competenze relazionali e comunicazione dell'operatore

22
Il profilo delle competenze degli operatori della salute e della prevenzione La professionalità educativa degli operatori oltre a prevedere le abilità tecnico- specialistiche di base, si completa delle necessarie competenze di tipo: relazionale comunicativo altrettanto indispensabili -nella gestione dei rapporti con i soggetti coinvolti negli interventi di prevenzione e di promozione della salute; - nell’interazione e collaborazione con equipe interprofessionali preposte alla

Upload: dario

Post on 21-Jun-2015

4.602 views

Category:

Documents


2 download

TRANSCRIPT

Page 1: Competenze relazionali e comunicazione dell'operatore

Il profilo delle competenze degli operatori della salute e della prevenzione

La professionalità educativa degli operatori

oltre a prevedere le abilità tecnico-specialistiche di base, si completa delle necessarie competenze di tipo:

•relazionale•comunicativo

altrettanto indispensabili

-nella gestione dei rapporti con i soggetti coinvolti negli interventi di prevenzione e di promozione della salute;

- nell’interazione e collaborazione con equipe interprofessionali preposte alla programmazione e all’attuazione degli interventi

Page 2: Competenze relazionali e comunicazione dell'operatore

Le competenze relazionali

presuppongono che l’operatore lavori alla:

facilitazione di un buon clima di relazionestrutturazione dei contesti di lavoro

per far emergere e maturare nei soggetti processi di:

autoconoscenza,percezione positiva di sé,autorealizzazione.

Page 3: Competenze relazionali e comunicazione dell'operatore

Una possibile strada nella gestione della relazione è:

l’approccio centrato sulla persona(di matrice rogersiana)

Condizioni necessarie del progetto d’intervento, che investono l’operatore nell’ambito della relazione, sono:

•L’accettazione incondizionata•La congruenza•L’empatia

Page 4: Competenze relazionali e comunicazione dell'operatore

L'accettazione incondizionata

è esprimibile nella capacità di accogliere e non giudicare l'altronella sua individualità di persona, anche se manifesta valori ed esperienze estremamente diversi.

L’accettazione incondizionata non significa, tuttavia, approvazione incondizionata. In questo senso all’operatore non viene richiesto di accettare senza riserve il comportamento della persona, ma di tributarle in ogni condizione l’attenzione e il rispetto che le è dovuto.

Page 5: Competenze relazionali e comunicazione dell'operatore

La congruenza

prevede che l’operatore nella relazione risulti sempre se stesso eben integrato, dimostrando trasparenza, capacità di comunicare ciò che il suo interlocutore suscita in lui, sempre a condizione che ciò sia reso nell'interesse di quest’ultimo.

Per l’operatore, in altri termini, saper essere autentico significa

pensare intensamente a tutto ciò che si prova e si dice;

l’autenticità non è l’azione di dire tutto ciò che si pensa in modo incontrollato, poiché ciò può pregiudicare la relazione, piuttosto significa apertura, disponibilità anche di fronte ad un atteggiamento di chiusura o di difesa dell’altro.

Page 6: Competenze relazionali e comunicazione dell'operatore

L’empatia

è una dimensione socio-affettiva che indica la capacità diimmergersi nel mondo soggettivo altrui e di partecipare alla sua esperienza di vita comprendendone gli stati d'animo senza lasciarsi, tuttavia, coinvolgere in processi di identificazione e di proiezione.

Per l’operatore percepire in modo empatico può voler significare comprendere il mondo soggettivo dell’altro con il suo corredo di emozioni, dolori e speranze, senza mai dimenticare che si tratta di esperienze e percezioni altrui.

Se quest’ultima condizione non è sempre vigilata, la dimensionedell’empatia viene meno e, possono scattare meccanismid'identificazione che rendono incapaci di produrre azioni razionali e positive.

Page 7: Competenze relazionali e comunicazione dell'operatore

Le competenze comunicative

L’approccio teorico, che meglio descrive ed interpreta le dinamiche della comunicazione interpersonale in ambito

relazionale e nella cura dei soggetti, è il

modello pragmatico-sistemicoche riconosce alla comunicazione caratteristiche di

complessità, organicità e circolarità.

Page 8: Competenze relazionali e comunicazione dell'operatore

La comunicazione risulta contraddistinta:

dallo scambio circolare di informazioni a carattere concreto che costituiscono il contenuto della comunicazione

da indicazioni sulle modalità con cui le stesse devono essere interpretate che investono l’aspetto più intrinseco della relazione.

Secondo Watzlawick il secondo aspetto esplicita e qualifica il primo; qualora si verifichi confusione, tra gli aspetti di contenutoe di relazione, i soggetti possono metacomunicare,

ossia chiarirsi sui principi e le modalità che istruiscono lacomunicazione.

Page 9: Competenze relazionali e comunicazione dell'operatore

Due elementi fondamentali caratterizzano l’organizzazionedell’interazione umana:

La prospettiva sistemicaper cui la relazione comunicativa si costituisce come un sistema le cui le parti si trovano in rapporti determinati e tali da comunicare tra loro reciprocamente.

La dimensione contestualeall'interno della quale intervengono i comportamenti comunicativi.

Page 10: Competenze relazionali e comunicazione dell'operatore

Conformemente alla prospettiva pragmaticaLa relazione che si instaura tra gli operatori della salute e i soggettidestinatari dell’intervento può essere definita di tipo

complementare poiché i partner assumono una posizione asimmetrica (up-down) legittimata dal ruolo e dal peso istituzionale dell’operatore.

Nella relazione, tuttavia, la diversità di ruolo non risulta disfunzionale se l’operatore è in grado di

orientare un modello di comunicazione efficace

in quanto basato sull’accettazione e l’apprezzamento della differenza, che si configura come un processo transattivo (scambio e retroazione) in grado di modificare i soggetti della relazione.

Page 11: Competenze relazionali e comunicazione dell'operatore

Correttamente intrapreso, tale modello di comunicazione reca in sédue effetti positivi:

•conduce il soggetto al raggiungimento degli obiettivi di cambiamento emozionale e cognitivo e a quei traguardi di autonomia, che costituiscono l’obiettivo prioritario dell’intervento

innesca una “ricaduta formativa” anche sull’operatore che, attraverso l’esperienza di relazione, impara a modificare se stesso implementando il suo bagaglio di competenza professionale.

Page 12: Competenze relazionali e comunicazione dell'operatore

Una corretta comunicazione, d’altra parte, si configura efficace se l’operatore è in grado di impegnarsi in maniera complessivanel processo comunicativo attraverso l’utilizzo integrato deilinguaggi:

•verbali•non verbali •paraverbali.

Page 13: Competenze relazionali e comunicazione dell'operatore

La componente verbaleinerisce l’aspetto propriamente linguistico della comunicazione.L’operatore può favorire il processo di scambio nella relazione, avendo cura di utilizzare un linguaggioquanto più congruo e contestualizzato ai soggetti e alle situazioni,e di vigilare sulla corretta comprensione di idee e contenuti.

Ciò presuppone una elevata competenza linguistica, esprimibile nellacapacità di rendere omogenei o, comunque comunicanti, i sistemi linguistici. Tale compito spinge l’operatore

ad adeguarsi alle capacità dell’interlocutore.

L’utilizzo di un linguaggio flessibile è versatile resta inoltre fondamentale per offrire informazioni di rilevanza tecnico-scientifica in modo sempre completo corretto e aggiornato, all’occorrenza in forma semplice ma mai in maniera banale.

Page 14: Competenze relazionali e comunicazione dell'operatore

La componente non verbale

inerisce gli aspetti corporei, gestuali, mimico-espressividella comunicazione.

Tutti questi elementi devono convergere sul’obiettivo di rendere serena e stabile la comunicazione e di evitarel’ingenerarsi di confusione e disorientamento.

Utilizzare modalità comunicative inequivocherisulta soprattutto utile ad evitare false interpretazioni.

Page 15: Competenze relazionali e comunicazione dell'operatore

fare uso di:gesti può rivelarsi indispensabile a “sottolineare” ciò che si va affermando;atteggiamenti e posture possono veicolare segnali di attenzione alla persona e confermare “apertura” e disponibilitàalla relazione.Anche lo sguardo, come l’espressione sono chiari indicatoridel livello di concentrazione e della qualità dell’ascoltodell’operatore.•Così pure la vicinanza e la distanza cambiano la qualità della comunicazione. L’essere molto lontani o separati da un tavolo, l’essere uno seduto e l’altro in piedi rende, infatti, poco favorevole un pieno confronto interpersonale.

Utilizzare correttamente queste modalità favorisce il “contatto” con l’altro che, a fronte dell’attenzione percepita,

può sentirsi incoraggiato a restituire disponibilità e collaborazione.

Page 16: Competenze relazionali e comunicazione dell'operatore

La componente paraverbale

inerisce sia gli aspetti verbali sia quelli non verbali dellacomunicazione.

E’ principalmente costituita dalla prosodica che concerne•il tono (la frequenza del suono)•il timbro (la peculiarità vocale)•il volume (la variazione dal piano al forte)

e in particolare•i ritmi che hanno un effetto molto forte ma risultano difficilmente controllabili.

Page 17: Competenze relazionali e comunicazione dell'operatore

I principali ritmi sono quattro:

“la velocità di pronuncia”(delle singole parole e le pause tra esse);“l’accentuazione”(dove si pone maggior energia nella pronuncia);“le sospensioni prosodiche”(i suoni che si inseriscono tra una parola e l’altra);“il ritmo interno alle frasi”(andamento e variazione del ritmo del discorso).

La sapiente combinazione di questi “ingredienti” può contribuire aconferire chiarezza ed incisività all’operatore.

Page 18: Competenze relazionali e comunicazione dell'operatore

La competenza comunicativa e relazionale dell’operatore risulta efficace quando realizza l’instaurarsi di un rapporto di reciproca fiducia, comprensione e cooperazione con il soggetto.

Tale rapporto va costruito partendo da

l’ascolto attivo delle persone,non inteso come attività di mera decodifica delle parole ma come azione efficace che spinge l’operatore ad andare oltreil contenuto per penetrarne le finalità, i bisogni,ed il significato emotivo dell’altro.

Page 19: Competenze relazionali e comunicazione dell'operatore

Fondamentale risulta

imparare a porre domande tali da sollecitare risposte che non necessitano di forzature interpretative,

inviare dei feedback espliciti che possono aiutare il soggetto a rendere congruenti e intelligibili i pensieri, le emozioni e le azioni.

Page 20: Competenze relazionali e comunicazione dell'operatore

Le competenze comunicative esplorate, richiamate come indispensabiliper gestire efficacemente la relazione educativa con i soggetti

destinatari dell’intervento,

risultano altrettanto necessarie all’operatore

per costruire proficui rapporti professionali all’internodelle équipe interprofessionali (multidisciplinari) preposte alla

definizione dei programmi di prevenzione e di promozione della salute.

Page 21: Competenze relazionali e comunicazione dell'operatore

Il singolo professionista, infatti, non opera in solitudine ma è necessariamente chiamato a progettare in gruppo gli interventi

condividendoobiettivi, contenuti, metodologie e strategie di lavoro.

La condivisione è evidentemente il portato di una “mediazione comunicativa” ben gestita e orientata che favorisce neisoggetti l’aderenza al compito e la presa in carico delle responsabilità del gruppo.

Page 22: Competenze relazionali e comunicazione dell'operatore

Concepito in senso autenticamente relazionale e comunicativo,il lavoro di gruppo consente di garantire una più ampia capacitàdei singoli di:

•esprimersi liberamente e confrontarsi democraticamente

• evitare l’ingenerarsi di fenomeni di burn-out che possono verificarsi fra gli operatori.

Consente, altri termini, di porre le condizioni per coltivareuna migliore dimensione di “benessere” all’interno del proprioluogo e ambito lavorativo.