campi scuola internazionali di archeologia subacqueatra la teoria, insegnata già da qualche anno...

2
campi scuola internazionali di archeologia subacquea san vito lo capo (tp) 30 agosto - 20 settembre 2008 Istuto Avità Subacquee via Enrico Albanese 7, Palermo www.istutoarcheologiasubacquea.it Questa iniziativa nasce dall’esigenza di riempire il vuoto che si è creato in questi anni tra la teoria, insegnata già da qualche anno nelle università, e la pratica, esercitata solo da pochi e con notevoli difficoltà. Obievi Constatata l’assenza di simili iniziative in Italia, i Campi Scuola mirano a diventare un utile strumento per tutti coloro che, interessati all’archeologia subacquea, vogliono applicare sul campo le tecniche e gli insegnamenti appresi finora, vivendo la realtà di un cantiere subacqueo. Sogge interessa I Campi scuola si rivolgono principalmente a laureandi in archeologia, architettura, biologia marina, geologia, ma anche a tecnici del settore o a semplici appassionati, che vogliano maturare un’esperienza di scavo subacqueo su siti archeologici autentici, utilizzando metodi e tecniche propri dell’ archeologia subacquea. Avità operave Le attività di cantiere saranno svolte sia a mare che a terra, seguendo tutte le fasi dello scavo, dalle prospezioni alla sorbonatura, dal rilievo subacqueo al recupero, dalla catalogazione dei reperti al restauro. Gli allievi verranno seguiti nelle operazioni da docenti e tecnici altamente competenti. NASE Italia via del macello 31e, 06128 Perugia www.naseitalia.it GIANO s.n.c. via A. Bassi 5, 56121 Pisa www.gianosnc.it Per informazioni: (+39)335451533 [email protected] (+39)3283930070 [email protected] Soprintendenza del mare www.regione.sicilia.it/beniculturali/sopmare/ direzione scienfica: prof. S. Tusa direzione tecnica: M. Rocca assistenza tecnico-archeologica: M. Bonaiuto, F. Carrera

Upload: others

Post on 01-Jan-2020

4 views

Category:

Documents


0 download

TRANSCRIPT

Page 1: campi scuola internazionali di archeologia subacqueatra la teoria, insegnata già da qualche anno nelle università, e la pratica, esercitata solo da pochi e con notevoli difficoltà

campi scuola internazionali di

archeologia subacqueasan vito lo capo (tp)

30 agosto - 20 settembre 2008

Istituto Attività Subacqueevia Enrico Albanese 7, Palermowww.istitutoarcheologiasubacquea.it

Questa iniziativa nasce dall’esigenza di riempire il vuoto che si è creato in questi anni tra la teoria, insegnata già da qualche anno nelle università, e la pratica, esercitata solo da pochi e con notevoli difficoltà.

ObiettiviConstatata l’assenza di simili iniziative in Italia, i Campi Scuola mirano a diventare un utile strumento per tutti coloro che, interessati all’archeologia subacquea, vogliono applicare sul campo le tecniche e gli insegnamenti appresi finora, vivendo la realtà di un cantiere subacqueo.

Soggetti interessatiI Campi scuola si rivolgono principalmente a laureandi in archeologia, architettura, biologia marina, geologia, ma anche a tecnici del settore o a semplici appassionati, che vogliano

maturare un’esperienza di scavo subacqueo su siti archeologici autentici, utilizzando metodi e tecniche propri dell’ archeologia subacquea.

Attività operativeLe attività di cantiere saranno svolte

sia a mare che a terra, seguendo tutte le fasi dello scavo, dalle prospezioni alla sorbonatura, dal rilievo subacqueo al recupero, dalla catalogazione dei reperti al restauro. Gli allievi verranno seguiti nelle operazioni da docenti e tecnici altamente competenti.

NASE Italiavia del macello 31e, 06128 Perugiawww.naseitalia.it

GIANO s.n.c.via A. Bassi 5, 56121 Pisawww.gianosnc.it

Per informazioni:(+39)335451533

[email protected]

(+39)[email protected]

Soprintendenza del marewww.regione.sicilia.it/beniculturali/sopmare/

direzione scientifica: prof. S. Tusadirezione tecnica: M. Rocca

assistenza tecnico-archeologica: M. Bonaiuto, F. Carrera

Page 2: campi scuola internazionali di archeologia subacqueatra la teoria, insegnata già da qualche anno nelle università, e la pratica, esercitata solo da pochi e con notevoli difficoltà

campi scuola internazionali di

archeologia subacqueasan vito lo capo (tp)

30 agosto - 20 settembre 2008

PartecipantiPossono partecipare ai campi scuola tutti i soggetti (età minima 16 anni, con autorizzazione dei familiari) interessati e motivati ad apprendere e mettere in pratica un metodo scientifico di scavo e ricerca archeologica subacquea.Documentazione richiestacurriculum vitae, certificato medico di idoneità all’immersione, n. 2 foto formato tessera

Turni di partecipazionePrima settimana: 30 agosto - 6 settembreSeconda settimana: 6 - 13 settembreTerza settimana: 13 - 20 settembre

Quote di partecipazione3 settimane € 1.3002 settimane € 9801 settimana € 680Prenotazioni e quote Hotel e su richiesta.

La quota comprendepernottamento, imbarcazione, bombole e piombirilascio brevetto NASE “Archaeology Diver”kit Archaeology Diver (zainetto, manuale, rollina metrica, lavagnetta)

La quota non comprendegli extra e tutto quanto non specificato in programma.

30 31 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20

sab dom lun mar mer gio ven sab dom lun mar mer gio ven sab dom lun mar mer gio ven sab

I turno II turno III turno

Il territorio di San Vito lo Capo, grazie alla sua felice posizione ed alla conformazione della sua baia, ben protetta dai venti, ha giocato sin dall’inizio della navigazione un ruolo fondamentale come punto di approdo e di riparo ed in seguito anche come centro produttivo e commerciale. Numerosi ritrovamenti sia terrestri sia subacquei attestano la frequentazione della zona in un arco cronologico di grande ampiezza. Sono le sue acque ad aver restituito però le tracce archeologiche più rilevanti. La penisola costituiva infatti un punto di snodo fondamentale all’interno delle rotte commerciali marittime che collegavano i paesi del

Mediterraneo nel mondo antico.Le prime scoperte di giacimenti subacquei si datano al 1992, quando si è individuata l’ubicazione di uno dei più importanti e più a lungo indagati siti sommersi italiani, il relitto arabo-normanno del Faro. Questa imbarcazione, databile in base al suo carico al XII – XIII secolo d.C., trasportava poco meno di mille anfore vinarie di ridotte dimensioni, altri contenitori più grandi adibiti probabilmente al trasporto di derrate alimentari solide e ceramica per uso di bordo.Le acque antistanti San Vito presentano numerose insidie, la più pericolosa delle quali

è indubbiamente la secca che costituisce il naturale prolungamento del Capo; essa rappresenta l’ostacolo principale per le imbarcazioni ed i molteplici ritrovamenti subacquei attestano che molte vi terminarono il loro viaggio tragicamente. Le indagini nel corso degli anni hanno consentito di individuare numerosi giacimenti subacquei che coprono un arco cronologico che va dal IV secolo a.C. fino ai nostri giorni. L’adiacente Seno del Secco, inoltre, era sede di un importante stabilimento di produzione del garum, una salsa di pesce molto apprezzata nel mondo romano, le cui tracce sono state

identificate presso la dismessa Tonnara di San Vito, dove sono state portate alla luce delle vasche adibite a questa produzione. La presenza nelle acque del golfo di numerosi contenitori funzionali al trasporto di tale salsa è una ulteriore conferma della floridezza dei commerci nella zona.Negli ultimi anni la scoperta di un imponente carico di macine in pietra basaltica, il cosiddetto relitto delle macine, ha aggiunto un nuovo tassello alla conoscenza dei traffici antichi, ponendo ulteriori importanti interrogativi ai quali le prossime campagne tenteranno di dar risposta.