borsa di studio google - sole luna un ponte tra le culture · nella seconda metà del...

29
Sole luna Un ponte tra le culture www.solelunadoc.org - [email protected] Borsa di Studio Google - Sole Luna Un Ponte Tra Le Culture Rose Suman - ricercatrice Gianluca Costantini - disegnatore

Upload: dinhnguyet

Post on 20-Feb-2019

215 views

Category:

Documents


0 download

TRANSCRIPT

Sole luna – Un ponte tra le culture

www.solelunadoc.org - [email protected]

Borsa di Studio Google - Sole Luna Un Ponte Tra Le Culture

Rose Suman - ricercatrice

Gianluca Costantini - disegnatore

Sole luna – Un ponte tra le culture

www.solelunadoc.org - [email protected]

1

Sintesi

Internet consente libero accesso alla comunicazione a livello globale e possibilità di

navigazione e di esplorazione in tutti i campi di ricerca. Le statistiche mostrano che

attualmente il 51,7% della popolazione mondiale utilizza Internet. Parliamo di un tasso di

crescita del 976% dal 2000 che consente a qualsiasi utente di avere un pubblico di

centinaia di milioni di persone in tutto il mondo. Quello che dovrebbe essere noto è che

la navigazione in Internet è un'arma a doppio taglio: oltre agli aspetti positivi del suo

utilizzo, esiste un’allarmante realtà, le persone possono esprimere odio online senza

difficoltà e senza preoccuparsi dell'impatto che può avere sugli altri. Con l'aiuto di

Google, Sole Luna ha fatto delle ricerche approfondite su questo argomento negli ultimi

tre mesi studiando azioni positive di counter-speech capaci di contrastare l'hate speech,

e cioè il discorso di incitamento all'odio in rete.

L’associazione Sole Luna Un Ponte Tra Le Culture

“Sole Luna nasce con il preciso intento di avviare processi di amicizia e interscambio tra

popoli indirizzando principalmente le sue attività alle giovani generazioni. Nella profonda

convinzione che la conoscenza reciproca sia il naturale ponte di trasmissione di valori

positivi, essa si adopera per realizzare iniziative che si ispirino a diversi linguaggi artistici

nelle loro diverse forme.

Il cinema, la musica, la danza, la pittura, l’architettura, ma anche la scienza in genere,

sono espressioni privilegiate per favorire l’approfondimento della conoscenza dell’”altro”.

Particolare attenzione è rivolta al linguaggio audiovisivo, strumento in grado di mostrare

a un vasto pubblico il mondo vicino e lontano.

Attività principale dell’associazione è il Sole Luna Doc Film Festival che nel 2018 celebra

il suo tredicesimo anniversario.

In questi dodici anni il Festival è cresciuto e ha fatto parlare di se’ grazie alle proprie

rassegne che hanno messo in luce nuovi talenti e promosso il cinema indipendente, ma

anche grazie alle tante attività collaterali al Festival che hanno sviluppato nuovi dialoghi

tra tante comunita”.

Sole luna – Un ponte tra le culture

www.solelunadoc.org - [email protected]

2

Table of Contents

Sintesi .................................................................. 1

Contenuti .............................................................. 2

Introduzione .......................................................... 3

Cos'è il discorso di incitamento all'odio? ................ 5

Libertà di espressione .......................................... 7

I due mondi ........................................................... 9

Riepilogo de "I due mondi" ................................. 11

Settori chiave dell'Hate Speech .......................... 13

Terrorismo e islamofobia .................................... 15

L'azione di counter-speech è la soluzione? ......... 17

La campagna di counter-speech Sole Luna..........18

Risultati della campagna ..................................... 19

Considerazioni finali e suggerimenti .................... 22

Riferimenti ........................................................... 24

Sole luna – Un ponte tra le culture

www.solelunadoc.org - [email protected]

3

INTRODUZIONE

Fin dall’antichità gli esseri umani hanno dovuto affrontare ogni genere di sfida, epidemie,

cataclismi atmosferici, guerre e genocidi.

Nella seconda metà del diciannovesimo secolo la rivoluzione industriale, con il suo

progresso a vantaggio della qualità della vita dell’uomo, cominciò a contaminare

l'ambiente. Ora ci rendiamo conto che il mare, l'aria e il paesaggio stanno soffrendo e

dobbiamo necessariamente combattere l'inquinamento.

Il progresso tecnologico si è sviluppato rapidamente. Negli anni '40 del XX secolo è stata

scoperta l'energia nucleare, una buona risorsa per l'ambiente che divenne un mostro

durante la seconda guerra mondiale. Poi è stato realizzato il primo computer e

successivamente, negli anni '90, la società avanzata si è confrontata con il mondo

cibernetico, scoprendo la possibilità di rimanere "sintonizzati", di essere connessi con il

resto del mondo attraverso Internet. Sebbene oggi usufruiamo di molti lussi che non

esistevano nei secoli precedenti, come la facilità di comunicazione sul web, la nuova

scoperta è che la tecnologia non è immune dai virus e che una nuova epidemia può

attaccare le nostre case come fanno i terremoti e, persino peggio, può distorcere il

nostro libero pensiero, può influenzare e attaccare il nostro intelletto.

Nella nuova era dell’informazione sembra sia impossibile mantenere privati i propri dati

personali, sembra impossibile non essere manipolati dal web o dai suoi utenti.

L'esempio più sconvolgente di questa realtà è quello che viene generalmente chiamato il

"discorso di incitamento all’odio". Il mondo non può difendersi dall'incitamento all'odio

con azioni militari o di polizia. Il discorso dell'odio sta lasciando i colpevoli per lo più

impuniti.

Il web è stato in grado di diffondere le PRIMAVERE ARABE, è stato in grado di arruolare

combattenti stranieri per l’ISIS, i leader religiosi influenzano le masse, le giovani

generazioni sono spesso vittime di abusi e reati.

Manca una soluzione chiara al problema dell'odio in rete. Bisogna fare qualcosa, è

necessario creare consapevolezza per rendere immune la nostra mente dalle

manipolazioni e salvare al contempo la libertà di pensiero.

Sole luna – Un ponte tra le culture

www.solelunadoc.org - [email protected]

4

Pertanto, devono essere utilizzate diverse strategie per mitigare l'incitamento all'odio e

per salvare il mondo da una guerra cibernetica.

Sole Luna - Un ponte tra cultura, grazie alla GOOGLE POLICY FELLOWSHIP, ha

incontrato Rose Suman che è diventata ELGOOGO, il detective alla ricerca di un’azione

di counter-speech.

CHI È ELGOOGO?

La ricerca è stata fatta attraverso Elgoogo, il detective creato da Sole Luna che indaga

sul discorso di incitamento all’odio. La ricerca condotta da Elgoogo è stata suddivisa in

tre tappe:

1. Il primo mese (ottobre 2017) è stato dedicato alla ricerca dei discorsi di

incitamento all'odio online per definire l'estensione del problema.

2. Il secondo mese (novembre 2017) ha visto la nascita di Elgoogo che è entrato a

far parte del web con una propria pagina sul sito internet di Sole Luna.

3. Il terzo mese (dicembre 2017) Elgoogo ha iniziato a riportare tutte le sue

esperienze sulla sua pagina e ha iniziato a proporre soluzioni per contrastare

l'incitamento all'odio.

La ricerca di Elgoogo viene presentata in questa relazione.

Sole luna – Un ponte tra le culture

www.solelunadoc.org - [email protected]

5

COS’ È IL DISCORSO DI INCITAMENTO ALL’ODIO?

Esistono numerose definizioni di discorso di incitamento all'odio che possono essere

trovate online, come ad esempio:

“Il discorso di incitamento all'odio non ha una definizione precisa nei diritti umani

internazionali; è un termine usato per descrivere un discorso ampio che è estremamente

negativo e costituisce una minaccia per la pace sociale.” Consiglio Europeo

“Il discorso di incitamento all'odio o le frasi minacciose che esprimono pregiudizio

nei confronti di un particolare gruppo, specialmente con riferimento alla razza, alla

religione o all'orientamento sessuale sono offensivi.” Dizionario Oxford

L’hate speech non è solo un termine intrinsecamente complesso e controverso da

spiegare e le sue definizioni possono essere ambigue. Ad esempio, la responsabilità

dell’attore può non esistere laddove la definizione di incitamento all'odio sia troppo

ristretta, tuttavia, laddove la definizione sia troppo ampia, questa è esposta alla

manipolazione. Ciononostante, la Corte europea dei diritti dell'uomo ha fornito

indicazioni sull'incitamento all'odio, sottolineando l'importanza del contesto nell'analisi

della legislazione su questa questione:

“È solo da un attento esame del contesto in cui appaiono le parole offensive che si

può trarre una distinzione significativa tra linguaggio scioccante e offensivo che è

protetto dall'articolo 10 (libertà di espressione) e che perde il suo diritto alla tolleranza in

una società”.1

In che modo le piattaforme online definiscono l'hate speech?

GOOGLE:

“I nostri prodotti sono piattaforme per la libera espressione. Ma non supportiamo

contenuti che promuovono o tollerano la violenza contro individui o gruppi in base a

razza o origine etnica, religione, disabilità, sesso, età, nazionalità, stato di reduce di

guerra o orientamento sessuale / identità di genere, o il cui scopo primario è incitare

all'odio sulla base di queste caratteristiche fondamentali. Questo può essere un delicato

Sole luna – Un ponte tra le culture

www.solelunadoc.org - [email protected]

6

atto di bilanciamento, ma se lo scopo principale è quello di attaccare un gruppo protetto,

il contenuto attraversa la linea di confine.” 2

FACEBOOK:

“I contenuti che attaccano le persone in base alla loro effettiva o percepita razza,

etnia, origine nazionale, religione, sesso, genere o identità di genere, orientamento

sessuale, disabilità o malattia non sono ammessi. Tuttavia, consentiamo chiari tentativi

di umorismo o di satira che potrebbero altrimenti essere considerati una possibile

minaccia o attacco. Questo include contenuti che molte persone potrebbero trovare di

cattivo gusto (ad esempio: barzellette, cabaret, testi popolari, ecc.).” 3

TWITTER:

“Comportamento che incita all’odio: non si può promuovere la violenza, attaccare o

minacciare direttamente altre persone sulla base di razza, etnia, origine nazionale,

orientamento sessuale, genere, identità di genere, affiliazione religiosa, età, disabilità o

malattia. Inoltre, non autorizziamo account il cui scopo principale sia quello di provocare

un danno verso gli altri sulla base di queste categorie.” 4

Questi esempi mostrano che non esiste una definizione chiara e coerente di incitamento

all'odio.

Giuseppe Ughi, uno studente di Matematica ad Oxford, ha suggerito che sarebbe

necessario che le piattaforme online creassero una definizione comune in base alla

quale il machine learning che viene utilizzato sia in grado di rilevare i testi offensivi in

qualsiasi contesto. Prosegue dicendo che definizioni precise potrebbero portare ad una

buona identificazione del discorso di incitamento all’odio. Dopo aver esaminato ciò che

Facebook considera l'incitamento all'odio, è chiaro che ci sono molte frasi che per molti

di noi sarebbero di incitamento all'odio, ma che non vengono intercettate dalla

piattaforma. Tuttavia, in realtà accade che, anche quando le definizioni sull’hate speech

sono ponderate e esaustive, possono essere interpretate in maniera errata se

estrapolate dal proprio contesto culturale e storico.5

Sole luna – Un ponte tra le culture

www.solelunadoc.org - [email protected]

7

La controversia tra ‘Odio’ e ‘Discorso’

La ricerca sul discorso di incitamento all’odio ha portato ad un'osservazione interessante

sulla sua stessa definizione. Le due parole, odio e discorso insieme, esprimono concetti

che si contraddicono a vicenda. Genericamente le loro definizioni sono:

Odio: “Provare un profondo disgusto per” – Dizionario Oxford

Discorso:

1. “La manifestazione di o l'abilità di esprimere pensieri e sentimenti mediante suoni

articolati”

2. “Un’esposizione verbale formale rivolta ad un pubblico” – Dizionario Oxford

Di conseguenza, sembra contraddittorio descrivere l'odio online come "discorso” di

incitamento all'“odio" dato che la parola "discorso", nel suo uso tradizionale, è

un'espressione autorevole, quindi ha l'effetto di una dichiarazione importante.

Come è possibile quindi dare autorevolezza all'odio? Siamo dunque noi stessi a

dare importanza all'odio attraverso la definizione coniata?

HATE SPEECH vs. LIBERTÀ DI ESPRESSIONE

Un'analisi sull’hate speech non è completa senza approfondire il tema del diritto alla

libertà di espressione in quanto diritto che inevitabilmente vi si interfaccia. Viviamo in un

mondo in cui la libertà di espressione fa parte dei diritti fondamentali dell’uomo. 6 È

evidente che, per far prosperare una società civile, sia necessaria la libertà di esprimere

apertamente le proprie opinioni.

Tuttavia, quando gli individui in nome della libertà di espressione si sentono liberi di

esprimere qualsiasi tipo di idea, anche di invito all'odio, nasce un problema di natura

etica. Ecco allora sollevata la domanda:

Sole luna – Un ponte tra le culture

www.solelunadoc.org - [email protected]

8

“Dove finisce il diritto di espressione, che tutti noi vogliamo rispettare, e dove inizia la

necessità di sanzionare e prevenire l'incitamento all'odio? Quando, un diritto non può

essere esercitato se implica la violazione di un altro diritto?” 7

È evidente che non esiste certezza del diritto laddove si contrapponga la libertà

di esprimere odio in nome del diritto di libertà di espressione. Tuttavia, un modo

per affrontare questo problema potrebbe essere quello di partire dal presupposto

che la libertà di espressione non sia solo un diritto ma che rappresenti anche una

responsabilità fondamentale. Ecco alcuni esempi che precisano questo punto.

Dal momento che Internet è un luogo virtuale ma connesso alla vita reale delle

persone, si può sostenere che:

incitare all'odio in rete sia come incitare all'odio in una piazza;

pubblicare un'immagine di una ragazza nuda in rete senza il suo consenso

equivalga a mostrare la sua immagine nella sua scuola senza il suo consenso.

In base a quanto esposto, così come è naturale e obbligatorio fare limitazioni alla libertà

degli esseri umani nel mondo reale, è anche naturale e obbligatorio limitare la libertà di

espressione quando si tratta di diffondere l'odio nel mondo virtuale. Ciò fa sì che gli

individui non si sentano esenti da responsabilità solo perchè operano in senso virtuale e

non fisico.

Queste norme sarebbero utili a garantire ai cittadini sicurezza di relazione nel mondo

virtuale senza dover subire ostilità, violenza e discriminazione arbitrarie da parte di

soggetti scorretti, tra l’altro spesso sconosciuti. 8 Per migliorare quindi lo stato attuale dei

fatti, diventa un dovere della società civile e delle autorità quello di riconoscere la

responsabilità di quegli individui che, grazie all’anonimato permesso dalla rete e al diritto

acquisito di libertà di espressione, si sentono liberi di seminare incitamento all'odio in

internet.

Comunque, al momento, i comportamenti di fronte alle conseguenze prodotte

dall'incitamento all'odio online e dall'incitamento all'odio offline sono profondamente

diversi. Pertanto la società, con l’avvento di Internet, ha creato due mondi diversi: il

"Vecchio Mondo" che è quello in cui siamo fisicamente presenti e il "Nuovo Mondo" che

è il World Wide Web - la nostra realtà virtuale.

Sole luna – Un ponte tra le culture

www.solelunadoc.org - [email protected]

9

I DUE MONDI

Il Vecchio Mondo ha 4,54 miliardi di anni 9 e si è civilizzato attraverso regole e norme.

Le leggi sono applicate per proteggere i cittadini e per inserire tutti gli individui in una

comunità. La maggior parte delle leggi e dei regolamenti ha contribuito a creare un

ambiente sicuro e stabile. Questo vale anche per i popoli isolati che vivono in

Amazzonia, anch’essi hanno usi e tradizioni che regolano la vita delle tribù. In sostanza,

se generalmente in ogni luogo le leggi e costumi sono diversi, ovunque sono

fondamentali.

Il nuovo mondo: World Wide Web

Sole luna – Un ponte tra le culture

www.solelunadoc.org - [email protected]

10

Il mondo virtuale nacque nel 1991, quando fu creato il primo sito web.10 Il World Wide

Web si è rapidamente espanso. Le statistiche mostrano che attualmente il 51,7% della

popolazione mondiale utilizza Internet con un tasso di crescita del 976% dal 2000. 11

Questa crescita consente agli utenti del Web di avere un pubblico di centinaia di milioni

di persone in tutto il mondo.12

L'emergere di questo nuovo mondo sta facilitando le persone a definire se stesse e le

loro identità, creando una nuova società sul web. I grafici sottostanti dimostrano la

crescita del mondo virtuale. La figura 1 mostra la quantità di utenti mensili online su

diverse piattaforme di social media. Facebook con due miliardi di utenti mensili

rappresenta una popolazione ben più grande della Cina, paese con una popolazione di

1,4 miliardi di persone.

Figura 1

La Figura 2 mostra il principale motore di ricerca per desktop. Ci sono più di

3,5 miliardi di ricerche al giorno.

Sole luna – Un ponte tra le culture

www.solelunadoc.org - [email protected]

11

RIEPILOGO

In primo luogo, la storia chiarisce che sono necessarie norme e valori affinché una

società possa funzionare. Questa realtà è ben evidente nel mondo fisico in quanto le

leggi che vengono applicate sono la derivazione di queste norme e valori. Questo è

quindi uno dei motivi per cui l'incitamento all'odio nel mondo reale non rappresenta un

grave problema come invece avviene online.

Infatti, la discussione si basa sul fatto che il mondo virtuale manca di governance e

regolamentazione consentendo alle persone di agire liberamente in ogni contesto con

azioni anche discriminatorie o violente. Di conseguenza, il mondo virtuale è diventato un

caos e una delle testimonianze più evidenti ne è il fenomeno dell'incitamento all'odio. Il

Professor Cardani, presidente dell'Autorità italiana per le garanzie delle

telecomunicazioni (AGCOM), ha dichiarato che per affrontare questo tema è necessario

che le autorità competenti comincino a pensare in modo digitale. C'è un reale bisogno di

creare soluzioni innovative per affrontare le sfide del mondo digitale. È necessario che la

polizia postale abbia sia gli strumenti che le competenze di programmazione e di

indagine in grado di rintracciare i crimini online e di poter disporre di contromisure

efficaci. Il counter-speech è particolarmente importante poiché "il problema dei troll

potrebbe essere irrisolvibile".13

I principali motori di ricerca del

mondo

1. Google 6. AOL

2. Bing 7. Excite

3. Yahoo 8. DuckDuckGo

4. Baidu 9. Internet Archive

5. Ask.com 10. ChaCha.com

Le principali piattaforme di social

media a livello globale

1. Facebook 6. Instagram

2. Whatsapp 7. Tumblr

3. QQ 8. Twitter

4. WeChat 9. Baidu Tieba

5. QZone 10. Snapchat

Sole luna – Un ponte tra le culture

www.solelunadoc.org - [email protected]

12

In secondo luogo, nel mondo fisico gli individui possiedono documenti di identità per

poter svogliere alcuni tipi di attività. Al contrario, il mondo virtuale manca del concetto di

documento di riconoscimento, facilitando così gli utenti nel creare numerosi profili falsi

che rimangono anonimi. Nonostante questo rischio, organizzazioni come la Electronic

Frontier Foundation sostengono una valida argomentazione che ribadisce l'importanza

fondamentale dell'anonimato:

“Molte persone non vogliono che le cose che scrivono online siano collegate alle loro

identità offline. Temono il pericolo o per appartenenza politica o per ragioni economiche,

temono molestie o anche minacce alle loro vite. Invece di usare i loro veri nomi per

comunicare, queste persone scelgono di parlare usando pseudonimi o l’anonimato. Per

questi individui (...) l'anonimato sicuro è fondamentale. Può letteralmente salvare delle

vite”.14

Spesso i commenti vili, idrofobi, minacciosi e razzisti vengono scagliati online contro

persone e soprattutto anonimamente. Ciò solleva la questione, qual è la linea di confine

tra l'anonimato protetto e l’esposizione agli attacchi d’odio?

Nell'affrontare la questione dell'anonimato, il requisito di fornire un passaporto per creare

profili online potrebbe limitare le persone a creare numerosi profili falsi? Questo

potrebbe diventare una norma o un regolamento. Tuttavia, sarebbe sufficiente a fermare

le persone? Dopo aver svolto ricerche in questo settore e aver parlato con l’autorità di

regolamentazione delle telecomunicazioni, il Professor Cardani di AGCOM, sembra che

il concetto di creare un documento di identità per gli utenti online sia probabilmente

inefficace. In realtà molti profili pubblicano e diffondono l'odio online usando le reali

identità.

Nel complesso, in questa fase di ricerca, la domanda principale è: e se entrambi i mondi

dovessero operare seguendo le stesse leggi e regolamentazioni? Se sì, quante leggi e

regolamentazioni sono necessarie per risolvere il problema dell'odio in rete? La ricerca

mostra che il web dovrebbe operare sulla base di regolamentazioni simili a quelle del

mondo fisico, pur tuttavia il problema sta nell'applicazione di queste leggi e che quindi la

regolamentazione potrebbe non essere la risposta più efficace per affrontare

l'incitamento all'odio. Sarebbe più utile educare le persone e usare la legge come forma

di supporto quando le persone non si comportano bene? Queste riflessioni rafforzano

ulteriormente la consapevolezza della necessità impellente di un'efficace contromossa.

Sole luna – Un ponte tra le culture

www.solelunadoc.org - [email protected]

13

SETTORI CHIAVE DELL’ HATE SPEECH

È stata creata una mappa mentale per

comprendere le aree chiave del discorso dell'odio

in rete. Questi dati possono essere utilizzati per

creare una campagna di counter-speech ideale.

Questa mappa mentale mostra come l'etnia sia la

principale area di interesse. Usando questi dati

per la ricerca, è emerso che sotto il tema etnia si

registra la più alta percentuale di casi possibili di

incitamento all'odio. Realtà che è stata

ulteriormente supportata dai dati di HateBase15,

come si vede di seguito.

Sole luna – Un ponte tra le culture

www.solelunadoc.org - [email protected]

14

Dati su aree comuni di incitamento all'odio16:

Le lingue più usate nell’incitamento all’odio17:

Sole luna – Un ponte tra le culture

www.solelunadoc.org - [email protected]

15

SETTORE CHIAVE DI INTERVENTO: TERRORISMO

L'aumento degli attacchi terroristici ha creato nuovi nemici, i musulmani; è quindi

interessante concentrarsi su quest'area di incitamento all'odio.

Risulta evidente che i terroristi, attraverso Internet, hanno potuto trovare supporto in

molti campi. Tra gli esempi lampanti:

Usano forum online e chat per condividere informazioni, coordinare attacchi,

diffondere propaganda, raccogliere fondi e fare reclutamento;

I siti web dei terroristi servono come luogo di addestramento virtuale, offrono

tutorial anche per la costruzione di ordigni.

Inoltre, i leader globali hanno sottolineato il ruolo vitale che Internet svolge per il

terrorismo. Ad esempio, il vicepresidente nigeriano ha recentemente commentato che:

“La tecnologia e Internet hanno alterato la natura dei conflitti e della guerra nel

mondo contemporaneo, amplificandone gli effetti e gli impatti provocati

dell’azione dei terroristi”. 18

LE PRINCIPALI PIATTAFORME ONLINE USATE DAI TERRORISTI

Ci sono almeno 70 piattaforme19 usate regolarmente dai terroristi. Tra queste ci sono:20

Youtube, Gmail, Facebook, Twitter, Instagram, Tumblr and Whatsapp.

È chiaro che Internet è uno strumento prezioso per promuovere i programmi dei

terroristi. Ricerche recenti dimostrano che esiste una correlazione diretta tra un aumento

dell'incitamento all'odio e gli attacchi terroristici. Il Telegraph e il New York Times

riportano che vi è stato un picco di crimini legati all’odio a seguito di attacchi terroristici,

che hanno ulteriormente portato a disordini delle comunità e attacchi violenti21. Come

risultato si accerta una crescente islamofobia, derivata da recenti attacchi terroristici in

cui si riconosce come nemico il mussulmano.

Sole luna – Un ponte tra le culture

www.solelunadoc.org - [email protected]

16

ISLAMOFOBIA

L'Independent ha riportato che il solo il 12% degli attacchi terroristici provocati dai

musulmani ha ricevuto una copertura mediatica del 449% rispetto all'88% di copertura di

tutti gli attacchi commessi da altri.22 Nel Regno Unito, dopo i recenti attacchi terroristici

di Manchester e del London Bridge, le forze di polizia hanno registrato un vasto aumento

del fenomeno di islamofobia. 23 Risulta quindi che l'aumento dell'islamofobia è

strettamente legato al terrorismo.

Durante le ricerche sull'islamofobia, sono stati rilevati centinaia di esempi di meme24 e

commenti che incitano all’odio. Numerosi sono i siti web che utilizzano esempi di hate

speech su questo tema. Non solo, esistono anche siti web in cui gli utenti possono

essere condotti a visitare vari account di social media e pagine che incoraggiano

l'incitamento all'odio. Sono aperti al pubblico e consentono a chiunque con un click di

entrare e condividere.25

Alcuni di questi siti web sono nati per aumentare la consapevolezza del pericolo del

discorso dell’odio, ma in realtà diventano ulteriore archivio online di contenuti offensivi e

comunque un mezzo inefficace per contrastare l’incitamento all’odio. Una buona pratica

sarebbe quella di informare direttamente il fornitore delle piattaforme perché ne rimuova

il contenuto offensivo, impedendone così la diffusione. In realtà i gestori delle

piattaforme sono i veri responsabili, la loro inefficienza nella gestione consente

l'aumento delle attività di diffusione dell’odio.

Anche i Media tradizionali, come la carta stampata, sono parte in gioco nell’aumento del

fenomeno dell’islamofobia, come è evidente dall'immagine qui sotto riportata.

Nell'affrontare questi problemi, è fondamentale educare gli utenti del web a essere

pensatori critici, in particolare quando si tratta di leggere le notizie. Cercando di capire a

chi addossare la maggiore responsabilità nella soluzione del problema, ci sono due

strade parimenti percorribili per un’educazione attiva e proficua: la scuola e il web

medesimo. Rimanedo però sul web, con il suo immenso potenziale e dove l'incitamento

all'odio è parte dei contenuti delle piattaforme multimediali, si ritiene fondamentale che

educatori diventino le grandi aziende fornitrici, (Google, Yohoo…ecc) che possedendo

mezzi illimitati all’interno del web, devono disseminare nel mondo virtuale buone

pratiche, esempi positivi, tutorial di difesa, dare suggerimenti su come individuare le

notizie false e utilizzare i mezzi pubblicitari per amplificare la viralità dei messaggi

positivi trasmessi.

Sole luna – Un ponte tra le culture

www.solelunadoc.org - [email protected]

17

IL COUNTER-SPEECH È LA RISPOSTA?

Molti leader, esperti e accademici sostengono che la legislazione potrebbe non essere il

metodo più efficace per affrontare questo problema. Il metodo più efficace è sicuramente

un’azione di counter-speech.

Susan Benesch, una delle principali intellettuali impegnate nel contrastare i discorsi di

incitamento all'odio online, afferma che il counter-speech può aiutare a cambiare le

norme di comportamento verbale nelle comunità. Lei sostiene che:

“I comportamenti delle persone cambiano radicalmente in risposta alle norme della

comunità”.26

Aggiunge inoltre che l'80% delle persone segue le norme del linguaggio coerenti con

uno spazio e una situazione, anche i troll. Ciò suggerisce che un’azione di counter-

speech può essere un mezzo molto efficace per combattere l'incitamento all'odio, ancor

più della legislazione. La vera sfida consiste nel creare una contromossa che aiuti a

cambiare il comportamento e la mentalità delle persone per assicurare che smettano di

diffondere l'odio.

Sole luna – Un ponte tra le culture

www.solelunadoc.org - [email protected]

18

Un caso di studio interessante relativo al counterpspeech, secondo Benesch, arriva dal

Kenya, dove il discorso d’odio nel web era legato alla violenza per le elezioni contestate

del 2007. Mentre il Kenya si preparava alle elezioni del 2013, molti kenioti erano

preoccupati per un discorso pericoloso che si diffondeva sul web. Benesch, lavorando

con esperti di dati, ha scoperto, sorprendentemente, che su Twitter c'erano meno

discorsi offensivi rispetto a Facebook. I messaggi di incitamento all'odio, pubblicati su

Twitter, erano generalmente criticati dai principali utenti di Twitter del Kenya. Questa

contromossa si è rivelata sorprendentemente vincente poiché gli autori dei tweet

offensivi per lo più si scusavano e in seguito hanno cancellato il loro tweet.

Tuttavia, questo comportamento non era di un "troll" 27 ; se l'utente avesse cercato

semplicemente di attirare l'attenzione, non si sarebbe tirato indietro quando il suo tweet

è stato accolto con un’azione di counter-speech. Nondimeno, non è realistico credere

che il comportamento degli irriducibili, dei troll non possa cambiare, tantomeno questo

dovrebbe essere lo spirito con cui si agisce. Non esiste un tasto di segnalazione "beccali

tutti" per tutti i tipi di discorsi di incitamento all'odio. L'obiettivo è quello di influenzare una

massa critica di persone all'interno di una comunità. È importante tenere presente che

ciò che potrebbe essere efficace in un paese o in una comunità potrebbe non esserlo in

un altro. Ad esempio, in Italia potrebbe essere possibile creare una contromossa basata

sul concetto di "segnalazione" di persone che sono le autrici del discorso. Tuttavia, in un

paese che ha subito una dittatura militare, questo concetto rischia di fare solo paura ed

è quindi improbabile che sia un efficace contromossa.28

Complessivamente, Benesch suggerisce che ci devono essere più ricerche per

consentire di comprendere le diverse risposte all’hate speech per vedere cosa è

efficace. È importante per i gestori delle piattaforme dei grandi mass media (vedi pagina

8) investire in tali ricerche e collaborare con ricercatori come Susan Benesch per creare

una campagna di contromisure.

LA CAMPAGNA DI COUNTERSPEECH SOLE LUNA: ‘ELGOOGO’

Sole Luna ha creato un “Detective dell’hate speech”, il cui lavoro è visibile sul sito web

di Sole Luna e su tutti i suoi account nei social media. Elgoogo ha pubblicato

quotidianamente sulla pagina del sito SOLE LUNA, su Facebook, Twitter e Instagram. I

post indicano buone pratiche possibili e riportano alcune interviste.

Sole luna – Un ponte tra le culture

www.solelunadoc.org - [email protected]

19

Parte della campagna sulle buone pratiche da applicare è stata una ricerca sull'archivio

dei documentari Sole Luna. Elgoogo ha guardato molti film della collezione HUMAN

RIGHTS trovandoli capaci di educare in diversi aspetti dell’incitamento all'odio. Le frasi

stimolanti tratte dai documentari sono state pubblicate ogni giorno su Facebook e Twitter

con i link dei trailer dei documentari per consentire agli spettatori di farsi un’idea.

L'obiettivo principale è quello di sensibilizzare sull'incitamento all'odio, nonché di

incoraggiare e responsabilizzare il pubblico a impegnarsi in un’azione di counter-speech.

Mirando a una maggiore sensibilizzazione su questo argomento, Sole Luna ha anche

creato campagne Adword in italiano e inglese.

I documentari Sole Luna visti da Elgoogo

Ogni settimana sono stati pubblicati cinque blog sulla pagina Elgoogo del sito web. I

blog sui documentari contengono una sinossi e una breve analisi del messaggio centrale

del film. Ogni post include anche il link alla pagina Facebook del documentario, il trailer

e, in alcuni casi, il link al documentario completo, per incentivare il pubblico alla visione.

Di seguito il link per accedere here.

Sequenze di frasi sui social media

Sole luna – Un ponte tra le culture

www.solelunadoc.org - [email protected]

20

Il grafico mostra che c'è stato un maggior impegno su Facebook piuttosto che su Twitter.

Ciò è anche suggerito dal numero di follower che Sole Luna ha su ogni piattaforma:

4504 follower su Facebook, rispetto ai 770 su Twitter.

743

533475

371

474

544597

538 542 553

400

292

492

383

730

407

275

360313

253

338

183

254214

247

102 101 115 109 115 104 113 108 11849 66 50 45

9247 41 43 39 37

12 23 14 1843 26

S1 S2 S3 S4 S5 S6 S7 S8 S9 S10 S11 S12 S13 S14 S15 S16 S17 S18 S19 S20 S21 S22 S23 S24 S25

AUDIENCE REACH ON FACEBOK & TWITTER FOR SENTENCE SERIES

FB Reach Twitter Impressions S= Sentence

11330

1678

238 430

Audience Reach

Facebook Twitter Adwords Website

Sole luna – Un ponte tra le culture

www.solelunadoc.org - [email protected]

21

Totale raggiunto: 13246

Citazioni dalle interviste:

Presidente di AGCOM Cardani:

“Le grandi società devono iniziare ad investire in costi di produzione che analizzino i

malfunzionamenti delle loro piattaforme, come nel caso dell’hate speech. Se le aziende

prendessero sul serio questo punto di vista, metterebbero in atto una produzione

responsabile, cosa che sarebbe peraltro nel loro stesso interesse. Se le aziende non lo

faranno, probabilmente, questi malfunzionamenti potrebbero diventare una bomba ad

orologeria, che in caso di esplosione, danneggerebbe intrinsecamente il loro prodotto

conferendogli una pessima reputazione”.

Leggi l’intervista intera here

Dottor Massironi, regista e produttore cinematografico:

“Le persone possono essere manipolate da ogni tipo di piattaforma e la crescita

esponenziale del discorso di incitamento all’odio nei social networks è un esempio

allarmante del potere dei media”.

Leggi l’intervista intera here

Dottor Antinori, esperto di terrorismo e analista geopolitico:

“Da un punto di vista criminologico è un problema serio perché può legittimare,

motivare, ispirare e spingere le persone vulnerabili a essere violente nei confronti

dell’‘’Altro’, altro visto come “soggetto estraneo” e quindi respinto, attaccato e, nel

peggiore dei casi, ucciso”.

Leggi l’intervista intera http://solelunadoc.org/elgoogo-project-interviewing-the-

criminologist-arije-antinori/?lang=en

Sole luna – Un ponte tra le culture

www.solelunadoc.org - [email protected]

22

Générose Musemena, studentessa con un masters in strategie manageriali:

“Le norme che puniscono seriamente le persone che diffondono l’hate speech

possono funzionare a breve termine, ma queste persone non cambieranno i loro valori.

Serviranno solo a radicalizzarli”.

Leggi l’intervista intera here

Matilde Germini, studentessa di 10 anni:

“Internet è uno strumento molto utile ma molto pericoloso se non si utilizza con

attenzione”.

Leggi l’intervista intera here

CONCLUSIONI DI ELGOOGO

Il linguaggio pericoloso, in aumento esponenziale, deve essere mitigato; non è realistico

credere che possa essere eliminato in modo permanente.

I GESTORI DELLE PIATTAFORME hanno la responsabilità di aumentare i loro sforzi

nell'affrontare l'incitamento all'odio attraverso la creazione di iniziative di counter-speech

efficaci, poiché soltanto l'uso di norme non è sufficiente ad arginare questo problema.

The Economist sostiene che i giganti della tecnologia sono stati accusati di chiudere un

occhio di fronte alla propaganda violenta, nascondendo bulli, fanatici e troll per la

continua sete di profitto.29 I giganti della tecnologia agiscono solo quando sono a rischio

interessi commerciali. Ad esempio, quando le aziende ritirano la pubblicità dalle loro

piattaforme perché si accorgono che promuove contenuti discriminatori. 30 Pertanto,

sarebbe fondamentale che le aziende non agiscano solo quando il loro interesse

personale commerciale sia a rischio. La questione dell’hate speech deve essere presa

sul serio; bisogna creare un dipartimento specifico in tutte queste società, che si occupi

esclusivamente dell'attenuazione dell'incitamento all'odio.

Inoltre, Facebook, Youtube, Google e Bing, per citarne solo alcuni, bombardano gli

utenti che usano le loro piattaforme con numerosi annunci a scopo commerciale. Al

Sole luna – Un ponte tra le culture

www.solelunadoc.org - [email protected]

23

contrario le stesse non promuovono mai annunci di buone pratiche di contrasto all'odio,

buoni documentari o altro. Se invece tutte le piattaforme leader del mercato, con social

media compresi, usassero tutte le loro risorse, gli strumenti pubblicitari, l'apertura ad

artisti e tecnici ingenieri per costruire un’azione educativa di counter-speech, una

campagna che resa virale, potrebbe diminuire considerevolmente l'incitamento all'odio.

Uno dei maggiori vantaggi di Internet è che consente la comunicazione tra milioni di

persone in tutto il mondo che altrimenti non sarebbero raggiungibili. Pertanto, dobbiamo

assolutamente credere a questa possibile campagna educativa virale capace di

diffondere messaggi positivi.

I SUGGERIMENTI DI SOLE LUNA:

Per mitigare l'incitamento all'odio, è necessario un approccio multisettoriale. Ciò significa

che l'approccio deve includere aspetti culturali, sociali, individuali, collettivi e politici per

smantellare gli stereotipi insiti nell'incitamento all'odio.

Questo può essere fatto attraverso l'educazione:

1. Le famiglie devono essere educate al mondo cibernetico per poter a loro volta

educare i loro figli.

2. Le scuole dovrebbero avere un programma sul linguaggio pericoloso online.

Queste iniziative contribuiranno a sensibilizzare, educare le persone e a creare una

cultura del rispetto nella società.

I suggerimenti di Antinori:

Creare su YouTube un archivio di documentari che contrastino gli atteggiamenti

di incitamento all'odio, al fine di educare le persone. Deve essere accessibile a

tutti.

Continuare a utilizzare un'idea, come Elgoogo, per diffondere messaggi positivi

attraverso la sensibilizzazione dei documentari, interviste con i leader e buone

pratiche. Promuovere la pagina con lo scopo di raggiungere un vasto pubblico.

Collaborare con esperti nel campo dei discorsi di incitamento all'odio per creare

un’azione di counter-speech.

I suggerimenti di Cardani, AGCOM:

Sole luna – Un ponte tra le culture

www.solelunadoc.org - [email protected]

24

Costruire piattaforme online in modo da individuare facilmente e quindi rimuovere

l’hate speech.

I suggerimenti di Massironi, regista e produttore cinematografico:

I media dovrebbero promuovere un’azione di counter-speech contro l'odio

razziale.

Il pubblico dovrebbe essere consapevole che tutti i contenuti pubblicati sono

parte di un programma prestabilito da altri.

RIFERIMENTI

Interviste:

Angelo Cardani, Presidente di AGCOM

Gianni Massironi, Regista e produttore cinematografico

Arije Antinori, Esperto di terrorismo e analista geopolitico

Matilde Germini, Studentessa di 10 anni

Générose Musemena, Studentessa con un masters in strategie manageriali

Giuseppe Ughi, Studente di matematica ad Oxford

I documentari usati:

My Escape di Elke Sasse

A Walnut Tree di Ammar Aziz

Not Yo Mama’s Movement di Rokhaya Diallo

A Woman’s Story di Azra Rashid

Integration Inch’Allah di Pablo Munoz Gomez

Tides A History of Lives and Dreams Lost and Found (Some Broken) di

Allessandro Negrini

My Brother, My Enemy di Ann Shin

Arabic Movie di Eyal Sagui Bizwawe e Sara Tsifroni

Almost Friends di Nitzan Ofir

Cantonese Rice di Mia Ma

Destination De Dieu di Andrea Gadaketa Caldanrola

The Voice of Egypt – Nawal El Saadawi di Konstanze Burkard

I Comme Iran di Sanaz Azari

Waiting for the (t)rain di Simon Panay

We Cannot Go There Now My Dear di Muna Khalidi

Eurovillage di Francios Pirot

Al Karama di Marco Di Noia

Sole luna – Un ponte tra le culture

www.solelunadoc.org - [email protected]

25

Ma Fille Nora di Jasna Krajinovic

Bla Cinima di Lamine Ammar-Khodja

II Segreto Delle Calze di Nicola Contini

Alan di Mohammad Salih Jouri

Dead Ears di Linas Mikuta

Sasha di Felix Colomer

Hacia Una Primavera Rosa di Mario de a Torre

I Sign, I live di Anja Hlddinga

Violins in Wartime di Yael Katzir

Hello Democracy di Martin Maier

En Transito di Oskar Tejedor

Stolen di Violeta Ayala and Dan Fallshaw

Italian Doctor di Esben Hansen

Fairy Tales di Nicola Moruzzi and Giovanni Pompili

Deadly Honour di Lipika Pelham

I Come From A Beautiful Place di Carol Mansour

I Was Worth 50 Sheep di Nima Sarvestani

I Cormorani di Fabio Bobbio

Dove Vanno Le Nuvole di Massimo Ferrari

Five Broken Cameras Official di Emad Burnat and Guy Davidi

Where the condors fly di Carlos Klein

To feed hungry minds di Beatrix Schwehm

Special Interview di Nitzan Rozenberg

Southeast Asian Cinema – When the Rooster Crows di Leonardo Cinieri

Lombroso

Locked down di Liat Mer

Little Heaven di Lieven Corthouts

La mia Classe di Daniele Gaglianone

Prison Sisters di Nima Sarvestani

16 Years Till Summer di Lou McLoughlan

Kosma di Sonja Blagojevic

Irrawaddy mon amour di Valeria Tesagrossa, Andrea Zambelli and Nicola

Sole luna – Un ponte tra le culture

www.solelunadoc.org - [email protected]

26

Note finali:

1 http://www.coe.int/t/dghl/standardsetting/hrpolicy/Publications/Hate_Speech_EN.pdf

2 https://www.google.com/intl/en_it/+/policy/content.html

3 https://support.twitter.com/articles/20175050

4 https://www.facebook.com/help/135402139904490?helpref=uf_permalink

5 https://www.nytimes.com/interactive/2017/10/13/technology/facebook-hate-speech-

quiz.html?hp&action=click&pgtype=Homepage&clickSource=story-heading&module=photo-spot-

region&region=top-news&WT.nav=top-news

6 https://www.un.org/apps/news/story.asp?NewsID=45607

7 https://www.un.org/apps/news/story.asp?NewsID=45607

8 Jeremy Waldron, The Harm in Hate Speech (2012) ̧ Cambridge: Harvard University Press

9 https://www.forbes.com/sites/quora/2017/02/07/how-do-we-know-the-earth-is-4-5-billion-years-

old/#4de69e92554e

10 http://www.internetworldstats.com/stats.htm

11 http://www.internetworldstats.com/stats.htm

12 http://www.internetworldstats.com/stats.htm

13 https://www.nytimes.com/2016/10/03/business/media/on-twitter-hate-speech-bounded-only-by-a-

character-limit.html

14 https://www.eff.org/issues/anonymity

15 https://www.hatebase.org/popular

16 https://www.hatebase.org/popular

17 https://www.hatebase.org/popular

18 https://www.vanguardngr.com/2017/08/today-draw-line-hate-speech-will-no-longer-tolerated-agp-

osinbajo/

19 http://home.bt.com/news/news-extra/terrorists-exploit-70-online-platforms-to-spread-propaganda-

and-recruit-11364074998845

Sole luna – Un ponte tra le culture

www.solelunadoc.org - [email protected]

27

20 http://www.telegraph.co.uk/news/worldnews/islamic-state/11207681/How-terrorists-are-using-social-

media.html

21 http://www.telegraph.co.uk/news/2017/10/17/hate-crime-levels-spike-wake-terror-attacks-police-

record-victims/; https://www.nytimes.com/2017/10/17/world/europe/uk-hate-crime-brexit-attacks.html

22 http://www.independent.co.uk/news/world-0/terror-attacks-media-coverage-muslim-islamist-white-

racism-islamophobia-study-georgia-state-a7820726.html

23 https://www.theguardian.com/society/2017/jun/20/anti-muslim-hate-surges-after-manchester-and-

london-bridge-attacks

24 Meme is an image, video, piece of text, etc., typically humorous in nature that is copied and spread rapidly

by Internet users, often with slight

variations<https://www.google.it/search?client=safari&rls=en&q=meme+definition&ie=UTF-8&oe=UTF-

8&gfe_rd=cr&dcr=0&ei=qH0pWqPsNs7CXvCPkfgB>

25 http://www.nohatespeechmovement.org/hate-speech-watch/focus

26 http://www.ethanzuckerman.com/blog/2014/03/25/susan-benesch-on-dangerous-speech-and-

counterspeech/

27 “Troll" refers to a person who posts offensive, incendiary, or off topic comments

online<https://techterms.com/definition/troll>

28 http://www.ethanzuckerman.com/blog/2014/03/25/susan-benesch-on-dangerous-speech-and-

counterspeech/

29 https://www.economist.com/news/leaders/21723110-legal-restrictions-must-be-proportionate-and-

thought-through-tech-firms-could-do-more-help

30 https://www.theguardian.com/technology/2017/mar/25/google-youtube-advertising-extremist-content-

att-verizon

Hate Speech & Counterspeech

Progetto di - Lucia Gotti Venturato

Realizzazione - Rose Suman

Supervisione - Monica Cosenza

Sole luna – Un ponte tra le culture

www.solelunadoc.org - [email protected]

28

www.solelunadoc.org

[email protected]

[email protected]