centopaesi 2 2013

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Centopeasi, la rivista delle pro loco e dei consorzi pro loco del trentino

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Page 1: CENTOPAESI 2 2013

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anno XVIII n°2 - luglio 2013

La rivista delle Pro Loco e deiConsorzi Pro Loco del Trentino

PosteItalianeS.P.A.-Sped

izionein

abbonamen

topostale

-70%

NE/TN

Page 2: CENTOPAESI 2 2013

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Pag. 3 Riflessioni dopo Locus Locorum

Pag. 4 Corso sul l ' HACCP

Pag. 5 Locus Locorum

Pag. 8 Polizza assicurativa unica Pro Loco

Pag. 11 GEPLI : giornal i Pro Loco alla ribalta!

Pag. 1 2 Premio Michele Benetazzo

Pag. 1 3 Premio salva la tua l ingua locale

Pag. 1 4 Meano is green!

Pag. 1 5 Pane vino e pesciol ino

Pag. 1 6 Pro Loco di Zambana: festa dell 'asparago

Pag. 20 Pro Loco di Mezzocorona: in marcia!

Pag. 21 Slanci e. . . . .sbi lanci di una Pro Loco

Pag. 22 Pro Loco Piano Sarca: 50 anni con le vele

Pag. 23 Parola chiave:col laborazione

Pag. 24 Una giornata ecologica con la Pro Loco di Romeno

Pag. 25 Pro Loco di Tassul lo

Pag. 26 Sul Brenta con gusto

Pag. 27 La prima candelina del museo delle Palafitte di Fiavè

Pag. 28 Una nuova cultura dell 'ospital ità

Pag. 30 Pro Loco di Darzo: 50 anni e non sentirl i

Pag. 31 Pro Loco e formazione

CENTOPAESI

DIRETTORE RESPONSABILE

Enrico Faes

REDAZIONE

Enrico Faes

Ivo Povinel l i

Oriana Bosco

DIREZIONE

Via Garibaldi 3 TRENTO

tel. 0461 239006

info@unplitrentino. it

Autorizzazione del tribunale di

Trento n: 926 del 26.09.96

IMPAGINAZIONE GRAFICA

Rina Chemell i

STAMPA

Tipografia Esperia

Lavis - Trento

FOTO DI COPERTINA

Locus Locorum

di Ignacio Auditore

INDICE

30 settembre 201 3*si apre la seconda finestraper aderire al la polizza

assicurativa unica per le Pro Locoinfo a pagina. 8

*(ricordiamo che chi desiderasse aderire al la proposta della Federazione a partire da questa

data può recedere dai propri contratti in essere con altre compagnie entro i l prossimo 30 lugl io)

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Locus Loco-rum e l’as-sembleaannuale dellaFederazionesono da pocoterminati. Hosulle spalle lefatiche dellapreparazionema mi sentoestremamentefelice e soddi-sfatto per co-me sonoandate le cose.Locus Loco-rum 2013 èstato unsuccesso di gruppo: forse singolarmentequalche Pro Loco avrebbe desiderato la-vorare di più, e non nego che questo ra-gionamento sia valso anche per la ProLoco che presiedo, ma devo dire che nelcomplesso la manifestazione è riuscitaalla grande. Il numero di partecipanti èstato nettamente superiore rispetto alloscorso anno; la proposta enogastrono-mica, grazie al regolamento introdotto,ha sortito gli effetti sperati, con una qua-lità ed una varietà davvero notevoli; leanimazioni proposte sono state gradite eseguite da tutti i partecipanti e quindicredo che si possa essere davvero soddi-sfatti.Certo, di aspetti da migliorare, di dettaglida cambiare, di regole da perfezionare cene sono molti, ma credo sia opportunonon pensare a quelli, ora, perché è me-glio che si decantino e vengano appro-fonditi per l’edizione del prossimo anno.Nel concludere questa prima riflessionevorrei ringraziare sentitamente i volonta-ri della Pro Loco di Ponte Arche ed il lo-ro presidente Luca Martinelli perchésono riusciti davvero a costruire unparco bello, accogliente, colorato e ordi-

nato grazie allavoro dimolte personealle quali ri-volgo il miopiù sentitograzie.

Per quantoconcerne l’as-sembleaesprimo anchein questo casola mia soddi-sfazione. Il la-voropresentato, leriflessioniemerse e lequestioni da

portare nell’immediato futuro sono statiassimilati bene dai presidenti presenti insala e questo mi fa ben sperare per ilproseguimento del molto lavoro che cisarà da fare nel prossimo anno.Ho notato come le mie parole siano stateseguite con attenzione e serietà e credodavvero che con questi presupposti sipossa affrontare al meglio il difficile fu-turo che si prospetta per il mondo delvolontariato turistico trentino.Vorrei ringraziare tutte le persone chehanno collaborato alla perfetta riuscitasia dell’assemblea che della manifesta-zione, ed in particolar modo i dipendentidella Federazione, perché senza il lorocontributo personale certe dettagli nonsarebbero stati presi in considerazione.Auspico infine che il clima sereno ecollaborativo respirato nei due giorni aPonte Arche possa davvero essere il cli-ma che caratterizzerà i prossimi sviluppidel lavoro della Federazione e del mondodel volontariato turistico: restando unitisi possono superare davvero le criticitàpiù evidenti.

Enrico Faes

EDITORIALE

RIFLESSIONIDEL DOPO LOCUS LOCORUMdi Enrico Faes, presidente della Federazione

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CORSO HACCPAlimenti sicuri – Principi base per lapreparazione di cibi sicuriSi è tenuta il 18 e 23 aprile la prima edizione del corsoHACCP organizzato dalla Federazione Pro Loco e loroConsorzi e rivolto a tutte le associate.Diciotto le Pro Loco iscritte alle prime due dense serate,ma le richieste di partecipazione sono state molte di più, aconferma dell’interesse crescente che la tematica dellasicurezza nella preparazione e somministrazione di cibiriscuote tra le fila del volontariato trentino. Per questo si ègià deciso di riproporre il corso nel mese di maggio, e altredue edizioni seguiranno in autunno.Il percorso formativo, curato dai docenti del dipartimentodi Prevenzione dell’APSS di Trento e della duratacomplessiva di cinque ore, si è posto come obiettivo quellodi inquadrare le principali fonti di rischio nellapreparazione dei cibi e di dare alcuni consigli pratici peruna buona prassi culinaria. Elementi questi di importanzacruciale se, come riportano le statistiche, ogni anno il 30%della popolazione dei Paesi industrializzati soffre di unatossinfezione alimentare.E’ emerso che sono cinque i punti fondamentali cuiprestare particolare attenzione nella preparazione dei cibi:1. la pulizia, sia degli addetti alla cucina sia deglispazi e utensili da lavoro2. la separazione degli alimenti crudi da quelli cotti,in quanto i cibi crudi possono contenere microrganismipericolosi, che potrebbero propagarsi agli altri alimenti3. la cottura degli alimenti, molto importante perchéuna cottura adeguata, sopra i 70°, uccide la maggior partedei microrganismi pericolosi, presenti in particolare incarne rossa, pollame, uova e pesce.4. la conservazione degli alimenti alla giustatemperatura: a temperatura ambiente infatti si possonosviluppare microorganismi pericolosi

5. l’utilizzo esclusivo di acqua e materie prime sicure,onde evitare la contaminazione diretta dei cibi

Per applicare al meglio queste cinque regole, i docentihanno dispensato una serie di consigli pratici (che vannodal come pulire le stoviglie, a come raffreddarevelocemente i cibi, come scongelarli e come conservarli)tarati sulle esigenze specifiche delle situazioni in cuioperano le Pro Loco. Più che un protocollo quindi, si èvoluto offrire ai partecipanti una serie di buone pratichesemplici e imprescindibili, che sono però necessarie permigliorare la qualità e per garantire la sicurezza del servizioofferto.I partecipanti hanno anche riflettuto insieme con i docentisugli accadimenti dello scorso maggio, per sviscerare lacause che possono portare a un problema diintossicazione allargato e per cercare di evitare che questieventi si ripetano.Se il corso HACCP è un primo passo nella direzione delmiglioramento dell’operato delle Pro Loco per quantoriguarda la somministrazione di cibi, è vero anche che laspecificità del contesto in cui le Pro Loco si trovano adoperare richiede delle attenzioni e cautele particolari, chenon possono venire affrontate in toto con il solo percorsoformativo. Per questo la Federazione, anche a seguitodelle osservazioni emerse in aula, ha avanzato dueproposte, che saranno confermate a breve. Una è quella distillare un adattamento del protocollo HACCP dedicatoalle esigenze delle Pro Loco, di facile utilizzo e da metterea disposizione delle associate. Una seconda proposta è dielaborare un progetto di accompagnamento diretto per lePro Loco, da realizzarsi tramite sopralluoghi e consulenzepersonalizzati in occasione degli eventi principali.

FEDERAZIONE

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Quando si chiude il sipario, quando finisce una festa,quando si spengono le luci pare che tutto termini…così èstato anche domenica 16 giugno, quando sul parco è calatala notte. Silenzioso, solo, deserto.Ci siamo preparati per mesi a Locus Locorum, almomento magico in cui le 27 casette multicolori - signoredel parco – avrebbero ospitato i loro protagonisti,esplodendo in tutta la loro meraviglia.Domenica sera, un sogno che è durato due giorni èsvanito…portando con sé fatiche, entusiasmo, emozioni,adrenalina…e ha lasciato dietro di sé i volontari che,stanchi, hanno raccolto ciò che di quella magia è rimasto inmezzo all’erba.Eravamo lì ad osservare dove tutto era abbandonato edove si sentivano ancora nell’aria le risate e la musica. Masorridenti, perché è stato bello. Magnifico, divertentee……. per fortuna finito.Realtà ed emozione si mescolavano in un incredibile climairreale: c’era la gioia del lieto fine e la punta di malinconiadella festa che finisce. Ma noi abbiamo avuto la fortuna divivere veramente un Locus Locorum…e lo abbiamo fattofin dal primo momento, dalla prima risata, dalla primadiscussione…e dal primo imprevisto.E una splendida giornata di sole ha inaugurato l’edizione2013 e ha accolto l’arrivo delle varie Pro Loco, che siaccingevano ad allestire i loro stand…il vociare e il rumoredei preparativi cominciavano a riempire l’aria. Dal mattinofino al tardo pomeriggio è continuato il lavoro frenetico ditutti i volontari e il taglio del nastro ha dato avvio a quellache si è rivelata un’autentica esplosione di colori, gusto eprofumi.Le Pro Loco hanno proposto le loro specialitàenogastronomiche in un ristorante all’aperto che è statoimpreziosito dai colori dei gruppi folkloristici e storici, daigiochi tradizionali e da antichi mestieri, simbolo delpassato e del futuro allo stesso tempo e che rappresentanoi valori e le tradizioni di questa magnifica terra, conferendo

all’insieme quel pizzico di allegria e gioiosità che hannoreso il Festival delle Pro Loco una manifestazionememorabile.Un magico volontariato, composto di improvvisati chef,giornalisti, attori, sommelier, animatori e gastronuati , si èdimostrato ambasciatore dell’ identità territoriale trentina,del gusto delle cose semplici e delle tradizioni “culinarie enon” che mantengono vive nella storia quelle consuetudiniche affondano le radici in queste montagne. Ogni stand èstato una vetrina sul territorio di appartenenza: da Livo aSagron Mis, da Zambana a Calavino, da Tuenno-Tovel aCaoria… E’ stata l’occasione irripetibile di avere a portatadi mano le ricchezze e le bellezze del Trentino: unameravigliosa passeggiata nell’arcobaleno del volontariatoturistico che anima la nostra provincia…denominata non acaso “I colori delle Pro Loco”. Il “made in Pro Loco” haregalato un’opportunità unica per coinvolgerecompletamente i cinque sensi del visitatore, immersi nellanatura rigogliosa e incontaminata del parco termale.L’affluenza di pubblico e di ospiti ha ripagato non solo dellavoro di questi due giorni ma dei mesi di preparativi cheha visto impegnati tutti i soci e molti giovani volontari,che non hanno risparmiato energie per il buon esito dellafesta.Infatti, come sempre, a sorprendere non sono state tantole novità di questa quarta edizione, ma il solito ammirevoleimpegno di tutti i volontari delle Pro Loco!!!Forse può dispiacere un po' vedere le centinaia di personeche si allontanano, che tornano alle loro case, capire che lafesta è finita, spegnere le luci della “promokkona” elasciare il parco nel silenzio. Ma il sorriso dei volti, la gioiadei bambini, le risate e le chiacchiere fatte camminando nelnostro parco, i passi che hanno calpestato la passerella e ilprato, le danze e le musiche, i giochi, le emozioni e moltoaltro ancora sono quello che rimangono tra le casettevuote. E nei cuori di chi ha vissuto queste due magichegiornate…

DOPO LOCUS LOCORUM…di Giorgia Schonsberg, consigliere della Pro Loco di Ponte Arche

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6 FEDERAZIONE

Si è conclusa nel migliore deimodi la quarta edizione diLocus Locorum, che si è svoltail 15 e 16 giugno a Ponte Archesotto la regia della Pro Loco diPonte Arche e il supporto dellaFederazione Trentina delle ProLoco. L’ormai consueto festivaldelle Pro Loco trentine, che havisto quest’anno 24 Pro Loco“invadere” il parco termale diPonte Arche, portando ognunail proprio entusiasmo, i proprigusti e le proprie tradizioni,riconferma con il successodell’edizione di quest’anno lasua grande forza e le sue grandipotenzialità.Invariato il format dellaproposta, che vede al centro lePro Loco con piatti tipici,attività ricreative e tradizionilocali, ma modificata l’offerta,con una novità nel regolamentoche ha portato una maggiorevarietà gastronomica e, in certicasi, anche una ricercatezzaculinaria notevole.Il grande afflusso di pubblico inentrambe le giornate di aperturadegli stand dimostra che questatipologia di evento piace esoddisfa la richiesta didivertimento e di degustazionedi pietanze locali in un climainformale e “casalingo”. Masoddisfa anche una curiositàverso gli usi e le tradizioni delTrentino, come ha dimostrato laressa che ha affollato i giochidel bosco della Pro Loco diZoreri, o che ha ammirato chicostruiva le sedie in paglia (ProLoco Sagron Mis) o ilfunzionamento di una vecchiasegheria veneziana (Pro LocoCalavino).

LOCUS LOCORUM 2013Qualche pensiero su questa edizioneDi Oriana Bosco

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Se dobbiamo quindi trovare i punti di forza dellanostra festa, questi vanno certamente rintracciatinell’ampiezza dell’offerta gastronomica, con laproposta di ricette che difficilmente si trovanoaltrove, e nei tanti piccoli scorci sugli usi, imestieri, i costumi del Trentino.Questi due elementi principali sono stati vincentiper attirare un pubblico proveniente in prevalenzadal Trentino e per incuriosire gli ospiti giàpresenti in loco, mentre certamente menonumerosi sono stati i turisti da fuori regioneintervenuti appositamente per prendere parteall’evento.Possiamo quindi dire che questa manifestazione

è certamente validissimo elemento diarricchimento dell’offerta vacanza, ed assolve inquesto modo egregiamente alla funzione delegata,anche a livello normativo, al volontariato turisticotrentino, il quale è chiamato a “realizzare attivitàdi animazione locale ed iniziative di interesseturistico, ricreativo, sportivo e culturale”.Se non possiamo quindi ancora parlare di LocusLocorum come “motivazione di vacanza”autonoma, è però utile tenere presente questadistinzione, per cogliere le implicazioni che nerisultano. La prima e la più elementare è che permigliorare l’evento è necessario quindi partire daipunti di forza che abbiamo rintracciato, lavorandosulla qualità di quello che si offre più chesull’aggiunta di attrattive diverse da queste. Sipuò lavorare in questo senso ad esempiorendendo ancora più ampia l’offertagastronomica, cercando di offrire piattimaggiormente legati ai prodotti del territorio.Un’altra via è forse già stata segnata, visto ilsuccesso, di cui abbiamo parlato, delle attività edimostrazioni proposte dalle Pro Loco, ed èquella di differenziarsi dagli altri eventi puramenteenogastronomici potenziando la parte piùoriginale di scoperta delle tradizioni e degli usi delTrentino.Crescendo all’interno della propria specificità, ediventando punto di riferimento per quella fettadi domanda turistica che, oggi sempre piùnumerosa, ricerca i valori che vogliamotrasmettere (legame con il territorio, salvaguardiadella propria storia e tradizioni, valorizzazionedelle eccellenze nostrane, cooperazione ecollaborazione tra i soggetti che guardano nellastessa direzione), potremo ottenere quellalegittimazione che ci renderà pronti anche aproporci, nel prossimo futuro, come veraattrattiva turistica.

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8LA POLIZZA ASSICURATIVAUNICA PER LE PRO LOCOE’ATTIVA E ATTIVABILEUn’opportunità per risparmiare tempo e denaro per l’assicurazione: questa in sintesi la ragion d’essere della nuovapolizza assicurativa unica per tutte le Pro Loco, che è stata attivata il 1 maggio e che è attivabile ancora in qualsiasimomento dagli interessati.Alla base di questa proposta la convinzione, da parte della Federazione, che procedere uniti sia meglio che farlosingolarmente, e che si possa dare un servizio sempre più ampio alle Pro Loco, sostenendole in modo costante anchenell’ambito assicurativo.Per questo, attraverso la collaborazione di Vittoria Assicurazioni, siamo arrivati alla stipula di un’assicurazione ad hoc peril mondo del volontariato Pro Loco, che ha il vantaggio di tener conto delle reali esigenze delle nostre associazioni e,scusate se è poco, di essere gestita in tutte le sue parti dalla Federazione.Visto il grande interessamento che è stato dimostrato in queste settimane e visti i comprensibili quesiti che sono sorti,riassumiamo qui le garanzie e l’operatività delle coperture assicurative di questo importante servizio che ha come unicoobiettivo quello di farci operare tutti con la massima serenità e sicurezza.Si tratta di tre distinte coperture assicurative cumulative a contraenza unica della Federazione che riuniscono in un unicocontratto la copertura di tutte le Pro Loco e dei soci che vorranno aderire, andando a garantire i tre rischi più importantilegati alle nostre attività, ossia :

RESPONSABILITA' CIVILE - DIFESA LEGALE - INFORTUNI

In cosa consisteE’ una polizza che prevede la copertura dellaresponsabilità civile ad ampio raggio per tutte "le attivitàdi volontariato svolte dalle pro loco (manifestazioniculturali-ricreative-enogastronomiche) al servizio dellecomunità a cui fanno capo per promuovere socialmente eturisticamente la zona di appartenenza".Che cosa copreLa copertura è operante per i danni arrecati a terzidurante le attività svolte da tutti i soci, i quali sono inoltreconsiderati terzi (e quindi risarcibili in caso di dannosubito) fra loro e rispetto all'associazione con la solaesclusione del presidente e dei membri del consiglio

direttivo.Importante: trattandosi di copertura di responsabilitàcivile, la garanzia scatterà (e quindi il relativo risarcimentoverrà riconosciuto al danneggiato) solo quando laresponsabilità oggettiva del danno subito è imputabilealla Pro Loco o a qualsiasi socio ad essa appartenentedurante lo svolgimento delle attività della stessa.Quanto costa e massimaliIl massimale prestato è di € 2.000.000,00.La polizza prevede una franchigia per sinistro di € 150,00per i danni a cose e di € 750,00 per i danni a persona.Il costo annuo per singola Pro Loco è di € 75,00 .

In cosa consisteE’ una copertura, divenuta ormai indispensabile, perchiunque intenda operare in particolare al servizio dellepersone e della comunità.La copertura mette a disposizione un capitale che coprele diatribe che coinvolgono la Pro Loco che necessitanodell’intervento di un legale, sia civile che penaleChe cosa copreQuesta garanzia copre, attraverso il capitale sottoindicato, qualsiasi intervento legale di carattere civile openale che vede coinvolta la Pro Loco, senza limiti dinumero di cause.

Il capitale copre inoltre le spese peritali, medico legali etecniche di parte, come anche le eventuali spese digiustizia e di soccombenza.Sarà inoltre messo a disposizione delle Pro Loco unospecifico numero verde gratuito per richiedere eventualipareri o consigli legali su qualsiasi problematica legataall’attività della Pro Loco e dei suoi iscritti.Quanto costa e massimaliIl massimale, per ogni causa intrapresa, è di € 16.000,00.Il numero delle cause per anno è illimitato.Il costo annuo per Pro Loco è di € 60,00.

1. LA RESPONSABILITA CIVILE

2. LA DIFESA LEGALE

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9FEDERAZIONE

In cosa consisteE’ una polizza nominale che serve a tutelare le personemaggiormente coinvolte nelle attività della Pro Loco. Lascelta delle persone da assicurare per infortunio è adiscrezione e facoltà della Pro Loco, senza nessunaprerogativa o vincolo se non quello che gli assicuratidebbono essere obbligatoriamente soci della Pro Locostessa. Consigliamo di estenderla innanzitutto a tutti imembri del direttivo (visto che non sono consideratiterzi dalla polizza di R.C.T.) e a tutti i soci "operativi"cioè quei soci che partecipano attivamente e soprattuttomanualmente alle attività della Pro Loco. La lista deinominativi da assicurare è modificabile nel corsodell’anno: è quindi possibile, in qualunque momento,aggiungere o togliere soci assicurati, previacomunicazione alla Federazione con relativo conguaglio.Che cosa copreCopre nominalmente per il rischio infortunio occorsoagli assicurati durante lo svolgimento di qualsiasimansione legata all'attività della Pro Loco. Comprendeanche il rischio in itinere, sia in qualità di conducente chedi trasportato, su qualsiasi mezzo di locomozioneterrestre per missioni richieste e/o comandate dalPresidente o dal direttivo.Quanto costa e massimaliLa copertura prevede per singolo assicurato le seguentigaranzia e massimali:MORTE € 100.000,00

INVALIDITA' PERMANENTE € 150.000,00 (conTabelle INAIL e franchigia fissa del 3%)DIARIA GIORNALIERA X RICOVEROOSPEDALIERO € 100,00 (pagabile per un massimo di300 giorni annui e con una franchigia relativa di 2 giorni -per franchigia relativa si intende una franchigia che vieneapplicata ai primi 2 giorni di ricovero se però il ricoverodura più di due giorni la liquidazione sarà integrale senzaapplicazione di nessuna franchigia)DIARIA GIORNALIERA X CONVALESCENZAPOST-RICOVERO € 50,00 (con la massima durata deldoppio dei giorni del ricovero ospedaliero effettuato,purché certificati dal proprio medico curante e con unmassimo annuo cumulabile di 120 giorni )DIARIA DA GESSATURA € 50,00 ( senza applicazionedi franchigia alcuna e per una durata massima di 30giorni per sinistro e 90 cumulabili per anno. Sonoparificati a gessatura e quindi liquidabili gli infortuni checomportino l'applicazione di apparecchi ortopedici dicontenzione esterni o fasce rigide di qualsiasi materialepurché immobilizzanti ed inamovibili posti e rimossi dapersonale medico).RIMBORSO SPESE MEDICHE A SEGUITO DISINISTRO € 1.000,00 (massimo per sinistro e per annocon una franchigia di € 100,00) liquidabili sulla base allapresentazione delle ricevute originali relative alle spesesostenute e la prescrizione medica delle eventuali terapie.Il costo annuo per ogni socio assicurato è di € 18,00.

Come ben sapete, operando nel settore del volontariato, queste sono tre coperture di notevole importanza per la tuteladelle nostre attività e hanno rapporto costo-qualità molto elevato.Il grande vantaggio di stipulare una polizza unica tra tutte le Pro Loco sta, oltre che nei costi, nella gestione delle polizza.Infatti sia la parte burocratico-amministrativa, sia tutto quello che concerne la trattativa degli eventuali sinistri, saràgestita direttamente dalla Federazione in accordo con la Vittoria Assicurazioni, che tramite il suo agente incaricato ci hadato la massima disponibilità in tal senso, sollevando di fatto tutte le Pro Loco da questa delicata e problematicaincombenza.

Quando si può aderire alla polizza?

Per facilitare l’adesione alle coperture sopra elencate, abbiamoprevisto che la stessa possa avvenire in qualsiasi momentodell'anno, con due finestre per quanto riguarda il periodo dicopertura ovvero:- se si aderisce tra il 30/04/2013 ed il 30/09/2013 la coperturaavrà validità fino al 30/04/2014. A tale data, pagando un importopari alla metà di quanto già pagato, si estende la copertura fino allascadenza unitaria del 30/09/2014- se si aderisce fra il 01/10/2013 e il 30/09/2014 la copertura avràvalidità fino al 30/09/2014 .Cosi facendo si riuscirà, in un periodo di un anno e mezzo circa, aunificare tutte le scadenze al 30/09 di ogni anno.

Come si aderisce?

Inviando via FAX allo 0461 264757o via posta certificata PEC [email protected]

- il modulo di adesione (vedi sotto)- la ricevuta del pagamento

Le coperture assicurative scatteranno dalle ore24 della data di ricezione del modulo.

3. LA POLIZZA INFORTUNI

Page 10: CENTOPAESI 2 2013

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La Federazione ha chiuso con la Vittoria Assicurazioniuna importante convenzione: tutti i soci delle nostre ProLoco potranno usufruire di una opportunità di risparmiopersonale che consente in una scontistica fra il 25 ed il30% su tutte le polizze R.c.auto (auto- autocarrimotocicli e ciclomotori-macchine agricole ed operatrici)e del 40% su tutte le polizze non auto (case-aziende-

uffici-pol. personali infortuni e malattia).Alla sottoscrizione di qualsiasi polizza il contraentericeverà in omaggio l'abbonamento annuo ed il paccosoci del Touring Club Italiano da oltre 20 anni partner diVittoria Assicurazioni nel ambito turistico.Condizione essenziale richiesta è la presentazione dellatessera associativa della Pro Loco.

Maggiori informazioni chiamando la Federazione o i responsabili di zona:

Luigi 347/6913288 e-mail [email protected] 347/0963006 e-mail [email protected] 333/7181492 e-mail [email protected] di Riva del Garda: viale Trento , 10 - tel 0464/553640 -fax 0464/554369Sede di Ledro: via Ampola, 63 - tel. e fax 0464/743095Sede di Tione: via Damiano Chiesa, 20 tel. e fax 0465/326088

Speriamo di aver dipanato la maggior parte dei vostri dubbi ed aver aggiunto ulteriori informazioni e chiarezzasull'argomento. Fiduciosi che aderirete numerosi, rimaniamo a disposizione in Federazione per eventuali ulteriorichiarimenti o delucidazioni.

Sperando di fare cosa gradita e di rendere un servizio utilea tutte le Pro Loco, vi riporto alcune preziose informazionicirca il delicato tema della prestazione di servizio da partedei minori per le nostre attività Pro Loco.Un minorenne può fare volontariato in occasione diiniziative di una Pro Loco?Il minore può prestare attività di volontariato in occasionedi iniziative, ma è opportuno che le Pro Loco prestino leseguenti attenzioni:1) E’ volontariato, quindi nessun orario di lavoro e/oretribuzione.I due elementi (orario/retribuzione) sono determinanti perstabilire se si tratta di volontariato o di lavoro, questo valeanche per gli adulti.2) Meglio se i minori sono soci.La Pro Loco può anche decidere che per i minori la tesseraha un costo inferiore rispetto a quanto previsto per agli

adulti. Tale decisione può assumere carattere dipromozione per la ricerca di nuovi collaboratori e futuridirigenti delle nostre associazioni.3) E’ necessario adeguare gli impegni all’età ed abilità deiminori.Se possibile è meglio evitare di assegnare a loro mansionidifficili o che possano presentare situazioni di pericolo.4) Se il minore ha meno di 16 anni è necessario avere lapresenza dei genitori o il loro consenso. La responsabilitàdei loro atti e/o comportamenti è in capo aigenitori/tutori.5) Si consiglia l’assicurazione sia per il volontario che versoterzi.Questo garantisce meglio la Pro Loco nel caso il minore sifaccia male o lo procuri ad altri.6) Si ricorda che, anche in questi casi, c’è il divieto difornire alcolici ai minorenni.

SCONTI SULLE POLIZZE RCA E SULLE ALTRECOPERTURE PER I SOCI DELLE PRO LOCO ADERENTI

PRO LOCO, MINORI E VOLONTARIATOA cura di Diego Coletti

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11GEPLI: GIORNALI PRO LOCOALLA RIBALTA!di Oriana Bosco, Federazione Trentina Pro Loco e Consorzi

Il 7 e 8 giugno scorsi abbiamo partecipato al 2°incontro GEPLI (Giornali Editi dalle Pro Locod’Italia) che si è tenuto a Spilimbergo, splendidacittadina medievale in provincia di Pordenone.L’idea di creare momento per riunire i redattoridelle testate giornalistiche delle Pro Loco italianeè nata lo scorso anno dalla Pro Loco di Caselle(TO), che ha curato la prima edizione.Quest’anno, madrina dell’iniziativa è stata la ProLoco di Spilimbergo, che con l’occasionefesteggia anche i 50 anni della sua rivista IlBarbacian. Una due giorni intensa, quellaorganizzata dagli spilimberghesi, in cui i momentidi riflessione sull’operato Pro Loco a voce delleautorità nazionali si è intervallato con momenticulturali e di lavoro diretto.Cuore del week end friulano, comunque, è stato iltavolo di lavoro che ha unito, dal Piemonte allaSicilia, passando per Veneto, Trentino, Friuli,Toscana e Abruzzo, dieci testate dell’editoria delvolontariato turistico. Scambi di esperienzecircoscritti a alcune tematiche particolari, come lespese di stampa e spedizione delle riviste, hannolasciato un qualche spazio anche a riflessioni dicarattere contenutistico: interessante notare comequello che emerge con maggiore forza, è chemolte Pro Loco attribuiscono alla loro testata ilvalore di strumento “materiale” per conservare,diffondere e valorizzare un patrimonio“immateriale” di cui queste Pro Loco si sentonodepositarie.Nel concreto, riviste come Il Barbacian (Pro LocoSpilimbergo), che è riferimento bibliograficoconsultatissimo per tesi universitarie, ma in parte

anche Fatti Nostri (Pro Loco Cinigiano, GR), oSantomero (Pro Loco Sant’Omero, TE), sipongono la finalità primaria di fare ricerca, e nonsolo informazione, sulla realtà locale. Tradizioni,storia, costumi, mestieri e ricette di un tempo,sono i soggetti di cui queste Pro Loco si sentono iprimi custodi, il tassello più vicino emaggiormente indicato per parlare. E questaconvinzione fa vivere loro come una missionequella di accessibile, attraverso il mezzo stampa,questo patrimonio culturale immateriale.Massimo Fabiani, direttore responsabile di FattiNostri, ci porta l’esempio della Pro Loco diCinigiano: “Insieme con gli operatori del ricettivolocali, abbiamo avvitato un progetto che constanell’offrire ai turisti delle esperienze alla scopertadelle tradizioni toscane: gli insegnamo a cucinare ipiatti tipici, gli accompagniamo in itinerari a piedialla scoperta delle chicche locali, li facciamoinsomma entrare appieno nella nostra realtà”. Ilperiodico della Pro Loco segue da vicino questeesperienze e riporta di volta in volta novità espunti.Aspettando la prossima edizione, per la qualeauspichiamo in una più ampia partecipazione diriviste Pro Loco e in una analisi maggiore ditematiche come queste, ringraziamo molto la ProLoco di Spilimbergo, che con il suo entusiasmo,con il coinvolgimento di tutto il paese peraccoglierci e per offrirci spettacoli indimenticabili,con l’esempio di integrazione con gli stranieri checi ha fatto vivere, ha davvero trasmesso aipartecipanti il senso profondo di cosa vuol direfare Pro Loco.

Nella foto:

il tavolo di lavoro

FEDERAZIONE

Page 12: CENTOPAESI 2 2013

12Consegnata la targa della 2° edizionedel Premio Michele Benetazzo

Chi era Michele Benetazzo(1930 – 2009, Sandrigo - VI)

Fondatore e presidente nel 1954 dellaPro Loco di Sandrigo, paese in cuiviveva, e poi del Consorzio Pro LocoAstico-Brenta, Benetazzo fu tra ifondatori e presidente del Comitatoprovinciale Unpli di Vicenza e delComitato Regionale del Veneto, di cuifu presidente dal 1974 al 2004.Fondatore dell’Unpli Nazionale.Giunse ai vertici nazionali delle ProLoco prima come segretario nazionaledal 1978 al 1988, quindi comepresidente dal 1988 al 1996 perdivenirne infine, nel 2000, presidenteonorario.

Lo scorso 21 giugno, a Roma, in occasione della presentazione delprogetto ‘Lezioni di Territorio’, Claudio Nardocci, presidente Unpli,ha consegnato a Ivo Povinelli il premio intitolato a Michele Benetazzoper la miglior tesi di laurea sulle Pro Loco. La tesi insignita delriconoscimento è stata conseguita nel marzo 2012, corso di laureamagistrale in Sociologie a Ricerca Sociale; il lavoro si intitola ‘Ilbraccio destro. La relazione tra Pro Loco e amministrazione inTrentino’ e prende in considerazione luci ed ombre delle politicheattuate nei confronti del volontariato turistico della provincia diTrento degli ultimi 10 anni. Riportiamo il commento dellacommissione esaminatrice che ha selezionato il vincitore tra 7 finalisti.‘La tesi di laurea mostra una lucida , approfondita e partecipataconoscenza delle Pro Loco e prefigura una loro proiezione strategicanel futuro’.In sintesi la tesi analizza il campo di forze in cui si deve oggi muovereuna Pro Loco all’interno del proprio contesto territoriale. A livelloprovinciale, il finanziamento delle Pro Loco si struttura solo su criterimacro che non favoriscono la specializzazione di questi soggetti inottica turistica. Allo stesso tempo, la fortissima influenza che a livellolocale esercitano sulle Pro Loco alcuni soggetti, come il comune e lealtre amministrazioni, ha profondamente orientato gli obiettivi delvolontariato turistico verso funzioni di integrazione sociale eaggregazione. La funzione delle Pro Loco rivolta alla comunitàcaratterizza anche molti altri soggetti di volontariato, ma se siconsidera la natura turistica delle Pro Loco allora è necessariorichiedere loro anche maggiore ‘dedizione’ all’obiettivo per cuivengono finanziate. Il processo è tutt’altro che scontato e necessita diinvestimenti di pensiero, visione e continuo monitoraggio.

Nella foto:

Ivo Povinelli, direttore della Federazione

nel momento di consegna

della targa del premio Benetazzo

dal presidente dell'UNPLIClaudio Nardocci

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In occasione della Giornata Internazionale della LinguaMadre, indetta dall’UNESCO il 21 febbraio di quest’anno,l’Unione Nazionale Pro Loco d’Italia e LegautonomieLazio, in collaborazione con il Centro di documentazioneper la poesia dialettale "Vincenzo Scarpellino" e il CentroInternazionale Eugenio Montale, indicono il Premioletterario Salva la tua lingua locale.Il Premio è aperto a tutti gli autori e si articola nelleseguenti sezioni tutte a tema libero in una delle linguelocali d’Italia.Scadenza: 31 luglio 2013

• Sezione A - Poesia inedita.• Sezione B - C’era una volta…: storie, favole, raccontiinediti.• Sezione C - Libro di poesia o prosa (racconti, favole,storie) edito a partire dal 1 gennaio 2010.

La scheda di partecipazione è disponibile a questoindirizzowww.unpliproloco.it/images/scheda_concorso_dialetto.doc oppure può essere richiesta [email protected] informazioni: www.unpliproloco.it

REGOLAMENTO

Per la sezione A ogni autore può inviare fino a tre poesieinedite, con relativa traduzione in italiano, max 90 versi intotale. Per la sezione B, si accettano storie, favole, raccontiinediti di massimo 3600 battute (spazi bianchi inclusi),corredate di traduzione. Dovranno essere inviati entro il31 luglio 2013 all’indirizzo di [email protected] in un unico file contenenteoltre agli elaborati anche nome, cognome, età, indirizzo,email, telefono. E’ richiesta la registrazione degli stessi infile audio oppure audio-video.Gli elaborati di cui alle sezioni A e B dovranno essereinediti in volume e non premiati in altri concorsi letterari.L'organizzazione si riserva la facoltà di pubblicare i lavoripervenuti delle sezioni A e B. Per la sezione C, ogni autoredeve inviare n. 5 copie di un solo libro. Il plico postaledovrà essere inviato a: UNPLI via Ancona 40 00055

Ladispoli (RM), entro il 31luglio 2013 e dovrà esserecorredato di una scheda con nome, cognome, età,indirizzo, email, telefono.I partecipanti devono inviare alla segreteria del Premio,insieme alle opere, la scheda d'adesione allegata al bando.La partecipazione è gratuita.Sono previsti premi in denaro, riconoscimenti, menzionid'onore. I vincitori sono tenuti a ritirare personalmente ilpremio assegnato.La proclamazione dei vincitori è prevista per il 17 gennaio2014 a Roma.

FEDERAZIONE

UNPLI NAZIONALE

PREMIO

SALVA LA TUA LINGUA LOCALE

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Vogliamo in questo numero di Centopaesiriportare la nostra esperienza di un’iniziativamolto interessante legata alla valorizzazione,rispetto e formazione relativa all’ambiente rurale.Il progetto si chiama “ SY_CULTour, “Sinergiafra cultura e turismo: l’utilizzo dei potenzialiculturali nelle zone rurali svantaggiate”, èfinanziato dall’Unione Europea e rappresenta unaimportante occasione per scambiare esperienze,elaborare strategie e fare rete, non solo a livellolocale ma anche europeo, per lo sviluppo dellestrategie fra turismo e patrimonio naturale dellearee rurali nelle sue diverse forme edarticolazioni. Sotto il cappello di questo progetto,la nostra Pro Loco ha organizzato questaprimavera interessanti attività, che vanno dalnostro "L'Orto in Villa", presso la Villa Salvadori,all’incontro “Erbe e spezie a confronto: l’usodelle erbe spontanee, officinali ed aromatichenella tradizione popolare”, che si è svolto nellabellissima cornice della Villa il 27 aprile scorso.L'evento, frutto della collaborazione fra la ProLoco Ca’ Comuna, Ecomuseo Argentario,Fondazione E. Salvadori-Zanatta e ProvinciaAutonoma di Trento, ha visto una grandepartecipazione di interessati ed esperti.

Il patrimonio di conoscenze sull’uso delle erbe edil loro utilizzo a scopi salutistici, per il benesseredella persona, nutraceutici e curativi arricchiscel’ambiente rurale ed è in grado di creareopportunità di lavoro per le popolazioni in uncostante rapporto di scambio e di dialogo con ipotenziali fornitori di beni e servizi che ilterritorio rurale è in grado di offrire.Lo sviluppo di orti botanici con finalità didattichee produttive, l’organizzazione di escursioni allaricerca di erbe spontanee, lo sviluppo di proposteed offerte turistiche che comprendonoristorazione, ospitalità, cure termali, escursioniall’insegna delle erbe officinali sono alcune delleattività che si andranno a sviluppare grazie alprogetto SY_CULTour.Durante l’evento di Meano è stato proiettato ilfilmato dal titolo “L’Orto in Villa", che ripercorreattraverso l’intervento dei suoi protagonisti imomenti più significativi di questa importanteesperienza. La giornata ha proposto inoltre unfilmato riguardante i diritti intellettuali sull’usodelle piante officinali, realizzato con il contributodell’Unione Europea e la collaborazione di varieONG fra le quali Magia Verde ONLUS di MariaPia Macchi. A questi sono seguiti interventi a cura

PRO LOCO CA’ COMUNAMeano is green!di Giuseppina Depaoli, presidente della Pro Loco di Cà Comuna

Nella foto:

Villa Salvadori

TRENTO

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Pane vino e pesciolino è un evento storico: è infatti ilprimo che la pro loco ha organizzato fin dalle sue origini.Mezzolago è il paese che domina lo splendido lago diLedro e questa festa vuole proprio ricordare la suaidentità, un’identità che si è costruita a ridosso dellospecchio lacustre. E proprio il lago è protagonista dellastoria del nostro paese: nei tempi scorsi il pescato erainfatti elemento trainante per l’economia locale.Oggi il lago rimane il fulcro del nostro benessere, grazie alturismo, che ha fatto crescere l’intera Valle di Ledro.Ed il Lago, infatti, è il vero protagonista della festa, ed il

pesce è il cibo che caratterizza questo evento. Pane, vino epesciolino vuole far gustare alla gente, paesani e ospiti, isapori del nostro lago.La proposta è succulenta: si parte a Mezzogiorno con unpranzo a base di polenta gialla e aole fritte, a seguire unpomeriggio di musica in compagnia, per la serata invece,cena a base di pesce persico contornato da patate fritte emusica dal vivo.Anche quest’anno siamo soddisfatti del successodell’edizione, che ha attirato appassionati di pesce da tuttoil Trentino e anche da fuori!

PRO LOCO MEZZOLAGOPane vino e pesciolinodi Vigilio Rosa, presidente della Pro Loco di Mezzolago

delle associazioni e dei volontari sull’uso delleerbe e delle spezie sia locali che provenientidall’area mediterranea, asiatica e nord africana.Al termine della giornata le associazioni hannopreparato una degustazione di piatti a base dispezie ed erbe, dando così l’opportunità aipartecipanti di poterne confrontare il diversoutilizzo nelle pietanze preparate dai volontari perle rispettive aree di appartenenza. Infusi, decotti,tisane, sciroppi, estratti, tinture e succhi possonomigliorare la nostra salute e lo stato di benessere,spezie ed aromi arricchiscono di gusto e sapore inostri cibi, favoriscono la loro conservazione edallo stesso tempo forniscono al nostro organismoimportanti elementi.L’attenzione per le erbe spontanee, officinali edaromatiche nella tradizione popolare contribuiscequindi sia al benessere della persona che allavalorizzazione e alla tutela del territorio,favorendo la salvaguardia e la diffusione di unpatrimonio culturale ricco e spesso sottovalutato.Per la nostra Pro Loco, aderire a un progetto dicosì ampia portata è un importante segno dellavolontà di far crescere la nostra comunità,aprendola a esperienze di livello internazionale.

In alto:

esposizione di alcune

erbe officinali

In basso:

degustazione dei piatti

a base di erbe

aromatiche

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Organizzazione,collaborazionee condivisione:gli ingredienti chefanno il successodella Festapatronaledell’Asparagobianco diZambanaIntervista a Katia Castellan,segretario della Pro Loco di Zambanadi Oriana Bosco, Federazione Pro Loco

Da questo numero torna su Centopaesi la rubricaReportage, un analisi al microscopio di uno deinumerosi eventi Pro Loco. Un modo per cercaredi cogliere spunti e di condividere buone pratichedi alcune delle iniziative di maggior successo dellePro Loco trentine.Abbiamo deciso di dedicare questo primoreportage alla festa dell’asparago di Zambana,festa unica nel suo genere, che gode di unsuccesso di pubblico sempre maggiore.La festa è un bell’esempio di come si possadeclinare sul piano ricreativo e culturale lapromozione di un prodotto enogastronomicoautoctono: lo spunto infatti è festeggiare laraccolta del prelibato asparago locale, ma questoinput viene arricchito, come vedremo, con moltielementi diversi che fanno di questa occasione unevento con valore non solo locale, ma ancheturistico.

Abbiamo cercato i segreti di questo successofacendoci aiutare da Katia Castellani, uno deipilastri della Pro Loco di Zambana, che ci svelache lavorare con un buon prodotto è importante,

ma non basta…

Prima cosa, un bilancio dell’edizione diquest’anno: siete soddisfatti dell’affluenza?Anche se il tempo non è stato dei migliori, èandato tutto molto bene: siamo contenti ancheperché notiamo che ogni anno il pubblicoaumenta. Ora dobbiamo preparare il bilanciodella festa per vedere i risultati anche sul pianoeconomico, però a livello organizzativo,collaborativo, affluenza e gradimento siamomolto soddisfatti.

Perché una festa dedicata all’asparago?Perché la produzione dell’asparago a Zambana hauna storia decennale: l’asparago bianco èdiventato oggi un’eccellenza riconosciuta a livellonazionale, che ha fatto conoscere Zambana anchefuori dal Trentino. Ed infatti la festa dell’asparagoa Zambana c’è sempre stata: è una festatradizionale che hanno iniziato i nostri nonni eche noi abbiamo voluto fortemente portareavanti. Inizialmente in realtà le feste erano due,quella dei Patroni e quella dell’asparago. Si è poi

REPORTAGE

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17deciso di unirle, ed il risultato è la grande festache organizziamo oggi.

Come avete deciso di sviluppare questaproposta?Il fulcro è sempre l’enogastronomia, ma icontorni sono molti! Ogni anno cerchiamo dimettere qualcosa in più nella proposta: oltre allostand di vendita degli asparagi di De.Co., ci sonola gara ciclistica, la pedalata ecologica, e la seramusica ricercata, dal jazzista ai gruppi rock.

Oggi chi c’è dietro a tutto questo?Un tempo chi organizzava la festa era il comitato,oggi invece se ne occupa la nostra Pro Loco, cheorganizza la festa insieme a tutte le associazionidel paese. In totale sono coinvolti sedici soggetti,e tutti collaborano, in diverso modo, all’evento.

Come gestite la relazione con tutti questiinterlocutori? Avete dei ruoli distinti? C’è unaprogettualità che seguite ogni anno?Si, la programmazione è abbastanza agevole eefficiente. La fase di progettazione è affidata a ungruppo di lavoro, che inizia a incontrarsisettimanalmente da gennaio, composto daldirettivo della Pro Loco, dai Presidenti delleassociazioni del paese, dal Comune e daiproduttori di asparagi De.Co. La Pro Loco ha unruolo organizzativo e direttivo, e le sono delegatetutte le responsabilità: ogni membro del direttivosi occupa di un settore specifico, ad esempio io

seguo la parte burocratica e amministrativa. Leassociazioni, invece, sono coinvolte nell’ideazionedei contenuti, proponendo eventi collaterali einiziative da affiancare alla festa ( per esempio ilgruppo ciclistico si occupa delle gare pergiovanissimi e allievi o della pedalata ecologica).Raccolte tutte le proposte, la Pro Loco si occupadella stesura del programma, facendo attenzione adare spazio a tutti.Oltre che negli eventi collaterali, le associazionidel paese sono anche presenti per dare una manonei giorni della festa, insieme a molte altrepersone del paese che vivono l’evento come unmomento di incontro e di unione della comunità.

Quali sono le problematiche del lavorare inun gruppo diversificato?Il problema principale per noi non è lavorareinsieme, ma riuscire a coinvolgere tutte leassociazioni del paese. Ci teniamo molto che nellafesta sia rappresentata e coinvolta tutta lacomunità.

Come è stato comunicato l’evento? Qualimezzi di comunicazione e che strategia aveteusato?Abbiamo pubblicizzato l’iniziativa soprattuttoattraverso i giornali locali, e abbiamo fatto alcuneinserzioni in radio. Quest’anno abbiamo peròproposto anche un tipo di comunicazione“esperienziale”: siamo infatti stati due giorni inpiazza a Trento ad offrire un assaggio del nostro

REPORTAGE PRO LOCO DI ZAMBANA

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risotto agli asparagi.

Chi è il pubblico della vostra festa? E’ unvostro intento rivolgervi anche a un pubblicodi turisti e pensate l’evento possa avere unvalore turistico?I partecipanti sono in primo luogo persone dellazona, che conoscono da tempo la festa; ma inquesti anni abbiamo notato anche la presenzasempre maggiore di turisti che vengonoappositamente per la festa. Fattore di attrazioneturistica sono sia gli eventi, come la gara ciclistica,che il prodotto in sé: molti turisti vengono allafesta per provare l’asparago e poi quasi sempre loacquistano.

Credi quindi che la Pro Loco di Zambana stiaandando nella direzione, auspicata daFederazione e enti per il turismo, di portaresempre più il mondo Pro Loco nel turismo?Quale apporto potrebbero portareFederazione e Consorzio turistico PianaRotaliana Koenigsberg per lavorare al meglioin questo senso?Sono sicura che con la Festa dell’asparago stiamoandando nella direzione giusta, lo dimostraproprio come è andata quest'anno lamanifestazione. Anche se Zambana non è unalocalità turistica come altri paesi, ha dalla sua leattrattive naturalistiche e la vicinanza a Trento.Sicuramente proseguire e ampliare lacollaborazione con Consorzio e Federazioneaiuterà a sviluppare maggiormente la promozionenon solo di Zambana, ma di tutto il territoriorotaliano.

Che cosa determina il successo dellamanifestazione?In primo luogo credo sia il prodotto, che èun’eccellenza regionale e piace e attira sia glispecialisti dell’enogastronomia sia il grandepubblico. Ma altro elemento determinante è laforza del gruppo di lavoro: non è solo la Proloco,ma tutto il paese che collabora e si unisce per labuona riuscita dell’evento. Questo ci dà unagrande forza: la manodopera è numerosa, maancora più importante, è tanto l’entusiasmo cheogni zambanotto ci mette, perché tutti abbiamo acuore questa festa!

Elemento centrale forte, collaborazione tra idiversi soggetti interessati, spunti promozionaliinnovativi e poi l’ingrediente principale: il legamesentimentale con l’iniziativa e con il propriopaese. L’esempio di Zambana mostra che sonoquesti i tasselli necessari per un evento perfetto!

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Cos’è

L'Asparago di Zambana è un asparago bianco con peculiari caratteristiche di delicatezza,tenerezza e assenza di fibra. Ciò è dovuto alle particolari condizioni climatiche, del terreno ealle tecniche di coltivazione. Si tratta di un prodotto di nicchia: si producono infatti circa 60/80tonnellate su circa 20 ettari. I produttori di Zambana devono rispettare precise regole perottenere il marchio di asparago trentino depositato presso l'apposita associazione deiproduttori: terreno con 70% minimo di sabbia e pH tendente alla neutralità. Duecaratteristiche, queste, delle zone dove si è sviluppata in passato la coltivazione degli asparagi,sulle golene, le fasce di terreno situate tra l'argine e il letto del fiume Adige.

Origine

Le prime notizie circa la coltivazione dell’asparago in Trentino risalgono ai primi annidell’Ottocento, quando, a seguito dell’incorporamento nel 1810 del Trentino nel Regno Italicovoluto da Napoleone, furono pubblicate sulla rivista “Annali dell’agricoltura del Regno d’Italia”memorie di autori vari sullo stato dell’agricoltura locale. Lo sviluppo maggiore si ebbe intornoagli anni ’60, anche a seguito della nascita di una rete commerciale in grado di indirizzarebuona parte della produzione verso l’esportazione. Negli anni ’70 e ’80 vi è stata una crisiproduttiva, ma ora le superfici coltivate ad asparago sono in costante crescita, con unaproduzione provinciale vicina ai 600 quintali annui. L’associazione As.TA. - AsparagicoltoriTrentini Associati - raccoglie e commercializza direttamente circa 150 quintali di prodottol’anno. (infodeco.it) Nella pagina a fianco

alcuni momenti dell'

edidzione di quest'anno:

PIANA ROTALIANA KOENIGSBERG

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20 PIANA ROTALIANA KOENIGSBERG

Il mese di maggio dovrebbe essere quelloriscaldato dalla primavera, durante il quale letemperature diventano gradevoli ed invitano agodersi la vita all’aria aperta; purtroppo il 2013 ciha riservato invece una stagione piovosa e fredda.Il meteo non è stato favorevole nemmeno il 19maggio quando si è tenuta la Marcia di Primavera,infatti è piovuto a dirotto tutta la mattina e solo ametà pomeriggio ci ha dato un po’ di tregua.La gara non competitiva si è comunque svoltaregolarmente e i 71 partecipanti sono partiti alle09.00 da Piazza della Chiesa per correre speditisul Monte di Mezzocorona e arrivare a falcate piùo meno slanciate a Malga Kraun.Lì li attendeva la premiazione e un pasto caldoper riprendersi dalla fatica sopportata sottol’acqua e con una temperatura che non lasciava dicerto sudare per l’afa.La giornata è passata velocemente anche se lepremesse non erano delle migliori e l’evento hadato risultati insperati.Certamente l’impegno dei volontari che hannopermesso la realizzazione della gara è statodeterminante, poiché nonostante il tempoavverso si sono rimboccati le maniche per dareassistenza lungo il percorso, allestire i due ristori e

trasportare il materiale a Malga Kraun; ma tuttoquesto è stato fatto soprattutto per un profondorispetto nei confronti di tutti gli atleti che hannodeciso di gareggiare e mettersi in gioco. In questeoccasioni ci si rende conto che la forza di volontàriesce a far superare anche gli ostacoli piùdifficoltosi e le persone come quelle che hannocorso domenica 19 maggio sotto la pioggia e alfreddo ne sono state la prova evidente.La loro determinazione sia d’esempio e a noi

della Pro Loco di Mezzocorona, e ci faccia capireche vale la pena mettere impegno in quello chefacciamo. Nell’attesa che arrivi un po’ di caldo Viricordiamo i prossimi appuntamenti che civedranno impegnati il 10 agosto sul Monte diMezzocorona per il San Lorenzo al Monte e il 30-31 agosto e 1 settembre nel centro diMezzocorona per il Settembre Rotaliano, per ilquale abbiamo pensato alcune novità per offrireuna manifestazione al passo con i tempi e semprerinnovata.Nel frattempo continuiamo a lavorare permigliorarci e ringraziamo le associazioni che daanni ci supportano durante gli eventi cheorganizziamo e senza le quali ben pocopotremmo realizzare.

PRO LOCO MEZZOCORONAIN MARCIA!di Ilenia Posta, consigliere dellla Pro Loco di Mezzocoronal

Nella foto:

una vista panoramica

della Piana Rotaliana

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Apriamo questo spazio dedicato alla nostra ProLoco con una riflessione: se è importante fare unbilancio di tutto quello che la Pro Loco ha fatto inquesti mesi, altrettanto importante è, secondo noi,cercare sempre nuovi stimoli e avanzare ideediverse per rendere più frizzante e gradevole lavita di turisti e paesani delle nostre zone.Per questo ricordiamo solo brevemente i fatti dimaggiore interesse della nostra primavera inVanoi. Dobbiamo segnalare la partecipazione dialcuni amici della Pro Loco al 61^ Filmfestvaldella Montagna, il fumettista Paolo Cossi e loscrittore ed esploratore Tito De Luca, conl’incontro “Destinazione… Turchia”. Una bellanovità è stata “Pedalando in Vanoi”, pedalataecologica per le famiglie in mountain bike, inoccasione della sagra di Zortea. Qui abbiamoanche organizzato la mostra “Antiche emozioni.L’Addolorata di Zortea di Mezzo” e incontro conil curatore Gianni Gentilini. Altro evento che cista particolarmente a cuore è “ in Giro tra Circo eToséla” , un particolarissimo spettacolo di circointegrato nel paesaggio del Vanoi che si terrà il 12,13 e 14 luglio. Gli artisti circensi provenienti dallascuola di circo FLIC di Tornino offriranno agliospiti un gioco di magia che integra sottigliezzadelle immagini poetiche alla forza del circocontemporaneo.Un evento del l’estate 2013di cui andiamoorgogliosi è poi Ferragosto a Zortea, in cui èinserito il progetto Cicona Fumetto, con lacollaborazione dell' Ecomuseo del Vanoi, Museodegli Usi e Costumi della Gente Trentina di SanMichele all’Adige. Un vero e proprio concorsorivolto agli studenti, finalizzato alla realizzazionedi un murales che decorerà un edificio di Zortea.Il tutto ispirato alla cultura, storia, ambiente etradizione della Valle del Vanoi.Speriamo che questi eventi possano essere presicome spunti per tutte le Pro Loco che, come noi,cercano ogni anno di rinnovarsi e di trovare lafreschezza di nuove idee nel nostro bellissimoterritorio.

PRO LOCOPRADE CICONA ZORTEASlanci e…bilanci di una Pro Locodi Marco Felici, presidente della Pro Loco di Prade Cicona Zortea

Nelle foto:

alcuni momenti della

scorsa edizione tra

Circo e Tosela

VALLE DEL VANOI

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Il 1° maggio in occasione del suo 50° difondazione la Pro Loco Piano Sarca ha volutofesteggiare l’evento organizzando, incollaborazione con il Circolo Vela Torbole, il 1°Trofeo Lago di Cavedine, gara velica per lacategoria optimist valevole per la selezione aicampionati italiani XIV zona Fiv.In una bella cornice come è il lago di Cavedine edi suoi dintorni si sono dati battaglia una trentinadi equipaggi, sorretti da una impeccabileorganizzazione, che hanno portato a termine levarie gare senza alcun problema, vedendo

vincitore il Circolo Vela Riva.La Pro Loco ha pensato ad organizzare la cucina,molto apprezzata da tutti i presenti.A chiusura della manifestazione alla presenza deiSindaci di Cavedine Travaglia, di Lasino Simonettie del Presidente della Pro Loco Augusto Bassettisi sono svolte le premiazioni con tre bellissimitrofei in olivo, creati per l’occasione dalla dittaAndreatta e Nicoletti di Trento, offerti dalComune di Cavedine. Un bel modo per ricordarciquanta strada abbiamo fatto in questi anni. Tantiauguri alla nostra Pro Loco!

PRO LOCO PIANO SARCA“50 anni con le vele”di Augusto Bassetti, presidente della Pro Loco di Piano Sarca

In alto:

un momento della

gara velica sul lago

di Cavedine

A lato:

lo staffdella Pro Loco

Piano Sarca

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Collaborazione. È questa la parola chiave del successodella Pro Loco di Terlago, che negli ultimi anni hasviluppato ottimi rapporti con tutte le associazioni cheoperano sul territorio comunale, dai gruppi giovani, aivigili del fuoco volontari, al circolo anziani finoall'amministrazione comunale, con le quali è fortel'impegno per la cura e la preservazione dell'ambientenaturale che ben caratterizza i dintorni di Terlago. Unimpegno che è simboleggiato dall'ormai tradizionale “Festaecologica” di aprile, che dal 2011 coinvolge Comune,associazioni e privati cittadini, che sotto la guida della ProLoco si dedicano all'attività di pulizia, sfalcio esistemazione delle zone attorno al lago di Terlago e ai laghidi Lamar.Per il terzo anno consecutivo quindi la Pro Loco, con

l'amministrazione comunale e le varie associazioni delvolontariato sociale, ha indetto per giovedì 25 aprile lagiornata ecologica sul territorio comunale. Nonostante ilrinvio della manifestazione da domenica 21 al giorno dellaFesta della Liberazione per il brutto tempo, anchequest'anno la giornata è stata un successo. Oltre settantavolontari, tra i quali anche famiglie con bambini, si sonoritrovati ai Laghi di Lamar, dove hanno poi eseguito unacapillare pulizia dei boschi, sentieri, mulattiere e zonelacuali, oltre alla messa in opera di panchine ed arredi vari.Gruppi di volontari hanno inoltre operato anche sopra allago di Terlago con l'obiettivo di pulire alcuni tratti deipercorsi sentieristici dell'area. Tra gli interventi: il taglio dirami e arbusti, migliorando la qualità del passeggiare lungole rive dei laghi, e l’eliminazione di piante e tronchi chedurante l’inverno erano caduti in acqua, oltre alla raccoltadei rifiuti incivilmente abbandonati in mezzo alla natura. Iltutto effettuato con attrezzatura che i singoli volontarihanno portato da casa e con i mezzi messi a disposizione

dai diversi gruppi associazionistici.Come di consueto, al termine dei lavori, la Pro Loco harifocillato i partecipanti con un lauto pasto, ringraziandoliper aver partecipato ad un'iniziativa che concretizzal'amore per il proprio territorio e che consente a tutti dilavorare insieme ad un obiettivo condiviso.Accanto alla giornata ecologica, la Pro Loco organizzaormai da quattro anni la Passeggiata Ecologica.Quest'anno è stata individuata una domenica a maggiodurante la quale i partecipanti hanno potuto percorrere unsentiero che dalla malga ai Laghi di Lamar porta fino alsito archeologico presente sopra il paese di Monte Terlago,in località Camociara. Durante la passeggiata un espertodel Museo delle Scienze di Trento ha spiegato storia eimportanza della campagna di scavi archeologici in corso apartire dal 2011 nell'area, che sta offrendo numerosi spuntidi studio sul periodo preistorico trentino. Nel pomeriggio,dopo il pranzo preparato dal direttivo e dai volontari dellaPro Loco, la neonata associazione dei genitori del comunedi Terlago InterAgiamo ha organizzato una serie di giochiper i più piccoli.Nell'ottica di una continua condivisione e collaborazione,la Pro Loco di Terlago si è inoltre recentemente resapromotrice della creazione di un calendario che raccoglietutte le iniziative che le associazioni hanno ideato perallietare l'estate di Terlago e delle sue frazioni. Il volantinocon tutti gli appuntamenti è stato distribuito a tutte lefamiglie e pubblicato sul sito comunale.La Pro Loco di Terlago è anche online con il sitowww.prolocoterlago.it e su facebook con il gruppo “ProLoco Terlago”. Venite a visitarci!

PRO LOCO DI TERLAGOParola chiave: collaborazione!dalla Pro Loco di Terlago

VALLE DEI LAGHI

Il riposo dopo la fatica della giornata ecologica

Alcuni volontatri all'opera durante la giornata ecologica

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Vogliamo approfittare di questo spazio perparlare di un’attività, organizzata dalla nostra ProLoco questa primavera, che ci rendeparticolarmente orgogliosi. Si tratta della“Giornata Ecologica” che si è svolta a Romeno il14 aprile. E’ questo un momento di profondosenso civico e soprattutto di attaccamento alproprio territorio che si fa concreto, lasciandospazio alla pratica invece che alle parole.Alle 8.30 una trentina di volontari di ogni etàorganizzati in 4 squadre con l’ausilio di altrettantitrattori, sono partiti alla volta dei boschicircostanti Romeno, armati di attrezzi e di tantavolontà.Con il coordinamento delle Guardie Forestali ipartecipanti hanno battuto praticamente tutto ilterritorio boschivo di competenza comunale conlo scopo di raccogliere i rifiuti che con profondainciviltà vengono abbandonati nelle aree verdi.Nonostante gli anni di esperienza, lo stupore pertutto quello che si raccoglie in una giornata èdavvero tanto. Rifiuti di ogni genere e tipoaffollano le nostre sacche: dalle classiche bottigliee lattine lanciate dalle macchine, ai copertoni, aigiocattoli, agli imballaggi, ai pannolini e sipotrebbe proseguire ancora. In un paio borse

abbandonate è stata trovata documentazione chepotrebbe risalire agli autori dell’abbandono deirifiuti.Per dare un’idea delle condizioni del nostroambiente boschivo, al ritorno delle squadreprogrammato per le 12, sempre in Piazza Lampi, i4 rimorchi dei trattori erano stracolmi di ognigenere di mondezza.Tutti i volontari hanno pranzato assieme nellaSala Consigliare del Comune in un bel clima diallegria sottolineato dal Sindaco (partecipanteanche lui alla raccolta dei rifiuti) che, dopo averringraziato la Pro Loco, la Guardia Forestale e ivolontari, ha espresso apprezzamento per illavoro svolto e si è augurato per gli anni venturiuna costante riproposizione dell’iniziativa.Dopo mangiato tutti si sono recati al CentroRaccolta Materiali, aperto per l’occasione graziealla disponibilità della Comunità di Valle, perdifferenziare l’enorme mole di rifiuti raccolta.Verso le 15 la Giornata si è conclusa lasciando aipartecipanti un grande senso di soddisfazione edentusiasmo.Fare Pro Loco non è solo divertimento: a volte, èbello fare il bene del proprio paese anche inquesto modo!

PRO LOCO DI ROMENOGIORNATA ECOLOGICA:UN ESEMPIO DI CIVILTÀdi Massimiliano Pellegrini, vice presidente della Pro Loco di Romeno

A lato:

il gruppo di volontari

di Romenoche haano

partecipato alla

giornata ecologica

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Oltre 1000 iscritti: un bel successo per un evento,la “Quattro Ville in Fiore”, che la Pro Loco diTassullo organizza ormai da molti anni.I partecipanti si sono battuti con grande forza divolontà, sotto una pioggia battente contemperature quasi invernali. A mezzo giorno èapparso un timido sole e all’orizzonte si scorge laneve caduta nella notte sulle cime delle montagne.A trionfare è stato il podista Adriano Pinamonti,che ha fermato il cronometro su un eccezionale37’58”.Dietro i tanti professionisti, la consueta allegramassa di partecipanti che hanno approfittato dellagiornata di festa per immergersi nella fantasticanatura pre fioritura della Val di Non. Quest’annola stagione della fioritura dei meli ha osservato uncerto ritardo visto il freddo e la neve di marzo,regalando alle migliaia di partecipanti unospettacolo nella sua fase iniziale. E all’arrivo, bar etavola calda con prodotti tradizionali e tipici dellaVal di Non hanno accolto i partecipanti, con lebancarelle di prodotti tipici e il vaso della fortunadell’Aido.Un’edizione che ha ancora una volta raccoltoadesioni nell’ambito locale ma anche dai confiniextra-regionali, con pullman e camper cheaffollavano i dintorni della partenza della corsa.Raramente Tassullo ha visto tante targhe da fuoriregione in un colpo solo: da Bologna, ReggioEmilia, Ferrara, Bergamo, Brescia, VicenzaVerona Crema Treviso Mantova. Una bellasoddisfazione!Il premio per il gruppo più numeroso è andato al“Avis San Vito” di Verona presenti in 140,secondi, come l’anno scorso, gli “Amici diAlfredo” di Alzano Lombardo (Bergamo),presenti in 102, terzi il gruppo Alpini di Albinocon 70, a seguire il Centro Ricreativo per anzianidi Villa di Seri (Bg) con 56 partenti, iCamminatori di Marano Vicentino (Vi) con 54 ela Podistica Bismantova Reggioemilia con 46concorrenti.Un’edizione di grande successo, per la quale gliorganizzatori, Pro Loco di Tassullo in testa,desiderano porgere un sentito ringraziamento atutti gli sponsor. Arrivederci all’edizione delprossimo anno e… buon allenamento!

PRO LOCO TASSULLO38° quattro ville in fioredi Luciano Mendini, presidente della Pro Loco di Tassullo

VALLE DI NON

Nelle foto:

la partenza bagnata e un momento della corsa

"quattto ville in fiore"

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La Proloco di Borgo Valsugana ha organizzatonel week end del 25 e 26 maggio la secondaedizione del “Borgo con Gusto”, l’evento dipromozione dei prodotti enogastronomici tipicidella Valsugana.Come già avvenuto con successo lo scorso anno,la manifestazione ha coinvolto numerosiproduttori locali che hanno esposto le loroproduzioni in un mercatino dislocato lungo iportici che costeggiano il fiume Brenta.Hanno presentato le loro coltivazioni l’aziendaagricola Maso Tesobo, l’azienda agricola Aleden,il rifugio Monte Lefre, l’associazione dellaCastagna di Roncegno, l’Azienda agricolaAngeletti di Novaledo, il consorzio dei produttoridella farina della Valsugana e altri piccoliproduttori locali di formaggi, salumi, il pregiatospumante “Lagorai” della ditta Romanese, e laditta Cappello Monica di Borgo ha esposto unavasta gamma di piante da giardino, piantine perl’orto e prodotti agricoli.A latere del mercatino la stessa Proloco haorganizzato un percorso di degustazione con

polenta finferli e tosella, polenta e crauti, lostrudel e vino tipico. Le due giornate sono stateallietate con molti intrattenimenti ludico-culturaliper le vie del Centro storico.I laboratori, come fare l’orto seguiti da Rudy eTony e come fare la pasta fresca seguiti dalla ZiaCri hanno attirato piccoli “lavoratori e lavoratrici”che hanno scoperto l’arte del fare da abiliinsegnati, non solo bambini italiani ma anchealcuni tedeschi si sono cimentati nell’apprenderela nostra cultura.Il maestro d’arte Beppino Lorenzet ha realizzatonei due giorni, una scultura di fieno raffiguranteuna mucca che voleva introdurre all’iniziativadell’APT Valsugana “Adotta una mucca”, unprogetto turistico e di solidarietà consolidatooramai negli anni.Non solo ma in collaborazione con il Comune diBorgo anche Piazza Degasperi e Via Fratelli sonostate allestite con un mercato straordinario.Anche grazie al bel tempo (finalmente… vistoche venerdì 24 maggio a Borgo Valsugananevicava…..) l’evento ha avuto una grandepartecipazione sia di residenti che di numerosituristi provenienti dalle zone limitrofe: dai laghituristi sopratutto stranieri e dal veneto, dove nellesettimane precedenti è stata organizzata unacampagna di promozione turistica anche constand e degustazione di prodotti locali.Proprio a Bassano del Grappa in Piazza Garibaldila settimana prima dell’evento, abbiamo conclusola nostra campagna promozionale non solooffrendo gratuitamente degustazioni dei nostriprodotti, ma anche allietando con uno spettacolole numerose persone che passeggiavano in centroa Bassano con il neonato gruppo di Musici eSbandieratori di Borgo Valsugana.

PRO LOCO BORGO VALSUGANASULLA BRENTA CON GUSTOdi Katia Minotto, presidente della Pro Loco di Borgo Valsugana

In alto:

i vari stand

dislocati lungo i

portici che

fiancheggiano il

fiume Brenta

A lato:

un momento del

laboratorio come

fare l'orto

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Sotto la volta celeste con temperature primaverilie in un' atmosfera radiosa è stata spenta la primacandelina del Museo delle Palafitte di Fiavé.Oltre 400 persone hanno ricordato quel 14 aprile2012, giornata nella quale, dopo trent'anni diimpavida attesa, si sono aperti i battenti del Mu-seo. Apre l'evento il Sindaco, Nicoletta Aloisi, se-guita da Ugo Rossi assessore alla salute e politichesociali della Provincia Autonoma di Trento,Franco Nicolis, direttore della Soprintendenza peri beni librari archivistici e archeologici, Franco Pa-nizza, senatore e Livio Cristofolini, ex So-printendente dei beni librari archivistici earchelogici, che non potevano perdere i fe-steggiamenti per la “creatura” per la quale tanto sierano impegnati, Paolo Bellintani coordinatorescientifico del Museo e Mauro Neri, che da annisi dedica a racconti di archeologia.Con grande empatia è stato ricordato Renato Pe-rini, vero patron delle Palafitte di Fiavè, che ha sa-puto coglierne l'importanza, divulgarle a livellointernazionale e ancor più lodevole è stata la suamission di essere riuscito a coinvolgere la popola-zione fiavetana nella loro valorizzazione. Sulle sueorme non dimentichiamoci di Franco Marzatico,ora direttore del Castello del Buonconsiglio diTrento. In una occasione così speciale due mo-menti significativi hanno contraddistinto lagiornata:- nelle mani di Luisa Moser, referente Servizi edu-cativi della Provincia Autonoma di Trento, èstato consegnato il marchio “Family in Trentino”proprio per l'accoglienza riservata ai bambini nei

vari reparti museali.- A Paolo Bellintani invece il compito di illustrarela filosofia del museo e il nuovo reperto venutoalla luce casualmente durante gli studi per ilmantenimento dei pali, la spatola o coltello ligneousato per comprimere la trama del tessuto e cheandrà ad arricchire la già preziosa collezione pre-sente nel Museo. E' stato un primo anno disoddisfazioni per i numeri raggiunti: 15.000 pre-senze, una miriade di contatti internazionali, visiteguidate per tutti i gusti, anche per i bambini e ilnome di Fiavé che ormai rimbalza a livellointernazionale. E ora proiettandosi al futuro losguardo si posa sull'area della “Torbiera” di altopregio naturalistico riconosciuta tra le più interes-santi riserve nazionali ed europee e proprio quisperiamo di vedere presto, ripetiamo molto pre-sto, il nuovo villaggio palafitticolo. Siamo patri-monio UNESCO e non è poco, siamo coinvoltiquindi in primis a valorizzare al meglio le nostrericchezze naturali e storiche sensibilizzando anchetutte le forze territoriali affinché in sinergia vengapromossa la nostra storia millenaria.Il Gruppo folkloristico “C'era un volta” ha ri-scaldato l'atmosfera con canti popolari che ben sisposavano con la tradizione trentina.A completamento inoltre c'era la possibilità di de-gustare ed acquistare prodotti locali dell'AziendaAgricola Fontanél (Fiavé), Ca' de Mel (Fiavé) ePanificio Riccadonna (Rango).E … dulcis in fundo: era grande, era buonissimae molto apprezzata anche la torta,,gnam gnam!Buon Compleanno Museo!

LA PRIMA CANDELINADEL MUSEO DELLE PALAFITTE DI FIAVÉdi Lorena Festi, presidente della Pro Loco di Fiavè

Nella foto da sx:

Franco Nicolis,

direttore della

soprintendenza

per i beni librari

archivistici e

archeologici,

Nicoletta Aloisi,

sindaco di Fiavè,

Franco Panizza,

senatore

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Per fare buona ospitalità bisogna partire dalla formazionee dal coinvolgimento di tutta la comunità: questo l’assuntoda cui muove il percorso di formazione Obiettivo turismo:una nuova cultura dell’ospitalità in Valle del Chiese.Consorzio Turistico, Ecomuseo e BIM, in collaborazionecon TSM Trentino School of Management, sono gliorganizzatori di questo corso ambizioso e stimolante, chesi inscrive in un progetto di piùampio respiro, finalizzato alrinnovamento della culturaturistica locale.Quattro specialisti a livellonazionale hanno incontrato lapopolazione locale in altrettantiappuntamenti serali, cui èseguita una giornata di viaggiostudio. Attraverso gli incontri,dedicati oltre che all’accoglienza,a strategia di destinazione,reputazione al tempo del websociale, e a valori e identità dellacucina tipica, si è delineato unideale viaggio nelle tematichepiù sensibili del mondo delturismo; si è scoperto come si ècostruita un’immagine unadestinazione come la Maremmatoscana, si è lavorato sulprodotto tipico, sul suo valore diportatore di identità e di storie,per finire con la riscoperta delproprio territorio, la Valle delChiese.Abbiamo incontrato il direttoredel Consorzio Turistico Fabio Sacco per farci spiegaremeglio obiettivi e idee dietro questo corso.

Perché la necessità di questo corso?Il corso fa parte di un progetto di sviluppo turistico localesu cui stiamo lavorando da due anni e che vede comeprotagonisti il Consorzio, il BIM e l’Ecomuseo. L’ideacentrale di questo progetto è che la relazione con ilterritorio sia la base per sviluppare una nuova culturaturistica. Siamo alla seconda edizione e la partecipazione alcorso, quasi sempre numerosa, ci dice che il territoriosente come sua questa esigenza, e che quindi la stradaimboccata è quella giusta.

In cosa si concretizza questa relazione con ilterritorio?Il progetto non è nato da Consorzio, BIM o Ecomuseo

singolarmente, ma è il prodotto di una ricerca che hacoinvolto ampi settori della comunità locale. Siamo partiticon dei tavoli di lavoro cui abbiamo invitato le categoriecoinvolte nel turismo e le associazioni locali, tra cui le ProLoco. Da questi tavoli sono uscite delle proposte che sonostate la base per delineare un piano marketing: vi è statoinserito anche uno spazio dedicato alla formazione, che

abbiamo declinato in questopercorso.

Qual è l’obiettivo del corso?Quale contributo darà alturismo locale?Vorremmo che aiutasse asviluppare la consapevolezza ditutti quelli che operano nelturismo, dagli operatori delricettivo, ai servizi,all’accoglienza, rispetto al valoredella loro azione, per farcrescere l’idea di un turismomigliore.In questo frangente, per noi unesempio emblematico èl’associazione altoatesina GalloRosso: qui, in un contesto cheha dei contenuti simili ai nostri,trattandosi di una proposta diturismo rurale, gli operatorituristici stanno portando avantiun’idea di prodotto moltointeressante, che coinvolgediversi aspetti della specificitàlocale (www.gallorosso.it).

Proprio per questa ragione il percorso si conclude con unviaggio studio in Alto Adige, dove incontreremo i verticidell’associazione e visiteremo alcune strutture.

Hai quindi fiducia che sia un obiettivo realizzabileanche in Valle del Chiese?Si, le premesse sono buone e i risultati ottenuti fino ad orasono incoraggianti. I primi segni di rinnovamento sivedono, se pensiamo che alla prima edizione del corsohanno partecipato più di cinquanta persone ogni serata, eche anche quest’anno il corso è andato bene. Certamentenon mancano le criticità: ad esempio la partecipazionedegli operatori del ricettivo non è stata esaltante.Insomma, i segnali buoni ci sono, ma dobbiamo ancoracrescere molto!

Ci hai detto che tra gli interlocutori con cui vi siete

UNA NUOVA CULTURA DELL’OSPITALITA'IN VALLE DEL CHIESEdi Oriana Bosco,

VAL DEL CHIESE

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29confrontati per definire le esigenze delterritorio ci sono state anche le Pro Loco. Laproposta di questo corso è nata quindi ancheda loro? In che modo sono coinvolte inquesto percorso?Si, certamente le Pro Loco sono stati nostriimportanti interlocutori nella fase progettuale. Difatto, un intervento, quello di Bruno Bertero del23 maggio, era dedicato proprio a loro, trattandoil tema dell’animazione e accoglienza turistica. Lapartecipazione agli altri incontri non è stataaltrettanto buona, segno che c’è ancora dellastrada da fare, ma siamo comunque contenti dellesinergie che stiamo mettendo in campo.

Quali pensi che potrebbe essere il ruolo dellePro Loco nella nuova cultura dell’ospitalità?Come credi potrebbero contribuire a questomiglioramento?Per il Consorzio il ruolo delle Pro Loco èfondamentale: il turismo non è solo posti lettoma una comunità intera, la cui accoglienza per ilturista è il vero valore aggiunto della vacanza.Sicuramente quindi per far crescere l’idea di unturismo migliore le Pro Loco sono fra gli attoriprincipali. Ci sono ovviamente degli aspetti chevanno potenziati e su cui bisogna lavorare peravvicinarle sempre più al turismo, ma la rispostaal nostro stimolo è buona e quindi credo che latendenza sia positiva.

Oggi che rapporto ha il Consorzio Turisticocon le Pro Loco?Abbiamo iniziato a lavorare con le Pro Loco

rivolgendoci a loro con dei progetti specifici: adesempio, l’iniziativa “La Valle del Chiese è unafesta” premia gli eventi organizzati dalle ProLoco più coerenti con le linee strategiche disviluppo turistico proposte dal Consorzio Le ProLoco sono coinvolte anche in altre azioni delConsorzio, per esempio nei roadshowpromozionali “Ritrova il tuo tempo in Valle delChiese”, che hanno visto molti volontari portarepiatti tipici e mestieri di una volta in nelle piazzedi Brescia e Milano, che rappresentano iprincipali mercati della Valle del Chiese.

Oltre allo spessore dei contenuti quindi, il valoredi questo percorso sta non tanto nel voler elargireuna serie di soluzioni di facile utilizzo, manell’intenzione di proporre una diversa modalitàper lavorare nel turismo. Ci sembra unbell’esempio di rinnovamento il fatto che, in unmomento in cui è sempre più universalmentericonosciuto che i vecchi modelli di turismo sianoormai obsoleti, e che il valore di una propostaturistica stia soprattutto nell’autenticitàdell’esperienza, un territorio inizi a lavorareproprio sulla creazione di una base culturalelocale di alto profilo. E interessante è che chiavanza questa proposta di formazione sia un enteche fino ad ora a questo si era dedicato solomarginalmente, e cioè l’ente turistico.Forse formazione e promozione del territoriostanno iniziando a procedere insieme, gettando lebasi per quella “nuova cultura dell’ospitalità” cheda oggi, da qualche parte in Trentino, stacominciando lentamente a realizzarsi.

Nella foto:

un momento

della forma-

zione con il

professore

Bertero

consulente

FOUR-

TOURISM

UNA NUOVA CULTURA DELL’OSPITALITA'IN VALLE DEL CHIESEdi Oriana Bosco,

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Era il 23 giugno del 1963 quando un gruppo disignori di Darzo, paesino di collina situato nelfondo delle Giudicarie, sentì la necessità di creareun ente che potesse abbellire, curare e occuparsidi più del paese, allora molto vivo grazie al lavorominerario che procurava un via vai ditrasportatori. Nacque così la Pro Loco la quale fufin da subito molto attiva, posizionando esistemando panchine, fontane, alberi, eaggiungendo tutti quei dettagli che potevanorendere il paese più grazioso agli occhi deipassanti, dei paesi limitrofi, ma soprattutto dicoloro che lo vivevano quotidianamente perrenderli orgogliosi della propria borgata.In questi cinquant’anni di vita della Pro Loco

Darzo, questa volontà di impegnarsi duramentededicando molto tempo ed energie alla comunità,non è mai sparito; si sono succeduti, infatti, benundici presidenti, i quali, soprattutto con l’aiuto el’appoggio dei numerosi volontari che hannocollaborato e partecipato attivamente, hannocercato di dare il proprio meglio e di fare ilpossibile per portare alla luce questa realtà forseun po’ oscurata dall’ombra di un altro campanile.La Pro Loco nacque inizialmente con lo scopo diabbellire il paese, mentre ora focalizza la suaattenzione su eventi e manifestazioni chespaziano dall’ambito culturale a quello ludico, manonostante questa evoluzione di scopi, essa nonha mai dimenticato il vero obiettivo di tutti i suoisforzi, ovvero quello di pensare per la collettività,estendendo per quanto possibile la visione “dechei da dars” ad un pubblico più ampio.Per tutti questi motivi la Pro Loco Darzo vuolefesteggiare questo importantissimo traguardo,non solo per l’ associazione in sé, ma per il paeseche per così tanto tempo ha potuto contare su ungruppo sempre ben solido e disposto ad aiutare;

inoltre per il mondo del volontariato, poichésebbene agisca su un frangente meno d’impattorispetto agli enti umanitari, anche la Pro Locopropugna il significato e l’importanza deldedicarsi agli altri gratuitamente ricevendo“solamente” un riscontro affettivo e disoddisfazione personale. Per questo grandefesteggiamento la Pro Loco Darzo ha pensato aqualcosa di nuovo e di interessante da proporrealla comunità. Essa, tramite la pubblicazione diun volume che racconta le tappe fondamentali ele svolte che questa ha dovuto affrontare, vuoleportare in superficie i dettagli della sua storia chefino ad ora non erano stati documentati e resinoti; la Pro Loco, inoltre, coinvolgendo ungruppo di darzesi, improvvisati attori, mira asalvare il dialetto del paese che oggi giorno vascemando, soprattutto fra i giovani, presentandoall’intera popolazione una commediaintegralmente in forma dialettale. Questi dueeventi, la presentazione del libro “50 e nonsentirli.. ecco la nostra storia!” e la realizzazionedello spettacolo teatrale verranno inseriti nelprogramma della manifestazione più importanteper il paese di Darzo, ovvero la Sagra dellaMadonna Addolorata (La Nosa Madona), checome ogni anno si svolgerà il terzo finesettimanadel mese di Settembre.Per il successo riscontrato, la Pro Loco Darzo,deve ringraziare in primis tutti i volontari ecollaboratori e i presidenti che hanno donato illoro tempo per questa associazione, in secundisesprime gratitudine alla popolazione chepartecipa numerosa alle attività proposte esoprattutto il gruppo A.N.A. Darzo, con il qualevanta un’intensa collaborazione che rende illavoro meno impegnativo e molto più produttivo.

PRO LOCO DI DARZO“1963 – 2013 50 anni e non sentirli”Di Ancilla Marini, vice presidente della Pro Loco di Darzo

In alto:

vista di Darzo

A lato:

carnevale 2012

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Tramite la scuola CFP-UPT di cui frequento ilquarto anno ho avuto la possibilità di fare il mioperiodo di tirocinio presso la Pro Loco diCarisolo per quattro mesi.Il lavoro mi è piaciuto da subito: ho iniziatocollaborando all’organizzazione della sagra di S.Nicolò (patrono del paese di Carisolo), una sagrache, sebbene di piccole dimensioni, un buonnumero di enti e di persone. Ho imparato quindia prendere contatto con i soggetti operanti, hocapito come si redige un programma dimanifestazione, oltre che a occuparmi dellalogistica delle locations. Ma non è tutto qui: mi èstata affidata infatti anche la realizzazione dellalocandina per pubblicizzare l’evento. Il 6dicembre si è svolta la manifestazione, che haavuto molto successo.Inoltre, ho avuto la possibilità, di aiutare la miatutor aziendale Michela Bertarelli e il direttoredell'associazione Modesto Povinelli, per ledomande di contributi per l'Unione Sportiva diCarisolo (gestita anch'essa dall'ufficio Pro Loco) edunque di capire il funzionamento dellamodulistica provinciale e comunale a questoriguardo. Talvolta, affiancata dal direttore, misono occupata della gestione della contabilitàdell'Unione Sportiva Carisolo dell'AssociazionePro Loco Carisolo, preparando i vari bilanci dapresentare all'Assemblea Generale dei Soci.Ho fatto anche una importante formazione perquanto riguarda la grafica: nell'ultimo periodo distage ho approfondito le mie conoscenze sulprogramma "Corel Draw", che mi moltoappassionata. Grazie alle conoscenze appenaacquisite ho creato altre locandine per le varieattività organizzate. Durante questo stage ho

preso conoscenza di varie informazioni sulbilancio economico di una associazione, le varieleggi che determinano la suddivisione per l'IVA,le procedure per richiedere finanziamenti dallaprovincia, i vari moduli che servono per svolgereuna manifestazione. Sono stata in grado dicompletare manifesti, moduli per l'APT diPinzolo sulle varie manifestazioni, affiliazioni on-line per l'Unione Sportiva, dare informazioni aituristi. Sono abbastanza sicura sul fatto che le miecompetenze sono migliorate dopo questo stage.Erano già a un buon livello grazie anche al fattodi aver già lavorato per l'associazione inprecedenza, ma ho avuto la possibilità diapprendere tante cose nuove ed utili per la miaformazione personale e tecnica. Posso quindiconcludere esprimendo la mia soddisfazione perl'esperienza effettuata.Sicuramente, però, i contenuti più importanti cheho imparato sono quelle piccole cose che lascuola non ti insegna, sono quelle "regole" chenon sono scritte ma che sul lavoro sono scontatee che lo stage ci da l'opportunità di testare.La solidarietà tra colleghi, l'essere responsabili, ilsaper accettare le critiche e trarre beneficio daesse, dare il meglio anche quando sembra di nonriuscirci, sbagliare ma prendere comunqueconoscenza di questo e anche a testa bassa,riacquistare la fiducia e far vedere quanto si vale.Dunque mi sento molto soddisfatta dal mioperiodo di formazione aziendale, perché mihanno saputo trattare come una persona matura enon come la semplice tirocinante.Grazie quindi alla Pro Loco di Carisolo peravermi dato la possibilità di fare questa bellaesperienza!

PRO LOCO E FORMAZIONEDiario di uno stagedi Maria Maffei, stagista presso la Pro Loco di Carisolo

Nella foto:

la sede della

Pro Loco di

Carisolo

VAL RENDENA

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