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CARATTERISTICHE GENERALI DEI DSA
I Disturbi Specifici dell’Apprendimento si inseriscono all’interno di un
quadro di sviluppo cognitivo tipico possono essere riconducibili a origini
neurobiologiche riguardanti l’acquisizione delle abilità scolastiche .
PRESENTANO :
� QI nella norma
� Diversa espressività del disturbo nelle differenti età evolutive dell’abilità
specifica; (Scuola dell’Infanzia; Primaria; Secondaria di Primo grado)
� Non ci sono difficoltà nel ragionamento, né nella comprensione orale delle
spiegazioni, né nella comprensione del testo.
Iolanda Gaeta
COMPRENDIAMO I TERMINIDISTURBO SPECIFICO IN ETÀ EVOLUTIVA
I Disturbi Specifici dell’Apprendimento sono difficoltà specifiche in
alcune abilità scolastiche in particolare nella lettura e nella scrittura.
SPECIFICI : che sono circoscritti solo ad alcuni processi indispensabili
all’apprendimento: cioè quelli che normalmente vengono chiamati all’apprendimento: cioè quelli che normalmente vengono chiamati
automatismi (decodifica, associazione fonema–grafema, …)
EVOLUTIVI: che si manifestano in età evolutiva e il deficit riguarda lo
sviluppo di abilità mai acquisite e non perse a causa di eventi traumatici (si
parla quindi di Dislessia Evolutiva, …)
Iolanda Gaeta
ISTITUTO COMPRENSIVO DI ANDEZENO
Perché parliamo di Disturbi Specifici d’Apprendimento?
La legge 170/2010 rappresenta un punto di svoltapoiché apre un diverso canale di cura educativapoiché apre un diverso canale di cura educativaconcretizzando i principi di personalizzazione deipercorsi di studio enunciati nella legge 53/2003nella prospettiva della “presa in carico”dell’alunno con BES da parte di ciascun docentecurricolare e di tutto il team di docenti coinvolto.
Iolanda Gaeta
QUALI DIFFICOLTÀ � Difficoltà nell'associazione grafema-fonema e/o fonema grafema;
� Mancata automatizzazione del processo di lettura con conseguente difficoltà nella comprensione del testo.
� Incapacità a produrre le lettere in stampato maiuscolo in modo riconoscibile
� Facilità affaticabilità
� Difficoltà ad imparare alcune informazioni in sequenza come le lettere dell'alfabeto, i giorni della settimana, i mesi dell'anno.
� Errori di tipo FONOLOGICO ovvero : scambi di lettere, omissioni –aggiunte, Errori di tipo FONOLOGICO ovvero : scambi di lettere, omissioni –aggiunte, inversione di lettere (es. 21 - 12) e la sostituzione di lettere (m/n; v/f; b/d).
� Errori di tipo ORTOGRAFICO-GRAFEMICO : errori di regole, doppie,
attaccature-staccature di parole.
� Confusione nei rapporti spaziali e temporali (destra/sinistra; ieri/domani; mesi e giorni;lettura dell'orologio)
� Copiatura dalla lavagna
� Disorganizzazione nelle attività, (sia a casa che a scuola)
� Difficoltà a prendere nota delle istruzioni impartite oralmente.
Iolanda Gaeta
PRIMA S’INTERVIENE MEGLIO E’…PER COMPENSARE CON SUCCESSO
Possiamo riscontrare tre tipologie di DSA:
� DSA riconosciuto e diagnosticato
precocemente
� DSA riconosciuto e diagnosticato recentemente
� DSA né riconosciuto, né diagnosticato.
Iolanda Gaeta
COSA PUÒ SUCCEDERE?La situazione psicologica dei bambini e ragazzi con disturbi specifici di apprendimento è particolarmente delicata e complessa (Samuel T. Orton)
La complessità nasce innanzitutto dalla mancanza di La complessità nasce innanzitutto dalla mancanza di “consapevolezza”; molti di questi allievi non hanno una diagnosi per questo l’equivoco sulla pigrizia, svogliatezza e mancanza di impegno e di attenzione si perpetuano nel tempo con i loro effetti negativi.
Iolanda Gaeta
COSA PUÒ SUCCEDERE?Le frustrazioni conseguenti alle difficoltà di apprendimento possono aumentare il rischio
psicopatologico di disturbi emotivi e psicologici:
� Ridurre il livello di autostima nell’alunno -> Immagine di sé negativa
� Ansia (casa-scuola)
� Rabbia ( autodiretta/ eterodiretta); disturbi del comportamento;
Instabilità psicomotoria (iperattività)� Instabilità psicomotoria (iperattività)
� Depressione
Il bambino/ ragazzo inizia a demotivarsi e a disinvestire energie in ambito scolastico.
Si percepisce inadeguato, soprattutto a scuola, e inizia a crearsi una visione di sé negativa.
Sperimenta nuovi insuccessi che confermeranno il suo senso di inadeguatezza
Iolanda Gaeta
ALCUNI PROBLEMI FAMIGLIARICome ogni altra condizione di difficoltà, la dislessia ha un notevole
impatto sulla famiglia del bambino…
AD ESEMPIO
� la rivalità tra fratelli -> i figli non –dislessici possono essere gelosi del fratello
dislessico perché riceve più attenzioni di lui.
� Condizione che si trasmette nelle generazioni famigliari
La dislessia è una condizione che può essere già presente in famiglia, può quindi
succedere che uno dei due genitori abbia vissuto problemi scolastici simili al figlio
-> negare l’esistenza del problema v/s riviverlo
Attraverso il figlio il genitore può rivivere le stesse frustrazioni personali scatenando emozioni potenti e terribili che possono interferire con le abilità parentali e il ruolo genitoriale dell’adulto.
Iolanda Gaeta
ATTRAVERSO…
Il rafforzamento…
Dell’autostima (riguarda la persona) e della motivazione-> stili d’insegnamento ( incoraggiare, comprendere i sentimenti e le
emozioni e insegnare/imparare ad esprimerle)
-> Del senso di autoefficacia ( riguarda l’abilità -> trovare un ambito in cui avere successo; sport, discipline artistiche, attività pratiche; in cui avere successo; sport, discipline artistiche, attività pratiche; premiare lo sforzo e non il risultato; porre obiettivi realistici)
-> Creazione di un buon clima in classe Attraverso -> lo stile d’insegnamento
-> Modificare lo “stile attributivo” (Kelly,1967) (interrompere la spirale dell’insuccesso, diagnosi precoce)
Iolanda Gaeta
PROMUOVERE IL SUCCESSO SCOLASTICO ATTRAVERSO…LO STILE D’INSEGNAMENTO E
LA CREAZIONE DI UN BUON CLIMA DI CLASSE
Il Clima di classe deve essere di tipo “inclusivo”
� Cooperative learning v/s apprendimento competitivoche attiva interdipendenza positiva -> Il cooperative learning è
un metodo d'insegnamento-apprendimento che applica particolari tecniche di cooperazione all'interno della classe, particolari tecniche di cooperazione all'interno della classe,
dirette a piccoli gruppi di alunni (Mario Comoglio)� tutoring reciproco
� utilizzo di mappe, schemi, attività sul pc� interrogazioni programmate
Per tutti gli allievi senza distinzioni.
Iolanda Gaeta
"Buona parte dei testi di psicologia sociale parlano diffusamente dei conflitti istigati dalla competizione tra singoli o tra gruppi di persone, e della
soluzione e/o riduzione dei conflitti tramite l'uso di tecniche cooperative".Sherman (1991)
La cooperazione produce…
� Un miglioramento delle relazioni interpersonali tra gli studenti, indipendentemente dalle differenze dovute alle capacità e alle caratteristiche di ciascuno;
� Favorisce il pensiero creativo, perché facilita la comunicazione e la condivisione di molte idee;condivisione di molte idee;
� Permette il successo di tutti gli studenti del gruppo, in modo tale che ciascuno si senta competente
� Insegnare agli studenti a risolvere i conflitti è una delle componenti primarie della formazione in cooperative learning (Slavin, 1991).
Roger T. Johnson e David W. Johnson
Creativity and Collaborative Learning: A Practical Guide to Empowering Students and Teacher
Iolanda Gaeta
CREARE UN BUON CLIMA IN CLASSE ATTRAVERSO…LA SENSIBILIZZAZIONE
IMPORTANTE!Parlare di dislessia in classe
( dopo aver chiesto il permesso all’allievo e ai genitori)
Spiegare cosa sia la DISLESSIA specificandoagli allievi perché quel compagno a volte usiagli allievi perché quel compagno a volte usistrumenti “diversi” o “alternativi” rispetto ailoro.
E’ solo attraverso la conoscenza che si eliminano i pregiudizi.
Iolanda Gaeta
PROMUOVERE IL SUCCESSO SCOLASTICO ATTRAVERSO…
LA DIAGNOSI PRECOCE“…una individuazione precoce dei DSA, con l’obbligo da parte della scuola di segnalare alla famiglia il
sospetto di disturbo di apprendimento, per un invio ai servizi sanitari e/o a strutture accreditate che si
occuperanno della redazione della diagnosi. “
� Stesura del PDP
Didattica individualizzata e personalizzata
INDIVIDUALIZZARE: porre obiettivi comuni per tutti i componenti del gruppo-classe,
adattando altresì le metodologie in funzione delle caratteristiche individuali degli alunni,
con l’obiettivo di assicurare a tutti il conseguimento delle competenze fondamentali del
curricolo.
Misure educative e didattiche di supporto (art.5)
ECCO PERCHÉ IMPORTANTE LA DIAGNOSI
Perché aiuta a conoscere le caratteristiche del disturbo e a convincersi che c’è sempre un modo per superarlo.
Perché aiuta il bambino/ragazzo a:
� raggiungere la consapevolezza delle proprie difficoltà, ma soprattutto della propria intelligenza e delle proprie abilità (memoria visiva, creatività, ecc.);
� capire che, grazie a queste e attraverso l’uso di semplici strategie, può riuscire nel suo “compito”suo “compito”
� scegliere il percorso scolastico che desidera senza ripiegare su indirizzi scolastici che richiedono prestazioni inferiori alle proprie possibilità.
Perché aiuta i genitori e gli insegnanti a:
� riconoscere e valorizzare i punti di forza dell’allievo;
� individuare la modalità di apprendimento propria dell’allievo;
� saper tracciare un confine chiaro tra ciò che dipende o non dipende dall’impegno del bambino/ragazzo.
Perché dà diritto ad utilizzare strumenti compensativi o misure dispensative a scuola.
QUANDO E COME FARE LA DIAGNOSI
La diagnosi di dislessia può essere fatta a partire dalla
fine della seconda classe della scuola primaria, mentre
quella di discalculia dalla fine della terza classe:
ciò consente di evitare falsi positivi correlati a un
semplice ritardo di apprendimento.
Iolanda Gaeta
LA DIAGNOSI (ART.3 L. 170/2011)“LA DIAGNOSI DI DSA E’ EFFETTUATA NELL’AMBITO DEI TRATTAMENTI SPECIALISTICI GIÀ ASSICURATI DAL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE A
LEGISLAZIONE VIGENTE ED È COMUNICATA DALLA FAMIGLIA ALLA SCUOLA DI APPARTENENZA DELLO STUDENTE”.
“[…] LA MEDESIMA DIAGNOSI SIA EFFETTUATA DA SPECIALISTI O STRUTTURE ACCREDITATE”.
� Il professionista deve comunicare la diagnosi in maniera chiara e precisa specificando � Il professionista deve comunicare la diagnosi in maniera chiara e precisa specificando anche gli aspetti psicologici secondari (demotivazione, bassa autostima) e redigere un referto scritto.
� Indicare la possibilità dell'utilizzo di strumenti compensativi e dispensativi- comunicare con la scuola per creare una rete di condivisione di obiettivi - programmare dei controlli
Iolanda Gaeta
ALCUNI ELEMENTI IMPORTANTI DOPO AVER OTTENUTO LA DIAGNOSI
La scuola deve compilare il PDP
� All’inizio di ogni anno scolastico, entro i primi due mesi per gli studenti già segnalati
Su richiesta della famiglia dopo la consegna alla scuola della � Su richiesta della famiglia dopo la consegna alla scuola della diagnosi specialistica
(entro 3 mesi)
Cos'è il PDP ?
Iolanda Gaeta
IL PDP
La scuola, la famiglia, l’allievo
Il PDP deve avvalersi della partecipazione diretta della famiglia e
dell’allievo, ovviamente in rapporto all’età del discente, per
consentirgli di sviluppare piena consapevolezza delle proprie
peculiari modalità di “funzionamento”, per renderlo parte attiva
nel processo di apprendimento, per dargli la percezione di
possedere la capacità di poter raggiungere un obiettivo ed essere in
grado di svolgere un compito.
Iolanda Gaeta
COSA FARE CONCRETAMENTE?
(SCUOLA E FAMIGLIA)
Utilizzo di strumenti compensativi e in misura
minore i dispensativi. minore i dispensativi.
Iolanda Gaeta
GLI STRUMENTI COMPENSATIVI
Il primo strumento compensativo è
“imparare a imparare”; acquisire cioè un adeguato metodo di studio e la capacità di acquisire cioè un adeguato metodo di studio e la capacità di
organizzarsi per portare a termine i propri compiti.
Cornoldi, Tressoldi e altri, Il primo strumento compensativo per un alunno con dislessia: un efficiente metodo di studio, in
«Dislessia», pag. 77-87, gennaio 2010.
GLI STRUMENTI COMPENSATIVI
«L’obiettivo di tali misure e strumenti è
quello di mettere l’alunno con DSA sullo
stesso piano dei suoi compagni, senzastesso piano dei suoi compagni, senza
violare l’imparzialità.»
(G. Stella (introd. a c. di), La dislessia e i disturbi specifici di apprendimento, teoria e
prassi in una prospettiva inclusiva in «Annali della pubblica istruzione 2», Le Monnier,
Firenze febbraio 2011, pp. 3-18.
ALCUNI STRUMENTI COMPENSATIVI
(RIF. LEGISLATIVO PROT. N° 4099/A/4 DEL 5/10/2004, UFFICIO IV MIUR)
� - Mappe concettuali Il ricorso a schemi e colori � - Tabella dei mesi� - Tabella dell’alfabeto e dei vari caratteri� - Vocabolario� - Tabella delle misure� - Tabella delle formule geometriche� - Tavola pitagorica� - Linea dei numeri (20, 100, 1000...)� - Calcolatrice� - Registratore� - Computer con programmi di video-scrittura
Iolanda Gaeta
ESEMPI DI STRUMENTI COMPENSATIVI:LO SCHEMA
Dal testo “Dislessia : strumenti compensativi” / Marilena Meloni ... [et al.] ; presentazione di Giacomo Stella ; a cura della Associazione italiana dislessia
Dal testo “Dislessia : strumenti compensativi” / Marilena Meloni ... [et al.] ; presentazione di Giacomo Stella ; a cura della Associazione italiana dislessia
Dal testo “Dislessia : strumenti compensativi” / Marilena Meloni ... [et al.] ; presentazione di Giacomo Stella ; a cura della Associazione italiana dislessia
Dal testo “Dislessia : strumenti compensativi” / Marilena Meloni ... [et al.] ; presentazione di Giacomo Stella ; a cura della Associazione italiana dislessia
GLI STRUMENTI INFORMATICI
� - Software di lettura (sintesi vocale: trasforma in audio il testo digitale)
� - Mappe concettuali o mentali su pc� - Registratore mp3 ( per la lezione e per se stessi)� - Libri parlati (presenti anche su internet letti da un
attore/professore)� Libri digitali (forniti dalle case editrici in associazione
con il libro adottato per la classe)� - Editor di testi con correttore grammaticale
(es: Open Office) � Il traduttore automatico ( per le lingue straniere)� - Correttore ortografico vocale
Iolanda Gaeta
ATTENZIONE! A OGNUNO I SUOI…
Tuttavia le tecnologie e gli strumenti se utilizzati in maniera inconsapevole
e non programmata possono essere controproducenti: possono essere
causa di calo di motivazione e autostima, eccessiva differenziazione dal
resto della classe, risultati scolastici comunque scadenti, ecc...
Tali strumenti non devono sostituire completamente il lavoro degli studenti
con difficoltà scolastiche ma devono essere utilizzati consapevolmente e
in modo personalizzato al fine di dare strategie utili e compensare
difficoltà, ma anche evidenziare i punti di forza e le abilità del ragazzo.
Iolanda Gaeta
MISURE DISPENSATIVE(RIF. LEGISLATIVO PROT. N° 4099/A/4 DEL 5/10/2004, UFFICIO IV MIUR)
� dispensa dalla lettura ad alta voce;� leggere all’alunno le consegne durante le verifiche scritte;� dispensa dall’apprendimento mnemonico delle tabelline;� studio della lingua straniera in forma scritta;
programmazione di tempi più lunghi per le prove scritte;� programmazione di tempi più lunghi per le prove scritte;� riduzione della quantità di compiti a casa;� organizzazione di interrogazioni programmate;� valutazione delle prove scritte con modalità che tengano
conto del contenuto e non della forma
Iolanda Gaeta
DSA E LA LINGUA STRANIERA
Per lo studente DSA lo studio della lingua straniera, in particolare dell’inglese, è uno scoglio enorme in particolare dell’inglese, è uno scoglio enorme
perché
l’inglese non è una lingua trasparente
Iolanda Gaeta
PROGRAMMI UTILI
� Balabolka legge testi di documenti o in finestre di Windows e li riproduce con voce sintetizzata
� Dspeech legge testi di documenti o in finestre di Windows e li riproduce con voce sintetizzata
� CMAP legge testi di documenti o in finestre di Windows e li riproduce con voce sintetizzata
� Freemind è un editor per mappe mentali leggero e veloce.
Open Office� Open Office� http://www.ivana.it/sj/� http://classeacolori.blogspot.it/2012/11/giochi-didattici-
online-classe-prima.html� http://www.risorsedidattiche.net/scuola_primaria/italiano_
giochi_didattici/italiano_giochi_didattici.php
HTTP://WWW.REGIONE.PIEMONTE.IT/NOPROBLEM/SUPPORTO.HTM
È possibile scaricare e consultare materiale relativo a:� atlante storico mondiale interattivo� audiolibri� caratteri ad alta leggibilità per DSA� portali per la didattica delle lingue classiche� programmi per la matematica
sintesi vocale� sintesi vocale� piattaforme di social learning� software compensativi� strumenti per prendere appunti� testi semplificati� video enciclopedie online� materiali scaricabili provenienti da Scuole, Insegnanti, Genitori della Regione
Piemonte
Iolanda Gaeta
PER SAPERNE DI PIÙ POSSO …
NAVIGARE su:
www.dislessiainrete.org
www.aiditalia.org dell’AID
http://www.regione.piemonte.it/noproblem/supporto.htm
A CHI RIVOLGERSI…
� Associazione Italiana Dislessia http://www.aiditalia.org/
� Appuntamenti alla Biblioteca di Chieri � Appuntamenti alla Biblioteca di Chieri [email protected]
� “Sportello DSA” Istituto Comprensivo di Andezeno
http://www.icandezeno.it/