cinemazeronotizie_settembre 2012

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2012 numero 8 anno XXXII Il cinema italiano ritorna a guardare la realtà Riparte a settembre una intensa stagione di tanto buon cinema Made in Italy Magic Mike, l’ormonale film di Soderbergh Dal 21 settembre su tutti gli schermi italiani Cinemazero compreso Dall’Asia al Latinoamerica La Cine del web a confronto con la censura e Cuba vista da Minà Leggere le immagini per scrivere di cinema Festeggia i 10 anni il concorso dedicato ad Alberto Farassino Scuola e Didattica dell’Audiovisivo:un connubio perfetto Anticipazioni per l’anno scolastico 2012/2013 La terapia del cinema In esclusiva il vice direttore del Giffoni Film Festival Omaggio ad Anna Sten: troppo brava per essere diva Dal 6 al 13 ottobre 2012 alle Giornate del Cinema Muto 5 anni di Fondo per l’Audiovisivo del FVG Primo bilnacio del quinquennio 2007/2012 Sulla strada dell’anima del camionista Iniziate le riprese del nuovo film di Alberto Fasulo distribuito dalla Tucker Domani accadrà Ovvero se non si va non si vede Settembre 12 spedizione in abbonamento postale L. 662/96 art. 2 comma 20/b filiale di pordenone - pubblicità inferiore al 45% contiene i.p. in caso di mancato recapito inviare al CMP/CPO di Pordenone per la restituzione al mittente previo paga- mento resi mensile di cultura cinematografica 1,00

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cinemazeronotizie, mensile di cultura cinematografica

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Il cinema italiano ritorna a guardare la realtàRiparte a settembre una intensa stagione di tanto buon cinema Made in Italy

Magic Mike, l’ormonale film di SoderberghDal 21 settembre su tutti gli schermi italiani Cinemazero compresoDall’Asia al LatinoamericaLa Cine del web a confronto con la censura e Cuba vista da Minà

Leggere le immagini per scrivere di cinemaFesteggia i 10 anni il concorso dedicato ad Alberto FarassinoScuola e Didattica dell’Audiovisivo:un connubio perfettoAnticipazioni per l’anno scolastico 2012/2013La terapia del cinemaIn esclusiva il vice direttore del Giffoni Film Festival

Omaggio ad Anna Sten: troppo brava per essere divaDal 6 al 13 ottobre 2012 alle Giornate del Cinema Muto

5 anni di Fondo per l’Audiovisivo del FVGPrimo bilnacio del quinquennio 2007/2012Sulla strada dell’anima del camionistaIniziate le riprese del nuovo film di Alberto Fasulo distribuito dalla Tucker

Domani accadràOvvero se non si va non si vede Set

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spedizione in abbonamento postale L. 662/96 art. 2 comma 20/b filiale di pordenone - pubblicità inferiore al 45%contiene i.p. in caso di mancato recapito inviare al CMP/CPO di Pordenone per la restituzione al mittente previo paga-mento resi

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In copertina: Isabelle Huppert

protagonista del filmBella addormentata

di Marco Bellocchio

cinemazeronotizie

mensile di informazione cinematograficaSettembre 2012, n. 08anno XXXII

Direttore Responsabile Andrea CrozzoliComitato di redazione Piero ColussiRiccardo Costantini Sabatino LandiTommaso LessioSilvia MorasMaurizio SolidoroCollaboratori Lorenzo CodelliLuciano De GiustiElisabetta PierettoDirezione, redazione, amministrazioneP.zza della Motta, 233170 Pordenone,Tel. 0434.520404Fax 0434.522603e-mail: [email protected]//www.cinemazero.itProgetto graficoPatrizio A. De Mattio[DM+B&Associati] - PnImpaginazioneTommaso LessioComposizione e FotolitiCinemazero - PnPellicole e Stampa Grafiche Risma - Roveredo in PianoAbbonamenti Italia E. 10,00Estero E. 14,00Registrazione Tribunale di Pordenone N. 168 del 3/6/1981Questo periodico è iscritto alla

Unione Italiana Stampa Periodica

Il cinema italiano ritorna a guardare la realtà

A maggio di quest’anno le agenzie stampa battevano il comuni-cato: “La Regione Friuli ha bloccato l’erogazione dei fondi giàprevisti e stanziati per l’attività della Film Commission, bloccan-do di conseguenza il finanziamento destinato a Bella addormen-tata, il nuovo film di Marco Bellocchio che tratta del delicatissi-mo e controverso tema dell’eutanasia con riferimento ancheall’odissea di Eluana Englaro.”, notizia ripresa e ‘commentata’ datutta la stampa nazionale e internazionale. Ora, finalmente, escealla 69ma Mostra del Cinema di Venezia, l’atteso Bella addor-mentata di Marco Bellocchio e dal 6 settembre sarà anche su tuttigli schermi compreso quello di Cinemazero. «Mi sono messo a scrivere una specie di farsa grottesca sulnostro Paese - ha dichiarato Bellocchio - però, ho ricevuto troppidinieghi. Così mi è tornata in mente la storia di Eluana … dellarealtà ho conservato solo la cronologia: i sette giorni che vannodal 3 febbraio, quando Eluana lasciò Lecco dove era ricoverataper raggiungere la casa di cura La Quiete di Udine, fino al 9 feb-braio, quando la ragazza ha cessato la sua vita vegetativa.Mentre passano quei giorni, scanditi dalle televisioni di mezzomondo, io racconto tre storie diverse...». Nel cast stellare ci sonoIsabelle Huppert, Toni Servillo, Alba Rohrwacher, Pier GiorgioBellocchio, Michele Riondino, Maya Sansa, Gianmarco Tognazzi,Brenno Marco Placido e Fabrizio Falco. Accanto al maestro rico-nosciuto, un giovane affermatissimo come Matteo Garrone che,attraverso Reality premiato al Festival del Cinema di Cannes,getta uno sguardo empatico sull’Italia smarrita di oggi. Ha un ini-zio folgorante il film di Garrone con un lungo, bellissimo pianosequenza che apre la storia di Luciano; parte attraversando intotale il panorama della città partenopea per finire sui cancelli delGrand Hotel La Sonrisa di Sant’Antonio Abate, una sorta di chias-sosissima Disneyland kitsch per banchetti e feste nuziali. Donneenormi, strette in abiti da cerimonia con mariti altrettanto debor-danti che mangiano e cantano con signorile volgarità. Nonmanca neppure l’ospite d’onore, il vincitore del Grande Fratello,coatto e borgataro, festeggiato come fosse San Gennaro. Nellamente gracile e confusa del protagonista, pescivendolo che arro-tonda con piccole truffe, la più ambita aspirazione esistenziale èquella di partecipare alle selezioni per la prossima edizione delGrande Fratello. Cade in questa rete pervasiva mescolando idiversi piani del reale e dell’immaginario, in una discesa agli infe-ri che coinvolge la moglie, figli e parentado tutto. Una paraboladi spaesamento e perdizione quella raccontata da Garrone, convena a volte surreale ma sempre sarcastica, ipercolorata e iper-truccata, ridondante come nei cartoons ai quali il regista sembrafar riferimento. Aldilà di ogni inqualificabile censura preventiva,di ogni ideologia politica, due film autoriali sull’Italia del terzomillennio assolutamente da non perdere!

Riparte a settembre una intensa stagione di tanto buon cinema Made in Italy

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Grande anteprima europea, sulla mitica Piazza Grande diLocarno, in una lunga serata del 65° Festival del Film,aperta da una strana e applaudita storia d’amore, firma-ta a quattro mani da Valerie Faris e Jonathan Dayton:Ruby Sparks, per Magic Mike, l'attesissimo nuovo film diSteven Soderbergh. Fondato sull'esperienza giovanilecome spogliarellista del trentaduenne Channing Tatum,vita da film, visto che a 9 anni i genitori già lo avevanoscaricato all’Accademia militare, e che poi sarebbe diven-tato, prima di essere qui protagonista del film, modelloper Armani e Dolce&Gabbana, il film non si impone diessere un biopic, ma piuttosto il ritratto di un mondo, ilnostro, dove il “tutto è lecito”, paventato da Ivan allo stu-pefatto Alioscia nei Karamazov, si è realizzato regalandola civiltà alla barbarie. È proprio Channing Tatum ilMagic Mike del titolo, è la stella di uno spettacolo di spo-gliarello per donne che abbiano superato i 21 anni, si da’da fare non solo come sex symbol di notte, ma di giornofatica sui tetti da buon muratore, tutto per arrivare al suosogno: aprirsi una bottega da falegname, costruire con lesue mani mobili di vero legno, ma i soldi non gli basta-no, e le banche non danno fido a uno che si sbatte percrearsi un lavoro, e poi uno spogliarellista-muratore nonha le credenziali e le conoscenze politiche e finanziarie

adeguate. La sua vita cambia quando sul cantiere incontra un giovane scontroso, subitonominato The Kid (Alex Pettyferr, anche lui modello per Burberry e Lauren). Magic Mike siprende cura di lui, lo porta a diventare una star dello spogliarello, ma il ragazzo di fronte aisoldi facili perde il senso della realtà, entra nel mondo dei trafficanti di droga e si sente onni-potente, finendo in grossi guai. Solo Magic Mike, l’amico ripudiato, proverà a salvarlo. E inquesto sarà aiutato proprio dalla sorella di lui (la bellissima e intensa Cody Horn), di cui siè innamorato perché puzza di quel pulito di cui ha bisogno. Soderbergh guida la danza consicurezza, esagera nelle coreografie e si innamora della superba interpreta-zione di uno straordinario, esplosivo e istrionico Matthew McConaughey,chiamato a recitare il ruolo del focoso e crudele padrone del locale in cuiMike si esibisce. Forse dovrebbe accorciare in montaggio qualche minu-to, ma questo Magic Mike è uno spaccato impietoso di un mondo, quel-lo degli Stati Uniti, dove proprio quel “tutto è lecito” trionfa. grazieall'irreversibile impoverimento culturale e sociale che il grande paesesta vivendo. Di certo lo sguardo di Soderbergh è impietoso nel diredello spreco del sesso, del lavoro nero nei cantieri, degli adolescen-ti maschi incapaci di costruire un rapporto con le coetanee, dellapochezza del linguaggio, meno che basico delle classi più povere,della facile diffusione della droga, del fallimento totale di unmondo legato al denaro. Quello che resta è il bisogno d'amore,il bisogno di costruire qualcosa con l'amore, un'illusione, forse,ma un'illusione permeata di speranza.

Magic Mike, l’ormonalefilm di Soderbergh

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Dal 21 settembre su tutti gli schermi italiani Cinemazero compreso

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Sessantaquattro anni fa un giovane ma già solido regista come Lizzani girava il suo docu-mentario La muraglia cinese, uno dei primi film a raccontare bellezze e contraddizioni del“continente” cinese. Nella sua – splendida, appassionante come un romanzo - autobiogra-fia Il mio lungo viaggio nel secolo breve, Lizzani racconta nel dettaglio le difficoltà burocra-tiche, organizzative, relazionali, il confronto con le maglie strette della censura, caratteriz-zanti il suo viaggio cinese, offrendo uno spaccato dettagliato del paese asiatico e delle sueproblematicità. «Da tutto il materiale girato, non risulta chiara la contrapposizione tra unavecchia Cina e una nuova Cina», chiosa Lizzani. Certo, quella era la Cina di Mao, ma la con-tinuità inquietante con molte pratiche di allora, il radicamento di un certo sistema cultura-le, ci invitano a guardare il gigante asiatico con occhi retrospettivi, a pensare che la rifles-sione di Lizzani sia ancora attuale. La realtà cinese contemporanea è stato uno dei temi diapprofondimento delle ultime edizioni de Le voci dell'inchiesta: da film come Il bravo gattoprende i topi di Conversano e Grignaffini (David di Donatello), a libri come I cinesi nonmuoiono mai di Staglianò e il libro/denuncia sulla censura nell'era dei giochi olimpici cine-si Doppi giochi di Reale... Nella continuità di questo percorso, per pordenonelegge.it, con-verranno a Pordenone due giovani autori che ci racconteranno proprio quali siano gli ele-menti “secolarizzati” della Cina contemporanea e quelli di profonda innovazione, con le lorocriticità. Ivan Franceschini (anche autore del documentario Dreamwok China, ovvero sognie diritti di una nuova generazione nella fabbrica del mondo) e Consuelo Cannas racconte-ranno così nella mattinata di giovedì 20 settembre la Cina contemporanea, osservata dadentro e raccontata proprio attraverso il web. La Cina infatti, fra i molti fenomeni culturaliche la caratterizzano, ha visto un esplosione verticale di internet e di relativa produzionecostante di contenuti (testuali e audiovisivi), nonostante la presenza della censura: dalmodesto inizio di 2.000 naviganti, ora ne conta più di 100 milioni. Il Governo ha ingaggiatouna vera propria guerra cibernetica fatta di censure, controlli, restrizioni e arresti per man-tenere lo status quo della nazione... Sempre sul fil rouge dello studio della continuità dei fenomeni storico/culturali, domenica23 settembre lo scrittore e storico messicano Paco Ignacio Taibo II, già autore della piùacclamata biografia su Ernesto Che Guevara (Senza perdere la tenerezza), si confronteràcon Gianni Minà, editore e direttore della rivista Latinoamerica, sul rinascimento chel'America Latina sta vivendo proprio nel momento della crisi dell'Occidente e del Nord delmondo. Taibo, che presenta in Italia il suo ultimo libro Alamo, una rilettura critica di unodegli episodi più controversi delle guerre che segnarono la nascita degli Stati Unitid’America, sottolinea sarcastico che "la storia non può essere appresa a Hollywood o nelleagenzie di rating". Gianni Minà, vincitore del Premio Luchetta 2011 per il giornalismo diimpegno civile, presenterà a sua volta, nello stesso giorno, il suo nuovo film documentarioin 2 parti Cuba nell'epoca di Obama che, dopo il successo alle scorse Giornate degli Autoridella Mostra del cinema veneziana, ha avuto quest'anno una menzione speciale ai Nastrid'Argento, riconoscimento che gli sarà consegnato da Laura Delli Colli, del SindacatoNazionale Giornalisti Cinematografici, proprio nella SalaGrande di Cinemazero.Il film è basato, nella prima parte, su un viaggio di mille chilometri, da L'Avana alla basenordamericana di Guantanamo e, nella seconda, in un itinerario inedito nelle scuole di elite

dell'isola, da quella di medicina per glistudenti di Paesi dove non esiste lasanità pubblica, a quella di cinema,

dove insegna il Nobel per la lettera-tura Gabriel Garcia

Marquez, a quelladi balletto cheforma le étoile deipiù prestigiosi teatridel mondo. Un filminedito e controcor-rente, nella stessaottica del dibattito fraPaco Ignacio Taibo II eGianni Minà.

Dall'Asia al Latinoamerica

La Cina del web a confronto con la censura e Cuba vista da MinàR

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Come, di già? Di già! Compie dieci anni “Scrivere di cinema”, il premio discrittura per recensioni cinematografiche destinato agli studenti dellesuperiori e agli “under 28”, promosso da Cinemazero, pordenonelegge.it.Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani e MYmovies.it. Come dire che in questo periodo circa 8.000 recensioni sono passate sottola lente dell'impegnativo scrutinio, condotto in prima istanza dall'équipecoordinatrice e poi dalla giuria (della quale ha fatto parte negli anni tuttauna serie di importanti critici cinematografici). Una recensione ha due intendimenti. Il primo è quello di fornire quegli ele-menti informativi e di contestualizzazione che in un saggio si potrebbero

dare per scontati (attenzione al condizionale!); il secondo è quello di offri-re, non una “guida” alla lettura in senso didattico-autoritario, bensì un suggerimento, unpercorso possibile, un'ipotesi di lettura (sperabilmente non peregrina) che ne favorisca lafruizione. Se è vero che qualsiasi film, anche il più superficiale, consente un discorso chescavi al di sotto della superficie, questo è il compito del recensore. Ora, un perfetto esempio di tutto quello che dev'essere una recensione lo troviamo nell'o-pera di Alberto Farassino, sia sui quotidiani che, in seguito, sul web. Per questo motivo,nonché per il lungo rapporto di amicizia che il critico mantenne con Cinemazero, il premiodel concorso è intitolato a lui. Nel decennale del concorso, Cinemazero rende omaggio a Farassino con una proposta ori-ginale. Le carte del critico milanese comprendono una lista dei suoi dieci “film del cuore”.Non è un'impossibile graduatoria d'importanza (basta dire che non c'è un Godard, mentreFarassino aveva scritto un magnifico “Castoro” su quest'autore); è una scelta personale diamori. Cinemazero propone agli spettatori una full immersion in questa lista. Giovedì 13 settembre sarà proiettato a Cinemazero in SalaGrance Berlinguer ti voglio benediretto da Giuseppe Bertolucci e interpretato da Roberto Benigni. Non è solo il suo debuttoal cinema dopo l'esplosione tv di Onda libera; è anche il suo miglior film: perché è qui cheBenigni (accanto a un'inedita e memorabile Alida Valli) portò tutta la carica anarchica delsuo personaggio toscanaccio di Mario Cioni, via via ammorbidita e, se si può dire, zucche-rata nella fortunatissima carriera seguente. Gli altri nove film saranno tutti disponibili inDVD presso la Mediateca, e sono: l'am-mirevole Riso amaro di Giuseppe DeSantis (il vero gran “De” del neoreali-smo, se possiamo dirlo); Dov'è la casadel mio amico? di Abbas Kiarostami, ilfilm che fa innamorare per sempre delcinema iraniano; il delizioso Gli uomini,che mascalzoni... di Mario Camerini,equivoci e dispetti d'amore in un'Italia1932 che si scopre affluente; L'orgogliodegli Amberson di Orson Welles, filmelegiaco e definitivo, “grande romanzoamericano” sul mutamento e sullasconfitta; Tucker, un uomo e il suosogno di F.F. Coppola, ovvero il sogno el'energia sconfinata; L'ultima tentazio-ne di Cristo di Martin Scorsese (veder-lo possibilmente in originale!); La fine-stra sul cortile, il film quintessenziale diHitchcock; e infine Tristana di Buñuel,dove il suo tema del feticismo trova l'il-lustrazione perfetta. Sono dieci filmimprescindibili, dedicati in primo luogoai giovani, che aprono gli occhi sulcinema, e ne allargano la visuale.Pienamente in linea quindi con lo spiri-to del concorso.

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Festeggia i 10 anni il concorso dedicato ad Alberto Farassino

Leggere le immagini per scrivere di cinema

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Dopo i risultati positivi ottenuti negli ultimi anni, l’intenzioneper il nuovo anno scolastico è quella di incrementare soprat-tutto la realizzazione di progetti didattici straordinari capaci diconsolidare, da un lato l’aspetto sperimentale che rende laMediateca Pordenone di Cinemazero un punto di riferimento alivello nazionale per la didattica degli audiovisivi, dall’altro lostretto legame con il territorio. Cinemazero, forte dell'accreditodel Ministero dell'Istruzione, propone da dieci una serie dilaboratori mirati a soddisfare le scuole di ogni ordine e grado.Grazie alla delibera regionale, le scuole annualmente possonoaccedere ai fondi stanziati per l'educazione al linguaggio cine-matografico e audiovisivo; a questi si aggiunge anche il sostegno economico per alcuneattività laboratoriali da parte Comune di Pordenone.La ricca offerta formativa della Mediateca Pordenone di Cinemazero legata alla didatticadegli audiovisivi e nuovi media vanta numerosi laboratori: alle storiche proposte(Laboratorio Méliès, MappaScuola, Fotofiaba, Videoritratto, Ti racconto una storia, Scatta ilfotoromanzo, BookTrailer, Dentro lo sguardo, La piccola bottega dei generi,.. per Scrivere dicinema, Videoclippando, SpotMarket: immagini da vendere, Tg in classe, AnimAzione!,Blog on line, Il giornale on line e Note in pellicola) se ne aggiungono delle nuove, sottoli-neando ancor di più l’importanza del rapporto tra il “Sapere” e il “Saper fare”: Animiamol’inanimato (Laboratorio di Stop Motion), Costruiamo un documentario (le tappe per realiz-zare un documentario), Storia per immagini (diverse epoche storiche con gli occhi del cine-ma), Trasposizioni a confronto (un percorso per scoprire il rapporto tra letteratura eCinema), Un film a fumetti (creare il proprio film giocando di fantasia con il fumetto), Ombremagiche (costruire riciclando un teatrino d’ombre cinesi), LegalityCoop (educare alla lega-lità creando spot di sensibilizzazione), Green (R)evolution (utilizzare l’audiovisivo per lacomunicazione ambientale) e Cinema e Arte.In modo da favorire un'adeguata programmazione degli interventi didattici, è stata organiz-zata una presentazione del nuovo piano di offerta formativa nell’ambito degli audiovisi-vi della Mediateca Pordenone di Cinemazero per l’A.Sc. 2012/2013: mercoledì 5 settembre2012, alle ore 17.00, presso la Saletta Incontri dell'ex Convento di San Francesco. Ospited’eccezione: Manlio Castagna, sceneggiatore, regista, studioso di semiologia degli audio-visivi e vicedirettore del Giffoni Film Festival, che presenterà il suo libro “Pronto soccorsocinematografico per cuori infranti”, oltre che accennare alla sua esperienza legata al piùimportante festival di cinema per ragazzi.

Il volume, con presentazione diPupi Avati, Sergio Castellitto,Claudia Gerini e Filippo Timi,

propone degli originali“rimedi” cinematografi-ci al mal d’amore contaglio ironico, ma consguardo scientifico e

competente. Ogni mal d’amore ha la

sua cura, ogni ammaccatura del cuorepuò essere sistemata da un buon film che

ti indica la strada più efficace per guarire. Dove falliscono le parole consolatorie dei paren-ti, i consigli pieni di buone intenzioni degli amici e il rimuginare della mente, c’è il trionfodel cinema. Dopo l’incontro con Manlio Castagna seguirà l’illustrazione e la consegna agli insegnantipresenti della nuova guida ai laboratori, quest’anno su una speciale chiavetta USB conte-nente anche la versione aggiornata del Catalogo tematico dei film della Mediatecadi Pordenone: un utile e prezioso strumento, pensato proprio per gli insegnanti e per age-volare la loro attività di programmazione didattica.A seguire buffet in Mediateca.Tutti i dettagli sui laboratori li trovate su www.mediateca.cinemazero.it

Anticipazioni per l’anno scolastico 2012/2013

Scuola e Didattica dell’Audiovisivo:un connubio perfetto

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Il cinema fa bene. il cinema può essere una terapia. Quanti di noiguardano un film in quel particolare momento della propria vitae di colpo trovano delle risposte? O semplicemente sentono sali-re la temperatura sul proprio termometro emotivo?Il concept che sta alla base del libro Pronto soccorso cinemato-grafico per cuori infranti (edizioni Il punto di Incontro) è che ifilm, oltre a intrattenere e far riflettere, possono avere un’altrafunzione straordinaria: guarirci! Le storie che lo schermo (picco-lo o grande che sia) ci propone tengono compagnia alle nostresolitudini e possono “curare” quasi tutte le nostre affezioni psi-cologiche. I film sono come delle torce che fanno luce nelle stanze incasi-nate della nostra mente, delle nostre emozioni. Tutto sta a cer-care la “torcia” giusta, quella che ha l’esatta potenza e il perfet-to fascio luminoso per far chiarezza dentro di noi.Pronto soccorso cinematografico per cuori infranti non è pro-priamente un saggio, né un manuale: è piuttosto un “prontua-rio”. Una guida per trovare la giusta “medicina” in quel precisomomento e per quel piccolo grande disturbo che rende i nostrigiorni meno sereni. E’ il lettino dello psicologo, dove quell’infinito repertorio di tipo-logie umane e pezzi di vita raccontati dal cinema, stimola ilnostro vissuto a uscire allo scoperto e a cercare il confronto, ildubbio e la soluzione. Come sostiene lo psicoterapeuta americano Gary Solomon: “i consi-gli giusti e più efficaci per affrontare la vita quotidiana li possiamo ricevere dai film”. Per mia esperienza ho visto che dove falliscono le parole consolatorie dei parenti, i consiglipieni di buone intenzioni degli amici e il rimuginare continuo della mente, c’è invece il“trionfo del cinema”. il libro propone con taglio ironico le ricette per guarire dalle svariatepene a cui l’amore a volte ci condanna.Dalla difficoltà di lasciare all’essere abbandonati, dalla ferita inferta dalla scappatella di untuo partner alla paura di lasciarsi andare ad una nuova relazione, dalla difficoltà dovute allapropria timidezza ai disagi per la storia con una persona molto più giovane: per ogni sinto-matologia le schede del libro ci offrono la giusta cura a base di cinema con tanto di poso-logia, avvertenze e principio attivo.Vuoi dimenticare la persona che ti ha fatto soffrire? Guarda Se mi lascio ti cancello e sco-pri come puoi farlo. Il matrimonio sta diventando più opprimente di un piccolo ascensore fermo tra il secondoe il terzo piano di un brutto edificio? Prendi una boccata d’aria fresca seguendo la fuga diRosalba in Pani e tupani. La vita è stata dura con te e hai perso fiducia nell’amore? Recupera la speranza con Paurad’amare con Al pacino e Michelle Pfeiffer!70 film per scoprire quanto i film facciano bene. Anche al cuore.A presentare il libro quattro interventi di altrettante personalità di spicco del mondo delcinema italiano.PUPI AVATI: Sono tanti i film che diagnostici motivando l’indicazione con una competenzae una sensibilità che ti fanno davvero onore. Ti auguro che siano in tanti quelli che ricorre-ranno alle tue indicazioni che, tra l’altro, prescrivono solo bellissimi film.SERGIO CASTELLITTO: lenire, leccarsi una ferita, imparare a difendersi meglio da un dolo-re, in questo si, un film può aiutarci. Perché accada è necessario che lo spettatore accetti lasfida di un coinvolgimento che lo metta "in pericolo".FILIPPO TIMI: la cosa per me davvero terapeutica sono le immagini, la loro potenza, anchescollegata alla storia, ci sono immagini di certi film che in passato mi hanno parlato diret-tamente o indirettamente al cuore, al cervello, al mio inconscio.CLAUDIA GERINI: Un film è sempre terapia, perché ci porta via, in un mondo diverso, per-ché ci stimola a riflettere ,a ridere della vita, delle nostre debolezze o, magari a soffrire e asentirci meno soli... Un film ci può suggerire soluzioni o idee a cui non avremmo osato pen-sare.

Per saperne di più e consigli quotidiani di cinema vai su www.facebook.com/manliocastagna

La terapia

del cinema

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In esclusiva il vice direttore del Giffoni Film Festival

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“Love is a growing, or full constant light,And his first minute, after noon, is night.”Ovvero: l’amore è una luce crescente ocostante, e il suo primo minuto dopomezzogiorno è notte. Il senso di quelli chesono fra i versi più noti del poeta inglese John Donne ritorna,benché in tutt’altro contesto, nelle parole del direttore delleGiornate del Cinema Muto, David Robinson, che presentandola 31a edizione (Pordenone, 6-13 ottobre) ha affermato: “Se unfestival non si migliora di volta in volta vuol dire che peggiorae - ha aggiunto - sono sicuro che il programma di quest’anno èfra i migliori di sempre”. Le Giornate, dunque, brillano ancoradi “luce crescente”, nonostante la crisi e la riduzione dei finan-

ziamenti, che certo qualche conseguenza l’hanno avuta e l’avranno nell’organizzazione del-l’evento ma ancora non hanno intaccato la qualità della proposta cinematografica. Nel riccocartellone 2012 spiccano gli eventi orchestrali: in apertura, la commedia di King Vidor ThePatsy, con Marion Davies, presentata con la partitura di Maud Nelissen; in chiusura, AWoman of Affairs di Clarence Brown, con Greta Garbo e John Gilbert e con la partitura diCarl Davis eseguita per la prima volta dal vivo. Entrambi i film saranno accompagnati dallaFVG Mitteleuropa Orchestra e il secondo sarà riproposto domenica 14 ottobre all’internodella stagione musicale del Teatro Verdi. Un terzo evento musicale, in programma il 10 otto-bre, è il capolavoro di Carl Theodor Dreyer, La passione di Giovanna d’Arco, eccezional-mente presentato nel Duomo di San Marco in occasione del seicentesimo anniversariodella nascita della pulzella d’Orléans, con la partitura di Touve Ratovondrahety eseguita dalCoro e Orchestra San Marco di Pordenone. Si celebrerà anche il bicentenario di CharlesDickens (1812-1870) con un’ampia rassegna di film muti tratti dalle sue opere e con lamostra “Charles Dickens in Italia”, curata da Laura Minici Zotti e realizzata incollaborazione con il Museo del Precinema di Padova. Dalla Francia arrive-ranno due anteprime mondiali: il ritrovato Robinson Crusoe a colori di Méliès,del 1902, e il Phono-Cinéma-Théâtre, meraviglia tecnologica e grande attra-zione dell'Esposizione di Parigi del 1900. Grazie a uno storico restauro realiz-zato da Cinémathèque Française e Gaumont Pathé in collaborazione conLobster Films, sono stati recuperati 34 dei 41 film originali dello spettacolo,che ci consentirà di rivedere a distanza di oltre un secolo, in movimento e acolori, i protagonisti della scena teatrale della Belle Époque. Fra i talenti dariscoprire, quello di Anna Sten (1906-1993, nata in Ucraina col nome di AnnaPetrovna Fesak), una delle grandi attrici del cinema mondiale, oltre che unadelle più belle, oggi ingiustamente dimenticata. Padrona di una vasta gamma recitativa gra-zie alla quale spaziava dalla commedia al dramma, dopo essersi guadagnata la fama inter-nazionale in Unione Sovietica era approdata in Germania, dove fu “rapita” dal produttoreamericano William Goldwyn, determinato a fare di lei la nuova Garbo. Ma nonostante lagigantesca campagna pubblicitaria messa in piedi da Goldwyn, la carriera hollywoodianadella Sten non decollò. Era arrivato il sonoro e certamente le fu d’ostacolo l’accento, piùmarcato di quello della Garbo o della Dietrich, ma un ruolo determinante lo ebbe la sua per-sonalità, il suo essere attrice per vocazione, poco portata al divismo e anzi pronta ad annul-larsi per incarnare al meglio i suoi personaggi. Rimase a Hollywood, diventando uno deimembri più amati della comunità, ma non fu mai una stella in senso convenzionale. Laretrospettiva dei film muti della Sten include il suo debutto, la commedia di Boris BarnetDevushka s korobkoi (La ragazza con la cappelliera, 1927); Belyj oryol (L’aquila bianca, 1928)di Protazanov; il riscoperto Moy Syn (Mio figlio, 1928) di Yevgeni Chervyakov, creduto per-duto per ottant’anni e presentato in prima internazionale; e l’ultimo film muto da lei girato,Lohnbuchhalter Kremke (1930) di Marie Harder. Quanto al confronto con la Garbo, le

Giornate offrono l’opportunità di una competizione, seppure a distanza, con ladiva svedese, protagonista non solo dell’evento di chiusura, A Woman of

Affairs, ma anche – insieme ad Asta Nielsen – di Die Freudlose Gasse (La viasenza gioia), capolavoro di Georg Wilhelm Pabst proposto nella

rassegna pluriennale del “Canone rivisitato”.

Il festival celebraanche il bicentenariodi Dickens e presen-

ta in anteprima ilritrovato RobinsonCrusoe di Méliès.

Per gli eventi orchestrali, Greta

Garbo, MarionDavies e La passionedi Giovanna d’Arcodi Dryer al Duomo

Dal 6 al 13 ottobre 2012 alle Giornate del Cinema Muto

Omaggio ad Anna Sten: troppo brava per essere diva

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Primo bilancio del quinquennio 2007-2012

Oltre 100 progetti finanziati, più di 60 realizzati e una ventina ancorain sviluppo, quasi 50 borse di studio per la formazione erogate nelcorso di 5 anni di attività. Moltissimi i premi vinti nei più importantiFestival del Cinema, a livello nazionale e internazionale, come il Pardod’oro Cineasti del presente assegnato a L’estate di Giacomo diAlessandro Comodin, prodotto dalla Faber Film di Sesto al Reghenae distribuito dalla Tucker Film, o la menzione speciale del PremioSolinas per il documentario Babel blu, oppure il Nastro d’Argento 2011 vinto dal cortome-traggio Habibi del triestino Davide Del Degan. Senza contare, nel prossimo autunno, l’avviodelle riprese del primo lungometraggio interamente made in FVG del giovane registaMatteo Oleotto, Zoran,il mio nipote scemo, prodotto dalla Transmedia di Gorizia, e che avràcome protagonista Giuseppe Battiston. Questi sono solamente alcuni dei numeri e dei risul-tati che mostrano quanto realizzato dal Fondo per l’Audiovisivo del Fvg a partire dalla suanascita, nel 2007, e che sono stati ampiamente illustrati in una giornata tutta dedicata alcinema regionale che ha avuto luogo venerdì 6 luglio presso il Centro per le ArtiVisive/Visionario di Udine. L’evento si è aperto con la presentazione, a cura di MonicaCarretero Montero (Audiovisual SGR), del Media Production Guarantee Fund, il nuovofondo creato dall’Unione Europea per agevolare l'accesso del settore audiovisivo al creditobancario, e che ha visto la partecipazione di alcuni rappresentanti delle banche che opera-no in regione. A seguire, la presentazione dell’associazione Giovani ProduttoriCinematografici a cura di Martha Capello ed il pitching (una breve presentazione pubblicadi 3 minuti al massimo) delle imprese locali ed una serie di incontri one-to-one prestabilititra le stesse aziende e i professionisti dell’audiovisivo che operano sul territorio. A chiude-re la giornata la presentazione del catalogo 2007/2012 dei lavori finanziati, e un bilancio diquanto fatto in questi 5 anni di attività. Lo scopo è stato quello di offrire una panoramica delsettore, e favorire (perché no) la nascita di nuove collaborazioni sul territorio. Finanziatodall’Assessorato alle Attività Produttive della Regione Friuli Venezia Giulia, il Fondo si ponecome obiettivo principale quello di favorire la crescita e il potenziamento delle imprese cheoperano nel settore della produzione audiovisiva, nonché di contribuire alla qualificazionedelle relative risorse professionali. Dal 2011, una modifica alla legge regionale 21/2006 ne haaffidato la gestione all’Associazione Fondo per l’Audiovisivo del Friuli Venezia Giulia e nonpiù alla Film Commission FVG. Un cambio formale che non ha modificato l’attività e il fun-zionamento del Fondo. Attraverso l’istituzione di più Bandi nel corso dell’anno,l’Amministrazione Regionale, tramite l’associazione, concede contributi a professionisti e aimprese di produzione indipendenti aventi sede in regione per la formazione, lo sviluppo diprogetti e la distribuzione di prodotti audiovisivi destinati al mercato regionale, nazionale einternazionale. Accanto all’ordinaria attività di sostegno finanziario, il Fondo organizza nelcorso dell’anno alcuni eventi finalizzati allo sviluppo dell’industria audiovisiva regionale.L’obiettivo è quello di offrire, da un lato, nuove opportunità di tipo formativo, dall’altro, occa-sioni d’incontro con professionisti del cinema provenienti da tutto il mondo. Tra gli eventiprincipali vanno ricordati When East Meets West e Ties That Bind. Il primo, che si svolge agennaio nell’ambito del Trieste Film Festival, è uno dei principali incontri di co-produzionetra industrie cinematografiche dell’Europa Orientale e Occidentale, e riunisce ogni anno

alcuni dei principali rappre-sentanti dell’industria cine-matografica europea. TiesThat Bind, invece, in pro-gramma in primavera aUdine durante il Far East FilmFestival e a Busan (Corea delSud) in autunno, è un work-shop residenziale dedicato aproduttori cinematograficiprovenienti da paesi asiaticied europei, ed è sostenutodal programma dell’UnioneEuropea Media Mundus.

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5 anni di Fondo per l’Audiovisivo del FVG

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L’idea del film nasce qualche anno fa dopo unviaggio di ritorno disperato a casa che fecidurante uno sciopero generale dei mezzi pub-blici. Per arrivare in tempo dovetti buttarmi dinotte in autostrada chiedendo passaggi allagente in transito. Cosi ebbi modo di entrare nell’universo delcamionista. Nel frattempo sono accadute molte cose sia fuoriche dentro di me. Il cambiamento piu grande e che sono diven-tato padre ... Questa mia nuova condizione mi ha portato a riflettere sull'e-sperienza di quella notte in autostrada e in particolare sul paradosso del lavoro di camioni-sta, un lavoro che ti porta lontano centinaia se non migliaia di chilometri dalle persone careper le quali, in fondo, stai lavorando. Mi interessa raccontare come il camionista affrontaquesta lontananza da casa e alle volte anche da se stesso, con quale spirito, con quale filo-sofia di vita, con quali distrazioni. In altre parole, vorrei scoprire come il camionista affrontala solitudine, come la rielabora, come combatte i suoi agguati, quali sono le sue armi pertenere lontana la nostalgia (dal greco nostos=ritorno. Letteralmente “desiderio di ritorno”.Odissea). In particolare, mi piacerebbe esplorare le derive a cui puo portare la solitudinenella sfera dell'identità. Quasi tutti i camionisti, infatti, non solo hanno uno pseudonimo, maspesso nascondono una doppia vita, se non addirittura una identità multipla: una in casa,una lungo il viaggio, una al punto di consegna della merce, una alla radio, una su internet,ecc. Mi piacerebbe scoprire come convivono queste identita, una accanto all'altra ... Il con-cetto di identità fluida e dinamica che vorrei esplorare e legato anche al territorio in cui sisvolge la mia indagine: l'Europa, intesa non solo come area geografica ma anche e soprat-tutto come paesaggio umano in piena evoluzione. Percorrere il cammino che compie il soledal momento in cui sorge a est, al momento in cui si posa, a ovest. Toccando i confini orien-tali dell'Europa (Ucraina) per raggiungere quelli occidentali (Portogallo/Oceano Atlantico) ...cerchero di captare il movimento di un continente proprio nel momento in cui sta ridefinen-do le proprie coordinate identitarie (geografiche, politiche, sociali, economiche) ... TIR e unfilm documentario che nasce dalla mia esperienza di vuoto, di figlio e oggi di genitore.

Raccontare l’odierna condizione umana di un camionista credo che sararivelante per molti poichesento sempre di piu che le persone sonocostrette a scegliere tra carriera professionale e famiglia ... La cabina delcamion per un camionista non e solamente la propria casa personale mae anche il proprio luogo di lavoro, di svago, dove preparare il pasto, dovepensare e risolvere la solitudine e ogni sentimento che vive. E come unacamera iperbarica di protezione e allo stesso tempo di isolamento a duemetri d’altezza dove l’uomo viene isolato dalla societa e da dove la guar-

da. Nel film la cabina sara il luogo dove il personaggio uscira nelle sue piu recondite e inti-me visioni, su se stesso e sul mondo, poichela cabina e il suo spazio intimo dove non cisaranno filtri tra lui e me con la camera. Ecco perche il linguaggio cinematografico nella cabi-na avra un stile pulito, con poche inquadrature per restituire la compressione dello spazio e

del tempo, la monotonia del lavoro, dei gesti,delle abitudini ... il sonoro, invece, comporraquella stratificazione del tempo che scorre aritmo costante, km dopo km, pensiero dopo pen-siero ... Fuori dalla cabina, invece, il personaggiosi relazionera con il mondo, vivendo le relazioni,le avventure e le situazioni che sulla stradaincontra. Ecco perche qui il linguaggio cinemato-grafico sara piu ritmico, piu mosso, a seguire ilpersonaggio nella realta che incontrera. Se ladistanza tra me e lui nella cabina e costante, fuoridalla cabina invece, sara piu insicura, piu lontanae quindi piu oggettiva. Il paesaggio che nel filmsi attraversera, raccontera ad un altro livello dilettura lo stato psicologico del nostro protagoni-sta parallelamente alla cabina della sua anima.(Estratto dalle Intenzioni di regia)

Iniziate le riprese del nuovo film di Alberto Fasulo distribuito dalla Tucker

Sulla strada dell’anima

del camionista

Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre,

ma nell'avere nuovi occhi. Marcel Proust (1871–1922)

Per seguire la lavorazionedel film vai suhttp://tirilfilm.tumblr.com/

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I PATRIMONI UNESCO IN GIAPPONE Pordenone, spazi espositivi di via Bertossi - dal 7 al 30 settembre 2012I Campionati mondiali di Judo Kata che si svolgeranno a Pordenone dal 20al 23 settembre non saranno solo un grande evento sportivo ma anche occa-sione di incontro, scambio e conoscenza tra popoli e culture diverse, prove-nienti da tutti i continenti. Per questo l’Assessorato alla Cultura del Comunedi Pordenone assieme alla Polisportiva Villanova, contestualmente alla manifestazione sportiva e aPordenonelegge, che si svolgerà negli stessi giorni, farà un omaggio al Giappone e alla sua culturamillenaria. Lo farà attraverso una mostra fotografica di Miyoshi Kazuyoshi dedicata ai PatrimoniUnesco del Giappone, ovvero a quei siti che per le loro caratteristiche storiche, artistiche e naturalisono considerati patrimonio non solo della nazione nipponica, ma di tutta l’umanità.Info: www.artemodernapordenone.it

TEATRO GIUSEPPE VERDI, STAGIONE 2012-2013Pordenone, campagna abbonamenti al via il 10 settembre

Si aprirà il 27 settembre la stagione 2012-2013 del Teatro Verdi di Pordenone,sempre nuova, con proposte originali, di qualità, capaci di stimolare riflessionie suscitare emozioni nell’intento di esaltare un ruolo crescente di operatoreculturale e di punto di aggregazione delle varie realtà che si occupano di cul-tura. Un programma caratterizzato da proposte articolate, selezionate con la

volontà di andare incontro alle aspettative di un pubblico eterogeneo, che nella stagione precedenteha voluto riconfermare e addirittura rafforzare la propria fiducia nei confronti del Teatro. Quest'annoverrà dato grande spazio alla musica ed in particolare alla musica jazz iniziando(il 23 ottobre) con unaleggenda vivente, in esclusiva: Harbie Hancock in "Piano Solo", in una delle sue tappe italiane, in col-laborazione con Controtempo/Il volo del Jazz. Tra le altre perle da segnalare l'imponente, visionarioe spiazzante ultimo spettacolo di Pippo DelBono, il ritorno di Luca Zingaretti nella veste di regista eattore e per la classica, l'apertura del 27 settembre con l'orchestra del Verdi di Trieste, il sax del nume-ro uno Mondelci e la direzione di Wayne Marshall e il 4 ottobre Buchbinder nel celeberrimo concertodi Brahms. Nel cartellone della danza anche Bodyvox, con gli otto magnifici ballerini della compagniaamericana che è emanazione dei Momix.Info: www.comunalegiuseppeverdi.it

TINA MODOTTI: BETWEEN ART AND REVOLUTIONNuova Delhi, fino al 30 settembre 2012Tina Modotti, una delle personalità più forti ed originali nel campo dellafotografia di tutti i tempi incontrò in Messico durante gli anni della rivolu-zione Pandurang Khankhoje, rivoluzionario indiano e padre fondatore delGhadar Party, movimento per la liberazione dell'India dall'ImperoBritannico. La mostra Tina Modotti: between art and revolution, nata con lacollaborazione del Centro Culturale Italiano di Nuova Delhi, propone 60 foto-grafie dell'artista (molte delle quali provenienti dall'archivio di Cinemazero)e svariata memorabilia di Pandurang Khankhoje a testimonianza della loroamicizia e di quei tempi così intensi ed ispiranti. 30 di queste fotografiesaranno mostrate internazionalmente per la prima volta al pubblico mentrele rimanenti 30 verranno sviluppate direttamente dai negativi di Tina proprioper questa occasione. Info: http://www.iicnewdelhi.esteri.it

L'ARLECCHINO ERRANTE - MASTERCLASSPordenone e provincia, dal 2 al 22 settembre 2012Quest'anno, sotto il titolo "Genius Glocal" (un gioco di paroleche allude alla capacità di valorizzare le identità locali all'inter-no di un orizzonte di globalizzazione), ci si confronta con il"sapore della provincia", intesa come opzione e laboratorioprotetto di universalità senza omologazione. I "Maestri Ospiti",Igor Livant e Moisés Gonzales, provengono dalla Siberia edalle Asturie (Spagna), e propongono non tanto i loro "dialet-ti" quanto la loro volontà e capacità di essere "lingua" (teatral-mente parlando), lontano dai centri obbligatori della culturaufficiale. A fianco del programma pedagogico, molto intenso

negli orari e nel numero di giorni, L'Arlecchino Errante propone anche un Festival, con spettacoli econferenze dei maestri e di altri artisti. Per gli allievi del Masterclass, la quota di iscrizione compren-de anche l'ingresso agli spettacoli. Lo sforzo è quello di disegnare un percorso vivo di apprendimen-to e di meditazione intorno all'arte dell'attore, capace di confrontare il presa diretta i processi con irisultati, le proposte con le reazioni del pubblico. Non a caso questo lungo stage (o masterclass)"meticcio" è conosciuto e apprezzato in tutto il mondo dagli attori, dagli studiosi e dagli spettatori.Info: http://www.arlecchinoerrante.com

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RITORNA DIETRO LA MACCHINA DA PRESA IL REGISTA CULT

BATMANIL CAVALIERE OSCURO DI CHRISTOPHER NOLANSette anni da Batman Begins che inaugurò l'avventura di ChristopherNolan alla guida dell'Uomo pipistrello. Sette anni è tanta ricchezza cinemato-grafica per Batman: quella commerciale, degli strepitosi incassi al botteghino,e quella narrativa. Al di là di come sarà l'ultimo capitolo Il cavaliere oscuro - Ilritorno, Nolan ha dato nuova linfa vitale alla figura del supereroe in nero alcinema: lo ha reso più adulto, aumentando il lato oscuro accennato da Burtonnella prima metà degli anni '90 e cancellando il Batman logorroico e gioche-rellone messo in piedi da Joel Schumacher.Nel momento in cui ha scritto la prefazione Nolan ha cominciato dai nomi:«Alfred. Gordon. Lucius. Bruce... Wayne. Nomi che significano davvero moltoper me. Oggi, mancano tre settimane al mio addio a questi personaggi e alloro mondo. Ed è il nono compleanno di mio figlio» per Christian Bale impor-tante artefice del cambiamento del pipistrello Nolan ha parole precise: «Chrisha preso una grande parte della vita di Bruce rendendola assolutamente tra-scinante, traportandoci nella mente di un'icona pop, senza far percepire e lanatura bizzarra dei metodi di Bruce». Il regista non aveva pensato dall'inizio auna trilogia, tanto che i primi set, come spiega nell'introduzione, erano andatidistrutti. Ma poi qualcosa è cambiato: «Spesso mi chiedono se già avessi inmente una trilogia ma è come pianificare la crescita, il matrimonio la nascitadei figli. È complicato!» e continua: «mai ho pensato di fare un secondo film.Sapete dirmi quanti buoni sequel ci sono? Poi ho capito qual era la strada cheBruce doveva intraprendere e quando ho intravisto il cattivo tutto mi è sem-brato essenziale» Quel cattivo è rimasto memorabile, il Joker di HeathLedger tanto da fare concorrenza, e per molti superare, quello disegnato daNicholson in Batman di Tim Burton: «Una nuova forza del caos era salita eraarrivata: il cattivo definitivo interpretato superbamente da Heat» ha dichiaratoil regista. Dopo il secondo film, a suo dire, Nolan era ancora più scettico per ilterzo: « Non lo avremi mai pensato, quanti buoni secondi sequel esistono? Macontinuavo a farmi domande sulla fine della leggenda, e quando io e David(Goyer n.d.r.) abbiamo scoperto dove andava, dovevo essere io a intraprende-re il cammino. Siamo tornati alle idee dell'inizi, quelle nel mio garage.Stavamo facendo una trilogia» segue poi un appello accorato di Nolan: «Brucepensava che la città non avesse più bisogno di lui ma aveva torto, come me.Batman deve tornare. E credo che debba farlo sempre». Nolan, così come famagistralmente e puntualmente nei suo film, arriva al climax con emozione elascia l'amaro in bocca: «Michael, Morgan, Gary, Cillian, Liam, Heath, Christian. . . Bale. Nomi che ocontano tanto per me. Il tempo trascorso a Gotham incompagnia di una delle figure più importanti longeve della cultura pop, è statal'esperienza più gratificante e arricchente che possa mai capitare a un regista.Batman mi mancherà. Mi piace pensare che anche io gli mancherò, ma sape-te, non è che sia mai stato un tipo molto sentimentale.».Luca Marra su International Business Times

FINALMENTE SUGLI SCHERMI LA NUOVA OPERA DI UN MAESTRO DEL CINEMA

BELLA ADDORMENTATA DI MARCO BELLOCCHIO Siamo ormai quasi abituati alle polemiche (spesso molto accese) che accom-pagnano l'uscita di un nuovo film di Marco Bellocchio. Nel caso di Bella addo-mentata, che sarà presentato in concorso alla prossima edizione di Venezia perpoi essere proiettato a Toronto,si è però forse superato ogni limite: le forti cri-tiche nei confronti della pellicola ispirata al caso di Eluana Englaro si sonoinfatti scatenate già durante la sua stessa lavorazione, portando addirittura auna decisione senza precedenti come la soppressione della Film Commissiondel Friuli Venezia Giulia, rea di aver finanziato l'opera. Nel film ritroviamo letipiche atomosfere bellocchiane tra l'onirico e il drammatico, oltre alla presen-tazione di un cast che comprende, tra gli altri, Roberto Herlitzka, Maya Sansa,Isabelle Huppert, Toni Servillo, Alba Rohrwacher, Michele Riondino e PierGiorgio Bellocchio. Per ora non molto di più. Per il resto bisognerà attendereancora un mese o poco più. Film.itDiretto da Marco Bellocchio, Bella addormentata sarà uno dei tre film italianiin concorso alla 69. Mostra del cinema di Venezia. È un film controverso, quel-lo del Maestro di Bobbio, che ripercorre gli ultimi sei giorni di Eluana senzaperò puntare i riflettori direttamente su di lei. La storia segue alcuni personag-gi di fantasia, le cui storie si ricollegano in qualche modo – emotivamente o

(Tit. or.: The Dark KnightRises) di Christopher Nolan.Con Christian Bale, GaryOldman, Morgan Freeman,Michael Caine, AnneHathaway. Or.: USA, GranBretagna 2012. Dur.: 165'

di Marco Bellocchio. Con ToniServillo, Isabelle Huppert,Alba Rohrwacher, MicheleRiondino, Maya Sansa. Or.:Italia 2012. Dur.: 110'

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politicamente – alla vicenda della ragazza. In una riflessione esistenziale sulperché della vita e della speranza malgrado tutto.Tutto si svolge, in vari luoghi d’Italia, in sei giorni, gli ultimi di Eluana Englaro,la cui vicenda resta sullo sfondo. Personaggi di fantasia dalle diverse fedi eideologie le cui storie si collegano emotivamente a quella vicenda, in unariflessione esistenziale sul perché della vita e della speranza malgrado tutto.Un senatore deve scegliere se votare per una legge che va contro la suacoscienza o non votarla, disubbidendo alla disciplina del partito, mentre suafiglia Maria, attivista del movimento per la vita, manifesta davanti alla clinicadove è ricoverata Eluana. Roberto, con il fratello, è schierato nell’opposto fron-te laico. Un "nemico" di cui Maria si innamora.Altrove, una grande attrice cerca nella fede e nel miracolo la guarigione dellafiglia, da anni in coma irreversibile, sacrificando così il rapporto con il figlio.Infine la disperata Rossa che vuole morire, ma un giovane medico di nomePallido si oppone con tutte le forze al suo suicidio… mymovies

IL NUOVO FILM DEL REGISTA DI ALIEN E BLADE RUNNER RIDLEY SCOTT

PROMETHEUS DI RIDLEY SCOTTLa più importante qualità di questo suo ultimo, ipnotico lungometraggio è checostringe lo spettatore a riflettere su molte questioni esistenziali. La legittimavolontà di scoprire le nostre origini, la ricerca della natura prima dell'essereumano: più che fornire risposte preconfezionate, Prometheus getta al contra-rio il seme del dubbio e forza verso domande ontologiche di sorprendenteprofondità... La sceneggiatura, scritta tra l’altro da una penna interessantequale Damon Lindelof, è di certo attenta ai meccanismi del genere e alle neces-sità spettacolari del prodotto di consumo, ma comunque riempie la trama dirimandi e sfumature che meritano una notevole attenzione nell’analisi. Oltre ildiscorso concettuale c'è però anche quello puramente estetico. Se Ridley Scottcon i capolavori sopra citati ha contribuito in maniera decisiva alla creazionedell'universo fantascientifico/distopico come noi oggi lo conosciamo, bisognaammettere che “Prometheus” non possiede questa spinta innovativa, ma piut-tosto si allinea a quanto i nuovi classici di fantascienza hanno settato a livellodi immaginario. Anche se visivamente portentoso, il film non regala mai oquasi allo spettatore quel senso di fascinazione che le opere-spartiacquesanno regalare. Forse perché lo stesso Scott, nel corso degli anni, ha svilup-pato una poetica dell'immagine che ha perso la sua decadente eleganza perdiventare più patinata. Seppur per motivi differenti da quelli che avevamo ipo-tizzato, “Prometheus” si è rivelato un lungometraggio sorprendente: ci aspet-tavamo cinema di immagini grandiose e magari di storia solamente funziona-le, e invece ci siamo ritrovati irretiti dalla potenza evocativa della trama e dellesue implicazioni esistenziali. La confezione è di qualità sopraffina, come sem-pre nei film di Ridley Scott, ma stavolta non è la ragione prima del suo lavoroné tanto meno il motivo per cui il prodotto rimane nel cuore di chi guarda.L'emozione primaria deriva dal dubbio e dai quesiti che Prometheus sa porre,e questo è ciò che il grande cinema sa fare meglio. Se non vi convincerà deltutto la prima volta il consiglio è di tornare al cinema a rivederlo: è un filmdenso, profondo, che contiene più strati e più significati di quanti non nemostra in superficie... Adriano Ercolani, Film.it

SENZA MORALISMI INUTILI LA PARABOLA SULLA SOCIETA DELL'ESIBIZIONE.

MAGIC MIKESPOGLIARSI PER VIVERE DI STEVEN SODERBERGHQuello che è mancato alla stragrande maggioranza dei film di StevenSoderbergh è l’equilibrio tra la sua parte «seria», tendente ad indagare le con-traddizioni sociali e politiche del nostro oggi, e il suo lato invece più scanzo-nato e convincente, messo in evidenza in film come «Out of Sight» e la trilo-gia dedicata al furfante Danny Ocean.Ciò che rende il suo ultimo Magic Mike uno dei suoi lungometraggi più riusci-ti è il singolare equilibrio che l’opera trova tra le parti più leggere e sfrontate el’analisi lucidissima ma mai moralistica su ciò che è oggi in America (e quindinella società occidentale?) la cultura dell’esibizione. Soderbergh riesce a met-tere in scena con ironia la versione contemporanea dell’uomo-oggetto, ma allostesso tempo è impassibile e lucidissimo nel raccontarci che oggi la societàstatunitense vive un momento di confusione economica, sociale, sessuale epsicologica che rischia di tramortirla. I vari personaggi messi in scena, senzadiventare vuote metafore o peggio ancora macchiette, rivelano ognuno alcuni

di Ridley Scott. Con MichaelFassbender, Noomi Rapace,Charlize Theron, Idris Elba,Guy Pearce. USA 2012. Dur.:

di Steven Soderbergh. ConChanning Tatum, MatthewMcConaughey, ShilohFernandez, Kayden Kessler,Kevin Nash. Or.: USA 2012.Dur.:

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degli aspetti sopra indicati. Ad esempio la contrapposizione concettuale tra ilgestore del «wild bunch» di spogliarellisti Matthew McConaughey e il migliorperformer della squadra Channing Tatum è sottile, precisa, sapientementeorchestrata fino al bel finale. Anche il rapporto tra il professionista più naviga-to e il giovane entusiasta che si lascia affascinare dai soldi facili, dalle donne edalla vita notturna, evita in questo modo di scadere nel didascalico. Di MagicMike alla fine rimangono impressi i dettagli che raccontano con verità lo statoalterato in cui si trovano a vivere i protagonisti del film. Le scene in cui Mike,ogni sera, stira e raggruppa le banconote che ha guadagnato è la testimo-nianza riflessa di un’America che non riesce a vedere oltre l’oggi e cerca diaccumulare senza produrre piani che possano garantirle stabilità in futuro.Dietro le esibizioni, le luci sfavillanti, i locali in festa e le belle donne, il doma-ni è più che incerto. Soderbergh dà il meglio delle sue capacità registiche neinumeri di spogliarello, orchestrati come veri e propri momenti musical chefunzionano a dovere. Tutti i protagonisti maschili sono in parte e hanno la pre-senza fisica necessaria ai ruoli. Meritevole di segnalazione è soprattuttoMcConaughey, carismatico e affascinante, ma anche Tatum sta dimostrando diavere presenza scenica. Magic Mike va visto senza preconcetti, perché sotto lasuperficie della commedia c'è una parabola per niente conciliatoria sulmomento di incertezza che stiamo vivendo. Adriano Ercolaniwww.bluewin.ch

DOPO PANE E TUPILANI, IL RITORNO ALLA COMMEDIA DI SILVIO SOLDINI

IL COMANDANTE E LA CICOGNA DI SILVIO SOLDINISparse nelle piazze e nei giardini, le statue osservano ogni mattina la città chesi risveglia. Se ci si avvicina abbastanza, arrampicandosi fino a loro, si puòsentirle pensare o addirittura parlare. Giuseppe Garibaldi ad esempio, sedutosul suo destriero al centro di una grande piazza, non si dà pace alla vista dellasua Italia, sempre più degradata e volgare, mentre in mezzo al traffico e allagente sotto di lui, passano Leo, un idraulico con due figli da crescere, e Diana,una giovane artista piena di idee e senza una lira. Si incontreranno nello stu-dio dell’avvocato Malaffano, potente e truffaldino, dove lei per pochi soldiaffresca una parete della sala d’aspetto e lui è venuto in cerca di aiuto per lafiglia, che senza saperlo è diventata protagonista di un filmato erotico su inter-net. Ai loro destini si intrecciano quelli di un coro di personaggi: Elia, un ragaz-zino che va male a scuola e che in segreto ha allevato una cicogna, Amanzio,che ha mollato il lavoro per vivere come una specie di eremita metropolitano,Teresa, la moglie defunta di Leo che gli fa visita ogni notte per fare quattrochiacchiere, e poi un cinese chiamato Fiorenzo, un fabbricante di pantofole, unmisterioso investigatore privato. Mentre Diana e Leo, da perfetti estranei,diventeranno una coppia di innamorati. mymovies

DALL'OMONIMO LIBRO DI MARCO LODOLI UNA COMMEDIA SUL MONDO DELLA SCUOLA

IL ROSSO E IL BLU DI GIUSEPPE PICCIONIMargherita Buy, Riccardo Scamarcio, Roberto Herlitzka: sono i protagonisti deIl rosso e il blu, il nuovo film di Giuseppe Piccioni in uscita al cinema il prossi-mo 21 settembre. Sullo sfondo di una scuola romana si intrecciano le vicendedi un professore di storia dell'arte che ha perso la passione per il suo lavoroed è inseguito da una sua vecchia alunna, di un giovane supplente di lettereche profonde impegno e prova a "salvare" una studentessa eccentrica e ribel-le, e di una preside rigida e inappuntabile costretta a occuparsi di uno stranoalunno dimenticato dalla madre. Ispirato all'omonimo libro di Marco Lodoli, "Ilrosso e il blu" è una commedia sul mondo della scuola, un racconto che uni-sce sentimento e ironia. Al trio di attori "prof", si aggiunge un cast di giovanipromesse. "Nella scuola c'è un dentro e un fuori e noi ci dobbiamo occuparesolo di ciò che è dentro", sostiene la preside interpretata da Margherita Buy:ma è proprio da fuori che sembrano arrivare per tutti le lezioni più importanti.La pellicola è prodotta da BiancaFilm in collaborazione con Rai Cinema e distri-buita da Teodora Film e spazioCinema. Corriere nazionaleIl film, prodotto da BiancaFilm in cololaborazione con Rai Cinema, è una com-media corale ambientata nel mondo della scuola che intreccia tre vicende dif-ferenti: dall'anziano e cinico professore di storia dell’arte che ha perso la pas-sione per la sua materia e che viene rintracciato da una sua vecchia alunna, algiovane e appassionato supplente di lettere che si prende a cuore una giova-ne allieva ribelle ed eccentrica, fino alla preside rigida e inappuntabile costret-ta a occuparsi di uno strano alunno dimenticato dalla madre. Sullo sfondodelle tre storie principali, si delineano quindi tanti ritratti di adolescenti alleprese con le diverse tappe del diventare grandi. Film.it

di Silvio Soldini. Con ValerioMastandrea, AlbaRohrwacher, GiuseppeBattiston, Claudia Gerini,Luca Zingaretti. Or.: Italia,Svizzera, Francia 2012. Dur.:

di Giuseppe Piccioni. ConRiccardo Scamarcio,Margherita Buy, RobertoHerlitzka, Nina Torresi, ElenaLietti. Or.: Italia 2012. Dur.:

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OSPITA UN OSPITEDELLA 31a EDIZIONE DELLE GIORNATE DEL CINEMA MUTOCon l’approssimarsi della 31a edizione delle Giornate del Cinema Muto, che sisvolgerà dal 6 al 13 ottobre 2012, rinnoviamo l’appello ai cittadini di Pordenonee dintorni che hanno camere o appartamenti liberi affinché accolgano alcuni deinumerosi studenti, studiosi e appassionati che arriveranno in città da ogni parte

del mondo per seguire il festival. L’alloggio presso privati è una pratica che si è consolidata negli anni e sonosempre più coloro che nella scheda di accredito chiedono di poter usufruire diquesto tipo di sistemazione. Per alcuni è anzi l’unica possibilità per parteciparealle Giornate.Sono già attivi un numero di telefono e un indirizzo email a cui rivolgersi percomunicare la propria disponibilità o per avere ulteriori informazioni. Ospitareun ospite delle Giornate del

Cinema Muto non solo aiutaa cementare il legame delfestival con la città ma puòdiventare un’opportunitàper fare nuove conoscenze eappro-fondire amicizie.Chiamate

il 349.2995275

o scrivete a

infodesk.gcm@cinetecadel-

friuli.org

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ALTOLIVENZAFESTIVAL 2012 dal 23 agosto al 5 ottobre

Voci e suoni sulle rive del Livenza

www.altolivenzacultura.it

Con il sostegno di:

23 agosto, ore 21 Roveredo in Piano, Chiesa

MUSAE 2012 ITINERARI BAROCCHI: IL SEICENTO ROMANO

JEPHTE. Oratorio per soli, coro e continuo

di Giacomo Carissimi Elia Pivetta, organo

Andrea Antonel, tiorba Cappella Altoliventina

Sandro Bergamo, direttore

26 agosto, ore 17 Portobuffolè, Duomo Davide De Lucia, organo Musiche di Vivaldi

10 settembre, ore 21 Pordenone, Palazzo

della Provincia MUSAE 2012

ITINERARI BAROCCHI: IL SEICENTO ROMANO

“Arcangel terren diventerai”

anticipando il terzo centenario

della morte di Arcangelo Corelli

Cenacolo Musicale di Barocco Europeo

Musiche di Corelli, Stradella e Geminiani

14 settembre, ore 21 Visinale, Chiesa Silvio Celeghin, organo Musiche di Picchi, Haydn

15 settembre, ore 21 Meduna di Livenza,

Palazzo Michiel Loredan Lilia Donkova, violino Victoria Chichkova,

violoncello Federico Lovato,

pianoforte Musiche di Beethoven, Rachmaninov, Brahms

20 settembre, ore 21 Ghirano di Prata, Chiesa Daniele Toffolo, organo Coro in Sylvis Roberto De Nicolò, direttore Musiche di Rossini, Saint-Saëns

23 settembre, ore 16 Fontanafredda, Villa Zilli

LA NATURA IN CONCERTO Simoultaneus Band

Cappella Altoliventina Antiche e nuove musiche

ispirate ai suoni della natura

29 settembre, ore 21 Maron di Brugnera, Chiesa Gustav Auzinger, organo Corale di Rauscedo Sante Fornasier, direttore Musiche di Clerambault, Valente, J. S. Bach

“FESTIVAL GIOVANI” con i Vincitori di

Castrocaro classica 2011

2 ottobre, ore 21 Brugnera, Villa Varda

CHOPIN A FUMETTI Michelle Candotti,

pianoforte Ensemble d’archi

Solisti in Villa Musiche di Chopin e

Schumann Illustrazioni in diretta di

Paolo Cossi 4 ottobre, ore 21 Pasiano, Teatro Gozzi Ferdinando Trematore, violino Eduardo Dell’Oglio, violoncello Michelle Candotti, pianoforte Musiche di Prokofiev, Rachmaninov, Chopin

5 ottobre, ore 21 Prata di Pordenone,

Villa Morosini Memmo DUO FEDERICIANO

Ferdinando Trematore, violino

Angela Trematore, pianoforte

Musiche di Tchaikovsky, Prokofiev, Brahms, Ravel