bollettino ottobre-novembre 2008

15

Upload: luigi-de-nicola

Post on 22-Mar-2016

218 views

Category:

Documents


2 download

DESCRIPTION

2 2 Eucarestia, Mistero da Credere 4 Accogliamo la Luce 5 Padre Domenico Pascale d.O. 6 La mia amicizia con Don Domenico 7 Hanno collaborato con noi... 8 Sotto la protezione dell’Assunta 9 Celebriamo insieme il Natale 10 Appunti di cronaca 12 Davanti al presepe 12 Esprimono graditudine all’Assunta 13 In memoria di... 15 Sono tornati alla casa del Padre (Continua) (Continua)

TRANSCRIPT

Page 1: Bollettino Ottobre-Novembre 2008
Page 2: Bollettino Ottobre-Novembre 2008

2 3

ticanti, anche altri che magari da anni non si accostano all'altare, o forse si trovano in una situazione di vita che non permette l'accesso ai Sacramenti. Altre volte capita che siano presenti persone di altre confessioni cristiane o addirittura di altre religioni. Circostanze simili si verificano anche in chiese che sono meta di visitatori, soprattutto nelle grandi città d'arte. Si comprende la necessità che si trovino allora modi brevi ed incisivi per richiamare tutti al senso della comu-

nione sacramentale e alle condizioni per la s u a r i c e z i o n e . Laddove vi siano situazioni in cui non sia possibile garantire la doverosa chiarezza sul significato dell'Eu-caristia, si deve valuta-re l'opportunità di s o s t i t u i r e l a Celebrazione eucari-stica con una celebra-zione della Parola di Dio.(153)

Il congedo: " Ite, missa est "

51. Infine, vorrei soffermarmi su quan-to i Padri sinodali hanno detto circa il saluto di congedo al t e r m i n e d e l l a Celebrazione eucari-

stica. Dopo la benedizione, il diacono o il sacer-dote congeda il popolo con le parole: Ite, missa est. In questo saluto ci è dato di cogliere il rap-porto tra la Messa celebrata e la missione cristia-na nel mondo. Nell'antichità " missa " significava semplicemente " dimissione ". Tuttavia essa ha trovato nell'uso cristiano un significato sempre più profondo. L'espressione " dimissione ", in realtà, si trasforma in " missione ". Questo saluto esprime sinteticamente la natura missionaria della Chiesa. Pertanto, è bene aiutare il Popolo di Dio ad approfondire questa dimensione costitutiva della vita ecclesiale, traendone spunto dalla litur-gia. In questa prospettiva può essere utile dispor-re di testi, opportunamente approvati, per l'ora-zione sul popolo e la benedizione finale che esplicitino tale legame.(154)

(cfr Gv 1,14) ed ha un intrinseco riferimento alla persona di Cristo e alla modalità sacramentale della sua permanenza. Cristo non parla nel passa-to ma nel nostro presente, come Egli è presente nell'azione liturgica. In questo orizzonte sacra-mentale della rivelazione cristiana, la conoscenza e lo studio della Parola di Dio ci permettono di apprezzare, celebrare e vivere meglio l'Eucaristia. Anche qui si rivela in tutta la sua verità l'afferma-zione secondo cui "l'ignoranza della Scrittura è ignoranza di Cristo".

A questo scopo è necessario che i fedeli siano aiutati ad apprezzare i tesori della Sacra Scrittura presenti nel lezionario attraverso iniziative pasto-rali, celebrazioni della Parola e la lettura orante (lectio divina). Inoltre, non si dimentichi di pro-muovere le forme di preghiera confermate dalla tradizione: la Liturgia delle Ore, soprattutto le Lodi, i Vespri, la Compieta e anche le celebrazio-ni vigiliari. La preghiera dei Salmi, le letture bibli-che e quelle della grande tradizione presentate nell'Ufficio divino possono condurre ad un'ap-profondita esperienza dell'avvenimento di Cristo e dell'economia della salvezza, che a sua volta può arricchire la comprensione e la partecipazio-ne alla Celebrazione eucaristica.

L'omeliaIn relazione all'importanza della Parola di

Dio si pone la necessità di migliorare la qualità dell'omelia. Essa infatti "è parte dell'azione litur-gica"; ha il compito di favorire una più piena comprensione ed efficacia della Parola di Dio nella vita dei fedeli. Per questo i ministri ordinati devono "preparare accuratamente l'omelia, basandosi su una conoscenza adeguata della Sacra Scrittura". Si evitino omelie generiche o astratte. In particolare, chiedo ai ministri di fare in modo che l'omelia ponga la Parola di Dio pro-clamata in stretta relazione con la celebrazione sacramentale e con la vita della comunità, in modo tale che la Parola di Dio sia realmente sostegno e vita della Chiesa. Si tenga presente, pertanto, lo scopo catechetico ed esortativo dell'omelia. Si ritiene opportuno che, partendo dal lezionario triennale, siano sapientemente pro-poste ai fedeli omelie tematiche che, lungo l'anno liturgico, trattino i grandi temi della fede cristiana, attingendo a quanto proposto autorevolmente dal Magistero nei quattro ‘pilastri' del Catechismo della Chiesa Cattolica e nel recente Compendio: la professione della fede, la celebrazione del mistero cristiano, la vita in Cristo, la preghiera cri-stiana.

Presentazione dei doniI Padri sinodali hanno richiamato l'attenzione

anche sulla presentazione dei doni. Non si tratta semplicemente di un sorta di "intervallo" tra la liturgia della Parola e quella eucaristica. Ciò fareb-be venir meno, tra l'altro, il senso dell'unico rito composto di due parti connesse. In questo gesto umile e semplice si manifesta, in realtà, un signifi-cato molto grande: nel pane e nel vino che por-tiamo all'altare tutta la creazione è assunta da Cristo Redentore per essere trasformata e pre-

monio di fede e di amore che non deve andare perduto. Davvero, in liturgia non possiamo dire che un canto vale l'altro. A tale proposito, occor-re evitare la generica improvvisazione o l'intro-duzione di generi musicali non rispettosi del senso della liturgia. In quanto elemento liturgico, il canto deve integrarsi nella forma propria della celebrazione. Di conseguenza tutto - nel testo, nella melodia, nell'esecuzione - deve corrispon-dere al senso del mistero celebrato, alle parti del rito e ai tempi liturgici. Infine, pur tenendo conto dei diversi orientamenti e delle differenti tradizioni assai lodevoli, desidero, come è stato chiesto dai Padri sinodali, che venga adeguata-mente valorizzato il canto gregoriano, in quanto canto proprio della liturgia romana.

La struttura della celebrazione eucaristicaDopo aver ricordato gli elementi portanti

dell'ars celebrandi emersi nei lavori sinodali, vor-rei richiamare l'attenzione più specificamente su alcune parti della struttura della Celebrazione eucaristica, che nel nostro tempo necessitano di una particolare cura, al fine di restare fedeli all'in-tenzione profonda del rinnovamento liturgico voluto dal Concilio Vaticano II, in continuità con tutta la grande tradizione ecclesiale.

Unità intrinseca dell'azione liturgicaPrima di tutto è necessario riflettere sull'unità

intrinseca del rito della santa Messa. Bisogna evi-tare che, sia nelle catechesi che nella modalità di celebrazione, si dia adito ad una visione giustap-posta delle due parti del rito. Liturgia della Parola e liturgia eucaristica - oltre ai riti di introduzione e di conclusione - "sono così strettamente con-giunte tra loro da formare un unico atto di culto". Infatti, esiste un legame intrinseco tra la Parola di Dio e l'Eucaristia. Ascoltando la Parola di Dio nasce o si rafforza la fede (cfr Rm 10,17); nell'Eucaristia il Verbo fatto carne si dà a noi come cibo spirituale. Così "dalle due mense della Parola di Dio e del Corpo di Cristo la Chiesa riceve ed offre ai fedeli il Pane di vita". Pertanto, si deve costantemente tener presente che la Parola di Dio, dalla Chiesa letta e annunziata nella liturgia, conduce all'Eucaristia come al suo fine connaturale.

La liturgia della ParolaInsieme al Sinodo, chiedo che la liturgia della

Parola sia sempre debitamente preparata e vissu-ta. Pertanto, raccomando vivamente che nelle liturgie si ponga grande attenzione alla procla-mazione della Parola di Dio da parte di lettori ben preparati. Non dimentichiamo mai che "quando nella Chiesa si legge la Sacra Scrittura, Dio stesso parla al suo popolo e Cristo, presente nella sua Parola, annunzia il Vangelo". Se le cir-costanze lo rendono opportuno, si può pensare a poche parole di introduzione che aiutino i fedeli a prenderne rinnovata coscienza. La Parola di Dio per essere ben compresa deve essere ascoltata ed accolta con spirito ecclesiale e nella consapevolezza della sua unità con il Sacramento eucaristico. Infatti, la Parola che annunciamo ed ascoltiamo è il Verbo fatto carne

Arte al servizio della celebrazioneIl legame profondo tra la bellezza e la liturgia

deve farci considerare con attenzione tutte le espressioni artistiche poste al servizio della cele-brazione. Una componente importante dell'arte sacra è certamente l'architettura delle chiese, nelle quali deve risaltare l'unità tra gli elementi propri del presbiterio: altare, crocifisso, taberna-colo, ambone, sede. A tale proposito si deve tenere presente che lo scopo dell'architettura sacra è di offrire alla Chiesa che celebra i misteri della fede, in particolare l'Eucaristia, lo spazio più adatto all'adeguato svolgimento della sua azione liturgica. Infatti, la natura del tempio cri-stiano è definita dall'azione liturgica stessa, che implica il radunarsi dei fedeli (ecclesia), i quali sono le pietre vive del tempio (cfr 1 Pt 2,5).

Lo stesso principio vale per tutta l'arte sacra in genere, specialmente la pittura e la scultura, nelle quali l'iconografia religiosa deve essere orientata alla mistagogia sacramentale. Un'approfondita conoscenza delle forme che l'arte sacra ha saputo produrre lungo i secoli può essere di grande aiuto per coloro che, di fronte a architetti e artisti, hanno la responsabilità della committenza di opere artistiche legate all'azione liturgica. Perciò è indispensabile che nella forma-zione dei seminaristi e dei sacerdoti sia inclusa, come disciplina importante, la storia dell'arte con speciale riferimento agli edifici di culto alla luce delle norme liturgiche. In definitiva, è necessario che in tutto quello che riguarda l'Eu-caristia vi sia gusto per la bellezza. Rispetto e cura dovranno aversi anche per i paramenti, gli arredi, i vasi sacri, affinché, collegati in modo organico e ordinato tra loro, alimentino lo stu-pore per il mistero di Dio, manifestino l'unità della fede e rafforzino la devozione.

Il canto liturgicoNell'ars celebrandi un posto di rilievo viene

occupato dal canto liturgico. A ragione sant'A-gostino in un suo famoso sermone afferma: "L'uomo nuovo sa qual è il cantico nuovo. Il cantare è espressione di gioia e, se pensiamo a ciò con un po' più di attenzione, è espressione di amore". Il Popolo di Dio radunato per la cele-brazione canta le lodi di Dio. La Chiesa, nella sua bimillenaria storia, ha creato, e continua a creare, musica e canti che costituiscono un patri-

Eucarestia, Mistero da Credere"Questa è l'opera di Dio: credere in colui che egli ha mandato" (Gv 6,29)

2 Eucarestia, Mistero da Credere4 Accogliamo la Luce5 Padre Domenico Pascale d.O.6 La mia amicizia con Don Domenico7 Hanno collaborato con noi...8 Sotto la protezione dell’Assunta9 Celebriamo insieme il Natale10 Appunti di cronaca12 Davanti al presepe12 Esprimono graditudine all’Assunta13 In memoria di...15 Sono tornati alla casa del Padre

in questo numero:

(Continua)

(Continua)

riconciliazione che sale dall'animo di ogni persona di buona volontà, rivolgendola a Colui che " è la nostra pace " (Ef 2,14) e che può rappacificare popoli e persone, anche dove falliscono i tentativi umani. Da tutto ciò si comprende l'intensità con cui spesso il rito della pace è sentito nella Celebrazione liturgica. A questo proposito, tutta-via, durante il Sinodo dei Vescovi è stata rilevata l'opportunità di moderare questo gesto, che può assumere espressioni eccessive, suscitando qual-

che confusione nell'assemblea proprio prima della Comunione. È bene ricordare come non tolga nulla all'alto valore del gesto la sobrietà necessaria a mantenere un clima adatto alla celebrazione, per esempio facendo in modo di limitare lo scambio della pace a chi sta più vicino.(150)

Distribuzione e ricezione dell'Eucaristia50. Un altro momento della celebrazione a cui

è necessario accennare è la distribuzione e la rice-zione della santa Comunione. Chiedo a tutti, in particolare ai ministri ordinati e a coloro che, ade-guatamente preparati, in caso di reale necessità, vengono autorizzati al ministero della distribuzio-ne dell'Eucaristia, di fare il possibile perché il gesto nella sua semplicità corrisponda al suo valo-re di incontro personale con il Signore Gesù nel Sacramento. Per quanto riguarda le prescrizioni per la corretta prassi rimando ai documenti recen-temente emanati.(151) Tutte le comunità cristiane si attengano fedelmente alle norme vigenti, vedendo in esse l'espressione della fede e dell'a-more che tutti dobbiamo avere nei confronti di questo sublime Sacramento. Inoltre, non venga trascurato il tempo prezioso del ringraziamento dopo la Comunione: oltre all'esecuzione di un canto opportuno, assai utile può essere anche il rimanere raccolti in silenzio.(152)

A questo proposito, vorrei richiamare l'atten-zione ad un problema pastorale in cui frequente-mente accade di imbattersi nel nostro tempo. Mi riferisco al fatto che in alcune circostanze, come ad esempio nelle sante Messe celebrate in occa-sione di matrimoni, funerali o eventi analoghi, sono presenti alla celebrazione, oltre ai fedeli pra-

sentata al Padre. In questa prospettiva portiamo all'altare anche tutta la sofferenza e il dolore del mondo, nella certezza che tutto è prezioso agli occhi di Dio. Questo gesto, per essere vissuto nel suo autentico significato, non ha bisogno di esse-re enfatizzato con complicazioni inopportune. Esso permette di valorizzare l'originaria parteci-pazione che Dio chiede all'uomo per portare a compimento l'opera divina in lui e dare in tal modo senso pieno al lavoro umano, che attraver-so la Celebrazione eucaristica viene unito al sacrificio redentore di Cristo.

L a p r e g h i e r a eucaristica

La preghiera euca-ristica è "momento centrale e culminante dell'intera celebrazio-ne".

La sua importanza merita di essere ade-guatamente sottoline-ata. Le differenti pre-ghiere eucaristiche contenute nel Messale ci sono tramandate dalla Tradizione viva della Chiesa e si distinguono per una ricchezza teologica e spirituale inesauribile. I fedeli devono essere messi in grado di apprezzarla. L'Ordinamento Generale del Messale Romano ci aiuta in questo ricordandoci gli elementi fondamentali di ogni preghiera eucaristica: azione di grazie, acclama-zione, epiclesi, racconto dell'istituzione, consacra-zione, anamnesi, offerta, intercessione e dossolo-gia conclusiva. In particolare, la spiritualità eucari-stica e la riflessione teologica vengono illuminate se si contempla la profonda unità nell'anafora tra l'invocazione dello Spirito Santo e il racconto dell'istituzione, in cui "si compie il sacrificio che Cristo stesso istituì nell'Ultima Cena". Infatti, "la Chiesa implora con speciali invocazioni la poten-za dello Spirito Santo, perché i doni offerti dagli uomini siano consacrati, cioè diventino il Corpo e il Sangue di Cristo, e perché la vittima immaco-lata, che si riceve nella Comunione, giovi per la salvezza di coloro che vi parteciperanno".

Scambio della pace49. L'Eucaristia è per sua natura Sacramento

della pace. Questa dimensione del Mistero euca-ristico trova nella Celebrazione liturgica specifica espressione nel rito dello scambio della pace. Si tratta indubbiamente di un segno di grande valo-re (cfr Gv 14,27). Nel nostro tempo, così spaven-tosamente carico di conflitti, questo gesto acqui-sta, anche dal punto di vista della sensibilità comune, un particolare rilievo in quanto la Chiesa avverte sempre più come compito pro-prio quello di implorare dal Signore il dono della pace e dell'unità per se stessa e per l'intera fami-glia umana. La pace è certamente un anelito insopprimibile, presente nel cuore di ciascuno. La Chiesa si fa voce della domanda di pace e di

Page 3: Bollettino Ottobre-Novembre 2008

2 3

ticanti, anche altri che magari da anni non si accostano all'altare, o forse si trovano in una situazione di vita che non permette l'accesso ai Sacramenti. Altre volte capita che siano presenti persone di altre confessioni cristiane o addirittura di altre religioni. Circostanze simili si verificano anche in chiese che sono meta di visitatori, soprattutto nelle grandi città d'arte. Si comprende la necessità che si trovino allora modi brevi ed incisivi per richiamare tutti al senso della comu-

nione sacramentale e alle condizioni per la s u a r i c e z i o n e . Laddove vi siano situazioni in cui non sia possibile garantire la doverosa chiarezza sul significato dell'Eu-caristia, si deve valuta-re l'opportunità di s o s t i t u i r e l a Celebrazione eucari-stica con una celebra-zione della Parola di Dio.(153)

Il congedo: " Ite, missa est "

51. Infine, vorrei soffermarmi su quan-to i Padri sinodali hanno detto circa il saluto di congedo al t e r m i n e d e l l a Celebrazione eucari-

stica. Dopo la benedizione, il diacono o il sacer-dote congeda il popolo con le parole: Ite, missa est. In questo saluto ci è dato di cogliere il rap-porto tra la Messa celebrata e la missione cristia-na nel mondo. Nell'antichità " missa " significava semplicemente " dimissione ". Tuttavia essa ha trovato nell'uso cristiano un significato sempre più profondo. L'espressione " dimissione ", in realtà, si trasforma in " missione ". Questo saluto esprime sinteticamente la natura missionaria della Chiesa. Pertanto, è bene aiutare il Popolo di Dio ad approfondire questa dimensione costitutiva della vita ecclesiale, traendone spunto dalla litur-gia. In questa prospettiva può essere utile dispor-re di testi, opportunamente approvati, per l'ora-zione sul popolo e la benedizione finale che esplicitino tale legame.(154)

(cfr Gv 1,14) ed ha un intrinseco riferimento alla persona di Cristo e alla modalità sacramentale della sua permanenza. Cristo non parla nel passa-to ma nel nostro presente, come Egli è presente nell'azione liturgica. In questo orizzonte sacra-mentale della rivelazione cristiana, la conoscenza e lo studio della Parola di Dio ci permettono di apprezzare, celebrare e vivere meglio l'Eucaristia. Anche qui si rivela in tutta la sua verità l'afferma-zione secondo cui "l'ignoranza della Scrittura è ignoranza di Cristo".

A questo scopo è necessario che i fedeli siano aiutati ad apprezzare i tesori della Sacra Scrittura presenti nel lezionario attraverso iniziative pasto-rali, celebrazioni della Parola e la lettura orante (lectio divina). Inoltre, non si dimentichi di pro-muovere le forme di preghiera confermate dalla tradizione: la Liturgia delle Ore, soprattutto le Lodi, i Vespri, la Compieta e anche le celebrazio-ni vigiliari. La preghiera dei Salmi, le letture bibli-che e quelle della grande tradizione presentate nell'Ufficio divino possono condurre ad un'ap-profondita esperienza dell'avvenimento di Cristo e dell'economia della salvezza, che a sua volta può arricchire la comprensione e la partecipazio-ne alla Celebrazione eucaristica.

L'omeliaIn relazione all'importanza della Parola di

Dio si pone la necessità di migliorare la qualità dell'omelia. Essa infatti "è parte dell'azione litur-gica"; ha il compito di favorire una più piena comprensione ed efficacia della Parola di Dio nella vita dei fedeli. Per questo i ministri ordinati devono "preparare accuratamente l'omelia, basandosi su una conoscenza adeguata della Sacra Scrittura". Si evitino omelie generiche o astratte. In particolare, chiedo ai ministri di fare in modo che l'omelia ponga la Parola di Dio pro-clamata in stretta relazione con la celebrazione sacramentale e con la vita della comunità, in modo tale che la Parola di Dio sia realmente sostegno e vita della Chiesa. Si tenga presente, pertanto, lo scopo catechetico ed esortativo dell'omelia. Si ritiene opportuno che, partendo dal lezionario triennale, siano sapientemente pro-poste ai fedeli omelie tematiche che, lungo l'anno liturgico, trattino i grandi temi della fede cristiana, attingendo a quanto proposto autorevolmente dal Magistero nei quattro ‘pilastri' del Catechismo della Chiesa Cattolica e nel recente Compendio: la professione della fede, la celebrazione del mistero cristiano, la vita in Cristo, la preghiera cri-stiana.

Presentazione dei doniI Padri sinodali hanno richiamato l'attenzione

anche sulla presentazione dei doni. Non si tratta semplicemente di un sorta di "intervallo" tra la liturgia della Parola e quella eucaristica. Ciò fareb-be venir meno, tra l'altro, il senso dell'unico rito composto di due parti connesse. In questo gesto umile e semplice si manifesta, in realtà, un signifi-cato molto grande: nel pane e nel vino che por-tiamo all'altare tutta la creazione è assunta da Cristo Redentore per essere trasformata e pre-

monio di fede e di amore che non deve andare perduto. Davvero, in liturgia non possiamo dire che un canto vale l'altro. A tale proposito, occor-re evitare la generica improvvisazione o l'intro-duzione di generi musicali non rispettosi del senso della liturgia. In quanto elemento liturgico, il canto deve integrarsi nella forma propria della celebrazione. Di conseguenza tutto - nel testo, nella melodia, nell'esecuzione - deve corrispon-dere al senso del mistero celebrato, alle parti del rito e ai tempi liturgici. Infine, pur tenendo conto dei diversi orientamenti e delle differenti tradizioni assai lodevoli, desidero, come è stato chiesto dai Padri sinodali, che venga adeguata-mente valorizzato il canto gregoriano, in quanto canto proprio della liturgia romana.

La struttura della celebrazione eucaristicaDopo aver ricordato gli elementi portanti

dell'ars celebrandi emersi nei lavori sinodali, vor-rei richiamare l'attenzione più specificamente su alcune parti della struttura della Celebrazione eucaristica, che nel nostro tempo necessitano di una particolare cura, al fine di restare fedeli all'in-tenzione profonda del rinnovamento liturgico voluto dal Concilio Vaticano II, in continuità con tutta la grande tradizione ecclesiale.

Unità intrinseca dell'azione liturgicaPrima di tutto è necessario riflettere sull'unità

intrinseca del rito della santa Messa. Bisogna evi-tare che, sia nelle catechesi che nella modalità di celebrazione, si dia adito ad una visione giustap-posta delle due parti del rito. Liturgia della Parola e liturgia eucaristica - oltre ai riti di introduzione e di conclusione - "sono così strettamente con-giunte tra loro da formare un unico atto di culto". Infatti, esiste un legame intrinseco tra la Parola di Dio e l'Eucaristia. Ascoltando la Parola di Dio nasce o si rafforza la fede (cfr Rm 10,17); nell'Eucaristia il Verbo fatto carne si dà a noi come cibo spirituale. Così "dalle due mense della Parola di Dio e del Corpo di Cristo la Chiesa riceve ed offre ai fedeli il Pane di vita". Pertanto, si deve costantemente tener presente che la Parola di Dio, dalla Chiesa letta e annunziata nella liturgia, conduce all'Eucaristia come al suo fine connaturale.

La liturgia della ParolaInsieme al Sinodo, chiedo che la liturgia della

Parola sia sempre debitamente preparata e vissu-ta. Pertanto, raccomando vivamente che nelle liturgie si ponga grande attenzione alla procla-mazione della Parola di Dio da parte di lettori ben preparati. Non dimentichiamo mai che "quando nella Chiesa si legge la Sacra Scrittura, Dio stesso parla al suo popolo e Cristo, presente nella sua Parola, annunzia il Vangelo". Se le cir-costanze lo rendono opportuno, si può pensare a poche parole di introduzione che aiutino i fedeli a prenderne rinnovata coscienza. La Parola di Dio per essere ben compresa deve essere ascoltata ed accolta con spirito ecclesiale e nella consapevolezza della sua unità con il Sacramento eucaristico. Infatti, la Parola che annunciamo ed ascoltiamo è il Verbo fatto carne

Arte al servizio della celebrazioneIl legame profondo tra la bellezza e la liturgia

deve farci considerare con attenzione tutte le espressioni artistiche poste al servizio della cele-brazione. Una componente importante dell'arte sacra è certamente l'architettura delle chiese, nelle quali deve risaltare l'unità tra gli elementi propri del presbiterio: altare, crocifisso, taberna-colo, ambone, sede. A tale proposito si deve tenere presente che lo scopo dell'architettura sacra è di offrire alla Chiesa che celebra i misteri della fede, in particolare l'Eucaristia, lo spazio più adatto all'adeguato svolgimento della sua azione liturgica. Infatti, la natura del tempio cri-stiano è definita dall'azione liturgica stessa, che implica il radunarsi dei fedeli (ecclesia), i quali sono le pietre vive del tempio (cfr 1 Pt 2,5).

Lo stesso principio vale per tutta l'arte sacra in genere, specialmente la pittura e la scultura, nelle quali l'iconografia religiosa deve essere orientata alla mistagogia sacramentale. Un'approfondita conoscenza delle forme che l'arte sacra ha saputo produrre lungo i secoli può essere di grande aiuto per coloro che, di fronte a architetti e artisti, hanno la responsabilità della committenza di opere artistiche legate all'azione liturgica. Perciò è indispensabile che nella forma-zione dei seminaristi e dei sacerdoti sia inclusa, come disciplina importante, la storia dell'arte con speciale riferimento agli edifici di culto alla luce delle norme liturgiche. In definitiva, è necessario che in tutto quello che riguarda l'Eu-caristia vi sia gusto per la bellezza. Rispetto e cura dovranno aversi anche per i paramenti, gli arredi, i vasi sacri, affinché, collegati in modo organico e ordinato tra loro, alimentino lo stu-pore per il mistero di Dio, manifestino l'unità della fede e rafforzino la devozione.

Il canto liturgicoNell'ars celebrandi un posto di rilievo viene

occupato dal canto liturgico. A ragione sant'A-gostino in un suo famoso sermone afferma: "L'uomo nuovo sa qual è il cantico nuovo. Il cantare è espressione di gioia e, se pensiamo a ciò con un po' più di attenzione, è espressione di amore". Il Popolo di Dio radunato per la cele-brazione canta le lodi di Dio. La Chiesa, nella sua bimillenaria storia, ha creato, e continua a creare, musica e canti che costituiscono un patri-

Eucarestia, Mistero da Credere"Questa è l'opera di Dio: credere in colui che egli ha mandato" (Gv 6,29)

2 Eucarestia, Mistero da Credere4 Accogliamo la Luce5 Padre Domenico Pascale d.O.6 La mia amicizia con Don Domenico7 Hanno collaborato con noi...8 Sotto la protezione dell’Assunta9 Celebriamo insieme il Natale10 Appunti di cronaca12 Davanti al presepe12 Esprimono graditudine all’Assunta13 In memoria di...15 Sono tornati alla casa del Padre

in questo numero:

(Continua)

(Continua)

riconciliazione che sale dall'animo di ogni persona di buona volontà, rivolgendola a Colui che " è la nostra pace " (Ef 2,14) e che può rappacificare popoli e persone, anche dove falliscono i tentativi umani. Da tutto ciò si comprende l'intensità con cui spesso il rito della pace è sentito nella Celebrazione liturgica. A questo proposito, tutta-via, durante il Sinodo dei Vescovi è stata rilevata l'opportunità di moderare questo gesto, che può assumere espressioni eccessive, suscitando qual-

che confusione nell'assemblea proprio prima della Comunione. È bene ricordare come non tolga nulla all'alto valore del gesto la sobrietà necessaria a mantenere un clima adatto alla celebrazione, per esempio facendo in modo di limitare lo scambio della pace a chi sta più vicino.(150)

Distribuzione e ricezione dell'Eucaristia50. Un altro momento della celebrazione a cui

è necessario accennare è la distribuzione e la rice-zione della santa Comunione. Chiedo a tutti, in particolare ai ministri ordinati e a coloro che, ade-guatamente preparati, in caso di reale necessità, vengono autorizzati al ministero della distribuzio-ne dell'Eucaristia, di fare il possibile perché il gesto nella sua semplicità corrisponda al suo valo-re di incontro personale con il Signore Gesù nel Sacramento. Per quanto riguarda le prescrizioni per la corretta prassi rimando ai documenti recen-temente emanati.(151) Tutte le comunità cristiane si attengano fedelmente alle norme vigenti, vedendo in esse l'espressione della fede e dell'a-more che tutti dobbiamo avere nei confronti di questo sublime Sacramento. Inoltre, non venga trascurato il tempo prezioso del ringraziamento dopo la Comunione: oltre all'esecuzione di un canto opportuno, assai utile può essere anche il rimanere raccolti in silenzio.(152)

A questo proposito, vorrei richiamare l'atten-zione ad un problema pastorale in cui frequente-mente accade di imbattersi nel nostro tempo. Mi riferisco al fatto che in alcune circostanze, come ad esempio nelle sante Messe celebrate in occa-sione di matrimoni, funerali o eventi analoghi, sono presenti alla celebrazione, oltre ai fedeli pra-

sentata al Padre. In questa prospettiva portiamo all'altare anche tutta la sofferenza e il dolore del mondo, nella certezza che tutto è prezioso agli occhi di Dio. Questo gesto, per essere vissuto nel suo autentico significato, non ha bisogno di esse-re enfatizzato con complicazioni inopportune. Esso permette di valorizzare l'originaria parteci-pazione che Dio chiede all'uomo per portare a compimento l'opera divina in lui e dare in tal modo senso pieno al lavoro umano, che attraver-so la Celebrazione eucaristica viene unito al sacrificio redentore di Cristo.

L a p r e g h i e r a eucaristica

La preghiera euca-ristica è "momento centrale e culminante dell'intera celebrazio-ne".

La sua importanza merita di essere ade-guatamente sottoline-ata. Le differenti pre-ghiere eucaristiche contenute nel Messale ci sono tramandate dalla Tradizione viva della Chiesa e si distinguono per una ricchezza teologica e spirituale inesauribile. I fedeli devono essere messi in grado di apprezzarla. L'Ordinamento Generale del Messale Romano ci aiuta in questo ricordandoci gli elementi fondamentali di ogni preghiera eucaristica: azione di grazie, acclama-zione, epiclesi, racconto dell'istituzione, consacra-zione, anamnesi, offerta, intercessione e dossolo-gia conclusiva. In particolare, la spiritualità eucari-stica e la riflessione teologica vengono illuminate se si contempla la profonda unità nell'anafora tra l'invocazione dello Spirito Santo e il racconto dell'istituzione, in cui "si compie il sacrificio che Cristo stesso istituì nell'Ultima Cena". Infatti, "la Chiesa implora con speciali invocazioni la poten-za dello Spirito Santo, perché i doni offerti dagli uomini siano consacrati, cioè diventino il Corpo e il Sangue di Cristo, e perché la vittima immaco-lata, che si riceve nella Comunione, giovi per la salvezza di coloro che vi parteciperanno".

Scambio della pace49. L'Eucaristia è per sua natura Sacramento

della pace. Questa dimensione del Mistero euca-ristico trova nella Celebrazione liturgica specifica espressione nel rito dello scambio della pace. Si tratta indubbiamente di un segno di grande valo-re (cfr Gv 14,27). Nel nostro tempo, così spaven-tosamente carico di conflitti, questo gesto acqui-sta, anche dal punto di vista della sensibilità comune, un particolare rilievo in quanto la Chiesa avverte sempre più come compito pro-prio quello di implorare dal Signore il dono della pace e dell'unità per se stessa e per l'intera fami-glia umana. La pace è certamente un anelito insopprimibile, presente nel cuore di ciascuno. La Chiesa si fa voce della domanda di pace e di

Page 4: Bollettino Ottobre-Novembre 2008

54

P. Domenico Pascale d.O.1939 – 2008

notando alcun miglioramento si è fatto ricorso al medico. Portato prontamente in autoambulanza dalla locale Confraternita della Misericordia all’ospedale di Benevento, il dottore Filippo Pigna, guardiese, in servizio al Pronto Soccorso, ha effettuato i prelievi ed ha controllato il risultato delle analisi. I valori erano quasi tutti fuori della norma per cui si giudicò opportuno riportarlo a Guardia. Qui

è continuata per P. Domenico la già ini-ziata da tempo sua unione con le soffe-renze di Cristo. Il fratello Salvatore e la moglie, la sorella Assuntina e il marito, insieme ai nipoti l’hanno assistito gior-no e notte.

Domenica 30 novembre 2008 alle ore 19,35 si è addormentato nel Signore.

I guardiesi hanno avuto la notizia con il suono delle campane del Santuario e di San Sebastiano. In massa si sono diretti verso il Santuario per

dargli l’estremo saluto e affidarlo alla misericordia del Signore. Una folla enorme ha partecipato alla Messa esequiale presieduta dal vescovo diocesano, Mons Michele De Rosa. I Padri Filippini e la famiglia di don Domenico, ringraziano il vescovo, i sacerdoti, le autorità civili e militari, i fedeli venuti da altre parrocchie, il popolo tutto di Guardia Sanframondi e quelli che erano presenti spiritual-mente. Tutti hanno voluto esprimere il sincero dolore per la morte di don Domenico, come abitualmente lo chiamavano. Don Domenico è stato un sacerdote secondo il cuore di Cristo e di San Filippo: mite e umile.

Ha imparato da Cristo a trovare ristoro alla sua anima ed a quella di ogni penitente che si avvicinava al sacramento della confessione.

Perché tanti si avvicinavano a lui per la confessione? Il segreto è in alcune delle massime che San Filippo ripeteva suoi

cari, e che don Domenico aveva fatte sue: “Figliuoli, siate umili, state bassi: siate umili, siate bassi” e “Umiliate voi stessi sempre, e abbassatevi negli occhi vostri e degli altri, acciò possiate diventar grandi negli occhi di Dio”.

Don Domenico è stato un vero figlio di San Filippo Neri.

I Padri Filippini

Padre Domenico Pascale nasce l’11 marzo 1939 a Guardia Sanframondi (BN), figlio primogenito di Ciro Pascale e Ida Foschini, in una casetta in Via Madonna delle Grazie, attaccata alla roccia del castello. Frequenta le scuole elementari; manifestando, però, ben presto la sua vocazione per il sacerdozio, entra nell’ordine degli Agostiniani, dove si distingue per la sua profonda pietà.

La spiritualità di San Filippo, che Padre Domenico aveva respirato a Guardia dalla nascita, lo indusse a lascia-re gli Agostiniani per entrare nella Congregazione dell’Oratorio nel 1964. Divenuto oratoriano, concluse i suoi studi di Teologia alla Badia di Cava dei Tirreni.

A 30 anni (28 settembre 1969) è ordinato sacerdote dal vescovo diocesa-no Mons Felice Leonardo, che, prima di impartire la benedizione finale, disse: “Il sacerdote è maestro di fede e guida per gli altri. Prete non per la famiglia, ma per la gloria di Dio e la salvez-za dei fratelli, un servitore aggiunto agli altri, aiutandoli a salvarsi l’a-nima, che non potrebbero salvare da soli senza il Cristo, del quale il sacerdote è la presenza e la continuazione”.

Nel mese di gennaio 1971, su invito del Delegato della Confederazione dell’Oratorio presso la Sede Apostolica, lascia Guardia per andare ad aiutare la Congregazione di Napoli.

Dopo due anni trascorsi a Napoli ritorna a Guardia definitiva-mente. Si dedica con passione ai diversi incarichi che gli sono affida-ti: insegnante di Religione nella locale scuola media, assistente di ACR, Deputato di Congregazione, promotore di feste in onore della Vergine e dei Santi, assistenza ai malati e moribondi, responsabile della cappella del Cimitero, Vicario parrocchiale e Deputato Vicario della Congregazione.

Nel 2004 gli è stata asportata una corda vocale. Ha continuato a celebrare l’Eucaristia impegnando maggiormente il suo tempo nell’ascolto delle confessioni. Non potendo più andare a confessare nei diversi paesi dove era invitato dai parroci, i sacerdoti e i fedeli di altre comunità venivano a Guardia per confessarsi da Lui.

All’inizio del 2008, dopo un accurato controllo alla clinica di Telese, fu trasferito all’ospedale civile di Benevento. Ritornato a Guardia, dovette aiutarsi, per 18 ore al giorno, con l’ossigeno.

Non si è mai perduto d’animo, continuando a servire Dio e i fra-telli.

Domenica 23 novembre ha confessato più di un’ora, prima e durante la messa delle ore 11.00. Mercoledì 26 novembre ha celebra-to l’Eucaristia, ma al momento della comunione ai fedeli ha perduto le forze ed i presenti si son dovuti avvicinare all’altare per ricevere il Corpo di Cristo. Rientra a fatica nella sua stanzetta. Si pensa ad una crisi passeggera, poiché altre volte era successa la stessa cosa. Non

Crocifisso e lo seguì senza ripensamen-ti. Visse e lavorò per Cristo; per lui sof-frì e morì. Quanto attuale è oggi il suo esempio”.

Il Sinodo dei giovani, che il 23 novembre è iniziato nelle parrocchie della nostra Diocesi, è un’occasione da non perdere. Importante è ascoltare i giovani per poi aiutarli a discernere nel loro intimo quella fame che nasce dal bisogno dello spirito e non sa andare alla ricerca del cibo adeguato, della Parola che dà vita e ci chiama ad “accogliere” la Luce.

All’inizio del nuovo anno creia-mo, all’interno delle nostre case,

uno spazio ben visibile dove pos-siamo “accogliere” meglio la Luce. Non devono mancare il Crocifisso, il quadro della Madonna, del Santo patrono, una candela e la Bibbia. In questo spazio ognuno potrà fermarsi per pregare e leggere qualche pagina della Sacra

Scrittura. E’ bello che, almeno una volta alla settimana, tutta la

famiglia si ritrovi insieme per far presente a Dio le proprie richieste

con preghiere, suppliche e ringrazia-menti. L’esempio luminoso della Vergine Maria e quello imitabile del Santo patrono ci danno la certezza che accoglieremo la luce della pace, pieni di gioia, nelle nostre case.

Pace e gioia.

noi, speranza di eternità: “Gesù Cristo reale è, quindi, carne fragile e mortale, è storia e umanità, ma è anche gloria, divinità, mistero: Colui che ci ha rivela-to il Dio che nessuno ha mai visto”. La Bibbia deve diventare il nutrimento quotidiano della nostra vita perché ci permette di dialogare con Dio, di conoscere il mistero di Dio Padre, di Cristo e getta l u c e s u g l i avve- n i -

m e n t i d e l l a nostra esistenza. “La nostra fede non ha al centro solo un libro, ma una sto-ria di salvezza e una persona, Gesù Cristo, Parola di Dio fatta carne”.

Una particolare attenzione, in quest’anno giubilare dell’apostolo Paolo, la dobbiamo dedicare alle sue lettere. Il papa Benedetto XVI, annun-ciando l’anno giubilare dell’apostolo Paolo, ha detto: “Cari fratelli e sorelle, come agli inizi, anche oggi Cristo ha bisogno di apostoli pronti a sacrificare se stessi. Ha bisogno di testimoni e di martiri come san Paolo: un tempo per-secutore violento dei cristiani, quando sulla via di Damasco cadde a terra abbagliato dalla luce divina, passò senza esitazione dalla parte del

Nella nostra vita si intrecciano even-ti, incontri gioiosi o tristi, fatiche e mete raggiunte. Camminano con noi amici, parenti, conoscenti e sconosciu-ti. Facciamo anche esperienza di solitu-dine, di dolore e di morte. Ma non per-diamo mai la speranza. Nel buio cer-chiamo la luce, nella solitudine la comunione, nel dolore la consolazione, nella morte la risurrezione. Per chi crede e per chi non crede il Natale giunge sempre a tempo opportuno. Cresce pian piano l’attesa e la voglia di festa, di fare il presepe, di illuminare le nostre case, di stare insieme, di tra-scorrere ore liete senza dimentica-re chi sta vivendo qualche situa-zione di particolare difficoltà. Ancora una volta si ripete in questo tempo la contraddizione della Luce che non è accolta e il miracolo di quelli che acco-gliendola diventano veri figli di Dio.

Come entrare nella schiera di coloro che accolgono la Luce?

“Accogliere” è una chiamata e una condizione indispensabile per “incontrare” Cristo e i fratelli.

Il nostro essere Chiesa, assemblea convocata, ci fa divenire, per mezzo dell’azione sacramentale, partecipi del mistero di Cristo. A guidare il nostro cammino è il riferimento costante all’o-riginaria Parola, che Dio ha consegnato alla Chiesa, perché sia letta, interpretata e vissuta nel la sua comunione. Guarderemo con particolare attenzio-ne l’apostolo Paolo, come a un grande testimone e araldo della Parola di Dio, che ci introdurrà nel “mistero nasco-sto” dell’amore infinito di Dio.

La Conferenza episcopale italiana ci ha offerto la nuova traduzione della Bibbia più vicina ai testi originali, più comunicativa e più adatta alla procla-mazione nel contesto liturgico. Il Sinodo dei vescovi che ha riflettuto sul tema “La Parola di Dio nella vita e nella missione della Chiesa” ha descrit-to la presenza viva di Cristo in mezzo a

Accogliamo la Luce

Padre Filippo Di Lonardo d. O.

Page 5: Bollettino Ottobre-Novembre 2008

54

P. Domenico Pascale d.O.1939 – 2008

notando alcun miglioramento si è fatto ricorso al medico. Portato prontamente in autoambulanza dalla locale Confraternita della Misericordia all’ospedale di Benevento, il dottore Filippo Pigna, guardiese, in servizio al Pronto Soccorso, ha effettuato i prelievi ed ha controllato il risultato delle analisi. I valori erano quasi tutti fuori della norma per cui si giudicò opportuno riportarlo a Guardia. Qui

è continuata per P. Domenico la già ini-ziata da tempo sua unione con le soffe-renze di Cristo. Il fratello Salvatore e la moglie, la sorella Assuntina e il marito, insieme ai nipoti l’hanno assistito gior-no e notte.

Domenica 30 novembre 2008 alle ore 19,35 si è addormentato nel Signore.

I guardiesi hanno avuto la notizia con il suono delle campane del Santuario e di San Sebastiano. In massa si sono diretti verso il Santuario per

dargli l’estremo saluto e affidarlo alla misericordia del Signore. Una folla enorme ha partecipato alla Messa esequiale presieduta dal vescovo diocesano, Mons Michele De Rosa. I Padri Filippini e la famiglia di don Domenico, ringraziano il vescovo, i sacerdoti, le autorità civili e militari, i fedeli venuti da altre parrocchie, il popolo tutto di Guardia Sanframondi e quelli che erano presenti spiritual-mente. Tutti hanno voluto esprimere il sincero dolore per la morte di don Domenico, come abitualmente lo chiamavano. Don Domenico è stato un sacerdote secondo il cuore di Cristo e di San Filippo: mite e umile.

Ha imparato da Cristo a trovare ristoro alla sua anima ed a quella di ogni penitente che si avvicinava al sacramento della confessione.

Perché tanti si avvicinavano a lui per la confessione? Il segreto è in alcune delle massime che San Filippo ripeteva suoi

cari, e che don Domenico aveva fatte sue: “Figliuoli, siate umili, state bassi: siate umili, siate bassi” e “Umiliate voi stessi sempre, e abbassatevi negli occhi vostri e degli altri, acciò possiate diventar grandi negli occhi di Dio”.

Don Domenico è stato un vero figlio di San Filippo Neri.

I Padri Filippini

Padre Domenico Pascale nasce l’11 marzo 1939 a Guardia Sanframondi (BN), figlio primogenito di Ciro Pascale e Ida Foschini, in una casetta in Via Madonna delle Grazie, attaccata alla roccia del castello. Frequenta le scuole elementari; manifestando, però, ben presto la sua vocazione per il sacerdozio, entra nell’ordine degli Agostiniani, dove si distingue per la sua profonda pietà.

La spiritualità di San Filippo, che Padre Domenico aveva respirato a Guardia dalla nascita, lo indusse a lascia-re gli Agostiniani per entrare nella Congregazione dell’Oratorio nel 1964. Divenuto oratoriano, concluse i suoi studi di Teologia alla Badia di Cava dei Tirreni.

A 30 anni (28 settembre 1969) è ordinato sacerdote dal vescovo diocesa-no Mons Felice Leonardo, che, prima di impartire la benedizione finale, disse: “Il sacerdote è maestro di fede e guida per gli altri. Prete non per la famiglia, ma per la gloria di Dio e la salvez-za dei fratelli, un servitore aggiunto agli altri, aiutandoli a salvarsi l’a-nima, che non potrebbero salvare da soli senza il Cristo, del quale il sacerdote è la presenza e la continuazione”.

Nel mese di gennaio 1971, su invito del Delegato della Confederazione dell’Oratorio presso la Sede Apostolica, lascia Guardia per andare ad aiutare la Congregazione di Napoli.

Dopo due anni trascorsi a Napoli ritorna a Guardia definitiva-mente. Si dedica con passione ai diversi incarichi che gli sono affida-ti: insegnante di Religione nella locale scuola media, assistente di ACR, Deputato di Congregazione, promotore di feste in onore della Vergine e dei Santi, assistenza ai malati e moribondi, responsabile della cappella del Cimitero, Vicario parrocchiale e Deputato Vicario della Congregazione.

Nel 2004 gli è stata asportata una corda vocale. Ha continuato a celebrare l’Eucaristia impegnando maggiormente il suo tempo nell’ascolto delle confessioni. Non potendo più andare a confessare nei diversi paesi dove era invitato dai parroci, i sacerdoti e i fedeli di altre comunità venivano a Guardia per confessarsi da Lui.

All’inizio del 2008, dopo un accurato controllo alla clinica di Telese, fu trasferito all’ospedale civile di Benevento. Ritornato a Guardia, dovette aiutarsi, per 18 ore al giorno, con l’ossigeno.

Non si è mai perduto d’animo, continuando a servire Dio e i fra-telli.

Domenica 23 novembre ha confessato più di un’ora, prima e durante la messa delle ore 11.00. Mercoledì 26 novembre ha celebra-to l’Eucaristia, ma al momento della comunione ai fedeli ha perduto le forze ed i presenti si son dovuti avvicinare all’altare per ricevere il Corpo di Cristo. Rientra a fatica nella sua stanzetta. Si pensa ad una crisi passeggera, poiché altre volte era successa la stessa cosa. Non

Crocifisso e lo seguì senza ripensamen-ti. Visse e lavorò per Cristo; per lui sof-frì e morì. Quanto attuale è oggi il suo esempio”.

Il Sinodo dei giovani, che il 23 novembre è iniziato nelle parrocchie della nostra Diocesi, è un’occasione da non perdere. Importante è ascoltare i giovani per poi aiutarli a discernere nel loro intimo quella fame che nasce dal bisogno dello spirito e non sa andare alla ricerca del cibo adeguato, della Parola che dà vita e ci chiama ad “accogliere” la Luce.

All’inizio del nuovo anno creia-mo, all’interno delle nostre case,

uno spazio ben visibile dove pos-siamo “accogliere” meglio la Luce. Non devono mancare il Crocifisso, il quadro della Madonna, del Santo patrono, una candela e la Bibbia. In questo spazio ognuno potrà fermarsi per pregare e leggere qualche pagina della Sacra

Scrittura. E’ bello che, almeno una volta alla settimana, tutta la

famiglia si ritrovi insieme per far presente a Dio le proprie richieste

con preghiere, suppliche e ringrazia-menti. L’esempio luminoso della Vergine Maria e quello imitabile del Santo patrono ci danno la certezza che accoglieremo la luce della pace, pieni di gioia, nelle nostre case.

Pace e gioia.

noi, speranza di eternità: “Gesù Cristo reale è, quindi, carne fragile e mortale, è storia e umanità, ma è anche gloria, divinità, mistero: Colui che ci ha rivela-to il Dio che nessuno ha mai visto”. La Bibbia deve diventare il nutrimento quotidiano della nostra vita perché ci permette di dialogare con Dio, di conoscere il mistero di Dio Padre, di Cristo e getta l u c e s u g l i avve- n i -

m e n t i d e l l a nostra esistenza. “La nostra fede non ha al centro solo un libro, ma una sto-ria di salvezza e una persona, Gesù Cristo, Parola di Dio fatta carne”.

Una particolare attenzione, in quest’anno giubilare dell’apostolo Paolo, la dobbiamo dedicare alle sue lettere. Il papa Benedetto XVI, annun-ciando l’anno giubilare dell’apostolo Paolo, ha detto: “Cari fratelli e sorelle, come agli inizi, anche oggi Cristo ha bisogno di apostoli pronti a sacrificare se stessi. Ha bisogno di testimoni e di martiri come san Paolo: un tempo per-secutore violento dei cristiani, quando sulla via di Damasco cadde a terra abbagliato dalla luce divina, passò senza esitazione dalla parte del

Nella nostra vita si intrecciano even-ti, incontri gioiosi o tristi, fatiche e mete raggiunte. Camminano con noi amici, parenti, conoscenti e sconosciu-ti. Facciamo anche esperienza di solitu-dine, di dolore e di morte. Ma non per-diamo mai la speranza. Nel buio cer-chiamo la luce, nella solitudine la comunione, nel dolore la consolazione, nella morte la risurrezione. Per chi crede e per chi non crede il Natale giunge sempre a tempo opportuno. Cresce pian piano l’attesa e la voglia di festa, di fare il presepe, di illuminare le nostre case, di stare insieme, di tra-scorrere ore liete senza dimentica-re chi sta vivendo qualche situa-zione di particolare difficoltà. Ancora una volta si ripete in questo tempo la contraddizione della Luce che non è accolta e il miracolo di quelli che acco-gliendola diventano veri figli di Dio.

Come entrare nella schiera di coloro che accolgono la Luce?

“Accogliere” è una chiamata e una condizione indispensabile per “incontrare” Cristo e i fratelli.

Il nostro essere Chiesa, assemblea convocata, ci fa divenire, per mezzo dell’azione sacramentale, partecipi del mistero di Cristo. A guidare il nostro cammino è il riferimento costante all’o-riginaria Parola, che Dio ha consegnato alla Chiesa, perché sia letta, interpretata e vissuta nel la sua comunione. Guarderemo con particolare attenzio-ne l’apostolo Paolo, come a un grande testimone e araldo della Parola di Dio, che ci introdurrà nel “mistero nasco-sto” dell’amore infinito di Dio.

La Conferenza episcopale italiana ci ha offerto la nuova traduzione della Bibbia più vicina ai testi originali, più comunicativa e più adatta alla procla-mazione nel contesto liturgico. Il Sinodo dei vescovi che ha riflettuto sul tema “La Parola di Dio nella vita e nella missione della Chiesa” ha descrit-to la presenza viva di Cristo in mezzo a

Accogliamo la Luce

Padre Filippo Di Lonardo d. O.

Page 6: Bollettino Ottobre-Novembre 2008

76

Apprendiamo con gioia l’ordinazione Diaconale del giovane Tommaso Sochalec avvenuta domenica 9 novembre 2008. L’Ordinazione è avvenuta per l’imposizione delle mani e la preghiera consacratoria del Vescovo Angelo Daniel nella Chiesa di Patrocinio B.V. Maria e S. Filippo Neri in Chioggia. Da queste pagine facciamo giungere al neo-diacono le nostre felicitazioni e i nostri auguri per un diaconato fecondo di ogni bene. Ad maiora!

Dalla Congregazione dell’Oratorio di Chioggia

DA GUArDIA: Fam.Palumbo – Di Guglielmo Raffaele – Turco Vittorina – Pigna Domizio – Fam.Mastantuono-Cucinelli – Di Cerbo Bruno e Foschini Vittorina – Falato Caterina – Ceniccola Fermina – Ceniccola Maria Teresa – Prete Ludovico – Prete Pasquale – Labagnara Carlo Renato – Del Vecchio Geppino – Falato Gina – Silvestri Ugo – Di Lonardo Giovanni – Izzo Angelo e Labagnara Genny – Mancini Ada – Labagnara Caterina – Sibio Salvatore – Fam. De Lucia-Tribisonna – Falato Elvezia – Perugini Nicola – De Blasio salvatrice – Pezzullo Angelina – Falato Antonio – Ciarleglio Emma – Panza Annibale – Abate Cinzia – Musto Giovannina – Foschini Francesco – Morone Antonio - Foschini Irma - Pigna Silvia in De Cesare.

DALL’ITALIA: Tomaselli Dante, Roma – Sac. Viscosi Edoardo, Cerreto Sannita (BN) – Mastantuono Santina. Torino – Garofano Giovanni, Telese (BN) – Pengue Pasquale, Lamburgo (CO) – Panza Michelangelo, Pinerolo – Foschini Filippo, Ponte Lambro (CO) – Viscosi Carmine Tommaso, Sant’Agata de’Goti (BN) – De Blasio Rachele, Ardea (RM) – Sebastianelli Mario, Erba (CO) – Sanzari Pasquale, Ferrara – Uccellini Maria, Roma – Iuliani Lina, Veiano (VT) - Morone Francesco, Roma - Silvestri Pasquale, Napoli - Turco Albino, Telese Terme (BN).

DALL’ESTErO: Falato Amodio, Inghilterra – Armellino Antonio, Inghilterra – Foschini Carbone Angelina, USA – Labagnara Patrizio Elena,USA – Labagnara Luigi e Aldo, Australia – Gambuti Di lonardo lina, USA – Del Vecchio Giuseppe e Marisa, Australia – Del Rosso Luigi e Immacolata, Australia – Pascale Fernanda, Australia.

Hanno collaboratocon noi per sostenere il Bollettino

SANTUArIO DELL’ASSUNTA82034 Guardia Sanframondi

Direttore e redattore: P. Filippo Di Lonardoresponsabile: P. Giuseppe Lando

Dir. red. Amm.:Congregazione dell’Oratorio PP. Filippini

82034 Guardia Sanframondi (BN)Tel. e Fax 0824.864013

www: santuarioassunta.ite-mail: [email protected]

Aut. Tribunale BN Dec. 3/4/1956n. 25/56 del registro Stampe

C.C.P. 11000825

IBAN: IT63Q0101075360041200000632BIC: IBSPITNA

Sped. in abb. post., art. 2,comma 20/C Legge 662/96

regione Campania -BN

Con approvazione ecclesiastica

Stampato nel mese di DICEMBrE 2008 da:TipoLitoGrafica NUOvA IMPrONTA

Cusano Mutri (Bn) - Tel.-fax 0824/[email protected]

Foto di copertina: Giuseppe Caporaso

E Lei lo ha accontenta-to.

Ora la mia impressione è che dal Santuario sia stato asportato furtiva-mente qualcosa che ne faceva parte viva.

Lo stesso mi sento di dire della casa dei Padri de l l a Cong reg az ione de l l ’Orator io d i San Filippo Neri.

Ma il Signore è grande e provvederà a non far man-care mai a Guardia la voce degli eredi spirituali di San Filippo, per annunciare a tutti “Pace e Gioia!”.

Intanto, tu mi resti sem-pre negli occhi e nel cuore, o f r a t e l lo mio don Domenico, e permettimi che io ti ricordi così:

Pallido il voltoe il cuore a Dio con-

giuntol’ultimo respiro

emiseil petto martoriatoe libero lo spirito

da pesantezze e affannigioì

di Vita Eternapremio promesso all’umile

servitore operosodi Cristo Risorto

e di Maria Assunta.

Un’ultima cosa, don Domenico mio: ora che hai recupera-to la voce, non ti dimenticare di usarla per chiedere una bene-dizione per me, affinché ti possa rassomigliare nella disponibi-lità all’ascolto e al servizio del prossimo.

Ora lo posso proclamare pubblicamente: quella mia con don Domenico è stata molto più che una sincera amicizia.

L’essere nati tutti e due nello stesso anno e a distanza di due soli mesi non era un particolare irrilevante, ma una ragione di più stretta vicinan-za, o, meglio, di appartenen-za.

Lui mi aveva preceduto nella nascita, e perciò gli dovevo rispetto qual si con-viene al fratello maggiore.

Quante volte, sorridendo, glielo ripetevo, cedendogli la precedenza; lui accettava e sorrideva.

Verso don Domenico mi aprivo sino alle confidenze più personali su quanto riguardava la mia vita di frate cappuccino e di sacerdote; da lui, mi confessavo anche, ricavandone immancabilmen-te conforto, incoraggiamento e stimoli sempre nuovi per vive-re con fervore crescente la devozione alla Madonna Assunta.

Da don Domenico trovavo sempre tutto: la corona del rosario, se capitava di vedermela rotta tra le mani o di smarrir-la tra un viaggio e un altro; un libro necessario su certi argo-menti da trattare nella predicazione; una penna colorata per sottolineare dei passaggi di qualche mio scritto; una pinza, un martello o altro secondo la necessità; il giornale per qualche notizia importante; persino le caramelle per la gola, se me la sentivo irritata.

Che dispiacere quando perse la voce, ma che esempio di pazienza, vedendo che, in fondo, non ne faceva una tragedia!

Il più bello, però, e anche più divertente per i suoi e miei confratelli filippini, avveniva a tavola, quando io dicevo a don Domenico che la Madonna Assunta ci avrebbe fatto celebrare “tanti Riti settennali”, finquando tutti e due “a cento anni di età” ci saremmo inginocchiati e abbracciati innanzi alla nicchia dell’Assunta “esposta” e saremmo morti sotto il suo sorriso.

Non è stato così! Troppa fretta ha avuto don Domenico di vedere la

Madonna.

La mia amicizia con don Domenico

P. Giancarlo Giannassocappuccino

Sostieni il Bollettino del

Rinnova il tuo abbonamento.La vergine Assunta ti benedice e ti protegge.

Page 7: Bollettino Ottobre-Novembre 2008

76

Apprendiamo con gioia l’ordinazione Diaconale del giovane Tommaso Sochalec avvenuta domenica 9 novembre 2008. L’Ordinazione è avvenuta per l’imposizione delle mani e la preghiera consacratoria del Vescovo Angelo Daniel nella Chiesa di Patrocinio B.V. Maria e S. Filippo Neri in Chioggia. Da queste pagine facciamo giungere al neo-diacono le nostre felicitazioni e i nostri auguri per un diaconato fecondo di ogni bene. Ad maiora!

Dalla Congregazione dell’Oratorio di Chioggia

DA GUArDIA: Fam.Palumbo – Di Guglielmo Raffaele – Turco Vittorina – Pigna Domizio – Fam.Mastantuono-Cucinelli – Di Cerbo Bruno e Foschini Vittorina – Falato Caterina – Ceniccola Fermina – Ceniccola Maria Teresa – Prete Ludovico – Prete Pasquale – Labagnara Carlo Renato – Del Vecchio Geppino – Falato Gina – Silvestri Ugo – Di Lonardo Giovanni – Izzo Angelo e Labagnara Genny – Mancini Ada – Labagnara Caterina – Sibio Salvatore – Fam. De Lucia-Tribisonna – Falato Elvezia – Perugini Nicola – De Blasio salvatrice – Pezzullo Angelina – Falato Antonio – Ciarleglio Emma – Panza Annibale – Abate Cinzia – Musto Giovannina – Foschini Francesco – Morone Antonio - Foschini Irma - Pigna Silvia in De Cesare.

DALL’ITALIA: Tomaselli Dante, Roma – Sac. Viscosi Edoardo, Cerreto Sannita (BN) – Mastantuono Santina. Torino – Garofano Giovanni, Telese (BN) – Pengue Pasquale, Lamburgo (CO) – Panza Michelangelo, Pinerolo – Foschini Filippo, Ponte Lambro (CO) – Viscosi Carmine Tommaso, Sant’Agata de’Goti (BN) – De Blasio Rachele, Ardea (RM) – Sebastianelli Mario, Erba (CO) – Sanzari Pasquale, Ferrara – Uccellini Maria, Roma – Iuliani Lina, Veiano (VT) - Morone Francesco, Roma - Silvestri Pasquale, Napoli - Turco Albino, Telese Terme (BN).

DALL’ESTErO: Falato Amodio, Inghilterra – Armellino Antonio, Inghilterra – Foschini Carbone Angelina, USA – Labagnara Patrizio Elena,USA – Labagnara Luigi e Aldo, Australia – Gambuti Di lonardo lina, USA – Del Vecchio Giuseppe e Marisa, Australia – Del Rosso Luigi e Immacolata, Australia – Pascale Fernanda, Australia.

Hanno collaboratocon noi per sostenere il Bollettino

SANTUArIO DELL’ASSUNTA82034 Guardia Sanframondi

Direttore e redattore: P. Filippo Di Lonardoresponsabile: P. Giuseppe Lando

Dir. red. Amm.:Congregazione dell’Oratorio PP. Filippini

82034 Guardia Sanframondi (BN)Tel. e Fax 0824.864013

www: santuarioassunta.ite-mail: [email protected]

Aut. Tribunale BN Dec. 3/4/1956n. 25/56 del registro Stampe

C.C.P. 11000825

IBAN: IT63Q0101075360041200000632BIC: IBSPITNA

Sped. in abb. post., art. 2,comma 20/C Legge 662/96

regione Campania -BN

Con approvazione ecclesiastica

Stampato nel mese di DICEMBrE 2008 da:TipoLitoGrafica NUOvA IMPrONTA

Cusano Mutri (Bn) - Tel.-fax 0824/[email protected]

Foto di copertina: Giuseppe Caporaso

E Lei lo ha accontenta-to.

Ora la mia impressione è che dal Santuario sia stato asportato furtiva-mente qualcosa che ne faceva parte viva.

Lo stesso mi sento di dire della casa dei Padri de l l a Cong reg az ione de l l ’Orator io d i San Filippo Neri.

Ma il Signore è grande e provvederà a non far man-care mai a Guardia la voce degli eredi spirituali di San Filippo, per annunciare a tutti “Pace e Gioia!”.

Intanto, tu mi resti sem-pre negli occhi e nel cuore, o f r a t e l lo mio don Domenico, e permettimi che io ti ricordi così:

Pallido il voltoe il cuore a Dio con-

giuntol’ultimo respiro

emiseil petto martoriatoe libero lo spirito

da pesantezze e affannigioì

di Vita Eternapremio promesso all’umile

servitore operosodi Cristo Risorto

e di Maria Assunta.

Un’ultima cosa, don Domenico mio: ora che hai recupera-to la voce, non ti dimenticare di usarla per chiedere una bene-dizione per me, affinché ti possa rassomigliare nella disponibi-lità all’ascolto e al servizio del prossimo.

Ora lo posso proclamare pubblicamente: quella mia con don Domenico è stata molto più che una sincera amicizia.

L’essere nati tutti e due nello stesso anno e a distanza di due soli mesi non era un particolare irrilevante, ma una ragione di più stretta vicinan-za, o, meglio, di appartenen-za.

Lui mi aveva preceduto nella nascita, e perciò gli dovevo rispetto qual si con-viene al fratello maggiore.

Quante volte, sorridendo, glielo ripetevo, cedendogli la precedenza; lui accettava e sorrideva.

Verso don Domenico mi aprivo sino alle confidenze più personali su quanto riguardava la mia vita di frate cappuccino e di sacerdote; da lui, mi confessavo anche, ricavandone immancabilmen-te conforto, incoraggiamento e stimoli sempre nuovi per vive-re con fervore crescente la devozione alla Madonna Assunta.

Da don Domenico trovavo sempre tutto: la corona del rosario, se capitava di vedermela rotta tra le mani o di smarrir-la tra un viaggio e un altro; un libro necessario su certi argo-menti da trattare nella predicazione; una penna colorata per sottolineare dei passaggi di qualche mio scritto; una pinza, un martello o altro secondo la necessità; il giornale per qualche notizia importante; persino le caramelle per la gola, se me la sentivo irritata.

Che dispiacere quando perse la voce, ma che esempio di pazienza, vedendo che, in fondo, non ne faceva una tragedia!

Il più bello, però, e anche più divertente per i suoi e miei confratelli filippini, avveniva a tavola, quando io dicevo a don Domenico che la Madonna Assunta ci avrebbe fatto celebrare “tanti Riti settennali”, finquando tutti e due “a cento anni di età” ci saremmo inginocchiati e abbracciati innanzi alla nicchia dell’Assunta “esposta” e saremmo morti sotto il suo sorriso.

Non è stato così! Troppa fretta ha avuto don Domenico di vedere la

Madonna.

La mia amicizia con don Domenico

P. Giancarlo Giannassocappuccino

Sostieni il Bollettino del

Rinnova il tuo abbonamento.La vergine Assunta ti benedice e ti protegge.

Page 8: Bollettino Ottobre-Novembre 2008

sotto la protezione dell’ASSUntAsotto la protezione dell’ASSUntA

98

I coniugiBruno Di Cerbo eVittoria Foschini,

in occasione del loro25° anniversario di matrimonio,assieme ai figli Arcangelo,Luigi e Lidia si affidanoalla protezione dell’Assunta.

In occasione del Battesimo di Tresy Francomano

di Giuseppe e Silvestri Graziana la nonna materna la pone

sotto la protezione dell’Assuntainsieme alle cuginette

Terry, Giusy, Francesca,Elena e Michela.

In occasione del loro25° anniversario di Matrimonio i coniugi

Gaetano Falluto eMaria Di Brigidaringraziano il Signore per

i benefici ricevuti epongono la loro famiglia sottola protezione dell’Assunta

In occasione del loro50° anniversario di Matrimonio

i coniugiRaffaele Lombardi e

Maria Pignaringraziano il Signore e implorano sulla loro famiglia la protezione dell’Assun-

ta.

Simone e CleliaLa nonna Mastantuono Santina

li affida alla maternaprotezione dell’Assunta.

Ersilia e AntonioVarrone

In occasione del loro50° anniversario di Matrimonio,

celebrato nel Santuarioil 31 agosto 2008,

si affidano alla protezione dell’Assunta.

Antonella e GiulianoLabagnaraIn occasione del

primo anniversariodi matrimonio pongonoil loro amore nelle manidella Vergine Assunta

invocandonela materna protezione.

Angelo Izzo eGenny Labagnara

Nel giorno in cui davanti alla Vergine Assunta hanno consacrato

il loro amore si affidanoalla sua materna protezione.

MarikaDi Paola Benevento

I genitori la pongonosotto la materna

protezione dell’Assunta

Fabio CaporasoIn occasione del suo terzo compleanno

i genitori Giuseppe e Angelina Santillo lo pongono sotto la protezione dell’Assunta.

Leanzio Gambuti e Emanuela Mancini

sposiSi affidano alla maternaprotezione dell’Assunta.

Le varie liturgie saranno animate dalla Corale della Basilica“cantate domino in laetitia” e

dalla Schola cantorum parrocchiale.

a tutti i nostri gentili lettorigli auguri più sentiti di un Santo Natale

e felice anno 2009nella pace e nella gioia di Cristo

i padri filippini

Celebriamo insieme il Natalenella nostra Basilica parrocchiale

“è apparsa la grazia di Dio” (Tt 2,11)

16 dicembre - ore 8,00: Inizio della novena di Natale con i tradizionali canti popolari. Sarà organizzato il “PrESEPE IN FAMIGLIA” con premi-ricordo per tutti i partecipanti

24 dicembre - ore 23,30: veglia Natalizia e S. Messa di Mezzanotte.

25 dicembre - ore 8,00: S. Messa. ore 11,00: Messa Solenne. ore 17,00: S. Messa vespertina

28 dicembre - FESTA DELLA SANTA FAMIGLIA ore 17,00: S. Messa per le famiglie della Comunità parrocchiale.

31 dicembre - ore 17,00: S. Messa e “Te Deum”.

1 gennaio 2009 - giornata mondiale della pace: “Combattere la povertà, costruire la pace”

ore 8,00: S. Messa. ore 11,00: Messa solenne con la partecipazione delle varie componenti la Comunità parrocchiale. ore 17,00: S. Messa ore 18,00: Concerto della Corale Parrocchiale “Cantate Domino in Laetitia”

3 gennaio - ore 21,00: Inizio della veglia mariana e S. Messa

6 gennaio - epifania del Signore

ore 8,00: S. Messa ore 11,00: Messa solenne ore 17,00: Santa Messa e bacio del Bambino. Sorteggio del Bambino.

11 gennaio - BatteSimo del Signore

ore 11,00: Messa solenne con la partecipazione dei battezzati il 2008

Walter Falato e Ida Gambutisposi

I genitori li affidano alla materna protezione della Vergine Assunta.

Page 9: Bollettino Ottobre-Novembre 2008

sotto la protezione dell’ASSUntAsotto la protezione dell’ASSUntA

98

I coniugiBruno Di Cerbo eVittoria Foschini,

in occasione del loro25° anniversario di matrimonio,assieme ai figli Arcangelo,Luigi e Lidia si affidanoalla protezione dell’Assunta.

In occasione del Battesimo di Tresy Francomano

di Giuseppe e Silvestri Graziana la nonna materna la pone

sotto la protezione dell’Assuntainsieme alle cuginette

Terry, Giusy, Francesca,Elena e Michela.

In occasione del loro25° anniversario di Matrimonio i coniugi

Gaetano Falluto eMaria Di Brigidaringraziano il Signore per

i benefici ricevuti epongono la loro famiglia sottola protezione dell’Assunta

In occasione del loro50° anniversario di Matrimonio

i coniugiRaffaele Lombardi e

Maria Pignaringraziano il Signore e implorano sulla loro famiglia la protezione dell’Assun-

ta.

Simone e CleliaLa nonna Mastantuono Santina

li affida alla maternaprotezione dell’Assunta.

Ersilia e AntonioVarrone

In occasione del loro50° anniversario di Matrimonio,

celebrato nel Santuarioil 31 agosto 2008,

si affidano alla protezione dell’Assunta.

Antonella e GiulianoLabagnaraIn occasione del

primo anniversariodi matrimonio pongonoil loro amore nelle manidella Vergine Assunta

invocandonela materna protezione.

Angelo Izzo eGenny Labagnara

Nel giorno in cui davanti alla Vergine Assunta hanno consacrato

il loro amore si affidanoalla sua materna protezione.

MarikaDi Paola Benevento

I genitori la pongonosotto la materna

protezione dell’Assunta

Fabio CaporasoIn occasione del suo terzo compleanno

i genitori Giuseppe e Angelina Santillo lo pongono sotto la protezione dell’Assunta.

Leanzio Gambuti e Emanuela Mancini

sposiSi affidano alla maternaprotezione dell’Assunta.

Le varie liturgie saranno animate dalla Corale della Basilica“cantate domino in laetitia” e

dalla Schola cantorum parrocchiale.

a tutti i nostri gentili lettorigli auguri più sentiti di un Santo Natale

e felice anno 2009nella pace e nella gioia di Cristo

i padri filippini

Celebriamo insieme il Natalenella nostra Basilica parrocchiale

“è apparsa la grazia di Dio” (Tt 2,11)

16 dicembre - ore 8,00: Inizio della novena di Natale con i tradizionali canti popolari. Sarà organizzato il “PrESEPE IN FAMIGLIA” con premi-ricordo per tutti i partecipanti

24 dicembre - ore 23,30: veglia Natalizia e S. Messa di Mezzanotte.

25 dicembre - ore 8,00: S. Messa. ore 11,00: Messa Solenne. ore 17,00: S. Messa vespertina

28 dicembre - FESTA DELLA SANTA FAMIGLIA ore 17,00: S. Messa per le famiglie della Comunità parrocchiale.

31 dicembre - ore 17,00: S. Messa e “Te Deum”.

1 gennaio 2009 - giornata mondiale della pace: “Combattere la povertà, costruire la pace”

ore 8,00: S. Messa. ore 11,00: Messa solenne con la partecipazione delle varie componenti la Comunità parrocchiale. ore 17,00: S. Messa ore 18,00: Concerto della Corale Parrocchiale “Cantate Domino in Laetitia”

3 gennaio - ore 21,00: Inizio della veglia mariana e S. Messa

6 gennaio - epifania del Signore

ore 8,00: S. Messa ore 11,00: Messa solenne ore 17,00: Santa Messa e bacio del Bambino. Sorteggio del Bambino.

11 gennaio - BatteSimo del Signore

ore 11,00: Messa solenne con la partecipazione dei battezzati il 2008

Walter Falato e Ida Gambutisposi

I genitori li affidano alla materna protezione della Vergine Assunta.

Page 10: Bollettino Ottobre-Novembre 2008

San Paolo.Con una cerimonia essenziale ed

efficace, preparata dalla diocesi, durate la S. Messa delle ore 11 (domenica 23) si è dato il via, in parrocchia, al Sinodo dei Giovani 2008 – 2010. Quattro gio-vani ed un tutor della parrocchia hanno ricevuto il mandato perché siano “per la nostra diocesi narratori di speranza e costruttori in terra sannita di una comunità che si fa missione e di una missione che edifica la comunità”. Al termine della cerimonia, prima della preghiera per il Sinodo dei Giovani, preparata dal nostro Vescovo Mons. Michele De Rosa e distribuita a tutti i presenti, è stato anche spiegato il logo dell’iniziativa diocesana. Quanto prima, dunque, inizierà anche nella nostra parroc-chia il lavoro, che durerà tre anni, per conoscere più nel profondo la condizione dei giovani soprattutto per quanto attiene la sua realtà e la sua formazione religiosa. Auguri di buon lavoro al piccolo gruppo che si è formato, anche se già in chiesa, nel momento del mandato, si sono visti molti più volti giovani del soli-to. E questo mi sembra di buon auspicio.

Ultimo giovedì del mese (27): ora di adorazione al SS. Sacramento a S. Sebastiano. Anche nella nostra par-rocchia è iniziato il cammino con l’apo-stolo Paolo in questo speciale Anno a lui dedicato ed inaugurato da Sua Santità Benedetto XVI sabato 28 giu-gno 2008 nella basilica di S. Paolo fuori le Mura a Roma. L’intento è quello di ripercorrere l’”Itinerario Paolino” attraverso gli appuntamenti di adora-zione eucaristica già fissati nell’ultimo giovedì di ogni mese. Il tema per la riflessione di questo primo incontro è stato: “Benedetto sia Dio, Padre del Signore Nostro Gesù Cristo”. E' poi iniziata (sabato 29) la Novena dell’Immacolata che è stata fissata alle ore 7:30 al Santuario e alle 17:30 a S. Sebastiano. Con l’ultima domenica (30) è iniziato l’Avvento e durante la

messa delle 11 al Santuario c'è stata la Corona dell'Avvento animata con let-ture dai ragazzi dell’Oratorio Padre Marzio Piccirillo.

In questo mese, inoltre, sono iniziati gli incontri di programmazione di diversi gruppi ecclesiali che lavorano nella nostra parrocchia. A tutti, da que-ste pagine, l'augurio di un lavoro profi-cuo e di una crescita significativa.

In paese poche le attività di rilievo. E’ partita (domenica 2) la delegazione guardiese per l’Australia per la firma dei primi atti del gemellaggio con la comunità di Willoughby. La nostra delegazione era composta da Ludovico Prete, presidente del consiglio comunale delegato dal sindaco Nicola Ciarleglio, da Raffaele Garofano, assessore al bilancio ed all’urbanistica, da Fulvio Mastantuono, da Valentina Foschini per Vigne di Malies, da Alfredo Falluto per Corte Normanna, da Carlo Iacobucci per Terre Stregate e da Dario De Vincentis per De Lucia s.a.s.. Il giorno 6 c’è stata la firma del “Patto di Amicizia” tra i due comu-ni ed il giorno 9 la celebrazione della festa dell’Assunta cui ha partecipato anche l’Arcivescovo di Benevento

Mons. Andrea Mugione. Numerosi e positivi gli incontri tra i rappresentanti delle nostre aziende e le istituzioni commerciali australiane. Il ritorno del gruppo (domenica 16) è coinciso con una ventata di sano ottimismo per rin-saldare i legami di cultura, tradizioni, fratellanza, religione, origini, professio-nalità e tipicità con i guardiesi ed i san-niti emigrati tanti anni fa in Australia.

L'associazione “Amici del Cuore” (domenica 30) ha voluto ricordare la nona giornata mondiale per il cuore organizzando insieme all’amministra-zione comunale “la Giornata di Prevenzione in piazza”. Auguri vivis-simi per il Santo Natale!

Il mese si è chiuso con la triste not iz ia del la mor te di Padre Domenico Pascale (domenica 30 ore 19,35) che è tornato alla casa del Padre. Ancora una preghiera per lui.

Luca Iuliani

Ottobre 2008Tempo bello per tutto il mese con

temperature che sono state anche superiori al periodo autunnale. Qualche pioggia, di poca importanza, all’ini-zio e alla fine del mese. Ottima la raccolta delle poche uve rimaste.

In parrocchia sono iniziate le attività per il nuovo anno liturgico e pastorale che prenderà il via con l’Avvento. Primo sabato con l'As-sunta (4) con la veglia alle 21 e poi la Santa Messa. Il parroco P. Filippo Di Lonardo ha convocato il consi-glio pastorale (giovedì 16) ed ha comunicato a tutti i presenti la nuova co m p o s i z i o n e d e l l a Comunità Filippina. Si è poi accen-nato, in linea di massima, al pro-gramma pastorale che poco si discosta da quello degli altri anni: sarà messo a punto in successive riunioni del consiglio pastorale. E’ stata inoltre ribadita l’indicazione che tutti i gruppi devono lavorare insieme nelle manifestazioni program-mate, anche se ognuno con la propria specificità.

La terza domenica (19) c’e stata la tradizionale Festa di S. Pascasio e nella cappella dedicata al Santo, lungo Corso Umberto, il P. Filippo Di Lonardo alle 9:30 ha celebrato la S. Messa. La fiera anche per le buone condizioni cli-matiche si è protratta per l’intera gior-nata ed ha richiamato numerosi esposi-tori e visitatori. Durante le celebrazioni liturgiche di oggi è stata celebrata la Giornata Mondiale delle Missioni ed il ricavato delle offerte, come sem-pre, è stato devoluto a tale scopo. Quest’anno però le offerte sono state veramente misere e per incrementarle è stata organizzata, la domenica successi-va, una pesca di beneficenza davanti al Santuar io coordinata da Maria Guarnieri.

E' poi iniziata (venerdì 24) la Novena delle Anime del Purgatorio

ti per il cattivo tempo. Alle ore 16:00, è stata celebrata la S. Messa nel cimitero. Oggi c’è stata anche la devozione del Primo sabato con l'Assunta che si è svolta nella forma solita richiamando il

consueto gruppo di fedeli. Il giorno della Commemorazione dei Defunti (domenica 2), prima della celebrazione della S. Messa del pomeriggio nel Cimitero, c’è stata la benedizione delle tombe dei defunti.

Ha avuto inizio il corso di Catechismo (mercoledì 5) per la p r e p a r a z i o n e a l l a P r i m a Comunione e si terrà tutti i mer-coledì alle 17 nei locali della par-rocchia ed in quelli dell'Asilo Brizio del le Suore Vitt ime Espiatrici. A questo primo incon-tro in chiesa sono stati invitati tutti i genitori dei ragazzi che avrebbero dovuto procedere materialmente alla loro iscrizione per una maggiore condivisione e

responsabilizzazione. Tutti hanno risposto in maniera più che positiva e la chiesa si è riempita di ragazzi e geni-tori.

Dopo la S. Messa delle 17 (domeni-ca 9) c’è stata la tradizionale processio-ne su Piazza San Filippo con la statua di S. Antonio di Padova prima di riporlo nella nicchia nel Santuario. Al termine, prima di rientrare in chiesa, un’ultima esplosione di fuochi pirotec-nici. Ringraziamo il Comitato organiz-zatore della festa per l’impegno e la costanza. Ha preso il via l’incontro del Gruppo Famiglia (sabato 15) e l’ap-puntamento resta fissato al terzo saba-to di ogni mese alle 19 nell’Auditorium. Da quest’anno a questi incontri parte-cipa anche il Gruppo Adulti dell’Azio-ne Cattolica e chi vuole approfondire i temi religiosi può liberamente interve-nire. Ai partecipanti è stata consegnata la nuova traduzione della Bibbia e gli incontri verteranno su una lettera di

che c'è stata alle ore 7:00 al Santuario (P. Domenico Pascale) e alle 17:30 a San Sebastiano (P. Filippo Di Lonardo). Buona la partecipazione dei fedeli. Anche in quest’ultimo giovedì del mese

(30) c'è stata l'ora di adorazione al SS. Sacramento a S. Sebastiano ed il tema della riflessione è stato: “Fedeli all’a-more”.

Nessuna manifestazione di rilievo in paese.

Novembre 2008Il mese è iniziato con qualche gior-

nata piovosa, poi si è messo al bello e solo a metà mese c’è stata qualche gior-nata fredda. Gli ultimi dieci giorni sono comunque stati nel complesso piovosi e quindi buoni per le campagne asseta-te. La raccolta delle olive, già iniziata nel mese precedente, è stata buona e tranquilla.

Anche quest’anno le celebrazioni religiose in parrocchia hanno avuto inizio al cimitero, pieno di gente per la visita ai cari defunti. Il giorno di Ognissanti (sabato 1 ore 14:30) è par-tita una processione dal Santuario al Cimitero per lucrare le indulgenze per i fedeli defunti. Pochi i fedeli partecipan-

10 11

appunti di cronaca

Page 11: Bollettino Ottobre-Novembre 2008

San Paolo.Con una cerimonia essenziale ed

efficace, preparata dalla diocesi, durate la S. Messa delle ore 11 (domenica 23) si è dato il via, in parrocchia, al Sinodo dei Giovani 2008 – 2010. Quattro gio-vani ed un tutor della parrocchia hanno ricevuto il mandato perché siano “per la nostra diocesi narratori di speranza e costruttori in terra sannita di una comunità che si fa missione e di una missione che edifica la comunità”. Al termine della cerimonia, prima della preghiera per il Sinodo dei Giovani, preparata dal nostro Vescovo Mons. Michele De Rosa e distribuita a tutti i presenti, è stato anche spiegato il logo dell’iniziativa diocesana. Quanto prima, dunque, inizierà anche nella nostra parroc-chia il lavoro, che durerà tre anni, per conoscere più nel profondo la condizione dei giovani soprattutto per quanto attiene la sua realtà e la sua formazione religiosa. Auguri di buon lavoro al piccolo gruppo che si è formato, anche se già in chiesa, nel momento del mandato, si sono visti molti più volti giovani del soli-to. E questo mi sembra di buon auspicio.

Ultimo giovedì del mese (27): ora di adorazione al SS. Sacramento a S. Sebastiano. Anche nella nostra par-rocchia è iniziato il cammino con l’apo-stolo Paolo in questo speciale Anno a lui dedicato ed inaugurato da Sua Santità Benedetto XVI sabato 28 giu-gno 2008 nella basilica di S. Paolo fuori le Mura a Roma. L’intento è quello di ripercorrere l’”Itinerario Paolino” attraverso gli appuntamenti di adora-zione eucaristica già fissati nell’ultimo giovedì di ogni mese. Il tema per la riflessione di questo primo incontro è stato: “Benedetto sia Dio, Padre del Signore Nostro Gesù Cristo”. E' poi iniziata (sabato 29) la Novena dell’Immacolata che è stata fissata alle ore 7:30 al Santuario e alle 17:30 a S. Sebastiano. Con l’ultima domenica (30) è iniziato l’Avvento e durante la

messa delle 11 al Santuario c'è stata la Corona dell'Avvento animata con let-ture dai ragazzi dell’Oratorio Padre Marzio Piccirillo.

In questo mese, inoltre, sono iniziati gli incontri di programmazione di diversi gruppi ecclesiali che lavorano nella nostra parrocchia. A tutti, da que-ste pagine, l'augurio di un lavoro profi-cuo e di una crescita significativa.

In paese poche le attività di rilievo. E’ partita (domenica 2) la delegazione guardiese per l’Australia per la firma dei primi atti del gemellaggio con la comunità di Willoughby. La nostra delegazione era composta da Ludovico Prete, presidente del consiglio comunale delegato dal sindaco Nicola Ciarleglio, da Raffaele Garofano, assessore al bilancio ed all’urbanistica, da Fulvio Mastantuono, da Valentina Foschini per Vigne di Malies, da Alfredo Falluto per Corte Normanna, da Carlo Iacobucci per Terre Stregate e da Dario De Vincentis per De Lucia s.a.s.. Il giorno 6 c’è stata la firma del “Patto di Amicizia” tra i due comu-ni ed il giorno 9 la celebrazione della festa dell’Assunta cui ha partecipato anche l’Arcivescovo di Benevento

Mons. Andrea Mugione. Numerosi e positivi gli incontri tra i rappresentanti delle nostre aziende e le istituzioni commerciali australiane. Il ritorno del gruppo (domenica 16) è coinciso con una ventata di sano ottimismo per rin-saldare i legami di cultura, tradizioni, fratellanza, religione, origini, professio-nalità e tipicità con i guardiesi ed i san-niti emigrati tanti anni fa in Australia.

L'associazione “Amici del Cuore” (domenica 30) ha voluto ricordare la nona giornata mondiale per il cuore organizzando insieme all’amministra-zione comunale “la Giornata di Prevenzione in piazza”. Auguri vivis-simi per il Santo Natale!

Il mese si è chiuso con la triste not iz ia del la mor te di Padre Domenico Pascale (domenica 30 ore 19,35) che è tornato alla casa del Padre. Ancora una preghiera per lui.

Luca Iuliani

Ottobre 2008Tempo bello per tutto il mese con

temperature che sono state anche superiori al periodo autunnale. Qualche pioggia, di poca importanza, all’ini-zio e alla fine del mese. Ottima la raccolta delle poche uve rimaste.

In parrocchia sono iniziate le attività per il nuovo anno liturgico e pastorale che prenderà il via con l’Avvento. Primo sabato con l'As-sunta (4) con la veglia alle 21 e poi la Santa Messa. Il parroco P. Filippo Di Lonardo ha convocato il consi-glio pastorale (giovedì 16) ed ha comunicato a tutti i presenti la nuova co m p o s i z i o n e d e l l a Comunità Filippina. Si è poi accen-nato, in linea di massima, al pro-gramma pastorale che poco si discosta da quello degli altri anni: sarà messo a punto in successive riunioni del consiglio pastorale. E’ stata inoltre ribadita l’indicazione che tutti i gruppi devono lavorare insieme nelle manifestazioni program-mate, anche se ognuno con la propria specificità.

La terza domenica (19) c’e stata la tradizionale Festa di S. Pascasio e nella cappella dedicata al Santo, lungo Corso Umberto, il P. Filippo Di Lonardo alle 9:30 ha celebrato la S. Messa. La fiera anche per le buone condizioni cli-matiche si è protratta per l’intera gior-nata ed ha richiamato numerosi esposi-tori e visitatori. Durante le celebrazioni liturgiche di oggi è stata celebrata la Giornata Mondiale delle Missioni ed il ricavato delle offerte, come sem-pre, è stato devoluto a tale scopo. Quest’anno però le offerte sono state veramente misere e per incrementarle è stata organizzata, la domenica successi-va, una pesca di beneficenza davanti al Santuar io coordinata da Maria Guarnieri.

E' poi iniziata (venerdì 24) la Novena delle Anime del Purgatorio

ti per il cattivo tempo. Alle ore 16:00, è stata celebrata la S. Messa nel cimitero. Oggi c’è stata anche la devozione del Primo sabato con l'Assunta che si è svolta nella forma solita richiamando il

consueto gruppo di fedeli. Il giorno della Commemorazione dei Defunti (domenica 2), prima della celebrazione della S. Messa del pomeriggio nel Cimitero, c’è stata la benedizione delle tombe dei defunti.

Ha avuto inizio il corso di Catechismo (mercoledì 5) per la p r e p a r a z i o n e a l l a P r i m a Comunione e si terrà tutti i mer-coledì alle 17 nei locali della par-rocchia ed in quelli dell'Asilo Brizio del le Suore Vitt ime Espiatrici. A questo primo incon-tro in chiesa sono stati invitati tutti i genitori dei ragazzi che avrebbero dovuto procedere materialmente alla loro iscrizione per una maggiore condivisione e

responsabilizzazione. Tutti hanno risposto in maniera più che positiva e la chiesa si è riempita di ragazzi e geni-tori.

Dopo la S. Messa delle 17 (domeni-ca 9) c’è stata la tradizionale processio-ne su Piazza San Filippo con la statua di S. Antonio di Padova prima di riporlo nella nicchia nel Santuario. Al termine, prima di rientrare in chiesa, un’ultima esplosione di fuochi pirotec-nici. Ringraziamo il Comitato organiz-zatore della festa per l’impegno e la costanza. Ha preso il via l’incontro del Gruppo Famiglia (sabato 15) e l’ap-puntamento resta fissato al terzo saba-to di ogni mese alle 19 nell’Auditorium. Da quest’anno a questi incontri parte-cipa anche il Gruppo Adulti dell’Azio-ne Cattolica e chi vuole approfondire i temi religiosi può liberamente interve-nire. Ai partecipanti è stata consegnata la nuova traduzione della Bibbia e gli incontri verteranno su una lettera di

che c'è stata alle ore 7:00 al Santuario (P. Domenico Pascale) e alle 17:30 a San Sebastiano (P. Filippo Di Lonardo). Buona la partecipazione dei fedeli. Anche in quest’ultimo giovedì del mese

(30) c'è stata l'ora di adorazione al SS. Sacramento a S. Sebastiano ed il tema della riflessione è stato: “Fedeli all’a-more”.

Nessuna manifestazione di rilievo in paese.

Novembre 2008Il mese è iniziato con qualche gior-

nata piovosa, poi si è messo al bello e solo a metà mese c’è stata qualche gior-nata fredda. Gli ultimi dieci giorni sono comunque stati nel complesso piovosi e quindi buoni per le campagne asseta-te. La raccolta delle olive, già iniziata nel mese precedente, è stata buona e tranquilla.

Anche quest’anno le celebrazioni religiose in parrocchia hanno avuto inizio al cimitero, pieno di gente per la visita ai cari defunti. Il giorno di Ognissanti (sabato 1 ore 14:30) è par-tita una processione dal Santuario al Cimitero per lucrare le indulgenze per i fedeli defunti. Pochi i fedeli partecipan-

10 11

appunti di cronaca

Page 12: Bollettino Ottobre-Novembre 2008

Davanti al PresepeBrani tratti dal Magistero di Papa

Benedetto XvINella stalla di Betlemme cielo e terra si toccano. Il cielo è venuto

sulla terra. Per questo, da lì emana una luce per tutti i tempi, per questo lì s’accende la gioia, per questo lì nasce il canto.

Nella stalla ricomincia la regalità davidica in modo nuovo in quel bimbo avvolto in fasce e deposto in una mangiatoia. Il nuovo trono dal quale questo Davide attirerà il mondo a sé è la Croce. Il potere che provie-ne dalla Croce, il potere della bontà che si dona – è questa la vera regalità, la stalla diviene palazzo, proprio a partire da questo inizio.

Il bue e l’asino non sono semplici prodotti della pietà e della fantasia, ma sono divenuti ingredienti dell’evento natalizio perché di fronte all’eter-no siamo buoi e asini, buoi e asini cui nella Notte Santa sono stati aperti gli occhi, ora riconoscono nella mangiatoia il loro Signore.

Il silenzio di Giuseppe non manifesta un vuoto interiore, ma, al con-trario, la pienezza di fede che porta nel cuore, e che guida ogni suo pensie-ro e ogni sua azione.

Maria ci invita a dire anche noi questo “si” che appare a volte difficile. Siamo tentati di preferire la nostra volontà, ma Ella ci dice. “Abbi coraggio, di anche tu: ‘Sia fatta la tua volontà’, perché questa volontà è buona. Inizialmente può apparire come un peso insoppor-tabile, un giogo che non è possibile portare; ma in realtà non è un peso la volontà di Dio, la volontà di Dio ci dona ali per volare in alto, e così possiamo osare con Maria anche noi di aprire a Dio la porta della nostra vita, le porte di questo mondo, dicendo “si” alla Sua volontà, nella consapevolezza che questa volontà è il vero bene e ci guida alla vera felicità.

I pastori erano anime semplici ma persone vigilanti. La loro vigilanza era disponibilità, disponibilità ad ascoltare, disponibilità ad incamminarsi; era attesa della luce che indicasse loro la via. E’ questo che a Dio interessa. Essi sanno di aver bisogno della Sua bontà, anche se non hanno un’idea precisa. Nel loro animo aperto all’attesa la luce di Dio può entrare, e con essa la Sua pace.

Gli angeli annunciano ai pastori la nascita di Gesù, questo annuncio suona per noi anche come un invito: “sia gloria a Dio nel più alto dei cieli, sia pace in terra agli uomini che egli ama”. L’unico modo di glorificare Dio e di costruire la pace nel mondo consiste nell’u-mile e fiduciosa accoglienza del dono del Natale: l’amore.

Il sorgere di una stella, visibile da molto lontano, annunciava la nascita del Re dei Giudei. La stella era scorta da tutti, ma non tutti ne compresero il senso. Fu questa la testimonianza di “alcuni magi” giunti dall’oriente. Il Signore e Salvatore nostro è nato per tutti, ma non tutti lo hanno accolto.

Il segno di Dio è la semplicità. Il segno di Dio è il bambino. Il segno di Dio è che egli si fa piccolo per noi. E questo il suo modo di regnare. Egli non viene con potenza e grandiosità esterne. Egli viene come bambino, inerme e bisognoso del nostro aiuto. Non vuole sopraffarci con la forza. Ci toglie la paura della sua grandezza. Egli chiede il nostro amore: perché si fa bambino. Ci insegna in questo modo il rispetto di fronte ai bambini. Il bambino di Betlemme dirige il nostro sguardo verso tutti i bambini sofferenti e abusati nel mondo, i nati come i non nati. In tutti loro è il bambino di Betlemme che ci chiama in causa; ci chiama in causa il Dio che si è fatto piccolo.

1312

Armando Plenzichn. 1924 – 17-2-1981

Renato Foschinin. 1939 a Guardia

m. 2001 negli USA

Elpidia Plenzichn. 1906 a Guardia – m. 1996 negli USA

Michele Foschinin. 1906 a Guardia – m. 1978 negli USA

Flaviano Moronen. 10-10-1919 – m.22-11-2006

La moglie Elvezia e il figliolo ricordano e lo affidano alla Vergine

Assunta ealla misericordia divina.

Angelo Foschinin. 1932 a Guardiam. 1965 negli USA

in memoria di...

Pasquale Plenzichn. 16-4-1957 – m. 22-10-1988

Matilde Grillon. 24-7-1929 – m. 8-10-2008

Vincenzo Conten. 8-9-1927 – m. 18-5-2007

Bruno di Guglielmon. 25-5-1938 – m. 9-9-2003

Elena Fuscon. 23-12-1942 - m. 15-12-1999

Nino Di Guglielmon. 1-3-1971 – m. 5-11-1991

Giuseppe Foschinin. 22-7-1928 – m. 26-11-2006

La moglie e i figli,con immutato affetto,

lo affidano alla misericordiadivina e alla preghiera

della Chiesa.

La congiunta Angelina Foschini Carbone li ricorda a quanti li conobberoper una preghiera di suffragio e li affida alla misericordia divina.

I figli li ricordano con immutato affetto eli affidano al Signore risorto e alla Vergine Assunta.

I congiunti, con grande fede nel Signore Risorto,li affidano alla misericordia del Padre.

I congiunti, con grande fede nel Signore Risorto, li affidano alla misericordia del Padre.

esprimono gratitudine all’Assuntaottobre 20086 - Pengue Salvatore e Pelosi Antonietta per il 25° di matrimonio.11 - Del Vecchio Alessandra.12 - Falato Vera e Varrone Nicola.26 - Maiorani Guido e Morone Maria Assunta per il 60° di matrimonio. - Del Vecchio Luigi e Foschini Diomira per il 50° di matrimonio. - D’Aiello Antonio e Macolino Filomena, per il 50° di matrimonio.novembre 20086 - Lombardi Raffaele e Pigna Maria per il 50° di matrimonio.16 - Morone Alfonsina.27 - La famiglia Di Crosta-Blandino.30 - I coniugi Gianni e Ida Iuliani.

si sono uniti in matrimonio

12 OttobreCanciani Alessandro e Di Santo Marisa.

Page 13: Bollettino Ottobre-Novembre 2008

Davanti al PresepeBrani tratti dal Magistero di Papa

Benedetto XvINella stalla di Betlemme cielo e terra si toccano. Il cielo è venuto

sulla terra. Per questo, da lì emana una luce per tutti i tempi, per questo lì s’accende la gioia, per questo lì nasce il canto.

Nella stalla ricomincia la regalità davidica in modo nuovo in quel bimbo avvolto in fasce e deposto in una mangiatoia. Il nuovo trono dal quale questo Davide attirerà il mondo a sé è la Croce. Il potere che provie-ne dalla Croce, il potere della bontà che si dona – è questa la vera regalità, la stalla diviene palazzo, proprio a partire da questo inizio.

Il bue e l’asino non sono semplici prodotti della pietà e della fantasia, ma sono divenuti ingredienti dell’evento natalizio perché di fronte all’eter-no siamo buoi e asini, buoi e asini cui nella Notte Santa sono stati aperti gli occhi, ora riconoscono nella mangiatoia il loro Signore.

Il silenzio di Giuseppe non manifesta un vuoto interiore, ma, al con-trario, la pienezza di fede che porta nel cuore, e che guida ogni suo pensie-ro e ogni sua azione.

Maria ci invita a dire anche noi questo “si” che appare a volte difficile. Siamo tentati di preferire la nostra volontà, ma Ella ci dice. “Abbi coraggio, di anche tu: ‘Sia fatta la tua volontà’, perché questa volontà è buona. Inizialmente può apparire come un peso insoppor-tabile, un giogo che non è possibile portare; ma in realtà non è un peso la volontà di Dio, la volontà di Dio ci dona ali per volare in alto, e così possiamo osare con Maria anche noi di aprire a Dio la porta della nostra vita, le porte di questo mondo, dicendo “si” alla Sua volontà, nella consapevolezza che questa volontà è il vero bene e ci guida alla vera felicità.

I pastori erano anime semplici ma persone vigilanti. La loro vigilanza era disponibilità, disponibilità ad ascoltare, disponibilità ad incamminarsi; era attesa della luce che indicasse loro la via. E’ questo che a Dio interessa. Essi sanno di aver bisogno della Sua bontà, anche se non hanno un’idea precisa. Nel loro animo aperto all’attesa la luce di Dio può entrare, e con essa la Sua pace.

Gli angeli annunciano ai pastori la nascita di Gesù, questo annuncio suona per noi anche come un invito: “sia gloria a Dio nel più alto dei cieli, sia pace in terra agli uomini che egli ama”. L’unico modo di glorificare Dio e di costruire la pace nel mondo consiste nell’u-mile e fiduciosa accoglienza del dono del Natale: l’amore.

Il sorgere di una stella, visibile da molto lontano, annunciava la nascita del Re dei Giudei. La stella era scorta da tutti, ma non tutti ne compresero il senso. Fu questa la testimonianza di “alcuni magi” giunti dall’oriente. Il Signore e Salvatore nostro è nato per tutti, ma non tutti lo hanno accolto.

Il segno di Dio è la semplicità. Il segno di Dio è il bambino. Il segno di Dio è che egli si fa piccolo per noi. E questo il suo modo di regnare. Egli non viene con potenza e grandiosità esterne. Egli viene come bambino, inerme e bisognoso del nostro aiuto. Non vuole sopraffarci con la forza. Ci toglie la paura della sua grandezza. Egli chiede il nostro amore: perché si fa bambino. Ci insegna in questo modo il rispetto di fronte ai bambini. Il bambino di Betlemme dirige il nostro sguardo verso tutti i bambini sofferenti e abusati nel mondo, i nati come i non nati. In tutti loro è il bambino di Betlemme che ci chiama in causa; ci chiama in causa il Dio che si è fatto piccolo.

1312

Armando Plenzichn. 1924 – 17-2-1981

Renato Foschinin. 1939 a Guardia

m. 2001 negli USA

Elpidia Plenzichn. 1906 a Guardia – m. 1996 negli USA

Michele Foschinin. 1906 a Guardia – m. 1978 negli USA

Flaviano Moronen. 10-10-1919 – m.22-11-2006

La moglie Elvezia e il figliolo ricordano e lo affidano alla Vergine

Assunta ealla misericordia divina.

Angelo Foschinin. 1932 a Guardiam. 1965 negli USA

in memoria di...

Pasquale Plenzichn. 16-4-1957 – m. 22-10-1988

Matilde Grillon. 24-7-1929 – m. 8-10-2008

Vincenzo Conten. 8-9-1927 – m. 18-5-2007

Bruno di Guglielmon. 25-5-1938 – m. 9-9-2003

Elena Fuscon. 23-12-1942 - m. 15-12-1999

Nino Di Guglielmon. 1-3-1971 – m. 5-11-1991

Giuseppe Foschinin. 22-7-1928 – m. 26-11-2006

La moglie e i figli,con immutato affetto,

lo affidano alla misericordiadivina e alla preghiera

della Chiesa.

La congiunta Angelina Foschini Carbone li ricorda a quanti li conobberoper una preghiera di suffragio e li affida alla misericordia divina.

I figli li ricordano con immutato affetto eli affidano al Signore risorto e alla Vergine Assunta.

I congiunti, con grande fede nel Signore Risorto,li affidano alla misericordia del Padre.

I congiunti, con grande fede nel Signore Risorto, li affidano alla misericordia del Padre.

esprimono gratitudine all’Assuntaottobre 20086 - Pengue Salvatore e Pelosi Antonietta per il 25° di matrimonio.11 - Del Vecchio Alessandra.12 - Falato Vera e Varrone Nicola.26 - Maiorani Guido e Morone Maria Assunta per il 60° di matrimonio. - Del Vecchio Luigi e Foschini Diomira per il 50° di matrimonio. - D’Aiello Antonio e Macolino Filomena, per il 50° di matrimonio.novembre 20086 - Lombardi Raffaele e Pigna Maria per il 50° di matrimonio.16 - Morone Alfonsina.27 - La famiglia Di Crosta-Blandino.30 - I coniugi Gianni e Ida Iuliani.

si sono uniti in matrimonio

12 OttobreCanciani Alessandro e Di Santo Marisa.

Page 14: Bollettino Ottobre-Novembre 2008

sono tornati alla casa del Padre

14

in memoria di...OTTOBRE 20081 - Di Paola Elio, la moglie e figli.2 - Di Santo sac. Angelo e Giuseppe, la famiglia.4 - Di Lonardo Pasquale, i familiari. - Tommasino Benedetto e Maria, la figlia Giuseppina.5 - Falato Gino, la moglie e figli. - Scognamiglio Annamaria, la figlia Accardo Nunzia. - Iacobucci Carlo, la moglie e figli. - Ciarleglio Mario e Pingue Filomena, la figlia Emma. - Orso Angelo, la moglie e figli.7 - Verrilli Mario, la moglie e figli.9 - Romano Giuseppe e Assunta, la figlia Gina. 12 - Garofano Marino, la sorella Fernanda. - Rubenghi Ugo, la moglie Rosalia. - Foschini Marino e Garofano Romualdo, da Garofano Filomena. - De Curtis Guido, la moglie e figlia.15 - Garofano Teresa e Falato Filomena, la nipote Teresa.16 - Di Lonardo Idolo (trigesimo), la moglie e figli.17 - Bosco Marianna (trigesimo), i figli. 18 - Tutti i defunti Garofano-Foschini, Speranza Foschini.

NOVEMBRE 20081 - Anime del purgatorio, Gambuti Teresa. - Sanzari Pascasio, il fratello Ciro. - Prete Ludovico e Filomena, il figlio Pasquale. - De Blasio Giovanni, la moglie e figli. - Anime del purgatorio, Falato Concettina.2 - Florio Pasquale e Maria Sanzari, la figlia Marisa. - Silvestri Francesco, la moglie e figlie. - Guarnieri Gino, la moglie e figli.3 - Rimaldi Silvio (trigesimo), la moglie e figli.4 - De Nicola Ida (trigesimo), il figlio.5 - Iuliani Maurizio (trigesimo), la moglie e figlie.6 - Falato Ildo (trigesimo), la moglie e figli. - Foschini Giovanni, la moglie Vittorina.7 - Grillo Matilde (trigesimo), i figli. - Verrilli Mario, la moglie e figli.8 - Lombardi Fausto e De Nicola Cristina, il figlio Enzo.9 - Mancini Adamo, la moglie - Filippelli Gino, la moglie e figlie. - Mastantuono Egidio, la moglie e figli. - Morone Felice e De Blasio Pasqualina, la familiare Rosalia. - Labagnara Raffaele, la nuora Macolino Teresa. - I miei defunti, Foschini Adriana.10 - Franco Raffaella (anniversario), il marito e figli.11 - Del Vecchio Maria (trigesimo), il fratello e le sorelle.12 - Pengue Rosina (trigesimo), i figli.

Luciano Sanzarin. 15-10-1919 – m. 7-12-2007

“La fede ci conforta, la Speranzaci sostiene, l’Amore ci unisce

nella vita per sempre”Ad un anno dalla scomparsa

la moglie Edvige, i figli Angelinae Pasquale, il genero Aldo eil nipote Raffaele lo affidano

alla misericordia divina.

in memoria di...

Bruno Garofanon. 17-11-1930 – m. 25-3-2008

La moglie e i figlilo ricordano e lo affidano alla

Vergine Assunta ealla misericordia divina.

Angelina Garofanon. 20-11-1924 – m. 9-3-2003

La nipote Diomirala affida

alla misericordia divina.

Albina Pengue Labagnaran. a Guardia il 31-3-1913m. in USA il 17-1-2008

È già un anno che ci hai lasciato! I nostri cuori sentono la mancanza del tuo

affettoe il calore del tuo sorriso!I figli Elena (USA),

Luigi e Aldo (Australia).

Idolo Di Lonardon. 27-8-1928 – m. 18-9-2008

La moglie e i figlilo ricordano e lo affidano alla Vergine

Assunta ealla misericordia divina.

Maria Colellan. 10-5-1929 – m. 19-9-2008

La sorella Lia la ricordacon immutato affetto ela affida alla preghiera

della Chiesa.

Pasquale Salvatoren. 27-8-1945 – m. 27-2-1947

“Papà, ti porteremo nel nostrocuore ogni domani”

Silvia e Ernesto

Giovanni Moronen. 23-1-1926 – m. 9-3-2006

La moglie e i figli lo ricordanoe lo affidano alla

Vergine Assunta ealla misericordia divina.

Maurizio Iulianin. 24-6-1936 – m. 5-10-2008

La moglie Diomira ele figlie lo affidano

alla misericordia divina e alla preghie-ra della Chiesa.

Maria Del Vecchion. 20-1-1926 – m. 9-10-2008

Il fratello e la sorellala ricordano con affetto

e la affidano alla infinitamisericordia del Signore.

Filomena Falaton. 20-8-1929 – m. 14-11-2007

Il marito e la figliala affidano alla infinitamisericordia del Signore

Luigi Petrillon. 14-10-1922 – m. 19-10-2007

I familiari lo ricordanocon immutato affetto

e lo affidanoal Signore della vita.

15

Ottobre 20081 - De Nicola Ida, nata a Guardia Sanframondi il 1 luglio 1920, vedova

Massa Gaetano.5 - Iuliani Maurizio, nata a Guardia Sanframondi il 24 giugno 1936, coniu-

gato Di Lonardo Diomira.7 - Falato Ildo, nata a Guardia Sanframondi il 23 febbraio 1924, coniugato

Tessitore Filomena.8 - Grillo Matilde, nata a Guardia Sanframondi il 24 luglio 1929, vedova

Conte Emidio.9 - Del Vecchio Maria, nata a Guardia Sanframondi il 20 gennaio 1926,

nubile.12 - Pengue Rosina, nata a Guardia Sanframondi il 9 novembre 1912, vedo-

vo Foschini Amedeo.24 - Di Crosta Malvina, nata a Guardia Sanframondi il 26 aprile 1920, vedo-

va Garofano Giuseppe.

19 - Pigna Nicola, la moglie e figli. - Foschini Giovanni, la moglie e figlie. - Falato Domenico, il fratello Renato. - Falato Angelo e Grillo Angiolina, la figlia Renata. - Anime del purgatorio, Morone Ada.20 - Morone Pasqualina (trigesimo), il marito Pascale Pietro.21 - Colella Maria (trigesimo), il marito e figlie.23 - Assini Giuseppe (anniversario) e Valeria, i familiari.24 - Ceniccola Pasquale e Iolanda, la figlia.25 - Di Staso Rodolfo e Elena, la congiunta Alfonsina.26 - De Blasio Filomena, il marito e figlie. - Falato Giuseppe e Annamaria, la nuora. - De Blasio Francesco e Concettina, la figlia Fausta. - Del Vecchio Maria e Pengue Giovanni, il nipote Giovanni.27 - Ceniccola Giovanni, i genitori.28 - Falato Fausto,la moglie e figli.29 - Sebastianelli Filomena (trigesimo), i figli.30 - Benevento Giuseppe (anniversario), la figlia Mena. - Verrilli Mario, la moglie e figli.31 - Apollonia Alessia, i nonni.

13 - Di Paola Roberto (anniversario), i nonni. - Pengue Elena (anniversario), il marito e figli.14 - Garofano Carlo, la moglie e figlie.15 - Dragotti Raffaella (anniversario), i figli.16 - Sanzari Adamo, la moglie. - Foschini Marino e Falato Concettina, da Garofano Filomena. - Falato Fausto, la moglie e figli.20 - Caiola Antonio (trigesimo), la moglie e figli. - Colella Maria e Domenico, la sorella Lia.21 - Garofano Giuseppe (anniversario), la moglie e figlia.22 - Foschini Alfredo, Ida e Elda, la congiunta Giovanna. - Garofano Giuseppe e Falato Maria, la figlia Filomena.23 - Foschini Giuseppe, la moglie e figli - Conte Elio, la moglie e figli. - Morone Flaviano, la moglie e figlio. - Alberto e Letizia, i figli. - Foschini Marino, la cugina Renata.24 - Di Crosta Malvina (trigesimo), i figli. - Pesce Ida Lucia e Iuliani Maurizio, la congiunta Diomira Di Lonardo.25 - De Lucia Giuseppe, la moglie e figli.27 - Lucia Maria Assunta, il marito e figli.28 - Di Lonardo Giuseppe (trigesimo), le sorelle.29 - Sanzari Olimpia, il fratello e sorella.30 - Falato Giovanni e Leonardina, la figlia Teresa. - Falato Angelo e Grillo Angiolina, la figlia Renata. - De Blasio Filomena, il marito e figlie.

Novembre 200817 - Panza Luisa Anna, nata a Guardia Sanframondi il 26 luglio 1912, vedova

Tribisonna Modesto. - Orso Ludovica, nata a Guardia Sanframondi il 18 novembre 1922, vedova

Foschini Alberto.22 - Blandino Goffredo, nato a Guardia Sanframondi il 6 ottobre 1924, coniu-

gato Pascale Luisa.28 - Sebastianelli Gabriele, nato a Guardia Sanframondi il28 ottobre 1916,

vedovo Di Blasio Letizia.29 - Panza Maria Teresa, nata a Guardia Sanframondi il 7 ottobre 1910, vedova

Mancinelli Armando. - Basile Miria, nata a Guardia Sanframondi il 12 giugno 1927, nubile.30 - P. Domenico Pascale, nato a Guardia Sanframondi il 11 marzo 1939, sacer-

dote.

Page 15: Bollettino Ottobre-Novembre 2008

sono tornati alla casa del Padre

14

in memoria di...OTTOBRE 20081 - Di Paola Elio, la moglie e figli.2 - Di Santo sac. Angelo e Giuseppe, la famiglia.4 - Di Lonardo Pasquale, i familiari. - Tommasino Benedetto e Maria, la figlia Giuseppina.5 - Falato Gino, la moglie e figli. - Scognamiglio Annamaria, la figlia Accardo Nunzia. - Iacobucci Carlo, la moglie e figli. - Ciarleglio Mario e Pingue Filomena, la figlia Emma. - Orso Angelo, la moglie e figli.7 - Verrilli Mario, la moglie e figli.9 - Romano Giuseppe e Assunta, la figlia Gina. 12 - Garofano Marino, la sorella Fernanda. - Rubenghi Ugo, la moglie Rosalia. - Foschini Marino e Garofano Romualdo, da Garofano Filomena. - De Curtis Guido, la moglie e figlia.15 - Garofano Teresa e Falato Filomena, la nipote Teresa.16 - Di Lonardo Idolo (trigesimo), la moglie e figli.17 - Bosco Marianna (trigesimo), i figli. 18 - Tutti i defunti Garofano-Foschini, Speranza Foschini.

NOVEMBRE 20081 - Anime del purgatorio, Gambuti Teresa. - Sanzari Pascasio, il fratello Ciro. - Prete Ludovico e Filomena, il figlio Pasquale. - De Blasio Giovanni, la moglie e figli. - Anime del purgatorio, Falato Concettina.2 - Florio Pasquale e Maria Sanzari, la figlia Marisa. - Silvestri Francesco, la moglie e figlie. - Guarnieri Gino, la moglie e figli.3 - Rimaldi Silvio (trigesimo), la moglie e figli.4 - De Nicola Ida (trigesimo), il figlio.5 - Iuliani Maurizio (trigesimo), la moglie e figlie.6 - Falato Ildo (trigesimo), la moglie e figli. - Foschini Giovanni, la moglie Vittorina.7 - Grillo Matilde (trigesimo), i figli. - Verrilli Mario, la moglie e figli.8 - Lombardi Fausto e De Nicola Cristina, il figlio Enzo.9 - Mancini Adamo, la moglie - Filippelli Gino, la moglie e figlie. - Mastantuono Egidio, la moglie e figli. - Morone Felice e De Blasio Pasqualina, la familiare Rosalia. - Labagnara Raffaele, la nuora Macolino Teresa. - I miei defunti, Foschini Adriana.10 - Franco Raffaella (anniversario), il marito e figli.11 - Del Vecchio Maria (trigesimo), il fratello e le sorelle.12 - Pengue Rosina (trigesimo), i figli.

Luciano Sanzarin. 15-10-1919 – m. 7-12-2007

“La fede ci conforta, la Speranzaci sostiene, l’Amore ci unisce

nella vita per sempre”Ad un anno dalla scomparsa

la moglie Edvige, i figli Angelinae Pasquale, il genero Aldo eil nipote Raffaele lo affidano

alla misericordia divina.

in memoria di...

Bruno Garofanon. 17-11-1930 – m. 25-3-2008

La moglie e i figlilo ricordano e lo affidano alla

Vergine Assunta ealla misericordia divina.

Angelina Garofanon. 20-11-1924 – m. 9-3-2003

La nipote Diomirala affida

alla misericordia divina.

Albina Pengue Labagnaran. a Guardia il 31-3-1913m. in USA il 17-1-2008

È già un anno che ci hai lasciato! I nostri cuori sentono la mancanza del tuo

affettoe il calore del tuo sorriso!I figli Elena (USA),

Luigi e Aldo (Australia).

Idolo Di Lonardon. 27-8-1928 – m. 18-9-2008

La moglie e i figlilo ricordano e lo affidano alla Vergine

Assunta ealla misericordia divina.

Maria Colellan. 10-5-1929 – m. 19-9-2008

La sorella Lia la ricordacon immutato affetto ela affida alla preghiera

della Chiesa.

Pasquale Salvatoren. 27-8-1945 – m. 27-2-1947

“Papà, ti porteremo nel nostrocuore ogni domani”

Silvia e Ernesto

Giovanni Moronen. 23-1-1926 – m. 9-3-2006

La moglie e i figli lo ricordanoe lo affidano alla

Vergine Assunta ealla misericordia divina.

Maurizio Iulianin. 24-6-1936 – m. 5-10-2008

La moglie Diomira ele figlie lo affidano

alla misericordia divina e alla preghie-ra della Chiesa.

Maria Del Vecchion. 20-1-1926 – m. 9-10-2008

Il fratello e la sorellala ricordano con affetto

e la affidano alla infinitamisericordia del Signore.

Filomena Falaton. 20-8-1929 – m. 14-11-2007

Il marito e la figliala affidano alla infinitamisericordia del Signore

Luigi Petrillon. 14-10-1922 – m. 19-10-2007

I familiari lo ricordanocon immutato affetto

e lo affidanoal Signore della vita.

15

Ottobre 20081 - De Nicola Ida, nata a Guardia Sanframondi il 1 luglio 1920, vedova

Massa Gaetano.5 - Iuliani Maurizio, nata a Guardia Sanframondi il 24 giugno 1936, coniu-

gato Di Lonardo Diomira.7 - Falato Ildo, nata a Guardia Sanframondi il 23 febbraio 1924, coniugato

Tessitore Filomena.8 - Grillo Matilde, nata a Guardia Sanframondi il 24 luglio 1929, vedova

Conte Emidio.9 - Del Vecchio Maria, nata a Guardia Sanframondi il 20 gennaio 1926,

nubile.12 - Pengue Rosina, nata a Guardia Sanframondi il 9 novembre 1912, vedo-

vo Foschini Amedeo.24 - Di Crosta Malvina, nata a Guardia Sanframondi il 26 aprile 1920, vedo-

va Garofano Giuseppe.

19 - Pigna Nicola, la moglie e figli. - Foschini Giovanni, la moglie e figlie. - Falato Domenico, il fratello Renato. - Falato Angelo e Grillo Angiolina, la figlia Renata. - Anime del purgatorio, Morone Ada.20 - Morone Pasqualina (trigesimo), il marito Pascale Pietro.21 - Colella Maria (trigesimo), il marito e figlie.23 - Assini Giuseppe (anniversario) e Valeria, i familiari.24 - Ceniccola Pasquale e Iolanda, la figlia.25 - Di Staso Rodolfo e Elena, la congiunta Alfonsina.26 - De Blasio Filomena, il marito e figlie. - Falato Giuseppe e Annamaria, la nuora. - De Blasio Francesco e Concettina, la figlia Fausta. - Del Vecchio Maria e Pengue Giovanni, il nipote Giovanni.27 - Ceniccola Giovanni, i genitori.28 - Falato Fausto,la moglie e figli.29 - Sebastianelli Filomena (trigesimo), i figli.30 - Benevento Giuseppe (anniversario), la figlia Mena. - Verrilli Mario, la moglie e figli.31 - Apollonia Alessia, i nonni.

13 - Di Paola Roberto (anniversario), i nonni. - Pengue Elena (anniversario), il marito e figli.14 - Garofano Carlo, la moglie e figlie.15 - Dragotti Raffaella (anniversario), i figli.16 - Sanzari Adamo, la moglie. - Foschini Marino e Falato Concettina, da Garofano Filomena. - Falato Fausto, la moglie e figli.20 - Caiola Antonio (trigesimo), la moglie e figli. - Colella Maria e Domenico, la sorella Lia.21 - Garofano Giuseppe (anniversario), la moglie e figlia.22 - Foschini Alfredo, Ida e Elda, la congiunta Giovanna. - Garofano Giuseppe e Falato Maria, la figlia Filomena.23 - Foschini Giuseppe, la moglie e figli - Conte Elio, la moglie e figli. - Morone Flaviano, la moglie e figlio. - Alberto e Letizia, i figli. - Foschini Marino, la cugina Renata.24 - Di Crosta Malvina (trigesimo), i figli. - Pesce Ida Lucia e Iuliani Maurizio, la congiunta Diomira Di Lonardo.25 - De Lucia Giuseppe, la moglie e figli.27 - Lucia Maria Assunta, il marito e figli.28 - Di Lonardo Giuseppe (trigesimo), le sorelle.29 - Sanzari Olimpia, il fratello e sorella.30 - Falato Giovanni e Leonardina, la figlia Teresa. - Falato Angelo e Grillo Angiolina, la figlia Renata. - De Blasio Filomena, il marito e figlie.

Novembre 200817 - Panza Luisa Anna, nata a Guardia Sanframondi il 26 luglio 1912, vedova

Tribisonna Modesto. - Orso Ludovica, nata a Guardia Sanframondi il 18 novembre 1922, vedova

Foschini Alberto.22 - Blandino Goffredo, nato a Guardia Sanframondi il 6 ottobre 1924, coniu-

gato Pascale Luisa.28 - Sebastianelli Gabriele, nato a Guardia Sanframondi il28 ottobre 1916,

vedovo Di Blasio Letizia.29 - Panza Maria Teresa, nata a Guardia Sanframondi il 7 ottobre 1910, vedova

Mancinelli Armando. - Basile Miria, nata a Guardia Sanframondi il 12 giugno 1927, nubile.30 - P. Domenico Pascale, nato a Guardia Sanframondi il 11 marzo 1939, sacer-

dote.