carcinoma del colon epidemiologia neoplasia tipica dei paesi ad elevato tenore socio-economico e il...

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CARCINOMA DEL COLON CARCINOMA DEL COLON EPIDEMIOLOGIA EPIDEMIOLOGIA Neoplasia tipica dei Neoplasia tipica dei paesi ad elevato tenore paesi ad elevato tenore socio-economico socio-economico E’ il secondo tumore per E’ il secondo tumore per incidenza e mortalità incidenza e mortalità 20.000 nuovi casi l’anno 20.000 nuovi casi l’anno in Italia e 10.000 in Italia e 10.000 decessi decessi Età più colpita 60-65 Età più colpita 60-65 anni anni

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CARCINOMA DEL COLON CARCINOMA DEL COLON

EPIDEMIOLOGIAEPIDEMIOLOGIA

Neoplasia tipica dei paesi ad Neoplasia tipica dei paesi ad elevato tenore socio-economicoelevato tenore socio-economico

E’ il secondo tumore per incidenza E’ il secondo tumore per incidenza e mortalitàe mortalità

20.000 nuovi casi l’anno in Italia e 20.000 nuovi casi l’anno in Italia e 10.000 decessi 10.000 decessi

Età più colpita 60-65 anniEtà più colpita 60-65 anni

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CARCINOMA DEL COLONCARCINOMA DEL COLON

EZIOLOGIA E FATTORI DI RISCHIOEZIOLOGIA E FATTORI DI RISCHIO Dieta ricca di grassi animali e povera di fibre Dieta ricca di grassi animali e povera di fibre vegetalivegetali Familiarità: 20%Familiarità: 20% Sindromi familiari a trasmissione autosomica: Sindromi familiari a trasmissione autosomica: Poliposi Familiare; S. di Gardner; S. Turcot; S. di Poliposi Familiare; S. di Gardner; S. Turcot; S. di Peutz-Jeghers; S. di LynchPeutz-Jeghers; S. di Lynch Malattie infiammatorie croniche dell’intestinoMalattie infiammatorie croniche dell’intestino Polipi iperplastici, adenomatosi o villosi.Polipi iperplastici, adenomatosi o villosi.

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CARCINOMA DEL COLONCARCINOMA DEL COLON

DIAGNOSIDIAGNOSI Esplorazione rettaleEsplorazione rettale Rettocolonscopia con esecuzione dell’esame biopticoRettocolonscopia con esecuzione dell’esame bioptico Esame radiologico a doppio contrasto del colonEsame radiologico a doppio contrasto del colon Ecografia transrettaleEcografia transrettale Ecografia epaticaEcografia epatica TC Addome e RM AddomeTC Addome e RM Addome Markers tumorali: CEA, CA19-9Markers tumorali: CEA, CA19-9

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CARCINOMA DEL COLONCARCINOMA DEL COLON

DIAGNOSIDIAGNOSI Esplorazione rettale + rettoscopiaEsplorazione rettale + rettoscopia: informazioni : informazioni sulla sede (distanza dal margine anale, pareti sulla sede (distanza dal margine anale, pareti rettali coinvolte), sull’aspetto macroscopico rettali coinvolte), sull’aspetto macroscopico (esofitico o ulcerativo), sulle dimensioni e la (esofitico o ulcerativo), sulle dimensioni e la mobilità della lesione, sulla presenza o meno di mobilità della lesione, sulla presenza o meno di linfopatie perirettalilinfopatie perirettali Dosaggio sierico del CEA:Dosaggio sierico del CEA: il valore preoperatorio il valore preoperatorio è un fattore prognostico indipendente; durante il è un fattore prognostico indipendente; durante il follow-up i dosaggi seriali possono essere utili per follow-up i dosaggi seriali possono essere utili per identificare progressione di malattia in pazienti identificare progressione di malattia in pazienti asintomaticiasintomatici

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CARCINOMA DEL COLONCARCINOMA DEL COLON

SINTOMATOLOGIA CLINICA PER SEDE DI SINTOMATOLOGIA CLINICA PER SEDE DI INSORGENZAINSORGENZA

Cieco e Colon ascendenteCieco e Colon ascendente: emorragia, anemia : emorragia, anemia sideropenica, affaticamento, dolore in fossa iliaca sideropenica, affaticamento, dolore in fossa iliaca destra.destra. Colon Trasverso e discendenteColon Trasverso e discendente: emorragia, dolori : emorragia, dolori addominali e subocclusioniaddominali e subocclusioni Sigma e RettoSigma e Retto: emorragia, tenesmo, : emorragia, tenesmo, restringimento del calibro delle feci, subocclusione.restringimento del calibro delle feci, subocclusione.

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CARCINOMA DEL COLONCARCINOMA DEL COLON

ANATOMIA PATOLOGICA ANATOMIA PATOLOGICA

Macroscopicamente:

polipoidi, nodulari, ulcerati, scirrosi, colloidi

Microscopicamente:

adenocarcinoma, adenocarcinoma mucinoso, carcinoma scirroso

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CARCINOMA DEL COLONCARCINOMA DEL COLON

CLASSIFICAZIONE IN STADICLASSIFICAZIONE IN STADI

DUKESDUKES (1932): (1932):

Stadio AStadio A= tumore limitato alla parete colica= tumore limitato alla parete colica

Stadio BStadio B= tumore che invade i tessuti perirettali, = tumore che invade i tessuti perirettali, ma non i linfonodi regionalima non i linfonodi regionali

Stadio CStadio C= metastasi ai linfonodi regionali= metastasi ai linfonodi regionali

Stadio DStadio D= metastasi a distanza= metastasi a distanza

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CARCINOMA DEL COLONCARCINOMA DEL COLON

CLASSIFICAZIONE TNMCLASSIFICAZIONE TNM

T- tumore primitivoT- tumore primitivo

T1: tumore che invade la sottomucosaT1: tumore che invade la sottomucosa

T2: tumore che invade la muscolare propriaT2: tumore che invade la muscolare propria

T3: tumore che attraversa la muscolare propria e T3: tumore che attraversa la muscolare propria e invade la sottosierosa o i tessuti pericolici o perirettaliinvade la sottosierosa o i tessuti pericolici o perirettali

T4: tumore che oltrepassa il peritoneo viscerale e invade T4: tumore che oltrepassa il peritoneo viscerale e invade altri organi o strutturealtri organi o strutture

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CARCINOMA DEL COLONCARCINOMA DEL COLON

N- linfonodi locoregionaliN- linfonodi locoregionali

N1: metastasi in 1-3 linfonodi pericolici o N1: metastasi in 1-3 linfonodi pericolici o perirettaliperirettali

N2: metastasi in 4 o + linfonodi pericolici o N2: metastasi in 4 o + linfonodi pericolici o perirettaliperirettali

N3: metastasi linfonodali a distanzaN3: metastasi linfonodali a distanza

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Conversione dei sistemi di stagingConversione dei sistemi di staging

DUKES TNM

A T1 N0T2 N0

B T3 N0T4 N0

C Qualsiasi T N+

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CARCINOMA DEL COLONCARCINOMA DEL COLON

La PROGNOSI dipende in generale La PROGNOSI dipende in generale dall’operabilita’ e quindi dallo stadiodall’operabilita’ e quindi dallo stadio

Alcune varietà istologiche sono considerate Alcune varietà istologiche sono considerate fattori prognostici negativi: adenocarcinoma fattori prognostici negativi: adenocarcinoma mucinoso, carcinoma a cellule con castone e mucinoso, carcinoma a cellule con castone e carcinoma scirrosocarcinoma scirroso

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CARCINOMA DEL RETTOCARCINOMA DEL RETTO

STORIA NATURALESTORIA NATURALE DIFFUSIONE LOCALEDIFFUSIONE LOCALE: prevalentemente in senso radiale verso il grasso perirettale.

DIFFUSIONE LINFATICADIFFUSIONE LINFATICA: 1) linfonodi del grasso perirettale linfonodi lungo i vasi emorroidari superiori e i mesenterici inferiori linfonodi lomboaortici;

2) linfonodi lungo i vasi emorroidari medi linfonodi iliaci interni;

3) linfonodi lungo i vasi emorroidari inferiori linfonodi inguinali

DIFFUSIONE EMATICADIFFUSIONE EMATICA: fegato e polmone

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CARCINOMA DEL RETTOCARCINOMA DEL RETTO

PROGNOSIPROGNOSI Tumore limitato alla mucosa intestinaleTumore limitato alla mucosa intestinale: : guarigione nell’85% dei casi trattati con sola guarigione nell’85% dei casi trattati con sola chirurgiachirurgia Tumore non limitato alla mucosa intestinaleTumore non limitato alla mucosa intestinale: : sopravvivenza variabile a seconda dello stadio e dei sopravvivenza variabile a seconda dello stadio e dei fattori prognostici (0-50 % a 5 anni) fattori prognostici (0-50 % a 5 anni)

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CARCINOMA DEL RETTOCARCINOMA DEL RETTO

PROGNOSIPROGNOSI Interessamento linfonodaleInteressamento linfonodale: la compromissione : la compromissione di più di tre linfonodi aumenta la probabilità di di più di tre linfonodi aumenta la probabilità di sviluppare metastasi a distanza.sviluppare metastasi a distanza. GradingGrading: G1 (ben differenziato); G2 : G1 (ben differenziato); G2 (moderatamente differenziato); G3 (scarsamente (moderatamente differenziato); G3 (scarsamente differenziato); criteri per la definizione non differenziato); criteri per la definizione non codificati in maniera univoca; il significato codificati in maniera univoca; il significato prognostico resta comunque non rilevante poiché prognostico resta comunque non rilevante poiché l’80% delle neoplasie è classificato come G2l’80% delle neoplasie è classificato come G2

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CARCINOMA DEL RETTOCARCINOMA DEL RETTO

TERAPIA CHIRURGICATERAPIA CHIRURGICA Resezione anteriore:Resezione anteriore: per le lesioni fino al terzo per le lesioni fino al terzo superiore del rettosuperiore del retto; resezione del retto formando ; resezione del retto formando un’anastomosi termino-terminale con il tratto un’anastomosi termino-terminale con il tratto rettale a monte (conservazione della via naturale rettale a monte (conservazione della via naturale per l’evacuazione).per l’evacuazione). Amputazione addomino-perineale (intervento diAmputazione addomino-perineale (intervento di Miles):Miles): per le lesioni del terzo distale del retto; per le lesioni del terzo distale del retto; asportazione completa del retto con apertura di un asportazione completa del retto con apertura di un neostoma definitivo sulla parete addominale.neostoma definitivo sulla parete addominale.

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CARCINOMA DEL RETTOCARCINOMA DEL RETTO

TERAPIA CHIRURGICATERAPIA CHIRURGICA Resezione secondo Hartmann:Resezione secondo Hartmann: in caso di diagnosi in caso di diagnosi al momento della laparotomia di metastasi al momento della laparotomia di metastasi epatiche; viene lasciato in sede il moncone del retto epatiche; viene lasciato in sede il moncone del retto distale alla neoplasia, confezionando l’ano distale alla neoplasia, confezionando l’ano definitivo sulla parete addominaledefinitivo sulla parete addominale ..

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CARCINOMA DEL RETTOCARCINOMA DEL RETTO

TERAPIE NEOADIUVANTI E/O TERAPIE NEOADIUVANTI E/O ADIUVANTIADIUVANTI

RADIOTERAPIA PRE O POSTOPERATORIARADIOTERAPIA PRE O POSTOPERATORIA

+/-+/-

CHEMIOTERAPIACHEMIOTERAPIA

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CARCINOMA DEL RETTOCARCINOMA DEL RETTO

STRATEGIE TERAPEUTICHE STRATEGIE TERAPEUTICHE PER STADIO DI MALATTIA PER STADIO DI MALATTIA

STADIO A-B1STADIO A-B1

Trattamento chirurgico di elezione Trattamento chirurgico di elezione più follow-uppiù follow-up

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CARCINOMA DEL RETTOCARCINOMA DEL RETTO

STRATEGIE TERAPEUTICHE PER STRATEGIE TERAPEUTICHE PER STADIO DI MALATTIA STADIO DI MALATTIA

STADIO B2-CSTADIO B2-C

Dai recenti studi si evidenzia il ruolo Dai recenti studi si evidenzia il ruolo fondamentale del trattamento fondamentale del trattamento

radio-chemioterapico preoperatorioradio-chemioterapico preoperatorio

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TRATTAMENTO DEL CARCINOMA DEL RETTO TRATTAMENTO DEL CARCINOMA DEL RETTO STUDI RANDOMIZZATI DI RT PREOPERATORIA VS LA SOLA CHIRURGIA:STUDI RANDOMIZZATI DI RT PREOPERATORIA VS LA SOLA CHIRURGIA:

CONTROLLO LOCALECONTROLLO LOCALE

AUTOREAUTORE TRATTAMENTO PtsTRATTAMENTO Pts DOSE/FRAZ.DOSE/FRAZ. % REC.LOC.% REC.LOC. Stadio Stadio

STOCKHOLMSTOCKHOLM (‘90) (‘90) SURGSURG 425425 23%23%

Dukes A/CDukes A/C PREOP RTPREOP RT 424424 25Gy (5Gy/5)25Gy (5Gy/5) 11%11% p<.01p<.01

SWEDISHSWEDISH (‘97) (‘97) SURGSURG 557557 27%27%

Dukes A/CDukes A/C PREOP RTPREOP RT 553553 25Gy (5Gy/5)25Gy (5Gy/5) 11%11% p<.01p<.01

EORTCEORTC (‘88) (‘88) SURGSURG 175175 19%19%

>> T2 T2 PREOP RTPREOP RT 166166 34.5Gy (2.3Gy/5)34.5Gy (2.3Gy/5) 4%4% p<.003p<.003

DAHLDAHL (‘90) (‘90) SURGSURG 145145 21%21%

Dukes A/CDukes A/C PREOP RTPREOP RT 155155 31.5Gy (1.75Gy/5)31.5Gy (1.75Gy/5) 14%14% nsns

MRCMRC(‘96)(‘96) SURGSURG 140140 47%47%

AdvancedAdvanced PREOP RTPREOP RT 139139 40Gy (2Gy/5)40Gy (2Gy/5) 36%36% nsns

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RADIOTERAPIA PREOPERATORIARADIOTERAPIA PREOPERATORIA

E’ INDICATA NELLE FORME DEL RETTO LOCALMENTE AVANZATE CON L’OBIETTIVO DI RIDURRE LA MASSA NEOPLASTICA CON MIGLIORE POSSIBILITA’ DI EXERESI CHIRURGICA; VANTAGGI: IL RISCHIO DEL DANNO ALL’INTESTINO TENUE E’ TRASCURABILE;SVANTAGGI: MINORE ATTENDIBILITA’ SULLA SELEZIONE DEI PAZIENTI DA TRATTARE;

RIDUZIONE STATISTICAMENTE SIGNIFICATIVA DELLE RECIDIVE LOCALI DA NEOPLASIA DEL RETTO

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CARCINOMA DEL RETTOCARCINOMA DEL RETTO

STRATEGIE TERAPEUTICHE PER STRATEGIE TERAPEUTICHE PER STADIO DI MALATTIA STADIO DI MALATTIA

STADIO B2-C1 SOTTOPOSTI A STADIO B2-C1 SOTTOPOSTI A CHIRURGIACHIRURGIA

Se non è stata effettuata una terapia Se non è stata effettuata una terapia neoadiuvante, è necessario una neoadiuvante, è necessario una trattamento trattamento

radio-chemioterapico postoperatorioradio-chemioterapico postoperatorio

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TRATTAMENTO DEL CARCINOMA DEL RETTOTRATTAMENTO DEL CARCINOMA DEL RETTOSTUDI RANDOMIZZATI DI RT POSTOPERATORIA(+/- CH) VS SOLA STUDI RANDOMIZZATI DI RT POSTOPERATORIA(+/- CH) VS SOLA

CHIRURGIA: CONTROLLO LOCALE - ICHIRURGIA: CONTROLLO LOCALE - I

AUTOREAUTORE TRATTAMENTOTRATTAMENTO Pts Pts DOSE/FRAZ.DOSE/FRAZ. % REC.LOC% REC.LOC Stadio Stadio

BALSLEVBALSLEV (‘85) (‘85) A - SURGA - SURG 250250 7.2%7.2%

DukesB/CDukesB/C B - POSTOP RTB - POSTOP RT 204204 50Gy (2Gy/5)50Gy (2Gy/5) 9.8%9.8%

FISHERFISHER (‘87)(‘87) A - SURGA - SURG 184184 24%24%

DukesB/C DukesB/C B - POSTOP RTB - POSTOP RT 184184 45Gy (1.8Gy/5)45Gy (1.8Gy/5) 16%16% p< .06p< .06

CC - - POSTOP CHTPOSTOP CHT 187187 5Fu,VCR,CCNU5Fu,VCR,CCNU 21%21%

THOMAS &THOMAS & A - SURGA - SURG 5858 16%16%

LINDBLADLINDBLAD (‘88) (‘88) B - POSTOP RTB - POSTOP RT 5050 40/48Gy (2Gy/5) 40/48Gy (2Gy/5) 21%21%

DukesB/CDukesB/C C - POSTOP RT+CH C - POSTOP RT+CH 4646 44Gy (2Gy/5)44Gy (2Gy/5) 19%19%

D - POSTOP CHD - POSTOP CH 4848 5Fu, CCNU5Fu, CCNU 18%18%

TREURNIETTREURNIET (‘91) (‘91) A - SURGA - SURG 8484 14%14%

DukesB/C DukesB/C B - POSTOP RTB - POSTOP RT 8888 50Gy (2Gy/5)50Gy (2Gy/5) 7%7%

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TRATTAMENTO DEL CARCINOMA DEL RETTO TRATTAMENTO DEL CARCINOMA DEL RETTO STUDI RANDOMIZZATI DI RTPOSTOPERATORIA (+/- CH) vs SOLA STUDI RANDOMIZZATI DI RTPOSTOPERATORIA (+/- CH) vs SOLA

CHIRURGIA: CONTROLLO LCALE - IICHIRURGIA: CONTROLLO LCALE - II

AUTOREAUTORE TRATTAMENTOTRATTAMENTO Pts Pts DOSE/FRAZ.DOSE/FRAZ. % REC.LOC.% REC.LOC.

KROOKKROOK (‘91) (‘91) A - POSTOP RTA - POSTOP RT 100100 45Gy (1.8Gy/5) 45Gy (1.8Gy/5) 25%25%

B - POSTOP RT+CHB - POSTOP RT+CH 104104 45Gy (1.8Gy/5)45Gy (1.8Gy/5) 13.5%13.5% pp=.03=.03

BENTZEN &BENTZEN & A - SURGA - SURG 111111 38%38%

BALSLEVBALSLEV (‘92) (‘92) B - POSTOP RTB - POSTOP RT 107107 50Gy (2Gy/5)50Gy (2Gy/5) 45%45%

DukesB/CDukesB/C

EORTC (‘96)EORTC (‘96) A - SURGA - SURG 5858 49%49%

DukesB/C DukesB/C B - POSTOP RTB - POSTOP RT 5050 46Gy (2Gy/5) 46Gy (2Gy/5) 35%35%

MRC MRC (‘96) (‘96) A - SURGA - SURG 235235 34%34%

DukesB/C DukesB/C B - POSTOP RTB - POSTOP RT 234234 40Gy (2Gy/5)40Gy (2Gy/5) 20%20% p=.001p=.001

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RADIOTERAPIA POSTOPERATORIARADIOTERAPIA POSTOPERATORIA

E’ INDICATA NELLE FORME DEL RETTO OPERATO CON INFILTRAZIONE DEL GRASSO PERIRETTALE O CON LINFONODI POSITIVI; VANTAGGI: CORRETTA SELEZIONE DEI PAZIENTI A RISCHIO BASATA SULL’ESAME ANATOMOPATOLOGICO; SVANTAGGI: MAGGIORE PROBABILITA’ DI EFFETTI COLLATERALI LEGATI ALL’INTESTINO TENUE;

NON VI E’ UNA RIDUZIONE STATISTICAMENTE SIGNIFICATIVA DELLE RECIDIVE LOCALI DA NEOPLASIA DEL RETTO

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CARCINOMA DEL RETTOCARCINOMA DEL RETTO

SCHEMI DI TERAPIA ATTUALMENTE SCHEMI DI TERAPIA ATTUALMENTE IMPIEGATIIMPIEGATI

Radioterapia preoperatoria + Chemioterapia:Radioterapia preoperatoria + Chemioterapia:

45 Gy (fraz. 180x5)in 5 settimane e 45 Gy (fraz. 180x5)in 5 settimane e

5-FU (375 mg/mq/die) e.v. + Ac. Folico (10 5-FU (375 mg/mq/die) e.v. + Ac. Folico (10 mg/mq/die) e.v. Per la I e V settimana di terapia mg/mq/die) e.v. Per la I e V settimana di terapia o o

5-FU (200 mg/mq) i.c. per tutta la durata del 5-FU (200 mg/mq) i.c. per tutta la durata del trattamentotrattamento

Radioterapia postoperatoria + Chemioterapia:Radioterapia postoperatoria + Chemioterapia:

45-55 Gy (fraz. 200x5) in 4-6 settimane + 45-55 Gy (fraz. 200x5) in 4-6 settimane + chemioterapia.chemioterapia.

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CARCINOMA DEL RETTOCARCINOMA DEL RETTO

STRATEGIE TERAPEUTICHE STRATEGIE TERAPEUTICHE PER STADIO DI MALATTIA PER STADIO DI MALATTIA

STADIO DSTADIO D

Prevalente la terapia sistemica con Prevalente la terapia sistemica con i farmaci chemioterapici più i farmaci chemioterapici più comunemente impiegati.comunemente impiegati.

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CARCINOMA DEL RETTOCARCINOMA DEL RETTOSEQUELE DOPO TRATTAMENTO RADIANTESEQUELE DOPO TRATTAMENTO RADIANTE

Intestino tenueIntestino tenue: : diarrea con conseguente malassorbimento; diarrea con conseguente malassorbimento; stenosi multiple di anse irradiate con possibili stenosi multiple di anse irradiate con possibili perforazioni in peritoneo;perforazioni in peritoneo;proctite emorragica. proctite emorragica.

Apparato urinarioApparato urinario: : idrouretronefrosi secondaria a fibrosi idrouretronefrosi secondaria a fibrosi retroperitoneale; retroperitoneale; cistiti; cistiti; ritenzione urinaria.ritenzione urinaria.

Apparato genitaleApparato genitale: : eiaculazione retrogada.eiaculazione retrogada.

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CARCINOMA DEL RETTO:CARCINOMA DEL RETTO:QUALE MIGLIORE TERAPIA ADIUVANTE?QUALE MIGLIORE TERAPIA ADIUVANTE?

Dai precedenti studi è evidente che la Radioterapia Dai precedenti studi è evidente che la Radioterapia Preoperatoria risulta il trattamento di scelta in entrambi i Preoperatoria risulta il trattamento di scelta in entrambi i casi:casi:A – A – CARCINOMA DEL RETTO OPERABILE CARCINOMA DEL RETTO OPERABILE

((NON NON FISSO):FISSO):

e’ utile per sterilizzare le e’ utile per sterilizzare le micrometastasi micrometastasi fuori fuori dal letto dal letto chirurgicochirurgicoB – B – CARCINOMA DEL RETTO FISSO CARCINOMA DEL RETTO FISSO

((NON NON RESECABILE)RESECABILE)

e’ in grado di convertire una lesione non e’ in grado di convertire una lesione non operabile in operabile in operabile (downstaging)operabile (downstaging)

LA FINALITA’ PIU’ IMPORTANTE E’ DIMOSTRATA NELLA LA FINALITA’ PIU’ IMPORTANTE E’ DIMOSTRATA NELLA RIDUZIONE DELLE RECIDIVE LOCALI ED IN UN MIGLIOR RIDUZIONE DELLE RECIDIVE LOCALI ED IN UN MIGLIOR

IMPATTO SULLA SOPRAVVIVENZAIMPATTO SULLA SOPRAVVIVENZA

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CARCINOMA DELL’ANO CARCINOMA DELL’ANO CANALE ANALECANALE ANALE

EPIDEMIOLOGIAEPIDEMIOLOGIA3-4% di tutti i cancri del grosso 3-4% di tutti i cancri del grosso intestinointestino

0.6 nuovi casi per 100.000 abitanti 0.6 nuovi casi per 100.000 abitanti l’annol’anno

Prevalente nel sesso femminile per Prevalente nel sesso femminile per le forme del canale anale; le forme del canale anale; nell’uomo più frequenti forme del nell’uomo più frequenti forme del margine analemargine anale

Età media alla diagnosi: 60 anniEtà media alla diagnosi: 60 anni

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CARCINOMA DELL’ANO CARCINOMA DELL’ANO CANALE ANALECANALE ANALE

DIAGNOSIDIAGNOSI

Esame obiettivo: ispezione, Esame obiettivo: ispezione, palpazione (compresi i linfonodi palpazione (compresi i linfonodi inguinali) ed esplorazione rettaleinguinali) ed esplorazione rettale

Rettoanoscopia con esecuzione Rettoanoscopia con esecuzione dell’esame biopticodell’esame bioptico

Ecografia transrettaleEcografia transrettale

TC AddomeTC Addome

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CARCINOMA DELL’ANO CARCINOMA DELL’ANO CANALE ANALECANALE ANALE

SINTOMATOLOGIA CLINICASINTOMATOLOGIA CLINICA

Dolore, bruciore anche nelle fasi Dolore, bruciore anche nelle fasi iniziali (il canale anale ha iniziali (il canale anale ha un’innervazione sensitiva assai un’innervazione sensitiva assai sviluppata);sviluppata);

Sanguinamento, spesso Sanguinamento, spesso indipendente dalla defecazione;indipendente dalla defecazione;

Incontinenza.Incontinenza.

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CARCINOMA DELL’ANO CARCINOMA DELL’ANO CANALE ANALECANALE ANALE

ANATOMIA PATOLOGICA ANATOMIA PATOLOGICA

Carcinoma spinocellulareCarcinoma spinocellulare:più frequente; può originare dal canale anale anatomico e dalla regione perianale

Carcinoma cloacogenicoCarcinoma cloacogenico:secondo più frequente; origina dalla zona di transizione

Carcinoma muco-epidermoideCarcinoma muco-epidermoide:origina dalle ghiandole del canale anale o dalla zona di transizione

AdenocarcinomaAdenocarcinoma:raro; spesso è l’estensione al canale anale di neoplasie dell’ampolla rettale

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CARCINOMA DELL’ANO CARCINOMA DELL’ANO CANALE ANALECANALE ANALE

CLASSIFICAZIONE CLASSIFICAZIONE

TNMTNM

T1= tumore di max 2 cmT1= tumore di max 2 cm

T2= tumore di max 2-5 cmT2= tumore di max 2-5 cm

T3= tumore > di 5 cmT3= tumore > di 5 cm

T4= qualunque T che invade gli organi T4= qualunque T che invade gli organi adiacentiadiacenti

N1= adenopatie perirettaliN1= adenopatie perirettali

N2= adenopatie inguinali o ipogastriche N2= adenopatie inguinali o ipogastriche monolateralimonolaterali

N3= adenopatie bilateraliN3= adenopatie bilaterali

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CARCINOMA DELL’ANO CARCINOMA DELL’ANO CANALE ANALECANALE ANALE

STORIA NATURALESTORIA NATURALE DIFFUSIONE LOCALE: superiormente al retto, inferiormente alla cute perianale, posteriormente alla vagina o prostata fino al coccige e sacro.

DIFFUSIONE LINFATICA:

1) per via esopelvica, ai linfonodi inguinali (30-40%);

2) per via ascendente, ai linfonodi rettosigmoidei ed aortici (47%);

3) per vie laterali, ai linfonodi otturatori ed ipogastrici (23%)

DIFFUSIONE EMATICA: fegato e polmone (rara)

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CARCINOMA DELL’ANO CARCINOMA DELL’ANO CANALE ANALECANALE ANALE

EZIOLOGIA E FATTORI DI EZIOLOGIA E FATTORI DI RISCHIORISCHIO

Più frequente negli omosessuali HIV Più frequente negli omosessuali HIV positivipositivi

Malattie predisponenti: condilomi Malattie predisponenti: condilomi acuminati (HPV 16 positivi), papillomi, acuminati (HPV 16 positivi), papillomi, fistole anali, prolasso rettale, fistole anali, prolasso rettale, leucoplachia.leucoplachia.

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CARCINOMA DELL’ANO CARCINOMA DELL’ANO CANALE ANALECANALE ANALE

PROGNOSIPROGNOSI

Per lesioni inferiori a 4 cm, la Per lesioni inferiori a 4 cm, la sopravvivenza globale a 5 anni è sopravvivenza globale a 5 anni è fra l’80-90%fra l’80-90%

Per lesioni superiori a 4 cm, la Per lesioni superiori a 4 cm, la sopravvivenza a 5 anni scende al sopravvivenza a 5 anni scende al 50% 50%

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CARCINOMA DELL’ANO CARCINOMA DELL’ANO CANALE ANALECANALE ANALE

TERAPIA CHIRURGICATERAPIA CHIRURGICA

Fino agli anni ‘70, il trattamento Fino agli anni ‘70, il trattamento standard era rappresentato dalla standard era rappresentato dalla chirurgia radicale con intervento chirurgia radicale con intervento demolitivo addomino-perineale demolitivo addomino-perineale (tipo Miles) .(tipo Miles) .

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CARCINOMA DELL’ANO CARCINOMA DELL’ANO CANALE ANALECANALE ANALE

TERAPIE ADIUVANTITERAPIE ADIUVANTI

RADIOTERAPIA RADIOTERAPIA ++

CHEMIOTERAPIACHEMIOTERAPIA

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CARCINOMA DELL’ANO CARCINOMA DELL’ANO CANALE ANALECANALE ANALE

Studi controllati di terapia adiuvante Stadio >T2

STUDIO N° PAZ TERAPIA Rispostaclinica (%)

EORTC22861

106 RT vsRT + CHT

60%80%

RTOG(87.04)-ECOG(1289)

325 RT+CHT (5-FU)vsRT+CHT(5-FU+MITO)

62%

78%

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CARCINOMA DELL’ANO CARCINOMA DELL’ANO CANALE ANALECANALE ANALE

Dai precedenti studi si evidenzia che il Dai precedenti studi si evidenzia che il trattamento radio-chemioterapico può trattamento radio-chemioterapico può essere considerato come lo standard di essere considerato come lo standard di trattamento per le lesioni maggiori di 4 trattamento per le lesioni maggiori di 4 cm.cm.

Tali linee guida possono essere estese Tali linee guida possono essere estese anche al trattamento di lesioni inferiori anche al trattamento di lesioni inferiori a 4 cm , qualora l’alternativa fosse solo a 4 cm , qualora l’alternativa fosse solo la resezione addomino-perineale.la resezione addomino-perineale.

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CARCINOMA DELL’ANO CARCINOMA DELL’ANO CANALE ANALECANALE ANALE

SCHEMI DI TERAPIA SCHEMI DI TERAPIA ATTUALMENTE IMPIEGATI SULLA ATTUALMENTE IMPIEGATI SULLA BASE DELLO STUDIO EORTC BASE DELLO STUDIO EORTC (22953)(22953)Radioterapia - Chemioterapia:Radioterapia - Chemioterapia:

Mitomicina (10 mg/mq giorni 1) e Mitomicina (10 mg/mq giorni 1) e

5-FU (200 mg/mq in i.c. giorni 1-26) associati 5-FU (200 mg/mq in i.c. giorni 1-26) associati a radioterapia: 36 Gy in 20 frazioni (1,8 a radioterapia: 36 Gy in 20 frazioni (1,8 Gy/frazione/5 sedute settimanali)Gy/frazione/5 sedute settimanali)

intervallo di due settimaneintervallo di due settimane

Mitomicina (10 mg/mq giorni 1) e Mitomicina (10 mg/mq giorni 1) e

5-FU (200 mg/mq in i.c. giorni 1-17) associati a 5-FU (200 mg/mq in i.c. giorni 1-17) associati a radioterapia: 23.4 Gy in 13 frazioniradioterapia: 23.4 Gy in 13 frazioni

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CARCINOMA DELL’ANO CARCINOMA DELL’ANO CANALE ANALECANALE ANALE

SEQUELE DOPO SEQUELE DOPO TRATTAMENTO RADIANTETRATTAMENTO RADIANTE

Infiammzione dell’ano e della cute Infiammzione dell’ano e della cute del perianale.del perianale.

Possibile formazione di lesioni Possibile formazione di lesioni distrofiche con sclerosi anali che distrofiche con sclerosi anali che possono portare alla formazione di possono portare alla formazione di fistolefistole

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CARCINOMA DELL’ANO CARCINOMA DELL’ANO CANALE ANALECANALE ANALE

CURIETERAPIA CURIETERAPIA INTERSTIZIALEINTERSTIZIALE

E’ indicata per neoplasie di volume E’ indicata per neoplasie di volume limitato e localizzate al contorno limitato e localizzate al contorno anale, perchè di più facile anale, perchè di più facile accessibilità.accessibilità.

Notevoli sono però i fastidi locali Notevoli sono però i fastidi locali (teleangectasie, atrofia cutanea, (teleangectasie, atrofia cutanea, talvolta necrosi per il passaggio di talvolta necrosi per il passaggio di feci).feci).