Manager & Sport I master (e i consigli ) per diventare specialisti nel gestire eventi , competizioni e club

Carriere in campoDue corsi da Rcs Sport e Sda Bocconi e un master a Ca'Foscari . Perché il mondo di giochi , gare e tornei offresempre maggiori occasioni per sviluppare il business

Gestire eventi, sponsorizzazioni ediritti media da un lato e club,

federazioni, impianti dall'altro. Sono ledue macroaree attorno a cui ruota losport business, che secondo alcune stimevale il 3% del pil italiano e ha semprepiù bisogno di competenze specialistichee manageriali.Anche e, soprattutto, con la crisi,arrivata fin qui con un calo del 31%nelle sponsorizzazioni negli sport divertice nel periodo 2008-2011. «Oggibisogna essere sempre più preparatinell'organizzare eventi, e nel creare tuttele sinergie possibili per renderliappetibili verso i molteplici investitori:sponsor, televisioni, istituzioni epubblico», spiega Matteo Pastore,condirettore della Sport Business

Academy di Rcs Sport e Sda Bocconi,responsabile diritti media e relazioniesterne di Rcs Sport. La società delgruppo editoriale ha il Giro d'Italiacome fiore all'occhiello, caso di studionel programma executive Sportmarketing, sponsorship and eventmanagement dell'academy milanese.

L'obiettivo dei due corsi (l'altro è inSport management) è proprio quello difornire ai manager del settorecompetenze e strumenti analitici per unagestione del business in chiave moderna.Anche attraverso casi di successo che,raccontati dagli stessi protagonisti, inqueste prime tre edizioni hanno offertospunti e idee a oltre 160 tra manager di

società sportive e imprese collegate allosport e ad ex atleti. Alfredo

Mastropasqua , per esempio, direttoremarketing della Federazionemotociclistica italiana (Fini), hafrequentato i tre moduli di sportmarketing a fini di aggiornamento ma,alla fine, l'esperienza si è dimostrataessere molto di più. «La lettura deibilanci e l'analisi verticale di alcunetematiche e della gestione delle risorseumane mi hanno dato una visione piùampia e completa dell'intero processo»,racconta il manager. «Ma la chiavevincente è potersi confrontare condocenti e colleghi di sport diversi estudiare da vicino casi di successo.Questa modalità permette una rapidasintesi su come migliorare le propriestrategie.» Anche Lorenzo Erroi,product manager cervice di Skoda Italia,riconosce di aver potenziato le sinergiedi branding dopo aver frequentato il

Dove e quandoSport business academyRcs Sj .. Sda R , - . ,...30 settembre 201.;,dicembre 2013Due programmi executiveSport management: competenzeper creare valore nello sport(tre moduli di una settimana l'uno)

Strategie per il business dello sportUniversità Ca' Foscari - Verde Sport23 settembre 2013

Master universitario di 1 ° livello(sei mesi full time, più stage)Iscrizioni entro 15 luglio

Sport marketing, sponsorshipand event management(tre moduli di una settimana l'uno)

«Chi frequenta i nostriprogrammi executive vivela formazione comeun momento di miglioramento»

corso: «Per la prima volta, quest'anno,abbiamo abbinato il rally al Giro,riunendo in un solo evento due pubblicidiversi». Così, a maggio, la Skoda FabiaSuper 2000 del Team Skoda ItaliaMotorsport, guidata da Umberto

Scandola , ha fatto da apripista allacronoscalata Mori-Polca del Girod'Italia, di cui Skoda è auto ufficiale dasette anni con una flotta di supporto.«Chi frequenta i nostri programmiexecutive vive la formazione come unmomento di miglioramento personale edi confronto e ha la giusta mentalità perinnovare. Non ci sono settori dello sportpiù ricettivi di altri, ci sono persone checredono nella formazione», commentaDino Ruta , condirettoredell'academy, professoredi leadership emanagement sportivo inSda Bocconi. La SportBusiness Academyfornisce anche strumentieconomico-gestionali adirigenti o aspiranti talidi federazioni, consorzi eassociazioni sportive. Eaiuta gli atleti, giunti afine carriera, a passaredal campo di gioco aquello della dirigenza.

Nel primo caso Alessandra Marzari,medico, presidente del consorzio VeroVolley, con i corsi in Bocconi haacquisito un metodo di gestioneorganizzativa e amministrativa: «Siamopassati da un modo empirico di gestireatleti e dirigenti a un metodo chiaro econdiviso da tutti». Da settembre ilconsorzio (sette società di volley tra cuila Vero Volley Monza di serie A2maschile e la Saugella Team Monza diserie B 1 femminile, più il settoregiovanile) gestisce anche il Palalper diMonza e ha appena lanciato una radioweb per diffondere la cultura dellapallavolo. Per una atleta professionistacome Mara Santangelo , invece, giuntaa fine carriera, frequentare il percorso insport management ha significato entrare

nel Consiglio del Coni e dellaFederazione italiana tennis (Fit) conmaggiore consapevolezza e strumentigestionali adeguati. «Sono grata a

Bosch, di cui sono testimonial, peravermi suggerito di frequentare questoprogramma. Formazione e network mihanno aiutato molto nell'elezione aconsigliera», commenta la tennista che,dopo il corso, ha scritto anche il libro Telo prometto (Piemme, 196 pagine, 15euro).

Oltre alla crescita di competenze,l'investimento in tempo e denaro èripagato dal potere del network che sicrea. Questo accade anche al masteruniversitario di primo livello in Strategieper il business dello sportdell'Università Ca' Foscari e Verde

Gestire eventi e dirigenti,sponsorizzazioni e logistica:per un manager dello sportle attività possono essere molte.A fianco, fine del master in strategie

Sport, braccio operativo di Benettonnello sport. «Non credo sarei maiarrivato alla Lega Serie B senzafrequentare il master alla Ghirada, ilcentro sportivo di Benetton a Treviso,perché mi ha permesso di conoscere ildirettore Paolo Bedin , uno dei docenti.Il quale, poi, mi ha chiamato a lavorarecon sé», racconta Federico Smanio,responsabile marketing della Lega cheorganizza il campionato di calcio diSerie B. Dove prima aveva giocato daprofessionista per 11 anni, dopo unalaurea a Bologna. «Sono tornato suibanchi di scuola a 37 anni per mettereinsieme gli studi economici el'esperienza sportiva, attraverso unmaster che mi desse strumenti ecompetenze specialistiche», prosegueSmanio.

Quando è arrivato alla Lega, nel2010,questa era appena nata. «A far ladifferenza sono state le lezioni dimarketing, di quello sportivo e distrategia, ma anche il lavoro disquadra», rileva il manager. L' 8 i % deglioltre 260 diplomati al master veneto ha

trovato un inserimento stabile nelmondo del lavoro, di cui il 65% nelmondo dello sport. Un quarto nel bacinodelle aziende produttrici di articolisportivi, il 24% nella macchinadell'organizzazione di eventi, il 18% inassociazioni sportive e leghe, il 12% neimedia, l' l1% nella consulenza e servizi.«Aziende di articoli sportivi e società dieventi sono ancora i principali bacini diassorbimento dei partecipanti al master,ma noi puntiamo su un aumento dirichiesta dal mondo delle federazioni edei club, che hanno un gran bisogno dicompetenze manageriali, a partire dallagestione dell'impiantistica», auspica

Giorgio Buzzavo , ad Verde Sport delgruppo Benetton. Il master prevedeanche un tour a Toronto, in Canada,dove ha sede la Maple Leafs Sport &Entertainment, un esempio eccellente digestione integrata tra stadi, società edeventi. Intanto un giovane laureato inScienze giuridiche, economiche emanageriali dello sport a Teramo,appassionato di diritti media, si èguadagnato la carriera all'estero grazieal master di Ca' Foscari-Verde Sport,passando per lo stage in Rai Trade, doveè rimasto due anni. Quindil'autocandidatura alla Dorna Sports diBarcellona che, dopo un anno dicorteggiamento, l'ha assunto.

«Mi ha premiato il non aver accettato lostage in un 'azienda che non si occupavadi quello che avrei voluto fare io. Horischiato, ma poi è arrivato l'offerta inRai Trade, che è stata una grandescuola», racconta Giuseppe Sampino,sales executive di Dorna Sports, aziendache gestisce i diritti commerciali delMotoGp. «Il valore aggiunto delmaster», prosegue il giovane manager,«sono state le testimonianze di alcuniprofessionisti del settore, che hannocambiato la mia visione del business,aprendomi a nuovi scenari e facendomicapire che non mi sarei mai dovutoaccontentare». E così è stato, dallaSicilia alla Spagna, via Roma e Treviso.

Gaia Fiertler