campuspoint arketipo nr 14

13
Costruire a secco. Facciavista e pareti di cotto. Solar Cooling e raffrescamento radiante. 1 4 / Giugno 2007 1 4 / 0 7 Costruire a secco Sistemi non tradizionali Materiali e sistemi Laterizi: facciavista e pareti ventilate Impianti Comfort climatico con il Solar Cooling Anno 2 – n. 14 – Poste Italiane S.p.A. – Spedizione in A.P. – D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004, art. 1, com. 1, DCB Milano, mensile PROGETTI . DETTAGLI . MATERIALI . IMPIANTI In collaborazione con 8 , 0 0

Upload: stefano-montanelli

Post on 29-Mar-2016

240 views

Category:

Documents


0 download

DESCRIPTION

CAMPUSPOINT ARKETIPO nr 14

TRANSCRIPT

Page 1: CAMPUSPOINT ARKETIPO nr 14

Co

str

uir

e a

se

cco

. Fa

ccia

vist

a e

pa

reti

di c

ott

o. S

ola

r C

oo

ling

e r

aff

resc

am

en

to r

ad

ian

te.

14

/G

iug

no

20

07

14

/07

Costruire a seccoSistemi non tradizionali

Materiali e sistemiLaterizi: facciavista e pareti ventilate

ImpiantiComfort climaticocon il Solar Cooling

An

no

2 –

n. 1

4 –

Po

ste

Ita

lian

e S

.p.A

. –

Sp

ed

izio

ne

in A

.P. –

D.L

. 35

3/2

00

3 c

on

v. L

. 4

6/2

00

4, a

rt. 1

, co

m. 1

, DC

B M

ilan

o, m

en

sile

P R O G E T TI . DE T T A G L I . M A T E R I A L I . I M P I A N T I

In collaborazione con€ 8,00

048207ARK0014_copertina@001 24-05-2007 15:32 Pagina 1

Page 2: CAMPUSPOINT ARKETIPO nr 14

6 Next. Fiere, convegni, corsi e mostre

12 Echi dal Web. Le novità in Internet

14 Bookstore. Novità librarie

18 Concorsi. Esiti

22 Focus prodotti. Rassegna di materiali, tecnologie e impianti - in collaborazione con il SAIE

30 L’archivio del futuro. Innovazione e materiali

91 Legislazione. Isolanti di legno. Una scelta per ogni stagione

94 Norme tecniche. Marcatura CE. È il turno di stratificati di sicurezza e vetrocamere

128 CAD&BIM. Layer: verso una gestione avanzata

134 Tempi e Costi. Edifici efficienti con i modelli dinamici

138 In cantiere. Demolizioni da non sottovalutare

142 Contributi a cura di

143 Gli inserzionisti

Rubriche

Materiali e sistemi.Laterizi per l’involucro

110 Un materiale antico per soluzioni attualiConservando un ruolo fondamentale nell’architettura moderna,il cotto continua a essere una delle soluzioni più utilizzate per lefacciate. A cambiare, nel tempo, sono le tecniche di produzione,di posa, di trattamento superficiale; evoluzioni finalizzate a migliorare la durabilità degli elementi, mantenendo la personalizzazione cromatica delle superfici e il comfort abitativo. Grazie ai nuovi sistemi di ancoraggio, alla produzioneindustriale che permette la realizzazione dei molteplici formati e alla normativa che regola il settore, è possibile, inoltre, posareil laterizio trafilato e alleggerito in facciata, in modo da garantireuna ventilazione naturale e la salubrità dell’ambiente interno.

104 Rassegna13 rivestimenti verticali di cotto

114 Problemi & Soluzioni 4 soluzioni per la casa del futuro

58 Leggibile dall’esternoA Riccione, la ristrutturazione e l’ampliamento dell’Ospedale Ceccarini,opera di Ettore Zambelli, ha dato occasione di sperimentarestratificazioni differenti nelle chiusure orizzontali e verticaliconsentendo un buon risparmio energetico e adeguati livelli di comfort

Progetto / Ettore Zambelli - Aiace SRL Società di Ingegneria

Committenza / Servizio Sanitario Nazionale dell’Emilia Romagna - AUSL Rimini

Imprese di costruzioni / Ati DEC SPA e CMP SRL

Progetti. Costruire a secco

36 Vibrazione rossaIn provincia di Bergamo, lungo l’autostrada A4, Jean Nouvel ha progettatola sede del nuovo Parco Tecnologico Kilometro Rosso. Lungo la lamarossa di profili estrusi di alluminio, si attesta il Centro Ricerche e Sviluppodi Brembo caratterizzato da volumi sovrapposti, rivestiti di lamelle divetro, da corpi aggettanti esili e trasparenti e da percorsi sospesi in quota

Progetto / Ateliers Jean Nouvel, Blast

Committenza / Brembo SPA

Imprese di costruzioni / Ingegnere G. Pandini SRL e Fratelli Rota Nodari SPA

34 Sottotraccia

[

Sommario Giugno 2007

46 Orografia metallicaA Nijar, in Spagna, lo studio Morales+Giles+Mariscal ha realizzato un Centro di Arti Sceniche interamente rivestito di lamiera stirata di alluminio. Il complesso opaco, grigio e in sintonia con il landscape, si apre al paesaggio mediante grandi vetrate proiettate all’esterno che lasciano trasparire i colori degli ambienti interni

Progetto / MGM Arquitectos

Committenza / Dirección General de Fomento y promoción Cultural de la Consejería

de Cultura de la Junta de Andalucía

Impresa di costruzioni / Garasa SA

36

Page 3: CAMPUSPOINT ARKETIPO nr 14

70 La tradizione rinnovataA Evreux, in Francia, Dubosc & Landowski hanno costruito

un quartiere organizzato in linea, secondo una successione

di moduli strutturali al cui interno il sistema di pareti realizzate in

gesso rivestito su montanti metallici permette

di riconfigurare lo spazio con costi contenuti

Progetto / Dubosc & Landowski

Committenza / Opac de L’Eure

Impresa generale / Quille

80 La ricerca trasparenteA Lecco, Arturo Montanelli ha ideato il Centro Ricerche Campus Point,

una struttura provvisoria, velocemente smontabile e riutilizzabile,

concepita come la somma di singoli container di acciaio rosso

e di vetro, montati in officina

Progetto / Arturo Montanelli - Studio Ardea

Committenza / Politecnico di Milano - Univer Lecco

Impresa di costruzioni / Edilsider SPA, Calcestruzzi Erbesi SPA

] Impianti.Solar Cooling

120 Climatizzazione elioassistaTecnologie, applicazioni, prestazioni e costi per la produzione

di acqua e di aria refrigerante, tramite l'impiego del calore

prodotto con l’ausilio di pannelli solari termici.

Una rassegna di sistemi che permettono di sfruttare

i collettori durante tutto l’anno, grazie a una accurata

progettazione che coniuga la migliore integrazione

impiantistica con il contenimento

dei costi di gestione e di installazione.

123 Rassegna3 impianti per la produzione, 2 impianti per la distribuzione

70

46

80

58

Page 4: CAMPUSPOINT ARKETIPO nr 14

C o n t a i n e r c o n c e p i t i i n t e r a m e n t e a s e c c o e i n d u s t r i a l i z z a t i i n o f f i c i n a s o n o s t a t i a s s e m b l a t i i n s i t u i n p o c h i s s i m i g i o r n i . L a t e c n o l o g i a u t i l i z z a t a è g a r a n z i a d i u n a p r e c i s a d e f i n i z i o n e p r e s t a z i o n a l e e d e l l a p o s s i b i l i t à d i u n e v e n t u a l e s m o n t a g g i o f u t u r o d e i s i n g o l i e l e m e n t i e d e l l o r o r i u t i l i z z o

La ricerca trasparenteTesto di Marco Imperadori

Foto di Sandro Bacchi, Toni Meneguzzo e Santiago Caprio

ARTURO MONTANELLI - STUDIO ARDEA - WWW.ARTUROMONTANELLI.COM - CENTRO RICERCHE CAMPUS POINT - ITALIA

“Non esiste vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare”

Seneca

foto

di S

an

tiag

o C

ap

rio

Page 5: CAMPUSPOINT ARKETIPO nr 14

[Costruire a secco] 14/07 81

Il singolo container durante il trasporto

Planimetria Scala 1:2000

Il Politecnico di Milano rappresenta da anni per lacittà di Lecco una risorsa,grazie alla capacità di for-mare tecnici di alto livello al servizio del territo-

rio e delle imprese,e un’opportunità,vista la possibi-lità di definire fruttuose collaborazioni di ricerca e svi-luppo.Il piano strategico,varato per il Polo di Lecco dal ret-tore Giulio Ballio, prevede la realizzazione di unnuovo campus sull’area dell’ex ospedale in via Ghi-slanzoni.Quest’operazione doterà il Politecnico,unicauniversità in città e in provincia,di spazi adeguati efunzionali;ma l’edificio sarà pronto nel 2010.Cosa fare nel transitorio che separa da questa data?Progettare un centro di ricerche da realizzarsi in bre-vissimo tempo,in grado di essere costruito prima delcantiere vero e proprio e di funzionare già operativa-

mente accanto a esso.Progettare dunque,da “pro-jec-tare”,cioè gettarsi in avanti,proiettarsi direttamenteverso i bisogni della città,della provincia e delle suebrillanti imprese.Questa è stata la “visione”di Ric-cardo Pietrabissa, pro-rettore vicario del Polo diLecco, secondo il quale “la ricerca non può atten-dere”.Ecco quindi venire alla luce Campus Point,un pro-getto ambizioso e coraggioso allo stesso tempo,che siregge su una doppia provocazione:interna al Politec-nico,visto che si sono sollecitati vari dipartimenti perproporre laboratori d’avanguardia da collocare aLecco;esterna e rivolta alle imprese che sono state sol-lecitate sia per sponsorizzare il manufatto che per en-trare in diretta relazione con i laboratori venturi e conle entità di ricerca impiegate a Lecco.

LOCALIZZAZIONE: LECCO, ITALIAPROGETTO ARCHITETTONICO: ARTURO MONTANELLI STUDIO ARDEA, LECCOCOLLABORATORI:MATTEO ESPOSITO, ALESSANDRA GIORNELLI,FRANCESCO RENZI, CLAUDIO SCARPACOMMITTENTE: POLITECNICO DI MILANO, UNIVER LECCOCONTAINER INDUSTRIALIZZATI:EDILSIDER SPA, CALOLZIOCORTE (LC)OPERE DI CALCESTRUZZO ARMATO: CALCESTRUZZI ERBESI SPA, GARBAGNATE MONASTERO (LC)CONSULENZA TECNOLOGICA: ETTORE ZAMBELLI POLITECNICO DI MILANOPROGETTO STRUTTURE: ARTURO MONTANELLI STUDIO ARDEA, LECCOPROGETTO IMPIANTI: STEFANO MONTANELLIPROGETTO ILLUMINOTECNICO E LUCI: NORLIGHT SPA, CASSANO MAGNANO (VA)FACCIATE STRUTTURALI DI VETRO: SIPAM SRL, MERATE (LC)DATA DI PROGETTAZIONE: 2006INIZIO LAVORI: MARZO 2007FINE LAVORI: MAGGIO 2007SUPERFICIE DEL LOTTO: 815 M2

SUPERFICIE COMPLESSIVA: 1000 M2

COSTI:650 MILA EURO

foto

di A

rtur

o M

onta

nelli

Page 6: CAMPUSPOINT ARKETIPO nr 14

82 14/07 [Costruire a secco]

I contenuti sono di assoluta avanguardia e si collocanoin sette laboratori, in gran parte dotati di ampia stru-mentazione scientifica,dedicati a diverse discipline:ingegneria biomedica,modellistica ambientale e ae-ronautica, fotonica, tecnologie elettroniche e infor-matiche,valorizzazione del territorio, supporto allepiccole e medie imprese,gestione dei rischi nei sistemidi trasporto.A questi contenuti bisognava dare un “contenitore”appropriato,visibile a tutta la cittadinanza e in gradodi aprirsi e comunicare con il pubblico.Arturo Mon-tanelli ha raccolto la sfida.L’edificio è concepito to-talmente a secco,in volumi tridimensionali parallele-pipedi,industrializzati a pochi chilometri di distanza aCalolziocorte,pronti per essere semplicemente assem-blati in situ in pochi giorni.L’utilizzo di tecnologiestratificate a secco per la realizzazione dei containerda abitare è inoltre una garanzia di precisa definizioneprestazionale e di possibilità di eventuale disaccoppia-

mento futuro dei singoli strati e loro riciclo,mostran-dosi come sistema costruttivo sostenibile poiché ga-rante di una minor embodied energy (energia incorpo-rata),visto che ogni pannello o elemento è connessomeccanicamente a secco. Montanelli introducequindi,come richiestogli sin dall’inizio,una “tempo-ralità”al costruito;nel senso che gli spazi sono realiz-zati off site in breve tempo,vengono assemblati velo-cemente e potranno essere facilmente smontati e ri-collocati o riciclati al termine del loro utilizzo.La variabile temporale,unita a quella spaziale ci con-segna la dimensione di “velocità”che pulsa dietro l’in-tera operazione e che si lega all’immagine dinamica ereattiva insita nella ricerca stessa.Questa deve essere ditutti,trasparente,frutto di team work e di apertura versoil mondo esterno.Il nuovo volume viene addossato alla facciata del vec-chio ospedale su via Ghislanzoni,proprio come unlandmark urbano che segnala la presenza di “lavori in

Pianta piano primo

Scala 1:200

Sezione trasversale AA

Scala 1:100

D2D1

A

A

Page 7: CAMPUSPOINT ARKETIPO nr 14

[Costruire a secco] 14/07 83

corso” nel cantiere limitrofo.L’addizione architetto-nica pensata da Montanelli contrasta con la rigida fac-ciata del vecchio ospedale e questo accostamentoesalta la vivacità del nuovo volume fatto di trasparenzevetrate,che scattano e rientrano dal filo di facciata sustrada,e di chiusure opache di intenso colore rosso in-tervallate da porzioni traslucide di policarbonato cheribadiscono il suo dna effimero e mutevole.La facciata principale è pensata come una vetrina,illu-minata di notte come un faro urbano, su cui i mag-giori sponsor dell’iniziativa possono disporre il pro-prio logo e attraverso la quale è possibile scorgere l’at-tività reale al suo interno.Dunque un’architettura majeutica, in grado di por-tare alla vita lo spirito della ricerca,mostrarlo alle im-prese locali e dichiarare esplicitamente che il Politec-nico c’è,è un alleato concreto e adatto per le attualisfide tecnologiche che necessariamente chiamano leaziende a competere in innovazione e su mercati sem-

pre più allargati.La forma a celle ricorda infatti unasorta di “alveare”del sapere e della sperimentazionein grado di “impollinare”positivamente il florido ter-ritorio imprenditoriale lecchese.Nella città che fu la culla dell’industria del ferro,del-l’acciaio e della metalmeccanica,ora in fase di ristrut-turazione e rilancio,Campus Point è un edificio elo-quente,un manifesto architettonico di nuove strate-gie, raffinato e sperimentale allo stesso tempo. Il ri-corso a elementi tridimensionali di acciaio,stratificatia secco e poi assemblati in cantiere,unisce sia gli aspettidella meccanica, che di edilizia-architettura, che diproduzione industriale,che sono le discipline princi-pali insegnate presso il Polo di Lecco.Il risultato è una sorta di “prototipo di centro di ri-cerca”,come ama dire Riccardo Pietrabissa,in gradodi dimostrare che,mentre cresce il Campus vero eproprio, la ricerca è già “in cantiere”e che il futuro ègià presente.

Vista frontale del Campus

Pianta piano terzo

Scala 1:200

foto

di M

atte

o P

iazz

a

A

A

foto

di S

and

ro B

acch

i

Page 8: CAMPUSPOINT ARKETIPO nr 14

Cantiere in serieDal punto di vista del montaggio, è senza dubbio curioso il fatto che isistemi tridimensionali sono realizzati in officina, totalmente cablati edotati di tutti i canali idraulici di adduzione e scarico, secondo un siste-ma “meccano” tipico della costruzione stratificata a secco, mentre poivengono assemblati in cantiere come fossero un “lego”, elemento sopraelemento. Il fatto che ogni singolo pannello, le porzioni strutturali diacciaio, le facciate vetrate e gli impianti siano tutti connessi mediantefissaggi meccanici rende l’opera totalmente disassemblabile, non solotridimensionalmente, ma anche bidimensionalmente, e quindi poten-zialmente di facile riuso o riciclo, caratteristiche importanti per definire

l’aspetto ecologico e di sostenibilità al pari di quelle che ne definisconoil risparmio energetico.Il montaggio delle cellule tridimensionali è avvenuto in soli 4 giorni per poiproseguire con il fit out interno e i collegamenti impiantistici. Il cantiere èquindi caratterizzato da una variabile temporale minima, dipendente esclu-sivamente dalle condizioni atmosferiche (soprattutto eoliche, vista la note-vole dimensione dei container abitativi e la delicatezza delle ampie facciatevetrate che devono essere protette dagli urti). Dopo il previsto periodo diattività parallela alla realizzazione del Campus vero e proprio, CampusPoint potrebbe essere smontato e rimontato in un altro luogo con la stessafacilità, mostrando la notevole flessibilità complessiva del sistema.

Nella pagina a fianco,fasi dell’assemblaggio dei singolielementi finiti

Render delle fasi di montaggio del container(Studio ARDEA)

Page 9: CAMPUSPOINT ARKETIPO nr 14

[Costruire a secco] 14/07 85

foto

di S

andr

o B

acch

iFo

to d

i Ton

i Men

eguz

zo

Page 10: CAMPUSPOINT ARKETIPO nr 14

86 14/07 [Costruire a secco]

D1

Sezione trasversale di un container lungo il fronte verso strada

Scala 1:20

Page 11: CAMPUSPOINT ARKETIPO nr 14

[Costruire a secco] 14/07 87

Container architettoniciCampus Point si compone di 27 container di dimensioni 2,90x8,11x2,70m di altezza e prevede lo sviluppo massimo di tre piani fuori terra, concollegamenti verticali posti agli angoli estremi.L'opera è posizionata a una distanza di circa di 1,50 m minimo dal filo dellafacciata dell’ex ospedale, per garantire la fluidità dei lavori di cantiere.La struttura autoportante e priva di fondazioni autonome poggia, versofronte strada, su una serie di supporti metallici puntuali connessi diret-tamente a una trave rovescia, mentre per la parte verso l'ospedale, lastruttura di fondazione è costituita da cordoli di cemento armato didimensioni 50x50 cm su una struttura di appoggio costituita da muret-

ti di cemento armato, spinati con rete elettrosaldata a maglia 15x15 cm.I tamponamenti verticali, per la parte con affaccio verso via Ghislanzoni,sono costituiti da grandi pannelli vetrati senza telaio con specchiaturedi 2,90x2,70 m. Questi sono “affittabili” per sponsorizzazioni come dellevetrine. Verso l’interno del vetro è prevista la possibilità di schermarecon tendine e sono state collocate delle luci a incasso in grado di forni-re di notte un notevole effetto scenografico e di immagine. I tamponamenti verticali opachi, verso il prospetto dell'edificio esisten-te, e quelli laterali sono realizzati con pannelli modulari di policarbonatoalveolare semitrasparente che lasciano trasparire il color rosso (RAL3003) dei pannelli di polistirolo.

1. stratificazione sovracopertura:

- finitura di lamiera ondulata zincata 10/10, pendenza 5%

- struttura in profili quadrangolari di acciaio zincato

80x80 mm

2. stratificazione solaio copertura:

- finitura esterna di lamiera zincata ondulata 10/10

su struttura di supporto

- pannelli di polistirolo, sp. 50 mm

- pannelli di tamponamento di OSB, sp. 20 mm

- struttura portante in profili a C 25/10 di acciaio zincato

- orditura secondaria in profili a C 15/10 di acciaio

zincato

- materassini di lana minerale incelofanati

- pannelli di tamponamento di OSB, sp. 20 mm

- materassino di gomma a taglio termoacustico

- pannelli di tamponamento di OSB, sp. 20 mm

- struttura portante di profili a C 25/10

di acciaio zincato

- orditura secondaria di profili a C 15/10

di acciaio zincato

3. composizione aggetti di 0,90, 0,55 e 0,20 m:

- struttura in tubolari di acciaio 150x50 mm

- pannello con vetrocamera, 290x2700 mm,

con vetro esterno temprato sp. 8 mm

con retro xerigrafia color rosso RAL 3003 sui bordi,

e vetro interno stratificato 4+4 mm con strato

di PVB interposto

- tamponamenti laterali opachi in pannello sandwich

color rosso RAL 3003, sp. 100 mm,

materassino di lana minerale, sp. 50 mm,

e lamiera di chiusura interna

- serramenti di alluminio anodizzato con apertura

a vasistas

- chiusure orizzontali inferiori e superiori in pannelli

sandwich di polistirene, sp. 30 mm,

strato di polistirolo, sp. 100 mm, e pavimentazione

di lastre piane silicocalcaree, sp. 20 mm

4. stratificazione solaio interpiano:

- pavimentazione di lastre piane silicocalcaree,

sp. 20 mm

- distanziatori a omega di acciaio zincato

- pannelli di tamponamento di OSB, sp. 20 mmm

- struttura portante in profili a C 25/10

di acciaio zincato

- orditura secondaria in profili a C 15/10

di acciaio zincato

- materassini di lana minerale incelofanati

- lamiera zincata ondulata 10/10

- materassino di gomma a taglio termoacustico

- pannelli di tamponamento di OSB, sp. 20 mm

- struttura portante di profili a C 25/10 di acciaio

zincato

- orditura secondaria di profili a C 15/10 di acciaio

zincato

I volumi addizionali in aggetto fanno vibrare la facciata

foto

di S

and

ro B

acch

i

Page 12: CAMPUSPOINT ARKETIPO nr 14

88 14/07 [Costruire a secco]

È inoltre presente una serie di volumi addizionali, con differenti profon-dità dell'aggetto che variano tra 0,20, 0,55 e 0,95 m, in grado di farvibrare la facciata principale su via Ghislanzoni grazie a sorprendentigiochi di luce e ombra.La soluzione costruttiva adottata nei volumi industrializzati tridi-mensionali permette di creare un involucro fortemente isolato, incui si usano diverse tipologie di isolamento; sono infatti previstipannelli di polistirolo (con lato esterno tinteggiato di rosso RAL3003) con spessore pari a 10 cm per le porzioni di tamponamentoesterno che sono poi rivestite da pannelli di policarbonato cellula-re, materassini di lana di vetro incelofanati per le pareti interne e

negli impalcati con funzione di fonocoibentazione, e infine, pannel-li sandwich con polistirene di spessore pari a 5 cm, per le chiusureinferiori degli aggetti, accoppiati a pannelli di polistirolo dello spes-sore di 10 cm.Per la copertura è stato previsto un doppio strato intervallato da unabuffer zone quale spazio di “decomposizione” termica.Nel complesso, la strategia di isolamento termico è soprattutto rivolta alproblema invernale, visto che quello estivo è meno significativo dalmomento che tutto l’edificio si trova schermato dall’irraggiamento sola-re proveniente da sud e da ovest grazie alla presenza dell’edificio dell’exospedale a cui si addossa.

1. stratificazione sovracopertura:

- finitura di lamiera ondulata zincata 10/10, pendenza 5%

- struttura di profili quadrangolari di acciaio

zincato 80x80 mm

2. stratificazione solaio di copertura:

- finitura esterna di lamiera zincata ondulata 10/10

su struttura di supporto

- pannelli di polistirolo, sp. 50 mm

- pannelli di tamponamento di OSB, sp. 20 mm

- struttura portante in profili a C 25/10

di acciaio zincato

- orditura secondaria in profili a C 15/10

di acciaio zincato

- materassini di lana minerale incelofanati

- pannelli di tamponamento di OSB sp. 20 mm

- materassino di gomma a taglio termoacustico

- pannelli di tamponamento di OSB, sp. 20 mm

- struttura portante di profili a C 25/10 di acciaio

zincato

- orditura secondaria di profili a C 15/10

di acciaio zincato

3. stratificazione partizione opaca:

- lamiera grecata zincata 10/10

- pannelli di polistirolo, sp. 100 mm

- intercapedine sp. 40 mm

- finitura esterna di pannelli di policarbonato

alveolare semitrasparente, sp. 40 mm, con aperture

impostate a quota 1,70 m dal piano di calpestio

- serramenti di alluminio anodizzato e aperture

a vasistas

4. stratificazione pareti interne:

- telaio di profili di acciaio

- materassini di lana minerale incelofanati

- tamponamento di pannelli di OSB, sp. 20 mm

5. stratificazione solaio interpiano:

- pavimentazione di lastre piane silicocalcaree,

sp. 20 mm

- distanziatori a omega di acciaio zincato 15/10

- pannelli di tamponamento di OSB, sp. 20 mm

- struttura portante di profili di acciaio zincato

a C 25/10

- orditura secondaria di profili di acciaio zincato

a C 15/10

- materassini di lana minerale incelofanati

- lamiera zincata ondulata 10/10

- materassino di gomma a taglio termoacustico

- pannelli di tamponamento di OSB, sp. 20 mm

- struttura portante in profili di acciaio zincato

a C 25/10

- orditura secondaria in profili di acciaio zincato

a C 15/10

Vista del lato contiguo all’ex ospedale

Vista del corridoio interno di distribuzione

foto

di A

rtur

o M

onta

nelli

foto

di T

oni M

eneg

uzzo

Page 13: CAMPUSPOINT ARKETIPO nr 14

[Costruire a secco] 14/07 89

D2

Sezione trasversale di un container

lungo il fronte verso l’edificio esistente

Scala 1:20