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Istituto Comprensivo Galilei
Scuola Secondaria di Primo Grado
a.s. 2014-2015
Scrittura creativa
Classe I A
Abbiamo il piacere di raccogliere in questo opuscolo
le storie elaborate in gruppo durante l’attività del la-
boratorio di scrittura creativa a partire dall’analisi di
cinque capolavori di Chagall, che abbiamo avuto mo-
do di apprezzare durante la visita alla mostra a Palaz-
zo Reale di Milano.
Tale attività è inserita nell’ambito del progetto in
verticale “ Chagall tra sogno e racconto”, che, oltre
alla classe Prima A della Secondaria, ha anche coin-
volto i bambini dell’ultimo anno della Scuola dell’In-
fanzia e i bambini di Prima e di Quinta della Scuola
Primaria dell’Istituto Galilei.
Buona lettura! L’insegnante di lettere
Anno di realizzazione: 1911
Tecnica : Pittura ad olio su tela
Esposta presso il Museum of Metropolitan Art di New York
( MOMA)
Io e il mio paese
Analisi del quadro
Elementi raffigurati:
Personaggi: ▪ Chagall, rappresentato con il volto verde, il colore della tristezza; ▪ Una capra, con il volto in primo piano. ▪ Una donna che munge una mucca ▪ Un uomo con una falce in mano ▪ Una donna all’incontrario, a testa in giù, che sembra che stia scappando dall’uomo con la falce, a lei vicino.
Oggetti: ▪ Ramoscello dell’albero della vita, in primo piano ▪ Casette colorate sullo sfondo; alcune sono all’incontrario ▪ La sinagoga ▪ Campi colorati di rosso o rosa acceso.
Ambiente: È raffigurato un paesaggio in collina, molto colorato ; sullo sfondo in cima alla collina, c’è il villaggio, con case colorate, alcune capovolte. I colori non sono realistici, ma fantastici.
Lavoro di gruppo:
Partecipanti: Julia, coordinatrice,
Samy, Riccardo, Lorenzo e Davide
Descrizione In primo piano sono raffigurati il volto di Chagall, di co-lor verde, e quello bianco di una capra. Sono talmente vicini, che sembra che si conoscano e che parlino. In particolare, Chagall tiene in mano un ramoscello dell’ ”albero della vita”, che sta per regalare alla capra. Significato Questo quadro è stato realizzato da Chagall mentre si trovava a Parigi e rappresenta il suo paese, Vitebsk, dove lui ha trascorso la sua infanzia. Quindi, qui Chagall ha voluto disegnare il suo paese d’origine come lo vive nei suoi ricordi e nella sua fantasia, un luogo magico dove gli uomini e gli animali vivono in armonia. Chagall ha il volto verde, che è il colore della tristezza, perché è lontano da Vitebsk.
Insomma, ero davanti al vero amore.
Poi venne la festa vera e propria: abbiamo mangiato e be-
vuto a sazietà e, soprattutto, si è ballato per tutta la not-
te. In loro onore era venuta una vera e propria banda di
musicisti: c’era chi suonava la tromba, chi l’arpa, i piano-
forti, i tamburi e i violini. Non c’ero solo io, eravamo in
tre.
Bella e Chagall erano davvero una bella coppia felice, piena
di emozioni e di passione vera e forte.
Purtroppo, un brutto giorno tutto questo finì, perché Bella
si ammalò e morì. Figuratevi il dolore di Marc. Bella era la
sua luce, la sua ragione di vita, l’unica persona con cui vole-
va vivere per il resto della sua vita.
Ho partecipato anche al funerale, sempre col mio violino.
Marc era intontito e io ho voluto suonare la loro musica
del cuore. È stato straziante. Tutti piangevano. C’erano
tantissime persone e anche i loro amici animali. A dire la
verità, a trasportare la salma c’era Zlateh, la capra, l’ami-
ca e confidente di Marc.
Non ho mai partecipato a un funerale così triste.
Sono stato talmente colpito da questi due sposi e dal loro
infinito amore che ho provato a comporre un brano mio,
personale, su di loro, che ho suonato col mio violino alla
fine, mentre Bella veniva trasportata sulla slitta.
Era una melodia dolcissima, magica come il loro amore.
liberamente da “Io e il mio paese”…..
Un’ amicizia speciale
Un bel pomeriggio Chagall, dopo una mattinata di lavoro, abbandonò colori e pennelli e decise di fare una bella pas-seggiata in campagna. Era primavera e le colline erano spettacolari, perché fiori rosa e rossi coloravano i prati. Intanto che passeggiava tranquillamente, incontrò una sua vecchia amica, di nome Zlateh. Zlateh non era una persona, ma una capra dolce e gentile, che viveva in una fattoria in fondo alla via dove c’era la sua casa. Da piccolo Chagall la andava sempre a salutare, quando in inverno rimaneva nella stalla, oppure quando in primavera la incontrava in collina. Chagall: Oh, buon pomeriggio, Zlateh! Da quanto tempo che non ci vediamo? Come stai? Zlateh: Beeeee! Beeeeee! Sto bene. Sai, ho appena avuto tre capretti, di nome Zoty,Zite
e Zate. Come sono belli e teneri. Sono una mamma felice. E tu, Marc, perché hai la faccia triste ? Raccontami.
Beeeee, beeeeeee Chagall: Non ti sfugge niente, vero, Zlateh? Sto
proprio maluccio. Hanno appena fatto un pogrom l’altra notte e hanno distrutto le case e le botteghe degli ebrei, e anche il negozio di aringhe di mio padre. Sono mol-to triste, soprattutto per mio padre e mia madre… Sai siamo nove figli e mia madre non fa altro che piangere…. Noi ebrei sia-
liberamente da “ Il Mondo rosso e nero”
I ricordi di Morgan, il violinista
Salve a tutti, sono Morgan, il fortunato violinista che ha avu-
to il piacere di conoscere Bella e Chagall; figuratevi, ho an-
che partecipato al loro matrimonio.
Mi ricordo ancora che il giorno in cui si sono sposati era ab-
bastanza soleggiato, ma c’era qualche nuvola. Ero andato a
trovarli nella loro casa a Vitebsk: Marc si stava sistemando
la cravatta e Bella si stava infilando le sue graziose scarpet-
te lucide con fiocchetti luccicanti. Marc era elegantissimo:
aveva una giacca bianca sopra una bellissima camicia rosata,
che si abbinava ai toni del grigio e del bianco della cravatta.
Bella era, invece, più che meravigliosa, era raggiante nella
sua felicità: i suoi occhi brillavano di gioia pura e immensa.
Portava un abito lungo fino ai polpacci, che era candido e
morbido come la seta; era ricamato con delle perline e del
pizzo ed era scollato, con delle spalline di pizzo cucite a ma-
no. Insomma, erano due sposini perfetti.
Alla cerimonia c’era tutto il paese. Mi ricordo una scena, poi,
indimenticabile nella mia mente: ad aspettare l’arrivo degli
sposi, fuori dalla sinagoga non c’erano solo gli invitati, tan-
tissimi, oltre 150 persone, ma anche i loro amici animali, a
loro tanto affezionati, richiamati dalle bellissime melodie
degli strumenti a fiato, a percussioni e delle arpe.
La cerimonia era andata benissimo: la sinagoga era tutta ad-
dobbata a festa con il candelabro a sette braccia acceso e
tanti fiori….Anche il rabbino era elegantissimo con la sua ve-
ste candida…. Com’erano felici Bella e Marc quando si sono
scambiati gli anelli!!! Poi venne il momento del bacio e lì, ad
essere sincero, mi sono commosso anch’io.
Descrizione In primo piano viene raffigurata Bella, ormai morta, e la sua figura allungata attraversa come una diagonale tutto il quadro. Bella ha i capelli lunghi rossicci, porta una lun-ga veste blu e tiene con le mani appoggiate lungo il cor-po un grande mazzo di fiori. L’altra figura allungata è quella di Chagall che, in posizione orizzontale, quasi co-me se volasse sfiora e accarezza Bella. Ha i capelli verdi in segno di tristezza, come il suo viso, e una lunga veste gialla. C’è un violinista che sta suonando, mentre una capra porta via su una slitta Bella.
Significato Questo quadro è stato realizzato da Chagall dopo la morte della moglie, avvenuta nel 1951 e quindi rappre-senta un evento tragico della sua vita.
mo proprio disgraziati…..Se la prendono sempre con noi, che non c’entriamo nien-te….
Zlateh: Beeeee! Mi dispiace molto. Anch’io ho
avuto una vita difficile. Pensa che ho cam-biato padrone per ben tre volte. Sono stati uno peggio dell’altro. A volte d’inverno non mi davano nemmeno un filo d’erba da man-giare. Adesso che ho i miei capretti, io ho quasi dimenticato la fame del lungo inver-no. Ma sai che il padrone mi stava per ven-dere al macellaio, perché non sapeva anche lui come sfamarsi? Meno male che sono rimasta incinta….
Chagall: Sei stata grande, Zlateh!!! Io l’ho sempre
saputo. Adesso accetta questo ramoscello dell’ “albero della vita”, così avrai tanta forza per curare i tuoi capretti.
Zlateh: Grazie, Marc. Che meraviglia! E che bei
colori……. Chagall: Guarda Zlateh, questo ramoscello ha tutti i
colori della vita: il colore bianco è quello della felicità, rosa è quello della speranza, rosso della passione e dell’amore, blu della religione, nero del riposo, azzurro della limpidezza, arancione del divertimento, verde della tristezza e giallo della vita.
Zlateh: Grazie, amico mio, per questo dono. La tua
amicizia mi rallegra la vita.
Il compleanno
Anno di realizzazione: 1915
Tecnica : Pittura ad olio su cartone
Esposta presso il Museum of Metropolitan Art
di New York ( MOMA)
Analisi del quadro
Elementi raffigurati
Personaggi: ▪ Figura di donna allungata in modo trasversale per tutto il
quadro, con veste blu = è Bella, morta
▪ Figura allungata di un uomo in senso orizzontale, con
veste gialla = è Chagall che accarezza Bella morta.
▪ Violinista che suona il violino
▪ Capra con in mano un mazzo di fiori
▪ Rabbino con in mano un libro
▪ Gallo
Oggetti:
▪ Candelabro con 4 braccia
▪ Vasi di fiori
▪ Slitta trainata da una capra con sopra Bella
▪ Disco rosso su fondo nero
Ambiente:
È raffigurato in modo poco realistico ; tutti gli elementi
sono appena abbozzati.
Lavoro di gruppo
Partecipanti: Alice, coordinatrice
Alessandro A., Abiman e Stiven
Il mondo rosso e nero
Anno di realizzazione: 1951
Tecnica: gouache, acquarello, pastello su carta incollata su tela.
Collezione privata
Analisi del quadro
Elementi raffigurati:
Personaggi: ▪ Chagall, sollevato da terra pronto a dare un bacio a Bella ▪ Bella, coi fiori in mano, pronta a baciare Marc.
Oggetti: ▪ Letto con coperta rossa ▪ Mazzo di fiori ▪ Arazzo sopra il letto ▪ Quadro sotto la finestra ▪ Tendine bianche sulla finestra ▪ Sgabello con cuscino nero ▪Tavolo rosso con tovaglia verde ▪Torta pronta per essere tagliata, ▪ Bicchiere ▪ Fragole
Ambiente: È raffigurato l’interno di un appartamento con vista del paese alla finestra. La casa di Bella e Chagall viene raffigurata con tanti parti-colari.
Lavoro di gruppo
Partecipanti: Sara, coordinatrice
Miguel, Edoardo, Roberto.
Descrizione
Al centro del quadro c’è Chagall che sta volando e baciando Bella con il collo rigirato all’indietro in una posizione innaturale. Chagall indossa una camicia ver-de, mentre Bella ha un vestito nero elegante con un largo colletto di pizzo bianco. Sono nella loro casetta, il loro nido d’amore.
Significato Questo quadro è stato realizzato da Chagall nel 1915 e rappresenta il loro amore, la loro passione, che è tanto forte che li fa staccare da terra e sollevare da una situazione tragica come la guerra, la Prima guerra mondiale, appunto. Tale significato si coglie dai colori: il verde della cami-cia di Chagall indica l’esistenza di una situazione di dolore, ma il rosso acceso che illumina la stanza ci fa capire che l’amore supera ogni tragedia.
Jabalù: Ma cosa aspettavate a dirmelo? Ho tanto da
raccontarvi. Intanto vi dico subito che avete
fatto bene a scappare. Qui c’è stato uno
sterminio terribile di ebrei…. Povera Francia !
Povera Europa! Siamo vissuti nel terrore per
sei anni. Meno male che abbiamo mandato via i
nazisti….
Marc e Bella: Già abbiamo fatto bene a scappare, vero In-
shralla? E voi siete stati degli eroi a rimane-
re qui! Jabalù, conosci qualche locanda con
delle stalle?
Jabalù: Sì, si chiama Lumière ed è a pochi metri da qui.
Quando arrivarono davanti alla locanda, Inshralla non stava
bene: era stanca per il lungo viaggio e poi era anche incinta
e portare un vitellino nella pancia non è facile. La mattina
dopo, infatti, partorì un tenero vitellino; purtroppo, però, le
venne un’infezione molto grave e quindi morì. Povera mucca!
Aveva accompagnato per tanti anni i suoi padroni nelle loro
avventure. Mi ricordo che quando era rimasta incinta era
diventata ancora più dolce e coraggiosa. Fu lei a decidere di
far crescere il suo vitellino in Francia, nei campi della Pro-
venza dove aveva conosciuto Bella e Marc. Essi furono tanto
tristi dopo la disgrazia che in ricordo della loro amica Insh-
ralla decisero di adottare il suo vitellino, che con loro creb-
be forte e sano.
Ma non è tutto: Marc per l’occasione fece un quadro che
raffigura Inshralla con un ombrello: questo per Marc vuol
dure che Inshralla andò in paradiso.
E così si conclude quest’avventura. Un affettuoso saluto a voi tutti da “ l’ebreo errante”.
liberamente da “Il compleanno”
Che bel compleanno !!!
Bella: Ciao, sono Bella Chagall e vi voglio raccontare il giorno
del mio compleanno….
Ti ricordi Marc che bella sorpresa che mi hai fatto?
Chagall: Come posso dimenticarla!!!
Bella: Dovete sapere che mio marito due anni fa aveva de-
ciso di conoscere il mondo…. Voleva andare a Parigi,
perché mi diceva che lì c’erano degli artisti che vo-
leva assolutamente conoscere.
Chagall: E’ vero che ti ho lasciato al paese per inseguire i
miei sogni, ma ti assicuro che ti pensavo ogni mo
mento….Ti ho scritto anche una poesia, mentre ero là,
così intanto che disegnavo, parlavo con te.….
Bella: Nooooo, una poesia !!!…. Ma non ci credo! Non sei
solo un pittore, ma anche un poeta…. Come fa? Dim-
mi….
Chagall: “ Oh mia Bella
Tu brilli come una stella.
Mi manchi tanto
Perché sei un incanto.
Oh mia bella fanciulla,
Ricordi che mi sedevo nella tua culla
E poi andavamo sotto una betulla?
E mentre mi dondolavi
Io ti sognavo”
Bella: Che dolce che sei !!!! Mi hai commosso. Ma perché
non me l’hai detto, prima?
Chagall: Mi togli la parola quando ti vedo….
Liberamente da“ La mucca con l’ombrello”
L’ebreo errante racconta….
Buon giorno a tutti, sono Mash, detto “ l’ebreo errante” e
sono un vecchio e caro amico di Bella e Chagall; ora vi vo-
glio raccontare una delle loro più importanti avventure.
Cominciamo!
C’erano una volta due sposi felici, Marc e Bella, che vive-
vano in Europa, girando in lungo e in largo il continente.
Purtroppo, quando iniziarono le persecuzioni naziste, poi-
ché erano ebrei, furono costretti a lasciare l’Europa e a
fuggire in America. Finita la guerra, decisero di ripartire
immediatamente: io voglio raccontarvi il momento in cui
ritornano nell’amata Francia.
Naturalmente, non tornano solo loro due, ma sono accom-
pagnati da Inshralla, la loro amica mucca. Appena final-
mente mettono piede nell’amata Europa, chi incontrano?
Ma l’amico gallo, Jabalù, naturalmente!
Jabalù: Inshralla, Inshralla, che piacere rivederti….
Inshralla: Ciao, Jabalù, come stai? Quanto tempo che non ci
vediamo….
Jabalù: E sì amica mia. Ma chi sono quegli adorabili sposi
nella tua coda?
Inshralla: Sono i miei padroni, Bella e Chagall.
Marc e Bella: Per noi è un onore conoscerla.
Jabalù: Anche per me. Ma datemi del tu…, però. Per caso
siete ebrei?
Marc e Bella: Sì.
Descrizione In primo piano viene raffigurata una mucca bianca nel corpo, ma col muso blu mentre vola. Dalla sua schiena esce una mano rossa che tiene sulle spalle dell’animale un mazzo di fiori. Rosso, blu e bianco sono i colori della Francia. La mucca tiene un ombrello con lo zoccolo an-teriore sinistro, mentre ha una coppia di sposi nella co-da: Bella e Chagall. La mucca vola sopra un villaggio e sembra che calpesti anche un vescovo, ma nutre col suo latte un vitellino. Significato Questo quadro è molto complesso. E’ un’opera di fan-tasia in cui ogni elemento raffigurato ha un significato simbolico. Nell’insieme il colore bianco della mucca è quello prevalente sul rosso acceso. Ciò può significare che dopo gli orrori della guerra, finalmente si può tor-nare a sperare. Chagall e Bella sono tornati in Francia, che rappresenta la libertà.
Bella: Le tue parole sono i colori che schizzi nella tela….
Le tue parole sono i fiori che mi hai regalato, amo-
re mio.
Ci siamo conosciuti a San Pietroburgo, tu avevi 23
anni e io…. Non avevo ancora 15 anni.
È stato proprio un colpo di fulmine. Tra noi è
scoccata subito la scintilla….
Chagall: Mi ricordo ancora quando son tornato a casa il
giorno del tuo compleanno….Abbiamo anche giocato
a nascondino dopo aver mangiato la torta e ci sia-
mo nascosti sotto il letto….Che matti!!! Ci siamo
anche addormentati lì. Era tutto perfetto…. quel
giorno! L’arazzo, la coperta rossa, le tendine …. E i
tuoi occhi, quando mi hanno visto…
Bella: Beh, Marc, io mi ricordo ancora quando, dopo che ho
preso il mazzo di fiori che mi hai regalato, tu mi
hai baciato appassionatamente….. Mi è sembrato
di volare…..
Chagall: Ci è sembrato di volare…. Vuoi dire. Anche la
guerra era lontana. Per un attimo … E io ho voluto
immortalare quel magnifico momento dipingendo un
quadro fantasioso…. Il nostro quadro.
Bella: Il quadro del nostro amore, vuoi dire. Fu in
quell’occasione che mi hai proposto in ginocchio:
“Vuoi sposarmi?”
Chagall: Vieni qui, Bella, abbracciami. Basta ricordi…..
Ora vi dobbiamo lasciare, perché ci aspetta un
ballo.
Tecnica : dipinto a olio su tela, realizzato nel 1917
È conservato nel Museo di Stato Russo di San Pietroburgo
La passeggiata
Analisi del quadro
Elementi raffigurati
Personaggi: ▪ La mucca con l’ombrello ▪ Bella e Chagall ▪ Un gallo ▪ Un vescovo ▪ Un vitellino ▪ L’ebreo errante
Oggetti: ▪ L’ombrello ▪ Un mazzo di fiori sopra la mucca ▪ Una mano rossa ▪ Il sole ▪ La luna ▪ Un villaggio Ambiente:
Viene raffigurata una situazione di fantasia: una mucca vola con l’ombrello.
Lavoro di gruppo
Partecipanti: Margherita, coordinatrice
Alessandro C., Pablo, Danut
La mucca con l’ombrello
È stato realizzato nel 1946.
Tecnica: dipinto olio su tela
Esposto presso il Museum of Metropolitan Art di New York
( MOMA)
Analisi del quadro
Elementi raffigurati
Personaggi: ▪ Marc Chagall e Bella in primo piano ▪ Cardellino nella mano di Chagall ▪ Capra in lontananza, in cima alla collina
Oggetti: ▪ Case verdi di Vitebsk e case sparse nella campagna ▪ Sinagoga rosa ▪ Tovaglia rossa fiammante con sopra una bottiglia di vino e un bicchiere ▪ Rami di un albero con foglie blu ▪ Dolci colline di color verde
Ambiente:
E’ rappresentata la campagna, le colline intorno a Vitebsk e Vi-tebsk con le case con i tetti appuntiti e la sinagoga. Sia il paesag-gio che il paese è tutto verde, perché il verde è il colore della tri-stezza e della sofferenza: unica eccezione, la sinagoga, color ro-sa, perché lì nel pregare si trova conforto e pace.
Lavoro di gruppo:
Partecipanti: Samantha, coordinatrice
Simone, Elia, Lorenzo
Descrizione In primo piano sono rappresentati Chagall e Bella che vola-no: Bella è vestita con un abito fucsia, color carminio, molto leggero; è più in alto di Chagall, tanto è vero che alcune par-ti come la sua mano destra, sono quasi al di fuori del qua-dro; è leggera e con le sue mani aperte sembra quasi volare come un uccello. La sua mano sinistra, la mano del cuore, tocca la mano sinistra di Chagall, che sembra sollevarsi e volare attratto dal sentimento che lo lega a Bella. Il centro del quadro sono proprio le due mani che si incontrano. Cha-gall è rappresentato vestito di nero in modo elegante con una camicia bianca con un ampio colletto bianco; tiene con la mano destra un grosso uccello, mentre guarda felice e sorridente, come divertito, verso di noi. Significato Questo dipinto raffigura il legame tra Chagall e Bella: loro sono uniti dall’amore, che è un sentimento fortissimo, che li fa volare e non li fa pensare alla guerra.
tà e fa dimenticare tutto.
Bella e Chagall si abbracciano forte, forte e si baciano e
così Bella si alza in volo, libera da ogni preoccupazione,
leggera come una piuma, proprio come noi uccelli, mentre
anche Chagall si lascia sollevare, dandole la sua mano sini-
stra che, come una calamita, lo tiene legato a lei, uniti da
questo sentimento forte che provano.
Adesso, stiamo ancora volando insieme e vi salutiamo feli-
ci.
Com’è bello vivere, nonostante tutto.
“Amatevi! Amatevi! Amatevi ! ….. “
continua ancora a ripetere felice Chagall.
liberamente da “La passeggiata”
L’amore sconfigge ogni avversità
Ciao! Io sono Vlady, sì sono proprio io, l’uccellino che tiene
in mano Chagall e vi voglio raccontare un momento roman-
tico tra Bella e Chagall. Cominciamo….
Era una bella giornata di primavera, il sole splendeva e
Marc e Bella decidono di fare un picnic in collina. I due
innamorati lasciano la loro amata Vitebsk e fanno una ro-
mantica passeggiata mano nella mano, finchè non trovano il
loro posto del cuore, un posto tranquillo, che emana pace.
Che bello guardare da lontano e dall’alto Vitebsk, il loro
paese. È lì che è nato il loro amore, è lì che si sono sposati
e amati. Lì c’è il loro nido, la loro casa. Lì tutto parla del
loro amore, perché Bella l’ha curata in ogni particolare.
Loro sono fortunati, ma non è per tutti così. C’è la guerra,
tanti non sono più tornati, erano giovani; loro li conosceva-
no. E poi, c’è tanta fame: manca il cibo, mancano le cose
essenziali. Speriamo che questa guerra finisca prima pos-
sibile. E con questa speranza nel cuore stendono la loro
tovaglia rossa e cominciano a mangiare e a bere.
Scherzano, ridono, passano un momento bellissimo, som-
mersi dall’amore che provano l’uno per l’altra, nonostante
alle loro spalle ci sia il loro paese immerso nella sofferen-
za e nel dolore.
L’amore per loro sconfigge ogni cosa, la paura e le avversi-