byo rete: un’analisi per la provincia di varese sose 2012/varese.pdf · analisi della struttura...
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Byo rete
Un’analisi per la provincia
di Varese
“Dalla collaborazione al contratto di rete”
Progetto finanziato dal Fondo Perequativo - Accordo di Programma
Ministero dello Sviluppo Economico - Unioncamere - 2010
SOSE - Soluzioni per il Sistema Economico S.p.A.
Via Mentore Maggini, 48 C – 00143 Roma
www.sose.it
Unioncamere Lombardia
Via Ercole Oldofredi, 23 - 20124 Milano
www.unioncamerelombardia.it
SOSE - Soluzioni per il Sistema Economico S.p.A. 3
INDICE
Unioncamere Lombardia ......................................................................................................... 5
SOSE – Soluzioni per il Sistema Economico S.p.A. .......................................................................... 5
Il Progetto ........................................................................................................................... 5
1 Obiettivo dell’analisi ....................................................................................................... 6
1.1 La banca dati BeOnBusiness ........................................................................................... 6
1.2 Metodologia utilizzata per la valutazione della capacità competitiva ....................................... 6
1.3 Criteri di selezione dei settori analizzati .......................................................................... 7
2 Provincia di Varese: Vocazione produttiva del territorio e settori manifatturieri più rappresentativi .. 8
2.1 D20U Fabbricazione e lavorazione di prodotti in metallo ...................................................... 9
La composizione del campione: modello di dichiarazione e classi di fatturato .............................. 10
I macrocluster presenti nella provincia e loro descrizione ....................................................... 12
Valutazione della capacità competitiva: triennio 2005-2007 vs 2008-2010 .................................. 14
Redditività ed efficienza operativa della provincia ................................................................ 14
Benchmarking provincia di Varese VS Lombardia e Italia ......................................................... 16
Analisi per indici........................................................................................................... 18
Analisi della Struttura Patrimoniale (triennio 2008-2010) ....................................................... 18
Analisi di Liquidità (triennio 2008-2010)............................................................................. 19
2.2 D32U Fabbricazione, installazione e riparazione di macchine e apparecchi meccanici ............... 20
La composizione del campione: modello di dichiarazione e classi di fatturato .............................. 21
I macrocluster presenti nella provincia e loro descrizione ....................................................... 23
Valutazione della capacità competitiva: triennio 2005-2007 vs 2008-2010 .................................. 26
Redditività ed efficienza operativa della provincia ................................................................ 26
Benchmarking provincia di Varese VS Lombardia e Italia ......................................................... 28
Analisi per Indici ........................................................................................................... 30
Analisi della Struttura Patrimoniale (triennio 2008-2010) ....................................................... 30
Analisi di Liquidità (triennio 2008 - 2010) ........................................................................... 32
Spunti per ipotesi di collaborazione tra le imprese meccaniche ................................................ 33
2.3 D07B - Confezione ed accessori per abbigliamento ............................................................ 35
La composizione del campione: modello di dichiarazione e classi di fatturato .............................. 36
I macrocluster presenti nella provincia e loro descrizione ....................................................... 38
Valutazione della capacità competitiva: triennio 2005-2007 vs 2008-2010 .................................. 39
SOSE - Soluzioni per il Sistema Economico S.p.A. 4
Redditività ed efficienza operativa della provincia ................................................................ 39
Benchmarking provincia di Varese VS Lombardia e Italia ......................................................... 41
Analisi per Indici ........................................................................................................... 43
Analisi della Struttura Patrimoniale e di liquidità (triennio 2008-2010) ...................................... 43
Spunti per ipotesi di collaborazione tra le imprese dell’abbigliamento ....................................... 44
2.4 D17U Fabbricazione di prodotti in gomma e plastica .......................................................... 46
La composizione del campione: modello di dichiarazione e classi di fatturato .............................. 47
I macrocluster presenti nella provincia e loro descrizione ....................................................... 49
Valutazione della capacità competitiva: triennio 2005-2007 vs 2008-2010 .................................. 50
Redditività ed efficienza operativa della provincia ................................................................ 50
Benchmarking provincia di Varese VS Lombardia e Italia ......................................................... 52
Analisi per indici........................................................................................................... 54
Analisi della Struttura Patrimoniale (triennio 2008-2010) ....................................................... 54
Analisi di Liquidità (triennio 2008-2010)............................................................................. 55
Spunti per ipotesi di collaborazione tra le imprese del settore gomma e plastica .......................... 56
Nota Metodologica ............................................................................................................... 58
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UNIONCAMERE LOMBARDIA
L’Unione delle Camere di Commercio della Lombardia è l’organo che riunisce e rappresenta le
12 Camere di Commercio della regione, e quindi il sistema degli interessi generali delle imprese,
con l’obiettivo primario di consolidare il ruolo di protagonista della Lombardia non solo
all’interno dello scenario italiano, ma anche in una dimensione Europea.
La mission di Unioncamere Lombardia è infatti: “Consolidare sul territorio lombardo - attraverso
l’azione delle Camere di Commercio – politiche e prassi favorevoli alla crescita del sistema delle
imprese al fine di consolidare la leadership della Lombardia nel processo di integrazione
europeo”.
Unioncamere Lombardia è un nodo del sistema a rete del mondo camerale che la collega alla
rete nazionale (tra cui 105 Camere di Commercio e 19 Unioni Regionali) e internazionale (tra cui
74 Camere di Commercio italiane all’estero rappresentate da Assocamerestero e 32 Camere di
Commercio italo-estere).
SOSE – SOLUZIONI PER IL SISTEMA ECONOMICO S.P.A.
SOSE è la Società per azioni a partecipazione pubblica, partner metodologico
dell’Amministrazione finanziaria, alla quale è affidato in concessione l’incarico di svolgere tutte
le attività relative alla costruzione, realizzazione e aggiornamento degli studi di settore, ogni
altra attività di studio e ricerca in materia tributaria, ivi compresa l’attuazione del federalismo
fiscale, nonché di realizzare, sulla base delle informazioni fornite dall'Agenzia delle entrate,
prodotti e servizi per la gestione aziendale da mettere a disposizione delle imprese.
IL PROGETTO
Il progetto “Dalla collaborazione al contratto di rete” (finanziato con il contributo del Fondo di
Perequazione di cui all’Accordo di Programma Ministero Sviluppo Economico/Unioncamere del
2010), gestito da Unioncamere Lombardia a cui hanno aderito le Camere di Commercio di
Bergamo, Como, Cremona, Lecco, Lodi, Mantova, Milano, Monza e Brianza, Pavia, Sondrio e
Varese, ha come obiettivo quello di rilevare, attraverso una specifica analisi territoriale, le reti
collaborative informali esistenti sul territorio e avviare una intensa azione di sensibilizzazione,
formazione e accompagnamento per riuscire a costituire delle aggregazioni formali (ad esempio
il contratto di rete), stabili e affidabili tra imprese lombarde. Unioncamere Lombardia ha
commissionato a SOSE la realizzazione dei rapporti BYO RETe per le 11 provincie aderenti.
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1 OBIETTIVO DELL’ANALISI
La presente analisi è volta all’individuazione, nella provincia di Varese, dei modelli di impresa,
le cui caratteristiche peculiari possano fornire utili indizi per eventuali aggregazioni tra le
medesime imprese, mediante l’utilizzo del contratto di rete.
Questo obiettivo verrà perseguito attraverso l’analisi dei modelli di impresa caratteristici del
territorio, per alcuni comparti produttivi di maggior interesse, e l’individuazione di gruppi
omogenei di imprese le cui capacità competitive, in termini di redditività ed efficienza operativa
e di equilibrio patrimoniale e finanziario, evidenzino le migliori possibilità di integrazione in
ottica di cooperazione.
1.1 La banca dati BeOnBusiness
Le analisi sono state eseguite su un campione costituito da due panel di imprese in contabilità
ordinaria e semplificata osservate nei periodi 2005-2007 e 2008-2010.
L’esame si basa sulle informazioni presenti nella banca dati messa a disposizione dall’Agenzia
delle Entrate tramite il servizio denominato BeOnBusiness. BeOnBusiness è un servizio che
permette di disporre di informazioni di tipo economico, strutturale e territoriale delle imprese
italiane soggette agli Studi di Settore. Nella banca dati sono a disposizione i dati delle sole
imprese considerate congrue, ossia in linea con le risultanze dell’applicazione dell’analisi di
normalità e di congruità degli Studi di Settore, con ricavi dichiarati di ammontare non superiore
ad Euro 5.164.569.
Sulla base delle informazioni contenute nella banca dati vengono individuate, per alcuni settori,
significative aggregazioni di gruppi omogenei di imprese (macrocluster) atti alla valutazione
delle capacità competitive e al benchmarking di impresa.
1.2 Metodologia utilizzata per la valutazione della capacità competitiva
Le valutazioni delle performance di gruppi di imprese appartenenti ai diversi modelli
organizzativi individuati nell’ambito della provincia si basano sulla disponibilità di un know how
SOSE che è in grado di fornire giudizi differenziati per ogni modello organizzativo e per
determinate classi di fatturato, espressi in classi di performance di efficienza, normalità,
inefficienza … , sui principali indicatori di bilancio.
I giudizi espressi sui valori medi assunti dagli indicatori di bilancio nei vari gruppi di imprese
sono quindi condensati in un numero indice che fornisce una sintesi dello stato della redditività e
dell’efficienza operativa dei diversi gruppi di imprese e consente un immediato confronto tra i
valori assunti dai numeri indice relativi ai diversi modelli organizzativi.
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Gli indici di bilancio presi in esame sono basati su dati di Conto Economico (in modo tale da
poter essere calcolati anche per le imprese in contabilità semplificata) e sono:
• Indice di redditività delle vendite (ROS);
• Durata media del magazzino.
L’indice sintetico dello stato della redditività e dell’efficienza operativa è infine visualizzato in
un piano cartesiano ove in un’asse vengono evidenziati i valori1 assunti dall’indice all’interno dei
diversi modelli organizzativi e sull’altro asse i valori del tasso medio di variazione annuale degli
investimenti in beni strumentali osservati negli stessi modelli organizzativi in determinati
intervalli temporali.
L’analisi viene eseguita su panel di imprese 2008-2010 e panel 2005-2007 al fine di fornire un
colpo d’occhio sulla situazione delle imprese nel periodo precedente all’attuale crisi economica.
Vengono inoltre effettuate analisi comparative a livello regionale e nazionale, in relazione solo
ad un panel di imprese 2008-2010.
Nell’ottica della creazione di reti di impresa, oltre alla valutazione dei livelli di performance e
di dinamicità degli investimenti, vengono esaminati anche alcuni indicatori di equilibrio
finanziario e patrimoniale, delle imprese in contabilità ordinaria, per avere un quadro
complessivo della solidità e della vitalità di potenziali partner produttivi.
Ai fini dell’analisi il campione è stato suddiviso in gruppi omogenei, rappresentativi dei principali
modelli di impresa presenti nel settore, definiti nel resto del documento macrocluster (o MC).
1.3 Criteri di selezione dei settori analizzati
La selezione dei settori economici sui quali effettuare l’analisi è stata condotta sulla base dei
seguenti criteri:
Peso del valore aggiunto sul totale della provincia (su dati Aida 2010)
Numerosità delle imprese per macrocluster (su dati BeOnBusiness 2010)
Presenza di almeno 3 macrocluster2 per settore (su dati BeOnBusiness 2010)
Interesse per la CCIAA
1 La fascia da 0 a 33,33 evidenzia valori di inefficienza/difficoltà; la fascia da 33,33 a 66,66 evidenzia valori di normalità; la fascia da 66,66 a 100 evidenzia valori di efficienza. 2 Data la forte concentrazione delle imprese in 2 macrocluster per il settore D07B Confezione ed accessori per
l’abbigliamento, l’analisi si concentra esclusivamente su di essi.
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2 PROVINCIA DI VARESE: VOCAZIONE PRODUTTIVA DEL TERRITORIO E SETTORI
MANIFATTURIERI PIÙ RAPPRESENTATIVI
Al fine di individuare i settori economicamente più rilevanti nell’ambito provinciale è stato
scelto preliminarmente il criterio del maggior valore aggiunto prodotto. E’ stata effettuata
l’estrazione di un campione, costituito da tutte le imprese manifatturiere della provincia
presenti nella banca dati Aida ripartite per codice di attività Ateco a 2 cifre. I gruppi di imprese
così ottenuti sono stati ordinati in base al loro valore aggiunto complessivo in una scala
decrescente.
Grafico 1
Come si può vedere nel Grafico 1 la componente più significativa del valore aggiunto provinciale
è generata dai comparti manifatturieri della meccanica denominata convenzionalmente leggera
(25% del valore aggiunto provinciale complessivo), di quella denominata convenzionalmente
pesante (15%), del tessile (11%) e della fabbricazione di gomma e plastica (8%).
In accordo dunque con la CCIAA di Varese si focalizza l’analisi sui settori ora individuati
esaminando le imprese contenute nella base dati BeOnBusiness ad essi afferenti.
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2.1 D20U Fabbricazione e lavorazione di prodotti in metallo
Il campione analizzato è costituito da un panel di imprese soggette allo studio di settore D20U -
Fabbricazione e lavorazione di prodotti in metallo, relativo alle seguenti attività (classificazione
delle attività economiche ATECO 2007):
Tabella 1
CODICE ATECO
01.62.01 - Attività dei maniscalchi
24.33.01 - Fabbricazione di pannelli stratificati in acciaio
25.11.00 - Fabbricazione di strutture metalliche e parti assemblate di strutture
25.21.00 - Fabbricazione di radiatori e contenitori in metallo per caldaie per il riscaldamento centrale
25.29.00 - Fabbricazione di cisterne, serbatoi e contenitori in metallo per impieghi di stoccaggio o di produzione
25.30.00 - Fabbricazione di generatori di vapore (esclusi i contenitori in metallo per caldaie per il riscaldamento centrale ad acqua calda)
25.50.00 - Fucinatura, imbutitura, stampaggio e profilatura dei metalli; metallurgia delle polveri
25.61.00 - Trattamento e rivestimento dei metalli
25.71.00 - Fabbricazione di articoli di coltelleria, posateria ed armi bianche
25.72.00 - Fabbricazione di serrature e cerniere e ferramenta simili
25.73.11 - Fabbricazione di utensileria ad azionamento manuale
25.91.00 - Fabbricazione di bidoni in acciaio e contenitori analoghi per il trasporto e l'imballaggio
25.92.00 - Fabbricazione di imballaggi leggeri in metallo
25.93.10 - Fabbricazione di prodotti fabbricati con fili metallici
25.93.20 - Fabbricazione di molle
25.93.30 - Fabbricazione di catene fucinate senza saldatura e stampate
25.94.00 - Fabbricazione di articoli di bulloneria
25.99.19 - Fabbricazione di stoviglie, pentolame, vasellame, attrezzi da cucina e altri accessori casalinghi non elettrici, articoli metallici per l'arredamento di stanze da bagno
25.99.20 - Fabbricazione di casseforti, forzieri e porte metalliche blindate
25.99.30 - Fabbricazione di oggetti in ferro, in rame ed altri metalli
25.99.99 - Fabbricazione di altri articoli metallici e minuteria metallica nca
28.21.21 - Fabbricazione di caldaie per riscaldamento
32.99.13 - Fabbricazione di articoli in metallo per la sicurezza personale
33.11.02 - Riparazione e manutenzione di utensileria ad azionamento manuale
33.11.04 - Riparazione e manutenzione di casseforti, forzieri, porte metalliche blindate
33.11.05 - Riparazione e manutenzione di armi bianche
33.11.09 - Riparazione e manutenzione di altri prodotti in metallo
33.20.04 - Installazione di cisterne, serbatoi e contenitori in metallo
33.20.05 - Installazione di generatori di vapore (escluse le caldaie per il riscaldamento centrale ad acqua calda)
43.32.01 - Posa in opera di casseforti, forzieri, porte blindate
Fonte: Istat 2007
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La composizione del campione: modello di dichiarazione e classi di fatturato
Il campione analizzato è costituito da un panel di 420 imprese, presenti nella Provincia di
Varese, soggette allo studio di settore D20U – Fabbricazione e lavorazione di prodotti in metallo.
Come evidenziato nel Grafico 2 e nella tabella seguente (Tabella 2), il 65% del campione
analizzato è costituito da imprese che adottano il regime della contabilità ordinaria. Di queste
272 imprese 124 sono Società di persone, 122 Società di capitali e le restanti 26 Ditte individuali.
Le imprese in contabilità semplificata rappresentano, invece, il 35% del campione e sono per lo
più costituite da Ditte individuali (91 imprese).
Grafico 2
Tabella 2
Scomposizione del campione analizzato
numero
imprese
% sul totale
del campione
IMPRESE IN CONTABILITÀ SEMPLIFICATA 148 35%
Ditte individuali 91 21%
Società di persone 57 14%
IMPRESE IN CONTABILITÀ ORDINARIA 272 65%
Ditte individuali 26 6%
Società di persone 124 30%
Società di capitali 122 29%
TOTALE IMPRESE DEL CAMPIONE 420 100%
Fonte: Banca dati Studi di Settore
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Scomponendo le imprese del campione per classi di fatturato è possibile evidenziare il
contributo delle singole imprese appartenenti alle varie classi al processo di determinazione del
fatturato complessivo del campione.
Grafico 3
L’analisi proposta nel Grafico 3 evidenzia che 116 imprese (28% circa del campione) non
superano i 150 mila euro di fatturato; segue la classe da 150 a 300 mila euro con poco meno di
80 unità (19% circa). Il numero di imprese delle successive classi tende man mano a diminuire: si
passa dalle 64 imprese con fatturato da 300 a 500 mila euro per arrivare alla classe più alta
popolata da poco più di 10 imprese (3% circa).
116
79
64
48 50 50
13
0%
5%
10%
15%
20%
25%
30%
35%
40%
da 0
a 150
da 150
a 300
da 300
a 500
da 500
a 750
da 750
a 1.500
da 1.500
a 3.000
oltre
3.000
Classi di fatturato (in euro migliaia)
Distribuzione del campione
per classi di fatturato
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I macrocluster presenti nella provincia e loro descrizione
L’analisi effettuata a fini della valutazione delle performance aziendali e del benchmarking ha
portato all’individuazione di 6 macrocluster della meccanica leggera che presentano una
sufficiente numerosità nella provincia di Varese e più precisamente:
Tabella 3
MC1) Imprese operanti in conto proprio altamente integrate specialiste di prodotto
Sono imprese con presenza in media di 7 addetti, che lavorano prevalentemente in conto proprio
ed hanno un ciclo di produzione integrato. La produzione è principalmente a marchio proprio e
la commercializzazione avviene spesso su catalogo. Le imprese presentano un elevato grado di
specializzazione. La produzione è improntata alla serialità ed all’ottenimento di economie di
scala.
MC2) Imprese operanti in conto terzi, mediamente integrate specialiste di prodotto
Sono imprese di dimensioni analoghe alle precedenti (6 addetti in media), operanti soprattutto
in conto terzi. Realizzano generalmente parte del ciclo di lavorazione con l’ottenimento di
prodotti finiti su specifica del committente e sono quasi sempre specializzate per mercato di
sbocco e per prodotto e caratterizzate dalla capacità di coordinare eventualmente una propria
rete di subfornitori.
MC3) Imprese operanti in conto terzi, altamente integrate, specialiste di prodotto
Sono imprese con presenza in media di 6 addetti, che lavorano prevalentemente in conto terzi e
presentano un discreto grado di specializzazione per mercato e per prodotto. I prodotti ottenuti
sono realizzati generalmente su specifica del cliente e sono quasi sempre prodotti finiti. I
materiali di produzione sono, in molti casi, forniti dal committente.
Numerosità dei Macrocluster (anno 2010)
Macrocluster Numerosità
MC1 - Imprese operanti in conto proprio altamente integrate specialiste di prodotto 46
MC2 - Imprese operanti in conto terzi, mediamente integrate specialiste di prodotto 85
MC3 - Imprese operanti in conto terzi, altamente integrate, specialiste di prodotto 151
MC4 - Imprese operanti in conto terzi, integrate, specialiste di fase 32
MC5 - Imprese operanti in conto terzi, non integrate, specialiste di prodotto 18
MC7 - Imprese specialiste di mercato con elevata componente di servizio 75
Totale 407
Fonte: Banca dati Studi di Settore
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MC4) Imprese operanti in conto terzi, integrate, specialiste di fase
Si tratta di imprese che operano con dimensioni maggiori delle precedenti (10 addetti in media)
prevalentemente in conto terzi, e con un processo produttivo fortemente specializzato, limitato
ad una o due macrofasi di produzione. I mercati di riferimento sono molteplici come pure le
tipologie di prodotto lavorato. I materiali di produzione sono, molto spesso, forniti dal
committente.
MC5) Imprese operanti in conto terzi, non integrate, specialiste di prodotto
Si tratta di imprese che operano prevalentemente in conto terzi e sono caratterizzate da un
elevato grado di esternalizzazione del processo produttivo. Presentano una struttura
dimensionalmente più grande rispetto alle altre imprese operanti in conto terzi (9 addetti in
media) e spesso svolgono il ruolo di capocommessa. La dipendenza dal committente principale è
limitata. La specializzazione di mercato e di prodotto è molto frequente.
MC7) Imprese specialiste di mercato con elevata componente di servizio
Si tratta di imprese di piccole dimensioni (4 addetti in media) specializzate nell’attività di
installazione, riparazione e manutenzione di prodotti specifici destinati ad un mercato definito.
Offrono i loro servizi prevalentemente ad imprese, ma anche ad una clientela formata da privati
e da commercianti al dettaglio.
SOSE - Soluzioni per il Sistema Economico S.p.A. 14
Valutazione della capacità competitiva: triennio 2005-2007 vs 2008-2010
Facendo ricorso alla metodologia già descritta nella sezione introduttiva, si riporta l’analisi
sull’indice sintetico dello stato della redditività e dell’efficienza operativa per i macrocluster
dello studio D20U.
Redditività ed efficienza operativa della provincia
INDICE SINTETICO DI VALUTAZIONE E TASSO MEDIO ANNUO DI VARIAZIONE DELLO STOCK DI BENI STRUMENTALI
PANEL 2005-2007 / PANEL 2008-2010
Grafico 4
I macrocluster sono rappresentati sulla mappa di posizionamento rispetto al valore medio della
provincia.
MC 1 Imprese operanti in conto proprio altamente integrate specialiste di
prodottoMC 4 Imprese operanti in conto terzi, integrate, specialiste di fase
MC 2Imprese operanti in conto terzi, mediamente integrate specialiste di
prodottoMC 5 Imprese operanti in conto terzi, non integrate, specialiste di prodotto
MC 3Imprese operanti in conto terzi, altamente integrate, specialiste di
prodottoMC 7 Imprese specialiste di mercato con elevata componente di servizio
Macrocluster
SOSE - Soluzioni per il Sistema Economico S.p.A. 15
Nell’analisi comparativa tra il triennio 2005-2007 e quello 2008-2010 appare immediatamente
evidente l’effetto della crisi economica che sposta in basso e a sinistra gli assi di riferimento
della mappa di posizionamento. Si verifica dunque un generalizzato peggioramento delle
performance di redditività ed efficienza operativa che rimangono però nella fascia centrale di
normale svolgimento dell’attività d’impresa e un netto decremento del tasso di variazione degli
investimenti che rimangono però positivi per la totalità dei macrocluster.
Dunque, pur con i diversi andamenti dei macrocluster, si può evidenziare che proiettando la
situazione del 2007 sugli assi cartesiani del 2010, la generalità delle imprese si situerebbe nel
quadrante in alto a destra, indicativo delle migliori performance reddituali e di investimento.
Per quanto riguarda il 2010, analizzando il piano orizzontale, rappresentativo del tasso medio
annuo della variazione dello stock, si evidenzia come la maggior parte delle imprese presenti
valori superiori al benchmark. Ciò indica una buona dinamicità degli investimenti in beni
strumentali effettuati dalle imprese e denota politiche volte all’investimento anche in un
periodo di congiuntura economica negativa. Le imprese che maggiormente investono in beni
strumentali sono quelle del MC4 (conto terzi integrate specialiste di fase) e del MC5 (conto terzi
non integrate specialiste di prodotto).
E’ interessante notare come i due macrocluster appena citati siano molto frequentemente legati
tra loro in un rapporto di subfornitura di primo e secondo livello e dunque la loro simultanea
politica di investimenti in beni strumentali potrebbe indicare uno sforzo congiunto di
innovazione tecnologica tra partner produttivi.
Le realtà meno impegnate nel processo di evoluzione produttiva dei loro impianti sono le
imprese terziste altamente integrate specialiste di prodotto (MC3) che sembrano privilegiare
politiche di saturazione della capacità produttiva degli impianti esistenti e le imprese specialiste
di mercato con alta componente di servizio (MC7), quelle imprese cioè che effettuano
installazioni, pose in opera, riparazioni, assistenza tecnica etc. Queste imprese sono collocate
nella parte terminale della filiera a diretto contatto con i mercati di sbocco, costituiti molto
spesso dai privati, per cui agiscono secondo una logica completamente diversa dalle altre, non
necessitando di grandi investimenti produttivi e applicando tariffe consumer che sono dal punto
di vista della marginalità molto più appetibili di quelle b2b.
Per quanto riguarda invece l’indice sintetico di valutazione gran parte dei macrocluster si
attesta su valori di performance in media con la provincia. Dunque, nonostante la congiuntura
economica negativa, la redditività ed efficienza operativa delle imprese permane discreta e
mantiene le caratterizzazioni specifiche dei singoli macrocluster. Due macrocluster si
posizionano nettamente al di sotto della media provinciale:
Terzisti non integrati specialisti di prodotto (MC5), che, come già evidenziato, sono molto
attivi negli investimenti e lo erano già stati nel triennio precedente. Probabilmente
SOSE - Soluzioni per il Sistema Economico S.p.A. 16
l’accentuata e prolungata politica di investimento cui non fa ancora seguito un adeguato
ritorno di produttività può essere la causa di una redditività ed efficienza operativa che si
pone in un livello di difficoltà.
Conto proprio integrati specialisti di prodotto (MC1) anche essi molto attivi negli
investimenti nel triennio precedente perdono redditività ed efficienza operativa per oltre
il 45% anche in questo caso forse per una politica di investimenti pregressa non ancora
pienamente produttiva.
Benchmarking provincia di Varese VS Lombardia e Italia
INDICE SINTETICO DI VALUTAZIONE E TASSO MEDIO ANNUO DI VARIAZIONE DELLO STOCK DI BENI STRUMENTALI
PANEL 2008-2010
REGIONE LOMBARDIA
Grafico 5
MC 1 Imprese operanti in conto proprio altamente integrate specialiste di prodotto MC 5 Imprese operanti in conto terzi, non integrate, specialiste di prodotto
MC 2 Imprese operanti in conto terzi, mediamente integrate specialiste di prodotto MC 6 Imprese operanti in conto terzi monocommittenti
MC 3 Imprese operanti in conto terzi, altamente integrate, specialiste di prodotto MC 7 Imprese specialiste di mercato con elevata componente di servizio
MC 4 Imprese operanti in conto terzi, integrate, specialiste di fase
Macrocluster
SOSE - Soluzioni per il Sistema Economico S.p.A. 17
Confrontando le valutazioni ora effettuate a livello provinciale con il posizionamento delle
imprese della regione appartenenti agli stessi macrocluster3, si può vedere che sebbene i valori
di variazione dello stock siano positivi per tutti i macrocluster la dinamicità generale delle
imprese della provincia di Varese è ridotta rispetto a quella della Lombardia tranne che per il
MC4 che come si è visto è il più attivo in assoluto nell’ambito provinciale e tra i migliori anche
per quanto riguarda la redditività ed efficienza operativa. Il livello di performance di redditività
ed efficienza operativa non differisce sensibilmente per le realtà confrontate salvo che per il
MC5 che registra valori nettamente inferiori all’omologo regionale e come visto era quello più in
difficoltà a livello provinciale.
INDICE SINTETICO DI VALUTAZIONE E TASSO MEDIO ANNUO DI VARIAZIONE DELLO STOCK DI BENI STRUMENTALI
PANEL 2008-2010
ITALIA
Grafico 6
3 Nei grafici 5 e 6 sono rappresentati tutti i macrocluster del settore a livello regionale/nazionale, compresi quelli
esclusi dall’analisi provinciale per numerosità non sufficiente.
MC 1 Imprese operanti in conto proprio altamente integrate specialiste di prodotto MC 5 Imprese operanti in conto terzi, non integrate, specialiste di prodotto
MC 2 Imprese operanti in conto terzi, mediamente integrate specialiste di prodotto MC 6 Imprese operanti in conto terzi monocommittenti
MC 3 Imprese operanti in conto terzi, altamente integrate, specialiste di prodotto MC 7 Imprese specialiste di mercato con elevata componente di servizio
MC 4 Imprese operanti in conto terzi, integrate, specialiste di fase
Macrocluster
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La situazione appena rappresentata a livello di confronto tra la provincia e la regione appare
esattamente identica a livello nazionale.
Analisi per indici
Nella presente sezione si fornisce, attraverso l’analisi di specifici indicatori di bilancio, un
approfondimento della struttura patrimoniale e dell’equilibrio finanziario di breve termine delle
imprese in contabilità ordinaria che operano nel settore D20U – Fabbricazione e lavorazione di
prodotti in metallo. L’analisi fornisce indicazione sui valori medi dei soli macrocluster per cui
sussista una numerosità sufficiente.
Analisi della Struttura Patrimoniale (triennio 2008-2010)
Tabella 4
L’analisi proposta nella Tabella 4 mostra come il grado di autonomia finanziaria, a livello
provinciale, abbia subito un lieve rialzo, stabilizzandosi dal 2009 al valore del 28%. Inferiore è il
dato delle imprese operanti in conto terzi, integrate, specialiste di fase (MC4) che si
contraddistinguono, nel 2009 e 2010, per un valore minimo pari, rispettivamente, al 26% e al
23%. Si evidenzia, inoltre, il grado medio-alto dell’indebitamento corrente che, nonostante la
generale flessione, si attesta a livello provinciale al 52%. Ben più elevato e sempre superiore al
60% è l’indice registrato dalle imprese del MC7 (imprese specialiste di mercato con elevata
componente di servizio). Viceversa, sono le imprese del MC2 (imprese operanti in conto terzi,
mediamente integrate, specialiste di prodotto) a conseguire per tutto il triennio il valore minimo
e, in particolare, nel biennio 2009-2010, inferiore al 50%. Nel settore analizzato non si
riscontrano situazioni di mancata copertura delle immobilizzazioni tramite risorse stabilmente
legate all’economia dell’impresa: per tutti i macrocluster, infatti, l’indice di solidità rispetto al
finanziamento di immobilizzazioni presenta sempre valori superiori all’unità. Spicca la posizione
Analisi della struttura patrimoniale (triennio 2008 - 2010)
Macrocluster 2008 2009 2010 2008 2009 2010 2008 2009 2010
MC 1 - Imprese operanti in conto proprio
altamente integrate specialiste di prodotto32% 31% 30% 55% 53% 52% 1,32 1,30 1,35
MC 2 - Imprese operanti in conto terzi,
mediamente integrate specialiste di
prodotto
28% 31% 31% 51% 47% 48% 1,80 1,73 1,82
MC 3 - Imprese operanti in conto terzi,
altamente integrate, specialiste di prodotto26% 27% 27% 60% 57% 53% 1,27 1,19 1,32
MC 4 - Imprese operanti in conto terzi,
integrate, specialiste di fase27% 26% 23% 59% 59% 57% 1,15 1,04 1,09
MC 7 - Imprese specialiste di mercato con
elevata componente di servizio24% 27% 27% 68% 63% 62% 1,34 1,57 1,37
PROVINCIA 27% 28% 28% 58% 55% 52% 1,34 1,29 1,40
Fonte: Banca dati Studi di Settore
GRADO DI
AUTONOMIA FINANZIARIA
GRADO DI
INDEBITAMENTO CORRENTE
INDICE DI SOLIDITÀ
RISPETTO AL FINANZIAMENTO
DI IMMOBILIZZAZIONI
SOSE - Soluzioni per il Sistema Economico S.p.A. 19
del MC2 che, nel corso del triennio, si mantiene la più elevata del settore con valori dell’indice
sempre superiori a 1,7, toccando il picco di 1,82 nel 2010.
In sintesi, i valori accettabili dell’autonomia finanziaria e dell’indice di solidità sono
accompagnati da un indebitamento corrente medio-alto.
Analisi di Liquidità (triennio 2008-2010)
Tabella 5
A livello medio provinciale, si denota un andamento crescente dell’indice di liquidità: nel 2010 si
registra il dato di 1,04 contro quello conseguito nel 2008 pari a 0,98. L’unico macrocluster a
presentare, per l’intero triennio, una liquidità maggiore di 1 è il MC2. L’analisi proposta nella
Tabella 5 evidenza come, nell’arco temporale indagato, tutti i macrocluster ottengono una
differenza debiti-crediti sempre positiva. Inoltre, il ciclo debiti-crediti mediamente registrato
dalle imprese del settore presenta un andamento crescente, passando dai 64 giorni del 2008 ai
92 del 2010.
In sintesi, l’analisi delinea dati accettabili sia a livello di liquidità che di ciclo debiti-crediti.
Analisi di liquidità (triennio 2008 - 2010)
Macrocluster 2008 2009 2010 2008 2009 2010
MC 1 - Imprese operanti in conto proprio
altamente integrate specialiste di prodotto0,81 0,84 0,85 61 104 91
MC 2 - Imprese operanti in conto terzi,
mediamente integrate specialiste di
prodotto
1,24 1,27 1,29 60 85 75
MC 3 - Imprese operanti in conto terzi,
altamente integrate, specialiste di prodotto0,99 0,96 1,04 82 110 89
MC 4 - Imprese operanti in conto terzi,
integrate, specialiste di fase0,98 0,91 0,98 73 93 84
MC 7 - Imprese specialiste di mercato con
elevata componente di servizio0,90 0,99 0,97 N/D N/D N/D
PROVINCIA 0,98 0,97 1,04 64 89 92
Fonte: Banca dati Studi di Settore
INDICE DI LIQUIDITÀCICLO DEBITI - CREDITI
(in giorni)
SOSE - Soluzioni per il Sistema Economico S.p.A. 20
2.2 D32U Fabbricazione, installazione e riparazione di macchine e apparecchi
meccanici
Il campione analizzato è costituito da un panel di imprese soggette allo studio di settore D32U –
Fabbricazione, installazione e riparazione di macchine ed apparecchi meccanici, relativo alle
seguenti attività (classificazione delle attività economiche ATECO 2007):
Tabella 6
CODICE ATECO
25.40.00 - Fabbricazione di armi e munizioni
25.62.00 - Lavori di meccanica generale
25.73.12 - Fabbricazione di parti intercambiabili per macchine utensili
25.73.20 - Fabbricazione di stampi, portastampi, sagome, forme per macchine
26.60.01 - Fabbricazione di apparecchiature di irradiazione per alimenti e latte
27.51.00 - Fabbricazione di elettrodomestici
27.52.00 - Fabbricazione di apparecchi per uso domestico non elettrici
27.90.01 - Fabbricazione di apparecchiature elettriche per saldature e brasature
28.11.11 - Fabbricazione di motori a combustione interna (esclusi i motori destinati ai mezzi di trasporto su strada e ad aeromobili)
28.11.20 - Fabbricazione di turbine e turboalternatori (incluse parti e accessori)
28.12.00 - Fabbricazione di apparecchiature fluidodinamiche
28.13.00 - Fabbricazione di altre pompe e compressori
28.14.00 - Fabbricazione di altri rubinetti e valvole
28.15.10 - Fabbricazione di organi di trasmissione (esclusi quelli idraulici e quelli per autoveicoli, aeromobili e motocicli)
28.15.20 - Fabbricazione di cuscinetti a sfere
28.21.10 - Fabbricazione di forni, fornaci e bruciatori
28.21.29 - Fabbricazione di altri sistemi per riscaldamento
28.22.01 - Fabbricazione di ascensori, montacarichi e scale Mobili
28.22.02 - Fabbricazione di gru, argani, verricelli a mano e a motore, carrelli trasbordatori, carrelli elevatori e piattaforme girevoli
28.22.09 - Fabbricazione di altre macchine e apparecchi di sollevamento e movimentazione
28.24.00 - Fabbricazione di utensili portatili a motore
28.25.00 - Fabbricazione di attrezzature di uso non domestico per la refrigerazione e la ventilazione; fabbricazione di condizionatori domestici fissi
28.29.10 - Fabbricazione di bilance e di macchine automatiche per la vendita e la distribuzione (incluse parti staccate e accessori)
28.29.20 - Fabbricazione di macchine e apparecchi per le industrie chimiche, petrolchimiche e petrolifere (incluse parti e accessori)
28.29.30 - Fabbricazione di macchine automatiche per la dosatura, la confezione e per l'imballaggio (incluse parti e accessori)
28.29.91 - Fabbricazione di apparecchi per depurare e filtrare liquidi e gas per uso non domestico
28.29.92 - Fabbricazione di macchine per la pulizia (incluse le lavastoviglie) per uso non domestico
28.29.99 - Fabbricazione di altro materiale meccanico e di altre macchine di impiego generale nca
28.30.10 - Fabbricazione di trattori agricoli
28.30.90 - Fabbricazione di altre macchine per l'agricoltura, la silvicoltura e la zootecnia
28.41.00 - Fabbricazione di macchine utensili per la formatura dei metalli (incluse parti e accessori ed escluse le parti intercambiabili)
28.49.09 - Fabbricazione di altre macchine utensili (incluse parti e accessori) nca
28.91.00 - Fabbricazione di macchine per la metallurgia (incluse parti e accessori)
28.92.09 - Fabbricazione di altre macchine da miniera, cava e cantiere (incluse parti e accessori)
28.93.00 - Fabbricazione di macchine per l'industria alimentare, delle bevande e del tabacco (incluse parti e accessori)
28.94.10 - Fabbricazione di macchine tessili, di macchine e di impianti per il trattamento ausiliario dei tessili, di macchine per cucire e per maglieria (incluse parti e accessori)
28.94.20 - Fabbricazione di macchine e apparecchi per l'industria delle pelli, del cuoio e delle calzature (incluse parti e accessori)
28.94.30 - Fabbricazione di apparecchiature e di macchine per lavanderie e stirerie (incluse parti e accessori)
28.95.00 - Fabbricazione di macchine per l'industria della carta e del cartone (incluse parti e accessori)
28.96.00 - Fabbricazione di macchine per l'industria delle materie plastiche e della gomma (incluse parti e accessori)
28.99.10 - Fabbricazione di macchine per la stampa e la legatoria (incluse parti e accessori)
28.99.20 - Fabbricazione di robot industriali per usi molteplici (incluse parti e accessori)
28.99.99 - Fabbricazione di altre macchine ed attrezzature per impieghi speciali nca (incluse parti e accessori)
30.30.02 - Fabbricazione di missili balistici
30.40.00 - Fabbricazione di veicoli militari da combattimento
32.50.14 - Fabbricazione di centrifughe per laboratori
33.11.01 - Riparazione e manutenzione di stampi, portastampi, sagome, forme per macchine
33.11.03 - Riparazione e manutenzione di armi, sistemi d'arma e munizioni
33.12.10 - Riparazione e manutenzione di macchine di impiego generale
33.12.20 - Riparazione e manutenzione di forni, fornaci e bruciatori
33.12.30 - Riparazione e manutenzione di macchine e apparecchi di sollevamento e movimentazione (esclusi ascensori)
33.12.40 - Riparazione e manutenzione di attrezzature di uso non domestico per la refrigerazione e la ventilazione
33.12.52 - Riparazione e manutenzione di bilance e macchine automatiche per la vendita e la distribuzione
33.12.53 - Riparazione e manutenzione di macchine per le industrie chimiche, petrolchimiche e petrolifere
33.12.54 - Riparazione e manutenzione di macchine per la dosatura, la confezione e l'imballaggio
33.12.55 - Riparazione e manutenzione di estintori (inclusa la ricarica)
33.12.59 - Riparazione e manutenzione di altre macchine di impiego generale nca
33.12.70 - Riparazione e manutenzione di altre macchine per l'agricoltura, la silvicoltura e la zootecnia
33.12.91 - Riparazione e manutenzione di parti intercambiabili per macchine utensili
33.12.99 - Riparazione e manutenzione di altre macchine per impieghi speciali nca (incluse le macchine utensili)
33.13.04 - Riparazione e manutenzione di apparati di distillazione per laboratori, di centrifughe per laboratori e di macchinari per pulizia ad ultrasuoni per laboratori
33.20.09 - Installazione di altre macchine ed apparecchiature industriali
95.22.02 - Riparazione di articoli per il giardinaggio
Fonte: Istat 2007
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La composizione del campione: modello di dichiarazione e classi di fatturato
Il campione analizzato è costituito da un panel di 831 imprese presenti nella Provincia di Varese
soggette allo studio di settore D32U – Fabbricazione, installazione e riparazione di macchine e
apparecchi meccanici.
Come evidenziato nel 0 e nella Tabella 7, il 65% delle imprese del campione (541 imprese)
adotta il regime della contabilità ordinaria. Il campione è costituito principalmente da Società di
Capitali (268 imprese) e da Società di persone in regime di contabilità ordinaria (220 imprese);
seguono le Ditte individuali in regime semplificato con il 22% (181 imprese). La quota residuale
del campione è, quindi, formata da 109 Società di persone in semplificata e da 53 Ditte
individuali in regime ordinario.
Tabella 7
Scomposizione del campione analizzato
numero
imprese
% sul totale
del campione
IMPRESE IN CONTABILITÀ SEMPLIFICATA 290 35%
Ditte individuali 181 22%
Società di persone 109 13%
IMPRESE IN CONTABILITÀ ORDINARIA 541 65%
Ditte individuali 53 6%
Società di persone 220 27%
Società di capitali 268 32%
TOTALE IMPRESE DEL CAMPIONE 831 100%
Fonte: Banca dati Studi di Settore
SOSE - Soluzioni per il Sistema Economico S.p.A. 22
La scomposizione del campione proposta nel Grafico 8 evidenzia che il 30% circa del campione
(250 imprese) è costituito da imprese con fatturato non superiore a 150 mila euro. Poco più del
15% (134 imprese), invece, ha un fatturato ben più elevato, compreso tra i 750 mila e 1,5 milioni
di euro. Le tre classi comprese tra 150 mila e 750 mila euro sono al loro interno popolate da un
numero di imprese che varia dalle 115 alle 99 unità e costituiscono complessivamente il 40%
circa del campione. 91 imprese popolano la classe di fatturato che va da 1,5 a 3 milioni di euro
mentre, in via residuale, solo 32 superano i 3 milioni di euro.
Grafico 7
250
115110
99
134
91
32
0%
5%
10%
15%
20%
25%
30%
35%
40%
da 0
a 150
da 150
a 300
da 300
a 500
da 500
a 750
da 750
a 1.500
da 1.500
a 3.000
oltre
3.000
Classi di fatturato (in euro migliaia)
Distribuzione del campione
per classi di fatturato
SOSE - Soluzioni per il Sistema Economico S.p.A. 23
I macrocluster presenti nella provincia e loro descrizione
L’analisi effettuata a fini della valutazione delle performance aziendali e del benchmarking ha
portato all’individuazione di 8 macrocluster della meccanica pesante che presentano una
sufficiente numerosità nella provincia di Varese e più precisamente:
Tabella 8
MC1) Imprese operanti in conto terzi con un’elevata dipendenza dal committente principale
Si tratta di imprese di ridotte dimensioni (con un numero di addetti che non supera le 5 unità e
con superfici produttive contenute), che lavorano prevalentemente in conto terzi e per un
numero limitato di committenti (spesso unico). Il ciclo di lavorazione è caratterizzato da elevata
variabilità e si connota per la presenza di più forme di specializzazione. Vengono realizzati
specifici componenti o prodotti finiti per una clientela formata generalmente da imprese
meccaniche.
MC2) Imprese operanti in conto terzi e specializzate in una determinata fase
Si tratta di imprese di dimensione medio-piccola (6-7 addetti) che realizzano prevalentemente in
conto terzi sia prodotti finiti che componenti con una produzione che può essere sia per lotti di
prodotto che per singola unità. Le imprese appartenenti al macrocluster effettuano particolari
fasi di produzione e/o lavorazione in un mercato di riferimento rappresentato soprattutto dalla
meccanica strumentale. Sempre più di frequente inoltre, l’attività tipicamente di lavorazione
viene affiancata dalla fornitura di elementi di servizio (es. manutenzione e riparazione,
revisione generale, ecc.).
MC3) Imprese che svolgono attività prevalentemente in conto terzi
Il macrocluster si connota per la presenza di imprese di dimensione media (7-8 addetti) che
svolgono attività di produzione e/o lavorazione per conto di committenti generalmente locali.
Numerosità dei Macrocluster (anno 2010)
Macrocluster Numerosità
MC 1 - Imprese operanti in conto terzi con un’elevata dipendenza dal committente principale 192
MC 2 - Imprese operanti in conto terzi e specializzate in una determinata fase 43
MC 3 - Imprese che svolgono attività prevalentemente in conto terzi 148
MC 4 - Imprese fornitrici di rilevanza strategica 20
MC 5 - Imprese specializzate nella produzione e vendita di prodotti finiti e/o marchio proprio 37
MC 6 - Produttori di macchine e di sistemi e parti di macchine e/o impianti 172
MC 7 - Imprese che realizzano stampi ed effettuano stampaggio di materiali 53
MC 9 - Imprese di erogazione di servizi di riparazione per altre imprese 153
Totale 818
Fonte: Banca dati Studi di Settore
SOSE - Soluzioni per il Sistema Economico S.p.A. 24
L’attività è finalizzata alla realizzazione sia di prodotti finiti che di parti, componenti o
semilavorati. La produzione viene realizzata solitamente per piccoli lotti ed è tipicamente ad
alta intensità di capitale. Le imprese in oggetto rientrano nella cosiddetta subfornitura tecnica e
solitamente esauriscono la loro attività nella parte produttiva anche se possono apportare
attività di servizio (es. co-design e erogazione di servizi di assistenza tecnica).
MC4) Imprese fornitrici di rilevanza strategica
Si tratta di imprese generalmente più strutturate (12-13 addetti) che sono caratterizzate da una
organizzazione tecnico-professionale medio-alta. L’attività è in conto terzi. Tali realtà non si
limitano allo svolgimento delle fasi di produzione e/o lavorazione bensì affiancano il
committente in attività ad alto valore aggiunto, come la progettazione, il co-design e
l’industrializzazione del prodotto. Le imprese di tale macrocluster sono in grado di gestire la
filiera a monte e fungono spesso da riferimento per i subfornitori locali.
MC5) Imprese specializzate nella produzione e vendita di prodotti finiti e/o marchio proprio
Le imprese del macrocluster sono specializzate nell’ottenimento di prodotti finiti, a marchio
proprio in alcuni casi, svolgendo cicli di lavorazione differenziati. Si tratta di realtà più
strutturate in termini di addetti (10-11 unità) e spazi produttivi rispetto alle altre imprese
meccaniche. La caratteristica prevalente è lo sviluppo della componente commerciale. La
clientela è rappresentata da altre imprese manifatturiere o da intermediari commerciali e
commercianti all’ingrosso. In alcuni casi si rileva la presenza di imprese orientate
all’esportazione.
MC6) Produttori di macchine e di sistemi e parti di macchine e/o impianti
Le imprese del macrocluster sono generalmente di dimensioni medio-piccole (7-8 addetti), con
ciclo di produzione solitamente integrato. I beni prodotti sono spesso caratterizzati da elevato
grado di personalizzazione, subordinatamente alle specifiche esigenze del cliente finale. Il
macrocluster è caratterizzato da elevatissima eterogeneità dei processi produttivi, dei mercati
di sbocco, dei settori e degli ambiti territoriali dell’attività. Il maggiore vantaggio competitivo
delle realtà in oggetto è rappresentato dalla fornitura dei servizi correlati al prodotto realizzato,
con particolare riferimento all’assistenza tecnica (es. addestramento all’uso).
MC7) Imprese che realizzano stampi ed effettuano stampaggio di materiali
Le imprese del modello organizzativo sono specializzate nella realizzazione di stampi e/o del
prodotto stampato per imprese meccaniche. La dimensione è generalmente in linea con quella
del settore (5 addetti), superiore in alcuni casi. Mentre gli stampi derivano dall’idea o dal
progetto del committente e, per tale ragione, vengono realizzati in piccola serie, lo stampaggio
è una tipologia di attività che si sviluppa per lotti e che richiede un elevato livello di
automazione industriale. Non è infrequente che la produzione di stampi ed il conseguimento del
prodotto stampato vengano realizzati all’interno della stessa realtà.
SOSE - Soluzioni per il Sistema Economico S.p.A. 25
MC9) Imprese di erogazione di servizi di riparazione per altre imprese
Si tratta di realtà di dimensioni contenute (fino a 4 addetti), sia in termini di dotazione di
attrezzature che di superfici produttive che forniscono sostanzialmente servizi di assistenza,
manutenzione e riparazione ad altre imprese manifatturiere e/o commerciali, svolte su
attrezzature meccaniche di vario tipo e che non richiedono un know how elevato. Possono
svolgere attività presso la sede della clientela che è variegata ed essenzialmente di tipo b2b.
Allo stesso modo, i mercati serviti sono diversi.
SOSE - Soluzioni per il Sistema Economico S.p.A. 26
Valutazione della capacità competitiva: triennio 2005-2007 vs 2008-2010
Facendo ricorso alla metodologia già descritta nella sezione introduttiva, si riporta l’analisi
sull’indice sintetico dello stato della redditività e dell’efficienza operativa per i macrocluster
dello studio D32U.
Redditività ed efficienza operativa della provincia
INDICE SINTETICO DI VALUTAZIONE E TASSO MEDIO ANNUO DI VARIAZIONE DELLO STOCK DI BENI STRUMENTALI
PANEL 2005-2007 / PANEL 2008-2010
Grafico 8
Nel passaggio dal 2007 al 2010 si nota uno spostamento significativo verso il basso e a sinistra
degli assi di riferimento. La congiuntura negativa causa un peggioramento dei livelli di
performance di tutte le imprese della provincia mentre solo in alcuni casi (in particolare i MC 2,
MC 1 Imprese operanti in conto terzi con un’elevata dipendenza dal committente principale MC 5 Imprese specializzate nella produzione e vendita di prodotti finiti e/o marchio proprio
MC 2 Imprese operanti in conto terzi e specializzate in una determinata fase MC 6 Produttori di macchine e di sistemi e parti di macchine e/o impianti
MC 3 Imprese che svolgono attività prevalentemente in conto terzi MC 7 Imprese che realizzano stampi ed effettuano stampaggio di materiali
MC 4 Imprese fornitrici di rilevanza strategica MC 9 Imprese di erogazione di servizi di riparazione per altre imprese
Macrocluster
SOSE - Soluzioni per il Sistema Economico S.p.A. 27
7 e 9) il ritmo di crescita degli investimenti è più elevato nel 2010 rispetto al 2007. A livello
generale, il livello medio di redditività/efficienza delle imprese si riduce in modo significativo (il
valore passa da 51,39 a 31,42) e si pone al di sotto del limite inferiore della fascia di efficienza
delle imprese che operano in condizioni normali. Nel caso delle politiche di investimento, lo
slittamento verso sinistra è più marcato (da 8,68 a 2,84) ed è particolarmente importante
considerata la natura del settore normalmente caratterizzata da rilevanti impieghi di capitale.
Le imprese che svolgono attività prevalentemente in conto terzi (MC3) sono quelle che
presentano sia elevati livelli di performance che un’intensa attività di investimento. In ogni caso
il confronto con i dati del 2007 mostra una caduta significativa di entrambi gli indicatori per
questo modello di impresa. Nell’ambito del conto terzi, le imprese che hanno subito gli effetti
più marcati della congiuntura negativa sono costituite dai monocommittenti (MC1) e dai fornitori
strategici (MC4) mentre le imprese che presidiano singole fasi del processo (MC2) registrano un
decremento del livello di efficienza meno marcato ma associato ad una ripresa degli
investimenti. La crisi dei mercati di sbocco penalizza anche le realtà produttive che realizzano
stampi ed effettuano stampaggio di materiali (MC7), sebbene investano di più rispetto al 2007. I
modelli che invece mostrano peggiori performance ed una crescita degli impieghi meno intensa
nel confronto fra gli anni sono quelli costituiti dalle imprese specializzate nella produzione e
vendita di prodotti finiti e/o a marchio proprio (MC5) ed i produttori di macchine e di sistemi e
parti di macchine e/o impianti (MC6). Infine, anche le imprese che forniscono servizi di
riparazione (MC9) e che si collocano nelle fasi a valle della filiera risentono della congiuntura
negativa.
SOSE - Soluzioni per il Sistema Economico S.p.A. 28
Benchmarking provincia di Varese VS Lombardia e Italia
INDICE SINTETICO DI VALUTAZIONE E TASSO MEDIO ANNUO DI VARIAZIONE DELLO STOCK DI BENI STRUMENTALI
PANEL 2008-2010
REGIONE LOMBARDIA
Grafico 9
I macrocluster lombardi4 presentano mediamente un valore dell’indicatore sintetico di
valutazione superiore rispetto alle imprese della provincia di Varese (32,79 contro 31,42) ed
investono ad un ritmo più sostenuto (4,62 contro 2,84).
A livello regionale, così come in provincia, le imprese più performanti sono rappresentate dai
terzisti (MC3). I fasisti (MC2) ed i fornitori strategici (MC4) lombardi sono mediamente più
4 Nei grafici 10 e 11 sono rappresentati tutti i macrocluster del settore a livello regionale/nazionale, compresi quelli esclusi dall’analisi provinciale per numerosità non sufficiente.
MC 1 Imprese operanti in conto terzi con un’elevata dipendenza dal committente principale MC 6 Produttori di macchine e di sistemi e parti di macchine e/o impianti
MC 2 Imprese operanti in conto terzi e specializzate in una determinata fase MC 7 Imprese che realizzano stampi ed effettuano stampaggio di materiali
MC 3 Imprese che svolgono attività prevalentemente in conto terzi MC 8 Imprese di erogazione di servizi di riparazione/installazione per prodotti di uso domestico
MC 4 Imprese fornitrici di rilevanza strategica MC 9 Imprese di erogazione di servizi di riparazione per altre imprese
MC 5 Imprese specializzate nella produzione e vendita di prodotti finiti e/o marchio proprio
Macrocluster
SOSE - Soluzioni per il Sistema Economico S.p.A. 29
performanti mentre l’opposto accade per i monocommittenti (MC1). Sostanzialmente in linea
appaiono i livelli di efficienza delle imprese specializzate nella produzione e vendita di prodotti
finiti e/o a marchio proprio (MC5) e dei produttori di macchine e sistemi e parti di macchine e/o
impianti (MC6), anche se a livello regionale tendono a spingere di più sugli investimenti. Infine
anche gli stampisti regionali (MC7) hanno livelli di efficienza mediamente superiori.
Il grafico successivo mostra la mappa di posizionamento dei macrocluster a livello nazionale:
INDICE SINTETICO DI VALUTAZIONE E TASSO MEDIO ANNUO DI VARIAZIONE DELLO STOCK DI BENI STRUMENTALI
PANEL 2008-2010
ITALIA
Grafico 10
MC 1 Imprese operanti in conto terzi con un’elevata dipendenza dal committente principale MC 6 Produttori di macchine e di sistemi e parti di macchine e/o impianti
MC 2 Imprese operanti in conto terzi e specializzate in una determinata fase MC 7 Imprese che realizzano stampi ed effettuano stampaggio di materiali
MC 3 Imprese che svolgono attività prevalentemente in conto terzi MC 8 Imprese di erogazione di servizi di riparazione/installazione per prodotti di uso domestico
MC 4 Imprese fornitrici di rilevanza strategica MC 9 Imprese di erogazione di servizi di riparazione per altre imprese
MC 5 Imprese specializzate nella produzione e vendita di prodotti finiti e/o marchio proprio
Macrocluster
SOSE - Soluzioni per il Sistema Economico S.p.A. 30
Le imprese meccaniche italiane presentano un valore dell’indicatore sintetico di valutazione
mediamente superiore rispetto a quelle provinciali (32,10 contro 31,42) ed una variazione
incrementale dello stock dei beni significativamente superiore (5,18 contro 2,84). Dal confronto
con le realtà varesine si vede che solo il macrocluster 3 (terzisti) si colloca nel quadrante più
efficiente e dinamico. A livello nazionale, i fornitori strategici (MC4) registrano una performance
decisamente superiore rispetto ai corrispettivi modelli provinciali mentre non si segnalano
particolari differenze per i fasisti (MC2). I monocommittenti (MC1) italiani registrano livelli di
efficienza leggermente superiori mentre in linea con i valori provinciali sono quelli delle imprese
specializzate nella produzione e vendita di prodotti finiti e/o a marchio proprio (MC5) e dei
produttori di macchine e di sistemi e parti di macchine e/o impianti (MC6). Nessuna differenza
sostanziale si osserva sui dati degli stampisti (MC7) e dei fornitori di servizi di riparazione (MC9).
Analisi per Indici
Nella presente sezione si fornisce, attraverso l’analisi di specifici indicatori di bilancio, un
approfondimento della struttura patrimoniale e dell’equilibrio finanziario di breve termine delle
imprese in contabilità ordinaria che operano nel settore D32U – Fabbricazione, installazione e
riparazione di macchine e apparecchi meccanici.
Analisi della Struttura Patrimoniale (triennio 2008-2010)
Tabella 9
L’analisi proposta nella Tabella 9 mostra come, a livello provinciale, l’autonomia finanziaria
rimanga costantemente pari al 33%. Diverso è, invece, l’andamento del MC6 (produttori di
Analisi della struttura patrimoniale (triennio 2008 - 2010)
Macrocluster 2008 2009 2010 2008 2009 2010 2008 2009 2010
MC 1 - Imprese operanti in conto terzi con
un’elevata dipendenza dal committente
principale
31% 26% 31% 53% 56% 48% 1,29 1,16 1,35
MC 2 - Imprese operanti in conto terzi e
specializzate in una determinata fase36% 41% 37% 53% 46% 46% 1,3 1,24 1,39
MC 3 - Imprese che svolgono attività
prevalentemente in conto terzi 28% 27% 26% 60% 57% 57% 1,17 1,17 1,27
MC 4 - Imprese fornitrici di rilevanza
strategica35% 34% 34% 53% 50% 47% 2,31 2,19 2,28
MC 5 - Imprese specializzate nella
produzione e vendita di prodotti finiti e/o
marchio proprio
30% 35% 35% 58% 53% 47% 1,22 1,3 1,58
MC 6 - Produttori di macchine e di sistemi
e parti di macchine e/o impianti42% 43% 41% 49% 47% 46% 1,6 1,6 1,78
MC 7 - Imprese che realizzano stampi ed
effettuano stampaggio di materiali30% 29% 28% 57% 53% 53% 1,47 1,27 1,31
MC 9 - Imprese di erogazione di servizi di
riparazione per altre imprese28% 28% 28% 61% 61% 51% 1,32 1,42 1,74
PROVINCIA 33% 33% 33% 55% 53% 50% 1,37 1,35 1,53
Fonte: Banca dati Studi di Settore
GRADO DI
AUTONOMIA FINANZIARIA
GRADO DI
INDEBITAMENTO CORRENTE
INDICE DI SOLIDITÀ
RISPETTO AL FINANZIAMENTO
DI IMMOBILIZZAZIONI
SOSE - Soluzioni per il Sistema Economico S.p.A. 31
macchine e di sistemi e parti di macchine e/o impianti) che, benché leggermente in flessione
rispetto al 2008 mostra, nel 2010 e nell’intero arco temporale considerato, i valori massimi di
settore, sempre superiori al 40%. Viceversa, è il MC3 (imprese che svolgono attività
prevalentemente in conto terzi) a toccare, nell’ultima annualità, il valore minimo del 26%.
Si pone, poi, in evidenza come la provincia riduca mediamente il proprio indebitamento a breve
di 5 punti percentuali, spostandosi dal 55%, registrato nel 2008, al valore comunque medio-alto
del 50% nel 2010. Nello specifico, emerge come le imprese di erogazione di servizi di riparazione
per altre imprese (MC9), riportando nel biennio 2008-2009 la percentuale più elevata dell’indice
(61%), subiscano successivamente un importante decremento di 10 punti, scendendo così ben al
di sotto del valore massimo fatto riportare dal MC3, pari a 57%. Nell’analisi dell’indice di solidità
non si riscontrano situazioni di mancata copertura delle immobilizzazioni tramite risorse
stabilmente legate all’economia dell’impresa: per tutti i macrocluster, infatti, l’indice non si
attesta mai a un livello inferiore all’unità. Particolarmente elevata è la performance conseguita
dalle imprese del MC4 (imprese fornitrici di rilevanza strategica) che raggiungono in tutte le
annualità considerate il livello più elevato del settore, conseguendo sempre un indice superiore
a 2.
L’analisi della solidità patrimoniale sottolinea, pertanto, un buon livello di autonomia finanziaria
e di solidità, accompagnato da un indebitamento corrente medio-alto.
SOSE - Soluzioni per il Sistema Economico S.p.A. 32
Analisi di Liquidità (triennio 2008 - 2010)
Tabella 10
L’indice di liquidità presenta valori accettabili in tutto il periodo analizzato, evidenziando la
capacità delle imprese di correlare i debiti a breve alle liquidità immediate e differite. Dopo la
lieve flessione a livello provinciale del 2009, infatti, l’indice si attesta a 1,08 nel 2010. Di fatto,
in quest’ultimo anno, tutti i macrocluster superano l’unità, unica eccezione è il MC3 che,
nonostante la crescita, fa registrare il valore di 0,95. L’analisi del ciclo debiti-crediti mostra
come, in tutti i macrocluster, i tempi medi di pagamento risultino superiori a quelli di incasso.
Considerando, inoltre, l’andamento crescente delineato a livello provinciale, il ciclo raggiunge,
già dal 2009, quasi i 110 giorni, a fronte degli 83 del 2008. Si sottolinea, infine, la situazione
delle imprese del MC6 che conseguono sempre l’indice più basso, 84 giorni nel 2010.
La struttura patrimoniale a breve denota, pertanto, un buon grado dell’indice di liquidità cui si
accompagna un livello medio del ciclo debiti-crediti.
Analisi di liquidità (triennio 2008 - 2010)
Macrocluster 2008 2009 2010 2008 2009 2010
MC 1 - Imprese operanti in conto terzi con
un’elevata dipendenza dal committente
principale
1,09 0,96 1,16 104 174 172
MC 2 - Imprese operanti in conto terzi e
specializzate in una determinata fase1,05 1,04 1,12 81 178 110
MC 3 - Imprese che svolgono attività
prevalentemente in conto terzi 0,89 0,89 0,95 102 142 91
MC 4 - Imprese fornitrici di rilevanza
strategica1,24 1,23 1,28 69 92 110
MC 5 - Imprese specializzate nella
produzione e vendita di prodotti finiti e/o
marchio proprio
0,84 0,88 1,00 84 107 111
MC 6 - Produttori di macchine e di sistemi
e parti di macchine e/o impianti1,10 1,09 1,22 63 66 84
MC 7 - Imprese che realizzano stampi ed
effettuano stampaggio di materiali1,07 1,04 1,03 124 119 169
MC 9 - Imprese di erogazione di servizi di
riparazione per altre imprese0,87 0,91 1,09 77 88 92
PROVINCIA 0,99 0,97 1,08 83 107 108
Fonte: Banca dati Studi di Settore
INDICE DI LIQUIDITÀCICLO DEBITI - CREDITI
(in giorni)
SOSE - Soluzioni per il Sistema Economico S.p.A. 33
Spunti per ipotesi di collaborazione tra le imprese meccaniche
Dopo aver esaminato la situazione dei settori selezionati e dei singoli macrocluster in essi
operanti, si possono riassumere in un’analisi SWOT i principali elementi caratterizzanti emersi
dall’analisi:
Tabella 11
In questo scenario la creazione di una rete di imprese potrebbe avere i seguenti benefici:
Favorire lo sviluppo di economie di specializzazione, condivisione e propagazione della
conoscenza che le singole imprese non avrebbero la possibilità di perseguire agendo
singolarmente;
Avere una maggiore forza contrattuale sul mercato sia nei confronti dei fornitori, attraverso
politiche di acquisto comuni, che nei confronti dei clienti, sia nazionali che esteri (es. BRIC);
Ridurre il rischio di affidamento per le banche;
Risultare più attraenti per i capitali di rischio;
Punti di forza Punti di debolezza
• Consolidamento sul mercato • Piccole dimensioni
• Alto livello del know how sia in senso
tecnologico che di conoscenza operativa
• Basso grado di internazionalizzazione (soprattutto
nel caso di imprese specializzate nella fabbricazione di
prodotti in metallo)
• Outsourcing di successo per le piccole
imprese• Forte dipendenza dal committente principale
• Buona propensione agli investimenti • Forte specializzazione monofase
• Capacità di realizzare prodotti e sistemi
complessi (soprattutto nel caso delle imprese
della meccanica pesante e particolarmente
per quella strumentale)
• Scarso potere contrattuale nei confronti di fornitori,
clienti e banche
• Presenza di brand • Impossibilità di sfruttare economie di scala
• Flessibilità produttiva (soprattutto nel caso
di imprese che svolgono attività in conto terzi)• Rigidità della struttura dei costi
• Tenuta della redditività nonostante la crisi
Opportunità Minacce
• Domanda sempre più spinta di prodotti
complessi customizzati o sviluppati ad hoc• Esasperazione della concorrenza a causa della crisi
• Domanda crescente da paesi ad alto tasso di
sviluppo
• Instabilità della domanda sia in termini di volumi che
di tipologia di prodotto/servizio
• Incremento della domanda di servizi post
vendita e di formazione tecnica• Tensione sulle tariffe praticate per le lavorazioni
• Restrizione del credito bancario
SOSE - Soluzioni per il Sistema Economico S.p.A. 34
Facilitare il ricorso e l’utilizzo di professionalità altrimenti difficili da reperire;
Favorire il perseguimento delle economie di scala (es. risparmio di costi di
approvvigionamento e gestione);
Venire incontro alle esigenze dei mercati, sia di quelli maturi (che richiedono prodotti
efficienti a prezzi competitivi, perché con la rete i costi si riducono) sia di quelli emergenti
(che prediligono pacchetti “chiavi in mano”, nel momento in cui la rete permette di mettere
insieme differenti specializzazioni);
Affrontare efficacemente la crisi in particolare a beneficio delle imprese piccole in conto
terzi che effettuano lavorazioni standard (ri-posizionamento nella filiera). E ciò può
avvenire, ad esempio, ampliando i mercati di sbocco mediante:
a) La conversione ad un’attività in conto proprio;
b) L’offerta di moduli o prodotti finiti complessi nell’ambito della sub-fornitura.
SOSE - Soluzioni per il Sistema Economico S.p.A. 35
2.3 D07B - Confezione ed accessori per abbigliamento
Il campione analizzato è costituito da un panel di imprese soggette allo studio di settore D07B -
Confezione ed accessori per abbigliamento (classificazione delle attività economiche ATECO
2007):
Tabella 12
CODICE ATECO
14.12.00 - Confezione di camici, divise ed altri indumenti da lavoro
14.13.10 - Confezione in serie di abbigliamento esterno
14.14.00 - Confezione di camicie, T-shirt, corsetteria e altra biancheria intima
14.19.10 - Confezioni varie e accessori per l'abbigliamento
14.19.29 - Confezioni di abbigliamento sportivo o di altri indumenti particolari
14.39.00 - Fabbricazione di pullover, cardigan ed altri articoli simili a maglia
32.99.11 - Fabbricazione di articoli di vestiario ignifughi e protettivi di sicurezza
Fonte: Istat 2007
SOSE - Soluzioni per il Sistema Economico S.p.A. 36
La composizione del campione: modello di dichiarazione e classi di fatturato
Il campione analizzato è costituito da un panel di 250 imprese, attive nella Provincia di Varese,
soggette allo studio di settore D07B – Confezione ed accessori per abbigliamento.
Come evidenziato nel Grafico 11 e nella tabella seguente (Tabella 13), il 55% del campione
analizzato è costituito da imprese in semplificata; fra queste 138 imprese, spiccano le 88 Ditte
individuali, a fronte delle 50 Società di persone. Il restante 45% si riferisce alle 112 imprese che
adottano il regime della contabilità ordinaria di cui 49 sono Società di capitali, 41 Società di
persone e 22 Ditte individuali.
Grafico 11
Tabella 13
Scomposizione del campione analizzato
numero
imprese
% sul totale
del campione
IMPRESE IN CONTABILITÀ SEMPLIFICATA 138 55%
Ditte individuali 88 35%
Società di persone 50 20%
IMPRESE IN CONTABILITÀ ORDINARIA 112 45%
Ditte individuali 22 9%
Società di persone 41 16%
Società di capitali 49 20%
TOTALE IMPRESE DEL CAMPIONE 250 100%
Fonte: Banca dati Studi di Settore
SOSE - Soluzioni per il Sistema Economico S.p.A. 37
Con la scomposizione, nel Grafico 12, delle imprese del campione oggetto di analisi per classi di
fatturato, si vuole evidenziare il contributo delle singole imprese appartenenti alle varie classi al
processo di determinazione del fatturato complessivo del campione.
Grafico 12
L’analisi mostra una netta concentrazione delle imprese nella prima classe: quasi il 50%, pari a
124 unità, non supera i 150 mila euro. Segue la classe di fatturato da 150 a 300 mila euro, con 46
unità. Le altre quattro classi sono popolate da un numero di imprese che varia da 26 a 14,
toccando il picco minimo nella classe di fatturato che va da 500 a 750 mila a di euro.
124
46
26
1419 21
0%
5%
10%
15%
20%
25%
30%
35%
40%
45%
50%
da 0
a 150
da 150
a 300
da 300
a 500
da 500
a 750
da 750
a 1.500
oltre
1.500
Classi di fatturato (in euro migliaia)
Distribuzione del campione
per classi di fatturato
SOSE - Soluzioni per il Sistema Economico S.p.A. 38
I macrocluster presenti nella provincia e loro descrizione
L’analisi effettuata ai fini della valutazione delle performance aziendali e del benchmarking ha
portato all’individuazione di 2 macrocluster della produzione di abbigliamento che presentano
una sufficiente numerosità nella provincia di Varese e più precisamente:
Tabella 14
MC10) Imprese specialiste di fase in conto terzi
Si tratta di imprese con 4 addetti operanti in conto terzi che realizzano la sola fase di
confezione (assemblaggio, cucitura dei capi, rifinitura, ecc.), detti “Façonisti”. In qualche caso
queste imprese si occupano anche della prototipia o del finissaggio come pure
dell’approvvigionamento dei materiali, attività svolte generalmente su richiesta del cliente.
L’elevata qualità del servizio e la prossimità al cliente sono le caratteristiche distintive di questo
macrocluster. La specializzazione di fase e la ridotta dotazione di beni strumentali consente a
queste imprese di ottenere delle economie di specializzazione.
MC11) Imprese in conto terzi generaliste
Si tratta di imprese che producono abbigliamento esterno di vario genere con 6 addetti. I terzisti
con struttura completa sono imprese che, pur operando in conto terzi, svolgono in modo quasi
esaustivo tutte le attività manifatturiere appartenenti al ciclo produttivo del prodotto (taglio,
cucitura, finissaggio, stiro, controllo, ecc.) offrendo spesso anche servizi a supporto della
produzione (p.es.: progettazione e modellismo). La varietà di fasi, e quindi l’ampia dotazione di
beni strumentali, consente a queste imprese di adattarsi bene alle richieste di lavorazioni più
disparate che provengono dai committenti secondo le tendenze stilistiche del momento. Talvolta
sono in grado di sviluppare vere e proprie proposte stilistiche.
Numerosità dei Macrocluster (anno 2010)
Macrocluster Numerosità
MC10 - Specialisti di fase in conto terzi 127
MC11 - Imprese in conto terzi generaliste 58
Totale 185
Fonte: Banca dati Studi di Settore
SOSE - Soluzioni per il Sistema Economico S.p.A. 39
Valutazione della capacità competitiva: triennio 2005-2007 vs 2008-2010
Facendo ricorso alla metodologia già descritta nella sezione introduttiva, si riporta l’analisi
sull’indice sintetico dello stato della redditività e dell’efficienza operativa per i macrocluster
dello studio D07B.
Redditività ed efficienza operativa della provincia
INDICE SINTETICO DI VALUTAZIONE E TASSO MEDIO ANNUO DI VARIAZIONE DELLO STOCK DI BENI STRUMENTALI
PANEL 2005-2007 / PANEL 2008-2010
Grafico 13
Nell’analisi comparativa tra il triennio 2005-2007 e quello 2008-2010 si denota uno spostamento
verso il basso e a destra degli assi cartesiani di riferimento della mappa di posizionamento. Si
assiste dunque ad un generalizzato peggioramento delle performance di redditività ed efficienza
operativa che rimangono però nella fascia centrale di normale svolgimento dell’attività.
MC 10 Specialisti di fase in conto terzi MC 11 Imprese in conto terzi generaliste
Macrocluster
SOSE - Soluzioni per il Sistema Economico S.p.A. 40
Per quanto riguarda la variazione dello stock si può osservare che le imprese della provincia sono
generalmente più attive negli investimenti rispetto al triennio precedente anche se la situazione
è disomogenea all’interno dei macrocluster.
Per le imprese terziste del macrocluster 10 (terzisti specialisti di fase) le performance reddituali
e di efficienza operativa sono leggermente migliori rispetto alla media provinciale mentre la
variazione dello stock pur diminuendo rispetto al 2007 mantiene una buona dinamicità.
Al contrario, le imprese terziste generaliste (MC11) a fronte di un forte aumento del tasso di
variazione degli investimenti in beni strumentali rispetto al 2007, registrano un decremento dei
valori di performance di redditività ed efficienza operativa ai limiti della situazione di difficoltà
indice del fatto che le politiche di investimento adottate non hanno ancora restituito un ritorno
soddisfacente.
SOSE - Soluzioni per il Sistema Economico S.p.A. 41
Benchmarking provincia di Varese VS Lombardia e Italia
Di seguito si riporta la mappa di posizionamento dei macrocluster dello studio D07B a livello
regionale5:
INDICE SINTETICO DI VALUTAZIONE E TASSO MEDIO ANNUO DI VARIAZIONE DELLO STOCK DI BENI STRUMENTALI
PANEL 2008-2010
REGIONE LOMBARDIA
Grafico 14
Confrontando le valutazioni ora effettuate a livello provinciale con il posizionamento delle
imprese della Lombardia appartenenti agli stessi macrocluster, si può evidenziare come le
5 Nei grafici 15 e 16 sono rappresentati tutti i macrocluster del settore a livello regionale/nazionale, compresi quelli
esclusi dall’analisi provinciale per numerosità non sufficiente.
MC 1 Imprese strutturate e specializzate MC 7Generalisti di prodotti di fascia medio-
bassa
MC 2 Imprese specializzate export oriented che vendono alla GDO MC 9
Piccole imprese generaliste di prodotti
di fascia medio-bassa che vendono al
privato
MC 3 Imprese in conto terzi che esternalizzano MC 10 Specialisti di fase in conto terzi
MC 4 Imprese specializzate che vendono a intermediari e grossisti MC 11 Imprese in conto terzi generaliste
MC 5 Specialisti di prodotto con vendita al dettaglio MC 12 Converter nazionale
MC 6 Specialisti in produzione che vendono alla GDO
Macrocluster
SOSE - Soluzioni per il Sistema Economico S.p.A. 42
imprese della provincia di Varese registrino performance reddituali approssimativamente in linea
rispetto alle omologhe regionali.
Da un punto di vista delle dinamiche negli investimenti il MC10 presenta una minore propensione
agli investimenti di quello lombardo, a differenza del MC11 che evidenza un tasso di variazione
medio annuo leggermente superiore rispetto all’omologo regionale.
INDICE SINTETICO DI VALUTAZIONE E TASSO MEDIO ANNUO DI VARIAZIONE DELLO STOCK DI BENI STRUMENTALI
PANEL 2008-2010
ITALIA
Grafico 15
Il posizionamento dei singoli macrocluster presenti nella provincia di Varese rispetto al valore
dell’indice di valutazione medio nazionale ripropone la stessa situazione descritta a livello
MC 1 Imprese strutturate e specializzate MC 7Generalisti di prodotti di fascia medio-
bassa
MC 2 Imprese specializzate export oriented che vendono alla GDO MC 9
Piccole imprese generaliste di prodotti
di fascia medio-bassa che vendono al
privato
MC 3 Imprese in conto terzi che esternalizzano MC 10 Specialisti di fase in conto terzi
MC 4 Imprese specializzate che vendono a intermediari e grossisti MC 11 Imprese in conto terzi generaliste
MC 5 Specialisti di prodotto con vendita al dettaglio MC 12 Converter nazionale
MC 6 Specialisti in produzione che vendono alla GDO
Macrocluster
SOSE - Soluzioni per il Sistema Economico S.p.A. 43
regionale: redditività ed efficienza operativa approssimativamente in linea rispetto alle
omologhe nazionali.
Da un punto di vista delle dinamiche degli investimenti il MC10 provinciale presenta una
propensione agli investimenti analoga a quella nazionale, a differenza del MC11 che evidenza un
tasso di variazione medio annuo superiore rispetto all’omologo nazionale.
Analisi per Indici
Nella presente sezione si fornisce, attraverso l’analisi di specifici indicatori di bilancio, un
approfondimento a livello provinciale della struttura patrimoniale e dell’equilibrio finanziario di
breve termine delle imprese in contabilità ordinaria che operano nel settore D07B - Confezione
ed accessori per abbigliamento. L’analisi è effettuata solo a livello provinciale e non fornisce
indicazione sui valori medi dei vari macrocluster, data la numerosità non sufficiente.
Analisi della Struttura Patrimoniale e di liquidità (triennio 2008-2010)
Tabella 15
Il settore esaminato nella Tabella 15 si caratterizza per un’autonomia finanziaria in lieve
flessione che, rimanendo sempre superiore al 30%, si attesta a livelli comunque accettabili. Ben
più elevato, invece, è il grado di indebitamento corrente che, a seguito della flessione di 1
Analisi per indici a livello provinciale
(triennio 2008 - 2010)
ANALISI DELLA STRUTTURA PATRIMONIALE 2008 2009 2010
Grado di Autonomia Finanziaria 35% 32% 31%
Grado di indebitamento Corrente 53% 54% 52%
Indice di solidità rispetto al finanziamento di
immobilizzazioni1,59 1,57 1,70
ANALISI DI LIQUIDITÀ 2008 2009 2010
Indice di liquidità 1,02 0,98 1,04
Ciclo debiti - crediti 31 43 66
Fonte: Banca dati Studi di Settore
SOSE - Soluzioni per il Sistema Economico S.p.A. 44
punto percentuale rispetto al 2008, si mantiene nell’ultima annualità osservata, a un valore
medio-alto, pari al 52%. La struttura patrimoniale mostra, inoltre, un andamento altalenante
dell’indice di solidità che, dopo una lieve diminuzione nel 2009, risale nel 2010 fino a 1,70,
superando il valore iniziale di 1,59. Lo stesso trend è riscontrabile, nella seconda analisi
proposta, per l’indice di liquidità che nel 2010 è valorizzato a 1,04. Un’ultima considerazione,
infine, sul ciclo debiti-crediti che, aumentando di 35 giorni nel triennio, raggiunge un saldo di 66
giorni nel 2010.
Spunti per ipotesi di collaborazione tra le imprese dell’abbigliamento
Dopo aver esaminato la situazione dei settori selezionati e dei singoli macrocluster in essi
operanti, si possono riassumere in un’analisi SWOT i principali elementi caratterizzanti emersi
dall’analisi:
Tabella 16
In questo scenario la creazione di una rete di imprese potrebbe avere i seguenti benefici:
Favorire lo sviluppo di economie di specializzazione, condivisione e propagazione della
conoscenza che le singole imprese non avrebbero la possibilità di perseguire agendo
singolarmente;
Avere una maggiore forza contrattuale sul mercato sia nei confronti dei fornitori, attraverso
politiche di acquisto comuni, che nei confronti dei clienti, nazionali e esteri (es. BRIC);
Punti di forza Punti di debolezza
• Consolidamento sul mercato • Piccole dimensioni
• Buon livello del know how sia in senso tecnologico
che di conoscenza operativa• Basso grado di internazionalizzazione
• Outsourcing di successo per le piccole imprese • Forte dipendenza dal committente principale
• Buona propensione agli investimenti • Forte specializzazione monofase
• Flessibilità produttiva• Scarso potere contrattuale nei confronti di fornitori,
clienti e banche
• Time to market ridotto • Impossibilità di sfruttare economie di scala
• Tenuta della redditività nonostante la crisi • Rigidità della struttura dei costi
• Scarsa presenza di brand
Opportunità Minacce
• Domanda crescente di prodotti di alta gamma • Esasperazione della concorrenza a causa della crisi
• Domanda crescente da paesi ad alto tasso di
sviluppo
• Instabilità della domanda sia in termini di volumi
che di tipologia di prodotto/servizio
• Incremento della domanda di collezioni fast fashion • Tensione sulle tariffe praticate per le lavorazioni
• Domanda crescente di collezioni " chiavi in mano" • Restrizione del credito bancario
SOSE - Soluzioni per il Sistema Economico S.p.A. 45
Ridurre il rischio di affidamento per le banche;
Risultare più attraenti per i capitali di rischio;
Facilitare il ricorso e l’utilizzo di professionalità altrimenti difficili da reperire;
Favorire il perseguimento delle economie di scala (es. risparmio di costi di
approvvigionamento e gestione);
Investire su politiche di brand congiunte;
Venire incontro alle esigenze dei committenti di alto livello (soprattutto griffe
internazionali) che preferiscono avere un unico interlocutore, capace di coordinare una rete
complessa di subfornitura, per la realizzazione di intere collezioni, piuttosto che avere una
pluralità di terzisti da coordinare direttamente;
Sfruttare il vantaggio competitivo, costituito dalla vicinanza geografica delle imprese
subfornitrici, per abbreviare notevolmente il time to market soprattutto nel caso di
produzioni fast fashion.
SOSE - Soluzioni per il Sistema Economico S.p.A. 46
2.4 D17U Fabbricazione di prodotti in gomma e plastica
Il campione analizzato è costituito da un panel di imprese soggette allo studio di settore D17U -
Fabbricazione di prodotti in gomma e plastica (classificazione delle attività economiche ATECO
2007):
Tabella 17
CODICE ATECO
22.19.09 - Fabbricazione di altri prodotti in gomma nca
22.21.00 - Fabbricazione di lastre, fogli, tubi e profilati in materie plastiche
22.22.00 - Fabbricazione di imballaggi in materie plastiche
22.23.02 - Fabbricazione di porte, finestre, intelaiature eccetera in plastica per l'edilizia
22.23.09 - Fabbricazione di altri articoli in plastica per l'edilizia
22.29.09 - Fabbricazione di altri articoli in materie plastiche nca
27.33.09 - Fabbricazione di altre attrezzature per cablaggio
32.99.12 - Fabbricazione di articoli in plastica per la sicurezza personale
33.19.02 - Riparazione di prodotti in gomma
Fonte: Istat 2007
SOSE - Soluzioni per il Sistema Economico S.p.A. 47
La composizione del campione: modello di dichiarazione e classi di fatturato
Il campione analizzato è costituito da un panel di 186 imprese, attive nella Provincia di Varese,
soggette allo studio di settore D17U – Fabbricazione di prodotti in gomma e plastica.
Come evidenziato nel Grafico 16 e nella Tabella 18 più del 70% del campione (135 imprese) è
costituito da imprese che adottano il regime della contabilità ordinaria, di cui la maggior parte
sono Società di capitali (66 imprese) e Società di persone (54 imprese), mentre solamente una
quota residuale è rappresentata da Ditte individuali (15 imprese). Nell’ambito della contabilità
semplificata, sono presenti 24 Ditte individuali e 27 Società di persone.
Grafico 16
Tabella 18
Scomposizione del campione analizzato
numero
imprese
% sul totale
del campione
IMPRESE IN CONTABILITÀ SEMPLIFICATA 51 27%
Ditte individuali 24 13%
Società di persone 27 14%
IMPRESE IN CONTABILITÀ ORDINARIA 135 73%
Ditte individuali 15 8%
Società di persone 54 29%
Società di capitali 66 36%
TOTALE IMPRESE DEL CAMPIONE 186 100%
Fonte: Banca dati Studi di Settore
SOSE - Soluzioni per il Sistema Economico S.p.A. 48
Scomponendo le imprese del campione per classi di fatturato è possibile evidenziare il
contributo delle singole imprese appartenenti alle varie classi al processo di determinazione del
fatturato complessivo del campione.
Grafico 17
L’analisi proposta nel Grafico 17 evidenzia che le imprese del campione sono distribuite nelle
diverse classi di fatturato in maniera pressoché uniforme. La corrispondente percentuale di
composizione varia, infatti, fra il 17% circa (31 imprese) delle classi da 0 a 150 mila euro e da
750 mila a 1,5 milioni di euro e il 12% circa (22 imprese) delle classi da 500 a 750 mila euro e da
1,5 a 3 milioni di euro. Si sottolinea, inoltre, che le imprese con fatturato superiore ai 3 milioni
di euro rappresentano il 13% circa del campione (24 imprese).
31
2729
22
31
2224
0%
5%
10%
15%
20%
25%
30%
35%
40%
da 0
a 150
da 150
a 300
da 300
a 500
da 500
a 750
da 750
a 1.500
da 1.500
a 3.000
oltre
3.000
Classi di fatturato (in euro migliaia)
Distribuzione del campione
per classi di fatturato
SOSE - Soluzioni per il Sistema Economico S.p.A. 49
I macrocluster presenti nella provincia e loro descrizione
L’analisi effettuata a fini della valutazione delle performance aziendali e del benchmarking ha
portato all’individuazione di 3 macrocluster della produzione di gomma e plastica che
presentano una sufficiente numerosità nella provincia di Varese e più precisamente:
Tabella 19
MC1) Imprese terziste specializzate nella realizzazione di parti e accessori
Questo macrocluster include imprese che occupano 6 addetti e operano prevalentemente in
conto terzi, producendo soprattutto parti ed accessori per una pluralità di settori industriali, in
particolare meccanica/trasporti, elettromeccanica/elettronica e degli elettrodomestici. La
clientela è rappresentata principalmente da imprese manifatturiere. Queste aziende talvolta
utilizzano materiali di proprietà del committente.
MC3) Imprese integrate in conto proprio che realizzano prevalentemente prodotti finiti
Sono imprese che lavorano per lo più in conto proprio e realizzano, con un processo produttivo
integrato, vari tipi di prodotti finiti. Queste imprese occupano 10 addetti e vendono tipicamente
ad imprese di vari settori industriali ed a commercianti all’ingrosso. Talvolta i prodotti sono
sottoposti a normative specifiche (per alimenti, ecc.).
MC5) Imprese integrate che realizzano prodotti finiti assemblati
Queste imprese (5 addetti) operano in conto proprio e sono specializzate nella realizzazione di
prodotti complessi (a volte partendo da semilavorati, a volte dalla materia prima plastica), che
richiedono un processo di produzione articolato fino alla fase di assemblaggio. Spesso nei
prodotti plastici vengono integrati anche altri materiali. I prodotti vengono venduti soprattutto a
imprese manifatturiere e commercianti all’ingrosso, ma talvolta anche direttamente a privati.
Spesso i prodotti vengono anche esportati (l’export rappresenta mediamente il 12% dei ricavi).
Numerosità dei Macrocluster (anno 2010)
Macrocluster Numerosità
MC 1 - Imprese terziste specializzate nella realizzazione di parti e accessori 58
MC 3 - Imprese integrate in conto proprio che realizzano prevalentemente prodotti finiti 77
MC 5 - Imprese integrate che realizzano prodotti finiti assemblati 35
Totale 170
SOSE - Soluzioni per il Sistema Economico S.p.A. 50
Valutazione della capacità competitiva: triennio 2005-2007 vs 2008-2010
Facendo ricorso alla metodologia già descritta nella sezione introduttiva, si riporta l’analisi
sull’indice sintetico dello stato della redditività e dell’efficienza operativa per i macrocluster
dello studio D17U.
Redditività ed efficienza operativa della provincia
INDICE SINTETICO DI VALUTAZIONE E TASSO MEDIO ANNUO DI VARIAZIONE DELLO STOCK DI BENI STRUMENTALI
PANEL 2005-2007 / PANEL 2008-2010
Grafico 18
Nell’analisi comparativa tra il triennio 2005-2007 e quello 2008-2010 si nota come, in provincia
di Varese, a livello generale, le imprese del settore denotino una maggiore propensione agli
investimenti e una performance peggiore rispetto al 2007. Dunque la crisi economica
MC 1 Imprese terziste specializzate nella realizzazione di parti e
accessoriMC 5 Imprese integrate che realizzano prodotti finiti assemblati
MC 3Imprese integrate in conto proprio che realizzano
prevalentemente prodotti finiti
Macrocluster
SOSE - Soluzioni per il Sistema Economico S.p.A. 51
verosimilmente ha spinto le imprese a riposizionarsi sul mercato, con l’obiettivo di migliorare la
propria performance futura mediante nuovi investimenti.
Analizzando i singoli macrocluster, l’aumento dello stock risulta particolarmente evidente per il
MC5 (che peraltro aveva investito molto anche nel periodo precedente). Il MC3 aumenta
leggermente gli investimenti, mentre il MC1 diminuisce sensibilmente i propri investimenti in
confronto con il benchmark e anche rispetto allo stesso macrocluster nel periodo precedente.
Per quanto riguarda, invece, l’indice sintetico di valutazione, va registrato un calo piuttosto
deciso a livello provinciale per tutte le imprese (-16% rispetto al periodo precedente), con punte
particolarmente allarmanti per MC3 (-35%) e MC5 (-20%). In controtendenza il MC1, che vede,
invece, un sensibile aumento della performance e si situa quasi nella fascia di efficienza. In ogni
caso, nonostante il periodo di crisi economica, il livello di performance delle imprese varesine
del settore rimane nella parte medio-alta della fascia di normalità e, nel caso del MC1 e del
MC5, vicino alla soglia di efficienza.
Riassumendo, le imprese più performanti sono quelle del MC5, che si posizionano nella parte
destra del quadrante in alto della mappa e che registrano valori più alti del benchmark sia
nell’incremento dello stock dei beni che nell’indicatore sintetico. Si tratta di imprese snelle e
all’avanguardia nel settore (non di rado anche a livello internazionale, sei rispettivi segmenti di
mercato), che fanno dell’efficienza e della qualità produttiva i loro principali punti di forza. Non
stupisce dunque che, anche in un periodo di crisi, abbiano continuato ad investire e ad avere
una performance più che soddisfacente.
SOSE - Soluzioni per il Sistema Economico S.p.A. 52
Benchmarking provincia di Varese VS Lombardia e Italia
INDICE SINTETICO DI VALUTAZIONE E TASSO MEDIO ANNUO DI VARIAZIONE DELLO STOCK DI BENI STRUMENTALI
PANEL 2008-2010
REGIONE LOMBARDIA
Grafico 19
Confrontando le valutazioni ora effettuate a livello provinciale con il posizionamento delle
imprese della regione appartenenti agli stessi macrocluster, viene confermata l’eccellenza del
MC5, che presenta valori sensibilmente più alti dei corrispondenti a livello regionale sia per
quanto riguarda la propensione agli investimenti sia per quanto riguarda la performance
aziendale. Il MC1 e il MC3 vedono entrambi un livello di investimenti inferiore ai dati omologhi
della Lombardia, ma, mentre il MC1 ha un livello di performance superiore al dato omologo
lombardo, nel caso del MC3 si assiste invece ad un livello di performance leggermente inferiore.
Da segnalare, infine, come il dato generale su tutte le imprese del settore nella provincia di
MC 1Imprese terziste specializzate nella realizzazione di parti e
accessoriMC 4
Imprese che fabbricano prodotti stampati, realizzando anche gli
stampi in metallo
MC 2 Terzisti monocommittenti MC 5 Imprese integrate che realizzano prodotti finiti assemblati
MC 3Imprese integrate in conto proprio che realizzano
prevalentemente prodotti finiti
Macrocluster
SOSE - Soluzioni per il Sistema Economico S.p.A. 53
Varese e in Lombardia sia sostanzialmente simile, sia per quanto riguarda l’aumento dello stock
sia per quanto riguarda la performance.
INDICE SINTETICO DI VALUTAZIONE E TASSO MEDIO ANNUO DI VARIAZIONE DELLO STOCK DI BENI STRUMENTALI
PANEL 2008-2010
ITALIA
Grafico 20
Confrontando poi il posizionamento rispetto al valore medio nazionale, si nota una dicotomia tra
il tasso di variazione dello stock (che in generale cresce molto meno della media nazionale, fatta
eccezione per il MC5, che invece fa segnare un incremento significativamente più alto del
corrispondente dato nazionale) e l’indice sintetico di valutazione (più alto del corrispondente
dato nazionale per tutti i macrocluster considerati e per la media della provincia). Dunque, pur
investendo di meno, le imprese della provincia di Varese fanno registrare performance migliori
MC 1Imprese terziste specializzate nella realizzazione di parti e
accessoriMC 4
Imprese che fabbricano prodotti stampati, realizzando anche gli
stampi in metallo
MC 2 Terzisti monocommittenti MC 5 Imprese integrate che realizzano prodotti finiti assemblati
MC 3Imprese integrate in conto proprio che realizzano
prevalentemente prodotti finiti
Macrocluster
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delle imprese operanti a livello nazionale. Anche in questa analisi, si conferma l’eccellenza del
MC5 (con livelli molto superiori a quelli delle imprese omologhe su tutto il territorio italiano per
entrambi gli indicatori considerati). Le imprese appartenenti ai MC1 e 3 comunque, fanno
registrare performance migliori rispetto alle imprese omologhe operanti a livello nazionale,
nonostante investimenti più limitati.
Analisi per indici
Nella presente sezione si fornisce, attraverso l’analisi di specifici indicatori di bilancio, un
approfondimento della struttura patrimoniale e dell’equilibrio finanziario di breve termine delle
imprese in contabilità ordinaria che operano nel settore D17U – Fabbricazione di prodotti in
gomma e plastica. L’analisi fornisce indicazione sui valori medi dei soli macrocluster per cui
sussista una numerosità sufficiente.
Analisi della Struttura Patrimoniale (triennio 2008-2010)
Tabella 20
L’analisi proposta nella Tabella 20 evidenzia come le imprese della provincia riescano a
mantenere, per l’intero triennio indagato, una patrimonializzazione adeguata, caratterizzata da
un grado di autonomia finanziaria che, a livello generale, è sempre superiore al 35% e si
stabilizza, dal 2009, al 38%. Si sottolinea, inoltre, la posizione delle imprese integrate in conto
proprio che realizzano prevalentemente prodotti finiti (MC3) che, con un indice costantemente
pari al 40% circa, presentano sempre il livello di patrimonializzazione più elevato.
L’indebitamento corrente provinciale subisce, invece, una flessione di 3 punti percentuali:
partendo dal 52% nel 2008 passa al 49% nel 2010. Coerentemente con l’andamento delineato per
l’autonomia finanziaria, sono le imprese del MC3 a riportare, nelle tre annualità considerate, i
valori minimi di settore attestandosi, nel 2010, al 46%. Nell’ambito dell’analisi proposta si
segnala la posizione delle imprese integrate che realizzano prodotti finiti assemblati (MC5) che
registrano, nel 2009 e nel 2010, il più elevato grado di indebitamento corrente pari,
Analisi della struttura patrimoniale (triennio 2008 - 2010)
Macrocluster 2008 2009 2010 2008 2009 2010 2008 2009 2010
MC 1 - Imprese terziste specializzate nella
realizzazione di parti e accessori32% 34% 35% 56% 52% 51% 1,18 1,24 1,31
MC 3 - Imprese integrate in conto proprio
che realizzano prevalentemente prodotti
finiti
40% 41% 40% 50% 47% 46% 1,35 1,43 1,48
MC 5 - Imprese integrate che realizzano
prodotti finiti assemblati30% 29% 32% 54% 60% 55% 1,37 1,42 1,27
PROVINCIA 37% 38% 38% 52% 50% 49% 1,24 1,3 1,32
Fonte: Banca dati Studi di Settore
GRADO DI
AUTONOMIA FINANZIARIA
GRADO DI
INDEBITAMENTO CORRENTE
INDICE DI SOLIDITÀ
RISPETTO AL FINANZIAMENTO
DI IMMOBILIZZAZIONI
SOSE - Soluzioni per il Sistema Economico S.p.A. 55
rispettivamente, al 60% e 55%. Un’ultima osservazione riguarda l’indice di solidità che si
mantiene, per l’intero triennio e per tutti i macrocluster, a un livello superiore all’unità
raggiungendo, per la provincia indagata, il valore di 1,32 nel 2010.
L’analisi congiunta degli indicatori esposti delinea, a livello provinciale, un adeguato grado di
patrimonializzazione e di solidità delle imprese correlato a un indebitamento corrente medio-
alto.
Analisi di Liquidità (triennio 2008-2010)
Tabella 21
L’indice di liquidità presenta valori accettabili in tutto il periodo analizzato, evidenziando la
capacità delle imprese del settore di correlare i debiti a breve alle liquidità immediate e
differite. A livello medio, si delinea un andamento crescente dell’indice che passa dal valore di
0,97 del 2008 all’1,06 del 2010. Osservando il ciclo debiti-crediti è possibile notare che, a
seguito del picco di 96 giorni registrato nel 2009, il dato provinciale nel 2010 si afferma a 94
giorni contro i 78 giorni iniziali. Si segnala, infine, la posizione del MC1 (imprese terziste
specializzate nella realizzazione di parti e accessori) che si caratterizza per un trend crescente
dell’indice il cui saldo sale a 233 giorni nell’ultima annualità.
In sintesi, dallo studio condotto non emergono situazioni di grave instabilità finanziaria di breve
periodo: l’analisi di liquidità evidenzia, per la provincia e per i singoli macrocluster, un
equilibrio tra i debiti a breve e le liquidità immediate e differite, accompagnato da un ciclo
debiti-crediti sempre positivo.
Analisi di liquidità (triennio 2008 - 2010)
Macrocluster 2008 2009 2010 2008 2009 2010
MC 1 - Imprese terziste specializzate nella
realizzazione di parti e accessori1,00 1,03 1,12 124 137 233
MC 3 - Imprese integrate in conto proprio
che realizzano prevalentemente prodotti
finiti
1,00 1,11 1,12 55 65 62
MC 5 - Imprese integrate che realizzano
prodotti finiti assemblati0,99 0,94 0,98 53 104 64
PROVINCIA 0,97 1,03 1,06 78 96 94
Fonte: Banca dati Studi di Settore
INDICE DI LIQUIDITÀCICLO DEBITI - CREDITI
(in giorni)
SOSE - Soluzioni per il Sistema Economico S.p.A. 56
Spunti per ipotesi di collaborazione tra le imprese del settore gomma e plastica
Dopo aver esaminato la situazione dei settori selezionati e dei singoli macrocluster in essi
operanti, si possono riassumere in un’analisi SWOT i principali elementi caratterizzanti emersi
dall’analisi:
Tabella 22
In questo scenario la creazione di una rete di imprese potrebbe avere i seguenti benefici:
Favorire lo sviluppo di economie di specializzazione, condivisione e propagazione della
conoscenza che le singole imprese non avrebbero la possibilità di perseguire agendo
singolarmente, anche ad esempio per quanto riguarda lo sviluppo di nuovi materiali
compositi;
Avere una maggiore forza contrattuale sul mercato sia nei confronti dei fornitori, attraverso
politiche di acquisto comuni, che nei confronti dei clienti, sia nazionali che esteri (es. BRIC);
Ridurre il rischio di affidamento per le banche;
Risultare più attraenti per i capitali di rischio;
Facilitare il ricorso e l’utilizzo di professionalità altrimenti difficili da reperire;
Venire incontro alle esigenze dei mercati, sia di quelli maturi (che richiedono prodotti
efficienti a prezzi competitivi, perché con la rete i costi si riducono) sia di quelli emergenti
Punti di forza Punti di debolezza
• Consolidamento sul mercato • Piccole dimensioni
• Alto livello del know how sia in senso
tecnologico che di conoscenza operativa• Basso grado di internazionalizzazione
• Outsourcing di successo per le piccole
imprese
• Scarso potere contrattuale nei confronti di fornitori,
clienti e banche
• Buona propensione agli investimenti • Rigidità della struttura dei costi
• Capacità di realizzare prodotti e sistemi
complessi
• Flessibilità produttiva (soprattutto nel caso
di imprese che svolgono attività in conto terzi)
• Tenuta della redditività nonostante la crisi
Opportunità Minacce
• Domanda sempre più spinta di prodotti
complessi customizzati o sviluppati ad hoc• Esasperazione della concorrenza a causa della crisi
• Domanda crescente da paesi ad alto tasso di
sviluppo
• Instabilità della domanda sia in termini di volumi che
di tipologia di prodotto/servizio
• Sviluppo di materiali innovativi soprattutto
ecologici/riciclabili• Restrizione del credito bancario
SOSE - Soluzioni per il Sistema Economico S.p.A. 57
(che prediligono pacchetti “chiavi in mano”, nel momento in cui la rete permette di mettere
insieme differenti specializzazioni);
Affrontare efficacemente la crisi in particolare a beneficio delle imprese piccole in conto
terzi che effettuano lavorazioni standard (ri-posizionamento nella filiera). E ciò può
avvenire, ad esempio, ampliando i mercati di sbocco mediante:
a) La conversione ad un’attività in conto proprio;
b) L’offerta di moduli o prodotti finiti complessi nell’ambito della sub-fornitura;
c) Una maggiore internazionalizzazione.
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NOTA METODOLOGICA
TASSO DI VARIAZIONE MEDIO ANNUO
Il tasso di variazione medio annuo delle variabili esaminate, calcolato in relazione al triennio di
osservazione, è ottenuto attraverso l’applicazione della seguente formula:
in cui:
x(n) : ammontare della variabile x nell’anno n;
x(n+2) : ammontare della variabile x nell’anno n+2
Esempio:
Dato il valore di 100.000 Euro nell’ anno n e di 81.000 nell’anno n+2 si ottiene dalla formula
precedente una tasso medio di variazione annuo del -10%.
INDICATORI DI BILANCIO
I valori necessari al calcolo degli indicatori di bilancio derivano dalla riclassificazione delle
variabili di Conto Economico e Stato Patrimoniale contenute nella banca dati messa a
disposizione dall’Agenzia delle Entrate tramite il servizio denominato BeOnBusiness.
Gli indicatori presenti all’interno del documento sono calcolati tramite medie ponderate in cui il
peso di ponderazione è dato dal valore del denominatore degli stessi.
SOSE - Soluzioni per il Sistema Economico S.p.A. 59
CALCOLO INDICATORI DI BILANCIO
INDICE DI REDDITIVITÀ DELLE VENDITE (ROS)
DURATA MEDIA DEL MAGAZZINO
GRADO DI AUTONOMIA FINANZIARIA
GRADO DI INDEBITAMENTO CORRENTE
INDICE DI SOLIDITÀ RISPETTO AL FINANZIAMENTO DI IMMOBILIZZAZIONI
INDICE DI LIQUIDITÀ
CICLO DEBITI – CREDITI (IN GIORNI)
(Durata media dei debiti su acquisti e produzione di servizi - Durata media dei crediti)
dove:
DURATA MEDIA DEI DEBITI SU ACQUISTI E PRODUZIONE DI SERVIZI (IN GIORNI)
DURATA MEDIA DEI CREDITI (IN GIORNI)
Reddito Operativo
Componenti attive della gestione caratteristica* 100
Giacenza media di magazzino
Costo del venduto e costo per la produzione di servizi * 365
Patrimomio Netto
Totale Passività* 100
Passività a breve
Totale Passività* 100
(Patrimomio Netto + Passività Consolidate)
Immobilizzazioni nette
(Liquidità immediate + Liquidità differite)
Passività a breve
Debiti verso fornitori
Acquisti di materie prime e merci + costo per la produzione di servizi* 365
Crediti verso clienti
Ricavi delle vendite e delle prestazioni* 365