calcolo del dispendio energetico nell’esercizio fisico strutturato -...
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Calcolo del dispendio energetico
nell’esercizio fisico strutturato
G. Corigliano, C. De Fazio
nell’esercizio fisico strutturato
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Che frequenza
cardiaca avrò?
Come devo
alimentarmi?Quanta
insulina mi
occorrerà?
Che % di
grassi e
zuccheri sto
bruciando?
Che tendenza
avrà la mia
glicemia?
� ESPERIENZA
� TECNOLOGIA
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� Automonitoraggio glicemico ed attività sportiva
� Continuous glucose monitoring systemsed attività sportiva
� Tecnologie per l’erogazione dell’insulina:� Tecnologie per l’erogazione dell’insulina:MTI, microinfusori ed attività sportiva
� Tecnologie per il monitoraggio della performancefisica e del dispendio energetico
� Conclusioni
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� Automonitoraggio glicemico ed attività Automonitoraggio glicemico ed attività sportivasportiva
� Continuous glucose monitoring systemsed attività fisica
� Tecnologie per l’erogazione dell’insulina:� Tecnologie per l’erogazione dell’insulina:MTI, microinfusori ed attività fisica
� Tecnologie per il monitoraggio della performancefisica e del dispendio energetico
� Conclusioni
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STANDARD ITALIANI PER LA CURA
DEL DIABETE MELLITO
• L’autocontrollo glicemico condiviso con il team
diabetologico è una componente indispensabile della
autogestione della malattia diabetica sia per raggiungere
gli obiettivi terapeutici sia per ridurre il rischio di
ipoglicemie gravi. (Livello della prova VI, Forza della
racomandazione B)
• E’ opportuno intensificare l’autocontrollo glicemico
prima, eventualmente durante (esercizi di durata > 1h) eprima, eventualmente durante (esercizi di durata > 1h) e
dopo l’esercizio fisico. Devono essere fornite indicazioni
relative alla necessità di integrazione con carboidrati e
alla gestione della terapia ipoglicemizzante. ( Livello
della prova VI, Forza della raccomandazione B )
• E’ necessario valutare periodicamente la correttezza
dell’utilizzo del glucometro e la capacità di modificare la
terapia sulla base dei valori misurati, eventualmente
facendo uso di un algoritmo condiviso. ( Livello della
prova VI, Forza della raccomandazione B)
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Linee guida generali Linee guida generali 1.1. Controllo metabolico prima dell’attività fisica Controllo metabolico prima dell’attività fisica
•• Evitare l’attività se la glicemia è ~ 250 mg/Evitare l’attività se la glicemia è ~ 250 mg/dLdL in presenza di chetosiin presenza di chetosi
•• Usare cautela se la glicemia è ~ 300 mg/Usare cautela se la glicemia è ~ 300 mg/dLdL pur in assenza di chetosipur in assenza di chetosi
•• Assumere carboidrati se la glicemia è ~ 100 mg/Assumere carboidrati se la glicemia è ~ 100 mg/dLdL
2.2. Monitoraggio della glicemia prima e dopo l’attività fisicaMonitoraggio della glicemia prima e dopo l’attività fisica
•• Identificare la necessità di cambiamenti nella dose di insulina e Identificare la necessità di cambiamenti nella dose di insulina e •• Identificare la necessità di cambiamenti nella dose di insulina e Identificare la necessità di cambiamenti nella dose di insulina e
nell’alimentazionenell’alimentazione
•• Conoscere la risposta glicemica a differenti condizioni di attivitàConoscere la risposta glicemica a differenti condizioni di attività
3.3. Alimentazione Alimentazione
●● Assumere extra carboidrati per prevenire l’ipoglicemiaAssumere extra carboidrati per prevenire l’ipoglicemia
●● Avere a disposizione cibi a base di carboidrati durante e dopo l’attività fisicaAvere a disposizione cibi a base di carboidrati durante e dopo l’attività fisica
ADA Position Statement. Diabetes Care 2011
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“La capacità di adeguare il regime terapeutico (insulina e terapia nutrizionale) per ottenere
una partecipazione sicura e di alta performance ad attività sportive e’ stata recentemente
riconosciuta come un importante strategia di management in diabetici tipo 1. In
RACCOMANDAZIONI ADA 2011 RACCOMANDAZIONI ADA 2011 SULL’ ELABORAZIONE SULL’ ELABORAZIONE
DELL’AUTOCONTROLLO GLICEMICO DELL’AUTOCONTROLLO GLICEMICO ED ATTIVITÀ SPORTIVAED ATTIVITÀ SPORTIVA
riconosciuta come un importante strategia di management in diabetici tipo 1. In
particolare l’ importante ruolo che ha il paziente nel raccogliere i dati dell’ autocontrollo
glicemico in risposta all’ esercizio, elaborarli utilizzando lo scarico dati e le valutazioni
statistiche e nell’ usare questi dati per migliorare la performance ed aumentare la
sicurezza è oggi pienamente accettato. RigideRigide raccomandazioniraccomandazioni sullasulla supplementazionesupplementazione didi
CHOCHO calcolatecalcolate inin basebase all’all’ intensitàintensità ee duratadurata dell’dell’ esercizioesercizio senzasenza teneretenere contoconto deidei livellilivelli
glicemiciglicemici deldel momento,momento, didi precedentiprecedenti risposterisposte metabolichemetaboliche all’all’ esercizioesercizio stessostesso ee dellodello
schemaschema terapeuticoterapeutico individuale,individuale, nonnon sonosono deldel tuttotutto appropriateappropriate.. Tale approccio, infatti,
frequentemente vanifica gli effetti benefici”.
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CARATTERISTICHE IDEALI CARATTERISTICHE IDEALI DIDI UN LETTORE GLICEMICO UN LETTORE GLICEMICO PER LO SPORTIVO CON DIABETEPER LO SPORTIVO CON DIABETE
�� Piccolo volume, basso peso, numeri grandi.Piccolo volume, basso peso, numeri grandi.
�� Funzionamento in ampio Funzionamento in ampio rangerange di temperaturadi temperatura
�� Memorizza i dati e gli eventi e li scarica sul Memorizza i dati e gli eventi e li scarica sul pcpc
�� Calcola le medie, fa grafici, fa calcolo del boloCalcola le medie, fa grafici, fa calcolo del bolo�� Calcola le medie, fa grafici, fa calcolo del boloCalcola le medie, fa grafici, fa calcolo del bolo
�� Trasmette i dati sul MTrasmette i dati sul M
�� Risultato in pochi secondiRisultato in pochi secondi
�� Ha il Ha il pungiditopungidito incorporatoincorporato
�� Considera l’ematocritoConsidera l’ematocrito
�� Si può montare sulla biciSi può montare sulla bici
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� Automonitoraggio glicemico ed attività fisica
� ContinuousContinuous glucoseglucose monitoringmonitoring systemssystemsed ed attivita’attivita’ sportivasportivaed ed attivita’attivita’ sportivasportiva
� Tecnologie per l’erogazione dell’insulina:MTI, microinfusori ed attività fisica
� Tecnologie per il monitoraggio della performancefisica e del dispendio energetico
� Conclusioni
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• Il monitoraggio glicemico continuo (CGM) nei diabetici di
età superiore ai 25 anni in terapia insulinica intensiva è
uno strumento utile per ridurre l’Hb (Livello della prova I,
Forza della racomandazione B)
• Il CGM può essere di utilità nel ridurre l’HbA1c in diabetici
di tipo 1 in altre classi di età, in particolare nei bambini e
STANDARD ITALIANI PER LA CURA
DEL DIABETE MELLITO
di tipo 1 in altre classi di età, in particolare nei bambini e
comunque nei soggetti che dimostrano una buona
aderenza all’utilizzo continuativo dello strumento.
( Livello della prova II, Forza della raccomandazione B )
• Il CGM può contribuire a ridurre le ipoglicemie e può
essere utile nel trattamento di soggetti proni
all’ipoglicemia o con sindrome da ipoglicemia inavvertita.
( Livello della prova VI, Forza della raccomandazione B)
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CORRELAZIONE CGM-
SMBG
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P. A. (F)
350
400
450
CGM IN CORSO CGM IN CORSO DIDI ATTIVITÀ FISICA ATTIVITÀ FISICA ANAEROBICA ALATTACIDA (SPINNING) ANAEROBICA ALATTACIDA (SPINNING)
0
50
100
150
200
250
300
8.1
0
10.1
3
12.1
0
14.0
7
16.0
4
18.0
1
19.5
8
21.5
5
23.5
2
1.4
9
3.4
6
5.4
3
7.4
0
9.3
7
11.3
4
13.3
1
15.2
8
17.2
5
19.2
2
21.1
9
23.1
6
1.1
3
3.1
0
5.0
7
7.0
4
ORA
GLUC
OSIO
SO
TTO
CUTA
NEO
mg_dL
corrente_nA
Media Mobile su 5 per. (mg_dL)
Sp
inn
ing
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CALO GLICEMICO IN CORSO
DI ESERCIZIO INTENSO
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CGM IN CORSO CGM IN CORSO DIDI ATTIVITÀ FISICA ATTIVITÀ FISICA ANAEROBICA LATTACIDA ANAEROBICA LATTACIDA
M.P. (F): mattinata di sci alpino
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CGM IN CORSO CGM IN CORSO DIDI ATTIVITÀ FISICA ATTIVITÀ FISICA AEROBICA ALATTACIDA AEROBICA ALATTACIDA
mattinata di escursione nei boschi in piano
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PROFILI DURANTE
E DOPO LA CORSA
2002
Patient RH PG WKU WB WK TW
SG start (mg/dL) 238 141 310 244 98 174
SG finish (mg/dL) 75 40 99 167 49 102
Hypo
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TEAM TYPE 1 WINS
RACE ACROSS AMERICA, 2010
Cuchara Pass,Colorado
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CGM IN CORSO CGM IN CORSO DIDI NAVIGAZIONE A VELANAVIGAZIONE A VELA(“dolci marinai”): effetto di una tempesta(“dolci marinai”): effetto di una tempesta
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• Due «stages»
residenziali di 1
settimana (2005-06)settimana (2005-06)
• Monitor retrospettivo
CGMS modificato per
l’uso subacqueo
• Tracciati validi
ottenuti in 27/48
immersioni (9 giovani
adulti DMT1)
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190
200
210
220
-10
-5
0
CGM IN CORSO CGM IN CORSO DIDI IMMERSIONE SUBACQUEA: IMMERSIONE SUBACQUEA: Rapporti con la profondità
140
150
160
170
180
190
0 5' 10' 15' 20' 25' 30' 35'
-30
-25
-20
-15glicemia
profondità
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ALGORITMO CGM/CHO
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� Automonitoraggio glicemico ed attività fisica
� Continuous glucose monitoring systemsed attività fisica
� Tecnologie per l’erogazione dell’insulina:Tecnologie per l’erogazione dell’insulina:microinfusori ed attività sportivamicroinfusori ed attività sportiva
� Tecnologie per il monitoraggio della performancefisica e del dispendio energetico
� Conclusioni
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SECREZIONE INSULINICA FISIOLOGICASECREZIONE INSULINICA FISIOLOGICA
600
800
secrezione insulinica (pmol/min)
non diabetici
0
200
400
6.00 10.00 14.00 18.00 22.00 2.00 6.00 ore
secrezione insulinica (pmol/min)
colazione pranzo cena
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• In soggetti selezionati che, malgrado un regime basal-
bolus ottimale, presentino scarso controllo glicemico e/o
ipoglicemie ricorrenti, può essere considerata
l’indicazione all’uso del microinfusore da parte di un team
esperto nel suo utilizzo (Livello della prova II, Forza della
racomandazione B)
STANDARD ITALIANI PER LA CURA
DEL DIABETE MELLITO
racomandazione B)
• ADA raccomandazioni 2012
“can be concluded that long-acting insulin analogs have
not yet replaced the need for insulin pump therapy in
type 1 diabetes, and CSII is the best current therapeutic
option for some type 1 diabetic subjects “
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– Nei pazienti con microinfusore (CSII):
• Ridurre il bolo pre-prandiale se l’esercizio ha inizio 1-3 ore dopo il
pasto
• Ridurre la basale del 50% per tutta la durata dell’esercizio
• Variazioni dell’infusione basale avranno effetto solo dopo 2-3 ore
EsercizioEsercizio fisicofisico e CSIIe CSII
• Variazioni dell’infusione basale avranno effetto solo dopo 2-3 ore
• In alternativa la pompa può essere spenta temporaneamente
• Eseguire un bolo correttivo prima e durante la sospensione della
pompa nel caso la sospensione duri fino a 2 ore
• Ridurre la basale notturna del 10-30% per evitare ipoglicemie
Toni, ACTA BIOMED 2006; 77; Suppl. 1: 34-40
De Feo, ACTA BIOMED 2006; 77; Suppl. 1: 14-17
Pinelli,ACTA BIOMED 2008; 79: 57-64
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Guidelines for Exercising With an Insulin Pump.
Exercise IntensityExercise Intensity
MildMild ModerateModerate IntenseIntenseDurationDuration CHOCHO BolusBolus BasalBasal CHOCHO BolusBolus BasalBasal CHOCHO BolusBolus BasalBasal
15 min15 min + 15 gr+ 15 gr
30 min30 min + 15 gr+ 15 gr + 15 gr+ 15 gr -- 30 %30 %
45 min45 min + 15 gr+ 15 gr + 15 gr+ 15 gr -- 30 %30 % + 15 gr+ 15 gr -- 50 %50 %
60 min60 min + 30 gr+ 30 gr -- 30 %30 % + 15 gr+ 15 gr -- 30 %30 % -- 20 %20 % + 30 gr+ 30 gr -- 50 %50 % -- 20 %20 %
120 min120 min + 30 gr+ 30 gr -- 30 %30 % + 30 gr+ 30 gr -- 50 %50 % -- 20 %20 % + 30 gr+ 30 gr -- 50 %50 % -- 40 %40 %
240 min240 min + 15 gr+ 15 gr -- 30 %30 % + 30 gr+ 30 gr -- 50 %50 % -- 20 %20 % + 30 gr+ 30 gr -- 50 %50 % -- 40 %40 %
Walsh J, Robert R: Insulin Pump HandbookWalsh J, Robert R: Insulin Pump Handbook
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� Automonitoraggio glicemico ed attività fisica
� Continuous glucose monitoring systemsed attività fisica
� Tecnologie per l’erogazione dell’insulina:MTI, microinfusori ed attività fisica
� Tecnologie per il monitoraggio della performanceTecnologie per il monitoraggio della performancefisica e del dispendio energetico fisica e del dispendio energetico
� Conclusioni
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L’impiego del contapassi nel monitoraggio L’impiego del contapassi nel monitoraggio della marciadella marcia
Tipo 1, M 1935, IMA ’86, 76Kg, BMI Tipo 1, M 1935, IMA ’86, 76Kg, BMI 28.6 m28.6 m22/Kg, HbA/Kg, HbA1c1c7.5%, 7.5%, c.v.c.v. 106cm106cm
passi Glicemia pre-AF Glicemia post-AF Kcal
17.336 159 122 490
7.904 146 110 250
21.165 157 102 730
8.580 134 99 290
Consumo energetico del camminoConsumo energetico del cammino
Media passi/die
Media Km/die
Media Kcal/die
Glicemia pre-AF
Glicemia post-AF
14.68514.685 8.5 530 160 103
70Kg, BMI 26.3 m70Kg, BMI 26.3 m22/Kg, /Kg, HbAHbA1c1c5.8%,5.8%,c.vc.v. 101cm. 101cm
8.580 134 99 290
19.662 157 107 570
20.808 149 89 680
7.338 133 97 230Bray G.A. (2003), Contemporary Diagnosis and Management of Obesity (2°
ed.), Handbook in Health Care Co. Newton, Pensylvania.
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Come quantificare l’intensità?Come quantificare l’intensità?
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BORG Scale BORG Scale --
00
0.50.5
11
22
33
nullonullo
leggerissimoleggerissimo
molto leggeromolto leggero
leggeroleggero
moderatomoderato
66778899
10101111
leggerissimoleggerissimo
molto leggeromolto leggero
piuttosto leggeropiuttosto leggero33
44
55
77
1010
moderatomoderato
abbastanza abbastanza duroduro
duroduro
molto duromolto duro
durissimodurissimo
121213131414151516161717181819192020
piuttosto leggeropiuttosto leggero
abbastanza duroabbastanza duro
duroduro
molto duromolto duro
durissimodurissimo
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L’impiego del cardiofrequenzimetro L’impiego del cardiofrequenzimetro nel monitoraggio della FCnel monitoraggio della FC
L’impiego del cardiofrequenzimetro L’impiego del cardiofrequenzimetro nel monitoraggio della FCnel monitoraggio della FC
Soggetto 50 aa, Fc riposo 80 bpm, Fcmax 170 bpm
Target Zona aerobica 100-130 bpm-% VO2 max 30-40%
Variazione della FC in EF Variazione della FC in EF aerobico (5Km/h)aerobico (5Km/h)
Relazione tra incremento del Relazione tra incremento del Relazione tra incremento del Relazione tra incremento del consumo di Oconsumo di O22 durante EF e FCdurante EF e FC
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L’impiego dell’L’impiego dell’ArmbandArmband®® per per monitorare, prescrivere e verificarne monitorare, prescrivere e verificarne l’efficacia di un giusto dosaggio di EFl’efficacia di un giusto dosaggio di EF
L’impiego dell’L’impiego dell’ArmbandArmband®® per per monitorare, prescrivere e verificarne monitorare, prescrivere e verificarne l’efficacia di un giusto dosaggio di EFl’efficacia di un giusto dosaggio di EF
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BIABIA baropodometrobaropodometro
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