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Resoconti Parlamentari — 10895 — Assemblea Regionale Siciliana II Legislatura CCCLV SEDUTA 9 F ebbraio 1955 CCCLV. SEDUTA MERCOLEDÌ 9 FEBBRAIO 1955 Presidenza del Presidente BONFIGLIO GIULIO INDICE Pag. Comunicazioni del Presidente . . . . 10896 Interrogazioni (Annunzio): 10895 Mozione (Per la discussione): PRESIDENTE .................................................. 10896 SlACALUSO . . 10896 Proposta di legge: « Provvidenze turistiche alberghiere» (511) (Seguito della di- scussione): PRESIDENTE .10896, 10901, 10904, 10905, 10906, 10908 10909, 10911 NICASTRO, relatore ............. 10896 MACALUSO ........................... 10897 D’ANGELO, Assessore delegato al turismo ed allo spettacolo ............................. 10898, 10903, 10911 LO GIUDICE . . 10899,10902,10905,10910,10911 LA LOGGIA, Vice Presidente della Re- gione ed Assessore alle finanze ■ ■10900, 10905 10906, 10908, 10909 AUSIELLO . . . . . .10902,10905 SALAMONE . . . . 10902 RECUPERO ........................ 10903, 10905, 10907, 10910 napoli , .10906, 10908 franchina . . . . . . . .10906,10907 (Votazione segreta) . . . . 10912 (Risultato della votazione) . . . . 10912 La seduta è aperta alle ore 17,25. SALAMONE, segretario ff., dà lettura del Processo verbale della seduta precedente, che, non sorgendo osservazioni, si intende ap- provato. Annunzio di interrogazioni. PRESIDENTE. Prego il deputato segretario di dare lettura delle interrogazioni pervenute alla Presidenza. SALAMONE, segretario ff.: « All’Assessore all’agricoltura ed alle fore- ste, per conoscere se intende adottare i prov- vedimenti necessari per accertare il fonda- mento del malcontento esistente nel Comune di San Fratello. Infatti, in occasione dei sorteggi di lotti di terra in conseguenza dell’applicazione della legge di riforma agraria, si sono verificati i se- guenti inconvenienti : a) alcuni aventi diritto non sono stati in- clusi negli elenchi; b) alcuni iscritti non sono stati ammessi al sorteggio. Inoltre è opinione prevalente tra i lavora- tori del Comune che le estensioni e la qualità delle terre non consentiranno alle famiglie as- segnatarie di raggiungere l’indipendenza eco- nomica per cui saranno egualmente costrette a ricercare altre fonti di guadagno, e chiede se non si debba in conseguenza adottare il cri- terio di ridurre le estensioni per consentire al- meno l’assegnazione di un maggior numero di famiglie. » (1439) (Lo interrogante chiede la risposta scritta con urgenza) M arullo . Resoconti, f. 1493 (700)

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  • Resoconti Parlamentari — 10895 — Assemblea Regionale Siciliana

    II Legislatura CCCLV SEDUTA 9 F ebbraio 1955

    C C C L V . S E D U T A

    MERCOLEDÌ 9 FEBBRAIO 1955

    Presidenza del Presidente BONFIGLIO GIULIO

    I N D I C EPag.

    Comunicazioni del Presidente . . . . 10896

    Interrogazioni (A nnunzio): 10895

    Mozione (Per la discussione):

    P R E S ID E N T E .................................................. 10896SlACALUSO . . 10896

    Proposta di legge: « Provvidenze turistiche alberghiere» (511) (Seguito della d iscussione):

    PRESIDENTE . 10896, 10901, 10904, 10905, 10906, 1090810909, 10911

    NICASTRO, r e l a t o r e ............. 10896M A C A L U S O ........................... 10897D’ANGELO, Assessore delegato al turism o

    ed allo spettaco lo ............................. 10898, 10903, 10911LO GIUDICE . . 10899,10902,10905,10910,10911LA LOGGIA, Vice Presidente della R e

    gione ed Assessore alle finanze ■ ■ ■ 10900, 1090510906, 10908, 10909

    AUSIELLO . . . . . .10902,10905SALAMONE . . . . 10902RECUPERO ........................ 10903, 10905, 10907, 10910n a p o l i , .10906, 10908f r a n c h in a . . . . . . . .10906,10907

    (V otazione s e g re ta ) . . . . 10912(R isu lta to d e lla v o ta z io n e ) . . . . 10912

    La seduta è aperta alle ore 17,25.

    SALAMONE, segretario ff., dà lettura del Processo verbale della seduta precedente, che,

    non sorgendo osservazioni, si intende approvato.

    Annunzio di interrogazioni.

    PRESIDENTE. Prego il deputato segretario di dare lettura delle interrogazioni pervenute alla Presidenza.

    SALAMONE, segretario ff.:« All’Assessore all’agricoltura ed alle fore

    ste, per conoscere se intende adottare i provvedimenti necessari per accertare il fondamento del malcontento esistente nel Comune di San Fratello.

    Infatti, in occasione dei sorteggi di lotti di terra in conseguenza dell’applicazione della legge di riforma agraria, si sono verificati i seguenti inconvenienti :

    a) alcuni aventi diritto non sono stati inclusi negli elenchi;

    b) alcuni iscritti non sono stati ammessi al sorteggio.

    Inoltre è opinione prevalente tra i lavoratori del Comune che le estensioni e la qualità delle terre non consentiranno alle famiglie as- segnatarie di raggiungere l’indipendenza economica per cui saranno egualmente costrette a ricercare altre fonti di guadagno, e chiede se non si debba in conseguenza adottare il criterio di ridurre le estensioni per consentire almeno l’assegnazione di un maggior numero di famiglie. » (1439) (Lo interrogante chiede la risposta scritta con urgenza)

    M arullo .

    Resoconti, f. 1493 (700)

  • II L egislatura CCCLV SEDUTA 9 F ebbraio 1955

    Resoconti Parlamentari — 10896 — Assemblea Regionale SicìUana

    « All’Assessore al lavoro, alla previdenza ed alla assistenza sociale, per conoscere quali provvedimenti intenda adottare a carico del collocatore di Caronia Messina, signor Gallo, il quale, in occasione delle assunzioni del personale per i cantieri di lavoro, m entre trascura operai disoccupati, preferisce persone che dispongono di altre fonti di reddito, tra cui anche piccoli proprietari. » (1440) (L ’interrogante chiede la risposta scritta con urgenza)

    M arullo.

    « All’Assessore ai lavori pubblici, per sapere:

    a) se è a conoscenza che nel Comune di San Fratello (Messina) ì lavori in corso ad opera della Regione siciliana, m entre hanno affrontato in misura insufficiente le grandi esigenze di quel Comune, sono rim asti incompiuti. Infatti l’acquedotto manca della conduttura di allacciamento dal serbatoio alla rete interna; le strade intorno sono: alcune rimaste sconvolte dalla parziale realizzazione delle fognature, altre sono in condizione di intransitabilità perchè non si è ancora provveduto alla loro riparazione;

    b) se non ritenga che il Comune di San Fratello m eriti ulteriori stanziamenti di fondi per i suoi più urgenti bisogni e comunque il completamento di quelli iniziati. » (1441) (L’interrogante chiede la risposta scritta con urgenza)

    Marullo.

    « All’Assessore ai lavori pubblici, per conoscere se intende, con la maggiore urgenza, predisporre il finanziamento occorrente alla sistemazione del letto e degli argini del torrente Caronia (Messina) in prossimità degli agrumeti, che, indifesi, vengono anno per anno inghiottiti dalla furia delle acque. Il patrimonio distrutto e quello minacciato di distruzione rappresentano la fonte della vita di tante famiglie le quali hanno finora invocato, senza successo, l’intervento della pubblica amministrazione. I pannelli, or sono alcuni anni, costruiti sotto la direzione del Genio civile di Messina si sono rivelati inadeguati ed hanno anzi concorso a deviare le acque, accentuando la minacciosità del torrente. » (1442) (L ’interrogante chiede la risposta scritta con urgenza)

    Marullo.

    PRESIDENTE. Le interrogazioni testé annunziate, per le quali è stata chiesta la risposta scritta, sono già state inviate al Governo.

    Comunicazioni del Presidente.

    PRESIDENTE. Comunico che l’Assessore alla pesca ed alle attività m arinare, onorevole Di Blasi, ha giustificato la sua assenza alla seduta di ieri ed alle altre della corrente settimana per motivi inerenti alla sua carica.

    Per la discussione di una mozione.

    MACALUSO. Chiedo di parlare.

    PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

    MACALUSO. Onorevole Presidente, desidererei sapere se è stata fissata la data della discussione della mozione numero 35.

    PRESIDENTE. L ’abbiamo lasciata in sospeso.

    MACALUSO. Chiedo, comunque, che la discussione abbia luogo nel corso della corrente settimana.

    PRESIDENTE. Non appena il Presidente della Regione sarà presente in Aula scioglieremo la riserva.

    Seguito della discussione della proposta dilegge: « Provvidenze turistiche alberghiere »(511).

    PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca il seguito della discussione della proposta di legge : « Provvidenze turistiche alberghiere »

    Si riprende la discussione generale iniziata nella seduta del 4 febbraio 1955.

    Ha facoltà di parlare il relatore di minoranza, onorevole Nicastro.

    NICASTRO, relatore. Signor Presidente, onorevoli colleghi, vi è noto il modo col quale siamo pervenuti all’ elaborazione di questa proposta di legge. In sede di discussione del disegno di legge che stabilisce l’impiego del Fondo di solidarietà nazionale, e precisamente all’articolo 1, numero 4, (che

  • Resoconti Parlamentari — 10897 — Assemblea Regionale Siciliana

    Il Legislatura CCCLV SEDUTA 9 F ebbraio 1955

    dice testualmente: « 4) nuove costruzioni al- « berghiere, e di villaggi turistici (comprese « le opere di attivazione) da seguire e gestire « con le norme di cui alla legge regionale 3 « agosto 1953, numero 45; ampliamenti e siste- « mazioni, di edifìci di proprietà comunale ad « uso di albergo, osservando, in quanto appli- « cabili, le norme della stessa legge regionale « 3 agosto 1953, numero 45 lire 2miliardi »), da alcuni colleghi era stato proposto il seguente emendamento: « Per l ’integrale attua- «zione delle finalità di cui all’articolo 1, nu- «mero 4, è autorizzato l’esproprio e l’acqui- «sto di aree e di immobili rientranti nelle « ipotesi previste al fine di attuare un organi- fi co programma di incremento del patrimonio « alberghiero nella Regione e per la creazione,« nel capoluogo della stessa, di una scuola al- « berghiera.

    « E’ autorizzata all’uopo l’ulteriore spesa di « lire 500milioni cui- si farà fronte utilizzando « gli avanzi di gestione degli esercizi precefi denti ».

    In base a questo emendamento e per la decisione presa dall’Assemblea di stralciarne la discussione e farne oggetto di una proposta di. legge a parte, la Commissione per i lavori pubblici ha elaborato un nuovo testo, che è stato poi modificato dalla Commissione per la finanza. La Commissione per i lavori pubblici ha, quindi, a maggioranza, approvato questo nuovo testo modificato, oggi sottoposto allo esame dell’Assemblea.

    Comunque, c’è da osservare che, rispetto all’originario emendamento, c’è una più chiana specificazione in riferimento agli impianti alberghieri che sì intendono espropriare o acquistare. In verità, l ’Assemblea sembrava allora orientata soltanto per la soluzione del- l’esproprio. In sede di Commissione per la finanza si è andati oltre la soluzione dell’espro- prio e si è data al Governo anche la facoltà di acquistare l 'Hotel des temples di Agrigento- La questione che si propone è questa : dobbiamo autorizzare il Governo ad acquistare o piuttosto ad espropriare? Su ciò dovrà pronunziarsi l’Assemblea.

    Altra questione; in effetti, il disegno di legge, così come è stato elaborato, assorbe completamente il disegno di legge numero 311 presentato dal Governo.

    Quindi, discutendo questo disegno di legge,

    l’Assemblea intende pronunciarsi anche in modo definitivo sul disegno di legge numero 311. Pertanto, non è soltanto questa iniziativa, sorta dalla discussione in Assemblea, che viene ad esaurirsi, ma anche il disegno di legge 311, che dà facoltà al Governo di costituire un patrimonio alberghiero, con eventuali espropri o acquisti. L ’Assemblea si trova, in definitiva, di fronte a due proposte concrete: si autorizza, da una parte, ad espropriare immobili ed aree per costituire scuole alberghiere e si specifica che vi sarà l’espropria del Castello Utveggio con le proprie pertinenze; si autorizza, poi, il Governo ad acquistare.

    PRESIDENTE. Ad un determinato prezzo.

    NICASTRO, relatore. A che cosa corrisponde questo prezzo? Corrisponde sempre a t ra ttative dirette, non mai a quello che potrà essere un prezzo di esproprio stabilito con criteri molto più rigidi della tra tta tiva diretta.

    Per questi motivi noi, in Commissione, non siamo stati tu tti d ’accordo; per cui, a maggioranza, si è approvata la proposta rielaborata dalla Commisione per la finanza.

    PRESIDENTE. E’ iscritto a parlare l ’onorevole Macaiuso. Ne ha facoltà.

    MACALUSO. Onorevole Presidente, onorevoli colleghi, devo manifestare le mie perplessità sulla formulazione dell’articolo 1 della proposta di legge in discussione. Sono, anzitutto, d’accordo con il criterio generale del disegno di legge, cioè che si spendano 500milioni per costituire un patrimonio alberghiero della Regione e che si crei soprattutto una scuola alberghiera siciliana; cosa da molti punti di vista utile. Le mie perplessità sorgono dal fatto che nella proposta di legge si vorrebbero inserire problemi di dettaglio che competono all’organo esecutivo e non al legislativo. L’articolo 1 mi pare, quindi, che non risponda allo scopo della legge, la cui applicazione è demandata all’organo esecutivo. Quando l’Assemblea propone delle questioni di dettaglio esula dalla sua competenza.

    A mio avviso, la proposta di legge deve porre solamente il criterio dell’esproprio o quello dell’acquisto e poi i criteri della concessione.

  • Resoconti Parlamentari — 10898 — Assemblea Regionale Siciliana

    II L egislatura CCCLV SEDUTA 9 F ebbraio 1955

    Spetta al Governo la facoltà di espropriare o di acquistare. Non dobbiamo essere noi legislatori a definire la misura, per esempio, di 80 milioni, per l’acquisto dell’Albergo dei tem pli. Noi dovremmo, una volta stabilito che bisogna operare nel quadro dei 500milioni, dare facoltà al Governo di agire sulla base del criterio dell’esproprio ■— ed io sono d’accordo nel confermare questo criterio — e,, se poi è necessario servirsi del sistema dell’acquisto, farlo con quei criteri che l’Amministrazione, a questo proposito, riterrà più rispondenti. Io non saprei quali criteri di stima possano essere adottati. Da qui provengono le mie perplessità.

    PRESIDENTE. L ’onorevole Napoli ha spiegato l’altro volta, nel suo intervento, che per YHotel des temples c’è una perizia dell’Ufficio tecnico erariale.

    MACALUSO. Questo non supera le osservazioni nostre; non supera l’osservazione, soprattutto, che noi in una legge definiamo cose che non potrebbero, a mio giudizio, essere definite, esorbitando dai compiti specifici di un Parlamento. Mi riservo, quindi, di presentare qualche emendamento all’articolo 1.

    PRESIDENTE. Non essendovi altri deputati iscritti a parlare, ne ha facoltà, per il Governo, l’Assessore delegato al turismo ed allo spettacolo, onorevole D’Angelo.

    D’ANGELO, Assessore delegato al turismo ed allo spettacolo. Signor Presidente, onorevoli colleghi, credo sia necessario che io rifaccia brevemente la storia di questo progetto di legge. Come voi sapete, in una delle precedenti sedute l’Assemblea aveva deliberato, pressocchè ad unanimità, attraverso l’approvazione dell’articolo 1, numero 4 della legge per l’utilizzo dei fondi dell’articolo 38, lo stanziamento di 2miliardi per nuove costruzioni alberghiere. Dopo l’approvazione di questo articolo, sorse nel Governo ed in alcuni colleghi l’esigenza di coordinare, sotto certi aspetti, questo stanziamento straordinario di lire 2miliardi con un disegno di legge, già allo ordine del giorno dell’Assemblea regionale, in m ateria alberghiera. Mi riferisco al disegno di legge relativo all’autorizzazione al Governo di costituire un patrimonio alberghiero regionale ed a quello riflettente iniziative turistiche alberghiere. In sostanza, questi due disegni di

    legge, dopo l’approvazione dello stanziamento di 2miliardi per nuove costruzioni alberghiere, potevano considerarsi superati. Ed in questo senso il Governo si apprestava a fare una sua dichiarazione in Assemblea. Però ci siamo accorti che, attraverso lo stanziamento dei due miliardi, non potevano essere risolti alcuni problemi di carattere specifico che l’Assemblea aveva ripetutam ente sottolineato. Mi riferisco in particolar modo alla questione del Castello Ut.veggio e dell’annesso servizio alberghiero ed alla situazione particolare in cui in atto trovasi l 'Hotel des temples di Agrigento. In sostanza, m entre lo stanziamento di 2miliardi ci perm etteva di risolvere tu tti gli altri problemi compresi nei due disegni di legge giacenti in Assemblea, cui ho fatto riferimento, questi due problemi specifici, invece, non trovavano in quello stanziamento la loro soluzione. A tal fine il Governo accettò un emendamento presentato da alcuni deputati facenti parte di tu tti i gruppi della Assemblea, appunto per risolvere queste due esigenze. Dopo di che il Governo avrebbe dichiarato in Assemblea che intendeva ritirati i due disegni di legge cui in precedenza mi sono riferito. Per varie ragioni l’emendamento proposto non potè trovare accoglimento in quella sede e di accordo si stabilì di presentare una proposta di legge a parte. Il Governo aderì e la proposta fu trasmessa alla Commissione per i lavori pubblici ed il turismo, la quale elaborò un testo che corrispondeva, supergiù. a ll’articolo 1 del testo dei deputati proponenti, come risulta dal testo che ci e stato testé distribuito. Questo nuovo testo è stato inviato alla Commissione per la finanza. In quella sede (io ho partecipato ai lavori della Commissione) furono sollevate alcune eccezioni, in particolare da parte dell’onorevole Napoli. Questi, richiamandosi ad una famosa legge, credo di Giolitti, per il rilevamento, a suo tempo, della villa Borghese di Roma (il Presidente della Commissione per la finanza me ne può dare atto), osservo: « Perchè non dobbiamo chiamare le cose col « loro nome e cognome e perchè non dobbia- « mo richiamarci, in questa legge, ad un esem- « pio classico del genere? » Allora villa Borghese — egli disse — fu acquistata così: si delegò il Governo o ad espropriare 0 ad acquistare per una cifra che non superasse 8milioM, mi pare. O acquisto o autorizzazione ad espro

  • Resoconti Parlamentari — 10899 — Assemblea Regionale Siciliana

    H Legislatura CCCLV SEDUTA 9 F ebbraio 1955

    priare con la cifra segnata. Questo problema, 0ggi) in Assemblea, è stato invece sollevato dagli onorevoli Macaiuso e Nicastro.

    Debbo dichiarare che non ho, come componente del Governo, pregiudiziale per l’una o per l’altra formula; anzi, ringrazio gli onorevoli intervenuti per la fiducia ampia e aperta e per il rispetto che essi hanno dimostrato per la competenza dell’esecutivo. D’altra parte, mi consentiranno gli stessi colleghi, per una questione di delicatezza, da parte del Governo non si poteva insistere in una formulazione che dava al Governo stesso più ampi poteri discrezionali. Per cui, da parte nostra e per questo aspetto, ci rim ettiam o alle decisioni che l’Assemblea vorrà prendere. Vorrà conservare il testo dell’articolo 1 così come è stato presentato dai deputati proponenti? Lo faccia pure. R iterrà l’Assemblea di volere, invece, procedere ad una maggiore e migliore specificazione di quello che andiamo a fare così come risulta dal testo della Commissione per la finanza? Lo faccia pure; il Governo non pone nessuna pregiudiziale nè per l’una nè per l’altra formulazione della legge.

    A titolo di chiarimento, però, debbo dire all’onorevole Macaiuso e all’onorevole Nicastro che la cifra prevista nel progetto di legge non è stata determinata a' casaccio, ma risulta da una perizia redatta dall’Ufficio tecnico di Agrigento. L’Assessorato per le finanze aveva, per suo conto e nella sua competenza, trattato la possibilità di acquisto dell’Hótel des tem- ples in rapporto ai poteri conferiti dalla legge e agli appositi stanziamenti di bilancio, di cui dispone lo stesso Assessorato.

    L’onorevole assessore La Loggia, in Commissione, si dichiarò pronto ad accettare qualsiasi soluzione che da parte della Commissione o dell’Assemblea potesse essere trovata; ebbe, però, a manifestare le sue perplessità ove per YHotel des temples dovesse essere prevista dalla legge esclusivamente la formula dell’esproprio, in sostanza — suggeriva lo con la sua perizia, aveva valutato 80milioni 1 immobile, e tale perizia era già stata accettata dai proprietari; se, quindi, si dovesse adottare un criterio diverso, certamente sorgerebbero delle difficoltà non lievi. La formula dell’esproprio, in sostanza — suggeriva lo onorevole La Loggia (ed egli potrà dare, se nel caso, ulteriori chiarimenti) — avrebbe

    portato alle lunghe la questione e forse avrebbe portato la Regione a pagare l 'Hotel des temples di Agrigento una somma di gran lunga superiore a quella di 80milioni già stabilita e fissata in una opzione intercorsa fra i proprietari dell’Albergo stesso e l ’Assessorato per le finanze.

    Credo di avere con chiarezza e precisione riferito il pensiero espresso dall’onorevole La Loggia in Commissione per la finanza. Dopo questo, prima di concludere, devo ribadire che il Governo non pone alcuna pregiudiziale e non manifesta alcuna preferenza per l’una o per l ’altra forma, sia per quanto riguarda una formulazione generica della legge, sia per quanto riguarda una specificazione, nella legge, dei complessi alberghieri che andiamo a rilevare, sia per quanto riguarda la forma di acquisto o a trattativa privata o attraverso esproprio, a norma di legge.

    Per tu tte queste ragioni, il Governo si rimette all’Assemblea, poiché essa è competente a segnare all’esecutivo l’indirizzo che intende sia seguito. Quel che conta e quel che al Governo interessa rilevare ancora è l’importanza che questa legge viene ad assumere ai fini della risoluzione di due problemi che non riguardano tanto gli impianti in sè, quanto la funzione che, invece, l’uno e l’altro (in particolare il secondo, cioè il castello Utveggio) verranno ad assolvere nella nuova organizzazione ricettiva turistica siciliana, in quanto proprio questo albergo sarà destinato alla scuola alberghiera, cioè a quella scuola alberghiera che deve preparare il personale per quel complesso di alberghi e di attrezzature che la Regione siciliana andrà a creare nei prossimi anni attraverso le due leggi così importanti già votate, cioè quella sul credito alberghiero e l’altra sui due miliardi del fondo dell’articolo 38 per la costruzione di nuovi alberghi in Sicilia.

    L ’importanza di questi problemi è già stata valutata dall’Assemblea, tanto che ha trovato concordi tu tti i settori; sono fiducioso che una intesa nel dettaglio si possa presto concretare per giungere, poi, ad una larga votazione di questa legge, premessa indispensabile per lo sviluppo del turismo siciliano.

    LO GIUDICE. Chiedo di parlare a nome della Commissione per la finanza.

    PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  • II Legislatura CCCLV SEDUTA 9 F ebbraio 1955

    Resoconti Parlamentari —- 10900 — Assemblea Regionale Siciliana

    LO GIUDICE. Onorevole Presidente, la Commissione si è trovata unanime su due principi: primo, nel consentire che il Governo regionale costituisca questo patrimonio; secondo (e questo l’ha voluto fare per una chiarezza legislativa, ma soprattutto per una chiarezza politica), nell’aver voluto precisare che questi acquisti erano individuati in due complessi: Hotel des temples e Castello Utveggio. Ciò la Commissione ha voluto fare con grande senso di responsabilità politica perchè si è resa conto che. quando ci sono problemi di particolare importanza, non ha rilievo che questi si localizzino in un punto o in un altre dell’Isola; non ha importanza che questi acquisti si facciano in provincia di Agrigento 0 in provincia di Palermo; ha, invece, importanza un altro concetto: esaminare se nel quadro delle esigenze generali dell’Isola questi acquisti rispondano ad una esigenza di sviluppo turistico isolano preso nel suo complesso. Perciò si è creduto opportuno individuare quali fossero gli acquisti che si dovevano fare. Si è discusso sulla procedura da seguire ed in linea di massima la Commissione ha preferito l’esproprio; però, per quanto r iguarda il complesso di Agrigento, cioè l 'Hotel des temples e sue pertinenze, tenuto conto delle trattative che erano già intervenute tra VAmministrazione regionale e i proprietari, tenuto conto della valutazione che era stata già fatta dall’Ufficio tecnico erariale, tenuto conto della particolare situazione dei dante causa del complesso, che abitano all’estero, la Commissione ha preferito, solo per questo caso, amm ettere la tra tta tiva privata, fissando il limite massimo della spesa che si andava a sostenere. Ciò si è fatto in considerazione della particolare situazione in cui si viene a trovare questo complesso; ma sia chiaro che la Commissione ha affermato il principio che in questi casi si deve procedere all’esproprio.

    Chiarito questo, possiamo passare alla discussione degli articoli. Però, mi sia consentito rilevare come l’intitolazione della legge così come è, « Provvidenze turistico-alber- ghiere », dovrebbe, a mio avviso, essere modificata, ripristinando la dizione del vecchio disegno di legge, che parla di sviluppo dell’attrezzatura turistico-alberghiera.

    LA LOGGIA, Vice Presidente della Regione ed Assessore alle finanze. Chiedo di parlare.

    PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

    LA LOGGIA, Vice Presidente della Regione ed Assessore alle finanze. Onorevole Presidente, il provvedimento che stiamo prendendo in esame ha, come suo precedente, il disegno di legge numero 333 presentato a suo tempo dal Governo. Tale disegno di legge fu elaborato dalla Commissione competente e quindi inviato per il parere alla Commissione per la finanza. Non sto a ripetere i fatti che sono stati ampiamente illustrati dall’onorevole D’Angelo. Desidero solo fare presente che in Commissione, chiamato ad esprimere il mio parere, ebbi a precisare che il disegno di legge si proponeva la finalità, fra l’altro, dell’acquisto del castello Utveggio di Palerm o e dello Hotel des temples di Agrigento.

    AUSIELLO. Acquisto od esproprio.

    LA LOGGIA, Vice Presidente della Regione ed Assessore alle finanze. Acquisto 0 esproprio in soluzione alternativa. In quella sede, e credo anche in Giunta del bilancio, ebbi modo di chiarire l’indirizzo del Governo per quanto riguarda le direttive generali della politica della spesa, in rapporto a dichiarazioni fatte da me in Assemblea in sede di relazione sul bilancio, nelle quali dichiarazioni avevo, fra le direttrici principali della pubblica spesa in Sicilia, additato l’industria, l ’agricoltura, il turismo e la pesca.

    Dissi, in quella stessa occasione, che alla costituzione del patrimonio alberghiero della Regione avrebbe potuto concorrere, eventualmente, l’acquisto del pacchetto azionario della Società grandi alberghi siciliani che sì trova in mano dell’LR.I.. Il provvedimento prevedeva un volume di spesa di un miliardo e mezzo di lire. Come tu tti sapete, la Società grandi alberghi è, per metà, in mano del Banco di Sicilia e, per metà, in mano dellT-R-I - Pareva opportuno, per completare il patrimonio alberghiero, che la Regione venisse in possesso di questo pacchetto azionario dello I.R.I. e che l’LR.I. sarebbe disposto a cedere; ciò potrebbe consentire una migliore gestione della Società e l’accentramento della gestione di tutto un patrimonio turistico-alberghiero della Regione nelle mani di tale società, che è appositamente costituita e specializzata. Si sarebbe avuta naturalm ente una più diretta ingerenza della Regione nella amministrazio-

    I ne della società stessa, il che in atto non av

  • Resoconti Parlamentari — 10901 — Assemblea Regionale Siciliana

    Il Legislatura CCCLV SEDUTA 9 F ebbraio 1955

    viene. Ma le vicende ulteriori hanno ridotto lo stanziamento a questo scopo da un m iliardo e mezzo a mezzo miliardo; e quindi il programma, così come era stato originariamente enunciato dal Governo in sede di Commissione competente ed in sede di Giunta del bilancio (insisto su questa ultima precisazione per evitare che tale programma possa apparire come da taluno si è voluto insinuare un’escogitazione dell’ultima ora) si è ridotto, ormai, all’acquisto o all’esproprio di questi due alberghi soltanto.

    Certo, sarebbe stato preferibile che il provvedimento avesse m antenuto l’originaria formulazione generica, tuttavia il Governo non hafinalità.

    Per quanto riguarda 1’ Hotel des temples, si è indicata una cifra, che risulta da una relazione di stima eseguita dall’Ufficio tecnico erariale e da un atto di accettazione da parte degli interessati.

    CRESCIMANNO. Quando è stata fatta?

    LA LOGGIA, Vice Presidente della Regione ed Assessore alle finanze. Recentemente. Ed è stata eseguita perchè gli eredi proprietari dell’Hótel des tem ples, si apprestavano a vendere ad una società privata siciliana questo albergo ed ebbero a sottoscrivere una opzione, per un certo numero di mesi, a favore di quella società. Contemporaneamente, fecero una offerta alla Regione. Questa, non volendo, nelle more dell’approvazione della legge, che andasse perduta la possibilità dell’acquisto, da tu tti riconosciuto come utile e vantaggioso, richiese agli interessati una offerta dettagliata. L’offerta, già presentata per una maggiore cifra, fu ridotta, poi, nei limiti della relazione di stima eseguita dall’ufficio tecnico erariale.

    L’Amministrazione regionale delle finanze, che è autorizzata da una legge votata dalla Assemblea ad incrementare il patrimonio della Regione con l’acquisto di immobili da destinare a pubblici servizi, aveva — ripeto — trattato questo acquisto, ed era pronta a realizzarlo, nei limiti della sua competenza e delle autorizzazioni che nascono dalle leggi vigenti, per destinare questo albergo ad un servizio pubblico in relazione al ritrovamento, nella zona, di un patrimonio idro-minerale. 1° quel terreno infatti, come tu tti sanno, si

    è rintracciato un patrimonio idro-minerale costituito da acque che, analizzate dall’Istituto superiore di sanità, sono state riconosciute di caratteristiche identiche a quelle di Cihiancia- no e di Karlsbad. L’Amministrazione regionale aveva, quindi, svolto trattative, nella eventualità di potere acquistare l’immobile, indipendentemente dal problema di carattere tu ristico, che forma oggetto del provvedimento in esame, ed in vista di un eventuale sviluppo della zona come stazione idrominerale. Tutto ciò in virtù dell’autorizzazione nascente dall’articolo 28 della legge regionale 21 aprile 1953, numero 31.

    Adesso il problema lo affrontiamo in sede legislativa. Il potere esecutivo non ha niente da osservare. In linea di stretto diritto, lo esecutivo avrebbe già il potere di procedere all’acquisto; tuttavia se l ’organo legislativo intende esercitare il suo potere in questa forma specifica, lo faccia pure.

    PRESIDENTE. Dichiaro chiusa la discussione generale e metto ai voti il passaggio all’esame degli articoli.

    (E’ approvato)

    Do lettura dell’articolo 1:

    Art. 1.

    Il Governo della Regione è autorizzato a procedere alla costituzione di un proprio patrimonio alberghiero mediante nuove costruzioni, ed a tale scopo può anche espropriare le aree occorenti nonché quelle per eventuali ampliamenti.

    Il Governo della Regione è altresì autorizzato ad espropriare, ai sensi e per gli effetti della legge 25 giugno 1865, n. 2359, il complesso alberghiero e relative pertinenze del castello Utveggio in Palermo e ad acquistare, nei limiti della spesa massima di L. 80.000.000, il complesso alberghiero dell’HóteZ des temples e relative pertinenze in Agrigento. Detti complessi possono essere anche adibiti ad albergo-scuola.

    Comunico che sono stati presentati i seguenti emendamenti :

    —■ dagli onorevoli Macaiuso, Nicastro, Ovazza, Saccà e Mare Gina:

  • Resoconti Parlamentari — 10902 — Assemblea Regionale Siciliana

    II L egislatura CCCLV SEDUTA 9 F ebbraio 1955

    aggiungere alla fine dell’articolo le parole:« gestita dall’Istituto professionale di Stato del turism o»;

    — dagli onorevoli Ausiello, Cortese, Macaiuso, Ovazza e Russo Calogero:

    sostituire agli articoli del testo della Commissione il seguente articolo (già articolo 1 del testo dei proponenti):

    Art. 1. !

    Per la integrale attuazione delle finalità di cui all’articolo 1, n. 4, della legge sullo impiego del fondo di solidarietà nazionale, è autorizzata l’espropria e l’acquisto di aree o di immobili non rien tran ti nelle ipotesi previste, al fine di attuare un organico programma di incremento del patrimonio alberghiero della Regione e per la creazione nel capoluogo della stessa di mia scuola alberghiera.

    E ’ autorizzata all’uopo la ulteriore spesa di lire 500 milioni cui si farà fronte utilizzando gli avanzi di gestione degli esercizi precedenti .

    AUSIELLO. Chiedo di parlare.

    PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

    AUSIELLO. La ragione che ci ha mossi a proporre l’emendamento è la seguente: noi siamo a conoscenza della destinazione specifica della spesa, qual’è quella rispecchiata nel nuovo testo proposto dalla Commissione, cioè espropriazione o acquisto di due determ inati complessi alberghieri da restaurare, ripristinare e riattrezzare, e da adibire ad alberghi 0 alberghi-scuola. Riteniamo, però, che risponda meglio ad una generale esigenza, diciamo così, di estetica legislativa non fare riferim ento alla destinazione specifica della spesa. So bene che vi sono dei precedenti in proposito. Essi riguardano, però, immobili di particolare valore storico o artistico; ma, per edifici di normale sfruttam ento commerciale, mi sembra improprio che il legislatore li designi in m aniera specifica, e non rispondente ai principi della sana tecnica e politica legislativa. Meglio mi sembrerebbe indicare nella legge soltanto l’indirizzo generico della spesa; sarà poi l’esecutivo ad impiegare la spesa stessa negli oggetti specifici ritenuti opportuni.

    In secondo luogo, ci sembra che non sia neanche proprio precisare cifre per l’acquisto' tu tto ciò non è m ateria di legislazione.

    Per queste considerazioni, pur rimanendo intesi che la legge che si andrà a votare sarà applicata in concreto nella specifica direzione del castello Utveggio di Palerm o e dell’Hóteì des temples di Agrigento — ciò che risulta precisato dai lavori preparatori e dalle dichiarazioni del Governo — proponiamo che si ritorni al testo primitivo, il quale, sostalzial- mente, si dirige alla stessa finalità e ci sembra meglio rispondente alle esigenze che ho prospettate.

    LO GIUDICE. Chiedo di parlare.

    PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

    LO GIUDICE. Onorevole Presidente, nonostante io sia uno dei firmatari dell’articolo 1 così come è stato formulato in sede di discussione della legge per l’utilizzo dei fondi dello articolo 38, ritengo che la formulazione approvata dalla Commissione per la finanza sia migliore. Per queste considerazioni, non credo, anzitutto, che ci sia niente di anormale e di strano che, nell’indirizzo politico della spesa, si individui quale sia la direzione precisa. Qualche giorno fa, abbiamo approvato una legge che riguardava il complesso sportivo turistico di Taormina, e ciò abbiamo fatto perchè tu tti riteniamo che Taormina non è problema che riguarda la provincia di Messina 0 Taormina stessa, ma problema che riguarda tutta la Sicilia.

    In secondo luogo la formulazione elaborata dalla Commissione è precisa per quanto riguarda la procedura di esproprio, m entre nel testo di iniziativa parlam entare si parla indifferentemente di esproprio 0 di acquisto. Io vorrei che l’onorevole Ausiello rimarcasse questo punto. Nel testo che l’onorevole Ausiello stesso vuole ripristinare, si prevede indifferentemente l’esproprio o l’acquisto, m entre la Commissione per la finanza ha previsto come regola l ’esproprio, facendo eccezione solo per il caso di Agrigento. Qualche membro della Commissione ha manifestato delle perplessità al riguardo. Difatti, noi ci potremmo trovare di fronte al proprietario del castello Utveggl0> il quale, osservando che di castello Utvegg10 ce n ’è uno solo, sarebbe disposto a darlo a

  • Resoconti Parlamentari — 10903 — Assemblea Regionale Siciliana

    Il Legislatura CCCLV SEDUTA 9 F ebbraio 1955

    trattativa privata ed a prezzo altissimo. La Amministrazione, infatti, potendo servirsi indifferentemente dell’uno o dell’altro metodo, prima esperisce il metodo della trattativa p rivata; cosa, del resto, normale. La Commissione aveva inserito la procedura di esproprio, che era vincolante per l’Amministrazione stessa, appunto per evitare lunghe trattative e richieste esagerate.

    Un altro rilievo: nel testo dei deputati proponenti, cioè nel testo che si vuole ripristinare, si parla di acquisto di aree e di immobili. La Commissione, invece, precisa quale t i po di immobile deve essere, cioè indica l’immobile che era destinato ad albergo e che dovrà diventare albergo. Con il testo che si r ipropone, il Governo potrebbe acquistare una qualsiasi casa privata, per fare piacere al proprietario che non sa più cosa farsene, e poi trasformarla in albergo. Quella dizione, infatti, non lo vieta. Ora io dico: se lo scopo preciso, conclamato e riconosciuto, è quello di acquistare questi due complessi, che difficoltà abbiamo ad ammetterlo ? Che forse possono giocare piccole preoccupazioni campanalisti- che? No, perchè di castellò Utveggio ce n ’è uno solo e se, invece di trovarsi a Palermo, fosse a Taormina, a Catania o a Siracusa, il problema sarebbe stato posto ugualmente. Ecco perchè ritengo sia preferibile il testo della Commissione e vorrei che l ’onorevole Ausiello r iflettesse un po’ su queste considerazioni che ho fatto.

    CRESCIMANNO. La finalità è quella.i

    SALAMONE. Chiedo di parlare.

    PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

    SALAMONE. Credo che all’ osservazione fatta dall’onorevole Macaiuso abbia risposto fondatamente l ’onorevole Assessore e, poi, in l’orma critica costruttiva, l’onorevole Lo Giudice. Non vedo perchè dobbiamo attardarci a scegliere una formula o un’altra, quando quella proposta dalla Commissione è più conducente allo scopo, tanto più che davvero l’iter Per cui siamo arrivati a questa proposta ci cnette di fronte a qualche cosa che l’Assemblea medesima ha prescelto come suo obiettivo chiaro e preciso. Con ciò non si vuol fa- re qualche cosa che sia men che lecita e ade

    Resoconti, f. 1494

    guata al desiderio comune manifestato da tu tta l’Assemblea.

    Monte Pellegrino è uno solo; fu caro a Goethe ed è carico di tradizione religiosa. Nello stesso tempo, noi desideriamo conservare a quell’immobile l’originaria destinazione alberghiera. Pregherei, pertanto, i colleghi di voler desistere dalla proposta di ripristinare il loro testo in modo da procedere speditamente nei lavori. Giustamente rilevava l’onorevole Napoli, che al Parlam ento nazionale si è fatto obietto di una legge particolare un caso particolarissimo. Come allora per Villa Borghese, così adesso si faccia per VHotel des temples di Agrigento e per il Castello Utveggio di Palermo. Noi costituiamo già questo patrimonio alberghiero a favore della Regione siciliana.

    PRESIDENTE. Onorevole Ausiello, insiste neH’emendamento ?

    AUSIELLO. Sì. Mettiamolo ai voti.

    PRESIDENTE. Onorevole Macaiuso, il suo emendamento dovrebbe inserirsi in quello dell’onorevole Ausiello?

    MACALUSO. Evidentemente.

    D’ANGELO, Assessore delegato al turismo e.d allo spettacelo. Chiedo di parlare.

    PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

    D’ANGELO, Assessore delegato al turismo ed allo spettacolo. Prim a di m ettere ai voti l’uno o l’altro testo, pongo una pregiudiziale. Il Governo, nell’uno o nell’altro caso, si riserva di presentare qualche emendamento anche formale. Proporrei di votare e discutere sul testo dei deputati proponenti o su quello della Commissione.

    LO GIUDICE. Anche perchè su quel testo si potrebbero poi inserire gli emendamenti.

    D’ANGELO, Assessore delegato al turismo ed allo spettacolo. E’ naturale; poi, a secondo del testo prescelto, faremo gli emendamenti formali e voteremo di nuovo i singoli articoli.

    i AUSIELLO. Una votazione di principio.

    (700)

  • Resoconti Parlamentari 10904 Assemblea Regionale Siciliana

    II L egislatura CCCLV SEDUTA 9 F ebbraio 1955

    D’ANGELO, Assessore delegato al turismo ed allo spettacolo. Come votazione pregiudiziale, in sostanza; perchè, diversamente, ci troveremmo con degli articoli approvati su cui poi dovremmo fare degli emendamenti.

    AUSIELLO. D’accordo.

    PRESIDENTE. Il secondo comma dell’a rticolo 54 del regolamento interno dice testualmente: « La discussione in Assemblea ha luo- « go, in ogni caso, sul testo approvato dalle « commissioni, salvo che, a richiesta di 15 de- « putati o del proponente, l’Assemblea non de- « liberi altrim enti, con votazione per alzata e « seduta. In quest’ultima ipotesi la discussione « è l'inviata di due giorni ».

    AUSIELLO. Io proporrei di porre in votazione la questione di principio: se votare sul testo del Governo o su quello della Commissione.

    PRESIDENTE. La proposta non è regolamentare. Noi- abbiamo aperto, come per re golamento, la discussione sul testo della Commissione; ne abbiamo votato il passaggio all’esame degli articoli ed abbiamo aperto la discussione sull’articolo 1. Ora l’articolo 1 del testo originario ha valore di emendamento sostitutivo e come tale lo dobbiamo considerare. A ll’esigenza m anifestata da alcuni colleghi si può sopperire consentendo di presentare un emendamento a questo emendamento. Solo così possiamo evitare di non rispettare il re golamento.

    Sospendo, comunque, brevemente la seduta per dar modo alla Commissione ed al Governo di concordare con i proponenti un nuovo emendamento.

    (La seduta, sospesa alle ore 18,55, è ripresa alle ore 19,35)

    PRESIDENTE. Comunico che gli onorevoli Ausiello, Macaiuso, Colosi, Nicastro e Antoci hanno presentato il seguente emendamento:

    sostituire all’articolo 1 il seguente:

    Art. 1.

    Il Governo della Regione è autorizzato a procedere alla costituzione di un proprio patrimonio turistico-alberghiero mediante

    nuove costruzioni e ad espropriare le aree all’uopo occorrenti.

    Al fine di integrare il suddetto patrimonio il Governo della Regione è altresì autorizzato a procedere ad espropriazione di immobili già destinati ad albergo ovvero anche a procedere all’acquisto qualora le parti si rim ettano alla stima degli organi tecnici della pubblica amministrazione.

    Per le costruzioni ed espropriazioni previste dal presente articolo si osservano le norme di cui alla legge regionale 3-8-1953, n. 45, in quanto applicabili.

    In relazione alle finalità previste dal presente articolo è autorizzata la istituzione di una scuola alberghiera in Palerm o da annettersi al complesso alberghiero del castello Utveggio e da affidarsi ad enti pubblici ritenuti idonei.

    AUSIELLO. Chiedo di parlare.

    PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

    AUSIELLO. Dichiaro, anche a nome dello onorevole Macaiuso e degli altri firmatari, di ritirare l’emendamento aggiuntivo Macaiuso ed altri ed il mio precedente emendamento sostitutivo degli articoli del testo della Commissione.

    PRESIDENTE. Non sorgendo osservazioni, pongo ai voti l’emendamento Ausiello ed altri sostitutivo dell’articolo 1.

    (E’ approvato)

    Comunico che il Vice Presidente della Regione ed Assessore alle finanze, onorevole La Loggia, ha presentato il seguente articolo aggiuntivo:

    Art. 1 bis.

    Per la gestione del patrimonio turistico alberghiero di proprietà del demanio della Regione, nonché per la utilizzazione delle risorse idrominerali di cui all’art. 28 della legge regionale 21 aprile 1953, n. 31, l’Assessore per le finanze è autorizzato ad adottare i provvedimenti che si rendano necessari per la istituzione delle due relative aziende autonome, i cui bilanci saranno iscritti come appendice a quello della Re" gione siciliana.

  • li Legislatura GCCLV SEDUTA 9 F ebbraio 1955

    Resoconti Parlamentari — 10905 — Assemblea Regionale Siciliana

    Le aziende possono provvedere alla gestione anche nelle forme previste dall’a rticolo 2.

    Apro la discussione su questo articolo aggiuntivo.

    LO GIUDICE. Chiedo di parlare.

    PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

    LO GIUDICE. Onorevole Presidente, ritengo sia opportuno sopprimere, nel primo comma, le parole « del demanio », perchè si tra tta di beni patrimoniali, non demaniali; quindi, non soggetti a vincolo di indisponibilità.

    LA LOGGIA, Vice Presidente della Regione ed Assessore alle finanze. Accetto la soppressione proposta dall’onorevole Lo Giudice e dichiaro di apportare all’articolo 1 bis, da me presentato la seguente modifica:

    sostituire nel primo comma alle parole: «L’Assessore per le finanze» le altre: «il Governo della Regione ».

    LO GIUDICE. Chiedo di parlare.

    PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

    LO GIUDICE. Propongo di sospendere la votazione sul secondo comma dell’articolo aggiuntivo 1 bis e rinviarla a dopo che sarà approvato l’articolo 2, in quanto tale articolo è richiamato nel comma predetto.

    PRESIDENTE. Se non si fanno osservazioni, la proposta di sospendere la votazione del secondo comma dell’articolo 1 bis La Loggia è accolta. Metto ai voti la soppressione delle parole « del demanio », nel primo comma dell’articolo 1 bis.

    (E’ approvata)

    Pongo, quindi, ai voti il primo comma dell'articolo 1 bis proposto dall’onorevole La foggia, con la modifica di cui all’emendamento Lo Giudice già approvato e con quella apportatavi dal proponente stesso. Lo rileggo:

    Axt. 1 bis.

    Per la gestione del patrimonio turistico alberghiero di proprietà della Regione, non

    ché per la utilizzazione delle risorse idrominerali di cui all’articolo 28 della legge regionale 21 aprile 1953, n. 31, il Governo della Regione è autorizzato ad adottare i provvedimenti che si rendano necessari perla istituzione delle due relative aziende autonome, i cui bilanci saranno iscritti come appendice a quello della Regione siciliana. Esso diventa articolo 2.Do lettura dell’articolo 2:

    Art. 2

    La gestione degli alberghi di proprietà della Regione sarà affidata, a mezzo di apposite convenzioni da stipularsi dall’Assessore per le finanze, sentito il parere del Consiglio di giustizia amministrativa, a società alberghiere di riconosciuta idoneità tecnica e finanziaria.

    Le convenzioni di cui al comma precedente dovranno, fra l’altro, contenere:

    a) la loro durata, che, in nessun caso, dovrà essere minore di anni 15 e maggiore di anni 29;

    b) l’obbligo di arredare e attrezzare modernamente gli alberghi;

    c) l’obbligo della corresponsione di un canone annuo a favore della Regione, r ivedibile ogni quinquennio;

    d) la facoltà, per la Regione, di rilevare, all’atto della scadenza o della rescissione della convenzione, in tu tto o in parte, l’arredamento e l’attrezzatura;

    e) la facoltà, per l’amministrazione regionale, di rescindere anticipatamente, senza l’osservanza di alcuna particolare form alità, la convenzione in caso di inadempienza degli obblighi di cui alle lettere b) e c).

    RECUPERO. Chiedo di parlare.

    PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

    RECUPERO. Onorevole Presidente, propongo di sostituire nella lettera e) alle parole «la facoltà» le altre «il diritto». Parlandosi di facoltà, parrebbe che, nel caso di inadempienza, l’Assessore abbia il diritto di non procedere alla denunzia della convenzione.

    PRESIDENTE. Alla lettera e) è detto chiaramente che, in caso di mancato adempimen

  • Resoconti Parlamentan — 10906 — Assemblea Regionale Siciliana

    II L egislatura CCCLV SEDUTA 9 F ebbraio 1955

    to degli obblighi di cui alle lettere b) e c) l’Amministrazione ha il diritto di rescissione.

    CRESCIMANNO. E ’ dovere'della pubblica amministrazione di rescindere il contratto.

    RECUPERO. Nella forma da me proposta, si rende più obiettivo il concetto che l’Assessore è obbligato a denunziare la convenzione; mentre, dicendo « la facoltà », parrebbe che l’Assessore possa, malgrado la violazione della convenzione, non denunciare la stessa.

    D'ANGELO, Assessore delegato al turismo ed allo spettacolo. La legge ha voluto sottolineare semplicemente un fatto: che questa clausola debba essere inserita nelle convenzioni che vanno a stipularsi per la gestione.

    RECUPERO. Invece di chiamarla « facoltà » — il che potrebbe lasciare libero l ’Assessore di agire o non agire, denunziare o non denunziare — si m etta il « diritto ».

    D’ANGELO, Assessore delegato al turismo ed allo spettacolo. D’accordo: « il diritto ».

    LA LOGGIA, Vice Presidente della Regione ed Assessore alle finanze. Chiedo di parlare.

    PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

    LA LOGGIA, Vice Presidente della Regione ed Assessore alle finanze. Onorevole Presidente, io ritiro il secondo comma del mio a rticolo aggiuntivo 1 bis, che era stato accantonato, e propongo il seguente emendamento sostitutivo del primo comma dell’articolo 2:

    « La gestione degli alberghi di proprietà della Regione può essere affidata, a mezzo di apposite convenzioni da approvarsi dagli Assessori al turismo ed allo spettacolo ed alle finanze, a società alberghiere di riconosciuta idoneità tecnica e finanziaria ».

    PRESIDENTE. Non sorgendo osservazioni, pongo ai voti l’emendamento sostitutivo proposto dall’onorevole La Loggia.

    (E’ approvato)

    NAPOLI. Chiedo di parlare.

    PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

    NAPOLI. Onorevole Presidente, non vedo il motivo di specificare in una legge la durata minima delle convenzioni. Sarebbe meglio dire: « non maggiore di anni 29 ». Si vedrà poi caso per caso, se farle durare anche 15 anni. Potrebbe sorgere infatti la necessità di farle durare dieci anni. Quello che conta precisare è il limite massimo.

    PRESIDENTE. Allora lei propone « non maggiore di anni 29 ».

    NAPOLI. Propongo la soppressione del limite minimo. Siccome non vedo in quest’articolo nessun obbligo di manutenzione in determinate forme, e credo che uno dei problemi principali della nostra vita turistico - alberghiera sia quello della manutenzione, aggiungerei alla lettera b), dopo le parole « l’obbligo di arredare ed attrezzare modernamente gli alberghi », le seguenti « e di m antenerli costantem ente nelle migliori condizioni di esercizio », come clausola risolutiva prevista da questo articolo alla lettera e).

    LO GIUDICE. L ’osservazione dell’onorevole Napoli vale ai fini della decadenza?

    NAPOLI. Sì.

    LA LOGGIA, Vice Presidente della Regione ed Assessore alle finanze. Alla loro manutenzione. Va bene?

    PRESIDENTE. « e di provvedere alla loro perfetta manutenzione ».

    LA LOGGIA, Vice Presidente della Regione ed Assessore alle finanze. Quando abbiamo detto « m anutenzione», è chiaro.

    FRANCHINA. Chiedo di parlare.

    PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

    FRANCHINA. Sono d’accordo con l’emen- damento dell’onorevole Napoli che stabilisce di sopprimere il limite minimo della concessione, appunto perchè non vedo la ragione di porre questo limite minimo; ma non sono di accordo per il limite massimo di 29 anni, perchè, in base all’articolo 1158 dell’attuale codice civile, l’usucapione ha luogo col possesso legittimo per la durata di 20 anni e non più di 30 anni. Le vecchie formule del codice

  • Resoconti Parlamentari ■— 10907 — Assemblea Regionale Siciliano

    Il Legislatura CCCLV SEDUTA 9 F ebbraio 1955

    civile stabilivano un limite m assim o. di 29 anni, appunto perchè la prescrizione acquisitiva si verificava in 30 anni. Avendosi oggi la prescrizione in 20 anni, il limite massimo non può essere superiore ai 19 anni, perchè potrebbe verificarsi l’ipotesi che un contratto, per il quale non si sia fatto corso al pagamento del canone per 29 anni o anche per un periodo di soli 20 anni a causa di una, purtroppo, facile sine cura dell’amministrazione, darebbe luogo alla usucapione nei confronti del possessore, quando questi abbia cominciato a possedere « animo domini ».

    Quindi, il limite massimo deve essere di 19 anni, dato che il term ine di 29 anni era posto un tempo, quando la prescrizione aveva luogo in 30 anni.

    PRESIDENTE. Dal punto di vista giuridico non mi pare molto esatto.

    LA LOGGIA, Vice'Presidente della Regione ed Assessore alle finanze. Chiedo di parlare.

    PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

    LA LOGGIA, Vice Presidente della Regione j ed Assessore alle finanze. Onorevole Presidente, credo che bisogna lasciare il minimo e il massimo. Il minimo perchè, se si impongono tutti gli obblighi che qui sono previsti, bisogna anche prevedere un ragionevole termine di ammortamento di una spesa che risulterà r ilevante, altrimenti, renderemmo impossibile la stipula della convenzione. Nessuno, infatti, la accetterebbe, se non prevedessimo un periodo minimo di ammortamento delle spese di impianto e di arredamento. Quindi, un minimo termine occorre che sia stabilito.

    Per quanto riguarda il termine massimo, mi permetto di non condividere la preoccupazione dell’onorevole Franchina, non vedendo, in effetti, una relazione fra il mutamento del te rmine previsto dalla legge per la prescrizione e la durata di questi contratti.

    Chi possiede per conto altrui, dice la legge, non può usucapire a proprio favore, perchè non può m utare il titolo del proprio possesso...

    FRANCHINA. Perciò, un conduttore non Può mai intervertire il titolo del possesso di . un fondo!! !

    LA LOGGIA. Vice Presidente della Regione ed Assessore alle finanze. ...salvo che non vi sia un atto di interversione del possesso, ma in tal caso non si pone il problema del te rmine contrattuale, ma quello del termine che intercorre fra l’atto di interversione del possesso e l’epoca in cui il proprietario faccia eventualmente atti che riaffermino il suo diritto di proprietà. Se è passato un lasso di tempo superiore a quello previsto per la prescrizione, può verificarsi il caso di prescrizione.

    Ma, insomma, l’ipotesi non ha niente a che vedere con la durata-del term ine contrattuale. Quindi, lascerei le cose come stanno: un te rmine non minore di quindici anni, non maggiore di ventinove.

    FRANCHINA. Chiedo di parlare.

    PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

    FRANCHINA. Io devo chiarire il mio concetto. Vorrei sommessamente far presente all’assessore La. Loggia che il caso classico in cui si dà luogo alla possibilità di interversio-

    I ne di possesso è quello del conduttore a titolo oneroso, il quale, attraverso il semplice fatto che non paga più il canone, ha già dato la dimostrazione di voler possedere animo domini. Se a questo si aggiunge il decorso del tempo necessario per l’usucapione, mi pare che non possano sorgere dubbi sulle conseguenze giuridiche. Si può dar luogo alla possibilità di una locazione che, a un certo punto, trasformi il possesso in nome alieno con l’animo di avere la cosa come propria. Attraverso quale fatto? Non pagando il canone. Il vecchio legislatore, tu tte le volte che stabiliva la durata delle locazioni, quando il periodo prescrizionale era di tren t’anni, stabiliva ventinove anni, per impedire che, attraverso le negligenze che possono essere comuni e frequenti negli enti pubblici, si verificassero interversioni nel possesso. Col nuovo term ine di prescrizione ventennale, voluto dal codice, si dovrebbe evitare di porre un term ine superiore ai venti anni, impedendo cioè il verificarsi, sia pure come caso limite, di una interversione del possesso che conferisca la proprietà dell’immobile al terzo.

    Quanto al limite minimo, devo ripetere che | la richiesta dell’onorevole Napoli è fondata,

  • Resoconti Parlamentari — 10908

    II L egislatura

    Assemblea Regionale Siciliana

    CCCLV SEDUTA 9 F ebbraio 1955

    perchè, quando non si pone un minimo, nulla vieta che, nel suo prudente arbitrio, l’esecutivo stabilisca che ci voglia un term ine di almeno quindici anni. Ma stabilirlo in partenza e respingere, quindi, l’ipotesi di un cittadino, il quale, sapendo che fra quindici anni dovrà andare all’estero, voglia la concessione per dodici anni, voler cioè obbligare la concessione per quindici anni, mi pare che sia andare al dilà di quella che può essere la tutela anche del terzo. In sostanza, quando non si fa m enzione del term ine minimo, nulla vieta all’esecutivo di porre questo term ine minimo di quindici anni; però è preclusa ogni possibilità di richiedere una concessione per un periodo più breve. Non si verificherà nella pratica che in una ipotesi-limite; ma prevediamo anche questa ipotesi-limite. Propongo formalmente, quindi, che il term ine massimo sia di diciannove anni.

    NAPOLI. Chiedo di parlare.

    PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

    NAPOLI. Se noi stabiliamo il solo term ine massimo nessuno vieterà che nella stipula dei contratti di concessione da parte dell’Amministrazione si stabilisca un term ine che può essere benissimo di quindici o di sedici o di tredici anni. Nessuno qui pretende che si facciano, obbligatoriamente, dei contratti per cinque anni senza dare al gestore il tempo di provvedere alTammodemamento. Quando, però, la necessità imponesse dodici anni, non vedo perchè si debba darne per forza quindici. Ricordo che altra volta, in m ateria di contributi per la pollicultura, l’Assemblea ha p u rtroppo stabilito anche il minimo del contributo, con quell’esito che è a tu tti noto.

    Non sono d’accordo, invece, sulla seconda parte del discorso dell’onorevole Franchina, cioè che il term ine debba essere per forza m inore di 20 anni, perchè, diversamente, si acquisirebbe la prescrizione. E’ vero che il termine di prescrizione è di 20 anni; tuttavia questo gestore dovrebbe stare 20 anni a non pagare per poter sostenere di possedere l’immobile a titolo gratuito e quindi eccepire la prescrizione a suo vantaggio. Capisco che le pubbliche amministrazioni sono capaci.... di questoe di altro, ma sospettare che una cosa simile possa verificarsi per tanti anni è un po’ troppo.

    RECUPERO. Non solo, ma deve mancare anche una diffida.

    NAPOLI. Ed anche un atto interruttivo.

    PRESIDENTE. Leggo gli emendamenti presentati al secondo comma dell’articolo 2:

    — dall’onorevole Napoli:sopprimere nella lettera a) le parole: «mi

    nore di anni 15 e »;

    — dall’onorevole Franchina:sostituire nella lettera a) alle p a r o l e : « mag

    giore di anni 29 » le altre: « maggiore di anni 19 »;

    — dall’onorevole Napoli:aggiungere in fine della lettera b) le pa

    role: «a m antenerli costantemente nelle migliori condizioni di esercizio ».

    Allora votiamo prima per la soppressione del term ine minimo e poi per la modifica del term ine m ass:mo.

    Per la soppressione del term ine minimo, quale è il parere del Governo.

    LA LOGGIA, Vice Presidente della Regione ed Assessore alle finanze. Il Governo è contrario.

    PRESIDENTE. Pongo ai voti l’emendamento dell’onorevole Napoli soppressivo delle parole: «minore di anni 15 e».

    (E’ approvato)

    Pongo ai voti l’ emendamento aggiuntivo dell’onorevole Napoli. Lo rileggo:

    « sostituire alla lettera b) del secondo comma alle parole: « maggiore di anni 29 » le altre: «maggiore di anni 19».

    ■ _ t 5 - ■ ’ V r :

    (Non è approvato)

    Pongo ai voti l’emendamento dell’onorevole Napoli. Lo rileggo:

    aggiungere in fine della lettera b) del secondo comma le parole: « e di m antenerli costantemente nelle migliori condizioni di esercizio»-

    (E’ approvato)p i» '- -

    NAPOLI. Chiedo di parlare.

  • Resoconti Parlamentari 10909 — Assemblea Regionale Siciliana

    [I Legislatura CCCLV SEDUTA 9 F ebbraio 1955

    PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

    NAPOLI. Onorevole Presidente, vorrei sottoporre ai due Assessori presenti questa considerazione: dando alla Regione la facoltà di rilevare in tu tto o in parte l’arredamento, noi creiamo un aggravio che può incidere sul prezzo. Infatti, un gestore che avesse intenzione di gestire soltanto per 15 anni, penserebbe sin da principio a garantirsi per la ipotesi che allo scadere del contratto gli si facesse obbligo di rilevare i. mobili. Questo a mio avviso danneggerebbe l’Amministrazione. Siccome la nostra intenzione è di fare funzionare gli alberghi sempre e perciò si avrà sempre la necessità di tenerli arredati, propongo che si sancisca l’obbligo della restitu zione delle cose tu tte nel migliore stato di funzionamento; per modo che al momento della scadenza della concessione, restituendo il gestore l’albergo con tu tte le cose nel migliore stato di funzionamento, questo possa continuare a funzionare.

    LA LOGGIA, Vice Presidente della Regione ed Assessore alle finanze. Ciò sarebbe già previsto dalle norme vigenti, perchè, in definitiva, si tra tta di un gestore.

    NAPOLI. Quando si dice che si ha la facoltà, come amministrazione, di rilevare in tutto o in parte l’arredamento, allora c’è il r ischio, sia pure potenziale, per il gestore, che un giorno una parte dell’arredamento non sarà rilevata.

    LA LOGGIA, Vice Presidente della Regione ed Assessore alle finanze. La Regione lo farà, se le converrà.

    NAPOLI. Da noi si dice in gergo che «l’asino si alza dove cade ». E’ evidente che l’Amministrazione regionale sconterà in partenza il rischio del concessionario di trattenere con se un’attrezzatura che non gli servirà. Comunque, poiché il nostro interesse è che l’albergo sia sempre tenuto bene e che il materiale sia ln buona condizione anche al momento in cui sarà lasciata la gestione, proporrei di sostituire ® questa frase l’altra, che cioè tra gli obblighi nel gestore vi è quello di restituire le cose tutte nel migliore stato di funzionamento.

    Assessore alle finanze. Chiedo di parlare.

    PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

    LA LOGGIA, Vice Presidente della Regione cd Assessore alle finanze. L ’onorevole Napoli sostiene una tesi esatta, ma che è già considerata nell’emendamento che abbiamo approvato. La lettera b) stabilisce, infatti, che il gestore ha l’obbligo di m antenere costante- mente — vuol dire fino all’ultimo — in perfetto stato di esercizio tu tta l ’attrezzatura. Poi resta la facoltà della pubblica amministrazione di rilevare o meno questa attrezzatura in quanto la trovi conducente allo scopo. Non sappiamo se, fra tanti anni, questa attrezzatura, pur conservata in perfetto stato di funzionamento, potrà non essere più idonea all’uso a cui originariamente era stata destinata.

    NAPOLI. Non insisto.Vorrei pregare l’Assessore alle finanze, che

    è un giurista, di trovare una frase che chiarisca meglio il concetto della rescissione anticipata, di cui si parla alla lettera e) dell’a rticolo 2.

    LA LOGGIA, Vice Presidente della Regione ed Assessore alle finanze. Chiedo di parlare.

    PRESIDENTE. Ne ha facoltà.ì . ’

    % LA LOGGIA, Vice Presidente della Regione ed Assessore alle finanze. Propongo il seguente emendamento:

    sostituire alla lettera e) del secondo comma dell’articolo 2 la seguente altra:

    « e) la clausola della risoluzione di diritto senza l’osservanza di alcuna particolare formalità in caso di inadempienza degli obblighi di cui alle lettere b) e c) ».

    PRESIDENTE. Se non si fanno osservazioni, pongo ai voti l’emendamento sostitutivo proposto dall’onorevole La Loggia.

    (E’ approvato)

    L’emendamento proposto dall’onorevole Recupero di sostituire nella lettera e) alle parole « la facoltà » le altre « il diritto » è, pertanto, superato.

    Pongo ai voti l’articolo 2 nel suo complesso, con le modifiche di cui agli emendamenti approvati. Lo rileggo:

  • Resoconti Parlamentari — 10910 — Assemblea Regionale Sicilia7lu

    II L eg isla tu r a CCCLV SEDUTA 9 F ebbraio 1955

    Art. 2.

    La gestione degli alberghi di proprietà della Regione può essere affidata, a mezzo di apposite convenzioni da approvarsi dagli Assessori al turismo ed allo spettacolo e alle finanze, a società alberghiere di riconosciuta idoneità tecnica e finanziaria.

    Le convenzioni di cui al comma precedente dovranno, fra l’altro, contenere:

    a) la loro durata che, in nessun caso, dovrà essere maggiore di anni 29;

    b) l’obbligo di arredare ed attrezzare modernamente gli alberghi e m antenerli costantemente nelle migliori condizioni di esercizio ;

    c) l’obbligo della corresponsione di un canone annuo a favore della Regione, rivedibile ogni quinquennio;

    d) la facoltà, per la Regione, di rilevare, all’atto della scadenza e della rescissione della convenzione, in tu tto e in parte, l’arredamento e l’attrezzatura;

    e) la clausola della risoluzione di d iritto senza l’osservanza di alcuna particolare formalità, in caso di inadempienza degli obblighi di cui alle lettere b) e c).

    (E’ approvato)

    Esso diventa articolo 3.Do lettura dell’articolo 3 della proposta di

    legge:

    Art. 3.

    Per il raggiungimento delle finalità di cui alla presente legge, nonché per la sistemazione, ammodernamento e attrezzatura dei due complessi alberghieri castello Ut- veggio ed Hotel des temples è autorizzata la spesa di L. 500.000.000, cui si farà fronte utilizzando gli avanzi di gestione degli esercizi precedenti.

    LO GIUDICE, Chiedo di parlare.

    PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

    LO GIUDICE. L’articolo 3, così come era stato formulato, si riallacciava al testo dello articolo 1 della Commissione, che prevedeva, nel secondo comma, l’acquisto dell’Hótel des

    temples di Agrigento e l’esproprio lei castello Utveggio; quindi, faceva esplicito riferimento a questa disposizione. Poiché l’articolo 1 è stato approvato nella nuova formulazione bisogna conseguentemente modificare l’articolo 3:

    Secondo me, bisognerebbe usare una formula per cui risulti chiaro che i 500milioni di cui a questo articolo sono destinati per l’acquisto 0 per l’esproprio degli immobili di cui al secondo comma dell’articolo 1, nonché per la sistemazione, l ’ammodernamento e l’attrezzatura degli immobili stessi. Ciò, per evitare' che una generica dizione consenta di spendere, anche parzialmente, queste somme per le nuove costruzioni che qui non sono previste. Propongo, pertanto, il seguente emendamento sostitutivo di tale articolo:

    « Art. 3.

    Per il raggiungimento delle finalità di cui al secondo comma dell’articolo 1, nonché per la sistemazione, ammodernamento ed attrezzatura degli immobili ivi previsti, è autorizzata la spesa di lire 500.000.000, cui si farà fronte utilizzando gli avanzi di gestione degli esercizi precedenti. »

    D’ANGELO, Assessore delegato al turismo ed allo spettacolo. Così va bene.

    RECUPERO. Chiedo di parlare.

    PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

    RECUPERO. Onorevole Presidente, mi pare che, malgrado la migliore formulazione concepita dall’onorevole Lo Giudice, vi sia ancora una contraddizione, cioè a dire: noi, nell’articolo 2, lettera b), abbiamo stabilito l’obbligo a carico del concessionario di arredare e attrezzare gli alberghi. Viceversa, facendo un imprecisato riferimento, il carico dell’attrezzatura verrebbe assunto dalla Regione.

    D’ANGELO, Assessore delegato al turismo ed allo spettacolo. No.

    RECUPERO. Come no? Lei mi spiegherà che questi due alberghi sono destinati a scuole alberghiere.

  • Resoconti Parlamentari — 10911 — Assemblea Reg-ionale Siciliana

    Il Legislatura CCCLV SEDUTA 9 F ebbraio 1955

    D’ANGELO, Assessore delegato al turismo ed allo spettacolo. No: «possono» essere destinati a scuole.

    RECUPERO. Ma possono anche essere dati in gestione a privati, ad imprese; ed allora, in questo caso, la Regione attrezzerà questi due alberghi? In base a quel che votiamo, la Regione dovrebbe attrezzarli, e la contraddizione mi pare chiara.

    PRESIDENTE. Onorevole Lo Giudice, lei ha detto, nel suo emendamento, « per il raggiungimento delle finalità di cui al secondo comma dell’articolo 1 ».

    LO GIUDICE. Si capisce, credo che le contraddizioni di cui parla l’onorevole Recupero non esistano per questo motivo: dobbiamo tenere presente che, avendo approvato l’articolo 1 bis, abbiamo previsto che questo patrimonio venga gestito dalla costituenda azienda. E’ chiaro che, se vogliamo farlo gestire direttamente dalla costituenda azienda, noi dobbiamo consegnarglielo completamente attrezzato. Solo nella ipotesi che l ’azienda volesse farlo gestire a privati, e solo in questo caso, valendoci della clausola per cui si fa obbligo ai privati di attrezzarlo, noi non lo attrezzeremmo. Del resto, la formulazione dell’a rticolo 3 non impone l ’obbligo dell’attrezzatura, ma dà solo la facoltà aH’Amministrazione di provvedervi. E ’ chiaro che, se sin dal primo momento questo albergo, ricostruito, ampliato, rammodernato, viene ceduto a privati, in questo caso rAm ministrazione non è obbligata, anzi non deve procedere all’attrezzatura, perchè è obbligato ad attrezzarlo il concessionario che avrà la gestione dell’albergo stesso. P e rtanto, non vedo in che cosa consista questa contraddizione.

    PRESIDENTE. Quale è il parere del Governo?

    D’ANGELO, Assessore delegato al turismo ed allo spettacolo. Vorrei dare all’Assemblea, anche in rapporto all’intervento dell’onorevole Recupero, un ulteriore chiarimento oltre a quello dato dall’onorevole Lo Giudice. Vorrei ricordare che in sostanza, questo disegno di %ge si può distinguere in due parti: una Prima parte, che è racchiusa nel primo cornea dell’articolo 1, in cui si dice: « Il Go

    verno della Regione è autorizzato a procedere alla costituzione di un proprio patrim onio turistico-alberghiero m ediante nuove costruzioni e ad espropriare le aree all’uopo oc- corenti ». E’ una dichiarazione di principio, programmatica, che riguarda un certo indirizzo generale della spesa. Poi abbiamo aggiunto delle norme che riguardano due particolari impianti.

    Successivamente, all’articolo 2 abbiamo previsto il sistema di gestione per quanto r iguarda gli alberghi che andranno a costituire, in genere, il patrimonio alberghiero della Regione siciliana; mentre, all’articolo 3, abbiamo voluto inserire una norma specifica particolare, che riguarda, invece, questi due impianti, per i quali la legge ha una sua particolare specificazione. E abbiamo detto: m entre il patrimonio alberghiero, in genere, della Sicilia sarà costituito, gestito e amm inistrato in una data maniera, per quanto riguarda questi due alberghi, per la loro particolare destinazione, noi stanziamo un fondo da destinare, oltre che alla costruzione e alla sistemazione, anche all’ attrezzatura, all’ arredamento e aU’ammodernamento di detti impianti. Quindi, nessuna contraddizione tra quello che è detto all’articolo 2, che riguarda il principio generale e il sistema generale di gestione del patrimonio alberghiero siciliano. Nulla di contraddittorio perchè l’articolo 3, invece, va a riferirsi semplicemente alla particolare specificazione che abbiamo voluto dare alla legge, attraverso la utilizzazione immediata di questi due complessi alberghieri ai fini particolari.

    Credo che, dopo queste dichiarazioni, l’onorevole Recupero potrà ritenersi soddisfatto e ritirare le perplessità avanzate in sede di intervento.

    PRESIDENTE. Se non si fanno altre osservazioni, pongo ai voti l’emendamento sostitutivo dell’articolo 3 presentato dall’onorevole Lo Giudice.

    (E’ approvato)

    Esso diventa articolo 4.Do lettura dell’articolo 4 del disegno di

    legge:Art. 4.

    La presente legge sarà pubblicata nellaGazzetta Ufficiale della Regione siciliana

    Resoconti, f. 1195 (700)

  • Resoconti Parlamentari — 10912 — Assemblea Regionale Sitili aria

    II L egislatura CCCLV SEDUTA 9 F ebbraio 1955

    ed entrerà in vigore lo stesso giorno dellasua pubblicazione.

    E’ fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come leggedella Regione.

    Non sorgendo osservazioni lo pongo ai voti.

    (E’ approvato)

    Esso diventa articolo 5.

    Votazione per scrutinio segreto.

    PRESIDENTE. Si proceda alla votazione per scrutinio segreto del disegno di legge testé discusso nel suo complesso.

    Chiarisco il significato del voto: pallina bianca nell’urna bianca, favorevole al disegno di legge; pallina nera nell’u m a bianca, contrario.

    Prego il deputato segretario di fare l’appello.

    LO MAGRO, segretario, fa l’appello.

    Prendono parte alla votazione: Alessi - An- toci - Ausiello - Battaglia - Beneventano - Bianco - Bonfìglio Agatino - Bruscia - Cefalù- Celi - Cimino - Cipolla - Colaj anni - Colosi- Crescimanno - Cuffaro - D ’Agata - D’Angelo - D’Antoni - Di Leo - Di M artino - Di Napoli - Fasino - Franchina - Germana Antonino - Guttadauro - Guzzardi - La Loggia - Lo Giudice - Lo Magro - Macaiuso - Majorana Claudio - Mare Gina - Mazzullo - Montav an o - Napoli - Nicastro - Ovazza - Petrot-

    ta - P ivetti - Pizzo - Purpura - Ramirez - Re. cupero - Restivo - Romano Fedele - Romano Giuseppe - Russo Giuseppe - Russo Michele- Salamone - Sammarco - Santagati Antonino- Santagati Orazio - Seminara - Taormina - Tocco Verduci Paola - Zizzo.

    PRESIDENTE. Dichiaro chiusa la votazione. Prego i deputati segretari di procedere alla numerazione dei voti.

    (I deputati segretari numerano i voti)

    Risultato della votazione.

    PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione per scrutinio segreto:

    Presenti e v o t a n t i : ........................ 57Voti f a v o r e v o l i : ..............................38Voti c o n t r a r i : ...................................19

    (L ’Assemblea approva)

    La seduta è rinviata a domani, 10 febbraio, alle ore 17 in seduta pubblica, per il seguito dell’ordine del giorno, ed alle ore 20 in Comitato segreto.

    La seduta è tolta alle ore 20,40.

    DALLA DIREZIONE DEI RESOCONTI Il D irettore

    Dott. Giovanni Morello

    A rti Grafiche A. RENNA - Palerm o