei pareri legali per le transazioni; delle relazioni per il riconoscimento dei debiti
fuori bilancio; degli impegni di spesa e delle liquidazioni dei debiti derivanti da sentenza, della
gestione dei rapporti con gli avvocati esterni, della predisposizione delle relazioni, trasmissione
dei documenti e della liquidazione degli onorari.
• diffusione delle novità legislative e degli articoli di stampa utili per lo svolgimento delle diverse
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attività dell’Ente.
Il responsabile dell’ufficio, con la collaborazione degli uscieri che si occupano di fare le
copie, svolge le seguenti attività: lettura quotidiana dei giornali “Il sole 24 Ore” ed Italia Oggi,
trasmissione degli articoli di interesse agli uffici, lettura di varie riviste giuridiche specializzate e
trasmissione degli articoli agli uffici interessati; ricerca delle leggi e degli articoli a richiesta degli
uffici.
• predisposizione pareri.
L’avvocato svolge questa attività in relazione alle richieste che gli pervengono da parte degli uffici e/o degli amministratori.
A volte effettua ricerche giurisprudenziali su questioni particolarmente complesse mentre altre volte
predispone un vero e proprio studio di soluzioni per superare determinate situazioni di difficoltà.
A richiesta degli amministratori e/o di propria iniziativa, redige relazioni illustrative su pratiche o
procedimenti.
• rimborso spese legali e dei rapporti con la Corte dei Conti.
L’ufficio legale si occupa di seguire l’Assicurazione “tutela legale” e l’intero iter delle pratiche di
rimborso delle spese legali presentate dagli amministratori e dai dipendenti: esamina le richieste, cura i
rapporti con l’assicurazione, studia le problematiche e predispone i provvedimenti. Cura, altresì, i rapporti
con la Corte dei Conti, sezione giurisdizionale. In particolare ricerca e predispone la documentazione
richiesta, le relazioni e collabora con gli uffici per articolare le risposte ai quesiti.
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Inoltre l’ufficio gestisce tutto il contenzioso tributario, si occupa delle insinuazioni
fallimentari, delle costituzioni di parte civile nei processi penali, ed infine segue i procedimenti
minorili in collaborazione con i servizi sociali.
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3.4.7 Programma n. 8 - Sistema Informativo e Statistico
COMUNE DI TEMPIO PAUSANIA Provincia di Sassari
Oggetto: ufficio di statistica e controllo di gestione; relazione previsionale e programmatica anno 2010 –
Rif. prot. n°35546 del 1 dicembre 2009.
Progetto: controllo di gestione Nell’impostazione di un sistema di controllo di gestione è necessario tenere presente il contesto nel quale si deve
operare. Infatti i vincoli e le chance derivanti dal sistema organizzativo di riferimento sono imprescindibili dal
raggiungimento degli scopi previsti. Non basta costruire un sistema di indicatori generici per ottenere un controllo di
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gestione. Non esiste un’unica ricetta “buona per tutte le occasioni”.
Diventa quindi indispensabile prendere in considerazione alcuni fattori determinanti per la riuscita dell’introduzione
dei controlli interni. I fattori generali determinanti si possono individuare nella normativa che determina
l’impostazione generale, nella struttura organizzativa intesa come competenze disponibili tra gli attori, nella
condivisione delle impostazioni e delle finalità specifiche, negli strumenti tecnici disponibili.
La normativa di riferimento (D. Lgs. 29/1993, D. Lgs. 77/1995, D. Lgs. 286/1999, D. Lgs. 267/2000) definisce i
principi generali ai quali si deve riferire il controllo di gestione della P. A.; inoltre nelle linee guida emanate dal
Dipartimento della Funzione Pubblica si definiscono gli strumenti tecnici da implementare per costruire un controllo
di gestione per gli enti pubblici. Le difficoltà che si incontrano in questa costruzione riguardano prevalentemente le
origini dei principi e delle tecniche utilizzate che, derivate dal “controllo direzionale” presente da anni nella gestione
aziendale privata, non sono applicabili tout court all’organizzazione della P. A. Gli adattamenti attuati riguardano
sostanzialmente le finalità generali, il sistema di registrazione e elaborazione delle operazioni contabili e la
rilevazione delle attività extracontabili.
Il Dipartimento della Funzione pubblica ha posto particolare enfasi nel sottolineare l’importanza del principio della
condivisione, da parte della struttura organizzativa, delle finalità generali e degli strumenti tecnici utilizzati.
La struttura organizzativa, sulla base degli obiettivi che ha deciso di perseguire, costruisce un sistema di rilevazione e
elaborazione che sia in grado di valutare gli scostamenti tra quanto previsto e quanto realizzato e tra i costi e i
benefici raggiunti in modo da poter apportare opportuni correttivi all’azione. Per sintetizzare ci si può riferire
semplicemente ai concetti utilizzati dalla normativa di riferimento: valutare l’efficienza e l’efficacia dell’azione
amministrativa.
Da quanto detto deriva che gli strumenti tecnici devono essere scelti e utilizzati in funzione dell’organizzazione, degli
obiettivi e delle scelte condivise su “cosa”, su “come” e su “quando” si vuole valutare.
Attività: Programmare e realizzare una serie di incontri utili alla definizione di un quadro generale e settoriale di impostazione
del controllo definendo la tipologia quantitativa e qualitativa delle proprietà da rilevare e i tempi relativi al
monitoraggio e alla elaborazione dei risultati. Attuare degli incontri settoriali con i responsabili dei servizi al fine di
dettagliare meglio l’impostazione generale e individuare i responsabili settoriali per il controllo.
Progettare e calendarizzare l’attività formativa degli attori del controllo. Attuare la necessaria formazione al fine di
realizzare una piena e consapevole condivisione delle finalità e dei ruoli coinvolti.
Definire le variabili necessarie e il loro gradi di validità, definire i sistemi di rilevazione e i sistemi di controllo
sull’attendibilità dei dati, definire le modalità di diffusione. Definire i settori e/o i servizi sui quali attivare la fase
sperimentale.
Avviare la fase sperimentale sui settori e/o servizi da monitorare. Produrre e verificare la coerenza dei risultati
rispetto alle aspettative e valutare le proposte sulle modalità di diffusione.
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Effettuare il numero di incontri necessari per valutare le fasi attuate in precedenza e predisporre le azioni correttive
necessarie, sia tecniche sia procedurali.
Indrodurre i metodi le tecniche, sperimentate e opportunamente corrette, agli altri settori e servizi che si intendono
valutare in relazione agli obiettivi dati.
Effettuare riunioni periodiche, sia a livello generale sia a livello di settore/servizio, per progettare e attuare modifiche
al sistema di controllo che dovessero rendersi necessarie per sopravvenute esigenze organizzative e funzionali, per
modifiche normative, per aggiornamenti tecnici e/o tecnologici.
Naturalmente sarà possibile attuare le attività indicate solamente in presenza della definizione dei centri di
responsabilità e del PEG e dell’attribuzione delle risorse ai responsabili.
Progetto: U.S.I.P.-Ufficio di Statistica Intercomunale Polifunzionale Obiettivi: organizzazione e svolgimento censimenti e indagini periodiche per il sistema statistico nazionale e per i cinque comuni associati. Ricerca e sviluppo nuovi di progetti attraverso il “laboratorio permanente” dell’U.S.I.P.. Studio, consulenza e predisposizione atti per estensione dei servizi offerti ad altri comuni (per un totale massimo di dodici). Predisposizione e attuazione di indagini specifiche sul territorio dei comuni associati. Pubblicazione e diffusione dei risultati raggiunti. Attività: l’ufficio coordinerà l’attività dei rilevatori nelle indagini periodiche (consumi delle famiglie, forze di lavoro, aspetti della vita quotidiana, rilevazione prezzi al consumo). Su richiesta delle amministrazioni associate potrà effettuare indagini specifiche con le regole previste nella normativa di funzionamento del SISTAN e ne curerà la pubblicazione e la diffusione. Organizzerà e realizzerà le indagini di nuova istituzione e i censimenti effettuando tutte le attività preparatorie programmate dall’ISTAT. Evaderà le richiesta degli utenti sulla fornitura dei dati statistici ufficiali. Darà supporto al controllo di gestione. Il resp. del servizio Dott. Lucio Verre
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CONTROLLO DI GESTIONE IN FORMA ASSOCIATA CON L’UNIONE DEI COMUNI ALTA GALLURA Connaturato al processo di programmazione, il sistema dei controlli negli enti locali ha assunto recentemente un interesse scientifico e applicativo a seguito delle riforme sul federalismo e sul pubblico impiego e della relativa procedura di valutazione delle performance. Il controllo di gestione assume un ruolo chiave e di supporto agli altri sistemi di controllo e il relativo referto rappresenta induttivamente il documento attraverso il quale e` possibile verificare l’effettiva adozione di un efficace sistema di controllo. A seguito dell’abolizione dei controlli esterni agli enti locali, avvenuta con la modifica della Costituzione ad opera della legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3, l’importanza dei controlli interni e` cruciale ad una maggiore funzionalita` della pubblica amministrazione, mediante processi di misurazione e valutazione dell’economicita`, efficienza ed efficacia dell’azione amministrativa. Tra i diversi sistemi di controlli interni, il sistema del controllo di gestione e` quello principalmente deputato alla verifica degli obiettivi programmati e alla misurazione del grado di economicita` raggiunto. Lo stato dell’arte nell’applicazione di tali sistemi da parte degli enti pubblici, ed in particolare degli enti pubblici locali, appare alquanto sconfortante, come messo in evidenza anche da una analisi della Corte dei conti . Tra i destinatari del referto del controllo di gestione,l’art. 198 bis del Tuel, prevede che la struttura operativa alla quale e` assegnata la funzione del controllo fornisca la conclusione di tale controllo, oltre agli amministratori ed ai responsabili dei servizi, anche alla Corte dei conti; al di la` del formale inoltro alla sezione regionale di competenza, il referto deve assumere un format in termini di contenuti tale da esprimere effettivamente l’adozione di un sistema di controllo di gestione rispondente alle finalita` prescritte dallo stesso D.Lgs. n. 267/2000. Inquadramento normativo del controllo di gestione nel testo unico enti locali: elementi essenziali e fasi del controllo. L’art. 196 del Tuel impone agli enti locali l’applicazione del controllo di gestione che viene definito come: ‘‘la procedura diretta a verificare lo stato di attuazione degli obiettivi programmati e, attraverso ���������� ������������������������ ���������������������������������������4� ���������������������������������4�dell’organizzazione dell’ente, l’efficacia, l’efficienza ed il livello di economicita` nell’attivita` di realizzazione dei predetti obiettivi’’. Le fasi (art. 197, c. 2) in cui si articola il controllo sono: 1) predisposizione piano degli obiettivi: un obiettivo non e` ‘‘attivita`’’; ovverosia, a prescindere e dato per scontato lo svolgimento di un’attivita`/servizio (es. asilo nido, anagrafe, attivita` della segreteria generale ovvero dell’ufficio ragioneria) cio` che e` importante che venga messo in evidenza nei documenti programmatici dell’ente (in particolare Rpp e Peg) e` lo ‘‘sforzo addizionale’’ (= obiettivo) che la struttura intende fare per migliorare quell’attivita` o servizio in termini di efficacia (capacita` di soddisfare utenti esterni e/o interni, la ‘‘qualita`’’ dei servizi, ecc.) e di efficienza (perseguendo, ad esempio, iniziative che consentano una riduzione dei costi e/o un aumento delle risorse dirette e indirette). L’economicita` esprimera` la sintesi dell’efficacia e dell’efficienza perseguita ed effettivamente raggiunta; Il controllo di gestione e le prescrizioni del Tuel Art. 147 Tipologia dei controlli interni Introduce le 4 tipologie di controlli interni, in relazione ai quali gli enti nell’ambito della loro autonomia normativa ed organizzativa individuano strumenti e metodologie adeguati: il controllo di regolarita` amministrativa e contabile, il controllo di gestione, la valutazione del personale e il controllo strategico. Il tutto secondo il principio di distinzione tra le funzioni di indirizzo e i compiti di gestione. Art.196 Introduce l’obbligo di applicazione del Controllo di gestione e ne da` una esatta definizione.
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Art. 197 Modalita` del controllo di gestione : Definisce le modalita` attraverso le quali deve essere articolato il controllo di gestione. Vengono individuati le fasi necessarie per la sua realizzazione e gli elementi organizzativi basilari sui quali impostare il controllo. Art. 198 - Referto del controllo di gestione: Introduce l’obbligo di redigere il referto del controllo di gestione e ne definisce i contenuti essenziali oltre che i destinatari. Art. 198 bis - Comunicazione del referto : Obbliga gli enti a trasmettere il referto del controllo di gestione alla Corte dei conti. Gli elementi essenziali del controllo di gestione Oggetto Finalita` Verifica/Attivita` 1) Obiettivi (Attuazione) Monitoraggio degli obiettivi programmati — Misurazione dell’efficacia; — report periodico e annuale sul grado di raggiungimento degli obiettivi programmati. 2) Risorse (Efficienza)- Monitoraggio e analisi dell’acquisizione delle risorse — Misurazione dell’efficienza/efficacia nell’acquisizione — confronto tra risorse acquisite dirette e indirette. Comparazione tra i costi e la quantita` (qualita` ) dei servizi offerti — Analisi dell’economicita` della gestione; — conti economici per i servizi offerti; — contabilita` analitica per centro di costo; — referto periodico e annuale sul grado di efficienza, efficacia ed economicita` dei servizi offerti. 3) Obiettivi: (Economicita` gestionale e organizzativa) - Monitoraggio della funzionalita` dell’organizzazione dell’ente, l’efficacia, l’efficienza ed il livello di economicita` nell’attivita` di realizzazione degli obiettivi programmati : — Analisi efficacia organizzativa — Report periodico e annuale sul grado di efficacia, efficienza ed economicita` degli obiettivi programmati. Rilevazione costi, proventi e risultati raggiunti: l’aspetto economico della gestione e` quello che effettivamente consente di esprimere se l’attivita` svolta non abbia procurato ‘‘danni’’ all’ente in termini di consumo di risorse a fronte di risultati non soddisfacenti. La sola contabilita` finanziaria non consente tale tipo di rilevazione ed e` pertanto obbligatoria l’adozione di un effettivo sistema di contabilita` economico-analitica che possa fornire i dati che servono ad alimentare il controllo di gestione il quale dovra` procurare - secondo un quadro di insieme - i risultati raggiunti dall’ente sotto i diversi profili: efficacia, efficienza ed economicita`; 3) valutazione degli aspetti economici e dei risultati raggiunti in relazione al piano degli obiettivi al fine di verificarne il loro stato di attuazione e il grado di efficacia, efficienza e di economicita` dell’azione intrapresa: occorre - da un lato - confrontare gli obiettivi programmati e - possibilmente - i valori target ad essi assegnati in termini di efficacia (anche qualitativa), efficienza ed economicita`, con il grado di performance effettivamente raggiunto. Di tali risultati il referto - quale parte essenziale del sistema del controllo di gestione - dovra` rappresentare la sintesi della capacita` o meno dell’ente di perseguire obiettivi validi con risultati economici ritenuti - almeno - soddisfacenti in termini di uso di risorse pubbliche. Indirettamente, il referto esprimera` l’elevato o il basso grado di funzionalita` della struttura deputata al raggiungimento degli obiettivi programmati. Controllo di gestione: significato, oggetto di analisi e referto Il controllo di gestione e` sostanzialmente lo strumento per verificare la corretta finalizzazione della gestione dell’impresa ai suoi obiettivi. Il controllo rappresenta una priorita` per tutte le
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aziende, siano esse pubbliche o private, che aiuta a conoscere le modalita` di funzionamento delle stesse. In termini aziendali e` inteso in senso ampio: ‘‘sistema di programmazione - controllo’’ ossia come strumento orientato a promuovere: identita` tra gli obiettivi dei componenti dell’azienda e gli obiettivi dell’azienda nella sua interezza. Controllo di gestione vuol significare, innanzitutto, consapevolezza di dove sta dirigendosi l’azienda ente locale, rispetto agli obiettivi prefissati; inoltre, due sono gli elementi che possono, in alternativa, rendere efficace il controllo ovvero rappresentare un limite allo stesso: la strategia e l’organizzazione A) Controllare sta a significare un confronto, una verifica fra i risultati ottenuti e attese precedentemente enunciate. Il confronto, quindi, ha senso quando gli si consente di operare un paragone fra cio` che era stato preventivamente stabilito di fare (pianificazione) e quanto si e` successivamente realizzato (consuntivo). B) Carenze organizzative o mancato adeguamento della struttura organizzativa dell’ente a quanto prefissato puo` rendere particolarmente difficile, o addirittura inutile, l’attivita` di controllo. Il controllo di gestione deve monitorare, anche ai fini di una adeguata politica economica: _ la capacita` dell’ente di perseguire e conseguire obiettivi ritenuti di pubblica utilita`; _ la capacita` dell’ente di perseguire una efficiente gestione, in relazione alle risorse ‘‘consumate’’ e il risultato conseguito [si puo` affermare che l’efficienza puo` essere ‘‘interna’’ (= rapporto tra risorse e fattori utilizzati e produzione) e ‘‘esterna’’ (controllo dei prezzi unitari di acquisto)]; _ la capacita` di far affidamento su un flusso di ricchezza pubblica (attraverso la politica tributaria e tariffaria) economicamente sopportabile dalla collettivita` e socialmente accettabile dalla stessa. Nel processo di monitoraggio e valutazione del controllo di gestione si inserisce il referto (o ‘‘report’’) attraverso il quale si rendono espliciti i risultati raggiunti sino a quel momento di analisi (controllo infrannuale - attivita` di feed-back e di feedforward) proiettando i risultati conseguibili a fine periodo, oltre ai dati che a chiusura del periodo saranno definitivamente raggiunti (controllo ex-post). Gli elementi indispensabili per un efficace sistema di reporting sono: 1) una contabilita` integrata; 2) l’articolazione preventiva degli indicatori in relazione agli obiettivi prefissati ; 3) i collegamenti informativi ai fini della redazione del report. Il punto di partenza per l’introduzione di un sistema di reporting e` senz’altro l’analisi della realta` in cui esso si inserisce, con l’obiettivo di creare consapevolezza sulla direzione perseguita e sul grado degli
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SETTORE PIANIFICAZIONE E CONTROLLO Servizi Informativi e Tecnologici (I.C.T.)�
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Assessore di riferimento: Dott. Mario Addis�
Dirigente: Dott. Silvano Cavallotti Aisoni�
Responsabile del Servizio (PO): Ing. Rosella Cossu�
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RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA DEL SERVIZIO I.C.T.�ANNUALITA' 2011-2013�
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Rete Telematica Cittadina in fibra ottica di circa 8 Km di tracciato, intercettante sedi di uffici comunali, provinciali, regionali, scolastici e di altre istituzioni pubbliche�
Sale CED in numero di 5�
Server erogatori di servizi applicativi�
Impianto software di base ed applicativo�
Risorse strumentali materiali ed immateriali�
Attrezzature di rete: router, switch, firewall, UPS centrali�
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Impianti ed utenze telefoniche presenti presso Uffici Giudiziari, Scuole materne, scuole Elementari, uffici comunali�
Postazioni di lavoro client di numero pari a circa 130, distribuite su n°12 sedi staccate�
Attrezzature informatiche condivise e dedicate alle singole postazioni di lavoro�
Sistemi connettività pubblica (X-DSL) al servizio di uffici comunali ed istituti scolastici di competenza comunale.�
Strumenti di comunicazione e di firma: posta elettronica tradizionale, PEC e firme digitali�
Rilevatori presenze e affrancatrice postale�
Portale istituzionale / Portale del Carnevale�
Portale “Gallura di Ponente”�
Portale “Piano Strategico Comunale”�
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Autoveicolo�
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Rosella Cossu �
Antonio Carta �
Risorse Umane �
Fabrizio Milia�
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Risorse Finanziarie� Risorse relative agli appositi capitoli di Bilancio di competenza del Servizio ICT, quantificate sulla base dei programmi e dei progetti riferiti al triennio di riferimento�
PROGRAMMA STRATEGICO : TEMPIO PAUSANIA CITTA’ DELLA QUALITA'�
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Il Programma strategico “Città della Qualità'” ha lo scopo di promuovere un modello comunale che favorisca l'accessibilità, la trasparenza, la tempestività e l'efficacia dell'azione amministrativa e gestionale.�
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PIANO 1 - INFRASTRUTTURE ABILITANTI�
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Il Piano delle Infrastrutture abilitanti prevede di promuovere, con gli strumenti e le modalità consentite, l'instaurarsi dei presupposti tecnologici affinché sia effettivamente possibile la comunicazione telematica tra Amministrazione Comunale e cittadini/imprese e l'erogazione di servizi on-line. �
Nel triennio di riferimento si sostenere azioni mirate a:�
• infrastrutturare con reti cablate o wireless presso le zone del territorio comunale sprovviste di connettività a banda larga (frazioni di: Nuchis, Bassacutena, San Pasquale);�
• attivare punti di accesso ad internet in location comunali (piazza Gallura, piazza del Carmine, parco delle Rimembranze, Fonte Nuova) di particolare interesse da cui erogare collegamenti ad internet gratuiti per l'utenza del posto e per quella nomadica;�
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• politiche tecnologiche integrative finalizzate a colmare il divario tecnologico tra differenti zone del territorio e fasce della cittadinanza;�
• estensione della Rete Telematica Cittadina di proprietà comunale alle sedi non ancora raggiunte;�
• sensibilizzare le istituzioni sovraordinate a quella comunale, quali Regione, affinché si adoperino a colmare i deficit infrastrutturali in ambito tecnologico. �
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Soggetti coinvolti: �
• Amministrazione Comunale: Servizio ICT.�
• Regione Autonoma della Sardegna, altre istituzioni pubbliche sovraordinate, operatori economici.�
Risorse finanziarie: fondi regionali, statali e comunitari.�
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PIANO 2 – RETE UNITARIA DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE LOCALE �
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Il Piano della rete unitaria della PA territoriale prevede di creare reti telematiche in ambito istituzionale ed inter-istituzionale allo scopo di rafforzare ed agevolare il rapporto con gli altri soggetti pubblici operanti nel territorio comunale, e porre le basi per la realizzazione di un'unica rete della pubblica amministrazione locale. In questo contesto di inseriscono progetti inter-istituzionali quali:�
• attivazione di sistemi VOIP per comunicazioni telefoniche su protocollo IP, al servizio degli Enti raggiunti dalla rete telematica cittadina in fibra ottica, avvantaggiandosi dell'abbattimento dei costi derivante dalla circolazione della fonia su infrastruttura di proprietà dell'Amministrazione (es. Voip con Unione dei Comuni e con istituti scolastici);�
• creazione di sotto reti cittadine di comparto (es. Rete delle scuole);�
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Soggetti coinvolti: �
• Amministrazione Comunale;�
• Altri Enti ed Istituzioni pubbliche: Unione Comuni, Azienda Sanitaria Locale, Istituti Scolastici.�
Risorse finanziarie: fondi di Bilancio, fondi regionali, statali e comunitari.�
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PIANO 3 - SERVIZI ON-LINE�
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Il piano dei servizi telematici prevede il graduale passaggio dei servizi resi al cittadino dalla modalità cartacea tramite front office fisico a quella elettronica mediante sportello digitale accessibile dal portale istituzionale, con lo scopo di rendere tali servizi più tempestivi, più facilmente fruibili, oltre che più efficienti, efficaci ed economici. �
In questo piano si inseriscono i progetti di:�
• Rilascio on-line di certificati demografici timbrati digitalmente;�
• Sviluppo del Sistema Informativo Territoriale.�
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Soggetti coinvolti: �
• Amministrazione Comunale: Servizio ICT, Settore AA.II. E Personale, Settore Tecnico;�
Risorse finanziarie: fondi di Bilancio Comunale.�
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PIANO 4 - INFORMAZIONE/COMUNICAZIONE WEB INTERNA/ESTERNA: IL PORTALE ISTITUZIONALE E LA INTRANET�
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Il Piano dell'Informazione e della comunicazione pubblica sul web comprende azioni mirate a promuovere un modello comunale che favorisca l’accessibilità, la trasparenza, la tempestività e l’efficacia dell’azione amministrativa a partire dall'innovazione tecnologica.�
Lo strumento principe per attuare questo piano è il Portale istituzionale, una finestra sul sistema documentale pubblico, una piattaforma strategica finalizzata alla diffusione delle informazioni conoscibili all’esterno, luogo della potenziale pubblicità di tutti i dati e documenti pubblici in formato elettronico. �
Il portale svolge il ruolo di front office digitale, la prima e fondamentale interfaccia con i cittadini/utenti, tramite cui avviene l’erogazione di servizi ed informazioni. �
Il sito web rappresenta in questo contesto un tassello di una complessa ed efficiente strategia di ammodernamento dell’apparato pubblico. �
Di pari passo al processo di miglioramento della comunicazione pubblica si vuole perfezionare anche quella tra le diverse strutture dell'Amministrazione tramite un proficuo utilizzo della Intranet, portale ad uso interno per scambio e circolarità dati ed informazioni, partendo dal presupposto che un'efficace azione verso l'esterno nasca da altrettanto efficace comunicazione interna.�
In questo Piano si inseriscono i seguenti progetti:�
• Il nuovo Portale istituzionale, realizzato con un CMS – Sistema di gestione dei contenuti – che consentirà, in modo tecnicamente più adeguato e flessibile, di rispondere alle nuove esigenze di informazione e comunicazione, con una grafica più accattivante, e presentazione di dati ed informazioni in modo più chiaro ed fruibile.�
• La Intranet che rappresenta attualmente uno spazio informativo comune ed un cruscotto di accesso a strumenti software di tipo web, a link di uso comune, e che dovrà essere arricchita con nuove funzioni di collaborazione.�
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Soggetti coinvolti: �
• Amministrazione Comunale: Servizio ICT, tutte le altre strutture comunali;�
Risorse finanziarie: fondi di Bilancio Comunale.�
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PIANO 5 - PROGETTI STRUTTURALI E DI MANTENIMENTO SUL BACK OFFICE DIGITALE�
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Il Piano delle attività strutturali e di mantenimento comprende, oltre all'attività ordinaria, i progetti di miglioramento sui segmenti che compongono lo spettro di azione del Servizio ICT: infrastruttura telematica, sistemi serventi erogatori di servizi applicativi ed impianti tecnologici a corredo, impianto software di base ed applicativo, portali web, sistemi e servizi di telefonia, sistemi di connettività, strumenti di comunicazione (posta elettronica ordinaria, PEC e firme digitali). Questo genere di obiettivi riveste un importanza nodale per il mantenimento e l'evoluzione del sistema informativo e si basa su uno studio continuo delle nuove tecnologie informatiche e tecnologiche, su valutazioni comparative, su test applicati al sistema esistente e su successivi processi di razionalizzazione e re-ingegnerizzazione dello stesso con lo scopo di preservare gli investimenti, rispettare gli standard e ridurre i costi di gestione. �
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Progetti da condurre nell'arco temporale di riferimento:�
• Completamento dell'obiettivo n.807/2010 per il servizio di alimentazione supplementare ai server erogatori di servizi applicativi;�
• Migrazione agli applicativi gestionali di tipo web;�
• Miglioramento del sistema servente e di gestione delle banche dati;�Soggetti coinvolti: �
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• Amministrazione Comunale: Servizio ICT, altre strutture comunali;�
Risorse finanziarie: fondi di Bilancio Comunale.�
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SEZIONE 4
STATO DI ATTUAZIONE DEI PROGRAMMI DELIBERATI NEGLI ANNI PRECEDENTI
1 - ELENCO DELLE OPERE PUBBLICHE FINANZIATE NEGLI ANNI PRECEDENTI E NON REALIZZATE (IN TUTTO O IN PARTE) al 31.12.2008 -
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4.2 – Considerazioni sullo stato di attuazione dei programmi anno 2008 – Settore Tecnico
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SEZIONE 5
RILEVAZIONE PER IL CONSOLIDAMENTO DEI CONTI PUBBLICI (Art. 12, comma 8, D. L.vo 77/1995)
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SEZIONE 6
CONSIDERAZIONI FINALI SULLA COERENZA DEI PROGRAMMI RISPETTO AI PIANI REGIONALI DI SVILUPPO, AI PIANI REGIONALI DI SETTORE, AGLI ATTI PROGRAMMATICI DELLA REGIONE
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6.1 – Valutazioni finali della programmazione
TEMPIO PAUSANIA lì 09.02.2010
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Il Direttore Generale
Il Responsabile della Programmazione
Il responsabile del Servizio Finanziario
---------------------------- ---------------------------- ----------------------------- Il Rappresentante Legale
Timbro
Dell'ente