busta_paga_pesante

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PROPOSTA DI LEGGE DI INIZIATIVA POPOLARE AI SENSI DELL’ARTICOLO 71, SECONDO COMMA, DELLA COSTITUZIONE E IN APPLICAZIONE DELLA LEGGE 25 MAGGIO 1970, N. 352 E SUCCESSIVE MODIFICAZIONI “Busta paga pesante: abolizione del sostituto d’imposta” RELAZIONE ILLUSTRATIVA La presente proposta di legge ha lo scopo di abolire il meccanismo del “sostituto d’imposta” (disciplinato dagli articoli 23 e seguenti del D.P.R. n. 600 del 1973), ossia il sistema che impedisce ai lavoratori di ricevere per intero, in busta paga, la propria retribuzione. Oggi, infatti, è il datore di lavoro che trattiene alla fonte, versandole direttamente allo Stato, le tasse dovute dal cittadino contribuente. L’approvazione di tale proposta di legge, invece, permetterebbe loro di ricevere direttamente l’intero stipendio e di versare essi stessi allo Stato, in un secondo momento, le tasse dovute; sarebbero così in grado di verificare concretamente l’esatto importo del prelievo fiscale e potrebbero più consapevolmente pretendere dallo Stato un corretto rendiconto e una maggiore trasparenza nella gestione del denaro riscosso. Con l’abolizione di questo meccanismo ciascuno cittadino avrebbe inoltre chiara conoscenza di quanto effettivamente l’imposizione fiscale incida sul proprio guadagno e sul proprio reddito. La Lega Nord sostiene da anni la necessità di superare questo sistema vecchio e iniquo, nella convinzione che il lavoratore abbia il diritto di versare egli stesso le proprie imposte al fisco, dopo aver detratto le spese per l’assistenza sanitaria, per l’istruzione dei figli, per la casa e gli altri costi sostenuti. Trattenere in anticipo parte della remunerazione per gli adempimenti fiscali non è accettabile dal punto di vista etico! L’abolizione del sostituto d’imposta concretizzerebbe una riforma di grande portata, non solo dal punto di vista economico-fiscale, ma anche di giustizia sociale! L’articolo unico di cui consta la presente proposta di legge di iniziativa popolare prevede dunque l’abrogazione degli articoli 23, 24 e 25 del Decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 600, recante “Disposizioni comuni in materia di accertamento delle imposte sui redditi”, che disciplinano l’istituto del sostituto d’imposta, i soggetti destinatari e le modalità applicative. Conseguentemente si intendono abrogate tutte le successive disposizioni di integrazione o modificazione della suddetta normativa.

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PROPOSTA DI LEGGE DI INIZIATIVA POPOLARE

AI SENSI DELL’ARTICOLO 71, SECONDO COMMA, DELLA COSTITUZIONE

E IN APPLICAZIONE DELLA LEGGE 25 MAGGIO 1970, N. 352

E SUCCESSIVE MODIFICAZIONI

“Busta paga pesante: abolizione del sostituto d’imposta”

RELAZIONE ILLUSTRATIVA

La presente proposta di legge ha lo scopo di abolire il meccanismo del “sostituto

d’imposta” (disciplinato dagli articoli 23 e seguenti del D.P.R. n. 600 del 1973),

ossia il sistema che impedisce ai lavoratori di ricevere per intero, in busta paga,

la propria retribuzione.

Oggi, infatti, è il datore di lavoro che trattiene alla fonte, versandole direttamente

allo Stato, le tasse dovute dal cittadino contribuente.

L’approvazione di tale proposta di legge, invece, permetterebbe loro di ricevere

direttamente l’intero stipendio e di versare essi stessi allo Stato, in un secondo

momento, le tasse dovute; sarebbero così in grado di verificare concretamente

l’esatto importo del prelievo fiscale e potrebbero più consapevolmente pretendere

dallo Stato un corretto rendiconto e una maggiore trasparenza nella gestione del

denaro riscosso.

Con l’abolizione di questo meccanismo ciascuno cittadino avrebbe inoltre chiara

conoscenza di quanto effettivamente l’imposizione fiscale incida sul proprio

guadagno e sul proprio reddito.

La Lega Nord sostiene da anni la necessità di superare questo sistema vecchio e

iniquo, nella convinzione che il lavoratore abbia il diritto di versare egli stesso le

proprie imposte al fisco, dopo aver detratto le spese per l’assistenza sanitaria, per

l’istruzione dei figli, per la casa e gli altri costi sostenuti.

Trattenere in anticipo parte della remunerazione per gli adempimenti fiscali non è

accettabile dal punto di vista etico!

L’abolizione del sostituto d’imposta concretizzerebbe una riforma di grande

portata, non solo dal punto di vista economico-fiscale, ma anche di giustizia

sociale!

L’articolo unico di cui consta la presente proposta di legge di iniziativa popolare

prevede dunque l’abrogazione degli articoli 23, 24 e 25 del Decreto del

Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 600, recante “Disposizioni

comuni in materia di accertamento delle imposte sui redditi”, che disciplinano

l’istituto del sostituto d’imposta, i soggetti destinatari e le modalità applicative.

Conseguentemente si intendono abrogate tutte le successive disposizioni di

integrazione o modificazione della suddetta normativa.