comune di sassoferrato

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ANCONA 06•11•2014 ANNO XLV • N. 104 SOMMARIO Il Bollettino della Regione Marche si pubblica in Ancona e di norma esce una volta alla settimana, il giovedì . La Direzione e la Redazione sono presso la Regione Marche Segreteria della Giunta regionale - Via Gentile da Fabriano - Ancona - Tel. (071) 8061 POSTE ITALIANE S.p.A. SPEDIZIONE IN A.P. 70% DCB POTENZA ATTI DELLA REGIONE DELIBERAZIONI DELLA GIUNTA REGIONALE Deliberazione n. 1207 del 27/10/2014 Art. 29, comma 2, della l.r. n. 31 dell'11 dicembre 2001 - Variazio- ne compensativa al Programma Operativo Annuale 2014 approva- to con Deliberazione della Giunta Regionale n. 1734 del 27 dicem- bre 2013 e sue successive modifi- cazioni ed integrazioni - Euro 1.194.975,69. Modifica al P.O.A. 2014 - DGR n. 1734 del 27 dicem- bre 2013 e s.m.i. . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 22755 Deliberazione n. 1208/ del 27/10/2014 Art. 2, comma 2 - lettera a) della l.r. 23 dicembre 2013 n. 49 - Varia- zione compensativa al Programma Operativo Annuale 2014 approva- to con Deliberazione della Giunta Regionale n. 1734 del 27 dicem- bre 2013 e sue successive modifi- cazioni ed integrazioni - spese di personale - Importo Euro 2.189,81. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 22758 Deliberazione n. 1209 del 27/10/2014 Articoli 22 e 29, comma 4 bis del- la l.r. 11/12/2001, n. 31 - Varia- zione compensativa di cassa al Programma Operativo Annuale approvato con deliberazione della Giunta Regionale n. 1734 del 27 dicembre 2013 e sue successive modificazioni ed integrazioni - Euro 415.800,89. . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 22759 Deliberazione n. 1210 del 27/10/2014 Art. 20 comma 3 della l.r. n. 31 dell'11 dicembre 2001 - Preleva- mento dal Fondo di riserva per le Spese Obbligatorie per l'integra- zione dello stanziamento di Capi- toli compresi nell'Elenco n. 1 "Spe- se Obbligatorie" del Bilancio 2014 - Euro 115.000,00. . . . . . . . . . . . . . . . pag. 22761 Deliberazione n. 1211 del 27/10/2014 Art. 29 comma 1 della l.r. 31/2001 - Art. 25 comma 2 l.r. 50/2013 - Iscrizione nel Bilancio di Previsione per l'anno 2014 di entrate derivanti da assegnazione di fondi da parte di soggetti terzi vincolati a scopi specifici e delle relative spese - Euro 990.299,46. . . pag. 22762 Deliberazione n. 1212 del 27/10/2014 Art. 2 comma 1 lettera a) della l.r. 23 dicembre 2013, n. 49 - Reiscri- zione nel Bilancio di Previsione per l'anno 2014 di economie accertate relative a stanziamenti REPUBBLICA ITALIANA BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE

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Page 1: comune di sassoferrato

ANCONA 06•11•2014 ANNO XLV • N. 104

SOMMARIO

Il Bollettino della Regione Marche si pubblica in Ancona e di norma esce una volta alla settimana, il giovedì.La Direzione e la Redazione sono presso la Regione Marche

Segreteria della Giunta regionale - Via Gentile da Fabriano - Ancona - Tel. (071) 8061

POSTE ITALIANE S.p.A. SPEDIZIONE IN A.P. 70% DCB POTENZA

ATTI DELLA REGIONE

DELIBERAZIONI DELLAGIUNTA REGIONALE

Deliberazione n. 1207 del27/10/2014Art. 29, comma 2, della l.r. n. 31dell'11 dicembre 2001 - Variazio-ne compensativa al ProgrammaOperativo Annuale 2014 approva-to con Deliberazione della GiuntaRegionale n. 1734 del 27 dicem-bre 2013 e sue successive modifi-cazioni ed integrazioni - Euro1.194.975,69. Modifica al P.O.A.2014 - DGR n. 1734 del 27 dicem-bre 2013 e s.m.i. . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 22755

Deliberazione n. 1208/ del27/10/2014Art. 2, comma 2 - lettera a) dellal.r. 23 dicembre 2013 n. 49 - Varia-zione compensativa al ProgrammaOperativo Annuale 2014 approva-to con Deliberazione della GiuntaRegionale n. 1734 del 27 dicem-bre 2013 e sue successive modifi-cazioni ed integrazioni - spese dipersonale - Importo Euro 2.189,81. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 22758

Deliberazione n. 1209 del27/10/2014Articoli 22 e 29, comma 4 bis del-

la l.r. 11/12/2001, n. 31 - Varia-zione compensativa di cassa alProgramma Operativo Annualeapprovato con deliberazione dellaGiunta Regionale n. 1734 del 27dicembre 2013 e sue successivemodificazioni ed integrazioni - Euro 415.800,89. . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 22759

Deliberazione n. 1210 del27/10/2014Art. 20 comma 3 della l.r. n. 31dell'11 dicembre 2001 - Preleva-mento dal Fondo di riserva per leSpese Obbligatorie per l'integra-zione dello stanziamento di Capi-toli compresi nell'Elenco n. 1 "Spe-se Obbligatorie" del Bilancio 2014 - Euro 115.000,00. . . . . . . . . . . . . . . . pag. 22761

Deliberazione n. 1211 del27/10/2014Art. 29 comma 1 della l.r.31/2001 - Art. 25 comma 2 l.r.50/2013 - Iscrizione nel Bilanciodi Previsione per l'anno 2014 dientrate derivanti da assegnazionedi fondi da parte di soggetti terzivincolati a scopi specifici e delle relative spese - Euro 990.299,46. . . pag. 22762

Deliberazione n. 1212 del27/10/2014Art. 2 comma 1 lettera a) della l.r.23 dicembre 2013, n. 49 - Reiscri-zione nel Bilancio di Previsioneper l'anno 2014 di economieaccertate relative a stanziamenti

REPUBBLICA ITALIANA

BOLLETTINO UFFICIALEDELLA REGIONE MARCHE

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aventi specifica destinazione - Euro 16.106,37. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 22764

Deliberazione n. 1213 del27/10/2014Art. 29, commi 2 e 3, della l.r. n° 31dell'11 dicembre 2001 - Variazionecompensativa al Programma Ope-rativo Annuale 2014 approvato conDeliberazione della Giunta Regio-nale n. 1734 del 27 dicembre 2013e sue successive modificazioni edintegrazioni - settore sanità - Euro 5.000.000,00. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 22765

Deliberazione n. 1214 del27/10/2014Articoli 22 e 29, comma 4 bis dellal.r. 11/12/2001, n. 31 - Variazionecompensativa di cassa al Program-ma Operativo Annuale approvatocon deliberazione della GiuntaRegionale n. 1734 del 27 dicembre2013 e sue successive modificazio-ni ed integrazioni - Euro 80.537,19. pag. 22766

DECRETI DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE

Decreto n. 204 del 23/10/2014Commissione Tributaria Provincialedi Ancona. Contenzioso in materiatributaria: tassa automobilistica.Costituzione in giudizio della Regio-ne Marche. Affidamento incarico all’Avv. Lucilla di Ianni. . . . . . . . . . . pag. 22768

DECRETI DEI DIRIGENTI REGIONALI

SERVIZIO ATTIVITA' NORMATIVA

E LEGALE E RISORSE STRUMENTALI

Decreto del Dirigente del P.F.Sistemi Informativi e Telematicin. 152 del 30/10/2014POR FESR 2007-2013-Int.2.1.2.11.05 “Smart Wi-FI Marche:Sistema di Accesso Internet perfavorire Inclusione e AnimazioneDigitale”. Bando di cui al DDPF n.35/INF del 3/4/2014 - Approvazio-ne graduatoria. . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 22768

SERVIZIO RISORSE FINANZIARIE E POLITICHE COMUNITARIE

Decreto del Dirigente della P.F.Politiche Comunitarie e Autoritàdi Gestione FESR e FSE n. 243del 27/10/2014.POR MARCHE OB. 2 FSE2007/2013. ASSE V Ob. specificom, cat.74. AVVISO PUBBLICO:RIMODULAZIONE BANDO “Chefisico !” - Borse di ricerca a giovanilaureati marchigiani presso il CERNdi Ginevra. Approvazione graduato-rie finali. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 22772

Decreto del Dirigente del Servi-zio Risorse Finanziarie e Politi-che Comunitarie n. 483 del28/10/2014.Bando per la concessione di affittosu terreni agricoli, appartenenti alpatrimonio disponibile della Regio-ne, siti in comune di Treia. . . . . . . . . pag. 22773

SERVIZIO ATTIVITA' PRODUTTIVE, LAVORO, TURISMO, CULTURA E

INTERNAZIONALIZZAZIONE

Decreto del Dirigente della P.F.Internazionalizzazione n. 138del 27/10/2014.DDPF N. 67/IAP 2014, contributisotto forma di voucher in favore diconsorzi per l'internazionalizzazio-ne e consorzi per l’export, bando 2014, proroga della fase istruttoria. pag. 22777

Decreto del Dirigente della P.F.Programmazione Integrata Atti-vità Produttive, Formazione eLavoro, Accesso al Credito eFinanza n. 247 del 27/10/2014.R.R. 1/2012 e s.m.i.:negoz. conunico operat. economico serv. assi-st. tecnica Piano azione Test PMI,Piano SBA-EER alla t33 srl (CUPB 3 9 D 1 4 0 0 9 7 6 0 0 0 2 - C I GZ91103B66E) - Imp. Euro28.150,00 (IVA escl.)-Bil. 2014-cap.31301119. Aggiudicazione Efficace . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 22777

Decreto del Dirigente della P.F.Lavoro e Formazione n. 548 del29/10/2014.DDPF n. 178/SIM/2013 - Avvisopubblico: Progetti integrati a sup-porto della ricollocazione nel merca-

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to del lavoro di soggetti over 45, conla collab. e il cofin. Terzo Settore.Euro 900.000,00. Proroga termine presentazione progetti. . . . . . . . . . . . pag. 22777

SERVIZIO AMBIENTE E AGRICOLTURA,

Decreto del Dirigente della P.F.Competitività e Sviluppo del-l’Impresa Agricola, strutturadecentrata di Ancona e irrigazio-ne n. 437 del 23/10/2014.L.R. 34/83. Produzione sementi dipiante allogame. Approvazione pro-grammi di coltivazione anno 2015. pag. 22778

Decreto del Dirigente del Servi-zio Ambiente e Agricoltura n.864 del 24/10/2014.Reg. CE n. 1698/05 - Programmadi Sviluppo Rurale 2007 – 2013.Bando Misura 1.2.3 - sottomisuraa) Aumento del valore aggiunto deiprodotti agricoli - Terza scadenza Anno 2014. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 22793

Decreto del Dirigente del Servi-zio Ambiente e Agricoltura n.865 del 27/10/2014.Manuale delle procedure domandedi aiuto e domande di pagamentoMisure Asse 3 PSR 2007/2013attuate dai GAL e dalle Ammini-strazioni provinciali. DDS 95/AFPdel 12/03/2013. Integrazioni al fine della semplificazione. . . . . . . . . pag. 22819

Decreto del Dirigente del Servi-zio Ambiente e Agricoltura n.872 del 27/10/2014.Reg. CE 1698/05 - PSR Marche2007-13 - DDS 327/AFP del16/05/2013. Bando misura 3.2.3.azione c) “Realizzazione Piani digestione dei siti Natura 2000”.Modifica § 5 e § 16 del bando -Modifica termini presentazione domanda pagamento. . . . . . . . . . . . . pag. 22819

Decreto del Dirigente del Servi-zio Ambiente e Agricoltura n.879 del 29/10/2014.DDS 817/AFP del 07/10/2014 -Bando domande di aiuto Misura216 a valere sugli accordi agroambientali d’area per la tutela del-la biodiversità - Campagna 2014. Proroga scadenza. . . . . . . . . . . . . . . . pag. 22822

SERVIZIO POLITICHE SOCIALI

E SPORT

Decreto del Dirigente della Posi-zione di Funzione Programma-zione Sociale n. 78 del28/10/2014.DGR n. 2564/01 - IntegrazioneElenco regionale degli aspiranti al ruolo di Coordinatore d’Ambito. . . . . pag. 22822

ATTI DI ENTI LOCALI E DI ALTRI SOGGETTI PUBBLICI E PRIVATI

Provincia di Ascoli PicenoL.R. 9/06 "Testo Unico delle normeRegionali in Materia di Turismo" eD.G.R. n° 479 del 14 maggio 2007 -Classificazione delle strutture ricet-tive. Struttura ricettiva: Hotel Parcodei Principi Dependance. Indirizzo:via Lungomare De Gasperi n. 90.Comune: Grottammare (AP). Prati-ca: n. 302 (archivio interno ns Ser-vizio). Provvedimento di Classifica-zione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 22836

Provincia di Ascoli PicenoL.R. 9/06 "Testo Unico delle normeRegionali in Materia di Turismo" eD.G.R. n° 479 del 14 maggio 2007 -Classificazione delle strutture ricet-tive - Struttura ricettiva: Hotel Parcodei Principi Indirizzo: via Lungoma-re De Gasperi n. 90 Comune: Grot-tammare (AP). Pratica: n. 070(archivio interno ns Servizio). Prov-vedimento di Classificazione. . . . . . pag. 22836

Provincia di Ascoli PicenoL.R. 9/06 "Testo Unico delle normeRegionali in Materia di Turismo" eD.G.R. n° 479 del 14 maggio 2007 -Classificazione delle strutture ricet-tive. Struttura ricettiva: Hotel Eden.Indirizzo: via Lungomare De Gaspe-ri n. 142. Comune: Grottammare(AP). Pratica: n. 076 (archivio inter-no ns Servizio). Provvedimento di Classificazione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 22836

Provincia di FermoArt. 20 D.Lgs. n. 152/2006; art. 8l.r. n. 3/2012 - Procedura di verificadi assoggettabilità a valutazione diimpatto ambientale del progetto di

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un impianto per la digestione anae-robica dei rifiuti organici, LocalitàSan Biagio, Comune di Fermo (FM).Società Proponente Fermo Asites.r.l.u. di Fermo estratto dellaDeterminazione Dirigenziale n.1426 Generale n. 407 settore del 02.10.2014 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 22836

Provincia di FermoEstratto dalla determinazione diri-genziale servizio urbanistica n.1527 del 20/10/2014. Proceduradi verifica ai sensi dell'art. 8 dellal.r. 26 marzo 2012, n. 3 "Disciplinaregionale della valutazione diimpatto ambientale" - DGR1600/2004 - DGR 1016/12. Poten-ziamento da 35.000 AE a 45.000AE ed efficientamento processisticodel depuratore di Salvano. Comune di Fermo. Richiedente: CIIP spa. . . . pag. 22837

Comune di Ascoli PicenoDecreto Dirigenziale n. 30 del15/10/2014. Settore programma-zione, progettazione, direzione econtrollo opere pubbliche servizioespropri - 67 - Lavori di realizzazio-ne dei Marciapiedi Brecciarolo Mon-ticelli e ampliamento percorsi cicla-bili - decreto definitivo di esproprio. pag. 22838

Comune di AguglianoStatuto del Comune di Agugliano -(Art. 6 decreto legislativo18/08/2000 n. 267). Approvatocon atto di Consiglio comunale n. 50 del 30/09/2014 . . . . . . . . . . . . . . pag. 22839

Comune di CamerinoDeliberazione della Giunta Comu-nale numero 143 del 14/10/2014.Variante al piano di recupero di ini-ziativa privata approvato con D.G.n. 32/2014 per un fabbricato sitoin viale Giacomo Leopardi n. 35 - Approvazione Definitiva. . . . . . . . . . . pag. 22862

Comune di CamerinoDeliberazione della Giunta Comu-nale n. 146 del 14/10/2014. Pianodi recupero di iniziativa privata perun fabbricato sito in via VivianoVenanzi n. 41 - Approvazione defi-nitiva. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 22863

Comune di Cupra Marittima“Deliberazione di Giunta Comunalen. 29 del 26/09/2014 ad oggetto:“Spostamento tracciato di tratto distrada vicinale S. Egidio - Menoc-

chia. Approvazione della sdema-nializzazione vecchio tracciato edella permuta aree. Ditta: Straccia Vincenzo”. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 22863

Comune di Magliano di TennaDeliberazione del Consiglio Comu-nale n. 16 del 6 agosto 2014. Modi-fica alle norme tecniche di attuazio-ne allegate al piano regolatoregenerale in vigore. Approvazione definitiva. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 22864

Comune di PesaroEstratto Delibera di C.C. n. 96 del15/09/2014: approvazione varian-te non sostanziale al P.R.G. vigenterelativamente al piano attuativo PA0.055, sito in località Tre Ponti, aisensi del combinato disposto degliartt. 15 e 30 della l.r. Marche n.34/92 e successive modificazioni ed integrazioni. . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 22864

Comune di PesaroEstratto Delibera di C.C. n. 98 del15/09/2014: approvazione varian-te non sostanziale al P.R.G. vigenteai sensi del combinato dispostodegli artt. 15 e 30 l.r. n. 34/9 2 es.m.i. Relativamente ad un’areasituata in strada Montefeltro 27-29,individuata al N.C.E.U. con il fg. 24 mapp.le 121. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 22865

Comune di PesaroEstratto Delibera di C.C. n. 99 del15/09/2014: approvazione varian-te non sostanziale al P.R.G. vigenteai sensi del combinato dispostodegli artt. 15 e 30 l.r. n. 34/92 es.m.i. relativamente ad un'areasituata in strada Montefeltro, indi-viduata al N.C.E.U. con il fg. 24 mapp.li 239-168-197-193 parte. . . . pag. 22866

Città di Porto San GiorgioEstratto delibera del G.M. n. 163del 09/10/2014 ad oggetto: “Pianodi recupero del patrimonio edilizioesistente con applicazione dellaL.R. 22/09 e s.m.i. su un edificioubicato in via Misericordia. Appro-vazione ai sensi dell’art. 30 della L.R. 34/92 e s.m.i.” . . . . . . . . . . . . . . pag. 22867

Asur Marche - Area Vasta n. 2 -AnconaDetermina del Direttore dell’AreaVasta n. 2 - n. 1589/AV2 del28/10/2014. Approvazione gra-duatorie provinciali definitive dei

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medici Specialisti AmbulatorialiInterni dell'anno 2015. Art. 21 del-l'Accordo Collettivo Nazionale 29.7.2009, ss.mm. e ii. . . . . . . . . . . . pag. 22867

COMUNICAZIONI DI AVVIO DEI PROCEDIMENTI

AMMINISTRATIVI

Regione Marche - Autorità diBacino RegionaleL. 07/08/90 n. 241 e s.m.i., art. 13- D.Lgs. 3/4/06 n.152, artt. 66 e 68- L.R. 11/05/99 n. 13, art. 11 -Comunicazione dell'avvio del proce-dimento amministrativo relativoall’aggiornamento del Piano stral-cio di bacino per l'Assetto Idrogeo-logico (PAI). . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 22883

Giunta Regionale - Posizione diFunzione Valutazione ed auto-rizzazioni AmbientaliMaltempo novembre 2012. Decretin. 2/CDM12 del 26/11/2013 e n.3/CDM12 del 13/03/2014. L. n.241/90; LR n. 3/2012, art. 3, com-mi 5 e 6. Procedura di verifica diassoggettabilità a VIA, del progetto:“Rifacimento delle opere trasversa-li sul Fiume Cesano crollate defini-tivamente a seguito del maltempodel 2012, al confine fra le Provincedi Pesaro-Urbino e Ancona, neiComuni di Mondavio (PU) e Corinal-do (AN).” Proponente: Provincia diPesaro e Urbino - Comunicazione diavvio del procedimento ammini-strativo. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 22907

Giunta Regionale - Posizione diFunzione Valutazione ed auto-rizzazioni AmbientaliD.Lgs.42/2004 art. 146; D.P.R.139/2010: Autorizzazione Paesag-gistica - L.R. 34/1992 art.6. Proget-to: “Collettamento delle acquereflue da Ponterio di Monterado(AN) alla rete fognaria del Comunedi Mondolfo (PU) ”. Proponente:Multiservizi S.p.A. Comunicazionedi avvio del procedimento di rilascio Autorizzazione Paesaggistica. . . . . . pag. 22908

Giunta Regionale - ServizioInfrastrutture, Trasporti edEnergia P.F. Tutela delle AcqueAggiornamento delle acque di bal-

neazione (BW) costiere e lacustridella Regione Marche. A seguitodella Direttiva 2006/7/CE, delD.Lgs. 116/08 (art. 4, comma 1,lett b - art. 9 - allegato III), del DMn. 97 del 30/03/2010 (allegato E),con la presente viene data comuni-cazione, ai sensi dell'art. 7 dellaL.R. 44/94, dell'avvio del procedi-mento amministrativo finalizzatoall'aggiornamento delle acque dibalneazione (BW) costiere e lacustri della Regione Marche. . . . . . . . . . . . . pag. 22908

Giunta Regionale Servizio Infra-strutture, Trasporti ed EnergiaP.F. Tutela delle AcqueAggiornamento dei profili delleacque di balneazione (BW) costiere e lacustri della Regione Marche. . . . pag. 22909

BANDI E AVVISI DI GARA

Regione Marche - Servizio Atti-vità Normativa e Legale e Risor-se StrumentaliIndagine di mercato per l’affida-mento della fornitura di divise per ilpersonale ausiliario della Giunta Regione Marche. . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 22909

Comune di SassoferratoBando di gara per l’affidamento inappalto del servizio di Asilo Nidodel Comune di Cerreto d’Esi proce-dura per l’individuazione degli offe-renti criterio di selezione delle offer-te . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 22917

Comune di SassoferratoBando di gara per l’affidamento inappalto dei servizi di igiene urbana CIG 5988115CCF. . . . . . . . . . . . . . . . pag. 22949

AVVISI D’ASTA

Comune di LoretoBando d’asta pubblica per la ces-sione di quote azionarie del Comu-ne di Loreto pari allo 0.35% delcapitale sociale della società parte-cipata “Conerobus spa - Società perla mobilità intercomunale” dichia-rate dismissibili ai sensi e per gli

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effetti dell’art. 3, commi 27, 29 l.244/2007 e s.m.i. e dell’art. 14 comma 32 D.L. 78/2010 e s.m.i. . . pag. 22976

Comune di Porto San GiorgioAvviso d’asta pubblica per la ven-dita di immobile comunale denomi-nato ex silos consorzio agrario sitoin Via Martiri di Cefalonia n. 2 Por-to San Giorgio. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 22990

BANDI DI CONCORSO

Ospedali Riuniti Umberto I -G.M. Lancisi - G. Salesi - Anco-na.Concorso Pubblico, per titoli ed esa-mi, per l’assunzione, a tempo inde-terminato, di: n. 1 Dirigente Inge-gnere (S.O. Impianti). . . . . . . . . . . . . . pag. 22990

AVVISI

Provincia di Ascoli PicenoEstratto del Titolo unico finale delSUAP del Piceno Consind. Procedu-ra di Verifica di assoggettabilità aV.I.A ai sensi del combinato dispo-sto art. 8 della L.R. 3/2012, “Lineeguida generali per l’attuazione del-la legge regionale sulla VIA” - Deli-berazione G.R. 1600/2004 e del-l’art. 20 D.lgs. 152/2006. Progettodenominato: Prosecuzione opera-zione di recupero R1 dei rifiuti spe-ciali non pericolosi derivanti dalavorazioni del legno, svolta all’in-terno di una falegnameria esistentesita nel Comune di Castignano(AP), in Via Borgo Piave, 48 coniscrizione al registro provincialedelle imprese di Ascoli Piceno n.116. Richiedente: De Angelis Tullio,in qualità di proponente e legalerappresentante della Società F.llide Angelis Tullio & Noradino s.n.c.Partita IVA 01002710448 con sedelegate nel Comune di Castignano(AP), Via Borgo Piave, 48 - Fraz.Ripaberarda CAP 63072. Rif. Prati-ca ID 264/2014. Estratto del Titolo unico finale del SUAP del PICENO CONSIND. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 23002

Società Italservizi srl - SanBenedetto del TrontoIntegrazione quantità annuali rifiu-ti dell’autorizzazione n. 1130/GENdel 28/04/11 e successiva rettifican. 1736/GEN del 17/06/2011 del-l’impianto di Via Val Tiberina, 133 a San Benedetto del Tronto. . . . . . . pag. 23002

Water Wind Energy - San Severi-no MarcheAvviso depositati atti per la connes-sione a nuovo impianto di produzio-ne di energia elettrica da fonte eoli-ca in località Stigliano del Comune di San Severino Marche (MC).ERRATA CORRIGE . . . . . . . . . . . . . . pag. 23003

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ATTI DELLA REGIONE

DELIBERAZIONI DELLAGIUNTA REGIONALE

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Deliberazione n. 1207 del 27/10/2014Art. 29, comma 2, della l.r. n. 31 dell'11 dicem-bre 2001 - Variazione compensativa al Pro-gramma Operativo Annuale 2014 approvatocon Deliberazione della Giunta Regionale n.1734 del 27 dicembre 2013 e sue successivemodificazioni ed integrazioni - Euro1.194.975,69. Modifica al P.O.A. 2014 - DGRn. 1734 del 27 dicembre 2013 e s.m.i.

LA GIUNTA REGIONALE

omissis

DELIBERA

1) Di apportare al Programma Operativo Annualeper l'anno 2014 - DGR n. 1734 del 27/12/2013 esue successive modificazioni ed integrazioni - lavariazione compensativa in termini di competen-za e di cassa ai capitoli di spesa come indicatonell'ALLEGATO A parte integrante della presen-te deliberazione;

2) Di apportare al Programma Operativo Annualeper l'anno 2014 - DGR n. 1734 del 27/12/2013 esue successive modificazioni ed integrazioni - lemodifiche tecniche al Programma operativoAnnuale così come nell'ALLEGATO B, parteintegrante della presente deliberazione;

3) Di trasmettere copia del presente atto all'Assem-blea legislativa delle Marche entro dieci giornidalla sua adozione e di disporne la pubblicazionesul Bollettino della Regione Marche entro quin-dici giorni ai sensi dell'articolo 29, comma 8 edell'articolo 9, comma 4 della l.r. 11/12/2001, n.31.

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Deliberazione n. 1208/ del 27/10/2014Art. 2, comma 2 - lettera a) della l.r. 23 dicem-bre 2013 n. 49 - Variazione compensativa alProgramma Operativo Annuale 2014 approva-to con Deliberazione della Giunta Regionale n.1734 del 27 dicembre 2013 e sue successivemodificazioni ed integrazioni - spese di perso-nale - Importo Euro 2.189,81.

LA GIUNTA REGIONALE

omissis

DELIBERA

1) Di apportare al Bilancio di Previsione per l'anno2014 le variazioni in termini di competenza e dicassa di cui all'allegata TABELLA A;

2) di apportare al Programma Operativo Annuale perl'anno 2014 le variazioni di cui all'allegataTABELLA B;

3) di trasmettere copia del presente atto all'Assem-blea legislativa delle Marche entro dieci giornidalla sua adozione e di disporne la pubblicazionesul Bollettino della Regione Marche entro quin-dici giorni ai sensi dell'articolo 29, comma 8 edell'articolo 9, comma 4 della l.r. 11/12/2001, n.31.

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Deliberazione n. 1209 del 27/10/2014Articoli 22 e 29, comma 4 bis della l.r.11/12/2001, n. 31 - Variazione compensativadi cassa al Programma Operativo Annualeapprovato con deliberazione della GiuntaRegionale n. 1734 del 27 dicembre 2013 e suesuccessive modificazioni ed integrazioni - Euro415.800,89.

LA GIUNTA REGIONALE

omissis

DELIBERA

1) Di apportare al bilancio di previsione per l'anno

2014 le variazioni in termini di cassa di cui all'al-legata TABELLA A, parte integrante e sostanzia-le del presente provvedimento;

2) Di apportare, ai fini della gestione, alla DGR 1734del 27 dicembre 2013 (POA 2014), e sue succes-sive modificazioni ed integrazioni, le seguentivariazioni in termini di cassa di cui all'allegataTABELLA B, parte integrante e sostanziale delpresente provvedimento;

3) Di trasmettere copia del presente atto, all'Assem-blea legislativa delle Marche entro dieci giornidalla sua adozione e di disporne la pubblicazionesul Bollettino della Regione Marche entro quin-dici giorni ai sensi dell'articolo 29, comma 8 edell'articolo 9, comma 4 della l.r. 11 dicembre2001, n. 31.

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Deliberazione n. 1210 del 27/10/2014Art. 20 comma 3 della l.r. n. 31 dell'11 dicem-bre 2001 - Prelevamento dal Fondo di riservaper le Spese Obbligatorie per l'integrazionedello stanziamento di Capitoli compresi nell'E-lenco n. 1 "Spese Obbligatorie" del Bilancio2014 - Euro 115.000,00.

LA GIUNTA REGIONALE

omissis

DELIBERA

1) Di apportare al Bilancio di Previsione per l'anno2014 le variazioni in termini di competenza e dicassa di cui all'allegata TABELLA A;

2) di apportare al Programma Operativo Annuale perl'anno 2014 le variazioni di cui all'allegataTABELLA B;

3) di trasmettere copia del presente atto all'Assem-blea legislativa delle Marche entro dieci giornidalla sua adozione e di disporne la pubblicazionesul Bollettino della Regione Marche entro quin-dici giorni ai sensi dell'articolo 29, comma 8 edell'articolo 9, comma 4 della l.r. 11/12/2001, n.31.

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Deliberazione n. 1211 del 27/10/2014Art. 29 comma 1 della l.r. 31/2001 - Art. 25comma 2 l.r. 50/2013 - Iscrizione nel Bilanciodi Previsione per l'anno 2014 di entrate deri-vanti da assegnazione di fondi da parte disoggetti terzi vincolati a scopi specifici e dellerelative spese - Euro 990.299,46.

LA GIUNTA REGIONALE

omissis

DELIBERA

1) Di apportare al Bilancio di Previsione per l'anno

2014 le variazioni in termini di competenza e dicassa così come riportato nell'ALLEGATO Aparte integrante della presente deliberazione;

2) Di modificare la DGR 1734 del 27 dicembre 2013e successive modificazioni concernente l'appro-vazione del Programma Operativo Annuale perl'anno 2014, le variazioni in termini di compe-tenza e di cassa così come riportato nell'ALLE-GATO B parte integrante della presente delibera-zione;

3) di trasmettere copia del presente atto, all'Assem-blea legislativa regionale entro dieci giorni dallasua adozione e di disporne la pubblicazione sulBUR entro 15 giorni ai sensi dell'art. 29, comma8 e dell'art. 9 comma 4 della l.r. 11/12/2001, n°31.

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Deliberazione n. 1212 del 27/10/2014Art. 2 comma 1 lettera a) della l.r. 23 dicembre2013, n. 49 - Reiscrizione nel Bilancio di Pre-visione per l'anno 2014 di economie accertaterelative a stanziamenti aventi specifica desti-nazione - Euro 16.106,37.

LA GIUNTA REGIONALE

omissis

DELIBERA

1) Di apportare al Bilancio di Previsione per l'anno2014 le variazioni in termini di competenza dicui all'ALLEGATO A, parte integrante della pre-sente deliberazione;

2) Di apportare al Programma Operativo Annualeper l'anno 2014 le variazioni di cui all'allegataALLEGATO B, parte integrante della presentedeliberazione;

3) Di trasmettere copia del presente atto all'Assem-blea legislativa delle Marche entro dieci giornidalla sua adozione e di disporne la pubblicazionesul Bollettino della Regione Marche entro 15giorni ai sensi dell'articolo 2, comma 1, della l.r.23/12/2013, n. 49.

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Deliberazione n. 1213 del 27/10/2014Art. 29, commi 2 e 3, della l.r. n° 31 dell'11dicembre 2001 - Variazione compensativa alProgramma Operativo Annuale 2014 approva-to con Deliberazione della Giunta Regionale n.1734 del 27 dicembre 2013 e sue successivemodificazioni ed integrazioni - settore sanità -Euro 5.000.000,00.

LA GIUNTA REGIONALE

omissis

DELIBERA

1) Di apportare ai Bilancio di Previsione per l'anno

2014 le variazioni in termini di competenza e dicassa così come riportato nell'ALLEGATO Aparte integrante della presente deliberazione;

2) Di apportare al Programma Operativo Annualeper l'anno 2014 - DGR n. 1734 del 27/12/2013 esue successive modificazioni ed integrazioni - lavariazione compensativa in termini di competen-za e di cassa ai capitoli di spesa come indicatonell'ALLEGATO B parte integrante della presen-te deliberazione;

3) Di trasmettere copia del presente atto all'Assem-blea legislativa delle Marche entro dieci giornidalla sua adozione e di disporne la pubblicazionesul Bollettino della Regione Marche entro quin-dici giorni ai sensi dell'articolo 29, comma 8 edell'articolo 9, comma 4 della l.r. 11/12/2001, n.31.

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Deliberazione n. 1214 del 27/10/2014Articoli 22 e 29, comma 4 bis della l.r.11/12/2001, n. 31 - Variazione compensativadi cassa al Programma Operativo Annualeapprovato con deliberazione della GiuntaRegionale n. 1734 del 27 dicembre 2013 e suesuccessive modificazioni ed integrazioni - Euro80.537,19.

LA GIUNTA REGIONALE

omissis

DELIBERA

1) Di apportare al bilancio di previsione per l'anno

2014 le variazioni in termini di cassa di cui all'al-legata TABELLA A, parte integrante e sostanzia-le del presente provvedimento;

2) Di apportare, ai fini della gestione, alla DGR 1734del 27 dicembre 2013 (POA 2014), e sue succes-sive modificazioni ed integrazioni, le seguentivariazioni in termini di cassa di cui all'allegataTABELLA B, parte integrante e sostanziale delpresente provvedimento;

3) Di trasmettere copia del presente atto, all'Assem-blea legislativa delle Marche entro dieci giornidalla sua adozione e di disporne la pubblicazionesul Bollettino della Regione Marche entro quin-dici giorni ai sensi dell'articolo 29, comma 8 edell'articolo 9, comma 4 della l.r. 11 dicembre2001, n. 31.

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DECRETI DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE

_______________________________________________________

Decreto n. 204 del 23/10/2014Commissione Tributaria Provinciale di Anco-na. Contenzioso in materia tributaria: tassaautomobilistica. Costituzione in giudizio dellaRegione Marche. Affidamento incarico all’Avv.Lucilla di Ianni.

IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE

omissis

DECRETA

- di costituirsi in giudizio e resistere - ai sensi dellaDGR n. 651 del 30.05.2005 - nel ricorso notifica-to in data 19/08/2014, proposto avanti alla Com-missione Tributaria Provinciale di Ancona, inmateria di tasse automobilistiche, dalla personaindicata nel documento istruttorio, per le motiva-zioni ivi espresse;

- di affidare l’incarico di rappresentanza e difesa del-la Regione Marche all’Avv. Lucilla DI IANNI del-l’Avvocatura regionale, conferendole ogni piùopportuna facoltà al riguardo;

- di rilasciare procura speciale al predetto legaleeleggendo domicilio in Ancona, Piazza Cavour, 23, presso la sede dell’Avvocatura regionale.

IL PRESIDENTE DELLA GIUNTAGian Mario Spacca

DECRETI DEI DIRIGENTI REGIONALI

SERVIZIO ATTIVITA' NORMATIVAE LEGALE E RISORSE

STRUMENTALI

_______________________________________________________

Decreto del Dirigente del P.F. SistemiInformativi e Telematici n. 152 del30/10/2014POR FESR 2007-2013-Int. 2.1.2.11.05 “SmartWi-FI Marche: Sistema di Accesso Internet perfavorire Inclusione e Animazione Digitale”.

Bando di cui al DDPF n. 35/INF del 3/4/2014- Approvazione graduatoria.

IL DIRIGENTE DEL P.F. SISTEMI INFORMATIVIE TELEMATICI

omissis

DECRETA

1. Di approvare, sulla base delle risultanze del ver-bale redatto dalla Commissione di Valutazionenominata con D.D.P.F. n. 131/INF del 24.9.2014e conservato presso la P.F. Sistemi Informativi eTelematici, la graduatoria dei progetti presentatidai Comuni marchigiani in risposta al bandoindetto con DDPF N. 35/INF del 03/04/2014,POR FESR 2007–2013–Int. 2.1.2.11.05 “SmartWi-FI Marche: Sistema di Accesso Internet perfavorire Inclusione e Animazione Digitale”,come riportata nella tabella allegato “A” facenteparte integrante e sostanziale del presente atto;

2. Di ammettere a finanziamento n. 45 progetti inbase alla graduatoria di cui al precedente punto 1,per gli importi relativi a ciascun soggetto comeindicato nella citata tabella “A”, per un importocomplessivo pari a Euro 306.520,71;

3. Di rinviare a quanto previsto dal Bando approva-to con DDPF n. 35/2014 per quanto non esplici-tamente riportato nel presente atto, specie conriferimento agli obblighi in capo ai beneficiariammessi a contributo, nonché ai casi di decaden-za e revoca del contributo;

4. Di dare atto che all’onere derivante dal presenteatto per un importo complessivo pari a Euro306.520,71 si fa fronte con i fondi relativi al PORFESR Competitività Regionale ed Occupazioneperiodo 2007/2013 - Regione Marche, con impe-gno di spesa già assunto con DDPF n. 35/INF del03/04/2014 sul capitolo 31402767 del bilancio2014 come di seguito indicato:Capitolo 31402767 - Codice SIOPE 2 02 03 -Residui anno 2013 211.451,65 imp. 6948 -Competenza 2014 95.069,06 Imp. 1359

5. Di accertare l’economia di Euro 8.124,29 all’im-pegno n. 1359 capitolo 31402767 competenzapropria del bilancio 2014.

6. di dare evidenza pubblica al presente decretoattraverso la pubblicazione sul BUR Marche, sulsito istituzionale della Regione Marche:www.regione.marche.it alla rubrica bandi regio-nali, nonché sul sito tematico www.ecommu-nity.marche.it/Pianotelematico/BandieAvvisi esul sito www.europa.marche.it, oltre alla comuni-cazione ai diretti interessati elencati nell’allegatosopra citato.

IL DIRIGENTE DELLA P.F. SISTEMI INFORMATIVI E TELEMATICI

Dott.ssa Serenella Carota

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ALLEGATO A) - Graduatoria soggetti ammessi a contributo e relativo contributo assegnato

N. Comune PunteggioTOT PROGETTO COSTO

AMMESSOCONTRIBUTORICHIESTO

CONTRIBUTOCONCESSOImporto IVA TOT

1 MONTEFALCONEAPPENNINO 84,83

7.131,15 1.568,85 9.000,00 8.700,00 7.200,00 6.960,00

2 MONTEFORTINO 84,67 7.131,15 1.568,85 9.000,00 8.700,00 7.200,00 6.960,00

3 COSSIGNANO 79,825.918,03 1.301,97 7.520,00 7.220,00 6.000,00 5.776,00

4 FRONTINO 77,85 8.705,00 1.915,10 10.620,10 10.620,10 8.120,10 8.120,10

5 ALTIDONA 74,498.360,00 1.839,20 10.199,20 10.199,20 7.547,41 7.547,41

6 CARPEGNA 70,87 8.655,00 1.904,10 10.559,10 10.559,10 8.059,10 8.059,10

7 SMERILLO 70,44 6.390,00 1.405,80 7.795,80 7.795,80 4.677,48 4.677,48

8 MONTEDINOVE 69,70 6.390,00 1.405,80 7.795,80 7.795,80 4.677,48 4.677,48

9 MONTEMONACO 69,42 6.390,00 1.405,80 7.795,80 7.795,80 4.677,48 4.677,48

10 BELMONTE PICENO 69,21 6.390,00 1.405,80 7.795,80 7.795,80 4.677,48 4.677,48

11 ORTEZZANO 69,09 6.390,00 1.405,80 7.795,80 7.795,80 4.677,48 4.677,48

12 ROTELLA 68,92 6.390,00 1.405,80 7.795,80 7.795,80 4.677,48 4.677,48

13 MONTE GIBERTO 68,886.390,00 1.405,80 7.795,80 7.795,80 4.677,48 4.677,48

14 CARASSAI 68,74 6.390,00 1.405,80 7.795,80 7.795,80 4.677,48 4.677,48

15 MONTOTTONE 68,65 6.390,00 1.405,80 7.795,80 7.795,80 4.677,48 4.677,48

16 MERGO 68,60 9.020,00 1.984,40 11.400,90 11.004,40 8.803,52 8.803,52

17 SANTA VITTORIA INMATENANO 68,57 6.390,00 1.405,80 7.795,80 7.795,80 4.677,48 4.677,48

18 MONTE VIDONCOMBATTE 68,55

6.390,00 1.405,80 7.795,80 7.795,80 4.677,48 4.677,48

19 PONZANO DIFERMO 68,27 6.390,00 1.405,80 7.795,80 7.795,80 4.677,48 4.677,48

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20 PETRITOLI 68,26 6.390,00 1.405,80 7.795,80 7.795,80 4.677,48 4.677,48

21 FORCE 68,21 6.390,00 1.405,80 7.795,80 7.795,80 4.677,48 4.677,48

22 COMUNANZA 68,15 6.390,00 1.405,80 7.795,80 7.795,80 4.677,48 4.677,48

23 AMANDOLA 68,11 6.390,00 1.405,80 7.795,80 7.795,80 4.677,48 4.677,48

24 GROTTAZOLINA 67,97 6.390,00 1.405,80 7.795,80 7.795,80 4.677,48 4.677,48

25 POGGIO SANMARCELLO 66,30 6.201,00 1.364,22 7.565,22 7.565,22 6.052,18 6.052,18

26 GENGA 65,54 9.020,00 1.984,40 11.400,90 11.004,40 8.803,52 8.803,52

27 SERRA SANQUIRICO 63,98 9.020,00 1.984,40 11.400,90 11.004,40 8.803,52 8.803,52

28 SIROLO 63,05 11.562,00 2.543,64 14.105,64 12.222,20 10.000,00 9.777,76

29 CUPRAMONTANA 62,909.020,00 1.984,40 11.400,90 11.004,40 8.803,52 8.803,52

30 MOMBAROCCIO 62,66 9.600,00 2.112,00 11.712,00 11.712,00 9.369,60 9.369,60

31 SAN MARCELLO 62,63 9.100,00 2.002,00 11.102,00 11.102,00 8.881,60 8.881,60

32 BORGO PACE 61,23 7.900,00 1.738,00 9.638,00 9.638,00 7.710,40 7.710,40

33 ACQUAVIVAPICENA 61,15 4.602,00 1.012,44 11.714,44 11.714,44 9.371,55 9.371,55

34 BELVEDEREOSTRENSE 61,12 8.501,00 1.870,22 10.371,22 10.371,22 8.296,98 8.296,98

35 MACERATAFELTRIA 61,02

10.784,90 2.372,68 13.157,58 13.157,58 10.000,00 10.000,00

36 NUMANA 60,87 8.890,00 1.955,80 10.845,80 9.734,38 8.676,64 7.787,50

37 PEDASO 60,59 9.100,00 2.002,00 11.102,00 11.102,00 8.215,48 8.215,48

38 URBISAGLIA 60,37 9.140,00 2.010,80 11.150,80 10.801,88 8.920,64 8.641,50

39 BARBARA 60,32 8.196,72 1.803,28 10.000,00 10.000,00 8.000,00 8.000,00

40 MORRO D’ALBA 60,28 9.600,00 2.112,00 11.712,00 11.712,00 9.369,60 9.369,60

41 MONTE RINALDO 60,264.970,85 1.093,59 6.064,44 6.064,44 4.851,55

4.851,55

Page 23: comune di sassoferrato

6 NOVEMBRE 2014 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE ANNO XLV • N. 104

22771

42 POLVERIGI 60,24 9.600,00 2.112,00 12.000,00 11.712,00 9.600,00 9.369,60

43 OFFAGNA 60,11 5.433,61 1.195,39 6.629,00 6.629,00 5.171,00 5.171,00

44 SERRA DÈ CONTI 60,08 10.245,90 2.254,10 12.500,00 12.500,00 10.000,00 10.000,00

45 LORO PICENO 60,07 8.350,00 1.837,00 10.187,00 9.375,70 8.149,60 7.500,56TOTALE 419.658,66 309.494,67 306.520,71

Page 24: comune di sassoferrato

SERVIZIO RISORSE FINANZIARIE E POLITICHE COMUNITARIE

_______________________________________________________

Decreto del Dirigente della P.F. PoliticheComunitarie e Autorità di Gestione FESRe FSE n. 243 del 27/10/2014.POR MARCHE OB. 2 FSE 2007/2013. ASSE VOb. specifico m, cat.74. AVVISO PUBBLICO:RIMODULAZIONE BANDO “Che fisico !” - Bor-se di ricerca a giovani laureati marchigianipresso il CERN di Ginevra. Approvazione gra-duatorie finali.

IL DIRIGENTE DELLA P.F. POLITICHE COMUNI-

TARIE E AUTORITA’ DI GESTIONE FESR E FSE

omissis

DECRETA

1. Di approvare le seguenti graduatorie relative

all’attivazione di borse di ricerca a giovani lau-

reati marchigiani presso il CERN di Ginevra:

2. Di dare evidenza pubblica al presente Decretoattraverso la pubblicazione sul sito dell’Autoritàdi Gestione del FSE della Regione Marchewww.europa.marche.it e sul Bollettino Ufficialedella Regione Marche.

3. Di dare atto che dal presente Decreto non deriva,

né può derivare, alcun impegno di spesa a caricodella Regione Marche.

IL DIRIGENTE DELLA P.F.Dott. Mauro Terzoni

6 NOVEMBRE 2014 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE ANNO XLV • N. 104

22772

BORSE DI RICERCA PRESSO CERNGRADUATORIA TIPOLOGIA "A" INFORMATICA

COGNOME E NOME 1^ Fase 2^ Fase Media

1. PANCOTTI Riccardo 80,00 85,00 82,500

BORSE DI RICERCA PRESSO CERNGRADUATORIA TIPOLOGIA "B" INGEGNERIA

COGNOME E NOME 1^ Fase 2^ Fase Media

1. TRIVISONNE Raffaella 66,67 88,00 77,335

2. CORINA Valeria 60,83 77,00 68,915

3. MERCANTIMartina 65,83 70,00 67,915

BORSE DI RICERCA PRESSO CERNGRADUATORIA TIPOLOGIA "C" FISICA

COGNOME E NOME 1^ Fase 2^ Fase Media1. BONFIGLI Federica 64,17 76,00 70,085

Page 25: comune di sassoferrato

_______________________________________________________

Decreto del Dirigente del Servizio RisorseFinanziarie e Politiche Comunitarie n.483 del 28/10/2014.Bando per la concessione di affitto su terreniagricoli, appartenenti al patrimonio disponibi-le della Regione, siti in comune di Treia.

IL DIRIGENTE DEL SERVIZIO RISORSE FINAN-ZIARIE E POLITICHE COMUNITARIE

omissis

DECRETA

- di indire una procedura di gara per l’affitto di ter-reni ad uso agricolo, appartenenti al patrimoniodisponibile della Regione, siti in comune di Treia;

- di approvare il bando di gara riportato in allegato alpresente atto, di cui è parte integrante; gli estremiidentificativi dei terreni, le condizioni e i terminiper la presentazione delle offerte sono specificatinel bando stesso;

- di pubblicare il bando, oltre che nel BURM, nellasezione “Bandi regionali” del sito istituzionaledella Regione e di comunicare lo stesso alle prin-cipali associazioni agricole della Provincia diMacerata.

Si attesta inoltre che dal presente decreto non derivaun impegno di spesa a carico della Regione.

IL DIRIGENTE DEL SERVIZIOMaria Di Bonaventura

6 NOVEMBRE 2014 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE ANNO XLV • N. 104

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AVVISO D’ASTA PUBBLICA

AFFITTO DI TERRENO AGRICOLO DI PROPRIETA’ DELLA REGIONE MARCHE

SITO IN COMUNE DI TREIA

I L D I R I G E N T E D E L S E R V I Z I O R I S O R S E F I N A N Z I A R I E

E P O L I T I C H E C O M U N I T A R I E

RENDE NOTO

Che il giorno QUATTORDICI del mese di NOVEMBRE dell'anno DUEMILAQUATTORDICI

alle ore 12,00, presso il Servizio Risorse Finanziarie e Politiche Comunitarie della Regione Marche,

via Gentile da Fabriano, n.9 - Ancona, dinanzi all'apposito Seggio di gara, avrà luogo un pubblico

incanto ad offerte segrete per l’affitto del terreno agricolo di proprietà della Regione Marche sito nel territorio del

Comune di Treia , i cui estremi identificativi sono di seguito riportati:

RIFERIMENTI CATASTALI

Foglio particella Superficie catastale della

particella in mq

Superficie a seminativo della

particella in mq

63 24 21.110 20.126

63 34 850 850

63 55 5.780 3.900

63 56 36.930 11.250

TOTALE 64.670 36.126

Oggetto di affitto sono solo le superfici seminabili e non anche i fabbricati rurali presenti, ancorché non in

uso, e le relative aree di pertinenza.

L’affittuario si impegna a contenere la vegetazione spontanea originata dalla superficie non coltivata con almeno

un intervento annuo di sfalciatura o trinciatura.

II canone annuale a base d'asta per detto terreno è di euro 1.500,00 (millecinquecento/00) e dovrà essere

corrisposto al momento della stipula del contratto di affitto.

La Regione conferisce all’affittuario il godimento legittimo dei terreni concessi in affitto

all'atto della stipula del contratto di affitto, con i diritti e le servitù attive e passive relative ancorché non

apparenti, senza esclusione e riserve alcuna.

L’aff i t to s i in tende per 1 (uno) anno agrario e pertanto avrà termine i l 30 ot tobre 2015. La

Regione Marche si r iserva, a r ichiesta di parte, d i prorogare l’aff i t to , di anno in anno, f ino

ad un massimo di ul ter iori due annuali tà .

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6 NOVEMBRE 2014 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE ANNO XLV • N. 104

22775

L'aggiudicazione avrà luogo mediante asta pubblica con il metodo della presentazione delle

offerte segrete.

L'aggiudicazione si intende definitiva e ad unico incanto ed avrà luogo anche se perverrà una sola

offerta giudicata valida che dovrà, comunque, essere almeno pari al canone annuale a base d'asta.

In caso di offer te ugual i , s i procederà mediante sor teggio .

L'offerta dovrà essere redatta su carta resa legale, e dovrà contenere l' indicazione in cifre ed in

lettere del canone annuale di importo maggiore o uguale a quelle a base d’asta con il quale il

concorrente si impegna ad affittare il terreno agricolo posto in gara. In caso di discordanza tra il

prezzo indicato in lettere e quello in cifre, sarà ritenuta valida l'indicazione più vantaggiosa per

l'Amministrazione. L'offerta dovrà essere sottoscritta con firma leggibile e per esteso e dovrà

riportare il numero di codice fiscale del concorrente, il luogo e la data di nascita.

La suddetta offerta dovrà essere racchiusa in busta sigillata con ceralacca o con nastro adesivo e

controfirmata sui lembi di chiusura che dovrà riportare esternamente il nome del mittente e la

seguente dicitura: "OFFERTA PER AFFITTO DI TERRENO AGRICOLO DI PROPRIETA’

DELLA REGIONE MARCHE SITO IN COMUNE DI TREIA"

La busta contenente esclusivamente la predetta offerta, dovrà essere inserita in un plico sigillato con

ceralacca o con nastro adesivo e controfirmato sui lembi di chiusura che dovrà inoltre contenere:

a. Deposito cauzionale dell'importo di Euro 100,00 (Euro CENTO/00) da effettuare con bonifico

bancario presso Banca Marche cod. IBAN IT16W0605502600000000007129, intestato alla

Regione Marche - Tesoreria. II suddetto deposito cauzionale verrà r e s t i t u i to , dopo l a ch iu su ra

d e l l ' a s t a , ag l i o f f e ren t i ch e non r i su l t i no aggiudicatari; il deposito di chi risulterà

aggiudicatario, restituito a seguito di sottoscrizione del contratto.

b. Dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà ex D.P.R. 445 / 2000 di colui che presenta l'offerta, dalla quale

risulti l'inesistenza di condanne penali a proprio carico che comportino la p e r d i t a o

s o s p e n s i o n e d e l l a c a p a c i t à d i c o n t r a t t a r e c o n l a P u b b l i c a Amministrazione, nonchè

l'inesistenza di stato di interdizione, inabilitazione o fallimento e che a proprio carico non sono

in corso procedure per nessuno di tali stati. Nel caso di offerta presentata da persona fisica

coniugata, dovrà esse re p rec i sa to i l r eg ime pa t r imonia le l ega le t r a i con iug i ; in caso d i

comunione di beni anche il coniuge dovrà produrre la predetta dichiarazione. Dovrà essere,

inoltre, dichiarata la propria qualifica professionale di imprenditore agricolo a titolo principale.

La dichiarazione deve essere sottoscritta in modo leggibile ed accompagnata da fotocopia

semplice di un documento di identità del sottoscrittore in corso di validità.

Non sono ammessi, a pena di esclusione, plichi contenenti più offerte.

Page 28: comune di sassoferrato

6 NOVEMBRE 2014 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE ANNO XLV • N. 104

22776

Sono ammesse l e o f fe r t e per p rocura . In tal caso dovrà essere allegata la procura (in copia

autenticata se rilasciata per atto di notaio, in originale se rilasciata per scrittura privata, a firma

autenticata da notaio).

Il plico, nel quale saranno inserit i gli allegati richiesti e la busta sigillata contenente

unicamente l'offerta economica, dovrà essere recapitato alla Regione Marche Servizio Risorse

Finanziarie e Politiche Comunitarie della Regione Marche – Via Gentile da Fabriano, n.9, 60125

Ancona, entro e non oltre le ore 10,00 (dieci) del giorno 14 NOVEMBRE 2014.

Anche su detto plico dovrà essere riportato, esternamente, il nome e recapito del Mittente nonchè la

seguente dici tura: "OFFERTA PER AFFITTO DI TERRENO AGRICOLO DI PROPRIETA’

DELLA REGIONE MARCHE SITO IN COMUNE DI TREIA”

La sped iz ione ed i l r ecap i to de l l ' o f fe r t a sono ad esc lus ivo r i sch io de l concorrente, le

offerte non pervenute o pervenute in ritardo, non potranno essere prese in considerazione.

La mancata presentazione di uno o più degli allegati richiesti comporterà l'esclusione dalla gara.

Il terreno oggetto del presente bando verrà affittato nello stato di fatto e di diritto in cui si trova, a

corpo e non a misura, con i relativi pesi ed oneri, accessori a pertinenze, servitù attive e passive,

anche se non dichiarate, tanto apparenti quanto non apparenti.

Il contratto sarà stipulato, con l’ assistenza delle Federazioni di categoria in deroga ai disposti di cui alla Legge

11.02.1971 n. 11, della Legge 03.05.1982 n. 203, nonché del D. Lgs. 18.05.2001 n. 228, art. 5.

Tutti gli oneri relativi al contratto di affitto sono a carico dell’affittuario.

Le spese di registrazione sono a carico dell’affittuario. L ' aggiudicazione diverrà immediatamente

impegnat iva e vincolante per l'aggiudicatario. Di tutti gli atti e documenti comunque interessanti

l'asta i concorrenti potranno prendere visione presso il Servizio Risorse Finanziarie e Politiche

Comunitarie della Regione Marche - Via Gentile da Fabriano, n.9, 60125 Ancona -

tel.071/8062215 dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle ore 13,00.

I dati personali verranno trattati a mano ed in forma elettronica nel rispetto del Decreto Legislativo 30 giugno

2003, n. 196.

Ancona li, .......................

IL DIRIGENTE

(Maria Di Bonaventura)

'

Page 29: comune di sassoferrato

SERVIZIO ATTIVITA' PRODUTTIVE, LAVORO, TURISMO, CULTURA E

INTERNAZIONALIZZAZIONE

_______________________________________________________

Decreto del Dirigente della P.F. Internazio-nalizzazione n. 138 del 27/10/2014.DDPF N. 67/IAP 2014, contributi sotto formadi voucher in favore di consorzi per l'interna-zionalizzazione e consorzi per l’export, bando2014, proroga della fase istruttoria.

IL DIRIGENTE DELLA P.F. INTERNAZIONALIZZAZIONE

omissis

DECRETA

1) di prorogare di 30 giorni i termini della fase istrut-toria delle domande presentate a valere sul bandoapprovato con DDPF n. 66/IAP DEL 23/06/2014concernete la “concessione contributi sotto for-ma di “voucher” a favore di consorzi per l'inter-nazionalizzazione e consorzi per l’export”.

2) di stabilire che dall’adozione del presente atto nonderiva un onere finanziario a carico della Regio-ne Marche.

3) di pubblicare integralmente il presente atto sulBollettino Ufficiale della Regione Marche.

IL DIRIGENTE DELLA P.F.Raimondo Orsetti

_______________________________________________________

Decreto del Dirigente della P.F. Program-mazione Integrata Attività Produttive,Formazione e Lavoro, Accesso al Credito eFinanza n. 247 del 27/10/2014.R.R. 1/2012 e s.m.i.:negoz. con unico operat.economico serv. assist. tecnica Piano azioneTest PMI, Piano SBA-EER alla t33 srl (CUPB39D14009760002-CIG Z91103B66E)- Imp.Euro 28.150,00 (IVA escl.)-Bil. 2014-cap.31301119. Aggiudicazione Efficace

IL DIRIGENTE DELLA P.F. PROGRAMMAZIONEINTEGRATA ATTIVITÀ PRODUTTIVE, FORMA-

ZIONE E LAVORO, ACCESSO AL CREDITO EFINANZA

omissis

DECRETA

1. di dichiarare efficace, a seguito dell’avvenutaverifica positiva dei requisiti prescritti, ai sensidell’art. 11 comma 8 del D.Lgs. 163 del12/04/2006, l’aggiudicazione definitiva dispostacon decreto n. 218/ACF del 15/09/2014 a favoredella società ditta T33 S.r.l. con sede legale inVia XXV Aprile, 28/b - 60125 Ancona - PartitaIVA e C.F. 02343620429, relativa alla fornituradi servizi di assistenza tecnica Piano azione TestPMI, Piano SBA e EER alla T33, per un impor-to di Euro 28.150,00 (IVA esclusa);

2. di dare atto che alla copertura finanziaria deldecreto di aggiudicazione definitiva n. 218/ACFdel 15/09/2014, per una somma complessiva dipari ad Euro 28.150,00 (IVA esclusa) pari adEuro 34.343,00 (IVA 22% inclusa) si è fatto fron-te con impegno di spesa n. 3695 a carico del capi-tolo 31301119 - SIOPE 10301/1364 - del Bilan-cio di previsione 2014 assunta con decreto n.193/ACF del 05/08/2014;

3. di dare atto che, dal presente decreto non derivané può derivare alcun impegno aggiuntivo di spe-sa a carico della Regione Marche.

IL DIRIGENTE DELLA P.F. PROGRAMMAZIONE INTEGRATA ATTIVITÀ

PRODUTTIVE, FORMAZIONE E LAVORO,ACCESSO AL CREDITO E FINANZA

Dott. Rolando Amici

_______________________________________________________

Decreto del Dirigente della P.F. Lavoro eFormazione n 548 del 29/10/2014.DDPF n. 178/SIM/2013 - Avviso pubblico:Progetti integrati a supporto della ricollocazio-ne nel mercato del lavoro di soggetti over 45,con la collab. e il cofin. Terzo Settore. Euro900.000,00. Proroga termine presentazioneprogetti.

IL DIRIGENTE DELLA P.F. LAVORO E FORMAZIONE

omissis

DECRETA

- Di prorogare il termine dell’Avviso pubblico dicui al DDPF n. 178/SIM del 16/12/2013 (BURMn. 99 del 19 dicembre 2013), avente ad oggettopresentazione di Progetti integrati a supporto dellaricollocazione nel mercato del lavoro di soggettiover 45, con la collaborazione e il cofinanziamen-to del Terzo Settore, dal 31 ottobre 2014 al 31

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dicembre 2014, per le motivazioni indicate neldocumento istruttorio contenuto nel presente atto edi cui costituisce parte integrante e sostanziale;

- di stabilire che la procedura valutativa a sportelloper la selezione dei progetti presentati avverrà ascadenza mensile: 30/11/2014 e 31/12/2014;

- di dare evidenza pubblica al presente atto attra-verso la pubblicazione per estratto nel Bollettinoufficiale della Regione Marche e con l’inserimen-to nel sito internet www.istruzioneformazionela-voro.marche.it;

- di dare atto che dall’adozione del presente prov-vedimento non deriva, né può derivare un impe-gno di spesa a carico della Regione Marche.

IL DIRIGENTE DELLA P.F. LAVORO E FORMAZIONE

Dott. Fabio Montanini

SERVIZIO AMBIENTE E AGRICOLTURA,

_______________________________________________________

Decreto del Dirigente della P.F. Competiti-vità e Sviluppo dell’Impresa Agricola,struttura decentrata di Ancona e irrigazio-ne n. 437 del 23/10/2014.L.R. 34/83. Produzione sementi di piante allo-game. Approvazione programmi di coltivazio-ne anno 2015.

IL DIRIGENTE DELLA P.F. COMPETITIVITÀ ESVILUPPO DELL’IMPRESA AGRICOLA,

STRUTTURA DECENTRATA DI ANCONAE IRRIGAZIONE

omissis

DECRETA

- di approvare i programmi di coltivazione relativialla produzione di bietola (da coste, da orto e daforaggio), cicoria a semina autunnale, carota,cavolo e cipolla anno 2015, presentati dai produt-tori sementieri ricadenti nei comuni specificatinegli elenchi allegati, parte integrante e sostanzia-le del presente atto;

- di comunicare il presente atto ai produttori semen-tieri e ai comuni interessati riportando il presentedecreto sul sito www.agri.marche.it, ai sensi del-l’art. 5 comma e) della L.R. 34/’83;

- di pubblicare il presente atto sul BUR per estratto.

Si attesta che dal presente decreto non deriva unimpegno di spesa a carico della regione.

Luogo di emissione Ancona.

IL DIRIGENTERoberto Luciani

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ALLEGATO A bietola (da coste, da orto e da foraggio) cicoria a semina autunnale

raccolto anno 2015

BIETOLAa semina autunnale

PROVINCIA DI ANCONA COMUNI DITTE SEMENTIERE

ANSEME CAC PMP SAIS SUBA TERAAGUGLIANO X ARCEVIA X X X BARBARA X CASTELFIDARDO X CORINALDO X X X X FABRIANO X X X FILOTTRANO X JESI X X MONSANO X MONTE SAN VITO X X X MONTECAROTTO X OSIMO X X OSTRA X OSTRA VETERE X X POLVERIGI X SASSOFERRATO X SENIGALLIA X X X X SERRA DE' CONTI X X X TRECASTELLI X X

Page 32: comune di sassoferrato

6 NOVEMBRE 2014 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE ANNO XLV • N. 104

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BIETOLAa semina autunnale

PROVINCIA DI MACERATA COMUNI DITTA

ANSEME PMP SUBA TERACINGOLI X X MONTECASSIANO X MONTEFANO X POLLENZA X RECANATI X X TOLENTINO X TREIA X X

BIETOLAa semina autunnale

PROVINCIA DI PESARO - URBINOCOMUNI AZIENDE

ANSEME CAC MARALDI SAIS SUBABARCHI X CARTOCETO X X X FANO X X X MONBAROCCIO X MONDAVIO X X X MONDOLFO X X X MONTEFELCINO X MONTEMAGGIORE AL M. X MONTE PORZIO X X X ORCIANO X X PERGOLA X PESARO X PIAGGE X SAN COSTANZO X X X SAN GIORGIO DI PS X SAN LORENZO IN C. X SANT'IPPOLITO X X

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6 NOVEMBRE 2014 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE ANNO XLV • N. 104

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CICORIA a semina autunnale

PROVINCIA DI FERMOCOMUNI DITTE

CAC SUBA FERMO X MONTOTTONE X SERVIGLIANO X

CICORIAa semina autunnale

PROVINCIA DI PESAROCOMUNI DITTE

CAC SUBA FRATTE ROSA X MONDAVIO X MONDOLFO X MONTE PORZIO X ORCIANO X SALTARA X SAN COSTANZO X SAN GIORGIO DI PS X SAN LORENZO IN C. X SANT'IPPOLITO X

CICORIA a semina autunnale

PROVINCIA DI ANCONACOMUNI DITTE

CAC SUBA LUPINI CASTELLEONE DI SUASA X CORINALDO X FILOTTRANO X MONTE SAN VITO X OSIMO X OSTRA XOSTRA VETERE X SENIGALLIA X SERRA DE' CONTI X TRECASTELLI X

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6 NOVEMBRE 2014 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE ANNO XLV • N. 104

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CICORIA a semina autunnale

PROVINCIA DI MACERATACOMUNI DITTE

SUBA CINGOLI XRECANATI X

CICORIA a semina autunnale

PROVINCIA DI ASCOLI PICENOCOMUNI DITTE

CAC CARASSAI XCASTIGNANO XMASSIGNANO XMONTEFIORE DELL'ASO XROTELLA X

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6 NOVEMBRE 2014 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE ANNO XLV • N. 104

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ALLEGATO B Carota, cavolo e cipolla raccolto anno 2015

CAROTA

PROVINCIA DI ANCONACOMUNI AZIENDE

ANSEME CAC PMP SAIS SUBA MONSANTO LUPINI ARCEVIA X

CASTELLEONE DI SUASA X CORINALDO X X X X X FILOTTRANO X X

JESI X MONTE SAN VITO X X X

OSIMO X X OSTRA X X X

OSTRA VETERE X SANTA MARIA NUOVA X

SENIGALLIA X X X X TRECASTELLI X

CAROTAPROVINCIA DI PESARO - URBINO

COMUNI AZIENDE ANSEME PMP SAIS SUBA MONSANTO

BARCHI X CARTOCETO X FANO X X X X FOSSOMBRONE X X FRATTE ROSA X X GRADARA X MONDAVIO X X MONDOLFO X MONTEPORZIO X X X MONTEFELCINO X X MONTEMAGGIORE X ORCIANO X X PESARO X PIAGGE X X SAN COSTANZO X SAN GIORGIO DI PS X X SAN LORENZO IN CAMPO X SANT'IPPOLITO X X

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CAROTAPROVINCIA DI MACERATA

COMUNI AZIENDE PMP SUBA MONSANTO

CINGOLI X X MONTECASSIANO X X MONTE LUPONE X X POLLENZA X POTENZA PICENA X RECANATI X X X TOLENTINO X TREIA X X

CAROTAPROVINCIA DI FERMOCOMUNI DITTA

SUBA TERACAMPOFILONE X FERMO X MONTERUBBIANO X MONTOTTONE X

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6 NOVEMBRE 2014 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE ANNO XLV • N. 104

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CAVOLOPROVINCIA DI PESARO - URBINO

COMUNI Aziende ANSEME CAC MONSANTO PMP SAIS SUBA

BARCHI X X X X CAGLI X CARTOCETO X X COLBORDOLO X X FANO X X X X FOSSOMBRONE X X FRATTEROSA X X GRADARA X MONDAVIO X MONDOLFO X X X MONTECALVO IN FOGLIA X MONTECICCARDO X MONTEFELCINO X X X MONTELABBATE X MONTEMAGGIORE AL M. X X X MONTE PORZIO X X X ORCIANO DI PESARO X PERGOLA X X PIAGGE X X SALTARA X SAN COSTANZO X X X SAN GIORGIO DI PS X SAN LORENZO IN C. X X SANT'ANGELO IN LIZZOLA X SANT'IPPOLITO X TAVULLIA X

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6 NOVEMBRE 2014 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE ANNO XLV • N. 104

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CAVOLOPROVINCIA DI ANCONA

COMUNI AZIENDE ANSEME CAC MONSANTO SAIS SUBA TERA LUPINI

AGUGLIANO X ARCEVIA X X X X BARBARA X BELVEDERE O. X CAMERANO X CASTELBELLINO X CASTELFIDARDO X X CASTELLEONE DI S. X CASTELPLANIO X CHIARAVALLE X X CORINALDO X X CUPRAMONTANA X FILOTTRANO X X JESI X X X MAIOLATI SPONTINI X X X MERGO X MONSANO X MONTECAROTTO X X MONTEMARCIANO X X MONTE ROBERTO X MONTE SAN VITO X X X MORRO D'ALBA X OSIMO X X X X X OSTRA X X X X OSTRA VETERE X X POLVERIGI X ROSORA X SAN MARCELLO X SAN PAOLO DI JESI X SANTA MARIA NUOVA X SASSOFERRATO X X SENIGALLIA X X X X SERRA DE' CONTI X X SERRA S. QUIRICO X X X STAFFOLO X TRECASTELLI X X X

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CAVOLOPROVINCIA DI ASCOLI PICENO

COMUNI AZIENDE ANSEME CAC MONSANTO TERA

ACQUAVIVA PICENA X X CARASSAI X X CASTEL DI LAMA X CASTIGNANO X X COMUNANZA X X COSSIGNANO X CUPRA MARITTIMA X X FORCE X X MASSIGNANO X MONSAMPOLO DEL TRONTO X MONTEDINOVE X MONTALTO DELLE MARCHE X X MONTEFIORE DELL'ASO X X OFFIDA X X X PALMIANO X RIPATRANSONE X X ROTELLA X SAN BENEDETTO DEL TRONTO X

CAVOLOPROVINCIA DI MACERATA

COMUNI AZIENDE ANSEME CAC MONSANTO PMP SAIS SUBA TERA

APIRO X X X APPIGNANO X CASTELRAIMONDO X CINGOLI X X X CIVITANOVA MARCHE X MACERATA X X MOGLIANO X MAONTE SAN GIUSTO X MONTECASSIANO X X X MONTE LUPONE X X MORROVALLE X PETRIOLO X POTENZA PICENA X X RECANATI X X X X SAN SEVERINO MARCHE X X SANT'ANGELO IN PANTANO X TOLENTINO X TREIA X X X X URBISAGLIA X X

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CAVOLOPROVINCIA DI FERMO

COMUNI AZIENDE ANSEME CAC SUBA TERA

ALTIDONA X BELMONTE PICENO X CAMPOFILONE X FALERONE X X FERMO X X X GROTTAZZOLINA X LAPEDONA X X MONSAMPIETRO MORICO X MONTE GIBERTO X X MONTE RINALDO X X MONTE SAN PIETRANGELI X MONTE URANO X MONTE VIDON CORRADO X MONTEGIORGIO X MONTEGRANARO X MONTELEONE DI FERMO X MONTELPARO X MONTERUBBIANO X MONTOTTONE X MORESCO X ORTEZZANO X PETRITOLI X PONZANO DI FERMO X PORTO S. ELPIDIO X SAN VITTORIA IN MATENANO X X SANT'ELPIDIO A MARE X X X SERVIGLIANO X X

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CIPOLLAPROVINCIA DI ANCONA

COMUNI AZIENDE ANSEME CAC MONSANTO SAIS SUBA LUPINI

AGUGLIANO X ANCONA X ARCEVIA X X X X BARBARA X X BELVEDERE O. X CASTELFIDARDO X CASTELPLANIO X CASTELLEONE DI S. X CORINALDO X X CUPRAMONTANA X X X X FABRIANO X FILOTTRANO X GENGA X JESI X MAIOLATI SPONTINI X X X MERGO X MONTE SAN VITO X MONTECAROTTO X X X MONTEMARCIANO X X MORRO D'ALBA X OSIMO X X X X OSTRA X X X OSTRA VETERE X X POLVERIGI X ROSORA X SAN MARCELLO X SANTA MARIA NUOVA X X SASSOFERRATO X X X SENIGALLIA X X X SERRA S. QUIRICO X X X SERRA DE' CONTI X STAFFOLO X X TRECASTELLI X

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CIPOLLAPROVINCIA DI PESARO

COMUNI Aziende ANSEME CAC MONSANTO SAIS SUBA

ACQUALAGNA X XAPECCHIO XBARCHI X CAGLI X FANO X FOSSOMBRONE X X X FRATTE ROSA X X FRONTONE X GRADARA X ISOLA DEL PIANO X MONDAVIO X MONDOLFO X MONTE PORZIO X MONTECICCARDO X MONTEFELCINO X MONTEMAGGIORE X ORCIANO DI PESARO X X PERGOLA X PESARO X X PETRIANO X PIAGGE X X SAN COSTANZO X X SAN GIORGIO DI PS X SAN LORENZO IN C. X X SANT'IPPOLITO X SERRA SANT'ABBONDIO X TAVULLIA X URBINO X X VALLEFOGLIA X

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22791

CIPOLLAPROVINCIA DI ASCOLI PICENO

COMUNI AZIENDE ANSEME CAC MONSANTO SUBA

ACQUAVIVA PICENA X CARASSAI X CASTEL DI LAMA X CASTIGNANO X X COLLI DEL TRONTO X COMUNANZA X X COSSIGNANO X CUPRA MARITTIMA X X FORCE X X GROTTAMMARE X MASSIGNANO X MONTALTO DELLE MARCHE X X MONTEDINOVE X MONTEFIORE DELL'ASO X X OFFIDA X X PALMIANO X RIPATRANSONE X X X ROTELLA X

CIPOLLAPROVINCIA DI MACERATA

COMUNI AZIENDE

ANSEME CAC MONSANTO PMP REM SAIS SUBA TERAAPIRO X X X X X APPIGNANO X X CINGOLI X X X X X X CORRIDONIA X GUALDO X MATELICA X X MONTE SAN GIUSTO X MONTECASSIANO X X MONTE LUPONE X X MORROVALLE X PENNA S. GIOVANNI X POTENZA PICENA X RECANATI X X X X SAN GINESIO X S. SEVERINO MARCHE X X SANT'ANGELO IN PONTANO X TOLENTINO X X X TREIA X X X X URBISAGLIA X

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CIPOLLAPROVINCIA DI FERMO

COMUNI AZIENDE ANSEME CAC TERA

ALTIDONA XAMANDOLA X BELMONTE PICENO X CAMPOFILONE X FALERONE X X FERMO X X GROTTAZZOLINA X LAPEDONA X X MAGLIANO DI TENNA X X MONSAMPIETRO MORICO X X MONTA GIBERTO X X MONTE RINALDO X MONTE SAN PIETRANGELI X MONTE URANO X X MONTE VIDON CORRADO X MONTEGIORGIO X MONTEGRANARO X MONTELEONE DI FERMO X MONTELPARO X MONTERUBBIANO X MORESCO X ORTEZZANO X PETRITOLI X PONZANO DI FERMO X PORTO SAN GIORGIO X RAPAGNANO X SANTA VITTORIA IN MATENANO X SANT'ELPIDIO A MARE X X SERVIGLIANO X X

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_______________________________________________________

Decreto del Dirigente del Servizio Ambien-te e Agricoltura n. 864 del 24/10/2014.Reg. CE n. 1698/05 - Programma di SviluppoRurale 2007 – 2013. Bando Misura 1.2.3 - sot-tomisura a) Aumento del valore aggiunto deiprodotti agricoli - Terza scadenza Anno 2014.

IL DIRIGENTE DEL SERVIZIO AMBIENTE E AGRICOLTURA

omissis

DECRETA

- di approvare, in attuazione della DGR n. 1161 del13/10/2014, il bando per la Misura 1.2.3. sottomi-sura a) “Aumento del valore aggiunto dei prodottiagricoli” del Programma di Sviluppo Rurale dellaRegione Marche, riportato in allegato A al presen-te decreto quale parte integrante e sostanziale;

- di stabilire le ore 13,00 del giorno 17 novembre2014 il termine per la presentazione delle doman-de;

- che, ai sensi della richiamata DGR n. 1161 del13/10/2014, le risorse destinate alla Misura 1.2.3.Sottomisura a) “Aumento del valore aggiunto deiprodotti agricoli” sono pari a euro 3.000.000,00;

- di stabilire che, per quanto non specificato nel pre-sente atto, si applicano le norme e disposizionicontenute nel Programma di Sviluppo Rurale2007-2013 e le vigenti disposizioni comunitarie,nazionali e regionali;

- di precisare che gli indirizzi procedurali, definitisecondo quanto stabilito da AGEA OP, potrannoessere successivamente modificati e/o integrati afronte di nuove determinazioni dell’organismopagatore;

- di consentire il caricamento su SIAR dalla data del28/10/2014;

- che la copertura finanziaria del presente atto è assi-curata dalla quota FEASR, dalla quota dello Stato,oltre alla quota di cofinanziamento regionalegarantita dalla disponibilità del capitolo 30906710UPB 3.09.06 del bilancio di previsione 2014;

- di fare espressa riserva di modifica del presentebando aggiornandolo con le ulteriori misure attua-tive ed integrative da applicare in materia di ridu-zioni, esclusioni e sanzioni a carico di contributipubblici previsti dal PSR;

- di dare la massima diffusione al presente atto attra-verso la pubblicazione sul BUR Marche ai sensidella L.R. n.17/03, nonché sul sito regionalewww.psr2.agri.marche.it, e attraverso le StruttureDecentrate Agricoltura, le Organizzazioni Profes-

sionali, i Centri di Assistenza Agricola Autorizzati(CAA), gli ordini e i collegi professionali conven-zionati.

Luogo di emissione, Ancona

IL DIRIGENTEAvv. Cristina Martellini

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- ALLEGATI -

Allegato A

REGIONE MARCHE

Programma di Sviluppo Rurale 2007 – 2013

REG. (CE) N. 1698/05BANDO di ATTUAZIONE

Misura 1.2.3Accrescimento del valore aggiunto dei prodotti agricoli e forestali – sottomisura a) Aumento

del valore aggiunto dei prodotti agricoli

INDICE 1. BENEFICIARI RICHIEDENTI 2. CONDIZIONI DI ESCLUSIONE RELATIVE AI RICHIEDENTI 3. TIPOLOGIE DI INTERVENTO

3.a) Immobili 3.b) Dotazioni (macchine, attrezzature, impianti) 3.b.1) Impianti tecnologici per la produzione di energie derivanti da fonti rinnovabili 3.b.2) Investimenti finalizzati alla sicurezza sul posto di lavoro

3.b.3) Investimenti finalizzati alla sostenibilità ambientale 3.c) Spese immateriali

4. INVESTIMENTI NON AMMISSIBILI 5. INIZIO DEGLI INTERVENTI E CERTIFICAZIONE DELLA SPESA

5.1 Certificazione della spesa 6. ENTITÀ DEGLI AIUTI

6.1 Massimale di investimento globale sovvenzionabile 6.2 Cumulabilità degli aiuti 6.3 Intensità massima dell’aiuto 6.4 Dotazione finanziaria

7. CONDIZIONI DI AMMISSIBILITÀ 8. AMMISSIBILITÀ: LIMITI E DIVIETI DEI SETTORI SPECIFICI 9. ZONIZZAZIONE 10. PROCEDURE DI SELEZIONE DELLE DOMANDE

10.1 Criteri di priorità per la selezione dei progetti 10.2 Formazione della graduatoria 10.3 Riserva di fondi 10.4 Scorrimento in graduatoria

11. PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA E TERMINI DI SCADENZA 11.1 Modalità 11.2 Documentazione di valenza generale

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11.3 Altra documentazione 11.4 Ulteriore documentazione da presentare per l’istruttoria di ammissibilità:

12. TEMPI DI REALIZZAZIONE DEGLI INTERVENTI 13. PROROGHE 14. EROGAZIONE DEGLI AIUTI

14.1 Anticipo 14.2 Stato Avanzamento Lavori 14.3 Saldo finale

15. VARIANTI E ADEGUAMENTI TECNICI AL PROGRAMMA DI INVESTIMENTI 16. OBBLIGHI DEI BENEFICIARI 17. CONTROLLI - DECADENZA DELL’AIUTO, RIDUZIONI, ESCLUSIONI E SANZIONI 18. TUTELA DEI DIRITTI DEL RICHIEDENTE 19. INFORMATIVA AI SENSI DELL’ART. 13 DEL DECRETO LEGISLATIVO 30 GIUGNO 2003, N. 196.

1. BENEFICIARI RICHIEDENTI

Le tipologie di beneficiari ammissibili sono:

1. micro, piccole e medie imprese, ai sensi della Raccomandazione 2003/361/CE della Commissione;

2. imprese diverse da quelle di cui al trattino precedente, che occupano meno di 750 persone o il cui fatturato annuo non supera i 200 milioni di euro;

Le imprese debbono:

svolgere l’attività di trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli di cui all'Allegato I del Trattato, sia come materia prima che come prodotto ottenuto dalla trasformazione, esclusi i prodotti della pesca; sostenere l’onere finanziario delle iniziative ed essere titolari di una posizione debitamente validata (fascicolo aziendale) presso Agea; essere in possesso delle strutture su cui intendono realizzare gli interventi oggetto della domanda di aiuto, potendo far valere un titolo di proprietà di usufrutto o di affitto, in quest’ultimo caso per un periodo di tempo non inferiore al vincolo a cui il bene oggetto di finanziamento sarà assoggettato.

2. CONDIZIONI DI ESCLUSIONE RELATIVE AI RICHIEDENTI

Il sostegno non può essere concesso a:

A. imprese in difficoltà ai sensi degli orientamenti comunitari sugli aiuti di stato per il salvataggio e la ristrutturazione di imprese in difficoltà; in particolare, sono esclusi i soggetti in stato di fallimento, liquidazione, concordato preventivo o amministrazione controllata o per i quali siano in corso procedimenti che possano determinare una delle situazioni suddette. Imprese che non dimostrino di lavorare materie prime di provenienza extra - aziendale per almeno il 70% del totale delle materie prime lavorate;

B. imprese che occupano più di 750 persone e il cui fatturato annuo supera i 200 milioni di euro;

C. imprese che non rispettano i requisiti minimi in materia di ambiente, igiene e benessere degli animali;

D. domande di aiuto presentate da soggetti ritenuti inaffidabili, che saranno considerate irricevibili. Sono inaffidabili i soggetti per i quali, nel precedente periodo di programmazione (PSR 2000/2006) o nell’attuale (PSR 2007/2013), è stato avviata e conclusa una procedura di decadenza totale con relativa revoca degli aiuti con recupero di indebiti percepiti, senza che sia intervenuta la restituzione degli stessi, relativamente ad operazione cofinanziate nell’ambito dei suddetti programmi di sviluppo rurale. A tale proposito l’A. d. G. curerà la predisposizione di apposita banca dati con i nominativi dei soggetti inaffidabili. Non si considera inaffidabile il soggetto per il quale la procedura di revoca è stata avviata a seguito di rinuncia all’aiuto per cause di forza maggiore.

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3. TIPOLOGIE DI INTERVENTO

Sono ammissibili all’aiuto, per la trasformazione e/o commercializzazione, nonché per lo sviluppo di nuovi prodotti, processi e tecnologie, i seguenti investimenti materiali, salvo specifiche limitazioni di cui al capitolo 7:

3.a) Immobili:

1. realizzazione di fabbricati le cui caratteristiche e dimensioni risultino coerenti ed adeguate alle effettive necessità di trasformazione e commercializzazione espresse dal progetto approvato;

2. ricostruzione di fabbricato in sostituzione di fabbricato aziendale di almeno 30 anni di vita, a seguito della sua completa demolizione;

3. recupero o ristrutturazione di edifici per i quali le spese complessive dell’intervento di recupero siano superiori al 50% del valore stimato del nuovo edificio;

4. lavori edili su fabbricati esistenti necessari e funzionali o finalizzati alla installazione di nuovi macchinari ammissibili a finanziamento;

5. lavori edili funzionali alla realizzazione e/o installazione di nuovi impianti tecnologici, strutture di servizio e dotazioni precedentemente non esistenti;

6. ampliamenti a nuovo delle strutture esistenti funzionali e coerenti alle attività produttive oggetto di intervento 7. costruzione o ricostruzione o recupero o ristrutturazione di fabbricati che consentano un aumento di oltre il

25% della capacità di produzione, stoccaggio, trasformazione e lavorazione dei prodotti aziendali; 8. costruzione o ricostruzione o recupero o ristrutturazione di fabbricati che consentano la modifica sostanziale

della natura della produzione, consistente in prodotti merceologicamente diversi da quelli ottenuti nella fase ante investimento;

9. investimenti destinati alla realizzazione o adeguamento di punti vendita all’interno degli impianti di trasformazione.

3.b) Dotazioni (macchine, attrezzature, impianti)

1. acquisto di macchinari, attrezzature ed impianti strettamente necessari alla realizzazione dell’investimento di trasformazione e commercializzazione, che non sostituiscono dotazioni aziendali già esistenti, compreso il software di gestione per gli impianti e per i personal computer aziendali;

2. sostituzione di macchinari con altre tipologie in grado di aumentare la capacità di produzione del 25%, intesa come rendimento e/o quantità totali lavorate nel ciclo di trasformazione e commercializzazione cui l’investimento è funzionale;

3. acquisto di macchine o attrezzature di recente introduzione in sostituzione di altre di pari funzioni con almeno 10 anni di età. Per “recente introduzione” si intende la presenza della dotazione nel catalogo del fornitore da non più di tre anni (da attestarsi nel preventivo del fornitore);

4. sostituzione di macchine e/o di attrezzature con altre in grado di realizzare produzioni sostanzialmente diverse delle precedenti e consistenti in prodotti merceologicamente diversi da quelli ottenuti nella fase ante investimento;

5. sostituzione di macchine e/o di attrezzature finalizzata alla realizzazione di sostanziali modifiche delle tecnologie adottate, compresi i nuovi adattamenti o le dotazioni per la sicurezza sui luoghi di lavoro. Sono compresi gli investimenti che comportino un risparmio energetico o una riduzione delle emissioni nocive nell’atmosfera pari ad almeno il 15%;

6. investimenti destinati alla realizzazione o adeguamento di punti vendita all’interno degli impianti di trasformazione, compreso il software di gestione per gli impianti;

7. investimenti che comportino il risparmio energetico, la protezione dell’ambiente e la sicurezza del lavoro, come meglio dettagliato ai successivi punti, e che concorrono al miglioramento del rendimento globale dell’impresa, come meglio specificato al successivo capitolo “ condizioni di ammissibilità”:

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3.b.1) Impianti tecnologici per la produzione di energie derivanti da fonti rinnovabili

Al fine di garantire le condizioni dell’esclusivo utilizzo all’interno dell’impresa delle energie prodotte derivanti da fonti rinnovabili, è necessario che gli impianti di produzione di energie siano dimensionati all’effettivo fabbisogno aziendale calcolato sulla base dei consumi elettrici e termici del triennio precedente. Nel caso di nuove imprese tali fabbisogni dovranno essere desunti dallo specifico progetto industriale. Detti dimensionamenti dovranno essere opportunamente indicati nella relazione tecnica.

Gli investimenti realizzati al fine della classificazione in “impianti tecnologici per la produzione di energie derivanti da fonti rinnovabili” ai sensi del presente documento, devono rispettare la condizione di non superare il limite massimo di potenza complessiva di 250 KW elettrici, inoltre:

1. Gli impianti di produzione di energia (elettrica e termica) alimentati da biomassa o biogas di origine agricola o forestale devono soddisfare le seguenti prescrizioni tecniche:

a) Oltre il 50% della materia prima utilizzata dall’impianto è rappresentata da sottoprodotti e/o scarti di lavorazione dell’impresa;

b) rendimento termico effettivo non inferiore all’85% rispetto al rendimento nominale certificato da un ente terzo in base al biocombustibile utilizzato;

c) emissioni nei limiti previsti nel D. Lgs.vo 152/2006, Parte V. 2. Per biomassa di origine agricola e forestale si intende quella così definita dal D. Lgs.vo 152/2006, Parte V, Allegato

X, Parte II, Sezione 4, punti da a) ad e);

3. Per biogas di origine agricola e forestale si intende quello da digestione anaerobica prodotto da:

a) effluenti di allevamenti zootecnici; b) biomasse di origine agricola e forestale.

4. Impianti fotovoltaici solo se installati su strutture per le quali si procede alla sostituzione di coperture in amianto e nel limite del 30% dell’investimento totale proposto, con un massimale di spesa, comprensiva di qualsiasi onere, (quindi anche di spese generali e tecniche), di € 1.600,00 /Kw installato.

In sede di presentazione della domanda di aiuto, gli investimenti di cui al presente paragrafo devono essere specificamente riportati nella relazione tecnica del progetto giustificando la scelta tecnica adottata.

In sede di domanda di pagamento deve essere riportata nella relazione finale la rispondenza della soluzione realizzata con quanto previsto in domanda.

3.b.2) Investimenti finalizzati alla sicurezza sul posto di lavoro

Gli investimenti realizzati al fine della classificazione in “investimenti finalizzati all’ottenimento di livelli di sicurezza sul posto di lavoro” ai sensi del presente documento, debbono raggiungere requisiti superiori a quelli previsti dalla normativa obbligatoria. Tale condizione dovrà essere attestata da apposita certificazione rilasciata da figura professionale abilitata al rilascio di detta documentazione.

In sede di presentazione della domanda di aiuto, dovrà essere allegata una specifica relazione a firma di un tecnico abilitato e competente in materia di sicurezza sul lavoro completa di elaborati grafici di progetto, di specifiche misurazioni degli ambienti ed attrezzature oggetto di aiuto e di indicazioni dei risultati presumibili.

In sede di domanda di pagamento, una dichiarazione di rispondenza delle soluzioni adottate a quanto descritto nella relazione presentata a completamento della domanda di aiuto con riportate le misurazioni specifiche effettuate con le stesse modalità e negli stessi punti della misurazione precedente

3.b.3) Investimenti finalizzati alla sostenibilità ambientale

Gli investimenti realizzati al fine della classificazione in “investimenti finalizzati alla tutela ambientale” ai sensi del presente documento, debbono raggiungere requisiti superiori a quelli previsti dalla normativa obbligatoria ed in particolare rientrare tra i seguenti investimenti:

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a) la realizzazione di impianti di recupero delle acque reflue di scarico delle lavorazioni ai fini della tutela qualitativa e quantitativa delle risorse idriche favorendo la riduzione dell’impatto degli scarichi sui corpi idrici recettori e assicurando il risparmio del consumo d’acqua. Fatto salvo il rispetto delle vigenti norme sanitarie, tali impianti debbono possedere i requisiti minimi ai sensi del D. Lgs.vo 152/2006 e regolamenti attuativi per quanto riguarda la qualità delle acque reflue recuperate al fine del loro riutilizzo;

b) la realizzazione di sistemi di captazione, filtraggio ed accumulo di acque meteoriche al fine di utilizzare la risorsa a scopi diversi da quelli potabili. Per tali impianti il dimensionamento minimo della capacità di accumulo delle acque non deve essere inferiore a litri 15.000 per lo stabilimento produttivo oggetto di finanziamento;

c) Sistemi volti al recupero degli scarti di lavorazione di alcuni prodotti con conseguente trasformazione degli stessi in materia prima da riutilizzare in impianti di cogenerazione, mangimistica, cosmetica ecc.

Tra gli investimenti di cui al presente capitolo sono comprese oltre alle macchine e attrezzature anche i lavori e le opere necessarie alla realizzazione di condutture, sistemi di accumulo e locali di controllo.

In sede di presentazione della domanda di aiuto, gli investimenti di cui al presente paragrafo devono essere specificamente riportati nella relazione tecnica del progetto giustificando la scelta tecnica adottata.

In sede di domanda di pagamento deve essere riportata nella relazione finale la rispondenza della soluzione realizzata con quanto previsto in domanda.

3.c) Spese immateriali

Per progetti i cui costi materiali sopra indicati non superano l’importo di € 500.000,00, sono inoltre ammissibili i seguenti investimenti immateriali nel limite complessivo del 10% dei costi materiali di cui sopra al netto dell’IVA, con le limitazioni specifiche riportate nella tabella seguente:

Spese ammissibili % massima ammissibile

Spese tecniche progettuali per investimenti fissi 10 % Spese tecniche progettuali relative a beni strumentali mobili 3 % Spese per acquisto di brevetti e licenze 10% Spese per polizze fideiussorie eventualmente necessarie a garantire acconti o s. a. l.

1,5%

TOTALE SPESE GENERALI 10%

Per progetti i cui costi materiali sopra indicati superano l’importo di € 500.000,00 al netto dell’IVA, le spese immateriali sono ammissibili in misura pari al 60% di quanto stabilito nella tabella sopra riportata.

4. INVESTIMENTI NON AMMISSIBILI

Una domanda di aiuto presentata a valere sulla presente misura 1.2.3. a), determina l’automatica esclusione di tipologie di interventi analoghi presenti in una qualsiasi domanda di aiuto a valere sulla medesima misura 1.2.3. ricompresa nella seguente casistica: a) domanda singola; b) domanda compresa in un qualsiasi progetto di filiera.

Sono inoltre esclusi i seguenti investimenti e spese:

1) interventi sovvenzionabili in virtù delle Organizzazioni Comuni di Mercato di cui all’allegato 1 del Reg. (CE) 1974/06 così come riportati all’interno nella tabella settoriale di cui al paragrafo 8 del presente documento;

2) investimenti effettuati allo scopo di ottemperare ai requisiti resi obbligatori da specifiche norme comunitarie; 3) investimenti destinati a semplice sostituzione di impianti ed attrezzature esistenti. In particolare, nel caso di

fabbricati, impianti ed attrezzature esistenti, è considerato intervento di sostituzione quello che non risponde ad almeno uno dei seguenti obiettivi: a. non riduce in modo significativo i costi di gestione; b. non apporta consistenti vantaggi ambientali e di risparmio energetico; c. non migliora in modo sostanziale il benessere degli animali o la sicurezza e le condizioni di lavoro.

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Non sono considerati investimenti di sostituzione quelli indicati ai precedenti paragrafi 3.b.1., 3.b.2. e 3.b.3.; 4) investimenti relativi alla trasformazione di prodotti non compresi nell’Allegato I al Trattato sia come prodotti in

entrata che come prodotti in uscita. Sono inoltre esclusi i prodotti della pesca e dell’acquacoltura; 5) interventi finalizzati alla lavorazione, trasformazione e commercializzazione di materie prime provenienti da

coltivazioni o da allevamenti di organismi geneticamente modificati (OGM); 6) progetti che non offrono adeguate garanzie di immediata esecuzione come definite al capitolo 7 punto c) del

presente documento; 7) investimenti di importo inferiore ai 100.000,00 euro di spesa ammissibile e di importo inferiore a 20.000 euro di

spesa ammissibile per investimenti di sola commercializzazione; 8) acquisto di stabili già esistenti e di impianti e macchinari usati e terreni; 9) investimenti per abitazioni di servizio; 10) investimenti per beni immateriali ad eccezione di quanto previsto al punto 3.c. del precedente capitolo; 11) veicoli di qualsiasi tipo; 12) opere di manutenzione ordinaria, riparazione, provvisorie ed opere definite di edilizia libera (DPR 380/2001); 13) macchine ed attrezzature la cui durata tecnica sia inferiore a quella del periodo vincolativo (vincolo di destinazione

d’uso) tra cui hardware per ufficio, (incluse stampanti, fax, scanner, monitor, ecc.), barriques, bins, pallets, imballaggi e contenitori vari, teli di contenimento di granaglie, teli per coperture in genere ecc.;

14) spese di noleggio ed oneri riconducibili a revisioni prezzi o addizionali per inflazione oltre che le spese relative a beni che non trovano riscontro nel registro dei cespiti o nel libro inventari della impresa richiedente.Non sono ammissibili le spese che aumentano i costi dell'opera senza aumentarne il valore, in particolare per i beni forniti dalle imprese esecutrici del progetto che non hanno le capacità di realizzarlo direttamente. Non sono ammissibili oneri relativi a trasporti, montaggi, vitto e alloggio del personale addetto al montaggio se non espressamente citati come voci di spesa nel capitolato di fornitura o preventivo. Sono inoltre esclusi i costi per gli interessi, le ammende, le spese bancarie, gli oneri finanziari su mutui e capitali di rischio, spese per atti notarili necessari alla trascrizione di vincoli ed altre spese legali, qualsiasi spesa derivante da acquisizione di beni mobili, anche a seguito di aste pubbliche;

15) nel caso di investimenti finalizzati alla produzione di energia rinnovabile nell’azienda, sono esclusi gli investimenti per impianti le cui potenzialità produttive non siano proporzionate al fabbisogno energetico aziendale. In ogni caso, sono esclusi gli impianti la cui capacità produttiva massima risulti superiore ai 250 KW elettrici e tutti gli investimenti riconducibili alla produzione di energia eolica, idraulica, da biomasse, fotovoltaica e geotermica se finanziati con altre forme di aiuto pubblico in conto capitale;

16) spese per impianti ad energie rinnovabili finalizzati a soddisfare i fabbisogni energetici dei fabbricati adibiti ad uso abitativo;

17) lavori in economia; 18) spese e oneri amministrativi per autorizzazioni, concessioni, canoni di allacciamento e fornitura di energia elettrica,

gas, acqua, telefono ecc.; 19) attrezzature e materiali d’uso corrente, di consumo o normalmente ammortizzabili in un anno; 20) onorari professionali per i quali non sia chiaramente indicato nel documento contabile il riferimento ai lavori, alle

opere e agli investimenti ammessi al finanziamento e per i quali l’impresa beneficiaria non sia in grado di giustificare le prestazioni professionali con la produzione di elaborati tecnici, perizie, relazioni, ecc. e che non siano accompagnati dalla copia del versamento della ritenuta d’acconto;

21) spese generali relative agli investimenti immateriali; 22) imposta sul valore aggiunto (IVA), altre imposte, oneri e tasse; 23) spese relative ad investimenti realizzati con operazioni di locazione finanziaria (leasing); 24) spese relative ad investimenti in strutture, macchinari e attrezzature che sono riconducibili alla fase di produzione

di prodotti agricoli o che vengono utilizzate nell’ambito di aziende agricole e non risultano pertanto direttamente connessi all’attività di trasformazione e commercializzazione);

25) spese che non rispettano le condizioni di ammissibilità di cui al successivo capitolo 5; 26) spese per opere relative alla realizzazione di punti vendita se non inclusi all’interno dell’area del centro di

trasformazione;

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5. INIZIO DEGLI INTERVENTI E CERTIFICAZIONE DELLA SPESA

Al fine di salvaguardare l’effetto incentivante del contributo pubblico, sono considerate ammissibili le attività e le spese sostenute dal beneficiario successivamente alla presentazione della relativa domanda, fatta salva la spesa propedeutica alla presentazione della domanda stessa. Per spesa propedeutica si intende esclusivamente:

analisi di fattibilità dell’intervento (Business Plan) progettazione degli interventi proposti;

Per quanto riguarda l’acquisto di impianti, macchinari e attrezzature, la dimostrazione che gli acquisti sono stati effettuati dopo l'inoltro dell'istanza sarà fornita dalla data riportata sui relativi documenti di trasporto (D.D.T) o fatture accompagnatorie. Sono comunque esclusi totalmente dal finanziamento gli investimenti i cui contratti di fornitura e/o i pagamenti di relative caparre o anticipi, siano stati effettuati anteriormente alla data di presentazione della domanda.

Per le opere edili soggette a titolo autorizzativo che prevedono la comunicazione di inizio attività al Comune disgiunta dalla comunicazione iniziale, la dimostrazione che le stesse sono iniziate successivamente alla presentazione dell’istanza (rilascio informatico della domanda), è documentata dalla data di comunicazione di inizio lavori inoltrata presso gli uffici del Comune competente. Per le opere edili diverse da quelle di cui sopra, l’inizio dei lavori è documentato dalla data di specifica comunicazione inoltrata direttamente alla Struttura Decentrata Agricoltura della Regione Marche competente per territorio. In fase di inizio lavori è opportuno ribadire la necessità di prevedere da parte del direttore dei lavori la realizzazione di opportuna documentazione fotografica volta a documentare l’esecuzione di lavori non più visibili o ispezionabili successivamente alla loro realizzazione, (es. demolizione di edifici sottoposti a ristrutturazione, sottofondazioni, massetti ecc.). Tale documentazione dovrà essere trasmessa il allegato alla richiesta di liquidazione del saldo.

I beneficiari possono iniziare i lavori e/o acquistare le dotazioni anche prima della pubblicazione dell’ammissione a finanziamento della domanda di contributo (collocamento in posizione utile nella graduatoria unica regionale), in tal caso l’Amministrazione è sollevata da qualsiasi obbligo nei riguardi del beneficiario qualora la domanda non sia totalmente o parzialmente finanziata.

In deroga a quanto stabilito nel presente capitolo, per il riconoscimento dell’ammissibilità delle spese a decorrere da una data anteriore alla presentazione della domanda a valere sul presente bando debbono sussistere le seguenti condizioni:

a) la domanda di aiuto sia stata presentata a valere su altri bandi PSR o altre linee di finanziamento i cui bandi siano stati predisposti con specifico riferimento alle regole di accesso del PSR. In questi casi sarà riconosciuto il diritto alla retroattività della spesa per tutte le opere ed impianti descritti nel progetto allegato alla medesima domanda. Tale diritto viene riconosciuto a decorrere dal giorno successivo alla data di presentazione della domanda di aiuto presso le Strutture regionali competenti;

b) le spese risultino ammissibili ai sensi del presente bando.

5.1 Certificazione della spesa

Tutti i pagamenti, pena la non ammissibilità della spesa, dovranno essere effettuati esclusivamente secondo le modalità stabilite dal manuale delle procedura e dei controlli delle domande di pagamento del PSR 2007-2013, di cui al DDS 154/AFP del 02/05/2011 e successivi aggiornamenti.

6. ENTITÀ DEGLI AIUTI

6.1 Massimale di investimento globale sovvenzionabile Per ciascuna impresa beneficiaria valgono le seguenti condizioni: 1) Il massimale di contributo pubblico concedibile per tutto il periodo di programmazione (2007 – 2013), è fissato in

3.000.000,00 di euro/impresa. 2) È stabilito inoltre un massimale di contributo pubblico pari a 600.000 euro/impresa per il presente bando.

3) Il massimale di investimento per progetto proposto per ogni impresa, non può in ogni caso superare il limite posto per la reintegrazione di cui al seguente capitolo 7 punto a.2) “sostenibilità economica degli investimenti”;

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6.2 Cumulabilità degli aiuti

Gli aiuti di cui al presente bando non sono cumulabili con altri benefici pubblici di origine Comunitaria, Statale, Regionale, Locale, erogati a sostegno dei medesimi investimenti.

6.3 Intensità massima dell’aiuto

Sono concessi aiuti sotto forma di contributi in conto capitale per gli investimenti ritenuti ammissibili, fino ad un massimo del:

a) 40% degli investimenti ammissibili realizzati da parte di micro, piccole e medie imprese, ai sensi della Raccomandazione 2003/361/CE della Commissione, aderenti ad Organizzazioni di Produttori riconosciute ai sensi della normativa vigente o che siano esse stesse Organizzazioni di Produttori;

b) 30% degli investimenti ammissibili realizzati da parte di altre micro, piccole e medie imprese ai sensi della Raccomandazione 2003/361/CE della Commissione;

c) 20% degli investimenti ammissibili realizzati da imprese diverse da quelle dei due trattini precedenti, che occupano meno di 750 persone o il cui fatturato annuo non supera i 200 milioni di euro, aderenti ad Organizzazioni di Produttori, riconosciute ai sensi della normativa vigente o che siano esse stesse Organizzazioni di Produttori;

d) 15% degli investimenti ammissibili realizzati dalle restanti imprese, che occupano meno di 750 persone o il cui fatturato annuo non supera i 200 milioni di euro.

Le imprese di trasformazione e commercializzazione sono considerate esse stesse OP nel caso in cui siano partecipate per almeno il 90% del proprio capitale sociale da OP.

Le imprese di trasformazione e commercializzazione sono considerate aderenti alle OP nei seguenti casi:

Produttori di materia prima soci di OP, ai quali la OP ha delegato la trasformazione del prodotto. In questo caso tutti gli investimenti proposti dall’impresa possono beneficare del tasso massimo di aiuto di cui alle lettere a) e c).

Imprese di trasformazione e commercializzazione che sono partecipate da OP per almeno il 25% del proprio capitale sociale e che hanno come fornitori una o più OP per oltre il 50% del prodotto totale lavorato. In questo caso tutti gli investimenti proposti dall’impresa possono beneficare del tasso massimo di aiuto di cui alle lettere a) e c);

Imprese di trasformazione e commercializzazione che sono partecipate da OP per almeno il 25% del proprio capitale sociale e che hanno come fornitori una o più OP per oltre il 50% del prodotto totale lavorato da una singola linea di lavorazione. In questo caso solo gli investimenti proposti dall’impresa per tale linea di lavorazione possono beneficare del tasso massimo di aiuto di cui alle lettere a) e c), mentre gli eventuali restanti investimenti possono beneficiare del tasso ridotto di aiuto di cui alle lettere b) e d). In ogni caso nella medesima domanda di aiuto non possono essere previsti contemporaneamente investimenti che possono beneficiare del tasso massimo di aiuto di cui alle lettere a) e c) ed investimenti che possono beneficiare del tasso ridotto di aiuto di cui alle lettere b) e d).

6.4 Dotazione finanziariaLa dotazione finanziaria del presente bando è pari ad euro 3.000.000,00 quale somma risultante dallo stanziamento previsto dalla DGR 1161/2014. Tale somma potrà essere incrementata delle eventuali economie prodotte a seguito dell’ammissibilità delle domande pervenute a valere sul primo e secondo bando dell’annualità 2014 ed approvati con DDS 377/AFP del 29/04/2014 e DDS 592/AFP del 17/07/2014.

CONDIZIONI DI AMMISSIBILITÀ

Le imprese, al momento della presentazione della domanda, devono rispettare le seguenti condizioni di accesso:

a) presentare, pena la non ammissibilità della domanda, un Piano aziendale per lo sviluppo dell’attività agroindustriale che dimostri la validità del progetto, valutando la convenienza economica e la fattibilità dell’investimento rispetto alla struttura economico-finanziaria aziendale, anche in termini di sostenibilità economica e finanziaria nel tempo. Il Piano di sviluppo dovrà inoltre dimostrare: a.1) il miglioramento del rendimento globale dell’impresa, che si considera ottenuto qualora l’investimento proposto sottenda al raggiungimento di almeno uno dei seguenti obiettivi:

- introduzione di nuove tecnologie;

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- introduzione di innovazione di processo; - incremento dell’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili come specificato al precedente punto 3.b.1)

“Impianti tecnologici per la produzione di energie derivanti da fonti rinnovabili”;- miglioramento della sicurezza sul lavoro come specificato al precedente punto 3.b.2) “Investimenti

finalizzati alla sicurezza sul posto di lavoro”; - miglioramento della sostenibilità ambientale delle attività produttive aziendali come specificato al

precedente punto 3.b.3) “Investimenti finalizzati alla sostenibilità ambientale”; - introduzione di sistemi volontari di certificazione di qualità.

Il miglioramento del rendimento globale dell’impresa di cui all’elenco precedente si intende raggiunto quando il costo complessivo degli investimenti è per oltre il 50% riferibile ad uno o più degli obiettivi in esso indicati e deve essere dimostrato nella relazione tecnica del progetto tramite una dettagliata descrizione sul collegamento esistente tra gli investimenti previsti ed almeno uno degli aspetti specifici sopra elencati.

a.2) Il Piano aziendale deve inoltre dimostrare la sostenibilità degli investimenti.

La sostenibilità economica dell’investimento si intende soddisfatta quando la rata annuale di reintegrazione, calcolata dividendo il costo dell’investimento richiesto, rispettivamente per 30 o per 10 a seconda che si tratti di fabbricati e opere fisse o di macchinari e attrezzature mobili, sia inferiore al 15% del fatturato aziendale riferito alla situazione post investimento desumibile da business plan.

Il fatturato pre - investimento riportato nel Piano aziendale, deve rappresentare la situazione dell’azienda desunta dall’ultimo bilancio depositato. Le imprese richiedenti, la cui attività non è inserita tra quelle che hanno l’obbligo di una contabilità ordinaria, possono essere ammesse solo se in grado di presentare un bilancio redatto da un professionista abilitato in materia che attesti la corrispondenza dei dati contabili con la reale situazione economica e patrimoniale dell’impresa.

Per le imprese di nuova costituzione, intese come quelle che al momento della presentazione della domanda non hanno ancora un primo bilancio chiuso, non vale la condizione precedente e pertanto il Piano aziendale per lo sviluppo dell’attività agroindustriale dovrà riferirsi alla sola situazione post investimento.

b) Dimostrazione di non inclusione tra le imprese in difficoltà economica, ai sensi degli orientamenti comunitari sugli aiuti di Stato per la ristrutturazione ed il salvataggio delle imprese in difficoltà, così come definite nella Comunicazione della Commissione 2004/C 244/02. Le imprese in difficoltà sono i soggetti in stato di fallimento, liquidazione, concordato preventivo o amministrazione controllata o per i quali siano in corso procedimenti che possano determinare una delle situazioni suddette.

La dimostrazione è assolta tramite apposita certificazione ai sensi degli articoli 46 e 47 del DPR n. 445 del 28 dicembre 2000 e successive modificazioni ed integrazioni che attesti che l’impresa non si trova in stato di fallimento, liquidazione, concordato preventivo o amministrazione controllata o per i quali siano in corso procedimenti che possano determinare una delle situazioni suddette. La dichiarazione sarà verificata in sede di istruttoria attraverso verifica telematica con accesso a “Telemaco” del portale Infocamere.

c) Dimostrazione di immediata esecuzione dell’investimento alla data di presentazione della domanda di aiuto. Per le opere e gli interventi strutturali (opere murarie ed affini), l’impresa richiedente, dovrà produrre, lo specifico titolo autorizzativo (Concessione edilizia, SCIA, DIA, ecc.) rilasciato dai competenti uffici comunali.

d) Rispetto dei parametri tecnici. Il sostegno agli investimenti è concesso ai beneficiari che al momento in cui viene presentata la domanda di aiuto garantiscono le sotto indicate condizioni:

d1. dimostrare, nel caso di investimenti destinati alla lavorazione ed all’ottenimento di prodotti di qualità, per i settori indicati al successivo capitolo 8, il rispetto della condizione che almeno il 70% della materia prima lavorata appartenga alle categorie di prodotti ammissibili per singolo settore ossia: DOP, IGP, STG, DOC, DOCG, IGT e prodotti contraddistinti dal marchio regionale QM. Le materie prime dovranno provenire da produttori agricoli di base con i quali dovranno essere stipulati contratti atti a dimostrare l’effettivo approvvigionamento delle stesse per un periodo di almeno tre anni, a decorrere dalla prima annualità post investimento. I contenuti essenziali di detti contratti sono richiamati nel successivo punto d4 del presente bando.

d2. per tutti gli altri prodotti ammissibili, dimostrare che almeno il 70% della materia prima lavorata derivi da produttori agricoli di base, con contratti di fornitura i cui contenuti essenziali sono richiamati nel successivo punto d4 del presente bando.

Per materia prima lavorata dagli impianti finanziati si intende normalmente tutta la materia prima lavorata dall’ impresa di trasformazione, salvo le specifiche condizioni di seguito indicate.

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Le materie prime lavorate si intendono limitate al solo stabilimento oggetto di aiuto, qualora ricorrano le seguenti condizioni:

il progetto oggetto di domanda è dimensionato e finalizzato esclusivamente alla trasformazione e/o condizionamento delle materie prime lavorate in quello stabilimento;

la ditta richiedente è in grado di dimostrare tramite scritture contabili o altra documentazione fiscale, l’effettiva quantità e valore di materia prima trasformata e/o condizionata nello stabilimento oggetto di intervento rispetto al totale della materia prima lavorata da tutti gli stabilimenti posseduti dalla stessa.

Le materie prime lavorate si intendono limitate ai soli singoli impianti oggetto di aiuto, qualora ricorrano le seguenti condizioni:

Nel caso di finanziamento di una linea di lavorazione (trasformazione) – in fase istruttoria si stabilirà la capacità lavorativa potenziale sulla base della capacità lavorativa oraria desumibile dalle specifiche tecniche dell’impianto, nonché dal periodo medio annuo di lavorazione del prodotto (stagionalità del prodotto lavorato). La materia prima effettivamente lavorata dalla linea di lavorazione sarà quindi rapportata alla capacità lavorativa potenziale per la verifica del rispetto del parametro del 70% in questione;

Nel caso di stoccaggio di cereali – in fase istruttoria si terrà conto dei nuovi volumi realizzati e delle capacità di stoccaggio degli stessi senza considerare i potenziali cicli di riempimento annuale. La materia prima effettivamente stoccata dalla linea di lavorazione sarà quindi rapportata alla capacità di stoccaggio di cui sopra per la verifica del rispetto del parametro del 70% in questione;

Nel caso di stoccaggio per maturazione di prodotti – in fase istruttoria si stabilirà la capacità lavorativa potenziale dell’impianto sulla base della capacità di stoccaggio per la maturazione e tenendo conto dei cicli annuali effettuati per lo specifico tipo di condizionamento del prodotto. La materia prima effettivamente lavorata dalla linea di lavorazione sarà quindi rapportata alla capacità lavorativa potenziale per la verifica del rispetto del parametro del 70% in questione.

I contratti di cui ai punti d1 e d2 precedenti, in fase di verifica finale dovranno essere esibiti in originale (di cui l’Ufficioacquisisce copia), datati e sottoscritti ai sensi dell’art. 38 del DPR 445/2000, con produttori agricoli di base. Come già specificato, i contratti devono dimostrare l’effettivo approvvigionamento delle materie prime per un periodo di almeno tre anni, a decorrere dalla prima annualità post investimento il cui termine di riferimento corrisponde alla data di assunzione dell’atto di liquidazione del saldo finale.

Poiché la normativa comunitaria non considera tra le attività di trasformazione e commercializzazione ammissibili all’aiuto, la lavorazione dei prodotti agroalimentari per conto terzi, le condizioni di ammissibilità di cui al presente punto non potranno essere dimostrate con tali attività. Pertanto, come già chiarito nella DGR 912 del 17/06/2013, la ditta richiedente dovrà dichiarare che nella situazione post investimento il fatturato derivante dall'attività “servizi conto terzi” non sarà prevalente (< 50%) rispetto al fatturato totale aziendale. Tale condizione sarà verificata ex-post in base al fatturato effettivo dell’impresa nel periodo di vincolo triennale di fornitura di materie prime.

Il possesso dei requisiti sopra specificati deve essere attestato in domanda, mediante dichiarazione sostitutiva in conformità alle disposizioni del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445.

Le condizioni di ammissibilità di cui ai punti d1 e d2 precedenti saranno considerate rispettate purché il richiedente, in sede di presentazione della domanda, assuma a suo carico l’obbligo di dimostrare tali legami al momento dell’entrata in funzione dei nuovi impianti, producendo detti contratti, per la prima annualità post-investimento, contestualmente alla presentazione della richiesta di saldo finale.

La mancata produzione, nei termini previsti, di tali contratti, o la fornitura di contratti per i quali non è chiaramente dimostrato l’effettivo approvvigionamento delle materie di cui sopra, comporta l’esclusione dall’aiuto ed il recupero del contributo eventualmente erogato.

d3. Per le società cooperative, consorzi di produttori agricoli, O. P., la dimostrazione delle condizioni di cui ai due punti precedenti si intende assolta qualora, da statuto o da regolamento interno, esista l’obbligo per i soci a conferire materie prime che permettano l’ottenimento di prodotti con le caratteristiche suddette (DOP, IGP, DOC, DOCG, IGT, prodotti contraddistinti dal marchio regionale QM e STG, per i settori che le prevedono, o di materia prima per tutti gli altri prodotti ammissibili, per almeno il 70% del prodotto complessivamente lavorato.

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d4. Contenuti essenziali del contratto tipo

Il contratto di fornitura consiste nell’impegno ad acquistare i prodotti agricoli, necessari all’attività di trasformazione e/o commercializzazione dell’impianto oggetto di aiuto, direttamente da produttori agricoli di base. Deve contenere almeno le seguenti indicazioni:

termini di decorrenza e mantenimento del vincolo; tipologia e quantità dei prodotti agricoli acquistati; modalità di definizione dei prezzi con indicata la quantificazione dei benefici economici per il produttore di base oggettivamente riscontrabili dai singoli mercati di riferimento dei prodotti oggetto di trasformazione, o da accordi interprofessionali e/o di filiera.

d5. Procedura di verifica legame con la produzione primaria

In fase di presentazione della domanda di adesione la ditta si impegna a dimostrare, con idonea documentazione e per ciascuno dei 3 anni di vincolo previsti, l’applicazione dei contratti di fornitura. L’applicazione dei contratti di fornitura decorre dall’annualità successiva a quella della liquidazione del saldo finale e a partire da tale annualità, gli stessi impegni devono essere mantenuti almeno per i successivi 3 anni. La dimostrazione della partecipazione adeguata e duratura ai vantaggi economici per i produttori di base e la dimostrazione eventuale della lavorazione di almeno il 70% di prodotto di qualità, è a carico della ditta beneficiaria che al termine di ciascuno dei 3 anni di vincolo previsti, deve predisporre: a) in caso di Cooperative agricole, Consorzi e Organizzazioni di Produttori:

statuto o regolamento con vincolo di conferimento per almeno il 70% della produzione dei soci ovvero contratto di consorzio con vincolo di conferimento per almeno il 70% della propria produzione da parte dei consorziati; idonea documentazione attestante la quantità totale di prodotti agricoli trasformata e/o commercializzata nell’impianto oggetto di aiuto e la quantità di prodotti agricoli conferiti dai soci; nel caso di acquisto di prodotti agricoli, idonea documentazione consistente nella predisposizione di tabelle riepilogative delle quantità di prodotto agricolo trasformato e/o commercializzato sulla base delle fatture di acquisto della materia prima. Le tabelle devono essere suddivise per fornitore e contenere le indicazioni relative al possesso, da parte dei fornitori, del requisito di produttore agricolo di base;

b) in caso di altre imprese:documentazione contabile attestante il mantenimento dell’impegno assunto relativamente all’acquisto di materie prime provenienti da produttori agricoli di base per almeno il 70% della quantità totale annua trasformata e/o commercializzata nell’impianto oggetto di finanziamento; analoga documentazione contabile attestante il rispetto dell’obbligo di lavorazione per almeno il 70% di prodotto con caratteristiche di qualità per i settori indicati al successivo capitolo 8 ; idonea documentazione d’accompagnamento alle suddetta documentazione contabile consistente nella predisposizione di tabelle riepilogative delle quantità di prodotto agricolo trasformato e/o commercializzato sulla base delle fatture di acquisto della materia prima. Le tabelle devono essere suddivise per fornitore e contenere le indicazioni relative al possesso, da parte dei fornitori, del requisito di produttore agricolo di base. Le tabelle devono contenere per i settori che le prevedono, le indicazioni relative al possesso, da parte dei prodotti, del requisito di qualità.

Il beneficiario è pertanto tenuto, nei 60 giorni successivi a ciascuna scadenza annuale, dalla data di decorrenza dell’impegno e per i 3 anni successivi, a predisporre la suddetta documentazione. Per le domande estratte a controllo, da parte della Struttura Regionale preposta alla esecuzione dei controlli ex post, verrà richiesta la documentazione sopra specificata ai fini della verifica della effettiva applicazione dei contratti di fornitura. I contratti di fornitura possono essere sottoscritti anche da produttori di base diversi da quelli iniziali, che sostituiscono i primi nella fornitura di materie prime.

7. AMMISSIBILITÀ: LIMITI E DIVIETI DEI SETTORI SPECIFICI

Nella tabella 1 che segue sono riportati per ciascun settore i prodotti ammissibili, gli investimenti prioritari e le esclusioni e/o limitazioni specifiche.

Tab. 1 SETTORI INVESTIMENTI AMMISSIBILI E PRIORITA’

SETTORIALEESCLUSIONI E LIMITAZIONI SPECIFICHE

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Settore olivicolo

– prodotti ammissibili:tutti gli interventi per la trasformazione e la commercializzazione di prodotti della categoria “olio extra-vergine”; prodotti derivati dalla lavorazione delle olive (es. pasta di olive, olive in salamoia, olive ripiene, );

– priorità settoriali: interventi volti all’ottenimento ed allo stoccaggio di oli monovarietali che comprendano anche la loro tracciabilità; progetti che prevederanno interventi volti all’accorpamento di più realtà produttive locali; interventi finalizzati alla riduzione dell'impatto ambientale, specie riguardo al recupero e lo smaltimento dei sottoprodotti ed il corretto utilizzo della risorsa idrica.

Nessuna.

Settore carni bovine

– prodotti ammissibili: prodotti DOP e IGP regionali; prodotti contraddistinti dal marchio regionale “QM”;

– priorità settoriali:investimenti finalizzati ad aumentare il benessere degli animali e le garanzie sanitarie; investimenti finalizzati a ridurre l’impatto ambientale anche attraverso l’adozione di processi alternativi di gestione degli scarti e dei sottoprodotti; investimenti per la fase di macellazione e commercializzazione finalizzati al miglioramento delle fasi della logistica; investimenti finalizzati all’adesione a sistemi di certificazione della qualità comprese le produzioni biologiche.

Investimenti in impianti di macellazione che comportino un aumento di capacità produttiva; Investimenti per surgelazione e/o stoccaggio di materie prime e/o prodotti finiti non funzionali al normale ciclo produttivo.

Settore carni suine

– prodotti ammissibili:prodotti DOP e IGP regionali; prodotti contraddistinti dal marchio regionale “QM”; altri prodotti realizzati nell’ambito delle Organizzazioni di Prodotto (OP).

– priorità settoriali:investimenti finalizzati ad aumentare il benessere degli animali e le garanzie sanitarie; investimenti finalizzati a ridurre l’impatto ambientale anche attraverso l’adozione di processi alternativi di gestione degli scarti e dei sottoprodotti; investimenti per la fase di macellazione e commercializzazione finalizzati al miglioramento delle fasi della logistica; investimenti finalizzati all’adesione a sistemi di certificazione della qualità.

Investimenti in impianti di macellazione che comportino un aumento di capacità produttiva; Investimenti per surgelazione e/o stoccaggio di materie prime e/o prodotti finiti non funzionali al normale ciclo produttivo.

Settore avicolo (carne e uova)

– prodotti ammissibili:prodotti DOP e IGP regionali; prodotti contraddistinti dal marchio regionale “QM”;

– priorità settoriali: investimenti finalizzati ad aumentare il benessere degli animali e le garanzie sanitarie; investimenti finalizzati a ridurre l’impatto ambientale

Investimenti in impianti di macellazione che comportino un aumento di capacità produttiva; Investimenti per surgelazione e/o stoccaggio di materie prime e/o

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anche attraverso l’adozione di processi alternativi di gestione degli scarti e dei sottoprodotti; per le carni, investimenti finalizzati all'ottenimento di prodotti finiti a maggiore contenuto di servizi (prodotti di quarta e quinta gamma); investimenti finalizzati all’adesione ai sistemi di tracciabilità e di etichettatura volontaria delle produzioni.

prodotti finiti non funzionali al normale ciclo produttivo.

Settore del latte e dei prodottilattiero-caseari

– prodotti ammissibili:Prodotti DOP e IGP regionali; prodotti contraddistinti dal marchio regionale “QM”; altri prodotti realizzati nell’ambito delle Organizzazioni di Prodotto (OP).

– priorità settoriali:investimenti finalizzati a valorizzare i prodotti derivati con particolare riferimento all'utilizzo dei sottoprodotti; investimenti finalizzati ad una gestione dei sottoprodotti compatibile con il rispetto dell’ambiente e la convenienza economica; incentivare il recepimento di innovazioni di prodotto e di processo per adeguare il prodotto alle esigenze del mercato in termini di qualità, sicurezza e sostenibilità ambientale.

Investimenti proposti da imprese che siano prime acquirenti nei confronti dei produttori di base non in regola col versamento del prelievo supplementare e/o riferiti ad una capacità produttiva non coperta dai quantitativi di riferimento individuali di cui i produttori di base dispongono; non sono ammessi investimenti per prodotti di imitazione.

Settore delle carniovi-caprine

– prodotti ammissibili:prodotti DOP e IGP regionali; prodotti contraddistinti dal marchio regionale “QM”;

– priorità settoriali:investimenti per minimizzare l’impatto ambientale e per migliorare il benessere degli animali; incentivare il recepimento di innovazioni di prodotto e di processo per adeguare il prodotto alle esigenze del mercato in termini di qualità, sicurezza e sostenibilità ambientale.

Nessuna.

Settore ortofrutticolo

– prodotti ammissibili: prodotti DOP e IGP regionali; prodotti contraddistinti dal marchio regionale “QM”; altri prodotti realizzati nell’ambito di Organizzazioni di Produttori (O.P.);

– priorità settoriali: interventi volti alla dotazione o al potenziamento delle produzioni di III e IV Gamma; investimenti volti alla razionalizzazione e/o il potenziamento dell'attività logistica; interventi finalizzati alla riduzione dell'impatto ambientale, specie riguardo al recupero e lo smaltimento dei sottoprodotti ed il corretto utilizzo della risorsa idrica.

Per le imprese di trasformazione e/o commercializzazione aderenti alle O.P. con sede nelle Marche o fuori regione e/o che svolgono esse stesse ruolo di O.P., per investimenti che abbiano un costo totale inferiore a 450.000 euro per ciascuna domanda di finanziamento.

Settore sementiero

– prodotti ammissibili: tutti i prodotti sementieri non OGM;

– priorità settoriali: investimenti finalizzati all’adesione a sistemi di certificazione della qualità.

nessuna.

Settore florovivaistico

– Prodotti ammissibili tutti i prodotti per gli investimenti relativi a piattaforme logistiche e di commercializzazione;

nessuna.

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– priorità settoriali: investimenti volti alla razionalizzazione e/o il potenziamento dell'attività logistica.

Settore cerealicolo

– prodotti ammissibili: prodotti contraddistinti dal marchio regionale “QM”; altri prodotti realizzati nell’ambito di Organizzazioni di Produttori (O.P.);

- priorità settoriali: investimenti finalizzati alla trasformazione delle materie prime diversa dal semplice stoccaggio, (decorticazione, molitura, tostatura, maltatura, ecc.); investimenti in innovazioni di processo, finalizzate, al miglioramento della salubrità della qualità del prodotto ed alla riduzione dell'impatto ambientale; interventi finalizzati all'introduzione di sistemi volontari di certificazione della qualità.

è vietata la realizzazione di nuovi impianti di stoccaggio a livello aziendale (*), con deroga per gli impianti di stoccaggio di cerali biologici, realizzati in stretta connessione con impianti di trasformazione di materie prime (decorticazione, molitura, tostatura, maltatura).

(*)Nuovi impianti aziendali nel settore dei cereali convenzionali sono ammessi nel caso in cui vi sia la dismissione di impiantidi pari o superiore capacità di stoccaggio di cereali all’interno della medesima azienda, assimilando tale nuova costruzione aduna ristrutturazione con delocalizzazione degli impianti. La capacità di stoccaggio aziendale è comunque valutata solo in relazione alle strutture di stoccaggio in proprietà, alla data della presentazione domanda di aiuto

9. ZONIZZAZIONE

La misura è applicabile su tutto il territorio della Regione Marche con le sotto elencate priorità di settore (* = priorità bassa, ** = priorità media, *** = priorità alta), e di zona, in funzione del luogo in cui sono realizzati gli investimenti sulla base della tabella seguente:

Tabella di zonizzazione con priorità per settore e per zona

Settore di intervento Priorità disettore

Zona A Zona C1 Zona C2 Zona C3 Zona D

Oleicolo *** ** *** *** ** -

Carne bovina ** * ** ** *** ***

Carni suine *** * ** *** ** **

Avicolo ** * * ** ** *

Latte e lattiero caseari

*** * * ** *** ***

Carni ovine ** * * * ** ***

Ortofrutticolo *** ** *** *** ** *

Sementiero ** * *** *** ** *

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Florovivaistico ** ** *** ** * -

Cerealicolo * * ** *** * -

10. PROCEDURE DI SELEZIONE DELLE DOMANDE

10.1 Criteri di priorità per la selezione dei progetti

L’attribuzione del punteggio di priorità, alle domande ritenute ammissibili, avviene valutando nell’ordine ciascuna tipologia di priorità a cui viene attribuito un peso in % su un totale di 100:

TIPOLOGIA DELLE PRIORITA’ PESO

A Investimenti relativi a tipologie indicate come prioritarie dal PSR per i settori produttivi (vedere Tabella 1 - priorità settoriali). 50%

B interventi finalizzati alla riduzione dell’impatto ambientale, al miglioramento del benessere degli animali ed all’aumento della sicurezza sul lavoro superiori a quelli previsti dalla normativa vigente.

10%

C Investimenti realizzati per i settori prioritari ed in territori preferenziali (Vedere tab. 3 Zonizzazione). 10%

D Percentuale di materia prima lavorata proveniente da aziende agricole con le quali la ditta di trasformazione può vantare, al momento della presentazione della domanda, dei contratti di fornitura.

15%

E Presenza nella base sociale di imprenditori agricoli professionali. 15%

TOTALE 100%

La posizione in graduatoria sarà stabilita in base ai seguenti parametri:

A. Investimenti relativi a tipologie indicate come prioritarie nella tabella 1 di cui al capitolo 8. Punti

quota per investimenti prioritari > al 80% sul costo totale 1

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quota per investimenti prioritari > al 60% e < al 80% sul costo totale 0,7

quota per investimenti prioritari > al 40% e < al 60% sul costo totale 0,4

quota per investimenti prioritari < al 40% sul costo totale 0

B. Interventi finalizzati alla riduzione dell’impatto ambientale, al miglioramento del benessere degli animali ed all’aumento della sicurezza sul lavoro superiori a quelli previsti dalla normativa vigente.

Punti

quota per investimenti finalizzati > al 50% sul costo totale 1

quota per investimenti finalizzati < al 50% sul costo totale 0

C Investimenti realizzati per i settori prioritari ed in territori preferenziali:

Settore di intervento (priorità di settore) Zona A Zona C1 Zona C2 Zona C3 Zona D

Carne bovina (**) 0,18 0,36 0,36 0,6 0,6

Carni suine (***) 0,36 0,6 1 0,6 0,6

Oleicolo (***) 0,6 1 1 0,6 0

Latte e lattiero caseari (***) 0,36 0,36 0,6 1 1

Avicolo (**) 0,18 0,18 0,36 0,36 0,18

Carni ovine (**) 0,18 0,18 0,18 0,36 0,6

Ortofrutticolo (***) 0,6 1 1 0,6 0,36

Sementiero (**) 0,18 0,6 0,6 0,36 0,18

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Flovivaistico (**) 0,36 0,6 0,36 0,18 0

Cerealicolo (*) 0,09 0,18 0,36 0,09 0

L’attribuzione del punteggio viene effettuata interpolando il settore di intervento con la zona di appartenenza. Il punteggio di cui al punto C non potrà essere riconosciuto in caso di investimenti che non siano riconducibili in maniera esclusiva ad un settore di intervento specifico.

Qualora il piano aziendale non riguardi i tipi di intervento e gli ambiti territoriali considerati nella tabella precedente, non viene assegnato alcun punteggio di priorità. Ai fini dell’attribuzione della zona di appartenenza si considera la zona su cui viene realizzato l’investimento.

D. Percentuale di materia prima lavorata proveniente da aziende agricole con le quali la ditta di trasformazione può vantare al momento della presentazione della domanda, dei contratti di fornitura.

Punti

quota di materia prima con contratto di fornitura > al 80% del quantitativo totale lavorato espresso in quantità e valore 1

quota di materia prima con contratto di fornitura > al 50% e < al 80% del quantitativo totale lavorato espresso in quantità e valore

0,5

quota di materia prima con contratto di fornitura < al 50% del quantitativo totale lavorato espresso in quantità e valore

0

La rispondenza di quanto sopra sarà verificata in sede di controllo sulla base della effettiva fatturazione da parte dei fornitori di base.

E. Presenza nella base sociale di imprenditori agricoli professionali (IAP) Punti

presenza nella base sociale di un numero di IAP > 80% rispetto al totale dei soci 1

presenza nella base sociale di un numero di IAP > 50% e < 80% rispetto al totale dei soci 0,8

presenza nella base sociale di un numero di IAP > 30% e < 50% 0,4

presenza nella base sociale di un numero di IAP < 30% 0

La rispondenza di quanto sopra sarà verificata al momento della presentazione della domanda con le copie dei certificati di attribuzione della qualifica di IAP forniti dal comune di residenza relativi ai componenti della base sociale.

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10.2 Formazione della graduatoria

Per ogni scadenza è prevista la formazione di una graduatoria unica regionale che verrà redatta secondo le seguenti modalità:

1. si attribuiranno i punteggi previsti per ciascun criterio (A-B-C-D-E); 2. si calcolerà il punteggio finale, espresso come somma ponderata dei punteggi relativi a ciascun criterio

(A-B-C-D-E) moltiplicati per i rispettivi pesi di cui alla tabella tipologia delle priorità. Le domande verranno finanziate in ordine decrescente di punteggio fino alla concorrenza della dotazione finanziaria prevista al capitolo 6.4 del presente documento. A parità di punteggio avranno priorità le proposte progettuali presentate dalle imprese con maggiore fatturato complessivo.

10.3 Riserva di fondi

Va precisato che il 10%, della dotazione finanziaria disponibile sarà cautelativamente riservata dall’Autorità di Gestione alla costituzione di un fondo di riserva. Attraverso tale fondo sarà garantita la disponibilità di somme necessarie alla liquidazione di domande che, a seguito di ricorsi amministrativi o giurisdizionali, dovessero essere riconosciute finanziabili. Tale somma reintegrerà la dotazione finanziaria disponibile per la graduatoria, allorché saranno scaduti i termini dei ricorsi eventualmente presentati contro la graduatoria stessa.

10.4 Scorrimento in graduatoria

È possibile lo scorrimento delle posizioni in graduatoria nei casi di eventuali aumenti della dotazione finanziaria prevista da specifici atti.

11. PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA E TERMINI DI SCADENZA

Il presente bando prevede, la possibilità di presentare domande sino alle ore 13,00 del 10/09/2014. Pertanto, successivamente al rilascio della domanda informatizzata, la documentazione allegata in forma cartacea, presentata con le modalità di cui al successivo punto 11.1, deve pervenire perentoriamente alla Struttura Decentrata Agricoltura territorialmente competente in base alla localizzazione degli interventi, entro le ore 13,00 del 10/09/2014. Non potranno essere accettate, e saranno dichiarate “irricevibili”, le istanze che, per qualsiasi motivo, perverranno oltre la data e l’ora stabilite per la consegna. In ogni caso, l’Amministrazione Regionale non assume alcuna responsabilità in merito a disguidi o disservizi degli incaricati alla consegna. Il recapito intempestivo dei plichi, indipendentemente dalla modalità utilizzata, rimane ad esclusivo rischio dei richiedenti.

Per specifiche limitazioni informatiche, sarà dichiarata irricevibile la documentazione cartacea presentata presso i Presidi agricoli territoriali.

11.1 ModalitàLa domanda di adesione alla presente misura si compone di una parte informatizzata e di allegati in forma cartacea. La domanda, pena la irricevibilità della stessa, deve essere obbligatoriamente compilata on line sul Sistema Informatico Agricolo Regionale ( SIAR) e rilasciata dal sistema entro il termine previsto. L’accesso al sistema avviene al seguente indirizzo internet: http:\\siar.regione.marche.it La sottoscrizione della domanda, da parte del richiedente, avviene in forma digitale mediante specifica smart card (Carta Raffaello). Le Strutture abilitate all’accesso al SIAR, possono essere i Centri di Assistenza Agricola (CAA) riconosciuti e convenzionati con la Regione Marche e/o altri soggetti abilitati dalla Autorità di Gestione. Detti soggetti sono responsabili della verifica dell’esistenza dei prerequisiti richiesti per la presentazione della domanda di aiuto:

fascicolo aziendale aggiornato e validato prima del rilascio della domanda informatizzata; documentazione richiesta dal bando, compresa quella non acquisibile in formato elettronico; busta contenente la documentazione di cui ai successivi punti 11.2 e 11.3, da consegnare alla Struttura Decentrata Agricoltura territorialmente competente in funzione della localizzazione degli investimenti (Sono esclusi i presidi agricoli territoriali), compilata mediante apposizione dei seguenti elementi minimi:

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identificativo del richiedente di norma è il CUAA dell’azienda

identificativo di misura codice da PSR

identificativo di sottomisura codice da PSR

anno Anno di riferimento

identificativo del bando estremi dell’atto

identificativo della domanda N° domanda assegnato dal Sistema Informativo della Regione

(altro)

La documentazione relativa al progetto individuale relativo alla Misura 123 a), comprende elementi di valenza generale ed altri di carattere più specifico. Ciascuno di essi può originare esiti differenziati in corso d’istruttoria.

11.2 Documentazione di valenza generale

L’assenza della documentazione di valenza generale di seguito elencata determina l’inammissibilità dell’intera domanda:

Relazione tecnico-economica timbrata e firmata da un tecnico professionista abilitato competente in materia e controfirmata dal richiedente, composta da:

1. giustificazione della scelta dei preventivi. Nel caso di beni altamente specializzati, per i quali non sia possibile reperire o utilizzare più fornitori, dovrà essere predisposta, sempre da un tecnico qualificato, una specifica dichiarazione nella quale si attesti l’impossibilità di individuare altre ditte concorrenti in grado di fornire i beni oggetto di richiesta di finanziamento;

2. dimostrazione che l’investimento non è di sostituzione secondo quanto previsto al punto 4 del paragrafo 4 del presente allegato.

3. piano aziendale degli investimenti, di cui al paragrafo 7 del presente allegato, nel quale sia evidenziato il raggiungimento del miglioramento del rendimento globale dell’impresa, la sostenibilità economica dell’investimento ed il fatto di non essere tra le imprese in difficoltà;

4. analisi di supporto alla redazione del Piano aziendale che dimostri la valutazione di fattibilità e convenienza economica degli investimenti;

5. in caso di eventuali investimenti per impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili, calcolo delle potenzialità produttive degli impianti per la produzione di energia rinnovabile proporzionate al fabbisogno energetico aziendale.

6. Nel caso di investimenti di cui ai punti 3.b.1, 3.b.2 e 3.b.3 del presente bando, specifica sezione della relazione tecnica riferita al particolare tipo di intervento.

Delibera dell’organo di amministrazione della ditta richiedente riguardante: l’approvazione del progetto, l’approvazione del piano finanziario, la delega al legale rappresentante a presentare domanda ad assumere, in caso di finanziamento, l’impegno a garantire l’inalienabilità degli investimenti oggetto di finanziamento, per un periodo di 5 anni a decorrere dalla data di assunzione dell’atto di liquidazione del saldo del contributo, l’impegno a garantire la destinazione d’uso degli investimenti realizzati, per le medesime finalità per cui sono stati approvati, per un periodo di 10 anni per gli investimenti fissi e per un periodo di 5 anni gli investimenti mobili tra cui i macchinari e le attrezzature ammessi a contributo, dalla data di assunzione dell’atto di liquidazione del saldo del contributo;

11.3 Altra documentazione

La seguente documentazione invece, riveste carattere più puntuale e l’assenza determina la non ammissibilità soltanto della relativa spesa o la mancata attribuzione della relativa priorità:

Computo metrico estimativo analitico completo dei codici di riferimento delle voci di spesa, redatto in base al prezzario regionale vigente al momento della presentazione della domanda, consultabile sul sito www.operepubbliche.marche.it Il computo metrico estimativo dovrà essere distinto per categoria di opera e dovrà essere timbrato e firmato dal tecnico progettista e vistato dal legale rappresentante della ditta richiedente. Per le eventuali lavorazioni non previste dal prezzario dovrà essere predisposta specifica analisi dei prezzi. Nel caso di interventi che riguardino fabbricati finanziabili in parte, il Computo Metrico Estimativo dovrà riguardare le sole

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superfici ammesse a finanziamento; gli eventuali costi comuni (ad es. tetto, fondamenta, piazzali ecc.) dovranno essere suddivisi per quota parte in ragione della ripartizione delle superfici per specifica destinazione (ad esempio in millesimi). I lavori relativi ad impiantistica quali impianti idrici, elettrici, vapore, idraulici, aria compressa, ecc., oltre alle opere riguardanti impianti di climatizzazione compresa la realizzazione di eventuali celle frigo, potranno essere quantificati anche sulla base dei preventivi in numero di tre di cui uno scelto e due di raffronto.

Disegni progettuali relativi alle opere oggetto di intervento secondo quanto previsto dalle normative comunali. Tutti gli elaborati progettuali debbono essere timbrati e firmati dal tecnico progettista ciascuno per quanto di propria competenza e debbono riportare il visto di approvazione del progetto da parte della commissione edilizia nei casi previsti. Per ogni edificio l’elaborato progettuale deve essere comprensivo di: Ubicazione del fabbricato oggetto di intervento - quadro d’unione di tutti i fabbricati in dotazione all’azienda - planimetrie - sezioni significative e prospetti in scala 1:100 o comunque in scala adeguata a documentare lo stato attuale e lo stato di progetto. In particolare i disegni dovranno riportare le dimensioni geometriche esterne/interne – la destinazione dei locali in maniera da definire la tipologia d’intervento e i limiti di attività previsti – l’area oggetto dei lavori in casodi intervento parziale, ed i layout dettagliati relativi all’impiantistica interna comprensivi di macchine e attrezzature e delle relative superfici di ingombro - eventuale documentazione fotografica - dimostrazione grafica del calcolo dei millesimi nel caso di interventi a finanziamento parziale;

Copia del permesso di costruire rilasciato dal Comune valido al momento della presentazione della domanda, o in alternativa, laddove ne ricorrano le condizioni, della Denuncia di Inizio Attività (DIA) assentita, SCIA per le opere per le quali è richiesto il contributo ai sensi della presente misura secondo quanto previsto dai regolamenti comunali;

N. 3 preventivi dettagliati di spesa forniti da ditte specializzate, per ogni singolo, macchinario ed eventualmente impianto, qualora per quest’ultimo non si decida di utilizzare il CME, datati e firmati in originale dalla ditta che li ha emessi, di cui uno prescelto e altri 2 di raffronto. Si precisa che detti preventivi di raffronto devono riferirsi ad investimenti con le medesime caratteristiche tecniche e prodotti da tre fornitori diversi ed in concorrenza tra loro. Tutti i preventivi dovranno poi essere distinti in un elenco riepilogativo dei preventivi presentati distinto per singola opera, macchina, o linea di lavorazione;

Analogamente a quanto previsto per gli investimenti fissi finanziabili in parte, di cui al primo punto del presente capitolo, si deve intendere valida la stessa regola per gli investimenti mobili. Qualora questi, per la loro potenzialità produttiva dovessero risultare sovradimensionati rispetto alle materie prime lavorate per le quali la ditta si impegna con opportuni contratti di fornitura, detti investimenti dovranno essere richiesti a finanziamento per la sola quota parte proporzionale ai quantitativi contrattualizzati. Il riparto pro – quota di questi investimenti dovrà essere dettagliato nella relazione tecnica di cui al primo punto del cap. 11.2 del presente bando.

Contratti di fornitura di materia prima di qualità proveniente da aziende agricole con posizione fiscale attiva al momento della presentazione della domanda. La documentazione prodotta sarà utilizzata per il calcolo delle priorità di cui alla lettera D del paragrafo 9;

Certificati di attribuzione della qualifica IAP forniti dal Comune di residenza ai fini della dimostrazione della priorità di cui alla lettera E del paragrafo 9;

11.4 Ulteriore documentazione da presentare per l’istruttoria di ammissibilità

Bilancio depositato relativo all’anno precedente la presentazione della domanda, completo di certificazione di avvenuto deposito, di stato patrimoniale, conto economico, nota integrativa, relazione degli amministratori e del collegio sindacale. Le imprese richiedenti la cui attività non è inserita tra quelle che hanno l’obbligo di una contabilità ordinaria dovranno presentare il bilancio chiuso nell’ ultima annualità precedente alla presentazione della domanda di aiuto, redatto da un professionista abilitato che attesti la corrispondenza dei dati contabili con la reale situazione economica e patrimoniale dell’impresa, controfirmato dal legale rappresentante della ditta richiedente. Le imprese di nuova costituzione, intese come quelle che alla data di presentazione della domanda non hanno ancora chiuso il bilancio della prima annualità, sono esonerate dalla produzione di tale documento.

Atto di usufrutto o contratto di affitto della struttura su cui verrà realizzato l’investimento, contenente, nel caso di affitto, l’indicazione della disponibilità alla costituzione dell’atto di vincolo notarile di destinazione d’uso qualora necessario. Nel caso di proprietà, il relativo atto non necessita di essere allegato in quanto per questo è possibile verificarne la presenza all’interno del fascicolo aziendale tramite portale SIAN;

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per le Cooperative agricole, loro Consorzi, e Organizzazioni di Prodotto statuto e/o regolamento interno da cui risulti l’obbligo al conferimento del prodotto dei soci o dei consorziati e la relativa percentuale di prodotto interessato a tale obbligo;

Lay out dettagliato in cui vengono evidenziati tutti gli investimenti proposti;

Lista di eventuali altri documenti presentati, sottoscritta dal beneficiario.

In domanda saranno anche aggiunte le seguenti dichiarazioni rese conformemente alle disposizioni di cui al D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445 in materia di autocertificazioni, in relazione a:

1. appartenenza ad una delle categorie di impresa definite dall’art. 2 della Raccomandazione 2003/361/CE della Commissione;

2. il legale rappresentante della impresa non ha subito, negli ultimi 5 anni, sentenza di condanna passata in giudicato o decreto penale di condanna divenuto irrevocabile, oppure sentenza di applicazione della pena su richiesta, ai sensi dell'articolo 444 del codice di procedura penale, per reati gravi in danno dello Stato o della Comunità europea che incidono sulla moralità professionale o per delitti finanziari;

3. la ditta non si trova in stato di fallimento, di liquidazione coatta, di concordato preventivo e in qualsiasi altra situazione equivalente secondo la legislazione vigente;

4. non aver richiesto, né ottenuto, altre agevolazioni pubbliche per le opere o acquisti oggetto della domanda di aiuto. A tal fine è sufficiente che il richiedente abbia ricevuto l’atto di concessione del contributo, ancorché non liquidato;

5. rispetto delle norme comunitarie e nazionali in materia di ambiente, igiene e benessere degli animali, vigenti alla data di presentazione delle domande e i cui eventuali termini di adeguamento siano scaduti;

6. lavorazione di prodotti agricoli di base, provenienti almeno per il 70% da materia prima extra-aziendale;

7. conoscenza dell’impegno a dimostrare, con idonea documentazione e per ciascuno dei 3 anni di vincolo previsti, l’applicazione dei contratti di fornitura con le modalità stabilite al punto d5 del cap. 7 del bando;

8. essere a conoscenza dell’obbligo di inalienabilità degli investimenti oggetto di finanziamento, per un periodo di 5 anni a decorrere dalla data di assunzione dell’atto di liquidazione del saldo del contributo, pertanto in tale periodo, i beni oggetto di finanziamento non possono essere ceduti a terzi;

9. essere a conoscenza dell’obbligo di mantenimento della destinazione d’uso degli investimenti realizzati, per le medesime finalità per cui sono stati approvati, per un periodo di 10 anni per gli investimenti immobili e 5 anni per quelli mobili a decorrere dalla data di assunzione dell’atto di liquidazione del saldo del contributo. Qualora, per esigenze imprenditoriali, un impianto o un macchinario oggetto di finanziamento necessiti di essere spostato dall’insediamento produttivo ove lo stesso è stato installato ad altro sito, sempre all’interno della Regione Marche, appartenente allo stesso beneficiario, il beneficiario medesimo ne deve dare preventiva comunicazione all’autorità che ha emesso il provvedimento di concessione del contributo;

10. per le imprese che svolgono anche attività “servizi conto terzi”, essere a conoscenza dell’obbligo di documentare il fatturato post investimento in cui la parte “servizi conto terzi” risulti non prevalente (< 50%) rispetto al fatturato totale aziendale;

11. essere a conoscenza dell’obbligo a dare adeguata pubblicità al finanziamento pubblico secondo quanto previsto dal Reg. CE 1974/06;

12. essere in regola con la predisposizione di un fascicolo aziendale disponibile sul SIAN;

13. essere affidabile, ai sensi dell’art. 26 del reg. 1975/2006, in base ad eventuali altre operazioni cofinanziate dal PSR a partire dal 2000, come stabilito al cap. 2 lettera D del bando;

14. essere a conoscenza del divieto di cumulabilità con altri benefici pubblici di origine Comunitaria, Statale, Regionale, Locale, erogati a sostegno dei medesimi investimenti

Per la documentazione prevista ai punti precedenti, eventualmente già inviata, entro il periodo di validità della stessa, è sufficiente allegare una dichiarazione sottoscritta ai sensi degli articoli 46 e 47 del DPR 445 del 28 dicembre 2000 e successive modificazioni, attestante l’indicazione del Servizio a cui è stata inviata, la data e la normativa ai sensi della quale si è prodotta tale documentazione.

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Le informazioni aziendali relative al possesso dei terreni, fabbricati, organizzazione del lavoro saranno desunte dal fascicolo aziendale AGEA aggiornato in tutte le sezioni e validato prima della presentazione della domanda di adesione al presente bando. Per quanto non estraibile in modalità automatica dai corrispondenti sistemi informativi che certificano il dato, il richiedente o l’eventuale soggetto da questi delegato per la presentazione della domanda, garantisce la corrispondenza tra quanto dichiarato in domanda con il dato reale memorizzato a quella data nella fonte ufficiale, pena la decadenza della domanda. In tal senso i soggetti legittimati dalla Regione Marche al caricamento dati sul sistema informativo regionale rispondono sotto il profilo amministrativo, civile e penale della regolarità e legittimità di tale operazione ai sensi delle specifiche convenzioni stipulate con l’Autorità di Gestione per l’attività in questione.

12. TEMPI DI REALIZZAZIONE DEGLI INTERVENTI

Gli interventi, pena la decadenza della domanda di aiuto, debbono essere realizzati e rendicontati entro il 30/06/2015.

13. PROROGHE

Allo stato attuale, vista l’imminenza della chiusura dell’attuale periodo di programmazione, non possono essere previste proroghe per la chiusura e rendicontazione dei progetti finanziati. Qualora se ne riscontrassero le condizioni, sarà cura dell’A. d. G. assumere atti in tal senso.

Per quanto riguarda situazioni particolari si farà riferimento al manuale delle procedure della Autorità di Gestione (A.d.G.) del PSR 2007-2013.

14. EROGAZIONE DEGLI AIUTI

Il contributo totale concesso viene di norma erogato in un’unica soluzione a saldo dell’investimento rendicontato, tuttavia, qualora esso sia uguale o superiore ad € 50.000 su richiesta del beneficiario, può essere frazionato in un anticipo, un acconto e un saldo finale, con le seguenti modalità:

14.1 Anticipo

L’anticipo può essere concesso fino ad un massimo del 50% del contributo ammesso. (art.1 comma 9 del Reg. CE 363). La liquidazione avviene dietro presentazione della seguente documentazione:

1. richiesta di liquidazione del contributo alla Struttura Decentrata Agricoltura competente per territorio; 2. garanzia fidejussoria stipulata con istituto di credito o società assicurativa per un valore equivalente al 110%

dell’importo anticipato, utilizzando le procedure e la modulistica AGEA disponibile su SIAR. La fidejussione accesa per l’anticipo deve avere validità fino alla liquidazione del saldo finale dell’aiuto, può essere svincolata solo alla chiusura del procedimento amministrativo ed ha efficacia fino alla data di rilascio dell’apposita autorizzazione di svincolo da parte dell’Amministrazione competente;

3. copia della comunicazione di inizio lavori, (nel caso di lavori edili per le quali il titolo autorizzativo la prevede), riportante gli estremi di presentazione al Comune. Per i casi di opere fisse i cui titoli abilitativi non prevedono la comunicazione di inizio lavori al comune e nel caso di investimenti mobili, fatture, ddt ecc., attestanti che sono stati iniziati gli investimenti previsti dal progetto.

4. qualora il contributo complessivo sia superiore a 150.000,00 euro, dichiarazione sostitutiva di certificazione, ai sensi del DPR 445/2000, di iscrizione alla Camera di Commercio (allegato 1) e relativa ai familiari a carico (allegato 2 e relativa appendice) come da modelli allegati alla comunicazione AGEA DPMU.2013 1021 del 26/03/2013, reperibili nell’apposita sezione del SIAR.

14.2 Stato Avanzamento Lavori

L’importo complessivo che può essere erogato a SAL, sommato all’eventuale anticipo, non può comunque superare l’80% del contributo concesso, né essere inferiore al 40%.

Come stabilito con decreto n. 404//AFP del 16/07/2012, per concludere nel minor tempo possibile l’istruttoria delle richieste, stante la garanzia fideiussoria fornita, si ritiene che la verifica puntuale della congruità della spesa prevista dal

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Manuale delle procedure di Agea OP e dal Manuale dell’AdG, possa essere rinviata in fase di sopralluogo da effettuare per la liquidazione della domanda di saldo. Di conseguenza, ai fini della liquidazione del SAL è sufficiente richiedere la liquidazione del contributo di acconto su SAL presentata tramite portale SIAR e presentare la seguente documentazione:

1. garanzia fidejussoria stipulata con istituto di credito o società assicurativa per un valore equivalente al 110% dell’importo richiesto, utilizzando le procedure e la modulistica AGEA disponibile su SIAR. La fidejussione accesa per il SAL deve avere validità fino alla liquidazione del saldo finale dell’aiuto, può essere svincolata solo alla chiusura del procedimento amministrativo ed ha efficacia fino alla data di rilascio dell’apposita autorizzazione di svincolo da parte dell’Amministrazione competente,

2. fatture degli investimenti programmati e realizzati per i quali si richiede lo Stato di Avanzamento Lavori;

3. documentazione attestante l’avvenuto pagamento;

4. dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorietà (art. 47 DPR 445/2000, copia documento di identità), con la quale il direttore dei lavori dichiara che la percentuale richiesta è stata realizzata e che le fatture allegate si riferiscono ai lavori effettuati.

5. qualora il contributo complessivo sia superiore a 150.000,00 euro, dichiarazione sostitutiva di certificazione, ai sensi del DPR 445/2000, di iscrizione alla Camera di Commercio (allegato 1) e relativa ai familiari a carico (allegato 2 e relativa appendice) come da modelli allegati alla comunicazione AGEA DPMU.2013 1021 del 26/03/2013, reperibili nell’apposita sezione del SIAR.

14.3 Saldo finale

La liquidazione avviene dietro presentazione di specifica richiesta di saldo su SIAR a cui dovrà seguire la seguente documentazione:

1. dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà rilasciata dal tecnico progettista direttore dei lavori, conforme all’allegato al Decreto n. 503/AFP del 26/07/2013 reperibile nell’apposita sezione del SIAR;

2. Computo Metrico Consuntivo dei lavori analitico, completo dei codici di riferimento delle voci di spesa, redatto in base al prezzario regionale vigente al momento della presentazione della domanda. Lo stato finale dei lavori dovrà essere distinto per categoria di opera e dovrà essere timbrato e firmato dal tecnico progettista direttore dei lavori conformemente a quanto stabilito dal manuale delle procedure di cui al Decreto n. 503/AFP del 26/07/2013. Detto computo, verrà valutato in conformità a quanto stabilito dal manuale delle procedure e dei controlli delle domande di pagamento di cui al sopra citato decreto.

3. nel caso di interventi che riguardino fabbricati finanziabili in parte, lo Stato Finale dei Lavori dovrà riguardare le sole superfici ammesse a finanziamento; gli eventuali costi comuni (es. tetto - fondamenta ecc.) con edifici non ammessi a contributo dovranno essere suddivisi per quota parte in ragione della ripartizione delle superfici per specifica destinazione (ad esempio in millesimi).

Analogamente a quanto sopra, per gli investimenti mobili finanziati in parte, in quanto risultanti sovradimensionati rispetto alle materie prime lavorate per le quali la ditta si impegna con opportuni contratti di fornitura, dovranno essere specificati nella relazione finale di cui al successivo punto 9, i criteri del riparto pro – quota riferiti alla sola parte proporzionale ai quantitativi di materia prima contrattualizzati.

4. disegni progettuali, qualora non siano stati precedentemente consegnati e/o siano intervenute varianti edilizie;

5. copia delle fatture relative agli investimenti oggetto del finanziamento e del relativo Documento di Trasporto (D.D.T.). Le fatture originali, dopo il confronto con le copie presentate, verranno annullate con l’apposizione della dicitura “Prestazione e/o fornitura inerente all’attuazione di Progetti di filiera locale - Misura “123 a)” del PSR Marche - Reg. CE 1698/05”. Le fatture debbono recare, pena l’inammissibilità della spesa, il dettaglio dei lavori svolti con specifico riferimento all’investimento finanziato, e nel caso di macchine ed attrezzature il numero seriale o di matricola qualora la fornitura ne sia provvista. Le fatture originali dopo l’annullamento verranno restituite al richiedente;

6. dichiarazione sostitutiva dell’atto notorio in cui il fornitore attesta che le macchine sono nuove di fabbrica, che non sono stati utilizzati pezzi usati e non esiste da parte della ditta patti di riservato dominio e gravami di alcun genere;

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7. copia dei bonifici eseguiti, prodotti dalla Banca o dalla Posta, (o in alternativa documentazione equivalente come stabilito dall’Ad. G con proprio atto in merito alle modalità di pagamento), con il riferimento alla fattura per la quale è stato disposto il pagamento;

9. relazione finale in cui sia dimostrata la rispondenza della soluzione realizzata con quanto previsto in domanda. La relazione, dovrà altresì evidenziare gli scostamenti qualora verificatisi nel corso della realizzazione del progetto tramite un prospetto comparativo che riassuma nel dettaglio dette variazioni che consenta di effettuare un collegamento tra la situazione precedentemente approvata e quella risultante dalla realizzazione definitiva. In questo caso nella relazione dovrà essere fatto esplicito riferimento alla natura e alle motivazioni che hanno portato alle modifiche del progetto inizialmente approvato. Nel caso in cui la variazione interessi anche opere edili la corrispondente relazione sarà sottoscritta dal tecnico progettista o da professionista abilitato nelle opere oggetto d’intervento. Le maggiori spese eventualmente sostenute dal beneficiario per la realizzazione della variazioni progettuali rispetto all’investimento approvato non determineranno aumento di contributo.

10. elenco riassuntivo delle fatture, suddiviso per tipologia di investimento approvato, redatto su apposito modello SIAR (Mod 8/123 a);

11. dichiarazione, sottoscritta ai sensi degli articoli 46 e 47 del DPR 445 del 28 dicembre 2000 e successive modificazioni, che le opere e/o gli acquisti non hanno usufruito di altri contributi pubblici;

12. certificato di agibilità (nel caso di costruzioni) rilasciata dal Comune o in alternativa copia della dichiarazione resa dal Direttore dei lavori ai sensi del D.P.R. 380/01 con il timbro di ricevimento del Comune e dichiarazione sottoscritta dal beneficiario ai sensi degli articoli 46 e 47 del DPR 445 del 28 dicembre 2000 e successive modificazioni, che sono trascorsi i termini previsti dalla predetta norma e che pertanto l’agibilità si intende attestata. Qualora tale certificato, per la particolare tipologia di opera a cui ci si riferisce, non sia previsto, dichiarazione resa dal Direttore dei lavori indicante la non necessità di tale documento;

13. lay-out che rappresenti la situazione finale dello stabilimento oggetto di intervento;

14. copia di eventuali ulteriori titoli autorizzativi qualora siano intervenute varianti edilizie;

15. documentazione fotografica per lavori non più visibili o ispezionabili successivamente alla loro realizzazione ( es. demolizione di edifici sottoposti a ristrutturazione, ecc.) ove non già prodotti;

16. copia della comunicazione di inizio lavori (nel caso di lavori edili) riportante gli estremi di presentazione al Comune se non presentato in occasione della richiesta di anticipo e SAL;

17. copia di ultimazione dei lavori riportante gli estremi di presentazione al Comune;

18. per i progetti che includono le tipologie di lavori previste ai capitoli 3b1, 3b2, 3b3, deve essere riportata nella relazione finale la rispondenza della soluzione realizzata con quanto previsto in domanda;

19. per i progetti che includono tra i beni finanziati investimenti fissi, atto notarile di vincolo di inalienabilità quinquennale e destinazione d’uso decennale per i beni immobili e quinquennale per i beni mobili, a favore della Regione Marche e con decorrenza dalla data di assunzione dell’atto di liquidazione del saldo del contributo. Nel caso di progetti in cui gli investimenti finanziati sono costituiti esclusivamente da beni mobili, l’atto notarile non è mai necessario, in quanto è sufficiente una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà resa ai sensi del DPR 445/2000, con la quale il beneficiario si impegna a vincolare per la specifica destinazione d’uso e a non alienare gli investimenti mobili oggetto di finanziamento, per un periodo di cinque anni a decorrere dalla data di liquidazione del saldo del contributo;

20. qualora il contributo complessivo sia superiore a 150.000,00 euro, dichiarazione sostitutiva di certificazione, ai sensi del DPR 445/2000, di iscrizione alla Camera di Commercio (allegato 1) e relativa ai familiari a carico (allegato 2 e relativa appendice) come da modelli allegati alla comunicazione AGEA DPMU.2013 1021 del 26/03/2013, reperibili nell’apposita sezione del SIAR.

15. VARIANTI E ADEGUAMENTI TECNICI AL PROGRAMMA DI INVESTIMENTO

Le modalità semplificate per la presentazione delle variazioni progettuali alle sono state adottate con Decreto n. 604/AFP del 23/07/2014 avente per oggetto: Manuale delle procedure e dei controlli della domanda di pagamento del PSR 2007/2013. Modalità semplificate presentazione varianti, adeguamenti tecnici, modifiche non sostanziali16. Si

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rinvia pertanto a tale atto disponibile sul sito: www.psr2.agri.marche.it, sezione Procedure – Manuale dell’Autorità di Gestione del PSR 2007 – 2013 – Domanda di pagamento.

OBBLIGHI DEI BENEFICIARI

La mancata osservanza degli obblighi di seguito elencati può determinare l’applicazione di provvedimenti di revoca. La revoca può essere totale qualora le inosservanze di cui all’elenco precedente interessano l’intero investimento. Può essere parziale qualora il mancato rispetto di una delle condizioni elencate è verificata per porzioni di investimento e le parti restanti dell’investimento mantengano una loro specifica funzionalità.

- variazione della destinazione d’uso dal loro originario impiego prima della scadenza del vincolo;

- mancato mantenimento delle condizioni che hanno determinato l’accesso al contributo;

- varianti eseguite in assenza dell’autorizzazione della struttura competente;

- mancata realizzazione degli investimenti approvati;

- mancata conservazione a disposizione degli uffici della Regione Marche, della Commissione Europea, nonché dei tecnici incaricati, la documentazione originale di spesa dei costi ammessi a contributo per i 5 anni successivi alla liquidazione del saldo del contributo;

- mancato consenso ai soggetti di cui al punto precedente dell’effettuazione delle altre forme di controllo necessaria nelle procedure di verifica;

- altri obblighi specifici di misura quali pubblicità al finanziamento ecc..

17 . CONTROLLI - DECADENZA DELL’AIUTO, RIDUZIONI, ESCLUSIONI E SANZIONI

Ove ne ricorrano le circostanze possono inoltre essere applicate le penalità previste dalla DGR n. 1545 del 12/11/2012 “disposizioni applicative regionali trasversali a tutte le misure di investimento e specifiche per singole misure. D. M. MIPAF n. 30125 del 22/12/2009.

Si fa espressa riserva di modifica del presente bando, per quanto non previsto, aggiornandolo con le ultime misure attuative ed integrative in materia di applicazione delle riduzioni, esclusioni e sanzioni.

18 . TUTELA DEI DIRITTI DEL RICHIEDENTE

Per quanto riguarda questo capitolo fare riferimento al manuale delle procedure della Autorità di Gestione (A.d.G.) del PSR 2007-2013.

19 . INFORMATIVA AI SENSI DELL’ART. 13 DEL DECRETO LEGISLATIVO 30 GIUGNO 2003, N. 196. Si informano i partecipanti al presente procedimento che i dati personali ed aziendali ad esso relativi saranno oggetto di trattamento da parte della Regione Marche o dei soggetti pubblici o privati a ciò autorizzati, con le modalità sia manuale che informatizzata, esclusivamente al fine di poter assolvere tutti gli obblighi giuridici previsti da leggi, regolamenti e dalle normative comunitarie nonché da disposizioni impartite da autorità a ciò legittimate.

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_______________________________________________________

Decreto del Dirigente del ServizioAmbiente e Agricoltura n. 865 del27/10/2014.Manuale delle procedure domande di aiuto edomande di pagamento Misure Asse 3 PSR2007/2013 attuate dai GAL e dalle Ammini-strazioni provinciali. DDS 95/AFP del12/03/2013. Integrazioni al fine della sempli-ficazione.

IL DIRIGENTE DEL SERVIZIO AMBIENTE EAGRICOLTURA

omissis

DECRETA

- di procedere alla semplificazione delle procedureapprovando le integrazioni al testo del Manualedelle procedure e dei controlli della domanda dipagamento del PSR 2007/2013, come riportate neldocumento istruttorio;

- di dare la massima diffusione al presente atto attra-verso la pubblicazione sul BUR Marche, nonchésui siti regionali http://psr2.agri.marche.it ewww.agri.marche.it;

- che dal presente decreto non deriva né può deriva-re un impegno di spesa a carico della Regione.

IL DIRIGENTE DEL SERVIZIOAvv. Cristina Martellini

_______________________________________________________

Decreto del Dirigente del Servizio Ambien-te e Agricoltura n. 872 del 27/10/2014.Reg. CE 1698/05 - PSR Marche 2007-13 -DDS 327/AFP del 16/05/2013. Bando misu-ra 3.2.3. azione c) “Realizzazione Piani digestione dei siti Natura 2000”. Modifica § 5 e§ 16 del bando - Modifica termini presentazio-ne domanda pagamento.

IL DIRIGENTE DELSERVIZIO AMBIENTE EAGRICOLTURA

omissis

DECRETA

- di approvare le modifiche al § 5 e al § 16 del Ban-do della Misura 3.2.3. azione c) approvato conDDS 327/AFP del 16/05/2013, per le parti indica-

te nell’allegato A alla presente deliberazione chene costituisce parte integrante e sostanziale;

- di modificare conseguentemente il termine per lapresentazione della domanda di pagamento del-l’aiuto che viene spostato alle ore 13,00 del gior-no 30 giugno 2015;

- di incaricare il responsabile regionale della misura3.2.3. c) di comunicare il presente atto tramitePEC agli Enti gestori dei siti Natura 2000 benefi-ciari;

- che dal presente atto non deriva né può derivare unimpegno di spesa a carico della Regione Marche;- di pubblicare il presente atto sul BUR Marche.

IL DIRIGENTE DEL SERVIZIOCristina Martellini

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- ALLEGATI -

ALLEGATO A

251659264

REGIONE MARCHE

Programma di Sviluppo Rurale 2007 – 2013 REG. (CE) n. 1698/2005

BANDO

Misura 3.2.3. - Tutela e riqualificazione del territorio rurale

Azione c) - Realizzazione di Piani di gestione dei siti Natura 2000, designati ai sensi delle direttive 79/409/CEE e 92/43/CEE

Modifiche all’allegato A al DDS n. 327/AFP del 16/05/2013

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MODIFICA N. 1: Modifiche al § 5 del bando (Allegato A al DDS 327/AFP del 16/05/2013) Nel § 5 a pagina 7 sostituire il seguente testo:

“Pertanto i parametri di attribuzione dei costi di cui al successivo paragrafo 4.2.1.5. verranno considerati solo prendendo in considerazione la superficie desumibile dalla vecchia perimetrazione. Per l’unitarietà della pianificazione e in considerazione che la Regione Marche, con l’approvazione degli atti di riperimetrazione, ha riconosciuto particolare valenza naturalistica anche alle aree esterne alla vecchia perimetrazione, il piano dovrà analizzare anche le aree non presenti nella vecchia perimetrazione ma ricomprese nella nuova.

Il Piano di gestione dovrà essere condiviso con gli attori locali. In particolare dovrà essere adottato il metodo partecipativo di cui all’Allegato C, che garantisca il coinvolgano nell’approvazione delle scelte gestionali degli attori locali del mondo agro-forestale.”

con il seguente testo:

“Pertanto i parametri di attribuzione dei costi di cui al successivo paragrafo 4.2.1.5. verranno considerati solo prendendo in considerazione la superficie desumibile dalla vecchia perimetrazione. Per l’unitarietà della pianificazione e in considerazione che la Regione Marche, con l’approvazione degli atti di riperimetrazione, ha riconosciuto particolare valenza naturalistica anche alle aree esterne alla vecchia perimetrazione, il piano dovrà analizzare anche le aree non presenti nella vecchia perimetrazione ma ricomprese nella nuova.

Qualora nelle more della redazione dei Piani le nuove perimetrazioni vengano ufficializzate a livello della Commissione Europea, il Piano di gestione dovrà riguardare i nuovi perimetri vigenti al momento di adozione del piano. Il Piano di gestione dovrà essere condiviso con gli attori locali. In particolare dovrà essere adottato il metodo partecipativo di cui all’Allegato C, che garantisca il coinvolgano nell’approvazione delle scelte gestionali degli attori locali del mondo agro-forestale.”

MODIFICA N. 2: Modifiche al § 16 del bando (Allegato A al DDS 327/AFP del 16/05/2013) Nel § 16 a pagina 16 sostituire il seguente testo:

“La domanda di pagamento dell’aiuto deve essere rilasciata sul SIAR entro le ore 13,00del giorno 30 aprile 2015, entro lo stesso termine deve essere fatta pervenire alla Struttura decentrata agricoltura (esclusi i presidi) competente per territorio, pena la decadenza del contributo, la seguente documentazione.”

con il seguente testo:

“La domanda di pagamento dell’aiuto deve essere rilasciata sul SIAR entro le ore 13,00del giorno 30 giugno 2015, entro lo stesso termine deve essere fatta pervenire alla Struttura decentrata agricoltura (esclusi i presidi) competente per territorio, pena la decadenza del contributo, la seguente documentazione.”

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_______________________________________________________

Decreto del Dirigente del Servizio Ambien-te e Agricoltura n. 879 del 29/10/2014.DDS 817/AFP del 07/10/2014 - Bandodomande di aiuto Misura 216 a valere sugliaccordi agro ambientali d’area per la tuteladella biodiversità - Campagna 2014. Prorogascadenza.

IL DIRIGENTE DEL SERVIZIO AMBIENTE EAGRICOLTURA

omissis

DECRETA

- Di stabilire di prorogare alla data del 10 dicembre2014 ore 13.00, il termine ultimo per la presenta-zione delle domande di aiuto a parziale modificadel bando della Misura 216 a valere sugli accordiagro ambientali d’area per la tutela della biodiver-sità di cui al decreto n. 817/AFP del 07/10/2014;

- Di dare la massima diffusione del presente attoattraverso la pubblicazione sul BUR Marche aisensi della L.R. n. 17/03, nonché sul sito regiona-le www.agri.marche.it.

IL DIRIGENTEAvv. Cristina Martellini

SERVIZIO POLITICHE SOCIALI E SPORT

_______________________________________________________

Decreto del Dirigente della Posizione diFunzione Programmazione Sociale n. 78del 28/10/2014.DGR n. 2564/01 - Integrazione Elenco regio-nale degli aspiranti al ruolo di Coordinatored’Ambito.

IL DIRIGENTE DELLA POSIZIONE DI FUNZIONE PROGRAMMAZIONE SOCIALE

omissis

DECRETA

- Di integrare l’Elenco regionale degli aspiranti alruolo di Coordinatore d’Ambito istituito con DGRn. 2564 del 30/10/2001 e riportato nell’AllegatoA) quale parte integrante e sostanziale del presen-te atto, con il seguente nominativo:

- BRUNELLI ROSELLA- Di pubblicare sul BUR Marche l’elenco aggiorna-

to degli aspiranti al ruolo di Coordinatore d’Ambi-to di cui all’Allegato A), quale parte integrante esostanziale del presente atto, così come previstodalla DGR n. 2564/01;

- Si attesta, inoltre, che dal presente decreto nonderiva, né può derivare, un impegno di spesa acarico della Regione.

IL DIRIGENTE RESPONSABILEDott. Giovanni Santarelli

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Allegato A)

REGIONE MARCHE SERVIZIO POLITICHE SOCIALI E SPORT

P.F. PROGRAMMAZIONE SOCIALE

ELENCO ASPIRANTI AL RUOLO DI COORDINATORE DI AMBITO (Aggiornato al 28/10/2014)

Cognome Nome

Accardo Sandro

Agostinelli Anna Rita

Albertini Andrea

Alessandrini Daniela

Alessandroni Maria Elisa

Alleruzzo Gianfranco

Amadio Paula Beatriz

Ambroggio Giuseppina

Animali Samuele

Antognoli Sonia

Antognozzi Giorgio

Antognozzi Maria

Baiocco Samuela

Baldeschi Cesare

Baldrati Maria Luisa

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Banzato Sabrina

Barone Carmine

Baroni Clara

Bartolomei Angela

Battazzi Claudia

Battistini Sonia

Belbusti Giuseppe

Beltutti Valeria

Bemardini Roberto

Benedetti Monica

Benivegna Roberta

Bigonzi Giuliana

Biscarini Matteo

Bo' Maria

Bocchini Claudio

Bocchini Mariella

Bonetti Ada

Borboglini Graziella

Borini Riccardo

Bozzi Marcello

Bramucci Andrea

Branchesi Pia Maria

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Brizi Carlo

Brocanelli Emanuela

Brunelli Rosella

Bruni Alessandro

Bruni Antonio

Brutti Marco

Brutti Patrizia

Bucciarelli Matteo

Busca Roberto

Busca Tiziano

Cameranesi Gabriele

Canigola Licia

Cantori Alessandra

Capannelli Giuliana

Caporossi Michele

Capparucci Maria Letizia

Carbonari Danilo

Cardelli Corrado

Cardinaletti Simona

Carli Enzo

Carnevali Marisa

Castellucci Maria Antonietta

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Catini Marilena

Ceccarelli Stefania

Cerioni Sergio

Cervigni Laila

Chiccarella Roberto

Chitti Daniele

Ciabattoni Mirko

Ciacci Laura

Ciarrocchi Renata

Ciccarelli Antonella

Ciccarelli Barbara

Cimarelli Lucio

Cingolani Cardenia

Cittadini Guido

Collina Gian Aldo

Concetti Giuseppina

Conti Mario

Coppe Orazio

Cordella Stefano

Corradini Fabio

Cutini Alberto

D’Angeli Pietro

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De Berardinis Roberto

De Santis Antonio

De Sio Concetta

Del Bianco Maria Beatrice

Del Giovane Tiziana

Del Papa Giorgio

Del Turco Mario

Dolci Annarita

D'Orazio Lucilla

Draghi Liliana

Drago Roberto

Duranti Amedeo

Duranti Gabriele

Ercolani Lorena

Esposto Gilberto

Evangelisti Carlo

Fabri Anna Paola

Fabri Ruggero

Fanesi Domenico

Felice Laura

Feliziani Giovanni

Ferrero Ivana Maria

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Ficcadenti Luigi

Finocchi Bona

Fiorani Graziella

Fiorini Roberto

Firmani Nazzareno

Flamini Carlo

Foglia Milena

Fomaroli Stefano

Formica Brunetta

Forti Giuseppe

Franceschi Antonio

Francesconi Patrizio

Fraternale Piero

Fratesi Claudio

Fratini Patrizia

Frattone Paolo

Fucili Alessandro Maria

Fuligni Giuliano

Fuselli Maria

Galanti Anna Maria

Galassi Filippo Maria

Galeassi Marina

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Gasparetto Maurizia

Gherardi Giampaolo

Giacani Gina

Giacomini Ruggero

Giammarchi Claudia

Giangiacomi Eraldo

Giombini Laura

Giordani Nello

Giretti Anita

Giuliodoro Stefano

Giustozzi Giulio

Giustozzi Sandra

Graziani Graziella

Gretter Christian

Iencinella Marco

Inserra Pier Paolo

La Duca Giuseppe

Lambertucci Giulio

Lampacrescia Luigina

Lo Schiavo Francesca

Longarini Mariella

Lucchesi Nicoletta

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Lucchetti Maria

Lucesoli Stefano

Luciani Mariella

Lucidi Giulio

Macrì Pietro

Malvestiti Pamela

Manca Ada

Manca Anna Maria

Mancinelli Antonella

Mancinelli Diego

Mancini Milena

Mandolini Anna Giuseppina

Mandolini Maurizio

Manenti Massimo

Manna Bernardetta

Marcantonio Adamo

Marcelli Marinella

Marchetti Marco

Marchetti Mirco

Marchionni Danilo

Marcoionni Paolo

Marconi Maria Simona

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Marinelli Marina

Martinangeli Paolo Antonio

Martinengo Marco

Masera Filippo

Mazzanti Antonella

Mengani Massimo

Mengarelli Mery

Menzietti Gian Luigi

Mercanti Barbara

Miccini Moreno

Mogianesi Dina

Moretti Carla

Nardelli Alessandro

Nespeca Ornella

Nocchi Marco

Nori Giuseppina

Ondedei Vittorio

Ottini Elvezia

Pacassoni Alfredo

Panfili Enrico

Panichi Domenico (Ascoli Piceno)

Panichi Domenico (Cagli)

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Parasecoli Simone

Pascucci Gianfranco

Pela Doriano

Pellegrini Lamberto

Pelosi Paolo

Pesaresi Franco

Petrelli Sabrina

Piccioni Ombretta

Pierluca Giulia

Pierpaoli Giorgio

Pirani Marco

Pirro Adele

Polidori Ido

Pozzari Giovanni

Pretini Roberto

Prudenzano Pasquale

Ragaini Alfredo

Ragaini Roberto

Ranieri Alessandro

Ranieri Stefano

Rapagnani Cesare

Ricci Antonio

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Ricci Stefano

Ricino Giampiero

Riparini Paolo

Rossetti Cristina

Rossi Giuliana

Rossini Maria Teresa

Rossolini Roberto

Sabatini Marisa

Saldari Valeria

Salvi Tiziana

Salvucci Elia

Sani Filippo

Santalucia Adoma

Santoro Paola

Sarcina Maria Rosaria

Sardella Maria Teresa

Scarponi Carla

Scatasta Paola

Scherpiani Giuseppe

Scocchera Andrea

Secchiaroli Marcello

Sellitti Maria

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Severini Andrea

Sgarzini Patrizia

Sgolastra Patrizia

Simoncelli Ermanno

Simoncelli Mirella

Soli Mauro

Spinelli Sergio

Steca Donatella

Tacchi Giuliano

Taffi Tania

Talevi Albarosa

Tassone Enrico

Tedeschi Rita

Tittoni Margherita

Tomassini Maurizio

Topi Parizia

Torelli Mauro

Tortorelli Silvia

Tosoni Bianca Rosa

Totò Anna Rita

Traini Tullio

Trapè Concetta

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Trevisani Sergio

Urbinati Carla

Valeriani Valerio

Valli Maria Letizia

Verdicchio Ivana

Verdicchio Orfeo

Vergnani Mauro

Vincenzi Gabriele

Vita Andrea

Vita Luciano

Zallocco Patrizia

Zammit Agnese

Zarletti Vinicio

Zenobi Ombretta

n.b. Per maggiori informazioni sono disponibili c/o questa struttura i curriculum degli aspiranti Coordinatori di Ambito, previa autorizzazione ai sensi del D.Lgs. 196/200

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ATTI DI ENTI LOCALI E DI ALTRI SOGGETTI PUBBLICI E PRIVATI

_______________________________________________________

Provincia di Ascoli PicenoL.R. 9/06 "Testo Unico delle norme Regionaliin Materia di Turismo" e D.G.R. n° 479 del 14maggio 2007 - Classificazione delle strutturericettive. Struttura ricettiva: Hotel Parco deiPrincipi Dependance. Indirizzo: via LungomareDe Gasperi n. 90. Comune: Grottammare (AP).Pratica: n. 302 (archivio interno ns Servizio).Provvedimento di Classificazione.

IL DIRIGENTE DEL SERVIZIO

omissis

DISPONE

All'Hotel Parco dei Principi Dependance Situatoin via Lungomare De Gasperi n. 90 nel comune diGrottammare (AP) la classificazione a quattro (4)stelle per il quinquennio 2011/2015.La capacità ricettiva è di camere n. 10, posti letto n.22 e bagni n. 10.

ISTRUTTORE TECNICOGeom. Biondi Emidio

IL DIRIGENTE SERVIZIO CULTURA, BENICULTURALI, P.I., TURISMO, PARCHI, AGRI-

COLTURA E SPORTDott. Roberto Giovannozzi

_______________________________________________________

Provincia di Ascoli PicenoL.R. 9/06 "Testo Unico delle norme Regionaliin Materia di Turismo" e D.G.R. n° 479 del 14maggio 2007 - Classificazione delle strutturericettive - Struttura ricettiva: Hotel Parco deiPrincipi Indirizzo: via Lungomare De Gasperin. 90 Comune: Grottammare (AP). Pratica: n.070 (archivio interno ns Servizio). Provvedi-mento di Classificazione.

IL DIRIGENTE DEL SERVIZIO

omissis

DISPONE

All'Hotel Parco dei Principi situato in via Lungo-

mare De Gasperi n. 90 nel comune di Grottammare(AP) la classificazione a quattro (4) stelle per ilquinquennio 2011/2015.La capacità ricettiva è di camere n. 52, posti letto n.136 e bagni n. 60.

ISTRUTTORE TECNICOGeom. Biondi Emidio

IL DIRIGENTE SERVIZIO CULTURA, BENICULTURALI, P.I., TURISMO, PARCHI, AGRI-

COLTURA E SPORTDott. Roberto Giovannozzi

_______________________________________________________

Provincia di Ascoli PicenoL.R. 9/06 "Testo Unico delle norme Regionaliin Materia di Turismo" e D.G.R. n° 479 del 14maggio 2007 - Classificazione delle strutturericettive. Struttura ricettiva: Hotel Eden. Indi-rizzo: via Lungomare De Gasperi n. 142.Comune: Grottammare (AP). Pratica: n. 076(archivio interno ns Servizio). Provvedimentodi Classificazione.

IL DIRIGENTE DEL SERVIZIO

omissis

DISPONE

All’Hotel Eden situato in via Lungomare De Gaspe-ri n. 142 nel comune di Grottammare (AP) la classi-ficazione a 3 (tre) stelle per il quinquennio2011/2015. La capacità ricettiva è di camere n. 51, posti letto n.120 e bagni n. 58.

ISTRUTTORE TECNICOGeom. Biondi Emidio

IL DIRIGENTE SERVIZIO CULTURA, BENICULTURALI, P.I., TURISMO, PARCHI, AGRI-

COLTURA E SPORTDott. Roberto Giovannozzi

_______________________________________________________

Provincia di FermoArt. 20 D.Lgs. n. 152/2006; art. 8 l.r. n.3/2012 - Procedura di verifica di assoggetta-bilità a valutazione di impatto ambientale delprogetto di un impianto per la digestione anae-robica dei rifiuti organici, Località San Biagio,Comune di Fermo (FM). Società Proponente

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Fermo Asite s.r.l.u. di Fermo estratto dellaDeterminazione Dirigenziale n. 1426 Generalen. 407 settore del 02.10.2014

IL DIRIGENTE

omissis

DETERMINA

1) Di assoggettare alla procedura di V.I.A., ai sensidell'art. 8 della L.R. n. 3/2012 e dell'art. 20 delD.Lgs. n. 152/2006, per i motivi indicati in pre-messa e che si intendono integralmente riportati,il progetto relativo all'impianto per la digestioneanaerobica dei rifiuti organici da realizzarsi inLoc. San Biagio nel Comune di Fermo, censito alcatasto terreni del medesimo Comune al Foglio111 Mappali nn. 10, 85, 91, 116, 117, 119, 120,Foglio 110 Mappali nn. 76, 93, 136, Foglio 113Mappali nn. 57, 95, 97, 132, 133, 134, presenta-to dalla Società Fermo Asite s.r.l. C.F./P.IVA01746510443, con sede legale a Fermo (FM) inVia Mazzini n. 4, con istanza del 15/05/2014prot. n. 15003 e successive integrazioni;

2) Di dare atto che, ai sensi del comma 1 dell'art. 12della l.r. 3/2012, il progetto (con livello informa-tivo e di dettaglio equivalente al D.Lgs.163/2006) da allegare all'istanza per la proceduradi Valutazione d'Impatto Ambientale deve com-prendere gli esiti della procedura di verifica;

3) Di trasmettere copia conforme del presente prov-vedimento ai seguenti Enti e Servizi Interni dellaProvincia di Fermo: Comune di Fermo, Comunedi Monterubbiano, Comune di Ponzano di Fer-mo, ARPAM Dipartimento di Fermo, ASURArea Vasta n. 4, Soprintendenza Beni Architetto-nici e Paesaggistici, Soprintendenza BeniArcheologici, Direzione Regionale Beni Cultura-li e Paesaggistici, Regione Marche, Settore Urba-nistica - Viabilità e Settore Genio Civile dellaProvincia di Fermo;

4) Di trasmettere copia conforme del presente prov-vedimento al proponente, Società Fermo AsiteS.r.l., C.F./P.IVA 01746510443, con sede legale aFermo (FM) in Via Mazzini n. 4.

5) Di richiamare che contro il presente provvedi-mento è ammesso ricorso al T.A.R. Marche entro60 giorni o, in alternativa, ricorso straordinario alCapo dello Stato entro 120 giorni dalla sua noti-fica o, comunque, dalla sua piena conoscenza.

IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTODott. Roberto Fausti

IL DIRIGENTE DEL SETTOREDott. Roberto Fausti

_______________________________________________________

Provincia di FermoEstratto dalla determinazione dirigenziale ser-vizio urbanistica n. 1527 del 20/10/2014.Procedura di verifica ai sensi dell'art. 8 dellal.r. 26 marzo 2012, n. 3 "Disciplina regionaledella valutazione di impatto ambientale" -DGR 1600/2004 - DGR 1016/12. Potenzia-mento da 35.000 AE a 45.000 AE ed efficien-tamento processistico del depuratore di Salva-no. Comune di Fermo. Richiedente: CIIP spa.

IL DIRIGENTE

omissis

DETERMINA

1 - il pronunciamento di non assoggettare, ai sensidell'art. 8 della legge regionale 3/2012, alla pro-cedura di valutazione di impatto ambientale pre-vista dall'art. 9 della citata L.R., il progetto per ilPotenziamento da 35.000 AE a 45.000 AE edefficientamento processistico del depuratore diSalvano, su richiesta del rappresentante dellaDitta CIIP SpA purchè al fine di migliorare l'in-serimento delle opere proposte nel contestoambientale dei luoghi e mitigarne il relativoimpatto, vengano rispettate le modifiche e pre-scrizioni che seguono:

- Vengano rispettati i pareri dell'ARPAM, (prot.n. 34237 del 16.10.2014 e prot. n. 34590 del20.10.2014), della Soprintendenza Archeologi-ca delle Marche (prot. n. 8153 del 15.10.2014),del Settore Ambiente della Provincia di Fermo(prot. n. 252039 del 20.10.2014) e del ServizioViabilità della Provincia di Fermo prot. n. 1510del 16.01.2014;

- In fase di autorizzazione del progetto definitivoe/o esecutivo dovrà essere acquisita l'autorizza-zione paesaggistica ai sensi dell'art. 146 delD.Lgs 42/2004 di competenza del Comune diFermo, previa predisposizione di una relazionedi compatibilità paesaggistica dell'intervento aisensi del D.P.C.M. 12 dicembre 2005.

2 - di incaricare il Comune affinchè verifichi rigoro-samente l'attuazione delle prescrizioni sopra for-mulate e la rispondenza del progetto alle norme eprevisioni che regolano l'esecuzione di dette ope-re nell'ambito del territorio comunale anche allaluce delle disposizioni previste dagli strumentiurbanistici vigenti, al Regolamento Edilizio, delCodice della Strada ed infine dal Piano Territo-riale di Coordinamento Provinciale;

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Di trasmettere il presente provvedimento ai Comunidi Fermo e Porto San Giorgio, ed al SegretarioGenerale;

Di procedere alla sua pubblicazione all'Albo Preto-rio, sul sito web della Provincia di Fermo (www.pro-vincia.fm.it) e sul BUR.

Si dà atto che il presente provvedimento non com-porta onere diretto od indiretto a carico del bilancioprovinciale.

Avverso il presente atto è ammessa proposizione diricorso giurisdizionale avanti il Tribunale Ammini-strativo Regionale ovvero, in via alternativa, èammesso ricorso straordinario al Capo dello Stato,rispettivamente entro 60 (sessanta) e 120 (centoven-ti) giorni dalla data di ricezione della presenteComunicazione.

omissis

IL DIRIGENTE DEL SERVIZIOIng. Ivano Pignoloni

_______________________________________________________

Comune di Ascoli PicenoDecreto Dirigenziale n. 30 del 15/10/2014.Settore programmazione, progettazione, dire-zione e controllo opere pubbliche servizioespropri - 67 - Lavori di realizzazione dei Mar-ciapiedi Brecciarolo Monticelli e ampliamentopercorsi ciclabili - decreto definitivo di espro-prio.

IL DIRIGENTE

omissis

DECRETA

1) Sono definitivamente espropriati a favore delComune di Ascoli Piceno, i beni immobili occor-si per i lavori di realizzazione dei “MarciapiediBrecciarolo Monticelli e ampliamento percorsiciclabili” siti nel territorio del Comune di AscoliPiceno e distinti al Catasto Terreni come segue:

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2) L’immissione nel possesso delle aree è già avve-nuta pertanto si intende già eseguito il presentedecreto di esproprio. Il passaggio di proprietàavviene in data odierna.

3) Il presente decreto sarà notificato a mezzo messoalle ditte espropriande e pubblicato all’Albo Pre-torio di questo Comune nonché sul B.U.R. dellaRegione Marche.

4) Il presente decreto sarà altresì registrato presso ilcompetente Ufficio del Registro, trascritto pressola Conservatoria dei Registri Immobiliari nonchévolturato al Catasto a cura e spese di questoComune; dopo la trascrizione del decreto, tutti idiritti relativi al bene espropriato possono esserefatti valere unicamente sull’indennità.

5) Avverso il presente provvedimento è possibilericorrere all’Autorità Giudiziaria competenteentro i termini di legge.

6) Ai fini fiscali il presente decreto è esente da bol-lo, diritti catastali ed ipotecari ai sensi dell’art. 1della legge 21.11.1967 n. 1149 ed art. 22 dellatabella “B” allegata al D.P.R. 26.10.1972 n. 642.

IL DIRIGENTEDott. Ing. Vincenzo Ballatori

_______________________________________________________

Comune di AguglianoStatuto del Comune di Agugliano - (Art. 6decreto legislativo 18/08/2000 n. 267).Approvato con atto di Consiglio comunale n.50 del 30/09/2014

INDICE

TITOLO I: PRINCIPI GENERALICapo I: Elementi costitutivi- Art. 1 Confini e composizione del Comune- Art. 2 Sede del Comune- Art. 3 Autonomia comunale- Art. 4 Funzioni amministrative

Capo II: Cooperazione ed associazione- Art. 5 Associazione dei servizi - Cooperazione e

concertazione

TITOLO II: VALORI FONDAMENTALI- Art. 6 Principi e valori ispiratori dell’azione comu-

nale- Art. 7 Ripudio della guerra e abolizione degli arma-

menti nucleari

- Art. 8 Promozione della tolleranza e del rispettoreciproco - Prevenzione e rifiuto di ogni forma diviolenza

- Art. 9 Promozione della solidarietà, dell’associa-zionismo e del volontariato

- Art. 10 Famiglia e diritti dei bambini

- Art. 11 Rimozione delle cause dell’emarginazionedelle persone svantaggiate

- Art. 12 Valorizzazione degli anziani

- Art. 13 Promozione della conoscenza e della cultu-ra

- Art. 14 Diritto allo studio

- Art. 15 Parità fra uomo e donna

- Art. 16 Difesa e promozione della natura e del pae-saggio

- Art. 17 Promozione ed educazione alla salute

- Art. 18 Diritti dei lavoratori

- Art. 19 Partecipazione popolare

- Art. 20 Sviluppo economico e massima occupazio-ne

- Art. 21 Tutela dei diritti del contribuente

TITOLO III: ORGANI DEL COMUNE ELORO ATTRIBUZIONI Capo I: Organi del Comune- Art. 22 Organi istituzionali

- Art. 23 Deliberazioni degli organi collegiali

- Art. 24 Consiglio comunale

- Art. 25 Sessioni e convocazioni

- Art. 26 Linee programmatiche di mandato

- Art. 27 Commissioni

- Art. 28 Consiglieri

- Art. 29 Diritti e doveri dei Consiglieri

- Art. 30 Consigliere straniero aggiunto

- Art. 31 Gruppi consiliari

- Art. 32 Regolamento per il funzionamento del Con-siglio comunale e dei Gruppi consiliari

Capo II: Sindaco- Art. 33 Sindaco

- Art. 34 Attribuzioni di amministrazione

- Art. 35 Attribuzioni di vigilanza

- Art. 36 Attribuzioni di organizzazione

- Art. 37 Distintivo del Sindaco e cerimoniale

- Art. 38 Dimissioni e impedimento permanente delSindaco

- Art. 39 Vice Sindaco

- Art. 40 Mozione di sfiducia

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Capo III: Giunta- Art. 41 Giunta comunale

- Art. 42 Composizione

- Art. 43 Nomina

- Art. 44 Funzionamento

- Art. 45 Competenze

- Art. 46 Obbligo di astensione e divieto di incarichie consulenze

TITOLO IV: PARTECIPAZIONE E ACCESSOALLE INFORMAZIONI E AI DOCUMENTIAMMINISTRATIVICapo I: Partecipazione- Art. 47 Partecipazione popolare

- Art. 48 Consiglio comunale dei ragazzi

- Art. 49 Sostegno dell’associazionismo

- Art. 50 Consulte

- Art. 51 Poteri delle Consulte

- Art. 52 Albo comunale delle associazioni

- Art. 53 Diritti delle associazioni

- Art. 54 Volontariato

- Art. 55 Comitato di protezione civile

Capo II: Modalità di partecipazione- Art. 56 Istanze, petizioni e proposte

- Art. 57 Consultazione

- Art. 58 Materia di consultazione

- Art. 59 Svolgimento e conseguenze della consulta-zione

Capo III: Referendum- Art. 60 Istituzione del referendum

- Art. 61 Pronunciamento sull’ammissibilità delreferendum

- Art. 62 Casi di inammissibilità del referendum

- Art. 63 Presa d’atto del risultato del referendum

Capo IV: Accesso alle informazioni- Art. 64 Diritto di accesso e di informazione dei cit-

tadini

- Art. 65 Partecipazione dei cittadini nel procedi-mento

- Art. 66 Comunicazione dell’avvio del procedimen-to

- Art. 67 Interventi di altri soggetti nel procedimen-to

- Art. 68 Raccolte normative a disposizione dei cit-tadini

TITOLO V: DIFENSORE CIVICO- Art. 69 Difensore civico

TITOLO VI: ORDINAMENTO AMMINISTRA-TIVO DEL COMUNE- Art. 70 Principi generali

- Art. 71 Organizzazione degli uffici e del personale

- Art. 72 Regolamento degli uffici e dei servizi

- Art. 73 Diritti e doveri dei dipendenti

- Art. 74 Direttore generale

- Art. 75 Compiti del Direttore generale

- Art. 76 Funzioni del Direttore generale

- Art. 77 Segretario comunale

- Art. 78 Funzioni del Segretario comunale

- Art. 79 Vice Segretario

- Art. 80 Responsabili di settore

- Art. 81 Compiti dei Responsabili di settore

- Art. 82 Collaborazioni esterne

- Art. 83 Responsabilità verso il Comune

- Art. 84 Responsabilità verso terzi

- Art. 85 Responsabilità dei contabili

- Art. 86 Sanzioni amministrative

TITOLO VII: ENTI, AZIENDE, ISTITUZIONIE SOCIETA’ DI PARTECIPAZIONE COMU-NALE- Art. 87 Obiettivi dell’attività amministrativa

- Art. 88 Servizi pubblici comunali

- Art. 89 Forme di gestione dei servizi pubblici

- Art. 90 Convenzioni

- Art. 91 Unioni di Comuni

- Art. 92 Accordi di programma

TITOLO VIII: CONTABILITA’- Art. 93 Finanza locale

- Art. 94 Bilancio e programmazione finanziaria

- Art. 95 Regolamenti di contabilità e dei contratti

- Art. 96 Revisione economica e finanziaria

- Art. 97 Controllo economico della gestione

TITOLO IX: DISPOSIZIONI FINALI EAPPROVAZIONE DELLO STATUTO- Art. 98 Pareri obbligatori

- Art. 99 Norme per l’approvazione dello Statuto

- Art. 100 Pubblicità dello Statuto

- Art. 101 Regolamenti vigenti

- Art. 102 Entrata in vigore

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TITOLO IPRINCIPI GENERALI

Capo IElementi costitutivi

Art. 1Confini e composizione del Comune

1. Il territorio del Comune ha un’estensione di kmq21,68 ed é delimitato come risulta dall’allegatacarta I.G.M. in scala 1:25.000 (sotto la lettera“A”).

2. Il Comune ha lo stemma e il gonfalone di cui aibozzetti allegati al presente Statuto (sotto la let-tera “B”).

3. Nelle cerimonie e nelle altre pubbliche ricorrenze,e ogni qualvolta sia necessario rendere ufficialela partecipazione dell’Ente a una particolare ini-ziativa, il Sindaco può disporre che sia esibito ilgonfalone con lo stemma del Comune.

4. La Giunta può autorizzare l’uso e la riproduzionedello stemma del Comune per fini non istituzio-nali soltanto ove sussista un pubblico interesse.

Art. 2Sede del Comune

1. La sede del Comune é situata nel capoluogo, nel-l’edificio a tal scopo adibito in via Leopardi n. 5.

2. Le adunanze degli organi collegiali si svolgononormalmente nella sede comunale; esse possonotenersi in luoghi diversi in caso di necessità o perparticolari esigenze.

Art. 3Autonomia comunale

1. Il Comune di Agugliano é costituito in Comuneautonomo, rappresenta la comunità locale, necura gli interessi e ne promuove lo sviluppo.

2. Il Comune rappresenta la comunità di Aguglianonei rapporti con lo Stato, con la Regione Marche,con la Provincia di Ancona e con gli altri enti osoggetti pubblici e privati e, nell’ambito degliobiettivi indicati nel presente Statuto, nei con-fronti della comunità internazionale.

3. Il Comune di Agugliano è Ente democratico checrede nei principi europeistici, della pace e dellasolidarietà.

4. Si riconosce in un sistema statuale unitario (di tipofederativo e solidale), basato sul principio del-l’autonomia degli Enti locali e realizza, con ipoteri e gli istituti del presente Statuto, l’autogo-verno della Comunità.

5. Considerata la peculiare realtà territoriale e socia-le in cui si colloca, rivendica per sé e per gli altriComuni uno specifico ruolo nella gestione dellerisorse economiche locali, ivi compreso il gettitofiscale, nonché nell’organizzazione dei servizipubblici o di pubblico interesse, ciò nel rispettodel principio della sussidiarietà, secondo cui laresponsabilità pubblica compete all’autorità ter-ritorialmente e funzionalmente più vicina ai cit-tadini.

Art. 4Funzioni amministrative

1. Spettano al Comune tutte le funzioni amministra-tive riguardanti la popolazione ed il territorio dicompetenza, principalmente nei settori organicidei servizi sociali, dell’assetto ed utilizzazionedel territorio e dello sviluppo economico, salvoquanto non sia attribuito espressamente ad altrienti dalla legge statale o regionale.

2. L’attività amministrativa del Comune persegue ifini stabiliti dalla Costituzione della Repubblica,dalle leggi e dal presente Statuto ed è improntataa criteri di correttezza, imparzialità, efficacia,economicità e pubblicità, secondo il principiodella sussidiarietà.

Capo IICooperazione ed associazione

Art. 5Associazione dei servizi - Cooperazione

e concertazione1. Il Comune valorizza ogni forma di collaborazio-

ne, cooperazione e concertazione fra gli Entilocali, secondo i principi contenuti nel T.U.18.8.2000.

2. Per l’esercizio delle funzioni proprie e conferite odelegate dalla Regione, attua forme di coopera-zione con i Comuni del territorio circostante,attraverso gli organismi associativi delle propriefunzioni e dei servizi di competenza, al fine diraggiungere una maggiore efficienza ed utilitàsociale degli stessi.

3. Favorisce altresì la collaborazione e la concerta-zione con la Provincia e la Regione al fine dipotenziare e rendere più efficiente il sistema del-le autonomie locali al servizio dello sviluppoeconomico, sociale e civile.

4. Al fine di realizzare sinergie, economie di scala emaggiore efficacia, promuove l’esercizio dellafunzione sociale anche attraverso Io sviluppo diforme di associazionismo economico e di coope-razione.

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5. Il Comune, qualora la dimensione o le analisi eco-nomico-gestionali lo giustifichino o come faseorganizzativa intermedia, per motivazioni stori-che ed organizzative, può fare riferimento aiComuni limitrofi per la gestione associata deiservizi.

TITOLO II

VALORI FONDAMENTALI

Art. 6

Principi e valori ispiratori dell’azione comunale

1. L’azione dell’Amministrazione comunale si ispiraai valori fondamentali della Costituzione italianae ai principi esplicitati nella Dichiarazione uni-versale dei diritti dell’uomo.

2. Partendo da tali presupposti, il Comune pone inessere un’azione finalizzata alla crescita sociale,culturale ed economica della comunità, ricono-scendo ed appoggiando l’impegno educativo eformativo dei genitori, delle scuole e delle altreformazioni sociali in cui si sviluppa la persona-lità dell’individuo.

Art. 7

Ripudio della guerra e abolizione degli

armamenti nucleari

1. Agugliano, in conformità ai principi fondamenta-li della Costituzione: solidaristici, antirazzisti eantifascisti che riconoscono i diritti innati dellepersone umane, sancisce il ripudio della guerracome mezzo di risoluzione delle controversieinternazionali, promuove la cooperazione fra ipopoli e riconosce nella pace un diritto fonda-mentale delle persone e dei popoli.

2. A tale fine il Comune promuove la cultura dellapace e del rispetto dei diritti umani, assumendodirettamente tutte quelle iniziative che ne favori-scono la diffusione ed un maggiore radicamentonella società.

3. Favorisce in generale l’affermazione di una nuovacultura della pace che rappresenti un mezzo per ilraggiungimento di un ruolo più forte ed autono-mo dell’Europa, indispensabile per un rinnova-mento ed un rafforzamento delle istituzioni inter-nazionali, per un miglior controllo della politicadegli armamenti, per la abolizione degli arma-menti nucleari e per il rispetto dei diritti umani inogni paese del mondo.

Art. 8Promozione della tolleranza e del rispetto

reciproco Prevenzione e rifiuto di ogni forma diviolenza

1. Il Comune promuove e garantisce nel proprio ter-ritorio il rispetto e la tolleranza fra le persone, leculture, le etnie, le religioni, l’ateismo, l’agnosti-cismo, le idee e le ideologie, considerando lediversità e le differenze una risorsa del Comune.Allo stesso tempo promuove la cultura del con-fronto e della collaborazione, nella convinzioneche rappresenti una risorsa per il futuro delComune.

2. Il Comune combatte qualsiasi manifestazione diviolenza, personale o collettiva, evidente onascosta. Opera per rimuovere le condizioni chenella quotidianità, in tutti i campi, dall’informa-zione, al costume, ai rapporti interpersonali ofamiliari, possono indurre le persone a manife-stare comportamenti violenti.

3. Opera, nel quadro della collaborazione collettivae fra gli organi istituzionalmente preposti, pergarantire la sicurezza nella vita delle persone edella convivenza sociale.

Art. 9Promozione della solidarietà, dell’associazioni-

smo e del volontariato1. Il Comune favorisce e promuove tutte le forme di

solidarietà e di reciproco sostegno fra le personeed i ceti sociali. Valorizza e sostiene ogni formadi associazionismo e di collaborazione sociale,sportiva o ricreativa rivolta alla crescita ed almiglioramento dei servizi della città, quando essacontribuisce al raggiungimento del benesserepersonale e sociale ed alla pacifica convivenzafra le persone.

Art. 10Famiglia e diritti dei bambini

1. Il Comune assume come risorse fondamentali ivalori sociali, etici e morali del cittadino e dellafamiglia, nella varietà delle forme in cui oggiessa concretamente si realizza.

2. Il Comune, al fine di contribuire alla crescita civi-le e culturale dei ragazzi, riconosce l’importanzadell’impegno educativo e formativo dei genitori,della scuola e delle associazioni, nonché il ruoloche nella vita associata svolgono i bambini, iragazzi ed i giovani.

3. Il Sindaco e l’intero Consiglio comunale sono iprincipali garanti dei valori e dei diritti deibambini. A tal fine cooperano con tutte quelleorganizzazioni nazionali ed internazionali, che si

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adoperano per il rispetto e sviluppo dell’interacomunità.

Art. 11Rimozione delle cause dell’emarginazione

delle persone svantaggiate1. Il Comune, anche mediante la sensibilizzazione

dei cittadini, promuove opportune iniziative perrimuovere le cause dell’emarginazione sociale,economica e culturale di concerto con altri enti eistituzioni.

2. Promuove le iniziative dirette a sostenere le atti-vità di assistenza, integrazione sociale e salva-guardia dei diritti delle persone svantaggiateanche nell’organizzazione dei propri servizi.

3. Si adopera a che i portatori di handicap siano ade-guatamente assistiti e coinvolti in iniziativericreative, sociali, culturali e lavorative.

4. A tal fine favorisce le iniziative delle associazionieducative e formative presenti sul suo territorio eopera per l’abbattimento delle barriere architetto-niche.

Art. 12Valorizzazione degli anziani

1. Il Comune si prefigge di estendere il sistema digaranzie sociali e di servizi e di assistere moral-mente e materialmente gli anziani. Questo obiet-tivo può essere raggiunto compiutamente se siconsiderano gli anziani come un prezioso patri-monio di conoscenze ed esperienze che costitui-sce una risorsa per il miglioramento complessivodella qualità della vita.

Art. 13Promozione della conoscenza e della cultura

1. Il Comune valorizza il proprio patrimonio cultu-rale in tutte le sue forme, opera per la tutela, laconservazione e la valorizzazione del patrimoniomonumentale, artistico, archivistico, documenta-le e garantisce alla cittadinanza il diritto alla frui-zione ed alla consultazione di tale patrimonio.

2. Promuove la ricerca storica delle radici della cul-tura e delle tradizioni del Comune, favorisce leiniziative che fanno riferimento alla tradizionestorica locale e ne valorizza il recupero.

3. Sostiene le nuove forme di espressione culturale,di comunicazione e di creatività, soprattutto deigiovani.

4. Si avvale a tal fine delle istituzioni proprie e pro-muove, nel rispetto delle reciproche autonomie,la più ampia collaborazione con le Associazioni egli Istituti culturali.

Art. 14Diritto allo studio

1. Il Comune attua tutte le azioni possibili per far sìche il diritto allo studio ed alla conoscenza possaaffermarsi, rimuovendo gli ostacoli che impedi-scono il raggiungimento di questo obiettivo.

2. Sostiene le attività e le iniziative di qualificazionee di rinnovamento della scuola locale in direzio-ne dell’integrazione con la società, attivando ini-ziative in collaborazione con le scuole che per-mettano l’estensione del diritto allo studio ed allaformazione intellettuale e fisica dei ragazzi.

Art. 15Parità tra uomo e donna

1. Il Comune finalizza la propria azione al raggiun-gimento della effettiva parità giuridica tra uomoe donna. Sostiene la partecipazione della donnaalla vita sociale, culturale, economica e politicadella città.

2. A tal fine, per affermare l’effettiva diffusione pari-taria delle opportunità, il Comune adotta iniziati-ve specifiche e organizza i propri servizi ed itempi di funzionamento del Comune.

Art. 16Difesa e promozione della natura e del paesaggio1. Il Comune riconosce e valorizza l’ambiente il ter-

ritorio e il paesaggio come beni e risorse univer-sali da salvaguardare, nelle loro componentinaturalistiche, storiche e culturali.

2. Partecipa alla gestione dei parchi, delle riserve edelle aree protette interessanti il proprio territoriofavorendo la tutela e valorizzazione delle risorseculturali e ambientali.

3. Promuove la razionale utilizzazione delle terreciviche, in particolar modo dei boschi e deipascoli, proponendo a tal fine l’adeguamentodegli statuti e dei regolamenti delle comunanze,associazioni e università agrarie comunque deno-minate.

4. Per questo assume la compatibilità ambientalecome dato strutturale e centrale di qualsiasi pro-gramma organico di sviluppo economico, urbani-stico, sociale e civile del Comune.

5. A tal fine, nell’ambito delle competenze attribui-tegli dalla legge, assume e sostiene interventi eprogetti di recupero ambientale, naturale, diriqualificazione dell’estetica cittadina; adotta tut-te le misure per contrastare e ridurre l’inquina-mento atmosferico, acustico, elettromagnetico,delle acque e dei terreni.

6. Allo stesso tempo si adopera per far sì che la

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coscienza e la consapevolezza della centralitàambientale si diffonda sempre di più nella citta-dinanza, trasformandosi in responsabilità collet-tiva.

Art. 17Promozione ed educazione alla salute

1. Nell’ambito delle proprie attribuzioni, il Comuneconcorre a rendere effettivo il diritto alla salute,inteso non solo come assenza di malattia maanche e soprattutto come promozione di un sano,equilibrato ed armonico sviluppo della persona.

2. Si impegna, in collaborazione con la strutturasanitaria, affinché attraverso la conoscenza pienae consapevole dei propri diritti, la corretta infor-mazione sui principi basilari di un’efficace pre-venzione, la reale possibilità di usufruire dei ser-vizi del sistema sanitario, si possano eliminare ocomunque ridurre il più possibile i rischi poten-ziali derivanti da errati stili di vita, dalle condi-zioni dei luoghi di lavoro, dalle condizioni gene-rali dell’habitat.

3. Opera affinché si affermi una integrazione sempremaggiore fra i servizi sociali e sanitari ed un nuo-vo concetto di servizi a rete, per rispondere piùefficacemente sia alle esigenze di prevenzionesia di recupero e riabilitazione sanitaria e socialedegli anziani, dei minori, degli inabili ed invali-di.

4. Riconosce l’efficace azione educativa, formativa,di crescita sociale e di tutela della salute svoltadallo sport e ne favorisce la diffusione e la prati-ca.

5. Promuove le iniziative più opportune per contri-buire alla sconfitta della diffusione della droga,dell’alcoolismo e del tabagismo, adoperandosiper il recupero a una normale vita associata deitossicodipendenti e degli alcolisti.

Art. 18Diritti dei lavoratori

1. Il Comune nell’ambito dei principi costituzionaliconsidera il lavoro un diritto fondamentale e l’e-lemento costitutivo della democrazia.

2. Ritiene pertanto che i lavoratori debbano essereconsiderati una risorsa fondamentale dello svi-luppo della città e del territorio.

3. Opera affinché i lavoratori in tutte le loro espres-sioni possano partecipare alla determinazionedelle scelte economiche e sociali della città.

4. Si adopera per far sì che i diritti dei lavoratori sia-no garantiti all’interno delle aziende operanti nelsuo territorio e per favorire le migliori condizio-ni di lavoro a tutela della salute quale bene pri-mario costituzionalmente garantito.

Art. 19Partecipazione popolare

1. Il Comune promuove la più ampia partecipazionedei cittadini, sia direttamente sia attraverso leorganizzazioni politiche e le associazioni delvolontariato, alla determinazione delle sceltepolitiche e amministrative del Comune.

2. L’azione del Comune é informata al più ampiodecentramento con le modalità di cui al titolo IIIdel presente Statuto.

Art. 20Sviluppo economico e massima occupazione

1. Il Comune compatibilmente con le sue disponibi-lità finanziarie e nei limiti delle sue competenze,nell’ambito della concertazione con gli altriComuni, la Provincia e la Regione, promuove losviluppo economico e sociale del territorio, conl’obiettivo della più ampia occupazione ed ilsuperamento degli squilibri economici e socialiesistenti.

2. A tal fine sostiene le imprese industriali, artigia-nali e commerciali operanti sul suo territorio,promuove lo sviluppo dell’agricoltura e dell’alle-vamento, favorisce l’associazionismo e la nasci-ta di cooperative che comprendano anche sogget-ti svantaggiati.

3. Il Comune sostiene e promuove lo sviluppo turi-stico, accrescendo la propria visibilità e cono-scenza anche al di fuori dei confini dell’Italia, incollaborazione ed in concerto con gli altri Comu-ni, I’A.P.T. regionale, gli istituti ed associazioniculturali internazionali, nazionali e locali.

Art. 21Tutela dei diritti del contribuente

1. Il Comune adegua il proprio ordinamento tributa-rio ai principi sanciti dalla legge in materia didiritti del contribuente.

2. I rapporti tra contribuente e Amministrazionecomunale sono improntati al principio della col-laborazione e della buona fede.

3. L’Amministrazione comunale deve assumere ido-nee iniziative volte a consentire la completa edagevole conoscenza delle disposizioni legislativee amministrative vigenti in materia di tributicomunali.

4. Le disposizioni tributarie non hanno effettoretroattivo e, in ogni caso, non possono prevede-re adempimenti a carico dei contribuenti la cuiscadenza sia fissata anteriormente al sessantesi-mo giorno dalla data della loro entrata in vigore.

5. Gli atti tributari dell’Amministrazione comunale

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devono essere motivati e devono sempre recarel’indicazione dell’ufficio presso il quale è possi-bile ottenere informazioni, del responsabile delprocedimento, nonché le modalità, il termine el’organo cui è possibile ricorrere in caso di attiimpugnabili.

6. I termini di prescrizione e di decadenza per gliaccertamenti d’imposta non possono essere pro-rogati.

7. L’obbligazione tributaria può essere estinta ancheper compensazione secondo le modalità stabilitecon legge o regolamento. E’ ammesso l’accollodel debito tributario altrui senza liberazione delcontribuente originario.

8. Con le modalità stabilite per legge o regolamentociascun contribuente può inoltrare per iscrittoall’Amministrazione comunale, che rispondeentro centoventi giorni, circostanziate e specifi-che istanze di interpello concernenti l’applicazio-ne delle disposizioni tributarie a casi concreti epersonali.

9. Non sono irrogate sanzioni né richiesti interessimoratori al contribuente, qualora egli si siaconformato a indicazioni contenute in atti del-l’Amministrazione, ancorché successivamentemodificate dall’Amministrazione medesima, oqualora il suo comportamento risulti posto inessere a seguito di fatti direttamente conseguentia ritardi, omissioni od errori dell’Amministrazio-ne. Le sanzioni non sono comunque irrogatequando la violazione dipende da obiettive condi-zioni di incertezza sulla portata e sull’ambito diapplicazione della norma tributaria o quando essasi traduce in una mera violazione formale senzaalcun debito d’imposta.

TITOLO IIIORGANI DEL COMUNE E LORO

ATTRIBUZIONI

Capo IOrgani del Comune

Art. 22Organi istituzionali

1. Sono organi di governo del Comune: il Consigliocomunale, il Sindaco e la Giunta comunale. Lerispettive competenze sono stabilite dalla legge edal presente Statuto.

2. Il Consiglio comunale è organo di indirizzo e dicontrollo politico e amministrativo.

3. Il Sindaco è responsabile dell’Amministrazioneed è il legale rappresentante del Comune; egli

esercita inoltre le funzioni di Ufficiale di Gover-no secondo le leggi dello Stato.

4. La Giunta collabora con il Sindaco nella gestioneamministrativa del Comune e svolge attività pro-positiva e di impulso nei confronti del Consiglio.

Art. 23Deliberazioni degli organi collegiali

1. Le deliberazioni degli organi collegiali sonoassunte, di regola con votazione palese.

2. L’istruttoria e la documentazione delle proposte dideliberazione avvengono attraverso i Responsa-bili degli uffici, la verbalizzazione degli atti edelle sedute del Consiglio e della Giunta è curatadal Segretario comunale, secondo le modalità e itermini stabiliti dal regolamento per il funziona-mento dei rispettivi organi.

3. Il Segretario comunale non partecipa alle sedutequando si trova in stato di incompatibilità; in talcaso è sostituito in via temporanea dal compo-nente del Consiglio o della Giunta nominato dalPresidente, di norma il più giovane di età.

4. I verbali delle sedute sono firmati dal Sindaco edal Segretario.

Art. 24Consiglio comunale

1. Il Consiglio comunale è l’espressione della sovra-nità della comunità locale.

2. Il Consiglio comunale è composto dal Sindaco edai Consiglieri.

3. L’elezione e la durata del Consiglio comunale, ilnumero e la posizione giuridica dei consiglierisono regolati dalla legge.

4. Il Consiglio comunale è dotato di autonomia orga-nizzativa e funzionale, rappresenta l’interacomunità, delibera l’indirizzo politico ammini-strativo ed esercita il controllo sulla sua applica-zione.

5. Il Consiglio comunale esercita le potestà e le com-petenze stabilite dalla legge e dallo Statuto esvolge le proprie attribuzioni conformandosi aiprincipi, alle modalità e alle procedure stabilitinel presente Statuto e nelle norme regolamentari.

6. Il Consiglio comunale definisce gli indirizzi per lanomina e la designazione dei rappresentanti delComune presso enti, aziende e istituzioni e prov-vede alla nomina degli stessi nei casi previsti dal-la legge. Detti indirizzi sono valevoli limitata-mente all’arco temporale del mandato politicoamministrativo dell’organo consiliare.

7. Il Consiglio comunale conforma l’azione com-plessiva dell’Ente ai principi di pubblicità, tra-

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sparenza e legalità ai fini di assicurare imparzia-lità e corretta gestione amministrativa.

8. Gli atti fondamentali del Consiglio devono conte-nere l’individuazione degli obiettivi da raggiun-gere nonché le modalità di reperimento e di desti-nazione delle risorse e degli strumenti necessari.

Art. 25Sessioni e convocazione

1. L’attività del Consiglio comunale si svolge secon-do le modalità stabilite nel presente Statuto e nel-l’apposito regolamento di funzionamento delsuddetto organo.

Art. 26Linee programmatiche di mandato

1. Nel primo Consiglio comunale, dopo l’insedia-mento, il Sindaco presenta un documento pro-grammatico relativo alle azioni e ai progetti darealizzare durante il mandato politico ammini-strativo.

2. Ciascun Consigliere comunale ha il pieno dirittodi intervenire nella definizione delle linee pro-grammatiche, proponendo le integrazioni, gliadeguamenti e le modifiche, mediante presenta-zione d’appositi emendamenti, nelle modalitàindicate dal regolamento del Consiglio comuna-le.

3. Con cadenza annuale, il Consiglio provvede, insessione straordinaria, a verificare l’attuazione ditali linee, su relazione del Sindaco e dei rispetti-vi Assessori entro il 30 settembre d’ogni anno. E’facoltà del Consiglio provvedere ad integrare, nelcorso della durata del mandato, con adeguamen-ti strutturali e/o modifiche, le linee programmati-che, sulla base delle esigenze e delle problemati-che che dovessero emergere in ambito locale.

Art. 27Commissioni

1. Il Consiglio comunale può istituire, con appositadeliberazione, commissioni permanenti, tempo-ranee o speciali per fini di controllo, di indagine,di inchiesta e di studio. Dette commissioni sonocomposte solo da Consiglieri comunali in nume-ro uguale a quello dei Gruppi consiliari. Ognicomponente esprime nella commissione tantivoti quanti sono i Consiglieri che aderiscono alGruppo rappresentato.

2. Per quanto riguarda le commissioni aventi funzio-ne di controllo e di garanzia, la presidenza è attri-buita ai Consiglieri appartenenti ai Gruppi diopposizione.

3. Il funzionamento, la composizione, i poteri, l’og-getto e la durata delle commissioni saranno disci-plinati dal regolamento del Consiglio comunale.

4. La delibera di istituzione dovrà essere adottata amaggioranza assoluta dei componenti del Consi-glio.

Art. 28Consiglieri

1. Il Consigliere comunale rappresenta l’interoComune ed esercita le proprie funzioni senzavincolo di mandato, perché al servizio di tutti icittadini.

2. Lo stato giuridico, le dimissioni e la sostituzionedei Consiglieri sono regolati dalla legge.

3. Le funzioni di Consigliere anziano sono esercita-te dal Consigliere che, nell’elezione a tale carica,ha ottenuto il maggior numero di preferenze. Aparità di voti sono esercitate dal più anzianod’età.

4. I Consiglieri comunali che non intervengono allesessioni per tre volte consecutive senza giustifi-cato motivo sono dichiarati decaduti con delibe-razione del Consiglio comunale. A tale riguardoil Sindaco, a seguito dell’avvenuto accertamentodell’assenza maturata da parte del Consigliereinteressato, provvede per iscritto, ai sensi del-l’art. 7 della legge 7 agosto 1990 n. 241, a comu-nicargli l’avvio del procedimento amministrati-vo. Il Consigliere ha facoltà di far valere le cau-se giustificative delle assenze, nonché a fornire alSindaco eventuali documenti probatori, entro iltermine indicato nella comunicazione scritta, checomunque non può essere inferiore a giorni 20,decorrenti dalla data di ricevimento. Scadutoquest’ultimo termine, il Consiglio esamina e infi-ne delibera, tenuto adeguatamente conto dellecause giustificative presentate da parte del Con-sigliere interessato.

5. Il Sindaco, con proprio decreto, può conferire aiConsiglieri comunali l’incarico di affiancamentoe collaborazione con il Sindaco e la Giunta sudeterminate materie, compiti circoscritti all’esa-me e alla cura di situazioni particolari, “funzioniistruttorie” - in quanto tali funzioni, per la loronatura, hanno rilievo meramente interno - chenon implicano la possibilità di assumere atti arilevanza esterna, né di adottare atti spettanti allaGiunta o agli organi burocratici. I Consigliericomunali delegati non sono componenti dellaGiunta e non rivestono la carica formale diAssessore; potranno rappresentare il Comune,ma le eventuali decisioni dovranno essere appro-vate dalla Giunta comunale o dal Sindaco, perprodurre rilevanza esterna. Potranno assistere

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alle sedute di Giunta, previa autorizzazione delSindaco, al solo fine di illustrare gli esiti dellaloro attività, senza diritto di voto.

Tale incarico può essere revocato al Consiglierecomunale dal Sindaco, dandone motivata comu-nicazione al Consiglio comunale nella primaseduta utile.

Non sono previsti oneri finanziari per il Comune.

Art. 29Diritti e doveri dei Consiglieri

1. I Consiglieri hanno diritto di presentare interroga-zioni, interpellanze, mozioni e proposte di deli-berazione.

2. I Consiglieri comunali hanno diritto di otteneredagli uffici del Comune nonché dalle aziende,istituzioni, o enti dipendenti, tutte le notizie e leinformazioni utili all’espletamento del propriomandato. Essi hanno diritto di accesso agli atti eai documenti, anche preparatori, e di conoscereogni altro atto utilizzato ai fini dell’attivitàamministrativa e sono tenuti al segreto nei casispecificatamente determinati dalla legge. Inoltreessi hanno diritto di ottenere, da parte del Sinda-co, adeguata e preventiva informazione sullequestioni sottoposte all’organo, anche attraversol’attività della conferenza dei Capigruppo, di cuial successivo art. 31 del presente Statuto.

3. I Consiglieri devono astenersi dal prendere partealla discussione e alla votazione di deliberazioniriguardanti interessi propri o di loro parenti oaffini.

4. I diritti e doveri dei Consiglieri sono meglio spe-cificati nel regolamento del Consiglio comunale.

Art. 30Consigliere straniero aggiunto

1. E’ istituita la figura del Consigliere stranieroaggiunto, riconoscendo ai cittadini stranieri mag-giorenni, residenti nel territorio comunale, ildiritto di eleggere propri rappresentanti, chiama-ti a partecipare ai lavori del Consiglio con dirittodi convocazione alle sedute del Consiglio, diinformazione preliminare sugli oggetti da tratta-re, con solo diritto di parola.

2. Il Consigliere straniero aggiunto partecipa ai lavo-ri delle commissioni consiliari permanenti e del-le commissioni speciali con le stesse modalitàpreviste al comma primo.

3. L’elezione della figura del Consigliere stranieroaggiunto, disciplinata da apposito regolamento,avviene in coincidenza delle elezioni per il rin-novo del Consiglio. Questi rimane in carica per ladurata del mandato dello Consiglio stesso.

4. Il Comune assicura le migliori condizioni operati-ve per l’esercizio del mandato.

Art. 31Gruppi consiliari

1. I Consiglieri possono costituirsi in gruppi, forma-ti da uno o più componenti, secondo quanto pre-visto nel regolamento del Consiglio comunale ene danno comunicazione al Sindaco e al Segreta-rio comunale unitamente all’indicazione delnome del Capogruppo. Qualora non si esercititale facoltà o nelle more della designazione, igruppi sono individuati nelle liste che si sonopresentate alle elezioni e i relativi Capigrupponei Consiglieri, non appartenenti alla Giunta, cheabbiano riportato il maggior numero di preferen-ze.

2. E’ istituita, presso il Comune di Agugliano, laconferenza dei Capigruppo. La disciplina, il fun-zionamento e le specifiche attribuzioni sono con-tenute nel regolamento del Consiglio comunale.

Art. 32Regolamento per il funzionamento del Consiglio

comunale e dei Gruppi consiliari1. L’Attività del Consiglio comunale è disciplinata

da un regolamento approvato a maggioranzaassoluta dei Consiglieri assegnati.

Capo II Sindaco

Art. 33 Sindaco

1. Il Sindaco è eletto direttamente dai cittadinisecondo le modalità stabilite nella legge chedisciplina altresì i casi di ineleggibilità, di incom-patibilità, lo stato giuridico e le cause di cessa-zione dalla carica.

2. Egli rappresenta il Comune ed è l’organo respon-sabile dell’amministrazione, sovrintende alleverifiche di risultato connesse al funzionamentodei servizi comunali, impartisce direttive alSegretario comunale, al Direttore, se nominato, eai Responsabili degli uffici in ordine agli indiriz-zi amministrativi e gestionali, nonché sull’esecu-zione degli atti.

3. Esercita le funzioni attribuitegli dalle leggi, dalloStatuto, dai regolamenti e sovrintende all’esple-tamento delle funzioni statali o regionali attribui-te al Comune. Egli ha inoltre competenza e pote-ri di indirizzo, di vigilanza e controllo sull’atti-

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vità degli Assessori e delle strutture gestionali edesecutive.

4. Sulla base degli indirizzi stabiliti dal Consiglio,provvede alla nomina, alla designazione e allarevoca dei rappresentanti del Comune pressoenti, aziende e istituzioni.

5. E’ competente, sulla base degli indirizzi espressidal Consiglio comunale, nell’ambito dei criteriindicati dalla Regione e sentite le categorie inte-ressate, a coordinare gli orari degli esercizi com-merciali, dei pubblici esercizi e dei servizi pub-blici, nonché, previo accordo con i responsabiliterritorialmente competenti delle amministrazio-ni interessate, degli orari di apertura al pubblicodegli uffici pubblici localizzati nel territorio, con-siderando i bisogni delle diverse fasce di popola-zione interessate, con particolare riguardo alleesigenze delle persone che lavorano.

Art. 34Attribuzioni di amministrazione

1. Il Sindaco ha la rappresentanza generale dell’En-te, può delegare le sue funzioni, o parte di esse,ai singoli Assessori ed è l’organo responsabiledell’amministrazione del Comune. In particolareil Sindaco:

a) dirige e coordina l’attività politica e ammini-strativa del Comune nonché l’attività dellaGiunta e dei singoli Assessori;

b) promuove e assume iniziative per concludereaccordi di programma con tutti i soggetti pub-blici previsti dalla legge;

c) convoca i comizi per i referendum previsti dal-la normativa vigente;

d) adotta le ordinanze contingibili e urgenti pre-viste dalla legge;

e) nomina il Segretario comunale, scegliendolonell’apposito albo;

f) conferisce e revoca al Segretario comunale, selo ritiene opportuno, le funzioni di Direttoregenerale nel caso in cui non sia stipulata laconvenzione con altri Comuni per la nominadel Direttore;

g) nomina i Responsabili degli uffici e dei servi-zi, attribuisce gli incarichi dirigenziali e quel-li di collaborazione esterna, in base a esigen-ze effettive e verificabili e nel rispetto dellemodalità stabilite dalla legge, dallo Statuto edai regolamenti comunali;

h) rappresenta l’Ente in giudizio;

i) può conferire e revocare ai Consiglieri comu-nali gli incarichi di cui all’art. 28, comma 5,dello Statuto Comunale.

Art. 35Attribuzioni di vigilanza

1. Il Sindaco nell’esercizio delle sue funzioni di vigi-lanza acquisisce direttamente presso tutti gli uffi-ci e servizi le informazioni e gli atti, anche riser-vati, e può disporre l’acquisizione di atti, docu-menti e informazioni presso le aziende speciali,le istituzioni e le società per azioni, di cui l’Enteè parte, tramite i rappresentanti legali delle stes-se, informandone il Consiglio comunale.

2. Egli compie gli atti conservativi dei diritti delComune e promuove, direttamente o avvalendo-si del Segretario comunale o del Direttore senominato, le verifiche amministrative sull’interaattività del Comune.

3. Promuove e assume iniziative atte ad assicurareche gli uffici e i servizi, svolgano le loro attivitàsecondo gli obiettivi indicati dal Consiglio o incoerenza con gli indirizzi attuativi espressi dallaGiunta.

Art. 36Attribuzioni di organizzazione

1. Il Sindaco nell’esercizio delle sue funzioni diorganizzazione:

a) esercita i poteri di polizia nelle adunanze enegli organismi pubblici di partecipazionepopolare dal Sindaco presieduti, nei limitiprevisti dalle leggi;

b) propone argomenti da trattare in Giunta, nedispone la convocazione e la presiede;

c) stabilisce gli argomenti all’ordine del giornodelle sedute del Consiglio comunale, nedispone la convocazione e lo presiede.

Art. 37Distintivo del Sindaco e cerimoniale

1. Distintivo del Sindaco é la fascia tricolore con lostemma della Repubblica e del Comune da por-tarsi a tracolla.

2. Egli la indossa in tutti i casi previsti per legge, nelcaso di manifestazioni istituzionali nelle qualisono presenti rappresentanti ufficiali del Gover-no o di altre istituzioni e nel caso di ricevimentodi delegazioni ospiti nella sala del Consiglio e inoccasione delle ricorrenze nazionali.

Art. 38Dimissioni e impedimento permanente

del Sindaco1. Le dimissioni comunque presentate dal Sindaco al

Consiglio diventano irrevocabili decorsi venti

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giorni dalla loro presentazione. Trascorso taletermine, il Consiglio comunale è sciolto, concontestuale nomina di un Commissario.

2. La procedura per la verifica dell’impedimentoviene attivata dal Vice Sindaco o, in mancanza,dall’Assessore più anziano secondo l’ordine dinomina che vi provvede di intesa con i Gruppiconsiliari.

3. Il Consiglio si pronuncia definitivamente sullecause dell’impedimento.

Art. 39Vice Sindaco

1. Il Vice Sindaco, nominato dal Sindaco, è l’Asses-sore che ha la delega generale per l’esercizio ditutte le funzioni del Sindaco, in caso di assenza oimpedimento di quest’ultimo.

2. In caso di assenza, impedimento o sospensioneanche del Vice Sindaco si segue l’ordine degliAssessori così come risultante dall’atto di nomi-na.

3. Se il Vice Sindaco cessa dalla carica per dimissio-ni, revoca o altra causa, il Sindaco individual’Assessore tenuto a svolgere le funzioni di ViceSindaco dandone comunicazione al Consiglionella prima seduta successiva alla cessazione del-la carica.

Art. 40Mozione di sfiducia

1. Il voto del Consiglio comunale contrario a unaproposta del Sindaco o della Giunta non compor-ta le dimissioni degli stessi.

2. Il Sindaco e la rispettiva Giunta cessano dallacarica in caso di approvazione di una mozione disfiducia votata per appello nominale dalla mag-gioranza assoluta dei componenti del Consiglio.La mozione di sfiducia deve essere motivata esottoscritta da almeno i due quinti dei Consiglie-ri assegnati, senza computare a tal fine il Sinda-co, e viene messa in discussione non prima didieci giorni e non oltre trenta giorni dalla sua pre-sentazione. Se la mozione viene approvata, siprocede allo scioglimento del Consiglio ed allanomina di un Commissario ai sensi delle leggivigenti.

Capo IIIGiunta

Art. 41Giunta comunale

1. La Giunta è organo d’impulso e di gestione ammi-nistrativa, collabora col Sindaco al governo del

Comune e impronta la propria attività ai principidella trasparenza e dell’efficienza.

2. Adotta tutti gli atti idonei al raggiungimento degliobiettivi e delle finalità dell’Ente nel quadrodegli indirizzi generali e in attuazione delle deci-sioni fondamentali approvate dal Consigliocomunale. In particolare, la Giunta esercita lefunzioni di indirizzo politico - amministrativo,definendo gli obiettivi e i programmi da attuare eadottando gli altri atti rientranti nello svolgimen-to di tali funzioni, e verifica la rispondenza deirisultati dell’attività amministrativa e dellagestione agli indirizzi impartiti.

Art. 42Composizione

1. La Giunta è composta dal Sindaco e da un nume-ro di Assessori non superiore ad un terzo, arro-tondato aritmeticamente, del numero dei Consi-glieri comunali, computando a tal fine il Sindaco,di cui uno è investito della carica di Vice Sinda-co.

2. Gli Assessori sono scelti normalmente tra i Consi-glieri; possono tuttavia essere nominati ancheAssessori esterni al Consiglio, purché dotati deirequisiti di eleggibilità e in possesso di compe-tenza ed esperienza tecnica, amministrativa oprofessionale.

3. Gli Assessori esterni possono partecipare allesedute del Consiglio e intervenire nella discus-sione, ma non hanno diritto di voto.

Art. 43Nomina

1. Il Vice Sindaco e gli altri componenti della Giun-ta sono nominati dal Sindaco e presentati al Con-siglio comunale nella prima seduta successivaalle elezioni.

2. Il Sindaco può revocare uno o più Assessori dan-done motivata comunicazione al Consiglio edeve sostituire entro quindici giorni gli Assesso-ri dimissionari.

3. Le cause di incompatibilità, la posizione e lo sta-to giuridico degli Assessori nonché gli istitutidella decadenza e della revoca sono disciplinatidalla legge. Non possono comunque far partedella Giunta coloro che abbiano tra loro o con ilSindaco rapporti di parentela entro il terzo grado,di affinità fino al terzo grado, di affiliazione e iconiugi.

4. Salvi i casi di revoca da parte del Sindaco, laGiunta rimane in carica fino al giorno della pro-clamazione degli eletti in occasione del rinnovodel Consiglio comunale.

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Art. 44Funzionamento

1. La Giunta è convocata e presieduta dal Sindaco,che coordina e controlla l’attività degli Assessorie stabilisce l’ordine del giorno delle riunioni,anche tenuto conto degli argomenti proposti daisingoli Assessori.

2. Le modalità di convocazione e di funzionamentodella Giunta sono stabilite in modo informaledalla stessa.

3. Le sedute sono valide se è presente la metà piùuno dei componenti arrotondata aritmeticamentee computando il Sindaco e le deliberazioni sonoadottate a maggioranza dei presenti.

Art. 45Competenze

1. La Giunta collabora con il Sindaco nell’ammini-strazione del Comune e compie gli atti che, aisensi di legge o del presente Statuto, non sianoriservati al Consiglio e non rientrino nelle com-petenze attribuite al Sindaco, al Segretario comu-nale, al Direttore o ai Responsabili dei servizicomunali.

2. Opera in modo collegiale, da attuazione agli indi-rizzi generali espressi dal Consiglio e svolge atti-vità propositiva e di impulso nei confronti dellostesso.

3. La Giunta, in particolare, nell’esercizio delle attri-buzioni di governo e delle funzioni organizzati-ve:a) propone al Consiglio i regolamenti;b) approva i progetti, i programmi esecutivi e tut-

ti i provvedimenti che non siano riservati dal-la legge o dal regolamento di contabilità aiResponsabili dei servizi comunali;

c) elabora le linee di indirizzo e predispone leproposte di provvedimenti da sottoporre alledeterminazioni del Consiglio;

d) assume attività di iniziativa, di impulso e diraccordo con gli organi di partecipazione edecentramento;

e) propone i criteri generali, per la concessione disovvenzioni, contributi, sussidi e vantaggieconomici di qualunque genere a enti e perso-ne;

f) approva i regolamenti sull’ordinamento degliuffici e dei servizi nel rispetto dei criteri gene-rali stabiliti dal Consiglio,

g) decide in ordine alle controversie sulle com-petenze funzionali che potrebbero sorgere fragli organi gestionali dell’Ente;

h) approva il P.E.G. su proposta del Direttoregenerale;

i) approva e decide su tutte le materie ad essariservate dalla legge vigente;

j) modifica le tariffe ed elabora e propone al Con-siglio comunale i criteri per la determinazio-ne delle nuove;

k) promuove la resistenza in giudizio e nomina ildifensore dell’Ente.

Art. 46Obbligo di astensione e divieto

di incarichi e consulenze1. I componenti degli organi comunali devono aste-

nersi dal prendere parte alle deliberazioni riguar-danti interessi propri nei confronti del Comune edegli enti o aziende dipendenti o sottoposte allasua amministrazione o vigilanza. Parimentidevono astenersi quando si tratta di interessi deiloro parenti o affini sino al quarto grado delconiuge o del convivente o di conferire impieghio incarichi ai medesimi.

2. Il divieto di cui al comma precedente comportaanche l’obbligo di allontanarsi durante la tratta-zione delle precedenti questioni.

3. I due precedenti commi si applicano anche alSegretario.

4. Al Sindaco nonché agli Assessori ed ai Consiglie-ri comunali è vietato ricoprire incarichi ed assu-mere consulenze presso enti ed istituzioni dipen-denti o comunque sottoposti al contributo ed allavigilanza del Comune.

TITOLO IVPARTECIPAZIONE E ACCESSO ALLEINFORMAZIONI ED AI DOCUMENTI

AMMINISTRATIVI

Capo IPartecipazione

Art. 47Partecipazione popolare

1. Il Comune promuove e tutela la partecipazione deicittadini, singoli o associati, all’amministrazionedell’Ente al fine di assicurarne il buon andamen-to, l’imparzialità e la trasparenza.

2. La partecipazione popolare si esprime attraversol’incentivazione delle forme associative e divolontariato e il diritto dei singoli cittadini aintervenire nel procedimento amministrativo.

Art. 48Consiglio comunale dei ragazzi

1. Il Comune, allo scopo di favorire la partecipazio-

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ne dei ragazzi alla vita collettiva, può promuove-re l’elezione del Consiglio comunale dei ragazzi.

2. Il Consiglio comunale dei ragazzi può deliberarein via consultiva nelle seguenti materie: politicaambientale, sport, tempo libero, giochi, rapporticon l’associazionismo, cultura, spettacolo, pub-blica istruzione, assistenza ai giovani e aglianziani, rapporti con l’UNICEF.

3. Le modalità di elezione e il funzionamento delConsiglio comunale dei ragazzi sono stabiliti conapposito regolamento.

ART. 49Sostegno dell’associazionismo

1. Il Comune promuove, sostiene e valorizza le orga-nizzazioni di volontariato, gli enti, le associazio-ni e le cooperative sociali, con esclusione dei par-titi politici e delle organizzazioni sindacali, cheperseguono, senza scopo di lucro, finalità umani-tarie, scientifiche, culturali, sportive, religiose, dipromozione sociale e civile, di integrazionesociale e lavorativa dei portatori di handicap, disalvaguardia dell’ambiente naturale e del patri-monio culturale ed artistico.

2. Il Comune può erogare alle associazioni iscritteall’albo comunale di cui al successivo art. 52contributi economici da destinarsi allo svolgi-mento dell’attività associativa.

3. Il Comune può altresì mettere a disposizione del-le associazioni, di cui al comma precedente, atitolo di contributo, strutture, beni e servizi.

4. Le modalità di erogazione dei contributi o di frui-zione delle strutture, dei beni o dei servizi del-l’Ente sono stabilite in apposito regolamento, inmodo da garantire a tutte le associazioni pariopportunità.

5. Il Comune può infine erogare contributi anche adassociazioni, con esclusione dei partiti politici edelle organizzazioni sindacali, che non hannosezioni locali, ma di cui siano riconosciute fina-lità di elevato valore culturale, sociale, civile,ecc.

Art. 50Consulte

1. Al fine di rendere effettiva la partecipazione deicittadini alla cosa pubblica, il Comune costitui-sce, di propria iniziativa o su richiesta dei sog-getti di cui all’articolo precedente, purché iscrittiall’albo comunale, le Consulte, quali organi diconsultazione e di partecipazione dell’Ammini-strazione comunale.

2. Apposito regolamento disciplina la composizione,l’organizzazione e il funzionamento di ciascuna

Consulta, nel rispetto del principio di autogestio-ne, e ne stabilisce le materie di competenza.

3. Con provvedimento del Sindaco è istituita la con-ferenza delle Consulte, costituita dai membri diciascuna Consulta e da rappresentanti dell’Am-ministrazione comunale.

Art. 51Poteri delle Consulte

1. Le Consulte, nelle materie di competenza, posso-no:

a) esprimere, a richiesta o su propria iniziativa,pareri preventivi sull’adozione di atti comu-nali;

b) formulare proposte agli organi comunali perl’adozione di atti;

c) avanzare proposte per la gestione di servizi eper l’uso di beni comunali;

d) chiedere che funzionari comunali venganoinvitati alle riunioni per l’esposizione di par-ticolari problematiche.

Art. 52Albo comunale delle associazioni

1. Nell’ambito delle finalità perseguite dal Comune,è istituito l’albo delle libere associazioni nel qua-le hanno titolo di essere iscritte le libere associa-zioni che siano regolarmente istituite ed organiz-zate, operino nel territorio comunale, ivi compre-se le sezioni locali di associazioni a rilevanzasovracomunale, e perseguano scopi di tutela e dipromozione di interessi generali o comunque diinteressi significativi e rilevanti per la comunitàlocale.

2. L’iscrizione, su domanda, all’albo comunale èdeliberata dalla Giunta, previo accertamento deirequisiti di cui al comma precedente.

3. Allo scopo di ottenere la registrazione è necessa-rio che l’associazione depositi in Comune copiadell’atto costitutivo e del proprio statuto e comu-nichi la sede e il nominativo del legale rappre-sentante.

Art. 53Diritti delle associazioni

1. Ciascuna associazione registrata all’albo comuna-le ha diritto, per il tramite del legale rappresen-tante o suo delegato, di accedere ai dati di cui èin possesso l’Amministrazione e di essere con-sultata, a richiesta, in merito alle iniziative del-l’Ente nel settore in cui essa opera.

2. Le scelte amministrative che incidono sull’attivitàdelle associazioni devono essere precedute dal-

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l’acquisizione di pareri espressi dagli organi col-legiali delle stesse. I pareri devono pervenireall’Ente nei termini stabiliti nella richiesta che, inogni caso, non devono essere inferiori a diecigiorni.

Art. 54Volontariato

1. Il Comune promuove forme di volontariato per uncoinvolgimento della popolazione in attività vol-te al miglioramento della qualità della vita perso-nale, civile e sociale, in particolare delle fasce incostante rischio di emarginazione, nonché per latutela dell’ambiente.

2. Il volontariato potrà esprime il proprio punto divista sui bilanci e i programmi dell’Ente e colla-borare a progetti, strategie, studi e sperimenta-zioni.

3. Il Comune può gestire servizi in collaborazionecon le associazioni di volontariato riconosciute alivello nazionale e/o inserite nell’apposito alboregionale o comunale.

Art. 55Comitato di protezione civile

1. Viene costituito, per effetto della legge regionale,un Comitato per la protezione civile, al quale par-tecipano cittadini volontari adeguatamente for-mati che si rendono disponibili, sia per avviareattività di prevenzione e di sensibilizzazione del-la popolazione, sia per offrire un aiuto nel caso dieventuali emergenze nel territorio.

2. Il Comitato ha sede nel Comune è presieduto dalSindaco che funge da garante del rispetto delledirettive regionali e nomina nel suo seno undirettore tecnico.

3. L’attività del Comitato è disciplinata da appositoregolamento.

Capo IIModalità di partecipazione

Art. 56Istanze, petizioni e proposte

1. I cittadini, singoli e associati, possono rivolgere alComune istanze, petizioni e proposte dirette apromuovere interventi per la miglior tutela diinteressi collettivi alle quali viene data rispostascritta nei termini delle vigenti norme di legge.

2. Il Sindaco, in considerazione della loro rilevanza,può inserire le questioni sollevate nell’ordine delgiorno della prima seduta utile del competenteorgano comunale.

Art. 57Consultazione

1. Il Comune riconosce, come istituto di partecipa-zione, la consultazione dei cittadini.

2. La consultazione, indetta dal Sindaco, a seguito didecisione del Consiglio comunale o della Giuntaovvero su richiesta del 3% (tre per cento) dei cit-tadini residenti nel capoluogo o in ciascuna dellefrazioni, che abbiano compiuto i 16 anni, è voltaa conoscere, tramite l’espressione di un voto, lavolontà dei cittadini nei confronti degli indirizzipolitico-amministrativi dell’Amministrazionecomunale su questioni di esclusivo interesselocale.

3. La consultazione dei cittadini può essere genera-le, se è diretta ad ascoltare tutti i cittadini cheabbiano compiuto i 16 anni di età, senza alcunaaltra qualificazione, oppure parziale, se è rivoltaad ascoltare esclusivamente parte della popola-zione residente su una determinata zona di terri-torio e/o frazione, ovvero organizzata in forma-zioni economiche e sociali, in associazioni o altriorganismi, ovvero costituita da particolari cate-gorie di cittadini, quali i giovani, gli studenti, ilavoratori, gli imprenditori, le casalinghe, glianziani, ecc.

Art. 58Materia di consultazione

1. La consultazione, non coincidente con altre ope-razioni di voto, può vertere su:

a) pianificazione urbanistica generale del territo-rio comunale;

b) apertura e sfruttamento di cave;

c) costruzione di infrastrutture di particolarerilievo;

d) proposta di gestione, in concessione o a mez-zo S.p.A., di servizi o beni pubblici, già gesti-ti in economia o azienda speciale;

e) altre questioni di interesse locale.

2. Sono escluse dalla consultazione le materie tribu-tarie e tariffarie, le designazioni e le nomine, lequestioni attinenti la tutela delle minoranze etni-che e religiose e le questioni che eccedano ladimensione locale.

Art. 59Svolgimento e conseguenze della consultazione

1. Le modalità di convocazione e svolgimento delleconsultazioni sono stabilite nell’apposito regola-mento.

2. Si dovrà comunque assicurare:

a) la divulgazione dell’indizione della consulta-

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zione, con il preciso quesito da sottoporre avotazione;

b) la disciplina della campagna di informazione;c) l’accessibilità al luogo di riunione;d) la verifica quantitativa della risposta;e) la stesura di un sommario processo verbale

della proclamazione del risultato sottoscrittodal Sindaco o suo sostituto, da tre cittadinidesignati quali scrutatori e dal Funzionariocomunale verbalizzante.

3. I costi della consultazione sono a carico delComune.

4. Il Consiglio comunale ha il dovere di tenere inconsiderazione la volontà espressa con la stessa.

Capo IIIReferendum

Art. 60Istituzione del referendum

1. Il Comune di Agugliano riconosce il referendumcome forma di partecipazione dei cittadini algoverno della città.

2. Sono consentiti nell’ambito del Comune di Agu-gliano il referendum propositivo ed abrogativo sumaterie di esclusiva competenza locale e su attidel Consiglio comunale sulla base di quesiti sot-toscritti da un gruppo di promotori composto daalmeno cinquanta elettori.

3. Per la celebrazione della consultazione referenda-ria è necessario che il quesito proposto sia sotto-scritto da elettori del Comune in numero noninferiore al 10% (dieci per cento) di quelli iscrit-ti nelle liste generali alla data di richiesta delreferendum.

4. La richiesta di referendum deve contenere il que-sito che si vuole sottoporre alla popolazione,esposto in termini chiari ed intelleggibili e si con-clude con la sottoscrizione degli elettori con l’in-dicazione della loro qualificazione e del lororiconoscimento.

5. La richiesta di referendum viene rivolta al Sinda-co che provvederà in conformità alle disposizio-ni di apposito regolamento.

6. Il referendum è valido se ha partecipato la metàpiù uno degli aventi diritto a voto.

7. Il referendum non può aver luogo in coincidenzacon le operazioni elettorali nazionali e locali.

8. Non vi può essere più di una consultazione refe-rendaria all’anno.

9. Il referendum su un medesimo oggetto non puòessere ripetuto prima che siano trascorsi almenocinque anni dalla prima consultazione.

10. Il Comune fa fronte con proprie entrate all’one-re finanziario per le spese referendarie.

Art. 61Pronunciamento sull’ammissibilità

del referendum1. E’ competenza del Consiglio comunale, sulla base

di un parere formale del Segretario comunale,pronunciarsi sull’ammissibilità dei referendum.

Art. 62Casi di inammissibilità’ del referendum

1. Non possono essere indetti referendum in materiadi tributi locali e di tariffe, di attività amministra-tive vincolate da leggi statali o regionali. Sonoinoltre escluse dalla podestà referendaria leseguenti materie:

a) lo Statuto comunale;

b) il regolamento che disciplina il funzionamen-to degli organi comunali;

c) il regolamento degli uffici, dei servizi e lematerie inerenti l’organico comunale o dienti, aziende, istituzioni dipendenti dalComune e società a partecipazione comunale;

d) le materie attinenti il bilancio;

e) il piano regolatore generale e strumenti urba-nistici attuativi;

f) le espropriazioni ed occupazioni d’urgenza;

g) le designazioni, le nomine, le revoche ed ingenere le deliberazioni o questioni concer-nenti persone;

h) le questioni attinenti le minoranze etniche ereligiose.

Art. 63Presa d’atto del risultato del referendum

1. Nel caso in cui la proposta sottoposta a referen-dum abrogativo venga approvata dalla maggio-ranza assoluta degli aventi diritto al voto, il Con-siglio comunale e la Giunta devono deliberarel’annullamento degli atti sottoposti a referendumentro trenta giorni dalla proclamazione dei risul-tati. Il successivo atto deliberativo sulla stessamateria non può essere in contrasto con l’esitodel referendum e deve essere sufficientementemotivato.

2. Nel caso in cui la proposta sottoposta a referen-dum propositivo venga approvata dalla maggio-ranza assoluta degli aventi diritto al voto, il Con-siglio comunale e la Giunta devono prendere attodel risultato della consultazione referendariaentro trenta giorni e provvedere con atto formale

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in merito all’oggetto della stessa. Il mancatorecepimento delle indicazioni emerse dal referen-dum propositivo nei tempi indicati, o una inter-pretazione della proposta stessa, deve essere ade-guatamente motivato e deliberato dalla maggio-ranza assoluta dei Consiglieri comunali.

Capo IVAccesso alle informazioni

Art. 64Diritto di accesso e di informazione dei cittadini1. Ciascun elettore può far valere innanzi alle giuri-

sdizioni amministrative le azioni e i ricorsi chespettano al Comune.

2. Tutti gli atti dell’Amministrazione comunale sonopubblici a eccezione di quelli coperti da segretoper effetto di previsione di legge o di temporaneae motivata dichiarazione del Sindaco che ne vie-ti l’esibizione, quando la diffusione possa pregiu-dicare il diritto alla riservatezza delle persone,dei gruppi e delle imprese.

3. Anche in presenza del diritto alla riservatezza ilSindaco deve garantire ai soggetti interessati lavisione degli atti relativi ai procedimenti ammi-nistrativi la cui conoscenza sia necessaria percurare o per difendere i loro interessi giuridici.

4. Il Sindaco ha la facoltà di differire l’accesso aidocumenti richiesti sino a quando la conoscenzadi essi possa impedire o gravemente ostacolare losvolgimento dell’attività amministrativa. Non écomunque ammesso l’accesso agli atti preparato-ri nel corso della formazione dei provvedimentiriguardanti atti normativi, amministrativi genera-li, di pianificazione e di programmazione, salvodiverse disposizioni di legge.

5. E’ considerato documento amministrativo ognirappresentazione grafica, foto cinematografica,elettromagnetica o di qualunque altra specie delcontenuto di atti anche interni formati dall’Am-ministrazione comunale o comunque dalla stessautilizzati ai fini dell’attività amministrativa.

6. Il diritto di accesso si esercita mediante esame eestrazione di copia dei documenti amministrativinei modi e con i limiti indicati dal regolamento.L’esame dei documenti é gratuito. Il rilascio dicopia é subordinato soltanto al rimborso delcosto di riproduzione salve le vigenti disposizio-ni in materia di bollo, nonché i diritti di ricerca edi visura.

7. La richiesta di accesso ai documenti deve esseremotivata e deve riguardare documenti formatidall’Amministrazione comunale o da questadetenuti stabilmente.

8. Il regolamento assicura ai cittadini singoli o asso-ciati il diritto d’accesso ai documenti ammini-strativi e alle informazioni di cui é in possessol’Amministrazione, disciplina il rilascio di copiedi atti previo pagamento dei soli costi; individua,con norme di organizzazione degli uffici e deiservizi, i responsabili dei procedimenti; detta lenorme necessarie per assicurare ai cittadinil’informazione sullo stato degli atti e delle proce-dure e sull’ordine di esame di domande, progettie provvedimenti che comunque li riguardino.

9. Il rifiuto, il differimento e la limitazione dell’ac-cesso sono ammessi soltanto nei casi e nei limitistabiliti dal regolamento.

10. Al fine di rendere effettiva la partecipazione deicittadini all’attività dell’Amministrazione, ilComune assicura l’accesso alle strutture e aiservizi agli enti, alle organizzazioni di volonta-riato e alle associazioni.

11. Le aziende e gli enti dipendenti dal Comune han-no l’obbligo di informare la loro attività a taliprincipi.

Art. 65Partecipazione dei cittadini nel procedimento

relativo all’adozione di atti che incidono susituazioni giuridiche soggettive

1. Ove non sussistano ragioni d’impedimento deri-vanti da particolari esigenze di celerità del proce-dimento, l’avvio dello stesso é comunicato con lemodalità di cui all’art. 66 del presente Statuto aisoggetti nei confronti dei quali il provvedimentofinale é destinato a produrre effetti diretti e aquelli che per legge debbono intervenirvi. Oveparimenti non sussistano le ragioni di impedi-mento predette, qualora da un provvedimentopossa derivare un pregiudizio a soggetti indivi-duati o facilmente individuabili diversi dai suoidiretti destinatari, l’Amministrazione é tenuta afornire loro con le stesse modalità notizia dell’i-nizio del procedimento.

2. Nelle ipotesi di cui al comma primo resta salva lafacoltà dell’Amministrazione comunale di adot-tare, prima della effettuazione delle comunica-zioni, provvedimenti cautelari.

3. Il Comune non può aggravare il procedimento senon per straordinarie e motivate esigenze impo-ste dallo svolgimento dell’istruttoria.

Art. 66Comunicazione dell’avvio del procedimento

1. L’Amministrazione comunale provvede a darenotizia dell’avvio del procedimento mediantecomunicazione personale.

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2. Nella comunicazione debbono essere indicati:- l’organo competente al provvedimento conclu-

sivo;- l’oggetto del procedimento promosso;- l’Ufficio e la persona responsabile del procedi-

mento;- l’Ufficio dove prendere visione degli atti.

3. Qualora per il numero dei destinatari la comuni-cazione personale non sia possibile o risulti par-ticolarmente gravosa l’Amministrazione provve-de a rendere noti gli elementi di cui al preceden-te comma mediante forme di pubblicità idonee divolta in volta stabilite dalla Amministrazionemedesima.

4. L’omissione di taluna delle comunicazioni pre-scritte può essere fatta valere soltanto dal sogget-to nel cui interesse la comunicazione è prevista.

Art. 67Interventi di altri soggetti nel procedimento

1. Qualunque soggetto portatore d’interessi pubblicio privati, nonché i portatori di interessi diffusicostituiti in associazioni o comitati cui possaderivare un pregiudizio dal provvedimento, han-no facoltà di intervenire nel procedimento.

Art. 68Raccolte normative a disposizione dei cittadini

1. Presso apposito ufficio comunale debbono esseretenute a disposizione dei cittadini le raccolte del-la “Gazzetta Ufficiale della Repubblica”, del“Bollettino Ufficiale della Regione Marche”, deiregolamenti comunali e la raccolta degli usi loca-li.

2. Presso la biblioteca comunale è depositata la rac-colta delle deliberazioni di Consiglio e di Giuntacomunali per la libera consultazione dei cittadini.

TITOLO VDIFENSORE CIVICO

Art. 69Difensore civico

1. Può essere istituito l’Ufficio del Difensore civico,preferibilmente in collaborazione con i Comunilimitrofi. Il Difensore civico svolge il ruolo digarante dell’imparzialità e del buon andamentodell’Amministrazione comunale e delle aziendeed enti dipendenti, segnalando al Sindaco, anchedi propria iniziativa, gli abusi, le disfunzioni lecarenze e i ritardi nei confronti dei cittadini. IlDifensore civico svolge altresì funzioni del con-trollo eventuale contemplato dal Testo Unico.

2. All’Ufficio di Difensore civico deve essere elettapersona che sia in possesso dei requisiti di eleg-gibilità e di compatibilità con la carica di Consi-gliere comunale e che, per esperienze acquisitepresso le amministrazioni pubbliche o nell’atti-vità svolta, offra garanzia di competenza giuridi-co-amministrativa, di probità e obiettività di giu-dizio.

3. L’incarico di Difensore civico è incompatibile conogni altra carica elettiva pubblica. L’incompatibi-lità, originaria o sopravvenuta, comporta ladichiarazione di decadenza dall’ufficio ad operadel Consiglio se l’interessato non fa cessare larelativa causa entro venti giorni dalla contesta-zione.

4. Il Difensore civico è eletto dal Consiglio a scruti-nio segreto con la maggioranza dei due terzi deiConsiglieri in carica. Dura in carica cinque annie, comunque, fino alla prestazione del giuramen-to da parte del successore.

5. Prima di assumere le funzioni presta giuramentonelle mani del Sindaco con la seguente formula:“Giuro di adempiere il mandato ricevuto nell’in-teresse dei cittadini e nel rispetto delle leggi”.

6. Svolge il proprio incarico in piena indipendenzadagli organi del Comune. Ha diritto di accedere atutti gli atti d’ufficio e non può essergli oppostoil segreto d’ufficio ai sensi dell’art. 24, commaquattro della Legge 7 agosto 1990, n. 241, ed ètenuto a sua volta al segreto d’ufficio secondo lenorme di legge. Gli Amministratori del Comunee degli enti sottoposti a vigilanza del Comune,nonché i dipendenti sono tenuti a fornirgli leinformazioni utili allo svolgimento della funzio-ne entro sette giorni dalla richiesta.

7. Può essere revocato prima della scadenza delmandato solo per gravi o ripetute violazioni dilegge, ovvero per accertata inefficienza. Lamozione di sfiducia deve essere approvata con lastessa maggioranza richiesta per la designazione.

8. Entro il 31 gennaio di ogni anno presenta al Con-siglio una relazione sull’attività svolta e sulledisfunzioni rilevate. La relazione viene iscrittaall’ordine del giorno del primo Consiglio utile.Per casi di particolare importanza o, comunque,meritevoli di urgente segnalazione, il Difensorecivico può inviare in qualsiasi momento partico-lari relazioni o segnalazioni al Consiglio.

9. Può rendere pubblici i risultati della propria atti-vità nelle forme che ritiene più idonee, con l’o-missione di riferimenti nominativi a persone.

10. Le risorse finanziarie, il personale, le strutturetecniche e gli uffici a disposizione del Difenso-re civico, nonché la sua indennità sono determi-nati con specifico provvedimento della Giunta.

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TITOLO VIORDINAMENTO AMMINISTRATIVO DEL

COMUNE

Art. 70Principi generali

1. L’Amministrazione del Comune si esplicamediante il perseguimento di obiettivi specifici edeve essere improntata ai seguenti principi:

- organizzazione del lavoro per obiettivi, pro-grammi e progetti;

- analisi e individuazione delle produttività e deicarichi funzionali di lavoro e del grado di effi-cacia dell’attività svolta da ciascun elementodell’apparato;

- attribuzione di responsabilità strettamente col-legata all’ambito di autonomia decisionale deisoggetti;

- superamento della separazione rigida dellecompetenze nella divisione del lavoro e conse-guimento della massima flessibilità delle strut-ture e del personale e dell’ampia collaborazio-ne tra gli uffici.

2. Il Comune uniforma la sua iniziativa al principiodella separazione tra compiti di indirizzo e dicontrollo spettanti agli organi elettivi e compiti digestione amministrativa tecnica e contabile spet-tanti ai dirigenti.

3. Assume come caratteri propri i criteri dell’autono-mia, della funzionalità ed economicità di gestio-ne, secondo principi di professionalità e respon-sabilità. L’organizzazione comunale si ripartiscein settori.

Art. 71Organizzazione degli uffici e del personale

1. Il Comune disciplina con appositi atti la dotazio-ne organica del personale e, in conformità allenorme del presente Statuto, l’organizzazionedegli uffici e dei servizi sulla base della distin-zione tra funzione politica e di controllo attribui-ta al Consiglio Comunale, al Sindaco e alla Giun-ta e funzione di gestione amministrativa attribui-ta al Direttore generale, se nominato, al Segreta-rio comunale e ai Responsabili degli uffici e deiservizi.

2. Sulla base del principio di separazione delle com-petenze di cui al precedente comma, gli organi digoverno:

- esercitano le funzioni di indirizzo politico -amministrativo, definendo gli obiettivi e i pro-grammi;

- adottano gli atti rientranti nello svolgimentodelle funzioni di cui sopra;

- verificano la rispondenza dei risultati dell’atti-vità amministrativa e della gestione degli indi-rizzi impartiti.

3. Gli uffici sono organizzati secondo i principi e icriteri di autonomia, trasparenza, efficacia, effi-cienza, funzionalità ed economicità di gestione,professionalità, flessibilità e responsabilizzazio-ne del personale.

4. I servizi e gli uffici operano sulla base dell’indivi-duazione delle esigenze dei cittadini, adeguandocostantemente la propria azione amministrativa ei servizi offerti, verificandone la rispondenza aibisogni e all’economicità.

5. Gli orari dei servizi aperti al pubblico vengonofissati dal Sindaco per il miglior soddisfacimentodelle esigenze dei cittadini.

Art. 72Regolamento degli uffici e dei servizi

1. Il Comune attraverso il regolamento degli uffici edei servizi stabilisce le norme generali per l’or-ganizzazione e il funzionamento degli stessi e, inparticolare le attribuzioni, e le responsabilità diciascuna struttura organizzativa, i rapporti reci-proci tra uffici e servizi e tra questi, il Direttore,se nominato, e gli organi amministrativi.

2. Il regolamento si uniforma al principio secondocui agli organi di governo è attribuita la funzionepolitica di indirizzo e di controllo, intesa comepotestà di stabilire in piena autonomia, obiettivi efinalità dell’azione amministrativa in ciascun set-tore e di verificarne il conseguimento; al Diretto-re, se nominato, e ai Funzionari responsabilispetta, ai fini del perseguimento degli obiettiviassegnati, il compito di definire, congruamentecon i fini istituzionali, gli obiettivi più operativi ela gestione amministrativa, tecnica e contabilesecondo principi di professionalità e responsabi-lità.

3. Il Comune recepisce e applica gli accordi colletti-vi nazionali approvati nelle forme di legge e tute-la la libera organizzazione sindacale dei dipen-denti stipulando con le rappresentanze sindacaligli accordi collettivi decentrati ai sensi delle nor-me di legge e contrattuali in vigore.

Art. 73Diritti e doveri dei dipendenti

1. I dipendenti comunali, inquadrati in ruoli organi-ci e ordinati secondo categorie in conformità alladisciplina generale sullo stato giuridico e il trat-tamento economico del personale stabilito dalla

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legge e dagli accordi collettivi nazionali, svolgo-no la propria attività al servizio e nell’interessedei cittadini.

2. Ogni dipendente comunale è tenuto ad assolverecon correttezza e tempestività agli incarichi dicompetenza dei relativi uffici e servizi e, nelrispetto delle competenze dei rispettivi ruoli, araggiungere gli obiettivi assegnati, egli è altresìdirettamente responsabile verso il Direttore, senominato, verso il Responsabile di settore e ver-so l’Amministrazione degli atti compiuti e deirisultati conseguiti nell’esercizio delle propriefunzioni.

3. Il regolamento di organizzazione degli uffici e deiservizi determina le condizioni e le modalità conle quali il Comune promuove l’aggiornamento ela progressione professionale del personale, assi-cura condizioni di lavoro idonee a preservarne lasalute e l’integrità psicofisica e garantisce pienoed effettivo esercizio delle libertà e dei diritti sin-dacali.

4. L’approvazione dei ruoli dei tributi e dei canoninonché la stipulazione, in rappresentanza del-l’Ente, dei contratti già approvati, compete alpersonale responsabile dei settori, nel rispettodelle direttive impartite dal Sindaco, dal Diretto-re e dagli Organi collegiali.

5. Il personale di cui al precedente comma provvedealtresì al rilascio delle autorizzazioni commercia-li di polizia amministrativa, nonché delle autoriz-zazioni, delle concessioni edilizie e alla pronun-cia delle ordinanze di natura non contingibile edurgente.

6. Il regolamento d’organizzazione individua formee modalità di gestione della struttura comunale.

Art. 74

Direttore generale

1. Il Sindaco può nominare un Direttore generale, aldi fuori della dotazione organica e con un con-tratto a tempo determinato, secondo i criteri sta-biliti dal regolamento d’organizzazione, dopoaver stipulato apposita convenzione tra Comunile cui popolazioni assommate raggiungono i 15mila abitanti.

2. In tal caso il Direttore generale dovrà provvederealla gestione coordinata o unitaria dei servizi trai Comuni interessati.

3. Quando non risulta stipulata la convenzione per ilservizio di direzione generale, le relative funzio-ni possono essere conferite dal Sindaco al Segre-tario comunale.

Art. 75Compiti del Direttore generale

1. Il Direttore generale provvede ad attuare gli indi-rizzi e gli obiettivi stabiliti dagli organi di gover-no dell’Ente secondo le direttive che, a taleriguardo, gli impartirà il Sindaco.

2. Sovrintende alla gestione dell’Ente perseguendolivelli ottimali d’efficacia ed efficienza tra iResponsabili di settore che allo stesso temporispondono nell’esercizio delle funzioni loroassegnate.

3. La durata dell’incarico non può eccedere quelladel mandato elettorale del Sindaco che può pro-cedere alla sua revoca nel caso in cui non riescaa raggiungere gli obiettivi fissati o quando sorgacontrasto con le linee di politica amministrativadella Giunta, nonché in ogni altro caso di graveopportunità.

Art. 76Funzioni del Direttore generale

1. Il Direttore generale predispone la proposta dipiano esecutivo di gestione e del piano dettaglia-to degli obiettivi previsto dalle norme della con-tabilità, sulla base degli indirizzi forniti dal Sin-daco e dalla Giunta comunale.

2. Egli in particolare esercita le seguenti funzioni:

a) predispone sulla base delle direttive stabilitedal Sindaco, programmi organizzativi o d’at-tuazione, relazioni o studi particolari;

b) organizza e dirige il personale, coerentementecon gli indirizzi funzionali stabiliti dal Sinda-co e dalla Giunta;

c) verifica l’efficacia e l’efficienza dell’attivitàdegli uffici e del personale ad essi preposto;

d) promuove i procedimenti disciplinari nei con-fronti dei Responsabili dei settori e adotta lesanzioni sulla base di quanto prescrive ilregolamento, in armonia con le previsioni deicontratti collettivi di lavoro;

e) autorizza le missioni, le prestazioni di lavorostraordinario, i congedi, i permessi, deiResponsabili di settore;

f) emana gli atti d’esecuzione delle deliberazioninon demandati alla competenza del Sindaco odei Responsabili di settore;

g) gestisce i progetti di mobilità intersettorialedel personale;

h) riesamina annualmente, sentiti i Responsabilidi settore, l’assetto organizzativo dell’Ente ela distribuzione dell’organico effettivo, pro-ponendo alla Giunta e al Sindaco eventualiprovvedimenti in merito;

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i) promuove i procedimenti e adotta, in via surro-gatoria, gli atti di competenza dei Responsa-bili di settore nei casi in cui essi siano tempo-raneamente assenti, previa istruttoria curatadal servizio competente o previa diffida, nelcaso di inadempienza.

j) istruisce questioni a carattere legale.

Art. 77Segretario comunale

1. Il Comune, ha un Segretario titolare nominato dalSindaco scelto tra gli iscritti nell’apposito alboprofessionale.

2. Il Segretario continua ad esercitare le proprie fun-zioni, dopo la cessazione del mandato del Sinda-co, fino alla riconferma o alla nomina del nuovoSegretario. La nomina è disposta non prima disessanta giorni e non oltre centoventi dall’inse-diamento del Sindaco, decorsi i quali il Segreta-rio si intende confermato.

3. Il Segretario può essere revocato con provvedi-mento motivato del Sindaco, previa deliberazio-ne della Giunta, per gravi violazioni dei doverid’ufficio, nel rispetto della procedura definita insede di contratto collettivo.

4. Il Consiglio comunale può approvare la stipula-zione di convenzioni con altri Comuni per lagestione consortile dell’ufficio del Segretariocomunale.

5. Lo stato giuridico e il trattamento economico delSegretario comunale sono stabiliti dalla legge edalla contrattazione collettiva.

6. Il Segretario comunale nel rispetto delle direttiveimpartite dal Sindaco, presta consulenza giuridi-ca agli organi del Comune, ai singoli Consiglierie agli uffici.

Art. 78Funzioni del Segretario comunale

1. Il Segretario comunale svolge compiti di collabo-razione e funzioni di assistenza giuridico-ammi-nistrativa, nei confronti degli organi dell’Ente siaelettivi che gestionali, in ordine alla conformitàdell’azione amministrativa alle leggi, allo Statu-to e ai regolamenti.

2. Il Segretario comunale inoltre:

- partecipa con funzioni consultive referenti e diassistenza alle riunioni del Consiglio e dellaGiunta e ne cura la verbalizzazione;

- può rogare tutti i contratti nei quali il Comune èparte ed autenticare scritture private ed atti uni-laterali del Comune stesso;

- esercita ogni altra funzione attribuitagli dallo

Statuto o dai regolamenti o conferitagli dalSindaco;

- assume la presidenza delle commissioni di con-corso relative ai posti di Responsabile di setto-re.

3. Al Segretario comunale spetta altresì l’esercizio ditutte le competenze proprie del Direttore genera-le, qualora tali funzioni siano state conferite conprovvedimento del Sindaco.

4. Qualora il Comune non provveda alla nomina delDirettore generale in forma associata con altriComuni, oppure qualora il Sindaco non provvedaa conferire le funzioni di Direttore generale alSegretario comunale, allo stesso Segretario com-pete, infine, la sovrintendenza e il coordinamen-to dei Responsabili di Settore.

5. Il Sindaco può conferire al Segretario comunaleulteriori attribuzioni nell’ambito di quelle a rile-vanza squisitamente politica.

Art. 79

Vice Segretario

1. Il Comune può istituire la figura del Vice Segreta-rio che coadiuva il Segretario comunale e losostituisce nei casi di vacanza, assenza o impedi-mento.

2. Il Vice Segretario collabora con il Segretariocomunale, ove richiesto da quest’ultimo, in rela-zione a specifiche attività proprie del Segretariomedesimo.

3. Il Vice Segretario è nominato, di norma, tra iresponsabili apicali di settore, con provvedimen-to del Sindaco, a tempo determinato e su propo-sta del Segretario comunale.

Art. 80

Responsabili di settore

1. I Responsabili di settore sono individuati nel rego-lamento di organizzazione degli uffici e dei ser-vizi e sono nominati dal Sindaco.

2. I Responsabili provvedono ad organizzare gli uffi-ci e i servizi ad essi assegnati secondo le diretti-ve impartite dal Sindaco e dalla Giunta comuna-le e in base alle indicazioni ricevute dal Diretto-re generale se nominato, ovvero dal Segretario senominato Direttore.

3. Essi nell’ambito delle competenze loro assegnateprovvedono a gestire l’attività dell’Ente e adattuare gli indirizzi e a raggiungere gli obiettiviindicati dal Direttore, se nominato, dal Sindaco edalla Giunta comunale.

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Art. 81Compiti dei Responsabili di settore

1. I Responsabili di settore stipulano in rappresen-tanza dell’Ente i contratti già deliberati, approva-no i ruoli dei tributi e dei canoni, gestiscono leprocedure d’appalto e di concorso e provvedonoagli atti di gestione finanziaria, ivi compresa l’as-sunzione degli impegni di spesa.

2. Essi provvedono altresì al rilascio delle autorizza-zioni o concessioni e svolgono inoltre le seguen-ti funzioni:

a) presiedono le commissioni di gara e di con-corso, assumono le responsabilità dei relativiprocedimenti e propongono alla Giunta ladesignazione degli altri membri;

b) rilasciano le attestazioni e le certificazioni;

c) emettono le comunicazioni, i verbali, le diffi-de ed ogni altro atto costituente manifestazio-ne di giudizio e di conoscenza, ivi compresi,per esempio, i bandi di gara e gli avvisi dipubblicazione degli strumenti urbanistici;

d) provvedono alle autenticazioni e alle legaliz-zazioni;

e) pronunciano le ordinanze di demolizione deimanufatti abusivi e ne curano l’esecuzione;

f) emettono le ordinanze d’ingiunzione di paga-mento di sanzioni amministrative e dispongo-no l’applicazione delle sanzioni accessorienell’ambito delle direttive impartite dal Sin-daco;

g) pronunciano le altre ordinanze previste danorme di legge o di regolamento ad eccezio-ne di quelle di cui all’art. 50 del D.Lgs.18.8.2000, n.267;

h) promuovono i procedimenti disciplinari neiconfronti del personale ad essi sottoposto eadottano le sanzioni nei limiti e con le proce-dure previste dalla legge e dal regolamento;

i) provvedono a dare pronta esecuzione alle deli-berazioni della Giunta e del Consiglio e alledirettive impartite dal Sindaco e dal Direttore;

j) forniscono al Direttore nei termini in cui alregolamento di contabilità gli elementi per lapredisposizione della proposta di piano ese-cutivo di gestione;

k) autorizzano le prestazioni di lavoro straordina-rio, le ferie, i recuperi, le missioni del perso-nale dipendente secondo le direttive impartitedal Direttore o dal Sindaco;

l) concedono le licenze agli obiettori di coscien-za in servizio presso il Comune;

m) rispondono nei confronti del Direttore gene-rale del mancato raggiungimento degli obiet-tivi loro assegnati.

3. I Responsabili di settore possono delegare le fun-zioni che precedono al personale ad essi sottopo-sto, pur rimanendo completamente responsabilidel regolare adempimento dei compiti loro asse-gnati.

4. Il Sindaco può delegare ai Responsabili di settoreulteriori funzioni non previste dallo Statuto e dairegolamenti, impartendo contestualmente lenecessarie direttive per il loro corretto espleta-mento.

Art. 82Collaborazioni esterne

1. Il regolamento può prevedere collaborazioniesterne, ad alto contenuto di professionalità conrapporto di lavoro autonomo con obiettivi deter-minati e con convenzioni a termine.

2. Le norme regolamentari per il conferimento degliincarichi di collaborazione a soggetti estraneiall’Amministrazione devono stabilirne la durata,che non potrà essere superiore alla durata delmandato elettorale, e i criteri per la determina-zione del relativo trattamento economico.

Art. 83Responsabilità verso il Comune

1. Gli Amministratori e i dipendenti comunali sonotenuti a risarcire al Comune i danni derivanti dal-la violazione di obblighi di servizio.

2. Il Sindaco, il Segretario comunale, il Responsabi-le di settore, che vengano a conoscenza, diretta-mente o in seguito a rapporto cui sono tenuti gliorgani inferiori, di fatti che diano luogo a respon-sabilità ai sensi del primo comma, devono farnedenuncia al procuratore della Corte dei Conti,indicando tutti gli elementi raccolti per l’accerta-mento della responsabilità e la determinazionedei danni.

3. Qualora il fatto dannoso sia imputabile al Segre-tario comunale o ad un Responsabile di settore ladenuncia è fatta a cura del Sindaco.

Art. 84Responsabilità verso terzi

1. Gli Amministratori, il Segretario, il Direttore, senominato, e i dipendenti comunali che, nell’eser-cizio delle funzioni loro conferite dalle leggi edai regolamenti, cagionino ad altri, per dolo ocolpa grave, un danno ingiusto sono personal-mente obbligati al risarcimento.

2. Ove il Comune abbia corrisposto al terzo l’am-montare del danno cagionato dall’Amministrato-re, dal Segretario o dal dipendente si rivale agen-

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do contro questi ultimi a norma del precedentearticolo.

3. La responsabilità personale dell’Amministratore,del Segretario, del Direttore o del dipendente cheabbia violato diritti di terzi sussiste sia nel casod’adozione d’atti o di compimento d’operazioni,sia nel caso d’omissioni o nel ritardo ingiustifi-cato d’atti od operazioni al cui compimentol’Amministratore, o il dipendente, siano obbliga-ti per legge o per regolamento.

4. Quando la violazione del diritto sia derivata da attiod operazioni d’organi collegiali del Comune,sono responsabili in solido, il presidente e i mem-bri del collegio che hanno partecipato all’atto odoperazione. La responsabilità è esclusa per colo-ro che abbiano fatto costatare nel verbale il pro-prio dissenso.

Art. 85Responsabilità dei contabili

1. Il tesoriere ed ogni altro contabile che abbiamaneggio di denaro del Comune o sia incaricatodella gestione dei beni comunali, nonché chiun-que ingerisca, senza legale autorizzazione, nelmaneggio del denaro del Comune deve rendere ilconto della gestione ed è soggetto alle responsa-bilità stabilite nelle norme di legge e di regola-mento.

Art. 86Sanzioni amministrative

Le contravvenzioni ai regolamenti comunali sonopunite con sanzioni amministrative, la cui entità èstabilita nei regolamenti.

TITOLO VIIENTI, AZIENDE, ISTITUZIONI E SOCIETA’

DI PARTECIPAZIONE COMUNALE

Art. 87Obiettivi dell’attività amministrativa

1. Il Comune conforma la propria attività ammini-strativa ai principi di democrazia, di partecipa-zione, di trasparenza, di efficienza, di efficacia,di economicità, e di semplicità delle procedure.

2. Gli organi istituzionali del Comune e i dipendentiresponsabili dei servizi sono tenuti a provvederesulle istanze degli interessati nei modi e nei ter-mini stabiliti dalla legge, dal presente Statuto edai regolamenti di attuazione.

3. Il Comune, allo scopo di soddisfare le esigenzedei cittadini, attua le forme di partecipazione pre-viste dal presente Statuto, nonché forme di coo-perazione con altri comuni e con la provincia.

Art. 88Servizi pubblici comunali

1. Il Comune può istituire e gestire servizi pubbliciche abbiano per oggetto produzione di beni e ser-vizi o l’esercizio d’attività rivolte a perseguirefini sociali e a promuovere lo sviluppo economi-co e civile della comunità locale.

2. I servizi da gestirsi con diritto di privativa sonostabiliti dalla legge.

Art. 89Forme di gestione dei servizi pubblici

1. Il Consiglio comunale può deliberare l’istituzionee l’esercizio dei pubblici servizi nelle seguentiforme:

a) i servizi locali di rilevanza industriale nei modie nei termini stabiliti dalla legge;

b) i servizi pubblici locali privi di rilevanza indu-striale, cioè quelli sociali, culturali e del tem-po libero, mediante affidamento diretto a:

- istituzioni;

- società di capitale;

- società di capitale costituite o partecipatedagli Enti locali, regolate dal Codice Civile.

2. La gestione in economia è consentita quando, perle modeste dimensioni o per le caratteristiche delservizio, non sia opportuno procedere ad affida-mento ai soggetti di cui al comma precedente.

3. Il Comune può procedere all’affidamento direttodei servizi sociali, culturali e del tempo liberoanche ad associazioni e fondazioni dal medesimocostituite o partecipate.

4. Quando sussistono ragioni tecniche, economicheo di utilità sociale, i servizi di cui al comma pre-cedente possono essere affidati a terzi in base aprocedure di evidenza pubblica, secondo lemodalità stabilite dalle norme di settore.

Art. 90Convenzioni

1. Il Consiglio comunale delibera apposite conven-zioni da stipularsi con amministrazioni statali,altri enti pubblici o con privati al fine di fornirein modo coordinato servizi pubblici.

2. Le convenzioni devono stabilire i fini, la durata, leforme di consultazione degli enti contraenti, iloro rapporti finanziari e i reciproci obblighi egaranzie.

Art. 91Unione di Comuni

1. Il Comune può altresì partecipare alla costituzio-

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ne di Unioni di Comuni per esercitare congiunta-mente una pluralità di funzioni di competenzadegli stessi.

2. L’unione di Comuni non prevede la successivafusione.

3. Il funzionamento delle unioni di Comuni è stabi-lito dalla legge.

Art. 92Accordi di programma

1. Il Sindaco per la definizione e l’attuazione d’ope-re, d’interventi o di programmi d’intervento cherichiedono, per la loro completa realizzazione,l’azione integrata e coordinata del Comune e dialtri soggetti pubblici, in relazione alla compe-tenza primaria o prevalente del Comune sull’o-pera o sugli interventi o sui programmi d’inter-vento, promuove la conclusione di un accordo diprogramma per assicurare il coordinamento delleazioni e per determinare i tempi, le modalità, ilfinanziamento ed ogni altro connesso adempi-mento.

2. L’accordo di programma, consistente nel consen-so unanime del Presidente della Regione, delPresidente della Provincia, dei Sindaci delleAmministrazioni interessate viene definito inun’apposita conferenza la quale provvede altresìall’approvazione formale dell’accordo stesso.

3. Qualora l’accordo sia adottato con decreto delPresidente della Regione e comporti variazionidegli strumenti urbanistici, l’adesione del Sinda-co allo stesso deve essere ratificata dal Consigliocomunale entro trenta giorni a pena di decaden-za.

TITOLO VIIIFINANZA E CONTABILITA’

Art. 93Finanza locale

1. Il Comune ha autonomia finanziaria fondata sucertezze di risorse proprie e trasferite, nell’ambi-to delle leggi sulla finanza pubblica.

2. Il Comune ha, altresì, potestà impositiva autono-ma nel campo delle imposte, delle tasse e delletariffe nei limiti stabiliti dalla legge.

Art. 94Bilancio e programmazione finanziaria

1. Il Comune delibera entro il termine previsto dallanormativa vigente il bilancio di previsione perl'anno successivo, osservando i principi di unità,annualità, universalità ed integrità, pareggiofinanziario e pubblicità.

2. Quando il bilancio non sia approvato nei termini,si affida, in via transitoria, al Prefetto il compitodi nominare un Commissari ad acta per la predi-sposizione dello schema o per l'approvazione delbilancio.

3. Il bilancio è corredato di una relazione previsio-nale e programmatica.

4. Il bilancio e i suoi allegati devono, comunque,essere redatti in modo da consentirne la letturaper programmi, servizi ed interventi, assicuran-done la conoscenza ai cittadini e agli organismidi partecipazione con le modalità previste dallalegge e dai regolamenti.

5. I provvedimenti dei Responsabili dei servizi checomportano impegni di spesa sono trasmessi alResponsabile del servizio finanziario e diventanoesecutivi con l'apposizione del visto di regolaritàcontabile attestante la copertura finanziaria.

6. I risultati di gestione sono rilevati mediante con-tabilità finanziaria ed economica e dimostrati nelrendiconto comprendente il conto del bilancio, ilconto economico e il conto del patrimonio,secondo le disposizioni del regolamento.

7. Al conto consuntivo è allegata una relazione illu-strativa della Giunta che esprime le valutazioni diefficacia dell'azione condotta sulla base dei risul-tati conseguiti in rapporto ai programmi ed aicosti sostenuti.

8. Il conto consuntivo è deliberato dal Consiglioentro il trenta giugno dell'anno successivo.

Art. 95Regolamenti di contabilità e dei contratti

1. Il Consiglio approva i regolamenti di contabilità eamministrazione del patrimonio e dei contratti.

2. Il Comune si attiene alle procedure previste dallanormativa della Comunità Economica Europearecepita o, comunque, vigente nell’ordinamentogiuridico italiano.

Art. 96Revisione economica e finanziaria

1. La revisione economica e finanziaria é affidata adun Revisore dei Conti eletto dal Consiglio comu-nale.

2. Il Revisore dei Conti dura in carica tre anni ed èrieleggibile per una seconda volta. Esso è revo-cabile per inadempienza e qualora ricorrano gra-vi motivi che influiscano negativamente sull’e-spletamento del suo mandato. Nei suoi confrontitrovano applicazione le cause di ineleggibilità edi decadenza previste dall’art.2398 del C.C..

3. Il Revisore collabora con il Consiglio comunalenella sua funzione di controllo e di indirizzo;controlla altresì l’attività svolta dalla Giunta

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comunale, esercita la vigilanza sulla regolaritàcontabile e finanziaria e attesta la corrispondenzadel rendiconto alle effettive risultanze dellagestione redigendo apposita relazione cheaccompagna la proposta di deliberazione consi-liare del conto consuntivo.

4. I compiti di collaborazione con il Consiglio comu-nale e quelli di controllo dell’attività della Giun-ta di cui al precedente comma sono circoscritti elimitati all’attività di gestione economico-finan-ziaria.

5. Per l’esercizio delle sue funzioni il Revisore hadiritto d’accesso agli atti e documenti e di rice-vere tempestivamente copia dell’ordine del gior-no del Consiglio comunale.

6. Esso ha altresì diritto di partecipare senza dirittodi voto alle riunioni del Consiglio.

7. Nella relazione di cui al comma terzo del presen-te articolo il Revisore esprime rilievi e propostetendenti a conseguire una migliore efficienzaproduttività e economicità della gestione.

8. Il Consiglio comunale può affidare al Revisore ilcompito di eseguire analitiche verifiche sull’effi-cienza e efficacia di alcuni servizi.

9. Il Revisore risponde della verità delle sue attesta-zioni. Ove riscontri gravi irregolarità nellagestione dell’Ente ne riferisce immediatamenteal Consiglio.

Art. 97Controllo economico della gestione

1. I Responsabili degli uffici e dei servizi possonoessere chiamati a eseguire operazioni di control-lo economico-finanziario per verificare la rispon-denza della gestione dei fondi loro assegnati dalbilancio e agli obiettivi fissati dalla Giunta e dalConsiglio.

2. Le operazioni eseguite e le loro risultanze sonodescritte in un verbale che, insieme con le proprieosservazioni e rilievi, viene rimesso al Sindacocompetente che ne riferisce alla Giunta per glieventuali provvedimenti di competenza, da adot-tarsi sentito il Revisore.

TITOLO IXDISPOSIZIONI FINALI E APPROVAZIONE

DELLO STATUTO

Art. 98Pareri obbligatori

1. Il Comune è tenuto a chiedere i pareri prescritti daqualsiasi norma avente forza di legge ai fini del-la programmazione, progettazione ed esecuzione

di opere pubbliche, ai sensi dell’art. 16, commi 1-4, della legge 7 agosto 1990 n. 241, sostituito dal-l’art. 17, comma 24, della legge 127/97.

2. Decorso infruttuosamente il termine di 45 giorni,il Comune può prescindere dal parere.

Art. 99Norme per l’approvazione dello Statuto

1. Il presente Statuto é approvato dal Consigliocomunale con il voto favorevole dei due terzi deiConsiglieri assegnati.

2. Qualora nella prima votazione non venisse rag-giunta la maggioranza dei due terzi dei Consi-glieri assegnati, la votazione é ripetuta in succes-sive sedute da tenersi entro trenta giorni e lo Sta-tuto é approvato se ottiene per due volte il votofavorevole della maggioranza dei Consiglieriassegnati.

Art. 100Pubblicità dello Statuto

1. Questo Statuto sarà pubblicato secondo le moda-lità di legge.

2. Copia di esso sarà consegnato gratuitamente aicittadini che ne facciano richiesta.

Art. 101Regolamenti vigenti

1. I Regolamenti vigenti devono essere adeguati allenorme statutarie.

2. Le norme regolamentari, incompatibili con il pre-sente Statuto cessano di avere vigore.

Art. 102Entrata in vigore

1. Il presente Statuto sostituisce ed abroga il prece-dente adottato con deliberazione consiliare n. 46del 03/10/2002 e successive modificazioni edintegrazioni.

2. Entra in vigore il trentesimo giorno successivoalla sua affissione all’albo pretorio del Comune.

_______________________________________________________

Comune di CamerinoDeliberazione della Giunta Comunale numero143 del 14/10/2014. Variante al piano direcupero di iniziativa privata approvato conD.G. n. 32/2014 per un fabbricato sito in via-le Giacomo Leopardi n. 35 - ApprovazioneDefinitiva.

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LA GIUNTA COMUNALE

omissis

DELIBERA

1) la premessa è parte integrante del presente dispo-sitivo;

2) di approvare definitivamente, con le condizioniespresse dagli Enti interessati e richiamate in pre-messa, ai sensi dell’art. 30, comma 1 della L.R.34/1992, la variante al piano di recupero di ini-ziativa privata approvato con Delibera di C.G. n.32/2014, presentata dal sig. Broglia Gianfranco,nato a Camerino (MC) il 13/03/1963 ed ivi resi-dente in via V. Favorino n. 101, C.F.: BRGG-FR63C16B474D, in qualità di Presidente delComitato locale della Croce Rossa Italiana, consede in viale Giacomo Leopardi 35, proprietariadel fabbricato sito in viale Giacomo Leopardi 35,censito al Catasto al foglio 62, p.lle 36, 40 e 159,consistente nell’ampliamento dell’autorimessadei mezzi di soccorso;

omissis

_______________________________________________________

Comune di CamerinoDeliberazione della Giunta Comunale n. 146del 14/10/2014. Piano di recupero di iniziati-va privata per un fabbricato sito in via VivianoVenanzi n. 41 - Approvazione definitiva.

LA GIUNTA COMUNALE

omissis

DELIBERA

1) la premessa è parte integrante del presente dispo-sitivo;

2) di approvare definitivamente, con le prescrizioniespresse dagli Enti interessati e richiamate in pre-messa, ai sensi dell’art. 30, comma 1 della L.R.34/1992, il piano di recupero presentato dallasig.ra Zampetti Cristiana, nata a Camerino (MC)il 02/10/1972 ed ivi residente in via MilziadeSantoni n. 10, C.F.: ZMPCST72R42B474D, inqualità di delegata, relativo ai lavori di demoli-zione e ricostruzione di un accessorio a serviziodell’abitazione e di sistemazione esterna dellacorte di un fabbricato sito in via Viviano Venan-zi n. 41, distinto al Catasto al foglio 61, part.lla87, sub 9 porz..

omissis

_______________________________________________________

Comune di Cupra Marittima“Deliberazione di Giunta Comunale n. 29 del26/09/2014 ad oggetto: “Spostamento trac-ciato di tratto di strada vicinale S. Egidio -Menocchia. Approvazione della sdemanializ-zazione vecchio tracciato e della permutaaree. Ditta: Straccia Vincenzo”.

omissis

LA GIUNTA COMUNALE

DELIBERA

1) Di sdemanializzare ad ogni effetto di legge laporzione di strada vicinale denominata S.EgidioMenocchia in disuso in quanto sostituita dal nuo-vo tratto ricadente sull’area di proprietà del Sig.Straccia, ai sensi art.lo 829 del Codice Civile;

2) Di approvare, la permuta del tratto della stradavicinale denominata S.Egidio Menocchia in disu-so con il nuovo tratto di strada ricadente sull’areadi proprietà del Sig. Straccia, […];

3) Di dare atto che le aree oggetto di permuta sonocosì individuate:Aree che il proponente cede a titolo di permuta alComune (nuovo tracciato)- Foglio n. 6 part. n. 856 di mq. 10,00- Foglio n. 6 part. n. 858 di mq. 230,00

TOTALE mq. 240,00Aree che il Comune cede a titolo di permuta alproponente (relitto stradale):- Foglio n. 6 part. n. 860 di mq. 240,00

TOTALE mq. 240,004) Di attribuire alle porzioni di terreno oggetto del-

la permuta, in considerazione che le stesse risul-tano destinate a strada, il valore di 1,00 _/mq.

5) Di dare atto che la permuta avviene senza con-guaglio in quanto e si concretizza con lo scambiodi beni a parità di valore per l’equipollenza dellafunzione svolta dagli stessi;

6) Di dare atto che la ditta richiedente dovrà prov-vedere a propria cura e spese a tutti gli atti per ilperfezionamento della permuta in questionecome frazionamento e stipula del contratto;

7) Di autorizzare l’Arch. Luca Vagnoni in qualità diResponsabile dell’Area Tecnica Urbanistica ache provveda a tutti gli atti inerenti e conseguen-ti alla presente disposto nonché a sottoscrivere ilrogito notarile in argomento, legittimandolo conil presente atto ad apportare le opportune modifi-che di carattere tecnico giuridico che si rendesse-ro necessarie al momento della sua stipula, nel-l’interesse dell’Amm.ne Com.le.

omissis”

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_______________________________________________________

Comune di Magliano di TennaDeliberazione del Consiglio Comunale n. 16del 6 agosto 2014. Modifica alle norme tecni-che di attuazione allegate al piano regolatoregenerale in vigore. Approvazione definitiva.

IL CONSIGLIO COMUNALE

omissis

DELIBERA

1. Ai sensi dell’art. 2 comma 6 lettera a) della L.R.16 agosto 2001 n. 19 di esprimersi favorevol-mente sui rilievi formulati dalla Giunta Provin-ciale accogliendoli integralmente e di approvarele Modifiche alle Norme Tecniche del PianoVigente Piano Regolatore Generale in adegua-mento al rilievo contenuto nella Delibera dellaGiunta Provinciale n.45/2014;

2. Di dare atto che è stato provveduto alla rielabora-zione dell’elaborato tecnico secondo il rilievoformulato dalla Giunta Provinciale con Delibera-zione n. 45 del 27/03/2014, che di seguito si tra-scrive:1. Di modificare il punto b) del comma integrati-vo proposto nel modo seguente:b – I depositi per attrezzi, macchine, fertilizzanti,sementi e antiparassitari aventi una superficielorda non superiore a mq. 30,00 ed un’altezzamassima di mt. 3,00, posto essere posti a mt. 5,00dal confine di proprietà così come sopra defini-ta; è ammesso il ricovero di animali purché l’a-rea interessata non sia a confine con una zonaresidenziale

3. Di approvare, ai sensi della Legge 17 agosto 1942n. 1150 e s.m. ed i. e della Legge Regionale 5agosto 1992 n. 34, come modificata con la LeggeRegionale 16 agosto 2001 n. 19, la varianteall’art. 35 delle Norme Tecniche di Attuazionedel vigente Piano Regolatore Generale delComune di Magliano di Tenna, con le modificheconseguenti all’accoglimento dei rilievi dellaGiunta Provinciale di cui alla deliberazione n. 45del 30/09/2014;

4. Di dare atto che sarà eseguita la procedura indica-ta dall’art. 26 della legge regionale n. 34/92,modificata dalla legge regionale n. 19/2001, adoggetto: “Approvazione degli strumenti urbani-stici comunali, dei regolamenti edilizi e dellerelative varianti;

5. Di dare atto che le Norme Tecniche di Attuazioneallegate al vigente Piano Regolatore di questoComune saranno modificate a seguito dell’appro-vazione della presente variante e dal recepimen-

to del rilievo formulato con deliberazione diGiunta Provinciale n. 45/2014.

6. Rilevata la necessità di dare attuazione immedia-ta al provvedimento ai sensi del l’art. 134, com-ma 4 del D.Lgs. 267/2000, di dichiarare convotazione palese unanime favorevole resa peralzata di mano, il presente atto, immediatamenteeseguibile.

IL PRESIDENTEDott.sa Maria Federica Paoloni

IL SEGRETARIO COMUNALEDott.sa Gabriella Mariotti

_______________________________________________________

Comune di PesaroEstratto Delibera di C.C. n. 96 del15/09/2014: approvazione variante nonsostanziale al P.R.G. vigente relativamente alpiano attuativo PA 0.055, sito in località TrePonti, ai sensi del combinato disposto degliartt. 15 e 30 della l.r. Marche n. 34/92 e suc-cessive modificazioni ed integrazioni.

IL CONSIGLIO COMUNALE

omissis

DELIBERA

1. di attestare che avverso la delibera di C.C. n. 55del 09/04/2014 – avente per oggetto “Adozionevariante non sostanziale al P.R.G. vigente relati-vamente al Piano Attuativo PA 0.055, sito in loc.Treponti, ai sensi del combinato disposto degliartt. 15 e 30 della L.R. Marche n. 34/92 e s.m.i.”– non sono pervenute opposizioni/osservazio-ni, così come esplicitato nella parte narrativa delpresente atto;

2. di approvare la variante al P.R.G. vigente, relati-va al Piano Attuativo PA 0.055 - località Trepon-ti, ai sensi del combinato disposto degli artt. 15 e30 della L.R. Marche n. 34/92 e s.m.i., così comeformulata nella parte narrativa del presente atto,costituita dai seguenti elaborati che in formatodigitale sono già allegati alla delibera di C.C. n.55 del 09/04/2014:

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3. di attestare che la variante di cui al punto 2) nonè stata sottoposta a Valutazione Ambientale Stra-tegica (VAS), per le motivazioni riportate nellaparte narrativa del presente atto e nella deliberadi C.C. n. 55 del 09/04/2014;

4. di disporre che, successivamente all’approvazio-ne della presente delibera, copia del presente attoverrà trasmessa all’Amministrazione Provincia-le, ai sensi dell’art. 30 della L.R. Marche n. 34/92e s.m.i.;

5. di disporre, ai sensi dell’art. 40, comma 2 bis,della L.R. Marche n. 34/92 e s.m.i., che un estrat-to del presente atto, relativo all’approvazionedella variante al P.R.G. vigente di cui al punto 2),venga pubblicato sul Bollettino Ufficiale dellaRegione Marche;

6. di dare atto che lo schema del presente provvedi-mento è stato pubblicato in data 10/09/2014 nel-l’apposita sezione del sito del Comune di Pesarodenominata “Amministrazione trasparente”, sot-to-sezione “Pianificazione e governo del territo-rio”, ai sensi dell’art. 39 del D. Lgs. 15/03/2013n. 33, ai fini della trasparenza dell’attività di pia-nificazione della pubblica amministrazione;

7. di dare atto che la presente deliberazione saràpubblicata nell’apposita sezione del sito delComune di Pesaro denominata “Amministrazio-ne trasparente”, sottosezione “Pianificazione egoverno del territorio”, ai sensi dell’art. 39 del D.Lgs. 15/03/2013 n. 33, ai fini della trasparenzadell’attività di pianificazione della pubblicaamministrazione e dell’acquisizione dell’effica-cia degli atti approvati.

_______________________________________________________

Comune di PesaroEstratto Delibera di C.C. n. 98 del15/09/2014: approvazione variante nonsostanziale al P.R.G. vigente ai sensi del com-binato disposto degli artt. 15 e 30 l.r. n. 34/92 e s.m.i. Relativamente ad un’area situata instrada Montefeltro 27-29, individuata alN.C.E.U. con il fg. 24 mapp.le 121.

IL CONSIGLIO COMUNALE

omissis

DELIBERA

1. di attestare che avverso la delibera di C.C. n. 54del 09/04/2014, relativa a “Adozione di varianteal P.R.G. vigente, relativamente ad un’area situa-ta a Pesaro in Strada Montefeltro 27-29, distintaal NCEU con il fg. 24 mapp.le 121, ai sensi delcombinato disposto degli art.15 e 30 della leggeregionale n. 34/92 e s.m.i.,” non sono pervenuteopposizioni/osservazioni, così come esplicitatonella parte narrativa del presente atto;

2. di approvare la variante al PRG vigente, relativaad un’area situata a Pesaro in Strada Montefeltro,distinta al NCEU con il Fg. 24 mapp.le 121, aisensi del combinato disposto degli artt. 15 e 30della L.R. n. 34/92 e s.m.i., così come formulatanella parte narrativa del presente atto, costituitadai seguenti elaborati già allegati alla delibera diCC n. 54 del 09/04/2014:

6 NOVEMBRE 2014 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE ANNO XLV • N. 104

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elaborato documento digitale A01_Relazione tecnico illustrativa, integrata ai sensi dell’art. 5, L.R. 14/2008

A01_RTI_VNS457-492_PA055_ADOZIONE_CC.pdf.p7m

A02_Serie c.2 tav. 26806012, Usi del suolo e modalità di intervento – P.R.G. vigente - scala 1:2000 (Stralcio)

A02_PRG_VIG_VNS457-492_PA055_ADOZIONE_CC.pdf.p7m

A03_Serie c.2 tav. 26806012, Usi del suolo e modalità di intervento – P.R.G. variante - scala 1:2000 (Stralcio)

A03_PRG_VAR_VNS457-492_PA055_ADOZIONE_CC.pdf.p7m

elaborato documento digitale A01_Relazione tecnico illustrativa, integrata ai sensi dell’art. 5, comma 2, L.R. 14/2008

A01_RT_VNS481_ADOZIONE_CC.pdf.p7m

A02_Serie c.2 tav. 26807014, Usi del suolo e modalità di intervento – PRG vigente - scala 1:2000 (Stralcio)

A02_PRG_VIG_VNS481_ADOZIONE_CC.pdf.p7m

A03_NTA PRG vigente variante (stralcio allegato A) A03_NRA_TAB4_VIG_VAR_VNS_ADOZIONE_CC.pdf.p7m

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3. di attestare che la variante di cui al punto 2) nonè stata sottoposta a Valutazione Ambientale Stra-tegica (VAS), per le motivazioni riportate nellaparte narrativa del presente atto;

4. di disporre che, successivamente all’approvazio-ne della presente delibera, copia del presente attoverrà trasmessa all’Amministrazione Provincia-le, ai sensi dell’art. 30 della L.R. Marche n. 34/92e s.m.i.;

5. di disporre, ai sensi dell’art. 40, comma 2 bis,della L.R. Marche n. 34/92 e s.m.i., che un estrat-to del presente atto, relativo all’approvazionedella variante al P.R.G. vigente di cui al punto 2),venga pubblicato sul Bollettino Ufficiale dellaRegione Marche;

6. di dare atto che lo schema del presente provvedi-mento è stato pubblicato in data 10/09/2014 nel-l’apposita sezione del sito del Comune di Pesarodenominata “Amministrazione trasparente”, sot-tosezione “Pianificazione e governo del territo-rio”, ai sensi dell’art. 39 del D.Lgs 15/03/2013 n.33, ai fini della trasparenza dell’attività di piani-ficazione della pubblica amministrazione;

7. di dare atto che la presente deliberazione, corre-data dai relativi allegati, sarà pubblicata nell’ap-posita sezione del sito del Comune di Pesarodenominata “Amministrazione trasparente”, sot-tosezione “Pianificazione e governo del territo-rio”, ai sensi dell’art. 39, comma 1, lett. b) delD.Lgs. 15/03/2013 n. 33, ai fini della trasparenzadell’attività di pianificazione della pubblicaamministrazione e dell’acquisizione dell’effica-cia degli atti approvati.

_______________________________________________________

Comune di PesaroEstratto Delibera di C.C. n. 99 del15/09/2014: approvazione variante nonsostanziale al P.R.G. vigente ai sensi del com-binato disposto degli artt. 15 e 30 l.r. n. 34/92e s.m.i. relativamente ad un'area situata instrada Montefeltro, individuata al N.C.E.U.con il fg. 24 mapp.li 239-168-197-193 parte.

IL CONSIGLIO COMUNALE

omissis

DELIBERA

1. di attestare che avverso la delibera di C.C. n. 53del 09/04/2014, relativa a “Adozione di varianteal P.R.G. vigente, relativamente ad un’area situa-ta a Pesaro in Strada Montefeltro, distinta alNCEU con il fg. 24 mapp.li 239-168-197-193, aisensi del combinato disposto degli art. 15 e 30della legge regionale n. 34/92 e s.m.i.,” non sonopervenute opposizioni/osservazioni, così comeesplicitato nella parte narrativa del presente atto;

2. di approvare la variante al PRG vigente, relativaad un’area situata a Pesaro in Strada Montefeltro,distinta al NCEU con il Fg. 24 mapp.li 239-168-197-193, ai sensi del combinato disposto degliartt. 15 e 30 della L.R. n. 34/92 e s.m.i., cosìcome formulata nella parte narrativa del presenteatto, costituita dai seguenti elaborati già allegatialla delibera di CC n. 53 del 09/04/2014:

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elaborato documento digitale A01_Relazione tecnico illustrativa, integrata ai sensi dell’art. 5, comma 2, L.R. 14/2008

A01_RT_VNS413_ADOZIONE_CC.pdf.p7m

A02_Serie c.2 tav. 26807012, Usi del suolo e modalità di intervento – PRG vigente - scala 1:2000 (Stralcio)

A02_PRG_VIG_VNS413_ADOZIONE_CC.pdf.p7m

A03_Serie c.2 tav. 26807012, Usi del suolo e modalità di intervento – PRG variante - scala 1:2000 (Stralcio)

A03_PRG_VAR_VNS413_ADOZIONE_CC.pdf.p7m

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3. di attestare che la variante di cui al punto 2) nonè stata sottoposta a Valutazione Ambientale Stra-tegica (VAS), per le motivazioni riportate nellaparte narrativa del presente atto;

4. di disporre che, successivamente all’approvazio-ne della presente delibera, copia del presente attoverrà trasmessa all’Amministrazione Provincia-le, ai sensi dell’art. 30 della L.R. Marche n. 34/92e s.m.i.;

5. di disporre, ai sensi dell’art. 40, comma 2 bis,della L.R. Marche n. 34/92 e s.m.i., che un estrat-to del presente atto, relativo all’approvazionedella variante al P.R.G. vigente di cui al punto 2),venga pubblicato sul Bollettino Ufficiale dellaRegione Marche;

6. di dare atto che lo schema del presente provvedi-mento è stato pubblicato in data 10/09/2014 nel-l’apposita sezione del sito del Comune di Pesarodenominata “Amministrazione trasparente”, sot-tosezione “Pianificazione e governo del territo-rio”, ai sensi dell’art. 39 del D.Lgs 15/03/2013 n.33, ai fini della trasparenza dell’attività di piani-ficazione della pubblica amministrazione;

7. di dare atto che la presente deliberazione, corre-data dai relativi allegati, sarà pubblicata nell’ap-posita sezione del sito del Comune di Pesarodenominata “Amministrazione trasparente”, sot-tosezione “Pianificazione e governo del territo-rio”, ai sensi dell’art. 39, comma 1, lett. b) delD.Lgs. 15/03/2013 n. 33, ai fini della trasparenzadell’attività di pianificazione della pubblicaamministrazione e dell’acquisizione dell’effica-cia degli atti approvati.

_______________________________________________________

Città di Porto San GiorgioEstratto delibera del G.M. n. 163 del09/10/2014 ad oggetto: “Piano di recuperodel patrimonio edilizio esistente con applica-zione della L.R. 22/09 e s.m.i. su un edificioubicato in via Misericordia. Approvazione aisensi dell’art. 30 della L.R. 34/92 e s.m.i.”

LA GIUNTA COMUNALE

omissis

DELIBERA

Approvare, ai sensi dell’art. 30 comma 4 della L.R.5 agosto 1992 n. 34, in attuazione della L.R. 8 otto-bre 2009, n. 22 “Interventi della Regione per il riav-vio delle attività edilizie al fine di fronteggiare la cri-

si economica, difendere l’occupazione, migliorare lasicurezza degli edifici e promuovere tecniche di edi-lizia sostenibile il piano di recupero IN ZONA A2.2del vigente PRG, relativo ad un edificio ubicato inVia Misericordia, di proprietà dei signori CastelliIvana, Castelli Lucio e Castelli Pierina, presentato indata 29/11/2013 e seg., distinto in catasto al F2 par-ticelle 157 porzione, 156 porzione e 2420 porzione,come indicato nella documentazione tecnica allega-ta all’atto G.M. n. 126 del 12/07/2014, successivarelazione integrativa prot. n. 24262 del 25/09/2014 ebozza di convenzione urbanistica.

omissis

_______________________________________________________

Asur Marche - Area Vasta n. 2 - AnconaDetermina del Direttore dell’Area Vasta n. 2 -n. 1589/AV2 del 28/10/2014. Approvazionegraduatorie provinciali definitive dei mediciSpecialisti Ambulatoriali Interni dell'anno2015. Art. 21 dell'Accordo Collettivo Nazionale29.7.2009, ss.mm. e ii.

IL DIRETTORE DELL'AREA VASTA N. 2

omissis

DETERMINA

per le motivazioni indicate nel documento istruttorioche qui si intendono espressamente richiamate.

1. di approvare e fare proprie le graduatorie provin-ciali definitive dei medici Specialisti Ambulato-riali Interni, valevoli per l'anno 2015, di cuiall'art. 21 dell'Accordo Collettivo Nazionale del23.3.2005, ss.mm. e ii., che si allegano e costi-tuiscono parte integrante e sostanziale del pre-sente atto (all. 1);

2. di confermare l'esclusione dalle graduatoriemedesime degli specialisti di cui all'allegatoelenco, che forma parte integrante e sostanzialedel presente atto (all. 2);

3. di provvedere alla pubblicazione delle graduatoriemedesime, tramite inserzione su Bollettino Uffi-ciale della Regione Marche, in quanto la pubbli-cazione predetta costituisce notificazione ufficia-le agli interessati ed alle Aziende Sanitarie;

omissis

IL DIRETTORE DI AREA VASTA N. 2Dott. Giovanni Stroppa

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LLEGATO 2

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COMUNICAZIONI DI AVVIO DEI PROCEDIMENTI

AMMINISTRATIVI

_______________________________________________________

Regione Marche - Autorità di BacinoRegionaleL. 07/08/90 n. 241 e s.m.i., art. 13 - D.Lgs.3/4/06 n.152, artt. 66 e 68 - L.R. 11/05/99n. 13, art. 11 - Comunicazione dell'avvio delprocedimento amministrativo relativo all’ag-giornamento del Piano stralcio di bacino perl'Assetto Idrogeologico (PAI).

Si comunica che, a seguito della Delibera di Comi-tato Istituzionale n. 64 del 29/7/2014, è avviato ilprocedimento amministrativo di cui all'oggetto perl’aggiornamento del PAI approvato con Delibera diConsiglio Regionale n. 116 del 21/1/2004.Alla deliberazione di Comitato Istituzionale sopraindicata è allegato il documento tecnico richiestodall’art. 11, comma 1, della L.R. 13/1999 contenen-te:- specifici obiettivi da perseguire in relazione agli

elementi conoscitivi disponibili sullo stato deibacini idrogeologici di competenza;

- quadro conoscitivo di riferimento e ulteriori ricer-che da svolgere;

- rapporti con il D.Lgs 152/2006 e con le proceduredi VAS (D. Lgs. 152/2006 - L.R. 6/2007 - D.G.R.1813/2010);

- iter amministrativo di approvazione.Il predetto documento tecnico è pubblicato sulB.U.R. Marche unitamente al presente avviso.Il Calendario e le modalità di espletamento dellafase di consultazioni preliminari per la promozionedella partecipazione attiva di tutte le parti interessa-te all'elaborazione del PAI (che potrà inoltre avere icontenuti richiesti dal D.Lgs. 49/2010 per l’approva-zione del previsto Piano di Gestione del Rischio diAlluvioni) saranno comunicati, unitamente a docu-menti, cartografie, avvisi ed ogni altra informazioneutile sul sito Internet dell’Autorità di Bacino Regio-nale, all’indirizzo: www.autoritabacino.marche.it.L’iter di formazione del Piano, le necessarie fasi edogni altra informazione inerente l’approvazionesono contenuti nel paragrafo 6 del Documento tecni-co.La redazione del PAI è curata dalla Segreteria Tecni-co - Operativa dell'Autorità di Bacino regionale, sitain Via Palestro n. 19, Ancona.

Il responsabile del procedimento è il SegretarioGenerale dell'Autorità di Bacino regionale, Dott.Marcello Principi.

Ancona, 06/11/2014

IL PRESIDENTE DEL COMITATO ISTITUZIONALE - ASSESSORE DELEGATO

Paola Giorgi

Allegato: Documento tecnico per l’avvio del proce-dimento di aggiornamento del Piano stralcio di baci-no per l’Assetto Idrogeologico (PAI) dei bacini dirilievo regionale.

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REGIONE MARCHE AUTORITÀ DI BACINO REGIONALE

COMITATO ISTITUZIONALE

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REGIONE MARCHE

Autorità di Bacino regionale delle Marche

DOCUMENTO TECNICOPER L’AVVIO DEL PROCEDIMENTO

DI AGGIORNAMENTO DELPIANO STRALCIO DI BACINO

PER L’ASSETTO IDROGEOLOGICO (PAI) DEI BACINI DI RILIEVO REGIONALE

(ART. 11, L.R. 13/1999)

(Approvato in Comitato Tecnico in data 5 giugno 2014)�

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Dirigente del Servizio Infrastrutture, Trasporti ed Energia:

POMPEI Mario

Segretario generale Autorità di bacino regionale

PRINCIPI Marcello

Gruppo di Lavoro - Decreto 300/ITE del 02/12/2013

Coordinamento

DIOTALLEVI Luigi – SMARGIASSO Mario

Il presente documento è stato redatto col contributo di:

BETTUCCI Claudia

BOCCHINO Francesco

BOROCCI Maria Cristina

BURZACCA Giuliano

COPPARONI Roberto

DIOTALLEVI Luigi

GIORDANI Andrea

LAZZARO Patrizio

LETI Stefano

Documento redatto nel mese di maggio 2014

Versione: 1

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REGIONE MARCHE – L.R. 13/99 – ART. 11, C.1

DOCUMENTO TECNICO PER L’AVVIO DEL PROCEDIMENTO DI AGGIORNAMENTO DEL PIANO STRALCIO DI

BACINO PER L’ASSETTO IDROGEOLOGICO (PAI) DEI BACINI DI RILIEVO REGIONALE

INDICE

1.� SINTESI E CONCLUSIONI������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������

2.� SPECIFICI OBIETTIVI DA PERSEGUIRE IN RELAZIONE AGLI ELEMENTI CONOSCITIVI DISPONIBILI������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������

•� Recepimento Direttiva 2007/60/CE e D.Lgs. 49/2010 (Piano di Gestione del Rischio di Alluvioni e conseguente aggiornamento del Piano per l’Assetto Idrogeologico – PAI, Assetto Idraulico).�������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������

•� Aggiornamento del Piano per l’Assetto Idrogeologico – PAI, Assetto dei Versanti���������������������

3.� QUADRO CONOSCITIVO DI RIFERIMENTO E RICERCHE DA SVOLGERE��������������������������������

•� Quadro riferimento (stato attuale)��������������������������������������������������������������������������������������������������������

•� Attività concluse per il recepimento della Direttiva 2000/60/CE������������������������������������������������������

•� Progetto IFFI – Inventario dei Fenomeni Franosi Italiani���������������������������������������������������������������

•� Ulteriori fonti conoscitive sul quadro del dissesto����������������������������������������������������������������������������

4.� METODOLOGIE E STRATEGIE DI AGGIORNAMENTO DEL PIANO��������������������������������������������

•� Premessa ed indicazioni generali������������������������������������������������������������������������������������������������������

•� Metodologia aggiornamento piano per l’assetto idraulico��������������������������������������������������������������

•� Metodologia aggiornamento piano per l’assetto dei versanti��������������������������������������������������������

•� Analisi Economica��������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������

5.� PROCEDURE DI VAS (D.LGS 152/2006 - LR 6/2007 – DGR 1813/2010)��������������������������������������

6.� PRIMA IPOTESI DI ITER PROCEDIMENTALE, CRONOPROGRAMMA���������������������������������������

A.�avvio del procedimento�������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������

B.�progetto di piano stralcio (PAI) – prima adozione����������������������������������������������������������������������������

C.�misure di salvaguardia��������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������

D.�pubblicazione piano – osservazioni - pareri e determinazioni su osservazioni e pareri�������������

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E.�seconda e definitiva adozione del piano da parte del Comitato istituzionale������������������������������

F.� determinazioni Giunta regionale e trasmissione piano all’Assemblea legislativa regionale�����

G.�approvazione del PAI da parte dell’Assemblea legislativa regionale�������������������������������������������

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1. SINTESI E CONCLUSIONI

Il vigente Piano stralcio di bacino per l’Assetto Idrogeologico, PAI, dei bacini di rilievo regionale, approvato con Delibera Amministrativa di Consiglio Regionale n. 116 del 21 gennaio 2004 rappresenta un Piano di “prima generazione”, redatto “sulla base dei documenti e delle informazioni disponibili” a seguito dei c.d. DD.LL. Sarno (180/1998) e Soverato (279/2000).

L’intervenuta modificazione del quadro di riferimento legislativo per tali strumenti della pianificazione di bacino (D. Lgs. 152/2006, D. Lgs. 49/2010 – entrambi emanati a recepimento di direttive comunitarie), l’esperienza decennale di gestione del Piano, l’acquisizione di ulteriori informazioni e dati sul quadro conoscitivo dei dissesti di riferimento, rendono naturale oltre che necessario e richiesto un suo aggiornamento.

A riguardo il Dirigente del Servizio Infrastrutture, Trasporti ed Energia ha adottato apposito atto, Decreto 300/ITE del 02/12/2013, avente ad oggetto: “DGR 1072/2007 – DGR n.154 del 18.02.2013 Conferimento incarico Gruppo lavoro attuazione “Aggiornamento Piano Assetto Idrogeologico dei bacini di rilievo regionale PAI” DACR n. 116/2004 e attuazione “Direttiva alluvioni” 2007/60/UE”.

Nel seguito si individua, per punti, un “decalogo” dei principi ispiratori che potranno fungere da guida al processo di aggiornamento.

1. Ricognizione sullo stato di attuazione del PAI e prima analisi dei risultati conseguiti in riferimento agli obiettivi prefigurati;

2. Rivisitazione di quadro conoscitivo dei dissesti e delle strategie del vigente Piano ed individuazione di un primo elenco di criticità;

3. Integrazione delle metodologia di Piano al fine della necessaria congruenza con la direttiva 2007/60/CE (c.d. direttiva alluvioni);

4. Individuazione della metodologia per la mappatura delle fasce di territorio interessabili da eventi esondativi caratterizzati dai tempi di ritorno definiti dal D.Lgs 49/2010 e riferibili al reticolo idrografico “principale”;

5. Definizione delle azioni necessarie per migliorare l’efficacia del vigente Piano rispetto alle criticità rilevate e alle richieste del quadro legislativo vigente;

6. Favorire la necessaria coerenza tra la direttiva alluvioni e la direttiva acque (2000/60/CE); 7. Definizione, in concerto con la struttura regionale competente in materia, delle modalità di

raccordo tra i sistemi di pianificazione di bacino e gestione dell’emergenza (prevenzione, previsione ed allertamento);

8. Promozione, in concerto con le strutture regionali competenti, di azioni e strategie per la diffusione delle conoscenze sul rischio da parte delle popolazioni potenzialmente coinvolte;

9. Miglioramento scambio formativo/informativo tra enti preposti alla difesa del suolo e mondo scientifico;

10. Definizione di criteri per l’aggiornamento del fabbisogno economico del Piano e per valutarne la sostenibilità economica in un’ottica strategica, consentendo l’individuazione degli obiettivi da conseguire e le strategie da mettere in atto per la loro soddisfazione.

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2. SPECIFICI OBIETTIVI DA PERSEGUIRE IN RELAZIONE AGLI ELEMENTI CONOSCITIVI DISPONIBILI

• Recepimento Direttiva 2007/60/CE e D.Lgs. 49/2010 (Piano di Gestione del Rischio di Alluvioni e conseguente aggiornamento del Piano per l’Assetto Idrogeologico – PAI, Assetto Idraulico).

o La Direttiva Europea n. 2007/60/CE del 23 ottobre 2007 relativa alla valutazione e alla gestione dei rischi di alluvioni intende istituire “un quadro per la valutazione e la gestione dei rischi di alluvioni, volto a ridurre le conseguenze negative per la salute umana, l’ambiente, il patrimonio culturale e le attività economiche ... ” (art.1).

Quindi, avere coscienza della situazione per stabilire quali siano le migliori scelte. Secondo questo spirito la direttiva chiede di impostare il piano delle alluvioni e non casualmente riporta il termine “gestione”.

Le fasi impostate dall’Europa e con le quali si intende dar seguito al processo sono: - il chiarimento attraverso riferimenti certi rappresentato dalla nomina delle autorità

competenti e degli ambiti territoriali di riferimento; - la valutazione preliminare del rischio da alluvioni, come primo punto di partenza; - la predisposizione delle mappe della pericolosità e del rischio per poter operare delle

scelte; - la predisposizione del piano di gestione del rischio da alluvione al termine del

processo.

o Con l'emanazione del D.Lgs. 23 febbraio 2010 n. 49 concernente “Attuazione della Direttiva 2007/60/CE relativa alla valutazione ed alla gestione dei rischi di alluvioni” compete alle Autorità di Bacino Distrettuali l'adozione dei Piani Stralcio di distretto per l'assetto idrogeologico.

Il decreto di cui sopra tiene conto delle Direttive comunitarie collegate ma anche, della vigente normativa nazionale riguardante sia la pianificazione dell'assetto idrogeologico (D.Lgs. 152/2006), sia il sistema di Protezione civile relativo al rischio idrogeologico.

I Piani di Gestione del Rischio di Alluvioni sono predisposti dalle Autorità di Bacino distrettuali, per la parte di propria competenza e dalle Regioni in coordinamento tra loro e con il Dipartimento nazionale della Protezione Civile, per la parte relativa al sistema di allertamento per il rischio idraulico ai fini di protezione civile.

Le Autorità di Bacino distrettuali svolgono tale compito nell'ambito delle attività di bacino previste dal D.Lgs. 152/2006, e, quindi, nell'ambito e secondo le medesime procedure di adozione ed approvazione, dei piani di bacino distrettuali, con specifico riguardo a quanto previsto per l'adozione dei P.A.I (art.67).

I Piani di cui al D.Lgs. 49/2010 (da ultimare e pubblicare entro il 22 giugno 2015) devono prevedere misure per la gestione del rischio di alluvioni nelle zone ove possa sussistere un rischio potenziale ritenuto significativo evidenziando, in particolare, la riduzione delle potenziali conseguenze negative per la salute umana, il territorio, i beni, l'ambiente, il patrimonio culturale e le attività economiche e sociali, attraverso l'attuazione prioritaria di interventi non strutturali e di azioni per la riduzione della pericolosità.

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Il decreto prevede i termini per il riesame delle mappe di pericolosità e rischio (22/09/2019 e successivamente ogni sei anni) nonché dei Piani di Gestione (22/09/2021 e successivamente ogni sei anni).

o L'art.4 del D.Lgs. 10 dicembre 2010 n. 219, ha attribuito alle Autorità di Bacino di rilievo nazionale ed alle Regioni (ciascuna per la parte di territorio di propria competenza), il compito di provvedere all'adempimento degli obblighi previsti dal decreto legislativo 23 febbraio 2010, n. 49.

Ai fini della predisposizione degli strumenti di pianificazione le autorità di bacino di rilievo nazionale svolgono la funzione di coordinamento nell'ambito del distretto idrografico di appartenenza.

Una volta esperiti gli adempimenti previsti dal recepimento della Direttiva Europea risulta opportuno, oltre che in pratica obbligato, aggiornare il quadro conoscitivo del dissesto del Piano di Assetto Idrogeologico – PAI - del bacini di rilievo regionale.

• Aggiornamento del Piano per l’Assetto Idrogeologico – PAI, Assetto dei Versanti

Il vigente PAI dei bacini di rilievo regionale è stato approvato nel gennaio 2004 e pertanto, anche in considerazione della necessità di recepimento delle richieste della UE per quanto riguarda il rischio idraulico, risulta fortemente opportuna nonché auspicabile una sua revisione/aggiornamento anche nella parte che tratta l’assetto dei versanti.

Quanto sopra in funzione sia dell’acquisizione di nuove fonti conoscitive sul quadro dei dissesti, sia dell’esperienza di gestione decennale del piano, sia in considerazione che una migliore “gestione” dei versanti può costituire un contributo non indifferente ad una migliore gestione del rischio alluvioni.

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3. QUADRO CONOSCITIVO DI RIFERIMENTO E RICERCHE DA SVOLGERE

• Quadro riferimento (stato attuale)

o PAI – Piano di Assetto Idrogeologico dei bacini di rilevo regionale

Il PAI dei bacini di rilievo regionale, approvato con DACR 116 del 21 gennaio 2004 rappresenta il principale strumento di definizione dello stato attuale di conoscenza e gestione dei dissesti di riferimento (esondazioni, frane e valanghe).

Esso è stato redatto, in ottemperanza al vigente quadro normativo dell’epoca, principalmente tramite l’acquisizione di fonti di natura pubblica e non tramite la realizzazione/esecuzione di studi dedicati o di modelli specialistici.

In estrema sintesi, le aree di esondazione del piano per l’assetto idraulico sono state determinate a mezzo di valutazioni di natura prevalentemente storico-morfologica; mentre le aree di versante in dissesto risultano in gran parte essere quelle individuate dagli strumenti urbanistici comunali.

Nella sua gestione, tramite il disposto dell’art. 19 delle NA, si è ordinariamente proceduto, quasi esclusivamente a seguito di specifiche richieste avanzate da soggetti pubblici e privati, ad un aggiornamento di singole aree in dissesto (inserimento, modifica di perimetro e caratteristiche, eliminazione).

o Studi ed elementi acquisiti durante la gestione del PAI

Contemporaneamente, anche nel corso dell’espletamento di ulteriori procedure previste dal PAI, si sono acquisiti ulteriori studi, conoscenze ed informazioni sui suddetti dissesti di riferimento che possono sicuramente concorrere ad un aggiornamento “organico” del quadro conoscitivo del dissesto.

o Attività concluse per il recepimento della Direttiva 2007/60/CE (con AdB Nazionali)

Ai fini degli adempimenti previsti dalla Direttiva del 23 ottobre 2007 relativa alla "Valutazione e alla gestione dei rischi di alluvioni", da attuarsi nell'ambito dello Stato secondo il Decreto Legislativo n. 49/2010 e il Decreto Legislativo n. 219/2010, la Regione Marche ha predisposto le "mappe preliminari di pericolosità e rischio" da inondazione dei fiumi/torrenti secondo le indicazioni fornite dal Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (MATTM) con gli specifici "Indirizzi operativi per l'attuazione della direttiva 2007/60/CE relativa alla valutazione e alla gestione dei rischi da alluvione" pubblicati il 16 aprile 2013.

L'obiettivo di predisporre le mappe per la pubblicazione sul sito regionale è stato conseguito con la collaborazione delle Autorità di Bacino ricadenti nel territorio regionale:

- Autorità di Bacino Interregionale del Marecchia-Conca;

- Autorità di Bacino Interregionale del Tronto;

- Autorità di Bacino Regionale.

Per la parte di territorio ricadente nel bacino del fiume Tevere le mappe sono state redatte dall'Autorità di bacino nazionale del Tevere, così come previsto dal Decreto Legislativo n. 219/2010.

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Nel rispetto delle indicazioni previste dalla Direttiva comunitaria è stato inoltre trattato il tema delle inondazioni marine, in particolare mediante la perimetrazione delle zone della fascia costiera soggette a fenomeni meteo marini in grado di determinare situazioni di rischio per i beni e le persone ad essi esposti.

Per tale aspetto le mappe di pericolosità e rischio sono state redatte dalla struttura regionale del Servizio Infrastrutture, Trasporti ed Energia competente per l'attuazione del vigente Piano di Gestione Integrata delle Aree Costiere.

Le attività svolte sino a giugno 2013 costituiscono il primo riferimento utile per la partecipazione attiva di tutti i soggetti potenzialmente interessati al processo di costruzione del futuro "Piano di gestione dei rischi di alluvione", da predisporsi a scala di distretto idrografico entro il 22 giugno 2015.

A livello intermedio nel percorso che porterà al Piano di Gestione, le Autorità di Bacino Nazionali svolgono il ruolo di coordinamento delle informazioni prodotte dalle varie Regioni ricomprese nei distretti idrografici istituiti dall'art. 64 del D. Lgs.vo 152/2006; ai sensi dell'art. 64, comma 1, lett. c) e lett. e) del D. Lgs.vo 152/2006, il territorio della Regione Marche risulta suddiviso tra il distretto dell'Appennino Settentrionale (coordinato dall'Autorità Nazionale del F. Arno) e il distretto dell'Appennino Centrale (coordinato dall'Autorità Nazionale del F. Tevere).

A tali Autorità è inoltre demandata, di concerto con il MATTM, l'omogeneizzazione delle informazioni e della loro restituzione su cartografia (mappatura); il processo di redazione delle mappe è pertanto da considerarsi iterativo e quindi suscettibile di modifiche sia nelle perimetrazioni delle pericolosità che nell'attribuzione del livello di rischio.

• Attività concluse per il recepimento della Direttiva 2000/60/CE o Piano di Tutela delle Acque

L'Assemblea legislativa regionale delle Marche ha approvato il nuovo Piano di Tutela delle Acque (PTA) con delibera DACR n.145 del 26/01/2010.

La pubblicazione è avvenuta con il supplemento n. 1 al B.U.R. n. 20 del 26/02/2010.

o Corpi Idrici Superficiali

I Corpi Idrici Superficiali (fiumi, laghi e acque costiere) costituiscono le unità di riferimento per riportare ed accertare la conformità con gli obiettivi ambientali della normativa del settore delle acque (costituita principalmente dalla Direttiva 2000/60/CE del Parlamento Europeo e dal D.Lgvo 152/2006).

L'individuazione dei Corpi Idrici Superficiali fluviali, lacustri e delle acque costiere è stata condotta in attuazione del D.M. 131/2008 del Ministero dell'Ambiente, recepito con Deliberazioni di Giunta Regionale delle Marche:

- n. 2060/2009 per i laghi,

- n. 2105/2009 per le acque costiere,

- n. 2108/2009 (comprensiva di allegati) per i fiumi.

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I criteri utilizzati hanno tenuto conto principalmente delle differenze dello stato di qualità, delle pressioni esistenti sul territorio, dell'estensione delle aree protette e di alcune caratteristiche fisiche distintive (variazioni di pendenza, confluenze, differenze idrologiche ed altre rilevanti variazioni morfologiche).

Le basi cartografiche di riferimento sono costituite dalla CTR Marche (1:10.000) e dalla carta IGM (1:25.000). Analisi di dettaglio sono state condotte anche con ortofoto rese disponibili dal Ministero dell’Ambiente tramite il Portale Cartografico Nazionale.

La rappresentazione cartografica dei corpi idrici fluviali è alla scala 1:100.000; quella dei laghi e della costa è contenuta in immagini a scala non definita all’interno delle delibere citate.

Tutte le informazioni cartografiche ed alfanumeriche sono state trasmesse al nodo WISE così come previsto dal D.M. 17 luglio 2009; le stesse sono comprensive di modeste revisioni, resesi necessarie per garantire l’omogeneità della metodologia indicata nelle linee guida del sistema informativo europeo sulle acque.

Ad ogni corpo idrico è associato un set di dati. A titolo di esempio si riportano le informazioni di un corpo idrico fluviale: ID_CORPO_IDRICO:11.R05a_TR04.B; NOME CORPO IDRICO: Fiume Metauro Tratto 4 C.I._B; NOME ASTA: Fiume Metauro; BACINO: Fiume Metauro; TIPO DM131/08: 12SS4F; LUNGHEZZA (km): 10.52

o Corpi Idrici Sotterranei

I Corpi Idrici Sotterranei (CIS) costituiscono le unità di riferimento per riportare ed accertare la conformità con gli obiettivi ambientali della normativa del settore delle acque sotterranee (costituita principalmente dalla Direttiva 2000/60/CE del Parlamento Europeo e dal D.Lgvo 152/2006).

L'individuazione dei Corpi Idrici Sotterranei è stata condotta in attuazione del D.Lgvo 30/2009 del Ministero dell'Ambiente, recepito con Deliberazione di Giunta Regionale delle Marche n. 2224/2009 . L' Allegato 3 alla DGR citata contiene l'individuazione cartografica dei CIS.

• Progetto IFFI – Inventario dei Fenomeni Franosi Italiani

Il Progetto IFFI (Inventario dei Fenomeni Franosi in Italia), realizzato dall’ISPRA e dalle Regioni e Province Autonome, fornisce un quadro dettagliato sulla distribuzione dei fenomeni franosi sul territorio italiano. L'inventario ha censito ad oggi oltre 486.000 fenomeni franosi che interessano un’area di 20.721 km2, pari al 6,9% del territorio nazionale.

I principali prodotti e servizi realizzati dal Progetto IFFI sono: il Servizio di cartografia online, che consente la visualizzazione delle frane e l’interrogazione dei principali parametri ad esse associati, e il Rapporto sulle frane in Italia (Rapporti ISPRA, 78/2007), che fornisce una sintesi dei dati sul dissesto a scala sia nazionale sia regionale.

La regione Marche ha aderito al progetto in questione.

• Ulteriori fonti conoscitive sul quadro del dissesto

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In aggiunta al sopra denominato Progetto IFFI si prevede inoltre l’inserimento, con la medesima metodologia, delle seguenti ulteriori informazioni contenute:

- nelle carte geomorfologiche degli strumenti urbanistici comunali (PRG) o varianti generali, approvati o adottati successivamente alla fase di predisposizione del PAI;

- nelle ricognizioni delle informazioni geomorfologiche acquisite a seguito di nuovi dissesti;

- nelle segnalazioni trasmesse dagli enti locali;

- nei piani o programmi, sia regionali sia statali, che prevedono la realizzazione di interventi di difesa del suolo;

- in altri eventuali studi specifici di settore già elaborati e di accertata attendibilità.

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4. METODOLOGIE E STRATEGIE DI AGGIORNAMENTO DEL PIANO • Premessa ed indicazioni generali

A seguito della costituzione del gruppo di lavoro di cui sopra, si sono avviate le attività di raccolta ed elaborazione di informazioni, oltre che di definizione di una prima strategia metodologica per l’aggiornamento.

Tale strategia è stata definita attraverso a più documenti tecnici “interni” di riferimento relativi:

- alla parte idraulica;

- alla parte di dissesto di versante;

- alle procedure di approvazione del piano.

Nel seguito del presente paragrafo vengono riportati, in estratto, i contenuti dei primi due predetti documenti, integrati con ulteriori indicazioni.

Per quanto riguarda le procedure di approvazione del Piano si rimanda alla specifico capitolo riportato più avanti nel presente documento.

Volendo descrivere in maniera estremamente semplificata la dinamica dei possibili squilibri dei dissesti di riferimento del PAI sia lungo le aste fluviali sia sui versanti, risulta immediato individuare quali elementi fondamentali, quei fenomeni di dissesto i cui effetti non sono “compatibili” con le condizioni di uso ed utilizzo del suolo (sia in atto, sia pianificate). Tali squilibri hanno l’effetto prevalente di provocare danni, a diversa scala di effetto e gravosità, al sistema antropico.

Per le aste fluviali, a riguardo di tali dinamiche di squilibrio, si possono individuare quali elementi caratterizzanti: la presenza di opere idrauliche prevalentemente longitudinali di controllo-difesa, la presenza di opere trasversali in alveo e l’uso del territorio non compatibile con le “naturali” dinamiche di deflusso, di espansione delle piene e di mobilità dell’alveo. Ad aggravamento del quadro sopra descritto si evidenzia la ormai cronica e generale carenza manutentiva delle opere idrauliche e dei relativi tratti fluviali ad esse afferenti, che a volte comporta una amplificazione degli effetti che invece dovrebbero attutire.

In considerazione della specificità geo-morfologica del territorio marchigiano, ulteriore elemento di crisi del sistema di deflusso delle acque, che in generale costituiscono anche il fattore di innesco di fenomeni franosi, è rappresentato dalla intensità e consistenza delle dinamiche di formazione del deflusso sui versanti rispetto alle quali risulta evidente elemento di criticità la mancata ovvero inadeguata manutenzione e gestione del territorio.

Da ultimo ed in generale, come concausa aggravante degli effetti sul sistema antropico delle criticità sopra individuate, non va dimenticato il contributo fornito dall’inadeguatezza del sistema di smaltimento delle acque raccolte dalle superfici impermeabilizzate dalle trasformazioni urbanistiche.

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• Metodologia aggiornamento piano per l’assetto idraulico

o Individuazione del reticolo idrografico di riferimento

- reticolo comprendente aree già a rischio nel PAI attuale;

- reticolo direttiva 2000/60/CE – corpi idrici significativi;

Sono esclusi dalle successive analisi i tratti ove non vi siano elementi a rischio e segnalazioni di criticità da esondazione (generalmente nelle porzioni di testata).

- reticolo minore, dove ci sono segnalazioni/conoscenze circa un rischio potenziale legato ai fenomeni alluvionali limitatamente alle zone segnalate/conosciute.

o Analisi della pericolosità da inondazione

Per la delimitazione della fasce si utilizzerà la metodologia semplificata di seguito descritta, basata principalmente su dati storici-inventariali e analisi geomorfologiche e idrologico-idrauliche speditive.

Scenari da considerare:

Partendo dal reticolo di riferimento di cui al precedente punto si valutano con metodologia semplificata gli scenari di allagamento considerando i seguenti tempi di ritorno:

P1 - Scarsa probabilità alluvioni: Tr 300-500 ; per bacini principali, P2 - Media probabilità alluvioni: Tr 100-200; per tutti i bacini del reticolo di riferimento, P3 - Elevata probabilità alluvioni: Tr 30-50; per bacini principali del reticolo di

riferimento e per i casi (bacini secondari) dove esiste la mappatura di un evento circa associabile a tale tempo di ritorno o preesistenti analisi ritenute di adeguata attendibilità.

Il valore del tempo di ritorno da considerare per i differenti scenari, all’interno degli intervalli sopra indicati, potrà essere variato a seconda dell’estensione del bacino idrografico. Nelle aree arginate, qualora ritenuto possibile, potrà essere considerato uno scenario di rischio connesso al loro cedimento e/o una fascia di rispetto dai corpi arginali.

o Metodologia semplificata per la delimitazione delle aree soggette ai differenti scenari:

Fase 1 (Raccolta Materiale):

Raccolta informazioni su eventi di piena che hanno interessato in passato i vari bacini idrografici: informazioni generali sugli eventi-effetti e mappatura delle aree allagate e/o tratti interessati (ove disponibili).

Raccolta analisi idrauliche e/o idrologiche disponibili (presso Adb, Province; Comuni e Altri Enti se conosciuti).

Raccolta ed elaborazione dati lidar-rilievi. Raccolta fotografie aree-cartografia tecnica.

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Fase 2 (Tracciamento perimetri per un tempo di ritorno):

Caso A: presenza di studio idrologico/idraulico (si valuta l’attendibilità di massima e si analizzano i tiranti in alcune sezioni con riferimento alla Tr=100-200 anni esaminando comunque eventuali altri tempi di ritorno analizzati)

Caso B: presenza di evento con perimetro o comunque punti ben definiti di limite esondazione (si associa un tempo di ritorno e si analizza la coerenza altimetrica)

Caso C: presenza di PAI attuale (si associa Tr=200 anni e si analizza la coerenza altimetrica)

Caso D: verifiche idrauliche, nelle aree a maggior rischio, a cura dell’autorità di bacino laddove possibile, anche in riferimento alle tempistiche, e ritenuto strettamente necessario.

Fase 3 (Passaggio tra tempi di ritorno)

Il passaggio avviene generalmente su base altimetrica, ad eccezione dei corsi d’acqua dove sono presenti invasi, e confronto con le caratteristiche geomorfologiche degli ambiti di pertinenza fluviale.

o Analisi rischio

La definizione dei diversi gradi di rischio, articolato in quattro classi, sarà effettuata partendo dall’attribuzione del danno atteso, in relazione agli elementi esposti contenuti nei strati informativi/dati disponibili e alla loro diversa esposizione.

Elementi a rischio – Classi di Danno

Fonti:

uso del suolo Regione Marche 2007 secondo livello; popolazione da sezioni censuarie ISTAT (2011 se disponibile; altrimenti 2001); aree con captazione di acque uso umano, da database dati AATO (con eventuale

controllo dell’ubicazione in seconda fase); beni culturali (SIRPAC); ferrovie, autostrade e altre strade (da CTR e/o altri dati presso Servizio Infrastrutture o

Province); depuratori; cave; elisuperfici; porti; scuole, ospedali; aree rischio incidente rilevante (334), impianti soggetti ad AIA; aree protette (in relazione a aree a rischio incidente rilevante e AIA)

Il rischio sarà attribuito secondo le seguenti fasi: FASE 1: Integrazione dell’uso del suolo 2007 sulla base delle altre fonti disponibili

(strade, scuole, etc.) e individuazione degli elementi/aree esposte a rischio; FASE 2: Attribuzione delle classi di danno (eventualmente considerando la presenza a

monte di fonti di aumento del danno, es. 334 e AIA) e Mappatura del Danno,

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FASE 3: Mappatura preliminare del Rischio, con definizione della matrice di incrocio tra scenario di allagamento e classi di danno, ed eventuali valutazioni di maggior dettaglio per le aree a maggior rischio,

FASE 4: Divisione delle aree inondabili in tratti sulla base dello scenario di accadimento/propagazione dell’evento di inondazione, ed assegnazione dei codici ad ogni area,

FASE 5: Valutazione se attribuire al poligono il rischio massimo che si verifica dentro o eventualmente dare un range di % area a rischio su poligono per attribuzione del rischio al poligono,

FASE 6: Attribuzione finale del rischio.

• Metodologia aggiornamento piano per l’assetto dei versanti

o 1° Fase - Fase di individuazione e di perimetrazione delle aree in frana.

Il quadro conoscitivo per l’elaborazione dell’aggiornamento del PAI sarà predisposto, ad integrazione dei dati e degli elementi acquisiti durante la redazione del PAI, sulla base delle informazioni già disponibili e reperibili, con specifico riferimento alle informazioni dei singoli fenomeni franosi contenute:

nell’Inventario dei Fenomeni Franosi in Italia (IFFI); nelle carte geomorfologiche degli strumenti urbanistici comunali (PRG) o varianti

generali, approvati o adottati successivamente alla fase di predisposizione del PAI; nelle ricognizioni delle informazioni geomorfologiche acquisite a seguito di nuovi

dissesti; nelle segnalazioni trasmesse dagli enti locali; nei piani o programmi, sia regionali sia statali, che prevedono la realizzazione di

interventi di difesa del suolo; in altri eventuali studi specifici di settore già elaborati e di accertata attendibilità.

Ai nuovi fenomeni franosi verrà assegnata la classificazione del dissesto (tipologia e stato di attività), oltre al codice identificativo del PAI.

La scala di analisi dell’aggiornamento del piano sarà 1:10.000, ovvero la medesima scala utilizzata per la predisposizione del PAI.

o 2° Fase - Fase di valutazione della pericolosità.

A tutte le nuove aree di versante in dissesto, individuate con la prima fase, verrà attribuito un livello di pericolosità, graduato su quattro ordini, definito in base alla tipologia del fenomeno e al relativo stato di attività, così come già configurato nel PAI.

o 3° Fase - Fase di valutazione del rischio.

La procedura per la valutazione del grado di rischio delle nuove aree a pericolosità idrogeologica sarà articolata secondo una metodologia, sviluppata su più livelli:

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- il primo livello, che costituirà l’analisi di base del quadro dei dissesti, utilizzerà la metodologia similare a quella adoperata per il recepimento della c.d. direttiva alluvioni, ovvero una procedura semiautomatica (analisi a grande scala);

- il secondo livello prevederà delle successive specifiche considerazioni, da eseguirsi per ogni singola area di versante in dissesto, attraverso l’interpretazione della cartografia e delle foto aeree (analisi a media scala);

- il terzo livello rappresenterà l’ulteriore approfondimento, da eseguirsi per ogni singola area di versante in dissesto, attraverso, la compilazione di una scheda con cui si procederà alla definizione di maggior dettaglio di tutti gli elementi che concorrono alla valutazione del rischio (analisi a piccola scala).

La definizione dei diversi gradi di rischi, articolato in quattro classi, sarà effettuata partendo dall’attribuzione del danno atteso, in relazione agli elementi esposti contenuti nei strati informativi disponibili, individuato in ragione della diversa esposizione e considerando la massima vulnerabilità.

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• Analisi Economica L’aggiornamento dell’analisi economica prende avvio dal recepimento dell’attività conoscitiva e di monitoraggio compiuta a partire dall’approvazione del PAI, avvenuta nel 2004, rielaborando le informazioni disponibili tanto per il settore geomorfologico che per quello idraulico, allo scopo di individuare le tipologie di intervento realizzate e i relativi costi. Si ritiene che tale indagine possa contribuire a fornire un quadro significativo delle attività compiute in questi dieci anni per la programmazione degli interventi futuri da finanziare.

In effetti, l’analisi economica ha lo scopo di valutare la sostenibilità economica del Piano in un’ottica strategica, consentendo l’individuazione degli obiettivi da conseguire e le strategie da mettere in atto per la loro soddisfazione. In tal modo, è possibile garantire la realizzabilità del Piano oltre che dal punto di vista tecnico anche da quello gestionale ed economico, intervenendo in itinere nel processo di redazione del Piano stesso; ciò consente, attraverso un processo reiterativo, di valutare ipotesi alternative e guidare l’attività pianificatoria da compiere per giungere alla redazione di un Piano sostenibile.

Quanto sopra descritto rafforza l’idea che l’analisi economica è un elemento fondamentale del processo decisionale, strettamente correlato alla metodologia di aggiornamento del Piano e alle classi di pericolosità e rischio associate ai perimetri.

Come evidenziato anche nella Direttiva 2007/60/CE, infatti, la conoscenza del territorio e delle sue fragilità, permette “una valutazione delle potenziali conseguenze negative di future alluvioni per la salute umana, l’ambiente, il patrimonio culturale e le attività economiche” e questo concetto è insito nella definizione stessa di rischio.

Allo stesso tempo, si ritiene necessario procedere ad un aggiornamento del fabbisogno economico del Piano che tenga conto dei seguenti aspetti:

Nuovo contesto normativo di riferimento (Direttiva 2007/60/CE e D.Lgs. 49/’10) Priorità definite dal Piano Quadro degli interventi esistenti già finanziati Nuove situazioni di rischio idraulico e geomorfologico Affinamenti e approfondimenti metodologici nel frattempo intercorsi

Pertanto una prima traccia di indice per l’analisi economica può essere strutturata nel seguente modo:

o Riferimenti normativi

o Interventi in materia di difesa del suolo: piani e programmi esistenti

o Fabbisogno finanziario del piano

o Principali fonti di finanziamento

o Il principio del recupero dei costi.

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5. PROCEDURE DI VAS (D.LGS 152/2006 - LR 6/2007 – DGR 1813/2010)

Quanto alle procedure di VAS, si richiamano nel prosieguo i principali riferimenti legislativi (specificamente riferiti al PAI) esaminati:

• il D.Lgs. 152/2006 prevede dapprima, all’art. 66, comma 1, “66. Adozione ed approvazione dei piani di bacino - 1. I piani di bacino, prima della loro approvazione, sono sottoposti a valutazione ambientale strategica (VAS) in sede statale, secondo la procedura prevista dalla parte seconda del presente decreto”.

• Il medesimo Decreto Legislativo 152, successivamente e con specifico riferimento ai PAI, prevede: “

o Art. 67. I piani stralcio per la tutela dal rischio idrogeologico e le misure di prevenzione per le aree a rischio - comma 1 “Nelle more dell'approvazione dei piani di bacino, le Autorità di bacino adottano, ai sensi dell'articolo 65, comma 8, piani stralcio di distretto per l'assetto idrogeologico (PAI), che contengano in particolare l'individuazione delle aree a rischio idrogeologico, la perimetrazione delle aree da sottoporre a misure di salvaguardia e la determinazione delle misure medesime”.

o Art. 68, comma 1 - 68. Procedura per l'adozione dei progetti di piani stralcio 1. “I progetti di piano stralcio per la tutela dal rischio idrogeologico, di cui al comma 1 dell'articolo 67, non sono sottoposti a valutazione ambientale strategica (VAS) e sono adottati con le modalità di cui all'articolo 66 (n.d.r relativo all’adozione del piano di bacino)”.

Appare chiara la volontà del legislatore: in generale si intende assoggettare il Piano di Bacino/Distretto a procedura di Valutazione Ambientale Strategica; in particolare, invece, di intende escludere dalla suddetta procedura il suo stralcio funzionale relativo all’Assetto Idrogeologico.

Tale lettura del disposto normativo è stata informalmente verificata con la struttura regionale competente in materia che ha convenuto, sempre in via informale, sull’interpretazione sopra riportata.

Pertanto, in sintesi ed in conclusione, si ritiene il Piano escluso dalla procedura di VAS, posto che il citato art. 66 del D. Lgs. 152 (da seguire nella fase di adozione) prevede comunque adempimenti e forme multiple di coinvolgimento di stackeholder e categorie della società, all’interno delle quali potrebbero essere recepiti informazioni e suggerimenti utili ad un miglioramento del progetto di piano (ad esempio si prevede la promozione della “partecipazione attiva di tutte le parti interessate all'elaborazione”).

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6. PRIMA IPOTESI DI ITER PROCEDIMENTALE, CRONOPROGRAMMA Per l’approvazione del piano, secondo le previsioni del citato D.Lg 152/2006 (art. 68, c. 1 del d.Lgs 152/06) va seguito l’art. 66 del medesimo decreto, che va tuttavia coordinato, per parti non in contrasto ed in virtù della non completa operatività della riforma operata dal Testo Unico per l’Ambiente, con le previsioni dalla L.R. 13/99, tuttora vigente.

D’altro canto, nelle more della piena operatività della riforma operata col citato D. Lgs. 152/06 e per prassi giurisprudenzialmente consolidata, sussiste la competenza delle Autorità di bacino ad operare per l’aggiornamento dei loro strumenti di pianificazione, in virtù delle previsioni del comma 2-bis, dell’art. 170 che espressamente dispone “Nelle more della costituzione dei distretti idrografici di cui al Titolo II della Parte terza del presente decreto e della eventuale revisione della relativa disciplina legislativa, le Autorità di bacino di cui alla legge 18 maggio 1989, n. 183, sono prorogate, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, fino alla data di entrata in vigore del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri di cui al comma 2, dell'articolo 63 del presente decreto”.

Per una migliore comprensione delle richieste dei succitati disposti normativi si riporta di seguito un sintetico schema comparativo di quanto previsto in essi.

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Schema comparato iter approvazione PAI secondo D. Lgs 152/06 e L.R. 13/99

D. Lgs. 152/2006 L.R. 13/1999

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A migliore esplicitazione dello schema precedente si formula il seguente elenco descrittivo che individua con maggior dettaglio alcuni dei contenuti di ogni singolo passaggio/documento/fase, con la scontata precisazione che, trattandosi di una elencazione meramente esemplificativa, la stessa può essere oggetto di modifiche.

A. avvio del procedimento

• Redazione del documento di cui all’art. 11 della L.R. 13/99 (il presente)

Il documento individua: o specifici obiettivi da perseguire in relazione agli elementi conoscitivi disponibili;

o quadro conoscitivo di riferimento e ricerche da svolgere;

o rapporti con le procedure di VAS (D. Lgs. 152/2006 – L.R. 6/2007 – D.G.R. 1813/2010)

o iter amministrativo di approvazione.

• Approvazione in Comitato tecnico del documento di cui all’art. 11, c. L.R. 13/99

• Delibera di Comitato istituzionale

L’atto: o approva il documento tecnico proposto dal Comitato;

o dà mandato al Presidente del C.I. di avviare il procedimento di aggiornamento del Piano;

o dispone la pubblicazione sul BUR Marche della Comunicazione di avvio del procedimento e del documento tecnico.

B. progetto di piano stralcio (PAI) – prima adozione

• Redazione del Progetto di Piano

• Prima Adozione del Progetto di Piano da parte del Comitato Istituzionale

Previo parere C.T. con i seguenti passaggi/documenti/fasi: o Elaborati di Piano (Elenco da definire)

o Approvazione/parere del Comitato Tecnico degli elaborati di Piano

o Delibera di Comitato Istituzionale che:

- Adotta Il Progetto di Piano, ad aggiornamento del PAI; - Dà mandato al Segretario generale per pubblicazioni, invio agli Enti Locali ed

altri Enti Interessati per la proposizione di osservazioni; - Formula alla Giunta regionale la proposta d’intesa per l’adozione delle misure di

salvaguardia

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C. misure di salvaguardia

• Approvazione Misure di Salvaguardia da parte della Giunta regionale

o Delibera di Giunta regionale che:

- Approva, d’intesa col Comitato istituzionale, le misure di salvaguardia (in vigore per tre anni a decorrere dalla loro pubblicazione)

D. pubblicazione piano – osservazioni - pareri e determinazioni su osservazioni e pareri

• Pubblicazione del Progetto di Piano adottato su BUR, Internet, ecc.

o (i termini per la proposizione delle osservazioni decorrono dalla data di pubblicazione sul BUR Marche)

• Avvio dei lavori della Conferenza programmatica (per ambiti provinciali oppure altro ambito deliberato dalla Giunta)

o Riunioni e lavori conferenza

• Ricevimento osservazioni e determinazione sulle stesse (in caso di accorpamento in unica fase procedura come evidenziato in colore verde nello schema)

o Riunioni e lavori conferenza

o Espressione del parere finale da parte della Conferenza anche sulla base dell’esame congiunto con l’AdB sulle osservazioni ricevute

E. seconda e definitiva adozione del piano da parte del Comitato istituzionale

• Seconda e definitiva adozione del Piano (previo parere C.T.) con i seguenti passaggi/documenti/fasi:

o Determinazione sulle osservazioni ricevute;

o Aggiornamento degli elaborati di piano a seguito delle decisioni sulle osservazioni e delle modifiche recepite rispetto al parere della Conferenza programmatica

o Delibera di Comitato istituzionale che:

- Adotta definitivamente l’aggiornamento del PAI; - Trasmette il Piano alla Giunta per le proprie determinazioni ed il successivo

invio al Consiglio;

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F. determinazioni Giunta regionale e trasmissione piano all’Assemblea legislativa regionale

• Trasmissione del Piano all’Assemblea legislativa regionale per la sua approvazione

o Delibera di Giunta Regionale che:

- fa proprio, con eventuali determinazioni di sua competenza, il Piano approvato in seconda adozione dal Comitato Istituzionale;

- presenta all’Assemblea legislativa regionale la proposta di atto amministrativo per la definitiva approvazione del Piano;

G. approvazione del PAI da parte dell’Assemblea legislativa regionale

• Approvazione da parte dell’Assemblea legislativa regionale con:

o Delibera Amministrativa, previo esame in Commissione consiliare, richiesta di parere al CAL, audizioni di soggetti pubblici e privati interessati, ecc.

- Per tali fasi è necessario il supporto tecnico della Segreteria tecnico-operativa AdB alla Commissione consiliare competente.

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_______________________________________________________

Giunta Regionale - Posizione di FunzioneValutazione ed autorizzazioni AmbientaliMaltempo novembre 2012. Decreti n.2/CDM12 del 26/11/2013 e n. 3/CDM12 del13/03/2014. L. n. 241/90; LR n. 3/2012, art.3, commi 5 e 6. Procedura di verifica di assog-gettabilità a VIA, del progetto: “Rifacimentodelle opere trasversali sul Fiume Cesano crol-late definitivamente a seguito del maltempodel 2012, al confine fra le Province di Pesaro-Urbino e Ancona, nei Comuni di Mondavio (PU)e Corinaldo (AN).” Proponente: Provincia diPesaro e Urbino - Comunicazione di avvio delprocedimento amministrativo.

La Provincia di Pesaro e Urbino, con nota prot. n.64173 del 14/10/2014, acquisita al prot. numero736854 del 15/10/2014, ha convocato questo ufficioad una conferenza di servizi per il giorno mercoledì5 novembre p.v., al fine di dirimere gli aspetti pro-cedurali di VIA di cui alla LR 3/2012.

Alla nota la Provincia ha allegato, ai sensi dell’art. 5,comma 6, LR n. 3/2012, la seguente documentazio-ne progettuale:

- 1 Relazione tecnica e illustrativa

- 2.1 Relazione Geologica

- 2.2 Relazione geotecnica

- 2.3 Sezione Geotecnica

- 3 Relazione Idrologica Idraulica

- 4 Relazione paesaggistica

- 5 Corografia

- 6 Stato Attuale

- 7 Planimetria generale

- 8 Sezioni e Particolari

- 9 Schemi e montaggi

- 10 Computo Metrico Estimativo

- 11 Elenco prezzi

- 12 Schema di contratto

- 13 Cronoprogramma lavori

- 14 Capitolato speciale d'appalto Norme generali

- 15 Capitolato Speciale d'appalto Norme Tecniche

- 16 Piano di sicurezza

- 17 Quadro di incidenza della manodopera

La Provincia di Pesaro Urbino, così facendo, ha datoseguito alla nota di questo ufficio prot. n.683396/GRM/VAA/P del 26.09.2014. In tale notaquesta p.f. ha comunicato di ritenere che alcuniinterventi urgenti, proposti dalla stessa Provincia diPesaro e Urbino allo scopo di mettere in sicurezzal’alveo del Fiume Foglia, potessero essere ricompre-si tra quei lavori disposti al solo scopo di salvaguar-dare l’incolumità delle persone e di mettere in sicu-

rezza gli immobili da un pericolo imminente o aseguito di calamità, e quindi esclusi dalla proceduradi VIA ai sensi dell’art. 3, comma 5, della LR3/2012.

La Provincia di Pesaro e Urbino con nota loro prot.n. 7793311 del 23.10.2014, ns. prot. n. 763313 del27.10.2014, conferma che l’intervento riveste carat-tere di urgenza a causa dello stato di grave degradodel corso del Fiume Cesano e comunica che l’appal-to dei lavori è già stato assegnato e che gli stessi ver-ranno iniziati non appena concluso l’iter approvati-vo.

Esaminata la documentazione trasmessa, ed a segui-to dei chiarimenti forniti dalla stessa, si ritiene cheanche questo intervento può essere ricondotto allafattispecie sopra descritta.

L’area d’intervento si trova sul fiume Cesano, alconfine tra le Province di Pesaro-Urbino e Ancona,più precisamente nel territorio dei Comuni di Mon-davio e Corinaldo.

Il progetto consiste nella demolizione di tratti di bri-glia preesistenti in pessime condizioni e di ricostrui-re l’opera secondo criteri moderni e con materialipiù resistenti. Sui fianchi del fiume verranno realiz-zati due tratti di gabbionata che conterranno la cassadi dissipazione dell’energia di caduta idraulica.

Il progetto rientra nella tipologia prevista nell’Alle-gato B2, della LR 3/2012, punto 7, lett. i) e lett. o),punto 7 dell’Allegato IV alla Parte Seconda delDLgs 152/2006, così recentemente modificato dalD.L 91/2014, convertito con L. n. 116/2014.

In regime ordinario l’intervento è soggetto alla pro-cedura di verifica di assoggettabilità a VIA di cuiall’articolo 8, della LR 3/2012 di competenza dellaProvincia. Ai sensi dell’art. 4 comma 1, lett d) laRegione è competente per i progetti relativi ad inter-venti se la Provincia è il proponente.

Sono esclusi in tutto in parte dal campo di applica-zione della legge, quando non sia possibile in alcunmodo svolgere la valutazione di impatto ambientale,singoli interventi disposti in via d'urgenza, ai sensidell'articolo 5, commi 2 e 5 della legge 24 febbraio1992, n. 225, al solo scopo di salvaguardare l'incolu-mità delle persone e di mettere in sicurezza gliimmobili da un pericolo imminente o a seguito dicalamità.

In tale caso l'autorità competente, sulla base delladocumentazione immediatamente trasmessa dalleautorità che dispongono tali interventi:

a) esamina se sia opportuna un'altra forma di valuta-zione;

b) mette a disposizione del pubblico coinvolto leinformazioni raccolte con le altre forme di valu-tazione di cui alla lettera a), le informazioni rela-

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tive alla decisione di esenzione e le ragioni percui è stata concessa;

c) informa la Commissione europea, tramite il Mini-stero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio edel Mare nel caso di interventi di competenzaregionale, prima di consentire il rilascio dell'au-torizzazione, delle motivazioni dell'esclusioneaccludendo le informazioni messe a disposizionedel pubblico.

Pertanto, con la presente si comunica ai soggetti avario titolo coinvolti, dell’avvio del procedimentoamministrativo, ai sensi degli artt. 7 e 8 della L. n.241/1990.

Nel rispetto di quanto disposto dall’art. 8, della leg-ge n. 241/90 si precisa quanto segue:

a) L’Amministrazione procedente è la Regione Mar-che - Servizio Infrastrutture Trasporti ed Energia- Posizione di Funzione Valutazioni ed Autoriz-zazioni Ambientali;

b) L’oggetto del procedimento è l’applicazione del-l’art. 3, commi 5, 6 della LR 3/2012 teso ad effet-tuare una valutazione dei progetti esclusi dallaprocedura di VIA in quanto disposti in via d’ur-genza;

c) L’ufficio competente è la Posizione di FunzioneValutazioni ed Autorizzazioni Ambientali delServizio Infrastrutture, Trasporti ed Energia. IlResponsabile del procedimento è l’Arch. VeliaCremonesi, tel. 071/806.3897, e-mail: [email protected];

d) L’istanza che ha dato avvio al presente procedi-mento è stata acquisita al n: 736854 del15/10/2014;

e) È possibile prendere visione della documentazio-ne progettuale anche al seguente indirizzo web diquesto ufficio:

http://www.ambiente.marche.it/Ambiente/Valuta-zionieautorizzazioni/ValutazionediImpattoAmbien-tale/tabid/86/ctl/Dettaglio/mid/626/Impianto/639/Ditta/260/ID_proc/1244/Tipo/VIA/directory/V00584/Default.aspx

Inoltre saranno messe a disposizione del pubblicocoinvolto le informazioni raccolte, le informazionirelative alla decisione di esenzione, informando laCommissione europea, tramite il Ministero dell'Am-biente e della Tutela del Territorio e del Mare dellemotivazioni dell'esclusione.

IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTOArch. Velia Cremonesi

IL DIRIGENTE DELLA P.F.Geol. David Piccinini

_______________________________________________________

Giunta Regionale - Posizione di FunzioneValutazione ed autorizzazioni AmbientaliD.Lgs.42/2004 art. 146; D.P.R. 139/2010:Autorizzazione Paesaggistica - L.R. 34/1992art.6. Progetto: “Collettamento delle acquereflue da Ponterio di Monterado (AN) alla retefognaria del Comune di Mondolfo (PU) ”. Pro-ponente: Multiservizi S.p.A. Comunicazione diavvio del procedimento di rilascio Autorizza-zione Paesaggistica.

La Ditta MultiServizi spa, con nota loro prot. 20760del 17.10.2014 assunta al ns. prot. 749003 del20.10.2014, ha perfezionato la documentazione rela-tiva al progetto “Collettamento delle acque reflue daPonterio di Monterado (AN) alla rete fognaria delComune di Mondolfo (PU) già trasmessa dal Comu-ne di Trecastelli (AN) e dal Comune di Mondolfo(PU) al fine del rilascio dell’Autorizzazione Paesag-gistica.

Ai sensi degli artt. 7 e 8 della Legge n° 241/1990 sicomunica l’avvio del procedimento indicando inparticolare che:

a) l’oggetto del procedimento è il rilascio dell’Auto-rizzazione paesaggistica semplificata ai sensidell’art.1 del DPR 139/2010;

b) l’Amministrazione competente è la Regione Mar-che, Servizio Infrastrutture Trasporti ed Energia,P.F. Valutazioni ed Autorizzazioni Ambientali ;

c) L’Ufficio competente è la Posizione di FunzioneValutazioni e Autorizzazioni Ambientali del Ser-vizio Infrastrutture, Trasporti ed Energia.Responsabile del Procedimento è l’arch. SilviaSternini, tel. 071/8063542, e-mail: [email protected];

d) I tempi per la conclusione del procedimento dirilascio dell’Autorizzazione Paesaggistica sem-plificata sono stabiliti in sessanta giorni dallarichiesta ai sensi del comma 1 dell’art.3 del DPR139/2010.

IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTOArch. Silvia Sternini

IL DIRIGENTE DELLA POSIZIONE DI FUNZIONE

Geol. David Piccinini

_______________________________________________________

Giunta Regionale - Servizio Infrastrutture,Trasporti ed Energia P.F. Tutela delleAcqueAggiornamento delle acque di balneazione

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(BW) costiere e lacustri della Regione Marche.A seguito della Direttiva 2006/7/CE, delD.Lgs. 116/08 (art. 4, comma 1, lett b - art. 9- allegato III), del DM n. 97 del 30/03/2010(allegato E), con la presente viene data comu-nicazione, ai sensi dell'art. 7 della L.R. 44/94,dell'avvio del procedimento amministrativofinalizzato all'aggiornamento delle acque dibalneazione (BW) costiere e lacustri dellaRegione Marche.

Il responsabile del procedimento è il Dott. LuigiBolognini (tel. 071/8063479 - 071/8067337, fax071/8067314 - email [email protected]).

Presso la Regione Marche - Servizio Infrastrutture,Trasporti ed Energia - P.F. Tutela delle Acque consede ad Ancona in Via Palestro n. 19, piano 1°, stan-za 14, sarà possibile prendere visione della docu-mentazione relativa al suddetto procedimento.

Per la conclusione del procedimento è stabilito il ter-mine di 30 giorni, riferito alla data di pubblicazionesul BUR della seguente comunicazione.

Gli interessati possono intervenire nel procedimen-to, ai sensi degli articoli 9 e 10 della L. 241/90,anche inviando memorie scritte e documenti, fino a10 giorni prima della scadenza del termine per laconclusione del procedimento, utilizzando preferi-bilmente l'indirizzo mail [email protected].

Eventuali altre informazioni sul procedimento sonoreperibili all'indirizzo web http://www.regione.mar-che.it/aggiornamentoprofiloBW

IL DIRIGENTE DELLA P.F.Arch. Aberto Cecconi

_______________________________________________________

Giunta Regionale Servizio Infrastrutture,Trasporti ed Energia P.F. Tutela delleAcqueAggiornamento dei profili delle acque di bal-neazione (BW) costiere e lacustri della RegioneMarche.

A seguito della Direttiva 2006/7/CE, del D.Lgs.116/08 (art. 4, comma 1, lett b - art. 9 - allegato III),del DM n. 97 del 30/03/2010 (allegato E), con la pre-sente viene data comunicazione, ai sensi dell'art. 7della L.R. 44/94, dell'avvio del procedimento ammi-nistrativo finalizzato all'aggiornamento dei profilidelle acque di balneazione (BW) costiere e lacustridella Regione Marche.

Il responsabile del procedimento è il Dott. Luigi

Bolognini (tel. 071/8063479 - 071/8067337, fax071/8067314 - email luigi.bologniniPregione.mar-che.it).

Presso la Regione Marche - Servizio Infrastrutture,Trasporti ed Energia - P.F. Tutela delle Acque consede ad Ancona in Via Palestro n. 19, piano lo, stan-za 14, sarà possibile prendere visione della docu-mentazione relativa al suddetto procedimento.

Per la conclusione del procedimento è stabilito il ter-mine di 90 giorni, riferito alla data di pubblicazionesul BUR della seguente comunicazione.

Gli interessati possono intervenire nel procedimen-to, ai sensi degli articoli 9 e 10 della L. 241/90,anche inviando memorie scritte e documenti, fino a15 giorni prima della scadenza del termine per laconclusione del procedimento, utilizzando preferi-bilmente l'indirizzo mail [email protected]

Eventuali altre informazioni sul procedimento sonoreperibili all'indirizzo web http://www.regione.mar-che.it/aggiornamentoprofiloBW

IL DIRIGENTE DELLA P.F.Arch. Alberto Cecconi

BANDI E AVVISI DI GARA

_______________________________________________________

Regione Marche - Servizio Attività Norma-tiva e Legale e Risorse StrumentaliIndagine di mercato per l’affidamento dellafornitura di divise per il personale ausiliariodella Giunta Regione Marche.

Si rende noto che la Regione Marche – GiuntaRegionale, intende espletare un’indagine di mercatoper l’affidamento della fornitura di divise per il per-sonale ausiliario della Giunta Regione Marche nelrispetto dei principi di non discriminazione e paritàdi trattamento, al fine di individuare operatori eco-nomici da invitare alla relativa procedura negoziataai sensi del regolamento regionale n. 01/2012 ess.mm.

Importo dell’appalto:L’importo a base d’asta è Euro 21.000,00 (iva esclu-sa)

Procedura di aggiudicazione:La procedura verrà affidata al prezzo più basso.

Oggetto della fornitura:

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Rilevazione taglie ed eventuali correzioni

La ditta aggiudicataria sarà tenuta alla rilevazionedelle taglie di ogni componente il corpo ausiliaripresso la sede operativa dell’Amministrazione e vaeseguita per ogni operatore da personale specializ-zato della ditta medesima.

Sono, altresì, a carico della ditta l’esecuzione dellecorrezioni che, eventualmente, dovessero rendersinecessarie per la migliore vestibilità dei capi confe-zionati.

Requisiti di partecipazione:

Non versale in alcuna delle cause di esclusione dal-la partecipazione alle procedure di affidamento deicontratti della pubblica amministrazione previstedalle norme vigenti ed essere in regola con le dispo-sizioni relative allo svolgimento delle rispettive pro-fessioni, sia sotto l’aspetto fiscale che amministrati-vo.

Iscrizione nel registro cciaa per l’attività oggettodell’appalto.

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DESCRIZIONE ARTICOLI PEZZIPREZZOUNITARIO

PREZZOTOTALE

MASSE VESTIARIE MASCHILI

PER STAGIONE ESTIVA GIACCA 10

PANTALONE 10 CAMICIE M/C 20 CRAVATTA 10

GIACCA 1 MASSE VESTIARIE FEMMINILI PER STAGIONE ESTIVA PANTALONE 1 CAMICIE M/C 2 MASSE VESTIARIE MASCHILI PER STAGIONE INVERNALE GIACCA 15 PANTALONE 16 CAMICIE M/L 32 CRAVATTA 16 MAGLIONI 2 MASSE VESTIARIE FEMMINILI PER STAGIONE INVERNALE GIACCA 6

PANTALONE o GONNA 6

CAMICIE M/L 12 GIACCONI UNISEX IMPERMEABILI TRASPIRANTI 15

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Le manifestazioni di interesse dovranno pervenire,debitamente sottoscritte ed utilizzando l’allegato B el’autocertificazione B1) entro il termine perentoriodelle ore 13,00 del giorno 17/11/2014 al seguenteindirizzo “Regione Marche Servizio Attività Norma-tiva e Legale e Risorse Strumentali Via G. da Fabria-no n 2/4 60125 Ancona . Il plico contenente l’istanza e la relativa docu-mentazione dovrà indicare all’esterno la seguentedicitura “Manifestazione di interesse per l’affida-mento della fornitura di divise per il personaleausiliario della Giunta Regione Marche” NONAPRIRE.I plichi che non arriveranno nel giorno ed ora indi-cati non saranno presi in considerazione.Il presente avviso non può essere assimilato ad unaprocedura di gara e non comporta alcun obbligo neiconfronti dei soggetti interessati, ne per questi ulti-mi, alcun diritto a qualsivoglia prestazione e néalcun impegno nei confronti dell’Amministrazionemedesima.L’Amministrazione si riserva la facoltà di interrom-pere la procedura in qualsiasi momento per ragionidi sua esclusiva pertinenza.Tutti gli operatori economici che avranno manifesta-to l’interesse , saranno invitati a partecipare alla pro-cedura negoziata.Si procederà anche in presenza di una sola manife-stazione di interesse.Responsabile unico del procedimento: AntonellaCiasca 071/[email protected] contatti Maria Grazia Orsini 071/[email protected].

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Allegato B1)

Dichiarazione Sostitutiva

FACSIMILE DA COMPILARE E SOTTOSCRIVERE DA PARTE DEL RICHIEDENTE AI SENSI DEL DPR 445/2000

Il sottoscritto _______________________________________________________________________

nato a ___________________________________________________________________________

e residente a ______________________________________________________________________

manifesta con la sottoscrizione della presente autocertificazione la sua volontà a partecipare all’indagine di

mercato per l’affidamento della fornitura di divise per il personale ausiliario della Giunta Regione Marche.

DICHIARA

- che la denominazione ufficiale dell’impresa è la seguente:

……………………………………………………………………………….………………………………………………………………………………………………………………………

………….

…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

………..

con sede legale

in……………………………………………………………….……………………………………………………………………………………………………….(…….),

CAP ………,……………………

Via…………………………………………………………………………..……………………………………………………………………………………….

Numero di codice fiscale

dell’impresa:………………………..………….………………………………………………………………………………………………………;

N. iscrizione ordine/albo/ruolo:…………………………………………………………….

Partita I.V.A.

dell’Impresa:………………………………………………………………………………………………………………………;

codice Ditta INAIL n.

……………………………………………………………………………………………………………………………, Posizioni

Assicurative Territoriali – P.A.T. n. ……………………………………………………………………………………

Matricola aziendale INPS n.

…………………………………………………………………………………………………………………….,

C.C.N.L………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

… n. dipendenti………………………...

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DICHIARA SOTTO LA PROPRIA RESPONSABILITÀ:

1. Ai sensi del D.P.R. 28.12.2000, n. 445 e ss.mm.ii.:che il sottoscritto dichiarante ricopre la carica di: (segnare con una X il caso che ricorre)

legale rappresentante

procuratore speciale con poteri di rappresentanza

che i soggetti individuati dall’art. 38, comma 1, lett. b) e c) del D.Lgs. n. 163/2006 e ss.mm.ii., sono i seguenti:

(riportare nome, cognome, luogo e data di nascita, residenza)

………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

………

che i soggetti individuati dall’art. 38, comma 1, lett. b) e c) del D.Lgs. n. 163/2006 e ss.mm.ii. cessati dalla carica

nell’anno antecedente la data dell’indagine di mercato sono i seguenti: (riportare nome, cognome, luogo e

data di nascita, residenza)

………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

…………

L’impresa ha adottato gli atti o le misure necessari per la completa dissociazione dalla condotta penalmente

sanzionata di costoro (quest’ultima dichiarazione è da rendere solo nel caso in cui nei confronti dei soggetti

indicati al presente punto 3. ricorra una delle cause di esclusione di cui all’art. 38, comma 1, lett. C) del D.Lgs.

n. 163/2006 e ss.mm.ii.);

che l’impresa non si trova in alcuna delle situazioni di esclusione dalla partecipazione alla gara di cui all’art. 38,

comma 1, del D.Lgs. n. 163/2006 e ss.mm.ii., e precisamente:

a) che l’impresa non si trova in stato di fallimento, di liquidazione coatta, di concordato preventivo

né sono in corso procedimenti per la dichiarazione di una di tali situazioni;

b) che nei confronti del dichiarante non è pendente alcun procedimento per l’applicazione di una

delle misure di prevenzione di cui all’art. 3 della legge n. 1423/1956 o di una delle cause ostative

previste dall’art. 10 della legge n. 575/1965;

c) che nei confronti del dichiarante non è stata pronunciata sentenza di condanna passata in

giudicato, o emesso decreto penale di condanna divenuto irrevocabile, oppure sentenza di

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applicazione della pena su richiesta, ai sensi dell’art. 444 del codice di procedura penale, per

reati gravi in danno dello Stato o delle Comunità che incidono sulla moralità professionale, né è

stata pronunciata sentenza di condanna passata in giudicato per uno o più reati di partecipazione

a un’organizzazione criminale, corruzione, frode, riciclaggio, quali definiti dagli atti comunitari

citati dall’art. 45, paragrafo 1, Direttiva CE 2004/18;

d) che il dichiarante ha subito le seguenti condanne per le quali ha beneficiato della non menzione:

(indicare SI o NO – se SI indicare le condanne per le quali ha beneficiato della non menzione)

…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

………..

e) Il dichiarante inoltre, ai sensi dell'art. 38, comma 1, lett. m ter) del D.Lgs. 163/06 ss.mm.ii.,

(segnare con un X in caso di circostanza):

non è mai stato vittima dei reati di cui agli articoli 317 e 629 del Codice Penale (concussione e

estorsione),

ovvero

è stato vittima dei reati sopra indicati, ma ha denunciato i fatti alle Autorità competenti,

ovvero

altre circostanze (specificare eventuali altri fatti o circostanze attinenti alle fattispecie

sopra indicate nelle quali il dichiarante è stato coinvolto);

f) l’impresa, ai fini della presentazione dell’offerta, come previsto dall’art. 38, comma 1, lettera m)-

quater del D.Lgs. n. 163/2006 e ss.mm.ii.:

non si trova in una situazione di controllo ai sensi dell’art. 2359 del Codice Civile con altri

soggetti partecipanti alla presente gara, né in una qualsiasi altra relazione anche di fatto tale

da comportare l’imputazione delle relative offerte ad un unico centro decisionale;

non è a conoscenza della partecipazione alla medesima procedura di soggetti che si trovino,

rispetto all’impresa, in una delle situazioni di controllo di cui all’art. 2359 del Codice civile;

è a conoscenza della partecipazione alla medesima procedura di soggetti (indicare nome del

concorrente e tipo di rapporto) che si trovino, rispetto all’impresa, in una delle situazioni di

controllo di cui all’art. 2359 del Codice civile;

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g) che non è stato violato il divieto di intestazione fiduciaria posto all’art. 17 della legge n. 55/1990

decorrente dall’accertamento definitivo della violazione, sempreché la violazione non sia stata

rimossa;

h) che non sono state commesse gravi infrazioni debitamente accertate alle norme in materia di

sicurezza e a ogni altro obbligo derivante dai rapporti di lavoro (si intendono gravi le violazioni

individuate ai sensi dell’art. 14, comma 1, del D.Lgs. n. 81/2008 ss.mm.ii.), risultanti dai dati in

possesso dell’Osservatorio;

i) che non sono stati commessi errori gravi nell’esercizio dell’attività professionale;

j) che non sono state commesse violazioni, definitivamente accertate, rispetto agli obblighi relativi

al pagamento delle imposte e tasse; (indicare l’Ufficio competente dell’Agenzia delle Entrate

indirizzo completo e numero di fax)

………………………………………………………………………..………………………………………………………………

k) che nell’anno precedente la data di pubblicazione dell’avviso di indagine non sono state rese false

dichiarazioni in merito ai requisiti e alle condizioni rilevanti per la partecipazione alle procedure

di gara e per l’affidamento di subappalti;

l) che non sono state commesse violazioni, definitivamente accertate, alle norme in materia di

contributi previdenziali e assistenziali;

m) che l’impresa ha ottemperato alle norme che disciplinano il diritto al lavoro dei disabili ex lege

n. 68/1999 (o legge equivalente per le imprese di altro Stato U.E.) e che l’Ufficio competente ai

fini del rilascio della dichiarazione di ottemperanza alle norme della L. 68/1999 è il seguente:

(indicare sede, via, numero di fax)

……………………………………………………………………………………………………………………………………………………..

oppure

che l’impresa non è soggetta agli obblighi di cui alla legge n. 68/1999 in quanto:

ha un organico inferiore a 15 dipendenti;

ha un organico compreso tra 15 e 35 dipendenti

altro (precisare

……………………………………………………………………………………………………………………………………);

n) nei confronti dell’impresa e/o dei suoi amministratori muniti di poteri di rappresentanza (se

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soggetto collettivo) non è stata applicata la sanzione interdittiva di cui all’art. 9, comma 2,

lettera c), del d.lgs. dell’8 giugno 2001, n. 231 o altra sanzione che comporta il divieto di

contrarre con la pubblica amministrazione; (se impresa individuale) non è stata comunque

applicata alcuna sanzione che comporta il divieto di contrarre con la pubblica amministrazione;

o) che gli Uffici INPS ed INAIL competenti ai fini del rilascio del certificato relativamente alla

regolarità contributiva (DURC) sono i seguenti (indicare sede, via e posizione contributiva)

INPS di ……………………………….. Via ……………………………………………………………….. posizione INPS n.

………………………….

INAIL di …………..……………….. Via …..……………………………………………………………. posizione INAIL n.

…………..…………

p) che l’impresa (per i soggetti tenuti) è iscritta alla Camera di Commercio, Industria, Artigianato

ed Agricoltura (o registro equivalente per le imprese di altro Stato U.E.) della Provincia di

…………………………… dall’anno …………………….. al numero ………………………. e che l’oggetto sociale – come

da registrazioni camerali – comprende ovvero è coerente con l’oggetto di gara;

q) che non sussistono condizioni di esclusione dalla gara di cui all’art. 1-bis della legge 383/2001 (o

legge equivalente per le imprese di altro Stato UE), specificando (segnare con una X il caso che

ricorre):

di non essersi avvalsi dei piani individuali di emersione previsti dalla legge n.

383/2001 e succ. modd. e intt.;

di essersi avvalsi dei piani individuali di emersione previsti dalla legge n.

383/2001 e succ. modd. e intt. ma gli stessi si sono conclusi;

Allego congiuntamente alla presente:

1. copia fotostatica di un documento di identità in corso di validità del soggetto sottoscritto della scheda

stessa o di altro documento di riconoscimento equipollente ai sensi dell’art. 35 comma 2 del DPR

445/2000.

Data ………………

Il Legale Rappresentante o Il Procuratore speciale

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_______________________________________________________

Comune di SassoferratoBando di gara per l’affidamento in appalto delservizio di Asilo Nido del Comune di Cerretod’Esi procedura per l’individuazione degli offe-renti criterio di selezione delle offerte

Oggetto della presente procedura di gara è l’affida-mento in appalto del servizio della seguente struttu-ra:- Asilo Nido del Comune di Cerreto d’Esi - Via Don

Giuseppe Riganelli n.6.L’affidamento dei servizi avverrà mediante procedu-ra aperta, art.55 D.lgs. 163/2006,da aggiudicarsi inbase al criterio dell’offerta economicamente piùvantaggiosa, art.83 D.lgs. 163/2006, da individuarsisulla base dell’applicazione degli elementi di valuta-zione indicati nel capitolato di gara.DURATA DEL CONTRATTOL’appalto ha durata triennale con la possibilità, ovenon intervenga disdetta da una delle parti, di rinno-vo per altri tre anni e decorre dalla data del verbaledi consegna del servizio, che potrà avvenire antici-patamente rispetto alla stipula del contratto, presu-mibilmente prevista entro il 30-03-2015.IMPORTI A BASE DI GARAIl canone annuo posto a base di gara è pari adEuro 200.961,00 (IVA non dovuta).All’importo suindicato va aggiunta la quota di Euro2.500,00 comprensivo delle spese di pubblicazionesulla Gazzetta Europea e nazionale, quota ANAC,quota operatore economico e spese generali Centra-le Unica di Committenza.Si precisa che questa quota, non soggetta a ribasso,è a carico della Società aggiudicataria dell’appalto.METODOLOGIA DI GARALa presente gara viene effettuata con il sistema pre-visto dall’art.55 del D.lgs. 163/2006 (proceduraaperta) e con i combinati disposti degli artt.82 (prez-zo più basso) e 83 (offerta economica più vantaggio-sa) del D.lgs. 163/2006.Si accettano solamente offerte in ribasso.Questa gara utilizza il sistema AVCPASS poichél’importo è superiore a Euro 40.000,00.UBICAZIONE UbicazioneLa struttura è ubicata a Cerreto d’Esi, Via Don Giu-seppe Riganelli n. 6.CAUZIONE DEFINITIVAA garanzia degli oneri per mancato o inesatto adem-pimento degli obblighi derivanti dalla esecuzionedel contratto, l’impresa dovrà prestare un depositocauzionale definitivo pari al 10% (dieci per cento)del valore del contratto (IVA esclusa).

Ai sensi dell’art. 113 del D.Lgs 163/2006 comemodificato, da ultimo, dal D.Lgs. 152/2008 l’impor-to della cauzione è ridotto del cinquanta per centoper gli operatori economici in possesso della certifi-cazione del sistema di qualità conforme alle normeeuropee della serie UNI EN ISO 9000.SCADENZA PRESENTAZIONE OFFERTE: ore12,30 del 08/01/2015 INIZIO OPERAZIONI DIGARA IN SEDUTA PUBBLICA: ore 10.00 del14/01/2015 presso la Sede del Comune di Sassofer-rato - Ufficio Segretario Generale – Centrale Unicadi Committenza;.SOGGETTI AMMESSI ALL’APERTURA DEL-LE OFFERTE: le sedute di gara sono pubbliche; illegale rappresentante o il soggetto munito di specifi-ca delega o procura, possono rendere la dichiarazio-ne di cui all’art. 243-bis del D.Lgs. 163/2006 (Infor-mativa in ordine all’intento di proporre ricorso giu-risdizionale). La suddetta dichiarazione sarà inseritanel verbale di gara e comunicata immediatamente alResponsabile del procedimento.RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO:Dott. Angelo Bonetti - Segretario Generale CIG5985853229MODALITÀ RITIRO ATTI E MODELLI DIGARAIl Capitolato speciale d’appalto, gli atti di gara, sonovisionabili sul sito internet del Comune di Sassofer-rato – www.comune.sassoferrato.an.it e sul sitointernet del Comune di Cerreto d’Esi - www.comu-ne.cerretodesi.an.it.TUTTE LE INFORMAZIONI RELATIVEALLA GARA D’APPALTO DEBBONO ESSERERICHIESTE ESCLUSIVAMENTE PERISCRITTO ALL’INDIRIZZO E.MAIL: [email protected] E LA RELA-TIVA RISPOSTA SARA’ FORNITAAL RICHIE-DENTE ESCLUSIVAMENTE PER POSTAELETTRONICA.

IL RESPONSABILE DELPROCEDIMENTO

Dott. Angelo Bonetti

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COMUNE DI SASSOFERRATO C.A.P. 60047 PROVINCIA DI ANCONA Piazza Matteotti, 1 Telefono: 0732/9561 Fax: 0732/956234 www.comune.sassoferrato.an.it

[email protected]

CAPITOLATO D'ONERI

GESTIONE ASILO NIDO DEL COMUNE DI CERRETO D’ESI

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Art. 1 Oggetto dell'appalto

Oggetto del presente Capitolato d'Oneri è la gestione in appalto del servizio educativo (compreso un coordinatore), di cucina ed ausiliario compresi generi alimentari, i materiali ed i mezzi per la pulizia del Asilo Nido del Comune di Cerreto d’Esi.

Art. 2 Durata dell’appalto

L’appalto avrà la durata di anni tre, con possibilità di proroga. Nell’eventualità comunque che l’Amministrazione Comunale non abbia concluso le procedure per la nuova gara, la ditta appaltatrice sarà obbligata al termine della scadenza contrattuale a proseguire l’esecuzione del contratto agli stessi prezzi, patti e condizioni contrattuali in corso d’opera per il periodo necessario all’individuazione del nuovo contraente.

Art. 3 Procedura per l'aggiudicazione

Il conferimento della gestione avverrà mediante procedura aperta ai sensi dell’art. 55, D.lgs. 163/2006 e s.m.i. con aggiudicazione, secondo le modalità di cui all’art. 83, a favore dell’offerta economicamente più vantaggiosa, con esclusione di offerte pari o in aumento, valutabile in base ai sotto elencati elementi:

a) PROGETTO TECNICO DI GESTIONE fino a 60 punti b) RIBASSO OFFERTO: fino a 40 punti

L'offerta di cui sopra dovrà tenere conto dei seguenti elementi e condizioni:

• utenti del servizio: massimo 42 bambini; • Nido d’Infanzia

orari di apertura: 7.00 - 18,00 (incluso pasto)

• Centro per l’Infanzia orari di apertura: part time mattino: 8,30 – 12,00 (escluso pasto) part time pomeriggio: 14,30 – 18,30 (escluso pasto) Con la possibilità di servizi aggiuntivi così diversificati: i periodi delle feste natalizie e della Pasqua non seguono il calendario scolastico ultimamente, ma secondo le esigenze delle famiglie. L’Asilo Nido del Comune di Cerreto d’Esi resterà chiuso il sabato e la domenica e qualunque altro giorno festivo infrasettimanale e l’intero mese di Agosto. L'aggiudicazione sarà determinata da una commissione appositamente costituita. Per quanto riguarda le “PROCEDURE DI GARA” si rimanda all’art. 12 del presente capitolato.

Art. 4 Osservanza delle leggi e del regolamento

La Ditta aggiudicataria è obbligata ad osservare, oltre alle norme del presente capitolato, tutte le disposizioni di legge concernenti la materia con specifico riferimento alla L.R. 13.05.2003 n. 9 e relativo regolamento attuativo 22.12.2004 n. 13, al D.Lgs 81/2008 e s.m.i., D.Lgs.196/2003 e s.m.i., alla normativa vigente in materia di sicurezza ed igiene alimentaree a qualunque altra legge regionale,

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statale e comunitaria che possa direttamente o indirettamente disciplinare il servizio Asilo Nido del Comune di Cerreto d’Esi.

Art. 5 Importo dell’appalto - Versamenti

Il valore dell’appalto dei servizi oggetto del presente capitolato viene stimato per le spese del personale e, forfettariamente quantificato, per i generi alimentari, prodotti ed i mezzi per la pulizia e le spese per le utenze per un importo annuo complessivo di €._200.961,00 (IVA non dovuta) ai sensi di legge se dovuta per tutta la durata dell’appalto (anni 3 con possibilità di proroga) calcolato su una media mensile di n.32 utenti così diversificati:

a) utenti Asilo Nido n.24 bambini; b) utenti Centro per l’Infanzia n.8 bambini

Il numero degli utenti indicato fa riferimento alla frequenze dell’anno 2013-2014 Il servizio dovrà essere espletato con le modalità e con il personale in possesso dei requisiti richiesti dall’art.7 del presente capitolato per un monte ore giornaliero non inferiore a:

− n. 32 ore per le educatrici; − n. 6,30 ore per il personale ausiliario; − n. 5,30 ore per il cuoco; − n.1 ore per il coordinatore.

Il corrispettivo dovuto a seguito del presente appalto sarà erogato in rate mensili posticipate, entro 60 giorni dalla presentazione di regolare fattura corredata dai fogli giornalieri delle presenze del personale utilizzato e sulla base delle ore lavorative effettivamente rese. Sarà determinato dal monte ore mensile prestato dal personale impiegato nell’appalto e sarà commisurato al numero dei bambini iscritti e frequentanti che non hanno rinunciato ufficialmente al servizio. Per il primo anno di esecuzione dell’appalto, la Ditta aggiudicataria non può pretendere sovrapprezzi o indennità speciali di nessun genere sia per intervenuti aumenti dei costi delle materie prime che del costo del personale. Tuttavia dopo il primo anno di validità del contratto, l’aggiornamento del prezzo annuo contrattuale potrà avvenire, su espressa richiesta della Ditta aggiudicataria, in base alla variazione in aumento accertata dall’Istat dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati verificatasi nell’anno precedente. L’amministrazione comunale procederà periodicamente alla verifica della regolarità contributiva tramite acquisizione del DURC. In caso di verificata irregolarità, la liquidazione delle fatture verrà sospesa sino a quando l’Amministrazione non avrà accertato che ai lavoratori dipendenti/soci sia stato corrisposto quanto dovuto ovvero che la vertenza sia stata risolta. L’impresa aggiudicataria non potrà opporre eccezioni ne’ avrà diritto al risarcimento danni o riconoscimento di interessi per detta sospensione dei pagamenti dei corrispettivi. All’importo suindicato va aggiunta la quota di € 2.500,00 comprensivo delle spese di pubblicazione sulla Gazzetta Europea e nazionale, quota ANAC, quota operatore economico e spese generali Centrale Unica di Committenza. Si precisa che questa quota, non soggetta a ribasso, è a carico della Società aggiudicataria dell’appalto.

Art. 6 Estensione dell’appalto

Durante la gestione dei servizi la ditta aggiudicataria è tenuta ad accogliere le proposte di modifica degli stessi avanzate dal Comune di Cerreto d’Esi nel limite massimo del 20% in aumento o in diminuzione dell’importo contrattuale a base d’asta. Qualora infatti durante la gestione dei servizi il Comune dovesse verificare la necessità di aumentare o diminuire le ore già previste per i servizi oggetto di gara o integrare i servizi stessi con ulteriori prestazioni di natura simile e complementare, potrà affidare gli stessi alla ditta aggiudicataria.

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La ditta aggiudicataria da parte sua dovrà eseguire l’ulteriore servizio richiesto ai medesimi prezzi, patti e condizioni fissati in sede di gara, senza sollevare alcuna eccezione al riguardo o pretendere indennità di sorta.

Art. 7 Organizzazione e svolgimento del servizio - Compiti della ditta aggiudicataria

La Ditta aggiudicataria dovrà provvedere direttamente attraverso l'organizzazione del lavoro e del proprio personale (personale educativo, cuoca), nel rispetto delle scelte concordate con l'Ammini-strazione Comunale mantenendo opportuni contatti per collaborare alla verifica dell'attività dei propri operatori. Il personale impiegato dovrà possedere i requisiti previsti al capo III del Regolamento Regionale del 22/12/2004, n.13 attuativo della L.R. n.9/2003. Le mansioni che dovranno essere svolte durante il servizio dal personale della Ditta affidataria consisteranno principalmente negli adempimenti di seguito elencati: - Il coordinatore dovrà: essere referente per l’ufficio comunale competente di tutto quanto attiene la

gestione dell’asilo nido (turni del personale impiegato, necessità di interventi e manutenzione presso la struttura, richieste di acquisto materiali, arredi ecc.); redigere all’inizio di ogni anno scolastico i progetti relativi agli interventi educativi da svolgere all’interno del nido per le diverse fasce di età, proporli alle educatrici e presentarli all’ufficio comunale di riferimento; verificarne i risultati redigendo trimestralmente una relazione da presentare al competente ufficio comunale; partecipare, su richiesta del competente ufficio comunale, ad incontri promossi dall’Ambito Territoriale Sociale n.10 o dalla Regione Marche inerenti le problematiche connesse alla gestione degli asili nido.

- Il personale educativo dovrà provvedere con la massima diligenza e cura alla vigilanza, all'assistenza, all'alimentazione, alla perfetta igiene dei bambini, all'attività socio-pedagogica e ricreativa dei bambini e quanto altro si rendesse necessario per il perfetto funzionamento del Nido secondo le indicazioni date dal coordinatore; dovranno essere previsti incontri almeno mensili di verifica e programmazione interne al fine di ottimizzare il servizio.

- Il cuoco è responsabile delle ordinazioni, del controllo delle forniture, della conservazione e manipolazione degli alimenti nel rispetto delle vigenti norme igienico-sanitarie, della tenuta delle schede di autocontrollo e della piena attuazione del manuale di corretta manipolazione degli alimenti che deve essere sempre a disposizione in cucina.

- Il personale addetto alle pulizie dovrà curare con la massima perizia la pulizia e l’igiene degli ambienti, della mobilia, delle suppellettili seguendo specifici piani di lavoro e di sanificazione che devono essere esposti nella struttura con la specifica dei detergenti e disinfettanti utilizzati.

Inoltre la Ditta dovrà provvedere con costo a proprio carico: - alla fornitura dei generi alimentari - all’approvvigionamento dei pannolini - all’approvvigionamento dei prodotti e dei mezzi per l’igiene degli ambienti e dei detersivi per

l’utilizzo della piccola lavanderia interna - pagamento delle utenze (acqua, gas, telefono, ecc..) - manutenzione ordinaria interno ed esterno (manutenzione ordinaria degli ambienti interni, della

mobilia e delle attrezzature in dotazione, taglio periodico dell’erba zona verde circostante e manutenzione ordinaria arredi esterni)

- tutti gli oneri relativi al personale e alla sua organizzazione. - La Ditta dovrà far compilare a ciascun operatore impiegato nell’appalto un foglio individuale con

l’indicazione dell’orario giornaliero effettuato in ciascun servizio. Il foglio di servizio individuale,debitamente compilato, dovrà essere inviato in originale al Comune allegato alla fattura mensile contenente il monte ore mensile.

- La Ditta,al fine di consentire al Comune l’emissione delle rette, dovrà altresì compilare mensilmente e trasmettere al Comune entro il primo giorno del mese successivo, il registro mensile delle presenze dell’utenza diversificato per tipologia di servizio.

La Ditta dovrà curare gli inserimenti dei bambini al Nido.

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5

Art. 8

Compiti e funzioni dell’Amministrazione Comunale

All’Amministrazione Comunale spettano i seguenti compiti e funzioni: - raccogliere le domande di Ammissione, - formulare la graduatoria, ai sensi del Regolamento del Nido; - stabilire le fasce orarie di frequenza, tenendo conto delle esigenze dei cittadini, e le relative rette; - riscuotere le rette; - provvedere alla manutenzione straordinaria all’interno e all’ esterno; - vigilare sull'andamento dell'attività dell’Asilo Nido del Comune di Cerreto d’Esi (controllo dei

risultati e verifica della regolarità retributiva e contributiva ai sensi dell’art. 5 del presente capitolato).

Art. 9

Materiale in uso

Il Comune concede in comodato alla Ditta aggiudicataria per tutto il periodo di gestione, l'edificio e l’area verde circostante. Oltre alle suddette strutture il Comune concederà tutti gli arredi ed il materiale didattico necessario per i bambini ammessi. Tutti gli arredi saranno inventariati a cura dell'Ufficio Economato prima della consegna e dovranno essere riconsegnati, a fine gestione, nella stessa quantità e condizione, salvo il deterioramento per l'uso. La Ditta risponderà degli eventuali danni prodotti all'immobile ed ai mobili dall'opera dei propri operatori e di eventuali danni ai mobili ed immobili causati dagli utenti, da accertarsi in contraddittorio tra le parti.

Art. 10 Requisiti richiesti al personale

La Ditta aggiudicataria dovrà utilizzare, per la gestione dell’Asilo Nido, personale in possesso dei requisiti professionali di cui alla L.R.9/2003 e relativo regolamento di attuazione La Ditta aggiudicataria dovrà utilizzare il personale nel numero previsto dalla vigente normativa. La Ditta dovrà garantire le seguenti condizioni: - Tutto il personale educativo e non, dovrà rendersi disponibile a frequentare eventuali corsi di

aggiornamento e specializzazione. - Il Personale educativo dovrà essere in regola con le disposizioni sanitarie in merito. E’ fatto obbligo alla Ditta aggiudicataria dell'appalto, l'assunzione del personale già in servizio presso la struttura con la precedente gestione, salvo i casi in cui il personale sia incorso in gravi e verificate inadempienze. Prima della stipula del contratto, l’Appaltatore dovrà trasmettere all’ Amministrazione Comunale un elenco nominativo degli addetti che l’appaltatore stesso impiegherà nei servizi oggetto dell’appalto, con specificazione delle qualifiche professionali e contrattuali, dei titoli di formazione e servizio, posizione assicurativa, livello di inquadramento, anzianità di servizio riconosciuta. Tale elenco dovrà essere costantemente aggiornato, anche nel caso di temporanee sostituzioni.

Art. 11

Personale La Ditta appaltatrice solleva l’ Amministrazione Comunale da qualsiasi obbligo e responsabilità per retribuzioni, contribuzioni, assicurazioni e, in genere, da tutti gli obblighi derivanti dalle disposizioni legislative e regolamentari in materia di lavoro e di assicurazioni sociali, assumendone a proprio carico tutti i relativi oneri. Il personale della ditta aggiudicataria non ha e né potrà vantare conseguentemente al presente appalto alcun rapporto di dipendenza con l’ Amministrazione Comunale.

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In ogni momento l’Appaltatore, su semplice richiesta dell’Amministrazione comunale, dovrà dimostrare di avere ottemperato agli obblighi di cui sopra; l’appaltatore, su richiesta, dovrà esibire all’Amministrazione comunale il libro matricola ed il libro paga come previsto dalle norme vigenti. Più specificatamente la Ditta appaltatrice è tenuta, per tutta la durata dell’appalto: a) ad attuare nei confronti dei propri dipendenti e/o soci lavoratori la piena applicazione del

contratto collettivo nazionale di lavoro di categoria nonché degli accordi integrativi regionali ed in special modo a garantire l’assunzione di tutto il personale già stabilmente impiegato nella gestione del Nido, nei modi ed alle condizioni previste dalla legislazione vigente, in particolare, dovrà essere assicurato il pagamento dei contributi senza la applicazione del salario medio convenzionale;

b) ad attuare, nei confronti dei propri dipendenti e/o soci lavoratori, condizioni normative e

retributive non inferiori a quelle risultanti dai contratti collettivi nazionali di lavoro applicabili alla categoria. La ditta dovrà altresì provvedere, a propria cura e spese, alle assicurazioni obbligatorie assistenziali, previdenziali ed infortunistiche.

c) ad impiegare in modo continuativo e secondo le esigenze della struttura il personale previsto

per l’esecuzione dell’appalto nonché a comunicare tempestivamente, motivandola con documentazione probante, ogni variazione che dovesse verificarsi nel corso dell'esecuzione del presente contratto.

d) garantire la riservatezza di dati ed informazioni riferite a persone che fruiscono delle prestazioni

oggetto della convenzione. La Ditta è l'unica responsabile dei danni a persone e cose che nell'espletamento del servizio dovessero derivare agli utenti del medesimo.

Art. 12 Procedure di gara

12.1 – Importo a base di gara e assegnazione punteggio L’importo complessivo posto a base di gara per l’intero periodo (anni tre, con possibilità di proroga) è pari ad €.602.883,00 (euro seicentoduemila/883), IVA non dovuta, calcolato su una media mensile di 32 utenti, così distinti:

a) utenti Asilo Nido n.24; b) utenti Centro per l’Infanzia n. 8.

La procedura di scelta del contraente avverrà mediante procedura aperta ai sensi dell’art. 55 D.lgs. 163/2006 e s.m.i. con aggiudicazione, secondo le modalità di cui all’art. 83, a favore dell’offerta economicamente più vantaggiosa, con esclusione di offerte pari o in aumento, valutabile in base ai sotto elencati elementi:

a) PROGETTO TECNICO DI GESTIONE: fino a 60 punti b) RIBASSO OFFERTO: fino a 40 punti

L’attribuzione dei punteggi alle singole offerte avverrà applicando la seguente formula:

P.tot = a)+b)

Il servizio verrà affidato all’offerta che avrà ottenuto il punteggio più alto, assegnato come di seguito:

A) Progetto tecnico di gestione: fino a punti 60 dovrà essere presentata specifica relazione, sottoscritta dal legale rappresentante della ditta.

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Il punteggio sarà attribuito al progetto tecnico nella sua globalità ad insindacabile giudizio della Commissione giudicatrice. La relazione dovrà essere redatta in modo da illustrare nel dettaglio i seguenti aspetti:

1) Aspetti organizzativi della vita al Nido massimo punti 25 - Organizzazione degli spazi e della giornata tenendo conto delle

particolari diverse esigenze dell’utenza (3 mesi – 3 anni); max punti 4 - Modalità e occasioni di coinvolgimento e collaborazione

con le famiglie; max punti 4 - Promozione e visibilità del servizio sul territorio; max punti 3 - Modalità e occasioni di collaborazione con altri Nidi; max punti 5 - Modalità e collegamento con la rete educativa del territorio; max punti 5 - Idee o proposte particolarmente originali e meritevoli max punti 4 2) Modalità di Gestione delle risorse umane massimo punti 20 - organizzazione dell’orario degli operatori del Nido: articolazione,

principi e modalità; max punti 5 - piano di aggiornamento e formazione permanente del personale

anche rispetto a quanto richiesto dalla L.R. 9/2003 e relativo regolamento attuativo; max punti 4

- esistenza all’interno della Ditta aggiudicataria di personale appositamente dedicato al coordinamento e all’aggiornamento; max punti 4

- esistenza all’interno della Ditta aggiudicataria di personale addetto alla verifica ed al controllo del servizio svolto rispetto agli obiettivi da raggiungere; max punti 4

- piano organizzativo/descrittivo da cui risultino gli strumenti e le modalità individuate per garantire stabilità del personale impiegato nella gestione del servizio, con particolare riferimento alle figure educative max punti 3

3) Cucina e servizi: gestione e organizzazione massimo punti 15 - modalità di collaborazione tra il personale e supporto nel lavoro

con i bambini max punti 3 - piano di svolgimento (prestazioni, frequenze, metodologie,

prodotti ed attrezzature usati) dei servizi pulizia e sanificazione; max punti 2 - modalità organizzative del servizio cucina max punti 2 - organizzazione del menù rispetto alle diverse esigenze all’interno

delle fasce di età interessate max punti 5 - manuale di autocontrollo e corretta manipolazione degli alimenti max punti 3

B) Ribasso offerto: fino a 40 punti L’assegnazione del punteggio relativo al corrispettivo economico sarà determinato dalla

seguente formula: Ri x C B) = ------------- Rmaggiore ove: Rmaggiore = ribasso maggiore offerto C = valore ponderale 40 Ri = ribasso offerto dal concorrente

I risultati derivanti dalle singole formule verranno espressi in valori centesimali.

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L’ Amministrazione Comunale si riserva il diritto di: a) non procedere all’aggiudicazione nel caso in cui nessuna delle offerte presentate venisse

ritenuta idonea; b) procedere all’aggiudicazione anche in presenza di una sola offerta valida, purché ritenuta

congrua, idonea ed adeguata; c) sospendere o non aggiudicare la gara qualora l’ Amministrazione Comunale ritenesse di non

avere raggiunto l’obiettivo che si prefiggeva a proprio discrezionale ed insindacabile giudizio.

Non è ammessa la partecipazione di imprese, anche in R.T.I. o Consorzio, che abbiano rapporti di controllo, ai sensi dell’art. 2359 cod. civ., con altre imprese che partecipano alla gara singolarmente o quali componenti di R.T.I. o Consorzi, pena l’esclusione dalla gara sia delle imprese controllanti che delle imprese controllate, nonché di R.T.I. o Consorzi ai quali le imprese eventualmente partecipano. Non è ammessa, pena l’esclusione, la presentazione di offerte per la gara in oggetto al contempo singolarmente e quale componente di un R.T.I. e/o Consorzio ovvero la partecipazione a più R.T.I. e/o Consorzi. Pertanto l’impresa che intende partecipare è tenuta a presentarsi sempre nella medesima forma (singola o raggruppata) e, nel caso di R.T.I. e Consorzi, sempre con la medesima composizione. Qualora, al termine del procedimento, non fosse possibile aggiudicare la gara, l’ Amministrazione Comunale si riserva il diritto di ricorrere all’affidamento dell’appalto mediante procedura negoziata, ai sensi e con le modalità indicate dalla normativa comunitaria in vigore. 12.2 - Requisiti per la partecipazione alla gara I requisiti minimi di ammissione alla gara e la relativa documentazione probatoria sono, pena l’esclusione della ditta dalla gara, i seguenti: A) Requisiti di idoneità morale e capacità giuridica – prove richieste:

a. Dichiarazione circa l’iscrizione al registro imprese tenuto dalla C.C.I.A.A. , per le attività cui inerisce l’appalto o all’Albo nazionale degli enti cooperativi o altri albi previsti per legge. L’attestazione del possesso del requisito dovrà indicare: o il numero di iscrizione/codice fiscale al Registro delle imprese presso la C.C.I.A.A.,

la sede della C.C.I.A.A., il numero di Repertorio Economico Amministrativo, la descrizione dell’attività risultante dal registro; in alternativa il numero di iscrizione ad analogo registro di altro Stato membro U.E; nel caso, il numero di iscrizione all’Albo Nazionale degli enti cooperativi; la data di iscrizione, la forma giuridica, la durata della ditta/data termine, il numero dei dipendenti;

o l’indirizzo dell’Ufficio competente INPS e il numero di matricola INPS; o l’indirizzo dell’Ufficio competente INAIL e il numero di Posizione Assicurativa

Territoriale INAIL; o l’indirizzo dell’Ufficio Provinciale competente al quale rivolgersi per la verifica del

rispetto della L. n° 68/1999; o i dati identificativi (anagrafici e di residenza) relativi a tutti i soggetti in possesso

della legale rappresentanza (soci, amministratori) e dei direttori tecnici dell’impresa concorrente al momento della presentazione dell’offerta e i dati relativi agli stessi soggetti cessati dalla carica nel triennio antecedente la data di pubblicazione del bando di gara;

b. dichiarazione di insussistenza dei motivi di esclusione previsti dall’art. 38, 1° comma,

D.lgs. n° 163/2006 e s.m.i.. (Relativamente all’attestazione di cui alla lettera c), si precisa che i concorrenti devono dichiarare, a pena di esclusione, tutte le condanne eventualmente riportate dai soggetti indicati, poiché la valutazione dell’eventuale incidenza delle stesse sull’affidabilità morale e professionale spetta unicamente alla stazione appaltante e non al concorrente. Inoltre le indicazioni relative agli estremi dell’eventuale condanna dovranno essere chiare e dettagliate al fine di consentirne la

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verifica direttamente in seduta di gara, senza alcuna sospensione e senza così compromettere la celerità del procedimento);

c. dichiarazione circa il tassativo ed integrale rispetto delle norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro di cui al D.lgs. 9 aprile 2008, n° 81;

d. dichiarazione di avere tenuto conto, nel redigere la propria offerta, degli obblighi relativi alle disposizioni vigenti in materia di sicurezza e protezione dei lavoratori, delle condizioni di lavoro, di previdenza nonché di quelle previste dal C.C.N.L. di categoria vigente e di garantire ai propri dipendenti e/o soci la piena ed integrale applicazione dei contenuti economico-normativi della contrattazione nazionale e del settore e dei contratti integrativi vigenti e delle norme di legge in vigore;

e. dichiarazione di inesistenza delle cause di esclusione di cui all’art. 34, comma 2, D.lgs. n° 163/2006, relative alla partecipazione alla medesima gara di concorrenti che si trovino tra loro in una delle situazione di controllo di cui all’art. 2359 del codice civile.

f. dichiarazione circa l’inesistenza delle cause di esclusione di cui all’art. 36, comma 5 D.lgs. n° 163/2006, relative alla partecipazione alla medesima procedura di affidamento del consorzio stabile e dei consorziati.

g. Dichiarazione circa l’inesistenza delle cause di esclusione di cui all’art. 37, comma 7, D.lgs. n° 163/2006 relative alla partecipazione alla medesima gara in più di un raggruppamento temporaneo o consorzio ordinario di concorrenti, ovvero alla partecipazione alla gara anche in forma individuale in caso di partecipazione alla gara medesima in raggruppamento o consorzio ordinario di concorrenti;

h. in caso di consorzi di cui al D.lgs. n° 163/2006, art. 34, comma 1, lett. b) e c) dichiarazione attestante per quali ditte il consorzio concorre;

i. in caso di r.t.i. (anche se non ancora costituiti) e consorzi dichiarazione specificante le parti del servizio che saranno eseguite dai singoli operatori riuniti o consorziati;

j. dichiarazione circa l’insussistenza dei provvedimenti interdittivi alla contrattazione con la Pubblica Amministrazione ed alla partecipazione alle gara pubbliche, di cui all’art.14, comma 1, D.lgs. n° 81 del 9.04.2008 conseguenti a provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale per violazioni delle disposizioni per il contrasto del lavoro irregolare e per la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori;

B) Requisiti di capacità tecnica: prove richieste

a) Elenco dei servizi di gestione di asili nido effettuati, con esito positivo, nell’ultimo

triennio, da calcolare a ritroso, a favore di enti pubblici o privati di importo complessivo, al netto degli oneri fiscali, non inferiore ad Euro 450.000,00 (quattrocentocinquantamila/00), con l’indicazione degli importi, delle date e dei destinatari dei servizi stessi e della valutazione positiva. Su richiesta dell’Amministrazione appaltante, in fase di controllo dei requisiti dichiarati, i servizi dovranno essere provati da certificazioni rilasciate e vistate dalle amministrazioni o dagli enti medesimi.

C) Le imprese partecipanti oltre a quanto specificato ai precedenti punti A) e B), dovranno

inoltre dichiarare: 1) di avere preso piena conoscenza delle condizioni contenute nel capitolato speciale di

appalto, nei suoi allegati e di accettarle incondizionatamente ed integralmente senza riserva alcuna;

2) di essere a perfetta conoscenza della natura del servizio nonché dell’ubicazione, della natura, della superficie dei luoghi e dei locali dove lo stesso verrà espletato e di essere edotta di ogni altra circostanza di luogo e di fatto inerente le prestazioni richieste e di avere giudicato i prezzi medesimi nel loro complesso remunerativi e tali da consentire il ribasso offerto;

3) di essere in possesso dei mezzi e del personale necessario in relazione alle indicazioni fornite dal capitolato di appalto;

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Qualora il concorrente sia un R.T.I. o Consorzio:

• i requisiti generali (di idoneità morale e capacità giuridica) dovranno essere posseduti da tutte le imprese partecipanti al raggruppamento e da tutte le imprese consorziate designate per i servizi.

• il requisito di cui al precedente punto B) – lett. a) (servizi prestati) deve essere posseduto: - in caso di R.T.I. o consorzi di imprese di cui agli artt. 2602 e 2615-ter Codice Civile: la capogruppo per i raggruppamenti o una delle consorziate designate per l’esecuzione del servizio dovrà possedere almeno il 60% del requisito richiesto, fermo restando che il requisito dovrà essere posseduto cumulativamente per intero dalle ditte esecutrici del servizio; - in caso di consorzi di società cooperative di produzione e lavoro, consorzi di imprese artigiane e consorzi stabili: dal consorzio nonché cumulativamente dalle consorziate indicate quali esecutrici del servizio.

Ogni impresa riunita/consorziata non può dichiarare di avere intenzione di eseguire una percentuale di prestazione maggiore rispetto a quella cui si riferiscono i requisiti indicati in sede di ammissione. 12.3 – Modalità di presentazione dell’offerta: L’offerta, redatta in lingua italiana, dovrà pervenire, con qualsiasi mezzo, pena l’esclusione, entro il termine perentorio delle ore 12,30 del giorno 08-01-2015 all’Ufficio Protocollo del Comune di SASSOFERRATO, Piazza Matteotti n.1 – 60041 SASSOFERRATO. L’offerta dovrà essere contenuta, a pena di esclusione dalla gara, in un unico plico sigillato, recante a scavalco dei lembi di chiusura il timbro del concorrente e la firma del legale rappresentante, recante altresì all’esterno: - gli estremi del mittente (denominazione o ragione sociale del concorrente, indirizzo sede

legale); in caso di R.T.I. si veda al successivo art. 12.8 - gli estremi del destinatario: Comune di Sassoferrato – Piazza Matteotti, 1- 60041 Sassoferrato

(AN); - la dicitura “Procedura aperta per affidamento della Gestione dell’Asilo Nido del Comune

di Cerreto d’Esi. Il plico potrà essere inviato mediante servizio postale, a mezzo di raccomandata con avviso di ricevimento, o mediante corrieri privati o agenzie di recapito debitamente autorizzati, ovvero consegnato a mano da un incaricato del concorrente all’Ufficio Protocollo del Comune di Sassoferrato; soltanto in tale ultimo caso verrà rilasciata apposita ricevuta - con l’indicazione dell’ora e della data di consegna – nelle giornate non festive dal lunedì al Venerdì e negli orari d’ufficio (9,00-13,00 e nei giorni di Martedì e Giovedì dalle ore 15,30 alle ore 18,00). L’invio del plico contenente la richiesta di invito è a totale ed esclusivo rischio del mittente, restando esclusa qualsiasi responsabilità del Comune di Sassoferrato (An) ove per disguidi postali o di altra natura, ovvero per qualsiasi motivo, il plico non pervenga entro il previsto termine perentorio di scadenza all’indirizzo di destinazione. Non saranno in alcun caso presi in considerazione i plichi pervenuti oltre il suddetto termine perentorio di scadenza, anche indipendentemente dalla volontà del concorrente ed anche se spediti prima del termine medesimo; ciò vale anche per i plichi inviati a mezzo raccomandata con avviso di ricevimento, a nulla valendo la data di spedizione risultante dal timbro postale dell’agenzia accettante. Non verranno aperti i plichi che non rechino all’esterno l’indicazione dell’oggetto dell’appalto e la denominazione dell’impresa concorrente. Il suddetto plico deve contenere al suo interno, a pena di esclusione dalla gara, tre (n° 3) buste sigillate, recanti a scavalco sui lembi di chiusura il timbro del concorrente e la firma del legale rappresentante, recanti altresì all’esterno: - gli estremi del mittente (denominazione o ragione sociale del concorrente); in caso di R.T.I. si

veda al successivo art. 11.8; - gli estremi del destinatario (indirizzo completo).

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Le buste dovranno essere non trasparenti (tali da non rendere conoscibile il loro contenuto) e dovranno riportare, rispettivamente, la dicitura ed avere il contenuto come di seguito specificato:

Busta

Dicitura

Contenuto

n° 1

Procedura aperta per appalto gestione Asilo Nido del Comune di Cerreto d’Esi DOCUMENTAZIONE AMMINISTRATIVA

Documentazione amministrativa di cui al paragrafo 12.4 del presente capitolato

n° 2

Procedura aperta per appalto gestione Asilo Nido del Comune di Cerreto d’Esi DOCUMENTAZIONE UTILE AI FINI DELLA DETERMINAZIONE DEL PUNTEGGIO

Documentazione di cui al paragrafo 12.5 del presente capitolato

n° 3

Procedura aperta per appalto gestione Asilo Nido del Comune di Cerreto d’Esi OFFERTA ECONOMICA

Offerta economica di cui al paragrafo 12.6 del presente capitolato

Le espressioni “busta/e sigillata/e” e “plico sigillato” di cui sopra comportano che la busta ed il plico, oltre alla normale chiusura loro propria, devono essere chiusi, pena l’esclusione dalla gara, mediante l’applicazione sui lembi di chiusura di una qualsiasi impronta o segno impresso su un materiale plastico, ovvero di una striscia incollata sui lembi di chiusura, o sigillatura equivalente atta in ogni caso ad assicurare la segretezza dell’offerta e nello stesso tempo a confermare l’autenticità della chiusura originaria.

12.4 - Documentazione amministrativa (busta n° 1): La Busta n° 1 “Procedura aperta per appalto gestione Asilo Nido del Comune di Cerreto d’Esi” - Documentazione amministrativa” dovrà contenere un indice completo del proprio contenuto, nonché, a pena di esclusione dalla gara, la seguente documentazione: A) Copia del capitolato speciale di appalto, senza aggiunte o integrazioni, debitamente

sottoscritto in modo leggibile per accettazione in ogni sua pagina dal legale rappresentante del concorrente;

B) Deposito cauzionale: per partecipare alla gara i soggetti concorrenti devono allegare la

documentazione comprovante l’effettuato versamento di una cauzione provvisoria, a favore del Comune di Cerreto d’Esi (An), del 2% del valore complessivo dell’appalto € 200.961,00 (IVA non dovuta), corrispondente ad Euro 4.019,22 fatto salvo il beneficio previsto dall’art. 75, comma 7, D.lgs. n° 163/2006; in tale caso, l’importo della cauzione, ridotto del 50%, sarà pari ad Euro 2.009,61, purché venga dimostrato il possesso della certificazione di qualità mediante produzione di copia fotostatica semplice della stessa. La cauzione provvisoria potrà essere effettuata, oltre che in numerario o in titoli dello Stato, anche a mezzo di polizza fidejussoria assicurativa rilasciata da imprese regolarmente autorizzate all’esercizio del ramo cauzioni ovvero da polizza bancaria emessa dalle aziende di credito previste dal D.P.R. 22.05.1956 n° 653 e s.m.i.

Detta cauzione, se prestata mediante fidejussione bancaria o assicurativa, deve prevedere: � la rinuncia al beneficio della preventiva escussione del debitore principale; � la sua operatività entro quindici giorni a semplice richiesta scritta del soggetto

appaltante;

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� la rinuncia all’eccezione di cui all’articolo 1957, comma 2, del c.c.; � avere validità per almeno 180 (centottonta) giorni dal termine ultimo fissato per la

ricezione delle offerte.

La cauzione copre la mancata sottoscrizione del contratto per fatto dell’aggiudicatario e sarà svincolata automaticamente al momento della sottoscrizione di tutti i contratti, successivamente alla prestazione della cauzione definitiva. I depositi cauzionali delle imprese non aggiudicatarie saranno svincolati entro trenta giorni dall’adozione del provvedimento di aggiudicazione definitiva. Il deposito cauzionale della ditta aggiudicataria, ove questa non mantenga l’offerta presentata o non intervenga alla stipula del contratto previa costituzione del deposito definitivo, si intenderà devoluto alla amministrazione appaltante.

C) Istanza di partecipazione e dichiarazione sostitutiva, in competente bollo, secondo lo schema

unico predisposto dall’Amministrazione aggiudicatrice (Allegato “A“), sottoscritta in ogni sua pagina dal legale rappresentante dell’impresa. Detta istanza contiene dichiarazioni rese ai sensi degli artt. 46 e 47 D.P.R. 445/2000. A pena di esclusione dalla gara, l’istanza deve essere corredata da copia fotostatica di documento valido di identità del sottoscrittore o, in alternativa, deve essere prodotta con sottoscrizione autenticata nei modi di legge (in caso di R.T.I. o Consorzi si veda al successivo art 12.8) Tale dichiarazione dovrà riportare tutti gli estremi identificativi della ditta (nominativo, ragione sociale, indirizzo sede legale, recapiti telefonici) e attestare, pena l’esclusione, quanto richiesto all’art. 12.2 lett. A), B) e C) del presente capitolato.

E) In caso di R.T.I. già costituito o Consorzio: copia autentica del mandato collettivo irrevocabile

con rappresentanza conferito alla mandataria ovvero dell’atto costitutivo del Consorzio; in caso di R.T.I. non ancora costituiti, dichiarazioni (o dichiarazione congiunta) rese ai sensi dell’art. 37 del D.lgs. 163/2006 e s.m.i. dal legale rappresentante di ogni impresa raggruppanda attestanti: - le parti del servizio che saranno eseguite dalle singole imprese; - l’impegno che, in caso di aggiudicazione della gara, le stesse imprese si conformeranno alla

disciplina prevista dall’art. 37 del D.lgs. 163/2006 e s.m.i.; - in caso di aggiudicazione, a quale impresa raggruppanda, designata quale capogruppo, verrà

conferito mandato speciale con rappresentanza; F) Verbale sopralluogo locali: Le ditte che intendono partecipare alla gara dovranno

effettuare obbligatoriamente e pena l’esclusione un sopralluogo presso l’Asilo Nido del Comune di Cerreto d’Esi. Al sopralluogo potrà partecipare il legale rappresentante dell’impresa o un delegato della stessa (munito, pena la non effettuazione del sopralluogo, della relativa delega). In caso di raggruppamenti, la ditta che effettuerà il sopralluogo dovrà essere espressamente a ciò delegata da tutto il raggruppamento. Per effettuare il sopralluogo, dovrà essere richiesto un appuntamento all’ufficio Segreteria e Servizi Sociali del Comune di Cerreto D’Esi dalle ore 08:00 alle ore 12:30 (tel. 0732-679000-3). Della visita sarà rilasciata apposita certificazione che verrà consegnata alla ditta per il suo inserimento all’interno della busta n° 1 (Documentazione amministrativa). Le date ed gli orari utili per il sopralluogo saranno fissati ad insindacabile giudizio dell’Amministrazione Comunale e comunicati dal Comune di Cerreto d’Esi via fax alle ditte richiedenti. La data ultima disponibile per il sopraluogo è inderogabilmente fissata nel giorno 30-12-2014.

G) Eventuale procura speciale legalizzata originale o in copia autenticata qualora l’offerta ed

ogni altra documentazione richiesta non siano firmati dal legale rappresentante dell’impresa concorrente;

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H) RICEVUTA del versamento della somma di Euro 375,00 (trecentosettantacinquemila/00) da

parte della stazione appaltante e Euro 70,00 (settanta/00) da parte degli operatori economici a favore dell’Autorità per la Vigilanza sui contratti pubblici, quale contribuzione dovuta per la partecipazione alla presente gara ai sensi dell’art. 1, commi 65 e 67 della L. 23.12.2005 n° 266 e della deliberazione dell’Autorità del 01.03.2009. Il versamento dovrà essere effettuato e comprovato, a pena di esclusione dalla gara, con le seguenti modalità:

a. Mediante versamento on line collegandosi al portale web “Sistema di riscossione” all’indirizzo http://www.avcp.it seguendo le istruzioni disponibili sul portale. A riprova dell’avvenuto pagamento, il partecipante deve allegare all’offerta copia stampata della e.mail di conferma, trasmessa dal sistema di riscossione.

b. Mediante versamento sul c.c.p. n° 73582561 intestato a “AUT. CONTR. PUBB.” Via di Ripetta n° 246 – 00186 Roma, presso qualsiasi ufficio postale. La causale del versamento deve riportare esclusivamente:

� il codice fiscale del partecipante;

� Il CIG che identifica la procedura per la gara in oggetto è il numero -5985853229

A conferma dell’avvenuto pagamento, il partecipante deve allegare all’offerta la ricevuta in originale del versamento ovvero fotocopia dello stesso corredata da dichiarazione di autenticità e copia di un documento di identità in corso di validità. La stazione appaltante si riserva comunque la facoltà di prendere visione dell’originale del versamento. Gli estremi del versamento effettuato presso gli uffici postali devono essere comunicati al sistema on-line di riscossione all’indirizzo http://www.avcp.it Per i raggruppamenti temporanei di impresa costituiti o costituendi il versamento è unico e deve essere effettuato dall’impresa capogruppo. La stazione appaltante procederà, ai fini dell’ammissione alla gara del partecipante, al controllo dell’avvenuto pagamento, dell’esattezza dell’importo e della rispondenza del CIG riportato sulla ricevuta del versamento con quello assegnato nel bando di gara alla procedura in corso. Il controllo potrà essere effettuato dalla stazione appaltante anche mediante accesso al Sistema Informativo di Monitoraggio Gare dell’Autorità.

Si raccomanda di non inserire documenti di natura amministrativa all’interno dei plichi relativi all’offerta tecnica o economica in quanto la mancanza di un documento di natura amministrativa di cui è richiesto l’inserimento, pena l’esclusione, all’interno della busta n° 1 “documentazione amministrativa” comporterà l’esclusione del concorrente dalla gara e non si procederà pertanto alla successiva apertura delle buste e n° 2 e n° 3 contenute all’interno del plico principale. Si rammenta che la falsa dichiarazione: 1) comporta responsabilità e sanzioni civili e penali ai sensi dell’art. 76 D.P.R. 445/2000 e s.m.i.; 2) è causa di esclusione del concorrente dalla gara e di escussione della cauzione provvisoria; 3) è oggetto di segnalazione all’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici con conseguente

sospensione da uno a dodici mesi dalla partecipazione alle procedure di affidamento. Il Comune di Sassoferrato si riserva di procedere, anche a campione, a verifiche d’ufficio in ordine alle veridicità delle dichiarazioni presentate. Non è ammessa la sostituzione dei certificati e delle dichiarazioni con fotocopie e duplicati non autenticati nelle forme previste dagli articoli 18 e 19 D.P.R. 445/2000. Si precisa che, su richiesta del Comune di Cerreto d’Esi, le dichiarazioni prodotte dovranno essere successivamente comprovate, da parte della ditta provvisoriamente aggiudicataria, mediante esibizione nei modi di legge di idonea documentazione attestante il possesso dei requisiti dichiarati.

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12.5 – Documentazione utile ai fini della determinazione del punteggio (busta n° 2) La busta n° 2 “Procedura aperta per appalto gestione Asilo Nido del Comune di Cerreto d’Esi - DOCUMENTAZIONE UTILE AI FINI DELLA DETERMINAZIONE DEL PUNTEGGIO” dovrà contenere la documentazione utile ai fini della determinazione del punteggio, come indicato al precedente comma 12.1, in particolare:

A) PROGETTO TECNICO: dovrà essere prodotta dettagliata e specifica relazione sottoscritta dal legale rappresentante dell’impresa nella quale vengano chiaramente illustrate le metodologie organizzative, tecniche ed operative adottate per l’esecuzione dell’appalto, secondo quanto indicato al comma 12.1, lett. A) del presente Capitolato.

12.6 - Offerta economica (busta n° 3) La busta n° 3 “Procedura aperta per appalto gestione Asilo Nido del Comune di Cerreto d’Esi – Offerta economica” dovrà contenere, a pena di esclusione dalla gara, la sola dichiarazione di offerta, redatta in lingua italiana ed in competente bollo (come da modello offerta - allegato “B”), sottoscritta per esteso dal legale rappresentante della ditta concorrente. L’offerta dovrà espressamente indicare, pena l’esclusione dalla gara:

- denominazione, indirizzo sede legale, numero di codice fiscale e partita IVA del concorrente;

- il ribasso (espresso in cifre ed in lettere) offerto sulla tariffa oraria a base d’asta (IVA esclusa);

- il costo annuo del personale risultante dal costo orario offerto moltiplicato il monte ore annuo inserito nel modello offerta – Allegato B:

- il ribasso (espresso in cifre ed in lettere) offerto per il costo annuo dei prodotti pulizia e delle spese utenze posto a base d’asta;

- il totale annuo. N.B.: Si precisa che la percentuale di ribasso sulle tariffe poste a base di gara dovrà essere unica per tutte le tariffe ad eccezione di quella per i prodotti di pulizia, spese utenze. L’offerta dovrà altresì indicare l’aliquota IVA applicata, se ed in quanto dovuta, per l’espletamento del servizio oggetto dell’appalto. Si precisa che non verrà tenuto conto della predetta aliquota ai fini dell’aggiudicazione della gara. Non sono ammesse, pena l’esclusione, offerte parziali e/o offerte pari o in aumento rispetto all’importo posto a base di gara. In caso di discordanza tra l’indicazione del ribasso in cifre e quello in lettere sarà ritenuto valido il ribasso espresso in lettere. Detta offerta dovrà essere formulata tenendo conto degli obblighi previsti per la sicurezza e protezione dei lavoratori e delle condizioni di lavoro. E’ nulla l’offerta priva di sottoscrizione o recante correzioni e/o cancellazioni non espressamente confermate e sottoscritte. 12.7 - Modalità di espletamento ed aggiudicazione della gara La presente gara verrà aggiudicata ai sensi dell’articolo dell’art. 83 del D.lgs. n° 163/2006 a favore dell’offerta economicamente più vantaggiosa, secondo le modalità indicate al comma 12.1 del presente capitolato. Saranno esclusi dalla gara i concorrenti che presentino offerte nelle quali fossero sollevate eccezioni e/o riserve di qualsiasi natura alle condizioni specificate nel presente capitolato e nel bando di gara, ovvero che siano sottoposte a condizioni, nonché offerte incomplete e/o parziali. La Commissione di gara verrà nominata successivamente alla scadenza del termine stabilito per la presentazione delle offerte. La gara sarà dichiarata aperta dalla Commissione il giorno 14-01-2015 , con inizio alle ore 10,00 presso il Comune di Sassoferrato – Ufficio del Segretario Generale – Piazza Matteotti n°1, che procederà come segue, in seduta pubblica:

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• Verifica dell’integrità e regolarità dei plichi pervenuti nei termini; • Verifica della presenza delle buste n° 1, 2 e 3 all’interno dei plichi stessi e della loro

regolarità secondo quanto prescritto dal capitolato di appalto; • Apertura della busta n° 1 e verifica della documentazione in essa contenuta ai fini

dell’ammissibilità delle offerte alla fase successiva della gara; In successive sedute riservate la Commissione giudicatrice procederà all’apertura delle buste contrassegnate con il n° 2 “Documentazione utile ai fini della determinazione del punteggio” nonché all’assegnazione del punteggio tecnico-qualitativo secondo i criteri fissati nel presente capitolato. La Commissione giudicatrice potrà invitare le imprese, nel rispetto della “par condicio” tra i concorrenti ed entro un termine perentorio, pena l’esclusione dalla gara, a completare e/o fornire chiarimenti in ordine al contenuto dei certificati, documenti e dichiarazioni presentati. Al termine della fase di apertura e di valutazione delle offerte sotto il profilo tecnico, la Commissione giudicatrice fisserà una nuova seduta pubblica (con avviso affisso all’Albo Pretorio comunale e di cui saranno tempestivamente informati a mezzo fax tutti i concorrenti ammessi a tale fase). In questa seduta si procederà come segue:

• lettura dei punteggi attribuiti nella fase di valutazione tecnica delle offerte; • apertura delle buste contrassegnate con il n° 3 “Offerta economica”; • attribuzione del punteggio relativo al prezzo; • somme dei due risultati per l’attribuzione del punteggio totale ai fini dell’aggiudicazione

provvisoria. L’appalto sarà aggiudicato alla ditta che avrà ottenuto il punteggio più elevato. A parità di punteggio verrà preferita la ditta che avrà offerto la percentuale di ribasso maggiore sull’importo a base di gara; in caso di ulteriore parità si procederà ai sensi dell’art. 77 R.D. 827/1924. In caso di offerte anormalmente basse, si procederà ai sensi dell’art. 86, comma 3, D.lgs. 163/2006 e s.m.i. 12.8 – Partecipazione di raggruppamenti temporanei di impresa e consorzi. E’ ammessa la partecipazione alla gara di imprese temporaneamente raggruppate o raggruppande con l’osservanza della disciplina di cui agli artt. 35, 36 e 37 del D.Lgs 163/2006 e s.m. e i., di Consorzi di imprese ovvero, per le imprese stabilite in altri Paesi membri dell’U.E., nelle forme previste nei paesi di stabilimento. I concorrenti che intendano presentare un’offerta per la presente gara in R.T.I. o con l’impegno di costituire un R.T.I., ovvero i Consorzi, dovranno osservare le seguenti condizioni:

a) il plico principale, nonché le buste n° 1, n° 2 e n° 3 in esso contenute dovranno riportare all’esterno l’intestazione: - di tutte le imprese raggruppande, in caso di R.T.I. non formalmente costituiti al

momento della presentazione dell’offerta; - dell’impresa mandataria, in caso di R.T.I. formalmente costituiti prima della

presentazione dell’offerta. Con riferimento alla busta n° 1 (Documentazione amministrativa):

a) la documentazione di cui alla lettera A) (Capitolato speciale di appalto) articolo 11.4, del presente capitolato dovrà essere sottoscritta, pena l’esclusione: - dal legale rappresentante di tutte le imprese raggruppande, in caso di R.T.I. non

formalmente costituiti al momento della presentazione dell’offerta; - dal legale rappresentante dell’impresa mandataria, in caso di R.T.I. formalmente

costituito prima della presentazione dell’offerta; - dal legale rappresentante del Consorzio, in caso di Consorzio;

b) il deposito cauzionale di cui alla lett. C) articolo 11.4 del presente capitolato dovrà essere prestato dall’impresa capogruppo e dovrà essere riferito a tutte le imprese

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partecipanti; c) la dichiarazione sostitutiva di cui alla lettera D) articolo 11.4 del presente capitolato

(Istanza di partecipazione e dichiarazione sostitutiva), dovrà essere presentata, pena l’esclusione, da tutte le imprese raggruppate o raggruppande ovvero consorziate;

Con riferimento alla busta n° 2 (Documentazione utile ai fini della determinazione del punteggio): In caso di R.T.I. la documentazione di cui all’art. 11.5 lett. A) del presente capitolato (Progetto tecnico) va sottoscritta, pena l’esclusione, da tutte le imprese partecipanti al raggruppamento. Con riferimento alla busta n° 3 (Offerta economica): la dichiarazione di offerta dovrà essere firmata, pena l’esclusione:

o dal legale rappresentante dell’impresa mandataria o del Consorzio, in caso di R.T.I. costituiti o di Consorzi;

o dal legale rappresentante di tutte le imprese raggruppande, in caso di R.T.I. non ancora costituiti al momento della presentazione dell’offerta.

In caso di aggiudicazione definitiva e sempre nel termine indicato dall’Amministrazione Comunale, dovrà inoltre essere prodotta la copia autentica dell’atto costitutivo del R.T.I., con mandato speciale irrevocabile e rappresentanza all’impresa capogruppo, ai sensi dell’articolo Art. 37 D.Lgs 163/2006 e s.m.i. 12.9 – Adempimenti per la stipula dei contratti Trascorsi 180 giorni dal termine ultimo fissato per la ricezione delle offerte senza che l’Amministrazione appaltante abbia dato corso all’aggiudicazione, le ditte offerenti hanno facoltà di svincolarsi, dandone comunicazione all’Amministrazione entro i 7 (sette) giorni successivi mediante raccomandata a.r. La ditta aggiudicataria dovrà stipulare apposito contratto con il Comune di Cerreto d’Esi (An) per l’importo risultante dal ribasso offerto in sede di gara. Il contratto verrà stipulato per atto pubblico amministrativo con intervento del Segretario Comunale di Cerreto d’Esi, per il quale dovranno essere versati dall’impresa aggiudicataria diritti di segreteria negli importi che saranno individuati a seguito dell’aggiudicazione secondo le disposizioni di legge e di regolamento ed in base all’importo contrattuale. La stipulazione del contratto dovrà aver luogo entro 60 (sessanta) giorni dalla comunicazione di aggiudicazione definitiva e, comunque, previa acquisizione della documentazione inerente la normativa antimafia di cui al D.P.R. 3 giugno 1998 n° 252 e dell’ulteriore certificazione che verrà richiesta dall’Ente appaltante. Prima della stipula del contratto di appalto, la ditta definitivamente aggiudicataria dovrà produrre, nei termini indicati dalla stazione appaltante, la seguente documentazione:

1) idoneo documento comprovante la prestazione di una cauzione definitiva, a garanzia degli impegni contrattuali, di importo pari al 10% dell’importo contrattuale, secondo le modalità previste all’art.12 del presente capitolato;

2) polizze assicurative a copertura di eventuali danni che possono occorrere nello svolgimento

delle attività previste nel presente Capitolato e di tutti i rischi connessi alle attività contrattuali come previsto dal successivo art. 12;

3) per le imprese non residenti, senza stabile organizzazione in Italia, la nomina, nelle forme di

legge, del rappresentante fiscale ai sensi dell’articolo 17, comma 2, e 53 D.P.R. 633/72;

4) dichiarazione resa ai sensi dell’art. 46 Legge n° 445/2000 attestante, come previsto dalla D.P.C.M. n° 187/91 “la composizione societaria, l’esistenza di diritti reali di godimento o di garanzia sulle azioni “con diritto di voto” sulla base delle risultanze del libro dei soci, delle comunicazioni ricevute e di qualsiasi altro dato a propria disposizione, nonché l’indicazione dei soggetti muniti di procura irrevocabile che abbiano esercitato il voto nelle assemblee

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societarie nell’ultimo anno o che ne abbiano comunque diritto”; qualora il soggetto aggiudicatario sia un consorzio, esso è tenuto a comunicare i dati sopra indicati riferiti alle singole società consorziate che comunque partecipano all’esecuzione del servizio;

5) documento di valutazione dei rischi di cui all’art. 17 c.1 lettera A del D.Lgs 81/2008 ed il

nominativo del Responsabile Servizio Prevenzione e Protezione,

6) manuale di corretta manipolazione degli alimenti con le relative schede di autocontrollo e l’indicazione del responsabile dell’autocontrollo;

7) piano quotidiano di sanificazione comprensivo dell’indicazione delle modalità di esecuzione,

dei tempi e dei prodotti usati, - schede tecniche dei prodotti di igiene utilizzati;

8) nominativo del Responsabile del trattamento dei dati ai sensi della legge sulla privacy n° 196 del 30.06.2003 e s.m.i.;

9) elenco nominativo degli addetti che l’appaltatore impiegherà nei servizi oggetto dell’appalto,

con specificazione delle qualifiche professionali e contrattuali, dei titoli di formazione e servizio, posizione assicurativa, livello di inquadramento, anzianità di servizio riconosciuta;

10) ogni altro documento che si renderà necessario per la stipulazione del contratto.

Tutte le spese inerenti e conseguenti la stipula dei singoli contratti sono a carico della ditta aggiudicataria salvo quelle che, per legge, gravano sulle Amministrazioni Comunali.

Art. 13 Responsabilità ed obbligo assicurazione - Cauzione definitiva

A garanzia dell'esatto adempimento di tutti gli obblighi contrattuali, nonché del risarcimento dei danni derivanti dall'inadempimento degli obblighi stessi, l'Impresa aggiudicataria dovrà prestare entro 10 giorni dalla richiesta, un deposito cauzionale definitivo pari al 10% (dieci per cento) del valore di aggiudicazione ( IVA non dovuta) fatto salvo il beneficio previsto dall’art. 75, comma 7, D.lgs. n° 163/2006; in tale caso, l’importo della cauzione, ridotto del 50%. La cauzione potrà essere effettuata, oltre che in numerario od in titoli di Stato, anche a mezzo di polizza fidejussoria assicurativa rilasciata da imprese regolarmente autorizzate all’esercizio del ramo cauzioni ai sensi del T.U. delle leggi sull’esercizio delle assicurazioni private, approvato con D.P.R. 13.12.1959 n° 449 ovvero da polizza bancaria emessa dalle aziende di credito previste dal D.P.R. 22.05.1956 n° 653 e s.m.i. Nella fidejussione bancaria o polizza assicurativa dovranno essere inserite le seguenti clausole:

a) rinuncia del fidejussore al beneficio della preventiva escussione di cui all'art. 1944 c.c. volendo ed intendendo il fidejussore restare obbligato in solido con il debitore principale;

b) impegno del fidejussore a versare, ogni eccezione rimossa comprese quelle di cui all'art.1945 c.c. al Comune di Cerreto d’Esi a semplice richiesta dello stesso da formularsi con lettera raccomandata A.R., entro quindici giorni dalla richiesta medesima, l'importo della cauzione;

c) dispensa al Comune di Cerreto d’Esi dell'onere di agire entro i termini previsti dall'art.1957 c.c. intendendo il fidejussore rimanere obbligato, in deroga a tale disposizione, anche se il Comune non abbia proposto le sue istanze contro il debitore principale e gli eventuali coobbligati, o non le abbia continuate;

d) competenza esclusiva del foro di Ancona per qualsiasi controversia tra gli enti garantiti e la società di assicurazione (o Istituto bancario);

e) validità sino a 90 giorni dopo la scadenza naturale dell’affidamento. La cauzione copre il mancato rispetto degli obblighi contrattuali secondo le previsioni del Capitolato di Appalto. In caso di escussione della cauzione, l’appaltatore dovrà provvedere a reintegrarla entro 30 giorni

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dalla richiesta, a pena di risoluzione del contratto. Lo svincolo della cauzione sarà disposte dall’ Amministrazione Comunale accertata la completezza e regolare esecuzione dell’appalto, anche in relazione all’assolvimento da parte dell’Appaltatore degli obblighi retributivi, contributivi, assicurativi, nonché ultimata e liquidata ogni ragione contabile. L’impresa aggiudicataria è inoltre responsabile dei danni che per fatto suo, dei suoi dipendenti, soci, dei suoi mezzi o per mancate previdenze o inosservanza di leggi e regolamenti igienico-sanitari venissero arrecati agli utenti, alle persone e alle cose sia del Comune che di terzi durante il periodo contrattuale, tenendo sollevate le Amministrazioni Comunali, che saranno inserite nel novero dei terzi, da ogni responsabilità ed onere. Ai fini di cui sopra, la ditta aggiudicataria è tenuta a stipulare, prima della sottoscrizione del relativo contratto e a favore del Comune di Cerreto d’Esi, specifica polizza assicurativa RCT/RCO valida per tutto il tempo di durata dell’affidamento, a copertura di tutti i rischi connessi e conseguenti a tutte le attività descritte nel presente capitolato e costituenti obbligazione dell’appalto, a copertura anche di rischi di tossinfezione alimentare o avvelenamento, comprese anche operazioni di attività inerenti, accessorie e complementari, nessuna esclusa né eccettuata. La copertura RTC/RCO dovrà avere massimale di garanzia non inferiore ad Euro 2.000.000 “unico” per sinistro e per danno assicurativo senza alcun sottolimite di risarcimento. L’operatività o meno della copertura assicurativa predetta non esonera l’aggiudicataria stessa dalle responsabilità di qualunque genere su di essa incombenti né dal rispondere di quanto non coperto, in tutto o in parte, dalle suddette coperture assicurative, avendo esso solo lo scopo di ulteriore garanzia.

Art. 14 Cessione del contratto e subappalto

All’appaltatore è fatto divieto di cedere il contratto, pena la risoluzione del contratto stesso ed il risarcimento dei danni subiti dall’ Amministrazione Comunale. Non è consentito il subappalto.

Art.15

Controlli e penali

L’Appaltatore si impegna ad accettare le attività di controllo da parte dei soggetti preposti dall’ Amministrazione Comunale. Nel caso in cui si dovesse rilevare che l'andamento del servizio convenzionato non è conforme a quanto stabilito dal presente Capitolato d'Oneri, l'Amministrazione stessa contesta l'inadempienza alla Ditta assegnando alla medesima un termine massimo di 7 gg. per fornire le proprie giustificazioni. Trascorso inutilmente tale termine o qualora, ricevute le giustificazioni, l'Amministrazione non le rite-nesse valide, richiama la Ditta al rispetto degli obblighi sanciti e, nei casi più gravi, procede ad una formale diffida fissando un termine entro il quale la Ditta deve adeguarsi agli impegni assunti. In caso di mancata ottemperanza nei tempi stabiliti, per ogni giorno di ritardo rispetto alle scadenze date sarà applicata una penale giornaliera nel modo seguente:

- in caso di violazione lieve Euro 50,00 al giorno - in caso di violazione media Euro 100,00 al giorno - in caso di violazione grave Euro 150,00 al giorno

Trascorso inoltre tale ulteriore termine senza esito positivo, è facoltà dell’Amministrazione di ritenere risolto di diritto il rapporto convenzionale ai sensi dell’art. 1456 C.C. senza il riconoscimento di indennizzo alcuno a favore della Ditta aggiudicataria, salvo il pagamento del corrispettivo per le prestazioni regolarmente eseguite. La risoluzione del contratto comporta l’incameramento della cauzione da parte del Comune salvo il risarcimento del maggior danno eventualmente subito dal medesimo, con eventuale rivalsa anche sui crediti derivanti dal presente Capitolato.

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Le determinazioni di ordine cautelativo possono essere adottate dall’Amministrazione senza alcuna formalità. In nessun caso la Ditta può ritenersi esonerata dall’esecuzione degli obblighi che derivano dal presente contratto. L'Amministrazione Comunale può chiedere l'allontanamento o la sostituzione del dipendente della Ditta appaltatrice che non soddisfa il servizio.

Art.16 Risoluzione del contratto

Oltre a quanto previsto dall’articolo 1453 del codice civile (risolvibilità del contratto per inadempimento) la risoluzione opera di diritto, ai sensi dell’articolo 1456 del codice civile (clausola risolutiva espressa) nei seguenti casi:

- in caso di frode dell’appaltatore o collusione con personale appartenente all’organizzazione dell’Amministrazione comunale o terzi;

- in caso di gravi inadempimenti contrattuali, tali da giustificare l’immediata risoluzione del contratto quali, a titolo esemplificativo: inosservanza delle norme igienico-sanitarie, inosservanza delle norme di legge relative al personale dipendente, compreso utilizzo di personale privo di requisiti, mancata applicazione al personale del contratto collettivo di lavoro, gravi danni arrecati ai beni immobili e mobili di proprietà dell’ Amministrazione comunale e riconducibili alle attività dell’appaltatore;

- in caso di accertata inadeguatezza e/o inaffidabilità dell’Appaltatore; - contegno abituale scorretto verso il personale comunale e/o gli utenti del servizio e

personale ASUR; - cessione ad altri, in tutto o in parte, sia direttamente che indirettamente per interposta

persona, di diritti ed obblighi contrattuali; - in tutti gli altri casi espressamente previsti dal presente capitolato.

Nei casi suddetti l’Appaltatore incorre nell’immediata perdita del deposito cauzionale, oltre al completo risarcimento di tutti i danni diretti o indiretti che l’Amministrazione Comunale dovrà nel caso sopportare, anche in relazione all’affidamento del contratto ad altro soggetto, per il rimanente periodo contrattuale. Al verificarsi delle sopraelencate ipotesi la risoluzione si verifica di diritto quando l’Amministrazione comunale determini di valersi della clausola risolutiva e comunichi tale volontà in forma scritta all’Appaltatore.

Art. 17 Controversie

Per la definizione delle controversie tra l’ Amministrazione Comunale e la Ditta aggiudicataria che possono insorgere in relazione al presente rapporto contrattuale, comprese quelle inerenti la validità del medesimo, per la sua interpretazione, esecuzione e risoluzione, è competente il Foro di Ancona.

Art. 18 Modificazioni della natura della ditta appaltatrice

La Ditta appaltatrice si obbliga a comunicare tempestivamente all’ Amministrazione Comunale ogni modificazione che interverrà negli assetti proprietari, nella struttura d'impresa e negli organismi tecnici ed esecutivi della stessa dalla data di aggiudicazione sino alla definitiva esecuzione del contratto di appalto.

Art. 19 Disposizioni particolari

Nel corso dell’appalto, qualora l’Amministrazione comunale ravveda la necessità di apportare modifiche non sostanziali all’organizzazione interna proposta, le stesse saranno concordate tra le parti con l’obiettivo di rendere più funzionale il servizio offerto.

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Art. 20

Riservatezza – consenso trattamento dati

L’Appaltatore ha l’obbligo di mantenere riservati i dati e le informazioni di cui venga in possesso o a conoscenza e di non divulgarli in alcun modo ed in qualsiasi forma e di non farne oggetto di utilizzazione a qualsiasi titolo per scopi diversi da quelli strettamente necessari all’esecuzione del contratto. L’Appaltatore è responsabile per l’esatta osservanza da parte dei propri dipendenti, consulenti e collaboratori degli obblighi di segretezza sopra citati. L’appaltatore si impegna a rispettare quanto previsto dal D.Lgs. 30.06.2003 n° 196 e s.m.i. in tema di protezione di dati personali.

Art. 21

Informazioni sull’appalto Questa gara utilizza il sistema AVCPASS poiché l’importo è superiore a €. 40.000,00. Tutta la documentazione di gara è disponibile sul sito del Comune di Sassoferrato: www.comune.sassoferrato.an.it e nel sito del Comune di Cerreto d’Esi: www.comune.cerretodesi.an.it. TUTTE LE INFORMAZIONI RELATIVE ALLA GARA D’APPALTO DEBBONO ESSERE RICHIESTE ESCLUSIVAMENTE PER ISCRITTO ALL’INDIRIZZO E.MAIL: [email protected] E LA RELATIVA RISPOSTA SARA’ FORNITA AL RICHIEDENTE ESCLUSIVAMENTE PER POSTA ELETTRONICA. Qualsiasi modifica e/o precisazione al capitolato apportata successivamente verrà tempestivamente pubblicata sul sito internet del Comune di Sassoferrato e Cerreto d’Esi ed pubblicata all’Albo Pretorio Comunale.

Art.22 Disposizioni finali

Ai sensi dell’art. 20 del Codice dei contratti, le disposizioni del codice medesimo trovano applicazione se ed in quanto richiamate nel presente capitolato di appalto. Viene allegato al presente capitolato, per farne parte integrante e sostanziale:

- schema di istanza di partecipazione e dichiarazione sostitutiva “Allegato A” - schema di offerta “Allegato B”.

IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO

F.to Dott. Angelo Bonetti AB/afr

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Il LEGALE RAPPRESENTANTE

(_____________________________________)

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Allegato “A” al capitolato di appalto Spett. Comune di Sassoferrato Piazza Matteotti n° 1 60041 – SASSOFERRATO OGGETTO: Gara per l’affidamento della gestione del servizio Asilo Nido del Comune di Cerreto d’Esi, sito in Via Don Giuseppe Riganelli n.6, per anni 3 rinnovabili - CIG: 5985853229. Il/La sottoscritto/a _______________________________________________________,

nato/a _______________________________(_________) il _________________________,

residente a _________________________________________________ (__________), in Via

_____________________________________________________ n° ________, in qualità di

______________________________________________ e legale rappresentante/procuratore

della impresa ____________________________________________________________ con

sede in _____________________________________, Via _________________________ n°

________, codice fiscale ______________________ partita I.V.A. __________________,

codice attività ditta __________________________ telefono _______________________ fax

_______________ e.mail: ______________________ di seguito nominata “Impresa”

- ai sensi e per gli effetti dell’art. 76 D.P.R. 445/2000, consapevole della responsabilità e

delle conseguenze civili e penali previste in caso di rilascio di dichiarazioni mendaci e/o formazione di atti falsi e/o uso degli stessi;

- consapevole altresì che qualora emerga la non veridicità del contenuto della presente dichiarazione questa Impresa decadrà dai benefici per i quali la stessa è stata rilasciata,

BOLLO da € 16,00

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22939

Il LEGALE RAPPRESENTANTE

(_____________________________________)

Pagina 2 di 8

concorrente quale (barrare per la scelta): � impresa singola � consorzio (specificare la tipologia)

_________________________________________________________________________ � in associazione temporanea tra le imprese:

- impresa capogruppo ____________________________________________________ - imprese mandatarie ____________________________________________________

_____________________________________________________________________ _____________________________________________________________________ ____________________________________________________________________;

� Altro____________________________________________________________________ Chiede di partecipare alla gara in oggetto e, allo scopo:

DICHIARA sotto la propria responsabilità:

1) che l’Impresa è iscritta al Registro delle Imprese (n° _______) presso la C.C.I.A.A. di

_______________________________ al n° Repertorio Economico Amministrativo

________o al seguente analogo registro di altro stato aderente UE

_____________________________________________________________________

__________________________________ /all’Albo Nazionale degli Enti Cooperativi

_____________________________________________________/ all’Albo Regionale

di cui alla legge 8.11.1991 n° 381 e s.m.i. (cooperative sociali)/

________________________________________________________/al seguente

Albo _________________________________________________________________

per le sottospecificate attività:

______________________________________________________________________

_____________________________________________________________________;

o data di iscrizione: _______________________;

o forma giuridica: ______________________;

o durata della ditta/data termine: __________________;

o n° dei dipendenti della ditta: _______;

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Il LEGALE RAPPRESENTANTE

(_____________________________________)

Pagina 3 di 8

• INAIL: codice ditta/PAT e indirizzo sede competente: ________________________________________________________________________________________________________________;

• INPS: matricola azienda/p.c.i. e indirizzo sede competente: ________________________________________________________________________________________________________________;

• Indirizzo dell’Ufficio Provinciale competente al quale rivolgersi per la verifica del rispetto Legge n° 68/1999: ________________________________________________________;

o generalità del/i legale/i rappresentante/i dell’impresa:

Sig. __________________________________ nato a ____________________

il _________________________, residente a ___________________________

Via ____________________________ n° _______ Prov. __________ carica

sociale ___________________________ con scadenza il _________________;

o altre persone aventi la legale rappresentanza e/o direttori tecnici

dell’impresa:

Sig. __________________________________ nato a ____________________

il _________________________, residente a ___________________________

Via ____________________________ n° _______ Prov. __________ carica

sociale ___________________________ con scadenza il _________________;

Sig. __________________________________ nato a ____________________

il _________________________, residente a ___________________________

Via ____________________________ n° _______ Prov. __________ carica

sociale ___________________________ con scadenza il _________________;

Sig. __________________________________ nato a ____________________

il _________________________, residente a ___________________________

Via ____________________________ n° _______ Prov. __________ carica

sociale ___________________________ con scadenza il _________________;

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Il LEGALE RAPPRESENTANTE

(_____________________________________)

Pagina 4 di 8

o persone che hanno avuto la legale rappresentanza e/o che sono state

direttori tecnici dell’impresa e che sono cessate dalla carica nel triennio

antecedente la data di pubblicazione del bando di gara:

Sig. __________________________________ nato a ____________________

il _________________________, residente a ___________________________

Via ____________________________ n° _______ Prov. __________ carica

sociale ___________________________ cessata il _________________;

Sig. __________________________________ nato a ____________________

il _________________________, residente a ___________________________

Via ____________________________ n° _______ Prov. __________ carica

sociale ___________________________ cessata il _________________;

Sig. __________________________________ nato a ____________________

il _________________________, residente a ___________________________

Via ____________________________ n° _______ Prov. __________ carica

sociale ___________________________ cessata il _________________;

2) che la ditta non si trova nelle condizioni di cui all’art. 38 comma 1 D.lgs. n° 163/2006 e s.m.i. e, in particolare: a) di non trovarsi in stato di fallimento, di liquidazione coatta, di concordato

preventivo e insussistenza di procedimenti in corso per la dichiarazione di una di tali situazioni;

b) per tutti i soggetti di cui all’art. 38 D.lgs. n° 163/2006, comma 1, lett. b): inesistenza di procedimenti pendenti per l’applicazione di una delle misure di prevenzione di cui all’art. 3 della legge n° 1423/1956 o di una delle cause ostative previste dall’art. 10 della legge n° 575/1965;

c) per tutti i soggetti di cui all’art. 38 D.lgs. n° 163/2006, comma 1, lettera c), anche per quelli cessati dalla carica nel triennio antecedente la data di pubblicazione del bando di gara (si precisa che i concorrenti devono dichiarare, a pena di esclusione, tutte le condanne eventualmente riportate dai soggetti sopra indicati, poiché la valutazione dell’eventuale incidenza delle stesse sull’affidabilità morale e professionale spetta unicamente alla stazione appaltante e non al concorrente. Inoltre le indicazioni relative agli estremi dell’eventuale condanna dovranno essere chiare e dettagliate al fine di consentirne la verifica direttamente in seduta di gara, senza alcuna sospensione e senza così compromettere la celerità del procedimento): - inesistenza di sentenza di condanna passata in giudicato, inesistenza di decreto

penale di condanna divenuto irrevocabile, inesistenza di sentenza di

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Il LEGALE RAPPRESENTANTE

(_____________________________________)

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applicazione della pena su richiesta, ai sensi dell’art. 444 del codice di procedura penale, per reati gravi in danni dello Stato o della comunità che incidono sulla moralità professionale;

- inesistenza di condanna con sentenza passata in giudicato, per uno o più reati di partecipazione ad un’organizzazione criminale, corruzione, frode, riciclaggio quale definiti dagli atti comunitari citati dall’art. 45, paragrafo 1, direttiva CE 2004/18;

d) di non avere violato il divieto di intestazione fiduciaria posto all’art. 17 della L. n° 55/1990;

e) di non avere commesso gravi infrazioni debitamente accertate alle norme in materia di sicurezza e a ogni altro obbligo derivante dai rapporti di lavoro, risultanti dai dati in possesso dell’Osservatorio;

f) di non avere commesso grave negligenza o malafede nell’esecuzione delle prestazioni affidate dal Comune di Sassoferrato né di avere commesso un grave errore nell’esercizio della propria attività professionale accertato, con qualsiasi mezzo di prova dal Comune di Sassoferrato;

g) di non avere commesso violazioni, definitivamente accertate, rispetto agli obblighi relativi al pagamento delle imposte e delle tasse, secondo la legislazione italiana o quella dello Stato in cui il concorrente è stabilito;

h) di non avere reso, nell’anno antecedente la data di pubblicazione del bando di gara, false dichiarazioni in merito ai requisiti e alle condizioni rilevanti per la partecipazione alle procedure di gara e per l’affidamento dei subappalti, risultanti dai dati in possesso dell’Osservatorio;

i) di non avere commesso violazioni gravi, definitivamente accertate, alle norme in materia di contributi previdenziali e assistenziali, secondo la legislazione italiana o quella di altro Stato in cui il concorrente è stabilito;

j) di essere in regola con le norme che disciplinano il diritto al lavoro dei disabili ai sensi della L. n° 68/1999;

k) di non avere subìto l’applicazione della sanzione interdittiva di cui all’art. 9, comma 2, lett. c) del D.lgs. n° 231/2001 o altra sanzione comportante il divieto di contrarre con la pubblica amministrazione, compresi i provvedimenti interdittivi di cui all’art. 36-bis, comma 1, D.L. 4.07.2006 n° 223, convertito con modificazioni nella L. 4.08.2006 n° 248;

3) il tassativo ed integrale rispetto delle norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro di cui

al D.lgs. 2 aprile 2008 n° 81; 4) di avere tenuto conto, nel redigere la propria offerta, degli obbligi relativi alle

disposizioni vigenti in materia di sicurezza e protezione dei lavoratori, delle condizioni di lavoro, di previdenza e assistenza nonché di quelle previste dal C.C.N.L. di categoria vigente e di garantire ai propri dipendenti e/o soci la piena ed integrale applicazione dei contenuti economico-normativi della contrattazione nazionale e del settore vigenti e delle norme di legge in vigore;

5) l’inesistenza delle cause di esclusione di cui all’art. 34, comma 2, D.lgs. n° 163/2006,

relative alla partecipazione alla medesima gara di concorrenti che si trovino tra di loro in una delle situazioni di controllo di cui all’art. 2359 del c.c. e, precisamente:

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Il LEGALE RAPPRESENTANTE

(_____________________________________)

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a) di non trovarsi nello stato di impresa controllante e/o controllata ai sensi dell’art. 2359 del codice civile;

ovvero (depennare la parte che NON interessa): di trovarsi nello stato di impresa controllante e/o controllata ai sensi dell’art. 2359 del c.c. come di seguito specificato:

- controllante di (indicare l’esatta ragione sociale): ____________________________________________________________

____________________________________________________________ ____________________________________________________________ - controllata da (indicare l’esatta ragione sociale): ____________________________________________________________ ____________________________________________________________ ____________________________________________________________

b) che nessuno dei legali rappresentanti di questa impresa riveste cariche con poteri di rappresentanza in altre imprese;

ovvero (depennare la parte che NON interessa) che l’elenco delle altre imprese in cui i legali rappresentanti di questa impresa rivestono cariche con poteri di rappresentanza è il seguente (indicare l’esatta ragione sociale): ____________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________________________________;

6) l’inesistenza delle cause di esclusione di cui all’art. 36, comma 5, D.lgs. n° 163/2006,

relative alla partecipazione alla medesima procedura di affidamento del consorzio stabile e dei consorziati;

7) l’inesistenza delle cause di esclusione di cui all’art. 37, comma 7, D.lgs. n° 163/2006,

relative alla partecipazione alla medesima gara in più di un raggruppamento temporaneo o consorzio ordinario di concorrenti, ovvero alla partecipazione alla gara anche in forma individuale in caso di partecipazione alla gara medesima in raggruppamento o consorzio ordinario di concorrenti;

8) (in caso di consorzi di cui all’art. 34, comma 1, lett. b) e c) D.gls. n° 163/2006) che il consorzio concorre per le seguenti ditte _______________________________________________________________________________________________________________________________;

9) (in caso di r.t.i. e consorzi) che le parti della fornitura che saranno eseguite dai singoli operatori riuniti o consorziati sono le seguenti: ________________________________________________________________ _______________________________________________________________;

10) l’insussistenza dei provvvedimenti interdittivi alla contrattazione con la pubblica amministrazione ed alla partecipazione alle gare pubbliche, di cui all’art. 14, comma 1, del D.lgs. n° 81 del 9.04.2008 conseguenti a provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale per violazioni delle disposizioni per il contrasto del lavoro irregolare e per la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori;

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Il LEGALE RAPPRESENTANTE

(_____________________________________)

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11) che la ditta ha svolto, con esito positivo, nell’ultimo triennio i seguenti servizi di

gestione di asili nido a favore di enti pubblici/privati per un importo, al netto degli oneri fiscali, non inferiore ad Euro 450.000: • Struttura: ____________________________________________________

Oggetto: __________________________________________ Periodo: __________________ Importo complessivamente corrisposto (al netto dell’I.V.A.) __________________;

• Struttura: ____________________________________________________ Oggetto: __________________________________________ Periodo: __________________ Importo complessivamente corrisposto (al netto dell’I.V.A.) __________________;

• Struttura: ____________________________________________________ Oggetto: __________________________________________ Periodo: __________________ Importo complessivamente corrisposto (al netto dell’I.V.A.) __________________;

• Struttura: ____________________________________________________ Oggetto: __________________________________________ Periodo: __________________ Importo complessivamente corrisposto (al netto dell’I.V.A.) __________________;

12) di avere preso piena conoscenza delle condizioni contenute nel capitolato speciale di

appalto, nei suoi allegati e nel bando di gara e di accettarle incondizionatamente ed integralmente senza riserva alcuna;

13) di essere a perfetta conoscenza della natura del servizio nonché dell’ubicazione, della

natura, della superficie, dei luoghi e dei locali dove verranno effettuate le forniture e di essere edotta di ogni altra circostanza di luogo e di fatto inerente le prestazioni richieste e di avere giudicato i prezzi medesimi remunerativi e tali da consentire il ribasso offerto;

14) di essere in possesso dei mezzi e del personale necessario in relazione alle indicazioni

fornite dal capitolato speciale di appalto;

15) di essere informato che:

�� I dati personali forniti per la partecipazione al procedimento per l’affidamento del presente appalto pubblico e per le successive fasi verranno trattati esclusivamente per le finalità istituzionali dell’Amministrazione Comunale;

��� Il conferimento dei dati richiesti è obbligatorio, in quanto previsto dalla citata normativa; l’eventuale rifiuto a fornire tali dati potrebbe comportare il mancato perfezionamento del procedimento di gara e delle sue successive fasi contrattuali;

���� Il trattamento sarà effettuato sia con modalità manuali che mediante l’uso di procedure informatiche; il trattamento dei dati verrà effettuato in modo da garantire la sicurezza e la riservatezza degli stessi e potrà essere effettuato mediante strumenti manuali, informatici e telematici idonei a memorizzarli, gestirli e trasmetterli. Tali dati potranno essere anche abbinati a quelli di altri soggetti in base a criteri qualitativi, quantitativi e temporali di volta in volta individuati;

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Il LEGALE RAPPRESENTANTE

(_____________________________________)

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��� I dati sensibili e giudiziari non saranno oggetto di diffusione; tuttavia alcuni di essi potranno essere comunicati ad altri soggetti pubblici o privati nella misura strettamente indispensabile per svolgere attività istituzionali previste dalle vigenti disposizioni in materia di rapporto di conferimento di appalti pubblici, secondo quanto previsto dalle disposizioni di legge e di regolamento di cui al precedente punto i e secondo quanto previsto dalle disposizioni contenute nel D.lgs. n° 196/2003.

�� Il titolare del trattamento dati è il Comune di Sassoferrato;

��� Il Responsabile del trattamento è il Dott.Pietro Baldoni, Responsabile del Servizio – Servizi Sociali del Comune di Sassoferrato.

________________ lì _____________

IL LEGALE RAPPRESENTANTE Timbro e firma

(con allegata copia fotostatica di documento di identità valido)

___________________________________________________ N.B.: - La presente dichiarazione deve essere sottoscritta in ogni sua pagina - Le parti che NON INTERESSANO vanno depennate

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MODELLO OFFERTA – ALLEGATO B

Spett. Comune di Sassoferrato Piazza Matteotti n° 1 60041 – SASSOFERRATO

OGGETTO: Gara per l’affidamento della gestione del servizio Asilo Nido del Comune di Cerreto d’Esi per anni 3 rinnovabili - CIG: 5985853229. Il sottoscritto …………………………………………………..nato a……………………………….. il ………………………residente a ……………………….via………………………………………. Codice fiscale …………………………………………………in qualità di legale rappresentante della Cooperativa…………………………………………………………………………………….. con sede in …………………………………………….via ………………………………………….. Codice fiscale………………………………………….Partita Iva…………………………………… Tel………………………………..Fax…………………………, con espresso riferimento alla Ditta che rappresenta,

FORMULA LA SEGUENTE OFFERTA, inferiore rispetto alle tariffe orarie poste a base di gara, con percentuale di ribasso UNICA PER TUTTE LE TARIFFE AD ECCEZIONE DELLA SPESA ANNUA PER I GENERI ALIMENTARI, I PRODOTTI DI PULIZIA E SPESE UTENZE: - educatrice Cat. D1 (C.C.N.L. lavoratrici e lavoratori cooperative sociali) tariffa oraria a base d’asta € 18,65 oltre IVA se dovuta (in cifre) ________________________________________________________________________ (in lettere)_______________________________________________________________________ percentuale di ribasso (in cifre)___________ (in lettere) __________________________________ aliquota IVA, se dovuta ………………….. - personale ausiliario Cat. B1 (C.C.N.L. lavoratrici e lavoratori cooperative sociali) tariffa oraria a base d’asta €.16,23 oltre IVA se dovuta (in cifre) ________________________________________________________________________ (in lettere)_______________________________________________________________________ percentuale di ribasso (in cifre)___________ (in lettere) __________________________________ Aliquota IVA se dovuta ……………………. - cuoco Cat. C1 (C.C.N.L. lavoratrici e lavoratori cooperative sociali) tariffa oraria a base d’asta € 17,49 oltre IVA se dovuta (in cifre) ________________________________________________________________________ (in lettere)_______________________________________________________________________ percentuale di ribasso (in cifre)___________ (in lettere) __________________________________ Aliquota IVA se dovuta ……………….. - coordinatore Cat. E1 (C.C.N.L. lavoratrici e lavoratori cooperative sociali) tariffa oraria a base d’asta € 21,01 oltre IVA se dovuta (in cifre) ________________________________________________________________________ (in lettere)_______________________________________________________________________ percentuale di ribasso (in cifre)___________ (in lettere) __________________________________ Aliquota IVA se dovuta …………………

BOLLO da € 16,00

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- COSTO ANNUO DEL PERSONALE – ausiliari cat. B1 monte ore annuo n. 1.417 per costo orario offerto ___________________________________= Euro_________________________ - COSTO ANNUO DEL PERSONALE – cuoco Cat. C1 monte ore annuo n. 1.192 per costo orario offerto___________________________________= Euro_________________________ - COSTO ANNUO DEL PERSONALE – educatrici Cat. D1 monte ore annuo n.7.200 per costo orario offerto___________________________________= Euro_________________________ - COSTO ANNUO DEL PERSONALE – coordinatore Cat. E1 monte ore annuo n.225 per costo orario offerto___________________________________= Euro_________________________

^^^^^^^^^^^ - COSTO ANNUO GENERI ALIMENTARI, PRODOTTI PULIZIA, SPESE UTENZE: €.18.107,76 (in cifre) ________________________________________________________________________ (in lettere)_______________________________________________________________________ percentuale di ribasso (in cifre)___________ (in lettere) __________________________________ - TOTALE ANNUO: Euro_________________________ Data _________________________ Timbro e firma leggibile del legale rappresentante Ulteriori giustificazioni OBBLIGATORIE relative alle voci di prezzo che concorrono a formare l’importo complessivo dell’offerta (qualora non fosse sufficiente lo spazio sotto riportato si può allegare la documentazione relativa alle giustificazioni): Data _________________________ Timbro e firma leggibile del legale rappresentante

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C O M U N E D I C E R R E T O D’E S I PROVINCIA DI ANCONA

Tel. 0732-679000 Fax 0732-678318 [email protected] www.cerretodesi.pannet.it

IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO SEGRETERIA E SERVIZI SOCIALI

VISTI gli atti d’ufficio

A T T E S T A

Che il giorno_____________________ alle ore__________il Sig.________________ __________________________, in qualità di Legale rappresentante o da esso delegato della ________________________________________________________ con sede in _________________________________________________________ ha effettuato il sopraluogo dei locali adibiti ad Asilo Nido del Comune di Cerreto d’Esi sito in Via Don Giuseppe Riganelli n.6. Cerreto d’Esi, ___________

IL RESPONSABILE DEL 1° SERVIZIO (Sig.ra Anna Martella)

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_______________________________________________________

Comune di SassoferratoBando di gara per l’affidamento in appalto deiservizi di igiene urbana CIG 5988115CCF.

SEZIONE I: AMMINISTRAZIONE AGGIUDI-CATRICE.A. Denominazione, indirizzi e punti di contatto:Denominazione: Comune di Sassoferrato (Centraleunica di committenza)

Indirizzo: Piazza Matteotti, 1 - (AN).

Punti di contatto: Comune di Cerreto d’Esi Tel.0732/ 679000-3

E-mail: [email protected]

[email protected]

Ulteriori informazioni: sono disponibili, previarichiesta mediante invio di e-mail. Responsabile delprocedimento: Angelo Bonetti

AVCPASS: Il presente appalto viene esperito nelrispetto della normativa AVCPASS

SEZIONE II: OGGETTO DELL’APPALTO.DESCRIZIONEOggetto: Gestione dei servizi di igiene urbana.

Breve descrizione dell’appalto o degli acquisti:Raccolta differenziata di prossimità-Spazzamento-Trasporto rifiuti in discarica-Gestione centroambiente comunale.

Ammissibilità di varianti: SI, solo, se intese comeofferte migliorative/integrative, che non modifichi-no la struttura sostanziale del servizio, così comedefinito nel Capitolato d’Oneri e che non comporti-no oneri aggiuntivi rispetto all’importo posto a basedi gara.

QUANTITATIVO O ENTITÀ DELL’APPALTOQuantitativo o entità totale: Euro 240.000,00annue (oltre IVA) a corpo per la somma comples-siva Euro 720.000,00.Si prevede inoltre un corrispettivo premialevariabile, da liquidare in due rate pari ad Euro500,00 per ogni punto intero percentuale di rac-colta differenziata raggiunto, oltre la soglia attua-le del 75%.Durata dell’appalto o termine di esecuzione:Periodo: anni tre, dalla data di consegna del servizio.

Sono a carico della ditta appaltatrice gli onerirelativi alle spese generali della Centrale di Com-mittenza che sono quantificate nell’importo diEuro 2.600,00

SEZIONE III: INFORMAZIONI DI CARATTE-RE GIURIDICO, ECONOMICO, FINANZIA-RIO E TECNICO

CONDIZIONI RELATIVE ALL’APPALTOCauzioni e garanzie richieste: cauzione provviso-ria per un importo garantito di Euro 14.400,00. costi-tuita ai sensi dell’articolo 75 del D.lgs 12/04/2006,n. 163 e ss.mm.ii. La garanzia potrà essere ridotta al50% in caso di possesso della Certificazione di Qua-lità UNI EN ISO 9001:2000 che dovrà essere alle-gata alla documentazione in originale o copiaconforme.La cauzione provvisoria, anche se costituita in con-tanti o assegni circolari o in titoli del debito pubbli-co o garantiti dallo Stato, dovrà essere accompagna-ta, pena l’esclusione, dall’impegno incondizionatodel fideiussore, in caso di aggiudicazione, a presen-tare, la cauzione definitiva di cui all’articolo 75,comma 8, del D.lgs 12.04.2006, n. 163 e ss.mm.ii.La cauzione definitiva dovrà essere conforme aquanto previsto dall’articolo 113 del D.lgs12.04.2006n. 163 e ss.mm.ii.La cauzione provvisoria deve prevedere espressa-mente la rinuncia al beneficio della preventivaescussione del debitore principale, la rinuncia all’ec-cezione di cui all’art. 1957 comma 2 del CodiceCivile, nonché la sua operatività entro 15 giorni asemplice richiesta scritta dell’Ente appaltante. Lagaranzia deve avere validità per almeno 180 giornidalla data di presentazione delle offerte. La garanziacopre la mancata sottoscrizione del contratto per fat-to dell’aggiudicatario e sarà svincolata automatica-mente al momento della sottoscrizione del contrattomedesimo, mentre ai non aggiudicatari sarà restitui-ta entro trenta giorni dall’aggiudicazione.In caso di raggruppamento temporaneo già costitui-to o da costituirsi, la cauzione provvisoria in formadi fidejussione dovrà essere prodotta dal capogruppoo dal soggetto individuato come futuro capogruppo,con indicazione espressa nella fideiussione deinominativi degli altri componenti il raggruppamen-to.La cauzione di importo inferiore a quanto richiestooppure la mancanza della cauzione comporterà l’e-sclusione dell’offerente dalla gara.Modalità di pagamento: fondi comunali, per laquota parte di propria competenza. Fatturazionemensile con pagamento a 30 giorni dalla fine delmese di ricevimento della fattura (D.lgs. 231/2002).Forma giuridica che dovrà assumere il raggrup-pamento di operatori economici aggiudicatariodell’appalto: i soggetti interessati potranno parteci-pare come singoli e altresì nelle forme di ATI, con-sorzio, GEIE, società di progetto o altra forma diaggregazione prevista dalla legge (il Raggruppa-mento).Nel caso di Raggruppamento, il soggetto cui è statoconferito mandato da tutti gli altri componenti (ilmandatario) deve fornire l’elenco dei soggetti parte-

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cipanti, completo, per ogni soggetto, dell’indicazio-ne di: ragione sociale, rappresentante legale, compa-gine sociale, amministratori della società.

CONDIZIONI DI PARTECIPAZIONESituazione personale degli operatori, inclusi irequisiti relativi all’iscrizione all’Albo NazionaleGestori Ambientali e nel registro commerciale:- Iscrizione alla Camera di commercio per attività

coincidente con quella oggetto del presente appal-to o in un registro professionale o commercialedello Stato di residenza;

- Iscrizione all’Albo Nazionale Gestori Ambientali.

Nel caso di Raggruppamenti Temporanei di Imprese,Consorzi, GEIE, ciascuna impresa partecipantedeve possedere il requisito prescritto per il servizioche eseguirà nell’appalto, purché, nel suo com-plesso, il concorrente lo possegga per intero. Insede di offerta devono essere indicati il/i servizio/io loro parti che saranno eseguiti da ciascunaimpresa partecipante e la corrispondente percen-tuale.

- Di non trovarsi nelle condizioni di esclusione dallapartecipazione ad appalti pubblici e di stipula deirelativi contratti previste dall’articolo 38 del D.lgs12.04.2006, n. 163 e ss.mm.ii. e da qualsiasi altradisposizione legislativa e regolamentare.

Non hanno titolo a presentare l’offerta per il presen-te bando soggetti, singoli o in qualità di membri diRaggruppamento, che abbiano in corso contenziosicivili, penali o amministrativi nei confronti dell’En-te o dei Comuni soci, come parti proponenti o comeparti resistenti, sia personalmente, sia tramite perso-ne fisiche o giuridiche loro socie, sia tramite perso-ne giuridiche di cui siano socie o che controllano oda cui siano controllate o con cui vi siano interes-senze o partecipazioni.

Capacità economica e finanziaria:- fatturato specifico medio annuo nell’ultimo trien-

nio (2011, 2012, 2013), per servizi di raccolta deirifiuti urbani, non inferiore a Euro 300.000,00annui oltre IVA, con indicazione del/i committen-te/i, della/e data/e e del/i relativo/i importo/i. Incaso di raggruppamento (costituito o costituendo),alla mandataria/capofila è richiesto il possesso deirequisiti minimi prescritti nella misura minima del60%, mentre alle mandanti/consorziate è richiestoil possesso dei medesimi requisiti nella misuraminima del 20%, purché il raggruppamento rag-giunga, nella sua interezza, il fatturato specificomedio annuo richiesto; per i consorzi di cui all’art.34 lett. b) e c) i suddetti requisiti devono essereposseduti direttamente dal consorzio; ai Consorziordinari di concorrenti di cui all’art. 34 lett. e) delD.lgs. 163/2006, ed ai GEIE, si applicano le dispo-sizioni stabilite per i raggruppamenti.

- idonea dichiarazione di istituti bancari ai sensi delD.Lgs. 385/93, atta a dimostrare il requisito dicapacità economica e finanziaria del concorrente.In caso di raggruppamento (costituito o costituen-do), a tutte le ditte partecipanti è richiesto il pos-sesso di tale requisito.

Capacità tecnica:- elenco dei servizi di raccolta dei rifiuti urbani con

modalità di raccolta di prossimità. Dovrà essereallegata una certificazione in originale o in copiaautentica rilasciata dall’Ente o dagli Enti; la certi-ficazione deve, a pena di esclusione, contenerel’indicazione del tipo di servizio svolto, la durata,l’importo contrattuale, il buon esito, l’obiettivoRD raggiunto ed il numero degli abitanti riferitiagli anni indicati. In caso di raggruppamento, Con-sorzi ordinari di concorrenti di cui all’art. 34 lett.e) del D.lgs. 163/2006, e GEIE, tale requisito, nonfrazionabile, dovrà essere posseduto dall’insiemedel raggruppamento; per i consorzi di cui all’art.34 lett. b) e c) i suddetti requisiti devono essereposseduti direttamente dal consorzio.

- possesso della certificazione di qualità/ambientalidella serie UNI ISO 9001 o UNI ISO 14000 odEMAS attinenti al servizio in oggetto ed emessoda organismo abilitato. In caso di raggruppamento(costituito o costituendo), a tutte le ditte parteci-panti è richiesto il possesso di tali requisiti.

Sopralluogo: a pena di esclusione il concorrentedeve prendere visione dei luoghi in cui verrannoespletati i servizi, previa richiesta.

Della presa visione degli elaborati verrà rilasciataapposita attestazione dal Responsabile del procedi-mento o da un suo delegato o da altra persona danominare esclusivamente alle persone di seguitoelencate munite di apposito documento di riconosci-mento: il Legale rappresentante dell’Impresa munitodi apposita documentazione comprovante la suafigura o altro soggetto munito di specifica delega.

In caso di raggruppamento il sopralluogo potrà esse-re effettuato da uno solo dei componenti delle citateforme associative.

L’attestazione di cui sopra dovrà essere inserita nel-la busta A - documenti amministrativi.

Avvalimento: nel caso in cui le imprese in possessodei requisiti generali di cui alla sezione III, letteraB), risultino carenti dei requisiti di carattere econo-mico, finanziario, tecnico ed organizzativo richiesti,possono partecipare alla gara utilizzando l’istitutodell’avvalimento ai sensi dall’art. 49, del D.lgs12.04.2006, n. 163.

Non è consentito, a pena di esclusione, che dellastessa impresa ausiliaria si avvalga più di un concor-rente e che partecipino sia l’impresa ausiliaria chequella che si avvale dei requisiti.

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Ai fini di cui sopra il concorrente deve produrre:

a. una sua dichiarazione verificabile ai sensi dell’art.48 del D.Lgs. n. 163/2006 e ss.mm.ii attestantel’avvalimento dei requisiti necessari per la parte-cipazione alla gara, con specifica indicazione deirequisiti stessi e dell’impresa ausiliaria;

b. una sua dichiarazione circa il possesso da partedel concorrente medesimo dei requisiti generalidi cui all’art. 38 del D.Lgs. n. 163/2006 ess.mm.ii.;

c. una dichiarazione sottoscritta da parte dell’impre-sa ausiliaria attestante il possesso da parte di que-st’ultima dei requisiti generali di cui all’art. 38del D.Lgs. n. 163/2006 e ss.mm.ii.;

d. una dichiarazione sottoscritta dall’impresa ausi-liaria con cui quest’ultima si obbliga verso il con-corrente e verso la stazione appaltante a metterea disposizione per tutta la durata dell’appalto lerisorse necessarie di cui è carente il concorrente;

e. una dichiarazione sottoscritta dall’impresa ausilia-ria con cui questa attesta che non partecipa allagara in proprio o associata o consorziata ai sensidell’art. 34 del D.Lgs. n. 163/2006 e ss.mm.ii;

f. originale o copia autentica del contratto in virtùdel quale l’impresa ausiliaria si obbliga nei con-fronti del concorrente a fornire i requisiti e a met-tere a disposizione le risorse necessarie per tuttala durata dell’appalto; nel caso di avvalimentonei confronti di un’impresa che appartiene almedesimo gruppo in luogo del contratto di cuialla lettera f) l’impresa concorrente può presenta-re una dichiarazione sostitutiva attestante il lega-me giuridico ed economico esistente nel gruppo.

Gli obblighi previsti dalla normativa antimafia acarico del concorrente si applicano anche nei con-fronti del soggetto ausiliario.

SEZIONE IV: PROCEDURATIPO DI PROCEDURA: Procedura aperta: art. 55D.Lgs n. 163/2006.

CRITERI DI AGGIUDICAZIONE: offerta eco-nomicamente più vantaggiosa ai sensi degli artt. 81e 83 del D.lgs. 163/2006 e ss.mm.ii., sulla base deicriteri e pesi di seguito indicati:

prezzo: 40 punti;

organizzazione servizi e proposte migliorative/integrative del servizio: 60 punti.

Il progetto deve prevedere delle proposte concreteche abbiano le precise finalità di migliorare il servi-zio in tutti i suoi aspetti e nelle sue diverse articola-zioni e con la previsione di premialità per l’utenza.

Il punteggio è determinato con arrotondamento aldecimo superiore in caso di seconda cifra dopo lavirgola maggiore o uguale a cinque e, conseguente-mente, con arrotondamento al decimo inferiore in

caso di seconda cifra dopo la virgola minore di cin-que.

L’aggiudicazione è effettuata a favore del concor-rente che ha riportato il punteggio complessivo mag-giore (somma del punteggio dell’offerta tecnica e delpunteggio dell’offerta economica). In caso di offertecon pari punteggio, si darà precedenza, con ilseguente ordine di priorità: alle offerte che hannoriportato il maggior punteggio per l’offerta tecnica;sorteggio tra le offerte avente lo stesso punteggio.

L’aggiudicazione verrà determinata, sulla base deicriteri e pesi indicati nell’allegato 1), da una com-missione giudicatrice, nominata ai sensi dell’art. 84del D.lgs 12.04.2006, n. 163 e ss.mm.ii.

Si accettano solamente offerte in ribasso sull’impor-to a base di gara

MODALITÀ DI PRESENTAZIONE DELL’OF-FERTA: per la presentazione dell’offerta, il sogget-to partecipante dovrà attenersi alle seguenti prescri-zioni.

Presentazione dell’offerta: l’offerta dovrà esserecontenuta in un plico principale, chiuso e sigillato inmodo da garantire l’assoluta integrità e segretezzadell’offerta e controfirmato sui lembi di chiusura dalsoggetto che ha presentato l’offerta, sul qualedovranno essere indicati:

- la ragione sociale del soggetto partecipante conrelativo recapito, partita Iva, telefono, fax e postacertificata (pec); per i concorrenti raggruppati, laragione sociale del mandatario con relativo recapi-to, partita Iva, telefono, fax e posta certificata(pec), nonché la ragione sociale degli altri sogget-ti costituenti il Raggruppamento;

- il seguente indirizzo di destinazione: COMUNE DISASSOFERRATO 1 – Piazzale Matteotti(AN);

- la dicitura: offerta per “Gara per la gestione deiservizi di igiene urbana”. All’interno del plicoprincipale dovranno essere inseriti tre plichi sepa-rati, debitamente chiusi e sigillati in modo dagarantire l’integrità e controfirmati sui lembi dichiusura, da denominare “Plico A, documenti”,“Plico B, offerta tecnica” e “Plico C, offerta eco-nomica”.

Plico A: nel plico A dovranno essere inserite, a penadi esclusione:

la domanda di partecipazione come da allegato) alpresente bando;

le dichiarazioni sostitutive attestanti i requisiti diordine generale di cui all’art. 38 del Codice e quelliprevisti alla sezione III del presente bando e/o ladocumentazione comprovante il possesso dei requi-siti anzi richiesti per la presentazione dell’offertastessa, in particolare (1) come da allegato 3a) per leimprese singole, i raggruppamenti temporanei, iConsorzi ed i GEIE; (2) come da allegato 3b) per

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la/e impresa/e esecutrice/i consorziata/e di un con-sorzio stabile (art. 34 lett. c) del codice di contratti)o di un consorzio tra cooperative di produzione elavoro (art. 34 lett. b) del codice di contratti); (3)come da allegato 3c) per la/e impresa/e componen-te/i di un Consorzio ordinario di concorrenti (art. 34lett. e) del codice di contratti) o di un GEIE; ladichiarazione che il contratto collettivo applicato ailavoratori dipendenti è FISE Assoambiente; (nelcaso di consorzi di cui all’articolo 34, comma 1, let-tere b) e c) del D.lgs 12.04.2006. 163 ss.mm.ii) l’in-dicazione, pena l’esclusione, per quali consorziati ilconsorzio concorre relativamente a questi ultimiconsorziati opera il divieto di partecipare alla gara inqualsiasi altra forma; la dichiarazione di accettare,senza condizione o riserva alcuna, tutte le norme edisposizioni contenute nel Bando di gara e nel Capi-tolato d’oneri e relativi allegati; la dichiarazione diaver preso conoscenza e di aver tenuto conto nellaformulazione dell’offerta delle condizioni contrat-tuali e di tutti gli oneri compresi quelli relativi alledisposizioni in materia di sicurezza, di assicurazio-ne, di condizioni di lavoro e di previdenza ed assi-stenza in vigore nel luogo dove devono essere ese-guite le prestazioni; la dichiarazione di avere nelcomplesso preso conoscenza della natura dell’appal-to e di tutte le circostanze generali, particolari e loca-li, nessuna esclusa ed eccettuata, che possono avereinfluito o influire sulla determinazione della propriaofferta e di giudicare, pertanto, remunerativa l’offer-ta economica presentata; attestato di presa visionedei luoghi in cui verranno espletati i servizi rilascia-to dal Comune di Cerreto d’Esi;

le dichiarazioni bancarie come indicato alla prece-dente Sezione III, cauzione provvisoria sull’importototale posto a base di gara come indicato alla prece-dente Sezione III, lettera A, punto 1, da prestare inuno dei modi previsti dall’art. 75 del D. Lgs.163/2006 e ss.mm.ii.;

2.11 la documentazione attestante il versamento afavore dell’Autorità per la vigilanza sui contrattipubblici secondo le modalità vigenti ed in confor-mità alle istruzioni riportate sul sito www.autoritala-voripubblici.it/riscossioni.html, riportando il codiceidentificativo gara (CIG).

Plico B: deve contenere, N. 3 copie cartacee e N. 3copie su supporto informatico CD file PDF e/oWORD, contenenti, a pena di esclusione, la seguen-te documentazione:

- un progetto che comprenda p delle proposte con-crete che abbiano le precise finalità di migliorare ilservizio in tutti i suoi aspetti e nelle sue diversearticolazioni e con la previsione di premialità perl’utenza(Piano Programma Organizzativo Miglio-rativo dei Servizi), il tutto in massimo 30 cartelle

A4 (escluso copertina, indici ed eventuali allegatiplanimetrici esterni alla relazione in formatoA3 o maggiore);

- tabella riepilogativa del personale operativo;

- tabella riepilogativa dei mezzi impiegati nei servi-zi ;

Ogni pagina stampata dei su elencati elaborati dovràessere timbrata e sottoscritta dal legale rappresen-tante dell’impresa, compresi eventuali depliants.

Plico C: nel plico C, a pena di esclusione, dovàessere inserita l’offerta economica completa deiseguenti documenti:

- dichiarazione (redatta in conformità all’allegato B)del presente Disciplinare titolato “Modulo dell’of-ferta”), redatta in competente bollo ed in linguaitaliana, sottoscritta dal legale rappresentante otitolare del concorrente o da suo procuratore, con-tenente l’indicazione del prezzo (in cifre e in lette-re) dei servizi a base di gara. In caso di contrastotra le due indicazioni prevarrà quella più vantag-giosa per l’amministrazione (art. 72, R.D.23.05.1924, N. 827)

In caso di raggruppamenti temporanei e consorziordinari non ancora costituiti, ai sensi dell’articolo37, comma 8, del decreto legislativo n. 163 del 2006,l’offerta economica deve essere sottoscritta dai lega-li rappresentanti di tutti gli operatori economici checompongono il raggruppamento temporaneo o ilconsorzio ordinario; inoltre, l’offerta economicadeve contenere l’impegno che, in caso di aggiudica-zione, i concorrenti conferiranno mandato collettivospeciale con rappresentanza ad uno di essi, indicatospecificatamente e qualificato come capogruppo, ilquale stipulerà il contratto in nome e per conto pro-prio e delle mandanti e che si conformeranno alladisciplina prevista dalle norme per i raggruppamen-ti temporanei.

Gli importi dichiarati da imprese stabiliti in altro sta-to membro dell’Unione Europea, devono essereespressi in euro.

Termine per la presentazione dell’offerta: l’offer-ta, debitamente elaborata, sottoscritta e redatta conle modalità sopraindicate, indirizzata a Comune diSassoferrato (AN)(Centrale Unica di Committen-za), dovrà pervenire, a pena di inammissibilità,redatta in lingua italiana, entro e non oltre le ore12,00 del giorno 9 (nove) gennaio 2015 tramiteServizio Postale, Agenzia di recapito autorizzata oconsegnata a mano, in quest’ultimo caso nel rispettodegli orari di ufficio, dalle ore 9:00 alle ore 13:00 dallunedì al venerdì.

L’invio dell’offerta, in ogni caso, si intende fatto adesclusivo rischio del concorrente. Sarà pertanto con-siderato inaccettabile qualsiasi reclamo per mancato

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o ritardato arrivo dell’offerta e conseguentemente,saranno prese in considerazione solo le offerte per-venute al suddetto ufficio entro il termine stabilito.

INFORMAZIONI DI CARATTERE GENERA-LEValidità dell’offerta: il periodo minimo durante ilquale l’offerente è vincolato alla propria offerta è digiorni 180 (centottanta) dal termine ultimo per ilricevimento delle offerte.

Modalità di apertura delle offerte: le offerte,documentazione di cui al plico A, saranno aperte inseduta pubblica il giorno 20 gennaio 2015, presso lasede della Centrale Unica di Committenza. Nellamedesima seduta si procederà al sorteggio di cuiall’art. 48 del D.Lgs 163/2006.

I concorrenti sorteggiati dovranno comprovare,entro e non oltre 10 giorni (termine perentorio) dalricevimento di fax di richiesta, con pieno valore dilegale, pena l’esclusione dalla gara e le conseguenzedi cui all’art. 48 del D.Lgs 163/2006, il possesso deirequisiti di capacità economico - finanziario e tecni-co professionale.

Nel caso in cui venga presentata una sola offerta orisulti ammesso un solo offerente e, allo stessomodo, nel caso in cui vengano presentate due soleofferte o ammessi due soli offerenti, la verifica deirequisiti verrà effettuata successivamente all’aggiu-dicazione in fase di controllo della prima e secondaclassificata; l’esito del controllo verrà comunicato atutti i concorrenti ammessi.

Diversamente la commissione interromperà la sedu-ta e procederà, nei tempi di legge, a verificare ladocumentazione trasmessa dai concorrenti sorteg-giati. In relazione all’esito del controllo documenta-le, la Commissione conferma o meno l’ammissionedei sorteggiati e ne darà comunicazione mediantepubblicazione sul sito web dell’Ente. Successiva-mente in seduta pubblica, previo avviso a mezzo faxinviato almeno tre giorni prima della data stabilita, laCommissione giudicatrice procederà all’aperturadell’offerta tecnica di cui al plico B per la verificadella congruità della documentazione ivi contenuta

e. quindi, in seduta segreta, all’esame delle offertetecniche di cui al plico B.

Infine in seduta pubblica, previo avviso a mezzo faxinviato almeno tre giorni prima della data stabilita, laCommissione giudicatrice procederà all’aperturadell’offerta economica di cui al plico C e provve-derà, a seguito dell’attribuzione dei punteggi, a stila-re la graduatoria provvisoria di aggiudicazione dellagara.

I criteri di individuazione e di verifica nonché il pro-cedimento di verifica e di esclusione delle offerteanormalmente basse (offerte anomale) sono regolatidagli artt. 86, 87 e 88 del D.lgs. 163/2006 e s. m. e i.

Qualora ricorrano le condizioni di cui al precedentecomma, la verifica delle offerte anormalmente basseavverrà secondo quanto previsto dal D.lgs. 163/2006e s. m. e i..

Conseguentemente, esperite le verifiche di cuiall’art. 48, comma 2, del D.lgs. 163/2006 e s. m. e i.e le altre verifiche di Legge, si procederà all’aggiu-dicazione definitiva e, acquisita la garanzia per l’e-secuzione del contratto (ex art. 113 del D.lgs.163/2006 e s. m. e i.) e gli altri documenti richiestidal Capitolato d’Oneri, si procederà alla stipulazio-ne del contratto in forma pubblica amministrativa, aisensi dell’art. 11, comma 13, del D.lgs. 163/2006 es. m. e i.

Prima della stipulazione del contratto, in caso diaggiudicazione, le singole imprese facenti parte diRaggruppamento Temporaneo, Consorzio ordinarioo GEIE da costituire dovranno conferire mandatocollettivo speciale irrevocabile con rappresentanzaad una di esse qualificata come mandataria, che sti-pulerà il contratto in nome e per conto proprio e deimandanti.

Il raggruppamento dovrà essere costituito con attonotarile entro trenta giorni dalla data di ricevimentodella comunicazione d’aggiudicazione.

Per quanto non espressamente previsto si fa riferi-mento alla normativa in materia art. 35, 36 e 37 delD.Lgs 163/2006 ss.mm.ii..

Saranno ammessi ad assistere all’apertura dei plichi,durante le sedute pubbliche, i legali rappresentantidelle imprese partecipanti e/o loro delegati, muniti diapposita delega.

SEZIONE V: ALTRE INFORMAZIONICAUSE DI ESCLUSIONESi applicherà l’art. 46 comma 1bis del D.Lgs. n.163/2006, introdotto dal D. L. 13 maggio 2011 n. 70“Sono cause di esclusione ai fini del presente bandoil mancato adempimento alle prescrizioni previstedal D.Lgs. 163/2006 e dal relativo regolamento e daaltre disposizioni di legge vigenti, nonché nei casi diincertezza assoluta sul contenuto o sulla provenien-za dell’offerta, per difetto di sottoscrizione o di altrielementi essenziali ovvero in caso di non integritàdel plico contenente l’offerta o la domanda di parte-cipazione o altre irregolarità relative alla chiusuradei plichi, tali da far ritenere, secondo le circostanzeconcrete, che sia stato violato il principio di segre-tezza dell’offerta.” Per altri elementi essenziali, aifini del presente bando, si intendono quelli soggetti“a pena di esclusione” secondo quanto indicato nel-le singole Sezioni, alle quali si rimanda.

L’Ente potrà comunque richiedere, ai sensi dell’art.46 del D.Lgs. n. 163/2006, completamenti/chiari-menti in ordine al contenuto dei certificati, docu-menti e dichiarazioni presentati.

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INFORMAZIONI COMPLEMENTARIAi sensi dell’articolo 55, comma 4, del decreto legi-slativo n. 163 del 2006, l’Ente si riserva di effettua-re l’aggiudicazione anche in presenza di una solaofferta valida se ritenuta congrua e conveniente.Non sono ammesse offerte pari o in aumento all’im-porto posto a base di gara. Si accettano solo offertein ribasso sull’importo a base di garaNon sono ammesse offerte condizionate.E. facoltà dell’Ente appaltante posticipare la data diinizio del servizio oggetto del presentebando. Sulle autodichiarazioni operano i controlli diveridicità di cui all’art. 48 del D.Lgs. n. 163/2006 ess.mm.ii.I dati personali forniti saranno trattati ai sensi delD.Lgs. n. 196/2003.L’Ente si riserva la facoltà, a suo insindacabile giu-dizio, di non procedere all’aggiudicazione dell’ap-palto oggetto del presente bando; in tal caso leImprese concorrenti non potranno vantare diritti opretese, né per il fatto di aver rimesso offerta, né pereffetto del mancato affidamento. Per l’Ente commit-tente, il vincolo giuridico sorgerà solo a seguito del-la sottoscrizione del formale contratto di appalto.Ulteriori informazioni potranno essere richiesteesclusivamente in forma scritta via e-mail, esclusi-vamente in lingua italiana. Le risposte saranno pub-blicate esclusivamente nel sito internet dell’Entecome sopra specificato almeno sei giorni prima deltermine ultimo di presentazione delle offerte (art. 71,comma 2, D.Lgs 163/2006). Non saranno quindi tra-smesse risposte dirette e riservate alle singole Ditte.Per i sopralluoghi e la presa visione dei luoghi ènecessario richiedere appuntamento tramite contattoal seguente indirizzo: Via email:[email protected]. dalle ore 09,00alle ore 12,00.

Sassoferrato 30/10/2014

IL RESPONSABILE DELPROCEDIMENTO

Dott Angelo Bonetti

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COMUNE DI SASSOFERRATO C.A.P. 60047 PROVINCIA DI ANCONA Piazza Matteotti, 1 Telefono: 0732/9561 Fax: 0732/956234 www.comune.sassoferrato.an.it

E-mail:[email protected] PEC: [email protected]

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ART. 1 OGGETTO DEL CAPITOLATO

L’oggetto del presente appalto riguarda l’affidamento di un servizio di gestione dei rifiuti urbani con ridotto impatto ambientale in un’ottica di ciclo di vita, ai sensi del Piano d’azione per la sostenibilità ambientale dei consumi nel settore della pubblica amministrazione (PAN GPP) e del Decreto del Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare del 13/02/2014. Cerreto D’Esi Estensione territorio 16 Kmq Frazioni 1 Produzione rifiuti anno 2013 1.524,50 tonnellate Numero abitanti 3.986 Utenze domestiche 1.741 Utenze non domestiche 129 I servizi oggetto del presente appalto sono: 1. la raccolta a domicilio porta a porta ed il trasporto a destino della frazione dei rifiuti urbani residuale dalle raccolte differenziate (rifiuto residuo non riciclabile), destinata a smaltimento, proveniente da locali e luoghi adibiti ad uso di civile abitazione e ad usi diversi, ma assimilati ai rifiuti urbani per qualità e quantità, ai sensi dell’art. 184, comma 2, lettera b) del D.Lgs. n. 152/2006 e s.m.i, - i rifiuti domestici, anche ingombranti provenienti da locali e luoghi adibiti ad uso civile abitazione -i rifiuti non pericolosi provenienti da locali e luoghi adibiti ad usi diversi da quelli di cui sopra, assimilati ai rifiuti urbani per qualità e quantità ai sensi dell’art. 198 comma 2 lettera g); -i rifiuti provenienti da spazzamento stradale; - i rifiuti di qualunque natura ( non pericolosa) o provenienza, giacenti sulle strade ed aree pubbliche o sulle strade ed aree private comunque soggette ad uso pubblico o sulle rive dei corsi d’acqua; - i rifiuti vegetale provenienti da aree verdi, quali parchi, giardini, ed aree cimiteriali; - rifiuti provenienti da esumazioni ed estumulazioni, nonché gli altri rifiuti provenienti da attività cimiteriali diversi da quelli di cui ai punti precedenti; 2. la raccolta differenziata presso l’isola ecologica ed il trasporto a destino di varie frazioni di rifiuto urbano destinate a trattamento per il recupero, riciclo o riuso proveniente da locali e luoghi adibiti ad uso di civile abitazione e ad usi diversi, ma producenti analoghi residui a condizione che siano assimilati ai rifiuti urbani per qualità e quantità, ai sensi dell’art. 184, comma 2, lettera b) del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i; 3.I costi dello smaltimento presso le discariche, autorizzate dalla Provincia di Ancona, dell’indifferenziata domiciliare e dell’organico conferito presso le isole ecologiche sono a carico dell’Amministrazione Comunale. 4. Lavaggio e disinfezione dei contenitori utilizzati per i servizi di cui ai precedenti punti (di seguito indicato globalmente in lavaggio cassonetti); 5. l’effettuazione del servizio di pulizia meccanizzata e/o manuale del suolo pubblico,�compreso il diserbo, lo spurgo di pozzi e pozzetti, il trasporto ad impianto e relativo�smaltimento dei rifiuti provenienti da tali attività; 6.Fornitura dei contenitori domiciliari, dei contenitori delle isole ecologiche e di tutti i mezzi necessari da dedicare ai servizi igiene urbana;

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7. Servizi accessori: pulizia caditoie, raccolta rifiuti abbandonati, pulizia di bagni pubblici (di seguito indicati globalmente in servizi accessori); 8.Allestimento degli scarrabili e delle campane e Gestione del Centro Ambiente su area messa a disposizione dal Comune di Cerreto d’Esi in località Campodonico; 9. la raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti di qualunque natura o provenienza, giacenti sulle strade ed aree private comunque soggette ad uso pubblico, o sulle rive dei corsi d’acqua. 10. l’attività di informazione e sensibilizzazione agli utenti, secondo quanto previsto nel presente capitolato e nelle forme nello stesso specificate; 11. Monitoraggio dei servizi effettuati e produzione di un report semestrale; Ai fini della classificazione dei rifiuti da gestire con il servizio di cui al presente capitolato, si fa riferimento al Dlg.vo 22/97 e sue successive modifiche e integrazioni.

ART. 2 MODALITA’ E SVOLGIMENTO DEL SERVIZIO

I servizi oggetto dell’appalto dovranno attenersi ai disposti di cui all’art.178 del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. ed in particolare dovranno conformarsi ai principi di precauzione, di prevenzione, di proporzionalità e di responsabilizzazione nell’intero circuito di gestione del rifiuto. Nell’erogazione dei servizi, l’I.A. si impegnerà formalmente affinché gli stessi vengano svolti nel rispetto dei principi di cui alla Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 27 gennaio 1994 nei confronti del cittadino utente ed in particolare: eguaglianza, imparzialità, continuità, diritto di scelta, partecipazione, efficienza ed efficacia. Il Comune di Cerreto d’Esi nell’esercizio dei propri poteri di direzione, controllo e vigilanza verificherà l’osservanza ed il rispetto, da parte dell’I.A., di questi principi generali. L’I.A. dovrà inoltre impegnarsi precipuamente allo sviluppo e gestione di iniziative tendenti alla riduzione del rifiuto, al potenziamento dei sistemi di raccolta differenziata per il recupero, riutilizzo e riciclo del materiale raccolto in collaborazione con la Stazione appaltante. L’I.A. potrà anche presentare iniziative legate al riuso (quali mercatini, organizzazione centri di riuso ecc.) e a sistemi di misurazione della produzione dei rifiuti delle singole utenze finalizzati alla valutazione per l’eventuale applicazione di meccanismi premiali per il cittadino della tariffa rifiuti. L’I.A. dovrà garantire, per le fasi di competenza, l’assenza di rischi per l’ambiente, l’assoluta mancanza di inconvenienti imputabili a rumori o odori molesti, il massimo decoro di mezzi ed attrezzature utilizzate nell’espletamento dei servizi oggetto dell’appalto e il corretto riposizionamento dei contenitori nelle aree dove sono stati prelevati. Nell’espletamento delle funzioni affidate, l’I.A. e per essa il personale incaricato, dovrà collaborare con le strutture tecniche e di vigilanza del Comune per garantire il regolare svolgimento dei servizi e per il raggiungimento degli obbiettivi di efficacia ed efficienza degli stessi. Il servizio dovrà quindi essere espletato a perfetta regola d’arte e l’Amministrazione Comunale eseguirà i controlli accurati per accertare la regolarità’ del servizio stesso. Eventuali inadempienze saranno tempestivamente contestate verbalmente e per iscritto al Responsabile del servizio: a tal fine il Gestore dovrà comunicarne le generalità e recapito all’amministrazione comunale. E’ fatto obbligo al Gestore comunicare all’amministrazione comunale il calendario dei servizi di cui all’Art. 1. L’impresa si obbliga ad osservare tutte le norme contrattuali, assicurative e previdenziali in vigore per la categoria e gli accordi integrativi locali. I servizi oggetto dell’appalto sono a tutti gli effetti servizi pubblici essenziali e costituiscono�quindi attività di pubblico interesse sottoposta alla normativa dettata dalla Parte IV del D.Lgs.�152/2006 e s.m.i..� I servizi oggetto dell’appalto non potranno pertanto essere sospesi o abbandonati salvo�cause di forza maggiore; tra esse viene annoverato lo sciopero delle maestranze a�condizione che lo stesso rispetti le norme per l’esercizio del diritto di sciopero nei servizi�pubblici essenziali previsti dalla Legge 12 giugno 1990, n. 146. In relazione al suddetto diritto di sciopero e alla regolamentazione delle sue modalità di esercizio sono inoltre da intendersi integralmente richiamate le disposizioni in materia definite nei CCNL dei servizi ambientali dei settori pubblico e privato (Federambiente e FISE) e nei loro allegati. Si precisa inoltre al riguardo che la sospensione del servizio deve essere tempestivamente comunicata al Comune di Cerreto d’Esi entro il decimo giorno antecedente all’evento ed all’utenza a mezzo di appositi avvisi da pubblicare negli appositi spazi comunali ed a mezzo di volantini, recapitati a domicilio, entro cinque giorni antecedenti all’evento interruttivo. Non saranno considerati causa di forza maggiore, scioperi del personale che dipendessero da cause locali e/o direttamente imputabili all’I.A. quali, a titolo d’esempio, il ritardo nel pagamento degli stipendi, la distribuzione dei carichi di lavoro rispetto a quanto previsto dal contratto e simili.

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In caso di arbitrario abbandono, sospensione, o non rispetto della normativa sopra citata, nonché in caso di mancata effettuazione del servizio informativo, previsto al precedente paragrafo, il Comune di Cerreto d’Esi potrà sostituirsi direttamente, o mediante terze ditte, all’I.A. per l’esecuzione d’ufficio, con rivalsa nei confronti dell’I.A. per il risarcimento dei danni e degli oneri sostenuti. L’I.A. dovrà comunicare al Comune di Cerreto d’Esi ed all’utenza, in occasione della campagna informativa annuale e all’inizio di ogni anno nell’apposito calendario, i giorni festivi di sospensione dei servizi ed i relativi recuperi degli stessi; in caso di eventuali interruzioni impreviste del servizio l’I.A. dovrà darne tempestiva comunicazione al Comune di Cerreto d’Esi e all’utenza a mezzo di manifesti e locandine oltre ai volantini recapitati a domicilio, ovvero con altri mezzi da concordare con l’Amministrazione Comunale.��

ART. 3 GESTIONE R.S.U.

Il Gestore dovrà garantire: I contenitori attuali sono di proprietà della Ditta esecutrice del servizio

� Servizio di raccolta e trasporto delle frazioni conferite nei contenitori collocati nelle isole ecologiche, fino agli impianti di smaltimento e/o recupero, con una frequenza come di seguito riportato: Tipologia rifiuto Frequenza utenze domestiche

Frazione indifferenziata p. a p. Settimanale Pannoloni e pannolini p. a p. su richiesta Settimanale Frazione organica isole prossimità Bisettimanale Carta e cartone isole prossimità Settimanale Plastica isole prossimità Settimanale Vetro e lattine isole prossimità Quindicinale Tipologia rifiuto Frequenza utenze non domestiche

Frazione indifferenziata p. a p. Settimanale Frazione organica p. a p. Bisettimanale Carta e cartone p. a p. Settimanale Plastica p. a p. Settimanale Vetro e lattine p. a p. Settimanale

� Servizio di raccolta domiciliare della frazione indifferenziata e trasporto fino agli impianti di smaltimento indicati dalla provincia di Ancona;

� Pulizia delle piazzole e delle aree ove sono collocati i contenitori, rimuovendo anche gli eventuali rifiuti ingombranti abbandonati;

� La fornitura, la manutenzione ordinaria e straordinaria nonché la sostituzione dei contenitori qualora obsolescenti o inutilizzati;

� Il potenziamento del parco contenitori collocato sul territorio comunale, qualora durante l’estensione del contratto, questo si renda necessario;

� La raccolta pannoloni-pannolini verrà assicurata a tutti gli utenti serviti con il sistema di raccolta domiciliare del secco residuo e che ne faranno apposita richiesta, con una frequenza settimanale aggiuntiva rispetto alla possibilità di conferimento dei rifiuti in oggetto da parte degli utenti nel circuito di raccolta dedicato al rifiuto indifferenziato;

� Lo svuotamento del contenitore domiciliare con la frazione indifferenziata sarà effettuato con frequenza settimanale;

� Lavaggio cassonetti: il servizio di lavaggio di tutti i cassonetti collocati sul territorio comunale dovrà essere garantito mediante l’utilizzo di apposito automezzo dotato di attrezzatura lavacassonetti che dovrà permettere il lavaggio interno dei contenitori, mediante acqua ad alta pressone con aggiunta di detergenti e disinfettanti, ed esterno in modo tale che risultino decorosi esternamente, non emanino odori molesti e risultino efficienti i pannelli rifrangenti. Dovranno comunque essere garantiti interventi di lavaggio su tutti i contenitori con una frequenza non inferiore a:

� Dal 15 settembre al 15 maggio n. 1 intervento/40 giorni; � Dal 16 maggio al 14 settembre n. 1 intervento/20 giorni. � Sono a carico del Gestore tutti gli oneri relativi al servizio compreso lo smaltimento dei reflui che

dovrà avvenire in impianti autorizzati. Il Gestore dovrà fornire all’Amministrazione, ogni qualvolta questa ne faccia richiesta, copia dei formulari attestanti il corretto smaltimento dei reflui prodotti.

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� La fornitura, la collocazione, il regolare svuotamento concordato con l’amministrazione comunale e la rimozione finale dei contenitori necessari per il conferimento rifiuti (in modo differenziato) in occasioni di manifestazioni (Ricorrenti e non) che avranno luogo nel territorio comunale. � COMUNE DI CERRETO D’ESI – ELENCO MANIFESTAZIONI RICORRENTI MANIFESTAZIONE

LOCALITA’

DURATA

Festa dell’uva

Centro storico e zone limitrofe

4 giornate

fiera del 6 agosto Centro storico e zone limitrofe

2 giornate

Corpus Domini Centro storico e zone limitrofe

2 giornate

�Art.4

SPAZZAMENTO Generalità L’I.A. dovrà provvedere alle operazioni di spazzamento manuale e meccanizzato di strade ed aree pubbliche e ad uso pubblico, secondo il progetto che verrà presentato in sede di gara, che dovrà riportare dotazioni non inferiori a quanto indicato successivamente. L’I.A. dovrà procedere allo svuotamento settimanale dei cestini stradali e di quelli presenti nei giardini pubblici presenti sull’intero territorio comunale. E’ cura della I.A. utilizzare e collocare, a proprie spese, appositi sacchi a perdere all’interno degli stessi, che dovranno essere sostituiti ogni volta che vengono effettuate le operazioni di svuotamento dei cestini, unitamente alla pulizia dell’area circostante; nelle zone dove è previsto lo spazzamento manuale, la frequenza di svuotamento deve essere la stessa dello spazzamento. Il servizio di vuotatura dei cestini dovrà essere esteso anche a quelli che venissero successivamente posizionati sul territorio comunale nel corso della durata dell’appalto senza ulteriori oneri a carico del comune di Cerreto d’Esi. L’I.A. dovrà provvedere, con frequenza adeguata, alla manutenzione ordinaria ed alla pulizia dei cestini effettuando anche il lavaggio interno ed esterno e la loro disinfezione. L’I.A. dovrà inoltre provvedere alla riparazione dei cestini danneggiati, qualora giunga segnalazione da parte del Comune o su rilevazione dello stesso Appaltatore di danni che ne precludano il corretto utilizzo. Le dotazioni e la frequenza minima di intervento possono essere concordate su proposta dell’I.A. solo previo consenso del Comune e comunque sempre e soltanto con il fine di ottenere un miglioramento del servizio. Ogni ulteriore strada, piazza, marciapiede, parco, giardino, pista ciclabile, ecc. che dovesse essere realizzata ex novo durante il corso dell’appalto dovrà essere inserita, se richiesto dal Comune, nei servizi di pulizia con i criteri di intervento e di standard qualitativi previsti nella zona o richiesti dal Comune; in modo analogo, il Comune si riserva il diritto di richiedere all’I.A. eventuali inserimenti all’interno delle aree da servire con lo spazzamento di strade, piazze, ecc. inizialmente non incluse. Il canone corrispondente verrà nel caso modificato con accordo tra le parti. Lo spazzamento deve essere effettuato da parte di personale ad esso appositamente addetto, dotato dei mezzi e delle attrezzature necessarie ed idonee (soffiatori, agevolatori, aspiratori, ecc.). Nell’effettuare le operazioni di pulizia gli addetti dovranno usare tutti gli accorgimenti necessari per evitare di sollevare polvere ed arrecare ingiustificati disagi agli utenti e comunque al pubblico. L’esecuzione dei servizi di nettezza urbana deve essere effettuata anche tenendo conto ed in funzione delle esigenze della circolazione veicolare e pedonale, nonché nel rispetto delle disposizioni contenute nel Codice della strada e delle eventuali ordinanze comunali in materia di circolazione. I mezzi utilizzati per lo svolgimento del servizio e le attrezzature di cui il personale è dotato devono consentire lo spazzamento e l’aspirazione dei rifiuti anche all’interno di vicoli/viottoli di difficile accesso, dei

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porticati e negli spazi circostanti e sottostanti i contenitori e le autovetture eventualmente presenti lungo il percorso. I viali e le strade alberate devono essere tempestivamente ripuliti, in particolare nella stagione autunnale, dalle foglie, ramaglie naturalmente cadute, ecc. al fine di tutelare la pubblica e privata incolumità di chi vi transita Particolare attenzione andrà posta, in ogni periodo dell’anno, alla pulizia delle bocche di lupo e alle griglie, lasciandole libere da qualsiasi materiale ostruente. Al termine delle operazioni di spazzamento, i luoghi interessati dovranno risultare sgombri da detriti, foglie, carte e rifiuti di qualsiasi genere. Il servizio di spazzamento dovrà essere eseguito di norma nelle ore antimeridiane. Durante le operazioni di spazzamento l’I.A: dovrà provvedere alla segnalazione al Comune di qualsiasi anomalia (es. presenza di discariche abusive, cestini stradali danneggiati, contenitori esposti erroneamente su strada, ecc.) sia presente sul territorio in cui viene effettuato il servizio. Servizi di spazzamento meccanizzato Lo spazzamento meccanizzato deve essere effettuato con l’impiego di mezzi autospazzatrici idonee ad asportare sabbia, graniglia e ogni altro rifiuto presente. Le autospazzatrici devono essere dotate di cassone di adeguata capacità, e di un sistema che consenta, con un’opportuna riserva d’acqua, l’abbattimento delle polveri mediante umidificazione. Tale sistema deve essere tenuto costantemente in funzione. Mezzi ed attrezzature devono avere un sistema di insonorizzazione che contenga la loro rumorosità entro i limiti di accettabilità ammessi per gli interventi nelle ore notturne. L’apparato di convogliamento e raccolta dei rifiuti rimossi deve essere aspirante o meccanico, in relazione al tipo di pavimentazione stradale e con il preciso obiettivo che la stessa non venga danneggiata dall’utilizzo di un mezzo non idoneo; dovrà infatti essere posta particolare attenzione alle pavimentazioni posate con sabbia quali blocchetti di porfido, autobloccanti e simili. L’uso delle autospazzatrici deve garantire l’igienicità delle operazioni eseguite mediante la dotazione delle apparecchiature occorrenti (spazzole rotanti anteriori e laterali (ed eventuale terza spazzola) , umidificatori, aspiratori di polvere e detriti, contenitori per i rifiuti raccolti), arrecando il minore disturbo possibile causato da emissione di gas di scarico e rumori; per tali fini devono essere rispettate le specifiche disposizioni legislative e regolamentari vigenti. Il rifornimento dell’acqua necessario alle macchine utilizzate sarà a carico dell’I.A., salvo specifici accordi con i singoli Comuni. Per migliorare la qualità del servizio, l’intervento delle spazzatrici meccaniche potrà essere effettuato con l’impiego della prescritta segnaletica stradale mobile occorrente per eliminare la sosta delle auto; tale segnaletica dovrà essere fornita e posizionata a cura e spese dell’I.A. nelle modalità precedentemente condivise con il Comune. Nell’ambito delle normali operazioni di spazzamento, devono essere puliti anche i cordoli dei seguenti elementi: rotonde, aiuole spartitraffico, elementi rigidi di indirizzamento del traffico, e altre strutture del genere. Sono a carico dell’Impresa gli oneri per l’eventuale deviazione del traffico e le eventuali autorizzazioni. Ogni spazzatrice dovrà essere preceduta da un operatore manuale, dotato di soffiatore o agevolatore nei mesi autunnali e di scopa nel restante periodo dell’anno. All’interno delle mure del Centro Storico è assolutamente vietato l’uso del soffiatore per tutto l’anno. Sarà esclusivamente di tipo manuale lo spazzamento di Piazza Lippera, Piazza Caraffa e Viale Giuseppina Vitali al fine di preservarne l’integrità nel tempo. Il servizio deve essere programmato con l’Amministrazione Comunale per quanto concerne le ordinanze sosta, circolazione e quant’altro….e dovrà avere almeno questa cadenza:

� La pulizia del centro storico e le immediate vicinanze dovrà essere effettuata tutti i giorni. � La pulizia delle località adiacenti il centro storico e ogni altra zona dovrà essere effettuata

una o due volte la settimana a seconda delle esigenze. � La pulizia della località “Cerquete” deve essere effettuata una volta a settimana. � Dovrà essere assicurato lo spazzamento meccanico e manuale anche in concomitanza delle

manifestazioni sottoelencate così come specificato nella tabella seguente:

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MANIFESTAZIONE

LOCALITA’

DURATA

Festa dell’uva

Centro storico e zone limitrofe

4 giornate

fiera del 6 agosto Centro storico e zone limitrofe

2 giornate

Corpus Domini Centro storico e zone limitrofe

2 giornate

����� �� ������ ��� ������� ����� �� ����� ������� ��� ������� ������ �� ����� ������ ����� ����������� ����� ������������������������������������������������������������������������������������ Servizi di spazzamento manuale L’operatore deve essere dotato di un mezzo leggero per la mobilità ed il trasporto al centro di raccolta del materiale raccolto. Si prevede più in dettaglio che ogni operatore, attenda ai seguenti compiti: - spazzamento manuale di marciapiedi, vie, strade, piazze, giardini, aree gioco bimbi, parchi (limitatamente alla viabilità pedonale interna, alle aree limitrofe alle panchine ed ai cestini gettacarte), aiuole, tazze alberate, aree di parcheggio veicolare, spartitraffico, camminamenti pedonali, fermate dei mezzi di trasporto, ecc..., procedendo alla rimozione sistematica dei rifiuti. Particolare attenzione deve essere posta alle aree adiacenti ai cestini gettacarte, ai contenitori autorizzati alla permanenza su suolo pubblico, ecc. ove possono trovarsi rifiuti vari collocati all’esterno degli stessi; inoltre particolare cura deve essere dedicata all’asportazione di residui di qualsiasi genere (gomme da masticare, frammenti di vetro, ecc.); - prelievo dei rifiuti urbani eventualmente giacenti sulle banchine stradali anche non pavimentate, entro il limite di tre metri dal ciglio stradale e movimentabili da singolo operatore, fatta eccezione per rifiuti che necessitino di procedura particolare (es. eternit) che l’I.A. deve provvedere a comunicare al Comune; - eliminazione delle piante infestanti presenti su piazze, strade e marciapiedi, parcheggi e cordoli; - asporto, dai viali alberati, parchi e giardini pubblici, delle foglie giacenti a terra; - rimozione dello sterco di volatili e delle eventuali deiezioni canine; - rimozione di piccole carogne di animali; - rimozione di siringhe abbandonate. Gli operatori addetti allo spazzamento devono essere dotati di appositi mezzi motorizzati. ����� �� ������ ��� ������� ����� �� ����� ������� ��� ������� ������ �� ����� ������ ����� ����������� ����� �������������������������������������������������������������������������������������

Art.5 ESTIRPAZIONE, SFALCIO E DISERBO

Il servizio in oggetto è da riferirsi ad attività aggiuntive alle operazioni di estirpazione previste nell’ambito dello spazzamento manuale ed è dovuto in tutte le aree dove è previsto il servizio di spazzamento meccanizzato. Il servizio consiste nell’estirpazione e all’asporto delle erbe infestanti presenti nelle strade, nelle piazze, nei marciapiedi, nelle aree a parcheggio e in generale nelle aree pubbliche e private soggette ad uso pubblico di tutto il territorio comunale. Devono essere previsti almeno tre interventi annui, da eseguirsi approssimativamente nei mesi di aprile, giugno ed ottobre. Gli interventi di taglio ed estirpazione dell’erba lungo le strade, le piazze ed i marciapiedi, comprese le banchine stradali, devono essere effettuati manualmente o meccanicamente attraverso l’utilizzo di mezzi ed attrezzature adeguate. In caso di accertata necessità possono essere utilizzati appositi diserbanti chimici e/o biologici selettivi forniti dall’IA ed approvati preventivamente dall’Autorità Sanitaria competente sul territorio, da usarsi esclusivamente in assenza o a debita lontananza dalla vegetazione decorativa. Nell’effettuare il servizio gli addetti devono usare tutti gli accorgimenti necessari per evitare di sollevare polvere ed arrecare ingiustificati disagi agli utenti e comunque al pubblico.

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I rifiuti derivanti dall’attività devono essere trasportati agli impianti a cura e a carico dell’IA, che, ai sensi del D.Lgs. n. 152/2006 e s.m.i., è identificato quale produttore di tali rifiuti. Per l’effettuazione del servizio si prevede l’impiego di squadre composte da operatori con veicolo leggero e dotazione delle necessarie attrezzature e materiali di consumo. Sarà cura dell’I.A. predisporre idonea segnaletica di sgombero delle auto in sosta; tale segnaletica dovrà essere fornita e posizionata a cura e spese dell’I.A. nelle modalità precedentemente condivise dal Comune.

Art.6 SERVIZI ACCESSORI

Servizio di pulizia dei bagni: Il servizio prevede la pulizia e disinfezione dei bagni pubblici, effettuata con le seguenti metodologie: - lavaggio e pulizia di manufatti e pavimenti contigui, nonché relativa disinfezione in modo da garantirne l’igienicità; - eventuale disostruzione e controllo della funzionalità. Per l’effettuazione del servizio si prevede l’impiego di operatori dotati di attrezzatura canaljet e con impiego di materiale di consumo (prodotti detergenti, sanificanti, di consumo per toilettes, carta igienica). BAGNO FREQUENZA

n. 2 bagni posti sotto colonnato Piazza Caraffa giornaliera

Bagno sito lungo Viale Della Repubblica giornaliera

Bagno contiguo alla stazione ferroviaria giornaliera

Servizio di pulizia mercati: Va garantita la pulizia ed il lavaggio dell’area interessata dal mercato settimanale, dopo il termine dello stesso, in modo da non interferire nel suo svolgimento. Mercato settimanale (martedì – Piazza Caraffa – Via XXIV Maggio) Sono a carico del gestore tutti gli oneri relativi al servizio. Servizio di pulizia vasche e fontane: Pulizie fontane evitando che si formino depositi, rimozione dei materiali presenti. Frequenza: quindicinale (dal 1^ giugno al 30 settembre), mensile (dal 1^ ottobre al 31 maggio). Fontane: Piazza Marconi – Piazza Lippera. Sono a carico del gestore tutti gli oneri relativi al servizio. Servizio di pulizie caditoie: Per la pulizia delle caditoie si intende la pulizia interna ed esterna dai rifiuti (fogli, detriti, cartacce……… accumulati). Il Gestore deve provvedere alla pulizia periodica delle griglie e caditoie presenti sul territorio comunale, garantendo: n. 1 intervento quadrimestrale (1/4 mesi) su tutte le caditoie presenti. Interventi mirati ogni qualvolta si realizzi occlusione di alcuni manufatti. Sono a carico della ditta appaltatrice tutti gli oneri relativi al servizio. Servizio di rimozione rifiuti abbandonati: Solo per i pericoli la ditta dovrà segnalarlo al Comune che provvederà autonomamente. Per il resto resta tutto a carico del Gestore, salvo lo smaltimento, qualora si tratti di materiale non riciclabile. Servizio di lavaggio e disinfezione stradale: Con l’uso di macchina lavastrade (autobotti, acqua ad alta pressione, barra anteriore). Periodo estivo: la frequenza e in dipendenza delle necessità. Sono a carico del gestore tutti gli oneri relativi al servizio.

Art.7

CENTRO AMBIENTALE COMUNALE L’area sarà messa a disposizione dal Comune, mentre la Ditta aggiudicataria dovrà fornire i rispettivi container e/o campane, cassonetti, ecc. Il centro di raccolta rappresenta la modalità offerta agli utenti (domestici per rifiuti urbani e non domestici per rifiuti assimilati agli urbani) per il conferimento di rifiuti per quanto non previsto nei servizi di raccolta

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domiciliari già descritti, oltre a costituire un supporto integrativo anche per le frazioni del rifiuto già interessate dalle raccolte effettuate sul territorio. Il centro di raccolta può inoltre rappresentare (in misura residuale rispetto alla principale funzione di servizio ai cittadini, dove ciò è possibile ed a condizione che non infici alla citata principale funzione) un punto di supporto di estrema utilità per il conferimento di rifiuti provenienti da servizi effettuati sul territorio (es. rifiuti da spazzamento o frazioni differenziate), con l’effettuazione di operazioni di travaso nei specifici container e/o campane che consentano l’ottimizzazione della logistica dell’avvio a destino. La ditta appaltatrice dovrà effettuare la gestione del Centro Ambiente comunale e il suo relativo smaltimento sito in località Campodonico, laddove saranno collocati container e campane per la raccolta differenziata di materiale di rifiuto diverso, riconducibile a queste tipologie: legno, ferro, inerti, sfalci, elettrodomestici, apparecchi audio, televisori ed elettronici, ecc, (RAEE) toner, pneumatici, batterie esauste, oli minerali, vernici e solventi, vetro, lattine e altro materiale indifferenziato non altrimenti classificabile. Il conferimento presso questo centro di raccolta deve essere effettuato con cadenza di 4 volte la settimana e articolato in tre volte la mattina e una pomeridiana, secondo l’orario da concordare con l’Amministrazione comunale. La ditta dovrà corrispondere alla stazione appaltante l’importo CONAI I° fascia derivante dalla vendita del materiale differenziato conferito dagli utenti presso il centro ambiente e del materiale differenziato conferito dagli utenti presso le isole ecologiche. L’importo verrà quantificato sulla scorta delle relative fatture comunque non inferiore a 24.000,00 euro.

�Art.8

SERVIZIO RIFIUTI INGOMBRANTI Il Gestore dovrà garantire comunque:

� Per utenze domestiche un servizio GRATUITO di raccolta, trasporto almeno quindicinale ( un intervento/15 giorni) attivabile telefonicamente mediante numero telefonico gratuito messo a disposizione dalla ditta stessa;

� Per le altre utenze un servizio di raccolta mirata con sistemi e frequenze idonee e trasporto del materiale fino al suo sito di recupero/smaltimento finale;

Sono a carico del gestore tutti gli oneri relativi al servizio, compreso anche lo smaltimento dei rifiuti.

Art.9 SERVIZIO RACCOLTA PILE E FARMACI (RUP)

Il Gestore dovrà provvedere ad effettuare tale servizio tramite tre postazioni da concordare con l’Amministrazione Comunale.�Sono a carico del gestore tutti gli oneri relativi al servizio, compreso anche lo smaltimento dei rifiuti.�

Art.10 SERVIZIO DISTRIBUZIONE SACCHETTI PER FRAZIONE ORGANICA

I sacchetti per frazione organica verranno distribuiti 1-2 volte anno per un totale di 120 sacchetti per nucleo familiare direttamente dal Gestore con oneri a suo carico.

�Art.11

ISTITUZIONE DI UNA PREMIALITA’ Viene istituito un premio di Euro 500,00 per ogni punto oltre il 75% della raccolta differenziata da conferire al Gestore.

Art. 12 DURATA TEMPORALE

La durata temporale della presente gara, viene stabilita con inizio dalla data di sottoscrizione del contratto con una durata di anni tre, con la possibilità di recesso, senza alcuna richiesta di risarcimento, riconoscimento di spese o danno o qualunque tipo di pretesa a carico del Comune qualora dovesse essere istituito, organizzato ed attivato il servizio di gestione integrata dei rifiuti da parte dell’ATA (Autorità Territoriale d’Ambito) ai sensi della normativa vigente, Legge Regionale Marche n. 18 del 25/10/2011, e ss. Mm. ii. Con possibilità di eventuale proroga se consentito dalle norme allora vigenti.

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Art. 13 AGGIORNAMENTO ISTAT

A partire dal secondo anno di decorrenza del servizio verrà corrisposto alla Ditta esecutrice un aggiornamento ISTAT nella misura del 100% della variazione ISTAT dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie degli operai ed impiegati (c.d. FOI) verificatosi nell’anno precedente.

Art. 14

PERSONALE ���� ������ ������������� ���� ������ ����� � ��� ���� ����� ���� ��� ����� ��� ��� ������� � �������� ��� ��� � � ���� � ������� � ��� ����� ������������� �� ����� ����� � ����� ��������������������

ART. 15 SUBAPPALTO

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Art.16

METODOLOGIA DI GARA PER IL CONFERIMENTO DEL SERVIZIO L’importo a base di gara viene determinato nella somma di € 240.000,00 annue Il sistema di gara viene effettuato con la procedura aperta (art.55 D.Lgs 163/2006) e con il metodo dell’offerta economica piu’ vantaggiosa (art.83 D.Lgs 163/2006). Verranno accettate solamente offerte in ribasso sull’importo a base di gara

Art.17 SERVIZIO ATTUALE DI RACCOLTA DEI RIFIUTI

Rifiuto residuo (secco) raccolta a domicilio Pannoloni e pannolini raccolta a domicilio su richiesta Rifiuto organico (umido) 40 contenitori da 360 Carta e cartone 40 cassonetti da 2400 Plastica 40 cassonetti da 2400 Vetro e lattine 40 contenitori da 660 UNITA’ OPERATIVE IMPIEGATE: 3 operatori. Il servizio prevede la raccolta domiciliare solamente del rifiuto indifferenziato (secco/residuo), pannoloni e pannolini su richiesta lasciando tutte le altre frazioni (umido, carta - cartone, plastica e vetro e lattine ) da conferire nei cassonetti stradali.

ISOLA ECOLOGICA TIPO La raccolta delle frazioni differenziate è quella stradale di prossimità (isole ecologiche). I contenitori in uso per la raccolta della plastica e della carta sono rispettivamente di colore giallo e bianco ed hanno una capienza di 2400 l. Per la raccolta del vetro e delle lattine, il contenitore è ugualmente di 660 l. (verde) La raccolta dell’organico si effettua con i contenitori da 360 l. (marrone )

IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO F.to Dott. Angelo Bonetti

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COMUNE DI SASSOFERRATO C.A.P. 60047 PROVINCIA DI ANCONA Piazza Matteotti, 1 Telefono: 0732/9561 Fax: 0732/956234 www.comune.sassoferrato.an.it

E-mail:[email protected] PEC: [email protected]

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ART. 1 OGGETTO DEL CAPITOLATO

L’oggetto del presente appalto riguarda l’affidamento di un servizio di gestione dei rifiuti urbani con ridotto impatto ambientale in un’ottica di ciclo di vita, ai sensi del Piano d’azione per la sostenibilità ambientale dei consumi nel settore della pubblica amministrazione (PAN GPP) e del Decreto del Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare del 13/02/2014. Cerreto D’Esi Estensione territorio 16 Kmq Frazioni 1 Produzione rifiuti anno 2013 1.524,50 tonnellate Numero abitanti 3.986 Utenze domestiche 1.741 Utenze non domestiche 129 I servizi oggetto del presente appalto sono: 1. la raccolta a domicilio porta a porta ed il trasporto a destino della frazione dei rifiuti urbani residuale dalle raccolte differenziate (rifiuto residuo non riciclabile), destinata a smaltimento, proveniente da locali e luoghi adibiti ad uso di civile abitazione e ad usi diversi, ma assimilati ai rifiuti urbani per qualità e quantità, ai sensi dell’art. 184, comma 2, lettera b) del D.Lgs. n. 152/2006 e s.m.i, - i rifiuti domestici, anche ingombranti provenienti da locali e luoghi adibiti ad uso civile abitazione -i rifiuti non pericolosi provenienti da locali e luoghi adibiti ad usi diversi da quelli di cui sopra, assimilati ai rifiuti urbani per qualità e quantità ai sensi dell’art. 198 comma 2 lettera g); -i rifiuti provenienti da spazzamento stradale; - i rifiuti di qualunque natura ( non pericolosa) o provenienza, giacenti sulle strade ed aree pubbliche o sulle strade ed aree private comunque soggette ad uso pubblico o sulle rive dei corsi d’acqua; - i rifiuti vegetale provenienti da aree verdi, quali parchi, giardini, ed aree cimiteriali; - rifiuti provenienti da esumazioni ed estumulazioni, nonché gli altri rifiuti provenienti da attività cimiteriali diversi da quelli di cui ai punti precedenti; 2. la raccolta differenziata presso l’isola ecologica ed il trasporto a destino di varie frazioni di rifiuto urbano destinate a trattamento per il recupero, riciclo o riuso proveniente da locali e luoghi adibiti ad uso di civile abitazione e ad usi diversi, ma producenti analoghi residui a condizione che siano assimilati ai rifiuti urbani per qualità e quantità, ai sensi dell’art. 184, comma 2, lettera b) del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i; 3.I costi dello smaltimento presso le discariche, autorizzate dalla Provincia di Ancona, dell’indifferenziata domiciliare e dell’organico conferito presso le isole ecologiche sono a carico dell’Amministrazione Comunale. 4. Lavaggio e disinfezione dei contenitori utilizzati per i servizi di cui ai precedenti punti (di seguito indicato globalmente in lavaggio cassonetti); 5. l’effettuazione del servizio di pulizia meccanizzata e/o manuale del suolo pubblico,�compreso il diserbo, lo spurgo di pozzi e pozzetti, il trasporto ad impianto e relativo�smaltimento dei rifiuti provenienti da tali attività; 6.Fornitura dei contenitori domiciliari, dei contenitori delle isole ecologiche e di tutti i mezzi necessari da dedicare ai servizi igiene urbana;

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7. Servizi accessori: pulizia caditoie, raccolta rifiuti abbandonati, pulizia di bagni pubblici (di seguito indicati globalmente in servizi accessori); 8.Allestimento degli scarrabili e delle campane e Gestione del Centro Ambiente su area messa a disposizione dal Comune di Cerreto d’Esi in località Campodonico; 9. la raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti di qualunque natura o provenienza, giacenti sulle strade ed aree private comunque soggette ad uso pubblico, o sulle rive dei corsi d’acqua. 10. l’attività di informazione e sensibilizzazione agli utenti, secondo quanto previsto nel presente capitolato e nelle forme nello stesso specificate; 11. Monitoraggio dei servizi effettuati e produzione di un report semestrale; Ai fini della classificazione dei rifiuti da gestire con il servizio di cui al presente capitolato, si fa riferimento al Dlg.vo 22/97 e sue successive modifiche e integrazioni.

ART. 2 MODALITA’ E SVOLGIMENTO DEL SERVIZIO

I servizi oggetto dell’appalto dovranno attenersi ai disposti di cui all’art.178 del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. ed in particolare dovranno conformarsi ai principi di precauzione, di prevenzione, di proporzionalità e di responsabilizzazione nell’intero circuito di gestione del rifiuto. Nell’erogazione dei servizi, l’I.A. si impegnerà formalmente affinché gli stessi vengano svolti nel rispetto dei principi di cui alla Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 27 gennaio 1994 nei confronti del cittadino utente ed in particolare: eguaglianza, imparzialità, continuità, diritto di scelta, partecipazione, efficienza ed efficacia. Il Comune di Cerreto d’Esi nell’esercizio dei propri poteri di direzione, controllo e vigilanza verificherà l’osservanza ed il rispetto, da parte dell’I.A., di questi principi generali. L’I.A. dovrà inoltre impegnarsi precipuamente allo sviluppo e gestione di iniziative tendenti alla riduzione del rifiuto, al potenziamento dei sistemi di raccolta differenziata per il recupero, riutilizzo e riciclo del materiale raccolto in collaborazione con la Stazione appaltante. L’I.A. potrà anche presentare iniziative legate al riuso (quali mercatini, organizzazione centri di riuso ecc.) e a sistemi di misurazione della produzione dei rifiuti delle singole utenze finalizzati alla valutazione per l’eventuale applicazione di meccanismi premiali per il cittadino della tariffa rifiuti. L’I.A. dovrà garantire, per le fasi di competenza, l’assenza di rischi per l’ambiente, l’assoluta mancanza di inconvenienti imputabili a rumori o odori molesti, il massimo decoro di mezzi ed attrezzature utilizzate nell’espletamento dei servizi oggetto dell’appalto e il corretto riposizionamento dei contenitori nelle aree dove sono stati prelevati. Nell’espletamento delle funzioni affidate, l’I.A. e per essa il personale incaricato, dovrà collaborare con le strutture tecniche e di vigilanza del Comune per garantire il regolare svolgimento dei servizi e per il raggiungimento degli obbiettivi di efficacia ed efficienza degli stessi. Il servizio dovrà quindi essere espletato a perfetta regola d’arte e l’Amministrazione Comunale eseguirà i controlli accurati per accertare la regolarità’ del servizio stesso. Eventuali inadempienze saranno tempestivamente contestate verbalmente e per iscritto al Responsabile del servizio: a tal fine il Gestore dovrà comunicarne le generalità e recapito all’amministrazione comunale. E’ fatto obbligo al Gestore comunicare all’amministrazione comunale il calendario dei servizi di cui all’Art. 1. L’impresa si obbliga ad osservare tutte le norme contrattuali, assicurative e previdenziali in vigore per la categoria e gli accordi integrativi locali. I servizi oggetto dell’appalto sono a tutti gli effetti servizi pubblici essenziali e costituiscono�quindi attività di pubblico interesse sottoposta alla normativa dettata dalla Parte IV del D.Lgs.�152/2006 e s.m.i..� I servizi oggetto dell’appalto non potranno pertanto essere sospesi o abbandonati salvo�cause di forza maggiore; tra esse viene annoverato lo sciopero delle maestranze a�condizione che lo stesso rispetti le norme per l’esercizio del diritto di sciopero nei servizi�pubblici essenziali previsti dalla Legge 12 giugno 1990, n. 146. In relazione al suddetto diritto di sciopero e alla regolamentazione delle sue modalità di esercizio sono inoltre da intendersi integralmente richiamate le disposizioni in materia definite nei CCNL dei servizi ambientali dei settori pubblico e privato (Federambiente e FISE) e nei loro allegati. Si precisa inoltre al riguardo che la sospensione del servizio deve essere tempestivamente comunicata al Comune di Cerreto d’Esi entro il decimo giorno antecedente all’evento ed all’utenza a mezzo di appositi avvisi da pubblicare negli appositi spazi comunali ed a mezzo di volantini, recapitati a domicilio, entro cinque giorni antecedenti all’evento interruttivo. Non saranno considerati causa di forza maggiore, scioperi del personale che dipendessero da cause locali e/o direttamente imputabili all’I.A. quali, a titolo d’esempio, il ritardo nel pagamento degli stipendi, la distribuzione dei carichi di lavoro rispetto a quanto previsto dal contratto e simili.

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In caso di arbitrario abbandono, sospensione, o non rispetto della normativa sopra citata, nonché in caso di mancata effettuazione del servizio informativo, previsto al precedente paragrafo, il Comune di Cerreto d’Esi potrà sostituirsi direttamente, o mediante terze ditte, all’I.A. per l’esecuzione d’ufficio, con rivalsa nei confronti dell’I.A. per il risarcimento dei danni e degli oneri sostenuti. L’I.A. dovrà comunicare al Comune di Cerreto d’Esi ed all’utenza, in occasione della campagna informativa annuale e all’inizio di ogni anno nell’apposito calendario, i giorni festivi di sospensione dei servizi ed i relativi recuperi degli stessi; in caso di eventuali interruzioni impreviste del servizio l’I.A. dovrà darne tempestiva comunicazione al Comune di Cerreto d’Esi e all’utenza a mezzo di manifesti e locandine oltre ai volantini recapitati a domicilio, ovvero con altri mezzi da concordare con l’Amministrazione Comunale.��

ART. 3 GESTIONE R.S.U.

Il Gestore dovrà garantire: I contenitori attuali sono di proprietà della Ditta esecutrice del servizio

� Servizio di raccolta e trasporto delle frazioni conferite nei contenitori collocati nelle isole ecologiche, fino agli impianti di smaltimento e/o recupero, con una frequenza come di seguito riportato: Tipologia rifiuto Frequenza utenze domestiche

Frazione indifferenziata p. a p. Settimanale Pannoloni e pannolini p. a p. su richiesta Settimanale Frazione organica isole prossimità Bisettimanale Carta e cartone isole prossimità Settimanale Plastica isole prossimità Settimanale Vetro e lattine isole prossimità Quindicinale Tipologia rifiuto Frequenza utenze non domestiche

Frazione indifferenziata p. a p. Settimanale Frazione organica p. a p. Bisettimanale Carta e cartone p. a p. Settimanale Plastica p. a p. Settimanale Vetro e lattine p. a p. Settimanale

� Servizio di raccolta domiciliare della frazione indifferenziata e trasporto fino agli impianti di smaltimento indicati dalla provincia di Ancona;

� Pulizia delle piazzole e delle aree ove sono collocati i contenitori, rimuovendo anche gli eventuali rifiuti ingombranti abbandonati;

� La fornitura, la manutenzione ordinaria e straordinaria nonché la sostituzione dei contenitori qualora obsolescenti o inutilizzati;

� Il potenziamento del parco contenitori collocato sul territorio comunale, qualora durante l’estensione del contratto, questo si renda necessario;

� La raccolta pannoloni-pannolini verrà assicurata a tutti gli utenti serviti con il sistema di raccolta domiciliare del secco residuo e che ne faranno apposita richiesta, con una frequenza settimanale aggiuntiva rispetto alla possibilità di conferimento dei rifiuti in oggetto da parte degli utenti nel circuito di raccolta dedicato al rifiuto indifferenziato;

� Lo svuotamento del contenitore domiciliare con la frazione indifferenziata sarà effettuato con frequenza settimanale;

� Lavaggio cassonetti: il servizio di lavaggio di tutti i cassonetti collocati sul territorio comunale dovrà essere garantito mediante l’utilizzo di apposito automezzo dotato di attrezzatura lavacassonetti che dovrà permettere il lavaggio interno dei contenitori, mediante acqua ad alta pressone con aggiunta di detergenti e disinfettanti, ed esterno in modo tale che risultino decorosi esternamente, non emanino odori molesti e risultino efficienti i pannelli rifrangenti. Dovranno comunque essere garantiti interventi di lavaggio su tutti i contenitori con una frequenza non inferiore a:

� Dal 15 settembre al 15 maggio n. 1 intervento/40 giorni; � Dal 16 maggio al 14 settembre n. 1 intervento/20 giorni. � Sono a carico del Gestore tutti gli oneri relativi al servizio compreso lo smaltimento dei reflui che

dovrà avvenire in impianti autorizzati. Il Gestore dovrà fornire all’Amministrazione, ogni qualvolta questa ne faccia richiesta, copia dei formulari attestanti il corretto smaltimento dei reflui prodotti.

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� La fornitura, la collocazione, il regolare svuotamento concordato con l’amministrazione comunale e la rimozione finale dei contenitori necessari per il conferimento rifiuti (in modo differenziato) in occasioni di manifestazioni (Ricorrenti e non) che avranno luogo nel territorio comunale. � COMUNE DI CERRETO D’ESI – ELENCO MANIFESTAZIONI RICORRENTI MANIFESTAZIONE

LOCALITA’

DURATA

Festa dell’uva

Centro storico e zone limitrofe

4 giornate

fiera del 6 agosto Centro storico e zone limitrofe

2 giornate

Corpus Domini Centro storico e zone limitrofe

2 giornate

�Art.4

SPAZZAMENTO Generalità L’I.A. dovrà provvedere alle operazioni di spazzamento manuale e meccanizzato di strade ed aree pubbliche e ad uso pubblico, secondo il progetto che verrà presentato in sede di gara, che dovrà riportare dotazioni non inferiori a quanto indicato successivamente. L’I.A. dovrà procedere allo svuotamento settimanale dei cestini stradali e di quelli presenti nei giardini pubblici presenti sull’intero territorio comunale. E’ cura della I.A. utilizzare e collocare, a proprie spese, appositi sacchi a perdere all’interno degli stessi, che dovranno essere sostituiti ogni volta che vengono effettuate le operazioni di svuotamento dei cestini, unitamente alla pulizia dell’area circostante; nelle zone dove è previsto lo spazzamento manuale, la frequenza di svuotamento deve essere la stessa dello spazzamento. Il servizio di vuotatura dei cestini dovrà essere esteso anche a quelli che venissero successivamente posizionati sul territorio comunale nel corso della durata dell’appalto senza ulteriori oneri a carico del comune di Cerreto d’Esi. L’I.A. dovrà provvedere, con frequenza adeguata, alla manutenzione ordinaria ed alla pulizia dei cestini effettuando anche il lavaggio interno ed esterno e la loro disinfezione. L’I.A. dovrà inoltre provvedere alla riparazione dei cestini danneggiati, qualora giunga segnalazione da parte del Comune o su rilevazione dello stesso Appaltatore di danni che ne precludano il corretto utilizzo. Le dotazioni e la frequenza minima di intervento possono essere concordate su proposta dell’I.A. solo previo consenso del Comune e comunque sempre e soltanto con il fine di ottenere un miglioramento del servizio. Ogni ulteriore strada, piazza, marciapiede, parco, giardino, pista ciclabile, ecc. che dovesse essere realizzata ex novo durante il corso dell’appalto dovrà essere inserita, se richiesto dal Comune, nei servizi di pulizia con i criteri di intervento e di standard qualitativi previsti nella zona o richiesti dal Comune; in modo analogo, il Comune si riserva il diritto di richiedere all’I.A. eventuali inserimenti all’interno delle aree da servire con lo spazzamento di strade, piazze, ecc. inizialmente non incluse. Il canone corrispondente verrà nel caso modificato con accordo tra le parti. Lo spazzamento deve essere effettuato da parte di personale ad esso appositamente addetto, dotato dei mezzi e delle attrezzature necessarie ed idonee (soffiatori, agevolatori, aspiratori, ecc.). Nell’effettuare le operazioni di pulizia gli addetti dovranno usare tutti gli accorgimenti necessari per evitare di sollevare polvere ed arrecare ingiustificati disagi agli utenti e comunque al pubblico. L’esecuzione dei servizi di nettezza urbana deve essere effettuata anche tenendo conto ed in funzione delle esigenze della circolazione veicolare e pedonale, nonché nel rispetto delle disposizioni contenute nel Codice della strada e delle eventuali ordinanze comunali in materia di circolazione. I mezzi utilizzati per lo svolgimento del servizio e le attrezzature di cui il personale è dotato devono consentire lo spazzamento e l’aspirazione dei rifiuti anche all’interno di vicoli/viottoli di difficile accesso, dei

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porticati e negli spazi circostanti e sottostanti i contenitori e le autovetture eventualmente presenti lungo il percorso. I viali e le strade alberate devono essere tempestivamente ripuliti, in particolare nella stagione autunnale, dalle foglie, ramaglie naturalmente cadute, ecc. al fine di tutelare la pubblica e privata incolumità di chi vi transita Particolare attenzione andrà posta, in ogni periodo dell’anno, alla pulizia delle bocche di lupo e alle griglie, lasciandole libere da qualsiasi materiale ostruente. Al termine delle operazioni di spazzamento, i luoghi interessati dovranno risultare sgombri da detriti, foglie, carte e rifiuti di qualsiasi genere. Il servizio di spazzamento dovrà essere eseguito di norma nelle ore antimeridiane. Durante le operazioni di spazzamento l’I.A: dovrà provvedere alla segnalazione al Comune di qualsiasi anomalia (es. presenza di discariche abusive, cestini stradali danneggiati, contenitori esposti erroneamente su strada, ecc.) sia presente sul territorio in cui viene effettuato il servizio. Servizi di spazzamento meccanizzato Lo spazzamento meccanizzato deve essere effettuato con l’impiego di mezzi autospazzatrici idonee ad asportare sabbia, graniglia e ogni altro rifiuto presente. Le autospazzatrici devono essere dotate di cassone di adeguata capacità, e di un sistema che consenta, con un’opportuna riserva d’acqua, l’abbattimento delle polveri mediante umidificazione. Tale sistema deve essere tenuto costantemente in funzione. Mezzi ed attrezzature devono avere un sistema di insonorizzazione che contenga la loro rumorosità entro i limiti di accettabilità ammessi per gli interventi nelle ore notturne. L’apparato di convogliamento e raccolta dei rifiuti rimossi deve essere aspirante o meccanico, in relazione al tipo di pavimentazione stradale e con il preciso obiettivo che la stessa non venga danneggiata dall’utilizzo di un mezzo non idoneo; dovrà infatti essere posta particolare attenzione alle pavimentazioni posate con sabbia quali blocchetti di porfido, autobloccanti e simili. L’uso delle autospazzatrici deve garantire l’igienicità delle operazioni eseguite mediante la dotazione delle apparecchiature occorrenti (spazzole rotanti anteriori e laterali (ed eventuale terza spazzola) , umidificatori, aspiratori di polvere e detriti, contenitori per i rifiuti raccolti), arrecando il minore disturbo possibile causato da emissione di gas di scarico e rumori; per tali fini devono essere rispettate le specifiche disposizioni legislative e regolamentari vigenti. Il rifornimento dell’acqua necessario alle macchine utilizzate sarà a carico dell’I.A., salvo specifici accordi con i singoli Comuni. Per migliorare la qualità del servizio, l’intervento delle spazzatrici meccaniche potrà essere effettuato con l’impiego della prescritta segnaletica stradale mobile occorrente per eliminare la sosta delle auto; tale segnaletica dovrà essere fornita e posizionata a cura e spese dell’I.A. nelle modalità precedentemente condivise con il Comune. Nell’ambito delle normali operazioni di spazzamento, devono essere puliti anche i cordoli dei seguenti elementi: rotonde, aiuole spartitraffico, elementi rigidi di indirizzamento del traffico, e altre strutture del genere. Sono a carico dell’Impresa gli oneri per l’eventuale deviazione del traffico e le eventuali autorizzazioni. Ogni spazzatrice dovrà essere preceduta da un operatore manuale, dotato di soffiatore o agevolatore nei mesi autunnali e di scopa nel restante periodo dell’anno. All’interno delle mure del Centro Storico è assolutamente vietato l’uso del soffiatore per tutto l’anno. Sarà esclusivamente di tipo manuale lo spazzamento di Piazza Lippera, Piazza Caraffa e Viale Giuseppina Vitali al fine di preservarne l’integrità nel tempo. Il servizio deve essere programmato con l’Amministrazione Comunale per quanto concerne le ordinanze sosta, circolazione e quant’altro….e dovrà avere almeno questa cadenza:

� La pulizia del centro storico e le immediate vicinanze dovrà essere effettuata tutti i giorni. � La pulizia delle località adiacenti il centro storico e ogni altra zona dovrà essere effettuata

una o due volte la settimana a seconda delle esigenze. � La pulizia della località “Cerquete” deve essere effettuata una volta a settimana. � Dovrà essere assicurato lo spazzamento meccanico e manuale anche in concomitanza delle

manifestazioni sottoelencate così come specificato nella tabella seguente:

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MANIFESTAZIONE

LOCALITA’

DURATA

Festa dell’uva

Centro storico e zone limitrofe

4 giornate

fiera del 6 agosto Centro storico e zone limitrofe

2 giornate

Corpus Domini Centro storico e zone limitrofe

2 giornate

����� �� ������ ��� ������� ����� �� ����� ������� ��� ������� ������ �� ����� ������ ����� ����������� ����� ������������������������������������������������������������������������������������ Servizi di spazzamento manuale L’operatore deve essere dotato di un mezzo leggero per la mobilità ed il trasporto al centro di raccolta del materiale raccolto. Si prevede più in dettaglio che ogni operatore, attenda ai seguenti compiti: - spazzamento manuale di marciapiedi, vie, strade, piazze, giardini, aree gioco bimbi, parchi (limitatamente alla viabilità pedonale interna, alle aree limitrofe alle panchine ed ai cestini gettacarte), aiuole, tazze alberate, aree di parcheggio veicolare, spartitraffico, camminamenti pedonali, fermate dei mezzi di trasporto, ecc..., procedendo alla rimozione sistematica dei rifiuti. Particolare attenzione deve essere posta alle aree adiacenti ai cestini gettacarte, ai contenitori autorizzati alla permanenza su suolo pubblico, ecc. ove possono trovarsi rifiuti vari collocati all’esterno degli stessi; inoltre particolare cura deve essere dedicata all’asportazione di residui di qualsiasi genere (gomme da masticare, frammenti di vetro, ecc.); - prelievo dei rifiuti urbani eventualmente giacenti sulle banchine stradali anche non pavimentate, entro il limite di tre metri dal ciglio stradale e movimentabili da singolo operatore, fatta eccezione per rifiuti che necessitino di procedura particolare (es. eternit) che l’I.A. deve provvedere a comunicare al Comune; - eliminazione delle piante infestanti presenti su piazze, strade e marciapiedi, parcheggi e cordoli; - asporto, dai viali alberati, parchi e giardini pubblici, delle foglie giacenti a terra; - rimozione dello sterco di volatili e delle eventuali deiezioni canine; - rimozione di piccole carogne di animali; - rimozione di siringhe abbandonate. Gli operatori addetti allo spazzamento devono essere dotati di appositi mezzi motorizzati. ����� �� ������ ��� ������� ����� �� ����� ������� ��� ������� ������ �� ����� ������ ����� ����������� ����� �������������������������������������������������������������������������������������

Art.5 ESTIRPAZIONE, SFALCIO E DISERBO

Il servizio in oggetto è da riferirsi ad attività aggiuntive alle operazioni di estirpazione previste nell’ambito dello spazzamento manuale ed è dovuto in tutte le aree dove è previsto il servizio di spazzamento meccanizzato. Il servizio consiste nell’estirpazione e all’asporto delle erbe infestanti presenti nelle strade, nelle piazze, nei marciapiedi, nelle aree a parcheggio e in generale nelle aree pubbliche e private soggette ad uso pubblico di tutto il territorio comunale. Devono essere previsti almeno tre interventi annui, da eseguirsi approssimativamente nei mesi di aprile, giugno ed ottobre. Gli interventi di taglio ed estirpazione dell’erba lungo le strade, le piazze ed i marciapiedi, comprese le banchine stradali, devono essere effettuati manualmente o meccanicamente attraverso l’utilizzo di mezzi ed attrezzature adeguate. In caso di accertata necessità possono essere utilizzati appositi diserbanti chimici e/o biologici selettivi forniti dall’IA ed approvati preventivamente dall’Autorità Sanitaria competente sul territorio, da usarsi esclusivamente in assenza o a debita lontananza dalla vegetazione decorativa. Nell’effettuare il servizio gli addetti devono usare tutti gli accorgimenti necessari per evitare di sollevare polvere ed arrecare ingiustificati disagi agli utenti e comunque al pubblico.

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I rifiuti derivanti dall’attività devono essere trasportati agli impianti a cura e a carico dell’IA, che, ai sensi del D.Lgs. n. 152/2006 e s.m.i., è identificato quale produttore di tali rifiuti. Per l’effettuazione del servizio si prevede l’impiego di squadre composte da operatori con veicolo leggero e dotazione delle necessarie attrezzature e materiali di consumo. Sarà cura dell’I.A. predisporre idonea segnaletica di sgombero delle auto in sosta; tale segnaletica dovrà essere fornita e posizionata a cura e spese dell’I.A. nelle modalità precedentemente condivise dal Comune.

Art.6 SERVIZI ACCESSORI

Servizio di pulizia dei bagni: Il servizio prevede la pulizia e disinfezione dei bagni pubblici, effettuata con le seguenti metodologie: - lavaggio e pulizia di manufatti e pavimenti contigui, nonché relativa disinfezione in modo da garantirne l’igienicità; - eventuale disostruzione e controllo della funzionalità. Per l’effettuazione del servizio si prevede l’impiego di operatori dotati di attrezzatura canaljet e con impiego di materiale di consumo (prodotti detergenti, sanificanti, di consumo per toilettes, carta igienica). BAGNO FREQUENZA

n. 2 bagni posti sotto colonnato Piazza Caraffa giornaliera

Bagno sito lungo Viale Della Repubblica giornaliera

Bagno contiguo alla stazione ferroviaria giornaliera

Servizio di pulizia mercati: Va garantita la pulizia ed il lavaggio dell’area interessata dal mercato settimanale, dopo il termine dello stesso, in modo da non interferire nel suo svolgimento. Mercato settimanale (martedì – Piazza Caraffa – Via XXIV Maggio) Sono a carico del gestore tutti gli oneri relativi al servizio. Servizio di pulizia vasche e fontane: Pulizie fontane evitando che si formino depositi, rimozione dei materiali presenti. Frequenza: quindicinale (dal 1^ giugno al 30 settembre), mensile (dal 1^ ottobre al 31 maggio). Fontane: Piazza Marconi – Piazza Lippera. Sono a carico del gestore tutti gli oneri relativi al servizio. Servizio di pulizie caditoie: Per la pulizia delle caditoie si intende la pulizia interna ed esterna dai rifiuti (fogli, detriti, cartacce……… accumulati). Il Gestore deve provvedere alla pulizia periodica delle griglie e caditoie presenti sul territorio comunale, garantendo: n. 1 intervento quadrimestrale (1/4 mesi) su tutte le caditoie presenti. Interventi mirati ogni qualvolta si realizzi occlusione di alcuni manufatti. Sono a carico della ditta appaltatrice tutti gli oneri relativi al servizio. Servizio di rimozione rifiuti abbandonati: Solo per i pericoli la ditta dovrà segnalarlo al Comune che provvederà autonomamente. Per il resto resta tutto a carico del Gestore, salvo lo smaltimento, qualora si tratti di materiale non riciclabile. Servizio di lavaggio e disinfezione stradale: Con l’uso di macchina lavastrade (autobotti, acqua ad alta pressione, barra anteriore). Periodo estivo: la frequenza e in dipendenza delle necessità. Sono a carico del gestore tutti gli oneri relativi al servizio.

Art.7

CENTRO AMBIENTALE COMUNALE L’area sarà messa a disposizione dal Comune, mentre la Ditta aggiudicataria dovrà fornire i rispettivi container e/o campane, cassonetti, ecc. Il centro di raccolta rappresenta la modalità offerta agli utenti (domestici per rifiuti urbani e non domestici per rifiuti assimilati agli urbani) per il conferimento di rifiuti per quanto non previsto nei servizi di raccolta

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domiciliari già descritti, oltre a costituire un supporto integrativo anche per le frazioni del rifiuto già interessate dalle raccolte effettuate sul territorio. Il centro di raccolta può inoltre rappresentare (in misura residuale rispetto alla principale funzione di servizio ai cittadini, dove ciò è possibile ed a condizione che non infici alla citata principale funzione) un punto di supporto di estrema utilità per il conferimento di rifiuti provenienti da servizi effettuati sul territorio (es. rifiuti da spazzamento o frazioni differenziate), con l’effettuazione di operazioni di travaso nei specifici container e/o campane che consentano l’ottimizzazione della logistica dell’avvio a destino. La ditta appaltatrice dovrà effettuare la gestione del Centro Ambiente comunale e il suo relativo smaltimento sito in località Campodonico, laddove saranno collocati container e campane per la raccolta differenziata di materiale di rifiuto diverso, riconducibile a queste tipologie: legno, ferro, inerti, sfalci, elettrodomestici, apparecchi audio, televisori ed elettronici, ecc, (RAEE) toner, pneumatici, batterie esauste, oli minerali, vernici e solventi, vetro, lattine e altro materiale indifferenziato non altrimenti classificabile. Il conferimento presso questo centro di raccolta deve essere effettuato con cadenza di 4 volte la settimana e articolato in tre volte la mattina e una pomeridiana, secondo l’orario da concordare con l’Amministrazione comunale. La ditta dovrà corrispondere alla stazione appaltante l’importo CONAI I° fascia derivante dalla vendita del materiale differenziato conferito dagli utenti presso il centro ambiente e del materiale differenziato conferito dagli utenti presso le isole ecologiche. L’importo verrà quantificato sulla scorta delle relative fatture comunque non inferiore a 24.000,00 euro.

�Art.8

SERVIZIO RIFIUTI INGOMBRANTI Il Gestore dovrà garantire comunque:

� Per utenze domestiche un servizio GRATUITO di raccolta, trasporto almeno quindicinale ( un intervento/15 giorni) attivabile telefonicamente mediante numero telefonico gratuito messo a disposizione dalla ditta stessa;

� Per le altre utenze un servizio di raccolta mirata con sistemi e frequenze idonee e trasporto del materiale fino al suo sito di recupero/smaltimento finale;

Sono a carico del gestore tutti gli oneri relativi al servizio, compreso anche lo smaltimento dei rifiuti.

Art.9 SERVIZIO RACCOLTA PILE E FARMACI (RUP)

Il Gestore dovrà provvedere ad effettuare tale servizio tramite tre postazioni da concordare con l’Amministrazione Comunale.�Sono a carico del gestore tutti gli oneri relativi al servizio, compreso anche lo smaltimento dei rifiuti.�

Art.10 SERVIZIO DISTRIBUZIONE SACCHETTI PER FRAZIONE ORGANICA

I sacchetti per frazione organica verranno distribuiti 1-2 volte anno per un totale di 120 sacchetti per nucleo familiare direttamente dal Gestore con oneri a suo carico.

�Art.11

ISTITUZIONE DI UNA PREMIALITA’ Viene istituito un premio di Euro 500,00 per ogni punto oltre il 75% della raccolta differenziata da conferire al Gestore.

Art. 12 DURATA TEMPORALE

La durata temporale della presente gara, viene stabilita con inizio dalla data di sottoscrizione del contratto con una durata di anni tre, con la possibilità di recesso, senza alcuna richiesta di risarcimento, riconoscimento di spese o danno o qualunque tipo di pretesa a carico del Comune qualora dovesse essere istituito, organizzato ed attivato il servizio di gestione integrata dei rifiuti da parte dell’ATA (Autorità Territoriale d’Ambito) ai sensi della normativa vigente, Legge Regionale Marche n. 18 del 25/10/2011, e ss. Mm. ii. Con possibilità di eventuale proroga se consentito dalle norme allora vigenti.

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Art. 13 AGGIORNAMENTO ISTAT

A partire dal secondo anno di decorrenza del servizio verrà corrisposto alla Ditta esecutrice un aggiornamento ISTAT nella misura del 100% della variazione ISTAT dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie degli operai ed impiegati (c.d. FOI) verificatosi nell’anno precedente.

Art. 14

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ART. 15 SUBAPPALTO

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Art.16

METODOLOGIA DI GARA PER IL CONFERIMENTO DEL SERVIZIO L’importo a base di gara viene determinato nella somma di € 240.000,00 annue Il sistema di gara viene effettuato con la procedura aperta (art.55 D.Lgs 163/2006) e con il metodo dell’offerta economica piu’ vantaggiosa (art.83 D.Lgs 163/2006). Verranno accettate solamente offerte in ribasso sull’importo a base di gara

Art.17 SERVIZIO ATTUALE DI RACCOLTA DEI RIFIUTI

Rifiuto residuo (secco) raccolta a domicilio Pannoloni e pannolini raccolta a domicilio su richiesta Rifiuto organico (umido) 40 contenitori da 360 Carta e cartone 40 cassonetti da 2400 Plastica 40 cassonetti da 2400 Vetro e lattine 40 contenitori da 660 UNITA’ OPERATIVE IMPIEGATE: 3 operatori. Il servizio prevede la raccolta domiciliare solamente del rifiuto indifferenziato (secco/residuo), pannoloni e pannolini su richiesta lasciando tutte le altre frazioni (umido, carta - cartone, plastica e vetro e lattine ) da conferire nei cassonetti stradali.

ISOLA ECOLOGICA TIPO La raccolta delle frazioni differenziate è quella stradale di prossimità (isole ecologiche). I contenitori in uso per la raccolta della plastica e della carta sono rispettivamente di colore giallo e bianco ed hanno una capienza di 2400 l. Per la raccolta del vetro e delle lattine, il contenitore è ugualmente di 660 l. (verde) La raccolta dell’organico si effettua con i contenitori da 360 l. (marrone )

IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO F.to Dott. Angelo Bonetti

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ALLEGATO B)

Modello offerta economica RAGIONE SOCIALE DELL’IMPRESA ……………………………………………. ……………………………………………. ……………………………………………. ……………………………………………. …………………………………………….

Spett.le Comune di Sassoferrato Piazzale Matteotti , 1 60041 SASSOFERRATO

OGGETTO: appalto per la gestione servizi di raccolta dei rifiuti urbani - CIG: 5988115CCF

– OFFERTA ECONOMICA.

Il sottoscritto …………………………………………............................………………….. nato a

……………………………..……………. il ………………………………… nella sua qualità di

Titolare / Legale Rappresentante / Mandatario / Procuratore Speciale dell’Impresa

................................………… .....................................................con sede legale

in............…………………………………………via ……………………….………………………...

(Cod.Fiscale/P.IVA...........………….....................……) tel. n. ……………………... fax n.

………………………………………… email ……………………….,

DICHIARA/DICHIARANO

Di offrire per i servizi oggetto dell’appalto, comprensivi di materiali ed automezzi, carico e

scarico, eventuali depositi provvisori, manovalanza, mano d’opera specializzata, mezzi

d’opera, consumi, ammortamenti e quant’altro necessario per lo svolgimento degli stessi,

secondo le indicazione del Capitolato d’Oneri e sui allegati, compreso servizi migliorativi e/o

integrativi, il canone offerto, per il periodo di durata contrattuale, pari ad: € ________________________________________ iva esclusa (in lettere ___________

___________________________________________ iva esclusa), oltre € 1.000,00 iva

esclusa per oneri della sicurezza non soggetti a ribasso. Che tale canone offerto rapportato all’importo a base d’asta determina un ribasso percentuale

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pari al _______ % (in lettere ___________________________________________________)

da applicarsi sull’elenco prezzi unitari di cui all’allegato D.

DICHIARA/DICHIARANO inoltre ( nel caso di concorrenti riuniti in raggruppamento temporaneo) (1) di impegnarsi, in caso di

aggiudicazione, a conferire mandato collettivo speciale con rappresentanza ad uno di essi, indicato

specificatamente e qualificato come capogruppo, il quale stipulerà il contratto in nome e per conto

proprio e delle mandanti e che si conformeranno alla disciplina prevista dalle norme per i

raggruppamenti temporanei Addì ___________________________________

Il/I dichiarante/i

______________________________________

Allegati: �

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AVVISI D’ASTA

_______________________________________________________

Comune di LoretoBando d’asta pubblica per la cessione di quo-te azionarie del Comune di Loreto pari allo0.35% del capitale sociale della società parte-cipata “Conerobus spa - Società per la mobi-lità intercomunale” dichiarate dismissibili aisensi e per gli effetti dell’art. 3, commi 27, 29l. 244/2007 e s.m.i. e dell’art. 14 comma 32D.L. 78/2010 e s.m.i.

PREMESSA

Il Comune di Loreto con deliberazione del C.C. N.61. del 27/09/2013 ha proceduto a dichiarare dismis-sibili le quote della società partecipata CONERO-BUS S.p.A., perché priva dei requisiti atti a giustifi-

carne il mantenimento in portafoglio, ai sensi e pergli effetti dell’art. 3, commi da 27 a 29 della Leggen. 244/2007 e s.m.i. e dell’art. 14 comma 32 D.L.78/2010 e s.m.i..

In attuazione della predetta deliberazione, nonchèdella deliberazione di G.C. n. 181 del 22.10.14 conla quale si dava mandato, con atto di indirizzo, alResponsabile del V Settore (Servizi Finanziari) diprocedere a tutti gli adempimenti amministrativinecessari per la vendita delle quote. Nonché in ese-cuzione di determina a contrarre n 125. del22/10/2014 del Responsabile del V Settore (ServiziFinanziari), questo Ente intende offrire in vendita lequote della società partecipata CONEROBUSS.p.A. qui sotto riportate, fatto salvo l’esercizio deldiritto di prelazione, nonché l’esperimento delleclausole di gradimento, così come previste dallo Sta-tuto sociale.

La partecipazione da dismettere risulta la seguente:

1) ENTE CEDENTE:Comune di Loreto, Corso Boccalini n.32, 60025Loreto n.32, (AN).Riferimenti: V Settore Servizi Finanziari, CorsoBoccallini n. 32, - 60025 Loreto (AN) tel.0717505631 Fax 0717500150 Indirizzo e-mail:[email protected]

Il presente avviso è consultabile anche sul sito isti-tuzionale dell’Ente, al seguente indirizzo web:www.comune.loreto.an.it

2) OGGETTO DELLA PROCEDURACessione di quote sociali della società sopra indica-ta, previa applicazione del diritto di prelazione e delgradimento prevista dallo Statuto societario.

Si precisa che il presente avviso costituisce invito aoffrire e non offerta al pubblico ex art. 1336 c.c. nésollecitazione al pubblico risparmio ai sensi delD.Lgs. 24.02.1998, n. 58 e s.m.i.

Il presente avviso, la ricezione di eventuali offerte el’apertura di trattative non comportano per il Comu-ne di Loreto alcun obbligo o impegno d’alienazionenei confronti d’eventuali offerenti e, per questi ulti-mi, alcun diritto a qualsivoglia prestazione.

Il Comune di Loreto si riserva comunque la facoltàdi non addivenire alla vendita. In tal caso, gli offe-renti non potranno vantare alcun diritto per dannoemergente o lucro cessante.3) PREZZO A BASE D’ASTAIl prezzo a base d’asta, per il numero complessivodelle quote, è fissato in: Euro 43.414 (quarantatre-milaquattrocentoquattordici)4) SOGGETTI AMMESSI ALLA GARA:Potranno presentare offerta persone fisiche e perso-ne giuridiche, per mezzo di legale rappresentante oprocuratore speciale (sono esclusi i procuratorigenerali) in possesso dei requisiti prescritti dal pre-sente bando.Non sono ammesse offerte per conto di persona (fisi-ca o giuridica) da nominare.Nel caso in cui il partecipante agisca in nome e perconto di un terzo è necessario che sia munito di pro-cura speciale, conferita con atto pubblico o scritturaprivata autenticata, da presentare con l’offerta a penadi esclusione, in originale o copia autenticata. Inquesto caso l’offerta, l’aggiudicazione e la stipula-zione del contratto si intendono compiuti in nome eper conto del rappresentato.

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Non sono ammessi i mandati con procura generale,né i mandati collettivi né la semplice delega. Non èammessa la partecipazione sotto forma d’associazio-ne temporanea di impresa, joint venture, consorzio osocietà consortili.Requisiti dei soggetti partecipanti:I soggetti partecipanti alla presente proceduradovranno dichiarare, pena l’esclusione: A) In caso di persone giuridiche (comprese le

imprese individuali):a) L’iscrizione al registro imprese tenuto dalla

C.C.I.A.A. L’attestazione del possesso delrequisito dovrà indicare il numero di iscrizio-ne al Registro delle Imprese presso la compe-tente C.C.I.A.A., la descrizione dell’attivitàrisultante dal registro; in alternativa il nume-ro di iscrizione ad analogo registro di altroStato membro U.E; nel caso, il numero diiscrizione all’Albo Nazionale degli enti coo-perativi; la data di iscrizione, la forma giuri-dica, la durata della ditta/data termine;

b) I dati identificativi (anagrafici e di residenza)relativi a tutti i soggetti in possesso della lega-le rappresentanza (soci, amministratori) e deidirettori tecnici dell’impresa al momento del-la presentazione dell’offerta;

c) Di non trovarsi in stato di fallimento, di liqui-dazione coatta, di concordato preventivo, sal-vo il caso di cui all’articolo 186-bis del regiodecreto 16 marzo 1942, n. 267, o nei cuiriguardi sia in corso un procedimento per ladichiarazione di una di tali situazioni;

d) che nei propri confronti non è pendente proce-dimento per l’applicazione di una delle misu-re di prevenzione o di una delle cause ostati-ve previste dagli articoli 6 e 67 D.lgs. n°159/2011; (L’esclusione e il divieto operanose la pendenza del procedimento riguarda iltitolare o il direttore tecnico, se si tratta diimpresa individuale; il socio o il direttore tec-nico se si tratta di società in nome collettivo,i soci o il direttore tecnico se si tratta disocietà in nome collettivo, i soci accomanda-tari o il direttore tecnico se si tratta di societàin accomandita semplice, gli amministratorimuniti di poteri di rappresentanza o il diret-tore tecnico o il socio unico persona fisica,ovvero il socio di maggioranza in caso disocietà con meno di quattro soci, se si trattadi altro tipo di società);

e) Che nei propri confronti non è stata pronun-ciata sentenza di condanna passata in giudica-to, o emesso decreto penale di condanna dive-nuto irrevocabile, oppure sentenza di applica-zione della pena su richiesta, ai sensi dell’ar-ticolo 444 del codice di procedura penale, per

reati gravi in danno dello Stato o della Comu-nità che incidono sulla moralità professiona-le; è comunque causa di esclusione la con-danna, con sentenza passata in giudicato, peruno o più reati di partecipazione a un’orga-nizzazione criminale, corruzione, frode, rici-claggio, quali definiti dagli atti comunitaricitati all’articolo 45, paragrafo 1, direttiva Ce2004/18.

(L’esclusione e il divieto operano se la sen-tenza o il decreto sono stati emessi nei con-fronti: del titolare o del direttore tecnico se sitratta di impresa individuale; dei soci o deldirettore tecnico, se si tratta di società innome collettivo; dei soci accomandatari o deldirettore tecnico se si tratta di società inaccomandita semplice; degli amministratorimuniti di potere di rappresentanza o del diret-tore tecnico o del socio unico persona fisica,ovvero del socio di maggioranza in caso disocietà con meno di quattro soci, se si trattadi altro tipo di società. In ogni caso l’esclu-sione e il divieto operano anche nei confrontidei soggetti cessati dalla carica nell’annoantecedente la data di pubblicazione del ban-do d’asta, qualora l’impresa non dimostri chevi sia stata completa ed effettiva dissociazio-ne della condotta penalmente sanzionata; l’e-sclusione e il divieto in ogni caso non opera-no quando il reato è stato depenalizzato ovve-ro quando è intervenuta la riabilitazioneovvero quando il reato è stato dichiaratoestinto dopo la condanna ovvero in caso direvoca della condanna medesima);

f) Che non hanno commesso violazioni gravi,definitivamente accertate, rispetto agli obbli-ghi relativi al pagamento delle imposte e tas-se, secondo la legislazione italiana o quelladello Stato in cui sono stabiliti;

g) che non hanno commesso violazioni gravi,definitivamente accertate, alle norme in mate-ria di contributi previdenziali e assistenziali,secondo la legislazione italiana o dello Statoin cui sono stabiliti

h) che nei propri confronti non è stata applicata lasanzione interdittiva di cui all’articolo 9,comma 2, lettera c), del decreto legislativodell’8 giugno 2001 n. 231 o altra sanzione checomporta il divieto di contrarre con la pubbli-ca amministrazione compresi i provvedimen-ti interdittivi di cui all’art. 14, comma 1, delD.lgs. n° 81/2008;

i) di non trovarsi, rispetto ad un altro partecipan-te alla medesima procedura di affidamento, inuna situazione di controllo di cui all’articolo2359 del codice civile o in una qualsiasi rela-

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zione, anche di fatto, se la situazione di con-trollo o la relazione comporti che le offertesono imputabili ad un unico centro decisiona-le.

B) In caso di persone fisiche:

a. Di trovarsi nel pieno e libero godimento deidiritti civili;

b. Di essere pienamente capace a contrarre con lapubblica amministrazione e che non esistonoa proprio carico condanne penali che compor-tino la perdita o la sospensione di tale capa-cità ovvero sentenze dichiarative di interdi-zione, inabilitazione o fallimento e che nonsono in corso a proprio carico i relativi proce-dimenti;

c. L’inesistenza di sentenza di condanna passatain giudicato, o di decreto penale di condannadivenuto irrevocabile, oppure di sentenza diapplicazione della pena su richiesta, ai sensidell’articolo 444 del codice di procedurapenale, per reati gravi in danno dello Stato odella Comunità che incidono sulla moralitàprofessionale; è comunque causa di esclusio-ne la condanna, con sentenza passata in

d. giudicato, per uno o più reati di partecipazionea un’organizzazione criminale, corruzione,frode, riciclaggio, quali definiti dagli atticomunitari citati all’articolo 45, paragrafo 1,direttiva Ce 2004/18.

(L’esclusione e il divieto in ogni caso nonoperano quando il reato è stato depenalizza-to ovvero quando è intervenuta la riabilita-zione ovvero quando il reato è stato dichiara-to estinto dopo la condanna ovvero in caso direvoca della condanna medesima).

e. Che nei propri confronti non è pendente proce-dimento per l’applicazione di una delle misu-re di prevenzione o di una delle cause ostati-ve previste dagli articoli 6 e 67 D.lgs. n°159/2011;

f. L’inesistenza di gravi violazioni, definitiva-mente accertate, rispetto agli obblighi relativial pagamento delle imposte e tasse secondo lalegislazione italiana o quella dello Stato U.E.di residenza;

5) RICHIESTA DI CHIARIMENTI E DOCU-MENTAZIONI DISPONIBILE:Ogni eventuale chiarimento o documento inerente lapresente procedura potrà essere consultato e richie-sto solo in forma scritta al Responsabile del V Setto-re – Servizi Finanziari, Corso Boccalini 32, 60025Loreto (AN), Tel. 0717505631 - Fax 0717500150,Indirizzo e-mail: [email protected]

La seguente documentazione è disponibile in foto-copia presso l’ufficio di cui sopra e potrà essere riti-

rata copia, previa richiesta e rimborso spese di ripro-duzione:

- Copia statuto società.- Elenco amministratori della società.- Copie bilanci della società anni 2010-2011-2012-

2013.6) CRITERI, MODALITA’ DI SVOLGIMENTODELLA GARA ED AGGIUDICAZIONELa gara sarà aggiudicata col metodo dell’asta pub-blica, ai sensi dell’art. 73, comma 1, lettera c) delR.D. N. 827/1924 e s.m.i., da effettuarsi col metododelle “offerte segrete”, da porre a confronto con ilprezzo a base d’asta.L’aggiudicazione, avrà luogo in favore del soggettoche, in possesso dei requisiti richiesti, avrà offerto ilprezzo più elevato rispetto a quello posto a base d’a-sta. Non sono ammesse offerte a ribasso. Si procederà all’aggiudicazione anche qualora siastata presentata una sola offerta valida, purché supe-riore o uguale alla base d’asta, salva la facoltà delComune di Loreto di non procedere all’aggiudica-zione, come enunciato al precedente punto 2).L’aggiudicazione avverrà in seduta pubblica, che siterrà presso la sede comunale, Corso Boccalini,32, ilgiorno 25/11/2014 ore 12,00.La commissione, constatata la conformità dei plichirispetto a quanto stabilito dal bando, nonché l’inte-grità degli stessi, procederà alla verifica della docu-mentazione presentata, all’ammissione delle offerteidonee ed alla successiva apertura delle buste conte-nenti le offerte economiche. La Commissione proce-derà, quindi, alla lettura delle offerte economiche,tra quelle valide pervenute, indicando, poi, tra levalide pervenute, quelle con prezzo più alto rispettoalla base d’asta. Quindi procederà all’aggiudicazio-ne provvisoria in favore del concorrente che, in pos-sesso dei requisiti, abbia offerto il maggior prezzorispetto a quello a base d’asta. Le offerte inferiori alprezzo a base d’asta non saranno considerate validee saranno escluse dalla gara.Nel caso di parità di offerta tra due o più concorren-ti, tutti in possesso dei necessari requisiti, che risul-tasse essere anche l’offerta più alta, la Commissioneinviterà i concorrenti che hanno propostoil medesimo prezzo migliore a far pervenire, entro iltermine stabilito nella medesima seduta pubblica,una ulteriore offerta migliorativa. In caso di ulterio-re parità si procederà, allo stesso modo, fino ad otte-nere il prezzo più elevato.Dell’esito della procedura di aggiudicazione saràredatto apposito verbale, a cura del segretario dellaCommissione. L’aggiudicazione provvisoria al sog-getto che avrà presentato l’offerta più alta avrà effet-ti obbligatori e vincolanti per l’aggiudicatario. L’ag-giudicazione definitiva sarà subordinata all’espleta-

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mento della procedura prevista dal successivo art.9). La stessa sarà efficace a conclusione della positi-va verifica sul possesso dei requisiti dichiarati insede di gara dal soggetto aggiudicatario. Il Comunedi Loreto, si riserva comunque la facoltà di sospen-dere o revocare, in qualunque momento, la procedu-ra e/o di non procedere alla vendita, a suo insindaca-bile giudizio, senza che possa essere avanzata alcu-na pretesa o responsabilità nei suoi confronti.

Per quanto non previsto si renderanno applicabili ledisposizioni di cui agli art. 76 e ss. del R.D.827/1924e s.m.i.

Qualora non pervenga, in relazione al presente ban-do alcuna offerta valida, l’Amministrazione si riser-va la facoltà di procedere a trattativa privata, fermarestando l’osservanza delle norme statutarie in mate-ria di prelazione e gradimento di cui al successivoart.9)

7) MODALITA’ E TEMPI DI PRESENTAZIO-NE DELLE OFFERTE:Il plico contenente l’offerta e la documentazioneamministrativa dovrà pervenire al Comune di Lore-to - Piazza Risorgimento n° 11, a pena di esclusione,entro le ore 12,00 del giorno 24/11/2014 medianteconsegna a mano all’Ufficio Protocollo del Comunedi Loreto (dal lunedì al venerdì dalle ore 10,00 alleore 13,00, martedì - giovedì 15,30-18,00) o a mezzoraccomandata A.R. o agenzia di recapito autorizzata.

Non saranno ammessi all’asta i plichi che perverran-no all’Ufficio Protocollo oltre il suddetto termineperentorio di scadenza, anche se spediti in tempo uti-le. Pertanto la consegna delle offerte entro i tempiindicati rimane ad esclusivo rischio del mittente.

Il suddetto plico dovrà essere debitamente chiuso,sigillato e controfirmato sui lembi di chiusura edovrà indicare il nominativo ed il recapito del con-corrente nonché la seguente dicitura “Asta pubblicaper la vendita quote partecipazione societariaCONEROBUSIl predetto plico dovrà contenere al suo interno epena l’esclusione due buste:

- BUSTA N.1.”DOCUMENTAZIONE AMMINI-STRATIVA” deve contenere tutta la documenta-zione amministrativa come specificato al successi-vo punto A);

- BUSTA N.2 “OFFERTA PER L’ACQUISTODELLA PARTECIPAZIONE SOCIETARIACONEROBUS S.p.A.” deve contenente l’offertaeconomica, chiusa e controfirmata pena l’esclu-sione sui lembi di chiusura e come meglio specifi-cato al successivo punto B), riportante all’esternoil nominativo dell’offerente

A) Documentazione amministrativa: all’internodel plico principale dovrà essere inserita, penal’esclusione, la seguente documentazione:

1) Istanza di partecipazione e dichiarazionesostitutiva, in competente bollo, redatta inlingua italiana secondo lo schema unico pre-disposto dall’Amministrazione aggiudicatrice(Allegato A), sottoscritta per esteso e penal’esclusione dall’offerente se persona fisica odal legale rappresentante se persona giuridica.Detta istanza contiene dichiarazioni rese aisensi degli artt. 46 e 47 D.P.R. 445/2000. L’i-stanza deve essere corredata da copia fotosta-tica di documento di identità del sottoscritto-re o, in alternativa, deve essere prodotta consottoscrizione autenticata nei modi di legge.Tale dichiarazione dovrà attestare, penal’esclusione, il possesso dei requisiti di cuial precedente articolo articolo 4.

Dovrà altresì essere dichiarato, a pena di esclu-sione:

a) Di aver preso conoscenza e di accettare inte-gralmente tutte le condizioni riportate nel Ban-do d’asta pubblica;

b) Di impegnarsi a corrispondere il prezzo offertoin sede di gara secondo le modalità di paga-mento previste dal successivo art. 10.

1) Per chi agisce per procura speciale: originale ocopia conforme all’originale della relativa procu-ra notarile.

2) Ricevuta del versamento di una cauzione, diEuro 4.341(quattromilatrecentoquarantuno), parial 10% del prezzo a base d’asta, a garanzia delleobbligazioni derivanti dalla presentazione del-l’offerta e dell’aggiudicazione (ivi compresi lastipula del Contratto di Cessione e il pagamentodel prezzo per la cessione)

La predetta cauzione potrà essere prestata mediante:

- fidejussione bancaria rilasciata da aziende di cre-dito autorizzate ai sensi di legge;

- polizza fidejussoria rilasciata da impresa di assi-curazioni debitamente autorizzata all’eserciziodel ramo cauzioni.

- Versamento in numerario in favore della Tesore-ria del Comune di Loreto - Banca delle Marches.p.a. Agenzia di Loreto, Via Bramante - IBANIT17C0605537380000000002874 ovveromediante assegno circolare non trasferibile inte-stato a “Tesoreria Comune di Loreto” da presen-tare unitamente alla documentazione di garaall’interno del plico principale;

La polizza fidejussoria o la fidejussione bancariadovrà contenere l’assunzione dell’obbligo, da partedel fideiussore:

- di pagare l’importo della garanzia entro 15 gior-ni a semplice richiesta dell’Ente appaltante, conrinuncia espressa al diritto di opporre a quest’ul-timo qualsiasi eccezione;

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- l’espressa rinuncia del fideiussore al beneficiodella preventiva escussione del debitore princi-pale previsto dall’art. 1944 del codice civile;

- l’espressa rinuncia del fideiussore all’eccezionedi cui all’art. 1957 del codice civile.

La polizza fidejussoria o la fidejussione bancariadovrà avere validità per almeno 180 giorni dalla datadi espletamento dell’asta pubblica.

Il deposito cauzionale, ai concorrenti non aggiudica-tari o non ammessi alla gara, sarà svincolato o resti-tuito entro 30 giorni dall’intervenuta aggiudicazionedefinitiva.

Il deposito cauzionale dell’aggiudicatario:

- se costituito con assegno circolare o mediante ver-samento in numerario, viene incamerato dal ven-ditore a titolo di acconto sul prezzo;

- se costituito con fidejussione bancaria o polizzafidejussoria, viene svincolato contestualmente allastipula del contratto di compravendita.

B) Offerta per l’acquisto di partecipazione socie-taria Conerobus S.p.A. dovrà contenere:L’offerta economica, redatta (preferibilmentesecondo lo schema Allegato B) in competentebollo ed in lingua italiana, sottoscritta dal rappre-sentante legale o procuratore speciale che dovràspecificare, a pena di esclusione:

a) Il prezzo complessivamente offerto per l’inte-ra quota di partecipazione espresso oltre chein cifre anche in lettere, ai sensi del bando digara. Non saranno ammesse offerte parziali,condizionate, indeterminate ovvero recanticancellazioni, aggiunte o correzioni nonespressamente approvate con postilla firmatadall’offerente. In caso di discordanza tra l’im-porto in cifre e quello in lettere, sarà tenutavalida l’offerta espressa in cifre.

b) La dichiarazione che l’offerta economica pre-sentata è incondizionata, ferma, vincolante,irrevocabile ai sensi dell’art. 1329 c.c. fino a180 giorni dalla data di scadenza di presenta-zione delle offerte prevista dal bando d’astapubblica.

8) DIRITTO DI PRELAZIONE A FAVORE DEISOCI E GRADIMENTO NUOVO SOCIOA seguito dell’aggiudicazione provvisoria, il Comu-ne di Loreto, provvederà a comunicare, nelle formestatutariamente previste dalla Società CONERO-BUS SpA, le condizioni di vendita determinatesi aseguito dell’aggiudicazione provvisoria e, prima diprocedere all’aggiudicazione definitiva, dovrà atten-dere la scadenza dei termini per l’esercizio dei dirit-ti dei soci in relazione alla prelazione, nonché allaclausola di gradimento previste dallo Statuto socie-tario.

In relazione alla sussistenza del diritto di prelazionee clausola di gradimento, relative alle quote dellagara, l’aggiudicatario provvisorio non potrà vantarenei confronti del Comune di Loreto alcun diritto otitolo all’aggiudicazione definitiva e/o alla stipula-zione del contratto di cessione, nel caso in cui glialtri soci della Società si siano avvalsi del suddettodiritto loro spettante e/o nel caso in cui l’Assembleadei Soci, o i Soci, abbiano negato il gradimento,come previsto dallo Statuto.9) STIPULAZIONE DEL CONTRATTO DICESSIONEDecorsi i termini stabiliti dallo Statuto societario perl’esercizio dei diritti di prelazione e di gradimento,senza che alcuno degli aventi titolo li abbia esercita-ti, si procederà all’aggiudicazione definitiva.Il Comune di Loreto comunicherà con lettera racco-mandata A/R, l’esito all’aggiudicatario provvisorio.L’aggiudicatario sarà contestualmente invitato adindicare, entro 10 (dieci) giorni dalla data di ricezio-ne della missiva, il nome del Notaio o Istituto di Cre-dito o intermediario abilitato, presso il quale intendaeffettuare la stipulazione del contratto di cessione.La mancata e non giustificata presentazione dell’ag-giudicatario alla firma del contratto, che comunquedovrà avvenire entro il termine di 20 (venti) giornidall’efficacia del provvedimento di aggiudicazionedefinitiva, comporta per l’aggiudicatario medesimola decadenza dall’acquisto, con conseguente viola-zione dei doveri di responsabilità precontrattuale incapo all’acquirente.Tutte le spese contrattuali, ivi comprese le spesenotarili, imposte, diritti, commissioni, etc. sarannointegralmente a carico dell’aggiudicatario stesso,giusto art. 62 del R.D. 827/1924 e s.m.i..10) PREZZO D’ACQUISTOIl contraente deve provvedere al versamento dell’in-tero prezzo di vendita (al netto dell’eventuale capar-ra in caso di versamento della cauzione definitiva innumerario o assegno circolare n.t. in favore dellaTesoreria Comunale) entro e non oltre l’improroga-bile termine del 30 dicembre 2014 fatto salvo ognidiritto conseguente l’aggiudicazione, l’incamera-mento della cauzione provvisoria e fatti salvi i mag-giori danni.Il prezzo risultante dall’aggiudicazione definitivadovrà essere versato entro il 30 dicembre 2014 pres-so la Tesoreria del Comune di Loreto - Banca delleMarche s.p.a. Agenzia di Loreto, Via Bramante -IBAN IT17C0605537380000000002874 ovveromediante assegno circolare non trasferibile intestatoa “Tesoreria Comune di Loreto”.Copia della ricevuta di versamento dovrà essere esi-bita al Notaio o all’intermediario abilitato che inter-viene nella transazione, affinchè ne sia dato atto nelcontratto.

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11) INFORMAZIONIOgni ulteriore informazione e/o documentazionenecessaria per la formulazione dell’offerta dovràessere richiesta esclusivamente per iscritto anche viae-mail all’indirizzo: [email protected], fat-to salvo il rispetto delle vigenti disposizioni in mate-ria di privacy.12) TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALIIl titolare del trattamento dei dati personali è ilComune di Loreto.Il Comune di Loreto opererà secondo quanto previ-sto dal D. Lgs. 196/2003; la raccolta dei dati perso-nali ha la finalità di consentire l’accertamento dell’i-doneità dei concorrenti a partecipare al pubblicoincanto. L’eventuale rifiuto di fornire i dati costituiràmotivo di esclusione dalla gara. Il trattamento deidati verrà attuato mediante strumentazione manuale,informatica e telematica idonea e la loro conserva-zione avverrà tramite archivi cartacei ed informatici.13) CONTROVERSIEPer ogni controversia che dovesse insorgere conl’aggiudicatario sarà competente l’Autorità Giudi-ziaria del Foro di Ancona.Per tutto quanto non previsto dal presente avviso,sarà fatto riferimento al R.D. 23/05/1924, n. 827 es.m.i., nonché a tutte le altre norme in materia ed alvigente regolamento sui contratti dell’Ente.14) RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTOIl Responsabile del procedimento è il Responsabiledel V Settore - Servizi Finanziari: Dott.ssa PaolaPettinari, Tel. 0717505631 Fax 0717500150. Indiriz-zo e-mail cert.: [email protected]. Indiriz-zo mail [email protected]

Loreto, 22 ottobre 2014

IL RESPONSABILE DEL V SETTORE - SERVIZI FINANZIARIDott.ssa Paola Pettinari

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Allegato A al bando d’asta

fac-simile istanza di partecipazione e dichiarazione sostitutiva

Spett. Comune di Loreto

Corso Boccalini ,32 60025 - LORETO (AN)

Oggetto: Asta pubblica per la cessione delle quote del Comune di Loreto della società partecipata CONEROBUS S.p.A.

Il/La sottoscritto/a _______________________________________________________, nato/a

_______________________________(_________) il _________________________, residente a

_________________________________ (______) – Cap ___________, in Via

_____________________________________________________ n° ________, codice fiscale n°

____________________ telefono n° ___________ fax n° ________________, mail

______________, posta certificata ____________________ in qualità di (barrare per la scelta):

� Privato (persona fisica)

� Legale rappresentante della impresa ____________________________________

______________________ con sede in _____________________________________, Via

__________________________ n°_______, codice fiscale _______________ partita I.V.A.

_________________, telefono _____________ fax _______________ mail

_________________ posta certificata _______________

� Procuratore speciale (come da copia autenticata/originale di procura speciale allegata alla

presente dichiarazione) della impresa ____________________________________

______________________ con sede in _____________________________________, Via

__________________________ n°_______, codice fiscale _______________ partita I.V.A.

_________________, telefono _____________ fax _______________ mail

_________________ posta certificata _______________

Bollo da € 16,00

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� Procuratore speciale di ________________________________________________,

nato/a ______________________________ (_________) il _________________________,

residente a _________________________________ (______) – Cap ___________, in Via

_______________________________ n° ________, codice fiscale n°

____________________ telefono n° ___________ fax n° ________________, mail

______________, posta certificata ____________________

- ai sensi e per gli effetti dell’art. 76 D.P.R. 445/2000, consapevole della responsabilità e delle

conseguenze civili e penali previste in caso di rilascio di dichiarazioni mendaci e/o

formazione di atti falsi e/o uso degli stessi;

- consapevole altresì che qualora emerga la non veridicità del contenuto della presente

dichiarazione questa Impresa decadrà dai benefici per i quali la stessa è rilasciata,

chiede di essere ammesso all’asta pubblica per la cessione delle quote, del Comune di Loreto

della società partecipata CONEROBUS S.p.A.

A tal fine e sotto la propria responsabilità

DICHIARA

1) Di aver preso conoscenza e di accettare integralmente tutte le condizioni riportate nel bando

d’asta pubblica;

2) Di impegnarsi a corrispondere il prezzo offerto in sede di gara secondo le modalità di

pagamento previste dall’art. 10 del bando d’asta;

3) (barrare per la scelta):

� per le imprese (persona giuridica, incluse le imprese individuali):

a. che l’Impresa è iscritta al Registro delle Imprese presso la C.C.I.A.A. di

_____________________________________ o al seguente analogo registro di altro

stato aderente UE ___________________________________________________ o

all’Albo Nazionale degli Enti Cooperativi _________________________________

o al seguente Albo _______________________________________ per attività di

____________________________________________________________________

� data di iscrizione: _______________________;

� forma giuridica: ______________________;

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� durata della ditta/data termine: __________________;

� INAIL: codice ditta/PAT__________________________;

� INPS: matricola azienda/p.c.i.______________________;

generalità del/i legale/i rappresentante/i dell’impresa:

Sig. __________________________________ nato a ____________________

il _________________________, residente a ___________________________

Via ____________________________ n° _______ Prov. __________ carica sociale

___________________________ con scadenza il _________________ - codice

fiscale: ______________________;

Sig. __________________________________ nato a ____________________

il _________________________, residente a ___________________________

Via ____________________________ n° _______ Prov. __________ carica sociale

___________________________ con scadenza il _________________ - codice

fiscale: ______________________;

altre persone aventi la legale rappresentanza, soci accomandatari e direttori

tecnici dell’impresa:

Sig. __________________________________ nato a ____________________

il _________________________, residente a ___________________________

Via ____________________________ n° _______ Prov. __________ carica sociale

___________________________ con scadenza il _________________ - codice

fiscale ______________________;

Sig. __________________________________ nato a ____________________

il _________________________, residente a ___________________________

Via ____________________________ n° _______ Prov. __________ carica sociale

___________________________ con scadenza il _________________ - codice

fiscale: ____________________________;

Sig. __________________________________ nato a ____________________

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il _________________________, residente a ___________________________

Via ____________________________ n° _______ Prov. __________ carica sociale

___________________________ con scadenza il _________________ - codice

fiscale ________________________;

b. Che l’impresa non si trova in stato di fallimento, di liquidazione coatta, di

concordato preventivo, salvo il caso di cui all'articolo 186-bis del regio decreto 16

marzo 1942, n. 267, o nei cui riguardi sia in corso un procedimento per la

dichiarazione di una di tali situazioni;

c. Che nei propri confronti non è pendente procedimento per l'applicazione di una delle

misure di prevenzione o di una delle cause ostative previste dagli articoli 6 e 67

D.lgs. n° 159/2011 (L’esclusione e il divieto operano se la pendenza del procedimento riguarda il titolare o il direttore tecnico, se si tratta di impresa individuale; il socio o il direttore tecnico se si tratta di società in nome collettivo, i soci o il direttore tecnico se si tratta di società in nome collettivo, i soci accomandatari o il direttore tecnico se si tratta di società in accomandita semplice, gli amministratori muniti di poteri di rappresentanza o il direttore tecnico o il socio unico persona fisica, ovvero il socio di maggioranza in caso di società con meno di quattro soci, se si tratta di altro tipo di società);

d. Che nei propri confronti non è stata pronunciata sentenza di condanna passata in

giudicato, o emesso decreto penale di condanna divenuto irrevocabile, oppure

sentenza di applicazione della pena su richiesta, ai sensi dell'articolo 444 del codice

di procedura penale, per reati gravi in danno dello Stato o della Comunità che

incidono sulla moralità professionale; è comunque causa di esclusione la condanna,

con sentenza passata in giudicato, per uno o più reati di partecipazione a

un’organizzazione criminale, corruzione, frode, riciclaggio, quali definiti dagli atti comunitari citati all’articolo 45, paragrafo 1, direttiva Ce 2004/18. (L’esclusione e il divieto operano se la sentenza o il decreto sono stati emessi nei confronti: del titolare o del direttore tecnico se si tratta di impresa individuale; dei soci o del direttore tecnico, se si tratta di società in nome collettivo; dei soci accomandatari o del direttore tecnico se si tratta di società in accomandita semplice; degli amministratori muniti di potere di rappresentanza o del direttore tecnico o del socio unico persona fisica, ovvero del socio di maggioranza in caso di società con meno di quattro soci, se si tratta di altro tipo di società. In ogni caso l'esclusione e il divieto operano anche nei confronti dei soggetti cessati dalla carica nell'anno antecedente la data di pubblicazione del bando d’asta, qualora l'impresa non dimostri che vi sia stata completa ed effettiva dissociazione della condotta penalmente sanzionata; l'esclusione e il divieto in ogni caso non operano quando il reato è stato depenalizzato ovvero quando è intervenuta la riabilitazione ovvero quando il reato è stato dichiarato estinto dopo la condanna ovvero in caso di revoca della condanna medesima);

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e. Di non avere commesso violazioni gravi, definitivamente accertate, rispetto agli

obblighi relativi al pagamento delle imposte e tasse, secondo la legislazione italiana

o quella dello Stato in cui sono stabiliti;

f. Di non avere commesso violazioni gravi, definitivamente accertate, alle norme in

materia di contributi previdenziali e assistenziali, secondo la legislazione italiana o

dello Stato in cui sono stabiliti;

g. Che nei propri confronti non è stata applicata la sanzione interdittiva di cui

all’articolo 9, comma 2, lettera c), del decreto legislativo dell’8 giugno 2001 n. 231 o altra sanzione che comporta il divieto di contrarre con la pubblica amministrazione

compresi i provvedimenti interdittivi di cui all'art. 14, comma 1, del D.lgs. n°

81/2008;

h. Di non trovarsi, rispetto ad un altro partecipante alla medesima procedura di

affidamento, in una situazione di controllo di cui all'articolo 2359 del codice civile o

in una qualsiasi relazione, anche di fatto, se la situazione di controllo o la relazione

comporti che le offerte sono imputabili ad un unico centro decisionale.

i. Che le dichiarazioni di cui alle precedenti lett. c) e d) sono rese anche nei confronti

di (barrare per la scelta): � Impresa individuale: il titolare e il direttore tecnico;

� Società in nome collettivo: il socio e il direttore tecnico;

� Società in accomandita semplice: i soci accomandatari e il direttore tecnico;

� Ogni altro tipo di società: gli amministratori muniti di poteri di

rappresentanza e il direttore tecnico;

� per i privati (persona fisica):

g. Di trovarsi nel pieno e libero godimento dei diritti civili;

h. Di essere pienamente capace a contrarre con la pubblica amministrazione e che non

esistono a proprio carico condanne penali che comportino la perdita o la sospensione

di tale capacità ovvero sentenze dichiarative di interdizione, inabilitazione o

fallimento e che non sono in corso a proprio carico i relativi procedimenti;

i. L’inesistenza di sentenza di condanna passata in giudicato, o di decreto penale di

condanna divenuto irrevocabile, oppure di sentenza di applicazione della pena su

richiesta, ai sensi dell'articolo 444 del codice di procedura penale, per reati gravi in

danno dello Stato o della Comunità che incidono sulla moralità professionale; è

comunque causa di esclusione la condanna, con sentenza passata in giudicato, per

uno o più reati di partecipazione a un’organizzazione criminale, corruzione, frode, riciclaggio, quali definiti dagli atti comunitari citati all’articolo 45, paragrafo 1, direttiva Ce 2004/18.

(L'esclusione e il divieto in ogni caso non operano quando il reato è stato depenalizzato ovvero quando è intervenuta la riabilitazione ovvero quando il reato è stato dichiarato estinto dopo la condanna ovvero in caso di revoca della condanna medesima).

j. Che nei propri confronti non è pendente procedimento per l'applicazione di

una delle misure di prevenzione o di una delle cause ostative previste dagli articoli 6

e 67 D.lgs. n° 159/2011;

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22987

k. L’inesistenza di gravi violazioni, definitivamente accertate, rispetto agli obblighi relativi al pagamento delle imposte e tasse secondo la legislazione italiana o quella

dello Stato U.E. di residenza;

4) di avere eseguito il deposito cauzionale a garanzia dell’offerta come da quietanza allegata

alla presente, pari ad Euro 4.341 (quattromilatrecentoquarantuno)

5) di essere informato che:

- I dati personali forniti per la partecipazione al presente procedimento e per le

successive fasi verranno trattati esclusivamente per le finalità istituzionali

dell’Amministrazione comunale, così come definite dalla normativa vigente; - Il conferimento dei dati richiesti è obbligatorio, in quanto previsto dalla citata

normativa; l’eventuale rifiuto a fornire tali dati potrebbe comportare il mancato

perfezionamento della procedura e delle sue successive fasi contrattuali;

- Il trattamento sarà effettuato sia con modalità manuali che mediante l’uso di procedure informatiche; il trattamento dei dati verrà effettuato in modo da garantire la sicurezza e

la riservatezza degli stessi e potrà essere effettuato mediante strumenti manuali,

informatici e telematici idonei a memorizzarli, gestirli e trasmetterli. Tali dati potranno

essere anche abbinati a quelli di altri soggetti in base a criteri qualitativi, quantitativi e

temporali di volta in volta individuati;

- I dati sensibili e giudiziari non saranno oggetto di diffusione; tuttavia alcuni di essi

potranno essere comunicati ad altri soggetti pubblici o privati nella misura strettamente

indispensabile per svolgere attività istituzionali previste dalle vigenti disposizioni in

materia secondo quanto previsto dalle disposizioni di legge e di regolamento di cui al

precedente punto 1 e secondo quanto previsto dalle disposizioni contenute nel D.lgs. n°

196/2003.

- Il titolare del trattamento dati è il Comune di Loreto.

- Il Responsabile del trattamento è, Responsabile V° Settore del Comune di Loreto.

________________ lì _____________

_________________________________________

(firma con allegata copia fotostatica di documento di identità)

Allegati alla presente dichiarazione:

- quietanza versamento deposito cauzionale

- Altro ___________________________________________

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22988

Allegato B all’avviso d’asta

Fac-simile offerta economica

Spett. Comune di Loreto Corso Boccalini n.32

.60025 - LORETO (AN) Oggetto: Asta pubblica per la cessione delle quote, del Comune di Loreto della società

partecipata CONEROBUS S.p.A.

Il/La sottoscritto/a _______________________________________________________, nato/a

_______________________________(_________) il _________________________, residente a

_________________________________________________ (__________), in Via

_____________________________________________________ n° ________, codice fiscale n°

____________________ - telefono n° ___________ - fax n° ________________ - in qualità di

(barrare per la scelta):

� Privato (persona fisica)

� Legale rappresentante della impresa ____________________________________

______________________ con sede in _____________________________________, Via

__________________________ n° _______;

� Procuratore speciale della impresa ____________________________________

______________________ con sede in _____________________________________, Via

__________________________ n°_______;

� Procuratore speciale di ________________________________________________,

nato/a ____________________________________ (_________) il ________________________,

residente a _________________________________ (______) – Cap ___________, in Via

________________________ n° ________,

OFFRE

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22989

Per l’acquisto di quote della società partecipata dal Comune di Loreto, CONEROBUS S.p.A., come da avviso d’asta in data _____________ prot. n° _______ la somma, al netto dell’IVA ed altre imposte, se dovute, di:

Euro ________________________________________ (in cifre)

Euro _____________________________________________________________ (in lettere)

assoggettandosi a tutte le condizioni fissate nell’avviso medesimo. La presente offerta economica è incondizionata, ferma, vincolante, irrevocabile ai sensi dell’art. 1329 c.c. fino a 180 giorni dalla data di scadenza di presentazione delle offerte prevista dal bando

d’asta pubblica.

Data __________________ Firma________________________________________

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_______________________________________________________

Comune di Porto San GiorgioAvviso d’asta pubblica per la vendita di immo-bile comunale denominato ex silos consorzioagrario sito in Via Martiri di Cefalonia n. 2 Por-to San Giorgio.

IL DIRIGENTE DEL II SETTORESERVIZI DEMOGRAFICI, URP, SUAP

E PATRIMONIO

RENDE NOTOche il giorno 24.11.2014 alle ore 10.00 presso la SalaConsiliare del Comune di Porto San Giorgio, si pro-cederà all'incanto per la vendita dell'immobile diproprietà comunale denominato “ex Silos ConsorzioAgrario”, ubicato nel Comune di Porto San Giorgioalla via Martiri di Cefalonia, 2, così identificata cata-stalmente:- Foglio 11 part.lla 109, Sub. 4, cat. D/8, rendita _

7.888,00Costituente porzione del piano terra (accesso evano scala) ed i piani 1 - 2 - 3 e 4

- Foglio 11 part.lla 109, Sub. 5, area urbana, consi-stenza mq 22

destinazione d’uso in residenziale e terziario diffusonon commerciale e attività commerciale nei limitidel 30% della Sul max assentibile.Prezzo a corpo a base d'asta, della proprietàcomunale, Euro 3.000.000,00, oltre oneri fiscali espese di pubblicazione del bandoL'esperimento del pubblico incanto si svolgerà con ilsistema del massimo rialzo, mediante offerte segretein aumento da confrontarsi con il prezzo posto a based'asta, ai sensi dell'art. 73, lett. c), del R.D.23/5/1924, n. 827.Il bene posto in vendita sarà aggiudicato a colui cheabbia presentato l'offerta economicamente più van-taggiosa per l'Ente alienante.Le offerte dovranno essere incrementate con sca-glioni minimi di Euro 30.000,00 sul prezzo a based'asta.Il termine di presentazione dell'offerta e delladomanda di partecipazione alla presente gara è entrole ore 12.00 del giorno 21/11/2014.Il bando integrale è pubblicato sul sito internet:http://www.comune.portosangiorgio.fm.it/ e all'AlboPretorio del Comune di Porto San Giorgio.Responsabile del Procedimento: dott. GianraffaeleCecati.Viale della Vittoria 162, Porto San Giorgio, Telefo-no: 0734/680207 - Fax: 0734/680253, Posta elettro-nica (e-mail) [email protected].

IL DIRIGENTE DEL SERVIZIO PATRIMONIO

Dott. Gianraffaele Cecati

BANDI DI CONCORSO

_______________________________________________________

Ospedali Riuniti Umberto I - G.M. Lancisi- G. Salesi - Ancona.Concorso Pubblico, per titoli ed esami, per l’as-sunzione, a tempo indeterminato, di: n. 1 Diri-gente Ingegnere (S.O. Impianti).

Al suddetto dirigente è attribuito il trattamento eco-nomico e giuridico previsto dalle disposizioni legi-slative vigenti nonché dal CCNL in vigore per il per-sonale delle Aziende Sanitarie ed Ospedaliere.

Al predetto profilo professionale è attribuito il trat-tamento giuridico ed economico previsto dallevigenti disposizioni legislative, nonché dal CCNL invigore per il personale del Servizio Sanitario Nazio-nale.

Il concorso è diretto ad individuare una figura pro-fessionale con formazione universitaria ingegne-ristica ad indirizzo Elettrico o Elettrotecnico, daassegnare alla S.O. Impianti

REQUISITI GENERALI DI AMMISSIONE- Cittadinanza italiana, salve le equiparazioni stabili-

te dalle leggi vigenti, o cittadinanza di uno deiPaesi dell’Unione Europea

- Godimento dei diritti politici

Non possono partecipare al concorso coloro che sia-no stati esclusi dall’elettorato attivo o che siano sta-ti dispensati dall’impiego presso Pubbliche Ammini-strazioni, per aver conseguito l’impiego stessomediante la produzione di documenti falsi o viziatida invalidità non sanabile.

- Idoneità fisica all’impiego

L’accertamento di tale idoneità è effettuato dalMedico competente dell’Azienda Ospedaliera(D.Lgs. n. 626 del 19.09.1994 e successive modifi-cazioni) prima dell’immissione in servizio. Avversol’eventuale giudizio di inidoneità fisica, l’interessatopuò ricorrere, entro 30 giorni dalla data di comuni-cazione, all’Organo di Vigilanza territorialmentecompetente.

Qualora l’attività del dipendente comporti l’esposi-zione a radiazioni ionizzanti, sono fatti salvi gli ulte-riori accertamenti, sempre in tema di idoneità fisica,da parte del Medico autorizzato di cui al D.Lgs. 230del 17.03.95.

Il personale dipendente, a tempo indeterminato, daPubbliche Amministrazioni ed il personale dipen-dente dagli Istituti od Enti di cui agli arrt. 25-26,comma 1, del DPR 20.12.1979 n. 761, sarà dispen-sato dalla visita medica.

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Page 243: comune di sassoferrato

REQUISITI SPECIFICI DI AMMISSIONEA) Diploma di Laurea in Ingegneria Elettrica o Inge-

gneria Elettrotecnica, conseguita ai sensi del vec-chio ordinamento universitario o altro Diplomadi Laurea equipollente ovvero, Lauree Speciali-stiche (D.M. n. 509/99) o Lauree Magistrali(D.M. n. 270/04), corrispondenti;

Il certificato o l’autocertificazione dovrà speci-ficare la classe di appartenenza del titolo di stu-dio posseduto

B) abilitazione all’esercizio professionale;

C) cinque anni di servizio effettivo corrispondentealla medesima professionalità, relativa al concor-so specifico, prestato in enti del Servizio sanita-rio nazionale nella posizione funzionale di setti-mo e ottavo livello, ovvero in qualifiche nellaposizione funzionali di settimo, ottavo e nonolivello di altre pubbliche amministrazioni o, inalternativa, quanto previsto ai sensi dell’art. 26comma 1 del D.Lgs. 30/3/01, n. 165;

D) iscrizione all’albo dell’Ordine degli Ingegneri.L’iscrizione al corrispondente albo professionaledi uno dei Paesi dell’Unione Europea consente lapartecipazione al concorso, fermo restando l’ob-bligo dell’iscrizione all’albo in Italia prima del-l’assunzione in servizio.

I requisiti sopra indicati devono essere posseduti alladata di scadenza del termine stabilito dal presentebando di concorso per la presentazione delle doman-de di ammissione.

CONTRIBUTO DI PARTECIPAZIONE ALCONCORSOAlla domanda deve essere unita la ricevuta com-provante il versamento del contributo di partecipa-zione al concorso pari ad Euro 10,00 da effettuarsia mezzo vaglia postale o sul c/c postale n.16784605 intestato alla “Azienda Ospedaliero -Universitaria Ospedali Riuniti Umberto I - G.M.Lancisi - G. Salesi” ovvero a mezzo bonifico ban-cario intestato alla Tesoreria della “Azienda Ospe-daliero - Universitaria Ospedali Riuniti Umberto I- G.M. Lancisi - G. Salesi” - Banca delle MarcheSede di Ancona Via Menicucci n. 4/6 - CodiceIBAN IT71G0605502600000000004017 (nel vagliao nel c./c. postale o nel bonifico bancario indicare ilconcorso cui si partecipa).

TERMINE E MODALITA’ PER LA PRESEN-TAZIONE DELLE DOMANDELe domande di partecipazione al concorso, redattesu carta semplice, secondo lo schema allegato al pre-sente bando (Allegato A) e corredato dalla prescrittadocumentazione nonché dagli altri eventuali titolivanno indirizzate al Direttore Generale AziendaOspedaliero - Universitaria Ospedali Riuniti Umber-to I - G.M. Lancisi - G. Salesi - Via Conca, 71,

60100 - ANCONA e debbono pervenire entro le ore12,00 del trentesimo giorno successivo alla data dipubblicazione del bando, per estratto, nella G.U. del-la Repubblica (Serie Speciale “Concorsi ed Esami”).

Qualora il giorno di scadenza sia festivo, il termineè prorogato alla stessa ora del primo giorno succes-sivo non festivo.

Le domande possono essere presentate:

- a mezzo del servizio postale; in tal caso la data dispedizione è comprovata dal timbro datario del-l’ufficio postale accettante.

Non saranno comunque ammessi al concorso i con-correnti le cui domande, ancorché presentate nei ter-mini all’Ufficio Postale accettante, perverranno allaS.O. Gestione del Personale, della Azienda, con unritardo superiore a 7 giorni.

- direttamente alla S.O. Gestione del Personale - pur-ché in busta chiusa ed esclusivamente secondo ilseguente calendario: dal lunedì al venerdì ore11,00/13,00.

In tal caso la data di presentazione della domandasarà comprovata dall’apposizione del timbro datariosu una copia della stessa fornita direttamente dalcandidato.

Il termine per la presentazione delle domande èperentorio e pertanto, non saranno ammessi al con-corso i concorrenti le cui domande perverranno al difuori dei termini stabiliti.

L’Azienda Ospedaliero - Universitaria Ospedali Riu-niti Umberto I - G.M. Lancisi - G. Salesi - declinaogni responsabilità per eventuale smarrimento delladomanda o dei documenti spediti a mezzo serviziopostale, nonché per il caso di dispersione di comuni-cazioni dipendente da inesatta indicazione del reca-pito da parte del candidato o da mancata, oppure tar-diva, comunicazione del cambiamento di indirizzoindicato nella domanda.

DOMANDE DI AMMISSIONENella domanda di partecipazione al concorso gliaspiranti devono indicare sotto la propria responsa-bilità:

a) la data, il luogo di nascita e la residenza;

b) il possesso della cittadinanza italiana o equivalen-te;

c) il Comune di iscrizione nelle liste elettorali, ovve-ro i motivi della non iscrizione o della cancella-zione dalle liste medesime;

d) le eventuali condanne penali riportate (la dichia-razione è dovuta anche se negativa);

e) la posizione nei riguardi degli obblighi militari(per i soli aspiranti di sesso maschile);

f) l’iscrizione all’albo professionale ove richiesta perl’esercizio professionale;

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Page 244: comune di sassoferrato

g) il possesso dei requisiti specifici di ammissione dicui ai precedenti punti A), B), e C);

h) eventuali altri servizi prestati presso PubblicheAmministrazioni e le cause di risoluzione deglistessi;

i) il consenso al trattamento dei dati personali(D.Lgs. n. 196 del 30.06.2003).

Gli aspiranti devono, inoltre, indicare il domiciliopresso il quale deve, ad ogni effetto, essere fatta ogninecessaria comunicazione, ivi compreso, se possibi-le, il numero telefonico.In difetto le comunicazioni saranno inviate al luogodi residenza.La firma in calce alla domanda deve essere resa informa leggibile e per esteso dall’interessato.La mancata indicazione delle dichiarazioni, nonaltrimenti rilevabili di cui alle lettere b), c), d), f) eg), nonché l’omissione della firma e la mancata pre-sentazione della ricevuta comprovante il versamentodel contributo di partecipazione al concorso, deter-minano l’esclusione dalla presente procedura.La firma in calce alla domanda non necessita diautenticazione ai sensi dell’art. 39 del D.P.R. 445 del28.12.2000. L’Amministrazione si riserva la facoltàdi verificare la veridicità delle dichiarazioni prodot-te; in caso di falsa dichiarazione si applicano ledisposizioni di cui agli artt. 75 e 76 del suddettoD.P.R.DOCUMENTAZIONE DA ALLEGARE ALLADOMANDAAlla domanda il concorrente dovrà allegare:- i documenti relativi ai titoli e servizi che ritenga

opportuno presentare agli effetti della valutazionedi merito e della formazione della graduatoria. Atale proposito si precisa che:- In seguito all’entrata in vigore dell’art. 15 della

L. 12 novembre 2011 n. 183, le certificazionirilasciate dalla Pubblica Amministrazione inordine a stati, qualità personali e fatti sono sem-pre sostituite dalle dichiarazioni di cui agli artt.46 e 47 del d.p.r. 445/2000. Non potranno per-tanto essere accettate certificazioni rilasciateda Pubbliche Amministrazioni e da gestori dipubblici servizi, che - ove presentate - devonoritenersi nulle.

- in sostituzione delle relative certificazioni rila-sciate da Enti pubblici, il candidato deve avva-lersi delle dichiarazioni sostitutive previste dalDPR 445/2000 e ss. mm. (allegate in facsimile alpresente bando) e di seguito riportate:

A) dichiarazione sostitutiva di certificazione,da utilizzare nei casi riportati nell’elenco dicui all’art. 46 D.P.R. n° 445/2000 (stato difamiglia, possesso di titolo di studio, posses-so di specializzazione, etc.);

B) dichiarazione sostitutiva dell’atto di noto-rietà (art. 47 D.P.R. n° 445/2000) da utilizza-re per tutti gli stati, fatti e qualità personalinon presenti nel citato art. 46 DPR 445/2000(attività di servizio, etc.);

- le dichiarazioni sostitutive sopra citate, (allega-te o contestuali alla domanda), dovranno conte-nere:

1) l’esatta indicazione dell’Ente presso il quale ilservizio è stato prestato (nominativo, struttu-ra pubblica, struttura privata accreditata omeno ………);

2) il servizio prestato presso Case di Cura priva-te deve espressamente contenere l’indicazio-ne della convenzione o accreditamento con ilS.S.N.; in assenza di tale indicazione il servi-zio non sarà considerato nei titoli di carrierama nel curriculum formativo e professionale;

3) la natura giuridica del rapporto di lavoro (con-tratto di dipendenza a tempo indeterminatodeterminato; contratto di collaborazione, con-sulenza, etc.);

4) la qualifica rivestita, il profilo, la disciplina el’area di appartenenza;

5) la tipologia del rapporto di lavoro (tempo pie-no - parziale, con l’indicazione del numero diore svolte alla settimana etc.);

6) la data di inizio e fine rapporto di lavoro(gg/mm/aa);

7) l’indicazione di eventuali interruzioni del rap-porto di lavoro (aspettativa senza assegni,sospensione cautelare. etc.);

8) tutto ciò che si renda necessario, nel caso con-creto, per valutare correttamente il serviziostesso.

9) nella autocertificazione relativa ai servizi deveessere inoltre attestato se ricorrono o meno lecondizioni di cui all’ultimo comma dell’art.46 del d.p.r. 20 dicembre 1979 n. 761.

- Le dichiarazioni sostitutive di cui alle precedentilettere A e B, devono essere presentate unita-mente a copia fotostatica (fronte e retro) didocumento di identità in corso di validità deldichiarante, se non sottoscritta dall’interessatoin presenza dell’impiegato competente a riceve-re la documentazione stessa.

- In ogni caso le dichiarazioni sostitutive di cui aiprecedenti punti A e B, devono contenere, a penadi non valutazione, tutte le informazioni atte aconsentire una corretta ed esaustiva valutazionedelle attestazioni in essa presenti.

L’Azienda effettuerà idonei controlli a norma del-l’art. 71 del d.p.r. 28 dicembre 200 n. 445 atti a veri-ficare la veridicità e l’autenticità delle attestazioni

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prodotte, con applicazione, in caso di falsa dichiara-zione, delle gravi conseguenze - anche di ordinepenale - di cui all’art. 76 del medesimo d.p.r.445/2000.

Non saranno valutate le dichiarazione sostitutiveincomplete o prive dei requisiti di forma previstidalla vigente normativa.- eventuali pubblicazioni edite a stampa;

- ricevuta del versamento della tassa di partecipazio-ne al concorso pubblico. Il mancato versamentodella suddetta tassa entro la scadenza del bandocomporta l’esclusione dalla partecipazione al con-corso.

- curriculum formativo e professionale, redatto incarta semplice, datato e firmato dal concorrente. Ilcurriculum ha unicamente uno scopo informativoe non costituisce autocertificazione. Le attivitàivi dichiarate saranno prese in esame solo se for-malmente autocertificate.

- elenco in triplice copia dei documenti presentati.

Si rammenta che, ai sensi dell’art. 38, III comma delcitato D.P.R. la dichiarazione sostitutiva dell’attodi notorietà può essere:

- sottoscritta dall’interessato in presenza del dipen-dente addetto a ricevere la documentazione; ovve-ro

- sottoscritta e spedita unitamente a copia fotostaticadi un documento di identità del sottoscrittore.

La compilazione della dichiarazione sostitutivadell’atto di notorietà senza il rispetto delle moda-lità sopra indicate, comporta l’invalidità dell’attostesso.Ai sensi dell’art. 18 del D.P.R. 445 del 28.12.2000 lecopie fotostatiche, predisposte dal concorrente,potranno essere autenticate dal Responsabile delprocedimento o da qualsiasi altro dipendente com-petente a ricevere la documentazione, su esibizionedi originale e senza obbligo di deposito dello stessopresso l’Amministrazione precedente. In tal caso lacopia autenticata può essere utilizzata solo nel pro-cedimento in corso.

Non è ammessa la produzione di documenti, pub-blicazioni etc., dopo la scadenza del termine utiledelle domande; l’eventuale riserva di invio suc-cessivo è priva di effetto.L’eventuale riserva di invio dei documenti successi-vamente alla scadenza del bando è priva di effetto.

COMMISSIONE ESAMINATRICELa Commissione esaminatrice è nominata dal Diret-tore Generale della Azienda nei modi e nei terministabiliti dal DPR n. 483/1997, nonché dal D.Lgs. n.165 del 30 marzo 2001.

Si rende noto sin d’ora che i sorteggi dei componen-ti la Commissione esaminatrice avranno luogo pres-

so la sede della S.O. Gestione del Personale di que-sta Azienda, con inizio dalle ore 9,30 del settimogiorno successivo allo scadere del termine per lapresentazione delle domande. Qualora si rendessenecessario, per qualsiasi ragione, rinviare o ripeterel’estrazione, le operazioni saranno effettuate nellastessa ora e nello stesso giorno di ogni settimanasuccessiva alla prima fino all’individuazione com-pleta dei componenti la Commissione stessa. Nell’e-ventualità che tali giorni siano festivi, le operazionidi sorteggio saranno svolte il primo giorno successi-vo lavorativo.

PUNTEGGIO PER TITOLI E PROVE DI ESA-MEAi sensi dell’art. 65 del DPR n. 483/1997, la Com-missione dispone complessivamente di 100 punticosì ripartiti:

- 20 punti per i titoli;

- 80 punti per le prove di esame.

I punti per la valutazione dei titoli sono così riparti-ti:

a. Titoli di carriera: punti 10

b. Titoli accademici e di studio: punti 3

c. Pubblicazioni e titoli specifici: punti 3

d. Curriculum formativo e professionale: punti 4

I punti per le prove di esame sono così ripartiti:

a. Prova scritta: punti 30

b. Prova pratica: punti 30

c. Prova orale: punti 20

I punteggi previsti per le pubblicazioni e per il curri-culum formativo e professionale sono attribuiti dallaCommissione, con motivata valutazione, tenuto con-to dell’attinenza dei titoli posseduti con la posizionefunzionale da conferire e secondo i criteri indicatinell’art. 11 del DPR n. 483/1997.

PROVE DI ESAMELe prove di esame sono le seguenti:

PROVA SCRITTA: Relazione su argomenti scien-tifici relativi alle materie inerenti al profilo messo

a concorso o soluzione di una serie di quesiti a rispo-sta sintetica inerenti alle materie stesse

PROVA TEORICO PRATICA: Esame e parerescritto su di un progetto o impianto. PROVA ORA-LE: Colloquio nelle materie delle prove scritte.

La data, l’ora e il luogo della prova scritta sarannopubblicati sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica- 4° serie speciale - Concorsi ed Esami - non menodi 15 giorni prima dell’inizio della prova medesima.Nel caso in cui il numero dei candidati sia inferiorealle 50 unità, il diario della prova sarà comunicatoagli stessi, a mezzo raccomandata R.R., semprealmeno 15 giorni prima dell’inizio della prova.

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I concorrenti sono tenuti a presentarsi a sostenere laprova scritta muniti di un valido documento di rico-noscimento.E’ tassativamente vietato introdurre ed utilizzare neilocali della prova telefoni cellulari ed altri strumentitecnici che consentano di comunicare con l’esterno.Le prove di esame non potranno essere tenute neigiorni di riposo sabbatico, né durante le altre festi-vità religiose ebraiche di cui all’art. 5 della Legge 8marzo 1989, n. 101. Non possono, altresì, aver luo-go nei giorni festivi né nei giorni di festività religio-se valdesi (art. 6 DPR 10 dicembre 1997, n. 483).Ai candidati che conseguono l’ammissione alla pro-va pratica ed orale sarà data apposita notizia conl’indicazione del voto riportato nella prova scritta.La convocazione alla prova orale avverrà almeno 20giorni prima di quella in cui i candidati ammessidebbono sostenerla.Nel caso in cui, con riguardo al numero dei candida-ti partecipanti, le prove del concorso possano con-cludersi presumibilmente nello stesso giorno, la con-vocazione dei candidati avverrà direttamente con unpreavviso di almeno 20 giorni.Sono ammessi alla prova pratica e a quella orale icandidati che avranno superato, rispettivamente, laprova scritta e quella pratica con una valutazione disufficienza espressa in termini numerici di almeno21/30. Il superamento della prova orale è subordina-to al raggiungimento di una valutazione di sufficien-za di almeno 14/20.Al termine delle prove d’esame la Commissione for-mula la graduatoria di merito dei candidati e la tra-smette all’Azienda Ospedaliera per l’approvazione.I candidati che non si presenteranno a sostenere leprove di concorso nel giorno, nell’ora e nella sedestabiliti, saranno dichiarati decaduti dal concorsoquale sia la causa dell’assenza, anche se non dipen-dente dalla volontà degli stessi.APPROVAZIONE DELLA GRADUATORIA EDICHIARAZIONE VINCITORIIl Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliero -Universitaria Ospedali Riuniti Umberto I, G.M. Lan-cisi, G. Salesi, dopo aver riconosciuto la regolaritàdegli atti del concorso, li approva con proprio atto edichiara i vincitori.La graduatoria finale di merito è formata secondol’ordine dei punti della votazione complessiva ripor-tata da ciascun candidato.In caso di parità di punteggio, saranno applicate ledisposizioni di legge in materia vigenti.La graduatoria dei vincitori del concorso è pubblica-ta nel Bollettino Ufficiale della Regione Marche eresta valida per 36 (trentasei) mesi dalla data di pub-blicazione per il conferimento dei posti per i quali ilconcorso è stato bandito e che, successivamente ed

entro tale data, dovessero rendersi disponibili (art.18, comma 7, DPR 10 dicembre 1997 n. 483).

La graduatoria potrà, altresì, essere utilizzata perl’attivazione di rapporti di lavoro a tempo determi-nato per i casi previsti dalle vigenti disposizioni.

COSTITUZIONE DEL RAPPORTO DI LAVO-ROIl provvedimento di approvazione della graduatoriadi merito unitamente a quella dei vincitori del con-corso è immediatamente esecutivo (art.18, comma 5,DPR 483/1997).

Il concorrente dichiarato vincitore del concorso, neltermine di 30 (trenta) giorni dalla data di ricevimen-to della richiesta ed a pena di decadenza, dovrà pre-sentare alla Azienda la documentazione di cui all’art.19 del DPR 483/1997 e all’art. 13 del CCNL8.6.2000.

Scaduto inutilmente il termine di 30 giorni l’Azien-da comunica di non dar luogo alla stipulazione delcontratto.

Il rapporto di lavoro si instaura con la stipula delcontratto individuale di lavoro.

Con la sottoscrizione dello stesso e l’assunzione inservizio è implicita l’accettazione, senza riserve, ditutte le disposizioni che disciplinano e disciplineran-no lo stato giuridico ed economico dei dipendenti diquesta Azienda Ospedaliero - Universitaria.

L’assunzione ha decorrenza giuridica ed economicadalla data di effettiva immissione in servizio.

Decade dall’impiego chi l’abbia conseguito median-te la presentazione di documenti falsi o viziati dainvalidità non sanabile.

PERIODO DI PROVALa conferma in servizio del vincitore è subordinataal superamento, con esito positivo, del periodo diprova della durata di sei mesi, ai sensi dell’art. 14 delCCNL 8.6.2000.

Detto periodo non è rinnovato né prorogato alla sca-denza.

NORME FINALIL’Azienda Ospedaliero - Universitaria Ospedali Riu-niti Umberto I , G.M. Lancisi - G. Salesi - si riservala facoltà di prorogare, sospendere o revocare la pre-sente procedura, qualora ne rilevasse l’opportunitàper ragioni di pubblico interesse.

Non è consentito il diritto di accesso (sia quello for-male che quello informale) se non quando le opera-zioni concorsuali saranno formalmente concluse.

Al termine dell’intero procedimento lo stesso dirittopotrà, peraltro, essere attivato nei limiti e con le con-dizioni di cui al DPR n. 352 del 27.06.1992.

Per quanto non contemplato nel presente bando, si farinvio alle vigenti norme in materia.

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Il bando è stato emanato nel rispetto della Legge 10aprile 1991, n. 125 che garantisce pari opportunitàfra uomini e donne per l’accesso all’impiego, cosìcome statuito dall’art. 61 del D.Lgs. 3 febbraio1993, n. 29 e successive modificazioni ed integra-zioni.Sono fatte salve le disposizioni di legge vigenti sul-le assunzioni obbligatorie, nonché sulla riserva deiposti e sulle preferenze, qualora ne sussistano le con-dizioni.Ai sensi dell’art. 13 della D.Lgs. 30 giugno 2003 n.196 e successive modificazioni ed integrazioni, siinformano i partecipanti alla presente proceduta chei dati personali ad essi relativi saranno oggetto ditrattamento da parte dell’Azienda, con modalità siamanuale che informatizzata, esclusivamente al finedi assolvere tutti gli obblighi previsti da leggi, rego-lamenti, normative comunitarie, nonché da disposi-zioni imperative da autorità a ciò legittimate.Per eventuali informazioni rivolgersi alla S.O.Gestione del Personale - Settore ReclutamentoRisorse Umane - della Azienda Ospedaliero - Uni-versitaria Ospedali Riuniti Umberto I - G.M. Lanci-si - G. Salesi - Via Conca n. 71, Ancona - dal lunedìal venerdì dalle ore 11,00 alle ore 13,00 (Tel.071/596.3875, 071/596.3673, 071/596.3307).

IL DIRETTORE GENERALEDott. Paolo Galassi

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AVVISI

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Provincia di Ascoli PicenoEstratto del Titolo unico finale del SUAP delPiceno Consind. Procedura di Verifica diassoggettabilità a V.I.A ai sensi del combinatodisposto art. 8 della L.R. 3/2012, “Linee gui-da generali per l’attuazione della legge regio-nale sulla VIA” - Deliberazione G.R.1600/2004 e dell’art. 20 D.lgs. 152/2006.Progetto denominato: Prosecuzione operazionedi recupero R1 dei rifiuti speciali non pericolo-si derivanti da lavorazioni del legno, svoltaall’interno di una falegnameria esistente sitanel Comune di Castignano (AP), in Via BorgoPiave, 48 con iscrizione al registro provincialedelle imprese di Ascoli Piceno n. 116. Richie-dente: De Angelis Tullio, in qualità di propo-nente e legale rappresentante della SocietàF.lli de Angelis Tullio & Noradino s.n.c. PartitaIVA 01002710448 con sede legate nel Comu-ne di Castignano (AP), Via Borgo Piave, 48 -Fraz. Ripaberarda CAP 63072. Rif. Pratica ID264/2014. Estratto del Titolo unico finale delSUAP del PICENO CONSIND.

IL RESPONSABILE DELLO SPORTELLOUNICO PICENO CONSIND

DISPONE

ai sensi e per gli effetti dell’art. 7 del D.P.R.160/2010 e successive integrazioni, l’ESCLUSIO-NE DALLA PROCEDURA DI VALUTAZIONEDI IMPATTO AMBIENTALE il progetto denomi-nato: PROSECUZIONE OPERAZIONE DIRECUPERO R1 DEI RIFIUTI SPECIALI NONPERICOLOSI DERIVANTI DA LAVORAZIO-NI DEL LEGNO, svolta all’interno di una falegna-meria esistente sita nel comune di Castignano (AP),via Borgo Piave n. 48 - fraz. Ripaberarda, identifica-to catastalmente al foglio n. 35 part.lla 445 presenta-to dalla società F.LLI DE ANGELIS TULLIO &NORADINO SNC, P.I.: 01002710448 con sedelegale nel Comune di Castignano, Via Borgo Piaven. 48 - fraz. Ripaberarda ai (art. 20 delD.Lgs.152/2006 e dell’art. 8 della L.R. 3/2012).

La Proposta di Adozione Atto Finale della Provinciadi Ascoli Piceno - Servizio Tutela Ambientale -C.E.A. - Rifiuti - Energia - Acque - Sistemi e Bacinidi Trasporto prot. n. 42864 del 14/10/2813, costitui-sce parte integrante e sostanziale del presente TitoloUnico.

L’esclusione dalla procedura di VALUTAZIONE DIIMPATTO AMBIENTALE del progetto in argomen-to è condizionata alle prescrizioni espresse nel Pare-re favorevole - prot. n. 33082 del 08/10/2014 - del-l’ARPAM - Dipartimento di Ascoli Piceno allegatoal Verbale della Conferenza dei Servizidell’08/10/2014 e che si allega al presente provvedi-mento quale parte integrante e sostanziale.

Gli elaborati sono conservati digitalmente presso ilS.U.A.P. Piceno Consind ai sensi del Decreto Legi-slativo 7 marzo 2005, n. 82.

E’ onere di questo S.U.A.P. la comunicazione dell’e-sito del procedimento in essere alle Amministrazio-ni interessate;

Il presente provvedimento unico conclusivo è com-posto di 10 pagine ed è trasmesso per i controlli dicompetenza ai seguenti soggetti:

- Provincia di Ascoli Piceno- Servizio Ambiente- Servizio Urbanistica- Genio Civile

- Comune di Castignano (AP);

- Autorità di Bacino Interregionale del Fiume Tron-to;

- ARPAM - Dipartimento di Ascoli Piceno - ServizioAcque;

- ASUR AREA VASTA n. 5;

- Direzione regionale per i Beni Culturali e Paesag-gistici delle Marche;

- Soprintendenza per i Beni Archeologici delle Mar-che;

- Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesag-gistici delle Marche;

- Corpo Forestale dello Stato - Comando Stazione diAscoli Piceno;

IL RESPONSABILE SPORTELLO UNICO PICENO CONSIND

Ing. Gianfranco Piccinini

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Società Italservizi srl - San Benedetto delTrontoIntegrazione quantità annuali rifiuti dell’auto-rizzazione n. 1130/GEN del 28/04/11 e suc-cessiva rettifica n. 1736/GEN del 17/06/2011dell’impianto di Via Val Tiberina, 133 a SanBenedetto del Tronto.

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Avviso di deposito per Verifica di assoggettabi-lità a Valutazione di Impatto Ambientale (art. 20 D.Lgs. 152/2006 e art 8 l.r. 3/2012)

Il sottoscritto Costantini Ettore in qualità di propo-nente e legale rappresentante della Società Italservi-zi srl Codice Fiscale/Partita IVA 01333330445 consede legale nel Comune di San Benedetto del Tron-to, Provincia di Ascoli Piceno. Via Val Tiberina n°133 Cap 63074.

AVVISA CHEgli elaborati del progetto denominato "Integrazionequantità annuali rifiuti dell'autorizzazione n.1130/GEN del 28/04/11 e successiva rettifica n.1736/GEN del 17/06/2011 dell'impianto di Via ValTiberina, 133 a San Benedetto del Tronto."Che ha per oggetto L'integrazione delle quantitàannuali di rifiuti dell'autorizzazione n. 1130/GENdel 28/04/2011 è localizzato in Via Val Tiberina, 133a San Benedetto del Tronto e che consiste in “Inte-grazione quantità annuali rifiuti dell'autorizzazionen. 1130/GEN del 28/04/11 e successiva rettifica n.1736/GEN del 17/06/2011 dell'Impianto di Via ValTiberina, 133 a San Benedetto del Tronto."Sono stati depositati presso il seguente comune: - Comune di San Benedetto del Tronto: Viale De

Gasperi, 124- Comune di San Benedetto del Tronto - SERVIZIO

TUTELA AMBIENTALE - Viale De Gasperi 124San Benedetto del Tronto AP

- Dipartimento provinciale dell'ARPAM: Viale Del-la Repubblica, 34 Ascoli Piceno

- Amministrazione Provinciale di Ascoli Piceno -SETTORE TUTELA AMBIENTE Viale dellaRepubblica 34 Ascoli Piceno

L'Autorità Competente al rilascio del provvedimen-to finale di verifica di assoggettabilità è la Provinciadi Ascoli Piceno.Il progetto medesimo ed i relativi elaborati rimar-ranno depositati presso gli enti sopra elencati per 45giorni consecutivi a partire dalla data odierna.Il deposito è effettuato ai sensi dell'art. 20, comma 3,del D.Lgs. n. 152/2006 e dell'art. 8, comma 7, dellal.r 3/2012 ai fini di consentire a chiunque vi abbiaInteresse di prenderne visione, ottenerne a pro-prie spese una copia e presentare all'AutoritàCompetente osservazioni e memorie relative alprogetto depositato, anche fornendo nuovi o ulte-riori elementi conoscitivi e valutativi, da prodursiper iscritto in carta semplice entro 45 giorni dal-la data odierna.Il provvedimento finale di verifica di assoggettabi-lità ha natura obbligatoria e vincolante e può dispor-re l'esclusione del progetto dalla procedura di VIA

nel caso l'Autorità Competente valuti che non abbiaimpatti ambientali negativi significativi ovvero l'as-soggettamento del progetto alla procedura di VIAnel caso abbia impatti ambientali negativi significa-tivi.Il provvedimento finale di verifica di assoggettabi-lità che dispone l'esclusione del progetto dalla VIApuò impartire eventuali prescrizioni, anche relativeal monitoraggio dell'opera o all'utilizzazione dellemigliori tecnologie disponibili, tali prescrizioniobbligano il proponente a conformare il progettodefinitivo a quanto in esse stabilito.Il provvedimento finale di verifica di assoggettabi-lità che dispone l'esclusione del progetto dalla VIAcomprende:NON è SOGGETTA A Valutazione di Incidenza dicui all'art. 5 del D.P.R. 357/97 e/o l'approvazione delprogetto di riutilizzo delle terre e rocce da scavo dicui all'art. 186 del D.Lgs 152/06.Il progetto preliminare e lo studio preliminareambientale sono altresì pubblicati e visionabili sulsito web dell'autorità competente alla verifica diassoggettabilità a VIA al seguente indirizzo:http://www.provincia.ap.it/pagina 672_via.html;

San Benedetto del Tronto, lì 30/10/2014

IL PROPONENTEItalservizi srl

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Water Wind Energy - San Severino MarcheAvviso depositati atti per la connessione anuovo impianto di produzione di energia elet-trica da fonte eolica in località Stigliano delComune di San Severino Marche (MC).ERRATA CORRIGE

Nell’avviso su indicato (pubblicato nel BUR n. 100del 23/10/2014), per errore della Water WindEnergy, è stata inserita la parola “solare” anziché“eolica”.

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Gli annunci da pubblicare devono pervenire entro le ore 16,00 del giovedì precedente la datadi pubblicazione.Dovranno essere inviati:Direzione del Bollettino - Regione Marche - Giunta Regionale, Via Gentile da Fabriano -60125 Ancona.

ABBONAMENTO ORDINARIO(ai soli Bollettini ordinari esclusii supplementi e le edizioni specialie straordinarie)Annuo (01.01.2014 - 31.12.2014) a 100,00Semestrale (01.01.2014 - 30.06.2014 o01.07.2014 - 31.12.2014) a 55,00

ABBONAMENTO SPECIALE(comprensivo dei bollettini ordinari,dei supplementi e delle edizioni speciali e straordinarie)Annuo (01.01.2014 - 31.12.2014) a 125,00Semestrale (01.01.2014 - 30.06.2014 o01.07.2014 - 31.12.2014) a 68,00

COPIA BUR ORDINARIO a 2,50

COPIA SUPPLEMENTO - COPIA EDIZIONE SPECIALE -COPIA EDIZIONE STRAORDINARIA(fino a 160 pagine) a 2,50(da pagina 161 a pagina 300) a 5,50(da pagina 301 a pagina 500) a 7,00(oltre le 500 pagine) a 8,00

COPIE ARRETRATE il doppio del prezzo(si considerano copie arretrate i numeri dei bollettinistampati negli anni precedenti a quello in corso)

I versamenti dovranno essere effettuati sul C/C P. N. 368605 “Regione Marche Servizi Tesoreria regionale”IBAN IT 83 E 07601 02600 000000368605causale: BUR MARCHESi prega di inviare a “BOLLETTINO UFFICIALE REGIONE MARCHEVia Gentile da Fabriano - 60125 Ancona” l’attestazione del versamento o fotocopia di esso conla esatta indicazione dell’indirizzo cui spedire il Bollettino Ufficiale.(Anche tramite Fax: 071/8062411)

Spedizione in a.p. art. 2 comma 20/c. legge 662/96 - Filiale di Ancona

Il Bollettino è in vendita presso la Redazione del Bollettino Ufficiale della Regione Marche -Giunta Regionale Via Gentile da Fabriano - 60125 Ancona e c/o gli sportelli informativi diAncona Via G. da Fabriano Tel. 071/8062358 - Ascoli Piceno Via Napoli, 75 Tel. 0736/342426- Macerata Via Alfieri, 2 Tel. 0733/235356 - Pesaro V.le della Vittoria, 117 Tel. 0721/31327.Il Bollettino è consultabile su Internet al seguente indirizzo:http://www.regione.marche.it/bur

Editore:REGIONE MARCHEAUT. TRIBUNALE ANCONAN. 23/1971Direttore responsabile:Dottoressa ELISA MORONI

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