competere nel mondo digitale - osservatori · 2017. 11. 6. · competere nel mondo digitale...

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Competere nel mondo digitale Uindustria 4.0 spinge le aziende a innovarsi e investire in tecnologie per l'automazione. Ma anche ad adottare nuove soluzioni e servizi per migliorare il rapporto con il cliente finale. Se n'è parlato al quinto Ceo Summit del 2017 organizzato da Le Fonti a Palazzo Mezzanotte Annalisa Lospinuso L H innovazione in Italia è stret- * tamente legata all'industria 4.0, un mercato che, tra so- I luzioni It, componenti tec- nologiche abilitanti su asset produttivi tradizionali e servizi collegati, vale circa 1,7 miliardi di euro, di cui l'84% realizzato verso imprese italiane e il resto come export, a cui va aggiunto un indotto di circa 300 milioni di euro in progetti di innovazione digitale, se- condo una ricerca dell'Osservatorio industria 4.0 del Politecnico di Milano. Nel 20016 la crescita è stata del 25% rispetto all'anno precedente, anche se il vero potenziale appare ancora nasco- sto perché alcune imprese per definire gli investimenti hanno atteso la pubbli- cazione del Piano nazionale industria 4.0 e i chiarimenti fiscali collegati. Per questa ragione, le aspettative sono maggiori per il 2017: nel primo trime- stre le imprese hanno stimato un tasso di crescita del 30% e, se questi numeri saranno confermati a fine anno, in due anni l'Italia avrà quasi raddoppiato gli investimenti per la trasformazione di- gitale, recuperando il ritardo con i Pa- esi più maturi, con il rischio concreto però di un eccesso di domanda rispetto alla capacità di consegna dei fornitori. Ma quali strategie stanno seguendo le aziende che più si sono distinte per crescita e innovazione? E come stan- no affrontando quella che si appresta a essere la quarta rivoluzione indu- striale? Se ne è parlato al quinto Ceo Summit del 2017 di Le Fonti, che si è svolto lo scorso 29 giugno Palazzo Mezzanotte, sede della Borsa di Mi- lano. Al dibattito hanno partecipato Grégoire Kaufman, direttore com- merciale, marketing, digitale e public affaire di Carrefour; Renzo Iorio, eoo di AccorHotels Italia, Grecia, Israele e Malta; Manuel Guerrero, ammini- stratore delegato di Sonzogni Camme; Barbara Comincili, direttore com- mercial operations & digitai di Voda- fone Italia; Massimo Scaccabarozzi, presidente e amministratore delegato di Janssen Italia e presidente di Far- mindustria. Il consumatore resta al centro. Tut- ti hanno sottolineato l'importanza di focalizzare l'attenzione sul consu- matore, adottando soluzioni e servizi che possano migliorare innanzitutto il rapporto con il cliente finale. Per la catena di supermercati e ipermercati Carrefour, per esempio, innovazione «non è soltanto introdurre nuove tec- nologie nel punto vendita», ha sottoli- neato Kaufman, «ma accompagnare il cliente in tutto il suo percorso di spe- sa». Tra gli sforzi da compiere per la piena attuazione di questo percorso di innovazione, c'è «il superamento dei localismi, bisogna cercare di portare la digitalizzazione ovunque, non soltanto nei centri urbani». 76 World Excellence Ottobre 2017

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  • Competere nel mondo digitale Uindustria 4.0 spinge le aziende a innovarsi e investire

    in tecnologie per l'automazione. Ma anche ad adottare

    nuove soluzioni e servizi per migliorare il rapporto

    con il cliente finale. Se n'è parlato al quinto Ceo Summit

    del 2017 organizzato da Le Fonti a Palazzo Mezzanotte

    Annalisa Lospinuso

    LH innovazione in Italia è stret-* tamente legata all'industria 4.0, un mercato che, tra so-I luzioni It, componenti tec-nologiche abilitanti su asset produttivi

    tradizionali e servizi collegati, vale

    circa 1,7 miliardi di euro, di cui l '84%

    realizzato verso imprese italiane e il

    resto come export, a cui va aggiunto

    un indotto di circa 300 milioni di euro

    in progetti di innovazione digitale, se-

    condo una ricerca dell'Osservatorio

    industria 4.0 del Politecnico di Milano.

    Nel 20016 la crescita è stata del 25%

    rispetto all'anno precedente, anche se

    il vero potenziale appare ancora nasco-

    sto perché alcune imprese per definire

    gli investimenti hanno atteso la pubbli-

    cazione del Piano nazionale industria 4.0 e i chiarimenti fiscali collegati. Per questa ragione, le aspettative sono maggiori per il 2017: nel primo trime-stre le imprese hanno stimato un tasso di crescita del 30% e, se questi numeri saranno confermati a fine anno, in due anni l'Italia avrà quasi raddoppiato gli investimenti per la trasformazione di-gitale, recuperando il ritardo con i Pa-esi più maturi, con il rischio concreto però di un eccesso di domanda rispetto alla capacità di consegna dei fornitori. Ma quali strategie stanno seguendo le aziende che più si sono distinte per crescita e innovazione? E come stan-no affrontando quella che si appresta a essere la quarta rivoluzione indu-

    striale? Se ne è parlato al quinto Ceo

    Summit del 2017 di Le Fonti, che si

    è svolto lo scorso 29 giugno Palazzo

    Mezzanotte, sede della Borsa di Mi-

    lano. Al dibattito hanno partecipato

    Grégoire Kaufman, direttore com-merciale, marketing, digitale e public

    affaire di Carrefour; Renzo Iorio, eoo di AccorHotels Italia, Grecia, Israele e

    Malta; Manuel Guerrero, ammini-stratore delegato di Sonzogni Camme;

    Barbara Comincili, direttore com-mercial operations & digitai di Voda-

    fone Italia; Massimo Scaccabarozzi, presidente e amministratore delegato

    di Janssen Italia e presidente di Far-

    mindustria.

    Il consumatore resta al centro. Tut-ti hanno sottolineato l'importanza di focalizzare l'attenzione sul consu-matore, adottando soluzioni e servizi che possano migliorare innanzitutto il rapporto con il cliente finale. Per la catena di supermercati e ipermercati Carrefour, per esempio, innovazione «non è soltanto introdurre nuove tec-nologie nel punto vendita», ha sottoli-neato Kaufman, «ma accompagnare il cliente in tutto il suo percorso di spe-sa». Tra gli sforzi da compiere per la piena attuazione di questo percorso di innovazione, c 'è «il superamento dei localismi, bisogna cercare di portare la digitalizzazione ovunque, non soltanto nei centri urbani».

    76 World Excellence • Ottobre 2017

  • RICERCA, DIGITALIZZAZIONE E TIME TO MARKET Massimo Scaccabarozzi, presidente di Farmindnstria e ad di Janssen Italia, in alto a sinistra, ricorda che «il comparto farmaceutico è tra quelli che investono di più in ricerca & sviluppo»; Renzo Iorio, di ÀccorHotels, in alto a destra, dice che «bisogna fare i conti con uno scenario globale e il mondo del digitale è lo strumento per entrare in contatto con il consumatore»; Grégoire Kaujman, di Carrefour, sopra a sinistra, spiega che «bisogna cercare di portare la digitalizzazione ovunque, non soltanto nei centri urbani»; Per Manuel Guerrero, di Sonzogni Camme, sopra a destra, «innovazione è essere sempre avanti in qualsiasi attività. La cosa più importante è il time to market»

    Anche Iorio ha sottolineato come «la rivoluzione digitale ha investito soprattutto il consumatore e ha tra-sformato il mercato in globale, abbat-tendo ogni tipo di barriere». E dunque l'industria dell'ospitalità, come tutue le altre, deve fare i conti con «uno scenario globale, e il mondo del di-gitale è Io strumento con il quale si entra in contatto con il consumatore e si offrono i servizi. Il tempo di acce-lerazione connesso all'innovazione, rafforza il concetto secondo il quale tutti i prodotti diventano effìmeri ma alla fine l'unica realtà permanente è il cliente, perciò essere focalizzati su di lui è a chiave della competitività». Per fortuna, ha aggiunto Iorio, il per-corso non è più in salita: «in Italia c'è grandissima eccellenza», anche se «è concentrata in pochissima imprese. C'è un'enorme capacità che fa fatica a diventare un punto di riferimento a livello nazionale».

    Investire sulle eccellenze italiane... L'Italia si distingue nel mondo, non solo per la moda, il cibo, il design, ma anche per il settore della mec-canica. Dove, come ha sottolineato l'amministratore delegato di Sonzo-gni Camme, «il nostro Paese è leader nell'esportazione di macchine auto-matiche». E per questo motivo sono stati molto apprezzati «gli sforzi del

    FARE SISTEMA Per Barbara Commetti, di Vodafone Italia, «occoire fai'e più sistema tra istituzioni e aziende e investire in formazione, riceiva, startup, affinché le realtà migliori facciano da traino per tutti»

    governo con i super ammortamenti e il Piano per l'industria 4.0 che stanno inducendo tante aziende a investire in alta tecnologia». Per Barbara Cominelli, unica italiana inserita nella lista delle «Inspiring fif-ty», le cinquanta donne più influenti in Europa nel mondo della tecnolo-gia, «occorre fare più sistema tra isti-tuzioni e aziende ed è fondamentale investire sulla formazione, ricerca, startup, sull'infrastruttura di base, affinché le realtà migliori fungano da traino per tutti».

    ...e nella ricerca. Il settore farma-ceutico italiano, rappresentato al Ceo Summit dal presidente di Far-mindustria, è uno tra i più attrivi a livello intemazionale, E, ha ricordato Scaccabarozzi, è tra quelli che hanno maggiormente investito in ricerca & sviluppo nel 2016, per un totale di 1,5 miliardi di euro, il 7% del totale, ed è il terzo settore manifatturiero per

    valore assoluto degli investimenti in r&s, ma al primo posto per quota di imprese innovative e per rapporto tra spese per innovazione e addetti. «Dalla ricerca farmaceutica nascono innovazioni che ci permettono di vi-vere a lungo», ha sottolineato Scacca-barozzi. «La nostra ricerca ha tempi lunghissimi e gli investimenti sono molto onerosi, ma siamo riusciti a ri-durre la mortalità del 23% negli ulti-mi dieci anni. Nei prossimi dieci assi-steremo a uno tsunami positivo grazie all'innovazione. Oltre a questa inno-vazione verso l'esterno abbiamo an-che quella verso l'interno, l'industria 4.0 che ha rivoluzionato il nostro set-tore manifatturiero ad alta specializ-zazione». Per Scaccabarozzi, «l'Italia è già un Paese di eccellenze, manca soltanto una buona dose di fiducia e di ottimismo agli italiani stessi. Dob-biamo tornare a essere orgogliosi di essere italiani, di far parte di un Paese che ha tante eccellenze».®

    Ottobre 2017 - World Excellence 289