bruxelles: grigia, distante, senza volto?

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BRUXELLES: GRIGIA, DISTANTE, SENZA VOLTO? www.alessiamosca.it

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Un anno al Parlamento europeo: interventi, attività, incontri, iniziative.

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  • Bruxelles: grigia, distante, senza volto?

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  • LUnione europea attraversa una delle crisi pi difficili della sua travagliata storia, sia sul piano economico sia su quello politico. Tra i pi recenti esempi, da una parte il braccio di ferro con la Grecia, dallaltra la vergogna di decine di migranti che chiedono aiuto e trovano muri: ad accomunare queste situazioni il ruolo di cattivo ritagliato per lEuropa, additata come distante, insensibile alle situazioni di sofferenza e incapace di gestire i problemi in maniera efficace.

    Eppure, sulla gestione del fenomeno migratorio, ad esempio, sia il Parlamento sia la Commissione europea hanno lavorato in maniera tempestiva. in seno al Consiglio, ossia listituzione che riunisce i vertici degli Stati membri, che sono stati fatti passi indietro rispetto alle decisioni gi prese.

    facile, in queste circostanze, individuare nellEuropa, genericamente intesa, il capro espiatorio di tutti i problemi. In realt, lUnione europea non un monolite: ci sono istituzioni diverse che lavorano ogni giorno per definire politiche e per prendere decisioni che avranno un impatto importante sulla vita delle persone.

    importante, quindi, che i cittadini siano consapevoli di tutto il lavoro che quotidianamente viene fatto da quanti continuano a considerare lUnione europea una grande opportunit e in molti casi lunica chance di affrontare le sfide globali che oggi sono irrisolvibili dai singoli Stati membri. E continua ad essere anche una grande opportunit di essere comunit, pur nel rispetto delle reciproche differenze, fondata su valori, diritti e tutele comuni che siano sempre pi ambiziosi.

    Sono convinta, quindi, che i cittadini debbano conoscere meglio quali siano i meccanismi decisionali allinterno di quello che, in modo superficiale, viene indicata come Unione europea, perch solo in questo modo possibile individuare le responsabilit e correggere ci che non funziona. Una parte consistente di questo sforzo deve essere fatta da noi parlamentari, vero legame tra le istituzioni in cui lavoriamo e le persone che ci hanno scelto per rappresentarle. Questo documento, e il video che accompagna, sono un tentativo in questo senso.

  • Sono passati quasi 365 giorni da quando ho iniziato ufficialmente il mio mandato di europarlamentare.

    Nel mezzo, un trasloco, un nuovo inizio per tutta la famiglia, un nuovo ufficio e nuovi colleghi, circa un centinaio di riunioni tra commissioni parlamentari e delegazioni per i rapporti con altri Stati, un rapporto da relatrice approvato in Plenaria e diversi da relatrice ombra ancora in corso di approvazione, tante riunioni del mio nuovo Gruppo, S&D, e della delegazione del mio partito, il Partito democratico, per studiare strategie comuni.

    E poi ancora: nuovi temi e storici impegni, che hanno saputo non solo coesistere ma, spesso, integrarsi. Tanti amici ritrovati, tanti che ci sono venuti a trovare, tanti altri conosciuti nel corso di questi mesi. Moltissime sfide, prima di tutto quella di riuscire a comunicare in maniera efficace tutto il lavoro che viene fatto qui.

    Ho cercato di riassumere qui tutti i temi di cui mi sono occupata, nel tentativo di offrire una panoramica completa, anche se non esaustiva, e di far conoscere unistituzione che spesso sembra lontana e che, invece, fortemente presente nella nostra vita di tutti i giorni. Che, forse, se si conoscesse un po di pi, si criticherebbe un po di meno.

    La maggior parte delle mie attenzioni ed energie stata dedicata al macro-tema del commercio internazionale (la cui sigla INTA, International Trade): in modo particolare, gli accordi commerciali al momento in corso di negoziato, da una parte, e il tema della difesa della propriet intellettuale nei Paesi terzi, rapporto di cui sono stata relatrice, dallaltra.

    Il commercio internazionale riveste unimportanza cruciale per leconomia europea in generale e per quella italiana in particolare. Se nel 2018 riuscissimo a raggiungere unincidenza dellexport sul Pil del 44% (oggi siamo al 30%), pari al dato medio di Germania e Spagna nel 2013, in 3 anni si genererebbero 40 miliardi di euro in pi di esportazioni lanno, una crescita del 9% rispetto al Pil attuale e, conseguentemente, 1,8 milioni di nuovi posti di lavoro.

    Per quanto riguarda gli accordi commerciali, gran parte delle nostre discussioni e del nostro lavoro stata dedicata al Trattato Transatlantico sul Commercio e gli Investimenti (TTIP), tra Unione europea e Stati Uniti. Su questo tema ho cercato di offrire, man mano che noi stessi le acquisivamo, tutte le informazioni, il pi complete e accurate possibili. Abbiamo cominciato a ottobre, con una scheda di panoramica in generale sulle ragioni e il contenuto ipotizzato dellaccordo, per poi continuare, nei mesi successivi, a preparare schede di aggiornamento, spiegazione, fino ad arrivare alla descrizione dei principali contenuti, e del significato complessivo, del

    un anno di europa

    ...nella Commissione Commercio internazionalela mia attivit parlamentare

  • Rapporto preparato dal Parlamento. Abbiamo organizzato, su questo tema, anche moltissimi incontri: a Bruxelles con la delegazione del Partito Democratico e alcuni soggetti interessati come i sindacati dei lavoratori e le associazioni di imprenditori, ma anche con colleghi di altre nazionalit su aspetti specifici dellaccordo e convegni con la Commissaria per il Commercio internazionale, Cecilia Malmstrom; in Italia, oltre a diversi incontri con i membri del Parlamento nazionale, ho partecipato a molti dibattiti, organizzati sia dai Circoli PD sia da altre istituzioni, come nel caso degli incontri di Agrate Brianza e di Alessandria.Come responsabile per il Gruppo S&D, sono stata incaricata di seguire i negoziati con il Vietnam e le iniziali discussioni con la Cina e con Taiwan. Nel primo caso, si tratta di un Paese in forte crescita e molto interessante, con cui potremmo chiudere il negoziato entro il 2015. Sono stata relatrice su questo tema anche in una conferenza nelluniversit di Sciences-Po, a Parigi, dove ho avuto conferma di quanto sia importante che si prenda maggiore coscienza dellimportanza strategica di questo Paese. Nel caso della Cina, invece, non c bisogno di sottolinearne il peso sia a livello politico sia, soprattutto, economico.

    Sempre come responsabile per S&D, ho curato anche il dossier GSP Plus (Schema Generalizzato di Preferenze), un programma creato dallUnione Europea per aiutare Paesi con difficolt economiche e sociali in un percorso di crescita. Nellanno appena trascorso abbiamo deciso di concedere questo status, che prevede una serie di agevolazioni commerciali, alle Filippine, realt che ha dimostrato progressi che ci auguriamo di poter aiutare inserendo maggiormente il Paese nella catena globale degli scambi.

    Altri accordi importanti di cui ci siamo occupati sono stati quelli con il Giappone e con il Canada, il cui negoziato , oramai, chiuso e in attesa di approvazione definitiva da parte del Parlamento. Questultimo accordo di particolare interesse per lItalia perch segna una novit importantissima in un settore centrale per la nostra economia, quello delle Indicazioni Geografiche: il Canada, infatti, ne riconosce quasi 150 registrate nellUnione europea.

    Il primo rapporto di cui sono stata relatrice, invece, riguarda la difesa della propriet intellettuale negli accordi che lUnione firma con Paesi Terzi, un tema sempre pi rilevante a cui bisogna al pi presto dare una struttura organica. Il rapporto stato votato il 9 giugno dal Parlamento con unampia maggioranza, ricevendo una buona copertura anche dalla stampa italiana. Lobiettivo che ora la Commissione raccolga questo stimolo proveniente dal Parlamento e lo concretizzi in una nuova proposta legislativa.

    Un altro tema trasversale a tutti gli accordi commerciali, per il quale la mia commissione stata chiamata a esprimere un parere (di cui sono stata nominata responsabile allinterno del Gruppo S&D), quello del riconoscimento delle Indicazioni Geografiche per prodotti non agroalimentari. Un settore, come gi ricordato, di grande importanza per lItalia.

    Infine, un dossier che ha ricevuto molta attenzione mediatica, in questo primo anno, stato quello relativo ai minerali provenienti da zone di conflitto (i cosiddetti conflict minerals), per il quale il nostro Gruppo si molto speso, arrivando a cambiare

  • completamente la proposta originaria rafforzandone lefficacia, come ho raccontato in questa intervista. Ora aspettiamo i lavori del Trilogo (le riunioni di Commissione, Consiglio e Parlamento), mantenendo alta lattenzione.

    Il grande protagonista di questanno, sul versante di politica economica, stato sicuramente il Fondo europeo per gli Investimenti Strategici (EFSI), da molti ribattezzato Piano Juncker. Fortemente voluto dai Socialisti e Democratici, questo fondo lo strumento per la crescita promesso dal Presidente della Commissione europea nel momento della sua elezione, che sta prendendo forma e concretezza proprio in queste settimane. Un grandissimo risultato, concreto e ottenuto in pochi mesi, che smentisce lo stereotipo dellEuropa immobile. Come in tutti gli altri casi, gli aggiornamenti sul fondo, il cui rapporto parlamentare sar votato il 24 giugno, saranno pubblicati tempestivamente sul mio sito e sui miei canali social.

    Unaltra importante conquista ottenuta dalla nostra famiglia politica nel corso di questi mesi stata lintroduzione di una maggiore flessibilit nel controllo dei conti pubblici da parte dellEuropa: un concetto di cui abbiamo molto sentito parlare ma spesso in maniera confusa e sul quale ho preparato una breve scheda riepilogativa.

    Sono stata anche incaricata, da parte del Gruppo S&D, di seguire il rapporto volto a rivedere il sistema di costruzione delle statistiche inerenti alla bilancia dei pagamenti (BdP), agli scambi internazionali di servizi (SIS) e agli investimenti diretti allestero (IDE), un tema un po tecnico ma di grande importanza anche perch uno degli strumenti utili per realizzare unefficace lotta allevasione e allelusione, per la quale ci siamo particolarmente battuti.

    Non mi sono certo dimenticata della battaglia per la parit di genere! Ho cercato di portare in Europa il modello italiano delle quote di genere nei consigli di amministrazione e, per contribuire al dibattito, ho organizzato una conferenza molto partecipata, durante la quale hanno preso la parola Viviane Reding (ex Commissaria europea, ideatrice della proposta di direttiva sulla parit di genere nei cda europei), Monica Parrella (Dirigente del Dipartimento Pari Opportunit della Presidenza del Consiglio) e Paola Profeta (Professoressa allUniversit Bocconi e direttrice dello studio Women mean business and economic growth), oltre a molte altre professioniste ed esperte che hanno reso lesperienza proficua e arricchita dai diversi punti di osservazione (abbiamo raccolto qui tutti gli atti del convegno).

    Su questo e altri argomenti, come la proposta di direttiva sul congedo di maternit, ho lavorato a stretto contatto con la Lobby Europea delle Donne (EWL) e con il suo Segretario Generale, Joanna Maycock. Sono intervenuta in plenaria sul tema dello Smartworking e, sempre sul tema del legame tra le donne e le opportunit del digitale, ho organizzato un seminario, insieme a Google, con alcuni soggetti coinvolti nel settore a vario titolo per cercare di capire qual la situazione attuale sul piano del

    ...nei miei impegni di sempre

    ...nella Commissione Problemi economici e Monetari

  • coinvolgimento attivo, come fruitrici e come produttrici, delle donne nelleconomia digitale e quali possono essere le opportunit per il futuro, soprattutto per le imprese femminili che cercano canali per avviare unattivit di export.

    La strategia digitale per i prossimi anni, tra laltro, stato un argomento di grande dibattito e discussione negli ultimi mesi, dato che la Commissione ha presentato la propria proposta, sulla base della quale i singoli Gruppi politici hanno, a loro volta, presentato dei documenti volti a delineare le proprie priorit. un argomento che mi interessa molto e che continuer a seguire con attenzione. Ho approfittato del tempo di parola concessomi in plenaria per parlare della necessaria equiparazione a livello di IVA tra libri digitali e libri cartacei e anche per porre lattenzione su una realt a me molto vicina, quella del distretto tecnologico brianzolo, che potrebbe rappresentare un modello se ricevesse il necessario supporto da parte delle istituzioni nazionali ma soprattutto europee.

    Infine, continuo a lavorare perch i giovani abbiano sempre pi opportunit, dallUnione europea ma anche di sentirsi cittadini europei. In un intervento in Aula ho presentato la proposta di istituire un Fondo, finanziato direttamente dai cittadini, per ampliare il programma europeo per eccellenza, lErasmus, accrescendo le opportunit e le modalit di scambio. La circolazione dei giovani in tutta Europa, per apprendere conoscenze e confrontarsi con culture diverse, un argomento che mi sta molto a cuore e che ho portato avanti durante gli anni al Parlamento italiano attraverso il progetto Controesodo. Ho intenzione di riprenderne le fila e portarlo in Europa e comincer questo percorso proprio alla fine di giugno, con un seminario su questi temi che vedr anche la partecipazione di Beppe Severgnini, uno dei primi supporter della nostra proposta.

    Durante questanno ho avuto lopportunit di accogliere moltissimi cittadini a Strasburgo e a Bruxelles per visitare e conoscere meglio le istituzioni, vivendole da dentro. Sono venuti a trovarci gruppi di amministratori, imprenditori, studenti e rappresentanti di organizzazioni della societ civile della zona dellAstigiano, della provincia di Monza e Brianza e di Milano e alla fine di giugno arriver anche un attivissimo gruppo della provincia di Bergamo.

    Inoltre, abbiamo avuto ospiti varie delegazioni sia di piccoli e medi imprenditori, tra cui Federlegno, Federlegno arredo e diverse associazioni locali di Confindustria come Milano e Monza e Brianza, sia di altre varie organizzazioni, come la CISL di Milano. Sono stati tutti incontri in cui abbiamo avuto modo di parlare delle opportunit offerte dal commercio internazionale e che hanno reso possibile uno scambio proficuo: io ho raccontato la nostra attivit, i negoziati attualmente in discussione e i settori di mercato che permetterebbero di aprire, i programmi dellUnione europea a sostegno dellinternazionalizzazione delle PMI, mentre loro mi hanno portato la loro testimonianza concreta e le difficolt e i dubbi che hanno incontrato nellapprocciarsi allexport.

    il tessuto produttivo italiano: le prospettive europeei miei incontri a Bruxelles

  • Ho cercato tante occasioni di confronto con i ragazzi, che ritengo essere il vero volano della costruzione di unidentit e una vera integrazione europea, sia a Bruxelles sia sul territorio. Tra i miei incontri, ognuno speciale a modo suo, meritano sicuramente un posto speciale gli studenti del Master in Civic Education, portati a Bruxelles dal Direttore Prof. Maurizio Viroli e dalla coordinatrice Gabriella Argnani: ragazzi con un fortissimo senso delle istituzioni e delletica pubblica, con cui abbiamo condiviso un intenso pomeriggio di lavori durante una conferenza alla quale ha partecipato anche il Prof. Philip Bobbitt (Columbia University).

    Grazie al lavoro della Rappresentanza del PE a Milano, sono, inoltre, venuti a visitare il Parlamento moltissimi ragazzi che hanno partecipato a diversi concorsi su temi europei. Ho avuto il piacere di incontrarli e di rispondere alle loro tante domande sul funzionamento delle istituzioni.

    Ma non mi sono fermata a Bruxelles: sono stata al College dEurope a Bruges, per un incontro organizzato durante il Semestre di Presidenza italiana; a Parigi, a Sciences-Po, per una lezione sul Vietnam e a Londra, alla London School of Economics e al Kings College, per parlare della politica commerciale europea in generale e dellaccordo commerciale con il Canada in particolare. In questo post ho raccontato i momenti salienti dei due giorni londinesi.

    Soprattutto in virt del mio ruolo di vicepresidente della Delegazione per i rapporti con i Paesi della Penisola Arabica ho avuto modo di incontrare molte ONG attive nellambito dei diritti umani e, pi in generale, nel settore delle politiche sociali. Tra queste, Amnesty International, Human Rights Watch e la piattaforma Concord Italia che riunisce moltissime ONG attive sul territorio nazionale. Il 25 giugno, inoltre, si terr una riunione della Delegazione specificamente incentrata sulla situazione dei diritti umani nella Regione, che presieder e alla quale parteciperanno sia Amnesty International sia Human Rights Watch per offrire unanalisi dettagliata sullo stato dei diritti umani nei vari Paesi dellarea.

    Sono stati tantissimi, infine, gli incontri con associazioni di vario genere attive nellambito della promozione della parit di genere e dellempowerment femminile: dalla Lobby europea delle donne allassociazione WESTT, fino ai referenti dei vari dipartimenti e progetti dedicati alla gender parity allinterno delle aziende e alle tante associazioni italiane attive su questi temi, con le quali continuo a cooperare.

    In una giornata di inizio dicembre venuto a trovarci anche Luca Parmitano, astronauta italiano e ambasciatore del Semestre di Presidenza italiana dellUnione europea. Ho avuto modo di fargli qualche domanda: potete vedere il video della chiacchierata qui.

    diritti umani, cooperazione allo sviluppo, politiche sociali e parit di genere

    studenti ed europa: un binomio perfetto!

    un incontro...stellare!

  • Dal momento in cui ho deciso di candidarmi per il Parlamento europeo sapevo che avrei voluto investire tutte le energie possibili in questo compito e, con la scelta di far base a Bruxelles, ho organizzato il mio lavoro in modo diverso rispetto a quanto accade di solito. Una presenza a Bruxelles dal luned al venerd durante le settimane di lavoro parlamentare e la programmazione di circa 10 giorni di attivit sul territorio ogni mese e mezzo, in occasione delle settimane dedicate ai rapporti col collegio. In questi periodi in Italia ho avuto modo di partecipare a molti incontri organizzati dai tanti circoli del Partito democratico, su tematiche europee e legate al commercio internazionale in modo particolare.

    Soprattutto in veste di membro della Commissione INTA, ho visitato molte realt di eccellenza del nostro territorio, come la San Pellegrino (brand italiano di fama internazionale nel settore delle bevande) e la Tenaris (leader mondiale nella produzione di tubature con e senza saldatura) in provincia di Bergamo (un breve racconto della giornata qui), lazienda SAPIO (eccellenza italiana nel settore di gas industriali e medicinali) in provincia di Monza e Brianza, lazienda Ambrosi (settore lattiero-caseario) e lOMR (lavorazioni meccaniche per lautomotive) a Brescia, lEta (Automazione industriale e la Distribuzione di energia in BT) e la Trafilspec (produzione di acciai speciali) e la Casa della Piemontese in provincia di Cuneo. Ho organizzato anche molti incontri con i piccoli e medi imprenditori locali, oltre che con le associazioni di categoria come Confartigianato Milano e ACLI, per ascoltare le loro esperienze e raccontare il lavoro che facciamo tutti i giorni a Bruxelles, spiegandone lutilit per le loro attivit. Una giornata di lavori molto intensa e produttiva stata quella del workshop organizzato dentro Assolombarda, in cui abbiamo parlato in maniera specifica del TTIP.

    Anche in Italia ho cercato tutte le occasioni per poter incontrare i pi giovani e confrontarmi con loro: sono stata felice di vedere che molti hanno partecipato agli incontri organizzati dai circoli! Ho fatto diverse visite agli studenti universitari, a Pavia, alla Bocconi, alla Cattolica di Milano, a Torino... nel complesso ho notato con piacere tanto entusiasmo verso lEuropa e moltissima curiosit e ho avuto conferma del fatto che le informazioni che arrivano in Italia sono poche e, spesso, poco utili.

    Leconomia di un Paese non si compone solo delle sue attivit produttive, specialmente per un Paese come lItalia, ricco di storia e cultura. Il territorio del Nord Ovest , fortunatamente, culla di esperienze e realt che rendono onore a questa storia e la proiettano nella modernit. Mi piace ricordarne, tra quelle che ho visitato, due in particolare, due eccellenze del nostro territorio in ambito culturale: il Museo di Gallarate e il Salone del Libro di Torino. Due testimonianze della vivacit italiana e della capacit di mettere a sistema energie e idee attorno a progetti concreti, in grado di raggiungere riconoscimenti internazionali.Infine, parlando di eccellenze, modernit e cultura non poteva mancare un riferimento a Expo 2015. Unesperienza straordinaria che ha valorizzato la vocazione internazionale di Milano e che spero possa essere lo stimolo verso la creazione di nuovi progetti a livello europeo sul tema cruciale della nutrizione.

    i miei incontri in italia

  • Recentemente abbiamo organizzato una missione di tre commissioni del Parlamento europeo (Commercio internazionale; Industria, Ricerca ed Energia e Agricoltura e Sviluppo Rurale), occasione di rafforzamento del legame tra lEsposizione e lUnione europea che mi auguro possa proseguire al di l di questi sei mesi e concretizzarsi in soluzioni e opportunit concrete sul tema del nutrimento della popolazione mondiale.

    Questo , sintetizzato e per grandi linee, il racconto di un anno molto intenso in cui ho cercato di gettare le basi per un lavoro, nei prossimi quattro anni, che possa essere utile per tutti i cittadini italiani e che sappia avvicinare le istituzioni alla nostra vita di tutti i giorni. LEuropa non il mostro che qualcuno tenta di dipingere: il pi delle volte, solo il pi semplice capro espiatorio. Conoscerla di pi e meglio ci d il potere di saper discernere, di saper giudicare sui fatti concreti e di individuare a chi dobbiamo rivolgerci, quando le nostre domande rimangono senza risposta. Ho pubblicato questo documento perch ritengo essere un dovere dei rappresentanti eletti rendere conto in maniera chiara e puntuale ai propri elettori: questo il concetto di trasparenza al quale sono orientate tutte le mie attivit e le mie posizioni politiche.Continuer a pubblicare aggiornamenti su tutto il mio lavoro e, pi in generale, sul lavoro che viene svolto al Parlamento europeo. Potete seguirmi, giorno per giorno, sul mio account Twitter e sulla mia pagina Facebook, oltre che sul mio sito, e potete scrivermi per avere informazioni o materiale: cercher di rispondervi nel pi breve tempo possibile.

    y I miei interventi in plenaria y Le mie interrogazioni parlamentari y I miei rapporti come relatrice e come relatrice ombra

    in conclusione

    resoconto dellattivit parlamentare

  • Alessia Mosca, MEP

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    Testo redatto tra Bruxelles, Strasburgo e Milano, nel mese di giugno 2015.