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Comune di Jerzu

Gruppo di lavoro

Comune di Jerzu

Roberto Congiu, Sindaco

Alessandra Melis, Ufficio Tecnico

Giuseppe Deidda, Ufficio Energia

Energia Noa

Mario Osvaldo Areddu

Fabio Lorrai

Andrea Piu

Andrea Zucca

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

Gruppo di lavoro

, Ufficio Tecnico

, Ufficio Energia

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

2

Comune di Jerzu

Indice

1. Introduzione…………………………………

1.1 Il patto dei sindaci……………………

1.2 Il PAES…………………………………

1.3 Impegno del C

1.4 Riferimento normativo…………………………………

1.5 Riferimento

1.5.1 Piano Energetico Ambientale Regionale (PEAR)…

1.5.2 Obiettivi principali del PEAR………………………

1.6 Coinvolgimento di cittadini e stakeholders……………

1.7 Struttura organizzativa del C

1.8 Metodologia di lavoro……………………………….……………………1

2. Il contesto territoriale…………………………………………

2.1 Inquadramento territoriale ……………………………

2.2 Inquadramento demografico………………………………

2.3 Inquadramento economico………………………………

2.4 Dati climatici………………………………………

3 Inventario delle emissioni di base (IBE)…………………………………

3.1 Introduzione al

3.2 I principali ambiti di rilevazione ………

3.3 Raccolta dati…………………………………

3.4 Il settore pubblico

3.4.1 Consumi elettrici di impianti e strutture pubbliche…

3.4.2 Consumi di carburante di impianti e strutture pubbliche ...

3.4.3 Illuminazione pubblica

3.4.4 Parco veicolare privato

3.5 Il settore privato

3.5.1 Consumi elettrici privati ………………………

3.5.2 Parco veicolare privato………………………………

3.5.3 Consumi privato di combustibile…..

3.6 Bilancio e

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

Introduzione……………………………………………………………

Il patto dei sindaci…………………………..…………

Il PAES……………………………………………………

Impegno del Comune…………………………………………

Riferimento normativo…………………………………

Riferimento Regionale…………………………………

Piano Energetico Ambientale Regionale (PEAR)…

Obiettivi principali del PEAR………………………

Coinvolgimento di cittadini e stakeholders……………

Struttura organizzativa del Comune………………………...

Metodologia di lavoro……………………………….……………………1

Il contesto territoriale…………………………………………………………

Inquadramento territoriale ……………………………

Inquadramento demografico………………………………

Inquadramento economico………………………………

climatici…………………………………………………...

Inventario delle emissioni di base (IBE)…………………………………

Introduzione all’IBE…………………………………………………

I principali ambiti di rilevazione …………………..……………………..

Raccolta dati…………………………………………….

re pubblico………………………………………………………...

Consumi elettrici di impianti e strutture pubbliche…

Consumi di carburante di impianti e strutture pubbliche ...

Illuminazione pubblica…………………………………….…

Parco veicolare privato……………………………

Il settore privato…………………………………………………………..

Consumi elettrici privati ………………………

Parco veicolare privato………………………………

Consumi privato di combustibile…..………….

Bilancio energetico e delle emissioni ……..…………………………….. 41

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

3

…………………………………..…5

………………………...……5

…………….…………6

omune………………………………………………………7

Riferimento normativo……………………………………………………..7

Regionale……………………………………………………..8

Piano Energetico Ambientale Regionale (PEAR)…………………8

Obiettivi principali del PEAR…………………………………….13

Coinvolgimento di cittadini e stakeholders………………………………15

………...…….….…..16

Metodologia di lavoro……………………………….……………………16

……………………..18

Inquadramento territoriale …………………………………………...…..18

Inquadramento demografico……………………………………………...20

Inquadramento economico………………………………….…………….22

…………...………... 24

Inventario delle emissioni di base (IBE)…………………………………………….26

l’IBE…………………………………………………...…26

……………………..28

………….………………..29

………………………………………………………...29

Consumi elettrici di impianti e strutture pubbliche……………….30

Consumi di carburante di impianti e strutture pubbliche ...............32

……………….……...33

…………………………………...………35

…………………………………………………………..37

Consumi elettrici privati …………………………………...……. 37

Parco veicolare privato………………………………………....... 39

…….…………………. 40

emissioni ……..…………………………….. 41

Comune di Jerzu

4 Il Monitoraggio……………………………………

5 Piano d’azione per l’energia sostenibile

5.1 Panoramica generale……………………………………………

5.2 Azioni……………………………………………………………

5.3 Conclusioni……………………………………………………………….

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

Il Monitoraggio………………………………………………………..

Piano d’azione per l’energia sostenibile………………………………………….…. 47

Panoramica generale……………………………………………

Azioni……………………………………………………………

Conclusioni……………………………………………………………….

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

4

…………………..…………..… 46

………………………………………….…. 47

Panoramica generale…………………………………………………….... 47

Azioni…………………………………………………………………….. 48

Conclusioni……………………………………………………………….. 64

Comune di Jerzu

1.INTRODUZIONE

1.1 Il patto dei sindaci

L’Unione Europea mostra, ormai da diversi anni, un’attenzione sempre crescente nei confronti

della sostenibilità ambientale e, in particolare, della

Nel maggio 2002 l’UE ha ratificato il Protocollo di Kyoto, siglato nel 1998, impegnando gli

Stati membri a ridurre le emissioni di gas a effetto serra, principali responsabili del

riscaldamento globale. L'Unione eur

ai livelli del 1990, per il periodo 2008

Successivamente nel 2008, con l'obiettivo di adempiere quanto stabilito dal protocollo,

l'Unione europea ha sviluppato una strategia climatica che so

specifiche per contenere l'aumento della temperatura entro 2°C rispetto ai livelli dell’epoca

preindustriale. La strategia è contenuta nel Pacchetto Europeo su Clima ed Energia del 2008,

che contribuisce al raggiungimento

o riduzione delle emissioni di CO2 del 20% entro il 2020 rispetto ai livelli del 1990;

o produzione nel 2020 di energia da fonti energetiche rinnovabili pari 20%

finale lordo;

o riduzione 20% del consumo di energia

efficienza energetica).

La Commissione Europea ha sviluppato tale strategia con l’obiettivo di rivolgersi direttamente

alle amministrazioni locali in quanto dimostrato che l’80% delle emissioni e dei consumi

energetici sia legato alle attività urbane con il settore civile che assorbe circa il 40%

dell’energia totale, il traffico urbano e responsabile di circa il 35% delle emissioni di CO2eq.e

la temperatura media supera di 3

Appare evidente come solo attraverso un coinvolgimento diretto dei Comuni sia possibile

modificare gli attuali trend relativi al livello delle emissioni e dei consumi energetici.

Il Patto dei Sindaci si pone, pertanto, come un importante modello di governance

cheindividua nelle amministrazioni comunali non più meri esecutori delle politiche europee ma

driverper la diffusione della sostenibilità ambientale a livello locale.

L’adesione al Patto dei Sindaci è un atto VOLONTARIO dell’amministrazione.

L’amministratore (Sindaco o suo delegato) che scelga di aderire al Patto dei Sindaci impegna

lapropria amministrazione a seguire un percorso che nel rispetto di una tempistica ben definita

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

Il patto dei sindaci

L’Unione Europea mostra, ormai da diversi anni, un’attenzione sempre crescente nei confronti

della sostenibilità ambientale e, in particolare, della riduzione delle emissioni climalteranti.

Nel maggio 2002 l’UE ha ratificato il Protocollo di Kyoto, siglato nel 1998, impegnando gli

Stati membri a ridurre le emissioni di gas a effetto serra, principali responsabili del

riscaldamento globale. L'Unione europea si è impegnata a ridurre le emissioni dell'8% rispetto

ai livelli del 1990, per il periodo 2008-2012.

Successivamente nel 2008, con l'obiettivo di adempiere quanto stabilito dal protocollo,

l'Unione europea ha sviluppato una strategia climatica che sostiene contromisure realistiche e

specifiche per contenere l'aumento della temperatura entro 2°C rispetto ai livelli dell’epoca

preindustriale. La strategia è contenuta nel Pacchetto Europeo su Clima ed Energia del 2008,

che contribuisce al raggiungimento degli obiettivi in esso contenuti:

riduzione delle emissioni di CO2 del 20% entro il 2020 rispetto ai livelli del 1990;

produzione nel 2020 di energia da fonti energetiche rinnovabili pari 20%

riduzione 20% del consumo di energia rispetto ai valori attesi al 2020 (maggiore

efficienza energetica).

La Commissione Europea ha sviluppato tale strategia con l’obiettivo di rivolgersi direttamente

alle amministrazioni locali in quanto dimostrato che l’80% delle emissioni e dei consumi

rgetici sia legato alle attività urbane con il settore civile che assorbe circa il 40%

dell’energia totale, il traffico urbano e responsabile di circa il 35% delle emissioni di CO2eq.e

la temperatura media supera di 3-4 gradi quella nelle aree rurali.

re evidente come solo attraverso un coinvolgimento diretto dei Comuni sia possibile

modificare gli attuali trend relativi al livello delle emissioni e dei consumi energetici.

Il Patto dei Sindaci si pone, pertanto, come un importante modello di governance

cheindividua nelle amministrazioni comunali non più meri esecutori delle politiche europee ma

driverper la diffusione della sostenibilità ambientale a livello locale.

L’adesione al Patto dei Sindaci è un atto VOLONTARIO dell’amministrazione.

’amministratore (Sindaco o suo delegato) che scelga di aderire al Patto dei Sindaci impegna

lapropria amministrazione a seguire un percorso che nel rispetto di una tempistica ben definita

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

5

L’Unione Europea mostra, ormai da diversi anni, un’attenzione sempre crescente nei confronti

riduzione delle emissioni climalteranti.

Nel maggio 2002 l’UE ha ratificato il Protocollo di Kyoto, siglato nel 1998, impegnando gli

Stati membri a ridurre le emissioni di gas a effetto serra, principali responsabili del

opea si è impegnata a ridurre le emissioni dell'8% rispetto

Successivamente nel 2008, con l'obiettivo di adempiere quanto stabilito dal protocollo,

stiene contromisure realistiche e

specifiche per contenere l'aumento della temperatura entro 2°C rispetto ai livelli dell’epoca

preindustriale. La strategia è contenuta nel Pacchetto Europeo su Clima ed Energia del 2008,

riduzione delle emissioni di CO2 del 20% entro il 2020 rispetto ai livelli del 1990;

produzione nel 2020 di energia da fonti energetiche rinnovabili pari 20% del consumo

rispetto ai valori attesi al 2020 (maggiore

La Commissione Europea ha sviluppato tale strategia con l’obiettivo di rivolgersi direttamente

alle amministrazioni locali in quanto dimostrato che l’80% delle emissioni e dei consumi

rgetici sia legato alle attività urbane con il settore civile che assorbe circa il 40%

dell’energia totale, il traffico urbano e responsabile di circa il 35% delle emissioni di CO2eq.e

re evidente come solo attraverso un coinvolgimento diretto dei Comuni sia possibile

modificare gli attuali trend relativi al livello delle emissioni e dei consumi energetici.

Il Patto dei Sindaci si pone, pertanto, come un importante modello di governance multilivello

cheindividua nelle amministrazioni comunali non più meri esecutori delle politiche europee ma

L’adesione al Patto dei Sindaci è un atto VOLONTARIO dell’amministrazione.

’amministratore (Sindaco o suo delegato) che scelga di aderire al Patto dei Sindaci impegna

lapropria amministrazione a seguire un percorso che nel rispetto di una tempistica ben definita

Comune di Jerzu

e diuna determinata metodologia condurrà il comune a dotarsi di un P

l’EnergiaSostenibile (PAES) entro un anno dalla firma.

Il PAES dovrà contenere i dati essenziali sui consumi energetici del territorio e gli

interventi,materiali e immateriali, che consentiranno al Comune di ridurli, determinando

conseguentemente unabbattimento delle proprie emissioni di CO2 per un valore almeno pari al

20% entro il 2020.

L’adozione del PAES non è il passaggio conclusivo del percorso, benché rappresenti un

momentodi fondamentale importanza. Infatti, la sua adozione è solo

porterà ilcomune al raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2 in esso

contenuti.

Il Comune dovrà, secondo la tempistica in esso contenuta, attuare gli interventi previsti e

dovràtrasmettere all’Ufficio de

un rapporto sulla loro attuazione, imprescindibile per un corretto monitoraggio volto al

miglioramento continuo.

1.2 PAES

Il Piano d’Azione per l’Energia Sostenibileè il documento chiave che

firmatario del Patto dei Sindaci andrà a raggiungere gli obiettivi di riduzione della CO2 che si sono

prefissati per il 2020 (almeno del 20%).

Il suo sviluppo si basa sull’Inventario Base delle Emissioni (IBE) che individua le qu

emissioni inquinanti dovute al consumo di fonti energetiche entro il territorio comunale e le

principali fonti di emissione di inquinanti con i rispettivi margini potenziali di riduzione.

Il PAES identifica i settori d’intervento più idonei e le

raggiungere l’obiettivo di riduzione di CO

necessari per tradurre la strategia di lungo termine, in azione.

Le sezioni secondo le quali sarà strutturato il PAES conterran

o la definizione delle strategie e delle azioni concrete mirate alla riduzione delle

emissioni di CO2;

o la programmazione delle scadenze temporali per il raggiungimento degli obiettivi

intermedi;

o la programmazione delle risorse da impiegar

o l’individuazione dei referenti dei processi di attuazione delle strategie individuate;

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

e diuna determinata metodologia condurrà il comune a dotarsi di un P

nergiaSostenibile (PAES) entro un anno dalla firma.

Il PAES dovrà contenere i dati essenziali sui consumi energetici del territorio e gli

interventi,materiali e immateriali, che consentiranno al Comune di ridurli, determinando

entemente unabbattimento delle proprie emissioni di CO2 per un valore almeno pari al

L’adozione del PAES non è il passaggio conclusivo del percorso, benché rappresenti un

momentodi fondamentale importanza. Infatti, la sua adozione è solo l’inizio del percorso che

porterà ilcomune al raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2 in esso

Il Comune dovrà, secondo la tempistica in esso contenuta, attuare gli interventi previsti e

dovràtrasmettere all’Ufficio del Patto dei Sindaci, ogni dueanni dalla presentazione del PAES,

un rapporto sulla loro attuazione, imprescindibile per un corretto monitoraggio volto al

Il Piano d’Azione per l’Energia Sostenibileè il documento chiave che illustra come lo specifico

firmatario del Patto dei Sindaci andrà a raggiungere gli obiettivi di riduzione della CO2 che si sono

prefissati per il 2020 (almeno del 20%).

Il suo sviluppo si basa sull’Inventario Base delle Emissioni (IBE) che individua le qu

emissioni inquinanti dovute al consumo di fonti energetiche entro il territorio comunale e le

principali fonti di emissione di inquinanti con i rispettivi margini potenziali di riduzione.

Il PAES identifica i settori d’intervento più idonei e le opportunità più appropriate per

raggiungere l’obiettivo di riduzione di CO2, stabilisce le misure da adottare, definisce i tempi

necessari per tradurre la strategia di lungo termine, in azione.

Le sezioni secondo le quali sarà strutturato il PAES conterranno al loro interno:

la definizione delle strategie e delle azioni concrete mirate alla riduzione delle

la programmazione delle scadenze temporali per il raggiungimento degli obiettivi

la programmazione delle risorse da impiegare;

l’individuazione dei referenti dei processi di attuazione delle strategie individuate;

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

6

e diuna determinata metodologia condurrà il comune a dotarsi di un Piano di Azione per

Il PAES dovrà contenere i dati essenziali sui consumi energetici del territorio e gli

interventi,materiali e immateriali, che consentiranno al Comune di ridurli, determinando

entemente unabbattimento delle proprie emissioni di CO2 per un valore almeno pari al

L’adozione del PAES non è il passaggio conclusivo del percorso, benché rappresenti un

l’inizio del percorso che

porterà ilcomune al raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2 in esso

Il Comune dovrà, secondo la tempistica in esso contenuta, attuare gli interventi previsti e

l Patto dei Sindaci, ogni dueanni dalla presentazione del PAES,

un rapporto sulla loro attuazione, imprescindibile per un corretto monitoraggio volto al

illustra come lo specifico

firmatario del Patto dei Sindaci andrà a raggiungere gli obiettivi di riduzione della CO2 che si sono

Il suo sviluppo si basa sull’Inventario Base delle Emissioni (IBE) che individua le quantità di

emissioni inquinanti dovute al consumo di fonti energetiche entro il territorio comunale e le

principali fonti di emissione di inquinanti con i rispettivi margini potenziali di riduzione.

opportunità più appropriate per

, stabilisce le misure da adottare, definisce i tempi

no al loro interno:

la definizione delle strategie e delle azioni concrete mirate alla riduzione delle

la programmazione delle scadenze temporali per il raggiungimento degli obiettivi

l’individuazione dei referenti dei processi di attuazione delle strategie individuate;

Comune di Jerzu

o l’individuazione degli strumenti di monitoraggio dell’attuazione del PAES.

Il Piano d’Azione (PAES) dovrà coinvolgerepiù attori possibili tra quelli operanti all’inte

del territorio comunale; con tale intento si prevedono azioni di coinvolgimento sia del settore

pubblico sia privato (agenzie dell’energia, enti pubblici, imprese locali, associazioni dei

cittadini, ecc.) interessati a partecipare alla preparazione ed

processo.

1.3 Impegno del Comune

Il Comune di Jerzu, da sempre sensibile ai problemi ambientali ed energetici del proprio

territorio, ha aderito al patto dei sindaci in data 30/11/2013, impegnandosi così a ridurre le

proprie emissioni base di CO

2011, in modo da restare in linea con gli obiettivi fissati dalla Commissione Europea.

Con tale impegno il Comune si propone di intraprendere tutte le azioni necessarie

coinvolgimento della collettività per la realizzazione del progetto, al fine di migliorare il

benessere ambientale del proprio territorio e dei propri cittadini, e ottenere un rilevante

vantaggio economico per il territorio attraverso l’utilizzo di fon

tecnologie individuate per l’aumento dell’efficienza energetica.

1.4 Riferimento Nazionale

A livello nazionale, l’Italia ha definito la pianificazione strategica per il raggiungimento degli

obiettivi di miglioramento dell’eff

l’Efficienza Energetica (PAEE) redatto in ottemperanza alla Direttiva 2006/32/CE, che ha

fissato come obiettivo il raggiungimento di almenoil 9,6% di risparmio energetico entro il

2016, e con il Piano d’Azione Nazionale per le Energie Rinnovabili,strumento sviluppato per

recepire la Direttiva 2009/28/CE che fissa un comune quadro nazionale per lapromozione

dell’energia da fonti rinnovabili nel settore dei trasporti, dell’elettricità, del riscaldamento e

delraffrescamento. In tali piani, la cooperazione tra autorità locali, regionali e nazionali risulta

essenziale per lacrescita delle azioni finalizzate al raggiungimento degli obiettivi.

I Piani d’Azione Nazionale (PAEE) e Comunali (PAES) conseguenti all’

Sindaci

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

l’individuazione degli strumenti di monitoraggio dell’attuazione del PAES.

Il Piano d’Azione (PAES) dovrà coinvolgerepiù attori possibili tra quelli operanti all’inte

del territorio comunale; con tale intento si prevedono azioni di coinvolgimento sia del settore

pubblico sia privato (agenzie dell’energia, enti pubblici, imprese locali, associazioni dei

cittadini, ecc.) interessati a partecipare alla preparazione ed alla realizzazione dell’intero

Impegno del Comune

Il Comune di Jerzu, da sempre sensibile ai problemi ambientali ed energetici del proprio

territorio, ha aderito al patto dei sindaci in data 30/11/2013, impegnandosi così a ridurre le

emissioni base di CO2 da qui al 2020 di almeno il 20% rispetto all’anno base scelto, il

2011, in modo da restare in linea con gli obiettivi fissati dalla Commissione Europea.

Con tale impegno il Comune si propone di intraprendere tutte le azioni necessarie

coinvolgimento della collettività per la realizzazione del progetto, al fine di migliorare il

benessere ambientale del proprio territorio e dei propri cittadini, e ottenere un rilevante

vantaggio economico per il territorio attraverso l’utilizzo di fonti di energia rinnovabile e delle

tecnologie individuate per l’aumento dell’efficienza energetica.

Riferimento Nazionale

A livello nazionale, l’Italia ha definito la pianificazione strategica per il raggiungimento degli

obiettivi di miglioramento dell’efficienza energetica con il Piano d’Azione Nazionale per

l’Efficienza Energetica (PAEE) redatto in ottemperanza alla Direttiva 2006/32/CE, che ha

fissato come obiettivo il raggiungimento di almenoil 9,6% di risparmio energetico entro il

d’Azione Nazionale per le Energie Rinnovabili,strumento sviluppato per

recepire la Direttiva 2009/28/CE che fissa un comune quadro nazionale per lapromozione

dell’energia da fonti rinnovabili nel settore dei trasporti, dell’elettricità, del riscaldamento e

delraffrescamento. In tali piani, la cooperazione tra autorità locali, regionali e nazionali risulta

essenziale per lacrescita delle azioni finalizzate al raggiungimento degli obiettivi.

I Piani d’Azione Nazionale (PAEE) e Comunali (PAES) conseguenti all’

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

7

l’individuazione degli strumenti di monitoraggio dell’attuazione del PAES.

Il Piano d’Azione (PAES) dovrà coinvolgerepiù attori possibili tra quelli operanti all’interno

del territorio comunale; con tale intento si prevedono azioni di coinvolgimento sia del settore

pubblico sia privato (agenzie dell’energia, enti pubblici, imprese locali, associazioni dei

alla realizzazione dell’intero

Il Comune di Jerzu, da sempre sensibile ai problemi ambientali ed energetici del proprio

territorio, ha aderito al patto dei sindaci in data 30/11/2013, impegnandosi così a ridurre le

da qui al 2020 di almeno il 20% rispetto all’anno base scelto, il

2011, in modo da restare in linea con gli obiettivi fissati dalla Commissione Europea.

Con tale impegno il Comune si propone di intraprendere tutte le azioni necessarie al

coinvolgimento della collettività per la realizzazione del progetto, al fine di migliorare il

benessere ambientale del proprio territorio e dei propri cittadini, e ottenere un rilevante

ti di energia rinnovabile e delle

A livello nazionale, l’Italia ha definito la pianificazione strategica per il raggiungimento degli

icienza energetica con il Piano d’Azione Nazionale per

l’Efficienza Energetica (PAEE) redatto in ottemperanza alla Direttiva 2006/32/CE, che ha

fissato come obiettivo il raggiungimento di almenoil 9,6% di risparmio energetico entro il

d’Azione Nazionale per le Energie Rinnovabili,strumento sviluppato per

recepire la Direttiva 2009/28/CE che fissa un comune quadro nazionale per lapromozione

dell’energia da fonti rinnovabili nel settore dei trasporti, dell’elettricità, del riscaldamento e

delraffrescamento. In tali piani, la cooperazione tra autorità locali, regionali e nazionali risulta

essenziale per lacrescita delle azioni finalizzate al raggiungimento degli obiettivi.

I Piani d’Azione Nazionale (PAEE) e Comunali (PAES) conseguenti all’adesione al Patto dei

Comune di Jerzu

rappresentano su scale differenti lo strumento di programmazione energetica territoriale che

concorre adefinire la strategia per raggiungere gli obiettivi comunitari e garantire la sicurezza

degli approvvigionamentienergetici

1.5 Riferimento Regionale

1.5.1 Piano Energetico Ambientale Regionale (PEAR)

La Regione Autonoma della Sardegna ha predisposto, con Delibera n° 34/13 del 02/08/2006 il

PianoEnergetico Ambientale Regionale

Difesa dell’Ambiente haprodotto all’interno del Piano Forestale Ambientale Regionale, il

rapporto ambientale ai sensi della direttivacomunitaria 2001/42/CE in cui si pone in evidenza

la lotta ai cambiamenti climatici attraverso l’utilizzo dibiomassa legnosa per scopi energetici.

Il PEAR costituisce uno strumento quadro flessibile che, in coordinamento con gli altri

strumenti dipianificazione regionale, prevede lo sviluppo del sistema energetico in condizioni

dinamiche. Le normedell’Unione Europea e del Governo Italiano, infatti, sono in continuo

cambiamento, come le condizionieconomiche internazionali nel determinare la dinamica dei

prezzi, evoluzione da tenere in considerazionenel momento della programmazion

La peculiarità della Regione Autonoma della Sardegna, sistema semichiuso, non dotato del

metano e dellegrandi infrastrutture energetiche, con la necessità di una riserva dell’80% della

potenza di punta, comportaun tempo di assestamento lungo per arrivar

energetico equilibrato.

Il piano è quindi uno strumento flessibile che definisce priorità e ipotizza scenari nuovi in

materia di compatibilità ambientale degli impianti energetici basati sulla utilizzazione delle

migliori tecnologie e sullepossibili evoluzioni del contesto normativo nazionale ed europeo.

In seguito all’approvazione e dotazione del Piano Energetico Nazionale nel 1988, si sono

succedute unaserie di leggi e provvedimenti a carattere nazionale e regionale in materia

energetica fra i quali sono degni dinota:

-La Legge 9 gennaio 1991, n° 10 che attua il PEN 1988 per quanto riguarda il risparmio di

energia,l’Uso Razionale dell’Energia (URE), l’uso delle Fonti di Energia Rinnovabili (FER)

e introduce ilPiano Energetico Region

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

rappresentano su scale differenti lo strumento di programmazione energetica territoriale che

concorre adefinire la strategia per raggiungere gli obiettivi comunitari e garantire la sicurezza

degli approvvigionamentienergetici e la riduzione delle emissioni di gas climalteranti.

Riferimento Regionale

Piano Energetico Ambientale Regionale (PEAR)

La Regione Autonoma della Sardegna ha predisposto, con Delibera n° 34/13 del 02/08/2006 il

PianoEnergetico Ambientale Regionale (PEAR) e, nel settembre 2007, l’Assessorato della

Difesa dell’Ambiente haprodotto all’interno del Piano Forestale Ambientale Regionale, il

rapporto ambientale ai sensi della direttivacomunitaria 2001/42/CE in cui si pone in evidenza

climatici attraverso l’utilizzo dibiomassa legnosa per scopi energetici.

Il PEAR costituisce uno strumento quadro flessibile che, in coordinamento con gli altri

strumenti dipianificazione regionale, prevede lo sviluppo del sistema energetico in condizioni

dinamiche. Le normedell’Unione Europea e del Governo Italiano, infatti, sono in continuo

cambiamento, come le condizionieconomiche internazionali nel determinare la dinamica dei

prezzi, evoluzione da tenere in considerazionenel momento della programmazion

La peculiarità della Regione Autonoma della Sardegna, sistema semichiuso, non dotato del

metano e dellegrandi infrastrutture energetiche, con la necessità di una riserva dell’80% della

potenza di punta, comportaun tempo di assestamento lungo per arrivare allo stato di sistema

Il piano è quindi uno strumento flessibile che definisce priorità e ipotizza scenari nuovi in

ompatibilità ambientale degli impianti energetici basati sulla utilizzazione delle

e sullepossibili evoluzioni del contesto normativo nazionale ed europeo.

In seguito all’approvazione e dotazione del Piano Energetico Nazionale nel 1988, si sono

succedute unaserie di leggi e provvedimenti a carattere nazionale e regionale in materia

getica fra i quali sono degni dinota:

La Legge 9 gennaio 1991, n° 10 che attua il PEN 1988 per quanto riguarda il risparmio di

energia,l’Uso Razionale dell’Energia (URE), l’uso delle Fonti di Energia Rinnovabili (FER)

e introduce ilPiano Energetico Regionale e Comunale;

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

8

rappresentano su scale differenti lo strumento di programmazione energetica territoriale che

concorre adefinire la strategia per raggiungere gli obiettivi comunitari e garantire la sicurezza

e la riduzione delle emissioni di gas climalteranti.

La Regione Autonoma della Sardegna ha predisposto, con Delibera n° 34/13 del 02/08/2006 il

(PEAR) e, nel settembre 2007, l’Assessorato della

Difesa dell’Ambiente haprodotto all’interno del Piano Forestale Ambientale Regionale, il

rapporto ambientale ai sensi della direttivacomunitaria 2001/42/CE in cui si pone in evidenza

climatici attraverso l’utilizzo dibiomassa legnosa per scopi energetici.

Il PEAR costituisce uno strumento quadro flessibile che, in coordinamento con gli altri

strumenti dipianificazione regionale, prevede lo sviluppo del sistema energetico in condizioni

dinamiche. Le normedell’Unione Europea e del Governo Italiano, infatti, sono in continuo

cambiamento, come le condizionieconomiche internazionali nel determinare la dinamica dei

prezzi, evoluzione da tenere in considerazionenel momento della programmazione.

La peculiarità della Regione Autonoma della Sardegna, sistema semichiuso, non dotato del

metano e dellegrandi infrastrutture energetiche, con la necessità di una riserva dell’80% della

e allo stato di sistema

Il piano è quindi uno strumento flessibile che definisce priorità e ipotizza scenari nuovi in

ompatibilità ambientale degli impianti energetici basati sulla utilizzazione delle

e sullepossibili evoluzioni del contesto normativo nazionale ed europeo.

In seguito all’approvazione e dotazione del Piano Energetico Nazionale nel 1988, si sono

succedute unaserie di leggi e provvedimenti a carattere nazionale e regionale in materia

La Legge 9 gennaio 1991, n° 10 che attua il PEN 1988 per quanto riguarda il risparmio di

energia,l’Uso Razionale dell’Energia (URE), l’uso delle Fonti di Energia Rinnovabili (FER)

Comune di Jerzu

-Il D.Lgs. 31 marzo 1998 n° 112 in materia di “conferimento di funzioni e compiti

amministrativi delloStato alle Regioni e agli Enti Locali, in attuazione del capo I° della

legge 15 marzo 1997 n° 59” cheelenca le competenze riservate allo S

alla Regione in materia di energiaistituisce l’obbligo esclusivo per le Regioni di dotarsi di

un Piano Energetico Regionale ediversamente dalla previsione della L. n° 10/ 1991 lo Stato

non supplisce alla carenza legislativadelle Reg

rispettare il Piano Energetico Nazionale;

-La Deliberazione CIPE n° 126 del 6 agosto 1999 di approvazione del “Libro Bianco per

lavalorizzazione delle fonti di Energia rinnovabili” in attuazione del PEN;

- Il nuovo testo del art. 117 della Costituzione (introdotto nel 2001) che prevede che “sono

materie dilegislazione concorrente quelle relative alla (…) ricerca scientifica e tecnologica e

sostegnoall’innovazione per i settori produttivi, tutela della salute, aliment

ordinamento sportivo,protezione civile, governo del territorio, porti e aeroporti civili, grandi

reti di trasporto e dinavigazione, ordinamento della comunicazione, produzione, trasporto e

distribuzione nazionaledell’energia (…) Nelle materie di le

Regioni la potestà legislativa,salvo che per la determinazione dei principi fondamentali,

riservata alla legislazione dello stato;

consente alla Regione Sardegna la assegnazi

elettrica. Alconcessionario è assicurato l’acquisto da parte del Gestore della rete di

trasmissione nazionaledell’energia elettrica prodotta ai prezzi e secondo le modalità previste

da DPR 28 gennaio 1994;

produzione e la commercializzazionedei biocarburanti;

-D.Lgs. 192/2005 (Obblighi attuali per la PA in materia di rendimento energetico in edilizia);

-D.Lgs. 115/2008 (Obblighi attuali per la PA in

finali);

-D.Lgs. 99/2009 (Supporto del GSE alle Pubbliche Amministrazioni);

-Direttiva 2010/31/UE (Obblighi futuri per la PA in materia di rendimento energetico in

edilizia);

-D.L. 98/2011, convertito con modifica

dell’Agenziadel Demanio in materia di patrimonio immobiliare);

-Piano d’Azione Italiano per l’Efficienza Energetica 2011;

-DM Ministero Ambiente 7 marzo 2012 (Criteri ambientali minimi da inserire nei bandi di

gara dellaPA);

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

Il D.Lgs. 31 marzo 1998 n° 112 in materia di “conferimento di funzioni e compiti

amministrativi delloStato alle Regioni e agli Enti Locali, in attuazione del capo I° della

legge 15 marzo 1997 n° 59” cheelenca le competenze riservate allo Stato e quelle riservate

alla Regione in materia di energiaistituisce l’obbligo esclusivo per le Regioni di dotarsi di

un Piano Energetico Regionale ediversamente dalla previsione della L. n° 10/ 1991 lo Stato

non supplisce alla carenza legislativadelle Regioni. Il Piano Energetico Regionale deve

rispettare il Piano Energetico Nazionale;

La Deliberazione CIPE n° 126 del 6 agosto 1999 di approvazione del “Libro Bianco per

lavalorizzazione delle fonti di Energia rinnovabili” in attuazione del PEN;

testo del art. 117 della Costituzione (introdotto nel 2001) che prevede che “sono

materie dilegislazione concorrente quelle relative alla (…) ricerca scientifica e tecnologica e

sostegnoall’innovazione per i settori produttivi, tutela della salute, aliment

ordinamento sportivo,protezione civile, governo del territorio, porti e aeroporti civili, grandi

reti di trasporto e dinavigazione, ordinamento della comunicazione, produzione, trasporto e

distribuzione nazionaledell’energia (…) Nelle materie di legislazione concorrente spetta alle

Regioni la potestà legislativa,salvo che per la determinazione dei principi fondamentali,

riservata alla legislazione dello stato;- La Legge 14 maggio 2005 n° 80 che all’art. 11

consente alla Regione Sardegna la assegnazioneintegrata per (…) la produzione di energia

elettrica. Alconcessionario è assicurato l’acquisto da parte del Gestore della rete di

trasmissione nazionaledell’energia elettrica prodotta ai prezzi e secondo le modalità previste

da DPR 28 gennaio 1994;- La Legge 11 marzo 2006 n° 81 che (art. 2 quater) incentiva la

produzione e la commercializzazionedei biocarburanti;

D.Lgs. 192/2005 (Obblighi attuali per la PA in materia di rendimento energetico in edilizia);

D.Lgs. 115/2008 (Obblighi attuali per la PA in materia di efficienza energetica negli usi

D.Lgs. 99/2009 (Supporto del GSE alle Pubbliche Amministrazioni);

Direttiva 2010/31/UE (Obblighi futuri per la PA in materia di rendimento energetico in

D.L. 98/2011, convertito con modificazioni dalla Legge 111/2011 (Nuove competenza

dell’Agenziadel Demanio in materia di patrimonio immobiliare);

Piano d’Azione Italiano per l’Efficienza Energetica 2011;

DM Ministero Ambiente 7 marzo 2012 (Criteri ambientali minimi da inserire nei bandi di

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

9

Il D.Lgs. 31 marzo 1998 n° 112 in materia di “conferimento di funzioni e compiti

amministrativi delloStato alle Regioni e agli Enti Locali, in attuazione del capo I° della

tato e quelle riservate

alla Regione in materia di energiaistituisce l’obbligo esclusivo per le Regioni di dotarsi di

un Piano Energetico Regionale ediversamente dalla previsione della L. n° 10/ 1991 lo Stato

ioni. Il Piano Energetico Regionale deve

La Deliberazione CIPE n° 126 del 6 agosto 1999 di approvazione del “Libro Bianco per

lavalorizzazione delle fonti di Energia rinnovabili” in attuazione del PEN;

testo del art. 117 della Costituzione (introdotto nel 2001) che prevede che “sono

materie dilegislazione concorrente quelle relative alla (…) ricerca scientifica e tecnologica e

sostegnoall’innovazione per i settori produttivi, tutela della salute, alimentazione,

ordinamento sportivo,protezione civile, governo del territorio, porti e aeroporti civili, grandi

reti di trasporto e dinavigazione, ordinamento della comunicazione, produzione, trasporto e

gislazione concorrente spetta alle

Regioni la potestà legislativa,salvo che per la determinazione dei principi fondamentali,

La Legge 14 maggio 2005 n° 80 che all’art. 11

la produzione di energia

elettrica. Alconcessionario è assicurato l’acquisto da parte del Gestore della rete di

trasmissione nazionaledell’energia elettrica prodotta ai prezzi e secondo le modalità previste

Legge 11 marzo 2006 n° 81 che (art. 2 quater) incentiva la

D.Lgs. 192/2005 (Obblighi attuali per la PA in materia di rendimento energetico in edilizia);

materia di efficienza energetica negli usi

Direttiva 2010/31/UE (Obblighi futuri per la PA in materia di rendimento energetico in

zioni dalla Legge 111/2011 (Nuove competenza

DM Ministero Ambiente 7 marzo 2012 (Criteri ambientali minimi da inserire nei bandi di

Comune di Jerzu

-Legge 94/2012, di conversione del D.L. 52/2012 (Disposizioni urgenti per la

razionalizzazione dellaspesa pubblica);

-Legge 134/2012, di conversione del D.L. 83/2012 (Misure urgenti per la crescita del Paese);

-Legge 135/2012, di conversione

spesapubblica con invarianza dei servizi ai cittadini nonché misure di rafforzamento

patrimoniale delleimprese del settore bancario);

-Strategia Energetica Nazionale (SEN) 2012;

-Direttiva 2012/27/UE (Obblighi futuri per la PA in materia di efficienza energetica negli usi

finali);

-DM MSE & MATTM & MIPAF 28/12/2012 "Incentivazione della produzione di energia

termica dafonti rinnovabili ed interventi di efficienza energetica di piccole

-DM MSE & MATTM 28/12/2012 "Determinazione degli obiettivi quantitativi nazionali di

risparmioenergetico che devono essere perseguiti dalle imprese di distribuzione dell'energia

elettrica e il gasper gli anni dal 2013 al 2016 e per il potenzia

certificati bianchi";

-CIRCOLARE MATTM 18 gennaio 2013 n. 5505

legge n.83del 22 giugno 2012, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 134del 7 agosto

2012, recante:«Misure per lo svil

economy»";

-Reg. Sardegna ASSESSORATO DELLA DIFESA DELL’AMBIENTE SERVIZIO

SOSTENIBILITÀAMBIENTALE E VALUTAZIONE IMPATTI Linee Guida per la

Valutazione Ambientale Strategica deiPiani Urbanistici Comuna

-Dgr 7 agosto 2012, n. 34/41 -

-Dgr 7 agosto 2012, n. 34/33

ambientale(Via);

-Decreto Assessorile 27 luglio 2012, n. 1163/De

costruzione el'esercizio di serre fotovoltaiche ai sensi dell'articolo 12 del Dlgs 387/2003.

Convalida diprovvedimenti autorizzativi rilasciati dai Suap o dai Comuni;

-Dgr 28 marzo 2012, n. 13/5

paesaggistica;

-Dgr 20 marzo 2012, n. 12/21

rinnovabili;

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

Legge 94/2012, di conversione del D.L. 52/2012 (Disposizioni urgenti per la

razionalizzazione dellaspesa pubblica);

Legge 134/2012, di conversione del D.L. 83/2012 (Misure urgenti per la crescita del Paese);

Legge 135/2012, di conversione del D.L. 95/2012 (Disposizioni urgenti per la revisione della

spesapubblica con invarianza dei servizi ai cittadini nonché misure di rafforzamento

patrimoniale delleimprese del settore bancario);

Strategia Energetica Nazionale (SEN) 2012;

27/UE (Obblighi futuri per la PA in materia di efficienza energetica negli usi

DM MSE & MATTM & MIPAF 28/12/2012 "Incentivazione della produzione di energia

termica dafonti rinnovabili ed interventi di efficienza energetica di piccole

DM MSE & MATTM 28/12/2012 "Determinazione degli obiettivi quantitativi nazionali di

risparmioenergetico che devono essere perseguiti dalle imprese di distribuzione dell'energia

elettrica e il gasper gli anni dal 2013 al 2016 e per il potenziamento del meccanismo dei

CIRCOLARE MATTM 18 gennaio 2013 n. 5505 - "Attuazione dell’articolo 57 del decreto

legge n.83del 22 giugno 2012, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 134del 7 agosto

2012, recante:«Misure per lo sviluppo dell’occupazione giovanile nel settore della green

Reg. Sardegna ASSESSORATO DELLA DIFESA DELL’AMBIENTE SERVIZIO

SOSTENIBILITÀAMBIENTALE E VALUTAZIONE IMPATTI Linee Guida per la

Valutazione Ambientale Strategica deiPiani Urbanistici Comunali Nov. 2009;

- Linee guida per l'autorizzazione degli impianti geotermici;

Dgr 7 agosto 2012, n. 34/33 - Nuove disposizioni in materia di valutazione di impatto

Decreto Assessorile 27 luglio 2012, n. 1163/DecA/75 - Autorizzazione unica per la

costruzione el'esercizio di serre fotovoltaiche ai sensi dell'articolo 12 del Dlgs 387/2003.

Convalida diprovvedimenti autorizzativi rilasciati dai Suap o dai Comuni;

Dgr 28 marzo 2012, n. 13/5 - Direttiva sulle procedure in materia di autorizzazione

Dgr 20 marzo 2012, n. 12/21 - Approvazione del Piano d'azione regionale per le energie

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

10

Legge 94/2012, di conversione del D.L. 52/2012 (Disposizioni urgenti per la

Legge 134/2012, di conversione del D.L. 83/2012 (Misure urgenti per la crescita del Paese);

del D.L. 95/2012 (Disposizioni urgenti per la revisione della

spesapubblica con invarianza dei servizi ai cittadini nonché misure di rafforzamento

27/UE (Obblighi futuri per la PA in materia di efficienza energetica negli usi

DM MSE & MATTM & MIPAF 28/12/2012 "Incentivazione della produzione di energia

termica dafonti rinnovabili ed interventi di efficienza energetica di piccole dimensioni";

DM MSE & MATTM 28/12/2012 "Determinazione degli obiettivi quantitativi nazionali di

risparmioenergetico che devono essere perseguiti dalle imprese di distribuzione dell'energia

mento del meccanismo dei

"Attuazione dell’articolo 57 del decreto-

legge n.83del 22 giugno 2012, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 134del 7 agosto

uppo dell’occupazione giovanile nel settore della green

Reg. Sardegna ASSESSORATO DELLA DIFESA DELL’AMBIENTE SERVIZIO

SOSTENIBILITÀAMBIENTALE E VALUTAZIONE IMPATTI Linee Guida per la

li Nov. 2009;

Linee guida per l'autorizzazione degli impianti geotermici;

Nuove disposizioni in materia di valutazione di impatto

Autorizzazione unica per la

costruzione el'esercizio di serre fotovoltaiche ai sensi dell'articolo 12 del Dlgs 387/2003.

Convalida diprovvedimenti autorizzativi rilasciati dai Suap o dai Comuni;

re in materia di autorizzazione

Approvazione del Piano d'azione regionale per le energie

Comune di Jerzu

-Dgr 6 ottobre 2011, n. 40/20

MW;

-Dgr 30 agosto 2011, n. 35/20

geotermiche e della Via connessa a tali attività;

-Dgr 18 agosto 2011, n. 34/27

attivitàgeotermiche in attesa d

-Decreto Assessore agricoltura 29 luglio 2011, n. 1495/50

regionali perimpianti a fonti rinnovabili

-Dgr 12 luglio 2011, n. 30/17

risorsegeotermiche;

-Lr 30 giugno 2011 n. 12

Proceduraautorizzatoriasemplificata per impianti a biogas fino a 1 MW;

-Dgr 1° giugno 2011, n. 27/16

rinnovabili eindicazione delle aree non idonee per il fotovoltaico;

-Dgr 19 maggio 2011, n. 25/59

impreseper la produzione di energia da rinnovabili, l

e lacogenerazione diffusa;

-Lr 20 aprile 2011, n. 11 - Proroga del Piano casa regionale;

-Dgr 10 marzo 2011, n. 12/30

lapresentazione della domanda;

-Lr 17 novembre 2010, n. 15

fontirinnovabili nelle aziende agricole;

-Dgr 20 ottobre 2010, n. 35/11

agricola;

-Determinazione direttoriale 11 agosto 2010, n. 1653

in materia diautorizzazione paesaggistica;

-Dgr 3 agosto 2010, n. 30/30

E.ONClimate&Renewables Italia Solar;

-Dgr 1° luglio 2010, n. 25/40

impianti dafonti rinnovabili;

-Dgr 12 marzo 2010, n. 10/3

impiantidi produzione di energia da fonti rinnova

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

Dgr 6 ottobre 2011, n. 40/20 - Serre fotovoltaiche: estensione della Pas agli impianti fino a 1

agosto 2011, n. 35/20 - Termini massimi di sospensione dei permessi per attività

geotermiche e della Via connessa a tali attività;

Dgr 18 agosto 2011, n. 34/27 - Sospensione dei procedimenti di Via relativi ai permessi per

attivitàgeotermiche in attesa delle linee guida regionali di settore;

Decreto Assessore agricoltura 29 luglio 2011, n. 1495/50 – Modifiche alle Linee guida

regionali perimpianti a fonti rinnovabili - Criteri per le serre fotovoltaiche;

Dgr 12 luglio 2011, n. 30/17 - Sospensione dei permessi per la coltivazione delle

Lr 30 giugno 2011 n. 12 – Disposizioninei vari settori di intervento

semplificata per impianti a biogas fino a 1 MW;

Dgr 1° giugno 2011, n. 27/16 - Nuove linee guida per la realizzazione di impianti a fonti

rinnovabili eindicazione delle aree non idonee per il fotovoltaico;

Dgr 19 maggio 2011, n. 25/59 - Direttive di attuazione per gli aiuti Por Fesr 2007

impreseper la produzione di energia da rinnovabili, l'utilizzo di tecnologie ad alta efficienza

Proroga del Piano casa regionale;

Dgr 10 marzo 2011, n. 12/30 - Autorizzazione unica - Determinazione oneri istruttori per

lapresentazione della domanda;

17 novembre 2010, n. 15 - Disposizioni in materia di agricoltura -

fontirinnovabili nelle aziende agricole;

Dgr 20 ottobre 2010, n. 35/11 - Piano casa - Indirizzi interpretativi sulle costruzioni in zona

rettoriale 11 agosto 2010, n. 1653 - Elenco riepilogativo di Comuni delegati

autorizzazione paesaggistica;

Dgr 3 agosto 2010, n. 30/30 - Intesa tra Regione autonoma della Sardegna ed E.ON italia ed

E.ONClimate&Renewables Italia Solar;

luglio 2010, n. 25/40 - Nuove linee guida regionali per l'autorizzazione unica di

impianti dafonti rinnovabili;

Dgr 12 marzo 2010, n. 10/3 - Linee guida per l'autorizzazione unica alla realizzazione degli

impiantidi produzione di energia da fonti rinnovabili;

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

11

Serre fotovoltaiche: estensione della Pas agli impianti fino a 1

Termini massimi di sospensione dei permessi per attività

Sospensione dei procedimenti di Via relativi ai permessi per

Modifiche alle Linee guida

Criteri per le serre fotovoltaiche;

rmessi per la coltivazione delle

Disposizioninei vari settori di intervento - Stralcio –

semplificata per impianti a biogas fino a 1 MW;

per la realizzazione di impianti a fonti

Direttive di attuazione per gli aiuti Por Fesr 2007-2013 alle

'utilizzo di tecnologie ad alta efficienza

Determinazione oneri istruttori per

Stralcio - Impianti a

Indirizzi interpretativi sulle costruzioni in zona

Elenco riepilogativo di Comuni delegati

Intesa tra Regione autonoma della Sardegna ed E.ON italia ed

Nuove linee guida regionali per l'autorizzazione unica di

Linee guida per l'autorizzazione unica alla realizzazione degli

Comune di Jerzu

-Dgr 12 marzo 2010, n. 10/2

off-shorenel mare antistante le coste della Sardegna;

-Dgr 2 marzo 2010, n. 9/15 - La circolare con i chiarimenti sul "piano casa" regionale;

-Dgr 10 novembre 2009, n. 50/28

impiantifotovoltaici destinati alle persone fisiche e ai soggetti giuridici privati;

-Lr 23 ottobre 2009, n. 4 - Il Piano casa della Regione Sardegna;

-Dgr 20 ottobre 2009, n. 47/3

inatmosfera;

-Lr 7 agosto 2009, n. 3 - Disposizioni urgenti nei settori economico e sociale

Autorizzazione unica per la realizzazione di impianti a fonti rinnovabili e norme in ma

di Via;Reg. Sardegna ASSESSORATO DELLA DIFESA DELL’AMBIENTE SERVIZIO

SOSTENIBILITÀAMBIENTALE E VALUTAZIONE IMPATTI Linee Guida per la

Valutazione Ambientale Strategica deiPiani Urbanistici Comunali Nov. 2009;

-Dgr 30 luglio 2009, n. 37/16

Sardegna(Papers) e programmazione delle risorse Por Fesr 2007

all'adozione diprocedure di acquisti verdi nei settori produttivi, civili e nella PA;

-Dgr 16 gennaio 2009, n. 3/17

realizzazionedi impianti eolici;

-Dgr 5 novembre 2008, n. 60/23

riduzionedell’inquinamento luminoso e conseguente risparmio energetico;

-Dgr 29 ottobre 2008, n. 59/12

l’individuazionedegli impatti potenziali degli impianti fotovoltaici e loro corretto

inserimento nel territorio;

-Dgr 23 maggio 2008, n. 30/2

impiantifotovoltaici e loro corretto inserimento nel territorio;

-Lr 23 maggio 2008, n. 6 - Legge

impianti diproduzione di energia da fonti rinnovabili per soddisfare le es

dei consorzi–stralcio;

-Dgr 23 aprile 2008, n. 24/23

impattoambientale e di Valutazione ambientale strategica;

-Lr 5 marzo 2008, n. 3 - Costituzione tra Regione Sardegna ed Enea d

sviluppo ditecnologie innovative nell'ambito delle energie rinnovabili

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

Dgr 12 marzo 2010, n. 10/2 - Opposizione della Regione alla realizzazione di impianti eolici

shorenel mare antistante le coste della Sardegna;

La circolare con i chiarimenti sul "piano casa" regionale;

re 2009, n. 50/28 - Direttive di attuazione 2009 concernenti contributi per

impiantifotovoltaici destinati alle persone fisiche e ai soggetti giuridici privati;

Il Piano casa della Regione Sardegna;

Dgr 20 ottobre 2009, n. 47/31 - Direttive regionali in tema di autorizzazioni alle emissioni

Disposizioni urgenti nei settori economico e sociale

Autorizzazione unica per la realizzazione di impianti a fonti rinnovabili e norme in ma

di Via;Reg. Sardegna ASSESSORATO DELLA DIFESA DELL’AMBIENTE SERVIZIO

SOSTENIBILITÀAMBIENTALE E VALUTAZIONE IMPATTI Linee Guida per la

Valutazione Ambientale Strategica deiPiani Urbanistici Comunali Nov. 2009;

Dgr 30 luglio 2009, n. 37/16 - Piano per gli acquisti pubblici ecologici della Regione

Sardegna(Papers) e programmazione delle risorse Por Fesr 2007-2013 per azioni dirette

all'adozione diprocedure di acquisti verdi nei settori produttivi, civili e nella PA;

Dgr 16 gennaio 2009, n. 3/17 - Modifiche alla individuazione delle aree non idonee alla

realizzazionedi impianti eolici;

Dgr 5 novembre 2008, n. 60/23 - Modifica e integrazione delle linee guida per la

riduzionedell’inquinamento luminoso e conseguente risparmio energetico;

008, n. 59/12 - Modifica ed aggiornamento delle linee guida per

l’individuazionedegli impatti potenziali degli impianti fotovoltaici e loro corretto

Dgr 23 maggio 2008, n. 30/2 - Linee guida per l’individuazione degli impatti p

impiantifotovoltaici e loro corretto inserimento nel territorio;

Legge-quadro in materia di consorzi di bonifica: realizzazione di

impianti diproduzione di energia da fonti rinnovabili per soddisfare le es

Dgr 23 aprile 2008, n. 24/23 - Direttive per lo svolgimento delle procedure di Valutazione di

impattoambientale e di Valutazione ambientale strategica;

Costituzione tra Regione Sardegna ed Enea d

sviluppo ditecnologie innovative nell'ambito delle energie rinnovabili –

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

12

Opposizione della Regione alla realizzazione di impianti eolici

La circolare con i chiarimenti sul "piano casa" regionale;

Direttive di attuazione 2009 concernenti contributi per

impiantifotovoltaici destinati alle persone fisiche e ai soggetti giuridici privati;

Direttive regionali in tema di autorizzazioni alle emissioni

Disposizioni urgenti nei settori economico e sociale - Stralcio -

Autorizzazione unica per la realizzazione di impianti a fonti rinnovabili e norme in materia

di Via;Reg. Sardegna ASSESSORATO DELLA DIFESA DELL’AMBIENTE SERVIZIO

SOSTENIBILITÀAMBIENTALE E VALUTAZIONE IMPATTI Linee Guida per la

Valutazione Ambientale Strategica deiPiani Urbanistici Comunali Nov. 2009;

gli acquisti pubblici ecologici della Regione

2013 per azioni dirette

all'adozione diprocedure di acquisti verdi nei settori produttivi, civili e nella PA;

iche alla individuazione delle aree non idonee alla

Modifica e integrazione delle linee guida per la

riduzionedell’inquinamento luminoso e conseguente risparmio energetico;

Modifica ed aggiornamento delle linee guida per

l’individuazionedegli impatti potenziali degli impianti fotovoltaici e loro corretto

Linee guida per l’individuazione degli impatti potenziali degli

quadro in materia di consorzi di bonifica: realizzazione di

impianti diproduzione di energia da fonti rinnovabili per soddisfare le esigenze energetiche

Direttive per lo svolgimento delle procedure di Valutazione di

Costituzione tra Regione Sardegna ed Enea di una società per lo

– Stralcio;

Comune di Jerzu

-Dgr 29 novembre 2007, n. 48/31

riduzionedell’inquinamento luminoso e acustico e il conseguente ri

-Dgr 26 luglio 2007, n. 28/56

eolici,articolo 112, delle Norme tecniche di attuazione del Piano paesaggistico regionale;

-Lr 29 maggio 2007, n. 2 - Legge finanziaria 2

fotovoltaico,efficienza energetica e inquinamento luminoso;

-Lr 12 giugno 2006, n. 9 - Conferimento di funzioni e compiti agli Enti locali

-Lr 18 maggio 2006, n. 6

dell’ambientedella Sardegna

- Lr 25 novembre 2004, n. 8

pianificazionepaesaggistica e la tutela del territorio regionale

-La necessità di dotarsi di un PEAR oltre a

lecompetenze regionali dal D.Lgs n° 112/1998 e ribadita nel 2001 nel “protocollo d’intesa

dellaConferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province Autonome per il

coordinamento dellepolitiche finaliz

nell'atmosfera”.

1.5.2 Obiettivi del PEAR

• Stabilità e sicurezza della rete: uno degli obbiettivi strategici che con il PEAR si intende

perseguire è relativo al rafforzamento delle infrastrutture energetiche

L’azione del GovernoRegionale intende agevolare, per quanto di sua competenza, una

interconnessione strutturale piùsolida della Sardegna con le Reti Transeuropee dell’Energia,

mediante la realizzazione del cavoelettrico sottomarino di grand

(SAPEI) e il metanodotto sottomarinodall’Algeria.

• Il sistema energetico funzionale all’apparato produttivo: la struttura produttiva di base

esistente inSardegna deve essere preservata e migliorata, sia per le implicazioni ambienta

sia per leprospettive dei posti di lavoro; pertanto, il Sistema Energetico Regionale deve

essere proporzionatoin modo da fornire al sistema industriale esistente l’energia a costi

adeguati per conseguire lacompetitività internazionale, tenendo conto che

energetici nei diversi settori variano infunzione del mercato e delle tendenze di crescita.

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

Dgr 29 novembre 2007, n. 48/31 - Linee guida e modalità tecniche d’attuazione per la

riduzionedell’inquinamento luminoso e acustico e il conseguente risparmio energetico;

Dgr 26 luglio 2007, n. 28/56 - Studio per l'individuazione delle aree in cui ubicare gli impianti

eolici,articolo 112, delle Norme tecniche di attuazione del Piano paesaggistico regionale;

Legge finanziaria 2007 - Stralcio - Misure in materia di eolico,

fotovoltaico,efficienza energetica e inquinamento luminoso;

Conferimento di funzioni e compiti agli Enti locali

Lr 18 maggio 2006, n. 6 - Istituzione dell’Agenzia regionale per la protezione

Sardegna(Arpas);

Lr 25 novembre 2004, n. 8 - Norme urgenti di provvisoria salvaguardia per la

pianificazionepaesaggistica e la tutela del territorio regionale – Stralcio;

La necessità di dotarsi di un PEAR oltre ad essere stabilita dalla Legge 10/91 è prevista tra

lecompetenze regionali dal D.Lgs n° 112/1998 e ribadita nel 2001 nel “protocollo d’intesa

dellaConferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province Autonome per il

coordinamento dellepolitiche finalizzate alla riduzione delle emissioni dei gas serra

Obiettivi del PEAR

Stabilità e sicurezza della rete: uno degli obbiettivi strategici che con il PEAR si intende

perseguire è relativo al rafforzamento delle infrastrutture energetiche

L’azione del GovernoRegionale intende agevolare, per quanto di sua competenza, una

interconnessione strutturale piùsolida della Sardegna con le Reti Transeuropee dell’Energia,

mediante la realizzazione del cavoelettrico sottomarino di grande potenza Sardegna

(SAPEI) e il metanodotto sottomarinodall’Algeria.

Il sistema energetico funzionale all’apparato produttivo: la struttura produttiva di base

esistente inSardegna deve essere preservata e migliorata, sia per le implicazioni ambienta

sia per leprospettive dei posti di lavoro; pertanto, il Sistema Energetico Regionale deve

essere proporzionatoin modo da fornire al sistema industriale esistente l’energia a costi

adeguati per conseguire lacompetitività internazionale, tenendo conto che

energetici nei diversi settori variano infunzione del mercato e delle tendenze di crescita.

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

13

Linee guida e modalità tecniche d’attuazione per la

sparmio energetico;

Studio per l'individuazione delle aree in cui ubicare gli impianti

eolici,articolo 112, delle Norme tecniche di attuazione del Piano paesaggistico regionale;

Misure in materia di eolico,

Conferimento di funzioni e compiti agli Enti locali – Stralcio;

le per la protezione

Norme urgenti di provvisoria salvaguardia per la

Stralcio;

d essere stabilita dalla Legge 10/91 è prevista tra

lecompetenze regionali dal D.Lgs n° 112/1998 e ribadita nel 2001 nel “protocollo d’intesa

dellaConferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province Autonome per il

zate alla riduzione delle emissioni dei gas serra

Stabilità e sicurezza della rete: uno degli obbiettivi strategici che con il PEAR si intende

perseguire è relativo al rafforzamento delle infrastrutture energetiche della Sardegna.

L’azione del GovernoRegionale intende agevolare, per quanto di sua competenza, una

interconnessione strutturale piùsolida della Sardegna con le Reti Transeuropee dell’Energia,

e potenza Sardegna-Italia

Il sistema energetico funzionale all’apparato produttivo: la struttura produttiva di base

esistente inSardegna deve essere preservata e migliorata, sia per le implicazioni ambientali

sia per leprospettive dei posti di lavoro; pertanto, il Sistema Energetico Regionale deve

essere proporzionatoin modo da fornire al sistema industriale esistente l’energia a costi

adeguati per conseguire lacompetitività internazionale, tenendo conto che i fabbisogni

energetici nei diversi settori variano infunzione del mercato e delle tendenze di crescita.

Comune di Jerzu

• La tutela ambientale: la Regione, in armonia con il contesto dell’Europa e dell’Italia, ritiene

diparticolare importanza la tutela ambientale, territo

pertanto gliinterventi e le azioni del Sistema Energetico Regionale devono essere concepite

in modo daminimizzare l’alterazione ambientale. In coerenza con questa impostazione tutti

gli impianti diconversione di energi

fotovoltaica e solare aventiestensione considerevole per la produzione di potenza elettrica a

scala industriale, devono esserelocalizzati in siti compromessi, preferibilmente in aree

industriali esistenti e comunque in coerenzacon il Piano Paesaggistico Regionale (PPR).

Inoltre, avendo aderito al Protocollo di Kyoto, l’Italiadoveva diminuire del 6,5% rispetto al

valore di 1990 le emissioni di C02 entro il 2010. La Sardegnasi propone di contribuire

all’attuazione dei programmi di riduzione delle emissioni nocive secondo iprotocolli di

Montreal, Kyoto, Goteborg, compatibilmente con le esigenze generali di equilibrio socio

economicoe di stabilità del sistema industriale esistente. In particolare, si propo

contribuire allariduzione delle emissioni nel comparto di generazione elettrica facendo

ricorso alle FER e allemigliori tecnologie per la produzione da fonti fossili, tenendo conto

dell’opportunità strategica perl’impatto economico

• Le strutture delle reti dell’energia. Il Sistema Energetico Regionale della Sardegna è quasi

isolato dalpunto di vista strutturale: allo stato attuale infatti esiste il cavo sottomarino

Sardegna-Corsica-Italia(SACOI) che è un’infra

PEAR ha previsto il collegamentomediante un nuovo cavo in c.c da 500 MW per il 2008 ed

un ulteriore cavo da 500 MW per il 2009che collega la Sardegna e l’Italia (SAPEI). Nel

2006 è entrato in funzione un cavo in c

con la Corsica (SARCO), secondo il nuovo programmadel Gestore della Rete di

Trasmissione Nazionale Terna s.p.a. Il Sistema Energetico Regionale èanche costituito dalla

rete di distribuzione del gas combusti

parte dei capoluoghi. Nel 2009 era inoltre previsto il completamento del metanodottodalla

Algeria alla Sardegna ed alla penisola italiana.

• La diversificazione delle fonti energetiche: la necessità di

approvvigionamentoenergetico efficiente richiede di diversificare le fonti energetiche. Il

PEAR individua un equilibrato mixdi fonti che tiene conto delle esigenze del consumo,

delle compatibilità ambientali e dello sviluppo dinuove fonti e n

senso risulta strategico investire nelle fonti rinnovabili per unapprovvigionamento sicuro,

un ambiente migliore e una maggiore efficienza e competitività in settoriad alta

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

La tutela ambientale: la Regione, in armonia con il contesto dell’Europa e dell’Italia, ritiene

diparticolare importanza la tutela ambientale, territoriale e paesaggistica della Sardegna,

pertanto gliinterventi e le azioni del Sistema Energetico Regionale devono essere concepite

in modo daminimizzare l’alterazione ambientale. In coerenza con questa impostazione tutti

gli impianti diconversione di energia, inclusi gli impianti di captazione di energia eolica,

fotovoltaica e solare aventiestensione considerevole per la produzione di potenza elettrica a

scala industriale, devono esserelocalizzati in siti compromessi, preferibilmente in aree

tenti e comunque in coerenzacon il Piano Paesaggistico Regionale (PPR).

Inoltre, avendo aderito al Protocollo di Kyoto, l’Italiadoveva diminuire del 6,5% rispetto al

valore di 1990 le emissioni di C02 entro il 2010. La Sardegnasi propone di contribuire

’attuazione dei programmi di riduzione delle emissioni nocive secondo iprotocolli di

Montreal, Kyoto, Goteborg, compatibilmente con le esigenze generali di equilibrio socio

economicoe di stabilità del sistema industriale esistente. In particolare, si propo

contribuire allariduzione delle emissioni nel comparto di generazione elettrica facendo

ricorso alle FER e allemigliori tecnologie per la produzione da fonti fossili, tenendo conto

dell’opportunità strategica perl’impatto economico-sociale del ricorso al carbone del Sulcis.

Le strutture delle reti dell’energia. Il Sistema Energetico Regionale della Sardegna è quasi

isolato dalpunto di vista strutturale: allo stato attuale infatti esiste il cavo sottomarino

Italia(SACOI) che è un’infrastruttura obsoleta di limitata potenza. Il

PEAR ha previsto il collegamentomediante un nuovo cavo in c.c da 500 MW per il 2008 ed

un ulteriore cavo da 500 MW per il 2009che collega la Sardegna e l’Italia (SAPEI). Nel

2006 è entrato in funzione un cavo in correntealternata da 50 MW che collega la Sardegna

con la Corsica (SARCO), secondo il nuovo programmadel Gestore della Rete di

Trasmissione Nazionale Terna s.p.a. Il Sistema Energetico Regionale èanche costituito dalla

rete di distribuzione del gas combustibile che è in fase avanzata di costruzionenella maggior

parte dei capoluoghi. Nel 2009 era inoltre previsto il completamento del metanodottodalla

Algeria alla Sardegna ed alla penisola italiana.

La diversificazione delle fonti energetiche: la necessità di

approvvigionamentoenergetico efficiente richiede di diversificare le fonti energetiche. Il

PEAR individua un equilibrato mixdi fonti che tiene conto delle esigenze del consumo,

delle compatibilità ambientali e dello sviluppo dinuove fonti e nuove tecnologie. In tal

senso risulta strategico investire nelle fonti rinnovabili per unapprovvigionamento sicuro,

un ambiente migliore e una maggiore efficienza e competitività in settoriad alta

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

14

La tutela ambientale: la Regione, in armonia con il contesto dell’Europa e dell’Italia, ritiene

riale e paesaggistica della Sardegna,

pertanto gliinterventi e le azioni del Sistema Energetico Regionale devono essere concepite

in modo daminimizzare l’alterazione ambientale. In coerenza con questa impostazione tutti

a, inclusi gli impianti di captazione di energia eolica,

fotovoltaica e solare aventiestensione considerevole per la produzione di potenza elettrica a

scala industriale, devono esserelocalizzati in siti compromessi, preferibilmente in aree

tenti e comunque in coerenzacon il Piano Paesaggistico Regionale (PPR).

Inoltre, avendo aderito al Protocollo di Kyoto, l’Italiadoveva diminuire del 6,5% rispetto al

valore di 1990 le emissioni di C02 entro il 2010. La Sardegnasi propone di contribuire

’attuazione dei programmi di riduzione delle emissioni nocive secondo iprotocolli di

Montreal, Kyoto, Goteborg, compatibilmente con le esigenze generali di equilibrio socio-

economicoe di stabilità del sistema industriale esistente. In particolare, si propone di

contribuire allariduzione delle emissioni nel comparto di generazione elettrica facendo

ricorso alle FER e allemigliori tecnologie per la produzione da fonti fossili, tenendo conto

o al carbone del Sulcis.

Le strutture delle reti dell’energia. Il Sistema Energetico Regionale della Sardegna è quasi

isolato dalpunto di vista strutturale: allo stato attuale infatti esiste il cavo sottomarino

struttura obsoleta di limitata potenza. Il

PEAR ha previsto il collegamentomediante un nuovo cavo in c.c da 500 MW per il 2008 ed

un ulteriore cavo da 500 MW per il 2009che collega la Sardegna e l’Italia (SAPEI). Nel

orrentealternata da 50 MW che collega la Sardegna

con la Corsica (SARCO), secondo il nuovo programmadel Gestore della Rete di

Trasmissione Nazionale Terna s.p.a. Il Sistema Energetico Regionale èanche costituito dalla

bile che è in fase avanzata di costruzionenella maggior

parte dei capoluoghi. Nel 2009 era inoltre previsto il completamento del metanodottodalla

La diversificazione delle fonti energetiche: la necessità di assicurare un

approvvigionamentoenergetico efficiente richiede di diversificare le fonti energetiche. Il

PEAR individua un equilibrato mixdi fonti che tiene conto delle esigenze del consumo,

uove tecnologie. In tal

senso risulta strategico investire nelle fonti rinnovabili per unapprovvigionamento sicuro,

un ambiente migliore e una maggiore efficienza e competitività in settoriad alta

Comune di Jerzu

innovazione. Inoltre, con la Delibera n° 17/31 del 27 april

haapprovato l’iniziativa “Sardegna C02.0” volta ad attivare una serie di azioni integrate e

coordinate dibreve, medio e lungo periodo, destinate a ridurre progressivamente il bilancio

di emissione di C02nel territorio. Uno degli

particolarmente evidente nella fasedenominata “Smart City

sul coinvolgimento diretto delle comunità localiper definire e sperimentare modelli e

protocolli attuativi specifici tesi all

Infine con Delibera n° 17/0 del 31 marzo 2011 la Regione Sardegna ha aderito al “Patto dei

Sindaci”,impegnandosi a:

• Promuovere tra i Comuni l’adesione al Patto dei Sindaci, fornendo il necessario supporto

ecoordinamento ai firmatari;

• Facilitare la realizzazione da parte dei Comuni di Piani di Azione per la Sostenibilità

Energetica nelquadro delle politiche e dei programmi regionali, anche mediante

l’erogazione di contributi finanziaria valere in via prioritar

strutturali;

• Definire l’ampiezza e la metodologia di valutazione, le modalità di monitoraggio e i

rapporti di verificaa supporto dell’implementazione dei Piani d’Azione;

• Fornire supporto tecnico per l’organizzazione di eventi pub

sotto l’egidadel Patto al fine di sensibilizzare la cittadinanza;

• Relazionare regolarmente alla Direzione Generale dell’Energia della Commissione Europea

suirisultati ottenuti, partecipando altresì al dibattito sull’attuazion

proposto dallaCommissione

1.6 Coinvolgimento di cittadini e stakeholder

Il Comune si impegna, per portare a termine i propri obiettivi, nel coinvolgimento e nella

sensibilizzazione di cittadini e stakeholder. Questo avviene attraverso opportune campagne di

informazione che mirano ad ottenere una partecipazione attiva di cittad

Cooperare congiuntamente e sinergicamente a tutti i soggetti interessati si ritiene l’unico modo

per poter diminuire in modo rilevante l’emissione di CO2 e creare un sistema eticamente

responsabile sotto l’aspetto dell’inquinamento ambienta

In particolare sono previsti e in parte già attuati:

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

innovazione. Inoltre, con la Delibera n° 17/31 del 27 aprile 2010, la Giunta Regionale

haapprovato l’iniziativa “Sardegna C02.0” volta ad attivare una serie di azioni integrate e

coordinate dibreve, medio e lungo periodo, destinate a ridurre progressivamente il bilancio

di emissione di C02nel territorio. Uno degli assi su cui poggia l’impianto progettuale,

particolarmente evidente nella fasedenominata “Smart City – Comuni in Classe A”, verte

sul coinvolgimento diretto delle comunità localiper definire e sperimentare modelli e

protocolli attuativi specifici tesi alla riduzione delle emissioni digas climalteranti.

Infine con Delibera n° 17/0 del 31 marzo 2011 la Regione Sardegna ha aderito al “Patto dei

Promuovere tra i Comuni l’adesione al Patto dei Sindaci, fornendo il necessario supporto

oordinamento ai firmatari;

Facilitare la realizzazione da parte dei Comuni di Piani di Azione per la Sostenibilità

Energetica nelquadro delle politiche e dei programmi regionali, anche mediante

l’erogazione di contributi finanziaria valere in via prioritaria sulle risorse dei fondi

Definire l’ampiezza e la metodologia di valutazione, le modalità di monitoraggio e i

rapporti di verificaa supporto dell’implementazione dei Piani d’Azione;

Fornire supporto tecnico per l’organizzazione di eventi pubblici (giornate per l’energia)

sotto l’egidadel Patto al fine di sensibilizzare la cittadinanza;

Relazionare regolarmente alla Direzione Generale dell’Energia della Commissione Europea

suirisultati ottenuti, partecipando altresì al dibattito sull’attuazione strategica del Patto

proposto dallaCommissione.

Coinvolgimento di cittadini e stakeholder

Il Comune si impegna, per portare a termine i propri obiettivi, nel coinvolgimento e nella

sensibilizzazione di cittadini e stakeholder. Questo avviene attraverso opportune campagne di

informazione che mirano ad ottenere una partecipazione attiva di cittad

Cooperare congiuntamente e sinergicamente a tutti i soggetti interessati si ritiene l’unico modo

per poter diminuire in modo rilevante l’emissione di CO2 e creare un sistema eticamente

responsabile sotto l’aspetto dell’inquinamento ambientale e dei consumi.

In particolare sono previsti e in parte già attuati:

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

15

e 2010, la Giunta Regionale

haapprovato l’iniziativa “Sardegna C02.0” volta ad attivare una serie di azioni integrate e

coordinate dibreve, medio e lungo periodo, destinate a ridurre progressivamente il bilancio

assi su cui poggia l’impianto progettuale,

Comuni in Classe A”, verte

sul coinvolgimento diretto delle comunità localiper definire e sperimentare modelli e

a riduzione delle emissioni digas climalteranti.

Infine con Delibera n° 17/0 del 31 marzo 2011 la Regione Sardegna ha aderito al “Patto dei

Promuovere tra i Comuni l’adesione al Patto dei Sindaci, fornendo il necessario supporto

Facilitare la realizzazione da parte dei Comuni di Piani di Azione per la Sostenibilità

Energetica nelquadro delle politiche e dei programmi regionali, anche mediante

ia sulle risorse dei fondi

Definire l’ampiezza e la metodologia di valutazione, le modalità di monitoraggio e i

rapporti di verificaa supporto dell’implementazione dei Piani d’Azione;

blici (giornate per l’energia)

Relazionare regolarmente alla Direzione Generale dell’Energia della Commissione Europea

e strategica del Patto

Il Comune si impegna, per portare a termine i propri obiettivi, nel coinvolgimento e nella

sensibilizzazione di cittadini e stakeholder. Questo avviene attraverso opportune campagne di

informazione che mirano ad ottenere una partecipazione attiva di cittadini ed imprese.

Cooperare congiuntamente e sinergicamente a tutti i soggetti interessati si ritiene l’unico modo

per poter diminuire in modo rilevante l’emissione di CO2 e creare un sistema eticamente

Comune di Jerzu

• L’invio periodico alla popolazione di questionari riguardanti i consumi energetici,

permettendo di conoscere la situazione sul territorio in merito alle fonti energetiche

utilizzate dalla popolazione e il loro impiego.

• Incontri e compagne informative sui costi

dell’energia e in particolare sull’utilizzo di fonti di energia rinnovabili.

• Organizzazione di eventi sul territorio in grado di diffondere le

risparmio energetico nelle abitazioni.

• Libera consultazione del PAES sul sito web del Comune.

1.7 Struttura organizzativa per la creazione del PAES

Il percorso di definizione del PAES

serie di processi dedicati alla conoscenza dello stato di fatto del Comune di Jerzu. Nel dettaglio

si è cercato di fare un’istantanea di quella che è la situazione ambientale ed energetica del

territorio, finalizzata alla creazione dell’inve

la base conoscitiva attraverso la quale pianificare i processi per il raggiungimento degli

obiettivi prefissati. Per fare questo l’amministrazione locale ha predisposto una struttura adatta

allo scopo, composta da personale tecnico comunale i quali so

ingegneria (EnergiaNoa s.r.l.), la quale, attraverso un team di esperti del settore ambientale e

gestionale ha fornito un supporto specialistico per la realizzazione del P

La sfida che l’amministrazione comunale si propone attraverso l’attuazione del PAES è

rendere sostenibile il comparto produttivo e lo stile di vita dei cittadini di Jerzu. Questo risulta

essere un tassello fondamentale per raggiungere un vantaggio com

valorizzazione del patrimonio ambientale e culturale del territorio.

1.8 Metodologia di lavoro

La procedura di redazione del PAES si articola in diverse fasi.

Prima fase: La fase iniziale è stata focalizzata sull’identificazione degli

progetto e nell’assegnazione delle relative competenze:

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

L’invio periodico alla popolazione di questionari riguardanti i consumi energetici,

permettendo di conoscere la situazione sul territorio in merito alle fonti energetiche

lla popolazione e il loro impiego.

Incontri e compagne informative sui costi-benefici di un utilizzo responsabile

dell’energia e in particolare sull’utilizzo di fonti di energia rinnovabili.

Organizzazione di eventi sul territorio in grado di diffondere le buone pratiche per il

risparmio energetico nelle abitazioni.

Libera consultazione del PAES sul sito web del Comune.

Struttura organizzativa per la creazione del PAES

rcorso di definizione del PAES di Jerzu ha avuto inizio nel novembre 2013

serie di processi dedicati alla conoscenza dello stato di fatto del Comune di Jerzu. Nel dettaglio

si è cercato di fare un’istantanea di quella che è la situazione ambientale ed energetica del

territorio, finalizzata alla creazione dell’inventario di base delle emissioni (IBE) che costituisce

la base conoscitiva attraverso la quale pianificare i processi per il raggiungimento degli

obiettivi prefissati. Per fare questo l’amministrazione locale ha predisposto una struttura adatta

omposta da personale tecnico comunale i quali sono stati assistiti da una società

oa s.r.l.), la quale, attraverso un team di esperti del settore ambientale e

gestionale ha fornito un supporto specialistico per la realizzazione del PAES.

La sfida che l’amministrazione comunale si propone attraverso l’attuazione del PAES è

rendere sostenibile il comparto produttivo e lo stile di vita dei cittadini di Jerzu. Questo risulta

essere un tassello fondamentale per raggiungere un vantaggio competitivo fondato sulla

valorizzazione del patrimonio ambientale e culturale del territorio.

Metodologia di lavoro

La procedura di redazione del PAES si articola in diverse fasi.

: La fase iniziale è stata focalizzata sull’identificazione degli

progetto e nell’assegnazione delle relative competenze:

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

16

L’invio periodico alla popolazione di questionari riguardanti i consumi energetici,

permettendo di conoscere la situazione sul territorio in merito alle fonti energetiche

benefici di un utilizzo responsabile

dell’energia e in particolare sull’utilizzo di fonti di energia rinnovabili.

buone pratiche per il

novembre 2013, attraverso una

serie di processi dedicati alla conoscenza dello stato di fatto del Comune di Jerzu. Nel dettaglio

si è cercato di fare un’istantanea di quella che è la situazione ambientale ed energetica del

ntario di base delle emissioni (IBE) che costituisce

la base conoscitiva attraverso la quale pianificare i processi per il raggiungimento degli

obiettivi prefissati. Per fare questo l’amministrazione locale ha predisposto una struttura adatta

no stati assistiti da una società di

oa s.r.l.), la quale, attraverso un team di esperti del settore ambientale e

AES.

La sfida che l’amministrazione comunale si propone attraverso l’attuazione del PAES è

rendere sostenibile il comparto produttivo e lo stile di vita dei cittadini di Jerzu. Questo risulta

petitivo fondato sulla

: La fase iniziale è stata focalizzata sull’identificazione degli attori coinvolti nel

Comune di Jerzu

• SINDACO E AMMINISTRAZIONE COMUNALE: si sono occupati di approvare il

PAES aderendo al “Patto dei Sindaci”. Inoltre hanno assegnato le competenze al

gruppo di lavoro e hanno superv

• RESPONSABILI TECNICIdel Comune di Jerzu, si sono occupati

descrivere le strutture e gli impianti pubblici.I

consumi energetici.

• ENERGIA NOA S.R.L: su affidamento del Comune si è occupa

sulla base dei dati forniti dell’amministrazione locale.

Seconda fase: in questa fase si è pianificato il lavoro da svolgere individuando le priorità e

le criticità del progetto. Il focus di questo processo è stato l’individuazione d

svolgere e l’assegnazione delle relative tempistiche. Le attività principali individuate nella

stesura del PAES sono:

• Inquadramento del progetto;

• Raccolta dati;

• Stesura dell’inventario delle emissioni;

• Individuazione delle azioni da intra

• Formalizzazione del PAES;

• Approvazione del PAES;

Terza fase: esecuzione e conclusione delle attività previste nella programmazione dei lavori.

Questa fase è stata di grande importanza

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

SINDACO E AMMINISTRAZIONE COMUNALE: si sono occupati di approvare il

PAES aderendo al “Patto dei Sindaci”. Inoltre hanno assegnato le competenze al

gruppo di lavoro e hanno supervisionato i lavori.

RESPONSABILI TECNICIdel Comune di Jerzu, si sono occupati

rutture e gli impianti pubblici.Inoltre hanno fornito indicazione dei

ENERGIA NOA S.R.L: su affidamento del Comune si è occupata di redigere il PAES

sulla base dei dati forniti dell’amministrazione locale.

: in questa fase si è pianificato il lavoro da svolgere individuando le priorità e

le criticità del progetto. Il focus di questo processo è stato l’individuazione d

svolgere e l’assegnazione delle relative tempistiche. Le attività principali individuate nella

Inquadramento del progetto;

Stesura dell’inventario delle emissioni;

Individuazione delle azioni da intraprendere per la riduzione dei consumi;

Formalizzazione del PAES;

Approvazione del PAES;

: esecuzione e conclusione delle attività previste nella programmazione dei lavori.

di grande importanza in quanto si è formalizzato il PAES.

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

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SINDACO E AMMINISTRAZIONE COMUNALE: si sono occupati di approvare il

PAES aderendo al “Patto dei Sindaci”. Inoltre hanno assegnato le competenze al

RESPONSABILI TECNICIdel Comune di Jerzu, si sono occupati di individuare e

fornito indicazione dei

ta di redigere il PAES

: in questa fase si è pianificato il lavoro da svolgere individuando le priorità e

le criticità del progetto. Il focus di questo processo è stato l’individuazione delle attività da

svolgere e l’assegnazione delle relative tempistiche. Le attività principali individuate nella

prendere per la riduzione dei consumi;

: esecuzione e conclusione delle attività previste nella programmazione dei lavori.

si è formalizzato il PAES.

Comune di Jerzu

2. IL CONTESTO TERRITORIALE

Il contesto territoriale assume fondamentale importanza per avere una visione chiara e veritiera

della realtà del territorio. Nessuna assunzione o decisione può essere presa senza tenere

della realtà del territorio e delle dinamiche che regolano i processi decisionali. In questo

capitolo si illustreranno le principali caratteristiche del Comune di Jerzu inquadrando il

Comune di riferimento sotto l’aspetto ambientale, economico e demo

2.1 Inquadramento territoriale

Il comune di Jerzu è un Comune italiano situato nella Sardegna Orientale e facente parte della

Provincia dell’Ogliastra. Il territorio comunale di Jerzu si estende su una superficie

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

IL CONTESTO TERRITORIALE

Il contesto territoriale assume fondamentale importanza per avere una visione chiara e veritiera

della realtà del territorio. Nessuna assunzione o decisione può essere presa senza tenere

della realtà del territorio e delle dinamiche che regolano i processi decisionali. In questo

capitolo si illustreranno le principali caratteristiche del Comune di Jerzu inquadrando il

Comune di riferimento sotto l’aspetto ambientale, economico e demografico.

2.1 Inquadramento territoriale

Figura 1 Localizzazione territoriale

Il comune di Jerzu è un Comune italiano situato nella Sardegna Orientale e facente parte della

Provincia dell’Ogliastra. Il territorio comunale di Jerzu si estende su una superficie

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

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Il contesto territoriale assume fondamentale importanza per avere una visione chiara e veritiera

della realtà del territorio. Nessuna assunzione o decisione può essere presa senza tenere conto

della realtà del territorio e delle dinamiche che regolano i processi decisionali. In questo

capitolo si illustreranno le principali caratteristiche del Comune di Jerzu inquadrando il

grafico.

Il comune di Jerzu è un Comune italiano situato nella Sardegna Orientale e facente parte della

Provincia dell’Ogliastra. Il territorio comunale di Jerzu si estende su una superficie

Comune di Jerzu

prevalentemente collinare; la parte meridionale è caratterizzata dalla pre

del Rio Quirra, che origina in località Genn’eCresia, per poi dirigere verso sud.

L'intera area appare coltivata, specialmente a vigneti, nel fondovalle, a cui si alternano uliveti,

specialmente sul fianco destro. Ad est della valle

pendici del Monte Ferru, la cui punta, in comune di Tertenia, supera gli 800 metri s.l.m.

A nord di questo massiccio si estende la vallata del Pelau, una ricca campagna coltivata a

vigneti e frutteti. Il fiume Pelau qua segna il confine nord con il territorio comunale di Gairo,

mentre a monte, lo stesso fiume è noto come Rio Pardu. Proprio nella profonda vallata del Rio

Pardu, a 450m di altezza, si trova il centro abitato, sormontato dalle magnifiche formazio

tacchi dell'Ogliastra, in ottima posizione panoramica. I tacchi che dominano il paese sono

chiamati Porcu 'e ludu (780 m) e Troiscu (849 m); segue poi verso nord il tormentato profilo

del Monte Tisiddu, interamente in Comune di Ulassai.

Il Comune di Jerzu comprende pure una exclave, in territorio di Quirra, al confine con la

Provincia di Cagliari; la frazione occupa parte dell'ampio fondovalle del Rio Quirra, coltivato a

vigneti, più una grande parte a monte, sul versante destro, lungo la stretta e b

Rio San Giorgio (Santu Orgiu), che dall'altopiano di Quirra affluisce sul Rio sopra citato.

La cittadina di Jerzu, le cui abitazioni sorgono lungo il corso del fiume Pelau, dai 200 m agli

842 m sul livello del mare, sui monti Lumbarau, Spa

roccia dolomitica.

Troviamo varie punte: Su Sippiri, Gutturgionis, Ungule de Ferru, Gedili, Corongiu (1008 m.)

che sembra quasi avere la forma di un castello naturale, Poddini, Muvrone, Sa Podda, Genna

de Argius e la catena scistosa di Serralonga.

Il suo territorio di 102,61 Kmq, con una densità di 31 individui per Kmq, possiede molte

sorgenti, un’abbondante vegetazione ed una ricca fauna. Nella parte alta si trovano i boschi di

querce mentre, nella valle, predomina

mediterranea.

Gran parte del territorio di Jerzu presenta una successione di strati sedimentari risalenti al

Paleozoico e al Mesozoico. Il monte su cui sorge Jerzu offre uno spaccato dei sedimenti

accumulatisi su un lasso di tempo di circa 400 milioni di anni; gli strati più antichi, situati alla

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

prevalentemente collinare; la parte meridionale è caratterizzata dalla presenza dell’ampia valle

del Rio Quirra, che origina in località Genn’eCresia, per poi dirigere verso sud.

L'intera area appare coltivata, specialmente a vigneti, nel fondovalle, a cui si alternano uliveti,

specialmente sul fianco destro. Ad est della valle il territorio si fa più scosceso, trovandosi le

pendici del Monte Ferru, la cui punta, in comune di Tertenia, supera gli 800 metri s.l.m.

A nord di questo massiccio si estende la vallata del Pelau, una ricca campagna coltivata a

me Pelau qua segna il confine nord con il territorio comunale di Gairo,

mentre a monte, lo stesso fiume è noto come Rio Pardu. Proprio nella profonda vallata del Rio

Pardu, a 450m di altezza, si trova il centro abitato, sormontato dalle magnifiche formazio

tacchi dell'Ogliastra, in ottima posizione panoramica. I tacchi che dominano il paese sono

chiamati Porcu 'e ludu (780 m) e Troiscu (849 m); segue poi verso nord il tormentato profilo

del Monte Tisiddu, interamente in Comune di Ulassai.

Jerzu comprende pure una exclave, in territorio di Quirra, al confine con la

Provincia di Cagliari; la frazione occupa parte dell'ampio fondovalle del Rio Quirra, coltivato a

vigneti, più una grande parte a monte, sul versante destro, lungo la stretta e b

Rio San Giorgio (Santu Orgiu), che dall'altopiano di Quirra affluisce sul Rio sopra citato.

La cittadina di Jerzu, le cui abitazioni sorgono lungo il corso del fiume Pelau, dai 200 m agli

842 m sul livello del mare, sui monti Lumbarau, Spanalai e Porcu ‘e Ludu , è dominata dalla

Troviamo varie punte: Su Sippiri, Gutturgionis, Ungule de Ferru, Gedili, Corongiu (1008 m.)

che sembra quasi avere la forma di un castello naturale, Poddini, Muvrone, Sa Podda, Genna

la catena scistosa di Serralonga.

Il suo territorio di 102,61 Kmq, con una densità di 31 individui per Kmq, possiede molte

sorgenti, un’abbondante vegetazione ed una ricca fauna. Nella parte alta si trovano i boschi di

querce mentre, nella valle, predominano le vigne, gli uliveti, i mandorleti e la macchia

Gran parte del territorio di Jerzu presenta una successione di strati sedimentari risalenti al

Paleozoico e al Mesozoico. Il monte su cui sorge Jerzu offre uno spaccato dei sedimenti

atisi su un lasso di tempo di circa 400 milioni di anni; gli strati più antichi, situati alla

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

19

senza dell’ampia valle

del Rio Quirra, che origina in località Genn’eCresia, per poi dirigere verso sud.

L'intera area appare coltivata, specialmente a vigneti, nel fondovalle, a cui si alternano uliveti,

il territorio si fa più scosceso, trovandosi le

pendici del Monte Ferru, la cui punta, in comune di Tertenia, supera gli 800 metri s.l.m.

A nord di questo massiccio si estende la vallata del Pelau, una ricca campagna coltivata a

me Pelau qua segna il confine nord con il territorio comunale di Gairo,

mentre a monte, lo stesso fiume è noto come Rio Pardu. Proprio nella profonda vallata del Rio

Pardu, a 450m di altezza, si trova il centro abitato, sormontato dalle magnifiche formazioni dei

tacchi dell'Ogliastra, in ottima posizione panoramica. I tacchi che dominano il paese sono

chiamati Porcu 'e ludu (780 m) e Troiscu (849 m); segue poi verso nord il tormentato profilo

Jerzu comprende pure una exclave, in territorio di Quirra, al confine con la

Provincia di Cagliari; la frazione occupa parte dell'ampio fondovalle del Rio Quirra, coltivato a

vigneti, più una grande parte a monte, sul versante destro, lungo la stretta e boscosa valle del

Rio San Giorgio (Santu Orgiu), che dall'altopiano di Quirra affluisce sul Rio sopra citato.

La cittadina di Jerzu, le cui abitazioni sorgono lungo il corso del fiume Pelau, dai 200 m agli

nalai e Porcu ‘e Ludu , è dominata dalla

Troviamo varie punte: Su Sippiri, Gutturgionis, Ungule de Ferru, Gedili, Corongiu (1008 m.)

che sembra quasi avere la forma di un castello naturale, Poddini, Muvrone, Sa Podda, Genna

Il suo territorio di 102,61 Kmq, con una densità di 31 individui per Kmq, possiede molte

sorgenti, un’abbondante vegetazione ed una ricca fauna. Nella parte alta si trovano i boschi di

no le vigne, gli uliveti, i mandorleti e la macchia

Gran parte del territorio di Jerzu presenta una successione di strati sedimentari risalenti al

Paleozoico e al Mesozoico. Il monte su cui sorge Jerzu offre uno spaccato dei sedimenti

atisi su un lasso di tempo di circa 400 milioni di anni; gli strati più antichi, situati alla

Comune di Jerzu

base lungo la parte inferiore della valle del Pardu, presentano alternanze di metarenarie,

quarziti e filladi, di datazione a tratti incerta ma tendenzialmente at

fra l’inizio dell’Ordoviciano e l’inizio del Carbonifero, risalendo verso gli strati superiori, fino

alla base dei tacchi. I grandi torrioni sovrastanti, denominati tacchi, sono composti da depositi

carbonatici risalenti al triassico medio.

Superficie

coltivazioni legnose agrarie, escluso vite

arboricoltura da legno annessa ad aziende agricole

boschi annessi ad aziende agricole

superficie agricola non utilizzata e altra superficie

Tabella

2.2 Inquadramento demografico

I dati demografici forniti dall’ISTAT mostrano come gli ultimi decenni sono stati caratterizzati

da una netta diminuzione della popolazione. In particolare dopo l’anno 1936

abitanti del Comune di Jerzu ha subito una progressiva diminuzione, passando da un massimo

di 4.073 individui a 3.179 individui registrati nel 31/12/2013. Il problema dello spopolamento

del territorio risulta essere una prerogativa della maggi

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

base lungo la parte inferiore della valle del Pardu, presentano alternanze di metarenarie,

quarziti e filladi, di datazione a tratti incerta ma tendenzialmente attribuite al periodo compreso

fra l’inizio dell’Ordoviciano e l’inizio del Carbonifero, risalendo verso gli strati superiori, fino

alla base dei tacchi. I grandi torrioni sovrastanti, denominati tacchi, sono composti da depositi

sico medio.

Utilizzazione dei terreni Agricoli

Superficie totale (sat) 3613,67

Superficie agricola utilizzata (sau) 2261,25

seminativi 374,72

vite 477,52

coltivazioni legnose agrarie, escluso vite 357,59

orti familiari 23,07

prati permanenti e pascoli 1028,35

arboricoltura da legno annessa ad aziende agricole 17,1

boschi annessi ad aziende agricole 1026,98

superficie agricola non utilizzata e altra superficie 308,34

Tabella 1 -Utilizzazione dei terreni agricoli -Fonte Istat

2.2 Inquadramento demografico

I dati demografici forniti dall’ISTAT mostrano come gli ultimi decenni sono stati caratterizzati

da una netta diminuzione della popolazione. In particolare dopo l’anno 1936

abitanti del Comune di Jerzu ha subito una progressiva diminuzione, passando da un massimo

individui registrati nel 31/12/2013. Il problema dello spopolamento

del territorio risulta essere una prerogativa della maggior parte dei comuni sardi, le cui cause

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

20

base lungo la parte inferiore della valle del Pardu, presentano alternanze di metarenarie,

tribuite al periodo compreso

fra l’inizio dell’Ordoviciano e l’inizio del Carbonifero, risalendo verso gli strati superiori, fino

alla base dei tacchi. I grandi torrioni sovrastanti, denominati tacchi, sono composti da depositi

3613,67

2261,25

374,72

477,52

357,59

23,07

1028,35

17,1

1026,98

308,34

I dati demografici forniti dall’ISTAT mostrano come gli ultimi decenni sono stati caratterizzati

da una netta diminuzione della popolazione. In particolare dopo l’anno 1936 il numero di

abitanti del Comune di Jerzu ha subito una progressiva diminuzione, passando da un massimo

individui registrati nel 31/12/2013. Il problema dello spopolamento

or parte dei comuni sardi, le cui cause

Comune di Jerzu

sono da ricercarsi nel sistema costi

lavorativi.

Anno Residenti

1861 2.032

1871 2.136

1881 2.510

1901 3.506

1911 3.502

1921 3.854

1931 4.006

1936 4.073

1951 3.997

1961 3.960

1971 3.874

1981 3.728

1991 3.568

2001 3.352

2011 3.224

2012 3.184

2013 3.179

Tabella 2- Andamento numerico della popolazione

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

sono da ricercarsi nel sistema costi-opportunità che il territorio offre soprattutto in termini

Popolazione di Jerzu 1861-2012

Variazione Note

minimo

5,1%

17,5%

39,7

-0,1%

10,1%

3,9%

1,7% massimo

-1,9%

-0,9%

-2,2%

-3,8%

-4,3%

-6,1%

-3,8%

-5,0%

-0,15%

Andamento numerico della popolazione - Fonte Dati Istat

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

21

opportunità che il territorio offre soprattutto in termini

Numero famiglie

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

1.462

1.461

1.456

Fonte Dati Istat

Comune di Jerzu

Figura

I residenti nel Comune di Jerzu, secondo i dati ISTAT del 31/12/2012, risultano pari a 3.184,

di cui 1552 (48,7%) di sesso maschile e 1632 (51,3 %) di sesso femminile. La popolazione è

raggruppata in 1461 nuclei familiari composta mediamente da due individui.

Jerzu

Anno % 0-14 %15

2007 13,9% 65,6%

2008 13,7% 65,7%

2009 13,8% 65,2%

2010 13,6% 65,3%

2011 13,9% 64,7%

2012 14,1% 64,2%

Tabella

L’età media della popolazione è di 43,2 anni, trend leggermente in aumento rispetto ai 42,0

anni del 2007. Tale dato trova giustificazione nell’aumento dei cittadini over 65 anni e nella

diminuzione degli individui di età compresa tra i 15 e i 64 anni: 65,

% del 2012.Invece gli individui di età compresa da 0

aumento passando dal 13,9 % del 2007 al 14,1 % del 2009.

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

Figura 2 -Evoluzione Residenti -Fonte Dati Istat

I residenti nel Comune di Jerzu, secondo i dati ISTAT del 31/12/2012, risultano pari a 3.184,

di cui 1552 (48,7%) di sesso maschile e 1632 (51,3 %) di sesso femminile. La popolazione è

miliari composta mediamente da due individui.

Jerzu – Popolazione per Età

%15-64 %65+ Abitanti Indice di

vecchiaia

65,6% 20,5% 3.297 147,3%

65,7% 20,5% 3.292 149,6%

65,2% 21,0% 3.263 152,2%

65,3% 21,2% 3.237 156,0%

64,7% 21,4% 3.231 154,7%

64,2% 21,7% 3.224 154,7%

Tabella 3 -Distribuzione per età -Fonte dati ISTAT

L’età media della popolazione è di 43,2 anni, trend leggermente in aumento rispetto ai 42,0

anni del 2007. Tale dato trova giustificazione nell’aumento dei cittadini over 65 anni e nella

diminuzione degli individui di età compresa tra i 15 e i 64 anni: 65,6 % del 2007 contro i 64,2

% del 2012.Invece gli individui di età compresa da 0-14 anni registrano un leggero trend in

aumento passando dal 13,9 % del 2007 al 14,1 % del 2009.

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

22

I residenti nel Comune di Jerzu, secondo i dati ISTAT del 31/12/2012, risultano pari a 3.184,

di cui 1552 (48,7%) di sesso maschile e 1632 (51,3 %) di sesso femminile. La popolazione è

miliari composta mediamente da due individui.

Età media

42,00

42,3

42,7

43,0

43,0

43,2

L’età media della popolazione è di 43,2 anni, trend leggermente in aumento rispetto ai 42,0

anni del 2007. Tale dato trova giustificazione nell’aumento dei cittadini over 65 anni e nella

6 % del 2007 contro i 64,2

14 anni registrano un leggero trend in

Comune di Jerzu

2.3 Inquadramento economico

L’agricoltura conserva un ruolo fondamentale per l’economia locale: si producono cereali,

frumento, ortaggi, frutta, foraggi, olive e sono diffusi allevamenti avicoli e di bovini, ovini,

suini e caprini.L’attività vitivinicola è da sempre legata alla tradi

un’ importante realtà produttiva e attrattiva turistica per via della produzione di vini di

particolare fama e pregio. La principale produzione vinicola è rappresentata dal “Cannonau”,

un vino rosso autoctono di particolare imp

Agrico

Attività manifatturiera

Edilizia

Commercio

Alberghi e ristoranti

Trasporti

Attività finanziarie

Servizi

Sanità

Altre attività

Totale

Tabella 4

Numero attività

2001

195

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

Inquadramento economico

L’agricoltura conserva un ruolo fondamentale per l’economia locale: si producono cereali,

frumento, ortaggi, frutta, foraggi, olive e sono diffusi allevamenti avicoli e di bovini, ovini,

suini e caprini.L’attività vitivinicola è da sempre legata alla tradizione di Jerzu e rappresenta

un’ importante realtà produttiva e attrattiva turistica per via della produzione di vini di

particolare fama e pregio. La principale produzione vinicola è rappresentata dal “Cannonau”,

un vino rosso autoctono di particolare importanza.

SETTORE %

Agricoltura e Pesca 37,10

Attività manifatturiera 11,40

Edilizia 7,10

Commercio 21,40

Alberghi e ristoranti 2,90

Trasporti 1,40

Attività finanziarie 1,40

Servizi 4,30

Sanità 1,40

Altre attività 11,40

Totale 100,00

4 -Segmentazione Imprese -Fonte UrbiStat su dati Istat

Numero attività Numero addetti Lav. esterni

2011 2001 2011

226 418 536 4

Tabella 5 -Attività e Addetti -Fonte Dati Istat

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

23

L’agricoltura conserva un ruolo fondamentale per l’economia locale: si producono cereali,

frumento, ortaggi, frutta, foraggi, olive e sono diffusi allevamenti avicoli e di bovini, ovini,

zione di Jerzu e rappresenta

un’ importante realtà produttiva e attrattiva turistica per via della produzione di vini di

particolare fama e pregio. La principale produzione vinicola è rappresentata dal “Cannonau”,

Lav. esterni

Comune di Jerzu

Secondo i dati elaborati da UrbiStat, il reddito medio procapite disponibile nel 2013 risulta

essere pari a 14.923 €. Tale dato ha avuto un incremento positivo del 21,1% rispetto al 2006,

tuttavia inferiore ai livelli di reddito nazionali e regionali. È da

il 2009 e con l’avvento della crisi internazionale i redditi hanno subito una sensibile riduzione.

L’ISTAT classifica Jerzu al 5591° posto su 8192 comuni per indice di reddito.

Come si evince dalla tabella seguente, anche il l

media nazionale del 12,2 % nel 2013.

Tasso di occupazione

Tasso di disoccupazione

Tabella

Inoltre, nonostante Jerzu sia al 1303° posto per tasso di disoccupazione su 8092,risulta al

5710° posto per tasso di occupazione.

2.4 Dati climatici

Jerzu Altitudine

Jerzu è caratterizzato dal classico clima mediterraneo: mite d’inverno e secco d’estate. Le

precipitazioni piovose sono concentrate prevalentemente in autunno e primavera anche se non

sono rare abbondanti precipitazioni nei periodi invernali. Il mese estivo è solitamente

caratterizzato da ampi periodi di siccità coincidenti con il mese di luglio e agosto. Risultano

invece rare le nevicate. Questo tipo di clima risulta essere alquanto p

agricolo e in particolare per la produzione vitivinicola. L’uso del riscaldamento è consentito

dal 1 novembre sino al 15 aprile per dodici ore al giorno.

L'ENEA rende note le variazioni di temperatura nella stazione della vicina L

km dal centro di Jerzu ed allo stesso livello sul mare). Graficamente:

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

Secondo i dati elaborati da UrbiStat, il reddito medio procapite disponibile nel 2013 risulta

€. Tale dato ha avuto un incremento positivo del 21,1% rispetto al 2006,

tuttavia inferiore ai livelli di reddito nazionali e regionali. È da segnalare comunque che dopo

il 2009 e con l’avvento della crisi internazionale i redditi hanno subito una sensibile riduzione.

L’ISTAT classifica Jerzu al 5591° posto su 8192 comuni per indice di reddito.

Come si evince dalla tabella seguente, anche il livello di disoccupazione è ampiamente sopra la

media nazionale del 12,2 % nel 2013.

Livelli Occupazionali (anno 2013)

Tasso di occupazione 51.1%

Tasso di disoccupazione 18.6%

Tabella 6 -Livelli Occupazionali -Fonte UrbiStat su dati Istat

Inoltre, nonostante Jerzu sia al 1303° posto per tasso di disoccupazione su 8092,risulta al

5710° posto per tasso di occupazione.

Dati climatici

Altitudine Gradi Giorno Zona Climatica427 1467

Tabella 7 -Dati Climatici -Fonte Dati Enea

Jerzu è caratterizzato dal classico clima mediterraneo: mite d’inverno e secco d’estate. Le

precipitazioni piovose sono concentrate prevalentemente in autunno e primavera anche se non

sono rare abbondanti precipitazioni nei periodi invernali. Il mese estivo è solitamente

caratterizzato da ampi periodi di siccità coincidenti con il mese di luglio e agosto. Risultano

invece rare le nevicate. Questo tipo di clima risulta essere alquanto performante per il settore

agricolo e in particolare per la produzione vitivinicola. L’uso del riscaldamento è consentito

prile per dodici ore al giorno.

L'ENEA rende note le variazioni di temperatura nella stazione della vicina L

km dal centro di Jerzu ed allo stesso livello sul mare). Graficamente:

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

24

Secondo i dati elaborati da UrbiStat, il reddito medio procapite disponibile nel 2013 risulta

€. Tale dato ha avuto un incremento positivo del 21,1% rispetto al 2006,

segnalare comunque che dopo

il 2009 e con l’avvento della crisi internazionale i redditi hanno subito una sensibile riduzione.

L’ISTAT classifica Jerzu al 5591° posto su 8192 comuni per indice di reddito.

ivello di disoccupazione è ampiamente sopra la

Inoltre, nonostante Jerzu sia al 1303° posto per tasso di disoccupazione su 8092,risulta al

Zona Climatica D

Jerzu è caratterizzato dal classico clima mediterraneo: mite d’inverno e secco d’estate. Le

precipitazioni piovose sono concentrate prevalentemente in autunno e primavera anche se non

sono rare abbondanti precipitazioni nei periodi invernali. Il mese estivo è solitamente

caratterizzato da ampi periodi di siccità coincidenti con il mese di luglio e agosto. Risultano

erformante per il settore

agricolo e in particolare per la produzione vitivinicola. L’uso del riscaldamento è consentito

L'ENEA rende note le variazioni di temperatura nella stazione della vicina Lanusei (a soli tre

Comune di Jerzu

GEN FEB

Temperatura

minima media 7 8

Temperatura

massima media 13 14

Umidità relativa 70 67

Ore di sole 5 7

Totale

precipitazioni 115 27

Giorni piovosi 8 5

Tabella 8 -

GEN

minima 7

massima 13

media 10

05

101520253035

tem

pe

ratu

re C

°

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

MAR APR MAG GIU LUG AGO SET

9 11 14 18 21 21 19

16 18 22 26 28 29 27

66 65 73 69 70 70 66

7 8 8 11 11 9 5

73 38 38 12 5 9 57

8 7 6 3 2 2 6

-Temperature stazione meteo Lanusei –Fonte Dati Enea

Figura 3 -Andamento delle temperature

FEB MAR APRMA

GGIU LUG AGO SET OTT

8 9 11 14 18 21 21 19 16

14 16 18 22 26 28 29 27 22

11 12,5 14,5 18 22 24,5 25 23 19

mese

Temperature medie

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

25

OTT NOV DIC

16 12 9

22 18 15

73 68 66

5 3 4

83 55 35

4 11 7

NOV DIC

12 9

18 15

15 12

Comune di Jerzu

3 INVENTARIO DELLE EMISSIONI DI BASE (IBE)

3.1.Introduzione all

L’inventario delle emissioni (IBE) è lo

consumi energetici all’interno del territorio in esame, indicando quali sono gli ambiti di

maggiore consumo di energia e di rilascio di emissioni. Tale indicatore è di fondamentale

importanza per la creazione del PAES, inoltre rappresenta un prezioso strumento per

determinare le azioni da intraprendere per la diminuzione dei consumi e delle emissioni

inquinanti. Nel dettaglio l’inventario delle emissioni ci permette di confrontare e valutare le

varie fonti di consumo attraverso l’indicazione della CO

nessuna azione diretta può essere intrapresa senza sapere quali sono i suoi benefici in termini

di risparmio di CO2, così pure nessun processo di monitoraggio delle emissioni i

essere portato a termine senza che si utilizzi il presente indicatore.

Secondo le linee guida fornite dal JRC sulla redazione del PAES, l’inventario delle emissioni,

analizza tutti gli ambiti di consumo e di emissioni inquinanti sulla quale l

comunale ha responsabilità e controllo e quindi là dove esiste una concreta possibilità di

intervento per modificarne le dinamiche di consumo e inquinamento. Le attività o

infrastrutture, fonte di emissioni, non controllabili o influenzate

deve essere esclusa dalla come indicato dalle linee guida, dall’inventario delle emissioni e

quindi dal PAES.

Per il calcolo delle emissioni sono stati utilizzati i fattori di emissione standard, in linea con i

principi dell’IPCC del 2006, che comprendono tutte le emissioni di CO

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

INVENTARIO DELLE EMISSIONI DI BASE (IBE)

Introduzione all’IBE

L’inventario delle emissioni (IBE) è lo strumento che permette di determinare e individuare i

consumi energetici all’interno del territorio in esame, indicando quali sono gli ambiti di

maggiore consumo di energia e di rilascio di emissioni. Tale indicatore è di fondamentale

azione del PAES, inoltre rappresenta un prezioso strumento per

determinare le azioni da intraprendere per la diminuzione dei consumi e delle emissioni

inquinanti. Nel dettaglio l’inventario delle emissioni ci permette di confrontare e valutare le

ti di consumo attraverso l’indicazione della CO2 prodotta. Risulta evidente che

nessuna azione diretta può essere intrapresa senza sapere quali sono i suoi benefici in termini

, così pure nessun processo di monitoraggio delle emissioni i

essere portato a termine senza che si utilizzi il presente indicatore.

Secondo le linee guida fornite dal JRC sulla redazione del PAES, l’inventario delle emissioni,

analizza tutti gli ambiti di consumo e di emissioni inquinanti sulla quale l

comunale ha responsabilità e controllo e quindi là dove esiste una concreta possibilità di

intervento per modificarne le dinamiche di consumo e inquinamento. Le attività o

infrastrutture, fonte di emissioni, non controllabili o influenzate direttamente dal Comune,

deve essere esclusa dalla come indicato dalle linee guida, dall’inventario delle emissioni e

Per il calcolo delle emissioni sono stati utilizzati i fattori di emissione standard, in linea con i

del 2006, che comprendono tutte le emissioni di CO2 derivanti dall’energia

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

26

strumento che permette di determinare e individuare i

consumi energetici all’interno del territorio in esame, indicando quali sono gli ambiti di

maggiore consumo di energia e di rilascio di emissioni. Tale indicatore è di fondamentale

azione del PAES, inoltre rappresenta un prezioso strumento per

determinare le azioni da intraprendere per la diminuzione dei consumi e delle emissioni

inquinanti. Nel dettaglio l’inventario delle emissioni ci permette di confrontare e valutare le

prodotta. Risulta evidente che

nessuna azione diretta può essere intrapresa senza sapere quali sono i suoi benefici in termini

, così pure nessun processo di monitoraggio delle emissioni inquinanti può

Secondo le linee guida fornite dal JRC sulla redazione del PAES, l’inventario delle emissioni,

analizza tutti gli ambiti di consumo e di emissioni inquinanti sulla quale l’amministrazione

comunale ha responsabilità e controllo e quindi là dove esiste una concreta possibilità di

intervento per modificarne le dinamiche di consumo e inquinamento. Le attività o

direttamente dal Comune,

deve essere esclusa dalla come indicato dalle linee guida, dall’inventario delle emissioni e

Per il calcolo delle emissioni sono stati utilizzati i fattori di emissione standard, in linea con i

derivanti dall’energia

Comune di Jerzu

consumata nel territorio comunale, sia direttamente, tramite la combustione di carburanti

all’interno del comune, che indirettamente attraverso la combustione di carburanti associat

all’elettricità e di riscaldamento e raffreddamento nel comune.

Le emissioni derivanti da impianti industriali soggetti a “Emission Trading” sono stati esclusi

come richiesto dalle linee guida fornite dalla Comunità Europea. Le emissioni di impianti

industriali “No ETS” e le emissioni relative al settore agricoltura indicate come facoltative per

la stesura dell’IBE dalla Comunità Europea sono state anche esse escluse dall’inventario in

questione.

FATTORI DI EMISSIONE STANDARD DI CO

TIPO

Benzina per motori

Gasolio, diesel

Olio combustibile

Antracite

Altro carbone bituminoso

Carbone sub-bitumoso

Lignite

Gas naturale

Gas di petrolio liquefatto

Rifiuti urbani (frazione non

biomassa)

Legno

Olio vegetale

Biodiesel

Bioetanolo

Energia solare termica

Energia geotermica

Tabella 9 -Fattori di emissione standard di CO2

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

consumata nel territorio comunale, sia direttamente, tramite la combustione di carburanti

all’interno del comune, che indirettamente attraverso la combustione di carburanti associat

all’elettricità e di riscaldamento e raffreddamento nel comune.

Le emissioni derivanti da impianti industriali soggetti a “Emission Trading” sono stati esclusi

come richiesto dalle linee guida fornite dalla Comunità Europea. Le emissioni di impianti

industriali “No ETS” e le emissioni relative al settore agricoltura indicate come facoltative per

la stesura dell’IBE dalla Comunità Europea sono state anche esse escluse dall’inventario in

FATTORI DI EMISSIONE STANDARD DI CO2 (IPCC 2006)

FATTORE DI EMISSIONE STANDARD [t CO

Benzina per motori 0,249

0,267

0,279

0,354

Altro carbone bituminoso 0,341

bitumoso 0,346

0,364

0,202

liquefatto 0,227

Rifiuti urbani (frazione non 0,330

0-0,403

0,000

0,000

0,000

Energia solare termica 0,000

Energia geotermica 0,000

Fattori di emissione standard di CO2 -Fonte Linee guida PAES

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

27

consumata nel territorio comunale, sia direttamente, tramite la combustione di carburanti

all’interno del comune, che indirettamente attraverso la combustione di carburanti associata

Le emissioni derivanti da impianti industriali soggetti a “Emission Trading” sono stati esclusi

come richiesto dalle linee guida fornite dalla Comunità Europea. Le emissioni di impianti

industriali “No ETS” e le emissioni relative al settore agricoltura indicate come facoltative per

la stesura dell’IBE dalla Comunità Europea sono state anche esse escluse dall’inventario in

FATTORE DI EMISSIONE STANDARD [t CO2/MWH]

Fonte Linee guida PAES

Comune di Jerzu

FATTORE DI EMISSIONE NAZIONALE PER IL CONSUMO DI ENERGIA ELETTRICA

ITALIA

Tabella 10 - Fattori di emissione nazionale per il consumo di energia elettrica

L’attenzione del Patto dei Sindaci è rivolta al lato del consumo energetico, su questa base le

linee guida del PAES consigliano di utilizzare un fattore di emissione nazionale o europeo

come punto di partenza per determinare il fattore di emissione locale.

Sulla base di questo si è scelto di utilizzare come fattore di emissione di CO

quello indicato dall’ENEA nell’”

Regionale. – Le emissioni di anidride carbonica del sistema energe

FATTORE DI EMISSIONE SARDO PER IL CONSUMO DI ENERGIA ELETTRICA

SARDEGNA

Tabella 11 - Fattore di emissione di CO2 sardo relativo all'anno 2006

Per quanto riguarda i carburanti iguida del PAES.

Gasolio

Benzina

Tabella 12 -Fattori di conversione per i combustibili più comuni nel trasporto (EMEP/EEA 2009; IPCC, 2006)

3.2 I principali ambiti di rilevazione

In ottemperanza alle indicazioni fornite dalle linee guida della Comunità Europea, sono

raccolti e in alcuni casi stimati i consumi energetici finali e valutate le corrispondenti emissioni

inquinanti nel territorio del Comune di Jerzu. Gli ambiti presi in considerazione sono:

EDIFICI, ATTREZZATURE/IMPIANTI E INDUSTRIE

- Edifici, attrezzature/impianti comunali

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

FATTORE DI EMISSIONE NAZIONALE PER IL CONSUMO DI ENERGIA ELETTRICA

0,483 (t CO2/MWh

Fattori di emissione nazionale per il consumo di energia elettrica

L’attenzione del Patto dei Sindaci è rivolta al lato del consumo energetico, su questa base le

linee guida del PAES consigliano di utilizzare un fattore di emissione nazionale o europeo

come punto di partenza per determinare il fattore di emissione locale.

Sulla base di questo si è scelto di utilizzare come fattore di emissione di CO

quello indicato dall’ENEA nell’”Inventario Annuale delle Emissioni di Gas Serra su scala

Le emissioni di anidride carbonica del sistema energetico rapporto 2010

FATTORE DI EMISSIONE SARDO PER IL CONSUMO DI ENERGIA ELETTRICA

0,63 (t CO2/MWh

Fattore di emissione di CO2 sardo relativo all'anno 2006 -Fonte ENEA

Per quanto riguarda i carburanti i fattori di conversione utilizzati sono quelli indicati dalle linee

FATTORI DI CONVERSIONE

Gasolio 10 KWh/l

Benzina 9,2 KWh/l

GPL 6,943 KWh/l

Fattori di conversione per i combustibili più comuni nel trasporto (EMEP/EEA 2009; IPCC, 2006) Linee Guida PAES

3.2 I principali ambiti di rilevazione

In ottemperanza alle indicazioni fornite dalle linee guida della Comunità Europea, sono

raccolti e in alcuni casi stimati i consumi energetici finali e valutate le corrispondenti emissioni

inquinanti nel territorio del Comune di Jerzu. Gli ambiti presi in considerazione sono:

EDIFICI, ATTREZZATURE/IMPIANTI E INDUSTRIE

attrezzature/impianti comunali

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

28

FATTORE DI EMISSIONE NAZIONALE PER IL CONSUMO DI ENERGIA ELETTRICA

/MWhe)

Fattori di emissione nazionale per il consumo di energia elettrica

L’attenzione del Patto dei Sindaci è rivolta al lato del consumo energetico, su questa base le

linee guida del PAES consigliano di utilizzare un fattore di emissione nazionale o europeo

Sulla base di questo si è scelto di utilizzare come fattore di emissione di CO2.per l’elettricità

Inventario Annuale delle Emissioni di Gas Serra su scala

tico rapporto 2010” .

FATTORE DI EMISSIONE SARDO PER IL CONSUMO DI ENERGIA ELETTRICA

/MWhe)

Fonte ENEA

fattori di conversione utilizzati sono quelli indicati dalle linee

Fattori di conversione per i combustibili più comuni nel trasporto (EMEP/EEA 2009; IPCC, 2006) -Fonte

In ottemperanza alle indicazioni fornite dalle linee guida della Comunità Europea, sono stati

raccolti e in alcuni casi stimati i consumi energetici finali e valutate le corrispondenti emissioni

inquinanti nel territorio del Comune di Jerzu. Gli ambiti presi in considerazione sono:

Comune di Jerzu

- Edifici, attrezzature/impianti terziari (non comunali)

- Edifici residenziali

- Illuminazione pubblica comunale

- Industria e Agricoltura

TRASPORTI

- Veicoli comunali

- Trasporto pubblico

- Trasporto privato e trasporto merci

3.3 Raccolta dati

La raccolta dati è stata effettuata su

natura della fonte energetica utilizzata. Per ogni ambito sono state assegnate le emissioni

equivalenti e il peso percentuale che queste anno sul

all’interno del territorio.

La costruzione dell’inventario è stato fatto prendendo come anno base il

risulta essere il primo anno utile di cui il l’amministrazione comune ha completezza di dati.

Le fonti utilizzato al fine di redigere l’IBE sono:

- Database comunali: l’ufficio tecnico ha individuato consultando i propri archivi: i

consumi elettrici di tutte le strutture e gli impianti facenti capo al comune di Jerzu, i

consumi di combustibili fossili degli

carburante del parco auto comunale e le caratteristiche strutturali degli immobili

comunali.

- Enel S.p.A.: Ha fornito informazioni sui consumi di elettricità sia domestici che

pubblici all’interno del terri

- Cittadini: sulla base dei questionari inviati dal Comune alle famiglie, hanno dato

indicazione sulle modalità e sulla quantità del consumo domestico.

- Imprese: sulla base dei questionati inviati dal Comune, hanno dato indicazione sul

modalità e sulla quantità del consumo energetico all’interno delle loro imprese.

3.4 Il settore pubblico

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

Edifici, attrezzature/impianti terziari (non comunali)

Illuminazione pubblica comunale

Industria e Agricoltura

Trasporto privato e trasporto merci

La raccolta dati è stata effettuata suddividendo i consumi in base al vettore energetico e alla

natura della fonte energetica utilizzata. Per ogni ambito sono state assegnate le emissioni

equivalenti e il peso percentuale che queste anno sul totale delle emissioni inquinanti

La costruzione dell’inventario è stato fatto prendendo come anno base il

risulta essere il primo anno utile di cui il l’amministrazione comune ha completezza di dati.

utilizzato al fine di redigere l’IBE sono:

: l’ufficio tecnico ha individuato consultando i propri archivi: i

consumi elettrici di tutte le strutture e gli impianti facenti capo al comune di Jerzu, i

consumi di combustibili fossili degli impianti e delle strutture pubbliche, i consumi di

carburante del parco auto comunale e le caratteristiche strutturali degli immobili

: Ha fornito informazioni sui consumi di elettricità sia domestici che

pubblici all’interno del territorio dal 2008 al 2011.

: sulla base dei questionari inviati dal Comune alle famiglie, hanno dato

indicazione sulle modalità e sulla quantità del consumo domestico.

sulla base dei questionati inviati dal Comune, hanno dato indicazione sul

modalità e sulla quantità del consumo energetico all’interno delle loro imprese.

Il settore pubblico

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

29

ddividendo i consumi in base al vettore energetico e alla

natura della fonte energetica utilizzata. Per ogni ambito sono state assegnate le emissioni

totale delle emissioni inquinanti

La costruzione dell’inventario è stato fatto prendendo come anno base il 2011.Quest’ultimo

risulta essere il primo anno utile di cui il l’amministrazione comune ha completezza di dati.

: l’ufficio tecnico ha individuato consultando i propri archivi: i

consumi elettrici di tutte le strutture e gli impianti facenti capo al comune di Jerzu, i

impianti e delle strutture pubbliche, i consumi di

carburante del parco auto comunale e le caratteristiche strutturali degli immobili

: Ha fornito informazioni sui consumi di elettricità sia domestici che

: sulla base dei questionari inviati dal Comune alle famiglie, hanno dato

indicazione sulle modalità e sulla quantità del consumo domestico.

sulla base dei questionati inviati dal Comune, hanno dato indicazione sulle

modalità e sulla quantità del consumo energetico all’interno delle loro imprese.

Comune di Jerzu

Le principali fonti di emissione di CO

ai seguenti ambiti:

- Impianti e strutture pubbliche

dall’utilizzo degli immobili pubblici e dall’utilizzo di impianti di vari natura come il

“campo sportivo” e il “centro di raccolta”.

- Illuminazione pubblica

corpi illuminanti pubblici.

- Parco auto comunale:

dotazione all’Amministrazione Comune.

L’Amministrazione Comunale di Jerzu,particolarmente sensibile ai problemi ambientali,

deciso nel 2012 di sottoscrivere un contratto d’acquisto di energia elettrica “verde”. Nello

specifico si è concluso il contratto di fornitura con “Enel S.P.A.” a favore dell’impresa “Global

Power”, per l’erogazione del 100% di energia verde provenient

previsto dal metodo “IPCC 2006”, le emissioni derivanti da energia verde sono pari a zero e

quindi non si conteggiano nell’inventario delle emissioni.

3.4.1 Consumi elettrici di i

Il Comune di Jerzu fa capo a ventitre strutture pubbliche.I dati dei consumi delle strutture e

degli impianti gestiti dal Comune sono stati estratti dalle fatture di pagamento dei consumi

energetici elettrici dell’ente. In questo modo è stato possibile ricostruire una serie

per il periodo compreso dal 2011 al 2013. Sino al 31

elettrica era stata “Enel s.p.a.”, mentre dal 1 gennaio 2012 è subentrata al contrato di fornitura

la società “Global Power”.

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

Le principali fonti di emissione di CO2 che derivano dal settore pubblico si possono imputare

Impianti e strutture pubbliche: in questa categoria rientra il consumo energetico dato

dall’utilizzo degli immobili pubblici e dall’utilizzo di impianti di vari natura come il

“campo sportivo” e il “centro di raccolta”.

Illuminazione pubblica: in questa categoria rientra il consumo di energ

corpi illuminanti pubblici.

: in questa categoria rientra il consumo di carburante dei mezzi in

dotazione all’Amministrazione Comune.

L’Amministrazione Comunale di Jerzu,particolarmente sensibile ai problemi ambientali,

deciso nel 2012 di sottoscrivere un contratto d’acquisto di energia elettrica “verde”. Nello

specifico si è concluso il contratto di fornitura con “Enel S.P.A.” a favore dell’impresa “Global

Power”, per l’erogazione del 100% di energia verde provenienti da fonti rinnovabili. Come

previsto dal metodo “IPCC 2006”, le emissioni derivanti da energia verde sono pari a zero e

quindi non si conteggiano nell’inventario delle emissioni.

Consumi elettrici di impianti e strutture pubbliche

fa capo a ventitre strutture pubbliche.I dati dei consumi delle strutture e

degli impianti gestiti dal Comune sono stati estratti dalle fatture di pagamento dei consumi

energetici elettrici dell’ente. In questo modo è stato possibile ricostruire una serie

per il periodo compreso dal 2011 al 2013. Sino al 31-12-2011 l’ente erogatrice di energia

elettrica era stata “Enel s.p.a.”, mentre dal 1 gennaio 2012 è subentrata al contrato di fornitura

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

30

che derivano dal settore pubblico si possono imputare

questa categoria rientra il consumo energetico dato

dall’utilizzo degli immobili pubblici e dall’utilizzo di impianti di vari natura come il

in questa categoria rientra il consumo di energia elettrica dei

in questa categoria rientra il consumo di carburante dei mezzi in

L’Amministrazione Comunale di Jerzu,particolarmente sensibile ai problemi ambientali, ha

deciso nel 2012 di sottoscrivere un contratto d’acquisto di energia elettrica “verde”. Nello

specifico si è concluso il contratto di fornitura con “Enel S.P.A.” a favore dell’impresa “Global

i da fonti rinnovabili. Come

previsto dal metodo “IPCC 2006”, le emissioni derivanti da energia verde sono pari a zero e

ti e strutture pubbliche

fa capo a ventitre strutture pubbliche.I dati dei consumi delle strutture e

degli impianti gestiti dal Comune sono stati estratti dalle fatture di pagamento dei consumi

energetici elettrici dell’ente. In questo modo è stato possibile ricostruire una serie storica di sati

2011 l’ente erogatrice di energia

elettrica era stata “Enel s.p.a.”, mentre dal 1 gennaio 2012 è subentrata al contrato di fornitura

Comune di Jerzu

Figura 4

Anno

Centro di raccolta

Scuola Materna

Scuola Elementare

Scuola Elementare

Scuola Media

Casa Mereu

Museo

Casa Anziani

Comune Nuovo

S. Antonio

Caserma Vecchia

S’Omu e

Campo sportivo

Colonia S. Antonio

Biblioteca

Centro sa canna

Via Italia

0

50

100

150

200

250

2011

MWh

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

4 -Consumi di energia elettrica degli immobili pubblici

Consumi di energia elettrica (MWh)

Anno 2011 2012 2013

Centro di raccolta 20,709 43,479 18,860

Scuola Materna 21,191 18,368 21,936

Scuola Elementare 11,634 24,502 25,127

Scuola Elementare 0 0 0

Scuola Media 17,158 17,539 17,911

Casa Mereu 0,421 0,612 0,612

Museo 0,340 0,323 0,148

Casa Anziani 1,068 5,069 3,508

Comune Nuovo 59,199 52,540 56,059

S. Antonio 5,333 6,376 3,743

Caserma Vecchia 1,188 1,414 0,835

S’Omu e S’Orcu 0,310 0,758 0,635

Campo sportivo 12,781 7,831 5,977

Colonia S. Antonio 1,068 1,346 1,057

Biblioteca 15,279 15,236 12,154

Centro sa canna 1,508 2,026 0,573

Via Italia 0,028 0,094 0,022

2012 2013

MWH consumati

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

31

2013

860

936

127

911

612

148

508

059

743

835

635

977

057

154

573

22

tot. MWh

Comune di Jerzu

Cimitero

Giudice di Pace

Pretura

Casa Demurtas

Sala Businco

tot. M

tCO2/MWh

RISPARMIO

Tabella 13

Grazie all’acquisto di energia elettrica verde, secondo i parametri IPCC del 2006, le emissioni

di energia elettrica nel 2012

CO2dall’anno base e del 99,14%.

3.4.2 Consumi di carburante di i

L’utilizzo di carburante nelle strutture Comunali è dato principalmente per l’alimentazione di

sistemi di riscaldamento a caldaia. I consumi totali sono stati determinati facendo la

consumi di ogni singolo immobile. I dati sono stati forniti dall’ufficio competente che sulla

base delle fatture ha determinato il consumo in litri di carburante per ogni singolo immobile

per il periodo compreso dal 2011 al 2013.

Figura 5 -Consumo di carburante delle caldaie presenti negli edifici pubblici

0

50

100

150

200

250

300

350

2011

MWh

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

Cimitero 0,054 0,056 0,076

Giudice di Pace 2,269 1,326 0,081

Pretura 3,103 7,988 4,234

Casa Demurtas 0 2,097 0,426

Sala Businco 0,846 0,003 0,00

tot. MWh 175,487 208,983 173,977

/MWh 110,55681 0 0

RISPARMIO tCO2/MWh

131,6593 109,605

13 -Consumi di energia elettrica delle strutture comunali

Grazie all’acquisto di energia elettrica verde, secondo i parametri IPCC del 2006, le emissioni

di energia elettrica nel 2012-2013 sono pari a zero. In quest’ambito il risparmio di

del 99,14%.

Consumi di carburante di impianti e strutture pubbliche

L’utilizzo di carburante nelle strutture Comunali è dato principalmente per l’alimentazione di

sistemi di riscaldamento a caldaia. I consumi totali sono stati determinati facendo la

consumi di ogni singolo immobile. I dati sono stati forniti dall’ufficio competente che sulla

base delle fatture ha determinato il consumo in litri di carburante per ogni singolo immobile

per il periodo compreso dal 2011 al 2013.

Consumo di carburante delle caldaie presenti negli edifici pubblici

2012 2013

MWH CONSUMATI

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

32

76

81

234

426

0,003

977

,6055

Grazie all’acquisto di energia elettrica verde, secondo i parametri IPCC del 2006, le emissioni

2013 sono pari a zero. In quest’ambito il risparmio di

ti e strutture pubbliche

L’utilizzo di carburante nelle strutture Comunali è dato principalmente per l’alimentazione di

sistemi di riscaldamento a caldaia. I consumi totali sono stati determinati facendo la somma dei

consumi di ogni singolo immobile. I dati sono stati forniti dall’ufficio competente che sulla

base delle fatture ha determinato il consumo in litri di carburante per ogni singolo immobile

Consumo di carburante delle caldaie presenti negli edifici pubblici

tot. mwh

Comune di Jerzu

ANNO

2011

2012

2013

Tabella

Il consumo di carburante è aumento dall’anno base di 9500 litri con un conseguente aumento di 25,37 tCO2/MWh.

3.4.3 Parco auto comunale

MODELLO

Porter Piaggio 1°

Poter Piaggio 2°

Terna

Bremach

Trattore

Scuolabus 149112

Panda Vecchio Modello

Panda Nuovo Modello

Il parco auto comunale è composto da otto automezzi, i consumi e le emissioni di questi sono

poco rilevanti rispetto al totale degli automezzi presenti nel territorio, tuttavia

l’amministrazione comunale in ottemperanza al

conto di quest’ambito.

Non è stato possibile individuare i

quello di natura contabile che indica il costo di carburante sostenuto negli anni 2011, 2012

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

CONSUMI CARBURANTE IMMOBILI

ANNO litri MWh tCO2/MWh

2011 19500 195 52,06

2012 33800 338 90,25

2013 29000 290 77,43

Tabella 14 -Consumi di carburante nelle strutture pubbliche

Il consumo di carburante è aumento dall’anno base di 9500 litri con un conseguente aumento

Parco auto comunale

MODELLO CARBURANTE CILINDRATA

Porter Piaggio 1° Gasolio 1296 cm

Poter Piaggio 2° Benzina 1296 cm

Gasolio 3990 cm

Gasolio 2500 cm

Gasolio 4750 cm

Scuolabus 149112 Gasolio 2800 cm

Panda Vecchio Modello Gasolio 1248 cm

Panda Nuovo Modello Gasolio 1248 cm

Tabella 15-Parco autoveicoli Comunale

Il parco auto comunale è composto da otto automezzi, i consumi e le emissioni di questi sono

poco rilevanti rispetto al totale degli automezzi presenti nel territorio, tuttavia

l’amministrazione comunale in ottemperanza alle indicazioni fornite dalle linee guida tiene

on è stato possibile individuare il consumo esatto di carburante, l’unico dato disponibile è

quello di natura contabile che indica il costo di carburante sostenuto negli anni 2011, 2012

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

33

Il consumo di carburante è aumento dall’anno base di 9500 litri con un conseguente aumento

CILINDRATA

1296 cm3

1296 cm3

3990 cm3

2500 cm3

4750 cm3

2800 cm3

1248 cm3

1248 cm3

Il parco auto comunale è composto da otto automezzi, i consumi e le emissioni di questi sono

poco rilevanti rispetto al totale degli automezzi presenti nel territorio, tuttavia

le indicazioni fornite dalle linee guida tiene

unico dato disponibile è

quello di natura contabile che indica il costo di carburante sostenuto negli anni 2011, 2012,

Comune di Jerzu

2013. Per ricavare i consumi si è utilizzato il prezzo medio di carburante fornito dal Ministero

dello Sviluppo Economico.

Vista l’impossibilità di ricavare nel dettaglio il consumo esatto dei veicoli comunali e in

particolare dello Scuolabus, si è scelt

del parco auto comunale.

PREZZI MEDI NAZIONALI ANNUI

Anno

2011

2012

2013

Tabella 16 -Prezzi medi nazionali di carburante

Anno

2011

2012

2013

Anno

2011

2012

2013

Tabella

EMISSIONI PARCO AUTO

Anno

2011

2012

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

2013. Per ricavare i consumi si è utilizzato il prezzo medio di carburante fornito dal Ministero

Vista l’impossibilità di ricavare nel dettaglio il consumo esatto dei veicoli comunali e in

particolare dello Scuolabus, si è scelto di includere i consumi dei trasporti pubblici nell’ambito

PREZZI MEDI NAZIONALI ANNUI

BENZINA GASOLIO

1.538,00 1.657,92

1.786,61 1.705,56

1.748,64 1.657,92

Prezzi medi nazionali di carburante -Fonte Ministero dello Sviluppo Economico

PARCO AUTO

Gasolio

litri costo

6205,54 10288,28

6657,77 11355,22

5605,36 9293,23

Tabella 17–Consumo e costo di carburante.

CONSUMO PARCO AUTO MWh

Gasolio Benzina

62,0554 2,4012

66,5777 2,4012

56,0536 2,4012

Tabella 18 Consumo MWh del parco veicoli comunale

EMISSIONI PARCO AUTO tCO2/MWh

Gasolio Benzina

16,57 0,249

17,78 0,249

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

34

2013. Per ricavare i consumi si è utilizzato il prezzo medio di carburante fornito dal Ministero

Vista l’impossibilità di ricavare nel dettaglio il consumo esatto dei veicoli comunali e in

o di includere i consumi dei trasporti pubblici nell’ambito

GASOLIO

1.657,92

1.705,56

1.657,92

Fonte Ministero dello Sviluppo Economico

Benzina

litri costo

261 401,42

261 466,31

261 456,40

TOT.

64,4566

68,9789

58,4548

TOT.

16,819

18,029

Comune di Jerzu

2013

Figura

3.4.4 Illuminazione pubblica

Il territorio di Jerzu dispone di 991 corpi illuminati di varia tipologia. L’ufficio Comunale

competente sulla base dei propri archivi è riuscita a ricostruire

periodo compreso tra gli anni 2011

0

2

4

6

8

10

12

14

16

18

20

2011

Emissioni parco veicoli pubblicotCO2/MWh

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

14,97 0,249

Tabella 19 Emissioni parco veicoli comunale

Figura 6 -Emissione tCO2/MWh del parco veicoli Comunale

Illuminazione pubblica

Il territorio di Jerzu dispone di 991 corpi illuminati di varia tipologia. L’ufficio Comunale

competente sulla base dei propri archivi è riuscita a ricostruire una base dati completa per il

periodo compreso tra gli anni 2011-2013

2012 2013

Emissioni parco veicoli pubblico

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

35

15,219

Il territorio di Jerzu dispone di 991 corpi illuminati di varia tipologia. L’ufficio Comunale

una base dati completa per il

Comune di Jerzu

CABINA VIA ALFIERI

CABINA VIA OSPEDALE

CABINA SU FORREDDU

CABINA VIA UMBERTO

CABINA PELAU MANNU

CABINA SA SPADULA

CABINA S'INSERTURA

CABINA PELAEDDU

TOT.

Tabella

0,91%

17,36%

0,30%

12,51%

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

Figura 7 -Composizione corpi illuminanti

I. M

ET

ALL

ICI

25

0W

I. M

ET

ALL

ICI

40

0W

ALO

GE

NE

50

0W

FLU

OR

ES

CE

NT

I 5

8W

ME

RC

UR

IO

12

5W

SO

DIO

70

W

101

15

64

8 3 9 3 146 344

8 3 9 3 146 524

Tabella 20 – Numero corpi illuminanti suddivisi per tipologia

0,30%

14,73% 1,01%

52,88%

12,51%

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

36

SO

DIO

10

0W

SO

DIO

15

0W

I. M

ET

ALL

ICI

25

0W

65

2

69 67

45

38 12

172 124 2

I. METALLICI 400W

MERCURIO 125W

I. METALLICI 250W

SODIO 70W

ALOGENE 500W

SODIO 100W

FLUORESCENTI 58W

SODIO 150W

Comune di Jerzu

Figura 8 -Consumo di energia elettrica dell'illuminazione pubblica

MWH

2011 404

2012 472,

2013 392

Tabella

Come si evince dalla tabella i consumi di energia elettrica

2011 a 392.427 kWh del 2013, con una diminuzione di

Grazie all’acquisto di energia verde, le emissioni di CO

azzerate, con una diminuzione di emissioni inquinanti di

0

50

100

150

200

250

300

350

400

450

500

2011

Consumo Illuminazione Pubblica

MWh

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

Consumo di energia elettrica dell'illuminazione pubblica

CONSUMI ILLUMINAZIONE PUBBLICA

MWH tCO2 Risparmio

404,216 254,65608

472,497 0 297,67311

392,427 0 247,22901

Tabella 21 -Consumi ed emissioni dell'illuminazione pubblica

Come si evince dalla tabella i consumi di energia elettrica sono passati da 404.216 kWh del

a 392.427 kWh del 2013, con una diminuzione di 11789 kWh rispetto all’anno base.

Grazie all’acquisto di energia verde, le emissioni di CO2 per l’illuminazione

ione di emissioni inquinanti di 189.542,241 t CO

2012 2013

Consumo Illuminazione Pubblica

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

37

Risparmio tCO2

297,67311

247,22901

sono passati da 404.216 kWh del

kWh rispetto all’anno base.

per l’illuminazione pubblica si sono

t CO2

tot. MWh

Comune di Jerzu

3.5 Il settore privato

Il consumo privato è quello maggiormente energivoro, i principali ambiti si rilevazione sono

stati:

- Consumi elettrici privati

e aziendali.

- Consumi per il riscaldamento

altro tipo, ad esclusione della corrente elettrica,

o aziendale.

- Parco veicolare privato

relativi all’utilizzo di automobili all’interno del territorio di Jerzu.

3.5.1 Consumi elettrici privati

Figura

0

1000

2000

3000

4000

5000

6000

7000

2011

MWh

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

Il consumo privato è quello maggiormente energivoro, i principali ambiti si rilevazione sono

Consumi elettrici privati: in questa categoria rientrano i consumi di elettricità

Consumi per il riscaldamento: in questa categoria rientrano i consumi di carburante o di

altro tipo, ad esclusione della corrente elettrica, dedicati per il riscaldamento domestico

Parco veicolare privato: in questa categoria rientrano i consumi privati di carburante

relativi all’utilizzo di automobili all’interno del territorio di Jerzu.

Consumi elettrici privati

Figura 9 Consumi di energia elettrica da parte dei privati

2012 2013

tot. MWh consumati

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

38

Il consumo privato è quello maggiormente energivoro, i principali ambiti si rilevazione sono

di elettricità domestici

: in questa categoria rientrano i consumi di carburante o di

per il riscaldamento domestico

: in questa categoria rientrano i consumi privati di carburante

tot. MWh

Comune di Jerzu

ENERGIA ELETTRICA CONSUMATA 2011

TIPO DI

UTENZA

ENERGIA (M

AT

Industria 0

Usi domestici 0

Terziario 0

TOT. 0

TOT. MWh

t CO2/MWHE

Tabella

ENERGIA ELETTRICA CONSUMATA 2012

TIPO DI

UTENZA

ENERGIA

AT

Industria 0 587

Usi domestici 0

Terziario 0 206,

TOT. 0 794,135

TOT. MWH

t CO2/MWHE

Tabella

ENERGIA ELETTRICA CONSUMATA 2013

TIPO DI

UTENZA

ENERGIA (M

AT

Industria 0

Usi domestici 0

Terziario 0

TOT. 0

TOT. MWh

TOT. t

CO2/MWHE

Tabella

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

ENERGIA ELETTRICA CONSUMATA 2011

ENERGIA (MWh) CLIENTI (n°)

MT BT AT MT

584,288 168,241 0 3

0 3293,395 0 0

158,212 2375,600 0 1

742,5 5837,236 0 4

6579,736

4145,23368

Tabella 22 –Energia elettrica consumata nel 2011

ENERGIA ELETTRICA CONSUMATA 2012

ENERGIA (MWh) CLIENTI (n°)

MT BT AT MT

587,799 151,832 0 3

0 3362,647 0 0

206,336 2585,878 0 1

794,135 6100,357 0 4

6894,592

4343,52996

Tabella 23 -Energia elettrica consumata nel 2012

ENERGIA ELETTRICA CONSUMATA 2013

ENERGIA (MWh) CLIENTI (n°)

MT BT AT MT

579,842 144,470 0 3

0 3406,434 0 0

187,061 2407,967 0 1

766,903 5958,871 0 4

6725,774

4237,23762

Tabella 24 -Energia elettrica consumata nel 2013

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

39

CLIENTI (n°) TOT.

MWh BT

43 752,529

1.652 3293,395

277 2533,812

1972

CLIENTI (n°) TOT.

BT

52 739,631

1695 3362,647

283 2792,214

2030

CLIENTI (n°) TOT.

MWh BT

47 724,312

1.898 3406,434

294 2595,028

2239

Comune di Jerzu

Come di evince dai dati che precedono, i consumi di energia elettrica nel settore privato sono

aumentati dall’anno base di di 146,04mWh corrispondenti a 92

all’anno base.

3.5.2 Consumo privato di combustibile

I vettori maggiormente utilizzati in questo settore sono dati da legna da ardere, gasolio e GPL.

Determinare i consumi esatti di carburante all’interno del territorio risulta essere un obiettivo

difficilmente raggiungibile in quanto la maggior parte dei ci

esattezza ai propri consumi. Proprio per questo è stato ritenuto maggiormente attendibile

calcolare i consumi prendendo come base i bollettini di vendita di carburante all’interno della

Regione Sardegna diffusi dal MISE. A

consumo procapite di Gasolio per riscaldamento e Gpl su base regionale. Il consumo procapite

è poi stato moltiplicato per il numero di abitanti del Comune di Jerzu. Ad ogni quota procapite

è stata sottratta una quota di consumi non appartenente al settore in questione, che secondo gli

studi ENEA e dell’Università di Cagliari ammonta al 10% della quota totale di carburante

venduto in Sardegna.

MWh

tCO2/MWh

Tabella

In base all’approccio scelto per il calcolo delle emissioni, coerentemente con quanti previsto

dalle linee guida del PAES, sono stati esclusi dal conteggio i gas provenienti

combustione di biomassa o di biocombustibili in quanto ritenuti facenti parte del ciclo natu

del carbonio. Questo perché nella combustione viene rilasciata in atmosfera la stessa quantità

di carbonio assorbita durante la vita della pianta. La bio

conforme ai criteri di sostenibilità stabiliti dalla direttiva 2009/28/CE. Qualora la biomassa non

rispetti tali criteri, il fattore di emissione stimato e di 0,400 tCO

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

Come di evince dai dati che precedono, i consumi di energia elettrica nel settore privato sono

aumentati dall’anno base di di 146,04mWh corrispondenti a 92 t CO2/MWH

Consumo privato di combustibile

I vettori maggiormente utilizzati in questo settore sono dati da legna da ardere, gasolio e GPL.

Determinare i consumi esatti di carburante all’interno del territorio risulta essere un obiettivo

difficilmente raggiungibile in quanto la maggior parte dei cittadini non riesce a risalire con

esattezza ai propri consumi. Proprio per questo è stato ritenuto maggiormente attendibile

calcolare i consumi prendendo come base i bollettini di vendita di carburante all’interno della

Regione Sardegna diffusi dal MISE. Attraverso questi dati è stato possibile calcolare il

consumo procapite di Gasolio per riscaldamento e Gpl su base regionale. Il consumo procapite

è poi stato moltiplicato per il numero di abitanti del Comune di Jerzu. Ad ogni quota procapite

tta una quota di consumi non appartenente al settore in questione, che secondo gli

studi ENEA e dell’Università di Cagliari ammonta al 10% della quota totale di carburante

GASOLIO

1262,33 1401,901

337,042

Tabella 25 Consumi di carburante nel settore privato

In base all’approccio scelto per il calcolo delle emissioni, coerentemente con quanti previsto

dalle linee guida del PAES, sono stati esclusi dal conteggio i gas provenienti

combustione di biomassa o di biocombustibili in quanto ritenuti facenti parte del ciclo natu

nella combustione viene rilasciata in atmosfera la stessa quantità

di carbonio assorbita durante la vita della pianta. La biomassa in questione deve essere

conforme ai criteri di sostenibilità stabiliti dalla direttiva 2009/28/CE. Qualora la biomassa non

rispetti tali criteri, il fattore di emissione stimato e di 0,400 tCO2/MWh.

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

40

Come di evince dai dati che precedono, i consumi di energia elettrica nel settore privato sono

/MWHEin più rispetto

I vettori maggiormente utilizzati in questo settore sono dati da legna da ardere, gasolio e GPL.

Determinare i consumi esatti di carburante all’interno del territorio risulta essere un obiettivo

ttadini non riesce a risalire con

esattezza ai propri consumi. Proprio per questo è stato ritenuto maggiormente attendibile

calcolare i consumi prendendo come base i bollettini di vendita di carburante all’interno della

ttraverso questi dati è stato possibile calcolare il

consumo procapite di Gasolio per riscaldamento e Gpl su base regionale. Il consumo procapite

è poi stato moltiplicato per il numero di abitanti del Comune di Jerzu. Ad ogni quota procapite

tta una quota di consumi non appartenente al settore in questione, che secondo gli

studi ENEA e dell’Università di Cagliari ammonta al 10% della quota totale di carburante

GPL

1401,901

318,232

In base all’approccio scelto per il calcolo delle emissioni, coerentemente con quanti previsto

dalle linee guida del PAES, sono stati esclusi dal conteggio i gas provenienti dalla

combustione di biomassa o di biocombustibili in quanto ritenuti facenti parte del ciclo naturale

nella combustione viene rilasciata in atmosfera la stessa quantità

massa in questione deve essere

conforme ai criteri di sostenibilità stabiliti dalla direttiva 2009/28/CE. Qualora la biomassa non

Comune di Jerzu

3.5.3 Parco veicolare privato

Anno Auto Motocicli

2011 2266 186

Tabella

I dati forniti dall’Automobil Club Italia (ACI) indicano un parco veicolare

veicoli a motori.

I bollettini di vendita di carburante diffusi dal MISE indicano che il carburante maggiormente

venduto all’interno della Regione è il g

MISE si può stabilire che gasolio è il carburante più utilizzato per i trasporti privati seguito

dalla benzina. Anche i questionari inviati ad un campione della popolazione danno evidenza di

come nel territorio di Jerzu i veicoli alimentati a G

a benzina sono il 32%. Si può quindi dedurre con sicurezza che i maggiori consumi siano dati

dall’utilizzo del Gasolio. Si può dedurre che il percorso medio all’interno del territorio sia di

7500 Km/anno con un consumo medio di 14 Km/litro per i ve

Km/litro per i veicoli alimentati a benzina.

MWh

tCO2/MWh

Tabella

Il parco veicolare privato negli anni 2012

variazione pressoché ininfluente ai fini del calcolo IBE.

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

Parco veicolare privato

Motocicli Autobus Trasporti

Merci

Veicoli

Speciali

Trattori e

186 2 441 71

Tabella 26 -Parco veicolare privato –Fonte Dati ACI

I dati forniti dall’Automobil Club Italia (ACI) indicano un parco veicolare

I bollettini di vendita di carburante diffusi dal MISE indicano che il carburante maggiormente

della Regione è il gasolio. Dai bollettini di vendita di carburante diffusi dal

asolio è il carburante più utilizzato per i trasporti privati seguito

enzina. Anche i questionari inviati ad un campione della popolazione danno evidenza di

come nel territorio di Jerzu i veicoli alimentati a Gasolio siano il 68% mentre quelli ali

a benzina sono il 32%. Si può quindi dedurre con sicurezza che i maggiori consumi siano dati

utilizzo del Gasolio. Si può dedurre che il percorso medio all’interno del territorio sia di

7500 Km/anno con un consumo medio di 14 Km/litro per i veicoli alimentati a gasolio e di 11

Km/litro per i veicoli alimentati a benzina.

BENZINA GASOLIO

5973,644 10841,14

1487,437 2894,585

Tabella 27 Emissioni e consumo del parco veicolare privato

privato negli anni 2012-2013 è rimasto pressoché invariato, si è rilevata una

variazione pressoché ininfluente ai fini del calcolo IBE.

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

41

Trattori e

Altri Totale

10 2976

I dati forniti dall’Automobil Club Italia (ACI) indicano un parco veicolare composto da 2976

I bollettini di vendita di carburante diffusi dal MISE indicano che il carburante maggiormente

asolio. Dai bollettini di vendita di carburante diffusi dal

asolio è il carburante più utilizzato per i trasporti privati seguito

enzina. Anche i questionari inviati ad un campione della popolazione danno evidenza di

il 68% mentre quelli alimentati

a benzina sono il 32%. Si può quindi dedurre con sicurezza che i maggiori consumi siano dati

utilizzo del Gasolio. Si può dedurre che il percorso medio all’interno del territorio sia di

icoli alimentati a gasolio e di 11

GASOLIO

10841,14

2894,585

2013 è rimasto pressoché invariato, si è rilevata una

Comune di Jerzu

3.6 Bilancio energetico e delle emissioni

Di seguito sono riportate le tabelle di riepilogo del bilancio energetico comu

consumi e delle emissioni del territorio è stato effettuato secondo le indicazioni delle linee

guida, riferito all’anno 2011 che risulta essere l’anno base.

CONSUMO ENERGETICO FINALE (MWh)

2011

EDIFICI, ATTREZZATURE/IMPIANTI E INDUSTRIE

Edifici, attrezzature/impianti comunali

Edifici, attrezzature/impianti (non comunali)

Edifici residenziali

Illuminazione pubblica comunale

Industrie (escluse le industrie contemplate nel Sistema

europeo di scambio delle quote di emissione

Totale parziale edifici, attrezzature/impianti e industrie

TRASPORTI

Parco auto comunale

Trasporti pubblici

Trasporti privati e commerciali

Totale parziale trasporti

Totale

Figura 10–Template PAES sul consumo energetico fornito dalle linee guida JRC.

Emissioni di CO2 [t]/Emissioni equivalenti di CO2 [t]

2011

EDIFICI, ATTREZZATURE/IMPIANTI E INDUSTRIE

Edifici, attrezzature/impianti comunali

Edifici, attrezzature/impianti (non comunali)

Edifici residenziali

Illuminazione pubblica comunale

Industrie (escluse le industrie contemplate nel Sistema

europeo di scambio delle quote di emissione

Totale parziale edifici, attrezzature/impianti e industrie

TRASPORTI

Parco auto comunale

Trasporti pubblici

Trasporti privati e commerciali

Totale parziale trasporti

Totale

Figura 11–Template PAES sulle emissioni di CO

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

Bilancio energetico e delle emissioni

Di seguito sono riportate le tabelle di riepilogo del bilancio energetico comu

consumi e delle emissioni del territorio è stato effettuato secondo le indicazioni delle linee

guida, riferito all’anno 2011 che risulta essere l’anno base.

CONSUMO ENERGETICO FINALE (MWh)

Elettricità Gas liquido Diesel

EDIFICI, ATTREZZATURE/IMPIANTI E INDUSTRIE

Edifici, attrezzature/impianti comunali 175,487

195,000

Edifici, attrezzature/impianti (non comunali) 2533,812

3293,395 1401,901 1262,330

Illuminazione pubblica comunale 404,216

Industrie (escluse le industrie contemplate nel Sistema

europeo di scambio delle quote di emissione - ETS) 752,529

Totale parziale edifici, attrezzature/impianti e industrie 7159,439 1401,901 1457,330

Parco auto comunale

62,055

Trasporti privati e commerciali

10841,140

Totale parziale trasporti

10903,195

7159,439 1401,901 12360,525

Template PAES sul consumo energetico fornito dalle linee guida JRC.

Emissioni di CO2 [t]/Emissioni equivalenti di CO2 [t]

Elettricità Gas liquido Diesel

ATTREZZATURE/IMPIANTI E INDUSTRIE

Edifici, attrezzature/impianti comunali 110,557

52,065

Edifici, attrezzature/impianti (non comunali) 1596,302

2074,839 318,232 337,042

comunale 254,656

Industrie (escluse le industrie contemplate nel Sistema

europeo di scambio delle quote di emissione – ETS) 474,093

Totale parziale edifici, attrezzature/impianti e industrie 4510,447 318,232 389,107

Parco auto comunale

16,569

Trasporti privati e commerciali

2894,584

Totale parziale trasporti

2911,153

4510,447 318,232 3300,260

emplate PAES sulle emissioni di CO2 fornito dalle linee guida JRC.

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

42

Di seguito sono riportate le tabelle di riepilogo del bilancio energetico comunale, il calcolo dei

consumi e delle emissioni del territorio è stato effettuato secondo le indicazioni delle linee

Diesel Benzina TOTALE

195,000

370,487

2533,812

1262,330

5957,626

404,216

752,529

1457,330

10018,670

62,055 2,401 64,457

0,000

10841,140 5973,644 16814,784

10903,195 5976,045 16879,241

12360,525 5976,045 26897,911

Template PAES sul consumo energetico fornito dalle linee guida JRC.

Diesel Benzina TOTALE

52,065

162,622

1596,302

337,042

2730,113

254,656

474,093

389,107

5217,786

16,569 0,598 17,167

0,000

2894,584 1487,437 4382,022

2911,153 1488,035 4399,188

3300,260 1488,035 9616,974

fornito dalle linee guida JRC.

Comune di Jerzu

Nelle tabelle sottostanti sono indicate le variazioni dei consumi di energia e delle emissioni

inquinanti del territorio di Jerzu negli anni

Variazioni dei consumi negli anni successivi (MWH)

anno base

variazioni consumo energia elettrica anni succ. (COMUNE)

variazioni consumo energia elettrica anni succ. (ILLUMINAZIONE PUBBLICA)

Variazione consumi elettrici privati anni succ.

Consumi di carbutante anni succ. (Comune)

Consumi di carburante de parco veicoli comunale

Consumi MWh tot.

aumento di MWh rispetto all'anno base

aumento percentuale consumi

Quantità di MWh da ridurre entro il 2020

Variazioni di emissioni negli anni sucessivi (tCO2)

acquisto energia elettrica verde da parte del comune.

variazione emissioni di carburante negli edifici pubblici

variazione emissioni carburante parco veicolare comunale

variazione emissioni da consumi elettrici privati

diminuzioni emissioni rispetto all'anno

diminuzione percentuale emissioni

Quantità di emissioni da ridurre entro il 2020

Come si evince dalle tabelle soprastanti i consumi di energia negli anni successivi

base sono aumentati dello 0,82% ma grazie all’acquisto di energia verde da parte

dell’amministrazione comunale le emissioni di CO

energia verde rappresenta il 3,71 % di energia totale

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

Nelle tabelle sottostanti sono indicate le variazioni dei consumi di energia e delle emissioni

inquinanti del territorio di Jerzu negli anni successivi all’anno base.

Variazioni dei consumi negli anni successivi (MWH)

variazioni consumo energia elettrica anni succ. (COMUNE)

variazioni consumo energia elettrica anni succ. (ILLUMINAZIONE PUBBLICA)

consumi elettrici privati anni succ.

Consumi di carbutante anni succ. (Comune)

Consumi di carburante de parco veicoli comunale

h rispetto all'anno base

aumento percentuale consumi

Quantità di MWh da ridurre entro il 2020

Tabella 28 Riepilogo MWh

Variazioni di emissioni negli anni sucessivi (tCO2)

anno base

acquisto energia elettrica verde da parte del comune.

variazione emissioni di carburante negli edifici pubblici

variazione emissioni carburante parco veicolare comunale

variazione emissioni da consumi elettrici privati

Emissioni tot

diminuzioni emissioni rispetto all'anno base

diminuzione percentuale emissioni

Quantità di emissioni da ridurre entro il 2020

Tabella 29 Riepilogo tCO2

Come si evince dalle tabelle soprastanti i consumi di energia negli anni successivi

base sono aumentati dello 0,82% ma grazie all’acquisto di energia verde da parte

dell’amministrazione comunale le emissioni di CO2sono diminuite del 2,51%. L’acquisto di

energia verde rappresenta il 3,71 % di energia totale

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

43

Nelle tabelle sottostanti sono indicate le variazioni dei consumi di energia e delle emissioni

26897,911

-1,51

-11,789

146,038

95

-6,0018

27119,648

221,737

0,82%

-5601,319

9616,974

-356,835

25,365

-1,603

92,004

9375,906

-241,068

-2,51%

-1682,327

Come si evince dalle tabelle soprastanti i consumi di energia negli anni successivi all’anno

base sono aumentati dello 0,82% ma grazie all’acquisto di energia verde da parte

sono diminuite del 2,51%. L’acquisto di

Comune di Jerzu

anno

2011

2013

2020

Tabella 30 -Consumo totale di MWh e obiettivi da raggiungere entro il 2020

Vista la variazione in aumento dei consumi negli anni successivi all’anno

consumi dovranno diminuire di 5601,319 MWh .

anno

2011

2013

2020

Tabella 31 Emissione totale di CO2 e obiettivi da raggiungere entro il 2020

L’acquisto di energia verde negli anni successivi all’anno base ha determinato una notevole

diminuzione delle emissioni inquinanti, così facendo le emissioni inquinanti dovranno

diminuire di 1682,327 tCO2/MWh per rispettare gli obiettivi del 2020.

CONSUMO DI ENERGIA DEGLI AMBITI CONSIDERATI

EDIFICI, ATTREZZATURE/IMPIANTI E INDUSTRIE

Edifici, attrezzature/impianti comunali

Edifici, attrezzature/impianti (non comunali)

Edifici residenziali

Illuminazione pubblica comunale

Industrie (escluse le industrie contemplate nel Sistema

europeo di scambio delle quote di emissione

Totale parziale edifici, attrezzature/impianti e industrie

TRASPORTI

Parco auto comunale

Trasporti pubblici

Trasporti privati e commerciali

Totale parziale trasporti

Totale

Tabella

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

Consumi di MWH

MWh riduzione MWh

26897,911

27119,648

21518,329 -5601,319

Consumo totale di MWh e obiettivi da raggiungere entro il 2020

Vista la variazione in aumento dei consumi negli anni successivi all’anno base, entro il 2020, i

consumi dovranno diminuire di 5601,319 MWh .

Emissioni CO2

tCO2 riduzione tCO2

9616,974

9375,906

7693,5792 -1682,3268

Emissione totale di CO2 e obiettivi da raggiungere entro il 2020

L’acquisto di energia verde negli anni successivi all’anno base ha determinato una notevole

diminuzione delle emissioni inquinanti, così facendo le emissioni inquinanti dovranno

/MWh per rispettare gli obiettivi del 2020.

CONSUMO DI ENERGIA DEGLI AMBITI CONSIDERATI

EDIFICI, ATTREZZATURE/IMPIANTI E INDUSTRIE

Edifici, attrezzature/impianti comunali 1,38%

Edifici, attrezzature/impianti (non comunali) 9,42%

22,15%

Illuminazione pubblica comunale 1,50%

Industrie (escluse le industrie contemplate nel Sistema

europeo di scambio delle quote di emissione - ETS) 2,80%

Totale parziale edifici, attrezzature/impianti e industrie 37,25%

0,24%

0,00%

62,51%

62,75

100%

Tabella 32 Consumo di energia per ambito

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

44

Consumo totale di MWh e obiettivi da raggiungere entro il 2020

base, entro il 2020, i

Emissione totale di CO2 e obiettivi da raggiungere entro il 2020

L’acquisto di energia verde negli anni successivi all’anno base ha determinato una notevole

diminuzione delle emissioni inquinanti, così facendo le emissioni inquinanti dovranno

Comune di Jerzu

EMISSIONI DI CO2 DEI VETTORI ENERGETICI

Elettricità

Gasolio

Benzina

Gas Liquido

Tot.

Tabella 33

63%

CONSUMO MACRO AMBITI

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

Figura 12 Consumi pubblici e privati

EMISSIONI DI CO2 DEI VETTORI ENERGETICI

Elettricità 46,90%

Gasolio 34,20%

Benzina 15,47%

Gas Liquido 3,31%

Tot. 100%

33Pecentuale di emissioni di C02 dei vettori energetici

37%

63%

CONSUMO MACRO AMBITI

attrezzature/impianti e industrie trasporti

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

45

EMISSIONI DI CO2 DEI VETTORI ENERGETICI

Comune di Jerzu

Figura 13

Nel territorio di Jerzu i consumi di elettricità sono quelli che determinano la maggior parte

delle emissioni inquinanti. Tuttavia i vettori energetici del tipo fossile son

53% delle emissioni inquinanti.

Gasolio

34%

Benzina

16%

EMISSIONI INQUINATI DEI VETTORI ENERGETICI

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

13 Percentuali di emissione di C02 dei vettori energetici

Nel territorio di Jerzu i consumi di elettricità sono quelli che determinano la maggior parte

delle emissioni inquinanti. Tuttavia i vettori energetici del tipo fossile sono responsabili del

53% delle emissioni inquinanti.

Benzina

Gas Liquido

3%

EMISSIONI INQUINATI DEI VETTORI ENERGETICI

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

46

Nel territorio di Jerzu i consumi di elettricità sono quelli che determinano la maggior parte

o responsabili del

Elettricità

47%

EMISSIONI INQUINATI DEI VETTORI ENERGETICI

Comune di Jerzu

4 MONITORAGGIO

I firmatari del Patto dei Sindaci sono tenuti a presentare una “Relazione di Attuazione” ogni

secondo anno successivo alla presentazione del PAES per scopi di valutazione,

verifica. Tale Relazione di Attuazione deve includere un inventario aggiornato delle emissioni

di CO2. La Comunità Europea invita le autorità locali a compilare gli inventari delle emissioni

di CO2 annualmente. Tuttavia, se l’autorità locale

troppa pressione sulle risorse umane o finanziarie, può decidere di effettuarli a intervalli

temporali più grandi. Le autorità locali sono invitate a elaborare IME e presentarlo almeno

ogni quattro anni, ovvero presentare alternativamente ogni due anni una “Relazione di

Attuazione”

La Relazione di Attuazione contiene informazioni quantificate sulle misure messe in atto, i

loro effetti sul consumo energetico e sulle emissioni di CO

attuazione del PAES, includendo misure correttive e preventive ove richiesto.

In ottemperanza a tutto ciò il Comune di Jerzu intende predisporre un sistema di controllo e

monitoraggio, altamente informatizzato, capace di individuare con precisione i consumi

emissioni all’interno del proprio territorio.

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

MONITORAGGIO

I firmatari del Patto dei Sindaci sono tenuti a presentare una “Relazione di Attuazione” ogni

secondo anno successivo alla presentazione del PAES per scopi di valutazione,

verifica. Tale Relazione di Attuazione deve includere un inventario aggiornato delle emissioni

La Comunità Europea invita le autorità locali a compilare gli inventari delle emissioni

annualmente. Tuttavia, se l’autorità locale ritiene che tali interventi regolari mettano

troppa pressione sulle risorse umane o finanziarie, può decidere di effettuarli a intervalli

temporali più grandi. Le autorità locali sono invitate a elaborare IME e presentarlo almeno

presentare alternativamente ogni due anni una “Relazione di

La Relazione di Attuazione contiene informazioni quantificate sulle misure messe in atto, i

loro effetti sul consumo energetico e sulle emissioni di CO2e un’analisi dei processi di

tuazione del PAES, includendo misure correttive e preventive ove richiesto.

In ottemperanza a tutto ciò il Comune di Jerzu intende predisporre un sistema di controllo e

monitoraggio, altamente informatizzato, capace di individuare con precisione i consumi

emissioni all’interno del proprio territorio.

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

47

I firmatari del Patto dei Sindaci sono tenuti a presentare una “Relazione di Attuazione” ogni

secondo anno successivo alla presentazione del PAES per scopi di valutazione, monitoraggio e

verifica. Tale Relazione di Attuazione deve includere un inventario aggiornato delle emissioni

La Comunità Europea invita le autorità locali a compilare gli inventari delle emissioni

ritiene che tali interventi regolari mettano

troppa pressione sulle risorse umane o finanziarie, può decidere di effettuarli a intervalli

temporali più grandi. Le autorità locali sono invitate a elaborare IME e presentarlo almeno

presentare alternativamente ogni due anni una “Relazione di

La Relazione di Attuazione contiene informazioni quantificate sulle misure messe in atto, i

e un’analisi dei processi di

tuazione del PAES, includendo misure correttive e preventive ove richiesto.

In ottemperanza a tutto ciò il Comune di Jerzu intende predisporre un sistema di controllo e

monitoraggio, altamente informatizzato, capace di individuare con precisione i consumi e le

Comune di Jerzu

5 PIANO D’AZIONE PER L’ENERGIA SOSTENIBILE

5.1 Panoramica generale

Le azioni scelte dal Comune di Jerzu per raggiungere gli obiettivi previsti dal PAES derivano da un

attento studio dei suoi tecnici sulla realtà energetica e ambientale del territorio.

Le azioni previste dall’amministrazione si differenziano in due tipol

• Dirette: con questa tipologia di azione si attuano modifiche strutturali a impianti e strutture per

abbassarne il consumo energetico e diminuirne il fattore inquinante, calcolando con precisione

l’entità dei benefici che questa apporta in termini di

inquinanti. Questa tipologia di azione è quella che nell’immediato produce maggiori effetti.

• Indirette: con questa tipologia di azione si coinvolgono cittadini e stakeholder con il fine di

creare un ambiente eticamente pi

indirette spesso portano a dei benefici difficilmente calcolabili anteriormente, poiché dominate

da fattori soggettivi dei singoli cittadini che possono essere misurate solo posteriormente

attraverso un continuo monitoraggio del territorio

L’Amministrazione Comunale si propone attraverso il “P

fissati dalla Comunità Europea e di superarli in maniera apprezzabile nel medio e lungo periodo

attraverso le azioni indirette messe in atto nel territorio.

Per tale motivo l’apporto delle azioni indirette in termini quantit

anche se queste saranno presenti come impegno preso con i cittadini.

L’amministrazione comunale pensa che solo un cambiamento culturale generale possa creare nel lungo

periodo ampi benefici sotto l’aspetto energetico

comunale si prefigge questo scopo

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

IANO D’AZIONE PER L’ENERGIA SOSTENIBILE

Panoramica generale

Le azioni scelte dal Comune di Jerzu per raggiungere gli obiettivi previsti dal PAES derivano da un

attento studio dei suoi tecnici sulla realtà energetica e ambientale del territorio.

Le azioni previste dall’amministrazione si differenziano in due tipologie:

: con questa tipologia di azione si attuano modifiche strutturali a impianti e strutture per

abbassarne il consumo energetico e diminuirne il fattore inquinante, calcolando con precisione

l’entità dei benefici che questa apporta in termini di risparmio energetico ed esalazioni

inquinanti. Questa tipologia di azione è quella che nell’immediato produce maggiori effetti.

: con questa tipologia di azione si coinvolgono cittadini e stakeholder con il fine di

creare un ambiente eticamente più sensibile ai problemi energetici ed ambientali.Le azioni

portano a dei benefici difficilmente calcolabili anteriormente, poiché dominate

da fattori soggettivi dei singoli cittadini che possono essere misurate solo posteriormente

so un continuo monitoraggio del territorio

L’Amministrazione Comunale si propone attraverso il “Piano d’ Azione” di raggiungere gli obiettivi

fissati dalla Comunità Europea e di superarli in maniera apprezzabile nel medio e lungo periodo

attraverso le azioni indirette messe in atto nel territorio.

Per tale motivo l’apporto delle azioni indirette in termini quantitativi non verrà conteggiato nel PAES,

anche se queste saranno presenti come impegno preso con i cittadini.

L’amministrazione comunale pensa che solo un cambiamento culturale generale possa creare nel lungo

periodo ampi benefici sotto l’aspetto energetico e ambientale, con le azioni indirette l’amministrazione

comunale si prefigge questo scopo.

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

48

Le azioni scelte dal Comune di Jerzu per raggiungere gli obiettivi previsti dal PAES derivano da un

: con questa tipologia di azione si attuano modifiche strutturali a impianti e strutture per

abbassarne il consumo energetico e diminuirne il fattore inquinante, calcolando con precisione

risparmio energetico ed esalazioni

inquinanti. Questa tipologia di azione è quella che nell’immediato produce maggiori effetti.

: con questa tipologia di azione si coinvolgono cittadini e stakeholder con il fine di

ù sensibile ai problemi energetici ed ambientali.Le azioni

portano a dei benefici difficilmente calcolabili anteriormente, poiché dominate

da fattori soggettivi dei singoli cittadini che possono essere misurate solo posteriormente

di raggiungere gli obiettivi

fissati dalla Comunità Europea e di superarli in maniera apprezzabile nel medio e lungo periodo

ativi non verrà conteggiato nel PAES,

L’amministrazione comunale pensa che solo un cambiamento culturale generale possa creare nel lungo

, con le azioni indirette l’amministrazione

Comune di Jerzu

5.2 Azioni

Az. 1

INTERVENTI DI SOSTITUZIONE DI APPARECCHI LUMINOSI, LAMPADE E

Tipologia di azione

Premessa

Il parco lampade presente nel territorio è composto quasi interamente da lampade di vecchi

generazione. La caratteristica principale di tali lampade sono la bassa qualità

nell’illuminazione e gli alti costi di gestione.

alla riduzione dei consumi energetici e

pubblica.

Descrizione

In tale azione si prevede la sostituzione delle lampade di vecchia generazione con lampade a

LED di ultima generazione. Caratteristica principale di

maggiore durata e la migliore illuminazione. Inoltre si verificherà l’adeguatezza della

posizione dei punti illuminanti per migliorare quanto più possibile la visibilità del centro

urbano nelle ore notturne e diminuire l

Riduzione di emissioni.

Risparmio energetico

Costo

Tempo di realizzazione

Modalità di finanziamento

Attori coinvolti

Indicatori di monitoraggio

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

INTERVENTI DI SOSTITUZIONE DI APPARECCHI LUMINOSI, LAMPADE E

LINEE DI DISTRIBUZIONE.

Diretta

presente nel territorio è composto quasi interamente da lampade di vecchi

generazione. La caratteristica principale di tali lampade sono la bassa qualità

nell’illuminazione e gli alti costi di gestione. Risulta quindi necessario un intervento mirato

riduzione dei consumi energetici e il miglioramento del servizio di illuminazione

In tale azione si prevede la sostituzione delle lampade di vecchia generazione con lampade a

LED di ultima generazione. Caratteristica principale di tali lampade è il minor consumo, la

maggiore durata e la migliore illuminazione. Inoltre si verificherà l’adeguatezza della

posizione dei punti illuminanti per migliorare quanto più possibile la visibilità del centro

urbano nelle ore notturne e diminuire l’inquinamento luminoso.

133,621 tCO2/MWh

212,096 MWH

36066€

2014-2020

Fondi comunali, con eventuali ag

pubbliche.

Comune, Esco e imprese

Contatori dei consumi elettrici.

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

49

INTERVENTI DI SOSTITUZIONE DI APPARECCHI LUMINOSI, LAMPADE E

presente nel territorio è composto quasi interamente da lampade di vecchia

generazione. La caratteristica principale di tali lampade sono la bassa qualità

Risulta quindi necessario un intervento mirato

il miglioramento del servizio di illuminazione

In tale azione si prevede la sostituzione delle lampade di vecchia generazione con lampade a

tali lampade è il minor consumo, la

maggiore durata e la migliore illuminazione. Inoltre si verificherà l’adeguatezza della

posizione dei punti illuminanti per migliorare quanto più possibile la visibilità del centro

Fondi comunali, con eventuali agevolazioni

Contatori dei consumi elettrici.

Comune di Jerzu

Az. 2

INTERVENTI DI SOSTITUZIONE CALDAIE IN EDIFICI PUBBLICI DI

Tipologia di azione

Premessa

Negli edifici comunali sono presenti vecchie tipologie di caldaie a gasolio, utilizzate

prevalentemente per il riscaldamento di ambienti. Questa tipologia di caldaia è altamente

inquinante, inoltre è caratterizzata da alti consumi di carburante con il cons

di esalazioni inquinanti.

Descrizione

In tale azione è prevista la sostituzione di 4 caldaie in 4 edifici comunali (scuola materna,

scuola elementare, scuola media, municipio). L’intervento prevede l’installazione di caldaie

a condensazione di ultima generazione. Queste sono caratterizzate da bassi consumi e da alti

rendimenti termodinamici, nonché da minori emissioni inquinanti rispetto alle caldaie

classiche.

• Municipio: Caldaia a condensazione da

• Scuola Materna: Caldaia a conden

• Scuola Elementare: Caldaia a condensazione da

• Scuola Media: Caldaia a condensazione da

Riduzione di emissioni

Risparmio energetico atteso

Costo

Tempo di realizzazione

Modalità di finanziamento

Attori coinvolti

Indicatori di monitoraggio

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

INTERVENTI DI SOSTITUZIONE CALDAIE IN EDIFICI PUBBLICI DI

PROPRIETA’ COMUNALE.

Diretta

Negli edifici comunali sono presenti vecchie tipologie di caldaie a gasolio, utilizzate

prevalentemente per il riscaldamento di ambienti. Questa tipologia di caldaia è altamente

inquinante, inoltre è caratterizzata da alti consumi di carburante con il cons

In tale azione è prevista la sostituzione di 4 caldaie in 4 edifici comunali (scuola materna,

scuola elementare, scuola media, municipio). L’intervento prevede l’installazione di caldaie

one di ultima generazione. Queste sono caratterizzate da bassi consumi e da alti

rendimenti termodinamici, nonché da minori emissioni inquinanti rispetto alle caldaie

Municipio: Caldaia a condensazione da 166 kWh

Scuola Materna: Caldaia a condensazione da 178 kWh

Scuola Elementare: Caldaia a condensazione da 335 kWh

Scuola Media: Caldaia a condensazione da 335 kWh

2, 403 tCO2/MWh

Risparmio energetico atteso 9 MWh

158.500 €

2014-2020

Fondi comunali, con eventuali ag

pubbliche.

Studi di progettazione, Comune, imprese e

fornitori.

Manutenzione programmata preventiva

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

50

INTERVENTI DI SOSTITUZIONE CALDAIE IN EDIFICI PUBBLICI DI

Negli edifici comunali sono presenti vecchie tipologie di caldaie a gasolio, utilizzate

prevalentemente per il riscaldamento di ambienti. Questa tipologia di caldaia è altamente

inquinante, inoltre è caratterizzata da alti consumi di carburante con il conseguente aumento

In tale azione è prevista la sostituzione di 4 caldaie in 4 edifici comunali (scuola materna,

scuola elementare, scuola media, municipio). L’intervento prevede l’installazione di caldaie

one di ultima generazione. Queste sono caratterizzate da bassi consumi e da alti

rendimenti termodinamici, nonché da minori emissioni inquinanti rispetto alle caldaie

Fondi comunali, con eventuali agevolazioni

Studi di progettazione, Comune, imprese e

Manutenzione programmata preventiva

Comune di Jerzu

Az. 3

INTERVENTI DI INSTALLAZIONEIMPIANTI FOTOVOLTAICI SULLE

COPERTURE DEGLI EDIFICI PUBBLICI DI PROPRIETA’ COMUNALE.

Tipologia di azione

Premessa

Attraverso quest’azione il Comune di Jerzu si impegna attivamente nell’utilizzo di energia

rinnovabile, attivando una serie di attività che entrano nell’ambito di efficientamento

energetico del territorio di Jerzu.

Descrizione

La presente azione prevede l’installazione di 4 impianti fotovoltaici. Gli edifici scelti per

tali attività sono: Municipio, Scuola Materna, Scuola Elementare, Scuola Media.

prodotta verrà ceduta al territorio di Jerzu.

• Municipio: impianto fotov

• Scuola Materna: impianto fotovoltaico da 1

• Scuola Elementare: impianto fotovoltaico da 15

• Scuola Media: impianto fotovoltaico da 15

Riduzione di emissioni

Risparmio energetico atteso

Costo

Tempo di realizzazione

Modalità di finanziamento

Attori coinvolti

Indicatori di monitoraggio

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

INSTALLAZIONEIMPIANTI FOTOVOLTAICI SULLE

COPERTURE DEGLI EDIFICI PUBBLICI DI PROPRIETA’ COMUNALE.

Diretta

Attraverso quest’azione il Comune di Jerzu si impegna attivamente nell’utilizzo di energia

serie di attività che entrano nell’ambito di efficientamento

del territorio di Jerzu.

La presente azione prevede l’installazione di 4 impianti fotovoltaici. Gli edifici scelti per

tali attività sono: Municipio, Scuola Materna, Scuola Elementare, Scuola Media.

prodotta verrà ceduta al territorio di Jerzu.

oltaico da 15 kW;

Scuola Materna: impianto fotovoltaico da 15 kW;

are: impianto fotovoltaico da 15 kW;

dia: impianto fotovoltaico da 15 kW;

52,038 tCO2/MWh

Risparmio energetico atteso 82,6 MWh

160.000€

2014-2020

Fondi comunali, con eventuali agevolazioni

statali.

Studi di progettazione, Comune, Imprese

private.

Manutenzione programmata preventiva.

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

51

INSTALLAZIONEIMPIANTI FOTOVOLTAICI SULLE

COPERTURE DEGLI EDIFICI PUBBLICI DI PROPRIETA’ COMUNALE.

Attraverso quest’azione il Comune di Jerzu si impegna attivamente nell’utilizzo di energia

serie di attività che entrano nell’ambito di efficientamento

La presente azione prevede l’installazione di 4 impianti fotovoltaici. Gli edifici scelti per

tali attività sono: Municipio, Scuola Materna, Scuola Elementare, Scuola Media. L’energia

Fondi comunali, con eventuali agevolazioni

Studi di progettazione, Comune, Imprese

Manutenzione programmata preventiva.

Comune di Jerzu

Az. 4

INTERVENTO DI INSTALLAZIONE IMPIANTO MINI

Tipologia di azione

Premessa

L’impianto mini-eolico consiste in un aerogeneratore di piccola taglia adatto ad un uso

domestico od a piccole attività od a piccoli gruppi di utenze. Oltre

vantaggi del mini-eolico sono: la capacità di operare con regimi di vento inferiori rispetto a

quelli necessari al funzionamento di un eolico industriale, il basso inquinamento acustico e il

basso impatto ambientale, per via dell

utilizzata, ossia il vento, la produzione di energia elettrica avviene in maniera costante e

infinita, in ogni periodo dell’anno e indipendentemente dalle condizioni metereologiche.

Tramite il mini-eolico, l’energia cinetica del vento viene trasformata in energia meccanica, e

a sua volta in energia elettrica. È dunque una fonte di energia pulita, in quanto non produce

emissioni dannose per l’uomo e l’ambiente.

Il Comune di Jerzu intende, in questo

che il suo territorio prevalentemente collinare è molto adatto all’intervento, in termini di

sfruttamento della risorsa eolica. Il Comune intende altresì sensibilizzare la popolazione

sulla possibilità di produrre ed utilizzare energia pulita, e avvalersi di tutte le risorse in tema

di fonti di energia rinnovabile.

Descrizione

Il Comune di Jerzu intende installare uno o pi

anemometrica delle aree comunali p

sensibilizzazione ed informazione, per spiegare e far conoscere alla popolazione locale

l’insieme di vantaggi derivanti da tale azione, sia in termini ecologici e ambientali, sia in

termini di risparmio economico. Gli attori locali sono fondamentali nel processo di riduzione

delle emissioni di CO2 e di sviluppo della produzione delle energie rinnovabili; perciò la

campagna di sensibilizzazione cercherà di coinvolgere, oltre alle singole famiglie, anche le

aziende agricole e agrituristiche del Comune, cosicché anche le piccole imprese economiche

del territorio possano trarre un vantaggio diretto dal progetto.

Riduzione di emissioni

Risparmio energetico atteso

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

INTERVENTO DI INSTALLAZIONE IMPIANTO MINI-EOLICO.

Diretta

eolico consiste in un aerogeneratore di piccola taglia adatto ad un uso

domestico od a piccole attività od a piccoli gruppi di utenze. Oltre alla dimensione ridotta, i

eolico sono: la capacità di operare con regimi di vento inferiori rispetto a

quelli necessari al funzionamento di un eolico industriale, il basso inquinamento acustico e il

basso impatto ambientale, per via delle sue dimensioni; inoltre, grazie al tipo di fonte

utilizzata, ossia il vento, la produzione di energia elettrica avviene in maniera costante e

infinita, in ogni periodo dell’anno e indipendentemente dalle condizioni metereologiche.

l’energia cinetica del vento viene trasformata in energia meccanica, e

a sua volta in energia elettrica. È dunque una fonte di energia pulita, in quanto non produce

emissioni dannose per l’uomo e l’ambiente.

Il Comune di Jerzu intende, in questo modo,realizzare un impianto minieolico, considerando

che il suo territorio prevalentemente collinare è molto adatto all’intervento, in termini di

sfruttamento della risorsa eolica. Il Comune intende altresì sensibilizzare la popolazione

i produrre ed utilizzare energia pulita, e avvalersi di tutte le risorse in tema

di fonti di energia rinnovabile.

Il Comune di Jerzu intende installare uno o più impianti minieolici, dopo un’adeguata analisi

anemometrica delle aree comunali più ventilate. Il Comune promuoverà attività di

sensibilizzazione ed informazione, per spiegare e far conoscere alla popolazione locale

l’insieme di vantaggi derivanti da tale azione, sia in termini ecologici e ambientali, sia in

ico. Gli attori locali sono fondamentali nel processo di riduzione

e di sviluppo della produzione delle energie rinnovabili; perciò la

campagna di sensibilizzazione cercherà di coinvolgere, oltre alle singole famiglie, anche le

de agricole e agrituristiche del Comune, cosicché anche le piccole imprese economiche

del territorio possano trarre un vantaggio diretto dal progetto.

107,10 tCO2/MWh

Risparmio energetico atteso 170 MWh

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

52

EOLICO.

eolico consiste in un aerogeneratore di piccola taglia adatto ad un uso

alla dimensione ridotta, i

eolico sono: la capacità di operare con regimi di vento inferiori rispetto a

quelli necessari al funzionamento di un eolico industriale, il basso inquinamento acustico e il

e sue dimensioni; inoltre, grazie al tipo di fonte

utilizzata, ossia il vento, la produzione di energia elettrica avviene in maniera costante e

infinita, in ogni periodo dell’anno e indipendentemente dalle condizioni metereologiche.

l’energia cinetica del vento viene trasformata in energia meccanica, e

a sua volta in energia elettrica. È dunque una fonte di energia pulita, in quanto non produce

modo,realizzare un impianto minieolico, considerando

che il suo territorio prevalentemente collinare è molto adatto all’intervento, in termini di

sfruttamento della risorsa eolica. Il Comune intende altresì sensibilizzare la popolazione

i produrre ed utilizzare energia pulita, e avvalersi di tutte le risorse in tema

impianti minieolici, dopo un’adeguata analisi

iù ventilate. Il Comune promuoverà attività di

sensibilizzazione ed informazione, per spiegare e far conoscere alla popolazione locale

l’insieme di vantaggi derivanti da tale azione, sia in termini ecologici e ambientali, sia in

ico. Gli attori locali sono fondamentali nel processo di riduzione

e di sviluppo della produzione delle energie rinnovabili; perciò la

campagna di sensibilizzazione cercherà di coinvolgere, oltre alle singole famiglie, anche le

de agricole e agrituristiche del Comune, cosicché anche le piccole imprese economiche

Comune di Jerzu

Costo

Tempo di realizzazione

Modalità di finanziamento

Attori coinvolti

Indicatori di monitoraggio

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

250.000 €

2014-2020

Fondi comunali, con eventuali ag

pubbliche.

Comune, imprese fornitrici ed installatrici.

MWh/anno

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

53

Fondi comunali, con eventuali agevolazioni

Comune, imprese fornitrici ed installatrici.

Comune di Jerzu

Az. 5

INTERVENTO DI

Tipologia di azione

Premessa

Il Comune di Jerzu per abbattere in maniera significativa i costi di energia elettrica della

cittadinanza e per creare migliori condizioni ambientali intende impegnarsi per la

realizzazione di un parco eolico. Inoltre i cittadini stessi, attraverso la compilazione dei

questionari sul consumo di energia inoltrati dal Comune, hanno suggerito la costituzione di

un parco eolico come soluzione ai problemi energetici del territorio.

Descrizione

Con la presente l’amministrazione comunale intende, dopo un attento studio di fattibilità

tecnica ambientale, dar vita ad una gara di appalto per la creazione di un parco eolico. Si

cercherà attraverso la preventiva consultazione di professionisti del sett

soluzioni migliori per la creazione del progetto e della gara di appalto sotto l’aspetto tecnico

ed economico.

Riduzione di emissioni

Risparmio energetico atteso

Costo

Tempo di realizzazione

Modalità di finanziamento

Attori coinvolti

Indicatori di monitoraggio

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

RVENTO DI COSTRUZIONE PARCO EOLICO.

Diretta

Il Comune di Jerzu per abbattere in maniera significativa i costi di energia elettrica della

cittadinanza e per creare migliori condizioni ambientali intende impegnarsi per la

di un parco eolico. Inoltre i cittadini stessi, attraverso la compilazione dei

questionari sul consumo di energia inoltrati dal Comune, hanno suggerito la costituzione di

un parco eolico come soluzione ai problemi energetici del territorio.

Con la presente l’amministrazione comunale intende, dopo un attento studio di fattibilità

tecnica ambientale, dar vita ad una gara di appalto per la creazione di un parco eolico. Si

cercherà attraverso la preventiva consultazione di professionisti del sett

soluzioni migliori per la creazione del progetto e della gara di appalto sotto l’aspetto tecnico

3465 tCO2/MWh

Risparmio energetico atteso 5500 MWh

Ca. 3000 €/kW

2014-2020

Fondi comunali, con eventuali ag

pubbliche.

Comune, imprese fornitrici ed installatrici

studi di progettazione.

MWh/anno

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

54

EOLICO.

Il Comune di Jerzu per abbattere in maniera significativa i costi di energia elettrica della

cittadinanza e per creare migliori condizioni ambientali intende impegnarsi per la

di un parco eolico. Inoltre i cittadini stessi, attraverso la compilazione dei

questionari sul consumo di energia inoltrati dal Comune, hanno suggerito la costituzione di

Con la presente l’amministrazione comunale intende, dopo un attento studio di fattibilità

tecnica ambientale, dar vita ad una gara di appalto per la creazione di un parco eolico. Si

cercherà attraverso la preventiva consultazione di professionisti del settore di trovare le

soluzioni migliori per la creazione del progetto e della gara di appalto sotto l’aspetto tecnico

Fondi comunali, con eventuali agevolazioni

Comune, imprese fornitrici ed installatrici,

Comune di Jerzu

Az.6

EFFICIENTAMENTO

Tipologia di azione

Premessa

Al fine di diminuire i consumi energetici e le relative emissioni inquinanti, il Comune si

propone di effettuare una serie di azioni mirate al miglioramento delle condizioni strutturali

degli edifici pubblici.Tali opere contribuiranno a diminuire apprezzab

gestione e manutenzione degli immobili, nonché ad aumentare l’efficienza energetica

Descrizione

Con la presente si intende migliore la capacità di coibentazione degli immobili comunali,

attraverso una serie di interventi mirati ad iso

pubblici. Tali interventi saranno caratterizzati dall’installazione negli immobili di sistemi di

isolamento a cappotto. Questo sistema consiste nell’applicare materiale isolante all’esterno

delle pareti degli immobili. Inoltre si intende sostituire i vecchi infissi delle strutture con

nuovi infissi ad alto potere isolante.

Gli edifici che saranno oggetto di tali interventi saranno:

• Scuola materna

• Scuola elementare

• Scuola media

• Municipio

Riduzione di emissioni

Risparmio energetico atteso

Costo

Tempo di realizzazione

Modalità di finanziamento

Attori coinvolti

Indicatori di monitoraggio

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

EFFICIENTAMENTO STRUTTURALE DEGLI EDIFICI PUBBLICI.

diretta

Al fine di diminuire i consumi energetici e le relative emissioni inquinanti, il Comune si

propone di effettuare una serie di azioni mirate al miglioramento delle condizioni strutturali

degli edifici pubblici.Tali opere contribuiranno a diminuire apprezzabilmente i costi di

gestione e manutenzione degli immobili, nonché ad aumentare l’efficienza energetica

Con la presente si intende migliore la capacità di coibentazione degli immobili comunali,

attraverso una serie di interventi mirati ad isolare meglio l’involucro strutturale degli edifici

pubblici. Tali interventi saranno caratterizzati dall’installazione negli immobili di sistemi di

isolamento a cappotto. Questo sistema consiste nell’applicare materiale isolante all’esterno

li immobili. Inoltre si intende sostituire i vecchi infissi delle strutture con

nuovi infissi ad alto potere isolante.

Gli edifici che saranno oggetto di tali interventi saranno:

N.D.

Risparmio energetico atteso N.D.

600.000

2014-2020

Fondi comunali, con eventuali ag

pubbliche.

Comune, studi di progettazione, imprese

private.

Audit interno

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

55

STRUTTURALE DEGLI EDIFICI PUBBLICI.

Al fine di diminuire i consumi energetici e le relative emissioni inquinanti, il Comune si

propone di effettuare una serie di azioni mirate al miglioramento delle condizioni strutturali

ilmente i costi di

gestione e manutenzione degli immobili, nonché ad aumentare l’efficienza energetica

Con la presente si intende migliore la capacità di coibentazione degli immobili comunali,

lare meglio l’involucro strutturale degli edifici

pubblici. Tali interventi saranno caratterizzati dall’installazione negli immobili di sistemi di

isolamento a cappotto. Questo sistema consiste nell’applicare materiale isolante all’esterno

li immobili. Inoltre si intende sostituire i vecchi infissi delle strutture con

Fondi comunali, con eventuali agevolazioni

Comune, studi di progettazione, imprese

Comune di Jerzu

Az. 7

CREAZIONE DI UN SISTEMA DI MONITORAGGIO TRAMITE SISTEMA

INFORMATIVO TERRITORIALE (GIS)

Tipologia di azione

Premessa

Il Comune di Jerzu prevede la creazione di un sistema informativo territoriale denominato

“GIS”, al fine di avere un controllo migliore del territorio e compiere azioni efficaci nella

trasformazione del territorio secondo

perseguimento del risparmio energetico e del monitoraggio energetico nelle reti

infrastrutturali e, nel dettaglio, nei singoli organismi edilizi

Descrizione

Con la presente azione si prevede la creazione di una postazione GIS dalla

possibile verificare la situazione reale del patrimonio edilizio e infrastrutturale esistente con

particolare attenzione agli interventi di efficientamento energetico.

Riduzione di emissioni

Risparmio energetico atteso

Costo

Tempo di realizzazione

Modalità di finanziamento

Attori coinvolti

Indicatori di monitoraggio

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

CREAZIONE DI UN SISTEMA DI MONITORAGGIO TRAMITE SISTEMA

INFORMATIVO TERRITORIALE (GIS)

Diretta

Il Comune di Jerzu prevede la creazione di un sistema informativo territoriale denominato

“GIS”, al fine di avere un controllo migliore del territorio e compiere azioni efficaci nella

trasformazione del territorio secondo modelli di sviluppo sostenibile con il fine ultimo del

perseguimento del risparmio energetico e del monitoraggio energetico nelle reti

infrastrutturali e, nel dettaglio, nei singoli organismi edilizi

Con la presente azione si prevede la creazione di una postazione GIS dalla

possibile verificare la situazione reale del patrimonio edilizio e infrastrutturale esistente con

particolare attenzione agli interventi di efficientamento energetico.

N.D.

Risparmio energetico atteso N.D.

80.000 €

2014-2020

Fondi comunali, con eventuali ag

pubbliche.

Comune, studi di progettazione, imprese

private.

Controllo, attraverso il sistema GIS

nella presente, finalizzato alla creazione di

report periodici.

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

56

CREAZIONE DI UN SISTEMA DI MONITORAGGIO TRAMITE SISTEMA

Il Comune di Jerzu prevede la creazione di un sistema informativo territoriale denominato

“GIS”, al fine di avere un controllo migliore del territorio e compiere azioni efficaci nella

n il fine ultimo del

perseguimento del risparmio energetico e del monitoraggio energetico nelle reti

Con la presente azione si prevede la creazione di una postazione GIS dalla quale sia

possibile verificare la situazione reale del patrimonio edilizio e infrastrutturale esistente con

Fondi comunali, con eventuali agevolazioni

Comune, studi di progettazione, imprese

Controllo, attraverso il sistema GIS descritto

nella presente, finalizzato alla creazione di

Comune di Jerzu

Az. 8

ATTIVITA’ EDUCATIVE NELLE SCUOLE

Tipologia di azione

Premessa

L’amministrazione crede che per ottenere risultati apprezzabili nel lungo periodo in tema di

risparmio energetico e di fonti rinnovabili sia necessario creare un ambiente culturale

sensibile ai problemi ambientali. Educare le giovani generazioni ad un uso razionale delle

risorse e ad essere attenta alla salvaguardia dell’ambiente si crede possa e

metodo per la riduzione delle emissioni inquinanti e per una migliore gestione delle risorse

naturali.

Descrizione

Con la presente, l’amministrazione locale con l’ausilio delle autorità scolastiche cercherà di

promuovere nelle scuole elementari atteggiamenti sensibili alle problematiche ambientali e

all’utilizzo di energie eco-sostenibili.

Riduzione di emissioni

Risparmio energetico atteso

Costo

Tempo di realizzazione

Modalità di finanziamento

Attori coinvolti

Indicatori di monitoraggio

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

ATTIVITA’ EDUCATIVE NELLE SCUOLE

Indiretta

L’amministrazione crede che per ottenere risultati apprezzabili nel lungo periodo in tema di

risparmio energetico e di fonti rinnovabili sia necessario creare un ambiente culturale

sensibile ai problemi ambientali. Educare le giovani generazioni ad un uso razionale delle

risorse e ad essere attenta alla salvaguardia dell’ambiente si crede possa e

metodo per la riduzione delle emissioni inquinanti e per una migliore gestione delle risorse

Con la presente, l’amministrazione locale con l’ausilio delle autorità scolastiche cercherà di

lementari atteggiamenti sensibili alle problematiche ambientali e

sostenibili.

N.D.

Risparmio energetico atteso N.D.

N.D.

2014-2020

Amministrazione Comunale, autorità

scolastiche.

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

57

L’amministrazione crede che per ottenere risultati apprezzabili nel lungo periodo in tema di

risparmio energetico e di fonti rinnovabili sia necessario creare un ambiente culturale

sensibile ai problemi ambientali. Educare le giovani generazioni ad un uso razionale delle

risorse e ad essere attenta alla salvaguardia dell’ambiente si crede possa essere un efficace

metodo per la riduzione delle emissioni inquinanti e per una migliore gestione delle risorse

Con la presente, l’amministrazione locale con l’ausilio delle autorità scolastiche cercherà di

lementari atteggiamenti sensibili alle problematiche ambientali e

Amministrazione Comunale, autorità

Comune di Jerzu

Az. 9

SERVIZIO PIEDIBUS E BICIBUS

Tipologia di azione

Premessa

Con la presente azione si intende sensibilizzare i cittadini verso il rispetto dell’ambiente,

limitando l’uso di sistemi di trasporto inquinanti.

Descrizione

Il servizio Pedibus e Bicibusconsiste in due metodi che permettono ai bambini di recarsi a

scuola rispettivamente a piedi oppure utilizzando la bici. Tale servizio prevede

l’organizzazione di gruppi di bambini che vanno a scuola accompagnati da uno o più adulti

volontari. Questo progetto prevede la realizzazione di una rete di percorsi sicuri dedic

mobilità pedonale e ciclabile negli orari di entrata e di uscita da scuola.

Riduzione di emissioni

Risparmio energetico atteso

Costo

Tempo di realizzazione

Modalità di finanziamento

Attori coinvolti

Indicatori di monitoraggio

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

SERVIZIO PIEDIBUS E BICIBUS

Indiretta

Con la presente azione si intende sensibilizzare i cittadini verso il rispetto dell’ambiente,

limitando l’uso di sistemi di trasporto inquinanti.

Il servizio Pedibus e Bicibusconsiste in due metodi che permettono ai bambini di recarsi a

ola rispettivamente a piedi oppure utilizzando la bici. Tale servizio prevede

l’organizzazione di gruppi di bambini che vanno a scuola accompagnati da uno o più adulti

volontari. Questo progetto prevede la realizzazione di una rete di percorsi sicuri dedic

mobilità pedonale e ciclabile negli orari di entrata e di uscita da scuola.

N.D.

Risparmio energetico atteso N.D.

N.D.

2014-2016

Fondi comunali, con eventuali ag

pubbliche.

Comune, cittadini.

Numero di bambini che si recano a scuola in

bici o a piedi

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

58

Con la presente azione si intende sensibilizzare i cittadini verso il rispetto dell’ambiente,

Il servizio Pedibus e Bicibusconsiste in due metodi che permettono ai bambini di recarsi a

ola rispettivamente a piedi oppure utilizzando la bici. Tale servizio prevede

l’organizzazione di gruppi di bambini che vanno a scuola accompagnati da uno o più adulti

volontari. Questo progetto prevede la realizzazione di una rete di percorsi sicuri dedicati alla

Fondi comunali, con eventuali agevolazioni

Numero di bambini che si recano a scuola in

Comune di Jerzu

Az. 10

CREAZIONE DI UN SISTEMA DI AUDIT ENERGETICO

Tipologia di azione

Premessa

Al fine di monitorare meglio i consumi e al contempo assolvere all’obbligo di monitoraggio

del PAES, l’amministrazione comunale intende sviluppare un sistema di audit dei consumi

energetici delle strutture di pertinenza del Comune. L’audit consiste in una serie d

operazioni, supportate da un software di calcolo, volte a catalogare i consumi e le emissioni

di ogni singolo impianto energetico. L’acquisizione di questi dati permette di individuare il

livello di efficienza energetica delle strutture comunali e gli ev

colmare. Solo una dettagliata conoscenza della realtà energetica del territorio può permette

all’amministrazione comunale di intraprendere le opportune azioni correttive. Per avere una

visione più chiara dei consumi del territ

dati dei consumi privati, in modo da poter verificare le conseguenze delle azioni intraprese

nei confrontidella cittadinanza.

Descrizione

Nel dettaglio il sistema di audit prevede:

• Creazione di un software che possa dare indicazione dei consumi attuali e

dell’andamento dei consumi storici, a livello micro per i consumi dell’apparato

comunale, a livello macro per i consumi privati nel territorio.

• Installazione di congegni di controllo dei consumi degli

• Creazione di report e di relazioni periodiche sulla situazione energetica del territorio

consultabili liberamente da parte dei cittadini.

Riduzione di emissioni

Risparmio energetico atteso

Costo

Tempo di realizzazione

Modalità di finanziamento

Attori coinvolti

Indicatori di monitoraggio

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

CREAZIONE DI UN SISTEMA DI AUDIT ENERGETICO

Diretta

di monitorare meglio i consumi e al contempo assolvere all’obbligo di monitoraggio

del PAES, l’amministrazione comunale intende sviluppare un sistema di audit dei consumi

energetici delle strutture di pertinenza del Comune. L’audit consiste in una serie d

operazioni, supportate da un software di calcolo, volte a catalogare i consumi e le emissioni

di ogni singolo impianto energetico. L’acquisizione di questi dati permette di individuare il

livello di efficienza energetica delle strutture comunali e gli eventuali punti di criticità da

colmare. Solo una dettagliata conoscenza della realtà energetica del territorio può permette

all’amministrazione comunale di intraprendere le opportune azioni correttive. Per avere una

visione più chiara dei consumi del territorio si intende includere nel sistema di audit i macro

dati dei consumi privati, in modo da poter verificare le conseguenze delle azioni intraprese

nei confrontidella cittadinanza.

Nel dettaglio il sistema di audit prevede:

ftware che possa dare indicazione dei consumi attuali e

dell’andamento dei consumi storici, a livello micro per i consumi dell’apparato

comunale, a livello macro per i consumi privati nel territorio.

Installazione di congegni di controllo dei consumi degli impianti elettrici comunali.

Creazione di report e di relazioni periodiche sulla situazione energetica del territorio

consultabili liberamente da parte dei cittadini.

N.D.

Risparmio energetico atteso N.D.

20.000 €

2014-2020

Fondi Comunali.

Comune, studi di progettazione, imprese

private.

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

59

CREAZIONE DI UN SISTEMA DI AUDIT ENERGETICO

di monitorare meglio i consumi e al contempo assolvere all’obbligo di monitoraggio

del PAES, l’amministrazione comunale intende sviluppare un sistema di audit dei consumi

energetici delle strutture di pertinenza del Comune. L’audit consiste in una serie di

operazioni, supportate da un software di calcolo, volte a catalogare i consumi e le emissioni

di ogni singolo impianto energetico. L’acquisizione di questi dati permette di individuare il

entuali punti di criticità da

colmare. Solo una dettagliata conoscenza della realtà energetica del territorio può permette

all’amministrazione comunale di intraprendere le opportune azioni correttive. Per avere una

orio si intende includere nel sistema di audit i macro

dati dei consumi privati, in modo da poter verificare le conseguenze delle azioni intraprese

ftware che possa dare indicazione dei consumi attuali e

dell’andamento dei consumi storici, a livello micro per i consumi dell’apparato

impianti elettrici comunali.

Creazione di report e di relazioni periodiche sulla situazione energetica del territorio

Comune, studi di progettazione, imprese

Comune di Jerzu

Az. 11

SOSTITUZIONE AUTOMEZZI COMUNALI

Tipologia di azione

Premessa

Il Comune di Jerzu dispone di automezzi alimentati unicamente a combustibile fossile.

L’amministrazione per dare un segnale positivo in materia di sostenibilità ha individuato

alcune azioni educative e dimostrative per la sensibilizzazione della popolazione all’uso

mezzi di trasporto alimentati da fonti di energia rinnovabile, come per esempio macchine e

motocicli elettrici. In tal modo si cerca di attivare un processo di cambiamento virtuoso che

passa attraverso l’amministrazione comunale a dimostrazione delle b

riduzione delle emissioni inquinanti. Inoltre l’utilizzo di “macchine elettriche” risulta essere

un’ottima possibilità di investimento, con un tempo di ammortamento dei costi iniziali

molto basso.

Descrizione

Con la presente l’amministrazione intende sostituire

con automezzi alimentati a corrente elettrica. Questi sono caratterizzate da bassi consumi e

minori emissioni inquinanti rispetto ai tradizionali automezzi. L’acquis

sarà effettuato attraverso l’utilizzo di incentivi statali e a finanziamenti da fondi dedicati.

Inoltre si realizzerà un sistema di infrastrutture nel territorio per il rifornimento dei veicoli a

motore elettrico.

Riduzione di emissioni

Risparmio energetico atteso

Costo

Tempo di realizzazione

Modalità di finanziamento

Attori coinvolti

Indicatori di monitoraggio

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

SOSTITUZIONE AUTOMEZZI COMUNALI

Diretta

di Jerzu dispone di automezzi alimentati unicamente a combustibile fossile.

L’amministrazione per dare un segnale positivo in materia di sostenibilità ha individuato

alcune azioni educative e dimostrative per la sensibilizzazione della popolazione all’uso

mezzi di trasporto alimentati da fonti di energia rinnovabile, come per esempio macchine e

motocicli elettrici. In tal modo si cerca di attivare un processo di cambiamento virtuoso che

passa attraverso l’amministrazione comunale a dimostrazione delle buone pratiche per la

riduzione delle emissioni inquinanti. Inoltre l’utilizzo di “macchine elettriche” risulta essere

un’ottima possibilità di investimento, con un tempo di ammortamento dei costi iniziali

Con la presente l’amministrazione intende sostituire i veicoli comunali attualmente in uso

con automezzi alimentati a corrente elettrica. Questi sono caratterizzate da bassi consumi e

minori emissioni inquinanti rispetto ai tradizionali automezzi. L’acquisto degli automezzi

sarà effettuato attraverso l’utilizzo di incentivi statali e a finanziamenti da fondi dedicati.

Inoltre si realizzerà un sistema di infrastrutture nel territorio per il rifornimento dei veicoli a

15,219 tCO2/MWh

Risparmio energetico atteso N.D.

N.D.

2014-2020

Fondi comunali, con eventuali ag

pubbliche e sponsor privati.

Audit interno

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

60

di Jerzu dispone di automezzi alimentati unicamente a combustibile fossile.

L’amministrazione per dare un segnale positivo in materia di sostenibilità ha individuato

alcune azioni educative e dimostrative per la sensibilizzazione della popolazione all’uso di

mezzi di trasporto alimentati da fonti di energia rinnovabile, come per esempio macchine e

motocicli elettrici. In tal modo si cerca di attivare un processo di cambiamento virtuoso che

uone pratiche per la

riduzione delle emissioni inquinanti. Inoltre l’utilizzo di “macchine elettriche” risulta essere

un’ottima possibilità di investimento, con un tempo di ammortamento dei costi iniziali

comunali attualmente in uso

con automezzi alimentati a corrente elettrica. Questi sono caratterizzate da bassi consumi e

to degli automezzi

sarà effettuato attraverso l’utilizzo di incentivi statali e a finanziamenti da fondi dedicati.

Inoltre si realizzerà un sistema di infrastrutture nel territorio per il rifornimento dei veicoli a

Fondi comunali, con eventuali agevolazioni

pubbliche e sponsor privati.

Comune di Jerzu

Az. 12

INCENTIVI PER IL SETTORE EDILIZIO PRIVATO

Tipologia di azione

Premessa

Il settore residenziale privato, sulla base dell’inventario delle emissioni, è il settore

maggiormente attivo nel consumo di energia. La mancanza di

miglioramento delle prestazioni energetiche negli edifici privati, in particolare la scarsa

attenzione per quello che concerne gli involucri abitativi e gli impianti di climatizzazione e

riscaldamento, rendono necessarie campagne d’in

riqualificazione energetica nel settore privato.

Descrizione

Con la presente il Comune intende fa

dell’involucro abitativo e al sistema di coibentazione e climatizzazion

dettaglio si prevede la creazione di un fondo annuale a disposizione dei cittadini che

intendano eseguire le opere di efficientamento energetico. Il fondo sarà stabilito in base alle

risorse economiche che risulteranno dal bilancio an

ridistribuzione di fonti inutilizzati a fine annualità.

Riduzione di emissioni

Risparmio energetico atteso

Costo

Tempo di realizzazione

Modalità di finanziamento

Attori coinvolti

Indicatori di monitoraggio

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

INCENTIVI PER IL SETTORE EDILIZIO PRIVATO

indiretta

Il settore residenziale privato, sulla base dell’inventario delle emissioni, è il settore

maggiormente attivo nel consumo di energia. La mancanza di buone pratiche per il

miglioramento delle prestazioni energetiche negli edifici privati, in particolare la scarsa

attenzione per quello che concerne gli involucri abitativi e gli impianti di climatizzazione e

riscaldamento, rendono necessarie campagne d’incentivazione per favorire progetti di

riqualificazione energetica nel settore privato.

Con la presente il Comune intende favorire quei progetti mirati all’

dell’involucro abitativo e al sistema di coibentazione e climatizzazione degli immobili. Nel

dettaglio si prevede la creazione di un fondo annuale a disposizione dei cittadini che

intendano eseguire le opere di efficientamento energetico. Il fondo sarà stabilito in base alle

risorse economiche che risulteranno dal bilancio annuale programmato o dalla

ridistribuzione di fonti inutilizzati a fine annualità.

N.D.

Risparmio energetico atteso N.D.

1.500.000€

2014-2020

Fondi comunali, con eventuali

pubbliche.

Comune, cittadini, enti pubblici vari.

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

61

INCENTIVI PER IL SETTORE EDILIZIO PRIVATO

Il settore residenziale privato, sulla base dell’inventario delle emissioni, è il settore

buone pratiche per il

miglioramento delle prestazioni energetiche negli edifici privati, in particolare la scarsa

attenzione per quello che concerne gli involucri abitativi e gli impianti di climatizzazione e

centivazione per favorire progetti di

vorire quei progetti mirati all’efficientamento

e degli immobili. Nel

dettaglio si prevede la creazione di un fondo annuale a disposizione dei cittadini che

intendano eseguire le opere di efficientamento energetico. Il fondo sarà stabilito in base alle

nuale programmato o dalla

Fondi comunali, con eventuali agevolazioni

Comune, cittadini, enti pubblici vari.

Comune di Jerzu

Az. 13

CONTROLLO DI GESTIONE DELLE AZIONI DEL PAES

Tipologia di azione

Premessa

Viste le numerose azioni previste per il raggiungimento degli obiettivi del PAES, si renderà

necessario utilizzare strumenti di controllo di gestione adatti alle azioni in questione. In

particolare sarà essenziale il controllo delle azioni da parte di prof

L’efficiente ed efficace gestione delle opere è una dei principali obiettivi

dell’amministrazione comunale

Descrizione

Con la presente l’amministrazione comunale si avvarrà della consulenza di professionisti

nel settore del project management e del controllo di gestione, in modo da eseguire le opere

nel minor tempo possibile e con il maggior risparmio economico. Il controllo di ogni

progetto sarà effettuato tramite software e strumenti di Project Management in modo da

avere un controllo real time dei progetti messi in essere. Un controllo dettagliato consente di

avere costi minori nella realizzazione delle azioni e maggior efficienza nella gestione dei

lavori.

Riduzione di emissioni

Risparmio energetico atteso

Costo

Tempo di realizzazione

Modalità di finanziamento

Attori coinvolti

Indicatori di monitoraggio

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

CONTROLLO DI GESTIONE DELLE AZIONI DEL PAES

Viste le numerose azioni previste per il raggiungimento degli obiettivi del PAES, si renderà

necessario utilizzare strumenti di controllo di gestione adatti alle azioni in questione. In

particolare sarà essenziale il controllo delle azioni da parte di professionisti del settore.

L’efficiente ed efficace gestione delle opere è una dei principali obiettivi

dell’amministrazione comunale

Con la presente l’amministrazione comunale si avvarrà della consulenza di professionisti

project management e del controllo di gestione, in modo da eseguire le opere

nel minor tempo possibile e con il maggior risparmio economico. Il controllo di ogni

progetto sarà effettuato tramite software e strumenti di Project Management in modo da

n controllo real time dei progetti messi in essere. Un controllo dettagliato consente di

avere costi minori nella realizzazione delle azioni e maggior efficienza nella gestione dei

N.D.

Risparmio energetico atteso N.D.

N.D.

2014-2020

Fondi comunali, con eventuali ag

pubbliche.

Comune, Studi di ingegneri gestionale.

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

62

CONTROLLO DI GESTIONE DELLE AZIONI DEL PAES

Viste le numerose azioni previste per il raggiungimento degli obiettivi del PAES, si renderà

necessario utilizzare strumenti di controllo di gestione adatti alle azioni in questione. In

essionisti del settore.

L’efficiente ed efficace gestione delle opere è una dei principali obiettivi

Con la presente l’amministrazione comunale si avvarrà della consulenza di professionisti

project management e del controllo di gestione, in modo da eseguire le opere

nel minor tempo possibile e con il maggior risparmio economico. Il controllo di ogni

progetto sarà effettuato tramite software e strumenti di Project Management in modo da

n controllo real time dei progetti messi in essere. Un controllo dettagliato consente di

avere costi minori nella realizzazione delle azioni e maggior efficienza nella gestione dei

Fondi comunali, con eventuali agevolazioni

Comune, Studi di ingegneri gestionale.

Comune di Jerzu

Az. 14

MONITORAGGIO DEI CONSUMI

Tipologia di azione

Premessa

Vista l’alta incidenza sui consumi energetici dati dall’utilizzo di corrente elettrica nel settore

privato, si prevede di fornire in uso gratuito temporaneo ai cittadini richiedenti, uno

strumento che consente di misurare il consumo in kWh ed in euro. La verifica dei consumi

di uno o più apparecchi elettrici consente di migliorare l’utilizzo di energia elettrica e

attivare dei comportamenti virtuosi mirati alla diminuzione dei costi di ene

Descrizione

Il Comune si impegna a consegnare ai cittadini che ne facciano richiesta uno strumento di

monitoraggio dei consumi. Tale strumento verrà consegnato in prestito per un periodo non

superiore ai 20 giorni. Inoltre attraverso la società for

le imprese potranno acquistarlo tramite contratto di fornitura.

Riduzione di emissioni

Risparmio energetico atteso

Costo

Tempo di realizzazione

Modalità di finanziamento

Attori coinvolti

Indicatori di monitoraggio

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

MONITORAGGIO DEI CONSUMI ELETTRICI DELLE FAMIGLIE

indiretta

Vista l’alta incidenza sui consumi energetici dati dall’utilizzo di corrente elettrica nel settore

privato, si prevede di fornire in uso gratuito temporaneo ai cittadini richiedenti, uno

strumento che consente di misurare il consumo in kWh ed in euro. La verifica dei consumi

di uno o più apparecchi elettrici consente di migliorare l’utilizzo di energia elettrica e

attivare dei comportamenti virtuosi mirati alla diminuzione dei costi di ene

Il Comune si impegna a consegnare ai cittadini che ne facciano richiesta uno strumento di

monitoraggio dei consumi. Tale strumento verrà consegnato in prestito per un periodo non

superiore ai 20 giorni. Inoltre attraverso la società fornitrice degli apparecchi i cittadini e/o

le imprese potranno acquistarlo tramite contratto di fornitura.

N.D.

Risparmio energetico atteso N.D.

5000

2014-2020

Fondi comunali, con eventuali ag

pubbliche.

Comune, imprese, cittadini.

Audit interno.

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

63

ELETTRICI DELLE FAMIGLIE

Vista l’alta incidenza sui consumi energetici dati dall’utilizzo di corrente elettrica nel settore

privato, si prevede di fornire in uso gratuito temporaneo ai cittadini richiedenti, uno

strumento che consente di misurare il consumo in kWh ed in euro. La verifica dei consumi

di uno o più apparecchi elettrici consente di migliorare l’utilizzo di energia elettrica e

attivare dei comportamenti virtuosi mirati alla diminuzione dei costi di energia.

Il Comune si impegna a consegnare ai cittadini che ne facciano richiesta uno strumento di

monitoraggio dei consumi. Tale strumento verrà consegnato in prestito per un periodo non

nitrice degli apparecchi i cittadini e/o

comunali, con eventuali agevolazioni

Comune, imprese, cittadini.

Comune di Jerzu

Az. 15

INCENTIVI PER L’UTILIZZO DI LAMPADE A BASSO CONSUMO

Tipologia di azione

Premessa

Il settore privato è caratterizzato, sotto l’aspetto energetico, da alti consumi di energia

elettrica. Con questa azione si persegue il fine di diminuire i consumi elettrici dei privati e

allo stesso tempo sensibilizzare la popolazione ad un utilizzo dell’ene

Le lampade a basso consumo energetico, inoltre, sono caratterizzate da elevati standard

qualitativi e da un potere illuminante superiore alle lampade classiche. Si evidenzia un

ottimo rapporto costi/benefici.

Descrizione

Con la presente si prevede stanziare dei fondi comunali per l’acquisto di lampade a

risparmio energetico. Le lampade saranno del tipo “FLC” ovvero a fluorescenza compatta.

La potenza delle lampade sarà dell’ordine di 15

famiglie di Jerzu, che su richiesta all’ufficio competente, potranno beneficiare di massimo

12 lampade “FLC” per nucleo familiare. Si prevede un risparmio annuo in bolletta di circa

200 euro per nucleo familiare.

Riduzione di emissioni

Risparmio energetico atteso

Costo

Tempo di realizzazione

Modalità di finanziamento

Attori coinvolti

Indicatori di monitoraggio

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

INCENTIVI PER L’UTILIZZO DI LAMPADE A BASSO CONSUMO

indiretta

settore privato è caratterizzato, sotto l’aspetto energetico, da alti consumi di energia

elettrica. Con questa azione si persegue il fine di diminuire i consumi elettrici dei privati e

allo stesso tempo sensibilizzare la popolazione ad un utilizzo dell’energia più responsabile.

Le lampade a basso consumo energetico, inoltre, sono caratterizzate da elevati standard

qualitativi e da un potere illuminante superiore alle lampade classiche. Si evidenzia un

ottimo rapporto costi/benefici.

sente si prevede stanziare dei fondi comunali per l’acquisto di lampade a

risparmio energetico. Le lampade saranno del tipo “FLC” ovvero a fluorescenza compatta.

La potenza delle lampade sarà dell’ordine di 15-20 W. I beneficiari di tale azione saranno le

famiglie di Jerzu, che su richiesta all’ufficio competente, potranno beneficiare di massimo

12 lampade “FLC” per nucleo familiare. Si prevede un risparmio annuo in bolletta di circa

200 euro per nucleo familiare.

124,551 tCO2/MWh

Risparmio energetico atteso 197,70 MWh

26.208€

2014-2020

Fondi comunali, con eventuali ag

pubbliche.

Comune, cittadini.

Audit interno.

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

64

INCENTIVI PER L’UTILIZZO DI LAMPADE A BASSO CONSUMO

settore privato è caratterizzato, sotto l’aspetto energetico, da alti consumi di energia

elettrica. Con questa azione si persegue il fine di diminuire i consumi elettrici dei privati e

rgia più responsabile.

Le lampade a basso consumo energetico, inoltre, sono caratterizzate da elevati standard

qualitativi e da un potere illuminante superiore alle lampade classiche. Si evidenzia un

sente si prevede stanziare dei fondi comunali per l’acquisto di lampade a

risparmio energetico. Le lampade saranno del tipo “FLC” ovvero a fluorescenza compatta.

20 W. I beneficiari di tale azione saranno le

famiglie di Jerzu, che su richiesta all’ufficio competente, potranno beneficiare di massimo

12 lampade “FLC” per nucleo familiare. Si prevede un risparmio annuo in bolletta di circa

Fondi comunali, con eventuali agevolazioni

Comune di Jerzu

5.3 Conclusioni

Entro il 2020 l’amministrazione comunale di Jerzu, attraverso le azione proposte nel PAES, si

propone di diminuire i consumi di energia

di energia da fonti rinnovabili.

rispetto al 2013, anno dell’ultimo monitoraggio, del 41,60

Vista l’impossibilità di calcolare i benefici di alcune azioni proposte, per via del forte fattore

soggettivo che domina i consumi e per la mancanza di

progettazione dei progetti proposti, si pensa che le percentuali di risparmio energetico e di

risparmio delle emissioni inquinanti dovrebbero ampiamente superare le cifre indicate

precedentemente.

Si rimanda alle fase di monitoraggio del PAES una stima di maggiore precisione per quanto

riguarda le azioni indirette, che prudenzialmente non sono state conteggiate nell’inventario

delle emissioni.

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

Entro il 2020 l’amministrazione comunale di Jerzu, attraverso le azione proposte nel PAES, si

propone di diminuire i consumi di energia del 22,76%. Inoltre si propone di produrre il 21,21%

di energia da fonti rinnovabili. corrispondenti ad una diminuzione delle emissioni inquinanti

rispetto al 2013, anno dell’ultimo monitoraggio, del 41,60%.

Vista l’impossibilità di calcolare i benefici di alcune azioni proposte, per via del forte fattore

soggettivo che domina i consumi e per la mancanza di una dettagliata programmazione e

progettazione dei progetti proposti, si pensa che le percentuali di risparmio energetico e di

risparmio delle emissioni inquinanti dovrebbero ampiamente superare le cifre indicate

monitoraggio del PAES una stima di maggiore precisione per quanto

riguarda le azioni indirette, che prudenzialmente non sono state conteggiate nell’inventario

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

65

Entro il 2020 l’amministrazione comunale di Jerzu, attraverso le azione proposte nel PAES, si

. Inoltre si propone di produrre il 21,21%

una diminuzione delle emissioni inquinanti

Vista l’impossibilità di calcolare i benefici di alcune azioni proposte, per via del forte fattore

una dettagliata programmazione e

progettazione dei progetti proposti, si pensa che le percentuali di risparmio energetico e di

risparmio delle emissioni inquinanti dovrebbero ampiamente superare le cifre indicate

monitoraggio del PAES una stima di maggiore precisione per quanto

riguarda le azioni indirette, che prudenzialmente non sono state conteggiate nell’inventario