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Comune di OrbassanoProvincia di TO

PIANO DI SICUREZZA EDI COORDINAMENTO

(Allegato XV e art. 100 del D.Lgs 9 aprile 2008, n. 81 e s.m.i - D.Lgs. 3 agosto2009, n. 106)

OGGETTO: I.I.S. "Edoardo AMALDI", Orbassano (TO).Interventi di messa in sicurezza tamponamenti esterni.

COMMITTENTE: PROVINCIA DI TORINO - Servizio Edilizia Scolastica I

CANTIERE: Via Fratelli Rosselli n. 35, Orbassano (TO)

Torino, 24/09/2014

IL COORDINATORE DELLA SICUREZZA(Geometra MORO Marco)

_____________________________________

per presa visioneIL COMMITTENTE

(Responsabile Unico del Procedimento BERTORA Ing. Roberto)

_____________________________________

Geometra MORO MarcoCorso Inghilterra n. 710138 Torino (TO)011.8616042 - [email protected]

CerTus by Guido Cianciulli - Copyright ACCA software S.p.A.

I.I.S. "Edoardo AMALDI", Orbassano (TO).Interventi di messa in sicurezza tamponamenti esterni. - Pag. 1

ANAGRAFICA

LAVORO(punto 2.1.2, lettera a, punto 1, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)

CARATTERISTICHE GENERALI DELL'OPERA:

Natura dell'Opera: Opera EdileOGGETTO: I.I.S. "Edoardo AMALDI", Orbassano (TO).Interventi di messa in sicurezza tamponamenti esterni.

Importo presunto dei Lavori: 65´000,00 euroNumero imprese in cantiere: 2 (previsto)Numero massimo di lavoratori: 6 (massimo presunto)Entità presunta del lavoro: 103 uomini/giorno

Durata in giorni (presunta): 90

Dati del CANTIERE:Indirizzo Via Fratelli Rosselli n. 35Città: Orbassano (TO)Telefono / Fax: 011.9011965 011.9037959

I.I.S. "Edoardo AMALDI", Orbassano (TO).Interventi di messa in sicurezza tamponamenti esterni. - Pag. 2

COMMITTENTI

DATI COMMITTENTE:Ragione sociale: PROVINCIA DI TORINO - Servizio Edilizia Scolastica IIndirizzo: Corso Inghilterra n. 7Città: Torino (TO)Telefono / Fax: 011.8617627 011.8616459

nella Persona di:Nome e Cognome: Ing. Roberto BERTORAQualifica: Responsabile Unico del ProcedimentoIndirizzo: Corso Inghilterra n. 7Città: Torino (TO)Telefono / Fax: 011.8617627 011.8616459Partita IVA: 01907990012Codice Fiscale:

I.I.S. "Edoardo AMALDI", Orbassano (TO).Interventi di messa in sicurezza tamponamenti esterni. - Pag. 3

RESPONSABILI(punto 2.1.2, lettera b, punto 1, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)

Progettista:Nome e Cognome: Marco ROSSOQualifica: ArchitettoIndirizzo: Corso Inghilterra n. 7Città: Torino (TO)CAP: 10138Telefono / Fax: 011.8616103 011.8616456Indirizzo e-mail: [email protected] IVA: 01907990012

Direttore dei Lavori:Nome e Cognome: DA DEFINIRE

Responsabile dei Lavori:Nome e Cognome: Roberto BERTORAQualifica: IngegnereIndirizzo: Corso Inghilterra n. 7Città: Torino (TO)CAP: 10138Telefono / Fax: 011.8617627 011.8616456Indirizzo e-mail: [email protected] IVA: 01907990012

Coordinatore Sicurezza in fase di progettazione:Nome e Cognome: Marco MOROQualifica: GeometraIndirizzo: Corso Inghilterra n. 7Città: Torino (TO)CAP: 10138Telefono / Fax: 011.8616042 011.8616456Indirizzo e-mail: [email protected] IVA: 01907990012

Coordinatore Sicurezza in fase di esecuzione:Nome e Cognome: DA DEFINIRE

I.I.S. "Edoardo AMALDI", Orbassano (TO).Interventi di messa in sicurezza tamponamenti esterni. - Pag. 4

IMPRESE(punto 2.1.2, lettera b, punto 1, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)

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DOCUMENTAZIONE

Telefoni ed Indirizzi Utili.

COMPLESSO SCOLASTICO ” EDOARDO AMALDI ”

COMUNE DI ORBASSANO

Carabinieri tel. 112

- Comando di Orbassano - Via Monte Grappa n. 20 tel. 011.9002207

Soccorso Pubblico di emergenza: tel. 113

Vigili del Fuoco tel. 115- distaccamento di Grugliasco, Corso Allamano n. 145 tel. 011.705500

Emergenza Sanitaria: tel. 118

Polizia Stradale

- distaccamento di Rivoli, Largo Pistoia n. 7 tel. 011.9599611

Polizia Municipale di Orbassano, Via di Nanni n. 20/2 tel. 011.4013900

Presidio Sanitario più vicino: OSPEDALE SAN LUIGI

Regione Gonzole n. 10

tel. 011.9026735

Croce bianca: Strada Rivalta n. 50 - Orbassano

tel. 011.9016767

Centro Antiveleni: UNIVERSITA’ DI TORINO Via A.M. Dogliotti n. 39

tel. 011.6637637

SEGNALAZIONE GUASTI:

SMAT Acquedotto - Pronto Intervento (n° verde): tel. 800.239111ENEL Elettricità (n° verde): tel. 800.900800GAS (n° verde): tel. 800.808055

I.I.S. "Edoardo AMALDI", Orbassano (TO).Interventi di messa in sicurezza tamponamenti esterni. - Pag. 6

Documentazione generale, impiantistica e di sicurezza

DOCUMENTAZIONE

Tutte le imprese appaltatrici o subappaltatrici devono essere in possesso e conservare nell’ufficio di cantiere lasottoelencata documentazione man mano che diventi necessaria sia che sia a carico della committenza sia che sia acarico delle ditte appaltatrici.

Documentazione generale ed impiantistica

I documenti citati devono essere forniti in visione al Coordinatore in fase di Esecuzione dei lavori,rigorosamente prima dell'inizio delle attività lavorative o prima dell'installazione delle attrezzature o impianti a cui talidocumenti fanno riferimento.

La documentazione sempre aggiornata verrà conservata in cantiere a cura di preposto della ditta primaappaltatrice.

generali:

- ”Elenco delle Presenze in cantiere” con distinti i nominativi, gli incarichi (preposti, addetti, lavoratori, autonomi)numero di telefono cellulare, i corsi di formazione seguiti, l’eventuale abilitazione gli stessi, ottenuta con corsispecifici, a svolgere attività nel Servizio di Gestione dell’Emergenza in cantiere come addetti al Primo Soccorso edall’Intervento in caso di Incendio a cura dei titolari di ogni singola ditta presente in cantiere

- “Registro Giornaliero delle Presenze” in cantiere con individuazione dei preposti e addetti, controfirmato peraccettazione degli incarichi

- Verbali di affidamento delle opere provvisionali, attrezzature ed apprestamenti in cantiere- Copia della comunicazione inoltrata all'ente gestore o concessionario (AEM, Azienda Trasporti, Ente Acquedotto,

Ferrovie, …) ovvero a terzi in relazione all'esecuzione di lavori a distanza ravvicinata (m. 5 per linee elettriche; m.3 per acquedotti)

- copia della concessione edilizia o altro titolo equivalente- copia dell'iscrizione alla C.C.I.A. o equivalente dell'impresa appaltatrice e delle imprese subappaltatriciimpianti :

- documenti relativi agli impianti elettrici, di protezione contro le scariche atmosferiche, impianti a pressione:- copia della verifica e della denuncia dell’impianto di terra (modello B o A ISPESL)- progetto dell'impianto elettrico a firma di professionista abilitato- dichiarazione di conformità dell'impianto elettrico di cantiere alla regola dell'arte ed al progetto, rilasciato

dall’installatore- relazione di calcolo eseguita da professionista abilitato circa il rischio di fulminazione delle opere provvisionali, e

qualora risulti non protetto progetto impianto di protezione da scariche atmosferiche- libretto di recipienti in pressione di capacità superiore a l.25- libretto dalla caldaia (se installata) per produzione di acqua calda- dichiarazione di conformità dell'impianto gas ed acqua calda di cantiere rilasciato dall’installatore.sicurezza e salute:

- copia della notifica preliminare ai sensi dell’art. 99 del D.Lgs. 81/08- Piani Operativi di Sicurezza in cantiere ai sensi dell'art. 96 del D.Lgs. 81/08- rapporto di valutazione del rischio rumore durante il lavoro redatto ai sensi dell’art. 190 del D.Lgs. 81/08- rapporto di valutazione del rischio agenti chimici ai sensi dell’art 223 D.Lgs 81/08- valutazione dei rischi di incendio e le conseguenti misure di prevenzione e protezione ai sensi del D.M.18 marzo

1998- copia della perizie statiche a firma di professionista abilitato relative alle strutture oggetto di cantieramento

(basamenti gru, ponteggi su coperture ecc.)- copia dei Libretti di omologazione dei ponti mobili e fissi- copia Tavole di progetto e Relazione di calcolo delle opere provvisionali difformi dagli schemi contenuti nei libretti

di omologazione ministeriale dei ponteggi, rilievo grafico a firma del capo cantiere delle opere stesse ove conformiagli schemi

- raccolta delle schede tossicologiche dei materiali impiegati in cantiere da tenere aggiornate- registro degli Infortuni vidimato dalle competenti ASL- registro vaccinazione antitetanica (L. 292 5 marzo 1963)- copia del Libro Matricola aggiornato- documento che attesti l'idoneità sanitaria dei lavoratori subordinati alle mansioni svolte- dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà in merito al rispetto degli obblighi assicurativi e previdenziali previsti

dalle leggi, sull’organico medio annuo, distinto per qualifica e che fornisca indicazioni circa i Contratti Collettiviapplicati ai lavoratori

I.I.S. "Edoardo AMALDI", Orbassano (TO).Interventi di messa in sicurezza tamponamenti esterni. - Pag. 7

- Certificato Unico di Regolarità Contributiva (DURC) rispetto a INPS e INAIL rilasciata dagli stessi enti o dallaCassa Edile

- verbali di ispezione degli organi di vigilanza/verbali riunioni di coordinamento

Documentazione macchine e attrezzature con indicazione di modalità e tempi di interventimanutentivi.

E' fatto divieto di utilizzare nel cantiere macchine, impianti, attrezzature prive dei citati documenti che devonoessere forniti in visione al Coordinatore in fase di Esecuzione dei lavori, rigorosamente prima dell'inizio delle attivitàlavorative o prima dell'installazione delle attrezzature o impianti a cui tali documenti fanno riferimento.

I.I.S. "Edoardo AMALDI", Orbassano (TO).Interventi di messa in sicurezza tamponamenti esterni. - Pag. 8

MACCHINE E ATTREZZATURE

DOCUMENTAZIONE DI RIFERIMENTO

MODALITA’, TEMPI DELLA MANUTENZIONE

AUTOCARRO Libretto di circolazione

La manutenzione dell’autocarro è affidata a officina specializzata, le manutenzioni con cadenza trimestrale sono annotate in apposito registro

AVVITATORE ELETTRICO Libretto di manutenzione d’uso

BETONIERA A BICCHIERE

Libretto di manutenzione d’uso

La manutenzione della betoniera è affidata a operaio polivalente (meccanico o elettricista); le manutenzioni con cadenza semestrale sono annotate in apposito registro

CANNELLO AD ARIA CALDA Libretto di manutenzione d’uso

CANNELLO PER GUAINA Libretto di manutenzione d’uso

CANNELLO PER SALDATURE OSSIACETILENICA

Libretto di manutenzione d’uso

CESOIA Libretto di manutenzione d’uso

La manutenzione della cesoia è affidata a operaio polivalente (meccanico o elettricista); le manutenzioni con cadenza semestrale sono annotate in apposito registro

CESOIE ELETTRICHE Libretto di manutenzione d’uso

CESOIE PNEUMATICHE Libretto di manutenzione d’uso

CLIPPER Libretto di manutenzione d’uso

COMPATTATORE A PIANO VIBRANTE

Libretto di manutenzione d’uso

GRUPPO ELETTROGENO Libretto di manutenzione d’uso

MARTELLO DEMOLITORE ELETTRICO

Libretto di manutenzione d’uso

MARTELLO DEMOLITORE PNEUMATICO

Libretto di manutenzione d’uso

MOTOSEGA Libretto di manutenzione d’uso

PIEGAFERRI Libretto di manutenzione d’uso

La manutenzione della piegaferri è affidata a operaio polivalente (meccanico o elettricista); le manutenzioni con cadenza semestrale sono annotate in apposito registro

PISTOLA PER VERNICIATURA A SPRUZZO

Libretto di manutenzione d’uso

PISTOLA SPARACHIODI Libretto di manutenzione d’uso

PULISCI TAVOLE Libretto di manutenzione d’uso

La manutenzione della puliscitavole è affidata a operaio polivalente (meccanico/elettricista), le manutenzioni con cadenza semestrale sono annotate in apposito registro.

PUNTELLI METALLICI E IN La manutenzione e verifica dei puntelli

COMPRESSORE D’ARIA Libretto di manutenzione d’uso

ESCAVATORE CON MARTELLO DEMOLITORE

Libretto di manutenzione d’uso

FLESSIBILE (SMERIGLIATRICE) Libretto di manutenzione d’uso

I.I.S. "Edoardo AMALDI", Orbassano (TO).Interventi di messa in sicurezza tamponamenti esterni. - Pag. 9

DESCRIZIONE DEL CONTESTO IN CUI ÈCOLLOCATA L'AREA DEL CANTIERE(punto 2.1.2, lettera a, punto 2, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)

L’area del cantiere è ubicata in contesto periferico urbano in area estensiva. Le attività presenti nelle immediate

vicinanze, oltre a quella scolastica propria del plesso interessato dai lavori, possono sinterizzarsi come segue:

- impianti sportivi scoperti gestiti da terzi che dispongono di accesso autonomo;

- attività agricola (prati e seminativi adiacenti il plesso e condotti da terzi).

L’area di cantiere che si può adibire allo stoccaggio, carico e scarico dei materiali è collocata all’interno dell’area di

proprietà e vi si può accedere mediante cancello carraio.

I.I.S. "Edoardo AMALDI", Orbassano (TO).Interventi di messa in sicurezza tamponamenti esterni. - Pag. 10

DESCRIZIONE SINTETICA DELL'OPERA(punto 2.1.2, lettera a, punto 3, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)

STATO DI FATTO

L’edificio che ospita la sezione tecnica dell’I.I.S. Amaldi è costituito da 3 corpi di fabbrica:a) aule (struttura in c.a. prefabbricata)b) ampliamento aule (struttura in c.a. gettata in opera)c) palestra (struttura in c.a. prefabbricata).

I tamponamenti dei corpi a) e b) sono costituiti da blocchetti in cls a finitura rigata, poggianti sui solai e su profilati inacciaio in corrispondenza delle finestre.Nel corso dell'intervento eseguito in somma urgenza presso l'I.T.S.E. "P. Sraffa" per la messa in sicurezza dei solai inlaterocemento, è stata eseguita una verifica della stabilità dei tamponamenti di facciata di tutto il complesso diOrbassano, comprendente, oltre al suddetto edificio, anche i due fabbricati che ospitano l'I.I.S. "E. Amaldi" (LiceoSciantifico ed Istituto Tecnico).Nell’analizzare i tamponamenti dell’edificio in oggetto, sono stati rilevati problemi di stabilità in più punti delparamento murario in blocchetti a vista di cls e in mattoni semipieni intonacati.La situazione, più grave in corrispondenza del prospetto sud in quanto il fenomeno coinvolge l'intera facciata, è statavalutata con attenzione, con l'ausilio del personale del Servizio Infrastrutture e Assistenza tecnica Enti locali, pervalutarne le cause e le possibili soluzioni.Nel frattempo, l'area è stata messa in sicurezza mediante il montaggio di una recinzione e inibendo l'utilizzo della scaladi emergenza presente sul prospetto.In sintesi è stato rilevato che:

- il paramento murario della facciata sud poggia su una fondazione in cls di larghezza troppo ridotta e sui solaiintermedi per pochi cm;

- ne è conseguito un movimento verso l’esterno che ha provocato la comparsa di fessure, a larghezza crescenteverso l’alto, sugli spigoli del fabbricato;

- la scala di emergenza esterna in carpenteria metallica è costituita da una struttura autonoma, ma il pianerottolodi collegamento con il fabbricato può aver contribuito alla rotazione del tamponamento di cui sopra; lo stesso,inoltre, è collegato alla struttura del fabbricato con appoggi scorrevoli che garantiscono un appoggio tropporidotto, tale da pregiudicarne la stabilità;

- in corrispondenza dell’altra scala di emergenza la struttura portante è rivestita con un paramento murario inmattoni in foglio non ancorati alla struttura, con la conseguenza che sono visibili evidenti fessure verticali;

- in corrispondenza delle finestre sono stati inseriti, in fase di costruzione, profilati metallici a “L” per sorreggerela porzione di tamponamento superiore: gli stessi sono efficaci in quanto collegati al soprastante solaio, tranneche in corrispondenza della ex-centrale termica, dove la presenza di una apertura di areazione talecollegamento non è presente, con conseguente rotazione del profilato metallico e del tamponamento.

INTERVENTI DI MESSA IN SICUREZZA PROVVISORI

In prima battuta, onde consentire il proseguimento dell’attività didattica senza pregiudicare le condizioni di sicurezzasono stati eseguiti i seguenti interventi provvisori:

- delimitazione con recinzione di cantiere dell’area prospiciente la facciata sud, allo scopo di impedire ilpassaggio di persone, e inibizione all’uso delle uscite di sicurezza afferenti la scala esterna in carpenteriametallica mediante chiusura delle porte di accesso (la scuola ha dovuto prevedere misure compensative per lagestione dell’esodo che tengano conto dell’assenza delle uscite in questione);

- protezione dello sbarco della seconda scala esterna mediante posa di tavolato su intelaiatura in tubi innocenti,per consentirne l’utilizzo in attesa dell’intervento definitivo;

- delimitazione dell’area prospiciente l’ex-centrale termica per impedire il passaggio di persone.

Tali interventi rivestono carattere provvisorio e temporaneo, in quanto riducono, come descritto, le condizioni disicurezza dell’edificio per gli utenti diminuendo il numero di uscite di sicurezza disponibili in caso di esodo peremergenza.

I.I.S. "Edoardo AMALDI", Orbassano (TO).Interventi di messa in sicurezza tamponamenti esterni. - Pag. 11

INTERVENTI IN PROGETTO

In seguito ad attenta valutazione, sono stati previsti i seguenti interventi:

FACCIATA SUD:- Rimozione totale della parete esterna realizzata in blocchi di cls;- Rimozione dei serramenti esistenti;- Rimozione degli apparecchi per il condizionamento degli uffici installati sulla parete;- Distaccamento della scala di sicurezza adiacente;- Coibentazione con pannelli di lana minerale;- Realizzazione di intelaiatura metallica portante, vincolata alla struttura in c.a. dell’edificio, a sostegno del nuovorivestimento di facciata in pannelli metallici;- Posa di pannellatura metallica di rivestimento con relativa faldaleria;- Ripristino dei camminamenti di collegamento della scala di sicurezza in carpenteria metallica;- Posa di nuovi serramenti.

FACCIATA OVEST (lato via Rosselli):- Rimozione della porzione di parete realizzata in laterizio forato pericolante;- Rivestimento della stessa con faldaleria in lamiera metallica.

FACCIATA EST (lato ingresso principale):- Demolizione della porzione di parete in blocchi di cls;- Realizzazione di intelaiatura metallica portante, vincolata alla struttura in c.a. dell’edificio, a sostegno del nuovorivestimento di facciata in pannelli metallici;- Posa di pannellatura metallica di rivestimento con relativa faldaleria.

I.I.S. "Edoardo AMALDI", Orbassano (TO).Interventi di messa in sicurezza tamponamenti esterni. - Pag. 12

AREA DEL CANTIERE

CARATTERISTICHE AREA DEL CANTIERE(punto 2.2.1, lettera a, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)

Per quanto riguarda l’eventuale presenza di sottoservizi si sono svolte accurate ricerche presso gli enti erogatori

dei servizi: Gas, Energia Elettrica, Telefonia, Acquedotto.

Dalle indagini svolte si è potuto appurare con certezza che non sono presenti nell’area di cantiere nessuno dei

suddetti impianti e che pertanto l’area è libera da vincoli di tale natura.

Sarà cura dell’impresa appaltatrice, prima dell’inizio dei lavori, eseguire sopralluoghi e rilievi per definire

l’esatta posizione di impianti tecnologici e di ostacoli fissi che possono interferire con le attività di cantiere. Gli

esiti dei sopralluoghi ed i rilievi dovranno essere comunicati al CSE al fine di concordare eventuali ulteriori

procedure e misure di sicurezza oltre a quelle già indicate nel presente P.S.C.

FATTORI ESTERNI CHE COMPORTANO RISCHI PER ILCANTIERE

(punto 2.2.1, lettera b, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)

Premassa

Verranno di seguito analizzati e valutati i principali rischi interni ed esterni al cantiere con particolareriferimento ai rischi sempre presenti o di maggior evidenza.

Ovviamente nella valutazione è importante il gradiente temporale per identificare i rischi specifici legati allesingole sottofasi e lavorazioni che saranno analizzati e valutati nelle schede specifiche più adatte a comporre il GANTTed ad individuare i rischi da compresenza e sovrapposizione ovvero le fasi critiche.

Ambiente esterno L'area del cantiere è ubicata in contesto periferico urbano. Le attività presenti nelle immediate vicinanze, oltrea quella scolastica propria del plesso interessato dai lavori, possono sintetizzarsi come segue:• impianti sportivi scoperti gestiti da terzi che dispone di accesso autonomo;• attività agricola (prati e seminativi adiacenti il plesso e condotti da terzi).

Il progetto dell’opera prevede che le lavorazioni vengano svolte all’esterno, pertanto pur esulando dallatrattazione del presente documento e dalla responsabilità degli incaricati alla sicurezza del cantiere, sono qui espostealcune considerazioni utili all’igiene ed alla sicurezza delle persone che devono raggiungere il cantiere.

L’area risulta agevolmente raggiungibile dai mezzi di soccorso in ragione alla vicinanza all’uscita dellatangenziale ed alla comodità della via ad alto scorrimento per il raggiungimento dell’Ospedale San Luigi di Orbassano(distante circa 7 km e ranggiungile in circa 10 minuti di auto) o dei mezzi di soccorso dei VVF in caso di interruzioni.

Lo stesso si può dire per i mezzi deputati al trasporto delle opere provvisionali e delle attrezzature (baracche,depositi, ecc.).

Il cantiere è dotato di un accesso sulla Via Fratelli Rosselli n. 35.L’area di cantiere che si può adibire a stoccaggio, carico e scarico dei materiali è collocata all’interno dell’area

di proprietà e vi si può accedere mediante cancello carraio e si identifica nel parcheggio prospicente l’edificoVittorini-Castellamonte.

Ambiente esterno � � � � Cantiere

I rischi determinati dall'ambiente esterno sull’attività di cantiere sono i seguenti:

_ Il transito di mezzi e uomini lungo le strade di accesso al cantiere rappresenta un rischio di interferenza con le attivitàdi cantiere.

I.I.S. "Edoardo AMALDI", Orbassano (TO).Interventi di messa in sicurezza tamponamenti esterni. - Pag. 13

_ Altro rischio è legato al possibile accesso al cantiere da parte di persone non autorizzate in quanto il cantiere saràattivo durante gli orari di apertura dell’istituto professionale, con conseguente maggior rischio di interferenze, e saràalquanto isolato in orari extra lavorativo.

_ Le caratteristiche meteorologiche dell’area costituiscono dei pericoli che cambiano con le stagioni, tra questi pioggia,neve, ghiaccio, vento e scariche atmosferiche.

MISURE PREVENTIVE

Si provveda a dotare gli accessi al cantiere di mezzi segnalazione di presenza degli automezzi quali: specchirifrangenti, segnali di stop e di precedenza.

Gli accessi al cantiere sia carrai che pedonali verranno dotati di serraglio con chiusura a chiave apribilidall’interno e dall’esterno, gli accessi carrai verranno dotati di serraglio con chiusura a chiave o comunque apribile solodall’interno e saranno arretrati dal filo stradale, come previsto dalla Codice della Strada di una distanza sufficiente aconsentire la sosta di mezzi in arrivo ed in partenza senza impegnare la via pubblica ed intralciare il traffico in tal modoi serragli potranno essere mantenuti chiusi

Gli accessi al cantiere verranno mantenuti chiusi durante gli orari di lavoro e durante i fuori servizio delcantiere, per accedere verranno predisposti degli appositi campanelli a pulsante collegati a suonerie udibili da distanzacollocati in corrispondenza degli accessi pedonali e carrai verranno affisse informazioni sui rischi interni al cantiere leistruzioni agli estranei sulle modalità di accesso al cantiereSaranno esposti segnali di pericolo e di divieto di accesso.

Per le ore notturne e diurne con scarsa visibilità, le recinzioni e i cartelli devono essere segnalati mediantelampade e dispositivi rifrangenti.

Il rischio di fulminazione o di scariche atmosferiche, sarà ovviato da un impianto di messa a terra indipendentedel cantiere che potrà, previo verifica strumentale a cura della ditta prima appaltatrice, essere allacciato all’impiantofuturo o a dispersori appositamente installati a terra.

Non verranno mai abbandonate attrezzature od utensili elettrici in aree o percorsi accessibili a personale nondirettamente responsabili delle attrezzature. Durante la stagione invernale la formazione di neve o ghiaccio potrebbe causare l’improvvisa caduta di elementisu persone interne e/o esterne al cantiere, si provveda quindi a monitorare e a pulire periodicamente le strutturesopraelevate.

Il particolare assetto idrogeologico del sito rende indispensabile, adottare alcune misure preventive per affrontareil rischio di allagamento del cantiere, in particolare:

_ dovrà essere contenuto l’angolo di pendenza delle eventuali scarpate e non dovranno mai essere realizzate aree dideposito sulla sommità della scarpata, costantemente il preposto della ditta dovrà monitorare le pendici delterrapieno ed eventuali dilavamenti o frane che possano togliere l’appoggio ad opere provvisionali, mezzi, materialiin deposito, o ai fabbricati;

_ il rischio di elettrocuzione attraverso gli impianti di cantiere che dovessero trovarsi in immersione, ci fa ritenere utileche la distribuzione degli impianti stessi avvenga per via aeree evitando passaggi a terra od interrati , dettadisposizione si prescrive per tutte le aree di cantiere poste a quota terra e decade per quanto avviene sul rilevato;

_ i depositi di sostanze dovranno essere realizzati in modo da evitare una facile dispersione in ambiente, in particolarei rifiuti verranno stoccati nell’area apposita che verrà regolarmente sgomberata evitando accumuli non necessari, glialtri materiali che potrebbero disperdersi quali prodotti chimici, oli o combustibili, leganti ecc. non dovranno esserestoccati in cantiere se non nella stretta misura necessaria alle lavorazioni della giornata, oppure dovranno esserestoccati in apposita area di deposito sopraelevata di almeno m 0,80 sul piano di campagna.

_ dopo forte vento, prima della ripresa dei lavori, occorrerà verificare lo stato di conservazione di tutte le opereprovvisionali allestite ( tettoie di protezione su aree di lavorazione, ecc.), di impianti, attrezzature, ecc. esterne.Occorrerà anche verificare la stabilità dei cartelli di cantiere.

RISCHI CHE LE LAVORAZIONI DI CANTIERE COMPORTANOI.I.S. "Edoardo AMALDI", Orbassano (TO).

Interventi di messa in sicurezza tamponamenti esterni. - Pag. 14

PER L'AREA CIRCOSTANTE(punto 2.2.1, lettera c, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)

Premassa

Verranno di seguito analizzati e valutati i principali rischi interni ed esterni al cantiere con particolareriferimento ai rischi sempre presenti o di maggior evidenza.

Ovviamente nella valutazione è importante il gradiente temporale per identificare i rischi specifici legati allesingole sottofasi e lavorazioni che saranno analizzati e valutati nelle schede specifiche più adatte a comporre il GANTTed ad individuare i rischi da compresenza e sovrapposizione ovvero le fasi critiche.

Cantiere ���� Ambiente esterno

I rischi determinati dalle attività di cantiere sull'ambiente esterno sono i seguenti:

_ Rischio di caduta di oggetti dall'alto_ Rischio di dispersione di prodotti chimici pericolosi in ambiente_ Rischi derivati dal rumore generato dalle attività di cantiere_ Viabilità esterna al cantiere_ Dispersione di sostanze inquinanti

MISURE PREVENTIVE

Il rischio di caduta degli oggetti dall'alto sarà ovviato studiando i percorsi dei carichi tra area di carico, area distoccaggio ed area di impiego di materiali e attrezzature in modo da evitare che tali movimentazioni avvengano su areeesterne al cantiere; i carichi appesi non dovranno mai rimanere incustoditi.

Oltre a quanto disposto nel precedente paragrafo, i depositi di materiali o sostanze inquinanti dovranno essererealizzati su basamento stabile e dotati di vasca di contenimento.

Inoltre per agevolare eventuali operazioni di bonifica o di primo intervento, il preposto in cantiere dovràconservare in apposito raccoglitore tutte le schede di sicurezza dei materiali e saper in ogni momento fornire indicazionisulle quantità e qualità dei prodotti presenti in cantiere.

Periodicamente sarà compito del preposto di cantiere di controllare l’efficacia di tale disposizione.I rischi derivanti dall'esposizione a rumore devono essere ridotti al minimo, in relazione alle conoscenze

acquisite in base al progresso tecnico, mediante misure tecniche, organizzative e procedurali concretamente attuabili,devono essere privilegiati i processi lavorativi meno rumorosi e le attrezzature silenziate; le attrezzature da impiegaredevono essere idonee alle lavorazioni da effettuare, correttamente installate, mantenute ed utilizzate, in base alla“valutazione del rumore emesso” che verrà prodotta dalla ditta appaltatrice insieme al POS.

In linea di massima macchinari o attrezzature rumorosa dovranno essere collocate in aree il più lontanopossibile dalle residenze.

Si provvederà a dotare gli accessi al cantiere di mezzi segnalazione di presenza degli automezzi quali: specchirifrangenti, segnali di stop e precedenza, inoltre come da Nuovo Codice della Strada gli accessi verranno collocati inposizione arretrata rispetto al filo stradale in modo da consentire la soste degli automezzi senza costituire ingombro sullastrada.

In situazioni particolari, quali il trasporto degli elementi o manufatti di dimensioni particolari, le manovreverranno guidate con segnalazioni visive da un addetto a terra.

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DESCRIZIONE CARATTERISTICHE IDROGEOLOGICHE(punto 2.1.4, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)

Stante la tipologia dell'intervento da porre in essere non è stato reputato necessario effettuare un approfondimento

delle caratteristriche idrogeologiche dell'area.

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ORGANIZZAZIONE DEL CANTIEREIndividuazione, analisi e valutazione dei rischi concreti(punto 2.1.2, lettera c, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)

Scelte progettuali ed organizzative, procedure, misure preventive e protettive(punto 2.1.2, lettera d, punto 2, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)

Contenuti del PSC.

PREMESSA

Il presente documento tratterà in modo dettagliato il problema della sicurezza in cantiere in fase direalizzazione delle opere relative agli interventi di manutenzione da eseguirsi presso l'I.I.S. "E. AMALDI" diOrbassano.

Secondo le indicazioni delle direttive più recenti in materia, il presente Piano di Sicurezza e Coordinamentofocalizzerà la sua attenzione, secondo le articolazioni della vigente normativa, su tutti gli argomenti relativi ai rischiconnessi alle opere a farsi e tutte le misure da predisporre per eliminare e/o attenuare tali rischi, rimandando al PianoOperativo di Sicurezza, redatto a cura dalle singole ditte operanti in cantiere, la trattazione delle analisi e disposizionispecifiche delle lavorazioni.

Contenuti del Piano di Sicurezza e Coordinamento (PSC)

Punto 2 Allegato XV D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81

L'obiettivo del piano è quello di predisporre e garantire per tutta la durata dei lavori nel cantiereun'organizzazione capace di assicurare le migliori condizioni di lavoro a tutela dell'integrità fisica dei lavoratori.

Nell'elaborazione del piano sono stati presi in esame l'organizzazione del lavoro che dovrà essere messa in atto,le tecniche di lavorazione da utilizzare per la realizzazione delle opere, le condizioni ambientali nelle quali si dovràsvolgere l'attività lavorativa, i macchinari e le attrezzature da impiegare in cantiere, nonché la stima dei relativi costi, neilimiti della ponderabilità delle scelte che verranno poi proposte dall'impresa appaltatrice prima dell'inizio lavoriattraverso la presentazione del Piano Operativo di Sicurezza (Art. 96 D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81) al Responsabile deilavori ed al Coordinatore per l’Esecuzione.

Alla predisposizione del piano di Sicurezza e Coordinamento si è pervenuti nel rispetto ed adempimento dell’Art. 100D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81

Il piano contiene l’individuazione, l’analisi e la valutazione dei rischi, e le conseguenti procedure, gliapprestamenti e le attrezzature atti a garantire, per tutta la durata dei lavori il rispetto delle norme per la prevenzionedegli infortuni e la tutela della salute dei lavoratori nonché la stima dei relativi costi che non sono soggetti a ribassonelle offerte delle imprese esecutrici. Il piano contiene altresì le misure di prevenzione dei rischi risultanti dall’eventualepresenza simultanea o successiva di più imprese o dei lavoratori autonomi ed è redatto anche al fine di prevedere,quando ciò risulti necessario, l’utilizzazione d’impianti comuni quali infrastrutture, mezzi logistici, e di protezionecollettiva.

Il piano è costituito da una relazione tecnica e da prescrizioni correlate alla complessità dell’opera darealizzare, ed alle eventuali fasi critiche del processo di costruzione.

In particolare il piano contiene, in relazione alla tipologia del cantiere interessato, i seguenti elementi:

a) Modalità d’esecuzione delle recinzioni del cantiere, degli eccessi e delle segnalazioni.b) Protezione e misure di sicurezza contro i possibili rischi provenienti dall’ambiente esternoc) Servizi igienico-assistenziali.d) Protezione e misure di sicurezza connesse alla presenza di linee aeree e condutture sotterraneee) Viabilità principale di cantiere.f) Impianti di alimentazione e reti principali di elettricità, acqua, gas, ed energia di qualsiasi tipog) Impianti di terra e di protezione contro le scariche atmosferiche.h) Misure generali di protezione contro il rischio di seppellimento da adottare negli scavi.i) Misure generali da adottare contro il rischio d’annegamento.l) Misure generali da adottare contro il rischio di caduta dall’alto.m) Misure generali di sicurezza da adottare nel caso d’estese demolizioni o manutenzioni, ove le modalità tecniche

d’attuazione siano definite in fase di progetto.

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n) Misure di sicurezza contro i possibili rischi d’incendio o esplosione connessi con lavorazioni e materiali pericolosiutilizzati in cantiere.

o) Disposizioni per dare attuazione a quanto previsto dall’art. 102 D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 (consultazione deirappresentanti per la sicurezza).

p) Disposizioni per dare attuazione a quanto previsto dall’art. 92 D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 (obblighi del coordinatoreper l’esecuzione dei lavori).

q) Valutazioni in relazione alla tipologia dei lavori, delle spese prevedibili per l’attuazione dai singoli elementi delpiano.

r) Misure generali di protezione da adottare contro gli sbalzi eccessivi di temperatura.

REGOLAMENTO SUI CONTENUTI MINIMI DEI PIANI DI SICUREZZA NEI CANTIERI EDILI - Art. 100 comma 1D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81.

Punto 2.1 dell’Allegato XV - (Contenuti minimi).

1. Il PSC è specifico per ogni singolo cantiere temporaneo o mobile e di concreta fattibilità; i suoi contenuti sono ilrisultato di scelte progettuali ed organizzative conformi alle prescrizioni ed alle misure generali di tutela (Art. 15 D.Lgs.9 aprile 2008, n. 81).

2. Il PSC contiene almeno i seguenti elementi:

a) l'identificazione e la descrizione dell'opera, esplicitata con:

1) l'indirizzo del cantiere;2) la descrizione del contesto in cui è collocata l'area di cantiere;3) una descrizione sintetica dell'opera, con particolare riferimento alle scelte progettuali, architettoniche,

strutturali e tecnologiche;

b) l'individuazione dei soggetti con compiti di sicurezza, esplicitata con l'indicazione dei nominativi dell'eventualeresponsabile dei lavori, del coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione ed a cura dello stesso coordinatore perl'esecuzione con l'indicazione, prima dell'inizio dei singoli lavori, dei nominativi dei datori di lavoro delle impreseesecutrici e dei lavoratori autonomi;

c) una relazione concernente l'individuazione, l'analisi e la valutazione dei rischi concreti, in riferimento all'area edall'organizzazione del cantiere, alle lavorazioni ed alle loro interferenze;

d) le scelte progettuali ed organizzative, le procedure, le misure preventive e protettive, in riferimento:

1) all'area di cantiere, ai sensi dei punti 2.2.2 e 2.2.4;2) all'organizzazione dei cantiere, ai sensi dei punti 2.2.2 e 2.2.4;3) alle lavorazioni, ai sensi dei punti 2.2.3 e 2.2.4;

e) le prescrizioni operative, le misure preventive e protettive ed i dispositivi di protezione individuale, in riferimento alleinterferenze tra le lavorazioni, ai sensi dei punti 2.3.1, 2.3.2 e 2.3.3.;

f) le misure di coordinamento relative all'uso comune da parte di più imprese e lavoratori autonomi, come scelta dipianificazione lavori finalizzata alla sicurezza, di apprestamenti, attrezzature, infrastrutture, mezzi e servizi diprotezione collettiva, di cui ai punti 2.3.4 e 2.3.5.;

g) le modalità organizzative della cooperazione e del coordinamento, nonché della reciproca informazione, fra i datoridi lavoro e tra questi ed i lavoratori autonomi;

h) l'organizzazione prevista per il servizio dl pronto soccorso, antincendio ed evacuazione dei lavoratori, nel caso in cuiil servizio di gestione delle emergenze è di tipo comune, nonché nel caso di cui all'articolo 104, comma 4 D.Lgs. 9aprile 2008, n. 81; il PSC contiene anche i riferimenti telefonici delle strutture previste sul territorio al servizio delpronto soccorso e della prevenzione incendi;

i) la durata prevista delle lavorazioni, delle fasi di lavoro e, quando la complessità dell'opera lo richieda, delle sottofasidi lavoro, che costituiscono il cronoprogramma dei lavori, nonché l'entità presunta del cantiere espressa inuomini-giorno;

l) la stima dei costi della sicurezza, ai sensi del punto 4.1.

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3. II coordinatore per la progettazione indica nel PSC, ove la particolarità delle lavorazioni lo richieda, il tipo diprocedure complementari e di dettaglio al PSC stesso e connesse alle scelte autonome dell'impresa esecutrice, daesplicitare nel POS.

4. Il PSC è corredato da tavole esplicative di progetto, relative agli aspetti della sicurezza, comprendenti almeno unaplanimetria e, ove la particolarità dell'opera lo richieda, un profilo altimetrico e una breve descrizione dellecaratteristiche idrogeologiche del terreno o il rinvio a specifica relazione se già redatta.

5. L'elenco indicativo e non esauriente degli elementi essenziali utili alla definizione dei contenuti del PSC di cui alpunto 2.1.2., è riportato nell’Allegato XV.1

Punto 2.2 dell’Allegato XV - (Contenuti minimi del PSC in riferimento all'area di cantiere, all'organizzazione delcantiere, alle lavorazioni).

1. In riferimento all'area di cantiere, il PSC contiene l'analisi degli elementi essenziali di cui all'allegato XV.2, inrelazione:

a) alle caratteristiche dell'area di cantiere, con particolare attenzione alla presenza nell’area di cantiere di lineeaeree e condutture sotterranee;

b) all'eventuale presenza di fattori esterni che comportano rischi per il cantiere, con particolare attenzione:b1) a lavori stradali e autostradali al fine di garantire la sicurezza e la salute dei lavoratori impiegati nei confronti

dei rischi derivanti dal traffico circostante;b2) al rischio di annegamento;c) agli eventuali rischi che le lavorazioni di cantiere possono comportare per l'area circostante.

2. In riferimento all'organizzazione del cantiere il PSC contiene, in relazione alla tipologia del cantiere, l'analisi deiseguenti elementi:

a) le modalità da seguire per la recinzione del cantiere, gli accessi e le segnalazioni;b) i servizi igienico-assistenziali;c) la viabilità principale del cantiere;d) impianti di alimentazione, reti principali di elettricità, acqua, gas e energia di qualsiasi tipo;e) gli impianti di terra e di protezione contro le scariche atmosferiche;f) le disposizioni per dare attuazione a quanto previsto dall’articolo 102;g) le disposizioni per dare attuazione a quanto previsto dall’articolo 92, comma 1, lettera c);h) le eventuali modalità di accesso dei mezzi di fornitura dei materiali;i) la dislocazione degli impianti di cantiere;l) la dislocazione delle zone di carico e scarico;m) le zone di deposito attrezzature e di stoccaggio materiali e dei rifiuti;n) le eventuali zone di deposito dei materiali con pericolo d'incendio o di esplosione.

3. In riferimento alle lavorazioni, il coordinatore per la progettazione suddivide le singole lavorazioni in fasi di lavoro e,quando la complessità dell'opera lo richiede, in sottofasi di lavoro, ed effettua l'analisi dei rischi aggiuntivi, rispetto aquelli specifici propri dell’attività delle imprese esecutrici o dei lavoratori autonomi, connessi in particolare aiseguenti elementi:

a) al rischio di investimento da veicoli circolanti nell'area di cantiere;b) al rischio di seppellimento;c) al rischio di caduta dall’alto;d) al rischio di insalubrità dall’aria nei lavori in galleria;e) al rischio di instabilità delle pareti e della volta nei lavori in galleria;

f) ai rischi derivati da estese demolizioni o manutenzioni, ove le modalità tecniche di attuazione siano definite infase di progetto;

g) ai rischi di incendio o esplosione connessi con lavorazioni e materiali pericolosi utilizzati in cantiere;h) ai rischi derivati da sbalzi eccessivi di temperatura;i) al rischio di elettrocuzione;l) al rischio rumore;m) al rischio dall'uso di sostanze chimiche.

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4. Per ogni elemento dell'analisi di cui ai punti 2.2.1, 2.2.2, 2.2.3., il PSC contiene:

a) le scelte progettuali ed organizzative, le procedure, le misure preventive e protettive richieste per eliminare oridurre al minimo i rischi di lavoro; ove necessario, vanno prodotte tavole e disegni tecnici esplicativi;

b) le misure di coordinamento atte a realizzare quanto previsto alla lettera a).

Punto 2.3 dell’Allegato XV - (Contenuti minimi del PSC in riferimento alle interferenze tra le lavorazioni ed al lorocoordinamento).

1. Il coordinatore per la progettazione effettua l'analisi delle interferenze fra le lavorazioni, anche quando sono dovutealle lavorazioni di una stessa impresa esecutrice: o alla presenza di lavoratori autonomi, e predispone ilcronoprogramma dei lavori. Per le opere rientranti nel campo di applicazione D.Lgs. n. 163 del 12 aprile 2006 esuccessive modifiche, il cronoprogramma dei lavori ai sensi del presente regolamento, prende esclusivamente inconsiderazione le problematiche inerenti gli aspetti della sicurezza ed è redatto ad integrazione del cronoprogrammadelle lavorazioni previsto dall'articolo 42 del decreto del Presidente della Repubblica 21 dicembre 1999, n. 554.

2. In riferimento alle interferenze tra le lavorazioni, il PSC contiene le prescrizioni operative per lo sfasamento spazialeo temporale delle lavorazioni interferenti e le modalità di verifica del rispetto di tali prescrizioni; nel caso in cuipermangono rischi di interferenza, indica le misure preventive e protettive ed i dispositivi di protezione individuale,atti a ridurre al minimo tali rischi.

3. Durante i periodi di maggior rischio dovuto ad interferenze di lavoro, il coordinatore per l'esecuzione verificaperiodicamente, previa consultazione della direzione dei lavori, delle imprese esecutrici e dei lavoratori autonomiinteressati, la compatibilità della relativa parte di PSC con l'andamento dei lavori, aggiornando il piano ed inparticolare il cronoprogramma dei lavori, se necessario.

4. Le misure di coordinamento relative all'uso comune di apprestamenti, attrezzature, infrastrutture, mezzi e servizi diprotezione collettiva, sono definite analizzando il loro uso comune da parte di più imprese e lavoratori autonomi.

Modalità di gestione e revisione del PSC.

Modalità di gestione e revisione del Piano

In cantiere devono essere assicurate, tramite opportune azioni di coordinamento, l'applicazione delle disposizionicontenute nel PSC e delle relative procedure di lavoro, nonché quanto contenuto nel POS.

Prima dell'inizio dei lavori si effettuerà una prima riunione di coordinamento al fine di verificare il programma lavoried eventuali osservazioni al PSC. In questa sede verrà anche analizzato il POS alla presenza del Responsabile del Serviziod’Emergenza dell’impresa prima appaltatrice e degli R.S.P.P. delle ditte chiamate al subappalto, in questa sede saràorganizzato il servizio di Gestione dell'Emergenza alla presenza del Coordinatore in fase d’Esecuzione.

Le successive riunioni di coordinamento saranno concordate durante l'esecuzione dei lavori o in caso di imprevisti etutte le volte che il C.p.E. lo riterrà opportuno (la convocazione della riunione potrà essere comunicata via fax o mezzoposta).

I datori di lavoro ed i lavoratori autonomi devono cooperare e coordinare le attività e la loro reciproca informazioneal fine di garantire l'efficacia delle misure di prevenzione e protezione, ferma restando l'azione di informazione reciprocadei rischi svolta dal PSC accettato e gestito dai singoli datori di lavoro e lavoratori autonomi.

A tal fine in presenza di più imprese e lavoratori autonomi si costituirà una struttura permanente di coordinamento dicantiere che riunisce periodicamente i rappresentanti delle singole imprese. Tale struttura è organizzata e gestitadirettamente dal "Coordinatore per l'Esecuzione dei lavori".

Gestione del Piano

Il piano di sicurezza e coordinamento è parte integrante del contratto per l’esecuzione dell’opera oggettodell’appalto. L’impresa aggiudicatrice provvederà affinché tutte le imprese esecutrici ed i lavoratori autonomi cheinterverranno in cantiere ricevano copia del piano di sicurezza e coordinamento. L’impresa aggiudicataria, primadell’inizio dei lavori, dovrà consegnare al coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione, copia del Piano Operativodi Sicurezza (POS), relativo alle attività di realizzazione dell’opera acquisite in fase d’appalto. Di conseguenza, ilCoordinatore della Sicurezza integrerà il Progetto Sicurezza, dandone riscontro scritto al Committente, al Direttore deiLavori ed alle imprese che dovranno operare in cantiere.

L’impresa aggiudicataria dovrà attestare la consegna del piano di sicurezza e coordinamento alle altre impreseesecutrici, ai lavoratori autonomi ed ai fornitori consegnando copia dei moduli opportunamente compilati alCoordinatore per l’Esecuzione.

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Coordinamento delle imprese e dei lavoratori autonomiL’impresa aggiudicataria, nel caso in cui faccia ricorso al lavoro di altre imprese esecutrici o lavoratori autonomi,

provvederà al coordinamento delle stesse secondo quanto previsto dal piano di sicurezza e coordinamento. Nell’ambitodi questo coordinamento, sarà compito dell’impresa aggiudicataria trasmettere alle imprese esecutrici e fornitrici ladocumentazione della sicurezza, incluse tutte le decisioni prese durante le riunioni per la sicurezza ed i sopralluoghi e leispezioni in cantiere eseguite dal coordinatore per l’esecuzione. Le imprese esecutrici dovranno documentare alcoordinatore per l’esecuzione ed al responsabile dell’impresa aggiudicataria, l’adempimento delle eventuali prescrizioniemanate mediante l’invio di formale comunicazione.

Riunioni di coordinamento

Riunione preliminare

Preliminarmente all’inizio dei lavori sarà effettuata una riunione presieduta dal Coordinatore per la Sicurezza; aquesta riunione parteciperanno obbligatoriamente tutti i responsabili di cantiere delle ditte esecutrici e tutti i lavoratoriautonomi nonché le eventuali ditte fornitrici coinvolte in attività di cantiere.

Durante la riunione preliminare, il Coordinatore della Sicurezza in fase di esecuzione illustrerà le caratteristicheprincipali del piano di sicurezza e coordinamento ai soggetti cui sono stati attribuiti gli incarichi e le competenzeall’interno del cantiere. Nell’ambito della riunione dovranno essere formalmente comunicati i nominativi dei responsabiliin cantiere delle imprese esecutrici dei responsabili/addetti del servizio di prevenzione e protezione dai rischi (eventuali)delle varie imprese presenti in cantiere e dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (se presenti).

Riunioni periodichePeriodicamente durante l’esecuzione dei lavori saranno effettuate delle riunioni con modalità simili a quella

preliminare. Durante la riunione in relazione allo stato di avanzamento dei lavori si valuteranno i problemi inerenti lasicurezza ed il coordinamento delle attività che si dovranno svolgere in cantiere e le interferenze tra le attivitàlavorative. Al termine dell’incontro sarà redatto un verbale da sottoscrivere da parte di tutti i partecipanti. La cadenza diqueste riunioni sarà coerente con le esigenze di sicurezza del cantiere. Il Coordinatore della Sicurezza, anche inrelazione all’andamento dei lavori, ha facoltà di convocare riunioni straordinarie e/o di variare la frequenza delleriunioni periodiche.

Invariabilità dei prezzi

In ottemperanza dell’art. 100 D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 tutti i costi relativi a variazioni di opere provvisionali,delle realizzazioni specifiche, delle procedure particolari e dei d.p.i. successive all’aggiudicazione dell’appalto non sonoimputabili al Committente se necessari in termini di legge per l’esecuzione delle lavorazioni previste.

Nello specifico, gli apprestamenti di sicurezza necessari per le fasi lavorative (ponteggi, passerelle, parapetti,ecc.) devono essere conformi alla normativa vigente e non possono rappresentare pretesa di riconoscimento di costiaggiuntivi.

Consultazione

Nel corso di un’apposita riunione, alla presenza dei responsabili di tutte le imprese presenti in cantiere e deirappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, dovranno essere esaminati e discussi alcuni importanti punti:

i rischi connessi all’esecuzione dei lavori e le corrispondenti misure di sicurezza, da adottare singolarmente oa)collettivamente, per far fronte a tali rischi;la discussione del piano di sicurezza e coordinamento di cantiere, integrato con il piano operativo di sicurezzab)dell’impresa aggiudicataria e delle altre imprese esecutrici e le eventuali osservazioni dei rappresentanti deilavoratori per la sicurezza;gli obblighi e le responsabilità in merito all’applicazione pratica dei provvedimenti di sicurezza da adottare;c)la definizione delle modalità per l’espletamento dei compiti dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza;d)l’informazione, la formazione e la sensibilizzazione dei lavoratori riguardo l’uso dei mezzi personali di protezione;e)la programmazione delle riunioni periodiche di sicurezza.f)

Istruzioni per gli addetti.

- Il coordinamento tra i datori di lavoro, compresi i lavoratori autonomi, la reciproca informazione e l’interazione conle attività che avvengono sul luogo, all'interno o in prossimità del cantiere, è obbligatoria in tutti i casi. Tale obbligoricade, in via primaria, sui datori di lavoro.

- Di ogni riunione, a discrezione del Coordinatore per l'Esecuzione dei lavori, potrà essere compilato un appositoverbale, a carattere ufficiale, controfirmato dalle parti.

- Il Piano Operativo di Sicurezza ed i suoi aggiornamenti verranno redatti prima dell'inizio dei lavori con lacollaborazione del Rappresentante dei Lavoratori; saranno quindi sottoposti ad approvazione del Coordinatore infase di Esecuzione entro 30 gg. dall'appalto o dall'affidamento dei lavori. Il piano approvato verrà trasmesso o messoin visione delle altre imprese e dei lavoratori autonomi operanti in cantiere.

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Responsabilità, obblighi e mansioni.

RESPONSABILITA’, OBBLIGHI E MANSIONI

Committente

IL COMMITTENTE, NELLA PERSONA DEL RESPONABILE DI PROCEDIMENTO E' IL SOGGETTO PERCONTO DEL QUALE VIENE REALIZZATA L'OPERA, AVRA' LE MANSIONI E GLI OBBLIGHI DERIVANTIDALLE SEGUENTI COMPETENZE:

− Rapporti con gli Enti che interagiscono per la realizzazione dell'opera e responsabile per le obbligazioni che da talirapporti insorgono;

− Rapporti con la struttura di progettazione delle opere e degli interventi;− Designazione del Coordinatore della sicurezza in fase di progettazione;− Redazione del bando di gara per la realizzazione dell'opera che deve far esplicito riferimento all'obbligo di

osservanza del Piano di Sicurezza in visione presso la stazione appaltante.− Valutazione del piano di sicurezza che deve contenere il rispetto delle misure di cui all'art.15 D.Lgs 9 aprile 2008,

n. 81;− Sottoscrizione dei contratti di appalto e forniture;− Verifica della documentazione di rito sulla validità tecnica-economica delle imprese appaltatrici e la sussistenza dei

requisiti attinenti la normativa sugli appalti;− Nomina del direttore dei lavori;− Nomina del collaudatore in corso d’opera ai sensi della L.R. n. 9/83;− Nomina il collaudatore statico ai sensi della L.1086/71;− Nomina del Coordinatore della sicurezza in fase di realizzazione dell'opera;− Notifica preliminare ad ASL ed Ispettorato del Lavoro competenti per territorio;

Datori di lavoro, dei dirigenti e dei preposti

DATORI DI LAVORO,DIRIGENTI E PREPOSTI DEVONO,OGNUNO PER LA PARTE CHE COMPETE:- attuare le norme di sicurezza;- rendere edotti i lavoratori dei rischi specifici cui sono esposti e portare a loro conoscenza le norme essenziali di

prevenzione, mediante affissione negli ambienti di lavoro, di estratti delle norme di prevenzione o, quando non èpossibile l'affissione, con altri mezzi;

- disporre ed esigere che i lavoratori osservino le norme di sicurezza ed usino i mezzi di protezione messi a lorodisposizione.

- provvede alla formazione e designa gli addetti alla prevenzione incendi, lotta antincendio e gestionedell’emergenza .

Il datore dovrà riportare nel POS, la valutazione dei rischi di incendio e conseguenti misure di prevenzione eprotezione redatta secondo quanto previsto nel DM. 10 marzo 1998, ed in base a questa dovrà nominare i lavoratori inpossesso di attestato di formazione, designati alla prevenzione incendi, lotta antincendio e gestione emergenze.

All'ingresso del cantiere, o nei luoghi in cui i lavoratori si riuniscono, è bene esporre cartelli che richiamino laloro attenzione sui rischi connessi con il lavoro ed in generale ciò che essi devono o non devono fare. I datori di lavorodovranno in ogni momento mantenere aggiornata la documentazione di cantiere particolarmente per ciò che attiene lasicurezza, dovranno dare informazione scritta preventiva dei mutamenti del personale che opera in cantiere alResponsabile dei Lavori, aggiornare il Libro Matricola e fare la suddetta formazione ed informazione al nuovopersonale. L’RSPP della ditta dovrà sottoscrivere copia del Documento di Sicurezza, redatto ai sensi del D.Lgs. 9/04/08,n. 81.

Fin dalla richiesta di partecipazione alla Gara di Appalto/richiesta di offerta, le ditte hanno l'obbligo di segnalarel'eventuale presenza di ditte subappaltatrici o di lavoratori autonomi che avessero intenzione di essere chiamate apartecipare allo svolgimento delle opere.

Anche le ditte subappaltatrici ed i lavoratori autonomi dovranno fornire a loro volta i succitati documenti. Ilpiano di sicurezza realizzato è stato elaborato nel completo rispetto di quanto prescritto dalla legislazione tecnicavigente in materia e tenendo conto delle norme di buona tecnica. Sono tenute al rispetto del presente piano di sicurezzaanche le ditte degli impianti elettrici, di montaggi e smontaggi attrezzature e quante e quali altre partecipino allarealizzazione delle opere. L'impresa edile prima appaltatrice, avrà il compito di coordinare tutte le attività.

Tutte le imprese dovranno sottoporre al Responsabile dei Lavori il proprio Documento di sicurezza e Analisi deiRischi, ai sensi del D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81:

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Art. 95 Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81:· il mantenimento del cantiere in condizioni ordinate e di soddisfacente salubrità;· la scelta dell'ubicazione dei posti di lavoro tenendo conto delle condizioni di accesso a tali posti, definendo vie o

zone di spostamento o di circolazione;· le condizioni di movimentazione dei vari materiali e carichi;· la manutenzione, il controllo prima dell'entrata in servizio ed il controllo periodico degli impianti e dei dispositivi al

fine di eliminare i difetti che possono pregiudicare la sicurezza e la salute dei lavoratori; · la delimitazione e l'allestimento delle zone di stoccaggio e di deposito dei vari materiali , in particolare quando si

tratta di materie e di sostanze pericolose;· l'adeguamento, in funzione dell'evoluzione del cantiere, della durata effettiva da attribuire ai vari tipi di lavoro o fasi

di lavoro;· la cooperazione tra datori di lavoro e lavoratori autonomi;· le interazioni con le attività che avvengono sul luogo, all'interno od in prossimità del cantiere;

Art. 96 Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81:· adottano le misure conformi alle prescrizioni di cui all'allegato XIII;· predispongono l’accesso e la recinzione del cantiere con modalità chiaramente visibili e individuabili;· curano la disposizione o l’accatastamento di materiali o attrezzature in modo da evitarne il crollo o il ribaltamento;· curano la protezione dei lavoratori contro le influenze atmosferiche che possono compromettere la loro sicurezza e

la loro salute;· curano le condizioni di rimozione dei materiali pericolosi, previo, se del caso, coordinamento con il committente o il

responsabile dei lavori;· curano che lo stoccaggio e l'evacuazione dei detriti e delle macerie avvengano correttamente;· redigono il Piano Operativo di Sicurezza di cui all’art. 89, comma 1, lettera h, D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81.

PREPOSTI DI CANTIERE SARANNO:_Il Responsabile del Servizio di Prevenzione Protezione del Cantiere (RSPPC)

_ Responsabile del Servizio di Emergenza (RSE).

Raggruppamenti di Imprese

Nel caso del raggruppamento di imprese, anche se fosse individuato un “unico referente” che si rapporta alcoordinatore o al committente, tale “referente” non può sostituire i datori di lavoro delle imprese esecutrici ai fini degliassolvimenti degli obblighi derivanti dal D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 e dalla normativa prevenzionistica in genere.

Il “referente” infatti nei rapporti con le varie figure previste dal D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81, con gli RSL, con imedici competenti e con i dipendenti delle varie imprese, non ha in sé i poteri propri del datore di lavoro e quindi non è ingrado di svolgerne i compiti.

L'ampliamento dei poteri del referente del raggruppamento di imprese può essere accettato salvo che tali poterisiano trasferiti prima che il raggruppamento di imprese si proponga per l'esecuzione dell'opera, siano trasferiti “in toto”(dispositivi, economici ..) e senza successive ingerenze da parte del datore di lavoro cedente. In pratica si ricade quindi nelconcetto di “delega di poteri” per cui il raggruppamento d'impresa diviene un'unica impresa ed il referente, l'unico “datore dilavoro”.

Imprese e lavoratori subordinati

L'intervento nell'esecuzione dei lavori di almeno un'altra impresa esecutrice comporta gli obblighi di cui art. 90 delD.Lgs 81/08, sempre che ricorrano i presupposti previsti dalla norma stessa. Nel caso in cui ciò non avvenga si ricorda chetrova comunque applicazione l'art. 26 del D.Lgs 81/08.

Il datore di lavoro, in caso di affidamento dei lavori all'interno dell'azienda, ovvero dell'unità produttiva, adimprese appaltatrici o a lavoratori autonomi:

a) verifica, anche attraverso l'iscrizione alla camera di commercio, industria e artigianato, l'idoneitàtecnico-professionale delle imprese appaltatrici o dei lavoratori autonomi in relazione ai lavori da affidare in appaltoo contratto d'opera;

b) fornisce agli stessi soggetti dettagliate informazioni sui rischi specifici esistenti nell'ambiente in cui sono destinati adoperare e sulle misure di prevenzione e di emergenza adottate in relazione alla propria attività.

Il datore di lavoro committente promuove la cooperazione ed il coordinamento. Tale obbligo non si estende airischi specifici propri dell'attività delle imprese appaltatrici o dei singoli lavoratori autonomi.

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Lavoratori dipendenti

LA NORMA DI PREVENZIONE INFORTUNI IMPEGNA ANCHE LA RESPONSABILITA' DEI LAVORATORI.AL FINE DI REALIZZARE NELL'AMBIENTE LAVORATIVO LE PREVISTE CONDIZIONI DI SICUREZZA,SEGUE IL DOVERE DI:

- OSSERVARE, oltre alle norme di sicurezza, le misure disposte dal datore di lavoro ai fini della sicurezzaindividuale e collettiva;

- USARE con cura i dispositivi di sicurezza e gli altri mezzi di protezione predisposti o forniti dal datore di lavoro;

- SEGNALARE immediatamente al datore di lavoro, al dirigente o ai preposti la deficienza dei dispositivi e dei mezzidi sicurezza e di protezione, nonché le altre eventuali condizioni di pericolo di cui venissero a conoscenza,adoperandosi direttamente, in caso di urgenza e nell'ambito delle loro competenze e possibilità, per eliminare oridurre dette deficienze o pericoli;

- NON RIMUOVERE, di propria iniziativa, operazioni o manovre che non siano di loro competenza e che possanocompromettere la sicurezza propria o di altre persone.

Nei cantieri capita spesso che il lavoratore, per molteplici motivi (uso temporaneo di materiali per piccoli lavori,ecc.) faccia uso di tavole già collocate a protezione di aperture nei vani ascensore, di buche, senza che poi provvedaalla loro ricollocazione. Non è superfluo ricordare che per l'inosservanza delle citate disposizioni, la legge prevedesanzioni a carico dei lavoratori.

A questo punto si ritiene utile ricordare che al capo cantiere ed al preposto (appositamente incaricati) compete laresponsabilità di vigilare sui lavoratori e sull'osservanza delle norme di sicurezza.

Peraltro e obbligo del lavoratore attenersi a quanto impartito a lui dal datore di lavoro in materia di sicurezzaI lavoratori designati alla prevenzione incendi, lotta antincendio e gestione emergenze non potranno esimersi

senza fondati motivi dall’incarico affidatogli e dovranno seguire apposito corso di formazione.

Lavoratori autonomi

La definizione dell’art. 89 D.Lgs 81/08 è chiara: è lavoratore autonomo la “persona fisica la cui attivitàprofessionale contribuisce alla realizzazione dell'opera senza vincolo di subordinazione”.

Si fa presente quindi che anche il datore di lavoro che opera in cantiere è da considerarsi lavoratore autonomolimitatamente alla propria prestazione lavorativa svolta, per tutta la durata del cantiere, senza la collaborazione di alcuno.Tale figura assumerà anche la funzione di datore di lavoro nel momento in cui opererà, anche per un unico evento, con lacollaborazione di altri. In tal caso sarà naturalmente tenuto, prima della esecuzione di qualsiasi lavoro, alla redazione delPOS, che dovrà essere sottoposto alla preventiva approvazione da parte del CE.

Ai fini dell'applicazione del D.Lgs 81/08 sono da considerare lavoratori autonomi non soltanto gli artigiani senzasoci o dipendenti, ma anche (e unicamente per le specifiche prestazioni rese operando da soli) i datori di lavoro e i soci -datori di lavoro delle società di persone che prestano individualmente attività lavorativa per conto della società stessa.

E' da rilevare inoltre che la definizione di lavoratore autonomo data dal decreto in questione sembra escludere leattività professionali di servizio di cui all'art. 2222 C.C. in quanto non concorrono alla “diretta” realizzazione dell’opera,come sembra evincersi dagli obblighi imposti dall'art. 94, il quale prevede che tale attività sia esercitata in cantiere.

Da quanto sopra esposto si ritiene che nel momento in cui più lavoratori autonomi si raggruppano organizzandosi permeglio concorrere all'esecuzione dell'opera, si sia di fatto costituita una società i cui soci lavoratori perdono la propriaautonomia, dovendo sottostare all'organizzazione societaria di cui ognuno di essi è diventato imprenditore, a norma dell'art. 2082C.C. Nel contempo, essendo essi equiparati ai lavoratori subordinati, trovano applicazione fra l'altro le norme contenutenel D.Lgs. 81/08. In sostanza il tipo di società che si viene a costituire appare equivalente a quella in nome collettivo i cuisoci, non avendo conferito deleghe di rappresentanza, si assumono personalmente la responsabilità delle violazioni di leggeeventualmente commesse anche in materia di igiene e sicurezza sul lavoro, essendo ciascuno di essi il datore di lavoro degli altrisoci.

Per quanto attiene l'applicazione del D.Lgs 81/08 al caso in esame ed in particolare alle necessità che debbano esserenominati dal committente il coordinatore in fase di progettazione e successivamente di esecuzione dell'opera, si ritiene che taleobbligo sussista nel momento in cui in cantiere si prevede che opereranno, anche non contemporaneamente, più società difatto ovvero imprese. Nel caso in cui poi i lavori venissero eseguiti da un'unica società di fatto costituita da lavoratoriautonomi, questi dovranno attenersi al disposto dell'art. 96 del D.Lgs 81/08 e, tra l'altro, redigeranno il piano operativo disicurezza.

Riguardo al lavoratore autonomo “puro” (che non sia cioè anche datore di lavoro) si ritiene che egli debba essere ingrado di svolgere autonomamente il proprio lavoro, con la piena libertà di decisione sulle modalità con cui operare nell'ambitoperò delle indicazioni:

− contenute nel PSC e nel POS dell'impresa per la quale eventualmente opera come subappaltatore, fornitore in opera onoleggiatore a caldo;

− fornite dal coordinatore per l'esecuzione o dal datore di lavoro dell'impresa;

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− utilizzando attrezzature di lavoro e DPI secondo quanto previsto dal D.Lgs 81/08 e svolgendo la lavorazione senza“l'aiuto” di nessuno. In realtà sono ben pochi i lavori eseguibili da una sola persona.

E' invece frequente il caso in cui, dietro una facciata di formale pluralità di “lavoratori autonomi”, si celi un'effettivasituazione di rapporti di subordinazione fra chi da ordini e chi li esegue, fra anziani e giovani, fra esperti ed “apprendisti”,fra padri e figli, ecc.

Nei casi suddetti si instaurano di fatto situazioni anomale, che i coordinatori di sicurezza per l'esecuzionedell'opera dovranno “rifiutare” e che gli operatori di vigilanza dovranno perseguire.

Per quanto su esposto, in ragione all’alto livello di sovrapposizione delle attività e della complessità delle opere non siprevede la possibilità d’impiego di lavoratori autonomi in cantiere, se non in misura assolutamente marginale.

LE NORME DI PREVENZIONE INFORTUNI IMPEGNA ANCHE LA RESPONSABILITA’ DEI LAVORATORIAUTONOMI AL FINE DI REALIZZARE NELL'AMBIENTE LAVORA TIVO LE PREVISTE CONDIZIONI DISICUREZZA, SEGUE IL DOVERE DI:

- OSSERVARE, oltre alle norme di sicurezza, le misure disposte dal datore di lavoro ai fini della sicurezzaindividuale e collettiva; Peraltro e obbligo del lavoratore attenersi a quanto impartito a lui dal Coordinatore per laSicurezza, seguire le informazioni ricevute sulle modalità d'uso ed i rischi delle lavorazioni cui sono addetti.

- USARE con cura i dispositivi di sicurezza e gli altri mezzi di protezione predisposti o forniti dal datore di lavoro.

- SEGNALARE immediatamente alla Stazione Appaltante, nella persona del dirigente o dei preposti la deficienza deidispositivi e dei mezzi di sicurezza e di protezione, nonché le altre eventuali condizioni di pericolo di cui venissero aconoscenza, adoperandosi direttamente, in caso di urgenza e nell'ambito delle loro competenze e possibilità, pereliminare o ridurre dette deficienze o pericoli.

- NON RIMUOVERE, di propria iniziativa, operazioni o manovre che non siano di loro competenza e che possanocompromettere la sicurezza propria o di altre persone.Nei cantieri capita spesso che il lavoratore, per molteplici motivi (uso temporaneo di materiali per piccoli lavori,ecc.) faccia uso di tavole già collocate a protezione di aperture nei vani ascensore, di buche, senza che poi provvedaalla loro ricollocazione. Non è superfluo ricordare che per l'inosservanza delle citate disposizioni, la legge prevedesanzioni a carico dei lavoratori.

Progettista

LE NORME DI PREVENZIONE INFORTUNI IMPEGNA IL PROGETTISTA AL FINE DI REALIZZARENELL'AMBIENTE LAVORATIVO LE PREVISTE CONDIZIONI DI SICUREZZA

Avrà le mansioni e gli obblighi derivanti dalle seguente attività di competenza:− Rapporti con il committente e con gli Enti che interagiscono per la realizzazione dell’opera.− Redazione della progettazione esecutiva architettonica.− Redazione della progettazione esecutiva strutturale.− Redazione della progettazione esecutiva impiantistica;− Redazione degli elaborati di contabilità ed elaborati di cui alla L. 216.− Collaborazione stretta con il coordinatore della sicurezza nella fase di progettazione e redazione del piano di

sicurezza.− Riferisce e spiega alla Direzione dei Lavori i contenuti di tutti gli atti progettuali.

Direzione Lavori

LE NORME DI PREVENZIONE INFORTUNI IMPEGNA LA RESPONSABILITA' DEL DIRETTORE DEILAVORI AL FINE DI REALIZZARE NELL'AMBIENTE LAVORATI VO LE PREVISTE CONDIZIONI DISICUREZZA

Avrà le mansioni e gli obblighi derivanti dalle seguente attività di competenza:− rapporti con il committente e con gli Enti che interagiscono per la realizzazione dell’opera;− rapporti con il Progettista, con il Coordinatore per la sicurezza in fase di progettazione, con il Coordinatore della

sicurezza in fase di realizzazione, con il collaudatore in corso d’opera, con il direttore di cantiere, con l’impresaappaltatrice dei lavori;

− responsabile della rispondenza delle opere realizzate a quelle progettate;− responsabile della esecuzione tecnica delle opere;− modifica o fa modificare dal progettista qualora necessario e nei casi consentiti dalla normativa le soluzioni

progettuali adottate;− unitamente al costruttore produce la denuncia delle opere in c.a. all’ufficio del Genio Civile;

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− unitamente al progettista delle strutture prima del deposito all’ufficio del Genio Civile firma la relazione suimateriali da costruzione;

− predispone i verbali dei provini sui materiali ;− elabora la Relazione a Struttura Ultimata;− assiste il collaudatore in corso d’opera nelle operazioni di rito;− tiene i libri contabili e predispone gli atti di contabilità per gli stati di avanzamento lavori;− predispone gli atti di contabilità finale;_ assiste i collaudatori per il collaudo tecnico-amministrativo.

Coordinatore per la Progettazione

Avrà le mansioni e gli obblighi (art. 91 D.Lgs 81/08) derivanti dalle seguenti attività di competenza:− Redige il piano di sicurezza nel rispetto della normativa ed è responsabile dei contenuti e delle prescrizioni in esso

previste.− Predispone il fascicolo contenente le informazioni utili ai fini della prevenzione degli infortuni.

Coordinatore per l'Esecuzione

Avrà le mansioni e gli obblighi (art. 92 D.Lgs 81/08) derivanti dalle seguenti attività di competenza:− Assicurerà l’applicazione delle disposizioni di cui all’art.100 e all’art.101 del D.Lgs. 81/08.− Verificherà l'idoneità del piano operativo di sicurezza, da considerare come piano complementare di dettaglio del

piano di sicurezza e coordinamento di cui all'art.100, assicurandone la coerenza con quest'ultimo, e adeguare il pianodi sicurezza e coordinamento e il fascicolo di cui all'art.91, comma 1, lettera b), in relazione all'evoluzione dei lavorie alle eventuali modifiche intervenute valutando le proposte delle imprese esecutrici adeguino, se necessario, irispettivi piani operativi di sicurezza;

− Organizzerà tra i datori di lavoro e tra gli RSPP la cooperazione e il coordinamento delle attività di sicurezza;− Segnalerà al committente o al responsabile dei lavori, previa contestazione scritta alle imprese e ai lavoratori autonomi

interessati le inosservanze alle disposizioni, degli artt. 94,95, e 96 del D.Lgs. 81/08.− Potrà proporre in caso di inadempienze la sospensione dei lavori e l’allontanamento delle imprese subappaltatrici o

dei lavoratori autonomi che non rispettano le normative di sicurezza;− Verificherà lo stato delle attrezzature dei macchinari adoperati;− Verificherà la natura e la qualità dei materiali;_ Parteciperà alle riunioni con i datori di lavoro e con i rappresentanti degli operai;− Modificherà nel caso le procedure quando se ne ravviseranno le opportunità;− Sorveglierà e coordinerà il rispetto del presente piano e delle misure di sicurezza in fase di realizzazione delle

opere.

Addetti in cantiere

Avrà le mansioni e gli obblighi derivanti dai seguenti incarichi:_“Addetto alla Prevenzione e protezione Incendi” (Servizio di Emergenza)_“Addetto al Primo Soccorso” (Servizio di Emergenza)_“Addetto all’evacuazione” (Servizio di Emergenza)_”Addetto degli Accessi in Cantiere”_”Addetto alla sorveglianza, controllo e revisione delle Opere Provvisionali (funi gru, reti di sicurezza)”_”Addetto alla Gestione dei Rifiuti ed Inquinanti in Cantiere”

Gli incarichi specifici verranno assegnati dai diversi datori di lavoro ognuno per le proprie competenze in sintoniacon gli RSPP delle diverse ditte, e dal datore di lavoro della ditta prima appaltatrice o comunque responsabile dei sevizicomuni in sintonia con il RSPPC.

Gli addetti verranno appositamente formati ed informati dai singoli datori di lavoro in sintonia con i protocollielaborati in coordinamento con il SPP di Cantiere.

Individuazione dei rischi standard.

Individuazione dei rischi standard e misure di sicurezza generaliIn questa sezione riprenderemo in considerazione singolarmente i diversi rischi che generalmente si possono

riscontrare nel contesto lavorativo a cui corrispondono le principali misure tecniche di prevenzione, con l’intento diutilizzare questo nuovo punto di vista del problema sicurezza in cantiere, per aiutare a sviluppare le specifiche dei pianie la informazione degli addetti, lavoratori ed autonomi.

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RISCHIOInterferenzeRischio Incendio ed EsplosioneCalore - Fiamme - EsplosioneIlluminazioneMicroclimaEventi atmosfericiImmersioniElettrocuzioneRadiazioni non ionizzantiRumoreVibrazioniUrti - Colpi - Impatti - CompressioniPunture - Tagli - AbrasioniCesoiamento - StritolamentoInvestimentoMovimentazione manuale dei carichiCaduta dall'altoScivolamenti - Cadute a livelloCaduta oggetti dall’altoGetti - SchizziFumi - Nebbie - Gas - VaporiCatrame - FumoPolveri - FibreOlii minerali e derivatiAllergeniInfezioni da microrganismiRischi agenti chimici

Interferenze.

INTERFERENZE

ATTIVITÀ INTERESSATETutte le attività nelle quali vi sia la presenza simultanea di più attività e di più imprese o lavoratori autonomi

determini il rischio di sovrapposizione di situazioni e rischi che presi singolarmente sono irrilevanti o adeguatamentevalutati.

Il rischio maggiore in tal senso e dato dalla possibilità dell'impresa di scegliere un cantieramento per aree diintervento successive che comporta il sovrapporsi nel tempo di lavorazioni diverse.

MISURE DA ATTUARSIIl rischio deve essere abbattuto utilizzando lo strumento delle riunioni di coordinamento che avranno cadenza

settimanale e che vedranno presenti il Coordinatore per la Sicurezza in fase di Esecuzione il Responsabile del Serviziodi Prevenzione e Protezione delle varie ditte che saranno presenti, i lavoratori autonomi ed eventualmente la DirezioneLavori.

In relazione alla tipologia di lavori previsti non si prevede una presenza consistente di lavoratori autonomi.Infatti anche se questi venissero così identificati non si può, vista la complessità dell’opera, che prefigurare un rapportodi lavoro subordinato o comunque coordinato con le altre imprese.

INTERFERENZE VIABILITA’

Interferenze con la viabilità esternaLe situazioni di particolare interferenza con la viabilità ordinaria potranno verificarsi principalmente in corrispondenzadell’ingresso carrabile su Via Fratelli Rosselli n. 35.

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Interferenze con la viabilità interna

Uno dei rischi maggiori è quello di investimento, che interessa i pedoni (maestranze, fruitori della scuola, ecc.) inpresenza dei veicoli (mezzi di cantiere e mezzi privati) in transito nell’area cortile dove è prevista l’istallazione delcantiere.Al fine di evitare tale pericolo, si dovranno osservare alcune principali misure di sicurezza: le aree di lavorazione saranno recintate e dotate di segnaletica di divieto e di pericolo;

- i mezzi di cantiere dovranno essere dotati di segnalatori ottici ed acustici che si inseriscano automaticamente conl’innesto della retromarcia;

- gli autisti dei mezzi di cantiere dovranno essere coadiuvati nelle manovre da personale a terra;

- le operazioni di carico/scarico di materiali, attrezzature, ecc. dagli autocarri dovranno essere eseguiti esclusivamentenelle aree indicate;

- le zone di carico/scarico dovranno essere sempre segnalate con bandelle, cavalletti/transenne e cartellonistica disicurezza;

- dovrà essere vietato il transito e la sosta dei veicoli dei residenti nelle vicinanze delle aree di lavorazione.

Tutte le vie di transito non dovranno essere ingombrate da materiali che possano ostacolare la normale circolazione. Imateriali, sia quelli da impiegare che quelli provenienti dalle lavorazioni dovranno essere depositati nelle apposite aree(in particolare nella zona destinata al cantiere fisso e all’interno delle recinzioni dei singoli settori di intervento).

Rischio incendio, espolosione, calore e fiamme.

RISCHIO INCENDIO ED ESPLOSIONE

PRESCRIZIONI IN MATERIA DI PREVENZIONE INCENDIIn considerazione della specificità delle lavorazioni eseguite deve essere valutato rischio di incendio in cantiere,

anche ad opera dei singoli datori di lavoro ai sensi del DM 10 marzo 1998.A seguito della specifica valutazione dovranno essere riportati nel POS i risultati dell’analisi di rischio, le misure

preventive e le indicazioni operative, nonché gli apprestamenti necessari ed i dispositivi di protezione individualeprevisti.

Per quanto attiene ai rischi aggiuntivi derivanti dalle fasi critiche il presente documento ha valutato e riportato ledotazioni ed i dispositivi aggiuntivi previsti per prevenire le suddette criticità.

Attenzione particolare deve essere posta nel realizzare e mantenere le vie di fuga e le vie di accesso per i mezzi disoccorso per le ditte operanti in cantiere, queste devono garantire un rapida e sicura evacuazione dai locali, inparticolare si prevedano la realizzazione di percorsi chiari ed il più possibile diretti che raggiungano un luogo sicuroall’esterno.

Si è rilevato che nelle lavorazioni il fattore di rischio di incendio è minimo in quanto non è previsto l'impiego nélo stoccaggio di materiali particolarmente pericolosi in prossimità di fonti di innesco o di personale, saranno in ognicaso presenti n°1 estintori a schiuma in prossimità di ogni deposito di infiammabili, incendiabili e rifiuti; del loroimpiego verranno incaricati i preposti che dovranno essere nei pressi delle lavorazioni: quando le lavorazioni presentinoparticolari rischi a causa dell'utilizzo di fiamme libere, corpi riscaldati, apparecchi che possono produrre scintille ovveroapparecchi elettrici il preposto incaricato dovrà sospendere le altre sue lavorazioni e dovrà sorvegliare le operazioni,pronto ad intervenire in caso di pericolo.Le fasi in cui il rischio di incendio diventa rilevante sono:_ deposito vernici e solventi infiammabili da collocarsi in area protetta e dedicata in quantità inferiore allo 0,5 mc.;

_ deposito bombole per saldatura ossiacetilenica o a gas di guaine ed impianti non potrà essere realizzato all’internodei locali ma dovrà essere predisposta un area adatta e esterna al raggio di influenza delle gru (riportata nelle tavoledi cantiere);

_ depositi di materiali combustibili come impalcati per opre provvisionali, banchinaggi e casserature, e tamponamentiinterni in legno;

_ depositi di involucri per imballaggio di materiali e macchinari da installare in cantiere;

_ posa guaine in particolare sulle coperture.

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MISURE DI PREVENZIONE E ISTRUZIONI PER GLI ADDETTIPRIMA DELL'ATTIVITA': in fase di pianificazione del cantiere è necessario effettuare un’analisi del rischio di incendio. Devono essere

individuate le concentrazioni di prodotti infiammabili e le possibili cause di accensione e deve essere preparato unpiano generale di prevenzione coordinato tra le ditte in cantiere al fine di rendere minimo il rischio di incendio.

le aree e gli ambienti nei quali esiste il rischio di incendio o di esplosione devono essere chiaramente delimitati edidentificabili e corredati della idonea segnaletica (es.: divieto di fumare e di usare fiamme libere)

tutto il personale presente, gli addetti alla lavorazione e gli incaricati dell'attuazione delle misure di prevenzioneincendi, di evacuazione e di pronto soccorso devono essere informati, formati ed addestrati rispettivamente sullaesistenza dell’area a rischio e sulle norme di evacuazione

in prossimità di depositi di sostanze infiammabili, combustibili o esplosive verranno installati estintori specifici aseconda del tipo di incendio sviluppabile

quotidianamente verranno incaricati agli addetti della Squadra di Emergenza interna a cura del RSPPC o delResponsabile del Servizio di Emergenza (RSE), e verranno a loro affidate le aree di intervento ed i dispositivi dispegnimento, verranno inoltre concordate e ricordate le procedure di intervento e di evacuazione

il Servizio di Emergenza verificherà quotidianamente l’efficienza e la presenza dei mezzi di estinzione, e la fruibilitàdelle vie di fuga

DURANTE L'ATTIVITA': la scelta delle attrezzature elettriche, meccaniche o comunque capaci di costituire una fonte di ignizione, da

utilizzare per le lavorazioni negli ambiti precedentemente descritti, deve essere effettuata in maniera da risultarecompatibile con l’ambiente nel quale si opera

Le stesse devono essere correttamente impiegate e mantenute in conformità alle indicazioni del fabbricante

nelle lavorazioni dove è previsto l’impiego di fiamme libere o di altre sorgenti di ignizione è necessario allontanaree/o separare e/o proteggere le strutture, i materiali e le sostanze infiammabili poste nelle vicinanze

deve essere prevista e resa possibile l'evacuazione dei lavoratori; le vie di esodo dovranno comunque essere indicatemediante apposita segnaletica di sicurezza e dovranno essere previsti e mantenuti in buone condizioni idonei sistemidi allarme per avvisare tutti gli addetti

in tutte le lavorazioni a rischio di incendio è indispensabile tenere a portata di mano mezzi di estinzione adeguati(secchiello di sabbia, estintore a polvere, etc.)

tutti gli addetti devono indossare i DPI idonei alla lavorazione (calzature di sicurezza con suola termica, guanti,indumenti protettivi, maschera per la protezione del volto)

I rischio di incendio diventa concreto quando oltre alle cause di innesco sono presenti alti carichi di incendio; ilrischio dovuto alla presenza di vernici e solventi verrà eliminato costituendo depositi esclusivamente esterni e ad usoesclusivo lontani da fonti di innesco

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE calzature di sicurezza guanti abbigliamento protettivo elmetto maschera per la protezione del volto dispositivi di protezione per le squadre di emergenza (autorespiratori, abbigliamento ignifugo…)

PRONTO SOCCORSO E MISURE DI EMERGENZA in caso di ustione e bruciature ricorrere immediatamente al più vicino Pronto Soccorso; nell’attesa si deve scoprire la

parte ustionata tagliando i vestiti, purché non siano rimasti attaccati alla pelle, e versare acqua sull’ustione.Avvolgere successivamente le ustioni con teli o garze pulite evitando di bucare le bolle e di utilizzare olii. Copriresuccessivamente l'infortunato sdraiato in posizione antishock (vedi manuale "Il primo soccorso nel cantiere edile")

per tutti i lavoratori deve essere realizzato un programma di informazione per l’evacuazione e la lotta antincendio.Qualora se ne riscontri la necessità si devono prevedere piani ed esercitazioni di evacuazione. Queste ultime devonoincludere l’attivazione del sistema di emergenza e l’evacuazione di tutte le persone dalla loro area di lavoroall’esterno o ad un punto centrale di evacuazione

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se del caso deve essere prevista una squadra interna di soccorso antincendio, costituita da lavoratori specialmenteaddestrati, che operi eventualmente anche in coordinamento con i servizi pubblici di soccorso

CALORE - FIAMME

Nei lavori effettuati in presenza di materiali, sostanze o prodotti infiammabili, esplosivi o combustibili, devonoessere adottate le misure atte ad impedire i rischi conseguenti.In particolare:_ le attrezzature e gli impianti devono essere di tipo idoneo all'ambiente in cui si deve operare;

_ le macchine, i motori e le fonti di calore eventualmente preesistenti negli ambienti devono essere tenute inattive; gliimpianti elettrici preesistenti devono essere messi fuori tensione;

_ non devono essere contemporaneamente eseguiti altri lavori suscettibili di innescare esplosioni od incendi, néintrodotte fiamme libere o corpi caldi;

_ gli addetti devono portare calzature ed indumenti che non consentano l'accumulo di cariche elettrostatiche o laproduzione di scintille e devono astenersi dal fumare;

_ nelle immediate vicinanze devono essere predisposti estintori idonei per la classe di incendio prevedibile;

_ all'ingresso degli ambienti o alla periferie delle zone interessate dai lavori devono essere poste scritte e segnaliricordanti il pericolo.

Nei lavori a caldo con bitumi, catrami, asfalto e simili devono essere adottate misure contro i rischi di:_ traboccamento delle masse calde dagli apparecchi di riscaldamento e dai recipienti per il trasporto;

_ incendio;

_ ustione.

Durante le operazioni di taglio e saldatura deve essere impedita la diffusione di particelle di metallo incandescenteal fine di evitare ustioni e focolai di incendio.

Gli addetti devono fare uso degli idonei dispositivi di protezione individuali.

Illuminazione, microclima, eventi etosferici ed immersioni.

ILLUMINAZIONE

ATTIVITA INTERESSATELavori invernali o serali all’interno dei locali

MISURE DI PREVENZIONE E ISTRUZIONI PER GLI ADDETTIPRIMA DELL’ATTIVITA’:• in tutti i luoghi di lavoro, di sosta e di passaggio occorre assicurasi che esista un adeguato livello di illuminazione,

naturale o artificiale, diffuso e/o localizzato, proporzionato alla situazione ambientale e alla lavorazione da eseguire

• le aree di azione delle macchine operatrici, dei mezzi di trasporto, di sollevamento e delle operazioni manuali, icampi di lettura e di osservazione degli organi e degli strumenti di controllo, di misura o di indicatori in genere eogni altro luogo o elemento o segnalazione che presenti un particolare rischio o richieda una particolare attenzione,devono essere illuminati in maniera adeguata alla situazione operativa

• se fosse il caso deve essere disposta un sistema di illuminazione sussidiaria e/o di emergenza da attivare in caso dinecessità

• nella organizzazione del lavoro occorre tener conto delle fonti di luminosità, artificiali e non, anche in funzione dellepossibili condizioni ambientali al fine di evitare abbagliamenti o disturbi visivi

• le superfici vetrate illuminanti ed i mezzi di illuminazione artificiale devono essere tenuti costantemente in buonecondizioni di pulizia ed efficienza.

MICROCLIMA

ATTIVITA INTERESSATETutte le attività che comportano per il lavoratore una permanenza in ambienti interni o esterni con parametri

climatici (temperatura, umidità, ventilazione, etc.) non confortevoli dovute alle escursioni termiche stagionali invernalied estive

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MISURE DI PREVENZIONE E ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI• i lavoratori devono indossare un abbigliamento adeguato all’attività e alle caratteristiche dell'ambiente dilavoro, qualora non sia possibile intervenire diversamente sui parametri climatici• gli orari di esposizione dei lavoratori al clima rigido dovranno essere adeguatamente ridotti ed intervallati da pause i

locali riscaldati in numero e frequenza che dovranno essere valutati ed espressi nel documento di valutazione delleditte

• il cantiere sarà dotato di baracche riscaldate per consentire il ricovero ed il riposo del personale, queste sarannoanche dotate di apparecchiature per scaldare cibi e bevande

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE• abbigliamento protettivo

• guanti

• copricapo

PRONTO SOCCORSO E MISURE DI EMERGENZA• le attività che si svolgono in condizioni climatiche avverse senza la necessaria protezione possono dare origine sia a

broncopneumopatie, soprattutto nei casi di brusche variazioni delle stesse, che del classico colpo di calore in caso diintensa attività fisica durante la stagione estiva

• per soccorrere l'infortunato privo di coscienza colpito dal colpo di calore occorre:

• slacciare gli indumenti al collo, al torace, alla vita

• disporlo in posizione di sicurezza (disteso sul fianco a testa bassa con un ginocchio piegato per assicurarnela stabilità), mantenendolo coperto in un luogo asciutto e aerato

• in presenza di sintomi di congelamento è necessario avvolgere in panni di lana la parte del corpo interessata, evitandodi sfregarla, e rivolgersi al più vicino Pronto Soccorso

EVENTI ATMOSFERICI

ATTIVITA INTERESSATETutte le attività svolte all’aperto

In considerazione dello scarso indice di prefabbricazione dell’opera è da considerarsi lo scarso uso di gru cheverrà fatto per movimentare i carichi e le lastre della sovracoperura, particolarmente rilevante pertanto diventano i rischiindotti dal vento durante la movimentazione.

In considerazione del sito diventa rilevante anche in rischio causato dall’accumulo di neve e di ghiaccio sullestrutture e sulle opere provvisionali.

MISURE DI PREVENZIONE E ISTRUZIONI PER GLI ADDETTIPRIMA DELL'ATTIVITA':• al fine di evitare di operare in condizioni di vento pericoloso durante le movimentazioni dei carichi sarà collocata

una stazione di rilevamento anemometria situata in corrispondenza dell’ufficio di cantiere con sensore collocato supalo già predisposto per la linea elettrica di cantiere, il preposto responsabile del cantiere sarà incaricato di vigilaresul funzionamento dell’apparecchiatura che sarà dotata di allarme per segnalare acusticamente il superamento dellimite di velocità del vento, la taratura sarà commisurata alle velocità massime indicate nei libretti delleapparecchiature di sollevamento ed alle istruzioni contenute nei manuali e nei piani di prefabbricazione dell’operache dovranno essere consegnati prima della fornitura in cantiere, in ogni caso lo strumento verrà tarato per allarmareil personale almeno ad una velocità di 50 km/h.

• Ιl Datore di Lavoro e l’RSPPC sarà tenuto ad effettuare la formazione e l’informazione del Preposto edeventualmente degli Addetti a rilevare, gestire, ed operare in riferimento al pericolo vento

• Per ciò che attiene la formazione di accumuli di neve o ghiaccio sui ponti e sulle attrezzature del cantiere ènecessario che gli addetti provvedano a mantenere sgomberi dette opere provvisionali

• Il rischio di elettrocuzione dovuta al tranciamento o lesione di cavi sommersi durante l’eventuale inondazione delcantiere viene ovviata realizzando un’impianto di cantiere aereo per tutte le aree al di sotto o al livello del piano dicampagna.

• Il rischio di dispersione di sostanze inquinanti nell’ambiente durante l’inondazione del cantiere verrà ovviatalocalizzando delle apposite aree di cantiere dedicate allo stoccaggio di detti materiali, i depositi saranno dotati divasca di contenimento e saranno collocati lungo le pendici del terrapieno ad un’altezza pari almeno a 80 cm dalpiano di campagna.

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DURANTE L'ATTIVITA':• Il preposto o gli addetti a monitorare il vento dovranno verificare il funzionamento dell’attrezzatura prima delle

lavorazioni che prevedono l’utilizzo di mezzi di sollevamento, controllando le velocità massime previste nei librettidelle apparecchiature di sollevamento ed alle istruzioni contenute nei manuali e nei piani di prefabbricazionedell’opera.

• Il preposto o gli addetti a monitorare il vento dovranno tener conto dell’aggravamento del pericolo in caso diraffiche che posso accentuare o rendere irregolare il movimento oscillatorio dei carichi, in tal caso dovranno esserecomunque interrotte le lavorazioni che prevedono la movimentazione di carichi sospesi. Solo il PrepostoResponsabile di cantiere potrà dichiarare il cessato allarme e far riprendere le lavorazioni.

• Il SPP individuerà le modalità operative per intervenire sospendendo le lavorazioni e ne informerà preposto o gliaddetti. Provvederà inoltre a nominare i suddetti incaricati previo formazione ed informazione specifica.

• Durante la rimozione degli accumuli di neve o ghiaccio dalle opere provvisionali e gru gli operatori dovrannoassicurarsi con cinture ove sia il rischio di caduta o scivolamento, durante dette operazioni dovrà verificarsi a curadel preposto e degli addetti in prima persona che non transiti nessuno in corrispondenza dell’area di caduta delmateriale sorvegliando e segnalando con segnali di divieto di transito le aree stesse.

• Il preposto in caso di inondazione del cantiere provvederà a staccare immediatamente la fornitura di correnteall’impianto elettrico di cantiere azionando il sezionatore generale sul Quadro Generale di Cantiere.

• Provvedere a cura del preposto e di addetti appositamente formati a controllare periodicamente che le vasche dicontenimento dei depositi di inquinanti siano prive di materiale, provvedere a coprire detti materiali con teli benfissati che portino l’acqua meteorica fuori dalle vasche stesse.

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE• gli addetti ad interventi su in condizioni climatiche avverse devono utilizzare se del caso: stivali in gomma,

abbigliamento impermeabile e termicamente isolante, guanti impermeabili ed isolanti contro il gelo.

IMMERSIONI

Qualora non sia possibile evitare il ristagno dell'acqua sul piano del posto di lavoro, o nelle piste di cantiere leattività devono essere sospese quando l'altezza dell'acqua superi i 50 cm. In tali casi possono essere effettuati solo lavoridi emergenza, unicamente intesi ad allontanare l'acqua o ad evitare danni all'opera in costruzione.

Detti lavori devono essere affidati a lavoratori esperti ed eseguiti sotto la sorveglianza dell'assistente. Ilavoratori devono essere forniti di idonei DPI (indumenti e calzature impermeabili). In tutti i casi dovrà essere sezionatoil Quadro Generale di Cantiere prima di intervenire.

Elettrocuzione e radiazioni non ionizzanti.

ELETTROCUZIONE

ATTIVITÀ INTERESSATETutte le attività nelle quali vengono utilizzati, o siano comunque attivi, impianti per la produzione o

distribuzione dell'energia elettrica, a qualunque scopo destinata.

Le fasi in cui il rischio di elettrocuzione diventa rilevante sono:_ le fasi di compresenza di più ditte nelle stesse aree di lavoro che possa determinare l’utilizzo di impianti di cantiere

in comune;_ le scariche atmosferiche sulle opere provvisionali;_ la immersione nelle acque superficiali di impianti elettrici che potrebbero essere lesionati a causa di passaggio

mezzi e cedimenti del terreno;

MISURE DI PREVENZIONE E ISTRUZIONI PER GLI ADDETTIPRIMA DELL'ATTIVITA':• verificare che non esistano elementi della rete di distribuzione dell'energia elettrica che possano costituire pericolo

per le lavorazioni e viceversa. Se del caso, devono essere presi immediati contatti con l'Ente esercente la rete al finedi individuare e applicare le misure di sicurezza necessarie (es. segnalazioni, delimitazioni, sbarramenti etc.) primadell'inizio delle lavorazioni;

• le strutture metalliche dei baraccamenti e delle opere provvisionali, i recipienti e gli apparecchi metallici di notevolidimensioni situati all'aperto devono essere collegati elettricamente a terra in modo da garantire la dispersione dellescariche atmosferiche, come conseguenza della relazione di calcolo di probabilità prevista dalla normativa vigente;

I.I.S. "Edoardo AMALDI", Orbassano (TO).Interventi di messa in sicurezza tamponamenti esterni. - Pag. 32

• gli impianti elettrici, di messa a terra ed i dispositivi contro le scariche atmosferiche, quando necessari, devonoessere progettati osservando le norme dei regolamenti di prevenzione e quelle di buona tecnica riconosciute. Gliimpianti sono realizzati, mantenuti e riparati da ditte e/o persone qualificate. La dichiarazione di conformità degliimpianti (con gli allegati), la richiesta di omologazione dell'impianto di terra e dei dispositivi contro le scaricheatmosferiche sono conservate in cantiere;

• prima dell'utilizzo è necessario effettuare una verifica visiva e strumentale delle condizioni di idoneità delle diverseparti degli impianti e dei singoli dispositivi di sicurezza;

• al fine di evitare inconvenienti dovuti all’interferenza tra i lavoratori operanti in cantiere è importante che ilResponsabile Tecnico ed il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione partecipino alle riunioni dicoordinamento in modo da pianificare: l'avvicendarsi delle ditte e dei lavoratori autonomi operanti, e le modifichedell'impianto elettrico di cantiere;

• al fine garantire una maggior autonomia e quindi efficienza delle ditte operanti si prescrive:

_ che la ditta appaltatrice doti il cantiere di un Quadro Elettrico Generale che verrà collocato in luogo facilmenteraggiungibile presso l’accesso principale del cantiere; la ditta stessa nominerà (con incarico scritto) un prepostocon il compito di dare corrente all'impianto all'apertura quotidiana del cantiere e toglierla alla chiusura dellostesso;

_ che la ditta stesa doti il cantiere di un Quadro Elettrico Derivato che verrà collocato in luogo baricentricorispetto alle aree di lavoro (individuato presso il basamento della gru da 60 mt);

_ che le ditte subappaltanti si dotino di proprio Quadro Elettrico Derivato regolarmente allacciato all’impianto diterra comune collegato con prelievo di tensione dal Quadro Elettrico Generale Derivato; le ditte stessenomineranno (con incarico scritto) un preposto con il compito di dare corrente al proprio impianto all'aperturaquotidiana del cantiere e toglierla alla chiusura dello stesso (l’addetto verrà formato sulle procedure e verràinformato che prima di togliere o dare corrente deve accertarsi della presenza di alcuno in cantiere);

_ un segnale specifico sui quadri avvertirà che è vietato intervenire sui quadri a personale non autorizzato;

DURANTE L'ATTIVITA':• tutto il personale non espressamente addetto deve evitare di intervenire su impianti o parti di impianto sotto tensione;

• qualora si presenti una anomalia nell'impianto elettrico è necessario segnalarla immediatamente al responsabile delcantiere;

• il personale non deve compiere, di propria iniziativa, riparazioni o sostituzioni di parti di impianto elettrico;

• disporre con cura i conduttori elettrici, evitando che intralcino i passaggi, che corrano per terra o che possanocomunque essere danneggiati;

• verificare sempre l'integrità degli isolamenti prima di impiegare conduttori elettrici per allacciamenti di macchine odutensili;

• l'allacciamento al quadro di utensili, macchine, etc., deve avvenire sulle prese a spina appositamente predisposte;

• non è consentito l'uso di cavi di prolunga e di adattatori delle prese di corrente;

• non inserire o disinserire macchine o utensili su prese in tensione;

• al fine di evitare che la sovrapposizione di diversi operatori determini l'accatastarsi sulle impalcature di cavi edutensili accrescendo il rischio di scoordinamento tra i lavoratori, in particolare se di ditte diverse, è importante che:

_ ogni operatore provveda a conservare in modo ordinato e raccolto la caveria e gli utensili presso la postazionedi lavoro;

_ ogni operatore informi gli altri operatori in prossimità del suo operato ed eviti di abbandonare incustoditi gliapparecchi elettrici in particolare se non scollegati dal Quadro di Servizio;

• prima di effettuare l'allacciamento verificare che gli interruttori di manovra della apparecchiatura e quello posto amonte della presa siano aperti (macchina ferma e tolta tensione alla presa);

• se la macchina o l'utensile, allacciati e messi in moto, non funzionano o provocano l'intervento di una protezioneelettrica (valvola, interruttore automatico o differenziale) è necessario che l'addetto provveda ad informareimmediatamente il responsabile del cantiere senza cercare di risolvere il problema autonomamente.

DOPO L'ATTIVITA':• è importante che gli operatori ritirino l'utensileria in luogo protetto alle intemperie ed al rischio di intralcio per terzi;

dovranno inoltre controllare il buono stato della attrezzatura al fine di evitare che altri operatori possanosuccessivamente utilizzare gli apparecchi che comportino pericolo.

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALEI.I.S. "Edoardo AMALDI", Orbassano (TO).

Interventi di messa in sicurezza tamponamenti esterni. - Pag. 33

• gli addetti ad interventi su impianti in tensione devono utilizzare se del caso: calzature con suola isolante e guantiisolanti in lattice.

PRONTO SOCCORSO E MISURE DI EMERGENZA• il corpo umano al passaggio della corrente si riscalda fortemente: ne risultano scottature esterne o interne, talvolta

gravi o addirittura mortali;

• l'elettricità altresì produce frequentemente altri effetti: sul cuore (fibrillazioni); sui muscoli (crampi la cui intensitàpuò essere tanto elevata da provocare slogature di articolazioni e rotture di ossa); sul sistema nervoso (paralisi);

• gli effetti sono diversi a seconda della qualità e della quantità dell’energia elettrica trasmessa;

• nel caso in cui l’infortunato resti in contatto con un conduttore a bassa tensione non disattivabile che sia facilmentespostabile, è necessario che quest’ultimo venga allontanato con un supporto in materiale isolante (non con le mani!),ad es. con una tavola di legno ben asciutta, eseguendo un movimento rapido e preciso. Se il suolo è bagnato occorreche il soccorritore si isoli anche da terra ad es. mettendo sotto i piedi una tavola di legno asciutta;

• se non è possibile rimuovere il conduttore è necessario spostare l’infortunato. In questo caso il soccorritore deve:

• controllare che il suo corpo (piedi compresi) siano isolati da terra (suolo o parti di costruzioni o di impalcature o dimacchinari bagnati o metallici);

• isolare bene le mani anche con mezzi di fortuna (es.: maniche della giacca);

• prendere l'infortunato per gli abiti evitando il contatto con parti umide (es.: sotto le ascelle), possibilmente con unamano sola;

• allontanare l'infortunato con una manovra rapida e precisa;

• dopo aver provveduto ad isolare l’infortunato è indispensabile ricorrere d’urgenza al pronto soccorso più vicino,mettendo nel contempo in pratica quanto indicato al riguardo nel Manuale del Primo Soccorso nel Cantiere Edile.

RADIAZIONI NON IONIZZANTI

I posti di lavoro in cui si effettuano lavori di saldatura, taglio termico e altre attività che comportano l'emissionedi radiazioni e/o calore devono essere opportunamente protetti, delimitati e segnalati.

I lavoratori presenti nelle aree di lavoro devono essere informati sui rischi in modo tale da evitare l'esposizioneaccidentale alle radiazioni suddette.

Gli addetti devono essere adeguatamente informati/formati, utilizzare i DPI. idonei ed essere sottoposti asorveglianza sanitaria.

Rumore, vibrazioni, urti, colpi, impatti, compressioni, punture, tagli edabrasioni.

RUMOREIl D.Lgs.81/2008 - Titolo VIII Capo III e s.m.i. sulle prescrizioni minime di sicurezza e di salute relative all’esposizionedei lavoratori ai rischi derivanti da vibrazioni meccaniche” definisce gli obblighi riguardanti la valutazione del rischio,la riduzione dello stesso, l´informazione e la formazione ed il controllo sanitario e prevede che il datore di lavoro valutii livelli di vibrazioni meccaniche a cui i lavoratori sono, o possono essere, esposti.Il livello di esposizione alle vibrazioni meccaniche può essere valutato mediante l’osservazione delle condizioni dilavoro specifiche e il riferimento ad appropriate informazioni sulla probabile entità delle vibrazioni per le attrezzature otipi di attrezzature in particolari condizioni di uso, incluse le informazioni fornite in materia dal costruttore delleattrezzature.Ai fini della valutazione dei rischi di cui al Capo III, il datore di lavoro tiene conto dei seguenti elementi:a) il livello, il tipo e la durata dell'esposizione, ivi inclusa ogni esposizione a vibrazioni intermittenti o a urti ripetuti;

b) i valori limite di esposizione e i valori d'azione;

c) gli eventuali effetti sulla salute e sulla sicurezza dei lavoratori particolarmente sensibili al rischio;

d) gli eventuali effetti indiretti sulla sicurezza dei lavoratori risultanti da interazioni tra le vibrazioni meccaniche el'ambiente di lavoro o altre attrezzature;

e) le informazioni fornite dal costruttore dell'attrezzatura di lavoro;

f) l'esistenza di attrezzature alternative progettate per ridurre i livelli di esposizione alle vibrazioni meccaniche;

g) il prolungamento del periodo di esposizione a vibrazioni trasmesse al corpo intero al di là delle ore lavorative, in

I.I.S. "Edoardo AMALDI", Orbassano (TO).Interventi di messa in sicurezza tamponamenti esterni. - Pag. 34

locali di cui è responsabile;

h) condizioni di lavoro particolari, come le basse temperature;

i) informazioni raccolte dalla sorveglianza sanitaria, comprese, per quanto possibile, quelle reperibili nella letteraturascientifica.In base alla valutazione dei rischi di cui al Capo III, quando sono superati i valori d’azione, il datore di lavoro elabora eapplica un programma di misure tecniche o organizzative, volte a ridurre al minimo l'esposizione e i rischi che neconseguono, considerando in particolare quanto segue:a) altri metodi di lavoro che richiedono una minore esposizione a vibrazioni meccaniche;

b) la scelta di attrezzature di lavoro adeguate concepite nel rispetto dei principi ergonomici e che producono, tenutoconto del lavoro da svolgere, il minor livello possibile di vibrazioni;

c) la fornitura di attrezzature accessorie per ridurre i rischi di lesioni provocate dalle vibrazioni, quali sedili cheattenuano efficacemente le vibrazioni trasmesse al corpo intero e maniglie o guanti che attenuano la vibrazionetrasmessa al sistema mano-braccio;

d) adeguati programmi di manutenzione delle attrezzature di lavoro, del luogo di lavoro e dei sistemi sul luogo dilavoro;

e) la progettazione e l'organizzazione dei luoghi e dei posti di lavoro;

f) l'adeguata informazione e formazione dei lavoratori sull’uso corretto e sicuro delle attrezzature di lavoro, in modo daridurre al minimo la loro esposizione a vibrazioni meccaniche;

g) la limitazione della durata e dell'intensità dell'esposizione;

h) l’organizzazione di orari di lavoro appropriati, con adeguati periodi di riposo;i) la fornitura, ai lavoratori esposti, di indumenti per la protezione dal freddo e dall'umidità.

I.I.S. "Edoardo AMALDI", Orbassano (TO).Interventi di messa in sicurezza tamponamenti esterni. - Pag. 35

Se, nonostante le misure adottate , il valore limite di esposizione è stato superato, il datore di lavoro prende misureimmediate per riportare l'esposizione al di sotto di tale valore, individua le cause del superamento e adatta diconseguenza le misure di protezione e prevenzione per evitare un nuovo superamento.Le attività interessate sono tutte quelle attività nelle quali è previsto l’impiego di utensili ad aria compressa o ad assevibrante (es. martelli demolitori, ecc.) o dove l’operatore permanga in contatto con una fonte di vibrazione (es.macchine operatrici, ecc.).Nel caso specifico delle attività previste nel cantiere in oggetto, le principali lavorazioni soggette a rischio derivante daesposizione a vibrazioni riguardano l’uso di utensili portatili (trapani, tassellatori, demolitori elettrici, ecc.).

ATTIVITÀ INTERESSATETutte le attività che comportano per il lavoratore una esposizione personale superiore ad 80 dB(A).Sono particolarmente da considerarsi in questo documento il rischi derivanti da fasi complesse di lavoro o

critiche che richiedono di integrare i DPI e le procedure previste nei singoli POS con dotazioni aggiuntive dovuta allacompresenza o vicinanza di più attività diverse.

Per la valutazione di seguito riportata si è proceduto estrapolando i Valori di Esposizione in presenza diUtensili, Attrezzature e Macchinari, riportati nello studio del Comitato Paritetico Territoriale - Torino e riconosciutodal Min. del Lavoro e Prev. Soc.

Al fine di prevenire i rischi da compresenza di attività diverse si sono riportati i valori massimi rilevati, su tuttolo spettro di frequenze (Hz), su campione ampio di rilevamenti; in tal modo si mettono in evidenza i rischi aggiuntiviche i Datori di Lavoro dovranno affrontare in ragione della compresenza di altre attività con emissione di rumoreinquinante.

MISURE DI PREVENZIONE E ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI• i rischi derivanti dall'esposizione a rumore devono essere valutati riferendosi eventualmente, per il settore delle

costruzioni edili, alle analisi riportate in lavori di misurazione e monitoraggio effettuati su grande scala da organiparitetici o enti pubblici riconosciuti ed autorizzati - La valutazione del rischio derivante dall'esposizione a rumoredurante il lavoro nelle attività edili verrà svolta ad opera del R.S.P.P.;

• i rischi derivanti dall'esposizione a rumore devono essere ridotti al minimo, in relazione alle conoscenze acquisite inbase al progresso tecnico, mediante misure tecniche, organizzative e procedurali concretamente attuabili,privilegiando gli interventi alla fonte;

• i rischi derivanti dall'esposizione a rumore per effetto di lavorazioni complesse o critiche sono evidenziati nelpresente Piano di Sicurezza e Coordinamento e nelle tavole allegate e comportano la adozione di DPI e procedureaggiuntive, pertanto e necessario che gli RSPP delle diverse ditte e i lavoratori autonomi partecipino alle riunioni dicoordinamento al fine di individuare ed aggiornare, con l’evolversi del Crono programma e delle aree di interventocon, i mezzi specifici necessari.

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE• gli addetti esposti al rischio rumore devono utilizzare semplicemente otoprotettori per esposizioni fino ad 80 dB(A)

oltre a tale soglia dovranno essere sottoposti a visita medica specialistica periodica secondo il protocollo previsto dalmedico competente, il POS dovrà riportare la valutazione specifica ed i DPI previsti e forniti al personale.

VIBRAZIONI

ATTIVITA’ INTERESSATETutte le attività nelle quali è previsto l'impiego di utensili ad asse vibrante o ad aria compressa (es. martelli

perforatori, vibratori per c.a., etc.) o dove l'operatore permanga in contatto con una fonte di vibrazioni (es. casseformevibranti, macchine operatrici, etc.).

MISURE DI PREVENZIONE E ISTRUZIONI PER GLI ADDETTIPRIMA DELL'ATTIVITA':• valutare se sia possibile effettuare la stessa lavorazione senza ricorrere ad attrezzature e/o utensili comunque capaci

di trasmettere vibrazioni al corpo dell'operatore;

• gli utensili e le attrezzature vibranti da impiegare dovranno essere scelte tra quelle meno dannose per l'operatore; lestesse devono essere dotate di tutte le soluzioni tecniche più efficaci per la protezione dei lavoratori (es. maniciantivibrazioni, dispositivi di smorzamento, etc.) e devono essere installate e mantenute in stato di perfetta efficienza;

• tutti i lavoratori devono essere adeguatamente informati e formati sulle corrette modalità di esecuzione delle attivitàe sottoposti a sorveglianza sanitaria. Se del caso deve essere analizzata l'opportunità di istituire una rotazione tra gliaddetti.

I.I.S. "Edoardo AMALDI", Orbassano (TO).Interventi di messa in sicurezza tamponamenti esterni. - Pag. 36

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE• guanti imbottiti.

PRONTO SOCCORSO E MISURE DI EMERGENZA• il rischio principale per i lavoratori che utilizzano utensili ad aria compressa o ad asse flessibile é quello dei danni

articolari e delle nevralgie croniche. In alcuni casi, all'aumentare delle frequenze, possono riscontrarsi distonieneurovegetative e danni circolatori.

SORVEGLIANZA SANITARIA• specifica, obbligatoria per tutti i lavoratori interessati, con periodicità annuale se non diversamente disposto dal

medico competente.

URTI - COLPI - IMPATTI - COMPRESSIONILe attività che richiedono sforzi fisici violenti e/o repentini devono essere eliminate o ridotte anche attraverso l'impiego di attrezzature

idonee alla mansione.Gli utensili, gli attrezzi e gli apparecchi per l'impiego manuale devono essere tenuti in buono stato di conservazione ed efficienza e

quando non utilizzati devono essere tenuti in condizioni di equilibrio stabile (es. riposti in contenitori o assicurati al corpo dell'addetto) e non devonoingombrare posti di passaggio o di lavoro.

I depositi di materiali in cataste, pile e mucchi devono essere organizzati in modo da evitare crolli o cedimenti e permettere una sicura eagevole movimentazione e non ostacolare la normale viabilità.

Gli arredi e le attrezzature dei locali comunque adibiti a posti di lavoro, devono essere disposti in modo da garantire la normalecircolazione delle persone.

PUNTURE - TAGLI - ABRASIONIDeve essere evitato il contatto del corpo dell'operatore con elementi taglienti o pungenti o comunque capaci di

procurare lesioni.Tutti gli organi lavoratori delle apparecchiature devono essere protetti contro i contatti accidentali.Dove non sia possibile eliminare il pericolo o non siano sufficienti le protezioni collettive (delimitazione delle

aree a rischio), devono essere impiegati i DPI idonei alla mansione (calzature di sicurezza, guanti, grembiuli diprotezioni, schermi, occhiali, etc.).

Cesoiamento, stritolamento ed investimento.

CESOIAMENTO - STRITOLAMENTO

Il cesoiamento e lo stritolamento di persone tra parti mobili di macchine e parti fisse delle medesime o di opere,strutture provvisionali o altro, deve essere impedito limitando con mezzi materiali il percorso delle parti mobili osegregando stabilmente la zona pericolosa.

Qualora ciò non risulti possibile deve essere installata una segnaletica appropriata e devono essere osservateopportune distanze di rispetto; ove del caso devono essere disposti comandi di arresto di emergenza in corrispondenzadei punti di potenziale pericolo.

INVESTIMENTO

ATTIVITA' INTERESSATE

Allestimento ed utilizzo delle vie di circolazione interna al cantiere.

ATTREZZATURAMezzi di trasporto.

RISCHI EVIDENZIATI DALL'ANALISI DEI PERICOLI E DELLE SITUAZIONI PERICOLOSE DURANTE ILLAVORO

Investimento degli operai che transitano lungo i percorsi degli automezzi (specie in retromarcia);cedimento del fondo stradale con possibilità di ribaltamento dell'automezzo e conseguente pericolo per l'autista e per glioperai nelle vicinanze dell'automezzo stesso; caduta di materiale trasportato dagli autocarri sugli operai.MISURE LEGISLATIVE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE DAI RISCHI

Durante i lavori deve essere assicurata nei cantieri la viabilità delle persone e dei veicoli.Le rampe di accesso degli scavi di splateamento o sbancamento devono avere una carreggiata, solida, atta a

resistere al transito dei mezzi di trasporto di cui è previsti l'impiego, ed una pendenza adeguata alle possibilità dei mezzistessi.

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La larghezza deve essere tale da consentire un franco di almeno cm 70 oltre la sagoma d'ingombro del veicolo.Qualora nei tratti lunghi il franco venga limitato ad un solo lato, devono essere realizzate piazzuole o nicchie di

rifugio ad intervalli non superiori a m 20 lungo l'altro lato.I viottoli e le scale con gradini ricavati nel terreno devono essere provvisti di parapetto nei tratti prospicienti il

vuoto quando il dislivello superi i due metri.Le alzate dei gradini ricavati nel terreno friabile devono essere sostenute, ove occorra, con tavole e paletti

robusti.Alle vie d'accesso ed ai punti pericolosi non proteggibili devono essere adottate le disposizioni necessarie per

evitare la caduta di masse dal terreno a monte dei posti di lavoro.Il transito sotto ponti sospesi, ponti a sbalzo, scale aeree e simili deve essere impedito con barriere o protetto

con l'adozione di misure o cautele adeguate.

MISURE TECNICHE DI PREVENZIONE E PROTEZIONENon eseguire gli accessi al cantiere in prossimità degli accessi di altri cantieri o di altre attività pericolose

limitrofe.E' preferibile eseguire accessi separati per i pedoni e gli automezzi.All'interno del cantiere la circolazione degli automezzi e delle macchine semoventi deve essere regolata con

norme il più possibile simili a quelle della circolazione sulle strade pubbliche e la velocità deve essere limitata a secondadelle caratteristiche e condizioni dei percorsi e dei mezzi.

Studiare i percorsi interni, sia degli automezzi che dei pedoni e di conseguenza imporre il limite massimo divelocità degli automezzi in cantiere (è consigliata la velocità massima di 20 Km/h).

I macchinari e gli impianti costituenti posti fissi di lavoro o comunque usati per brevissimi periodi, sianopredisposti ed installati in punti che non costituiscano, poi con la crescita del cantiere, intralcio alla libera circolazionedi mezzi e uomini.

In particolare, i mezzi meccanici di trasporto (camion, muletti, ecc.) devono circolare lungo tracciati bendesignati e muniti di adeguata segnaletica i cui cartelli collocati opportunamente richiamino l'attenzione dei lavoratori edei pedoni e dovranno essere chiaramente distinti dai percorsi pedonali.

L’accesso al cantiere avverrà dal passo carraio di Via Fratelli Rosselli.

Movimentazione manuale dei carichi.

MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI

ATTIVITÀ INTERESSATETutte le attività che comportano operazioni di trasporto o di sostegno di un carico ad opera di uno o più

lavoratori, comprese le azioni del sollevare, deporre, spingere, tirare, portare o spostare un carico che, per le lorocaratteristiche o in conseguenza delle condizioni ergonomiche sfavorevoli, comportano tra l'altro rischi di lesioni dorsolombari (per lesioni dorso lombari si intendono le lesioni a carico delle strutture osteomiotendinee e nerveovascolari alivello dorso lombare).

I carichi costituiscono un rischio nei casi in cui ricorrano una o più delle seguenti condizioni (situazioni chespesso contraddistinguono il settore delle costruzioni edili):

• caratteristiche del carico

• troppo pesanti (superiori a 30 Kg.)

• ingombranti o difficili da afferrare

• in equilibrio instabile o con il contenuto che rischia di spostarsi

• collocati in posizione tale per cui devono essere tenuti e maneggiati ad una certa distanza dal tronco o conuna torsione o inclinazione del tronco

• sforzo fisico richiesto

• eccessivo

• effettuato soltanto con un movimento di torsione del tronco

• comporta un movimento brusco del carico;

• compiuto con il corpo in posizione instabile;

• caratteristiche dell'ambiente di lavoro

• spazio libero, in particolare verticale, insufficiente per lo svolgimento dell’attività;

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• pavimento ineguale, con rischi di inciampo o scivolamento per le scarpe calzate dal lavoratore;

• posto o ambiente di lavoro che non consentono al lavoratore la movimentazione manuale di carichi ad unaaltezza di sicurezza o in buona posizione;

• pavimento o piano di lavoro con dislivelli che implicano la movimentazione del carico a livelli diversi;

• pavimento o punto d'appoggio instabile;

• temperatura, umidità o circolazione dell'aria inadeguate;

• esigenze connesse all'attività

• sforzi fisici che sollecitano in particolare la colonna vertebrale, troppo frequenti o troppo prolungati;

• periodo di riposo fisiologico o di recupero insufficiente;

• distanze troppo grandi di sollevamento, di abbassamento o di trasporto;

• ritmo imposto da un processo che il lavoratore non può modulare;

• fattori individuali di rischio

• inidoneità fisica al compito da svolgere;

• indumenti calzature o altri effetti personali inadeguati portati dal lavoratore;

• insufficienza o inadeguatezza delle conoscenze o della formazione.

MISURE DI PREVENZIONE E ISTRUZIONI PER GLI ADDETTIPRIMA DELL'ATTIVITA:• le lavorazioni devono essere organizzate al fine di ridurre al minimo la movimentazione manuale dei carichi anche

attraverso l’impiego di idonee attrezzature meccaniche per il trasporto ed il sollevamento.

DURANTE L'ATTIVITA':• per i carichi che non possono essere movimentati meccanicamente occorre utilizzare strumenti per la

movimentazione ausiliata (carriole, carrelli) e ricorrere ad accorgimenti organizzativi quali la riduzione del peso delcarico e dei cicli di sollevamento e la ripartizione del carico tra più addetti;

• tutti gli addetti devono essere informati e formati in particolar modo su: il peso dei carichi, il centro di gravita o illato più pesante, le modalità di lavoro corrette ed i rischi in caso di inosservanza (cfr. opuscolo Conoscere perPrevenire - La Movimentazione Manuale dei Carichi nel Cantiere Edile).

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE• guanti

• calzature di sicurezza

Caduta dall'alto, scivolamenti, cadute a livello e seppellimento

CADUTA DALL'ALTO

ATTIVITA INTERESSATE• Nei lavori che sono eseguiti ad un’altezza superiore ai metri due

MISURE DI PREVENZIONE E ISTRUZIONI PER GLI ADDETTIDevono essere adottate, seguendo lo sviluppo dei lavori in elevazione, adeguate impalcature o ponteggi od

idonee opere provvisionali o comunque precauzioni atte ad eliminare i pericoli di caduta di persone e di cose.Le aperture verso il vuoto devono protette con parapetti adeguati o con ripiani in legno da ponte.

PRIMA DELL'ATTIVITA':• tutte le lavorazioni devono essere precedute da una valutazione tesa ad evitare il rischi di caduta dall'alto

DURANTE L'ATTIVITA':• è indispensabile sincerarsi dell’efficienza delle opere provvisionali utilizzate, qualora si operasse in assenza di ponti

fissi o su cavalletti, è indispensabile indossare la cintura di sicurezza ed assicurarla alla fune di sicurezza.

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DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE• guanti• calzature• cintura di sicurezza

SCIVOLAMENTI - CADUTE A LIVELLOI percorsi per la movimentazione dei carichi ed il dislocamento dei depositi devono essere scelti in modo da

evitare quanto più possibile le interferenze con zone in cui si trovano persone. I pavimenti degli ambienti e luoghi dilavoro devono avere caratteristiche ed essere mantenuti in modo da evitare il rischio di scivolamento e inciampo.

I percorsi pedonali interni ai luoghi di lavoro devono sempre essere mantenuti sgombri da attrezzature,materiali o altro, capaci di ostacolare il cammino degli operatori.

Tutti gli addetti devono indossare calzature idonee in relazione all'attività svolta. Per ogni postazione di lavoroè necessario individuare la via di fuga più vicina.

Deve altresì provvedersi per il sicuro accesso ai posti di lavoro.Le vie d'accesso ai luoghi di lavoro e quelle corrispondenti ai percorsi interni devono essere illuminate secondo

le necessità diurne e notturne.

SEPPELLIMENTO NEGLI SCAVI

In ogni attività di scavo da eseguirsi nel cantiere (a sezione obbligata, di sbancamento, manuali) dovrannorispettarsi le seguenti indicazioni generali:a) profilare le pareti dello scavo secondo l'angolo di natural declivio;b) evitare tassativamente di costituire depositi sul ciglio degli scavi;c) qualora ciò si rivelasse indispensabile, provvedere a puntellare adeguatamente il fronte dello scavo;d) per scavi a sezione obbligata di profondità superiore a 1,5 m., posizionare adeguate sbadacchiature, sporgenti

almeno 30 cm. al di sopra il ciglio dello scavo.

Caduta oggetti dall'alto, getti, schizzi, fumi, nebbie, gas, vapori.

CADUTA OGGETTI DALL’ALTO

ATTIVITÀ INTERESSATETutte le attività nelle quali si prevede la movimentazione, deposito o lavorazioni di carichi su quote diverse. In particolare lavorazioni su piani di ponte differenti, e movimentazione tramite gru od autogrù.

MISURE DI PREVENZIONE E ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI PRIMA DELL'ATTIVITA:• Verificare che i percorsi delle persone al disotto dei carichi e proteggerli con percorsi protetti.

• Verificare che il carico venga correttamente legato ed assicurato con ganci e funi commisurate a i carichi ed agliingombri, per tutti i prefabbricati che andranno posati su piano inclinato vengano questi precedentemente posati supiano di pre-tiro della medesima inclinazione realizzato a piè d’opera in corrispondenza delle aree di scarico degliautomezzi.

DURANTE L'ATTIVITA':• Un segnale acustico avvertirà i presenti in cantiere della movimentazione dei carichi e sarà collegato direttamente ai

comandi della gru.

• Il gruista opererà da posizione con visuale piena del tragitto del carico ed eventualmente sarà coadiuvato consegnalazioni visive di un addetto a terra.

• L’addetto a terra prima di disimpegnare il carico dalle funi di tiro dovrà assicurarsi che il carico si stabilizzato edeventualmente fermato.

• Nell’uso dei ponteggi si avrà cura di evitare la sovrapposizione sulla stessa verticale di lavorazioni che si svolgono apiani diversi.

• Nelle aree dov’è previsto l’impiego di reti di trattenuta e necessario che venga interdetto il passaggio e lostazionamento di persone al disotto mentre vengono effettuate lavorazioni ai piani superiori in quanto non esistonoprotezioni dalla caduta di oggetti dall’alto o da lato.

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GETTI - SCHIZZINei lavori a freddo e a caldo, eseguiti a mano o con apparecchi, con materiali, sostanze e prodotti che danno

luogo a getti e schizzi dannosi per la salute devono essere adottati provvedimenti atti ad impedirne la propagazionenell'ambiente di lavoro, circoscrivendo la zona di intervento.

Gli addetti devono indossare adeguati indumenti di lavoro e utilizzare i DPI necessari.

FUMI - NEBBIE - GAS - VAPORI

Nei lavori a freddo o a caldo, eseguiti a mano o con apparecchi, con materiali, sostanze e prodotti che possonodar luogo, da soli o in combinazione, a sviluppo di gas, vapori, nebbie, aerosol e simili, dannosi alla salute, devonoessere adottati provvedimenti atti a impedire che la concentrazione di inquinanti nell'aria superi il valore massimotollerato indicato nelle norme vigenti.

La diminuzione della concentrazione può anche essere ottenuta con mezzi di ventilazione generale o con mezzi diaspirazione localizzata seguita da abbattimento.

In ambienti confinati deve essere effettuato il controllo del tenore di ossigeno, procedendo all'insufflamento diaria pura secondo le necessità riscontrate o utilizzando i DPI adeguati all'agente. Deve comunque essere organizzato ilrapido deflusso del personale per i casi di emergenza.

Qualora sia accertata o sia da temere la presenza o la possibilità di produzione di gas tossici o asfissianti o lairrespirabilità dell'aria ambiente e non sia possibile assicurare una efficace aerazione ed una completa bonifica, gliaddetti ai lavori devono essere provvisti di idonei respiratori dotati di sufficiente autonomia.

Deve inoltre sempre essere garantito il continuo collegamento con persone all'esterno in grado di intervenireprontamente nei casi di emergenza.

Catrame, fumo, polveri, fibre, olii minerali e derivati.

CATRAME - FUMO

Nei lavori a caldo con bitumi, catrami, asfalto e simili devono essere adottate misure contro i rischi di:traboccamento delle masse calde dagli apparecchi di riscaldamento e dai recipienti per il trasporto; incendio; ustione;diffusione di vapori pericolosi o nocivi.

I trasportatori, i vagli, le tramogge, gli scarichi dei forni di essiccamento del pietrisco devono essere costruiti oprotetti in modo da evitare la produzione e la diffusione di polveri e vapori oltre i limiti ammessi. L'aria uscentedall'apparecchiatura deve essere guidata in modo da evitare che investa posti di lavoro.

Gli addetti allo spargimento manuale devono fare uso di occhiali o schemi facciali, guanti, scarpe e indumentidi protezione. Tutti gli addetti devono comunque utilizzare i DPI per la protezione delle vie respiratorie ed esseresottoposti a sorveglianza sanitaria.

POLVERI - FIBRE

Nelle lavorazioni che prevedono l'impiego di materiali in grana minuta o in polvere oppure fibrosi e nei lavoriche comportano l'emissione di polveri o fibre dei materiali lavorati, la produzione e/o la diffusione delle stesse deveessere ridotta al minimo utilizzando tecniche e attrezzature idonee.

Le polveri e le fibre captate e quelle depositatesi, se dannose, devono essere sollecitamente raccolte edeliminate con i mezzi e gli accorgimenti richiesti dalla loro natura.

Qualora la quantità di polveri o fibre presenti superi i limiti tollerati e comunque nelle operazioni di raccolta edallontanamento di quantità importanti delle stesse, devono essere forniti ed utilizzati indumenti di lavoro e DPI idoneialle attività ed eventualmente, ove richiesto, il personale interessato deve essere sottoposto a sorveglianza sanitaria.

OLII MINERALI E DERIVATINelle attività che richiedono l'impiego di olii minerali o derivati (es. stesura del disarmante sulle casseforme,

attività di manutenzione attrezzature e impianti) devono essere attivate le misure necessarie per impedire il contattodiretto degli stessi con la pelle dell'operatore.

Occorre altresì impedire la formazione di aerosoli durante le fasi di lavorazione utilizzando attrezzature idonee.Gli addetti devono costantemente indossare indumenti protettivi, utilizzare i DPI ed essere sottoposti a

sorveglianza sanitaria.

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Cancerogeno e mutageno - Fibre di lane mineraliDurante la fase di rimozione di una porzione di controsoffitti si è verificato che al di sopra dei medesimi è presente unmaterssasino di lana minerale per la cui rimozione, stante la tiplogia dimensione delle fibre A SCOPO CAUTELATIVOverrà adottata la medesima procedura prevista per la bonifica dell'amianto.

Fascia di appartenenza. Rischio alto per la salute.

Prescrizioni Organizzative:Fibre di lana minerale: misure tecniche e organizzative.In tutte le attività lavorative che possono comportare un'esposizione ad amianto devono seguirsi le seguenti indicazioni:a) l'esposizione dei lavoratori alla polvere contenente fibre di lana minerale deve essere ridotta al minimo;b) limitare al minimo il numero di lavoratori esposti;c) utilizzare sempre i dispositivi di protezione individuale delle vie respiratorie con fattore di protezione operativoadeguato alla concentrazione di amianto nell’aria;d) l'utilizzo dei DPI deve essere intervallato da periodo di riposo adeguati all'impegno fisico richiesto dal lavoro;e) organizzare il processo di lavoro in modo tale da evitare di produrre fibre di lana minerale o, se ciò non è possibile,da evitare emissione di fibre di lana minerale nell'aria;f) sottoporre i locali e le attrezzature a regolare pulizia e manutenzione;g) i materiali contenenti fibre di lana minerale devono essere stoccati e trasportati in appositi imballaggi chiusi su cuisarà apposta una etichettatura indicantene il contenuto.Fibre di lana minerale: misure igieniche.Il datore di lavoro adotta le misure appropriate affinché:a) i luoghi in cui si svolgono tali attività siano chiaramente delimitati e contrassegnati da appositi cartelli, accessibiliesclusivamente ai lavoratori addetti alle lavorazioni e viga il divieto di fumare;b) siano predisposte aree speciali che consentano ai lavoratori di mangiare e bere senza rischio di contaminazione dafibre di lana minerale;c) siano messi a disposizione dei lavoratori adeguati indumenti di lavoro o adeguati dispositivi di protezioneindividuale;d) gli indumenti di lavoro o protettivi non possano uscire al di fuori dell'impresa se non in contenitori chiusi al fine diessere trasportati in lavanderie attrezzate o smaltiti secondo le vigenti normative;e) gli indumenti di lavoro o protettivi siano riposti in un luogo separato da quello destinato agli abiti civili;f) i lavoratori possano disporre di impianti sanitari adeguati, provvisti di docce, in caso di operazioni in ambientipolverosi;g) l'equipaggiamento protettivo sia custodito in locali a tale scopo destinati e controllato e pulito dopo ogni utilizzazionee siano prese misure per riparare o sostituire l'equipaggiamento difettoso prima di ogni utilizzazione.Fibre di lane minerali: monitoraggio ambienti di lavoro.Al fine di garantire il rispetto del valore limite il datore di lavoro effettua periodicamente la misurazione dellaconcentrazione di fibre di amianto nell'aria del luogo di lavoro.

SMONTAGGIO DELLA CONTROSOFFITTATURA- raggiungimento della quota di lavoro mediante l'utilizzo di trabattello marchiato CE e omologato a norma di legge- smontaggio degli staffaggi e sostegni senza il danneggiamento dei pannelli separazione dal pannello in gesso dal

materassino che verrà confezionato in bigbags omologati UNI 13H3Y dotati di liner interno. Il pannello in gesso verràposizionato su pallets opportunamente confezionato con doppio te lo in polietilene dello spessore di 0.20 mm sigillatocon nastro adesivo ad alta aderenza ed etichettati a norma il materiale verrà stoccato provvisoriamente in areadelimitata e interdetta fino al responso analitico.

Al termine delle attività verrà effettuata un'aspirazione dell'area interessata mediante l'utilizzo di aspiratore per polveri afiltro assoluto.Anche in questo caso, il materiale verrà confezionato in appositi big-bags omologati UNI 13H3Y dotati di liner interno.

B. FORNITURA AI LAVORATORI DEI DISPOSITIVI DI PROTE ZIONE INDIVIDUALEGli addetti saranno dotati di tute monouso in TYWEK con il cappuccio, tali tute saranno sostituite ad ogni interruzionelavorativa ed ogni qualvolta sarà necessario (strappate, usurate, ecc.).Le tute una volta dismesse saranno ricollocate nel sacchetto di confezionamento originario e smaltite come rifiuto. Siallega scheda tecnica delle tute.Gli addetti saranno dotati di maschere semifacciali filtranti P3 e guanti protettivi del tipo PELLE-CROSTA in modo daevitarne la lacerazione, nonché occhiali con lente trasparente.Si precisa che i guanti e le maschere utilizzate verranno, una volta dismessi, insaccati insieme alle tute.• Tute TYWEK• Maschere con filtri P3• Guanti pelle crosta

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• Occhiali protettivi• Calzature di sicurezza• Elmetto protettivo

C. VERIFICA DELL' ASSENZA DI RISCHI SUL LUOGO DI LA VORO AL TERMINE DELLE ATTIVITA'PREVISTEPer una prima decontaminazione del personale verrà utilizzato un aspiratore a filtro assoluto.MODALITA' DISOSTITUZIONE FILTRO ASSOLUTOAttenendosi a quanto descritto nel DM 06/09/94, nel eventualità di dover sostituire il filtro assoluto dell' aspiratore,poichè non è possibile eseguire detta operazione nel aria di lavoro, la stessa sarà effettuata nell 'D.D.D. con le seguentimodalità.Lo smontaggio del filtro assoluto esausto dell' aspiratore,avverrà nel locale SpogliatoioIndumenti Sporchi.All'interno dell'U.D.D. opereranno tre distinte squadre di lavoratori.La prima provvederà all'introduzione dei sacchi necessari per il ricovero dei filtri da smaltire nell'D.D.D., eseguirà leoperazioni di smontaggio del filtro, e introdurrà il filtro nel primo sacco, lo introdurrà nel locale doccia, la secondaeseguirà il lavaggio e il secondo insaccamento la terza presente nel locale pulito provvederà all' allontanamento deisacchi.In questo caso gli operatori, tranne quelli addetti all'ultima fase di allontanamento,saranno muniti di mezzi di protezionee seguiranno le misure di decontaminazione per uscire dall'area di lavoro.L'imballaggio sarà effettuato cercando di evitarne la rottura accidentale, i filtri saranno trasportati con doppio sacco, unprimo contenitore sarà un sacco di almeno 150 micron di spessore ed un secondo che sarà un sacco di 200 micron.Il doppio contenitore sarà utilizzato in quanto il primo sacco sarà inevitabilmente contaminato.

D. MISURE PER LA PROTEZIONE E LA DECONTAMINAZIONE D EL PERSONALEPrima del posizionamento dell'U.D.D. sarà effettuata una scrupolosa pulizia della zona rimovendo eventuali materialipresenti.Si precisa che l'Unità di Decontaminazione sarà alimentata con una tensione di 220 V, prelevata dal quadro elettrico dicantiere, al fine di garantire l'illuminazione, il riscaldamento e il collegamento del boiler elettrico.L'acqua derivante dallo scarico della doccia dell'U.D.D. sarà convogliata da adeguata pompa verso lo scarico fognario(tombino) previa filtrazione della stessa con filtro assoluto.La fornitura dell'acqua per la doccia sarà garantita dall'allacciamento alla rete di distribuzione dell' acqua potabile da unpunto di prelievo esistente nell'area.IL CONTAINER È COSÌACCESSORIATO:UN LOCALE SPOGLIATOIO SPORCO dove il lavoratore potrà togliere la tuta, 1 guanti, lasciandoli nell'appositocontenitore posto all'interno dello stesso.UN LOCALE DOCCIA dove l'operatore potrà lavarsi completamente nudo con la mascherina.UN LOCALE SPOGLIATOIO PULITO Per consentire al lavoratore di lasciare il cantiere con i propri indumenti pulitiprecedentemente collocati in apposito armadietto.

PROCEDURE DIDECONTAMINAZIONE DEL PERSONALE USCITA D ALLA ZONA DILAVOROCiascun lavoratore dovrà ogni volta che lascia la zona di lavoro:- Togliere la contaminazione più evidente dagli indumenti prima di lasciare l'area di lavoro, mediante un aspiratore a

filtro assoluto;Proseguire verso la zona dell' equipaggiamento, adempiere alle seguenti procedure;- Togliere gli tutti indumenti eccetto la mascherina monouso;- Indossando il respiratore e nudi, entrare nel locale doccia;- Pulire l'esterno della mascherina con acqua e sapone riporlo nel contenitore predisposto per tale uso;- Dopo aver fatto la doccia ed essersi asciugato, il lavoratore proseguirà verso il locale spogliatoio pulito dove

indosserà gli abiti per l'esterno alla fine della giornata di lavoro, oppure tute pulite prima di mangiare, fumare, bere orientrare nella zona di lavoro.

E. ADEGUATE MISURE PER LA PROTEZIONE DEI TERZIVerrà installata idonea segnaletica di Area interdetta ai terzi

INFORMAZIONE A PERSONE NON DIRETTAMENTE INTERESSATE AI LAVORI DI RIMOZIONEDurante l'esecuzione dei lavori di rimozione e fino al completamento degli stessi, l'area di bonifica non sarà frequentatoda alcun soggetto estraneo ai lavori.Sarà individuato dall’impresa un responsabile presente in cantiere affinchè verifichi la chiusura di porte e finestre degliedifici scolastici adiacenti l'area di cantiere.

INDIVIDUAZIONE E DELIMITAZIONE AREA DI CANTIERE E A REA DI STOCCAGGIO PROVVISORIO

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RIFIUTIChiusura del perimetro delle aree interessate ai lavori di bonifica e apposizione di idonea segnaletica.L'area di stoccaggio rifiuti sarà delimitata con opportuna cartellonistica di segnalazione ed avvertimento.Dovrà essere garantito il controllo giornaliero della delimitazione di cantiere e dell'area di stoccaggio provvisorio.

MESSA IN SICUREZZA DEL MATERIALE RIMOSSOI materiali rimossi saranno insaccati in appositi big bags omologati UNI 13H3Y dotati di liner interno e trasportati inarea di stoccaggio dedicata.Tutti i lavoratori addetti alle operazioni di rimozione e movimentazione dei sacchi, saranno dotati di idoneo elmettoprotettivo.Durante la movimentazione dei carichi, le zone in cui saranno movimentati i mezzi d'opera saranno segnalate edelimitate.I sacchi già sigillati, saranno trasportati nella zona di stoccaggio provvisorio, depositati, ed etichettati.I big bags contenenti il rifiuto saranno inviati allo smaltimento dopo responso analitico.

Allergeni, infezioni da microrganismi, agenti chimici.

ALLERGENITra le sostanze utilizzate in edilizia, alcune sono capaci di azioni allergizzanti (riniti, congiuntiviti, dermatiti

allergiche da contatto).I fattori favorenti l'azione allergizzante sono: brusche variazioni di temperatura, azione disidratante e lipolitica

dei solventi e dei leganti, presenza di sostanze vasoattive. La sorveglianza sanitaria va attivata in presenza di sintomisospetti anche in considerazione dei fattori personali di predisposizione a contrarre questi tipi di affezione.

In tutti i casi occorre evitare il contatto diretto di parti del corpo con materiali resinosi, polverulenti, liquidi,aerosoli e con prodotti chimici in genere, utilizzando indumenti da lavoro e DPI appropriati (guanti, maschere, occhialietc.).

INFEZIONI DA MICRORGANISMI

Prima dell'inizio dei lavori di bonifica deve essere eseguito un esame della zona e devono essere assunteinformazioni per accertare la natura e l'entità dei rischi presenti nell'ambiente e l'esistenza di eventuali malattieendemiche.

Sulla base dei dati particolari rilevati e di quelli generali per lavori di bonifica, deve essere approntato unprogramma tecnico-sanitario con la determinazione delle misure da adottare in ordine di priorità per la sicurezza el'igiene degli addetti nei posti di lavoro e nelle installazioni igienico assistenziali, da divulgare nell'ambito delle attivitàdi informazione e formazione.

Quando si fa uso di mezzi chimici per l'eliminazione di insetti o altro, si devono seguire le indicazioni deiproduttori.

L'applicazione deve essere effettuata solamente da persone ben istruite e protette. La zona trattata deve esseresegnalata con le indicazioni di pericolo e di divieto di accesso fino alla scadenza del periodo di tempo indicato.

Gli addetti devono essere sottoposti a sorveglianza sanitaria e devono utilizzare indumenti protettivi e DPIappropriati.

RISCHI AGENTI CHIMICI

ATTIVITÀ INTERESSATETutte le attività nelle quali si prevede l'utilizzo di sostanze pericolose, tossiche, nocive o irritanti (in particolare

posa di guaine e linoleum a caldo, uso solventi per vernici etc.).

MISURE DI PREVENZIONE E ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI PRIMA DELL'ATTIVITÀ':• tutte le lavorazioni devono essere precedute da una valutazione tesa ad evitare l'impiego di sostanze chimiche nocive

e a sostituire ciò che è nocivo con ciò che non lo è o lo è meno;

• prima dell'impiego della specifica sostanza occorre consultare l'etichettatura e le istruzioni per l'uso al fine diapplicare le misure di sicurezza più opportune (il significato dei simboli, le frasi di rischio ed i consigli di prudenzasono di seguito riportati);

• la quantità dell'agente chimico da impiegare deve essere ridotta al minimo richiesto dalla lavorazione;

• tutti i lavoratori addetti o comunque presenti devono essere adeguatamente informati e formati sulle modalità dideposito e di impiego delle sostanze, sui rischi per la salute connessi, sulle attività di prevenzione da porre in esseree sulle procedure anche di pronto soccorso da adottare in caso di emergenza.

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DURANTE L'ATTIVITÀ':• è fatto assoluto divieto di fumare, mangiare o bere sul posto di lavoro;

• è indispensabile indossare l'equipaggiamento idoneo (guanti, calzature, maschere per la protezione delle vierespiratorie, tute etc.) da adottarsi in funzioni degli specifici agenti chimici presenti;

DOPO L'ATTIVITA':• tutti gli esposti devono seguire una scrupolosa igiene personale che deve comprendere anche il lavaggio delle mani,

dei guanti, delle calzature e degli altri indumenti indossati;

• deve essere prestata una particolare attenzione alle modalità di smaltimento degli eventuali residui della lavorazione(es. contenitori usati);

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE:• guanti

• calzature

• occhiali protettivi

• maschere per la protezione delle vie respiratorie

• abbigliamento protettivo

PRONTO SOCCORSO E MISURE DI EMERGENZA• al verificarsi di situazioni di allergie, intossicazioni e affezioni riconducibili all'utilizzo di agenti chimici è necessario

condurre l'interessato al più vicino centro di Pronto Soccorso.

SORVEGLIANZA SANITARIA• sono sottoposti a sorveglianza sanitaria, previo parere del medico competente, tutti i soggetti che utilizzano o che si

possono trovare a contatto con agenti chimici considerati pericolosi in conformità alle indicazioni contenutenell’etichetta delle sostanze impiegate.

Procedure da seguire in caso di condizioni atmosferiche avverse.PROCEDURE DA SEGUIRE IN CASO DI CONDIZIONI ATMOSFER ICHE AVVERSE

Ad eccezione di talune lavorazioni specifiche, come quelle che si svolgono in sotterraneo o nei cassoni ad ariacompressa o nell'industria cinematografica cui è dedicata apposita normativa vigente, in tutte le altre dovranno valutarsidi volta in volta le condizioni climatiche che vi si stabiliscono.

Il microclima dei luoghi di lavoro dovrà essere adeguata all'organismo umano durante il tempo di lavoro, tenutoconto sia dei metodi di lavoro applicati che degli sforzi fisici imposti ai lavoratori.

I posti di lavoro in cui si effettuano lavori di saldatura, taglio termico e, più in generale, tutte quelle attività checomportano l'emissione di calore dovranno essere opportunamente protetti, delimitati e segnalati.

Nel caso di lavorazioni che si svolgono in ambienti confinati o dei locali destinati al ricovero dei lavoratori(mense, servizi igienici, spogliatoi, ecc.), dovranno prevedersi impianti opportunamente dimensionati per il ricambiodell'aria. Quando non è conveniente modificare la temperatura di tutto l'ambiente (come nelle lavorazioni che sisvolgono all'aperto), si deve provvedere alla difesa dei lavoratori contro le temperature troppo alte o troppo bassemediante misure tecniche localizzate o mezzi personali di protezione.

In caso di forte pioggia e/o di persistenza della stessa.Sospendere le lavorazioni in esecuzioni ad eccezione di interventi di messa in sicurezza di impianti macchine·attrezzature o opere provvisionali.Ricoverare le maestranze negli appositi locali e/o servizi di cantiere.·Prima della ripresa dei lavori procedere a :·verificare se presenti la consistenza delle pareti degli scavi.a)Verificare la conformità delle opere provvisionali.b)Controllare che i collegamenti elettrici siano attivi ed efficaci.c)Controllare che le macchine e le attrezzature non abbiano subito danni.d)La ripresa dei lavori deve essere autorizzata dal preposto a seguito delle verifiche tecniche e dell’eventuale messa in·sicurezza del cantiere.

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In caso si forte vento.Sospendere le lavorazioni in esecuzioni ad eccezione di interventi di messa in sicurezza di impianti macchine·attrezzature o opere provvisionali.Ricoverare le maestranze negli appositi locali e/o servizi di cantiere.·Prima della ripresa dei lavori procedere a :·verificare la consistenza delle armature e puntelli degli scavi,e)controllare la conformità degli apparecchi di sollevamento,f)controllare la regolarità di ponteggi, parapetti, impalcature e opere provvisionali in genere.g)La ripresa dei lavori deve essere autorizzata dal preposto a seguito delle verifiche tecniche e dell’eventuale messa in·sicurezza del cantiere.

In caso di neve.Sospendere le lavorazioni in esecuzioni ad eccezione di interventi di messa in sicurezza di impianti macchine·attrezzature o opere provvisionali.Ricoverare le maestranze negli appositi locali di ricovero e/o servizi di cantiere.·Prima della ripresa dei lavori procedere a :·verificare la portata delle strutture coperte dalla neve, se del caso, sgombrare le strutture dalla presenza della neve;h)verificare se presenti la consistenza delle pareti degli scavi;i)verificare la conformità delle opere provvisionali;j)controllare che i collegamenti elettrici siano attivi ed efficaci;k)controllare che le macchine e le attrezzature non abbiano subito danni;l)Verificare la presenza di acque in locali seminterrati.m)La ripresa dei lavori deve essere autorizzata dal preposto a seguito delle verifiche tecniche e dell’eventuale messa in·sicurezza del cantiere.

In caso di gelo.Sospendere le lavorazioni in esecuzione.·Prima della ripresa dei lavori procedere a:·verificare gli eventuali danni provocati dal gelo alle strutture, macchine e opere provvisionali;n)verificare se presenti la consistenza delle pareti degli scavi;o)verificare la conformità delle opere provvisionali;p)controllare che i collegamenti elettrici siano attivi ed efficaci;q)controllare che le macchine e le attrezzature non abbiano subito danni;r)verificare la presenza di lastre di ghiaccio in locali seminterrati.s)La ripresa dei lavori deve essere autorizzata dal preposto a seguito delle verifiche tecniche e dell’eventuale messa in·sicurezza del cantiere.

In caso di forte nebbia.All’occorrenza sospendere le lavorazioni in esecuzione.·Sospendere l’attività dei mezzi di sollevamento (gru e autogrù) in caso di scarsa visibilità.·Sospendere, in caso di scarsa visibilità, l’eventuale attività dei mezzi di movimento terra, stradali ed autocarri.·

La ripresa dei lavori deve essere autorizzata dal preposto a seguito delle verifiche tecniche e dell’eventuale messa insicurezza del cantiere.

In caso di freddo con temperature sotto zero e/o particolarmente rigida.All’occorrenza sospendere le lavorazioni in esecuzione.·Ricoverare le maestranze negli appositi locali di ricovero e/o servizi di cantiere.·La ripresa dei lavori deve essere autorizzata dal preposto a seguito delle verifiche tecniche e dell’eventuale messa in·sicurezza del cantiere.

In caso di forte caldo con temperatura oltre 35 gradi.All’occorrenza sospendere le lavorazioni in esecuzione.·Riprendere le lavorazioni a seguito del raggiungimento di una temperatura accettabile.·La ripresa dei lavori deve essere autorizzata dal preposto a seguito delle verifiche tecniche e dell’eventuale messa in·sicurezza del cantiere.

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Misure generali di pronto soccorso.PRESCRIZIONI PER IL PRONTO SOCCORSO NEI LUOGHI DI L AVORO

Prescrizioni minime di carattere generale per i luoghi di lavoro sui cantieri - pronto soccorso.Spetta al datore di lavoro garantire, anche coordinandosi con il SPP di Cantiere, che in ogni momento possa

essere attuato un pronto soccorso, con personale che abbia la formazione adeguata.Devono essere adottate misure per assicurare l'evacuazione per cure mediche dei lavoratori vittime di incidenti o

di un malessere improvviso.Quando le dimensioni del cantiere o i tipi di attività lo richiedano, vanno previsti uno o più locali destinati al

pronto soccorso.I locali destinati al pronto soccorso devono essere dotati di impianti e di attrezzature di pronto soccorso

indispensabili ed essere facilmente accessibili con barelle.Essi devono essere oggetto di una segnaletica conforme alle norme nazionali che traspongono la direttiva

77/576/CEE.Attrezzature di pronto soccorso devono essere disponibili altresì in tutti i luoghi in cui lo richiedano le condizioni

di lavoro.Esse devono essere oggetto di una segnaletica appropriata e devono essere facilmente accessibili.Una segnaletica chiaramente visibile deve indicare l'indirizzo e il numero di telefono del servizio locale di

emergenza.

Presidi sanitari

La posizione urbana del cantiere favorisce il collegamento dello stesso con strutture di pronto soccorso eospedaliere della città di Rivoli.

Il Presidio Ospedaliero di Rivoli, con servizio di pronto soccorso utilizzando anche ambulanze proprie, puòessere raggiunto in un tempo stimato attorno ai 15 minuti in condizioni standard di traffico .

Pur considerando la disponibilità di strutture ospedaliere, sarà necessario che in cantiere siano presenti pacchettidi medicazione conformi almeno a quanto disposto dal DM 28 maggio 1958, e di addetti preparati allo svolgimentodelle prime attività di emergenza sanitaria.

Considerati i progressi che nel campo della medicina sono stati fatti negli ultimi 40 anni - si suggerisceall’impresa di integrare i contenuti minimi delle cassette di medicazione anche con medicinali e ritrovati di concezionepiù moderna; tutto ciò con l’ausilio del medico competente che indicherà anche quale sarà il luogo più opportuno dautilizzare per le piccole medicazioni.

I pacchetti di medicazione saranno collocati almeno presso le seguenti zone:- uffici;- infermeria;

Si rammenta inoltre (visto anche il diffuso uso di telefoni cellulari) di esporre i numeri telefonici per le chiamatedi intervento esterno, nei punti strategici e di maggiore frequentazione del cantiere, quali:

Cantieri lontani dai posti pubblici di pronto soccorso occupanti fino a 50 dipendenti o cantieri ovunque ubicaticon oltre 50 dipendenti Vi è l’obbligo di tenuta della cassetta di medicazione i contenente i seguenti PRESIDI:- un tubetto di sapone in polvere;- una bottiglia da gr 500 di alcool denaturato;- una boccetta da gr 100 di acqua ossigenata ovvero cinque dosi di sostanze per la preparazione estemporanea, con

ciascuna dose, di gr 20 d'acqua ossigenata a 12 volumi;- cinque dosi, per un litro ciascuna, di ipoclorito di calcio stabilizzato per la preparazione di liquido Carrell-Dakin;- un astuccio contenente gr 15 di preparato antibiotico-sulfamidico stabilizzato in polvere;- un preparato antiustione;- due fialette da cc 2 di ammoniaca;- due fialette di canfora; due di sparteina; due di caffeina; due di morfina;- due di adrenalina;- tre fialette di un preparato emostatico;- due rotoli di cerotto adesivo da m l x cm 5;- quattro bende di garza idrofila da m 5 x cm 5, due da m 5 x cm 7 e due da m 5 x cm 12;- cinque buste da 25 compresse e 10 buste da 5 compresse di garza idrofila sterilizzata da cm 10x10;- cinque pacchetti da gr 50 di cotone idrofilo;- quattro tele di garza idrofila da m 1 x m 1;- sei spille di sicurezza;- un paio di forbici rette, due pinze di medicazione, un bisturi retto;

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- un laccio emostatico di gomma;- due siringhe per iniezioni da cc 2 e da cc 10 con 10 aghi di numerazione diversa;- un ebollitore per sterilizzare i ferri e le siringhe e gli altri presidi chirurgici;- un fornellino o una lampada ad alcool;- una bacinella di metallo smaltato o di materia plastica disinfettabile;- due paia di diversa forma e lunghezza di stecche, per fratture;- istruzioni sul modo di usare i presidi suddetti e di prestare i primi soccorsi in attesa del medico.

ISTRUZIONI PER L'USO DEI MATERIALI CONTENUTI NEL PACCHETTO DI MEDICAZIONEIl materiale di medicazione deve sempre essere adoperato in modo da toccarlo il meno possibile con le dita.Servirsi delle pinze per prendere ed usare la garza nel lavaggio e nella disinfezione delle ferite.Servirsi delle forbici per tagliare bende, garza, cerotto, ecc. Prima dell'uso, disinfettare i suddetti strumenti

mediante l'ebollizione, o almeno, in caso di urgenza, ripassandoli accuratamente con un batuffolo di cotone idrofiloimbevuto di alcool. Disinfettare sempre, mediante l'ebollizione, prima dell'uso, la siringa e gli aghi per le iniezioni.

L'uso delle fialette per iniezioni, contenute nella cassetta, è riservato al medico, ovvero può essere fatto soltantodietro una indicazione e sotto la sua responsabilità, salvo il caso di assoluta irreperibilità del sanitario

Lavarsi bene le mani con acqua e sapone prima di toccare qualunque ferita o il materiale di medicazione; in casodi mancanza di acqua pulirsi le mani con un batuffolo di cotone idrofilo imbevuto di alcool.

Istruzioni agli addetti del Servizio di Primo Soccorso

Lavare la ferita con acqua pura e sapone, servendosi della garza per allontanare il terriccio, la polvere, le schegge,ecc.; in mancanza di acqua, lavare la pelle intorno alla ferita con un batuffolo di cotone idrofilo imbevuto di alcool.

Lasciare uscire dalla ferita alcune gocce di sangue ed asciugare con garza sterile.Trattare la ferita con acqua ossigenata oppure con liquido di Carrell-Dakin, servendosi della garza.Asciugare la ferita con garza e applicarvi un poco di iodio ovvero di polvere antibiotico-sulfamidica; coprire con

garza, appoggiare sopra la garza uno strato di cotone idrofilo; lasciare con una benda di garza, da fermare alla fine conuno spillo e con un pezzetto di cerotto, ovvero, nel caso di piccola ferita, fissare la medicazione con striscioline dicerotto.

Se dalla ferita esce molto sangue, chiedere l'intervento del medico e, in attesa, comprimere la ferita con garza ecotone idrofilo.

Se la perdita di sangue non si arresta e la ferita si trova in un arto, in attesa che l'infortunato riceva le cure delmedico, applicare il laccio emostatico, secondo i casi, a monte della ferita e o a valle di essa, o in ambedue le sedi, finoa conseguire l'arresto dell'emorragia.

Quando la sede della ferita non consenta l'uso del laccio emostatico, ed in ogni caso di emorragia grave, praticareuna o più iniezioni intramuscolari del preparato emostatico.

In caso di ferita agli occhi, lavare la lesione soltanto con acqua, coprirla con garza sterile e cotone idrofilo, fissarela medicazione con una benda ovvero con striscioline di cerotto.

In caso di punture di insetti o morsi di animali ritenuti velenosi, spremere la ferita e applicarvi sopra un pò diammoniaca, salvo che non si tratti di lesioni interessanti gli occhi. Se la persona è stata morsa da un rettile, o se versa instato di malessere, richiedere subito l'intervento del medico.

In caso di scottature, se queste sono provocate da calore e si presentano con arrossamento della pelle oppure conqualche flittena (bolla), applicare con delicatezza sulla lesione un pò del preparato antiustione, coprire con garza sterilee fissare la medicazione con una benda ovvero con striscioline di cerotto. Quando le ustioni siano provocate da sostanzechimiche (acidi o alcali), prima di applicare il preparato, lavare prolungatamente con acqua.

Se si tratta, invece, di ustioni estese o profonde, limitarsi a coprire con garza sterile e richiedere le cure delmedico, in attesa del quale, se le condizioni generali del soggetto appaiono gravi, si potrà sostenerlo con iniezioni dicanfora e di caffeina. Provvedere al trasporto sollecito del paziente in luogo di cura.

In caso di frattura, di lussazione, di distorsione o anche di grave contusione, chiedere l'intervento del medico e, inattesa, adagiare l'infortunato in modo da fare riposare bene la parte offesa, ed evitare movimenti bruschi.

Qualora sia assolutamente necessario il trasporto dell'infortunato, immobilizzare la parte lesa mediante bendaggioconvenientemente imbottito con cotone idrofilo. In caso di frattura o di sospetta frattura di un arto, immobilizzare questocon stecche di forma e grandezza adatte, convenientemente imbottite con cotone idrofilo e mantenute aderenti mediantefasciatura.

Se la sede della fasciatura presenta anche ferite, con o senza sporgenza di frammenti ossei, disinfettare la lesionecon liquido di Carrell-Dakin o con acqua ossigenata, coprirlo con garza sterile e immobilizzare la parte così come sitrova, senza toccare o spostare i frammenti.

Trasportare, quindi, con ogni cautela, il ferito al luogo di cura.In caso di malore improvviso, chiedere l'intervento del medico, e in attesa, liberare il colpito da ogni

impedimento (cravatta, colletto, cintura, ecc.) e portarlo con cautela in luogo aereato.In caso di asfissia da cause meccaniche o tossiche (soffocamento da corpi estranei, da strangolamento, da

seppellimento, da gas, ecc.) o da folgorazione per corrente elettrica, ove non sia possibile ottenere l'interventoimmediato del medico o provvedere al trasporto sollecito dell'infortunato in un vicino luogo di cura, portare detto

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infortunato in luogo aereato, e praticargli immediatamente ed a lungo la respirazione artificiale, insieme anche adiniezioni di canfora e di caffeina.

In caso di insolazione, chiedere l'intervento del medico e, in attesa, portare l'infortunato in luogo fresco eventilato, dopo averlo liberato da ogni impedimento (cravatta, colletto, cintura, ecc.); tenere la testa sollevata se il viso èfortemente arrossato, e allo stesso livello del tronco se il viso è, invece, pallido; raffreddargli il corpo con impacchifreddi sul viso, sulla testa e sul petto; non somministrare bevande alcooliche; praticare la respirazione artifìciale se ilrespiro è assente o irregolare.

In caso di assideramento chiedere l'intervento del medico, e in attesa, trasportare il colpito in luogo riparato dalfreddo ma non riscaldato; svestirlo, tagliando o scucendo gli abiti onde evitare di piegare le membra eventualmenteirrigidite; frizionare le parti assiderate con panni bagnati in acqua fredda, finche non abbiano ripreso aspetto econsistenza normali, porlo al caldo e somministrargli bevande calde ed eccitanti: caffè, tè, ecc.

Istruzioni di primo soccorso alle maestranze

Alle maestranze in presenza di infortunio devono essere impartite le seguenti disposizioni:

- Proteggere il ferito, non spostarlo ed allontanare gli altri lavoratori.- Sgomberare immediatamente le vie di transito da eventuali ostacoli per i soccorsi.- Contattare subito il responsabile di cantiere o uno dei preposti, per l'intervento del pronto soccorso.- Lavarsi bene le mani con acqua e sapone prima di toccare qualunque ferita o il materiale di medicazione; in caso di

mancanza di acqua, pulirsi le mani con un batuffolo di cotone idrofilo imbevuto di alcool.- Lavare la ferita con acqua pura e sapone, servendosi della garza per allontanare il terriccio, la polvere, le schegge,

ecc.; in mancanza di acqua, lavare la pelle intorno alla ferita con un batuffolo di cotone idrofilo imbevuto di alcool.- Lasciare uscire dalla ferita alcune gocce di sangue ed asciugare con la garza.- Applicare sulla ferita un poco di alcool iodato; coprire con garza appoggiare sopra la garza uno strato di cotone

idrofilo; fasciare con una benda di garza, da fissare alla fine con una spilla o con un pezzetto di cerotto. Se si tratta dipiccola ferita, in luogo della fasciatura, fissare la medicazione mediante striscioline di cerotto.

- Se dalla ferita esce molto sangue, comprimerla con garza e cotone idrofilo, in attesa che l'infortunato riceva le curedel medico. Se la perdita di sangue non si arresta e la ferita si trova in un arto, in attesa del medico, legare l'arto,secondo i casi, a monte o a valle della ferita, o in ambedue le sedi, mediante una fascia di garza, una cinghia, unastriscia di tela, ecc.. sino a conseguire l'arresto dell'emorragia.

- Nel caso di ferita agli occhi, lavare la lesione soltanto con acqua, coprirla con garza sterile e cotone idrofilo e fissarela medicazione con una benda ovvero con striscioline di cerotto.

- In caso di punture di insetti o morsi di animali ritenuti velenosi, spremere la ferita e applicarvi sopra un po' diammoniaca, salvo che non si tratti di lesioni interessanti gli occhi. Se la persona è stata morsa da un rettile, o se versain stato di malessere, richiedere subito l'intervento del medico.

- In caso di scottature, applicare con delicatezza sulla lesione un po' di preparato anti-ustione, coprire con garza efasciare non strettamente.

Apprestamenti di cantiere.Caratteristiche dei lavori, localizzazione degli impianti, viabilità

Si è effettuata una disamina tecnica preventiva sulla situazione dell'area rispetto a: attraversamenti di lineeelettriche aeree o di cavi sotterranei, fognature, acquedotti (dovranno prendersi accordi con le società ed aziendeesercenti le reti al fine di mettere in atto le misure di sicurezza necessarie prima di dare inizio ai lavori).

Al fine di ridurre le sovrapposizioni delle varie fasi di lavorazione nonché la compresenza di squadre e/o dimaestranze diverse, si è cercato di zonizzare le fasi stesse in modo da eliminare e ridurre al minimo le interferenze e lesovrapposizioni in particolare con le attività preesistenti.

Delimitazione dell'area

Al fine di identificare nel modo più chiaro l'area dei lavori è necessario recintare il cantiere lungo tutto il suoperimetro negli spazi esterni. La recinzione impedisce l'accesso agli estranei e segnala in modo inequivocabile la zonadei lavori.

Deve essere costituita con delimitazioni robuste e durature corredate da richiami di divieto e pericolo.La necessità della perimetrazione viene richiamata anche dai regolamenti edilizi locali.Per quanto attiene il cantieramento all’interno dei locali dovranno disporsi, sbarramenti, protezioni, segnalazioni

e avvisi devono essere mantenuti in buone condizioni e resi ben visibili, in particolare per delimitare le aree di cantiereove si produrranno polveri sarà necessario predisporre sbarramenti a tutta altezza.

Gli accessi al cantiere sia carrai che pedonali verranno dotati di serraglio con chiusura a chiave apribili

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dall’interno e dall’esterno, gli accessi carrai verranno dotati di serraglio con chiusura a chiave o comunque apribile solodall’interno e saranno arretrati dal filo stradale, come previsto dalla Codice della Strada di una distanza sufficiente aconsentire la sosta di mezzi in arrivo ed in partenza senza impegnare la via pubblica ed intralciare il traffico in tal modoi serragli potranno essere mantenuti chiusi

Gli accessi al cantiere verranno mantenuti chiusi durante gli orari di lavoro e durante i fuori servizio del cantiere,per accedere verranno predisposti degli appositi campanelli a pulsante collegati a suonerie udibili da distanza collocatiin corrispondenza degli accessi pedonali e carrai verranno affisse informazioni sui rischi interni al cantiere le istruzioniagli estranei sulle modalità di accesso al cantiere- sulla porzione verso Via Fratelli Rosselli verrà realizzata una recinzione in rete estrusa in polietilene ad alta densità

HDPE, non facilmente scavalcabile e di altezza non inferiore a mt 3,00.

Saranno esposti segnali di pericolo e di divieto di accesso.Per le ore notturne e diurne con scarsa visibilità, le recinzioni e i cartelli devono essere segnalati mediante

lampade e dispositivi rifrangenti.

Pubblicità

L'obbligo dell'esibizione del cartello di cantiere è determinato essenzialmente da norma di carattere urbanistico.Deve essere collocato in sito ben visibile e contenere tutte le indicazioni necessarie a qualificare il cantiere. Cartello esistema di sostegno devono essere realizzati con materiali di adeguata resistenza e aspetto decoroso. Anche nella leggen. 47/85 si richiama la necessità dell'apposizione del cartello di cantiere, facendo obbligo agli istituti di controllo disegnalare le inottemperanze sia riguardo le caratteristiche dell'opera che dei soggetti interessati.

Il cartello di cantiere verrà esposto in corrispondenza dell'accesso carraio e dovrà contenere informazioni inmerito al sito, al progettista, alla stazione appaltante, le ditte appaltatrici, alla proprietà, alla direzione lavori,l'identificazione del Responsabile dei lavori, il coordinatore per la progettazione ed il coordinatore per l'esecuzione.

Cartellonistica e segnaletica informativa

La segnaletica di sicurezza ha la funzione di richiamare, in modo rapido e chiaro, l'attenzione su particolaricondizioni che possono rappresentare situazioni di pericolo per la sicurezza e l'incolumità dei lavoratori presenti incantiere.

La segnaletica di sicurezza, che deve essere impiegata esclusivamente per le indicazioni che hanno rapporto conla sicurezza, non sostituisce in alcun caso le necessarie misure di protezione, ma le integra.

Affinché la segnaletica di sicurezza sia efficace, è necessario che vi sia un’estesa e ripetuta informazione rivoltain modo chiaro a tutti coloro che per il verificarsi di varie situazioni si trovino a doverla utilizzare.

La segnaletica per la sicurezza può essere suddivisa in:

a) segnaletica permanente per indicare:- un'interdizione- un avvertimento- un obbligo- gli equipaggiamenti e i dispositivi di salvataggio e di soccorso- le attrezzature antincendio- la presenza di ostacoli, recipienti e tubazioni- i rischi di urti e di cadute- le vie di circolazione

b) segnaletica occasionale per indicare- gli eventi pericolosi- la richiesta di intervento di determinate persone ( vigili del fuoco, medici...)- l'evacuazione di emergenza- le istruzioni ai lavoratori che eseguono manovre

c) Inoltre si possono utilizzare diverse combinazioni di segnali: - LUMINOSO e ACUSTICO (negli ambienti rumorosi) - LUMINOSO e COMUNICAZIONE VERBALE - GESTUALE e VERBALE (nel corso di manovre pericolose)

Per le attività che si svolgono all'interno dei locali si apporrà sulle porte di accesso il cartello "LAVORI INCORSO - VIETATO L'ACCESSO AI NON ADDETTI AI LAVORI - DENOMINAZIONE DELLA DITTA" -segnaletica di sicurezza.

Il personale dell'impresa deve attenersi scrupolosamente alle segnalazioni di pericolo, di obbligo, di divieto e alle

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norme di comportamento degli appositi cartelli segnaletici.La segnaletica non sostituisce l'informazione e la formazione che deve essere sempre esplicata al lavoratore a

cura del datore di lavoro.La segnaletica potrà essere integrata da comunicazioni concordate con la committente circa le lavorazioni che

potrebbero arrecare disagi ai residenti.

TIPOLOGIA

- Cartelli di avvertimento: segnalano un pericolo, sono di forma triangolare, con fondo giallo e bordo e simbolo nero.Possono essere completati con scritte esplicative

- Cartelli di divieto: sono di forma rotonda, con disegna nero su fondo bianco con bordo e banda rossa. Vietanodeterminate azioni. Possono essere integrati da scritte.

- Cartelli di prescrizione; prescrivono comportamenti, uso dei DPI, abbigliamento ecc. sono di colore azzurro, formarotonda con simbolo bianco. Possono essere integrati da scritte

- Cartelli di salvataggio: di forma quadrata o rettangolare, fondo verde e simbolo bianco.- Cartelli di attrezzature antincendio: di forma quadrata o rettangolare, fondo rosso e simbolo bianco

DISLOCAZIONE DEI CARTELLI

La dislocazione ovviamente dipende dal messaggio da trasmettere. Vengono riportati alcuni esempi:- All'ingresso del cantiere1. cartello indicante il divieto d'ingresso ai non addetti ai lavori2. cartello con divieto di avvicinarsi ai mezzi d'opera3. cartello indicante l'uso dei dispositivi di protezione (casco, tute ecc.)4. anagrafica di cantiere

Sull'accesso carraio:1. cartello di pericolo generico con l'indicazione di procedere adagio2. cartello indicante la velocità massima in cantiere di 20 km/h3. cartello dei carichi sospesi (da posizionarsi inoltre in vicinanza della gru, dei monta- carichi ecc.)

Sui mezzi di trasporto:1. cartello di divieto di trasporto di persone

Dove esiste uno specifico rischio:1. cartello di divieto di fumare ed usare fiamme libere in tutti i luoghi in cui può esservi pericolo di incendio ed

esplosione2. cartello di divieto di eseguire pulizia e lubrificazione su organi in movimento3. cartello di divieto ad eseguire riparazioni su macchine in movimento4. cartello di divieto di avvicinarsi alle macchine utensili con vestiti svolazzanti5. cartello di divieto di rimozione delle protezioni delle macchine e utensili

Dov'è possibile accedere agli impianti elettrici:1. cartello indicante la tensione in esercizio2. cartello indicante la presenza di cavi elettrici3. cartello indicante la presenza di cavi elettrici aerei

Presso gli apparecchi di sollevamento:1. cartello indicante la portata massima dell'apparecchio2. cartello indicante le norme di sicurezza per gli imbragatori3. cartello indicante il codice di segnalazione per la manovra della gru

Presso i ponteggi:1. cartello indicante il pericolo di caduta dall'alto2. cartello indicante il divieto di gettare materiali dai ponteggi3. cartello indicante il divieto di salire o scendere dai ponteggi senza l'utilizzo delle apposite scale4. cartello indicante il divieto di utilizzo di scale in cattivo stato di conservazione

Presso le strutture igienico assistenziali:1. cartello indicante la potabilità o meno dell'acqua2. cartello indicante la cassetta del pronto soccorso3. cartello riportante le norme d'igiene da seguirePresso i mezzi antincendio:

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1. cartello indicante la posizione di estintori2. cartello indicante le norme di comportamento in caso d'incendio

All'ingresso delle attività presenti nel balconi:1. divieto di affaccio degli utenti dai balconi e dalle finestre durante le fasi di lavoro

Il cantiere verrà dotato di specifiche segnalazioni riguardanti il divieto di accesso al cantiere.La segnaletica interna al cantiere, oltre a tutte le normali segnalazioni previste dalla normativa, dovrà segnalare la

collocazione degli estintori e le vie di fuga in caso di emergenza e quanto riportato nelle tavole di cantiere.Inoltre dovrà essere approntato il “Cartello Addetti della Squadra di Emergenza”(anche su supporto

riscrivibile). Questo sarà aggiornato quotidianamente a cura del Responsabile della Squadra di Emergenza (RSE), e saràesposto all’esterno dell’ufficio di cantiere presso l’ingresso principale. Sul cartello verranno riportati quotidianamente inominativi degli addetti e dei preposti della Squadra di Emergenza, la ditta di appartenenza, le mansioni (PrimoSoccorso, Prevenzione Incendi, Evacuazione), se possibile n° di telefono cellulare, data di compilazione e ovvero diattuazione, firma dell’RSE.

Infine all’ingresso del cantiere verrà affisso un cartello “AVVISO AGLI ESTRANEI” (su supporto rigido eimpermeabile) che dovrà contenere le procedure da adottare per l’ingresso in cantiere di estranei non formati oinformati, i rischi generici che sono presenti in cantiere ed i DPI specifici che devono essere utilizzati in cantiere.

Le persone estranee, ovvero le persone non formate, potrebbero non essere a conoscenza del significato dellesimbologie contenute nella segnaletica pertanto e utile che gli ideogrammi vengano accompagnati da descrizioni scritte,in oltre detto cartello riporterà l’elenco dei Numeri Utili (fac simile di quello allegato al presente documento).

Dovranno in oltre essere esposti al Centro di Emergenza i seguenti elaborati:

_ copia della Notifica Preliminare all'A.S.L. competente;_ copia dell'elenco dei numeri utili.

Emissioni inquinanti

· qualunque emissione provenga dal cantiere nei confronti dell'ambiente esterno dovrà essere valutata al fine dilimitarne gli effetti negativi.Nei riguardi delle emissioni di rumore si ricorda la necessità del rispetto alla vigente normativa, relativo appunto

ai limiti massimi di esposizione al rumore negli ambienti abitativi e nell'ambiente esterno, con riguardo alle attivitàcosiddette temporanee quali sono, a pieno diritto, i cantieri edili.

Nel caso di riscontrato o prevedibile superamento dei valori diurni e notturni massimi ammissibili, è fattaconcessione di richiedere deroga al Sindaco. Questi, sentito l'organo tecnico competente dell'ASL, concede tale deroga,assodato che tutto quanto necessario all'abbattimento delle emissioni sia stato messo in opera e, se il caso,condizionando le attività disturbanti in momenti ed orari prestabiliti.

Nel caso vengano utilizzate in cantiere apparecchiature la cui rumorosità superi il livello consentito sarà compitodella ditta prima esecutrice fare richiesta di deroga al Comune di competenza.

Possibili emissioni di sostanze e materiali inquinanti possono avvenire presso le aree di stoccaggio dei prodotticon dette caratteristiche, in seguito a rottura dei contenitori, dispersione durante i travasi, spandimanto a seguito diinondazioni del cantiere, o nelle aree di stoccaggio dei rifiuti, per detto motivo queste aree vengono collocate a livello+0,80 mt dal piano di campagna, e saranno situate su basamenti rigidi e dotati di vasca di contenimento

Non sono previste altre emissioni inquinanti.

Gli “Addetti al controllo delle opere provvisionali ed apprestamenti di cantiere” sarà tenuto a verificare leeventuali fuori uscite dei prodotti entro le vasche di contenimento, e sarà tenuto a pulirle con le procedure indicate dalRSPP.

Gestione dei rifiuti del cantiere

Attività produttive che comportano presenza dei rifiuti sono (vedasi tabella allegata):

Dovranno essere conservati in cantiere il Formulario ed il Registro di Carico e Scarico a cura del ResponsabileTecnico di cantiere

Si ricorda che la quantità massima dei rifiuti che possono essere stoccati è di 20 mc di macerie per un massimo di3 mesi.

Nel POS dovrà essere indicato il responsabile della gestione dei rifiuti in cantiere che sarà preferibilmente il CapoCantiere

Rifiuti domestico/urbani prodotti dai servizi igienico assistenziali (vedasi tabella allegata):

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Accesso al cantiere

La dislocazione degli accessi al cantiere è per forza di cose vincolata alla viabilità esterna ed alla percorribilitàinterna. Comporta esigenze, oltre che di recinzione, di personale addetto al controllo ed alla vigilanza.

Le vie di accesso al cantiere richiedono un'indagine preliminare che permetta la giusta scelta dei mezzi da usareper il trasporto dei materiali necessari alla costruzione o di quelli di risulta in ragione dello stato della viabilità esterna,in particolare di Via Mazzè e delle esigenze di cantiere.

All’esterno del cantiere in corrispondenza degli accessi carrai verranno posti specchi e segnali di pericoloindicanti l’uscita di automezzi.

L’accesso di materiali ed attrezzature al cantiere avverrà dal passo carraio prospicente il Corso Allamano.Gli accessi al cantiere saranno distinti e dedicati sia al traffico pedonale sia a quello veicolare, saranno dotati di

campanello con suoneria e verranno regolamentati e controllati da appositi addettiL’accesso alle aree di cantiere verranno stabiliti con il procedere del cantiere e delle eventuali urbanizzazioni che

verranno realizzate sulla viabilità circostante.

Modalità di accesso al cantiere:

Dovrà essere garantito il miglior controllo sulla accessibilità al cantiere in modo da impedire l'accesso a personenon autorizzate e tutelare l'accesso di quelle autorizzate.

Verrà regolamentato l’accesso al cantiere previo preavviso al preposto:

1) sarà interdetto l'accesso ai non addetti

2) un cartello istruirà gli estranei che dovessero accedere al cantiere sulle procedure da seguire per essere autorizzatiall'accesso, in particolare questi saranno tenuti a segnalare la loro intenzione ad entrare nell'area di cantiere, ilpreposto arresterà i lavori che possano costituire pericolo, avviserà i lavoratori della compresenza di estranei, apriràil serraglio disposto all'accesso all'area fornirà i D.P.I. necessari, istruirà sui rischi e sull'utilizzo dei D.P.I. edaccompagnerà i visitatori.

ACCESSO VEICOLARE AL CANTIERE:

Un cartello istruirà gli estranei sulle procedure da seguire per essere autorizzati all'accesso, in particolare questisaranno tenuti a segnalare la loro intenzione ad entrare nell'area di cantiere mediante apposito avvisatore acusticocollocato in corrispondenza degli accessi al cantiere.

L'ingresso in area di cantiere di esterni verrà regolamentato dagli “Addetti per il controllo dell’accessibilità eviabilità in cantiere” incaricato dall'impresa con mandato al RSPPC.

L’addetto all’accesso sospenderà le mansioni che sta svolgendo, avviserà del suo allontanarsi i lavoratoricoinvolti nelle sue attività ordinarie, segnalerà a tutti i lavoratori della compresenza di estranei, raggiungerà l’ingresso,aprirà il serraglio chiuso con chiave, si informerà su necessità ed intenzioni del sopraggiunto, accompagnerà l'estraneocon segnalazioni anche visive informandolo preventivamente dei pericoli alle aree di carico-scarico.

La verrà affidato verrà seguito dallo stesso addetto affidato ad altro addetto al tiro dei carichi. Qualora lisopraggiunto non avesse provveduto a regolarizzare la sua posizione segnalando la sua presenza al Preposto di cantieree firmando il registro di presenza, verrà invitato a parcheggiare il mezzo in area dedicata e verrà accompagnato pressol’ufficio di cantiere per essere registrato. Quindi verrà accompagnato o indirizzato sul posto di lavoro.

Solo allora l’addetto sarà sollevato dal suo incarico e potrà tornare alle mansioni ordinarie.

Il preposto dovrà assicurarsi che se il conduttore dovesse scendere dal mezzo segua la procedura contenuta nelpunto Accesso Pedonale al cantiere

ACCESSO PEDONALE AL CANTIERE:

Un cartello istruirà gli estranei sulle procedure da seguire per essere autorizzati all'accesso, in particolare questisaranno tenuti a segnalare la loro intenzione ad entrare nell'area di cantiere mediante apposito avvisatore acusticocollocato in corrispondenza degli accessi al cantiere.

L'ingresso in area di cantiere di esterni verrà regolamentato da preposto incaricato dall'impresa. Qualora ilpreposto fosse lontano dall’ufficio di cantiere lascerà incarico ad un Addetto per il controllo dell’accessibilità e viabilitàin cantiere” questo al suono del campanello di accesso sospenderà le mansioni che sta svolgendo avviserà del suoallontanarsi i lavoratori coinvolti nelle sue attività ordinarie, segnalerà a tutti i lavoratori della compresenza di estranei,raggiungerà l’ingresso, aprirà il serraglio chiuso con chiave, si informerà su necessità ed intenzioni del sopraggiunto,informerà l’estraneo dei pericoli e delle procedure di sicurezza, verificherà che l’estraneo sia dotato dei necessari DPI,qualora fossero insufficienti fornirà e farà indossare all’estraneo i DPI appositamente conservati in cantiere per la visitadi estranei, accompagnerà costantemente l'estraneo finché non l’abbia affidato al Preposto di Cantiere il quale neannoterà la presenza, seguirà personalmente l’estraneo o lo affiderà ad altro addetto, in modo che lo stesso vengasempre informato dei rischi e pericoli presenti in cantiere, e venga eventualmente sorvegliato nelle azioni.

L’estraneo in questo modo sarà sempre affidato alla responsabilità di qualcuno.

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Percorsi interni, rampe e viottoli

Le varie zone in cui si articola un cantiere e in modo particolare le zone di lavoro, impianti, depositi, uffici nondevono interferire fra loro ed essere collegate mediante itinerari il più possibile lineari.

Le vie di transito vanno mantenute curate e non devono essere ingombrate da materiali che ostacolano lanormale circolazione.

Le piste di cantiere devono seguire linee di minima pendenza e privilegiare l’andamento della futura via cheattraversa in diagonale il lotto

Qualora si renda necessaria la realizzazione di scarpate, le medesime non dovranno superare l’angolo disicurezza per il cedimento del terreno, calcolato anche in ragione di eventuali eventi meteorologici, inoltre nondovranno mai essere realizzati depositi di materiali o parcheggiati mezzi sulla sommità di dette scarpate con il pericolodi ribaltamento o franamento di detti materiali.

Uffici

Gli uffici verranno posizionati nell’area adibita a baraccamento, in prossimità dell’accesso carraio di CorsoAllamano al fine di poter favorire maggiormente al controllo delle persone e dei veicoli che entrano nella zona dicantiere.

Individuazione del centro di emergenza e punti di raccolta

Il Centro di Gestione dell’Emergenza è individuato nell’ufficio di cantiere presso l’ingresso principale, lo stessofungerà inoltre da Punto di Raccolta del personale al fine di semplificare gli interventi delle squadre esterne e procederealla verifica che tutti i lavoratori siano presenti ed in salvo.

Depositi di materiali

· la individuazione dei depositi è subordinata ai percorsi, alla eventuale pericolosità dei materiali (combustibili, gascompressi, vernici...), ai problemi di stabilità (non predisporre, ad esempio, depositi di materiali sul ciglio degli scavied accatastamenti eccessivi in altezza);

· il deposito di materiale in cataste, pile, mucchi va sempre effettuato in modo razionale e tale da evitare crolli ocedimenti pericolosi;

· è opportuno allestire i depositi di materiali - così come le eventuali lavorazioni - che possono costituire pericolo inzone appartate del cantiere e delimitate in modo conveniente.

Considerata la natura dell'opera, particolare riguardo dovrà essere prestato nella disposizione dei depositi, inparticolare: potranno realizzarsi depositi momentanei in aree non di intralcio ponendo attenzione all’aumento del caricodi incendio che dovrà essere valutato preventivamente dalla ditta esecutrice con il POS; in ogni caso si preveda dicollocare almeno n° 2 estintori a mano per piano nelle aree di intervento.

Non è prevista la realizzazione di depositi di infiammabili all’ interno dei locali dove sarà trasferita solo laquantità di prodotto utile alla lavorazione giornaliera.

Qualora il deposito risulti necessario, previo l’autorizzazione del Coordinatore e previo la costruzione di unricovero munito di serraglio, l’eventuale deposito potrà essere costruito in luogo a cielo aperto.

Sarà pertanto cura del datore di lavoro affidare ed informare il Servizio di Prevenzione Incendi internoall’impresa delle mansioni a lui attribuite nello specifico cantiere.

Servizi igienico - assistenziali

· l'entità dei servizi varia a seconda dei casi (dimensioni del cantiere, numero degli addetti contemporaneamenteimpiegati). Inoltre, è in diretta dipendenza al soddisfacimento delle esigenze igieniche ed alla necessità di realizzarequelle condizioni di benessere e dignità personale indispensabili per ogni lavoratore,

· poiché l'attività edile rientra pienamente fra quelle che il legislatore considera esposte a materie insudicianti o inambienti polverosi, qualunque sia il numero degli addetti, i servizi igienico-assistenziali (docce, lavabi, gabinetti,spogliatoi, refettorio, locale di riposo, camera di medicazione, eventuali dormitori) sono indispensabili. Essidebbono essere ricavati in baracche opportunamente coibentate, illuminate, aerate, riscaldate durante la stagionefredda e comunque previste e costruite per questo uso.

L'impresa dovrà garantire i servizi stessi collocando baraccamenti adeguati nelle aree di cantiere lontano dallearee di maggior lavoro e vicino accesso carraio di Via Fratelli Rosselli.

L'uso di caravans o roulottes, prendendo in considerazione la maggior parte dei modelli in commercio, comportaoggettivamente rilevanti limitazioni in termini di volumi, spazi e fruibilità di servizi, proprio perché tali mezzi sonopensati e progettati per altre esigenze.

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Il loro impiego non si ritiene pertanto accettabile, se non in situazioni temporanee particolari quali ad esempio adinizio cantiere per un periodo massimo di 15 giorni, prima dell'installazione dei servizi di cantiere veri e propri;

Ove invece si intendesse utilizzare caravan o "motor homes" di dimensioni e prestazioni rispondenti ai requisitiprevisti per i locali dei servizi igienico - assistenziali di cantiere di cui ai punti precedenti e collegati alle reti di serviziopubblico, nulla osta al loro impiego. Non è corretto infatti presumere che la loro "mobilità" possa avere rilevanza inmateria, sarà semplicemente compito del coordinatore di esecuzione e del personale di vigilanza accertare il permanerenel tempo della loro disponibilità ai lavoratori.

Acqua

Deve essere messa a disposizione dei lavoratori in quantità sufficiente, tanto per uso potabile che per lavarsi.Per la provvista, la conservazione, la distribuzione ed il consumo devono osservarsi le norme igieniche atte ad

evitarne l'inquinamento e ad impedire la diffusione delle malattie.L'acqua da bere, quindi, deve essere distribuita in recipienti chiusi o bicchieri di carta onde evitare che qualcuno

accosti la bocca se la distribuzione dovesse avvenire tramite tubazioni o rubinetti.L'allacciamento all'acqua avverrà dalla rete interna dell'Isituto Scolastico

Docce e lavabi

· docce sufficienti ed appropriate devono essere messe a disposizione dei lavoratori per potersi lavare appenaterminato l'orario di lavoro. Docce, lavabi e spogliatoi devono comunque comunicare facilmente fra loro. I localidevono avere dimensioni sufficienti per permettere a ciascun lavoratore di rivestirsi senza impacci e in condizioniappropriate di igiene;

· docce e lavabi vanno dotati di acqua corrente calda e fredda, di mezzi detergenti e per asciugarsi. Le prime devonoessere individuali e riscaldate nella stagione fredda. Per quanto riguarda il numero dei lavabi, un criterio orientativoè di 1 ogni 5 dipendenti occupati per turno,

· le docce e i lavabi verranno posizionati nell’area adibita a baraccamento, in prossimità dell’accesso carraio di ViaFratelli Rosselli.

Gabinetti

· i lavoratori devono disporre in prossimità dei posti di lavoro, dei locali di riposo, di locali speciali dotati di unnumero sufficiente di gabinetti e di lavabi, con acqua corrente, calda se necessario, dotati di mezzi detergenti e perasciugarsi.

· almeno una latrina è sempre d'obbligo. In linea di massima, attenendosi alle indicazioni della ingegneria sanitaria, neva predisposta una ogni 30 persone occupate per turno in ogni caso in ragione delle dimensioni del cantieredovranno essere approntati, a distanze adeguate soprattutto a pieno regime di funzionamento del cantiere stesso .

L'impresa dovrà garantire i servizi collocando baraccamenti adeguati nelle aree di cantiere (vedi tavola allegata).

Spogliatoio

· locali appositamente destinati a spogliatoi devono essere messi a disposizione dei lavoratori. Devono essereconvenientemente arredati, avere una capacità sufficiente, essere possibilmente vicini al luogo di lavoro, aerati,illuminati, ben difesi dalle intemperie, riscaldati durante la stagione fredda e muniti di sedili;

· devono, inoltre, essere attrezzati con armadietti a due settori interni chiudibili a chiave: una parte destinata agliindumenti da lavoro, l'altra per quelli privati;

· gli spogliatoi verranno posizionati nell’area adibita a baraccamento, in prossimità dell’accesso carraio di Via FratelliRosselli.

L'impresa dovrà garantire i servizi collocando baraccamenti adeguati nelle aree di cantiere provvisti diriscaldamento.

L'impresa potrà ovviare all'onere di predisponendo il locale spogliatoio utilizzando locali interni al futuro istitutoa patto che questi garantiscano condizioni igieniche e microclimatiche e illuminamento adeguate e dignitose nel casonecessario tali opere saranno realizzate a carico della ditta.

Locali refettorio- mensa, locali ricovero-riposo

· deve essere predisposto un refettorio, composto da uno o più ambienti a seconda delle necessità, arredato con sedili etavoli. Andrà illuminato, aerato e riscaldato nella stagione fredda. Il pavimento non deve essere polveroso e le paretiimbiancate;

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· deve essere previsto il mezzo per conservare in adatti posti fissi le vivande dei lavoratori, per riscaldarle e per lavarerecipienti e stoviglie;

· è vietato l'uso di vino, birra ed altre bevande alcoliche salvo l'assunzione di modiche quantità di vino e birra inrefettorio durante l'orario dei pasti;

· il locale refettorio può anche svolgere la funzione di luogo di ricovero e riposo, dove gli addetti possono trovarerifugio durante le intemperie o nei momenti di riposo. Se il locale ricovero è distinto dal refettorio, deve essereilluminato, aerato, ammobiliato con tavolo e sedili con schienale e riscaldato nella stagione fredda. Nei locali diriposo si devono adottare misure adeguate per la protezione dei non fumatori contro gli inconvenienti del fumo,

· il refettorio e il locale ricovero verranno posizionati nell’area adibita a baraccamento, in prossimità dell’accessocarraio di Via Fratelli Rosselli.

Dormitori

Non è prevista l’installazione di dormitori presso il cantiere in ragione del fatto che l’area turistica offre diverse epiù salubri alternative con l’alloggiamento dei lavoratori in strutture esterne al cantiere.

Presidi sanitari - Camera di medicazione

Qualora il cantiere sia lontano dai posti pubblici permanenti di pronto soccorso è da prevedersi una “camera dimedicazione”. Essa risulta obbligatoria qualora le attività presentino rischi di scoppio, asfissia, infezione oavvelenamento e quando l'impresa occupi più di 50 addetti soggetti all'obbligo delle visite mediche preventive eperiodiche.

Negli altri casi è sufficiente tenere la cassetta del pronto soccorso se nel cantiere sono occupati più di 50 addetti; inquelli di modesta entità basta il pacchetto di medicazione. Cassetta e pacchetto di medicazione devono contenere quantoindicato e previsto dalla norma e ripreso in seguito.

Pulizia

Le installazioni e gli arredi destinati ai refettori, agli spogliatoi, ai bagni, alle latrine, ai dormitori ed in genere aiservizi di igiene e di benessere per i lavoratori devono essere mantenuti in stato di scrupolosa manutenzione e pulizia acura del datore di lavoro. A loro volta, i lavoratori devono usare con cura e proprietà i locali, le installazioni, gliimpianti e gli arredi destinati ai servizi.

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Attività produttive che comportano presenza dei rifiuti sono:

Attività che producono rifiuti Tipo di rifiuti

PV

C/P

CB

/IPA

/HP

L A

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Pio

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Altr

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Installazioni provvisionali e cantieramento

Approvvigionamento dei materiali Lavorazioni di scavo Opere di carpenteria in c.a. e lavoraz. ferro

Opere murarie Tamponamenti interni ed esterni non murari

Impermeabilizzazione e isolamenti Impianti interni ed esterni Opere di finitura, verniciature, ecc.

Rifiuti domestico/urbani prodotti dai servizi igienico assistenziali.

Sì No Misure tecniche per la gestione e lo smaltimento dei rifiuti

Rifiuti prodotti dal locale Refettorio e/o mensa.

Deve essere indicata una procedura interna per la gestione dei rifiuti

Rifiuti prodotti dal locale spogliatoio. Deve essere indicata una procedura interna per la gestione dei rifiuti

Rifiuti prodotti dalla pulizia dei servizi e baracche.

Deve essere indicata una procedura interna per la gestione dei rifiuti

Rifiuti prodotti dalla presenza dell’ufficio in cantiere.

Deve essere indicata una procedura interna per la gestione dei rifiuti

Rifiuti prodotti dai locali bagno e WC collegati alla rete pubblica

Si prevede l’allacciamento alle reti pubbliche

Rifiuti prodotti dai locali WC non collegati alla rete pubblica

Deve essere indicata una procedura interna per la gestione del rifiuto, o essere affidata a ditta esterna specializzata

Rifiuti prodotti dalla presenza di aree di magazzino o deposito di sostanze

Deve essere indicata una procedura interna per la gestione dei rifiuti

Allacciamenti ai sottoservizi.Allacciamento ai sottoservizi

Per l'esecuzione delle pere in oggetto non sono previsti allacciamenti ai sottoservizi.

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Impianti: elettrico, idrico, di terra e protezione contro le scariche atmosferiche.Premessa

Nel cantiere sarà necessaria la presenza di alcuni tipi di impianti, essenziali per il funzionamento del cantierestesso. A tal riguardo andranno eseguiti secondo la corretta regola dell'arte e nel rispetto delle leggi vigenti:

_ l'impianto elettrico per l'alimentazione delle macchine e/o attrezzature presenti in cantiere,

_ l'impianto idrico,

_ l'impianto di messa a terra,

_ l'impianto di protezione contro le scariche atmosferiche.

Impianto elettrico.

L'impianto elettrico del cantiere, sarà realizzato nel pieno rispetto della Legge 1° marzo 1968, n. 186, cheprevede:

Art. 1 Tutti i materiali, le apparecchiature, i macchinari, le installazioni e gli impianti elettrici ed elettronici devonoessere realizzati e costruiti a regola d'arte.

Art. 2 I materiali, le apparecchiature, i macchinari, le installazioni e gli impianti elettrici ed elettronici realizzatisecondo le norme del comitato elettrotecnico italiano si considerano costruiti a regola d'arte. (omissis).

Le principali norme CEI considerate sono:

_ CEI 64-8/1/2/3/4/5/6/7 - Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in correntealternata ed a 1500 V in corrente continua;

_ CEI 64-12 - Guida per l'esecuzione dell'impianto di terra negli edifici per uso residenziale e terziario;_ CEI 17-13/1/2 - Apparecchiature di protezione e manovra per bassa tensione (Quadri BT)._ CEI 70-1 - Gradi di protezione degli involucri;_ CEI 23-12 - Prese a spina per usi industriali;_ CEI 81-1 - Protezione di strutture contro i fulmini.

Ulteriori normative considerate per la progettazione dell'impianto elettrico sono:

_ D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81;_ DM 22 gennaio 2008 n. 37;_ DM 519/93 - Regolamento recante autorizzazione all'ISPESL ad esercitare attività omologativa di primo o nuovo

impianto per la messa a terra e la protezione contro le scariche atmosferiche.

Tutti gli impianti elettrici di cantiere, pur se modesti, saranno realizzati dopo opportuna progettazione eprogrammazione sull'ubicazione dei quadri di distribuzione effettuata in funzione della posizione prevista per lemacchine utilizzatrici.

L'installazione degli impianti elettrici e la preventiva scelta di tutti i componenti (conduttori, interruttori, quadri,prese, ecc.) sarà effettuata tenendo conto della necessità di prevenire i pericoli derivanti da contatti accidentali con glielementi sotto tensione ed i rischi di incendio e di scoppio derivanti da eventuali anormalità che si verificanonell'esercizio.

L'installatore dell'impianto sarà tenuto al rilascio della dichiarazione di conformità corredata degli allegatiobbligatori.

Ai fini della sicurezza ogni macchina alimentata elettricamente sarà collegata elettricamente a terra a protezionecontro i contatti indiretti (parti metalliche normalmente non in tensione ma che possono essere messe in tensione aseguito di guasti di isolamento).

Saranno esclusi dalla necessità del collegamento a terra gli apparecchi elettrici portatili di classe II in quantocostruiti con isolamento doppio o rinforzato; tali apparecchi sono quelli contraddistinti con il simbolo del doppioquadrato inserito sulla targa caratteristica.

In particolare nella realizzazione dell'impianto elettrico del cantiere saranno osservate le seguenti condizioniminime:_ saranno installati sui quadri interruttori differenziali così da ottenere il coordinamento tra il valore della resistenza di

terra ed i dispositivi di protezione dell'impianto elettrico; nella scelta dei differenziali sarà tenuta presente lanecessità di selettività dell'impianto in modo che, in caso di guasto, non venga a mancare energia a tutto il cantiere,ma solo alla zona interessata dal guasto;

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_ saranno utilizzate esclusivamente spine e relative prese per usi industriali montate sui quadri elettrici del cantiere;_ le derivazioni a spina per l'alimentazione di macchine ed apparecchi di potenza superiore a 1000 Watt saranno

provviste a monte della presa di interruttore per permettere l'inserimento ed il disinserimento della spina a circuitoaperto e del tipo interbloccato;

_ i luoghi bagnati o molto umidi ( interrati e seminterrati, ecc.) e nei locali a contatto o entro grandi masse metalliche,tutti gli utensili e le lampade elettriche portatili saranno alimentate, rispettivamente, a tensione non superiore a 50 eda 25 Volt verso terra;

Sarà installato un quadro di zona per l'alimentazione delle varie utenze nell'area lavorativa specifica del cantiere.

La distribuzione dei conduttori ovvero dei cavi elettrici seguirà particolari condizioni di installazione, inparticolare:_ non devono essere del tipo volante per evitare pericoli di tranciamento;_ devono avere sezione e lunghezza adeguata in rapporto alle correnti da trasmettere alle utenze, in rapporto alle

possibili correnti di sovraccarico e di corto circuito, in rapporto ai dispositivi di protezione installati ed in rapportoalle cadute di tensione ammissibili;

_ devono essere dotati di isolamento tra le fasi e verso terra lungo tutto il percorso in rapporto alle condizioniambientali;

_ devono essere protetti contro il danneggiamento con opportune coperture metalliche quando transitano in posizionidi passaggio di mezzi pesanti;

_ devono essere di tipo autoestinguente la fiamma in caso di incendio.

Per ogni presa sarà evidenziato quale utenza essa alimenta (mediante targhetta adesiva) e quali sono disponibiliper le varie necessità.

Ad ogni tensione corrisponderà un preciso colore di individuazione, e precisamente:_ rosso per 380 V_ blu per 220 V_ viola per 20÷25 V_ bianco per 40÷50 V

Il personale di cantiere dovrà solo preoccuparsi eventualmente della manutenzione, mentre qualsiasi opera direalizzazione di impianti, parti di essi, allacci qualsiasi anche di urgente necessità dovrà essere realizzata da personalespecializzato di società regolarmente abilitata, all’esecuzione e dotata di responsabile tecnico iscritto ed in possesso dititolo abilitante; tutto ciò sarà attestato dal certificato della Camera di Commercio.

La norma CEI 64-8, definisce la persona addestrata come persona avente conoscenze tecniche o esperienza o cheha ricevuto istruzioni specifiche sufficienti a permetterle di prevenire i pericoli dall'elettricità in relazione a determinateoperazioni condotte in condizioni specificate.

Saranno installati dei dispositivi di protezione, automatici e differenziali, la cui funzione sarà quella di garantire:a) Sicurezza contro l'incendio derivato da cause elettriche (corto circuiti).b) Sicurezza contro i contatti diretti con le parti in tensione.c) Sicurezza contro i contatti indiretti in caso di guasti verso terra, ovvero dispersioni.

L’impianto di cantiere sarà per sommi capi realizzato come segue:1) la fornitura verrà condotta fino al Quadro generale di cantiere in linea aerea per quanto possibile in relazione al

transito dei carichi;2) il Quadro sarà sezionato con differenziale di protezione e questo alimenterà linee distinte e protette da

magneto-termici diferenziali3) le linee in uscita dal Quadro Generale saranno almeno di n° 3 tipi:

1° tipo linea ai Quadro Derivati Generali2° tipo linea a baracche ed uffici3° linea di servizio perimetrale o notturna(per i campanelli degli ingressi e le illuminazioni notturne)

4) le linee in uscita dai Quadro Derivati di Generale saranno almeno di n° 2 tipi:1° tipo linea a prese interbloccate 380V2° tipo linea a prese interbloccate 220V

Il numero ed il dimensionamento di linee e protezioni dovrà essere progettato e calcolato da professionistaabilitato e dovrà essere aggiornato in caso di modifica degli impianti.

La modifica dell’impianto di cantiere a seguito dell’evolversi dell’opera dovrà sempre e comunque prevedere dinon creare interferenze e sovrapposizioni di linee tra diverse aree di lavoro, non saranno ammessi attacchi ai QuadriGenerali Derivati con prese multiple soprattutto per imprese diverse.

Ogni ditta sarà tenuta ad installare il proprio Sottoquadro al Quadro Generale Derivato sotto ala sua direttaresponsabilità ed affidando al gestione dello stesso a proprio “Preposto od Addetto per la Gestione degli Impianti eQuadri Elettrici”, il Quadro Generale di Cantiere verrà gestito dal “Preposto od Addetto per la Gestione degli Impianti eQuadri Elettrici” della ditta prima appaltatrice sotto la propria responsabilità.

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Impianto idrico.

Deve essere messa a disposizione dei lavoratori in quantità sufficiente, tanto per uso potabile che per lavarsi. Perla provvista, la conservazione, la distribuzione ed il consumo devono osservarsi le norme igieniche atte ad evitarnel'inquinamento e ad impedire la diffusione delle malattie. L'acqua da bere, quindi, deve essere distribuita in recipientichiusi o bicchieri di carta onde evitare che qualcuno accosti la bocca se la distribuzione dovesse avvenire tramitetubazioni o rubinetti.

Vista la particolare natura dei lavori, l’alimentazione idrica per l’attività di cantiere, verrà realizzata dall’impresacon allacciamento alla rete interna esistente dell'Edificio Scolastico.

L’impianto dovrà essere oggetto di adeguata manutenzione periodica, volta al mantenimento del livello disicurezza e alla sostituzione di tutti i componenti eventualmente deteriorati.

Impianto di messa a terra e di protezione contro le scariche atmosferiche.

Appena ultimati i lavori di movimento terra, dovrà iniziarsi la realizzazione dell'impianto di messa a terra per ilcantiere, che dovrà essere unico.

L'impianto di terra dovrà essere realizzato in modo da garantire la protezione contro i contatti indiretti: a talescopo si costruirà l'impianto coordinandolo con le protezioni attive presenti (interruttori e/o dispositivi differenziali)realizzando, in questo modo, il sistema in grado di offrire il maggior grado di sicurezza possibile.

L'impianto di messa a terra, inoltre, dovrà essere realizzato ad anello chiuso, per conservare l'equipotenzialitàdelle masse, anche in caso di taglio accidentale di un conduttore di terra.

Qualora sul cantiere si renda necessario la presenza anche di un impianto di protezione dalle scaricheatmosferiche, allora l'impianto di messa a terra dovrà, oltre ad essere unico per l'intero cantiere, anche essere collegatoal dispersore delle scariche atmosferiche.

Nel distinguere quelle che sono le strutture metalliche del cantiere che necessitano di essere collegate all'impiantodi protezione dalle scariche atmosferiche da quelle cosiddette autoprotette, ci si dovrà riferire ad un apposito calcolo diverifica.

Le principali norme CEI considerate sono:- CEI 64-8/1/2/3/4/5/6/7 - Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente

alternata ed a 1500 V in corrente continua;- CEI 64-12 - Guida per l'esecuzione dell'impianto di terra negli edifici per uso residenziale e terziario;- CEI 17-13/1/2 - Apparecchiature di protezione e manovra per bassa tensione (Quadri BT).- CEI 70-1 - Gradi di protezione degli involucri;- CEI 23-12 - Prese a spina per usi industriali;- CEI 81-1 - Protezione di strutture contro i fulmini.

Ulteriori normative considerate per la progettazione dell'impianto elettrico sono:- D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81;- DM 22 gennaio 2008 n. 37;- DM 519/93 - Regolamento recante autorizzazione all'ISPESL ad esercitare attività omologativa di primo o nuovo

impianto per la messa a terra e la protezione contro le scariche atmosferiche.

Tutte le masse metalliche che si trovano all'interno del cantiere, saranno collegate all'impianto di terra principale,ed in particolare:- l'armadio e/o le parti metalliche dei quadri elettrici;- le strutture metalliche che possono essere messe in tensione in caso di guasti;- il ponteggio metallico almeno ogni 25 m lineari- le gru, stazioni di betonaggio

Gli elementi principali che costituiscono l'impianto di terra sono:a) dispersori;b) il conduttore di terra; la sua sezione rispetterà le dimensioni minime:

- 50 mm2 per conduttori di ferro o acciaio zincato (tondini, piattine),- 35 mm2 per conduttori di rame.

c) i conduttori di protezione;d) le giunzioni.

La protezione da cariche atmosferiche dovrà essere garantita facendo verificare a professionista abilitato, a cura espese della ditta appaltatrice, il rischio di eventi atmosferici qualora da calcolo il cantiere e relative opere ed attrezzaturenon risultassero protette la ditta dovrà provvedere a realizzare apposito impianto di protezione certificato su progetto diprofessionista abilitato.

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Sarà utilizzato in cantiere un impianto di terra nel pieno rispetto delle norme CEI 64-8 (impianti elettriciutilizzatori) e CEI 81-1 (protezione di strutture contro i fulmini) avente le seguenti caratteristiche:_ l'impianto sarà verificato, e mantenuto in perfetta efficienza nel tempo tramite controlli di personale qualificato;_ le correnti di guasto e di dispersione saranno sopportate senza danni.

Gli impianti di messa a terra ed i dispositivi di protezione contro le scariche atmosferiche saranno denunciati allasede ISPESL competente per territorio per gli opportuni controlli da effettuare in cantiere da parte di loro tecnici.

L’impianto di terra dovrà proteggere tutti gli apprestamenti, baracche, attrezzature e macchinari con rischioelettrico, dovrà essere disposto e progettato prima dell’inizio delle attività esposte a rischio e potrà essere in parte ototalmente in comune con il futuro impianto di terra dell’opera.

Linee aeree

I conduttori delle linee portate da pali (aeree) possono, soggetti al contatto con parti di macchine (funi metallichee tiranti, bracci di gru a torre, autogrù, gru per autocarro, bracci distributori di calcestruzzo) o con oggetti lunghi emetallici (ferri per cemento, tubi, travi, ecc.), provocare scariche con conseguenze gravi e perfino mortali.

Per impedire il contatto sia da sotto, sia da sopra e sia dai lati, secondo i casi, si ricorrerà a schermi isolanti inlegname verticali, sbarramenti, portali, ecc., applicati alla distanza minima, dalla linea da proteggere.

Tale distanza dipende dal valore della tensione nella linea stessa e sarà, comunque, necessaria per costringere lemacchine ingombranti ed a braccio a restare al di sotto dell'area di transito stabilita.

In ogni caso si preveda di distribuire gli impianti senza prevedere passaggi aerei in corrispondenza di aree ditransito di carichi.

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SEGNALETICA GENERALE PREVISTA NEL CANTIERE

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LAVORAZIONI e loro INTERFERENZEIndividuazione, analisi e valutazione dei rischi concreti(punto 2.1.2, lettera c, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)

Scelte progettuali ed organizzative, procedure, misure preventive e protettive(punto 2.1.2, lettera d, punto 3, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)

ALLESTIMENTO DEL CANTIERELa Lavorazione è suddivisa nelle seguenti Fasi e Sottofasi:Realizzazione della recinzione e degli accessi al cantiereRealizzazione della viabilità del cantiereAllestimento di depositi, zone per lo stoccaggio dei materiali e per gli impianti fissiAllestimento di servizi igienico-assistenziali del cantiereRealizzazione di impianto elettrico del cantiereRealizzazione di impianto di messa a terra del cantiere

Realizzazione della recinzione e degli accessi al cantiere (fase)Realizzazione della recinzione di cantiere, al fine di impedire l'accesso involontario dei non addetti ai lavori, e degli accessi alcantiere, per mezzi e lavoratori.

Macchine utilizzate:1) Dumper.

Lavoratori impegnati:1) Addetto alla realizzazione della recinzione e degli accessi al cantiere;

Addetto alla realizzazione della recinzione, al fine di impedire l'accesso involontario dei non addetti ai lavori, e degli accessi alcantiere, per mezzi e lavoratori.Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo:a) DPI: addetto alla realizzazione della recinzione e degli accessi al cantiere;

Prescrizioni Organizzative:

Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) guanti; c) occhiali atenuta; d) mascherina antipolvere; e) indumenti ad alta visibilità; f) calzature di sicurezza con suola imperforabile.

Rischi a cui è esposto il lavoratore:a) Rumore;

Attrezzi utilizzati dal lavoratore:a) Andatoie e Passerelle;b) Attrezzi manuali;c) Scala semplice;d) Sega circolare;e) Smerigliatrice angolare (flessibile);f) Trapano elettrico;

Rischi generati dall'uso degli attrezzi:Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a livello; Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni;Elettrocuzione; Inalazione polveri, fibre; Scivolamenti, cadute a livello.

Realizzazione della viabilità del cantiere (fase)Realizzazione della viabilità di cantiere destinata a persone e veicoli e posa in opera di appropriata segnaletica.

Macchine utilizzate:1) Autocarro;2) Pala meccanica.

Lavoratori impegnati:1) Addetto alla realizzazione della viabilità di cantiere;

Addetto alla realizzazione della viabilità di cantiere destinata a persone e veicoli preferibilmente mediante percorsi separati.Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo:a) DPI: addetto alla realizzazione della viabilità di cantiere;

Prescrizioni Organizzative:

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Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) guanti; c) occhiali atenuta; d) mascherina antipolvere; e) indumenti ad alta visibilità; f) calzature di sicurezza con suola imperforabile.

Rischi a cui è esposto il lavoratore:a) Rumore;

Attrezzi utilizzati dal lavoratore:a) Andatoie e Passerelle;b) Attrezzi manuali;

Rischi generati dall'uso degli attrezzi:Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a livello; Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni.

Allestimento di depositi, zone per lo stoccaggio dei materiali e per gli impiantifissi (fase)Allestimento di depositi per materiali e attrezzature, zone scoperte per lo stoccaggio dei materiali e zone per l'istallazione di impiantifissi di cantiere.

Macchine utilizzate:1) Autocarro;2) Autogrù.

Lavoratori impegnati:1) Addetto all'allestimento di depositi, zone per lo stoccaggio dei materiali e per gli impianti fissi;

Addetto all'allestimento delle zone del cantiere per lo stoccaggio di materiali, di deposito di materiali e delle attrezzatura e perl'istallazione di impianti fissi quali betoniera, silos, banco dei ferraioli, ecc..Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo:a) DPI: addetto all'allestimento di depositi, zone per lo stoccaggio dei materiali e per gli impianti fissi;

Prescrizioni Organizzative:

Devono essere forniti ai lavoratori adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) guanti; c) calzature disicurezza con suola antisdrucciolo e imperforabile; d) occhiali di sicurezza.

Rischi a cui è esposto il lavoratore:a) Caduta di materiale dall'alto o a livello;b) Rumore;

Attrezzi utilizzati dal lavoratore:a) Andatoie e Passerelle;b) Attrezzi manuali;c) Ponteggio mobile o trabattello;d) Scala doppia;e) Scala semplice;f) Sega circolare;g) Smerigliatrice angolare (flessibile);h) Trapano elettrico;

Rischi generati dall'uso degli attrezzi:Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a livello; Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni;Cesoiamenti, stritolamenti; Elettrocuzione; Inalazione polveri, fibre; Scivolamenti, cadute a livello.

Allestimento di servizi igienico-assistenziali del cantiere (fase)Allestimento di servizi igienico-sanitari in strutture prefabbricate appositamente approntate.

Macchine utilizzate:1) Autocarro;2) Autogrù.

Lavoratori impegnati:1) Addetto all'allestimento di servizi igienico-assistenziali del cantiere;

Addetto all'allestimento di servizi igienico-sanitari costituiti da locali, direttamente ricavati nell'edificio oggetto dell'intervento,in edifici attigui, o in strutture prefabbricate appositamente approntate, nei quali le maestranze possono usufruire di refettori,dormitori, servizi igienici, locali per riposare, per lavarsi, per il ricambio dei vestiti.Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo:a) DPI: addetto all'allestimento di servizi igienico-assistenziali del cantiere;

Prescrizioni Organizzative:

Devono essere forniti ai lavoratori adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) guanti; c) calzature disicurezza con suola antisdrucciolo e imperforabile; d) occhiali di sicurezza.

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Rischi a cui è esposto il lavoratore:a) Caduta di materiale dall'alto o a livello;b) Rumore;

Attrezzi utilizzati dal lavoratore:a) Andatoie e Passerelle;b) Attrezzi manuali;c) Ponteggio mobile o trabattello;d) Scala doppia;e) Scala semplice;f) Sega circolare;g) Smerigliatrice angolare (flessibile);h) Trapano elettrico;

Rischi generati dall'uso degli attrezzi:Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a livello; Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni;Cesoiamenti, stritolamenti; Elettrocuzione; Inalazione polveri, fibre; Scivolamenti, cadute a livello.

Realizzazione di impianto elettrico del cantiere (fase)Realizzazione dell'impianto elettrico del cantiere mediante la posa in opera quadri, interruttori di protezione, cavi, prese e spine.

Lavoratori impegnati:1) Addetto alla realizzazione di impianto elettrico di cantiere;

Elettricista addetto alla realizzazione dell'impianto elettrico del cantiere, per l'alimentazione di tutte le apparecchiatureelettriche, mediante la posa in opera quadri, interruttori di protezione, cavi, prese e spine.Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo:a) DPI: addetto alla realizzazione di impianto elettrico di cantiere;

Prescrizioni Organizzative:

Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) guanti dielettrici; c)calzature di sicurezza con suola antisdrucciolo e imperforabile; d) cinture di sicurezza.

Rischi a cui è esposto il lavoratore:a) Elettrocuzione;b) Vibrazioni;c) Rumore;

Attrezzi utilizzati dal lavoratore:a) Attrezzi manuali;b) Ponteggio mobile o trabattello;c) Scala doppia;d) Scala semplice;e) Trapano elettrico;

Rischi generati dall'uso degli attrezzi:Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a livello;Cesoiamenti, stritolamenti; Elettrocuzione; Inalazione polveri, fibre.

Realizzazione di impianto di messa a terra del cantiere (fase)Realizzazione dell'impianto di messa a terra del cantiere.

Lavoratori impegnati:1) Addetto alla realizzazione di impianto di messa a terra del cantiere;

Elettricista addetto alla realizzazione dell'impianto di messa a terra del cantiere ed all'individuazione e collegamento ad esso ditutte le masse metalliche che ne necessitano.Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo:a) DPI: addetto alla realizzazione di impianto di messa a terra del cantiere;

Prescrizioni Organizzative:

Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) guanti dielettrici; c)calzature di sicurezza con suola antisdrucciolo e imperforabile; d) cinture di sicurezza.

Rischi a cui è esposto il lavoratore:a) Elettrocuzione;b) Vibrazioni;c) Rumore;

Attrezzi utilizzati dal lavoratore:a) Attrezzi manuali;b) Scala semplice;c) Trapano elettrico;

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Rischi generati dall'uso degli attrezzi:Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Caduta dall'alto; Elettrocuzione; Inalazione polveri, fibre.

DEMOLIZIONI E RIMOZIONI

La Lavorazione è suddivisa nelle seguenti Fasi e Sottofasi:Rimozione di impiantiRimozione di scossaline, canali di gronda e pluvialiRimozione di panerottoli, ringhiere e parapetti in carpenteria metallicaRimozione di serramenti esterniDemolizione del tamponamento esterno

Rimozione di impianti (fase)Rimozione di impianti di distribuzione esterni. Durante la fase lavorativa si prevede il trasporto del materiale di risulta, la cernita el'accatastamento dei materiali eventualmente recuperabili.

Misure Preventive e Protettive specifiche della Lavorazione:

1) segnale: Vietato fumare o usare fiamme libere;

2) segnale: Divieto di accesso alle persone non autorizzate;

3) segnale: Impianti elettrici;Impianti elettrici sotto tensione

4) segnale: Tensione elettrica;

5) segnale: Vietato accesso;Vietato l'accesso ai non addetti ai lavori

6) segnale: Pericolo caduta;

Macchine utilizzate:1) Autocarro.

Lavoratori impegnati:1) Addetto alla rimozione di impianti;

Addetto alla rimozione di impianti interni come reti di distribuzione di impianti idro sanitari, canali di scarico per losmaltimento delle acque nere e bianche, tubazioni e terminali dell' impianto di riscaldamento, condutture impianto elettrico,eseguita mediante l'utilizzo di attrezzi manuali.Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo:a) DPI: addetto alla rimozione di impianti;

Prescrizioni Organizzative:

Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) guanti; b) casco; c) calzature disicurezza con suola antiscivolo ed imperforabile; d) occhiali; e) otoprotettori.

Rischi a cui è esposto il lavoratore:a) Vibrazioni;b) Rumore;c) Elettrocuzione;d) Scivolamenti, cadute a livello;e) Urti, colpi, impatti, compressioni;f) Punture, tagli, abrasioni;

Attrezzi utilizzati dal lavoratore:a) Ponteggio mobile o trabattello;b) Scala semplice;c) Argano a bandiera;d) Carriola;e) Attrezzi manuali;f) Smerigliatrice angolare (flessibile);g) Martello demolitore elettrico;

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h) Trapano elettrico;

Rischi generati dall'uso degli attrezzi:Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a livello; Urti, colpi, impatti, compressioni; Punture, tagli, abrasioni;Elettrocuzione; Inalazione polveri, fibre.

Rimozione di scossaline, canali di gronda e pluviali (fase)Rimozione di scossaline, canali di gronda e pluviali. Durante la fase lavorativa si prevede il trasporto del materiale di risulta, lacernita e l'accatastamento dei materiali eventualmente recuperabili.

Macchine utilizzate:1) Dumper.

Lavoratori impegnati:1) Addetto alla rimozione di scossaline, canali di gronda, pluviali;

Addetto alla rimozione di scossaline, canali di gronda, pluviali, ecc., eseguita mediante l'utilizzo di attrezzi manuali.Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo:a) DPI: addetto alla rimozione di scossaline, canali di gronda, pluviali;

Prescrizioni Organizzative:

Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) guanti; c) calzature disicurezza con suola antisdrucciolo e imperforabile; d) mascherina con filtro antipolvere; e) indumenti protettivi (tute);f) cintura di sicurezza.

Rischi a cui è esposto il lavoratore:a) Caduta dall'alto;

Attrezzi utilizzati dal lavoratore:a) Argano a bandiera;b) Attrezzi manuali;c) Ponteggio metallico fisso;

Rischi generati dall'uso degli attrezzi:Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a livello; Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni;Scivolamenti, cadute a livello.

Rimozione di panerottoli, ringhiere e parapetti in carpenteria metallica (fase)Rimozione di pianerottoli, ringhiere e parapetti in carpenteria metallica. Durante la fase lavorativa si prevede il trasporto delmateriale di risulta, la cernita e l'accatastamento dei materiali eventualmente recuperabili.

Macchine utilizzate:1) Dumper.

Lavoratori impegnati:1) Addetto alla rimozione di ringhiere e parapetti;

Addetto per rimozione di ringhiere e parapetti, compresi gli elementi di fissaggio alla struttura portante, eseguita mediantel'utilizzo di attrezzi meccanici da taglio, a percussione e manuali.Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo:a) DPI: addetto alla rimozione di ringhiere e parapetti;

Prescrizioni Organizzative:

Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) guanti; b) casco; c) calzature disicurezza con suola antiscivolo ed imperforabile; d) occhiali; e) otoprotettori.

Rischi a cui è esposto il lavoratore:a) Caduta di materiale dall'alto o a livello;b) Caduta dall'alto;c) Rumore;d) Vibrazioni;e) M.M.C. (sollevamento e trasporto);

Attrezzi utilizzati dal lavoratore:a) Argano a bandiera;b) Attrezzi manuali;c) Martello demolitore elettrico;d) Ponteggio metallico fisso;e) Sega a disco per metalli;

Rischi generati dall'uso degli attrezzi:Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a livello; Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni;Elettrocuzione; Inalazione polveri, fibre; Scivolamenti, cadute a livello; Getti, schizzi.

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Rimozione di serramenti esterni (fase)Rimozione di serramenti esterni. Durante la fase lavorativa si prevede il trasporto del materiale di risulta, la cernita e l'accatastamentodei materiali eventualmente recuperabili.

Macchine utilizzate:1) Dumper.

Lavoratori impegnati:1) Addetto alla rimozione di serramenti esterni;

Addetto alla rimozione di serramenti esterni compresi gli elementi di fissaggio alla struttura portante, eseguita mediantel'utilizzo di attrezzi manuali.Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo:a) DPI: addetto alla rimozione di serramenti esterni;

Prescrizioni Organizzative:

Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) guanti; b) occhiali protettivi; c)calzature di sicurezza con suola antisdrucciolo e imperforabile; d) mascherina antipolvere.

Rischi a cui è esposto il lavoratore:a) Caduta dall'alto;b) M.M.C. (sollevamento e trasporto);

Attrezzi utilizzati dal lavoratore:a) Attrezzi manuali;b) Ponteggio metallico fisso;

Rischi generati dall'uso degli attrezzi:Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a livello;Scivolamenti, cadute a livello.

Demolizione del tamponamento esterno (fase)Demolizione del tamponamento esterno. Durante la fase lavorativa si prevede il trasporto del materiale di risulta, la cernita el'accatastamento dei materiali eventualmente recuperabili.

Macchine utilizzate:1) Autocarro;2) Dumper;3) Pala meccanica.

Lavoratori impegnati:1) Addetto alla demolizione di tompagnature;

Addetto alla demolizione di tompagnature in laterizi forati o blocchi di calcestruzzo, eseguita mediante l'utilizzo di attrezzimeccanici da taglio, a percussione e manuali.Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo:a) DPI: addetto alla demolizione di tompagnature;

Prescrizioni Organizzative:

Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) guanti; b) casco; c) calzature disicurezza con suola antiscivolo ed imperforabile; d) occhiali; e) otoprotettori.

Rischi a cui è esposto il lavoratore:a) Caduta dall'alto;b) Inalazione polveri, fibre;c) Rumore;d) Vibrazioni;e) M.M.C. (sollevamento e trasporto);

Attrezzi utilizzati dal lavoratore:a) Argano a bandiera;b) Argano a cavalletto;c) Attrezzi manuali;d) Martello demolitore elettrico;e) Ponte su cavalletti;f) Scala semplice;

Rischi generati dall'uso degli attrezzi:Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a livello; Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni;Elettrocuzione; Inalazione polveri, fibre; Scivolamenti, cadute a livello.

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OPERE IN FACCIATA

La Lavorazione è suddivisa nelle seguenti Fasi e Sottofasi:Posa di struttura di sostegno per pannelli di facciataApplicazione esterna di pannelli isolanti su superfici verticaliMontaggio di pannelli metallici di rivestimento per facciataRealizzazione di opere di lattoneriaPosa di pianerottoli, ringhiere e parapetti in carpenteria metallicaPosa di serramenti esterni

Posa di struttura di sostegno per pannelli di facciata (fase)Realizzazione della struttura di sostegno per facciata ventilata costituita da montanti ed eventuali traversi.

Lavoratori impegnati:1) Addetto alla struttura di sostegno per facciata ventilata;

Addetto alla realizzazione della struttura di sostegno per facciata ventilata costituita da montanti ed eventuali traversi in ferro.Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo:a) DPI: addetto alla struttura di sostegno per facciata ventilata;

Prescrizioni Organizzative:

Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) guanti; c) grembiuli dicuoio; d) calzature di sicurezza con suola antisdrucciolo e imperforabile; e) mascherina antipolvere; f) otoprotettori; g)cintura di sicurezza; h) occhiali o schermi facciali paraschegge.

Rischi a cui è esposto il lavoratore:a) Caduta dall'alto;b) Caduta di materiale dall'alto o a livello;c) Rumore;

Attrezzi utilizzati dal lavoratore:a) Attrezzi manuali;b) Ponteggio metallico fisso;c) Sega circolare;d) Trapano elettrico;

Rischi generati dall'uso degli attrezzi:Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a livello;Scivolamenti, cadute a livello; Elettrocuzione; Inalazione polveri, fibre.

Applicazione esterna di pannelli isolanti su superfici verticali (fase)Applicazione, su superfici esterne verticali precedentemente trattate (pulizia, verifica ed eventuale ripristino della planeità,applicazione di rasante), di pannelli isolanti mediante collanti e tasselli e dei relativi pezzi speciali, come profilati in alluminio per larealizzazione di bordi o paraspigoli.

Macchine utilizzate:1) Gru a torre.

Lavoratori impegnati:1) Addetto all'applicazione esterna di pannelli isolanti su superfici verticali;

Addetto all'applicazione, su superfici esterne verticali precedentemente trattate (pulizia, verifica ed eventuale ripristino dellaplaneità, applicazione di rasante), di pannelli isolanti mediante collanti e tasselli e dei relativi pezzi speciali, come profilati inalluminio per la realizzazione di bordi o paraspigoli.Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo:a) DPI: addetto all'applicazione esterna di pannelli isolanti su superfici verticali;

Prescrizioni Organizzative:

Devono essere forniti, al lavoratore, adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) guanti; c) occhialiprotettivi; d) calzature di sicurezza con suola antisdrucciolo e imperforabile e puntale d'acciaio; e) otoprotettori.

Rischi a cui è esposto il lavoratore:a) Caduta dall'alto;b) Caduta di materiale dall'alto o a livello;c) Chimico;

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Attrezzi utilizzati dal lavoratore:a) Attrezzi manuali;b) Ponteggio metallico fisso;c) Taglierina elettrica;

Rischi generati dall'uso degli attrezzi:Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a livello;Scivolamenti, cadute a livello.

Montaggio di pannelli metallici di rivestimento per facciata (fase)Realizzazione del rivestimento esterno della facciata ventilata, posta in opera previo posizionamento della relativa struttura disostegno costituita da montanti ed eventuali traversi.

Macchine utilizzate:1) Gru a torre.

Lavoratori impegnati:1) Addetto alla montaggio di rivestimenti per facciata ventilata;

Addetto alla realizzazione del rivestimento esterno della facciata ventilata, posta in opera previo posizionamento della relativastruttura di sostegno costituita da montanti ed eventuali traversi.Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo:a) DPI: addetto alla montaggio di rivestimenti per facciata ventilata;

Prescrizioni Organizzative:

Devono essere forniti, al lavoratore, adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) guanti; c) occhialiprotettivi; d) calzature di sicurezza con suola antisdrucciolo e imperforabile e puntale d'acciaio; e) otoprotettori.

Rischi a cui è esposto il lavoratore:a) Caduta dall'alto;b) Caduta di materiale dall'alto o a livello;c) Vibrazioni;d) Rumore;

Attrezzi utilizzati dal lavoratore:a) Attrezzi manuali;b) Ponteggio metallico fisso;

Rischi generati dall'uso degli attrezzi:Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a livello;Scivolamenti, cadute a livello.

Realizzazione di opere di lattoneria (fase)Realizzazione di opere di lattoneria (scossaline, canali di gronda e pluviali).

Macchine utilizzate:1) Gru a torre.

Lavoratori impegnati:1) Addetto alla realizzazione di opere di lattoneria;

Addetto alla realizzazione di opere di lattoneria (scossaline, canali di gronda e pluviali).Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo:a) DPI: addetto alla realizzazione di opere di lattoneria;

Prescrizioni Organizzative:

Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) guanti; c) calzature disicurezza con suola antisdrucciolo e imperforabile; d) mascherina con filtro antipolvere; e) indumenti protettivi (tute);f) cintura di sicurezza.

Rischi a cui è esposto il lavoratore:a) Caduta dall'alto;b) Rumore;

Attrezzi utilizzati dal lavoratore:a) Attrezzi manuali;b) Ponteggio metallico fisso;

Rischi generati dall'uso degli attrezzi:Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a livello;Scivolamenti, cadute a livello.

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Posa di pianerottoli, ringhiere e parapetti in carpenteria metallica (fase)Posa di pianerottoli, ringhiere e parapetti in carpenteria metallica.

Macchine utilizzate:1) Gru a torre.

Lavoratori impegnati:1) Addetto alla posa di ringhiere e parapetti;

Addetto alla posa di ringhiere e parapetti in ferro.Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo:a) DPI: addetto alla posa di ringhiere e parapetti;

Prescrizioni Organizzative:

Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) guanti; b) casco; c) calzature disicurezza con suola antiscivolo ed imperforabile; d) occhiali; e) otoprotettori.

Rischi a cui è esposto il lavoratore:a) Caduta dall'alto;b) Caduta di materiale dall'alto o a livello;c) R.O.A. (operazioni di saldatura);d) Rumore;

Attrezzi utilizzati dal lavoratore:a) Attrezzi manuali;b) Ponteggio metallico fisso;c) Saldatrice elettrica;d) Smerigliatrice angolare (flessibile);e) Trapano elettrico;

Rischi generati dall'uso degli attrezzi:Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a livello;Scivolamenti, cadute a livello; Elettrocuzione; Inalazione fumi, gas, vapori; Incendi, esplosioni; Inalazione polveri,fibre.

Posa di serramenti esterni (fase)Posa di serramenti esterni.

Macchine utilizzate:1) Gru a torre.

Lavoratori impegnati:1) Addetto alla posa di serramenti esterni;

Addetto alla posa di serramenti esterni in legno, PVC, metallo con o senza taglio termico, ecc.Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo:a) DPI: addetto alla posa di serramenti esterni;

Prescrizioni Organizzative:

Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) guanti; b) occhiali protettivi; c)calzature di sicurezza con suola antisdrucciolo e imperforabile; d) mascherina antipolvere.

Rischi a cui è esposto il lavoratore:a) Caduta dall'alto;b) Caduta di materiale dall'alto o a livello;c) Rumore;

Attrezzi utilizzati dal lavoratore:a) Attrezzi manuali;b) Ponteggio metallico fisso;

Rischi generati dall'uso degli attrezzi:Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a livello;Scivolamenti, cadute a livello.

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IMPIANTILa Lavorazione è suddivisa nelle seguenti Fasi e Sottofasi:Realizzazione di impianto elettrico esterno

Realizzazione di impianto elettrico esterno (fase)Realizzazione dell'impianto elettrico esterno per la ri-alimentazione delle lampade di emergenza a partire dal quadro di zona,consistente nella posa in opera di canalette, cassette di derivazione, morsetti e relativi accessori, punti luce, prese, quadri diprotezione e comando, impianto di messa a terra.

Lavoratori impegnati:1) Addetto alla realizzazione di impianto elettrico interno;

Addetto alla realizzazione dell'impianto elettrico a partire dal quadro di alloggio o di zona, consistente nella posa in opera dicanalette in p.v.c. sotto traccia flessibili ed autoestinguenti, conduttori flessibili di rame con isolamento in p.v.c. nonpropagante l'incendio, cassette di derivazione, morsetti e relativi accessori, punti luce, prese, quadri di protezione(magnetotermi differenziali, "salvavita", ecc.) e comando, impianto di messa a terra.Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo:a) DPI: addetto alla realizzazione di impianto elettrico interno;

Prescrizioni Organizzative:

Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) guanti isolanti; b) occhialiprotettivi; c) calzature di sicurezza con suola antisdrucciolo.

Rischi a cui è esposto il lavoratore:a) Vibrazioni;b) Rumore;c) Elettrocuzione;d) Punture, tagli, abrasioni;e) Scivolamenti, cadute a livello;

Attrezzi utilizzati dal lavoratore:a) Ponteggio mobile o trabattello;b) Scala semplice;c) Attrezzi manuali;d) Scanalatrice per muri ed intonaci;e) Trapano elettrico;f) Avvitatore elettrico;g) Smerigliatrice angolare (flessibile);

Rischi generati dall'uso degli attrezzi:Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a livello; Urti, colpi, impatti, compressioni; Punture, tagli, abrasioni;Elettrocuzione; Inalazione polveri, fibre.

SMOBILIZZO DEL CANTIERELa Lavorazione è suddivisa nelle seguenti Fasi e Sottofasi:Smobilizzo del cantiere

Smobilizzo del cantiere (fase)Smobilizzo del cantiere realizzato attraverso lo smontaggio delle postazioni di lavoro fisse, di tutti gli impianti di cantiere, delleopere provvisionali e di protezione e della recinzione posta in opera all'insediamento del cantiere stesso.

Macchine utilizzate:1) Autocarro;2) Autogrù.

Lavoratori impegnati:1) Addetto allo smobilizzo del cantiere;

Addetto allo smobilizzo del cantiere realizzato attraverso lo smontaggio delle postazioni di lavoro fisse, di tutti gli impianti dicantiere, delle opere provvisionali e di protezione, della recinzione posta in opera all'insediamento del cantiere stesso ed ilcaricamento di tutte le attrezzature, macchine e materiali eventualmente presenti, su autocarri per l'allontanamento.Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo:a) DPI: addetto allo smobilizzo del cantiere;

Prescrizioni Organizzative:

Devono essere forniti ai lavoratori adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) guanti; c) calzature disicurezza con suola antisdrucciolo e imperforabile; d) occhiali di sicurezza.

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Rischi a cui è esposto il lavoratore:a) Caduta di materiale dall'alto o a livello;b) Rumore;

Attrezzi utilizzati dal lavoratore:a) Scala doppia;b) Scala semplice;c) Attrezzi manuali;d) Avvitatore elettrico;e) Smerigliatrice angolare (flessibile);f) Trapano elettrico;

Rischi generati dall'uso degli attrezzi:Caduta dall'alto; Cesoiamenti, stritolamenti; Urti, colpi, impatti, compressioni; Punture, tagli, abrasioni;Elettrocuzione; Inalazione polveri, fibre.

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RISCHI individuati nelle Lavorazioni e relativeMISURE PREVENTIVE E PROTETTIVE.

Elenco dei rischi:1) Caduta dall'alto;2) Caduta di materiale dall'alto o a livello;3) Chimico;4) Elettrocuzione;5) Inalazione polveri, fibre;6) M.M.C. (sollevamento e trasporto);7) Punture, tagli, abrasioni;8) R.O.A. (operazioni di saldatura);9) Rumore;10) Scivolamenti, cadute a livello;11) Urti, colpi, impatti, compressioni;12) Vibrazioni.

RISCHIO: "Caduta dall'alto"Descrizione del Rischio:Lesioni a causa di cadute dall'alto per perdita di stabilità dell'equilibrio dei lavoratori, in assenza di adeguate misure di prevenzione,da un piano di lavoro ad un altro posto a quota inferiore.

MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE:

a) Nelle lavorazioni: Rimozione di scossaline, canali di gronda e pluviali; Rimozione di panerottoli, ringhiere eparapetti in carpenteria metallica; Rimozione di serramenti esterni; Demolizione del tamponamento esterno; Posa distruttura di sostegno per pannelli di facciata; Applicazione esterna di pannelli isolanti su superfici verticali;Montaggio di pannelli metallici di rivestimento per facciata; Realizzazione di opere di lattoneria; Posa di pianerottoli,ringhiere e parapetti in carpenteria metallica; Posa di serramenti esterni;

Prescrizioni Esecutive:

Nei lavori in quota, ogni qualvolta non siano attuabili le misure di prevenzione e protezione collettiva, si devono utilizzaredispositivi di protezione individuale contro le cadute dall'alto. In particolare sono da prendere in considerazione specificisistemi di sicurezza che consentono una maggior mobilità del lavoratore quali: avvolgitori/svolgitori automatici di fune ditrattenuta; sistema a guida fissa e ancoraggio scorrevole, altri sistemi analoghi.

RISCHIO: "Caduta di materiale dall'alto o a livello"Descrizione del Rischio:Lesioni causate dall'investimento di masse cadute dall'alto, durante le operazioni di trasporto di materiali o per caduta degli stessi daopere provvisionali, o a livello, a seguito di demolizioni mediante esplosivo o a spinta da parte di materiali frantumati proiettati adistanza.

MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE:

a) Nelle lavorazioni: Allestimento di depositi, zone per lo stoccaggio dei materiali e per gli impianti fissi; Allestimentodi servizi igienico-assistenziali del cantiere; Rimozione di panerottoli, ringhiere e parapetti in carpenteria metallica;Posa di struttura di sostegno per pannelli di facciata; Applicazione esterna di pannelli isolanti su superfici verticali;Montaggio di pannelli metallici di rivestimento per facciata; Posa di pianerottoli, ringhiere e parapetti in carpenteriametallica; Posa di serramenti esterni; Smobilizzo del cantiere;

Prescrizioni Esecutive:

Gli addetti all'imbracatura devono seguire le seguenti indicazioni: a) verificare che il carico sia stato imbracato correttamente;b) accompagnare inizialmente il carico fuori dalla zona di interferenza con attrezzature, ostacoli o materiali eventualmentepresenti; c) allontanarsi dalla traiettoria del carico durante la fase di sollevamento; d) non sostare in attesa sotto la traiettoriadel carico; e) avvicinarsi al carico in arrivo per pilotarlo fuori dalla zona di interferenza con eventuali ostacoli presenti; f)accertarsi della stabilità del carico prima di sgancioarlo; g) accompagnare il gancio fuori dalla zona impegnata da attrezzatureo materiali durante la manovra di richiamo.

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RISCHIO: ChimicoDescrizione del Rischio:Attività in cui sono impiegati agenti chimici, o se ne prevede l'utilizzo, in ogni tipo di procedimento, compresi la produzione, lamanipolazione, l'immagazzinamento, il trasporto o l'eliminazione e il trattamento dei rifiuti, o che risultino da tale attività lavorativa.Per tutti i dettagli inerenti l'analisi del rischio (schede di valutazione, ecc) si rimanda al documento di valutazione specifico.

MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE:

a) Nelle lavorazioni: Applicazione esterna di pannelli isolanti su superfici verticali;Misure tecniche e organizzative:

Misure generali. A seguito di valutazione dei rischi, al fine di eliminare o, comunque ridurre al minimo, i rischi derivanti daagenti chimici pericolosi, devono essere adottate adeguate misure generali di protezione e prevenzione: a) la progettazione el'organizzazione dei sistemi di lavorazione sul luogo di lavoro deve essere effettuata nel rispetto delle condizioni di salute esicurezza dei lavoratori; b) le attrezzature di lavoro fornite devono essere idonee per l'attività specifica e mantenuteadeguatamente; c) il numero di lavoratori presenti durante l'attività specifica deve essere quello minimo in funzione dellanecessità della lavorazione; d) la durata e l'intensità dell’esposizione ad agenti chimici pericolosi deve essere ridotta alminimo; e) devono essere fornite indicazioni in merito alle misure igieniche da rispettare per il mantenimento delle condizionidi salute e sicurezza dei lavoratori; f) le quantità di agenti presenti sul posto di lavoro, devono essere ridotte al minimo, infunzione delle necessità di lavorazione; g) devono essere adottati metodi di lavoro appropriati comprese le disposizioni chegarantiscono la sicurezza nella manipolazione, nell'immagazzinamento e nel trasporto sul luogo di lavoro di agenti chimicipericolosi e dei rifiuti che contengono detti agenti.

RISCHIO: "Elettrocuzione"Descrizione del Rischio:Elettrocuzione per contatto diretto o indiretto con parti dell'impianto elettrico in tensione o folgorazione dovuta a caduta di fulmini inprossimità del lavoratore.

MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE:

a) Nelle lavorazioni: Realizzazione di impianto elettrico del cantiere; Realizzazione di impianto di messa a terra delcantiere;

Prescrizioni Organizzative:

I lavori su impianti o apparecchiature elettriche devono essere effettuati solo da imprese singole o associate (elettricisti)abilitate che dovranno rilasciare, prima della messa in esercizio dell'impianto, la "dichiarazione di conformità".

Riferimenti Normativi:

D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 82; D.M. 22 gennaio 2008 n.37.

RISCHIO: "Inalazione polveri, fibre"Descrizione del Rischio:Lesioni all'apparato respiratorio ed in generale alla salute del lavoratore derivanti dall'esposizione per l'impiego diretto di materiali ingrana minuta, in polvere o in fibrosi e/o derivanti da lavorazioni o operazioni che ne comportano l'emissione.

MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE:

a) Nelle lavorazioni: Demolizione del tamponamento esterno;Prescrizioni Organizzative:

Durante i lavori di demolizione si deve provvedere a ridurre il sollevamento della polvere, irrorando con acqua le murature ed imateriali di risulta e curando che lo stoccaggio e l'evacuazione dei detriti e delle macerie avvengano correttamente.

Riferimenti Normativi:

D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 96; D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 153.

RISCHIO: M.M.C. (sollevamento e trasporto)Descrizione del Rischio:Attività comportante movimentazione manuale di carichi con operazioni di trasporto o sostegno comprese le azioni di sollevare edeporre i carichi. Per tutti i dettagli inerenti l'analisi del rischio (schede di valutazione, ecc) si rimanda al documento di valutazionespecifico.

MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE:

a) Nelle lavorazioni: Rimozione di panerottoli, ringhiere e parapetti in carpenteria metallica; Rimozione di serramentiesterni; Demolizione del tamponamento esterno;

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Misure tecniche e organizzative:

Organizzazione del lavoro. Le attività lavorative devono essere organizzate tenuto conto delle seguenti indicazioni: a)l'ambiente di lavoro (temperatura, umidità e ventilazione) deve presentare condizioni microclimatiche adeguate; b) gli spazidedicati alla movimentazione devono essere adeguati; c) il sollevamento dei carichi deve essere eseguito sempre con due manie da una sola persona; d) il carico da sollevare non deve essere estremamente freddo, caldo o contaminato; e) le altre attivitàdi movimentazione manuale devono essere minimali; f) deve esserci adeguata frizione tra piedi e pavimento; g) i gesti disollevamento devono essere eseguiti in modo non brusco.

RISCHIO: "Punture, tagli, abrasioni"Descrizione del Rischio:Lesioni per punture, tagli, abrasioni di parte del corpo per contatto accidentale dell'operatore con elementi taglienti o pungenti ocomunque capaci di procurare lesioni.

RISCHIO: R.O.A. (operazioni di saldatura)Descrizione del Rischio:Attività di saldatura comportante un rischio di esposizione a Radiazioni Ottiche Artificiali (ROA) nel campo dei raggi ultravioletti,infrarossi e radiazioni visibili. Per tutti i dettagli inerenti l'analisi del rischio (schede di valutazione, dispositivi di protezioneindividuale, ecc) si rimanda al documento di valutazione specifico.

MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE:

a) Nelle lavorazioni: Posa di pianerottoli, ringhiere e parapetti in carpenteria metallica;Misure tecniche e organizzative:

Misure tecniche, organizzative e procedurali. Al fine di ridurre l'esposizione a radiazioni ottiche artificiali devono essereadottate le seguenti misure: a) durante le operazioni di saldatura devono essere adottati metodi di lavoro che comportano unaminore esposizione alle radiazioni ottiche; b) devono essere applicate adeguate misure tecniche per ridurre l’emissione delleradiazioni ottiche, incluso, quando necessario, l’uso di dispositivi di sicurezza, schermatura o analoghi meccanismi diprotezione della salute; c) devono essere predisposti opportuni programmi di manutenzione delle attrezzature per le operazionidi saldatura, dei luoghi di lavoro e delle postazioni di lavoro; d) i luoghi e le postazioni di lavoro devono essere progettati alfine di ridurre le esposizione alle radiazioni ottiche prodotte dalle operazioni di saldatura; e) la durata delle operazioni disaldatura deve essere ridotta al minimo possibile; f) i lavoratori devono avere la disponibilità di adeguati dispositivi diprotezione individuale dalle radiazioni ottiche prodotte durante le operazioni di saldatura; g) i lavoratori devono avere ladisponibilità delle istruzioni del fabbricante delle attrezzature utilizzate nelle operazioni di saldatura; h) le aree in cui sieffettuano operazioni di saldatura devono essere indicate con un’apposita segnaletica e l’accesso alle stesse deve esserelimitato.

RISCHIO: RumoreDescrizione del Rischio:Attività con esposizione dei lavoratori a rumore. Per tutti i dettagli inerenti l'analisi del rischio (schede di valutazione, dispositivi diprotezione individuale, ecc) si rimanda al documento di valutazione specifico.

MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE:

a) Nelle lavorazioni: Realizzazione della recinzione e degli accessi al cantiere; Realizzazione della viabilità delcantiere; Allestimento di depositi, zone per lo stoccaggio dei materiali e per gli impianti fissi; Allestimento di serviziigienico-assistenziali del cantiere; Realizzazione di impianto elettrico del cantiere; Realizzazione di impianto di messaa terra del cantiere; Rimozione di impianti; Rimozione di panerottoli, ringhiere e parapetti in carpenteria metallica;Demolizione del tamponamento esterno; Posa di struttura di sostegno per pannelli di facciata; Posa di pianerottoli,ringhiere e parapetti in carpenteria metallica; Realizzazione di impianto elettrico esterno; Smobilizzo del cantiere;

Fascia di appartenenza. Il livello di esposizione è "Maggiore dei valori superiori di azione: 85 dB(A) e 137 dB(C)".

Misure tecniche e organizzative:

Organizzazione del lavoro. Le attività lavorative devono essere organizzate tenuto conto delle seguenti indicazioni: a)adozione di metodi di lavoro che implicano una minore esposizione al rumore; b) scelta di attrezzature di lavoro adeguate,tenuto conto del lavoro da svolgere, che emettano il minor rumore possibile; c) riduzione del rumore mediante una miglioreorganizzazione del lavoro attraverso la limitazione e della durata e dell’intensità dell’esposizione e l’adozione di orari di lavoroappropriati, con sufficienti periodi di riposo; d) adozione di opportuni programmi di manutenzione delle attrezzature emacchine di lavoro, del luogo di lavoro e dei sistemi sul posto di lavoro; e) progettazione della struttura dei luoghi e dei postidi lavoro al fine di ridurre l'esposizione al rumore dei lavoratori; f) adozione di misure tecniche per il contenimento del rumoretrasmesso per via aerea, quali schermature, involucri o rivestimenti realizzati con materiali fonoassorbenti; g) adozione dimisure tecniche per il contenimento del rumore strutturale, quali sistemi di smorzamento o di isolamento; h) locali di riposomessi a disposizione ai lavoratori con rumorosità ridotta a un livello compatibile con il loro scopo e le loro condizioni diutilizzo.

I.I.S. "Edoardo AMALDI", Orbassano (TO).Interventi di messa in sicurezza tamponamenti esterni. - Pag. 76

Segnalazione e delimitazione dell'ambiente di lavoro. I luoghi di lavoro devono avere i seguenti requisiti: a) indicazione,con appositi segnali, dei luoghi di lavoro dove i lavoratori sono esposti ad un rumore al di sopra dei valori superiori di azione;b) ove ciò è tecnicamente possibile e giustificato dal rischio, delimitazione e accesso limitato delle aree, dove i lavoratori sonoesposti ad un rumore al di sopra dei valori superiori di azione.

b) Nelle lavorazioni: Montaggio di pannelli metallici di rivestimento per facciata; Posa di serramenti esterni;

Fascia di appartenenza. Il livello di esposizione è "Compreso tra i valori inferiori e superiori di azione: 80/85 dB(A) e135/137 dB(C)".

Misure tecniche e organizzative:

Organizzazione del lavoro. Le attività lavorative devono essere organizzate tenuto conto delle seguenti indicazioni: a)adozione di metodi di lavoro che implicano una minore esposizione al rumore; b) scelta di attrezzature di lavoro adeguate,tenuto conto del lavoro da svolgere, che emettano il minor rumore possibile; c) riduzione del rumore mediante una miglioreorganizzazione del lavoro attraverso la limitazione e della durata e dell’intensità dell’esposizione e l’adozione di orari di lavoroappropriati, con sufficienti periodi di riposo; d) adozione di opportuni programmi di manutenzione delle attrezzature emacchine di lavoro, del luogo di lavoro e dei sistemi sul posto di lavoro; e) progettazione della struttura dei luoghi e dei postidi lavoro al fine di ridurre l'esposizione al rumore dei lavoratori; f) adozione di misure tecniche per il contenimento del rumoretrasmesso per via aerea, quali schermature, involucri o rivestimenti realizzati con materiali fonoassorbenti; g) adozione dimisure tecniche per il contenimento del rumore strutturale, quali sistemi di smorzamento o di isolamento; h) locali di riposomessi a disposizione ai lavoratori con rumorosità ridotta a un livello compatibile con il loro scopo e le loro condizioni diutilizzo.

c) Nelle lavorazioni: Realizzazione di opere di lattoneria;

Fascia di appartenenza. Il livello di esposizione è "Minore dei valori inferiori di azione: 80 dB(A) e 135 dB(C)".

Misure tecniche e organizzative:

Organizzazione del lavoro. Le attività lavorative devono essere organizzate tenuto conto delle seguenti indicazioni: a)adozione di metodi di lavoro che implicano una minore esposizione al rumore; b) scelta di attrezzature di lavoro adeguate,tenuto conto del lavoro da svolgere, che emettano il minor rumore possibile; c) riduzione del rumore mediante una miglioreorganizzazione del lavoro attraverso la limitazione e della durata e dell’intensità dell’esposizione e l’adozione di orari di lavoroappropriati, con sufficienti periodi di riposo; d) adozione di opportuni programmi di manutenzione delle attrezzature emacchine di lavoro, del luogo di lavoro e dei sistemi sul posto di lavoro; e) progettazione della struttura dei luoghi e dei postidi lavoro al fine di ridurre l'esposizione al rumore dei lavoratori; f) adozione di misure tecniche per il contenimento del rumoretrasmesso per via aerea, quali schermature, involucri o rivestimenti realizzati con materiali fonoassorbenti; g) adozione dimisure tecniche per il contenimento del rumore strutturale, quali sistemi di smorzamento o di isolamento; h) locali di riposomessi a disposizione ai lavoratori con rumorosità ridotta a un livello compatibile con il loro scopo e le loro condizioni diutilizzo.

RISCHIO: "Scivolamenti, cadute a livello"Descrizione del Rischio:Lesioni a causa di scivolamenti e cadute sul piano di lavoro, provocati da presenza di grasso o sporco sui punti di appiglio e/o dacattive condizioni del posto di lavoro o della viabilità pedonale e/o dalla cattiva luminosità degli ambienti di lavoro.

RISCHIO: "Urti, colpi, impatti, compressioni"Descrizione del Rischio:Lesioni per colpi, impatti, compressioni a tutto il corpo o alle mani per contatto con utensili, attrezzi o apparecchi di tipo manuale o aseguito di urti con oggetti di qualsiasi tipo presenti nel cantiere.

RISCHIO: VibrazioniDescrizione del Rischio:Attività con esposizione dei lavoratori a vibrazioni. Per tutti i dettagli inerenti l'analisi del rischio (schede di valutazione, ecc) sirimanda al documento di valutazione specifico.

MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE:

a) Nelle lavorazioni: Realizzazione di impianto elettrico del cantiere; Realizzazione di impianto di messa a terra delcantiere; Rimozione di impianti; Rimozione di panerottoli, ringhiere e parapetti in carpenteria metallica; Demolizionedel tamponamento esterno; Realizzazione di impianto elettrico esterno;

Fascia di appartenenza. Mano-Braccio (HAV): "Compreso tra 2,5 e 5,0 m/s²"; Corpo Intero (WBV): "Non presente".

Misure tecniche e organizzative:

Misure generali. I rischi, derivanti dall'esposizione dei lavoratori a vibrazioni, devono essere eliminati alla fonte o ridotti alminimo.

Organizzazione del lavoro. Le attività lavorative devono essere organizzate tenuto conto delle seguenti indicazioni: a) iI.I.S. "Edoardo AMALDI", Orbassano (TO).

Interventi di messa in sicurezza tamponamenti esterni. - Pag. 77

metodi di lavoro adottati devono essere quelli che richiedono la minore esposizione a vibrazioni meccaniche; b) la durata el'intensità dell'esposizione a vibrazioni meccaniche deve essere opportunamente limitata al minimo necessario per le esigenzedella lavorazione; c) l'orario di lavoro deve essere organizzato in maniera appropriata al tipo di lavoro da svolgere; d) devonoessere previsti adeguati periodi di riposo in funzione del tipo di lavoro da svolgere.Attrezzature di lavoro. Le attrezzature di lavoro impiegate devono: a) essere adeguate al lavoro da svolgere; b) essereconcepite nel rispetto dei principi ergonomici; c) produrre il minor livello possibile di vibrazioni, tenuto conto del lavoro dasvolgere; d) essere soggette ad adeguati programmi di manutenzione.

Dispositivi di protezione individuale:

Indumenti per la protezione dal freddo e dall'umidità, guanti che attenuano la vibrazione trasmessa al sistema mano-braccio,maniglie che attenuano la vibrazione trasmessa al sistema mano-braccio.

b) Nelle lavorazioni: Montaggio di pannelli metallici di rivestimento per facciata;

Fascia di appartenenza. Mano-Braccio (HAV): "Inferiore a 2,5 m/s²"; Corpo Intero (WBV): "Non presente".

Misure tecniche e organizzative:

Misure generali. I rischi, derivanti dall'esposizione dei lavoratori a vibrazioni, devono essere eliminati alla fonte o ridotti alminimo.

I.I.S. "Edoardo AMALDI", Orbassano (TO).Interventi di messa in sicurezza tamponamenti esterni. - Pag. 78

ATTREZZATURE utilizzate nelle Lavorazioni

Elenco degli attrezzi:1) Andatoie e Passerelle;2) Argano a bandiera;3) Argano a cavalletto;4) Attrezzi manuali;5) Avvitatore elettrico;6) Carriola;7) Martello demolitore elettrico;8) Ponte su cavalletti;9) Ponteggio metallico fisso;10) Ponteggio mobile o trabattello;11) Saldatrice elettrica;12) Scala doppia;13) Scala semplice;14) Scanalatrice per muri ed intonaci;15) Sega a disco per metalli;16) Sega circolare;17) Smerigliatrice angolare (flessibile);18) Taglierina elettrica;19) Trapano elettrico.

Andatoie e PasserelleLe andatoie e le passerelle sono opere provvisionali predisposte per consentire il collegamento di posti di lavoro collocati a quotedifferenti o separati da vuoti, come nel caso di scavi in trincea o ponteggi.

Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:1) Caduta dall'alto;2) Caduta di materiale dall'alto o a livello;

Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo:1) Andatoie e Passerelle: misure preventive e protettive;

Prescrizioni Esecutive:

Istruzioni per gli addetti: 1) verificare la stabilità e la completezza delle passerelle o andatoie, con particolare riguardo alletavole che compongono il piano di calpestio ed ai parapetti; 2) verificare la completezza e l'efficacia della protezione verso ilvuoto (parapetto con arresto al piede); 3) non sovraccaricare passerelle o andatoie con carichi eccessivi; 4) verificare di nondover movimentare manualmente carichi superiori a quelli consentiti; 5) segnalare al responsabile del cantiere eventuali nonrispondenze a quanto indicato.

Riferimenti Normativi:

D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 130.

2) DPI: utilizzatore andatoie e passarelle;Prescrizioni Organizzative:

Devono essere forniti all'utilizzatore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) calzature di sicurezza; b) guanti; c)indumenti protettivi.

Argano a bandieraL'argano è un apparecchio di sollevamento utilizzato prevalentemente nei cantieri urbani di recupero e piccola ristrutturazione per ilsollevamento al piano di lavoro dei materiali e degli attrezzi.

Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:1) Caduta dall'alto;2) Caduta di materiale dall'alto o a livello;3) Punture, tagli, abrasioni;4) Urti, colpi, impatti, compressioni;

I.I.S. "Edoardo AMALDI", Orbassano (TO).Interventi di messa in sicurezza tamponamenti esterni. - Pag. 79

Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo:1) Argano a bandiera: misure preventive e protettive;

Prescrizioni Esecutive:

Prima dell'uso: 1) verificare la presenza dei parapetti completi sul perimetro del posto di manovra; 2) verificare la presenzadegli staffoni e della tavola fermapiede da 30 cm nella parte frontale dell'elevatore; 3) verificare l'integrità della strutturaportante l'argano; 4) con ancoraggio: verificare l'efficienza del puntone di fissaggio; 5) verificare l'efficienza della sicura delgancio e dei morsetti fermafune con redancia; 6) verificare l'integrità delle parti elettriche visibili; 7) verificare l'efficienzadell'interruttore di linea presso l'elevatore; 8) verificare la funzionalità della pulsantiera; 9) verificare l'efficienza del fine corsasuperiore e del freno per la discesa del carico; 10) transennare a terra l'area di tiro.Durante l'uso: 1) mantenere abbassati gli staffoni; 2) usare la cintura di sicurezza in momentanea assenza degli staffoni; 3)usare i contenitori adatti al materiale da sollevare; 4) verificare la corretta imbracatura dei carichi e la perfetta chiusura dellasicura del gancio; 5) non utilizzare la fune dell'elevatore per imbracare carichi; 6) segnalare eventuali guasti; 7) perl'operatore a terra: non sostare sotto il carico.Dopo l'uso: 1) scollegare elettricamente l'elevatore; 2) ritrarre l'elevatore all'interno del solaio.

Riferimenti Normativi:

D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Titolo III, Capo 1; D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Titolo III, Capo 3; D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Allegato 6.

2) DPI: utilizzatore argano a bandiera;Prescrizioni Organizzative:

Devono essere forniti all'utilizzatore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) calzature di sicurezza; c)guanti; d) indumenti protettivi; e) attrezzatura anticaduta.

Argano a cavallettoL'argano è un apparecchio di sollevamento utilizzato prevalentemente nei cantieri urbani di recupero e piccola ristrutturazione per ilsollevamento al piano di lavoro dei materiali e degli attrezzi.

Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:1) Caduta dall'alto;2) Caduta di materiale dall'alto o a livello;3) Punture, tagli, abrasioni;4) Urti, colpi, impatti, compressioni;

Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo:1) Argano a cavalletto: misure preventive e protettive;

Prescrizioni Esecutive:

Prima dell'uso: 1) verificare la presenza dei parapetti completi sul perimetro del posto di manovra; 2) verificare la presenzadegli staffoni e della tavola fermapiede da 30 cm nella parte frontale dell'elevatore; 3) verificare l'integrità della strutturaportante l'argano; 4) con ancoraggio: verificare l'efficienza del puntone di fissaggio; 5) verificare l'efficienza della sicura delgancio e dei morsetti fermafune con redancia; 6) verificare l'integrità delle parti elettriche visibili; 7) verificare l'efficienzadell'interruttore di linea presso l'elevatore; 8) verificare la funzionalità della pulsantiera; 9) verificare l'efficienza del fine corsasuperiore e del freno per la discesa del carico; 10) transennare a terra l'area di tiro.Durante l'uso: 1) mantenere abbassati gli staffoni; 2) usare la cintura di sicurezza in momentanea assenza degli staffoni; 3)usare i contenitori adatti al materiale da sollevare; 4) verificare la corretta imbracatura dei carichi e la perfetta chiusura dellasicura del gancio; 5) non utilizzare la fune dell'elevatore per imbracare carichi; 6) segnalare eventuali guasti; 7) perl'operatore a terra: non sostare sotto il carico.Dopo l'uso: 1) scollegare elettricamente l'elevatore; 2) ritrarre l'elevatore all'interno del solaio.

Riferimenti Normativi:

D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Titolo III, Capo 1; D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Titolo III, Capo 3; D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Allegato 6.

2) DPI: utilizzatore argano a cavalletto;Prescrizioni Organizzative:

Devono essere forniti all'utilizzatore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) calzature di sicurezza; c)guanti; d) indumenti protettivi; e) attrezzatura anticaduta.

Attrezzi manualiGli attrezzi manuali, presenti in tutte le fasi lavorative, sono sostanzialmente costituiti da una parte destinata all'impugnatura edun'altra, variamente conformata, alla specifica funzione svolta.

Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:1) Punture, tagli, abrasioni;2) Urti, colpi, impatti, compressioni;

I.I.S. "Edoardo AMALDI", Orbassano (TO).Interventi di messa in sicurezza tamponamenti esterni. - Pag. 80

Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo:1) Attrezzi manuali: misure preventive e protettive;

Prescrizioni Esecutive:

Prima dell'uso: 1) controllare che l'utensile non sia deteriorato; 2) sostituire i manici che presentino incrinature oscheggiature; 3) verificare il corretto fissaggio del manico; 4) selezionare il tipo di utensile adeguato all'impiego; 5) per puntee scalpelli utilizzare idonei paracolpi ed eliminare le sbavature dalle impugnature.Durante l'uso: 1) impugnare saldamente l'utensile; 2) assumere una posizione corretta e stabile; 3) distanziareadeguatamente gli altri lavoratori; 4) non utilizzare in maniera impropria l'utensile; 5) non abbandonare gli utensili neipassaggi ed assicurarli da una eventuale caduta dall'alto; 6) utilizzare adeguati contenitori per riporre gli utensili di piccolataglia.Dopo l'uso: 1) pulire accuratamente l'utensile; 2) riporre correttamente gli utensili; 3) controllare lo stato d'uso dell'utensile.

Riferimenti Normativi:

D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Titolo III, Capo 1; D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Allegato 6.

2) DPI: utilizzatore attrezzi manuali;Prescrizioni Organizzative:

Devono essere forniti all'utilizzatore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) calzature di sicurezza; c)occhiali; d) guanti.

Avvitatore elettricoL'avvitatore elettrico è un utensile elettrico di uso comune nel cantiere edile.

Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:1) Elettrocuzione;2) Urti, colpi, impatti, compressioni;

Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo:1) Avvitatore elettrico: misure preventive e protettive;

Prescrizioni Esecutive:

Prima dell'uso: 1) utilizzare solo utensili a doppio isolamento (220 V), o utensili alimentati a bassissima tensione di sicurezza(50 V), comunque non collegati elettricamente a terra; 2) controllare l'integrità dei cavi e della spina d'alimentazione; 3)verificare la funzionalità dell'utensile; 4) verificare che l'utensile sia di conformazione adatta.Durante l'uso: 1) non intralciare i passaggi con il cavo di alimentazione; 2) interrompere l'alimentazione elettrica nelle pausedi lavoro; 3) segnalare eventuali malfunzionamenti.Dopo l'uso: 1) scollegare elettricamente l'utensile.

Riferimenti Normativi:

D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Titolo III, Capo 1; D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Titolo III, Capo 3; D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Allegato 6.

2) DPI: utilizzatore avvitatore elettrico;Prescrizioni Organizzative:

Devono essere forniti all'utilizzatore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) calzature di sicurezza; b) guanti.

CarriolaLa carriola è un'attrezzatura di cantiere per la movimentazione manuale di materiali.

Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:1) Punture, tagli, abrasioni;2) Urti, colpi, impatti, compressioni;

Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo:1) Carriola: misure preventive e protettive;

Prescrizioni Esecutive:

Prima dell'uso: 1) controllare che la carriola non sia deteriorata.Durante l'uso: 1) impugnare saldamente la carriola; 2) assumere una posizione corretta e stabile; 3) utilizzare la carriolaspingendola, evitando di trascinarla; 4) non utilizzare in maniera impropria la carriola.Dopo l'uso: 1) pulire accuratamente la carirola; 2) controllare lo stato d'uso della carirola.

Riferimenti Normativi:

D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Titolo III, Capo 3; D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Allegato 6.

2) DPI: utilizzatore carriola;Prescrizioni Organizzative:

Devono essere forniti all'utilizzatore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) calzature di sicurezza; c)guanti; d) indumenti protettivi.

I.I.S. "Edoardo AMALDI", Orbassano (TO).Interventi di messa in sicurezza tamponamenti esterni. - Pag. 81

Martello demolitore elettricoIl martello demolitore è un'attrezzatura la cui utilizzazione risulta necessaria ogni qualvolta si presenti l'esigenza di un elevatonumero di colpi ed una battuta potente.

Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:1) Elettrocuzione;2) Inalazione polveri, fibre;3) Urti, colpi, impatti, compressioni;

Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo:1) Martello demolitore elettrico: misure preventive e protettive;

Prescrizioni Esecutive:

Prima dell'uso: 1) verificare che l'utensile sia del tipo a doppio isolamento (220 V), o alimentato a bassissima tensione disicurezza (50V), comunque non collegato a terra; 2) verificare l'integrità del cavo e della spina di alimentazione; 3) verificareil funzionamento dell'interruttore; 4) segnalare la zona esposta a livello di rumorosità elevato; 5) utilizzare la punta adeguataal materiale da demolire.Durante l'uso: 1) impugnare saldamente l'utensile con le due mani tramite le apposite maniglie; 2) eseguire il lavoro incondizioni di stabilità adeguata; 3) non intralciare i passaggi con il cavo di alimentazione; 4) staccare il collegamento elettricodurante le pause di lavoro.Dopo l'uso: 1) scollegare elettricamente l'utensile; 2) controllare l'integrità del cavo d'alimentazione; 3) pulire l'utensile; 4)segnalare eventuali malfunzionamenti.

Riferimenti Normativi:

D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Titolo III, Capo 1; D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Titolo III, Capo 3; D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Allegato 6.

2) DPI: utilizzatore martello demolitore elettrico;Prescrizioni Organizzative:

Devono essere forniti all'utilizzatore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) calzature di sicurezza; c)occhiali; d) maschera; e) otoprotettori; f) guanti antivibrazioni; g) indumenti protettivi.

Ponte su cavallettiIl ponte su cavalletti è un'opera provvisionale costituita da un impalcato di assi in legno sostenuto da cavalletti.

Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:1) Scivolamenti, cadute a livello;

Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo:1) Ponte su cavalletti: misure preventive e protettive;

Prescrizioni Esecutive:

Istruzioni per gli addetti: 1) verificare la planarità del ponte. Se il caso, spessorare con zeppe in legno e non con mattoni oblocchi di cemento; 2) verificare le condizioni generali del ponte, con particolare riguardo all'integrità dei cavalletti ed allacompletezza del piano di lavoro; all'integrità, al blocco ed all'accostamento delle tavole; 3) non modificare la correttacomposizione del ponte rimuovendo cavalletti o tavole né utilizzare le componenti - specie i cavalletti se metallici - in modoimproprio; 4) non sovraccaricare il ponte con carichi non previsti o eccessivi ma caricarli con i soli materiali ed attrezzinecessari per la lavorazione in corso; 5) segnalare al responsabile del cantiere eventuali non rispondenze o mancanza delleattrezzature per poter operare come indicato.

Riferimenti Normativi:

D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 124; D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 139; D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Allegato 18, Punto 2.2.2..

2) DPI: utilizzatore ponte su cavalletti;Prescrizioni Organizzative:

Devono essere forniti all'utilizzatore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) calzature di sicurezza; c)guanti.

Ponteggio metallico fissoIl ponteggio metallico fisso è un'opera provvisionale realizzata per eseguire lavori di ingegneria civile, quali nuove costruzioni oristrutturazioni e manutenzioni, ad altezze superiori ai 2 metri.

Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:1) Caduta dall'alto;2) Caduta di materiale dall'alto o a livello;3) Scivolamenti, cadute a livello;

I.I.S. "Edoardo AMALDI", Orbassano (TO).Interventi di messa in sicurezza tamponamenti esterni. - Pag. 82

Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo:1) Ponteggio metallico fisso: misure preventive e protettive;

Prescrizioni Esecutive:

Istruzioni per gli addetti: 1) verificare che il ponteggio venga conservato in buone condizioni di manutenzione, che laprotezione contro gli agenti nocivi esterni sia efficace e che il marchio del costruttore si mantenga rintracciabile e decifrabile;2) verificare la stabilità e integrità di tutti gli elementi del ponteggio ad intervalli periodici, dopo violente perturbazioniatmosferiche o prolungate interruzioni delle attività; 3) procedere ad un controllo più accurato quando si interviene in uncantiere già avviato, con il ponteggio già installato o in fase di completamento; 4) accedere ai vari piani del ponteggio in modoagevole e sicuro, utilizzando le apposite scale a mano sfalsate ad ogni piano, vincolate e protette verso il lato esterno; 5) nonsalire o scendere lungo gli elementi del ponteggio; 6) evitare di correre o saltare sugli intavolati del ponteggio; 7) evitare digettare dall'alto materiali di qualsiasi genere o elementi metallici del ponteggio; 8) abbandonare il ponteggio in presenza diforte vento; 9) controllare che in cantiere siano conservate tutte le documentazioni tecniche necessarie e richieste relativeall'installazione del ponteggio metallico; 10) verificare che gli elementi del ponteggio ancora ritenuti idonei al reimpiego sianotenuti separati dal materiale non più utilizzabile; 11) segnalare al responsabile del cantiere eventuali non rispondenze a quantoindicato.

Riferimenti Normativi:

D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Titolo IV, Capo II, Sezione IV; D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Titolo IV, Capo II, Sezione V; D.Lgs. 9 aprile2008 n. 81, Allegato 18, Punto 2.; D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Allegato 18, Punto 3..

2) DPI: utilizzatore ponteggio metallico fisso;Prescrizioni Organizzative:

Devono essere forniti all'utilizzatore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) calzature di sicurezza; c)guanti; d) attrezzatura anticaduta.

Ponteggio mobile o trabattelloIl ponteggio mobile su ruote o trabattello è un'opera provvisionale utilizzata per eseguire lavori di ingegneria civile, quali nuovecostruzioni o ristrutturazioni e manutenzioni, ad altezze superiori ai 2 metri ma che non comportino grande impegno temporale.

Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:1) Caduta dall'alto;2) Caduta di materiale dall'alto o a livello;3) Urti, colpi, impatti, compressioni;

Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo:1) Ponteggio mobile o trabattello: misure preventive e protettive;

Prescrizioni Esecutive:

Istruzioni per gli addetti: 1) verificare che il ponte su ruote sia realmente tale e non rientri nel regime imposto dallaautorizzazione ministeriale; 2) rispettare con scrupolo le prescrizioni e le indicazioni fornite dal costruttore; 3) verificare ilbuon stato di elementi, incastri, collegamenti; 4) montare il ponte in tutte le parti, con tutte le componenti; 5) accertare laperfetta planarità e verticalità della struttura e, se il caso, ripartire il carico del ponte sul terreno con tavoloni; 6) verificarel'efficacia del blocco ruote; 7) usare i ripiani in dotazione e non impalcati di fortuna; 8) predisporre sempre sotto il piano dilavoro un regolare sottoponte a non più di m 2,50; 9) verificare che non si trovino linee elettriche aeree a distanza inferiore alledistanze di sicurezza consentite (tali distanze di sicurezza variano in base alla tensione della linea elettrica in questione, e sono:mt 3, per tensioni fino a 1 kV, mt 3.5, per tensioni pari a 10 kV e pari a 15 kV, mt 5, per tensioni pari a 132 kV e mt 7, pertensioni pari a 220 kV e pari a 380 kV); 10) non installare sul ponte apparecchi di sollevamento; 11) non effettuarespostamenti con persone sopra.

Riferimenti Normativi:

D.M. 22 maggio 1992 n.466; D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Titolo IV, Capo II, Sezione VI.

2) DPI: utilizzatore ponteggio mobile o trabattello;Prescrizioni Organizzative:

Devono essere forniti all'utilizzatore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) calzature di sicurezza; c)guanti.

Saldatrice elettricaLa saldatrice elettrica è un utensile ad arco o a resistenza per l'effettuazione di saldature elettriche.

Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:1) Elettrocuzione;2) Inalazione fumi, gas, vapori;3) Incendi, esplosioni;

I.I.S. "Edoardo AMALDI", Orbassano (TO).Interventi di messa in sicurezza tamponamenti esterni. - Pag. 83

Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo:1) Saldatrice elettrica: misure preventive e protettive;

Prescrizioni Esecutive:

Prima dell'uso: 1) verificare l'integrità dei cavi e della spina di alimentazione; 2) verificare l'integrità della pinzaportaelettrodo; 3) non effettuare operazioni di saldatura in presenza di materiali infiammabili; 4) in caso di lavorazione inambienti confinati, predisporre un adeguato sistema di aspirazione fumi e/o di ventilazione.Durante l'uso: 1) non intralciare i passaggi con il cavo di alimentazione; 2) allontanare il personale non addetto alleoperazioni di saldatura; 3) nelle pause di lavoro interrompere l'alimentazione elettrica.Dopo l'uso: 1) staccare il collegamento elettrico della macchina; 2) segnalare eventuali malfunzionamenti.

Riferimenti Normativi:

D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Titolo III, Capo 1; D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Titolo III, Capo 3; D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Allegato 6.

2) DPI: utilizzatore saldatrice elettrica;Prescrizioni Organizzative:

Devono essere forniti all'utilizzatore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) calzature di sicurezza; c)maschere per saldatore; d) guanti; e) grembiule da saldatore; f) indumenti protettivi.

Scala doppiaLa scala doppia è adoperata per superare dislivelli o effettuare operazioni di carattere temporaneo a quote non altrimentiraggiungibili.

Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:1) Caduta dall'alto;2) Cesoiamenti, stritolamenti;3) Urti, colpi, impatti, compressioni;

Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo:1) Scala doppia: misure preventive e protettive;

Prescrizioni Organizzative:

Caratteristiche di sicurezza: 1) le scale doppie devono essere costruite con materiale adatto alle condizioni di impiego,possono quindi essere in ferro, alluminio o legno, ma devono essere sufficientemente resistenti ed avere dimensioni appropriateall'uso; 2) le scale in legno devono avere i pioli incastrati nei montanti che devono essere trattenuti con tiranti in ferro applicatisotto i due pioli estremi; le scale lunghe più di 4 m devono avere anche un tirante intermedio; 3) le scale doppie non devonosuperare l'altezza di 5 m; 4) le scale doppie devono essere provviste di catena o dispositivo analogo che impedisca l'aperturadella scala oltre il limite prestabilito di sicurezza.

Prescrizioni Esecutive:

Prima dell'uso: 1) e' vietata la riparazione dei pioli rotti con listelli di legno chiodati sui montanti; 2) le scale devono essereutilizzate solo su terreno stabile e in piano; 3) il sito dove viene installata la scala deve essere sgombro da eventuali materiali elontano dai passaggi.Durante l'uso: 1) durante gli spostamenti laterali nessun lavoratore deve trovarsi sulla scala; 2) la scala deve essere utilizzatada una sola persona per volta limitando il peso dei carichi da trasportare; 3) la salita e la discesa vanno effettuate con il visorivolto verso la scala.Dopo l'uso: 1) controllare periodicamente lo stato di conservazione delle scale provvedendo alla manutenzione necessaria; 2)le scale non utilizzate devono essere conservate in un luogo riparato dalle intemperie e, possibilmente, sospese ad appositiganci; 3) segnalare immediatamente eventuali anomalie riscontrate, in particolare: pioli rotti, gioco fra gli incastri,fessurazioni, carenza dei dispositivi di arresto.

Riferimenti Normativi:

D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 113.

2) DPI: utilizzatore scala doppia;Prescrizioni Organizzative:

Devono essere forniti all'utilizzatore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) calzature di sicurezza; c)guanti.

Scala sempliceLa scala semplice è adoperata per superare dislivelli o effettuare operazioni di carattere temporaneo a quote non altrimentiraggiungibili.

Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:1) Caduta dall'alto;2) Urti, colpi, impatti, compressioni;

Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo:1) Scala semplice: misure preventive e protettive;

I.I.S. "Edoardo AMALDI", Orbassano (TO).Interventi di messa in sicurezza tamponamenti esterni. - Pag. 84

Prescrizioni Organizzative:

Caratteristiche di sicurezza: 1) le scale a mano devono essere costruite con materiale adatto alle condizioni di impiego,possono quindi essere in ferro, alluminio o legno, ma devono essere sufficientemente resistenti ed avere dimensioni appropriateall'uso; 2) le scale in legno devono avere i pioli incastrati nei montanti che devono essere trattenuti con tiranti in ferro applicatisotto i due pioli estremi; le scale lunghe più di 4 m devono avere anche un tirante intermedio; 3) in tutti i casi le scale devonoessere provviste di dispositivi antisdrucciolo alle estremità inferiori dei due montanti e di elementi di trattenuta o di appoggiantisdrucciolevoli alle estremità superiori.

Prescrizioni Esecutive:

Prima dell'uso: 1) la scala deve sporgere a sufficienza oltre il piano di accesso (è consigliabile che tale sporgenza sia dialmeno 1 m), curando la corrispondenza del piolo con lo stesso (è possibile far proseguire un solo montante efficacementefissato); 2) le scale usate per l'accesso a piani successivi non devono essere poste una in prosecuzione dell'altra; 3) le scaleposte sul filo esterno di una costruzione od opere provvisionali (ponteggi) devono essere dotate di corrimano e parapetto; 4) lascala deve distare dalla verticale di appoggio di una misura pari ad 1/4 della propria lunghezza; 5) è vietata la riparazione deipioli rotti con listelli di legno chiodati sui montanti; 6) le scale posizionate su terreno cedevole vanno appoggiate su un'unicatavola di ripartizione; 7) il sito dove viene installata la scala deve essere sgombro da eventuali materiali e lontano dai passaggi.Durante l'uso: 1) le scale non vincolate devono essere trattenute al piede da altra persona; 2) durante gli spostamenti lateralinessun lavoratore deve trovarsi sulla scala; 3) evitare l'uso di scale eccessivamente sporgenti oltre il piano di arrivo; 4) la scaladeve essere utilizzata da una sola persona per volta limitando il peso dei carichi da trasportare; 5) quando vengono eseguitilavori in quota, utilizzando scale ad elementi innestati, una persona deve esercitare da terra una continua vigilanza sulla scala;6) la salita e la discesa vanno effettuate con il viso rivolto verso la scala.Dopo l'uso: 1) controllare periodicamente lo stato di conservazione delle scale provvedendo alla manutenzione necessaria; 2)le scale non utilizzate devono essere conservate in un luogo riparato dalle intemperie e, possibilmente, sospese ad appositiganci; 3) segnalare immediatamente eventuali anomalie riscontrate, in particolare: pioli rotti, gioco fra gli incastri,fessurazioni, carenza dei dispositivi antiscivolo e di arresto.

Riferimenti Normativi:

D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 113.

2) DPI: utilizzatore scala semplice;Prescrizioni Organizzative:

Devono essere forniti all'utilizzatore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) calzature di sicurezza; c)guanti.

Scanalatrice per muri ed intonaciLa scanalatrice per muri ed intonaci è un utensile utilizzato per la realizzazione di impianti sotto traccia.

Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:1) Elettrocuzione;2) Inalazione polveri, fibre;3) Punture, tagli, abrasioni;

Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo:1) Scanalatrice per muri ed intonaci: misure preventive e protettive;

Prescrizioni Esecutive:

Prima dell'uso: 1) verificare che l'utensile sia del tipo a doppio isolamento (220V); 2) verificare la presenza del carter diprotezione; 3) verificare l'integrità del cavo e delle spine di alimentazione; 4) controllare il regolare fissaggio della fresa o deidischi; 5) segnalare la zona esposta a livello di rumorosità elevato.Durante l'uso: 1) eseguire il lavoro in condizioni di stabilità adeguata; 2) non intralciare i passaggi con il cavo dialimentazione; 3) evitare turni di lavoro prolungati e continui; 4) interrompere l'alimentazione elettrica durante le pause dilavoro.Dopo l'uso: 1) staccare il collegamento elettrico dell'utensile; 2) controllare l'integrità del cavo e della spina; 3) pulirel'utensile; 4) segnalare eventuali malfunzionamenti.

Riferimenti Normativi:

D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Titolo III, Capo 1; D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Titolo III, Capo 3; D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Allegato 6.

2) DPI: utilizzatore scanalatrice per muri ed intonaci;Prescrizioni Organizzative:

Devono essere forniti all'utilizzatore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) calzature di sicurezza; c)occhiali; d) maschera; e) otoprotettori; f) guanti antivibrazioni; g) indumenti protettivi.

Sega a disco per metalliLa sega a disco per metalli è un'attrezzatura atta a tagliare acciaio o altri metalli.

Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:1) Elettrocuzione;2) Getti, schizzi;

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3) Punture, tagli, abrasioni;

Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo:1) Sega a disco per metalli: misure preventive e protettive;

Prescrizioni Esecutive:

Prima dell'uso: 1) accertare la stabilità ed il corretto fissaggio della macchina; 2) verificare la disposizione del cavo dialimentazione affinché non intralci i passaggi e non sia esposto a danneggiamenti; 3) verificare l'integrità dei collegamentielettrici di messa a terra visibili e relative protezioni; 4) verificare il corretto fissaggio del disco; 5) verificare l'efficienzadell'interruttore di alimentazione; 6) verificare l'efficienza del tasto di avviamento a "uomo presente"; 7) controllarel'efficienza dell'impianto di lubrificazione della lama; 8) verificare che l'area di lavoro sia libera da materiali.Durante l'uso: 1) fissare il pezzo da tagliare nella morsa; 2) indossare indumenti aderenti al corpo senza parti svolazzanti.Dopo l'uso: 1) interrompere l'alimentazione elettrica agendo sul quadro o sull'interruttore a parete; 2) eseguire le operazionidi revisione, manutenzione e pulizia; 3) sgomberare l'area di lavoro da eventuali materiali; 4) segnalare eventuali guasti.

Riferimenti Normativi:

D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Titolo III, Capo 1; D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Titolo III, Capo 3; D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Allegato 6.

2) DPI: utilizzatore sega a disco per metalli;Prescrizioni Organizzative:

Devono essere forniti all'utilizzatore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) calzature di sicurezza; c)occhiali; d) otoprotettori; e) guanti.

Sega circolareLa sega circolare, quasi sempre presente nei cantieri, viene utilizzata per il taglio del legname da carpenteria e/o per quello usatonelle diverse lavorazioni.

Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:1) Elettrocuzione;2) Inalazione polveri, fibre;3) Punture, tagli, abrasioni;4) Scivolamenti, cadute a livello;5) Urti, colpi, impatti, compressioni;

Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo:1) Sega circolare: misure preventive e protettive;

Prescrizioni Esecutive:

Prima dell'uso: 1) verificare la presenza ed efficienza della cuffia di protezione registrabile o a caduta libera sul banco dilavoro in modo tale che risulti libera la sola parte attiva del disco necessaria per effettuare la lavorazione; 2) verificare lapresenza ed efficienza del coltello divisore in acciaio posto dietro la lama e registrato a non più di 3 mm. dalla dentatura deldisco (il suo scopo è quello di tenere aperto il taglio, quando si taglia legname per lungo, al fine di evitare il possibile rifiutodel pezzo o l'eccessivo attrito delle parti tagliate contro le facciate del disco); 3) verificare la presenza e l'efficienza deglischermi ai due lati del disco nella parte sottostante il banco di lavoro, in modo tale che sia evitato il contatto di tale parte dilama per azioni accidentali (come ad esempio potrebbe accadere durante l'azionamento dell'interruttore di manovra); 4)verificare la presenza ed efficienza degli spingitoi di legno per aiutarsi nel taglio di piccoli pezzi (se ben conformati edutilizzati evitano di portare le mani troppo vicino al disco o comunque sulla sua traiettoria); 5) verificare la stabilità dellamacchina (le vibrazioni eccessive possono provocare lo sbandamento del pezzo in lavorazione o delle mani che trattengono ilpezzo); 6) verificare la pulizia dell'area circostante la macchina, in particolare di quella corrispondente al posto di lavoro(eventuale materiale depositato può provocare inciampi o scivolamenti); 7) verificare la pulizia della superficie del banco dilavoro (eventuale materiale depositato può costituire intralcio durante l'uso e distrarre l'addetto dall'operazione di taglio); 8)verificare l'integrità dei collegamenti elettrici e di terra dei fusibili e delle coperture delle parti sotto tensione (scatolemorsettiere - interruttori); 9) verificare il buon funzionamento dell'interruttore di manovra; 10) verificare la disposizione delcavo di alimentazione (non deve intralciare le manovre, non deve essere soggetto ad urti o danneggiamenti con il materialelavorato o da lavorare, non deve intralciare i passaggi).Durante l'uso: 1) registrare la cuffia di protezione in modo tale che l'imbocco venga a sfiorare il pezzo in lavorazione overificare che sia libera di alzarsi al passaggio del pezzo in lavorazione e di abbassarsi sul banco di lavoro, per quellebasculanti; 2) per tagli di piccoli pezzi e, comunque, per quei tagli in cui le mani si verrebbero a trovare in prossimità del discoo sulla sua traiettoria, è indispensabile utilizzare spingitoi; 3) non distrarsi durante il taglio del pezzo; 4) normalmente lacuffia di protezione è anche un idoneo dispositivo atto a trattenere le schegge; 5) usare gli occhiali, se nella lavorazionespecifica la cuffia di protezione risultasse insufficiente a trattenere le schegge.Dopo l'uso: 1) la macchina potrebbe venire utilizzata da altra persona, quindi deve essere lasciata in perfetta efficienza; 2)lasciare il banco di lavoro libero da materiali; 3) lasciare la zona circostante pulita con particolare riferimento a quellacorrispondente al posto di lavoro; 4) verificare l'efficienza delle protezioni; 5) segnalare le eventuali anomalie al responsabiledel cantiere.

Riferimenti Normativi:

D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Titolo III, Capo 1; D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Titolo III, Capo 3; D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Allegato 6.

2) DPI: utilizzatore sega circolare;Prescrizioni Organizzative:

Devono essere forniti all'utilizzatore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) calzature di sicurezza; c)

I.I.S. "Edoardo AMALDI", Orbassano (TO).Interventi di messa in sicurezza tamponamenti esterni. - Pag. 86

occhiali; d) otoprotettori; e) guanti.

Smerigliatrice angolare (flessibile)La smerigliatrice angolare, più conosciuta come mola a disco o flessibile o flex, è un utensile portatile che reca un disco ruotante lacui funzione è quella di tagliare, smussare, lisciare superfici.

Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:1) Elettrocuzione;2) Inalazione polveri, fibre;3) Punture, tagli, abrasioni;

Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo:1) Smerigliatrice angolare (flessibile): misure preventive e protettive;

Prescrizioni Esecutive:

Prima dell'uso: 1) verificare che l'utensile sia a doppio isolamento (220 V); 2) controllare che il disco sia idoneo al lavoro daeseguire; 3) controllare il fissaggio del disco; 4) verificare l'integrità delle protezioni del disco e del cavo di alimentazione; 5)verificare il funzionamento dell'interruttore.Durante l'uso: 1) impugnare saldamente l'utensile per le due maniglie; 2) eseguire il lavoro in posizione stabile; 3) nonintralciare i passaggi con il cavo di alimentazione; 4) non manomettere la protezione del disco; 5) interromperel'alimentazione elettrica durante le pause di lavoro; 6) verificare l'integrità del cavo e della spina di alimentazione.Dopo l'uso: 1) staccare il collegamento elettrico dell'utensile; 2) controllare l'integrità del disco e del cavo di alimentazione;3) pulire l'utensile; 4) segnalare eventuali malfunzionamenti.

Riferimenti Normativi:

D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Titolo III, Capo 1; D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Titolo III, Capo 3; D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Allegato 6.

2) DPI: utilizzatore smerigliatrice angolare (flessibile);Prescrizioni Organizzative:

Devono essere forniti all'utilizzatore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) calzature di sicurezza; c)occhiali; d) maschera; e) otoprotettori; f) guanti antivibrazioni; g) indumenti protettivi.

Taglierina elettricaLa taglierina elettrica è un elettroutensile per il taglio di taglio di laterizi o piastrelle di ceramica.

Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:1) Punture, tagli, abrasioni;2) Urti, colpi, impatti, compressioni;

Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo:1) Taglierina elettrica: misure preventive e protettive;

Prescrizioni Esecutive:

Prima dell'uso: 1) controllare che l'utensile non sia deteriorato; 2) sostituire i manici che presentino incrinature oscheggiature; 3) verificare il corretto fissaggio del manico; 4) selezionare il tipo di utensile adeguato all'impiego; 5) per puntee scalpelli utilizzare idonei paracolpi ed eliminare le sbavature dalle impugnature.Durante l'uso: 1) impugnare saldamente l'utensile; 2) assumere una posizione corretta e stabile; 3) distanziareadeguatamente gli altri lavoratori; 4) non utilizzare in maniera impropria l'utensile; 5) non abbandonare gli utensili neipassaggi ed assicurarli da una eventuale caduta dall'alto; 6) utilizzare adeguati contenitori per riporre gli utensili di piccolataglia.Dopo l'uso: 1) pulire accuratamente l'utensile; 2) riporre correttamente gli utensili; 3) controllare lo stato d'uso dell'utensile.

Riferimenti Normativi:

D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Titolo III, Capo 1; D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Titolo III, Capo 3; D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Allegato 6.

2) DPI: utilizzatore taglierina elettrica;Prescrizioni Organizzative:

Devono essere forniti all'utilizzatore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) calzature di sicurezza; c)occhiali; d) guanti.

Trapano elettricoIl trapano è un utensile di uso comune adoperato per praticare fori sia in strutture murarie che in qualsiasi materiale.

Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:1) Elettrocuzione;2) Inalazione polveri, fibre;

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3) Punture, tagli, abrasioni;

Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo:1) Trapano elettrico: misure preventive e protettive;

Prescrizioni Esecutive:

Prima dell'uso: 1) verificare che l'utensile sia a doppio isolamento (220V), o alimentato a bassissima tensione di sicurezza(50V), comunque non collegato elettricamente a terra; 2) verificare l'integrità e l'isolamento dei cavi e della spina dialimentazione; 3) verificare il funzionamento dell'interruttore; 4) controllare il regolare fissaggio della punta.Durante l'uso: 1) eseguire il lavoro in condizioni di stabilità adeguata; 2) interrompere l'alimentazione elettrica durante lepause di lavoro; 3) non intralciare i passaggi con il cavo di alimentazione.Dopo l'uso: 1) staccare il collegamento elettrico dell'utensile; 2) pulire accuratamente l'utensile; 3) segnalare eventualimalfunzionamenti.

Riferimenti Normativi:

D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Titolo III, Capo 1; D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Titolo III, Capo 3; D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Allegato 6.

2) DPI: utilizzatore trapano elettrico;Prescrizioni Organizzative:

Devono essere forniti all'utilizzatore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) calzature di sicurezza; b) maschera; c)otoprotettori; d) guanti.

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MACCHINE utilizzate nelle Lavorazioni

Elenco delle macchine:1) Autocarro;2) Autogrù;3) Dumper;4) Pala meccanica.

AutocarroL'autocarro è un mezzo d'opera utilizzato per il trasporto di mezzi, materiali da costruzione, materiali di risulta ecc.

Rischi generati dall'uso della Macchina:1) Cesoiamenti, stritolamenti;2) Getti, schizzi;3) Inalazione polveri, fibre;4) Incendi, esplosioni;5) Investimento, ribaltamento;6) Rumore;

Attività con esposizione dei lavoratori a rumore. Per tutti i dettagli inerenti l'analisi del rischio (schede di valutazione,dispositivi di protezione individuale, ecc) si rimanda al documento di valutazione specifico.Misure Preventive e Protettive relative al rischio:

Misure tecniche e organizzative:

Organizzazione del lavoro. Le attività lavorative devono essere organizzate tenuto conto delle seguenti indicazioni: a)adozione di metodi di lavoro che implicano una minore esposizione al rumore; b) scelta di attrezzature di lavoro adeguate,tenuto conto del lavoro da svolgere, che emettano il minor rumore possibile; c) riduzione del rumore mediante una miglioreorganizzazione del lavoro attraverso la limitazione e della durata e dell’intensità dell’esposizione e l’adozione di orari di lavoroappropriati, con sufficienti periodi di riposo; d) adozione di opportuni programmi di manutenzione delle attrezzature emacchine di lavoro, del luogo di lavoro e dei sistemi sul posto di lavoro; e) progettazione della struttura dei luoghi e dei postidi lavoro al fine di ridurre l'esposizione al rumore dei lavoratori; f) adozione di misure tecniche per il contenimento del rumoretrasmesso per via aerea, quali schermature, involucri o rivestimenti realizzati con materiali fonoassorbenti; g) adozione dimisure tecniche per il contenimento del rumore strutturale, quali sistemi di smorzamento o di isolamento; h) locali di riposomessi a disposizione ai lavoratori con rumorosità ridotta a un livello compatibile con il loro scopo e le loro condizioni diutilizzo.

7) Urti, colpi, impatti, compressioni;8) Vibrazioni;

Attività con esposizione dei lavoratori a vibrazioni. Per tutti i dettagli inerenti l'analisi del rischio (schede di valutazione, ecc)si rimanda al documento di valutazione specifico.Misure Preventive e Protettive relative al rischio:

Misure tecniche e organizzative:

Misure generali. I rischi, derivanti dall'esposizione dei lavoratori a vibrazioni, devono essere eliminati alla fonte o ridotti alminimo.

Misure Preventive e Protettive relative alla Macchina:1) Autocarro: misure preventive e protettive;

Prescrizioni Esecutive:

Prima dell'uso: 1) verificare accuratamente l'efficienza dei dispositivi frenanti e di tutti i comandi in genere; 2) verificarel'efficienza delle luci, dei dispositivi di segnalazione acustici e luminosi; 3) garantire la visibilità del posto di guida; 4)controllare che i percorsi in cantiere siano adeguati per la stabilità del mezzo; 5) verificare la presenza in cabina di unestintore.Durante l'uso: 1) segnalare l'operatività del mezzo col girofaro in area di cantiere; 2) non trasportare persone all'interno delcassone; 3) adeguare la velocità ai limiti stabiliti in cantiere e transitare a passo d'uomo in prossimità dei posti di lavoro; 4)richiedere l'aiuto di personale a terra per eseguire le manovre in spazi ristretti o quando la visibilità è incompleta; 5) nonazionare il ribaltabile con il mezzo in posizione inclinata; 6) non superare la portata massima; 7) non superare l'ingombromassimo; 8) posizionare e fissare adeguatamente il carico in modo che risulti ben distribuito e che non possa subirespostamenti durante il trasporto; 9) non caricare materiale sfuso oltre l'altezza delle sponde; 10) assicurarsi della correttachiusura delle sponde; 11) durante i rifornimenti di carburante spegnere il motore e non fumare; 12) segnalaretempestivamente eventuali gravi guasti.Dopo l'uso: 1) eseguire le operazioni di revisione e manutenzione necessarie al reimpiego, con particolare riguardo perpneumatici e freni, segnalando eventuali anomalie; 2) pulire convenientemente il mezzo curando gli organi di comando.

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Riferimenti Normativi:

D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Titolo III, Capo 1; D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Allegato 6.

2) DPI: operatore autocarro;Prescrizioni Organizzative:

Devono essere forniti all'operatore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) calzature di sicurezza; c)guanti; d) indumenti protettivi.

AutogrùL'autogrù è un mezzo d'opera dotato di braccio allungabile per la movimentazione, il sollevamento e il posizionamento di materiali,di componenti di macchine, di attrezzature, di parti d'opera ecc.

Rischi generati dall'uso della Macchina:1) Cesoiamenti, stritolamenti;2) Elettrocuzione;3) Getti, schizzi;4) Incendi, esplosioni;5) Investimento, ribaltamento;6) Punture, tagli, abrasioni;7) Rumore;

Attività con esposizione dei lavoratori a rumore. Per tutti i dettagli inerenti l'analisi del rischio (schede di valutazione,dispositivi di protezione individuale, ecc) si rimanda al documento di valutazione specifico.Misure Preventive e Protettive relative al rischio:

Misure tecniche e organizzative:

Organizzazione del lavoro. Le attività lavorative devono essere organizzate tenuto conto delle seguenti indicazioni: a)adozione di metodi di lavoro che implicano una minore esposizione al rumore; b) scelta di attrezzature di lavoro adeguate,tenuto conto del lavoro da svolgere, che emettano il minor rumore possibile; c) riduzione del rumore mediante una miglioreorganizzazione del lavoro attraverso la limitazione e della durata e dell’intensità dell’esposizione e l’adozione di orari di lavoroappropriati, con sufficienti periodi di riposo; d) adozione di opportuni programmi di manutenzione delle attrezzature emacchine di lavoro, del luogo di lavoro e dei sistemi sul posto di lavoro; e) progettazione della struttura dei luoghi e dei postidi lavoro al fine di ridurre l'esposizione al rumore dei lavoratori; f) adozione di misure tecniche per il contenimento del rumoretrasmesso per via aerea, quali schermature, involucri o rivestimenti realizzati con materiali fonoassorbenti; g) adozione dimisure tecniche per il contenimento del rumore strutturale, quali sistemi di smorzamento o di isolamento; h) locali di riposomessi a disposizione ai lavoratori con rumorosità ridotta a un livello compatibile con il loro scopo e le loro condizioni diutilizzo.

8) Urti, colpi, impatti, compressioni;9) Vibrazioni;

Attività con esposizione dei lavoratori a vibrazioni. Per tutti i dettagli inerenti l'analisi del rischio (schede di valutazione, ecc)si rimanda al documento di valutazione specifico.Misure Preventive e Protettive relative al rischio:

Misure tecniche e organizzative:

Misure generali. I rischi, derivanti dall'esposizione dei lavoratori a vibrazioni, devono essere eliminati alla fonte o ridotti alminimo.

Misure Preventive e Protettive relative alla Macchina:1) Autogrù: misure preventive e protettive;

Prescrizioni Esecutive:

Prima dell'uso: 1) verificare che nella zona di lavoro non vi siano linee elettriche aeree che possano interferire con lemanovre; 2) controllare i percorsi e le aree di manovra, approntando gli eventuali rafforzamenti; 3) verificare l'efficienza deicomandi; 4) ampliare con apposite plance la superficie di appoggio degli stabilizzatori; 5) verificare che la macchina siaposizionata in modo da lasciare lo spazio sufficiente per il passaggio pedonale o delimitare la zona d'intervento; 6) verificare lapresenza in cabina di un estintore.Durante l'uso: 1) segnalare l'operatività del mezzo col girofaro; 2) preavvisare l'inizio delle manovre con appositasegnalazione acustica; 3) attenersi alle segnalazioni per procedere con le manovre; 4) evitare, nella movimentazione delcarico, posti di lavoro e/o di passaggio; 5) eseguire le operazioni di sollevamento e scarico con le funi in posizione verticale;6) illuminare a sufficienza le zone per il lavoro notturno; 7) segnalare tempestivamente eventuali malfunzionamenti osituazioni pericolose; 8) non compiere su organi in movimento operazioni di manutenzione; 9) mantenere i comandi puliti dagrasso e olio; 10) eseguire il rifornimento di carburante a motore spento e non fumare.Dopo l'uso: 1) non lasciare nessun carico sospeso; 2) posizionare correttamente la macchina raccogliendo il bracciotelescopico ed azionando il freno di stazionamento; 3) eseguire le operazioni di revisione e manutenzione necessarie alreimpiego della macchina a motori spenti; 4) nelle operazioni di manutenzione attenersi alle indicazioni del libretto dellamacchina.

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Riferimenti Normativi:

D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Titolo III, Capo 1; D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Allegato 6.

2) DPI: operatore autogrù;Prescrizioni Organizzative:

Devono essere forniti all'operatore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) calzature di sicurezza; c)otoprotettori; d) guanti; e) indumenti protettivi.

DumperIl dumper è un mezzo d'opera utilizzato per il trasporto di materiali incoerenti (sabbia, pietrisco).

Rischi generati dall'uso della Macchina:1) Cesoiamenti, stritolamenti;2) Inalazione polveri, fibre;3) Incendi, esplosioni;4) Investimento, ribaltamento;5) Rumore;

Attività con esposizione dei lavoratori a rumore. Per tutti i dettagli inerenti l'analisi del rischio (schede di valutazione,dispositivi di protezione individuale, ecc) si rimanda al documento di valutazione specifico.Misure Preventive e Protettive relative al rischio:

Misure tecniche e organizzative:

Organizzazione del lavoro. Le attività lavorative devono essere organizzate tenuto conto delle seguenti indicazioni: a)adozione di metodi di lavoro che implicano una minore esposizione al rumore; b) scelta di attrezzature di lavoro adeguate,tenuto conto del lavoro da svolgere, che emettano il minor rumore possibile; c) riduzione del rumore mediante una miglioreorganizzazione del lavoro attraverso la limitazione e della durata e dell’intensità dell’esposizione e l’adozione di orari di lavoroappropriati, con sufficienti periodi di riposo; d) adozione di opportuni programmi di manutenzione delle attrezzature emacchine di lavoro, del luogo di lavoro e dei sistemi sul posto di lavoro; e) progettazione della struttura dei luoghi e dei postidi lavoro al fine di ridurre l'esposizione al rumore dei lavoratori; f) adozione di misure tecniche per il contenimento del rumoretrasmesso per via aerea, quali schermature, involucri o rivestimenti realizzati con materiali fonoassorbenti; g) adozione dimisure tecniche per il contenimento del rumore strutturale, quali sistemi di smorzamento o di isolamento; h) locali di riposomessi a disposizione ai lavoratori con rumorosità ridotta a un livello compatibile con il loro scopo e le loro condizioni diutilizzo.Segnalazione e delimitazione dell'ambiente di lavoro. I luoghi di lavoro devono avere i seguenti requisiti: a) indicazione,con appositi segnali, dei luoghi di lavoro dove i lavoratori sono esposti ad un rumore al di sopra dei valori superiori di azione;b) ove ciò è tecnicamente possibile e giustificato dal rischio, delimitazione e accesso limitato delle aree, dove i lavoratori sonoesposti ad un rumore al di sopra dei valori superiori di azione.

6) Vibrazioni;Attività con esposizione dei lavoratori a vibrazioni. Per tutti i dettagli inerenti l'analisi del rischio (schede di valutazione, ecc)si rimanda al documento di valutazione specifico.Misure Preventive e Protettive relative al rischio:

Misure tecniche e organizzative:

Misure generali. I rischi, derivanti dall'esposizione dei lavoratori a vibrazioni, devono essere eliminati alla fonte o ridotti alminimo.Organizzazione del lavoro. Le attività lavorative devono essere organizzate tenuto conto delle seguenti indicazioni: a) imetodi di lavoro adottati devono essere quelli che richiedono la minore esposizione a vibrazioni meccaniche; b) la durata el'intensità dell'esposizione a vibrazioni meccaniche deve essere opportunamente limitata al minimo necessario per le esigenzedella lavorazione; c) l'orario di lavoro deve essere organizzato in maniera appropriata al tipo di lavoro da svolgere; d) devonoessere previsti adeguati periodi di riposo in funzione del tipo di lavoro da svolgere.Attrezzature di lavoro. Le attrezzature di lavoro impiegate devono: a) essere adeguate al lavoro da svolgere; b) essereconcepite nel rispetto dei principi ergonomici; c) produrre il minor livello possibile di vibrazioni, tenuto conto del lavoro dasvolgere; d) essere soggette ad adeguati programmi di manutenzione.

Dispositivi di protezione individuale:

Indumenti per la protezione dal freddo e dall'umidità, dispositivi di smorzamento che attenuano la vibrazione trasmessa alcorpo intero (piedi o parte seduta del lavoratore), sedili ammortizzanti che attenuano la vibrazione trasmessa al corpo intero(parte seduta del lavoratore).

Misure Preventive e Protettive relative alla Macchina:1) Dumper: misure preventive e protettive;

Prescrizioni Esecutive:

Prima dell'uso: 1) verificare il funzionamento dei comandi di guida con particolare riguardo per i freni; 2) verificarel'efficienza dei gruppi ottici per lavorazioni in mancanza di illuminazione; 3) verificare la presenza del carter al volano; 4)verificare il funzionamento dell'avvisatore acustico e del girofaro; 5) controllare che i percorsi siano adeguati per la stabilitàdel mezzo; 6) verificare la presenza di una efficace protezione del posto di manovra contro i rischi da ribaltamento (rollbar orobusta cabina).Durante l'uso: 1) adeguare la velocità ai limiti stabiliti in cantiere e transitare a passo d'uomo in prossimità dei posti di lavoro;

I.I.S. "Edoardo AMALDI", Orbassano (TO).Interventi di messa in sicurezza tamponamenti esterni. - Pag. 91

2) non percorrere lunghi tragitti in retromarcia; 3) non trasportare altre persone; 4) durante gli spostamenti abbassare ilcassone; 5) eseguire lo scarico in posizione stabile tenendo a distanza di sicurezza il personale addetto ai lavori; 6) manteneresgombro il posto di guida; 7) mantenere puliti i comandi da grasso e olio; 8) non rimuovere le protezioni del posto di guida;9) richiedere l'aiuto di personale a terra per eseguire le manovre in spazi ristretti o quando la visibilità è incompleta; 10)durante i rifornimenti spegnere il motore e non fumare; 11) segnalare tempestivamente eventuali gravi anomalie.Dopo l'uso: 1) riporre correttamente il mezzo azionando il freno di stazionamento; 2) eseguire le operazioni di revisione epulizia necessarie al reimpiego della macchina a motore spento, segnalando eventuali guasti; 3) eseguire la manutenzionesecondo le indicazioni del libretto.

Riferimenti Normativi:

D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Titolo III, Capo 1; D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Allegato 6.

2) DPI: operatore dumper;Prescrizioni Organizzative:

Devono essere forniti all'operatore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) calzature di sicurezza; c)otoprotettori; d) guanti; e) maschera; f) indumenti protettivi.

Pala meccanicaLa pala meccanica è una macchina operatrice, dotata di una benna mobile, utilizzata per operazioni di scavo, carico, sollevamento,trasporto e scarico di terra o altri materiali incoerenti.

Rischi generati dall'uso della Macchina:1) Cesoiamenti, stritolamenti;2) Inalazione polveri, fibre;3) Incendi, esplosioni;4) Investimento, ribaltamento;5) Rumore;

Attività con esposizione dei lavoratori a rumore. Per tutti i dettagli inerenti l'analisi del rischio (schede di valutazione,dispositivi di protezione individuale, ecc) si rimanda al documento di valutazione specifico.Misure Preventive e Protettive relative al rischio:

Misure tecniche e organizzative:

Organizzazione del lavoro. Le attività lavorative devono essere organizzate tenuto conto delle seguenti indicazioni: a)adozione di metodi di lavoro che implicano una minore esposizione al rumore; b) scelta di attrezzature di lavoro adeguate,tenuto conto del lavoro da svolgere, che emettano il minor rumore possibile; c) riduzione del rumore mediante una miglioreorganizzazione del lavoro attraverso la limitazione e della durata e dell’intensità dell’esposizione e l’adozione di orari di lavoroappropriati, con sufficienti periodi di riposo; d) adozione di opportuni programmi di manutenzione delle attrezzature emacchine di lavoro, del luogo di lavoro e dei sistemi sul posto di lavoro; e) progettazione della struttura dei luoghi e dei postidi lavoro al fine di ridurre l'esposizione al rumore dei lavoratori; f) adozione di misure tecniche per il contenimento del rumoretrasmesso per via aerea, quali schermature, involucri o rivestimenti realizzati con materiali fonoassorbenti; g) adozione dimisure tecniche per il contenimento del rumore strutturale, quali sistemi di smorzamento o di isolamento; h) locali di riposomessi a disposizione ai lavoratori con rumorosità ridotta a un livello compatibile con il loro scopo e le loro condizioni diutilizzo.Segnalazione e delimitazione dell'ambiente di lavoro. I luoghi di lavoro devono avere i seguenti requisiti: a) indicazione,con appositi segnali, dei luoghi di lavoro dove i lavoratori sono esposti ad un rumore al di sopra dei valori superiori di azione;b) ove ciò è tecnicamente possibile e giustificato dal rischio, delimitazione e accesso limitato delle aree, dove i lavoratori sonoesposti ad un rumore al di sopra dei valori superiori di azione.

6) Scivolamenti, cadute a livello;7) Vibrazioni;

Attività con esposizione dei lavoratori a vibrazioni. Per tutti i dettagli inerenti l'analisi del rischio (schede di valutazione, ecc)si rimanda al documento di valutazione specifico.Misure Preventive e Protettive relative al rischio:

Misure tecniche e organizzative:

Misure generali. I rischi, derivanti dall'esposizione dei lavoratori a vibrazioni, devono essere eliminati alla fonte o ridotti alminimo.Organizzazione del lavoro. Le attività lavorative devono essere organizzate tenuto conto delle seguenti indicazioni: a) imetodi di lavoro adottati devono essere quelli che richiedono la minore esposizione a vibrazioni meccaniche; b) la durata el'intensità dell'esposizione a vibrazioni meccaniche deve essere opportunamente limitata al minimo necessario per le esigenzedella lavorazione; c) l'orario di lavoro deve essere organizzato in maniera appropriata al tipo di lavoro da svolgere; d) devonoessere previsti adeguati periodi di riposo in funzione del tipo di lavoro da svolgere.Attrezzature di lavoro. Le attrezzature di lavoro impiegate devono: a) essere adeguate al lavoro da svolgere; b) essereconcepite nel rispetto dei principi ergonomici; c) produrre il minor livello possibile di vibrazioni, tenuto conto del lavoro dasvolgere; d) essere soggette ad adeguati programmi di manutenzione.

Dispositivi di protezione individuale:

Indumenti per la protezione dal freddo e dall'umidità, dispositivi di smorzamento che attenuano la vibrazione trasmessa alcorpo intero (piedi o parte seduta del lavoratore), sedili ammortizzanti che attenuano la vibrazione trasmessa al corpo intero(parte seduta del lavoratore).

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Misure Preventive e Protettive relative alla Macchina:1) Pala meccanica: misure preventive e protettive;

Prescrizioni Esecutive:

Prima dell'uso: 1) garantire la visibilità del posto di manovra (mezzi con cabina); 2) verificare l'efficienza dei gruppi otticiper le lavorazioni in mancanza di illuminazione; 3) controllare l'efficienza dei comandi; 4) verificare che l'avvisatore acustico,il segnalatore di retromarcia ed il girofaro siano regolarmente funzionanti; 5) controllare la chiusura degli sportelli del vanomotore; 6) verificare l'integrità dei tubi flessibili e dell'impianto oleodinamico in genere; 7) controllare i percorsi e le aree dilavoro verificando le condizioni di stabilità per il mezzo; 8) verificare la presenza di una efficace protezione del posto dimanovra contro i rischi da ribaltamento (rollbar o robusta cabina).Durante l'uso: 1) segnalare l'operatività del mezzo col girofaro; 2) non ammettere a bordo della macchina altre persone; 3)non utilizzare la benna per sollevare o trasportare persone; 4) trasportare il carico con la benna abbassata; 5) non caricaremateriale sfuso sporgente dalla benna; 6) adeguare la velocità ai limiti stabiliti in cantiere ed in prossimità dei posti di lavorotransitare a passo d'uomo; 7) mantenere sgombro e pulito il posto di guida; 8) durante i rifornimenti di carburante spegnere ilmotore e non fumare; 9) segnalare eventuali gravi anomalie.Dopo l'uso: 1) posizionare correttamente la macchina, abbassando la benna a terra e azionando il freno di stazionamento; 2)pulire gli organi di comando da grasso e olio; 3) pulire convenientemente il mezzo; 4) eseguire le operazioni di revisione emanutenzione seguendo le indicazioni del libretto e segnalando eventuali guasti.

Riferimenti Normativi:

D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Titolo III, Capo 1; D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Allegato 6.

2) DPI: operatore pala meccanica;Prescrizioni Organizzative:

Devono essere forniti all'operatore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) calzature di sicurezza; c)otoprotettori; d) guanti; e) indumenti protettivi.

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EMISSIONE SONORA ATTREZZATURE E MACCHINE(art 190, D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)

ATTREZZATURA Lavorazioni EmissioneSonora dB(A)

Argano a bandiera Rimozione di impianti; Rimozione di scossaline, canali di gronda e pluviali;Rimozione di panerottoli, ringhiere e parapetti in carpenteria metallica;Demolizione del tamponamento esterno. 79.2

Argano a cavalletto Demolizione del tamponamento esterno. 79.2

Avvitatore elettrico Realizzazione di impianto elettrico esterno; Smobilizzo del cantiere. 75.4

Martello demolitore elettrico Rimozione di impianti; Rimozione di panerottoli, ringhiere e parapetti incarpenteria metallica; Demolizione del tamponamento esterno. 95.3

Saldatrice elettrica Posa di pianerottoli, ringhiere e parapetti in carpenteria metallica. 71.2

Scanalatrice per muri ed intonaci Realizzazione di impianto elettrico esterno. 98.0

Sega a disco per metalli Rimozione di panerottoli, ringhiere e parapetti in carpenteria metallica. 89.9

Sega circolare Realizzazione della recinzione e degli accessi al cantiere; Allestimento didepositi, zone per lo stoccaggio dei materiali e per gli impianti fissi;Allestimento di servizi igienico-assistenziali del cantiere; Posa di struttura disostegno per pannelli di facciata. 89.9

Smerigliatrice angolare (flessibile) Realizzazione della recinzione e degli accessi al cantiere; Allestimento didepositi, zone per lo stoccaggio dei materiali e per gli impianti fissi;Allestimento di servizi igienico-assistenziali del cantiere; Rimozione diimpianti; Posa di pianerottoli, ringhiere e parapetti in carpenteria metallica;Realizzazione di impianto elettrico esterno; Smobilizzo del cantiere. 97.7

Taglierina elettrica Applicazione esterna di pannelli isolanti su superfici verticali. 89.9

Trapano elettrico Realizzazione della recinzione e degli accessi al cantiere; Allestimento didepositi, zone per lo stoccaggio dei materiali e per gli impianti fissi;Allestimento di servizi igienico-assistenziali del cantiere; Realizzazione diimpianto elettrico del cantiere; Realizzazione di impianto di messa a terradel cantiere; Rimozione di impianti; Posa di struttura di sostegno perpannelli di facciata; Posa di pianerottoli, ringhiere e parapetti in carpenteriametallica; Realizzazione di impianto elettrico esterno; Smobilizzo delcantiere. 90.6

MACCHINA Lavorazioni EmissioneSonora dB(A)

Autocarro Realizzazione della viabilità del cantiere; Allestimento di depositi, zone perlo stoccaggio dei materiali e per gli impianti fissi; Allestimento di serviziigienico-assistenziali del cantiere; Rimozione di impianti; Demolizione deltamponamento esterno; Smobilizzo del cantiere. 77.9

Autogrù Allestimento di depositi, zone per lo stoccaggio dei materiali e per gliimpianti fissi; Allestimento di servizi igienico-assistenziali del cantiere;Smobilizzo del cantiere. 81.6

Dumper Realizzazione della recinzione e degli accessi al cantiere; Rimozione discossaline, canali di gronda e pluviali; Rimozione di panerottoli, ringhiere eparapetti in carpenteria metallica; Rimozione di serramenti esterni;Demolizione del tamponamento esterno. 86.0

Gru a torre Applicazione esterna di pannelli isolanti su superfici verticali; Montaggio dipannelli metallici di rivestimento per facciata; Realizzazione di opere dilattoneria; Posa di pianerottoli, ringhiere e parapetti in carpenteriametallica; Posa di serramenti esterni. 77.8

Pala meccanica Realizzazione della viabilità del cantiere; Demolizione del tamponamentoesterno. 84.6

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COORDINAMENTO PER USO COMUNE DI APPRESTAMENTI,ATTREZZATURE, INFRASTRUTTURE, MEZZI E SERVIZI DI

PROTEZIONE COLLETTIVA(punto 2.1.2, lettera f, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)

Affidamento delle opere provvisionali, attrezzature, impianti ed apprestamenti in cantiere.Le opere provvisionali, gli impianti, gli apprestamenti e le attrezzature verranno realizzate a

cura della ditta appaltatrice e verranno consegnate ed affidate (con verbale scritto) alle singole ditteoperanti in cantiere sotto la loro diretta responsabilità, limitatamente alle aree e periodi di impiego.

Quando fossero più ditte ad utilizzare contemporaneamente alcune opere provvisionali(ponteggi, parapetti, castelli ecc.), apprestamenti (protezioni, aree di carico, impianti elettrici ecc.),attrezzature (gru, mezzi d’opera ecc.), l’affidamento avverrà in modo congiunto ognuno per leproprie competenze.

Una volta eseguite le lavorazioni affidate in un area di cantiere, la ditta detentrice riconsegneràin perfetto ordine le opere, gli apprestamenti e le attrezzature alla ditta affidante o a dittasubentrante, la quale sarà tenuta a verificare le condizioni di quanto affidato ed animare nuovoverbale di affidamento.

I “Verbali di affidamento delle opere provvisionali, impianti, attrezzature ed apprestamenti incantiere” dovranno essere conservati in cantiere e ne risponderà il SPP del cantiere nella persona delRSPPC o suo incaricato, e conterranno:

_ l’identificativo delle ditte affidanti ed affidatarie;_ l’elenco delle opere provvisionali, attrezzature ed apprestamenti in cantiere in affidamento;_ richiameranno le istruzioni sul mantenimento;_ la data di affidamento e di riconsegna;_ le firme dei responsabili delle ditte.

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MODALITA' ORGANIZZATIVE DELLA COOPERAZIONE, DELCOORDINAMENTO E DELLA RECIPROCA INFORMAZIONE

TRA LE IMPRESE/LAVORATORI AUTONOMI(punto 2.1.2, lettera g, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)

Compiti dei SPP delle ditte in cantiere

Ogni il datore di lavoro di ogni singola ditta dovrà, attraverso il PSC, i POS delle altre ditte epoi attraverso il proprio Servizio di Prevenzione e Protezione (SPP), individuare e valutare i rischi ele misure per la sicurezza e la salubrità delle aree di lavoro, elaborare, per quanto di competenza, lemisure preventive e protettive ed i sistemi di controllo su tali misure.

Provvederà ad elaborare le procedure di sicurezza per le varie attività della ditta, a verificare laformazione ed l’informazione dei preposti, degli addetti e dei lavoratori della ditta, o ad essasubordinati, circa i rischi e le misure di prevenzione e protezione da adottare.

Inoltre il datore di lavoro sorveglierà attraverso il SPP e gli addetti appositamente designati,formati ed informati lo stato dei luoghi di cantiere, gli apprestamenti comuni e delle singole aree dilavoro in cui la ditta è impegnata in modo da garantire l’osservanza dei Piani di Sicurezza e lasicurezza in generale per i propri lavoratori e per i terzi.

In particolare:

PRIMA DELL’ATTIVITA’:

_ verificherà lo stato degli apprestamenti del cantiere (baracche, servizi, impianto elettrico dicantiere generale, ecc.), delle opere provvisionali (ponteggi, reti, parapetti, ecc), e delle misureprotettive collettive o individuali previste dal POS e dal PSC,

_ chiederà chiarimenti e garanzie circa la sicurezza delle opere provvisionali e degliapprestamenti installati agli esecutori delle stesse o alle ditte precedentemente o ancoraoperanti quando il cantiere sia già avviato, è sottinteso che ciò vale anche per le ditte cheprestano opera a cantiere già iniziato.

Le opere provvisionali verranno affidate in forma scritta, anche consociativa, alle dittesubentranti o che operino contemporaneamente man mano che queste utilizzino dette opere, quandoil cantiere sia già avviato. Dal momento dell’affidamento delle opere, le ditte stesse diverrannoresponsabili del mantenimento in stato buono e sicuro delle opere stesse. Oltre alla delimitazionedelle aree per le lavorazioni dovranno essere predisposti dei percorsi per l’introduzione in cantieredel materiale e dei percorsi di fuga agevoli, in modo tale che gli addetti al cantiere abbiano percorsiil più possibile separati.

DURANTE L’ATTIVITA’:

sarà tenuto attraverso preposti ed addetti appositamente incaricati a verificare ed a segnalareimmediatamente al datore di lavoro, ed al coordinatore durante le riunioni di coordinamentoeventuali degradamenti, manomissioni od anomalie delle opere provvisionali, e degli apprestamenticollettivi dalla stessa utilizzati, in caso di grave pericolo verranno immediatamente sospese lelavorazioni e verrà chiamata la ditta responsabile delle opere provvisionali affinché provveda alripristino delle condizioni di sicurezza. In nessun caso le ditte operanti sono autorizzate a rimuovereprotezioni o a modificare approntamenti di protezione collettiva, anche se per effettuare operazioninon pericolose per i lavoratori della ditta stessa, senza averlo comunicato preventivamente alPreposto di Cantiere ed aver provveduto a realizzare e segnalare delle protezioni equivalenti.

DOPO L’ATTIVITA’:

le ditte prima di abbandonare l’area di lavoro dovranno assicurarsi di riconsegnare i luoghi puliti ecompleti di tutte le protezioni trovate prima dell’intervento, comunque previste dal piano disicurezza o individuate durante le riunioni di coordinamento, la ditta non sarà sollevata dalle proprie

I.I.S. "Edoardo AMALDI", Orbassano (TO).Interventi di messa in sicurezza tamponamenti esterni. - Pag. 96

responsabilità circa i luoghi di cantiere finché non otterrà un verbale controfirmato dalla ditta primaappaltatrice di riconsegna dei luoghi di cantiere in condizione di pulizia e sicurezza, solo allora leopere provvisionali e le attrezzature torneranno sotto la responsabilità della ditta prima appaltatriceo subentrante. Il coordinatore avrà facoltà di richiedere la visione o copia dei suddetti verbali diaffidamento delle opere provvisionali

Il SPP nella persona del Datore di Lavoro, incaricherà i preposti e gli addetti appositamenteformati ed informati ad effettuare il controllo quotidiano sulle opere provvisionali e sullasegnaletica associata al loro utilizzo, proprie della ditta e comuni quando vengano da questautilizzate o quando vengano assegnate dal SPP del cantiere .

La presenza dei preposti e degli addetti dovrà essere garantita quotidianamente, l’incaricoverrà reso informa scritta a cura del datore di lavoro e sarà controfirmato dagli incaricati: essoconterrà il nominativo, le mansioni affidate, le istruzioni per lo svolgimento delle mansioni e per ilcoordinamento con le altre ditte. Inoltre il datore di lavoro consegnerà preventivamente alCoordinatore in Fase di Esecuzione (CFE), ed in copia al Responsabile del Servizio di Prevenzionee Protezione del Cantiere (RSPPC) che provvederà a raccogliere e conservare al Preposto incaricatoin cantiere, “l’Elenco delle Presenze in cantiere” con distinti i nominativi, gli incarichi (preposti,addetti, lavoratori) numero di telefono cellulare, i corsi di formazione seguiti, l’eventualeabilitazione gli stessi, ottenuta con corsi specifici, a svolgere attività nel Servizio di Gestionedell’Emergenza in cantiere come addetti al Primo Soccorso, all’Intervento in caso di Incendio e dievacuazione.

Coordinamento e Cooperazione dei SPP in cantiere

Presumendo che il cantieramento, le opere provvisionali, la viabilità in cantiere, in sostanzache l’organizzazione generale del cantiere sia gestita dalla ditta prima appaltatrice, si configura anostro giudizio una responsabilità primaria e generale della ditta prima appaltatrice circa laPrevenzione e Protezione coordinata in cantiere, come fosse un’attività ospite delle varie ditteoperanti nel cantiere; pertanto la struttura “ossea” il Servizio di Prevenzione e Protezione delCantiere quale servizio coordinato di tutte le ditte operanti non può che essere individuato in quellodella ditta prima appaltatrice o comunque organizzatrice del cantiere.

Qualora la ditta prima appaltatrice durante una fase dei lavori (es. durante gli scavi) nonpreveda la presenza in cantiere di un numero sufficiente di lavoratori alla proprie dipendenzeformato per svolgere le funzioni di Addetto della Squadra di Emergenza, saranno le altre ditteoperanti chiamate a fornire attrezzature e personale appositamente formato ed informato in ragionedel numero di persone da ognuna portato in cantiere, dei rischi dalle stesse ditte introdotti incantiere o dei rischi cui il personale stesso è esposto

Qualora l’appalto venga assunto da un raggruppamento di imprese, anche se fosse individuatoun "unico referente" che si rapporta al coordinatore o al committente, tale "referente" non puòsostituire i datori di lavoro delle imprese esecutrici ai fini degli assolvimenti degli obblighi dellanormativa prevenzionistica in genere.

Il "referente" infatti nei rapporti con le varie figure previste dal D.Lgs 81/08, con gli RSL, con imedici competenti e con i dipendenti delle varie imprese, non ha in sé i poteri propri del datore dilavoro e quindi non è in grado di svolgerne i compiti.

L'ampliamento dei poteri del referente del raggruppamento di imprese può essere accettatosalvo che tali poteri siano trasferiti prima che il raggruppamento di imprese si proponga perl'esecuzione dell'opera, siano trasferiti "in toto" (dispositivi, economici ..) e senza successive ingerenzeda parte del datore di lavoro cedente. In pratica si ricade quindi nel concetto di "delega di poteri" percui il raggruppamento d'impresa diviene un'unica impresa ed il referente, l'unico "datore di lavoro".

Per tanto sarà sempre garantita dal SPP di cantiere, la partecipazione dei datori di lavoro allaorganizzazione e del cantiere stesso, i quanto ultimi responsabili e detentori dei mezzi per mettere in attole misure di prevenzione e protezione.

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Allo stesso modo dovrà essere garantita la partecipazione e l’informazione degli RLS o RLST.

Il Servizio di Prevenzione Protezione del Cantiere sarà costituito da:

Organizzazione del cantiere Servizio di Prevenzione e Protezione del CantiereDATORI DI LAVORORESPONSABILI DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONERAPPRESENTANTI DEI LAVORATORIRESPONSABILE DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE DEL CANTIEREADDETTO CONTROLLO DELL'ACCESSIBILITÀ E VIABILITA’ IN CANTIEREADDETTO CONTROLLO OPERE PROVVISIONALI, APPRESTAMENTI DI CANTIERE E FUNIADDETTO PER LA GESTIONE DEL IMPIANTO E QUADRI ELETTRICIADDETTO ALLA GESTIONE DEI RIFIUTI ED INQUINANTI IN CANTIEREADDETTO PER IL PRIMO SOCCORSOADDETTO PER IL PREVENZIONE E PROTEZIONE INCENDIADDETTO PER L’EVACUAZIONE ADDETTI PER L’EVACUAZIONE

Ogni singolo datore di lavoro sarà tenuto a provvedere al realizzazione, controllo emanutenzione delle opere provvisionali, dei dispositivi di protezione e degli apprestamenti installatidalla ditta stessa per lavorazione esclusive, od di carattere collettivo, utilizzate dalla ditta inaffidamento per eseguire le lavorazioni ma di uso comune con altre ditte e lavoratori. In ragione diciò i datori, anche attraverso il SPP di cantiere, dovranno:_ provvedere a informare e formare tutti il lavoratori circa l’impiego e la buona tenuta di tutte le

attrezzature, degli apprestamenti di cantiere dei dispositivi di protezione collettiva edindividuali utilizzati,

_ nominare degli addetti appositamente formati e del informati per il controllo delle opereprovvisionali, e delle attrezzature sia di utilizzo esclusivo della ditta che di uso collettivo.

Compiti dei SPP delle ditte in cantiere

Ogni il datore di lavoro di ogni singola ditta dovrà, attraverso il PSC, i POS delle altre ditte epoi attraverso il proprio Servizio di Prevenzione e Protezione (SPP), individuare e valutare i rischi ele misure per la sicurezza e la salubrità delle aree di lavoro, elaborare, per quanto di competenza, lemisure preventive e protettive ed i sistemi di controllo su tali misure.

Provvederà ad elaborare le procedure di sicurezza per le varie attività della ditta, a verificare laformazione ed l’informazione dei preposti, degli addetti e dei lavoratori della ditta, o ad essasubordinati, circa i rischi e le misure di prevenzione e protezione da adottare.

Inoltre il datore di lavoro sorveglierà attraverso il SPP e gli addetti appositamente designati,formati ed informati lo stato dei luoghi di cantiere, gli apprestamenti comuni e delle singole aree dilavoro in cui la ditta è impegnata in modo da garantire l’osservanza dei Piani di Sicurezza e lasicurezza in generale per i propri lavoratori e per i terzi.

In particolare:

PRIMA DELL’ATTIVITA’:

_ verificherà lo stato degli apprestamenti del cantiere (baracche, servizi, impianto elettrico dicantiere generale, ecc.), delle opere provvisionali (ponteggi, reti, parapetti, ecc), e delle misureprotettive collettive o individuali previste dal POS e dal PSC,

_ chiederà chiarimenti e garanzie circa la sicurezza delle opere provvisionali e degliapprestamenti installati agli esecutori delle stesse o alle ditte precedentemente o ancoraoperanti quando il cantiere sia già avviato, è sottinteso che ciò vale anche per le ditte cheprestano opera a cantiere già iniziato.

Le opere provvisionali verranno affidate in forma scritta, anche consociativa, alle dittesubentranti o che operino contemporaneamente man mano che queste utilizzino dette opere, quando

I.I.S. "Edoardo AMALDI", Orbassano (TO).Interventi di messa in sicurezza tamponamenti esterni. - Pag. 98

il cantiere sia già avviato. Dal momento dell’affidamento delle opere, le ditte stesse diverrannoresponsabili del mantenimento in stato buono e sicuro delle opere stesse. Oltre alla delimitazionedelle aree per le lavorazioni dovranno essere predisposti dei percorsi per l’introduzione in cantieredel materiale e dei percorsi di fuga agevoli, in modo tale che gli addetti al cantiere abbiano percorsiil più possibile separati.

DURANTE L’ATTIVITA’:

sarà tenuto attraverso preposti ed addetti appositamente incaricati a verificare ed a segnalareimmediatamente al datore di lavoro, ed al coordinatore durante le riunioni di coordinamentoeventuali degradamenti, manomissioni od anomalie delle opere provvisionali, e degli apprestamenticollettivi dalla stessa utilizzati, in caso di grave pericolo verranno immediatamente sospese lelavorazioni e verrà chiamata la ditta responsabile delle opere provvisionali affinché provveda alripristino delle condizioni di sicurezza. In nessun caso le ditte operanti sono autorizzate a rimuovereprotezioni o a modificare approntamenti di protezione collettiva, anche se per effettuare operazioninon pericolose per i lavoratori della ditta stessa, senza averlo comunicato preventivamente alPreposto di Cantiere ed aver provveduto a realizzare e segnalare delle protezioni equivalenti.

DOPO L’ATTIVITA’:

le ditte prima di abbandonare l’area di lavoro dovranno assicurarsi di riconsegnare i luoghi puliti ecompleti di tutte le protezioni trovate prima dell’intervento, comunque previste dal piano disicurezza o individuate durante le riunioni di coordinamento, la ditta non sarà sollevata dalle proprieresponsabilità circa i luoghi di cantiere finché non otterrà un verbale controfirmato dalla ditta primaappaltatrice di riconsegna dei luoghi di cantiere in condizione di pulizia e sicurezza, solo allora leopere provvisionali e le attrezzature torneranno sotto la responsabilità della ditta prima appaltatriceo subentrante. Il coordinatore avrà facoltà di richiedere la visione o copia dei suddetti verbali diaffidamento delle opere provvisionali

Il SPP nella persona del Datore di Lavoro, incaricherà i preposti e gli addetti appositamenteformati ed informati ad effettuare il controllo quotidiano sulle opere provvisionali e sullasegnaletica associata al loro utilizzo, proprie della ditta e comuni quando vengano da questautilizzate o quando vengano assegnate dal SPP del cantiere .

La presenza dei preposti e degli addetti dovrà essere garantita quotidianamente, l’incaricoverrà reso informa scritta a cura del datore di lavoro e sarà controfirmato dagli incaricati: essoconterrà il nominativo, le mansioni affidate, le istruzioni per lo svolgimento delle mansioni e per ilcoordinamento con le altre ditte. Inoltre il datore di lavoro consegnerà preventivamente alCoordinatore in Fase di Esecuzione (CFE), ed in copia al Responsabile del Servizio di Prevenzionee Protezione del Cantiere (RSPPC) che provvederà a raccogliere e conservare al Preposto incaricatoin cantiere, “l’Elenco delle Presenze in cantiere” con distinti i nominativi, gli incarichi (preposti,addetti, lavoratori) numero di telefono cellulare, i corsi di formazione seguiti, l’eventualeabilitazione gli stessi, ottenuta con corsi specifici, a svolgere attività nel Servizio di Gestionedell’Emergenza in cantiere come addetti al Primo Soccorso, all’Intervento in caso di Incendio e dievacuazione.

Coordinamento e Cooperazione dei SPP in cantiere

Presumendo che il cantieramento, le opere provvisionali, la viabilità in cantiere, in sostanzache l’organizzazione generale del cantiere sia gestita dalla ditta prima appaltatrice, si configura anostro giudizio una responsabilità primaria e generale della ditta prima appaltatrice circa laPrevenzione e Protezione coordinata in cantiere, come fosse un’attività ospite delle varie ditteoperanti nel cantiere; pertanto la struttura “ossea” il Servizio di Prevenzione e Protezione delCantiere quale servizio coordinato di tutte le ditte operanti non può che essere individuato in quellodella ditta prima appaltatrice o comunque organizzatrice del cantiere.

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Qualora la ditta prima appaltatrice durante una fase dei lavori (es. durante gli scavi) nonpreveda la presenza in cantiere di un numero sufficiente di lavoratori alla proprie dipendenzeformato per svolgere le funzioni di Addetto della Squadra di Emergenza, saranno le altre ditteoperanti chiamate a fornire attrezzature e personale appositamente formato ed informato in ragionedel numero di persone da ognuna portato in cantiere, dei rischi dalle stesse ditte introdotti incantiere o dei rischi cui il personale stesso è esposto

Qualora l’appalto venga assunto da un raggruppamento di imprese, anche se fosse individuatoun "unico referente" che si rapporta al coordinatore o al committente, tale "referente" non puòsostituire i datori di lavoro delle imprese esecutrici ai fini degli assolvimenti degli obblighi dellanormativa prevenzionistica in genere.

Il "referente" infatti nei rapporti con le varie figure previste dal D.Lgs 81/08, con gli RSL, con imedici competenti e con i dipendenti delle varie imprese, non ha in sé i poteri propri del datore dilavoro e quindi non è in grado di svolgerne i compiti.

L'ampliamento dei poteri del referente del raggruppamento di imprese può essere accettatosalvo che tali poteri siano trasferiti prima che il raggruppamento di imprese si proponga perl'esecuzione dell'opera, siano trasferiti "in toto" (dispositivi, economici ..) e senza successive ingerenzeda parte del datore di lavoro cedente. In pratica si ricade quindi nel concetto di "delega di poteri" percui il raggruppamento d'impresa diviene un'unica impresa ed il referente, l'unico "datore di lavoro".

Per tanto sarà sempre garantita dal SPP di cantiere, la partecipazione dei datori di lavoro allaorganizzazione e del cantiere stesso, i quanto ultimi responsabili e detentori dei mezzi per mettere in attole misure di prevenzione e protezione.

Allo stesso modo dovrà essere garantita la partecipazione e l’informazione degli RLS o RLST.

Il Servizio di Prevenzione Protezione del Cantiere sarà costituito da:

Organizzazione del cantiere Servizio di Prevenzione e Protezione del CantiereDATORI DI LAVORORESPONSABILI DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONERAPPRESENTANTI DEI LAVORATORIRESPONSABILE DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE DEL CANTIEREADDETTO CONTROLLO DELL'ACCESSIBILITÀ E VIABILITA’ IN CANTIEREADDETTO CONTROLLO OPERE PROVVISIONALI, APPRESTAMENTI DI CANTIERE E FUNIADDETTO PER LA GESTIONE DEL IMPIANTO E QUADRI ELETTRICIADDETTO ALLA GESTIONE DEI RIFIUTI ED INQUINANTI IN CANTIEREADDETTO PER IL PRIMO SOCCORSOADDETTO PER IL PREVENZIONE E PROTEZIONE INCENDIADDETTO PER L’EVACUAZIONE ADDETTI PER L’EVACUAZIONE

Ogni singolo datore di lavoro sarà tenuto a provvedere al realizzazione, controllo emanutenzione delle opere provvisionali, dei dispositivi di protezione e degli apprestamenti installatidalla ditta stessa per lavorazione esclusive, od di carattere collettivo, utilizzate dalla ditta inaffidamento per eseguire le lavorazioni ma di uso comune con altre ditte e lavoratori. In ragione diciò i datori, anche attraverso il SPP di cantiere, dovranno:_ provvedere a informare e formare tutti il lavoratori circa l’impiego e la buona tenuta di tutte le

attrezzature, degli apprestamenti di cantiere dei dispositivi di protezione collettiva edindividuali utilizzati,

_ nominare degli addetti appositamente formati e del informati per il controllo delle opereprovvisionali, e delle attrezzature sia di utilizzo esclusivo della ditta che di uso collettivo.

Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione del Cantiere (RSPPC):

Il Responsabile del Servizio di Prevenzione Protezione del Cantiere (RSPPC) sarà ilResponsabile del Servizio di Prevenzione Protezione della ditta prima appaltatrice, questo

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collaborando con il coordinatore in fase di Esecuzione, con i datori di lavoro e con gli RSPP di tuttele ditte, in sintonia con il PSC ed i POS, individuerà e disporrà procedure e misure generali disicurezza del cantiere, organizzerà il servizio reclutando gli addetti formati con corsi specifici oltreche della ditta prima appaltatrice, anche tra il personale appropriatamente formato delle altre ditteoperanti in cantiere al fine di garantire una copertura efficace durante tutte le fasi del cantiere, egarantirà la partecipazione e la consultazione nelle fasi organizzative degli RLS delle singole ditte.

Il responsabile coadiuvato dagli altri componenti del SPP di Cantiere e coordinato dal CFE:

_ predisporrà la formazione e l’informazione degli addetti ai servizi comuni dal cantiere;_ individuerà ed organizzerà gli addetti al SPPC ed della SGE;_ raccoglierà e terrà presso il cantiere ”Elenco delle Presenze in cantiere” fornito dai datori di

lavoro di ogni singola ditta presente in cantiere con distinti i nominativi, gli incarichi(preposti, addetti, lavoratori, autonomi) numero di telefono cellulare, i corsi di formazioneseguiti, l’eventuale abilitazione gli stessi, ottenuta con corsi specifici, a svolgere attività nelServizio di Gestione dell’Emergenza in cantiere come addetti al Primo Soccorso edall’Intervento in caso di Incendio, a cura dei titolari;

_ raccoglierà e terrà presso il cantiere copia delle visure camerali e abilitazione aggiornati a tremesi degli automoni in cantiere;

_ predisporrà ed aggiornerà (o farà aggiornare dal Preposto di cantiere) il “Registro Giornalierodelle Presenze” in cantiere con individuazione dei preposti ed addetti e controfirmato peraccettazione degli incarichi;

_ predisporrà ed organizzerà un servizio collettivo di controllo e manutenzione delle opereprovvisionali, attrezzature e dispositivi di protezione (verifica della recinzione di cantiere,ghiaccio sulle gru e linee elettriche aeree, estintori ecc.);

_ individuerà ed organizzerà gli addetti all’accessibilità in cantiere;_ predisporrà ed attiverà le procedure per la sospensione delle attività in presenza di eventi

atmosferici e di vento (sarà coadiuvato dal Preposto di cantiere).

In relazione al controllo e la manutenzione delle opere provvisionali, delle attrezzature e deidispositivi di protezione, il Responsabile coadiuvato dagli altri componenti del SPP di Cantiere ecoordinato dal CFE, avvalendosi anche degli addetti appositamente formati:

_ controllerà e farà controllare lo stato delle recinzioni di cantiere, dei parapetti e protezioniverso il vuoto;

_ pulizia delle baracche, apprestamenti ed aree di cantiere;_ presenza della segnaletica;_ pulizia da neve e ghiaccio di gru, ponteggi, linee elettriche aeree;_ verifica e controllo funi gru, tiranti, fasce e ganci utilizzati, in particolare verifica dello stato e

della conformità alle tipologie e carichi previsti nei manuali e piani di prefabbricazioneconsegnati dalle ditte fornitrici di prefabbricati;

_ stato e protezione degli impianti elettrici di cantiere (potenza, allarmi sonori, segnalazionevento).

L’RSPPC o Preposto in cantiere, sarà tenuto predisporre, far compilare quotidianamente etenere in cantiere un “Registro Giornaliero delle presenze” in cui ogni mattina prima dell’ingressoin cantiere ogni Preposto ed Addetto incaricato indicherà la propria presenza per iscritto annotandoil nome della ditta di appartenenza, il nominativo, le mansioni svolte per conto della propria ditta equelle svolte all’interno della Squadra di Emergenza su attribuzione dell’RSPPC stesso o del RSE.

La documentazione verrà conservata a cura del RSPPC o suo incaricato presso l’ufficio dicantiere.

In fine il RSPPC, o suo incaricato, predisporrà quotidianamente un “Cartello Addetti dellaSquadra di Emergenza” affisso all’esterno dell’ufficio di cantiere, riportante il nominativo e gliincarichi degli addetti alla “Squadra di Emergenza” la data di compilazione.

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ORGANIZZAZIONE SERVIZIO DI PRONTO SOCCORSO,ANTINCENDIO ED EVACUAZIONE DEI LAVORATORI

(punto 2.1.2, lettera h, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)

GESTIONE DELL'EMERGENZA IN CANTIERE

Scopo della presente sezione del documento della sicurezza è quello di individuare la strutturaorganizzativa e le procedure operative per gestire situazioni di emergenza in cantiere che possonocostituire pericolo per le persone e per le cose, con il preciso scopo di coordinare il servizio digestione dell’emergenza che potrà essere costituito anche da personale, proveniente da ditte operantiin cantiere diverse dalla prima appaltatrice, formato con corsi specifici.

Per la stesura della presente sezione si è fatto riferimento alla L.C. del Ministero dell'Interno n.P 1564/4146 del 29/9/1995.

La presente sezione a valore indicativo per stimolare e coordinare l’organizzazione unitariadella Gestione dell’Emergenza SGE in cantiere, si rimanda all’attività degli RSPP il compito distrutturare, dettagliare procedure e mansioni, organizzare e rendere operativo il Servizio di Gestionedell’Emergenza.

Organizzazione del Servizio di Emergenza

Il Servizio di Gestione dell’Emergenza in cantiere è costituito da:

SERVIZIO DI EMERGENZA1 DATORI DI LAVORO2 RESPONSABILE DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE DEL CANTIERE3 RESP. SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE DELLE SINGOLE DITTE IN CANTIERE4 RESPONSABILE DEL SERVIZIO EMERGENZA DEL CATIERE5 ADDETTI PER IL PRIMO SOCCORSO6 ADDETTI PER IL PREVENZIONE E PROTEZIONE INCENDI7 ADDETTI PER L’EVACUAZIONE E SOSPENSIONE ATTIVITA’ PER EVENTI METEORLOGICI

Il Servizio di Gestione dell’Emergenza, coordinato dal Coordinatore in fase di Esecuzione, ha ilcompito di:

_ rilevare e valutare rischi, misure e procedure di intervento esposte nei piani di sicurezza,_ integrare e rendere operative le disposizioni in merito alla gestione dell’emergenza;_ individuare, far formare, organizzare e gestire il personale addetto alla Squadra di Emergenza e

ilpersonale rimanente;

_ attivare e gestire gli interventi durante le emergenze;_ garantire la partecipazione e la consultazione nelle fasi organizzative dei datori di lavoro, degli

RLS ed RLST delle singole ditte.

Il numero degli addetti andrà commisurato ai rischi e numero di persone presenti in cantierenelle varie fasi di lavoro, con un minimo di n° 2 addetti più il Responsabile della Squadra diEmergenza, la tabella di seguito riportata un valore indicativo della presenza minima richiesta diaddetti in relazione alla fasi ed aree di lavoro, essa va integrata con le valutazioni e fatte in situ dalServizio di Gestione dell’Emergenza il quale dovrà garantire le presenze minime ed integrarle aseconda dello slittamento o sovrapposizione delle fasi sia per tempo che per area di intervento.

Si intende che la mansione di Addetto all’Evacuazione potrà essere affidata a personaleformato con corsi interni; il numero e la dislocazione degli addetti dovrà essere decisa durante losvolgimento del cantiere in modo da garantire l’efficacia del Piano di Emergenza

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Il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione di Cantiere, coordina l'interventodella Squadra di Emergenza Interna, individuando e designando gli addetti del servizio econcordando con gli altri RSPP le mansioni specifiche, la formazione e le informazioni datrasmettere agli addetti.

Gli Addetti all’Evacuazione potranno essere individuati tra gli addetti chiamati a prestareservizio per l’intervento in caso di Incendio o tra gli Addetti al primo soccorso, comunque innumero tale da garantire l’operatività degli uni e degli altri in caso di intervento

COMPITI E MANSIONI DEGLI ADDETTI E PREPOSTI DEL SE RVIZIO DIEMERGENZA

Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione del Cantiere

L’RSPPC coordinandosi con gli RSPP delle diverse ditte, sotto la supervisione del CFE,garantendo la partecipazione e la consultazione nelle fasi organizzative degli RLS delle singoleditte, individuerà gli addetti della Squadra di Emergenza, verificherà le abilitazioni a svolgere lemansioni di addetto del Servizio, richiedendo e conservando in cantiere copia dell’attestato difrequenza ai corsi per il Primo Soccorso e per la Prevenzione e Protezione dagli Incendi.

Il Responsabile alla luce delle valutazioni contenute nei Piani di Sicurezza, e coadiuvato dalCoordinatore per la Sicurezza in fase di Esecuzione, predisporrà le misure necessarie ad intervenirein cantiere, effettuerà la formazione e l’informazione del personale ed illustrerà modalità diintervento e compiti di tutti gli addetti durante la gestione dell’Emergenza

Ogni RSPP di ogni singola ditta fornirà “l’Elenco dei Preposti ed Addetti” di cantierecontrofirmato dal RLS

Responsabile della Squadra di Emergenza del cantiere

Alle dirette dipendenze del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione delCantiere, vi è il Responsabile del Squadra di Emergenza (RSE), il quale organizza ed è responsabiledelle azioni della Squadra di Emergenza interna.

L’RSPPC ed i datori di lavoro in fase organizzativa e l’RSE in fase operativa, coadiuvati dalCFE, dovranno individuare il personale e le mansioni della Squadra di Emergenza, in ragione delladislocazione delle aree di intervento e delle fonti di pericolo avendo cura di distribuire la presenzadel personale in modo omogeneo ed efficace su tutto il cantiere, dovranno accertarsi dell’efficienzadei mezzi di intervento ed affidarne individualmente la responsabilità e l’impiego agli addetti dellaSquadra di Emergenza, dovranno provvedere all’informazione degli addetti sulle procedureoperative e sulle mansioni affidate, specifiche e coordinate.

L’RSE sarà incaricato di:

_ conservare ”l’Elenco dei Preposti ed Addetti di cantiere” fornito dalle singole ditte,_ di compilare ed aggiornare quotidianamente un “Registro Giornaliero Preposti” in cui ogni

mattinaprima dell’ingresso in cantiere ogni preposto incaricato apporrà la firma come accettazionedell’incarico;

_ ricorderà in quella sede le mansioni attribuite e le procedure da adottare, affiderà i mezzi e learee

di intervento, ed i DPI specifici, a tutti i componenti della Squadra di Emergenza;_ compilerà ed aggiornerà il “Cartello Addetti della Squadra di Emergenza” affisso all’esterno

dell’ufficio di cantiere, riportante il nominativo e gli incarichi degli addetti alla “Squadra diEmergenza” e la data di compilazione.

STATO DI EMERGENZA

Nel caso di emergenza di tipo 3 è responsabile fino all’arrivo delle squadre di soccorsoesterne, al loro arrivo collabora per la buona riuscita dell’intervento)

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Inoltre il Responsabile del Servizio di Emergenza esplica le seguenti mansioni:

_ assume la diretta direzione delle operazioni operative;_ decide le particolari strategie di intervento;_ in caso di assenza del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione, dispone

l’intervento dei soccorsi esterni;_ organizza i primi soccorsi delle persone infortunate;_ verifica la presenza delle persone presenti o mancanti presso il Luogo di Raccolta;_ riceve i soccorsi esterni fornendo indicazioni chiare ed aggiornate sulle aree interessate, sula

natura e sulla gravità dall’incidente, sulla presenza di persone in aree di pericolo, sulle misureadottate, coordina l’intervento con le squadre esterne;

_ comunica al Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione l’evoluzione dell’eventoincidentale.

Addetti della squadra di emergenza del cantiere

Gli addetti della squadra di emergenza sono:

_ Addetti al Primo Soccorso (formati con corso specifico da ente abilitato)._ Addetti al Intervento in caso di Incendio (rischio “basso” durante le lavorazioni all’aperto e

“medio” durante le lavorazioni al chiuso formati con corso specifico riconosciuto dai VVFF)._ Addetti all’Evacuazione (formati direttamente dagli RSPP ed informati dal RSE).

Gli addetti verranno incaricati quotidianamente dal RSE, e controfirmeranno il “RegistroGiornaliero Preposti” per accettazione dell’incarico.

Informano l’RSE di eventuali anomalie sui dispositivi e mezzi presi in consegna per gliinterventi.

Chiederanno informazioni ed aggiornamenti sulle procedure di intervento in relazione allemutate condizioni del cantiere e conseguenti nuovi rischi individuati in cantiere in ragione dellevalutazioni rilevate sui Piani di Sicurezza ed in fase di coordinamento

STATO DI EMERGENZA

La Squadra di Emergenza Interna attuerà le seguenti procedure (eventualmente integrate edaggiornate dal RSE):

_ il personale si dovrà mettere immediatamente a disposizione del Responsabile della Squadra diEmergenza Interna e del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione;

_ azionare immediatamente le attrezzature previste dalle specifiche procedure (idranti, estintori,ecc.);

_ istruisce tutto il personale all’utilizzo dei Dispositivi di Protezione Individuali, delle vie di esodo,delle uscite di emergenza ecc.;

_ controllare la fruibilità delle uscite di emergenza e dei relativi luoghi sicuri costantemente;_ provvedere a facilitare l’accesso dei mezzi di soccorso provvedendo, durante il sopraggiungere

dei mezzi, a far sgomberare gli accessi e le vie interne al cantiere dagli altri mezzi presenti oparcheggiati, al sopraggiungere dei mezzi di soccorso ricevendo gli stessi all’accesso al cantierefornendo indicazioni chiare e dettagliate sull’area, tipo e gravità dell’incidente, il nominativo edindividuazione del RSE, e segnalando la via di accesso al luogo dell’incidente.

Individuazione del centro di emergenza

Il Centro di Gestione dell’Emergenza è individuato nell’ufficio di cantiere presso l’ingressoprincipale, lo stesso fungerà inoltre da Punto di Raccolta del personale al fine di semplificare gliinterventi delle squadre esterne e procedere alla verifica che tutti i lavoratori siano presenti ed insalvo.

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Definizione di emergenza

Ai sensi delle vigenti disposizioni normative si definisce emergenza qualunque scostamentodalle normali condizioni operative, tale da determinare situazioni potenziali di danno alle persone oalle cose.

Gli stati di emergenza possono essere classificati in 3 categorie in funzione della gravità deglistessi:

Emergenza di tipo 1: stati di emergenza che possono essere controllati dalla persona o dalle personeche li individuano;Emergenza di tipo 2: stati di emergenza controllabili soltanto dall’intervento della squadra diemergenza, senza l’intervento di strutture di soccorso esterni;Emergenza di tipo 3: stati di emergenza controllabili soltanto con l’intervento della squadra diemergenza interna con il coinvolgimento degli enti di soccorso esterni (Vigili del Fuoco,Ambulanze).

Tutti gli stati di emergenza devono essere registrati, a cura del Responsabile del Servizio diPrevenzione e Protezione, in un apposito modulo.

Procedura per richiesta di intervento di soccorso esterno

da parte di enti pubblici preposti, da concordare preventivamente a cura del RSPPC con il localeComando Provinciale dei VV.F.F.

Dati da comunicare ai vigili del fuoco1 Nome dell’impresa del cantiere richiedente2 Indirizzo preciso del cantiere richiedente (quella accessibile dai mezzi di intervento)3 Telefono del cantiere richiedente (o di un telefono cellulare)4 Tipo di incendio piccolo - medio - grande5 Presenza di persone in pericolo sì - no - dubbio6 Locale o zona interessata all’incendio7 Materiale che brucia8 Nome di chi sta chiamando9 Farsi dire il nome di chi risponde10 Notare l’ora esatta della chiamata11 Predisporre tutto l’occorrente per l’ingresso dei mezzi di soccorso in cantiere

da concordare preventivamente a cura del RSPPC con la Azienda Sanitaria Locale.

Dati da comunicare ai Pronto Soccorso1 Nome dell’impresa del cantiere richiedente2 Indirizzo preciso del cantiere richiedente (quella accessibile dai mezzi di intervento)3 Telefono del cantiere richiedente (o di un telefono cellulare)4 Presenza di persone infortunate n° di persone coinvolte e tipo di infortuni occorsi5 Tipo di infortunio piccolo - medio - grande6 Sintomi rilevati dell’infortunato (perdita di coscienza, arresto cardiaco, attività respiratoria,

pulsazioni, ecc.)7 Comunicazione delle prime cure apportate8 Nome di chi sta chiamando9 Farsi dire il nome di chi risponde10 Notare l’ora esatta della chiamata11 Predisporre tutto l’occorrente per l’ingresso dei mezzi di soccorso in cantiere

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Attivazione dello stato di emergenza

Alle dirette dipendenze del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione, vi è ilResponsabile della Squadra di Emergenza interna, il quale organizza ed è responsabile delle azionidella Squadra di Emergenza Interna, (nel caso di emergenza di tipo 3 è responsabile fino all’arrivodelle squadre di soccorso esterne, al loro arrivo collabora per la buona riuscita dell’intervento)

PRIMA DEL ATTIVITA’:

L’RSPPC mediante riunioni di coordinamento con gli RSPP delle diverse ditte (dovrà esseregarantita la partecipazione e la consultazione nelle fasi organizzative degli RLS delle singole ditte),sotto la supervisione del CFE, individuerà gli addetti della Squadra di Emergenza, predisporrà lamisure e l’informazione agli addetti ed al RSE, assegnerà a ciascuno i mezzi e le aree di intervento;l’RSE terrà e farà aggiornare e contro firmate il registro quotidiano degli addetti in cantiere ecompilerà e pubblicherà il cartello con la lista degli addetti

DURANTE DEL ATTIVITA’:

Chiunque venga a conoscenza, per qualunque motivo, di un evento incidentale, di qualunquenatura, deve darne immediatamente notizia al Responsabile del Servizio di Prevenzione eProtezione oppure al Responsabile della Squadra di Emergenza Interna o in loro assenza aqualunque componente della Squadra di Emergenza Interna che sarà costituita da personale delladell’impresa nelle modalità concordate in Riunione di Coordinamento e prima di ogni giornatalavorativa.

Il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione o in sua assenza il Responsabiledella Squadra di Emergenza Interna, rintraccia immediatamente i componenti della Squadra diEmergenza Interna informandoli in merito alla natura dell’evento negativo e ai dispositivi diprotezione da adottare.

DOPO L’ATTIVITA’:

Ogni addetto o preposto per le proprie competenze verificherà lo stato dei mezzi e dispositividi intervento, informerà il SPP della necessità di eventuali riparazioni o sostituzioni degli stessi.

In caso di infortunio sul lavoro il Direttore di Cantiere darà immediata comunicazioneall'Ufficio del Personale dell'impresa precisando il luogo, l'ora, e le cause dello stesso, nonché inominativi degli eventuali testimoni all'evento.

I lavoratori sono tenuti a segnalare subito gli infortuni comprese le lesioni di piccola entità.Il Direttore di Cantiere provvederà ad emettere in doppia copia la richiesta di visita medica

(evidenziando il codice fiscale dell'Azienda), disporrà affinché siano immediatamente prestati isoccorsi d'urgenza e, se necessario, accompagnerà l'infortunato all'ambulatorio INAIL o al piùvicino Pronto Soccorso.

Qualora l'infortunio determini una inabilità temporanea al lavoro superiore a giorni tre ilServizio del Personale provvederà a trasmettere, entro 48 ore dalla data dell'infortunio, una nota aisoggetti seguenti:

a) al Commissariato di PS o, in mancanza, al Sindaco competente per territorio la denuncia diinfortunio sul lavoro debitamente compilata;

b) alla sede INAIL competente denuncia di infortunio evidenziando il codice fiscale dell'Azienda.

Le denuncie saranno corredate di una copia del certificato medico che sarà stato rilasciato daisanitari dell'ambulatorio INAIL o del Pronto Soccorso.

In caso di infortunio mortale o previsto tale, la denuncia di infortunio sul lavoro dovrà esseresubito trasmessa al competente Commissariato di PS, in alterativa ai Carabinieri o al Sindaco delComune nella cui circoscrizione si è verificato l'infortunio.

L'ufficio del personale dietro informazione del Direttore di Cantiere darà comunicazionetelegrafica alla sede INAIL competente, entro 24 ore, facendo quindi seguire tempestivamentel'invio della denuncia di infortunio

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Si provvederà quindi alla trascrizione dell'infortunio sul Registro degli Infortuni seguendoattentamente la numerazione progressiva (il numero deve poi essere quello della denuncia INAIL).

Il Registro degli Infortuni deve essere tenuto a disposizione dei funzionari degli organismipubblici di controllo, sul luogo di lavoro.

Al termine dello stato di inabilità temporanea al lavoro, l'Ufficio del Personale dovrà:

a) ricevere la certificazione medica attestante l'avvenuta guarigione;b) rilasciare benestare alla ripresa del lavoro.

Il Responsabile di cantiere annoterà sul Registro degli Infortuni la data di rientro dellavoratore infortunato ed il numero di giorni di assenza complessivamente effettuati.

Fine dell'emergenza Il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione o su sua delegail Responsabile della Squadra di Emergenza Interna comunica a mezzo di un segnale convenuto ilcessare dell’emergenza e quindi la ripresa delle normali attività lavorative.

I.I.S. "Edoardo AMALDI", Orbassano (TO).Interventi di messa in sicurezza tamponamenti esterni. - Pag. 107

CONCLUSIONI GENERALI

Al presente Piano di Sicurezza e Coordinamento sono allegati i seguenti elaborati, da considerarsi parte integrante del Piano stesso:Tavola ZD_002 - Diagramma di Gantt (Cronoprogramma dei lavori);Tavola ZD_003 - Stima analitica dei costi della sicurezza.Tavola ZD_004 - Elenco prezzi.Tavola ZD_005 - Analisi nuovi prezzi unitari.Tavola ZD_006 - Fascicolo con le caratteristiche dell'opera.

Si allegano, altresì:- tavole esplicative di progetto;- fascicolo della manutenzione (per la prevenzione e protezione dei rischi).

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INDICEAnagrafica pag. 2Lavoro pag. 3

Committenti pag. 4

Responsabili pag. 5

Imprese e lavoratori autonomi pag. 6

Documentazione pag. 7

Descrizione del contesto in cui si trova l'area del cantiere pag. 11

Descrizione sintetica dell'opera pag. 12

Area del cantiere pag. 14

Caratteristiche area del cantiere pag. 14

Fattori esterni che comportano rischi per il cantiere pag. 14

Rischi che le lavorazioni di cantiere comportano per l'area circostante pag. 16

Descrizione caratteristiche idrogeologiche pag. 18

Organizzazione del cantiere pag. 19

Segnaletica pag. 64

Lavorazioni e loro interferenze pag. 65

• Allestimento del cantiere pag. 65

• Realizzazione della recinzione e degli accessi al cantiere pag. 65

• Realizzazione della viabilità del cantiere pag. 65

• Allestimento di depositi, zone per lo stoccaggio dei materiali e per gli impianti fissi pag. 66

• Allestimento di servizi igienico-assistenziali del cantiere pag. 66

• Realizzazione di impianto elettrico del cantiere pag. 67

• Realizzazione di impianto di messa a terra del cantiere pag. 67

• Demolizioni e rimozioni pag. 68

• Rimozione di impianti pag. 68

• Rimozione di scossaline, canali di gronda e pluviali pag. 69

• Rimozione di panerottoli, ringhiere e parapetti in carpenteria metallica pag. 69

• Rimozione di serramenti esterni pag. 70

• Demolizione del tamponamento esterno pag. 70

• Opere in facciata pag. 71

• Posa di struttura di sostegno per pannelli di facciata pag. 71

• Applicazione esterna di pannelli isolanti su superfici verticali pag. 71

• Montaggio di pannelli metallici di rivestimento per facciata pag. 72

• Realizzazione di opere di lattoneria pag. 72

• Posa di pianerottoli, ringhiere e parapetti in carpenteria metallica pag. 73

• Posa di serramenti esterni pag. 73

• Impianti pag. 73

• Realizzazione di impianto elettrico esterno pag. 74

• Smobilizzo del cantiere pag. 74

• Smobilizzo del cantiere pag. 74

Rischi individuati nelle lavorazioni e relative misure preventive e protettive. pag. 76

Attrezzature utilizzate nelle lavorazioni pag. 81

Macchine utilizzate nelle lavorazioni pag. 91

Emissione sonora attrezzature e macchine pag. 97

Coordinamento delle lavorazioni e fasi pag. 98

Coordinamento utilizzo parti comuni pag. 99

Modalità della cooperazione fra le imprese pag. 100

Organizzazione emergenze pag. 106

Conclusioni generali pag. 112

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ALLEGATO “B”

Comune di OrbassanoProvincia di TO

ANALISI E VALUTAZIONE DEI RISCHI(Allegato XV e art. 100 del D.Lgs 9 aprile 2008, n. 81 e s.m.i - D.Lgs. 3 agosto 2009, n. 106)

OGGETTO: I.I.S. "Edoardo AMALDI", Orbassano (TO).Interventi di messa in sicurezza tamponamenti esterni.

COMMITTENTE: PROVINCIA DI TORINO - Servizio Edilizia Scolastica I

CANTIERE: Via Fratelli Rosselli n. 35, Orbassano (TO)

Torino, 24/09/2014

IL COORDINATORE DELLA SICUREZZA(Geometra MORO Marco)

_____________________________________

per presa visioneIL COMMITTENTE

(Responsabile Unico del Procedimento BERTORA Ing. Roberto)

_____________________________________

Geometra MORO MarcoCorso Inghilterra n. 710138 Torino (TO)011.8616042 - [email protected]

CerTus by Guido Cianciulli - Copyright ACCA software S.p.A.

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ANALISI E VALUTAZIONE DEI RISCHI

La valutazione dei rischi è stata effettuata in conformità alla normativa italiana vigente: - D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81, "Attuazione dell'art. 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e

della sicurezza nei luoghi di lavoro".Testo coordinato con: - D.L. 3 giugno 2008, n. 97, convertito, con modificazioni, dalla L. 2 agosto 2008, n. 129; - D.L. 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla L. 6 agosto 2008, n. 133; - D.L. 30 dicembre 2008, n. 207, convertito, con modificazioni, dalla L. 27 febbraio 2009, n. 14; - L. 18 giugno 2009, n. 69; - L. 7 luglio 2009, n. 88; - D.Lgs. 3 agosto 2009, n. 106; - D.L. 30 dicembre 2009, n. 194, convertito, con modificazioni, dalla L. 26 febbraio 2010, n. 25; - D.L. 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla L. 30 luglio 2010, n. 122; - L. 4 giugno 2010, n. 96.

Individuazione dei criteri seguiti per la valutazione

Per ogni lavoratore vengono individuati i relativi pericoli connessi con le lavorazioni stesse, le attrezzature impiegate e le eventualisostanze utilizzate.I rischi sono stati analizzati in riferimento ai pericoli correlati alle diverse attività, alla gravità del danno, alla probabilità diaccadimento ed alle norme di legge e di buona tecnica.La stima del rischio, necessaria per definire le priorità negli interventi correttivi, è stata effettuata tenendo conto di:

Entità del danno [E], funzione del numero di persone coinvolte e delle conseguenze sulle persone in base a eventuali1.conoscenze statistiche o a previsioni ipotizzabili. Il valore numerico riportato nelle valutazioni è il seguente: [E1]=1(lieve); [E2]=2 (serio); [E3]=3 (grave); [E4]=4 (gravissimo);Probabilità di accadimento [P], funzione delle condizioni di sicurezza legate principalmente a valutazioni sullo stato di2.fatto tecnico. Il valore numerico riportato nelle valutazioni è il seguente: [P1]=1 (bassissima); [P2]=2 (bassa); [P3]=3(media); [P4]=4 (alta).

Il valore numerico della valutazione del rischio riportato nelle valutazioni è dato dal prodotto dell’Entità del danno [E] per laProbabilità di accadimento [P] e può assumere valori compresi da 1 a 16.

ESITO DELLA VALUTAZIONE DEI RISCHI

Probabilità per entità del danno

Sigla AttivitàEntità del Danno

Probabilità

- LAVORAZIONI E FASI -LF ALLESTIMENTO DEL CANTIERELF Realizzazione della recinzione e degli accessi al cantiere (fase)LV Addetto alla realizzazione della recinzione e degli accessi al cantiereAT Andatoie e PasserelleRS Caduta dall'alto E1 * P1 = 1RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E1 * P1 = 1AT Attrezzi manualiRS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1RS Urti, colpi, impatti, compressioni E1 * P1 = 1AT Scala sempliceRS Caduta dall'alto E1 * P1 = 1RS Urti, colpi, impatti, compressioni E1 * P1 = 1AT Sega circolareRS Elettrocuzione E1 * P1 = 1RS Inalazione polveri, fibre E1 * P1 = 1RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1RS Scivolamenti, cadute a livello E1 * P1 = 1RS Urti, colpi, impatti, compressioni E1 * P1 = 1AT Smerigliatrice angolare (flessibile)RS Elettrocuzione E1 * P1 = 1RS Inalazione polveri, fibre E1 * P1 = 1

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Sigla AttivitàEntità del Danno

Probabilità

RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1AT Trapano elettricoRS Elettrocuzione E1 * P1 = 1RS Inalazione polveri, fibre E1 * P1 = 1RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1

RMRumore per "Operaio comune polivalente" [Il livello di esposizione è "Maggiore dei valori superioridi azione: 85 dB(A) e 137 dB(C)".]

E3 * P3 = 9

MA DumperRS Cesoiamenti, stritolamenti E2 * P1 = 2RS Inalazione polveri, fibre E1 * P1 = 1RS Incendi, esplosioni E3 * P1 = 3RS Investimento, ribaltamento E3 * P1 = 3

RMRumore per "Operatore dumper" [Il livello di esposizione è "Maggiore dei valori superiori di azione:85 dB(A) e 137 dB(C)".]

E3 * P3 = 9

VB Vibrazioni per "Operatore dumper" [HAV "Non presente", WBV "Compreso tra 0,5 e 1 m/s²"] E2 * P3 = 6LF Realizzazione della viabilità del cantiere (fase)LV Addetto alla realizzazione della viabilità di cantiereAT Andatoie e PasserelleRS Caduta dall'alto E1 * P1 = 1RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E1 * P1 = 1AT Attrezzi manualiRS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1RS Urti, colpi, impatti, compressioni E1 * P1 = 1

RMRumore per "Operaio comune polivalente" [Il livello di esposizione è "Maggiore dei valori superioridi azione: 85 dB(A) e 137 dB(C)".]

E3 * P3 = 9

MA AutocarroRS Cesoiamenti, stritolamenti E2 * P1 = 2RS Getti, schizzi E2 * P1 = 2RS Inalazione polveri, fibre E1 * P1 = 1RS Incendi, esplosioni E3 * P1 = 3RS Investimento, ribaltamento E3 * P1 = 3RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P1 = 2

RMRumore per "Operatore autocarro" [Il livello di esposizione è "Minore dei valori inferiori di azione:80 dB(A) e 135 dB(C)".]

E1 * P1 = 1

VB Vibrazioni per "Operatore autocarro" [HAV "Non presente", WBV "Inferiore a 0,5 m/s²"] E2 * P1 = 2MA Pala meccanicaRS Cesoiamenti, stritolamenti E2 * P1 = 2RS Inalazione polveri, fibre E1 * P1 = 1RS Incendi, esplosioni E3 * P1 = 3RS Investimento, ribaltamento E3 * P1 = 3RS Scivolamenti, cadute a livello E1 * P1 = 1

RMRumore per "Operatore pala meccanica" [Il livello di esposizione è "Compreso tra i valori inferiori esuperiori di azione: 80/85 dB(A) e 135/137 dB(C)".]

E2 * P2 = 4

VBVibrazioni per "Operatore pala meccanica" [HAV "Non presente", WBV "Compreso tra 0,5 e 1m/s²"]

E2 * P3 = 6

LF Allestimento di depositi, zone per lo stoccaggio dei materiali e per gli impianti fissi (fase)LV Addetto all'allestimento di depositi, zone per lo stoccaggio dei materiali e per gli impianti fissiAT Andatoie e PasserelleRS Caduta dall'alto E1 * P1 = 1RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E1 * P1 = 1AT Attrezzi manualiRS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1RS Urti, colpi, impatti, compressioni E1 * P1 = 1AT Ponteggio mobile o trabattelloRS Caduta dall'alto E1 * P1 = 1RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E1 * P1 = 1RS Urti, colpi, impatti, compressioni E1 * P1 = 1AT Scala doppiaRS Caduta dall'alto E1 * P1 = 1RS Cesoiamenti, stritolamenti E1 * P1 = 1RS Urti, colpi, impatti, compressioni E1 * P1 = 1AT Scala sempliceRS Caduta dall'alto E1 * P1 = 1RS Urti, colpi, impatti, compressioni E1 * P1 = 1AT Sega circolareRS Elettrocuzione E1 * P1 = 1RS Inalazione polveri, fibre E1 * P1 = 1RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1RS Scivolamenti, cadute a livello E1 * P1 = 1RS Urti, colpi, impatti, compressioni E1 * P1 = 1AT Smerigliatrice angolare (flessibile)

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Sigla AttivitàEntità del Danno

Probabilità

RS Elettrocuzione E1 * P1 = 1RS Inalazione polveri, fibre E1 * P1 = 1RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1AT Trapano elettricoRS Elettrocuzione E1 * P1 = 1RS Inalazione polveri, fibre E1 * P1 = 1RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E3 * P2 = 6

RMRumore per "Operaio comune polivalente" [Il livello di esposizione è "Maggiore dei valori superioridi azione: 85 dB(A) e 137 dB(C)".]

E3 * P3 = 9

MA AutocarroRS Cesoiamenti, stritolamenti E2 * P1 = 2RS Getti, schizzi E2 * P1 = 2RS Inalazione polveri, fibre E1 * P1 = 1RS Incendi, esplosioni E3 * P1 = 3RS Investimento, ribaltamento E3 * P1 = 3RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P1 = 2

RMRumore per "Operatore autocarro" [Il livello di esposizione è "Minore dei valori inferiori di azione:80 dB(A) e 135 dB(C)".]

E1 * P1 = 1

VB Vibrazioni per "Operatore autocarro" [HAV "Non presente", WBV "Inferiore a 0,5 m/s²"] E2 * P1 = 2MA AutogrùRS Cesoiamenti, stritolamenti E2 * P1 = 2RS Getti, schizzi E1 * P2 = 2RS Elettrocuzione E3 * P1 = 3RS Incendi, esplosioni E3 * P1 = 3RS Investimento, ribaltamento E3 * P1 = 3RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P1 = 2

RMRumore per "Operatore autogrù" [Il livello di esposizione è "Minore dei valori inferiori di azione: 80dB(A) e 135 dB(C)".]

E1 * P1 = 1

VB Vibrazioni per "Operatore autogrù" [HAV "Non presente", WBV "Inferiore a 0,5 m/s²"] E2 * P1 = 2LF Allestimento di servizi igienico-assistenziali del cantiere (fase)LV Addetto all'allestimento di servizi igienico-assistenziali del cantiereAT Andatoie e PasserelleRS Caduta dall'alto E1 * P1 = 1RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E1 * P1 = 1AT Attrezzi manualiRS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1RS Urti, colpi, impatti, compressioni E1 * P1 = 1AT Ponteggio mobile o trabattelloRS Caduta dall'alto E1 * P1 = 1RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E1 * P1 = 1RS Urti, colpi, impatti, compressioni E1 * P1 = 1AT Scala doppiaRS Caduta dall'alto E1 * P1 = 1RS Cesoiamenti, stritolamenti E1 * P1 = 1RS Urti, colpi, impatti, compressioni E1 * P1 = 1AT Scala sempliceRS Caduta dall'alto E1 * P1 = 1RS Urti, colpi, impatti, compressioni E1 * P1 = 1AT Sega circolareRS Elettrocuzione E1 * P1 = 1RS Inalazione polveri, fibre E1 * P1 = 1RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1RS Scivolamenti, cadute a livello E1 * P1 = 1RS Urti, colpi, impatti, compressioni E1 * P1 = 1AT Smerigliatrice angolare (flessibile)RS Elettrocuzione E1 * P1 = 1RS Inalazione polveri, fibre E1 * P1 = 1RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1AT Trapano elettricoRS Elettrocuzione E1 * P1 = 1RS Inalazione polveri, fibre E1 * P1 = 1RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E3 * P2 = 6

RMRumore per "Operaio comune polivalente" [Il livello di esposizione è "Maggiore dei valori superioridi azione: 85 dB(A) e 137 dB(C)".]

E3 * P3 = 9

MA AutocarroRS Cesoiamenti, stritolamenti E2 * P1 = 2RS Getti, schizzi E2 * P1 = 2RS Inalazione polveri, fibre E1 * P1 = 1

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Sigla AttivitàEntità del Danno

Probabilità

RS Incendi, esplosioni E3 * P1 = 3RS Investimento, ribaltamento E3 * P1 = 3RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P1 = 2

RMRumore per "Operatore autocarro" [Il livello di esposizione è "Minore dei valori inferiori di azione:80 dB(A) e 135 dB(C)".]

E1 * P1 = 1

VB Vibrazioni per "Operatore autocarro" [HAV "Non presente", WBV "Inferiore a 0,5 m/s²"] E2 * P1 = 2MA AutogrùRS Cesoiamenti, stritolamenti E2 * P1 = 2RS Getti, schizzi E1 * P2 = 2RS Elettrocuzione E3 * P1 = 3RS Incendi, esplosioni E3 * P1 = 3RS Investimento, ribaltamento E3 * P1 = 3RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P1 = 2

RMRumore per "Operatore autogrù" [Il livello di esposizione è "Minore dei valori inferiori di azione: 80dB(A) e 135 dB(C)".]

E1 * P1 = 1

VB Vibrazioni per "Operatore autogrù" [HAV "Non presente", WBV "Inferiore a 0,5 m/s²"] E2 * P1 = 2LF Realizzazione di impianto elettrico del cantiere (fase)LV Addetto alla realizzazione di impianto elettrico di cantiereAT Attrezzi manualiRS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1RS Urti, colpi, impatti, compressioni E1 * P1 = 1AT Ponteggio mobile o trabattelloRS Caduta dall'alto E1 * P1 = 1RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E1 * P1 = 1RS Urti, colpi, impatti, compressioni E1 * P1 = 1AT Scala doppiaRS Caduta dall'alto E1 * P1 = 1RS Cesoiamenti, stritolamenti E1 * P1 = 1RS Urti, colpi, impatti, compressioni E1 * P1 = 1AT Scala sempliceRS Caduta dall'alto E1 * P1 = 1RS Urti, colpi, impatti, compressioni E1 * P1 = 1AT Trapano elettricoRS Elettrocuzione E1 * P1 = 1RS Inalazione polveri, fibre E1 * P1 = 1RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1RS Elettrocuzione E3 * P3 = 9

VBVibrazioni per "Elettricista (ciclo completo)" [HAV "Compreso tra 2,5 e 5,0 m/s²", WBV "Nonpresente"]

E2 * P3 = 6

RMRumore per "Elettricista (ciclo completo)" [Il livello di esposizione è "Maggiore dei valori superiori diazione: 85 dB(A) e 137 dB(C)".]

E3 * P3 = 9

LF Realizzazione di impianto di messa a terra del cantiere (fase)LV Addetto alla realizzazione di impianto di messa a terra del cantiereAT Attrezzi manualiRS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1RS Urti, colpi, impatti, compressioni E1 * P1 = 1AT Scala sempliceRS Caduta dall'alto E1 * P1 = 1RS Urti, colpi, impatti, compressioni E1 * P1 = 1AT Trapano elettricoRS Elettrocuzione E1 * P1 = 1RS Inalazione polveri, fibre E1 * P1 = 1RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1RS Elettrocuzione E3 * P3 = 9

VBVibrazioni per "Elettricista (ciclo completo)" [HAV "Compreso tra 2,5 e 5,0 m/s²", WBV "Nonpresente"]

E2 * P3 = 6

RMRumore per "Elettricista (ciclo completo)" [Il livello di esposizione è "Maggiore dei valori superiori diazione: 85 dB(A) e 137 dB(C)".]

E3 * P3 = 9

LF DEMOLIZIONI E RIMOZIONILF Rimozione di impianti (fase)LV Addetto alla rimozione di impiantiAT Ponteggio mobile o trabattelloRS Caduta dall'alto E1 * P1 = 1RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E1 * P1 = 1RS Urti, colpi, impatti, compressioni E1 * P1 = 1AT Scala sempliceRS Caduta dall'alto E1 * P1 = 1RS Urti, colpi, impatti, compressioni E1 * P1 = 1AT Argano a bandieraRS Caduta dall'alto E1 * P1 = 1

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Sigla AttivitàEntità del Danno

Probabilità

RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E1 * P1 = 1RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1RS Urti, colpi, impatti, compressioni E1 * P1 = 1AT CarriolaRS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1RS Urti, colpi, impatti, compressioni E1 * P1 = 1AT Attrezzi manualiRS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1RS Urti, colpi, impatti, compressioni E1 * P1 = 1AT Smerigliatrice angolare (flessibile)RS Elettrocuzione E1 * P1 = 1RS Inalazione polveri, fibre E1 * P1 = 1RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1AT Martello demolitore elettricoRS Elettrocuzione E1 * P1 = 1RS Inalazione polveri, fibre E1 * P1 = 1RS Urti, colpi, impatti, compressioni E1 * P1 = 1AT Trapano elettricoRS Elettrocuzione E1 * P1 = 1RS Inalazione polveri, fibre E1 * P1 = 1RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1

VBVibrazioni per "Operaio comune polivalente (demolizioni)" [HAV "Compreso tra 2,5 e 5,0 m/s²",WBV "Non presente"]

E3 * P3 = 9

RMRumore per "Operaio comune polivalente" [Il livello di esposizione è "Maggiore dei valori superioridi azione: 85 dB(A) e 137 dB(C)".]

E3 * P3 = 9

RS Elettrocuzione E1 * P1 = 1RS Scivolamenti, cadute a livello E1 * P1 = 1RS Urti, colpi, impatti, compressioni E1 * P1 = 1RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1MA AutocarroRS Cesoiamenti, stritolamenti E2 * P1 = 2RS Getti, schizzi E2 * P1 = 2RS Inalazione polveri, fibre E1 * P1 = 1RS Incendi, esplosioni E3 * P1 = 3RS Investimento, ribaltamento E3 * P1 = 3RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P1 = 2

RMRumore per "Operatore autocarro" [Il livello di esposizione è "Minore dei valori inferiori di azione:80 dB(A) e 135 dB(C)".]

E1 * P1 = 1

VB Vibrazioni per "Operatore autocarro" [HAV "Non presente", WBV "Inferiore a 0,5 m/s²"] E2 * P1 = 2LF Rimozione di scossaline, canali di gronda e pluviali (fase)LV Addetto alla rimozione di scossaline, canali di gronda, pluvialiAT Argano a bandieraRS Caduta dall'alto E1 * P1 = 1RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E1 * P1 = 1RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1RS Urti, colpi, impatti, compressioni E1 * P1 = 1AT Attrezzi manualiRS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1RS Urti, colpi, impatti, compressioni E1 * P1 = 1AT Ponteggio metallico fissoRS Caduta dall'alto E1 * P1 = 1RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E1 * P1 = 1RS Scivolamenti, cadute a livello E1 * P1 = 1RS Caduta dall'alto E4 * P3 = 12MA DumperRS Cesoiamenti, stritolamenti E2 * P1 = 2RS Inalazione polveri, fibre E1 * P1 = 1RS Incendi, esplosioni E3 * P1 = 3RS Investimento, ribaltamento E3 * P1 = 3

RMRumore per "Operatore dumper" [Il livello di esposizione è "Maggiore dei valori superiori di azione:85 dB(A) e 137 dB(C)".]

E3 * P3 = 9

VB Vibrazioni per "Operatore dumper" [HAV "Non presente", WBV "Compreso tra 0,5 e 1 m/s²"] E2 * P3 = 6LF Rimozione di panerottoli, ringhiere e parapetti in carpenteria metallica (fase)LV Addetto alla rimozione di ringhiere e parapettiAT Argano a bandieraRS Caduta dall'alto E1 * P1 = 1RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E1 * P1 = 1RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1RS Urti, colpi, impatti, compressioni E1 * P1 = 1AT Attrezzi manualiRS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1

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Sigla AttivitàEntità del Danno

Probabilità

RS Urti, colpi, impatti, compressioni E1 * P1 = 1AT Martello demolitore elettricoRS Elettrocuzione E1 * P1 = 1RS Inalazione polveri, fibre E1 * P1 = 1RS Urti, colpi, impatti, compressioni E1 * P1 = 1AT Ponteggio metallico fissoRS Caduta dall'alto E1 * P1 = 1RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E1 * P1 = 1RS Scivolamenti, cadute a livello E1 * P1 = 1AT Sega a disco per metalliRS Elettrocuzione E1 * P1 = 1RS Getti, schizzi E1 * P1 = 1RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E3 * P2 = 6RS Caduta dall'alto E4 * P3 = 12

RMRumore per "Operaio comune polivalente (demolizioni)" [Il livello di esposizione è "Maggiore deivalori superiori di azione: 85 dB(A) e 137 dB(C)".]

E3 * P3 = 9

VBVibrazioni per "Operaio comune polivalente (demolizioni)" [HAV "Compreso tra 2,5 e 5,0 m/s²",WBV "Non presente"]

E3 * P3 = 9

MC1M.M.C. (sollevamento e trasporto) [Le azioni di sollevamento e trasporto dei carichi sonoaccettabili.]

E1 * P1 = 1

MA DumperRS Cesoiamenti, stritolamenti E2 * P1 = 2RS Inalazione polveri, fibre E1 * P1 = 1RS Incendi, esplosioni E3 * P1 = 3RS Investimento, ribaltamento E3 * P1 = 3

RMRumore per "Operatore dumper" [Il livello di esposizione è "Maggiore dei valori superiori di azione:85 dB(A) e 137 dB(C)".]

E3 * P3 = 9

VB Vibrazioni per "Operatore dumper" [HAV "Non presente", WBV "Compreso tra 0,5 e 1 m/s²"] E2 * P3 = 6LF Rimozione di serramenti esterni (fase)LV Addetto alla rimozione di serramenti esterniAT Attrezzi manualiRS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1RS Urti, colpi, impatti, compressioni E1 * P1 = 1AT Ponteggio metallico fissoRS Caduta dall'alto E1 * P1 = 1RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E1 * P1 = 1RS Scivolamenti, cadute a livello E1 * P1 = 1RS Caduta dall'alto E4 * P3 = 12

MC1M.M.C. (sollevamento e trasporto) [Le azioni di sollevamento e trasporto dei carichi sonoaccettabili.]

E1 * P1 = 1

MA DumperRS Cesoiamenti, stritolamenti E2 * P1 = 2RS Inalazione polveri, fibre E1 * P1 = 1RS Incendi, esplosioni E3 * P1 = 3RS Investimento, ribaltamento E3 * P1 = 3

RMRumore per "Operatore dumper" [Il livello di esposizione è "Maggiore dei valori superiori di azione:85 dB(A) e 137 dB(C)".]

E3 * P3 = 9

VB Vibrazioni per "Operatore dumper" [HAV "Non presente", WBV "Compreso tra 0,5 e 1 m/s²"] E2 * P3 = 6LF Demolizione del tamponamento esterno (fase)LV Addetto alla demolizione di tompagnatureAT Argano a bandieraRS Caduta dall'alto E1 * P1 = 1RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E1 * P1 = 1RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1RS Urti, colpi, impatti, compressioni E1 * P1 = 1AT Argano a cavallettoRS Caduta dall'alto E1 * P1 = 1RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E1 * P1 = 1RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1RS Urti, colpi, impatti, compressioni E1 * P1 = 1AT Attrezzi manualiRS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1RS Urti, colpi, impatti, compressioni E1 * P1 = 1AT Martello demolitore elettricoRS Elettrocuzione E1 * P1 = 1RS Inalazione polveri, fibre E1 * P1 = 1RS Urti, colpi, impatti, compressioni E1 * P1 = 1AT Ponte su cavallettiRS Scivolamenti, cadute a livello E1 * P1 = 1AT Scala semplice

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Sigla AttivitàEntità del Danno

Probabilità

RS Caduta dall'alto E1 * P1 = 1RS Urti, colpi, impatti, compressioni E1 * P1 = 1RS Caduta dall'alto E4 * P3 = 12RS Inalazione polveri, fibre E2 * P3 = 6

RMRumore per "Operaio comune polivalente (demolizioni)" [Il livello di esposizione è "Maggiore deivalori superiori di azione: 85 dB(A) e 137 dB(C)".]

E3 * P3 = 9

VBVibrazioni per "Operaio comune polivalente (demolizioni)" [HAV "Compreso tra 2,5 e 5,0 m/s²",WBV "Non presente"]

E3 * P3 = 9

MC1M.M.C. (sollevamento e trasporto) [Le azioni di sollevamento e trasporto dei carichi sonoaccettabili.]

E1 * P1 = 1

MA AutocarroRS Cesoiamenti, stritolamenti E2 * P1 = 2RS Getti, schizzi E2 * P1 = 2RS Inalazione polveri, fibre E1 * P1 = 1RS Incendi, esplosioni E3 * P1 = 3RS Investimento, ribaltamento E3 * P1 = 3RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P1 = 2

RMRumore per "Operatore autocarro" [Il livello di esposizione è "Minore dei valori inferiori di azione:80 dB(A) e 135 dB(C)".]

E1 * P1 = 1

VB Vibrazioni per "Operatore autocarro" [HAV "Non presente", WBV "Inferiore a 0,5 m/s²"] E2 * P1 = 2MA DumperRS Cesoiamenti, stritolamenti E2 * P1 = 2RS Inalazione polveri, fibre E1 * P1 = 1RS Incendi, esplosioni E3 * P1 = 3RS Investimento, ribaltamento E3 * P1 = 3

RMRumore per "Operatore dumper" [Il livello di esposizione è "Maggiore dei valori superiori di azione:85 dB(A) e 137 dB(C)".]

E3 * P3 = 9

VB Vibrazioni per "Operatore dumper" [HAV "Non presente", WBV "Compreso tra 0,5 e 1 m/s²"] E2 * P3 = 6MA Pala meccanicaRS Cesoiamenti, stritolamenti E2 * P1 = 2RS Inalazione polveri, fibre E1 * P1 = 1RS Incendi, esplosioni E3 * P1 = 3RS Investimento, ribaltamento E3 * P1 = 3RS Scivolamenti, cadute a livello E1 * P1 = 1

RMRumore per "Operatore pala meccanica" [Il livello di esposizione è "Compreso tra i valori inferiori esuperiori di azione: 80/85 dB(A) e 135/137 dB(C)".]

E2 * P2 = 4

VBVibrazioni per "Operatore pala meccanica" [HAV "Non presente", WBV "Compreso tra 0,5 e 1m/s²"]

E2 * P3 = 6

LF OPERE IN FACCIATALF Posa di struttura di sostegno per pannelli di facciata (fase)LV Addetto alla struttura di sostegno per facciata ventilataAT Attrezzi manualiRS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1RS Urti, colpi, impatti, compressioni E1 * P1 = 1AT Ponteggio metallico fissoRS Caduta dall'alto E1 * P1 = 1RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E1 * P1 = 1RS Scivolamenti, cadute a livello E1 * P1 = 1AT Sega circolareRS Elettrocuzione E1 * P1 = 1RS Inalazione polveri, fibre E1 * P1 = 1RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1RS Scivolamenti, cadute a livello E1 * P1 = 1RS Urti, colpi, impatti, compressioni E1 * P1 = 1AT Trapano elettricoRS Elettrocuzione E1 * P1 = 1RS Inalazione polveri, fibre E1 * P1 = 1RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1RS Caduta dall'alto E4 * P3 = 12RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E3 * P2 = 6

RMRumore per "Fabbro" [Il livello di esposizione è "Maggiore dei valori superiori di azione: 85 dB(A) e137 dB(C)".]

E3 * P3 = 9

LF Applicazione esterna di pannelli isolanti su superfici verticali (fase)LV Addetto all'applicazione esterna di pannelli isolanti su superfici verticaliAT Attrezzi manualiRS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1RS Urti, colpi, impatti, compressioni E1 * P1 = 1AT Ponteggio metallico fissoRS Caduta dall'alto E1 * P1 = 1RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E1 * P1 = 1RS Scivolamenti, cadute a livello E1 * P1 = 1

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Sigla AttivitàEntità del Danno

Probabilità

AT Taglierina elettricaRS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1RS Urti, colpi, impatti, compressioni E1 * P1 = 1RS Caduta dall'alto E4 * P3 = 12RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E3 * P2 = 6CH Chimico [Rischio sicuramente: "Irrilevante per la salute".] E1 * P1 = 1MA Gru a torreRS Caduta dall'alto E3 * P2 = 6RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E3 * P1 = 3RS Elettrocuzione E3 * P1 = 3RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P1 = 2

RMRumore per "Gruista (gru a torre)" [Il livello di esposizione è "Minore dei valori inferiori di azione:80 dB(A) e 135 dB(C)".]

E1 * P1 = 1

LF Montaggio di pannelli metallici di rivestimento per facciata (fase)LV Addetto alla montaggio di rivestimenti per facciata ventilataAT Attrezzi manualiRS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1RS Urti, colpi, impatti, compressioni E1 * P1 = 1AT Ponteggio metallico fissoRS Caduta dall'alto E1 * P1 = 1RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E1 * P1 = 1RS Scivolamenti, cadute a livello E1 * P1 = 1RS Caduta dall'alto E4 * P3 = 12RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E3 * P2 = 6

VBVibrazioni per "Posatore pavimenti e rivestimenti" [HAV "Inferiore a 2,5 m/s²", WBV "Nonpresente"]

E2 * P2 = 4

RMRumore per "Posatore pavimenti e rivestimenti" [Il livello di esposizione è "Compreso tra i valoriinferiori e superiori di azione: 80/85 dB(A) e 135/137 dB(C)".]

E2 * P2 = 4

MA Gru a torreRS Caduta dall'alto E3 * P2 = 6RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E3 * P1 = 3RS Elettrocuzione E3 * P1 = 3RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P1 = 2

RMRumore per "Gruista (gru a torre)" [Il livello di esposizione è "Minore dei valori inferiori di azione:80 dB(A) e 135 dB(C)".]

E1 * P1 = 1

LF Realizzazione di opere di lattoneria (fase)LV Addetto alla realizzazione di opere di lattoneriaAT Attrezzi manualiRS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1RS Urti, colpi, impatti, compressioni E1 * P1 = 1AT Ponteggio metallico fissoRS Caduta dall'alto E1 * P1 = 1RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E1 * P1 = 1RS Scivolamenti, cadute a livello E1 * P1 = 1RS Caduta dall'alto E4 * P3 = 12

RMRumore per "Lattoniere (tetto)" [Il livello di esposizione è "Minore dei valori inferiori di azione: 80dB(A) e 135 dB(C)".]

E1 * P1 = 1

MA Gru a torreRS Caduta dall'alto E3 * P2 = 6RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E3 * P1 = 3RS Elettrocuzione E3 * P1 = 3RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P1 = 2

RMRumore per "Gruista (gru a torre)" [Il livello di esposizione è "Minore dei valori inferiori di azione:80 dB(A) e 135 dB(C)".]

E1 * P1 = 1

LF Posa di pianerottoli, ringhiere e parapetti in carpenteria metallica (fase)LV Addetto alla posa di ringhiere e parapettiAT Attrezzi manualiRS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1RS Urti, colpi, impatti, compressioni E1 * P1 = 1AT Ponteggio metallico fissoRS Caduta dall'alto E1 * P1 = 1RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E1 * P1 = 1RS Scivolamenti, cadute a livello E1 * P1 = 1AT Saldatrice elettricaRS Elettrocuzione E1 * P1 = 1RS Inalazione fumi, gas, vapori E1 * P1 = 1RS Incendi, esplosioni E1 * P1 = 1AT Smerigliatrice angolare (flessibile)RS Elettrocuzione E1 * P1 = 1RS Inalazione polveri, fibre E1 * P1 = 1RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1

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Sigla AttivitàEntità del Danno

Probabilità

AT Trapano elettricoRS Elettrocuzione E1 * P1 = 1RS Inalazione polveri, fibre E1 * P1 = 1RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1RS Caduta dall'alto E3 * P3 = 9RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E3 * P3 = 9

ROA R.O.A. per "Saldatura ad elettrodi rivestiti" [Rischio alto per la salute.] E4 * P4 = 16

RMRumore per "Fabbro" [Il livello di esposizione è "Maggiore dei valori superiori di azione: 85 dB(A) e137 dB(C)".]

E3 * P3 = 9

MA Gru a torreRS Caduta dall'alto E3 * P2 = 6RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E3 * P1 = 3RS Elettrocuzione E3 * P1 = 3RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P1 = 2

RMRumore per "Gruista (gru a torre)" [Il livello di esposizione è "Minore dei valori inferiori di azione:80 dB(A) e 135 dB(C)".]

E1 * P1 = 1

LF Posa di serramenti esterni (fase)LV Addetto alla posa di serramenti esterniAT Attrezzi manualiRS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1RS Urti, colpi, impatti, compressioni E1 * P1 = 1AT Ponteggio metallico fissoRS Caduta dall'alto E1 * P1 = 1RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E1 * P1 = 1RS Scivolamenti, cadute a livello E1 * P1 = 1RS Caduta dall'alto E4 * P3 = 12RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E3 * P2 = 6

RMRumore per "Serramentista" [Il livello di esposizione è "Compreso tra i valori inferiori e superiori diazione: 80/85 dB(A) e 135/137 dB(C)".]

E2 * P2 = 4

MA Gru a torreRS Caduta dall'alto E3 * P2 = 6RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E3 * P1 = 3RS Elettrocuzione E3 * P1 = 3RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P1 = 2

RMRumore per "Gruista (gru a torre)" [Il livello di esposizione è "Minore dei valori inferiori di azione:80 dB(A) e 135 dB(C)".]

E1 * P1 = 1

LF IMPIANTILF Realizzazione di impianto elettrico esterno (fase)LV Addetto alla realizzazione di impianto elettrico internoAT Ponteggio mobile o trabattelloRS Caduta dall'alto E1 * P1 = 1RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E1 * P1 = 1RS Urti, colpi, impatti, compressioni E1 * P1 = 1AT Scala sempliceRS Caduta dall'alto E1 * P1 = 1RS Urti, colpi, impatti, compressioni E1 * P1 = 1AT Attrezzi manualiRS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1RS Urti, colpi, impatti, compressioni E1 * P1 = 1AT Scanalatrice per muri ed intonaciRS Elettrocuzione E1 * P1 = 1RS Inalazione polveri, fibre E1 * P1 = 1RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1AT Trapano elettricoRS Elettrocuzione E1 * P1 = 1RS Inalazione polveri, fibre E1 * P1 = 1RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1AT Avvitatore elettricoRS Elettrocuzione E1 * P1 = 1RS Urti, colpi, impatti, compressioni E1 * P1 = 1AT Smerigliatrice angolare (flessibile)RS Elettrocuzione E1 * P1 = 1RS Inalazione polveri, fibre E1 * P1 = 1RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1

VBVibrazioni per "Elettricista (ciclo completo)" [HAV "Compreso tra 2,5 e 5,0 m/s²", WBV "Nonpresente"]

E2 * P3 = 6

RMRumore per "Elettricista (ciclo completo)" [Il livello di esposizione è "Maggiore dei valori superiori diazione: 85 dB(A) e 137 dB(C)".]

E3 * P3 = 9

RS Elettrocuzione E1 * P1 = 1RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1RS Scivolamenti, cadute a livello E1 * P1 = 1

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Sigla AttivitàEntità del Danno

Probabilità

LF SMOBILIZZO DEL CANTIERELF Smobilizzo del cantiere (fase)LV Addetto allo smobilizzo del cantiereAT Scala doppiaRS Caduta dall'alto E1 * P1 = 1RS Cesoiamenti, stritolamenti E1 * P1 = 1RS Urti, colpi, impatti, compressioni E1 * P1 = 1AT Scala sempliceRS Caduta dall'alto E1 * P1 = 1RS Urti, colpi, impatti, compressioni E1 * P1 = 1AT Attrezzi manualiRS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1RS Urti, colpi, impatti, compressioni E1 * P1 = 1AT Avvitatore elettricoRS Elettrocuzione E1 * P1 = 1RS Urti, colpi, impatti, compressioni E1 * P1 = 1AT Smerigliatrice angolare (flessibile)RS Elettrocuzione E1 * P1 = 1RS Inalazione polveri, fibre E1 * P1 = 1RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1AT Trapano elettricoRS Elettrocuzione E1 * P1 = 1RS Inalazione polveri, fibre E1 * P1 = 1RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E3 * P2 = 6

RMRumore per "Operaio comune polivalente" [Il livello di esposizione è "Maggiore dei valori superioridi azione: 85 dB(A) e 137 dB(C)".]

E3 * P3 = 9

MA AutocarroRS Cesoiamenti, stritolamenti E2 * P1 = 2RS Getti, schizzi E2 * P1 = 2RS Inalazione polveri, fibre E1 * P1 = 1RS Incendi, esplosioni E3 * P1 = 3RS Investimento, ribaltamento E3 * P1 = 3RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P1 = 2

RMRumore per "Operatore autocarro" [Il livello di esposizione è "Minore dei valori inferiori di azione:80 dB(A) e 135 dB(C)".]

E1 * P1 = 1

VB Vibrazioni per "Operatore autocarro" [HAV "Non presente", WBV "Inferiore a 0,5 m/s²"] E2 * P1 = 2MA AutogrùRS Cesoiamenti, stritolamenti E2 * P1 = 2RS Getti, schizzi E1 * P2 = 2RS Elettrocuzione E3 * P1 = 3RS Incendi, esplosioni E3 * P1 = 3RS Investimento, ribaltamento E3 * P1 = 3RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P1 = 2

RMRumore per "Operatore autogrù" [Il livello di esposizione è "Minore dei valori inferiori di azione: 80dB(A) e 135 dB(C)".]

E1 * P1 = 1

VB Vibrazioni per "Operatore autogrù" [HAV "Non presente", WBV "Inferiore a 0,5 m/s²"] E2 * P1 = 2

LEGENDA:[CA] = Caratteristiche area del Cantiere; [FE] = Fattori esterni che comportano rischi per il Cantiere; [RT] = Rischi che le lavorazioni dicantiere comportano per l'area circostante; [OR] = Organizzazione del Cantiere; [LF] = Lavorazione; [MA] = Macchina; [LV] =Lavoratore; [AT] = Attrezzo; [RS] = Rischio; [RM] = Rischio rumore; [VB] = Rischio vibrazioni; [CH] = Rischio chimico; [MC1] =Rischio M.M.C.(sollevamento e trasporto); [MC2] = Rischio M.M.C.(spinta e traino); [MC3] = Rischio M.M.C.(elevata frequenza); [ROA]= Rischio R.O.A.(operazioni di saldatura); [CM] = Rischio cancerogeno e mutageno; [BIO] = Rischio biologico; [PR] = Prevenzione;[IC] = Coordinamento; [SG] = Segnaletica; [CG] = Coordinamento delle Lavorazioni e Fasi; [UO] = Ulteriori osservazioni;[E1] = Entità Danno Lieve; [E2] = Entità Danno Serio; [E3] = Entità Danno Grave; [E4] = Entità Danno Gravissimo;[P1] = Probabilità Bassissima; [P2] = Probabilità Bassa; [P3] = Probabilità Media; [P4] = Probabilità Alta.

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ANALISI E VALUTAZIONE DEL RISCHIO RUMORE

Premessa

La valutazione del rumore, riportata di seguito, è stata eseguita considerando in particolare :il livello, il tipo e la durata dell’esposizione, ivi compresa l’eventuale esposizione a rumore impulsivo;1.i valori limite di esposizione ed i valori, superiori ed inferiori, di azione di cui all’art. 189 del D.Lgs. del 9 aprile 2008, n.2.81;gli effetti sulla salute e sulla sicurezza dei lavoratori particolarmente sensibili al rumore e quelli derivanti da eventuali3.interazioni tra rumore e sostanze ototossiche connesse con l’attività svolta e tra rumore e vibrazioni;gli effetti indiretti sulla salute e sulla sicurezza dei lavoratori risultanti da interazioni fra rumore e segnali di avvertimento4.o altri suoni che vanno osservati al fine di ridurre il rischio di infortuni;le informazioni sull’emissione di rumore fornitedai costruttori di attrezzature e macchinari in conformità alle vigenti disposizioni in materia e l’eventuale esistenza diattrezzature di lavoro alternative progettate per ridurre l’emissione di rumore;l’eventuale prolungamento del periodo di esposizione al rumore oltre all’orario di lavoro normale;5.le informazioni raccolte dalla sorveglianza sanitaria e dalla letteratura scientifica disponibile;6.la disponibilità di DPI con adeguate caratteristiche di attenuazione;7.la normativa tecnica nazionale UNI 9432 e UNI 458.8.

Qualora i dati indicati nelle schede di valutazione, riportate nella relazione, hanno origine da Banca Dati [B], la valutazionerelativa a quella scheda ha carattere preventivo, cosi come previsto dall'art. 190 del D.Lgs. del 9 aprile 2008, n. 81.

Descrizione dell'ambiente e dei metodi di lavoro

Sono state acquisite tutte le informazioni atte a fornire un quadro completo ed obiettivo delle attività pertinenti al lavoratore, inparticolare si è indagato su:

i cicli tecnologici, le modalità di esecuzione del lavoro, i mezzi e i materiali usati;1.la variabilità delle lavorazioni;2.le caratteristiche del rumore;3.le condizioni acustiche intorno alla postazione di misura, compresa la presenza di eventuali segnali di avvertimento e/o4.allarme;i parametri microclimatici più significativi (temperatura, umidità, pressione, velocità dell’aria, ecc.) se possono5.influenzare i valori misurati e il corretto funzionamento degli strumenti utilizzati;le postazioni di lavoro occupate e i tempi di permanenza nelle stesse;6.le eventuali pause o periodi di riposo e le relative postazioni o ambienti dove sono fruite;7.l’eventuale presenza di gruppi di lavoratori acusticamente omogenei.8.

Posizioni di misura, modalità e durata delle misurazioni

Sia che i dati relativi ai livelli equivalenti e di picco provengano da misurazione in opera [A] o da banca dati [B], per la posizione dimisura, modalità e durata delle misurazioni sono state rispettate le regole della normativa tecnica:

Per posizioni lavorative per le quali la posizione della testa non è univocamente definita, nel caso di una postazione di1.lavoro occupata successivamente da più lavoratori, l’altezza del microfono è individuata secondo le disposizioni dellanormativa tecnica: per persone in piedi: 1,55 m ± 0,075 m dal piano di calpestio su cui poggia la persona; per personesedute: 0,80 m ± 0,05 m sopra il centro del sedile, con le regolazioni orizzontale e verticale della sedia scelte quanto piùpossibile prossime a quelle medie. Per misurazioni eseguite in presenza del lavoratore, il microfono è posizionatoall’altezza dell’orecchio che percepisce il più elevato dei livelli sonori continui equivalenti ponderati A, ad una distanzada 0,10 m a 0,40 m dall’entrata del canale uditivo esterno dell’orecchio stesso. Il microfono è orientato nella stessadirezione dello sguardo del lavoratore durante l’esecuzione dell’attività. Qualora non sia impossibile rispettare taliindicazioni riguardo al posizionamento e all’orientamento, il microfono è posizionato e orientato in modo tale da fornirela migliore approssimazione dell’esposizione al rumore del lavoratore, avendo cura di riportare le condizioni diposizionamento nella relazione tecnica.Nel caso di utilizzo del misuratore personale di esposizione, il microfono è posizionato almeno 0,04 m al di sopra della2.spalla, ad una distanza di almeno 0,1 m dall’ingresso del canale uditivo esterno.Per ogni singolo rilievo è scelto un tempo di misura congruo alle caratteristiche del rumore misurato: stazionario, ciclico,3.fluttuante o impulsivo.

Strumentazione utilizzata

Tutta la strumentazione usata (fonometro, filtri, calibratore) soddisfa i requisiti della classe 1 in conformità alla CEI EN in vigore .Lastrumentazione utilizzata per l’effettuazione delle misure è stata controllata da laboratorio di taratura autorizzato dal SIT (Servizio diTaratura in Italia).

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I dati relativi alla strumentazione utilizzata per le misurazioni in opera [A] si allegano alla presente relazione, i dati relativi allastrumentazione utilizzata dal CPT di Torino [B] sono i seguenti:

analizzatore Real Time Bruel & Kjaer mod. 2143 (analisi in frequenza delle registrazioni su nastro magnetico);1.registratore Marantz CP 230;2.n. 1 fonometro integratore Bruel & Kjaer mod. 2230 matricola 1624440;3.n. 2 fonometri integratori Bruel & Kjaer mod. 2221 matricola 1644549 e matricola 1644550;4.n. 3 microfoni omnidirezionali Bruel & Kjaer:5.- mod. 4155 matricola 1643684 da 1/2" calibrato presso il laboratorio I.E.C. il 14.1.1992 (certificato n. 92011M);- mod. 4155 matricola 1640487 da 1/2" calibrato presso il laboratorio I.E.C. il 14.1.1992 (certificato n. 92012M);- mod. 4155 matricola 1640486 da 1/2" calibrato presso il laboratorio I.E.C. il 14.1.1992 (certificato n. 92015M);n. 1 calibratore di suono Bruel & Kjaer mod. 4230 matricola 1234383 calibrato presso il laboratorio I.E.C. il 4.3.19926.(certificato n. 92024C).

Per l’aggiornamento delle misure (anni 1999-2000) sono stati utilizzati:n. 1 fonometro integratore Bruel & Kjaer modello 2231 matricola 1674527 calibrato presso il laboratorio I.E.C. il1.6.7.1999 (certificato 99/264/F);n. 1 microfono omnidirezionale Bruel & Kjaer modello 4155 matricola 1675521 calibrato presso il laboratorio I.E.C. il2.6.7.1999 (certificato 99/264/F);n. 1 calibratore di suono Bruel & Kjaer mod. 4230 matricola 1670857 calibrato presso il laboratorio I.E.C. il 7.7.19993.(certificato 99/265/C).

Il funzionamento degli strumenti è stato controllato prima e dopo ogni ciclo di misura con il calibratore Bruel & Kjaer tipo 4230citato in precedenza.La strumentazione utilizzata per l’effettuazione delle misure è stata controllata dal laboratorio I.E.C. di taratura autorizzato con il n.54/E dal SIT (Servizio di Taratura in Italia) che ha rilasciato i certificati di taratura sopra riportati.

Calcolo dei livelli di esposizione

I modelli di calcolo adottati per stimare i livelli di esposizione giornaliera o settimanale di ciascun lavoratore, l'attenuazione eadeguatezza dei dispositivi sono i modelli riportati nella normativa tecnica nazionale UNI 9432 e UNI 458. In particolare ai fini delcalcolo dell’esposizione personale al rumore è stata utilizzata la seguente espressione che impiega le percentuali di tempo dedicatoalle attività, anziché il tempo espresso in ore/minuti:

dove:LEX è il livello di esposizione personale in dB(A);LAeq, i è il livello di esposizione media equivalente Leq in dB(A) prodotto dall’i-esima attività comprensivo delle incertezze;Pi è la percentuale di tempo dedicata all’attività i-esima

Ai fini della verifica del rispetto del valore limite 87 dB(A) per il calcolo dell’esposizione personale effettiva al rumore l’espressioneutilizzata è analoga alla precedente dove, però, si è utilizzato al posto di livello di esposizione media equivalente il livello diesposizione media equivalente effettivo che tiene conto dell’attenuazione del DPI scelto.I metodi utilizzati per il calcolo del LAeq, i effettivo e del ppeak effettivo a livello dell’orecchio quando si indossa il protettoreauricolare , a seconda dei dati disponibili sono quelli previsti dalla norma UNI 458:

Metodo in Banda d'Ottava1.Metodo HML2.Metodo di controllo HML3.Metodo SNR4.Metodo per rumori impulsivi5.

La verifica di efficacia dei dispositivi di protezione individuale dell’udito, applicando sempre le indicazioni fornite dalla UNI EN458, è stata fatta confrontando LAeq, i effettivo e del ppeak effettivo con quelli desumibili dalle seguenti tabella.

Rumori non impulsivi

Livello effettivo all’orecchio LAeq Stima della protezione

Maggiore di Lact Insufficiente

Tra Lact e Lact - 5 Accettabile

Tra Lact - 5 e Lact - 10 Buona

Tra Lact - 10 e Lact - 15 Accettabile

Minore di Lact - 15 Troppo alta (iperprotezione)

Rumori non impulsivi "Controllo HML" *

Livello effettivo all’orecchio LAeq Stima della protezione

Maggiore di Lact Insufficiente

Tra Lact e Lact - 15 Accettabile/Buona

Minore di Lact - 15 Troppo alta (iperprotezione)

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Rumori impulsivi

Livello effettivo all’orecchio LAeq e ppeak Stima della protezione

LAeq o ppeak maggiore di Lact DPI-u non adeguato

LAeq e ppeak minori di Lact DPI-u adeguato

Il livello di azione Lact, secondo le indicazioni della UNI EN 458, corrisponde al valore d’azione oltre il quale c’è l’obbligo diutilizzo dei DPI dell’udito.

(*) Nel caso il valore di attenuazione del DPI usato per la verifica è quello relativo al rumore ad alta frequenza (Valore H) la stimadella protezione vuol verificare se questa è "insufficiente" (LAeq maggiore di Lact) o se la protezione "può essere accettabile" (LAeq

minore di Lact) a condizione di maggiori informazioni sul rumore che si sta valutando.

ESITO DELLA VALUTAZIONE

Di seguito sono riportati i lavoratori impiegati in lavorazioni e attività comportanti esposizione al rumore. Per ogni mansione èindicata la fascia di appartenenza al rischio rumore.

Lavoratori e Macchine

Mansione ESITO DELLA VALUTAZIONE

1) Addetto alla demolizione di tompagnature "Maggiore dei valori: 85 dB(A) e 137 dB(C)"

2) Addetto alla montaggio di rivestimenti per facciataventilata

"Compreso tra i valori: 80/85 dB(A) e 135/137 dB(C)"

3) Addetto alla posa di ringhiere e parapetti "Maggiore dei valori: 85 dB(A) e 137 dB(C)"

4) Addetto alla posa di serramenti esterni "Compreso tra i valori: 80/85 dB(A) e 135/137 dB(C)"

5) Addetto alla realizzazione della recinzione e degli accessial cantiere

"Maggiore dei valori: 85 dB(A) e 137 dB(C)"

6) Addetto alla realizzazione della viabilità di cantiere "Maggiore dei valori: 85 dB(A) e 137 dB(C)"

7) Addetto alla realizzazione di impianto di messa a terradel cantiere

"Maggiore dei valori: 85 dB(A) e 137 dB(C)"

8) Addetto alla realizzazione di impianto elettrico di cantiere "Maggiore dei valori: 85 dB(A) e 137 dB(C)"

9) Addetto alla realizzazione di impianto elettrico interno "Maggiore dei valori: 85 dB(A) e 137 dB(C)"

10) Addetto alla realizzazione di opere di lattoneria "Minore dei valori: 80 dB(A) e 135 dB(C)"

11) Addetto alla rimozione di impianti "Maggiore dei valori: 85 dB(A) e 137 dB(C)"

12) Addetto alla rimozione di ringhiere e parapetti "Maggiore dei valori: 85 dB(A) e 137 dB(C)"

13) Addetto alla struttura di sostegno per facciata ventilata "Maggiore dei valori: 85 dB(A) e 137 dB(C)"

14) Addetto all'allestimento di depositi, zone per lostoccaggio dei materiali e per gli impianti fissi

"Maggiore dei valori: 85 dB(A) e 137 dB(C)"

15) Addetto all'allestimento di servizi igienico-assistenziali delcantiere

"Maggiore dei valori: 85 dB(A) e 137 dB(C)"

16) Addetto allo smobilizzo del cantiere "Maggiore dei valori: 85 dB(A) e 137 dB(C)"

17) Autocarro "Minore dei valori: 80 dB(A) e 135 dB(C)"

18) Autogrù "Minore dei valori: 80 dB(A) e 135 dB(C)"

19) Dumper "Maggiore dei valori: 85 dB(A) e 137 dB(C)"

20) Gru a torre "Minore dei valori: 80 dB(A) e 135 dB(C)"

21) Pala meccanica "Compreso tra i valori: 80/85 dB(A) e 135/137 dB(C)"

SCHEDE DI VALUTAZIONE

Le schede di rischio che seguono riportano l'esito della valutazione per ogni mansione e, cosi come disposto dalla normativa tecnicadi riferimento UNI 9432, i seguenti dati:

i tempi di esposizione per ciascuna attività (attrezzatura) svolta da ciascun lavoratore, come forniti dal datore di lavoro1.previa consultazione con i lavoratori o con i loro rappresentanti per la sicurezza;i livelli sonori continui equivalenti ponderati A per ciascuna attività (attrezzatura) compresivi di incertezze2.i livelli sonori di picco ponderati C per ciascuna attività (attrezzatura);3.

I.I.S. "Edoardo AMALDI", Orbassano (TO).Interventi di messa in sicurezza tamponamenti esterni. - Pag. 14

i rumori impulsivi;4.la fonte dei dati (se misurati [A] o da Banca Dati [B];5.il tipo di DPI-u da utilizzare.6.livelli sonori continui equivalenti ponderati A effettivi per ciascuna attività (attrezzatura) svolta da ciascun lavoratore;7.livelli sonori di picco ponderati C effettivi per ciascuna attività (attrezzatura) svolta da ciascun lavoratore;8.efficacia dei dispositivi di protezione auricolare.9.livello di esposizione giornaliera o settimanale o livello di esposizione a attività con esposizione al rumore molto10.variabile (art. 191);livello di esposizione effettivi giornaliera o settimanale o livello di esposizione effettivo a attività con esposizione molto11.variabile (art. 191)

Tabella di correlazione Mansione - Scheda di valutazione

Mansione Scheda di valutazione

Addetto alla demolizione di tompagnatureSCHEDA N.1 - Rumore per "Operaio comunepolivalente (demolizioni)"

Addetto alla montaggio di rivestimenti per facciata ventilataSCHEDA N.2 - Rumore per "Posatore pavimenti erivestimenti"

Addetto alla posa di ringhiere e parapetti SCHEDA N.3 - Rumore per "Fabbro"

Addetto alla posa di serramenti esterni SCHEDA N.4 - Rumore per "Serramentista"

Addetto alla realizzazione della recinzione e degli accessi al cantiereSCHEDA N.5 - Rumore per "Operaio comunepolivalente"

Addetto alla realizzazione della viabilità di cantiereSCHEDA N.5 - Rumore per "Operaio comunepolivalente"

Addetto alla realizzazione di impianto di messa a terra del cantiereSCHEDA N.6 - Rumore per "Elettricista (ciclocompleto)"

Addetto alla realizzazione di impianto elettrico di cantiereSCHEDA N.6 - Rumore per "Elettricista (ciclocompleto)"

Addetto alla realizzazione di impianto elettrico internoSCHEDA N.6 - Rumore per "Elettricista (ciclocompleto)"

Addetto alla realizzazione di opere di lattoneria SCHEDA N.7 - Rumore per "Lattoniere (tetto)"

Addetto alla rimozione di impiantiSCHEDA N.5 - Rumore per "Operaio comunepolivalente"

Addetto alla rimozione di ringhiere e parapettiSCHEDA N.1 - Rumore per "Operaio comunepolivalente (demolizioni)"

Addetto alla struttura di sostegno per facciata ventilata SCHEDA N.3 - Rumore per "Fabbro"

Addetto all'allestimento di depositi, zone per lo stoccaggio dei materiali e per gliimpianti fissi

SCHEDA N.5 - Rumore per "Operaio comunepolivalente"

Addetto all'allestimento di servizi igienico-assistenziali del cantiereSCHEDA N.5 - Rumore per "Operaio comunepolivalente"

Addetto allo smobilizzo del cantiereSCHEDA N.5 - Rumore per "Operaio comunepolivalente"

Autocarro SCHEDA N.8 - Rumore per "Operatore autocarro"

Autogrù SCHEDA N.9 - Rumore per "Operatore autogrù"

Dumper SCHEDA N.10 - Rumore per "Operatore dumper"

Gru a torre SCHEDA N.11 - Rumore per "Gruista (gru a torre)"

Pala meccanicaSCHEDA N.12 - Rumore per "Operatore palameccanica"

SCHEDA N.1 - Rumore per "Operaio comune polivalente (demolizioni)"

Analisi dei livelli di esposizione al rumore con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n. 279 del C.P.T. Torino (Demolizioni- Demolizioni manuali).

Tipo di esposizione: Settimanale

Attività

T[%]

LA,eq

dB(A)Imp.

LA,eq eff.

dB(A)Efficacia DPI-u

Dispositivo di protezione

Banda d'ottava APV

Ppeak

dB(C)Orig.

Ppeak eff.

dB(C)125 250 500 1k 2k 4k 8k

L M H SNR

1) Demolizioni con martello demolitore e compressore (B385)

30.0101.0 NO 74.8

Accettabile/BuonaGenerico (cuffie o inserti). [Beta: 0.75]

100.0 [B] 100.0 - - - - - - - 35.0 - - -

2) Demolizioni con attrezzi manuali (A201)

30.0 88.0 NO 69.3 Accettabile/Buona Generico (cuffie o inserti). [Beta: 0.75]

I.I.S. "Edoardo AMALDI", Orbassano (TO).Interventi di messa in sicurezza tamponamenti esterni. - Pag. 15

Tipo di esposizione: Settimanale

Attività

T[%]

LA,eq

dB(A)Imp.

LA,eq eff.

dB(A)Efficacia DPI-u

Dispositivo di protezione

Banda d'ottava APV

Ppeak

dB(C)Orig.

Ppeak eff.

dB(C)125 250 500 1k 2k 4k 8k

L M H SNR

100.0 [B] 100.0 - - - - - - - 25.0 - - -

3) Movimentazione materiale e scarico macerie (A203)

30.083.0 NO 71.8

Accettabile/BuonaGenerico (cuffie o inserti). [Beta: 0.75]

100.0 [B] 100.0 - - - - - - - 15.0 - - -

4) Fisiologico e pause tecniche (A315)

10.064.0 NO 64.0

--

100.0 [A] 100.0 - - - - - - - - - - -

LEX 97.0

LEX(effettivo) 73.0

Fascia di appartenenza:

Il livello di esposizione è "Maggiore dei valori superiori di azione: 85 dB(A) e 137 dB(C)".

Mansioni:

Addetto alla demolizione di tompagnature; Addetto alla rimozione di ringhiere e parapetti.

SCHEDA N.2 - Rumore per "Posatore pavimenti e rivestimenti"

Analisi dei livelli di esposizione al rumore con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n. 38 del C.P.T. Torino (Costruzioniedili in genere - Nuove costruzioni).

Tipo di esposizione: Settimanale

Attività

T[%]

LA,eq

dB(A)Imp.

LA,eq eff.

dB(A)Efficacia DPI-u

Dispositivo di protezione

Banda d'ottava APV

Ppeak

dB(C)Orig.

Ppeak eff.

dB(C)125 250 500 1k 2k 4k 8k

L M H SNR

1) Formazione fondo (A29)

35.074.0 NO 74.0

--

100.0 [A] 100.0 - - - - - - - - - - -

2) Posa piastrelle (A30)

55.082.0 NO 70.8

Accettabile/BuonaGenerico (cuffie o inserti). [Beta: 0.75]

100.0 [B] 100.0 - - - - - - - 15.0 - - -

3) Battitura pavimento (utilizzo battipiastrelle) (B138)

5.094.0 NO 75.3

Accettabile/BuonaGenerico (cuffie o inserti). [Beta: 0.75]

100.0 [B] 100.0 - - - - - - - 25.0 - - -

4) Fisiologico e pause tecniche (A315)

5.064.0 NO 64.0

--

100.0 [A] 100.0 - - - - - - - - - - -

LEX 84.0

LEX(effettivo) 73.0

Fascia di appartenenza:

Il livello di esposizione è "Compreso tra i valori inferiori e superiori di azione: 80/85 dB(A) e 135/137 dB(C)".

Mansioni:

Addetto alla montaggio di rivestimenti per facciata ventilata.

SCHEDA N.3 - Rumore per "Fabbro"

Analisi dei livelli di esposizione al rumore con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n. 90 del C.P.T. Torino (Costruzioniedili in genere - Ristrutturazioni).

I.I.S. "Edoardo AMALDI", Orbassano (TO).Interventi di messa in sicurezza tamponamenti esterni. - Pag. 16

Tipo di esposizione: Settimanale

Attività

T[%]

LA,eq

dB(A)Imp.

LA,eq eff.

dB(A)Efficacia DPI-u

Dispositivo di protezione

Banda d'ottava APV

Ppeak

dB(C)Orig.

Ppeak eff.

dB(C)125 250 500 1k 2k 4k 8k

L M H SNR

1) Posa ringhiere (generico) (A74)

95.089.0 NO 77.8

Accettabile/BuonaGenerico (cuffie o inserti). [Beta: 0.75]

100.0 [B] 100.0 - - - - - - - 15.0 - - -

2) Fisiologico e pause tecniche (A315)

5.064.0 NO 64.0

--

100.0 [A] 100.0 - - - - - - - - - - -

LEX 89.0

LEX(effettivo) 78.0

Fascia di appartenenza:

Il livello di esposizione è "Maggiore dei valori superiori di azione: 85 dB(A) e 137 dB(C)".

Mansioni:

Addetto alla posa di ringhiere e parapetti; Addetto alla struttura di sostegno per facciata ventilata.

SCHEDA N.4 - Rumore per "Serramentista"

Analisi dei livelli di esposizione al rumore con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n. 89 del C.P.T. Torino (Costruzioniedili in genere - Ristrutturazioni).

Tipo di esposizione: Settimanale

Attività

T[%]

LA,eq

dB(A)Imp.

LA,eq eff.

dB(A)Efficacia DPI-u

Dispositivo di protezione

Banda d'ottava APV

Ppeak

dB(C)Orig.

Ppeak eff.

dB(C)125 250 500 1k 2k 4k 8k

L M H SNR

1) Posa serramenti (A73)

95.083.0 NO 71.8

Accettabile/BuonaGenerico (cuffie o inserti). [Beta: 0.75]

100.0 [B] 100.0 - - - - - - - 15.0 - - -

2) Fisiologico e pause tecniche (A315)

5.064.0 NO 64.0

--

100.0 [A] 100.0 - - - - - - - - - - -

LEX 83.0

LEX(effettivo) 72.0

Fascia di appartenenza:

Il livello di esposizione è "Compreso tra i valori inferiori e superiori di azione: 80/85 dB(A) e 135/137 dB(C)".

Mansioni:

Addetto alla posa di serramenti esterni.

SCHEDA N.5 - Rumore per "Operaio comune polivalente"

Analisi dei livelli di esposizione al rumore con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n. 49 del C.P.T. Torino (Costruzioniedili in genere - Nuove costruzioni).

Tipo di esposizione: Settimanale

Attività

T[%]

LA,eq

dB(A)Imp.

LA,eq eff.

dB(A)Efficacia DPI-u

Dispositivo di protezione

Banda d'ottava APV

Ppeak

dB(C)Orig.

Ppeak eff.

dB(C)125 250 500 1k 2k 4k 8k

L M H SNR

1) Confezione malta (B143)

I.I.S. "Edoardo AMALDI", Orbassano (TO).Interventi di messa in sicurezza tamponamenti esterni. - Pag. 17

Tipo di esposizione: Settimanale

Attività

T[%]

LA,eq

dB(A)Imp.

LA,eq eff.

dB(A)Efficacia DPI-u

Dispositivo di protezione

Banda d'ottava APV

Ppeak

dB(C)Orig.

Ppeak eff.

dB(C)125 250 500 1k 2k 4k 8k

L M H SNR

10.080.0 NO 80.0

--

100.0 [A] 100.0 - - - - - - - - - - -

2) Assistenza impiantisti (utilizzo scanalatrice) (B580)

15.097.0 NO 78.3

Accettabile/BuonaGenerico (cuffie o inserti). [Beta: 0.75]

100.0 [B] 100.0 - - - - - - - 25.0 - - -

3) Assistenza murature (A21)

30.079.0 NO 79.0

--

100.0 [A] 100.0 - - - - - - - - - - -

4) Assistenza intonaci tradizionali (A26)

30.075.0 NO 75.0

--

100.0 [A] 100.0 - - - - - - - - - - -

5) Pulizia cantiere (A315)

10.064.0 NO 64.0

--

100.0 [A] 100.0 - - - - - - - - - - -

6) Fisiologico e pause tecniche (A315)

5.064.0 NO 64.0

--

100.0 [A] 100.0 - - - - - - - - - - -

LEX 90.0

LEX(effettivo) 78.0

Fascia di appartenenza:

Il livello di esposizione è "Maggiore dei valori superiori di azione: 85 dB(A) e 137 dB(C)".

Mansioni:

Addetto alla realizzazione della recinzione e degli accessi al cantiere; Addetto alla realizzazione della viabilità di cantiere; Addetto allarimozione di impianti; Addetto all'allestimento di depositi, zone per lo stoccaggio dei materiali e per gli impianti fissi; Addettoall'allestimento di servizi igienico-assistenziali del cantiere; Addetto allo smobilizzo del cantiere.

SCHEDA N.6 - Rumore per "Elettricista (ciclo completo)"

Analisi dei livelli di esposizione al rumore con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n. 94 del C.P.T. Torino (Costruzioniedili in genere - Ristrutturazioni).

Tipo di esposizione: Settimanale

Attività

T[%]

LA,eq

dB(A)Imp.

LA,eq eff.

dB(A)Efficacia DPI-u

Dispositivo di protezione

Banda d'ottava APV

Ppeak

dB(C)Orig.

Ppeak eff.

dB(C)125 250 500 1k 2k 4k 8k

L M H SNR

1) Utilizzo scanalatrice elettrica (B581)

15.097.0 NO 78.3

Accettabile/BuonaGenerico (cuffie o inserti). [Beta: 0.75]

100.0 [B] 100.0 - - - - - - - 25.0 - - -

2) Scanalature con attrezzi manuali (A60)

15.087.0 NO 75.8

Accettabile/BuonaGenerico (cuffie o inserti). [Beta: 0.75]

100.0 [B] 100.0 - - - - - - - 15.0 - - -

3) Movimentazione e posa tubazioni (A61)

25.080.0 NO 80.0

--

100.0 [A] 100.0 - - - - - - - - - - -

4) Posa cavi, interruttori e prese (A315)

40.064.0 NO 64.0

--

100.0 [A] 100.0 - - - - - - - - - - -

5) Fisiologico e pause tecniche (A315)

5.0 64.0 NO 64.0 - -

I.I.S. "Edoardo AMALDI", Orbassano (TO).Interventi di messa in sicurezza tamponamenti esterni. - Pag. 18

Tipo di esposizione: Settimanale

Attività

T[%]

LA,eq

dB(A)Imp.

LA,eq eff.

dB(A)Efficacia DPI-u

Dispositivo di protezione

Banda d'ottava APV

Ppeak

dB(C)Orig.

Ppeak eff.

dB(C)125 250 500 1k 2k 4k 8k

L M H SNR

100.0 [A] 100.0 - - - - - - - - - - -

LEX 90.0

LEX(effettivo) 77.0

Fascia di appartenenza:

Il livello di esposizione è "Maggiore dei valori superiori di azione: 85 dB(A) e 137 dB(C)".

Mansioni:

Addetto alla realizzazione di impianto di messa a terra del cantiere; Addetto alla realizzazione di impianto elettrico di cantiere; Addettoalla realizzazione di impianto elettrico interno.

SCHEDA N.7 - Rumore per "Lattoniere (tetto)"

Analisi dei livelli di esposizione al rumore con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n. 126 del C.P.T. Torino (Costruzioniedili in genere - Manutenzioni).

Tipo di esposizione: Settimanale

Attività

T[%]

LA,eq

dB(A)Imp.

LA,eq eff.

dB(A)Efficacia DPI-u

Dispositivo di protezione

Banda d'ottava APV

Ppeak

dB(C)Orig.

Ppeak eff.

dB(C)125 250 500 1k 2k 4k 8k

L M H SNR

1) Posa manufatti (faldali, gronde, scossaline, pluviali) (A85)

80.080.0 NO 80.0

--

0.0 [B] 0.0 - - - - - - - - - - -

2) Movimentazione materiale (B409)

15.076.0 NO 76.0

--

0.0 [B] 0.0 - - - - - - - - - - -

3) Fisiologico e pause tecniche (A315)

5.064.0 NO 64.0

--

0.0 [B] 0.0 - - - - - - - - - - -

LEX 80.0

LEX(effettivo) 80.0

Fascia di appartenenza:

Il livello di esposizione è "Minore dei valori inferiori di azione: 80 dB(A) e 135 dB(C)".

Mansioni:

Addetto alla realizzazione di opere di lattoneria.

SCHEDA N.8 - Rumore per "Operatore autocarro"

Analisi dei livelli di esposizione al rumore con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n. 24 del C.P.T. Torino (Costruzioniedili in genere - Nuove costruzioni).

Tipo di esposizione: Settimanale

Attività

T[%]

LA,eq

dB(A)Imp.

LA,eq eff.

dB(A)Efficacia DPI-u

Dispositivo di protezione

Banda d'ottava APV

Ppeak

dB(C)Orig.

Ppeak eff.

dB(C)125 250 500 1k 2k 4k 8k

L M H SNR

1) Utilizzo autocarro (B36)

85.0 78.0 NO 78.0 - -

I.I.S. "Edoardo AMALDI", Orbassano (TO).Interventi di messa in sicurezza tamponamenti esterni. - Pag. 19

Tipo di esposizione: Settimanale

Attività

T[%]

LA,eq

dB(A)Imp.

LA,eq eff.

dB(A)Efficacia DPI-u

Dispositivo di protezione

Banda d'ottava APV

Ppeak

dB(C)Orig.

Ppeak eff.

dB(C)125 250 500 1k 2k 4k 8k

L M H SNR

0.0 [B] 0.0 - - - - - - - - - - -

2) Manutenzione e pause tecniche (A315)

10.064.0 NO 64.0

--

0.0 [B] 0.0 - - - - - - - - - - -

3) Fisiologico (A315)

5.064.0 NO 64.0

--

0.0 [B] 0.0 - - - - - - - - - - -

LEX 78.0

LEX(effettivo) 78.0

Fascia di appartenenza:

Il livello di esposizione è "Minore dei valori inferiori di azione: 80 dB(A) e 135 dB(C)".

Mansioni:

Autocarro.

SCHEDA N.9 - Rumore per "Operatore autogrù"

Analisi dei livelli di esposizione al rumore con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n. 26 del C.P.T. Torino (Costruzioniedili in genere - Nuove costruzioni).

Tipo di esposizione: Settimanale

Attività

T[%]

LA,eq

dB(A)Imp.

LA,eq eff.

dB(A)Efficacia DPI-u

Dispositivo di protezione

Banda d'ottava APV

Ppeak

dB(C)Orig.

Ppeak eff.

dB(C)125 250 500 1k 2k 4k 8k

L M H SNR

1) Movimentazione carichi (B90)

75.081.0 NO 81.0

--

0.0 [B] 0.0 - - - - - - - - - - -

2) Manutenzione e pause tecniche (A315)

20.064.0 NO 64.0

--

0.0 [B] 0.0 - - - - - - - - - - -

3) Fisiologico (A315)

5.064.0 NO 64.0

--

0.0 [B] 0.0 - - - - - - - - - - -

LEX 80.0

LEX(effettivo) 80.0

Fascia di appartenenza:

Il livello di esposizione è "Minore dei valori inferiori di azione: 80 dB(A) e 135 dB(C)".

Mansioni:

Autogrù.

SCHEDA N.10 - Rumore per "Operatore dumper"

Analisi dei livelli di esposizione al rumore con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n. 27 del C.P.T. Torino (Costruzioniedili in genere - Nuove costruzioni).

I.I.S. "Edoardo AMALDI", Orbassano (TO).Interventi di messa in sicurezza tamponamenti esterni. - Pag. 20

Tipo di esposizione: Settimanale

Attività

T[%]

LA,eq

dB(A)Imp.

LA,eq eff.

dB(A)Efficacia DPI-u

Dispositivo di protezione

Banda d'ottava APV

Ppeak

dB(C)Orig.

Ppeak eff.

dB(C)125 250 500 1k 2k 4k 8k

L M H SNR

1) Utilizzo dumper (B194)

85.088.0 NO 79.0

Accettabile/BuonaGenerico (cuffie o inserti). [Beta: 0.75]

100.0 [B] 100.0 - - - - - - - 12.0 - - -

2) Manutenzione e pause tecniche (A315)

10.064.0 NO 64.0

--

100.0 [B] 100.0 - - - - - - - - - - -

3) Fisiologico (A315)

5.064.0 NO 64.0

--

100.0 [B] 100.0 - - - - - - - - - - -

LEX 88.0

LEX(effettivo) 79.0

Fascia di appartenenza:

Il livello di esposizione è "Maggiore dei valori superiori di azione: 85 dB(A) e 137 dB(C)".

Mansioni:

Dumper.

SCHEDA N.11 - Rumore per "Gruista (gru a torre)"

Analisi dei livelli di esposizione al rumore con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n. 25 del C.P.T. Torino (Costruzioniedili in genere - Nuove costruzioni).

Tipo di esposizione: Settimanale

Attività

T[%]

LA,eq

dB(A)Imp.

LA,eq eff.

dB(A)Efficacia DPI-u

Dispositivo di protezione

Banda d'ottava APV

Ppeak

dB(C)Orig.

Ppeak eff.

dB(C)125 250 500 1k 2k 4k 8k

L M H SNR

1) Movimentazione carichi (utilizzo gru) (B289)

85.077.0 NO 77.0

--

0.0 [B] 0.0 - - - - - - - - - - -

2) Manutenzione e pause tecniche (A315)

10.064.0 NO 64.0

--

0.0 [B] 0.0 - - - - - - - - - - -

3) Fisiologico (A315)

5.064.0 NO 64.0

--

0.0 [B] 0.0 - - - - - - - - - - -

LEX 77.0

LEX(effettivo) 77.0

Fascia di appartenenza:

Il livello di esposizione è "Minore dei valori inferiori di azione: 80 dB(A) e 135 dB(C)".

Mansioni:

Gru a torre.

SCHEDA N.12 - Rumore per "Operatore pala meccanica"

Analisi dei livelli di esposizione al rumore con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n. 22 del C.P.T. Torino (Costruzioniedili in genere - Nuove costruzioni).

I.I.S. "Edoardo AMALDI", Orbassano (TO).Interventi di messa in sicurezza tamponamenti esterni. - Pag. 21

Tipo di esposizione: Settimanale

Attività

T[%]

LA,eq

dB(A)Imp.

LA,eq eff.

dB(A)Efficacia DPI-u

Dispositivo di protezione

Banda d'ottava APV

Ppeak

dB(C)Orig.

Ppeak eff.

dB(C)125 250 500 1k 2k 4k 8k

L M H SNR

1) Utilizzo pala (B446)

85.084.0 NO 75.0

Accettabile/BuonaGenerico (cuffie o inserti). [Beta: 0.75]

100.0 [B] 100.0 - - - - - - - 12.0 - - -

2) Manutenzione e pause tecniche (A315)

10.064.0 NO 64.0

--

100.0 [B] 100.0 - - - - - - - - - - -

3) Fisiologico (A315)

5.064.0 NO 64.0

--

100.0 [B] 100.0 - - - - - - - - - - -

LEX 84.0

LEX(effettivo) 75.0

Fascia di appartenenza:

Il livello di esposizione è "Compreso tra i valori inferiori e superiori di azione: 80/85 dB(A) e 135/137 dB(C)".

Mansioni:

Pala meccanica.

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ANALISI E VALUTAZIONE DEL RISCHIO VIBRAZIONI

Premessa

La valutazione e, quando necessario, la misura dei livelli di vibrazioni è stata effettuata in base alle disposizioni di cui all'allegatoXXXV, parte A, del D.Lgs. 81/2008, per vibrazioni trasmesse al sistema mano-braccio (HAV), e in base alle disposizioni di cuiall'allegato XXXV, parte B, del D.Lgs. 81/2008, per le vibrazioni trasmesse al corpo intero (WBV).La valutazione è stata effettuata prendendo in considerazione in particolare:

a) il livello, il tipo e la durata dell'esposizione, ivi inclusa ogni esposizione a vibrazioni intermittenti o a urti ripetuti; b) i valori limite di esposizione e i valori d’azione; c) gli eventuali effetti sulla salute e sulla sicurezza dei lavoratori particolarmente sensibili al rischio con particolare riferimento

alle donne in gravidanza e ai minori; d) gli eventuali effetti indiretti sulla sicurezza e salute dei lavoratori risultanti da interazioni tra le vibrazioni meccaniche, il

rumore e l’ambiente di lavoro o altre attrezzature; e) le informazioni fornite dal costruttore dell'attrezzatura di lavoro; f) l’esistenza di attrezzature alternative progettate per ridurre i livelli di esposizione alle vibrazioni meccaniche; g) il prolungamento del periodo di esposizione a vibrazioni trasmesse al corpo intero al di là delle ore lavorative in locali di cui

è responsabile il datore di lavoro; h) le condizioni di lavoro particolari, come le basse temperature, il bagnato, l’elevata umidità o il sovraccarico biomeccanico

degli arti superiori e del rachide; i) le informazioni raccolte dalla sorveglianza sanitaria, comprese, per quanto possibile, quelle reperibili nella letteratura

scientifica.

Individuazione dei criteri seguiti per la valutazione

La valutazione dell'esposizione al rischio vibrazioni è stata effettuata tenendo in considerazione le caratteristiche delle attivitàlavorative svolte, coerentemente a quanto indicato nelle “Linee guida per la valutazione del rischio vibrazioni negli ambienti dilavoro” elaborate dall'ISPESL.Il procedimento seguito può essere sintetizzato come segue:

1) individuazione dei lavoratori esposti al rischio;2) individuazione dei tempi di esposizione;3) individuazione delle singole macchine o attrezzature utilizzate;4) individuazione, in relazione alle macchine ed attrezzature utilizzate, del livello di esposizione;5) determinazione del livello di esposizione giornaliero normalizzato al periodo di riferimento di 8 ore.

Individuazione dei lavoratori esposti al rischio

L’individuazione dei lavoratori esposti al rischio vibrazioni discende dalla conoscenza delle mansioni espletate dal singololavoratore, o meglio dall'individuazione degli utensili manuali, di macchinari condotti a mano o da macchinari mobili utilizzati nelleattività lavorative. E’ noto che lavorazioni in cui si impugnino utensili vibranti o materiali sottoposti a vibrazioni o impatti possonoindurre un insieme di disturbi neurologici e circolatori digitali e lesioni osteoarticolari a carico degli arti superiori, così come attivitàlavorative svolte a bordi di mezzi di trasporto o di movimentazione espongono il corpo a vibrazioni o impatti, che possono risultarenocivi per i soggetti esposti.

Individuazione dei tempi di esposizione

Il tempo di esposizione al rischio vibrazioni dipende, per ciascun lavoratore, dalle effettive situazioni di lavoro. Ovviamente il tempodi effettiva esposizione alle vibrazioni dannose è inferiore a quello dedicato alla lavorazione e ciò per effetto dei periodi difunzionamento a vuoto o a carico ridotto o per altri motivi tecnici, tra cui anche l'adozione di dispositivi di protezione individuale. Siè stimato, in relazione alle metodologie di lavoro adottate e all'utilizzo dei dispositivi di protezione individuali, il coefficiente diriduzione specifico.

Individuazione delle singole macchine o attrezzature utilizzate

La “Direttiva Macchine” obbliga i costruttori a progettare e costruire le attrezzature di lavoro in modo tale che i rischi dovuti allevibrazioni trasmesse dalla macchina siano ridotti al livello minimo, tenuto conto del progresso tecnico e della disponibilità di mezziatti a ridurre le vibrazioni, in particolare alla fonte. Inoltre, prescrive che le istruzioni per l'uso contengano anche le seguentiindicazioni: a) il valore quadratico medio ponderato, in frequenza, dell'accelerazione cui sono esposte le membra superiori quandosuperi 2,5 m/s2; se tale livello è inferiore o pari a 2,5 m/s2, occorre indicarlo; b) il valore quadratico medio ponderato, in frequenza,dell'accelerazione cui è esposto il corpo (piedi o parte seduta) quando superi 0,5 m/ s2; se tale livello é inferiore o pari a 0,5 m/s2,occorre indicarlo.

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Individuazione del livello di esposizione durante l'utilizzo

Per determinare il valore di accelerazione necessario per la valutazione del rischio, conformemente alle disposizioni dell'art. 202,comma 2, del D.Lgs. del 9 aprile 2008, n. 81 e s.m.i., si è fatto riferimento alla Banca Dati dell'ISPESL e/o alle informazioni fornitedai produttori, utilizzando i dati secondo le modalità nel seguito descritte.

[A] - Valore misurato attrezzatura in BDV ISPESL.

Per la macchina o l'utensile considerato sono disponibili, in Banca Dati Vibrazioni dell'ISPESL, i valori di vibrazione misurati incondizioni d'uso rapportabili a quelle operative.Sono stati assunti i valori riportati in Banca Dati Vibrazioni dell'ISPESL.

[B] - Valore del fabbricante opportunamente corretto

Per la macchina o l'utensile considerato sono disponibili i valori di vibrazione dichiarati dal fabbricante.Salva la programmazione di successive misure di controllo in opera, è stato assunto quale valore di vibrazione, quello indicato dalfabbricante, maggiorato del fattore di correzione definito in Banca Dati Vibrazione dell'ISPESL, per le attrezzature che comportanovibrazioni mano-braccio, o da un coefficiente che tenga conto dell'età della macchina, del livello di manutenzione e delle condizionidi utilizzo, per le attrezzature che comportano vibrazioni al corpo intero.

[C] - Valore di attrezzatura similare in BDV ISPESL

Per la macchina o l'utensile considerato, non sono disponibili dati specifici ma sono disponibili i valori di vibrazioni misurati diattrezzature similari (stessa categoria, stessa potenza).Salva la programmazione di successive misure di controllo in opera, è stato assunto quale valore base di vibrazione quello misuratodi una attrezzatura similare (stessa categoria, stessa potenza) maggiorato di un coefficiente al fine di tener conto dell'età dellamacchina, del livello di manutenzione e delle condizioni di utilizzo.

[D] - Valore di attrezzatura peggiore in BDV ISPESL

Per la macchina o l'utensile considerato, non sono disponibili dati specifici ne dati per attrezzature similari (stessa categoria, stessapotenza), ma sono disponibili i valori di vibrazioni misurati per attrezzature della stessa tipologia.Salva la programmazione di successive misure di controllo in opera, è stato assunto quale valore base di vibrazione quello peggiore(misurato) di una attrezzatura dello stesso genere maggiorato di un coefficiente al fine di tener conto dell'età della macchina, dellivello di manutenzione e delle condizioni di utilizzo.

Per determinare il valore di accelerazione necessario per la valutazione del rischio, in assenza di valori di riferimento certi, si èproceduto come segue:

[E] - Valore tipico dell’attrezzatura (solo PSC)

Nella redazione del Piano di Sicurezza e di Coordinamento (PSC) vige l’obbligo di valutare i rischi specifici delle lavorazioni, anchese non sono ancora noti le macchine e gli utensili utilizzati dall’impresa esecutrice e, quindi, i relativi valori di vibrazioni.In questo caso viene assunto, come valore base di vibrazione, quello più comune per la tipologia di attrezzatura utilizzata in fase diesecuzione.

Determinazione del livello di esposizione giornaliero normalizzato al periodo di riferimento di otto ore

Vibrazioni trasmesse al sistema mano-braccio.

La valutazione del livello di esposizione alle vibrazioni trasmesse al sistema mano-braccio si basa principalmente sulladeterminazione del valore di esposizione giornaliera normalizzato ad 8 ore di lavoro, A(8) (m/s2), calcolato sulla base della radicequadrata della somma dei quadrati (A(w)sum) dei valori quadratici medi delle accelerazioni ponderate in frequenza, determinati suitre assi ortogonali x, y, z, in accordo con quanto prescritto dallo standard ISO 5349-1: 2001.L'espressione matematica per il calcolo di A(8) è di seguito riportata.

dove:

in cui T% la durata percentuale giornaliera di esposizione a vibrazioni espresso in percentuale e awx, awy e awz i valori r.m.s.dell'accelerazione ponderata in frequenza (in m/s2) lungo gli assi x, y e z (ISO 5349-1: 2001).Nel caso in cui il lavoratore sia esposto a differenti valori di vibrazioni, come nel caso di impiego di più utensili vibranti nell’arcodella giornata lavorativa, o nel caso dell’impiego di uno stesso macchinario in differenti condizioni operative, l’esposizionequotidiana a vibrazioni A(8), in m/s2, sarà ottenuta mediante l’espressione:

dove:

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A(8)i è il parziale relativo all’operazione i-esima, ovvero:

in cui i valori di T%i e A(w)sum,i sono rispettivamente il tempo di esposizione percentuale e il valore di A(w)sum relativi allaoperazione i-esima.

Vibrazioni trasmesse al corpo intero.

La valutazione del livello di esposizione alle vibrazioni trasmesse al corpo intero si basa principalmente sulla determinazione delvalore di esposizione giornaliera normalizzato ad 8 ore di lavoro, A(8) (m/s2), calcolato sulla base del maggiore dei valori numericidei valori quadratici medi delle accelerazioni ponderate in frequenza, determinati sui tre assi ortogonali:

secondo la formula di seguito riportata:

in cui T% la durata percentuale giornaliera di esposizione a vibrazioni espresso in percentuale e A(w)max il valore massimo tra1,40awx, 1,40awy e awz i valori r.m.s. dell’accelerazione ponderata in frequenza (in m/s2) lungo gli assi x, y e z (ISO 2631-1:1997).Nel caso in cui il lavoratore sia esposto a differenti valori di vibrazioni, come nel caso di impiego di più macchinari nell’arco dellagiornata lavorativa, o nel caso dell’impiego di uno stesso macchinario in differenti condizioni operative, l’esposizione quotidiana avibrazioni A(8), in m/s2, sarà ottenuta mediante l’espressione:

dove:

A(8)i è il parziale relativo all’operazione i-esima, ovvero:

in cui i valori di T%i a A(w)max,i sono rispettivamente il tempo di esposizione percentuale e il valore di A(w)max relativi allaoperazione i-esima.

ESITO DELLA VALUTAZIONE

Di seguito è riportato l'elenco delle mansioni addette ad attività lavorative che espongono a vibrazioni e il relativo esito dellavalutazione del rischio suddiviso in relazione al corpo intero (WBV) e al sistema mano braccio (HAV).

Lavoratori e Macchine

MansioneESITO DELLA VALUTAZIONE

Mano-braccio (HAV) Corpo intero (WBV)

1) Addetto alla demolizione di tompagnature "Compreso tra 2,5 e 5,0 m/s²" "Non presente"

2) Addetto alla montaggio di rivestimenti per facciataventilata

"Inferiore a 2,5 m/s²""Non presente"

3) Addetto alla realizzazione di impianto di messa a terradel cantiere

"Compreso tra 2,5 e 5,0 m/s²""Non presente"

4) Addetto alla realizzazione di impianto elettrico di cantiere "Compreso tra 2,5 e 5,0 m/s²" "Non presente"

5) Addetto alla realizzazione di impianto elettrico interno "Compreso tra 2,5 e 5,0 m/s²" "Non presente"

6) Addetto alla rimozione di impianti "Compreso tra 2,5 e 5,0 m/s²" "Non presente"

7) Addetto alla rimozione di ringhiere e parapetti "Compreso tra 2,5 e 5,0 m/s²" "Non presente"

8) Autocarro "Non presente" "Inferiore a 0,5 m/s²"

9) Autogrù "Non presente" "Inferiore a 0,5 m/s²"

10) Dumper "Non presente" "Compreso tra 0,5 e 1 m/s²"

11) Pala meccanica "Non presente" "Compreso tra 0,5 e 1 m/s²"

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SCHEDE DI VALUTAZIONELe schede di rischio che seguono riportano l'esito della valutazione eseguita per singola mansione addetta all'attività lavorativa conl’individuazione delle macchine o utensili adoperati e la fascia di appartenenza.

Tabella di correlazione Mansione - Scheda di valutazione

Mansione Scheda di valutazione

Addetto alla demolizione di tompagnatureSCHEDA N.1 - Vibrazioni per "Operaio comunepolivalente (demolizioni)"

Addetto alla montaggio di rivestimenti per facciata ventilataSCHEDA N.2 - Vibrazioni per "Posatore pavimenti erivestimenti"

Addetto alla realizzazione di impianto di messa a terra del cantiereSCHEDA N.3 - Vibrazioni per "Elettricista (ciclocompleto)"

Addetto alla realizzazione di impianto elettrico di cantiereSCHEDA N.3 - Vibrazioni per "Elettricista (ciclocompleto)"

Addetto alla realizzazione di impianto elettrico internoSCHEDA N.3 - Vibrazioni per "Elettricista (ciclocompleto)"

Addetto alla rimozione di impiantiSCHEDA N.1 - Vibrazioni per "Operaio comunepolivalente (demolizioni)"

Addetto alla rimozione di ringhiere e parapettiSCHEDA N.1 - Vibrazioni per "Operaio comunepolivalente (demolizioni)"

Autocarro SCHEDA N.4 - Vibrazioni per "Operatore autocarro"

Autogrù SCHEDA N.5 - Vibrazioni per "Operatore autogrù"

Dumper SCHEDA N.6 - Vibrazioni per "Operatore dumper"

Pala meccanicaSCHEDA N.7 - Vibrazioni per "Operatore palameccanica"

SCHEDA N.1 - Vibrazioni per "Operaio comune polivalente (demolizioni)"

Analisi delle attività e dei tempi di esposizione con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n. 279 del C.P.T. Torino(Demolizioni - Demolizioni manuali): a) demolizioni con martello demolitore pneumatico per 10%.

Macchina o Utensile utilizzato

Tempolavorazione

Coefficiente dicorrezione

Tempo diesposizione

Livello diesposizione

Origine dato Tipo

[%] [%] [m/s2]

1) Martello demolitore pneumatico (generico)

10.0 0.8 8.0 17.7 [E] - Valore tipico attrezzatura (solo PSC) HAV

HAV - Esposizione A(8) 8.00 4.998

Fascia di appartenenza:

Mano-Braccio (HAV) = "Compreso tra 2,5 e 5,0 m/s²"

Corpo Intero (WBV) = "Non presente"

Mansioni:

Addetto alla demolizione di tompagnature; Addetto alla rimozione di impianti; Addetto alla rimozione di ringhiere e parapetti.

SCHEDA N.2 - Vibrazioni per "Posatore pavimenti e rivestimenti"

Analisi delle attività e dei tempi di esposizione con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n. 38 del C.P.T. Torino(Costruzioni edili in genere - Nuove costruzioni): a) battitura pavimento (utilizzo battipiastrelle) per 5%.

Macchina o Utensile utilizzato

Tempolavorazione

Coefficiente dicorrezione

Tempo diesposizione

Livello diesposizione

Origine dato Tipo

[%] [%] [m/s2]

1) Battipiastrelle (generico)

5.0 0.8 4.0 8.8 [E] - Valore tipico attrezzatura (solo PSC) HAV

HAV - Esposizione A(8) 4.00 1.750

Fascia di appartenenza:

Mano-Braccio (HAV) = "Inferiore a 2,5 m/s²"

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Macchina o Utensile utilizzato

Tempolavorazione

Coefficiente dicorrezione

Tempo diesposizione

Livello diesposizione

Origine dato Tipo

[%] [%] [m/s2]

Corpo Intero (WBV) = "Non presente"

Mansioni:

Addetto alla montaggio di rivestimenti per facciata ventilata.

SCHEDA N.3 - Vibrazioni per "Elettricista (ciclo completo)"

Analisi delle attività e dei tempi di esposizione con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n. 94 del C.P.T. Torino(Costruzioni edili in genere - Ristrutturazioni): a) utilizzo scanalatrice per 15%.

Macchina o Utensile utilizzato

Tempolavorazione

Coefficiente dicorrezione

Tempo diesposizione

Livello diesposizione

Origine dato Tipo

[%] [%] [m/s2]

1) Scanalatrice (generica)

15.0 0.8 12.0 7.2 [E] - Valore tipico attrezzatura (solo PSC) HAV

HAV - Esposizione A(8) 12.00 2.501

Fascia di appartenenza:

Mano-Braccio (HAV) = "Compreso tra 2,5 e 5,0 m/s²"

Corpo Intero (WBV) = "Non presente"

Mansioni:

Addetto alla realizzazione di impianto di messa a terra del cantiere; Addetto alla realizzazione di impianto elettrico di cantiere; Addettoalla realizzazione di impianto elettrico interno.

SCHEDA N.4 - Vibrazioni per "Operatore autocarro"

Analisi delle attività e dei tempi di esposizione con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n. 24 del C.P.T. Torino(Costruzioni edili in genere - Nuove costruzioni): a) utilizzo autocarro per 60%.

Macchina o Utensile utilizzato

Tempolavorazione

Coefficiente dicorrezione

Tempo diesposizione

Livello diesposizione

Origine dato Tipo

[%] [%] [m/s2]

1) Autocarro (generico)

60.0 0.8 48.0 0.5 [E] - Valore tipico attrezzatura (solo PSC) WBV

WBV - Esposizione A(8) 48.00 0.374

Fascia di appartenenza:

Mano-Braccio (HAV) = "Non presente"

Corpo Intero (WBV) = "Inferiore a 0,5 m/s²"

Mansioni:

Autocarro.

SCHEDA N.5 - Vibrazioni per "Operatore autogrù"

Analisi delle attività e dei tempi di esposizione con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n. 26 del C.P.T. Torino(Costruzioni edili in genere - Nuove costruzioni): a) movimentazione carichi per 50%; b) spostamenti per 25%.

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Macchina o Utensile utilizzato

Tempolavorazione

Coefficiente dicorrezione

Tempo diesposizione

Livello diesposizione

Origine dato Tipo

[%] [%] [m/s2]

1) Autogrù (generica)

75.0 0.8 60.0 0.5 [E] - Valore tipico attrezzatura (solo PSC) WBV

WBV - Esposizione A(8) 60.00 0.372

Fascia di appartenenza:

Mano-Braccio (HAV) = "Non presente"

Corpo Intero (WBV) = "Inferiore a 0,5 m/s²"

Mansioni:

Autogrù.

SCHEDA N.6 - Vibrazioni per "Operatore dumper"

Analisi delle attività e dei tempi di esposizione con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n. 27 del C.P.T. Torino(Costruzioni edili in genere - Nuove costruzioni): a) utilizzo dumper per 60%.

Macchina o Utensile utilizzato

Tempolavorazione

Coefficiente dicorrezione

Tempo diesposizione

Livello diesposizione

Origine dato Tipo

[%] [%] [m/s2]

1) Dumper (generico)

60.0 0.8 48.0 0.7 [E] - Valore tipico attrezzatura (solo PSC) WBV

WBV - Esposizione A(8) 48.00 0.506

Fascia di appartenenza:

Mano-Braccio (HAV) = "Non presente"

Corpo Intero (WBV) = "Compreso tra 0,5 e 1 m/s²"

Mansioni:

Dumper.

SCHEDA N.7 - Vibrazioni per "Operatore pala meccanica"

Analisi delle attività e dei tempi di esposizione con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n. 22 del C.P.T. Torino(Costruzioni edili in genere - Nuove costruzioni): a) utilizzo pala meccanica (cingolata, gommata) per 60%.

Macchina o Utensile utilizzato

Tempolavorazione

Coefficiente dicorrezione

Tempo diesposizione

Livello diesposizione

Origine dato Tipo

[%] [%] [m/s2]

1) Pala meccanica (generica)

60.0 0.8 48.0 0.7 [E] - Valore tipico attrezzatura (solo PSC) WBV

WBV - Esposizione A(8) 48.00 0.506

Fascia di appartenenza:

Mano-Braccio (HAV) = "Non presente"

Corpo Intero (WBV) = "Compreso tra 0,5 e 1 m/s²"

Mansioni:

Pala meccanica.

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ANALISI E VALUTAZIONE DEL RISCHIO DOVUTO ADAZIONI DI SOLLEVAMENTO E TRASPORTO

Premessa

La valutazione dei rischi derivanti da azioni di sollevamento e trasporto riportata di seguito è stata eseguita secondo le disposizionidel D.Lgs. del 9 aprile 2008, n.81 e la normativa tecnica ISO 11228-1, ed in particolare considerando

la fascia di età e sesso di gruppi omogenei lavoratori;1.le condizioni di movimentazione;2.il carico sollevato, la frequenza di sollevamento, la posizione delle mani, la distanza di sollevamento, la presa, la distanza3.di trasporto;i valori del carico, raccomandati per il sollevamento e il trasporto;4.gli effetti sulla salute e sulla sicurezza dei lavoratori;5.le informazioni raccolte dalla sorveglianza sanitaria e dalla letteratura scientifica disponibile;6.l'informazione e formazione dei lavoratori.7.

Valutazione del rischio

Sulla base di considerazioni legate alla mansione svolta, previa consultazione del datore di lavoro e dei rappresentanti dei lavoratoriper la sicurezza sono stati individuati i gruppi omogenei di lavoratori corrispondenti ai gruppi di lavoratori che svolgono lamedesima attività nell'ambito del processo produttivo dall'azienda. Quindi si è proceduto, a secondo del gruppo, alla valutazione delrischio. La valutazione delle azioni del sollevamento e del trasporto, ovvero la movimentazione di un oggetto dalla sua posizioneiniziale verso l’alto, senza ausilio meccanico, e il trasporto orizzontale di un oggetto tenuto sollevato dalla sola forza dell’uomo sibasa su un modello costituito da cinque step successivi:

step 1 valutazione del peso effettivamente sollevato rispetto alla massa di riferimento;1.step 2 valutazione dell’azione in relazione alla frequenza raccomandata in funzione della massa sollevata;2.step 3 valutazione dell’azione in relazione ai fattori ergonomici (per esempio, la distanza orizzontale, l’altezza di3.sollevamento, l’angolo di asimmetria ecc.);step 4 valutazione dell’azione in relazione alla massa cumulativa giornaliera (ovvero il prodotto tra il peso trasportato e4.la frequenza del trasporto);step 5 valutazione concernente la massa cumulativa e la distanza del trasporto in piano.5.

I cinque passaggi sono illustrati con lo schema di flusso rappresentato nello schema 1. In ogni step sono desunti o calcolati valorilimite di riferimento (per esempio, il peso limite). Se le valutazione concernente il singolo step porta ha una conclusione positiva,ovvero il valore limite di riferimento è rispettato, si passa a quello successivo. Qualora, invece, la valutazione porti a una conclusionenegativa, è necessario adottare azioni di miglioramento per riportare il rischio a condizioni accettabili.

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Valutazione della massa di riferimento in base al genere mrif

Nel primo step si confronta il peso effettivo dell’oggetto sollevato con la massa di riferimento mrif, che è desunta dalla tabellapresente nell’Allegato C alla norma ISO 11228-1. La massa di riferimento si differenzia a seconda del genere (maschio o femmina),in linea con quanto previsto dall’art. 28, D.Lgs. n. 81/2008, il quale ha stabilito che la valutazione dei rischi deve comprendere anchei rischi particolari, tra i quali quelli connessi alle differenze di genere.La massa di riferimento è individuata, a seconda del genere che caratterizza il gruppo omogeneo, al fine di garantire la protezione dialmeno il 90% della popolazione lavorativa.La massa di riferimento costituisce il peso limite in condizioni ergonomiche ideali e che, qualora le azioni di sollevamento non sianooccasionali.

Valutazione della massa di riferimento in base alla frequenza mrif

Nel secondo step si procede a confrontare il peso effettivamente sollevato con la frequenza di movimentazione f (atti/minuto); inbase alla durata giornaliera della movimentazione, solo breve e media durata, si ricava il peso limite raccomandato, in funzione dellafrequenza, in base al grafico di cui alla figura 2 della norma ISO 11228-1.

Valutazione della massa in relazione ai fattori ergonomici mlim.

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Nel terzo step si confronta la massa movimentata, m, con il peso limite raccomandato che deve essere calcolato tenendo inconsiderazione i parametri che caratterizzano la tipologia di sollevamento e, in particolare:

la massa dell’oggetto m;1.la distanza orizzontale di presa del carico, h, misurata dalla linea congiungente i malleoli interni al punto di mezzo tra la2.presa delle mani proiettata a terra;il fattore altezza, v, ovvero l’altezza da terra del punto di presa del carico;3.la distanza verticale di sollevamento, d;4.la frequenza delle azioni di sollevamento, f;5.la durata delle azioni di sollevamento, t;6.l’angolo di asimmetria (torsione del busto), α;7.la qualità della presa dell’oggetto, c.8.

Il peso limite raccomandato è calcolato, sia all’origine che alla della movimentazione sulla base di una formula propostanell’Allegato A.7 alla ISO 11228-1:

dove:mrif è la massa di riferimento in base al genere.hM è il fattore riduttivo che tiene conto della distanza orizzontale di presa del carico, h;dM è il fattore riduttivo che tiene conto della distanza verticale di sollevamento, d;vM è il fattore riduttivo che tiene conto dell’altezza da terra del punto di presa del carico;fM è il fattore riduttivo che tiene della frequenza delle azioni di sollevamento, f;αM è il fattore riduttivo che tiene conto dell’ l’angolo di asimmetria (torsione del busto), α;cM è il fattore riduttivo che tiene della qualità della presa dell’oggetto, c.

Valutazione della massa cumulativa su lungo periodo mlim. ( giornaliera)

Nel quarto step si confronta la massa cumulativa mcum giornaliera, ovvero il prodotto tra il peso trasportato e la frequenza di trasporto

per le otto ore lavorativa, con la massa raccomandata mlim. giornaliera che è pari a 10000 kg in caso di solo sollevamento o trasportoinferiore ai 20 m, o 6000 kg in caso di trasporto superiore o uguale ai 20 m.

Valutazione della massa cumulativa trasportata su lungo, medio e breve periodo mlim. ( giornaliera), mlim. (orario) emlim. (minuto)

In caso di trasporto su distanza hc uguale o maggiore di 1 m, nel quinto step si confronta la di massa cumulativa mcum sul breve,

medio e lungo periodo (giornaliera, oraria e al minuto) con la massa raccomandata mlim. desunta dalla la tabella 1 della norma ISO11228-1.

ESITO DELLA VALUTAZIONESulla base di considerazioni legate alla mansione svolta, previa consultazione del datore di lavoro e dei rappresentanti dei lavoratoriper la sicurezza sono stati individuati gruppi omogenei di lavoratori, univocamente identificati attraverso le SCHEDE DIVALUTAZIONE riportate nel successivo capitolo. Di seguito è riportato l'elenco delle mansioni e il relativo esito della valutazioneal rischio dovuto alle azioni di sollevamento e trasporto.

Lavoratori e Macchine

Mansione ESITO DELLA VALUTAZIONE

1) Addetto alla demolizione di tompagnature Forze di sollevamento e trasporto accettabili.

2) Addetto alla rimozione di ringhiere e parapetti Forze di sollevamento e trasporto accettabili.

3) Addetto alla rimozione di serramenti esterni Forze di sollevamento e trasporto accettabili.

SCHEDE DI VALUTAZIONE

Le schede di rischio che seguono, ognuna di esse rappresentativa di un gruppo omogeneo, riportano l'esito della valutazione per ognimansione.Le eventuali disposizioni relative alla sorveglianza sanitaria, all’informazione e formazione, all'utilizzo di dispositivi di protezioneindividuale e alle misure tecniche e organizzative sono riportate nel documento della sicurezza di cui il presente è un allegato.

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Tabella di correlazione Mansione - Scheda di valutazione

Mansione Scheda di valutazione

Addetto alla demolizione di tompagnature SCHEDA N.1

Addetto alla rimozione di ringhiere e parapetti SCHEDA N.1

Addetto alla rimozione di serramenti esterni SCHEDA N.1

SCHEDA N.1

Attività comportante movimentazione manuale di carichi con operazioni di trasporto o sostegno comprese le azioni di sollevare edeporre i carichi.

Esito della valutazione dei compiti giornalieri

Carico movimentatoCarico movimentato

(giornaliero)

Carico movimentato

(orario)

Carico movimentato

(minuto)

Condizioni m mlim mcum mlim mcum mlim mcum mlim

[kg] [kg] [kg/giorno] [kg/giorno] [kg/ora] [kg/ora] [kg/minuto] [kg/minuto]

1) Compito

Specifiche 10.00 13.74 1200.00 10000.00 300.00 7200.00 5.00 120.00

Fascia di appartenenza:

Le azioni di sollevamento e trasporto dei carichi sono accettabili.

Mansioni:

Addetto alla demolizione di tompagnature; Addetto alla rimozione di ringhiere e parapetti; Addetto alla rimozione di serramenti esterni.

Descrizione del genere del gruppo di lavoratori

Fascia di età Adulta Sesso Maschio mrif [kg] 25.00

Compito giornaliero

Posizionedel

Carico Posizione delle maniDistanza

verticale e ditrasporto

Durata efrequenza

Presa Fattori riduttivi

carico m h v Ang. d hc t fc FM HM VM DM Ang.M CM

[kg] [m] [m] [gradi] [m] [m] [%] [n/min]

1) Compito

Inizio 10.00 0.25 0.50 30 1.00 <=1 50 0.5 buona 0.81 1.00 0.93 0.87 0.90 1.00

Fine 0.25 1.50 0 0.81 1.00 0.78 0.87 1.00 1.00

ANALISI E VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO

Premessa

In alternativa alla misurazione dell'agente chimico è possibile, e largamente praticato, l'uso di sistemi di valutazione del rischio basatisu relazioni matematiche denominati algoritmi di valutazione "semplificata".In particolare, il modello di valutazione del rischio adottato è una procedura di analisi che consente di effettuare la valutazione delrischio tramite una assegnazione di un punteggio (peso) ai vari fattori che intervengono nella determinazione del rischio(pericolosità, quantità, durata dell'esposizione presenza di misure preventive) ne determinano l'importanza assoluta o reciproca sulrisultato valutativo finale.Il Rischio R, individuato secondo il modello, quindi, è in accordo con l'art. 223, comma 1 del D.Lgs. 81/2008, che prevede lavalutazione dei rischi considerando in particolare i seguenti elementi degli agenti chimici:

a) le loro proprietà pericolose;

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b) le informazioni sulla salute e sicurezza comunicate dal responsabile dell'immissione sul mercato tramite la relativa scheda disicurezza predisposta ai sensi dei decreti legislativi 3 febbraio 1997, n. 52, e 14 marzo 2003, n. 65, e successive modifiche;

c) il livello, il tipo e la durata dell'esposizione; d) le circostanze in cui viene svolto il lavoro in presenza di tali agenti, compresa la quantità degli stessi; e) i valori limite di esposizione professionale o i valori limite biologici; f) gli effetti delle misure preventive e protettive adottate o da adottare; g) se disponibili, le conclusioni tratte da eventuali azioni di sorveglianza sanitaria già intraprese.

Si precisa, che i modelli di valutazione semplificata, come l'algoritmo di seguito proposto, sono da considerarsi strumenti diparticolare utilità nella valutazione del rischio -in quanto rende affrontabile il percorso di valutazione ai Datori di Lavoro- per laclassificazione delle proprie aziende al di sopra o al di sotto della soglia di: "Rischio irrilevante per la salute". Se, però, a seguitodella valutazione è superata la soglia predetta si rende necessaria l'adozione delle misure degli artt. 225, 226, 229 e 230 del D.Lgs.81/2008 tra cui la misurazione degli agenti chimici.

Valutazione del rischio (Rchim)

Il Rischio (Rchim) per le valutazioni del Fattore di rischio derivante dall'esposizione ad agenti chimici pericolosi è determinato dalprodotto del Pericolo (Pchim) e l'Esposizione (E), come si evince dalla seguente formula:

(1)

Il valore dell'indice di Pericolosità (Pchim) è determinato principalmente dall'analisi delle informazioni sulla salute e sicurezza fornitedal produttore della sostanza o preparato chimico, e nello specifico dall'analisi delle Frasi R in esse contenute.L'esposizione (E) che rappresenta il livello di esposizione dei soggetti nella specifica attività lavorativa è calcolato separatamente perEsposizioni inalatoria (Ein) o per via cutanea (Ecu) e dipende principalmente dalla quantità in uso e dagli effetti delle misure diprevenzione e protezione già adottate.Inoltre, il modello di valutazione proposto si specializza in funzione della sorgente del rischio di esposizione ad agenti chimicipericolosi, ovvero a seconda se l'esposizione è dovuta dalla lavorazione o presenza di sostanze o preparati pericolosi, ovvero,dall'esposizione ad agenti chimici che si sviluppano da un'attività lavorativa (ad esempio: saldatura, stampaggio di materiali plastici,ecc.).Nel modello il Rischio (Rchim) è calcolato separatamente per esposizioni inalatorie e per esposizioni cutanee:

(1a)

(1b)

E nel caso di presenza contemporanea, il Rischio (Rchim) è determinato mediante la seguente formula:

(2)

Gli intervalli di variazione di Rchim per esposizioni inalatorie e cutanee sono i seguenti:

(3)

(4)

Ne consegue che il valore di rischio chimico Rchim può essere il seguente:

(5)

Ne consegue la seguente gamma di esposizioni:

Fascia di esposizioneRischio Esito della valutazione

Rchim < 0,1 Rischio inesistente per la salute0,1 ≤ Rchim < 15 Rischio sicuramente "Irrilevante per la salute"15 ≤ Rchim < 21 Rischio "Irrilevante per la salute"21 ≤ Rchim < 40 Rischio superiore a "Irrilevante per la salute"40 ≤ Rchim < 80 Rischio rilevante per la salute

Rchim > 80 Rischio alto per la salute

Pericolosità (Pchim)

Indipendentemente dalla sorgente di rischio, sia essa una sostanza o preparato chimico impiegato o una attività lavorativa, l'indice di

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Pericolosità di un agente chimico (Pchim) è attribuito in funzione della classificazione delle sostanze e dei preparati pericolosi stabilitadalla normativa italiana vigente.I fattori di rischio di un agente chimico, o più in generale di una sostanza o preparato chimico, sono segnalati in frasi tipo,denominate Frasi R riportate nell'etichettatura di pericolo e nella scheda informativa in materia di sicurezza fornita dal produttorestesso.L'indice di pericolosità (Pchim) è naturalmente assegnato solo per le frasi R che comportano un rischio per la salute dei lavoratori incaso di esposizione ad agenti chimici pericolosi.La metodologia NON è applicabile alle sostanze o ai preparati chimici pericolosi classificati o classificabili come pericolosi perla sicurezza (R1, R2, R3, R4, R5, R6, R7, R8, R9, R10, R11, R12, R13, R14, R15, R16, R17, R18, R19, R30, R44, R14/R15,R15/29), pericolosi per l'ambiente (R50, R51, R52, R53, R54, R55, R56, R57, R58, R59, R50/R53, R51/R53, R52/R53) o per lesostanze o preparati chimici classificabili o classificati come cancerogeni o mutageni (R45, R46, R47, R49).Inoltre, è attribuito un punteggio anche per le sostanze e i preparati non classificati come pericolosi, ma che nel processo dilavorazione si trasformano o si decompongono emettendo tipicamente agenti chimici pericolosi (ad esempio nelle operazioni disaldatura, ecc.).Il massimo punteggio attribuibile ad un agente chimico è pari a 10 (sostanza o preparato sicuramente pericoloso) ed il minimo è paria 1 (sostanza o preparato non classificato o non classificabile come pericoloso).

Esposizione per via inalatoria (Ein,sost) da sostanza o preparato

L'indice di Esposizione per via inalatoria di una sostanza o preparato chimico (Ein,sost) è determinato come prodotto tra l'indice diesposizione potenziale (Ep), agli agenti chimici contenuti nelle sostanze o preparati chimici impiegati, e il fattore di distanza (fd),indicativo della distanza dei lavoratori dalla sorgente di rischio.

(6)

L'Esposizione potenziale (Ep) è una funzione a cinque variabili, risolta mediante un sistema a matrici di progressive. L'indicerisultante può assumere valori compresi tra 1 e 10, a seconda del livello di esposizione determinato mediante la matrice predetta.

Livello di esposizione Esposizione potenziale (Ep)A. Basso 1B. Moderato 3C. Rilevante 7D. Alto 10

Il Fattore di distanza (Fd) è un coefficiente riduttore dell'indice di esposizione potenziale (Ep) che tiene conto della distanza dellavoratore dalla sorgente di rischio. I valori che può assumere sono compresi tra fd = 1,00 (distanza inferiore ad un metro) a fd = 0,10(distanza maggiore o uguale a 10 metri).

Distanza dalla sorgente di rischio chimico Fattore di distanza (Fd)A. Inferiore ad 1 m 1,00B. Da 1 m a inferiore a 3 m 0,75C. Da 3 m a inferiore a 5 m 0,50D. Da 5 m a inferiore a 10 m 0,25E. Maggiore o uguale a 10 m 0,10

Determinazione dell'indice di Esposizione potenziale (Ep)

L'indice di Esposizione potenziale (Ep) è determinato risolvendo un sistema di quattro matrici progressive che utilizzano come dati diingresso le seguenti cinque variabili: - Proprietà chimico fisiche - Quantitativi presenti - Tipologia d'uso - Tipologia di controllo - Tempo d'esposizioneLe prime due variabili, "Proprietà chimico fisiche" delle sostanze e dei preparati chimici impiegati (stato solido, nebbia, polvere fine,liquido a diversa volatilità o stato gassoso) e dei "Quantitativi presenti" nei luoghi di lavoro, sono degli indicatori di "propensione"dei prodotti impiegati a rilasciare agenti chimici aerodispersi.Le ultime tre variabili, "Tipologia d'uso" (sistema chiuso, inclusione in matrice, uso controllato o uso dispersivo), "Tipologia dicontrollo" (contenimento completo, aspirazione localizzata, segregazione, separazione, ventilazione generale, manipolazione diretta)e "Tempo d'esposizione", sono invece degli indicatori di "compensazione", ovvero, che limitano la presenza di agenti aerodispersi.

Matrice di presenza potenziale

La prima matrice è una funzione delle variabili "Proprietà chimico-fisiche" e "Quantitativi presenti" dei prodotti chimici impiegati erestituisce un indicatore (crescente) della presenza potenziale di agenti chimici aerodispersi su quattro livelli.

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1. Bassa 2. Moderata 3. Rilevante 4. AltaI valori della variabile "Proprietà chimico fisiche" sono ordinati in ordine crescente relativamente alla possibilità della sostanza direndersi disponibile nell'aria, in funzione della volatilità del liquido e della ipotizzabile o conosciuta granulometria delle polveri.La variabile "Quantità presente" è una stima della quantità di prodotto chimico presente e destinato, con qualunque modalità, all'usonell'ambiente di lavoro.

Matrice di presenza potenzialeQuantitativi presenti A. B. C. D. E.

Proprietà chimico fisicheInferiore di

0,1 kgDa 0,1 kg a

inferiore di 1 kgDa 1 kg a

inferiore di 10 kgDa 10 kg a

inferiore di 100 kgMaggiore o

uguale di 100 kgA. Stato solido 1. Bassa 1. Bassa 1. Bassa 2. Moderata 2. ModerataB. Nebbia 1. Bassa 1. Bassa 1. Bassa 2. Moderata 2. ModerataC. Liquido a bassa volatilità 1. Bassa 2. Moderata 3. Rilevante 3. Rilevante 4. AltaD. Polvere fine 1. Bassa 3. Rilevante 3. Rilevante 4. Alta 4. AltaE. Liquido a media volatilità 1. Bassa 3. Rilevante 3. Rilevante 4. Alta 4. AltaF. Liquido ad alta volatilità 1. Bassa 3. Rilevante 3. Rilevante 4. Alta 4. AltaG. Stato gassoso 2.Moderata 3. Rilevante 4. Alta 4. Alta 4. Alta

Matrice di presenza effettiva

La seconda matrice è una funzione dell'indicatore precedentemente determinato, "Presenza potenziale", e della variabile "Tipologiad'uso" dei prodotti chimici impiegati e restituisce un indicatore (crescente) della presenza effettiva di agenti chimici aerodispersi sutre livelli. 1. Bassa 2. Media 3. AltaI valori della variabile "Tipologia d'uso" sono ordinati in maniera decrescente relativamente alla possibilità di dispersione in aria diagenti chimici durante la lavorazione.

Matrice di presenza effettivaTipologia d'uso A. B. C. D.Livello diPresenza potenziale

Sistema chiuso Inclusione in matrice Uso controllato Uso dispersivo

1. Bassa 1. Bassa 1. Bassa 1. Bassa 2. Media2. Moderata 1. Bassa 2. Media 2. Media 3. Alta3. Rilevante 1. Bassa 2. Media 3. Alta 3. Alta4. Alta 2. Media 3. Alta 3. Alta 3. Alta

Matrice di presenza controllata

La terza matrice è una funzione dell'indicatore precedentemente determinato, "Presenza effettiva", e della variabile "Tipologia dicontrollo" dei prodotti chimici impiegati e restituisce un indicatore (crescente) su tre livelli della presenza controllata, ovvero, dellapresenza di agenti chimici aerodispersi a valle del processo di controllo della lavorazione. 1. Bassa 2. Media 3. AltaI valori della variabile "Tipologia di controllo" sono ordinati in maniera decrescente relativamente alla possibilità di dispersione inaria di agenti chimici durante la lavorazione.

Matrice di presenza controllataTipologia di controllo A. B. C. D. E.Livello diPresenza effettiva

Contenimentocompleto

Aspirazionelocalizzata

SegregazioneSeparazione

Ventilazionegenerale

Manipolazionediretta

1. Bassa 1. Bassa 1. Bassa 1. Bassa 2. Media 2. Media2. Media 1. Bassa 2. Media 2. Media 3. Alta 3. Alta3. Alta 1. Bassa 2. Media 3. Alta 3. Alta 3. Alta

Matrice di esposizione potenziale

La quarta è ultima matrice è una funzione dell'indicatore precedentemente determinato, "Presenza controllata", e della variabile"Tempo di esposizione" ai prodotti chimici impiegati e restituisce un indicatore (crescente) su quattro livelli della esposizionepotenziale dei lavoratori, ovvero, di intensità di esposizione indipendente dalla distanza dalla sorgente di rischio chimico. 1. Bassa 2. Moderata

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3. Rilevante 4. AltaLa variabile "Tempo di esposizione" è una stima della massima esposizione temporale del lavoratore alla sorgente di rischio su basegiornaliera, indipendentemente dalla frequenza d'uso del prodotto su basi temporali più ampie.

Matrice di esposizione potenzialeTempo d'esposizione A. B. C. D. E.Livello diPresenza controllata

Inferiore a15 min

Da 15 min ainferiore a 2 ore

Da 2 ore ainferiore di 4 ore

Da 4 ore ainferiore a 6 ore

Maggiore ouguale a 6 ore

1. Bassa 1. Bassa 1. Bassa 2. Moderata 2. Moderata 3. Rilevante2. Media 1. Bassa 2. Moderata 3. Rilevante 3. Rilevante 4. Alta3. Alta 2. Moderata 3. Rilevante 4. Alta 4. Alta 4. Alta

Esposizione per via inalatoria (Ein,lav) da attività lavorativa

L'indice di Esposizione per via inalatoria di un agente chimico derivante da un'attività lavorativa (Ein,lav) è una funzione di trevariabili, risolta mediante un sistema a matrici di progressive. L'indice risultante può assumere valori compresi tra 1 e 10, a secondadel livello di esposizione determinato mediante la matrice predetta.

Livello di esposizione Esposizione (Ein,lav)A. Basso 1B. Moderato 3C. Rilevante 7D. Alto 10

Il sistema di matrici adottato è una versione modificata del sistema precedentemente analizzato al fine di tener conto della peculiaritàdell'esposizione ad agenti chimici durante le lavorazioni e i dati di ingresso sono le seguenti tre variabili: - Quantitativi presenti - Tipologia di controllo - Tempo d'esposizione

Matrice di presenza controllata

La matrice di presenza controllata tiene conto della variabile "Quantitativi presenti" dei prodotti chimici e impiegati e della variabile"Tipologia di controllo" degli stessi e restituisce un indicatore (crescente) della presenza effettiva di agenti chimici aerodispersi sutre livelli. 1. Bassa 2. Media 3. Alta

Matrice di presenza controllataTipologia di controllo A. B. C. D.

Quantitativi presentiContenimento

completoAspirazionecontrollata

SegregazioneSeparazione

Ventilazionegenerale

1. Inferiore a 10 kg 1. Bassa 1. Bassa 1. Bassa 2. Media2. Da 10 kg a inferiore a 100 kg 1. Bassa 2. Media 2. Media 3. Alta3. Maggiore o uguale a 100 kg 1. Bassa 2. Media 3. Alta 3. Alta

Matrice di esposizione inalatoria

La matrice di esposizione è una funzione dell'indicatore precedentemente determinato, "Presenza controllata", e della variabile"Tempo di esposizione" ai fumi prodotti dalla lavorazione e restituisce un indicatore (crescente) su quattro livelli della esposizioneper inalazione. 1. Bassa 2. Moderata 3. Rilevante 4. AltaLa variabile "Tempo di esposizione" è una stima della massima esposizione temporale del lavoratore alla sorgente di rischio su basegiornaliera.

Matrice di esposizione inalatoriaTempo d'esposizione A. B. C. D. E.Livello diPresenza controllata

Inferiore a15 min

Da 15 min ainferiore a 2 ore

Da 2 ore ainferiore di 4 ore

Da 4 ore ainferiore a 6 ore

Maggiore ouguale a 6 ore

1. Bassa 1. Bassa 1. Bassa 2. Moderata 2. Moderata 3. Rilevante2. Media 1. Bassa 2. Moderata 3. Rilevante 3. Rilevante 4. Alta3. Alta 2. Moderata 3. Rilevante 4. Alta 4. Alta 4. Alta

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Esposizione per via cutanea (Ecu)

L'indice di Esposizione per via cutanea di un agente chimico (Ecu) è una funzione di due variabili, "Tipologia d'uso" e "Livello dicontatto", ed è determinato mediante la seguente matrice di esposizione.

Matrice di esposizione cutaneaLivello di contatto A. B. C. D.Tipologia d'uso Nessun contatto Contatto accidentale Contatto discontinuo Contatto esteso1. Sistema chiuso 1. Bassa 1. Bassa 2. Moderata 3. Rilevante2. Inclusione in matrice 1. Bassa 2. Moderata 2. Moderata 3. Rilevante3. Uso controllato 1. Bassa 2. Moderata 3. Rilevante 4. Alta3. Uso dispersivo 1. Bassa 3. Rilevante 3. Rilevante 4. Alta

L'indice risultante può assumere valori compresi tra 1 e 10, a seconda del livello di esposizione determinato mediante la matricepredetta.

Livello di esposizione Esposizione cutanea (Ecu)A. Basso 1B. Moderato 3C. Rilevante 7D. Alto 10

ESITO DELLA VALUTAZIONE

Di seguito è riportato l'elenco delle mansioni addette ad attività lavorative che espongono ad agenti chimici e il relativo esito dellavalutazione del rischio.

Lavoratori e Macchine

Mansione ESITO DELLA VALUTAZIONE

1) Addetto all'applicazione esterna di pannelli isolanti susuperfici verticali

Rischio sicuramente: "Irrilevante per la salute".

SCHEDE DI VALUTAZIONE

Le schede di rischio che seguono riportano l'esito della valutazione eseguita.

Tabella di correlazione Mansione - Scheda di valutazione

Mansione Scheda di valutazione

Addetto all'applicazione esterna di pannelli isolanti su superfici verticali SCHEDA N.1

SCHEDA N.1

Attività in cui sono impiegati agenti chimici, o se ne prevede l'utilizzo, in ogni tipo di procedimento, compresi la produzione, lamanipolazione, l'immagazzinamento, il trasporto o l'eliminazione e il trattamento dei rifiuti, o che risultino da tale attività lavorativa.

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Sorgente di rischio

Pericolosità dellasorgente

Esposizione inalatoria Rischio inalatorio Esposizione cutanea Rischio cutaneo Rischio chimico

[Pchim] [Echim,in] [Rchim,in] [Echim,cu] [Rchim,cu] [Rchim]

1) Sostanza utilizzata

1.00 3.00 3.00 3.00 3.00 4.24

Fascia di appartenenza:

Rischio sicuramente: "Irrilevante per la salute".

Mansioni:

Addetto all'applicazione esterna di pannelli isolanti su superfici verticali.

Dettaglio delle sorgenti di rischio:1) Sostanza utilizzataPericolosità(PChim):R ---. Sostanze e preparati non classificati pericolosi e non contenenti nessuna sostanza pericolosa = 1.00.

Esposizione per via inalatoria(Echim,in):- Proprietà chimico fisiche: Polvere fine;- Quantitativi presenti: Da 1 Kg a inferiore di 10 Kg;- Tipologia d'uso: Uso controllato;- Tipologia di controllo: Ventilazione generale;- Tempo d'esposizione: Inferiore di 15 min;- Distanza dalla sorgente: Inferiore ad 1 m.

Esposizione per via cutanea(Echim,cu):- Livello di contatto: Contatto accidentale;- Tipologia d'uso: Uso controllato.

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ANALISI E VALUTAZIONE DEL RISCHIORADIAZIONI OTTICHE ARTIFICIALI

(OPERAZIONI DI SALDATURA)

Premessa

Secondo l'art. 216 del D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81, nell'ambito della valutazione dei rischi il "datore di lavoro valuta e, quandonecessario, misura e/o calcola i livelli delle radiazioni ottiche a cui possono essere esposti i lavoratori".Essendo le misure strumentali generalmente costose sia in termini economici che di tempo, è da preferire, quando possibile, lavalutazione dei rischi che non richieda misurazioni.Nel caso delle operazioni di saldatura è noto che, per qualsiasi tipologia di saldatura (arco elettrico, gas, ossitaglio ecc) e perqualsiasi tipo di supporto, i tempi per i quali si raggiunge una sovraesposizione per il lavoratore addetto risultano essere dell'ordinedei secondi.Pur essendo il rischio estremamente elevato, l'effettuazione delle misure e la determinazione esatta dei tempi di esposizione è deltutto superflua per i lavoratori. Pertanto, al fine di proteggere i lavoratori dai rischi che possono provocare danni agli occhi e al viso,non essendo possibile in alcun modo provvedere a eliminare o ridurre le radiazioni ottiche emesse durante le operazioni di saldaturasi è provveduto ad adottare i dispositivi di protezione degli occhi e del viso più efficaci per contrastare i tipi di rischio presenti.

Tecniche di saldatura

La saldatura è un processo utilizzato per unire due parti metalliche riscaldate localmente, che costituiscono il metallo base, con osenza aggiunta di altro metallo che rappresenta il metallo d’apporto, fuso tra i lembi da unire.La saldatura si dice eterogena quando viene fuso il solo materiale d’apporto, che necessariamente deve avere un punto di fusioneinferiore e quindi una composizione diversa da quella dei pezzi da saldare; è il caso della brasatura in tutte le sue varianti.La saldatura autogena prevede invece la fusione sia del metallo base che di quello d’apporto, che quindi devono avere similecomposizione, o la fusione dei soli lembi da saldare accostati mediante pressione; si tratta delle ben note saldature a gas o ad arcoelettrico.

Saldobrasatura

Nella saldo-brasatura i pezzi di metallo da saldare non partecipano attivamente fondendo al processo da saldatura; l’unione dei pezzimetallici si realizza unicamente per la fusione del metallo d’apporto che viene colato tra i lembi da saldare. Per questo motivo ilmetallo d’apporto ha un punto di fusione inferiore e quindi composizione diversa rispetto al metallo base. E’ necessario avereevidentemente una zona di sovrapposizione abbastanza ampia poiché la resistenza meccanica del materiale d’apporto è molto bassa.La lega generalmente utilizzata è un ottone (lega rame-zinco), addizionata con silicio o nichel, con punto di fusione attorno ai 900°C.Le modalità esecutive sono simili a quelle della saldatura autogena (fiamma ossiacetilenica); sono tipiche della brasatura ladifferenza fra metallo base e metallo d’apporto nonché la loro unione che avviene per bagnatura che consiste nello spandersi di unliquido (metallo d’apporto fuso) su una superficie solida (metallo base).

Brasatura

La brasatura è effettuata disponendo il metallo base in modo che fra le parti da unire resti uno spazio tale da permettere ilriempimento del giunto ed ottenere un’unione per bagnatura e capillarità.A seconda del minore o maggiore punto di fusione del metallo d’apporto, la brasatura si distingue in dolce e forte. La brasatura dolceutilizza materiali d’apporto con temperatura di fusione < 450°C; i materiali d’apporto tipici sono leghe stagno/piombo. L’adesioneche si verifica è piuttosto debole ed il giunto non è particolarmente resistente. Gli impieghi tipici riguardano elettronica, scatolameecc. La brasatura forte utilizza materiali d’apporto con temperatura di fusione > 450°C; i materiali d’apporto tipici sono legherame/zinco, argento/rame. L’adesione che si verifica è maggiore ed il giunto è più resistente della brasatura dolce.

Saldatura a gas

Alcune tecniche di saldatura utilizzano la combustione di un gas per fondere un metallo. I gas utilizzati possono essere miscele diossigeno con idrogeno o metano, propano oppure acetilene.

Saldatura a fiamma ossiacetilenica

La più diffusa tra le saldature a gas utilizza una miscela di ossigeno ed acetilene, contenuti in bombole separate, che alimentanocontemporaneamente una torcia, ed escono dall’ugello terminale dove tale miscela viene accesa. Tale miscela è quella che sviluppala maggior quantità di calore infatti la temperatura massima raggiungibile è dell’ordine dei 3000 °C e può essere quindi utilizzataanche per la saldatura degli acciai.

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Saldatura ossidrica

E’ generata da una fiamma ottenuta dalla combustione dell’ossigeno con l’idrogeno. La temperatura della fiamma (2500°C) èsostanzialmente più bassa di quella di una fiamma ossiacetilenica e di conseguenza tale procedimento viene impiegato per lasaldatura di metalli a basso punto di fusione, ad esempio alluminio, piombo e magnesio.

Saldatura elettrica

Il calore necessario per la fusione del metallo è prodotto da un arco elettrico che si instaura tra l’elettrodo e i pezzi del metallo dasaldare, raggiungendo temperature variabili tra 4000-6000 °C.

Saldatura ad arco con elettrodo fusibile (MMA)

L’arco elettrico scocca tra l’elettrodo, che è costituito da una bacchetta metallica rigida di lunghezza tra i 30 e 40 cm, e il giunto dasaldare. L’elettrodo fonde costituendo il materiale d’apporto; il materiale di rivestimento dell'elettrodo, invece, fondendo creaun’area protettiva che circonda il bagno di saldatura (saldatura con elettrodo rivestito).L’operazione impegna quindi un solo arto permettendo all’altro di impugnare il dispositivo di protezione individuale (schermofacciale) o altro utensile.

Saldatura ad arco con protezione di gas con elettrodo fusibile (MIG/MAG)

In questo caso l’elettrodo fusibile è un filo continuo non rivestito, erogato da una pistola mediante apposito sistema di trascinamentoal quale viene imposta una velocità regolare tale da compensare la fusione del filo stesso e quindi mantenere costante la lunghezzadell’arco; contemporaneamente, viene fornito un gas protettivo che fuoriesce dalla pistola insieme al filo (elettrodo) metallico. I gasimpiegati, in genere inerti, sono argon o elio (MIG: Metal Inert Gas), che possono essere miscelati con CO2 dando origine ad uncomposto attivo che ha la capacità, ad esempio nella saldatura di alcuni acciai, di aumentare la penetrazione e la velocità di saldatura,oltre ad essere più economico (MAG: Metal Active Gas).

Saldatura ad arco con protezione di gas con elettrodo non fusibile (TIG)

L’arco elettrico scocca tra un elettrodo di tungsteno, che non si consuma durante la saldatura, e il pezzo da saldare (TIG: TungstenInert Gas). L’area di saldatura viene protetta da un flusso di gas inerte (argon e elio) in modo da evitare il contatto tra il metallo fusoe l’aria. La saldatura può essere effettuata semplicemente fondendo il metallo base, senza metallo d’apporto, il quale se necessarioviene aggiunto separatamente sotto forma di bacchetta. In questo caso l’operazione impegna entrambi gli arti per impugnareelettrodo e bacchetta.

Saldatura al plasma

È simile alla TIG con la differenza che l’elettrodo di tungsteno pieno è inserito in una torcia, creando così un vano che racchiudel’arco elettrico e dove viene iniettato il gas inerte. Innescando l’arco elettrico su questa colonna di gas si causa la sua parzialeionizzazione e, costringendo l’arco all’interno dell’orifizio, si ha un forte aumento della parte ionizzata trasformando il gas inplasma. Il risultato finale è una temperatura dell’arco più elevata (fino a 10000 °C) a fronte di una sorgente di calore più piccola.Si tratta di una tecnica prevalentemente automatica, utilizzata anche per piccoli spessori.

Criteri di scelta dei DPI

Per i rischi per gli occhi e il viso da radiazioni riscontrabili in ambiente di lavoro, le norme tecniche di riferimento sono quelle diseguito riportate: - UNI EN 166:2004 "Protezione personale dagli occhi - Specifiche" - UNI EN 167:2003 "Protezione personale degli occhi - Metodi di prova ottici" - UNI EN 168:2003 "Protezione personale degli occhi - Metodi di prova non ottici" - UNI EN 169:2003 "Protezione personale degli occhi - Filtri per saldatura e tecniche connesse - Requisiti di trasmissione e

utilizzazioni raccomandate" - UNI EN 170:2003 "Protezione personale degli occhi - Filtri ultravioletti - Requisiti di trasmissione e utilizzazioni

raccomandate" - UNI EN 171:2003 "Protezione personale degli occhi - Filtri infrarossi - Requisiti di trasmissione e utilizzazioni

raccomandate" - UNI EN 172:2003 "Protezione personale degli occhi - Filtri solari per uso industriale" - UNI EN 175:1999 "Protezione personale degli occhi – Equipaggiamenti di protezione degli occhi e del viso durante la

saldatura e i procedimenti connessi" - UNI EN 207:2004 "Protezione personale degli occhi - Filtri e protettori dell'occhio contro radiazioni laser (protettori

dell’occhio per laser)" - UNI EN 208:2004 "Protezione personale degli occhi - Protettori dell'occhio per i lavori di regolazione sui laser e sistemi

laser (protettori dell’occhio per regolazione laser)" - UNI EN 379:2004 "Protezione personale degli occhi – Filtri automatici per saldatura" - UNI 10912:2000 "Dispositivi di protezione individuale - Guida per la selezione, l'uso e la manutenzione dei dispositivi di

protezione degli occhi e del viso per attività lavorative."I.I.S. "Edoardo AMALDI", Orbassano (TO).

Interventi di messa in sicurezza tamponamenti esterni. - Pag. 40

In particolare, i dispositivi di protezione utilizzati nelle operazioni di saldatura sono schermi (ripari facciali) e maschere (entrambirispondenti a specifici requisiti di adattabilità, sicurezza ed ergonomicità), con filtri a graduazione singola, a numero di scala doppioo commutabile (quest’ultimo per es. a cristalli liquidi).I filtri per i processi di saldatura devono fornire protezione sia da raggi ultravioletti che infrarossi che da radiazioni visibili. Ilnumero di scala dei filtri destinati a proteggere i lavoratori dall’esposizione alle radiazioni durante le operazioni di saldatura etecniche simili è formato solo dal numero di graduazione corrispondente al filtro (manca il numero di codice, che invece è presenteinvece negli altri filtri per le radiazioni ottiche artificiali). In funzione del fattore di trasmissione dei filtri, la norma UNI EN 169prevede 19 numeri di graduazione.Per individuare il corretto numero di scala dei filtri, è necessario considerare prioritariamente: - per la saldatura a gas, saldo-brasatura e ossitaglio: la portata di gas ai cannelli; - per la saldatura ad arco, il taglio ad arco e al plasma jet: l’intensità della corrente.Ulteriori fattori da tenere in considerazione sono: - la distanza dell’operatore rispetto all’arco o alla fiamma; se l’operatore è molto vicino può essere necessario una graduazione

maggiore; - l’illuminazione locale dell’ambiente di lavoro; - le caratteristiche individuali.Tra la saldatura a gas e quella ad arco vi sono, inoltre, differenti livelli di esposizione al calore: con la prima si raggiungonotemperature della fiamma che vanno dai 2500 °C ai 3000 °C circa, mentre con la seconda si va dai 3000 °C ai 6000 °C fino ai 10.000°C tipici della saldatura al plasma.Per aiutare la scelta del livello protettivo, la norma tecnica riporta alcune indicazioni sul numero di scala da utilizzarsi e di seguitoriportate.Esse si basano su condizioni medie di lavoro dove la distanza dell’occhio del saldatore dal metallo fuso è di circa 50 cm el’ illuminazione media dell’ambiente di lavoro è di circa 100 lux.Tanto è maggiore il numero di scala tanto superiore è il livello di protezione dalle radiazioni che si formano durante le operazioni disaldatura e tecniche connesse.

Saldatura a gas

Saldatura a gas e saldo-brasatura

Numeri di scala per saldatura a gas e saldo-brasaturaLavoro Portata di acetilene in litri all'ora [q]

q <= 70 70 < q <= 200 200 < q <= 800 q > 800

Saldatura a gas esaldo-brasatura

4 5 6 7

Fonte: Linee guida ISPESL

Ossitaglio

Numeri di scala per l'ossitaglioLavoro Portata di ossigeno in litri all'ora [q]

900 <= q < 2000 2000 < q <= 4000 4000 < q <= 8000

Ossitaglio 5 6 7

Fonte: Linee guida ISPESL

Saldatura ad arco

Saldatura ad arco - Processo "Elettrodi rivestiti"

Numeri di scala per saldatura ad arco - processo: "Elettrodi rivestiti"Corrente [A]

1,5 6 10 15 30 40 60 70 100 125 150 175 200 225 250 300 350 400 450 500 6008 9 10 11 12 13 14

Fonte: Linee guida ISPESL

Saldatura ad arco - Processo "MAG"

Numeri di scala per saldatura ad arco - processo: "MAG"Corrente [A]

1,5 6 10 15 30 40 60 70 100 125 150 175 200 225 250 300 350 400 450 500 6008 9 10 11 12 13 14

Fonte: Linee guida ISPESL

I.I.S. "Edoardo AMALDI", Orbassano (TO).Interventi di messa in sicurezza tamponamenti esterni. - Pag. 41

Saldatura ad arco - Processo "TIG"

Numeri di scala per saldatura ad arco - processo: "TIG"Corrente [A]

1,5 6 10 15 30 40 60 70 100 125 150 175 200 225 250 300 350 400 450 500 600--- 8 9 10 11 12 13 ---

Fonte: Linee guida ISPESL

Saldatura ad arco - Processo "MIG con metalli pesanti"

Numeri di scala per saldatura ad arco - processo: "MIG con metalli pesanti"Corrente [A]

1,5 6 10 15 30 40 60 70 100 125 150 175 200 225 250 300 350 400 450 500 600--- 9 10 11 12 13 14 ---

Fonte: Linee guida ISPESL

Saldatura ad arco - Processo "MIG con leghe leggere"

Numeri di scala per saldatura ad arco - processo: "MIG con leghe leggere"Corrente [A]

1,5 6 10 15 30 40 60 70 100 125 150 175 200 225 250 300 350 400 450 500 600--- 10 11 12 13 14 ---

Fonte: Linee guida ISPESL

Taglio ad arco

Saldatura ad arco - Processo "Taglio aria-arco"

Numeri di scala per saldatura ad arco - processo: "Taglio aria-arco"Corrente [A]

1,5 6 10 15 30 40 60 70 100 125 150 175 200 225 250 300 350 400 450 500 60010 11 12 13 14 15

Fonte: Linee guida ISPESL

Saldatura ad arco - Processo "Taglio plasma-jet"

Numeri di scala per saldatura ad arco - processo: "Taglio plasma-jet"Corrente [A]

1,5 6 10 15 30 40 60 70 100 125 150 175 200 225 250 300 350 400 450 500 600--- 9 10 11 12 13 ---

Fonte: Linee guida ISPESL

Saldatura ad arco - Processo "Taglio ad arco al microplasma"

Numeri di scala per saldatura ad arco - processo: "Saldatura ad arco al microplasma"Corrente [A]

1,5 6 10 15 30 40 60 70 100 125 150 175 200 225 250 300 350 400 450 500 600- 4 5 6 7 8 9 10 11 12 ---Fonte: Linee guida ISPESL

ESITO DELLA VALUTAZIONE

Di seguito è riportato l'elenco delle mansioni addette ad attività lavorative che espongono a radiazioni ottiche artificiali durante leoperazioni di saldatura e il relativo esito della valutazione del rischio.

Lavoratori e Macchine

Mansione ESITO DELLA VALUTAZIONE

1) Addetto alla posa di ringhiere e parapetti Rischio alto per la salute.

I.I.S. "Edoardo AMALDI", Orbassano (TO).Interventi di messa in sicurezza tamponamenti esterni. - Pag. 42

SCHEDE DI VALUTAZIONE

Le schede di rischio che seguono riportano l'esito della valutazione eseguita.

Tabella di correlazione Mansione - Scheda di valutazione

Mansione Scheda di valutazione

Addetto alla posa di ringhiere e parapettiSCHEDA N.1 - R.O.A. per "Saldatura ad elettrodirivestiti"

SCHEDA N.1 - R.O.A. per "Saldatura ad elettrodi rivestiti"

Attività di saldatura comportante un rischio di esposizione a Radiazioni Ottiche Artificiali (ROA) nel campo dei raggi ultravioletti,infrarossi e radiazioni visibili.

Sorgente di rischio

Tipo Portata di acetilene Portata di ossigeno Corrente Numero di scala

[l/h] [l/h] [A] [Filtro]

1) Saldatura [Elettrodi rivestiti]

Saldatura ad arco - - inferiore a 60 A 8

Fascia di appartenenza:

Rischio alto per la salute.

Mansioni:

Addetto alla posa di ringhiere e parapetti.

Torino, 24/09/2014

Firma

_________________________________

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