cdcnpa avviata la gestione dei rifi uti da pile e …...di pile e accumulatori esausti permette il...

1
Eventi Lunedì 5 novembre 2012 8 Ecomondo 2012 è in continuo aumento e con esse si amplia e consolida la rete di raccolta sul territorio. Lo strumento web permet- te inoltre di monitorare le attività di raccolta per ogni singolo punto e la rendicon- tazione del lavoro svolto. La corretta gestione delle at- tività di raccolta, del tratta- mento e di riciclo dei rifiuti di pile e accumulatori esausti permette il recupero di ma- terie prime seconde. Questo CDCNPA / Il Centro di Coordinamento Nazionale Pile e Accumulatori presenta i primi risultati ad un anno dall’inizio della sua attività Avviata la gestione dei rifiuti da pile e accumulatori comporta un notevole abbas- samento dei costi, economi- ci e ambientali, rispetto alla produzione di materia pri- ma. Inoltre, durante le fasi di trattamento, le componenti dannose per l’ambiente e per la salute vengono smaltite in totale sicurezza, eliminando ogni possibilità di contami- nazione. Nel nostro paese da tempo vi è una raccolta efficiente e ampiamente col- laudata per quanto riguarda gli accumulatori per veicoli e industriali, mentre l’attività di raccolta per le pile portati- li è iniziata in maniera coor- dinata soltanto all’atto della costituzione del Cdcnpa. I risultati ad oggi conseguiti sono sicuramente lusinghie- ri sia per l’una che per l’altra categoria di rifiuti: infatti il Cdcnpa può oggi affermare di avere per il 2011 superato la soglia imposta per le por- tatili e di raccogliere tra l’85% e il 90% di quanto immesso per le categorie degli accu- mulatori per veicoli e indu- striali. Ciò fa ben sperare per un futuro ancora migliore nel quale si formalizzeranno accordi programmatici con le istituzioni e la distribuzio- ne allo scopo di aumentare il numero di luoghi nei quali i cittadini potranno disporre i rifiuti prodotti. Il Cdcnpa opera nel rispetto dei contenuti della normativa (d.lgs. 188/2008 e s.m.i.) dal- la quale ricava gli elementi per l’operatività del quotidia- no così come l’attuazione dei disposti viene agevolata dalla costante e proficua intesa con il ministero dell’Ambiente, con gli enti locali, i comuni, le municipalizzate. A soltanto un anno dalla sua costituzione, grazie al sup- porto reciproco degli ade- renti, il Cdcnpa è totalmente operativo e pronto ad affron- tare gli impegni del futuro. Per aprirsi a un confronto più ampio con tutti gli ope- ratori del settore, il Cdcnpa sarà presente con un proprio stand a Ecomondo - Key Energy, la fiera internaziona- le dedicata al recupero di ma- teria ed energia e allo svilup- po sostenibile, che si terrà a Rimini dal 7 al 10 novembre prossimi. Per maggiori infor- mazioni www.cdcnpa.it. Compito dell’organismo è rendere efficace ed efficiente la raccolta dal punto di vista ambientale ed economico R endere efficace ed effi- ciente la raccolta di pile e accumulatori in Italia, sia dal punto di vista ambientale che economico. Questo l’obiettivo del Cdc- npa - Centro di Coordina- mento Nazionale Pile e Ac- cumulatori, l’organismo che si occupa a livello nazionale della gestione integrata della filiera di raccolta e avvio al trattamento, riciclo e smalti- mento di pile e accumulatori esausti. Il Cdcnpa è costantemente impegnato nel semplificare e supportare l’attività dei siste- mi di raccolta nell’organizza- zione di un sistema capillare che copra in modo omoge- neo il territorio nazionale. Il Cdcnpa svolge un ruolo super partes nell’agevolare e sostenere le scelte dei pro- pri consorziati, a garanzia di uniformi condizioni operati- ve per incrementare quanti- tativi di rifiuti di pile ed ac- cumulatori raccolti ed inviati a riciclo. Obiettivo ultimo il superamento degli obiettivi minimi imposti dall’Unione Europea. Attualmente il Cdcnpa co- ordina le attività di raccolta di 18 consorziati. Di questi 16 sono Sistemi Collettivi, ossia soggetti formati da più produttori di pile e accumu- latori, mentre 2 sono Sistemi Individuali, costituiti cioè da un unico produttore. Sia quelli costituitesi in for- ma collettiva che quelli in forma individuale hanno lo stesso tipo di obbligazione e contribuiscono pro quota all’effettuazione delle attività delegate al Cdcnpa e ai costi relativi. Il coordinamento delle attivi- tà di raccolta è reso operativo attraverso un portale web, al quale i soggetti interessati possono iscrivere i singoli punti di raccolta che potran- no così essere coperti dal ser- vizio dei consorziati del Cdc- npa. Il numero di attivazioni Il Cdcnpa coordina le attività di raccolta di pile e accumulatori esausti R icerca, innovazione, le- game con le aziende: così nascono e si sviluppano, nell’università italiana, i pro- getti virtuosi. Un esempio è dato dal gruppo di ricercato- ri dell’Università di L’Aquila (Francesco Vegliò), de La Sapienza di Roma (Luigi To- ro e Francesca Pagnanelli) e dell’Università di Ancona (Francesca Beolchini), che nel 2008 ha creato un centro universitario denominato Htr, High Tech Recycling, cui partecipano anche le uni- versità di Bologna, Cagliari, Genova e l’Igag del Cnr. O ttenere dai rifiuti nuove risorse per il migliora- mento della qualità dei pro- dotti. È questo l’obiettivo del gruppo di ricerca del Diati (dipartimento di ingegneria dell’ambiente, del territorio e delle infrastrutture) di cui fanno parte Mariachiara Za- netti e Giuseppe Genon, pro- fessori del Politecnico di To- rino, con Silvia Fiore, Barbara Ruffino e Franco Marchese. Diati a Ecomondo 2012 pre- senterà tre progetti, il primo dei quali consiste nella Dige- stione anaerobica di frazioni organiche di rifiuto per la pro- duzione di energia e/o il riuti- lizzo del residuo di digestione (digestato). È stato organizza- to un convegno per la presen- tazione dello stato dell’arte e dei risultati più avanzati a li- vello nazionale delle ricerche realizzate su queste temati- che. In particolare il gruppo del Diati presenta i risultati ottenuti nell’ambito della col- laborazione con Università di Torino, Amiat e Regione Pie- monte. Un altro incontro riguarderà il fluff (residuo di frantuma- zione degli autoveicoli) per uno scambio di esperienze a livello nazionale su questa tematica. La normativa eu- L’High Tech Recycling è attivo nel settore del riciclo di Raee All’appuntamento riminese il dipartimento presenterà 3 progetti Il centro di ricerca che ricarica I rifiuti sono le nostre risorse Il centro si occupa di ricerca nel settore del riciclo di Raee, batterie esaurite, catalizzatori esauriti, pannelli fotovoltai- ci, della valorizzazione ener- getica dei rifiuti industriali. Sempre nel 2008 viene co- stituita - anche con il contri- buto del Miur - la società di spin-off universitario “Eco- recycling” (La Sapienza) che ha all’attivo ad oggi quattro brevetti (di cui due europei). Alla stessa compagine di ri- cerca si affiancano in questo caso due altre società (settore IT e trattamento di rifiuti in- dustriali). Spiega Francesco ropea infatti obbliga gli stati membri a raggiungere un re- cupero delle frazioni utili dai veicoli dismessi pari all’85%. Per questo in Italia è nato il network Grida (a cui appar- tengono oltre al Politecnico di Torino diverse università italiane come Bologna, Pa- dova, Roma e Catania) per ottimizzare la gestione dei residui provenienti dalla de- molizione degli autoveicoli ai sensi della vigente e futura normativa. È prevista quindi la presentazione dei risultati ottenuti in modo congiunto Vegliò, professore ordinario di Ingegneria Chimica pres- so l’Università de L’Aquila e vice direttore del centro Htr: “Ecorecycling commercializ- za le ricerche svolte dal set- tore universitario in Htr”. Il progetto che ha permesso la creazione di Ecorecycling è relativo al riuso delle batterie esaurite: le competenze sono state trasferite all’azienda Se- val di Colico, che ha realiz- zato probabilmente il primo impianto di riciclo di pile al- caline in Italia. “Oggi, in col- laborazione con Seval e con l’azienda Omig di Olginate, siamo pronti a commercia- lizzare il progetto chiavi in mano all’estero, in Polonia, Slovacchia, Brasile, Russia”, commenta Vegliò. Ecorecycling ha anche avuto due finanziamenti europei (nell’ambito del 7° Program- ma quadro per Pmi) per il recupero delle terre rare, dei metalli preziosi e del metal- lo base da Raee e pile al litio esaurite. Il primo finanziamento ha permesso la realizzazione di un impianto mobile pilota, il secondo, attivato da poche settimane, si occuperà del trasferimento sul mercato dei processi sviluppati. dal gruppo di ricerca e dai ricercatori del gruppo Strade, sempre del Diati, che fa rife- rimento a Ezio Santagata in relazione all’utilizzo del pol- verino proveniente da pneu- matici fuori uso nelle pavi- mentazioni stradali. In tale ambito l’attività di ricerca e applicativa è stata svolta in collaborazione con Ecopneus e Provincia di Tori- no. A Ecomondo 2012 saran- no infine presentati i risultati in itinere del progetto di ricer- ca Tyrec4life finanziato dalla Comunità Europea. HTR / Un progetto virtuoso sviluppato dal centro inter-universitario con altri sei atenei POLITECNICO DI TORINO / Tutte le nuove iniziative del Diati Parte dell’impianto di riciclo pile esaurite Seval di Colico (LC) Mariachiara Zanetti, professore ordinario direttore Diati Le pile e gli accumulatori forniscono energia a un’infinità di oggetti diversi quali, ad esempio, i trapani e i carrelli elevatori

Upload: others

Post on 25-Jun-2020

4 views

Category:

Documents


0 download

TRANSCRIPT

Page 1: CDCNPA Avviata la gestione dei rifi uti da pile e …...di pile e accumulatori esausti permette il recupero di ma-terie prime seconde. Questo ˚ CDCNPA / Il Centro di Coordinamento

EventiLunedì 5 novembre 20128 Ecomondo 2012

è in continuo aumento e con esse si amplia e consolida la rete di raccolta sul territorio. Lo strumento web permet-te inoltre di monitorare le attività di raccolta per ogni singolo punto e la rendicon-tazione del lavoro svolto. La corretta gestione delle at-tività di raccolta, del tratta-mento e di riciclo dei ri� uti di pile e accumulatori esausti permette il recupero di ma-terie prime seconde. Questo

■ CDCNPA / Il Centro di Coordinamento Nazionale Pile e Accumulatori presenta i primi risultati ad un anno dall’inizio della sua attività

Avviata la gestione dei rifi uti da pile e accumulatori

comporta un notevole abbas-samento dei costi, economi-ci e ambientali, rispetto alla produzione di materia pri-ma. Inoltre, durante le fasi di trattamento, le componenti dannose per l’ambiente e per la salute vengono smaltite in totale sicurezza, eliminando ogni possibilità di contami-nazione. Nel nostro paese da tempo vi è una raccolta e� ciente e ampiamente col-laudata per quanto riguarda gli accumulatori per veicoli e industriali, mentre l’attività di raccolta per le pile portati-li è iniziata in maniera coor-dinata soltanto all’atto della costituzione del Cdcnpa.I risultati ad oggi conseguiti sono sicuramente lusinghie-

ri sia per l’una che per l’altra categoria di ri� uti: infatti il Cdcnpa può oggi a­ ermare di avere per il 2011 superato la soglia imposta per le por-tatili e di raccogliere tra l’85% e il 90% di quanto immesso per le categorie degli accu-mulatori per veicoli e indu-striali. Ciò fa ben sperare per un futuro ancora migliore nel quale si formalizzeranno accordi programmatici con le istituzioni e la distribuzio-ne allo scopo di aumentare il numero di luoghi nei quali i cittadini potranno disporre i ri� uti prodotti.Il Cdcnpa opera nel rispetto dei contenuti della normativa (d.lgs. 188/2008 e s.m.i.) dal-la quale ricava gli elementi per l’operatività del quotidia-no così come l’attuazione dei disposti viene agevolata dalla costante e pro� cua intesa con il ministero dell’Ambiente, con gli enti locali, i comuni, le municipalizzate.A soltanto un anno dalla sua costituzione, grazie al sup-porto reciproco degli ade-renti, il Cdcnpa è totalmente operativo e pronto ad a­ ron-tare gli impegni del futuro.Per aprirsi a un confronto più ampio con tutti gli ope-ratori del settore, il Cdcnpa sarà presente con un proprio stand a Ecomondo - Key Energy, la � era internaziona-le dedicata al recupero di ma-teria ed energia e allo svilup-po sostenibile, che si terrà a Rimini dal 7 al 10 novembre prossimi. Per maggiori infor-mazioni www.cdcnpa.it.

Compito dell’organismo è rendere e� cace ed e� ciente la raccolta dal punto di vista ambientale ed economico

Rendere e� cace ed e� -ciente la raccolta di pile e

accumulatori in Italia, sia dal punto di vista ambientale che economico.Questo l’obiettivo del Cdc-npa - Centro di Coordina-mento Nazionale Pile e Ac-cumulatori, l’organismo che si occupa a livello nazionale della gestione integrata della � liera di raccolta e avvio al trattamento, riciclo e smalti-mento di pile e accumulatori esausti. Il Cdcnpa è costantemente impegnato nel sempli� care e supportare l’attività dei siste-mi di raccolta nell’organizza-zione di un sistema capillare che copra in modo omoge-neo il territorio nazionale. Il Cdcnpa svolge un ruolo super partes nell’agevolare e sostenere le scelte dei pro-pri consorziati, a garanzia di uniformi condizioni operati-ve per incrementare quanti-tativi di ri� uti di pile ed ac-cumulatori raccolti ed inviati a riciclo. Obiettivo ultimo il superamento degli obiettivi minimi imposti dall’Unione Europea.Attualmente il Cdcnpa co-ordina le attività di raccolta

di 18 consorziati. Di questi 16 sono Sistemi Collettivi, ossia soggetti formati da più produttori di pile e accumu-latori, mentre 2 sono Sistemi Individuali, costituiti cioè da un unico produttore. Sia quelli costituitesi in for-ma collettiva che quelli in forma individuale hanno lo stesso tipo di obbligazione e contribuiscono pro quota

all’e­ ettuazione delle attività delegate al Cdcnpa e ai costi relativi.Il coordinamento delle attivi-tà di raccolta è reso operativo attraverso un portale web, al quale i soggetti interessati possono iscrivere i singoli punti di raccolta che potran-no così essere coperti dal ser-vizio dei consorziati del Cdc-npa. Il numero di attivazioni

Il Cdcnpa coordina le attività di

raccolta di pilee accumulatori esausti

Ricerca, innovazione, le-game con le aziende:

così nascono e si sviluppano, nell’università italiana, i pro-getti virtuosi. Un esempio è dato dal gruppo di ricercato-ri dell’Università di L’Aquila (Francesco Vegliò), de La Sapienza di Roma (Luigi To-ro e Francesca Pagnanelli) e dell’Università di Ancona (Francesca Beolchini), che nel 2008 ha creato un centro universitario denominato Htr, High Tech Recycling, cui partecipano anche le uni-versità di Bologna, Cagliari, Genova e l’Igag del Cnr.

Ottenere dai ri� uti nuove risorse per il migliora-

mento della qualità dei pro-dotti. È questo l’obiettivo del gruppo di ricerca del Diati (dipartimento di ingegneria dell’ambiente, del territorio e delle infrastrutture) di cui fanno parte Mariachiara Za-netti e Giuseppe Genon, pro-fessori del Politecnico di To-rino, con Silvia Fiore, Barbara Ru� no e Franco Marchese. Diati a Ecomondo 2012 pre-senterà tre progetti, il primo dei quali consiste nella Dige-stione anaerobica di frazioni organiche di ri� uto per la pro-duzione di energia e/o il riuti-lizzo del residuo di digestione (digestato). È stato organizza-to un convegno per la presen-tazione dello stato dell’arte e dei risultati più avanzati a li-vello nazionale delle ricerche realizzate su queste temati-che. In particolare il gruppo del Diati presenta i risultati ottenuti nell’ambito della col-laborazione con Università di Torino, Amiat e Regione Pie-monte.Un altro incontro riguarderà il § u­ (residuo di frantuma-zione degli autoveicoli) per uno scambio di esperienze a livello nazionale su questa tematica. La normativa eu-

L’High Tech Recycling è attivo nel settore del riciclo di Raee All’appuntamento riminese il dipartimento presenterà 3 progetti

Il centro di ricerca che ricarica I rifi uti sono le nostre risorse

Il centro si occupa di ricerca nel settore del riciclo di Raee, batterie esaurite, catalizzatori esauriti, pannelli fotovoltai-ci, della valorizzazione ener-getica dei ri� uti industriali. Sempre nel 2008 viene co-stituita - anche con il contri-buto del Miur - la società di spin-o­ universitario “Eco-recycling” (La Sapienza) che ha all’attivo ad oggi quattro brevetti (di cui due europei). Alla stessa compagine di ri-cerca si a� ancano in questo caso due altre società (settore IT e trattamento di ri� uti in-dustriali). Spiega Francesco

ropea infatti obbliga gli stati membri a raggiungere un re-cupero delle frazioni utili dai veicoli dismessi pari all’85%. Per questo in Italia è nato il network Grida (a cui appar-tengono oltre al Politecnico di Torino diverse università italiane come Bologna, Pa-dova, Roma e Catania) per ottimizzare la gestione dei residui provenienti dalla de-molizione degli autoveicoli ai sensi della vigente e futura normativa. È prevista quindi la presentazione dei risultati ottenuti in modo congiunto

Vegliò, professore ordinario di Ingegneria Chimica pres-so l’Università de L’Aquila e vice direttore del centro Htr: “Ecorecycling commercializ-za le ricerche svolte dal set-tore universitario in Htr”. Il progetto che ha permesso la creazione di Ecorecycling è relativo al riuso delle batterie esaurite: le competenze sono state trasferite all’azienda Se-val di Colico, che ha realiz-zato probabilmente il primo impianto di riciclo di pile al-caline in Italia. “Oggi, in col-laborazione con Seval e con l’azienda Omig di Olginate, siamo pronti a commercia-lizzare il progetto chiavi in mano all’estero, in Polonia, Slovacchia, Brasile, Russia”, commenta Vegliò. Ecorecycling ha anche avuto due � nanziamenti europei (nell’ambito del 7° Program-ma quadro per Pmi) per il recupero delle terre rare, dei metalli preziosi e del metal-lo base da Raee e pile al litio esaurite.Il primo � nanziamento ha permesso la realizzazione di un impianto mobile pilota, il secondo, attivato da poche settimane, si occuperà del trasferimento sul mercato dei processi sviluppati.

dal gruppo di ricerca e dai ricercatori del gruppo Strade, sempre del Diati, che fa rife-rimento a Ezio Santagata in relazione all’utilizzo del pol-verino proveniente da pneu-matici fuori uso nelle pavi-mentazioni stradali.In tale ambito l’attività di ricerca e applicativa è stata svolta in collaborazione con Ecopneus e Provincia di Tori-no. A Ecomondo 2012 saran-no in� ne presentati i risultati in itinere del progetto di ricer-ca Tyrec4life � nanziato dalla Comunità Europea.

■ HTR / Un progetto virtuoso sviluppato dal centro inter-universitario con altri sei atenei ■ POLITECNICO DI TORINO / Tutte le nuove iniziative del Diati

Parte dell’impianto di riciclo pile esaurite Seval di Colico (LC)

Mariachiara Zanetti,professore ordinariodirettore Diati

Le pile e gli accumulatori forniscono energia a un’infi nità di oggetti diversi quali, ad esempio, i trapani e i carrelli elevatori