coltivazione salvia

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SALVIA Famiglia: Labiatae Specie: Salvia officinalis L. Altri nomi comuni: Erba sacra Generalità Al genere Salvia appartengono circa 500 specie diverse, molte delle quali sono spontanee nel bacino mediterraneo. Esistono varietà perenni e altre annuali, molte vengono coltivate esclusivamente per il valore decorativo dei loro fiori imbutiformi, che si ergono su alti steli. Il suo nome deriva dal latino salvus (sano, salvo) o salus (salute). Ippocrate ne consigliava l’uso per la cura delle piaghe; gli egiziani la usavano per imbalsamare i morti; veniva impiegata dai Romani per conservare la carne; veniva usata per la proprietà di potenziare la memoria. Nel linguaggio dei fiori è considerata la pianta dell’immortalità, poiché le si riconoscevano poteri per conferire la longevità. Caratteristiche La Salvia Comune è un piccolo arbusto sempreverde, alto fino a 70 cm. Il fusto, dapprima verde e ricoperto da lanugine, diviene legnoso a partire dal secondo anno di coltivazione. Le foglie hanno forma ovale lanceolata, margini variamente dentellati e comunemente colore grigio verde con riflessi argentei, ma vi sono anche foglie variegate di rosa e di bianco-crema; la loro pagina superiore si presenta spessa e vellutata, quella inferiore ruvida e con nervature molto pronunciate. L’apparire di macchie sulle foglie indica una sofferenza del cespo. I fiori, di colore azzurro-violaceo, appaiono numerosi all'inizio dell'estate. Sono riuniti in infiorescenze e hanno il caratteristico aspetto asimmetrico proprio della famiglia delle Lamiacee. Una delle varietà più apprezzate per la fioritura è la Salvia patens, detta "salvia genziana" per l'intenso colore delle sue tardive infiorescenze azzurre. Molto coltivata è pure la Salvia splendens, dai fiori solitamente di un bel rosso brillante, ma anche bianchi o rosa. Per ottenere una fioritura prolungata da maggio fino a settembre, è consigliabile recidere le infiorescenze appassite.

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Coltivazione Salvia

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Page 1: Coltivazione Salvia

SALVIA

Famiglia: Labiatae

Specie: Salvia officinalis L.

Altri nomi comuni: Erba sacra

Generalità Al genere Salvia appartengono circa 500 specie diverse, molte delle quali sono spontanee nel bacino mediterraneo. Esistono varietà perenni e altre annuali, molte vengono coltivate esclusivamente per il valore decorativo dei loro fiori imbutiformi, che si ergono su alti steli.

Il suo nome deriva dal latino salvus (sano, salvo) o salus (salute).

Ippocrate ne consigliava l’uso per la cura delle piaghe; gli egiziani la usavano per imbalsamare i morti; veniva impiegata dai Romani per conservare la carne; veniva usata per la proprietà di potenziare la memoria. Nel linguaggio dei fiori è considerata la pianta dell’immortalità, poiché le si riconoscevano poteri per conferire la longevità.

Caratteristiche La Salvia Comune è un piccolo arbusto sempreverde, alto fino a 70 cm.

Il fusto, dapprima verde e ricoperto da lanugine, diviene legnoso a partire dal secondo anno di coltivazione.

Le foglie hanno forma ovale lanceolata, margini variamente dentellati e comunemente colore grigio verde con riflessi argentei, ma vi sono anche foglie variegate di rosa e di bianco-crema; la loro pagina superiore si presenta spessa e vellutata, quella inferiore ruvida e con nervature molto pronunciate. L’apparire di macchie sulle foglie indica una sofferenza del cespo.

I fiori, di colore azzurro-violaceo, appaiono numerosi all'inizio dell'estate. Sono riuniti in infiorescenze e hanno il caratteristico aspetto asimmetrico proprio della famiglia delle Lamiacee. Una delle varietà più apprezzate per la fioritura è la Salvia patens, detta "salvia genziana" per l'intenso colore delle sue tardive infiorescenze azzurre. Molto coltivata è pure la Salvia splendens, dai fiori solitamente di un bel rosso brillante, ma anche bianchi o rosa. Per ottenere una fioritura prolungata da maggio fino a settembre, è consigliabile recidere le infiorescenze appassite.

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I frutti si formano alla base dei fiori e contengono i minuscoli semi ovoidali di colore marrone scuro.

Coltivazione La Salvia è una pianta abbastanza rustica che vive bene se esposta in pieno sole. In genere il suo aerale di coltivazione arriva fino ai 900 m di altitudine, non oltre in quanto non tollera i climi troppo freddi. Sopravvive con difficoltà negli ambienti con inverni lunghi e freddi.

È una pianta che può essere coltivata anche in vaso, purché si rispettino le sue esigenze colturali.

Gradisce una buona circolazione dell'aria.

In genere dopo 4-5 anni tende a degenerare, quindi, dopo tale periodo, è bene sostituirla.

Fioritura Fiorisce dalla primavera e per tutta l'estate, ed i semi maturano da agosto a settembre.

Potatura Una volta terminata la fioritura, la pianta si avvantaggia di una potatura che ne stimola la ricrescita.

Annaffiatura Annaffiare con moderazione, stando attenti a non lasciare dei pericolosi ristagni idrici nel terreno che sono la principale causa di morte di questa pianta. Sopportano anche la siccità e non amano l'eccessiva umidità atmosferica.

Lasciare asciugare il terreno tra un'annaffiatura e l’altra.

Concimazione Si usa un concime liquido, opportunamente diluito nell’acqua d’irrigazione, ogni 15 gg a partire dalla primavera e per tutta l'estate. Negli altri periodi le concimazioni vanno sospese.

Poiché è una pianta che viene coltivata prevalentemente per le sue foglie aromatiche , è preferibile usare un concime che abbia un titolo abbastanza elevato in Azoto (N) che favorisce appunto lo sviluppo delle parti verdi. Accertarsi pertanto che, oltre ad avere i cosiddetti "macroelementi" quali Azoto (N), Fosforo (P) e Potassio (K) e che tra questi l'Azoto sia in maggiore quantità, che abbia anche i "microelementi" quali il Ferro (Fe), il Manganese (Mn), il Rame (Cu), lo Zinco (Zn), il Boro (B), il Molibdeno (Mo), tutti importanti per una corretta ed equilibrata crescita della pianta.

Rinvaso La Salvia predilige terreni neutri o leggermente calcarei e sabbiosi, molto permeabili in modo da favorire un buon drenaggio e una buona circolazione dell'aria. Sono da evitare i terreni acidi e pesanti.

Moltiplicazione Può avvenire per seme o per talea erbacea.

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Per seme: Seminare al coperto all’inizio della primavera. Tenere all'ombra ad una temperatura intorno ai 18°C, ricoprendoli con un foglio di plastica trasparente che garantirà una buona temperatura ed eviterà un disseccamento troppo rapido del terriccio. Rimuovere il telo di plastica ogni giorno per controllare l'umidità del terreno ed eliminare la condensa. Inumidire il substrato con uno spruzzatore ogni volta che tende ad asciugarsi. La germinazione avviene nel giro di 2-3 settimane dalla semina.

Una volta che i semi hanno germogliato, si toglie il telo di plastica e via via che le piantine crescono si aumenta l’esposizione alla luce (mai il sole diretto) e si assicurerà una buona ventilazione.

Per talea erbacea: Le talee si possono prelevare tra marzo-aprile o tra giugno-luglio. Si prelevano degli apici vegetativi lunghi circa 8-10 cm da piante di 2-3 anni di età. Si raccomanda di tagliare con una lametta o con un coltello affilato per evitare le sfilacciature dei tessuti avendo cura che l'attrezzo che si usa per il taglio sia pulito e disinfettato.

Dopo aver eliminato le foglie poste più in basso, si immerge la parte tagliata in una polvere rizogena per favorire la radicazione. Questa operazione non è strettamente importante per la Salvia in quanto le talee hanno in genere una buona capacità di germinazione.

Successivamente si sistemano le talee in una composta formata da due parti di terriccio fertile e una di sabbia grossolana.

Ricoprire le talee con un foglio di plastica trasparente (o un sacchetto messo a cappuccio) e collocarle all'ombra ad una temperatura intorno ai 18°C, avendo cura di tenere il terriccio sempre leggermente umido. Rimuovere il telo di plastica ogni giorno per controllare l'umidità del terreno ed eliminare la condensa.

Una volta che iniziano a comparire i primi germogli, vuol dire che la talea ha radicato. A quel punto si toglie la plastica e si colloca il vaso in una zona più luminosa, alla stessa temperatura e si aspetta che le talee si irrobustiscano.

Una volta che sono diventate sufficientemente grandi ed hanno prodotto nuovi getti vigorosi, si trapiantano nel vaso o nel terreno definitivo.

Non disturbare le talee fino a quando non avranno messo i nuovi getti.

Raccolta e conservazione Per la conservazione, raccogliere le foglie tra maggio e luglio prima o all'inizio della fioritura. Si utilizzano anche le sommità fiorali che vanno raccolte all'inizio della fioritura. Essiccare le foglie e i fiori in luogo ombroso e ventilato, e conservarli in sacchetti di carta o di tela.

Per l'uso quotidiano in cucina le foglie possono essere raccolte tra la primavera e l'autunno. Le migliori sono quelle delle cime e non devono essere lavate ma strofinate con un panno umido.

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Proprietà e utilizzi In cucina: le foglie sono molto usate in cucina, per aromatizzare i cibi e facilitarne la digestione. Vengono comunemente impiegate per condire pasta e gnocchi al burro, per preparare sughi, carni arrosto e in umido, pesci, legumi, oli e aceti aromatici. Le foglie possono essere fritte in pastella.

Di norma si ritiene inutile mischiarla ad altri aromi, in quanto il suo profumo fortemente predominante annulla gli altri.

Salute: una tisana di Salvia officinalis, ottenuta immergendo qualche foglia fresca in una tazza d'acqua bollente, favorisce la digestione, esercita una funzione antinfiammatoria sul cavo orale e calma gli accessi di tosse. Inoltre, diminuisce la sudorazione dovuta a stanchezza, abbassa il livello della glicemia e agisce come antidepressivo.

Proprietà: tonico generale, antisettico, antispasmodico, antisudorifero, diuretico, emmenagogo, ipoglicemizzante. È consigliata in caso d’asma, infezioni alla bocca, della gola e delle vie respiratorie, influenza, raffreddore, eczemi, piaghe, ulcere, dermatiti, per regolarizzare il ciclo mestruale, irrigazioni vaginali, per alleviare i disturbi della menopausa, contro la frigidità e l’impotenza, il nervosismo, per stimolare la digestione e calmare gli attacchi di diarrea, contro il tabagismo, la melanconia e la depressione.

ATTENZIONE: non dovrebbe essere assunta da donne in gravidanza o durante l’allattamento. Si consiglia di non assumerla per lungo tempo, o di abusarne con dosi massicce poiché contiene sostanze tossiche dell’assenzio ed è controindicata agli ipertesi e agli epilettici.

Bellezza: le foglie fresche strofinate sui denti li rendono più bianchi e purificano l'alito. Il decotto di salvia si usa, in fase di risciacquo, per mantenere il colore ai capelli scuri, e picchiettato sulla pelle del viso esercita una funzione detergente e astringente.

Altro: è usata anche per tenere lontane le tarme dagli armadi e proteggere i tessuti.