capitolo 2 la teoria normativa della politica economica economica 2015-2016... · copyright © 2011...
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Copyright © 2011 – The McGraw-Hill Companies srl Politica Economica 2/ed – Introduzione ai modelli fondamentali
Roberto Cellini
Capitolo 2
La teoria normativa della
politica economica
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Roberto Cellini
CARETTIRISTICHE DI UN MODELLO
Un modello dà la rappresentazione semplificata della realtà.
Le grandezze rilevanti sono colte da VARIABILI
Le leggi che legano le variabili sono rappresentate da RELAZIONI
Vedremo:
* classificazione delle VARIABILI
* classificazione delle RELAZIONI
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• Ci sono quattro categorie di RELAZIONI: 1. RELAZIONI TECNICHE * funzione di produzione * funzione di utilità 2. RELAZIONI COMPORTAMENTALI * QD=f(P;...)=a-bP (funzione di domanda) * C=A+cY (funzione di consumo Keynesiana) 3. RELAZIONI DI EQUILIBRIO * QD=QS (equilibrio di mercato singolo) * D = Y (equilibrio macroeconomico) 4. RELAZIONI DEFINITORIE * D = C + I + G + X - M (domanda aggregata)
4’. RELAZIONI DEFINITORIE “ISTITUZIONALI” * BS = T- G (bilancio dello stato) * BC = X – M (bilancia commerciale) * BP = X – M + FKE – FKV (bilancia dei
pagamenti)
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All’interno di un modello figurano:
• Parametri: * tecnici * comportamentali
• Variabili: * esogene
* endogene
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• Perché esistono variabili ESOGENE: 1. Fenomeni rilevanti non-economici 2. Variabili pre-determine 3. Esigenza di arrestarsi
La distribuzione esogena/endogena dipende: • dall’obiettivo del modello • dalla lettura del modello Ciò che in una letture positiva (descrittiva) del modello è ESOGENO, pùò diventare ENDOGENO in una lettura prescrittiva del modello e viceversa.
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FORMA DEL MODELLO:
• STRUTTURALE:
le equazioni rappresentano le relazioni di struttura del sistema economico e legano variabili endogene con altre variabili ENDOGENE ed ESOGENE
• RIDOTTA :
compare nell’equazione per ogni variabile endogena e ogni variabile endogena viene espressa soltanto in funzione di variabile esogene.
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• LA FORMA RIDOTTA
E’ LA SOLUZIONE DEL MODELLO
Endogene: y1, y2,…….ym
Esogene: x1, x2,……..xn
Forma strutturale
y1= g1 (y2,y3,……….ym, x1,x2,………xn)
y2=g2 (y1,y3,……….ym, x1,x2,………xn)
Forma ridotta
Y1=f1(x1,x2…….xn )
Y2=f2(x1,x2…..xn) .
.
.
Ym=f(x1,x2…..xn)
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• Formalizzazione del modello
Sia dato un modello in forma strutturale
E’ sempre possibile scriverlo in forma ridotta
V. ENDOGENE: y1, y2,…….ym
V. ESOGENE : x1, x2,……..xn
E’ sempre possibile considerarne l’ approssimazione lineare:
Forma sistemica forma matriciale
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• “m” variabili endogene : y1, y2,…….ym
• “n” variabili esogene: x1, x2,……..xn
FORMA STRUTTURALE:
Y1= g1 (Y2,Y3,………. Ym, x1,x2,………xn)
Y3= g3 (Y1,x1………………………)
FORMA RIDOTTA:
Y1=f1(x1,x2…….xn)
Y2=f2(x1,x2…..xn)
……
Ym=f(x1,x2…..xn)
.
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APPROSSIMAZIONE LINEARE
Y1 = a11 * x1 + a12* x2 + …… + a1n*xn
Y2 = a21 * x1 + a22* x2 + …… + a2n*xn
Y = A * X
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Obiettivi di politica economica:
• Obiettivi fissi (traguardi numerici prefissati per ogni dato obiettivo)
• Obiettivi flessibili (funzione obiettivo da rendere massima o minima)
Strumenti di politica economica Requisiti di di uno strumento: 1. Controllabile dal policy-maker 2. Efficace 3. Sufficientemente “isolato” dall’influsso di
elementi esterni
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Gli obiettivi fissi nel modello di politica economica
• Ciascuna delle m variabili endogene può essere oggetto di un fine di politica economica
• Ipotizzando che su m1 variabili endogene, il policy-maker abbia un fine (m1<=m)
• Y1=Y1*
• Y2 =Y2 *
• .
• Ym1 =Ym1 *
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Quale variabile deve utilizzare come STRUMENTO?
Ora l’incognita diventa il Valore da dare allo Strumento
Si hanno da risolvere “m1” equazioni (ma per ciascuna
variabile obiettivo), e si devono trovare “n1” incognite i valori degli strumenti)
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TRE CASI
1. m1=n1 numero obiettivi = numero strumenti numero equazioni = numero variabili Sistema perfettamente identificato UNA e UNA sola soluzione (una e una sola Ricetta di politica economica)
2. m1<n1 numero obiettivi < numero strumenti numero equazioni < numero variabili Sistema sotto determinato Infinite soluzioni Infinite ricette di politica economica RIDONDANZA DI STRUMENTI
3. m1>n1 numero obiettivi > numero strumenti numero equazioni> numero variabili Sistema non risolvibile Modello di politica economica non controllabile Come uscire da questa impossibilità? Cadere obiettivi (priorità) Nuovi strumenti Si passa ad obiettivi flessibili
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• I tre casi visti possono essere “condensati” nel TEOREMA DI TIMBERGEN
(la regola aurea della politica ecomomica)
Dato un modello di politica economica con
obiettivi fissi, condizione necessaria
affinchè esso sia controllabile è che:
IL NUMERO DI STRUMENTI SIA ALMENO
PARI AL NUMERO DI OBIETTIVI
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ESEMPI DI PROBLEMI CON OBIETTIVI FLESSIBILI
Max SW= f (y2,y3,……….ym) sotto vincolo di struttura y = A * X
Oppure
Min L= f((Y1-Y1*), (Y2-Y2*)……)
ad esempio, Min L= w1 *(Y1-Y1*)+ w2 (Y2-Y2*)……
sempre sotto vincolo di struttura
L = w1, w2,…………………. wn = pesi /ideologia ( ) Esempio di funzione di perdita Min I.M.O. = u + infl
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Critica di Lucas • (Chi è Robert Lucas) • Data la struttura dell’economia y = Ax la matrice A
dei Parametri non è invariante alle politiche economiche
• Le Politiche Economiche non solo fanno variare i
comportamenti dei privati (ovvio!), ma fanno variare i Parametri Comportamentali cioè la Struttura
• Imprevedibilità degli effetti delle politiche
economiche Inutilità/dannosità delle Politiche ecc… Il non-interventismo è Prevedibile.