cartografia e mapmaking - lintar.disco.unimib.itc... · cartografia e mapmaking • mappe e...
TRANSCRIPT
Cartografia e Mapmaking
• Mappe e Rappresentazione Cartografica: per una
breve storia
• Note tecniche sulla rappresentazione cartografica
oggi
La mappa non è il territorio
La distinzione fra modello e realta’ è stata sottolienata da Alfred Korzybski (1879-1950) nel suo libro ‘Science and Sanity’ (1933)
Il concetto sembra lapalissiano. Chi confonderebbe, per esempio una cartina dell’Italia con il suo territorio reale? Nessuno.Korzybski ha osservato, invece,che le persone spesso confondono cio’ che pensano in maniera soggettiva con la realta’.
Secondo Korzybsky:
“Fin dall’infanzia veniamo programmati a seguire un a mappa di comportamenti che danno forma alla nostra personalità e alle nostr e idee sulla vita e sugli altri. Ciascun individuo funziona a partire da una certa m appa del mondo, da come vede la realtà e dalle esperienze passate. Ognuno le gge la realta’ col suo filtro.Le nostre rappresentazioni mentali, le nostre descr izioni, non sono la realtà, e la mappa non è il territorio”
Islamic City
Allawi, Ibrahim. 1988. Some Evolutionary and Cosmological Aspects to Early Islamic Town Planning. In Theories and Principles of Design in the Architecture of Islamic Societies . Margaret Bentley Sevcenko (ed). Cambridge, Massachusetts:
Aga Khan Program for Islamic Architecture.
Le saracinescheNon c’è nulla di misterioso in questo: tutti gli esseri umani si formano
inizialmente nella cultura, la lingua, i valori e gli abiti mentali del mondo specifico nel quale sono nati, e tutti tendiamo a ‘vedere’ il mondo e ad analizzarlo attraverso le proprie specifiche lenti ideologiche . Il problema nasce quando le nostre personali ideologie ‘calano le saracinesche’, intrappolandoci nella convinzione che il nostro modo di vedere il mondo è quello vero, cioè giusto, morale.
Peter Gould, ‘Il mondo nelle tue mani’, ed. Franco Angeli, 1988, Milano, pag. 302.
Islamic Map of the World
Unlike conventional maps of today, the North is placed at the bottom of this map with the West to the right. The circular earth is shown surrounded by unknown seas depicted by coloured rings. The Indian Ocean with the Red Sea is on the left (East), whilst the Mediterranean is on the right (West). Below is a black square indicating Rome and a circle for Constantinople. The Nile flows into the Mediterranean from the South, turns a right angle to the East and then heads to the large blue circle indicating its source in Africa.
c.18th century.
Una spiegazione sulla sua origine della parola “Mappa” si rifarebbe, secondo
alcuni a una parola greca che significa “scolpisco”
Rappresentare le risorse del territorio
Pietra di Jebel Amud
Complesso di rilievi situato nella Giordania meridionale. La superficie del masso (cm 280 x 170), incisa con l'antica tecnica
della martellina, è ricoperta da una fitta rete di coppelle, collegate da una complicata rete di canalini. Gli studiosi fanno
risalire le incisioni al periodo neolitico e, da confronti con le carte topografiche, avvalorano l'ipotesi che si tratti di una
mappa, eseguita da persone competenti, che ben conoscevano il territorio rappresentato. Le coppelle raffigurano i luoghi
abitati e i canalini i percorsi.
Per una breve storia di queste
“ipotesi”
15000 anni fa: Mezin (Ucraina)
un antichissimo graffito
con incise diverse
immagini che
rappresenterebbero
un accampamento e il
fiume che scorre nei
pressi.
Fiume
Capanne
Alberi
Catal-Hyük , Anatolia – 6500 a.C.
un graffite raffigurava le
posizioni di strade e case del
villaggio assieme a particolari
del paesaggio circostante,
come il vicino vulcano. Il
graffite fu scoperto nel 1963
nei pressi dell'attuale
Ankara, in Turchia.
Il graffite babilonese
Uruk, risalente al 600 a.C. circa, mostra Babilonia e l’area circostante in forma stilizzata, con Babilonia rappresentata attraverso un rettangolo ed il fiume
Eufrate con una linea verticale. La regione raffigurata era poi circondata d’acqua, il che indica quale fosse
l’immagine religiosa del mondo nella quale credevano i Babilonesi.
Tavoletta di Nippur: “effetto scala”
The tablet marks the principal temple of Enlil in its enclosure on the right edge, along with store-houses, a park and another enclosure, the river Euphrates, a canal to one side of the city, and another canal running through the center. A wall surrounds the city, pierced by seven gates which, like all the other features, have their names written beside them. As on some of the house plans, measurements are given for several of the structures, apparently in units of twelve cubits[about six meters]. Scrutiny of the map beside modern surveys of Nippur has led to the claim that it was drawn to scale. How much of the terrain around Nippur has been included cannot be known because of damage to the tablet, nor is there any statement of the plan's purpose, although repair of the city's defenses is suggested. As such, this tablet represents possibly the earliest known town plan drawn to scale.
Le carte geografiche
La costruzione di una carta geografica è un fatto complesso che implica, o meglio, mette in relazione fattori tecnico-scientifici, culturali, economici e politici. Nella lettura di una carta geografica, strumento apparentemente oggettivo di rappresentazione della realtà geofisica, e non solo geofisica, del globo terrestre o di parte di esso, si devono tener presenti i criteri e le tecniche di rappresentazione con cui la carta è stata costruita; infatti, a seconda delle tecniche scelte, vengono fornite immagini di insieme molto diverse, e quindi informazioni e relazioni diverse della realtàrappresentata.
Nel 250 a.C. circa Eratostene di Cirene (276 ca. -194 ca. a.C.) misurò la circonferenza della Terra ed un arco di meridiano. Diede un ulteriore importante contributo alla cartografia facendo uso di un reticolato per determinare la posizione dei luoghi della Terra
La nascita della “Cartografia”
Il calcolo di Eratostene
La misura del raggio terrestre è certamente il risultato più famoso di Eratostene. Il metodo che adottò per misurare la lunghezza del meridiano terrestre ebbe come riferimento due città: Alessandria e Siene, l’odierna Assuan. Partendo dall’ipotesi che fossero sullo stesso meridiano (in realtà sono separate da 3°di longitudine) e che i raggi solari fossero paralleli tra loro, misurò dapprima la distanza tra le due città. Scegliendo il mezzogiorno del solstizio d’estate come momento di osservazione, mentre a Siene il sole era allo zenit e i raggi risultavano verticali, ad Alessandria misurò un certo angolo α rispetto alla verticale. Tale valore corrisponde all’angolo posto ipoteticamente al centro della Terra tra le rette che congiungono quest'ultimo alle due città. Il suo valore era di 1/50 di giro (ancora i gradi sessagesimali non erano stati ufficialmente introdotti) che equivaleva a 250.000 stadi egizi, quindi 39.400 Km contro i 40.000 reali.
La Teoria di Tolomeo ca. 100- ca. 175
Il titolo greco originale di quest'opera era "Mathematikè Syntaxis" ("Trattato matematico"). Il nome Almagesto viene dall'arabo ed èdovuto alla circostanza che, come per larga parte della scienza e della filosofia greca classica, la sua diffusione iniziale in Europa èavvenuta soprattutto attraverso manoscritti arabi che furono tradotti in latino da Gerardo da Cremona nel XII secolo.
Cartografia “funzionale”
La Tabula Peutingeriana fu rinvenuta nel 1507 da Konrad Celtes, bibliotecario dell’imperatore Massimiliano I, il luogo del ritrovamento resta tutt'ora ignoto, mentre la sua denominazione corrente la si deve al secondo proprietario, Konrad Peutinger, cancelliere di Augsburg.
Non è del tutto corretto chiamare questo gruppo di mappe „mappe arabe“, perchè in esso sono contenute opere di Persiani, Siriani e persone di altra nazionalità, ma siccome tutti i cartografi di questo gruppo scrivevano in Arabo, il complesso è stato chiamato con il termine di Cartografia Islamica. Può essere suddiviso in tre fasi.
•La prima fase, che fu influenzata da Tolomeo ed altri autori greci• La fase intermedia, di cartografia puramente islamica• La fase Arabo-Normanna
La mappa di Hereford questa ha l’est in alto, con Gerusalemme al centro, e fu usata per abbellire l’altare, nella cattedrale di Hereford. L’autore svela il suo nome in un’iscrizione in francese normanno: “Che tutti gli uomini che posseggono, leggono o vedono queste storie preghino Gesù per la salvezza di Richard di Haldingham and Lafford, che la concepì e la produsse, possa egli gioire in Cielo”. La mappa non è sovrapposta alla figura di Cristo Crocifisso, ma alla sommità vi è un dipinto del Giudizio Universale, con Gesù in trono.
Chinese Map of 1418
(ristampa del 1700)
Zheng He, an admiral in the
Ming dynasty's imperial navy.
Zheng is known to have sailed as far as Africa between 1405 and 1433. (See National Geographic
magazine feature: "China's Great
Armada.")
Una tappa importante fu segnata dalla proiezione cilindrica di Mercatore, utilizzata nel 1569 per la realizzazione di un atlante in 18 fogli, in cui meridiani e paralleli sono rappresentati da rette perpendicolari e le lossodromie compaiono come linee rette sulla mappa.
La sistematizzazione mercatoriana è di fondamentale importanza per la cartografia moderna, dal punto di vista storico, in quanto ha raccolto e ordinato le nozioni geografiche dell'antichità, e dal punto di vista metodologico, perché ha trasformato la composizione delle carte in una vera e propria scienza, basata su calcoli matematici e non più su procedimenti empirici.
Nel '700, in seguito alle maggiori conoscenze sulla forma e dimensione della terra,all'invenzione del sestante, all’uso di cronometri molto precisi, ed all'invenzione delteodolite applicato alla triangolazione (1787), nasce la geodesia e quindi lacartografia geodetica, cioè basata sulla conoscenza esatta della posizione di alcunipunti. In questo secolo si proposero nuove proiezioni anche a cura di matematicicome Lagrange e Lambert.In Francia si distingue l'opera di una famiglia di geografi di origine italiana, Cassini,che dal 1747 al 1784 si occuparono di lavori astronomici-geodetici e dellaelaborazione di una carta topografica omogenea del territorio francese utilizzandouna proiezione cilindrica trasversa nota appunto con il nome di proiezione Cassini.
Nell'800Si riavviano rilievi sistematici dei territori e si producono carte più aggiornate e attendibili in varie scale si razionalizzano i segni convenzionali si introducono nuove proiezioni, basate generalmente sull'ellissoide di Bessel (1841). Nel '900 la migliore conoscenza del geoide conduce nel 1909 all'adozione dell'ellissoide di Hayford, denominato ellissoide internazionale (Unione Geodetica Internazionale)
Le origini della Cartografia ModernaInizia la costruzione di carte topografiche attraverso fotografie [b-orto] (fotogrammetria),
Nasce la stereofotogrammetria, possibile attraverso lo stereoautografo, di cui fuinventore l'austriaco Orel (1909), in grado di effettuare la restituzione cartografica di fotografie in coppie stereoscopiche effettuate in quota. Negli ultimi decenni si èimposta la proiezione cilindrica isogona, o di mercatore trasversa, nota con la sigla U.T.M
Oggi…
• Produzione di carte a partire da foto satellitari, scattate ad altezze che superano i 900 km, metodo noto come telerilevamento o remote sensing.
Brevi note “tecniche” sulla
rappresentazione cartografica
Corso: GIS e Modelli per l’Ambiente: A.Sole. www.di fa.unibas.it/utenti/sole /doc/Elementi %20di%20cartografia .pdf
La Scala
Corso: GIS e Modelli per l’Ambiente: A.Sole. www.di fa.unibas.it/utenti/sole /doc/Elementi %20di%20cartografia .pdf
La Scala
Corso: GIS e Modelli per l’Ambiente: A.Sole. www.di fa.unibas.it/utenti/sole /doc/Elementi %20di%20cartografia .pdf
La Funzione
Corso: GIS e Modelli per l’Ambiente: A.Sole. www.di fa.unibas.it/utenti/sole /doc/Elementi %20di%20cartografia .pdf
Corso: GIS e Modelli per l’Ambiente: A.Sole. www.di fa.unibas.it/utenti/sole /doc/Elementi %20di%20cartografia .pdf
Il linguaggio
Il linguaggio
Corso: GIS e Modelli per l’Ambiente: A.Sole. www.di fa.unibas.it/utenti/sole /doc/Elementi %20di%20cartografia .pdf
Sistemi informativi Geografici
Una sostanziale innovazione nell’ambito della cartografia è stata introdotta verso la fine degli anno ’70 proprio dall’uso dei GIS