calendario liturgico orari ss. messe camin 01. 11....

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CALENDARIO LITURGICO 1 - 9 novembre 2014 ORARI SS. MESSE Festive Camin: 8 – 10.00 - 11.30 - 18.30 Granze: 10. 00 Feriali e prefestiva a Granze 18.00 - a Camin 18.30 CONFESSIONI Sabato dalle ore 16.00 alle ore 18.30 CAMIN GRANZE Venerdì 31 ottobre prefestiva S. Messa ore 18.30 - d.ti Bruno e Livia ; def. De Toni Romano; def. De Grandis Sante e Angelina Sabato 1 novembre Tutti i Santi S. Messa ore 8.00 - def. Gardin Rossano S. Messa ore 10.00 - d.to Baliello Silvio (9 ann.); d.ta Savio Silvia; d.ta Bordin Emilia d.ti Friso Lino e Giuliana; def. Boscaro Giuliana in Guzzo S. Messa ore 11.30 - per la COMUNITA’ ore 15.00 Celebrazione della speranza in Cimitero S. Messa ore 18.30 - d.to Barina Antonio DOMENICA 2 novembre Commemorazione di tutti i fedeli defunti S. Messa ore 8.00 - d.ti Broserà Giuseppe e Colomba; d.ti Valmasoni Pasquale e Raimonda d.ti Baldan Antonio, Adele, Maria, Omero, Gelindo e sr. Lorenziana def. fam. Brigo e Fedetto; def. Fam. Medoro Tullio S. Messa ore 10.00 - d.ti fam. Borgato; d.to Barzon Michele d.ti Scibilia Giuseppe e fam.; d.ti Scandilori Bruno, Romano e Giuseppina S. Messa ore 11.30 - per la COMUNITA’ S. Messa ore 15.00 in Cimitero per tutti defunti S. Messa ore 18.30 - def. Rizzi Sandra e Lazzaro Emilio Lunedì 3 novembre S. Messa ore 18.30 - def. don Enrico e Suore defunte Martedì 4 novembre S. Messa ore 18.30 - per la COMUNITA’ - San Carlo Mercoledì 5 novembre S. Messa ore 6.30 - presso abitazione Suore Francescane Missionarie di Assisi via Puglie 21 S. Messa ore 18.30 - pla COMUNITA’ - Tutti i santi della chiesa di Padova Giovedì 6 novembre S. Messa ore 18.30 - def, Baliello Carlo Venerdì 7 novembre S. Prosdocimo ore 17.30: Adorazione Eucaristica .S. Messa ore 18.30 - def. Destro Elda, Ermenegildo e Severina; def. Zanella Clara e Pietro ore 19.00 S. Messa presso Basilica di S. Giustina con Il Vescovo in occasione della festa di San Pro- sdocimo, patrono principale della diocesi di Padova Sabato 8 novembre S. Messa ore 18.30 - def. Paggetta Bellino, Pagnin Antonio e Adelina, Pagnin Galliano e Rina, Brocca Secondo e Maria; fam Pegoraro Mosè; def. Pucillo Donato; def. Friso Lino e Trovò Giuliana; def. “Amici classe 1946” DOMENICA 9 novembre XXXIIª del T.O. GIORNATA del RINGRAZIAMENTO S. Messa ore 8.00 - per la COMUNITA’ S. Messa ore 10.00 - def. fam. Borgato Luigi; def. Irma, Lorenzo, Giselda, Filomena; def. Ruzza Mario, Manlio, Maria; def. Bottaro Antonio S. Messa ore 11.30 - per la COMUNITA’ S. Messa ore 18.30 - per la COMUNITA’ Venerdì 31 ottobre S. Messa ore 18.00 - def. Borgato Luigi, Romanato Rina, Pietro e Amalia - prefestiva Sabato 1 novembre TUTTI I SANTI S. Messa ore 10.00 - def. Franco Antonio, Adele, Erminia e Daniele ore 15.00 - Celebrazione della speranza in Cimitero DOMENICA 2 novembre Commemorazione di tutti i DEFUNTI S. Messa ore 10.00 - d.ti Cecchinato Achille, Angelo, Giulia , Severino, Emma, Amabile, Gino e Walter def.ti Luise Secondo e Paola ; def. fam Giovanelli e Falzoni S. Messa ore 15.00 - in cimitero per tutti defunti e Aurelio, Emma, Luigi e Lorenzo Giovedì 6 novembre ore 17.00: Adorazione Eucaristica .S. Messa ore 18.00 - def. Camporese Silvano e Torresin Luigina Sabato 8 novembre S. Messa ore 10.00 - per la COMUNITA’ DOMENICA 9 novembre S. Messa ore 10.00 - per la COMUNITA’ - GIORNATA del RINGRAZIAMENTO def.te Giuditta, Antonietta, Wanda PREGA CON IL CUORE Ti preghiamo, Signore, per tutti i parenti, amici, conoscenti che nel corso di questi anni ci hanno lasciati. Per coloro che in vita hanno avuto fede in te, che in te hanno riposto ogni speranza, che ti hanno amato, ma anche per coloro che di te non hanno capito nulla e che ti hanno cercato in modo sbagliato e ai quali infine ti sei svelato come veramente sei: misericordia e amore senza limi- ti. Fa' o Signore che veniamo un giorno tutti insieme a fare festa con te in Paradiso. Amen SOLENNITA’ DEI SANTI e RICORDO DI TUTTI I FEDELI DEFUNTI Sabato 1 novembre domenica 2 novembre VISITANDO I CIMITERI Nel ricordo dei nostri cari, conserviamo un religioso si- lenzio per pregare e meditare … Alle porte dei cimiteri troviamo dei cartoncini da appendere alle tombe: l’offerta che si può dare sarà per la celebra- zione di messe per i defunti e per aiutare le missioni. INDULGENZE PER I DEFUNTI L'indulgenza plenaria applicabile per i defunti si può conseguire una sola volta e a queste condizioni: dopo essersi confessati e comunicati si fa visita ad una chiesa recitando il Padre Nostro, il Credo, e una preghiera se- condo le intenzioni del Santo Padre. E questo dal mez- zogiorno del 31 ottobre a tutto l’8 novembre anche visi- tando il cimitero. Cammino Pastorale 2014/2015 01. 11. 2014 - nº 44 GRANZE NUMERI UTILI Cell. don Ezio 340 6407707- Parrocchia Camin Tel./fax 0498702750 - Granze 049 718213 Suore Francescane 0498704385 / www.parrocchiacamin.it e-mail: [email protected] Patronato 049 8702785 http://azionecattolicamin.wordpress.com - Scuola dell’Infanzia Camin 0498702442 Granze 049718316 CAMIN Festa dei Santi e commemorazione dei defunti…..Feste misteriose, con addosso quell'arcano sospetto che i cri- stiani siano gente dello struggimento. Che piangono i morti come si piange sul latte versato, che guardano ai santi con malcelata compostezza come per dire: “Sì, ok, ma quelli mica erano normali”. Un popolo, quello che dice d'amare il Nazareno dei Vangeli, che sembra sem- pre sul ciglio della disfatta, ad un passo dal gusto per il macabro. Il Vangelo della Solennità di tutti i Santi, invece, rischia- ra l'orizzonte ). E' come uno squarcio che s'apre nel mezzo di una sfuriata del cielo e permette di scorgere piccoli anticipi di luce, l'avanzare del sereno, il sapore del raccolto……. Chi sono i Santi? Sono quelle persone che hanno saputo leggere la storia con gli occhi di Dio. Persone – che non sono nate sante, ndr – che hanno accettato di lasciarsi guardare dal Cielo fino a riuscire a pensarsi come Dio li ha pensati: uomini perfettamente uomini. Così ricchi d'avere se stessi in proprio potere. Guarda, poi, che strano destino è toccato a loro: li abbiamo imprigionati nei capitelli delle chiese – trafitti di spade, desiderosi di fustigazioni, con in mano fiori di giglio o pezzi di carne sanguinante – quando invece il loro salotto era la strada. Armati di beatitudini, hanno guardato in faccia la storia e l'hanno attraversata. Non aggirata e nemmeno scan- sata. Eroismo? Più che eroismo si trattò forse di fiducia. Che oggi, a fidarsi di qualcuno, sembra sia più la alta tra le forme di eroismo. Scesi in strada consapevoli che ognuno ha l'avvenire che si merita: oggi scartati e do- mani beati. Con quell'inaudita fanciullità di spirito che spinse qualcuno di loro a lambire il terreno della follia e del paradosso. Finendo per chiamare sorella quella che per taluni invece è nemica, l'esatto opposto: la morte, per l'appunto. Sorella, invece: quasi una porta che, at- traversata, getta sull'altrove di Dio. Io i santi me l'immagino da sempre come uomini coi pie- di ben piantati per terra, quasi infossati dentro le strade consunte della storia: «Nessuno prende la realtà sul se- rio come il santo perché in verità ogni fantasticheria, sulla sua strada irta di pericoli, inesorabilmente si vendi- cherebbe. Diventare santo significa per l'uomo reale staccarsi da sé, per entrare nel Dio reale» scrisse un giorno Romano Guardini. La santità, dunque, come il massimo del realismo più che l'elogio della fantasia. La stessa cosa avviene per i funerali che io voglio solen- ni. Poiché non si tratta di sistemare un corpo nella terra, ma di raccogliere senza perdere nulla, come da un'urna che si è rotta, il patrimonio del quale l'uomo era stato il depositario. E' difficile salvare tutto. “L'eredità dei morti si raccoglie lentamente. Occorre pian- gerli a lungo, meditare sulla loro esistenza e celebrare l'anniversario della loro morte. Devi voltarti indietro molte volte per osservare che non si dimentichi nulla. (A. de Saint-Exupéry, Cittadella) Forse per questo i Santi li abbiamo castigati nei capitelli: ci fa paura quell'immensa libertà d'essere riusciti a la- sciarsi pensare per imparare ad essere. Che scandalo questi uomini con le mani in pasta: a guardarli, quasi s'inciampa lo sguardo. (don Marco Pozza) Sabato 1 nov. TUTTI i SANTI - domenica 2 nov. tutti i DEFUNTI

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CALENDARIO LITURGICO 1 - 9 novembre 2014

ORARI SS. MESSE Festive Camin: 8 – 10.00 - 11.30 - 18.30 Granze: 10.00

Feriali e prefestiva a Granze 18.00 - a Camin 18.30 CONFESSIONI Sabato dalle ore 16.00

alle ore 18.30

CA

MIN

GR

AN

ZE

Venerdì 31 ottobre prefestiva S. Messa ore 18.30 - d.ti Bruno e Livia ; def. De Toni Romano; def. De Grandis Sante e Angelina

Sabato 1 novembre

Tutti i Santi

S. Messa ore 8.00 - def. Gardin Rossano

S. Messa ore 10.00 - d.to Baliello Silvio (9 ann.); d.ta Savio Silvia; d.ta Bordin Emilia

d.ti Friso Lino e Giuliana; def. Boscaro Giuliana in Guzzo

S. Messa ore 11.30 - per la COMUNITA’

ore 15.00 Celebrazione della speranza in Cimitero S. Messa ore 18.30 - d.to Barina Antonio

DOMENICA 2 novembre

Commemorazione

di tutti i

fedeli defunti

S. Messa ore 8.00 - d.ti Broserà Giuseppe e Colomba; d.ti Valmasoni Pasquale e Raimonda

d.ti Baldan Antonio, Adele, Maria, Omero, Gelindo e sr. Lorenziana

def. fam. Brigo e Fedetto; def. Fam. Medoro Tullio

S. Messa ore 10.00 - d.ti fam. Borgato; d.to Barzon Michele

d.ti Scibilia Giuseppe e fam.; d.ti Scandilori Bruno, Romano e Giuseppina

S. Messa ore 11.30 - per la COMUNITA’

S. Messa ore 15.00 in Cimitero per tutti defunti

S. Messa ore 18.30 - def. Rizzi Sandra e Lazzaro Emilio

Lunedì 3 novembre S. Messa ore 18.30 - def. don Enrico e Suore defunte

Martedì 4 novembre S. Messa ore 18.30 - per la COMUNITA’ - San Carlo

Mercoledì 5 novembre S. Messa ore 6.30 - presso abitazione Suore Francescane Missionarie di Assisi via Puglie 21

S. Messa ore 18.30 - pla COMUNITA’ - Tutti i santi della chiesa di Padova

Giovedì 6 novembre S. Messa ore 18.30 - def, Baliello Carlo

Venerdì 7 novembre S. Prosdocimo

ore 17.30: Adorazione Eucaristica .S. Messa ore 18.30 - def. Destro Elda, Ermenegildo e Severina; def. Zanella Clara e Pietro

ore 19.00 S. Messa presso Basilica di S. Giustina con Il Vescovo in occasione della festa di San Pro-sdocimo, patrono principale della diocesi di Padova

Sabato 8 novembre S. Messa ore 18.30 - def. Paggetta Bellino, Pagnin Antonio e Adelina, Pagnin Galliano e Rina,

Brocca Secondo e Maria; fam Pegoraro Mosè; def. Pucillo Donato;

def. Friso Lino e Trovò Giuliana; def. “Amici classe 1946”

DOMENICA 9 novembre

XXXIIª del T.O.

GIORNATA del

RINGRAZIAMENTO

S. Messa ore 8.00 - per la COMUNITA’

S. Messa ore 10.00 - def. fam. Borgato Luigi; def. Irma, Lorenzo, Giselda, Filomena;

def. Ruzza Mario, Manlio, Maria; def. Bottaro Antonio

S. Messa ore 11.30 - per la COMUNITA’

S. Messa ore 18.30 - per la COMUNITA’

Venerdì 31 ottobre S. Messa ore 18.00 - def. Borgato Luigi, Romanato Rina, Pietro e Amalia - prefestiva

Sabato 1 novembre TUTTI I SANTI

S. Messa ore 10.00 - def. Franco Antonio, Adele, Erminia e Daniele ore 15.00 - Celebrazione della speranza in Cimitero

DOMENICA 2 novembre Commemorazione di tutti i

DEFUNTI

S. Messa ore 10.00 - d.ti Cecchinato Achille, Angelo, Giulia , Severino, Emma, Amabile, Gino e Walter def.ti Luise Secondo e Paola ; def. fam Giovanelli e Falzoni S. Messa ore 15.00 - in cimitero per tutti defunti e Aurelio, Emma, Luigi e Lorenzo

Giovedì 6 novembre ore 17.00: Adorazione Eucaristica .S. Messa ore 18.00 - def. Camporese Silvano e Torresin Luigina

Sabato 8 novembre S. Messa ore 10.00 - per la COMUNITA’

DOMENICA 9 novembre S. Messa ore 10.00 - per la COMUNITA’ - GIORNATA del RINGRAZIAMENTO

def.te Giuditta, Antonietta, Wanda

PREGA CON IL CUORE Ti preghiamo, Signore, per tutti i parenti, amici, conoscenti che nel corso di questi anni ci hanno lasciati. Per coloro che in vita hanno avuto fede in te, che in te hanno riposto ogni speranza, che ti hanno amato, ma anche per coloro che di te non hanno capito nulla e che ti hanno cercato in modo sbagliato e ai quali infine ti sei svelato come veramente sei: misericordia e amore senza limi-ti. Fa' o Signore che veniamo un giorno tutti insieme a fare festa con te in Paradiso. Amen

SOLENNITA’ DEI SANTI

e RICORDO DI TUTTI I

FEDELI DEFUNTI

Sabato 1 novembre domenica

2 novembre

VISITANDO I CIMITERI Nel ricordo dei nostri cari, conserviamo un religioso si-lenzio per pregare e meditare … Alle porte dei cimiteri

troviamo dei cartoncini da appendere

alle tombe: l’offerta che si può dare sarà per la celebra-zione di messe per i defunti e per aiutare le missioni.

INDULGENZE PER I DEFUNTI L'indulgenza plenaria applicabile per i defunti si può conseguire una sola volta e a queste condizioni: dopo essersi confessati e comunicati si fa visita ad una chiesa recitando il Padre Nostro, il Credo, e una preghiera se-condo le intenzioni del Santo Padre. E questo dal mez-zogiorno del 31 ottobre a tutto l’8 novembre anche visi-tando il cimitero.

Cammino Pastorale

2014/2015

01. 11. 2014 - nº 44 GRANZE

NUMERI UTILI Cell. don Ezio 340 6407707- Parrocchia Camin Tel./fax 0498702750 - Granze 049 718213 Suore Francescane 0498704385 / www.parrocchiacamin.it e-mail: [email protected] Patronato 049 8702785

http://azionecattolicamin.wordpress.com - Scuola dell’Infanzia Camin 0498702442 Granze 049718316

CAMIN

Festa dei Santi e commemorazione dei defunti…..Feste misteriose, con addosso quell'arcano sospetto che i cri-stiani siano gente dello struggimento. Che piangono i morti come si piange sul latte versato, che guardano ai

santi con malcelata compostezza come per dire: “Sì, ok, ma quelli mica erano normali”. Un popolo, quello che dice d'amare il Nazareno dei Vangeli, che sembra sem-pre sul ciglio della disfatta, ad un passo dal gusto per il

macabro. Il Vangelo della Solennità di tutti i Santi, invece, rischia-ra l'orizzonte ). E' come uno squarcio che s'apre nel

mezzo di una sfuriata del cielo e permette di scorgere piccoli anticipi di luce, l'avanzare del sereno, il sapore del raccolto……. Chi sono i Santi? Sono quelle persone che hanno saputo leggere la storia con gli occhi di Dio. Persone – che non sono nate sante, ndr – che hanno accettato di lasciarsi

guardare dal Cielo fino a riuscire a pensarsi come Dio li ha pensati: uomini perfettamente uomini. Così ricchi d'avere se stessi in proprio potere. Guarda, poi, che strano destino è toccato a loro: li abbiamo imprigionati

nei capitelli delle chiese – trafitti di spade, desiderosi di fustigazioni, con in mano fiori di giglio o pezzi di carne sanguinante – quando invece il loro salotto era la strada.

Armati di beatitudini, hanno guardato in faccia la storia e l'hanno attraversata. Non aggirata e nemmeno scan-sata. Eroismo? Più che eroismo si trattò forse di fiducia. Che oggi, a fidarsi di qualcuno, sembra sia più la alta tra le forme di eroismo. Scesi in strada consapevoli che ognuno ha l'avvenire che si merita: oggi scartati e do-

mani beati. Con quell'inaudita fanciullità di spirito che spinse qualcuno di loro a lambire il terreno della follia e del paradosso. Finendo per chiamare sorella quella che per taluni invece è nemica, l'esatto opposto: la morte,

per l'appunto. Sorella, invece: quasi una porta che, at-traversata, getta sull'altrove di Dio. Io i santi me l'immagino da sempre come uomini coi pie-di ben piantati per terra, quasi infossati dentro le strade

consunte della storia: «Nessuno prende la realtà sul se-rio come il santo perché in verità ogni fantasticheria, sulla sua strada irta di pericoli, inesorabilmente si vendi-

cherebbe. Diventare santo significa per l'uomo reale staccarsi da sé, per entrare nel Dio reale» scrisse un giorno Romano Guardini. La santità, dunque, come il massimo del realismo più che l'elogio della fantasia. La stessa cosa avviene per i funerali che io voglio solen-ni. Poiché non si tratta di sistemare un corpo nella terra,

ma di raccogliere senza perdere nulla, come da un'urna che si è rotta, il patrimonio del quale l'uomo era stato il depositario. E' difficile salvare tutto. “L'eredità dei morti si raccoglie lentamente. Occorre pian-

gerli a lungo, meditare sulla loro esistenza e celebrare l'anniversario della loro morte. Devi voltarti indietro molte volte per osservare che non si dimentichi nulla.

(A. de Saint-Exupéry, Cittadella) Forse per questo i Santi li abbiamo castigati nei capitelli: ci fa paura quell'immensa libertà d'essere riusciti a la-sciarsi pensare per imparare ad essere. Che scandalo questi uomini con le mani in pasta: a guardarli, quasi s'inciampa lo sguardo. (don Marco Pozza)

Sabato 1 nov. TUTTI i SANTI - domenica 2 nov. tutti i DEFUNTI

LITURGIA della PAROLA :

Domenica XXXIIª del T. Ord. 9 novembre 2014 Ezechiele 47,1-2.8-9.12;salmo 45;1a Corinzi 3,9-17;Giovanni 4,19-24

Domenica 2 novembre Commemorazione di Tutti i defunti ore 15.00: Celebrazione della Santa Messa in cimitero a Granze e a Camin

Lunedì 3 novembre ore 21.00 in chiesa a Camin prove Coro

Martedì 4 novembre ore 20.45 presso Scuola dell’Infanzia di Camin incontro Comitato Genitori

Mercoledì 5 novembre ore 15.30 catechesi 3a media di Camin

Giovedì 6 novembre ore 20.00 in Villa Bellini incontro operatori del Presepio Natale 2014

Venerdì 7 novembre ore 16.30 catechesi 43a/4a/5a elementare ore 19.00 messa a Santa Giustina con il Vescovo - S. Prosdocimo

Sabato 8 novembre ore 15.00 catechesi 1a/2a/3a media Granze ore 17.00 incontro genitori e bambini di 2a elementare a Camin - Palestra

Domenica 9 novembre XXXII a domenica del tempo Ordinario GIORNATA del RINGRAZIAMENTO

1 novembre: SOLENNITA’ di TUTTI i SANTI Prima Lettura: Dal libro dell'Apocalisse di san Giovanni apo-stolo 7,2-4.9-14 Io, Giovanni, vidi salire dall’oriente un altro angelo, con il sigillo del Dio vivente. E gridò a gran voce ai quattro angeli, ai quali era stato concesso di devastare la terra e il mare: «Non devastate la terra né il mare né le piante, finché non avremo impresso il sigillo sulla fronte dei servi del nostro Dio». E udii il numero di coloro che furono segnati con il sigillo: centoquarantaquattromila segnati, provenienti da ogni tribù dei figli d’Israele. Dopo queste cose vidi: ecco, una moltitudine immensa, che nessuno poteva contare, di ogni nazione, tribù, popolo e lingua. Tutti stavano in piedi davanti al trono e da-vanti all’Agnello, avvolti in vesti candide, e tenevano rami di palma nelle loro mani. E gridavano a gran voce: «La salvezza appartiene al nostro Dio, seduto sul trono, e all’Agnello». E tutti gli angeli stavano attorno al trono e agli anziani e ai quattro esseri viventi, e si inchina-rono con la faccia a terra davanti al trono e adorarono Dio dicendo: «Amen! Lode, gloria, sapienza, azione di grazie, onore, potenza e forza al nostro Dio nei secoli dei secoli. Amen». Uno degli anziani allora si rivolse a me e disse: «Questi, che sono vestiti di bianco, chi sono e da dove vengono?». Gli risposi: «Signore mio, tu lo sai». E lui: Sono quelli che vengono dalla grande tribolazione e che hanno lavato le loro vesti, rendendole candide nel sangue dell’Agnello». Parola di Dio. Rendiamo grazie a Dio Salmo Responsoriale Dal Salmo 23 (24) R. Ecco la generazione che cerca il tuo volto, Signore. Del Signore è la terra e quanto contiene: il mondo, con i suoi abi-tanti. È lui che l’ha fondato sui mari e sui fiumi l’ha stabilito. R/. Chi potrà salire il monte del Signore? Chi potrà stare nel suo luogo santo? Chi ha mani innocenti e cuore puro, chi non si rivolge agli idoli. R/. Egli otterrà benedizione dal Signore, giustizia da Dio sua salvezza. Ecco la generazione che lo cerca, che cerca il tuo volto, Dio di Giacobbe. R/.

Seconda Lettura Dalla prima lettera di san Giovanni aposto-lo 3,1-3 Carissimi, vedete quale grande amore ci ha dato il Padre per essere chiamati figli di Dio, e lo siamo realmente! Per questo il mondo non ci conosce: perché non ha conosciuto lui. Carissimi, noi fin d’ora siamo figli di Dio, ma ciò che saremo non è stato ancora rivelato. Sappiamo però che quando egli si sarà mani-festato, noi saremo simili a lui, perché lo vedremo così come egli è. Chiunque ha questa speranza in lui, purifica se stesso, come egli è puro. Parola di Dio. Rendiamo grazie a Dio

R. Alleluia, alleluia. Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. R. Alleluia.

† Dal vangelo secondo Matteo 5,1-12a In quel tempo, vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. Si mise a parlare e insegnava loro dicendo: «Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli. Beati quelli che sono nel pianto, perché saranno consolati. Beati i miti, perché avranno in eredità la terra. Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati. Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia. Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio. Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio. Beati i perseguitati per la giustizia, perché di essi è il regno dei cieli. Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli». Pa-rola del Signore. Lode a te o Cristo

2 novembre: COMMEMORAZIONE DI

TUTTI I DEFUNTI Prima Lettura: Dal libro del profeta Isaìa 25,6.7-9 In quel giorno, preparerà il Signore degli eserciti per tutti i po-poli, su questo monte, un banchetto di grasse vivande. Egli strapperà su questo monte il velo che copriva la faccia di tutti i popoli e la coltre distesa su tutte le nazioni. Eliminerà la morte per sempre. Il Signore Dio asciugherà le lacrime su ogni volto, l’ignominia del suo popolo farà scomparire da tutta la terra, poiché il Signore ha parlato. E si dirà in quel giorno: «Ecco il nostro Dio; in lui abbiamo sperato perché ci salvasse. Questi è il Signore in cui abbiamo sperato; rallegriamoci, esultiamo per

la sua salvezza». Parola di Dio. Rendiamo grazie a Dio Salmo Responsoriale Dal Salmo 24 (25) R. Chi spera in te, Signore, non resta deluso. Ricòrdati, Signore, della tua misericordia e del tuo amore, che è da sempre. Ricòrdati di me nella tua misericordia, per la tua bontà, Signore. R/. Allarga il mio cuore angosciato, liberami dagli affanni. Vedi la mia povertà e la mia fatica e perdona tutti i miei peccati. R/. Proteggimi, portami in salvo; che io non resti deluso, perché in te mi sono rifugiato. Mi proteggano inte-grità e rettitudine, perché in te ho sperato. R/. Seconda Lettura Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani 8,14-23 Fratelli, tutti quelli che sono guidati dallo Spirito di Dio, questi sono figli di Dio. E voi non avete ricevuto uno spirito da schiavi per ricadere nella paura, ma avete ricevuto lo Spirito che rende figli adottivi, per mezzo del quale gridiamo: «Abbà! Padre!». Lo Spirito stesso, insieme al nostro spirito, attesta che siamo figli di Dio. E se siamo figli, siamo anche eredi: eredi di Dio, coeredi di Cristo, se davvero prendiamo parte alle sue sofferen-ze per partecipare anche alla sua gloria. Ritengo infatti che le sofferenze del tempo presente non siano paragonabili alla glo-ria futura che sarà rivelata in noi. L’ardente aspettativa della creazione, infatti, è protesa verso la rivelazione dei figli di Dio. La creazione infatti è stata sottoposta alla caducità – non per sua volontà, ma per volontà di colui che l’ha sottoposta – nella speranza che anche la stessa creazione sarà liberata dalla schiavitù della corruzione per entrare nella libertà della gloria dei figli di Dio. Sappiamo infatti che tutta insieme la creazione geme e soffre le doglie del parto fino ad oggi. Non solo, ma anche noi, che possediamo le primizie dello Spirito, gemiamo interiormente aspettando l’adozione a figli, la redenzione del nostro corpo. Parola di Dio. Rendiamo grazie a Dio Canto al Vangelo R. Alleluia, alleluia. Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla creazione del mondo. R. Alleluia. † Vangelo Dal vangelo secondo Matteo 25,31-46 In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Quando il Figlio dell’uomo verrà nella sua gloria, e tutti gli angeli con lui, siederà sul trono della sua gloria. Davanti a lui ver-ranno radunati tutti i popoli. Egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dalle capre, e porrà le pecore alla sua destra e le capre alla sinistra. Allora il re dirà a quelli che saranno alla sua destra: “Venite, bene-detti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla creazione del mondo, perché ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero straniero e mi avete accolto, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, ero in carcere e siete venuti a trovarmi”. Allora i giusti gli risponderanno: “Signore, quando ti abbiamo visto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, o assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando mai ti abbiamo visto straniero e ti abbiamo accolto, o nudo e ti abbiamo vestito? Quando mai ti abbiamo visto malato o in carcere e siamo venuti a visitarti?”. E il re risponderà loro: “In verità io vi dico: tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me”. Poi dirà anche a quelli che saranno alla sinistra: “Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli, perché ho avuto fame e non mi avete dato da mangia-re, ho avuto sete e non mi avete dato da bere, ero straniero e non mi avete accolto, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato”. Anch’essi allora risponderanno: “Signore, quando ti abbiamo visto affamato o assetato o straniero o nudo o malato o in car-cere, e non ti abbiamo servito?”. Allora egli risponderà loro: “In verità io vi dico: tutto quello che non avete fatto a uno solo di questi più piccoli, non l’avete fatto a me”. E se ne andranno: questi al supplizio eterno, i giusti invece alla vita eterna». Parola del Signore. Lode a te o Cristo

Dove: dall’Abbazia Benedet-

tina di Praglia alla chiesa di Tra-monte attraverso il sentiero (facile!) del Giubileo

Quando: domenica 16 nov. Partenza ore 13.30 dalla piazza di Camin in pulman

Quota: 5 € (spesa pulman)

Iscrizioni in patronato (palestra) o in sa-crestia delle nostre due chiese..

Ecco il programma arrivo a Praglia e visita guidata al monastero camminata lungo il sentiero del Giubileo, in mezzo alla natura, fino alla bellissima chiesa di Tramonte

(durata 45minuti) merenda e gioco nella sala del patronato di Tramonte ore 17.00 s. messa, nella chiesa di Tramonte - invitati i genitori

DOMENICA 9 nov. GIORNATA del RINGRAZIAMENTO:

dopo ogni messa

BENEDIZIONE macchine, bici, piedi…. Un piccolo segno ci verrà consegnato a ricordo della benedizione e dell’impegno

a camminare e correre scoprendo le tante cose

belle che sono in noi e at-torno a noi.

Educhiamoci alla custodia del creato:

ore 9.45 in palestra

con animatori e catechisti (gioco, laboratorio, animazione)

ore 11.30 Santa MESSA

e nel pomeriggio ore 15.30 per tutti

CASTAGNATA con le famiglie in palestra/campo sportivo a Camin

in patronato e campo a Granze

e per i ragazzi delle elementari e

medie

e per ADULTI e FAMIGLIE

alle ore 12.30 PRANZO in VILLA BELLINI

“Antichi sapori Un menù speciale adatto alla stagione au-tunnale e che si rifà ai buoni e sani cibi di

una volta! Da non perdere! Iscrizioni in sacristia o in patronato….

E DOMENICA 16 novembre

DUE COSE DA FARE ...per tutti !

II grande maestro della tradizione sufi, Nasrudin, fu invitato ad una conferenza. Nasrudin fissò la conferenza per le due del pomerig-gio, e fu un enorme successo: i mille posti furono subito esauriti, e più di seicento persone dovettero rimanere fuori, a seguire i lavori attraverso un siste-ma televisivo a circuito chiuso. Alle due in punto, en-trò un assistente di Nasrudin dicendo che, per motivi di forza maggiore, la conferenza sarebbe iniziata in ritardo. Alcuni si alzarono indigniati, chiesero la resti-tuzione del denaro pagato per il biglietto e se ne an-darono.Rimase comunque moltissima gente, sia den-tro la sala sia fuori. Alle quattro, il maestro sufi non si era ancora presentato: a poco a poco, le persone co-minciarono a lasciare la sala; tutti riebbero i propri soldi. In fin dei conti, l'orario di lavoro stava finendo ed era giunto il momento di tornare a casa. Alle sei, i milleseicento spettatori originar! erano ridotti a meno di un centinaio. Fu allora che entrò Nasrudin. Sem-brava completamente ubriaco, e rivolse alcune battu-te pesanti a una giovane seduta in prima fila. Passata la sorpresa, le persone si indignarono: com'era possi-bile che, dopo un'attesa di quattro ore, quell'uomo si comportasse in quel modo? Si levarono mormorii di disapprovazione, ma il maestro sufi non vi diede alcu-na importanza: urlando, continuò a rivolgersi alla ra-gazza, dicendole che era sexy; poi la invitò a partire con lui per la Francia. Dopo aver insultato alcune per-sone che reclamavano, Nasrudin tentò di alzarsi, ma cadde rovinosamente. Indignati, gli astanti decisero di andarsene, dicendo che gli organizzatori erano dei ciarlatani e che avrebbero denunciato quello spetta-colo degradante a tutti i giornali. Nella sala rimasero nove persone. A quel punto, appena il gruppo se ne fu andato, Nasrudin si alzò: era sobrio, i suoi occhi irradiavano una luce soave e dalla sua figura proma-nava un'aura di rispettabilità e saggezza "Voi siete coloro che dovranno udirmi," disse "Avete superato le due prove più dure del cammino spirituale: la pazienza di aspettare il momento giusto e il co-raggio di non provare de-lusione di fronte a ciò che avete visto…….

Chiesa di Tramonte, ospiti di don Adriano