centro svezzamento e riabilitazione respiratoria auxilium vitae volterra come migliorare...
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Centro Svezzamento e Riabilitazione Respiratoria Centro Svezzamento e Riabilitazione Respiratoria Auxilium Vitae VolterraAuxilium Vitae Volterra
Come migliorare l'assistenza territoriale al paziente con grave insufficienza respiratoria
Guido Vagheggini
Medical futility
Absence of benefit or “uselessness”
ActivePalliative
Eur Respir J 2008; 32: 796–803
Usual care
STATEMENT 3L’avvio delle cure palliative può avvenire in tempi diversi in base al tipo di “traiettoria” evolutiva della malattia.
STATEMENT 3L’avvio delle cure palliative può avvenire in tempi diversi in base al tipo di “traiettoria” evolutiva della malattia.
ALSIPFALSIPF
COPDCOPD
Organ/system failureTerminal Illness Frailty
l’intervento va integrato nella malattia come un progressivo incremento di assistenza su base individuale che inizia con la insorgenza dei sintomi e prosegue, modulato nell’intensità fino e oltre l’avvenuto decesso.
l’intervento va integrato nella malattia come un progressivo incremento di assistenza su base individuale che inizia con la insorgenza dei sintomi e prosegue, modulato nell’intensità fino e oltre l’avvenuto decesso.
“PALLIATIVITA’ NON ONCOLOGICA PER LE PATOLOGIE CRONICHE RESPIRATORIE”Position paper di AIPO, SIAARTI e ARIR
“PALLIATIVITA’ NON ONCOLOGICA PER LE PATOLOGIE CRONICHE RESPIRATORIE”Position paper di AIPO, SIAARTI e ARIR
Capitolo 2 - IL CANDIDATO AL PERCORSO PALLIATIVO E DI FINE VITAAndrea Vianello, Enrico Clini
l’ADR è una struttura articolata e modulare di servizi sanitari che vengono forniti direttamente al domicilio di pazienti con malattie respiratorie croniche.Essa prevede il coinvolgimento di figure sanitarie e tecniche con differenti competenze, l’utilizzo di strumenti tecnici, e la possibilità di modulare l’intensità dell’assistenza, a seconda della gravità della condizione clinica.
l’ADR è una struttura articolata e modulare di servizi sanitari che vengono forniti direttamente al domicilio di pazienti con malattie respiratorie croniche.Essa prevede il coinvolgimento di figure sanitarie e tecniche con differenti competenze, l’utilizzo di strumenti tecnici, e la possibilità di modulare l’intensità dell’assistenza, a seconda della gravità della condizione clinica.
Nel prossimo futuro è prevedibile un forte aumento di questi programmi, in un’ottica di integrazione fra equipe ospedaliera, territoriale e ditte private erogatrici di prodotti e servizi.
Nel prossimo futuro è prevedibile un forte aumento di questi programmi, in un’ottica di integrazione fra equipe ospedaliera, territoriale e ditte private erogatrici di prodotti e servizi.
Gruppo di Studio “Riabilitazione e Cure Domiciliari L. Pesce”
Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri (AIPO)
Rassegna di Patologia dell’Apparato Respiratorio 2010; 25: 84-101
Gruppo di Studio “Riabilitazione e Cure Domiciliari L. Pesce”
Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri (AIPO)
Rassegna di Patologia dell’Apparato Respiratorio 2010; 25: 84-101
11. Pazienti ipossiemici in OLT con ossigeno liquido con flusso > 2 L/min
12. Pazienti ipossiemici in OLT con ossigeno liquido con flusso < 2 L/min
13. Pazienti ipossiemici in OLT con concentratore
14. Pazienti in terapia con nCPAP per disturbi del respiro sonno-relati
11. Pazienti ipossiemici in OLT con ossigeno liquido con flusso > 2 L/min
12. Pazienti ipossiemici in OLT con ossigeno liquido con flusso < 2 L/min
13. Pazienti ipossiemici in OLT con concentratore
14. Pazienti in terapia con nCPAP per disturbi del respiro sonno-relati
Fasce di Intensità di CuraFasce di Intensità di Cura1. Pazienti con IRC in VMD con TIPPV > 16 ore/die con OLT
2. Pazienti con IRC in VMD con TIPPV > 16 ore/die senza OLT
3. Pazienti con IRC in VMD con TIPPV < 16 ore/die con OLT
4. Pazienti con IRC in VMD con TIPPV < 16 ore/die senza OLT
5. Pazienti con IRC in VMD con VMNI > 16 ore/die con OLT
6. Pazienti con IRC in VMD con VMNI > 16 ore/die senza OLT
1. Pazienti con IRC in VMD con TIPPV > 16 ore/die con OLT
2. Pazienti con IRC in VMD con TIPPV > 16 ore/die senza OLT
3. Pazienti con IRC in VMD con TIPPV < 16 ore/die con OLT
4. Pazienti con IRC in VMD con TIPPV < 16 ore/die senza OLT
5. Pazienti con IRC in VMD con VMNI > 16 ore/die con OLT
6. Pazienti con IRC in VMD con VMNI > 16 ore/die senza OLT
7. Pazienti con IRC in VMD con VMNI 12-15 ore/die con OLT
8. Pazienti con IRC in VMD con VMNI 12-15 ore/die, senza OLT
9. Pazienti con IRC in VMD con VMNI < 12 ore/die con OLT
10. Pazienti con IRC in VMD con VMNI < 12/die senza OLT
7. Pazienti con IRC in VMD con VMNI 12-15 ore/die con OLT
8. Pazienti con IRC in VMD con VMNI 12-15 ore/die, senza OLT
9. Pazienti con IRC in VMD con VMNI < 12 ore/die con OLT
10. Pazienti con IRC in VMD con VMNI < 12/die senza OLT
ALTA
MEDIA
BASSA
Patient evaluation Community preparation
StabilityNutritionSecretioncaregiver
Technical supportFinancial issuesHome conditions
Feasible?Feasible?
Fundng application Fundng application
Discharge plan Home alternativies(hospice)
equipment training
VentilatorHumidificationSuction devices
Wheel chair
Patient Caregiver
emergencies
Hospital
HomeClinical follow up
Respite and ongoing support
Transition to home
yesyes no
no
Pre-discharge
discharge
From P. Pratt “Discharge and follow up” Ventilatory Support Ambrosino Goldstein 2008
Patient-centered care
• Respect for patients’ values and preferences
• Coordination and integrated care
• Information, communication and education
• Physical comfort
• Emotional support
• Involvement of family and friends
IOM. Crossing the Quality Chasm, 2001
9
Altre considerazioni
• Le esigenze dei singoli pazienti sono eterogenee
• Possono modificarsi nel corso della storia naturale
• Spesso non sono correlate all’insufficienza respiratoria
Patients on Home Mechanical VentilationPatients on Home Mechanical Ventilation
(*) without pediatric patientsJ. Escarrabill. Breathe 2009; 6(1)
Eurovent 2002ICHMV 2009
tracheotomia>10%>10%
Eurovent survey. Eur Respir J 2005
m. neuromuscolari 1/31/3
11 Monaldi Arch Chest Dis 2007; 67: 3, 142-147.
792 patients
Diseases
COPD 36%
Neuromuscular 48%
Chest wall 16%
Health care services accessibility
Health care services accessibility
Severity of diseaseSeverity of disease
HMV and health-care resources in the community
Population: 291.500.000
J. Escarrabill. Breathe 2009; 6(1)
Steps to promote an Effective HMV Management Program
Lewarski JS & Gay PC. Chest 2007;132:671-6
• Safe home enviroment
• Start planning early
• Insurance coverage rules
• Simplify the care plan
• Adequate time for patient and caregiver training
• Effective communication
• Organize follow-up process
• Safe home enviroment
• Start planning early
• Insurance coverage rules
• Simplify the care plan
• Adequate time for patient and caregiver training
• Effective communication
• Organize follow-up process
HMV NetworkHMV Network
Reference center
Reference center
General practitioner
General practitioner
Support networkSupport network
Information technology and communicationInformation technology and communication
Place of death in patients with amyotrophic lateral sclerosis (ALS)
Escarrabill J , Vianello A , Farrero E , Ambrosino N , Martínez Llorens J, Vitacca M .
Aim of the study was to analyze the place
of death of ALS patients from different
hospitals from the North of Italy and
Catalonia (Spain).
In both countries the accessibility to the
health system is easy for patients,
without financial barriers.
Aim of the study was to analyze the place
of death of ALS patients from different
hospitals from the North of Italy and
Catalonia (Spain).
In both countries the accessibility to the
health system is easy for patients,
without financial barriers.
77 patients (women: 44,2 %, and mean age: 66,3 + 11,9 yrs) from 5 hospitals from Italy and Spain.
77 patients (women: 44,2 %, and mean age: 66,3 + 11,9 yrs) from 5 hospitals from Italy and Spain.
Place of death in patients with amyotrophic lateral sclerosis (ALS)
Escarrabill J , Vianello A , Farrero E , Ambrosino N , Martínez Llorens J, Vitacca M .
The place of death depends on the attitude of the hospital and the resources that are accessible in the environment.
The place of death depends on the attitude of the hospital and the resources that are accessible in the environment.
It takes time to adapt in order to meet the patient’s needs in the final stages of life and perhaps it’s more feasible in cases where the disease has developed more slowly.
It takes time to adapt in order to meet the patient’s needs in the final stages of life and perhaps it’s more feasible in cases where the disease has developed more slowly.
Breathlessness
Cough
Weight loss
Muscle wasting
Fatigue
Pain
Agitation and delirium
Anxiety and depression
Nausea and vomiting
Respiratory tract secretions
MANAGE SYMPTOMS
STATEMENT 3
La palliazione dei sintomi respiratori, in
particolare della dispnea, si avvale, a
seconda delle diverse situazioni cliniche,
di ossigeno, oppioidi, ansiolitici, terapie
pneumologiche standard, terapie non
convenzionali, ventilazione invasiva e
non invasiva.
STATEMENT 3
La palliazione dei sintomi respiratori, in
particolare della dispnea, si avvale, a
seconda delle diverse situazioni cliniche,
di ossigeno, oppioidi, ansiolitici, terapie
pneumologiche standard, terapie non
convenzionali, ventilazione invasiva e
non invasiva.
“PALLIATIVITA’ NON ONCOLOGICA PER LE PATOLOGIE CRONICHE RESPIRATORIE”Position paper di AIPO, SIAARTI e ARIR
“PALLIATIVITA’ NON ONCOLOGICA PER LE PATOLOGIE CRONICHE RESPIRATORIE”Position paper di AIPO, SIAARTI e ARIR
Capitolo 6 - LA VALUTAZIONE E IL CONTROLLO DEI SINTOMIAnnamaria Cuomo, Paolo Malacarne
Fisioterapia respiratoria
Capitolo 6 - OUTCOMES E INTERVENTI FISIOTERAPICIMarta Lazzeri, Mara Paneroni
STATEMENT 1
La fisioterapia può essere utilizzata a scopo palliativo qualora siano presenti sintomi quali dispnea, ingombro
catarrale, fatica, decondizionamento cardio respiratorio, e laddove la sua applicazione produca un sicuro ‐
beneficio soggettivo
STATEMENT 1
La fisioterapia può essere utilizzata a scopo palliativo qualora siano presenti sintomi quali dispnea, ingombro
catarrale, fatica, decondizionamento cardio respiratorio, e laddove la sua applicazione produca un sicuro ‐
beneficio soggettivo
STATEMENT 3
Nei pazienti con patologie respiratorie in fase molto avanzata o terminale il supporto all’esercizio fisico mirato
alle attività della vita quotidiana possono alleviare la fatica, migliorare la capacità funzionale e migliorare la
qualità di vita
STATEMENT 3
Nei pazienti con patologie respiratorie in fase molto avanzata o terminale il supporto all’esercizio fisico mirato
alle attività della vita quotidiana possono alleviare la fatica, migliorare la capacità funzionale e migliorare la
qualità di vita
STATEMENT 4
Pazienti con patologie respiratorie in fase avanzata o terminale che sviluppino insopportabile e persistente
ingombro secretivo devono poter accedere ad un intervento fisioterapico volto alla disostruzione bronchiale
mediante tecniche manuali e/o ausili e strumenti meccanici.
STATEMENT 4
Pazienti con patologie respiratorie in fase avanzata o terminale che sviluppino insopportabile e persistente
ingombro secretivo devono poter accedere ad un intervento fisioterapico volto alla disostruzione bronchiale
mediante tecniche manuali e/o ausili e strumenti meccanici.
“PALLIATIVITA’ NON ONCOLOGICA PER LE PATOLOGIE CRONICHE RESPIRATORIE”Position paper di AIPO, SIAARTI e ARIR
“PALLIATIVITA’ NON ONCOLOGICA PER LE PATOLOGIE CRONICHE RESPIRATORIE”Position paper di AIPO, SIAARTI e ARIR
Fisioterapia RespiratoriaFisioterapia Respiratoria
fd
RCT, 57 paz. con ILD ( 34 IPF); Riallenamento all’ esercizio x 8 settRCT, 57 paz. con ILD ( 34 IPF); Riallenamento all’ esercizio x 8 sett
80% dei soggetti hanno completato il programma senza effetti avversi
Miglioramento 6MWD, MRC score, CRDO
Dopo 6 mesi nessuna differenza tra il gruppo trattato e il controllo
CONCLUSIONI : l’ allenamento migliora le capacità all’ esercizio e i sintomi nei pazienti con ILD, ma questi benefici non sono mantenuti a 6 mesi
80% dei soggetti hanno completato il programma senza effetti avversi
Miglioramento 6MWD, MRC score, CRDO
Dopo 6 mesi nessuna differenza tra il gruppo trattato e il controllo
CONCLUSIONI : l’ allenamento migliora le capacità all’ esercizio e i sintomi nei pazienti con ILD, ma questi benefici non sono mantenuti a 6 mesi
Tecniche di mobilizzazione delle secrezioni delle vie respiratorie inferiori
• COUGH
• Exercise
• Postural Drainage, Percussions, Vibrations
• Forced Expiration Technique (FET)
• Active Cycle of Breathing Techniques (ACBT)
• ELTGOL (espirazione a glottide aperta)
• Drenaggio Autogeno (AD)
• PEP (positive expiratory pressure)
• HFAO (Flutter VRP1, Acapella DHD, RC Cornet)
• High frequency chest wall oscillation (Vest)
• Intrapulmonary percussive ventilation
• T-PEP
• Free-Aspire
• Manual/ Mechanical hyperinflation
• Mechanical in-exsufflation
• Suctioning
• Bronchoscopy
Airway mucus clearance
Hanayama. Am J Phys Med Rehab 1997;76:338-9Seong-Wong. Chest 2000;118:61-5
Ineffective cough
(CPF < 270 l/min)*
Cough assistancetechniques
Manually assisted cough(abdominal and thoracic compressions)
Air stacking (hyperinflation)
Mechanically assisted coughing
*(For some authors CPF <160 L/min) *(For some authors CPF <160 L/min)
Noninvasive management of NMD
157 consecutive “unweanable” patients157 consecutive “unweanable” patients
Protocol:
Once SpO2 was 95% in ambient air, patients
were extubated to full noninvasive mechanical
ventilation (NIV) support and aggressive
mechanically assisted coughing (MAC).
Protocol:
Once SpO2 was 95% in ambient air, patients
were extubated to full noninvasive mechanical
ventilation (NIV) support and aggressive
mechanically assisted coughing (MAC).
The first-attempt protocol extubation success rate
was 95% (149 patients).
Six of eight patients who initially failed extubation
succeeded on subsequent attempts.
All extubation attempts on patients with assisted
CPF >160 L/m were successful.
Only two patients with no measurable assisted CPF
underwent tracheotomy.
The first-attempt protocol extubation success rate
was 95% (149 patients).
Six of eight patients who initially failed extubation
succeeded on subsequent attempts.
All extubation attempts on patients with assisted
CPF >160 L/m were successful.
Only two patients with no measurable assisted CPF
underwent tracheotomy.
CHEST 2010; 137(5):1033–1039
22
Effective communication
The maintenance of effective communication
favors patients remaining in the community
The maintenance of effective communication
favors patients remaining in the community
Bach JR. Am J Phys Med Rehabil 1993;72:343-9.
Attività quotidiane/partecipazione• Mobilità
– Strollers.– Standard Wheelchairs.– Rigid Frame Weelchairs.– Nonrigid Frame Weelchairs.– Seating Systems.– Motorized Weelchairs
• Trasferimento e sistemi di sollevamento
• Trasporti
The Challenge of Depression
“ You’re not here, none of you are here when I wake up in the morning” (RCP 1999)
•Depression may influence patients to want both more or less treatments (SUPPORT Investigators
1995).
•Does this influence patients end of life treatment & choices preferences such as life sustaining treatments? (Stapleton et al 2005)
“PALLIATIVITA’ NON ONCOLOGICA PER LE PATOLOGIE CRONICHE RESPIRATORIE”Position paper di AIPO, SIAARTI e ARIR
“PALLIATIVITA’ NON ONCOLOGICA PER LE PATOLOGIE CRONICHE RESPIRATORIE”Position paper di AIPO, SIAARTI e ARIR
STATEMENT 1
I sintomi di distress psicologico e la depressione clinica devono essere specificamente ricercati nei
soggetti affetti da patologie croniche respiratorie gravi.
Devono essere tenuti in considerazione nella gestione della relazione terapeutica potendo
influenzare l’adeguatezza della risposta psicologica alla malattia.
STATEMENT 1
I sintomi di distress psicologico e la depressione clinica devono essere specificamente ricercati nei
soggetti affetti da patologie croniche respiratorie gravi.
Devono essere tenuti in considerazione nella gestione della relazione terapeutica potendo
influenzare l’adeguatezza della risposta psicologica alla malattia.
Capitolo 4 - OUTCOMES PSICOLOGICIGuido Vagheggini, Francesca Moretti
Stato nutrizionale
• Difficoltà nella masticazione • Difficoltà nella deglutizione (disfagia):
– Caratteristiche dell'alimento – Consistenza dell’alimento– Dimensioni del bolo
• Difficoltà a gestire le secrezioni salvari• Tosse o disturbi respiratori durante il pasto
Sospetto di disfagia:Sospetto di disfagia:
Indicazione a gastrostomia percutanea (PEG)Indicazione a gastrostomia percutanea (PEG)
• disfagia sintomatica
• perdita di peso (>5-10% basale)
• aspirazione
Anche se FVC non <50%Anche se FVC non <50%
NIV palliativa
STATEMENT 6
La NIV palliativa non ha l’obiettivo di prolungare la sopravvivenza (anche
se ciò può accadere), ma quello di alleviare la sofferenza dovuta alla
dispnea, migliorando il comfort e la qualità della vita residua del malato.
STATEMENT 6
La NIV palliativa non ha l’obiettivo di prolungare la sopravvivenza (anche
se ciò può accadere), ma quello di alleviare la sofferenza dovuta alla
dispnea, migliorando il comfort e la qualità della vita residua del malato.
Capitolo 6 - LA VALUTAZIONE E IL CONTROLLO DEI SINTOMIAnnamaria Cuomo, Paolo Malacarne
Per trattare acuzie intercorrenti
Come sollievo dei sintomi
Per trattare acuzie intercorrenti
Come sollievo dei sintomi
“PALLIATIVITA’ NON ONCOLOGICA PER LE PATOLOGIE CRONICHE RESPIRATORIE”Position paper di AIPO, SIAARTI e ARIR
“PALLIATIVITA’ NON ONCOLOGICA PER LE PATOLOGIE CRONICHE RESPIRATORIE”Position paper di AIPO, SIAARTI e ARIR
Observational study on 114 patients (30% COPD, 21% CHF, 12 % cancer) with DNI status
Obiettivi della VMNI in pazienti neuromuscolari
Aumentare la sopravvivenza
Stabilizzare o migliorare lo scambio dei gas
Prevenire l’ipoventilazione notturna
Migliorare la qualità del sonno
Migliorare la qualità di vita
Evitare o posticipare tracheotomia e VMI
Alleviare i sintomi
Obiettivi della VMNI in pazienti neuromuscolari
Aumentare la sopravvivenza
Stabilizzare o migliorare lo scambio dei gas
Prevenire l’ipoventilazione notturna
Migliorare la qualità del sonno
Migliorare la qualità di vita
Evitare o posticipare tracheotomia e VMI
Alleviare i sintomi
Indicazioni alla VMN domiciliare
•PaCO2 diurna > 45 mmHg
oppure
•ortopnea o sintomi di ipoventilazione notturna
(cefalea, ipersonnia, frequenti risvegli)
in associazione ad almeno uno dei seguenti:
- Capacità vitale < 50% teorico
- MIP/MEP < 60% teorico
- SaO2 notturna < 88% per > 5’ consecutivi
- riacutizzazioni ravvicinate
Indicazioni alla VMN domiciliare
•PaCO2 diurna > 45 mmHg
oppure
•ortopnea o sintomi di ipoventilazione notturna
(cefalea, ipersonnia, frequenti risvegli)
in associazione ad almeno uno dei seguenti:
- Capacità vitale < 50% teorico
- MIP/MEP < 60% teorico
- SaO2 notturna < 88% per > 5’ consecutivi
- riacutizzazioni ravvicinate
Valutazione e trattamento delle malattie neuromuscolarie malattia del motoneurone in ambito pneumologico Compendio AIPO 2009
VMNI nelle malattie neuromuscolari
Valutazione e trattamento delle malattie neuromuscolarie malattia del motoneurone in ambito pneumologico Compendio AIPO 2009
Il passaggio alla tracheotomia e alla ventilazione invasiva a lungo termine
sembra confinarsi alla presenza di deficit bulbari severi (PCF <160 L/min) e
all’impossibilità di mantenere adeguato lo scambio dei gas durante la notte in
VMNI.
Non sembra invece che la necessità di ventilazione estesa alla quasi totalità
delle 24 ore richieda forzatamente il passaggio alla ventilazione invasiva (Bach JR. Guide to the evaluation and management of neuromuscular disease. 1999).
Il passaggio alla tracheotomia e alla ventilazione invasiva a lungo termine
sembra confinarsi alla presenza di deficit bulbari severi (PCF <160 L/min) e
all’impossibilità di mantenere adeguato lo scambio dei gas durante la notte in
VMNI.
Non sembra invece che la necessità di ventilazione estesa alla quasi totalità
delle 24 ore richieda forzatamente il passaggio alla ventilazione invasiva (Bach JR. Guide to the evaluation and management of neuromuscular disease. 1999).
Indicazione alla tracheotomiaIndicazione alla tracheotomia
30
www.ventusers.org/vume/TreatingNeuroPatients.pdf
1. The patient and designated caregiver are experts. accept the patient's suggestions even if they run contrary to standard hospital protocols.
2. Communication is critical.
3. Return to the patient’s routine as soon as possible.
4. No oxygen alone.
5. Be careful with anesthesia and sedation
6. Use the patient’s own ventilator
7. Ask the patient or caregiver about acceptable positions.
8. Life continuation/cessation is the patient’s decision
1. The patient and designated caregiver are experts. accept the patient's suggestions even if they run contrary to standard hospital protocols.
2. Communication is critical.
3. Return to the patient’s routine as soon as possible.
4. No oxygen alone.
5. Be careful with anesthesia and sedation
6. Use the patient’s own ventilator
7. Ask the patient or caregiver about acceptable positions.
8. Life continuation/cessation is the patient’s decision
Gestione del rischio
Thorax 2006;61:369-71
E’ impossibile annullare il rischioE’ impossibile annullare il rischio
Medical care:
Regular follow-up
Risk management assessment
Technical support
Patient and caregiver education
Close liason with health resources in the
community (general practitioner, nurses...)
Social services
Medical care:
Regular follow-up
Risk management assessment
Technical support
Patient and caregiver education
Close liason with health resources in the
community (general practitioner, nurses...)
Social services
Home care Network
Mancanza di corrente elettrica
Guasto al ventilatore meccanico
Disconnessione accidentale
Assenza di ventilazione/Ventilazione inefficace
Problemi di interfaccia
Ostruzione circuito
Ostruzione/Fuoriuscita della cannula
Rottura del palloncino
Problemi clinici
Improvviso deterioramento clinico
Mancanza di corrente elettrica
Guasto al ventilatore meccanico
Disconnessione accidentale
Assenza di ventilazione/Ventilazione inefficace
Problemi di interfaccia
Ostruzione circuito
Ostruzione/Fuoriuscita della cannula
Rottura del palloncino
Problemi clinici
Improvviso deterioramento clinico
Strategie di minimizzazione del rischio
Batterie / gruppi continuità
Ventilatore di riserva
Manutenzione e controlli regolari
Sistemi di ventilazione manuale (ambu)
Umidificazione attiva/passiva
Sistemi per aspirazione
Addestramento caregiver
Sostituzione cannula
Riconoscere allarme
Riconoscere segni di esacerbazione
Numeri di telefono di emergenza
Accesso diretto al Centro Specialistico
Batterie / gruppi continuità
Ventilatore di riserva
Manutenzione e controlli regolari
Sistemi di ventilazione manuale (ambu)
Umidificazione attiva/passiva
Sistemi per aspirazione
Addestramento caregiver
Sostituzione cannula
Riconoscere allarme
Riconoscere segni di esacerbazione
Numeri di telefono di emergenza
Accesso diretto al Centro Specialistico
Rischi potenzialiRischi potenziali PrevenzionePrevenzione
5,4 chiamate / paziente / anno
6% delle chiamate ha richiesto visita domiciliare
5,4 chiamate / paziente / anno
6% delle chiamate ha richiesto visita domiciliare
22%
13%
65%
Soluzione immediata del problema
Sostituzione di un componente
Nessun problema rilevato
50%Ricovero o deterioramento clinico
Esito della visita domiciliare
Identificare le situazioni critiche Identificare le situazioni critiche
Eur Respir J 2010; 35: 310–316
Eur Respir J 2009; 33: 411–418
average overall costs: - 33%average overall costs: - 33%
Tele-assistance
Controls
Tele-assistance
Controls
Controls
Tele-assistance
Time free from:
exacerbation: - 71%
urgent GP call: - 65%
ER access: - 36%
Time free from:
exacerbation: - 71%
urgent GP call: - 65%
ER access: - 36%
Telemedicine in respiratory diseases
Acute stage - hospitalization
Volterra
Rural villages and towns
Remote healthcare assistance - telerehabilitation
Assure same healthcare services, in case of funding shortage
Improve healthcare services, under the same funding rates
•Improve accessibility to high specialty healthcare services poorly available near patient’s home
•Provide real-time interactive teleconsultation with the high-specialty hospital staff
•Reduce hospitalizations and health care resources utilization in chronic respiratory diseases
Telerehabilitation and Robotics Project - Tuscany Regional Health Research Program 2010-2012
Centro Svezzamento dalla ventilazione meccanica
Eligibilità per programma ADR
Accessi ambulatorialiprogrammati
Accessi ambulatorialiprogrammati
Definizione e sviluppo Piano di ADR
Equipe Assistenza Domiciliare Respiratoria
Equipe Assistenza Domiciliare Respiratoria
Amb PneumologicoAmb Pneumologico
OSPEDALE TERRITORIALE
OSPEDALE TERRITORIALE
Centro Specialistico di RiferimentoCentro Specialistico di Riferimento
Accessi domiciliari specialista
Accessi domiciliari specialista
Accessi domiciliari infermieristici
Accessi domiciliari infermieristici
Domicilio
Consulenze Specialistiche urgenti
Consulenze Specialistiche urgenti
Accessi non programmati
in PS
Accessi non programmati
in PS
TelemedicinaTelemedicina
Pilot study of telerehabilitation for patients affected by chronic respiratory diseases
Telerehabilitation and Robotics Project - Tuscany Regional Health Research Program 2010-2012
Teleriabilitazione respiratoria
Laboratory of Bioengineering Rehabilitation
Messa a punto di un sistema per il telemonitoraggio di
pazienti ventilatore-dipendenti
unità periferica:1. paziente connesso al2. ventilatore meccanico3. telecamera motorizzata ad alta risoluzione4. sistema di trasmissione dei segnali fisiologici e dei parametri di ventilazione5. Connessione TCP/IP
unità centrale:1. terminale (PC) per visualizzazione dati fisiologici 2. terminale video con visualizzazione del paziente
unità periferica:1. paziente connesso al2. ventilatore meccanico3. telecamera motorizzata ad alta risoluzione4. sistema di trasmissione dei segnali fisiologici e dei parametri di ventilazione5. Connessione TCP/IP
unità centrale:1. terminale (PC) per visualizzazione dati fisiologici 2. terminale video con visualizzazione del paziente
Unità periferica / Stanza del paziente
Unità centrale di Teleassistenza
Telemonitoraggio respiratorio
Laboratory of Bioengineering Rehabilitation
Telerehabilitation and Robotics Project - Tuscany Regional Health Research Program 2010-2012
Identificazione degli asincronismi paziente-ventilatore
Laboratory of Bioengineering Rehabilitation - Volterra
Early Trigger Double Trigger Anomaly
Identificazione degli asincronismi paziente-ventilatore
Telerehabilitation and Robotics Project - Tuscany Regional Health Research Program 2010-2012
AutoTrigger Sforzo Inefficace
Telerehabilitation and Robotics Project - Tuscany Regional Health Research Program 2010-2012
Identificazione degli asincronismi paziente-ventilatore
Telemonitoraggio respiratorio (3)Warning score for ventilator-dependent patientsWarning score for ventilator-dependent patients
Validazione di un punteggio di criticità per pazienti
ventilatore-dipendenti in telemonitoraggio
Warning score for ventilator-dependent patientsWarning score for ventilator-dependent patients
Score 3 2 1 0 1 2 3
SpO2<86 85-90 90-95 >95
HR <40 41-50 51-60 61-100101-110
111-129
>130
Eventi respiratori/ora(Press flusso +Pletism torac +Pletism addom)
0-9 10-14 15-19 >20
Frequenza respiratoria
<8 9-14 15-20 21-29 >30
Telemonitoraggio respiratorioLaboratory of Bioengineering Rehabilitation - Volterra
Telerehabilitation and Robotics Project - Tuscany Regional Health Research Program 2010-2012
Maria Chiara Carrozza, PhD
Stefano Mazzoleni, PhD
Raffaele Esposito, MScBE
Maria Chiara Carrozza, PhD
Stefano Mazzoleni, PhD
Raffaele Esposito, MScBE
Auxilium Vitae VolterraRehabilitation Centre
The BioRobotics InstituteScuola Sant’Anna, Pisa
Nicolino Ambrosino, PhD, MD
Guido Vagheggini, MD
Eugenia Panait Vlad, MD
Giulia Montagnani, PT
Nicolino Ambrosino, PhD, MD
Guido Vagheggini, MD
Eugenia Panait Vlad, MD
Giulia Montagnani, PT
Laboratory of Bioengineering Rehabilitation staff Laboratory of Bioengineering Rehabilitation staff