comune di genova, delibera sui centri sociali - parte ii

17
Sono inoltre a carice del concessionario ;e spese inerenti ia manutenzione ordinaria di tutto il verde (arboreo, arbustivo ed erbaceo) eventualmente esistente all'interno dell'aree in concessione. in ogni caso il Comune al termine della concessione acquisisce le opere eseguite senza riconoscimento economico alcuno. Tale clausola, di cui è presa particolare conoscenza, viene soecifiopta menta approvata e sottoscritta: xmSsssìonaric dovrà consentire in qualsìasi momento il libero \o al locale da parte del personale comunale incaricato di eseguire ispezioni od altri interventi. Il concessionario autorizza la Civica Amministrazione a comunicare a terzi i suoi dati oersonal: in relazione ad atìemoimenti connessi alla presente concessione amministrativa. .Viene inoltre fatto specifico divieto di utilizzare i locali in oggetto per attività di propaganda politica ovvero per attività svolte a favore di partiti politici e sindacati, ai sensi dell'ari. 2 del Regolamento sulla disciplina dell'applicazione canoni ridotti in favore d! Enti ed Associazioni che svoigono attività di interesse collettivo, approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 176/16.09.1996. li concessionario, nel prendere etto che per motivi di Incolumità e sicurezza, relativi in particolare alla prevenzione incendi, nei iccaii è consentito l'accesso e la permanenza contemporanea ad un numero inferiore a 100 persone, si impegna a rispettare tale prescrizione

Upload: milanospaziocomune

Post on 08-Jul-2015

125 views

Category:

Law


3 download

DESCRIPTION

Comune di Genova, Delibera sui Centri Sociali - Parte II

TRANSCRIPT

Page 1: Comune di Genova, Delibera sui Centri Sociali - Parte II

Sono inoltre a carice del concessionario ;e spese inerenti ia

manutenzione ordinaria di tutto il verde (arboreo, arbustivo ed erbaceo)

eventualmente esistente all'interno dell'aree in concessione.

in ogni caso il Comune al termine della concessione acquisisce le

opere eseguite senza riconoscimento economico alcuno.

Tale clausola, di cui è presa particolare conoscenza, viene

soecifiopta menta approvata e sottoscritta:

xmSsssìonaric dovrà consentire in qualsìasi momento il libero\o al locale da parte del personale comunale incaricato di

eseguire ispezioni od altri interventi.

Il concessionario autorizza la Civica Amministrazione a comunicare a

terzi i suoi dati oersonal: in relazione ad atìemoimenti connessi alla

presente concessione amministrativa.

.Viene inoltre fatto specifico divieto di utilizzare i locali in oggetto per

attività di propaganda politica ovvero per attività svolte a favore di partiti

politici e sindacati, ai sensi dell'ari. 2 del Regolamento sulla disciplina

dell'applicazione dì canoni ridotti in favore d! Enti ed Associazioni che

svoigono attività di interesse collettivo, approvato con deliberazione del

Consiglio Comunale n. 176/16.09.1996.

li concessionario, nel prendere etto che per motivi di Incolumità e

sicurezza, relativi in particolare alla prevenzione incendi, nei iccaii è

consentito l'accesso e la permanenza contemporanea ad un numero

inferiore a 100 persone, si impegna a rispettare tale prescrizione

Page 2: Comune di Genova, Delibera sui Centri Sociali - Parte II

Tale clausola, df cui è oresa particolare conoscenza, viene

specìficat^rqente, approvata e sottoscritta;

- xDECADENZA DELLA CONCESSIONE

II Comune di Genova, previa contestazione a! concessionario, potrà

dichiarare Ja decadenza della concessione per inadempimento degli

obblighi previsti dal presente atto e, in particolare, nei seguenti casi;

a), qualora intervengano farti o situazioni che risultino mcdificative deile

finalità dell'utilizzo dell'immobile e defie attività in esso espletate;

e) violazione dell'obbligo di cura-e ia manutenzione dell'immobile;

e) mancata coTesponsìone del canone, nella misura di tre mensìiità;

d) sub-concessione de!,;'imrnobile e/o cessione dell'atto di

concessione, fermo restando quanto • stabilito nello Statuto di

costituzione dell'Associazione;

e) ! (regolarità nella gestione suscettibile di recare danno o pregiudizio

af Comune, ove queste non siano eliminate nei modi e nei termini

fissati dalia Civica Amministrazione;

f) mancata comunicazione di variazione di denominazione e/o di sede

legale del concessionario;

II concessionario, entro il termine indicato dalla comunicazione delle

contestazioni, ha facoltà di presentare le proprie deduzioni e giustifica-

zioni.

La decadenza non ha luogo allorché, nel caso di mancata

corresponsione del canone d! cui alla lettera e), il concessionario entro

il termine anzi a etto provveda a saldare le somme dovute.

Page 3: Comune di Genova, Delibera sui Centri Sociali - Parte II

La morosità può essere sanata per non p:ù GÌ tre volte nel corso della

curata delia concessione. Ulteriori morosità, anche di importo inferiore

a quante previsto al punto e) del presente articolo, comporteranno la

decadenza della concessione.

In caso dì decadenza le opere e gli impianti eseguiti dai concessionario

restano acquisiti dalla Cìvica Amministrazione, senza alcun compenso

o rimborso.

Art. 8) REVOCA

La concessione sarà comunque revocabile per motivi di interesse

pubblico in quaisiasi momento, in tutto o ir parte, a giudizio

ciscrezionale ed insindacabile delia Civica Amministrazione, senza che

il concessionario possa vantare diritti a compensi ed indennizzi di serra.

Il concessionario riconosce che, trattandosi di concessione

amministrativa, l'uso ed il godimento de1'immobile, l'eventjale suo

sgombero, sia durante ia concessione che al momento della sua

cessazione, saranno disciplinate dalfe norme di diritto pubblico che

regolano la materia.

Art. 9) RINNOVO CONTRATTUALE

_a presente concessione non può essere rinnovata tacitamente.

L'eventuale rinnovo potrà essere accordato su richiesta del

concessionario previa verifica della sussistenza delie condizioni per le

qusli il bene era stato concesso in uso ovvero alla verifica della

necessità del Comune di .riacquisire la disponibilità del bene per

sopravvenute esigenze istituzionali.

Page 4: Comune di Genova, Delibera sui Centri Sociali - Parte II

Ari 10) DOMICILIO E CODICE FISCALE

Ai fini del presente atto ia Civica Amministrazione elegge il proprio

domicilio nei Paiazzo Comunale di Vìa Garibaldi, n. 9 ed ii

concessonaro n

Alle parti sono attribuiti i seguenti numeri di codice. Fiscale:

- COMUNE D! GENOVA: 00856930102

Associazione per la Promozione degii Spazi Sociali Autogestiti

Art 11) PERFEZIONAMENTO DELL'ATTO

La sottoscrizione del presente atto obbliga immediatamente il

concessionario. Sarà vincolante per la Civica Amministrazione solo

dcpo i'app novazione del relativo provvedimento,

II presen:e atto di concessione, inoltre, è sospensivamente corc.'ziona-

to all'ottenimento cieìla prescritta autorizzazione da parte delia compe-

tente Soprintendenza ai sensi c'el vigente codice dei Ben! Culturali,

qualora per rinmobiie sia dichiarata 'esistenza ci interesse culturale.

Letto: confermate e sottoscritto:

p. IL COMUNE D! GENOVA

Registrato i! .

col pagamento di

CONCESSIONARIO

Page 5: Comune di Genova, Delibera sui Centri Sociali - Parte II

tì;o. asseg=B iSfcs^àgV^ai" •-. i3*-i*Sj*>W • • - SJfc-^TTV*-^-*)* ff t^Vr- cj. o *p«S^»ì • '; .<±&ì?] - L.y\/

« (H> & "Seat*ir*3l1-iC^ r̂̂ : ^r >-,* /•T\^ —.—^ ,^^n -- .-x .

^

.:K

Page 6: Comune di Genova, Delibera sui Centri Sociali - Parte II

A

Piano l'erra

C O M U N E D L G H N O V A

D t R E 7,1 O N K PATfl' .MGNK ; [)EMA>HC U SPOR

>nto di Progetto - Piano TeTf.

Page 7: Comune di Genova, Delibera sui Centri Sociali - Parte II

GENOVA - ossia la PROCEDURA con DON GALLO

1) 4 spazi storicamente occupati

2) Alcuni spazi erano del Comune altri no (società controllate ecc.)

3} II comune ha acquisito gli spazi, tramite permute

4) II comune ha messo in sicurezza gli spazi con interventi minimi {alcuni interventi sono stati

eseguiti dagli occupanti in accordo con il Comune)

5) E' stata creata un'associazione con garante Don Gallo, che riuniva i 4 "centro giovanili":

Pinelli, Buridda, Terra di Nessuno e Zapata.

6} Sottoscrizione dell'accordo tra Sindaco/Assessore al Demanio e Cultura e Don Gallo

7) Gli accordi prevedono un abbattimento del canone di affitto rispetto ai costi di mercato

del 90%

8) Ad alcuni centri è stato quindi chiesto di cambiare spazi spostandosi da zone residenziali a

zone più riparate. Ad oggi il Comune sta trattando con gli spazi per trovare un

trasferimento di un centro sociale (il burìdda)

Altri processi paralleli:

L'assessore Fiorini (avvocato) ha garantito l'assistenza legale agli occupanti

II Comune sta provvedendo a cambiare anche stabilmente il Regolamento Comunale per

prevedere la concessione di spazi a quanti ne fanno già uso, senza dover passare dal bando

(che comunque per loro non è obbligatorio). Sì tratta di una fattispecie particolare della

formula dell'assegnazione diretta.

Si tratta di una bozza che ancora non ci è stato possibile ottenere perché non è pubblica.

Questioni aperte:

Essendo una locazione (anche se a canoni molto bassi) dovrebbe scongiurare l'intervento del

TAR sul "mancato introito". (Dovrebbe valere anche per la questione Leoncavallo).

Dalle informazione reperite dai funzionari genovesi ci risulta che gli occupanti non pagano

nessuna tassa su "pubblico spettacolo", "somministrazione bevande" ecc.

Page 8: Comune di Genova, Delibera sui Centri Sociali - Parte II

Questa inadempienza è all'origine dello sgombero dell'Asilo Filangieri di Napoli (che pure era

stato concesso agli occupanti)

http://www.fanDage.it/napoli-sigiili-della-Poli2ia-municipale-aH-ex-asilo-filangieri/

http://www.fanpaEe,it/la-balena-5gomberata-dall-asilo-filangieri-ecco-il-documento-del-comune-di-napoli-

che-lo-chiede/

Page 9: Comune di Genova, Delibera sui Centri Sociali - Parte II

comune di napoli

SERVIZIO:

ASSESSORATO:

ASSESSORATOASSESSORATO:

DEMANIO E PATRIMONIO

PATRIMONIO E PERSONALE

CULTURABENI COMUNI EDEMOCRAZIA PARTECIPATIVA

Proposta di delibera prot. n°. ..11 del _24_/_05_/_2012_

Categoria Classe Fascicolo

Annotazioni

REGISTRO DELLE DELIBERAZIONI DI GIUNTA COMUNALE - DELIE. N°

OGGETTO: Linee di indirizzo per la destinazione del complesso di San Gregorio Armeno, denominato exAsilo Filangieri, situato in via Maffei n. 4, a luogo con utilizzo complesso in ambito culturale, nonchécome luogo di sperimentazione della fruizione, dei processi di elaborazione della democrazia partecipatanell'ambito della cultura, intesa come bene comune e come diritto fondamentale dei cittadini .Atto senza impegno di spesa

11 giorno , nella residenza comunale convocata nei modi di legge, si è riunita la Giunta

comunale. Si da atto che sono presenti i seguenti n° Amministratori in carica:

SINDACO:

baci DE MAGISTRIS

ASSESSORI:

TOMMASO SODANO

SERGIO D'ANGELO

Luci DE FALCO

AMUNLLLA DINOCERA

ANNA DONATI

MARCO ESPOSITO

ALBERTO LUCARELLI

GIUSEPPE NARDUCCl

AMAMARIA PALMIERI

RJLCARDU REALFONZO

GIUSEPPINA TOMMASIELLl

BERNAKUMO TUCCILLO

(Nota bene: Per eli assenti viene apposto, a fianco del nominativo, il timbro "ASSENTE "; per i presenti viene apposta la lettera "P")

Assume la Presidenza:

Assiste il Segretario del Comune:I L P R E S I D E N T E

constatata la legalità della riunione, invita la Giunta a trattare l'argomento segnato in oggetto.

Page 10: Comune di Genova, Delibera sui Centri Sociali - Parte II

LA GIUNTA, su proposta degli Assessori: al Patrimonio prof. Bernardino TUCCILLO, alla Cultura dr.ssaAntonella DI NOCERA. ai Beni comuni prof. Alberto LUCARELLI.

PREMESSO• che con delibera Consiliare n. 16 del 29 settembre 2009, è stata costituita, unitamente alla RegioneCampania, la ''Fondazione Forum Universale delle Culture 2013" per l'organizzazione e la realizzazionedell'edizione del 2013 a Napoli del Forum stesso;• che con la stessa Delibera è stato disposto:°"di concedere alla Fondazione, per la durata di quindici anni, il godimento dell'immobile facente partedel complesso di San Gregorio Armeno, denominato Ex Asilo Filangieri, situato in via Maffci n. 4, dadestinare a sede della Fondazione stessa";°"di stabilire che il valore della dotazione che il Comune di Napoli conferirà al patrimonio dellaFondazione, sotto forma di concessione in godimento dell'Ex Asilo Filangieri, venga stimato attraversoapposita perizia da acquisire prima della sottoscrizione dell'atto costitutivo, redatta dai Servizi Comunalicompetenti";• che tale conferimento era subordinato all'adozione dei consequenziali atti gestionali;• che la suddetta circostanza non si è verificata e che pertanto il predetto immobile è ancora nella pienadisponibilità giuridica e materiale del Comune di Napoli;• che con delibera di Consiglio comunale n. 24 del 22/09/2011 è stata introdotta nello Statuto dei Comunela categoria giuridica di "bene comune", all'interno delle "Finalità e valori fondamentali" dello Statutomedesimo, che all'art. 3 stabilisce che "II Comune di Napoli, anche al fine di tutelare le generazionifuture, garantisce il pieno riconoscimento dei beni comuni in quanto funzionali all'esercizio di dirittifondamentali della persona nel suo contesto ecologico";• che il Comune, quale ente più vicino ai cittadini e come primario soggetto esponenziale dei diritti dellacollettività, deve garantire un governo pubblico e partecipalo di servizi pubblici e beni comuni;• che ramministrazione comunale vuole dare impulso, anche nella quotidiana attività del Comune, allosviluppo di una nuova forma di diritto pubblico, che tuteli e valorizzi quei beni funzionali alla effettivatutela dei diritti fondamentali, come beni di appartenenza collettiva e sociale;• che beni comuni sono, ad esempio, l'acqua, il lavoro, i servizi pubblici, le scuole, gli asili, l'Università,il patrimonio culturale e naturale, il territorio, le aree verdi, le spiagge e tutti quei beni e servizi cheappartengono alla comunità e dei quali, dunque, alla comunità non può essere sottratto né il godimento,né la possibilità di partecipare al loro governo;

CONSIDERATO• che è volontà dell'amministrazione intraprendere e favorire un percorso per il riconoscimento giuridicononché socio-economico della cultura come bene comune;• che tale percorso, definito in maniera condivisa e partecipata, è finalizzato a:0 riconoscere la conoscenza, il sapere, la ricerca. la creatività in tutte le sue forme, come dirittofondamentale dei cittadini;0 garantire l'effettività di tale diritto;0 creare e promuovere nuovi modelli di progettazione e gestione condivisi delle iniziative culturali;0 ripensare le modalità di fare cultura a partire dalle espressioni culturali della comunità e dei cittadini;•che la struttura, denominata Ex Asilo Filangieri, nelle more della definizione partecipata della suadestinazione come complesso monumentale di ambito culturale ed anzi proprio verso l'elaborazione ditale progetto, rientra in tale più generale strategia;•che la stessa e utilizzata per sperimentare e garantire l'ampliamento e lo svolgimento dei processipartecipativi, articolati attraverso una programmazione delle attività e del conseguente utilizzo e gestionedegli spazi da parte della comunità dei lavoratori dell'immateriale mediante le procedure delle consultedel Laboratorio Napoli, impegnandosi l'amministrazione a;0 garantire che il luogo della sperimentazione rimanga disponibile per singoli progetti e processi, mostre,concerti, attività nelle forme e nei modi di seguito determinati;"garantire attraverso la democrazia partecipativa che il bene comune, lo spazio necessario allosvolgimento delle attività che assicurano l'obiettivo di una cultura diffusa e coinvolgente delle realtà

Page 11: Comune di Genova, Delibera sui Centri Sociali - Parte II

sociali, la libera espressione e lo sviluppo di ogni cittadino, sia davvero un bene da gestire con logichepubbliche ed includenti;0 favorire l'elaborazione e lo svolgimento di processi che consentano di porre tale struttura al serviziodella collettività, in cui tutti i soggetti coinvolti assumano un atteggiamento responsabile e rispettoso degliinteressi della collettività e dei diritti delle generazioni future;

CONSIDERATO, altresì.•che non sono stati perfezionati gli atti gestionali necessari per l'affidamento dell'immobile alla"Fondazione Forum Universale delle Culture 2013";•che, pertanto, il predetto immobile è ancora nella piena, giuridica e materiale disponibilità del Comune diNapoli;• che è opportuno individuare in maniera partecipata, nelle more della definizione della destinazioneprogettuale del bene (anche in relazione alle risorse disponibili), condizioni e modalità di utilizzazione,regole condivise, a tutela della migliore accessibilità e fruibilità della struttura stessa;• che la posizione del complesso è strategica per un progetto culturale e sociale che tenga conto dellacollettività in cui esso è inserito, con particolare riferimento all'area del centro storico ed alle attivitàculturali, artigiane e artistiche ivi rappresentate;• che, in coerenza con la volontà sopra descritta di riconoscere la cultura come bene comune,l'amministrazione intende favorire l'elaborazione di nuove idee e proposte, la democrazia di genere, iprocessi di partecipazione, la sperimentazione, e intende dare opportunità ai giovani talenti, a coloro chenon sono già inseriti nei circuiti esistenti secondo una logica che non riconosca una volta e per sempreuno spazio ad un gruppo o ad un'associazione escludendo tante altre significative realtà a causa delnumero limitato di spazi pubblici disponibili;• che è obiettivo dell'amministrazione facilitare l'uso degli spazi predetti, secondo una logica che,riconoscendo i processi in corso, garantisca nuovi percorsi di elaborazione tali da determinare il migliorperseguimento degli interessi generali;• che nell'ambito di tale contesto al Comune spetta la funzione:

• di riconoscere e garantire i percorsi partecipativi, in quanto tale funzione è strettamenteconnessa alle destinazioni di uso del suddetto immobile ovvero di garantire l'accessibilitàla fruizione diretta del bene da parte della comunità di riferimento (lavoratoridell'immateriale);

•di garantire una forma democratica di gestione del bene comune monumentale denominatoex asilo Filangieri, in coerenza con una lettura costituzionalmente orientata dell'ari. 43Cost, al fine di agevolare la formazione di una prassi costitutiva di "uso civico" del benecomune, da parte della comunità di lavoratori dell'immateriale;

•di assicurare che la gestione e la programmazione delle attività si svolga in forme e modalitàcondivise e partecipate, nel rispetto della funzione strettamente connessa alle destinazionidi uso del suddetto immobile, ovvero di garantire la fruizione diretta del bene da partedella comunità di riferimento (lavoratori del l'immateriale);

• di curare la gestione dello spazio all'interno dell'immobile, assicurarne la fruibilità -garantendo l'effettivo accesso alla comunità di riferimento - e il decoro, nel rispetto delcontesto sociale e urbano in cui è inserita la struttura, tenendo conto della sostenibilità deicosti di gestione;

• di prevedere l'utilizzo del complesso per attività e progetti, direttamente proposti e fruibilidai cittadini, artisti, artigiani e dai lavoratori dell'immateriale mediante le procedure delleconsulte del Laboratorio Napoli, che siano in linea con la natura specifica del benemonumentale in oggetto e che siano ascrivibili nelle seguenti caratteristiche:

abbiano chiare le finalità, il metodo e gli esiti che si intendono perseguire;non perseguano scopi di lucro;siano svolte nel rispetto delle regole stabilite e nel rispetto delle esigenzerappresentate dagli altri fruitori:favoriscano processi che propongono attività artistiche e culturali aperte aicittadini;

Page 12: Comune di Genova, Delibera sui Centri Sociali - Parte II

siano sostenuti da nuove idee e proposte, valorizzando la sperimentazione e leelaborazioni anche dai giovani talenti, e da coloro che non sono già inseriti neicircuiti esistenti;dimostrino valore di eccellenza e di apporto alla comunità dal punto di vistadella produzione culturale, dello studio, della ricerca e della elaborazione criticae culturale;siano coerenti con la collocazione del complesso e con la comunità diriferimento, favorendo un'azione di promozione culturale che diventa valore peril territorio;

Ai processi ed alle attività, che rientrano nelle suddette premesse, è riconosciuto l'uso dello spazionecessario nell'ambito dell'immobile citato, per il tempo di attuazione del processo stesso mediantel'adesione ad un disciplinare condiviso e partecipato;

RITENUTO• che l'immobile, nella piena disponibilità del Comune di Napoli, è parte del Patrimonio Comunale e chepertanto dal punto di vista tecnico e manutentivo, della custodia e della pulizia, deve essere gestito dallaDirezione Patrimonio e Logistica;• che l'utilizzo complessivo del bene monumentale sarà stabilito attraverso l'elaborazione, sentita laConsulta tematica del "Laboratorio Napoli - Costituente per i beni comuni", di un apposito progetto;• che nelle more della definizione e dell'approvazione del progetto, nel rispetto delle finalità indicate,l'immobile sarà utilizzato coerentemente con quanto previsto in premessa;•che gli spazi dell'immobile potranno essere utilizzati secondo le modalità definite da appositoprovvedimento gestionale inclusivo di un disciplinare di riferimento, elaborato in maniera condivisa epartecipata;

La parte narrativa, i fatti, gli atti citati, le dichiarazioni ivi comprese sono vere e fondate e, quindi,redatte dal Dirigente del Servizio Demanio e Patrimonio, sotto la propria responsabilità tecnica, per cuisotto tale profilo lo stesso Dirigente qui appresso sottoscrive:

il Dirigente del Servizio Demanio e Patrimonio:Dr.ssa Elvira Capecelatro

tanto premesso;

D E L I B E R A

• stabilire che l'immobile facente parte del complesso di San Gregorio Armeno, denominato Ex AsiloFilangierì, situato in via Maffci n. 4, venga destinato per volontà dell'amministrazione a luogo conutilizzo complesso in ambito culturale, che, nel rispetto dello spinto della presente delibera mediante undisciplinare condiviso e partecipato, garantisca l'accessibilità e la fruizione del bene a cittadini, anche adassociazioni, gruppi e fondazioni, nell'ambito della cultura, intesa come bene comune e come dirittofondamentale;• garantire a tal fine lo svolgimento di percorsi, processi culturali, incontri, convegni, manifestazioni edaltre espressioni artistico-culturali attraverso le quali, in linea con l'ari. 3 dello Statuto, si affermi il temadel riconoscimento della cultura come bene comune, da realizzare in maniera condivisa e partecipata trale pubbliche istituzioni, la comunità dì riferimento, la collettività locale e la cittadinanza attiva, nonchécome elemento di rivitalizzazione del territorio, nell'ambito di un processo di sviluppo sociale e culturaledella città. A tale scopo potranno essere utilizzati i locali siti all'interno del predetto immobile;• l'utilizzo complessivo del bene monumentale sarà stabilito attraverso l'elaborazione, sentita la Consultatematica del "Laboratorio Napoli - Costituente per i beni comuni", di un apposito progetto;

Page 13: Comune di Genova, Delibera sui Centri Sociali - Parte II

• nelle more della definizione e dell'approvazione del progetto, nel rispetto delle finalità indicate inpremessa, l'immobile sarà utilizzato coeretitemente con quanto previsto al primo e secondo comma delpresente dispositivo e con le modalità di seguito indicate;• il calendario dei processi e degli eventi di cui al comma 2 sarà predisposto, sulla base delle istanzeprovenienti dagli interlocutori artistici, intellettuali, lavoratori dell'immateriale, nonché dai cittadini e daigruppi con metodo partecipato mediante sentita la consulta tematica del Laboratorio Napoli, in armoniacon gli indirizzi dell'amministrazione, stabilendo che attività e progetti, direttamente proposti e fruibili daicittadini, siano in linea con la natura specifica del bene monumentale in oggetto e siano ascrivibili nelleseguenti caratteristiche:

» abbiano chiare le finalità, il metodo e gli esiti che si intendono perseguire;• non perseguano scopi di lucro;• siano svolte nel rispetto delle regole stabilite e nel rispetto delle esigenze rappresentate dagli altri

fruitori;• favoriscano processi che propongono attività artistiche e culturali aperte ai cittadini;• siano sostenuti da nuove idee e proposte, valorizzando la sperimentazione e le elaborazioni anche

dai giovani talenti, e da coloro che non sono già inseriti nei circuiti esistenti;dimostrino valore di eccellenza e di apporto alla comunità dal punto di vista della produzioneculturale, dello studio, della ricerca e della elaborazione critica e culturale;

« siano coerenti con la collocazione del complesso e con la comunità di riferimento, favorendo unazione di promozione culturale che diventa valore per il territorio;

• le attività funzionali di custodia e guardiania sono affidate alla Direzione III Patrimonio che viprovvederà per il tramite della S.p.A. Napoli Servizi;•demandare al Direttore Generale l'adozione dei consequenziali atti di organizzazione, ai sensi delregolamento approvato con deliberazione di G.C. n. 426/2003.

il Dirigente del ServizioDemanio e Patrimonio

dr.ssa E f v i r a Capecelafro

vistoil Direttore Centrale Demanio e Patrimonio

dr. Francesco Maida

l 'Assessore ai Beni ComuniDemocrazia Partecipativaprtff. Alberto Lucarelli

L'Assessore alle Pari OpportunitàDott.ssa Giuseppina Tommasiello

L'Assessore alla CulturaProf.ssa Antonella Di Nocera

l 'Assessore al Patr imonio e al Persona leprof. Bernardino Incelilo

Page 14: Comune di Genova, Delibera sui Centri Sociali - Parte II

COMUNE DI NAPOLI

PROPOSTA DI DELIBERAZIONE PROT. N DEL . . , AVENTE AD OGGETTO;Linee di indirizzo per la destinazione del complesso di San Gregono Armeno, denominato ex AsiloFilangieri, situato in vìa Maftei n. 4, a luogo con utilizzo complesso in ambito culturale, nonché comeluogo di sperimentazione della fruizione, dei processi di elaborazione della democrazia partecipatanell'ambito della cultura, intesa come bene comune e come diritto fondamentale dei cittadini.

11 DIRETTORE DEL SERVIZIO- DEMANIO E PATRIMONIO, esprime, ai sensi dell'art. 49, comma 1, delD.Lgs. 267/2000, il seguente parere di regolarità tecnica in ordine alla suddetta proposta: FAVOREVOLEAtto senza impegno di spesa

Addì . . IL DIRIGENTE DEL SERVIZIODEMANIO E PATRIMONIO

Dr.ssa Elvrra CAPECELATRO

Pervenuta in Ragioneria il . . Prot. nIl Dirigente del Servizio di Ragioneria, esprime, ai sensi dell'art. 49, comma 1. del D. Lgs. 267/2000, il seguenteparere di regolarità cantabile in ordine alla suddetta proposta:

Addi . . IL RAGIONIERE

ATTESTATO DI COPERTURA FINANZIARIA ED IMPEGNO CONTABILE

La somma di Euro . . , viene prelevata dal Titolo Funzione Servizio InterventoCapitolo ___ ( ) del Bilancio 20 , che presenta la seguente disponibilità:

Dotazione €

Impegno precedente €

Impegno presente € €

Disponibile €

Ai sensi e per quanto disposto dall'art. 151, comma 4, del D.Lgs. 267/2000. si attesta la copertura finanziaria dellaspesa di cui alla suddetta proposta.

Addì . . IL RAGIONIERE

Page 15: Comune di Genova, Delibera sui Centri Sociali - Parte II

Il Segretario Generale del Comune esprime le seguenti osservazioni in ordine alla suddetta proposta:

Page 16: Comune di Genova, Delibera sui Centri Sociali - Parte II

Deliberazione di G. C. n del composta dan pagine progressivamente numerate, nonchéda allegati, costituenti parte integrante, di complessive pagine , separatamente numerate.

SI ATTE STA:- che la presente deliberazione è stata pubblicata all'Albo Pretono ilgiorni (art. 124, comma 1, del D.Lgs. 267/2000).

e vi rimarrà per quindici

- che con nota in pari data è stata comunicala in elenco ai Capi Gruppo Consiliari (art. 125 del D.Lgs.267/2000).

11 Funzionario Responsabile

DICHIARAZIONE DI ESECUTIVITÀ'

Constatato che sono decorsi dieci giorni dalla pubblicazione e che si è provveduto alla prescritta comunicazione aiCapi Gruppo consiliari, si da atto che la presente deliberazione è divenuta da oggi esecutiva, ai sensi dell'art. 134,comma 3, del D.Lgs.267/2000

Addì IL SEGRETARIO GENERALE

II presente provvedimento viene assegnato a:

per le procedure attuati ve.AddiIL SEGRETARIO GENERALE

Attestazione di compiuta pubblicazione:

Data e firma per ricevuta di copia del presenteatto da parte dell'addetto al ritiro

Attestazione di conformità(da utilizzare e compilare, con le diciture del caso, soloper le copie conformi della presente deliberazione)

La presente copia, composta da n. pagine.

progressivamente numerate, è canfoinie all'originale della

deliberazione di Giunta comunale n del

udivenuta esecutiva in data

Gli allegati, costituenti parte integrante, composti da n.. . . . . . . . .. pagine separatamente numerate,asono rilasciati in copia conforme unitamente alla piesetiie (1):usono visionatoli in originale presso l'archivio in cui sono

depositati (i). (2);II Funzionario Responsabile

(I): Barrare le caselle delle innte\i ricurrvnii.

(2):La Segreteria della Giunta indicherà l'archivio pressocui gli atti sono depositati al momento della richiesta divisione.

Page 17: Comune di Genova, Delibera sui Centri Sociali - Parte II

Riconoscine

REAZIONI POSSI8ÌU

ne spazia occupato

o sema garanti)

Spazio pubblicooccupato iK>n€ altro ipaiKJ agii

Rtemsrsone con barxJo di

ass«£naz»or« delo spazraoccupato anravcrsoform«

NORMATIVA AMILANO

CITTA'

ITALIANE

e 3

SPONDANORMATIVAALTRE CITTA'

':-='3