campagna referendaria - 2010 rosario lembo l universitÀ del bene comune monastero del bene comune...

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Campagna Referendaria - 2 Campagna Referendaria - 2 010 Rosario Lembo 010 Rosario Lembo L’ UNIVERSITÀ DEL BENE COMUNE Monastero del Bene comune Monastero del Bene comune Facoltà dell’Acqua Immaginare, condividere, agire Immaginare, condividere, agire 5° ciclo 2010 5° ciclo 2010 La Campagna Referendaria

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Campagna Referendaria - 2010 RCampagna Referendaria - 2010 Rosario Lemboosario Lembo

L’ UNIVERSITÀ DEL BENE COMUNEMonastero del Bene comuneMonastero del Bene comune

Facoltà dell’AcquaImmaginare, condividere, agireImmaginare, condividere, agire

5° ciclo 20105° ciclo 2010

La Campagna Referendaria

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Campagna Referendaria - 2010 RCampagna Referendaria - 2010 Rosario Lemboosario Lembo

Quali possono essere i principi per gestione pubblica dei SIIQuali possono essere i principi per gestione pubblica dei SII

I principi di indirizzoI principi di indirizzo proposti dal Contratto Mondiale sull’acqua e dai proposti dal Contratto Mondiale sull’acqua e dai Forum dei Movimenti, da inserire a livello di quadro legislativo di Forum dei Movimenti, da inserire a livello di quadro legislativo di riferimento ( nazionale, regionale) o di statuti (provinciali, comunali) riferimento ( nazionale, regionale) o di statuti (provinciali, comunali) sono :sono :

a) il riconoscimento dell’acqua come bene comune (patrimonio nazionale a) il riconoscimento dell’acqua come bene comune (patrimonio nazionale di interesse pubblico,cioè generale) e quindi il principio che l’acqua di interesse pubblico,cioè generale) e quindi il principio che l’acqua come bene comune è un servizio privo di rilevanza economicacome bene comune è un servizio privo di rilevanza economica

b) il riconoscimento dell’accesso all’acqua come diritto umano, universale, b) il riconoscimento dell’accesso all’acqua come diritto umano, universale, da garantire a tutti nella quantità e qualità indispensabileda garantire a tutti nella quantità e qualità indispensabile

c) la protezione della risorsa, cioè un governo unico di tutte le risorse c) la protezione della risorsa, cioè un governo unico di tutte le risorse idriche e degli usi plurimi, ivi comprese le acque minerali, a livello di idriche e degli usi plurimi, ivi comprese le acque minerali, a livello di Bacini idrogeologiciBacini idrogeologici

d) il finanziamento pubblico, tramite la fiscalità generale, del diritto di d) il finanziamento pubblico, tramite la fiscalità generale, del diritto di ’accesso all’acqua e delle opere di rinnovamento a livello di bacino ’accesso all’acqua e delle opere di rinnovamento a livello di bacino idrico idrico

e) la partecipazione democratica dei vari soggetti nella gestione delle e) la partecipazione democratica dei vari soggetti nella gestione delle risorse idriche a livello del territorio e tramite introduzione di sistemi risorse idriche a livello del territorio e tramite introduzione di sistemi tariffari differenziati per fasce di consumo e per destinazione d’uso tariffari differenziati per fasce di consumo e per destinazione d’uso

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Quali possono essere i principi per gestione pubblica dei SIIQuali possono essere i principi per gestione pubblica dei SII

La cultura dell’acqua bene comune,La cultura dell’acqua bene comune, promossa dal Contratto Mondiale promossa dal Contratto Mondiale sull’acqua, a partire dal 2000, in Europa ed in Italia, ed acquisita dai sull’acqua, a partire dal 2000, in Europa ed in Italia, ed acquisita dai vari Comitati e dal Forum italiano dei Movimenti si fonda sui seguenti vari Comitati e dal Forum italiano dei Movimenti si fonda sui seguenti principi che sono ormai diventati dei principi condivisi.principi che sono ormai diventati dei principi condivisi.

L’acqua è dunque : L’acqua è dunque : - è un bene, un servizio privo di rilevanza economica- è un bene, un servizio privo di rilevanza economica- è un bene comune, una res pubblica, con inserimento di questo è un bene comune, una res pubblica, con inserimento di questo

riconoscimento negli statuti comunali ed in quelli degli enti locali riconoscimento negli statuti comunali ed in quelli degli enti locali ( Provincia e Regioni) ( Provincia e Regioni)

- L’acqua è democrazia , è uno strumento di solidarietà e di L’acqua è democrazia , è uno strumento di solidarietà e di partecipazione.partecipazione.

- La gestione dell’acqua deve avvenire attraverso società di diritto La gestione dell’acqua deve avvenire attraverso società di diritto pubblico pubblico

- La gestione deve essere pubblica, partecipata e solidale- La gestione deve essere pubblica, partecipata e solidale

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La legge di iniziativa popolare : i principali punti La legge di iniziativa popolare : i principali punti

1.1. Il riconoscimento del diritto all’acqua come bene comune, diritto umano, Il riconoscimento del diritto all’acqua come bene comune, diritto umano, universale, imprescindibile da garantire a tutti entro i 50 litri;universale, imprescindibile da garantire a tutti entro i 50 litri;

2.2. L’acqua è un bene finito, cioè limitato, e quindi va tutelato, conservato, L’acqua è un bene finito, cioè limitato, e quindi va tutelato, conservato, perchè indispensabile all’esistenza di ogni essere viventeperchè indispensabile all’esistenza di ogni essere vivente

3.3. Ogni territorio deve avere un bilancio idrico che preservi risorsa e qualitàOgni territorio deve avere un bilancio idrico che preservi risorsa e qualità4.4. Il servizio idrico integrato è un servizio pubblico privo di rilevanza Il servizio idrico integrato è un servizio pubblico privo di rilevanza

economica e sottratto alle leggi di mercato, gestito direttamente da enti di economica e sottratto alle leggi di mercato, gestito direttamente da enti di diritto pubblico con obiettivo di garantire il diritto all’acqua e l’equilibrio dei diritto pubblico con obiettivo di garantire il diritto all’acqua e l’equilibrio dei prelievi prelievi

5.5. Il modello di gestione è quello del governo pubblico del ciclo integrato Il modello di gestione è quello del governo pubblico del ciclo integrato dell’acquadell’acqua

6.6. I lavoratori del servizio pubblico ed i cittadini devono partecipare alle I lavoratori del servizio pubblico ed i cittadini devono partecipare alle decisioni sugli atti fondamentali di gestionedecisioni sugli atti fondamentali di gestione

7.7. Entro sei mesi dalla approvazione va attivato un percorso di Entro sei mesi dalla approvazione va attivato un percorso di ripubblicizzazione della gestione dei servizi pubblici esistenti sotto forma ripubblicizzazione della gestione dei servizi pubblici esistenti sotto forma di società miste, per azionidi società miste, per azioni

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I principali principi della legge di iniziativa popolareI principali principi della legge di iniziativa popolare

8. Il Servizio pubblico è finanziato attraverso la fiscalità generale e specifica e 8. Il Servizio pubblico è finanziato attraverso la fiscalità generale e specifica e la tariffa. I finanziamenti sono reperiti attraverso il ricorso alla fiscalità la tariffa. I finanziamenti sono reperiti attraverso il ricorso alla fiscalità generale sono finalizzati a coprire i costi i costi di investimento ed i costi di generale sono finalizzati a coprire i costi i costi di investimento ed i costi di erogazione del quantitativo minimo garantito come diritto umano ( 50 litri erogazione del quantitativo minimo garantito come diritto umano ( 50 litri giornalieri) per alimentazione ed uso umano. L’erogazione del quantitativo giornalieri) per alimentazione ed uso umano. L’erogazione del quantitativo minimo vitale non può essere sospesa. In caso di morosità il gestore minimo vitale non può essere sospesa. In caso di morosità il gestore inserisce apposito limitatore dell’erogazione.inserisce apposito limitatore dell’erogazione.

9. Per le fasce di consumo superiore ai 50 litri/g/pers vanno previste fasce 9. Per le fasce di consumo superiore ai 50 litri/g/pers vanno previste fasce tariffarie articolate per scaglioni di consumo tenuto conto :tariffarie articolate per scaglioni di consumo tenuto conto :

> reddito individuale ; composizione nucleo familiare;quantità acqua > reddito individuale ; composizione nucleo familiare;quantità acqua erogata; consumi e sprechi. erogata; consumi e sprechi.

> sono previsti tetti di consumo individuali, su base regionale, non superiori > sono previsti tetti di consumo individuali, su base regionale, non superiori a 300 lt/g/per abitantea 300 lt/g/per abitante

10. Le tariffe differenziate e proporzionali per fasce devono tener conto dei 10. Le tariffe differenziate e proporzionali per fasce devono tener conto dei principi della direttiva quadro 2000/60 e quindi inglobare una componente principi della direttiva quadro 2000/60 e quindi inglobare una componente aggiuntiva di costo per compensare investimenti,depurazione, aggiuntiva di costo per compensare investimenti,depurazione, riqualificazione ambientale,prevenzione e controllo riqualificazione ambientale,prevenzione e controllo

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I principali principi della legge di iniziativa popolareI principali principi della legge di iniziativa popolare

11. Obbligo per Enti locai di prevedere un governo democratico, partecipato 11. Obbligo per Enti locai di prevedere un governo democratico, partecipato della gestione del servizio idrico integrato, con strumenti di partecipazione della gestione del servizio idrico integrato, con strumenti di partecipazione attiva alle decisioni sugli atti fondamentali di pianificazione, programmazione attiva alle decisioni sugli atti fondamentali di pianificazione, programmazione e gestione da parte dei lavoratori e degli abitanti del territorio. Gli strumenti e gestione da parte dei lavoratori e degli abitanti del territorio. Gli strumenti di partecipazione devono essere disciplinati dagli statuti comunali.di partecipazione devono essere disciplinati dagli statuti comunali.

12. Realizzazione entro sei mesi della Carta nazionale del servizio idrico 12. Realizzazione entro sei mesi della Carta nazionale del servizio idrico integratointegrato

13. Costituzione di un Fondo nazionale di solidarietà internazionale per 13. Costituzione di un Fondo nazionale di solidarietà internazionale per garantire una fiscalità generale universale che garantisca acqua a tutti, garantire una fiscalità generale universale che garantisca acqua a tutti, gestita attraverso forme di cooperazione decentrata e partecipata delle gestita attraverso forme di cooperazione decentrata e partecipata delle comunità locali ( fonti cents/€ su m3 erogato dai gestori; i cents/€ su comunità locali ( fonti cents/€ su m3 erogato dai gestori; i cents/€ su bottiglia acqua minerali commercializzatabottiglia acqua minerali commercializzata

14. Costituzione di un Fondo nazionale per la ripubblicizzazione del SII 14. Costituzione di un Fondo nazionale per la ripubblicizzazione del SII alimentato da : 5% delle somme per spese militari;quota parte risorse alimentato da : 5% delle somme per spese militari;quota parte risorse derivanti da elusione ed evasione fiscale; il 10% della quota IVA su comm. derivanti da elusione ed evasione fiscale; il 10% della quota IVA su comm. Acque minerali; tasse di scopo sulle sostanze chimiche ed inquinanti per Acque minerali; tasse di scopo sulle sostanze chimiche ed inquinanti per ambienti e idricoambienti e idrico

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Perché un referendum?Perché un referendum?Il rilancio e l’affermazione di alcuni principi che vanno parte di una culturaIl rilancio e l’affermazione di alcuni principi che vanno parte di una culturacondivisa fondata su questi principi : condivisa fondata su questi principi : > L’acqua è un bene comune e un diritto umano universale. > L’acqua è un bene comune e un diritto umano universale. > L’acqua è un bene essenziale che appartiene a tutti. > L’acqua è un bene essenziale che appartiene a tutti. > Nessuno può appropriarsene, né farci profitti. > Nessuno può appropriarsene, né farci profitti.

L’attuale governo ha invece deciso di consegnare la gestione dell’acqua aiL’attuale governo ha invece deciso di consegnare la gestione dell’acqua aiprivati e alle grandi multinazionali.privati e alle grandi multinazionali.Accanto agli obblighi introdotti dall’art.23, sono state introdotte norme cheAccanto agli obblighi introdotti dall’art.23, sono state introdotte norme cherafforzano l’espropriazione agli Enti locali della gestione dei servizi idrici e deirafforzano l’espropriazione agli Enti locali della gestione dei servizi idrici e deibeni del territorio.beni del territorio.

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Perché tre quesiti referendari ?Perché tre quesiti referendari ?

Perché si vogliono eliminare tutte le norme che in questi anni hanno spinto Perché si vogliono eliminare tutte le norme che in questi anni hanno spinto ed accelerato i processi verso la privatizzazione dell’acqua.ed accelerato i processi verso la privatizzazione dell’acqua.

Perché si vuole togliere definitivamente l’acqua dal mercato e i profitti Perché si vuole togliere definitivamente l’acqua dal mercato e i profitti dall’acqua.dall’acqua.

Cosa ci si propone ?Cosa ci si propone ?

Vogliamo restituire questo bene essenziale alla gestione collettiva.Vogliamo restituire questo bene essenziale alla gestione collettiva. Vogliamo garantirne l’accesso a tutte e tutti e tutelare l’acqua come bene Vogliamo garantirne l’accesso a tutte e tutti e tutelare l’acqua come bene

comune per conservarla per le future generazioni. comune per conservarla per le future generazioni.

Vogliamo una gestione pubblica e partecipativa.Vogliamo una gestione pubblica e partecipativa. Perché si scrive acqua, ma si legge democrazia.Perché si scrive acqua, ma si legge democrazia.

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Quale modello diverso di gestione ?Quale modello diverso di gestione ? Dal punto di vista normativo, il combinato disposto dei tre quesiti sopra Dal punto di vista normativo, il combinato disposto dei tre quesiti sopra

descritti, comporterebbe, qualora i tre quesiti raggiungeranno il quorum, la descritti, comporterebbe, qualora i tre quesiti raggiungeranno il quorum, la possibilità per l’affidamento del servizio idrico integrato, del ricorso al possibilità per l’affidamento del servizio idrico integrato, del ricorso al vigente art. 114 del Decreto Legislativo n. 267/2000.vigente art. 114 del Decreto Legislativo n. 267/2000.

L’Art 114 prevede la possibilità da parte degli Enti locali di far ricorso ad Enti L’Art 114 prevede la possibilità da parte degli Enti locali di far ricorso ad Enti di diritto pubblico (azienda speciale, azienda speciale consortile, consorzio di diritto pubblico (azienda speciale, azienda speciale consortile, consorzio fra i Comuni), ovvero a forme societarie di Diritto Pubblico che fra i Comuni), ovvero a forme societarie di Diritto Pubblico che qualificherebbero il servizio idrico come strutturalmente e funzionalmente qualificherebbero il servizio idrico come strutturalmente e funzionalmente “privo di rilevanza economica”, servizio di interesse generale e scevro da “privo di rilevanza economica”, servizio di interesse generale e scevro da profitti nella sua erogazione. profitti nella sua erogazione.

Determinazione di un “vuoto legislativo” che obbliga il Parlamento a varare Determinazione di un “vuoto legislativo” che obbliga il Parlamento a varare una nuova legge quadro sull’acqua e di conseguenza possibilità di rimettere una nuova legge quadro sull’acqua e di conseguenza possibilità di rimettere in pista le proposte contenute nella legge d’iniziativa popolare,consegnata al in pista le proposte contenute nella legge d’iniziativa popolare,consegnata al Parlamento nel 2007 dal Forum italiano dei movimenti per l’acqua, Parlamento nel 2007 dal Forum italiano dei movimenti per l’acqua, corredata da oltre 400.000 firme di cittadini.corredata da oltre 400.000 firme di cittadini.

Il vuoto legislativo che verrebbe a crearsi nella gestione dei servizi idrici Il vuoto legislativo che verrebbe a crearsi nella gestione dei servizi idrici riaprirebbe sui territori la discussione e la possibilità da parte degli Enti riaprirebbe sui territori la discussione e la possibilità da parte degli Enti Locali di adottare, in funzione della Autonomia loro riconosciuta dalla Locali di adottare, in funzione della Autonomia loro riconosciuta dalla Costituzione e dal Trattato di Lisbona , la messa in atto di modello di Costituzione e dal Trattato di Lisbona , la messa in atto di modello di gestione pubblica, fondata sulla democrazia partecipativa, il controllo gestione pubblica, fondata sulla democrazia partecipativa, il controllo democratico e la partecipazione diretta dei lavoratori, dei cittadini e delle democratico e la partecipazione diretta dei lavoratori, dei cittadini e delle comunità localicomunità locali

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Per modificare il quadro legislativo, gli obblighi e le scadenze che queste leggi Per modificare il quadro legislativo, gli obblighi e le scadenze che queste leggi impongono sul piano della privatizzazione della gestione dei servizi idrici, Il impongono sul piano della privatizzazione della gestione dei servizi idrici, Il Forum dei Movimenti ha attivato un Comitato promotore referendario Forum dei Movimenti ha attivato un Comitato promotore referendario composto da oltre …. Associazioni e sternuto da diverse forze politichecomposto da oltre …. Associazioni e sternuto da diverse forze politiche

La campagna prende il via il 24 aprile e deve raccogliere oltre 500.000 firme in tre mesi.

Il 31 marzo sono stati depositati presso la Corte di Cassazione di Roma Il 31 marzo sono stati depositati presso la Corte di Cassazione di Roma i quesiti per i tre referendumi quesiti per i tre referendum che chiedono l’abrogazione di tutte le norme che che chiedono l’abrogazione di tutte le norme che hanno aperto le porte della gestione dell’acqua ai privati e fatto della risorsa hanno aperto le porte della gestione dell’acqua ai privati e fatto della risorsa bene comune per eccellenza una merce...bene comune per eccellenza una merce...

Il Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua insieme a numerose realtà sociali e Il Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua insieme a numerose realtà sociali e culturali promuove culturali promuove tre referendum abrogativi delle norme che hanno tre referendum abrogativi delle norme che hanno privatizzato l’acquaprivatizzato l’acqua per rendere possibile qui ed ora per rendere possibile qui ed ora la gestione pubblica di la gestione pubblica di questo bene comunequesto bene comune. Sosterranno tale iniziativa anche diverse forze . Sosterranno tale iniziativa anche diverse forze politiche.politiche.

Uno strumento per dire una volta per tutte:Uno strumento per dire una volta per tutte:““Adesso basta. Sull’acqua decidiamo noi!”Adesso basta. Sull’acqua decidiamo noi!”

Perché si scrive acqua ma si legge democraziaPerché si scrive acqua ma si legge democrazia Sullo stop alle politiche di privatizzazione e sulla necessità di una forte, Sullo stop alle politiche di privatizzazione e sulla necessità di una forte,

radicata e diffusa campagna nazionale, radicata e diffusa campagna nazionale, un vastissimo fronteun vastissimo fronte in queste in queste settimane si è aggregato al Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua: dalle settimane si è aggregato al Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua: dalle associazioni dei consumatori alle associazioni ambientaliste, dal mondo associazioni dei consumatori alle associazioni ambientaliste, dal mondo cattolico e religioso al popolo viola, dai movimenti sociali al mondo sindacale, cattolico e religioso al popolo viola, dai movimenti sociali al mondo sindacale, alle forze politiche.alle forze politiche.

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Campagna Referendaria - 2010 RCampagna Referendaria - 2010 Rosario Lemboosario Lembo

I tre quesiti referendariI tre quesiti referendari

PRIMO QUESITO:PRIMO QUESITO:Fermare la classificazione dell’acqua come merce e la privatizzazione Fermare la classificazione dell’acqua come merce e la privatizzazione

della gestione della gestione Il quesito n.1Il quesito n.1 propone l’abrogazione dell’art. 23 bis (dodici commi) della Legge propone l’abrogazione dell’art. 23 bis (dodici commi) della Legge

n.133/2008, che classifica l’acqua come un servizio di rilevanza economica, obbliga n.133/2008, che classifica l’acqua come un servizio di rilevanza economica, obbliga gli Enti locali alla messa a gara della gestione, espropria Enti locali e cittadini dalla gli Enti locali alla messa a gara della gestione, espropria Enti locali e cittadini dalla partecipazione e tutela della risorsa idrica. partecipazione e tutela della risorsa idrica.

Proprietà, gestione ed erogazione dell’acqua e dei servizi pubblici devono restare in Proprietà, gestione ed erogazione dell’acqua e dei servizi pubblici devono restare in capo ad un unico Ente di diritto pubblico.capo ad un unico Ente di diritto pubblico.

SECONDO QUESITOSECONDO QUESITOAprire la strada della ripubblicizzazione sottraendo la gestione alla Aprire la strada della ripubblicizzazione sottraendo la gestione alla

Società di capitaleSocietà di capitaleIl quesito n.2Il quesito n.2 propone l’abrogazione dell’art. 150(quattro commi) del D. Lgs. n. 152/2006 propone l’abrogazione dell’art. 150(quattro commi) del D. Lgs. n. 152/2006

relative alle forma di gestione e procedure di affidamento, segnatamente al servizio relative alle forma di gestione e procedure di affidamento, segnatamente al servizio idrico integrato attraverso la gara o la gestione attraverso Società per Azioni a idrico integrato attraverso la gara o la gestione attraverso Società per Azioni a capitale misto pubblico privato o a capitale interamente pubblico. capitale misto pubblico privato o a capitale interamente pubblico.

L’abrogazione di questo articolo non consentirebbe più il ricorso né alla gara, né L’abrogazione di questo articolo non consentirebbe più il ricorso né alla gara, né all’affidamento della gestione a società di capitali, favorendo il percorso verso all’affidamento della gestione a società di capitali, favorendo il percorso verso l’obiettivo della ripubblicizzazione del servizio idrico, ovvero la sua gestione l’obiettivo della ripubblicizzazione del servizio idrico, ovvero la sua gestione attraverso enti di diritto pubblico con la partecipazione dei cittadini e delle comunità attraverso enti di diritto pubblico con la partecipazione dei cittadini e delle comunità locali.locali.

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I tre quesiti referendariI tre quesiti referendari

TERZO QUESITOTERZO QUESITOEliminare la possibilità di fare “ profitti” sulla gestione del bene comune Eliminare la possibilità di fare “ profitti” sulla gestione del bene comune

acquaacqua

l quesito n.3l quesito n.3 propone l’abrogazione dell’’art. 154 del D.Lgs n. 152/2006, propone l’abrogazione dell’’art. 154 del D.Lgs n. 152/2006, limitatamente a quella parte del comma 1 che dispone che la tariffa per il limitatamente a quella parte del comma 1 che dispone che la tariffa per il servizio idrico è determinata tenendo conto della “adeguatezza della servizio idrico è determinata tenendo conto della “adeguatezza della remunerazione del capitale investito”.remunerazione del capitale investito”.

La parte di normativa che si chiede di abrogare è quella che consente al gestore di La parte di normativa che si chiede di abrogare è quella che consente al gestore di ottenere profitti garantiti sulla tariffa, caricando sulla bolletta dei cittadini un 7% a ottenere profitti garantiti sulla tariffa, caricando sulla bolletta dei cittadini un 7% a remunerazione del capitale investito, senza alcun collegamento a qualsiasi logica di remunerazione del capitale investito, senza alcun collegamento a qualsiasi logica di reinvestimento per il miglioramento qualitativo del servizio.reinvestimento per il miglioramento qualitativo del servizio.

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Il primo quesito che verrà sottoposto a referendum abrogativo riguarda Il primo quesito che verrà sottoposto a referendum abrogativo riguarda l’art. 23 bis (dodici commi) della Legge n. 133/2008, relativo alla l’art. 23 bis (dodici commi) della Legge n. 133/2008, relativo alla

privatizzazione dei servizi pubblici di rilevanza economicaprivatizzazione dei servizi pubblici di rilevanza economica

La normativa, che si vuole abolire, stabilisce che l’acqua è un servizio di rilevanza economica,La normativa, che si vuole abolire, stabilisce che l’acqua è un servizio di rilevanza economica,cioè una merce, le modalità ordinarie di gestione sono la gara e i gestori sono identificati cioè una merce, le modalità ordinarie di gestione sono la gara e i gestori sono identificati

nellenellesocietà di capitalesocietà di capitale . . Il decreto Ronchi, convertito in l. n. 166 del 2009, colloca tutti i servizi pubblici essenziali locali (nonIl decreto Ronchi, convertito in l. n. 166 del 2009, colloca tutti i servizi pubblici essenziali locali (nonsolo l’acqua) sul mercato, sottoponendoli alle regole della concorrenza e del profitto, espropriando ilsolo l’acqua) sul mercato, sottoponendoli alle regole della concorrenza e del profitto, espropriando ilsoggetto pubblico e quindi i cittadini dei beni faticosamente realizzati negli anni sulla base dellasoggetto pubblico e quindi i cittadini dei beni faticosamente realizzati negli anni sulla base dellafiscalità generale. L’art.23 prevede infatti le seguenti modalità di affidamento fiscalità generale. L’art.23 prevede infatti le seguenti modalità di affidamento • l’obbligo di affidamento a favore di soggetti privati attraverso gara o l’affidamento a società a l’obbligo di affidamento a favore di soggetti privati attraverso gara o l’affidamento a società a

capitale misto pubblico-privato, capitale misto pubblico-privato, Scelta del privato attraverso gara e trasferimento ai privati di almeno il 40%. Scelta del privato attraverso gara e trasferimento ai privati di almeno il 40%. La gestione attraverso SpA a totale capitale pubblico viene permessa solo in regime di deroga, La gestione attraverso SpA a totale capitale pubblico viene permessa solo in regime di deroga,

per situazioni eccezionali che, a causa di caratteristiche economiche, sociali, ambientali e per situazioni eccezionali che, a causa di caratteristiche economiche, sociali, ambientali e geomorfoligiche del contesto territoriale di riferimento, non permettono un efficace e utile ricorso geomorfoligiche del contesto territoriale di riferimento, non permettono un efficace e utile ricorso al mercato. al mercato. DerogaDeroga che deve essere supportata da un’adeguata analisi di mercato e sottoposta che deve essere supportata da un’adeguata analisi di mercato e sottoposta al parere dell’Antitrust.al parere dell’Antitrust.Con questa norma, dando per salvaguardate le attuali gestioni già affidate a soggetti privati o a Con questa norma, dando per salvaguardate le attuali gestioni già affidate a soggetti privati o a società miste, si vuole mettere definitivamente sul mercato le gestioni dei 64 ATO (su 92) che o società miste, si vuole mettere definitivamente sul mercato le gestioni dei 64 ATO (su 92) che o non hanno ancora proceduto ad affidamento, o hanno affidato la gestione del servizio idrico a non hanno ancora proceduto ad affidamento, o hanno affidato la gestione del servizio idrico a società a totale capitale pubblico.società a totale capitale pubblico.Queste ultime infatti cesseranno improrogabilmente entro il dicembre 2011, o potranno Queste ultime infatti cesseranno improrogabilmente entro il dicembre 2011, o potranno continuare alla sola condizione di trasformarsi in società miste, con capitale privato al 40%.continuare alla sola condizione di trasformarsi in società miste, con capitale privato al 40%.La norma disciplina le società miste collocate in Borsa, che possono mantenere l’affidamento La norma disciplina le società miste collocate in Borsa, che possono mantenere l’affidamento del servizio diminuendo la quota di capitale pubblico al 40% entro giugno 2013 e al 30% entro il del servizio diminuendo la quota di capitale pubblico al 40% entro giugno 2013 e al 30% entro il dicembre 2011dicembre 2011

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Campagna Referendaria - 2010 RCampagna Referendaria - 2010 Rosario Lemboosario Lembo

Le conseguenze del provvedimentoLe conseguenze del provvedimento

La gestione privatistica dell’acqua, la dove è stata sperimentata, all’esteroLa gestione privatistica dell’acqua, la dove è stata sperimentata, all’esterocome in Italia ha determinato :come in Italia ha determinato : significativi aumenti delle bollette significativi aumenti delle bollette una riduzione drastica degli investimenti per la modernizzazione degli acquedotti, una riduzione drastica degli investimenti per la modernizzazione degli acquedotti,

della rete fognaria, degli impianti di depurazione della rete fognaria, degli impianti di depurazione Ciò nonostante, la nuova legislazione, imponendo la svendita forzata del patrimonioCiò nonostante, la nuova legislazione, imponendo la svendita forzata del patrimoniopubblico e l’ingresso sostanzialmente obbligatorio dei privati nella gestione dei servizipubblico e l’ingresso sostanzialmente obbligatorio dei privati nella gestione dei servizipubblici, renderà obbligatoria, anche per l’acqua, la privatizzazione, alimentando sacchepubblici, renderà obbligatoria, anche per l’acqua, la privatizzazione, alimentando sacchedi malaffare e fenomeni malavitosi. di malaffare e fenomeni malavitosi. All’acqua verrà attribuito il valore di merce e sarà posta sul mercato come un qualsiasiAll’acqua verrà attribuito il valore di merce e sarà posta sul mercato come un qualsiasibene a rilevanza economica bene a rilevanza economica 

Per chi conquisterà queste fette di mercato, l’affare è garantito. Per chi conquisterà queste fette di mercato, l’affare è garantito. Infatti, trattandosi di monopoli naturali, l’esito della legge sarà quello di passare daInfatti, trattandosi di monopoli naturali, l’esito della legge sarà quello di passare damonopoli-oligopoli pubblicimonopoli-oligopoli pubblici a a monopoli-oligopoli privatimonopoli-oligopoli privati, assoggettando il servizio non più, assoggettando il servizio non piùalle clausole di certezza dei servizi delineati dall’Unione Europea, ma alla copertura deialle clausole di certezza dei servizi delineati dall’Unione Europea, ma alla copertura deicosti ed al raggiungimento del massimo dei profitti nel minor tempo possibile.costi ed al raggiungimento del massimo dei profitti nel minor tempo possibile.Insomma il decreto Ronchi, al di là della retorica efficientista che lo accompagna,Insomma il decreto Ronchi, al di là della retorica efficientista che lo accompagna,rappresenta un danno per l’ambiente, la salute e non da ultimo per l’occupazione.rappresenta un danno per l’ambiente, la salute e non da ultimo per l’occupazione.

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Le principali considerazioni a difesa del provvedimentoLe principali considerazioni a difesa del provvedimento

La differenziazione fra pubblico e privato , a livello di gestione tramite S.p.A. è irrilevante. Ciò che La differenziazione fra pubblico e privato , a livello di gestione tramite S.p.A. è irrilevante. Ciò che conta che tutte le leggi confermino da anni l’acqua è un bene pubblico, gli impianti idrici sono conta che tutte le leggi confermino da anni l’acqua è un bene pubblico, gli impianti idrici sono di proprietà pubblica, che l’organismo di controllo sia pubblico e che la formazione delle tariffe di proprietà pubblica, che l’organismo di controllo sia pubblico e che la formazione delle tariffe sia in mano pubbliche. sia in mano pubbliche.

I sostenitori delle ragioni del decreto Ronchi affermano che : I sostenitori delle ragioni del decreto Ronchi affermano che : a) non viene privatizzato il bene ma il servizio di fornitura idrica; a) non viene privatizzato il bene ma il servizio di fornitura idrica; b)b) l’innalzamento del capitale privato nella gestione porterà a maggiori investimenti, riduzione l’innalzamento del capitale privato nella gestione porterà a maggiori investimenti, riduzione

degli sprechi e delle perdite della rete idrica.degli sprechi e delle perdite della rete idrica.Le cose non stanno così. Le cose non stanno così. E’ noto che per beni come l’acqua a valore aggiunto assai basso, tra proprietàE’ noto che per beni come l’acqua a valore aggiunto assai basso, tra proprietàformale del bene e delle infrastrutture e gestione effettiva del servizio vi è una taleformale del bene e delle infrastrutture e gestione effettiva del servizio vi è una taleasimmetria d’informazioni (proprietà formale e proprietà sostanziale) ovvero il proprietarioasimmetria d’informazioni (proprietà formale e proprietà sostanziale) ovvero il proprietarioreale è colui che gestisce il bene ed eroga il servizio.reale è colui che gestisce il bene ed eroga il servizio.E’ noto che la debolezza dei controlli e la loro pressoché totale incapacità di incidereE’ noto che la debolezza dei controlli e la loro pressoché totale incapacità di incideresulla governance della società. sulla governance della società. E’ noto che il governo e il controllo pubblico diventino pressoché nulli nel momento in cuiE’ noto che il governo e il controllo pubblico diventino pressoché nulli nel momento in cuici si trova dinanzi a forme giuridiche di diritto privato, regolate dal diritto societario.ci si trova dinanzi a forme giuridiche di diritto privato, regolate dal diritto societario.E’ dimostrato che i processi di liberalizzazione e privatizzazione, dopo una fase iniziale diE’ dimostrato che i processi di liberalizzazione e privatizzazione, dopo una fase iniziale distabilità determinano una aumento dei prezzi e rendono iniquo l’accesso ai servizistabilità determinano una aumento dei prezzi e rendono iniquo l’accesso ai servizipubblici essenziali, inibendo la fruizione di servizi essenziali propri a quella parte deipubblici essenziali, inibendo la fruizione di servizi essenziali propri a quella parte deicittadini che ne avrebbe più bisogno. Questa legge, attraverso la svendita di proprietàcittadini che ne avrebbe più bisogno. Questa legge, attraverso la svendita di proprietàpubbliche, serve al governo “per far cassa” , o al più per compensare i comuni dei taglipubbliche, serve al governo “per far cassa” , o al più per compensare i comuni dei tagli

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Il secondo quesito che verrà sottoposto a referendum abrogativo riguarda l’art. 150 Il secondo quesito che verrà sottoposto a referendum abrogativo riguarda l’art. 150 (quattro commi) del Decreto Legislativo n. 152/2006 (c.d. Codice dell’Ambiente), (quattro commi) del Decreto Legislativo n. 152/2006 (c.d. Codice dell’Ambiente),

relativo ala scelta della forma di gestione e procedure di affidamento, relativo ala scelta della forma di gestione e procedure di affidamento, segnatamente al servizio idrico integratosegnatamente al servizio idrico integrato

L’articolo che viene sottoposto ad abrogazione richiama espressamente l’art. 113 L’articolo che viene sottoposto ad abrogazione richiama espressamente l’art. 113 D. L. n. 267/2000 (Testo Unico degli Enti Locali), disciplinando come uniche D. L. n. 267/2000 (Testo Unico degli Enti Locali), disciplinando come uniche forme societarie possibili per l’affidamento del servizio idrico integrato, le forme societarie possibili per l’affidamento del servizio idrico integrato, le

Società per Azioni, che possono essere a capitale totalmente privato, a capitale Società per Azioni, che possono essere a capitale totalmente privato, a capitale misto pubblico privato o a capitale interamente pubblicomisto pubblico privato o a capitale interamente pubblico..

Con questo secondo quesito ci si propone di raggiungere due ulteriori obiettivi.Con questo secondo quesito ci si propone di raggiungere due ulteriori obiettivi.Il primoIl primo è quello di qualificare più compiutamente il percorso referendario come è quello di qualificare più compiutamente il percorso referendario come relativo al tema dell’acqua; infatti l’art 23 bis (primo quesito) non riguarda nello relativo al tema dell’acqua; infatti l’art 23 bis (primo quesito) non riguarda nello specifico il solo settore idrico.specifico il solo settore idrico.Il secondoIl secondo è relativo alla necessità di intervenire sul problema della gestione diretta è relativo alla necessità di intervenire sul problema della gestione diretta del servizio idrico, attraverso forme societarie che siano idonee a svolgere una del servizio idrico, attraverso forme societarie che siano idonee a svolgere una funzione sociale e di preminente interesse generale. Da questo punto di vista, la funzione sociale e di preminente interesse generale. Da questo punto di vista, la mera abrogazione dell’art. 23 bis, lascerebbe immutato il panorama di affidamento mera abrogazione dell’art. 23 bis, lascerebbe immutato il panorama di affidamento oggi tramite SpA, ovvero società di tipo privatistico (anche quando a totale capitale oggi tramite SpA, ovvero società di tipo privatistico (anche quando a totale capitale pubblico).pubblico).Poiché l’obiettivo del Forum italiano dei movimenti per l’acqua, e della coalizione Poiché l’obiettivo del Forum italiano dei movimenti per l’acqua, e della coalizione ancor più ampia che si è costituita per avviare il percorso referendario, è sempre ancor più ampia che si è costituita per avviare il percorso referendario, è sempre stato l’ottenimento della ripubblicizzazione dell’acqua, ovvero della sua gestione stato l’ottenimento della ripubblicizzazione dell’acqua, ovvero della sua gestione attraverso enti di diritto pubblico partecipati dalle comunità locali, l’abrogazione attraverso enti di diritto pubblico partecipati dalle comunità locali, l’abrogazione dell’articolo di cui al presente quesito non consentirebbe più il ricorso all’affidamento dell’articolo di cui al presente quesito non consentirebbe più il ricorso all’affidamento della gestione a società di capitali.della gestione a società di capitali.

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Il terzo quesito che verrà sottoposto a referendum abrogativo riguarda l’art. 154 Il terzo quesito che verrà sottoposto a referendum abrogativo riguarda l’art. 154 del Decreto Legislativo n. 152/2006 (c.d. Codice Ambiente), limitatamentedel Decreto Legislativo n. 152/2006 (c.d. Codice Ambiente), limitatamente a quella a quella

parte del comma 1 che dispone che la tariffa costituisce il corrispettivo del parte del comma 1 che dispone che la tariffa costituisce il corrispettivo del servizio idrico integrato ed è determinata tenendo conto dell’adeguata servizio idrico integrato ed è determinata tenendo conto dell’adeguata

remunerazione del capitale investitoremunerazione del capitale investito

Si tratta in questo caso di abrogare poche parole, ma di grande rilevanza Si tratta in questo caso di abrogare poche parole, ma di grande rilevanza simbolica e di forte e sostanziale concretezza. simbolica e di forte e sostanziale concretezza.

La norma che si vuole abrogare è quella che consente al gestore di fare La norma che si vuole abrogare è quella che consente al gestore di fare profitti sulla tariffa, caricando sulla bolletta dei cittadini un 7% a profitti sulla tariffa, caricando sulla bolletta dei cittadini un 7% a remunerazione del capitale investito, senza alcun collegamento a qualsiasi remunerazione del capitale investito, senza alcun collegamento a qualsiasi logica di reinvestimento per il miglioramento qualitativo del servizio.logica di reinvestimento per il miglioramento qualitativo del servizio.Con un effetto per i cittadini di doppia vessazione, poiché da una parte Con un effetto per i cittadini di doppia vessazione, poiché da una parte viene mercificato il bene comune acqua, dall’altra gli utenti vengono viene mercificato il bene comune acqua, dall’altra gli utenti vengono obbligati a garantire il profitto al soggetto gestore.obbligati a garantire il profitto al soggetto gestore.Abrogando questa parte dell’articolo sulla norma tariffaria, si eliminerebbe il Abrogando questa parte dell’articolo sulla norma tariffaria, si eliminerebbe il “cavallo di Troia” che, introdotto dalla Legge n. 36/94 (Legge Galli), ha “cavallo di Troia” che, introdotto dalla Legge n. 36/94 (Legge Galli), ha aperto la strada ai privati nella gestione dei servizi idrici, avviando aperto la strada ai privati nella gestione dei servizi idrici, avviando l’espropriazione alle popolazioni di un bene comune e di un diritto umano l’espropriazione alle popolazioni di un bene comune e di un diritto umano universaleuniversale

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Gli altri percorsi proposti dalla Politica : IDVGli altri percorsi proposti dalla Politica : IDV

I quesiti referendari sull’acqua proposti da IDV affrontano due puntiI quesiti referendari sull’acqua proposti da IDV affrontano due puntiIl primo abroga l’art.23-bis , comma 10, lettera d) del d.l 112/2008 i termini Il primo abroga l’art.23-bis , comma 10, lettera d) del d.l 112/2008 i termini ““nonchè in materia di acqua”nonchè in materia di acqua”Le conseguenze di questo quesito sono differenziate Il primo quesito,escludere l’acqua dalla delega che la legge conferisce al Governo, di “armonizzare la nuova disciplina e quella del settore applicabile ai diversi servizi

pubblici locali, individuando le norme applicabili in via generale per l’affidamento di tutti i servizi pubblici locali di rilevanza economica in materia di rifiuti,trasporti,energia elettrica e gas, nonché in materia di acqua” nonché in materia di acqua”

La conseguenza del quesito è quella che si esclude l’acqua dal provvedimento Ronchi,quindi si riconduce la gestione dell’acqua alle norme di riferimento del decretoAmbientale, cioè riconferma l’autonomia degli Enti locali rispetto alle tre possibili modalitàdi affidamento del SII ( gara, impresa mista,società in house), esclude l’acqua dai servizidi rilevanza economica, non avvia processi di ripubblicizzazione ad Enti pubblici. Il secondo quesito fa riferimento all’art.15, comma 1-ter dl135/2009 ed abroga il termine”nel rispetto dei principi di autonomia gestionale del soggetto gestore e di piena edesclusiva proprietà” pubblica delle risorse idriche, il cui governo spetta esclusivamentealle istituzioni pubbliche, in particolare in ordine alla qualità e prezzo del servizio”Questo quesito non introduce significative conseguenzeQuesto quesito non introduce significative conseguenze

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La proposta legislativa del PDLa proposta legislativa del PD

La posizione espressa da PD sul decreto Ronchi, per dichiarazione del suo La posizione espressa da PD sul decreto Ronchi, per dichiarazione del suo segretario Bersani, sui quesiti referendari è la seguente :” pur guardando con segretario Bersani, sui quesiti referendari è la seguente :” pur guardando con simpatia a tutti quei movimenti che si battono contro il rischio di monopoli privati, simpatia a tutti quei movimenti che si battono contro il rischio di monopoli privati, riteniamo che il referendum non sia la strada giusta”riteniamo che il referendum non sia la strada giusta”

IL PD seguirà la via di una proposta di legge,coinvolgendo gli amministratoriIL PD seguirà la via di una proposta di legge,coinvolgendo gli amministratori

locali ed i cittadini, raccogliendo su questa petizione, un milione di firme.locali ed i cittadini, raccogliendo su questa petizione, un milione di firme.

Le linee guide della proposta di legge del PD sonoLe linee guide della proposta di legge del PD sono

1.1. Costituzione di una Autorità Indipendente, compartecipata da Stato e Regioni, in Costituzione di una Autorità Indipendente, compartecipata da Stato e Regioni, in grado di regolare la gestione. L’autorità sarà sul modello AIFA con compito di grado di regolare la gestione. L’autorità sarà sul modello AIFA con compito di definire standard,monitoraggio risultati, applicazione sanzioni per mancati definire standard,monitoraggio risultati, applicazione sanzioni per mancati investimenti, incentivare qualità, efficienza, risparmio.investimenti, incentivare qualità, efficienza, risparmio.

2.2. Ruolo delle Regioni e degli Enti locali nelle scelte di affidamento SIIRuolo delle Regioni e degli Enti locali nelle scelte di affidamento SII

3.3. Gestione industriale del SII che consenta economie di scala, assicuri qualità Gestione industriale del SII che consenta economie di scala, assicuri qualità omogenea e garantisca sicurezza degli approvvigionamentiomogenea e garantisca sicurezza degli approvvigionamenti

4.4. Le tariffe, modulate come corrispettivo del servizio, devono prevedere una tariffa Le tariffe, modulate come corrispettivo del servizio, devono prevedere una tariffa sociale per fasce sociali e nuclei familiari ed una tariffa che incentivi il risparmiosociale per fasce sociali e nuclei familiari ed una tariffa che incentivi il risparmio

5.5. Inserimento di meccanismi che vincolano alla realizzazione degli investimenti Inserimento di meccanismi che vincolano alla realizzazione degli investimenti necessari per migliorare i servizio ( stimati in 60 miliardi di Euro) necessari per migliorare i servizio ( stimati in 60 miliardi di Euro)

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Alcune riflessioniAlcune riflessioni

E’ arrivato il tempo di smettere la “farsa” della presentazione di mozioni ai consigli comunali E’ arrivato il tempo di smettere la “farsa” della presentazione di mozioni ai consigli comunali per impegnargli a riconoscere i principi del Manifesto dell’acqua, dopo che avete per impegnargli a riconoscere i principi del Manifesto dell’acqua, dopo che avete sostenuto o approvato processi di fusione o rifiutato di sostenere odg di affidamento sostenuto o approvato processi di fusione o rifiutato di sostenere odg di affidamento della gestione in house.. della gestione in house..

E’ arrivato il tempo, per la politica, per gli amministratori, di adottare comportamentiE’ arrivato il tempo, per la politica, per gli amministratori, di adottare comportamenticoerenti con le affermazione dei principi e quindi di difendere modalità di gestionecoerenti con le affermazione dei principi e quindi di difendere modalità di gestionepubblica dei beni e servizi pubblici associati a processi partecipativi,pubblica dei beni e servizi pubblici associati a processi partecipativi,E’ arrivato il tempo che la politica recuperi il consenso della società civile E’ arrivato il tempo che la politica recuperi il consenso della società civile E’ tempo di abbandonare la retorica tipica ,di interessarsi della difesa degli interessiE’ tempo di abbandonare la retorica tipica ,di interessarsi della difesa degli interessiparticolari, senza avere una analisi e visione politica innovativa, coraggiosa rispetto alla particolari, senza avere una analisi e visione politica innovativa, coraggiosa rispetto alla situazione di crisi idrica e di minaccia che condiziona il futuro del bene acqua. situazione di crisi idrica e di minaccia che condiziona il futuro del bene acqua. In questa fase storica soprattutto delle forze si sinistra e di passare a praticareIn questa fase storica soprattutto delle forze si sinistra e di passare a praticarecomportamenti di coerenza e di messa in atto di fatti concreti e coerenti a difesa dei comportamenti di coerenza e di messa in atto di fatti concreti e coerenti a difesa dei beni comuni in termini di riconoscimento dei DIRITTI. beni comuni in termini di riconoscimento dei DIRITTI. La politica deve impegnarsi a rilanciare i Valori dei beni comuni e dei ritti associandoli adLa politica deve impegnarsi a rilanciare i Valori dei beni comuni e dei ritti associandoli adun progetto a difesa e promozione di una visione collettiva, del vivere insieme. un progetto a difesa e promozione di una visione collettiva, del vivere insieme. La politica deve tornare ad essere uno strumento di democrazia al servizio delleLa politica deve tornare ad essere uno strumento di democrazia al servizio dellecomunità locali e degli interessi collettivi anziché spostare l’asse delle sua priorità versocomunità locali e degli interessi collettivi anziché spostare l’asse delle sua priorità versola difesa degli interessi corporativi di minoranze e di gruppi di interesse.la difesa degli interessi corporativi di minoranze e di gruppi di interesse.Questo è il percorso, la sfida, che attraverso la battaglia dell’acqua i Movimenti lancianoQuesto è il percorso, la sfida, che attraverso la battaglia dell’acqua i Movimenti lancianoalla politica . L’ampia partecipazione e sottoscrizione dei tre quesiti referendari dimostraalla politica . L’ampia partecipazione e sottoscrizione dei tre quesiti referendari dimostrache sono in atto processi di partecipazione e di mobilitazione da parte dei cittadini, delle che sono in atto processi di partecipazione e di mobilitazione da parte dei cittadini, delle comunità. comunità.